2014 Monteforte potrebbe essere il campo prova - usm

 Monteforte potrebbe essere il campo prova nazionale di un innovativo sistema di monitoraggio idraulico e di gestione del rischio alluvione: si chiama Geses (acronimo di Gestione esondazioni) ed è la traduzione su criticità montefortiana di Gesfra (Gestione frane). Si chiama così il sistema integrato che prevede l'utilizzo semplicemente di una App, cioè un'applicazione per smartphone che potrebbe presto debuttare a Monteforte. Una App, si diceva, laddove il primo gradino si chiama invece DIALOGA, che è l'applicazione base con cui cittadino e municipio dialogano in tempo reale, con la «certificazione» di una impenetrabile rete di codici personali (Pin), messaggi e immagini e l'immediato riscontro non solo dell'avvenuto invio ma anche dell'avvenuta presa visione del messaggio. Sono solo due delle declinazioni di «Protezione civile partecipata», il progetto che ieri mattina il sindaco Gabriele Marini e il consigliere delegato Rosario Maccarrone hanno voluto presentare assieme ai tecnici e partner di Improvement Solutions, che con AEC (Associazione Europa Cultura) stanno proponendo agli enti locali soluzioni al problema del passaggio delle informazioni. Di sottoscritto, per ora, non c'è nulla ma a sentire Maccarrone i tempi, perché da AppleStore o da GooglePlay ognuno possa scaricare la App, registrarsi e iniziare ad utilizzarla sembrerebbero brevi. Ma torniamo a Geses, il sistema di gestione delle esondazioni. Il principio è lo stesso di Gesfra, cambia il contesto: il controllo del fiume, e in questo caso parliamo di Alpone, è garantito dal posizionamento su un argine di una postazione mobile, cioè una centralina su cavalletti. Sull'argine opposto c'è invece il «bersaglio», nel caso specifico un'asta ottica graduata che viene calata in alveo ed ancorata nella parte superiore e che funziona anche di notte. Una volta centrato il «mirino» della centralina, che è alimentata con pannelli fotovoltaici e batterie ed è connessa in rete, l'Ufficio tecnico comunale riceve su un terminale (il cosiddetto cruscotto), informazioni e immagini con la periodicità che desidera e in tempo reale. E dal monitoraggio diretto, per lo più in totale sicurezza, si innesca la macchina organizzativa volta a decidere il da farsi. Nel frattempo anche i volontari di Protezione civile probabilmente sono già attivi, magari con l'aiuto di un’ App a loro riservata che diventa anche un dispositivo di protezione personale perché ne traccia i movimenti. Ma torniamo all'eventuale allarme: come comunicarlo? Con DIALOGA, l'App base che può essere usata in mille frangenti dal cittadino come dal Comune per segnalare qualsiasi cosa. Il tutto con la sicurezza di comunicazioni sempre garantite grazie a «ponti» che mettono insieme accessi internet, celle telefoniche, wi-­‐fi, gps: con la geolocalizzazione il margine di errore è di soli 4 metri. Questo sistema è un grande e innovativo strumento di comunicazione e marketing, già collaudato nei sistemi aziendali di numerose aziende che hanno permesso di constatare la possibilità di misurare gli effetti di comunicazione e procedere con scelte consapevoli di Intelligence organizzativa e di servizio.