MENSILE ROZZANESE DI INFORMAZIONE, CULTURA E OPINIONI La propaganda elettorale su Piazza foglia è soltanto a pagamento. Tariffario ed informazioni [email protected] Rozzano, aprile 2014 Anno I - Numero 1 ELEZIONI URBANISTICA A pag. 2 A pag. 3 Liste e candidati a poco più di un mese dalle elezioni Note grigie e critiche al Pgt STAMPATO SU CARTA RICICLATA Per una politica pulita a campagna elettorale sta entrando nella sua fase più calda. Schieramenti e candidati si sono ormai presentati e in queste pagine trovate le informazioni sul quadro politico-elettorale rozzanese. Già da qualche tempo tuttavia le “cannoniere” della propaganda stanno martellando la pubblica opinione cittadina: manifesti grandi e piccoli esposti ovunque, numeri speciali della stampa cittadina recapitati nelle caselle dei rozzanesi che diffondono i volti e le genealogie politiche in totale continuità. Assolutamente legittima la propaganda ma talvolta produce effettivi distorsivi del discorso politico. L’assemblea cittadina convocata dal sindacato inquilini SUNIA e dall’Amministrazione Comunale il 19 marzo scorso sul tema del rincaro degli affitti ALER, ha visto una massiccia partecipazione, esplicite contestazioni e un diffuso dissenso sulle politiche per la casa. ViviRozzano, giornale che fa riferimento alla maggioranza consiliare e al Partito Democratico, ne ha fatto un’edizione speciale. Vero che ALER è una azienda” regionale” e il Comune di Rozzano si è sempre trovato a subirne le politiche, ma sarebbe opportuno che una grande questione cittadina come la condizione del centro popoloso della città, non diventasse solo occasione di propaganda, ma si offrisse come un’opportunità di riflessione per condividere seri progetti di intervento. Perché allora non dar vita ad un confronto pubblico tra i candidati sindaco sui progetti e le proposte per il quartiere ALER? Mentre si chiede, tramite questionari, l’opinione dei cittadini, nelle stanze del palazzo comunale si mettono a punto gli atti amministrativi che danno corso alle scelte di governo della città. Tutto ciò avviene anche per quelle questioni che hanno visto un ampio dissenso nella stessa maggioranza. Non un dissenso da poco, ma una vera spaccatura con l’uscita dalla maggioranza di Rifondazione Comunista e il ritiro delle deleghe al loro rappresentante in Giunta Ciro Piscelli e l'estromissione dell’Assessore all’Istruzione, nonché candidata alle primarie del P.D., Caterina Mallamaci. Nella seduta congiunta delle commissioni Bilancio e Territorio del 27 marzo infatti, è stato presentato dall’Amministrazione uscente un piano di alienazioni di terreni e beni pubblici, poi adottato dal Consiglio Comunale, con una striminzita maggioranza il 31 marzo. Elementi importanti di tale piano risultano funzionali all’attuazione di alcune delle ipotesi più discutibili e discusse del PGT, come ad esempio la cessione dei campi di calcio di viale Campania per far L posto a nuova residenza (ne abbiamo parlato anche nel nostro n.0). E’ proprio su questi progetti che si è consumata la spaccatura a cui sopra accennavamo: di fronte a queste profonde divisioni e all’emergere di un largo dissenso nella città, procedere con pervicacia nell’attuazione di queste scelte, ha il chiaro intento di pregiudicare ogni possibilità di attuare nuove e diverse politiche per la città. L’adozione di una saggia politica avrebbe richiesto un ulteriore momento di riflessione, confronto e reale coinvolgimento della città, ma evidentemente, quella che appare una logica d’affari fa a pugni con una saggia politica... e in questi casi la saggia politica le prende! Sulle numerose pagine dei social media che sono dedicate alla nostra città e sui blog "rozzanesi”, leggiamo da qualche tempo articoli, apparentemente ben documentati, che riportano di supposti intrecci affaristici con protagonista la famiglia della candidata sindaca Barbara Agogliati, che ha avuto per un certo periodo anche la delega alle“partecipate”. Inutile dire del nostro turbamento di fronte a queste notizie, che dirottano il confronto politico su terreni per noi impervi. Apparteniamo al tipo umano-politico, ormai in via di estinzione, che ha sempre cercato le ragioni dello scontro all’interno della dialettica politica, che ha sempre ricondotto la contrapposizione di interessi al conflitto tra classi e ceti... Bene, allora ci chiediamo: cosa bisogna fare per riportare la politica, la dialettica dei programmi e dei progetti al centro del confronto politico e dell’azione amministrativa? Pensiamo sia necessario che tutte le forze politiche, gli schieramenti, i candidati si esprimano chiaramente , a prescindere dalla legalità formale, su relazioni economiche opache, sui conflitti di interesse, in nome di una nuova etica pubblica. Si deve fare di tutto per riportare finalmente la Politica sui banchi del Consiglio comunale e al Governo della città. CASA Aler. Il tradimento della sua missione A pag. 4 Distribuzione gratuita CULTURA Luoghi e musica per le serate rozzanesi A pag. 5 CRONACA Fatti e fatterelli della nostra città A pag. 6 Quel pasticciaccio brutto degli aumenti Aler I cittadini non ci stanno. Dai problemi dei ponteggi permanenti, alle bollette stratosferiche, chiedono cambiamenti. Marco Masini L L'allarme suscitato dai bollettini Aler con i suoi sensibili aumenti si è imposto lo scorso mese all'attenzione dell'intera città! Un'infuocata assemblea, prontamente convocata dal Sunia al Centro civico, nonostante la presenza di sindacalisti e del nuovo direttore dell'Aler, Lorella Sossi, è stata gestita prevalentemente dal consigliere regionale ed ex sindaco di Rozzano, Massimo D'Avolio. Come un novello Robespierre, consapevole di alcune magagne nella gestione del rapporto industriale con Aler da parte di Ama, ha affrontato la rabbia degli abitanti del quartiere dopo essersi preparato con un “asso nella manica” in una riunione di due giorni prima con le autogestioni. Ma non è bastato. La cronaca riporta di aggressioni verbali su ambo i fronti, ed una definitiva inutilità dell’incontro, che ha portato l’ex sindaco a far realizzare una velina d’urgenza recapitata in tutte le caselle rozzanesi a cercar di placare gli animi dopo alcuni accordi, probabilmente con la sola dott.sa Sossi , spaventata dal “calore” dei cittadini infuocati dalla prospettiva degli aumenti, che l’hanno portata a firmare una lettera ai cittadini con il vice sindaco Gaeta pro- La rabbia dei cittadini di via Mandorli: palazzi ingabbiati e bollette aumentate spettando riduzioni (appena consegnate) a fronte di nuovi prezzi gas! Detta così, si potrebbe dire: non tutto il male vien per nuocere. Invece… Veniamo, nel dettaglio, ai fatti. Partendo dall’analisi di una bolletta di Vincenzo (omettiamo il cognome per la privacy), si evince come gli aumenti abbiano colpito in modo significativo le voci “riscaldamento” e “spese di amministrazione e generali”, rispettivamente aumentate del 44,8% e del 14,9%. Insomma, importi non indifferenti. Il riscaldamento è fornito, sin dal 2010, da Ama, la società partecipata dal Comune di Rozzano. A seguito degli accordi tra Aler ed Ama per la ristrutturazione della rete del quartiere, le aziende hanno definito un nuovo accordo nel gennaio 2013 che prevede l’innalzamento delle tariffe variabile e fissa tale per cui, a loro dire, se si saranno realizzate le importanti efficienze annunciate, l’investimento di ristrutturazione (pari a 11,4 milioni di euro) non avrà dovuto comportare aumenti nella fatturazione complessiva ad Aler, e, in cascata, ai cittadini. La realtà dei fatti è probabilmente diversa. I valori mostrati da Aler in bolletta – a conti fatti – sono coerenti con un aumento reale e in continua crescita. Continua a pag. 2 FRECCIAROSSA A Rozzano il 29% degli elettori decide il voto nell'ultima settimana di campagna elettorale; il 9% lo decide al momento dell'assunzione. Opera: via Cavour 11 - Tel. 02 57.60.14.11 Rozzano: via Gramsci 2/4 - Tel. 02 82.43.270 Rozzano: Outlet, v.le Lombardia 10 - Tel. 02 57.50.51.99 www.otticadegirolamo.it - seguici su 2 Aprile 2014 N° SEI CANDIDATI SINDACO E UNA PLETORA DI SIMBOLI PER LE ELEZIONI Alleanze e candidati A poco più di un mese dall’appuntamento con le urne, facciamo il punto della situazione per candidati ed alleanze. Le novità all’orizzonte. Idea: e un dibattito tra i sei? Uno scorcio dell’emiciclo consiliare Giorgio Patti I l quadro dei concorrenti alla carica di sindaco del nostro comune si può ormai considerare definito. I dichiarati, in ordine alfabetico: Agogliati, De Vecchi, Eriano, Ferretti, Messina e Palmeri. Per l'ultimo citato il problema delle alleanze non si pone, avendo il Movimento 5 Stelle - di cui è il candidato - sempre rifiutato accordi con altri partiti, gli altri hanno cercato di convogliare sulla propria persona il consenso di quanti più possibili attori della scena politica locale e nazionale. Il centro-destra, che a livello nazionale ha qualche problema di coesione, è riuscito a trovare un accordo tra tutte le forze del proprio arco politico, e quindi Gianni Ferretti sarà supportato da Forza Italia, Lega Nord, Nuovo Centrodestra, Fratelli d'Italia, Udc, una lista civica rozzanese denominata Rozzano e Libertà e da Italia Giovane e Solidale. A rappresentare la sinistra, Guido De Vecchi, candidato da Sel e dalla lista civica 6Rozzano. Barbara Agogliati avrà con sé il PD, i Verdi e tre liste locali: La Sinistra per Rozzano, #io sto con Rozzano e Noi di Rozzano. Dalla prima pagina Aler: gabbie e bollette... Nel materiale consegnato ai consiglieri comunali nella commissione risorse dello scorso febbraio, si mostra come Ama, per la quota consumo, non abbia ottenuto efficienza. Dal 2010 a febbraio 2014, vediamo, dalle bollette di Vincenzo, che il valor medio del riscaldamento non è cambiato. Valori altalenanti, ma che mostrano una sostanziale stabilità. Poi, con il nuovo contratto, sembra che Ama abbia provato a far cassa con l’assenso di Aler! Da fonti dirette della dirigenza Aler, apprendiamo che vi sarà un adeguamento tariffario. Da circa 16 euro (2013) è passato non a 22 euro al metro quadrato, come calcolato sulle bollette di marzo 2014, ma (“in piena condivisine con il Comune di Rozzano”) ad un importo ridotto di “soli” 18 euro al metro quadro. Si tratta di Giusy Messina, si presenterà con il sostegno della lista Progresso Sociale. L’ultimo candidato in ordine di apparizione è Giuseppe Eriano, sostenuto da Rifondazione Comunista, PDCI ed elementi provenienti dal PD che non hanno accettato di sostenere la candidata ufficiale di quel partito ed essendo con lei in forte dissenso su alcune scelte programmatiche . Non è detto che gli elettori troveranno sulla scheda elettorale tutti i partiti e i movimenti citati poiché per poter partecipare alla competizione ognuno di essi dovrà raccogliere un congruo numero di firme; almeno il 10% dei cittadini sarà coinvolto. La campagna elettorale entra nel vivo. Da queste pagine lanciamo un’idea: quella di un confronto-.dibattito pubblico tra i sei candidati che presenti ai cittadini le loro posizioni programmatiche. L’invito agli interessati l’abbiamo già mandato. Ciò che si paventa, e che i cittadini hanno avuto un ricalcolo che andrà ad incidere sui conti di Ama e sul complessivo piano industriale. Questo dovrebbe vedere il vaglio del Cda, prima, e dell’assemblea dei Soci, poi, al fine dell’arrivare a comprendere se il contratto con Aler sta in piedi, cioè se esso è compatibile con le possibilità economiche dei cittadini e con un piano finanziario assai accelerato. Normalmente, gli investimenti pubblici, trovano accettabile un ritorno dell’investimento di 15 anni, mentre Ama e Aler hanno previsto di farlo in soli cinque anni, un periodo molto aggressivo anche per un privato. Cosa succederà nel futuro? Il Comune, Ama e Aler hanno mostrato poca attenzione ai cittadini e poca capacità gestionale, oltre che conoscenza del territorio! un aumento del 12,5%, che i nostri concittadini dovranno sobbarcarsi per ottemperare agli impegni contrattuali della partecipata e dell’Azienda regionale. La favola addotta è la riduzione del prezzo del gas da parte dell’Authority, che però è stata solo del 3,8%! Il resto, sembrerebbe derivare da uno storno parziale nella fattura Ama della penale per i disservizi della scorsa stagione termica. I sedicenti salvatori della patria non sembra abbiano avuto la necessaria accortezza e lungimiranza per evitare soluzioni tampone o “assi nella Cittadini ingabbiati e tartassati manica”. 1 Buono a sapersi È fissata a domenica 25 maggio la data delle elezioni sia europee sia comunali. Attenzione! Si vota soltanto nella giornata di domenica, ma l’orario di chiusura seggi è allungato di un’ora: si vota fino alle 23. Se nessun candidato sindaco ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi, si va al ballottaggio domenica 8 giugno tra i due candidati più votati. Per il Consiglio comunale le preferenze possono essere due, purché riguardanti candidati di sesso diverso. Se per errore le due preferenze – comunque non obbligatorie – dovessero andare a persone dello stesso sesso, la seconda verrà annullata. Sempre per riequilibrare la rappresentanza di genere, le liste non possono avere più di due terzi dei candidati dello stesso sesso. Altre novità per il Comune: il numero dei consiglieri passerà dai 30 attuali a 24, mentre gli assessori (che verranno nominati dal sindaco) saranno sei, contro i dieci di questi ultimi anni, prima due recenti “esoneri”. Per quanto riguarda il Parlamento europeo, le preferenze che si possono esprimere sono tre. Pur essendone scaduto il mandato, non si voterà invece per il Presidente e il Consiglio della Provincia, essendo la materia oggetto di riforma in queste settimane al Parlamento. I SINDACI DI ROZZANO dalla Liberazione ad oggi Pierino Moschini (P.C.I.) da aprile 1945 a novembre 1946 (insediato dal Comitato di Liberazione Nazionale) Enrico Ripoldi (P.C.I.) da novembre 1946 a maggio 1956 Ambrogio Vidè (P.C.I.) da maggio 1956 a novembre 1960 Giovanni Foglia (P.C.I.) da novembre 1960 a maggio 1985 Enrico Sala (P.C.I. - P.D.S.) da maggio 1985 a aprile 1994 Giuseppe Foglia (P.D.S.) da aprile 1994 a giugno 1995 (in sostituzione del dimissionario Sala) Maria Rosa Malinverno (P.D.S. - D.S.) da giugno 1995 a giugno 2004 Massimo D'Avolio (D.S.- P.D.) da giugno 2004 a luglio 2013 Errico Gaeta (P.D.) da luglio 2013 ad oggi (vicesindaco con funzioni di sindaco in seguito alla dichiarata incompatibilità di D'Avolio eletto Consigliere regionale) NOTE La Legge 25 marzo 1993 n. 81 (valida a Rozzano dalle elezioni del 1995) prevede l’elezione diretta del sindaco, in precedenza eletto dal Consiglio comunale tra i suoi membri. In base alla stessa legge la durata in carica del sindaco e del Consiglio comunale fu ridotta da cinque a quattro anni, finché il Decreto legislativo 267 del 18/8/2000 non ha ristabilito la durata quinquennale. Questo spiega perché i due mandati di Malinverno sono durati nove anni. Sempre il DLgs 267/2000 sancisce che chi ha ricoperto per due mandati consecutivi la carica di sindaco non è, allo scadere del secondo mandato, immediatamente rieleggibile. Aprile 2014 N° 3 1 Adriano Parigi F orse non tutti sanno che dal 2012 Rozzano ha un nuovo Piano di Governo del Territorio, cioè il documento fondamentale attraverso cui si definiscono le regole per progettare la città, dove e come costruire gli edifici e sviluppare i servizi. Ma procediamo con ordine COS’ E’ IL PGT? Il PGT (Piano di Governo del Territorio) è lo strumento urbanistico attraverso il quale un’Amministrazione Comunale definisce la propria “idea di città”, individua problemi e pianifica soluzioni, stabilisce le linee e i criteri per edificare: in una parola “governa” il suo territorio. Esso ha sostituito il PRG (Piano Regolatore Generale) ed è stato istituito in Lombardia con la legge regionale n.12 del 2005. In estrema sintesi Ciò che motiva l’istituzione del PGT è la necessità di rendere coerenti un’idea complessiva di città e le regole di edificazione che ad essa devono sottostare. Le scelte di fondo sono contenute nel Documento di Piano, in cui sono indicate le linee direttrici, in termini di crescita o meno della popolazione, dell’edificato e della sua distribuzione sul territorio comunale. Il Piano dei Servizi definisce quindi i bisogni della popolazione in relazione alla sua distribuzione e quantità, conformemente a quanto ipotizzato nel Documento di Piano. Infine il Piano delle Regole stabilisce le aree, la loro destinazione, i criteri di edificabilità, le modalità con cui si andrà a progettare gli interventi edilizi. Il Documento di Piano individua le aree di cui si propone una “trasformazione” chiamandole Ambiti di Trasformazione, questi possono essere parti della città di cui si propone un’effettiva trasformazione, attraverso una serie di strumenti individuati nel Piano, o nuove aree di espansione dell‘edificato. Vediamo un po’ cosa succede a Rozzano. IL PGT DI ROZZANO Avete dato un’occhiata ai numeri? Bene, ora, senza la pretesa di affrontare l’intero campo delle PGT: cemento e poche idee questioni che il PGT investe, cercheremo di chiarire alcuni elementi di forte criticità che, secondo noi, questo Piano contiene. Innanzitutto componiamo il quadro delle Aree di Trasformazione e di edificazione. Il PGT individua alcuni Ambiti di Trasformazione, il più consistente dei quali, di interesse strategico e sovracomunale, riguarda le aree a Ovest del Naviglio pavese, l’area AT1 definita “Città Nuova”, per la quale si prevede l’edificazione della porzione a Nord, con una destinazione metà residenziale e metà terziario, con il mantenimento delle restanti aree verdi a Sud. Si tratta di aree – le famose “aree Cabassi” che già il vecchio PRG aveva destinato a terziario in continuità con Milanofiori che si attesta a Nord della tangenziale. L’altra area AT1 riguarda il Centro Cittadino, ovvero un complesso di aree libere e già edificate, che rientrano in un unico progetto con spostamenti della “capacità edificatoria”, ovvero delle volumetrie edificabili, da un’area all’altra. Le aree coinvolte sono: quella del centro vero e proprio con Piazza Foglia, il PAM, “portici” con i negozi e spazi aperti limitrofi; quella del Cinema Fellini che potrebbe lasciare spazio a nuova residenza, con la realizzazione di un nuovo auditorium nell’ambito del pro- getto centro; l’area dell’ex capolinea del 15, inclusa nel “progetto centro”, ma rientrante tr a q uelle co sidd ette d i “concentrazione edificatoria”. Gli altri ambiti di trasformazione individuati, aree AT2, sono quella dei Campi Sportivi di via Campania a Cassino, che verrebbero spostati a ridosso della tangenziale per fare spazio a nuova edificazione e alcune aree inedificate a Ponte Sesto, collocate a ridosso degli insediamenti attuali. Il quadro dei nuovi insediamenti si completa con una serie di aree di “riordino urbanistico” e di “concentrazione edificatoria”, che intervengono in più punti della città, “riempiendo vuoti” – come per i campi sportivi di Valleambrosia e di Rozzano Vecchio - o, come faceva il vecchio PRG, incentivando la sostituzione del vecchio tessuto industriale con nuova residenza. Vediamo ora in sintesi gli elementi di criticità a cui prima si accennava. Un’idea di città partecipata e condivisa. Questo PGT interviene in modo esteso ed intensivo sulla città, prevedendo un notevole aumento della popolazione ed una crescita dell’edificato, toccando aree, luoghi e spazi radicati negli usi e nella vita dei cittadini. Tutto ciò, anche in obbedienza e rispetto della legislazione, richiederebbe un effettivo percorso di partecipazione e di condivisione dei cittadini. Non pare che ciò sia avvenuto, almeno non nei termini che la consistenza e la radicalità della proposta di piano richiederebbe. La sostenibilità ovvero: il suolo è un bene prezioso da preservare. Una città deve essere in grado di trasformarsi, vivere con i suoi abitanti e coi tempi, pena la sua morte come organismo vitale, ma la quantità, veramente impressionante, di nuovi mq di edificazione previsti - ca. 520.000 -, che reca ovviamente con se la copertura impermeabile di suolo per servizi, strade, parcheggi… , produrrebbe una dirompente crescita di case ed abitanti. Tale scelta contraddice quanto esposto proprio dagli stessi progettisti del PGT nelle relazioni accompagnatorie, i quali ci informano che la superficie edificata del territorio comunale di Rozzano, è già ora intorno alla soglia critica del 50%. Un’altra delle premesse legislative del PGT, ovvero il criterio della sostenibilità, viene così sostanzialmente disatteso. La cintura verde. Persiste ai margini della nostra città una “cintura” di aree libere, alcune in stato di abbandono, ma in gran parte ancora destinate all’attività agricola. Esse si insinuano tra i Comuni della cintura e si incuneano anche verso il capoluogo. La loro “resistenza” al processo edificatorio è legata al persistere di un’economia agricola, sempre più marginale nei suoi caratteri tradizionali, e ai vincoli introdotti dal Parco Agricolo Sud Milano. La condizione di abbandono le predispone ad un destino di urbanizzazione. Se vogliamo che esse mantengano un significato ed un ruolo – Rozzano è un Comune del Parco Agricolo Sud Milano – per i cittadini, è necessario pensare, proporre, trovare strumenti e risorse per rivitalizzare queste aree come aree agricole urbane produttive. Lo si sta facendo in altre aree metropolitane europee, reintroducendo forme di agricoltura compatibili e creando mercato per prodotti. Lo si dovrebbe fare anche qui. La città deve “respirare”: salviamo i vuoti urbani. Se ne chiudiamo ogni foro, la pelle avvizzisce la presenza di un verde di vicinato, di giardini di quartiere, di luoghi di socialità costituisce un ineliminabile elemento di qualità urbana. Il “riordino urbanistico”, occasione da non sprecare. Con questa definizione si intende la prosecuzione di fatto di quegli interventi di sostituzione dei vecchi capannoni industriali, ormai vuoti e malandati, con nuova residenza. Ciò è già avvenuto a Quinto Stampi e Valleambrosia, e tale scelta viene confermata dal PGT, con un’incentivazione costituita da un “premio volumetrico”, cioè si possono edificare più metri cubi di quelli esistenti. Il riordino urbanistico è una chance importante per mettere mano a contesti urbani privi di qualità, IL PGT DI ROZZANO IN CIFRE Incremento demografico previsto 11.224,00 abitanti Mq di superficie lorda edificata previsti 524.490 ( pari a circa mc 1.560.000 di metri cubi ) di cui circa 340.000 residuati dal vecchio PRG e 180.000 generati dal nuovo PGT. La superficie territoriale complessivamente interessata dal processo edificatorio è di mq 1.576.93 I mq di Superficie Utile Lorda ( S UL ) previsti sono così suddivisi nei vari Ambiti di trasformazione: Area AT1 “ Città Nuova ” – aree oltre il Naviglio - mq 325.500 Area AT1 centro cittadino mq 50.860 Area AT2 viale Campania mq 14.700 Area AT2 Ponte Sesto mq 12.500 Aree di riordino urbanistico ( v ia Alberelle, via Franchi Maggi, via Po, viale Lombardia, Statale dei Giovi ) mq 43.900 Aree di concentrazione edificatoria ( campi sportivi Rozzano Vecchia e Valleambrosia, via Cabrini capolinea 15, via Alberelle/Acqua potabile, Statale dei Giovi ) mq 57.030 Aree di trasformazione per servizi ( Perseghetto/Humanitas) mq 20.000 e muore. Così la città. Una ricchezza del tessuto urbano è oggi costituita proprio dai vuoti, dalle “porosità” che danno il necessario respiro. Un serio impegno pertanto dovrebbe essere speso per preservare queste ricchezze, valorizzarle, impedirne l’abbandono e mantenerle dove sono. Non mi riferisco solo ai campi sportivi, con una chiara funzione e consolidati luoghi di socialità, per molti dei quali è previsto lo spostamento e la saturazione con nuove costruzioni – via Campania, Rozzano Vecchio, Valleambrosia -, ma anche a certe aree verdi residuali, spesso in stato di degrado – come il “boschetto” intorno al deposito dell’acqua potabile a Vallembrosia -. Il Piano utilizza l’istituto della “compensazione”, (in soldoni: do’ alla proprietà la possibilità di costruire in cambio di altre aree verdi), per consentirne l’edificazione e per acquisire aree già verdi in altro luogo. Ma pertanto non può prescindere da una progettazione integrata e non può limitarsi alle mere indicazioni tecniche del piano – destinazioni d’uso, indici volumetrici… -, ma proporsi di conferire alle aree in oggetto l’immagine di una città, associando alle nuove volumetrie una rete di spazi pubblici, coinvolgendo gli abitanti attraverso pratiche di progettazione partecipata. La drammatica crisi economica, in particolare nel settore edilizio, ha steso una spessa coltre su gran parte delle operazioni immobiliari, o se vogliamo le ha congelate, ma il perseverare di un diffuso blocco delle trasformazioni urbane non è necessariamente un valore. Se è vero che un forte ridimensionamento delle spinte espansive dell’edificato è necessario, non possono essere disattese occasioni di riforma per la città, che una necessaria revisione dell’attuale PGT dovrà, a nostro parere, promuovere. Jasmine Hair & Fashion Style Moda capelli per Lei e per Lui Promozione colore il martedì, mercoledì e giovedì. 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Nel primo caso il fine ultimo è il bene pubblico. Da lì l’istituto non può staccarsi. Nel secondo (ovverosia l’azienda) lo scopo è il lucro; l’art. 2555 del codice civile, infatti, recita: “L’azienda è il complesso dei beni organizzati dall’imprenditore per l’esercizio dell’impresa”. La Regione Lombardia si è assunta, come proprietaria di ALER, il ruolo di imprenditore. Ed è ancora il codice civile che ci aiuta a definire questa figura: “È imprenditore chi esercita professionalmente un'attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni e servizi” (art. 2082 c.c dove per attività economica si intende una attività che tende ad ottenere un ricavo). La differenza tra im- La palazzina del Comune di Rozzano in via Matteotti prenditore privato e quello pubblico sembra complessa, ma lo è solo apparentemente. In pratica il primo rischia denaro proprio il secondo quello di tutti noi. Questo ovviamente, implica dei maggiori doveri per le imprese pubbliche rispetto a quelle private, ma anche, come a Rozzano sappiamo bene, minori controlli rispetto ad istituzioni o ad organi diretti della Pubblica Amministrazione. Alla fine l’azienda è autorizzata (anzi persino incoraggiata) ad agire nel libero mercato. Ed è proprio questo che è successo ad ALER, quello di aver sacrificato il bene pubblico a discapito di avventure e speculazioni economiche, delle quali adesso tutti noi siamo costretti a subirne le conseguenze. Da un recente articolo di Luca de Vito si legge che: “(a Milano n.d.a) I numeri dell’emergenza parlano di 350 famiglie in gravissima difficoltà che avrebbero diritto ad un tetto in via preferenziale e che non possono averlo per mancanza di alloggi pubblici. Ma è solo la punta dell’iceberg. Gli iscritti in lista di attesa per l’assegnazione di un alloggio sfiorano i 22mila e gli sfratti esecutivi per morosità nel 2013 sono saliti a quota 11.615” ( Repubblica 23 febbraio 2014). Non solo a fronte di quanto detto sono stati censiti come patrimonio immobiliare pubblico nella provincia di Milano sfitto oltre 6.000 appartamenti che dovrebbero essere ristrutturati. “ L’ALER di questo si preoccupa poco. In una recente inchiesta del Corriere della Sera, ad esempio, si è scoperto che ciò che interessa maggiormente è altro: ALER ha girato parecchi milioni di euro (a vario titolo) per rimpolpare le casse di altre società controllate, la più costosa delle quali è risultata essere ASSET . Quest’ultima è un’azienda “fondata nel 2005 come immobiliare di ALER (che la detiene al 100 per 100) (…) la società dovrebbe comprare fabbricati e aree edificabili; ristrutturare, ricostruire e rivendere. E quel che prova a fare: alla fine si trova 80 milioni di mutui sulle spalle che sono serviti per comprare stabili a Pieve Emanuele, Garbagnate, Milano. Gli affari però, anche per la crisi dell’immobiliare, vanno male” (Gianni Santucci Corriere della Sera 30 gennaio 2014) a queste si aggiungono altre speculazioni fallimentari, come ad esempio quella per la ristrutturazione dei palazzi di Gheddafi. Queste operazioni dimostrano come il fine ultimo di queste aziende (prima fra tutte ovviamente ALER) non è stato quello di assicurare un alloggio dignitoso alle famiglie meno abbienti della Lombardia, ma quello di agire (a nome di chi?) per lucrare con spregiudicate operazioni immobiliari. Per tutta risposta, ALER, per poter far fronte alla disastrosa condizone economica ha deciso unilateralmente di aumentare gli affitti e di non concedere nessuno spazio al dialogo con i sindacati che rappresentano gli inquilini. Da Gennaio unitariamente SICET, UNIAT, SUNIA e UNIONE INQUILINI chiedono di avviare una trattativa su questi principali punti: - Il Rinnovo dell’Accordo Sindacale (utile per poter meglio individuare soluzioni compartecipate per particolari situzioni) - La modifica della L.R. n. 27/2009 che ha aumentato gli affitti e, quindi, una correzione utile a favorire il canone sociale - Il finanziamento dell’edilizia popolare con l’1% del bilancio della Regione Lombardia. Bisogna, riappropriarsi della funzione originaria di ALER (o meglio dello IACP) ossia quello di assumere come valore centrale la casa, nel quadro dei diritti costituzionalmente tutelati, in un contesto in cui si misura la proiezione della stessa dignità sociale dell’individuo e dei suoi cari. La libertà, il lavoro, la famiglia, la salute, rivelano infatti nel diritto all’abitazione un necessario punto di partenza. Da IACP ad Aler. Da impresa sociale ad impresa privata. Qui è il vulnus del degrado. “ Mauro Valenti, Bruno Salò LA DENUNCIA DI UNA RESIDENTE L’isola che ecologica non è Sul lato a ponente il campanile e le vecchie case del nucleo storico di Rozzano. Verso sud est si stendono campi, di recente piantumati a nuovo, che si fasciano di veli lattescenti nelle mattine brumose dell’inverno. E poi il silenzio: incredibile il silenzio in questa parte di una città che conta più di 40.000 residenti. Ogni ora il rintocco delle campane… ma che cosa è? la descrizione di un luogo idilliaco? Magari! Abbassa lo sguardo. Soffermati sul lato della strada intitolata ad Angelo Vassallo. Qui la tua visione si sgretola. Isola “ecologica”: ecco che cosa appare! Di ecologico veramente non ha proprio nulla: il selciato marezzato di pozze unte e scivolose, brandelli di carta e plastica incastrati tra le fosse e le grandi vasche di contenimento e, piuttosto spesso, sacchi di immondizia varia lasciati in regalo da non residenti che li estraggono dal cofano della loro automobile e li abbandonano. I condomìni che affacciano su via Alda Merini comprendono sei stabili, con un supermercato, un bar, due negozi e sei stabili per un totale di 136 alloggi, dei quali parecchi con tre camere da letto e quindi per famiglie anche numerose, portando a una stima per difetto di circa 300 residenti, che producono rifiuti. L’isola ecologica comprende un contenitore per la raccolta multi materiale, uno per il vetro, uno per l’umido, uno per la carta e due per il secco. Non è necessario essere dei tecnici per capire la sproporzione. Esausta dallo spettacolo offerto quotidianamente, ho avviato una piccola inchiesta. Il supermercato è innocente: la sua raccolta differenziata viene effettuata a parte con camion che si recano al portellone caricoscarico. Il locale della cooperativa è sempre più spesso sguarnito e non produce immondizia, se non in minima parte. Il negozio di animali idem. Il bar, ecco la nota dolente, nonostante le richieste effettuate all’ufficio competente, è costretto a depositare i suoi rifiuti nell’isola ecologica condominiale. Più che facile intuire che cosa succede quando un dipendente vi si reca per svuotare enormi carrelli di vetro e carta: i cassoni si saturano e rifiutano le successive aperture. Dunque gli inquilini si domandano quale genio della programmazione abbia deciso di dotare il condominio di esigue e perciò assolutamente insufficienti vasche di raccolta. Inoltre, perché due per il secco, che è limitato se si effettua una valida differenziazione, e uno, dico uno per la carta e uno per il multi materiale? Ora un invito ai condòmini, ai miei coinquilini, che sollecito caldamente a non abbandonare le loro immondizie a cielo aperto. Abbiamo tutti le chiavette per aprire i contenitori, usiamole. Sì, è vero, molto spesso i contenitori sono colmi e rifiutano l’apertura, quando non sono fuori servizio per pila esausta. E allora riportiamocelo a casa il nostro sacco: che ci vuole? Gigliola Zizioli Via degli Oleandri, 31, 20089 Rozzano Aprile 2014 N° 5 1 GRUPPO PODISTICO “QUELLI DI ROZZANO” QDR: più che l’agonismo poté la passione! Marco Garritano N on concepiscono l'agonismo come traguardo finale. Per loro arrivare primi non è un obbligo. Sono un gruppo di amici che hanno in comune la passione per la corsa, il podismo inteso come lezione di vita e collante di forti legami, dove lo scopo non è vincere, ma lo stare insieme. Molti li conosco con l'acronimo di QDR altri come “Quelli di Rozzano”. Il nome del gruppo nasce nel modo più casuale che ci sia. In una corsetta domenicale con un giro allungato fino ad Opera, incrociando altri corridori, che avevano visto altre volte, si sono sentiti esclamare: “Oh, sono quelli di Rozzano!” E allora scherzando si sono detti, ci temono: perché non ci chiamiamo così? I fondatori del gruppo, che è arrivato ad essere composto da una ventina di persone, sono Emilio Magnani, Gianni Grassi e Cristian Giorgio. Per loro tre, abitando nello stesso palazzo a Ponte Sesto, è risultato del tutto naturale condividere la passione per la corsa. Dal 2006, anno in cui è iniziata la loro forte amicizia, hanno calpestato tutti i marciapie- di di Rozzano e partecipato a maratone, coinvolto persone e fatto nascere un sito. Si presentano con magliette rosse per gli uomini e bianche per le donne: magliette in cui campeggia sul petto la scritta “Quelli Di Rozzano”. A chi entra in contatto e si unisce a loro, dopo un periodo di frequentazione è consuetudine che venga regalata la maglietta: da questo momento si diventa uno di loro, un nuovo amico. E non importa se uno va forte o piano. La filosofia del gruppo è quella della massima libertà dove ognuno può fare quello che vuole. Ci tengono a precisare che non sono un’associazione podistica, ma solo un gruppo di amici. Nessuna tessera o iscrizione. Risate, scherzi e sfottò sono alla base del loro stare insieme. Fiducia, misura ed educazione altri elementi che li contraddistinguono. La corsa, in realtà, per loro è un pretesto. L'essenza del gruppo non è tanto la parte agonistica quanto quella delle relazioni sociali. Amano pensarsi come un puntaspilli dove ogni tanto si aggiunge un nuovo spillo. Le corse a cui partecipano vengono di solito suggerite tramite il sito da Gianni o da chiunque abbia voglia di segnalarle. Senza nessun obbligo, ognuno sceglie a quale partecipare. Corse non competitive dove arrivano sul posto per poi iscriversi e partire. Se arrivano a formare un gruppetto riescono a volte anche a vincere qualche premio. A chi li contatta fanno notare che sul territorio ci sono due associazione podistiche: la USSA a Rozzano vecchio e la Podistica Quinto de’ Stampi: loro sono altro, hanno una filosofia del tutto anarchica, dove la libertà è alla base di tutto. La regola principale è: nessuna regola! Non può essere altrimenti, mi spiega Cristian, perché la corsa stessa è sinonimo di libertà, fisica e mentale. Alcuni di loro con mogli e figli hanno partecipato perfino a maratone, a Firenze, Torino e ultima quella di Berlino. Assieme organizzano anche gite in montagna e biciclettate. Un buon piatto di spaghetti o una birra a fare da cornice non manca mai. Il sito del gruppo invece viene gestito da Gianni con reportage sulle corse, fotografie e amici conosciuti in rete. Come degli inviati questi raccontano le corse locali. Emilio invece si dedica allo spazio culturale del sito perché puntualizza che “fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e ca- noscenza.”. Scrive articoli mettendo in evidenza o raccontando mostre viste. Grande passione per la musica e la cultura. Non solo corsa insomma. E ora tutti assieme a fare gli au- CIRCOLI ARCI DI ROZZANO PER LA MUSICA COME ERAVAMO Canta, suona, ascolta che ti passa! Cinzia Cannavò I Committente responsabile: Clarice Celestina Calderoni n tempi di crisi, quando anche la cultura viene messa da parte (pensiamo solo a quanto costa oggi andare a un concerto), si torna alle cose semplici e si riscopre la propria città. Fra le opportunità che Rozzano offre per passare una serata in compagnia ci sono alcuni circoli Arci – Associazioni Ricreative Culturali, in questo caso musicali. Con un piccolo contributo annuale, infatti, si ascolta musica dal vivo, con annessi drink a prezzi popolari. Aperti la sera e di solito i fine settimana, questi circoli sono frequentati per lo più da giovani (ma anche da giovani dentro). La tessera annuale non supera mai i dieci euro e la musica è tra le più variegate: si va dal rock al blues ai gruppi dedicati alle cover delle più belle canzoni della musica italiana. Talvolta si possono trovare band di professionisti che non hanno ancora trovato il modo di sbarcare il lunario, ma spesso si tratta di gruppi composti da una sorta di dottor Jekyll e mister Hyde: di giorno studenti, impiegati o operai e la sera rocchettari o bluesman, che si incontrano qualche sera alla settimana per provare e che scatenano la loro passione nel fine settimana. E per chi ha avuto modo di ascoltare qualche esibizione, come chi scrive, non hanno nulla da invidiare alle band di professionisti. Ci sono circoli Arci che, oltre alle aperture serali per le esibizioni delle band, dedicano gli spazi anche a sale prove o a corsi per imparare a suonare strumenti musicali. È il caso del Ground Zero, nella sede del Polifunzionale di Quinto Stampi, dove si promuove la cultura della musica per i bambini in età scolare, insegnando in questo caso l’uso della batteria e dei borghi. Sempre al Polifunzionale di via Franchi Maggi, da un’idea più che lodevole, nel 2009 nasce Arci Svolta. Oltre alla promozione musicale, infatti, è stato creato un ambiente che è vivibile anche per persone diversamente abili, secondo quanto si legge nello statuto dell’Associazione: «Partendo dal principio dell’abbattimento delle barriere architettoniche all’interno del circolo, vorremmo poi arrivare all’abbattimento delle barriere mentali». A Rozzano vecchia c’è lo Spazio Aurora. Oltre ai collaudati concerti rock, lo Spa- guri a Enrico, papà di Emilio. Con la sua maglietta QDR classe 1924 segue spesso il gruppo la domenica mattina. Il 23 aprile compirà 90 anni! Giuseppe Foglia E ra la sera del 21 marzo 1986 quando in una sala della Cooperativa, a Rozzano vecchia, in Via Pavese si è ufficialmente presentato il “Circolo Culturale Amantide”. Un programma ambizioso che innalza qualitativamente la proposta culturale locale: programmazione di film d'autore, conferenze con scrittori, filosofi, politologi. Qualcuno lo definì “importante riunione di intelligenze sparse”. Ed ecco i zio Aurora, come anche la Cascina Grande, offre serate con il cabaret dello “Zelig Lab”. E per le orecchie più esigenti è stato di recente istituito il “Rozzano Blues Festival”. Allo Speakeasy di via Monte Penice aValleambrosia, che ha di recente indetto anche un concorso di karaoke, fanno riferimento coloro che hanno la passione del canto. La cosa è seria, o quasi. Nel senso che i finalisti del concorso avran- fondatori, alcuni ancora molto attivi nella nostra città: Alberto Martiello, Gianni Maffi, Andrea Pulvirenti, Mariella Savini, Roberta Pergolini, Alberto Procacciante, Cesare Ferrari, Luca Ferraiuolo,Cinzia Miglio, Doretta Miglio, Mauro Serio, Maria Teresa Rancati, Stefano Quanini. Tra i primi aderenti il parroco di Valleambrosia e vice Preside del VII Liceo Scientifico, don Ernesto Belloni: un nome, una garanzia! (Foto da “Rozzano oggi”) no poi l’opportunità di esibirsi in una tv locale. Senza andare troppo lontano, quindi, i luoghi di aggregazione delle Arci di cui abbiamo parlato sono il perfetto trait d’union fra risparmio economico, riscoperta della nostra città, buona musica, nuove amicizie. E chissà, potremmo ritrovarci accanto il vicino di casa e scoprire tra un rock e un blues che non è poi così antipatico. Perché la musica fa anche questo! 6 Aprile 2014 N° 1 SPICCIOLI DI CRONACA Fatti, fatterelli e curiosità dalla nostra città Rozzano in tv/1 Intitolati i campi dell’USSA 3 marzo – Abita a Rozzano, anche se è di Sesto S. Giovanni, Angela Viviani, 28 anni, una delle partecipanti al Grande Fratello. Ma chi è appassionato del reality show ne sa certamente più di noi! tori e dirigenti della sua Unione Sportiva S. Ambrogio (USSA). Targhe in memoria di Francesco Pezzoni, Ermanno Conti, Marco Fabbrica e Vale- I Menestrelli traslocano 9 marzo – Dopo oltre 12 anni I Menestrelli, gruppo di teatro musicale, lasciano la sede di Quinto che li aveva visti nascere. Il salone dell’oratorio Ognissanti era utilizzato dalla compagnia per le prove e come deposito di attrezzature e costumi, ma ora la parrocchia lo ha affittato alla Biblioteca Ambrosiana, che lo adibirà a deposito di parte del suo con- siderevole patrimonio. Chiuso un oratorio, per I Menestrelli si apre una chiesa, anzi l’ex parrocchia di Valleambrosia, in via Monte Bianco 33, dove la compagnia ha ora la sede per continuare la sua attività. Lavoro attualmente in cartellone: Gli sposi promessi, replicato domenica 30 marzo al Fellini a favore della ONG rozzanese “Vento di Terra”. 9 marzo – L’oratorio “Giovanni Paolo II” di Rozzano vecchio ricorda gli allena- r i ano Paj esi (ricordati soltanto col nome di battesimo) sono benedette dal parroco, don Carlo Mantegazza e af- Premio Isimbardi al Pinella Nella foto: trasloco in corso. Accanto al vecchio confessionale di Valleambrosia si accatastano le masserizie dei Menestrelli. Suor Carolina parla di don Puglisi corona unita”, scherza, forse per esorcizzare le preoccupazioni che certamente ha chi cerca con determinazione di indirizzare i giovani a una vita alternativa a quella proposta dalla malavita organizzata. Toccante la sua testimonianza su don Puglisi, ucciso dalla mafia il 15 settembre 1993 “perché per vivere la logica del Vangelo si era messo di traverso 12 marzo – Nella Giornata della Riconoscenza 2014 organizzata dalla Provincia di Milano sono stati assegnati al teatro Dal Verme i “Premi Isimbardi” a cittadini e associazioni che si sono distinti per la collettività. Un premio alla memoria è andato a Giuseppe De Andreis, detto “Pinella”, che ha lavorato con artisti del calibro di Arturo Martini, Adolfo Wildt, Fran- cesco Messina, Giacomo Manzù e che ha fondato a Rozzano giusto 50 anni or sono la fonderia d’arte De Andreis. Morto il Pinella nel 1989, ora sono i figli Tino, Gianni e Franco a continuare a Quinto, in via Volturno la grande tradizione di lavoro e arte. fisse nella palestra e sui due campi di calcio nel contesto del 3° Memorial Ermanno Conti. Significativa la scritta riportata su ciascuna targa: “Ricordando l’entusiasmo e la gioia di vivere trasmessa ai nostri bambini e ragazzi, a lui dedichiamo questo luogo di sport, amicizia, crescita umana integrale”. Nella foto: alcuni ragazzi davanti a quello che da oggi è il “Campo Ciccio”. Rozzano in tv/2 13 marzo – Inizia Junior Masterchef Italia su Sky Uno e tra i giovanissimi concorrenti c’è anche il rozzanese Fabio P., 13 anni il prossimo agosto, sorriso accattivante e occhio intelligente. Intelligenza che gli farà distinguere la partecipazione a un gioco dal divismo. Intanto al nostro piccolo concittadino possiamo già riconoscere il premio della simpatia! Nella foto: “Pinella”, busto di Ernesto Ornati (1990) alla mafia”, riconosciuto martire 20 marzo – Il salone dell’oratorio dalla Chiesa e proclamato beato di Rozzano vecchio non riesce a il 25 maggio dell’anno scorso. contenere quanti sono accorsi da Con suor Carolina c’è stasera più parrocchie per ascoltare suor anche un giovane presentato Carolina Iavazzo, stretta collabo- semplicemente come Giuseppe. ratrice al quartiere Brancaccio di È un collaboratore di giustizia Palermo di don Pino Puglisi. La che usufruisce del programma religiosa, originaria di Aversa speciale di protezione e che chie- (Caserta), dopo essersi laureata de di non essere ripreso dalla in Pedagogia a in Scienze religio- cinepresa in sala. Racconta co- se, ha svolto attività di animazio- me, grazie a don Puglisi, abban- ne giovanile in diverse parroc- donò l’idea di diventare un chie e attualmente è nella Locri- “uomo d’onore cioè un assassi- de: “Vengo dalla terra della ca- no” e come cambiò vita, fino a morra, sono stata in quella della collaborare poi alle indagini per mafia e ora sono in quella della l’uccisione del sacerdote. ‘ndrangheta: mi manca la sacra «Lo dico a Capitan Ventosa!» 17 marzo – L’esasperazione di chi da anni e anni è costretto a vivere in palazzi dell’Aler “impacchettati” da impalcature viene manifestata dagli abitanti di via mandorli anche a Capitan Ventosa, il noto inviato della trasmissione Striscia la notizia, che oggi è qui per un servizio che andrà in onda il prossimo 21. La situazione in- cresciosa è dovuta al fatto che non si terminano (e non si pagano) lavori di ristrutturazione che pure sono improrogabili. Capitan Ventosa, al secolo Marco Della Noce, intervista in chiusura di servizio anche l’architetto Enrico Galbiati, direttore area tecnica Aler Milano, che promette: “Per l’estate pensiamo di avere una proposta risolutiva”. Bene la “proposta”, ma la risoluzione definitiva del problema?! Aprile 2014 N° 7 1 POSTA E INTERVENTI Scrivete a [email protected] Per la dignità dei nostri figli È da circa un mese che cerco di coinvolgere le forze politiche di Rozzano per la sistemazione di una scuola. Del complesso di via Garo fani. A gen naio d i quest’anno il dirigente scolastico aveva segnalato al comune la necessità di intervenire per la manutenzione e l’ampliamento della rete elettrica. Non è l’unica problematica della scuola, ma quella più importante. Urgente. Con la verticalizzazione il circolo didattico aveva acquisito proprio la scuola secondaria di mia figlia. Questo ha comportato e comporta un maggior lavoro della rete elettrica (non voglio sottolineare che ci sono i fili che penzolano sui muri). In molti casi il sovraccarico ha creato e crea disguidi se non rotture di apparecchiature, quali server pc ed altro. Il mese scorso ho ben pensato di scrivere al sindaco, a qualche assessore e allo stesso Renzi. Ho considerato, se son tutti dello stesso colore politico, forse si riesce meglio. Ho scritto «A p... piene nel parco» Gentile redazione, sono un pensionato di Rozzano che spesso passa il tempo a passeggiare nel Parco 1. Quando posso mi porto dietro mia nipote e le insegno i nomi degli alberi e delle piante che vediamo. Soprattutto in primavera mi piace farle vedere come la natura si risveglia e come in poche settimane gli alberi ritornano verdi da morti che sembravano prima. Questa primavera però ho notato che la vista è deturpata da alcuni palazzi che sono stati costruiti proprio appiccicati al parco. Sarebbe meglio per me che proprio vicino ai confini dei parchi venisse lasciata una piccola striscia di terreno verde e tutto questo cemento, che sinceramente ci ha un po’ rotto le palle (scusate, ma quando ci vuole ci vuole!) non arrivasse quasi dentro. Capisco che quelli che devono vendere possono dire che le loro case hanno una bellissima vista sul parco ma quelli che invece ci chiedendo letteralmente aiuto. Dopo una settimana, leggo che Renzi aveva chiesto ai sindaci di Italia di scegliere una scuola su cui far confluire qualche soldino. Scadenza richiesta 15 marzo. Onestamente, molto speranzoso, ho riscritto a tutti, evidenziando la possibilità di optare per il nostro circolo didattico. Quale migliore occasione per sistemare la scuola, senza che quest’ultima pesasse sul bilancio del comune, palesemente in rosso. Se ho ben capito. Poi ho sollecitato e risollecitato politici e stampa locale. Alla fine nessuno ha fatto nulla. Non era necessario nessun progetto pomposo. Solo una mera segnalazione della scuola. Eppure nulla. Nessuna risposta. Sono deluso di chi predica per il bene dei nostri figli, per il futuro dei nostri figli, e poi non si prodiga per un mero progetto. Dimenticavo. La scorsa settimana abbiamo avuto un nuovo black out, fortunatamente questa volta senza danni economici. Ma i nostri figli, valgono realmente tanto? Grazie. Piero Morra vanno a passeggiare cosa devono dire? Che hanno una bellissima vista sui palazzi? O si devono girare dall’altra parte per non vedere? Ma poi, se il mercato dell’edilizia non tira, perché vediamo sorgere palazzi qua e là a Rozzano? Io vedo ancora la pubblicità sui giornali di palazzi costruiti nella mia frazione anni e anni fa, segno che non si vende. Eppure si costruisce. Per chi? Quando smetteremo a Rozzano? Mia nipote dovrà portare i suoi nipoti a far vedere le piante in un museo? Scusate lo sfogo, ma stamattina ero proprio inverso quando nella nostra passeggiata abbiamo visto ancora costruzioni. Saluti e auguri per questo giornale. Antonio Bretta Grazie degli auguri, signor Antonio. Nella sua lettera lei si chiede “quando smetteremo a Rozzano” e non “quando smetteranno”. Ha ragione: se in molti di noi facciamo sentire le nostre opinioni come fa lei e facciamo scelte conseguenti, le cose cambiano! I giovani, la politica, le prossime elezioni Il concetto di giovane e cultura giovanile è nato negli anni '50, quando, dopo la fine della guerra e con lo sviluppo economico successivo, nascono delle condizioni particolari che mai prima nella storia si erano date. L'aumento benessere, da li a poco sarebbe arrivato il boom eco- sono capire e che, forse, capiranno. Questo atteggiamento paternalistico è limitante ed è una delle cause, oltre alle responsabilità già ben delineate da altri dei giovani stessi, della lontananza di molte persone dall'impegno civile. Entrambe le posizioni portano nomico anche in Italia, porta alla nascita del concetto di giovane come lo intendiamo noi oggi. Mentre prima della guerra già da molto giovani ci si trovava costretti al lavoro e il passaggio tra l'infanzia e l'età adulta era molto rapido, in quegli anni questo passaggio comincia ad allungarsi. Le culture giovanili, fin dalla prima il rock and roll e gli hippie sono conflittuali e lo rimangono anche in periodo come gli anni '80, il concetto di no future dei punk ad esempio e l'assunzione di eroina è il tentativo disperato di combattere una battaglia che si pensa persa in partenza. Ma negli ultimi anni le culture e le ribellioni giovanili sono state viste attraverso due narrazioni. La prima, più semplice, denota richiami agli anni '70, all'eroina e al terrorismo e la descrizione di un concetto di bravo ragazzo che già negli anni '60 era irreale; la seconda, più complesso, da un lato guarda a queste ribellioni e culture compiendo continuamente un paragone con i propri ricordi di quei tempi, ricordi dorati della giovinezza, dall'altro con un continuo richiamo alla giustificazione che molti che in quegli anni erano in piazza si sono dati: eravamo ragazzi, come a dire non potevamo capire e che diventa son ragazzi, implicitamente affermando che non pos- a politiche che spesso vengono fatte sui giovani e non per o da i giovani. La nostra città sta per andare al voto, come si pongono gli schieramenti in corsa rispetto ai giovani, rientrano in queste categorie? Vediamone le proposte. La candidata del PD sosteneva durante le primarie che per aiutare i giovani avrebbe sostenuto: la lotta alla dispersione, il centro Aurora, gli oratori, la biblioteca come centro di incontro e scambio, più in generale i luoghi di incontro. Sono proposte interessanti, ma sulle quali gravano dubbi enormi, per prima cosa ad oggi l'Aurora, pur essendo un luogo molto piacevole, non è un centro giovanile, per altro non si capisce cosa sia un centro giovanile esistono i Centri di Aggregazione Giovanile, e questo di sicuro non è l'Aurora; non si capisce in che ambito si vogliano sostenere gli oratori; la lotta alla dispersione, si immagina, scolastica non è chiaro con che strumenti verrà condotta; e cosa si intende per progetti formativi da introdurre nelle scuole, non è dato saperlo. Insomma sono parole rivolte non ai giovani, non vi è nulla in riferimento alla fascia dei giovani elettori, 18-25 anni, ma ai loro genitori, ai quali si promette, in sostanza, di convogliare il naturale conflitto e le loro, dei genitori, naturali LO SPAZIO DELLA POSTA E DEGLI INTERVENTI OSPITA IL CONTRIBUTO DI OGNI LETTORE INTERESSATO A DIBATTERE SUI TEMI DEL TERRITORIO. LETTERE E CONTENUTI DOVRANNO ATTENERSI ALLA SINTESI, ALL’EDUCAZIONE ED ALLA INCISIVITÀ. SCRIVERE A : [email protected] Personal Training Riabilitazioni pre e post intervento Personal Pilates, Piloga Riequilibrio posturale Plicometria e biometria generale Natural Lifting (novità) Dimagrimento e tonificazione Vibrazioni paure, in forme rassicuranti. Può sorprendere forse invece, ma le proposte sui giovani della coalizione che sostiene Guido de Vecchi e del Movimento 5 Stelle non sono così distanti, anzi per certi versi si sovrappongono e integrano. Entrambi hanno l'obbiettivo di far trasformare i giovani protagonisti della vita politica cittadini anche se entrambi pensano di farlo attraverso una consulta, strumento datato che ha già dimostrato i propri limiti in molte occasioni. Entrambi mettono l'accento sulla necessità di lavoro e si propongono strumenti per aiutare i giovani a trovare la propria strada, con corsi di formazione e sostegno nel percorso lavorativo, cose in effetti già esistenti e delle quali andrebbero fatte proposte alternative se si vogliono modificare. Entrambi propongono la creazione di un CAG, e anche in questo caso andrebbe forse specificato meglio data la proposta alternativa per non ricadere negli errori già avvenuti sul nostro territorio. Il M5S prevede la lotta al bullismo e alla discriminazione, il contrasto dell'uso di droghe e tabacco, con un non ben precisato confronto tra pari, e l'aiuto a trovare casa; mentre 6 Rozzano propone l'introduzione del co working e la riscoperta delle attività artigiane. A differenza del programma del PD le proposte sono fatte per convincere i giovani a votare, ci si rivolge a loro direttamente, allo stesso tempo però forse se ne ha un concetto ideale e stereotipato proprio per gli strumenti proposti che ignorano la conflittualità che i giovani, soprattutto i più disagiati, portano e che spesso li allontanano da luoghi dove sentono la presenza dell'autorità, cosa che va tenuta in considerazione e non biasimata a priori, e che potrebbe inficiare l'utilizzo di strumenti come quelli indicati. Non sono riuscito, purtroppo, a trovare le proposte di altri candidati, alcuni, contattati, non hanno risposto. Ma la vera questione è, cosa pensano i giovani di Rozzano della politica e delle prossime elezioni, andremo a chiederglielo, andremo a vedere cosa ne pensano di alcune di queste proposte. Francesco Pota Trattamenti Bio Naturali per alleviare il dolore Sedute di trattamento e prevenzione ansia e depressione Prano Tecniche Meditazione e Respirazione Massaggio MCB Infrarosso lontano (FIR) Residenza Giardini 102 20080 MI3 Basiglio Tel. +39 366 5410706—[email protected] Numero Iscrizione reg. CONI: 205115 - Codice Affiliazione CSEN: 40345 8 Aprile 2014 N° Rozzano bello a metà, Valleambrosia in difficoltà Sporting Valleambrosia in crisi di risultati. Il Rozzano scende in classifica e rischia di non giocare i Play Off. ria importante contro il Bastida. I biancoverdi andati subito in vantaggio dopo pochi secondi con l'ottimo Francesco Ducoli, dopo la rete degli ospiti, sono Marco Garritano N el primo scorcio di Marzo abbiamo visto un bel Rozzano. Nelle domeniche successive agli ultimi acquazzoni stagionali, per la squadra di mister Gasparotto, c'è stato solo il sole. Padrone del gioco e del divertimento è riuscito a infilare due vittorie consecutive. Segna cinque gol in trasferta all'Atletico del Po. Una partita spettacolo che ha visto mettere insieme un numero impressionante di giocate. Un 0-5 che sostanzialmente spiega una partita che per più di un'ora non ha avuto storia. Nessun dubbio che vincere è sempre quello che da stimoli per i ragazzi e la società. La riconferma per il Rozzano avviene nella partita successiva con una vitto- riusciti a sfruttare una bella occasione per mandare in rete anche Vecchio e chiudere definitivamente l'incontro sul 2-1. La partita infrasettimanale del recu- Una fase del match Sporting Valleambrosia.—Varzi (0-1, 18’ Tagliani) pero contro il Torrevillese invece si conclude con un pareggio senza reti. E' il Nord Voghera a far cadere la serie utile che durava da quattro partite. A Voghera, passato in vantaggionei primissimi minuti grazie ad un gol di Petrolà, il Rozzano capitola con un 3-1. Ma è difficile chiedere di più ad un gruppo che ha giocato tre partite in sette giorni. Un pareggio a reti inviolate è stata la gara della venticinquesima giornata contro il Certosa. Inaspettata e inopportuna invece la sconfitta contro la penultima in classifica Cassolese; scivolone che potrebbe costare caro in vista del traguardo Play Off. Sulla sponda opposta troviamo un Valleambrosia in crisi di risultati. Quattro pareggi consecutivi, una sconfitta e una vittoria. Le ultime partite dovevano essere un'opportunità per rosicchiare punti in classifica alla capolista Lomellina, invece, la squadra raccoglie solo sette punti in sei partite. Un 2-2 contro il Casteggio in trasferta. Qui per portare a casa una vittoria forse è mancato un po' di senso pratico, quello visto il mese scorso per intenderci. Una partita per molti versi da dimenticare nella quale diverse disattenzioni sono state fatali. A reti inviolate la successiva partita giocata in casa contro un ostico Rivazzanese. La squadra è apparsa poco compatta deludendo le aspettative di chi si attendeva gol, spettacolo ma soprattutto una vittoria. Troppe 1 le occasioni limpide non sfruttate. Il terzo pareggio consecutivo è arrivato contro il Vistarino. In gol con Landriscina, il Valleambrosia subisce la rete del pareggio sul finale di partita. Forse c'e' qualcosa di che rammaricarsi, ma come si suol dire; è il gioco del calcio, semplice e crudele allo stesso tempo. L'altro pareggio della serie, 1-1 , è quello che arriva contro il San Biagio Casarile. Landrascina porta in vantaggio su rigore la squadra che però dimostra per l'ennesima volta una gran fatica a mantenere il vantaggio. La sconfitta arriva in casa contro il Varzi. Partita giocata senza quattro titolari, tra cui lo squalificato Carusi. Nonostante il predominio territoriale poche le vere occasioni per segnare. Da un traversone sulla sinistra, in cui si inserisce bene Tagliani, nasce il gol per il Varzi che potrebbe anche raddoppiare con una punizione che si stampa sul legno della porta. Prima del fischio finale dell'arbitro arriva anche l'espulsione per doppia ammonizione per Landriscina. Risultato tutto sommato troppo severo per il Valleambrosia. “Qualcosa sembra non funzionare tra i ragazzi, c'è ancora qualche problema di spogliatoio da risolvere” ammette il Presidente Angelo Drammis. Per raccogliere vittoria, tre punti e sorriso bisogna aspettare il match contro l'ultima in clasifica Zavattarello. Gol di Prunetti per non lasciarsi sfuggire i Play Off. (Pippo) CRUCIVERBA ROZZANESE 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 Che (brutta) fine faranno i campi 23 24 25 26 27 di calcio di viale Campania 28 29 30 31 32 34 Marco Masini come i beneficiari di tale ope 33 razione - i proprietari della on un’accesa discus36 35 Cascina Follazza, i soci sione in Consiglio dell’immobiliare Residenza comunale , i campi 38 39 40 41 42 43 37 del Bissone - abbiano tra i di calcio di viale Campania loro soci una società offshore 44 45 46 47 sono stati infilati nella delibesvizzera le cui quote sono di ra che accompagnava il bilanproprietà ignota. 49 50 51 52 53 54 cio di previsione del comune di Rozzano sul cosiddetto pia- Nella Cascina Follazza aveva sede un’industria chimica, ora 57 58 no delle alienazioni e valoriz 55 56 dismessa, per cui il terreno zazioni. Si tratta, di fatto, di 60 61 richiederebbe una importante un via libera all’operazione di operazione di bonifica prima scambio previsto tra C S M SOLUZIONE morra Organizzata – 28. Il servizio militare in gergo – 30. Proprio così, magari riportando uno strafalcione – 31. Sportello, imposta – 32. Storica cascina tra via Dante e via Buozzi – 33. Noto giuslavorista, senatore di Scelta Civica – 35. Enna – 36. Ha vinto le primarie pd per la candidatura a sindaco – 37. Julia nota attrice – 41. Capitale del Togo – 42. Serve anche Rozzano – 44. Il Leonardo difensore della Juventus - 48. Ci fu anche il Travicello – 49. Si apre sulla spiaggia – 52. Una via di Ponte Sesto – 55. Utilissimo insetto – 56. Località nei pressi dell’Humanitas – 59. Di corporatura magra e sottile – 60. Imposta sostituita dall’Imu – 61. Produce pregiati tappeti. ORIZZONTALI: 1. Giornalista rozzanese – 8. Trattamento di fine rapporto – 10. La lilla è la sua linea 5 - 11. Il Tony di Quando quando quando – 12. Ricevuta di ritorno – 13. Gestisce igiene urbana e refezione scolastica – 15. Alla sua scuola sono attribuiti alcuni dipinti della parrocchiale S. Ambrogio – 18. Impallidire o lavare a fondo – 22. Quello di competenza territoriale è in via Ripamonti a Milano – 23. General Motors – 25. Malattia della pelle – 26. Ispezionano i ristoranti – 27. Nuova Ca- I A P E L N Z O O M B R E L E N V I L N C O I A L L N A N P S I U L N A N I I C I I P E R S E G H E L O N E B O N U C C R O B E R T VERTICALI. 1. Ex sindaco donna – 2. Colosso assicurativo ora fuso con Sai – 3. Un punto a scopa – 4. Introduce un’ipotesi – 5. Canzone portata al successo da Gargiulo – 6. La nostra provincia – 7. Siede in Giunta (abbrev.) – 8. Mezzo di locomozione per principianti – 9. Una via di Quinto Stampi – 10. Morì per mano di Charlotte Corday – 13. Avanti Cristo – 14. La Fiorella di Quello che le donne non dicono – 16. Il Capitano di Edoardo Bennato – 17. Nostro in breve – 19. Nostri confinanti – 20. Nord Est – 21. Privo di sensi – 24. Azienda in viale Romagna – 28. Napoli – 29. Alessandria – 31. Anteriore in breve – 34. Le vocali di Linate – 38. Il popolo discendente da Abramo – 39. Eroe decapitato – 40. Consonanti del Tonale – 43. Appellativo di Renzo Bossi – 45. Sebastian, ex mezzofondista inglese – 46. Consiglio Nazionale delle Ricerche – 47. Non credenti – 50. Storico motosilurante – 51. Una banca di viale Lombardia (sigla) – 53. esclamazione di sorpresa – 54. Tutore senza pari – 57. Estratto conto – 58. Acceso sugli interruttori. quell’area e la Cascina Follazza, una delle previsioni del PGT recentemente approvato, che consentirà la realizzazione di importanti volumetrie residenziali al posto dei campi di calcio. Le perplessità relativamente a questa messa a disposizione sono quelle che hanno portato, tra le altre questioni, all’allontanamento di Rifondazione Comunista dalla maggioranza. In Consiglio comunale, il rappresentante di RC ha espresso una delle sue rare dichiarazioni di voto, proprio a sottolineare la distanza che, a causa di questi terreni, si era scavata tra la sua forza politica e la Giunta. Anche i consiglieri si sono scagliati contro tale scelta, ricordando, in particolare, che il Comune possa concedere lo scambio. PIAZZA FOGLIA Anno I - n.1 - Aprile 2014 Distribuzione Gratuita Iscrizione al Tribunale Milano richiesta Edito dall’Associazione Rozzano Oggi www.piazzafoglia.it di Redazione Raffaele Di Bennardo, Cinzia Cannavò, Giuseppe Foglia, Marco Garritano, Fiorella Gebel, Emilio Guastamacchia, Marco Masini (Direttore responsabile), Adriano Parigi, Gigliola Zizioli Mail: [email protected] Pubblicità: [email protected] Tipografia: Grafiche Cortellazzi Fizzonasco (Mi) Grafica e impaginazione : MWL Marketing & Business Development [email protected] S I I A A G M A R E N I I S M A U R O S U M A I C H I C I I T T O T O A T M I N O A N T R E I N A N A S A N C A R E R R T A A T A C N E S B S A L O M E A G O G L T G A T R A N F R A M A M M
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