SIMBOLI DI SAPIENZA DIVINA

Simboli di sapienza divina
SIMBOLI DI SAPIENZA DIVINA
“Ve alefkha chokhmah – Ti insegnerò la sapienza”
Uno studio sul significato dei simboli nelle Sacre Scritture
di Roberto Asioli
Introduzione
Come ha fatto un popolo come quello ebraico riemergere dal buio della dispersione durata
duemila anni e mantenere intatta la stessa identità storica e religiosa? Come ha fatto a non farsi
contaminare o assimilare da altre culture?
Se devo dare una risposta direi proprio l’amore per le Sacre Scritture.
Questo amore l’ebreo l’impara fin da piccolo all’età di quattro o cinque anni attraverso una
metodologia insolita per noi occidentali …gli viene insegnato a mangiare letteralmente le lettere
dell’Alfabeto (il principio della conoscenza), piccoli dolcetti a forma di lettera cosparsi di miele.
Un testo medievale narra infatti che……. “quando qualcuno avvia il proprio figlio allo studio della
Torah si scrivono per lui le lettere su di una tavoletta. Il bimbo viene lavato e vestito accuratamente.
Un fanciulla impasta per lui tre dolcetti di farina fina e miele, e gli vengono date tre uova, bollite,
mele e altri frutti….Gli si leggono poi le lettere dell’alfabeto. Si spalmano di miele le lettere sulla
tavoletta e gli si dice di leccarle. Queste strategie di apprendimento infantile muovevano dalla
fondamentale convinzione che, coinvolgendo la percezione fisica, l’emotività e le facoltà prelogiche
della conoscenza, si instaurasse un legame più intimo e duraturo con la Scrittura, usata in seguito
come abbecedario del bambino.
Lo studio come ripetizione avrebbe poi continuato a dominare l’intero processo di apprendimento
del giovane ebreo.
Ora abbiamo visto che l’inizio dell’apprendimento è preceduto da quello visivo ed emozionale
ancor prima che logico e in ciò il simbolo è la parte centrale insieme al rito.
Roberto Asioli
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Simboli di sapienza divina
INDICE DEGLI ARGOMENTI
Il simbolismo nelle scritture
Principali simboli nelle Sacre Scritture
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Direzioni nello spazio
Numeri
Animali
Vestimenti
Colori
Parti del corpo
Pietre
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Simboli di sapienza divina
Il simbolismo nelle Scritture
Non c’è alcun dubbio che il simbolismo, nelle sue varie forme è intenzionalmente presente nelle
scritture, anzi potremmo proprio dire che il simbolismo è il linguaggio delle scritture. Rifiutare i
simboli, le allegorie, i parallelismi che sono nelle scritture significa rifiutare le scritture stesse.
Commentando questo fatto uno studioso scrisse:
“E’ impossibile interpretare propriamente e completamente i simboli delle Scritture senza un
comprensione del linguaggio dei simboli” in quanto le Scritture “ sono scritte in un linguaggio
simbolico…l’intera Bibbia da Genesi all’Apocalisse abbondano di simboli.”
Ma non solo i simboli solo la base interpretativa delle Scritture ma anche la liturgia e i riti nella
Chiesa poggiano sui simboli. L’Apostolo Bruce R. McConkie scrisse:
I simboli sono il linguaggio in cui tutte le alleanze del Vangelo e le ordinananze di salvezza sono
state rivelate. Dal tempo in cui siamo immersi nelle acque del battesimo al momento in cui noi ci
inginocchiamo all’altare del Tempio di fronte alla nostra futura compagna eterna per entrare nel
sacro ordine del matrimonio celeste, ogni alleanza che facciamo è scritta nel linguaggio dei simboli.
Le scritture stesse dichiarano la loro natura simbolica come scritto ad esempio in Mosia 3:15,
Colossesi 2:17; Ebrei 8:4-5; 10:1; Alma 25:15; Mosia 16:14
Etimologia della parola simbolo
La parola simbolo deriva dal latino Symbolum ed a sua volta dal greco súmbolon dalle radici (sym-,
"insieme") e (bol, "un lancio"), avente il significato approssimativo di mettere insieme due parti
distinte. Nella lingua corrente della Grecia antica, il termine simbolo (Σύμβολον) aveva il
significato di “tessera di riconoscimento” o “tessera ospitale”, secondo l’usanza per cui due
individui, due famiglie o anche due città spezzavano una tessera, di solito di terracotta, e ne
conservavano ognuno una delle due parti a conclusione di un accordo o di un’alleanza, da cui anche
il significato di “patto” o di “accordo” che il termine greco assume per traslato. Il perfetto
combaciare delle due parti della tessera provava l’esistenza dell’accordo.
Uso dei simboli
Vi sono sei ragioni principali perché il Signore e i suoi profeti hanno scelto l’uso dei simboli per
insegnare o stabilire dei modelli di adorazione.
1. La prima è che per comprendere i simboli dobbiamo fare un certo sforzo. Il loro uso
incoraggia i partecipanti a ponderare la verità e cercare la guida dello Spirito Santo.
2. La seconda sta nel fatto che i simboli sono preparati per proteggere ciò che è sacro da
coloro che non sono degni di comprenderlo e allo stesso tempo rivelare le dottrine ai puri di
cuore. Questo è il caso delle parabole che frequentemente usava Gesù. (Mt. 13:10-17; Mt.
21:34)
3. Una terza ragione è che il significato dei simboli è senza tempo, senza una lingua, quindi
non soggetti a perdita di significato a causa di traduzione.
4. La quarta ragione è che la realtà dei simboli ha la capacità di impressionare la mente umana
specialmente con la loro presenza continua nella vita quotidiana.
5. Una quinta ragione è che i simboli hanno diversi livelli di comprensione adattabile alle
capacità spirituali, emotive o psichiche di chi li studia.
6. L’ultima ragione, la sesta, è la capacità impressionante di insegnare concetti astratti.
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L’Arte di interpretare i simboli
Il Signore ci invita studiare le scritture sostanzialmente con due strumenti:
(DeA 88:118)
1. mediante la fede; ad esempio accettiamo molte cose senza comprenderle per pura fede senza
chiedere alle scritture di più di ciò che è scritto.
2. mediante lo studio, e con lo studio io intendo l’applicazione della ragione attraverso un
metodo specifico.
Quando parlo di metodo parlo di ermeneutica. La parola ermeneutica significa “l’arte di
comprendere un testo”. In un senso più specifico questa parola può essere riferita ai metodi e alle
tecniche usati per interpretare le scritture, che prendono il nome di esegesi.
Nelle scritture vi sono vari tipi di simboli o immagini; vi sono:
-
tipi di persone; per esempio persone che con la loro vita illustrano qualche principio di
grande importanza applicabile a tutti
tipi di eventi; come eventi storici che hanno una corrispondenza con altri eventi futuri. Ad
esempio la malvagità di Sodoma e Gomorra allude alla malvagità dell’umanità prima della
seconda venuta del Salvatore;
tipi di istituzioni, come pratiche che prefigurano eventi come ad esempio la legge Mosaica
che richiedeva il sacrificio di animali alludendo al futuro sacrificio espiatorio di Gesù Cristo
tipi di azioni; come azioni personali che anticipano manifestazioni parallele della volontà
divina. Ad esempio il matrimonio di Osea con Gomer la prostituta e la sua seguente
redenzione alludendo così l’amore di Dio per Israele dopo che si è prostituita ad altri dei.
Strumenti letterari
Poi si sono metafore, allegorie, parabole, elementi archetipi e similitudini che funzionano come
simboli. Tutte queste parole più o meno hanno lo stesso valore e lo stesso scopo. Ad esempio il
pane della vita, l’acqua che disseta, l’albero della vita, il frutto ecc…
Metodi di analisi delle scritture
Ora per entrare meglio nelle tecniche di studio in uso fra gli ebrei ve ne posso elencare alcune che
possono esserci molto utili, con una premessa ovvero che nessun passo scritturale può essere
interpretato correttamente se non alla luce della parola rivelata dai servitori di Dio.
Secondo la Tradizione ebraica Mosè quando salì sul monte Sinai vi stette 40 giorni durante ricevette
la Legge Scritta, Torah she Biktav e la Legge Orale Torah be al Pe. La Legge Orale è stata
trasmessa di generazione in generazione ai rabbini e nel Medio Evo è stata messa per iscritto nel
Talmud. Interessante notare l’interdipendenza di queste due Leggi.
Parlando prima dei metodi più semplici e meno speculativi possiamo citare:
1. Analisi contestuale
2. Analisi storica e culturale
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Simboli di sapienza divina
3.
4.
5.
6.
Analisi Teologica
Analisi Etimologica, Lessicale e Sintattica
Analisi Letteraria
Analisi di applicabilità
Regole per una interpretazione responsabile
Per giungere ad una interpretazione responsabile delle scritture vi è una luce
che deve essere attivata che è la luce dello Spirito e questo perché è lo Spirito
che ha stabilito il tipo di simbolo. Nessuna norma pedagogica o
insegnamento potrà mai essere pienamente interpretata solamente alla luce di
metodi ermeneutica e nemmeno ciò è invero desiderabile. Il vero protagonista
è lo Spirito..le parabole, i simboli ecc..possono illuminarci, ispirarci, ma la
nostra interpretazione delle scritture sarà in armonia con la porzione di Spirito che possiamo
ricevere. E’ lo Spirito che porta le parole fino al cuore degli uomini e ispira e dà la forza per il
cambiamento richiesto dallo studio.
E’ chiaro allora che le regole seguenti devono essere poste sotto i dettami dello Spirito e gli
insegnamenti dei profeti:
1- Determinare correttamente quali elementi del versetto in considerazione sono interpretabili
come simboli
2 - Guardare oltre al simbolo
3 - Considerare quale scrittura o profeta parla del simbolo in questione
4 - Lasciare che la natura del simbolo ci aiuti a chiarire i significati
5 - Considerare i molteplici aspetti del simbolo
6 - Studiare l’origine e il significato della lingua usata
7 - Bilanciare l’interpretazione dei simboli con tutta la conoscenza che si ha in merito
8 – Usare note a piè di pagina, dizionari e altri aiuti forniti per le opere canoniche
Errori da evitare
1. Evitare estremismi, aspetti spettacolari del Vangelo;
Il vangelo di per sé è semplice e la sua comprensione è adattabile alle capacità intellettuali e
spirituali dei deboli e dei semplici. Quindi non esiste nulla nelle scritture al di fuori della portata
della comprensione di tutti i figli di Dio. La spettacolarizzazione delle verità, i segreti e aspetti
estremi non fanno parte del Vangelo di Gesù Cristo
2. Tenere in mente che i simboli non rivelano nuove dottrine o dottrine nascoste:
I simboli non rivelano le dottrine. Possono enfatizzarle ma non rivelarle. Le dottrine di salvezza
sono chiaramente scritte e ben evidenziate. Quando il Signore intende rivelare qualcosa di
importante per la nostra salvezza non lo nasconde dietro un simbolo o in oscuro versetto delle
scritture o in una sola frase;
3. Non limitare la capacità descrittiva dei simboli
I simboli hanno una molteplice capacità descrittiva. Abrahamo ad esempio può essere preso
come esempio del Padre e per alcuni aspetti anche del Figlio, ma anche dell’uomo perfetto.
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Simboli di sapienza divina
Direzioni nello spazio
La direzione e l’orientamento ci permettono di sapere dove ci troviamo sia
spiritualmente che psicologicamente. Le culture antiche davano alle
direzioni nello spazio dei significati religiosi.
L’orientamento gioca un ruolo importante nelle cerimonie religiose in tutto
il mondo, in particolar modo in quelle che hanno edificato città e templi. Il
luogo ove nasce il sole, Est, è un punto di riferimento molto importante.
Gen. 13:14; 28:14 Deut. 3:27; Luca 13:29; Isaia 11:12, Ezechiele 37:9 ed ogni altra direzione
prende il proprio significato in relazione ad Est.
Prima di tentare di interpretare le direzioni menzionate nelle scritture dobbiamo tenere in mente
alcune cose importanti:
•
•
Prima di tutto che le direzioni menzionate in un versetto spesso sono la chiave di
comprensione dell’intero versetto. E’ Dio stesso che attribuisce un significato specifico alle
direzioni e quindi molto spesso dietro le dietro ad esse vi sono dei significati simbolici da
scoprire.
Secondo - Sebbene le direzioni siano simboliche esse devono essere esaminate nel loro
contesto e alla luce dei suggerimenti dello spirito.
Esempi interpretativi delle scritture secondo le direzioni
EST, la direzione di Dio e del Suo giudizio
Essendo l’Est la direzione da dove sorge il sole e quindi viene la luce divina è considerato il luogo
della dimora di Dio. Per cui tutto ciò che viene da est è come se venisse da Dio o in forma di aiuto,
o rivelazione o in forma di punizione. Guardare verso est, vuol dire guardare verso Dio e
similmente camminare verso est vuol dire camminare verso Dio.
Adamo ed Eva e la loro espulsione dal Giardino di Eden
La conoscenza del significato delle direzioni nello spazio ci permette di avere maggior luce nel caso
dell’ espulsione di Adamo ed Eva dal Giardino di Eden. Mosè scrisse:
“Così scacciai l’uomo, e posi ad oriente del Giardino di Eden dei cherubini e
una spada fiammeggiante, che girava da ogni parte, per custodire la via
dell’albero della vita”
Mosè 4:31
Quando Adamo ed Eva mangiarono del frutto della conoscenza del bene e del male vennero espulsi
dal Giardino di Eden in direzione Est. Per molti commentatori cristiani questo è un fatto negativo
ma un’ attenta lettura del testo, specialmente la specificazione che Adamo ed Eva vennero espulsi
verso Est, ci dove far riflettere che l’orientamento del loro cammino è un orientamento verso Dio e
non un allontanamento dalla Sua presenza. Da ciò si può dedurre che la Caduta è un evento positivo
e preordinato e non una tragedia.
Altri esempi
1. Giacobbe si mosse verso est e così Rachele e Lea dalle quali nacque la nazione d’Israele.
Gen 29
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Simboli di sapienza divina
2. Enoch similmente si mosse verso est ed ebbe una visione dei cieli e ascoltò la voce del
Signore (Mosè 6:42)
3. Le persone abitanti ad est erano persone di Dio come descritto in 1 Nefi 21:13; Isaia 49:13
4. L’evangelista Matteo riferisce che immediatamente dopo la nascita di Gesù apparvero in
Gerusalemme “uomini saggi da est” (Matteo 2:1-2). Il fatto che erano guidati dallo Spirito e
mandati dal cielo è confermato non solo perché lo Spirito suggerì loro di non ritornare da
Erode ma anche dalla direzione della loro provenienza.
5. In Alma 2 leggiamo che i Nefiti (ad est) vennero attaccati dagli Amliciti (da ovest)
La punizione di Dio viene da Est.
Nell’antichità il vento proveniente da Est era considerato come il vento dell’ira di Dio.
Osea lo chiama infatti “il vento del Signore” Osea 13:15
In merito un commentatore scrisse:
Il vento dell’est viene dai deserti delle regioni della Siria e dell’Arabia..e
viene in una stagione di poca umidità, ventosa e molto calda. Questo vento è
chiamato il vento di Yahwè perché è Lui che lo controlla. Egli usa il vento
dell’est come uno strumento del Suo giudizio. Fu infatti il vento dell’Est che
fece aprire le acque del Mar Rosso per permettere agli ebrei di attraversarlo
sulla terra asciutta.
Altri esempi:
1. Le locuste che afflissero l’Egitto venivano da Est. Esodo 10:13
2. Abinadi profeticamente avverte Re Noè e la sua gente che sarebbero stati colpiti dal
Signore dal vento dell’Est. Mosia 12:6
3. Il vento mandato su Giona similmente veniva da est (Giona 4:8-11)
4. Isaia indica che tramite il vento dell’est le iniquità della casa d’Israele sarebbero state
purificate (Isaia 27:7-9)
5. Altri versetti ..Ezechiele 43:2-5: Isaia 60:1-3: Salmi 112:4: Giosuè 3:14-17
SUD, la direzione dell’alleanza
Sud in ebraico significa anche “destra” o”mano destra” e questo perché quando si guarda ad
est il sorgere del sole, il sud si trova alla destra..
La parola greca del Nuovo Testamento usata per indicare il sud viene anche usata per indicare
un luogo di ristoro. Parlando quindi in termini generali i concetti espressi in connessione con il
sud ci rendono l’idea di un qualcosa di rinnovamento e di alleanza.
Esempi scritturali:
1. Abrahamo venne comandato di muoversi da Haran e viaggiare verso sud per entrare in
alleanza con Dio (Gen. 12:1-9)
2. Quando Lehi prese la sua famiglia per condurla nel deserto il Signore inizialmente li guidò
verso sud, sud-est. (1 Nefi 16:13)
3. Le tribù perdute d’Israele quando torneranno dal nord saranno guidate verso sud, alludendo
così al rinnovo dell’alleanza con Dio.
NORD, ciò che è nascosto
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Le culture occidentali usando il Nord come punto di riferimento per tutto il cosmo mentre le culture
orientali usano l’est. Di conseguenza nelle antiche mappe troviamo in alto l’est invece del nord.
Il Nord è il luogo da dove proviene il male (Geremia 1:14) e non a caso i maggiori nemici d’Israele
lo hanno sempre invaso da Nord. Il Nord è il luogo associato alla guerra, alla ricchezza, al potere
politico e per questo le nazioni nordiche, notoriamente ricche e potenti, lo hanno assunto come
riferimento iniziale per gli altri punti cardinali.
In ebraico nord si dice Tzafon che significa nascosto, oscuro; oppure c’è un’altra parola “semole”
che significa “mano sinistra” e quindi per estensione “ciò che non è in alleanza”. Un’altra parola
ancora è metzawreh che significa “disperso”.
Per l’ebraismo invece l’ordine geografico inizia da Oriente, che è la direzione dell’origine (QedemPrimordiale), della luce primaria.
Tutto questo ci rende l’idea di un luogo o una direzione di oscurità, di freddo, della terra della
morte, della regione di Lucifero, dell’apostasia.
Quando si dice che le Tribù perdute ritorneranno da Nord (DeA 110:11; 133:26-32) si dice che esse
ritorneranno dal luogo dell’apostasia e dell’oscurità per entrare in alleanza. Questa dichiarazione,
che esse torneranno da Nord non deve essere intesa come una indicazione geografica, in quanto le
scritture indicano che esse sono disperse su tutta la terra.
OVEST, il caos
Questa è considerata la più malefica di tutte le direzioni in quanto racchiude in sé le connotazioni
più negative come ad esempio qualcosa che manca di priorità, il caos, il regno del male. Nord e
ovest hanno quasi gli stessi significati. La parola ovest è usata intercambiabilmente con mare in
molte traduzioni della bibbia ebraica e il mare è il regno di Satana.
Il sorgere del sole è un simbolo della seconda venuta di Gesù Cristo. Matteo dice che come la luce
del mattino sorge da est e splende fino ad ovest fino a coprire tutta la terra, così sarà alla venuta del
Figliuol dell’Uomo. Matteo 24:27 Usando le interpretazioni simboliche dei punti cardinali possiamo
dire che la venuta di Gesù Cristo sarà visibile sia dai giusti che dai malvagi.
L’ovest può essere anche interpretato come la fine di qualcosa.
Esempi dalle scritture:
1. Il libro della Genesi ci dice che coloro che costruirono la Torre di Babele si mossero ad
ovest fino ad una pianura nella terra di Shinar e quivi costruirono il loro pseudo tempio.
2. Il libro dei Giudici indica che i nemici d’Israele conquistarono Canaan entrando nella terra
da ovest. Giudici 11:18
3. Similmente Alma dice che Moroni e gli eserciti Nefiti si nascosero dai loro nemici nella
valle ad ovest del fiume Sidon (Alma 43:27)
4. Isaia dice che il raduno d’Israele fuori dall’apostasia averrà iniziando da nord e da ovest.
Isaia 49:12
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Simboli di sapienza divina
Tabella riassuntiva
Est
Nord
Sud
Ovest
Associato con la presenza di Dio o la sua influenza. Guardare a Est significa guardare a
Dio. Muoversi verso Est vuol dire muoversi verso Dio. Un attacco da Est simboleggia
ricevere l’ira di Dio.
La parola ebraica tzafon significa “oscurità” o anche “nascosto” e “apostasia”
In ebraico allude all’alleanza perché quando guardiamo ad est il sud si trova alla nostra
destra. In greco è associato a ciò che viene dal cielo, come ad esempio la rivelazione.
Simbolo negativo associato con il caos, il male, il regno del demonio, la morte
NUMERI
Tutte le società antiche hanno dato molta importanza ai numeri,
specialmente quella ebraica. Albert Einstein, un ebreo, scrisse:
Il mondo è stato creato con delle frasi, composte di
parole, formate da lettere. Dietro queste ultime sono
nascosti numeri, rappresentazione di una struttura, di
una costruzione ove appaiono senza dubbio degli altri
mondi ed io voglio analizzarli e capirli perché
l'importante non è questo e quel fenomeno ma il nucleo,
la vera essenza dell'universo.
(Albert Einstein)
La scienza dei numeri ebraica è la Ghematria. Secondo la Ghematria ogni parola è riducibile ad un
numero per cui tutte le parole che hanno un ugual valore numerico sono riferite ai medesimi
concetti anche se apparentemente non vi è nulla che le possa associare.
Alcuni esempi di associazioni di parole in base al loro numero:
1. In Numeri 21:9 troviamo l’episodio del serpente di rame. La ghematria della parola
serpente, nachash, è 358 ovvero lo stesso valore numerico di Messia, Maschiach. Ciò
conferma ancor di più il fatto che il serpente innalzato da Mosè di fronte agli israeliti era
una prefigurazione di Gesù Cristo.
2. La ghematria di Adamo è 45 mentre quella di Eva è 19. La differenza numerica fra questi
due numeri è 26 che corrisponde al valore numerico del nome di Dio, Yahweh e ciò sta a
significare che solo Dio può fare di un uomo e una donna una sola entità.
3. La parola ebraica per amore è ahavà la cui ghematria è 23, la stessa di “echad” “uno”. Se
sommiamo questi due valori abbiamo ancora 26, il nome di Dio a significare che Dio è
inanzitutto amore e unità.
4. Un caso interessante di gematria ce la offre uno studio approfondito della parola “verità.
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Simboli di sapienza divina
La parola Emet – Verità, significa “un punto fermo”. E’ abbastanza evidente che la verità
per un popolo nomade è ciò che rappresenta un punto fermo nello spazio per trovare
riferimenti direzionali. La verità quindi ha dei punti fermi e irremovibili…la verità dura in
eterno senza cambiamenti.
Analisi della parola verità secondo la tradizione rabbinica
Questa parola inizia con la lettera Alef, il cui grafema ci ricorda un uomo nella posizione
adorante con le braccia aperte verso il cielo. Il significato può essere che la verità è visibile
solo nell’atto dell’adorazione, ovvero nell’uomo che ce la rappresenta adorando. Oltre a ciò
le braccia alzate dell’uomo possono indicare anche l’inizio di qualcosa. Quando si dà inizio
ad una cosa non si alzano forse le braccia al cielo e poi le si abbassano? La presenza
dell’Alef all’inizio di parola segnala un “inizio”. La lettera Alef ha valore numerico 1. Se
togliamo l’Alef rimangono la Mem e la Tav ovvero Met che significa “morte”. Per ciò
abbiamo che se togliamo alla verità anche la sua più piccola parte essa muore divenendo
menzogna. Nella verità non vi può essere punto oscuro o sbagliato. Nulla nella verità sarà
trascurato, no, neppure uno iota. La verità rimane per sempre e in eterno.
Il suo valore numerico è 441, lo stesso valore di “tevà shenì”, ovvero “seconda natura” a
significare che la verità non è raggiungibile dall’uomo se non sale in una natura superiore a
sé o se qualcuno da questa non scende per rivelarcela. Nella verità è insito quindi il principio
della rivelazione.
Queste tre lettere, Aleph, Mem e Tav, sono la prima, la mediana e l'ultima dell'alfabeto
ebraico, esprimendo così che la verità è una condizione di equilibrio di tutti concetti e
ponendo questa equidistanza fra le lettere in una linea orizzontale che rappresenta il tempo
abbiamo che la verità è la conoscenza delle cose così come sono, come erano e come
saranno. (passato e futuro all’estremità della linea e il presente al centro).La Mem (40) è il
numero della quantità minima di Iseot (unità di volume) d'acqua che un bagno
purificatorio (Miqve) deve contenere. 40 è anche il numero dei giorni del diluvio, un
colossale miqve.
La Tav (400), è l'ultima dell'Alfabeto, ne è quindi il sigillo. La Verità è il sigillo di Dio, in
quanto anche nel luogo più lontano e basso della sua creazione Dio ha posto le prove della
sua esistenza, della verità della sua presenza. La Tav è formata da due lettere, la Dalet d e la
Nun, ovvero Dan = Giudicare. Noi saremo giudicati secondo la Verità. Dan era la tribù che
in Israele era destinata a ritrovare e restituire ciò che era stato perso o nascosto. Nella verità
tutto è restituito al suo ordine naturale e nulla sarà perso.
Potete ora ben comprendere che mediante questa interpretazione numerica abbiamo una
serie infinita di connessioni e corrispondenze che si aprono di fronte agli occhi dello
studioso.
1/3
Tabella dei principali numeri
L’idea che i limiti sono fissati è il potere è limitato
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Simboli di sapienza divina
Segno dell’unità fra i membri della Divinità, la Chiesa o qualsiasi altro gruppo. Può
simboleggiare Dio come l’origine di tutte le cose.
L’unità penetra tutti i numeri e li misura come Dio misura ogni parte del creato. Sorgente
ed origine di ogni cosa in quanto contiene ogni cosa. Moltiplicato per sé stesso non
produce altro che sé stesso. Non avendo parti è indivisibile quindi è chiamato anche il
numero della concordia. Il principio e la fine di ogni cosa in quanto non ha nulla dietro a
sé e nulla davanti.
1
2
3
3, 1/2
L’opposizione e il dualismo, il bene contro il male, la separazione. In ebraico è la forza
primordiale, il potere creativo, la combinazione fra maschio e femmina. Nella legge
mosaica rappresenta la necessita di avere due testimoni per sostenere una qualsiasi
accusa. Il numero della comunanza 1), dell’accoppiamento e del sesso. 2)
Nelle scritture appare ben 450 volte. Numero sacro e simbolo della Divinità e della sua
divina influenza nel creato e per questo è associato anche alla espiazione di Gesù Cristo
(tre anni di ministero, tre tentazioni subite da Satana, tre croci sul Golgota, tre ore di
buio, tre giorni nella tomba).
Numero associato alla perfezione delle virtù teologali, fede, speranza e carità. Per questo
il ternario ricorre spesso nelle cerimonie divine e religiose.
La legge su cui sono disposte tutte le cose come: tre anime dell’uomo - la fisica,
l’emotiva e l’intellettuale, le tre divisioni terrene - lunghezza larghezza e profondità e le
divisioni dei regni di gloria, il governo di Dio in misura, peso e numero. il governo del
tempo passato, presente e futuro.
Essendo la metà di sette simboleggia qualcosa di interrotto nel cammino verso la
perfezione
4
La completezza geografica o totalità dello spazio terreno, la terra. Il tetragramma è il
nome terreno di Dio.
5
La grazia divina. L’uomo nel suo stato decaduto o mortale (5 sensi -. 5 dita della mano).
6
Numero negativo che indica una imperfezione o fallimento nell’ottenere una
completezza. La creazione terrena in sei giorni che per sé incompleta. Completezza
terrena. Il numero dell’uomo perché Adamo fu creato il sesto giorno. Il numero del
lavoro e della dipendenza.
Il 666 allude ad una trinità diabolica .
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Simboli di sapienza divina
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Rappresenta completezza e pienezza, perfezione spirituale e totalità.
Esistono infatti sette:
• colori dell’arcobaleno
• note musicali
• giorni della settimana
• giorni della creazione
• stelle dell’Orsa Maggiore
• stati di attività
Nella Bibbia vi sono sette….
• Altari costruiti dagli Israeliti
• Buoi o montoni da scarificare
• Trombe da suonare
• Coppie di animali puri che Noè salvò
• Sigilli
8
Simbolo della resurrezione, nuovo inizio, la porta dell’eternità, battesimo, e Cristo inteso
come Grazia divina (8 anime furono salvate dal diluvio).
9
Simbolo del giudizio e finalità. La prova del nove. Gesù spirò alla ora nona.
10
Numero della completezza perché dopo di questo si conta solo ripetizione
11
Numero della legge e dei precetti. Viene chiamato il numero dei peccati e delle
penitenze. Nel Tempio di Gerusalemme vi erano 11 cilici che erano le vesti dei penitenti
e di coloro che piangevano per i loro peccati
12
Rappresentativo del Sacerdozio, incluso il suo potere e il diritto di governo.
Nei cieli esistono 12 segni zodiacali governanti che li misurano. Le 12 tribù d’Israele.
13
Apostasia. Presagio. La stella apparve nei cieli 13 giorni dopo la nascita del Salvatore
24
Come multiplo di 12 simboleggia la pienezza del Sacerdozio e lla chiamata ad elezione
sicura
40
144
Allude ad un periodo di prova e di purificazione. La quarantena
Come multiplo di 12 allude al governo perfetto
666
Una trinità diabolica e imperfetta. La bestia, l’anticristo e il falso profeta.
888
Rappresenta Cristo.
1000
Il simbolo della completezza. Serve ad esaltare ogni numero a cui è associato
1260
Qualcosa che è stato fermato nel processo verso una completezza
144.000 Il governo perfetto di coloro che regneranno con Cristo sulla terra
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Simboli di sapienza divina
Animali
Gli animali erano usati come simboli di comportamenti e attributi umani e
proprio per questo venivano utilizzati come sacrifici nel Tempio. La Legge
Mosaica distingueva fra animali puri e impuri, ma non tanto per un fatto
alimentare, ma in quanto idonei o non idonei per ciò che rappresentavano nel
sacrificio richiesto.
Animali puri
Cristo e i suoi seguaci. L’azione della rumina allude alla continua e
ripetuta messa in pratica dei principi fino a che essi non divengono
parte del corpo.
Agnello
Rappresenta Cristo e i suoi seguaci. Gentilezza, innocenza, purezza,
umiltà.
Aquila – Rapaci in genere Simbolo ambivalente sia nel bene che nel male. Nel bene allude a Dio
e Gesù Cristo mentre nel male allude alle persone che sperano nelle
debolezze altrui per averne guadagno e vantaggi di ogni tipo.
Asino
Rappresenta le persone che non sono nell’alleanza
Avvoltoio
Allude alle persone che sperano nelle debolezze altrui per averne
guadagno e vantaggi di ogni tipo. Coloro che non lavorano per il loro
mantenimento ma che sfruttano gli altri.
Bue
Rappresenta i membri della Chiesa di Cristo specialmente quando
associato all’asino. Denota obbedienza, sacrificio, forza di carattere e
divinità. Il bue servì come simbolo del Messia sotto la legge mosaica.
Camaleonte
Simbolo di coloro che ingannano. Antiche risorse lo associano alle
persone ghiotte. La donnola, il topo, la tartaruga, il furetto, la lucertola,
la lumaca e la talpa appartengono a questa categoria.
Cane
Rappresenta l’ipocrisia. Coloro che ripetutamente dichiarano di
pentirsi ma che ricadono nel loro peccati. Il cane nell’immaginario
semitico era collegato alle forze del male fino al punto di essere
considerato il compagno del Demonio e il nemico di Dio.
Capro
Nella tradizione Giudaico-Cristiana il capro è alternativamente sacro e
profano. Può simboleggiare Gesù Cristo caricato dei nostri peccati.
Cavallette/Locuste
Rappresentano i membri della Chiesa che hanno superato le prove di
questo mondo, i suoi desideri ee le sue tentazioni.
Colomba
Simbolo dello Spirito Santo, della pace, della purezza, della
purificazione, della Casa d’Israele e della costanza.
Cormorano
Coloro che sono divorati dalle proprie passioni e ne vengono
posseduti.
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Simboli di sapienza divina
Dragone
Il male, il caos, l’oscurità. L’eresia, l’avversità, e la distruzione.
Iena
Immoralità
Lepre/Coniglio/Cammello Immoralità
Lupo
La parte oscura della personalità. Lo stesso per cane
Maiale/Suino
Coloro che si ricordano di Dio solo nel momento del bisogno.
L’essenza dell’ipocrisia, della ghiottoneria e passioni senza freno.
Mucca/Vitello
Simboleggiava Dio in Grecia e in Egitto.
Pesci con pinne e squame Simboli della fedele Israele, della rinascita, del battesimo, l’invisibile
presenza di Cristo, l’autocontrollo e la speranza.
Pesci senza pinne e
squame
Pinne e squame aiutano il pesce a non essere travolti dalle correnti e
in questo rappresentano l’autocontrollo. Questi pesci nuotano vicino al
fondo delle acque e non con il branco e in ciò simboleggiano coloro
che non “nuotano” nel flusso della Chiesa ma invece preferiscono
percorrere nuove strade o esplorare le oscrure acque dell’immoralità,
comportamenti senza etica e cercare i misteri. Coloro che li seguono
corrono il rischio di essere travolti dalle tentazioni e cadere in
apostasia.
Serpente
A volte è riferito al Messia a volte invece al demonio, la tentazione e il
peccato.
Toro
Regalità. Simbolo della forza di Geova
Unghia divisa
Simbolo della fede in Dio e della fermezza nel seguire i comandamenti
La capacità di discernere fra bene e male con la capacità di scegliere il
bene
Unghia divisa senza
rumina
Rappresenta le persone eretiche che professano la fede in Dio, ma non
meditano sulle Sue parole.
Parti del Corpo
Certamente il corpo ha un suo linguaggio particolare altamente simbolico. Ogni parte del corpo è
dedicata ad una funzione fisica la quale esprime non solo una funzione biologica ma anche una
caratteristica o attitudine del corpo spirituale.
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Simboli di sapienza divina
Il linguaggio verbale usa spesso analogicamente le parti del corpo per esprimere in maniera
semplice e visiva dei concetti. Si parla infatti di “cingersi i lombi”, “radersi il capo”, “piegare le
ginocchia” ecc…. per sollecitare comportamenti nell’uomo.
Ali
Il potere di muoversi e di agire
Braccia
Potere e forza sia umano che divino. Quando piegate simboleggiano
sottomissione; quando alzate simboleggiano la preghiera
Capelli
Simbolo alquanto complesso che tradizionalmente era associato alla vita e e alla
salute sia fisica che spirituale.
Capo
Ciò che governa il corpo. Quando coronato simboleggia l’autorità, regalità, o
potere governante; anche l’emblema dell’intera persona.
Collo
Il simbolo dell’attitudine del nostro cuore. Quando piegato allude all’umiltà, alla
sottomissione al cordoglio. Quando eretto simboleggia l’orgoglio, l’ostinazione e
la disobbedienza.
Corno
Simbolo di potere e forza sia buono che cattivo. Anticipa ciò a cui prestare
attenzione.
Cuore
Simbolo della sede della conoscenza,della ricezione o della rivelazione,
onniscienza, del profondo umano.
Fronte
Ciò a cui pensiamo o amiamo o desideriamo.
Ginocchio
Rappresenta lo stato di una persona rispetto ad un’altra
Gola
Il potere del Sacerdozio e la capacità di comandare.
Mani
Raffigurano le azioni e gli intenti. Giunte simboleggiano la solidarietà e le
relazioni nell’alleanza. Il trasferimento dell’autorità quando sono una sull’altra.
Naso
L’ira e il temperamento.
Orecchie
Ricettività e obbedienza, ciò che scegliamo e a cui vogliamo obbedire.
Destro/ascolto superiore/Equilibrio, Sinistro ascolto interiore
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Simboli di sapienza divina
Occhi
Luce, conoscenza, rivelazione. Può rappresentare ciò che noi cerchiamo. Più occhi
rappresentano l’onniscienza di Dio.
Piede
Una figura per come noi viviamo e quale strada cerchiamo di seguire. Rappresenta
anche il potere su qualcuno. Anche la sessualità.
Petto/Seno
Simboleggia uno stato di favore e di intimità non sessuale di una relazione: luogo
di sicurezza, protezione o nutrimento.
Reni
Il simbolo primario della progenie, del potere riproduttivo e della onnipresenza.
Un simbolo secondario è la preparazione.
Sangue
La vita, l’umanità, mortalità, il peccato, l’impurità, il sacrificio e la morte.
Spalle
Il lavoro, i fardelli e le responsabilità
Viscere
Compassione, sentimenti o emozioni. Occasionalmente associati con i lombi
simboleggiano fertilità.
Colori
I colori hanno un significato universale. E’ certo che ad esempio la pittura con i suoi colori ha un
effetto più incisivo di un testo scritto nella mente umana. I colori hanno un impato immediato sulle
emozioni, ed hanno anche il potere di tranquillizzarci oppure di eccitarci. Questo potere è
probabilmente dovuto alle associazioni di colori del mondo naturale. Nell’antica Israele i colori
erano descrittivi del rango sociale o di incarichi specifici, come del resto succede anche oggi nella
società moderna.
Argento
Redenzione e purezza morale
Bianco
Purezza, rettitudine, santità, innocenza, vittoria, luce e rivelazione. Lo Spirito
Blu
La Divinità, la spiritualità e la natura celeste delle cose
Marrone
Giudizio, dannazione e morte.
Nero
Dolore, pena, cordoglio. Tutte le immagini negative
Oro
Potere temporale e benessere. Implica anche la celeste o divina natura delle cose
Ottone
Simbolo di giudizio
Rosso/Scarlatto Peccato, espiazione, guerra, violenza e morte
Verde
Simbolo della vita, incluso la vita eterna
Viola
Potere, regalità e maestà
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Simboli di sapienza divina
Vestimenti
I vestimenti nell’antichità rappresentavano la classe sociale o il mestiere di chi ne
faceva uso. Nella Bibbia i vestimenti erano usati dai profeti metaforicamente per
esortare le persone, mandare messaggi teologici o indicare lo status o il carattere di
una particolare figura
I vestimenti del Sommo Sacerdote erano usati per rappresentare l’abito i Dio e degli
angeli. Vestire con particolari abiti nel tempio denota un cambio di ruolo, dal
mortale all’immortale, dall’ordinario umano a sacerdoti o sacerdotesse, re o regine.
Abito lungo
Potere e autorità
Cappello/Copricapo Nelle scritture gli uomini sono spesso descritti con copricapo o speciali
cappelli, come la mitra, particolarmente in associazione con il servizio del
Tempio.Questi copricapo rappresentano l’autorità, il potere e la saggezza.
Anticamente solamente i nobili e le persone libere si coprivano il capo.
La corona allude ad un potere ed a una autorità futura. Il copricapo indossato
dai sacerdoti che lavoravano nel tabernacolo del Tempio erano di lino bianco
e piatto in cima.
Cintura
Un simbolo per l’uso della verità e per non essere vinto dalle tentazioni e
dalle trappole associate con l’immodestia e l’immoralità.
Elmo della salvezza Il simbolo dell’importanza di controllare e limitare ciò che entra nel nostro
cuore, nel nostro corpo e nella nostra mente. Figurativamente l’elmo
suggerisce che otterremo la salvezza solo se proteggeremo i nostri occhi, la
nostra mente, orecchie, e la nostra bocca da ciò che è proibito da Dio.
Grembiule
Certamente il più famigliare e significativo grembiule della storia è quello
che troviamo in Genesi 3:7 dove vediamo che Adamo ed Eva dopo essersi
accorti di essere nudi cucirono per loro delle foglie di fico per farsi dei
grembiuli.
Nell’antichità sia il fico che il grembiule simboleggiavano la fertilità e la
riproduzione.
In una antica usanza semitica i bambini generalmente indossavano una
camicia lunga o un mantello, ma quando raggiungevano la maturità sessuale
indossavano un grembiule o una fascia che cingeva i loro lombi/reni.
Indossare un grembiule significava avere raggiunto l’età adulta. Fu solo
dopo la Caduta che Adamo ed Eva erano in grado di moltiplicarsi e riempire
la terra come loro comandato da Dio (Mosè 5:11). Il segno di ciò fu appunto
l’indossare un simbolico grembiule.
In antichità il grembiule significava Sacerdozio e lavoro ed era per questo
che il Sommo Sacerdote nel Tabernacolo indossava un grembiule
Indumento
Un emblema della gloria che Dio, Cristo e tutti gli esseri celesti possiedono.
Secondo l’apostolo Paolo è anche un simbolo della carne di Gesù Cristo.
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Simboli di sapienza divina
Sandali/scarpe
Quando assenti simboleggiano la povertà e la schiavitù. Quando rimosse
l’entrata in un ordine di cose superiore.
Velo
I maggiori significati del velo sono; castità, virtù e modestia; sottomissione,
obbedienza.
Pietre
Per parlare delle pietre vorrei citarvi questo studio di rav. Ed Levi
sull’argomento
Nell'A.T. (Isaia 14:12) Satana è conosciuto come Helel (dalla parola Halal,
Avversario) o anche Ben Shachar (Figlio della Luce). Il profeta Ezechiele ci
parla di lui nel cap. 28 12 -17
12 «Figlio d'uomo, pronunzia un lamento sul re di Tiro e digli:
"Così parla DIO, il Signore: Tu mettevi il sigillo alla perfezione, eri pieno di saggezza, di una
bellezza perfetta;
13 eri in Eden, il giardino di Dio; eri coperto di ogni tipo di pietre preziose: rubini, topazi, diamanti,
crisoliti, onici, diaspri, zaffiri, carbonchi, smeraldi, oro; tamburi e flauti, erano al tuo servizio,
preparati il giorno che fosti creato.
14 Eri un cherubino dalle ali distese, un protettore. Ti avevo stabilito, tu stavi sul monte santo di
Dio, camminavi in mezzo a pietre di fuoco.
15 Tu fosti perfetto nelle tue vie dal giorno che fosti creato, finché non si trovò in te la perversità.
16 Per l'abbondanza del tuo commercio, tutto in te si è riempito di violenza, e tu hai peccato; perciò io
ti caccio via, come un profano, dal monte di Dio e ti farò sparire, o cherubino protettore, di mezzo alle
pietre di fuoco.
17 Il tuo cuore si è insuperbito per la tua bellezza; tu hai corrotto la tua saggezza a causa del tuo
splendore; io ti getto a terra, ti do in spettacolo ai re.
Queste stesse pietre che simbolicamente ricoprivano Satana, si trovavano sul pettorale che indossava
il Cohen Gadol (Esodo 28:17-20). Su questo pettorale si trovavano 12 pietre a rappresentare le 12
tribù d'Israele e oltre a ciò volevano significare le 12 qualità che Geova possiede e che similmente
avrebbero posseduto coloro che avrebbero osservato le leggi della Torah, e precisamente:
Rubino: La radice ebraica è Daman, il che significa "sottomettersi a Geova e a coloro che ti sono
preposti". (The Analytical Hebrew and Chaldean Lexicon by Davidson page 152).
Topazio: La radice ebraica è Phatad, che significa "purezza". A Hebrew and Chaldee Lexicon to the
Old Testament by Furst.
Berillio: La radice ebraica è Baraq, che significa "dare luce" Hebrew-Aramaic -English Dictionary
by Jastrow ,Vol.1,page196
Turchese: La radice ebraica è Nuphat, che significa "la legge di Geova" Hebrew-Aramaic -English
Dictionary Vol.2,pg.889.
Zaffiro: Saphir in ebraico significa "Il libro di Geova/le Scritture" Gesenius Hebrew and Chaldee
Lexicon by Edward Robinson pg.732).
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Simboli di sapienza divina
Smeraldo: In ebraico Yahalam significa "Guarire" - Gesenius Hebrew and Chaldee Lexicon by
Robinson pg.318.
Giacinto: La radice è Shem che significa il nome "Geova" - Gesenius Hebrew and Chaldee Lexicon
pg.1081.
Agata: La radice è Shuv che significa "ritornare, pentirsi, ritornare in vita" The Analytical Hebrew
and Chaldee Lexicon by Davidson pg.704).
Ametista: La radice ebraica è Chalam che significa "unirsi, avvicinarsi a.." Hebrew-AramaicEnglish Dictionary Vol.1 pg.471).
Grisolite: La radice è Tarash che significa "Riverenza" Hebrew and Chaldee Lexicon to the O.T. pg.
1494.
Onice: la radice è Cham che significa "zelo" A Hebrew and Chaldee Lexicon to the O.T. pg.458.
Diaspro: la radice ebraica è Yahshaphah, che significa "Geova è la nostra forza" A Hebrew and
Chaldee Lexicon to the O.T. pg. 620).
Se notate nei versetti di Ezechiele, riferendosi a Satana, egli menziona solo 9 di queste pietre, quasi a
significare che egli, Satana, è considerato come Sommo Sacerdote della sua religione. Mancano
quindi 3 pietre, Diaspro, Agata e Ametista ovvero tre qualità o caratteristiche che mancano a Satana
cioè:
Il Giacinto ovvero il potere o l'autorità di usare il nome di Geova in tutto ciò che dice o fa, l'Agata
ovvero la possibilità di pentirsi e ritornare al suo ruolo preterreno o anche il potere di risorgere, il
Diaspro ovvero la possibilità di entrare in alleanza con Geova.
Oltre a ciò, a causa del suo desiderio di spodestare Dio dal suo trono, Satana ha pervertito anche le
altre 9 qualità che gli sono rimaste. Infatti per ogni caratteristica di queste ultime esiste anche un
corrispettivo diabolico.
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