22/05/2014 Corso di Laurea in Scienze Motorie L22 Importanza del Fattore Mentale Nella Prestazione Sportiva L’Importanza del Fattore Mentale Aumentare la concentrazione e la capacità di fronteggiare le situazioni competitive L’abilità a concentrarsi, a reagire prontamente alle difficoltà e ad essere accurati ed efficaci nell’esecuzione delle risposte sono aspetti essenziali di ogni attività umana così come dello sport L’influenza che i fattori attentivi e psicologici esercitano sulla prestazione è ampiamente riconosciuta anche dagli stessi atleti 1 22/05/2014 E’ SEMPRE STATO COSI? Cenni storici ‘20> Prime consulenze psicologiche (es. ansia agonistica) ‘70, Scienze dello Sport riconosciute utili a migliorare l’allenamento e la prestazione sportiva ‘70, Scienze dello Sport come un ambito di ricerca interessante per il mondo accademico 2 22/05/2014 Sport e battute d’arresto, ansia, cali di concentrazione e della fiducia in sé, fallimenti personali Concetto chiave: Grande atleta=corpo +mente L’allenamento psicologico risulta decisivo tanto quanto quello fisico. Il Mental Training è un allenamento che aiuta l’atleta a sviluppare e a potenziare le proprie abilità mentali e, se integrato all’allenamento fisico (tecnico tattico ed energetico condizionale), può facilitare il raggiungimento di prestazioni sportive di alto livello. 7 Allenare le abilità mentali: il mental-training definizione di allenamento mentale è un allenamento che utilizza gli stessi principi generali dell’allenamento atletico. Nell’allenamento atletico, gli stimoli sono i carichi di lavoro che, ripetuti, provocano cambiamenti strutturali e biochimici nella fibra muscolare e nei sistemi centrali. Nel caso dell'allenamento mentale, gli stimoli sono di natura diversa: quello che viene ripetuto, ai fini di sviluppare degli adattamenti nuovi sono unità di attività cognitiva, emozionale ed ideomotoria. Allenare le abilità mentali : il mental-training Allenarsi mentalmente è dunque un processo del tutto simile, dal punto di vista del metodo, all’allenamento atletico: si tratta di eseguire delle sedute di allenamento, con cadenza regolare (di solito due-tre volte per settimana), sulla base di un programma. L’obiettivo dell’allenamento mentale è lo sviluppo di abilità mentali specifiche per aumentare il evitare il droprendimento, ovvero ottimizzare la prestazione. out!! 3 22/05/2014 PROGRAMMA DI ALLENAMENTO DELLE ABILITA’ MENTALI Per rendere davvero efficace la preparazione psicologica sportiva, gli atleti devono essere addestrati attraverso un programma di allenamento delle abilità mentali (PST - Psychological Skills Training). Il PST avviene per fasi: Le fasi del PST 1° fase: Orientamento e Osservazione. Riunione con lo staff tecnico (allenatori, direttori sportivi, psicologi) la raccolta dei dati qualitativi (colloqui e incontri individuali con atleti, allenatori, direttori sportivi; uso di questionari e diari del sonno) 2° fase: Analisi Sportiva. Viene eseguito il disegno del profilo della prestazione (dati quantitativi). Osservazione sul campo durante partite ed allenamenti misurare il livello iniziale delle abilità mentali considerate Le fasi del PST 3° fase: ‘Diagnosi’. Valutazione individuale e di squadra per identificare le aree di forza e di debolezza Quali sono le abilità psicologiche che devono essere allenate, migliorate, etc Quali sono le abilità psicologiche specifiche richieste dalla disciplina sportiva 4° fase: uso dei concetti. Si scelgono le tecniche da usare Fase educativa degli atleti rispetto alle abilità psicologiche ‘target’ (uso di seminari, filmati, libri specifici della disciplina) 4 22/05/2014 Le fasi del PST 5° fase: Allenamento a secco Allenare un’abilità mentale specifica (o parte di essa) in un contesto isolato dall’allenamento atletico. Necessario solo per alcuni tipi di abilità mentali (rilassamento muscolare, controllo del dolore, gestione della risposta allo stress) 6° fase: Implementazione. applicazione dell’abilità psicologica appresa durante l’allenamento atletico ed in gara E’ la parte più importante Bisogna imparare una routine pre-performance personalizzata superando il diverso contesto (rispetto a quello dove è avvenuto l’allenamento a secco) Le fasi del PST 7° fase: re-test: valutazione di efficacia ed efficienza e monitoraggio degli apprendimento Sempre alla solita ora, stesse condizioni ambientali (es. grado di umidità) 8° fase: Prevedere le reazioni alle situazioni stressanti Rispetto alle future competizioni. Questa fase dell’allenamento psicologico è particolarmente importante per coloro che partecipano alle competizioni internazionali (Olimpiadi, mondiali ed europei). Le reazioni allo stress è esperienza abbastanza diffusa anche in atleti di alto ed altissimo livello che spiega la loro incapacità ad esprimersi al massimo delle loro capacità. PST: quali abilità sviluppare e quali tecniche usare? Per dar vita ad un programma di PST che abbia successo è necessario distinguere tra le abilità mentali che necessitano di essere sviluppate e i metodi e le tecniche tramite cui sviluppare tali abilità. 5 22/05/2014 Quali Abilità Mentali? ABILITÀ PSICOLOGICHE DI BASE ABILITÀ PSICOLOGICHE RICHIESTE DA UNA SPECIFICA DISCIPLINA SPORTIVA ABILITÀ PSICOLOGICHE DI BASE Non c’è una totale condivisione su quale siano Sono quelle che hanno il più ampio campo di applicazione durante l’attività sportiva indipendentemente dallo sport praticato e dal livello di expertise dell’atleta Le abilità scelte sono quattro: 1. Motivazione 2. Controllo emotivo 3. Controllo dei pensieri 4. Concentrazione Programma di allenamento delle abilità mentali Abilità mentali importanti nello sport Tecniche di Mental Training Motivazione Goal Setting Controllo dei pensieri Self Talk (dialogo interiore) Autoregolazione e controllo emotivo Tecniche di rilassamento e tecniche di energizzazione Concentrazione Allenamento Ideomotorio (Imagery, sviluppo dell’abilità immaginativa) strategie di allocazione dell’attenzione visiva Diversi autori hanno confermato l’efficacia dei programmi di PST, soprattutto se costituiti da più tecniche di M.T. , al fine di sviluppare trasversalmente più abilità mentali. 18 6 22/05/2014 Le Tecniche di Mental Training Goal Setting Metodo di Allenamento costruito per raggiungere determinati obiettivi di performance agonistica Definizione degli obiettivi>> ‘base’ di qualunque programma di allenamento Obiettivi specifici e chiari vs obiettivi generici e vaghi L’atleta deve partecipare (o essere a conoscenza) insieme all’allenatore alla definizione degli obiettivi Obiettivi difficili vs obiettivi facili L’atleta deve rimanere concentrato sugli obiettivi a breve e medio termine, avendo definito però in modo chiaro qual è l’obiettivo a lungo termine (es. far parte della squadra olimpica, o eseguire la prestazione in modo ideale) E’ necessario inoltre che siano ben definiti i parametri che stabiliranno che un obiettivo è stato raggiunto Self-talk Il dialogo interno è l’abilità nella gestione dei pensieri ed è considerata una delle fonti principali di autostima. Gli atleti che controllano i loro pensieri anziché lasciarli scorrere liberamente sviluppano un dialogo interno con se stessi che favorisce il crescere della loro autostima. Es di Tecnica specifica: stop del pensiero Importante: in situazione di ansia pregara o in gara Motivare l’atleta a svolgere allenamenti noiosi (l’atleta si orienta con i pensieri ad identificare ragioni valide) 7 22/05/2014 Tecniche di rilassamento Training Autogeno (Schultz, 1930) Tecnica: Mind to Muscles autoinduzione di calma e recupero energetico attraverso il raggiungimento del punto ‘autogeno’ ovvero dello stato alterato di coscienza autoinduzione di calma e recupero energetico Rilassamento Muscolare Progressivo (RMP) di Jacobson (1930) Tecnica: Muscles to Mind progressiva riduzione della contrazione, tono e attivazione di tutti i distretti muscolari utile negli sport di forza Biofeedback • Tecnica di origine psicoterapeutica. • A partire dagli anni ’80 è stata introdotta anche in ambito sportivo, per monitorare l’attivazione psicofisica degli atleti (e i vari indici fisiologici) e potenziare la loro capacità di autoregolazione, di rilassamento e di risposta allo stress. • I ricercatori hanno mostrato che il biofeedback può aumentare l’efficienza dei programmi di PST. 24 8 22/05/2014 Utilizzo del BFB nello sport Maggior utilizzo negli sport Closed Skills OBIETTIVI: 1. Ridurre l’ansia da prestazione pre-gara Miglioramento performance muscolare Ridurre il dolore e la fatica Aumento della concentrazione Migliorare il ritmo cardiaco e la respirazione (vedi foto). 2. 3. 4. 5. Tecniche di Energizzazione Alle volte capita che un atleta si percepisce senza forze, scarico o fiacco. Questo stato psico-fisico può essere particolarmente svantaggioso per un atleta che si appresta a compiere la sua prestazione in allenamento o partecipare ad una gara. l’Arousal rappresenta l’attivazione psicofisiologica di un individuo. La capacità di attivarsi è quindi una questione sia di energia fisica che mentale. Monitoraggio dell’arousal L’arousal può essere misurato: 1- usando dei questionari selfreport (test di autovalutazione) come l’Activation-Deactivation Check-list di Thayer (1967) 2-usando semplicemente test fisiologici del battito cardiaco, pressione sanguigna,frequenza respiratoria e indicatori biochimici come l’adrenalina. I dati di numerose ricerche dimostrano che ogni atleta è in grado d’identificare quella che è stata chiamata la zona individuale di funzionamento ottimale (Hanin, 1989) vedi il capitolo Emozioni e sport) IZOF corrisponde ad una condizione di attivazione relativamente stabile nel tempo e non facilmente modificabile. Tecniche usate In seguito, sulla base di questa valutazione è possibile: 1-organizzare degli esercizi di ripetizione mentale (self-talk ) che insegnino all’atleta a entrare con sempre maggiore facilità in questo stato psicologico. 2-Biofeedback 9 22/05/2014 Strategie di allocazione dell’attenzione visiva Allenamento Ideomotorio L’allenamento ideo-motorio l’allenamento ideo-motorio consiste nella ripetizione mentale di un singolo gesto tecnico o dell’azione tecnica nel suo complesso. In particolare, la ripetizione mentale o visualizzazione deve essere eseguita mentalmente come se si stesse realmente eseguendo un determinato movimento (stessa velocità, stesso timing, stessa forza, etc). L’allenamento ideo-motorio Prima di eseguire esercizi di ripetizione mentale durante una competizione, gli atleti devono avere prima ben imparato la visualizzazione durante le sedute di allenamento dei mesi precedenti con i seguenti passi: (1) spiegazione e/o dimostrazione dell’allenatore di quanto va eseguito o visione di un video sotto la guida del tecnico (2) ripetizione mentale dell’azione sportiva (3) esecuzione reale (4) correzione tecnica dell’allenatore e ripetizione mentale dell’azione così come è stata corretta oppure (5) ripetizione della visualizzazione se l’azione è stata effettuata correttamente, ciò allo scopo di confermarne l’efficacia. 10 22/05/2014 Strategie di allocazione dell’attenzione visiva 1-La strategia che viene usata più frequentemente nella vita di ogni giorno è il cosiddetto orientamento esplicito dell’attenzione, che consiste nell’orientare lo sguardo per portare in fovea ciò a cui si vuole prestare attenzione 2- Orientamento implicito dell’attenzione, cioè la capacità di dirigere l’attenzione in un campo visivo disgiungendola dalla direzione dello sguardo. In questo modo è come se il focus attentivo illuminasse l’informazione proveniente dall’ emicampo dove si è scelto di spostare l’attenzione (es, il destro) Benefici: consente al giocatore di percepirla e di reagire ad essa più rapidamente e precisamente. Costi: l’elaborazione dell’informazione proveniente dall’emicampo sul quale non viene diretta l’attenzione (sinistro) risulta peggiorata 2- Focalizzazione implicita dell’attenzione visiva (Centering). Se il giocatore/atleta non vuole o non può decidere di orientare l’attenzione su un solo emicampo, può modulare l’ampiezza del focus attentivo in modo tale da far ricadere all’interno del suo diametro una vasta porzione di spazio di entrambi gli emicampi. Focus ampio. Quanto maggiore è il focus, tanto maggiore è la quantità di informazioni che possono essere prese simultaneamente, ma tanto minore è il potere di risoluzione del focus. Focus ristretto. Se l’informazione rilevante per il gioco è invece concentrata in una porzione più limitata del campo visivo. Quanto minore è il diametro del focus, tanto maggiore è il suo potere di risoluzione, ma tanto minore è il suo potenziale di ricezione dell’informazione che ricade al di fuori della sua area. Allenamenti tramite video 11 22/05/2014 Conclusioni Il raggiungimento della peak performance è una specie di momento magico, tutto si svolge perfettamente a livello mentale e fisico, la prestazione avviene in modo spontaneo e supera i livelli consueti di rendimento, le potenzialità di entrambi gli emisferi cerebrali sono utilizzate appieno e in modo integrato (Hall, 1982) 12
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