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MENSILE ROZZANESE DI INFORMAZIONE, CULTURA E OPINIONI
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Rozzano, ottobre 2014
Anno I - Numero 5
POLITICA
ALER
Cronaca dai consigli
comunali
Intervista a
Gianluca Palmeri
Il punto di vista del
sindacato Sicet
A pag. 2
A pag. 3
SCUOLA
Claudia Capurso
continua il dibattito.
A pag. 4
Distribuzione gratuita
TERRITORIO
Un PGT in cui
trasformare fa rima
con edificare
A pag. 6
SPORT
Si fa presto a
dir ...cornuto!
Come e perché un
giovane diventa arbitro.
A pag. 8
STAMPATO SU CARTA RICICLATA
SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI IL DEGRADO NEL CUORE DELLA CITTA’
Centro… di gravità permanente
La costruzione del centro cittadino, oggi senza identità e forma, deve diventare una nuova priorità politica.
Adriano Parigi
U
na bella giornata, quattro passi in centro. Scene di ordinaria vita urbana: gente nei negozi,
ragazzi che giocano,
pensionati sulle panchine. Più o
meno la vita che ti aspetti passeggiando per un centro urbano.
Questa vitalità meriterebbe però
Il contributo dei
lettori è
fondamentale.
Indirizzate le vostre
comunicazioni a:
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Web:
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un altro paesaggio, spazi misurati
sul passo e sullo sguardo di chi li
anima, che invece si devono adattare ad un orizzonte segnato dal
caso, dalla precarietà e dal degrado. Una città come la nostra Rozzano ha bisogno per se stessa, per
chi la abita, di luoghi "centrali",
in cui fare esattamente ciò che già
fa, ma in una cornice di bellezza.
Concetto un po' ambiguo, la bel-
lezza, specialmente se applicata
alla città e ai suoi materiali, case,
mattoni, cemento, strade, alberi,
lampioni…, soprattutto se essa
non è il prodotto di una condivisione e se non é in grado di produrre un'affezione e un riconoscimento.
Da quando la costruzione del
quartiere ALER, il "Villaggio"
come veniva chiamato negli anni
della sua realizzazione, ha progressivamente colmato quel mare
di campi coltivati, rogge e tortuose strade di campagna, che separava i borghi sparsi del Comune
di Rozzano, è rimasto nel suo
mezzo uno spazio un po' informe,
un vuoto che ha visto sorgere il
nuovo Palazzo Comunale e poi il
suo allargamento, ma che non è
mai riuscito a diventare un vero
centro.
Si sono succedute le Amministrazioni, si sono realizzati luoghi
pubblici, infrastrutture, servizi,
case e centri commerciali… ma il
"centro" è rimasto lì, con la sua
precarietà, i suoi spazi senza identità e forma. Le strade, i negozi,
gli spazi pubblici intorno al Co-
Continua a pag. 3
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2
Ottobre 2014 N°
5
Altri due consigli comunali senza arrosto
Variazione di bilancio perpetua
Altri denari ad Ama e commissioni di garanzia alla maggioranza
Marco Masini
I
l consiglio comunale continua a sembrare un impiccio
per la maggioranza, che,
anche nei consigli comunali
di settembre, si adopera
nell’illustrare gli argomenti
all’ordine del giorno con estrema
sufficienza, lasciando agli uditori
una sensazione come di non masticato, per una rapida deglutizione
del “pasticcione” di turno.
Ma non solo. La definizione dei
ruoli di una delle più importanti
commissioni consiliari permanenti,
saldamente mantenuta con presidenza e vice presidenza nelle mani
del Pd, mostra come su certi argomenti non si voglia proprio cedere
di un millimetro rispetto a quel
minimo di trasparenza manifestata
a parole, addirittura con la definizione di una delega per l’assessore
La Guardia, ma non nei fatti.
Di nuovo la politica trova posto
solo nella fase iniziale delle comunicazioni, dove le opposizioni manifestano le ansie di una città che
chiede lumi sulle questioni più
rilevanti come la manutenzione, il
decoro, i cimiteri, le partecipate, i
lavori pubblici, e la maggioranza,
arcigna sui propri scranni, dileggia
i questuanti con un insolente silenzio.
Le vicende delle partecipate tengono banco nel primo consiglio (17
settembre) post vacanze.
I lavoratori di Api, dopo la manifestazione in piazza ed il loro incontro con il sindaco a porte chiuse (il
consigliere Barbera ha ricevuto la
solidarietà di molti colleghi per
non aver potuto partecipare
all’incontro sebbene presente, perché “riunione privata”!), non hanno a tutt’oggi ricevuto il pagamen-
to di tutto lo stipendio di luglio,
agosto, settembre. Ed anche ottobre è a rischio, nonostante
l’incontro, preannunciato come
risolutivo, con i vertici del principale istituto di credito in relazione
con Api.
Il consigliere Ferretti, capogruppo
di FI, al proposito ricorda come “a
Milano è stata istituita una commissione sulle partecipate, ed è
stata affidata la presidenza
all’opposizione!”.
Anche Simone D’Agnelli (M5S)
esprime severi apprezzamenti al
nuovo sindaco, e calca la mano
sulle scelte dei nominativi per i
Cda delle partecipate, dove si è
fatto prevalere un criterio che non
ha nulla a che fare con le competenze, la meritocrazia e la volontà
di risolvere i problemi.
Nello specifico, si dichiara – giustamente – scandalizzato dal fatto
che Rozzano è una città allo sbando. “Dov’è il decoro annunciato? I
parchi, le strade ed i giardini sono
preda della selva determinata
dall’erba alta che, in alcuni casi
raggiunge il metro d’altezza!”.
Guido De Vecchi, auspicando, per
l’ennesima volta, un confronto
positivo all’interno del consiglio e
dei luoghi preposti “per una crescita culturale e civica”, sembra cominciare ad arrendersi
all’evidenza, e sollecita risposte
sulla paradossale vicenda della
Fondazione Rudh. “Non vedo indicatori di buona volontà per fare del
consiglio un luogo di confronto e
trasparenza”.
Sul fronte dell’amministrazione,
particolarmente significativa la
presentazione (da parte
dell’assessore Moro) della delibera
sulla rinuncia alla convenzione con
i comuni di Noviglio e Morimondo
per la condivisione del segretario
comunale. "Al cambio di legislatura è possibile sostituire il segretario
comunale. Per questo vogliamo
sciogliere la convenzione. Vogliamo un segretario a tempo pieno".
Al proposito ci aggiorna il coordinatore di Sel sud Milano, Igino
Gabriele. Ci ricorda che la stessa Agogliati, che oggi reclama la
necessità di un segretario al 100%
del suo tempo, presentò al consiglio precedente la soluzione segretario part-time. Oggi, pensa di far
passare la rinuncia alla convenzione di cui sopra come qualcosa che
Rozzano necessita, salvo poi, verificare nelle carte, la richiesta di
interruzione della convenzione
viene da Morimondo!
Questa sarebbe scaduta al 31 dicembre di quest’anno, e non ci
sarebbero stati motivi per terminarla adesso. Ed ecco perché, Patrizia
Mura, istiga l’Amministrazione sul
tema. "Mi aspetto una nuova nomina, con uno stipendio adeguato al
periodo di crisi e, per lo meno, con
una fedina penale intonsa!".
Respinti al mittente tutti gli ordini
del giorno di Barbera, che, sebbene
“accolti” dalla Giunta, il Consiglio
(Pd) li boccia. Le motivazioni sarebbero dovute al fatto che la
Giunta si sta già occupando di
quanto segnalato.
La settimana successiva, dopo le
comunicazioni il consiglio, è stata
affrontata una delibera istruita
dalla Giunta a luglio, che comporta
una variazione di bilancio consiliare obbligatoria.
"Se, come affermato dall'assessore,
le necessità manifestate nell'elenco
di interventi correnti fossero state
urgenti, poteva essere convocato il
Intervista al capogruppo del Movimento 5 Stelle Gianluca Palmeri
Noi, cittadini in consiglio
Secondo appuntamento con le
“personalità” del consiglio rozzanese.
Sig. Palmeri ci può raccontare qual
è stato l’impatto che ha avuto su di
lei, giovane attivista di Movimento
5 Stelle, il Consiglio Comunale, coi
suoi riti, la sua dimensione formale,
i rapporti politico-istituzionali e
umani che lì si instaurano?
Sono e siamo giovani cittadini entrati
a conoscere una realtà Politica poco
nota a molti . Ho sempre frequentato
il Consiglio Comunale da Cittadino e
oggi sono felice di essere un coprotagonista della vita politica Rozzanese. Il Consiglio Comunale è un
luogo “democratico” in cui si discute
in modo ordinato ma poi il risultato è
sempre lo stesso: “LA POLITICA A
ROZZANO
LA
DECIDO
IO” (parole del Sindaco Barbara Agogliati). La attività di
Consigliere di Minoranza prende le giuste forme... controllo, denuncia e poca
collaborazione.
Come vede questo
inizio di consigliatura per quanto
riguarda i rapporti
con la maggioranza
e lo stato della discussione politica
sui temi del governo della città?
Il Governo della Città è gestito in
modo unilaterale dalla Giunta Comunale (appropriatasi anche del
controllo delle Partecipate su
“regalo” del precedente Consiglio
Comunale). In Consiglio Comunale
esistono due fronti: il PD e gli altri.
E' divertente ascoltare le discussioni e sentire da un leader del gruppo
cosa devono fare i vari soldatini.
Persone prive di coscienza che
votano secondo un ordine superiore
ciò che “è giusto”. Se la minoranza
chiede partecipazione dei cittadini,
la maggioranza vota il contrario (no
ai cittadini, no alla informazione).
Il Movimento 5 Stelle rifiuta la
pratica delle alleanze e la logica
della mediazione. Pensa sia possibile condizionare le scelte di governo della città, cambiare le politiche
in atto, prescindendo dalla costruzione di rapporti con altri soggetti
e movimenti di opposizione?
Tutte le opposizioni vorrebbero che i
loro progetti fossero realizzati. Durante la campagna elettorale abbiamo
discusso TUTTI dei nostri progetti.
In Consiglio Comunale NOI portiamo le nostre idee e accettiamo, votiamo positivamente a tutto ciò che
rispecchia le nostre ideologie senza
necessità di costruire rapporti con
altri.
Il M5S è composto da semplici cittadini che con il proprio impegno civico desiderano dotare la Comunità,
nelle sue varie forme, degli strumenti
idonei per esprimere proprie istanze,
esigenze e richieste al Consiglio
Comunale. Non abbiamo ideologie
né appartenenze che ci condizionano,
salvo l'Interesse Comune ed il Bene
Pubblico. I portavoce esprimeranno
quindi di volta in volta scelte reputate utili alla Comunità, indipendentemente dall'appartenenza partitica del
proponente.
Le Aziende Partecipate versano in
una situazione tragica. Quale strada proponete per il loro risanamento e riorganizzazione? La via
della privatizzazione e del mercato
o quella del controllo e della proprietà pubblica?
Marco Macaluso (Pd) conferisce con il presidente Cartia—consiglio
del 23 settembre 2014
consiglio anche a luglio, o nei primi giorni di agosto" ha sostenuto Guido De Vecchi (6Rozzano/
Sel). Sul tema specifico sia Patrizia
Mura (M5S) che Gianni Ferretti e Francesco Barbera (FI) hanno
dato battaglia.
I dubbi più cospicui ed interessanti
sono stati relativamente alla provenienza della disponibilità, alla loro
destinazione e alla gestione.
"Si tratta di una disponibilità dovuta agli accertamenti di entrate" ha
detto l'assessore Pietro Moro. "La
destinazione è su un certo numero
di capitoli che attendevano d'esser
finanziati a causa di un errore materiale nella assegnazione sul bilancio".
Ma, non si è avuta la necessaria
chiarezza. Con un incipit che ha
fatto innervosire tutti, dando dell'ignorante a chi era intervenuto per
chiedere ragione dell'operazione,
non ha risposto, per ciò che ci è
parso di capire e per ciò che riteniamo importante, su due punti:
- l'errore materiale, che riteniamo,
invece, fosse stato necessario;
- la destinazione di alcune cifre.
L'errore, consiste nel fatto che il
milione di euro già a bilancio fosse
stato assegnato ad un capitolo che
lo destinava alla ricapitalizzazione
delle partecipate, e Dio solo sa
quanto queste ne avrebbero bisogno! Ma, usarlo per tale scopo,
comporterebbe uno "sforamento"
del patto di stabilità, la regola di
gestione che è stata data ai Comuni
per contenere le spese.
"Ci chiediamo come sia possibile,
ad esempio, che Ama debba ricevere quasi il doppio dei fondi per il
riscaldamento dei palazzi comunali
con un inverno che è stato mite",
accusa Ferretti. Contestato anche
l'incremento di 50mila euro per
spese legali. Alla delibera non è
allegato nemmeno un documento
Ama che giustifichi le variazioni.
Patrizia Mura: "Siamo quasi alla
fine dell’anno. Questi soldi sono
arrivati? La ragionevole certezza di
avere questi denari si è tradotta in
vera certezza oppure dobbiamo
scoprire che le stime erano fantasiose e che non si sono concretizzate?".Non lascia nemmeno nel
non detto l'interesse apparente che
l'amministrazione mostra per i
cittadini: "Una stima che non fa i
conti con il disastro che tutte le
famiglie stanno subendo per effetto
della crisi e che non darà nessuna
certezza di incassare le cifre stimate".
Anche De Vecchi ha espresso dubbi sulla destinazione di una ingente
parte dei contributi al sociale su
politiche decise dalla precedente
amministrazione, senza discussione in aula per una verifica della
volontà politica.
Insomma, siamo ancora nella fase
di studio...
Abbiamo due Aziende Partecipate di
cui sappiamo TUTTI pochissimo.
Non è dato sapere niente di API,
nonostante continue richieste al Comune o all'Amministratore Fallimentare. Della società AMA invece abbiamo poca visibilità perchè tutte le
sue “figlie” (Sfera, Miogas, Arco,
Rete, etc.) NON sono visibili al COMUNE e al Consiglio Comunale.
Siamo convinti che con lo strumento
della reale Trasparenza nella gestione della proprietà pubblica si potranno raggiungere traguardi ora impensabili. Le esperienze di liste civiche
sul territorio nazionale, in particolare
con riferimento a quelle a 5 Stelle,
hanno dimostrato che anche in situazioni disperate come quella di Parma
è possibile recuperare velocemente
risorse da impegnare nelle situazioni
critiche. Nell'immediato si è ovviamente condizionati dalla disastrosa
gestione economica e di risorse umane delle amministrazioni clientelari
di questi anni, con condizioni che
comporteranno importanti sacrifici.
Sarà nostro dovere, anche in collaborazione con i Consiglieri di altre
forze politiche che vorranno supportarci, sviluppare incontri e/o dibattiti
che permetteranno (ci auguriamo) un
confronto ed una ricerca di soluzioni
sostenibili
E’ noto il “rapporto privilegiato”
del Movimento 5 Stelle con la rete,
ma nel nostro contesto, essa non
raggiunge tutti. Quali strade e
strumenti ritenete di utilizzare per
comunicare con i cittadini su ciò
che avviene in Consiglio e per raccogliere opinioni e proposte da
portare in Comune?
Rozzano è una realtà molto complessa e diversificata nella tipologia di
cittadini e nel contesto abitativo. E'
indubbia l'importanza di far arrivare
ai cittadini un'informazione alternativa a quella di sistema, una fonte di
dati e riflessioni che possa dare una
visione diversa e non filtrata dei
problemi della città e del territorio
A tal proposito ci preme sottolineare
che come MoVimento 5 Stelle abbiamo proposto in Comune di adottare
uno strumento di comunicazione
diretta e trasparente tra cittadini ed
amministrazione che ci è stata bocciata.
Vediamo ed apprezziamo lo sforzo
di alcune figure politiche nello sviluppo di un giornale a diffusione
territoriale come Piazza Foglia. Nel
nostro ambito benchè forza che non
dispone di nessuna forma di sostenimento (se non le donazioni degli
attivisti e simpatizzanti) continueremo a fornire informazioni ai cittadini
principalmente con il contatto diretto
tramite i tanti banchetti pubblici
organizzati sul territorio, nostro punto di forza che ci ha consentito di
raggiungere brillanti traguardi, dove
distribuire un giornale che dia conto
dell’operato dei nostri portavoce, e
con l'organizzazione di eventi ed
incontri tematici informativi che
possano raccogliere l'interesse della
gente. Inoltre stiamo lavorando anche ad una mozione per la trasmissione in streaming di tutti i consigli
comunali
Ottobre 2014 N°
3
5
Centro… di gravità pemanente
Segue dalla prima...
mune, gli assi urbani che tagliano
il "Villaggio" e la parte centrale
della città - via Roma/Mimose e
viale Lombardia - sono vive e
"abitate", ma più ci si avvicina al
cuore, più questa vita non trova
spazi adeguati, una piazza vera,
riconoscibile per il suo disegno e
le sue funzioni, identificata da
tutti cittadini come il cuore urbano della comunità.
La ricostruzione del centro urbano di Rozzano deve acquistare e
conquistare la priorità politica e di
programma che le compete e noi
mettiamo le nostre pagine al servizio di questo obiettivo. E' degli
anni '80 un concorso per idee
sulla sistemazione del centro cittadino; nel 2003 venne elaborato
il "Progetto Centro" che poi fu
ripreso e integrato nel PGT del
2012. Ma noi crediamo che, se si
vuole produrre un vero "luogo
comune", la cui bellezza è condivisa e riconosciuta, bisogna ripartire da chi abita questi spazi, coinvolgendo e ascoltando, informando e facendo partecipare la città.
Facendo i conti con questi tempi
grami di crisi e scarsità di risorse,
pensiamo che si debba cominciare
da qui: ascolto e partecipazione.
Si dovrà fare la fatica di rinunciare ad un'immagine "trendy" - ma
non è affatto detto! - uscita magari dalla matita di qualche archistar, per coinvolgere e convincere. Soprattutto si dovrà fare la
fatica di non seguire la strada
degli scambi politico affaristici,
magari adducendo la massima che
il fine giustifica i mezzi! Noi continuiamo a sognare una "grande"
Rozzano, in cui ogni frazione
trovi la sua "piazza" e la città un
centro vero e nuovo… e questo è
un programma politico.
AMA - Dal bilancio 2013 rileviamo un indebitamento finanziario
netto (PFN) di 13 milioni di euro,
il risultato consolidato di 733mila
euro non tranquillizza, anche perché è al netto di operazioni straordinarie come la vendita della partecipazione nella RSD Sansone per un importo equivalente. Si tratta di una
società fortemente sotto capitalizzata, con un rapporto tra mezzi propri e debiti sproporzionato e tale da non
garantire un rientro se non con un apporto di capitale importante da parte del socio. Questo mette in forte dubbio la sostenibilità finanziaria della società. Inoltre anche il rapporto tra l’attivo ed il passivo circolante indica
che la società ha scarse capacità per pagare i debiti a breve e deve usare la cassa per poterli ripagare. Ecco perché la selezione dei nuovi componenti del Cda è sintomatica della volontà di non volersi avvalere delle competenze locali, ma solo di inutili comparse. La richiesta di "due diligence" alla società KPMG è una buona notizia
non solo per le banche, che finalmente ci capiranno qualcosa, ma anche per la città.
PARTECIPATE NEWS
Ama e le sue sorelle
API - All’approvazione del bilancio 2013, maggio, Api aveva decreti
ingiuntivi da parte di molte società,.Alcune hanno proceduto al pignoramento di mezzi e macchinari, altre hanno fatto si che si arrivasse al
blocco dei conti correnti MPS, BPM e dei crediti Ama e Comune di
Rozzano.... Ecco i problemi degli stipendi dei lavoratori. Il risultato
2013 è stato negativo per ben 3,8 milioni, con debiti per 48 milioni di
euro, di cui 37 con le banche.
Il giudizio del Collegio sindacale: "La situazione finanziaria è insostenibile e tende a peggiorare in seguito ad una gestione economica negativa
e dalla dimensione dei debiti. A nostro parere [...] la società non è più in
grado di garantire la continuità dell'attività aziendale".
Intervista ad un aderente al Sindacato Inquilini Casa e Territorio
Emergenza casa. Il punto di vista del sindacato
Mauro Valenti
B
runo mi ha invitato per un
caffè, ci sono andato. Abita
nel quartiere ALER nel centro di Rozzano. L'aspetto è
quello dei grandi quartieri
periferici di Milano.
Giunto nell'appartamento mi riceve
sorridendomi. "Sono stato al presidio
la scorsa settimana, dormendo fianco
a fianco con persone che non avevo
mai visto. Abbiamo passato insieme
due notti sotto la pioggia all'aperto.
Tra tutti ero quello più fortunato. Una
casa almeno io ce l'ho". I dati che il
SICET fornisce sono allarmanti.
Solo per la provincia di Milano si
parla di:
- oltre 12 mila sfratti (di cui l'80 %
per morosità)
- oltre 23 mila famiglie collocate in
graduatorie in attesa di una casa
popolare
In queste condizioni, per una famiglia bisognosa aspettare l'assegnazione di un appartamento in tempi medi
è del tutto illusorio, per fare un esempio a Milano sono stati assegnati
tra gennaio e marzo di quest'anno
solo 90 alloggi. Continua Bruno
"Ieri in metropolitana ho incontrato
IPOD da 800 euro, Mercedes e vestiti firmati. È vero che l'ALER per
anni ha svenduto gran parte del proprio patrimonio ed è anche possibile
che i proprietari di oggi siano diversi
dagli affittuari di ieri, però questo mi
sconcerta: questi alloggi sono stati
costruiti con i soldi di tutti i lavoratori per essere destinati agli impiegati,
agli operai e alle loro famiglie non
per favorire speculazioni economiche! Dobbiamo insistere su questo.
In provincia di Milano ci sono più di
13.000 alloggi sfitti dei quali più di
un terzo sono occupati da famiglie in
stato di necessità, gente che per intendersi, se non occupava, avrebbe
dovuto dormire sotto un ponte con i
propri figli." "Però" -faccio io- " il
governo recentemente ha approvato
il cosiddetto 'piano casa' per fronteggiare questa emergenza. Con questa
Legge ci sarà un forte recupero degli
alloggi e delle case popolari
(DECRETO-LEGGE 28 marzo
2014, n. 47 Misure urgenti per
l'emergenza abitativa, per il mercato delle costruzioni e per Expo
2015 approvato con la legge di conversione del 23 maggio 2014, n. 80
nda)" "lo scopo della Legge" risponde Bruno "è quello di ristrutturare
appartamenti per poi venderli. L'aspetto sociale conta poco o nulla. Per
farti un esempio sono stati stanziati
400 milioni per ristrutturare e mettere sul mercato gli appartamenti mentre l'articolo 1 prevede uno stanzia-
Auto e Servizi
Officina e Servizi
Auto con/senza Conducente - Auto per Cerimonie - Noleggio Camper/Furgone - Minivan MiniBus - Bus Granturismo - Trasporto e consegna Plichi e servizi Postali
Elettrauto Gommista Impianti Metano/Gpl
Ganci traino Veicoli nuovi / usati
Soccorso Stradale
Revisioni
mento di circa 240 milioni in 7 anni
per i cosiddetti ‘morosi incolpevoli'
ovverosia coloro che improvvisamente non possono più pagare l'affitto, ad esempio perché in famiglia è
stato licenziato il padre e/o la madre;
solo 15 anni fa questo fondo era di
circa 300 milioni l'anno! Con i licenziamenti più che triplicati la cifra
stanziata sfiora il ridicolo. Infine
parliamo di quelle famiglie costrette
ad occupare una casa, persone che
non riescono a raggiungere la fine
del mese. Chi occupa abusivamente
una casa, anche se vuota, non può
ottenere la residenza e neanche l'allacciamento di luce e gas. Agli abusivi gli verrà negata per 5 anni la
possibilità di essere inseriti nelle liste
per l'assegnazione di case popolari."
"Ma quali sono le vostre richieste"
"la garanzia di un alloggio alla famiglia sfrattata prima dell'esecuzione; il
rapido e pieno utilizzo degli alloggi
pubblici sfitti che risultano essere
circa 10.000 ed il ritorno di un sistema a canone sociale, sono alcuni
punti da eseguire prioritariamente"
mi risponde "Siamo in una situazione di estrema emergenza. Le notizie
che ci giungono sugli sfratti a Roma
e Firenze sono preoccupanti, probabilmente questa prassi si estenderà in
tutta Italia" Un po' sconcertato saluto
Bruno, raggiungo la mia auto, ed a
fatica, riesco ad uscire dal posteggio
per lasciare il posto ad un SUV che
sta pazientemente aspettando in seconda fila.
Via Mimose 17—Rozzano
Via A. Volta 5 — Rozzano
Via A. Volta 5 — Rozzano
MAIL: [email protected]
WEB: www.grupposervizitalia.it
uno dei miei compagni del presidio,
chiedeva, ai passanti, di essere aiutato, con il cappello in mano. In questi
anni è difficile mantenere un posto di
lavoro soprattutto se hai superato i
40 anni e se non ci sono altri redditi
in famiglia la situazione si fa tragica"
Dai dati del Ministero dell'Economia
e delle Finanze risulta che il Comune
di Rozzano abbia il reddito procapite
più basso della cintura milanese
(20.777 euro).
"Questi palazzi erano destinati ai
lavoratori ed alle loro famiglie: sono
costruiti in economia, sono prefabbricati tenuti su in qualche modo, e
la struttura rischia di logorarsi in
pochi anni, il sistema di riscaldamento è vecchio, costituito da una serpentina che riscalda i piani alti e
mantiene freddi quelli bassi, in inverno noi (Bruno abita al 5° piano)
andiamo in giro con la canotta. Questi palazzi dovrebbero essere ristrutturati da cima a fondo! L'ALER non
interviene quasi più, non ha più un
soldo eppure per avere assegnato una
casa in questa zona ci vogliono anni".
"Detto questo" continua "è vero,
comunque, che lo status di chi abita
in queste case non è più esclusivamente quello del 'proletario'. Non
sono pochi quelli che girano con
I magazzini fatiscenti della cascina
Follazza da cui API è stata sgomberata
Viaggi e Servizi
- Biglietteria Aerea/Marittima/Ferroviaria/
Autolinee Marino/Alberghi- Viaggi di Gruppo/
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Ottobre 2014 N°
5
Prosegue il dibattito sulla scuola
Rozzano: scuola, comune e territorio, un modello che non c'è più
Claudia Capurso
overno che viene riforma della scuola che trovi. Non fa eccezione il
governo Renzi anche se,
più precisamente, la chiama
"patto educativo per la buona
scuola" e promette 150.000 assunzioni con le quali operare la
rinascita della martoriata scuola
italiana. Sempre che trovi le risorse.
Sì perché la furia demolitrice
delle Ministre Moratti prima e
Gelmini poi hanno fatto a pezzi
quello che era stato il fulcro dello
sviluppo dell'Italia del dopoguerra: l'istituzione della scuola di
base obbligatoria e uguale per
tutti. Le conseguenze di questa
politica devastatrice nella scuola
dell'obbligo (per non parlare delle superiori) sono sotto gli occhi
di tutti: la fine del tempo prolungato nelle medie, lo svuotamento
del tempo pieno nelle elementari,
l'azzeramento dei laboratori didattici con le figure professionali
che ne permettevano il funzionamento e con essi della progettualità didattica e dell'innovazione,
gettando la classe docente nella
demotivazione e depressione
economica e professionale.
L'intento -non pienamente riuscito- era quello di approntare un
G
doppio canale di istruzione: quella privata. per chi se la poteva
permettere, con cospicui finanziamenti pubblici e detrazioni
fiscali e quella pubblica, per i
"poveretti", relegata a gestione
sociale di tutte le emergenze del
Paese.
Dato che i finanziamenti alla
scuola privata sono ancora cospicui mentre quelli alla scuola pubblica sono al lumicino ci si chiede se non sia il caso di rivedere
il modello...
Il blocco dei finanziamenti ai
Comuni inoltre ha poi "chiuso il
cerchio", dato che molti finanziamenti alle scuole venivano proprio dai Comuni per quel Sistema
Integrato dell'Istruzione Stato
Enti locali tanto sbandierato fino
a pochi anni fa e che gli anni
recenti hanno messo nel dimenticatoio.
L'intento, dicevamo, non è del
tutto riuscito, ma risalire il baratro in tempo di crisi economica
non è sicuramente facile, anche
perché, non dimentichiamo, al di
là delle parole la scuola non porta voti elettorali e la sperimentazione e l'innovazione sono per lo
più invise ai politici che spesso
se ne escono con risibili proposte
come l'inserimento nella scuola
di quanto già esiste da decenni
(pensiamo alla ed. civica o convivenza civile e adesso all'inglese
nelle elementari, già obbligo da
anni!)
Al di là delle parole si è fatto
proprio il contrario di quello che
una società sempre più complessa come quella attuale richiede e
cioè fornire strumenti metodologici e conoscitivi piuttosto che
nozioni, riuscendo così a formare
giovani in grado di utilizzare le
incredibili opportunità che offre
l'informatica e il web con i suoi
motori di ricerca, da protagonista
- critico e non da utente succube
e passivo.
La scuola delle tanto sbandierate
competenze, ha partorito il topolino del ritorno ai voti (che sicuramente non possono valutare
competenze e saper fare); la contemporanea riduzione, di fatto,
dei laboratori ha messo fine
all'informatica e alle attività orientative e tecnico-scientifiche;
la riduzione del tempo scuola
(incurante dei ben noti tempi di
apprendimento degli allievi), ha
di fatto impedito quel potenziamento linguistico (il famoso inglese) e informatico che a parole
si dice di voler perseguire.
La strada maestra invece è proprio quella di ripartire dall'immenso patrimonio di progettuali-
Enrico Berlinguer a Rozzano: dal ricordo di una sua visita nel 1982 al dibattito sulla suo lascito di idee
La ricca eredità (politica)
O
rganizzata dai Circoli
ARCI locali e dalla
Fondazio ne
“Elio
Quercioli” di Milano si
è tenuta venerdì 3 ottobre in
“Cascina Grande” una tavola rotonda sulla figura di Enrico Berlinguer a trenta anni dalla morte.
Il dibattito è stato preceduto dalla
proiezione di un filmato datato
febbraio 1982 e da alcune interviste ai protagonisti della giornata
che vide l'allora segretario generale del P.C.I. far visita a Rozzano
per l'inaugurazione della Sezione
“Giorgio Amendola”.
L'incontro è stato aperto dal saluto
della Sindaca di Rozzano Barbara Agogliati e dagli interventi di
Antonio Lo Preiato, Domenico
Ioppolo, Massimo D'Avolio e
Carlo Ghezzi, già Segretario della Camera del Lavoro di Milano.
Vivace il confronto che ne è seguito che, partendo da considerazioni sull'azione politica di Enrico Berlinguer legata a quel momento storico (questione morale,
austerità, esaurimento della spinta propulsiva della rivoluzione
d'Ottobre”), si è trascinato fino
all'attualità, con riferimenti alla
crisi economica e sociale e alla
necessità di mantenere viva la
difesa dei diritti faticosamente
conquistati dai lavoratori.
Circa l'eredità politica lasciata
dall'uomo, il pensiero prevalente
è che nessuno se la sia meritata,
né sul piano politico, né sul piano
ideale, né tanto meno sul piano
morale.
Un'interessante serata che, di
converso, ha messo in rilievo la
ormai scarsa attitudine e
volontà delle forze politiche locali ad organizzare iniziative e
dibattiti di qualche spessore,
al fine di sollecitare l'aggregazione della cittadinanza anche attorno a
tematiche meno
strapaesane.
Ottimo il lavoro di
ricostruzione filmografico e fotografico curato da
Fiorella Imprenti,
purtroppo scarsa la
partecipazione di
pubblico, probabilme n t e
d o v uta
all'assenza di pubblicità data all'evento.
tà, dalle esperienze di ricerca e
didattica sul campo che la scuola
agente con i suoi docenti e il suo
personale, ha costruito negli ultimi quarant'anni e che sicuramente non è del tutto disperso .
A questo proposito il ricordo va
agli anni esaltanti trascorsi nelle
scuole rozzanesi con una generazione di docenti motivati, disposti a mettersi in gioco e che, lavorando insieme ("in rete" si
direbbe oggi), ha dato vita ad un
sistema scolastico all'avanguardia.
La creazione del tempo pieno
nelle elementari e del tempo prolungato nelle medie, la diffusione
delle scuole materne e degli ottimi asili nido, hanno fornito risposte di qualità ai bisogni formativi di un'utenza variegata
come quella di Rozzano; l'introduzione dell'informatica già negli
anni '80, dell'educazione ambientale e i progetti di avvio alla lettura ed educazione alla legalità
hanno consentito la costruzione
di una didattica moderna adeguata ai bisogni formativi emergenti.
Ma soprattutto il modello scolastico rozzanese si qualificava per
un rapporto originale e costruttivo con l'Ente locale; la costituzione di laboratori comunali con
personale scolastico, luoghi di
ricerca didattica, la collaborazione intensa tra mondo della scuole e sistema bibliotecario, di stimata qualità, sono state esperienze originali riconosciute anche in
ambiti scolastici extracomunali.
Si cementò via via un tessuto
culturale fertile che stimoló il
radicamento sul territorio di docenti motivati, che scelsero di
lavorare stabilmente a Rozzano e
di raccogliere la sfida di un bacino di utenza spesso complesso e
difficile. Si costituì nei fatti, in
ogni scuola, quell'ossatura portante di professionalità unica
garanzia contro i danni causati
dalla mobilità dei docenti.
E per finire vorrei ricordare una
persona a cui il mondo della
scuola rozzanese deve molto:
Lidia De Grada, assessore all'istruzione nei primi anni' 70, con
il mitico sindaco Foglia. A lei si
devono le fondamenta
della
scuola dell'obbligo a Rozzano
non solo per i finanziamenti che
riusciva a trovare per le scuole e
per i docenti innovatori e per la
creazione di asili nido all'avanguardia, ma soprattutto per la
politica di aggregazione dei docenti più attivi dei vari ordini di
scuola mettendo le basi di quella
rete che consentì poi di uniformare in tutte le scuole progetti e
sperimentazioni.
Negli anni 70, in tempi di boom
scolastico e con le scuole ancora
in costruzione, quando forti erano le spinte per utilizzare tutti gli
spazi laboratoriali e le aule speciali pur di sventare i doppi turni,
si devono proprio alle sue battaglie la conservazione di tutte le
strutture scolastiche che consentiranno poi una didattica moderna.
Parlare oggi di queste esperienze,
anche guardando alla realtà rozzanese, sembra di parlare di un
altro pianeta, in cui la crescita
culturale e sociale delle popolazioni e la formazione delle classi
dirigenti sono veramente i baluardi della società civile.
L'augurio è che la scuola italiana
e il sistema dell'istruzione nel suo
complesso riacquistino la stessa
centralità. Magari proprio a partire da Rozzano, da un rinnovato
impegno politico-amministrativo,
che imprima una svolta alla china
su cui ci si è incamminati negli
ultimi anni.
(*Insegnante
nelle scuole di Rozzano, successivamente Dirigente
Scolastico a Milano)
Ottobre 2014 N°
5
5
SPICCIOLI DI CRONACA
Fatti, fatterelli e curiosità dalla nostra città
Fiordaliso sponsorizza le manutenzioni scolastiche Uno sportello per le difficoltà
9 settembre - Con la Delibera
della Giunta Comunale approvata
all’unanimità, il Comune di Rozzano e la Fiordaliso S.p.a hanno
definito un accordo di sponsorizzazione per alcune aree del territorio al fine di riqualificare e
rendere sempre più vivibile la
nostra città; la Fiordaliso S.P.A si
è infatti impegnata a versare
60.000€ in 5 anni per la gestione
di Piazza Fontana a Quinto
de’Stampi , nonché a sovvenzionare interventi di manutenzione
presso le scuole materne di Via
Piave, Via Roma, Via Gramsci,
Via Rododendri , Via Lillà, Via
Liguria, le elementari Cervi e di
Via Milano, le medie di Viale
Liguria fino alla concorrenza di
120.000€; nel conteggio dovrebbero ricadere anche operazioni
riguardanti il manto stradale in
Via Curiel e in Via di Vittorio.
Primo giorno di scuola a Gaza
14 settembre - Vi ricordate la
struttura “Terra dei Bambini”,
centro d’infanzia finanziato
dall’ONG rozzanese “Vento di
Terra” distrutta durante gli
scontri nella Striscia di Gaza?
Ecco, il 14 settembre, sebbene
con due settimane di ritardo,
anche lì è ricominciato il nuovo
anno scolastico e i bambini
sono stati accolti nel Municipio
del villaggio di Um Al Nasser
in attesa che le strutture scolastiche vengano ripristinate. Un
barlume di speranza e di normalità in un paesaggio tragico.
11settembre — In seguito
all’apertura di fondi regionali per
contrastare l’emergenza abitativa
e sostentare le famiglie in grave
disagio economico, si è istituito a
Rozzano uno Sportello Affitto ,
"Emergenza abitativa: sostegno
alle famiglie in grave disagio
economico per il pagamento
dell’affitto”. A tale contributo
potranno accedere dal 15 settembre al 31 ottobre i soggetti con un
valore ISEE-fsa non superiore ai
9.500€ (sono compresi anche i
nuclei familiari con due pensioni
al minimo) .
La Strampallazza in Cascina
Grande
20 settembre - Nella splendida
luogo anche un Laboratorio di
cornice della Cascina Grande di
Rozzano Vecchio si è tenuta la 2^
Musica elettronica, proposto
dall’Associazione Culturale ed
edizione della “Strampallazza, gara
podistica amatoriale strutturata in
Artistica 51beats, per avvicinare un
pubblico sempre più vasto ai vari
tre percorsi a scelta (4, 10 e 13,5
km) con cui si è salutato l’ultimo
aspetti di questo genere musicale
( composizione, ma anche esibizio-
giorno d’estate. Durante l’evento,
ni e metodi alternativi di auto-
patrocinato dai Comuni di Rozzano e Zibido san Giacomo, ha avuto
produzione) di norma poco esplorato.
Rozzano capitale del blues...
26 settembre – Dopo il Rozzano Blues Festival, tre giorni
di musica organizzata in Cascina Grande alla fine di Giugno, per cui dobbiamo ringraziare l’instancabile Fabrizio
“Bighouse” Villa, allo spazio
Aurora abbiamo assistito ad
una grande serata blues di
beneficenza per l’A.I.A.S.,
onlus che si occupa della salute e della qualità della vita per
i diversamente abili. Hanno
suonato: Francesco Piu dalla
Sardegna, uno dei più originali chitarristi e bluesman italiani, il Mississippi Juke Joint
Combo, ensemble milanese di
blues dal sapore fifties, e il
duo Dodo “Harmonica” Kid e
Fabrizio Canale da Torino,
che hanno coinvolto e trascinato il pubblico con incalzanti
ritmi da profondo delta. Per
tutto il mese di ottobre inoltre
proseguono le jam blues del
venerdì alla Cascina Grande,
organizzate da “Rozzano in
blues”. Rozzano capitale del
“Delta del Naviglio”!
Vuoi la pace? Pedala...
Presidio sotto il palazzo
della Regione
3 ottobre – Cittadini di Rozzano in prima fila al presidio promosso dall’associazione Coordinamento Abitando ERP sotto
il palazzo della Regione Lombardia, per protestare contro i
ritardi nel pagamento delle Autogestioni, contro la vendita del
patrimonio ALER, per lo smantellamento dei ponteggi in via
Mimose e tante altre cose…
In ricordo di
Vittorio Arrigoni
5 ottobre - Al campo sportivo di
viale Lazio, si è tenuta la prima
edizione della Giornata di Sostegno al popolo Palestinese in ricordo di Vittorio Arrigoni, pacifista lombardo ucciso dagli israeliani a Gaza nel 2011.
Musica con la partecipazione
della “Banda degli ottoni”, e giovani Hip Hoppers, e torneo di
calcetto.
Stand con raccolta fondi, panini
autorpodotti e interventi di approfondimento sulla situazione
mediorientale.
28 settembre - Grande successo per la Biciclettata tra i
comuni per la pace, promossa
dalle ACLI Milanesi e dal
Coordinamento La Pace in
Comune. Per i pedalatori di
Rozzano l’appuntamento è
stato in Piazza Foglia alle 10
per il percorso arancione –
come il colore della maglietta
da indossare – che lungo la
via Chiesa Rossa ha confluito
verso Milano raggiungendo
Piazza Duomo.
6
Ottobre 2014 N°
5
Le contraddizioni del Piano di Governo del Territorio, che parla di “consumo di suolo zero” e prevede di costruire anche sui campi di calcio!
PGT: si scrive “Area di Trasformazione”, ma si legge nuova edificazione
DMG
1
907.559
è una cifra
considerevole qualsiasi
sia l’unità di misura che
la contraddistingua. Se
fossero Euro, farebbero la felicità di qualcuno. Se fossero
chilometri lineari, sarebbe la
distanza pari a circa 47,5 volte
il giro della terra percorrendo
l’equatore. Se fossero chilometri
quadrati
sarebbero
l’equivalente di circa 267 campi da calcio regolamentari. Potremmo cercare altre unità di
misura ed andare avanti con le
comparazioni ed ammetto che
potrebbe essere un gioco divertente (almeno per qualcuno),
ma la cifra in questione ha come unità di misura il metro
cubo e nello specifico si tratta
della dimensione delle possibili nuove edificazioni che il Piano di Governo del Territorio
(PGT) approvato nel dicembre
del 2012 prevede per la nostra
città.
Continuando col gioco delle
comparazioni possiamo immaginare 1.907.559 metri cubi come, metro più metro meno, 114 edifici della dimensione media di un palazzo Aler
da 9 piani, del tutto simile a
quelli che costituiscono il nostro centro città. Quest’ultima
comparazione ci consente di
meglio immaginare l’entità
del possibile impatto che il
PGT potrebbe avere sulla nostra città.
Il PGT è lo strumento di programmazione urbanistica di
cui un Comune deve obbligatoriamente dotarsi nel quale si
definiscono strategie e indicazioni che formeranno il futuro
urbanistico della città. Più
semplicemente dove e come
si può costruire o rinnovare
l’esistente.
Questi 1.907.559 metri cubi
di nuova edilizia che il PGT ci
prevede andranno a collocarsi
in 42 aree. In particolare più
di 1.200.000 metri cubi potrebbero realizzarsi in 6 particolari aree della nostra città
definite dal PGT Aree di Trasformazione. Una di queste è
l’area Cabassi vicino al Naviglio Pavese (denominata
“Città Nuova” che potrebbe
contenere l’equivalente a 58
palazzi tipo Aler), ora area
agricola di particolare pregio
paesistico ed ambientale. Altre aree si trovano: in via del
Volontariato
(dietro
all’Istituto
Calvino,
con
l’equivalente di circa 8 palazzi tipo Aler); nell’area adesso
occupata dal Cinema Fellini
(con l’equivalente di circa 1
palazzo tipo Aler ma di 5 piani); nell’area oggi occupata
dai campi sportivi in viale
Campania (con l’equivalente
di circa 3 palazzi tipo Aler);
un area libera a Pontesesto
(con l’equivalente di circa 2
palazzi tipo Aler); in fine il
centro città, ma per questa
area va fatto un discorso a
parte.
In altre aree della città prevalentemente situate tra Valleambrosia e Quinto de Stampi
ricadrebbe la restante volumetria e il panorama che si prospetta potrebbe essere ad esempio quello di una città dove interi comparti produttivi
vengono sostituti da interventi
residenziali e qualche negozio.
Ma diamo uno sguardo a ciò
che succede ai nostri vicini di
casa. Un rapido sguardo al
PGT di Milano, criticato per
le volumetrie spropositate che
prevedeva
(fortunatamente
ridimensionate
dall’attuale
amministrazione), individua
come Ambiti di Trasformazione quelle aree che in un passato non troppo remoto erano
sede di complessi industriali o
di uffici che si trovano ora
dismessi o sottoutilizzati. Per
questi si prevede un diverso
RI-UTILIZZO e un’area già
edificata torna a nuova vita. Si
tratta nella maggioranza dei
casi di aree di proprietari privati che, in accordo con
l’amministrazione comunale,
definiscono nuove parti di
città.
Nel nostro caso queste aree
sono,
ad
esclusione
dell’area già citata Cabassi,
tutte di proprietà pubblica e
in larga misura libere e/o
non utilizzate e per un PGT
che dichiara, almeno nelle
intenzioni, un approccio
progettuale “volto al riutilizzo dei suoli già urbanizzati,
…”, pare di fatto una contraddizione.
A questo punto attendiamo
che quanto indicato nel programma elettorale della
“nuova” Amministrazione,
ovvero “di tenere fermo il
principio del consumo di
suolo zero per tutti gli spazi
non urbanizzati o non già
resi urbanizzabili”, si avveri.
Ciò può avvenire solo rivedendo il PGT con la seria
intenzione di diminuire le
volumetrie ed i suoli edificabili, ma anche ricontrattando
la
destinazione
dell’area
Cabassi.
L’obiettivo deve essere
quello
di
evitare
un’urbanizzazione continua
che
segue
la
logica
dell’espansione e preferire
invece la logica che associa
spazio costruito, popolazione e infrastrutture con una
buona dotazione di spazio
aperto naturale per consentire di migliorare la qualità
della vita e la vivibilità della
nostra città.
COME ERAVAMO
1971 - Il monumento ai Caduti che si trovava davanti alla Parrocchia S.
Ambrogio a Rozzano vecchio. L’evento era l’occasione per il conferimento
dell’onorificenza di Cavaliere di Vittorio Veneto ai reduci della prima guerra
mondiale.
INVIATECI LE VOSTRE FOTO CHE CI RICORDANO “COME
ERAVAMO: FATTI, PERSONE E LUOGHI.
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POSTA E INTERVENTI
Scrivete a [email protected]
Galeotto fu il voto
Leggo sul numero 4 del periodico “Piazza Foglia”,
l’intervista rilasciata dal consigliere comunale Guido De
Vecchi, circa il conflitto di interessi nel quale si ritroverebbe l’attuale Sindaco.
Pur essendo indispensabile che un consigliere comunale
esperisca tutte le verifiche possibili prima di esprimere un
voto, e pur vero che proprio stanti i doverosi accertamenti
di fatti e documentazione circolanti, le motivazioni per
esprimere un voto diverso da quello dichiarato, sarebbero
state ampiamente giustificate.
Non ho prove, non conosco fatti tali da indurmi a puntare
il dito nei confronti del Sindaco, pertanto mi limito a valutare le informazioni addotte dallo stesso Direttore Responsabile del periodico “Piazza Foglia”, per esprimere qualche perplessità circa la posizione espressa dal rappresentante in consiglio comunale di 6Rozzano e SEL.
Saluti.
Nicola Calembo
Al di là del fatto specifico, resta aperta (si potrebbe
dire spalancata,), la questione del conflitto di interessi, che riguarda estesamente il ceto politico amministrativo di Rozzano: dai più alti scranni assessorili, ai banchi del consiglio, sino alle seggiole dei vari
consigli di amministrazione delle Aziende Partecipate. E’ più che mai urgente – ne va della fiducia, almeno quella che rimane, dei cittadini nelle istituzioni
– che l’etica pubblica ritrovi la via del palazzo e
servono segnali forti ed evidenti da parte di chi amministra la città.
Noi non crediamo alle inquisizioni, agli autodafé, ai politici-missionari, ma pensiamo a chi fa politica come
ad uno di noi, con la propria storia, il corollario di interessi, bisogni, desideri… ma con la consapevolezza
che la scelta fatta – essere portatore di un progetto, rappresentare, governare – implica la necessaria assunzione di un codice etico senza il quale si perde ogni credibilità e autorevolezza… e passi per quella personale, ma qui ci va di mezzo la democrazia!
E su questo credo proprio che il consigliere De Vecchi sia d’accordo con noi!
Spari nel Parco delle Rogge
Mercoledì 24 settembre durante la mia corsa mattutina attraverso il
Parco le Rogge, una vera oasi di natura immersa nel comune di Rozzano, che di norma regala per appassionati dello sport e famiglie, la
possibilità di rilassanti passeggiate, sentii l’assordante rumore di una
decina di spari di quello che poteva sembrare un fucile. Quel soleggiato mattino mi regalò un panorama mozzafiato; raggi del sole che
scaldavano l’ambiente, acqua del fiume fiammeggiante dal sole, uccelli in un armonico volo dai movimenti ritmici e maestosi.
Un’atmosfera mozzafiato spezzata dagli spari del Signor “X” che
senza riguardo cominciò la propria stagione di caccia. Rimasi perplessa guardando una segnaletica con scritto “DIVIETO DI CACCIA”,
per non rischiare di essere colpita da questo/i individuo/i negligente/i
decisi di interrompere la mia passeggiata e di tornare a casa. Ho provato un dolore profondo verso gli “animali” oggetto della caccia e
pensai quanto fosse pericoloso non rispettare i periodi di caccia, anche perché quel parco è frequentato da mamme con i loro figli, anziani, e persone che portano a passeggiare i propri cani e che come me,
amano le passeggiate ammirando le bellezze che ci regala ogni giorno l’universo.
Ivonne Del Carmen Rosas
Gentile Signora Ivonne altri cittadini hanno segnalato spari e passaggi di cacciatori nel Parco delle Rogge. Il divieto di caccia che
pure vige nel parco, smette di avere effetto appena fuori dalla sua
area, nei ritagli di campagna tra Rozzano, Basiglio e Zibido, rischiando di vanificarne l’effetto anche dentro il Parco.
Ritengo che la caccia sia una pratica barbara e arcaica, incompatibile con i nostri tempi, le nostre sensibilità e la necessità di difesa e
affermazione dei diritti del vivente, umano e no. Trovo poi assolutamente incomprensibile, tragicamente ridicolo, che qualcuno si aggiri
tra i condomini, le villette, le strade e quel po’ di campagna che resta
ai margini della città, imbracciando un fucile pronto far fuoco su
fagiani, conigli… e magari nutrie, come si trattasse di un’epica lotta
per procacciarsi il cibo in una natura selvaggia. Bé costui ha seri
problemi… si faccia vedere da un buon analista! Intanto, sperando
che guarisca, sarebbe opportuno estendere i divieti e vigilare sulla
loro applicazione. Cordiali saluti
Quel tram chiamato desiderio
Egr. Direttore,
l'argomento è diventato una telenovela, tanto si sta protraendo negli
anni il sofferto prolungamento della linea 15 a Rozzano, ma è spontaneo chiedere a chi potrebbe sapere di più sulla faccenda che non il
cittadino che a fine luglio 2014, forse i primi di agosto, vedeva ancora delle attività in corso sul cantiere, ma che con il ritorno dopo la
pausa estiva ha constatato invece esserci il deserto.
Devo dedurre che per la seconda volta i lavori sono stati affidati da
MM (Metropolitana di Milano) ad un' impresa incapace di sopportare l'onere tecnico o economico (forse entrambi) insiti nel contratto
sottoscritto?
Tralascio le solite domande che sorgono in questi casi, ormai troppi
in Italia, tanto che sono diventati una consuetudine o quasi.
Mi sbaglio? Spero tanto di sì, auspico che i lavori siano nel frattempo ripresi e che continuino spediti e ben fatti fino al compimento.
In caso contrario, oltre a soffrire della mancanza di un'infrastruttura utile e attesa, avremmo
la nostra città con la viabilità di zona sconvolta
per almeno altri 12 - 15 mesi e lo dico per difetto - prima che rispunti una terza ditta che
continui e, sopratutto, finisca l'impresa che
rischia di eguagliare per durata, ma non certo
per entità d'opere, la famosa fabbrica del Duomo.
Cordiali saluti
Alberto Poluzzi
Gli operai al cantiere in attesa degli sviluppi
Gentili Signori, dopo aver inutilmente bussato
( via e.mail) alle porte del nd. Sindaco e
dell'assessore alla viabilità, senza esito, vi
chiedo se avete notizie in merito ai lavori fermi
ormai da 2 mesi. Noi cittadini interessati dal cantiere siamo esasperati per essere ostaggi di un cantiere infinito
Cordiali saluti.
G. Lavazza
Gentili Lettori, quest’opera “titanica”… per i tempi di realizzazione,
annunciata circa 10 anni fa, avrebbe dovuto, a detta dei responsabili, concludersi entro l’anno in corso con successivo smantellamento
dell’attuale capolinea. Come fa giustamente rilevare il Sig. Poluzzi,
l’opera è a carico di MM. Un primo ritardo si è avuto a causa del
fallimento dell’impresa appaltatrice. Finalmente ripresi i lavori, ci
troviamo ora in di fronte ad un incomprensibile stop.
Vuoi vedere che, come al solito, tra appalti e subappalti, senza adeguati controlli e senza criteri di valutazione delle appaltatrici ci si è
trovati in una situazione d’impasse?
Dalle prime notizie che siamo riusciti a reperire, pare si tratti proprio di un problema di questo tipo. Una vicenda torbida dai contorni
da definire appieno che ha portato i lavoratori a non percepire gli
stipendi per mesi ed i subappaltatori a non essere pagati.
Comune e MM avrebbero il dovere di informare i cittadini, che attendono ignari e sopportano i disagi. Ci associamo ai lettori nello auspicare una ripresa e rapida conclusione delle opere, anche se, rischiando un nuovo appalto (e valutando a occhio), si direbbe che,
pur dandoci dentro, tre mesi per concludere sembrano un po’ pochini. Ci ripromettiamo di approfondire l’argomento.
Molti lettori ci chiedono quando esce Piazza Foglia e dove si può
trovare. Il giornale è in uscita intorno alla metà di ogni mese ed è
reperibile nelle principali edicole cittadine, in molti negozi, bar e
farmacie che accettano di distribuirlo… e, per i più fortunati, può
anche arrivare in casella (grazie al lavoro di volntari)!
Comunque potete trovarlo in versione pdf sul sito
www.piazzafoglia.it... con tanto di arretrati.
8
Ottobre 2014 N°
      
Si fa presto a dir.. cornuto!
Marco Garritano
H
anno preso inizio i campionati di tutte le categorie. Il
Rozzano Calcio e lo Sporting Valleambrosia anche
quest’anno andranno alla ricerca di
un posto per la Promozione. Da ora
in poi, non solo nelle massime serie,
saremo tutti concentrati ad osservare
partite, classifiche e gol.
Banale a dirlo ma non pensiamo mai
che tutto questo necessita della presenza importante di quella figura,
troppo spesso vituperata, che è
l’arbitro.
Non ci si fa mai caso ma sono tanti i
ragazzi che scelgono di indossare la
giacchetta nera. I motivi per cui molti giovani iniziano la carriera di arbitro ai più resta un mistero; ci sono
coloro che decidono di fare l’arbitro
solo per avere la tessera per
l’accesso alle partite di serie A e di
sicuro faranno poca strada. Molti
altri invece iniziano perché non hanno “sfondato” come calciatori e la
passione per il calcio rimane.
La maggior parte dei giovani comunque decide di fare l’arbitro perché
incuriositi da un mondo misterioso,
quello in cui si “assurge” al difficile
ma importante ruolo di chi deve fare
rispettare delle regole.
Anche nello sport come nella società
c’e’ bisogno dei giudici. La vita del
fischietto alle prime armi non è certo
facile; quando indossa la divisa e
scende in campo il pubblico non si
rende conto, o dimentica, l’età anagrafica di quell’arbitro debuttante;
non pensa mai che potrebbe essere
suo figlio. Il giovane arbitro, molto
spesso, è solo una persona da insultare in caso di errore, quando va bene;
quando va male si arriva anche alle
aggressioni.
Le violenze sugli arbitri nei campi
delle giovanili e dilettantistici purtroppo non sono episodi così rari.
Successe anche a Rozzano lo scorso
anno. Un arbitro minorenne fu colpito con uno schiaffo e una testata.
Non si considera mai una cosa: che i
sacrifici dei ragazzi arbitri, non sono
da meno di quelli dei loro coetanei
calciatori. Ore di allenamento settimanale e parecchi chilometri percorsi la domenica per raggiungere quel
lontano campo di periferia.
La domenica nei campi di provincia
mentre qualcuno insulta quel giovane ragazzo che corre nel mezzo delle
due squadre, molto probabilmente i
genitori sono seduti in tribuna. Soli
contro tutti. Di sicuro chi decide di
andare avanti, deve avere determinate caratteristiche mentali altrimenti la
“vita” per lui sarà dura. Psicologicamente deve essere forte, poi con il
tempo si cresce come uomini e ci si
forgia sempre di più. Correre tanto e
vedere tutto è il suo compito. Prendere decisioni importanti in poco
tempo come accade in una partita
    
Città Metropolitana
La votazione del 28 settembre
era riservata ai Sindaci e ai Consiglieri comunali dei 134 Comuni
facenti parte della ex Provincia di
Milano. Anche in questo caso
l’affluenza alle urne non ha rag-
giunto il 100%:
- Iscritti n° 2.054
- Votanti n° 1.657 (80,6%)
Nel box che segue, i consiglieri
eletti con il corrispettivo quoziente elettorale (in queste ele-
zioni il peso del voto variava a
seconda della grandezza del Comune dell'elettore).
Dopo l' elezione del Consiglio, i
successivi passaggi per completare il percorso verso la Città
CRUCIVERBA ROZZANESE
ORIZZONTALI 1) Sigla del Touring Club Italiano; 5) Diluire, moderare; 11) Dea greca dell’aurora; 12)
Posta in basso; 15) A Cesare furono
fatali quelle di Marzo; 16) Sigla
della Banca Nazionale del Lavoro;
17) Gli è co-intitolata la Chiesa di
Via Alfieri; 21) Principio di economia; 22) Cappa che spesso copre
Milano; 23) Il Maurizio noto comico
TV; 25) Pianta acquatica; 27) Uomo
che nell’antico Oriente era dedito
alla custodia delle donne; 31) In
giro; 32) Noto showman siciliano;
34) Una via del centro cittadino; 36)
Località tra via Grandi e viale Romagna; 37) Risultato calcistico in
bianco; 38) Si vendette per un piatto
di lenticchie; 40) Le prime in Libano; 41) Nota squadra calcistica italiana; 43) Etnia nomade; 44) La
Bergamo in cui si è concluso il recente Giro di Lombardia; 45) Un
Carlo scrittore; 46) L’Elisabetta
attuale sovrana del Regno Unito; 47)
Sfida che spesso serviva a lavare
un’onta; 49) Scorre sotto i ponti di
Berna; 50) Gli anni dei francesi; 52)
Chiude la Messa; 54) Le vocali della
frase; 55) Collega Pontesesto col
Mediolanum Forum; 60) Il nome
della Aulenti; 61) Manovra, movimento; 62) Motto inglese.
VERTICALI
1) Capoluogo della Beozia; 2) Località sul Naviglio Pavese
alle porte di Milano; 3)
Islanda in breve; 4)
Centro sportivo al Gratosoglio; 6) Bisonti
della strada; 7) Una sala
biliardi in viale Lombardia; 8) Attaccante
sampdoriano; 9) Venire
a capo, sbrogliare un
problema; 10) Esercito
Italiano; 13) Guidò il
(Pippo)
popolo cinese; 14)
Sacerdote a cui è
intitolata una via
centrale cittadina;
18) Fabio rampante
ciclista sardo; 19)
Catanzaro;
20)
Fiaccarono Annibale a Capua; 22)
Lavorare sodo; 24)
Il Re di Camelot;
26) Frenare, contenere; 28) Un osso
del braccio; 29) La
simpatica cantante
di “Vuoto a perdere”; 30) Ad esso un
detto dice non si comanda; 33) Articolo romanesco; 35) Lontani da tutto…
ma nelle vie cittadine!; 39) Un personaggio di Shakespeare; 42) Una via di
Quinto de’ Stampi; 45) La Joan famosa cantante; 48) Sporchi d’olio; 51) La
firma di Sergio Tofano; 53) Messina;
56) A Venezia c’è la Foscari; 57) Acceso sull’interruttore; 58) Nodo senza
estremi; 59) Olimpique Marseille in
breve.
SOLUZIONE
5
non è per niente facile,
ma con i riflessi delle
tante partite arbitrate,
poi si acquisisce sicurezza ed è forse questo
il momento in cui inizia
ad accrescere l’amore
per questo ruolo e quindi a non dar peso
all’insulto domenicale.
L’arbitraggio è come
una sorta di vocazione.
Molti giovani iniziano
per i motivi più disparati, poi subentra la
passione.
In quanto esseri umani
tutti possiamo sbagliare
e spesso ce ne dimentichiamo: in un campo di
calcio c’è chi sbaglia
un gol a porta vuota,
chi provoca un rigore e
chi fa la
classica
“papera” ma non si
capisce perché nulla è
concesso all’arbitro.
Anche lui sbaglia, impariamo a rispettarlo
sempre e comunque.
metropolitana di Milano saranno i seguenti:
• Entro il 31 dicembre 2014
Il Consiglio eletto approva lo
Statuto della Città Metropolitana.
• 1 gennaio 2015
La Città Metropolitana subentra
alla Provincia di Milano e ne
assume patrimonio, personale e
funzioni.
Il Sindaco di Milano assume le
funzioni di Sindaco metropolitano, il nuovo super sindaco di
Rozzano!
Tra gli eletti due operesi (Ettore
Fusco, sindaco di Opera, e A-
rianna Censi) ma nessun rozzanese.
Il sindaco Agogliati farà parte,
di diritto, del collegio dei sindaci metropolitani .
“La città metropolitana è
l’occasione che Milano e i comuni dell’area milanese hanno
per attivare un positivo dualismo fra città e paesi limitrofi,
trasformando le specificità di
ciascuna singola comunità in
ricchezza”, ha dichiarato alla
prima seduta del consiglio il
sindaco di Milano, Giuliano
Pisapia, comune capofila.
Lista “Centrosinistra per la città metropolitana” (PD, SEL, PRC) 14 seggi:
Alberto Centinaio (sindaco di Legnano)
3.480 Voti equivalenti
“
Eugenio Comincini (sindaco di Cernusco)
3.243
“
Maria Rosaria Iardino (consigliere comunale di Milano)
3.015
“
Lamberto Bertolè (consigliere comunale di Milano)
2.954
“
Pietro Bussolati (consigliere comunale di Melzo)
2.877
“
Pietro Mezzi (consigliere comunale di Melegnano)
2.822
“
Rita Parozzi (consigliere comunale di Bresso)
2.642
“
Romano Pietro (sindaco di Rho)
2.639
“
Patrizia Quartieri (consigliere comunale di Milano)
2.591
“
Michela Palestra (sindaco di Arese)
2.413
“
Arianna Censi (consigliere comunale di Opera)
2.257
“
Monica Chittò (sindaco di Sesto San Giovanni)
2.215
“
Pierluigi Arrara (sindaco di Abbiategrasso)
2.199
“
Filippo Paolo Barberis (consigliere comunale di Milano)
2.153
“
Lista “Lega Nord” 2 seggi:
Voti
equivalenti
Luca Lepore (consigliere comunale di Milano)
2.343
Ettore Fusco (sindaco di Opera)
2.254
“
Lista 'Cost. per la partecip. - la Città dei Comuni' (socialisti, radicali, altri) 2 seggi:
Voti
equivalenti
Roberto Biscardini (consigliere comunale di Milano)
2.012
Marco Cappato (consigliere comunale di Milano)
1.723
“
Lista 'Insieme per la città metropolitana” (Centro Destra) 6 seggi:
Voti
equivalenti
Marco Alparone (sindaco di Paderno Dugnano)
4.065
Alberto Villa (consigliere comunale di Pessano con Bornago)
3.408
“
Armando Vagliati (consigliere comunale di Milano)
2.892
“
Marco Osnato (consigliere comunale di Milano)
2.799
“
Giuseppe Russomanno (cons. comunale di Trezzano sul Naviglio) 2.412
“
Luciano Guidi (consigliere comunale di Legnano)
2.164
“
Anno I - n.5 - Ottobre 2014
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