amministrazione provinciale di genova genova

Determinazione n. 2322 del 06 giugno 2014
PROVINCIA DI GENOVA
DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE
DIREZIONE AMBIENTE, AMBITI NATURALI E TRASPORTI
SERVIZIO ENERGIA, ARIA E RUMORE
Prot. Generale N. 0045090 / 2014
Atto N. 2322
OGGETTO: Autorizzazione Unica Ambientale - D.P.R.59/2013. PARODI S.p.A. - Via Rivarolo 2 - GENOVA
In data 03/06/2014 il/la sottoscritto/a BRESCIANINI CECILIA ha adottato la Determinazione Dirigenziale di
seguito riportata.
Visti l’Art. 107, commi 1, 2 e 3 del T.U. “Leggi sull’ordinamento degli Enti Locali”, approvato con D.Lgs. n.
267 del 18-08-2000 e l’Art. 33 dello Statuto della Provincia di Genova;
Visto altresì l’Art. 4, comma 2 del D.Lgs 165/01;
Richiamato il vigente Regolamento sull’ordinamento degli Uffici e dei Servizi;
SITUAZIONE DI BILANCIO E OSSERVAZIONI DEI SERVIZI FINANZIARI
(Art. 31 Regolamento Contabilità)
S
E Codice
Cap
Azione
Importo
€
Prenotazione
N
Anno
Impegno
Accertamento
N
Anno
N
Anno
CIG
CUP
Note
TOTALE ENTRATE
TOTALE SPESE
IL FUNZIONARIO RESPONSABILE
VISTO DI REGOLARITÀ CONTABILE ATTESTANTE LA COPERTURA FINANZIARIA (ART. 151, COMMA 4°,
T.U. APPROVATO CON D.LGS N° 267/2000).
Si attesta la regolarità contabile e l’esistenza della copertura finanziaria del presente provvedimento ai sensi dell’art. 151,
comma 4° del T.U. approvato con D.LGS. n. 267/2000
IL RESPONSABILE DEI SERVIZI FINANZIARIO
O SUO DELEGATO
GENOVA, lì 03 giugno 2014
Determinazione n. 2322 del 06 giugno 2014
Visto
il D.P.R. 13 marzo 2013, n. 59 “Regolamento recante la disciplina dell'autorizzazione unica ambientale e la
semplificazione di adempimenti amministrativi in materia ambientale gravanti sulle piccole e medie imprese e
sugli impianti non soggetti ad autorizzazione integrata ambientale, a norma dell'articolo 23 del decreto-legge
9 febbraio 2012, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 aprile 2012, n. 35”.
in particolare, l’art. 1, comma a, del D.P.R. 13 marzo 2013, n. 59, che definisce Autorizzazione Unica
Ambientale (A.U.A.) “il provvedimento rilasciato dallo sportello unico per le attività produttive, che sostituisce
gli atti di comunicazione, notifica ed autorizzazione in materia ambientale di cui all’art. 3” del medesimo
decreto, ovvero:
autorizzazione agli scarichi di cui al capo II del titolo IV della sezione II della Parte terza del D.Lgs. 3 aprile
2006, n. 152;
comunicazione preventiva di cui all'articolo 112 del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, per l'utilizzazione
agronomica degli effluenti di allevamento, delle acque di vegetazione dei frantoi oleari e delle acque reflue
provenienti dalle aziende ivi previste;
autorizzazione alle emissioni in atmosfera per gli stabilimenti di cui all'articolo 269 del D.Lgs. 3 aprile 2006,
n. 152;
autorizzazione generale di cui all'articolo 272 del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152;
comunicazione o nulla osta di cui all'articolo 8, comma 4 o comma 6, della L. 26 ottobre 1995, n. 447;
autorizzazione all'utilizzo dei fanghi derivanti dal processo di depurazione in agricoltura di cui all'articolo 9
del D.Lgs. 27 gennaio 1992, n. 99;
comunicazioni in materia di rifiuti di cui agli articoli 215 e 216 del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152;
altresì, l’art. 1 del D.P.R. 13 marzo 2013, comma 2, che definisce la Provincia o la diversa autorità indicata
dalla normativa regionale, l’autorità competente ai fini del rilascio, rinnovo e aggiornamento
dell’Autorizzazione Unica Ambientale, che confluisce nel provvedimento conclusivo del procedimento
adottato dallo Sportello Unico per le Attività Produttive;
La legge Regione Liguria 21 giugno 1999 n.18 “Adeguamento delle discipline e conferimento delle funzioni
agli enti locali in materia di ambiente difesa suolo ed energia”;
La circolare della Regione Liguria D.P.R.59/13. Prime indicazioni disciplina AUA.
La circolare prot.n.0049801/GAB del 0711.2013 del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del
Mare recante chiarimenti interpretativi relativi alla disciplina dell’autorizzazione unica ambientale nella fase di
prima applicazione del decreto del Presidente della Repubblica 13 marzo 2013 n. 59
il D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, recante “Norme in materia ambientale”
Premesso che
La ditta era stata autorizzata in forma provvisoria ai sensi dell’art 13, 1 comma DPR 203/88 alle emissioni
derivanti dalle operazioni di movimentazione ed insacco del caffè crudo (E1) con DGR 1833 del 13.04.1989.
Con successivo Provvedimento Dirigenziale della Provincia Di Genova n° 869 del 03/07/1998 l’emissione E1
sopraccitata è stata autorizzata in via definitiva alle emissioni in atmosfera ai sensi dell’art 13,4 comma DPR
203/88 .
In data 12.07.2001 con Provvedimento Dirigenziale n° 3176, la Provincia di Genova aveva autorizzato la ditta
ad installare un nuovo impianto di lavorazione del caffè verde originante le emissioni E2 ed E3, da affiancarsi
alle linee operative esistenti.
Preso atto
dell’istanza di Autorizzazione Unica Ambientale presentata dalla Società PARODI S.p.A. per lo stabilimento
esistente di Via Rivarolo 2 a Genova pervenuta alla Provincia di Genova tramite lo Sportello Unico per le
Attività Produttive del Comune di Genova, assunta a protocollo con il n.122365 in data 02.12.2014
relativamente ai settori emissioni in atmosfera e acustica;
con nota n.10475 del 31 gennaio 2014, è stata convocata tramite SUAP la conferenza dei servizi in sede
referente in merito alla suddetta istanza di Autorizzazione Unica Ambientale, per il giorno 12 febbraio 2014;
in data 05.02.2014 personale tecnico della Provincia di Genova ha effettuato un sopralluogo presso
l’insediamento relativamente alla materia delle emissioni in atmosfera.
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nel corso della conferenza dei servizi sotto il profilo delle emissioni in atmosfera sono emerse perplessità in
merito alle analisi alle emissioni E2 ed E3 circa i punti di campionamento e le verifiche isocinetiche; il
consulente tecnico della Ditta fornisce spiegazioni e comunque fa presente che invierà a riguardo
comunicazione ufficiale.
nella stessa sede il Comune di Genova ha confermato la compatibilità urbanistica del sito per il quale è
ammesso anche il potenziamento essendo ubicato in zona industriale; sotto il profilo della materia acustica
ll’Azienda risulta già in possesso di nulla osta acustico e comunque insiste in classe VI per la quale in caso di
eventuale modifica è sufficiente la dichiarazione di non necessita;
la ASL per quanto di competenza ha espresso parere favorevole nel corso della conferenza stessa;
dal momento che nel corso della conferenza non sono emerse condizioni ostative al rilascio
dell’autorizzazione è stato determinato che la stessa assumesse carattere decisorio a condizione che
pervenissero le integrazioni richieste.
in data 19 febbraio 2014 la Ditta ha fornito le integrazioni richieste;
con nota prot.18968 del 21 febbraio 2014 è stato trasmesso agli enti coinvolti nel procedimento il relativo
verbale, facendo presente che alla luce di quanto emerso in sede di conferenza di servizi si sarebbe
proceduto al rilascio dell’autorizzazione unica;
in data 22 aprile 2014 la Prefettura di Genova ha rilasciato certificazione n.5325 del 22.04.2014 ai sensi
dell’art.87 del D.L.gs.159/2011 così come emendato dal D.L.gs.218/2012;
con nota prot.n.128149/At+Ac del 30/04/2014 il Comune di Genova ha confermato quanto riferito in sede di
conferenza dei servizi.
Rilevato che
dalle informazioni fornite dalla Ditta in sede di istanza di autorizzazione emerge che
La Ditta Parodi S.p.A. effettua attività di deposito e movimentazione merci all’interno di fabbricati ad uso
magazzini ed uffici ubicati nel Comune di Genova in via Rivarolo civ. 2-2A..
Gli immobili in oggetto sono di proprietà della società Parodi S.p.A. e fanno parte dei “Magazzini Generali di
Genova”, complessivamente coprono un’area di 27.092 mq di cui 12.092 risulta coperta dagli immobili.
Il prodotto trattato è quasi esclusivamente caffé crudo, ma possono essere trattati anche cacao e merci varie
con esclusione di merci infiammabili o facilmente infiammabili.
Le principali attività svolte all’interno dello esercizio sono:
-
ricevimento prodotti;
stoccaggio prodotti;
lavorazione (solo per il caffé);
carico della merce.
RICEVIMENTO E STOCCAGGIO PRODOTTI
Parte della merce in arrivo, compreso circa l’80% del caffè, dopo essere stata ricevuta viene
esclusivamente stoccata in magazzino, senza alcun tipo di lavorazione, e successivamente consegnata al
cliente finale.
Il caffè crudo, che invece è destinato alla lavorazione, può pervenire allo stabilimento tramite autocarri in
sacchi da 60-70 Kg, in containers o in big-bags da 1000 Kg circa.
Il caffé che arriva in sacchi da 60-70 Kg viene pesato con bilance di tipo continuo, privato del sacco ed
insilato tramite trasporto meccanico ed elevatori a tazze.
La materia prima che arriva in containers, dopo essere stata liberata dai sacchi di contenimento, viene
raccolta in una fossa scaricando il container stesso e, dopo aver effettuato la pesatura, trasportata ai silos
mediante trasportatori meccanici ed elevatori.
Infine il caffé che arriva big-bags da 1000 Kg viene versato in una fossa di raccolta dedicata ed inviato,
sempre tramite trasportatori meccanici ed elevatori, ai silos di stoccaggio.
Le emissioni generate dalle fasi di taglio sacchi, svuotamento del caffé nelle fosse e trasporto meccanico ai
silos sono captate e convogliate a 3 filtri a maniche che generano le 3 emissioni in atmosfera E1, E2 ed E3.
LAVORAZIONE CAFFE’ CRUDO
Il caffé immagazzinato nei silos viene estratto per gravità e viene sottoposto alle seguenti lavorazioni:
a) pulizia ed eliminazione di sfilacci, foglie e polveri mediante setacci cosiddetti a “tarara”;
b) separazione dei chicchi in base al diametro mediante apposite apparecchiature quali setacci con
adatte griglie di setacciatura o i cilindri alveolari; le tavole densimetriche sono in grado di eliminare i
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chicchi immaturi in base al minor peso;
c) allontanamento dei chicchi neri danneggiati o avariati mediante selezionatrici ottiche che riconoscono, in
base al colore, i chicchi da eliminare;
d) eliminazione delle pietre mediante separatori centrifughi;
e) allontanamento di eventuali residui metallici mediante separatori a nuclei magnetici (deferizzatori).
Il caffé crudo, estratto dai silos, viene avviato alle singole macchine di lavorazione mediante trasportatori
meccanici ed elevatori e, al termine delle operazioni, inviato sempre con uguali sistemi di trasporto ai silos
dedicati allo stoccaggio prodotto lavorato.
Tutte le fasi sopra descritte sono adeguatamente captate e l’aria aspirata viene convogliata ai filtri a
maniche relativi alle emissioni in atmosfera E2 ed E3.
CARICO DELLA MERCE
I prodotti in spedizione vengono consegnati ai clienti o in sacchi di ridotte dimensioni caricati su autocarri,
tramite preventivo insacco con bilancia dosatrice e cucitrice di sacchi, o in big-bags da 1000 Kg, o alla
rinfusa su camion cisterna.
La fase finale della consegna può comprendere quindi anche il carico alla rinfusa con elevatori e/o tubazioni
telescopiche per il riempimento delle autocisterne ed il riempimento dei sacchi e dei big-bags generando
così emissioni che sono aspirate e convogliate ai filtri a maniche ed alle relative emissioni E2 ed E3.
IMPIANTI TERMICI
Il riscaldamento dei locali adibiti ad ufficio è garantito da quattro caldaie alimentate a gas metano
della segue potenzialità.
Sigla
Caldaia:
Potenzialità
C1
Riscaldamento ed acqua sanitaria
93,0 Kw
palazzina uffici
C2
Riscaldamento ed acqua sanitaria
34,8 Kw
spogliatoi
C3
Riscaldamento uffici portineria
55,0 Kw
C4
Riscaldamento ed acqua sanitaria uffici
31,4 Kw
I fumi di combustione della caldaie sono convogliati in atmosfera tramite canalizzazione con sbocco a tetto
La manutenzione ordinaria è effettuata, in conformità ai disposti di legge, con frequenza annuale da Ditta
abilitata.
QUANTITATIVI PRODOTTI E POTENZIALITA’
Le quantità di caffé crudo che annualmente viene movimentato per essere sottoposto a lavorazione
o modifica di imballo è di circa 5000 tonnellate.
La potenzialità delle singole lavorazioni è di circa 2 t/h per la selezionatrice e circa 20 t/h per le
operazioni di scarico container alla rinfusa e ricarico alla rinfusa su autocisterna.
Prodotti
Stima annuo in tonnellate
CAFFE’ CRUDO
ALTRE
EMISSIONI IN ATMOSFERA
35.000
5.000
Le emissioni in atmosfera sono derivanti dalle fasi operative sopra descritte e sono le seguenti:
Emissione
E1
E2
E3
C1
Provenienza
Taglio sacchi
Trasporto caffé crudo
Trasporto caffé crudo
Riscaldamento uffici e acqua sanitaria
Quota s.l.s.
4,6
6
6
Tetto
Determinazione n. 2322 del 06 giugno 2014
C2
Riscaldamento uffici e acqua sanitaria
C3
Riscaldamento uffici
C4
Riscaldamento uffici e acqua sanitaria
CARATTERISTICHE EMISSIONI RILEVANTI
Tetto
Tetto
Tetto
Alle emissioni convogliate E1, E2 ed E3 sono asserviti i seguenti impianti di abbattimento le cui caratteristiche
sono riportate in tabella.
Denominazione emissione
Temperatura emissione
Umidità %
Altezza emissione s.l.s.
Portata
Sezione del camino
Concentrazione polveri in uscita
Perdita di carico
Tipo filtro
Numero maniche
Superficie filtrante singola manica
Superficie filtrante totale
Velocità di filtrazione
Tipo di tessuto
Grammatura
Metodo di pulizia
Caratteristiche punto di campionamento (UNI
13284-1:2003)
Denominazione emissione
Temperatura emissione
Umidità %
Altezza emissione s.l.s.
Portata
Sezione del camino
Concentrazione polveri in uscita
Perdita di carico
Tipo filtro
Numero maniche
Superficie filtrante singola manica
Superficie filtrante totale
Velocità di filtrazione
Tipo di tessuto
Grammatura
Metodo di pulizia
Caratteristiche punto di campionamento (UNI
13284-1:2003)
E1
Ambiente
Ambiente
4,6 m
3
2200 Nm /h
0,071 m
2
< 20 mg/Nm
3
50-150 mmH2O
Filtro a maniche
21
1m
2
21 m
2
0,029 m/s
Feltro agugliato
500 g/m
2
Pneumatico
Conforme ai requisiti ottimali
E2
Ambiente
Ambiente
6m
3
8640 Nm /h
0,28 m
2
< 20 mg/Nm
3
50-150 mmH2O
Filtro a maniche
72
1m
2
72 m
2
0,033m/s
Feltro agugliato
500 g/m
2
Pneumatico
Conforme ai requisiti ottimali
Determinazione n. 2322 del 06 giugno 2014
Denominazione emissione
E3
Temperatura emissione
Ambiente
Umidità %
Ambiente
Altezza emissione s.l.s.
6m
Portata
3
6480 Nm /h
Sezione del camino
0,35 m
Concentrazione polveri in uscita
2
< 20 mg/Nm
Perdita di carico
3
50-150 mmH2O
Tipo filtro
Filtro a maniche
Numero maniche
54
Superficie filtrante singola manica
1m
Superficie filtrante totale
2
54 m
Velocità di filtrazione
2
0,033 m/s
Tipo di tessuto
Feltro agugliato
Grammatura
500 g/m
Metodo di pulizia
2
Pneumatico
Caratteristiche punto di campionamento (UNI
13284-1:2003)
Conforme ai requisiti ottimali
La Ditta SIGE, che ha verificato per conto della Parodi spa, i punti di prelievo E1,E2 ed E3 , ha fatto le
seguenti considerazioni in merito:
-
-
Il punto di campionamento dell’emissione E1 è conforme ai requisiti ottimali previsti dalla norma UNI
EN 13284-1:2003.
Le emissioni E2 ed E3 non risultano essere conformi ai requisiti ottimali sia per il numero che per la
posizione delle porte di accesso presenti per i campionamenti in riferimento alle caratteristiche
descritte dalla norma UNI EN 13284-1:2003.
Pur risultando in queste condizioni e valutando le misure effettuate negli ultimi anni durante i rilievi
analitici, si può desumere che in tali posizioni le velocità dei fumi soddisfano i requisiti previsti al
punto 5.2 della norma UNI EN 13284-1:2003 (il rapporto tra la velocità locale del gas più elevata e
quella più bassa risulta minore di 3:1)
La SIGE ritiene pertanto affidabile l’effettuazione dei campionamenti in condizioni di isocinetismo.
Ritenuto
di confermare in linea di massima le prescrizioni già individuate nei precedenti Provvedimenti Dirigenziali di
autorizzazione n. 869/1998 e n. 3176/2001, debitamente integrate con quanto emerso nel corso della
conferenza dei servizi del 12.02.2014,
di chiedere pertanto l’installazione prima della data prevista per le prossime verifiche analitiche periodiche
alle emissioni E1,E2 ed E3 (ano 2016, stante il fatto che le ultime verifiche su E2 ed E3 sono state eseguite
nell’anno 2013) di accessi fissi ed in sicurezza alle emissioni E2 ed E3.
Preso atto
di quanto dichiarato dalla ditta SIGE relativamente al rispetto delle condizioni di isocinetismo nella
determinazione del parametro polveri per quanto concerne le emissioni E1,E2 ed E3
DISPONE
di rilasciare autorizzazione unica ambientale ai sensi del D.P.R.59/2013 alla Parodi S.p.A.– Via Rivarolo 2
Genova nel rispetto delle seguenti prescrizioni alle emissioni in atmosfera:
3
1. Le emissioni E1, E2 ed E3 dovranno essere contenute entro i valori, espressi in mg/m a 0 °C e 0,101
MPa, di seguito riportato:
Determinazione n. 2322 del 06 giugno 2014
Emissione
Portata (m3/h)
Concentrazione (mg/m3)
E1 (Taglio sacchi)
2200
30
E2 (Trasporto caffé crudo)
8640
20
E3 (Trasporto caffé crudo)
6480
20
2. Con cadenza triennale, nel periodo temporale compreso tra il 01.01 ed il 31.12, la ditta dovrà eseguire
verifiche analitiche alle emissioni E1, E2 ed E3 per la determinazione del parametro polveri
Le prime verifiche analitiche triennali alle emissioni E1, E2 ed E3 dovranno essere effettuate nell’anno
2016.
Le verifiche analitiche alle emissioni E1,E2 ed E3 per la determinazione del parametro polveri
dovranno essere eseguite nel rispetto delle condizioni di isocinetismo , così come definite dai punti 3.5
e 5.2 della Norma UNI EN 13284: -1 :2003
Le risultanze delle determinazioni analitiche dovranno essere conservate per almeno 5 anni presso lo
stabilimento a disposizione degli enti di controllo.
3. Entro il 31.12.2015 i camini E2 ed E3 dovranno essere dotati di postazione fissa di campionamento a
norma di sicurezza
4. L’accertamento delle caratteristiche delle emissioni dovrà avvenire mediante rilevamento analitico
sperimentale da effettuarsi adottando le seguenti metodologie:
Misure alle emissioni.
Strategie di campionamento e criteri di valutazione.
Manuale U.N.I.CHIM. n. 158/1988
Norma UNI EN ISO 16911-1 :2013
Norma UNI EN 15259:2008
Norma UNI EN 13284 - 1: 2003
Emissione da sorgente fissa.
Determinazione manuale ed automatica della velocità e
della portata di flussi in condotti. Parte 1 : metodo di
riferimento manuale
Emissioni da sorgente fissa.
Requisiti delle sezioni e dei siti di misurazione e
dell’obiettivo, del piano e del rapporto di misurazione
Emissione da sorgente fissa.
Determinazione della concentrazione in massa di polveri
in basse concentrazioni – metodo manuale gravimetrico.
5. L’utilizzo di metodi alternativi a quelli indicati nel precedente punto 4) dovrà essere preventivamente
concordato con la Provincia di Genova prima dello svolgimento di qualunque attività di controllo.
6. In caso di guasti o malfunzionamenti agli impianti di captazione e depurazione originanti le emissioni
E1, E2 ed E3 , qualunque lavorazione a monte dovrà essere immediatamente sospesa e non potrà
essere ripresa fino al ripristino della funzionalità degli impianti di aspirazione e/o depurazione stessi.
In ogni caso non potranno essere installati condotti di by - pass dei filtri per le polveri presenti negli
impianti di depurazione asserviti ad E1,E2 ed E3.
7. La Ditta dovrà sottoporre a manutenzione ordinaria con frequenza almeno mensile, consistente nel
controllo dello stato di pulizia delle maniche filtranti, i filtri a maniche originanti le emissioni E1 , E2 ed
E3. La parziale o totale sostituzione delle maniche filtranti dovrà essere eseguita quando necessario.
La prima manutenzione dovrà essere eseguita entro 30 giorni dalla data di ricevimento del
provvedimento autorizzatorio.
La Ditta dovrà annotare le manutenzioni effettuate ai propri impianti di abbattimento su apposito
registro che dovrà essere fatto vistare dalla Provincia di Genova prima della data prevista per la prima
manutenzione ordinaria . Lo stesso dovrà essere conservato per almeno 5 anni dalla data dell’ultima
registrazione a disposizione degli enti di controllo.
La presente Autorizzazione Unica Ambientale ha durata pari ad anni quindici (15) dalla data di adozione del
presente provvedimento; Sei (6) mesi prima della scadenza dovrà esserne chiesto il rinnovo;
Determinazione n. 2322 del 06 giugno 2014
INVIA
Il presente provvedimento al S.U.A.P. del Comune di Genova, per la successiva trasmissione:
1.
2.
3.
4.
al Gestore
all’ARPAL, ai fini dell’esercizio delle funzioni di controllo;
al Comune di Genova
alla ASL 3 Genovese
Contro il presente provvedimento è ammesso ricorso al TAR ai sensi di legge entro 60 gg dalla trasmissione
dell’atto stesso, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 gg
Il Dirigente Responsabile
Dott. ssa Cecilia Brescianini
Determinazione n. 2322 del 06 giugno 2014
Attestazione di esecutività
La determinazione dirigenziale è diventata esecutiva, ai sensi dell’art. 151, comma 4, del TUEL
d.Lgs 267/2000 o dell’art. 77, comma 4, del Regolamento Provinciale sull’ordinamento degli uffici
e
dei servizi, dal 03 giugno 2014
f.to Il Segretario Generale o suo delegato
Genova, li 03 giugno 2014
Certificato di pubblicazione
La determinazione dirigenziale è stata pubblicata all’Albo Pretorio On Line della Provincia dal
06 giugno 2014 al 21 giugno 2014