programma del viaggio

da giovedì 17 a lunedì 28 APRILE 2014
IRAN
IN VIAGGIO NELL’ANTICA PERSIA
(durata 12 giorni – 11 notti)
SHIRAZ PERSEPOLI PASARGADE YAZD
ISFAHAN KASHAN TEHERAN
Il territorio iraniano rappresenta uno dei grandi centri di irradiamento della cultura mondiale, una sorta di
naturale spartiacque tra la società occidentale e quella orientale, attraversato sin dai tempi più antichi
da incredibili ondate di uomini che hanno contribuito alla nascita di lingue, città, regni, reti commerciali.
Questo territorio è stato la sede di uno dei più estesi imperi dell’antichità, i cui confini naturali erano ad ovest
il mare Egeo e ad est l’Indo, controllato attraverso una capillare rete stradale e una burocrazia governativa
che con grande efficienza dirigeva verso le città principali incredibili flussi di ricchezze.
L’attuale Iran è la terra di Dario, Serse, Artaserse, leggendari nomi che entrano nell’immaginario collettivo
grazie all’estremo sacrificio delle città greche che ne combatterono con grande coraggio il tentativo di
espansione sulle coste della Ionia e della Grecia continentale. Ma la suggestione non finisce anzi,
incredibilmente aumenta, quando si ripensa all’epopea di Alessandro Magno che, poco più che
adolescente e alla testa delle truppe macedoni, si rese protagonista della più imponente opera di conquista
della storia per mezzi a disposizione e velocità di azione, rincorrendo il re Dario in fuga fino alle propaggini
più lontane dell’impero. Il mito di Alessandro, la fine dell’era classica propriamente detta e l’inizio di quella
ellenistica, lo scontro epocale con l’Impero Romano durato per più di quattro secoli con l’intento di
controllare la via della seta, così importante per quell’economia quasi globalizzata anche in antico, saranno
solo alcuni dei temi di questo grande viaggio.
L’esperienza di un viaggio in Iran rientra tra le più stupefacenti che si possano immaginare per la centralità di
questo paese nelle dispute della storia mondiale, per l’assoluta nobile originalità della sua gente, che è
persiana – attenzione!- e non araba , anche se da quest’ultima cultura il mondo iraniano ha tratto moltissimi
influssi.
Giovedì 17 aprile
ROMA – SHIRAZ
Appuntamento alle ore 13:30 con il gruppo all’aeroporto di Roma/Fiumicino Terminal 3 presso il
check-in della compagnia Turkish Airlines in partenza per Istanbul.
Trasferimento aereo Roma-Shiraz (via Istanbul).
Gli operativi dei voli:
Roma-Istanbul 15:40-19:05
Istanbul-Shiraz 21:10-02:30 (del giorno 18/4)
All’arrivo a Shiraz trasferimento in hotel.
Venerdì 18 aprile
SHIRAZ
La prima giornata del nostro viaggio in Iran è
dedicata alla visita della capitale del Fars:
Shiraz.
Nel 1760, Karim Khan Zand, la elesse capitale
del suo breve regno. Proprio agli Zand, e ai loro
successori, i Qajar, (1796-1925), che in qualche
modo ne sposarono l’ispirazione artistica, si deve
l’incanto di questa piacevole città. Certo i giardini
di rose e gli usignoli cantati dai poeti non ci sono
quasi più, restano un’immagine letteraria, ma
nondimeno il profumo delle rose e della vita di
corte è ancora lì. Karim Khan Zand vi costruì la
Cittadella, (Arg e Karim Khan), sua residenza
privata, e il delizioso padiglione ottagonale dove
riceveva gli ambasciatori stranieri, oggi Museo del
Fars.
Cena e pernottamento a Shiraz
Sabato 19 aprile
PERSEPOLI – NAQSH-E-ROSTAM - SHIRAZ
Mattina interamente dedicata
alla visita di Persepoli, il più
importante sito archeologico
dell’Iran, antica città imperiale
e santuario della propaganda
dell’impero persiano.
Magnifica e imponente è ancora
oggi la sua conservazione a
testimonianza della grandezza e
ricchezza di uno dei più grandi
imperi della storia. Edificata su un
imponente
podio
visibile
in
lontananza da ogni angolo della
pianura che domina, Persepoli è
una vera e propria città-santuario
dove recarsi ciclicamente in
occasione dell’equinozio di primavera e dove giungeva l’immensa processione dei sudditi che da tutti gli
angoli dell’impero vedevano in Persepoli la loro meta finale. Uno spettacolare palcoscenico immerso tra i
palazzi di Dario e Serse , la magnifica pedana dell’Apadana, dove su rilievi perfettamente conservati viene
narrato lo svolgimento lento e silenzioso della processione di tutti i sudditi imperiali, e dove il ricordo del
grande conquistatore e distruttore di Persepoli, Alessandro Magno, diventa reale.
A 5 Km da Persepoli si colloca Naqsh-e-Rostam, il sito che conserva le tombe dei leggendari re
persiani della dinastia achemenide.
Rientro a Shiraz e visita del Bazar.
Unico in Iran per l’architettura in mattoni, cui
un secolo dopo fu aggiunto il caravanserraglio
Saray-e-Moshir e la vicina splendida Madrasa
e la Moschea Vakil con l’incantevole
decorazione naturalistica di alberi ieratici e
ghirlande di fiori appassiti, che fu l’ossessione
di Pierre Loti , e la cui sala di preghiera
invernale è sostenuta da 48 colonne
monolitiche. Ma Shiraz è anche la città dei
grandi poeti, Saadi (1184-1283) e Hafez
(1310-90) che qui sono sepolti e onorati, e dei
cui versi sono tuttora permeate la lingua e la
cultura persiana.
Cena in un ristorante tipico iraniano. Dopo cena, l’ultima visita della giornata sarà al Mausoleo di Shah-e
Cherag uno dei più venerati santuari sciiti, dove un tripudio di luci e di specchi, ci riempirà di meraviglia e
rispetto.
Pranzo lungo il percorso. Cena e pernottamento a Shiraz
Domenica 20 aprile
PASARGADE - YAZD
Buona Pasqua a tutti !
Lasciamo Shiraz destinazione Yazd. Lungo il
percorso visita al sito archeologico di Pasargade,
dove Ciro il Grande volle la sua capitale. Pochi i
monumenti rimasti, ancor meno le abitazioni:
rimangono i resti di grandi palazzi, come quello
delle Udienze, dei Militari e quello del Re dei Re;
rimane austera la tomba di Ciro il Grande, vero
capostipite dell’Impero persiano, venerato anche
dagli Ebrei per essere stato il loro liberatore dalla
prigionia in Babilonia e figura centrale delle
vicende del Vicino Oriente nel VI secolo a.C.
Riprenderemo il viaggio e faremo una breve sosta
nella piccola cittadina di Abarku ,costruita in
mattone crudo. Nel suo centro storico visita due moschee del X sec con un minareto e due altari disposti in
direzioni diverse: uno più antico verso Gerusalemme, l`altro più recente verso la Mecca.
Pranzo lungo il percorso. Cena e pernottamento a Yazd.
Lunedì 21 aprile
YAZD
Intera giornata dedicata alla visita della città
di Yazd, una delle più interessanti dell’Iran
e antico centro Zoroastriano, una Pasquetta
per noi, molto particolare …
Yazd è situata nel cuore dell’Iran e grazie alla
sua posizione strategica lungo le rotte
commerciali e le vie di comunicazione, vanta
una storia plurimillenaria risalente ad almeno
3000 anni prima di Cristo e un’architettura
molto particolare caratterizzata da alte torri che,
recuperando l’aria attraverso un semplice e
sofisticato sistema di ventilazione, garantiscono
un sensibile refrigerio all’interno delle antiche abitazioni,
combattendo in questo modo il clima secco del circostante
deserto.
Vedremo le Torri del Silenzio, dove venivano adagiati i corpi dei
defunti, offerti come cibo agli uccelli, e l’Atash-Kadeh, in cui si
conserva il fuoco sacro; la Moschea del Venerdì, dal cui
portale, pistach, si slanciano i due minareti più alti dell’Iran.
Passeggeremo nella città vecchia, circondata da mura, fra
raffinati esempi di case tradizionali. Vedremo le antiche macine
per l`henné, ma anche il Museo dell’Acqua e i sistemi
d’irrigazione sotterranei, qanat, che hanno reso fertili e
coltivabili gli aridi terreni dell’altipiano; il Mausoleo dei 12
Imams, del XII sec., con l’iscrizione in lettere cufiche dei nomi
dei 12 Imams Sciiti e la cosiddetta Prigione di Alessandro. Quindi il Mausoleo di Seyed Rokn od-Din e
l’antico Bazar.
Pranzo, cena e pernottamento a Yazd.
Martedì 22 aprile
NAYN – MEYBOD - ISFAHAN
Prima colazione, partenza destinazione Isfahan.
Lungo il percorso visiteremo Nayn, con la sua caratteristica
bio-architettura. Qui vedremo la Moschea del Venerdì, una
delle più antiche dell’Iran, e la vicina Casa-Museo e il vecchio
affascinante Bazar, ora in disuso.
Lungo il tragitto ci fermeremo anche della cittadina di Meybod
particolarmente interessante per un gruppo di edifici che
esemplificano le grandi capacità costruttive degli architetti
persiani: un Caravanserraglio, la Ghiacciaia e le Torri dei
Piccioni.
La ghiacciaia di Meybod risale al XVI secolo ed è stata realizzata
interamente in mattoni crudi. Il recente restauro ha ridato vigore
all’imponente facciata che serviva, essenzialmente, a mantenere in
ombra le vasche dislocate alla sua base. Nei brevi periodi invernali,
durante la notte, l’acqua delle vasche si solidificava e, alle prime ore
del mattino, il ghiaccio veniva frantumato e trasportato nel contenitore
attiguo profondamente scavato
nel suolo e sormontato da una
cupola. Le pareti della ghiacciaia,
spesse oltre tre metri, e la particolare conformazione della cupola,
permettevano al ghiaccio di conservarsi per essere utilizzato durante
l’estate.
Realizzate interamente in mattoni crudi, le torri dei piccioni appaiono
come grandi e delicati castelli di sabbia. Furono ideati durante il governo
safavide per mantenere i volatili lontano dai preziosi ornati in maiolica
che rivestono gran parte dei monumenti delle città. A Isfahan, e dintorni,
ne furono costruite oltre 3000. Nello spessore delle pareti interne di
questi singolari edifici sono ricavate centinaia di piccole nicchie; ognuna
forma un nido dove il volatile stabilisce la propria calda e sicura dimora.
E’ grazie all’utilizzo degli escrementi di questi uccelli che le campagne
divennero fertili e lussureggianti: un modo ecologico e civile di
convivenza tra uomo e animali …
Pranzo lungo il percorso. Cena e pernottamento a Isfahan.
Mercoledì 23 aprile
ISFAHAN
Oggi la giornata è dedicata alla visita di Isfahan, la città che Shah Abbas I (1587-1629) della
dinastia Safavide elesse a sua capitale, e che pianificò ed abbellì fino a farne la perla del
rinascimento persiano. L’arte islamica, sia essa di ispirazione sacra o profana , raggiunge qui esiti
insuperati.
Si visiteranno tre importanti ponti eretti sul fiume
Zayandeh-Rud: il Ponte Sio Se Pol, il Ponte Khaju e il
ponte Shahrestan, di età sasanide. L’importanza dei
ponti di Isfahan non risiede solo nella loro splendida
architettura, ma anche nella funzione pratica, sociale e
anche spirituale. A questo mirava il Principe,
nell’interesse dei suoi sudditi e della sua propria
salvezza. Avevano la funzione di dighe e di mercati di
primo mattino; erano luoghi di aggregazione dove,
all’ombra di padiglioni dipinti, si sorseggiava il tè,
sciogliendo in bocca cialde di zucchero d’orzo, o si
fumava il narghilè. Quindi mete di passeggiate la sera,
quando l’aria impregnata di freschi vapori anticipava i
piaceri del paradiso islamico.
Nel pomeriggio ci immergeremo nella bellezza e nel colore della splendida Piazza Reale, polo urbanistico
della città, ridisegnato da Shah Abbas I, e su cui si affacciano la moschea reale, il padiglione Ali Qapu , la
piccola moschea Sayb Luftullah e il Bazar.
L’Ali Qapu,è il palazzo dove il sovrano riceveva gli ospiti. Era anche una sorta di porta reale che dava
accesso ai giardini dello Shah, punteggiati di padiglioni. Era l’insieme del complesso ciò che costituiva il
“palazzo reale”: dalla terrazza, talar , prospiciente la piazza, e adibita a sala del trono estiva, il sovrano
poteva seguire gli incontri di polo (di notte giocati con una palla di fuoco!) , ma anche le parate militari e le
esecuzioni capitali.
La piazza o Maidan (150x500m) una delle
più grandi del mondo , veniva usata per gli
spettacoli di corte ma anche per i grandi
mercati contemporanei, laddove si riempiva
di tende, animali, e si esponevano merci
provenienti da tutte le regioni limitrofe. La
piazza, che oggi si presenta con
un’incongruente vasca centrale, è cinta dalla
doppia fila di archi del Bazar, che, dalla porta
monumentale, si snoda poi, fra botteghe e
caravanserragli, per ben 6 chilometri, fino
alla Moschea del Venerdì, da dove in origine
partiva.
Di fronte al palazzo reale, la Moschea di
Sayb Lutfullah, suocero del sovrano,
riservata al culto della famiglia reale. Rappresenta l’esempio più raffinato di moschea privata, per la struttura,
la decorazione interna, modulata da spirali turchesi, e per la straordinaria cupola, che all’interno sembra
smaterializzarsi nella luce filtrata da grate di arabeschi invetriati, e all’esterno si veste di una superba
decorazione blu cobalto e bianca su fondo “caffè e latte”.
Infine l’incredibile Moschea Reale, ora Moschea dell’Imam, punto d’arrivo dell’evoluzione, dopo mille anni,
della moschea persiana a quattro Ivan. Anche qui il colore gioca nell’alleggerire le strutture, adducendo nel
visitatore una sorta di stupore, nel quale la materia si dissolve magicamente e si trasmuta in pulviscolo
azzurro cielo.
Pranzo lungo il percorso. Cena e pernottamento a Isfahan.
Giovedì 24 aprile
ISFAHAN
Prima colazione e … ancora un giorno a
Isfahan.
Il Padiglione Hasht Behesht (Otto paradisi),
piccola meraviglia dell’architettura di corte.
Consiste in due gruppi di quattro camere
ottagonali, gli otto paradisi appunto, che
s`innestano attorno ad un ottagono centrale
abbellito da una magnifica cupola a lanterna. Le
stanze superiori e la lanterna conservano in parte
i color originali, sfarzosi e scintillanti: l’oro, il
rosso, il blu cobalto.
Il Palazzo delle 40 colonne o Chehel Sotun è il
padiglione dove il re accordava le udienze. E’
affrescato, secondo una tradizione antica, con
pitture
che
rappresentano
eventi storici
dell’epoca. Alcune pitture risentono dell’influenza europea, altre mantengono lo stile della miniatura delle
corti persiane . Deriva il suo nome dalle colonne del talar che si riflettono nell’acqua della vasca antistante.
Tutti questi padiglioni sono di tradizione palaziale persiana, che, a differenza di quella europea che costruiva
grandi residenze, prediligeva padiglioni inseriti nel contesto di giardini, o pardis, (da cui “paradiso”) Dunque
dimore paradisiache create per esaltare la bellezza e il piacere, materializzazione ed umanizzazione del
sogno di popolazioni nomadi aduse all’aridità e alla calura del deserto.
La straordinaria Moschea del Venerdì (Jamè Masjid). Meno appariscente di quella dello Shah, ma più
antica, articolata e interessante. Di grande splendore, la sua costruzione iniziò alla fine dell’ IX secolo, ma i
successivi ampliamenti ne fanno il palinsesto dell’architettura sacra persiana. Man mano che si avanza, il
passaggio nel tempo è apparente, e allo
stupore per l’equilibrio e la bellezza della
creazione artistica, segue la meraviglia. Qui
tutto è perfetto, anche nel sapore decadente
che conferisce ulteriore fascino e colore a ciò
che è già perfetto. Qui la perfezione è unicità, è
assoluto. Due le sale invernali per fare fronte al
clima rigido dell’altopiano, una risalente
all’epoca Ilkanide (XIV sec), con il Mihrab di
Olgiaito, di squisita fattura, la seconda di epoca
Timuride.
Dalla Moschea del Venerdì, che rappresenta
l’antico polo di Isfahan, si snoda il vecchio
bazar Gheisarieh Bazar o Bazar Imperiale
che raggiunge la piazza o Maidan .
Pranzo lungo il percorso. Cena e pernottamento a Isfahan.
Venerdì 25 aprile
ISFAHAN - KASHAN
Giornata di trasferimento (…con tappe) da Isfahan a Kashan.
Pranzo lungo il percorso. Cena e pernottamento a Kashan.
Sabato 26 aprile
KASHAN - TEPE SIALK - TEHERAN
Kashan è una città carovaniera collocata ai
margini del deserto del Dasht–e-Kavir. La città
vecchia presenta ancora tutte le caratteristiche
delle architetture del deserto, qui con una
connotazione di grande splendore. A Kashan
infatti sono state restaurate le più belle e
sontuose residenze private, come la Khaneh
Boroujerdi, la casa Tabatabai, la casa Ameri e
la Khaneh Abasi. Lo stile è prevalentemente
Quajar, con specchi e vetri colorati, stucchi
straordinari, cortili interni, cupole impreziosite
da pitture e impeccabili geometrie. Il tutto
costruito
con
quell’ancestrale
sapienza
architettonica che, nel rispetto dell’ambiente, e
con l’uso di materiali coevi, consente di vivere
in dimore fresche e ventilate anche nel torrido
clima estivo del deserto.
Bello anche l’hamman Mir Abad, interessante anche la Moschea di Agha Bozorg e il Bagh-e-Fin,o giardino di
Fin, disegnato per lo Shah Abbas I, a immagine del paradiso, dove l’acqua scorre limpida e i fusti di alberi
sempreverdi si piegano dolcemente al più lieve alito di vento.
Attraverso un vertiginoso salto cronologico all’indietro, proseguiremo con la
visita al vicino sito archeologico di Tepe Sialk, uno dei più importanti
dell’intero altopiano iranico e di tutta l’archeologia del Vicino Oriente Antico.
Tra gli anni 1933-1937 l`archeologo franco-russo Roman Ghirshman
identificò quattro fasi abitative databili tra VIII e VI millennio a. C.
caratterizzate, fin dai livelli più antichi, da un’avanzata lavorazione del
metallo, e da una larga produzione ceramica finemente decorata, oltre a
una estesa necropoli che ha restituito moltissimi reperti e informazioni
storiche su questa civiltà proto-storica.
Questo antichissimo sito, caratterizzato dalla tipica collina che in persiano è
definita col termine di tepe (il tell dei siti arabi) presenta muri in terra pressata a
partire dal VII millennio e, successivamente, un'architettura in mattoni crudi con
pareti interne intonacate di rosso. Importantissima anche la sua necropoli
Partenza per Tehran.
Pranzo lungo il percorso. Cena e pernottamento a Teheran.
Domenica 27 aprile
TEHERAN
Siamo alla fine del nostro percorso, e oggi è il
momento di Teheran la popolosa capitale (12
milioni di abitanti) dell’Iran moderno.
Situata a 1100 metri di altitudine, alle pendici dei monti
Alborz , è la sede del governo nonché il centro delle
attività commerciali e imprenditoriali del paese.
Teheran, attuale capitale dell’Iran, è una città
essenzialmente moderna che non conserva particolari
bellezze o vestigia del passato, concepita secondo un
assetto urbanistico essenziale e geometrico. Divenuta
importante centro economico e propulsivo verso la fine
dell’800, fu prima luogo di residenza dell’ultima corte
reale e poi sede nevralgica delle istituzioni politiche e
religiose.
Dopo un breve giro attraverso la città visiteremo il Museo Nazionale dell’Iran, che ripercorre la
storia dell’arte e della cultura iranica, attraverso reperti archeologici che vanno dal 6mila a.C. fino
al periodo islamico. Un ottimo compendio finale dopo il nostro lungo percorso;
il Museo del Vetro e della Ceramica, allestito in una elegante palazzina del periodo Quajar, museo
nel museo, che ospita una preziosa collezione di vetri e ceramiche, dal II millennio a.C. alla nostra
era; il Museo Nazionale dei Gioielli, noto per le spettacolari collezioni che un tempo formavano il
tesoro della corona dove il più noto dei pezzi esposti è il "Darya-e Noor"e anche il trono del Pavone
appartenuto ai sovrani Moghul.
Pranzo lungo il percorso. Cena e pernottamento a Teheran.
Lunedì 28 aprile
TEHERAN-ROMA
Di prima mattina trasferimento all’aeroporto internazionale per il rientro a Roma (sempre via
Istanbul) con la compagnia Turkish Airlines.
Gli operativi dei voli:
Teheran-Istanbul 08:25-10:20
Istanbul-Roma 13:00-14:40
il programma, nel corso di svolgimento, potrebbe subire per motivi organizzativi
modifiche nella sequenza delle visite ma non nei suoi contenuti
Viaggio in Iran, 17-28 aprile 2014
Programmazione e Conduzione / Associazione Culturale Flumen, Piazza Pompei 14 – Roma
Organizzazione tecnica / tour operator “The Partner”, via G.Sommeiller 13 – Roma
SCHEDA TECNICA
VIAGGIO CONDOTTO DA …
Dr. Marco Mancini
Marco Mancini è specialista di archeologia e storia dell’arte classica, in particolare dei temi della
topografia antica e dell’epigrafia. Da molti anni si occupa con Flumen di divulgazione culturale, a
Roma, in Italia e all’estero. Ha condotto numerosi viaggi dedicati all’impero di Alessandro e alle
aree attraversate dell’antica Via della Seta: Macedonia, Anatolia, Armenia, Georgia, Uzbekistan e,
naturalmente, Iran.
LA QUOTA PREVEDE
 Pernottamenti in hotel categoria 5***** e 4****
 Voli aerei di linea Turkish Airlines Roma-Istanbul-Shiraz / Teheran-Istanbul-Roma
 Trasferimenti con pullman privato
 Trattamento di pensione completa
 Biglietti di ingresso a monumenti, musei e aree archeologiche in programma
 Assicurazione Viaggio
 Guida locale parlante italiano durante tutto il viaggio
 Assistenza tecnica e culturale durante il viaggio del dott. Marco Mancini
 Il visto di ingresso in Iran
LA QUOTA NON PREVEDE
 le mance
 le bevande ai pasti
 tutti gli extra a carattere personale
 tutto quanto non espressamente riportato alla voce “la quota prevede”
QUOTE DI PARTECIPAZIONE A PERSONA
 EU 2.500,00 con un gruppo minimo di 20 partecipanti
 EU 2.430,00 con un gruppo minimo di 25 partecipanti
 EU 2.390,00 con un gruppo minimo di 30 partecipanti
 EU
 EU
195,00 supplemento camera singola
15,00 (quota di iscrizione annuale a Flumen)
ISCRIZIONE AL VIAGGIO E MODALITÀ DI PAGAMENTO
 L’iscrizione al viaggio, causa le tempistiche per l’ottenimento del visto di ingresso, deve pervenire
quanto prima, possibilmente non oltre il 7 marzo.
 Attenzione: il costo delle tasse aeroportuali, e quindi del biglietto aereo, potrebbero variare dal
momento della pubblicazione di questo programma all’atto dell’iscrizione al viaggio.
Nel caso di sopraggiunti aumenti sostanziali della tariffa aerea, verrà applicata un’integrazione sul
costo finale del viaggio, preventivamente comunicata.
 La sottoscrizione della polizza assicurativa di annullamento viaggio è facoltativa, il costo è
calcolato sulla base della spesa finale sostenuta e va richiesta all’atto dell’iscrizione.
 Al momento della conferma del viaggio gli iscritti dovranno versare un acconto pari a c.a il 30%
del costo finale del viaggio.
ALCUNE PRECISAZIONI FONDAMENTALI
 Per accedere in Iran è necessario l’uso del passaporto.
Il passaporto deve avere validità minima 6 mesi e almeno due pagine libere continue.
Non deve riportare alcun timbro di visto per Israele.
 Le pratiche per l’ottenimento del visto di ingresso verranno curate direttamente da Flumen.
Successivamente alla conferma della partenza del viaggio verranno inviati a tutti i partecipanti i
moduli previsti dal consolato iraniano, oltre a tutte le istruzioni del caso.
 L’Iran è un paese di rigida osservanza sciita per cui durante lo svolgimento del viaggio si
raccomanda a tutti di conformarsi alle leggi islamiche vigenti nel paese.
In particolare le Signore dovranno sempre coprire il capo, il collo e le braccia, indossando sopra
gli abiti una casacca di lunghezza almeno fin sopra le ginocchia e una gonna lunga fino alle
caviglie. Sono ammessi i pantaloni lunghi; In ogni caso è sempre meglio preferire capi ampi e
non attillati. Gli abiti possono essere colorati e vivaci, non è d’obbligo il nero. Tali regole dovranno
essere osservate non solo per strada ma anche al chiuso nei locali comuni, musei, ristoranti,
alberghi …