Provincia di Ravenna Piazza dei Caduti per la Libertà, 2 del 07/02/2014 Provvedimento n. 412 Proponente: Valutazioni e Autorizzazioni ambientali Classificazione: 09-10-05 2013/10 Oggetto: AUTORIZZAZIONE UNICA PER LA COSTRUZIONE ED ESERCIZIO DI UN IMPIANTO DA FONTE RINNOVABILE (BIOGAS) DELLA POTENZA DI 600 KWE, DA REALIZZARE IN COMUNE DI LUGO VIA CANALETTA N. 14, E RELATIVO ELETTRODOTTO DI CONNESSIONE IN M.T. 15 KV, AI SENSI DEL D.LGS 387/2003 E S.M.I. RICHIEDENTE: AZIENDA AGRICOLA BENFENATI MICETO DI BENFENATI WALTER E C SOCIETA' SEMPLICE AGRICOLA - SEDE LEGALE IN LUGO, FRAZIONE ZAGONARA, VIA CANALETTA, 14 (P.IVA/CODICE FISCALE 00849130398) SETTORE AMBIENTE E TERRITORIO LA DIRIGENTE PREMESSO CHE: in data 14/06/2013 è pervenuta presso questo Ente istanza, a firma del Sig. Benfenati Walter in qualità di legale rappresentante dell'AZIENDA AGRICOLA BENFENATI MICETO s.s. con sede legale in via Canaletta n. 14, fraz. Zagonara, Comune di Lugo Partita IVA/Codice Fiscale 00849130398, per il rilascio dell'autorizzazione unica, ai sensi del D.Lgs. 387/2003 e s.m.i., per la costruzione e l'esercizio di un impianto a fonte rinnovabile (biogas) della potenza di 600 kWe ed elettrodotto di connessione a 15 kV in cavidotto interrato in uscita dalla cabina esistente "Benfenat2" al nuovo punto di consegna denominato "Canaletta 14" da realizzare in Comune di Lugo, località Zagonara, via Canaletta, 14; è stata eseguita verifica di completezza nei modi e nei tempi previsti dalle Linee Guida Nazionali, di cui al D.M. 10.09.2010; avendo la stessa dato esito positivo è stato possibile avviare il procedimento; la suddetta istanza è stata acquisita agli atti con protocollo generale n. 53118/2013 del 14/06/2013 ; l'avvio del procedimento per il rilascio dell'autorizzazione richiesta è coinciso con la data di presentazione della domanda avvenuta il 14/06/2013; ai sensi della Legge n. 241/1990 e del D.Lgs n. 387/2003 e s.m.i., con nota del 26/06/2013 prot. 56113/2013 è stato comunicato l'avvio del procedimento al richiedente/proponente e agli enti chiamati a partecipare alla Conferenza dei Servizi; VISTA la normativa sottoelencata a cui si fa riferimento ai fini del rilascio del presente atto: Legge 7 agosto 1990, n. 241 “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi” e successivi adeguamenti; Testo unico delle disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici 11 dicembre 1933, n. 1775 e successive modificazioni ed integrazioni; Decreto Legislativo del 16 marzo 1999 n. 79 “Attuazione della direttiva 96/92/CE recante norme comuni per il mercato interno dell’energia elettrica”; Decreto Legislativo 29 dicembre 2003, n. 387 e s.m.i. “Attuazione della direttiva 2001/77/CE relativa alla promozione dell’energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell’elettricità", in particolare l’art. 12 ai comma 3 e 4 cita: o “La costruzione e l'esercizio degli impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili, gli interventi di modifica, potenziamento, rifacimento totale o parziale e riattivazione, come definiti dalla normativa vigente, nonché le opere connesse e le infrastrutture indispensabili alla costruzione e all'esercizio degli impianti stessi, sono soggetti ad una autorizzazione unica, rilasciata alla Regione o o altro soggetto istituzionale delegato dalla Regione, nel rispetto delle normative vigenti in materia di tutela dell'ambiente, di tutela del paesaggio e del patrimonio storico-artistico, che costituisce, ove occorra, variante allo strumento urbanistico[...]”; o “L'autorizzazione di cui al comma 3 e' rilasciata a seguito di un procedimento unico, al quale partecipano tutte le Amministrazioni interessate, svolto nel rispetto dei principi di semplificazione e con le modalità stabilite dalla legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni e integrazioni. Il rilascio dell'autorizzazione costituisce titolo a costruire ed esercire l'impianto in conformità al progetto approvato e deve contenere, in ogni caso, l'obbligo alla rimessa in pristino dello stato dei luoghi a carico del soggetto esercente a seguito della dismissione dell'impianto. Il termine massimo per la conclusione del procedimento di cui al presente comma non può comunque essere superiore a centottanta giorni. ”; Legge 23 agosto 2004, n. 239 “Riordino del settore energetico, nonché delega al Governo per il riassetto delle disposizioni vigenti in materia di energia”; Decreto Legislativo 03 aprile 2006, n. 152 e s.m.i. "Norme in materia ambientale"; Legge 23 luglio 2009, n. 99 “Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia” che ha apportato modifiche al D.Lgs 387/03 ed in particolare ha introdotto all’art.12 il comma 4-bis che recita: o “per la realizzazione di impianti alimentati a biomassa e per impianti fotovoltaici, ferme restando la pubblica utilità e le procedure conseguenti per le opere connesse, il proponente deve dimostrare nel corso del procedimento, e comunque prima dell'autorizzazione, la disponibilità del suolo su cui realizzare l'impianto. “ Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 10/09/2010 "Linee Guida per l'autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili"; D.M. 29 maggio 2008 del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare "Approvazione della metodologia di calcolo per la determinazione delle fasce di rispetto per gli elettrodotti"; Decreto Legislativo 28 marzo 2011, n. 28 del "Attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE"; Deliberazione 23 luglio 2008 - ARG/elt 99/08 dell’Autorità per l’Energia Elettrica e del gas “Testo integrato delle condizioni tecniche ed economiche per la connessione alle reti elettriche con obbligo di connessione di terzi degli impianti di produzione di energia elettrica (Testo integrato delle connessioni attive – TICA)” e s.m.i.; Legge Regionale 22 febbraio 1993, n. 10 “Norme in materia di opere relative a linee ed impianti elettrici fino a 150 mila volts. Delega di funzioni amministrative” e successive modifiche ed integrazioni, la DGR 1965/99 e DGR 2088/2013; Legge Regionale n.19/2003 "Norme in materia di riduzione dell’Inquinamento Luminoso e di risparmio energetico”, la Direttiva applicativa DGR n. 1688 del 18 novembre 2013 “Nuova direttiva per l'applicazione dell'art. 2 della legge regionale 29 settembre 2003, n. 19 recante: "Norme in materia di riduzione dell'inquinamento luminoso e di risparmio energetico.”; Legge Regionale del 23 dicembre 2004, n. 26 “Disciplina della programmazione energetica territoriale ed altre disposizioni in materia di energia” e smi ed in particolare l’art. 3, comma 1, lett. b) che conferisce alla Provincia l’esercizio delle funzioni in merito al rilascio dell’autorizzazione alla costruzione ed all’esercizio degli impianti di produzione di energia non riservate alle competenze dello Stato e della Regione; Legge Regionale 30 ottobre 2008, n. 19 “Norme per la riduzione del rischio sismico” e successive modifiche ed integrazioni; Delibera di Giunta Regionale 26 luglio 2010, n. 1198 “Misure di semplificazione relative al procedimento per la costruzione e l'esercizio degli impianti di generazione elettrica alimentati da biogas prodotto da biomasse provenienti da attività agricola”; Delibera di Giunta Regionale n. 1494/2011 del 24/10/2011 “Regolamento regionale ai sensi dell’articolo 8 della legge regionale 6 marzo 2007, n. 4. Disposizioni in materia di utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento e delle acque reflue derivanti da aziende agricole e piccole aziende agroalimentari”; Delibera di Giunta Regionale 09 novembre 2011, n. 1495 “Criteri tecnici per a mitigazione degli impatti ambientali nella progettazione e gestione degli impianti a biogas”; Delibera di Giunta Regionale 24 ottobre 2011, n. 1496 “Integrazioni e modifiche alla DGR 2236/09 - Approvazione degli allegati relativi all’autorizzazione di carattere generale per impianti di produzione di energia con motori a cogenerazione elettrica aventi potenza termica nominale compresa fra 3 e 10 MWt alimentati biogas, ai sensi degli articoli 271 comma 3 e 272 comma 2 del DLgs 152/06 “Norme in materia ambientale”; Delibera di Giunta Regionale 12 aprile 2012, n. 362 “Attuazione della D.A.L. 51 del 26 luglio 2011 - Approvazione dei criteri per l'elaborazione del computo emissivo per gli impianti di produzione di energia a biomasse”; Delibera di Assemblea Legislativa 26 luglio 2011, n. 51 “Individuazione delle aree e dei siti per l'installazione di impianti di produzione di energia elettrica mediante l'utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili eolica, da biogas, da biomasse e idroelettrica"; Delibera di Giunta Provinciale 22 dicembre 2010, n.614 "Definizione degli oneri istruttori da applicare ai procedimenti tecnico amministrativi per l'autorizzazione degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili e convenzionali" ; Delibera di Giunta Provinciale 26 gennaio 2011, n.22 del "Definizione della garanzia finanziaria, in riferimento ai procedimenti tecnico-amministrativi per l'autorizzazione degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili quale cauzione per gli interventi di dismissione e le opere di messa in pristino dei luoghi" ; DATO ATTO CHE: sono stati assolti , con esito favorevole, gli obblighi derivanti delle disposizioni di cui al libro II del Decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, inerenti la documentazione antimafia (come comunicato dalla Prefettura Ufficio Territoriale del Governo di Ravenna nota iscritta al PG n. 79856 del 22/10/2013); ai sensi dell'art. 14 e segg. della Legge n. 241/1990 e smi e del D.Lgs n. 387/2003 e smi la Provincia di Ravenna, con nota pg. n. 56113/2013 del 26/06/2013 ha dato avvio al procedimento e indetto la Conferenza dei Servizi; nel corso del procedimento autorizzativo per la realizzazione ed esercizio dell'impianto di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili sono stati acquisiti da questa Provincia i pareri/autorizzazioni/nulla osta e/o ogni altro atto di assenso comunque denominato ritenuto necessario come di seguito riportati e conservati agli atti del fascicolo di cui al presente provvedimento e riportati per esteso nel documento istruttorio denominato "Esito dei lavori di Conferenza dei Servizi" e allegato sub A) al presente provvedimento parte integrante e sostanziale dello stesso : Protocollo generale Autorizzazioni/pareri/nulla osta Ente competente al rilascio PG. n. 5015 del 21/01/2014, protocollo Unione dei Comuni della Bassa Romagna n. 2276 del 21/01/2014 Parere interno del 22/01/2014 Parere favorevole con prescrizioni Unione dei Comuni della Bassa Romagna - Comune di Lugo Conformità al PTCP (art. 12 D.Lgs n. 387/2003 e smi) con prescrizioni Parere interno Conformità con le previsioni del Piano di Azione per l'Energia e lo Sviluppo Sostenibile; parere favorevole con prescrizioni riguardo gli scarichi idrici in acque superficiali derivati da acque di prima pioggia; parere favorevole con prescrizioni in merito al digestato, nulla osta minerario. Parere favorevole con prescrizioni Provincia Settore Territorio Provincia Settore Territorio PG. n. 7448 del 28/01/2014. di Ravenna Ambiente e di Ravenna Ambiente e Provincia di Ravenna Settore Politiche Agricole e Sviluppo Rurale Provincia di Ravenna Settore Lavori Pubblici Viabilità Provincia di Ravenna Settore Politiche Agricole e Sviluppo Rurale – Ufficio Parchi PG. 94264/2013 del 17/12/2013 Parere favorevole con prescrizioni PG. n.63909/2013 del 31/07/2013 PG. n.50409/2013 del 04/06/2013 Parere di "non necessità" di procedere alla valutazione di incidenza (Direttive 79/409/CEE, 92/43/CEE, del D.P.R.357/97 e smi, della L.R. 7/2004 e delle D.G.R. 1191/2007) Nulla osta con prescrizioni in merito alla tutela dei beni archeologici PG. n.59538/2013 del 08/07/2013 Non sottoposto a parere dell'ente in quanto non appaiono interferenze PG. n.93924/2013 del 16/12/2013 Compatibilità idraulica subordinata a prescrizioni PG. n 6304 del 24/01/2014 PG. n.94326/2013 del 17/12/2013 PG. n.79489/2013 del 21/10/2013 PG. n.91379/2013 del 05/12/2013 Parere favorevole con prescrizioni Consorzio della Bonifica della Romagna Occidentale AUSL Parere favorevole con prescrizioni Arpa Ravenna Parere favorevole con prescrizioni Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco (Deroga Regionale VV.F.) PG. n.76351/2013 del 07/10/2013 PG. n.66360/2013 del 13/08/2013 dell'impianto Parere favorevole con prescrizioni, rilasciato a seguito della nota della Direzione Regionale VVFF per parte impianto in deroga Nulla osta per la realizzazione dell'impianto e dell'elettrodotto di connessione Nulla osta ai soli fini militari marittimi e per quanto di competenza per la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'EmiliaRomagna Autorità di Bacino del Reno Comando Militare Esercito "Emilia Romagna" Comando in Capo del Dip M.M Alto Tirreno - La PG. n.70132/2013 del 10/09/2013 PG. n.94994/2013 del 19/12//2013 realizzazione dell'impianto e dell'elettrodotto di connessione Nulla osta relativamente ai soli aspetti demaniali Nulla osta con prescrizioni Spezia Aeronautica militare – Comando 1^ Regione Aerea – Reparto Territorio e Patrimonio ENAC TENUTO CONTO CHE: la Conferenza dei Servizi convocata con comunicazioni pg. 56113/2013 del 26/06/2013 e pg. 57833/2013 del 02/07/2013, si è insediata il giorno 09/07/2013 (1° seduta) ed ha analizzato tutta la documentazione prodotta dal proponente (pg. n. 53118/2013 del 14/06/2013); l'esito della prima seduta (verbale) è stato comunicato con nota pg 60781/2013 del 12/07/2013 a tutti gli enti coinvolti nel procedimento e alla stessa ditta proponente. Con nota 63246/2013 del 26/07/2013 sono stati richiesti alla ditta gli elementi integrativi emersi nella prima seduta della Conferenza dei Servizi e dalle note inviate dagli enti chiamati ad esprimersi all’interno del procedimento. La richiesta di integrazioni ha sospeso i termini per la conclusione del procedimento; con nota acquisita agli atti con prot. 67378/2013 del 22/08/2013 la Ditta ha fatto richiesta di proroga per la presentazione della documentazione integrativa, concessa dalla Provincia di Ravenna con nota pg. n. 67517/2013 del 23/08/2013; il giorno 24/09/2013 è pervenuta alla Provincia di Ravenna la documentazione integrativa acquisita agli atti con pg. 73159/2013. A seguito di verifica di completezza è emerso che la documentazione era incompleta pertanto con nota pg. n. 77043/2013 del 09/10/2013 è stato richiesto alla ditta di inviare la documentazione mancante e che i termini del procedimento risultavano ancora sospesi; in data 17/10/2013 pg. n. 79069/2013, la Provincia ha consegnato copia delle documentazione di progetto e richiesta di documentazione integrativa alla società Delta Engineering services srl, in qualità di nuovi tecnici incaricati dell'Azienda Agricola Benfenati Miceto, in sostituzione della società Gecosistema srl; con nota acquisita agli atti con prot. 82829/2013 del 04/11/2013 la Ditta ha fatto richiesta di ulteriore proroga per la presentazione della documentazione integrativa, concessa dalla Provincia di Ravenna con nota pg. n. 83334/2013 del 05/11/2013; i termini del procedimento hanno ripreso a decorrere il giorno 06/12/2013, data in cui sono state depositate le integrazioni richieste complete (pg. n. 91784/2013 del 06/12/2013). Le integrazioni sono state rese disponibili a tutti gli enti coinvolti nella conferenza dei servizi. i lavori della conferenza dei servizi si sono conclusi con la seconda seduta tenutasi il giorno 17/12/2013 e convocata con nota pg. n. 92550/2013 del 10/12/2013; in sede di Conferenza dei Servizi la Ditta proponente ha fatto richiesta di sospensione volontaria dei termini del procedimento, al fine di fornire alcuni chiarimenti necessari per il rilascio dei pareri definitivi di competenza degli enti chiamati ad esprimersi sul progetto; il verbale della riunione della Conferenza dei Servizi è stato inoltrato a tutti gli enti coinvolti nel procedimento e alla stessa ditta proponente con nota 95535/2013 del 20/12/2013; i verbali delle Conferenze dei Servizi sono depositati agli atti del fascicolo di cui al presente provvedimento presso la Provincia di Ravenna e le valutazioni della Conferenza dei Servizi sono riportate nel documento istruttorio denominato "Esito dei lavori di Conferenza dei Servizi" e allegato sub A) al presente provvedimento parte integrante e sostanziale dello stesso; il giorno 23/12/2013 con pg. 95830/2013è pervenuta alla Provincia di Ravenna la documentazione integrativa volontaria, ma poichè incompleta con nota pg. n. 592/2014 del 07/01/2014 è stato richiesto alla ditta di inviare la documentazione mancante e che i termini del procedimento risultavano ancora sospesi; in data 08/01/2014 pg. n. 886/2014 è stata presentata la documentazione integrativa volontaria completa, pertanto i termini del procedimento hanno ripreso a decorrere il giorno 08/01/2014; in data 15/01/2014 con pg. 2971/2014 è stata presentata ulteriore documentazione integrativa volontaria. DATO ATTO CHE: durante i lavori della conferenza dei servizi sono stati acquisiti i documenti, le espressioni, pareri, autorizzazioni e nulla osta necessari al rilascio dell'autorizzazione alla realizzazione ed all'esercizio dell'impianto in progetto (come sopra specificati), sono stati acquisiti i pareri favorevoli dei partecipanti e non sono stati espressi dissensi attraverso altre modalità ; l'autorizzazione ha una durata pari alla vita media utile dell'impianto pari a 20 anni, come definito dall'Allegato 1 del DM 06/07/2012; in sede di Conferenza dei Servizi è stato valutato che sulla base della proposta progettuale avanzata agli atti le autorizzazioni sostituite dal presente atto sono le seguenti: o permesso di costruire dell’Unione dei Comuni Bassa Romagna – Comune di Lugo (DPR 380/2001 e L.R. 15/2013); o autorizzazione alle emissione in atmosfera della torcia (D.Lgs. 152/06 e s.m.i. Parte V) di durata anni 15 (quindici) rinnovabili; o autorizzazione agli scarichi delle acque di prima pioggia (D.Lgs. 152/06 e s.m.i. e D.G.R. 286/2005) di competenza provinciale, durata anni 4 (quattro) rinnovabili; o il rilascio della presente autorizzazione non richiede: l'autorizzazione per costruzione delle opere di connessione alla rete elettrica ma ricade comunicazione ai sensi dell'art. 2, commi 2,3 della Legge Regionale n. 10/93; ACCERTATO CHE il proponente: ai sensi dell'art 12 comma 4-bis del D.lgs. 387/03 e s.m.i. ha dimostrato la disponibilità dell'area oggetto dell'intervento e delle opere connesse; ai sensi della DGP n. 614 del 22.12.2010. ha provveduto al versamento degli oneri istruttori e che non ricade nei casi di esenzione; ai sensi della delibera di Giunta Provincia n.22 del 26.01.2011 il proponente ha presentato esplicita dichiarazione di impegno alla stipula di una fidejussione relativa alla dismissione e rimessa in ripristino dei luoghi e che non ricadono nei casi di esenzione di cui al punto 10 del deliberato della suddetta delibera; CONSIDERATO CHE: il progetto energetico, in armonia con gli indirizzi della politica energetica regionale, nazionale e dell’Unione Europea, ha come obiettivo il conseguimento di un assetto produttivo a più alta efficienza energetica, migliorando il rendimento energetico dei processi, garantendo la produzione dell’energia elettrica, favorendo la valorizzazione delle fonti rinnovabili ed in particolare delle biomasse; dall'esame degli strumenti di pianificazione territoriale ed urbanistica vigenti non sono emersi vincoli che precludono la realizzazione dell'opera, fermo restando il rispetto delle prescrizioni indicate nel presente atto; l'impianto utilizza tecnologie ed apparecchiature che raggiugono livelli di prestazioni adeguati, che lo rendono complessivamente idoneo alle funzioni per cui è stato progettato; non sono emersi elementi di criticità in relazione alle matrici ambientali analizzate che possano precludere l'autorizzazione dell'impianto; che sulla base di quanto riportato in narrativa nel documento istruttorio denominato "Esito dei lavori di Conferenza dei Servizi" (allegato sub A), l’istruttoria possa considerarsi favorevolmente conclusa; il progetto autorizzato con il presente provvedimento risulta depositato agli atti con classificazione 09-10-05 fascicolo 2013/10 presso la Provincia di Ravenna - Settore Ambiente e Territorio. Il provvedimento unico, ai sensi dell'art. 12 del D.Lgs n. 387/2003 e smi, deve essere rilasciato entro 90 giorni dalla presentazione dell'istanza, fatte salve le sospensioni dei termini per eventuali richieste di integrazioni, ovvero entro il : 11/02/2014 come meglio descritto nella seguente tabella: Avvio del procedimento - presentazione istanza Richiesta integrazioni e sospensioni dei termini Presentazione delle integrazioni (tempi ancora sospesi perchè incomplete) Presentazione integrazioni complete e riapertura dei termini Sospensione dei termini su richiesta del proponente Presentazione integrazioni volontarie e riapertura dei termini Termine per la conclusione del procedimento (90 gg + sospensione) 14/06/2013 26/07/2013 24/09/2013 06/12/2013 17/12/2013 08/01/2014 11/02/2014 VISTA la Deliberazione di Giunta Provinciale n. 1 del 08/01/14 recante determinazioni transitorie per la gestione dell’esercizio 2014 per cui, nelle more dell’approvazione del bilancio di previsione 2014 e del Piano Esecutivo di Gestione 2014, restano fermi gli obiettivi ordinari predeterminati nel PEG/PDO 2013 approvato con deliberazione di Giunta Provinciale n. 169 del 17/07/13; VISTI: l’art.107, 5 comma del Decreto Legislativo 18 Agosto 2000, n.267; l’art. 4, comma 8) del regolamento di attribuzioni di competenze al Presidente della Provincia, alla Giunta Provinciale, ai Dirigenti e al Segretario Generale che stabilisce che: ...“Ai Dirigenti competono, in generale, nell’esercizio delle attribuzioni di competenza: il rilascio, la sospensione, la revoca, la riforma, le modifiche delle licenze delle autorizzazioni e delle concessioni previste dalle leggi statali, regionali, dallo Statuto e dai regolamenti”; SU proposta del Responsabile del procedimento Dott.ssa Roberta Brunelli del settore Ambiente e Territorio - Servizio Valutazioni e Autorizzazioni Ambientali DETERMINA 1. 2. DI AUTORIZZARE l'AZIENDA AGRICOLA BENFENATI MICETO s.s. con sede legale in via Canaletta n. 14, fraz. Zagonara, Comune di Lugo (Partita IVA/Codice Fiscale 00849130398), ai sensi del D.Lgs. 387/2003 e s.m.i., per la costruzione e l'esercizio di un impianto a fonte rinnovabile (biogas) della potenza di 600 kWe e relative opere connesse da realizzare in Comune di Lugo località Zagonara via Canaletta, 14, in conformità al progetto definitivo approvato dalla Conferenza di Servizi e composto dagli elaborati depositati agli atti del relativo fascicolo (class. 09-10-05, fasc. 2013/10), nel rispetto delle condizioni e prescrizioni individuate al paragrafo 5 del documento "Esito dei lavori della Conferenza dei Servizi" allegato sub A) al presente provvedimento; DI DARE ATTO che, ai sensi dell'art.12, comma 1 del D.Lgs. 387/03 e smi le opere oggetto della presente autorizzazione sono di pubblica utilità ed indifferibili ed urgenti; 3. il rilascio della presente autorizzazione non pregiudica in alcun modo i diritti di terzi e le competenze di altri Enti/Amministrazioni, che sono fatti salvi, riservati e rispettati in ogni fase dell'esecuzione dei lavori; 4. DI STABILIRE CHE richiamate tutte le norme di settore che concorrono alla definizione del presente atto, utili alla conclusione del procedimento in questione, si precisa che l'autorizzazione ha una durata pari alla vita utile dell'impianto (20 anni); è fatto salvo il rispetto dei termini previsti dalla normativa vigente per il rinnovo delle autorizzazioni settoriali sostituite. Specificatamente per l’impianto in questione tali scadenze, la cui decorrenza è a partire dalla data di esecutività del presente atto, sono determinate dalla presente autorizzazione, ai sensi dell'art.12, comma 1 del D.Lgs. 387/03 e smi ed in forza di quanto dettato dalla L.R. 26/04, art.16, comma 2, lettera b) ricomprende e/o sostituisce le seguenti autorizzazioni: permesso di costruire dell’Unione dei Comuni Bassa Romagna – Comune di Lugo (DPR 380/2001 e L.R. 15/2013); autorizzazione alle emissione in atmosfera della torcia (D.Lgs. 152/06 e s.m.i. Parte V) di durata anni 15 (quindici) rinnovabili; autorizzazione agli scarichi delle acque di prima pioggia (D.Lgs. 152/06 e s.m.i. e D.G.R. 286/2005) di competenza provinciale, durata anni 4 (quattro) rinnovabili; 5. DI STABILIRE CHE la presente autorizzazione non costituisce variante al vigente strumento urbanistico di pianificazione ai sensi dell'art. 12 del D.Lgs 287/2003 e smi; 6. DI DICHIARARE che ogni modifica dell'impianto dovrà essere assoggettata al provvedimento autorizzativo, con le modalità definite dalla vigente normativa; 7. DI DARE ATTO che sono stati assolti gli obblighi derivanti dalla L.R. 10/93 art.2 c.2 e 3. 8. DI DICHIARARE che le attribuzioni patrimoniali per le linee elettriche di connessione sono le seguenti: il terreno su cui insiste l’impianto di consegna ed i fabbricati realizzati rimarranno di proprietà dell' AZIENDA AGRICOLA BENFENATI MICETO; il terreno ed i locali destinati al complesso di misura ed il locale di consegna saranno gratuitamente messi a disposizione di Enel Distribuzione, fino a quando la connessione alla rete elettrica degli impianti di utenza e/o produzione resterà in essere; la parte impiantistica MT e BT del locale di consegna (apparecchiature, carpenteria, conduttori, ecc.) sarà di proprietà esclusiva di Enel Distribuzione; 9. DI DARE ATTO che la costruzione dell'impianto di rete per la connessione descritta nella parte narrativa sarà effettuata dal proponente mentre l'esercizio di tale impianto sarà effettuato da Enel Distribuzione spa, infatti a costruzione conclusa, prima della messa in esercizio, tale impianto sarà ceduto ad Enel Distribuzione spa per l'inserimento nel perimetro della rete di distribuzione ed utilizzato da quest'ultimo per l'espletamento del servizio pubblico di distribuzione dell'energia elettrica di cui è concessionario nel pieno rispetto di quanto disposto dalla L.R. 10/93 e smi e dalla normativa tecnica di settore; 10. DI DARE ATTO che, a lavori ultimati per l'impianto di rete per la connessione dovrà essere fatta esplicita richiesta di voltura a favore di Enel Distribuzione spa; 11. DI STABILIRE ai sensi dell'art. 12, comma 4 del D.Lgs 387/2003 il titolare della presente autorizzazione ha l'obbligo della rimessa in pristino dello stato dei luoghi a seguito della dismissione dell'impianto e che a tal fine dovrà essere dato seguito a quanto disposto dalla Deliberazione di Giunta Provinciale n.22 del 26.01.2011. La rimessa in pristino dei luoghi dovrà avvenire con le modalità ed i tempi indicati nel piano presentato ed approvato dalla conferenza dei servizi; 12. DI DARE ATTO che, per l'impianto di rete per la connessione non è previsto l'obbligo della rimessa in pristino dello stato dei luoghi in caso di dismissione dell'impianto di produzione di energia elettrica a condizione che lo stesso sia formalmente entrato a fare parte del perimetro delle rete di distribuzione. 13. DI DARE ATTO che la garanzia finanziaria dovrà essere prestata a favore della Provincia prima della comunicazione dell'inizio lavori, a pena di revoca dell'autorizzazione rilasciata in esito al Procedimento Amministrativo; l'efficacia dell'autorizzazione rilasciata è subordinata alla comunicazione di avvenuta accettazione della garanzia da parte della Provincia; fino alla predetta comunicazione, non potrà essere svolta l'attività oggetto del provvedimento autorizzativo rilasciato dalla Provincia; 14. DI DICHIARARE che ogni eventuale atto finalizzato alla gestione esecutiva degli interventi (ad es. concessioni per attraversamenti, ecc...) dovrà essere acquisito, sulla base del progetto esecutivo, a valle della presente Autorizzazione Unica, nelle modalità che i singoli Enti hanno facoltà di definire. 15. DI DARE ATTO che l’adozione del presente provvedimento è finalizzata alla realizzazione dell’obiettivo di PEG/326102 "Adozione di autorizzazioni e atti settoriali ambientali"; 16. DATO ATTO che, ai fini della conclusione del presente procedimento, il termine stabilito per la conclusione del procedimento, come indicato nel preambolo, è stato rispettato; 17. DI DARE ATTO che il progetto definitivo presentato dal richiedente in allegato alla domanda di autorizzazione è agli atti presso la Provincia di Ravenna – Settore Ambiente e Territorio (classificazione 09-10-05 fascicolo 2013/10) e riportati nell'allegato sub A). Sono parte integrante del provvedimento finale di autorizzazione i seguenti elaborati: Allegato 1: Planimetria generale (Tav. 01 - Rev. 00 del 25/11/2013) Allegato 2: Progetto definitivo approvato da ENEL Distribuzione S.p.A. per l' impianto di rete per la connessione 15 kV dell'impianto di produzione "T0553947" (Rev. 01 del 30/03/2013); Allegato 3: Prospetti d'impianto (Allegato 1 - Rev. D del 20/09/2013); Allegato 4: Sezioni d'impianto (Allegato 4 - Rev. B del 15/02/2013); Allegato 5: Viabilità planimetria (TAV. 02 - Rev. 00 del 08/11/2013); Allegato 6: Reti fognarie (TAV. 08 - Rev. 00 del 08/11/2013); Allegato 7: Relazione tecnica dimensionamenti idraulici: rete fognaria e invarianza idraulica (Allegato G - Rev. 00 del 02/12/2013); Allegato 8: - Impianti tecnologici ed affini - Planimetria generale - Presidi antincendio - Tav 1 e Tav.2 (Allegato 4 - Rev. 02 del 19/09/2013); Allegato 9: Studio/Progetto di inserimento paesaggistico - TAV. 1.1 Planimetria generale (Allegato 13 - Rev. - del 20/09/2013); Allegato 10: Piano di dismissione dell'impianto (Rev. 02 del 13/01/2014); Allegato 11: Emissioni in atmosfera - Piano di Monitoraggio degli odori (par. 12.4 della RELAZIONE TECNICA- integrazioni - Rev. 01 del 20/09/2013) 18. DI DARE ATTO che i compiti di vigilanza e controllo del rispetto delle prescrizioni ed i limiti impartiti sono affidati ai Servizi Provinciali ARPA per gli aspetti ambientali e che, per i restanti aspetti, restano ferme le competenze di controllo di ogni Ente in merito ai propri compiti di istituto. 19. DI TRASMETTERE - con successiva comunicazione - l’avviso di avvenuto rilascio del presente provvedimento alla Ditta interessata, precisando le modalità del ritiro del provvedimento stesso. 20. DI TRASMETTERE copia del presente atto ai componenti della Conferenza dei Servizi e alla Regione Emilia Romagna. ATTESTA la regolarità e correttezza del presente atto ai sensi e per gli effetti di quanto dispone l'art. 147 bis, comma 1, D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 e ss.mm.ii. e dichiara che il presente provvedimento diverrà esecutivo sin dal momento della sottoscrizione dello stesso da parte del dirigente del Settore proponente o chi ne fa le veci, ai sensi dell’art. 10, comma 1, del vigente regolamento provinciale di attribuzione di competenze. Sottoscritta dal DIRIGENTE DEL SETTORE MALOSSI ELETTRA con firma digitale Il presente provvedimento, non comportando impegni di spesa, è divenuto esecutivo dalla data di sottoscrizione dello stesso da parte del dirigente del settore/servizio ai sensi dell’articolo 10, comma 1, del vigente regolamento provinciale di attribuzione di competenze. AVVERTENZE RICORSI GIURISDIZIONALI Contro il provvedimento, gli interessati possono sempre proporre ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale competente entro i termini di legge, ai sensi del D.Lgs. 02.07.2010, n. 104, decorrenti dalla data di notificazione o di comunicazione o da quando l’interessato ne abbia avuto conoscenza ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni , ai sensi del D.P.R. 24.11.1971, n. 1199, decorrenti dalla data della notificazione o di comunicazione o da quando l'interessato ne abbia avuto piena conoscenza . Il sottoscritto ________________________ in qualità di _________________ del Settore/Servizio _______________________________________ della Provincia di Ravenna , ATTESTA, ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 23, comma 2-bis, del D.Lgs 7 marzo 2005, n. 82, che la presente copia è conforme alla determinazione n. ________ del ___________, firmata digitalmente, ai sensi dell’art. 24 del citato decreto legislativo , dal Arch. Malossi Elettra in qualità di Dirigente del settore AMBIENTE E TERRITORIO, comprensiva di n. ____ allegati, rispettivamente sub ___, ___, __ e ___ , che consta di n. ___ pagine complessive, documenti tutti conservati presso questa Provincia ai sensi di legge. Si rilascia per gli usi consentiti dalla legge. Ravenna, __/__/_____, TIMBRO Firma ___________________ PROCEDIMENTO UNICO di autorizzazione unica per la costruzione ed esercizio di un impianto a biogas della potenza di 600 kWe ed opere connesse da realizzare in via Canaletta n. 14, località Zagonara, Comune di Lugo Richiedente: AZIENDA AGRICOLA BENFENATI MICETO DI BENFENATI WALTER E C SOCIETA' SEMPLICE AGRICOLA PROCEDIMENTO UNICO di autorizzazione alla realizzazione ed all’esercizio di Impianto a biogas della potenza di 600 kWe ed opere connesse da realizzare in via Canaletta, 14, Comune di Lugo, località Zagonara Proponente: AZIENDA AGRICOLA BENFENATI MICETO DI BENFENATI WALTER E C. SOCIETA' SEMPLICE AGRICOLA sede legale: Lugo, Frazione Zagonara, Via Canaletta, 14 – P.iva/Codice Fiscale 00849130398 D.LGS. 387/2003 “Attuazione della direttiva 2001/77/CE relativa alla promozione dell’energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell’elettricità” L.R. 26/2004 “Disciplina delle a programmazione energetica territoriale ed altre disposizioni in materia di energia” L. 241/1990 “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi” D.M. SVILUPPO ECONOMICO 10/09/2010 “Linee guida per l’autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili” ESITO DEI LAVORI DELLA CONFERENZA DI SERVIZI Pagina 1 di 50 PROCEDIMENTO UNICO di autorizzazione unica per la costruzione ed esercizio di un impianto a biogas della potenza di 600 kWe ed opere connesse da realizzare in via Canaletta n. 14, località Zagonara, Comune di Lugo Richiedente: AZIENDA AGRICOLA BENFENATI MICETO DI BENFENATI WALTER E C SOCIETA' SEMPLICE AGRICOLA 1. PREMESSE .................................................................................................................................3 1.1. PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA .........................................................................3 1.2. EFFETTI DEL PROCEDIMENTO UNICO .......................................................................3 2. SINTESI DEL PROGETTO ........................................................................................................5 2.1. PROPONENTE....................................................................................................................5 2.2. PROPRIETÀ DELLE AREE INTERESSATE DAL PROGETTO ....................................5 2.3. IMPIANTO DI PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA IN PROGETTO.................5 3. INFORMAZIONE E PARTECIPAZIONE .................................................................................7 3.1. LAVORI DELLA CONFERENZA DI SERVIZI ...............................................................8 3.2. SPESE ISTRUTTORIE .....................................................................................................14 3.3. PARERI .............................................................................................................................14 3.4. COMUNICAZIONE ANTIMAFIA ..................................................................................29 3.5. ELENCO ELABORATI ....................................................................................................30 4. VALUTAZIONI DELLA CONFERENZA DI SERVIZI .........................................................37 4.1 STOCCAGGIO DELLE BIOMASSE ...............................................................................37 4.2 ELENCO DELLE BIOMASSE E DEI SOTTOPRODOTTI AUTORIZZATI IN INGRESSO ....................................................................................................................................37 4.3 TITOLO EDILIZIO ...........................................................................................................38 4.4 TERRE E ROCCE DA SCAVO........................................................................................38 4.5 NORMATIVA SISMICA ..................................................................................................39 4.6 GESTIONE DEL DIGESTATO........................................................................................39 4.7 DELIBERAZIONE ASSEMBLEA LEGISLATIVA N.51/2011 E DELIBERAZIONE DI GIUNTA REGIONALE N.1495/2011 ..........................................................................................39 5. CONDIZIONI/PRESCRIZIONI ................................................................................................40 6. CONCLUSIONI.........................................................................................................................50 Pagina 2 di 50 PROCEDIMENTO UNICO di autorizzazione unica per la costruzione ed esercizio di un impianto a biogas della potenza di 600 kWe ed opere connesse da realizzare in via Canaletta n. 14, località Zagonara, Comune di Lugo Richiedente: AZIENDA AGRICOLA BENFENATI MICETO DI BENFENATI WALTER E C SOCIETA' SEMPLICE AGRICOLA 1. PREMESSE 1.1. PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA Il giorno 14/06/2013 è pervenuta presso il Settore Ambiente e Territorio - Servizio Politiche Energetiche e Sicurezza del Territorio della Provincia di Ravenna, domanda ai sensi dell’art.12 del D.Lgs.387/2003, per avviare il procedimento unico di autorizzazione alla costruzione e all’esercizio di un impianto da fonte rinnovabile (biogas) della potenza di 600 kWe ed elettrodotto di connessione a 15 kV in cavidotto interrato in uscita dalla cabina esistente "Benfenat2" al nuovo punto di consegna denominato "Canaletta 14" da realizzare in Comune di Lugo, località Zagonara via Canaletta, 14. La domanda è stata presentata a firma del Sig. Benfenati Walter in qualità di legale rappresentante dell'AZIENDA AGRICOLA BENFENATI MICETO s.s. con sede legale in via Canaletta n. 14, fraz. Zagonara, Comune di Lugo (Partita IVA/Codice Fiscale 00849130398). L’avvio del procedimento coincide con la presentazione dell’istanza, avvenuta il giorno 14/06/2013. Il termine massimo per la conclusione del procedimento è individuato in novanta giorni, ai sensi del vigente art. 12 del Dlgs. 387/2003. 1.2. EFFETTI DEL PROCEDIMENTO UNICO Ai sensi dell’art. 12 del Dlgs. 387/2003: comma 1 “Le opere per la realizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili, nonché le opere connesse e le infrastrutture indispensabili alla costruzione e all’esercizio degli stessi impianti, autorizzate ai sensi del comma 3, sono di pubblica utilità ed indifferibili ed urgenti”; comma 3 “La costruzione e l’esercizio degli impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili, gli interventi di modifica, potenziamento, rifacimento totale o parziale e riattivazione, come definiti dalla normativa vigente, nonché le opere connesse e le infrastrutture indispensabili alla costruzione e all’esercizio degli impianti stessi, sono soggetti ad un’autorizzazione unica, rilasciata dalla regione o dalle province delegate dalla regione, nel rispetto delle normative vigenti in materia di tutela dell’ambiente, di tutela del paesaggio e del patrimonio storico-artistico, che costituisce, ove occorra, variante allo strumento urbanistico […]”; comma 4 “L’autorizzazione di cui al comma 3 è rilasciata a seguito di un procedimento unico, al quale partecipano tutte le Amministrazioni interessate, svolto nel rispetto dei principi di semplificazione e con le modalità stabilite dalla legge 7 agosto 1990, n. 241 […]”. Ai sensi dell’art. 3, LR. 26/2004, l’autorità competente per il procedimento è la Provincia di Ravenna, in quanto la potenza dell'impianto di progetto è inferiore ai 50 MWt. Ai sensi della L. 241/1990 e s.m.i., con nota del 26/06/2013 prot. 56113/2013 è stato comunicato al proponente l’avvio del procedimento. Contestualmente con nota del 26/06/2013 pg. 56113/2013 e con nota del 02/07/2013 pg. 57833/2013 è stata convocata la Conferenza dei Servizi ai sensi dell'art. 14 e segg. della Legge 7 agosto 1990, n. 241 e s.m.i., ai fini di acquisire le seguenti autorizzazioni o atti di assenso comunque denominati: AUTORIZZAZIONI/PARERI/NULLA OSTA ENTE COMPETENTE Autorizzazione alla costruzione e all’esercizio di un • impianto per la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile (Dlgs. 387/2003) Permesso di costruire di competenza comunale • (D.P.R. 380/01 s.m.i. e L.R. 15/2013); Autorizzazione alle emissioni in atmosfera della torcia • Pagina 3 di 50 Provincia di Ravenna Unione dei Comuni Bassa Romagna – Comune di Lugo Provincia di Ravenna PROCEDIMENTO UNICO di autorizzazione unica per la costruzione ed esercizio di un impianto a biogas della potenza di 600 kWe ed opere connesse da realizzare in via Canaletta n. 14, località Zagonara, Comune di Lugo Richiedente: AZIENDA AGRICOLA BENFENATI MICETO DI BENFENATI WALTER E C SOCIETA' SEMPLICE AGRICOLA di emergenza (art. 269 del D.Lgs. 152/06 e smi); Autorizzazione agli scarichi delle acque di prima • pioggia (D.Lgs. 152/06 e s.m.i. e D.G.R. 286/2005) Autorizzazione Paesaggistica (art. 146 del • d.lgs.42/2004 e s.m.i.) • Parere di competenza • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • Pagina 4 di 50 Provincia di Ravenna Unione dei Comuni Bassa Romagna – Comune di Lugo Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Soprintendenza per i Beni Paesaggistici per le Province di ravenna, Ferrara, Forlì - Cesena, Rimini Provincia di Ravenna - Settore Politiche Agricole e Sviluppo Rurale – Ufficio Parchi Provincia di Ravenna - Settore Politiche Agricole e Sviluppo Rurale Provincia di Ravenna - Settore Lavori Pubblici - Viabilità ARPA Ravenna AUSL Ravenna Autorità di Bacino del Reno Servizio Tecnico bacino del Reno Consorzio della Bonifica della Romagna Occidentale Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco - CTR Comando Militare Esercito "Emilia Romagna" Comando in Capo del Dip M.M Alto Tirreno La Spezia Aeronautica militare – Comando 1^ Regione Aerea – Reparto Territorio e Patrimonio Ministero della Difesa - Direzione Generale dei Lavori e del Demanio Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti - U.S.T.I.F. Ministero dello Sviluppo Economico Comunicazioni Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per l'Energia Direzione UNMIG ENAC ENAV PROCEDIMENTO UNICO di autorizzazione unica per la costruzione ed esercizio di un impianto a biogas della potenza di 600 kWe ed opere connesse da realizzare in via Canaletta n. 14, località Zagonara, Comune di Lugo Richiedente: AZIENDA AGRICOLA BENFENATI MICETO DI BENFENATI WALTER E C SOCIETA' SEMPLICE AGRICOLA Nulla Osta Archeologico • Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia- Romagna 2. SINTESI DEL PROGETTO 2.1. PROPONENTE L'AZIENDA AGRICOLA BENFENATI MICETO s.s. con sede legale in via Canaletta n. 14, fraz. Zagonara, Comune di Lugo Partita IVA/Codice Fiscale 00849130398.si occupa di coltivazione del fondo, silvicoltura, allevamento del bestiame ed esercizio di attività connesse alle precedenti. 2.2. PROPRIETÀ DELLE AREE INTERESSATE DAL PROGETTO Le aree interessate dall’impianto e dalle nuove opere in progetto sono di proprietà della Società proponente, come risulta da Visura dei Terreni dell'Agenzia delle Entrate, presentanta in allegato alla documentazione di progetto in fase di istanza e acquisita agli atti in data 14/06/2013. 2.3. IMPIANTO DI PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA IN PROGETTO Il progetto prevede la realizzazione di un impianto di digestione anaerobica per la produzione di biogas alimentato con liquame suino proveniente dall’adiacente allevamento autorizzato con provvedimento AIA N° 635/2008 e s.m.i., insilato di mais, erba medica, vinacce, scarti di frutta e sottoprodotti dolciari e della panificazione. Il liquame suino viene alimentato in ragione di ca. l’81% sulla miscela base mentre il rimanente delle biomasse alimentate per ca. 5.632 ton/a proviene dalla azienda agricola del proponente (erba medica, vinacce, insilato di mais, scarti di frutta) e i sotto prodotti dell’industria alimentare da contratti stipulati con le aziende DORA Snacks di Ravenna e Panificio Stefani srl di San Lazzaro (BO). L'impianto verrà alimentato da liquame suino, insilato di mais, erba medica, sottoprodotti della panificazione e dolciari, vinacce dalla lavorazione di mosto muto e scarti di frutta derivanti dalla lavorazione giornaliera dell'azienda. La biomassa complessivamente alimentata all’impianto di biodigestione sarà pertanto pari a ca. 13.650 t/a. L’impianto prevede in una situazione a regime una produzione nominale di ca. 10.935 t/a di digestato che verrà avviato in parte allo stoccaggio senza separazione ed in parte inviato ad un essiccatoio per ottenere una frazione di digestato secco (Umidità ca. 50%) e solfato ammonico in soluzione. La ripartizione dei flussi sarà per ca. 5.256 t/a (14.4 t/g) all’essiccamento e 5.679 t/a (15.56 t/g) allo stoccaggio in attesa dell’utilizzo agronomico. Viene stimata a regime una produzione di biogas di ca. 290 m3/h con un tenore in metano medio previsto di ca. il 52% in volume ed un PCI medio di 21.1 MJ/m3. La produzione annua a regime è prevista in ca. 2.540.400 m3/anno. Produzione di energia elettrica netta prevista è stimata in ca. 4.416.000 kWh. L’impianto sulla base del suo dimensionamento risulta in grado nominalmente di produrre ca. 600 kWe, ed una potenza termica immessa stimata pari a ca. 1.509 MWth. L’assetto attuale proposto dall’azienda prevede recupero termico di parte del calore a bassa temperatura utilizzato per il riscaldamento dei digestori e il recupero del calore sensibile dei fumi per essiccare parte (ca. il 45%) del digestato prodotto. Il Biogas opportunamente deumidificato e desolforato viene alimentato al motore a cogenerazione. Il digestato solido essiccato verrà stoccato in una trincea dotata di tettoia del volume utile pari a ca. 353 m3, il digestato non separato verrà inviato alla vasca esistente circolare del volume utile di 2233 m3 ed ad una porzione della vasca quadrata esistente sezionata per ottenere un volume utile di 924 m3. Pagina 5 di 50 PROCEDIMENTO UNICO di autorizzazione unica per la costruzione ed esercizio di un impianto a biogas della potenza di 600 kWe ed opere connesse da realizzare in via Canaletta n. 14, località Zagonara, Comune di Lugo Richiedente: AZIENDA AGRICOLA BENFENATI MICETO DI BENFENATI WALTER E C SOCIETA' SEMPLICE AGRICOLA Il volume dei due digestori consente un valore teorico del tempo di ritenzione pari a ca. 100 gg. La vasche del digestato avviato a stoccaggio tal quale saranno coperte con coperture flottanti tipo leca balls, tale configurazione risulta conforme a quanto previsto nella DGR 1495/2011. OPERE DA REALIZZARE L’impianto sarà costituito essenzialmente dalle seguenti apparecchiature e sistemi: Area stoccaggio; Sistema di carico del digestore a pavimento mobile con sistema di caricamento dall’alto (capacità 40 m3); Prevasca; N.1 Serbatoio di stoccaggio per integratori energetici (opzionale); Digestore primario con soletta di copertura; Post Digestore con accumulatore pressostatico; Container cogeneratore; Prefabbricato servizi costituito da locale elettrico e di controllo; Stazione di pompaggio in container; Sistema di compressione e deumidificazione del biogas; Impiantistica in genere (tubazioni, pompe, strumentazione…); Sistema di trattamento digestato. Sistema di stoccaggio digestato liquido e solido. La trincea sarà realizzata con pavimentazione in conglomerato cementizio e pareti in cemento armato. E’ previsto un alimentatore della biomassa con volume di carico pari a 40 m3, per il caricamento del Digestore Primario. E’ prevista la realizzazione di una prevasca circolare con soletta di copertura in cemento armato con le seguenti dimensioni: Diametro 8,5 m , Altezza 3 m , Volume di lavoro ca. 150 m3 (considerando un franco di 0,3 m) La prevasca sarà dotata di sistema di miscelazione e comunque di tutto l’equipaggiamento necessario al corretto funzionamento, in modo da rendere omogeneo il materiale in ingresso prima dell’immissione nei digestori. Il digestore primario e il post digestore sono realizzati in conglomerato cementizio armato con coibentazione esterna su tutte le pareti e hanno le seguenti caratteristiche tecniche: Digestore primario Copertura Soletta in c.a. Temp. di processo 39 °C Diametro 22 m Altezza 6 m Volume di lavoro 2.000 m3 Digestore secondario Accumulatore pressostatico da 1000 m3 39 °C 20 m 6m 1.600 m3 Le modifiche progettuali apportate al progetto iniziale hanno portato ad una separazione in termini di stoccaggio dei materiali fra l'allevamento suinicolo dell'azienda agricola e l'impianto di biogas di progetto. Le connessioni rispettano i seguenti criteri di progettazione: − il liquame zootecnico proveniente dall’allevamento viene mandato, tramite sistema di pompaggio, direttamente nella prevasca dell’impianto biogas (circa l’81%); − l’esistente vasca di accumulo a forma quadrata, originariamente utilizzata per i liquami zootecnici dell’allevamento suinicolo, verrà suddivisa in 2 settori di volumetria opportuna. Uno Pagina 6 di 50 PROCEDIMENTO UNICO di autorizzazione unica per la costruzione ed esercizio di un impianto a biogas della potenza di 600 kWe ed opere connesse da realizzare in via Canaletta n. 14, località Zagonara, Comune di Lugo Richiedente: AZIENDA AGRICOLA BENFENATI MICETO DI BENFENATI WALTER E C SOCIETA' SEMPLICE AGRICOLA è destinato allo stoccaggio del digestato tal quale proveniente dall’impianto di biogas, l’altro a quello dei liquami provenienti dall’allevamento. Quest’ultimo è a sua volta suddiviso in due comparti (I vasca di accumulo liquami e II vasca di accumulo liquami) che operano da accumulo per il rimanente 19% del liquame zootecnico proveniente dall’azienda suinicola. Questi due compartimenti, posti in serie, assicurano la maturazione del liquame. In questo modo i liquami zootecnici derivanti dall’azienda suinicola e il digestato tal quale derivante dall’impianto a biogas non vengono tra loro miscelati; − le reti delle acque meteoriche e dei percolati sono tenute separate per i due impianti (biogas ed allevamento). − Le vasche di accumulo (per i liquami e per il digestato), saranno coperte con copertura galleggiante antiodore così come definito anche dalla DGR 1495/2011 con leca balls. Questa soluzione migliora l’aspetto ambientale delle emissioni in atmosfera dell’impianto di biogas e di quello esistente dell’azienda suinicola Benfenati; − i liquami così gestiti come da punto precedente saranno pertanto utilizzati per lo spandimento agronomico su terreni agricoli distinti e pertanto non vengono miscelati nemmeno durante il loro utilizzo agronomico. 3. INFORMAZIONE E PARTECIPAZIONE Ai sensi della L. 241/1990 e s.m.i., con nota del 26/06/2013 prot. 56113/2013 è stato comunicato al proponente l’avvio del procedimento. Contestualmente con nota del 26/06/2013 pg. 56113/2013 e con nota del 02/07/2013 pg. 57833/2013 è stata convocata la Conferenza dei Servizi ai sensi dell'art. 14 e segg. della Legge 7 agosto 1990, n. 241 e s.m.i., ai fini di acquisire i pareri e le valutazioni per il rilascio del provvedimento di autorizzazione per l'impianto in oggetto, come stabilito dall'art. 12 del D. Lgs. 387/2003. Sono stati convocati alla Conferenza di Servizi al fine del rilascio del proprio parere/nulla osta i seguenti Enti: - Provincia di Ravenna; - Unione dei Comuni della Bassa Romagna - Comune di Lugo; - ARPA – Sezione provinciale di Ravenna; - AUSL – Dipartimento Sanità Pubblica di Ravenna; - Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco - Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna; - Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici - Autorità di Bacino del Reno - Servizio Tecnico di Bacino del Reno - Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale - Comando Militare esercito "Emilia - Romagna" - Comando in Capo del Dipartimento Militare Marittimo dell'Alto Tirreno - Aeronautica Militare Reparto Territorio e Patrimonio - Ufficio Servitu' Militari - Ministero della Difesa Direzione dei Lavori e del Demanio - Ministero della Infrastrutture e dei Trasporti - Direzione generale territoriale Nord Est U.S.T.I.F. - Sede di Bologna - Ministero dello Sviluppo Economico - Comunicazioni - Ispettorato territoriale Emilia-Romagna - Ministero dello Sviluppo Economico - Dipartimento per l'Energia Direzione Generale per le risorse minerarie ed energetiche Divisione I - Ufficio Nazionale Minerario idrocarburi e georisorse - Direzione UNMIG - Provincia di Ravenna - Settore Politiche Agricole e Sviluppo Rurale - Servizio Agricoltura - Provincia di Ravenna - Settore Politiche Agricole e Sviluppo Rurale Servizio Parchi Pagina 7 di 50 PROCEDIMENTO UNICO di autorizzazione unica per la costruzione ed esercizio di un impianto a biogas della potenza di 600 kWe ed opere connesse da realizzare in via Canaletta n. 14, località Zagonara, Comune di Lugo Richiedente: AZIENDA AGRICOLA BENFENATI MICETO DI BENFENATI WALTER E C SOCIETA' SEMPLICE AGRICOLA - Provincia di Ravenna - Settore Lavori Pubblici - Viabilità ENAV ENAC Alle riunioni della conferenza di Servizi hanno partecipato, senza diritto di voto, ai sensi dell’art. 14ter, comma 2bis della vigente L. 241/1990, il proponente Sig. Benfenati Walter, in rappresentanza dell'AZIENDA AGRICOLA BENFENATI MICETO s.s. e tecnici incaricati. Va dato atto che alla prima Conferenza dei Servizi oltre all'autorità competente Provincia di Ravenna - Settore Ambiente e Territorio hanno partecipato i tecnici dei seguenti enti/amministrazioni: - Settore Politiche Agricole della Provincia di Ravenna; - Unione dei Comuni della Bassa Romagna - Comune di Lugo; - ARPA – Sezione provinciale di Ravenna; - AUSL – Dipartimento Sanità Pubblica di Ravenna; - Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco della Provincia di Ravenna - Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per la province di Ravenna Ferrara Forlì-Cesena e Rimini. 3.1. LAVORI DELLA CONFERENZA DI SERVIZI La Conferenza di Servizi si è insediata il giorno 09/07/2013 (1° seduta), per l’illustrazione del progetto da parte del proponente, per l’organizzazione dei lavori della Conferenza, nonché per la verifica della completezza della documentazione presentata. L'assemblea ha individuato alcuni elementi integrativi da presentare al fine del proseguimento della procedura amministrativa pertanto in proposito, con nota pg 60781/2013 del 12/07/2013, è stato trasmesso il verbale della prima seduta chiedendo contestualmente ai partecipanti alla Conferenza dei Servizi l'espressione di formale parere e/o richiesta di documentazione integrativa entro 10 giorni dal ricevimento della nota stessa. Decorsi i termini fissati, con nota della Provincia di Ravenna pg. 63246/2013 del 26/07/2013, sono stati richiesti alla ditta gli elementi integrativi emersi nella prima seduta della Conferenza dei Servizi e dalle note inviate dagli enti chiamati ad esprimersi all’interno del procedimento. Al proponente è stata pertanto richiesta la presentazione della seguente documentazione: - tipo esecutivo e dimostrazione dei volumi di invaso atti a contenere gli esuberi di portata, adeguatamente quotati, indicazione delle quote altimetriche e dei diametri delle nuove condotte fognarie e particolare esecutivo del manufatto idraulico limitatore la cui portata non dovrà risultare superiore a 10 l/s per ettaro di area di intervento; - indicazione della distanza di posa dal ciglio del canale di scolo consorziale "Canaletta di Zagonara" del cavidotto di allacciamento del nuovo impianto alla rete elettrica. - documentazione a chiarimento degli aspetti inerenti il traffico indotto sulle rete viaria della Provincia di Ravenna sia nel periodo della realizzazione dell'impianto stesso che nel successivo periodo di entrata in esercizio; - localizzazione tabellata riportante, per le installazioni a sviluppo verticale, le coordinate WGS 84, le quote assolute e le quote relative e localizzazione delle installazioni su Cartografia IGM in scala 1:10.000, con la identificazione della pista di volo se l'opera 6 ubicata entro 1 km dall'aeroporto, ovvero in scala 1:25.000 se l'opera è ubicata oltre 1 km dall'aeroporto più vicino, identificando la pista se presente entro 15 km dalle installazioni; nonché rappresentazione plano-altimetrica in scala; - relazione in cui sia verificato il rispetto delle indicazioni contenute nel documento "Linee guida relative alla valutazione delle fonti attrattive di fauna selvatica in zone limitrofe agli Pagina 8 di 50 PROCEDIMENTO UNICO di autorizzazione unica per la costruzione ed esercizio di un impianto a biogas della potenza di 600 kWe ed opere connesse da realizzare in via Canaletta n. 14, località Zagonara, Comune di Lugo Richiedente: AZIENDA AGRICOLA BENFENATI MICETO DI BENFENATI WALTER E C SOCIETA' SEMPLICE AGRICOLA - - - - - - - - - aeroporti", pubblicate sul sito di ENAC e che le emissioni in atmosfera non costituiscono un pericolo per la navigazione aerea; relazione di collaudo, comprovante il permanere delle condizioni di impermeabilità del fondo e delle pareti dei lagoni e il rispetto dei requisiti tecnici e di salvaguardia ambientale, al fine di poter valutare la compatibilità del nuovo insediamento con l’utilizzo dei lagoni esistenti; valutazione in merito a quanto prescritto nel § 3.1 p. II e § 8 della DGR 1495/2011 in merito alle caratteristiche delle volumetrie degli stoccaggi del digestato e al § 2.2 ultimo capoverso in merito alla separazione fisica fra l’impianto il bestiame ed il mangime dell’allevamento suinicolo posto nelle adiacenze; stima della volumetria delle terre e rocce da scavo e definizione della destinazione d’uso ai sensi della normativa vigente; informazioni sulla gestione approvvigionamento e stoccaggio in impianto delle biomasse e dei sottoprodotti non insilabili (erba medica, pane raffermo, pan di spagna/cioccolato, vinacce, scarti di frutta/verdura); contratti di fornitura dell’erba medica e dei sottoprodotti comprensive di descrizione, certificato analitico relativo al contenuto di azoto e copia fotostatica di un documento d’identità dei sottoscrittori; per i liquami suini si richiede di definire la % sul totale di quella prodotta su base annua nel ciclo chiuso dell’allevamento dei suini in adiacenza all’impianto di DA; per i sottoprodotti dell’industria alimentare (farinacei e scarti di verdure) si richiede di precisare quali modalità e tempistiche vengono adottate per l'alimentazione dell'impianto; produrre, in funzione della ricetta di alimentazione indicata, il calcolo del volume di ritenzione ed il tempo di residenza all’interno dei biodigestori. definire le possibilità (quantità) e l' additivo che si intende utilizzare (melasso, glicerina, etc.); fornire la documentazione necessaria alfine di definire sottoprodotto ai sensi dell’art. 184 bis del dlgs 152/06 i sottoprodotti approvvigionati da aziende agroalimentari. Descrivere gli adempimenti relativi all’uso alternativo alla distillazione delle vinacce e fornirne la provenienza (cantine e/o produttori vitivinicoli); determinazione dell’azoto totale di tutti i sottoprodotti dell’industria alimentare da utilizzare, se i certificati non sono allegati ai contratti di fornitura; le analisi debbono essere eseguite presso laboratorio ARPA o presso laboratorio privato accreditato per la matrice da analizzare; copia delle dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà dei terreni attualmente in disponibilità del proponente per l’utilizzo dei liquami suini, potenzialmente disponibili per lo spandimento del digestato; revisione del calcolo dell’azoto tenendo in considerazione l’azoto contenuto in tutti gli ingredienti in ingresso; revisione della tabella riepilogativa dei terreni; se il proponente intende cedere il digestato palabile arricchito con solfato ammonico ad una ditta che produce fertilizzanti, regolarmente iscritta al Registro dei fabbricanti di fertilizzanti, o se avvierà la procedura per ottenere l’iscrizione al registro sopraccitato e l’iscrizione del digestato al Registro dei fertilizzanti ai sensi del DLgs n. 75/2010; piano di monitoraggio degli odori; per quanto attiene il cogeneratore, definire le temperature previste alla emissione nei casi di recupero termico per l’essiccamento e nel caso di emissione senza recupero di calore sensibile dei fumi,di precisare se l’emissione è fisicamente unica in entrambi gli assetti impiantistici o se sono due punti fisicamente separati; Pagina 9 di 50 PROCEDIMENTO UNICO di autorizzazione unica per la costruzione ed esercizio di un impianto a biogas della potenza di 600 kWe ed opere connesse da realizzare in via Canaletta n. 14, località Zagonara, Comune di Lugo Richiedente: AZIENDA AGRICOLA BENFENATI MICETO DI BENFENATI WALTER E C SOCIETA' SEMPLICE AGRICOLA - in merito all'essiccatore (E3) precisare le caratteristiche del digestato avviato all’essiccamento, quelle dei serbatoi di stoccaggio, lo schema di flusso, il bilancio di massa e di energia dei flussi in ingresso all’essiccatore individuando i consumi di acido solforico, la produzione di solfato ammonico, di digestato essiccato, di acqua evaporata; precisare inoltre come si realizza la “miscelazione” del solfato di ammonio prodotto con il digestato essiccato per ottenere un ammendante; - chiarire cosa il proponente intende fare del digestato prodotto; - fornire oltre ad una planimetria di dettaglio della rete fognaria del nuovo insediamento, in cui si evidenziano le aree coperte e pavimentate, il calcolo del dimensionamento della vasca di prima pioggia, la presenza o meno nel nuovo insediamento di bagni e/o spogliatoi per il personale e relativo scarico dei servizi igienici. Definire inoltre se sono previste connessioni funzionali alle fognature esistenti per l’impianto di allevamento suini adiacente.Dovrà essere presentata una relazione alla normativa sulla gestione delle acque meteoriche di dilavamento DGR 286/05 e DGR 1860/06, che contempli le procedure delle aree pavimentate soggette a sporcamento (es. piazzali di carico/insilamento delle biomasse, tramoggia alimentazione, pre-vasca alimentazione etc.), paragrafo 6 della DGR 1495/2011; - Caratterizzazione delle sorgenti sonore: chiarire tale aspetto in quanto la potenza acustica dichiarata al punto di emissione dello scarico (LwA 123 dBA) non è confinabile nel box o altro involucro atto a contenere l’apparecchiatura e si rileva eccedere anche i limiti assoluti di zona per il periodo notturno con la particolare criticità se è oltretutto posizionato in quota; - Per la connessione alla rete nazionale in media tensione, occorre presentare la richiesta di valutazione e la documentazione secondo quanto previsto nella LR 10/1993 s.m.i.; - per la cabina interna di trasformazione da bt ad MT, occorre valutare la DPA secondo quanto previsto nel DM 29/05/2008; - per l'impianto di illuminazione esterno é necessario presentare un progetto di massima ed una dichiarazione di conformità, secondo quanto previsto nella LR 19/2003; - analisi degli strumenti urbanistici vigenti ed in particolare rispetto dell RUE dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna; - presentare gli elaborati grafici esplicativi che riportino, in scala adeguata, le sezioni, i prospetti, le piante quotate, le distanze da altre costruzioni, da strade e dai confini di proprietà, che rappresentino anche gli edifici esistenti dell'area oggetto dell'intervento; - al fine della valutazione dell'impatto paesaggistico occorre presentare degli elaborati grafici comprensivi anche dell'impianto esistente, composti di piante, prospetti, e vedute tridimensionali con una specifica integrazione legata alla mitigazione degli impatti visivi; - si chiede che il progetto architettonico recepisca le proposte progettuali presentate nello studio paesaggistico e le approfondisca in una scala di dettaglio consona, illustrando conseguentemente e coerentemente anche le scelte relative alle aree pertinenziali, alle recinzioni e al progetto del verde, ai colori e ai materiali degli edifici e delle parti più prettamente impiantistiche; - si chiede che vengano prodotte una relazione che si allinei a quanto normato nel DM 24.11.84. che tenga conto delle misure antincendio per tutto l’impianto (depositi, trincee, essiccatoio, digestore....ecc.), una valutazione del rischio e documentazione che chiarisca l’utilizzo e l’altezza della torcia, nonchè le distanze di sicurezza interne ed esterne all’impianto; - integrare le tavole di progetto con un layout dei percorsi dei mezzi all’interno dell’impianto e con la cartellonistica da predisporre, inoltre dovrà essere fornita una tavola con le vie di esodo ai fini della sicurezza dei lavoratori; - predisporre una relazione che valuti il rischio chimico dell’impiego di H2SO4 impiegato per l’abbattimento dell’NH4; Pagina 10 di 50 PROCEDIMENTO UNICO di autorizzazione unica per la costruzione ed esercizio di un impianto a biogas della potenza di 600 kWe ed opere connesse da realizzare in via Canaletta n. 14, località Zagonara, Comune di Lugo Richiedente: AZIENDA AGRICOLA BENFENATI MICETO DI BENFENATI WALTER E C SOCIETA' SEMPLICE AGRICOLA - il piano del traffico non risulta esaustivo, si richiede cartografia complessiva delle strade utilizzate per la fornitura dei materiali in ingresso all’impianto e per lo spandimento del digestato; tra i terreni elencati come disponibili, alcuni non sono di proprietà, ma in concessione o in affitto, risulta necessario dimostrare la disponibilità di tali terreni con contratti di spandimento; manca l’autocertificazione del tecnico abilitato riguardo la distanza tra l’impianto ed eventuali linee di trasporto (< 30 m) entro le quali non è necessario il nulla osta del Ministero dello Sviluppo Economico (circ. 31/05); in merito alla DAL 51/2011 si richiede la valutazione in merito al cumulo impatti (punto 3, lett.G, lett. b) e alla dispersione insediativa (punto 3, lett.G, lett. c); si chiede di precisare qual è la previsione della vita media utile convenzionale dell'impianto di biogas ai sensi del art. 6 del D.M. 6.07.2012 che ne determina la durata dell'autorizzazione; si chiede la dimostrazione della copertura di almeno il 10 % dell’area verde rispetto la superficie totale occupata dall’impianto, in accordo con quanto indicato nelle NTA del Piano di Azione per l'Energia e lo Sviluppo Sostenibile art. 12.7 comma 4 (D). La richiesta di integrazioni ha sospeso i termini per la conclusione della procedimento. I termini del procedimento hanno ripreso a decorrere il giorno 06/12/2013, data in cui sono state depositate le integrazioni complete richieste (pg. n. 91784/2013 del 06/12/2013). Le integrazioni sono state inoltrate a tutti gli enti coinvolti nella conferenza dei servizi. La Conferenza dei Servizi Conclusiva, convocata con nota pg. n. 92550/2013 del 10/12/2013, si è riunita il giorno 17/12/2013. Hanno preso parte alla riunione oltre all'autorità competente Provincia di Ravenna - Settore Ambiente e Territorio i tecnici dei seguenti enti/amministrazioni: - Settore Politiche Agricole della Provincia di Ravenna; - Unione dei Comuni della Bassa Romagna - Comune di Lugo; - ARPA – Sezione provinciale di Ravenna; Alle riunioni della conferenza di Servizi hanno partecipato, senza diritto di voto, ai sensi dell’art. 14ter, comma 2bis della vigente L. 241/1990, il proponente Sig. Benfenati Walter, in rappresentanza dell'AZIENDA AGRICOLA BENFENATI MICETO s.s. e tecnici incaricati. Il tecnico incaricato dalla Ditta illustra la documentazione integrativa presentata e le variazioni che il progetto ha subito rispetto alla soluzione iniziale e precisa che: - in merito alle integrazioni richieste a riguardo le biomasse in ingresso all'impianto queste sono costituite da: Liquame suino 21,97 t/g, Insilato di mais 5,48 t/g, Erba medica 0,38 t/g, Sottoprodotti della panificazione 4,38 t/g, Sottoprodotti dolciari 4,38 t/g, Vinacce dalla lavorazione di mosto muto 0,5 t/g, Scarti frutta di lavorazione giornaliera dell'azienda 0,3 t/g.; - le modifiche progettuali hanno portato ad una separazione in termini di stoccaggio dei materiali fra l'allevamento suinicolo dell'azienda agricola e l'impianto di biogas di progetto. Le connessioni rispettano i seguenti criteri di progettazione: il liquame zootecnico proveniente dall’allevamento viene mandato, tramite sistema di pompaggio, direttamente nella prevasca dell’impianto biogas (circa l’81%); l’esistente vasca di accumulo a forma quadrata, originariamente utilizzata per i liquami zootecnici dell’allevamento suinicolo, verrà suddivisa in 2 settori di volumetria opportuna. Uno è destinato allo stoccaggio del digestato tal quale proveniente Pagina 11 di 50 PROCEDIMENTO UNICO di autorizzazione unica per la costruzione ed esercizio di un impianto a biogas della potenza di 600 kWe ed opere connesse da realizzare in via Canaletta n. 14, località Zagonara, Comune di Lugo Richiedente: AZIENDA AGRICOLA BENFENATI MICETO DI BENFENATI WALTER E C SOCIETA' SEMPLICE AGRICOLA dall’impianto di biogas, l’altro a quello dei liquami provenienti dall’allevamento. Quest’ultimo è a sua volta suddiviso in due comparti (I vasca di accumulo liquami e II vasca di accumulo liquami) che operano da accumulo per il rimanente 19% del liquame zootecnico proveniente dall’azienda suinicola. Questi due compartimenti, posti in serie, assicurano la maturazione del liquame. In questo modo i liquami zootecnici derivanti dall’azienda suinicola e il digestato tal quale derivante dall’impianto a biogas non vengono tra loro miscelati; le reti delle acque meteoriche e dei percolati sono tenute separate per i due impianti (biogas ed allevamento). Le vasche di accumulo (per i liquami e per il digestato), saranno coperte con copertura galleggiante antiodore così come definito anche dalla DGR 1495/2011 con leca balls. Questa soluzione migliora l’aspetto ambientale delle emissioni in atmosfera dell’impianto di biogas e di quello esistente dell’azienda suinicola Benfenati; i liquami così gestiti come da punto precedente saranno pertanto utilizzati per lo spandimento agronomico su terreni agricoli distinti e pertanto non vengono miscelati nemmeno durante il loro utilizzo agronomico. Per quel che concerne poi la procedura di modifica sostanziale di AIA in corso di rilascio dal competente servizio della Provincia di Ravenna, inizialmente si riteneva fosse ricompresa nel procedimento unico, in quanto l'impianto a biogas e l'allevamento suinicolo risultavano connessi. A seguito delle scelte progettuali che hanno determinato una separazione fisica dei due impianti, si precisa che essa verrà svolta a parte e che non si costituisce più come endoprocedimento all'interno dell'autorizzazione unica. Si precisa inoltre che la modifica apportata nella gestione delle acque meteoriche e dei percolati separati per i due impianti (biogas ed allevamento) ha determinato la necessità del rilascio dell'autorizzazione agli scarichi delle acque di prima pioggia in acque superficiali per l'impianto a biogas, autorizzazione di competenza della Provincia di Ravenna che sarà ricompresa all'interno dell'Autorizzazione Unica.. La documentazione integrativa presentata ha risposto alle numerose richieste pervenute dagli enti chiamati ad esprimersi all'interno del procedimento unico, ma in sede di Conferenza dei Servizi è emersa la necessità di richiedere al proponente alcuni chiarimenti in merito ai seguenti aspetti: - tra le biomasse all'ingresso nell'impianto è elencata la medica, questa non è presente nel piano colturale dell'Azienda Agr. Benfenati e neppure vi è un contratto preliminare di fornitura, a scelta del proponente dovrà essere tracciata la filiera della medica; - chiarire se le colture dedicate o i sottoprodotti provengono anche da terreni in concessione, in questo caso occorrono i contratti di fornitura; - precisazioni sui terreni destinati all'utilizzo del digestato; - i sottoprodotti di Stefani Group e di Do-Ra Snacks non provengono dall'Azienda Agr. Benfenati, pertanto risultano necessari i contratti di fornitura; - chiarimenti sulla gestione di erba medica, vinacce e sottoprodotti frutticoli; - erba medica, vinacce e sottoprodotti frutticoli non vengono stoccati, ma si riduce ugualmente l'azoto del 20%; - occorre escludere mappale 162 foglio 126 (Lugo), mappali 33, 164 e 182 foglio 2 (Bagnara di Romagna) in assenza di rinnovo del titolo di possesso, - rettifica di una superficie catastale e di numerose superfici coltivate; - rettifica della dichiarazione preliminare di messa a disposizione dei terreni di Zotti Vittorio; - verifica di alcune SUS in considerazione di; - verifica complessiva della SUS a seguito delle eventuali esclusioni (abitazioni di terzi) e delle verifiche sopraccitate. Pagina 12 di 50 PROCEDIMENTO UNICO di autorizzazione unica per la costruzione ed esercizio di un impianto a biogas della potenza di 600 kWe ed opere connesse da realizzare in via Canaletta n. 14, località Zagonara, Comune di Lugo Richiedente: AZIENDA AGRICOLA BENFENATI MICETO DI BENFENATI WALTER E C SOCIETA' SEMPLICE AGRICOLA - - - dichiarazioni per i sottoprodotti in ingresso all'impianto: occorre che le ditte produttrici sottoscrivano una dichiarazione che si tratta di un sottoprodotto e non un rifiuto ai sensi dell’articolo 184 bis del D.Lgs. N. 152/2006; programma cronologico di massima per la realizzazione delle opere considerato che le modalità di realizzazione del digestore anaerobico dovranno consentire la produttività dell’allevamento e garantire pienamente il rispetto dei tempi e modi di stoccaggio dei liquami da avviare all’utilizzo agronomico nel rispetto della normativa vigente. contratto di cessione digestato essiccato a detentore rumeno del Benfenati: ai fini della definizione della tracciabilità della filiera anche per la cessione dello stesso, occorre fornire un contratto tra il produttore e la società rumena unitamente ai documenti d'identità validi; una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà del rappresentante legale della società rumena circa l'ammissibilità dell'utilizzo agronomico del digestato in base alla legislazione rumena, la sua destinazione con visura dei terreni in conduzione ed eventuali vincoli ambientali o di altra natura, le quantità da utilizzarsi e la descrizione delle attività svolte dalla società rumena. Si chiede inoltre l'impegno a fornire i documenti di trasporto, a tenere un registro delle cessioni e dello spandimento del digestato e una relazione sulla convenienza economica della cessione del digestato in Romania. dimostrare inoltre il rispetto della copertura del 10% del lotto interessato dall’impianto con area verde (come da contenuti del PTCP - PEP). Nell'ambito dell'istruttoria relativa al rinnovo dell'AIA per l'allevamento suinicolo, adiacente all'impianto a biogas, la ditta si era impegnata a posizionare entro il 2013, 3 piezometri per il controllo della tenuta delle due vasche utilizzate per lo stoccaggio dei reflui suinicoli, che nel progetto dell'impianto a biogas saranno utilizzate in gran parte per lo stoccaggio del digestato. Inoltre la ditta aveva dichiarato che avrebbe effettuato entro il 2013 le analisi delle acque prelevate dai tre piezometri finalizzate alla verifica della tenuta delle vasche. Si chiede che venga adempiuto a tale impegno ad integrazione della relazione di collaudo, redatta da un tecnico iscritto ad albo professionale, comprovante il permanere delle condizioni di impermeabilità del fondo e delle pareti delle due vasche e il rispetto dei requisiti tecnici e di salvaguardia ambientale. I tecnici precisano che verranno installati e saranno fornite le analisi nel mese di gennaio 2014. In riferimento a quanto emerso nell'istruttoria della Conferenza dei Servizi Conclusiva, riguardo le carenze documentali che non potevano essere rilevate in precedenza ed i chiarimenti necessari i tecnici incaricati ed il legale rappresentante della Ditta proponente chiedono una sospensione volontaria dei termini del procedimento fino alla presentazione della documentazione completa al fine di consentire il rilascio del parere di competenza del Servizio Politiche Agricole e di tutti i soggetti coinvolti nel procedimento. La Conferenza ha quindi comunicato che i termini del procedimento risultano sospesi dal 17/12/2013. I termini del procedimento hanno ripreso a decorrere il giorno 08/01/2014, data in cui sono state depositate le integrazioni volontarie complete (pg. n. 886/2014 del 08/01/2014). Le integrazioni sono state inoltrate a tutti gli enti coinvolti nella conferenza dei servizi, al fine di consentire il rilascio del parere di competenza. I verbali delle riunioni della Conferenza sono depositati presso gli Uffici dell’Autorità competente, Provincia di Ravenna, Fascicolo 2013/10 Classificazione 09-10-05. Pagina 13 di 50 PROCEDIMENTO UNICO di autorizzazione unica per la costruzione ed esercizio di un impianto a biogas della potenza di 600 kWe ed opere connesse da realizzare in via Canaletta n. 14, località Zagonara, Comune di Lugo Richiedente: AZIENDA AGRICOLA BENFENATI MICETO DI BENFENATI WALTER E C SOCIETA' SEMPLICE AGRICOLA 3.2. SPESE ISTRUTTORIE Secondo la Delibera della Giunta Provinciale di Ravenna n. 614 del 22.12.2010, gli oneri istruttori da applicare ai procedimenti tecnico amministrativi per l’autorizzazione degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili e convenzionali, sono pari allo 0,02% del valore delle opere da realizzare, quindi nel caso in oggetto sono pari ad € 578,4, in funzione di quanto la Ditta ha dichiarato come costo complessivo del progetto e delle opere. 3.3. PARERI Durante lo svolgimento dei lavori del procedimento unico, sono pervenute le seguenti espressioni in merito al progetto: • Provincia di Ravenna - Settore Ambiente e Territorio (Parere interno del 22/01/2014) Conformità al PTCP: Si è verificato che l'opera in oggetto risulta ricadere in zona art. 3.21Bd del PTCP della Provincia di Ravenna, le cui norme dispongono quanto segue: "6.(P) Le aree ricadenti nelle zone di cui al secondo comma, non ricomprese fra quelle di cui al terzo comma, hanno di norma destinazione d'uso agricola e sono conseguentemente assoggettate alle prescrizioni relative alle zone agricole dettate dalle leggi regionali e dalla pianificazione regionale, provinciale, comunale, con le ulteriori prescrizioni seguenti: a) nelle "zone di tutela dell'impianto storico della centuriazione" e negli "elementi dell'impianto storico della centuriazione" è fatto divieto di alterare le caratteristiche essenziali degli elementi della centuriazione come indicati al primo comma; qualsiasi intervento di realizzazione, ampliamento e rifacimento di infrastrutture viarie e canalizie deve possibilmente riprendere l'orientamento degli elementi lineari della centuriazione e comunque essere complessivamente coerente con l'organizzazione territorialeritoviale; ' b) . . . . omissis ... 12.(D) Per quanto concerne gli elementi di cui al secondo comma lettera d) del presente articolo, gli interventi non devono alterare le caratteristiche essenziali degli elementi della centurzazione ed in particolare non possono: a) sopprimere i tracciati di strade, strade poderali e strade interpoderali; b) eliminare i canali di scolo e/o di irrigazione; su di essi sono consentiti esclusivamente tombamenti puntuali per soddisfare esigenze di attraversamento." Pertanto, l'intervento è ammissibile alla condizione che, in fase realizzativa dell'intervento, siano adottati quegli accorgimenti costruttivi tali da garantire le tutele riportate nel sopra riportato articolo, fatto salvo quanto disposto dal vigente Piano Energetico Provinciale. • Provincia di Ravenna - Settore Ambiente e Territorio (Pareri interni del 17/12/2013 e del 27/01/2014): In relazione alla compatibilità con le previsioni del Piano di Azione per l'Energia e lo Sviluppo Sostenibile che costituisce variante al PTCP vigente, che prevede, in particolare che: - una volta raggiunto l’obiettivo fissato dal piano sopraccitato di produzione di energia da fonti rinnovabili, gli eventuali ulteriori progetti non dovranno provocare emissioni in atmosfera aggiuntive (ciò in raccordo con gli indirizzi del PRQA), ovvero una volta raggiunti dal punto di vista produttivo gli obiettivi fissati dal Piano Energetico Provinciale di produzione di energia dalle diverse fonti rinnovabili, gli eventuali ulteriori progetti di sfruttamento delle biomasse dovranno prevedere preferibilmente l’uso di biomasse locali, intendendo come locali le biomasse prodotte a non più di 40 km di raggio; - si valuti la quantità di calore prodotto, la sua utilizzazione e il bilancio energetico complessivo dell’intervento; Pagina 14 di 50 PROCEDIMENTO UNICO di autorizzazione unica per la costruzione ed esercizio di un impianto a biogas della potenza di 600 kWe ed opere connesse da realizzare in via Canaletta n. 14, località Zagonara, Comune di Lugo Richiedente: AZIENDA AGRICOLA BENFENATI MICETO DI BENFENATI WALTER E C SOCIETA' SEMPLICE AGRICOLA - venga presentata un’analisi degli strumenti finanziari utilizzabili e la sostenibilità economica dell’intervento; - deve essere previsto su tutto il territorio provinciale l’impiego esclusivo di fari per l’illuminazione notturna a proiezione esclusivamente indirizzata verso terra. La Provincia di Ravenna ha verificato che ad oggi non è stato raggiunto l'obiettivo generale della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, mentre è stato raggiunto l'obiettivo specifico della produzione di energia elettrica da biomasse. Considerato che è stata accertata, da parte della Provincia di Ravenna - Settore Ambiente e Territorio, la conformità del progetto con le previsioni del Piano di Azione per l'Energia e lo Sviluppo Sostenibile (PEP, variante al PTCP). In particolare, il proponente, ai sensi dell'art. 12.7 del PTCP, ha dato attestazione che: - l'approvvigionamento delle biomasse agricole/zootecniche avviene entro un raggio preferenziale di 40 km dall'impianto; - è stato presentato il bilancio energetico dell'impianto con saldo positivo in termini di emissioni di CO2 (pg. n. 53118/2013); - è stata presentata un'analisi degli strumenti finanziari utilizzabili che ha dimostrato la sostenibilità economica dell'intervento (pg. n. 53118/2013); - la realizzazione dell'impianto di connessione rispetta i requisiti preferenziali di impianti in cavo interrato per il tratto di utenza e per il tratto di rete per la connessione. Per quanto riguarda gli scarichi idrici in acque superficiali le acque da scaricare sono costituite da acque di prima pioggia ai sensi della DGR n.286/05, provenienti dal dilavamento dei piazzali dell'attività di impianto da fonte rinnovabile (biogas). In forza di quanto disposto dalla DGR 1860/06 e smi, la competenza dello scarico derivato delle acque di prima pioggia è della Provincia di Ravenna. Si rilascia, per quanto di competenza, il proprio parere favorevole condizionato alle seguenti prescrizioni: 1. lo scarico delle acque di prima pioggia, nel pozzetto ufficiale di prelevamento posto subito a valle del sistema di trattamento, deve essere conforme ai limiti di emissione indicati nella Tabella 3 dell'Allegato 5 della parte terza del D.L.vo n.152/06, per i seguenti parametri: COD, Solidi sospesi totali, Idrocarburi totali, PH; 2. con cadenza almeno annuale, dovrà essere effettuata un'analisi delle acque di prima. pioggia su campione rappresentativo, che attesti la conformità alla tabella 3 dell'allegato 5 della parte terza del D.L.vo n.152/06 per i parametri sopracitati, firmato da tecnico abilitato, da conservare ed essere resa disponibile nel caso di eventuali controlli; 3. ad evento meteorico esaurito va garantito lo scarico delle acque di prima pioggia in acque superficiali entro le 48 - 72 ore successive all'ultimo evento piovoso, cosi come previsto dalla DGR 286/05; 4. il pozzetto di prelievo ai fini del controllo delle acque di prima pioggia, posto subito a valle dei sistemi di trattamento, deve essere idoneo al prelevamento di campioni delle acque reflue (conformi alla normativa tecnica prevista in materia). Esso va mantenuto costantemente accessibile, a disposizione degli organi di vigilanza. Su di esso va garantita una periodica attività di manutenzione e sorveglianza per mantenere una costante efficienza del sistema; 5. i pozzetti di campionamento finali e i pozzetti d'ispezione e manutenzione degli impianti dovranno essere mantenuti sgombri dai materiali di lavorazione in modo da consentire in ogni momento ispezioni, manutenzioni, interventi di emergenza e campionamenti allo scarico; 6. va effettuata periodica manutenzione agli impianti di sedimentazione e disoleazione al fine di mantenere efficiente il sistema di depurazione. Con adeguata periodicità dovranno essere Pagina 15 di 50 PROCEDIMENTO UNICO di autorizzazione unica per la costruzione ed esercizio di un impianto a biogas della potenza di 600 kWe ed opere connesse da realizzare in via Canaletta n. 14, località Zagonara, Comune di Lugo Richiedente: AZIENDA AGRICOLA BENFENATI MICETO DI BENFENATI WALTER E C SOCIETA' SEMPLICE AGRICOLA eseguiti gli spurghi dell'impianto di sedimentazione e disoleazione. I fanghi e gli oli raccolti dovranno essere allontanati con mezzi idonei e smaltiti da ditte autorizzate. Le procedure di smaltimento dovranno essere conformi alle disposizioni sulla gestione dei rifiuti stabilite dal 7. Dlgs n.152/06 - Parte Quarta. La documentazione relativa alle manutenzioni eseguite va conservata a disposizione degli Organi di Vigilanza, ed eventualmente le manutenzioni annotate; 8. il punto di prelievo ai fini del controllo della qualità dello scarico delle acque di prima pioggia è indicat nella planimetria delle rete fognaria allegata alla domanda; tavola B14 allegata al presente provvedimento; 9. va resa disponibile agli agenti accertatori in caso di eventuale controllo, la planimetria della rete fognaria completa; 10. nel caso si verifichino imprevisti tecnici che modifichino provvisoriamente il regime e la qualità degli scarichi, ne va data comunicazione alla Provincia e alla Sezione Territoriale ARPA competente; 11. un anno prima della scadenza dell'autorizzazione agli scarichi deve esserne richiesto il rinnovo, ai sensi dell'art.124 comma 8, del D.L.vo n.152106, allegando i certificati di analisi sulle acque di priina pioggia. Per quel che concerne la zootecnia, visti i chiarimenti forniti nella seduta della Conferenza Servizi del 17/12/2013 e le integrazioni volontarie complete (pg. n. 886/2014 del 08/01/2014), si precisa quanto segue: l'Azienda ha richiesto che la modifica non sostanziale dell'Autorizzazione Integrata Ambientale dell'allevamento non costituisca un endoprocedimento all'interno dell'autorizzazione unica e ha effettuato scelte progettuali finalizzate a ciò e contenute nelle integrazioni presentate in data 06/12/2013. Tali scelte sono state valutate nel corso della CdS del 17/12/2013 e nessuno degli Enti presenti ha rilevato elementi ostativi. Pertanto la modifica AIA sarà gestita con procedimento separato. In merito al provvedimento di Autorizzazione Unica si conferma la necessità di prescrivere dei controlli analitici del digestato essicato per una sua caratterizzazione, in particolare relativamente al suo contenuto in azoto. Occorre inoltre segnalare all'Azienda che dovrà presentare alla Provincia almeno 30 giorni prima dell’attività di utilizzazione agronomica in qualità di produttore di digestato la comunicazione prevista dalla DGR n. 1494/2011 (Regolamento Regionale n.1/2011) e rispettarne le disposizioni. La comunicazione va predisposta utilizzando l'applicazione web, denominata Gestione Effluenti, realizzata nell'ambito del sistema informativo agricolo regionale. In riferimento al nulla osta minerario, non si segnalano osservazioni da proporre in ordine ad interferenze nella realizzazione delle opere. • Provincia di Ravenna - Settore Lavori Pubblici - Viabilità (PG. 94264/2013 del 17/12/2013): Si ritiene dimostrato il livello di servizio dell'incrocio, tuttavia detta analisi non tratta temi in materia di sicurezza, così, tenuto conto della buona visibilità lungo la s.p. n. 21 Delle Ripe Bagnara in approccio all'incrocio con la s.c via Canaletta e la presenza lungo la stessa s.p. di preavvisi di incrocio pericoloso completi di lampeggiante, si ritiene indispensabile la sostituzione del segnale di "Dare la precedenza" posto sulla Via Canaletta, con segnale di "Stop", per il quale lo scrivente ufficio provvederà all'emissione della necessaria ordinanza, e l'installazione, sempre sulla Via Canaletta di preavviso con lampeggiante LED, del tipo di quelli presenti sulla SP 21. Si precisa che la fornitura del segnale "stop" e la fornitura e posa del lampeggiante risulteranno a spese del richiedente, che dovrà contattare, prima dell'installazione, Pagina 16 di 50 PROCEDIMENTO UNICO di autorizzazione unica per la costruzione ed esercizio di un impianto a biogas della potenza di 600 kWe ed opere connesse da realizzare in via Canaletta n. 14, località Zagonara, Comune di Lugo Richiedente: AZIENDA AGRICOLA BENFENATI MICETO DI BENFENATI WALTER E C SOCIETA' SEMPLICE AGRICOLA il Servizio Viabilità 3° Sezione Lugo della Provincia di Ravenna ed il Comune di Lugo per le necessarie indicazioni di posa. • Provincia di Ravenna - Settore Politiche Agricole e Sviluppo Rurale – Ufficio Parchi (PG. n.63909/2013 del 31/07/2013): Parere di "non necessità" di procedere alla valutazione di incidenza, ai sensi della Direttiva 92/43/CEE, del D.P.R.357/97 mod. con D.P.R. n. 120/00, della L.R. 7/2004 e della deliberazione della Giunta regionale n. 1191/2007). Si raccomanda in modo prescrittivo di realizzare le linee di collegamento con la rete di distribuzione mediante condotte interrate o di tipo "elicord" e di prevedere l'eventuale impianto di illuminazione con accensione solo in casi di emergenza o per servizio. • Provincia di Ravenna - Settore Politiche Agricole e Sviluppo Rurale (PG. n. 7448 del 28/01/2014): In riferimento alla Vs. richiesta del 10/12/2013 (PG 2013/92550) di valutare la documentazione e di esprimere un parere, per la parte di competenza, ai fini del rilascio dell’autorizzazione in oggetto e: - premesso che la validità del presente parere è esclusivamente riferita alle seguenti biomasse: liquame suino proveniente dall’allevamento di Agr. Benfenati Miceto di Benfenati Walter e C. Società Semplice Agricola, insilato di mais, erba medica, sottoprodotti dolciari e della panificazione, vinacce, sottoprodotti frutticoli (pere e pesche) e al digestato da esse ottenuto come refluo del processo di digestione anaerobica; - vista la documentazione allegata alla richiesta di autorizzazione del 14/06/2013 (PG 2013/53118) e, in particolare, la Relazione tecnica redatta dallo studio di progettazione incaricato dal proponente (GecoSistema); - visto il verbale della 1a Conferenza di servizi del 09/07/2013 e contestuale richiesta di pareri e/o integrazioni trasmessi il 12/07/2013 (PG 2013/60781) dal Vs. Settore; - considerato che Agr. Benfenati Miceto di Benfenati Walter e C. Società Semplice Agricola gestisce un allevamento suino di circa 2300 capi (scrofe, verri, lattonzoli, suini da ingrasso per macelleria e salumificio) i cui reflui saranno utilizzati parzialmente nell’impianto di digestione anaerobica; − considerato che, dopo aver esaminato la documentazione citata al secondo alinea, è stata trasmessa al Vs. Settore la richiesta di integrazioni e chiarimenti con lettera del 22/07/2013 (PG 2013/62392) da inviare a Agr. Benfenati Miceto di Benfenati Walter e C. Società Semplice Agricola insieme alle integrazioni richieste dalle altre istituzioni interessate; − Vista la richiesta documentazione integrativa e sospensione dei termini del procedimento inviata il 26/07/2013 (PG 2013/63246) dal Vs. Settore a Agr. Benfenati Miceto di Benfenati Walter e C. Società Semplice Agricola; − Viste le integrazioni e i chiarimenti trasmessi da Agr. Benfenati Miceto di Benfenati Walter e C. Società Semplice Agricola il 24/09/2013 (PG 2013/73159), comprensivi di quelli richiesti dal ns. settore; - Considerato che tra i documenti trasmessi il 24/09/2013 (PG 2013/73159) mancavano, tra l'altro, alcuni contratti di fornitura, il rapporto di prova del sottoprodotto della panificazione e copia delle dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà dei terreni in disponibilità di Agr. Benfenati Miceto di Benfenati Walter e C. Società Semplice Agricola; - Vista la comunicazione in merito alla documentazione integrativa del 09/10/2013 (PG 2013/77043) con la quale le carenze indicate al punto precedente venivano notificate al proponente; - Vista la documentazione integrativa presentata il 06/12/2013 (PG 2013/91784) dopo la richiesta di proroga presentata da Agr. Benfenati Miceto di Benfenati Walter e C. Società Pagina 17 di 50 PROCEDIMENTO UNICO di autorizzazione unica per la costruzione ed esercizio di un impianto a biogas della potenza di 600 kWe ed opere connesse da realizzare in via Canaletta n. 14, località Zagonara, Comune di Lugo Richiedente: AZIENDA AGRICOLA BENFENATI MICETO DI BENFENATI WALTER E C SOCIETA' SEMPLICE AGRICOLA - - - - - - Semplice Agricola per l'incarico conferito a un nuovo studio di progettazione (Delta Engineering Services srl in sostituzione di GecoSistema); Considerato che alcune superfici a disposizione del proponente per lo spandimento del digestato sono impegnate con l'Azione 1 "Produzione integrata" (Misura 214 del PSR 20072013); Considerato che dall'esame della documentazione integrativa presentata il 06/12/2013 (PG 2013/91784) si rileva che una parte del digestato verrà utilizzata nei terreni in disponibilità ad Agr. Benfenati Miceto di Benfenati Walter e C. Società Semplice Agricola e la parte restante verrà essiccata e ceduta ad un detentore; Considerato che tra i documenti trasmessi il 06/12/2013 (PG 2013/91784) era presente un contratto di cessione del digestato essiccato a detentore rumeno, Benfenati Service srl del gruppo Benfenati, per il quale è stata effettuata una specifica istruttoria e che, dall'esame delle integrazioni, è emersa la necessità di ulteriori precisazioni e chiarimenti sia sugli ingredienti da impiegare nel processo di digestione anaerobica, sia sui terreni destinati allo spandimento del digestato, compresi quelli utilizzati in Romania; Visto il Verbale della Conferenza dei Servizi del 17/12/2013 inviato dal Vs. Settore il 20/12/2013 (PG 2013/95535) ad Agr. Benfenati Miceto di Benfenati Walter e C. Società Semplice Agricola con il quale si chiedeva, tra l'altro, quanto indicato al punto precedente; Vista la risposta del 23/12/2013 (PG 2013/95830) inviata da Agr. Benfenati Miceto di Benfenati Walter e C. Società Semplice Agricola relativa, tra l'altro, all'inserimento dell'erba medica nel prossimo piano colturale aziendale e a un nuovo contratto di cessione del digestato essiccato stipulato con un detentore diverso, ZOOMIR srl, sempre appartenente al gruppo Benfenati; Considerato che l'erba medica per la produzione di 140 t di biomassa destinata all'impianto di digestione anaerobica non è presente nel piano colturale 2013 e, pertanto, in assenza di semina primaverile di una superficie sufficiente a produrre la quantità sopra indicata, Agr. Benfenati Miceto di Benfenati Walter e C. Società Semplice Agricola deve presentare un contratto di fornitura; Considerato che a. entrambe le società contraenti, Agr. Benfenati Miceto di Benfenati Walter e C. Società Semplice Agricola e ZOOMIR srl, sono legalmente rappresentate da Benfenati Walter; b. il codice IVA del detentore rumeno, ZOOMIR srl, è valido; c. il detentore rumeno, ZOOMIR srl, in base alla dichiarazione della Superficie Agricola Utilizzata presentata al Ministero dell'Agricoltura allegata al contratto di cessione del digestato essiccato, ha condotto 2338,65 ha nei comuni di Peciu Nou, Foeni e Otelec nel 2013; d. il detentore rumeno, ZOOMIR srl ha notificato al Comune di Foeni, ove la società ha sede legale, l'intenzione di avviare lo spandimento del digestato essiccato a partire dal luglio 2014; e. il detentore rumeno, ZOOMIR srl, ha dichiarato, ai sensi del DPR 445/2000, che i terreni su cui avverrà lo spandimento del digestato essiccato sono esenti da vincoli sanitari, paesaggistici, di apporto di azoto e fasce di rispetto; Vista la Vs. comunicazione in merito alla documentazione integrativa inviata ad Agr. Benfenati Miceto di Benfenati Walter e C. Società Semplice Agricola il 07/01/2014 (PG 2014/592) ove, tra l'altro, si chiedeva di chiarire la modalità di gestione dei liquami prodotti dall'allevamento durante la fase di costruzione e sistemazione delle vasche esistenti allo scopo di stoccare il digestato; Pagina 18 di 50 PROCEDIMENTO UNICO di autorizzazione unica per la costruzione ed esercizio di un impianto a biogas della potenza di 600 kWe ed opere connesse da realizzare in via Canaletta n. 14, località Zagonara, Comune di Lugo Richiedente: AZIENDA AGRICOLA BENFENATI MICETO DI BENFENATI WALTER E C SOCIETA' SEMPLICE AGRICOLA - Vista la trasmissione integrazioni richieste del 08/01/2014 (PG 2014/886) ove lo studio incaricato Delta Engineering Services srl, per conto di Agr. Benfenati Miceto di Benfenati Walter e C. Società Semplice Agricola, comunica che, durante la fase di costruzione e sistemazione delle vasche, i liquami prodotti dall'allevamento verranno stoccati transitoriamente nella vasca di post digestione; si esprime parere favorevole per la parte agronomica, come descritto nella documentazione fornita con la domanda di autorizzazione per la costruzione di un impianto di produzione di energia elettrica da biomasse di Agr. Benfenati Miceto di Benfenati Walter e C. Società Semplice Agricola e successive integrazioni, fatto salvo il rispetto delle norme e dei divieti vigenti in materia, con le seguenti precisazioni: - la validità del presente parere è esclusivamente riferita alle seguenti biomasse: liquame suino proveniente dall’allevamento di Agr. Benfenati Miceto di Benfenati Walter e C. Società Semplice Agricola, insilato di mais, erba medica, sottoprodotti dolciari e della panificazione, vinacce, sottoprodotti frutticoli (pere e pesche) e al digestato da esse ottenuto come refluo del processo di digestione anaerobica; - sulle superfici impegnate con l’Azione 1 “Produzione integrata”, Agr. Benfenati Miceto di Benfenati Walter e C. Società Semplice Agricola è tenuta a utilizzare il digestato nel rispetto di quanto previsto dalle Norme generali, dalle Norme tecniche di coltivazione dei Disciplinari di Produzione integrata, dalle disposizioni regionali (Deliberazione di Giunta Regionale n. 1585/2012) e dalla specifica normativa vigente E CON LE SEGUENTI PRESCRIZIONI - - inserire nel Piano colturale 2014 una superficie di erba medica sufficiente a produrre la quantità prevista in ingresso all'impianto di digestione anaerobica o, in alternativa, presentare il contratto di fornitura con le modalità e nei tempi stabiliti dal Settore Ambiente e Territorio, titolare del procedimento autorizzativo; tale contratto deve essere coerente, per superficie coltivata e produzione prevista, con il piano colturale dell'azienda agricola fornitrice a partire dall’anno 2014 e seguenti; registrare le cessioni del digestato essiccato al detentore rumeno, ZOOMIR srl; fornire i documenti di trasporto del digestato essiccato in funzione dell'attività di utilizzo agronomico effettuata dal detentore rumeno, ZOOMIR srl; fornire copia della dichiarazione della Superficie Agricola Utilizzata presentata al Ministero dell'Agricoltura in Romania a partire dall'anno 2014 e seguenti; registrare lo spandimento del digestato essiccato. Il parere è stato formulato in base alla documentazione allegata alla richiesta di autorizzazione del 14/06/2013 (PG 2013/53118) e successive integrazioni del 24/09/2013 (PG 2013/73159), del 06/12/2013 (PG 2013/91784), del 23/12/2013 (PG 2013/95830) e del 08/01/2014 (PG 2014/886). • Unione dei Comuni della Bassa Romagna - Comune di Lugo (PG. n. 5015 del 21/01/2014, protocollo Unione dei Comuni della Bassa Romagna n. 2276 del 21/01/2014): In riferimento alla procedura di cui all'oggetto, a seguito di analisi della documentazione prodotta dalla ditta proponente e alla luce delle integrazioni presentate, si esprime per quanto di competenza parere favorevole alla realizzazione dell'impianto con le seguenti prescrizioni e condizioni: I. Relativamente alla viabilità, la ditta proponente dovrà farsi carico della manutenzione periodica del tratto di strada comunale interessata dal transito dei mezzi diretti all'impianto Pagina 19 di 50 PROCEDIMENTO UNICO di autorizzazione unica per la costruzione ed esercizio di un impianto a biogas della potenza di 600 kWe ed opere connesse da realizzare in via Canaletta n. 14, località Zagonara, Comune di Lugo Richiedente: AZIENDA AGRICOLA BENFENATI MICETO DI BENFENATI WALTER E C SOCIETA' SEMPLICE AGRICOLA nel tratto di strada comunale Via Canaletta a partire dalla SP.21 fino all'ingresso dell'impianto , secondo le indicazioni, i tempi e le modalità che dovranno essere concordate con apposita convenzione, prima dell'inizio dei lavori, con l'Area Lavori Pubblici del Comune di Lugo. II. La ditta BENFENATI MICETO, dovrà garantire per tutta la durata dell'impianto, che il materiale che alimenterà il biodigestore e derivante dal liquame suino prodotto dall'allevamento, sia almeno pari al 50% del totale, in conformità all'art. 4.6.10 punto 3 comma 2 del Regolamento Urbanistico Edilizio dell'Unione dei Comuni della Bassa Romagna. Nella relazione annuale che il proponente dovrà produrre alla Provincia di Ravenna, ai sensi della L.R. 26/2004, dovrà chiaramente emergere il rispetto di quanto sopra riportato, pena la decadenza dell'autorizzazione. • AUSL Ravenna (PG. n 6304 del 24/01/2014): Con riferimento alla richiesta di parere per quanto in oggetto, vista la documentazione di progetto, per quanto di competenza, nulla osta alla realizzazione delle opere previste per la realizzazione dell'impianto di produzione biogas da effettuarsi in Lugo via Canaletta n. 14 proposto dalla ditta Az. Agr. Benfenati Miceto alla seguente condizione. L'accesso all'impianto dovrà avvenire direttamente dalla pubblica via in modo che sia fisicamente separato dal limitrofo allevamento. • Arpa Ravenna (PG. n.94326/2013 del 17/12/2013): Aspetti generali e materie prime impianto: L’impianto proposto viene alimentato con liquame suino proveniente dall’adiacente allevamento autorizzato con provvedimento AIA N° 635/2008 e s.m.i., insilato di mais, erba medica, vinacce, scarti di frutta e sottoprodotti dolciari e della panificazione. Il liquame suino viene alimentato in ragione di ca. l’81% sulla miscela base mentre il rimanente delle biomasse alimentate per ca. 5632 ton/a proviene dalla azienda agricola del proponente (erba medica, vinacce, insilato di mais, scarti di frutta) e i sotto prodotti dell’industria alimentare da contratti stipulati con le aziende DORA Snacks di Ravenna e Panificio Stefani srl di San Lazzaro (BO). In particolare è previsto l’uso delle seguenti biomasse e relative quantità: 21.97 t/g di liquame suino pari a ca. 8020 t/a 5.48 t/g di insilato di mais pari a ca. 2000 t/a, 0.38 t/g di erba medica pari a ca. 139 t/a, 4.38 t/g di sottoprodotto della panificazione pari a ca. 1600 t/a (Panificio Stefani) 4.38 t/g di sottoprodotto della industria dolciaria pari a ca. 1600 t/a (Dora Snacks) 0.5 t/g di vinacce pari a ca. 182 t/a 0.3 t/g di scarti di frutta pari a ca. 109 t/a La biomassa complessivamente alimentata all’impianto di biodigestione sarà pertanto pari a ca. 13.650 t/a. Si fa rilevare come alcune biomasse (erba medica, vinacce, scarti frutta) che vengono alimentate in prevasca senza sosta in trincea sono biomasse legate ad attività stagionali concentrate in genere in brevi periodi durante l’anno; a tale fine si richiede di prescrivere al proponente che gli eventuali stoccaggi presso la sede dell’impianto non superino le 48 ore per evitare problematiche di odore e fermentazione soprattutto di scarti di frutta e vinacce. L’impianto prevede in una situazione a regime una produzione nominale di ca. 10.935 t/a di digestato che verrà avviato in parte allo stoccaggio senza separazione ed in parte inviato ad un essiccatoio per ottenere una frazione di digestato secco (Umidità ca. 50%) e solfato ammonico in soluzione. La ripartizione dei flussi sarà per ca. 5.256 t/a (14.4 t/g) all’essiccamento e 5.679 t/a (15.56 t/g) allo stoccaggio in attesa dell’utilizzo agronomico. Pagina 20 di 50 PROCEDIMENTO UNICO di autorizzazione unica per la costruzione ed esercizio di un impianto a biogas della potenza di 600 kWe ed opere connesse da realizzare in via Canaletta n. 14, località Zagonara, Comune di Lugo Richiedente: AZIENDA AGRICOLA BENFENATI MICETO DI BENFENATI WALTER E C SOCIETA' SEMPLICE AGRICOLA Se il mix in alimento all’impianto dovesse modificare in maniera significativa il piano traffico e la frequenza di transito dei mezzi all’impianto ne deve essere data comunicazione preventiva alla A.C. ed all’Unione dei Comuni della Bassa Romagna per le valutazioni del caso. Si fa rilevare che ogni modifica della ricetta dovrà essere almeno comunicata con una PAS all'Unione dei Comuni della Bassa Romagna - Comune di Lugo. Viene stimata a regime una produzione di biogas di ca. 290 m3/h con un tenore in metano medio previsto di ca. il 52% in volume ed un PCI medio di 21.1 MJ/m3. La produzione annua a regime è prevista in ca. 2.540.400 m3/anno. La produzione di energia elettrica netta prevista è stimata in ca. 4.416.000 kWh. L’impianto inoltre utilizza il calore prodotto per il riscaldamento dei digestori e il calore sensibile dei fumi per l’essiccazione di parte del digestato prodotto in un impianto di essiccamento. L’impianto anaerobico di produzione del biogas è costituito da N° 1 prevasca del volume di lavoro di 153 m3 circa, tale vasca sarà dotata di dispositivi idonei alfine di omogeneizzare i substrati avviati al digestore primario. In tale vasca verrà alimentato direttamente dall’allevamento il liquame suino, la medica, lo scarto di frutta e le vinacce. I sottoprodotti alimentari verranno stoccati in una trincea con tettoia del volume utile pari a 200 m3. L’alimentazione delle biomasse solide avverrà attraverso un “solid feeder” con un volume di carico pari a ca. 40 m3. L’impianto è costituito da due digestori un primario del volume di lavoro di ca. 2000 m3 con tetto fisso in cemento e da un digestore secondario di volume utile pari a ca. 1665 m3 sormontato da un cupola gasometrica che puo’ contenere fino a 1000 m3 di biogas. Il digestore secondario, secondo quanto indicato dalla RER viene contabilizzato come volume utile per lo stoccaggio del digestato per il rispetto dei tempi previsti prima dell’utilizzo agronomico. Si prende inoltre atto dei chiarimenti forniti dal proponente per la gestione del regime transitorio di realizzazione ed avviamento dell’impianto di biogas per quanto attiene lo stoccaggio dei liquami dell’allevamento alfine di poter realizzare i setti di separazione nella vasca quadrata esistente. Si richiede inoltre alla A.C. di prescrivere al proponente la redazione di un programma cronologico di massima per la realizzazione del transitorio da inviare alla Unione dei Comuni della Bassa Romagna, alla Provincia e all’ARPA. La gestione di tale fase della realizzazione del DA deve consentire la produttività dell’allevamento e garantire pienamente il rispetto dei tempi e modi di stoccaggio dei liquami da avviare all’utilizzo agronomico. Il digestato solido essiccato verrà stoccato in una trincea dotata di tettoia del volume utile pari a ca. 353 m3, il digestato non separato verrà inviato alla vasca esistente circolare del volume utile di 2233 m3 ed ad una porzione della vasca quadrata esistente sezionata per ottenere un volume utile di 924 m3. Il volume dei due digestori consente un valore teorico del tempo di ritenzione pari a ca. 100 gg. La vasche del digestato avviato a stoccaggio tal quale saranno coperte con coperture flottanti tipo plastic sheet o leca, tale configurazione risulta conforme a quanto previsto nella DGR 1495/2011. Avviamento dell’impianto: L’avvio dell’impianto avverrà utilizzando il liquame suino dell’allevamento ed una quantità stimata in ca. 200 m3 di digestato proveniente da altro impianto in zona. Si richiede alla A.C. di prescrivere in sede di provvedimento di autorizzazione che vengano comunicate le quantità usate per l’avvio, e di confermare o specificare il luogo e l’azienda da cui il digestato e/o il altro inoculo verrà approvvigionato. La comunicazione dovrà essere fatta al A.C., all’Unione dei Comuni della Bassa Romagna e all’ARPA. Aspetti energetici e trattamento biogas: Pagina 21 di 50 PROCEDIMENTO UNICO di autorizzazione unica per la costruzione ed esercizio di un impianto a biogas della potenza di 600 kWe ed opere connesse da realizzare in via Canaletta n. 14, località Zagonara, Comune di Lugo Richiedente: AZIENDA AGRICOLA BENFENATI MICETO DI BENFENATI WALTER E C SOCIETA' SEMPLICE AGRICOLA L’impianto sulla base del suo dimensionamento risulta in grado nominalmente di produrre ca. 600 kWe, ed una potenza termica immessa stimata pari a ca. 1.509 MWth (Il dato del proponente calcolato sulla base di biogas con il 52% di metano, PCI 21.1 MJ/m3 e 290 m3/h di producibilità di biogas darebbe come PTN = 1.7 MWth). L’assetto attuale proposto dall’azienda prevede recupero termico di parte del calore a bassa temperatura utilizzato per il riscaldamento dei digestori e il recupero del calore sensibile dei fumi per essiccare parte (ca. il 45%) del digestato prodotto. Il Biogas opportunamente deumidificato e desolforato viene alimentato al motore a cogenerazione. Nella documentazione non viene precisato il sistema di desolforazione ma si presume, essendo un impianto Sebigas che avvenga per via biologica con iniezione di piccole quantità di aria all’interno del digestore secondario. Emissioni in atmosfera: Per quanto attiene le emissioni in atmosfera dei motori endotermici a biogas, il Dlgs 152/06 colloca i generatori e cogeneratore alimentati a biogas non da rifiuti nelle categorie di impianti art. 272 comma 1, precisamente al punto ff), cioe’ tra “gli impianti e le attività le cui emissioni sono scarsamente rilevanti agli effetti dell’inquinamento atmosferico” e pertanto non soggetti ad autorizzazione alle emissioni in atmosfera, tali impianti pero’ “devono almeno rispettare in ogni caso almeno i valori limite previsti nella parte III dell’allegato I alla parte V del DLGs 152/06”. In particolare per questo caso, essendo la potenza termica nominale installata pari a ca. 1.509 MW si prende a riferimento la colonna di sx del § 1.3 a). Il Biogas deve avere inoltre le caratteristiche previste nell’allegato X, parte II, sezione 6. Con la pubblicazione della DGR 1496/2011 i limiti alle emissioni che devono rispettare tali impianti sono quelli stabiliti al § 4.36 della DGR. L’azienda non ha indicato con precisione il tipo di motore endotermico che intende utilizzare dichiarando il rispetto dei limiti di legge in concentrazione degli inquinanti per le emissioni del motore, intesi come medi orari riferiti all’ossigeno al 5% secco, come previsti dal dettato della norma regionale sopracitata. Nella documentazione è stato indicato il motore “MWM TCG 2016 V12 C 600 kWe”, sulla base dei dati presentati si indicano le caratteristiche della emissione riprese dalla tabella del quadro riassuntivo delle emissioni. Portata secca = 2240 Nm3/hAltezza H = 10 m Temperatura > 400 °C (in assetto senza recupero termico del calore sensibile dei fumi) NOx (espressi come NO2) = 450 mg/Nm3 CO = 500 mg/Nm3 COT (NMHC) = 150 mg/Nm3 Composti inorganici del cloro (come HCl) = 10 mg/Nm3 Ossidi di zolfo (come SO2) = 350 mg/Nm3 Polveri = 10 mg/Nm3 Il motore ha una emissione denominata E1, che risulta essere attiva con emissione dei fumi in atmosfera solamente nelle fasi in cui non viene recuperato il calore sensibile dei fumi per via diretta inviando tale corrente al sistema di essiccazione del digestato. Nel caso di recupero integrale dei fumi essi usciranno diluiti dal camino dell’essiccatoio E3. Si richiede pertanto che il rispetto dei limiti di legge sia verificato al camino E1, e comunque nel caso di assetto a recupero integrale dei fumi a monte dell’ingresso dell’essiccatoio del digestato. Si richiede di rendere disponibile nel DCS di controllo dell’impianto i valori medi orari o i trend grafici relativi alla analisi in continuo della qualità del biogas inviato al motore endotermico nei suoi macrocomponenti CH4, O2, H2S; tali valori/trend devono essere Pagina 22 di 50 PROCEDIMENTO UNICO di autorizzazione unica per la costruzione ed esercizio di un impianto a biogas della potenza di 600 kWe ed opere connesse da realizzare in via Canaletta n. 14, località Zagonara, Comune di Lugo Richiedente: AZIENDA AGRICOLA BENFENATI MICETO DI BENFENATI WALTER E C SOCIETA' SEMPLICE AGRICOLA registrati e resi disponibili alle verifiche delle autorità di controllo. Tali dati dovranno essere conservati per almeno due anni. L’emissione dovrà essere dotata di punto di presa campione secondo quanto previsto dalle norme tecniche UNI 10169 ed UNI EN 13284-1 e di vie di accesso in sicurezza secondo quanto previsto dalle norme vigenti. Dovrà inoltre essere resa disponibile un presa campione a monte dell’ingresso dei fumi del motore nell’essiccatore con caratteristiche identiche a quella realizzata al camino della emissione E1. Si richiede inoltre di prescrivere al proponente che entrambe le prese campione per il controllo dei fumi in emissione siano posizionate in un tratto verticale del camino/tubazione adeguatamente coibentate. I metodi analitici per i parametri indicati sono quelli previsti nell’allegato 3B della DGR 1769/10 del 22/11/2010 e s.m.i.. Viene inoltre prevista una torcia da utilizzare solo nelle circostanze di emergenza o fermo motore e avviamento dell’impianto, dimensionata per 350 Nm3/h di biogas e sufficiente a spiazzare tutta la produzione oraria massima prevista di biogas e per svuotare i gasometri (ca. 1000 m3) nel tempo previsto dalla DGR 1495/2011, § 2.2 (< 5-6 ore). Tale dispositivo dovrà essere esplicitamente autorizzato secondo il dlgs 152/06 e s.m.i.. Si prescrive che la torcia dovra’ essere dotata di dispositivi ridondanti che evitino la mancata accensione della stessa in caso di utilizzo in emergenza. La torcia dovrà sempre funzionare in ogni circostanza prevista o prevedibile nella gestione dell’impianto, non è consentita l’emissione in atmosfera di biogas non preventivamente trattato. La torcia dovrà essere preferenzialmente di tipo chiuso con una altezza da terra di m 5.3. Durante la fase di avviamento in cui il biogas prodotto non è sufficiente ad alimentare né il cogeneratore che la torcia in ottemperanza alla DGR 1495/2011 si prescrive che il biogas venga trattato secondo le modalità previste dalla sopracitata DGR, utilizzando la torcia con un combustibile di supporto, in fase di avviamento a riscaldare i digestori fino all’avvio del recupero energetico previsto dal cogeneratore. Si richiede alla A.C. che venga comunicata la messa in esercizio dell’impianto al Comune di Ravenna e all’ARPA, e che venga presentata un breve nota che riporti le modalità ed i tempi di avvio della attività di digestione anaerobica e della conseguente produzione del biogas. Si richiede inoltre un controllo dei fumi emessi dal motore in sede di messa a regime del motore alfine di dimostrare, come previsto dall’art 272 coma 1 del dlgs 152/06 la conformità ai valori massimi di emissione previsti, ed un autocontrollo annuale dopo la messa a regime. L’impianto prevede inoltre l’installazione di un essiccatoio che utilizza i fumi caldi del cogeneratore per via diretta in vena d’aria per alimentare un impianto di essiccazione di parte del digestato (600 kg/h) che viene portato da contenuto di s.s. del 10-11% ad un contenuto finale del 50% ca. (130 kg/h). L’essiccatore ha un potenzialità pari a ca. 500 kWth interamente recuperati dai fumi del cogeneratore. L’essiccatore oltre ad eliminare parte della acqua strippa anche parte della ammoniaca contenuta nel digestato che viene abbattuta con un scrubber ad acido solforico. Dallo scrubber si origina un soluzione di solfato ammonico che viene periodicamente allontanata e conservata i cisternette da 1000 litri ed avviata alla vendita. Dall’essiccatoio si origina una emissione denominata E3 che presenta una portata volumetrica pari a 15000 Nm3/h ed una temperatura prevista di ca. 45 °C. I fumi provenienti dal cogeneratore pertanto vengono diluiti con aria ambiente fino ad ottenere una temperatura di lavoro attorno ai 120 °C. (Soffiante dell’essiccatoio di portata nominale pari a 12000 m3/h). I limiti proposti per il sistema di essiccazione sono indicati in 250 mg/Nm3 per NH3 e 50 mg/Nm3 per le Polveri (dati normativi). Il proponente, su richiesta dell’Agenzia ha valutato le MTD di settore ed ha indicato come valori tecnicamente raggiungibili: Polveri 10 mg/Nm3 e Pagina 23 di 50 PROCEDIMENTO UNICO di autorizzazione unica per la costruzione ed esercizio di un impianto a biogas della potenza di 600 kWe ed opere connesse da realizzare in via Canaletta n. 14, località Zagonara, Comune di Lugo Richiedente: AZIENDA AGRICOLA BENFENATI MICETO DI BENFENATI WALTER E C SOCIETA' SEMPLICE AGRICOLA Ammoniaca 20 mg/Nm3 che si propongono alla A.C. per l’adozione. L’altezza della emissione dovrà essere pari almeno a 8 m. L’emissione dovrà essere dotata di punto di presa campione secondo quanto previsto dalle norme tecniche UNI 10169 ed UNI EN 13284-1 e di vie di accesso in sicurezza secondo quanto previsto dalle norme vigenti. I metodi analitici per i parametri indicati sono quelli previsti nell’allegato 3B della DGR 1769/10 del 22/11/2010 e s.m.i.. Per tale emissione sono cogenti gli adempimenti previsti dall’art. 269 comma 6 del dlgs 152/06 con integrato con le modalità previste dalla DGR 960/99. Dovrà essere previsto in autorizzazione il tempo intercorrente fra la messa in esercizio e la messa a regime dell’impianto di essiccamento. Piano di Monitoraggio degli odori E’ stato predisposto dal proponente un piano di monitoraggio degli odori come previsto al punto 3.3 della DGR 1495 del 24/10/2011, che tiene conto della valutazione preliminare dell’impatto odorigeno, tale piano è presente nelle lettera di integrazioni datate 24/09/2013 pagine da 53 a 60. L’ARPA si riserva comunque ove intervenissero direttive regionali dettagliate a richiedere integrazioni e/o modifiche a tale elaborato. Acque e scarichi idrici: Considerato che lo scarico, indicato nella planimetria allegata è costituito da acque di prima pioggia in acque superficiali. Considerato che i reflui di prima pioggia contengono residui di olio, idrocarburi, polveri presenti nei piazzali dell’attività di mq. 3215. Considerato il tipo di lavorazione svolto, le caratteristiche chimico-fisiche dei reflui prodotti a seguito dell’attività e di eventi meteorici, detti reflui, prima di essere scaricati in acque superficiali dovranno essere preventivamente trattati in idonei impianti. Vista la D.G.R. n° 286 del 14/02/2005; Vista la D.G.R. n° 1860 del 18/12/2006; Visto che detti reflui sono da considerare come acque di prima pioggia; Preso atto che, come da D.G.R. n° 1860, è stato applicato il corretto coefficiente di deflusso a seconda del tipo di pavimentazione con cui risulta essere realizzata l’area interessata alla raccolta delle acque di prima pioggia; Considerato che è stato utilizzato il corretto coefficiente di ritardo con cui i reflui recapitano nella vasca di prima pioggia; Considerato che lo scarico ha le seguenti caratteristiche: − Responsabile dello scarico: Sig. Benfenati Miceto (legale rappr. della Ditta) − Indirizzo dell’insediamento da cui origina lo scarico: Via Canaletta n° 1 Lugo. − Destinazione dell’ insediamento: Agricola con attività di: Impianto produzione Biogas. − Tipologia dei reflui: acque di prima pioggia provenienti dai piazzali e dalle aree di transito dell’insediamento aventi una superficie totale di mq 3215. − Recettore dello scarico:Canale Zagonara, bacino idrografico Destra Reno. − Sistemi di trattamento previsti per le acque di prima pioggia: Vasca di prima pioggia di 22 metri cubi di volume provvista di pozzetto deviatore, e disoleatore di 0,7 metri cubi di volume. Per quanto sopra si esprime PARERE FAVOREVOLE all’autorizzazione allo scarico in acque superficiali,ai sensi del D.Lgs. 152/06 e della D.G.R. n° 286/05 a condizione che vengano adottati i dispositivi e le cautele di seguito elencate: 1) il pozzetto d’ispezione terminale, idoneo al prelevamento dei campioni di acque di scarico, dovrà essere mantenuto costantemente accessibile, a disposizione degli organi di vigilanza in adempimento a quanto disposto dal comma 3 dell’art. 101 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i.; Pagina 24 di 50 PROCEDIMENTO UNICO di autorizzazione unica per la costruzione ed esercizio di un impianto a biogas della potenza di 600 kWe ed opere connesse da realizzare in via Canaletta n. 14, località Zagonara, Comune di Lugo Richiedente: AZIENDA AGRICOLA BENFENATI MICETO DI BENFENATI WALTER E C SOCIETA' SEMPLICE AGRICOLA 2) la ditta dovrà effettuare una costante e periodica manutenzione e pulizia dell’impianto di tratta-mento dei reflui così come indicato dalla Norma tecnica DIN 1999 parte 2, par. 5 nel libretto di uso e manutenzione che la ditta costruttrice dovrà fornire a corredo dell’ impianto. 3) i pozzetti di campionamento finali e i pozzetti d’ispezione e manutenzione degli impianti dovran-no essere mantenuti sgombri dai materiali di lavorazione in modo da consentire in ogni momento ispezioni, manutenzioni, interventi di emergenza e campionamenti dello scarico; 4) con adeguata periodicità dovranno essere eseguiti gli spurghi dell’impianto di sedimentazione e disoleazione. I fanghi e gli oli raccolti dovranno essere allontanati con mezzi idonei e smaltiti presso un Impianto Pubblico autorizzato. Le procedure di smaltimento dovranno essere conformi ai dettati sui rifiuti in base al D. Lgs. 152/06 - Parte Quarta norme in materia di gestione di rifiuti e di bonifica dei siti inquinati. 5) La ditta, prima dell’attivazione dello scarico dovrà dotarsi di registro di carico e scarico vidimato,ove dovranno essere annotate tutte le asportazioni di fanghi e/o oli. Il registro, i formulari ed i documenti comprovanti la raccolta, il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti dovranno essere conservati presso l’ attività a disposizione degli organi di vigilanza; 6) l’impianto di disoleazione dovrà essere provvisto di un sistema che segnali il riempimento del serbatoio di stoccaggio degli oli e di un sistema finale di chiusura automatica dello scarico che impe-disca sversamenti accidentali dei reflui non trattati, 7) eventuali malfunzionamenti dell’impianto di trattamento dei reflui dovranno essere tempestivamente comunicati all’ Amministrazione Provinciale ed alla sezione provinciale dell’ARPA. 8) dovrà essere effettuato, con cadenza almeno annuale, un campione rappresentativo delle acque di prima pioggia in oggetto la cui analisi attesti la conformità dello scarico con la tabel-la di riferimento in relazione ai parametri significativi (SST, COD, IDROCARB. TOTALI, pH) ed alla destinazione (corpo ricettore). Gli esiti degli autocontrolli dovranno essere conservati presso l’azienda, a disposizione degli organi di vigilanza e presentati in sede di rinnovo dell’autorizzazione allo scarico. 9) il sistema di trattamento delle acque di prima pioggia dovrà comunque garantire che lo scarico rientri nei limiti previsti dalla tab. 3 dell’allegato 5 - parte terza del D.Lgs. 152/06 (per scarichi in acque superficiali). 10) la pompa all’interno della vasca di prima pioggia dovrà essere predisposta per immettere dopo 48-72 ore dall’evento piovoso i reflui nel disoleatore, con una portata pari a quella dichiarata nel progetto. 11) nel corpo recettore non dovranno crearsi impaludamenti onde creare esalazioni maleodoranti e/o proliferazioni di insetti. Campi elettromagnetici ed inquinamento luminoso: In riferimento all'impianto biogas di Benfenati e C. ed alle integrazioni ricevute si esprime il seguente parere. Per quanto riguarda il procedimento LR 10/1993 per l'inserimento di una cabina di consegna MT/bt e la connessione in MT alla rete nazionale, si prende atto che lo stesso progetto é stato approvato dall'ENEL in data 17/04/2013: per tale impianto non si evincono elementi ostativi. Il gruppo cogeneratore - trasformatore, é stato valutato dal punto di vista dell'impatto elettromagnetico, stimando una DPA secondo quanto previsto nel DM 29/05/2013. Analogamente a quanto valu-tato per la cabina e l'elettrodotto in MT, tale DPA non interseca aree ove é prevista la permanenza di persone per oltre 4 ore giornaliere, pertanto non si evincono elementi ostativi. In riferimento all'impianto di illuminazione esterna, tenuto conto di quanto contenuto nella dichiarazione del 12/12/201, a firma dell'ing. Monica Fantini, e nella documentazione tecnica Pagina 25 di 50 PROCEDIMENTO UNICO di autorizzazione unica per la costruzione ed esercizio di un impianto a biogas della potenza di 600 kWe ed opere connesse da realizzare in via Canaletta n. 14, località Zagonara, Comune di Lugo Richiedente: AZIENDA AGRICOLA BENFENATI MICETO DI BENFENATI WALTER E C SOCIETA' SEMPLICE AGRICOLA depositata, si prende atto che il progetto illuminotecnico sarà redatto secondo quanto previsto nella LR 19/2003 e relative direttive applicative. Impatto Acustico: Valutata la relazione tecnica previsionale sull’impatto acustico relativo alla realizzazione di una centrale di cogenerazione alimentata a biomasse (qualificabili come sottoprodotti di origine biologica) avente una potenzialità di 0,600 MWe, da insediare a Lugo (RA) – frazione di Zagonara - in Via Canaletta n°14. Esaminate le integrazioni fornite dal progettista, considerato che la relazione contiene gli elementi necessari per definire la compatibilità acustica della realizzazione in progetto rispetto al contesto di insediamento. In particolare nella relazione sono presenti i seguenti elementi: A. descrizione della ubicazione dell’insediamento e del contesto, per un intorno sufficiente a caratterizzarne gli effetti acustici di realizzazione corredata da planimetria in scala adeguata con indicate la destinazione B. d’uso degli edifici circostanti, l’individuazione della classe acustica della zona, le sorgenti di rumore rilevanti non di pertinenza dell’insediamento, punti di misura di eventuali rilevazioni fonometriche; C. rilievi fonometrici ante operam rilevati in posizione rappresentative degli ambienti abitativi e dell’ambiente esterno; D. descrizione dettagliata della attività; E. planimetria in scala adeguata dell’insediamento con indicate tutte le sorgenti sonore significative, e la presenza di ricettori sensibili; F. descrizione delle sorgenti di rumore - caratterizzazione acustica - caratteristiche temporali di funzionamento (periodo diurno/notturno, continua/discontinua, frequenza di esercizio, la contemporaneità di esercizio delle stesse, ecc); G. le modalità di esecuzione e le valutazioni connesse alle rilevazioni fonometriche rappresentative nello spazio e nel tempo; H. analisi comparativa tra i livelli di rumore ottenuti ai punti precedenti ed i limiti di emissione ed immissione (compresi il differenziale); I. la valutazione di conformità alla normativa dei livelli sonori dedotti da misure sperimentali con la J. descrizione dei dati di input utilizzati; si esprime parere favorevole a condizione che venga effettuata una verifica acustica dei valori stimati ad attività in esercizio. A tale proposito l’Azienda dovrà comunicare al Servizio scrivente, con almeno 15 giorni di anticipo, la data prevista per l’esecuzione delle rilevazioni strumentali. Ai sensi dell’art. 8 Legge Quadro sull’inquinamento acustico, in caso di modifiche o potenziamenti che comportino l’introduzione di sorgenti sonore, dovrà essere prodotta documentazione previsionale di impatto acustico secondo i criteri della DGR 673/2004 “criteri tecnici per la redazione della documentazione di previsione di impatto acustico e della valutazione di clima acustico”. • Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia- Romagna (PG. n.50409/2013 del 04/06/2013): In relazione all'oggetto, si comunica che in data 17 maggio 2013 sono stati eseguiti dal Dott. Fabio Alboni, della Ditta Archeologica adArte di Luca Mandolesi & C. snc, i sondaggi archeologici preliminari prescritti da questo Ufficio con nota prot. 4328 del 09/04/2013. A seguito dell'esecuzione dei sondaggi preliminari, consistenti in n. 5 trincee di scavo condotte fino alle quote di progetto, si è evidenziata fino alla quota di -1.,90 m dal p.c. una stratigrafia Pagina 26 di 50 PROCEDIMENTO UNICO di autorizzazione unica per la costruzione ed esercizio di un impianto a biogas della potenza di 600 kWe ed opere connesse da realizzare in via Canaletta n. 14, località Zagonara, Comune di Lugo Richiedente: AZIENDA AGRICOLA BENFENATI MICETO DI BENFENATI WALTER E C SOCIETA' SEMPLICE AGRICOLA uniforme costituita da una successione di depositi di origine alluvionale; nella sola trincea 1, condotta in corrispondenza della prevasca fino alla quota di -3,50 m dal p.c., è stata rilevata ad una profondità di -1,90 m la presenza di uno strato antropinato, riferibile con tutta probabilità ad un piano di campagna di epoca romana. In considerazione dei risultati delle indagini archeologiche preliminari, si concede pertanto il nulla osta di competenza per tutte le attività di scavo condotte fino alla quota di - 1,70 m dal p.c., prescrivendo invece che tutte le attività di scavo che interesseranno quote inferiori (sostanzialmente coincidenti con l'area della prevasca) siano assoggettate a controllo archeologico in corso d'opera. I1 controllo archeologico dovrà essere affidato ad operatori archeologi di provata professionalità esterni all'Amministrazione, da individuarsi a cura dei richiedenti nell'elenco delle Ditte Archeologiche che può essere richiesto a questo Ufficio. Gli archeologi incaricati opereranno sotto la direzione scientifica di questa Soprintendenza; a tal fine sarà cura della D.L. comunicare tempestivamente a questo Ufficio il nominativo della Ditta prescelta, i cui responsabili dovranno mettersi in contatto con il Funzionario territorialmente competente per concordare le modalità di intervento. Qualsiasi evidenza eventualmente riportata in luce dovrà essere compiutamente ed estensivamente indagata nel rispetto delle più moderne tecniche dello scavo archeologico (scavo stratigrafico) e nessuno degli oneri connessi alle attività archeologiche suddette (sia quelle in corso di scavo - sorveglianza mezzi meccanici, conduzione e documentazione scavi - che quelle eventuali post-scavo - rielaborazione dati, redazione schede, documentazione grafica e fotografica, ecc. ecc.) risulti a carico dell'Amministrazione. Si prescrive che la data di inizio dei lavori di scavo venga comunicata con congruo preavviso (venti giorni almeno), al fine di predisporre, se ritenuti opportuni, sopralluoghi in corso d'opera. • Autorità di Bacino del Reno (PG. n.59538/2013 del 08/07/2013): Non sottoposto a parere dell'ente in quanto non appaiono interferenze. • Consorzio della Bonifica della Romagna Occidentale (PG. n.93924/2013 del 16/12/2013): preso atto che nel progetto allegato alla domanda sono state previste strutture idrauliche in grado di invasare un volume d'acqua pari a 356 mc conforme a quelli previsti dai disposti di cui alle norme d'Attuazione del progetto di revisione generale del Piano Stralcio del Bacino del Torrente Senio dell'Autorità di Bacino del Reno, con la presente si esprime, per quanto di competenza, fatti salvi i diritti di terzi, solo dal punto di vista idraulico, il parere favorevole dello scrivente subordinato alle seguenti prescrizioni: 1. l'intera area dovrà essere .idraulicamente presidiata e la quota del terreno in corrispondenza della prevista recinzione perimetrale dovrà risultare maggiore o pari a 13,85 m; 2. il piano superiore di calpestio delle trincee di accumulo del materiale dovrà risultare, nel punto di minor quota, maggiore o pari a 14,30 m. A lavori ultimati il proponente dovrà richiedere allo scrivente un sopralluogo di riscontro di competenza delle opere idrauliche eseguite. • Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco (PG. n.79489/2013 del 21/10/2013): con riferimento alla richiesta di parere di conformità presentata in data 12 giugno 2013, ed esaminata la documentazione integrativa pervenuta in data 24 settembre 2013, si comunica che questo Comando esprime, per quanto di competenza, parere favorevole a condizione che siano rispettati gli impegni di progetto e le seguenti prescrizioni: 1. L'installazione del generatore elettrico deve avvenire in conformità al D.M. 13.07.2011. Pagina 27 di 50 PROCEDIMENTO UNICO di autorizzazione unica per la costruzione ed esercizio di un impianto a biogas della potenza di 600 kWe ed opere connesse da realizzare in via Canaletta n. 14, località Zagonara, Comune di Lugo Richiedente: AZIENDA AGRICOLA BENFENATI MICETO DI BENFENATI WALTER E C SOCIETA' SEMPLICE AGRICOLA 2. I fabbricati destinati ad uffici e servizi (anche gestione dell'impianto) devono essere ubicati ad una distanza in pianta di almeno 10 metri dai recipienti di accumulo. 3. Le rete idrica antincendio proposta deve essere integrata da idranti UNI 70 come definito al punto 2.14 del D.M. 24.11.1984. 4. L'installazione dello skid di olio deve rispettare una distanza di sicurezza interna di almeno 5 metri. Lo stesso deposito di olio deve essere installato in conformità al D.M. 31.07.1934. 5. La torcia dovrà essere ubicata in posizione tale che l'irragiamento termico a terra non produca conseguenze per le persone e le apparecchiature presenti. 6. La rete di tubazioni del biogas deve essere installata in conformità al D.M. 17/04/2008 e protetta contro le azioni della corrosione. 7. Sia predisposto apposito pulsante di sgancio della energia elettrica generale. 8. Le attrezzature e i macchinari da utilizzare nelle aree a rischio formazione atmosfere esplosive devono soddisfare i requisiti dell'allegato L del D. Lgs 81/2008 s.m.i.. 9. Dovrà essere attestata da parte dell'amministrazione comunale competente per territorio che la densità di edificazione rispetti i dettami del punto 2.6 del D.M. 24/11/1984. 10. La distanza tra lo skid olio e la soffiante dovrà essere almeno pari alla distanza di sicurezza interna (5 m). 11. Dovranno essere installati idranti a colonna a protezione del deposito di biomasse a meno che non sia dimostrata la non pericolosità e la non combustibilità del prodotto. 12. Per quanto non espressamente rilevabile dalla documentazione tecnica sia rispettato il D.M. 31/07/1934 ed in particolare: a. i serbatoi di olio lubrificante siano adeguatamente collegati alla rete di terra; b. la tubazione di alimentazione al cogeneratore dovrà essere dotata oltre che dei dispositivi automatici previsti in relazione anche di una valvola di intercettazione manuale; A fine lavori, dovrà essere presentata l'istanza di cui al comma 2 dell'art. 16 del D.Lgs. 139/2006, con le modalità di cui all'art.4 del D.P.R. 151/2011. Alla SCIA dovrà essere allegata anche la seguente documentazione: a) verbale di collaudo dell'impianto di distribuzione interna del gas al cogeneratore al valore di pressione pari ad almeno il doppio della pressione normale di esercizio e comunque non inferiore a 100 kPa. La prova deve essere estesa anche alla tubazione flessibile; Il presente parere resta subordinato a quello espresso dalla Direzione Regionale WF dell'Emilia Romagna relativamente alla istanza di deroga presentata a questo Comando in data 12/06/2013 ed acquisita con prot. n. 6817. • Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco (PG. n.91379/2013 del 05/12/2013 - trasmissione parere di deroga dellqa Direzione Regionale VV.F.): con riferimento alla richiesta di deroga del 12/06/2013, vista la nota della Direzione Regionale VV.F. prot.n. 18032 del 06/11/2013, si comunica che questo Comando esprime, per quanto di competenza, parere favorevole a condizione che siano rispettati gli impegni di progetto e tutte le misure alternative proposte di seguito elencate: a) potenziamento dell'impianto idrico antincendio che sarà costituito da quattro idranti esterni UNI 45, un attacco di mandata per ATP VV.F., un gruppo pompe UNI EN 12845, una riserva idrica e l'allacciamento alla rete dell'acquedotto pubblico (per i dettagli vedi la relazione tecnica allegata al progetto); b) impianto manuale di segnalazione e allarme, interconnesso con i sistemi automatici di controllo di processo, procedure per il contrasto e la messa in configurazione di sicurezza dello stesso processo (intercettazione biogas, scarico in torcia, interruzione linee carico Pagina 28 di 50 PROCEDIMENTO UNICO di autorizzazione unica per la costruzione ed esercizio di un impianto a biogas della potenza di 600 kWe ed opere connesse da realizzare in via Canaletta n. 14, località Zagonara, Comune di Lugo Richiedente: AZIENDA AGRICOLA BENFENATI MICETO DI BENFENATI WALTER E C SOCIETA' SEMPLICE AGRICOLA biomasse, apertura valvole di sicurezza, superamento soglie di sicurezza del LEL del biogas e apertura dei circuiti elettrici ordinari); c) inserimento di un sistema di monitoraggio dei parametri CO, H2S, CH4, e H2, tarato in modo da evitare formazione di miscele esplosive; d) installazione di un tubo di equilibrio con funzione di troppo pieno, per far defluire i liquidi in eccesso; e) recinzione in rete semplice metallica (come prevista dalla norma per i depositi da tuboserbatoi); essa è in grado di assicurare la protezione da estranei, l'accesso e l'esodo del personale presente; valgono comunque le misure tecniche già indicate al punto precedente, idonee per compensare il rischio aggiuntivo anche di questo punto. Si prescrive inoltre quanto segue: - La recinzione dovrà recintare l'intera attività. A fine lavori, dovrà essere presentata i'istanza di cui al comma 2 deli'art. 16 del D.Lgs. 139/2006, con le modalità di cui all'art.4 del D.P.R. 151j2011, allegando la documentazione prevista dal D.M. 7 agosto 2012 e quella richiesta con nota di questo Comando prot.n.12216 del 21/10/2013. • ENAC (PG. n.94994/2013 del 19/12/2013): Ai fini dell'espressione del parere di competenza nell'ambito della Conferenza dei Servizi la scrivente Direzione, fatte salve eventuali diverse determinazioni da parte degli altri Enti Aeronautici competenti anche ai fini della tutela del volo a bassa quota, comunica il proprio nulla osta alla realizzazione degli interventi con la prescrizione che la società di gestione dell'impianto, allo scopo di monitorare costantemente la presenza di aviofauna all'interno del proprio sito, implementi idonee procedure per verificare che in futuro non si possa presentare un aumento di volatili, direttamente o indirettamente imputabile all'impianto, tale da procurare un pericolo alla navigazione aerea e possa intraprendere con solerzia tutte le azioni per la mitigazione del fenomeno, pena l'eventuale imposizione di limitazione da parte di questo Ente ai sensi dell'art. 711 del Codice della Navigazione. • Aeronautica militare – Comando 1^ Regione Aerea – Reparto Territorio e Patrimonio (PG. n.70132/2013 del 10/09/2013): Nulla osta relativamente ai soli aspetti demaniali di interesse di questa F.A. • Comando in Capo del Dip M.M Alto Tirreno - La Spezia (PG. n.66360/2013 del 13/08/2013): Nulla osta ai soli fini militari marittimi e per quanto di competenza per la realizzazione dell'impianto e dell'elettrodotto di connessione, non ravvisando impedimenti o contrasti con gli interessi della Marina Militare. • Comando Militare Esercito "Emilia Romagna" (PG. n.76351/2013 del 07/10/2013): Per quanto di dell' Esercito, Nulla osta alla realizzazione dell'impianto e dell'elettrodotto di connessione, senza l'imposizione di particolari vincoli. 3.4. COMUNICAZIONE ANTIMAFIA Con nota trasmessa in data 22/10/2013, la Prefettura di Ravenna – Ufficio Territoriale del Governo, ai sensi dell’art.88 del Dlgs.159/2011, ha rilasciato la comunicazione”antimafia”, rilevando che, alla data del 22/10/2013, “non risultano applicate le misure di prevenzione previste dal libro I, Titolo I, Cap. II di cui all'art. 67 comma1, s.lgs. 6 settembre 2011, n. 159, nè risultano applicate sentenze di condanna definitive o ancorchè non definitive, confermate in grado di appello, per uno Pagina 29 di 50 PROCEDIMENTO UNICO di autorizzazione unica per la costruzione ed esercizio di un impianto a biogas della potenza di 600 kWe ed opere connesse da realizzare in via Canaletta n. 14, località Zagonara, Comune di Lugo Richiedente: AZIENDA AGRICOLA BENFENATI MICETO DI BENFENATI WALTER E C SOCIETA' SEMPLICE AGRICOLA dei delitti di cui all'art. 51, comma 3 bis, del codice di procedura penale, ai sensi dell'art. 67 ultimo comma del citato d.lgs. 159/2011 e s.m.i.”. 3.5. ELENCO ELABORATI Ai fini del procedimento unico di autorizzazione è stato preso in considerazione il Progetto Definitivo dell’opera, che è agli atti presso la Provincia di Ravenna – Settore Ambiente e Territorio (classificazione 09-10-05 fascicolo 2013/10) di cui si elencano i documenti: RELAZIONI Cod. documento Nome documento Rev. Data doc Protocollo Prodotto da 22_BENFE_LUGO_VIA _30032012_S Relazione tecnica per Autorizzazione Unica - Az. Agr. Benfenati Miceto Impianto a BIOGAS di potenza 600kWe 01 10/06/2013 pg. n.53118/2013 del 14/06/2013 GECOsiste ma 22_BENFE_LUGO_VIA _30032012_S Relazione tecnica - integrazioni 01 20/09/2013 pg. n.73159/2013 del 24/09/2013 GECOsiste ma Relazione di integrazioni volontarie in relazione alla documentazione RELAZIONE_INTE 00 richiesta con nota n. 63246/2013 e di GRATIVA risposta alla comunicazione n. 77043 del 08/10/2013 Integrazione volontaria relativa al sistema di illuminazione Dichiarazione di intenti - Richiesta di Autorizzazione Unica per la DIC_INTENTI_AR 00 realizzazione di un impianto a biogas PA_12122013 di potenza 600 kWe da realizzare nel Comune di Lugo, via Canaletta n. 14 Azienda Agricola Benfenati Miceto di Benfenati Walter e C. Integrazione volontaria relativa alle richieste di ARPA per la pratica di Autorizzazione Unica ai sensi del D.Lgs n. 387/2003 relativa alla RELAZ_INTEGRA 00 TIVA_ARPA_1612 realizzazione di un impianto a biogas di potenza 600 kWe da realizzare nel 2013 Comune di Lugo, via Canaletta n. 14 Azienda Agricola Benfenati Miceto di Benfenati Walter e C. Relazione contenente le integrazioni volontarie richieste nel Verbale della Conferenza dei Servizi Conclusiva 17/12/2013 per la pratica di RELAZ_INTEGRA Autorizzazione Unica ai sensi del TIVA_VOLONTAR 00 D.Lgs n. 387/2003 relativa alla IA realizzazione di un impianto a biogas di potenza 600 kWe e relativo elettrodotto di connessione in M.T. 15 kV 120.001.R-00 Piano di dismissione Piano di dismissione dell'impianto 02 dell'impianto ALLEGATI Allegato_2D_Busine Allegato 2D - Ipotesi business plan 00 ss_plan benfenati Pagina 30 di 50 Delta pg. n.91784/2013 Engineering 02/12/2013 del 06/12/2013 Services s.r.l. Delta pg. n.93445/2013 Engineering 12/12/2013 del 12/12/2013 Services s.r.l. Delta pg. n.94193/2013 Engineering 16/12/2013 del 17/12/2013 Services s.r.l. Delta pg. n. 95830/2013 Engineering 19/12/2013 del 23/12/2013 Services s.r.l. 13/01/2014 pg. n. 2971 del 15/01/2014 SEBIGAS s.p.a. 11/02/2013 pg. n.53118/2013 del 14/06/2013 GECOsiste ma PROCEDIMENTO UNICO di autorizzazione unica per la costruzione ed esercizio di un impianto a biogas della potenza di 600 kWe ed opere connesse da realizzare in via Canaletta n. 14, località Zagonara, Comune di Lugo Richiedente: AZIENDA AGRICOLA BENFENATI MICETO DI BENFENATI WALTER E C SOCIETA' SEMPLICE AGRICOLA Allegato_2E_Scheda Allegato 2E - Scheda tecnica torcia _torcia AB Energy- linea Allegato 2F - Scheda tecnica rossa cogeneratore AB Linea Rossa Allegato 2F - Tecnologie di Allegato_2G_Tec_c contenimento emissioni inquinanti per ontenimento i motori Agenzia Entrate Visura n T274137 Enel-DIS30/01/2013-0147438 Enel-Allegato A T0553947 Allegato_9C_ENEL _Versamento Unione dei Comuni della bassa Romagna n 57/2013/CDU - pg. n.53118/2013 del 14/06/2013 GECOsiste ma - 18/03/2013 pg. n.53118/2013 del 14/06/2013 GECOsiste ma - 30/01/2013 pg. n.53118/2013 del 14/06/2013 - 07/03/2013 pg. n.53118/2013 del 14/06/2013 Allegato 9C - Versamento ENEL - 28/02/2013 pg. n.53118/2013 del 14/06/2013 Allegato 10 - Certificato di destinazione urbanistica - 10/06/2013 pg. n.53118/2013 del 14/06/2013 GECOsiste ma - 27/03/2013 pg. n.53118/2013 del 14/06/2013 GECOsiste ma - 30/08/2004 pg. n.53118/2013 del 14/06/2013 GECOsiste ma - 10/06/2011 pg. n.53118/2013 del 14/06/2013 GECOsiste ma - 23/01/2013 pg. n.53118/2013 del 14/06/2013 GECOsiste ma 00 05/09/2012 pg. n.53118/2013 del 14/06/2013 Ing. Letizia Pretolani Allegato 8 - Visura catastale terreno Comune di Lugo - Fg. 127 Part.207 Allegato 9A - Preventivo di connessione alla rete MT di Enel Codice di rintracciabilità: T0553947 Allegato 9B - Accettazione del preventivo di connessione alla rete MT di Enel - Codice di rintracciabilità: T0553947 Abilitazione_acustic a Provincia di Rimini Certificato di taratura N. 04891 Allegato 16.1.B - Certificati di taratura degli strumenti utilizzati Allegato_16.1.C_mi sure_rumore Allegato 16.1.C - Grafici misure acustiche Allegato 16.1.D - Documentazione relativa alla valutazione di Impatto Acustico redatta secondo i criteri previsti dal D.G.R. 673/2004 dell'allevamento suinicolo Impatto acustico 00 - Allegato 15 - Modulo per il procedimento ordinario relativo alla domanda di autorizzazione per la costruzione/trasferimento di uno stabilimento con emissioni in atmosfera Allegato 16.1.A - Attestazione di abilitazione dei tecnici competenti in acustica SUAP Comune di Lugo -autorizzazione atm pg. n.53118/2013 SEBIGAS del 14/06/2013 s.p.a. pg. n.53118/2013 GECOsiste 20/10/2012 del 14/06/2013 ma - Relazione Tecnica di Allegato 16.4.A - Relazione tecnica di Prevenzione Incendi prevenzione incendi 01 Valutazione Rischio Incendio (Ericson) Allegato 16.4.B - Valutazione Rischio Incendio (metodo Ericson) - Allegato_16.4.C_Rte cnica_idranti Allegato 16.4.C - Relazione tecnica e di calcolo di un impianto di spegnimento idrico ad idranti - Jenbacher documentation Allegato 16.4.D - Dichiarazione di conformità motore Jenbacher - Pagina 31 di 50 Delta pg. n.53118/2013 Engineering 05/03/2013 del 14/06/2013 Services s.r.l. Delta pg. n.53118/2013 Engineering 05/03/2013 del 14/06/2013 Services s.r.l. Delta pg. n.53118/2013 Engineering 13/03/2013 del 14/06/2013 Services s.r.l. Delta pg. n.53118/2013 Engineering 04/2007 del 14/06/2013 Services s.r.l. PROCEDIMENTO UNICO di autorizzazione unica per la costruzione ed esercizio di un impianto a biogas della potenza di 600 kWe ed opere connesse da realizzare in via Canaletta n. 14, località Zagonara, Comune di Lugo Richiedente: AZIENDA AGRICOLA BENFENATI MICETO DI BENFENATI WALTER E C SOCIETA' SEMPLICE AGRICOLA MOBIL PEGASUS 705 Allegato 16.4.E - Scheda di sicurezza Mobil Pegasus - Relazione Tecnica per la richiesta di istanza di deroga Allegato 16.4.F - Relazione tecnica di prevenzione incendi per richiesta di deroga 01 MOD. PIN 4-2012 DEROGA VV.F Allegato 16.4.G - Modulo PIN per richiesta di deroga - MOD. PIN 4-2012 DEROGA Allegato 16.4.G - Modulo PIN per richiesta di deroga - ricevuta VVF deroga - MOD. PIN 1-2012 VALUTAZIONE PROGETTO VV.F Allegato 16.4.G - Modulo PIN per richiesta di deroga - ricevuta VVF progetto - Allegato 16.5.A - Relazione tecnica Allegato_16.5.A_Rte per pre-valutazione sismica secondo cnica_pre_valutazion LR 19/2008 Regione Emilia Romagna e_sismica e D.G.R. 687/2011 Allegato 16.5.B - Relazione geologica con caratterizzazione geotecnica del Allegato_16.5.B_Rel sottosuolo eseguita in via Canaletta az_geologica Comune di Lugo per la costruzione di un capannone agricolo Comunicazione parere della Prot. N 4328 B/15 Sopraintendenza per i Beni Archeologici Dell'Emilia Romagna Relazione delle indagini R_controllo_archeol archeologiche preventive e ricevuta ogico_preventivo della raccomandata di invio alla Sopraintendenza PB400 – A – 6 – CRONOPROGRAM Cronoprogramma impianto a biogas MA IMPIANTO A BIOGAS PB400 – A – 6 – CRONOPROGRAM Cronoprogramma dismissione MA DISMISSIONE impianto a biogas IMPIANTO A BIOGAS Prevalutazione_incid Modulo di prevalutazione di incidenza enza da allegare al progetto Visura camerale Azienda agricola Visura_società Benfenati Miceto Allegato 3 - Autocertificazione del All_3_Autocertificaz tecnico abilitato riguardo la distanza ione tra l'impianto ed eventuali linee di trasporto Allegato 4 - Impianti tecnologici ed affini - Relazione tecnica - Richiesta DES-155-1306di integrazione Pratica n. 39916, Prot. R1_1-001-R2 N. 8079 del 11/07/2013 - Relazione R1 01 Delta pg. n.53118/2013 Engineering 03/01/2006 del 14/06/2013 Services s.r.l. Delta pg. n.53118/2013 Engineering 05/03/2013 del 14/06/2013 Services s.r.l. Delta pg. n.53118/2013 Engineering del 14/06/2013 Services s.r.l. Delta pg. n.53118/2013 Engineering 12/06/2013 del 14/06/2013 Services s.r.l. Delta pg. n.53118/2013 Engineering 12/06/2013 del 14/06/2013 Services s.r.l. 12/03/2013 pg. n.53118/2013 del 14/06/2013 GECOsiste ma Studio di Geologia Tecnica Dott. Andreatta - 01/06/2013 pg. n.53118/2013 del 14/06/2013 - 09/04/2013 pg. n.53118/2013 del 14/06/2013 - pg. n.53118/2013 23/05/2013 del 14/06/2013 adArte di Luca Mandolesi & C. snc 00 11/04/2013 pg. n.53118/2013 del 14/06/2013 SEBIGAS s.p.a. 00 11/04/2013 pg. n.53118/2013 del 14/06/2013 SEBIGAS s.p.a. - 30/04/2013 pg. n.53118/2013 del 14/06/2013 pg. n.53118/2013 30/10/2012 del 14/06/2013 GECOsiste ma pg. n.73159/2013 del 24/09/2013 GECOsiste ma - - 02 Pagina 32 di 50 20/09/2013 Delta pg. n.73159/2013 Engineering 18/09/2013 del 24/09/2013 Services s.r.l. PROCEDIMENTO UNICO di autorizzazione unica per la costruzione ed esercizio di un impianto a biogas della potenza di 600 kWe ed opere connesse da realizzare in via Canaletta n. 14, località Zagonara, Comune di Lugo Richiedente: AZIENDA AGRICOLA BENFENATI MICETO DI BENFENATI WALTER E C SOCIETA' SEMPLICE AGRICOLA All_6_VdR_Chimic o Allegato 6 - Valutazione preliminare del rischio chimico di esposizione ad agenti chimici - 09/2013 pg. n.73159/2013 del 24/09/2013 Zoppellari & Associati s.r.l. Allegato 11integrazioni AU387 Allegato 11 - Valutazione di possibili interferenze alla navigazione aerea 01 20/09/2013 pg. n.73159/2013 del 24/09/2013 GECOsiste ma Spark Energy Allegato 12.7 - Dichiarazione isolamento BIOSPARK600MWM - 10/09/2013 pg. n.73159/2013 Spark del 24/09/2013 Energy s.r.l. AAB_DOC1_relazio ne-generale.pdf AAB_DOC2_pianomanutenzione.pdf ALLEGATO_B ALLEGATO_C ALLEGATO_D ALLEGATO_E ALLEGATO_F_1di 2 ALLEGATO_F_2di 2 ALLEGATO_G ALLEGATO_L ALLEGATO_M ALLEGATO_A Studio P'ARC pg. n.73159/2013 20/09/2013 Architettura del 24/09/2013 del paesaggio Studio Allegato -13 - Studio/Progetto di P'ARC pg. n.73159/2013 inserimento paesaggistico - DOC. 2 20/09/2013 Architettura del 24/09/2013 Piano quinquennale di manutenzione del della vegetazione paesaggio Delta pg. n.91784/2013 Engineering Allegato B - Piano colturale AGREA 00 02/12/2013 del 06/12/2013 Services s.r.l. Delta Allegato C - Dichiarazioni sostitutive pg. n.91784/2013 Engineering 00 02/12/2013 atto di notorietà per i terreni in del 06/12/2013 Services concessione s.r.l. Delta Allegato D - Relazione di collaudo pg. n.91784/2013 Engineering 00 02/12/2013 delle vasche esistenti del 06/12/2013 Services s.r.l. Delta Allegato E - Documentazione pg. n.91784/2013 Engineering 00 02/12/2013 essiccatore del 06/12/2013 Services s.r.l. Delta Allegato F - Contratti di affitto dei pg. n.91784/2013 Engineering 00 02/12/2013 terreni - 1 di 2 del 06/12/2013 Services s.r.l. Delta Allegato F - Contratti di affitto dei pg. n.91784/2013 Engineering 00 02/12/2013 terreni - 2 di 2 del 06/12/2013 Services s.r.l. Delta Allegato G - Relazione tecnica pg. n.91784/2013 Engineering 00 02/12/2013 dimensionamenti idraulici: rete del 06/12/2013 Services fognaria e invarianza idraulica s.r.l. sostituito da ALLEGATO_Q inviato in digitale in data 08/01/2014 Delta pg. n.91784/2013 Engineering Allegato M - Spese istruttorie 00 02/12/2013 del 06/12/2013 Services s.r.l. Delta pg. n. 95830/2013 Engineering Allegato A - Contratti di fornitura 00 19/12/2013 sottoprodotti e rapporti di prova del 23/12/2013 Services s.r.l. Allegato -13 - Studio/Progetto di inserimento paesaggistico - DOC. 1 Relazione generale Pagina 33 di 50 PROCEDIMENTO UNICO di autorizzazione unica per la costruzione ed esercizio di un impianto a biogas della potenza di 600 kWe ed opere connesse da realizzare in via Canaletta n. 14, località Zagonara, Comune di Lugo Richiedente: AZIENDA AGRICOLA BENFENATI MICETO DI BENFENATI WALTER E C SOCIETA' SEMPLICE AGRICOLA ALLEGATO_H Allegato H - Contratto preliminare di cessione del digestato essiccato e relativa documentazione 00 19/12/2013 pg. n. 95830 del 23/12/2013 ALLEGATO_P Allegato P - Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà di Zotti Vittorio 00 19/12/2013 pg. n. 95830 del 23/12/2013 ALLEGATO_Q Allegato Q - Elenco terreni per lo spandimento del digestato con estratto di mappa e visure allegate 00 19/12/2013 pg. n. 95830 del 23/12/2013 ALLEGATO_R Allegato R - Piani colturali 00 19/12/2013 pg. n. 95830 del 23/12/2013 ALLEGATO_S Allegato S - Contratto di affitto terreni di Bagnara (foglio 2, mappali 33-164182) 00 19/12/2013 pg. n. 95830 del 23/12/2013 ELABORATI GRAFICI Allegato 1 - Tavola I1 Allegato_1_Tav_I1 Inquadramento su base CTR scala 1:10000 Allegato 1 - Tavola I2 Allegato_1_Tav_I2 Inquadramento su base CTR scala 1:5000 Allegato 1 - Tavola I3 Allegato_1_Tav_I3 Inquadramento su base CTR scala 1:2000 Allegato 1 - Tavola I4 Allegato_1_Tav_I4 Inquadramento su base Ortofoto scala 1:2000 Allegato 1 - Tavola I5 Allegato_1_Tav_I5 Inquadramento catastale scala 1:1000 Allegato 1 - Tavola I6 - Planimetria elettrodotto su base Ortofoto scala Allegato_1_Tav_I6 1:500 Allegato_1_Plan_ess Allegato 1 - Impianto di essiccazione 00 20/06/2011 iccatore Layout Delta Engineering Services s.r.l. Delta Engineering Services s.r.l. Delta Engineering Services s.r.l. Delta Engineering Services s.r.l. Delta Engineering Services s.r.l. pg. n.53118/2013 del 14/06/2013 GECOsiste ma pg. n.53118/2013 del 14/06/2013 GECOsiste ma pg. n.53118/2013 del 14/06/2013 GECOsiste ma pg. n.53118/2013 del 14/06/2013 GECOsiste ma pg. n.53118/2013 del 14/06/2013 GECOsiste ma pg. n.53118/2013 del 14/06/2013 GECOsiste ma pg. n.53118/2013 del 14/06/2013 pg. n.53118/2013 28/09/2011 del 14/06/2013 SEBIGAS s.p.a. SEBIGAS s.p.a. PB400C-700.001.D Allegato 1 - Schema elettrico unifilare A PD T0553947 01 Allegato 6.2 - Progetto di impianto di rete per la connessione 15 kV dell'impianto di produzione "T0553947" 01 30/03/2013 pg. n.53118/2013 del 14/06/2013 GECOsiste ma 1306-VVF3 Allegato 16.4.I - Impianti tecnologici ed affini - Planimetria impianto di spegnimento ad idranti - Tav 3 00 pg. n.53118/2013 06/03/2013 del 14/06/2013 Delta Engineerin g Services s.r.l. pg. n.73159/2013 del 24/09/2013 GECOsiste ma pg. n.73159/2013 del 24/09/2013 pg. n.73159/2013 20/09/2013 del 24/09/2013 GECOsiste ma SEBIGAS s.p.a. All_1_Tav_cumulo_ impatti All_1_Tav_DPA PB400C-A.002.D Allegato 1 - Localizzazione impianti esistenti a Biogas o soggetti ad AIA Allegato 1 - Indicazione della DPA per il locale trasformatore BT/MT Allegato 1 - Prospetti d'impianto D Pagina 34 di 50 - PROCEDIMENTO UNICO di autorizzazione unica per la costruzione ed esercizio di un impianto a biogas della potenza di 600 kWe ed opere connesse da realizzare in via Canaletta n. 14, località Zagonara, Comune di Lugo Richiedente: AZIENDA AGRICOLA BENFENATI MICETO DI BENFENATI WALTER E C SOCIETA' SEMPLICE AGRICOLA pg. n.73159/2013 del 24/09/2013 pg. n.73159/2013 15/02/2013 del 24/09/2013 pg. n.73159/2013 15/02/2013 del 24/09/2013 pg. n.73159/2013 15/02/2013 del 24/09/2013 PB400C-113.001.D Allegato 1 - Posizionamento gru B PB400C-A.006.D Allegato 4 - Planimetria tubazioni B PB400C-A.004.D Allegato 4 - Sezioni d'impianto B PB400C-A.005.D Allegato 4 - Layout classificazione Aree atex B DES-155-1306VVF2_1-001-R2 Allegato 4 - Impianti tecnologici ed affini - Planimetria generale - Presidi antincendio - Tav 1 02 18/09/2013 pg. n.73159/2013 del 24/09/2013 DES-155-1306VVFD2_1-002-R2 Allegato 4 - Impianti tecnologici ed affini - Planimetria generale - Presidi antincendio - Tav 2 02 18/09/2013 pg. n.73159/2013 del 24/09/2013 All_11_Tav_Enac Allegato 11 - Inquadramento su cartografia IGM 25000 - - pg. n.73159/2013 del 24/09/2013 AAB_TAV1.1_PLA N-GENERALE.pdf Allegato 13 - Studio/Progetto di inserimento paesaggistico - TAV. 1.1 - Planimetria generale - 20/09/2013 pg. n.73159/2013 del 24/09/2013 AAB_TAV.1.2_PL AN-QUOTATE.pdf Allegato 13 - Studio/Progetto di inserimento paesaggistico - TAV. 1.2 - Planimetrie quotate - 20/09/2013 pg. n.73159/2013 del 24/09/2013 AAB_TAV1.3_SES TI-IMPIANTO.pdf Allegato 13 - Studio/Progetto di inserimento paesaggistico - TAV. 1.3 - Sesti d'impianto della vegetazione Estratti planimetrici e dettagli - 20/09/2013 pg. n.73159/2013 del 24/09/2013 AAB_TAV2.1_pros petti.pdf Allegato 13 - Studio/Progetto di inserimento paesaggistico - TAV. 2.1 - Prospetti generali - Materiali e cromie - 20/09/2013 pg. n.73159/2013 del 24/09/2013 AAB_TAV2.2_pros petti.pdf Allegato 13 - Studio/Progetto di inserimento paesaggistico - TAV. 2.2 - Prospetti generali - Progetto della vegetazione - 20/09/2013 pg. n.73159/2013 del 24/09/2013 AAB_TAV3_RAPP R-3D.pdf Allegato 13 - Studio/Progetto di inserimento paesaggistico - TAV. 3 Rappresentazioni tridimensionali - 20/09/2013 pg. n.73159/2013 del 24/09/2013 DES-166-01PLANIMETRIA_G ENERALE-001-R0 TAV. 01 - Planimetria generale 00 25/11/2013 pg. n.91784/2013 del 06/12/2013 DES-166-01VIABILITA-002-R0 TAV. 02 - Viabilità planimetria 00 08/11/2013 pg. n.91784/2013 del 06/12/2013 Pagina 35 di 50 20/09/2013 SEBIGAS s.p.a. SEBIGAS s.p.a. SEBIGAS s.p.a. SEBIGAS s.p.a. Delta Engineerin g Services s.r.l. Delta Engineerin g Services s.r.l. GECOsiste ma Studio P'ARC Architettur a del paesaggio Studio P'ARC Architettur a del paesaggio Studio P'ARC Architettur a del paesaggio Studio P'ARC Architettur a del paesaggio Studio P'ARC Architettur a del paesaggio Studio P'ARC Architettur a del paesaggio Delta Engineerin g Services s.r.l. Delta Engineerin g Services s.r.l. PROCEDIMENTO UNICO di autorizzazione unica per la costruzione ed esercizio di un impianto a biogas della potenza di 600 kWe ed opere connesse da realizzare in via Canaletta n. 14, località Zagonara, Comune di Lugo Richiedente: AZIENDA AGRICOLA BENFENATI MICETO DI BENFENATI WALTER E C SOCIETA' SEMPLICE AGRICOLA DES-166-01DIAGRAMMA_DI_ FLUSSO-006-R0 TAV. 06 - Diagramma di flusso C 15/11/2013 pg. n.91784/2013 del 06/12/2013 DES-166-01VIE_DI_ESODO007-R0 TAV. 07 - Vie di esodo planimetria 00 pg. n.91784/2013 25/11/2013 del 06/12/2013 DES-166-01RETI_FOGNARIE008-R0 TAV. 08 - Reti fognarie 00 08/11/2013 pg. n.91784/2013 del 06/12/2013 TAV. 08-B - Particolari costruttivi 00 08/11/2013 pg. n.91784/2013 del 06/12/2013 TAV. F2 - Dispositivi di laminazione 01 17/09/2013 pg. n.91784/2013 del 06/12/2013 DES-166-01PARTICOLARI_CO STRUTTIVI-08-BR0 Tav_F2_Laminazion e SEBIGAS s.p.a. Delta Engineerin g Services s.r.l. Delta Engineerin g Services s.r.l. Delta Engineerin g Services s.r.l. GECOsiste ma Documentazione AIA trasmessa sul portale IPPC AIA-RA-023601 Riepilogo documenti trasmessi sul portale IPPC - 04/12/2013 pg. n. 91278 del 05/12/2013 ALLEGATO_1 Allegato 1 - Relazione tecnica di modifica AIA 00 02/12/2013 pg. n. 91278 del 05/12/2013 ALLEGATO_3A_A TMOSFERA Allegato 3A - Emissioni in atmosfera: Planimetria 00 08/11/2013 pg. n. 91278 del 05/12/2013 ALLEGATO_3F_LI QUAMI Allegato 3F - Depositi letami e liquami: Planimetria 00 08/11/2013 pg. n. 91278 del 05/12/2013 ALLEGATO_3G Allegato 3G - Terreni per lo spandimento 00 02/12/2013 pg. n. 91278 del 05/12/2013 ALLEGATO_4 Allegato 4 - Schema a blocchi del ciclo produttivo 00 02/12/2013 pg. n. 91278 del 05/12/2013 Marca_da_Bollo Marca da Bollo per modifica AIA - 04/12/2013 pg. n. 91278 del 05/12/2013 Scheda_C_Materie_ prime Scheda C - MATERIE PRIME - 04/12/2013 pg. n. 91278 del 05/12/2013 Scheda_E_Emissioni _atmosfera Scheda E - EMISSIONI IN ATMOSFERA - 04/12/2013 pg. n. 91278 del 05/12/2013 Scheda_M_Stoccagg io Scheda M - STOCCAGGIO DEIEZIONI E SPANDIMENTO AGRONOMICO - 04/12/2013 pg. n. 91278 del 05/12/2013 Pagina 36 di 50 Delta Engineerin g Services s.r.l. Delta Engineerin g Services s.r.l. Delta Engineerin g Services s.r.l. Delta Engineerin g Services s.r.l. Delta Engineerin g Services s.r.l. Delta Engineerin g Services s.r.l. Delta Engineerin g Services s.r.l. Delta Engineerin g Services s.r.l. Delta Engineerin g Services s.r.l. Delta Engineerin g Services s.r.l. PROCEDIMENTO UNICO di autorizzazione unica per la costruzione ed esercizio di un impianto a biogas della potenza di 600 kWe ed opere connesse da realizzare in via Canaletta n. 14, località Zagonara, Comune di Lugo Richiedente: AZIENDA AGRICOLA BENFENATI MICETO DI BENFENATI WALTER E C SOCIETA' SEMPLICE AGRICOLA Spese_istruttorie Spese istruttorie per modifica AIA - 02/12/2013 pg. n. 91278 del 05/12/2013 Delta Engineerin g Services s.r.l. Sono parte integrante del provvedimento finale di autorizzazione i seguenti elaborati: • Allegato 1: Planimetria generale (Tav. 01 - Rev. 00 del 25/11/2013) • Allegato 2: Progetto definitivo approvato da ENEL Distribuzione S.p.A. per l' impianto di rete per la connessione 15 kV dell'impianto di produzione "T0553947" (Allegato 6.2 - Rev. 01 del 30/03/2013); • Allegato 3: Prospetti d'impianto (Allegato 1 - Rev. D del 20/09/2013); • Allegato 4: Sezioni d'impianto (Allegato 4 - Rev. B del 15/02/2013); • Allegato 5: Viabilità planimetria (TAV. 02 - Rev. 00 del 08/11/2013); • Allegato 6: Reti fognarie (TAV. 08 - Rev. 00 del 08/11/2013); • Allegato 7: Relazione tecnica dimensionamenti idraulici: rete fognaria e invarianza idraulica (Allegato G - Rev. 00 del 02/12/2013); • Allegati 8a e 8b: Impianti tecnologici ed affini - Planimetria generale - Presidi antincendio - Tav 1 e Tav.2 (Allegato 4 - Rev. 02 del 19/09/2013); • Allegato 9: Studio/Progetto di inserimento paesaggistico - TAV. 1.1 - Planimetria generale (Allegato 13 - Rev. - del 20/09/2013); • Allegato 10: Piano di dismissione dell'impianto (Rev. 02 del 13/01/2014); • Allegato 11: Emissioni in atmosfera - Piano di Monitoraggio degli odori (par. 12.4 della RELAZIONE TECNICA- integrazioni - Rev. 01 del 20/09/2013) 4. VALUTAZIONI DELLA CONFERENZA DI SERVIZI 4.1 STOCCAGGIO DELLE BIOMASSE La Conferenza dei Servizi valuta positivamente il progetto e precisa che dovranno essere rispettate le scelte progettuali che prevedono l'alimentazione diretta del liquame suino, tramite sistema di pompaggio in prevasca, lo stoccaggio in trincea degli insilati di mais e lo stoccaggio in trincea con tettoia dei sottoprodotti alimentari. Si rileva come alcune biomasse (erba medica, vinacce, scarti frutta) vengono alimentate in prevasca senza sosta in trincea in quanto sono biomasse legate ad attività stagionali concentrate in genere in brevi periodi durante l’anno, a tale proposito la Conferenza valuta che dovrà essere prescritto al proponente che gli eventuali stoccaggi presso la sede dell’impianto non superino le 48 ore per evitare problematiche di odore e fermentazione soprattutto di scarti di frutta e vinacce. 4.2 ELENCO DELLE BIOMASSE E DEI SOTTOPRODOTTI AUTORIZZATI IN INGRESSO PRODOTTI IMMESSI NEL DIGESTORE INPUT Liquame suino Insilato di mais Erba medica Sottoprodotto della panificazione(Panificio Stefani) Sottoprodotto della industria dolciaria (Dora t/anno t/giorno 8020 2000 139 1600 1600 21.97 5.48 0.38 4.38 4.38 Pagina 37 di 50 PROCEDIMENTO UNICO di autorizzazione unica per la costruzione ed esercizio di un impianto a biogas della potenza di 600 kWe ed opere connesse da realizzare in via Canaletta n. 14, località Zagonara, Comune di Lugo Richiedente: AZIENDA AGRICOLA BENFENATI MICETO DI BENFENATI WALTER E C SOCIETA' SEMPLICE AGRICOLA Snacks) Vinacce Scarti di frutta Totali OUTPUT digestato in uscita • 182 109 13.650 0.5 0.3 37,39 10.935 29,96 Produzioni aziendali: o Liquame suino: 8020 t/anno; o Insilato di mais: 2000 t/anno; o Erba medica: 139 t/anno; o Vinacce: 182 t/anno; o Scarti di frutta: 109 t/anno; Quantitativo totale: 10450 t/anno • Acquisti esterni: o Sottoprodotto della panificazione(Panificio Stefani): 1600 t/anno; o Sottoprodotto della industria dolciaria (Dora Snacks): 1600 t/anno; Quantitativo totale: 3200 t/anno 4.3 TITOLO EDILIZIO Il Permesso di costruire di competenza dell'Unione dei Comuni Bassa Romagna – Comune di Lugo ai sensi D.P.R. 380/01 s.m.i. e L.R. 15/2013), risulta ricompreso all'interno dell'autorizzazione unica. In riferimento al rilascio del titolo edilizio l'Unione dei Comuni della Bassa Romagna ha espresso in data 21/01/2014, parere favorevole alla realizzazione dell'impianto con prescrizioni, come sopra riportato. 4.4 TERRE E ROCCE DA SCAVO Per il progetto in esame é possibile applicare le condizioni previste dall'art. 41 della legge 98/2013: in particolare in fase di progettazione esecutiva il proponente si impegna a predisporre la dichiarazione di cui al comma 2 dell’art. citato, in cui verranno accertate il rispetto delle condizioni previste dall'art. 41 della legge 98/2013. I volumi di scavo per la realizzazione delle opere in oggetto risultano pertanto: − Digestore primario: 150 mc − Digestore secondario: 125 mc − Trincea :150 mc − Prevasca interrata: 200 mc − Elettrodotto: 29.80 mc − Condotte fognarie, risulta di 86 mc − Totale: 740,80 mc Considerato che su indicazioni del Consorzio di bonifica della Romagna Occidentale, i manufatti sensibili dell’impianto dovranno essere sopraelevati in modo da rispettare la quota di 14.30 per il tirante idrico di riferimento dell’area, tale volume sarà integralmente riutilizzabile in sito. L’area a prato interna all’impianto, per la quale è previsto un rimodellamento e un livellamento delle pendenze verso il fosso di recapito a est dell’impianto, in modo da favorire l’allontanamento delle acque meteoriche e rispettare il progetto di inserimento paesaggistico presentato, è pari a 2430 mq, considerando un’altezza di riporto variabile a seconda delle quote attuali ma comunque intorno ai 30 cm risulta un volume di 742 mc, che è quindi confrontabile con il volume di scavo residuo. Pagina 38 di 50 PROCEDIMENTO UNICO di autorizzazione unica per la costruzione ed esercizio di un impianto a biogas della potenza di 600 kWe ed opere connesse da realizzare in via Canaletta n. 14, località Zagonara, Comune di Lugo Richiedente: AZIENDA AGRICOLA BENFENATI MICETO DI BENFENATI WALTER E C SOCIETA' SEMPLICE AGRICOLA 4.5 NORMATIVA SISMICA Ai sensi dell’art.10 della LR. n.19/2008, il tecnico progettista dichiara che l'impianto è stato progettato nel rispetto delle norme tecniche delle costruzioni e delle prescrizioni sismiche contenute negli strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica. 4.6 GESTIONE DEL DIGESTATO Il digestato tal quale prodotto dall’impianto corrisponde a 29,96 ton/giorno di cui 14,4 ton/giorno vengono processate nell’essiccatore mentre le rimanenti 15,56 ton/giorno vengono stoccate nelle vasche di accumulo esistenti. Lo stoccaggio del digestato tal quale risulterà ripartito in 3 vasche: - la vasca numero 1 coinciderà con la vasca coperta di post digestione, con capacità di 1665 m3 pari ad un tempo di ritenzione di 45 giorni; - la vasca numero 2 sarà costituito dalla vasca di accumulo esistente a sezione circolare (capacità di 2232,8 m3). - La vasca numero 3 sarà costituito da una parte della vasca esistente a sezione quadrata (capacità di 924 m3). Il digestato tal quale in uscita dal contenitore numero 1 sarà suddiviso nei contenitori 2 e 3 con questa proporzione: 1/3 del digestato tal quale maturerà nel contenitore numero 3 e 2/3 nel contenitore numero 2 in modo da garantire 120 giorni di maturazione della massa prima dell’utilizzazione agronomica. Inoltre si sottolinea che nei contenitori n. 2 e 3 sarà conseguita una riduzione delle emissioni ammoniacali in atmosfera adottando una copertura flottante tipo plastic sheets o leca. Il digestato sarà utilizzato per lo spandimento agronomico su terreni agricoli di proprietà o in affitto alla ditta. Il digestato essiccato che si produce giornalmente corrisponde a 3,12 ton/giorno e verrà stoccato in una platea con copertura e tamponature laterali adiacente all’essiccatore e verrà venduto, come da contratto di cessione a detentore rumeno di Benfenati. Volume digestato prodotto dall’impianto Volume digestato inviato all’essicatore Volume digestato tal quale alle vasche di stoccaggio Volume digestato plabile (essicato) ton/g ton/anno ton/giorno ton/anno ton/g ton/anno ton/g 29,96 10935,4 14,4 5256 15,56 5679,4 3,12 ton/anno 1138,8 4.7 DELIBERAZIONE ASSEMBLEA LEGISLATIVA N.51/2011 E DELIBERAZIONE DI GIUNTA REGIONALE N.1495/2011 Con la Deliberazione dell’Assemblea Legislativa (DAL) 26 Luglio 2011, n.51 “Individuazione delle aree e dei siti per l’installazione di impianti di produzione di energia elettrica mediante l’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili eolica, da biogas, da biomasse e idroelettrica”, è stato stabilito che “l’obbligo di prevedere un piano di monitoraggio delle emissioni odorigene […] trova applicazione anche per gli impianti a biogas esistenti e per quelli per i quali, alla data di pubblicazione nel BURERT del presente atto, il procedimento di autorizzazione unica sia stato concluso”. Valutato che sulla base degli elementi forniti, la Conferenza dei Servizi ha ritenuto possibile dichiarare la conformità alla DAL 51/2011 della Regione Emilia Romagna, come di seguito dettagliato: − l'impianto risulta localizzato in aree agricole considerate idonee senza limitazioni (lettera F); Pagina 39 di 50 PROCEDIMENTO UNICO di autorizzazione unica per la costruzione ed esercizio di un impianto a biogas della potenza di 600 kWe ed opere connesse da realizzare in via Canaletta n. 14, località Zagonara, Comune di Lugo Richiedente: AZIENDA AGRICOLA BENFENATI MICETO DI BENFENATI WALTER E C SOCIETA' SEMPLICE AGRICOLA − piano di monitoraggio impatti odorigeni: il piano dovrà essere attuato nelle modalità presentate e come previsto al punto 3.3 della DGR 1495 del 24/10/2011; e si stabilisce, in conformità ai principi dettati a livello regionale, che la durata sia pari ad anni 2 (due) a partire dall'entrata in funzione dell'impianto. Inoltre al termine del monitoraggio annuale il titolare dell'impianto dovrà trasmettere i dati all'autorità competente e a ARPA; trascorsi 2 anni (due) di monitoraggio, in presenza di problematiche riscontrate, all'esito della valutazione delle stesse potrà essere prescritta la prosecuzione del piano di monitoraggio. Inoltre l'autorità competente potrà richiedere un approfondimento modellistico e/o pervenire ad una eventuale proposta di adeguamento strutturale dell'impianto allo scopo di contenere i livelli di concentrazioni delle unità odorigene registrate; − cumulo impatti: al fine della valutazione di impatti cumulativi di diversi impianti collocati nella medesima area o in aree contigue, sono stati forniti elementi che consentono di valutare che: o non vi sono attività contigue al sito di progetto; o rispetto all'impatto acustico e all'impatto dei campi elettromagnetici, richiamando la compatibilità/prescrizioni dettate nel parere espresso da ARPA, in qualità di organo tecnico competente , non si rilevano impatti significativi; o rispetto all'impatto odorigeno è stato redatto un piano come previsto al punto 3.3 della D.G.R. 1495/2011; è stato valutato che le soglie olfattive si posizionano tutte all'interno o in prossimità del perimetro dell'impianto; o rispetto alle emissioni in atmosfera, si richiamano le valutazioni di ARPA e le prescrizioni contenute nel presente provvedimento; − dispersione insediativa: l'impianto proposto è in adiacenza all'azienda agricola e all'allevamento zootecnico al fine di minimizzare il consumo di territorio e gli impatti ambientali; la conferenza dei servizi ritiene che vengano rispettati i principi della DAL 51/2011. 5. CONDIZIONI/PRESCRIZIONI AVVIO DEI LAVORI Pr.1. Vengano rispettate tutte le condizioni e prescrizioni previste nei pareri indicati nella parte narrativa del presente atto, che ne costituisce parte integrante e sostanziale, sinteticamente richiamate nel presente paragrafo. Pr.2. il rilascio della presente autorizzazione non pregiudica in alcun modo i diritti di terzi e le competenze di altri Enti/Amministrazioni, che sono fatti salvi, riservati e rispettati in ogni fase dell'esecuzione dei lavori; Pr.3. ai sensi e per gli effetti di cui alla L.R. 15/2013 “disciplina generale dell’edilizia” e nel rispetto di quanto disposto nei vigenti regolamenti comunali in materia, si dispone che l’inizio dei lavori dovrà avvenire entro 1 anno dalla data della presente autorizzazione e se ne dovrà dare preventiva comunicazione alla Provincia ed all'Unione dei Comuni - Comune di Lugo e, comunque, non oltre la data di inizio lavori; Pr.4. il titolare dell’autorizzazione ha l’obbligo di segnalare e documentare alla Provincia e all'Unione dei Comuni - Comune di Lugo la data di inizio lavori e di documentare eventuali ritardi dovuti a causa di forza maggiore non imputabili al titolare dell’autorizzazione e di concordare con gli Enti citati un nuovo termine; Pr.5. ai sensi dell'art. 10 della L.R. 19/2008 i lavori previsti dal titolo abilitativo edilizio non possono essere iniziati fino a quando non sia stata rilasciata l'autorizzazione sismica, ove previsto dall'art. 11 della suddetta L.R., fatto salvo quanto previsto dall'art. 8, comma 15, del D.L. n. 74/2012; Pr.6. il proponente dovrà prestare a favore della Provincia prima della comunicazione dell'inizio lavori, una cauzione finanziaria a garanzia dell'obbligo di ripristino dello stato dei luoghi a seguito della dismissione dell'impianto con le modalità descritte nella relazione di dismissione e di importo Pagina 40 di 50 PROCEDIMENTO UNICO di autorizzazione unica per la costruzione ed esercizio di un impianto a biogas della potenza di 600 kWe ed opere connesse da realizzare in via Canaletta n. 14, località Zagonara, Comune di Lugo Richiedente: AZIENDA AGRICOLA BENFENATI MICETO DI BENFENATI WALTER E C SOCIETA' SEMPLICE AGRICOLA pari al costo di dismissione determinato nel progetto presentato e approvato in sede di conferenza dei servizi, secondo le seguenti modalità così come previsto dall'art. 1 della Legge 348/1982: • da fidejussione bancaria rilasciata da aziende di credito di cui all'art. 5 del R.D.L. 12 marzo 1936, n. 375, e successive modifiche ed integrazioni; • da polizza assicurativa rilasciata da imprese di assicurazione debitamente autorizzata all'esercizio del ramo cauzioni ed operante nel territorio della Repubblica in regime di libertà di stabilimento o di libertà di prestazione di servizi. Pr.7. la garanzia dovrà prevedere espressamente la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale, la rinuncia all'eccezione di cui all'articolo 1957, comma 2 del Codice Civile nonché l'operatività della garanzia medesima entro 15 giorni, a semplice richiesta scritta del beneficiario; Pr.8. il proponente dovrà impegnarsi a fornire la garanzia finanziaria per tutta la durata di esercizio dell'impianto maggiorata di due anni anche mediante più fidejussioni (senza soluzione di continuità della garanzia stessa), nel rispetto di quanto definito al punto successivo; Pr.9. che i costi del piano smaltimento e il valore della fidejussione a garanzia dell'obbligo di ripristino dovranno essere rivalutati sulla base del tasso di inflazione programmata ogni 5 anni; parimenti detta garanzia dovrà essere aggiornata all'atto del rilascio del rinnovo dell'autorizzazione; Pr.10. la garanzia finanziaria dovrà essere commisurata all'intero costo delle opere di rimessa in pristino o delle misure di reinserimento o recupero ambientale, indicate nel progetto definitivo e nel caso in oggetto commisurata ad un importo104.300 €; Pr.11. la garanzia finanziaria dovrà essere prestata a favore della Provincia prima della comunicazione dell'inizio lavori, a pena di revoca dell'autorizzazione rilasciata in esito al Procedimento Amministrativo; l'efficacia dell'autorizzazione rilasciata è subordinata alla comunicazione di avvenuta accettazione della garanzia da parte della Provincia; fino alla predetta comunicazione, non potrà essere svolta l'attività oggetto del provvedimento autorizzativo rilasciato dalla Provincia; Pr.12. il proponente dovrà impegnarsi a fornire comunicazione alla Provincia della cessazione dell'esercizio dell'impianto, nonché comunicazione di inizio e fine lavori di dismissione dell'impianto. La garanzia finanziaria verrà svincolata secondo i termini di legge; Pr.13. il mancato adeguamento della garanzia finanziaria nei tempi di cui al punto 7 comporterà, previa diffida da parte dell'Ente competente, la revoca dell'autorizzazione rilasciata; Pr.14. dovranno essere citati gli estremi del presente atto in tutte le future domande tendenti ad ottenere permessi di costruire o presentazioni di DIA interessanti gli immobili oggetto del presente atto; Pr.15. il presente atto autorizzativo, unitamente agli eventuali allegati, dovrà essere esibito in cantiere ai Funzionari comunali, agli Ufficiali ed agenti di Polizia Giudiziaria in base alle specifiche richieste; Pr.16. tutte le opere ed interventi previsti dal progetto dovranno essere realizzate in conformità alla documentazione progettuale presentata all’interno della presente procedura; Pr.17. preso atto dei chiarimenti forniti dal proponente per la gestione del regime transitorio di realizzazione ed avviamento dell’impianto di biogas per quanto attiene lo stoccaggio dei liquami dell’allevamento alfine di poter realizzare i setti di separazione nella vasca quadrata esistente si prescrive al proponente la redazione di un programma cronologico di massima per la realizzazione del transitorio da inviare alla Unione dei Comuni della Bassa Romagna, alla Provincia di Ravenna Settore Ambiente e Territorio e all’ARPA, prima dell'inizio dei lavori. La gestione di tale fase della realizzazione del DA deve consentire la produttività dell’allevamento e garantire pienamente il rispetto dei tempi e modi di stoccaggio dei liquami da avviare all’utilizzo agronomico. TUTELA BENI ARCHEOLOGICI Pagina 41 di 50 PROCEDIMENTO UNICO di autorizzazione unica per la costruzione ed esercizio di un impianto a biogas della potenza di 600 kWe ed opere connesse da realizzare in via Canaletta n. 14, località Zagonara, Comune di Lugo Richiedente: AZIENDA AGRICOLA BENFENATI MICETO DI BENFENATI WALTER E C SOCIETA' SEMPLICE AGRICOLA Pr.18. In considerazione dei risultati delle indagini archeologiche preliminari, tutte le attività di scavo che interesseranno quote inferiori a - 1,70 m dal p.c (sostanzialmente coincidenti con l'area della prevasca) dovranno essere assoggettate a controllo archeologico in corso d'opera. I1 controllo archeologico dovrà essere affidato ad operatori archeologi di provata professionalità esterni alla Soprintendenza per i Beni Archeologici, da individuarsi a cura dei richiedenti nell'elenco delle Ditte Archeologiche. Gli archeologi incaricati opereranno sotto la direzione scientifica della Soprintendenza per i Beni Archeologici; a tal fine sarà cura della D.L. comunicare tempestivamente il nominativo della Ditta prescelta, i cui responsabili dovranno mettersi in contatto con il Funzionario della Soprintendenza per i Beni Archeologici territorialmente competente per concordare le modalità di intervento. Qualsiasi evidenza eventualmente riportata in luce dovrà essere compiutamente ed estensivamente indagata nel rispetto delle più moderne tecniche dello scavo archeologico (scavo stratigrafico) e nessuno degli oneri connessi alle attività archeologiche suddette (sia quelle in corso di scavo sorveglianza mezzi meccanici, conduzione e documentazione scavi - che quelle eventuali postscavo - rielaborazione dati, redazione schede, documentazione grafica e fotografica, ecc. ecc.) risulti a carico della Soprintendenza per i Beni Archeologici. Si prescrive che la data di inizio dei lavori di scavo venga comunicata con congruo preavviso (venti giorni almeno) Soprintendenza per i Beni Archeologici e alla Provincia di Ravenna - Settore Ambiente e Territorio, al fine di predisporre, se ritenuti opportuni, sopralluoghi in corso d'opera. Pr.19. se durante i lavori si dovessero rinvenire manufatti di pubblici servizi o di interesse storico archeologico, dovrà essere usata ogni cautela per non danneggiarli e dovranno essere avvisati gli Uffici e gli Enti proprietari o competenti per legge per gli adempimenti del caso. ATTIVITÀ DI CANTIERE Pr.20. Nel corso dei lavori dovranno applicarsi tutte le norme sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro; Pr.21. per limitare la diffusione di polveri in atmosfera legate al transito dei mezzi sulla viabilità di cantiere, deve essere prevista la bagnatura della terra di scavo e la copertura degli automezzi durante il trasporto del terreno con teli protettivi. Gli automezzi dovranno procedere a basse velocità di marcia; Pr.22. in ordine agli adempimenti sulla sicurezza del cantiere e al mercato del lavoro, dovrà essere presentata la seguente documentazione: • Documento unico di regolarità contributiva (DURC) in originale in corso di validità (non anteriore a tre mesi); • dichiarazione del committente/responsabile dei lavori di avere effettuato le verifiche previste dall’art. 90, comma 9, lettere a) e b) del D.Lgs. 81/08 e s.m.i.; • notifica preliminare o motivazione per cui non sia necessaria. Pr.23. In fase realizzativa dell'intervento, dovranno essere adottati quegli accorgimenti costruttivi tali da garantire le tutele riportate all' art. 3.21Bd del PTCP della Provincia di Ravenna, che riporta: "6.(P) Le aree ricadenti nelle zone di cui al secondo comma, non ricomprese fra quelle di cui al terzo comma, hanno di norma destinazione d'uso agricola e sono conseguentemente assoggettate alle prescrizioni relative alle zone agricole dettate dalle leggi regionali e dalla pianificazione regionale, provinciale, comunale, con le ulteriori prescrizioni seguenti: a) nelle "zone di tutela dell'impianto storico della centuriazione" e negli "elementi dell'impianto storico della centuriazione" è fatto divieto di alterare le caratteristiche essenziali degli elementi della centuriazione come indicati al primo comma; qualsiasi intervento di realizzazione, ampliamento e rifacimento di infrastrutture viarie e canalizie deve possibilmente riprendere l'orientamento degli elementi lineari della centuriazione e comunque essere complessivamente coerente con l'organizzazione territorialeritoviale; ' Pagina 42 di 50 PROCEDIMENTO UNICO di autorizzazione unica per la costruzione ed esercizio di un impianto a biogas della potenza di 600 kWe ed opere connesse da realizzare in via Canaletta n. 14, località Zagonara, Comune di Lugo Richiedente: AZIENDA AGRICOLA BENFENATI MICETO DI BENFENATI WALTER E C SOCIETA' SEMPLICE AGRICOLA b) . . . . omissis ... 12.(D) Per quanto concerne gli elementi di cui al secondo comma lettera d) del presente articolo, gli interventi non devono alterare le caratteristiche essenziali degli elementi della centurzazione ed in particolare non possono: a) sopprimere i tracciati di strade, strade poderali e strade interpoderali; b) eliminare i canali di scolo e/o di irrigazione; su di essi sono consentiti esclusivamente tombamenti puntuali per soddisfare esigenze di attraversamento." Pr.24. L'intera area dovrà essere idraulicamente presidiata e la quota del terreno in corrispondenza della prevista recinzione perimetrale dovrà risultare maggiore o pari a 13,85 m. Pr.25. Il piano superiore di calpestio delle trincee di accumulo del materiale dovrà risultare, nel punto di minor quota, maggiore o pari a 14,30 m. Pr.26. L'installazione del generatore elettrico deve avvenire in conformità al D.M. 13.07.2011. Pr.27. I fabbricati destinati ad uffici e servizi (anche gestione dell'impianto) devono essere ubicati ad una distanza in pianta di almeno 10 metri dai recipienti di accumulo. Pr.28. Le rete idrica antincendio proposta deve essere integrata da idranti UNI 70 come definito al punto 2.14 del D.M. 24.11.1984. Pr.29. L'installazione dello skid di olio deve rispettare una distanza di sicurezza interna di almeno 5 metri. Lo stesso deposito di olio deve essere installato in conformità al D.M. 31.07.1934. Pr.30. La rete di tubazioni del biogas deve essere installata in conformità al D.M. 17/04/2008 e protetta contro le azioni della corrosione. Pr.31. Dovrà essere predisposto apposito pulsante di sgancio della energia elettrica generale. Pr.32. Le attrezzature e i macchinari da utilizzare nelle aree a rischio formazione atmosfere esplosive devono soddisfare i requisiti dell'allegato L del D. Lgs 81/2008 s.m.i.. Pr.33. Dovrà essere attestata da parte dell'amministrazione comunale competente per territorio che la densità di edificazione rispetti i dettami del punto 2.6 del D.M. 24/11/1984. Pr.34. La distanza tra lo skid olio e la soffiante dovrà essere almeno pari alla distanza di sicurezza interna (5 m). Pr.35. Per quanto non espressamente rilevabile dalla documentazione tecnica sia rispettato il D.M. 31/07/1934 ed in particolare: − i serbatoi di olio lubrificante siano adeguatamente collegati alla rete di terra; − la tubazione di alimentazione al cogeneratore dovrà essere dotata oltre che dei dispositivi automatici previsti in relazione anche di una valvola di intercettazione manuale; Pr.36. Dovranno essere rispettati gli impegni di progetto e tutte le misure alternative proposte dalla Direzione Regionale VV.F. di seguito elencate: a) potenziamento dell'impianto idrico antincendio che sarà costituito da quattro idranti esterni UNI 45, un attacco di mandata per ATP VV.F., un gruppo pompe UNI EN 12845, una riserva idrica e l'allacciamento alla rete dell'acquedotto pubblico (per i dettagli vedi la relazione tecnica allegata al progetto); b) impianto manuale di segnalazione e allarme, interconnesso con i sistemi automatici di controllo di processo, procedure per il contrasto e la messa in configurazione di sicurezza dello stesso processo (intercettazione biogas, scarico in torcia, interruzione linee carico biomasse, apertura valvole di sicurezza, superamento soglie di sicurezza del LEL del biogas e apertura dei circuiti elettrici ordinari); c) inserimento di un sistema di monitoraggio dei parametri CO, H2S, CH4, e H2, tarato in modo da evitare formazione di miscele esplosive; d) installazione di un tubo di equilibrio con funzione di troppo pieno, per far defluire i liquidi in eccesso; e) recinzione in rete semplice metallica (come prevista dalla norma per i depositi da tuboserbatoi); essa è in grado di assicurare la protezione da estranei, l'accesso e l'esodo del Pagina 43 di 50 PROCEDIMENTO UNICO di autorizzazione unica per la costruzione ed esercizio di un impianto a biogas della potenza di 600 kWe ed opere connesse da realizzare in via Canaletta n. 14, località Zagonara, Comune di Lugo Richiedente: AZIENDA AGRICOLA BENFENATI MICETO DI BENFENATI WALTER E C SOCIETA' SEMPLICE AGRICOLA personale presente; valgono comunque le misure tecniche già indicate al punto precedente, idonee per compensare il rischio aggiuntivo anche di questo punto. La recinzione dovrà recintare l'intera attività. Pr.37. La torcia dovrà essere ubicata in posizione tale che l'irragiamento termico a terra non produca conseguenze per le persone e le apparecchiature presenti. Pr.38. La torcia dovra’ essere dotata di dispositivi ridondanti che evitino la mancata accensione della stessa in caso di utilizzo in emergenza. La torcia dovrà sempre funzionare in ogni circostanza prevista o prevedibile nella gestione dell’impianto, non è consentita l’emissione in atmosfera di biogas non preventivamente trattato. La torcia dovrà essere preferenzialmente di tipo chiuso con una altezza da terra di m 5.3. Pr.39. Si ritiene indispensabile la sostituzione del segnale di "Dare la precedenza" posto sulla Via Canaletta, con segnale di "Stop", per il quale il Settore Lavori Pubblici - Viabilità della Provincia di Ravenna provvederà all'emissione della necessaria ordinanza, e l'installazione, sempre sulla Via Canaletta di preavviso con lampeggiante LED, del tipo di quelli presenti sulla SP 21. Si precisa che la fornitura del segnale "stop" e la fornitura e posa del lampeggiante risulteranno a spese del richiedente, che dovrà contattare, prima dell'installazione e pertanto prima dell'inizio lavori, il Servizio Viabilità 3° Sezione Lugo della Provincia di Ravenna ed il Comune di Lugo per le necessarie indicazioni di posa. Pr.40. Le linee di collegamento con la rete di distribuzione dovranno essere realizzate mediante condotte interrate o di tipo "elicord"; Pr.41. si prescrive, sulla base dell'art.12.7, comma 11, della NTA del PEP, l’impiego esclusivo di fari per l’illuminazione notturna a proiezione esclusivamente indirizzata verso terra, inoltre l' accensione dovrà avvenire solo in casi di emergenza o per servizio. TERRE E ROCCE DA SCAVO Pr.42. Dovranno essere dimostrati e verificati la sussistenza dei requisiti di cui al comma 1 dell’art. 186 del D.Lgsl. 152/06 e sue modifiche e integrazioni, nonché i tempi dell’eventuale deposito in attesa di utilizzo, che non possono superare un anno. Terre e rocce da scavo prodotte dalle attività di realizzazione delle trincee potranno essere riutilizzate in sito. Nel caso non sussistano i suddetti requisiti, le terre e le rocce di scavo sono sottoposte alle disposizioni in materia di rifiuti di cui alla parte IV del D.Lgs. 152/06 e sue modifiche e integrazioni; FINE LAVORI E AVVIO ESERCIZIO Pr.43. La fine lavori dovrà avvenire entro 3 anni dalla data della presente autorizzazione e se ne dovrà dare contestuale comunicazione alla Provincia ed al Comune competente; Pr.44. Nel caso di variazioni minori in corso d'opera ai sensi della L.R. n. 15/2013, occorre presentare specifico titolo abilitativo prima della comunicazione di ultimazione dei lavori. Pr.45. Entro 15 giorni dalla comunicazione di ultimazione dei lavori dovrà essere presentata la domanda di abitabilità o agibilità di quanto edificato all'Ufficio Tecnico Comunale, allegando a questa il certificato di collaudo delle opere edili, ove necessario, la dichiarazione presentata per l'iscrizione al catasto dell'immobile, restituita dagli uffici catastali con l'attestazione dell'avvenuta presentazione e la dichiarazione del direttore lavori che certifichi, sotto la propria responsabilità, la conformità di quanto realizzato rispetto ai progetto approvato, l'avvenuta prosciugatura dei muri e la salubrità degli ambienti, ai sensi del D.P.R. 22 aprile 1994, n. 425. Inoltre alla richiesta andrà allegata anche la dichiarazione di conformità o il certificato di collaudo degli impianti installati, ove previsto, salvo quanto disposto dalle leggi vigenti, ai sensi dell'art. 11 della legge 5 marzo 1990, n. 46. Nel caso gli uffici comunali lo ritenessero necessario, verrà richiesta un'ulteriore documentazione prevista dalle leggi e dai regolamenti vigenti. Di tale ottemperanza dovrà esserne data comunicazione anche alla Provincia di Ravenna - Settore Ambiente e Territorio. Pagina 44 di 50 PROCEDIMENTO UNICO di autorizzazione unica per la costruzione ed esercizio di un impianto a biogas della potenza di 600 kWe ed opere connesse da realizzare in via Canaletta n. 14, località Zagonara, Comune di Lugo Richiedente: AZIENDA AGRICOLA BENFENATI MICETO DI BENFENATI WALTER E C SOCIETA' SEMPLICE AGRICOLA Pr.46. A fine lavori, dovrà essere presentata i'istanza le valutazioni relative alla sicurezza antincendio, di cui al comma 2 dell'art. 16 del D.Lgs. 139/2006, con le modalità di cui all'art.4 del D.P.R. 151/2011, allegando la documentazione prevista dal D.M. 7 agosto 2012 e quella richiesta con nota di questo Comando prot.n.12216 del 21.10.2013. Alla SCIA dovrà essere allegata anche la seguente documentazione: verbale di collaudo dell'impianto di distribuzione interna del gas al cogeneratore al valore di pressione pari ad almeno il doppio della pressione normale di esercizio e comunque non inferiore a 100 kPa. La prova deve essere estesa anche alla tubazione flessibile. Pr.47. A lavori ultimati il proponente dovrà richiedere al Consorzio della Bonifica della Romagna Occidentale un sopralluogo di riscontro di competenza delle opere idrauliche eseguite e darne poi atto alla Provincia di Ravenna - Settore Ambiente e Territorio. Pr.48. Inserire nel Piano colturale 2014 una superficie di erba medica sufficiente a produrre la quantità prevista in ingresso all'impianto di digestione anaerobica o, in alternativa, presentare il contratto di fornitura; tale contratto deve essere coerente, per superficie coltivata e produzione prevista, con il piano colturale dell'azienda agricola fornitrice a partire dall’anno 2014 e seguenti. Riguardo tale aspetto dovrà essere inoltrata apposita documentazione alla Provincia di RavennaSettore Ambiente e Territorio 30 gg prima della messa in esercizio dell'impianto. Pr.49. Dovranno essere comunicate le quantità di liquame suino dell’allevamento usate per l’avvio, e confermati o specificati il luogo e l’azienda da cui il digestato e/o il altro inoculo verrà approvvigionato. La comunicazione dovrà essere fatta alla Provincia di Ravenna - Settore Ambiente e Territorio, all’Unione dei Comuni della Bassa Romagna e all’ARPA, 30 gg prima della messa in esercizio dell'impianto. Pr.50. Durante la fase di avviamento in cui il biogas prodotto non è sufficiente ad alimentare né il cogeneratore nè la torcia, in ottemperanza alla DGR 1495/2011, si prescrive che il biogas venga trattato secondo le modalità previste dalla sopracitata DGR, utilizzando la torcia come un combustibile di supporto che in fase di avviamento servirà a riscaldare i digestori fino all’avvio del recupero energetico previsto dal cogeneratore. Pr.51. La messa in esercizio dell’impianto dovrà essere comunicata alla Provincia di Ravenna Settore Ambiente e Territorio, al Comune di Ravenna e all’ARPA, e dovrà essere presentata un breve nota che riporti le modalità ed i tempi di avvio della attività di digestione anaerobica e della conseguente produzione del biogas. Pr.52. Si richiede inoltre un controllo dei fumi emessi dal motore in sede di messa a regime del motore alfine di dimostrare, come previsto dall’art 272 coma 1 del dlgs 152/06 la conformità ai valori massimi di emissione previsti, ed un autocontrollo annuale dopo la messa a regime. Pr.53. I limiti proposti per il sistema di essiccazione sono indicati in 250 mg/Nm3 per NH3 e 50 mg/Nm3 per le Polveri (dati normativi). Il proponente, su richiesta di ARPA ha valutato le MTD di settore ed ha indicato come valori tecnicamente raggiungibili: Portata secca = 2240 Nm3/h Altezza H = 10 m Temperatura > 400 °C (in assetto senza recupero termico del calore sensibile dei fumi) NOx (espressi come NO2) = 450 mg/Nm3 CO = 500 mg/Nm3 COT (NMHC) = 150 mg/Nm3 Composti inorganici del cloro (come HCl) = 10 mg/Nm3 Ossidi di zolfo (come SO2) = 350 mg/Nm3 Polveri = 10 mg/Nm3 Ammoniaca = 20 mg/Nm3 Pagina 45 di 50 PROCEDIMENTO UNICO di autorizzazione unica per la costruzione ed esercizio di un impianto a biogas della potenza di 600 kWe ed opere connesse da realizzare in via Canaletta n. 14, località Zagonara, Comune di Lugo Richiedente: AZIENDA AGRICOLA BENFENATI MICETO DI BENFENATI WALTER E C SOCIETA' SEMPLICE AGRICOLA L’altezza della emissione dovrà essere pari almeno a 8 m. L’emissione dovrà essere dotata di punto di presa campione secondo quanto previsto dalle norme tecniche UNI 10169 ed UNI EN 13284-1 e di vie di accesso in sicurezza secondo quanto previsto dalle norme vigenti. I metodi analitici per i parametri indicati sono quelli previsti nell’allegato 3B della DGR 1769/10 del 22/11/2010 e s.m.i.. Per tale emissione sono cogenti gli adempimenti previsti dall’art. 269 comma 6 del dlgs 152/06 con integrato con le modalità previste dalla DGR 960/99. Entro 6 mesi dalla messa in esercizio dell'impianto dovrà essere effettuata la messa a regime dell’impianto di essiccamento, che dovrà essere comunicata alla Provincia di Ravenna - Settore Ambiente e Territorio, al Comune di Ravenna e all’ARPA. Nel caso di recupero integrale dei fumi essi usciranno diluiti dal camino dell’essiccatoio E3. Si richiede pertanto che il rispetto dei limiti di legge sia verificato al camino E1, e comunque nel caso di assetto a recupero integrale dei fumi a monte dell’ingresso dell’essiccatoio del digestato. Si richiede di rendere disponibile nel DCS di controllo dell’impianto i valori medi orari o i trend grafici relativi alla analisi in continuo della qualità del biogas inviato al motore endotermico nei suoi macrocomponenti CH4, O2, H2S; tali valori/trend devono essere registrati e resi disponibili alle verifiche delle autorità di controllo. Tali dati dovranno essere conservati per almeno due anni. L’emissione dovrà essere dotata di punto di presa campione secondo quanto previsto dalle norme tecniche UNI 10169 ed UNI EN 13284-1 e di vie di accesso in sicurezza secondo quanto previsto dalle norme vigenti. Dovrà inoltre essere resa disponibile un presa campione a monte dell’ingresso dei fumi del motore nell’essiccatore con caratteristiche identiche a quella realizzata al camino della emissione E1. Inoltre entrambe le prese campione per il controllo dei fumi in emissione dovranno essere posizionate in un tratto verticale del camino/tubazione adeguatamente coibentate. I metodi analitici per i parametri indicati sono quelli previsti nell’allegato 3B della DGR 1769/10 del 22/11/2010 e s.m.i.. FASE DI GESTIONE E MONITORAGGI Pr.54. L’esercente ha l’obbligo di informare la Provincia ed il Comune entro il 15 febbraio di ogni anno dei dati di esercizio, dei programmi di manutenzione degli impianti che comportino arresti di lunga durata nonché della definitiva messa fuori servizio dei medesimi. Il Rapporto annuale, sezione “Dati di esercizio” deve contenere informazioni aggiornate e di dettaglio riguardanti in particolare: − la produzione energetica totale definita come energia elettrica equivalente; − l’energia autoconsumata nello stabilimento e l’energia ceduta; − i rendimenti energetici dei singoli generatori ed il rendimento energetico complessivo; − la caratterizzazione quali - quantitativa del biogas prodotto e consumato nonché del digestato prodotto e della biomassa utilizzata per la produzione di quest’ultimo; − la caratterizzazione dei principali impatti ambientali (risorse naturali utilizzate, emissioni in atmosfera, produzione e gestione scarichi idrici e rifiuti, odori, rumore, campi elettromagnetici, impegno delle reti locali per l’approvvigionamento degli impianti); − le iniziative di formazione e informazione degli operatori addetti; − i rapporti con la comunità locale; − le eventuali situazioni incidentali. Pr.55. Gli impianti di generazione energetica vanno mantenuti in stato di perfetta efficienza, anche attraverso i programmi di monitoraggio e di manutenzione di cui in progetto. Pr.56. Gli stoccaggi delle biomasse legate ad attività stagionali che vengono alimentate in prevasca senza sosta in trincea, non dovranno superare le 48 ore per evitare problematiche di odore e fermentazione soprattutto di scarti di frutta e vinacce. Dovranno pertanto essere predisposti registri di carico e scarico disponibili presso l'impianto. Pagina 46 di 50 PROCEDIMENTO UNICO di autorizzazione unica per la costruzione ed esercizio di un impianto a biogas della potenza di 600 kWe ed opere connesse da realizzare in via Canaletta n. 14, località Zagonara, Comune di Lugo Richiedente: AZIENDA AGRICOLA BENFENATI MICETO DI BENFENATI WALTER E C SOCIETA' SEMPLICE AGRICOLA Pr.57. Qualora il mix in alimento all’impianto dovesse modificare in maniera significativa il piano traffico e la frequenza di transito dei mezzi all’impianto ne deve essere data comunicazione preventiva alla Provincia di Ravenna - Settore Ambiente e Territorio ed all’Unione dei Comuni della Bassa Romagna per le valutazioni del caso. Si fa rilevare che ogni modifica della ricetta dovrà essere almeno comunicata con una PAS all’Unione dei Comuni della Bassa Romagna - Comune di Lugo e comunque in conformità alla vigente normativa di settore. Pr.58. Successivamente all’entrata in esercizio dell’impianto, al fine di verificare che la condizione di approvvigionamento locale di biomassa sia rispettata, il proponente dovrà trasmettere al Servizio Ambiente dell'Unione dei Comuni della Bassa Romagna - Comune di Lugo, entro il 30 novembre di ciascuno degli anni di esercizio dell’impianto, copia conforme all’originale dei contratti di fornitura delle biomasse utilizzate nell’anno solare in corso. Ogni singolo contratto deve contenere almeno le seguenti informazioni: a) il nome e l'indirizzo dei contraenti; b) la durata del contratto (annuale o poliennale); c) la tipologia/specie di ciascuna materia prima e per quanto riguarda le biomasse vegetali la relativa superficie di coltivazione con le informazioni catastali; d) per quanto riguarda le biomasse vegetali il quantitativo di prodotto ottenibile dalle superfici di cui sopra; e) eventuali condizioni applicabili alla consegna del quantitativo previsto di materia prima; f) dichiarazione che attesti la provenienza della materia prima da non più di 70 km. Pr.59. La ditta BENFENATI MICETO, dovrà garantire per tutta la durata dell'impianto, che il materiale che alimenterà il biodigestore e derivante dal liquame suino prodotto dall'allevamento, sia almeno pari al 50% del totale, in conformità all'art. 4.6.10 punto 3 comma 2 del Regolamento Urbanistico Edilizio dell'Unione dei Comuni della Bassa Romagna. Nella relazione annuale che il proponente dovrà produrre alla Provincia di Ravenna, ai sensi della L.R. 26/2004, dovrà chiaramente emergere il rispetto di quanto sopra riportato, pena la decadenza dell'autorizzazione. Pr.60. La ditta dovrà: o registrare le cessioni del digestato essiccato al detentore rumeno, ZOOMIR srl. o fornire i documenti di trasporto del digestato essiccato in funzione dell'attività di utilizzo agronomico effettuata dal detentore rumeno, ZOOMIR srl. o fornire copia della dichiarazione della Superficie Agricola Utilizzata presentata al Ministero dell'Agricoltura in Romania a partire dall'anno 2014 e seguenti. o registrare lo spandimento del digestato essiccato. Pr.61. Relativamente alla viabilità, la ditta proponente dovrà farsi carico della manutenzione periodica del tratto di strada comunale interessata dal transito dei mezzi diretti all'impianto nel tratto di strada comunale Via Canaletta a partire dalla SP.21 fino all'ingresso dell'impianto , secondo le indicazioni, i tempi e le modalità che dovranno essere concordate con apposita convenzione, prima dell'inizio dei lavori, con l'Area Lavori Pubblici del Comune di Lugo. Dovrà poi essere dato atto delle attività e delle modalità di esecuzione delle opere alla Provincia di Ravenna - Settore Ambiente e Territorio prima dell'inizio dei lavori. Pr.62. L'accesso all'impianto dovrà avvenire direttamente dalla pubblica via in modo che sia fisicamente separato dal limitrofo allevamento. Pr.63. La ditta BENFENATI MICETO allo scopo di monitorare costantemente la presenza di aviofauna all'interno del proprio sito, dovrà implementare idonee procedure per verificare che in futuro non si possa presentare un aumento di volatili, direttamente o indirettamente imputabile all'impianto, tale da procurare un pericolo alla navigazione aerea e possa intraprendere con solerzia tutte le azioni per la mitigazione del fenomeno, pena l'eventuale imposizione di limitazione da parte di ENAC ai sensi dell'art. 711 del Codice della Navigazione. Dovrà pertanto essere previsto un Pagina 47 di 50 PROCEDIMENTO UNICO di autorizzazione unica per la costruzione ed esercizio di un impianto a biogas della potenza di 600 kWe ed opere connesse da realizzare in via Canaletta n. 14, località Zagonara, Comune di Lugo Richiedente: AZIENDA AGRICOLA BENFENATI MICETO DI BENFENATI WALTER E C SOCIETA' SEMPLICE AGRICOLA monitoraggio che dovrà essere trasmesso annualmente alla Provincia di Ravenna - Settore Ambiente e Territorio (contestualmente alla scadenza della Pr.54). Pr.64. Dovrà essere effettuata una verifica acustica dei valori stimati ad attività in esercizio. A tale proposito l’Azienda dovrà comunicare ad ARPA, con almeno 15 giorni di anticipo, la data prevista per l’esecuzione delle rilevazioni strumentali; tale verifica dovrà essere effettuata entro 6 mesi dalla messa a regime dell'impianto. Ai sensi dell’art. 8 Legge Quadro sull’inquinamento acustico, in caso di modifiche o potenziamenti che comportino l’introduzione di sorgenti sonore, dovrà essere prodotta documentazione previsionale di impatto acustico secondo i criteri della DGR 673/2004 “criteri tecnici per la redazione della documentazione di previsione di impatto acustico e della valutazione di clima acustico”. Pr.65. Il pozzetto di prelievo ai fini del controllo delle acque di prima pioggia, posto subito a valle dei sistemi di trattamento, deve essere idoneo al prelevamento di campioni delle acque reflue (conformi alla normativa tecnica prevista in materia). Esso va mantenuto costantemente accessibile, a disposizione degli organi di vigilanza. Su di esso va garantita una periodica attività di manutenzione e sorveglianza per mantenere una costante efficienza del sistema; Pr.66. la ditta dovrà effettuare una costante e periodica manutenzione e pulizia dell’impianto di trattamento dei reflui così come indicato dalla Norma tecnica DIN 1999 parte 2, par. 5 nel libretto di uso e manutenzione che la ditta costruttrice dovrà fornire a corredo dell’ impianto. Pr.67. i pozzetti di campionamento finali e i pozzetti d’ispezione e manutenzione degli impianti dovranno essere mantenuti sgombri dai materiali di lavorazione in modo da consentire in ogni momento ispezioni, manutenzioni, interventi di emergenza e campionamenti dello scarico; Pr.68. con adeguata periodicità dovranno essere eseguiti gli spurghi dell’impianto di sedimentazione e disoleazione. I fanghi e gli oli raccolti dovranno essere allontanati con mezzi idonei e smaltiti presso un Impianto Pubblico autorizzato. Le procedure di smaltimento dovranno essere conformi ai dettati sui rifiuti in base al D. Lgs. 152/06 - Parte Quarta norme in materia di gestione di rifiuti e di bonifica dei siti inquinati. Pr.69. La ditta, prima dell’attivazione dello scarico dovrà dotarsi di registro di carico e scarico vidimato, ove dovranno essere annotate tutte le asportazioni di fanghi e/o oli. Il registro, i formulari ed i documenti comprovanti la raccolta, il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti dovranno essere conservati presso l’ attività a disposizione degli organi di vigilanza; Pr.70. l’impianto di disoleazione dovrà essere provvisto di un sistema che segnali il riempimento del serbatoio di stoccaggio degli oli e di un sistema finale di chiusura automatica dello scarico che impedisca sversamenti accidentali dei reflui non trattati. Pr.71. Eventuali malfunzionamenti dell’impianto di trattamento dei reflui dovranno essere tempestivamente comunicati all’ Amministrazione Provinciale ed alla sezione provinciale dell’ARPA. Pr.72. Dovrà essere effettuato, con cadenza almeno annuale, un campione rappresentativo delle acque di prima pioggia in oggetto la cui analisi attesti la conformità dello scarico con la tabella di riferimento in relazione ai parametri significativi (SST, COD, IDROCARB. TOTALI, pH) ed alla destinazione (corpo ricettore). Gli esiti degli autocontrolli dovranno essere conservati presso l’azienda, a disposizione degli organi di vigilanza e presentati in sede di rinnovo dell’autorizzazione allo scarico. Pr.73. Il sistema di trattamento delle acque di prima pioggia dovrà comunque garantire che lo scarico rientri nei limiti previsti dalla tab. 3 dell’allegato 5 - parte terza del D.Lgs. 152/06 (per scarichi in acque superficiali). Pr.74. La pompa all’interno della vasca di prima pioggia dovrà essere predisposta per immettere dopo 48-72 ore dall’evento piovoso i reflui nel disoleatore, con una portata pari a quella dichiarata nel progetto. Pagina 48 di 50 PROCEDIMENTO UNICO di autorizzazione unica per la costruzione ed esercizio di un impianto a biogas della potenza di 600 kWe ed opere connesse da realizzare in via Canaletta n. 14, località Zagonara, Comune di Lugo Richiedente: AZIENDA AGRICOLA BENFENATI MICETO DI BENFENATI WALTER E C SOCIETA' SEMPLICE AGRICOLA Pr.75. Nel corpo ricettore non dovranno crearsi impaludamenti onde creare esalazioni maleodoranti e/o proliferazioni di insetti. Pr.76. Va resa disponibile agli agenti accertatori in caso di eventuale controllo, la planimetria della rete fognaria completa, allegata alla presente autorizzazione. Pr.77. Nel caso si verifichino imprevisti tecnici che modifichino provvisoriamente il regime e la qualità degli scarichi, ne va data comunicazione alla Provincia e alla Sezione Territoriale ARPA competente. Pr.78. Un anno prima della scadenza dell'autorizzazione agli scarichi deve esserne richiesto il rinnovo, ai sensi dell'art.124 comma 8, del D.L.vo n.152106, allegando i certificati di analisi sulle acque di prima pioggia. Pr.79. Sarà necessario effettuare controlli analitici del digestato essicato per una sua caratterizzazione, in particolare relativamente al suo contenuto in azoto. L'Azienda dovrà presentare alla Provincia almeno 30 giorni prima dell’attività di utilizzazione agronomica in qualità di produttore di digestato la comunicazione prevista dalla DGR n. 1494/2011 (Regolamento Regionale n.1/2011) e rispettarne le disposizioni. La comunicazione dovrà essere predisposta utilizzando l'applicazione web, denominata Gestione Effluenti, realizzata nell'ambito del sistema informativo agricolo regionale. PIANO DI MONITORAGGIO DELLE EMISSIONI ODORIGENE Pr.80. Il proponente dovrà attenersi al Piano di Monitoraggio olfattormetrico (All. xxx), redatto ai sensi della DGR 1495/2011, presentato dall’Azienda Agricola Benfenati Miceto e approvato dalla Conferenza dei Servizi che prevede: • la misura della concentrazione odorigena dovrà essere effettuata attraverso il metodo dell’olfattometria dinamica, in conformità a quanto specificato nella norma UNI EN 13725/2004, ed espressa in unità odorimetriche o olfattometriche al metro cubo (U.O./m3). • dovranno essere predisposti 5 punti di campionamento • si dovrà effettuare 1 campagna di misura dopo 1 mese dalla realizzazione dell’impianto. campionamenti durante il Periodo di avviamento dell’impianto; il tempo stimato per la messa a regime dell’impianto è di circa 2 mesi. • Dovranno eseguirsi 2 campionamenti all’anno per la durata di due anni dalla messa a regime dell’impianto, per un totale di 4 monitoraggi. . Al termine del monitoraggio annuale il titolare dell’impianto trasmette tali dati alla Autorità competente. Se necessario essa potrà richiedere, sulla base dei dati ricevuti, un approfondimento modellistico e/o pervenire ad una eventuale proposta di adeguamento strutturale dell’impianto allo scopo di contenere i livelli di concentrazioni delle unità odorigene registrate; • al fine di limitare la formazione di emissioni diffuse ed in particolare di quelle odorigene occorrerà provvedere a mantenere una buona funzionalità dell'impianto (ad es. verifiche tenuta valvole, torce, pulizie pozzetti e reti di scolo, quantità e caratteristiche delle biomasse caricate all’impianto); • la data, l’orario, i risultati dei controlli sulle caratteristiche di funzionamento dell’impianto dovranno essere registrate, ed a disposizione degli Organi di controllo competenti; • dovranno essere altresì registrate la data e l’orario di conferimento delle biomasse. Pr.81. Dove possibile, devono essere messe in atto le azioni gestionali volte alla minimizzazione degli impatti ambientali dell’impianto individuate nella DGR n.1495/2011. Pr.82. Il piano di monitoraggio impatti odorigeni: dovrà essere attuato nelle modalità presentate e come previsto al punto 3.3 della DGR 1495 del 24/10/2011; e si stabilisce, in conformità ai principi dettati a livello regionale, che la durata sia pari ad anni 2 (due) a partire dall'entrata in funzione dell'impianto. Inoltre al termine del monitoraggio annuale il titolare dell'impianto dovrà trasmettere i dati all'autorità competente e a ARPA; trascorsi 2 anni (due) di monitoraggio, in presenza di Pagina 49 di 50 PROCEDIMENTO UNICO di autorizzazione unica per la costruzione ed esercizio di un impianto a biogas della potenza di 600 kWe ed opere connesse da realizzare in via Canaletta n. 14, località Zagonara, Comune di Lugo Richiedente: AZIENDA AGRICOLA BENFENATI MICETO DI BENFENATI WALTER E C SOCIETA' SEMPLICE AGRICOLA problematiche riscontrate, all'esito della valutazione delle stesse potrà essere prescritta la prosecuzione del piano di monitoraggio. Inoltre l'autorità competente potrà richiedere un approfondimento modellistico e/o pervenire ad una eventuale proposta di adeguamento strutturale dell'impianto allo scopo di contenere i livelli di concentrazioni delle unità odorigene registrate; 6. CONCLUSIONI Le valutazioni effettuate ed i pareri acquisiti durante i lavori della Conferenza di Servizi, permettono di esprimere le seguenti conclusioni in merito alla realizzazione e all’esercizio dell’impianto alimentato a biogas da digestione anaerobica di liquami zootecnici e biomasse descritto nel presente documento: - dall’esame degli strumenti di pianificazione territoriale ed urbanistica vigenti non sono emersi vincoli che precludano la realizzazione dell’opera, fermo restando il rispetto delle prescrizioni/condizioni indicate nel presente atto; - le proposte progettuali per la gestione delle acque reflue ed i percolati raccolti dalle nuove trincee sono ritenute adeguate per garantire la corretta gestione dell’impianto ed al contempo la tutela dell’ambiente, nel rispetto della normativa di settore vigente; - non sono emersi elementi di criticità, in relazione alle matrici ambientali analizzate, che possano precludere l’autorizzazione dell’impianto. Va’ dato atto che, ai sensi dell’art. 12, comma 4 del D.lgs. 387/03, il soggetto esercente l’impianto è tenuto alla rimessa in pristino dello stato dei luoghi a seguito della dismissione dell’impianto. In conclusione, la Conferenza di Servizi ritiene possibile autorizzare l'AZIENDA AGRICOLA BENFENATI MICETO s.s. con sede legale in via Canaletta n. 14, fraz. Zagonara, Comune di Lugo (Partita IVA/Codice Fiscale 00849130398) per la realizzazione e l’esercizio di un impianto da fonte rinnovabile (biogas) della potenza di 600 kWe ed elettrodotto di connessione a 15 kV in cavidotto interrato in uscita dalla cabina esistente "Benfenat2" al nuovo punto di consegna denominato "Canaletta 14" da realizzare in Comune di Lugo località Zagonara via Canaletta, 14,in conformità agli elaborati depositati presso la Provincia di Ravenna. Pagina 50 di 50
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