UNIONE DEI COMUNI BASSA ROMAGNA Venerdì, 12 settembre 2014 UNIONE DEI COMUNI BASSA ROMAGNA Venerdì, 12 settembre 2014 Prime Pagine 12/09/2014 Prima Pagina 1 Il Sole 24 Ore 12/09/2014 Prima Pagina 2 Italia Oggi 12/09/2014 Prima Pagina 3 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 12/09/2014 Prima Pagina 4 La Voce di Romagna Enti locali 12/09/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 1 5 Renzi: accelerare sulla legge elettorale Poi la riforma Pa 12/09/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 1 6 Tagli alla Sanità: dalle Regioni un muro di no 12/09/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 2 ALESSANDRO MERLI Allarme della Bce sui conti italiani 12/09/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 2 BEDA ROMANO Aumentano i dubbi di Bruxelles 12/09/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 2 ALESSANDRO MERLI Draghi: investimenti per la ripresa 12/09/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 3 CARLO BASTASIN Se l' Europa rischia la resa dei conti 12/09/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 4 GIORGIO POGLIOTTI Contratti stabili, taglio Irap fino a 5 mld 12/09/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 7 MASSIMO FRONTERA, GIORGIO SANTILLI SbloccaItalia: chiude il commissario carceri, fondi ai piani ordinari 12/09/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 7 MASSIMO FRONTERA Scuola, al via primo fondo immobiliare 12/09/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 8 NICOLETTA PICCHIO «Ambiente, distinguere i reati dalle violazioni incolpevoli» 12/09/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 8 GIANNI TROVATI Da redistribuire entro l' anno le funzioni delle Province 12/09/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 11 12/09/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 11 12/09/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 11 12/09/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 12 12/09/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 17 36 Su Esaote il Mise cerca il compromesso STEFANO CARRER Società di trading chiavi per Tokyo 12/09/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 30 12/09/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 43 41 Controlli light per il visto di conformità GIANNI TROVATI Terreni «indivisi», s' inceppa l' invio dei dati comunali BENEDETTO SANTACROCE «FatturaPa» si adegua al restyling di giugno GIANNI TROVATI Nel riordino dei bilanci entrano le alienazioni GIOVANNI PARENTE Orlandi: «No ai condoni, sarebbero immorali» 12/09/2014 Italia Oggi Pagina 2 SERGIO LUCIANO Spoil system? I dirigenti pubblici restano tali a vita 12/09/2014 Italia Oggi Pagina 7 Visco si complimenta con Renzi 37 39 Lettere 12/09/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 45 27 34 «I candidati non li scelgono i giudici» 12/09/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 45 24 33 La priorità vera dell' economia 12/09/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 45 23 31 Il ritorno dei veti incrociati sulla Consulta e il patto RenziBerlusconi 12/09/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 44 21 29 «Legge elettorale prima della Pa» 12/09/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 20 18 26 Che cosa cambia 12/09/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 8 14 20 I NUMERI 12/09/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 7 12 16 La discesa dei tassi taglia di 2,8 miliardi la spesa per interessi 12/09/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 7 9 11 LA PAROLA CHIAVE Patto di stabilità 12/09/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 3 7 GOFFREDO PISTELLI 43 45 46 48 50 52 12/09/2014 Italia Oggi Pagina 9 DOMENICO CACOPARDO Affossato lo scandalo del Mose 12/09/2014 Italia Oggi Pagina 10 CESARE MAFFI Restano comuni da 180 abitanti 12/09/2014 Italia Oggi Pagina 12 ALBERTO MARCHESELLI In teoria i numeri sono più esatti delle parole ma dipende da come... 12/09/2014 Italia Oggi Pagina 17 GIANFRANCO FERRONI Rai, asse FranceschiniGubitosi. Su La7 torna Myrta Merlino 12/09/2014 Italia Oggi Pagina 17 CLAUDIO PLAZZOTTA Tv locali, fioccano i licenziamenti 12/09/2014 Italia Oggi Pagina 20 CARLA DE LELLIS I rapporti con l' Inps si possono delegare ad altri 12/09/2014 Italia Oggi Pagina 21 ANTONIO CICCIA Pratiche commerciali scorrette, rischio stallo 12/09/2014 Italia Oggi Pagina 24 DEBORA ALBERICI I lavori sulla prima casa salvano i benefici fiscali 12/09/2014 Italia Oggi Pagina 25 CINZIA DE STEFANIS Appalti, si gioca d' anticipo 12/09/2014 Italia Oggi Pagina 27 ANTONINO D' ANNA Urge nuova politica industriale 12/09/2014 Italia Oggi Pagina 28 FRANCESCO GERIA Lavoro da semplificare 12/09/2014 Italia Oggi Pagina 29 CELESTE VIVENZI Visto di conformità, le istruzioni delle Entrate 12/09/2014 Italia Oggi Pagina 30 LUIGI OLIVERI Il primo passo di un processo lungo e complesso 12/09/2014 Italia Oggi Pagina 30 FRANCESCO CERISANO Ora la legge Delrio fa sul serio 12/09/2014 Italia Oggi Pagina 31 FRANCESCO CERISANO Enti, al via la pulizia dei bilanci 12/09/2014 Italia Oggi Pagina 31 MATTEO BARBERO Personale, conta la spesa media del triennio 20112013 12/09/2014 Italia Oggi Pagina 32 12/09/2014 Italia Oggi Pagina 33 GIANFRANCO DI RAGO Lo Scaffale degli Enti Locali Nuova contabilità per gli enti 62 64 65 67 70 72 76 78 80 82 84 86 88 Accesso agli atti illimitato 12/09/2014 Italia Oggi Pagina 34 60 87 Agevolazioni in pillole 12/09/2014 Italia Oggi Pagina 33 58 74 L' Inrl riorganizza le sue attività 12/09/2014 Italia Oggi Pagina 29 56 68 brevi 12/09/2014 Italia Oggi Pagina 26 54 ANTONINO BORGHI* 90 91 Web 12/09/2014 PavaglioneLugo.net Balzani avanti, balza in avanti 12/09/2014 PavaglioneLugo.net Riceviamo da Angelo Camanzi e pubblichiamo 12/09/2014 PavaglioneLugo.net Importante bando per i giovani e per la cultura sul territorio 12/09/2014 PavaglioneLugo.net Gioco in scatola dal vero con le scuole? 12/09/2014 PavaglioneLugo.net Vetrine vestite d'arte 12/09/2014 PavaglioneLugo.net Something natural 12/09/2014 PavaglioneLugo.net Passaggio a SudEst, un ponte verso Oriente 12/09/2014 PavaglioneLugo.net Bagnacavallo, il paese del fare 12/09/2014 PavaglioneLugo.net La Russia più intima negli scatti di Andy Rocchelli 12/09/2014 PavaglioneLugo.net La Bassa Romagna online: Le carceri femminili italiane raccontate a... 12/09/2014 PavaglioneLugo.net Un futuro green per la Bassa Romagna 2020 12/09/2014 PavaglioneLugo.net Il quarto premio nella quarta edizione di Donare in bici 12/09/2014 lugonotizie Al via domani la 30ma Sagra delle Erbe Palustri a Villanova di Bagnacavallo 12/09/2014 lugonotizie I libri d'artista di Cavellini in mostra alla biblioteca comunale di... 93 96 97 98 99 100 101 103 104 106 108 109 110 112 12/09/2014 lugonotizie 113 Incontro al Parco, domenica 14 settembre Festa dello sport in natura al... 12/09/2014 lugonotizie 114 La Surgital presenta un corto per presentare la nuova tecnologia "senza... 12/09/2014 Settesere.it 116 Fiera di Lugo, Piovaccari (Unione): «Una grande vetrina contro la... 12/09/2014 Settesere.it 118 Alfonsine, una montagna di patate gratis per la parrocchia | 12/09/2014 settesere qui 119 Fiera di Lugo, artigiani e Bcc al servizio del territorio | Settesere.it 12/09/2014 Settesere.it 120 Conselice, bambino di 10 anni travolto in bici. Ricoverato al Bufalini | 11/09/2014 Ravenna24Ore.it 121 Trasporto pubblico a Ravenna, tutte le novità dell' orario invernale 11/09/2014 Ravenna24Ore.it 123 "La bellezza dentro", viaggio fotografico nelle carceri femminili 11/09/2014 Ravenna24Ore.it 125 Partono da Riolo i concerti di "Museo Sonoro" 11/09/2014 Ravenna24Ore.it 126 Alla guida con l' assicurazione scaduta dal 2008, guai per un 32enne Il Resto del Carlino Ravenna 12/09/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 9 MONTI FRANCESCO «A questa Ausl unica avremmo dovuto dire no» 12/09/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 22 CORRADO ANNAMARIA «Ho dato a Sophia due dischi Non li aveva nemmeno lei» 12/09/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 23 MONTANARI LORENZA «Per rilanciare la Bassa Romagna puntiamo su alimentazione e... 12/09/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 23 SCARDOVI LUIGI Se la caverà in una trentina di giorni il ragazzino investito da... 12/09/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 24 132 134 135 La Sagra delle erbe palustri taglia il traguardo dei 30 anni 12/09/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 24 129 131 A BAGNACAVALLO MOSTRA FOTOGRAFICA DI CORELLI 12/09/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 23 127 SAVIOLI MONIA Il centro Acrylico riparte dalle 'Officine musicali' 12/09/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 24 137 138 Trovate tane di animali lungo il Senio 12/09/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 24 139 Il Movimento 5 Stelle promuove un dibattito sulla 'scuola che vorrei' 12/09/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 24 140 Un fine settimana dedicato alla famiglia e ai ragazzi 12/09/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 25 141 Torna la Biennale per promuovere la Bassa Romagna Corriere di Romagna Ravenna 12/09/2014 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Pagina 6 142 Alla guida con l' assicurazione scaduta da sei anni 12/09/2014 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Pagina 8 Scarseggiano i presidi: reggenze in 14 istituti All' Itis si divide con... 12/09/2014 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Pagina 11 Bufera sui candidati alle primarie, il Pri attacca Pagani: «Sulla... 12/09/2014 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Pagina 14 Sta meglio il bambino di 10 anni investito 12/09/2014 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Pagina 14 L' uomo contro del Pd verso le primarie 12/09/2014 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Pagina 14 Un concorso per le scuole per scoprire l' uso delle erbe in cucina CHIARA BISSI 143 145 146 148 150 La Voce di Romagna Ravenna 12/09/2014 La Voce di Romagna Pagina 2 L' artista Palazzo, tra Usa e Arabia 12/09/2014 La Voce di Romagna Pagina 14 Da 4 mesi senza gas e il freddo 12/09/2014 La Voce di Romagna Pagina 34 Sorpresa: ai lughesi piace il prof 12/09/2014 La Voce di Romagna Pagina 34 ALFONSINE IL M5S E LA SCUOLA DEL FUTURO 12/09/2014 La Voce di Romagna Pagina 34 L' antica civiltà delle erbe palustri in vetrina a Villanova 12/09/2014 La Voce di Romagna Pagina 34 Piante officinali Un concorso per le scuole 12/09/2014 La Voce di Romagna Pagina 34 Ultimi giorni per visitare il grande labirinto effimero 151 152 153 155 156 157 158 12/09/2014 La Voce di Romagna Pagina 34 A Palazzo Vecchio una mostra sulle carceri femminili 12/09/2014 La Voce di Romagna Pagina 41 Lugo: Nittolo esalta la forza ludica della tessera musiva 159 160 12 settembre 2014 Il Sole 24 Ore Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 1 12 settembre 2014 Italia Oggi Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 2 12 settembre 2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 3 12 settembre 2014 La Voce di Romagna Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 4 12 settembre 2014 Pagina 1 Il Sole 24 Ore Enti locali Consulta, stop a Violante e Catricalà. Renzi: accelerare sulla legge elettorale Poi la riforma Pa Il premier Matteo Renzi ha chiesto alla commissione Affari costituzionali del Senato di dare priorità alla legge elettorale sulla riforma della Pa. Intanto non passano Luciano Violante e Antonio Catricalà alla Consulta. Patta e Stasio u pagina 11. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 5 12 settembre 2014 Pagina 1 Il Sole 24 Ore Enti locali Bonus Irap fino a 5 miliardi. Tagli alla Sanità: dalle Regioni un muro di no È muro contro muro tra Regioni e Governo sui tagli alla sanità. Palazzo Chigi: non vogliamo ridurre i servizi ma gli sprechi. Replica Sergio Chiamparino (presidente dei governatori): se riduce il fondo il Governo rompe un patto d ' onore. Allo studio un taglio dell' Irap s u i contratti stabili che potrebbe arrivare a 5 miliardi. Patta, Pogliotti e Turno u pagina 7 e 8. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 6 12 settembre 2014 Pagina 2 Il Sole 24 Ore Enti locali La lunga crisi. Allarme della Bce sui conti italiani A rischio il rapporto deficit/Pil al 2,6%, monito a rispettare gli impegni di riduzione del debito. Alessandro Merli A rischio l' obiettivo del Governo italiano sui conti pubblici per il 2014. Lo scrive la Banca centrale europea nel bollettino mensile diffuso ieri, in un' analisi dei bilanci dei Paesi dell' area euro. Secondo la Bce, il pericolo del mancato raggiungimento del target ufficiale (un deficit pari al 2,6% del prodotto interno lordo) deriva dall' evoluzione dell' economia, che sta andando peggio del previsto. Nel secondo trimestre, l' economia italiana ha accusato una contrazione dello 0,2%. La Bce sollecita quindi il Governo a «rafforzare ulteriormente» la politica di bilancio in modo da assicurare il rispetto del Patto d i stabilità, soprattutto per quanto riguarda la riduzione del rapporto debito/Pil. Un' osservazione destinata a provocare una discussione sulla necessità di una manovra correttiva per l' anno in corso. Il bollettino mensile della Bce nota che nei primi tre mesi dell' anno il deficit italiano ha registrato un miglioramento rispetto allo stesso periodo del 2013 (dall' 1,8% del Pil all' 1,6), in seguito alla minor spesa pubblica, soprattutto per investimenti, mentre le entrate s o n o rimaste più o meno costanti. Nel primo semestre, c' è stato un lieve calo (pari allo 0,1% del Pil) delle entrate fiscali, ma questo, osserva la Bce, è da attribuirsi a un diverso calendario dei pagamenti delle imposte rispetto all' anno scorso. Il documento elaborato dagli economisti dell' Eurotower nota che, in base al Patto di stabilità, l' Italia si è impegnata a un aggiustamento strutturale dei conti pubblici (depurato quindi dagli effetti del ciclo economico) pari allo 0,7% sia quest' anno sia il prossimo, ma che le previsioni di primavera della Commissione europea indicano un risultato dello 0,1% in ciascuno dei due anni. Il bollettino ricorda il mancato rispetto da parte dell' Italia del valore di riferimento per la riduzione della spesa pubblica e del rapporto debito/Pil. Il tema della politica fiscale è stato recentemente al centro del dibattito europeo, con Italia e Francia (che ha appena annunciato che rinvierà la riduzione del deficit al 3% al 2017) che premono per un allentamento dell' austerità e la Germania sul fronte opposto. Sulla questione è intervenuto di recente anche il presidente della Bce, Mario Draghi, sostenendo che, pur nel rispetto delle regole attuali, possono essere utilizzati tutti i margini di flessibilità esistenti e che i Paesi che hanno margini di manovra (un riferimento implicito alla Germania) possono utilizzare la leva di bilancio per stimolare l' economia. Il bollettino mensile dell' Eurotower rileva che nei primi sei mesi del 2014 il bilancio tedesco Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 7 12 settembre 2014 Pagina 2 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali ha registrato un attivo dello 0,6% del Pil, e che sia questo, sia gli obiettivi del Governo per questo e i prossimi anni, vanno al di là di quanto fissato sia nella legge costituzionale sul "freno" al debito pubblico, sia negli accordi europei. Analoghe pressioni su Berlino, in modo più esplicito di quanto ha fatto Draghi, sono venute in questi giorni dal direttore del Fondo monetario, Christine Lagarde, con una sottolineatura sulla necessità di investimenti in infrastrutture. Sono state però già respinte in modo piuttosto netto dal Governo tedesco, che nel progetto di bilancio presentato al Bundestag questa settimana ha confermato l' obiettivo del pareggio per il 2015 e per gli anni successivi. La questione della politica fiscale, insieme a proposte per il rilancio degli investimenti nell' area euro, verrà discussa alle riunioni dell' Eurogruppo e dell' Ecofin in programma oggi e domani a Milano, sotto presidenza italiana. A Milano la discussione sarà presumibilmente inasprita dall' annuncio di Parigi che il deficit pubblico di quest' anno salirà al 4,4% del Pil, contro un target del 3,8%, e che l' obiettivo del 3%, che avrebbe dovuto esser raggiunto originariamente nel 2015, è spostato al 2017, anche in questo caso a causa di una crescita inferiore al previsto. L' irrigidimento di Berlino nel dibattito europeo sulla politica di bilancio viene giustificato in ambienti governativi anche con la scarsa affidabilità di Francia e Italia sul rispetto degli impegni assunti. © RIPRODUZIONE RISERVATA. ALESSANDRO MERLI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 8 12 settembre 2014 Pagina 2 Il Sole 24 Ore Enti locali Il giudizio della Commissione. Dopo la fiducia concessa al governo a giugno, si avvicina il nuovo esame di novembre. Aumentano i dubbi di Bruxelles Beda Romano BRUXELLES. Dal nostro corrispondente C' è ormai consenso in Europa sulla necessità di rilanciare la crescita economica attraverso un qualche piano d i investimenti pubblici e privati. Della questione si parlerà oggi e domani in una riunione dei ministri delle Finanze dell' Unione europea a Milano. Sul fronte dei conti pubbblici, l' Italia gode di meno certezze. L' andamento dell' economia sta mettendo in dubbio gli obiettivi di bilancio del governo Renzi, e il rischio di un braccio di ferro con Bruxelles è reale. Già in giugno, la Commissione europea aveva chiesto all' Italia di «rafforzare le misure di bilancio» , n o t a n d o c h e l ' a g g i u s t a m e n t o strutturale nel 2014 sarebbe stato minore del previsto: dello 0,2% secondo l' esecutivo comunitario, rispetto a un obiettivo dello 0,7% del prodotto interno lordo. Interpellato sabato scorso su questo aspetto, il commissario agli affari economici Jyrki Katainen ha risposto: «Incoraggiamo il governo a introdurre le misure discusse in questi mesi» (si veda Il Sole 24 Ore di domenica). Il momento è delicato. A Bruxelles, si fa notare che la stima di un deficit del 2,6% del Pil nel 2014 è a rischio. L' esecutivo comunitario prevedeva una crescita nel primo e secondo trimestre dello 0,2 e dello 0,3%. L' economia si è invece contratta dello 0,1 e dello 0,2%. In agosto gli indici di fiducia sono stati negativi. Come non temere in queste circostanze una deriva dei conti pubblici, in assenza di una manovra correttiva? Da Roma, il governo italiano assicura che il disavanzo pubblico non supererà il 3,0% del Pil. Più complicato è rispettare gli impegni di aggiustamento strutturale. In giugno, la Commissione aveva deciso di dare al governo il beneficio del dubbio, complice il cambio di governo. Come si comporterà in novembre? Le regole europee vogliono che un Paese con un deficit inferiore al 3,0% del Pil ma lontano dal pareggio di bilancio riduca ogni anno il proprio disavanzo strutturale dello 0,5% del Pil. Per il 2014, la Commissione ha chiesto una riduzione dello 0,7% del Pil perché l' Italia ha un debito elevato. Se la differenza tra l' obiettivo e il risultato finale è superiore allo 0,5% del Pil, l' esecutivo comunitario parla di «deviazione significativa» ed è chiamato a prendere posizione, fino a lanciare un avvertimento formale. «Quanto più la differenza è minore tanto più la Commissione ha margine di manovra», spiega un esponente comunitario. Il governo italiano può certamente chiedere di considerare l' attuale stato dell' economia una circostanza Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 9 12 settembre 2014 Pagina 2 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali eccezionale, riferendosi alle regole europee. A Bruxelles si ammette che questa è una scelta politica, ma si fa notare che dietro all' espressione «circostanze eccezionali» si dovrebbe nascondere una grave recessione, non una stagnazione che dura da anni. Il governo Renzi potrebbe utilizzare le riforme come elemento mitigante, ma anche su questo fronte a Bruxelles ci sono dubbi su quanto il Paese stia facendo. In un rapporto sulla competitività dell' industria, la Commissione ha criticato proprio ieri la scelta di riformare con decretilegge «in quanto contengono disposizioni volte a disciplinare ambiti estremamente diversi». «Al premier Matteo Renzi è stato concesso il beneficio del dubbio per molti mesi. Sono piaciuti il suo vigore e la sua energia spiega un alto responsabile europeo . Oramai però c' è il timore che ci sia stato un eccesso di fiducia. L' Italia ha fatto meno di quanto avesse promesso in primavera. Non percepisco ancora che questo sia un problema. Ma se nel giro di un mese non ci sarà un enorme sforzo da parte italiana, il vento potrebbe girare contro Renzi». Più in generale, molti responsabili europei a Bruxelles capiscono la necessità di fare del Patto d i Stabilità il miglior uso possibile, pur di aiutare l' economia, come deciso dal Consiglio europeo di giugno, ma non vogliono mettere a repentaglio le nuove regole, introdotte per assicurare un miglior controllo reciproco tra i paesi. La Germania probabilmente darà il suo appoggio a un piano d i investimenti europei in cambio di continui sforzi sul fronte dei conti pubblici. © RIPRODUZIONE RISERVATA. BEDA ROMANO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 10 12 settembre 2014 Pagina 2 Il Sole 24 Ore Enti locali LA PAROLA CHIAVE Patto di stabilità Approvato nel 1997 e riformato nel 2005 e nel 2011, il Patto d i stabilità e crescita (Sgp Stability and Growth Pact) chiarisce quanto previsto dal Trattato di Maastricht in relazione alla sorveglianza delle politiche di bilancio degli Stati membri e il monitoraggio del deficit. In particolare gli Stati membri che hanno aderito all' euro devono continuare a rispettare i vincoli fissati sul bilancio dello Stato, ossia un deficit pubblico non superiore al 3% del Pil e un debito pubblico al di sotto del 60% del Pil (o, comunque, un debito pubblico tendente al rientro). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 11 12 settembre 2014 Pagina 3 Il Sole 24 Ore Enti locali La lunga crisi. Draghi: investimenti per la ripresa «Indispensabili assieme ad azioni di politica monetaria e riforme strutturali» Alessandro Merli Non ci sarà ripresa sostenibile nell' Eurozona senza una ripresa degli investimenti. Il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, ha di fatto dato il la ai lavori dell' Ecofin informale che si terrà a Milano nel fine settimana, con la sua ricetta regole economiche favorevoli alla crescita e unione dei mercati dei capitali per il rilancio degli investimenti, una delle «vittime illustri», ha detto, della crisi. Il tema sarà al centro del confronto di domani fra ministri e governatori e, come spesso è avvenuto in questi tre anni nel dibattito sui temi europei, Draghi non si è sottratto a indicare una linea ai Governi e alle altre autorità europee, anche al di là dei confini dei compiti della banca centrale. Draghi ha ribadito la necessità di una combinazione di politiche monetarie, di bilancio e strutturali, che «si rafforzino a vicenda», per far ripartire l' economia dell' area euro, secondo il copione svelato il mese scorso a Jackson Hole, quello che l' economista Nouriel Roubini ha definito "Draghinomics". E il capo dell' Eurotower ha anche ripetuto che, nonostante la politica monetaria già accomodante, il consiglio della Bce è pronto a «intervenire ulteriormente» se necessario. Gli ha fatto eco da Francoforte il suo vice, Vitor Constancio, secondo cui la Bce preferirebbe non acquistare titoli pubblici, ma non lo esclude. Un passo fortemente caldeggiato dai mercati finanziari, che ritengono che inevitabilmente la Bce sarà costretta a farlo, ma sul quale il consiglio, per ammissione esplicita dello stesso Constancio, è estremamente riluttante, anche perché convinto che le misure annunciate alle riunioni di giugno e di settembre basteranno. Fra i partecipanti all' incontro di ieri a Milano con esponenti del mondo della finanza, cui è intervenuto il presidente della Bce, c' era più di una perplessità al riguardo. Il calo degli investimenti delle imprese nell' area euro dal 2008, ha ricordato Draghi, è stato molto più grave che nelle crisi precedenti, un 20% dal livello massimo a quello minimo, contro il 15 della recessione del 1992. Il miglioramento dal 2008 è stato minimo, mentre negli Stati Uniti è stato già superato il livello anteriore alla crisi. «Non ci sarà ripresa sostenibile finché la situazione non cambia», ha sostenuto il banchiere centrale italiano alla conferenza milanese organizzata dalla thinktank francese Eurofi. Gli investimenti, ha affermato, sono la domanda di oggi e l' offerta di domani, ma «in Europa sono carenti. Se non riusciamo a rilanciare gli investimenti, indeboliremo l' economia nel breve termine e ne comprometteremo le prospettive di lungo periodo». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 12 12 settembre 2014 Pagina 3 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali Sono due i settori fondamentali per rilanciare gli investimenti delle imprese, attraverso le riforme strutturali: rendere la regolamentazione più favorevole alla crescita e offrire alle imprese fonti di finanziamento più diversificate (il contributo della Bce su quest' ultimo punto passa soprattutto dagli acquisti di titoli cartolarizzati, gli Abs, si veda l' articolo qui a fianco) con la creazione di un' unione dei mercati dei capitali. Draghi chiede che il contesto regolamentare venga migliorato con riforme dei mercati di beni e servizi e del lavoro. C' è una grande disparità fra i Paesi dell' Eurozona a questo proposito su questioni come la risoluzione dei contenziosi contrattuali o la regolamentazione delle professioni. Su quest' ultimo fronte, per esempio, il numero è di 45 in Estonia, ma ariva a 170 in Italia e a 219 in Francia. «Simili barriere all' entrata ha detto il presidente della Bce limitano la concorrenza e l' occupazione, generando rendite per pochi eletti a scapito della clientela». Fra i grandi Paesi dell' Eurozona, Draghi addita la Spagna come esempio virtuoso che, grazie alle riforme adottate dopo la crisi, insieme alla riduzione delle imposte sui redditi delle persone fisiche e delle società, può aspettarsi nei prossimi due anni una ripresa degli investimenti. I Governi possono fare la differenza, ha detto Draghi, anche con una politica di bilancio favorevole alla crescita: trovare, nel contesto delle regole esistenti del Patto d i stabilità, lo spazio per sostenere gli investimenti produttivi e conseguire una composizione delle politiche di bilancio più favorevole alla crescita, riducendo l' onere fiscale e la spesa corrente improduttiva. © RIPRODUZIONE RISERVATA. ALESSANDRO MERLI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 13 12 settembre 2014 Pagina 3 Il Sole 24 Ore Enti locali LA SFIDA DI JUNCKER. Se l' Europa rischia la resa dei conti Carlo Bastasin Raramente il confronto tra i governi europei è stato aspro quanto negli ultimi giorni. Il ritorno dell' economia in recessione ha reso più mordente la diffidenza reciproca e più tagliente il linguaggio. Si sentono vicine soglie oltre le quali l' economia si ferma, la deflazione si avvita e il pessimismo degli uni si rispecchia in quello degli altri. Tutto questo dovrebbe spingere i governi, i banchieri centrali, le nuove istituzioni europee a collaborare, tendersi la mano, distribuirsi i compiti. Invece accade il contrario. L' annuncio unilaterale del governo francese di non rispettare i vincoli di bilancio ha sfiorato l' irrisione; i toni con cui Berlino rimprovera gli altri paesi sono diventati acrimoniosi; la Bce chiede all' Italia sforzi fiscali ancora maggiori, ma è finita essa stessa nel mirino del governo tedesco. Tutti sembrano prepararsi a un regolamento di conti. In fondo è proprio quello che sta per succedere: nelle prossime settimane si decideranno le sorti del dibattito su austerità e flessibilità. Un dibattito che ha usurpato la centralità della politica economica europea. Entro novembre infatti la nuova Commissione europea, guidata da Jean Claude Juncker dovrà esprimere una valutazione sulle bozze dei programmi di bilancio dei governi nazionali. Quella valutazione darà tono e personalità al coordinamento europeo delle finanze pubbliche per i prossimi cinque anni di vita del nuovo esecutivo europeo. Per questo è tanto critico lo scontro in corso. In un contesto economicamente difficile e politicamente confuso, la direzione della politica economica di Bruxelles è però ancora dubbia. Perfino la composizione della nuova Commissione ha richiesto la convivenza di colombe fiscali francesi e falchi baltici. L' inizio non promette molto di buono: Parigi ha sfruttato il vuoto di potere per annunciare lo sfondamento dei conti, senza però presentare il dettaglio del bilancio che sarà noto solo tra un mese. Ha messo cioè la Commissione di fronte al fatto compiuto prima di vedersi opporre le contromisure previste dai nuovi regolam enti (il cosiddetto TwoPack). Berlino ha reagito con durezza e a ragione: in base ai dati attuali, con una crescita potenziale che secondo la Banca di Francia è ben sotto l' 1%, il debito di Parigi non smetterà mai di aumentare. La divergenza tra Francia e Germania metterà a rischio l' unione monetaria in u n clima di crescente sfiducia. Lo schiaffo francese rende difficile anche la posizione italiana, ma ancor più quella del presidente della Bce. Tra altre proposte, Mario Draghi suggerisce di sfruttare i margini Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 14 12 settembre 2014 Pagina 3 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali fiscali ancora disponibili nell' Eurozona. A Jackson Hole aveva chiesto indirettamente a Berlino di aumentare la propria spesa pubblica, almeno quella in investimenti. La risposta di Schaeuble è stata brutale: ha respinto ogni progetto di spesa e ha insinuato che la Bce attraverso l' acquisto di titoli sovrani si renda complice dei governi che hanno politi che economiche irresponsabili. Bisogna che questa assurda escalation dei toni rientri nei ranghi ragionevoli. È indispensabile che si torni a discutere costruttivamente e oltre i totem della politica fiscale, perché la soluzione della crisi richiede compromessi da parte di tutti e da realizzare insieme. In fondo si tratta di riconoscere che l' economia dell' euro si trova in circostanze così "eccezionali" da essere diventate croniche. Tali circostanze richiedono anche stimoli dal lato della domanda e i margini fiscali possono essere destinati all a realizzazione delle riforme. Ma bisogna subito riaccendere il motore, con un piano di investimenti. Non solo perché gli investimenti sono "la domanda di oggi e l' offerta di domani", non solo cioè perché quando si fermano gli investimenti si nega la crescita futura, ma per dare subito almeno un segnale di iniziativa comune che possa testimoniare la fiducia dei governi nel progetto europeo. Quale altro investitore potrebbe aver fiducia nell' Europa se p roprio i governi non ne hanno? Il pacchetto dei tre motori domanda, riforme, investimenti è realizzabile all' interno del Patto d i stabilità. Attraverso forme di coordinamento che preservino la credibilità fiscale dell' unione monetaria: una politica fiscale per l' euro area, così come una politica monetaria e un coordinamento delle riforme strutturali. Sono proposte che tutti conoscono, ma che hanno smarrito un contesto politico che ne garantisca la realizzazione. Alla fine, infatti, la vera debolezza strutturale dell' euro area non è dal lato né dell' offerta né della domanda, ma nel vuoto di volontà politica e di cooperazione solidale. Per questo è tanto deprimente l' estremismo dialettico di Parigi e Berlino. In un intervento tenuto a Milano ieri sera, Mario Draghi ha ribadito lo schema dei tre motori, invocando un insieme di politiche monetaria, fiscale e riforme strutturali concertate da parte di tutti gli attori politici, sia nazionali sia europei: «Bassa crescita e bassa inflazione; alti debiti e alta disoccupazione; possono essere affrontati solo con un' azione concertata». Solo così e con il rilancio degli investimenti, sostiene Draghi, si può riavviare il motore dell' economia. Il vero nodo è chi avrà l' abilità politica di mettere in piedi un nuovo credibile esercizio di coordinamento. Berlino e Parigi stanno dimostrando che la leadership dei governi, che ha dominato la politica europea durante la crisi, è sopravvissuta alla propria utilità. Ora la palla è in mano a Juncker e ai suoi vicepresidenti. Hanno solo poche settimane di tempo per vincere una sfida formidabile e cambiare il to no della cooperazione europea. © RIPRODUZIONE RISERVATA. CARLO BASTASIN Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 15 12 settembre 2014 Pagina 4 Il Sole 24 Ore Enti locali Verso la manovra. Si spera anche nella flessibilità. La discesa dei tassi taglia di 2,8 miliardi la spesa per interessi ROMA La manovra di finanza pubblica che il governo si appresta a definire con la legge di stabilità si annuncia corposa, non meno di 20 23 miliardi, ma l' input che giunge da Palazzo Chigi è che sarà una manovra «di redistribuzione». In sostanza, quel che si riuscirà a recuperare dalla spending review andrà a finanziare sia la stabilizzazione del bonus Irpef da 80 euro (e se possibile a estenderlo alle categorie finora escluse), sia il possibile nuovo taglio al costo del lavoro via Irap, tanto per citare le misure già annunciate. Per realizzare l' intero disegno, in realtà i tecnici dell' Economia stanno già facendo i conti con diversi altri addendi. Intanto, la Nota di aggiornamento al Def che sarà predisposta il 1° ottobre registrerà sul fronte della spesa in conto interessi un risparmio di circa 2,8 miliardi nel 2015. È la differenza tra la stima contenuta nel Def di aprile e le nuove proiezioni effettuate sulla base dell' attuale livello dei tassi e dello spread. Una buona notizia, non vi è dubbio, a sostegno dei conti pubblici, che potrebbero al tempo stesso beneficiare di margini di rientro dal debito meno stringenti. È l' effetto della flessibilità europea, peraltro già concessa ad altri Paesi del calibro della Francia, e comunque prevista dal Patto d i stabilità in presenza di una prolungata contrazione del Pil. Margini aggiuntivi potrebbero derivare in presenza di riforme strutturali già varate, ma da questo punto di vista occorrerà vincere la cronica diffidenza di Bruxelles (e non solo) sui margini effettivi di realizzazione delle riforme nel nostro Paese. Al primo posto del menu della manovra restano i tagli alla spesa, che il presidente del Consiglio, Matteo Renzi cifra in 20 miliardi ma che al momento paiono però difficilmente quantificabili, come mostrano le difficoltà insorte nella fase preliminare di confronto con i ministri, in particolare per quel che riguarda la sanità. Stando a quanto ha anticipato lo stesso Renzi, saranno comunque contabilizzati almeno 3 miliardi dalla lotta all' evasione (importo peraltro già previsto nel Def di aprile). Dal versante delle entrate, un ulteriore contributo verrà iscritto alla voce maggior gettito Iva, grazie allo sblocco dei debiti pregressi della Pa (finora risultano pagati 26,1 miliardi). Nel complesso, se si guarda alla composizione della prossima legge di stabilità, al momento mancano ancora all' appello diversi addendi. Stando alle prime indicazioni, difficilmente dal taglio delle spese di competenza dei ministeri (il 3% nell' Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 16 12 settembre 2014 Pagina 4 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali obiettivo annunciato dal premier) si riuscirà a recuperare più di 67 miliardi. Il taglio delle società partecipate potrà solo a regime garantire risparmi consistenti (23 miliardi), mentre nel 2015 non si recupererà più di 5600 milioni. Quanto alle dismissioni, l' obiettivo dello 0,7% del Pil all' anno previsto dal governo è tuttora sub iudice. D.Pes. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 17 12 settembre 2014 Pagina 7 Il Sole 24 Ore Enti locali La lunga crisi. Contratti stabili, taglio Irap fino a 5 mld Ecco le cifre dei tecnici: se si interviene solo sulle stabilizzazioni il costo è di 750 milioni. Emilia Patta Giorgio Pogliotti ROMA L' azzeramento dell' Irap s u i contratti a tempo indeterminato vale circa 5 miliardi. Lo sconto per le imprese può valere fino a 750 milioni, invece, se è destinato alla sola platea di lavoratori con contratti a tempo determinato che vengono stabilizzati. Su queste cifre ragionano i tecnici del governo, che come anticipato ieri dal Sole 24 ore stanno verificando l' ipotesi di introdurre una misura selettiva per rendere meno onerose per le imprese le assunzioni con i contratti a tempo indeterminato, dovendo tuttavia fare i conti con la limitatezza di risorse disponibili. Come è noto la tassa regionale sulle attività produttive si applica anche sul costo del lavoro che non può essere detratto dalle imprese dalla base imponibile, con l' effetto che vengono penalizzate le aziende con più dipendenti. In alternativa all' intervento selettivo sull' Irap, resta valida anche un' altra ipotesi che in questi giorni è oggetto di verifica: quella di un intervento di riduzione dei contributi che gravano sulle imprese, per abbattere il carico fiscale sul lavoro a beneficio delle imprese. Accanto alle nuove misure che sono allo studio, il governo intende confermare gli interventi generalizzati già in corso, ovvero il taglio del 10% dell' Irap per le imprese (vale 2,3 miliardi, finanziato con l' aumento al 26% dell' aliquota sulle rendite finanziarie), così come il bonus di 80 euro per i 10 milioni di lavoratori dipendenti con redditi tra 8mila e 26mila euro che il premier Matteo Renzi vuole rendere strutturale (10 miliardi). Sulle nuove misure il responsabile economico del Pd, Filippo Taddei, invita alla prudenza: «Siamo in una fase di ricognizione afferma il governo sta esaminando diverse ipotesi per capire quali sono i margini di azione. A seconda delle coperture disponibili si potranno modellare gli interventi di riduzione del gap sul costo del lavoro rispetto agli altri Paesi europei». Ma torniamo all' ipotesi di un intervento selettivo sull' Irap. Nel 2011 (ultimo anno disponibile per il ministero delle Finanze) dalle imprese private il gettito Irap, al netto delle deduzioni, è stato pari a 23,6 miliardi, aggiungendo ulteriori 10 miliardi circa del settore pubblico, il gettito complessivo è di circa 34 miliardi annui. «Attualmente sono state concesse deduzioni complessive per 138 miliardi annui spiega il presidente della Fondazione studi consulenti del lavoro, Rosario De Luca di cui, le deduzioni forfettarie ammontano a 42 miliardi e le deduzioni contributive e Inail per 75 miliardi. Il settore che maggiormente fruisce è il manufatturiero a seguire il commercio e l' edilizia». La regione con un maggior gettito è la Lombardia con 6,8 miliardi, le risorse come è noto sono Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 18 12 settembre 2014 Pagina 7 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali incassate dalle regioni per finanziarte la spesa sanitaria regionale. La componente Irap sul costo del lavoro è di circa 10 miliardi, ma togliendo la quota Irap deducibile dalle imposte dirette, è di 67 miliardi il costo effettivo per le imprese. Se il governo decidesse di rendere deducibile dalla base imponibile Irap la componente costo del lavoro per tutti i lavoratori assunti con contratti a tempo indeterminato si avrebbe un "risparmio" per le imprese di poco più di 5 miliardi. In termini di mancato gettito la cifra sarebbe inferiore a 5 miliardi, considerando che una parte dell' Irap è deducibile dall' Ires e se gli imprenditori non pagheranno più l' Irap sulla componente costo del lavoro non avranno più la deduzione ai fini dell' imposta sul reddito delle società. Mentre se l' intervento fosse limitato alla platea potenziale di 1,2 milioni di assunti con contratto a tempo determinato lo "sconto" alle imprese per la trasformazione in contratti a tempo indeterminato potrebbe valere fino a 750 milioni (nell' ipotesi che tutti vengano stabilizzati). Secondo un' indagine promossa da Confindustria tra le aziende associate, il 33,5% dei contratti a termine è convertito in contratti a tempo indeterminato. «Attraverso la leva fiscale la stabilizzazione verrebbe resa più conveniente e questa percentuale potrebbe salire aggiunge il coordinatore scientifico della Fondazione consulenti lavoro, Enzo De Fusco . Verrebbe meno l' attuale situazione paradossale secondo cui se un imprenditore acquista una merce la deduce, mentre se assume un dipendente paga più Irap». Ma l' iniziativa del governo non si ferma qui. Anche le parti sociali sono chiamate a fare la propria parte nella regolazione dei contratti per legare le retribuzioni alla produttività, spostando il baricentro sempre più sulla contrattazione aziendale. È questa una delle prossime sfide per Confindustria e sindacati. © RIPRODUZIONE RISERVATA. GIORGIO POGLIOTTI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 19 12 settembre 2014 Pagina 7 Il Sole 24 Ore Enti locali I NUMERI I NUMERI 23,6 miliardi Il gettito Irap dai privati Nel 2011 (ultimo anno disponibile per l' Economia) dalle imprese private il gettito Irap, al netto delle deduzioni, è stato pari a 23,6 miliardi su un gettito complessivo di circa 34 miliardi 5 miliardi Il taglio sui contratti stabili L' azzeramento Irap s u i c o n t r a t t i a t e m p o indeterminato vale circa 5 miliardi; 750 milioni se lo "sconto" viene limitato ai contratti a tempo da stabilizzare. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 20 12 settembre 2014 Pagina 7 Il Sole 24 Ore Enti locali L' ultima versione. Limature alle semplificazioni. SbloccaItalia: chiude il commissario carceri, fondi ai piani ordinari Massimo Frontera Giorgio Santilli ROMA. Non mancano alcune modifiche dell' ultima ora al decreto legge sbloccaItalia che ieri ha avuto la "bollinatura" della Ragioneria generale ed è stato inviato da Palazzo Chigi al Quirinale. Se non ci saranno obiezioni al testo da parte degli uffici del Quirinale, il presidente della Repubblica potrebbe firmare oggi il provvedimento che andrebbe quindi in pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale. Quel che è certo è che il decreto arriva al Colle a 14 giorni dalla sua approvazione in Consiglio dei ministri. Le novità più rilevante dell' ultima ora sono due. La prima è l' eliminazione dell' articolo 31 sui limiti alla protezione accordata al diritto d' autore (su cui si veda l' articolo a pagina 14). La seconda è l' inserimento di un comma 12 all' articolo 3 che conferma la fine della stagione del commissario straordinario per i piani di realizzazione delle nuove carceri, revocando i fondi assegnatigli in passato e riassegnandoli ai piani ordinari per l' edilizia carceraria gestiti dai ministeri delle Infrastrutture e della Giustizia. In un provvedimento fitto di procedure straordinarie, commissariamenti e deroghe, una norma che va nella direzione opposta e torna alle procedure ordinarie. Novità dell' ultimo minuto anche per le semplificazioni nel settore dell' edilizia privata. Il promotore dovrà trasmettere all' amministrazione competente la Cil «asseverata» in cui il tecnico attesta la conformità dell' intervento agli strumenti urbanistici, l' esclusione dell' intervento sulle parti strutturali e i dati dell' impresa cui si intende affidare i lavori. Un alleggerimento notevole rispetto all' attuale richiesta di relazione tecnica (con «data certa») in cui peraltro il tecnico deve attestare anche che l' intervento non richiede titolo abilitativo ai sensi di norme statali e regionali. Cade anche la richiesta della conformità da parte dell' Agenzia per le imprese. Passo indietro invece sulle opere pubbliche private, in cui il testo evita la scontata censura di Bruxelles nel punto in cui si prevede che le opere possano essere affidate tout court ai privati. «Facendo salva» una norma del codice appalti, si ripristina l' obbligo di gara. Anche sui pagamenti c' è una novità dell' ultimo minuto. Con l' aggiunta di un comma all' articolo 4 si stabilisce la possibilità per gli enti locali di utilizzare lo spazio finanziario di un miliardo (850 milioni) per i Comuni e 150 (per le Province), concesso in deroga al patto dalla legge 183/2011, per effettuare pagamenti in conto capitale relativi a tutto il 2014, invece che ai soli primi sei mesi dell' anno. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 21 12 settembre 2014 Pagina 7 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali Nell' ultima versione del testo compare anche una modifica pesante al codice appalti: fra le possibilità di variante in corso d' opera viene ricompresa l' ipotesi di bonifica e messa in sicurezza di siti contaminati. © RIPRODUZIONE RISERVATA. MASSIMO FRONTERA, GIORGIO SANTILLI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 22 12 settembre 2014 Pagina 7 Il Sole 24 Ore Enti locali Edilizia. Protocollo MiurComune di Bologna. Scuola, al via primo fondo immobiliare Massimo Frontera ROMA Il Comune di Bologna apre la strada all' utilizzo dei fondi immobiliari per realizzare nuovi edifici scolastici. Ieri, il sindaco, Valerio Merola, ha sottoscritto con il ministero dell' Istruzione un accordo per utilizzare 5 milioni concessi dal Miur per attivare lo strumento e realizzare cinque strutture per un costo di quasi 30 milioni. Le risorse statali sono quelle che il Comune si è aggiudicato a seguito di un bando lanciato dall' allora ministro dell' Istruzione, Francesco Profumo. Il tempo concesso non è poi molto. In tre anni il comune dovrà bandire la gara per selezionare la Sgr ma il bando è nel cassetto da tempo e aggiudicare l' incarico. L' operazione potrà essere gestita attraverso un fondo esistente oppure di nuova costituzione, cui conferire aree e fabbricati. Sempre entro tre anni le scuole dovranno essere completate. Gli edifici saranno del tutto innovativi, sia nella formazione («secondo la più recente concezione della didattica»), sia nell' utilizzo. Il fondo potrà infatti «destinare gli immobili a usi diversi, fuori dagli orari del servizio scolastico, per attività che realizzino la funzione della scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile». Il fondo potrà inoltre cedere a terzi gli edifici realizzati. «Questo protocollo ha detto il sottosegretario all' Istruzione Roberto Reggi (in procinto di assumere l' incarico di direttore dell' Agenzia del Demanio) apre una nuova frontiera nel reperimento delle risorse per l' edilizia scolastica». Alla firma dell' accordo erano presenti anche i principali partner dell' operazione. La società di gestione Invimit, guidata da Elisabetta Spitz (già direttore del Demanio) e Inarcassa, la cassa di previdenza di ingegneri e architetti. Quest' ultima, nell' ottobre 2012 aveva firmato un accordo con il Comune finalizzato alla costituzione del fondo immobiliare nonché al coinvolgimento di giovani professionisti nella progettazione delle scuole (entro i limiti dell' indipendenza della Sgr). Nei piani di Invimit c' è il lancio di un fondo nazionale appositamente dedicato alle scuole. © RIPRODUZIONE RISERVATA. MASSIMO FRONTERA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 23 12 settembre 2014 Pagina 8 Il Sole 24 Ore Enti locali Confindustria. Panucci ascoltata sulla proposta di legge in commissione al Senato. «Ambiente, distinguere i reati dalle violazioni incolpevoli» Nicoletta Picchio ROMA Differenziare la risposta dell' ordinamento in base a specifiche condotte, tenendo conto che ci sono comportamenti dolosi e violazioni incolpevoli. Bisogna reagire in modo incisivo alle condotte criminali, ma senza penalizzare le attività economiche, in un Paese a forte vocazione industriale come il nostro, con generalizzate logiche punitive. Sono le considerazioni espresse ieri da Marcella Panucci, direttore generale di Confindustria, nell' audizione alle Commissioni riunite Giustizia e Territorio, ambiente, beni ambientali del Senato sulla proposta di legge sui reati nei confronti dell' ambiente. Confindustria condivide le linee di fondo del disegno di legge, cioè «l' opportunità di rafforzare la tutela penale dell' ambiente, reagendo in maniera più incisiva alle condotte criminali». Ma contemporaneamente è «essenziale» procedere in questa direzione «nel pieno rispetto dei principi di proporzionalità e meritevolezza della pena», assicurando interventi che «siano meditati sul piano d e l l e c o n s e g u e n z e p e r l e a t t i v i t à economiche e non invece dettati da un' ingiustificata e generalizzata logica punitiva». In un Paese a forte vocazione industriale come l' Italia, è una «ferma convinzione di Confindustria» ha sottolineato la Panucci davanti ai senatori «che la tutela dell' ambiente debba essere declinata nell' ottica di realizzare uno sviluppo sostenibile, in cui le esigenze ambientali, sociali ed economiche siano tutte contemperate». Quindi la legge dovrebbe colpire con lo strumento penale quelle condotte intenzionalmente lesive dell' ambiente, ricorrendo invece a misure di tutela civile e/o amministrativa per le ipotesi di violazioni incolpevoli commesse in assenza di dolo o di grave negligenza, così come previsto dalla normativa comunitaria. Bisogna rimettere al centro delle politiche pubbliche l' industria come «fattore che genera lavoro e benessere», con la consapevolezza che la delocalizzazione industriale «determina effetti negativi non solo per l' economia reale, ma anche per l' ambiente, dovuti alla mancanza di quegli investimenti per tecnologie e innovazioni capaci di tutelare o recuperare le risorse naturali». Secondo Confindustria, alcuni passaggi del provvedimento in discussione sono in «evidente disallineamento con la regolazione europea, che conferma la volontà di rendere proporzionate le sanzioni». Quindi, senza mettere in discussione l' impianto del disegno di legge, occorre intervenire su alcuni profili: sull' indeterminatezza delle nuove fattispecie di illecito è necessario precisare che il reato di inquinamento ambientale dell' area sia configurabile quando viene causato un danno alla qualità del Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 24 12 settembre 2014 Pagina 8 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali suolo, delle acque, della fauna e della flora. Inoltre in materia di disastro ambientale andrebbe specificato che le condotte abusive consistono nella commissione di un delitto contro la Pa. Secondo argomento, sulla punibilità anche a titolo di colpa dei nuovi delitti di inquinamento e disastro ambientale, occorre eliminare la punibilità a titolo di colpa o, in via subordinata, prevedere la non configurazione del reato per il soggetto che si attiva per operazioni di risanamento ambientale. Inoltre, in tema di ravvedimento operoso si ritiene opportuno disporre la sospensione del procedimento penale e della prescrizione per l' intera durata degli interventi di risanamento. Infine, in merito ai reati ambientali presupposto della responsabilità degli enti, dovrebbero essere eliminate le sovrapposizioni tra le nuove fattispecie delittuose (inquinamento e disastro ambientale) e quelle contravvenzionali già esistenti. © RIPRODUZIONE RISERVATA. NICOLETTA PICCHIO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 25 12 settembre 2014 Pagina 8 Il Sole 24 Ore Enti locali Che cosa cambia Che cosa cambia LE RISORSE La mappa Tutte le Province dovranno definire entro 15 giorni dalla pubblicazione del decreto i beni e le risorse collegate alle funzioni (fondamentali e non) oggi svolte, basandosi in particolare sui dati dei rendiconti degli ultimi tre anni. La mappa deve essere inviata all' Osservatorio regionale sulla riforma, che avrà 15 giorni di tempo per esaminarla LE FUNZIONI Servizi d a r i c o l l o c a r e A l l e Province l e g g e r e , ribattezzate «enti di area vasta», resterà solo una gamma ristretta di funzioni di pianificazione t e r r i t o r i a l e ( o l t r e a l l e p a r i opportunità nel lavoro). Il resto andrà a Regioni o Comuni, o a l l e l o r o f o r m e associative come caldeggiato dal progetto. Le Città metropolitane sommeranno le funzioni di Comuni ed enti di area vasta I PREMI Prove di semplificazione Il ridisegno punta anche a semplificare l' assetto amministrativo, con la cancellazione di agenzie ed enti intermedi oggi attivi nelle regioni. Un decreto dell' Economia individuerà i premi da assegnare alle Regioni che chiudono più organismi. Su m a t e r i e c o m e g l i a p p a l t i , l e Regioni «favoriscono» la gestione per area vasta. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 26 12 settembre 2014 Pagina 8 Il Sole 24 Ore Enti locali Riforma Delrio. Accordo StatoRegioniAutonomia sull' attuazione. Da redistribuire entro l' anno le funzioni delle Province Gianni Trovati MILANO La girandola delle f u n z i o n i c h e a b b a n d o n a n o l e Province "alleggerite" per trasferirsi a Comuni, Città metropolitane e Regioni dovrà fermarsi entro il 31 dicembre. Per aiutare il traffico delle competenze, e del personale chiamato a seguirle, si prevedono una serie di rimodulazioni degli obiettivi del Patto d i stabilità, o l t r e a l l a m a x i c l a u s o l a d i salvaguardia in virtù della quale il trasferimento di funzioni, e quindi di passività, di spese e di personale, non può determinare per l' ente ricevente il superamento dei tetti di spesa o indebitamento. Dopo le trattative degli ultimi giorni, la Conferenza unificata ieri ha dato il via libera all' accordo politico fra Stato, Regioni e Autonomie e al decreto collegato di Palazzo Chigi per attuare la riforma Delrio. L' intesa arriva con due mesi di ritardo rispetto al calendario previsto dalla riforma, e anche per questa ragione non "cede" alle richieste delle Regioni che nei giorni scorsi avevano spinto per una definizione più distesa dei tempi. Entro il 31 dicembre, si legge nel testo finale dell' accordo sottoscritto ieri, «le Regioni si impegnano ad adottare le iniziative legislative di loro competenza» per redistribuire le funzioni. «Oggi abbiamo raggiunto un accordo storico sostiene il ministro degli Affari regionali Maria Carmela Lanzetta ora può partire l' attuazione della legge Delrio e anche le Città metropolitane, previste da 30 anni, diventano realtà». «Soddisfatto» si dice anche il presidente dell' Anci, Piero Fassino, che però sottolinea l' urgenza di «quantificare le risorse necessarie a far decollare nel migliore dei modi le Città metropolitane». Soprattutto in fatto di tempi di attuazione, l' obiettivo fissato sulla carta è ambizioso, e si capirà presto se il traguardo del 31 dicembre sarà raggiungibile. Trasferire le attività oggi in capo alle Province significa spostare anche risorse e personale, e per questa ragione le tappe forzate partono dall' individuazione di beni e risorse collegate alle diverse attività oggi provinciali. Questa volta è il Dpcm a dettare i tempi, e a chiedere a tutte le Province di realizzare entro due settimane dalla pubblicazione del testo in «Gazzetta Ufficiale» una «mappatura dei beni e delle risorse connesse a tutte le funzioni, fondamentali e non». La mappa deve poi essere trasmessa a un osservatorio costituito da ogni Regione insieme agli enti del territorio, che ha altri 15 giorni di tempo per dare il via libera. La mappa è il primo passo indispensabile per il riordino delle funzioni, che lascerà ai nuovi «enti di area vasta» la pianificazione territoriale, la programmazione dei trasporti e della rete scolastica territoriale Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 27 12 settembre 2014 Pagina 8 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali (compresa la gestione dell' edilizia scolastica), l' assistenza «tecnicoamministrativa» agli enti locali (l' idea è di accompagnare i processi di aggregazione dei Comuni) e, anche se non c' entra molto con il resto, la promozione delle pari opportunità nel mondo del lavoro. Le altre attività dovranno andare alle Regioni o a i Comuni, c o n u n a g e o g r a f i a amministrativa che pare destinata a differenziarsi profondamente da Regione a Regione, anche perché l' accordo sottolinea l' esigenza di seguire le «peculiarità» territoriali. A spostarsi sarà anche il personale (con salvaguardia del trattamento fondamentale e accessorio, e delle scadenze oggi previste nei contratti a termine), ma qui la strada sembra più lunga anche perché deve passare dall' accordo con i sindacati. [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA. GIANNI TROVATI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 28 12 settembre 2014 Pagina 11 Il Sole 24 Ore Enti locali Le riforme in Parlamento. Boschi: «Vorrei che l' Italicum fosse approvato da Palazzo Madama entro la fine dell' anno» «Legge elettorale prima della Pa» Renzi chiede a Finocchiaro di invertire i programmi della commissione al Senato. Emilia Patta ROMA Priorità alla legge elettorale. L' Italicum procederà in commissione Affari costituzionali del Senato anche a costo di lasciare un po' indietro la riforma Madia della pubblica amministrazione. La precisazione arriva in serata con una nota informale di Palazzo Chigi dopo che alcune ricostruzioni di un incontro tra lo stesso Matteo Renzi e la presidente della prima commissione di Palazzo Madama Anna Finocchiaro avevano fatto pensare a un rallentamento dell' Italicum. «Dall' incontro tra Renzi e Finocchiaro esce chiara la volontà del governo di andare avanti in tempi rapidi sulla legge elettorale e poi sulla riforma della Pa», si chiarisce da Palazzo Chigi. E la ministra per le Riforma Maria Elena Boschi, che ieri ha partecipato alla prima riunione della commissione Affari costituzionali della Camera sulla riforma del Senato e del Titolo V, indica la deadline per l' approvazione dell' Italicum a Palazzo Madama: «Vorrei che la riforma della legge elettorale fosse approvata a fine anno dal Senato», dice. Entro fine anno, e possibilmente prima dell' arrivo a Palazzo Madama della legge di stabilità, a fine novembre. Quanto alle riforme costituzionali ora all' esame della Camera, Boschi ribadisce la linea del governo: «Sono probabili alcune modifiche, ma mi auguro contenute, perché l' impianto votato dal Senato è fedele a quello del governo ed è essenziale che non venga rimesso in discussione». Il grosso è fatto, dunque. Si potrà cambiare su immunità, platea per eleggere il presidente della Repubblica e poco altro, ma il governo non è disposto a ricominciare daccapo una discussione che è già stata piuttosto difficoltosa in Senato. Insomma, su Italicum e riforme si procede come da calendario stabilito prima della pausa estiva: nessun rallentamento. Per Renzi la nuova legge elettorale strettamente collegata alla riforma costituzionale che abolisce il Senato, dal momento che l' Italicum riguarda solo il sistema per eleggere i deputati resta evidentemente una priorità. Non solo perché sulla riforma della politica, che per di più è a costo zero, il premier ci ha messo la faccia, ma anche perché sbloccare un sistema politico di fatto ingessato (ora come ora si potrebbe votare solo con il proporzionale puro uscito dalla sentenza della Consulta) restituirebbe agibilità politica al suo Pd qualora ci fossero le condizioni politiche per dover ritornare alle urne prima della scadenza naturale della legislatura. Da qui, anche, la preoccupazione Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 29 12 settembre 2014 Pagina 11 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali degli alleati alfaniani di governo. «Condivido quanto detto dalla ministra Boschi ma oggi la priorità sono le riforme economiche, a cominciare da quella del lavoro. Noi dobbiamo delle risposte all' Europa», dichiara il coordinatore nazionale del Nuovo centrodestra Gaetano Quagliariello. Il timore che Renzi si voglia tenere aperta la strada del voto nel caso in cui non riesca a fare la Legge di stabilità che vuole e a correggere in favore della flessibilità la rotta europea è forte tra i piccoli partiti, e non solo. Di certo c' è che il premier ha rimesso la testa sul dossier Italicum, e l' accordo è vicino. Indipendentemente dal prossimo atteso incontro con Silvio Berlusconi («è da vedere se e quando si farà», dicono a Palazzo Chigi), da Forza Italia sono arrivati negli ultimi giorni segnali ben precisi sulla questione delle soglie: in vista di una possibile ricostruzione del centrodestra l' ex Cavaliere è disposto ad abbassare le soglie di ingresso uniformandole al 4 o al 4,5% come chiedono appunto gli alfaniani e come vuole anche la minoranza del Pd. Quanto alle piccole liste bloccate previste nella versione dell' Italicum approvato alla Camera e prese di mira sia dagli alfaniani sia dalla minoranza del Pd, si conferma come più probabile la soluzione dei capilista bloccati con le preferenze per gli altri. Renzi, chiudendo la festa dell' Unità di Bologna, aveva parlato anche della possibilità di un ritorno ai collegi uninominali: vista la nota avversione di Berlusconi e di Forza Italia, sembra più una "minaccia" per ottenere almeno in parte il sì alle preferenze. Altra soluzione potrebbe essere il cosiddetto Toscanellum, tornato d' attualità proprio in queste ore per il via libera bipartisan (Pd e Fi) in consiglio regionale toscano: in sostanza un sistema misto preferenze/piccole liste bloccate che lascia ai partiti la possibilità di percorrere le due strade. Dettagli, in ogni caso: la quadra generale è stata trovata e uno degli scogli più grossi la questione delle soglie di ingresso è stato aggirato. E Renzi è intenzionato a non farsi scappare il treno. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 30 12 settembre 2014 Pagina 11 Il Sole 24 Ore Enti locali ilPUNTO. Il ritorno dei veti incrociati sulla Consulta e il patto RenziBerlusconi Dopo il nuovo rinvio si avvicina l' ora decisiva per capire se l' accordo esiste e quanto tiene. Luciano Violante e Antonio Catricalà sono due figure in grado di ricoprire degnamente l' incarico di giudice della Consulta. Il fatto che siano al centro di polemiche non sorprende: è quello che accade di solito quando a eleggere i giudici è il Parlamento. Semmai, dopo l' ennesima votazione a vuoto a circa tre mesi dalla prima, il punto è un altro: quanto vale viene da domandarsi la famosa intesa fra Renzi e Berlusconi? Non c' è dubbio che il governo si sia retto finora, specie per quanto riguarda le riforme istituzionali e la legge elettorale, su una sorta di grande coalizione sottintesa e non dichiarata: un patto a due che circoscrive e annacqua la maggioranza più ristretta PdNcd da cui deriva la fiducia a Renzi. Secondo una certa "vulgata", sostenuta in particolare dai Cinque Stelle, l' accordo sarebbe ferreo, quasi una camicia di forza imposta alla legislatura. Se è così, sarebbe necessario avere qualche prova più convincente. È strano, ad esempio, che l' intesa Palazzo ChigiPalazzo Grazioli non riesca nemmeno a produrre due giudici della Consulta. Quando peraltro entrambi i candidati, Violante e Catricalà, rappresentano la linea del confronto politico aperto, privo di pregiudizi; e in una certa misura interpretano meglio di altri il clima parlamentare figlio della semimaggioranza allargata di cui parliamo. In apparenza altri candidati sarebbero più «divisivi» e identitari, meno adatti a raccogliere il largo consenso necessario nelle Camere riunite. Tuttavia lo stile e il profilo dei due non è bastato. È servito solo ad attirare gli attacchi dell' opposizione "grillina" e a richiamare dal letargo i franchi tiratori, di cui non si sentiva parlare dalle giornate che nella primavera del 2013 affossarono i candidati alla Quirinale Prodi fra tutti e aprirono la strada alla conferma di Napolitano. Il voto segreto ha permesso il gioco dei veti incrociati. In luogo del consenso trasversale che ci si aspettava, i due Catricalà più di Violante sono stati attirati nelle sabbie mobili e sono mancati loro parecchi voti rispetto a quelli previsti sulla carta. Soprattutto Catricalà è stato votato troppo poco dal partito di Berlusconi, considerando che il nome antagonista, Donato Bruno, ha raccolto 120 suffragi. Al tempo stesso anche un certo numero di membri del Consiglio Superiore della Magistratura ha fallito l' elezione, anche in questo caso per la mancata convergenza sinistradestra. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 31 12 settembre 2014 Pagina 11 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali Ci sono due spiegazioni per l'"impasse". La prima è che i gruppi parlamentari siano sempre meno propensi a seguire le indicazioni dall' alto. In tal caso il percorso di Renzi rischia di farsi impervio, visto che il premier ha sottolineato proprio ieri l' urgenza della riforma elettorale anche rispetto al riordino della pubblica amministrazione. E senza disciplina parlamentare tutto diventa più difficile. La seconda ipotesi è che qualcuno nei palazzi che contano non voglia realmente sostenere i due candidati in campo. In tal caso i franchi tiratori non sarebbero figli del disordine, bensì comprimari di uno psicodramma che si avvale di una regìa. Lo verificheremo presto. Se Renzi e Berlusconi vogliono davvero vedere alla Consulta Violante e Catricalà, hanno il weekend per definire una strategia coesa e vincente. Altrimenti dovranno individuare due figure più gradite, ma il problema di far loro ottenere i voti rimarrà tale e quale. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 32 12 settembre 2014 Pagina 11 Il Sole 24 Ore Enti locali RIFORME. La priorità vera dell' economia Riforma del lavoro, riforma della Pubblica amministrazione e financo la spending review di 20 miliardi annunciata assieme al taglio del costo del lavoro nell' ambito della Legge di stabilità. Tutto sembra passare in secondo piano rispetto alla priorità ribadita ieri da Palazzo Chigi con tanto di nota ufficiosa: la legge elettorale ora in discussione alla Camera viene avanti a tutto, la riforma Madia (e il resto) può attendere un passo indietro. Ferma restando l' importanza di ammodernare il nostro sistema politico, di fronte a un Pil «che balla attorno allo zero» sono davvero queste le risposte che aspetta da noi l' Europa? © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 33 12 settembre 2014 Pagina 12 Il Sole 24 Ore Enti locali Regionali in Emilia Romagna. Renzi e il caso dei due esponenti Pd indagati: ma nessuno crede alla giustizia ad orologeria, chi sbaglia paga. «I candidati non li scelgono i giudici» Per le primarie verso la sfida BonacciniBalzani Bersani: Roma ascolti Bologna. Emilia Patta ROMA «I candidati li scelgono i cittadini, non i giudici». Matteo Renzi non è intervenuto finora nel caos Emilia Romagna, dopo che l' inchiesta della Procura sulle spese della Regione ha coinvolto i due candidati più forti alle primarie del Pd per la presidenza della Regione Matteo Richetti, che si è ritirato, e Stefano Bonaccini, che ha deciso invece di restare in campo con quella che molti democratici chiamano giustizia ad orologeria. «Nessuno crede alla giustizia ad orologeria precisa il premier . Chi sbaglia paga. Ma si aspetta la sentenza, altrimenti è la barbarie». È un atteggiamento garantista che il Pd ha tenuto in altre occasioni e mantiene anche stavolta, sottolinea. D' altra parte Renzi a caldo aveva commentato, riferendosi alla scelta di Richetti di ritirarsi, che lui al suo posto non lo avrebbe fatto. Dunque si va verso la conferma delle primarie, con una macchina che ufficialmente si è già messa in moto. Restano in campo Bonaccini, responsabile Enti locali d e l l a s e g r e t e r i a renziana e molto forte nella sua Emilia, e l' ex sindaco di Forlì Roberto Balzani, la cui posizione di candidato di rottura in questa situazione ne fa qualcosa di più di un semplice outsider. Anche se sorprese sono sempre possibili, Renzi ha dunque rinunciato a calare l' asso dall' alto (il cosiddetto "briscolone" di cui si è parlato nei giorni scorsi in ambienti parlamentari) presentando una candidatura forte come quelle di Graziano Delrio, Giuliano Poletti o Dario Franceschini. Privarsi di Delrio a Palazzo Chigi o di ministri importanti come Poletti (Lavoro) o Franceschini (Cultura) proprio quando si avvicina la sostituzione della Lady Pesc Federica Mogherini alla Farnesina comporterebbe tra le altre cose la necessità di un rimpasto in grande stile di cui al momento Renzi non ha alcuna voglia. Avanti con le primarie regionali, dunque, in accordo tra Roma e il partito emiliano come suggerisce l' ex leader del Pd (e anche ex governatore dell' Emilia) Pier Luigi Bersani. Nessun diktat nei confronti di un partito regionale che per numero di iscritti, peso elettorale ed economico è quello più importante d' Italia e nel quale non si sono udite voci che chiedono un annullamento delle primarie. La base sarà in ogni caso ascoltata, e già nei prossimi giorni sarà convocata la direzione regionale del partito a cui potrebbe presenziare il vicesegretario Lorenzo Guerini. Verso le primarie, dunque, con uno schema classico: da una parte il candidato "ufficiale", ossia Bonaccini, segretario uscente sostenuto da un bel pezzo dei dirigenti del partito, renziano della seconda Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 34 12 settembre 2014 Pagina 12 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali ora ma in ottimi rapporti anche con l' ala che all' ultimo congresso ha sostenuto Cuperlo; dall' altro il candidato di rottura Balzani, fortemente critico con l' amministrazione Errani e sostenuto dalle frange meno allineate. Sperando che tutto ciò basti a fermare la doppia slavina dell' inchiesta (Bonaccini si attende il proscioglimento in tempo per il voto del 23 novembre) e della campagna grillina contro un establishment ormai «marcio». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 35 12 settembre 2014 Pagina 17 Il Sole 24 Ore Enti locali Farmaceutica. Ieri sciopero di 8 ore a Genova, l' azienda conferma i 76 esuberi. Su Esaote il Mise cerca il compromesso Raoul de Forcade GENOVA Si è conclusa con una soluzione provvisoria per evitare la rottura (una serie di incontri separati tra le parti e un successivo nuovo meeting in sede ministeriale) la riunione di ieri, presso il ministero dello Sviluppo economico, tra sindacati e vertici di Esaote. L' azienda biomedicale con sedi a Genova e Firenze e 680 addetti ha presentato in primavera un piano industriale, concepito per far fronte alla crisi, che è stato subito respinto da FimCisl, FiomCgil e Uilm. Il progetto aziendale prevede 76 lavoratori in esubero; la costituzione di due nuove società su due rami d' azienda, che conterranno rispettivamente 25 e 47 lavoratori; 22 lavoratori della ricerca trasferiti da Firenze a Genova; l' esternalizzazione della parte riguardante la produzione e i magazzini; nonché la Cig straordinaria per 120 persone. Al termine dell' incontro di ieri, scandito da uno sciopero di otto ore nello stabilimento di Genova, il viceministro dello Sviluppo economico, Claudio De Vincenti, ha parlato di «clima costruttivo». L' azienda, ha aggiunto, «si impegna a mantenere la produzione in Italia e a investire su progetti di rilancio produttivo; il sindacato accetta di andare a vedere le carte del piano industriale». Esaote, da parte sua, ha ribadito che il piano intende rafforzare «la strategicità dell' Italia nei due siti di Genova e Firenze». Restano, però, sottolinea una nota dei sindacati, «le distanze tra le parti». Il viceministro ha quindi proposto una serie di incontri separati, a partire da lunedì prossimo, con sindacati, enti locali e azienda. Incontri che dovrebbero concludersi entro 10 giorni. Ci sarà poi un nuovo passaggio al Mise, per verificare se esistono le condizioni per redigere un accordo condiviso tra le parti. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 36 12 settembre 2014 Pagina 20 Il Sole 24 Ore Enti locali Giappone. Ma le Pmi italiane sono poco abituate a confrontarsi con soggetti che sono conglomerati di grandi dimensioni. Società di trading chiavi per Tokyo Al numero uno del big del settore Mitsui la guida dell' ItalyJapan business group. Stefano Carrer TOKYO. Dal nostro corrispondente In principio fu il capo di un' azienda di cosmetica, a indicare la priorità del settore modabellezzalifestyle. Poi venne il responsabile di un colosso dell' industria pesante con ampi interessi nel settore della difesa, a testimoniare l' ambizione di portare i rapporti bilaterali a un più alto livello tecnologico. Oggi è il numero uno di una grande società di trading. Basta considerare chi sia il copresidente giapponese dell' Italy Japan Business Group (Ijbg) per vedersi segnalato l' indirizzo strategico delle relazioni economiche tra Italia e Giappone. Dopo i lunghi anni di Yoshiharu Fukuhara (Shiseido) e quelli brevi di Kazuo Tsukuda (Mitsubishi Heavy Industries, dal 2010), quando la leadership di parte italiana fu presa da Finmeccanica, il responsabile di parte nipponica del Forum imprenditoriale tra i due Paesi è ora Masami Iijima, chief executive del colosso diversificato del trading Mitsui. Non si tratta di rinnegare le due precedenti direttrici, anzi: lifestyle e tecnologie restano in evidenza, ma diventa sempre più importante il modo di canalizzare relazioni e partnership di business, con un orizzonte non solo bilaterale, ma aperto ai mercati mondiali. Per le aziende italiane, le società di trading nipponiche sono interlocutori naturali con cui affrontare le sfide dell' internazionalizzazione: conglomerati con un forte radicamento territoriale e una consolidata abitudine a gestire rapporti in aree dove domina la cultura asiatica, le case di trading svolgono attività di import/export di beni e servizi vari, dal Giappone verso il mondo e viceversa, oltre che sempre più fra aree diverse del mondo, vista la domanda stagnante in patria. Di recente si sono aperte anche all' incubazione, in logica industriale, di aziende estere se ritenute strategiche, nel quadro della volontà di riposizionare il loro portafoglio di investimenti: meno esposizione al settore energetico e più in comparti meno affetti dalle fluttuazioni di mercati, con disponibilità anche a un maggiore coinvolgimento nelle attività dei loro partner. Alla XXVI assemblea annuale plenaria dell' Ijbg che si terrà a Torino il 28 ottobre, sarà ampia la loro rappresentanza. Un anticipo si avrà il 23 settembre con un incontro a porte chiuse presso Confindustria Marche, che segue quello avvenuto alcuni mesi fa con i vertici di Confindustria Veneto e precede un analogo appuntamento in programma a novembre a Reggio Emilia dedicato alla meccatronica. «C' è ancora un' asimmetria informativa che va colmata afferma Ludovico Ciferri, consulente di alcuni Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 37 12 settembre 2014 Pagina 20 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali fondi di private equity e membro del Private equity monitor italiano . Le trading house giapponesi conoscono poco le nostre imprese, le quali a loro volta raramente sanno cosa siano le trading company. I passi avanti cominciano però a essere concreti». Dai contatti in corso, risultano aperti, secondo indiscrezioni, una decina di dossier. Dialogare con le trading company è comunque complesso e soggetto ai tempi lunghi tipici degli operatori giapponesi. «Certo continua Ciferri interloquire con colossi che macinano miliardi di utili per noi che vantiamo miriadi di aziende, anche interessanti ma di dimensioni contenute, non è semplice. La novità è che le trading giapponesi sembrano aver capito che di aziende italiane solide e con il taglio di fatturato che normalmente interessa loro ce se sono poche, mentre di più piccole ce ne sono molte e tutte alla ricerca di partner forti con cui crescere su mercati lontani e difficili dove con le sole proprie forze non arriverebbero mai». Sorge dunque un potenziale di ripensamento delle politiche di internazionalizzazione verso l' Asia, con il Giappone come una risposta alla Cina o ai fondi sovrani medioorientali? «Non si tratta di opporre un Paese, Giappone o la Corea del Sud, ad altri, ma piuttosto di valutare le conseguenze di avviare attività con partner industriali dalla mentalità molto diversa anche all' interno del pur variegato panorama asiatico, o con operatori economici come quelli medioorientali guidati da interessi finanziari. Io credo che se in passato avessimo dialogato maggiormente con operatori come le trading giapponesi avremmo capito prima cosa stava succedendo in Asia. Avremmo gestito con maggior attenzione il rapporto con un partner come la Cina, con la quale la nostra bilancia commerciale è fortemente passiva, privilegiando magari Paesi come il Giappone, dove rimane invece ampiamente positiva». Da poco anche presidente di Advanet, azienda giapponese leader nel settore degli embedded computer, Ciferri cita l' esperienza di questa azienda, comprata sette anni fa da Eurotech: il gruppo friulano ha fatto consolidamento industriale, fondendo due aziende in una e continuando a servire grandi clienti giapponesi con componentistica tecnologica che finisce incorporata in sofisticate macchine vendute nel mondo intero. «Ci siamo concentrati sui clienti, che sono aziende giapponesi come noi, aiutandole con la nostra componentistica a crescere con i loro prodotti nel mondo. Nel contempo evitando avventure in Cina, Paese che abbiamo l' impressione l' Italia abbia abbracciato senza ben conoscerlo». E conclude: «Oltre ad acquisti di partecipazioni dirette, più o meno strategiche, è infatti già cominciata la penetrazione cinese in settori strategici italiani, ad esempio nel mondo dei super computer, asset su cui stanno giocando il proprio sviluppo futuro le nazioni all' avanguardia. Anche per l' Italia poteva essere un asset strategico: si ha invece l' impressione lo si voglia lasciare ai nuovi grandi player asiatici, che a prezzi non contendibili propongono già tecnologie non più all' avanguardia cedute loro dagli americani». © RIPRODUZIONE RISERVATA. STEFANO CARRER Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 38 12 settembre 2014 Pagina 30 Il Sole 24 Ore Enti locali Lettere Bruxelles non sta simpatica anche perché è poco conosciuta La Commissione europea è cosi solerte ad attivare procedure d' infrazione nei confronti del Belpaese (per nobili cause, come il ritardo dei pagamenti nella pubblica amministrazione, la pessima gestione delle carceri... eccetera)che non si spiega il perché nessun burocrate di Bruxelles abbia mai attivato una procedura d' infrazione per eccessivo carico fiscale (nei confronti di imprese e cittadini) e conseguente violazione della Costituzione nazionale (l' art. 53 evidenzia che la capacità contributiva di noi italiani è un parametro inviolabile, sancito appunto dalla Costituzione stessa). Lorenzini Lucia Rimini Cara Lorenzini, una delle ragioni per cui l' Europa e la Commissione Ue, che in parte la rappresenta, sono impopolari tra gli europei è che in realtà non sono ben conosciute. E ancora meno se ne conoscono le competenze. Per esempio non è la Commissione Ue ma il Consiglio d ' Europa, un organismo che nulla ha a che v e d e r e c o n l e i s t i t u z i o n i comunitarie, a condannare regolarmente l' Italia per la situazione delle sue carceri e la scandalosa inefficienza della giustizia. Nel caso della tassazione e del suo carico eccessivo rispetto alla media Ue ma soprattutto, direi, rispetto ai servizi che i cittadini dovrebbero ottenere in cambio, questo è un settore che resta sotto la sovranità nazionale, protetta in sede europea dal voto all' unanimità. Bruxelles quindi non ha nessun potere di aprire procedure di infrazione, al massimo può fare raccomandazioni (che in effetti fa) che poi gli Stati non sono obbligati a fare proprie. Sui ritardi di pagamento della nostra pubblica amministrazione, invece, la Commissione Ue ha competenza, visto che le cattive pratiche intralciano il buon funzionamento e la concorrenza nel mercato unico. L' ingiunzione all' Italia di ridurre quei ritardi, tra l' altro in applicazione di una direttiva Ue approvata dai 28 Governi dell' Unione, a me sembra una cosa positiva per le imprese che hanno crediti pendenti e per l' economia italiana in recessione. I Comuni ritardatari sulla Tasi Stando alle ultime indicazioni ci sono almeno 3.000 Comuni che non hanno deliberato l' aliquota Tasi nei tempi previsti. A mio avviso questo dovrebbe far riflettere, in tema di riforme istituzionali, sulla necessità di intervenire sull' assetto territoriale dello Stato. Da un lato i Comuni si lamentano circa la mancanza di fondi a disposizione, dall' altro non riescono neppure a stabilire quanto i cittadini devono pagare. Incominciamo ad accorpare i Comuni con meno di tremila abitanti che rappresentano solo un centro di spesa. Giorgio Galli Fenegrò (Co) 96 miliardi di sms In Italia nel 2013 sono stati inviati 96 miliardi di sms. Ipotizzando l' introduzione di qualche centesimo aggiuntivo al loro costo si potrebbero ottenere due importanti risultanti: un sensibile aiuto alle asfittiche casse erariali e una probabile riduzione del numero Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 39 12 settembre 2014 Pagina 30 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali di tali messaggi, quasi sempre del tutto inutili. Mauro Luglio Monfalcone Il Pil della discordia E così i delinquenti diventano benemeriti. Andiamolo a spiegare agli studenti, ai nostri figli. C' era ben altro che si poteva considerare e valorizzare: la cura familiare (piccoli e anziani), le diverse forme di volontariato (culturale, sociale, aggregativo eccetera eccetera eccetera). Ho un dubbio: il famoso fondo da cui risalire dopo averlo toccato e raschiato, è bucato? Lettera firmata Una visione miope dell' austerità L' Ue pone vincoli quantitativi, tipo 3% del Pil, anche a investimenti produttivi che in pochi anni possono ripagare il finanziamento e non solo non appesantiscono ma possono anche alleggerire il deficit pubblico nel mediolungo termine . È una visione miope dell' austerità valutata solo nel breve termine. Ascanio De Sanctis Roma. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 40 12 settembre 2014 Pagina 43 Il Sole 24 Ore Enti locali Fisco. In attesa dei chiarimenti delle Entrate dopo l' ultima stretta sulle compensazioni sulle dirette occorre far riferimento ai precedenti documenti. Controlli light per il visto di conformità Intermediari chiamati a un riscontro formale sulla dichiarazione senza valutazioni di merito. PAGINA A CURA DI Paolo Meneghetti Gian Paolo Ranocchi La scadenza per l' invio di Unico entro fine mese pone agli intermediari abilitati (Caf e professionisti) la questione dei controlli necessari per l' apposizione del visto di conformità sulle dichiarazioni che chiuderanno a credito. Il visto, infatti, è necessario se si vuole utilizzare (o si è già utilizzato) il credito 2013 in compensazione orizzontale per un importo superiore a 15mila euro. L' articolo 1, comma 574 dell' ultima legge di stabilità (147/2013) ha esteso la stretta già sperimentata per l' Iva anche all' utilizzo dei crediti relativi, tra l' altro, a imposte dirette (Irpef, I r e s ) e Irap. I principali problemi si riscontrano per i contribuenti che esercitano un' attività autonoma, d' impresa o professionale, in quanto si aspettano ancora le p r e c i s a z i o n i d e l l e Entrate s u i c o n t r o l l i necessari per l' apposizione di un visto «fedele». Anche se nelle ultime settimane vanno segnalate le indicazioni operative di Assirevi (documento di ricerca 182) e del Codis (il coordinamento dei dottori commercialisti ed esperti contabili della Lombardia). Il contesto e le verifiche Allo stato attuale, si può comunque provare a ricostruire il quadro alla luce dei precedenti documenti di prassi. Un quadro da cui emerge che il visto di conformità richiede controlli solo di natura formale e non valutazioni di merito (così la circolare 134/E/1999). Inoltre bisogna ricordare che per il visto di conformità relativo ai crediti Iva (in qualche modo "anticipatore" delle disposizioni scattate da quest' anno) l' Agenzia ha individuato (in un' ottica di semplificazione) le verifiche minime con la circolare 57/E/2009, emessa in sede di «prima applicazione» delle disposizioni ma che poi è rimasta l' unica fonte per tracciare la mappa dei controlli essenziali. Procediamo con ordine. I controlli per il rilascio del visto di conformità sono finalizzati a garantire la correttezza della liquidazione della dichiarazione in relazione a errori materiali e di calcolo. Il rilascio del visto implica in prima battuta il riscontro dei dati esposti nella dichiarazione con la documentazione relativa agli oneri deducibili e detraibili, le detrazioni e i crediti d' imposta, le ritenute d' acconto e le risultanze delle dichiarazioni precedenti. Se si tratta di un' impresa o di un lavoratore autonomo, occorre anche verificare la regolare tenuta e Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 41 12 settembre 2014 Pagina 43 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali conservazione delle scritture contabili obbligatorie e alla verifica della corrispondenza dei dati esposti nella dichiarazione alle risultanze delle scritture contabili e di queste ultime alla relativa documentazione. Anche in questo caso si tratta di riscontri di carattere formale anche se garantire la corrispondenza dei dati contabili con la relativa documentazione può comportare un controllo laborioso in presenza di un numero elevato di movimentazioni contabili. Per questo, come già avvenuto per l' Iva, sarebbe auspicabile che le Entrate individuassero il range minimo di controlli. Rientrano tra le scritture contabili obbligatorie anche le distinte inventariali che devono essere conformi alle disposizioni previste dal Dpr 600/1973. Il livello di attenzione deve, comunque, essere massimo anche perché potrebbero verificarsi situazioni in cui l' inventario di fine anno non sia completamente conforme ai dettami di legge. Il nodo inerenza Proprio tenendo conto dell' indicazione arrivata a suo tempo con la circolare 134/E/1999, si può provare a risolvere il dubbio se il corretto rilascio del visto presupponga anche la necessità di verificare l' esatta applicazione delle norma tributaria nella determinazione del reddito d' impresa e di lavoro autonomo. In pratica, se è necessario o meno riscontrare anche la correttezza delle riprese in aumento e in diminuzione operate in dichiarazione. Si pensi, per esempio, all' applicazione del principio di inerenza in relazione a determinati costi o ai criteri di valutazione delle rimanenze. Si ritiene che questa analisi esuli dal riscontro meramente formale richiesto dall' articolo 35 del Dlgs 241/1997 per entrare nel merito della rilevanza della componente reddituale. Ciò è stato implicitamente confermato anche con la circolare 57/E/2009: tra i controlli indicati non è prevista la verifica della corretta applicazione delle disposizioni che regolano la detraibilità dell' Iva in merito a condizioni oggettive e/o soggettive. Quindi questo tipo di controllo è da ritenere estraneo al visto, anche alla luce del fatto che il successivo articolo 36 del Dlgs 241/1997 prevede la necessità, per il rilascio del visto pesante (che ha tutt' altre finalità), di aver accertato l' esatta applicazione delle norme tributarie sostanziali. Nei controlli del visto di conformità ci potrebbero però comunque essere dei riscontri sulle variazioni in aumento e in diminuzione effettuate. Il riferimento è al riporto delle riprese fiscali temporanee apportate in dichiarazioni precedenti che hanno efficacia nell' anno certificato (come la rateazione di una plusvalenza realizzata in anni precedenti). © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 42 12 settembre 2014 Pagina 44 Il Sole 24 Ore Enti locali Tributi locali. L' Ifel chiede la proroga. Terreni «indivisi», s' inceppa l' invio dei dati comunali Gianni Trovati MILANO La scadenza del 15 settembre entro la quale i Comuni devono inserire nel Portale del federalismo fiscale i dati sui terreni a proprietà indivisa non può essere considerata perentoria, ed è necessario rivedere i meccanismi di inserimento dei dati perché i formati predisposti dal ministero non riescono a leggere la realtà. Sono le due indicazioni principali che l' Ifel fornisce ai sindaci sullo sfortunato intreccio di scadenze che sta impegnando migliaia di enti locali sulle nuove regole per questa tipologia di terreni (come segnalato sul Sole 24 Ore dell' 8 settembre). Per capire il problema bisogna partire dal decreto sul «bonus Irpef» (Dl 66/2014), che sui terreni è intervenuto in due modi. Prima di tutto, ha promesso di accorciare l' elenco dei Comuni montani, dove i terreni sono esenti dall' Imu, per recuperare 350 milioni di gettito tagliando di una cifra equivalente le spettanze degli enti locali. Il provvedimento, ed è la seconda mossa, si è occupato anche dei terreni a proprietà collettiva, una tipologia diffusa a macchia di leopardo nel Paese con varie forme, dai consorzi alle "università agrarie" (forme associative presenti nel Lazio) e alle "partecipanze agrarie" (Emilia Romagna), e ne ha disposto l' esenzione Imu. Per compensare i Comuni di questo mancato gettito, il dipartimento Finanze ha chiesto ai Comuni interessati di trasmettere al Portale del federalismo fiscale tutti i dati relativi a questi terreni, cioè il codice fiscale e la qualifica del proprietario, il numero di particelle possedute nel Comune, il reddito dominicale totale del Comune e le aliquote Imu applicate su questi terreni nel 2013 e nel 2014. Con la nota prot 30881/2014 (si veda Il Sole 24 Ore del 9 settembre) il ministero ha ribadito che il mancato invio dei dati equivale alla "certificazione" che il Comune non abbia terreni di questo tipo. Fin qui è tutto logico, ma il meccanismo inciampa sulle date. La compensazione, e quindi la trasmissione dei dati, riguarda i Comuni che non ricadano in zone collinari o montane, perché lontano dalla pianura i terreni non pagano l' Imu quindi non c' è alcuna compensazione da garantire ai Comuni, ma il nuovo elenco degli enti considerati montani o collinari non ha ancora visto la luce, e il Governo ha tempo per prepararlo fino al 22 settembre. Risultato: il 15 settembre scadono i termini per l' invio dei dati sulle proprietà collettive, ma molti enti non sanno ancora se sono tenuti o meno all' adempimento. Il problema è nelle calendario scritto nel Dl 66, che fissa al 22 settembre sia i termini per il nuovo elenco di Comuni montani sia quelli per il decreto con le compensazioni sui terreni a proprietà indivisa, ma l' Ifel contesta la possibilità che un decreto direttoriale stabilisca di fatto la mancata esenzione per chi non Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 43 12 settembre 2014 Pagina 44 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali rispetta una scadenza (quella del 15 settembre) non prevista da alcuna norma. Anche perché, nel merito, i tecnici sottolineano parecchi aspetti da cambiare nelle modalità di trasmissione dei dati per riuscire a centrare l' obiettivo: il rischio, altrimenti, è un' altra tornata di "compensazioni" che non riescono a coprire il mancato gettito. [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA. GIANNI TROVATI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 44 12 settembre 2014 Pagina 45 Il Sole 24 Ore Enti locali Digitalizzazione. Nuove regole tecniche. «FatturaPa» si adegua al restyling di giugno Benedetto Santacroce La nuova versione delle regole tecniche della fattura elettronica verso la Pa, pubblicate sul sito www.fatturapa.gov.it, recepiscono una serie di richieste degli operatori in questo primo periodo di applicazione (dal 6 giugno scorso). Il documento, che costituisce la guida operativa con cui gli utenti compilano il formato della nuova fattura obbligatoria, si è inoltre allineato alle regole imposte dal decreto del Mef sulla conservazione elettronica del 17 giugno 2014. Infine, ha provveduto a eliminare ovvero semplificare alcune richieste non necessarie per la conformità del documento inviato. In particolare, nelle regole tecniche sono state inseriti nuovi obblighi relativamente ai casi in cui la fattura deve essere provvista di bollo. In effetti, quando l' operatore emette una fattura esente è necessario che il documento abbia scontato l' imposta di bollo. Con l' emanazione del decreto di giugno, le procedure di assolvimento del bollo sono mutate. Gli operatori non potranno più assolvere il bollo in altra maniera se non secondo la procedura individuata all' articolo 6 di quel provvedimento. Pertanto, non è più possibile assolvere l' imposta in modo virtuale con preautorizzazione dell' agenzia delle Entrate, ma con un versamento da effettuare a consuntivo. Per questo motivo le regole non richiedono più il numero di autorizzazione, ma si limitano a chiedere se il bollo è stato assolto con la nuova procedura. Ulteriori modifiche riguardano le modalità di pagamento che si sono arricchite di altre ipotesi di pagamento tra cui, ad esempio, la multicard. Anche per la data è stato definito il formato secondo lo standard Iso 86012004 con indicazione dell' anno/mese/giorno. Per i regimi fiscali è stata aggiunta una causale specifica per le ipotesi di reverse charge. Infine è stato eliminato nella parte generale l' obbligo di indicazione della norma di riferimento. © RIPRODUZIONE RISERVATA. BENEDETTO SANTACROCE Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 45 12 settembre 2014 Pagina 45 Il Sole 24 Ore Enti locali Enti locali. In arrivo un nuovo decreto sull'«armonizzazione contabile» Nel riordino dei bilanci entrano le alienazioni Gianni Trovati MILANO I disavanzi extra che si apriranno nei bilanci degli enti territoriali con la "pulitura" dei bilanci prevista dalla nuova contabilità potranno essere coperti anche con le alienazioni immobiliari, oltre che togliendo il v i n c o l o a d a l c u n e entrate a s p e c i f i c a destinazione. Lo prevede l' ultimo tassello attuativo dell'«armonizzazione contabile», la riforma che cambierà i bilanci degli enti dal 1° gennaio prossimo. Il testo, che dovrebbe arrivare in Conferenza unificata entro fine mese per il via libera definitivo, serve ad aprire un paracadute aggiuntivo per quella che rappresenta la prima preoccupazione delle amministrazioni locali: la riforma impone infatti di cancellare le entrate scritte in bilancio ma ormai prive di concrete possibilità di riscossione, e può aprire buchi importanti nei conti di città anche grandi. Il decreto correttivo appena varato dal Governo (si veda «Il Sole 24 Ore» del 9 agosto) dà agli enti dieci anni per recuperare gli extradeficit, e il nuovo provvedimento offre strumenti aggiuntivi per il ripiano. Il prossimo arrivo del decreto è stato annunciato ieri dal sottosegretario all' Economia Enrico Zanetti, che in audizione alla commissione bicamerale per il Federalismo fiscale ha fatto il punto sulle novità in arrivo per la finanza locale. L' attuazione della riforma, che anche grazie al lavoro delle commissioni parlamentari sembra ormai al riparo dal rischio di rinvii, domina naturalmente il campo, e da questo punto di vista Zanetti ha profilato sviluppi importanti. In prima battuta, le nuove regole si applicheranno infatti solo agli enti delle Regioni a Statuto ordinario ma, ha sottolineato Zanetti, «l' obiettivo dell' armonizzazione contabile non potrà considerarsi pienamente conseguito senza il totale coinvolgimento delle autonomie speciali». Da questo punto di vista, Sicilia e Sardegna hanno già accettato di recepire le nuove regole nei propri ordinamenti, mentre «con le altre Autonomie speciali sono in corso i confronti diretti a verificare i tempi di attuazione della riforma». L' altro capitolo dell' audizione di ieri si è concentrato sui «fabbisogni standard», cioè i parametri elaborati da Sose e Istat insieme agli enti locali per misurare il prezzo giusto delle diverse attività e superare il criterio della spesa storica. Le prime elaborazioni sono state presentate nei mesi scorsi, hanno fatto riferimento alla spesa storica 2010, e per questo è già partito l' aggiornamento per rendere più attuale il quadro. I risultati della prima tornata, comunque, saranno resi pubblici da ottobre nell' ambito del progetto OpenCivitas. [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 46 12 settembre 2014 Pagina 45 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali GIANNI TROVATI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 47 12 settembre 2014 Pagina 45 Il Sole 24 Ore Enti locali Il numero uno dell' Agenzia. L' intervista a «Otto e mezzo» su La7. Orlandi: «No ai condoni, sarebbero immorali» Marco Mobili Giovanni Parente ROMA «Escludo quasiasi forma di condono fiscale perché lo ritengo immorale». È quanto affermato ieri dal direttore delle Entrate, Rossella Orlandi, nella trasmissione «Otto e mezzo» su La7. Il numero uno dell' Agenzia ha precisato che il condono fiscale sarebbe un gravissimo errore non solo politico perché renderebbe impossibile «riscostruire quel patto di lealtà tra Stato e cittadini che sarebbe rivoluzionario». Per contrastare l' evasione, secondo la Orlandi, occorre invece predisporre dei presidi così da intercettarla prima che si manifesti. E senza troppi sconti: in sintonia con il premier, Matteo Renzi, il nuovo capo del Fisco italiano sottolinea che «tanto dobbiamo andare incontro ai contribuenti italiani in difficoltà, tanto dobbiamo essere duri nei confronti dei grandi evasori». Per la Orlandi «è prioritaria la lotta alle frodi fiscali. Queste oltre a produrre danni all' Erario rappresentano una vera e propria concorrenza sleale, così come lo strumento per costituire fondi da utilizzare nella corruzione. Per questo è importante capire non solo quanto si evade ma come si evade». Un' affermazione che però non convince del tutto l' altro ospite della conduttrice Lilli Gruber, Beppe Severgnini. Il quale a più riprese si è chiesto e ha chiesto alla Orlandi come sia possibile che un contribuente sia stato in grado di nascondere al fisco oltre mille immobili ed evedare milioni di euro. Il direttore delle Entrate ha replicato che tra l' accertato e il riscosso ci sono una serie di tutele e procedure giuridiche, a partire dall' accertamento con adesione dove spesso le somme milionarie accertate (e strillate) sui giornali si riducono nel corso del contraddittorio tra gli uffici e il contribuente accertato. Comunque sia per la Orlandi l' evasione va combattuta su tutti i fronti e senza clamori mediatici: stop ai blitz modello Cortina e sì «al presidio di cassa» a fari spenti. Certo è che se le tasse fossero pagate in modo giusto da tutti, inevitabilmente, diminuirebbero ha aggiunto la Orlandi : il nostro compito «è farle pagare a tutti». Sulla pressione fiscale, poi, il direttore non si è potuto sottarre dall' affermare che la pressione fiscale italiana è al top in Europa: «Non è un tecnico che può dire se le tasse in Italia sono troppo alte. Certo è che in Italia la pressione fiscale è tra più elevate d' Europa. Comunque sia il nostro lavoro è quello di renderle più eque e quindi più accettabili per i cittadini». Ma il Fisco oltre a pesare resta complicato. «La fiscalità dice la Orlandi è di una complessità assurda. Ma ci stiamo impegnando. La dichiarazione precompilata sarà una rivoluzione e dal 2015 a 20 milioni di Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 48 12 settembre 2014 Pagina 45 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali contribuenti anziché dire "Tu dichiara e poi ti controlliamo", noi diremo "Questo è quello che ci risulta"». A questo punto l' errore non sarebbe più del contribuente e se tutto va per il verso giusto la partita si chiuderebbe lì. Quanto alla scelta di non guidare anche Equitalia, la Orlandi ha spiegato che «occorrono più teste per un lavoro che impegna strenuamente, non si possono seguire in modo giusto e coerente due grandi strutture». C' è stata quindi «la necessità di tenere distinte le due figure». © RIPRODUZIONE RISERVATA. GIOVANNI PARENTE Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 49 12 settembre 2014 Pagina 2 Italia Oggi Enti locali Il punto. Spoil system? I dirigenti pubblici restano tali a vita Con uno stile sinceramente lodevole (pacato senza ostentazione, tanto da far dimenticare il topless paparazzato quest' estate! ) il ministro dell' istruzione Stefania Giannini ha avuto modo, l' altro giorno a Verona, di puntualizzare alcuni dei contenuti della sua riforma. In un' intervista pubblica c o l d i r e t t o r e d i Panorama Giorgio Mulè, ha detto che, finalmente, nella valutazione delle carriere degli insegnanti, sarà introdotto un sistema di valutazione del merito, basato sui giudizi dei superiori ma anche su quelli dei colleghi, degli allievi e delle famiglie, e che tutti questi giudizi concorreranno nella misura dei due terzi a f o r m a r e l ' entità d e l b o n u s s t i p e n d i a l e triennale, un vero e proprio scatto di stipendio, che i professori potranno intascare, se «bravi». Bene. Però c' è un punto sul quale il tabù del dipendente statale iperprotetto resta inscalfibile, con buona pace del Rottamatore e delle sue ministre Giannini e Madia: l' intoccabilità dei dirigenti. Mentre nel settore privato, nonostante la discussa sopravvivenza dell' articolo 18, i dirigenti che demeritano o semplicemente perdono la fiducia dei capi possono essere licenziati, ed è all' ordine del giorno che ciò accade (il caso Montezemolo, pur ben edulcorato nei toni e nella buonuscita, ne è la riprova), nel settore pubblico ciò non accade. Intendiamoci: in parte è questione di regole, in parte di prassi. I dirigenti privati licenziati possono impugnare il licenziamento davanti al giudice e spesso lo fanno, ma nel 99% dei casi non vedono accogliere la loro istanza. I dirigenti statali rimossi o licenziati si appellano al Tar e vincono sempre. Con l' aggravante che se il reintegro nel ruolo o nel posto comporta il risarcimento di un danno, chi aveva disposto il licenziamento rischia di rispondere di tasca propria. È questo, detto molto semplicemente, il vero motivo per cui Renzi (ma come lui, chiunque altro oggi) deve tenersi sullo stomaco una sfilza di direttori generali ministeriali ostruzionisti, o perché di diverse fedeltà politiche o perché affezionati alle loro consuetudini. Altro che spoil system. La licenziabilità dei dirigenti: almeno questa, nella pubblica amministrazione, occorrerebbe introdurla, cambiando le regole, più oggi che domani. Altrimenti la meritocrazia resterà una finta. E quanto alla scuola sarebbe giusto chiarire che non sono dirigenti solo i presidi, ma anche i professori, nelle loro classi del tutto autonomi da qualunque potestà esterna. La Costituzione tutela e garantisce l' eguaglianza tra i cittadini, si allarghi subito anche al pubblico impiego la licenziabilità dei capi prevista nel privato. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 50 12 settembre 2014 Pagina 2 < Segue Italia Oggi Enti locali © Riproduzione riservata. SERGIO LUCIANO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 51 12 settembre 2014 Pagina 7 Italia Oggi Enti locali Per aver condonato 80 euro di imposte ai percettori dei redditi più bassi: equità, non regalo. Visco si complimenta con Renzi E intanto difende a spada tratta l' Irap da lui voluta. Dracula non è cambiato. Vincenzo Visco, associato al principe transilvano per l' impegno sulle tasse negli anni da ministro delle finanze coi governi di Romano Prodi e Massimo D' Alema, tradisce ancora un certo trasporto per l' imposizione fiscale. In particolare difende quelle introdotte da lui stesso, come l' Irap. Intervenendo ieri sul giornale online Ilcampodelleidee.it, quello messo in piedi assieme a Pier Luigi Bersani, Visco ne ha dato prova muscolare. Difendendo gli 80 euro renziani, a suggello dell' armistizio firmato col premier alla Festa dell' Unità di Bologna, Visco attacca la vulgata degli economisti e degli imprenditori convinti, al contrario, che sarebbe stato meglio «concentrare gli sgravi sul costo del lavoro a carico delle imprese e in particolare sull' Irap». Spiega Visco che «l' idea, ridotta all' osso, è che se si danno soldi alle imprese esse aumenteranno l' occupazione e gli investimenti», commentando polemicamente che «perché dovrebbero farlo non è detto, né spiegato: si tratta in realtà di una delle tante varianti che può assumere la politica dell' offerta per cui se si creano le condizioni giuste i mercati sono lì pronti per utilizzarle». In realtà, spiega l' exministro, vari governi precedenti a quello di Renzi hanno seguito questo approccio «ma senza particolare successo». La lista è lunga: «Politiche volte alla riduzione del cuneo fiscale sono state decise da Mario Monti (con la creazione di un fondo ad hoc), Enrico Letta (1 miliardo di euro di taglio del premio Inail, più 106 milioni di sgravi Irap a fronte di assunzioni), e anche dallo stesso Matteo Renzi (meno 10 per cento dell' Irap); un altro incentivo alle imprese è stato il rafforzamento dell' Aiuto alla crescita economicaAce (di circa 2 miliardi)». E qui scatta la difesa della «sua» Irap, introdotta a fine '97 con un decreto legislativo. «L' insistenza a favore di una riduzione dell' Irap è molto discutibile», osserva Visco, «se si vuole ridurre il cuneo fiscale sul lavoro si può infatti intervenire anche direttamente sui contributi sociali, o sull' Irpef. Se si vogliono ridurre le tasse sulle impresa», prosegue, «si può ridurre l' Irpeg». Secondo l' exministro «il sospetto è, dati alla mano, che l' impopolarità dell' Irap da parte delle imprese derivi dal fatto che essa è l' unica imposta che non può essere elusa e che è molto difficile evadere, a differenza di tutte le altre». Per Visco, che oggi è un professore ordinario della Sapienza di Roma, «già questo è di per sé un forte Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 52 12 settembre 2014 Pagina 7 < Segue Italia Oggi Enti locali argomento contro un ulteriore intervento di riduzione dell' Irap, ma soprattutto non va dimenticato che l' imposta fu introdotta (in sostituzione tra l' altro dei contributi sanitari) per contribuire al finanziamento della sanità, fornendo alle regioni un tributo autonomo sul quale fosse possibile intervenire in caso di difficoltà finanziarie del settore». In conclusione, «allentare il vincolo di bilancio in un settore che rappresenta una quota molto elevata della spesa pubblica sarebbe molto pericoloso oltre che ingiustificato». Quanto agli 80 euro, secondo l' esponente piddino, se ne è enfatizzato il mancato effetto sui consumi «dopo i dati del Pil del secondo trimestre (...) dimenticando che esso era in vigore da solo un mese». Inoltre, in queste valutazioni, si mischiano i piani macro e microeconomici: «A livello macro», ricorda, «un' erogazione di 10 miliardi di euro finanziata con riduzioni di spesa pubblica e con aumento di alcune imposte sul capitale, non poteva ovviamente avere effetti espansivi sulla economia nel suo complesso se non in misura trascurabile. A livello micro», prosegue, «invece il bonus aveva e ha la funzione di alleviare, sia pure in maniera non decisiva, le condizioni di difficoltà economica delle famiglie, oltre che di abbassare il cuneo fiscale». La polemica anti80 riflette, secondo Visco «un tradizionale conflitto distributivo tra profitto e salari in presenza di risorse scarse, e non dovrebbe sorprendere il fatto che Renzi abbia (per la prima volta dopo molto tempo) optato per i salari». Insomma, ci piaci compagno premier. E sul punto, forse, non è solo questione di armistizio. © Riproduzione riservata. GOFFREDO PISTELLI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 53 12 settembre 2014 Pagina 9 Italia Oggi Enti locali Perché Lupi non ha avviato una due diligence sugli sprechi del Consorzio Venezia Nuova? Affossato lo scandalo del Mose Ai collaudi nominati un commercialista e un giurista. Il Mose e lo scandalo che porta il suo nome, da attribuire però al Consorzio Venezia Nuova e a una larga combriccola di funzionari e politici, non possono essere seppelliti nel «tombarello» del ministro Lupi. Dicesi «tombarello» un cassetto, anzi un retrocassetto, dell' archivio del ministero delle infrastrutture nel quale vengono abbandonati in perpetuo dossier e documenti scottanti. Eppure, sono passate tante acque alte in Laguna, è quasi finita l' estate e, allegramente, il ministro delle infrastrutture si occupa d' altro, di varare un nuovo piano dai contenuti così poco attendibili (si pensi alle ipotizzate nuove ferrovie MessinaCatania e MessinaPalermo, i cui tempi di progettazione e di realizzazione si misurano in decenni) da farlo classificare come l' ennesimo libro di sogni venduto al pubblico per «farlo stare buono». E senza garanzie che non si ripetano le malversazioni cui siamo ormai abituati. Sarebbe bastato poco per mettere con i piedi in terra il sistema «opere pubbliche»: presentare un rapporto sull' opera più misteriosa d' Italia, quella Variante di valico che sembra persa nella memoria e nelle grasse pieghe dei bilanci di Atlantia (l' ex gloriosa Autostrade) e avviare un processo di risanamento economico e morale di un altro intervento di portata storica, il Mose. Perché qui il problema è semplice: è accertato dall' autorità giudiziaria che il Consorzio Venezia Nuova ha distribuito un mare di soldi in giro, tra sponsorizzazioni ed erogazioni a enti e persone fisiche, politici e funzionari. Ora, ci vuole un «sembra», vista le nebbia fitta che cela la situazione reale: infatti, «sembra» che, per dare una parvenza di legalità ad alcune erogazioni, il Magistrato alle acque abbia addirittura inserito nelle equipe progettuali del Mose impiegati di tutti i generi (quindi anche non tecnici) ai quali, annualmente, in base alla legge sull' incentivi alle progettazioni «inhouse», venivano erogati compensi a quattro zeri a carico del Consorzio. Poiché il Consorzio Venezia Nuova aveva una sola voce al capitolo ricavi, i pagamenti del Magistrato alle acque, tutti i soldi dissipati erano e sono soldi dell' Erario, per i quali sono configurabili vari reati dalla truffa ai danni dello Stato all' estorsione, alla corruzione, al peculato e via dicendo. Ovviamente, questo non basta al ministro Lupi per disporre una «due diligence» che stabilisca a quanto ammonti la differenza tra l' incassato e il giustamente speso, né per chiedere la nomina di un commissario al Consorzio e alle imprese che ne fanno parte. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 54 12 settembre 2014 Pagina 9 < Segue Italia Oggi Enti locali C' è tuttavia un capitoletto ancora da esplorare, rimuovendo il muro di silenzio che sommerge il Palazzo dei X Savi (sede del Magistrato alle acque) e quello di Porta Pia (sede delle Infrastrutture): si tratta dei collaudi, ripartiti tra innumerevoli commissioni, che si turnavano nell' effettuare la revisione delle attività realizzative del Consorzio, sino all' ultima pensata dall' ingegner Ciriaco D' Alessio, presidente del Magistrato sino a pochi mesi fa. Una commissione di collaudo dei collaudi già fatti, in modo da stabilire se le opere collaudate a spezzatino «stanno insieme». Componenti il dottor Pietro Ciucci, presidente dell' Anas e il dottor Vincenzo Fortunato, già consigliere di Tar, capo di gabinetto di vari ministri (da Di Pietro a Tremonti), dal 2002 professore ordinario, privo quindi degli impedimenti imposti a un magistrato. Un terzo componente, funzionario della Regione Veneto, non ha accettato l' incarico e si è, giustamente, tirato fuori. L' aspetto scandaloso di quest' ultima commissione è che nessuno dei due membri in carica ha le competenze tecnicoingegneristiche che costituiscono il presupposto obbligato per rivestire un ruolo di rilevante, pubblica certificazione. L' uso di costituire commissioni miste (ingegneri e amministrativi) risale agli anni '50, quando accadeva che le opere realizzate presentassero delicati e complessi problemi giuridici. Ma la prevalenza era sempre delle componenti ingegneristiche. Ciucci è laureato in economia e Fortunato in legge. Una commissione quindi, la loro, inqualificata a svolgere un incarico (tecnico) di collaudo. Ora, il successore di D' Alessio, Daniele, ha revocato l' incarico. E sin qui tutto bene. Salvo il fatto che i dioscuri Ciucci e Fortunato avrebbero presentato ricorso al Tar. Quando si dice la faccia tosta. DOMENICO CACOPARDO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 55 12 settembre 2014 Pagina 10 Italia Oggi Enti locali Il governo non ha il coraggio di imporre fusioni per chi è al disotto dei 5 mila abitanti. Restano comuni da 180 abitanti Anche gli uffici periferici dello stato vanno accorpati. C' è pure la riorganizzazione territoriale dell' intera pubblica amministrazione, tra le riforme che attendono di partire e che dovrebbero, non immediatamente ma col passar degli anni, recare risparmi di spesa. Infatti, la legge n. 56 di quest' anno, comunemente definita col nome del sottosegretario Graziano Delrio e contenente «disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni», prevede: «le pubbliche amministrazioni riorganizzano la propria rete periferica individuando ambiti territoriali ottimali di esercizio delle funzioni non obbligatoriamente corrispondenti al livello provinciale o della città metropolitana». Nelle prossime settimane, quindi, le amministrazioni dovranno adottare piani, indicanti pure «i risparmi attesi dalla riorganizzazione nel successivo triennio». In caso un' amministrazione o un ente pubblico non provveda, spetta al presidente del Consiglio nominare «un commissario per la redazione del piano». Ci sarebbe da attendersi (e da auspicare) un' ampia riorganizzazione territoriale che assommi, per esempio, più prefetture, ovvero più ex provveditorati agli studi, o insomma più articolazioni periferiche dei vari ministeri, tenendo conto del fatto che molti sono i casi in cui l' attuale popolazione interessata da strutture con riferimento provinciale è inferiore a quella di un municipio della città di Roma. Il discorso dovrebbe valere anche per le Regioni (ma così non sarà, per motivi costituzionali), posto che la creazione della regione Molise, per esempio, risponde esclusivamente al desiderio di creare una burocrazia con collegati posti di lavoro (non sempre equivalenti a lavoro produttivo, anzi). Il fenomeno del buroindotto, in questo caso riferito al sorgere di enti troppo circoscritti, andrebbe stroncato. Si dirà che il personale resterà immutato: nell' immediato, senza dubbio, ma, laddove in luogo di tre prefetture ne troveremo una sola, è ragionevole pensare che non vi sarà bisogno di sostituire tutti i dipendenti che andranno in pensione. Disgraziatamente, pur agevolando la legge Delrio il formarsi di unioni di Comuni, non è mai stata avviata una riduzione della base comunale. Nessuno, cioè, ha mai voluto fare scomparire migliaia e migliaia di comuni che non hanno più ragion d' essere nel terzo millennio, quando le comunicazioni terrestri non sono più quelle dell' età unitaria e l' avvento di telematica, informatica ecc. ha modificato antiche esigenze, ormai insussistenti. E ci sono, in piena Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 56 12 settembre 2014 Pagina 10 < Segue Italia Oggi Enti locali pianura, dei comuni da 180 abitanti. Bisognerebbe far fondere obbligatoriamente i comuni che sono sotto i 5 mila abitanti. CESARE MAFFI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 57 12 settembre 2014 Pagina 12 Italia Oggi Enti locali i dipendenti pubblici creano pil in base al loro costo, anche se non facessero nulla. In teoria i numeri sono più esatti delle parole ma dipende da come essi sono stati calcolati Ogni era ha le streghe e i maghi che si merita. Noi abbiamo la statistica. Misurare è importante, e misurare è meglio che intuire. Ma, peggio che intuire, è adorare il Numero Cattivo: si rischia di farsi male. Come il tacchino di Halloween, che ha ispirato i fondi immobiliari americani precrisi, quel pennuto che, compiacendosi con la statistica su come era stato ingozzato a settembre e ottobre, stimava di strafogarsi a novembre e di superare i 100 kg a dicembre. Terrorizzati dalle qualità chiediamo soccorso ai numeri, ma come distinguere i numeri buoni da quelli cattivi? Il pericolo è grande. Dove finiremo se si continuerà, per dire, a valutare le università sulla velocità con cui promuovono? Capita già di sentire, in treno, studenti vantarsi di aver superato l' esame di Anatomia senza aver studiato stomaco e fegato. Un numero aumenterà, ma è cattivo: le vittime dei medici. E così pure la questione, attuale, della riforma del pil. Misurare le economie si deve, ma con le doti oggi più disprezzate: scetticismo e buon senso. Prima di schiantarsi su un Titanic (non previsto dal modello matematico di moda), ricordiamolo che le statistiche, portate all' estremo, sono curiose: non è difficile dimostrare che l' incidente stradale di un disoccupato fa comunque girare l' economia, o che morire conviene (tenuto conto di assicurazioni, fatturato delle pompe funebri). Il famigerato Pil, croce e delizia, un tempo, dei soli economisti, è ora uno di famiglia per tutti noi. È come un anziano ammalato in casa: estetiste, ingegneri e gelatai tornano a casa e, dopo un bacio ai bambini, chiedono, tremebondi: «Come sta il pil?». Ne dipendono le sorti degli Stati, crolli di Borsa o mirabolanti guadagni: se andremo in pensione o potremo permetterci Fregene. Il problema esiste, e sono importanti le attuali riflessioni in materia. Ma, comunque, il pil, come il futuro per Enrico Ruggeri, è un' ipotesi: bisognerebbe conoscere tutti i consumi e il saldo esatto import export. Il sommerso è difficile da misurare e come misurare il pil del settore pubblico? Su questo punto può farsi una riflessione importante. Poiché i servizi pubblici non hanno prezzo, un criterio sono gli stipendi di chi li rende: i servizi pubblici valgono, allora, in base a quanto costano, non a quanto producono. C' è qualche controindicazione avvelenata. Se noi pubblici dipendenti giocassimo a freccette tutto il tempo, contribuiremmo sempre al pil quanto il nostro stipendio (e non solo con la birra e Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 58 12 settembre 2014 Pagina 12 < Segue Italia Oggi Enti locali a wurstel consumati per allietare il gioco). Questa non è una immagine fedele della realtà e, forse, segnala il problema dei problemi dell' Italia. Che non è il numerastro della pressione fiscale e neppure il numerone della spesa pubblica, ma il numeraccio della produttività. I Numeri non risolvono i problemi, così come non è l' orario dei treni che rende efficienti le ferrovie. Ma adorare i numeri, specie quelli sbagliati, i problemi li crea. © Riproduzione riservata. ALBERTO MARCHESELLI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 59 12 settembre 2014 Pagina 17 Italia Oggi Enti locali Telekommando. Rai, asse FranceschiniGubitosi. Su La7 torna Myrta Merlino La Rai vuole dimostrare che non dimentica il mondo dell' arte. E stamattina, nella sala Belle Epoque della romana Galleria Nazionale d' Arte Moderna, il direttore generale della Rai Luigi Gubitosi avrà accanto il ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini per presentare le Storie dell' arte di Marco Baliani, serie in dieci puntate trasmesse da domani sera su Rai5, grazie a RaiCultura diretta da Silvia Calandrelli. * * * Da lunedì 15 settembre torna dopo la pausa estiva L' aria che tira, il programma di approfondimento giornalistico del mattino di La7 condotto da Myrta Merlino. Giunto alla sua quarta edizione il contenitore (in costante crescita di ascolti e con quasi 20 milioni di italiani sintonizzati solo nell' arco della scorsa stagione) continuerà ad analizzare tutti i giorni, da lunedì al venerdì dalle 11 alle 13.30, i temi più caldi del giorno, dall' economia alla politica, con ospiti in studio, collegamenti, servizi e interviste. Merlino è raggiante: «Siamo pronti a ripartire per un' altra grande stagione de L' aria che tira. Come sempre, il nostro obiettivo è quello di fornire a tutti i nostri telespettatori gli strumenti necessari per capire la realtà in cui vivono. Dai problemi dell' economia alle scelte dei nostri politici, fino ai fenomeni sociali, saremo testimoni del nostro tempo raccontando, senza far sconti a nessuno e senza pregiudizi, quello che accade giorno dopo giorno». Con nuovi sforzi produttivi, per la rete di Urbano Cairo, che Merlino sottolinea: «Avremo tanti ospiti in studio, in collegamento, e gli inviati sul posto per seguire da vicino gli eventi che accadono di ora in ora. Il nostro paese vive un momento difficile e pieno di contraddizioni, ma noi proporremo lo stile che ci ha sempre contraddistinto: vale a dire un dibattito serrato e acceso, unito alla concretezza di un linguaggio chiaro e comprensibile a tutti, e capace di parlare ai giovani e ai meno giovani». * * * Tutto pronto alla Reggia della Venaria di Torino per gli Mtv Days, la due giorni di «intrattenimento digitale» organizzato da Mtv. Alla sua seconda edizione, la rassegna prevede tra gli ospiti JAx e una serata speciale dedicata al mondo dei dj, Electro Night. Lo scorso anno gli Mtv Days portarono alla Venaria 25 mila persone. Proiettato in anteprima nazionale il film Tutto può cambiare, di Keira Knightley, storia a Manhattan tra il dirigente di un' etichetta musicale e una giovane cantante. Sarà il sottosegretario agli affari europei Sandro Gozi, ad aprire oggi pomeriggio alle 14, a Roma, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 60 12 settembre 2014 Pagina 17 < Segue Italia Oggi Enti locali presso il museo Maxxi, «La promessa dell' Europa», due giorni di lavori a cui sono stati invitati esperti, studiosi e dirigenti dei public service media di tutta Europa per discutere sul ruolo strategico rappresentato dai servizi pubblici radiotv e i cittadini nell' era della convergenza digitale. Verrà presentata anche una nuova indagine di Eurobarometro sul significato dell' adesione all' Ue e sulle aspettative per il futuro dei cittadini europei. L' iniziativa è promossa dal Dipartimento per le politiche europee e commissione europea, in occasione del Semestre di Presidenza italiana del Consiglio dell' Unione Europea, con la collaborazione di ministero dello sviluppo economico, Rai, European Broadcasting Union (Ebu), Fondazione Maxxi e FormezPa. Il convegno proseguirà sabato con gli interventi, del sottosegretario alle comunicazioni Antonello Giacomelli, il direttore generale della comunicazione della commissione Ue Gregory Paulger, il presidente della Rai Anna Maria Tarantola, il presidente di Ebu JeanPaul Philippot, e il è presidente della commissione cultura e educazione del Parlamento europeo Silvia Costa. L' evento può essere seguito in diretta streaming sul sito della Presidenza italiana del Consiglio dell' Unione Europea (http://italia2014.eu/it/). Ebola o non Ebola, The Last Ship immagina un virus pandemico che decima la popolazione mondiale all' 80%. La serie, al via in anteprima assoluta su Italia 1 da oggi ogni venerdì in prima serata, s' iscrive di diritto alla lista dei telefilm che in qualche modo hanno anticipato la realtà (tra gli ultimi, Person Of Interest sul Datagate, in programmazione dalla prima stagione su Italia 1). Il virus killer può essere combattuto solo dall' equipaggio di una nave della Marina con a bordo 217 membri, impegnati nella ricerca del vaccino. Eric Dane di Grey' s Anatomy è al timone di una delle seriesorpresa della stagione, già confermata per la seconda stagione in Usa. Rhona Mitra, colei che ha dato «forme» alla Lara Croft del videogioco best seller Tomb Raider, interpreta la scienziata che funge da contraltare femminile del capitano protagonista. Adam Baldwin è tra gli altri volti noti. La serie è firmata da Michael Bay, registaproduttore della cinesaga sbancabotteghini di Transformers. La Marina americana ha dato il benestare per le riprese a bordo delle sue navi. Brian Lowry su Variety ha commentato: «Eric Dane si candida a essere il nuovo John Wayne in una serie apocalittica sulla paranoia di un virus pandemico». La critica è stata redatta prima dello scoppio dell' ultima epidemia di Ebola. © Riproduzione riservata. GIANFRANCO FERRONI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 61 12 settembre 2014 Pagina 17 Italia Oggi Enti locali Dopo Telelombardia e T9, Antenna Uno, Telereggio, TeleTricolore e Rete 7 a rischio in Emilia. Tv locali, fioccano i licenziamenti La pugliese Telenorba ristruttura e taglia 43 persone. Le tv locali sono allo stremo delle forze. Fioccano le chiusure e i licenziamenti, da Nord a Sud, senza tregua. Ultima in ordine di tempo, la ristrutturazione a Telenorba, grande tv areale pugliese e una delle più importanti in Italia, dove sono state tagliate 43 unità (otto giornalisti e 35 tecnici). In giugno sono state spedite 26 lettere di licenziamento al gruppo Telelombardia (Tl, Antenna 3, Top Calcio 24, dove in totale sono occupate 128 persone) cui potrebbero aggiungersene delle altre vista la situazione non florida della casa editrice Mediapason, mentre nel Lazio la storica emittente T9 è stata messa in liquidazione dall' editore Edoardo Caltagirone, con 20 dipendenti mandati a casa. In Emilia tremano Antenna Uno, Telereggio, TeleTricolore, Rete 7. Ma è tutto il comparto in ogni angolo della Penisola a uscire letteralmente devastato dal passaggio al digitale terrestre (concluso nel 2012) e dalla c r i s i d e l l a r a c c o l t a pubblicitaria. P e r paradosso, il peso specifico delle grandi tv areali è sempre rilevantissimo quanto a audience. E in alcuni casi, vedi l' esempio di Top Calcio 24 del gruppo Mediapason, è addirittura in crescita. Sono i conti economici che non stanno più in piedi. Anche per colpa dei tagli delle «misure a sostegno della emittenza locale», il cui fondo pubblico era di 110 milioni di euro nel 2013, ed è stato ridotto ad appena 36 milioni nel 2014. La cassa integrazione rappresenta un pannicello caldo, mentre i contratti di solidarietà non si possono applicare perché l' evoluzione tecnologica ha fatto sì che interi reparti delle emittenti locali, come quelli tecnici, siano sempre meno fondamentali rispetto, ad esempio, a quelli giornalistici. I ricavi pubblicitari delle tv locali, in base a uno studio di Confindustria Radio tv, erano pari a 481 milioni di euro nel 2012: a fine 2014 ci si avvicinerà probabilmente a quota 400 mln. Anche gli addetti, che erano 4.388 nel 2012, caleranno drasticamente sotto quota 4 mila. E proprio perché ci si confronta con una situazione strutturale, «dobbiamo per forza ristrutturare le nostre aziende, se non vogliamo chiudere. Non c' è alternativa», spiega Luca Montrone, presidente di Telenorba, «e il taglio di 43 dipendenti su circa 200 (183 per la precisione, ndr) serve proprio per poter rilanciare Telenorba e tutti i suoi canali. Facciamo i miracoli, ma non molliamo. Noi abbiamo investito 10 milioni di euro per il passaggio al digitale terrestre. Ci sono nuovi modi di lavorare che riducono il personale necessario. Ma, soprattutto, il Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 62 12 settembre 2014 Pagina 17 < Segue Italia Oggi Enti locali digitale terrestre ci ha fatto perdere le posizioni sul telecomando acquisite negli anni (i tasti 789, in Puglia e altre regioni limitrofe, ndr) e ha aumentato la concorrenza, con una miriade di canali che raccolgono la pubblicità facendo prezzi stracciati». Secondo Montrone, però, si aprono spiragli con le recenti sentenze che, di fatto, lasciano intravedere la possibilità di una riassegnazione dei tasti 8 e 9 alla emittenza locale: «Le tv areali si devono muovere insieme su questo fronte, fare due sindycation che vadano ad occupare quelle due posizioni lcn. Poi, è vero, nel sistema di assegnazione le posizioni dal 10 al 19 sono state garantite alla emittenza locale, e non sempre questi numeri sono stati occupati da canali decenti. Se le tv non hanno ascolto e sono poco più che videocitofoni, non devono essere aiutate dallo stato». Quanto a Telenorba, «eravamo in cassa integrazione da due anni e mezzo, e non si poteva più andare avanti così, l' azienda sarebbe scoppiata. Quindi bisogna ristrutturare e poi rilanciare il tutto». Dopo i 2,5 mln di perdite nel 2012 su 17,8 mln di fatturato, «il 2013 si è chiuso più o meno su quei livelli. Il 2014 va peggio: non solo non abbiamo ancora incassato i contributi pubblici del 2013 (pari a circa 5 mln di euro, ndr), ma quelli del 2014 sono stati tagliati a poco più di 1,7 mln. Molto poco per un gruppo come il nostro che edita tre canali del calibro di Tn7, Tn8 e TgNorba 24». © Riproduzione riservata. CLAUDIO PLAZZOTTA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 63 12 settembre 2014 Pagina 20 Italia Oggi Enti locali I rapporti con l' Inps si possono delegare ad altri Delegabile il compito d' intrattenere i rapporti con l' Inps per collaboratori e altri iscritti alla gestione separata. Con messaggio n. 6950/2014, infatti, l' istituto di previdenza ha rilasciato la nuova funzione online che consente di accreditarsi (mediante autodichiarazione da rendere sul nuovo modello SC82) quale «altro responsabile» incaricato a svolgere gli adempimenti con l' Inps in luogo del committente. La nuova figura («altro responsabile») viene così autorizzata a gestire gli adempimenti relativi a collaboratori e assimilati (lavoratori a progetto, associati in partecipazione ecc.). In altre parole, spiega l' Inps, l' altro responsabile è colui che, per incarico diretto da parte del legale rappresentante o per incarico correlato al proprio rapporto di lavoro (per esempio, il direttore del personale o chi gestisce il lavoro nelle pubbliche amministrazioni), può gestire tutti gli adempimenti relativi alla gestione separata alla stregua del legale rappresentante. Per il nuovo inquadramento l' Inps mette a disposizione il nuovo modello, codice SC82, sul sito internet. Qualora la documentazione da allegare sia reperibile da parte dell' Inps per altra via (per esempio visure camerali, bollettini regionali, decreti ecc.), chi presenta il modello, invece di allegare la documentazione in formato elettronico, può limitarsi a indicare nelle note gli estremi dei documenti che comprovano il suo incarico. Avvenuta la registrazione da parte dell' Inps della richiesta, l' altro responsabile ha accesso al «Cassetto committenti» della gestione separata, dove può consultare denunce e versamenti effettuati; può entrare nella funzione «Verifiche pp.aa.» nel caso il committente sia pubblica amministrazione per dare la delega totale o parziale. L' applicazione per accreditarsi si trova nel portale della gestione separata così raggiungibile: intranet> Processi> Soggetto contribuente> Servizi per i liberi professionisti e i parasubordinati> Anagrafica> Inserimento altro responsabile o nuovo legale rappresentante. CARLA DE LELLIS Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 64 12 settembre 2014 Pagina 21 Italia Oggi Enti locali LA denuncia in una circolare di assonime sulle misure repressive. Pratiche commerciali scorrette, rischio stallo Rischio di stallo della repressione pratiche commerciali scorrette: il balletto delle competenze tra autorità antitrust e autorità di vigilanza nei settori regolati (servizi pubblici e servizi finanziari) compromette la piena applicazione della normativa. Lo denuncia Assonime, con la circolare n. 27 del 10 settembre 2014, con la quale chiede linee guida con il riparto delle attribuzioni, anche per non creare incertezza nelle imprese. In passato l' assenza di confini chiari sulle competenze delle autorità ha portato anche a duplicazioni di procedure con esiti contrastanti e conseguente disorientamento degli operatori sulla natura lecita o illecita di una certa condotta commerciale. La materia è trattata dall' articolo 27 comma 1 bis, del codice del consumo, introdotto dal dlgs 21/2014. La norma affida la competenza sulle pratiche scorrette esclusivamente all' autorità garante della concorrenza e del mercato, ma previo parere dell' autorità di settore. D' altra parte le autorità di settore conservano le loro prerogative per violazioni diverse dalla pratica commerciale scorretta. Apparentemente il conflitto non dovrebbe più esserci. In realtà la circolare individua una serie di questioni, rimaste aperte. Per esempio un problema è in quale stadio della procedura, e in che termini, debba essere verificato se la condotta configuri una pratica commerciale scorretta (con competenza esclusiva dell' Antitrust): la formulazione della norma non sceglie tra la valutazione preliminare, volta a individuare l' autorità competente a intervenire, e l' accertamento della pratica commerciale scorretta al termine dell' istruttoria. La soluzione, secondo Assonime, va ricercata sul piano pratico e, quindi, sul piano della cooperazione tra le autorità coinvolte. L' associazione propone una ricognizione di massima nei singoli settori regolati, in via preventiva e in modo condiviso da parte delle autorità interessate, delle categorie di condotte suscettibili di integrare pratiche commerciali scorrette. Le condotte considerate dovrebbero essere quelle caratterizzate, oltre che dalla contrarietà alla diligenza professionale, dall' idoneità ad alterare il comportamento economico del consumatore medio e, in ogni caso, dalla potenziale ripetitività che è sottesa al concetto stesso di «pratica». Già questa fase della valutazione richiede quindi a monte un lavoro di cooperazione tra le diverse autorità. L' Antitrust dovrebbe valutare poi preliminarmente se nel caso concreto vi siano i presupposti della pratica commerciale, che giustificano l' attivazione dei suoi poteri. La strada della cooperazione è indicata da Assonime anche per elaborare linee guida su specifici profili della disciplina delle condotte qualificabili come pratiche commerciali. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 65 12 settembre 2014 Pagina 21 < Segue Italia Oggi Enti locali Gli atti di indirizzo potrebbero essere adottati previa consultazione degli operatori e fornire orientamenti al mercato. Infine, propone la circolare, si dovrebbe prevedere un obbligo, o almeno un impegno formale, da parte delle autorità di rendere conto periodicamente (dei risultati concreti ottenuti attraverso il coordinamento, in termini di duplicazioni evitate e di risoluzione consensuale di potenziali contrasti. © Riproduzione riservata. ANTONIO CICCIA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 66 12 settembre 2014 Pagina 24 Italia Oggi Enti locali I lavori sulla prima casa salvano i benefici fiscali Il contribuente conserva i benefici fiscali sulla prima casa quando la residenza non viene trasferita entro i termini di legge in quanto dopo il rogito si sono resi necessari dei lavori. In altri termini è legittima la necessità di mettere in sicurezza l' abitazione dopo l' atto di compravendita. È quanto affermato dalla Corte di cassazione che, con l' ordinanza n. 19247 dell' 11 settembre 2014, ha respinto il ricorso d e l l ' A g e n z i a d e l l e entrate. I l f i s c o h a impugnato senza successo la sentenza con la quale la Ctr dell' Emilia Romagna ha bocciato il recupero a tassazione dell' ufficio che aveva dichiarato la decadenza dai benefici per mancanza della residenza nell' immobile compravenduto. In particolare la difesa erariale si duole della violazione e falsa applicazione del Testo unico sull' imposta di registro, per inosservanza, da parte del contribuente, dell' obbligo di trasferire la propria residenza nel comune dov' è ubicato l' immobile oggetto delle agevolazioni fiscali per l' acquisto della prima casa entro i 18 mesi dal rogito. A questa obiezione gli Ermellini hanno risposto che «la sentenza impugnata, contrariamente a quanto sostenuto in ricorso, non riconnette affatto l' evento inevitabile e imprevedibile impeditivo del trasferimento alla circostanza che l' immobile fosse in ristrutturazione, e quindi non abitabile, già al momento della stipula del contratto di acquisto, sebbene a eventi successivi all' acquisto, consistiti nel verificarsi di smottamenti nel sedime dell' immobile e nella strada di accesso causati da abbondanti piogge, che hanno determinato lavori di messa in sicurezza, durati circa sette mesi». In udienza anche il relatore aveva sollecitato la stessa conclusione. La decisione si incardina in un filone inaugurato qualche mese fa dalla Corte di cassazione. In un' altra occasione è stato infatti sancito che il mancato trasferimento della residenza nel termine di 18 mesi dalla data di acquisto dell' immobile non sempre determina la perdita dei benefici prima casa. Infatti, quando la domanda è stata presentata nei termini e il diniego del comune è dovuto a un fatto imputabile a un terzo, l' acquirente ha diritto a usufruire delle agevolazioni (sentenza n. 18770/2014). DEBORA ALBERICI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 67 12 settembre 2014 Pagina 25 Italia Oggi Enti locali brevi Equitalia prosegue sulla strada della semplificazione e d e l m i g l i o r a m e n t o d e i rapporti con i contribuenti. Lunedì 15 settembre aprono sei nuovi «Sportello amico imprese» dove commercianti, artigiani e Pmi possono trovare assistenza mirata e consulenza per risolvere casi di particolare difficoltà. Le nuove aperture saranno a Verbania, Savona, Sassari, Perugia, Frosinone e Campobasso. «Questo canale di ascolto rivolto al mondo produttivo è già presente in 18 città italiane: Torino, Varese, Trento, Bergamo, Padova, Treviso, Pordenone, Firenze, Lucca, Modena, Reggio Emilia, Bologna, Chieti, Pesaro Roma, Bari, Lecce e Potenza», spiega una nota. È stato presentato ieri presso gli uffici della Cassazione dai consiglieri regionali di cinque regioni un referendum abrogativo del decreto legislativo sulla revisione della geografia giudiziaria (n. 155 del 7 settembre 2012), che si prefigge il mantenimento delle sedi giudiziarie, tribunali e procure tagliate dal provvedimento. Si tratta in particolari delle sedi di Mistretta, Modica e Niscemi in Sicilia (presentato da Toto Cordaro), delle sedi di Melfi e Pisticci in Basilicata (Francesco Mollica), delle sedi di Bitonto e Lucera in Puglia (Nicola Marmo), delle sedi di Lanciano, Vasto, Avezzano e Sulmona in Abruzzo (Sara Marcozzi, Luigi Milano e Maurizio Di Nicola), delle sedi di Ariano Irpino e Sant' Angelo dei Lombardi in Campania (Angelo Marino). Oltre 1,6 miliardi di euro. È quanto hanno raccolto le scommesse a quota fissa nei primi otto mesi del 2014, secondo i dati diffusi dai Monopoli. La Campania, riporta Agipronews, è la regione dove si è giocato di più: oltre 388 milioni di euro, pari al 24,2% del totale nazionale, in pratica quasi una scommessa su quattro. Napoli è al primo posto per raccolta assoluta, con oltre 264,4 milioni di euro, una media di oltre 33 milioni al mese. L' analisi della raccolta media per punti di scommesse presenti sul territorio mette Prato al primo posto tra i comuni italiani con 375 mila euro per ciascuno dei 30 punti, per un totale di 11,27 milioni di euro di incassi. La città toscana precede Fermo con 324 mila euro per ognuno degli 33 punti, per un totale di 10,7 milioni. Terzo posto per Bolzano, con 316 mila euro per 37 punti e un totale di 11,69 milioni. «Dal 1988 a oggi, ovvero da quando è entrata in vigore la legge Vassalli, sono state in tutto 410 le cause proposte per far valere la responsabilità civile dei magistrati. Tra i ricorsi presentati, 266 sono stati ritenuti inammissibili e, finora, solo 35 richieste sono state ammesse al vaglio di un tribunale. Di queste, soltanto 7 sono state accolte. E, a tale proposito, sono in curiosa attesa di sapere su quali di queste sentenze sia stata attivata l' azione di rivalsa». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 68 12 settembre 2014 Pagina 25 < Segue Italia Oggi Enti locali È quanto ha affermato questa mattina il viceministro della giustizia Enrico Costa, nel corso della trasmissione di Radio1, Radio Anch' io. «Alla luce di questi dati», ha sottolineato Costa, «è evidente che la legge attuale sulla responsabilità civile dei magistrati è da rivedere. È necessario intervenire, lo afferma anche la Corte di giustizia europea, e noi vogliamo semplicemente aggiornare la normativa senza alcun intento punitivo». «Secondo indiscrezioni, il governo non intenderebbe uniformarsi all' opinione espressa dal parlamento che, a proposito delle commissioni censuarie, ha chiesto che la possibilità di sottoporre a riesame le decisioni delle commissioni censuarie locali non sia limitata alla sola Agenzia delle entrate. Non vogliamo credere che si soggiaccia ai diktat di una burocrazia neghittosa e cieca. Che sia vietato ai rappresentanti dei contribuenti di ricorrere alla commissione centrale, peraltro a schiacciante maggioranza pubblica, è inaccettabile dal punto di vista del buon senso, anche senza scomodare lo stato di diritto». Lo afferma in una nota il presidente della Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani. La commissione ambiente della camera ha approvato un emendamento al collegato ambientale alla legge di stabilità 2014 che recepisce le richieste della Cna per semplificare la gestione dei rifiuti «pericolosi» come aghi, siringhe e oggetti taglienti, prodotti da acconciatori, estetica, tatuatori e piercing. Questi rifiuti potranno essere conferiti direttamente dall' impresa al centro di smaltimento autorizzato senza dover obbligatoriamente chiedere l' intervento, con relativi costi, di una ditta specializzata. I rifiuti dovranno essere comunque annotati su un apposito registro, indicando ogni volta data, quantità e specifiche identificative del centro di smaltimento. Lo ricorda la stessa Cna spiegando in una nota che «è utile ricordare che l' emendamento, presentato dai deputati Piergiorgio Carrescia e Stefania Covello, che ora passa all' esame della camera, rappresenta un importante passo in avanti nella direzione del superamento del Sistri come da tempo la Cna sostiene con forza». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 69 12 settembre 2014 Pagina 26 Italia Oggi Enti locali Nuovo regolamento dell' Autorità anticorruzione sui rapporti impresep.a. Appalti, si gioca d' anticipo Pareri di precontenzioso richiedibili all' Anac. Al via le nuove regole per la risoluzione delle controversie tra pubblica amministrazione e imprese. La stazione appaltante o una parte interessata ovvero più parti interessate potranno, singolarmente o congiuntamente, rivolgere all' autorità un' istanza di parere per la formulazione di un' ipotesi di soluzione della questione insorta durante lo svolgimento delle procedure di gara degli appalti pubblici d i lavori, servizi e forniture. La priorità sarà data alle richieste congiunte o di importo rilevante o di particolare impatto per il settore. L' Anac rilascerà il parere entro 90 giorni. È con il nuovo regolamento approvato lo scorso 2 settembre dall' Autorità nazionale anticorruzione (Anac) (e in attesa di essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale) che è stato istituito un ufficio ad hoc dedicato al precontenzioso. Il regolamento sarà operativo a partire dal giorno successivo alla sua pubblicazione in Gazzetta. Il compito di seguire l' istruttoria e di darne c o n t o a l consiglio s a r à a s s e g n a t o d a l presidente dell' Anac, Raffaele Cantone, ogni 15 giorni ai consiglieri. Le istanze dovranno essere redatte secondo il modulo allegato al regolamento del due settembre 2014 e saranno trasmesse preferibilmente tramite posta elettronica certificata. Nella predisposizione dell' istanza, le parti potranno chiedere che, in sede d i pubblicazione del parere, vengano esclusi eventuali dati sensibili espressamente segnalati. Le richieste dichiarate inammissibili, se riguardano, comunque, questioni giuridiche ritenute rilevanti, saranno trattate ai fini dell' adozione di una pronuncia dell' Autorità anche a carattere generale. Le istanze diverranno improcedibili in caso di sopravvenienza di una pronuncia giurisdizionale di primo grado sulla medesima questione oggetto del parere, di sopravvenuta carenza di interesse delle parti, di rinuncia al parere. Saranno trattate in via prioritaria le istanze di parere presentate congiuntamente dalla stazione appaltante e da almeno un partecipante alla procedura di gara. In caso di istanze presentate singolarmente, si darà la precedenza alle istanze presentate dalla stazione appaltante e alle istanze concernenti appalti di rilevante importo economico (lavori: importo superiore a 1.000.000 di euro, servizi e forniture: importo superiore alla soglia comunitaria) e infine alle istanze che sottopongono questioni originali di particolare impatto per il settore dei contratti pubblici. Le archiviazioni delle istanze per inammissibilità e/o improcedibilità saranno approvate dal consiglio dell' autorità e comunicate alle parti interessate. L' istanza presentata dalla stazione appaltante, congiuntamente o singolarmente, dovrà Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 70 12 settembre 2014 Pagina 26 < Segue Italia Oggi Enti locali contenere l' impegno a non porre in essere atti pregiudizievoli ai fini della risoluzione della questione, fino al rilascio del parere. Quando l' istanza sarà presentata da una parte diversa dalla stazione appaltante, con la comunicazione di avvio dell' istruttoria, l' autorità formulerà alla stazione appaltante l' invito a non porre in essere atti pregiudizievoli ai fini della risoluzione della questione, fino al rilascio del parere. © Riproduzione riservata. CINZIA DE STEFANIS Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 71 12 settembre 2014 Pagina 27 Italia Oggi Enti locali congresso degli ingegneri. Urge nuova politica industriale Bonfà: le opere pubbliche sono strategiche. Smart cities, tirocinio e formazione ma anche le difficoltà del settore, con quasi mezzo milione di posti in meno nell' edile. Ieri, al secondo giorno il 59° Congresso nazionale degli ordini degli ingegneri d' Italia (si chiude oggi a Caserta), è stato il momento del futuro e della qualità. Al futuro, però, si deve guardare con l' aiuto della politica. Un' esigenza messa sul piatto dal vicepresidente vicario Cni Fabio Bonfà nel corso del suo intervento: una politica di investimenti ci può essere solo con la stabilità dei governi e non con il viavai di ministri. Anche perché la crisi ha morso la categoria: negli ultimi sei anni si sono persi nel settore edilizio 446.000 posti di lavoro, ossia oltre 200 al giorno. E sono fallite oltre 11.000 imprese. Bonfà lo dice senza mezzi termini: «Lo Stato deve destinare risorse per le opere pubbliche e deve incentivare gli interventi privati attraverso la defiscalizzazione», magari tassando gli immobili in maniera più equilibrata. Sulle smart cities Ania Lopez, consigliere Cni, dice a ItaliaOggi: «Abbiamo proposto il Consiglio nazionale nel ruolo di istituzione. Poi in questa tavola rotonda a cui ho partecipato prevediamo un progetto: il Cni al centro del comparto stakeholder, per lavorare come punto di riferimento tecnologico. Possiamo offrire competenze tecnologiche diverse in tutti i settori che abbiamo noi ingegneri. Competenze variegate, ma complementari fra loro». Con vantaggi economici e anche professionali: «se riusciamo ad avere una progettualità a livello centrale, lavoriamo come ente coordinatore», anche in team con i vari ordini provinciali. E le proposte per la politica? Il gruppo di lavoro dei consiglieri Cni sta preparando vari progetti, in attesa di risposte. Il domani passa anche per l' ambiente, come sottolinea l' ex ministro del Lavoro Enrico Giovannini, ricordando che: «L' ambiente e il mondo del lavoro sono sempre più collegati ed è da qui che si riparte per creare occupazione e progresso». Prima di tutto nel recupero degli edifici in ottica di lotta al rischio idrogeologico: una proposta che gli ingegneri lanciano al Governo e che vale, sottolinea il consigliere Cni Raffaele Solustri, «93 miliardi per mettere in sicurezza circa 12 milioni di strutture e le persone che le abitano». Il tesoriere del Cni, Michele Lapenna, pone invece l' accento sulla formazione/aggiornamento e il Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 72 12 settembre 2014 Pagina 27 < Segue Italia Oggi Enti locali tirocinio. «Secondo me», dice a ItaliaOggi, «siamo andati oltre il dettato normativo, avendo costituito un' agenzia che a breve incomincerà a operare. È costituita dagli Ordini territoriali per offrire agli ingegneri iscritti all' ordine la possibilità di certificare il curriculum professionale». Il tirocinio? «Fino a quando non sarà emanato il Testo unico non sarà possibile avviare un ragionamento» sull' argomento, ma «stiamo pensando di ancorare il recupero del tirocinio a una premialità sugli esami di stato con una semplificazione della procedura per chi lo ha fatto». Il presidente del Cni, Armando Zambrano, tira le somme della giornata: «Offriamo la nostra esperienza sulla semplificazione delle procedure, prendendoci anche la responsabilità di emettere i pareri rispetto ai quali la p.a. necessita di un supporto tecnico competente. Un' altra questione imprenscindibile è relativa all' aspetto della prevenzione: chiediamo un piano nazionale basato su regole nuove e operative che possano incidere sul sistema della realizzazione delle opere pubbliche. Senza dimenticare, infine, che il nostro paese deve investire nella prevenzione dal rischio sismico e idrogeologico», conclude. ANTONINO D' ANNA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 73 12 settembre 2014 Pagina 28 Italia Oggi Enti locali Deliberata la nuova linea dell' istituto. A Napoli il 24/9 un seminario di alto livello. L' Inrl riorganizza le sue attività Revisione, nuovo slancio dopo il riassetto organizzativo. Costruttivo dibattito nel corso del Consiglio nazionale Inrl tenutosi nei giorni scorsi nella sede di rappresentanza di Roma, dove si è analizzato il riassetto organizzativo interno in vista dei prossimi impegni che l' istituto dovrà affrontare sia per le importanti intese operative raggiunte negli ultimi mesi, sia per vigilare sulla piena applicazione della riforma del revisore legale italiano. Nel dettaglio sono state decise le modalità di attuazione dell' accordo con il Centro studi Sdl e la finalizzazione delle convenzioni Dre nelle regioni dove si devono ancora costituire, per dar seguito all' accordoquadro che l' Inrl ha siglato con l' Agenzia delle entrate. Il Consiglio nazionale ha inoltre confermato il tema del seminario nazionale che si svolgerà a Napoli il 24 settembre, presso l' Hotel Excelsior, dal significativo titolo «Il revisore legale, oggi». Al quale hanno già dato la loro adesione il sottosegretario al ministero di giustizia Cosimo Maria Ferri, il magistrato del ministero di giustizia Caterina Garufi, l' amministratore delegato di Equitalia, Benedetto Mineo, il presidente della Fondazione Sdl, serafino Di Loreto e il presidente di Confimprese Italia, Guido D' amico e il direttore centrale della normativa per l' Agenzia delle entrate Annibale Dodero. «Al Consiglio nazionale», ha commentato il presidente dell' Inrl Virgilio Baresi, «abbiamo condiviso la necessità di orientare gli interventi del seminario nazionale di Napoli sulla conoscenza, sulla valorizzazione e sulla tutela dei recentissimi riconoscimenti legislativi che attestano inequivocabilmente la priorità professionale del revisore legale. In buona sostanza con questo incontro di Napoli intendiamo manifestare, anche pubblicamente a l sistema Italia, la figura professionale assegnata dal legislatore al revisore legale che, come noto, è il risultato dell' infaticabile impegno dell' istituto che ha fatto riconoscere quella della revisione legale, quale primaria professione, nell' area economico contabile. Un risultato legislativo di grande importanza che intendiamo serenamente condividere con importanti rappresentanze nel settore del ministero di giustizia, dell' economia, dell' Agenzia delle entrate e di Equitalia e altri amici professionisti». Quello di Napoli, così come ribadito dal Consiglio nazionale, sarà il principale evento dell' istituto previsto nella stagione autunnale, e nel fornire alcune anticipazioni di quella che sarà la relazione centrale del seminario nazionale Giuseppe D' Andrea, docente di diritto tributario internazionale all' Università degli studi «Nicolò Cusano» di Roma, tiene a evidenziare che: «La relazione sarà Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 74 12 settembre 2014 Pagina 28 < Segue Italia Oggi Enti locali principalmente incentrata sull' assetto normativo che si è venuto a definire con la nuova legislazione italiana in materia di revisione legale che ovviamente non è a se stante, bensì frutto del recepimento di una normativa europea, al quale lo stesso istituto ha contribuito con la sua opera di sensibilizzazione presso tutti i referenti istituzionali. Da qui la giusta enfasi che l' Inrl ha voluto porre negli ultimi tempi alla figura del revisore legale quale libero professionista europeo, abilitato a esercitare la sua attività in uno qualsiasi dei paesi membri dell' Unione europea». Un altro passaggio della relazione di D' Andrea al seminario nazionale di Napoli sarà interamente dedicato alle problematiche aperte nell' attuale quadro normativo, tra le quali l' iscrizione nei registri del Ctu presso i tribunali, le nomine negli enti locali, il patrocinio nelle commissioni tributarie; questioni sospese che al momento impediscono un completo esercizio del ruolo e delle attività libero professionali del revisore così come nell' intento del legislatore comunitario. E il passaggio relativo alla rappresentanza tributaria, da tempo reclamata dall' Inrl per i revisori legali, diventa cruciale: a oggi, in base agli atti pubblicati dalla camera dei deputati, vale la finalità espressa nella legge delega fiscale dell' 11/03/2014 nella quale si stabilisce che: « Il rafforzamento della tutela giurisdizionale del contribuente viene perseguito sia mediante la razionalizzazione dell' istituto della conciliazione nel processo tributario, anche in un' ottica di deflazione del contenzioso, sia tramite l' incremento della funzionalità della giurisdizione tributaria (articolo 10). In tale ambito, è stato introdotto il principio di terzietà dell' organo giudicante e previsto l' ampliamento dei soggetti abilitati a rappresentare i contribuenti dinanzi alle commissioni tributarie». Un ampliamento sul quale ci si deve ancora pronunciare ma che l' istituto auspica a favore anche dei revisori legali. Nel corso del seminario nazionale, poi, verranno anche esaminate con attenzione le prospettive professionali del revisore legale sia nel contesto nazionale che in quello europeo, con scenari che evocano una liberalizzazione delle attività e un contestuale contrasto alla posizione oligopolistica delle «big four» società di revisione che a livello internazionale fortemente penalizzano l' azione dei singoli revisori legali. La segreteria dell' istituto sollecita i revisori legali iscritti, interessati ad intervenire, a prendere visione del programma completo e delle modalità di partecipazione, direttamente sul sito dell' istituto. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 75 12 settembre 2014 Pagina 29 Italia Oggi Enti locali L' Ancl analizza il contesto normativo e propone la sua ricetta. Lavoro da semplificare Meno contratti. E poteri alle regioni da ridurre. La macchina burocratica oggi sembra inarrestabile, indomabile. Se ne è accorto anche il governo che tra una un «Salva, Vivi e Sblocca Italia» tenta anche la carta della sburocratizzazione della macchina statale. Certamente la partita sarà tra le più ardue e difficili ma almeno l' intenzione sembra lodevole. Vorremmo provare in questa sede a suggerire qualche proposta dal fronte dei consulenti del lavoro e di coloro che si destreggiano tutti i giorni nei meandri della burocrazia del lavoro e del fisco. Un primo tentativo lo si potrebbe proporre avallando quanto in cantiere con l' introduzione di un contratto unico per tutti e a tutele crescenti differenziabile, però, in base all' età di ingresso al lavoro, alla stato di disoccupazioneinoccupazione, all' età anagrafica del lavoratore e affiancato da un unico livello di contrattazione collettiva. Benefica risulterebbe anche una disciplina unitaria degli enti bilaterali, dei fondi sanitari e di quelli di previdenza complementare. Istituti che negli ultimi periodi si sono mastodonticamente moltiplicati a un ritmo quasi virale per la gestione degli stessi adempimenti periodici disperdendo così le opportune risorse il più delle volte assorbite da costi di gestione interna e di struttura. Risulterebbe agevole, inoltre, che le comunicazioni obbligatorie ai centri per l' impiego fossero fruibili da un' unica piattaforma nazionale passando per una indispensabile rivisitazione dell' art. 117 della Costituzione. Certo un unico sistema informatico snellirebbe non di poco il modus operandi degli addetti ai lavori divenendo così la porta di identificazione per tutte le tipologia contrattuali e di tutti gli adempimenti di avvio del rapporto di lavoro (collaboratori domestici, sostituzioni di maternità, agevolazioni contributive particolari ecc). Nel mondo previdenziale poi le possibilità potrebbero essere infinite. Potremmo esordire con una fantascientifica standardizzazione delle tabelle contributive a una sola aliquota contributiva generale per giungere sino a riunificare le agevolazioni contributive in un' unica disciplina (mobilità, aspi, disoccupati, over 50, donne inoccupate, giovani over 30, giovani genitori ecc.). Continuando nella nostra analisi, tre piccoli obiettivi potrebbero essere perseguibili. In primo luogo quello della semplificazione delle procedure telematiche previdenziali, in particolare nella Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 76 12 settembre 2014 Pagina 29 < Segue Italia Oggi Enti locali gestione delle posizioni aziendali. A suo tempo vedeva la luce il sistema «ComUnica» ma del quale se ne è perso in parte traccia. Riposizionando il tutto in un' unica piattaforma più semplice e intuitiva, di certo i tempi di predisposizione delle pratiche sarebbero notevolmente ridotti. Utile, poi, sarebbe una rivisitazione del sistema Durc. Gli sforzi profusi in questo periodo dall' Inps (anzi dal Super Inps) appaiono notevoli ma non altrettanto i risultati: invii di comunicazioni massicci, avvisi impazziti, sospensioni dell' ultima ora ecc. Il fatto che i pagamenti e le agevolazioni alle aziende debbano essere possibili solo quanto queste ultime risultino in regola con la contribuzione è di sicuro un elemento di certezza e civiltà. Ma visto che ci si trova nell' epoca del «tutto» informatizzato e tracciato (o quasi), perché non incrociare le banche dati previdenziali con gli istituti bancari? Nel momento in cui un committente si accingesse a effettuare un bonifico a favore di un appaltatore, fornendo alla procedura di pagamento online un apposito «codice contributivo» l' operazione potrebbe venir bloccata qualora il codice risultasse inabilitato per inadempienze. Per le concessioni delle agevolazioni, invece, incrociando nuovamente le banche dati dell' Inps e delle varie casse di previdenza con i sistemi informatici dei centri per l' impiego ecco che all' atto dell' assunzione, qualora si segnalasse l' instaurazione di un rapporto di lavoro agevolabile, la procedura sancirebbe lo scarto in caso di non regolarità contributiva, bloccando così il problema in origine. Passiamo alla parte assicurativa e infortunistica dell' Inail. Mutuando le potenzialità infinite dell' informatica, la necessità di redigere una denuncia di infortunio potrebbe essere superata. Anche qui nel momento in cui un presidio ospedaliero o un medico trasmettesse telematicamente la relativa certificazione, ecco che l' istituto potrebbe intersecare i dati recuperabili presso l' Inps (per la parte retributiva) e i centri per l' impiego (per i dati anagrafici e l' inquadramento del rapporto di lavoro) e sarebbe in grado di comunicare al datore l' importo dell' indennizzo da erogarsi in busta paga. Anche il fisco potrebbe dare una mano. Basti pensare alla vicenda 770 di questi ultimi mesi. Un adempimento corposo, intriso di dati e informazioni ma che di sostanziale (almeno per le casse dell' Erario) ha ben poco. E allora perché non offrire queste informazioni all' Agenzia delle entrate tramite il flusso UniEmens: un unico solo adempimento, effettuato ogni mese, il cui controllo incrociato avverrà con i versamenti F24 periodici. Questo permetterebbe anche l' eliminazione delle certificazioni Cud scaricabili da ogni contribuente accedendo direttamente ai siti ministeriali (non è già così per i pensionati?). Anche le certificazioni di ritenute nei confronti dei lavoratori autonomi potrebbero passare a miglior vita. Sarebbe infatti sufficiente indicare nel modello F24 di versamento il codice fiscale del percipiente in abbinata al codice tributo. A quel punto il professionista o il lavoratore autonomo, accedendo alle procedure dell' Agenzia delle entrate troverebbe bella e fatta la sua certificazione da usare in dichiarazione dei redditi. Infine il modello di pagamento F24. Spesso sfugge la motivazione di una così variegata presenza e necessità di sezioni e codici. Riassumendoli quantomeno per tipologia reddituale si garantirebbe maggiore semplicità e minor rischio di errore. Insomma, con un po' più di entusiasmo sarebbe possibile liberare nuove risorse e forse dare al Pil una piccola spinta «all' insù». FRANCESCO GERIA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 77 12 settembre 2014 Pagina 29 Italia Oggi Enti locali l' approfondimento. Visto di conformità, le istruzioni delle Entrate Con la risoluzione n. 82/E del 2 settembre 2014 l' Agenzia delle entrate si è occupata della problematica relativa all' apposizione del visto di conformità sulla propria dichiarazione da parte dei professionisti abilitati al fine di poter utilizzare in compensazione i crediti relativi alle imposte dirette per importi superiori a 15.000 euro (obbligo introdotto dalla legge di stabilità 2014 a decorrere dal periodo d' imposta in corso al 31/12/2013). Con l' apposizione del visto viene attestata l' esecuzione dei controlli volti a verificare: la regolare tenuta e conservazione delle scritture contabili obbligatorie ai fini delle imposte sui redditi e dell' imposta sul valore aggiunto; la corrispondenza dei dati esposti nella dichiarazione alle risultanze delle scritture contabili; la corrispondenza dei dati esposti nelle scritture contabili alla relativa documentazione. La norma è simile a quella che regola l' apposizione del visto di conformità in materia di Iva ma si applica per la compensazione orizzontale dei crediti relativi alle imposte sui redditi (Ires e Irpef) e relative addizionali, alle ritenute alla fonte, alle imposte sostitutive e all' Irap (sono escluse le compensazioni verticali). I soggetti abilitati al rilascio del visto di conformità (tra cui i consulenti del lavoro) possono pertanto autocertificare la propria dichiarazione (Unico2014/ Irap 2014 e 770/2014) senza essere obbligati a rivolgersi a soggetti terzi. Si ricorda che il limite di euro 15.000 va riferito alle singole tipologie di crediti emergenti dalla dichiarazione e non al totale dei crediti compensabili (ipotizzando pertanto un utilizzo di euro 12.000 di credito Irap e di euro 12.000 di credito Irpef il visto di conformità non è necessario in quanto entrambi i crediti sono inferiori al limite di euro 15.000 stabilito dalla normativa). Vale la pena sottolineare che nel caso di specie non è richiesta la preventiva presentazione della dichiarazione (può essere presentata in un momento successivo alla compensazione) è che non è obbligatorio l' utilizzo dello specifico canale telematico di pagamento Entratel (previsto invece per le compensazioni Iva). In buona sostanza l' Agenzia delle entrate ha precisato che il professionista abilitato ad apporre il visto di conformità sulle dichiarazioni non deve rivolgersi a un altro professionista per vistare i propri crediti da utilizzare in compensazione ma può provvedervi in via autonoma in conformità al dettato della Cm 54/2001 con la quale è stata ammessa la possibilità di procedere all' asseverazione degli elementi contabili ed extracontabili, rilevanti ai fini degli studi di settore, in relazione alla propria dichiarazione (l' Agenzia esclude quindi ogni tipo di incompatibilità). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 78 12 settembre 2014 Pagina 29 < Segue Italia Oggi Enti locali È opportuno tuttavia rammentare che il professionista che appone il visto deve: essere abilitato alla trasmissione telematica delle dichiarazioni; essere iscritto nell' apposito elenco informatizzato dei soggetti abilitati al rilascio del visto di conformità a seguito di apposita comunicazione effettuata alla direzione regionale delle Entrate competente per territorio (si consiglia i professionisti che hanno già sottoscritto una polizza per il rilascio della certificazione del credito Iva di integrare la comunicazione già effettuata all' Agenzia delle entrate solo nel caso in cui la polizza assicurativa faccia riferimento al solo rilascio di «visti di conformità solo ai fini Iva); essere dotato di specifica polizza assicurativa (considerando che il visto riguarda una propria dichiarazione è consigliabile chiarire tale aspetto con la società di assicurazione al fine di escludere ogni dubbio di copertura). L' infedele rilascio del visto di conformità è soggetto al regime sanzionatorio previsto dall' art. 39 del decreto legislativo n. 2411997 che prevede l' applicazione di una sanzione amministrativa da euro 258 a euro 2.582, la sospensione dalla facoltà di rilasciare il visto di conformità e, in presenza di violazioni ripetute ovvero di violazioni particolarmente gravi, la comunicazione dei provvedimenti sanzionatori all' ordine professionale di appartenenza per l' adozione di provvedimenti disciplinari. CELESTE VIVENZI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 79 12 settembre 2014 Pagina 30 Italia Oggi Enti locali L' analisi. Il primo passo di un processo lungo e complesso Primo passo verso l' attuazione della riforma delle province. Ieri in Conferenza unificata stato e regioni hanno sottoscritto l' accordo per la disciplina della complicata fase di individuazione delle funzioni che dovranno essere sottratte alle amministrazioni provinciali e assegnate ai nuovi enti subentranti. L' intesa giunge con oltre due mesi di ritardo rispetto alla scadenza inizialmente prevista per l' 8 luglio scorso e sposta in avanti tutti gli altri termini procedurali indicati dalla legge Delrio. L e regioni, i n f a t t i , a v r e b b e r o d o v u t o individuare le funzioni provinciali da riordinare entro ottobre: l' accordo, invece, dà loro tempo entro il 31/12/2014. Per quanto la strada appaia tracciata, l' attuazione della legge 56/2014, appare tutt' altro che in discesa. Il grosso delle funzioni provinciali diverse da quelle «fondamentali», e, dunque, da assegnare ad altri enti, non è stato ancora individuato. L' accordo sancisce che lo stato può provvedere per le sole funzioni provinciali rientranti nella propria potestà legislativa esclusiva. Ma, delle decine e decine di funzioni esercitate dalle province, l ' a c c o r d o n e individua solo 3, in materia di «tutela delle minoranze», che costituisce una parte infinitesimale e trascurabile delle competenze provinciali. Saranno, dunque, prevalentemente le regioni «arbitri» del riordino delle funzioni provinciali. L' accordo fornisce tre criteri, piuttosto complessi. Le funzioni non fondamentali, se non assegnate alle province (come tutt' ora consente l' articolo 118 della Costituzione) potranno essere «riassorbite» dalle regioni; altrimenti, le funzioni dovranno essere trasferite ai comuni o a loro forme associative, anche definendo soglie demografiche minime per il loro esercizio. Tuttavia, in capo alle province dovranno essere mantenute le funzioni «non fondamentali» che risultino comunque riferibili a quelle «fondamentali», per garantire coerenza organizzativa e comunque avendo «riguardo al contesto proprio di ciascuna regione». Di fatto, visto che le regioni non hanno ancora censito le funzioni il processo di riordino rischia di essere molto più lungo e complicato del previsto. Inoltre, come già risulta chiaro dalle previsioni della legge Delrio, dalla sua attuazione deriverà un quadro ordinamentale delle funzioni locali estremamente differenziato tra regione e regione, ma anche nell' ambito delle regioni stesse (funzioni esercitate dalle città metropolitane o dalle province, o dalle stesse regioni, o da comuni o da unioni di comuni), tale da rendere difficile la realizzazione dell' obiettivo di semplificare e razionalizzare il quadro delle competenze, pur enunciato come fine principale della legge 56/2014. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 80 12 settembre 2014 Pagina 30 < Segue Italia Oggi Enti locali L' accordo ha anche approvato la bozza del Dpcm contenente i criteri generali per il trasferimento agli enti subentranti alle province delle risorse necessarie all' esercizio delle funzioni. Da subito, comunque, si pone il problema della sostenibilità finanziaria dell' intero processo. La Conferenza Unificata, infatti, ha preso anche atto che le ultime manovre finanziarie, e in particolare il dl 66/2014, ha portato a non essere in grado di rispettare il patto si stabilità per il 2014 e 33 province ad aprire la procedura di predissesto. È l' effetto di un taglio di risorse di circa 3 miliardi (sui 13 spesi fino al 2011), pari a circa il 23% in soli quattro anni, di proporzioni gigantesche rispetto a quelli subiti da ogni altro comparto pubblico. La scarsezza di risorse presenti nel sistema delle province, oltre a pregiudicare da qualche mese l' erogazione dei servizi, incombe sulla stessa attuazione della riforma, perché è evidente che regioni e comuni non vorranno subentrare alle province se non avranno la garanzia di disporre di tutte le risorse finanziarie (e del personale) necessarie allo scopo. LUIGI OLIVERI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 81 12 settembre 2014 Pagina 30 Italia Oggi Enti locali In Unificata accordo sul passaggio di poteri. Lanzetta: non si perderanno posti di lavoro. Ora la legge Delrio fa sul serio Province, ai raggi X le funzioni e le risorse da cedere. Al via il trasferimento delle funzioni delle province p r e v i s t o d a l l a l e g g e D e l r i o . I n Conferenza Unificata è stato raggiunto l' accordo tra l' esecutivo e i rappresentanti delle autonomie sull' individuazione delle funzioni non fondamentali che le nuove province «light» (trasformate in enti di secondo livello dalla legge n. 56/2014) potranno cedere ad altri livelli di governo. Via libera anche al dpcm che stabilisce i criteri per individuare le risorse umane e finanziarie necessarie da trasferire agli enti che si sobbarcheranno le funzioni delle vecchie province. I tempi sono stretti. Entro 15 giorni dalla pubblicazione del dpcm in Gazzetta Ufficiale, l e province ( a n c h e q u e l l e d e s t i n a t e a trasformarsi in città metropolitane) dovranno procedere alla ricognizione dei beni e delle risorse connesse alle funzioni (fondamentali e non) svolte. Il monitoraggio dovrà essere comunicato alla regione di appartenenza e all' Osservatorio regionale istituito ad hoc a cui spetterà fare proposte per la riallocazione delle funzioni presso il livello di governo più adeguato. Tale organo avrà 15 giorni di tempo per avallare la ricognizione effettuata da ciascuna provincia e trasmetterla all' Osservatorio centrale, istituito presso palazzo Chigi e presieduto dal ministro per gli affari regionali. Nella ricognizione delle risorse finanziarie, invece, si terrà conto dei dati di bilancio dell' ultimo triennio, dei dati forniti dalle province sulla spesa per ciascuna funzione e della necessità che agli enti subentranti siano attribuite le risorse già spettanti alle vecchie province. Nell' individuazione delle risorse, però, si legge nel dpcm, peseranno i tagli del dl 66/2014 (444,5 milioni di euro per il 2014 che diventeranno 576,7 milioni nel 2015 e 585,7 milioni per ciascuno degli anni 2016 e 2017), ossia proprio i tagli che stanno mettendo in grave difficoltà le amministrazioni provinciali al punto da rendere impossibile la continuità nell' erogazione dei servizi. Sul tema, come anticipato da ItaliaOggi il 9 settembre, è al lavoro un tavolo presso il Mef, coordinato dal sottosegretario all' economia Pier Paolo Baretta, che dovrebbe partorire un' ipotesi di riduzione dei tagli da inserire nella prossima legge di stabilità. Difficile, al momento, che si possa intervenire prima. Alla legge di stabilità guardano anche le regioni preoccupate di non avere abbastanza risorse per gestire le funzioni provinciali. «Abbiamo bisogno di ragionevoli garanzie che da parte del Mef vengano stanziati questi fondi», ha chiesto il presidente della Conferenza delle regioni Sergio Chiamparino. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 82 12 settembre 2014 Pagina 30 < Segue Italia Oggi Enti locali «Se non ci sarà uno stanziamento nuovo di risorse nella legge di stabilità», avverte il governatore del Piemonte, «rischiamo di non riuscire a mantenere le scuole aperte perché non ci saranno fondi sufficienti per pagare il riscaldamento o la pulizia delle strade quando nevica, insomma, per mantenere le minime funzionalità della viabilità soprattutto nelle zone impervie e di montagna». In attesa di conoscere l' ammontare delle risorse extra chieste dalle regioni, il dpcm accoglie le richieste dei governatori sulla sterilizzazione degli effetti derivanti dal passaggio di funzioni: non rileveranno ai fini del limite di indebitamento. Mentre, come previsto dalla legge Delrio, si dispone che «al fine di tener conto degli effetti anche finanziari derivanti dal trasferimento dell' esercizio delle funzioni» il dpcm possa modificare gli obiettivi del patto di stabilita' interno delle province e d e g l i enti subentranti, fermo restando l' obiettivo complessivo. Per quanto riguarda il trasferimento delle risorse umane il criterio principe sarà la «garanzia dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato, nonché di quelli a tempo determinato in corso fino alla scadenza prevista». Un inciso che, secondo il ministro per gli affari regionali, Maria Carmela Lanzetta, dovrebbe bastare a tranquillizzare i sindacati sul mantenimento dei livelli occupazionali. «Posso garantire che non si perderanno posti di lavoro», ha detto il ministro a ItaliaOggi. «Non bisogna avere paura dei cambiamenti», ha aggiunto. «Oggi è stato raggiunto un importantissimo accordo con il voto unanime di tutti i soggetti coinvolti: Anci, Upi e presidenti delle regioni. Un' intesa che fa partire definitivamente la legge Delrio, anche se siamo consapevoli che è solo l' inizio di un lavoro che continuerà fino alla completa attuazione della legge». «Intanto», ha concluso il ministro, «si sono già risparmiati 100 milioni per il mancato svolgimento delle elezioni provinciali. Risorse che saranno reinvestite in servizi per i cittadini». I sindacati però restano cauti e, in una nota congiunta di FpCgil, CislFp e UilFpl, pur apprezzando il metodo del confronto avviato dal governo, chiedono «interventi urgenti a garanzia dell' occupazione e dei servizi ai cittadini». FRANCESCO CERISANO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 83 12 settembre 2014 Pagina 31 Italia Oggi Enti locali Il sottosegretario in audizione. In arrivo il questionario per il restyling dei fabbisogni. Enti, al via la pulizia dei bilanci Zanetti: pronto il dpcm sul riaccertamento dei residui. L' operazione di pulizia dei bilanci dei comuni può finalmente partire. Il riaccertamento straordinario dei residui attivi (i crediti di dubbia esigibilità che spesso gli enti locali mettono a bilancio per far quadrare i conti) imposto a partire dal 2015 dalla riforma della contabilità in vigore da oggi (si veda altro pezzo a pag. 34) rischia di far emergere disavanzi di amministrazione tali da portare molti municipi in default, ma potrà avvenire con modalità e tempi meno penalizzanti per i comuni. Sul dpcm, che dovrà fissare la tabella di marcia dell' operazione bilancipuliti, è al lavoro un tavolo tecnico costituito presso la Ragioneria dello stato (con la presenza di rappresentanti ministeriali e degli enti locali) e il testo sarà presto all' esame della Conferenza unificata. Lo ha annunciato il sottosegretario all' economia, Enrico Zanetti, in audizione dinanzi alla commissione bicamerale per il federalismo fiscale. Zanetti ha ricordato come, in sede di approvazione del dlgs 126/2014 (correttivo del primo decreto sull' armonizzazione dei bilanci, il dlgs n.118/2011), le associazioni rappresentative degli enti locali abbiano chiesto di rinviare a un dpcm ad hoc l' individuazione di modalità straordinarie di ripiano dei bilanci che consentissero da un lato l' emersione dei residui di dubbia esigibilità, preservando dall' altro la sostenibilità finanziaria dei conti. In particolare, i comuni potranno utilizzare quote accantonate degli avanzi di amministrazione per ridurre le quote di disavanzo generate dall' emersione dei residui e devolvere particolari tipologie di entrata al riequilibrio dei bilanci. Fabbisogni standard Zanetti ha anche annunciato importanti novità sui fabbisogni standard, ossia i parametri di giusto costo delle funzioni comunali e provinciali che consentono il superamento del criterio della spesa storica («più spendi più trasferimenti ricevi dallo stato») e la definitiva attuazione del federalismo fiscale. Il processo di determinazione dei fabbisogni, messo in stand by dai governi Monti e Letta, è stato rivitalizzato dal governo Renzi che nel consiglio dei ministri del 23 luglio (si veda ItaliaOggi del 24 luglio) ha approvato un dpcm in via definitiva e due in via preliminare per l' adozione delle note metodologiche relative rispettivamente alle funzioni di amministrazione generale, gestione e controllo (per comuni e province), all' istruzione pubblica e gestione del territorio delle province e all' istruzione pubblica, viabilità, gestione del territorio e ambiente dei comuni. Con questi provvedimenti il processo di determinazione dei fabbisogni, ha ricordato Zanetti, può dirsi in fase di ultimazione. Sono stati censiti Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 84 12 settembre 2014 Pagina 31 < Segue Italia Oggi Enti locali 6.702 comuni, 291 unioni e tutte le province delle regioni a statuto ordinario. «Un patrimonio informativo di estrema rilevanza» che però va subito aggiornato perché i fabbisogni finora determinati hanno preso come benchmark di riferimento la spesa storica del 2010. Di qui la richiesta degli enti locali (condivisa da Anci e Ifel) di avviare il restyling dei fabbisogni attraverso la somministrazione di un questionario unico che dovrebbe contenere alcune domande integrative necessarie per definire la spesa storica relativa agli anni 2011 e 2012. Zanetti ha annunciato che il questionario dovrebbe essere ultimato entro la fine di settembre e somministrato ai comuni entro ottobre. Infine, Zanetti ha annunciato che stanno per concludersi i lavori del gruppo di lavoro presso il Mef che dovrà definire le capacità fiscali dei comuni in modo da consentire che, a decorrere dal 2015, il riparto del Fondo di solidarietà comunale possa avvenire sulla base dei fabbisogni e delle capacità fiscali. © Riproduzione riservata. FRANCESCO CERISANO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 85 12 settembre 2014 Pagina 31 Italia Oggi Enti locali Personale, conta la spesa media del triennio 2011 2013 G l i enti locali soggetti al Patto d i stabilità interno devono garantire il contenimento delle spese di personale rispetto al valore medio del triennio 20112013. Questa è l' interpretazione che pare più corretta del nuovo comma 557 quater inserito nel corpo della l 296/2006 dall' art. 3, comma 5bis, del recente dl 90/2014. La disposizione appena citata recita così: «Ai fini dell' applicazione del comma 557, a decorrere dall' anno 2014, gli enti assicurano, nell' ambito della programmazione triennale dei fabbisogni di personale, il contenimento delle spese di personale con riferimento al valore medio del triennio precedente alla data di entrata in vigore della presente disposizione». Ricordiamo che il citato comma 557 prevede, appunto, l' obbligo per gli enti sottoposti al Patto di assicurare la riduzione delle spese di personale, al lordo degli oneri riflessi a carico d e l l e a m m i n i s t r a z i o n i e d e l l ' Irap, c o n esclusione degli oneri r e l a t i v i a i r i n n o v i contrattuali, garantendo il contenimento della dinamica retributiva e occupazionale. Prima del dl 90, tale disciplina non individuava in modo esplicito il periodo di riferimento su cui operare il confronto. In tale contesto, la Corte dei conti aveva optato per un parametro dinamico, rappresentato dalla spesa di personale dell' anno precedente. In altri termini, il limite variava sulla base di uno scorrimento annuale. Ora, invece, il parametro diventa fisso, come già accade per gli enti non soggetti al Patto. Come si è visto, infatti, il comma 557quater fa riferimento al «triennio precedente alla data di entrata in vigore della presente disposizione»: poiché quest' ultima è di quest' anno, tale formulazione non può che riferirsi agli anni 20112013. Lo stesso limite, quindi, dovrebbe valere sia per l' esercizio corrente che per quelli a venire. Questa pare essere la lettura corretta, anche se non si può escludere che la giurisprudenza contabile, forzando il dettato normativo, opti comunque per il mantenimento di un limite dinamico. Ma si tratterebbe, appunto, di una forzatura. Per gli enti non soggetti al Patto, invece, rimane in vigore la disciplina prevista dal comma 562 della stessa l 296, che impone di non superare l' ammontare di spesa sostenuta nel 2008. Peraltro, questa differenziazione, a seconda che gli enti siano o meno soggetti al Patto, pare sempre più anacronistica. © Riproduzione riservata. MATTEO BARBERO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 86 12 settembre 2014 Pagina 32 Italia Oggi Enti locali Agevolazioni in pillole Enti locali, un oscar al bilancio. Scade il 15 settembre 2014 il termine per partecipare al premio «Oscar di bilancio», organizzato da Federazione relazioni pubbliche italiana. L' oscar di bilancio viene assegnato agli enti o aziende sanitarie che abbiano attuato la migliore rendicontazione economica, sociale e ambientale per l' esercizio 2013. I vincitori potranno fregiarsi dell' ambito riconoscimento, a tempo indeterminato. Lazio, 300 mila euro per la Via Francigena. È attivo il bando della regione Lazio per la presentazione di iniziative per la valorizzazione dei percorsi della via Francigena di cui alla lr 19/2006. Possono accedere al contributo le aggregazioni di comuni c h e p r e s e n t a n o p r o g e t t i d i manutenzione dei percorsi, sviluppo di servizi di accoglienza e progetti editoriali e multimediali a scopo promozionale. Il contributo copre fino all' 80% delle spese ammissibili. Il bando scade il 25 settembre 2014. FriuliVenezia Giulia, contributi per le manifestazioni. La regione Fvg concede contributi a soggetti pubblici e privati, con procedimento valutativo a bando, per la realizzazione di manifestazioni e iniziative promozionali di cui alla lr 2/2002, art. 174. Le domande di contributo vanno presentate entro il 18 settembre 2014. Calabria, 2,5 milioni di euro per finanziare tirocini nella p.a. La regione Calabria ha indetto una manifestazione di interesse finalizzata alla presentazione di candidature da parte di enti pubblici e privati interessati all' utilizzazione di soggetti disoccupati per attività socialmente utili e di pubblica utilità. Lo stanziamento di 2,5 milioni di euro consentirà di attivare circa mille iniziative. Gli enti utilizzatori devono manifestare interesse a partire dal 22 settembre 2014. Smart city, una call per raccogliere buone pratiche. Il Forum p.a. challenge seleziona modelli replicabili che implementino il paradigma smart city nel contesto urbano, attraverso l' iniziativa «Tecnologie e soluzioni per la smart city». Le iniziative selezionate saranno valorizzate attraverso iniziative promozionali. Le informazioni sono disponibili su www.forumpachallenge.it. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 87 12 settembre 2014 Pagina 33 Italia Oggi Enti locali Con il dlgs 33/2013 il legislatore ha rafforzato i poteri dei consiglieri. Accesso agli atti illimitato Sempre meno i casi in cui la p.a. può rifiutarsi. Le richieste di accesso dei consiglieri comunali finalizzate a ottenere la documentazione di tutti i settori dell' amministrazione, apparentemente tendenti a compiere un sindacato generalizzato dell' attività degli organi decidenti, deliberanti e amministrativi dell' ente, sono compatibili con il principio di funzionalità del mandato, finalizzato ad un organico progetto conoscitivo in relazione a singole problematiche che di volta in volta interessino l' elettorato ? Nel caso di specie, l' ente ritiene legittimo il diniego opposto alla richiesta rivolta dai consiglieri comunali, diretta all' estrazione di atti, in assenza di motivazione in ordine all' esistenza dei presupposti del diritto di accesso. Ciò, in quanto tale diritto sarebbe limitabile anche alla luce della sentenza n. 846/2013, con la quale il Consiglio di stato ha specificato che la disposizione contenuta nell' art. 43 del Tuel, va coordinata con la modifica introdotta all' art. 22 della legge n. 2041/90, dalla legge n. 15/05, secondo la quale anche il consigliere comunale deve essere portatore di un interesse diretto, concreto e attuale corrispondente a una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento per il quale si richiede l' accesso. Le considerazioni contenute nella citata sentenza del Consiglio di Stato, devono però essere lette con riferimento alla specifica fattispecie esaminata in quell' occasione dal giudice, il quale deducendo conclusivamente che «il comune ha soddisfatto le richieste di accesso dei consiglieri comunali», ha respinto la richiesta «sulla base del principio secondo cui l' amministrazione non può essere condannata a costruire documenti allo stato non disponibili». In merito al caso di specie, vale quanto affermato dal Tar Campania Salerno con la recente sentenza n. 680 del 4 aprile 2014, secondo cui l' art. 43, comma 2, del decreto legislativo n. 267/2000 ha sicuro carattere derogatorio rispetto alla disciplina generale dell' accesso contenuta negli artt. 22 e seguenti della legge n. 241/90, che comporta una dipendenza funzionale tra la conoscenza del documento e la coltivazione dell' interesse dedotto, da fare valere eventualmente in sede processuale. L' accesso di cui all' art. 43 del Tuel ha l' obiettivo di mettere in condizione il consigliere comunale di esercitare il proprio mandato e di verificare il comportamento degli organi istituzionali decisionali del comune e del resto, lo stesso art. 22, al comma 2, rafforzando in Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 88 12 settembre 2014 Pagina 33 < Segue Italia Oggi Enti locali particolare l' esigenza di trasparenza della p.a., stabilisce che «l' accesso ai documenti amministrativi, attese le sue rilevanti finalità di pubblico interesse, costituisce principio generale dell' attività amministrativa al fine di favorire la partecipazione e di assicurarne l' imparzialità e la trasparenza». Secondo tale giudice amministrativo le recenti scelte del legislatore sembrano anzi rafforzare il carattere di autonomia dell' accesso dei consiglieri comunali rispetto alla macrocategoria dell' accesso alla documentazione amministrativa. In particolare, il dlgs n. 33/13 ha introdotto una disciplina organica relativa agli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni, che intercetta un piano diverso rispetto a quello disciplinato dall' istituto dell' accesso, di cui alla legge n. 241/90 e al decreto legislativo n. 267/00. L' accesso è di norma richiesto qualora non sia possibile reperire in altro modo i documenti amministrativi la cui conoscenza risponda a un interesse diretto, concreto e attuale. Può tuttavia accadere che l' interessato possa comunque risalire a quella stessa documentazione, grazie a forme di pubblicità delle informazioni, operate dalla pubblica amministrazione, con conseguente realizzazione, in via indiretta, dell' interesse posto a presupposto dell' accesso. Il principio è, infatti, nel senso della trasparenza generalizzata, intesa come accessibilità totale delle informazioni, salvo i limiti imposti dall' art. 4 del decreto legislativo n. 33/13. Quindi gli indirizzi di fondo del legislatore, in una visione sistematica dei principi di pubblicità e di trasparenza, peraltro espressamente declinati dall' art. 1, comma 1, della legge n. 241/90, non possono che assottigliare ulteriormente le ragioni legittimanti un diniego all' accesso dei consiglieri comunali. Pertanto, ai sensi del comma 3 del citato art. 43 del Tuel, i consiglieri hanno facoltà di presentare interrogazioni e ogni altra istanza di sindacato ispettivo e l' amministrazione comunale dovrà consentire l' accesso agli atti richiesti, non altrimenti reperibili, che siano in possesso dello stesso ente e che abbiano il requisito della determinatezza. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 89 12 settembre 2014 Pagina 33 Italia Oggi Enti locali Lo Scaffale degli Enti Locali Autore Matteo Gnes Titolo La decertificazione Dalle certificazioni amministrative alle dichiarazioni sostitutive Casa editrice Maggioli, Rimini, 2014, pp. 398 Prezzo 54 euro Argomento La legge di Stabilità 2012 ha completato il processo di semplificazione dell' attività documentale della p.a. avviato con il dpr n. 678/57 e la legge n. 15/68. Sono infatti state introdotte importanti novità nel T.u. sulla documentazione amministrativa a p p r o v a t o c o n i l d p r n . 445/2000, sancendo il passaggio da un sistema basato su un doppio binario a uno di vera e propria decertificazione. I certificati amministrativi, che pur rimangono lo strumento privilegiato di circolazione delle certezze pubbliche, non possono infatti essere più prodotti alla p.a., se non in specifiche ipotesi. Gli strumenti alternativi alla produzione di certificati (dichiarazioni sostitutive di certificazioni e dell' atto di notorietà, accertamento d' ufficio ecc.) sono invece divenuti, da mero strumento alternativo, l' unico strumento utilizzabile nei rapporti tra cittadini e p.a. L' interpretazione e l' applicazione di tali norme, innestate su un sistema che presentava diversi punti problematici e aveva di fatto continuato a privilegiare lo strumento delle certificazioni, hanno portato tuttavia a numerosi problemi operativi. Autore Maria Agostina Cabiddu Titolo Diritto del governo del territorio Casa editrice Giappichelli, Torino, 2014, pp. 487 Prezzo 40 euro Argomento A distanza di quasi dieci anni dalla revisione del Titolo V della Costituzione, la nozione di governo del territorio sembra aver trovato un posto stabile nel dibattito politico e scientifico. Molte nebbie che ne hanno accompagnato il recepimento si sono nel frattempo diradate, a iniziare da quelle riguardanti la congruenza o meno del suo ambito definitorio con quello della tradizionale disciplina d' uso dei suoli, sicché risulta oggi evidente che esso, pur includendola, non si riduce all' urbanistica, ma si estende ai diversi interessi meritevoli di tutela che esigono di essere armonicamente ricomposti. GIANFRANCO DI RAGO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 90 12 settembre 2014 Pagina 34 Italia Oggi Enti locali In vigore da oggi il decreto correttivo del dlgs 118/2011 sull' armonizzazione dei bilanci. Nuova contabilità per gli enti Riforma al via dal 2015. Ma l' incertezza regna sovrana. Sul supplemento ordinario n.73 della G.U. n.199 del 29 agosto 2014 è stato pubblicato il dlgs 126/2014, integrativo e correttivo del dlgs 118/2011 relativo alla armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio d e g l i enti locali, d e l l e regioni e d e i l o r o organismi. Il decreto che entrerà in vigore da oggi avvia dal 1/1/2015, dopo tre anni di sperimentazione, la riforma della contabilità degli enti locali sulla base dei nuovi principi e modelli contabili e di una radicale riscrittura degli articoli da 114 a 268 bis del Tuel. Il dlgs 118/2011 attua la delega conferita dall' art. 2, co. 2, lett. h) della legge n. 42/2009 avviando una rivoluzione contabile con le gradualità evidenziate in tabella. La riforma si inserisce in un contesto di confusione e incertezza della finanza locale. I ripetuti interventi di tagli alle risorse e di limitazioni alla spesa hanno portato negli ultimi anni il termine per l' approvazione del bilancio preventivo più vicino alla chiusura dell' esercizio che all' inizio. Le continue modifiche a i tributi locali h a n n o r e s o i m p o s s i b i l e qualsiasi programmazione delle risorse, aumentato la burocrazia con un labirinto di aliquote e detrazioni ed il disagio dei contribuenti. Nei prossimi giorni è necessaria per gli operatori e per i revisori una intensa attività di studio ed approfondimento dei nuovi criteri di rilevazione contabile e di dimostrazione dei risultati. L' operazione di costruzione del nuovo regime contabile è stata complessa e la sperimentazione avviata dal 2012, ha reso possibile l' adeguamento dei principi applicati alle molteplici realtà gestionali. Le novità sono tante l' applicazione di 18 principi contabili generali e di 4 principi contabili applicati e, nell' immediato, del nuovo principio di contabilità finanziaria richiede nei prossimi mesi l' operazione di riaccertamento straordinario dei residui che farà emergere in molti casi disavanzi consistenti da assorbire entro dieci anni. La riforma richiede all' organo di revisione nuovi pareri sul riaccertamento straordinario e ordinario dei residui, sulla costituzione dei fondi rischi ecc. anche su proposte di atti dell' organo esecutivo senza modificare il Tuel. Nella riscrittura del Tuel la parte riguardante l' organo di revisione è stata dimenticata accentuando le discordanze tra il contenuto dell' art.239 (funzioni dell' organo di revisione) e quelle affidate da varie Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 91 12 settembre 2014 Pagina 34 < Segue Italia Oggi Enti locali norme non ultima quella dello stesso dlgs118/2011. L' annuale convegno nazionale organizzato dall' AncrelClub dei revisori a Salerno nella giornata del 4 ottobre, come da programma in pagina, è di assoluta attualità trattando i principali problemi che i revisori, gli amministratori e gli operatori dovranno affrontare nei prossimi mesi. In questi giorni sono pervenuti dagli associati richieste di chiarimento sulla concreta applicazione del contenimento della spesa disposto dai commi da 8 a 23 dell' art.47 del dl 66/2014 e in particolare sulla verifica che deve fare l' organo di revisione. Nel rispetto della norma l' entità della riduzione di spesa dovrà essere almeno pari al taglio subito sul fondo di solidarietà. Si tratta quindi di una minore entrata che dovrà essere finanziata con riduzione delle tipologie di spesa indicate dalla norma o di altre spese. Riduzione in termini di competenza (e non di cassa) da dimostrare in sede di rendiconto 2014. Sembra pertanto non corretto per finanziare la minore entrata derivante dal taglio al fondo di solidarietà: utilizzare l' avanzo d' amministrazione fare manovre aggiuntive sulle entrate proprie tributarie e non. *presidente Ancrel club dei revisori. ANTONINO BORGHI* Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 92 12 settembre 2014 PavaglioneLugo.net Web Balzani avanti, balza in avanti Si è svolto nella sala convention dell' hotel lughese Ala d' Oro il primo incontro di presentazione del Prof. Roberto Balzani, candidato alle primarie del PD per le elezioni regionali autunnali. Gli organizzatori avevano preparato una ottantina di sedute ma ben presto hanno dovuto aggiungerne altre che comunque non sono bastate. Circa 150 persone ieri sera hanno affollato un incontro molto atteso e sentito di un candidato definito scomodo da molti, ma il paradosso come al solito è che ciò che non piace alla dirigenza pare esser molto gradito dall' elettorato; un po' come è successo nella lunga ascesa di Renzi, contro la dirigenza arcaica spinto dal consenso popolare. L' incontro era promosso ed organizzato dal comitato della Bassa Romagna per Roberto Balzani, costituitosi nei giorni scorsi e che vede al proprio interno personalità rilevanti del PD nostrano e delle Giunte passate, oltre ad avere soggetti trasversali e continue nuove adesioni anche da parte di attuali consiglieri comunali lughesi, che sembrano averci ripensato, o semplicemente pensato. Al suo interno infatti vi si trovano diverse eccellenze, ognuna con specificità diverse e di generazioni miste, dai giovanissimi ai veterani, che pare possano convivere armoniosamente come forse i preistorici pidini locali non vorrebbero. Patrizia Randi, ex Assessore di Cortesi, ha aperto l'incontro leggendo una breve lettera del sindaco Davide Ranalli invitato ma non pervenuto nella quale si chiedeva di far sapere pubblicamente, quindi più alla platea che allo stesso Balzani, la sua soddisfazione nel poter ospitare a Lugo uno dei pretendenti del PD, scusandosi dell' assenza per impegni pregressi e terminando con un ben vengano queste primarie .. (che a Lugo ha sempre un effetto strano), auspicando un sano confronto tra tutti. Nessuna timida scusa su alcune sue dichiarazioni della settimana scorsa e di qualche mese prima nei confronti del candidato outsider, sicuramente inopportune e poco sensate; forse la platea voleva sentirle, invece dovrà solo immaginarle. Il prof. Balzani inizia a rispondere alle brevi domande del reporter intervistatore (Francesco Conti del Carlino) che lo incalza sull' attuale situazione interna del PD e sui suoi futuri programmi. Balzani premette di non ambire a fare il consigliere o l' Assessore, ma di voler un confronto pubblico tra cittadini e che ciò pare non esser gradito al gruppo dirigente regionale il quale ha subito cominciato a litigare poiché si voleva imporre democraticamente un candidato. Voglio le primarie, vere, per discutere problemi veri, taglia corto Balzani coperto da calorosi applausi di stima, sottolineando l' enorme paura nonché problema dell' arcaico PD regionale: una persona libera e indipendente a gestire quella montagna di miliardi non ce la vogliono, questa sua dichiarazione esalta il pubblico. Sulle odierne vicende giudiziarie degli altri candidati il Professore si dimostra garantista sottolineando che "indagato Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 93 12 settembre 2014 < Segue PavaglioneLugo.net Web non significa colpevole", dichiarando di essersi sentito con lo stesso Bonaccini rincuorandolo e sollecitandolo ad andare avanti; è vero anche che se Bonaccini dovesse arretrare potrebbero saltare le primarie e potrebbe esser imposto da Roma un nome eccellente, o di presunta eccellenza, e questo cambierebbe parecchio gli assetti nel centrosinistra. A tal proposito Balzani non ha dubbi e dal microfono, quasi trasformato in un tank tedesco, arma un missile: per il PD Balzani sarà un grosso problema se non vogliono fare le primarie. Piu' chiaro di cosi'. Balzani ha poi spiegato che se lui vincesse le primarie non salterebbe il PD, semplicemente il partito sarebbe veramente democratico (gli applausi continui della platea sembrano dargli ragione), insistendo sulle motivazioni che lo hanno spinto a concorrere contro tutti ma per tutti: il futuro dei nostri figli, perché ci possa esser ancora un futuro qua, dichiarandosi per la politica a tempo e non come mestiere, in quanto solo così non si è ricattabili e si potrà combattere contro i poteri forti, poiché ha concluso con le dimissione di Errani si è aperta una crepa in questo sistema, che necessita di una discussione, vera e libera. Alla sempre più calda e partecipativa platea, satura di ottimismo e voglia di riscossa, Balzani ha parlato anche di altri temi clou, come la sanità, le multiutility, i trasporti ed il rapporto politicapoltrone. Sull' Ausl unica si è sempre dichiarato contro perché non c' è mai stato un progetto vero e ha sottolineato l' enorme errore nel non essersi imposti con Errani con un secco rifiuto, sottolineando il mancato coinvolgimento degli operatori ed il solito vizio democratico di decidere da soli, chiosando con un voglio smontare la burocrazia della sanità che sta in via Aldo Moro. L' ex Sindaco forlivese è diventato famoso anche per esser stato uno dei primi a mettersi di traverso ai progetti monopolistici di Hera e quindi non poteva mancare una riflessione sui rifiuti e ambiente. Balzani è chiaro e deciso come finora è sempre stato e, ricordando a tutti che è proprio nel controllo delle tariffe che si nasconde gran parte della tassazione e continua non risparmiando critiche alla linea tenue delle Regione. Tra le priorità, quella di togliere ad Hera la raccolta dei rifiuti, cercando di affamare e quindi chiudere gli inceneritori come poi ci chiede l' Europa poiché il riutilizzo può diventare anche una nuova economia, importante ed inesauribile (sicuramente accaparrandosi la simpatia dei tanti ambientalisti). Un altro punto fondamentale sono le reti: queste devono rimanere pubbliche, perché sono l' unico strumento per poter trattare col gestore; un applauso fragoroso conclude ogni sua dichiarazione, sempre chiara e diretta, mai satura di facile populismo. Si sofferma anche sulla meritocrazia dicendo che ci sono politici che, acquisendo competenza, sono diventati professionisti ed altri che sono rimasti semplici mediatori, ed è proprio la malagestione delle municipalizzate che ha riempito negli anni queste scatole, solo per ragioni di sopravvivenza politica. Sui trasporti ovviamente vorrebbe incrementare il trasporto via ferro, puntando su rapidità e frequenza, citando gli schifi dirà proprio così della stazione di Bologna e dell' ancor peggio nuova stazione dell' Alta Velocità, due esempi di come non si dovrebbe lavorare. Inoltre non nasconde la sua diffidenza conclamata sulla realizzazione di nuove autostrade e superstrade cita la famosa E55 che rischierebbero di rivelarsi una enorme bolla speculativa nella quale si mimetizzerebbero affari di ogni tipo. Il Prof. si è presentato in polo sportiva e senza giacca, quindi in versione molto pop proprio perché sa di dover intercettare quell' elettorato, quindi non si tira indietro a diverse domande del pubblico riguardanti il problema delle infiltrazioni mafiose, dell' ambiente e della partecipazione, dichiarando che necessita più civismo dentro al Partito Democratico. Soffermandoci sulla situazione locale lughese, Roberto Balzani è stato tacciato da qualcuno forse per mancanza di valide argomentazioni di esser di destra semplicemente perché osava mettersi contro alcuni preistorici vertici raccogliendo consensi in maniera trasversale, esattamente ciò che ha fatto Renzi portando una formazione politica moribonda a nuovi successi. In realtà in queste ultime ore anche Gian Guido Naldi, consigliere regionale uscente di SEL che è una nota formazione di destra, ha dichiarato ufficialmente il suo appoggio al rivoluzionario Balzani, e ciò forse basterà a qualche sprovveduto lughese a mediare l' asset geopolitico dello scomodo candidato. Ma a Lugo è prassi consolidata che spesso la coerenza venga a mancare e a quanto pare all' interno dello stesso gruppo consiliare pidino emergono già incongruenze e strappi non da poco. Il Sindaco Ranalli auspica le primarie nelle quali però la settimana scorsa voleva selezionare i partecipanti mentre contestualmente un consigliere, ex Assessore, scrive su un social Daniele Manca, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 94 12 settembre 2014 < Segue PavaglioneLugo.net Web per favore se possiamo esser salvati, salvaci tu ; un chiaro e tipico esempio di partecipazione democratica dal basso!. Balzani invece non ha dubbi sulla necessità di confronto e primarie, poiché dichiara queste sono le uniche a produrre esiti non predeterminati dalla classe dirigente, e giudica una risorsa la trasversalità, concludendo con una frase tanto attuale e tanto vera: il cambiamento è l' elemento strutturale della vita democratica. DINO SCOMO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 95 12 settembre 2014 PavaglioneLugo.net Web Riceviamo da Angelo Camanzi e pubblichiamo Egregio direttore, mi permetto di intervenire nel dibattito "primarie Pd". E questo non certo per prendere posizione per l'uno o l'altro dei candidati, quanto per rilevare lo sgradito stalinismo di ritorno che, dopo tanti anni dalla nascita del Partito Democratico, ogni tanto riaffiora. Mi riferisco, ovviamente, alla definizione spregiativa che il Sindaco Ranalli ha dato parlando di Balzani, ex sindaco Pd di Forlì del suo avversario Verlicchi, definito di "destra", quasi si sia già dimenticato che lo scorso 25 maggio il 57% del Pd alle elezioni europee si ridusse al 44% nelle amministrative e che, non a caso, il quasi 15% della lista di Verlicchi ha abbondantemente usufruito del voto Pd in uscita (solo il 15?, n.d.R.). Quale sia il motivo che spinge Ranalli a "demonizzare" un avversario più che degno e una parte del suo elettorato mi resta difficile da comprendere. Per il resto, spiace che anche al Pd tocchi una qualche forma di "giustizia ad orologeria", in modo analogo a quanto sperimentarono molti esponenti della Dc, che, pur assolti successivamente, videro la propria carriera politica stroncata. Sarà forse solo un caso che mentre il Governo Renzi manifesta l'intenzione di riformare la giustizia, nella nostra Regione, a tre settimane dalle primarie per l'individuazione del candidato Presidente, si viene a sapere di una maxi indagine in corso (senza avviso di garanzia) su molti consiglieri regionali e, tra questi, due dei tre che si presentano a queste primarie, Richetti e Bonaccini. Di questi, il primo si ritira " per favorire l'unità del partito" (sarà vero?) mentre il secondo prosegue, dichiarando a tutti i TG di essere indagato per la miseria di 4mila euro spese per cene e rimborsi chilometrici dal 2010 al 2012. Ora, credo che sarà difficile, per qualsiasi giudice, dimostrare che le sue cene e i suoi percorsi non fossero legati al ruolo politico che riveste a livello regionale. Però non sarebbe la prima volta, Berlusconi tra i tanti, che certi magistrati prendono lucciole per lanterne. In ogni caso, l'indagine in corso è una spada di Damocle su Bonaccini. Stando così le cose, che primarie saranno? Se Renzi, con la sua faccia pulita e il fascino di un rinnovamento possibile che emanava da tutti i pori, ha portato al voto per le sue primarie moltissimi elettori, non tutti Pd, quanti andranno ad esprimersi su candidati sostanzialmente sconosciuti al grande pubblico e, di questi, almeno uno "toccato" dal sospetto della disonestà? E questo quanto invece sarebbe stato davvero interessante capire quanto la volontà di nuovo, di vera apertura alla società civile e di minore autoreferenzialità fosse diventato patrimonio non solo di Renzi, ma del Pd della nostra regione. Così, invece, visto che Bonaccini non intende ritirarsi, le primarie diventeranno prigioniere del vecchio scontro tra "giustizialisti" e "garantisti" (cioè, "sinistra" contro "destra") ma, stavolta, tutto interno al Pd. Non sarà un bel spettacolo. Angelo Camanzi Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 96 12 settembre 2014 PavaglioneLugo.net Web Importante bando per i giovani e per la cultura sul territorio L'IBC, Istituto per i beni artistici culturali e naturali, della Regione EmiliaRomagna, lancia un nuovo bando rivolto ad associazioni giovanili per progetti di gestione e valorizzazione dei beni culturali della regione. Grazie ad uno stanziamento complessivo di 60mila euro, la nuova edizione del bando, che negli anni passati ha riscosso ampio successo, consentirà di sostenere sei progetti innovativi per la valorizzazione e gestione di uno o più beni culturali dislocati nella regione Emilia Romagna, attraverso l'attribuzione di sei contributi di importo pari a 10.000 euro. Le proposte progettuali dovranno essere presentate entro il 5 dicembre da associazioni con sede in EmiliaRomagna, formalmente costituite alla data di scadenza del bando, di cui almeno il 50%+1 degli associati abbia, alla data della domanda, un'età compresa fra i 18 e i 35 anni. Le associazioni dovranno inoltre stringere una partnership con un ente che sia formalmente titolare del bene culturale o dei beni culturali oggetto del progetto. Le domande di partecipazione devono pervenire con PEC o raccomandata come da bando e devono descrivere e motivare l'iniziativa proposta, dettagliando le modalità di realizzazione e i relativi tempi di svolgimento. Si tratta dunque di una bella opportunità per i giovani che vogliono impegnarsi in un percorso di creatività, prendendosi cura del patrimonio culturale del proprio territorio. Il bando completo: http://ibc.regione.emiliaromagna.it/notizie/allegati notizie/BandoGPTRegioneEmiliaRomagna.pdf/at_download/file/Bando%20GPT%20Regione%20Emilia%20Romagna.pdf Thomas Casadei Consigliere regionale Capogruppo PD Commissione V Cultura scuola formazione lavoro sport Web: www.thomascasadei.it Email: [email protected] Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 97 12 settembre 2014 PavaglioneLugo.net Web Gioco in scatola dal vero con le scuole? E' con stupore che apprendo da un giornale in distribuzione gratuita "Ravenna & Dintorni" che l'11 ottobre prossimo in piazza San Francesco a Ravenna verrà allestito un tabellone di 15 metri per 15 e si svolgerà una partita a "Ravennopoli" con il concorso di cittadini e turisti. Già da alcuni anni (Mauro Marchiani allora Presidente della Contesa Estense mi è buon testimone) ho pensato ad un gioco simile al Monopoli da ambientare al Pavaglione di Lugo e giusto un mese fa, ho cominciato a parlarne con alcuni insegnati ed anche con Silvia Golfera, assessore alla scuola, per valutare la possibilità di effettuare una partita dal vero con il coinvolgimento delle quinte elementari e delle medie di Lugo. In effetti il Pavaglione sembra fatto apposta per costituire il percorso di un gioco in scatola, molto più di un tabellone pur se molto colorato e 90 domande sui personaggi illustri di Lugo, costituiscono una molla per conoscere qualcosa in più sulla storia della nostra città. Intanto il mio progetto va avanti ed ha già ottenuto l'interessamento sia di Ascom che di Confesercenti. Se qualche negoziante del Pavaglione vuole concorrere anche solo con una idea, sono a disposizione. Guido Neri Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 98 12 settembre 2014 PavaglioneLugo.net Web Vetrine vestite d'arte Partito un anno fa, Vetrine vestite d'arte è un progetto della Scuola Comunale d'Arte realizzato in collaborazione con l'associazione BiART, nato per dare nuova vita alle vetrine dei negozi sfitti e contribuire così a migliorare l'estetica del centro storico e a trasformare Bagnacavallo in uno spazio espositivo diffuso. Gli artisti della Scuola d'Arte presentano, per l'occasione, delle installazioni su temi mitologici tratti da le Metamorfosi di Ovidio. Le vetrine diventeranno WunderKammern dove ritroveremo Filomene e Bauci, trasformati in alberi, la metamorfosi di Aracne in ragno, qui una ragnatela di abiti usati accoglierà il visitatore, i cento occhi di Argo, Narciso e il narcisismo umano, Danae sedotta da Giove sotto forma di pioggia d'oro... Il progetto, patrocinato dal Comune di Bagnacavallo, è stato ideato all'interno della Scuola Comunale d'Arte Bartolomeo Ramenghi ed è tuttora portato avanti dai suoi artisti, con la collaborazione dell'associazione culturale BiART Gallery, animata anch'essa dal desiderio di diffondere cultura e bellezza. Così Bagnacavallo si sta trasformando in uno spazio espositivo diffuso di arte contemporanea: è ormai una consuetudine visitare la nostra città con l'intento di vedere nelle vetrine gli allestimenti che periodicamente vengono rinnovati. In questo anno molti proprietari hanno aderito al progetto, ad oggi sono undici le vetrine allestite dagli artisti della Scuola Comunale. Questa sinergia fra il mondo dell'arte e la realtà produttiva nasce dalla comune consapevolezza che occorre rafforzare l'identità dei centri storici e mantenere viva l'attenzione su questi spazi; una luce accesa richiama comunque l'attenzione e fa pensare alle possibilità di reimpiego di tanti negozi e uffici. Per visitare le vetrine coinvolte nel progetto e ammirarne le installazioni, basta cercare il logo di Bagnacavallo / Arte dell'ospitalità. L'elenco delle vetrine sarà disponibile all'ufficio informazioni turistiche. Info tel. 0545 60232 / 280898 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 99 12 settembre 2014 PavaglioneLugo.net Web Something natural Alla Bottega D'Arte La Corniceria di Bagnacavallo Sabato 20 settembre, nell'ambito delle mostre promosse per la Festa di san Michele, alle ore 19, la Bottega D'arte la Conrineria di Barbara Liverani Trerè di via Pieve 58 di Bagnacavallo, imaugura la mostra "Something natural" di Colette Wehrmeister e Valeria Ricci. Presentazione a cura di Giovanni Barberini. La mostra sarà visitabile dal 20 al 30 settembre dalle ore ore 9 alle ore 12,25 e dalle ore 16 alle ore 19,15, chiusura il giovedì pomeriggio. Bottega d'Arte, cornici, stampe, oggettistica ed altro. Tel. 0545 6 0 2 4 7 3 3 8 3 6 4 4 5 9 2 [email protected] Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 100 12 settembre 2014 PavaglioneLugo.net Web Passaggio a SudEst, un ponte verso Oriente Aprirà al pubblico sabato 20 settembre a Bagnacavallo un progetto espositivo di respiro internazionale con il quale il Museo civico delle Cappuccine intende dare il proprio contributo alla corsa di Ravenna a Capitale Europea della Cultura 2019. Saranno infatti aperte in contemporanea le mostre "Murat Palta. Cult Hollywood movies as Ottoman miniatures" e "Kiril Cholakov. Diario minimo balcanico". Le due mostre, insieme all'esposizione al pubblico della Donazione Giuseppe Maestri, fanno parte del progetto espositivo Passaggio a sudest. Un ponte verso Oriente il cui sguardo spazia tra Ravenna e l'Oriente ottomano, passando naturalmente per i Balcani. Niente oggi più dell'ironica e sorprendente proposta del giovane illustratore turco Murat Palta, classe 1990, può raccontarci con quale sguardo un Paese dall'antica tradizione come la Turchia si affacci al contemporaneo. Il progetto artistico di Palta di illustrare alcune tra le più famose scene del cinema hollywoodiano come fossero miniature ottomane del 16° secolo è divenuto in breve un fenomeno mediatico, facendo letteralmente il giro del mondo. Dalla sua volontà di "intrecciare globale con locale, Oriente e Occidente, tradizionale col contemporaneo, aggiungendo un pizzico di umorismo" è scaturita una suggestiva serie di lavori che reinterpreta attraverso l'ottica di un miniatore del palazzo del Sultano, episodi tratti dalle più celebri pellicole e ormai passati nel nostro immaginario collettivo: Arancia Meccanica, Kill Bill, Alien, Quei bravi ragazzi, Shining, Il Padrino ed altri ancora. La mostra, curata da Diego Galizzi e Fabrizio Lollini, può essere un'occasione unica per scoprire più da vicino il concetto stesso di arte e di illustrazione libraria nel mondo islamico. L'altra mostra ospitata al museo ci presenta i lavori del bulgaro Kiril Cholakov, un artista dalle grandi doti di sensibilità e lirismo. Al contrario di Palta, Cholakov punta a coinvolgerci emotivamente attraverso delicate visioni a monocromo costruite mediante flussi interminabili di parole che rivestono, come una nebbia, grandi tele bianche. I suoi sono frammenti di memoria che ritornano dopo anni di torpore, tracce di esistenze solitarie ed epiche, immagini di una terra di mezzo dove il protrarsi e il ritrarsi di grandi Imperi ha sedimentato un paesaggio del ciòcherimane. Il ricco cartellone del museo bagnacavallese si completa con l'esposizione all'interno di tre sale appena riaperte al pubblico della donazione Giuseppe Maestri, da poco acquisita nelle collezioni museali. L'opera del compianto incisore di Sant'Alberto ci introduce in un mondo onirico e sospeso, che presentandoci la sua Ravenna sognata ci trasporta inevitabilmente in una dimensione dall'atmosfera vibrante di colori, decoratività e ritmi musicali. Un'atmosfera, insomma, orientale e costantinopolitana. Le tre mostre del progetto Passaggio a sudest inaugureranno sabato 20 settembre alle 17. Saranno presenti gli artisti Murat Palta e Kiril Cholakov. A Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 101 12 settembre 2014 < Segue PavaglioneLugo.net Web seguire concerto nel chiostro a cura del Collegium Musicum Classense con musiche ispirate all'oriente. Per informazioni, contattare il Museo civico delle Cappuccine, telefono 0545 280911, sito internet www.museocivicobagnacavallo.it. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 102 12 settembre 2014 PavaglioneLugo.net Web Bagnacavallo, il paese del fare Workshop di tecniche artistiche alla Scuola Comunale d'Arte Ramenghi Sono ancora aperte le iscrizioni ai workshop artistici intensivi di bulino, tempera all'uovo, affresco e ceramica che si svolgeranno dal 19 al 28 settembre alla Scuola Comunale d'Arte B. Ramenghi. Una città in festa sarà la cornice ideale per scoprire le possibilità concrete del fare arte presenti nella nostra realtà. I corsi sono rivolti principalmente ad artisti e ad aspiranti artisti interessati ad attuare un'esperienza artistica intensa su tecniche altamente specializzate; ogni corso è riservato ad un numero limitato di iscritti per garantire la qualità del lavoro. Il corso di Bulino, guidato da un maestro di fama internazionale come Jurgen Czashka, permetterà ai partecipanti di apprendere l'uso corretto di questo mezzo espressivo e di valorizzare al massimo i concetti di segno sintetico e la sua conseguente energia espressiva. I corsi di Tempera all'uovo su tavola e di Affresco, con l'esperta di tecniche di restauro Giulia Longanesi, sono una sfida tutta da percorrere: oltre a offrire chiari strumenti di lettura dell'arte antica, porteranno i partecipanti a sperimentare le preziosità di queste tecniche su contenuti personali e a realizzare frammenti da inserire in eventuali installazioni. Infine il programma propone il corso di modellato a colombino e di colorazioni riflessate, con la guida di un maestro di questa tecnica, Alfio Centamore, e la collaborazione per la decorazione dell'artista Marialaura Caranti. L'acquisizione dell'abilità tecnica utile per questo tipo di modellato e un nuovo metodo per ottenere magiche riflessature, che si mantengono inalterate nel tempo, rendono questo corso interessante ma anche divertente. Con la realizzazione di questi workshop la Scuola Comunale d'Arte, dotata dallo scorso anno di una nuova sede, con i suoi laboratori di grafica, pittura, ceramica, apre le sue porte non solo agli iscritti del territorio per i consueti corsi annuali, ma anche ad artisti provenienti da altre parti. L'attività intensa e concentrata in pochi giorni dà il via a una nuova tipologia di partecipazione che per gli esterni diventa anche residenziale. Bagnacavallo è oggi un importante punto di riferimento nella programmazione culturale del territorio, favorita anche dai numerosi e prestigiosi spazi espositivi di cui dispone. Con l'organizzazione di queste iniziative si mette altresì in risalto anche l'aspetto della produzione artistica, non a caso l'evento è stato chiamato Bagnacavallo il paese del fare. La partecipazione sarà per gli artisti anche un'importante occasione per confrontarsi e scambiare esperienze. La cornice della Festa di San Michele, con mostre, spettacoli e osterie, renderà il soggiorno dei partecipanti più interessante. La Scuola Comunale d'Arte è a Bagnacavallo in via Bedeschi, 9. Per informazioni, www.biartgallery.it Iscrizioni presidente@biart gallery.it e [email protected] Info e tel. 0545 60232 / 327 7093079 / 340 5919551 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 103 12 settembre 2014 PavaglioneLugo.net Web La Russia più intima negli scatti di Andy Rocchelli Martedì 16 settembre alle 21 al teatro Binario di Cotignola ci sarà in anteprima nazionale la presentazione del libro fotografico Russian Interiors. Si tratta di una raccolta fotografica di scatti del compianto Andy Rocchelli, fotoreporter ucciso il 24 maggio 2014 da un colpo di mortaio vicino a Sloviansk, in Ucraina, aveva 30 anni, era originario di Piacenza e membro fondatore del collettivo fotografico Cesura. Coprendo un arco di tempo di circa tre anni, Andy ha passato molto tempo in Russia, lavorando come fotografo freelance. Durante questo periodo ha seguito diverse storie in diversi luoghi. Per mantenersi a Mosca ha iniziato a lavorare come fotografo per donne che necessitavano di un ritratto fotografico. Sfidando la concorrenza dei fotografi locali, abituati a sfruttare spazi e strumenti professionali, ha offerto ritratti in casa a basso prezzo. Il lavoro diventa presto una corposa raccolta di fotografie. L'archivio che ne ha ricavato è vario e multiforme e comprende foto fatte per queste donne e foto che ha tenuto per sé stesso. L'anima di questo lavoro è però più profonda di ciò che rappresenta lo scatto commerciale per cui era pagato. Questo metodo si riduce a una chiave di accesso a spazi e storie private, al fine di approfondire e mostrare un lato così intimo delle donna russa. Nel corso della serata sarà inoltre presentato al pubblico il collettivo Cesura: vantando una solida esperienza di autoproduzioni indipendenti, Cesura, fondata nel 2008, è nata come risultato naturale di una forte passione per la fotografia di Andy e gli altri cinque fondatori: Arianna Arcara, Alex Majoli, Gabriele Micalizzi, Alessandro Sala e Luca Santese. Accomunati fin dall'inizio dal proposito di vivere di fotografia, essi hanno costituito un collettivo indipendente capace di lavorare a progetti fotografici senza compromessi commerciali. Gli spazi e le attrezzature dello studio (chiamato CesuraLab) in cui il gruppo lavora permettono inoltre di essere autosufficienti dal punto di vista produttivo, così da poter seguire l'intero iter progettuale e di realizzazione dei lavori sia individuali che di gruppo. CesuraLab è dunque un'entità autonoma, che cerca di rimanere fuori dal sistema. Non è un'organizzazione giornalistica né artistica, e i suoi componenti non si sentono collocati in una specifica categoria, proprio a causa della diversità di stile e contenuti dei progetti. Oltre che in rete e sul mercato editoriale, il gruppo presenta e diffonde i propri progetti tramite mostre, nell'ambito di festival, utilizzando differenti forme espressive come slideshow o tramite pubblicazioni autoprodotte (CesuraPublish, l'aspetto editoriale del collettivo). Al Binario interverranno Gabriele Micalizzi e Luca Santese, che introdurranno Cesura e tutti i rispettivi progetti che ogni membro del gruppo sta sviluppando; in aggiunta a questo, presenteranno gli ultimi lavori di Andy Rocchelli in Ucraina e Russian Interiors, libro che CesuraPublish ha deciso di produrre per onorare la Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 104 12 settembre 2014 < Segue PavaglioneLugo.net Web memoria di Andy attraverso la pubblicazione del suo lavoro più maturo. La serata, a ingresso libero, sarà condotta da Massimiliano Fabbri. L'iniziativa è organizzata da Cesura e dal Club fotoamatori di Cotignola, che celebra quest'anno il suo quarantesimo anniversario, in collaborazione con Daniele Casadio e Argentica e con il patrocinio del Comune di Cotignola. Il Binario si prepara a un appuntamento di valenza nazionale per gli appassionati del mondo della fotografia ha dichiarato l'assessore alla Cultura Federico Settembrini . Si tratta di un'iniziativa che aiuterà non solo a comprendere meglio la complessità del lavoro di un fotografo professionista che ha dato la vita per la propria passione, ma anche gli aspetti sociali, economici e politici dei luoghi e delle genti che Rocchelli ha visto attraverso il suo obiettivo. Il collettivo Cesura è tra i più impegnati nel nostro Paese e il fatto di avere a Cotignola una loro presentazione in anteprima è una grande opportunità che ci viene offerta grazie all'impegno del nostro Club di Fotoamatori, a cui va un doveroso ringraziamento della comunità. Aggiungo infine che questa serata contribuisce a caratterizzare il teatro Binario, vero e proprio polmone culturale del nostro paese, che accoglie sempre iniziative dalle innumerevoli sfaccettature, in una differenziazione dell'offerta che giova a tutta la cittadinanza. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 105 12 settembre 2014 PavaglioneLugo.net Web La Bassa Romagna online: Le carceri femminili italiane raccontate a Bagnacavallo L'inaugurazione dell'esposizione del fotoreporter Giampiero Corelli sarà domani sabato 13 settembre alle ore 18. Doamni, sabato 13 settembre alle 18 a Bagnacavallo inaugura la mostra fotografica La bellezza dentro donne e madri nelle carceri italiane del fotoreporter Giampiero Corelli. L'esposizione è allestita presso l'Antica galleria di Palazzo Vecchio, in via Trento Trieste 1; in occasione della Festa di San Michele (dal 25 al 29 settembre) sarà aperto anche l'ingresso in piazza della Libertà, 5. All'inaugurazione saranno presenti l'autore, l'assessore comunale alle Pari opportunità Ada Sangiorgi, la direttrice del carcere femminile di Rebibbia (Roma) Ida Del Grosso, la direttrice del carcere maschile e femminile della Dozza (Bologna) Claudia Clementi e la direttrice del carcere di Ravenna Carmela De Lorenzo. Le tre direttrici saranno intervistate dalla scrittrice ed ex giornalista del Tg2 Carla Baroncelli. La bellezza dentro è un lavoro fotografico svolto in tutta Italia e durato alcuni anni, durante i quali Corelli ha raccontato con immagini la vita delle donne e delle madri all'interno di diversi istituti penitenziari femminili. Donne non sono solo le detenute, coloro che costituiscono il soggetto caratterizzante della mostra e le principali protagoniste, ma anche donne che si occupano della sorveglianza, amministrazione, volontariato e direzione dentro le carceri, donne che pur vivendo situazioni di vita distanti si trovano accomunate da uno stesso sentire. La mostra è costituita da una selezione di 30 immagini in stampa bianco e nero ai pigmenti al carbone applicate su alluminio sagomato. Le emozioni che ho incontrato e trovato in questo reportage sono tante, forti e contrastanti racconta Giampiero Corelli . Sofferenza, dolore, tristezza, gioia e amore ti invadono nel vedere i volti di queste donne segnati dal tempo o da un genuino abbraccio di un figlio. Non basta chiudere gli occhi per dimenticare, dietro quelle mura c'è un'umanità in cammino. Questo è lo scopo del mio reportage: portare alla luce una realtà invisibile. All'inaugurazione seguirà un rinfresco offerto dall'associazione Il lavoro dei contadini e un dj set a cura di Valentina Stradaioli, a cui è affidata anche la selezione musicale proposta nei giorni di apertura della mostra. La bellezza dentro, a ingresso libero, sarà visitabile nelle seguenti giornate: sabato 13 settembre dalle 18 alle 20; domenica 14 e domenica 21 settembre dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.30; sabato 20 settembre dalle 15 alle 18.30; giovedì 25 e venerdì 26 settembre dalle 20 alle 23; sabato 27, domenica 28 e lunedì 29 settembre dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 23. L'esposizione è realizzata in collaborazione con il Comune di Bagnacavallo e con il Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 106 12 settembre 2014 < Segue PavaglioneLugo.net Web contributo del Credito Cooperativo ravennate e imolese. Per maggior informazioni, www.corellifotoreporter.it, telefono 333 8393401, email [email protected]. Questo l'elenco degli istituti penitenziari fotografati in questo reportage: Casa circondariale Gazzi Messina Casa circondariale Pagliarelli Palermo Casa circondariale femminile Pozzuoli Napoli Casa circondariale femminile Rebibbia Roma Casa circondariale nuovo complesso Perugia Casa circondariale Sollicciano Scandicci Firenze Casa circondariale di Pesaro Casa circondariale di Forlì Casa circondariale della Dozza Bologna Casa circondariale San Vittore Milano Casa circondariale, casa di reclusione femminile Giudecca Venezia Casa circondariale Pontedecimo Genova Casa circondariale di Trento Casa di reclusione Bollate Milano Istituto di custodia attenuata per detenute madri ICAM Milano Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 107 12 settembre 2014 PavaglioneLugo.net Web Un futuro green per la Bassa Romagna 2020 Conferenza stampa oggi venerdì 12 settembre alle ore 11.30 presso il Salone Estense di Piazza Martiri, 1 nella Rocca di Lugo del Progetto Un futuro green per la Bassa Romagna 2020 Saluto del Presidente del "Comuni della Bassa Romagna", Luca Piovaccari Intervegono: Paola Pula, Sindaco di Conselice e referente dell'Unione per le materie Ambientali Arch. Monica Cesari, Dirigente Area Territorio Unione dei Comuni della Bassa Romagna Arch. Gioia Gattamorta, Presidente Ordine Architetti Pianificatori, Paesaggisti, Conservatori della Provincia di Ravenna Per. Ind. Pierpaolo Conti, Presidente Collegio dei Periti industriali e dei Periti industriali laureati della Provincia di Ravenna I rappresentanti delle Associazioni di categoria della Bassa Romagna. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 108 12 settembre 2014 PavaglioneLugo.net Web Il quarto premio nella quarta edizione di Donare in bici Per il gruppo Avis ciclismo Lugo a Sommacampagna (Vr) di Lucia Betti e Pierluigi Papi Il gruppo Asd Avis ciclismo Lugo ha partecipato alla quarta edizione di Donare in bici, tradizionale percorso cicloamatoriale Avis organizzato dalla Asd Avis di Verona che si svolge a Sommacampagna e che porta i partecipanti a pedalare tra i luoghi del Risorgimento. I cicloturisti avisini lughesi si sono aggiudicati il quarto premio. Un modo alternativo per ammirare le bellezze naturali e architettoniche del nostro Bel Paese con due percorsi (un medio fondo di 65 km e un altro di 29 km) che hanno condotto alla scoperta delle colline moreniche della zona a sud del Lago di Garda, toccando anche località dell'alto mantovano, località storiche e ricche di monumenti. I cicloturisti avisini lughesi sono un gruppo di 25 persone di cui un terzo donne e sono in attività dal 1999. Chiunque fosse interessato ad aggregarsi può contattare la sezione Avis di Lugo telefonando allo 0545 34157 oppure al 347 8939922. La responsabile è Amalia Selva. Il gruppo Asd Avis ciclismo Lugo organizza diversi raduni cicloturistici. Anche questo è un modo per divulgare i valori della solidarietà e l'importanza della donazione; è un modo per stare insieme, socializzare, condividere esperienze. Ufficio stampa per Avis Provinciale di Ravenna Lucia Betti e Pierluigi Papi [email protected] www.avis.it/ravenna Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 109 12 settembre 2014 lugonotizie Web Al via domani la 30ma Sagra delle Erbe Palustri a Villanova di Bagnacavallo Ricco il programma di eventi fino al 15 settembre Da venerdì 12 a lunedì 15 settembre si svolgerà a Villanova di Bagnacavallo la trentesima edizione della Sagra delle Erbe Palustri, iniziativa che ogni anno rievoca l'attività di intreccio delle erbe di valle tipica di Villanova. La sagra, organizzata dall'associazione culturale Civiltà delle Erbe palustri e dal Comune di Bagnacavallo, rappresenta un'opportunità unica per apprezzare la sapienza delle mani degli artigiani villanovesi del Cantiere Aperto e degli intrecciatori provenienti da varie zone d'Italia e dalla Spagna. Accanto ai laboratori di lavorazione delle fibre vegetali, gli antichi mestieri rurali e gli artigiani della terracotta, del mosaico, del legno e del ferro battuto. L'edizione 2014 si presenta con un ricco programma che come sempre ha il suo cuore nell'Ecomuseo delle Erbe palustri, che ospiterà due importanti incontri: il workshop nazionale degli Ecomusei Paesaggi d'acque, cultura alimentare e artigiana Pratiche comunitarie a confronto (venerdì 12) e il convegno su Infanzia e Adolescenza: beni comuni. The Summerhill school e i diritti naturali dei bambini (sabato 13). Nelle giornate di sabato e domenica il centro del paese sarà gremito dalle bancarelle della grande mostra mercato La soffitta in piazza, del mercatino delle pulci dei bambini e della Piccola fiera del prodotto tipico. Le vie, le piazze e il parco saranno animati da artisti di strada, cantastorie, dai burattini tradizionali del Teatro La Garisenda, dal maneggio con i pony curato dal Centro Turismo Equestre La Torre, dall'energia dei Musicanti di San Crispino, dai balli nobiliari del Gruppo Risorgimentale Città di Lendinara e da quelli popolari della Bânda de' Grel. Tra le attività rivolte ai bambini, domenica sarà presente Il tavolo di Pinocchio con laboratori creativi realizzati dall'Ass. Lucertola Ludens. Sabato 13 si terranno il tradizionale Torneo di Zachègn e la seguitissima Podistica delle Erbe Palustri; domenica 14, una esibizione di ginnastica ritmica dal titolo Diverso da chi? a cura dell'Ass. Progetto Ritmica Romagna. In occasione del trentennale, uno speciale evento sportivo sarà il torneo di tennis Open maschile nazionale, dal 12 al 21 settembre, a cura del Tennis Club Villanova "Spartaco Belletti" (per info: tel. 0545 49796). Sempre originali le Mostre della Memoria, ben sette allestite in occasione del trentennale: Romagna XX secolo, il filo della memoria e Saluti da Villanova, a cura del Laboratorio di fotografia Il Forno; Il tappezziere del cielo curata dall'Ass. Lucertola Ludens e Legambiente Circolo Matelda; Architettura viva di Luca Bedini; In testa al mondo, Il museo della scuola e Storia del ponte di Villanova dell'Ass. cult. Civiltà delle Erbe Palustri. Gli spettacoli Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 110 12 settembre 2014 < Segue lugonotizie Web serali ospiteranno: il Gruppo Corelli di Fusignano con Il fascino dell'operetta (venerdì 12); l'Orchestra del Maestro Vallicelli con gli intermezzi brillanti di Tiziano Gatta Romanze e musica italiana (sabato 13); Sgabanaza, accompagnato da Cassio Babini, con in Sorrisi e Canzoni (domenica 14); la Compagnia de' Bosch di Gambettola con le farse In attesa di giudizio e Una giornata particolare in una canonica qualunque. Inoltre, due serate con cene conviviali a tema (prenotazione obbligatoria, telefono 0545 47122): venerdì 12 settembre il titolo della cena è La Bandega di capèn, e sarà la serata de' furmai murbi, per salvare un prodotto esclusivo delle Terre del Lamone sparito dalle tavole locali, in collaborazione con Slow Food. Il menù è fisso a 20 euro e offre: orto cacio e porcello, spója lôrda, polpettine di magro con ortiche e contorno di verdure gratinate, formaggio morbido con fichi caramellati e marmellata della nonna, piadina e pane, calice di vino, acqua e caffè; lunedì 15 settembre Dal mare alle capanne, serata del pesce nostrano con menù fisso 25 euro: orto e mare, chitarrine del mare aperto, gamberetti di zucchine e spiedini di pesce con contorno di insalata fresca, sorbetto al limone, pane, calice di vino, acqua e caffè. Immancabili, nelle giornate di sabato e domenica, strozzapreti al ragù e gli strozzasindaci al sugo dell'orto, i veri piatti tipici della Sagra. Durante la manifestazione l'ingresso alle mostre, all'Ecomuseo e agli spettacoli sarà a offerta libera. Per le cene a tema la prenotazione è obbligatoria (tel. 0545 47122). Il programma completo è disponibile sul sito dell'Ecomuseo delle Erbe palustri, www.ecomuseoerbepalustri.it. Informazioni e prenotazioni cene: associazione culturale Civiltà delle Erbe palustri, telefono 0545 47122, email [email protected], sito internet www.erbepalustri.it, Facebook Erbe Palustri Associazione Culturale. Oppure contattare il Servizio Turismo dell'Unione dei Comuni della Bassa Romagna, telefono 0545 280898. In caso di pioggia gli spettacoli si svolgeranno nella sala dell'ecomuseo. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 111 12 settembre 2014 lugonotizie Web I libri d'artista di Cavellini in mostra alla biblioteca comunale di Conselice È per oggi, giovedì 11 settembre alle 18.30, l'inaugurazione della mostra I libri d'artista di Cavellini alla biblioteca comunale Giovanna Righini Ricci, in via Garibaldi 12 a Conselice. All'inaugurazione parteciperanno Elena Liverani, assessore comunale alla Cultura, Lamberto Caravita, direttore artistico del Conselice Art Books Archive (CABA), e l'artista Giuseppe Bedeschi. L'iniziativa, organizzata dall'Assessorato alla cultura del Comune di Conselice, dalla biblioteca Righini Ricci e dall'archivio CABA, è stata voluta per celebrare il centenario cavelliano. Guglielmo Achille Cavellini (Brescia 1914 1990) è stato artista e collezionista d'arte. GAC (come veniva chiamato in vita, dalle sue iniziali) amava definirsi Nemo propheta in Patria, infatti mentre in America negli anni '70'80 del secolo scorso la sua arte era acclamata, nella sua città Brescia, salvo per pochi amici, non era considerato. Artista d'avanguardia, esponente di spicco del movimento artistico internazionale di Mail Art e Fluxus, nel 1971 conia il termine autostoricizzazione, attraverso il quale inizia un'operazione di comunicazione internazionale producendo lavori in cui esalta la trasformazione dell'artista attraverso l'autopromozione. Le sue "mostre a domicilio" furono una specie di vessillo per tanti giovani artisti con cui ebbe un fitto scambio di arte postale. Nato l'11 settembre del 1914, Cavellini per anni puntò al traguardo del centenario senza raggiungerlo da vivo: un'operazione artistica ripresa invece da artisti di tutto il mondo che proprio per questa data organizzeranno eventi celebrativi a suo ricordo. Il Conselice Art Books Archive non poteva lasciarsi sfuggire questa occasione e partecipa alla celebrazione ufficiale del centenario esponendo in archivio presso la biblioteca comunale Giovanna Righini Ricci di Conselice la serie dei libri d'artista mostre a domicilio realizzati da GAC per l'operazione Nemo propheta in Patria, adesivi, fogli di francobolli, opere postali e alcuni dei suoi Manifesti d'artista stampati per il progetto Centenario. La mostra, in esposizione fino a giovedì 9 ottobre, è a ingresso gratuito e sarà visitabile dal martedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18, il sabato dalle 9 alle 13. Per informazioni, telefono 0545 986.930, email [email protected]. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 112 12 settembre 2014 lugonotizie Web Incontro al Parco, domenica 14 settembre Festa dello sport in natura al parco I Maggio Evento organizzato dalla UISP Domenica 14 settembre dalle 9.30 presso il Parco 1° Maggio a Fosso Ghiaia torna, per il terzo anno consecutivo, la Festa dello Sport in Natura. UISP Ravenna in collaborazione con i Comitati di Lugo, FaenzaImola e Comitato Regionale organizzano un evento sportivo dedicato a tutte quelle discipline che si svolgono all'aria aperta e sfruttano l'ambiente naturale come risorsa. Non solo sport ma una grande festa in cui bambini e famiglie sono invitati a trascorrere una giornata di cultura sportiva, naturale e paesaggistica. Comprendere il valore delle attività sportive all'aria aperta è la mission di Incontro al Parco. L'obiettivo della festa è quello di mettere a disposizione stand e attrezzature sportive accompagnati da operatori esperti per far conoscere e provare le varie discipline. Non mancheranno le escursioni naturiste. A piedi, in bicicletta o in canoa accompagnati da guide turistiche. All'interno della Pineta di Classe saranno presenti, oltre alle attrezzature sportive, anche stand gastronomici. Una festa per riscoprire un ambiente naturale vicino ma spesso poco conosciuto, un'occasione per muoversi all'aria aperta con le proposte dalla Uisp e un momento per divertirsi, provare nuove attività o assistere a esibizioni sportive. Questo è lo spirito di Incontro al Parco. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 113 12 settembre 2014 lugonotizie Web La Surgital presenta un corto per presentare la nuova tecnologia "senza grassi" L'azienda si conferma ancora una volta leader in Italia nell'innovazione dei cibi surgelati Surgital, leader in Italia e nel mondo nella produzione di pasta fresca surgelata, piatti pronti e sughi surgelati, si conferma ancora una volta punto di riferimento nell'innovazione del comparto food grazie all'installazione, nella sua sede di Lavezzola (Ravenna), di un impianto innovativo di autoproduzione energetica ad altissima efficienza ed emissioni nearzero, è unico in Italia per le sue caratteristiche di sostenibilità e rispetto ambientale, produrrà congiuntamente energia elettrica, vapore e freddo grazie all'impiego di una turbina oilfree, brevetto di derivazione aerospaziale dell'americana Capstone. La crescita dell'azienda, creata nel 1980 da Romana Tamburini insieme al marito Edoardo Bacchini, è stata dettata negli anni da una grande spinta innovativa applicata ad ogni ambito aziendale. Se nei lontani anni '80 l'innovazione riguardava l'intuizione di utilizzare la surgelazione per la conservazione del prodotto o l'automazione dei processi di produzione, negli anni duemila l'innovazione ha riguardato principalmente il prodotto, la sua comunicazione e l'efficientamento energetico dell'azienda. Nel 2010 è stata, infatti, installata una centrale di trigenerazione combinata ad un impianto fotovoltaico e nel 2013 si è realizzato un nuovo magazzino di stoccaggio, completamente automatizzato, con una capienza di 14.000 posti pallet. Edoardo Bacchini, AD di Surgital, ha dichiarato: La scelta di autoprodurre energia nasce non solo dalla volontà di investire nel territorio e ridurre l'impatto ambientale dell'attività produttiva, con una conseguente diminuzione dei costi sociali dell'inquinamento, ma soprattutto dal bisogno di aumentare la nostra competitività. Un aspetto fondamentale per un'azienda che sta crescendo all'estero, colonizzando nuovi mercati che presentano costi energetici inferiori a quelli italiani. Partendo da questi valori, la scelta dell'azienda, con lo scopo di fornire energia al nuovo magazzino di stoccaggio, è ricaduta su un impianto con turbina a gas oilfree Capstone e processo di postcombustione, una tecnologia all'avanguardia che unisce la cogenerazione a un sofisticato sistema di recupero termico che assicura il massimo livello di efficienza attualmente possibile, e quindi di risparmio, in quei processi dell'industria alimentare che richiedono energia termica sotto forma di vapore saturo. L'applicazione è frutto dell'ingegneria di IBT Group, azienda specializzata in soluzioni per il risparmio energetico e partner esclusivo per l'Italia di Capstone, leader mondiale nelle turbine a gas con tecnologia oil free, ovvero senza olio e liquidi lubrificanti al loro interno. Grazie a questa caratteristica, i fumi di scarto delle Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 114 12 settembre 2014 < Segue lugonotizie Web microturbine, oltre ad avere tenori di NOx e CO molto bassi (NOx < 18 mg/Nm3 e CO < 50 mg/Nm3), sono talmente puliti da presentare un alto contenuto di ossigeno che consente di poterli utilizzare come aria comburente. Il sistema è, infatti, composto da una turbina Capstone a gas naturale da 600 kWe che ottimizza la produzione di vapore (3.000 kg/ora a 8 bar) mediante l'impiego di un generatore di vapore a recupero e bruciatore in vena d'aria che sfrutta totalmente l'energia dei gas di scarico della turbina. Il vapore serve ad alimentare un frigorifero ad assorbimento ad ammoniaca che produce il liquido refrigerato a 30°C necessario per alimentare la nuova cella frigorifera da 14.000 posti pellet. Il tutto con zero emissioni. L'impianto, che diminuirà di oltre il 30% il consumo di energia primaria con conseguente aumento di produttività dell'azienda, contribuirà a risparmiare in un anno circa 320 TEP (Tonnellate Equivalenti di Petrolio) pari a 642 ton di CO2 non immesse in atmosfera. IBT Group presenterà in anteprima la case history e la tecnologia applicata al Cibus Tec, il principale appuntamento fieristico italiano per le tecnologie per l'industria alimentare, che si terrà a Parma dal 28 al 31 ottobre 2014, grazie a un cortometraggio realizzato insieme al produttore Capstone che racconta in immagini e 3D animation come avverrà la produzione congiunta di energia e vapore, con la massima efficienza e rispetto per l'ambiente, nella fabbrica del futuro. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 115 12 settembre 2014 Settesere.it Web Fiera di Lugo, Piovaccari (Unione): «Una grande vetrina contro la crisi» | «Una vetrina per le attività economiche e per tutte le eccellenze del nostro territorio, dal volontariato alle istituzioni, che garantiscono qualità della vita alle nostre comunità». Così Luca Piovaccari, presidente dell'Unione della Bassa Romagna, definisce la 25esima edizione della Fiera biennale che animerà il centro storico di Lugo da sabato 13 a domenica 21 settembre. «Non è semplice realizzare una fiera campionaria di questi tempi. Le aziende presenti sono 204, di molti, se pensiamo ad altre manifestazioni di questo tipo spiega Sergio Ustignani, patron della Romagnola promotion, la società mista tra pubblico e privato che organizza la rassegna . La campionaria di Bari è passata in dieci anni da più di mille espositori ai 193 dell'ultima edizione e la fiera di Bergamo, la più grande con 400 espositori, per restare in piedi ha dovuto ricorrere all'ingresso a pagamento». Il taglio del nastro è previsto sabato 13 alle ore 18 ai piedi della monumentale Ala di Baracca. Saranno presenti, oltre alle istituzioni locali, il presidente della Provincia Claudio Casadio e l'onorevole Paola De Micheli. «Auspico che la città spiega Sergio Ustignani viva serenamente questo avvenimento, costruito grazie al grande impegno degli imprenditori che alla sera o nella pausa pranzo allestiscono gli stand. Troppo spesso i lughesi si lamentano di vedere il Pavaglione occupato dalla fiera e la viabilità modificata, senza pensare al grande lavoro che sta dietro ad un evento del genere», che costituisce un pezzo importante della storia della città. Gli imprenditori provenienti dalla Bassa Romagna sono 110 (64 da Lugo). E l'auspicio di Ustignani è quello di vedere i negozi del centro aperti. «I commercianti di via Garibaldi saranno presenti in due stand. Questo è lo spirito che anima la Fiera» aggiunge l'organizzatore, che sottilinea come nel 2012 solo 14 commercianti del centro abbiano aperto le saracinesche anche di sera. «Sabato scorso l'assessore Zalambani spiega il sindaco di Lugo Davide Ranalli ha invitato con una lettera indirizzata a 50 esercenti del centro invitandoli a rimanere aperti. L'inaugurazione avrà una cornice particolare, ovvero il monumento di Baracca restaurato pochi mesi fa, e per l'occasione il Teatro Rossini, il chiostro del Carmine e alcuni ambienti della Rocca saranno aperti al pubblico». La venticinquesima edizione della Biennale «vistro il perdurare della crisi, è un momento ancora più importante rileva Nicola Pasi, sindaco di Fusignano con delega alle Attività produttive in seno all'Unione dove le attività economiche potranno mettersi in mostra e creare sinergie con altri soggetti, a partire dalle istituzioni. La crisi ha toccato profondamente l'edilizia e dopo aver lavorato per la semplificazione normativa e allo sviluppo Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 116 12 settembre 2014 < Segue Settesere.it Web dei Poc, presenteremo in fiera nel padiglione dell'Unione un importante progetto per investire sulle costruzioni esistenti e investire sulle energie rinnovabili. Abbiamo creato due deleghe in seno alla giunta dell'Unione (agricoltura e ambiente affidate a Paola Pula, primo cittadino di Conselice) per seguire da vicino questi due settori. E stiamo promuovendo la nascita delle reti di commercianti in ogni comune. Per quanto riguarda l'artigianato, oltre al sostegno ai consorzi fidi, promuoveremo con nuovi progetti le imprese giovanili e l'innovazione». La Fiera è aperta al pubblico dalle 18 alle 24 durante i giorni feriali e dalle 10 alle 24 nelle giornate prefestive e festive. Il mercoledì dalle 9 alle 13 e dalle 18 alle 24. GLI APPUNTAMENTI DELL'UNIONE DEI COMUNI DELLA BASSA ROMAGNA Per quanto riguarda il calendario di appuntamenti allo stand dell'Unione, nel corso della prima serata (sabato 13), dalle 20 alle 22, sarà protagonista la sicurezza: la Polizia municipale della Bassa Romagna distribuirà materiale informativo, con video, esposizione di mezzi e prova test dell'etilometro. Sarà presente il sindaco referente Daniele Bassi. Domenica 14 settembre dalle 15 alle 18 streaming in diretta a cura di Radio Sonora, mentre dalle 16 alle 19 sarà presente il personale dell'Ufficio Turismo dell'Unione. Dalle 19 alle 22 spazio all'ambiente: il Servizio Ambiente dell'Unione presenta le attività dedicate alla valorizzazione e alla tutela ambientale del territorio della Bassa Romagna. Sarà presente il sindaco referente Paola Pula. Il personale dell'Ufficio Turismo sarà presente anche nelle serate di martedì 16 e giovedì 18, sempre dalle 19 alle 22. Lunedì 15 settembre dalle 19 alle 22 uno sguardo al risparmio energetico con «Futuro Green per la Bassa Romagna»: sarà presente il personale dello Sportello energia per informazioni personalizzate ai cittadini e distribuzione di materiale informativo e video divulgativi. Presente il sindaco referente Paola Pula Martedì 16 settembre alle 21 presentazione del progetto «Ingranaggi musicali»: le imprese e la musica si incontrano. Interverranno il sindaco referente Nicola Pasi e lo staff del Servizio Giovani. Mercoledì 17 settembre una nuova serata dedicata al risparmio energetico con «Futuro Green». Giovedì 18, alle 21, sarà protagonista «Easy Tour», la guida multimediale nella Terra del Benvivere: sarà presentata in anteprima la nuova app sul turismo della Bassa Romagna. Interverranno la responsabile del Servizio Turismo dell'Unione e il sindaco referente Nicola Pasi. Venerdì 19, dalle 19 alle 22, saranno presentati i progetti dedicati al welfare scaturiti dal processo partecipativo di pianificazione strategica LaBassaRomagna2020. Saranno presenti il personale dell'Area Welfare e il sindaco referente Eleonora Proni. Sabato 20 tornano i ragazzi di Radio Sonora dalle 15 alle 18, mentre dalle 19 alle 22 si terrà un incontro dedicato alla presentazione dei servizi offerti dal Centro per le famiglie dell'Unione e alle attività dei servizi educativi. Saranno presenti i sindaci referenti Enea Emiliani ed Eleonora Proni. Domenica 21 settembre con lo streaming di Radio Sonora dalle 15 alle 19 e distribuzione di materiale informativo su tutti i servizi erogati dall'Unione. Lo stand dell'Unione sarà allocato in piazza Mazzini, al centro del Pavaglione. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 117 12 settembre 2014 Settesere.it Web Alfonsine, una montagna di patate gratis per la parrocchia | Le patate? Meglio regalarle piuttosto che lasciarle marcire o buttarle. E' questa l'idea che è venuta ad un agricoltore di buon cuore che nei giorni scorsi, per ben due volte, ha deciso di regalare agli alfonsinesi parecchi quintali di buonissime patate, scaricate prima nel cortile retrostante la Chiesa Santa Maria, per poi tornare nella stassa parrocchia e in via Carrareto, nei pressi della chiesa del Sacro Cuore, nella giornata di martedì 9, raddoppiando la dose. L'agricoltore, un ragazzo di 31 anni originario proprio di Alfonsine, Giaimo Osea, è titolare di un'azienda agricola situata vicino a Fusignano. A causa della forte crisi economica che sta attraversando l'agricoltura, anche dovuta dall'importazione di verdura e frutta dall'estero, i circa cinque ettari che l'agricoltore coltiva proprio a patate, sarebbero andati tutti al macero, invenduti. Meglio regalarle allora: un dono insolito per gli alfonsinesi che si sono accalcati per riempire le sporte con le patate, a fronte di una piccola donazione per la Caritas e la Parrocchia locale come richiesto dallo stesso benefattore. Che non si ferma qui: pare che ci siano altri cassoni di patate che resteranno invenduti e verranno scaricati nello stesso luogo nei prossimi giorni. Un bel gesto che ha richiamato moltissimi commenti anche sul social network Facebook, nella pagina dedicata proprio ad Alfonsine: oltre ai complimenti per la generosità, molti si sono anche scagliati contro il sistema vigente, che schiaccia le piccole e medie imprese locali. «Come si può andare avanti quando ci pagano dai 7 agli 8 centesimi al chilo, a fronte di un costo di produzione che oscilla tra i 12/13 centesimi?» commenta lo stesso Giamo Osea. E come dargli torto? (a cura di Maria Giulia Tarroni) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 118 12 settembre 2014 settesere qui Web Fiera di Lugo, artigiani e Bcc al servizio del territorio | Settesere.it «In cammino per il futuro, la promozione del territorio della Bassa Romagna» sarà il filo conduttore del programma di eventi che Confartigianato, Cna e Credito Cooperativo ravennate imolese (BCC), con l'importante contributo della Camera di Commercio di Ravenna, terranno all'interno dello stand nel cuore del Pavaglione che li ospiterà durante la XXV Fiera Biennale di Lugo. «Sarà quest'anno la quarta volta spiega Noemi Zani, presidente Confartigianato Lugo che Cna, Confartigianato e Bcc organizzano insieme, durante la biennale, uno spazio che porta il territorio della Bassa Romagna a riflettere sulle prospettive della propria economia». L'obiettivo principale è quello di mettere in luce le risorse già presenti per costruire e promuovere il proprio territorio e mettere a punto strategie per rendere appetibile la Bassa Romagna anche oltre confine. Così sono in programma dieci eventi che caratterizzeranno le nove serate della manifestazione. «Occorre riportare l'impresa al centro commenta Mario Betti, presidente Cna Lugo e ripristinare la scalka di valori per il successo: primo, occorre avere fiducia in se stessi e negli altri, ove ricambiata, per crescere e costruire; secondo, occorre decisione e determinazione nel rivolgerci alle istituzioni, di cui spoesso ci lamentiamo, anche se questo territorio ha avuto molto dalle istituzioni; terzo, occorre perseveranza». Nell'arco delle nove serate della Fiera Biennale, tra gli altri, verrà presentato un progetto di riqualificazione edilizia e risparmio energetico degli edifici, e si parlerà di turismo, con la presentazione di un progetto sulla memoria della guerra e il fronte del fiume Senio, e si metteranno a fuoco scopriremo come i grandi eventi sportivi possano promuovere i territori assieme al Commissario tecnico della Nazionale di ciclismo Davide Cassani. La Bcc incontrerà imprese e cittadini affrontando il tema delle opportunità e dei servizi alle imprese che decidono di internazionalizzarsi. «Le aziende che riescono a districarsi meglio in questo periodo spiega Raffaele Gordini, vicepresidente del Credito cooperativo ravennate e imolese sono quelle che lavorano con l'estrero e il nostro istituto di credito si impegna a supportare il tessuto produttivo locale, soprattutto artigiani, in questo difficile percorso». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 119 12 settembre 2014 Settesere.it Web Conselice, bambino di 10 anni travolto in bici. Ricoverato al Bufalini | Nel tardo pomeriggio del 10 settembre un bimbo di 10 anni è stato travolto all'incrocio tra via Gagliazzona e via Kennedy a Conselice da una Focus condotta da un 24enne. Secondo quanto ricostruito pare che il bambino stesse percorrendo via Kennedy quando è stato investito dall'auto che proveniva da via Gagliazzona. Il bambino è finito sul parabrezza della Focus dove ha sbattuto il capo ed è, poi, rovinato a terra. I sanitari del 118 intervenuti con l'ambulanza e le'elimedica hanno stabilizzato il bambino per poi portarlo, con codice di massima gravità, al Bufalini di Cesena. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 120 11 settembre 2014 Ravenna24Ore.it Web Trasporto pubblico a Ravenna, tutte le novità dell' orario invernale Al via da domenica 14 settembre Domenica 14 settembre entra in vigore l' orario invernale del servizio di trasporto pubblico, valido fino al 6 giugno 2015. "In questi giorni è in corso la sostituzione dei quadri orario alle fermate spiega Start Romagna Si raccomanda alla clientela di prestare attenzione alla validità indicata nel quadro orario esposto. Il libretto aggiornato è già disponibile e scaricabile dal sito www.startromagna.it sezione Orari e Percorsi, mentre il libretto cartaceo è in distribuzione gratuita presso la biglietteria Punto Bus di Ravenna (interno Stazione FS). Si ricorda che prosegue la vendita degli abbonamenti al trasporto pubblico riservati agli studenti per l' anno scolastico 2014/2015". Per maggiori dettagli: www.startromagna.it sezione Titoli e tariffe/Acquisto e rinnovi. Per ulteriori informazioni: InfoStart 199.11.55.77 e Punto Bus (interno Stazione FS Ravenna). LE PRINCIPALI NOVITA' DEGLI ORARI DEL TRASPORTO PUBBLICO NEL BACINO DI RAVENNA INVERNO 20142015 Il Programma di Esercizio delle Linee di TPL è stato costruito secondo le richieste specifiche di Agenzia AMBRA e degli Enti Locali concedenti. Le principali novità rispetto al servizio invernale dello scorso anno sono le seguenti: RETE URBANA DEL LITORALE FORESE DI RAVENNA Linea 2 : anticipata alle ore 8.40 la corsa che in passato partiva alle ore 9.30 da Via Maroncelli (anticipato anche il relativo ritorno in direzione FS);Linea 3: disposto il transito di una corsa aggiuntiva in transito in Via Cassino ed ITI alle ore 13.25 per Ravenna FS; Linea 4 : in seguito alla riapertura del Ponte sul fiume Savio, sono stati adeguati i percorsi con transito in località Savio di Cervia; Linea 5 : adeguamento orari corse per uscita ITI; Linea 70 : anticipata di 5' la partenza della corsa delle 7.15 da Fornace Zarattini (nuovo orario 7.10) per consentire in FS coincidenze con altre linee (in particolare, con linea 30); modificato il percorso delle corse da/per le Scuole Medie di Marina di Ravenna, con transito da Lido Adriano Via Leonardo; Linea 75 : unificazione delle 2 coppie di corse serali a disposizione fino allo scorso anno; la partenza della corsa da Ravenna avviene alle ore 20.33; Linea 90 : aggiunta di due corse festive pomeridiane; Linea 158 : adeguamento dei collegamenti S. Marco Piazza e Villanova per Scuole Randi e Scuole Ricci Muratori (negli orari di punta del mattino e del pranzo da/per S. Marco Piazza e Villanova, altre corse garantite dalla linea 157). RETE EXTRAURBANA DI RAVENNA Linea 155 : aggiunta una corsa bis da Russi per Faenza in orario scolastico la mattina; Linea 156 : svolge il collegamento da Forlì (PuntoBus) a Ravenna e viceversa effettuando coincidenza da/per Enichem e Marcegaglia con la Linea 149. La Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 121 11 settembre 2014 < Segue Ravenna24Ore.it Web coincidenza tra le due linee è prevista a seconda delle corse utilizzate a Ravenna in: P.le Aldo Moro P.zza Caduti V.le Santi Baldini; Linea 157 : riorganizzazione delle corse di collegamento per Ravenna nei giorni scolastici al mattino con l' aggiunta di una corsa da San Marco a Ravenna P.zza Caduti; Linea 159 : aggiunta una corsa bis da San Bartolo a Ravenna P.zza Caduti in orario scolastico la mattina; Linea 180 : accorpamento di due corse della linea al mattino San Bernardino e Voltana dirette a Lugo in orario scolastico. RETE URBANA DI FAENZA Linea 2 (52): confermata la modifica di percorso già svolta durante l' esercizio estivo della corsa in partenza da Centro Commerciale Le Maioliche alle ore 18.04, senza transito dal Quartiere Bentini, per garantire regolarità all' arrivo a Faenza FS. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 122 11 settembre 2014 Ravenna24Ore.it Web "La bellezza dentro", viaggio fotografico nelle carceri femminili "Lo scopo del mio reportage è quello di portare alla luce una realtà invisibile", spiega l' autore, il fotoreporter Giampiero Corelli (Guarda la Photogallery) "La bellezza dentro" è un lavoro fotografico svolto in tutta Italia e durato alcuni anni, durante i quali il fotoreporter Giampiero Corelli ha raccontato con immagini la vita delle donne e delle madri all' interno di diversi istituti penitenziari femminili: la mostra sarà inaugurata sabato 13 settembre alle 18 a Bagnacavallo nell' Antica galleria di Palazzo Vecchio, in via Trento Trieste 1; in occasione della Festa di San Michele (dal 25 al 29 settembre) sarà aperto anche l' ingresso in piazza della Libertà, 5. All' inaugurazione saranno presenti l' autore, l' assessore comunale alle Pari opportunità Ada Sangiorgi, la direttrice del carcere femminile di Rebibbia (Roma) Ida Del Grosso, la direttrice del carcere maschile e femminile della Dozza (Bologna) Claudia Clementi e la direttrice del carcere di Ravenna Carmela De Lorenzo. Le tre direttrici saranno intervistate dalla scrittrice ed ex giornalista del Tg2 Carla Baroncelli. "'Donne' non sono solo le detenute, coloro che costituiscono il soggetto caratterizzante della mostra e le principali protagoniste spiega l' amministrazione comunale di Bagnacavallo ma anche donne che si occupano della sorveglianza, amministrazione, volontariato e direzione dentro le carceri, donne che pur vivendo situazioni di vita distanti si trovano accomunate da uno stesso sentire. La mostra è costituita da una selezione di 30 immagini in stampa bianco e nero ai pigmenti al carbone applicate su alluminio sagomato". "Le emozioni che ho incontrato e trovato in questo reportage sono tante, forti e contrastanti racconta Giampiero Corelli . Sofferenza, dolore, tristezza, gioia e amore ti invadono nel vedere i volti di queste donne segnati dal tempo o da un genuino abbraccio di un figlio. Non basta chiudere gli occhi per dimenticare, dietro quelle mura c' è un' umanità in cammino. Questo è lo scopo del mio reportage: portare alla luce una realtà invisibile". All' inaugurazione seguirà un rinfresco offerto dall' associazione "Il lavoro dei contadini" e un dj set a cura di Valentina Stradaioli, a cui è affidata anche la selezione musicale proposta nei giorni di apertura della mostra. "La bellezza dentro", a ingresso libero, sarà visitabile nelle seguenti giornate: sabato 13 settembre dalle 18 alle 20; domenica 14 e domenica 21 settembre dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.30; sabato 20 settembre dalle 15 alle 18.30; giovedì 25 e venerdì 26 settembre dalle 20 alle 23; sabato 27, domenica 28 e lunedì 29 settembre dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 23. L' esposizione è realizzata in collaborazione con il Comune di Bagnacavallo e con il contributo del Credito Cooperativo ravennate e imolese. Elenco degli istituti Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 123 11 settembre 2014 < Segue Ravenna24Ore.it Web penitenziari fotografati in questo reportage: Casa circondariale Gazzi Messina Casa circondariale Pagliarelli Palermo Casa circondariale femminile Pozzuoli Napoli Casa circondariale femminile Rebibbia Roma Casa circondariale nuovo complesso Perugia Casa circondariale Sollicciano Scandicci Firenze Casa circondariale di Pesaro Casa circondariale di Forlì Casa circondariale della Dozza Bologna Casa circondariale San Vittore Milano Casa circondariale, casa di reclusione femminile Giudecca Venezia Casa circondariale Pontedecimo Genova Casa circondariale di Trento Casa di reclusione Bollate Milano Istituto di custodia attenuata per detenute madri ICAM Milano. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 124 11 settembre 2014 Ravenna24Ore.it Web Partono da Riolo i concerti di "Museo Sonoro" Appuntamento sabato Senza soluzione di continuità la sezione estiva del festival I luoghi dello Spirito e del Tempo, che prende il nome di "Architetture e Suggestioni Sonore" si collega agli eventi settembrini, ovvero a "Museo Sonoro", concerti nei musei del territorio in occasione di mostre ed eventi da questi organizzati. Il programma è sempre legato all' evento da un filo logico, per tematica o per suggestioni diverse legate al luogo e al tempo. I concerti di "Museo Sonoro" offrono per lo più uno spazio esecutivo ai migliori studenti dei corsi superiori di musica antica dei Conservatori. In questo caso sarà presente un ensemble proveniente dal Conservatorio di Pesaro, dipartimento CRoMA (Conservatorio Rossini Musica Antica), composto dalle voci di Annalisa Cancellieri e Maria Sassi (vedi foto allegata) e da Lorenzo Antinori al clavicembalo. Tutti i musicisti svolgono già un' attività a livello professionale che si integra con il loro percorso formativo nella musica antica, ed hanno ampie esperienze concertistiche. Il programma scelto per sabato 13 settembre al Museo del Paesaggio, Rocca di Riolo Terme, è in sintonia con il tema della mostra, dedicata all' arte sacra. Saranno infatti presentate alcune cantate o mottetti sacre o morali scritte nel XVII secolo. Alcuni dei brani scelti sono di autori noti, altri fanno invece parte di una ricerca specialistica svolta dal CRoMA sul repertorio inedito della biblioteca del Conservatorio. Il successivo appuntamento ci porterà a Bagnacavallo per l' inaugurazione di una duplice mostra di autori dell' Est, alla cui inaugurazione seguirà un concerto di Fabio Tricomi dedicato a musiche di queste aree. Appuntamento quindi al Museo Civico della Cappuccine alle ore 17 per l' inaugurazione e alle ore 18.30 per il concerto. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 125 11 settembre 2014 Ravenna24Ore.it Web Alla guida con l' assicurazione scaduta dal 2008, guai per un 32enne Per lui multa e sequestro del veicolo Nelle ultime 48 ore sono due i veicoli sorpresi in circolazione dalla Polizia Municipale di Ravenna benché sprovvisti della prescritta copertura assicurativa, in un caso risultata scaduta dal 2008. Le violazioni sono emerse in seguito a controlli effettuati dagli agenti della Vigilanza di Quartiere (Ufficio Emergenza e Sicurezza Stradale e Ufficio Città), sulla SS 16 intersezione via della Sacca e in via Renato Serra. Alla guida delle autovetture, un 34enne, residente a Bagnacavallo, che ha esibito una certificazione assicurativa scaduta lo scorso febbraio e un 32enne, ravennate, che dagli accertamenti eseguiti è risultato scoperto di assicurazione dal 2008. Per entrambi sono scattate le sanzioni previste con relativo sequestro del mezzo. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 126 12 settembre 2014 Pagina 9 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna «A questa Ausl unica avremmo dovuto dire no» Balzani a Lugo fa pace con il sindacoRanalli (assente) ma attacca Regione e dirigenza Pd. NEL PIENO della tempesta che si è abbattuta sulle primarie, Balzani fa pace (forse) con il sindaco di Lugo Davide Ranalli, ma non con la dirigenza del Pd. Mercoledì sera l' ex sindaco di Forlì ha fatto tappa a Lugo per incontrare i suoi sostenitori e raccogliere firme, e ha riempito la sala conferenze dell' hotel Ala d' oro. Tutto ciò in vista di primarie che, peraltro, potrebbero anche non svolgersi, dopo la notizia dell' indagine della procura di Bologna, che ha tolto dalla competizione Matteo Richetti e fortemente minato la candidatura di Stefano Bonaccini. DOPO lo screzio dei giorni scorsi con il comitato che sostiene Balzani, il sindaco Ranalli pur invitato non si presenta all' incontro (c' è invece Silvano Verlicchi, suo sfidante al ballottaggio), ma fa pervenire una lettera: «Al di là dei contrasti politici che ci vedono su posizioni diverse, il partito trarrà beneficio dalla pluralità di idee». Balzani mostra di apprezzare la mano tesa. Poi parte subito all' attacco: «Le primarie ci saranno, e saranno tra me e Bonaccini», assicura. E ironizza: «Non potevamo arrivarci prima?». Ma l' ipotesi che salti tutto resta più che concreta: il Pd potrebbe, a questo punto, rispolverare l' idea di un candidato unitario paracadutato da Roma, ovvero Giuliano Poletti, Graziano Delrio, Paola De Micheli o qualcun altro. «In tal caso, Balzani sarà un problema», avverte il candidato. Ovvero, se Renzi deciderà di calare il 'briscolone' da Roma e annullare le primarie, il professore forlivese è pronto a sbattere la porta, e candidarsi direttamente alle elezioni regionali del 23 novembre con una lista civica. BALZANI, come sempre, non risparmia i toni forti. «Pezzi di amministrazione, economia, finanza, società partecipate sono diventati padronni della Regione dice . Io credo nella politica come servizio a tempo, non come mestiere permanente. Chi vive del suo lavoro non è ricattabile. Perché non vado bene ai vertici del Pd? Perché una persona libera, a gestire tutti quei miliardi, non la vogliono». Un cavallo di battaglia del candidato più 'eretico' è la critica a come è nata la Ausl unica: «Non abbiamo avuto la forza di dire a Vasco Errani che l' unificazione, senza un progetto chiaro, non andava fatta. Gli operatori della sanità non sono mai stati chiamati a discutere». E scandisce: «La burocrazia della sanità in Regione io la voglio smontare» (applausi scroscianti). Ce n' è anche per la gestione dell' acqua: «Se il pubblico si libera delle reti, come è avvenuto nel ravennate, non è più padrone di niente: è una privatizzazione vera e propria». E per la E55: «Opere come questa sono di enorme impatto. Portano a consumare il nostro suolo, si prestano a infiltrazioni e non è scontato che diano lavoro a imprese del territorio». Altri applausi. La gara di rincorsa del Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 127 12 settembre 2014 Pagina 9 < Segue Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna guastatore forlivese continua. Le primarie, chissà. Francesco Monti. MONTI FRANCESCO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 128 12 settembre 2014 Pagina 22 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna FOGNANO LA SUPER COLLEZIONISTA VISITATA DALLA LOREN. «Ho dato a Sophia due dischi Non li aveva nemmeno lei» «QUANDO ho aperto la porta e l' ho vista non riuscivo a parlare, quasi mi mettevo a piagere. Sophia Loren era lì e sorrideva, poi mi ha detto 'come sei bella'. Lei che era così elegante nel suo tailleur Armani». Mina Fabbri vive a Fognano ed è tra le maggiori collezioniste di materiale cartaceo su Sophia Loren. La sua collezione ha migliaia di pezzi, alcuni anche molto rari e il 6 settembre si è ritrovata sulla porta di casa il suo idolo in carne ed ossa (come già raccontato sulle nostre pagine). Come in un sogno. L' abbiamo intervistata per capire qualcosa di più di questa passione. Mina, cosa è successo dopo? «Sofia mi ha preso a braccetto e siamo entrate. C' erano anche il suo manager e una sua assistente. Abbiamo preso un caffè in cucina. Di andare in salotto lei non ne ha voluto sapere. Sono rimasti quasi due ore». Lei in quel momento era sola in casa? «Sì. Dopo un po' è arrivato mio marito e io dalla finestra gli ho detto, cercando di parlare piano, 'vieni su, c' è Sophia'. Pensava mi riferissi alla nipote ma non era sicuro e continuava a chiedere 'Sofia? Quale?'. A quel punto lei è arrivata dietro di me e gli ha urlato 'Loren'». Quando lei ha aperto la porta quel sabato chi si aspettava di trovare? «Il manager della Loren. Lo avevo sentito altre volte al telefono perché più volte ho prestato alcuni dei miei pezzi per delle mostre. Come quella al Vittoriano del 2006. Quel giorno mi ha chiamato e mi ha chiesto se ero in casa, era da queste parti e sarebbe passato». E invece si è trovata davanti Sophia Loren, qui a Fognano. «Quando avevo sentito il manager al telefono gli avevo spiegato di prendere l' uscita per Faenza e mi ero raccomandata di non seguire le indicazioni del navigatore perché spesso fa passare da Granarolo. Chi se lo immaginava che in auto c' era anche lei». Cosa avete fatto in quelle due ore? «Dopo il caffé ho fatto vedere alla Loren la mia collezione. Era senza parole soprattutto davanti al materiale introvabile. Mi ha anche chiesto di regalarle due dischi». E lei glieli ha dati? «Sì. Due 45 giri di una canzone che lei aveva inciso con Peter Sellers. Era una serie di tre, lei aveva solo l' ultimo, io li avevo tutti. Così mi ha chiesto i primi due». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 129 12 settembre 2014 Pagina 22 < Segue Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna Quanti pezzi ha la sua collezione? «Difficile dirlo, diverse migliaia, tra riviste, locandine, fotoromanzi, poster, dischi. Solo di riviste ne avrò sei, settemila». I più rari? «La prima copertina della Loren su 'l' Illustrato', quando ancora non era famosa, il fotoromanzo 'La peccatrice' disegnato da Walter Molino, i romanzi di 'Sogno' degli anni '50». In quanti anni è riuscita a raccogliere così tanto materiale? «Io sono nata nel 1940 e ho iniziato a raccogliere materiale sulla Loren a 10 anni». Il posto più lontano dove ha trovato uno dei suoi pezzi? «Probabilmente il Messico. Ho viaggiato tantissimo con mio marito e ogni viaggio è sempre stato l' occasione per visitare mercatini e cercare di arricchire la mia collezione. Ora c' è internet, le aste su e bay». Lei prima lavorava? «Certo. Avevo un laboratorio di confezioni con due sedi, a Fognano e a Bagnacavallo. Altrimenti non mi sarei potuta permettere questa passione. Adesso però che sono in pensione ho un po' rallentato». Annamaria Corrado. CORRADO ANNAMARIA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 130 12 settembre 2014 Pagina 23 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna A BAGNACAVALLO MOSTRA FOTOGRAFICA DI CORELLI Domani, sabato, a Bagnacavallo nell' antica galleria di Palazzo Vecchio si apre alle 18 la mostra fotografica 'La bellezza dentrodonne e madri nelle carceri italiane', del fotoreporter Giampiero Corelli: saranno presenti le direttrici delle carceri di Rebibbia (Roma), Dozza (Bologna) e Ravenna. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 131 12 settembre 2014 Pagina 23 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna «Per rilanciare la Bassa Romagna puntiamo su alimentazione e salute» Verlicchi chiama a raccolta politici e imprenditori per creare lavoro. «E' ORA di smetterla di piangersi addosso, iniziando invece a impegnarsi per creare lavoro, prospettive per i nostri giovani, benessere per tutti». Silvano Verlicchi, che l' 8 giugno scorso ha sfidato Davide Ranalli al ballottaggio per la 'poltrona' di sindaco di Lugo, approdando poi in consiglio comunale come capogruppo della lista 'Per la Buona Politica', chiama a raccolta politici e imprenditori illustrando la sua 'ricetta' per migliorare la situazione economica della Bassa Romagna. «Sul nostro territorio eccellenze, capacità e idee non mancano afferma si tratta solo di lavorare insieme per valorizzare ciò che già abbiamo. La prima cosa da fare è dare a questo territorio una identità che lo caratterizzi, come è già per le città vicine: Ravenna ha il porto, il turismo, la cultura e il polo chimico; Faenza la ceramica, l' artigianato artistico e la collina. Ma cosa caratterizza Lugo? A m i o parere, Lugo è un territorio d' eccellenza per l' agricoltura, l' alimentazione, il settore biologico, la meccanica per i prodotti alimentari e la salute. Tutti settori correlati, da valorizzare insieme creando opportunità di crescita per le imprese anche attraverso l' eliminazione delle barriere burocratiche». Secondo Verlicchi, in questi settori risiede la 'chiave' non solo per creare una valida rete imprenditoriale nella Bassa Romagna, ma anche «per inserire il nostro territorio nella 'maglia regionale' e creare rapporti con le eccellenze delle città vicine». E fa alcuni esempi: «Il nostro territorio vanta aziende che funzionano benissimo malgrado la crisi generale, basti pensare a Pucci, Unitech, Diemme e Cevico di Lugo, Orva di Bagnacavallo, Surgital e Unigrà di Conselice, Golfera di Lavezzola. Tutte aziende che operano nel settore alimentare o della meccanica alimentare, e funzionano bene, anche con progetti di ampliamento e nuove assunzioni». All' alimentazione, prosegue, «è strettamente legata la salute, e la ricerca per garantire a tutti una vita più sana. E il nostro territorio vanta la presenza del Maria Cecilia Hospital, che fa ricerca di alto livello sulle malattie cardiovascolari, le cellule staminali e la medicina rigenerativa. E c' è l' ospedale di Lugo, che va valorizzato mettendo in rapporto sanità pubblica e privata. Imprese agroalimentari e realtà sanitarie possono diventare un 'polo' in ambito regionale e mettersi in rapporto con le eccellenze dei centri vicini, come Meldola, con l' Irst, e Cesena, con l' Orogel e la Tecnogym». Si tratta di «caratterizzare il territorio per tutte queste eccellenze, con un forte apporto del governo dei Comuni per evitare di rovinare tutto con progetti come quello dell' impianto Matrix, che andrebbe a manipolare rifiuti tossici proprio nel territorio conselicese, dove lavora una cooperativa agricola che ha Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 132 12 settembre 2014 Pagina 23 < Segue Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna 350 ettari di colture biologiche, ci sono aziende alimentari e, vicino, l' oasi faunistica di Campotto e Vallesanta. Hera, ente promotore di questo impianto, deve trovare un altro luogo dove realizzarlo, e a tal fine mi aspetto l' impegno delle istituzioni. Mi aspetto inoltre risposte sul mio progetto da chi 'ha le chiavi' della politica locale». Lorenza Montanari. MONTANARI LORENZA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 133 12 settembre 2014 Pagina 23 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna CONSELICE BUONE NOTIZIE DALL' OSPEDALE BUFALINI. Se la caverà in una trentina di giorni il ragazzino investito da un' auto ARRIVA una buona notizia dal 'Trauma Center' dell' ospedale 'Bufalini' di Cesena. Riguarda il ragazzino italiano di 10 anni (F.S. le iniziali) residente a Conselice, che mercoledì sera, mentre era in sella alla propria mountain bike, era stato investito da un' auto, urtando il capo contro il parabrezza per poi essere sbalzato per alcuni metri. Il giovanissimo ciclista non è per fortuna in pericolo di vita: se la caverà infatti in una trentina di giorni. Un brutto episodio a lieto fine, anche se lo spavento sia per lui ma soprattutto per i genitori, è stato davvero tanto. L' incidente si era verificato intorno alle 17.30 di mercoledì all' intersezione tra via Gagliazzona e via Kennedy. Il bambino stava percorrendo via Kennedy, nei cui pressi è situato il parco di Conselice. Giunto all' incrocio con via Gagliazzona, per cause al vaglio del personale del reparto Infortunistica del Corpo Unico della Polizia Municipale, era stato urtato da una 'Ford Focus' condotta da un 24enne del posto che percorreva via Gagliazzona con direzione di marcia centro cittadinocampo sportivo, e che quindi proveniva dalla sinistra del giovane ciclista. Dopo aver ricevuto i primi soccorsi dal personale di un' ambulanza, era stato trasportato con l' elicottero di 'Romagna Soccorso' al Bufalini di Cesena, con un codice di massima gravità. Ieri, come detto, è giunta la bella notizia. Luigi Scardovi. SCARDOVI LUIGI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 134 12 settembre 2014 Pagina 24 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna VILLANOVA QUESTA SERA CI SARA' L' INAUGURAZIONE. La Sagra delle erbe palustri taglia il traguardo dei 30 anni Previsti convegni, mostre, mercatini e spettacoli. E' UN appuntamento che ogni anno richiama migliaia di persone nella frazione di Villanova d i Bagnacavallo, tra amanti delle antiche tradizioni, dei giochi di una volta, dei mercatini e della buona cucina. Stiamo parlando della 'Sagra delle erbe palustri' che prende il via oggi per concludersi lunedì 15 e che quest' anno taglia l' invidiabile traguardo della 30ª edizione. Il via sarà dato, alle 9.30, con il 'Workshop degli Ecomusei' in programma all' Ecomuseo delle erbe palustri e la cui sessione sarà dedicata al tema "Paesaggi d' acque, cultura alimentare e artigiana. Pratiche comunitarie a confronto": interverranno esperti di tutto il mondo e le conclusioni sono previste alle 12.30. MA l' inaugurazione vera e propria della Sagra è prevista alle 19 con l' apertura delle mostre e dell' orto giardino dei fiori prestati e degli odori dimenticati. Dopo la cena conviviale a tema "La bandega di capèn, la sera de' furmai murbi" (con prenotazione obbligatoria allo 054547122), la prima giornata si chiuderà alle 21 con lo spettacolo "Il fascino dell' operetta" proposto all' etnoparco dal gruppo 'Corelli' di Fusignano. TORNANDO alle mostre, quest' anno sono ben sette e dedicate alla memoria: 'Romagna XX secolo, il filo della memoria' dedicata al paesaggio e alle genti della Bassa Romagna; 'Saluti da Villanova' su personaggi e avvenimenti villanovesi dal 1960 al 2000; 'Il museo della scuola' sulle classi di Villanova d' inizio Novecento; 'Il tappezziere del cielo' dedicata a Medio e i suoi aquiloni; 'In testa al mondo' su il museo del cappello; 'Architettura viva' sulle tecniche edilizie in materiale organico di età protostorica e 'Storia del ponte di Villanova'. LA GIORNATA di domani sarà aperta da un altro convegno, alle 9.30 all' Ecomuseo su 'Infanzia e adolescenza, beni comuni: The Summerhill school e i diritti naturali dei bambini', mentre dalle 14 alle 20 torna 'La soffitta in piazza', la mostra mercato dell' usato, dell' arte e del naturale che verrà riproposta anche domenica dalle 8 alle 20. Seguiranno poi numerosi appuntamenti: dal tradizionale torneo di 'zachegn' (domani alle 15) alla Podistica delle erbe palustri (domani alle 18) e sempre domani pomeriggio diversi artisti di strada animeranno le vie di Villanova con musiche, balli e laboratori creativi. Domani la giornata si chiuderà con romanze e musica italiana proposte dall' orchestra del maestro Vallicelli con intermezzi brillanti di Tiziano Gatta. DOMENICA sarà la giornata clou della Sagra delle erbe palustri, con mercatino delle pulci, vecchie Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 135 12 settembre 2014 Pagina 24 < Segue Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna botteghe artigiane, dimostrazione delle tecniche ottocentesche di utilizzo deell' erba di valle e la conclusione affidata, alle 21, a sorrisi e canzoni con Sgabanaza e Cassio Babini. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 136 12 settembre 2014 Pagina 24 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna BAGNACAVALLO DOMANI DIVERSE INIZIATIVE. Il centro Acrylico riparte dalle 'Officine musicali' DOPO un anno di attività sono 492 i soci del centro culturale Acrylico Ariafresca aperto in v i a T o g l i a t t i a Bagnacavallo. L o s p a z i o polifunzionale, gestito dall' omonima associazione, propone attività per bambini e adulti. L' apertura della nuova stagione di eventi è prevista domani, sabato, con le iniziative 'Impressioni di settembre'. «Una realtà come la nostra mancava sottolinea uno dei soci fondatori, Andrea Marzari e l' idea con la quale siamo nati è stimolare l' aggregazione e il coinvolgimento di famiglie, adulti e bambini». La prima edizione del Cre a cui hanno aderito circa 30 bimbi a settimana, ha toccato anche picchi di 50 partecipanti durante la settimana di full immersion di lingua inglese. Domani inizierà il ciclo di concerti live 'Officine musicali': il primo a esibirsi, alle 18, sarà il 'Grande Cantagiro Barattoli', esperimento di musica viaggiante che passerà il testimone, alle 19 al dj set di 'La Favela Chic' seguito dallo spettacolo di teatro musicale 'Mototrabbasso'. Conclusione con l' apericena che sarà proposto anche sabato 20 e sabato 27. Per i bambini le attività cominceranno domenica 14 con le 'Olimpiadi nel parco': salti, corse, ostacoli e altri giochi all' aria aperta per proseguire il 21 con l' anteprima di San Michele, lo spettacolo comico 'Peppe & Peppe e la valigia magica' e il 28 col laboratorio 'Piccoli cuochi nella Bassa'; tutti alle 16. Fra settembre e ottobre ripartiranno poi i corsi dedicati a bambini, adulti e famiglie. La scelta è fra laboratori musicali, di lingua inglese, scherma, elettronica e disegno 3D per i più piccoli; corsi di teatro, restauro creativo di mobili, nordic walking, djing e suoni e, nei mesi successivi, ritratto fotografico, cucito e scrittura creativa, economia domestica per gli adulti. E sulle polemiche fiorite sull' agibilità della struttura che ospita le attività dell' associazione, un tempo occupata da vigili urbani e protezione civile, gli organizzatori rispondono ricordando: «E' il Comune che ha pubblicato il bando per la nuova assegnazione dello stabile. L' edificio ha la stessa agibilità delle case e della scuola qui a fianco. Per ospitare la Polizia municipale erano richiesti parametri più elevati e per questo si è trasferita» . Monia Savioli. SAVIOLI MONIA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 137 12 settembre 2014 Pagina 24 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna Trovate tane di animali lungo il Senio In questi giorni sarà eseguito un intervento di bonifica sull' argine destro del fiume Senio a Cotignola, nel tratto di fronte a via Borgo. Il lavoro di messa in sicurezza, a cura del Servizio Tecnico Bacino Reno, si è reso necessario per il rinvenimento di tane di animali selvatici durante le operazioni di pulizia e sfalcio dell' argine effettuate nei giorni scorsi. I tempi di esecuzione dell' intervento dipenderanno dalle condizioni meteorologiche e dall' entità del danno. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 138 12 settembre 2014 Pagina 24 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna ALFONSINE. Il Movimento 5 Stelle promuove un dibattito sulla 'scuola che vorrei' DOMANI , sabato, a Palazzo marini in via R o m a a d Alfonsine è i n p r o g r a m m a u n convegno pubblico sul tema 'La scuola che vorrei...' organizzato dal Movimento 5 Stelle Alfonsine. I n t e r v e r r a n n o q u a l i r e l a t o r i l a senatrice Michela Antonia Montevecchi che parlerà delle politiche scolastiche nazionali, Nicoletta Paci vicesindaco di Parma che illustrerà la realtà scolastica della città definita la più vivibile d' Italia, Arianna Calderoni ed Eleonora Branchetti dei 5 Stelle di Alfonsine e il consigliere comunale pentastellato Stefano Gemignani. Dopo le relazioni seguirà il dibattito aperto a tutti i cittadini. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 139 12 settembre 2014 Pagina 24 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna CONSELICE RITI RELIGIOSI E MOMENTI DI SVAGO. Un fine settimana dedicato alla famiglia e ai ragazzi LE COMUNITA' parrocchiali di Conselice e del vicino borgo di Chiesanuova daranno vita domani, sabato, e domenica 14, al tradizionale appuntamento che si tiene ogni anno nella seconda settimana di settembre e in cui i riti religiosi si accompagnano a momenti di divertimento. Sarà la 'Festa dell' Addolorata' ad aprire domani, alle 15.30 il programma delle iniziative in onore di Maria Addolorata, la cui statua è venerata da anni nel piccolo tempio di C h i e s a n u o v a , d e d i c a t o a San G i o v a n n i Evangelista. Seguirà alle 16,45 una 'merenda insieme', con ospiti speciali gli anziani della Casa di riposo di Conselice e il Gruppo Cuori Aperti di Massa Lombarda. Alle 17 si terrà un gioco per i ragazzi a cura degli animatori del Grest e di Osta; alle 19.30 'cena insieme' a conclusione della festa. Domenica sarà la p a r r o c c h i a d i Conselice a c e l e b r a r e i festeggiamenti dedicati alla famiglia, istituzione cui la comunità conselicese dedica una particolare attenzione. Il programma si aprirà con la messa della famiglia dedicata in particolare alle coppie che festeggiano quest' anno il primo, 10°, 25°, 40°, 50°, 60° e 70° anniversario di matrimonio; seguirà alle 12.30 il pranzo della festa e un tombolone. La giornata si concluderà alle 17 con la partita di calcio tra genitori e figli, allietata da degustazione di piadina, salsiccia e patatine. r.r. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 140 12 settembre 2014 Pagina 25 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna TERRITORIO DAL 13 AL 21 SETTEMBRE LUGO OSPITA 'IN CAMMINO PER IL FUTURO' Torna la Biennale per promuovere la Bassa Romagna DAL 13 al 21 settembre si svolgerà la XXV° edizione della Biennale di Lugo. 'In cammino per il futuro la promozione del territorio della Bassa Romagna' sarà il filo conduttore del programma di eventi previsti in uno stand appositamente allestito da Confartigianato, Cna e Credito Cooperativo ravennate imolese, con il contributo della Camera di Commercio di Ravenna. E' la quarta volta che, durante la biennale, viene allestito questo spazio che porta il territorio della Bassa Romagna a riflettere sulle prospettive della propria economia; all' interno dello stand saranno realizzati incontri ed approfondimenti su argomenti di interesse per le imprese e dove i partecipanti potranno dialogare e confrontarsi con le Istituzioni locali dell' Unione e dei 9 Comuni che la compongono. Un progetto che vuole affrontare il tema della promozione territoriale analizzando e sviluppando le potenzialità espresse e soprattutto latenti della nostra realtà locale. «L' obiettivo principale spiegano i promotori è quello di mettere in luce le risorse già presenti per costruire e promuovere un prodotto particolare, il proprio territorio, con tutte quelle potenzialità che lo rendono irripetibile, cercando di definire, insieme agli attori che intervengono ed agiscono a livello locale (imprese, associazioni imprenditoriali e del sociale, istituzioni, istituti di credito, etc) strategie di promozione efficaci che rendano la Bassa Romagna un prodotto attraente, in grado di intercettare non solo la domanda italiana, ma anche quella internazionale». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 141 12 settembre 2014 Pagina 6 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna Beccato un 32enne ravennate. Alla guida con l' assicurazione scaduta da sei anni RAVENNA. Alla guida, sull' Adriatica, con l' assicurazione scaduta da sei anni: nei guai un 32enne ravennate. Beccato dalla Municipale anche un altro senza assicurazione, 34enne di Bagnacavallo, m a almeno la sua era scaduta da "appena" sette mesi. Per loro scattate le maxi multe e sequestrati i mezzi. Denunciata poi una donna di 56 anni sorpresa ubriaca alla guida: nell' alcol, un valore doppio rispetto a quanto consentito. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 142 12 settembre 2014 Pagina 8 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna Scarseggiano i presidi: reggenze in 14 istituti All' Itis si divide con Forlì Il pensionamento di Lilia Pellizzari ha prodotto la nomina "a scavalco" della dirigente di un Itc da fuori provincia, che dovrà gestire gli oltre mille alunni ravennati. RAVENNA. A pochi giorni dall' inizio dell' anno scolastico prende forma l' organigramma della scuola ravennate: quattordici sono gli istituti che non avranno un preside ma un reggente chiamato a gestire due o più scuole, nel 2013 erano otto e la situazione appariva già critica. Per l' anno 20142015 gli insegnanti immessi in ruolo sono 211, mentre si contano 437 supplenze annuali. Completa il quadro il pensionamento dal Primo di settembre della dirigente dell' ufficio scolastico regionale, Maria Luisa Martinez, sostituita dalla vice Cinzia Tartagni che garantirà la continuità nella gestione della scuola ravennate almeno per quest' anno. Per molti presidi l' anno scolastico in avvio presenta incroci e acrobazie quasi circensi, il pensionamento questa volta a sorpresa, a fine agosto, di Lilia Pellizzari dirigente dell' Itis Baldini che conta oltre mille iscritti, ha prodotto la nomina di un reggente da fuori provincia, nella persona di Iris Tognon che risulta preside all' istituto tecnico economico Carlo Matteucci di Forlì, e che dovrà gestire gli oltre mille alunni ravennati. Carla Solaini titolare dell' istituto comprensivo San Biagio gestirà anche quello di Fusignano, Giancarlo Frassineti si dividerà fra il comprensivo di Mezzano e quello del Mare, Rita Lugaresi fra Cotignola e Alfonsine. Un elenco che prosegue con Daniela Geminiani che con il Lugo 1 avrà anche il Gherardi, e Milla Lacchini che oltre a guidare il polo tecnico professionale di Lugo si occuperà di avviare il centro provinciale istruzione adulti (Cpia), che riunisce le scuole serali del territorio. Fanno parte dell' elenco delle scuole in reggenza anche Bagnacavallo, gli istituti di Ravenna Damiano e Randi, l' intercomunale Ravenna Cervia e il Cervia 2. Infine rimane per Antonio Grimaldi, titolare all' istituto OlivettiCallegari, la reggen za del Perdisa Morigia. «Una situazione peggiorata rispetto all' anno scorso spiega Marcella D' Angelo di Cgil scuola il diritto allo studio è garantito dalla professionalità esemplare dei dirigenti. Un preside titolare gestisce meglio le difficoltà e conosce la propria realtà. Il moltiplicarsi delle reggenze invece mette a rischio la didattica. Quanto poi alle esternazioni sui supplenti, i ministri della Repubblica dovrebbe pensare prima di sentenziare sulle persone e sulla dignità del lavoro altrui. Ora servono fatti». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 143 12 settembre 2014 Pagina 8 < Segue Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna CHIARA BISSI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 144 12 settembre 2014 Pagina 11 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna Bufera sui candidati alle primarie, il Pri attacca Pagani: «Sulla magistratura dichiarazioni di stampo berlusconiano» RAVENNA. Alcune dichiarazioni di autorevoli esponenti ravennati del Partito democratico sulla bufera giudiziaria che ha investito due su tre dei candidati dello stesso Pd alle primarie per la presidenza della Regione non sono andate giù agli alleati del Partito repubblicano. «Quanto sta accadendo nel Pd non può lasciare indifferenti sbotta il segretario provinciale Eugenio Fusignani In una fase così delicata per la vita democratica del Paese e della nostra regione, credo occorrerebbe non solo maggior cautela, ma anche più sobrietà nelle dichiarazioni». Fusignano giudica «inopportuni i rilievi in stile berlusconiano che l' on. Pagani ha rivolto nei confronti dell' indagine che vede coinvolti l' on. Ricchetti e il segretario regionale del Pd Stefano Bonaccini». E rincara la dose: «Parlare di "giustizia ad orologeria" o di "metodo nella casualità" per un' indagine in atto da oltre un anno e mezzo è quantomeno azzardato». Nel merito poi, riguardo al caso Bonaccini, «dal momento che lui stesso ha dichiarato di non volersi legittimamente ritirare dalle primarie, ritengo che non sia sufficiente aver reso le giustificazioni e mostrato le carte ai magistrati, se le stesse carte e le stesse giustificazioni non vengono rese anche agli elettori». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 145 12 settembre 2014 Pagina 14 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna L' INCIDENTE DI CONSELICE. Sta meglio il bambino di 10 anni investito L' incrocio molto frequentato da pedoni e ciclisti. Il sindaco: «Più rispetto del codice della strada» CONSELICE. Sono migliorate le condizioni del b a m b i n o d i 1 0 a n n i investito mercoledì pomeriggio da un' auto in pieno centro, all' incrocio tra via Gagliazzona e via Kennedy. I medici gli hanno stilato una prognosi di 30 giorni. Il giovanissimo in sella alla sua mountain bike stava percorrendo quest' ultima strada quando, all' altezza dell' intersezione con l' arteria che attraversa il centro abitato conselicese, è stato travolto da una Ford Focus che percorreva la Gagliazzona. Il piccolo è volato sul cofano per poi schiantarsi sul parabrezza della vettura, sbattendo pericolosamente la testa. Poi è volato a terra, accanto alla bici rimasta danneggiata. Portato con urgenza al Bufalini di Cesena, è tuttora ricoverato in reparto. Ma visto il decorso, a breve dovrebbe essere trasferito. Di cause e dinamica del sinistro se ne sono occupati gli agenti della polizia municipale della Bassa Romagna. La zona dove è avvenuto l' incidente dell' altro ieri è forse la più frequentata a Conselice da parte di ciclisti e pedoni, lontano soltanto un centinaio di metri dal parco pubblico comunale e non distante dal municipio. Qualche cittadino a volte si lamenta del fatto che la segnaletica sia coperta od ostruita da auto posteggiate in malo modo. Chi percorre via Kennedy, strada abbastanza stretta (forse troppo rispetto alla movimentazio ne) e a senso unico, lo fa molto spesso (e ancora più sovente durante la stagione estiva) per dirigersi o uscire dal parco. Per la maggior parte si tratta di ragazzini in bici, da soli o a gruppetti, che pericolosamente attraversano via Gagliazzona, strada di grande comunicazione dove, tra l' altro, la velocità dei veicoli risulta eccessivamente sostenuta. Aspetto questo confermato dal sindaco Paola Pula, che si appella a un maggior rispetto delle norme del codice della strada, e non soltanto da parte degli automobilisti. «Certo tutto si può mi gliorare afferma il primo cittadino . Si potrebbe ad esempio prendere in considerazione la realizzazione di dissuasori o di un semaforo "intelligente" o anche di altri accorgimenti, ipotesi di lavoro che si potrebbero in effetti mettere in agenda». Ma non si tratta soltanto di questioni di mera viabilità: «Quell' incrocio è un punto di passaggio molto Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 146 12 settembre 2014 Pagina 14 < Segue Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna frequentato, e proprio per questo tutti gli utenti dovrebbero avere grande attenzione e cautela aggiunge il sindaco di Conselice . Rispetto massimo quindi del codice della strada e maggiore educazione civica». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 147 12 settembre 2014 Pagina 14 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna L' uomo contro del Pd verso le primarie In un incontro a Lugo, Roberto Balzani spiega le ragioni del suo impegno. LUGO. «Perché non mi vogliono? Perché non vogliono che una persona libera e indipendente gestisca tutta quella montagna di miliardi. Ma è nato questo movimento spontaneo e senza risorse in tutta la regione e la gente ha risposto: in poco tempo abbiamo raccolto le seimila firme necessarie». Non usa particolari perifrasi l' ex sindaco di Forlì, Roberto Balzani, per spiegare come mai la sua candidatura alle primarie per la presidenza della Regione non sia gradita ai vertici del suo partito, il Pd. Parla così all' Ala d' oro di Lugo davanti a oltre duecento persone, proprio il giorno in cui da terzo incomodo diventa lo sfidante, almeno così pare al momento, di Stefano Bonaccini, l' unico dei due candidati "ufficiali" del Pd rimasto in corsa nonostante indagato per le "spese pazze" in Regione mentre l' altro, Matteo Richetti, anch' egli indagato, si è ritirato. Introdotto dalla padrona di casa Patrizia Randi, ex assessore lughese (che gli legge una lettera del sindaco Ranalli, di benvenuto nonostante alcune recenti polemiche tra i due), usa ancora meno perifrasi quando c' è da definire il comportamento del Pd in queste primarie. Mentre il presidente del consiglio Renzi ha parlato di «un po' di casino», Balzani parla di «uno spettacolo pietoso». Che per lui deve peraltro essere una logica conseguenza di quanto recita il suo manifesto di presen tazione, appeso proprio lì, al tavolo relatori: «Io credo che questa regione abbia una società del ventunesimo secolo e un ceto politico ancora feudale». Tutto questo non significa però, assicura, che se vincesse lui finirebbe il Pd... «Al contrario, sarebbe l' occasione per farlo diventare veramente il Pd». Ordinario di Storia Contemporanea all' Università di Bologna, Balzani voleva continuare a fare il professore, ma dopo le dimissioni di Errani ha capito che «c' era una crepa nel sistema e un grande bisogno di discussione reale. In politica è necessario cambiare ma lo si può fare anche dall' interno». Eccolo allora candidato alle primarie, «per la politica, non per me stesso, pensando ai miei figli, perché possano avere un futuro in Italia e non necessariamente all' estero, per la verità, contro i poteri forti...». Il termine che usa più spesso accanto a Regione è progettualità, contrapposto alla mera «negoziazione» cui si sarebbe ridotta la politica dell' EmiliaRomagna negli ultimi quindici anni. Tuona poi contro la burocratizzazione regionale della sanità (e qui arriva l' applauso più convinto) dicendosi contrario non tanto all' Ausl unica della Romagna ma alla modalità con cui ci si è arrivati, «senza neanche consultare gli operatori della sanità» e parla della necessità di un riequilibrio del rapporto con Hera per fare in modo che siano gli enti pubblici a tornare a dettare le linee guida. È favorevole inoltre a riportare ai Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 148 12 settembre 2014 Pagina 14 < Segue Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna Comuni la rac colta dei rifiuti affinché gli ampi guadagni che ne derivano possano restare ai cittadini. Quanto ai trasporti, si dice favorevole a «investire nelle ferrovie» mentre sulle grandi opere come la E55 è scettico perché oltre alle infiltrazioni criminali teme «una bolla speculativa simile a quella immobiliare». Ma in quasi due ore c' è anche il tempo per qualche battuta leggera: in caso di elezione Balzani preferirebbe essere chiamato classicamente presidente e non governatore, termine che gli ricorda troppo la saga di Zorro... Remo Emiliani. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 149 12 settembre 2014 Pagina 14 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna Un concorso per le scuole per scoprire l' uso delle erbe in cucina Bagnacavallo, promosso dalla "A. Minardi e figli" per conoscere meglio piante aromatiche e spezie. BAGNACAVALLO. Un concorso per le scuole per scoprire l' utilizzo delle piante officinali in cucina: è l' idea nata all' azienda "A. Minardi e figli" di Bagnacavallo per sensibilizzare lo sviluppo della conoscenza di piante, erbe aromatiche e spezie. Il momento non è casuale. Lanciato durante l' iniziativa presso l' azienda di via Boncellino, il concorso dal titolo "In herbis salus. Le erbe nostre amiche in... cucina" è dedicato al precedente titolare, Diego Minardi, a vent' anni dalla sua scomparsa e a quarant' anni dalla vittoria di un analogo premio (indetto allora dalla Bonomelli) da parte di una classe della scuola alla quale oggi è rivolto il premio. I ragazzi delle classi seconde delle scuole secondarie dell' Istituto Berti potranno partecipare con un elaborato per classe, raccogliendo ricette, cenni storici e di folclore, impressioni artistiche e valutazione tecniche ed elaborandole con una o più forme di presentazione. In palio ci sono duemila euro per l' acquisto di materiale didattico (la premiazione è prevista in occasione delle feste di fine anno scolastico 201415). Alla presentazione dell' iniziativa sono intervenuti tra gli altri, accanto al l' amministratore delegato e direttore tecnico dell' azienda, Irene Minardi, il sindaco e il vicesindaco di Bagnacavallo, Eleonora Proni e Matteo Giacomoni, la dirigente dell' Istituto comprensivo Berti di Bagnacavallo e Villano va, Marisa Tronconi, e don Pietro Magnanini. E a ricordare Diego Minardi sono stati proprio la figlia Irene e don Magnanini: entrambi, oltre a sottolinearne le riconosciute doti professionali, lo hanno definito innanzitutto come un «uomo buono». Fondata nel 1930 da Alfredo Minardi, padre di Diego, la ditta è presente oggi sia sul mercato na zionale che su quello estero pur conservando uno strettissimo legame con la Romagna. Oltre 800 sono i generi di piante trattati. Ampio è lo spazio dedicato poi all' impegno culturale. Per eventuali informazioni: tel. 0545 61460, [email protected]. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 150 12 settembre 2014 Pagina 2 La Voce di Romagna La Voce di Romagna Ravenna L' artista Palazzo, tra Usa e Arabia Franco Palazzo (Crispiano, 1938) da molti anni vive e lavora a Ravenna. Terminati gli studi superiori, frequenta i corsi di Tecniche dell' Incisione presso l' Accademia di Belle Arti di Ravenna sotto la guida di Matteo Accarrino. E' del '73 la prima di numerose mostre di pittura, grafica e scultura tra individuali e collettive tenute in Italia, Austria, Francia, Spagna, Repubblica Ceca e Stati Uniti, fino ad arrivare al 1998 con la mostra e installazione Metafore a Faenza, pubblicata nella collana "I Quaderni del Circolo degli Artisti", presentata da Gian Ruggero Manzoni. Determinanti la visita ricevuta in quegli anni nello studio a Ravenna e i buoni insegnamenti del Maestro Elio Marchegiani. Nel 1999 espone le sue tele fluorescenti (ciclo delle Torri Navi) nelle mostre: Metafore al Palazzo della Provincia di Ravenna e nel 2001 al Palazzetto dell' Arte di Foggia. Negli anni '90 viaggia in Francia e in Spagna, dove entra in contatto col mondo artistico contemporaneo. Data dal 1994 al 2003 la collaborazione con l' artista valenciana Charo Marìn, ed esposizioni in Spagna. Nel 1988 è invitato alla rassegna 10 Jahre Kunst aus Ravenna a Salisburgo e nel 2000 alla Collègiale SaintAndré a Chartres. Nel 2003 è invitato alla VI Biennale Internazionale di Sharjah negli Emirati Arabi Uniti e alla KunstMesse di Salisburgo. Nel 2005, personale, a cura di Agneta Kreischer, Alchimie all' Arcotel Nike Galerie, Linz e alla Rathausfestsalle, Gmunden. Nel 2006 è alla niArt Gallery di Ravenna con la mostra curata da Odette Gelosi, Le Dimore del Mito, in seguito replicata a Palazzuolo sul Senio e a Bagnacavallo. Nel 2007, su invito della Città di Chartres, allestisce al Prieurè SaintVincent, insieme allo scultore ravennate Piero Strada, la mostra Les Demeures du Mythe. Lo trovate qui: www.francopalazzo.it. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 151 12 settembre 2014 Pagina 14 La Voce di Romagna La Voce di Romagna Ravenna Da 4 mesi senza gas e il freddo si avvicina L' odissea di un cittadino alle prese con i cortocircuiti del libero mercato: in campo l' Adiconsum. Senza gas da quattro mesi. Sotto accusa la burocrazia 'canaglia' e il 'libero mercato', tanto libero che poi a rimetterci, mentre le compagnie si fanno la guerra, è spesso (sempre?) l' utente finale. In questo caso un cittadino di Alfonsine che dal maggio scorso sta vivendo quella che non esita a definire "una vera e propria odissea". L' uomo, che per far valere i propri diritti si è rivolto all' avvocato Alessandra Nannini, presidente Adiconsum Romagna, era cliente di Eni Gas & Power e ad un certo punto, non riuscendo più a coprire le spese, ha deciso di cambiare fornitore. "Il cliente aveva pagamenti in sospeso con Eni spiega Adiconsum e per tentare di risparmiare sui costi del gas, quando ormai l' Azienda aveva sospeso la fornitura, ha presentato la documentazione per passare ad un nuovo operatore. Il 29 maggio scorso, spiega l' associazione consumatori, l' utente ha pagato tutti gli arretrati e chiesto, come da prassi, il riallaccio del gas nelle 48 ore successive". Ma il servizio, nonostate il saldo dei pagamenti in sospeso, non è mai stato riattivato. A tutt' oggi, dopo quasi quattro mesi, l' uomo si trova senza gas e senza la possibilità di passare ad altro gestore perchè la sua posizione risulterebbe ancora 'bloccata'. "Per fortuna che siamo ancora nel periodo estivo commenta Adiconsum ma se il fornitore tarderà a riattivare l' utenza, andando incontro all' inverno, i disagi aumenteranno sempre più". In questi mesi il cittadino non se ne è stato con le mani in mano: "Sono stati inviati numerosi reclami, ma abbiamo assistito al classico 'giochino' dello scaricabarile spiega Adiconsum Eni ha risposto attribuendo le tanto di beffa, "dato che spiega Adiconsum Eni ha inviato al cunsumatore una fattura per la cessazione del contratto addebitando anche un numero di metri cubi più altro rispetto al reale". Anche in questo caso il cliente ha subito contestato la fattura: "Gli operatori del call center gli hanno detto di non pagarla in attesa della rettifica, ma a tutt' oggi spiegano i consumatori il cliente non ha ricevuto alcun riscontro". Adiconsum ha quindi inviato, ormai il 25 luglio scorso, una segnalazione al garante per l' energia e il gas: "Confidiamo conclude Adiconsum che con l' intervento del garante la situazione venga risolta al più presto e prima del periodo invernale". (AnC) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 152 12 settembre 2014 Pagina 34 La Voce di Romagna La Voce di Romagna Ravenna Sorpresa: ai lughesi piace il prof PRIMARIE PD Applausi e pienone all' Ala d' oro per Roberto Balzani "Con le dimissioni di Errani si è aperta una crepa nel sistema" ichetti fuori dai giochi, Bonaccini in bilico e tra i due indagati ecco un prof. Balzani in forma smagliante strappare consensi e applausi in quel di Lugo. L'ex sin daco di Forlì, candidato alle pri marie del centrosinistra in vista delle elezioni Regionali, ha fatto il pienone mercoledì sera all'Ala d'Oro, teatro del primo incontro di presentazione della candida tura organizzato dal comitato di sostegno nato in Bassa Romagna. Un candidato definito scomo do da molti, ma il paradosso come al solito è che ciò che non piace alla dirigenza pare esser molto gradito dall'elettorato. Pa trizia Randi, ex assessore lughese, ha aperto l'incontro leggendo u na breve lettera del sindaco Da vide Ranalli, invitato ma non pervenuto causa 'precedenti impegni'. Da Ranalli dopo le stoccate in campagna elettorale e le recenti punzecchiature di Balzani un messaggio distensivo: "Siamo soddisfatti di poter ospitare a Lugo il prof. Balzani, ha scritto il sindaco, ben vengano queste primarie" (merce rara peraltro in città ndr.) per finire poi "auspicando un sano confronto tra tutti".Parola poi al candidato, che mette subito le cose in chiaro: "Voglio le primarie vere per discutere di problemi veri esordisce tra gli applausi ma una persona libera e indipendente non ce la vogliono a gestire quella montagna di miliardi di viale Aldo Moro". Sulle vicende giudiziali degli altri candidati il Prof. si dimostra garantista sottolineando "che indagato non significa col pevole" e rivelando di aver sentito Bonaccini, "l' ho rincuorato e sollecitato a tener duro e ad andare avanti". E se alla fine le primarie dovessero saltare? Il Prof è pronto a mettere l' elmetto: "In quel caso per il Pd Balzani sarà un grosso problema" promette l' ex sindaco. Poi una premessa: "In caso di vittoria delle primarie il Pd non 'salterebbe' assicura Balzani semmai si dimostrerebbe veramente democratico. Con le dimissioni di Errani si è aperta una crepa in questo sistema, ora è tempo di una discussione, vera e libera". Alla sempre più calda e partecipativa platea Balzani ha parlato anche di altri temi clou: sanità, multiutility, trasporti e il rapporto politica poltrone. "Sono sempre stato contrario all' Ausl unica ha detto perché non c' è mai stato un progetto vero". Poi una riflessione su Hera: "E' nel controllo delle tariffe che si nasconde gran parte della tassazione e sulle tariffe la Regione ha sempre tenuto una linea tenue, quasi invisibile". Tra le priorità del Prof, quella di "togliere ad Hera la raccolta dei rifiuti" e di "arrivare alla chiusura degli inceneritori, poiché il riutilizzo può diventare anche una nuova economia, importante ed inesauribile". Balzani tocca anche il capitolo 'meritocrazia' e va giù duro: "Ci Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 153 12 settembre 2014 Pagina 34 < Segue La Voce di Romagna La Voce di Romagna Ravenna sono politici che, acquisendo competen za, sono diventati professionisti ed altri che sono rimasti semplici mediatori, ed è proprio la mala gestione delle municipalizzate che ha riempito negli anni queste 'scatole' solo per ragioni di sopravvivenza politica". Soffermandoci sulla situazione locale lughese, Balzani è stato tacciato da qualcuno di esser di "destra" semplicemente perché "osava" mettersi contro alcuni preistorici vertici: "Sono talmente di destra ha replicato ironico il professore che raccolgo consensi anche dentro Sel". Balzani non ha dubbi sulla necessità di confronto e di primarie: "Sono le uniche a produrre esiti non predeterminati dalla classe dirigente, ricordatevi conclude che il cambiamento è l' elemento strutturale della vita democratica". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 154 12 settembre 2014 Pagina 34 La Voce di Romagna La Voce di Romagna Ravenna ALFONSINE IL M5S E LA SCUOLA DEL FUTURO Domani sera (ore 20) Palazzo Marini (via R o m a 1 0 Alfonsine) ospita "la Scuola che Vorrei ...", convegno e dibattito pubblico organizzato dal Movimento 5 Stelle di Alfonsine. Alla serata che anticipa l' avvio del nuovo anno scolastico interverrà la Senatrice Michela Montevecchi, insegnante, Segretario della 7ª Commissione (Istruzione Pubblica e Beni Culturali); Nicoletta Paci, vice sindaco del Comune di Parma con delega ai Servizi Educativi; Arianna Calderoni ed Eleonora Branchetti componenti Commissione Scuola & Cultura della lista penta stellata di Alfonsine e il capogruppo M5S Stefano Gemignani. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 155 12 settembre 2014 Pagina 34 La Voce di Romagna La Voce di Romagna Ravenna LA SAGRA Parte la 30ª edizione della manifestazione tra cene a tema e spettacoli. L' antica civiltà delle erbe palustri in vetrina a Villanova Piante officinali Un concorso per le scuole. Palustri, iniziativa che ogni anno rievoca l' attività di intreccio delle erbe di valle tipica di Villanova. L' edizione 2014 si presenta con un ricco programma che come sempre ha il suo cuore nell' Ecomuseo delle Erbe palustri, che ospiterà due importanti incontri: il workshop nazionale degli Ecomusei "Paesaggi d' acque, cultura alimentare e artigiana Pratiche comunitarie a confronto" (oggi) e domani il convegno su "Infanzia e Adolescenza: beni comuni. The Summerhill school e i diritti naturali dei bambini". Nelle giornate di sabato e domenica il centro del paese sarà gremito dalle bancarelle della grande mostra mercato "La soffitta in piazza", del mercatino delle pulci dei bambini e della Piccola fiera del prodotto tipico. Le vie, le piazze e il parco saranno animati da artisti di strada, can menica sarà presente "Il tavolo di Pinocchio" con laboratori creativi. In programma, inoltre, questa sera il concerto del Gruppo Corelli. Inoltre, due serate con cene conviviali a tema (prenotazione obbligatoria, telefono 0545 47122): questa sera dedicata a "La Bandega di capèn", la serata "de' furmai murbi". Presentata la prima edizione del concorso per le scuole "In Herbis Salus. Le erbe nostre amiche in... cucina" presso la sede dell' azienda A. Minardi e Figli, in via Boncellino 32 a Bagnacavallo. Il premio istituito dall' azienda bagnacavallese specializzata nel commercio all' ingrosso e nella lavorazione delle piante officinali, medicinali e aromatiche, è dedicato al precedente titolare, Diego Minardi, a vent' anni dalla sua scomparsa. Obiettivo del concorso è sensibilizzare lo sviluppo della conoscenza delle piante officinali, approfondendo l' utilizzo delle piante, delle erbe aromatiche in cucina. Il concorso è rivolto alle classi seconde delle scuole secondarie dell' Istituto Berti, che parteciperanno con un elaborato per classe, attraverso la raccolta di ricette, cenni storici e di folclore. Alla classe che si aggiudicherà il concorso andranno duemila euro per l' acquisto di materiale didattico. Per nformazioni 0545 61460 [email protected]. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 156 12 settembre 2014 Pagina 34 La Voce di Romagna La Voce di Romagna Ravenna Piante officinali Un concorso per le scuole Presentata la prima edizione del concorso per le scuole In Herbis Salus. Le erbe nostre amiche in... cucina presso la sede dell'azienda A. Minardi e Figli, in via Boncellino 32 a Bagnacavallo. Il premio istituito dall'azienda bagnacavallese specializzata nel commercio all'ingrosso e nella lavorazione delle piante officinali, medicinali e aromatiche, è dedicato al precedente titolare, Diego Minardi, a vent'anni dalla sua scomparsa. Obiettivo del concorso è sensibilizzare lo sviluppo della conoscenza delle piante officinali, approfondendo l'utilizzo delle piante, delle erbe aromatiche in cucina. Il concorso è rivolto alle classi seconde delle scuole secondarie dell'Istituto Berti, che parteciperanno con un elaborato per classe, attraverso la raccolta di ricette, cenni storici e di folclore. Alla classe che si aggiudicherà il concorso andranno duemila euro per l'acquisto di materiale didattico. Per nformazioni 0545 61460 [email protected] Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 157 12 settembre 2014 Pagina 34 La Voce di Romagna La Voce di Romagna Ravenna ALFONSINE. Ultimi giorni per visitare il grande labirinto effimero Questo weekend si chiuderà la sesta edizione del labirinto effimero di Alfonsine. Ancora qualche giorno, quindi, per "perdersi" lungo i sentieri "disegnati" nel mais all' interno di un' area di 100.000 mq (10 ettari) di superficie totale. Un' opera che dal 2009 è riconosciuta come il labirinto effimero più grande d' Europa. Il labirinto, dedicato in questo 2014 alla Metamorfosi, è aperto tutti i giorni dalle ore 16 alle 22. Il labirinto effimero si trova nell' Azienda agricola Galassi Carlo (via Roma, 111) ad Alfonsine. Info e prenotazioni: 335 8335233; [email protected]. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 158 12 settembre 2014 Pagina 34 La Voce di Romagna La Voce di Romagna Ravenna BAGNACAVALLO. A Palazzo Vecchio una mostra sulle carceri femminili Domani, alle 18 a Bagnacavallo inaugura la mostra fotografica "La bellezza dentro donne e madri nelle carceri italiane" del fotoreporter Giampiero Corelli. L' esposizione è allestita presso l' Antica galleria di Palazzo Vecchio, in via Trento Trieste 1; in occasione della Festa di San Michele (dal 25 al 29 settembre) sarà aperto anche l' ingresso in piazza della Libertà, 5. All' inaugurazione saranno presenti l' autore, l' assessore comunale alle Pari opportunità Ada Sangiorgi, la direttrice del carcere femminile di Rebibbia (Roma) Ida Del Grosso, la direttrice del carcere maschile e femminile della Dozza (Bologna) Claudia Clementi e la direttrice del carcere di Ravenna Carmela De Lorenzo. Le tre direttrici saranno intervistate dalla scrittrice ed ex giornalista del Tg2 Carla Baroncelli. "La bellezza dentro" è un lavoro fotografico svolto in tutta Italia e durato alcuni anni, durante i quali Corelli ha raccontato con immagini la vita delle donne e delle madri all' interno di diversi istituti penitenziari femminili. Per maggior informazioni, www.corellifotoreporter.it, 333 8393401. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 159 12 settembre 2014 Pagina 41 La Voce di Romagna La Voce di Romagna Ravenna Lugo: Nittolo esalta la forza ludica della tessera musiva Nella cornice del palazzo del commercio di Lugo verrà inaugurata domani alle ore 18,30 "Itai Doshin", mostra personale di Felice Nittolo. Il percorso si snoda dai primi anni '80 con le febbrili esperienze dell' Aritmismo, dove l' artista sventra la tessera, fino a giungere alle tracce degli anni 2000 dove il mosaico si esplica più per sottrazione e assenza che per forme compatte e materiche, arrivando alle sole impronte delle tessere. La mostra Itai Doshin, che è corredata da un catalogo trilingue (edizioni Capit): resterà aperta fino al 26 ottobre 2014. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 160
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