DICEMBRE 2014 SOMMARIO La parola del Parroco 2 Calendario Liturgico Pastorale 3 Consiglio Pastorale Parrocchiale 5 Iniziazione Cristiana Battesimi Cresime 6 Eventi Culturali 8 Vita della Comunità 9 7 30 Novembre. Mercatino missionario per le missioni pallottine in India Racconto di Natale 11 Adorazione dei magi. Filo Diretto con i Missionari Sandro Botticelli (1470 circa), tempera Nella terra dei narcos su tavola. Firenze, Galleria degli Uffizi. 12 Intervista con Padre Damiano Vasari loderà il “tanto affetto” della figura di un re , “che baciando il piede al Nostro Signore e struggendosi di tenerezza, benissimo dimostra avere conseguita la fine del lunghissimo viaggio”. Vasari dedica più righe a descrivere “ la bellezza che Sandro mostrò nelle teste delle altre figure del quadro, “ le quali con diverse attitudini son girate, quale in faccia, quale in profilo, e qual chinata”. Ammira l’intensità religiosa e psicologica con la quale un’altra figura partecipa alla scena: “ Intensissimo con l’animo, rende riverenza”; e in un altro personaggio loda l’espressione di riconoscimento affettivo e intellettuale verso Cristo: “ Pare che adorandolo gli renda grazie e lo confessi il vero Messia”. (Vita di Sandro Botticelli). Anche noi sull’esempio dei magi adoriamo il bambino Gesù quale nostro Dio e Salvatore. PARROCCHIA SAN REMIGIO http://www.parrocchiasanremigiovimodrone.org/ e-mail Redazione Comunità Viva: [email protected] Vita della Comunità 16 Il Restauro delle nostre campane Approfondimenti culturali 17 CHAGALL E LA BIBBIA Filo Diretto con i Missionari 18 Saluti dalla Papua Nuova Guinea Regala un libro per Natale 19 Il mio sguardo sul mondo 20 L’Angolo per una poesia 21 Una foto per riflettere 21 LIBRI & FEDE 22 Biblioteca Parrocchiale San Remigio 23 Buon Natale con un buon libro OP6 23-31 Avvisi Parrocchiali Comunità Viva Dicembre 2014 32 1 “SI PROSTRARONO E LO ADORARONO” (MT 2,11) C Don Angelo, don Flavio, don Adolfo, suor Beatrice, , suor Jivanti Carissimi, auguri di un santo Natale che sia grazia e gioia per tutti. Questo è possibile nella misura che anche noi come i magi sappiamo inginocchiarci in adorazione davanti al bambino Gesù e riconoscerlo Signore della nostra vita e della storia. La nascita del Figlio di Dio nella povertà e nella solitudine ci impegna a non lasciarci vincere dai nuovi idoli che guidano le nostre scelte. Gesù non disprezza la ricchezza ma la usa per quanto gli serve. Noi non stiamo mettendo il denaro al primo posto dei nostri desideri? Viviamo veramente una grave crisi economica, ma non è il risultato di una finanza “impazzita”? Anche questo momento storico ci sta educando che non bastano solo i soldi per realizzare la propria vita. Non è ancora giunto il momento di affrontare seriamente questo tempo con una conversione culturale e sociale che ci renda consapevoli che dobbiamo anzi tutto mettere al primo posto la persona umana? Non l’uomo a servizio del capitale o del profitto ad ogni costo, ma viceversa il capitale, il profitto, la società e tutto il resto a servizio dell’uomo, di ogni uomo a partire dal più debole. Gesù nasce nella povertà e nella solitudine, mentre chi comanda vuole misurare il proprio potere con il con- 2 Comunità Viva Dicembre 2014 tare gli abitanti del suo impero. Ma anche noi, forse, coltiviamo la tentazione del potere, dell’essere comunque padrone o superiore a qualcuno. Vivere sulla rivalsa e la prepotenza. Il Bambino Gesù è il Figlio di Dio che si fa piccolo, povero per insegnarci i veri valori della vita. Le sue scelte, il suo stile di vita sono modello per chi vuole essere suo discepolo. Chi sono le persone che si accostano per primi a lui? Sono i pastori, persone poco considerate nella mentalità del tempo, i magi, uomini in ricerca e anche di fronte alla prepotenza di Erode, Gesù si sottrae fuggendo, non si vendica, non usa la sua potenza divina. Dobbiamo imparare a vivere le relazioni tra di noi, come le viveva Gesù, che valorizzava ogni incontro con le persone per aiutarle a scoprire la verità di sé e l’apertura al regno di Dio, perché tutti potessero camminare nel bene e nella giustizia. Su chi e per chi costruiamo la nostra vita? La celebrazione del Natale del Signore porti a tutti noi speranza e fiducia che ci renda capaci di dare senso a tutto ciò che facciamo e diventiamo protagonisti del nostro tempo seminando speranza e stabilendo relazioni sempre più umane. 15 dicembre lunedì Ore 17 Novena di Natale Ore 21 Confessione adolescenti 17 dicembre mercoledì Movimento terza età: ore 12,30 pranzo di Natale Ore 21,15 Consiglio Pastorale Parrocchiale 19 dicembre venerdì Ore 21 Confessione medie 20 dicembre sabato Ore 18 a S. Marco di Cologno cresime degli adulti 21 dicembre sesta domenica di Avvento “Dell’Incarnazione o della Divina Maternità della Beata Vergine Maria” Giornata caritas parrocchiale Ore 9,45 S. Messa animata dai ragazzi dell’oratorio all’Istituto Redaelli. Ore 16 Ss. Battesimi. 22 dicembre lunedì ore 17 Confessione quinta elementare 23 dicembre martedì Ore 21 confessione degli adulti con preparazione comunitaria 24 dicembre mercoledì I sacerdoti sono a disposizione per le confessioni Ore 18 Messa propria della Vigilia tra i vespri. Ore 23,30 veglia di preghiera in preparazione alla Messa di Mezzanotte 25 dicembre giovedì S. Natale Le sante Messe hanno orario domenicale 26 dicembre venerdì S. Stefano Ss.Messe ore 8,30 – 10 – 18 28 dicembre domenica Quarto giorno dell’ottava di Natale Ss. Innocenti martiri. 31 dicembre mercoledì Ore 18 S. Messa di ringraziamento di fine anno con il canto del Te Deum 1 gennaio 2015 giovedì Ottava del Natale nella circoncisione del Signore Gionata mondiale della pace “ Non più schiavi, ma fratelli” 2 gennaio primo venerdì del mese Ore 15 esposizione eucaristica fino alle 18. 4 gennaio domenica Dopo l’Ottava del Natale 5 gennaio lunedì Ore 18 Messa propria della Vigilia tra i vesperi 6 gennaio martedì Solennità dell’ Epifania del Signore Giornata dell’infanzia missionaria. Le ss. Messe hanno orario domenicale. Ore 16 Bacio a Gesù Bambino. 11 gennaio domenica Festa del Battesimo del Signore 13 gennaio martedì Ore 15 Movimento terza età ripresa degli incontri. 17 gennaio sabato Giornata nazionale per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo religioso ebraico-cristiano. 18 gennaio seconda domenica dopo l’Epifania Giornata del Migrante e del Rifugiato “Chiesa senza frontiere, madre di tutti”. Giornata caritas parrocchiale. 18 – 25 Ottavario di preghiera per l’unità delle Chiese. “ Dammi da bere”. Ore 16 Ss. Battesimi. Comunità Viva Dicembre 2014 3 SPORTELLO DELLA FAMIGLIA Stai vivendo un momento difficile nelle relazioni familiari o sociali? Hai bisogno di qualcuno che ti consigli o che semplicemente ti ascolti? VIENI A TROVARCI IL SABATO POMERIGGIO [h 16,00 - 18,00] presso gli UFFICI PARROCCHIALI in Piazza Vittorio Veneto, 3 (ora P.za Unità d'Italia). Potrai trovare gratuitamente e nella più assoluta riservatezza ascolto e consulenze specialistiche qualificate. 4 Comunità Viva Dicembre 2014 Il 19 novembre 2014 si è riunito il C.P.P., nel centro parrocchiale secondo l’o.d.g.: Presentazione situazione della catechesi: Iniziazione cristiana; progetto Jonathan; Possibile formazione adulti. Il parroco richiamando e ripercorrendo il tema della “nota pastorale del cardinale «la comunità educante»” espone al consiglio la situazione e gli obbiettivi della iniziazione cristiana nella catechesi. Viviamo in un periodo in cui manca oramai una formazione cristiana da parte delle famiglie. La Chiesa sente il desiderio di trovare un linguaggio nuovo, un rinnovamento della proposta per l'introduzione alla fede. L'obbiettivo che si pone la catechesi è introdurre e accompagnare all'incontro personale con Gesù nella comunità cristiana.. Diventa quindi imperativo formare dei credenti e non dei praticanti. Il progetto va costruito su quattro dimensioni fondamentali: il vissuto dei ragazzi, l'ascolto della parola; la celebrazione liturgica; l’esperienza di Chiesa.. Il camino della iniziazione cristiana prevede un percorso in 4 fasi a partire dalla seconda elementare e che coinvolge fin dal suo inizio anche la partecipazione della famiglia. Fondamentale è la centralità della figura di Gesù con attenzione all’anno liturgico con il suo punto fondante nella celebrazione domenicale dell'Eucaristia Primo anno propone la figura e la realtà di Gesù riferimento principale al Vangelo di Marco. Secondo anno riferimento al Vangelo di Luca Terzo anno Gesù ci salva. Accogliere la salvezza nei segni sacramentali: Riconciliazione e Prima Comunione. Quarto anno la vita nello Spirito; testimoni del Vangelo celebrazione della Confermazione. L'iniziazione cristiana è comunque un cammino che ha inizio con il Battesimo e si completa con la preadolescenza (terza media)e che vede coinvolta tutta la Comunità che è “Comunità Educante”. Don Flavio presenta la nuova proposta per i ragazzi che hanno ricevuto il sacramento della cresima. La sperimentazione che si sta concretizzando è quella di costituire un gruppo di transizione seguito da una equipe di adulti (2 coppie) che li guidi ed affiancati da “animatori giovani” che traducano nel loro linguaggio i valori educativi. Come traccia di percorso ci si è riferiti al libro di Richard Bach “il gabbiano Jonathan Livigstong” da cui è scaturito il progetto Jonathan. Riguardo alla formazione adulti vengono ribaditi le varie proposte che sono offerte nel decanato e nella zona pastorale. Viene ricordata la discreta partecipazione agli incontri sulla Bibbia che mensilmente don Davide teneva nella cappellina dell'oratorio. Visto la notevole presenza di genitori che sono spesso presenti in oratorio, invitare gli stessi ad esprimersi su quali argomenti possano essere di loro interesse. -Commissione liturgica: sguardo sul modo di celebrare. Occorre recuperare il concetto di “CELEBRAZIONE LITURGICA”. Scoprire i criteri e proporre consigli e correzioni per una giusta interpretazione della liturgia nella Chiesa. L'impegno assunto per quest'anno è la formazione dei lettori. -Rinnovo del Consiglio Pastorale Parrocchiale. Don Angelo ricorda che il prossimo 19 Aprile 2015 dovrà essere rinnovato il Consiglio P.P. . I candidati che sono al loro secondo mandato consecutivo non potranno più essere eletti e quindi è opportuno pensare alle future candidature e quali realtà parrocchiali devono essere rappresentate. Comunità Viva Dicembre 2014 5 BATTESIMI A cura della Redazione Le famiglie che intendono battezzare un loro figlio sono invitate a comunicarlo al parroco almeno tre mesi prima, così che la comunità partecipi alla loro gioia e si possa iniziare un cammino di preparazione al Battesimo. Se possibile si presentino al parroco ambedue i genitori. 6 Comunità Viva Dicembre 2014 CRESIME 8 Novembre 2014 _ Primo Turno 8 Novembre 2014 _ Secondo Turno Comunità Viva Dicembre 2014 7 TEATRO 8 Comunità Viva Dicembre 2014 30 NOVEMBRE MERCATINO MISSIONARIO PER LE MISSIONI PALLOTTINE IN INDIA La cifra raccolta per la missione in India nelUn Grazie a tutti Comunità Viva Dicembre 2014 9 “Un anno insieme insieme”” CAMPAGNA ABBONAMENTI 2015 Trascorso ormai il 2014, insieme ci apprestiamo ad iniziare un nuovo anno. Nella didascalia del nostro giornale leggiamo “mensile di informazione e formazione della nostra parrocchia’. Comunità Viva cerca infatti di raccontare la vita della nostra comunità , dando spazio alla cronaca ed a storie di vita e sentimenti che sono anche testimonianze di fede. Formazione ed informazione, ma anche un annuario che traccia la storia di Vimodrone e della parrocchia di San Remigio. Abbonarsi quindi è contribuire a mantenere Viva la nostra Comunità, come dice appunto il titolo del giornale. Bastano 10 Euro l’anno e riceverai tutti i mesi il Giornale a casa. RINNOVA L’ABBONAMENTO PER IL 2015, o se non sei ancora abbonato, lascia il tuo nominativo in segreteria parrocchiale, Un incaricato ti contatterà. LA REDAZIONE DI COMUNITA’ VIVA AUGURA AI PROPRI LETTORI ED ALLE LORO FAMIGLIE UN FELICE E SANTO NATALE 10 Comunità Viva Dicembre 2014 Racconto di Natale La pecora nera alla grotta di Betlemme Di Anonimo C'era una volta una pecora diversa da tutte le altre. Le pecore, si sa, sono bianche; lei invece era nera, nera come la pece. Quando passava per i campi tutti la deridevano, perché in un gregge tutto bianco spiccava come una macchia di inchiostro su un lenzuolo bianco: «Guarda una pecora nera! Che animale originale; chi crede mai di essere? ». Anche le compagne pecore le gridavano dietro: «Pecora sbagliata, non sai che le pecore devono essere tutte uguali, tutte avvolte di bianca lana?». La pecora nera non ne poteva più, quelle parole erano come pietre e non riusciva a digerirle. E così decise di uscire dal gregge e andarsene sui monti, da sola: almeno là avrebbe potuto brucare in pace e riposarsi all'ombra dei pini. Ma nemmeno in montagna trovò pace. «Che vivere è questo? Sempre da sola!», si diceva dopo che il sole tramontava e la notte arrivava. Una sera, con la faccia tutta piena di lacrime, vide lontano una grotta illuminata da una debole luce. «Dormirò là dentro » e si mise a correre. Correva come se qualcuno la attirasse. «Chi sei?», le domandò una voce appena fu entrata. «Sono una pecora che nessuno vuole: una pecora nera! Mi hanno buttata fuori dei gregge». «La stessa cosa è capitata a noi! Anche per noi non c'era posto con gli altri nell'albergo. Abbiamo dovuto ripararci qui, io Giuseppe e mia moglie Maria. Proprio qui ci è nato un bel bambino. Eccolo!». La pecora nera era piena di gioia. Prima di tutte le altre poteva vedere il piccolo Gesù. «Avrà freddo; lasciate che mi metta vicino per riscaldarlo!». Maria e Giuseppe risposero con un sorriso. La pecora si avvicinò stretta stretta al bambino e lo accarezzò con la sua lana. Gesù si svegliò e le bisbigliò nell'orecchio: «Proprio per questo sono venuto: per le pecore smarrite!». La pecora si mise a belare di felicità. Dal cielo gli angeli intonarono il «Gloria». Gesù è l'amore che salva Comunità Viva Dicembre 2014 11 NELLA TERRA DEI NARCOS Intervista con Padre Damiano Pubblichiamo la recente intervista che il nostro Padre Damiano ha rilasciato alla rivista “Mondo e Missione”. Padre Damiano opera nello Stato del Guerrero, teatro di una violenza crescente: «La nostra gente vive nell'emarginazione: la povertà materiale è solo il segno tangibile di un'altra ben più profonda» N Negli ultimi tempi lo Stato messicano del Guerrero ha fatto - purtroppo - notizia in diverse occasioni. A settembre nella cittadina di Iguala sono spariti 43 studenti universitari, probabilmente ad opera di un'alleanza tra narcotraffico, politica e forze di polizia. A ottobre il settimanale dell'arcidiocesi di Città del Messico, Desde la Fé, ha pubblicato un editoriale dal titolo: "Nel Paese delle carneficine", nel quale i vescovi punta- 12 Comunità Viva Dicembre 2014 vano il dito contro il governatore del Guerrero, Angel Aguirre, dimessosi poche settimane fa. Scrivevano: «Bisogna iniziare a considerare questo sessennio (del governo di Enrique Peña Nieto, ndr) come il più pericoloso in cui esercitare il ministero sacerdotale». Ai primi di ottobre, la violenza ha toccato direttamente anche una delle missioni del Pime: tre morti ammazzati in una notte ad Arroyo Cumiapa. Ma già nel giugno del 2013 i vescovi della provincia di Acapulco, capoluogo del Guerrero, avevano denunciato frequenti violenze e intimidazioni. È questo il contesto in cui opera padre Damiano Tina, missionario del Pime in Messico dal 2008. Spiega: «La popolazione, sui monti del Guerrero, vive in una situazione di emarginazione ed abbandono. La povertà materiale è solo il segno tangibile di una povertà ben più profonda che noi come missionari siamo chiamati ad affrontare». Perché questa esplosione di violenza? «Il Messico ne è vittima da alcuni anni: il Paese è caduto sotto il controllo dei cartelli del narcotraffico. La corruzione delle forze dell'ordine lo rende insicuro e la classe politica e spesso compromessa con il crimine organizzato. Il Guerrero è uno degli Stati più poveri e sta diventando forse il più pericoloso del Messico. È necessario muoversi con prudenza, sempre di giorno e in luoghi conosciuti. Un mio confratello è già stato assalito due volte». Anche le parrocchie del Pime non sono immuni da questa violenza... «I fatti di sangue accaduti in una delle mie comunità indicano che siamo ben lontani dalla logica del Vangelo e che non è sufficiente aver ricevuto il battesimo o affidarsi all'intercessione di qualche santo per dirsi veramente cri- stiani. Constato, amaramente, che la nostra presenza più che ventennale ha inciso poco sulla vita della gente: si ammazza per questioni familiari, per terreni e proprietà, accuse di stregoneria. Si vive la logica dell'egoismo, e il forte prevale sempre sul debole». Un passo indietro: cosa hai provato quando ti hanno destinato al Messico, un "Paese cattolico"? «Io non ho scelto il Messico, è il Messico che ha scelto me. Il missionario non deve scegliere la missione, ma porsi al suo servizio. La missione della Chiesa è universale ed è lì dove il Signore ci invia ad essere testimoni del Vangelo. E poi, davvero il Messico è un Paese cattolico?...». Come sono avvenuti i tuoi primi passi in missione? «Ho iniziato in una parrocchia alla periferia di Acapulco, Plan de los Amates. Erano sette comunità piuttosto povere e vi svolgevo il mio ministero a stretto contatto con la gente, accompagnando i momenti della vita quotidiana: la preghiera per un ammalato, la Messa in suffragio di un defunto, la festa del patrono... Ho capito che il Signore ci vuole incontrare nella nostra vita ordinaria. La gente apprezzava semplicemente il fatto che io ci fossi. A volte, invece, noi missionari corriamo il rischio di "fare" tanto, ma di non "esserci" mai, sempre di corsa, presi da mille cose». Quali missionari ti sono stati accanto? «Padre Luigi Maggioni, lavoratore infaticabile nonostante l'età avanzata; padre Massimo Segù, missionario tuttofare, preciso, puntuale, determinato e il grande Graziano Rota, recentemente tornato alla casa del Padre, uomo paziente, umile, disponibile verso tutti». Comunità Viva Dicembre 2014 13 Come ha accolto la gente la notizia della sua morte? «La chiesa si è riempita di fiori, di luci, di uomini e donne che pregavano per lui inginocchiandosi davanti alla sua fotografia che abbiamo posto ai piedi dell'altare. La gente ha organizzato una veglia durata tutta la notte fino alla Messa della domenica mattina. Abbiamo benedetto una croce che riporta il nome, la data di nascita e di morte e il fatto che sia stato il primo parroco di Cuana, l'abbiamo portata in pellegrinaggio per il villaggio e innalzata all'entrata della chiesa a perpetua memoria». Come definiresti il contesto in cui sei immerso? «Gli amerindi rappresentano il 20% dei quasi 120 milioni di messicani. Qui coesistono più di 50 etnie indigene, che affondano le radici nella storia precoloniale. Dallo Stato di Sinaloa al Chiapas vivono 10 milioni di indios. In Messico, di fatto, la lingua ufficiale è lo spagnolo, ma il governo riconosce più di 60 lingue amerindie. La cultura messicana nasce dall'incontro-scontro tra gli spagnoli e le popolazioni indigene». Qual è la realtà 14 Comunità Viva Dicembre 2014 della diocesi di Acapulco, dove opera il Pime? «È un'area indigena di etnia mixteca. La popolazione parla il mixteco, lingua orale e tonale che convive con lo spagnolo. La prima evangelizzazione è stata realizzata dai missionari giunti con i conquistatori spagnoli ma, di fatto, il Vangelo conviv e co n una m entalità un po ' "paganeggiante": la gente si reca sul monte per pregare e offrire "sacrifici" affinché ci sia un'abbondante stagione delle piogge o crede che lo "spirito" dei defunti sia vivo e aleggi, per cui: grande rispetto per i morti, altrimenti potrebbero vendicarsi». Quali valori e "segni del Verbo" trovi nella cultura della tua gente? «I nostri indigeni sono persone molto semplici e i segni e i gesti tangibili parlano del loro rapporto con Dio. Gli elementi simbolici che non mancano mai sono: l'acqua; i fiori che indicano la bellezza di una vita che rinasce; le candele, che indicano la luce che vince la notte; le statue e le immagini dei santi che, a volte, vengon o "adorati" come se fossero divinità. Questi elementi appartengono alla tradizione cristiana ma devono essere "spiegati" e inserirsi in un cammino di maturazione della fede, altrimenti si corre il rischio di cadere in forme di superstizione o sincretismo. Il nostro compito è quello di educare nella fede». La gente vuole bene ai missionari o vi sente "europei", estranei? «La gente ci ha voluto bene fin dall'inizio perché ci siamo messi al servizio del bene di tutti. Abbiamo costruito la chiesa, la casa della missione, l'impianto per la potabilizzazione dell'acqua, fatto nascere la cooperativa di risparmio, la farmacia, il consultorio medico e non ci siamo mai risparmiati nel cercare di raggiungere tutti, mostrando sempre di essere lì con l'unico scopo di servire il Vangelo. Gli indigeni sanno che veniamo da lontano, da un Paese dove si vive bene... E, se una persona lascia tutto per andare a vivere con loro, tra le montagne, non può non essere un uomo di Dio. Io dico sempre di non essere in Messico per convertire loro, ma per convertire me stesso, vivendo da figlio e facendomi fratello... Questa è la missione più difficile». A quali obiettivi punta la vostra e v a n g e l i z z a z i o n e ? «Se abbiamo iniziato con molti progetti, è perché all'inizio quello era il bisogno. Oggi l'evangelizzazione deve passare attraverso la testimonianza e il servizio quotidiano alla gente. Penso che sia terminato il tempo delle "grandi opere": l'unica grande opera è la scoperta dell'essere amati dal Padre, e chiamati ad andare incontro ai fratelli. I missionari del Pime non esportano un carisma particolare, ma si pongono al servizio della Chiesa locale affinché questa possa crescere secondo lo spirito di Cristo, che non si è rintanato nelle proprie comode sicurezze, ma è uscito per rivelare che il Padre ci ama. Il futuro del nostro essere Chiesa, anche come missionari, è legato alla nostra testimonianza semplice, umile, quotidiana». Com'è il rapporto con la Chiesa locale? «Ci apprezza per il nostro lavoro nelle aree indigene. Il clero ha iniziato a conoscere il nostro carisma e la nostra storia. In una riunione di pastorale indigena, alcuni sacerdoti diocesani hanno detto: "Noi siamo sempre e solo attenti alla sacramentalizzazione, voi missionari invece ci state insegnando come ci si prende cura della persona nella sua totalità. La vostra attenzione a tutti, il vostro immergervi nella cultura del popolo è segno che state costruendo un legame profondo e la gente vi stima. Siete nelle zone di frontiera e ci insegnate ad essere missionari». Comunità Viva Dicembre 2014 15 IL RESTAURO DELLE NOSTRE CAMPANE L A cura della Redazione Lunedì 8 dicembre il nostro parroco don Angelo ha benedetto le 5 campane ritornate ristrutturate a seguito degli improrogabili lavori avviati per la sistemazione del campanile. L’impianto , costituito da quattro grosse campane più una sovrastante, piccola, abbraccia un arco di tempo che va dal 1851 al 1987 (la più recente). La torre campanaria è stata infatti costruita nel 1658 e ristrutturata nel 1940, in occasione dell’ampliamento della chiesa. Le intemperie e il guano dei volatili, oltre a minare l’intera struttura, avevano fatto anche perdere alle campane alcune proprietà sonore. Giovedì 11 dicembre saranno risistemate sulla torre campanaria e restituiranno ai Vimodronesi il loro suono originario accordato. E’ stato possibile affrontare il costo totale dell’intervento, preventivato in € 80.503 , confidando molto sulla sensibilità e generosità dei parrocchiani, che ringraziamo di cuore. 1851 16 Comunità Viva Dicembre 2014 1948 1987 CHAGALL E LA BIBBIA A cura Commissione cultura decanale “Dalla mia più tenera età, sono stato rapito dalla Bibbia. Essa mi sembrava e mi sembra tutt’ora, la fonte poetica più grande di tutti i tempi. Da allora ho cercato il suo riflesso nella vita e nell’arte” Marc Chagall I Il Museo Diocesano di Milano presenta, dal 17 settembre 2014 al 1 febbraio 2015, la mostra “Chagall e la Bibbia”: 60 opere con 22 gouaches preparatorie, recentemente ritrovate e esposte per la prima volta, che raccontano i primi passi della ricerca artistica e interiore dell’artista. La mostra del Museo Diocesano di Milano è nata congiuntamente all’esposizione “Marc Chagall. Una retrospettiva 1908-1985” di Palazzo Reale e approfondisce il tema del messaggio biblico nella produzione dell’artista. Marc Chagall (1887-1985), affascinato sin dagli anni giovanili dalla Bibbia, si confrontò con questi temi per tutta la vita, sino alla realizzazione del ciclo sul Messaggio Biblico, negli anni Sessanta. La mostra, che costituisce una sezione della retrospettiva che Palazzo Reale dedica a Marc Chagall, offre la possibilità di ammirare 60 lavori tra dipinti, acqueforti, sculture, ceramiche e 22 gouaches inedite. Fuori dagli schemi stilistici del tempo, Chagall interpreta e interroga la Torah, come se dipingesse icone, con il medesimo atteggiam e n t o contem- plativo, ma con precisi riferimenti ai temi ebraici della narrazione che, peraltro, risente fortemente dell’iconografia occidentale, da lui scoperta a Parigi. Nelle 22 gouaches preparatorie a tutto il Messaggio Biblico, Chagall rappresenta l’uomo avvolto dal suo mistero e la presenza stessa di Dio, che dà colore e forma a diversi temi toccati. La forza creativa di Chagall ha un carattere esplosivo e si manifesta nella disseminazione di frammenti narrativi e simbolici che, nel loro insieme, acquistano valore iconico. La questione dell’immagine è fondamentale per comprendere la storia ar tist ic a di Chagall ed in m o d o particolare quella connessa al messaggio biblico. Un ev e n t o culturale ed artistico di grande rilevanza ed un’occasione per tutti , adulti e ragazzi, di crescita e formazione che va sicuramente colta. PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI Info: T 02.89420019 / [email protected] “Dio, o non so chi altro, mi darà la forza di soffiare nelle mie tele il mio respiro, il respiro della preghiera e della tristezza, la preghiera della salvezza, della rinascita?” Marc Chagall Comunità Viva Dicembre 2014 17 Saluti dalla Papua Nuova Guinea p. Ralph Caro P. Angelo, Saluti da p. Ralph Sono assegnato per la missione in Papua Nuova Guinea. Sono arrivato sano e salvo il giorno 24 settembre, il giorno del mio compleanno, in Papua. Il Signore mi sta accompagnando in questi giorni nelle mie visite alle nostre missioni. Sono stato in Port Moresby a Tokarara dal 24 al 30 settembre col p. Dong Saldaga, il parroco, un missionario del PIME dalle Filippine. Poi sono andato ad Alotau e’ sono rimasto nella nostra casa di delegazione col Fr. Giuseppe Bertoli, PIME fino l’8 ottobre. Ho trovato finalmente una nave che andava a Watuluma e perciò ho cominciato il viaggio che è durato quasi due giorni nel mare. Son rimasto a Watuluma aiutando il parroco, p. Robert Moe, il parroco e missionario del PIME dalla Birmania, e le suore di Maria Immacolata nel High School dal 10 al 22 ottobre. Da Watuluma sono andato da p. Giovanni De Lenarda, PIME, il parroco di Bolubolu dal 22 al 27 settembre. Anche qui ho aiutato il parroco per le messe nei villaggi. Da Bolubolu sono andato a Mapamoiwa il giorno 27 settembre col p. John Berchman, PIME nella sua parrocchia. Il 29 settembre p. John Berchman, no- nostante avesse l’attacco di malaria mi ha accompagnato ad Alotau da li’ siamo andati a Madang. Sulle isole l’unico mezzo di trasporto e’ il Dinghi (la barca di banana). Quando il mare e’ agitato il viaggio diventa difficile e duro. Il giorno 5 ottobre siamo andati a Madang. Sono stato presentato all’arcivescovo. Rimarrò nel decanato di Bogia (si pronuncia Boghia) in una parrocchia assistendo il parroco e imparerò il Tok Pidgin. Nel frattempo esplorerò le possibilità di prendere una parrocchia fuori di Bogia per prendere il carico del parroco dopo qualche mese. La vita qui e’ dura ma semplice e sereno. La gente e’ molto semplice e ci vuole tanta pazienza nel dealings col loro. Ti assicuro le mie preghiere. Per favore salutami la Signorina Pietrina. Sei sempre benvenuto di fare una visita alla nostra missione in Papua. Concludo con affetto in Cristo Signore, p. Ralph Jasawala, PIME 18 Comunità Viva Dicembre 2014 “TALENTI DI FAMIGLIA” La dott.ssa Elisabetta Orioli , per la sua bravura , sarà rimasta sicuramente impressa nella mente di tutti coloro che hanno seguito i suoi interventi sulla famiglia e sulla fragilità affettiva nel Quaresimale 2014. Pubblichiamo con piacere una sua mail ricevuta riguardante un libro recentemente pubblicato . Può essere un’ottima idea per un regalo natalizio. Buongiorno a tutti Desideravo aggiornarvi su cosa è successo dopo la primavera scorsa. Mi è stata chiesta in maggio dalla Cooperativa In Dialogo, la casa editrice dell’AC milanese, un contributo ad un testo prodotto dall’Azione Cattolica in vista del Sinodo sulla famiglia. Doveva essere esclusivamente una riflessione sull’essere genitori oggi, ma reduce dalle conversazioni preparate per il Quaresimale, ho proposto ai committenti di ampliare il capitolo con una riflessione preliminare sulla coppia oggi, sulle dinamiche che la attraversano. Il suggerimento è stato accettato e così è appena uscito il testo TALENTI DI FAMIGLIA in cui sono confluite tante cose su cui abbiamo ragionato insieme e una ulteriore riflessione delle ricadute che tali trasformazioni e dinamiche hanno sul rapporto genitori e figli. Desideravo inoltre ringraziarla perché utilizzeremo i filmati che preparati per gli incontri di quaresima in incontri che faremo nella mia parrocchia con le giovani coppie di sposini. Sono uno stimolo sintetico, ma provocante, per favorire la discussione ed il confronto. I miei cari saluti ed Auguri di un Felice Natale Elisabetta Orioli Che ne è della coppia, oggi giorno? Che signiticati assume oggi |’essere genitori e il desiderio di “avere un figlio”? Come diventare famiglia e a quali condizioni essere davvero felici? Sono Ie domande da cui muove questo libro, dove i contributi autorevoli di un biblista del calibro del cardinal Martini, di una psicologa, un medico bioeticista e un sociologo aiutano a disegnare Ie nuove coordinate di una società in vorticoso cambiamento, che pone interrogativi importanti circa il modello di famiglia cui siamo abituati. Sullo sfondo, la ricerca stessa della Chiesa, sollecitata da papa Francesco con Ia convocazione del Sinodo, di nuove parole capaci di dire agli uomini d’oggi i valori di sempre e riscoprire i veri “talenti” racchiusi nell'essere famiglia. Comunità Viva Dicembre 2014 19 Il mio sguardo sul mondo Di Silvia Ferrari Quella Luce speciale nel tempo, quando in una notte speciale la luce della Stella Cometa squarciò il buio del mondo rivelando il più grande dei doni: Gesù, la vera Luce, che brillava, brilla, d’immenso!!! Il Gesù venuto povero e nessuno in una grotta, per la sofferenza, il buio degli uomini nel Suo Amore per noi. Mi rendo conto che la mia percezione è un po’ bambina ma la conservo volutamente da sempre perché mi restituisce quell’immagine semplice di un evento unico che non ha parole…solo emozioni. In questi ultimi anni moltissimi non hanno più la possibilità di fare “grandi” regali a chi li circonda e con i bambini è ancora più difficile ma è proprio per questo che ritengo dicembre il mese più bello perché malgrado tanta sofferenza c’è una Luce diversa che ci avvolge tutti e ci rende più “umani”, in una semplice carezza, un abbraccio, un sorriso, uno sguardo attento all’altro…i regali gratuiti più belli! E come scrisse Gianni Rodari nella poesia “Lo Zampognaro”: “se ci diamo la mano i miracoli si fanno e il giorno di Natale durerà tutto l’anno!” Buon Natale a tutti! Manarola. Il più grande presepe al mondo Anche dicembre è arrivato: è il mese che preferisco perché se da una parte ci riconsegna la struggente nostalgia di un cuore bambino dall’altra ci regala la semplice gioia nel sentire ancor più presente Qualcosa più grande di noi. Per molti è un periodo di riflessione particolare. Anche se continuiamo nei giorni a camminare immersi nei nostri telefonini e impegni arriva un momento che, naturalmente, anche se con spirito diverso, alziamo la testa a osservare le luminarie che, poco alla volta, diventano presenti e circondano la nostra realtà: semplici lampadine in mille giochi di colore e forma che riescono a ricreare la magia della luce di cui abbiamo sempre bisogno, senza neanche renderci conto. Non parliamo poi della luce speciale che noi cristiani cerchiamo di avere nelle nostre case con il Presepe. L’Avvento è un po’ come la speranza del futuro nel cuore che nasce attraverso le cose piccole attorno a noi. Se provo a mettere da parte l’evento commerciale delle luminarie, i negozi e gli acquisti mi accorgo quanto riusciamo a ricrearle perfette nel nostro bisogno di luce e inconsapevolmente cerchiamo nel cuore il calore di un Qualcosa lontano, perso “ A Natale non importa cosa trovi sotto l’albero, ma chi trovi intorno!” Stephen Littleword 20 Comunità Viva Dicembre 2014 lo L’Ango poesia a n u r pe Lo zampognaro di Gianni Rodari Quale sarà il mio futuro ? La parola “Siria” è diventato sinonimo di guerra, orrore, morte. La foto che vediamo è stata anch’essa scattata in Siria e ritrae due bambine profughe che si divertono nel loro alloggiamento di fortuna. Uno splendido sorriso di queste bambine che, come nella poesia di Rodari, prendiamo anche noi per mano, nella speranza di un miracolo per una pace in quei territori. Comunità Viva Dicembre 2014 21 LIBRI & FEDE di Lorenzo Rota I Il titolo di questa pagina, dedicata alla Biblioteca parrocchiale, è ripreso da un interessante articolo di Alessandro Zaccuri pubblicato su AVVENIRE, nelle pagine culturali di Agorà, dal quale riprendiamo alcuni passaggi significativi e due “tabelle” riguardanti “La lettura religiosa in Italia” e “La segmentazione dei lettori”. I dati riportati sono stati diffusi dall’editoria cattolica e riguardano gli ultimi mesi: l’«effetto Francesco» sta entrando in una nuova fase. Nando Pagnoncelli, all’inizio dello scorso settembre, ha intervistato duemila persone. Qualche numero: nel 2013 la produzione degli editori religiosi si è assestata sul 6,5% del panorama complessivo, con un lieve incremento (+2,7%) che parrebbe impallidire rispetto davanti al balzo in avanti dell’editoria “non di settore”, più che mai interessata a investire su titoli di argomento religioso (erano poco più di 1.300 nel 2012, sono andati oltre quota 1.600 lo scorso anno: in percentuale si tratta di un +25,3%). Una tendenza che può essere in gran parte ricondotta al “fenomeno Francesco”, ma che richiede in ogni caso di essere analizzata e discussa. Da adesso dovremmo svi- luppare i temi che contraddistinguono il pontificato. Il Papa ha preparato il sommario, insomma, ma il libro è ancora tutto da scrivere. E da vendere, si capisce. Per noi non c’è il problema di acquistare il libro, perché si trova gratuitamente nella nostra Biblioteca parrocchiale. E’ sufficiente ritirarlo, leggerlo e poi restituirlo. Spiega Nando Pagnoncelli: «Negli ultimi dodici mesi gli italiani hanno letto (attenzione: letto, non necessariamente acquistato) circa 10 milioni e mezzo di libri religiosi, spinti da motivazioni che vanno dalla volontà di approfondire la propria fede alla ricerca storica e culturale, con una evidente accentuazione di un atteggiamento che potremmo definire “devozionale” nel senso più allargato. In linea di massima, i lettori riconoscono al libro religioso un ruolo insostituibile per quanto riguarda la spiritualità, ma vorrebbero un maggior impegno su problematiche oggi cruciali, quali il lavoro e l’ambiente». Due temi che, non a caso, rivestono un ruolo centrale nel magistero di papa Francesco. Più di 2.000 libri disponibili, classificati in Biblici, Biografici, Spirituali, Sociali, Storici, Filosofici, Teologici. La biblioteca è situata al primo piano degli uffici parrocchiali in piazza Vittorio Veneto,3 (ora Piazza Unità d’Italia), ed è accessibile negli orari di apertura della segreteria. Catalogo su : http://www.parrocchiasanremigiovimodrone.org 22 Comunità Viva Dicembre 2014 BUON NATALE CON UN BUON LIBRO A cura di Lorenzo Rota Giovanni BALCONI, Pietro PRADERI IL PAPA DEI LAVORATORI (D 313) Montini, le ACLI e il mondo del lavoro Ediz. SAN PAOLO, 2014, pp.296 Negli anni del suo magistero, Giovanni Battista Montini ha sempre dedicato particolare attenzione al mondo del lavoro. Sia da arcivescovo della diocesi ambrosiana sia da titolare della cattedra di Pietro, egli ha seguito con interesse e predilezione la parabola sociale delle ACLI, l’associazione che è diventata imprescindibile punto di riferimento per i lavoratori cristiani. Questo libro analizza, con lucidità di pensiero e con grande attenzione verso le fonti, una stagione ricca di cambiamenti, speranze e anche delusioni, ripercorrendo gli interventi pastorali che hanno definito la personale concezione di Montini nei confronti della dottrina sociale della Chiesa, della quale egli è stato certamente uno dei migliori interpreti. Un messaggio straordinariamente moderno, la cui forza vivificante e profetica merita di essere ancora una volta meditata e riscoperta. Antonio SPADARO, Omar ABBOUD, Abraham SKORKA OLTRE IL MURO (C 506) Dialogo tra un musulmano, un rabbino e un cristiano Ediz. RIZZOLI, 2014, pp.203 In questo libro si parla di un abbraccio: quello che Papa Francesco, Omar Abboud e Abraham Skorka si sono scambiati davanti al Muro del Pianto di Gerusalemme durante il primo viaggio del Pontefice in Terra Santa. Un gesto spontaneo e genuino compiuto da amici che da sempre condividono un dialogo fecondo pur professando fedi differenti, testimoniando una modalità unica di vivere l'esperienza religiosa. Antonio Spadaro indaga le ragioni profonde che hanno ispirato il viaggio di Bergoglio e, attraverso lo sguardo inedito di un ebreo e un musulmano che il Papa ha voluto vicini, ripercorre i gesti e le parole di quei giorni, segnati in Medio Oriente da tensioni crescenti: la visita al Santo Sepolcro, alla Moschea della Cupola e alla Grotta della Natività, l'incontro con i bambini dei campi profughi palestinesi e l'omaggio alle vittime dell'Olocausto al memoriale di Yad Vashem. Fino all'invito rivolto ai leader di Israele e Palestina: "Venite a pregare a casa mia". Scegliendo quella dell'amicizia e dell'empatia come strada privilegiata, Francesco ha scardinato tutti gli schemi, mostrando al mondo come per conquistare la pace non bastino accordi politici o diplomatici ma occorra un cambio di mentalità radicale che porti a non veder più nell'altro un nemico. Perché "la vita è un cammino, un cammino lungo, ma un cammino che non si può percorrere da soli. Bisogna camminare con i fratelli alla presenza di Dio. Siamo fratelli, riconosciamoci come fratelli e camminiamo insieme". Vincenzo PAGLIA STORIA DELLA POVERTA’ (C 510) Ediz. RIZZOLI, 2014, pp.612 Carità e povertà: simul stabunt, simul cadent, insieme staranno o insieme cadranno. La storia della Chiesa è da sempre legata a doppio filo all’incontro con i poveri. Sul “fare la carità” si sono giocati per venti secoli l’organizzazione concreta della Chiesa e della società, l’evangelizzazione, la riforma religiosa, le utopie secolarizzate di un mondo senza sfruttati e senza sfruttatori. Monsignor Paglia ripercorre la storia del rapporto dinamico tra Chiesa e società attraverso la peculiare prospettiva della lotta alla povertà nelle sue diverse forme. Partendo dal cristianesimo delle origini, dal monachesimo e dai più influenti ordini religiosi, l’autore dipinge un magnifico affresco i cui protagonisti sono le figure emblematiche della cristianità e le loro opere, da Gesù ai padri della Chiesa fino a papa Giovanni XXIII con il Concilio vaticano II e la stagione di papa Francesco. In queste pagine emerge una Chiesa che rivendica con forza il valore della charitas cristiana come cura imprescindibile ai dilemmi sociali del mondo globalizzato. Perché: “È una grande funzione profetica della Chiesa quella di inquietare il banchetto del ricco epulone con la memoria e i dolori del povero Lazzaro. Nell’immaginare un mondo nuovo, o almeno diverso, la povertà è una delle soglie da attraversare con audacia, intelligenza e generosità da parte di tutti, credenti e non credenti.” IL NOSTRO MODO DI AUGURARVI BUONE FESTE Comunità Viva Dicembre 2014 23 Quanto rumore nel mondo! Impariamo a stare in silenzio davanti a noi stessi e davanti a Dio. Papa Francesco Jorge Mario Bergoglio infOratorio D Dopo la lunghissima serie di eventi tra i mesi di Settembre e di Ottobre, con i conseguenti cambiamenti dovuti all’entrata di Don Flavio nel pieno delle attività oratoriane ecco che, nel mese di Novembre, potrebbe sembrare che gli impegni si siano un po’ diradati. Ecco, non potreste farvi un’impressione più sbagliata, dato che tra le Cresime e l’inizio del periodo di Avvento in preparazione al Natale, di sicuro l’Oratorio e la gente al suo interno non è stata a girarsi i pollici. Uno degli eventi fondamentali di questo mese è stata la celebrazione delle Cresime dei ragazzi di prima media. Con le riforme introdotte dal Cardinale Angelo Scola, si è richiesto che le Cresime fossero celebrate 24 op6 Dicembre 2014 di Alfonso Maiorino tra la fine della quinta elementare e l’inizio della prima media e la classe di quest’anno è stata la prima nella nostra parrocchia a celebrare il sacramento così presto. Ovviamente, la speranza rimane sempre quella che la Cresima non sia per molti un punto di arrivo (come il pensiero comune potrebbe far intendere) quanto più che altro un’occasione per portare avanti il proprio percorso di fede, sia partecipando alla messa domenicale, sia essendo presenti in oratorio agli incontri di catechismo, che a questo punto vengono come portati ad un livello superiore. Come sempre quando incomincia il periodo di Avvento, vengono anche organizzate delle giornate oratoriane. Nel mese di Novembre si sono tenute solamente quelle della terza elementare e della quarta elementare, mentre la quinta farà la sua a Dicembre inoltrato (e anche in maniera un po’ diversa rispetto alle altre due classi). Lo schema è ormai collaudato: partecipazione alla messa della Domenica mattina, incontro del don con i genitori, mentre i bambini, assieme ai loro animatori ed educatori preparano un bel gesto: un bigliettino di auguri da portare la Domenica prima di Natale agli anziani ospiti dell’Istituto Redaelli. Dopo un ricco pranzo insieme, un momento di gioco e svago sempre con l’aiuto degli educatori. Le giornate oratoriane sono dunque un’occasione non solo per fare il punto sulla situazione del catechismo, ma anche per passare una bella giornata insieme all’insegna del divertimento. Due giorni, una notte Belgio, Francia, Italia 2014 Regia: Jean-Pierre Dardenne, Luc Dardenne Genere: drammatico Dopo il licenziamento di Sandra da parte dell’azienda in cui lavorava, avvenuto per mezzo di una votazione fra i dipendenti, viene indetta una nuova votazione. Chi votera a favore del licenziamento ricevera un bonus di 1000 euro. La donna sara dunque costretta a passare il weekend in cerca di voti in suo favore. Il tema del lavoro portato al cinema dai fratelli Dardenne assume qui una valenza molto importante: nel corso del weekend della protagonista incontreremo diversi tipi di persone, equamente divise tra coloro che hanno effettivamente bisogno di quel bonus di mille euro e tra chi, addirittura, si sente profondamente in colpa per aver votato a favore del licenziamento di Sandra. Nell’esplorare le diverse personalita i registi dichiarano l’intenzione di non giudicare l’uno o l’altro comportamento, ritenendoli entrambi giustificati e giustificabili, ma peccano, soprattutto nel finale, di parzialita. Alla fine lo schieramento dei registi diventa sin troppo chiaro, risultando incoerenti con i loro intenti di partenza. Voto: 7 nonceparagonecinema.blogspot.it op6 Dicembre2014 25 Pillole di Vangelo di Papaiah Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino! (Mt 3:2) Ciao! Sono Papaiah, indiano e seminarista del PIME. Ormai da un anno, sono dei vostri, nella parrocchia San Remigio ed è una bella esperienza di apostolato. Vivendo insieme a voi, mi sono reso conto di quanto sia prezioso il tempo dedicato alla cura di ogni persona che abita nella nostra parrocchia. Per imparare la fede che abita nei cuori, ogni fine settimana diventa un’occasione per me di ascoltare, dialogare e camminare insieme, specie in tempo di Avvento. Esso è un tempo di speranza per noi cristiani: come credenti possiamo sperare quando nel mondo intorno a noi tutto sembra buio e pieno di problemi così profondi che stanno cambiando il modo di relazionarsi tra le persone. Ecco Giovanni il Battista ci invita <<convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino>>. L’invito è quello di credere nel venire progressivo della salvezza, della pace, della giustizia, della fraternità che sono frutti del regno dei cieli. Per questo è necessario la conversione, partendo da noi stessi, aprendoci finalmente a Gesù . ...un gesto che a noi sembra semplice come lavarsi le mani è stato in realtà una scoperta rivoluzionaria. L’idea che le mani sporche potessero trasmettere malattie venne ad un giovane medico, Ignaz Semmelweis, nel 1847. Lavorava in una clinica ostetrica ed allora, tra le donne che partorivano, era molto comune una grave malattia: la “febbre puerperale”. Studiandola, si accorse che le donne visitate dai medici si ammalavano molto più di quelle visitate dalle ostetriche. La differenza stava nel fatto che i medici, oltre a visitare le donne, praticavano anche le autopsie, senza poi lavarsi le mani. Capì così che questa malattia veniva diffusa proprio attraverso le mani sporche dei medici. Ciò sembrava impossibile, perché non si conosceva ancora l’esistenza dei batteri; per dimostrarlo obbligò chi visitava le pazienti a lavarsi con un disinfettante: la febbre puerperale diminuì tantissimo. Sara Simonetti 26 op6 Dicembre2014 op6 Dicembre2014 27 28 op6 Dicembre2014 43 Ammirare gli alberi appena fioriti op6 Dicembre2014 29 Te lo spiego io di Alfonso Maiorino GUIDA GALATTICA PER CAMBIARE IL PASSATO Immagino che in tantissimi abbiano visto il film “Interstellar” o la serie TV “Lost” o, per parlare proprio terra terra, la saga di “Ritorno al futuro”. Chi non avesse mai visto nessuna di queste tre opere, di sicuro, nel corso della sua vita, avrà visto o letto un qualcosa che sfruttasse il tema dei viaggi nel tempo. Ma, qual è la scienza che sta dietro a queste opere cinematografiche o a queste speculazioni? Innanzitutto partiamo dal presupposto che, attualmente, non si conoscono metodi per viaggiare nel tempo, o meglio, sono stati teorizzati, ma mai costruiti fisicamente. L’unico metodo ad oggi noto per poter viaggiare nel tempo è quello di costruire una macchina che sia in grado di superare la velocità della luce, posta da Einstein come massima velocità raggiungibile da qualsiasi macchina o corpo presente nell’Universo. Ma, facciamo finta che un giorno questa macchina verrà inventata: come potremmo comportarci? La prima teoria è stata formulata da Einstein e viene denominata “Censura cosmica”: nel momento in cui qualcuno dovesse riuscire a compiere un viaggio nel tempo e volesse, che ne so, far vincere alla sua squadra del cuore quella partita tanto decisiva la cui sconfitta ha portato seri danni psicologici, nel momento in cui la persona si dovesse apprestare a interferire con gli eventi reali, interverrebbe qualcosa (di non ben specificato) che gli impedirebbe di modificare gli eventi e accadrebbe esattamente tutto ciò che è già accaduto. 30 op6 Dicembre2014 La seconda teoria, formulata da Stephen Hawking, è quella del Multiverso. In parole poverissime, pensate di tornare indietro nel tempo e, come nell’esempio di prima, voler far vincere alla vostra squadra quella famosissima partita: nulla vi impedirebbe di farlo, ma da quel momento in poi voi vivreste in un universo parallelo, in cui gli eventi sono andati come voi avreste sempre voluto. Ma ricordate che qualsiasi piccola modifica nel passato implica enormi cambiamenti nel futuro. Non essendo ancora stato inventato il viaggio nel tempo, è chiaro che non si sappia quale delle due teorie sia quella reale, ma al momento quella ritenuta più attendibile (e sempre di fantascienza stiamo parlando) è quella del Multiverso. Se mai un giorno doveste essere chiamati per testare una macchina del tempo però riflettete: preferireste dover rivivere la delusione di quella stupida partita, grazie alla Censura cosmica, oppure rischiare di non conoscere mai vostra moglie o i vostri figli, sempre a causa di quella stupida partita? La persistenza della memoria (Orologi molli) Salvador Dalì, 1931 GSO Vimodrone: tanti auguri di Stefania Monguzzi La prima fase del campionato invernale CSI è terminata per quasi tutte le squadre del GSO Vimodrone. Ora per i nostri atleti si prospetta un periodo di sosta natalizia. Una sosta meritata non solo per gli atleti ma anche per dirigenti e allenatori. Si riprenderà a gennaio con allenamenti e campionato, sperando che il tempo sia clemente e non porti troppo freddo e gelo. Intanto la grande famiglia GSO si appresta a fe- steggiare insieme l’arrivo del Santo Natale con la consueta festa di Natale che si terrà Domenica 21 dicembre alle ore 21.00, presso la Casa del GSO, l’Oratorio Paolo VI. Tanti auguri a tutti!!!!! Direttore responsabile sara simonetti Segretario di redazione emanuela fabbri Progetto grafico a cura di irene nava Impaginazione a cura di stefano maghini [email protected] op6 Dicembre2014 31 AVVISI PARROCCHIALI In memoria di Tiziana Villella Bella dalla famiglia per il campanile € 50 -Dalle offerte del cimitero per opere parrocchiali € 114,50 - In memoria di Brambilla e Milani per il campanile € 10-In memoria di Guido Caloni dai condomini Offerte per la Chiesa e di via Leonardo da Vinci 5 per opere parrocchiali € 200 In memoria di Albanese Amedeo dai condomini scala H le opere per il campanile € 40- In memoria di Frigerio Angela da parrocchiali NN per il campanile € 20- In memoria di Francesco e Giuseppina da NN per il campanile € 20 - Dal circolo parrocchiale San Remigio per offerte di novembre 2014 € 1600 Sono tornati alla Casa del Padre PIETRAFUSA ANTONIA, CALONI GUIDO, GALLARINI MADDALENA, MALARA ANTONIO, LOMBARDI LUCIA, ALBANESE AMEDEO, MAGGIONI MARIA LUIGIA, SARDI UMBERTO, CUCUGLIELLI FRANCESCO, FERRARIO AMBROSINA, LENTINI ANTONIO, GALANTI ESTERINA, COLCIAGHI FELICE, CASTELLAZZI CAMILLO Ammalati ed infermi in casa Le famiglie che hanno persone ammalate in casa o in ospedale sono invitate a segnalarlo in Parrocchia: al Parroco o alle Suore. La comunità potrà così condividere la situazione, nella comunione spirituale, pregando ed invocando il Signore per l’infermo. È possibile ricevere la Santa Comunione alla Domenica attraverso i ministri straordinari dell’Eucaristia. Edicola situata a fianco della Chiesa, dove si possono acquistare tutti i Libri e Giornali Religiosi di tuo interesse Cambio Numero Telefonico STUDIO TECNICO ASSOCIATO MILANESE Geometra Sala Igor Paolo Geometra Borghesi Gianluca Progettazioni-Pratiche catastali-Consulenze tecniche Tel. 02.36753201 Fax 02.36753228 32 Comunità Viva Dicembre 2014
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