ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “ cÜ|ÅÉ _xä| ” BADIA POLESINE DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE (art.5, comma 2, D.P.R. 23 Luglio 1998, n.323) a CLASSE V^ A INDIRIZZO: I.G.E.A. RELAZIONE FINALE Documento del Consiglio di Classe QUINTA A Indirizzo Giuridico Economico Aziendale Anno Scolastico 2013/2014 1 Indice pag. 2 Specificità dell’indirizzo di studio pag. 3 Presentazione della classe pag. 3 Continuità didattica nel triennio pag. 4 Scheda di programmazione delle attività educative e didattiche pag. 5 Attività di recupero e/o potenziamento nell’ultimo anno di corso pag. 8 Attività para, extra, intercurricolari pag. 8 Calendario simulazioni delle prove scritte dell’esame di Stato pag. 10 Relazioni finali e programmi pag. 11 Italiano pag. 12 Storia pag. 17 Lingua Inglese pag. 21 Lingua Francese pag. 24 Lingua Spagnolo pag. 26 Geografia Economica pag. 29 Matematica pag. 33 Economia Aziendale pag. 36 Diritto pag. 40 Scienze delle Finanze pag. 45 Educazione Fisica pag. 50 Religione pag. 52 Firme dei Docenti pag. 54 Allegato 1: Simulazioni prove scritte pag. 55 Allegato 2: Griglie di correzione Pag. 76 2 PROFILO PROFESSIONALE – PROGETTO I.G.E.A. L’indirizzo fornisce competenze generali nel campo dei fenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei sistemi e processi aziendali, degli strumenti di marketing e dell’economia sociale. Integra le competenze in ambito professionale specifico con quelle linguistiche per contribuire al miglioramento organizzativo e tecnologico dell’impresa. Pertanto il profilo professionale prevede un ragioniere esperto in problemi di economia aziendale, capace di inserirsi in contesti aziendali diversi, tutti caratterizzati dalla presenza di fenomeni complessi, da una sempre più diffusa automazione, da frequenti mutamenti tecnologici ed organizzativi, in armonia con le indicazioni del P.O.F., al quale si rimanda per la ricca articolazione in ambiti e relative illustrazioni di finalità e obiettivi educativi. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE Classe terza a.s. 2011/2012 La classe 3° A / I.G.E.A. è composta da diciassette allievi, otto femmine e nove maschi. Gli allievi provengono dalla II A / I.GE.A. e dalla II B /I.G.E.A. Tre alunni sono ripetenti della terza dell’anno scolastico precedente. Durante lo scrutinio finale di giugno gli studenti della II A/IGEA risultano tutti promossi, mentre fra gli allievi che provengono dalla II B/IGEA due hanno avuto la sospensione del giudizio in inglese e matematica. Questi ragazzi hanno superato l’esame a fine agosto. Dalla fusione non si sono rilevate grandi differenze. La scolaresca ha dimostrato un impegno quasi sempre costante e un interesse continuo in alcune discipline e altalenante in altre. La partecipazione al dialogo educativo è stata sollecitata dall'insegnante, perché in alcuni casi è mancata una motivazione allo studio e in altri si è rilevato un comportamento infantile nei confronti della vita scolastica. La classe non ha saputo reagire davanti alle difficoltà, dimostrando un atteggiamento passivo. Questa demotivazione ha portato alla permanenza di profitti scarsi o insufficienti in alcune materie. Infatti nell’ambito cognitivo si confermano alcune difficoltà nel riassumere, nell’analisi e nell'approfondimento di un argomento, tanto che in alcune materie si sono abbassati gli obiettivi. Una parte degli alunni possiede invece un livello discreto e un’altra sufficiente nelle competenze. Complessivamente il livello di preparazione è appena sufficiente. Il comportamento degli studenti è stato abbastanza corretto, anche se alcuni alunni hanno manifestato una esuberanza che talvolta è stata elemento di disturbo. Al termine dell’anno scolastico la situazione è la seguente: 10 studenti promossi senza debiti 3 studenti promossi con sospensione del giudizio 1 studente respinto 3 studenti ritirati Classe quarta a.s. 2012/2013 La classe 4° A / I.G.E.A. è composta da tredici allievi, sette femmine e sei maschi. Durante lo scrutinio di fine giugno tre allieve hanno avuto la sospensione del giudizio. A fine agosto le studentesse hanno sostenuto l'esame, che hanno superato. L' impegno è stato più che sufficiente per una parte della scolaresca, mentre per un'altra è stato finalizzato alle verifiche. L'interesse è stato abbastanza continuo in quasi tutte le discipline. La partecipazione al dialogo educativo è stata sempre guidata dall'insegnante; si rilevano difficoltà in alcuni allievi nell'organizzazione del lavoro e nel metodo di studio. Il ritmo di apprendimento rimane lento. In alcuni casi lo studio è stato mnemonico. Nell’ambito cognitivo ci sono allievi con un livello 3 discreto e altri appena sufficiente nelle conoscenze, competenze e abilità. Si nota anche una difficoltà nell'uso di un linguaggio specifico. Il comportamento è corretto, anche se alcuni studenti hanno manifestato una esuberanza durante il corso dell'anno. E’ da sottolineare la partecipazione e la disponibilità di alcuni alle attività extracurricolari e agli stage estivi. Il livello complessivo è discreto. Al termine dell’anno scolastico la situazione è la seguente: 11 studenti promossi 2 studenti promossi con sospensione del giudizio Classe Quinta a.s. 2013/2014 La classe 5^ A / I.G.E.A. è composta da diciotto allievi, sette femmine e undici maschi. Cinque ragazzi provengono dalla classe quinta dello scorso anno scolastico. Durante lo scrutinio di giugno della quarta A/ IGEA due allieve hanno avuto la sospensione del giudizio. A fine agosto le studentesse hanno sostenuto e superato l'esame. Nel corso dell’anno un allievo si ritira. Il profilo della classe continua a ricalcare quello degli anni scolastici precedenti. Una parte della scolaresca ha manifestato un impegno costante, mentre un'altra parte ha dimostrato un impegno saltuario e finalizzato alle verifiche. L'interesse non è stato sempre continuo in alcune discipline. La partecipazione al dialogo educativo è stata sempre guidata dall'insegnante. Il ritmo di apprendimento rimane lento. Manca una rielaborazione autonoma dei contenuti e si evidenzia una esposizione talora mnemonica degli stessi. Si rileva anche una fragilità emotiva nel momento sia delle verifiche scritte, sia dell'esposizione orale. Nell’ambito cognitivo ci sono allievi con un livello discreto e altri appena sufficiente nelle conoscenze, competenze e abilità. Si nota anche una difficoltà nell'uso di un linguaggio specifico. Permangono difficoltà in alcuni allievi nell'organizzazione del lavoro e nel metodo di studio. Il livello complessivo è più che sufficiente per la presenza di alcuni studenti che si distinguono per impegno e assiduità nello studio, raggiungendo buoni risultati. Complessivamente il comportamento non è stato sempre adeguato per una classe quinta, in quanto la scolaresca ha manifestato poca responsabilità in particolari momenti dell’attività didattica. EVOLUZIONE DELLA CLASSE NEL TRIENNIO Iscritti regolari Inseriti da altre classi Respinti /Ritirati Classe Terza 17 3 4 Classe Quarta 13 0 0 Classe Quinta 18 5 1 CONTINUITA' DIDATTICA DEL CONSIGLIO DI CLASSE NEL TRIENNIO Nel corso del triennio si è mantenuta la continuità didattica nella maggior parte delle materie; ci sono state variazioni in Lingua Spagnolo, Matematica ed Economia Aziendale. Materia Italiano Storia Inglese Francese Spagnolo Matematica Geografia Economica Diritto Ec.Politica /Sc.Finanze Economia Aziendale Educazione Fisica Classe Terza 2011/2012 Classe Quarta 2012/2013 Classe Quinta 2013/2014 Toso Patrizia Toso Patrizia Furini Simonetta Castaldelli Mirella Martini Fulvia Golinelli Amos Mini Ilaria Sitta Alfio Sitta Alfio Ferrari Gloria/A. Franchi Fusco Paola Toso Patrizia Toso Patrizia Furini Simonetta Castaldelli Mirella Romagnolo Filippo Golinelli Amos Mini Ilaria Sitta Alfio Sitta Alfio Todeschini Giovanni Fusco Paola Toso Patrizia Toso Patrizia Furini Simonetta Castaldelli Mirella Romagnolo Filippo Ganzaroli Cristina Mini Ilaria Sitta Alfio Sitta Alfio Vallini Valeria Fusco Paola 4 Religione Lionello Michele Lionello Michele Lionello Michele SCHEDA DI PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA’EDUCATIVE E DIDATTICHE OBIETTIVI E COMPETENZE TRASVERSALI Il C.d.C., tenendo conto delle esigenze della classe, della specificità del profilo professionale IGEA, in armonia con le indicazioni del Progetto didattico ed educativo d’Istituto, individua i seguenti obiettivi trasversali da perseguire e far raggiungere agli alunni nel corso dell’anno scolastico. Sarà cura del Consiglio procedere a una verifica periodica di tali obiettivi ed apportare eventuali modifiche e/o integrazioni. OBIETTIVI COMPORTAMENTALI • Rispettare il Regolamento di Istituto • Partecipare in modo pertinente e propositivo al dialogo educativo • Assumere comportamenti corretti nei confronti degli insegnanti, dei compagni e dell’ambiente in generale • Essere puntuali e precisi nello svolgimento delle attività, specie domestiche, e nell’organizzazione dello studio • Accettare critiche e ammettere i propri errori, giungendo ad una autovalutazione realistica delle proprie capacità • Avere fiducia in se stessi e adattarsi al nuovo • Partecipare al lavoro organizzato ricoprendo ruoli diversi • Interagire in modo propositivo con i compagni ed insegnanti, condividendo l’esperienza scolastica nello spirito di solidarietà e impiegando le proprie risorse nel momento di necessità e bisogno per crescere insieme nel rispetto dei valori civili. OBIETTIVI COGNITIVI Conoscenze: • Acquisire sicure conoscenze di ciascuna materia nella sua specificità terminologica, nei suoi criteri metodologici, nelle sue generalizzazioni, nelle sue teorie. Competenze: • Esporre in forma organica, efficace e corretta le conoscenze acquisite utilizzando una terminologia specifica e appropriata; • Utilizzare strutture, processi, metodi dei vari saperi disciplinari per analizzare situazioni diverse e contesti nuovi. • Elaborare autonomamente i contenuti disciplinari; cogliere il significato di una comunicazione passando da un linguaggio (scritto, grafico, relazione…) ad un altro, utilizzando i termini specifici della disciplina (traduzione). • Analizzare, interpretare e redigere documenti e/o testi Capacità: • Affrontare e risolvere problemi, anche con approccio interdisciplinare • Trarre conclusioni pertinenti dopo aver correlato i dati di una comunicazione; individuare dei collegamenti anche disciplinari, senza che questi siano stati esplicitati; • Ricercare, raccogliere e fornire dati a supporto delle affermazioni e delle informazioni; • Avere un approccio metodologico più sicuro e autonomo nell’affrontare le varie problematiche e nel pianificare attività e progetti; • Rielabora in modo personale i contenuti appresi, anche a livello pluridisciplinare. COMPORTAMENTI COMUNI DA ASSUMERE NEI CONFRONTI DELLA CLASSE 5 L’azione educativa e formativa della scuola deve essere impostata su adeguati e corretti comportamenti ed atteggiamenti dei Docenti. Tali comportamenti ed atteggiamenti, individuati e concordati in consiglio di classe sulla base delle indicazioni previste dal progetto educativo, dovranno essere praticati da ogni componente del consiglio stesso al fine di perseguire e raggiungere gli obiettivi educativo-formativi prefissati. • Adottare un comportamento disponibile, aperto, motivante ma autorevole, fermo e deciso nell’esigere il rispetto delle norme stabilite e degli impegni assunti. • Accrescere la fiducia degli allievi nei confronti degli impegni scolastici. • Illustrare sistematicamente agli allievi gli obiettivi a breve/medio termine e l’organizzazione del lavoro motivandone i diversi aspetti e chiarendo i criteri su cui si basa la valutazione al fine di sviluppare capacità di autovalutazione e di analisi dei propri successi ed insuccessi. • Far comprendere agli allievi che tutti gli interventi importanti sono stati concordati in c.d.c.. • Controllare, anche a campione, il lavoro domestico, pretendendo serietà e puntualità nell’adempimento dei doveri • Pretendere il rispetto degli obiettivi comportamentali concordati (uscite dall’aula durante le ore di attività didattica solo in casi di necessità, puntualità all’inizio delle lezioni, controllo di assenze e giustificazioni...) • Accettare volontari, qualora si presentino, mantenendo comunque la possibilità di verificare altri allievi • Rispettare e far rispettare il Regolamento d’Istituto METODI, MEZZI E STRUMENTI L’allievo è al centro dell’attività di insegnamento e di apprendimento, quindi, avendo riscontrato incertezza nella partecipazione e nel metodo di studio, il c.d.c. ritiene indispensabile perseguire le seguenti metodologie: • Potenziare e/o rafforzare comportamenti attivi, soprattutto per gli allievi ancora passivi, cercando un coinvolgimento più diretto nelle attività proposte con la lezione dialogo; • Potenziare la regolarità e l’opportunità dell’impegno, controllando i compiti dati da fare per casa; • Potenziare ulteriormente l’autonomia del metodo di lavoro, proponendo schemi e mappe concettuali; • Rendere consapevoli gli studenti dei propri limiti, bisogni e potenzialità attraverso questionari relativi all'argomento svolto; • Favorire la rielaborazione individuale degli argomenti trattati, cercando di far integrare le conoscenze acquisite con conoscenze personali al fine di raggiungere maggiore autonomia di giudizio; Per ottenere un proficuo risultato, le strategie adottate dal c.d.c. saranno: • Assegnare specifici esercizi applicativi individuali; • Promuovere attività multidisciplinari, evidenziando i collegamenti tra le varie materie; • Proporre un approccio orientato ai problemi. GLI STRUMENTI SONO: • • • • • • Libri di testo; Schemi, griglie; Dispense; Biblioteca; Video registratore; Laboratorio e strumenti multimediali ( computer e video proiettore, lavagna ). INTERVENTI DI RECUPERO E VALORIZZAZIONE Per gli/le studenti/esse in difficoltà il Consiglio attuerà interventi diversificati: 6 recupero curricolare ( assegnazione di esercitazioni supplementari, ….); corsi di recupero; coinvolgimento frequente; utilizzo dell'ora di flessibilità, che sarà in economia aziendale. Inoltre le interrogazioni costituiranno una costante occasione di ripasso, verifica ed approfondimento degli argomenti trattati. Per valorizzare le eccellenze: ci saranno attività di approfondimento; adesione a progetti di istituto o esterni; partecipazione a concorsi; utilizzo dell'ora di flessibilità ( economia aziendale). MODALITA' DI VERIFICA E VALUTAZIONE Sulla base del Progetto didattico ed educativo d’Istituto e coerentemente con la progettazione concordata, il C.d.C. adotta i seguenti strumenti, modalità e criteri di verifica: - verifiche formative e sommative, selezionando le tipologie più adatte alla propria disciplina (colloqui individuali, esercizi alla lavagna, discussioni collettive, controllo lavori assegnati…); - le verifiche sommative sia nel primo, sia nel secondo quadrimestre consisteranno nel numero relativo alla materia stabilito in sede di dipartimento; - le verifiche orali potranno essere anche scritte o in forma di test; si cercherà di evitare l'effettuazione di più verifiche sommative scritte nella stessa giornata. Ogni insegnante avrà cura di segnalare le date delle verifiche scritte nel registro di classe; - la valutazione di fine periodo terrà conto anche della progressione nell’apprendimento, della partecipazione all’attività scolastica, dell’impegno profuso, del metodo di studio; - la valutazione sarà in decimi. PIANO OFFERTA FORMATIVA Coerentemente con la progettazione concordata, il C.d.C. ritiene di coinvolgere la classe nelle azioni previste dal P.O.F. e in particolare nei seguenti progetti: • • • • • • • • • • • • • • • • • Progetto Jonathan Livingston Certificazioni informatiche:ECDL, EQDL Certificazioni linguistiche Cambridge/PET, DELF, DELE Mese linguistico (Lettorato ) Spettacolo teatrale in lingua Partecipazione “ Giochi di Archimede” Giorno della Memoria e giorno del Ricordo Orientamento in uscita (incontri, corsi di formazione….): si prevede la visita di una università in una mattinata Biblioteca Visita guidata a Rovereto Viaggio d'istruzione Incontri con l’autore Social Time “ Primo Levi” ( Giornata mondiale contro la violenza sulle donne ) Educazione alla salute: progetto con la partecipazione dell ' ULSS “ Come gestire l'ansia d'esame” Il carcere entra a scuola Sportello CIC Incontro dibattito sulla finanza: Pop Economix Live Show Badia Polesine, 17 ottobre 2013 7 ATTIVITA’ DI RECUPERO e/o POTENZIAMENTO NELL’ULTIMO ANNO DI CORSO Alla fine del primo quadrimestre, per gli allievi che avevano riportato un profitto insufficiente, in tutte le discipline è stato effettuato recupero curricolare: sono stati forniti agli/e allievi/e questionari, esercizi, attività specifiche in vista delle prove di recupero effettuate nella settimana tra il 06 e il 12 marzo. Attività di potenziamento. Utilizzo dell’ora di flessibilità: in base a delibera del Collegio dei Docenti, l'ora è stata assegnata a Economia Aziendale. ATTIVITÀ EXTRA, PARA, INTER CURRICULARI NELL’ARCO DEL TRIENNIO. Nell’arco del triennio sono state preparate e organizzate diverse attività con l'intento di dare maggiore concretezza agli obiettivi formativi e disciplinari della programmazione curriculare desunti dal Progetto IGEA. Docenti e studenti hanno spesso collaborato nell'individuare temi, mete e modalità di svolgimento. La partecipazione è stata buona e la ricaduta didattica, in termini generali di arricchimento culturale e umano, è stata positiva. Attività significative organizzate dall’istituto alle quali ha partecipato la classe o i singoli allevi: • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • Conferenze finalizzate alla trattazione di tematiche proprie delle singole discipline. DELF certificazione di lingua francese. DELE certificazione di lingua spagnola. ECDL patente europea di informatica. Giochi di Archimede. Giornata della memoria e giorno del Ricordo Educazione alla pace e diritti umani Incontro Progetto Martina: prevenzione ai tumori: sabato 8 marzo 2014 Il carcere entra a scuola: giovedì 13 marzo 2014 Social Time: incontro con Banca etica mercoledì 27 novembre 2013 Attività sportiva Torneo di calcetto e di pallavolo e incontro sportivo “giocagin” Incontro dibattito sulla finanza: Pop Economix Live Show ( 8 maggio 2014) Stage estivi Festival di cinema francese: venerdì 20 dicembre 2013 Spettacoli teatrali in Lingua: spettacolo in lingua francese presso il teatro Don Bosco di Rovigo ( martedì 28 gennaio 2014 ) Progetto orientamento universitario e mondo del lavoro (Job&Orienta): venerdì 22 novembre 2013 Viaggi di istruzione ( classe terza - Firenze; classe quinta : Barcellona ) Lettura del quotidiano in classe (Classi terza, quarta e quinta) Visita guidata a Rovereto ( 2 maggio 2014) Lettorato madrelingua (Classi terza ). N° Cognome Nome A.S. 2011-2012 A.S. 2012-2013 A.S. 2013-2014 1. Bazzani Emanuele ASSOCCIAZIONI CALCISTICHE DI A.C F.C MANTOVA A.S.D CEREA, A.C OPPEANO 8 SAMBONIFACESE, 2. Belloni Mariabeatrice STAGE PRESSO LA SOCIETÀ: SALF 3. Berban Karina Nicoletta 4. Bonato Andrea 5. Callegaro Giacomo 6. Fabbro Giorgia 7. Falchi Alberto 8. La Corte Francesco 9. Pasello Irene STAGE PRESSO LA SOCIETÀ CASA ALBERGO PER ANZIANI 10. Pavarin Riccardo STAGE PRESSO CALZATURIFICIO BRIGITTE A LENDINARA 11. Pegoraro Edorado STAGE PRESSO STUDIO BRUGNOLO A BADIA POLESINE STAGE PRESSO LA SOCIETÀ: SALF STAGE PRESSO LA SOCIETÀ: MOBILFERRO S.r.L. BORSA DI STUDIO ASSOCIAZIONE NAZIONALE TRIBUTARISTI LAPET 2014 ECDL CORE, DELF A2, RAPPRESENTANTE CONSULTA PROVINCIALE DEGLI STUDENTI, PALLANUOTO AGONISMO AQUAMBIENTE S.r.L SSD, DELF B1, RAPPRESENTANTE CONSULTA PROVINCIALE DEGLI STUDENTI, RAPPRESENTANTE FORUM GIOVANILE DI BADIA POLESINE ECDL HEALTH, PALLANUOTO AGONISMO AQUAMBIENTE S.r.L SSD, RAPPRESENTANTE FORUM GIOVANILE DI BADIA POLESINE E LUSIA STAGE PRESSO LA SOCIETÀ ZAMBELLO RIDUTTORI S.r.L. STAGE PRESSO LA SOCIETÀ ZAMBELLO RIDUTTORI S.r.L. STAGE PRESSO COMUNE DI LUSIA DELE B1 STAGE PRESSO LA SOCIETÀ GLOBAL SERVICE S.r.L. STAGE PRESSO STUDIO BRUGNOLO A BADIA POLESINE 9 12. Prando Enrico CALCIO AGONISTICO UNION S.r.L 13. Quaglio sara 14. Tosarello Vanessa 15. Travaglini Andrea STAGE PRESSO LA SOCIETÀ CONGEL S.r.L. PIESSO UMBERTIANO STAGE PRESSO LA SOCIETÀ CONGEL S.r.L. DI LENDINARA 16. Valentini Giulia ECDL CORE, PALLAVOLO A LIVELLO AGONISTICO PRESSO LA SOCIETA’ SPORTIVA GS. AVANZO DI BADIA POLESINE, DELF A2, STAGE ESTIVO PRESSO LA SOCIETÀ NEW STAMP S.r.L DI BADIA POL. (RO) PALLAVOLO A LIVELLO AGONISTICO PRESSO LA SOCIETA’ SPORTIVA GS. AVANZO DI BADIA POLESINE, DELF B1, STAGE ESTIVO PRESSO LA SOCIETÀ NEW STAMP S.r.L DI CANDA (RO) 17. Zeri Christian STAGE PRESSO IL COMUNE DI SAN BELLINO (RO) STAGE PRESSO IL COMUNE DI SAN BELLINO (RO) STAGE PRESSO CISL DI LENDINARA DELF B1 STAGE PRESSO LA SOCIETA’ MACINAZIONE SpA DI LENDINARA DELE B1 BORSA DI STUDIO ASSOCIAZIONE NAZIONALE TRIBUTARISTI LAPET 2014 PALLAVOLO A LIVELLO AGONISTICO PRESSO LA SOCIETA’ SPORTIVA GS. AVANZO DI BADIA POLESINE, CORSO DI FOTOGRAFIA Calendario simulazione delle prove scritte dell’esame di stato concordate dal Consiglio di classe Simulazione 1^ prova scritta 2^ prova scritta 1^ simulazione terza prova (tipologia B) 2^ simulazione terza prova (tipologia B) Data 06/05/14 19/02/14 18/03/14 29/04/14 Discipline coinvolte Italiano Economia Aziendale Lingua Francese/ Spagnolo, Matematica, Diritto Storia, Lingua Inglese, Geografia economica, Matematica, Scienze delle Finanze Considerazioni dei docenti sulle simulazioni di terza prova 10 Il consiglio di classe ritiene che gli allievi possano trovare nella tipologia B maggiori possibilità espressive a livello di conoscenze e competenze. Nel triennio infatti hanno avuto più occasioni di esercitarsi in quesiti a risposta singola nelle varie discipline. La prima simulazione della terza prova ha rilevato discreti risultati in storia e francese, insufficienti in matematica, spagnolo e diritto. La seconda simulazione della terza prova ha rilevato un risultato complessivamente sufficiente. Relazioni finali Programmi svolti dai Docenti 11 CLASSE V A / I.G.E.A. ANNO SCOLASTICO 2013/2014 I.I.S. “P. LEVI” BADIA POLESINE RELAZIONE FINALE ITALIANO - STORIA - Percorso formativo realizzato Nell’arco del triennio hanno avuto sempre la stessa insegnante di lettere, la prof.ssa Patrizia Toso. La continuità didattica ha permesso di rilevare, rispetto agli anni precedenti, una graduale crescita di alcuni studenti, che hanno dimostrato la volontà di migliorare, partecipando al dialogo educativo con interesse sia in storia, sia in italiano. Altri allievi,invece, hanno manifestato un impegno saltuario e finalizzato alle verifiche. Per quanto riguarda l'aspetto cognitivo solo alcuni studenti hanno dimostrato buone capacità, altri discrete nell'analisi e nella sintesi espressiva, mentre la maggior parte ha evidenziato difficoltà nel gestire in modo autonomo un metodo di studio e sono stati guidati nella riorganizzazione e nella rielaborazione dei contenuti; per questo motivo durante la lezione si sono utilizzati strumenti di lavoro come mappe concettuali, schemi e appunti, che hanno aiutato gli studenti a selezionare i nuclei essenziali del testo. Agli alunni è sempre stata illustrata la programmazione didattica ed educativa con i relativi contenuti divisi in moduli e i tempi di realizzazione, le competenze, gli strumenti, i mezzi, le verifiche, che si sono programmate in relazione ai moduli. Sono state rese note di volta in volta anche le griglie di correzione e di valutazione delle relative verifiche. Agli allievi con difficoltà espositive e argomentative riguardanti l’analisi di una tematica sono state date apposite griglie con relativi esercizi da produrre a casa e corretti successivamente dall’insegnante ( recupero curricolare). Nel triennio gli studenti hanno svolto tutte le diverse tipologie testuali: tema argomentativo classico di storia e di letteratura, analisi testuale e saggio breve. Nel corso dell’ultimo anno si sono esercitati sullo svolgimento dell' articolo di giornale. Si è cercato anche di rafforzare l’uso di una adeguata terminologia e di analizzare e approfondire in modo critico una tematica sia in letteratura, sia in storia, cercando di evidenziare possibili confronti e legami pluridisciplinari. Il livello di preparazione raggiunto è complessivamente più che sufficiente sia in italiano, sia in storia. - Obiettivi raggiunti in termini di competenze In relazione alla programmazione curricolare sono stati raggiunti gli obiettivi prefissati in termini di competenze ( conoscenze e abilità). Nel corso dell’anno la scolaresca ha raggiunto complessivamente una conoscenza più che sufficiente dei testi, delle tematiche, delle poetiche, dei generi, degli ambiti storico-culturali, e una conoscenza più che sufficiente dei fatti e fenomeni storici, delle situazioni e problematiche specifiche e circoscritte. Alcuni hanno evidenziato una conoscenza limitata, raggiungendo una preparazione appena sufficiente. 12 In questo quadro si distinguono due allievi, le cui conoscenze sono ottime. La maggior parte della scolaresca possiede le tecniche per la rielaborazione e l’analisi di un testo, tuttavia pochi hanno raggiunto la capacità di fare collegamenti tra il testo letterario ed il contesto in cui è stato scritto, tra un fenomeno storico e il periodo in cui è accaduto. Gli alunni hanno acquisito, in genere, una sufficiente capacità di correlare elementi che appartengono a situazioni complesse sia all’interno di uno stesso ambito disciplinare, sia all’interno di ambiti pluridisciplinari. In educazione linguistica gli alunni hanno potenziato in modo accettabile le conoscenze relative alle procedure del testo interpretativo, giornalistico e argomentativo, anche se con qualche difficoltà sia nell’approfondimento, sia nel sapere articolare il testo con coerenza e coesione. - Contenuti trattati Nell'ultima settimana di aprile il programma di Italiano è stato portato a termine, come previsto dalla programmazione didattica ed educativa presentata all'inizio dell'anno scolastico, mentre quello di storia è stato completato nella prima settimana di maggio. ARTICOLAZIONE MODULARE DEL PERCORSO DIDATTICO (Italiano) I nuclei tematici irrinunciabili per italiano in classe quinta sono: l’età del Positivismo e del Realismo: il naturalismo e il verismo con il romanzo sociale di Zolà,Verga; la Scapigliatura; il Decadentismo : la crisi della borghesia, l’esistenzialismo e il romanzo psicologico di Pirandello e Svevo; il nuovo ruolo dell’intellettuale; i poeti maledetti; la lirica di G. Pascoli e G. D’Annunzio; la poesia crepuscolare; il futurismo; la poesia ermetica; i poeti nuovi; il neorealismo; gli scrittori contemporanei. MOD. I “ L’età del Positivismo e del Realismo ” COLLOCAZIONE: I QUADRIMESTRE ( settembre –ottobre ) STRUTTURA: 1.Il Positivismo ( A. Comte ); 2. Il Naturalismo ( E. Zolà e il romanzo sperimentale ); 3. Il Verismo e la poetica di G. Verga e Capuana. COMPETENZE: 1.acquisisce gli elementi che caratterizzano il movimento del Positivismo e del Realismo; 2. confronta e rileva le differenze fra la corrente letteraria del Naturalismo e del Verismo, inserendole in modo coerente nel contesto del Positivismo e nel contesto storico ( approccio organico e interdisciplinare ); 3. analizza la poetica verista in alcune opere di G. Verga e di L. Capuana, e la poetica del romanzo sperimentale di Zolà. TESTI ANALIZZATI: Il Positivismo, nuovo indirizzo di pensiero. La critica al Positivismo; La nascita della psicanalisi. Le filosofie della vita: l’intuizionismo di H. BERGSON, “ La memoria e il flusso di coscienza ” dal testo L’evoluzione creatrice. Il Naturalismo: E.J. DE GONCOURT, “ Questo romanzo è un romanzo vero” dal testo Germinie Lacerteux; E. Zolà, “ Osservazione e sperimentazione”, dal testo Il romanzo sperimentale. Il Verismo. La reazione al Naturalismo: A. Rimbaud, “ Il disordine dei sensi” , dal testo Lettera del veggente. Il romanzo naturalista e verista: L’influsso del Naturalismo sulla letteratura; Il romanzo verista italiano. E. ZOLA, “ Gervasia all’Assommoir ”, da L’Assommoir. G. VERGA: La vita, le opere, il pensiero e la poetica ( la formazione e le opere giovanili; Dal Romanticismo al Verismo; Le strategie narrative di Verga; La visione della vita nella narrativa di Verga). 13 G.Verga, da Vita dei campi, “ Fantasticheria”; “Un documento umano”; “ La lupa”. G. Verga, da Novelle rusticane, “ La roba ”; “ La libertà ”. Da Mastro don Gesualdo: “ L’addio alla roba”; “ La morte di Gesualdo ”. Da I Malavoglia: “ La famiglia Malavoglia”; “ La tempesta in mare”; “ L’arrivo e l’addio di ‘Ntoni”. MOD. II “ Il Romanzo decadente ” COLLOCAZIONE: I QUADRIMESTRE ( ottobre – gennaio ) STRUTTURA: ARTICOLAZIONE IN U.D.: 1. Il romanzo psicologico estetizzante 2. Il romanzo psicologico di L. Pirandello e I. Svevo; 3. Il romanzo neorealista 4. Il romanzo contemporaneo. COMPETENZE: 1.comprende gli elementi che caratterizzano il romanzo del primo Novecento; 2.analizza la poetica del romanzo di Svevo e collega l’opera letta con il contesto storico in cui viene scritta; 3. analizza la struttura del romanzo Il fu Mattia Pascal e inserisce l’opera dentro il suo contesto storico; 4.analizza gli elementi della poetica del romanzo psicologico di L. Pirandello; 5. analizza la struttura del romanzo neorealista; 6.confronta il romanzo neorealista con quello dell’età del realismo, rilevando le relative differenze; 7.argomenta ed elabora le tematiche del romanzo decadente, esponendo un giudizio critico in modo chiaro ed efficace. TESTI ANALIZZATI: Il Decadentismo; Il romanzo della crisi; Le Avanguardie storiche. La narrativa della crisi: l’età della crisi ( 1880-1930); i pionieri del romanzo europeo del Novecento; J.K. HUYSMANS, “ A ritroso”, da Una vita artificiale; G. D’ANNUNZIO, “ Il verso è tutto”, da Il Piacere; O. WILDE, “ Lo splendore della giovinezza”, da Il ritratto di Dorian Gray.Il romanzo della crisi; PROUST, “ La Madeleine ”, da Alla ricerca del tempo perduto; J. JOYCE, “ L’insonnia di Molly”, da Ulisse; F. KAFKA, “ Uno sconcertante risveglio” da Il processo; I.U. TARCHETTI, “ Il primo incontro con Fosca”, da Fosca; S. ALERAMO, “ Lo scandalo”, da Una donna. Lettura integrale del romanzo Il fu Mattia Pascal con l’analisi delle tematiche, dei personaggi, dell’ambiente, del linguaggio, della struttura morfo-sintattica, del contesto storico e della critica; confronto con altre opere dell’autore. La vita, le opere, il pensiero e la poetica ( L’infanzia difficile, gli studi e la prima produzione; Novelle, romanzi, saggistica; Il pensiero e la poetica; La rivoluzione teatrale. Da L’umorismo, “ Il sentimento del contrario”; da Novelle per un anno, “ La patente” e “ Il treno ha fischiato…”; da Uno, nessuno,centomila, “ Filo d’aria”. Da Così è se vi pare, “ Come parla la verità”. Italo Svevo ( La vita, le opere, il pensiero e la poetica) I. Svevo, “ L'insoddisfazione di Alfonso”, da Una vita. I. Svevo, “ Amalia muore”, da Senilità. I.Svevo, “ L’ultima sigaretta”, “ Un rapporto conflittuale”, “ Il funerale di un altro”, “ Una catastrofe inaudita”, da La Coscienza di Zeno. La critica: “ L’inettitudine di Zeno ”. La narrativa italiana del ventennio fascista ( l’epoca dei nazionalismi; Le basi del Neorealismo; Le influenze dall’Europa ). A. MORAVIA, “ Un mondo grottesco e patetico”, da Gli indifferenti. E. VITTORINI, “ L'arrivo al paese natale”, da Conversazioni in Sicilia. Il secondo Novecento ( Le poetiche e la letteratura: La letteratura del secondo dopoguerra; Il Neorealismo; La crisi del Neorealismo; Gli anni Cinquanta e Sessanta; La letteratura industriale in Italia; La neoavanguardia; La letteratura nel tempo del postmoderno; La produzione letteraria degli ultimi anni ). PRIMO LEVI, vita e opere. Analisi del romanzo Se questo è un uomo: “ Considerate se questo è un uomo”; “ Sul fondo”; “ I sommersi e i salvati”; “ Il canto di Ulisse”; “ Kraus”. 14 CESARE PAVESE ( La vita, le opere, il pensiero e la poetica): “ Nessuno sarà fuori della guerra”, da La casa in collina. “ Il ritorno di Anguilla”, da La Luna e i falò.”. Dal Neorealismo al Postmoderno ( Il Neorealismo. Voci isolate. La crisi del Neorealismo. Letteratura e industria, sperimentalismo e Neoavangardia. Il romanzo italiano contemporaneo: un crogiuolo di esperienze). ITALO CALVINO ( la vita, le opere, il pensiero e la poetica: L’infanzia e la formazione; L’inizio dell’attività letteraria; Dall’impegno politico all’impegno morale; Il nuovo indirizzo letterario; Il pensiero e la poetica ). ITALO CALVINO, “ La pistola”, da Il sentiero dei nidi di ragno. MOD. III La poesia fra Ottocento e Novecento in Europa e in Italia COLLOCAZIONE: II QUADRIMESTRE ( febbraio- marzo ) STRUTTURA: ARTICOLAZIONE IN U.D.: 1. Il realismo e la figura di G. Carducci; 2. La Scapigliatura; 3. I poeti maledetti in Francia; 4. La poetica di G. Pascoli; 5. La poetica di G. D’Annunzio; 6. Il crepuscolarismo; 7. Il futurismo. COMPETENZE: 1.Analizza la poetica del Carducci e sa collegarla al suo contesto storico; 2. Analizza la poetica dei poeti maledetti; 3. Comprende ed espone con coerenza e coesione gli elementi che caratterizzano la lirica del Pascoli, collegando il significato dei simboli della poesia del Pascoli con le vicende della sua biografia; 4. Rileva il significato dell’estetismo attraverso l’analisi degli elementi che caratterizzano la poesia del D’Annunzio; 5. Analizza la differenza del simbolismo fra la poesia crepuscolare e la poesia dei futuristi. TESTI ANALIZZATI: La poesia tra Ottocento e Novecento (Il Simbolismo francese; Altre voci europee). C. BAUDELAIRE, “ Albatro ” ; “ Corrispondenze ”, da I fiori del male. La poesia italiana tra Ottocento e Novecento ( Gli scapigliati; Il Decadentismo italiano; Giosuè Carducci e la restaurazione del classicismo; I crepuscolari; I futuristi; Altre espressioni poetiche ). P. VERLAINE, “ Canzone d’autunno ”, da Poemi saturnini. A. BOITO, “Dualismo”, da Libro dei versi. G. CARDUCCI, “ Pianto antico”, da Rime nuove. “ Nevicata”, da Odi barbare. SERGIO CORAZZINI, “ Desolazione di un povero poeta sentimentale”, da Piccolo libro inutile. GUIDO GOZZANO, “ Totò Merumeni ”, da I Colloqui. F. TOMMASO MARINETTI, “ Il bombardamento di Adrianopoli”, da Zang Tumb Tumb. ALDO PALAZZESCHI, “ E lasciatemi divertire”, da L’incendiario. GIOVANNI PASCOLI ( La vita, le opere, il pensiero e la poetica: l’infanzia, la formazione, l’impegno politico; L’attività poetica e critica; Il pensiero e la poetica; Pascoli e la poesia italiana del Novecento ). Da Il fanciullino, “ E’ dentro di noi un fanciullo”. Da Myricae “ Lavandare”; “ X Agosto”; “ L’assiuolo”; “ Temporale”; “ Novembre”, “ Il Tuono ”, “ Il lampo ”. Da Canti di Castelvecchio, “ La mia sera”; “ Il gelsomino notturno”; “ Nebbia ”. GABRIELE D’ANNUNZIO (La vita, le opere, il pensiero e la poetica). GABRIELE D’ANNUNZIO, “ La sera fiesolana”; “ La pioggia nel pineto”;“ I pastori ”, da Alcyone. 15 MOD. IV “ La poesia del Novecento ” COLLOCAZIONE: II QUADRIMESTRE ( aprile) STRUTTURA: 1. I movimenti di avanguardia fra le due guerre; 2. La poesia ermetica; 3. La poesia italiana del secondo Novecento. COMPETENZE: 1. Analizza il significato del simbolismo nella poesia decadente; 2. Analizza la poetica della poesia ermetica; 3. Espone con coerenza e coesione un giudizio personale e critico sulle diverse interpretazioni della poesia decadente. simboliche TESTI ANALIZZATI: La lirica italiana ( Tra Novecentismo e antinovecentismo; L'Ermetismo) S. QUASIMODO ( La vita, le opere e la poetica ). Da Acque e terre, “ Ed è subito sera”. Da Giorno dopo giorno, “ Alle fronde dei salici”; “ Uomo del mio tempo ”. EUGENIO MONTALE ( La vita, le opere, il pensiero e la poetica: Un intellettuale appartato; Il pensiero e la poetica ). Da Ossi di seppia, “ I limoni”; “ Meriggiare pallido e assorto”; “ Spesso il male di vivere ho incontrato”; “ Non chiederci la parola”. Da Le occasioni, “ La casa dei doganieri ”. Da Satura, “ Caro piccolo insetto”; “ Ho sceso, dandoti il braccio ”. U. SABA ( Il diario poetico di una vita ). Da Il Canzoniere, “ La capra”; “ A mia moglie”; “ Città vecchia”, “ Ulisse ”. A. MERINI, da Clinica dell'abbandono, “ L'anima ”. MOD. VI La lirica di G. Ungaretti COLLOCAZIONE: II QUADRIMESTRE ( aprile- maggio) COMPETENZE: 1. comprende le tappe fondamentali della sua vita e gli elementi che caratterizzano la sua poetica; 2. comprende il contesto storico entro il quale l’autore vive; 3. analizza la sua poetica; 4. espone in modo chiaro ed efficace la poetica di G. Ungaretti in relazione al contesto storico-culturale in cui vive ed esprime un giudizio critico sull’opera letta ed analizzata. TESTI ANALIZZATI: GIUSEPPE UNGARETTI ( La vita, le opere, il pensiero e la poetica ). Da L’allegria, “ Veglia”; “ Il porto sepolto”; “ Sono una creatura”; “ I fiumi”; “ San Martino del Carso”; “ Mattina”; “ Soldati”; “ Fratelli”. Da Il dolore, “ Non gridate più ”. Badia Polesine, 08-05-2014 L’insegnante Prof.ssa Patrizia 16 Toso STORIA ARTICOLAZIONE MODULARE DEL PERCORSO DIDATTICO I nuclei tematici irrinunciabili per la storia sono: Liberismo, protezionismo, la politica di potenza ( l’imperialismo ); l’emigrazione e l’immigrazione; le cause e conseguenze della prima guerra mondiale; la politica di Giolitti; le fasi del primo conflitto; crisi economica e sociale in Europa e in Italia; i regimi totalitari; le cause e le conseguenze della seconda guerra mondiale; le fasi principali del conflitto; la ripresa economica e politica del dopoguerra fino agli anni novanta; la crisi degli anni settanta: gli anni del terrorismo e la terza rivoluzione industriale; la guerra fredda; il crollo del muro di Berlino; l’Europa unita sul piano politico ed economico; l’economia globale e le scelte politiche delle nuove grandi potenze industriali. La nuova moneta europea: l’euro MOD. I “ L’età dell’imperialismo” STRUTTURA: ARTICOLAZIONE IN U.D.: 1.U.D. Economia, politica e società nell’età dell’imperialismo; 2. U.D. L’Età di Giolitti; 3. U.D. La grande guerra. COMPETENZE: 1. analizza le cause e le conseguenze della politica di potenza; 2. rileva le conseguenze della politica economica adottata dagli Stati europei; 3. analizza la politica interna ed estera di Giolitti, collegandola al contesto dell’età dell’imperialismo; 4. elabora i dati raccolti dai documenti per rilevare i problemi sociali presenti a fine ‘800; 5. interpreta il rapporto di cause ed effetto della Grande Guerra. CONTENUTI: Le trasformazioni sociali e culturali all’inizio del nuovo secolo. Paesi europei e Italia agli inizi del secolo. La Prima guerra mondiale: la genesi del conflitto; La grande guerra ( cause, fatti e conseguenze). MOD. II “ I regimi totalitari ” STRUTTURA: ARTICOLAZIONE IN U.D.: 1.U.D. Economia, politica e società nel primo dopo guerra in Italia e in Europa; 2.U.D. I regimi totalitari; 3. U.D. La politica e l’economia negli Stati democratici e nei regimi totalitari. COMPETENZE: 1. elabora e rappresenta con chiarezza ed efficacia i dati relativi alla situazione politica, sociale ed economica alla fine della prima guerra mondiale; 2. analizza e collega le problematiche politiche ed economiche presenti in Italia con quelle negli altri stati europei; 3. spiega la crisi del ’29 , le scelte di politica economica adottata dagli Stati e le conseguenze relative; 4. analizza e motiva l’affermarsi dei regimi totalitari ( fascismo, nazismo, stalinismo, franchismo), rilevando analogie e differenze. CONTENUTI: La Russia dai governi provvisori alla rivoluzione sovietica. Il fascismo al potere in Italia. La situazione nel resto d’Europa. 17 Dalla crisi del sistema coloniale alla grande crisi economica. L’età dei totalitarismo. MOD. III La seconda guerra mondiale e il dopoguerra COMPETENZE: 1. analizza le cause e le conseguenze del secondo conflitto mondiale; 2. ricostruisce ed espone le fasi del conflitto in modo chiaro ed efficace; 3. rileva le problematiche legate al conflitto, come lo sterminio degli ebrei e la Resistenza; 4. rielabora i dati sulla seconda guerra mondiale e stende un relativo documento. CONTENUTI: La tragedia della guerra ( cause, le fasi del conflitto, conseguenze). L’Italia dalla caduta del fascismo alla liberazione. MOD. IV La politica dal dopoguerra agli anni Novanta STRUTTURA: ARTICOLAZIONE IN U.D.: 1. U.D. La decolonizzazione; 2. U.D. La politica degli Stati Uniti da Johnson a Clinton; 3. U.D. I conflitti del dopo guerra fredda ; 4. U.D. L’unione europea sul piano politico. COMPETENZE: 1. analizza le cause e le conseguenze della decolonizzazione; 2. comprende i problemi e gli eventi principali della storia degli Stati Uniti, rilevandone le cause e le conseguenze; 3. collega i fatti della storia statunitense con gli eventi di politica internazionale : il conflitto vietnamita, l’egemonia economica in America latina, la guerra Iran-Iraq, la guerra del Golfo, la guerra in Afghanistan; 4. analizza gli eventi della storia sovietica, comprendendo le cause del crollo del muro di Berlino e dei regimi comunisti nei paesi dell’est: la presenza militare sovietica in ambito internazionale, la politica di Gorbaciov ( dalla trasformazione economica alla nascita del Csi ), i nuovi assetti politici dell’Europa orientale; 5. espone con chiarezza ed efficacia le fasi, i problemi e le prospettive dell’unione europea, le difficoltà politiche ed economiche dei paesi dell’est nel passaggio dall’economia pianificata all’economia di mercato. CONTENUTI: Il contesto internazionale ( accenni). L’Europa occidentale. Asia ed Estremo Oriente.( Accenni) Il Medio Oriente. L’Africa e l’America latina ( Le ex colonie italiane: Libia, Somalia ed Etiopia; Che Guevara e l’antiimperialismo terzomondista ). L’ordine mondiale tra il secondo dopoguerra e i primi anni Settanta ( L’America kennediana; Johnson, Nixon e la guerra del Vietnam.) Messico, Argentina, Brasile: il nazionalismo populista ( accenni ); La “ Primavera di Praga” e l’intervento sovietico. L’Europa occidentale fra gli anni Sessanta e i primi anni Settanta. Il miracolo giapponese. MOD. V “ L’economia dal dopoguerra agli anni Novanta ” STRUTTURA: ARTICOLAZIONE IN U.D.: 1. U.D. Lo scenario politico, economico e sociale del dopoguerra; 2. U.D. L’Europa dalla ricostruzione allo sviluppo: 1950-1970; 3. U.D. Dalla crisi degli anni ’70 alla terza rivoluzione industriale e agli anni dell’economia globale; 18 4. U.D. L’unione europea dal punto di vista economico. COMPETENZE: 1. analizza la situazione politica ed economica internazionale del dopoguerra, individuando i fattori della crescita, i fattori e le caratteristiche del welfare state; 2. analizza e interpreta i rapporti di cause ed effetto della crisi degli anni ’70; 3. espone con chiarezza ed efficacia le cause e le conseguenze della terza rivoluzione industriale e della scelta della globalizzazione; 4. analizza le problematiche economiche dei paesi europei. CONTENUTI: Gli scenari economici e politici degli anni Settanta e Ottanta. L’Italia negli anni Settanta e Ottanta. La fine del comunismo sovietico. Lo scenario europeo: 1990-2002. ( accenni ) Lo scenario italiano: 1990-2002. ( accenni ) Lo scenario mondiale: 1990-2003.( accenni ) Gli ultimi sviluppi del quadro europeo e internazionale.( accenni ) MODALITA’ ATTRAVERSO LE QUALI LA DISCIPLINA HA CONTRIBUITO ALLO SVILUPPO DELLE AZIONI DEL P.O.F. ASSUNTE DAL C.d.C. E' stato proposto l’uso costante della biblioteca per adeguati approfondimenti dei moduli disciplinari. E' stata organizzata una visita guidata al museo storico italiano della guerra di Rovereto ( 2 maggio 2014). METODOLOGIE ATTIVATE 1. Presentazione dell’argomento letterario o storico da parte dell’insegnante. Lettura e analisi del testo letterario attraverso una lezione dialogo. Dal testo al contesto. Riferimenti alla critica letteraria. 2. Applicazione e potenziamento delle procedure e delle norme apprese negli anni precedenti relative all’analisi testuale, alla produzione scritta, all’argomentazione di una tesi, alla contestualizzazione di un fenomeno; controllo della corretta applicazione delle stesse. 3. Analisi del testo letterario dal punto di vista tematico e stilistico; esercizi di analisi guidata, individuazione delle parole e dei concetti-chiave. 4. Formulazione di ipotesi ( collettiva, individuale ) sull’interpretazione dei problemi letterari o degli eventi storici; elaborazione di schemi riepilogativi o interpretativi. 5. Esercizi di produzione scritta ( questionari a risposta aperta, analisi testuale, temi con utilizzo di documenti); esercizi di esposizione orale, con rilievo degli errori morfosintattici, e lessicali. STRUMENTI UTILIZZATI Manuali in adozione: - MARTA SAMBUGAR- GABRIELLA SALA’, Gaot +, generi autori opere temi, dalla fine dell’Ottocento alla letteratura contemporanea, vol. III, ed. La Nuova Italia, 2007. - FRANCO BERTINI, Storia fatti e interpretazioni, Il XX secolo e gli inizi del XXI, vol. III, ed. Mursia scuola, 2007. - Uso di griglie, mappe concettuali, schemi, appunti, fotocopie, Internet. VERIFICHE E VALUTAZIONE Nel primo quadrimestre sono state impartite tre verifiche scritte e due orali in italiano; in storia sono state fatte due verifiche. Nel secondo quadrimestre in italiano sono state fatte tre verifiche scritte e tre orali, mentre in storia sono state quattro. Gli studenti che hanno rilevato un' insufficienza nel primo quadrimestre sono stati sottoposti ad una verifica scritta. La valutazione è stata positiva, eccetto uno per storia e uno per italiano che non hanno recuperato. Per quanto riguarda la prima prova scritta di Italiano, la scolaresca è stata preparata ad affrontare le seguenti tipologie di verifica: 19 • • • • • analisi testuale saggio breve articolo di giornale tema di storia tema argomentativo ( Il 06 maggio 2014 è stata proposta una simulazione di prima prova, dando a disposizione sei ore di tempo. Vedere allegato n. 1 ). Sono state fatte anche prove scritte valide per l’orale in storia, dando agli allievi domande a risposta aperta, per prepararli ad una eventuale terza prova. Sono state utilizzate anche le verifiche formative per rilevare le difficoltà incontrate dalla scolaresca e per intervenire in modo tempestivo. Si allegano anche le apposite griglie di valutazione relative alle diverse tipologie testuali della prima prova scritta, utilizzate per la correzione durante il corrente anno scolastico. Per la correzione della prova scritta di storia è stata usata la griglia di terza prova ( allegato n.2). Badia Polesine, 08-05-2014 L’insegnante Prof.ssa Patrizia 20 Toso ANNO SCOLASTICO: 2013 - 2014 DOCENTE: Prof.ssa Furini Simonetta MATERIA: Lingua e civiltà Inglese. PERCORSO FORMATIVO REALIZZATO Il percorso formativo pianificato e realizzato ha avuto come méta prioritaria, in sintonia con gli obiettivi formativi formulati dal Consiglio di classe, l’acquisizione di strumenti per un confronto diretto e continuo tra la propria e altre culture mediante lo sviluppo di una consapevolezza della propria identità culturale. Si è insistito sulla importanza di integrare le abilità in modo da acquisire una corretta e pertinente padronanza del sistema linguistico che ha permesso di analizzare, confrontare, comunicare, riferendo anche argomentazioni personali. I risultati attesi sono globalmente più che positivi e valutabili al livello B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue (QCER) per un gruppo ristretto di studenti che nel corso dell’anno si è sempre distinto per motivazione, impegno serio e responsabile, applicazione constante e proficua e buone doti di sintesi critiche ed argomentative. Occorre sottolineare, tuttavia, che una parte consistente della classe ha mantenuto un atteggiamento e una motivazione scarsa con livelli di attenzione e concentrazione produttiva sono spesso labili, una partecipazione limitata e un impegno di studio unicamente finalizzato alle verifiche , somministrate spesso a più riprese ed in momenti diversi per consentirne lo svolgimento anche da parte di quegli studenti che si assentavano nelle giornate fissate per le prove. Il livello di apprendimento La programmazione ha registrato dei rallentamenti dovuti alla necessità di riprendere argomenti che non sempre erano sufficientemente sviluppati, assimilati o solo parzialmente rielaborati ed approfonditi attraverso uno studio personale. OBIETTIVI RAGGIUNTI IN TERMINI DI CONOSCENZE, COMPETENZE, CAPACITA’ Rispetto agli obiettivi disciplinari fissati all’inizio dell’anno scolastico in termini di conoscenze, competenze e capacità, si rilevano livelli di raggiungimento diversificati e disomogenei, come già rilevato nella premessa, ma comunque sempre riconducibili al livello B1 del quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue. La classe ha raggiunto risultati positivi e accettabili anche se sono evidenziate ancora lacune nella rielaborazione delle strutture grammaticali e nell’utilizzo della micro lingua specifica soprattutto a livello di competenza scritta. La comunicazione orale appare maggiormente fluida anche se non priva di criticità soprattutto a livello di esposizione orale che risulta ancora limitata e carente nella rielaborazione personale e critica di quanto appreso. Il gruppo classe evidenzia una conoscenza dei contenuti e una adeguata competenza linguistica favorita da capacità globali che sono state solo parzialmente sfruttate. NUCLEI TEMATICI E CONTENUTI Contenuti di lingua: strutture grammaticali, funzioni comunicative, lessico Dal testo E.dward Jordan, Patrizia Fiocchi “ Grammar Files “ Blue edition, Trinity Whitebridge, si approfondiranno i seguenti Files: Revision: Verbi modali: Files 15 – 16 – 17 Present Perfect: Files 23 – 24 Past Perfect e tense revision: File 25 Forma passiva: Files 36 - 37 Periodo ipotetico: Files 27 - 33 Section 5: Communicative functions. Dal testo “ Step into Business” di M. Cumino, P. Bowen , Petrini Editore. 21 Settembre e Ottobre Module 3, Marketing 3.1 Marketing basics pagg. 74 – 82. 3.2 Internet Marketing p. 84 Business correspondence: 4.5 Enquiries, e- enquiries, phone letter plan and phraseology. Cultural context File 1: The European Union pagg. 254 – 260 File 3: The Industrial Revolution p. 286 - 287 The Victorian Age p.288 Novembre Focus on Grammar: Past Perfect e tense revision: File 25 Forma passiva: Files 36 - 37 Module 4, Business correspondence: 4.5 Enquiries 4.6 Replies to enquiries Cultural Context Ethical Banking Module 6: Microcredit : The Grameen Bank p. 188 From Step Into Business “ Extension” Section 2: Production Ethical Tourism pp. 30 - 31 Dicembre File 3 : UK History The British Empire pp. 290 – 291 From Step Into Business “ Extension” Section 2:Colonialism : The East India Company p. 26 – 27 Section 2: Industrialisation: The 2nd Industrial Revolution. Realia from the Internet: UN Human Rights day. Gennaio Business correspondence: 4.6 Replies to enquiries letter plans and phraseology Telephone replies. File 6. USA History Early History pp.328 - 329 America’s Industrial Revolution pp. 330 – 331. America a nation of immigrants pp. 332 – 333 From Step Into Business “ Extension” Section 2 Immigration p. 34 Febbraio 22 Module 5: Business correspondence 5.4 Orders and conditional orders pp. 154 - 162 Marzo Module 4: Business Theory 4.1 Foreign Trade Terms pp. 100 – 101 4.2 Payment in Foreign Trade pp. 104 - 111 Cultural Context Aprile Module 5: Business correspondence: 5.5 Replies to Orders p. 164 – 168 5.6 Telephone Orders and replies pp. 174 - 176 Cultural Context File 8 : A global world pp. 358 – 372 Maggio Cultural Context File 4 : UK Economics and Politics Trade and The system of government pp. 309 - 310 File 7: USA Economics and Politics USA The system of government pp. 350. The President of the USA p.352 The American Constitution p. 353 Revision: Module 2.5: Applying for a job. The Europass C.V. METODOLOGIE ATTIVATE L’attività svolta ha fatto ricorso a molteplici metodologie didattiche (lezioni frontali, lavori di gruppo, problem solving, ecc.), focalizzando l’ attenzione sull’aspetto prevalentemente comunicativo e seguendo il più possibile il metodo induttivo. Si è cercato di integrare la lezione frontale con momenti di carattere “interattivo”, durante i quali l’obiettivo dell’insegnante è stato quello di fungere da guida alla scoperta degli elementi specifici dei testi utilizzati e ai collegamenti interdisciplinari relativi ai temi di volta in volta trattati. Favorire la motivazione e la partecipazione degli studenti come soggetti attivi del processo di insegnamento – apprendimento è stata la finalità che ha ispirato lo svolgimento dell’attività didattica. VERIFICA E VALUTAZIONE La verifica, come parte integrante del processo didattico - educativo si è avvalsa di test di tipo sommativo e formativo. Scopo della valutazione formativa alla fine di ogni segmento significativo del programma è stato quello di: Dare informazioni agli alunni sul livello raggiunto; Dare informazioni al docente sull’efficacia della sua azione; Servire da orientamento per l’organizzazione di interventi mirati di recupero e consolidamento; Fornire i presupposti per classificare gli studenti in base al raggiungimento degli obiettivi prefissati. I test di tipo sommativo hanno di volta in volta accertato il raggiungimento di precisi obiettivi didattici a breve, medio e lungo termine precisati dalla programmazione disciplinare. Badia Polesine, 5 maggio 2014 LA DOCENTE Prof.ssa Simonetta Furini 23 DISCIPLINA : LINGUA E CIVILTA' FRANCESE DOCENTE : MIRELLA CASTALDELLI CLASSE : V A/ IGEA Allievi : Belloni M.,Berban K.N., Bonato A, Callegaro G. Fabbro G., Falchi A,Pasello I., Quaglio S., Travaglini A., Valentini G. Il gruppo classe è formato da dieci alunni ( quattro maschi e sei femmine). Ci sono due ripetenti. Il livello medio è quasi discreto. La partecipazione è buona, anche se non sempre propositiva. L’impegno nelle attività didattiche non è sempre adeguato, specie nel lavoro domestico che viene spesso trascurato. Il metodo di studio è ancora poco autonomo e deve essere guidato. PERCORSO FORMATIVO REALIZZATO • Obiettivi raggiunti in termini di conoscenze, competenze e capacità e indicazioni del livello di conseguimento 1.1Conoscenze Conoscere le strutture morfo-sintattiche , il lessico, le funzioni più usate nella lingua orale e nella stampa corrente . Riconoscere i vari registri trattati durante l'anno. Conoscere i tratti specifici di varie tipologie di testi scritti : quotidiano, culturale , sociale politico, ecc. tratti da giornali , riviste e libri di testo. Conoscere la civiltà del Paese straniero soprattutto nei suoi aspetti socio - economici e politico - culturali Livello medio raggiunto dalla classe : discreto 1.2Competenze Riutilizzare in contesti di vario tipo le strutture morfo - sintattiche di base, il lessico, le funzioni via via incontrate. Capire le parti essenziali di un testo estrapolato dalla stampa corrente su argomenti sociali , politici, economici e culturali purchè il testo stesso non sia particolarmente complesso, e gli argomenti non siano oltremodo specifici. Livello medio raggiunto : più che sufficiente o Capacità Saper descrivere situazioni , avvenimenti ecc.; saper raccontare avvenimenti presenti , passati e futuri; saper riassumere e sintetizzare un testo purchè esso non sia particolarmente complesso e gli argomenti non siano oltremodo specifici . Saper individuare ed eventualmente descrivere i rapporti di causa-effetto di alcuni fenomeni di tipo socio - politico - economico - culturale . Saper esprimere il proprio punto di vista rispetto al problema in esame, nonché confrontare la situazione italiana con quella francese per quanto riguarda gli ambiti trattati (anche partendo da schemi o grafici ) Livello medio raggiunto : sufficiente CONTENUTI TRATTATI Dal libro di testo: F. Ponzi, J. Greco , COMMERCE EXPRESS, ED. LANG, sono stati svolti i seguenti dossiers di Civilisation: Environnement et énergie Géographie Économie Histoire et institutions 24 L’Union européenne In campo economico-aziendale, si è analizzato il dossier : Accéder à l’emploi, per essere in grado di consultare le offerte di lavoro, rispondere agli annunci, elaborare in lingua il proprio CV, saper scrivere una lettera di candidatura spontanea, saper sostenere un colloquio di lavoro. Gli elementi di teoria aziendale, affrontati in classe quarta, sono stati richiamati con particolare riguardo al campo dell’impresa: aspetti giuridici, organizzazione e struttura, sue differenti classificazioni. Nel II Quadrimestre è stato realizzato il progetto “Le journal télévisé en classe” che prevede il resoconto in lingua dei fatti di cronaca socioeconomica del giorno, attraverso la visione del telegiornale nazionale o del journal télévisé trasmesso da France 24. Lo scopo è duplice: informazione e divulgazione degli avvenimenti di attualità, ma anche proficuo esercizio di produzione orale. In laboratorio linguistico sono state svolte le attività interattive e auto correttive, contenute nel CD-ROM, utili a rinforzare le strutture di grammatica e lessico e a esercitarsi sui vari modelli di corrispondenza commerciale, oltre ad esercizi di comprensione scritta e orale e produzione di mappe concettuali. Sono state proposte simulazioni di terza prova dell’ Esame di stato per verificare il raggiungimento delle competenze linguistiche e professionali prefissate. METODOLOGIA Le lezioni si sono tenute quasi esclusivamente in lingua straniera per abituare gli allievi a percepirla come uno strumento e non come fine immediato di apprendimento. Attraverso precise strategie quali ad esempio la discussione, il confronto ecc, si è facilitata l'acquisizione della lingua a livello consapevole, in modo che gli allievi potessero formulare in breve tempo messaggi soprattutto personali, che assolvessero a precisi obiettivi di comunicazione. Durante l'attività di produzione orale si è privilegiato l'efficacia della comunicazione e la fluenza del discorso. Si è data la precedenza alle attività di riassumere , analizzare e confrontare testi per fare acquisire le competenze di analisi, sintesi e rielaborazione PROVE MULTIDISCIPLINARI EFFETTUATE IN PREPARAZIONE DELLA 3° PROVA SCRITTA Le Commerce. L'insegnante Prof.ssa Mirella Castaldelli 25 LINGUA E CIVILTA’ SPAGNOLA CLASSE: V° A - IGEA DOCENTE: Filippo Romagnolo PERCORSO FORMATIVO REALIZZATO Il gruppo che studia come seconda lingua Spagnolo è costituito da 7 alunni; inizialmente erano 8, poi un alunno si è ritirato. L’interesse per la disciplina è stato adeguato, ma la motivazione allo studio è risultata disomogenea e non tutti gli allievi durante l’anno scolastico si sono dimostrati propositivi e partecipativi nelle attività di classe, soprattutto nell’ultima fase dell’anno quando sono state rese note le materie dell’esame di Stato. Di pari passo, anche l’impegno e lo studio domestico sono stati buoni all’inizio dell’anno scolastico ma sono calati notevolmente nel secondo quadrimestre, risultando nell’ultimo periodo nettamente più superficiali e saltuari.Le capacità medie potenziali sono state espresse ad un buon livello nella maggior parte dei casi, soprattutto per quanto riguarda le competenze di produzione orale e scritta, mentre più lacunosa è risultata la preparazione e la precisione grammaticale, soprattutto nella sua applicazione pratica, a causa di un impegno saltuario e finalizzato solo al superamento delle verifiche, ed un metodo di studio non autonomo e proficuo.Il percorso formativo pianificato e realizzato ha fatto riferimento inizialmente ad obiettivi di recupero delle conoscenze e competenze pregresse, per concentrarsi poi sull’acquisizione e il potenziamento delle conoscenze e competenze dell’anno scolastico conclusivo. Il rendimento generale degli alunni della classe, comunque, raramente e solo episodicamente è stato gravemente insufficiente, per cui il docente nell’anno scolastico non ha ritenuto di dover effettuare pause didattiche o altri interventi di recupero generalizzati. OBIETTIVI RAGGIUNTI IN TERMINI DI CONOSCENZE, ABILITA’, COMPETENZE Gli obiettivi disciplinari fissati all’inizio dell’anno scolastico in termini di conoscenze, abilità e competenze si considerano raggiunti ad un livello sufficiente nella maggior parte della classe; permangono difficoltà più marcate in un paio di alunni. Più specificamente, la classe ha raggiunto mediamente un livello buono di comprensione di testi scritti e più che sufficiente nella comprensione di testi orali (entrambi non didattizzati), ed un buon livello nella produzione di testi scritti ed orali; le conoscenze grammaticali sono acquisite generalmente ad un livello più che sufficiente. La maggior parte degli alunni è in grado di esporre i temi studiati con una adeguata correttezza sia sul piano fonologico che sintattico, e di rielaborare in modo personale le conoscenze acquisite procedendo a semplici collegamenti interdisciplinari. Una certa inadeguatezza si riscontra nel campo lessicale, eccessivamente semplice e non sempre adeguato al contesto. ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO DIDATTICO Libri di testo: 1) M. Tano, Expertos, 2009, Difusión. 2) A.R. Casasayas, Descubrir España y Latinoamérica, 2008, Cideb. E’ stato inoltre utilizzato, saltuariamente, materiale originale preparato dal docente (presentazioni Powerpoint, schede di approfondimento). NUCLEI TEMATICI E CONTENUTI Conoscenze di lingua: • revisione della formazione e uso dei tempi passati dell’Indicativo • revisione e rinforzo dell’uso del Subjuntivo 26 • revisione e rinforzo Perífrasis verbales • voz pasiva • Subordinadas causales, finales, temporales, consecutivas Dal testo “Expertos” (Unidades 4 e 5) + materiali e schemi forniti dal docente: pronombres personales de objeto directo e indirecto (formas, usos y posición en la oración) - recursos para elaborar informes: expresión de causa, consecuencia, finalidad - contraponer informaciones, señalar excepciones, generalizar, incluir nuevos elementos - formación y uso de los tiempos del pasado en un relato - frases de relativo con subjuntivo - las perífrasis verbales en español Conoscenze relative agli ambiti aziendale, commerciale e giuridico: [dal testo “Expertos” (Unidades 4 e 5) + materiali e schemi forniti dal docente] • vocabulario de la descripción económica, la exportación, la importación, etc... • vocabulario para describir productos y servicios • vocabulario para describir un proyecto empresarial • el plan de empresa • las ONGs Conoscenze relative ad aspetti sociali e culturali: [dal testo “Expertos” (Unidades 4 e 5) + materiali e schemi forniti dal docente] • el comercio exterior de España • el carácter emprendedor [dal testo “Descubrir”] Historia y política el Franquismo (pp.58-60) de la Guerra civil a la Transición (1936-1981) (pp.61-63) España en Europa (pp.80-83) Cultura cine en España y Latinoamérica (pp.90-93) literatura latinoamericana contemporánea (pp.94-97) arte moderno en España y Latinoamérica (pp.98-101) fútbol y toros (pp.102-105) canción y música hispana (pp.106-107) 27 medios de comunicación (pp.116-117) Sociedad la mujer en España e Hispanoamérica (pp.120-123) la España solidaria: ONGs y voluntariado (pp.128-130) la nueva economía española (pp.131-135) la crísis económica actual (materiale originale del docente) Visione del film “También la Lluvia” (Icíar Bollaín, 2010), scheda di analisi del film realizzata dal docente. METODOLOGIE ATTIVATE L’attività in classe ha fatto ricorso a molteplici metodologie didattiche (lezioni frontali, lavori di gruppo, problem solving, ecc.), ponendo sempre attenzione all’aspetto prevalentemente comunicativo e seguendo il più possibile il metodo induttivo. Favorire la motivazione e la partecipazione degli studenti come soggetti attivi del processo di insegnamento–apprendimento è stata la finalità che ha ispirato lo svolgimento dell’attività didattica. VERIFICA E VALUTAZIONE Le verifiche sono state di tipo sommativo e formativo.Scopo della valutazione formativa alla fine di ogni segmento significativo del programma è stato quello di: • dare informazioni agli alunni sul livello raggiunto; • dare informazioni al docente sull’efficacia della sua azione; • servire da orientamento per l’organizzazione di eventuali interventi di recupero • abituare ai ragazzi alle tipologie di prove dell’esame di maturità Particolare attenzione, alla fine dell’anno scolastico, è stata data a verifiche di tipo sommativo impostate sul modello delle certificazioni linguistiche DELE (Diploma de Español como Lengua Estranjera), per dare agli alunni un dato reale dell’effettivo livello di conoscenza della lingua raggiunto al termine del ciclo di studi. L'insegnante Prof. Filippo Romagnolo 28 DISCIPLINA: GEOGRAFIA ECONOMICA DOCENTE: MINI ILARIA CLASSE: 5 sez. A indirizzo IGEA PERCORSO FORMATIVO REALIZZATO Il rapporto con la classe, avvenuto all’inizio del triennio, è stato positivo nonostante il comportamento non sempre adeguato di un gruppo di allievi. L’impegno è stato sufficientemente quantitativo ma non per tutti qualitativo. Alcuni/e, pur studiando con costanza, hanno ottenuto risultati non sempre soddisfacenti per carente proprietà di linguaggio, superficialità nell’approfondimento e nell’esposizione. Il metodo di studio è per alcuni/e tendenzialmente mnemonico e non ancora pienamente autonomo, per altri discretamente ragionato. Complessivamente il livello della classe può essere considerato discreto. OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI IN TERMINI DI CONOSCENZE E COMPETENZE / CAPACITA’ Conoscenze L’acquisizione di termini, concetti, definizioni, teorie relativi ai fenomeni socio-economico-politicodemografici trattati è mediamente discreta. Per quanto attiene la padronanza dei contenuti concettuali la situazione si configura più articolata, in relazione al differente grado di impegno profuso e alle capacità, spaziando da un livello quasi sufficiente per il 5% degli allievi, sufficiente per circa il 45%, discreto per circa il 25%, buono per la restante percentuale. Competenze/Capacità La comprensione e l’utilizzo delle conoscenze possedute per eseguire specifici compiti risulta mediamente discreto per quanto riguarda: lettura di fatti essenziali, carte tematiche, tabelle, grafici; raccolta di informazioni e dati; traduzione dal linguaggio grafico a quello verbale e viceversa. Sufficiente è invece, nel complesso, il saper collegare eventi e fenomeni, estendere le conoscenze ad altri ambiti, risolvere situazioni problematiche più articolate, utilizzare il lessico specifico della disciplina. Sul piano della elaborazione, i risultati sono ovviamente correlati alle qualità logiche ed alle attitudini critiche dei singoli allievi. Mediamente è stata raggiunta una sufficiente capacità di effettuare confronti, di cogliere e valutare analogie e contraddizioni all’interno di un sistema. La capacità di approfondire e di formulare giudizi di valore (qualitativo e quantitativo) è soddisfacente per il 30% del gruppo-classe, per il quale anche l’attitudine all’analisi e alla sintesi si è tradotta nella capacità di creare collegamenti autonomi, completi e talora originali. L’esposizione non è efficace ed appropriata per tutti. CONTENUTI TRATTATI Nuclei tematici: Geopolitica e sviluppo – Dinamiche geoeconomiche – Demografia - Scelte energetiche – Economia e società I contenuti sono stati sviluppati divisi per decenni (dall’Ottocento ai giorni nostri), analizzando gli eventi salienti in ordine cronologico Competenze Comprendere il cambiamento/ diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto tra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto tra aree geo-culturali Cogliere la dimensione globale dei problemi trattati Organizzare autonomamente un percorso di studio relativo ad una tematica DEMOCRAZIA E SVILUPPO 29 Geopolitica: evoluzione dall’Ottocento ad oggi (ruolo Europa, bipolarismo, triade, centri, semiperiferie, periferie) - Il mondo-villaggio - Dalla Società delle Nazioni all’ONU (obiettivi, organi, limiti e meriti, ruolo internazionale) – La Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo – Dallo sviluppo economico allo sviluppo umano – Indice Sviluppo Umano – Accordi di Bretton Woods e FMI (nascita, ruolo e politiche di aggiustamento strutturale) - Teorie sull’origine del sottosviluppo – Cause storiche, interne ed esterne del sottosviluppo - Nuovo Ordine Economico Internazionale (NOEI) - Indebitamento dei Paesi in via di sviluppo - Uscire dal sottosviluppo (estrovertito, auto centrato) – Modelli agricoli nel Sud del mondo: agricoltura di sussistenza e agricoltura di piantagione - Gli aiuti dal Nord – Finanza Etica - Microcredito e Grameen Bank, Banca etica, Commercio equo e solidale – COMPETENZE Analizzare il ruolo delle Istituzioni internazionali Analizzare cause e conseguenze del debito estero dei PVS Saper analizzare le cause del ritardo socio-economico del Sud del Mondo DINAMICHE GEO-ECONOMICHE Le Rivoluzioni industriali – Il processo di industrializzazione in Italia (decollo industriale, periodo fascista, boom economico degli anni Sessanta ) – Taylorismo e Fordismo - La crisi del 1929 e il New Deal – Anni Cinquanta (Cause del boom economico nazionale e mondiale, bipolarismo) – Anni Settanta (fine Accordi di Bretton Woods) – Anni Ottanta/Novanta (fine bipolarismo, crisi dello Stato Sociale, espansione multinazionali) - Fasi del capitalismo (organizzato, non organizzato) - Società transnazionali (caratteristiche, strategie di espansione, fattori localizzativi) – Responsabilità Sociale d’impresa COMPETENZE Riconoscere le caratteristiche essenziali dei sistemi socio-economici Individuare le relazioni tra Rivoluzione Industriale e trasformazioni socio-economiche territoriali Individuare collegamenti e relazioni tra modello di sviluppo e realtà socio-economica, tra paesi centro e paesi periferia/semiperiferia SCELTE ENERGETICHE ED IMPATTO AMBIENTALE Risorse e riserve - L’era del petrolio: shock petroliferi (evoluzione prezzo del petrolio, cause e conseguenze) - Esaurimento delle riserve petrolifere e scenari futuri (politiche di risparmio energetico) – Sviluppo sostenibile (cenni) – Protocollo di Kyoto (cenni) COMPETENZE Collocare fenomeni(crisi petrolifere, paesi esportatori ed importatori,….) nello spazio e nel tempo, operando confronti Analizzare i rapporti tra sviluppo economico-sociale ed ambiente GEOGRAFIA DELLA POPOLAZIONE Popolamento del pianeta e distribuzione popolazione – Teoria della transizione demografica - Attuali dinamiche demografiche nei Paesi sviluppati e nei Paesi in via di sviluppo (variabili demografiche e piramidi delle età) – Baby boom e gerontology boom - Politiche demografiche nataliste e denataliste Conferenze ONU sulla popolazione – Popolazione e condizione femminile - Migrazioni passate e presenti (cause e conseguenze) – Politiche migratorie (Francia, Regno Unito, Germania) negli anni del secondo dopoguerra – Emigrazioni, interne ed internazionali, ed attuali immigrazioni in Italia (cause e conseguenze) 30 COMPETENZE Collocare fenomeni demografici nello spazio e nel tempo, operando confronti Localizzare, motivando, le aree di partenza e di arrivo dei flussi migratori del passato e del presente Localizzare, motivando, le aree teatro dei problemi affrontati ECONOMIA e SOCIETA’ Circoli viziosi della povertà – Problematiche legate all’attualità (condizione femminile, violazione diritti umani, responsabilità sociale d’impresa e ambiente) COMPETENZE Cogliere la dimensione globale dei problemi trattati Localizzare, motivando, le aree teatro dei problemi affrontati METODOLOGIE ATTIVATE Nel trattare i vari argomenti si è cercato di privilegiare un approccio problematico con riferimenti, ove possibile, ad altri ambiti disciplinari e/o all’attualità in modo da motivare gli studenti ad autonome attività di ricerca, raccolta dati, informazioni, articoli da fonti di diversa natura, e ci si è avvalsi di metodi espositivi come lezione frontale tradizionale e lezione dialogata. La lezione frontale ha avuto la funzione di presentare i singoli argomenti, di suscitare motivazione ed introdurre alla lettura del testo. La lezione dialogata ha perseguito lo scopo di chiarire, approfondire e discutere le varie tematiche affrontate, sollecitando gli interventi personali al fine di stimolare una partecipazione più attiva, senso di responsabilità, capacità critica e di rielaborazione personale e favorire uno studio mirato alla formulazione di ipotesi e giudizi personali motivati. All’inizio del secondo quadrimestre agli allievi è stato assegnato un argomento da approfondire ed esporre all’intera classe (Decolonizzazione in Africa, Muro di Berlino, Piano Marshall, Crisi cubana,Proteste studentesche, Autunno caldo in Italia, OPEC, Sette Sorelle, ENI, Enel, P. Lumumba, Mandela, Gandhi, M.L.King, Potere Nero, A. Olivetti, Welfare State) STRUMENTI EFFETTIVAMENTE UTILIZZATI Testo in adozione: Garrè, Lanza, Merlo, Nano – Effetto farfalla – Bompiani ed. (MI) Presentazioni in power point, articoli di giornale, video. Incontro con Banca Etica - Rappresentazione teatrale: Pop Economy Live Show - Brani da “ Canale Mussolini” di A. Pennacchi. COLLEGAMENTI REALIZZATI Il percorso didattico realizzato ha cercato di proporre la geografia economica come luogo di incontro di conoscenze geografiche, storiche, economiche e sociali e, nello stesso tempo luogo di dibattito su temi e problemi dei giorni nostri. Inoltre, ha cercato di favorire un atteggiamento di disponibilità nei confronti del cambiamento e di educare a comprendere le diverse realtà dei popoli e ad accettarle in un’ottica di rispetto e di tolleranza reciproca. PROVE MULTIDISCIPLINARI E’ stata effettuata una simulazione di terza prova di tipologia B (quesiti a risposta singola). TIPOLOGIE DELLE VERIFICHE DISCIPLINARI Sono state effettuate verifiche formative e sommative. 31 Le verifiche formative, in forma di domande flash, discussioni collettive, esercizi di lettura di grafici e carte tematiche hanno permesso di attivare momenti di riflessione al fine di colmare eventuali lacune. Le modalità di verifica sommative sono state molteplici per dar modo a tutti gli allievi di poter conseguire risultati gratificanti: colloqui individuali, quesiti a risposta aperta, presentazioni p.p., simulazione di terza prova. La valutazione finale ha tenuto conto sia delle misurazioni effettuate sia degli obiettivi non cognitivi (partecipazione, impegno, progressione, metodo di studio) e, in generale, dell’atteggiamento in classe. INTERVENTI DI RECUPERO Il recupero è stato effettuato in itinere attraverso verifiche formative, sotto forma di veloci domande orali, ripresa dei concetti e dei contenuti, coinvolgimento frequente e diretto degli allievi, suggerimenti individualizzati nei casi di riscontro di difficoltà specifiche. Agli allievi risultati insufficienti alla fine del primo quadrimestre è stata somministrata una prova di recupero, dopo l’assegnazione di questionari individualizzati. Badia Polesine, 15 maggio 2014 Prof.ssa Ilaria Mini 32 DISCIPLINA: MATEMATICA APPLICATA DOCENTE: GANZAROLI CRISTINA CLASSE: 5 A IGEA PERCORSO FORMATIVO REALIZZATO La classe è composta da 17 studenti . La partecipazione e l’interesse dimostrati sono mediamente sufficienti anche se diversificati, per alcuni studenti gli interventi al dialogo educativo sono stati costanti e produttivi, per altri ci si è limitati all’ascolto e all’attenzione passiva. L’impegno è stato spesso finalizzato alle verifiche. La preparazione ha raggiunto livelli nel complesso sufficienti, con casi in cui è completa e approfondita e altri in cui rimane superficiale e mnemonica. All’inizio di ciascun modulo del percorso formativo sono stati comunicati alla classe i contenuti e le competenze da acquisire, i mezzi e le modalità di verifica. Sono sempre state concordate le date delle verifiche scritte ed è sempre stato riservato spazio alla attività di recupero curricolare. La programmazione preventivata è stata svolta con regolarità. Nelle due simulazioni della terza prova con tipologia b sono stati dati tre quesiti di matematica. 1. Obiettivi raggiunti in termini di conoscenze, competenze e capacità e indicazione del livello di conseguimento 1.1.Conoscenze (livello 3) Conosce le definizioni che stanno alla base dello studio delle funzioni in due variabili: dominio, linee di livello, derivate parziali, massimi e minimi relativi e vincolati. Conosce le definizioni di funzione marginale, elasticità parziale e incrociata. Conosce i concetti di profitto, ricavo e costi. Conosce la definizione di Interpolazione matematica e di Interpolazione statistica con il metodo dei minimi quadrati. Conosce le fasi della Ricerca Operativa Conosce la classificazione dei problemi di scelta Conosce i procedimenti risolutivi dei problemi di scelta in condizioni di certezza con effetti immediati e con effetti differiti 1.2.Competenze e capacità (livello 3) Sa studiare le funzioni in due variabili di tipo polinomiale, determinando dominio, linee di livello, massimi e minimi liberi o vincolati con le derivate. Sa risolvere problemi economici di massimo e minimo liberi o vincolati: massimo profitto, massima utilità con il vincolo del bilancio. Sa calcolare la retta interpolante con i minimi quadrati. Sa risolvere problemi di decisione in una variabile. 33 Sa risolvere problemi di scelta in condizioni di certezza con effetti immediati: scelta tra più alternative, teoria delle scorte, problemi di scelta in due variabili. Sa risolvere problemi di scelta in condizioni di certezza con effetti differiti con il criterio del valore attuale. Sa risolvere problemi di programmazione lineare in due variabili. 2. Contenuti trattati 1. FUNZIONI DI DUE VARIABILI (cap.1) - Disequazioni e sistemi di disequazioni in due variabili - Elementi di geometria analitica nello spazio - Definizione di funzione reale di due o più variabili reali - Linee di livello - Limiti e continuità - Derivate parziali 2. - MASSIMI E MINIMI DI FUNZIONI DI DUE VARIABILI (cap.2) Generalità sui massimi e minimi Massimi e minimi relativi Massimi e minimi vincolati Massimi e minimi assoluti in un insieme chiuso e limitato Massimi e minimi di funzioni lineari con vincoli lineari 3. - APPLICAZIONI DELL’ANALISI A PROBLEMI DI ECONOMIA (cap.3) L’ economia e l’analisi matematica Funzioni marginali Elasticità parziali Massimo profitto di un’impresa Massimo dell’utilità di un consumatore con il vincolo del bilancio Combinazione ottima dei fattori di produzione 4. 5. - STATISTICA MATEMATICA E INFERENZIALE (cap.4) Il problema dell’interpolazione Il metodo dei minimi quadrati Retta interpolante RICERCA OPERATIVA IN CONDIZIONI DI CERTEZZA (cap.7) Scopo e metodi della Ricerca Operativa - Modelli matematici. Problemi di decisione Scelte in condizioni di certezza con effetti immediati: scelta nel continuo e tra più alternative Il problema delle scorte Scelte in condizioni di certezza con effetti differiti, metodo del valore attuale 6. LA PROGRAMMAZIONE LINEARE (cap.8) 34 - Generalità sulla programmazione Lineare - Il metodo grafico: Problemi in due variabili 3. Metodologie attivate La lezione frontale tradizionale è stata utilizzata nella fase di presentazione di ciascun argomento. Si è poi proceduto con lo svolgimento di esempi ed esercizi applicativi che hanno favorito il coinvolgimento degli alunni. Quando necessario sono stati fatti richiami, collegamenti e confronti tra gli argomenti trattati per dare agli studenti una visione più completa di quanto appreso e per migliorare le loro capacità specifiche. Non sono mancati momenti dedicati al ripasso ed alla spiegazione individualizzata per recuperare alunni in difficoltà. 4. Strumenti effettivamente utilizzati Per la trattazione di ciascun argomento è stato utilizzato il libro di testo: Gambotto-Manzone, Consolini “Matematica con applicazioni informatiche” vol.3 Ed. Tramontana E’ stato utilizzato il supporto informatico per la rappresentazione delle funzioni in due variabili (Derive). 5. Tipologia delle verifiche disciplinari e griglie di correzione Sono state fatte verifiche scritte sommative composte da esercizi e problemi da risolvere per misurare il livello delle conoscenze, competenze e delle capacità relative a ciascun argomento trattato. Sono state svolte verifiche formative prevalentemente orali. Sono state assegnate due simulazioni di terza prova. Per la griglia di correzione si sono adottati i criteri di valutazione definiti collegialmente. 7. Recupero effettuato Si è fatta attività di recupero in itinere durante l’intero percorso formativo. A conclusione di ogni Unità Didattica sono stati assegnati esercizi da svolgere a casa e successivamente, in classe è stata controllata, corretta e spiegata la risoluzione. Badia Polesine, lì 15 maggio 2014 La docente Prof.ssa Ganzaroli Cristina 35 Materia: Economia aziendale Docente: Valeria Vallini Percorso formativo realizzato In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di: CONOSCENZE: concetto di strategia, la programmazione, il controllo, la contabilità analitica, la contabilità generale, il bilancio d'esercizio e la sua analisi, il reddito fiscale, il sistema impositivo delle società di capitali, le principali funzioni e operazioni di raccolta e impiego fondi compiute dalla aziende di credito con i servizi complementari e collaterali forniti, le aziende di erogazione in generale. COMPETENZE: comprendere le diverse tipologie di strategie, costruire i budget settoriali, costruire il budget economico, patrimoniale, degli investimenti, calcolare gli scostamenti, determinare il punto di equilibrio, calcolare il costo unitario e quello complessivo di prodotto nella contabilità a direct e full costing, calcolare le configurazioni di costo, redigere il bilancio civilistico, riclassificare le voci di bilancio, calcolare gli indici più significativi, redigere il rendiconto delle variazioni del patrimonio netto, applicare regole e principi per la determinazione del reddito fiscale, calcolare le imposte dirette delle società di capitali, comprendere le documentazione relativa ai c/c di corrispondenza, agli anticipi su RI.Ba e su fatture, rilevare contabilmente le suddette operazioni nella contabilità della banca e del cliente, comprendere la diversa struttura del bilancio d’esercizio delle aziende industriali da quello delle aziende bancarie. CAPACITA': esprimersi con linguaggio appropriato, relazionare sull'andamento aziendale con il concorso di conoscenze e competenze esprimendo valutazioni; operare con i dati a scelta specialmente nella costruzione del bilancio d'esercizio. Metodologia Gli argomenti della disciplina sono stati trattati , ove possibile , partendo da casi concreti e cercando di far acquisire agli allievi quelle capacità critiche tali da estrapolare i concetti principali. Per la trattazione degli argomenti compresi in ogni modulo mi sono avvalsa di schemi operativi e elaborazioni personali per semplificare al meglio la lezione. Ogni contenuto veniva prima svolto teoricamente e, quindi, fatto seguire da esercizi di applicazione effettuati in classe e anche come lavoro domestico. E' stato fatto ricorso, in qualche occasione, all'utilizzo delle procedure informatiche (excel) nelle esercitazioni. Strumenti effettivamente utilizzati Testo in adozione: Astolfi, Barale & Ricci Entriamo in azienda 3 Editrice: TRAMONTANA Il testo è stato integrato con materiale in fotocopia e dispense. Tipologia delle verifiche Nel corso dell'anno scolastico sono state effettuate verifiche scritte ed orali sommative, simulazioni in preparazione alla prova scritta d'esame. Livello di preparazione raggiunto Alla fine dell'anno scolastico ritengo che la preparazione complessivamente conseguita dalla classe si attesti su livelli complessivamente accettabili. 36 Si ritiene segnalare la presenza di alunni con autonomia e capacità sufficienti che raggiungono risultati talvolta incerti. Altri che hanno conseguito esiti abbastanza soddisfacenti grazie ad un impegno costante. Programma svolto Modulo 1 - LA GESTIONE DELLE IMPRESE INDUSTRIALI Capitolo 1 - Le caratteristiche delle imprese industriali 1. Il sistema produttivo, 2. Le imprese industriali. 3. La classificazione delle imprese industriali. 4. La localizzazione e la delocalizzazione. 5. Il vantaggio competitivo. Capitolo 2 - La gestione strategica delle imprese industriali 1. L'impresa valore. 2. Le scelte imprenditoriali. 3. Le strategie aziendali. 4. La gestione strategica. 5. Analisi dell'ambiente esterno. 6. L'orientamento strategico. 7. Le strategie dell'impresa leardship di costo. 8. Le strategie di differenziazione. 9. Le scelte imprenditoriali. 10. La pianificazione. Capitolo 3 - l'organizzazione e il sistema organizzativo 1. L'organizzazione. 2. I modelli organizzativi. 3. Il sistema informativo contabile. Capitolo 5 - La contabilità analitico-gestionale 1. Il sistema informativo direzionale. 2. La contabilità analitico-gestionale. 3. La classificazione dei costi. 4. La variabilità dei costi. 5. Diagramma della redditività e break even point. 6. La contabilità a costi diretti. 7. La contabilità a costi pieni. 8. L'imputazione su base aziendale. 9. L'activity basing costing. 10. La localizzazione dei costi. 11.Il costo differenziale. 12. Costi congiunti. 13. Efficacia ed efficienza. Capitolo 6 - La contabilità generale 1. La contabilità generale. 2. Le immobilizzazione. 3. Le immobilizzazioni immateriali. 4. Le immobilizzazioni materiali. 6. Il personale dipendente. 7. Acquisti e vendite. 8. Outsourcing e subfornitura (cenni). 9. Il regolamento delle compravendite. 10. Lo smobilizzo dei crediti di regolamento. 11. Il sostegno pubblico alle imprese. 12. Le scritture di assestamento e le valutazioni di fine esercizio. 13. Le scritture di completamento. 14. Le scritture di integrazione. 15. La valutazione dei crediti. 16. Le scritture di rettifica. 17. Le scritture di ammortamento. 18. La rilevazione delle imposte dirette. La situazione contabile finale. Capitolo 7 - Programmazione, controllo e reporting 1. La pianificazione aziendale. 2. Il business plan. 3. Il controllo di gestione. 4. Il budget. 5. La redazione del budget. 6. I budget settoriali. 7. Il budget degli investimenti fissi. 8. Il budget economico e patrimoniale. 9. Budgetary control e controllo strategico. 10. L'analisi degli scostamenti. 11. Il reporting. MODULO 2 - L'IMPOSIZIONE IN AMBITO AZIENDALE Capitolo 1 - La determinazione e il versamento delle imposte dirette 37 1. Le imposte dirette e indirette. 2. Il concetto tributario di reddito d'impresa. 3. I principi su cui si fonda il reddito fiscale. 4. La valutazione fiscale dei crediti. 5. La svalutazione fiscale delle rimanenze. 6. La deducibilità fiscale degli ammortamenti e degli interessi passivi. 7. Le spese di manutenzione e di riparazione. 8. Il trattamenti fiscale delle plusvalenze. 9. La base imponibile IRAP. 10. Il reddito imponibile. 11. La dichiarazione dei redditi. 12. La liquidazione e il versamento delle imposte nei soggetti IRES. 13. Le imposte differite e le imposte anticipate. 14. Aspetti contabili. MODULO 3 - IL SITEMA INFORMATIVO DI BILANCIO Capitolo 1 - La redazione e la revisione del bilancio d'esercizio 1. Il bilancio d'esercizio. 2. La funzione informativa del bilancio d'esercizio. 3. La normativa sul bilancio d'esercizio. 4. Le componenti del bilancio. 5. I criteri di valutazione. Capitolo 2 - La rielaborazione del bilancio 1. L'interpretazione del bilancio. 2. Le analisi di bilancio. 3. Lo Stato patrimoniale riclassificato. 4. Il Conto economico riclassificato. 5. Margini di struttura. 6. Il bilancio socio-ambientale. Capitolo 3 - L'analisi per indici 1. Gli indici di bilancio. 2. L'analisi della redditività. 3. L'analisi patrimoniale. 4. L'analisi finanziaria. Capitolo 4 - L'analisi per flussi 1. Flusso generato dalla gestione reddituale. 2 Rendiconto delle variazioni del patrimonio circolante netto. MODULO 4 - LA GESTIONE DELLE BANCHE Capitolo 1 - Il sistema finanziario e le banche 1. Le principali funzioni dell'impresa bancaria. 2. Le autorità creditizie nazionali. Capitolo 2 - L'organizzazione e la gestione strategica delle banche 1. Il marketing bancario e la qualità totale. Capitolo 3 - I caratteri generali delle operazioni bancarie 1. La classificazione delle operazioni bancarie. 2. Il prezzo delle operazioni bancarie. 3. La trasparenza bancaria e il segreto bancario. 4. L'aspetto giuridico delle operazioni bancarie. 5. L'aspetto fiscale delle operazioni bancarie. Capitolo 5 - Le operazioni di impiego fondi 1. La concessione di fido. 2. L'apertura di credito. 3. Il portafoglio sconti. 4. Il portafoglio s.b.f.: struttura tecnica della disponibilità immediata, gestione del portafoglio s.b.f., principali rilevazioni in P.D. 5. Gli anticipi su fatture: sviluppo operativo, principali rilevazioni in P.D. 6. Principali rilevazioni in P.D. dell'azienda bancaria e dell'azienda cliente, i riflessi nel bilancio d'esercizio di entrambe le aziende. 7. I mutui ipotecari. Capitolo 6 - Le operazioni e i servizi di investimento 38 1. L'operatività in titoli delle banche. 2. Il risparmio gestito. 3. Le gestioni di patrimoni mobiliari. 4.Le gestioni patrimoniali di fondi. Il bilancio delle banche 1. Lo Stato patrimoniale. 2. Il Conto economico. Capitolo 4 - Le operazioni di raccolta fondi 1. Il deposito a risparmio libero. 2. I c/c di corrispondenza, servizi collegati. MODULO 6 – LE AZIENDE DI EROGAZIONE Capitolo 1 – Le aziende non orientate al lucro 1. Attività, finalità e classificazione delle aziende di erogazione. 2. Le aziende non profit. 3. L’aspetto finanziario ed economico della gestione. 4. Le previsioni e i rendiconti. Redazione del bilancio d'esercizio con dati a scelta e stralci di temi ministeriali assegnati negli anni precedenti Programma che si prevede di svolgere dopo 15/05/2014 • Ripasso del programma svolto con simulazioni della prova scritta d'esame Badia Polesine, I rappresentanti di Classe: Il docente Valeria Vallini 39 RELAZIONE FINALE DIRITTO IN RELAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE CURRICOLARE SONO STATI CONSEGUITI I SEGUENTI OBIETTIVI IN TERMINE DI: CONOSCENZE, COMPETENZE E CAPACITÀ DISCIPLINARI Nel corso dell’ultimo anno di studio la programmazione prevede che lo studente conosca i principi fondamentali e le norme relative ai rapporti tra cittadini la Costituzione e lo Stato, le norme che regolano l’attività amministrativa della pubblica Amministrazione, i principi costituzionali che disciplinano i rapporti tra cittadino e amministrazione della giustizia. Il livello medio di preparazione, per quanto riguarda il possesso delle conoscenze, è sufficiente. Alcuni hanno raggiunto una discreta preparazione, altri hanno incontrato talora difficoltà di memorizzazione e/o di comprensione, a causa dell’impegno discontinuo o del metodo di studio nozionistico o della scarsa motivazione. Sono state acquisite mediamente in modo accettabile le seguenti competenze e capacità: analizzare situazioni giuridiche, interpretare e analizzare i contenuti essenziali di testi giuridici, cogliere analogie e differenze tra diversi istituti giuridici, applicare le norme a casi concreti, effettuare sintesi. Altre competenze e capacità, come produrre atti e documenti, saper documentare il proprio lavoro, esprimere valutazioni critiche di soluzioni individuate per risolvere specifici problemi, non sono state conseguite in modo adeguato da tutti, sia per limiti di tempo e quindi per motivi legati alla programmazione sia per la scarsa disponibilità allo studio autonomo e costante da parte degli studenti, studio finalizzato alle verifiche programmate che spesso vedevano un nutrito gruppo di studenti assenti. Inoltre molti interventi sono stati attuati allo scopo di qualificare competenze e abilità (Conoscenza e comprensione del linguaggio giuridico, capacità ricettive e produttive del linguaggio giuridico, conoscenza delle regole e dei procedimenti della logica giuridica, capacità di adottare ragionamenti adeguati alla disciplina) sia nel campo linguistico che nel campo logico argomentativo. Al termine dell’anno, nel complesso gli studenti dimostrano di aver acquisito le conoscenze essenziali della disciplina. Una parte dei ragazzi possiede competenze accettabili nell’applicazione, nell’analisi nella sintesi e nella valutazione. Alcuni, inoltre, riescono ad argomentare le proprie opinioni in modo autonomo e si dimostrano sicuri nella elaborazione critica dei contenuti appresi. CONTENUTI DISCIPLINARI ESPOSTI PER UNITÀ DIDATTICHE 1) LO STATO E LA SOCIETA’ 2) FORME DI STATO E FORME DI GOVERNO. 3) LO STATO E LA COSTITUZIONE. 40 4) LO STATO E LE RELAZIONI INTERNAZIONALI 5) L’UNIONE EUROPEA. L'ORDINAMENTO COSTITUZIONALE. 6) 7) 8) 9) IL PARLAMENTO. GLI ISTITUTI DI DEMOCRAZIA DIRETTA E INDIRETTA. IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. IL GOVERNO. LE GARANZIE COSTITUZIONALI. 10) I DIRITTI E I DOVERI DEI CITTADINI. 11) LA GIUSTIZIA COSTITUZIONALE. L’ATTIVITA’ AMMINISTRATIVA. 12) LA FUNZIONE AMMINISTRATIVA. 13) GLI ATTI AMMINISTRATIVI. 14) L’INVALIDITA’ DEGLI ATTI AMMINISTRATIVI. L’ORGANIZZAZIONE AMMINISTRATIVA. 15) L’AMMINISTRAZIONE DIRETTA. L’AMMINISTRAZIONE DELLA GIUSTIZIA. 16) L’ATTIVITA’ GIURISDIZIONALE E LA MAGISTRATURA.. Obiettivi generali e metodologie All'inizio dell'anno scolastico, in considerazione dei livelli raggiunti al termine dell'anno scolastico precedente ed in riferimento al progetto educativo dell'istituto, attraverso lo studio del diritto si sono perseguiti alcuni obiettivi di carattere cognitivo e socio-affettivo: 1. Acquisizione di conoscenze valide, aggiornate e significative; 2. Potenziamento delle capacità di autorealizzazione, di decodificazione, maturare il senso pieno di autonomia e responsabilità; 3. Esigere una partecipazione più attiva da parte degli studenti e favorire di conseguenza interventi personali il cui dato oggettivo sia interpretato, con debita motivazione,in modo soggettivo; 4. Sollecitate il confronto del proprio lavoro e del proprio punto di vista con quello dei compagni per trarne spunti di riflessione e approfondimento critico, oltre che d'arricchimento personale; 5. Trasferire i concetti appresi applicandoli a situazioni diverse, riuscendo, ad esempio, ad individuare la norma astratta da applicare a nuove fattispecie concrete; 6. Formulare ipotesi risolutive di un problema, sulla base delle abilità acquisite e della rielaborazione personale delle abilità acquisite. 41 Nell'ambito della disciplina, si è proceduto innanzi tutto ad un approccio diretto alle fonti normative per quanto riguarda il diritto in senso proprio. Dal confronto e dall'esegesi comparativa di principali testi di legge si sono tratti motivi di riflessione e di correlazione con problematiche interdisciplinari, prime fra tutte le problematiche economiche e finanziarie. Durante l'anno scolastico si è usata la tecnica della lezione di tipo frontale "tradizionale" indispensabile quando, la trattazione degli argomenti delle unità didattiche abbisognava di una organizzazione e di una sequenzialità di conoscenze non ancora completamente in possesso degli allievi. Una tecnica di insegnamento utilizzata è stata anche quella dello stimolo-risposta, questo ha permesso di testare molto rapidamente le capacità di analisi e di sintesi degli studenti, relativamente ai contenuti propri della disciplina, non disgiunti dai concetti analizzati e sviluppati con lo studio di altre materie. Invece, la discussione estesa all'intero gruppo di classe al termine di ogni unità didattica, è stata proposta come momento di confronto e di rielaborazione per accertare, non solo la corretta acquisizione dei contenuti, ma anche per verificare la capacità di rapportarsi dialetticamente con i compagni e con l'insegnante. Nel corso dell'anno scolastico sono sempre stati privilegiati quegli interventi che, utilizzando il metodo induttivo o deduttivo, potessero far pervenire le allieve a soluzioni oggettive, significative e valide, in accordo con la preparazione tecnica e specifica propria del corso di studi. Tipologie delle prove di verifica utilizzate Per la valutazione sul grado di raggiungimento degli obiettivi prefissati si sono usate prevalentemente le verifiche orali che hanno permesso di valutare sia l’acquisizione dei contenuti, sia la proprietà terminologica e la capacità espositiva. Negli anni scolastici precedenti si sono somministrate verifiche a risposta multipla e a risposta singola. Nell’anno scolastico in corso si sono proposte verifiche su due delle tipologie previste dalla normativa: trattazione sintetica di argomenti e quesiti a risposta singola. Le prove di verifica somministrate sono a disposizione della commissione e depositate presso la segreteria didattica. Contenuti Trattati Testo in adozione: Marco Capiluppi. NUOVO CORSO DI DIRITTO. DIRITTO PUBBLICO. Ed. Tramontana LO STATO 1. LO STATO E LA SOCIETA’ - Lo stato in generale - Il popolo - Il territorio - La sovranità 2. LE FORME DI STATO E LE FORME DI GOVERNO. - Le forme di stato - Le forme di governo 3. LO STATO E LA COSTITUZIONE. - Il concetto di costituzione - L’evoluzione costituzionale dello Stato italiano 4. LO STATO E LE RELAZIONI INTERNAZIONALI - L’ordinamento internazionale - Le fonti del diritto internazionale e l’ordinamento italiano - L’ONU e le altre organizzazioni internazionali 5. L’UNIONE EUROPEA - Le origini e gli sviluppi dell’integrazione europea - Le istituzioni comunitarie - Le fonti comunitarie 42 L’ORDINAMENTO COSTITUZIONALE 6. IL PARLAMENTO - Il Parlamento nell’ordinamento costituzionale - L’organizzazione e il funzionamento del Parlamento - Lo status dei membri del parlamento - La funzione legislativa ordinaria - La funzione legislativa costituzionale - Le altre funzioni del Parlamento 7. GLI ISTITUTI DI DEMOCRAZIA DIRETTA E INDIRETTA - Il corpo elettorale - Le elezioni politiche - Il referendum e gli altri istituti di democrazia diretta 8. IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA - Il Presidente della Repubblica nell’ordinamento costituzionale - L’elezione e la supplenza del Presidente della Repubblica - Le prerogative del capo dello stato - Gli atti del presidente della Repubblica 9. IL GOVERNO - Il Governo nell’ordinamento costituzionale - La composizione e i poteri del Governo - La formazione e la crisi del Governo - La responsabilità dei ministri - La funzione normativa del governo LE GARANZIE COSTITUZIONALI 10. I DIRITTI E I DOVERI DEI CITTADINI - I diritti inviolabili dell’uomo e il principio di uguaglianza - La libertà personale - La libertà di domicilio, di comunicazione e di circolazione - La libertà di riunione e di associazione - La libertà religiosa - La libertà di manifestazione del pensiero - I rapporti sociali ed economici - I doveri costituzionali 11. LA GIUSTIZIA COSTITUZIONALE - La Corte Costituzionale: composizione e funzioni - Il giudizio di legittimità costituzionale - Il giudizio sui conflitti di attribuzione - Il giudizio sulle accuse contro il Presidente della Repubblica L’ATTIVITA’ AMMINISTRATIVA 12. LA FUNZIONE AMMINISTRATIVA - L’attività amministrativa in generale - I prìncipi dell’attività amministrativa - I tipi di attività amministrativa 13. GLI ATTI AMMINISTRATIVI - L’attività amministrativa 43 - Gli atti e i provvedimenti amministrativi - La discrezionalità amministrativa - Gli elementi essenziali dei provvedimenti amministrativi - I caratteri dei provvedimenti amministrativi - I provvedimenti espansivi - I provvedimenti restrittivi - Il procedimento amministrativo 14. L’INVALIDITA’ DEGLI ATTI AMMINISTRATIVI - La validità e l’invalidità degli atti amministrativi - La nullità dell’atto amministrativo - L’annullabilità dell’atto amministrativo - I rimedi contro gli atti invalidi L’ORGANIZZAZIONE AMMINISTRATIVA 15. L’AMMINISTRAZIONE DIRETTA - L’organizzazione della pubblica amministrazione - Gli organi attivi - Gli organi consultivi - Gli organi di controllo L’AMMINISTRAZIONE DELLA GIUSTIZIA 16. L’ATTIVITA’ GIURISDIZIONALE E LA MAGISTRATURA - La funzione giurisdizionale - I principi costituzionali relativi all’attività giurisdizionale - La giurisdizione ordinaria e le giurisdizioni speciali - Il Consiglio superiore della magistratura - Le responsabilità dei giudici Il Docente Prof. Sitta Alfio Badia Polesine (Ro) 15.05.2014 44 RELAZIONE FINALE SCIENZA DELLE FINANZE IN RELAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE CURRICOLARE SONO STATI CONSEGUITI I SEGUENTI OBIETTIVI IN TERMINI DI: CONOSCENZE, COMPETENZE E CAPACITÀ DISCIPLINARI Al termine dell’anno scolastico, lo studente è in grado di conoscere il ruolo dello Stato nell’economia, i principi regolatori della politica economica e dell’attività finanziaria dello Stato. Lo studente possiede le conoscenze essenziali relativamente alla scienza delle finanze, alla politica della spesa, alla politica dell’entrata, alla politica del bilancio, alla finanza locale e ai principi fondamentali del sistema tributario italiano. Il livello medio di preparazione raggiunto dalla classe è sufficiente. Alcuni allievi hanno raggiunto una discreta preparazione, altri hanno incontrato talora difficoltà di memorizzazione e/o di comprensione. La maggioranza degli studenti ha acquisito le competenze previste: individuare le regole e le modalità dell’attività finanziaria pubblica, individuare gli scopi della politica fiscale, il rapporto tra entrate pubbliche e politica rivolta alla stabilità e allo sviluppo, i motivi per cui il bilancio dello stato è considerato uno strumento di programmazione, interpretare i principi costituzionali su cui si basa il sistema tributario italiano, distinguere gli aspetti giuridici ed economici dell’IRPEF. Alcuni alunni incontrano difficoltà dovute o alla mancanza di prerequisiti relativi all’economia politica, o a problemi di comprensione o a mancanza di motivazione ed impegno costante, spesso le verifiche programmate vedevano un nutrito gruppo di studenti assenti. Al termine dell’anno, nel complesso gli studenti dimostrano di aver acquisito le conoscenze essenziali della disciplina. Una parte dei ragazzi possiede competenze accettabili nell’applicazione, nell’analisi, nella sintesi e nella valutazione. CONTENUTI DISCIPLINARI ESPOSTI PER UNITÀ DIDATTICHE LA FINANZA PUBBLICA LA SPESA PUBBLICA. LA SPESA PER LA SICUREZZA SOCIALE LE ENTRATE PUBBLICHE. L’IMPOSTA. LA DISTRIBUZIONE DEL CARICO TRIBUTARIO. APPLICAZIONE DELLE IMPOSTE. EFFETTI ECONOMICI DELL’IMPOSTA IL BILANCIO DELLO STATO. FUNZIONE E CARATTERI. FORMAZIONE ED ESECUZIONE DEL BILANCIO. 45 LA TESORERIA DELLO STATO. IL DEBITO PUBBLICO. IL SISTEMA TRIBUTARIO ITALIANO LINEAMENTI GENERALI DEL SISTEMA TRIBUTARIO IMPOSTA SUL REDDITO DELLE PERSONE FISICHE Obiettivi generali e metodologie All’inizio dell’anno scolastico, in considerazione dei livelli raggiunti al termine dell’anno scolastico precedente ed in riferimento al progetto educativo dell’istituto, attraverso lo studio della disciplina si sono perseguiti alcuni obiettivi di carattere cognitivo e socio-affettivo. 1. Acquisizione di conoscenze valide, aggiornate e significative; 2. Potenziamento delle capacità di autorganizzazione, di decodificare, maturare il senso pieno di autonomia e di responsabilità; 3. Esigere una partecipazione più attiva da parte degli allievi e favorire di conseguenza interventi personali il cui dato oggettivo sia interpretato, con debita motivazione, in modo soggettivo; 4. Sollecitare il confronto del proprio lavoro e del proprio punto di vista con quello dei compagni per trarne spunti di riflessione ed approfondimento critico, oltre che d’arricchimento personale; 5. Trasferire i concetti appresi applicandoli a situazioni diverse, riuscendo ad individuare la norma astratta da applicare a nuove fattispecie concrete; 6. formulare ipotesi risolutive di un problema, sulla base delle abilità acquisite e della rielaborazione personale. Durante l’intero anno scolastico, al fine di raggiungere i sopra menzionati obiettivi, si è utilizzata la tecnica di insegnamento dello stimolo-risposta. Questa modalità di confronto e di dialogo ha permesso di testare rapidamente le capacità di analisi e di sintesi degli studenti, relativamente ai contenuti propri della disciplina, non disgiunti dai concetti analizzati e sviluppati con lo studio di altre discipline. Anche la lezione di tipo frontale “tradizionale” è stata utilizzata. Questo si è reso indispensabile quando, la trattazione degli argomenti abbisognava di un’organizzazione e di una sequenzialità di conoscenza non ancora completamente in possesso degli allievi. La discussione, estesa all’intero gruppo di classe, è stata proposta come momento di confronto e di rielaborazione al termine di ogni unità didattica. Questa tecnica, permettendo il coinvolgimento attivo di tutti gli studenti nella discussione, ha cercato di sviluppare il dialogo in piena autonomia intellettiva ancorata su oggettive competenze e conoscenze. Pertanto la finalità perseguita attraverso la discussione collettiva non si è limitata ad accertare solo la corretta acquisizione dei contenuti, ma soprattutto, di verificare la capacità di rapportarsi dialetticamente con gli altri studenti e con l’insegnante. Nel corso dell’anno scolastico sono stati privilegiati quegli interventi che, utilizzando il metodo induttivo o deduttivo, potessero far pervenire gli allievi a soluzioni oggettive, significative e valide, in accordo con la preparazione tecnica e specifica propria del corso di studi. Materiali didattici Testo in adozione: Rosa Maria Vinci Orlando SCIENZA DELLE FINANZE E DIRITTO TRIBUTARIO Ed. Tramontana 46 Il testo in adozione sopra indicato, alla fine di ogni capitolo, presenta un percorso di sintesi e uno schema che consente di valutare il grado di preparazione acquisito. Il loro impiego ha permesso di seguire un percorso di apprendimento meno noioso sia nell’ambito del corso istituzionale sia in quelli di recupero. Con l’aiuto di questi strumenti gli allievi hanno potuto apprendere i termini tecnici e cogliere i collegamenti logici e, non ultimo, auto valutare il grado di preparazione raggiunto. Tipologia delle prove di verifica Per la valutazione del grado di raggiungimento degli obiettivi prefissati si sono usate prevalentemente le verifiche orali che hanno permesso di valutare sia l’acquisizione dei contenuti, sia la proprietà terminologica e la capacità espositiva. Negli anni scolastici precedenti, nello studio dell’economia politica, si sono somministrate verifiche a risposta multipla e a risposta singola, nell’anno scolastico in corso si sono proposte verifiche comuni su due tipologie previste dalla normativa: trattazione sintetica di argomenti e quesiti a risposta singola. Contenuti trattati 1. LA FINANZA PUBBLICA: – L'attività finanziaria pubblica. Nozioni e carattere; – I soggetti dell'attività finanziaria; – Evoluzione e ruolo attuale della finanza pubblica; – La politica finanziaria e i suoi obiettivi; – Profili economici dell'attività finanziaria; – La regolamentazione giuridica dell'attività finanziaria; – Scienza delle finanze e diritto tributario. 2. LA SPESA PUBBLICA: – – – – – 3. – – – – – – 4. Le dimensioni e gli effetti della spesa pubblica sull'equilibrio del sistema economico; Il moltiplicatore e l'acceleratore della spesa pubblica; Effetti negativi di un'eccessiva espansione del a spesa pubblica; Effetti economici e distinzioni dei diversi tipi di spesa; L'analisi costi-benefici della spesa pubblica. LA SPESA PER LA SICUREZZA SOCIALE: Evoluzione storica; I sistemi di sicurezza sociale; Profili economici; Previdenza e assistenza. Fonti di finanziamento; Le prestazioni previdenziali; Il Servizio sanitario nazionale. LE ENTRATE PUBBLICHE: 47 – – – – – – 5. – – – – – – 6. – – – – 7. – – – 8. – – – – – – – – 9. – – – – – – – 10. Le fonti di entrata e criteri di classificazione; I prezzi; I tributi; La pressione tributaria; Effetti economici del prelievo tributario; La curva di Laffer. L'IMPOSTA: Origini e funzioni dell'imposta; Presupposto e struttura dell'imposta; Imposte dirette, indirette, generali e speciali; Imposte personali e imposte reali; Imposte proporzionali, progressive, regressive; Tecniche per l'attuazione della progressività. LA DISTRIBUZIONE DEL CARICO TRIBUTARIO: I principi giuridici dell'imposta; L'universalità dell'imposizione; L'uniformità dell'imposta; La determinazione della capacità contributiva. APPLICAZIONE DELLE IMPOSTE: L'attuazione dell'imposizione tributaria; I princìpi amministrativi dell'imposta; Metodi di accertamento e di riscossione. EFFETTI ECONOMICI DELL'IMPOSTA: Effetti macroeconomici e microeconomici; L'evasione; L'elusione; La rimozione; La traslazione; Presupposti della traslazione; La traslazione nel regime di concorrenza perfetta, di monopolio assoluto e intermedi; L'ammortamento e la diffusione. IL BILANCIO DELLO STATO. FUNZIONI E CARATTERI: La funzione del bilancio e sua normativa; Bilanci pubblici e contabilità nazionale; Anno finanziario e esercizio finanziario; Caratteri, principi e struttura del bilancio; I risultati differenziali; Il problema del pareggio e la politica di bilancio; Il disavanzo in Italia e la politica di risanamento. FORMAZIONE ED ESECUZIONE DEL BILANCIO: 48 – – – – – – – – 11. – – – 12. – – – – Impostazione delle previsioni di bilancio; La legge di approvazione del bilancio; Esercizio provvisorio; Le variazioni di bilancio; L'assestamento del bilancio; L'esecuzione del bilancio e i controlli; Il controllo della Corte dei Conti; Il rendiconto generale dello stato. LA TESORERIA DELLO STATO: L'amministrazione del tesoro e il servizio di tesoreria; Gestione di bilancio e gestione di tesoreria; Il conto riassuntivo e del tesoro e le relazioni sulla situazione di cassa; IL DEBITO PUBBLICO: Il finanziamento del deficit; La scelta fra l’imposizione straordinaria e l’indebitamento; I prestiti pubblici; Il debito pubblico. IL SISTEMA TRIBUTARIO ITALIANO 13. LINEAMENTI GENERALI DEL SISTEMA TRIBUTARIO: – Evoluzione storica del sistema tributario in Italia; – La riforma tributaria del 1971; - La revisione del sistema; – La legge delega per la riforma dei tributi statali; – Il tributi vigenti. 14. IMPOSTA SUL REDDITO DELLE PERSONE FISICHE: - Fonti normative; - Caratteri e presupposto dell’Irpef; - Soggetti passivi; - Base imponibile; - Imposta lorda; - Imposta netta, detrazioni per i familiari; - Importo da versare; - Tassazione separata; - Regimi sostitutivi; Badia Polesine (Ro) 15.05.2014 Il Docente Prof. Sitta Alfio 49 MATERIA: Educazione fisica RELAZIONE FINALE SITUAZIONE DELLA CLASSE Dall'analisi della situazione di partenza la classe si presentava in possesso di un discreto bagaglio motorio con una notevole disparità tra chi praticava attività sportiva extra scolastica. Nel corso dell'anno il livello di relazione socio-affettiva ed il grado di collaborazione sono andati migliorando anche grazie all'interesse per le attività proposte e alla buona partecipazione. La progressione dell'apprendimento è stata costante e gran parte degli allievi si è distinta per impegno adeguato ed un metodo di lavoro corretto. La generale disponibilità ha permesso un regolare svolgimento delle lezioni ed il lavoro è stato realizzato seguendo le indicazioni dei programmi ministeriali. Buono risulta il livello di preparazione raggiunto per una parte della classe, per il resto del gruppo il profitto è da ritenersi discreto o sufficiente, quasi sempre o per scarsa applicazione o per carenza di bagaglio motorio esperenziale. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER UNITA’ DIDATTICHE. UNITA' D. ARGOMENTO TRATTATO ORE PRIMO QUADRIMESTRE_________________________________________________ 1^ U. D. Potenziamento fisiologico e metodologia di allenamento. 6 2^ U. D. Pallavolo: teoria e tecnica dei fondamentali individuali, regole di gioco e schemi tattici elementari. 8 3^ U. D. Circuito di valutazione. 4 4^ U. D. Attività di educazione al ritmo e percezione spazio- temporale 4 5^ U. D. Conoscenza teorica e pratica di due grandi attrezzi. 6^ U. D. Conoscenza teorica e pratica di due piccoli attrezzi. 7^ U. D. Basket: fondamentali individuali e collettivi. SECONDO QUADRIMESTRE______________________________________________ 8^ U. D. Salto in alto 2 9^ U. D. Salto in lungo. 2 10^ U. D. Getto del peso. 2 50 11^ U. D. Coreografia su brano musicale. 6 12^ U. D. Avviamento al tennis. 4 13^ U. D. Calcio: fondamentali individuali e di squadra. 4 14^ U. D. Attività di training autogeno e rilassamento. 2 METODOLOGIE: Per lo sviluppo delle capacità operative nei vari ambiti delle attività motorie sono state privilegiate le situazioni implicanti l’autonoma ricerca di soluzioni e favorire il passaggio da un approccio globale ad una sempre maggiore precisione anche tecnica del movimento. Un’ adeguata utilizzazione delle diverse attività ha permesso di valorizzare la personalità dello studente, generando interessi e motivazioni specifiche utili a scoprire ed orientare le attitudini personali che ciascuno ha potuto sviluppare nell’ambito a lui più congeniale. A tal fine il docente ha potuto anche cogliere e valorizzare stimoli culturali legati alla tradizione ed alle realtà locali. La pratica degli sport individuali e di squadra, anche quando assumeva carattere di competitività, doveva realizzarsi in armonia con l’istanza educativa, in modo da promuovere in tutti gli studenti, anche nei meno dotati, l’abitudine alla pratica motoria e sportiva. MATERIALI DIDATTICI: Le attività integrative attinenti la materia sono state svolte nel corso delle ore di gruppo sportivo e prevedevano sia l’approfondimento degli argomenti trattati nelle U. D. che la partecipazione ad attività di inter- istituto nel contesto dei Campionati Studenteschi e del P.O.F. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE: Gli strumenti utilizzati per la verifica sono: Controllo dei lavori eseguiti dagli alunni individualmente e/o in gruppo. Verifica delle conoscenze specifiche riguardanti l'Educazione Fisica attraverso sia prove pratiche che colloqui. FIRMA DEL DOCENTE Prof.ssa Paola Fusco 51 RELAZIONE FINALE RELIGIONE DOCENTE: MICHELE LIONELLO CLASSE 5 A IGEA SITUAZIONE DELLA CLASSE Il livello generale della classe è sufficiente, scarso l’interesse e sufficiente la partecipazione, il comportamento è corretto anche se spesso troppo rumoroso e vivace. In relazione alla programmazione sono stati conseguiti i seguenti OBIETTIVI in termini di: CONOSCENZE Gli alunni conoscono sufficientemente il valore del dialogo e le condizioni affinché esso sia autentico; l’importanza della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo; la situazione critica circa il rispetto dei diritti umani e il valore della vita con il bisogno di un impegno concreto; il valore della ricerca di Dio da parte dell’uomo ed il rapporto tra fede e scienza; la riflessione cristiana sui problemi etici più significativi per l’esistenza personale e la convivenza sociale. CAPACITÀ Sanno usare a sufficienza il linguaggio proprio della religione cattolica; sanno riferirsi alla Bibbia e ad alcuni documenti della Chiesa Cattolica utilizzandoli in maniera sufficientemente corretta; sanno riconoscere, rispettare e apprezzare i valori religiosi ed etici nell’esistenza delle persone e nella storia dell’umanità. COMPETENZE Sanno leggere la realtà storico-culturale in cui vivono, aprendo tale realtà all’interrogazione radicale dell’uomo; sanno esercitare le proprie capacità critiche. CONTENUTI E TEMPI DI REALIZZAZIONE I diritti umani: l’impegno del cristiano nella giustizia e la solidarietà. (10 ORE) L’insegnamento sociale della Chiesa: giustizia, economia solidale. (4 ORE) La vita come progetto: in cammino verso la realizzazione. (6 ORE) L’impegno dei credenti in politica, per la pace, la solidarietà e i diritti dell’uomo. (4 ORE) Problematiche giovanili: la multiculturalità, i nuovi movimenti religiosi, la bestemmia. (4 ORE) 52 METODOLOGIE Il metodo privilegiato dall’insegnante è stato quello dialogico-problematico al fine di rendere gli alunni protagonisti del proprio cammino formativo. Alle indispensabili lezioni dirette, sono stati uniti momenti di discussione e di ascolto con gli allievi per affrontare anche argomenti legati alle loro reali esigenze. L’acquisizione dei contenuti è avvenuta anche grazie all’analisi di brani tratti da importanti documenti, la ricerca e il lavoro di gruppo. MATERIALI DIDATTICI Testo adottato: L. Solinas, Tutti i colori della vita, ed. SEI. Come integrazione: alcune pagine tratte da testi di morale, teologia, psicologia, sociologia; alcuni documenti del magistero ecclesiastico; alcuni numeri di quotidiani e di riviste. TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE Verifiche orali Test Riflessioni scritte Docente Michele Lionello 53 ALLEGATO N. 1 SIMULAZIONI PROVE SCRITTE NOME,......................... I.I.S. "P. LEVI" COGNOME,............. A.S. 2013/2014 DATA, 06.05.2014 SIMULAZIONEPRIMAPROVA Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte. TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO UMBERTO SABA "Il Torrente" ( da Il Canzoniere) Tu così avventuroso nel mio mito (1), così povero sei fra le tue sponde. Non hai, ch'io veda, margine fiorito. Dove ristagni scopri cose immonde. Pur, se ti guardo, il cor d'ansia mi stringe, o torrentello. Tutto il tuo corso è quello del mio pensiero, che tu risospingi alle origini, a tutto il forte e il bello che in te ammiravo; e se ripenso i grossi fiumi, l'incontro con l'avverso mare, quest'acqua onde tu appena i piedi arrossi nudi a una lavandaia, la più pericoloso e la più gaia, con isole e cascate, ancor m'appare; e il poggio da cui scendi è una montagna. Sulla tua sponda lastricata l'erba cresceva, e cresce nel ricordo sempre; sempre è d'intorno a te sabato sera; sempre ad un bimbo la sua madre austera rammenta che quest'acqua è fuggitiva, che non ritrova più la sua sorgente, nè la sua riva; sempre l'ancor bella donna si attrista, e cerca la sua mano il fanciulletto, che ascoltò uno strano (2) confronto tra la vita nostra e quella della corrente. 55 NOTE: 1. nel mio mito: nelle mie fantasie infantili 2. strano: perché incomprensibile alla mente di un bambino - COMPRENSIONE Riassumi il contenuto informativo del testo in non più di 8 righe - ANALISI DEL TESTO 1. Ilustra la struttura metrica e ritmica della lirica 2. Spiega la contrapposizione << così avventuroso/ così povero>> ai vv.1-2: in che senso potremmo dire che essa riassume il significato dell'intero componimento? 3. Quale analogia viene stabilita ai vv. 7-8? 4. Chiarisci il senso che qui assume l'avverbio << sempre>>, che nell'ultima strofa è iterato tre volte in tre versi contigui e in posizione anaforica. 5. Per quale motivo la madre del poeta << si attrista>> ( v. 24)? - INTERPRETAZIONE COMPLESSIVA E APPROFONDIMENTI La poesia, a giudizio dello stesso autore una delle più belle e delle meno conosciute della sua produzione, è incentrata sui temi dell'infanzia perduta,dell'inevitabile fluire del tempo e dell'inarrestabile scorrere della vita verso la morte. Presenta inoltre una delicata rievocazione della madre, che sfuma il pessimismo in una dimensione di serena elegia. Contestualizza la lirica, scegliendo fra questi ambiti di riferimento: a. altre liriche dello stesso Saba; b. testi poetici di altri autori che hanno trattato gli stessi temi ( pensa, in particolare, a Leopardi e a Montale); c. il clima culturale e le correnti artistico-letterarie coevi alla composizione di questa lirica. TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN "SAGGIO BREVE" O DI UN "ARTICOLO DI GIORNALE" (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di <<saggio breve>> o di << articolo di giornale>>, utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del <<saggio breve>> argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’<<articolo di giornale>>, indica il titolo dell'articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l'articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo. 1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO ARGOMENTO: Poeti e letterati di fronte alla "grande guerra" DOCUMENTI 56 "Noi vogliamo glorificare la guerra — sola igiene del mondo —, i1 militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore dei liberatori, le belle idee per cui si muore e il disprezzo della donna." MANIFESTO DEL FUTURISMO, "Le Figaro", 1909 "Edizionedella sera! Della sera! Della sera! Italia! Germania! Austria!" E sulla piazza, lugubremente listata di nero, si effuse un rigagnolo di sangue purpureo! Un caffè infranse il proprio muso a sangue, imporporato da un grido fermo: "Il veleno del sangue nei giuochi del Reno! I tuoni degli obici sul marmo di Roma!" Dal cielo lacerato contro gli aculei delle baionette gocciolavano lacrime di stelle come farina in uno straccio e la pietà, schiacciata dalle suole, strillava: "Ah, lasciatemi, lasciatemi, lasciatemi’ Vladimir MAJAKOVSFKIJ, 1914 [...] siamo troppi. La guerra è un’operazione malthusiana. C’è un di troppo di qua e un di troppo di là che si premono. La guerra rimette in pari le partite. Fa il vuoto perché si respiri meglio. Lascia meno bocche intorno alla stessa tavola. E leva di torno un’infinità di uomini che vivevano perché erano nati; che mangiavano per vivere, che lavoravano per mangiare e maledicevano il lavoro senza il coraggio di rifiutar la vita [...]. Fra le tante migliaia di carogne abbracciate nella morte e non più diverse che nel colore dei panni, quanti saranno, non dico da piangere, ma da rammentare? Ci metterei la testa che non arrivino ai diti delle mani e dei piedi messi insieme [...]. Giovanni PAPINI, Amiamo la guerra, in "Lacerba", Il, 20, 1914 È una vecchia lezione! La guerra è un fatto, come tanti altri in questo mondo; è enorme, ma è quello solo; accanto agli altri, che sono stati e che saranno: non vi aggiunge; non vi toglie nulla. Non cambia nulla, assolutamente, nel mondo. Neanche la letteratura: [...]. Sempre lo stesso ritornello: la guerra non cambia niente. Non migliora, non redime, non cancella: per sé sola. Non fa miracoli. Non paga i debiti, non lava i peccati. In questo mondo, che non conosce più la grazia. Il cuore dura fatica ad ammetterlo. Vorremmo che quelli che hanno faticato; sofferto, resistito per una causa che è sempre santa, quando fa soffrire, uscissero dalla prova come quasi da un lavacro: più duri, tutti. E quelli che muoiono, almeno quelli, che fossero ingranditi, santificati: senza macchia e senza colpa. E poi no. Né il sacrificio né la morte aggiungono nulla a una vita, a un’opera, a un’eredità 1...]. Che cosa è che cambierà su questa terra stanca, dopo che avrà bevuto il sangue di tanta strage: quando i morti e i feriti, i torturati e gli abbandonati dormiranno insieme sotto le zolle, e l’erba sopra sarà tenera lucida nuova, piena di silenzio e di lusso al sole della primavera che è sempre la stessa? [...]. Renato SERRA, Esame di coscienza di un letterato, in "La Voce", 30.4.1915 [...] Accesa è tuttavia l’immensa chiusa fornace, o gente nostra, o fratelli: e che accesa resti vuole il nostro Genio, e che il fuoco ansi e che il fuoco fatichi sinché tutto il metallo si strugga, sinché la colata sia pronta, sinché l’urto del ferro apra il varco al sangue rovente della resurrezione [...]. Gabriele D’ANNUNZIO, Sagra dei Mille (dal Discorso tenuto a Quarto il 5.5.1915) 57 <<Guerra! Quale senso di purificazione, di liberazione, di immane speranza ci pervase allora![...]. Era la guerra di per se stessa a entusiasmare i poeti, la guerra quale calamità, quale necessità morale. Era l’inaudito, potente e passionale serrarsi della nazione nella volontà di una prova estrema, una volontà, una radicale risolutezza quale la storia dei popoli sino allora forse non aveva conosciuto.[...]. La vittoria della Germania sarà un paradosso, anzi un miracolo, una vittoria dell’anima sulla maggioranza. La fede in essa va contro la ragione. [...]. L’anima tedesca è troppo profonda perché la civilizzazione divenga per essa il concetto più sublime. La corruzione o il disordine dell’imborghesimento le sembrano un ridicolo orrore. [...]. Non è la pace appunto l’elemento della corruzione civile, corruzione che le appare divertente e spregevole al tempo stesso?>>. Thomas MANN, Pensieri di guerra, novembre 1914, in "Scritti storici e politici", trad. it. Milano, 1957 2. AMBITO SOCIO ECONOMICO Argomento: La riscoperta della necessità di « pensare» DOCUMENTI «A che serve la filosofia? A niente, e a nessuno. Non serve, anzitutto perché non ha uno scopo cui essere asservita. E non serve a nessuno, dal momento che se ha una storia e una tradizione è perché non conosce autorità. . Ovunque e in nessun luogo la filosofia si dispiega come libero esercizio del pensiero, che si sottrae a qualunque rigida norma o definizione. Se incontra un qualche confine è solo per oltrepassarlo, come hanno compreso molti tra quelli che invadono in questi giorni Modena in occasione del «Festival Filosofia». Parecchi sono rimasti sorpresi dal successo di una simile iniziativa, in un tempo, il nostro, che sembrerebbe sempre più quello dell'indifferenza... Eppure, anche là dove pare sia nata, cioè nell’antica Grecia, la ricerca filosofica aveva i propri «festival», come ci hanno mostrato magnificamente i dialoghi platonici. Non era (come non è neanche oggi) una pura e semplice celebrazione: il Socrate raccontato da Platone sapeva fin troppo bene come chi infrange gli stereotipi del sacro e del profano, del giusto e dell’ingiusto (noi diremmo di quello che è o non è politicamente corretto), rischi persino la vita, poiché è con questa che alla fine il filosofo è costretto a fare i conti. Mi ha colpito a Modena soprattutto la diffusa consapevolezza del carattere pubblico della filosofia, della sua necessità di tradursi in un dialogo in cui qualunque «io» ha bisogno di un «tu» per essere tale, in un dialogo che può portare anche (e forse deve) allo scontro tra diverse ragioni - una sorta di lotta che si legittima nella capacità di ciascuno di argomentare le proprie tesi, senza alcuna pretesa di disporre di una qualche soluzione definitiva e che si concreta in un prender partito che impone decisioni, anche radicali, senza per questo misconoscere il diritto di quelle altrui.» G. GIORELLO, Filosofia in piazza. Cercando il dialogo fuori dalle accademie, IL CORRIERE DELLA SERA, 21/9/2003 «. tra le tendenze culturali positive del 2003 dobbiamo registrare quella che chiameremo la «filosofomania». Non saremo ai milioni di persone che costituiscono l'audience dei giochi a quiz o dei varietà televisivi; ma udite udite - stiamo assistendo a una ripresa d'interesse generalizzata per la disciplina descritta dai detrattori come quella «con la quale e senza la quale si rimane tale e quale»... È solo una moda passeggera o c.è di più?. «Direi che dopo la caduta delle ideologie classiche, la filosofia da una parte si è affrancata dal vassallaggio nei confronti della politica, dall'altra ha trovato nuovi canali di espressione nei mezzi di comunicazione di massa (televisione, giornali). Questo processo si è poi incontrato con una spinta proveniente dal basso. Dopo la crisi delle grandi chiese ideologiche, vere e proprie agenzie donatrici di senso (in primis il Partito), e dopo un breve ma stancante periodo di fast food intellettuale procacciato dalle televisioni, cioè di consumo rapido e commerciale di idee e stili di vita, emerge con chiarezza che, come esseri umani, non possiamo fare a meno di un bisogno personale di orientamento. La filosofia deve restare una disciplina rigorosa, non una collazione di idee o citazioni edificanti. Ferma restando questa esigenza, è 58 molto positivo che la filosofia torni nell'agorà e si esplichi nel dialogo e attraverso l'oratoria e la persuasione. È un ritorno a Socrate. La filosofia è spirito critico. In questo senso essa può dare molto alla società. Non però nel senso che i filosofi abbiano una voce privilegiata nel dibattito pubblico, ma in quello che la funzione filosofica, che può essere svolta da chiunque, è un lievito straordinario per la vita in comune. In questo senso la filosofia è profondamente democratica». Intervista a Remo Bodei, in Corrado OCONE, Prendiamola con filosofia, IL MATTINO, 30/12/2003 «Nulla e nessuno è mai completamente al riparo dal luogo comune, dal fanatismo, dalla stupidità. Anche la filosofia è in grado di provocare, e ha certamente provocato, disastri, non diversamente dalla scienza. ciò accade soprattutto quando si combini con saperi più o meno occulti ed esoterici, tradizionalisti o apocalittici. . Ma, in generale, possiamo affermare che, proprio come la scienza, la filosofia nel suo insieme non è certo priva di ambiguità. Eppure, ne abbiamo sempre più bisogno. . la voglia di filosofia cresce, e forse paradossalmente cresce proprio in Italia, il paese più «ricco» di cattedre e istituzioni.. La filosofia può scendere dal piedestallo specialistico e avvicinarsi ai problemi delle persone. Il suo campo d’azione . si dilata alle «zone calde» della nostra cultura: le neuroscienze, le scienze sociali, l’etica economica, per non parlare della bioetica.» Mario BAUDINO, Ricca e vestita vai, filosofia, LA STAMPA, 29/4/2003 «La filosofia richiede una meditazione solitaria, ma ha anche l'esigenza di comunicare, discutere e mettere alla prova le idee in uno spazio pubblico. In termini provocatori, si occupa di luoghi comuni. Simili alle piazze o ai punti di incontro in cui gli uomini scambiano i loro prodotti ed elaborano i loro vissuti, essi non sono da confondere con le banalità. Si tratta piuttosto di zone di estrema condensazione e sedimentazione di esperienze e di interrogativi, virtualmente condivisi da tutti perché toccano esperienze inaggirabili, sebbene poco esprimibili in discorsi che non risultino superficiali (la vita, la morte, la verità, la bellezza, la condotta morale, l'amore). La maggior parte di noi, in questi casi, è come quei cani ai quali, si dice, manca solo la parola. La grande filosofia al pari della grande arte dà loro voce in forma perspicua, articolata e premiante. Ognuno di noi, nascendo, trova un mondo già fatto, ma in costante trasformazione, a causa del succedersi nel tempo delle generazioni e del mescolarsi nello spazio geografico di popoli e civiltà. Ognuno comincia una nuova storia, al cui centro inevitabilmente si pone. Nel corso della vita cerca così di dare senso agli avvenimenti in cui è impiegato, alle idee che gli attraversano la mente, alle passioni che lo impregnano e ai progetti che lo guidano. Di quali basi e criteri affidabili può disporre? ... Per comprendere la funzione e la rilevanza della filosofia contro quanti ritengono che non giunga alle certezze della scienza, alle consolazioni della fede o al fascino delle arti, compiamo un esperimento mentale, proviamo ad immaginare come sarebbe il nostro mondo senza di essa». Remo BODEI, Perché c'è fame di filosofia, IL MESSAGGERO, 19/9/2003 «Il filosofo si riconosce dal fatto che egli ha, inseparabilmente, il gusto dell'evidenza e il senso dell'ambiguità. Ciò che del filosofo è caratteristico è il movimento incessante che dal sapere riconduce all'ignoranza e dall'ignoranza al sapere..La debolezza del filosofo è la sua virtù . Il mistero è in tutti come è in lui. Che cosa dice il filosofo dei rapporti dell'anima col corpo se non ciò che ne sanno tutti gli uomini.? Che cosa insegna sulla morte, se non che è nascosta nella vita, come il corpo nell'anima.? Il filosofo è l'uomo che si risveglia e che parla, e l'uomo ha in sé, silenziosamente, i paradossi della filosofia, perché, per essere davvero uomo, bisogna essere un po. di più e un po. di meno che uomo». M. MERLEAU-PONTY, Elogio della filosofia, 1953 3. AMBITO STORICO POLITICO Argomento: Una Costituzione democratica per una Federazione Europea DOCUMENTI 59 1.- Scheda: I 15 Capi di Stato e di Governo, riuniti a Laeken nel dicembre 2001, hanno istituito una Convenzione (quasi una Costituente) di 105 membri titolari (di cui 12 italiani), un centinaio di supplenti e 13 osservatori per redigere una bozza di Carta costituzionale europea. Iniziata il 28 febbraio 2002, la Carta è stata sottoposta alla discussione della Conferenza intergovernativa (Cig) nell'ottobre 2003, senza ottenerne l'approvazione per divergenze di vedute sul sistema di voto, sul ruolo del presidente del Consiglio europeo e del ministro degli esteri, sulla difesa, sulla composizione della Commissione (cons' dei ministri dell'UE), sul governo dell'economia. Le oltre 60 domande poste alla Convenzione si possono riassumere in quattro macro-questioni: 1. Ripartizione delle competenze tra UE e gli Stati membri; 2. Semplificazione dei Trattati; 3. Statuto della Carta dei Diritti fondamentali; 4. Ruolo dei Parlamenti nazionali all'interno della Federazione Europea. Opinioni critiche a confronto: .Il contesto politico in cui si sono svolti i lavori della Convenzione . freddezza della maggioranza dei governi degli Stati membri verso il progetto europeista; gelosia dei paesi candidati per la riacquistata sovranità; diffidenze derivanti dalle confliggenti posizioni sull'Iraq - non ha certamente favorito l'elaborazione di soluzioni inequivocabilmente favorevoli al progresso e all'approfondimento dell'integrazione. Non deve dunque stupire, alla luce della temperie del momento, che la limitazione delle competenze dell'Unione sia una delle preoccupazioni principali cui il progetto di Costituzione risulta informato. V. RANDAZZO, Quali indicazioni dal progetto di Costituzione?, in .Il Pensiero Mazziniano., n. 4, 2003 Si profila, allora, una Costituzione «vera»? Con le sue istituzioni intrecciate con quelle degli Stati Nazionali; con un sistema di diritti e di loro garanzie, a fruizione comune (e duale) dei cittadini europei; con un sistema di legittimazioni interdipendenti dall'ultimo comune delle Gallie alla Roma-Bruxelles del Senato-Parlamento europeo; con una Corte di giustizia che esercita giurisdizione da «Stato costituzionale»? Si può dire che sia Costituzione vera nel senso che l'Unione Europea, superando i sogni dei federalisti, non partecipa del fenomeno «unione di Stati» ma di quello, ben più invasivo, di unione di Costituzioni che si comunicano reciprocamente legittimità, attraverso il diritto e attraverso canali differenziati ma interdipendenti con i popoli.popolo europeo. C.è, anzi, qualcosa di più: la possibile configurazione delle istituzioni dell'Unione come istituzioni di garanzia reciproca fra le costituzioni europee (quelle di ciascuno Stato membro e quella dell'Unione). Non vi può essere, infatti, solitudine per la Costituzione europea in gestazione. Essa nascerà già inserita in un blocco di costituzionalità che comprende le Costituzioni nazionali degli Stati membri.. A. MANZELLA, Dalla Convenzione alla Costituzione, in .Il Mulino., n. 409, 5/2003 .Il merito della Convenzione fu di navigare abilmente controcorrente. Il progetto attribuisce all'Europa una personalità giuridica, rafforza il concetto di cittadinanza europea, estende i poteri del Parlamento, prolunga il mandato del presidente di turno, crea un ministro degli Esteri, restringe il diritto di veto dei Paesi membri, introduce il criterio democratico della doppia maggioranza (Stati e popolazione), suggerisce l'itinerario per ulteriori progressi. Ma il .salto di qualità. federale non c.è stato. Per alcune questioni fondamentali (esteri, difesa, fisco) vale ancora il principio dell'unanimità, sinonimo d'impotenza.[.] Vi è spazio per qualche decisivo miglioramento? La risposta, purtroppo, è no.. S. ROMANO, l'Italia tra ambizioni e realismo, in CORRIERE DELLA SERA, 3/10/2003. Preambolo della Costituzione EU: .La nostra Costituzione si chiama democrazia perché il potere non è nelle mani dei pochi, ma dei più.. Eliminando il riferimento al .primato della ragione. e alla .tradizione illuministica., parimenti non si è voluto inserire un esplicito riferimento alle .radici cristiane. dell'Europa, come avrebbe voluto il Papa Giovanni Paolo II [.l'Europa o è cristiana o non è Europa.], in considerazione delle diverse culture religiose europee. A questo proposito è stato scritto che tale richiesta ..non si presenta infatti come un voler privilegiare la religione cristiana a discapito di altre religioni oggi presenti nel territorio europeo, ma [come un voler far] lievitare quell'umanesimo europeo formatosi tramite l'inculturazione cristiana dell'Europa, che fu fenomeno di massa dei popoli insediati su tale territorio.[.] l'inserimento nella 60 Nuova Costituzione Europea del riferimento alle radici cristiane significherebbe, ancora una volta, tener conto della gente, di tutta la gente e non soltanto di una nuova classe di élites intellettuali.. V. GROSSI, Il riferimento alle radici cristiane., in l'OSSERVATORE ROMANO, 2/10/2003. Nella bozza costituzionale, da un lato è cruciale .il principio di un’economia di mercato aperta e in libera concorrenza., in un’ottica che è sempre stata essenzialmente presente nell'Unione fin dal suo esordio nel Trattato di Roma del 1957, istitutivo della CEE, dall'altro lato è centrale il .valore. della .solidarietà., solo recentemente assurto nell'Unione allo stesso, massimo, grado di importanza della libertà, l'uguaglianza, la tolleranza o la giustizia, cui è perfino dedicato l'intero Titolo IV della Carta dei Diritti Fondamentali.[.] La bozza costituzionale definisce i limiti e i modi dell'azione pubblica nel sistema economico, ispirandosi al principio, introdotto con il Trattato di Maastricht, di .sussidiarietà., oltre che di .proporzionalità.[.]: in presenza di fallimenti del mercato, laddove quelli della Pubblica Amministrazione non siano ancora maggiori, questa deve intervenire per correggerli [.] o per contrastarli.[.] E. palesemente debole la coerenza interna della bozza costituzionale, laddove pone le politiche dell'occupazione fra quelle di mero coordinamento attraverso .indirizzi di massima. da parte dell'Unione.. F. KOSTORIS PADOA SCHIOPPA, Efficienza e solidarietà, in IL SOLE 24 ORE, 5/10/2003. 4. AMBITO TECNICO-SCIENTIFICO Argomento: Il tempo della natura, i tempi della storia e quelli della poesia, il tempo dell'animo: variazioni sul mistero del tempo DOCUMENTI «Il tempo è un dono prezioso, datoci affinché in esso diventiamo migliori, più saggi, più maturi, più perfetti». Th. MANN, Romanzo d'un romanzo, Milano, Mondadori, 1952 «Il Tempo con la «t» maiuscola è faccenda complicata assai, tale da sbatterci la testa e rompersela... Perché, tanto per fare un esempio, la prima domanda che viene spontaneamente è: il Tempo c’è stato sempre o è venuto fuori a un certo punto? Pigliamo per buona la risposta di Sant’Agostino: il Tempo non c’era, non esisteva prima che Dio creasse il mondo, comincia ad esserci contemporaneamente all'esistenza dell'universo. ci sarebbe dunque una specie di inizio del Tempo, tanto è vero che un fisico come Werner Heisenberg può scrivere che «rispetto al tempo sembra esserci qualche cosa di simile a un principio. Molte osservazioni ci parlano d'un inizio dell'universo quattro miliardi di anni or sono...» Per amor del cielo, fermiamoci qua e non cadiamo in domande-trappola tipo: allora che faceva Dio prima di creare il mondo? Ci meriteremmo la risposta: Dio stava preparando l'inferno per quelli che fanno domande così cretine. Ma possono esserci domande assai meno stupide, tipo: quando finirà il tempo? Se accettiamo l'ipotesi sveviana di un mondo privo di uomini e di malattie che continua a rotolare come una palla liscia di bigliardo nell'universo, dove è andato a finire il Tempo? Sant’Agostino tagliava corto affermando che il tempo scorre solo per noi e forse aveva ragione. Il Tempo finirà, come scrive Savater, quando «verrà il giorno che metterà fine ai giorni, l'ora finale, l'istante oltre il quale termineranno le vicissitudini, l'incerta sequela dei fatti, e non accadrà più nulla, mai». A. CAMILLERI, Il Tempo, LA STAMPA, 24/5/2003 «.solo a livello macroscopico il tempo va sempre dal passato al futuro. A livello microscopico, invece, le particelle di materia possono invertire il cammino e tornare dal futuro al passato, diventando antiparticelle di antimateria. In tal modo, le particelle che coincidono con le proprie antiparticelle, come ad esempio i fotoni di cui è composta la luce, devono essere ferme nel tempo. E la distruzione prodotta dall'incontro tra una particella e una sua antiparticella non è che l'apparenza sotto la quale ci si presenta la sostanza, cioè il cambio di direzione di una particella nel suo viaggio temporale». P. ODIFREDDI, Feynman genio e buffone, LA REPUBBLICA, 5/12/2003 61 «La storia comincia esattamente laddove finisce il tempo naturale, il tempo ciclico del ritorno degli eventi cosmici e naturali. Essa incarna invece il tempo dell'uomo in relazione con altri, che si racconta, che inizia a organizzare la memoria del suo passato sociale, a dare fondamento culturale e valore al suo potere.» P. BEVILACQUA, Sull'utilità della storia, Roma, 1997 «La Storia, almeno come noi la concepiamo, è la narrazione di una serie di avvenimenti situati nel Tempo. E se da esso Tempo si prescinde, il problema non appartiene più al compito dello storico, appartiene eventualmente al mistico, al teologo, al profeta, allo stregone. La Storia sta nel tempo, ma non è il Tempo. La Storia è racconto. E il racconto (con l'avvenimento che esso racconta) sta nel Tempo. Ma cos'è il Tempo?. Di questa creatura misteriosa conosciamo alcune abitudini: la non reversibilità (che però non è certa), i suoi commerci con lo spazio, la sua relatività. E soprattutto abbiamo imparato a prendergli le misure, almeno alcune, tipo sarti che si adattano ai capricci corporei del cliente: il tempo delle stagioni, il tempo dei vari calendari che abbiamo escogitato o il tempo astronomico, fatto di anni percorsi dalla luce. Di questo nostro coinquilino esistenziale, che non sappiamo se stiamo attraversando o se sia lui che ci attraversa, non conosciamo il volto. Non sappiamo che aspetto abbia. Tutto nel Tempo. Tutta la nostra vita dentro il Tempo... Ma ci sono degli avvenimenti del corso del Tempo che si prestano a equivoco. Essi, per loro rilevanza (.) inducono a identificare le nostre storie e la Storia col Tempo. Il contenuto diventa cioè il contenente... Questi avvenimenti, cioè, sembrano non essere creature nel Tempo, ma creature che hanno il potere di comandare il Tempo, di dirigerlo, di appropriarsene, di farlo loro. È come se con loro (o per loro) il Tempo si fosse rotto, e fosse necessario dunque rimetterlo in movimento, caricare di nuovo l'orologio. » A. TABUCCHI, Dopo il muro, LA REPUBBLICA, 2/10/2003 «(C’è). una storia quasi immobile, quella dell'uomo nei suoi rapporti con l'ambiente che lo circonda; una storia che scorre e si trasforma lentamente, fatta molto spesso di ritorni ricorrenti, di cicli sempre ricominciati.. Al di sopra di questa storia immobile, una storia lentamente ritmata: si direbbe senz’altro, se il senso dell'espressione non fosse stato distorto, una storia sociale, quella dei gruppi e dei raggruppamenti.(C’è) infine, la storia tradizionale, o se si vuole la storia in rapporto non già all'uomo, ma all'individuo. Una storia dalle oscillazioni brevi, rapide, nervose. . la più appassionante, la più ricca di umanità, e anche la più pericolosa. Siamo così arrivati a una scomposizione della storia su più piani, ovvero, se si vuole, alla distinzione nel tempo della storia, d'un tempo geografico, d'un tempo sociale e d'un tempo individuale. O ancora, se si preferisce, alla scomposizione dell'uomo in una serie di personaggi.» F. BRAUDEL, Civiltà e imperi del Mediterraneo nell'età di Filippo II, 1949, Prefazione «Il problema dell’uomo d’oggi? È senza dubbio quello di "sospendere il tempo". Per capirsi meglio. E per capire anche ciò che di più tragico accade nella quotidianità». Nasos Vaghenàs usa la poesia per farsi condurre fuori del tempo. «Lei scrive in poesia per cercare, come è solito affermare, di "sospendere il tempo". Le riesce? Da dove scaturisce questa necessità? » «L’uomo desidera trascendere se stesso. È un’esperienza vitale che conduce tutte le nostre azioni. La poesia è una delle forme superiori per fare questa esperienza. L’altra è sicuramente la religione; anzi, questa è una forma ancora superiore - e lo riconosce uno che non è molto religioso - perché ci porta al divino, a Dio stesso. D’altra parte, ritornando alla poesia il tema del tempo è una costante. Anzi, diciamo pure che al fondo di ogni opera d’arte c’è questo desiderio di superare i limiti umani che si materializzano, appunto, dentro lo spazio temporale». F. DAL MAS , Con Ulisse al tempo dei kamikaze - Intervista al poeta greco Vaghenàs, L’AVVENIRE, 18/1/2004 «Com'erano lunghi, senza fine, i giorni dell'infanzia! Un’ora era un universo, un’epoca intera, che un semplice gioco riempiva, come dieci dinastie. La storia era ferma, stagnava in quel gioco eterno. Quel tempo era davvero lunghissimo, fermo, pieno di cose, di ogni cosa del mondo, e, in un certo modo, quasi eterno, come quello del Paradiso Terrestre, che è insieme un mito dell'infanzia e dell'eternità. Ma poi il tempo si accorcia, lentamente dapprima, negli anni della giovinezza, poi sempre più in fretta, una volta passato quel capo dei trent’anni che chiude il vasto oceano senza rive dell'età matura. Le azioni incalzano, i giorni 62 fuggono, uno dopo l'altro, e non c’è tempo di guardarli, di numerarli, di vederli quasi, che sono già svaniti, lasciando nelle nostre mani un pugno di cenere. Chi ci ha cacciati dal nostro paradiso? Quale peccato e quale angelo? Chi ci ha costretti a correre così, senza riposo, come gli affaccendati passanti di un marciapiede di Manhattan? O forse è proprio il tempo oggettivo, che, seguendo una sua curva matematica, si accorcia progressivamente, fino a ridursi a nulla, nel giorno della morte?. quando ci fermiamo del tutto, e viene la morte, il tempo diventa così infinitamente veloce che è come se fosse di nuovo immobile, e ritorniamo in un’altra eternità, che forse è quella stessa da cui eravamo partiti, o che forse è il nulla». C. LEVI, l'Orologio, 1950 TIPOLOGIA C – TEMA DI ARGOMENTO STORICO Nel 1932 divenne presidente degli Stati Uniti il democratico F.D. Roosevelt che nel discorso inaugurale della sua presidenza annunciò di voler iniziare un New Deal (= " nuovo patto", " nuovo corso") nella politica economica e sociale, caratterizzato soprattutto da un energico intervento dello stato nei processi economici e sociali. Analizza le riforme più significative attuate da Roosevelt e i risultati della sua politica. TIPOLOGIA D – TEMA DI ORDINE GENERALE Il tema dello straniamento e del senso di inadeguatezza dell'individuo in una società che premia l'intraprendenza e il successo, presente nell'opera di Svevo nella figura dell'inetto, appare di grande attualità. In che modo e in quali forme, secondo te, la società attuale opera un condizionamento di questo tipo sui singoli, e con quali conseguenze? Durata massima della prova: 6 ore. E' consentito l'uso del dizionario italiano. Non è consentito lasciare l'Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema. 63 ANNO SCOLASTICO 2013/14 CLASSE 5 A IGEA SIMULAZIONE SECONDA PROVA SCRITTA: ECONOMIA AZIENDALE DATA 19.02.14 ALUNNO_______________________________ Mettere in rilievo differenze e aspetti comuni del bilancio delle imprese bancarie e di quelle industriali (sessione ordinaria 2001). Procedere a ricostruire il flusso generato dalla gestione reddituale dell’impresa Alfa Spa al 31.12.n, considerando l’utile d’esercizio di 300.000 euro e flusso generato dalla gestione reddituale di 750.000 euro ( sessione ordinaria 2006). Descrivere i diversi criteri utilizzabili e presentare, commentandone i risultati ( margine unitario lordo), una esemplificazione in cui vengano applicati i procedimenti Activity Based Costing e Full Costing con localizzazione dei costi ( sessione ordinaria 2002 e 2004 e 2010). Successivamente il candidato sviluppi uno dei seguenti punti: Il bilancio dell’esercizio n evidenzia un capitale proprio di 1.116.000 euro e un totale impieghi di 3.840.000 euro; il ROI è del 9,50% e il ROE del 15,25%. Presentare lo Stato Patrimoniale e il Conto Economico in forma sintetica (sessione ordinaria 2004); un’impresa industriale riceve un nuovo ordine, valutare la convenienza o meno ad accettare il nuovo ordine ( sessione ordinaria 2011). 64 CLASSE, 5^A /IGEA IIS “ PRIMO LEVI” NOME, A.S. 2013 /2014 COGNOME, DATA,18-03-2014 PRIMA SIMULAZIONE TERZA PROVA Tipologia B – quesiti a risposta singola MATERIE : • STORIA • MATEMATICA • LINGUA STRANIERA ( seconda lingua) • DIRITTO CANDIDATO: • __________________________________________________________ DURATA: TRE ORE 65 CLASSE VA/ IGEA IIS “ PRIMO LEVI” NOME, A.S. 2013 /2014 COGNOME, DATA,18-03-2014 SIMULAZIONE DI TERZA PROVA VERIFICA DI STORIA • COMPETENZE: 1. Comprende le cause e le conseguenze dei fatti storici del '900 2. Analizza i fatti in modo coerente e coeso 3. Usa un lessico appropriato _________________ - RISPONDI ALLE SEGUENTI DOMANDE: Quali sono le cause del secondo conflitto mondiale? Quali sono gli avvenimenti più importanti fra il 1942 e il 1944? Quali sono le decisioni che vengono prese nella conferenza di Potsdam ? 66 SIMULAZIONE TERZA PROVA MATEMATICA Classe 5 A IGEA Alunno…………………………………. data…………………………… • Dopo aver fornito la definizione di linee di livello di una funzione in due variabili, determinare le 2 2 linee di livello della funzione z = x + y − x + y − 2 e dare la loro rappresentazione nel piano cartesiano. (8 righe) • Una azienda produce due beni A e B che vende conseguendo un utile U = 7 x1 + 14 x2 . Determinare l’utile massimo sapendo che è sottoposta a vincoli di produzione e di non negatività delle variabili ⎧ x1 + x2 − 600 ≥ 0 ⎪2 x + x − 1600 ≤ 0 ⎪ 1 2 dati dal sistema: ⎨ x1 ≥ 0 ⎪ ⎪⎩ x2 ≥ 0 (8 righe) • Illustrare i concetti di elasticità parziale e di elasticità incrociata. ( 8 righe). 67 NOMBRE Y APELLIDO CLASE .............. FECHA 1° Quesito: ¿Cómo es la economía española moderna? ¿Cuáles sectores son más desarrolados? ¿Cuáles industrias? Descríbela brevemente. 2° Quesito: ¿Qué es el “11-M”? ¿Qué importancia tiene en la historia política de España? 3° Quesito: ¿Qué es el arte moderno? Da una definición hablando de la obra de un artista español. 68 PRENOM: NOM: CLASSE: DATE: TERZA PROVA:LINGUA E CIVILTA’ FRANCESE OBIETTIVI:Conoscenza degli argomenti proposti e attinenza al quesito Competenza:coesione e coerenza delle risposte;uso ragionato del lessico specifico Capacità: elaborazione ed interpretazione personale 1. Qu’est-ce que le Curriculum Vitae et quelles sont ses parties fondamentales ? ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------2. Présentez les éléments fondamentaux de la lettre commerciale ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------3. Comment lire la facture ? ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 69 TERZA PROVA: DIRITTO SPIEGA IL PROCEDIMENTO DIRETTO O IN VIA PRINCIPALE DAVANTI ALLA CORTE COSTITUZIONALE. (utilizzare massimo 10 righe) _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ QUALI SONO GLI ADEMPIMENTI CHE IL PRESIDENTE DESIGNATO DI FORMARE IL GOVERNO DEVE ASSOLVERE DOPO AVER ACCETTATO L’INCARICO CON RISERVA. (utilizzare massimo 12 righe) _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ PER QUALI MOTIVI E CON QUALI PROVVEDIMENTI È POSSIBILE LIMITARE LA LIBERTA’ PERSONALE. (utilizzare massimo 10 righe) _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ NB: SCRITTURA LEGGIBILE. COGNOME______________________NOME____________________CLASSE________DATA_______ - PAG. 274 - “ 206 - “ 235 70 CLASSE, 5^A /IGEA IIS “ PRIMO LEVI” NOME, A.S. 2013 /2014 COGNOME, DATA,29-04-2014 SECONDA SIMULAZIONE TERZA PROVA Tipologia B – quesiti a risposta singola MATERIE : • GEOGRAFIA ECONOMICA • SCIENZE DELLE FINANZE • MATEMATICA • LINGUA STRANIERA ( INGLESE ) CANDIDATO: • __________________________________________________________ DURATA: TRE ORE 71 CANDIDATO 29/04/2014 SIMULAZIONE di TERZA PROVA GEOGRAFIA ECONOMICA - Perché le politiche imposte dal FMI sono considerate causa di mancato sviluppo? ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ - Perché microcredito e commercio equo e solidale sono considerate strategie per vincere il sottosviluppo? ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ - Osserva la tabella in cui si confronta il reddito e lo sviluppo umano in alcuni Stati. Spiega perché nei 3 Paesi Arabi il PIL precede l’ISU? Paesi in cui l’ISU precede il PIL Paesi in cui il PIL precede l’ISU Sri Lanka Gabon Cile Emirati Arabi Uniti Repubblica Ceca Arabia Saudita Colombia Libia Tanzania Senegal ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 72 TERZA PROVA: SCIENZA DELLE FINANZE. Nel sistema previdenziale quali azioni sono previste a sostegno del reddito? (massimo 12 righe) _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________ Con quali tecniche può essere applicata la progressività dell’imposta. (massimo 12 righe) _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ Il controllo della Corte dei Conti: controllo esterno, controllo preventivo e successivo sulla gestione (massimo 12 righe) _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ 73 _______________________________________________________________________________________ NB: Scrittura leggibile, eventualmente in stampatello. Cognome____________________Nome_________________Classe 5^A/IGEA Data 29/04/2014 SIMULAZIONE TERZA PROVA MATEMATICA Classe 5 A IGEA Alunno…………………………………………… Data……………………….. • Illustrare gli scopi e i metodi della Ricerca Operativa. (8 righe). • Illustrare il contesto nel quale si opera per risolvere un problema di gestione delle scorte che un’azienda può trovarsi ad affrontare . Come esempio risolvere il problema: “Un grande magazzino ha una vendita uniforme annua di 1200 lavatrici. Ogni ordinazione comporta una spesa di € 54 e le spese di magazzinaggio sono di € 3 al mese per ogni lavatrice. La capienza del magazzino è di 80 lavatrici. Determinare quante lavatrici si devono ordinare ogni volta per minimizzare la spesa annua, l’importo della spesa stessa, il numero delle ordinazioni all’anno e la loro periodicità.”(10 righe). • Un’impresa opera in mercato di concorrenza perfetta e produce due tipi di beni che vende, rispettivamente, ai prezzi p1= € 160 e p2= € 192. Il costo dei due beni è espresso dalla funzione C (q1 , q 2 ) = 4q12 + 6q 22 dove q1 e q2 rappresentano le quantità prodotte e vendute del primo e del secondo bene. Determinare le quantità da produrre e vendere di entrambi i beni perché l’utile sia massimo. (8 righe). 74 SIMULAZIONE TERZA PROVA: LINGUA INGLESE 29 Aprile 2014 Cognome e nome del candidato: __________________________________________________ Answer the following questions: 1. What is globalization? What is it meant by “global village”? In which fields has globalization had the greatest impact? ……………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………….. 2. Write a paragraph about invoicing following these guidelines: a. explain what an invoice is and what information does it contains b. explain the difference between a commercial invoice and a pro-forma invoice ……………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………............. 3. Can you give an example of how the Internet has helped small traders to sell their products internationally? ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… 75 ALLEGATO N. 2 GRIGLIE DI CORREZIONE- GRIGLIA DI CORREZIONE I PROVA : TIPOLOGIA A INDICATORI DESCRITTORI LIVELLI di VALUTAZIONE PUNTEGGIO ai DIVERSI LIVELLI 1. Lettura e decodifica del testo - Non comprende il senso generale e non è stata colta alcuna informazione - Comprende superficialmente senza rilevare rapporti - Comprende, anche se compie inferenze non sempre corrette - Comprende bene il senso generale e opera alcune inferenze - Comprende ottimamente il senso generale e opera apprezzabili inferenze - Gravemente insufficiente - Insufficiente - Sufficiente 1 1,5 2 - Discreto 2,5 - Buono/Ottimo 3 - Gravemente insufficiente - Insufficiente - Sufficiente - Discreto - Buono / Ottimo 1 2. Analisi del testo 3. Morfosintassi e lessico - Non conosce la terminologia e non riconosce gli elementi dell’analisi - Conosce la terminologia, procede in modo errato - Conosce e applica il metodo con qualche incertezza - Conosce e applica il metodo di analisi con sicurezza - Conosce e applica il metodo di analisi con sicurezza e personalità - Gravi errori grammaticali e sintattici - Gravemente insufficiente - Insufficiente - Sufficiente 1,5 2 - Discreto 2,5 - Buono / Ottimo 3 1 - Testo non sempre organico e consequenziale. - Gravemente insufficiente - Insufficiente 1,5 - Testo con articolazione semplice ed organica. - Svolgimento organico e ben sviluppato. - Trattazione organica, ben sviluppata, efficace. - Sufficiente - Discreto - Buono/Ottimo 2 2,5 3 - Gravemente insufficiente 1 - Insufficiente 1,5 - Sufficiente 2 - Discreto 2,5 - Buono/Ottimo 3 - Limitata padronanza grammaticale e/o sintattica -Accettabile padronanza delle strutture fondamentali della lingua italiana - Utilizzazione corretta e lineare della grammatica e della sintassi - Sicura padronanza linguistica e precise scelte lessicali 4. Sviluppo argomentativo 1,5 2 2,5 3 - Testo disorganico e confuso. - Non ha riconosciuto la natura del testo e non ha individuato le strutture formali e i concetti chiave. Manca 5. Elaborazione critica, riflessione e approfondimento di originalità e creatività - Pur riconoscendo la natura del testo, stenta ad individuare le strutture formali e i concetti chiave. Manca di originalità e creatività - Natura del testo e struttura formale sono indicati con sufficiente approfondimento. Sono presenti alcuni spunti personali - Natura del testo e struttura formale sono indicati con corretto e discreto approfondimento. Presenta un taglio personale nell’esposizione - Natura del testo e struttura formale sono indicati con corretto e originale approfondimento. L’argomento è stato affrontato con originalità e creatività 76 1 VOTO COMPLESSIVO ATTRIBUITO ALLA PROVA: _____________________________/15 GRIGLIA DI CORREZIONE I PROVA : TIPOLOGIA B INDICATORI DESCRITTORI - Non rispetta le richieste della consegna 1. Conformità e congruenza dello stile e del registro linguistico del "saggio" o “articolo” con la tipologia della pubblicazione e del destinatario 2. Qualità dell’analisi dei dati forniti e loro corretta utilizzazione 3. Correttezza morfosintattica e proprietà lessicale 4. Capacità di costruire un testo - Rispetta in parte le richieste della consegna. - Rispetta le richieste della consegna in modo schematico e poco organico con la situazione ipotizzata. - Rispetta le richieste della consegna in modo non sempre organico e coerente con la situazione ipotizzata. - Rispetta le richieste della consegna in modo organico e coerente con la situazione ipotizzata. - Non sa analizzare e utilizzare i materiali che corredano la traccia - Mostra una limitata capacità di analizzare e utilizzare i materiali a disposizione - Analizza e utilizza i materiali a disposizione in maniera accattabile - Analizza, utilizza, interpreta e confronta tra loro e con le proprie opinioni i materiali con discreta padronanza dell’argomento - Analizza, utilizza, interpreta e confronta tra loro e con le proprie opinioni i materiali con sicura padronanza dell’argomento - L’espressione presenta gravi e numerosi errori. - Limitata padronanza grammaticale e/o sintattica -Accettabile padronanza delle strutture fondamentali della lingua italiana - Utilizzazione corretta e lineare della grammatica e della sintassi - Sicura padronanza linguistica e precise scelte lessicali - Non sa organizzare il discorso e si contraddice - Svolge il discorso in modo frammentario e incompleto - Svolge il discorso in modo schematico, ma sostanzialmente completo - Svolge il discorso in modo articolato e completo - Argomenta in modo ben organizzato, logico e convincente - Manca di originalità e creatività e capacità di rielaborare 5. Originalità delle argomentazioni e della elaborazio - Riesce a rielaborare solo parzialmente e non fornisce interpretazioni personali - Presenta un taglio personale nell’argomentazione e rielabora in modo semplice - Affronta l’argomento con discreta originalità e creatività - Rielabora l’argomento con sicurezza e fornisce interpretazioni personali e valide 77 LIVELLI DI VALUTAZIONE PUNTEGGIO AI DIVERSI LIVELLI - Gravemente insufficiente - Insufficiente - Sufficiente 1 1,5 2 - Discreto 2,5 - Buono / Ottimo 3 - Gravemente insufficiente - Insufficiente 1 1,5 - Sufficiente 2 - Discreto 2,5 - Buono / Ottimo 3 - Gravemente insufficiente - Insufficiente - Sufficiente 1 1,5 2 - Discreto 2,5 - Buono/Ottimo 3 - Gravemente insufficiente - Insufficiente - Sufficiente 1 1,5 2 - Discreto - Buono / Ottimo 2,5 3 - Gravemente insufficiente - Insufficiente 1 1,5 - Sufficiente 2 - Discreto - Buono / Ottimo 2,5 3 VOTO COMPLESSIVO ATTRIBUITO ALLA PROVA: _____________________________/15 GRIGLIA DI CORREZIONE I PROVA : TIPOLOGIA C-D INDICATORI 1. Competenze linguistiche 2. Conoscenze mono e pluridisciplinari (aderenza alla traccia) 3. Capacità elaborative 4. Capacità logico-critiche e creative DESCRITTORI LIVELLI di VALUTAZIONE PUNTEGGIO ai DIVERSI LIVELLI - L’espressione presenta gravi e numerosi errori. - Si esprime in modo scorretto pur se comprensibile; usa un lessico improprio. - L’esposizione presenta solo alcuni errori; usa un lessico corretto ma limitato. - Si esprime con fluidità e con buona coesione sintattica pur con occasionali incertezze; usa un lessico appropriato. - Si esprime con fluidità, con buona coesione sintattica e correttezza formale; usa un registro linguistico appropriato. - Gravemente insufficiente - Insufficiente 1 1,5 - Sufficiente - Discreto 2 2,5 - Non è aderente alla traccia e produce scarsa documentazione. - Non ha capito la consegna e mostra una limitata conoscenza dell’argomento. -Ha capito la consegna e presenta un’accettabile conoscenza dell’argomento. - Ha capito la consegna e sostiene le sue tesi con discreta conoscenza dell’argomento. - Ha capito la consegna e sostiene le sue tesi con ottima conoscenza dell’argomento. - Non sa organizzare il discorso e/o si contraddice. - Svolge il discorso in modo frammentario o incompleto. - Svolge il discorso in modo schematico, ma sostanzialmente completo. - Svolge il discorso in modo articolato e completo. - Argomenta in modo ben organizzato, logico e coeso. - Manca di originalità, creatività e capacità di rielaborare. - Riesce a rielaborare solo parzialmente e non fornisce interpretazioni personali. nell’argomentazione. Presenta un taglio personale nell’argomentazione e rielabora in modo semplice. 78 - Buono / Ottimo 3 - Gravemente insufficiente - Insufficiente - Sufficiente - Discreto 1 2 3,5 4 - Buono / Ottimo 5 - Gravemente insufficiente - Insufficiente - Sufficiente 1 2 2,5 - Discreto 3 - Buono / Ottimo 4 - Gravemente insufficiente - Insufficiente 1 1,5 - Sufficiente 2 - Discreto 2,5 - Affronta l’argomento con discreta originalità e creatività. - Rielabora l’argomento con sicurezza e fornisce interpretazioni personali valide. - Buono / Ottimo 3 VOTO COMPLESSIVO ATTRIBUITO ALLA PROVA: _____________________________/15 SECONDA PROVA ECONOMIA AZIENDALE Griglia da utilizzare per la valutazione della simulazione effettuata il 19.02.2014 Candidato____________________________ Classe__________________ Indicatori Conoscenza (Parte introduttiva) Punteggio massimo 3 Punteggio riferito ai vari livelli 1 2 3 Descrittore 1 2 Non compresa e risolta frammentariamente Comprensione alquanto difficoltosa e svolgimento con numerosi e gravi errori Comprensione difficoltosa e svolgimento con numerosi errori Comprensione con alcune difficoltà e svolgimento con qualche errore Comprensione sufficiente e coerente Comprensione soddisfacente e con rielaborazione Comprensione adeguata con apporto di valide argomentazioni Comprensione esaustiva, rielaborazione personale e motivata Comprensione parziale con presenza di errori Comprensione difficoltosa con qualche errore Comprensione semplice ma sufficiente Comprensione sicura, valide argomentazioni a supporto 3 Competenza (Parte obbligatoria e punto scelta) 4 8 5 6 7 8 Capacità (Parte obbligatoria e punto scelta) 4 1 2 3 4 Non è completa o presenta inesattezze Anche se non è completa è comunque sufficiente E’ completa e precisa VOTO COMPLESSIVO ATTRIBUITO ALLA PROVA: _____________________________/15 79 Punteggio assegnato ANNO SCOLASTICO 2013/2014 CLASSE V SEZ. A INDIRIZZO IGEA Griglia di valutazione per la terza prova CANDIDATO__________________________________ MATERIA________________________________ INDICATORI CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITA’ DESCRITTORI Non conosce gli argomenti Conoscenza scarsa PUNTI 1 2 Conoscenza frammentaria e incerta Conoscenza limitata ma sufficiente 3 Conoscenza non ampia ma sicura 5 6 Non sa utilizzare le conoscenze ed il linguaggio specifico non è sempre pertinente 1 2 3 5 4 5 1 2 3 4 VOTO COMPLESSIVO ATTRIBUITO ALLA PROVA: _____________________________/15 80 6 4 Conoscenza ampia e approfondita Applica ed espone in modo scorretto, incerto ma pertinente Non commette errori nelle applicazioni, espone in modo semplice ma pertinente e corretto Applica ed espone i contenuti in modo corretto e sicuro, con proprietà di linguaggio Applica in modo sicuro, corretto ed autonomo; usa un linguaggio ricco ed appropriato Non sa individuare i concetti chiave e non fa collegamenti Individua parzialmente i concetti, ma non sa collegarli; esprime giudizi e scelte non sempre motivati. Sa individuare i concetti chiave, stabilisce collegamenti, esprime giudizi non sempre motivati. Individua correttamente i concetti chiave, sa fare sintesi corrette ed approfondite. PUNTEGGIO 4 ANNO SCOLASTICO 2013/2014 CLASSE V SEZ. A INDIRIZZO IGEA Griglia di valutazione per il colloquio CANDIDATO_____________________________________________________ Indicatori CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITA’ Discussione degli elaborati Descrittori Punti Conoscenza nulla 1 Conoscenza quasi nulla 2 Conoscenza molto frammentaria 3 Conoscenza frammentaria 4 Conosce solo parzialmente gli argomenti 5 Conosce gli elementi fondamentali delle discipline, con qualche incertezza 6 Conosce gli elementi fondamentali delle discipline 7 Conosce gli argomenti in maniera ampia 8 Conosce gli argomenti in maniera ampia e approfondita 9 Non comprende i problemi e i temi proposti 1 Comprende solo in parte i problemi proposti e non li risolve Comprende con difficoltà i problemi proposti e non li risolve 2 Comprende con difficoltà i problemi proposti e li risolve molto parzialmente 4 Comprende con difficoltà i problemi proposti e li risolve parzialmente 5 Comprende i problemi proposti e li risolve, se opportunamente guidato 6 3 Comprende i problemi proposti , li risolve e li contestualizza 7 Comprende, risolve e sa rielaborare i problemi proposti 8 Comprende, rielabora autonomamente e completamente 9 Non espone 1 Espone in modo assai stentato e scorretto 2 Espone in modo stentato e scorretto Espone in maniera molto imprecisa con evidenti difficoltà di analisi 3 4 Espone in maniera imprecisa con qualche difficoltà di analisi 5 Espone in modo semplice con lessico tecnico essenziale 6 Espone in modo semplice e chiaro con lessico tecnico adeguato 7 Espone in modo chiaro e corretto e usa un linguaggio tecnico appropriato 8 Sa fare autonomamente collegamenti, con buone capacità di analisi e sintesi 9 Prima prova Non sa correggere e/o fornire spiegazioni Sa correggersi, fornire spiegazioni e/o approfondire Seconda prova Non sa correggere e/o fornire spiegazioni Sa correggersi, fornire spiegazioni e/o approfondire Terza prova Non sa correggere e/o fornire spiegazioni Sa correggersi, fornire spiegazioni e/o approfondire VOTO COMPLESSIVO ATTRIBUITO ALLA PROVA: _____________________________/30 81 0 1 0 1 0 1 Punte i
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