ISTITUTO PROFESSIONALE ALBERGHIERO PARITARIO DON CARLO GNOCCHI Carate Brianza Classe 5 B Documento del Consiglio di Classe Anno scolastico 2013 - 2014 13 maggio 2014 VERBALE DELLA SEDUTA DEL CONSIGLIO DI CLASSE DELLA 5 B DEL 13 MAGGIO 2014 Il giorno 13 Maggio 2014 alle ore 14.00 si riunisce nell’aula di 5B il Consiglio di Classe della classe 5 B alberghiero per discutere e deliberare sul seguente O.d.G.: verifica ed approvazione del Documento del Consiglio di Classe per la Commissione d’esame, come previsto dall’articolo 5 comma 2 del D.P.R. n. 323 dal 23/7/1998 e dall’articolo 6 dell’O.M. n. 43 dell’11/4/2002. Sono presenti tutti i docenti della classe, presiede il Coordinatore delle attività didattiche ed educative Prof. Nicola Marai , funge da segretario il prof. Simone Puglia. Il Documento è stato impostato nella sua struttura generale già all’inizio dell’anno scolastico, ed è stato scritto un mese fa da diversi insegnanti, che si sono divisi i compiti secondo un piano di lavoro precedentemente formulato dal coordinatore Prof Gianmario Gatti; il Coordinatore di Classe e il segretario Prof. Puglia hanno curato la redazione finale, assemblando le varie parti. Tutti i docenti della classe hanno già avuto modo di leggere il testo completo e di segnalare al coordinatore le loro osservazioni in merito. Il Coordinatore dà lettura del testo definitivo, durante la lettura vengono di comune accordo apportate variazioni di entità marginale; al termine il Consiglio approva il Documento all’unanimità. Il Preside incarica la segreteria di curare che una copia sia posta agli atti e che il testo completo sia inserito nel sito della scuola. Infine un quantitativo di copie cartacee sarà depositato in segreteria per chiunque ne farà richiesta. La seduta viene tolta alle ore 16.00. Letto, approvato e sottoscritto. Il Segretario Il Coordinatore delle attività didattiche ed educative Prof. Simone Puglia Prof. Nicola Marai I DOCENTI Simone Puglia (lingua e letteratura italiana) __________________________ Cecilia Arosio (storia) __________________________ Gianmario Gatti (legislazione, EGAR) __________________________ Elena Pirola (matematica) __________________________ Emanuela Calvino (tedesco) __________________________ Marco Fiorello (inglese) __________________________ Fausta Politi (alimenti e alimentazione) __________________________ Esposito Pasquale (Lab.org. servizi ristorativi) __________________________ Chiara Borgonovo (ed. fisica ) __________________________ Massimo Donati (ed fisica) __________________________ Don Ottavio Villa (religione) __________________________ 2 INDICE PROFILO DELL’INDIRIZZO E FINALITA’ DELLA SCUOLA .................................................................................... 4 PRESENTAZIONE DELLA CLASSE E DEL CONSIGLIO DI CLASSE ....................................................................... 4 PROFILO DELLA CLASSE .............................................................................................................................................. 6 PROGRAMMAZIONE DIDATTICO – EDUCATIVA E OBIETTIVI ............................................................................ 7 ATTIVITA’ REALIZZATE E ALTERNANZA SCUOLA LAVORO.............................................................................. 9 RAPPORTI CON LE FAMIGLIE .................................................................................................................................... 12 CRITERI E STRUMENTI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE ............................................................................. 12 TIPOLOGIA DELLE PROVE UTILIZZATE ................................................................................................................. 14 PRIMA PROVA ............................................................................................................................................................... 14 SECONDA PROVA ......................................................................................................................................................... 16 TERZA PROVA ............................................................................................................................................................... 18 CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO E DEL CREDITO FORMATIVO ............................ 22 STRUMENTAZIONI MESSE A DISPOSIZIONE DELLA SCUOLA ........................................................................... 23 ALLEGATO N.1 .............................................................................................................................................................. 24 Testi delle simulazione in data 26 03 e 30 04 2014 Terza Prova assegnata ............................................................ 24 ALLEGATO N.2 (Relazioni personali dei docenti ) ....................................................................................................... 34 DISCIPLINA: ITALIANO ........................................................................................................................................... 34 DISCIPLINA: ALIMENTI E ALIMENTAZIONE ...................................................................................................... 36 DISCIPLINA: LEGISLAZIONE................................................................................................................................. 38 DISCIPLINA: ECONOMIA E GESTIONE DELLE AZIENDE RISTORATIVE (EGAR) ...................................... 40 DISCIPLINA: Matematica ........................................................................................................................................... 42 DISCIPLINA: Laboratorio di organizzazione e gestione dei servizi ristorativi ........................................................... 44 DISCIPLINA: Inglese .................................................................................................................................................. 47 DISCIPLINA: EDUCAZIONE FISICA FEMMINILE ................................................................................................ 49 DISCIPLINA: EDUCAZIONE FISICA MASCHILE.................................................................................................. 51 DISCIPLINA: tedesco .................................................................................................................................................. 53 DISCIPLINA: STORIA................................................................................................................................................ 55 ALLEGATO N.3 .............................................................................................................................................................. 57 DISCIPLINA: ITALIANO ........................................................................................................................................... 57 DISCIPLINA: Inglese .................................................................................................................................................. 62 DISCIPLINA: ALIMENTI E ALIMENTAZIONE ...................................................................................................... 64 DISCIPLINA: LEGISLAZIONE.................................................................................................................................. 67 DISCIPLINA: EGAR ................................................................................................................................................... 69 DISCIPLINA: Matematica ........................................................................................................................................... 71 DISCIPLINA: Laboratorio di organizzazione e gestione dei servizi ristorativi ........................................................... 72 DISCIPLINA: EDUCAZIONE FISICA FEMMINILE ................................................................................................ 73 DISCIPLINA: EDUCAZIONE FISICA MASCHILE.................................................................................................. 74 DISCIPLINA: tedesco .................................................................................................................................................. 75 DISCIPLINA: STORIA ................................................................................................................................................ 76 3 PROFILO DELL’INDIRIZZO E FINALITA’ DELLA SCUOLA L’Istituto Alberghiero è una scuola superiore di durata quinquennale al termine della quale si consegue un diploma di tecnico dei servizi alberghieri e della ristorazione con tre differenti indirizzi: settore cucina, settore sala bar, servizi di ricevimento. I corsi si articolano in un triennio, al termine del quale si ottiene un diploma di qualifica di operatore del servizio alberghiero, e in un biennio superiore che completa la preparazione e permette il conseguimento del diploma di tecnico dei servizi alberghieri e della ristorazione. Fine dell’Istituto è quello di preparare tecnici abili, dotati di professionalità, e di fornire loro una cultura generale indispensabile per l’inserimento nella società e nel mondo del lavoro e per l’eventuale prosecuzione degli studi. In particolare, il tecnico dei servizi ristorativi deve essere in grado di rilevare i mutamenti del mercato alberghiero e di adeguare i servizi alle esigenze della domanda, di diagnosticare le eventuali disfunzioni del sistema azienda, di intervenire sul processo allo scopo di razionalizzarlo, contenendone i costi, e di gestire efficacemente l’azienda. Infine deve essere pienamente consapevole degli innumerevoli risvolti e delle molteplici interazioni che caratterizzano il fenomeno ristorativo anche al di fuori dell’ambito nazionale. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE E DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE La classe all’inizio del corrente anno scolastico 2013/14, risulta composta da 18 alunni. Anno scolastico 2009/2010: Gli allievi che hanno iniziato il percorso di studi nell’anno scolastico 2009/10 erano inizialmente 26. Durante l’anno scolastico il 28/01/2010, 1 studente si trasferisce in un altro istituto. Non essendo pervenute le necessarie autorizzazioni per la seconda sezione, appunto la sez.B, la classe ha sostenuto l’esame di idoneità presso l’Istituto Alberghiero Casnati di Como mo. Tutti gli studenti sono stati ammessi alla 2a classe. Anno scolastico 2010/2011 All’inizio del secondo anno scolastico vengono ammessi, dopo aver sostenuto gli esami integrativi, 3 studenti provenienti da altro istituto; si aggiunge 1 studente ripetente la classe 2a in questo istituto; Il numero degli studenti della classe è pari a 28. 1 alunno si trasferisce in altra scuola il 24/09/2010. Al termine dell’anno scolastico 2 studenti non sono ammessi alla classe successiva. Anno scolastico 2011/2012 Gli allievi che compongono la terza classe sono 25. Agli esami di qualifica tutti gli alunni risultano promossi. Dopo il conseguimento della qualifica 4 studenti si indirizzano verso il mondo del lavoro mentre 1 studenti si indirizza verso il quarto anno CFP. Anno scolastico 2012/2013 All’inizio della quarta la classe risulta composta da 20 allievi. Non sono stati ammessi alla classe quinta 2 studenti. Anno scolastico 2013/2014 In quinta la classe risulta composta da 18 allievi, 4 CONSIGLIO DI CLASSE La composizione del Consiglio di classe: 1) nel triennio: Docente di Italiano: C.Arosio 1e 2 anno, S.Puglia 3 anno Docente di Storia: C.Arosio 1 anno, S.Puglia 2 e 3 anno Docente di Matematica: C. del Pero 1 e 2 anno, V. Perelli 3 anno Docente di Scienze della terra e biologia: M.G Verderio 1 anno, S.Somaschini 2 e 3 Docente di Inglese: M.Fiorello Docente di tedesco: E.Calvino Docente di Laboratorio di cucina: Olivieri Marco 1 anno, Esposito Pasquale 2 e 3 Docente di Laboratorio di sala bar: Castaldelli C. Docente di Laboratorio di ricevimento: F.Zanchi I anno, C.Quaranta 2 e 3 anno Docente di principi di alimentazione: Caldiroli A. I e II anno, Somaschini S. 2 e 3 Docente di Diritto ed Economia: Gatti Gianmario Docente di religione: Don Ottavio Villa Docente di Ed. Fisica maschile: Donati Massimo Docente di Ed. Fisica femminile: Borgonovo Chiara 2) nel biennio post qualifica Docente di Italiano: S.Puglia Docente di Storia: S.Puglia 4 anno, C.Arosio 5 anno Docente di Matematica: E. Arduca 4 anno, C.del Pero fino a metà gennaio 2014, E. Pirola 5 anno Docente di Inglese: Fiorello M. Docente di tedesco: Calvino E. Docente di Laboratorio di organizzazione e gestione dei servizi ristorativi:P. Esposito Docente di Alimenti e alimentazione: M.Sabatini fino al 10 02 14, F.Politi Docente di Legislazione ed EGAR: Gatti Gianmario Docente di religione: Don Ottavio Villa Docente di Ed. Fisica maschile: Donati Massimo Docente di Ed. Fisica femminile: Borgonovo Chiara 5 PROFILO DELLA CLASSE La maggioranza degli alunni della classe ha manifestato negli anni una buona motivazione professionale ed una certa propensione per le materie di indirizzo, cosa che ha spinto gli allievi a decidere di proseguire il corso di studi, dopo il conseguimento della qualifica del terzo anno. D’altro lato questi stessi studenti, salvo qualche eccezione, hanno faticato a comprendere il valore delle materie culturali di base e il loro impegno nello studio, per guadagnare in conoscenze e competenze, è risultato piuttosto limitato e discontinuo. Nell’ultimo biennio, inoltre, la complessità delle materie affrontate ed il livello della richiesta sono progressivamente cresciute. Pertanto, accanto a studenti che nel tempo hanno acquisito un discreto metodo di studio e capacità espositive e di rielaborazione abbastanza solide, ve ne sono altri che hanno raggiunto a fatica un livello sufficiente. Accanto alle lacune dovute all’incostanza nello studio, bisogna altresì sottolineare che alcuni studenti hanno manifestato significative difficoltà di apprendimento e una certa lentezza nella rielaborazione personale dei contenuti. Tre sono gli studenti in possesso di certificazione DSA. Nel complesso le maggiori difficoltà si registrano negli elaborati scritti e nella capacità argomentativa. Alla fine di ogni anno scolastico il Consiglio di classe ha previsto corsi di recupero estivi personalizzati per gli studenti che presentavano debiti formativi. Tali corsi nel mese di luglio sono stati tenuti anche da docenti esterni, a settembre dai docenti del Consiglio di classe. Alcuni ragazzi sono stati sostenuti durante l’anno scolastico da tutor, per le materie in cui erano deficitarii. A fronte delle difficoltà di cui sopra, il lavoro dei docenti è risultato inevitabilmente più lento e insieme più faticoso, il che ha impedito, in diverse materie, di portare a termine nella loro interezza i programmi didattici preventivati ad inizio d’anno. Resta peraltro da sottolineare che gli obiettivi minimi sono stati comunque raggiunti dall’intero gruppo classe. 6 PROGRAMMAZIONE DIDATTICO – EDUCATIVA E OBIETTIVI Il Consiglio di Classe riconosce come scopo dell’Istituto Alberghiero una solida formazione professionale e un capacità di rapporto critico cioè consapevole con la realtà. Parlare di realtà nell’ambito scolastico corrisponde a riconoscerla nei contenuti e nelle metodologie propri delle discipline scolastiche, (il cui apprendimento avviene nella dinamica di rapporti tra adulti e studenti) che per questi ultimi due anni del percorso sono state più teoriche che pratiche, riservando però particolare importanza all’aspetto dello sviluppo delle competenze nella realizzazione di serate a tema all’interno dell’esperienza degli stage e del nuovo Ristorante didattico. Il Consiglio di classe ha lavorato in questi anni per il perseguimento di obiettivi identificati in termini di conoscenze, competenze e capacità, sia all’interno di singole discipline, sia in più aree disciplinari collegate. Si intende per conoscenze il possesso di informazioni note in modo corretto e sicuro, espresse con chiarezza terminologica, strutturate secondo adeguati criteri disciplinari, modulati dal docente. Si intende per competenze la consapevolezza del percorso disciplinare svolto, la gestione della complessità delle conoscenze acquisite e l’elaborazione personale di queste ultime. Si intende per capacità l’abilità nell’utilizzo degli strumenti pertinenti a ciascuna disciplina. Pur avendo ciascuna disciplina e area disciplinare una specifica strumentazione, che guida l’alunno nello strutturare le sue capacità di indagine conoscitiva del reale, si possono individuare strumenti a tutti comuni: a. osservazione b. analisi (riconoscimento degli elementi chiave di lettura) c. sintesi (schematizzazione) d. esposizione Il luogo più importante dell’apprendimento è l’ora di lezione perché l’oggetto della conoscenza diventa presente allo studente attraverso la comunicazione dell’insegnante; da questo punto la capacità di attenzione e di partecipazione al lavoro in classe è considerato dai Docenti come fattore determinante. Il lavoro personale si è proposto come momento di ripresa e di comprensione e sistematizzazione degli argomenti svolti in classe. Le attività di recupero hanno perseguito lo scopo di consentire l’esperienza di un cammino adeguato a quei ragazzi per i quali, per diverse ragioni, il normale binomio “ora di lezione – lavoro personale a casa” si fosse rivelato insufficiente a costruire una reale consapevolezza di percorso. I docenti, d’intesa con il Coordinatore di classe e il Consiglio di classe, hanno valutato, caso per caso, l’opportunità di predisporre un’attività di recupero, sviluppata in forme diverse: dal tutor pomeridiano, per le situazioni più carenti, al recupero con l’insegnante di materia. Le attività di approfondimento si sono particolarmente sviluppate in occasione dell’open day della scuola ma soprattutto nell’esperienza del Ristorante didattico, in riferimento ad alcuni aspetti delle materie disciplinari e delle esperienze di stage. Si è cercato di rendere capaci gli studenti di descrivere, argomentare e soprattutto comunicare. In particolare stimolare una capacità di iniziativa 7 e progettuale nella ideazione e realizzazione di menu a tema per le serate svolte nel Ristorante Didattico. Gli Stage e il Ristorante Didattico costituiscono l’occasione privilegiata per una crescita personale e di conquista di consapevolezza attraverso l’impatto con l’ambiente di lavoro. 8 ATTIVITA’ REALIZZATE E ALTERNANZA SCUOLA LAVORO Le caratteristiche dell’alternanza scuola – lavoro L’alternanza scuola – lavoro è una metodologia formativa che permette agli studenti che frequentano la scuola secondaria superiore di svolgere il proprio percorso d’istruzione realizzando una parte dell’azione formativa presso un’Impresa/Ente. L’alternanza scuola – lavoro porta ad una nuova e stimolante collaborazione tra Scuola e Impresa, inoltre permette di orientare e sostenere un ingresso consapevole degli allievi nella realtà lavorativa, mediante l’acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro. La scelta metodologica dell’alternanza scuola - lavoro consente pluralità di soluzioni didattiche e favorisce il collegamento con il territorio consentendo una formazione più aderente alle richieste del mondo del lavoro; oltre a ciò risponde alla domanda di praticità, concretezza e di operatività di cui sono portatori gli studenti che si iscrivono agli istituti professionali. La collaborazione tra scuola e azienda si costruisce sulla valorizzazione dell’imparare, così facendo si consente di raggiungere obiettivi formativi già costitutivi del percorso formativo, tramite esperienze di lavoro coerenti, progettate sul piano didattico in collaborazione con l’azienda, che saranno verificate e valutate. Struttura del corso Con il riordino del secondo ciclo l’alternanza scuola - lavoro viene indicata come esperienza indispensabile per il conseguimento degli esiti di apprendimento delineati dai nuovi regolamenti e diventa parte integrante dell’ordinamento negli Istituti Professionali, in sostituzione della terza area nelle classi quarte e quinte; infatti secondo quanto previsto all’art. 8, comma 3, del d.P.R. n. 87/ 2010 l’area professionalizzante (Terza area) dall’anno scolastico 2010/2011 è stata sostituita con 132 ore di attività di alternanza scuola – lavoro (monte ore complessivo da ripartire nelle quarte e quinte classi). Il monte ore complessivo è raggiunto e per la maggior parte degli studenti superato nei due anni scolastici. L’idea progettuale è quella di avvicinare gli studenti al mondo del lavoro, offrendo loro di ampliare conoscenze, esperienze e acquisire competenze per rispondere meglio alle esigenze della società contemporanea. Il raccordo tra il mondo della scuola e il mondo del lavoro contribuirà anche allo sviluppo economico – sociale e culturale del territorio. Attraverso azioni formative fondate su percorsi in alternanza scuola - lavoro si potranno creare profili pronti a rispondere alle esigenze della nuova ristorazione. La progettazione dell’alternanza prevede l’individuazione di specifici aspetti organizzativi e didattici: Contesti di apprendimento 2 tutor Modalità di relazione con l’azienda Attività da realizzare in azienda e nell’istituto scolastico 9 Tempi e periodi Competenze (Standard) di riferimento Griglie di osservazione dei comportamenti dello studente in azienda per misurare il grado di apprendimento La verifica del percorso è avvenuta in itinere, attraverso il monitoraggio degli studenti da parte del tutor scolastico, al fine di cogliere feedback tempestivi su eventuali difficoltà incontrate e verificare che siano rispettati e perseguiti gli obiettivi formativi prefissati e concordati con l’azienda. La valutazione del percorso in azienda è stata fatta da parte del tutor aziendale, al fine di fornire una restituzione allo studente e alla scuola sulle competenze fondamentali per il lavoro in azienda, dare un giudizio sugli obiettivi di apprendimento, sulle attitudini comportamentali, sulle capacità organizzative e professionali. Il tutor scolastico infine ha verificato che il percorso di alternanza abbia raggiunto i propri obiettivi formativi. Vengono riportate di seguito le esperienze didattico-culturali di particolare significato del percorso formativo offerto alla classe nel biennio post qualifica: PERIODO Novembre 2011/ Maggio 2012 Novembre 2012 Settembre 2012/Dicembre 2012 Aprile 2013 ESPERIENZE DIDATTICO-CULTURALI E PROFESSIONALIZZANTI 1° Livello del Corso per Sommelier a cura di AIS La formazione del sommelier, le tecniche di servizio, la degustazione Il primo livello del corso approfondisce gli argomenti di viticultura, enologia, tecnica della degustazione e del servizio, che rappresentano le basi della professionalità del Sommelier, a partire dalla corretta temperatura di servizio dei vini fino all'organizzazione e la gestione della cantina. Dimostrazione di taglio tecnico/pratico di manzo fassone razza bovina autoctona del Piemonte. Dimostrazione di taglio tecnico/pratico di formaggi e loro degustazione 2° Livello del Corso per Sommelier a cura di AIS Tecnica della degustazione, enografia italiana e internazionale Il secondo livello esplora il mondo del vino e porta alla conoscenza della produzione italiana e straniera, con particolare attenzione al legame indissolubile con il territorio. Oltre a questo, nel II livello, si perfeziona la tecnica della degustazione , determinante per poterne apprezzare ogni sfumatura sensoriale e, in particolare, per esprimere un giudizio sulla sua qualità Corso HACCP e Autocontrollo 10 DATA ATTIVITA’ Novembre 2012 Visita didattica: Cantina “Ferrari” la prima casa italiana di bollicine Metodo Classico. Dicembre 2012 e Open day: durante le giornate alcuni ragazzi si sono resi disponibili nella creazione, Febbraio 2013 produzione e presentazione di un buffet per l’accoglienza delle famiglie dei futuri alunni. Marzo 2013 Viaggio di istruzione a Napoli: gli studenti hanno avuto la possibilità di osservare le bellezze artistico-culturali che la città partenopea offre, inoltre hanno potuto approfondire le loro conoscenze sulla cucina tradizionale. Aprile 2013 Visita didattica: Azienda Agricola Travaglino vini D.O.C.-D.O.C.G. Calvignano, Oltrepò Pavese, azienda fondata nel 1868 da grandi tradizioni vitivinicole. Dal 30/05/2013 al Alcuni studenti hanno avuto la possibilità di partecipare al “Taste of Milano 2013”. 03/06/2013 Dal 24/06/2013 al Stage 21/07/2013 Ottobre 2013 Inaugurazione al pubblico del ristorante didattico “Saporinmente”, con l’intervento di autorità civili: alcuni ragazzi si sono resi disponibili nella creazione, produzione e presentazione di un buffet agli ospiti. Novembre 2013 Visita didattica: Cantina “Bellavista” azienda leader per la produzione di spumante Metodo Classico Franciacorta D.O.C.C Dal 17/12/2013 al Stage 30/12/2013 Aprile 2014 Viaggio di istruzione a Parigi: gli studenti hanno avuto la possibilità di osservare le bellezze artistico-culturali che la città francese offre, inoltre un’intera giornata è stata dedicata alla visita delle cantine “Mercier” nella regione della Champagne. Da 08/05/2014 al Alcuni studenti hanno avuto la possibilità di partecipare al “Taste of Milano 2014”. 11/05/2014 Obiettivi del percorso in alternanza scuola/lavoro: Essi sono stati perseguiti attraverso l’esperienza di stage presso enti/strutture aziendali esterne e attraverso la realizzazione di eventi nel Ristorante Didattico: Favorire il contatto fra scuola e mondo del lavoro Acquisizione di conoscenze tecnico-professionali relative alla gastronomia, alla enologia, alla cucina e alla sala. Riconoscere e saper effettuare con ordine, precisione, rapidità e responsabilità le varie forme di servizio usate nelle varie situazioni lavorative. Utilizzare correttamente la strumentazione tecnico-professionale di cui è attrezzata l’azienda e in particolare il reparto operativo della cucina/pasticceria. 11 RAPPORTI CON LE FAMIGLIE Il rapporto con le famiglie si è attuato sia attraverso assemblee genitori-docenti che mediante colloqui individuali nell’orario di ricevimento di ciascun docente. CRITERI E STRUMENTI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE La valutazione è da noi intesa come la lettura dell’esperienza conoscitiva di un alunno rispetto alla produzione che questi ha, di volta in volta, messo in campo; essa ha riguardato perciò dati oggettivi (ciò che il ragazzo ha detto, scritto, fatto, prodotto...), e in essa si è sempre cercato di individuare e giudicare l’esperienza conoscitiva compiuta dall’alunno. La valutazione si è configurata pertanto come un atto in sé complesso. È chiaro che, nel descrivere le ragioni di una valutazione, occorre fare riferimento ai diversi aspetti che la compongono (es. indicatori e misuratori), ma l’esito finale non è scomponibile, perché la valutazione è anche un atto unitario nel quale ogni aspetto in evidenza è legato agli altri. Uno degli aspetti di rilievo della valutazione è l’operazione di misurazione, da noi così intesa: la misurazione di una prova svolta dall’alunno è l’attestazione della sua distanza-vicinanza rispetto al raggiungimento degli obiettivi predeterminati dal docente per quella prova. Poiché una singola prova è uno dei momenti del processo di apprendimento messo in atto dal ragazzo, la misurazione è meglio espressa con lo studio dell’andamento delle sequenze di misurazione, ovvero l’individuazione di un trend di apprendimento. Detta misurazione corrisponde per noi ad uno dei principali indicatori della valutazione. Pur riconoscendo la possibilità di distinguere i criteri di misurazione in punteggi e livelli, essi vengono presentati in forma unitaria e si intendono modulati in rapporto alla diversa natura della prova, se analitica o sintetica. Infatti la valutazione della singola prova si presenta differentemente dalla valutazione dell’insieme delle singole prove, in quanto in quest’ultima vengono a confluire altri indicatori, fra i quali individuiamo: - la partecipazione dell’alunno alla proposta educativa e culturale del docente - l’interesse promosso dall’alunno nello svolgimento del suo lavoro - la continuità di lavoro attuata dall’alunno nello svolgersi del lavoro disciplinare e nell’arco delle diverse discipline proposte. Nella definizione delle valutazioni assegnate agli alunni, si ritengono infine indicatori: - la quantità del possesso di informazioni - la capacità di uso degli strumenti - la consapevolezza di percorso - l’organizzazione delle conoscenze in termini di complessità - l’elaborazione personale - la significativa produzione culturale L’attribuzione dei voti nelle singole valutazioni è stata stabilita secondo questi criteri: voto 2 assoluta mancanza di informazioni. 12 voto 3 insufficiente con elementi di particolare gravità in presenza di diffusi errori che attestano un approccio logicamente scorretto o tentativi sconnessi, per una chiara incapacità di uso degli strumenti propri della disciplina. voto 4 chiaramente insufficiente, se la carenza di informazioni è significativa ed è aggravata da errori che compromettono seriamente la coerenza interna del lavoro presentato. voto 5 insufficienza non grave, se c’è una conoscenza inadeguata delle informazioni, pur non in presenza di gravi errori, oppure se c’è un possesso minimo delle conoscenze ma con errori o diffusi o numericamente limitati, ma di una gravità da indebolire la coerenza del lavoro presentato. voto 6 sufficienza con fragilità, se c’è un possesso delle principali conoscenze, organizzate con qualche fragilità nell’utilizzo degli strumenti, ma non tali da indebolire la coerenza del lavoro presentato. voto 7 sufficienza piena, se c’è un possesso adeguato delle informazioni, organizzate con consapevolezza del percorso e degli strumenti. voto 8 evidente e sicura acquisizione personale dell’argomento, se c’è un possesso sicuro delle conoscenze, una consapevolezza tale da saper gestire la complessità di esse ed un utilizzo corretto degli strumenti. voto 9 capacità di autonomi e significativi passi in avanti rispetto al lavoro comune, se c’è un percorso autonomo di elaborazione del tema e nella gestione degli strumenti, che rivela una significativa produzione culturale. voto 10 le conoscenze, competenze e capacità indicate nel punto precedente sono tali da permettere allo studente il pieno dominio di percorsi culturali complessi, nel quadro di una sintesi efficace ed ordinata, elaborata criticamente e sistematicamente, alla luce di un’ipotesi convincente ed adeguata, rigorosamente verificata ed espressa. 13 TIPOLOGIA DELLE PROVE UTILIZZATE - tema o composizione scritta - problema - compito breve di definizione di termini e concetti - interrogazione scritta con domanda su tema ampio - relazioni scritte su esperienze di laboratorio - colloquio orale - breve esposizione su contenuti dei programmi PRIMA PROVA Il giorno 17 febbraio 2014 il Consiglio di classe ha stabilito di effettuare una simulazione di seconda prova in data 28 aprile 2014, utilizzando l’intera mattinata. La prova è stata valutata in quindicesimi utilizzando la griglia di correzione allegata. Per gli studenti certificati DSA è stata utilizzata una diversa griglia di valutazione. INDICATORI Competenza linguistica: correttezza morfosintattica e lessicale Chiarezza, coerenza ed efficacia Rispetto delle caratteristiche formali della tipologia scelta ASPETTI SPECIFICI Tema storico Documentazione storica: conoscenza dell’argomento e del quadro di riferimento Uso degli strumenti critici Tema di ordine generale Informazione Uso degli strumenti critici Saggio breve Informazione Utilizzo documenti e rielaborazione personale Articolo di giornale Informazione Utilizzo documenti e rielaborazione personale Testo letterario Parafrasi o riassunto, comprensione e analisi formale degli elementi del testo Conoscenze e riferimenti 14 PUNTI 1-4 1-4 0–2 0–2 1–3 0–2 1–3 0–2 1–3 0–2 1–3 1-3 0-2 PUNTEGGIO Per alunni DSA INDICATORI Competenza linguistica: correttezza morfosintattica e lessicale Chiarezza, coerenza ed efficacia Rispetto delle caratteristiche formali della tipologia scelta ASPETTI SPECIFICI Tema storico Documentazione storica: conoscenza dell’argomento e del quadro di riferimento Uso degli strumenti critici Tema di ordine generale Informazione Uso degli strumenti critici Saggio breve Informazione Utilizzo documenti e rielaborazione personale Articolo di giornale Informazione Utilizzo documenti e rielaborazione personale Testo letterario Parafrasi o riassunto, comprensione e analisi formale degli elementi del testo Conoscenze e riferimenti 15 PUNTI 1-2 1-6 0–2 0–2 1–3 0–2 1–3 0–2 1–3 0–2 1–3 1-3 0-2 PUNTEGGIO SECONDA PROVA Il giorno 17 febbraio 2014 il Consiglio di classe ha stabilito di effettuare una simulazione di seconda prova in data 29 aprile 2014, utilizzando l’intera mattinata. La prova è stata valutata in quindicesimi utilizzando la griglia di correzione allegata. Per gli studenti certificati DSA è stata utilizzata una diversa griglia di valutazione. Griglia di valutazione della seconda prova indicatori Comprensione globale e analitica della traccia Conoscenze -posesso adeguato e consapevole livello punteggio per livello non è in grado di comprendere la 1 traccia è in grado di comprendere gli aspetti 2 globali della traccia nulle/ scorrette/ limitate 1 -2 corrette nonostante qualche errore 3-4 corrette ed adeguate 5 corrette, complete e approfondite 6 scarso rispetto della traccia/ individua parzialmente i concetti 1 - 2 chiave rispetto essenziale della traccia 3 individua i concetti chiave rispetta la traccia, individua i concetti base, li analizza ed effettua collegamenti 4 Competenze e capacità critiche - rispetta i vincoli della traccia -individua i concetti chiave e analizza gli aspetti significativi - effettua collegamenti -approfondisce i contenuti ed effettua una valutazione critica non utilizza un linguaggio tecnico Capacità 1 Espressive utilizza una terminologia essenziale 2 -padronanza del non sempre corretta utilizza un linguaggio tecnico linguaggio tecnico - saper organizzare le adeguato e organizza le idee in 3 modo chiaro idee in modo chiaro Punteggio totale punteggio punteggio massimo assegnato 2 ____ 6 ____ 4 ____ 3 ____ _____/15 16 Griglia di valutazione della seconda prova-DSA indicatori livello Comprensione non è in grado di comprendere la traccia è in grado di comprendere gli aspetti globali della traccia nulle/ scorrette/ limitate corrette nonostante qualche errore corrette ed adeguate corrette, complete e approfondite scarso rispetto della traccia/ individua parzialmente i concetti chiave rispetto essenziale della traccia individua i concetti chiave rispetta la traccia, individua i concetti base, li analizza ed effettua collegamenti globale e analitica della traccia Conoscenze -posesso adeguato e consapevole Competenze e capacità critiche - rispetta i vincoli della traccia -individua i concetti chiave e analizza gli aspetti significativi - effettua collegamenti -approfondisce i contenuti ed effettua una valutazione critica Capacità Espressive - saper organizzare le idee in modo chiaro Si limita ad elencare i concetti organizza i concetti in modo chiaro organizza le idee in modo chiaro, organico ed efficace Punteggio totale punteggio per livello 1 2 1-2 3-4 5 6 punteggio punteggio massimo assegnato 2 ____ 6 ____ 4 ____ 3 ____ 1-2 3 4 1 2 3 _____/15 17 TERZA PROVA La conduzione del percorso scolastico durante l’anno si è sviluppata in modo da tener conto dello sviluppo organico dei singoli percorsi disciplinari, finalizzati ad una solida acquisizione del metodo specifico della disciplina, con cura nell’indicare possibilità di connessioni fra diverse discipline. Il Consiglio di Classe si è orientato a sviluppare ed esercitare gli alunni su terze prove del Tipo B (“Quesiti a risposta singola”, “volti ad accertare la conoscenza e i livelli di competenza raggiunti dal candidato su argomenti riguardanti […] non più di cinque materie […] e composti da 8 a 15 quesiti a risposta singola” come indicato nel D.M. del 18/9/1998, dal D.M. del 8/11/1999 n. 520 e dal D.M. del 20/11/2000). Il carattere pluridisciplinare delle prove, il lavoro di discussione e di preparazione del Consiglio di Classe e specifiche considerazioni di opportunità didattica hanno indirizzato il Consiglio a sottoporre alla classe tre prove, una il giorno 26 marzo 2014 (materie oggetto della prova: inglese, matematica, legislazione, storia) l’altra il giorno 30 Aprile 2014 (materie oggetto della prova: inglese, matematica, legislazione, lab. org. servizi ristorativi) ed infine la terza è stata programmata in data 3 Giugno 2014. La modalità scelta di costruzione di questa prova è tale per cui i docenti di quattro discipline hanno formulato, a partire dal programma svolto tre domande. Per lo svolgimento delle risposte alle domande inerenti ogni disciplina sono state assegnate un numero massimo totale di 24 righe. Per gli studenti con certificazione DSA il Consiglio di Classe ha determinato che su scelta dei docenti delle materie pertinenti la terza prova potessero essere elaborate prove differenziate. Al fine di una maggior semplificazione all’atto della valutazione, il Consiglio di classe si è orientato ad assegnare un punteggio equivalente alle domande poste in ciascuna disciplina, ad assegnare punti espressi in quindicesimi, a lasciare espresso in termini di frazione ogni punteggio nella singola disciplina interessata alla prova e a esprimere un punteggio conclusivo calcolato mediante la media aritmetica e corretto in intero mediante la maggior vicinanza (per esempio se la media è data dal numero 13, allora il punteggio conclusivo è 13 se 0 < 5, diversamente è 14). Per la prova simulata quest’anno, il Consiglio di classe ha deciso di assegnare il tempo di tre ore: abbiamo stimato in mezz’ora il tempo necessario per rispondere alle domande in ciascuna delle materie implicate e in mezz’ora il tempo per una rilettura globale o per eventuali correzioni da apportare. I criteri per la valutazione sono stati espressi preventivamente allo svolgimento delle medesime con la stesura di una griglia di correzione. Una griglia di correzione particolare per gli studenti DSA e un’altra relativamente alla prova di Matematica. 18 Griglia di valutazione della terza prova CANDIDATO punteggio Conoscenze nulle o scorrette limitate, corrette nonostante qualche errore - corrette ed approfondite Correttezza linguistica e terminologica - non conosce la terminologia specifica ed è scorretto nell’uso della lingua - conosce la terminologia, la sa utilizzare in modo accettabile ed è corretto nell’uso della lingua - usa in modo appropriato la terminologia specifica ed è corretto e accurato nell’uso della lingua Competenze - non è in grado di dar conto delle nozioni assimilate o si limita ad elencarle - sa cogliere i problemi ed organizza i contenuti dello studio in modo sufficientemente completo - coglie con sicurezza i problemi proposti, sa organizzare i contenuti dello studio in sintesi complete, efficaci ed organiche Capacità - non sa impostare le questioni o le imposta senza essere in grado di risolverle - tratta i problemi in modo sufficientemente chiaro, nonostante alcune imprecisioni - si esprime in modo chiaro e corretto TOTALE punteggio attribuito 6 2-3 4-5 6 2 0.5-1 1.5 2 5 1-2 3-4 5 2 0.5-1 1.5 2 /15 19 Griglia terza prova DSA CANDIDATO punteggi o Conoscenze - nulle o scorrette - limitate o corrette nonostante qualche errore - corrette ed approfondite 6 2-3 4-5 6 Competenze - non è in grado di dar conto delle nozioni assimilate o si limita ad elencarle - sa cogliere i problemi ed organizza i contenuti dello studio in modo sufficientemente completo - coglie con sicurezza i problemi proposti, sa organizzare i contenuti dello studio in sintesi complete, efficaci ed organiche 5 1-2 punteggio attribuito 3-4 5 Capacità 4 - non sa impostare le questioni 1 - le imposta senza essere in grado di risolverle 2 - tratta i problemi in modo sufficientemente chiaro, nonostante 3 alcune imprecisioni - si esprime in modo chiaro e corretto 4 TOTALE /15 Dalla combinazione dei punteggi attribuiti secondo gli indicatori segnalati nella griglia di correzione della terza prova si ottiene la seguente griglia di valutazione. Gravemente Insufficiente insufficiente 4-6 7-9 20 Sufficiente Discreto 10-11 12 Buono Ottimo 13 14-15 Griglia di valutazione della terza prova MATEMATICA CANDIDATO Matematica Conoscenze - nulle o gravemente scorrette Conoscenze - nulle o gravemente scorrette 6 2-3 - limitate, corrette nonostante qualche errore - limitate, corrette nonostante qualche errore 4-5 - corrette ed approfondite - corrette ed approfondite 6 Correttezza linguistica e terminologica - non conosce la terminologia specifica ed è scorretto nell’uso della lingua Correttezza linguistica e terminologica 2 - conosce la terminologia, la sa utilizzare in modo accettabile ed è corretto nell’uso della lingua - usa in modo appropriato la terminologia specifica ed è corretto e accurato nell’uso della lingua Competenze - non è in grado di dar conto delle nozioni assimilate o si limita ad elencarle - sa cogliere i problemi ed organizza i contenuti dello studio in modo sufficientemente completo - coglie con sicurezza i problemi proposti, sa organizzare i contenuti dello studio in sintesi complete, efficaci ed organiche Capacità - non sa impostare le questioni o le imposta senza essere in grado di risolverle - tratta i problemi in modo sufficientemente chiaro, nonostante alcune imprecisioni - conosce in modo estremamente approssimativo la terminologia specifica Punteggio Punteggio attribuito 0.5-1 - conosce la terminologia specifica e la sa utilizzare in modo accettabile - usa in modo appropriato la terminologia specifica 1.5 2 Competenze - non sa dar conto degli argomenti trattati - riconosce gli strumenti necessari a risolvere un problema ma non in tutti i casi riesce a portare a termine le questioni 5 1-2 3-4 - coglie con sicurezza i problemi e li porta a termine in modo completo, efficace ed organico 5 Capacità - affronta le questioni in modo molto poco organico e poco argomentato 2 0.5-1 - affronta le questioni a volte in modo organico ed argomentato - affronta le questioni in modo completo e ben argomentato 1.5 2 - si esprime in modo chiaro e corretto TOTALE /15 21 CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO E DEL CREDITO FORMATIVO Il credito scolastico si compone dei seguenti elementi: 1) il profitto scolastico, espresso dalla media finale dei voti. Questo indicatore viene utilizzato sia per stabilire all’interno di quale fascia della tabella si colloca il credito scolastico dello studente in oggetto, sia per determinare l’oscillazione all’interno della banda. 2) L’assiduità nella frequenza scolastica, l’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative. 3) I crediti formativi. Gli indicatori 2 e 3 sono considerati, in linea generale, di pari valore. Credito formativo Il Consiglio di Classe utilizzerà come criteri per la valutazione di ammissibilità delle attestazioni delle esperienze presentate dagli studenti, quelli previsti dalla normativa. Verranno prese in esame qualificate esperienze dalle quali derivino competenze coerenti con il tipo di corso cui si riferisce l’Esame di Stato. La coerenza può essere individuata nell’omogeneità con i contenuti tematici del corso di studi, nel loro approfondimento, nel loro ampliamento. Per le esperienze relative alla formazione personale, civile e sociale si terrà conto della rilevanza qualitativa dell’esperienza stessa. Le esperienze che danno luogo all’acquisizione di crediti formativi sono maturate, al di fuori della scuola di appartenenza, in ambiti e settori della società civile legati alla formazione della persona ed alla crescita umana, civile e culturale. Parimenti verranno considerati i settori di attività indicati dalla normativa: culturali, artistico-ricreativi, ambiente, volontariato, solidarietà, cooperazione e sport. Si terrà conto delle esperienze compiute negli ultimi tre anni. 22 STRUMENTAZIONI MESSE A DISPOSIZIONE DELLA SCUOLA -Ristorante didattico con laboratorio di cucina e di sala-bar e sala-ristorante. - Laboratorio informatico. Trenta postazioni multimediali, con possibilità di accesso a Internet, cui gli studenti possono accedere liberamente due pomeriggi alla settimana o, se accompagnati dall’insegnante, anche in altri momenti. - Strumentazione audio-video. Lavagna Interattiva Multimediale, apple-tv, televisori, videoregistratore, lettore DVD, impianto stereo, compact disc. -Laboratorio scientifico con attrezzatura per sperimentazioni di fisica e chimica. - Biblioteca istituto. 2.120 volumi consultabili liberamente (oltre i 1.000 libri di testo, in uso e non nella classe, disponibili in sala professori), oltre alle risorse messe a disposizione degli studenti dalla biblioteca civica di Carate Brianza e dal servizio bibliotecario brianteo. - Apertura pomeridiana della scuola per attività di studio degli studenti o per iniziative facoltative di altro genere. - Accesso personale, regolamentato, degli studenti alle strumentazioni messe a disposizione (Laboratori e servizio fotocopiatrice). 23 ALLEGATO N.1 Testi delle simulazione in data 26 03 e 30 04 2014 Terza Prova assegnata ISTITUTO PROFESSIONALE ALBERGHIERO PARITARIO DON CARLO GNOCCHI Materia LEGISLAZIONE 1) Le differenze tra le società di persone e di capitale ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 2) L’ invalidità del contratto ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 3) Cambiale tratta e Pagherò ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 24 ISTITUTO PROFESSIONALE ALBERGHIERO PARITARIO DON CARLO GNOCCHI Materia Inglese 1) Comment on this quote: “You shall not boil a young goat in its mother’s milk” (Exodus 23:19) ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ 2) Differences between Northern and Southern Mexican cooking styles. ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ 3) What is burghur ? In which Arabic dishes is it used as main ingredient? Describe them. ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________ 25 ISTITUTO PROFESSIONALE ALBERGHIERO PARITARIO DON CARLO GNOCCHI Materia: STORIA 1) Presenta le caratteristiche fondamentali della Repubblica del Terrore, inquadrandola nel suo contesto storico. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 2) Descrivi i cambiamenti sociali causati dal processo di industrializzazione in Europa. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 3) Dal colonialismo all’imperialismo: presenta il contesto storico entro cui si sviluppa questo cambiamento, soffermandoti sul significato dei due termini e delineando le condizioni che hanno favorito tale processo. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 26 ISTITUTO PROFESSIONALE ALBERGHIERO PARITARIO DON CARLO GNOCCHI SIMULAZIONE ESAME DI STATO a.s. 2013/2014 Classe 5 B Materia Inglese Nome e cognome____________________________Data_____________________ 1) Describe the meaning of the Arabic words “halal” and “haram” providing examples. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 2) Which are the main variations of Chinese cooking style? Describe them. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 3) What does the typical Mediterranean diet consist of? ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 27 ISTITUTO PROFESSIONALE ALBERGHIERO PARITARIO DON CARLO GNOCCHI SIMULAZIONE ESAME DI STATO a.s. 2013/2014 Classe 5 sez. _B____ Materia MATEMATICA Cognome e nome ____________________________ Data_____26 03 2014_____________ 1) Calcola il valore dei seguenti limiti: ___________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ _ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ _ ________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 2) Definisci quando una funzione ammette un asintoto verticale. Rappresenta graficamente una funzione che presenta asintoto verticale nel punto x0 = -3. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 28 3) Indica quale tipo di discontinuità presentano le seguenti funzioni nel punto x0. Determina se la funzione seguente è continua nel punto x = 2. { x+3 se x > 2 2x + 1 se x ≤ 2 ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 29 ISTITUTO PROFESSIONALE ALBERGHIERO PARITARIO DON CARLO GNOCCHI SIMULAZIONE ESAME DI STATO a.s. 2013/2014 Classe 5 sez. B Materia: LEGISLAZIONE Cognome e nome ____________________________ Data__30/04/2014_________ La distinzione tra imprenditore agricolo e commerciale ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ Differenze tra il contratto di Catering e Banqueting dal punto di vista giuridico ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ Il contratto di Factoring ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 30 ISTITUTO PROFESSIONALE ALBERGHIERO PARITARIO DON CARLO GNOCCHI SIMULAZIONE ESAME DI STATO a.s. 2013/2014 Classe 5 sez. __B___ Materia MATEMATICA Cognome e nome ____________________________ Data _30 04 2014____________________ 1) Definisci la derivata di una funzione f(x) in un suo generico punto x0. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ Riferendoti alla definizione di derivata, calcola la derivata della funzione f(x) = x2 + 3 nel generico punto x0. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 2) Determina se la funzione f(x) seguente presenta un asintoto orizzontale di equazione y = 2. 4x – 1 f(x) = 2x + 3 ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 3) Definisci una funzione continua nel generico punto x0 e fai un esempio di funzione continua nel punto x0 = 4. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 31 ISTITUTO PROFESSIONALE ALBERGHIERO PARITARIO DON CARLO GNOCCHI SIMULAZIONE ESAME DI STATO a.s. 2013/2014 Classe 5 B Materia Inglese Nome e cognome____________________________Data_____30 04 2014________________ 1. What are dim sum and yum cha? ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 2) What is filo pastry? Describe its main preparation. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________ 3) What is the etymology of the word diet? Comment on it. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 32 ISTITUTO PROFESSIONALE ALBERGHIERO PARITARIO DON CARLO GNOCCHI SIMULAZIONE ESAME DI STATO a.s. 2013/2014 Classe 5 B Materia: L.O.G.S.R. Nome e cognome____________________________Data_30 04 2014__________ 1. Illustra brevemente le analisi che si possono eseguire sul vino. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 2) Riassumi le caratteristiche che deve avere un ristorante top o gourmet: ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 3) Quali sono le fasi dell’attività di banqueting? ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 33 ALLEGATO N.2 (Relazioni personali dei docenti ) DISCIPLINA: ITALIANO ANNO SCOLASTICO: 2013/ 2014 DOCENTE: SIMONE PUGLIA RELAZIONE FINALE SULLA CLASSE Profilo della classe L’attività didattica non sempre si è potuta avvalere di un ritmo di lavoro costante da parte della classe. Solo alcuni ragazzi hanno infatti mostrato coinvolgimento ed interesse nei confronti dei testi affrontati in classe e hanno saputo interagire in modo attivo; anche costoro non hanno peraltro sempre mostrato la medesima applicazione nel lavoro a casa. In considerazione di ciò, e anche di alcune difficoltà specifiche di apprendimento mostrate da diversi elementi della classe (quali quelli con certificazione di DSA), il lavoro è proceduto con maggior lentezza di quanto preventivato a inizio anno. Questa è la ragione principale per la quale non è stato possibile affrontare nella sua interezza il programma previsto. Per quanto concerne lo studio della storia della letteratura, solo alcuni elementi della classe hanno lavorato in modo significativo per affinare gli strumenti espositivi ed interpretativi di propria competenza. Per quanto riguarda la composizione scritta, non tutti hanno raggiunto un livello soddisfacente sul piano della correttezza formale. Alcuni hanno decisamente migliorato la propria resa espositiva, sforzandosi di superare o arricchire il lessico generico della lingua parlata. Permane qualche difficoltà espositiva proprio in chi fatica a cogliere la differenza tra linguaggio paratattico del parlato ed adeguatezza lessicale. Obiettivi Nel lavoro didattico, comprendente l’educazione alla lingua e l’acquisizione e l’approfondimento del profilo storico della letteratura, sono stati proposti alla classe i seguenti obiettivi: 1. Possedere i contenuti disciplinari e saperli gestire in modo critico. 2. Saper esporre in modo chiaro, corretto, articolato ed adeguatamente argomentato il proprio pensiero. 3. Saper analizzare un testo secondo i vari livelli di approfondimento. 4. Saper operare sintesi nel corso del lavoro e saper individuare percorsi di natura pluridisciplinare. Oltre a questi obiettivi specifici della disciplina, si è ritenuto prioritario anche educare i ragazzi all’autonomia operativa e al gusto della lettura e della comprensione testuale. Strumenti e metodi La lezione in classe è stata il momento privilegiato dell’apprendimento nel corso del lavoro di tutto l’anno. Il punto di partenza fondamentale offerto agli alunni è stato l’avvicinamento al testo, poetico o in prosa, di cui si è condotta la lettura, o favorita la ripresa, soprattutto in classe. 34 Per lo svolgimento del programma di letteratura italiana si è dato spazio allo studio di alcuni grandi autori italiani, per indagare il più possibile le sorgenti culturali e spirituali della loro posizione storico-letteraria, all’interno di complessi movimenti artistici. La scelta antologica dei testi ha pertanto privilegiato un taglio monografico, grazie al quale la classe potesse meglio cogliere ed apprezzare le caratteristiche precipue della nostra letteratura otto-novecentesca. Gli studenti sono stati coinvolti fin dall’inizio in un’attiva riflessione, condotta con l’insegnante, sul percorso che ogni singolo autore sceglie all’interno della tradizione in cui la sua opera si inserisce e all’interno delle correnti innovative che egli, nella sua opera, immette. Da tale prospettiva, si è ritenuto opportuno richiamare la formazione letteraria di un autore, il suo apporto al dibattito storico-sociale contemporaneo e la sua eredità artistica. Si è cercato di aiutare la classe a comprendere che un testo nasce da una tradizione, talvolta proprio per sovvertirla, e che tale tradizione risulta necessariamente viva e operativa nella nuova composizione. Criteri di verifica e valutazione Sono state svolte tre prove scritte nel primo quadrimestre, della durata ciascuna di 4 ore, e tre prove scritte nel secondo quadrimestre, la prima di quattro ore, le altre due di 6 ore. La strutturazione dello scritto, corrispondente alla prima prova dell’Esame di Stato, è stata prevista secondo i criteri indicati dal Ministero: analisi di testo letterario, stesura di articolo o di saggio breve su ambiti tematici diversi, tema storico, tema di attualità. Per ciascuna di tali tipologie si è condotto un lavoro di correzione indicato dall’insegnante, impostato a partire sempre dagli elaborati degli studenti, che hanno fornito in classe il banco di prova su cui confrontarsi a proposito degli esiti delle composizioni. Per quanto riguarda la prima tipologia di composizione, si è sempre proposto uno sviluppo della traccia strutturato in tre fasi principali (analisi del testo, comprensione complessiva e riflessioni generali o approfondimenti), senza però esigere una composizione rigidamente suddivisa in tali sezioni, per consentire allo studente una maggiore libertà espositiva. Per quanto riguarda la trattazione del saggio breve, si è cercato di indirizzare gli studenti verso una trattazione rigorosa, documentata e fortemente argomentata su questioni che prevedessero una rielaborazione critica del materiale fornito; la forma dell’articolo ha richiesto, invece, uno svolgimento dal taglio personale e convincente incentrato su chiarezza espositiva e ordine logico. Elemento discriminante nella valutazione è stato non solo l’aver maturato un approccio alla disciplina strutturato in modo logico e corretto, ma anche capace di rendere conto del percorso di lavoro seguito in classe. Di ciascun testo affrontato nel corso dell’anno, accanto ad una conoscenza minima della vicenda affrontata, o, in caso di lirica, della parafrasi in corretta forma italiana, è stato richiesto anche un approfondimento conoscitivo che valorizzasse i fattori stilistici, linguistici e storico-culturali che il testo stesso offre. Si è inoltre tenuto conto del percorso conoscitivo personale che ogni allievo ha saputo maturare di fronte al testo letto e degli spunti di riflessione originali e autonomi che ogni studente ha sviluppato rispetto al testo. Testo adottato A. Roncoroni, M.M. Cappellini, A. Dendi, E. Sada, O. Tribulato, Il rosso e il blu (edizione rossa), volumi 2 e 3. Carate Brianza, 15 maggio 2014 Il docente Prof. Simone Puglia 35 DISCIPLINA: ALIMENTI E ALIMENTAZIONE DOCENTE: Fausta Politi RELAZIONE FINALE CONOSCENZE Conoscere le contaminazioni alimentari, in particolare quelle di natura chimica e biologica Conoscere il significato tecnologico degli additivi alimentari e dei coadiuvanti tecnologici Conoscere i requisiti igienico-sanitari che devono possedere i locali delle aziende ristorative, l’organizzazione delle fasi lavorative e il sistema di autocontrollo HACCP Conoscere i punti fondamentali della sicurezza alimentare e il significato di frode alimentare Conoscere i diversi metodi di conservazione degli alimenti Conoscere i principi fondamentali di dietologia e dietoterapia Conoscere le linee generali per l’elaborazione di menù in base alle differenti esigenze Conoscere le caratteristiche dei nuovi alimenti COMPETENZE Sapersi esprimere attraverso il linguaggio adatto alla disciplina Comprendere l’importanza dell’applicazione delle norme igieniche in ambito professionale al fine di garantire la qualità alimentare e la sicurezza alimentare Saper valutare il valore aggiunto di un additivo alimentare al fine di ottenere un determinato prodotto alimentare Comprendere come le tecniche di conservazione influiscano sul valore nutrizionale degli alimenti e commerciale degli stessi Saper valutare la proposta più appropriata in relazione al tipo di esigenza CAPACITA’ Saper applicare nel modo corretto i principi generali di igiene professionale durante la manipolazione, preparazione e conservazione degli alimenti, al fine di prevenire le contaminazioni chimiche e biologiche Saper distinguere i diversi additivi alimentari in base alle loro caratteristiche Saper identificare i diversi marchi di qualità dei prodotti certificati a livello comunitario Saper applicare il metodo di conservazione adeguato al tipo di alimento 36 Profilo della classe e obiettivi raggiunti Il programma svolto ha rispettato la programmazione presentata all’inizio dell’anno scolastico. L’impegno e l’interesse degli alunni per le tematiche affrontate sono stati altalenanti, lo studio e il lavoro personale non sono stati costanti e per alcuni limitati alla seconda metà dell’anno scolastico. Alcuni studenti presentano ancora difficoltà nell’esposizione orale e soprattutto nell’esposizione scritta. Durante l’anno scolastico si è lavorato in particolare sullo svolgimento di temi secondo la tipologia della seconda prova. In generale il livello di conoscenza degli argomenti trattati si limita agli aspetti generali, alcuni alunni hanno raggiunto a fatica un livello sufficiente, questo è in parte dovuto ad uno studio superficiale, poco costante, e a lacune pregresse. Strumenti e metodi Gli argomenti proposti sono stati affrontati soprattutto mediante lezioni frontali cercando di stimolare i ragazzi ad intervenire, portando loro esempi legati alla vita di tutti i giorni, all’attualità e alla realtà lavorativa di loro interesse. Come supporto alle lezioni si è usato il libro di testo integrato se necessario da fotocopie o articoli di giornale. Criteri di verifica e valutazione Le verifiche sono state frequenti e varie, in linea con la metodologia adottata, con le esercitazioni svolte in classe e a casa, con gli obiettivi scelti. Più precisamente: elaborazione di temi verifiche scritte a domande aperte interrogazioni orali Le prove orali, accanto ai contenuti, hanno testato le facoltà espositive dei ragazzi, la capacità nel costruire collegamenti tra più nodi concettuali e l’abilità nel portare esempi che, in maniera semplice, illustrassero i concetti studiati. Le prove scritte, strutturate sulla tipologia della seconda prova hanno invece testato, insieme alla comprensione, le capacità di rispondere ad una traccia data illustrando un tema specifico o più temi collegandoli tra loro in modo logico e corretto. Testo adottato A. Machado, “Sicurezza alimentare e dietetica” – ed. Poseidonia scuola Carate Brianza 10 maggio 2014 Il docente, Fausta Politi 37 DISCIPLINA: LEGISLAZIONE ANNO SCOLASTICO 2013/2014 DOCENTE: GATTI GIANMARIO RELAZIONE FINALE Obiettivi disciplinari CONOSCENZE: Comprensione e consapevolezza della dimensione giuridica dei rapporti sociali nelle forme diverse e quotidiane in cui si sviluppano dal rapporto familiare a quello lavorativo e istituzionale. COMPETENZE: Riconoscere gli elementi giuridici nella fattualità delle relazioni Analisi degli elementi giuridici come fattori di ordinamento CAPACITÀ: Uso della terminologia tecnica Capacità argomentativa Capacità di stabilire nessi tra le nozioni. Profilo della classe e obiettivi raggiunti: La classe ha nel complesso raggiunto un livello sufficiente di capacità e competenze, sia pure con difficoltà sensibili nella capacità argomentativa delle conoscenze. Si è raggiunto un discreto ordine formale e sostanziale nel collegamento interdisciplinare degli argomenti, particolarmente con le discipline di Alimentazione e EGAR. L‘esperienza degli stage compiuti dagli studenti è risultata fonte di riconoscimento di elementi teorici sviluppati in particolare nel tema della Legislazione del lavoro. Strumenti e metodi Si è utilizzato il sito modle.liceodongnocchi.eu, accessibile dagli studenti con password, per la descrizione delle lezioni svolte in classe. Criteri di verifica e valutazione Verifiche a test con risposte multiple e aperte Nel secondo quadrimestre si è insistito su interrogazioni orali su più argomenti. La valutazione è basata: sulla capacità del riconoscimento dei dati chiave per la risoluzione del problema; l’ordine formale della esposizione e l’uso del linguaggio tecnico appropriato; 38 Testo adottato Diritto delle imprese ristorative G.Baccelli – M.Micelli, Scuola & Azienda moodle.liceodongnocchi.eu Carate Brianza, 02 Maggio 2013 Prof. Gianmario Gatti 39 DISCIPLINA: ECONOMIA E GESTIONE DELLE AZIENDE RISTORATIVE (EGAR) ANNO SCOLASTICO 2013/2014 DOCENTE: GATTI GIANMARIO RELAZIONE FINALE Obiettivi disciplinari CONOSCENZE: Il fenomeno dell’alimentazione come fatto socio- economico e il conseguente sviluppo in termini gestionali aziendali microeconomici COMPETENZE: Riconoscere i dati chiave per l’espressione di un giudizio sintetico di efficienza ed efficacia di una azione imprenditoriale dalla fase di start up alle scelte gestionali di redditività con particolare riferimento alla produzione di servizi alberghieri ristorativi CAPACITÀ: Uso della terminologia tecnica Capacità argomentativa Capacità di stabilire nessi tra le nozioni. Profilo della classe e obiettivi raggiunti: La classe ha nel complesso raggiunto un livello sufficiente di capacità e competenze, sia pure con difficoltà sensibili nella capacità argomentativa delle conoscenze. Si è raggiunto un discreto ordine formale e sostanziale nel collegamento interdisciplinare degli argomenti, particolarmente con le discipline di Alimentazione e Legislazione. L‘esperienza degli stage compiuti dagli studenti è risultata fonte di riconoscimento di elementi teorici sviluppati in particolare nel tema della organizzazione aziendale e gestione delle Risorse Umane. Strumenti e metodi Particolare attenzione è stata rivolta all’esposizione di Casi aziendali nel campo alberghiero ristorativo. Si è utilizzato il sito www.modle.liceodongnocchi.eu, accessibile dagli studenti con password, per la descrizione delle lezioni svolte in classe. Criteri di verifica e valutazione 40 Esercitazioni scritte per la verifica della capacità di risoluzione di problemi gestionali e interrogazioni orali. Verifiche a test con risposte multiple La valutazione è basata: sulla capacità del riconoscimento dei dati chiave per la risoluzione del problema; l’ordine formale della esposizione e l’uso del linguaggio tecnico appropriato; la capacità di un giudizio che emerge dai dati elaborati. Testo adottato Le aziende ristorative 5 – tecniche di Gestione, F.Cammisa – M Flores – P.Matrisciano Scuola & Azienda moodle.liceodongnocchi.eu Prof. Gianmario Gatti Carate Brianza, 10 Maggio 2013 41 DISCIPLINA: Matematica ANNO SCOLASTICO: 2013/2014 DOCENTE: Elena Pirola CONOSCENZE Definizione di funzione. Dominio, codominio, intersezione con gli assi e segno di una funzione. Definizione di limite di una funzione. Forme di indecisione. Definizione di asintoto orizzontale e verticale di una funzione. Definizione di funzione continua e delle tre specie di discontinuità. Definizione di derivata prima di una funzione in un punto. Derivata della funzione costante e derivata della funzione potenza. Regole di derivazione della somma, del prodotto e del rapporto di due funzioni. Funzione crescente e decrescente. COMPETENZE Saper dare la definizione con linguaggio specifico e simbologia adeguata agli argomenti trattati. Saper calcolare il limite di funzioni razionali e razionali fratte. Saper risolvere alcune forme di indecisione per funzioni razionali e razionali fratte. Saper riconoscere dal grafico gli asintoti orizzontali e verticali di una funzione. Saper calcolare gli asintoti orizzontali e verticali di una funzione razionale fratta. Saper riconoscere dal grafico i punti di discontinuità di una funzione. Saper calcolare la derivata prima di una funzione razionale intera o fratta. CAPACITA’ Capacità di rappresentare su un grafico cartesiano una funzione razionale e razionale fratta; in particolare: - determinare il dominio della funzione e rappresentarlo; - studiare il segno della funzione e rappresentarlo; - studiare i limiti della funzione e rappresentarli. Essere in grado di scegliere tra gli strumenti di analisi studiati quelli più adatti per risolvere un problema. 42 Profilo della classe e obiettivi raggiunti Il programma è stato svolto rispettando i tempi di apprendimento dei ragazzi e dunque in alcuni casi si è resa necessaria una trattazione piuttosto lenta degli argomenti dovuta anche alla necessità di rivedere più volte alcune tematiche, come ad esempio il calcolo dei limiti. Per tali motivi non è stato possibile affrontare in modo sufficientemente approfondito il significato geometrico della derivata di una funzione. Parte della classe ha incontrato difficoltà nella formalizzazione dei concetti e talvolta nello svolgimento degli esercizi ha riscontrato delle difficoltà di calcolo dovute a lacune pregresse. Lo studio a casa non sempre continuo e adeguatamente approfondito ha permesso ad alcuni di loro di acquisire solo i contenuti minimi del programma. Altri invece hanno appreso gli elementi essenziali della disciplina ad un discreto livello, facendo propri gli strumenti dell’analisi ed acquisendo un metodo per lo studio di funzioni che prima non avevano. La conoscenza della terminologia specifica della disciplina non risulta acquisita dalla totalità degli allievi e, in generale, si riscontra una certa difficoltà nell’organizzazione ed esposizione verbale dei contenuti. Strumenti e metodi Durante l’intero anno scolastico gli argomenti sono stati presentati durante lezioni frontali, cercando di coinvolgere gli studenti. E’ stato dato ampio spazio alle esercitazioni per consolidare le procedure e favorire una maggiore consapevolezza degli argomenti proposti. Criteri di verifica e valutazione Le verifiche si sono svolte sia in forma scritta per verificare le competenze raggiunte, che in forma orale per valutare la conoscenza specifica degli argomenti e la capacità espositiva. Nel secondo quadrimestre le prove scritte sono state principalmente presentate utilizzando la tipologia della terza prova. Nella valutazione delle prove si sono considerate la conoscenza dei contenuti, l’applicazione corretta delle procedure risolutive e l’uso corretto del linguaggio e della terminologia specifica. Testo adottato L. Tonolini, F. Tonolini, G. Tonolini, A. Manenti Calvi Approccio alla matematica Ed. Minerva Italica Carate Brianza, 6 maggio 2014 Prof. Elena Pirola 43 DISCIPLINA: Laboratorio di organizzazione e gestione dei servizi ristorativi ANNO SCOLASTICO: 2013/2014 DOCENTE: Esposito Pasquale RELAZIONE FINALE Obiettivi disciplinari Il Tecnico dei Servizi di Ristorativi è il coordinatore delle attività di ristorazione nelle varie componenti in cui essa si articola, in rapporto anche alla specifica tipologia di struttura ristorativa in cui opera. Egli dovrà possedere quindi, specifiche competenze nel campo dell’approvvigionamento, del controllo di qualità, quantità e costi della produzione e distribuzione dei pasti, dell’allestimento di buffet e di banchetti (esterni o interni all’azienda), dell’organizzazione del lavoro e della guida di un gruppo e delle sue relazioni con gruppi di altri servizi. • Saper realizzare con continuità, beni e/o servizi di elevato valore qualitativo, utilizzando nel modo più economico possibile le risorse disponibili. • Conoscere e saper valutare i problemi della programmazione e del coordinamento del personale addetto ad un reparto, controllare l’efficienza e l’efficacia del lavoro e favorire la comunicazione e l’interscambio funzionale tra i vari membri. • Saper adattare l’organizzazione e la produttività dei servizi ristorativi in funzione del tipo di azienda in cui sono collocati, delle caratteristiche fondamentali che assume la domanda dell’utenza, delle nuove possibilità che offrono la dietetica e l’industria agroalimentare. • Saper realizzare, attraverso le proprie prestazioni, una sintesi completa e di elevata qualità tra la creatività e la standardizzazione. CONOSCENZE L’allievo conosce le caratteristiche delle principali categorie alimentari disponibili sul mercato. La qualità dei prodotti attraverso i marchi alimentari. Caratteristiche e classificazioni delle acque, delle bevande analcoliche, dei vini e delle birre. I principali distillati e liquori. I diversi tipi di menu e di carte ed i criteri base per la loro stesura. Gli obblighi delle più recenti normative comunitarie in materia di sicurezza sul lavoro. Le principali forme di catering e le normative che le regolano. Le caratteristiche del servizio di banqueting. 44 COMPETENZE Saper gestire le principali voci costi nella produzione ristorativa. Saper gestire gli alimenti e le bevande dal momento dell’acquisto fino alla vendita. Saper organizzare e coordinare il processo di produzione del ristorante. Saper valutare i problemi della programmazione e del coordinamento dei mezzi a disposizione, adattando l’organizzazione e la produttività dei servizi ristorativi in funzione alla domanda. CAPACITA’ Acquisire le nozioni base per una corretta progettazione di una sala ristorante.Conoscere le principali tipologie di impianti di cucina ed i vantaggi e svantaggi della cucina sottovuoto e di assemblaggio. Saper organizzare un servizio ristorativo con buoni standard di qualità con un corretto rapporto qualità/prezzo. Comprendere l’importanza della scheda tecnica di produzione. Acquisire le nozioni di base sulla gestione del personale. Saper utilizzare correttamente i prodotti congelati. Costruire il costo piatto e il costo menù in rapporto agli alimenti usati e ad altri fattori che intervengono a determinare il prezzo praticato al cliente. Profilo della classe e obiettivi raggiunti La Classe 5 sez. B risulta formata all'inizio del corrente anno scolastico 2013/2014 da 18 allievi di cui 14 maschi e 4 femmine; che provengono regolarmente dalla classe 4 sez. A dello scorso anno scolastico. Il principale obbiettivo realizzato è stato quello di completare la formazione professionale di un futuro Tecnico delle Attività Alberghiere con una particolare attenzione al reparto di ristorazione. Si è cercato di sviluppare abilità e capacità di organizzazione, programmazione e gestione dell’azienda ristorativa. I risultati ottenuti sono discreti ed adeguati. Strumenti e metodi lezioni frontali; esperienze pratiche nel ristorante didattico “Saporinmente” della scuola; lavori di gruppo e ricerche; visite nelle aziende e nei laboratori della zona; esperienze di stage e di lavoro nelle aziende, da realizzare nel settore cucina e nel settore distribuzione-sala, in diverse situazioni aziendali; fotografie; 45 filmati; strumenti multimediali. Criteri di verifica e valutazione Prova semi-strutturata e strutturata Colloquio orale Nella valutazione finale si è tenuto conto anche della partecipazione attiva e dell’interesse dimostrato nell’attività didattica. Testo adottato Paolo Urbani-Francesca Marsilli Clitt A scuola di food & beverage Carate Brianza, 06/05/2014 Prof. 46 Esposito Pasquale DISCIPLINA: Inglese ANNO SCOLASTICO: 2013/2014 DOCENTE: Marco Fiorello RELAZIONE FINALE Obiettivi disciplinari CONOSCENZE Non tutti gli alunni hanno acquisito le medesime conoscenze, infatti, all’interno della classe, si sono distinti tre gruppi principali: il primo con un profitto buono sia allo scritto che all’orale, il secondo caratterizzato da un profitto discreto e un terzo gruppo con un profitto appena sufficiente con difficoltà sia espositiva che di produzione scritta. Le conoscenze della classe sono legate alla conoscenza delle peculiarità delle differenti tradizioni culinarie internazionali, a nessi tra religione-cibo e salute-cibo che gli alunni sono in grado di commentare in modo abbastanza corretto in L2. Agli alunni è stato inoltre chiesto di confrontarsi con la propria cultura ed esperienza. COMPETENZE La classe ha acquisito mediamente competenze linguistico-comunicative sufficienti, che gli permettono di sostenere una conversazione in L2 in modo abbastanza corretto, ma è anche in grado di comprendere un testo relativo all’importanza del cibo, della sua differente preparazione e consumo a seconda di zona geografica, religione e cultura alimentare facendo anche semplici collegamenti con altre discipline. Gli obiettivi raggiunti relativamente alle competenze riguardano anche la capacità di comprendere e produrre messaggi di vario genere adeguati e coerenti al contesto, con una intonazione e pronuncia discreta per la maggior parte della classe. CAPACITA’ La classe è capace di effettuare semplici collegamenti con altre discipline e ad esprimere, rispetto a quanto visto in classe, semplici giudizi critici paragonandosi e confrontandosi con la propria cultura ed esperienza personale. Attraverso l’impiego di: 47 Strumenti e metodi Le lezioni frontali si sono svolte in L2 utilizzando il libro di testo indicato nella guida, oltre alla produzione di appunti e schemi da parte degli studenti. È stato anche utilizzato materiale tratto da Internet, soprattutto per quanto riguarda le diete, per effettuare approfondimenti sia da parte dell’insegnante che degli alunni. Sono state assegnate spesso domande aperte per rendere gli studenti in grado di affrontare la terza prova. Gli esercizi di ascolto sono stati condotti attraverso l'utilizzo di strumenti audiovisivi e sotto la guida dell'insegnante. Criteri di verifica e valutazione Il numero di verifiche durante l’anno è stato di due scritte e tre orali per il primo quadrimestre e di quattro scritte e due orali per il secondo. La valutazione scritta si è svolta soprattutto attraverso test a scelta multipla, di completamento, attraverso comprensione di testi in lingua. Nel secondo periodo le verifiche scritte si sono concentrate in modo particolare su domande aperte che prevedevano risposte di 8 righe, in preparazione alla terza prova. Per le verifiche orali i criteri sono stati la correttezza della pronuncia e la capacità di strutturare frasi corrette, nonché la capacità di fare collegamenti tra gli argomenti proposti e di esprimere un giudizio personale in merito in L2, anche su argomenti non necessariamente legati alla programmazione. Testo adottato “BETWEEN COURSES” - An English journey through international catering Autori: E.Caminada, M.Girotto, N.Hogg, A.Meo, G.Pasquali, P.Peretto Ed: Hoepli. Carate Brianza, 10 Maggio 2014 Prof. Marco Fiorello 48 DISCIPLINA: EDUCAZIONE FISICA FEMMINILE ANNO SCOLASTICO 2013-2014 SQUADRA: 5B DOCENTE: CHIARA BORGONOVO RELAZIONE FINALE La classe, costituita da 4 allieve, è dotata di un livello motorio più che sufficiente, le capacità motorie sono distribuite in modo eterogeneo nel gruppo. Affinché lo svolgimento della lezione fosse possibile con un numero adeguato di allieve, dal primo anno sono state abbinate ad un’altra classe: la quinta alberghiero sez. A con 4 allieve; quindi le lezioni venivano svolte con 8 allieve complessivamente. Grave problema di alcune studentesse nel corso degli anni passati, sono state le numerose assenze durante l’anno che non hanno consentito un lavoro proficuo ma discontinuo. Nell’ultimo anno però, il clima di lavoro è stato più positivo; anche il rapporto di stima e fiducia che si è instaurato fra allieve e insegnante ha portato ad un lavoro migliore. Obiettivo del triennio ed in particolare di quest’ultimo anno è stato l’approfondimento dell’attività fisica dal punto di vista sportivo e non semplicemente ludico. Le allieve hanno portato a compimento questo tipo di percorso durante l’intero anno, raggiungendo conoscenze tecniche e didattiche della disciplina. Nel corso del II quadrimestre le allieve sono state maggiormente protagoniste nelle lezioni in quanto è stato loro richiesto un intervento didattico di tirocinio. Nella preparazione del tirocinio sono state guidate dall’insegnante. Oltre al piano di lezione è stata loro richiesta l’elaborazione di una tesina relativa all’argomento scelto; anche in questo tipo di lavoro, prettamente teorico, le allieve si sono dimostrate serie ed i risultati ottenuti nelle tesine sono stati molto buoni. Gli obiettivi raggiunti sono stati i seguenti: OBIETTIVI EDUCATIVI Personalizzazione intesa come desiderio di fare propri i contenuti per sviluppare la capacità di intervento sulla realtà. Accettazione consapevole della regola, sia sportiva che di lavoro, come metodo indispensabile per la realizzazione efficace delle proposte: programmazione ed organizzazione del lavoro. Nell’esperienza di gruppo saper distribuire i ruoli ed i compiti motori, in base alle caratteristiche personali, attraverso la presa di coscienza dei propri limiti e delle proprie capacità. Capacità critiche di valutazione del lavoro rispetto a sé ed ai compagni. OBIETTIVI DIDATTICI Conoscenza delle nozioni teorico-tecnico-scientifiche, con particolare attenzione agli elementi fisiologici di base per una comprensione chiara del movimento umano. 49 Elementi di tecnica, regolamento ed arbitraggio di alcuni giochi sportivi. Potenziamento fisiologico come condizione indispensabile per la realizzazione delle proposte. Sviluppo dell’attività sportiva a livello personale e collettivo. Applicazione adeguata dei metodi di sviluppo delle capacità fisiche. METODO Il lavoro è stato proposto inizialmente in forma globale per arrivare in seguito all’analisi tecnica del gesto. Sono state esaminate le seguenti fasi: Presentazione in forma globale. Dimostrazione (quando necessaria). Attuazione in forma globale. Correzione ed autocorrezione. Scomposizione in fasi analitiche. Attuazione in forma globale. Pertanto il metodo usato è stato globale-analitico-misto CRITERI PER LE VERIFICHE Le verifiche si sono basate su prove oggettive relative alle attività specifiche, accompagnate dall’osservazione costante del comportamento motorio e sociale di ogni singola allieva e del rapporto con la disciplina. La valutazione, intesa come rapporto tra il risultato raggiunto e la persona, ha tenuto conto dei seguenti criteri: livello di partenza; acquisizione dell’abilità richiesta; impegno personale e partecipazione costruttiva all’attività. L’insegnante Carate B.za, 05 Maggio 2014 Chiara Borgonovo 50 DISCIPLINA: EDUCAZIONE FISICA MASCHILE ANNO SCOLASTICO: 2013/2014 DOCENTE: prof. Massimo Donati Profilo della classe La classe composta da alunni si è dimostrata sempre interessata e disponibile ad imparare. Per quanto riguarda gli obiettivi perseguiti nel corso di quest’anno posso affermare che sono stati raggiunti da tutti, con le naturali differenze dovute principalmente al livello di preparazione individuale e non ai livelli di impegno e di partecipazione assunti durante le lezioni, che sono stati significativi durante tutto l’anno. A livello di conoscenze tutti gli alunni sono in possesso di nozioni sul regolamento delle discipline sportive trattate, sanno delineare in maniera didatticamente corretta il gesto tecnico e sono in grado di fare riferimento alle nozioni teorico-scientifico.-tecniche con particolare attenzione agli elementi fisiologici di base per una chiara comprensione del movimento umano. Per quanto riguarda le competenze specifiche gli alunni sanno impostare, eseguire e valutare un gesto sportivo a seconda della richiesta dell’insegnante. A livello di capacità ho lavorato molto sulla personalizzazione del gesto in modo che un allievo sia in grado, a partire dalla conoscenza del gesto didatticamente corretto, di saperlo applicare in azione, renderlo efficace, economico e rispondente alle proprie caratteristiche morfologiche e atletiche. In questo senso, gli alunni sono in grado di distribuire compiti motori e tattici in base alle proprie caratteristiche e a quelle dell’avversario. Questa impostazione del lavoro ha permesso a tutti gli alunni di sperimentare in maniera molto personale le varie attività, ha facilitato in ognuno la correzione dell’errore ed ha consentito inoltre una valutazione da parte dell’insegnante più oggettiva sull’esito del percorso. Per quanto riguarda i contenuti disciplinari abbiamo lavorato con l’obiettivo che tutti avessero la possibilità di ipotizzare un piano di lavoro, di realizzarlo sulla carta e di gestirlo con il gruppo classe, per cui i contenuti sono andati di pari passo con le scelte adottate dai singoli studenti nello svolgimento del loro lavoro. Naturalmente il lavoro da loro presentato cercava di dare le ragioni, anche dal punto di vista scientifico, di tutte le scelte attuate per realizzare gli obiettivi posti. Ogni singola lezione o unità didattica doveva prevedere un lavoro di valutazione o di verifica gestito anch’esso dall’insegnantestudente. Alla fine di ogni singola lezione ci si soffermava a discutere sul lavoro proposto, sulle sensazioni avute dagli studenti, sulla validità delle scelte attuate e della valutazione dell’attività. 51 Tutte le lezioni sono state svolte negli spazi a nostra disposizione e cioè la palestra, una pista di atletica ed un campo da calcio. Metodo Il metodo utilizzato è stato di tipo induttivo e deduttivo: INDUTTIVO: le attività sono state proposte in modo che gli studenti potessero mettere in atto la loro intelligenza motoria e, sulla base del vissuto, individuare i concetti o le leggi relative alle situazioni prese in esame. DEDUTTIVO: a partire dalla legge o dal concetto teorico (schema di gioco, tattica da applicare……..) operare una traduzione pratica in situazioni individuali e collettive. Valutazione Per quanto riguarda i criteri di valutazione oltre al livello oggettivo di prestazione ottenuto ha avuto rilevanza anche il miglioramento rispetto al livello di partenza, l’impegno e la partecipazione al lavoro intesi come serietà rispetto alle proposte e come volontà di paragonarsi con la realtà per migliorarsi e perfezionarsi, la personalizzazione intesa come ricerca della perfezione nell’esecuzione del gesto tecnico a partire principalmente dalla conoscenza teorica passata al vaglio della “esigenza” del proprio corpo e della situazione in cui mi vengo a trovare, il saper partecipare correttamente al gioco di squadra nel pieno rispetto delle regole del gioco medesimo, ma soprattutto in quelle di una convivenza mirante al raggiungimento di un obiettivo unitario comune. Le verifiche sono consistite in prove oggettive relative alle attività specifiche accompagnate dall’osservazione costante del comportamento motorio e sociale dell’alunno. La valutazione, intesa come rapporto tra ragazzo e il risultato raggiunto, ha quindi in ultima analisi tenuto conto dei seguenti criteri: - livello di partenza. - Acquisizione delle conoscenze, competenze e capacità richieste - Impegno personale e partecipazione costruttive alle lezioni. Carate Brianza, 14/05/2014 Prof. Massimo Donati 52 DISCIPLINA: tedesco ANNO SCOLASTICO: 2013/2014 CLASSE: 5B DOCENTE: Emanuela Calvino Obiettivi disciplinari CONOSCENZE Lessico e fraseologia di settore Aspetto socio-culturale della lingua e dei Paesi di lingua tedesca con riferimento al settore enogastronomico Strategie per la comprensione globale e selettiva di testi scritti COMPETENZE Utilizzare la lingua tedesca nel settore enogastronomico per comprendere e produrre testi specifici (ricette e menu) Riconoscere e valorizzare gli aspetti socio-culturali del proprio Paese e saper operare confronti con i Paesi di lingua tedesca, valorizzando l’interculturalità. CAPACITA’ Interagire in brevi conversazioni su argomenti inerenti la sfera personale o di lavoro Utilizzare strategie appropriate alla comprensione globale di testi Produrre testi brevi per esprimere contenuti di carattere enogastronomico Utilizzare lessico del settore enogastronomico Profilo della classe e obiettivi raggiunti Gli alunni hanno dimostrato interesse per gli argomenti proposti dall’insegnante e curiosità rispetto agli aspetti socio-culturali dei Paesi di lingua tedesca durante le lezioni in classe. Tuttavia l’impegno e lo studio a casa non è stato altrettanto costante; inoltre le difficoltà linguisticoespressive mai completamente superate non hanno giovato all’apprendimento della lingua straniera. 53 La maggior parte degli studenti presenta ancora difficoltà nell’esposizione orale e nell’esposizione scritta. Durante l’anno scolastico si è lavorato in particolare sulla comprensione e la produzione scritte e orali di testi del settore enogastronomico. Ciascun testo è stato letto e analizzato in classe, quindi verificato a livello orale e poi scritto; in generale i contenuti sono stati appresi in maniera precisa, rimane più difficoltosa l’esposizione in lingua. Alcuni alunni hanno raggiunto a fatica un livello sufficiente, questo è in parte dovuto ad uno studio non sempre costante, poco approfondito e a lacune pregresse. Resta da sottolineare che gli obiettivi minimi sono stati raggiunti dall’intero gruppo classe. Strumenti e metodi Lo svolgimento delle unità di apprendimento ha seguito un format ripetitivo: ogni argomento è stato affrontato in classe, partendo dalla lettura del testo, passando alla comprensione globale, quindi alla riflessione su vocaboli sconosciuti. Si è poi passati alla comprensione più specifica del testo, lavorando infine sulla rielaborazione ed esposizione orale del testo affrontato. La riflessione morfosintattica è stata sempre contestualizzata alle strutture man mano incontrate nei testi. Ampio spazio è stato dato alle somiglianze e differenze socio-culturali. Alcuni studenti più fragili sono stati affiancati nel corso dell’anno da un docenti esterno, impostando percorsi di studio personalizzato per cercare di ridurre le lacune pregresse e imparare a rielaborare in modo essenziale i testi trattati. Criteri di verifica e valutazione Sono state effettuate cinque verifiche scritte, adottando la tipologia della terza prova. Le verifiche orali sono state brevi e molto frequenti per permettere il più possibile di esercitarsi a esprimersi oralmente. I criteri di valutazione sono stati la conoscenza dei contenuti e la capacità di farsi comprendere; minor peso è stato dato alla correttezza morfo-sintattica. Testo adottato Testi in adozione: “Kultouren neu”, Delor R., Edizioni Lang “Und jetzt…alle zu Tisch”, Pierucci T., Fazzi A., Moscatiello G. Loescher Carate Brianza, 14/05/2014 Prof. Emanuela Calvino 54 DISCIPLINA: STORIA Anno Scolastico: 2013/2014 DOCENTE: CECILIA AROSIO RELAZIONE FINALE Profilo della classe La classe non ha mostrato, salvo qualche eccezione, un vivo interesse per gli argomenti affrontati. Le ore di lezione si sono pertanto svolte in un clima di ascolto passivo e di scarsa partecipazione, cui si è aggiunto uno scarso impegno nello studio personale, rendendo così necessari, da parte del docente, frequenti momenti di sintesi e ripasso. Ciò ha evidentemente rallentato il ritmo di lavoro, non permettendo così di portare a compimento il programma preventivato a inizio anno. Solo pochi studenti hanno conseguito una preparazione solida e completa, capace di adeguate connessioni tra eventi e di rendere ragione delle cause degli stessi; nel resto dei casi, la preparazione conseguita è da valutarsi comunque sufficiente, mentre alcuni elementi presentano significative lacune di apprendimento. Obiettivi disciplinari Il lavoro didattico svolto durante l’anno ha voluto presentare agli alunni di quinta il passato recente della nostra storia come realtà viva, costruita da uomini e, proprio per questo, complessa, a volte contraddittoria, non sempre chiaramente prevedibile e di difficile interpretazione. Si è cercato di favorire la presa di coscienza da parte di tutti gli alunni della complessità e della problematicità del sapere storico attraverso uno studio consapevole e critico articolato nei seguenti obiettivi organizzati per conoscenze, competenze e capacità: Conoscenze: in questo ambito si è perseguito l’apprendimento ordinato e sistematico delle vicende legate al periodo preso in considerazione, per consentirne una efficace ricostruzione secondo i principali fattori di tipo sociale, politico, economico ed ideale. Particolare attenzione è stata prestata poi al possesso di un lessico adeguato e alla consuetudine a documentare le proprie affermazioni mediante opportuni riferimenti a dati specifici. Competenze: si sono volute potenziare la consapevolezza della chiave interpretativa utilizzata per la comprensione dell’evento storico, l’individuazione di tesi interpretative o punti di vista differenti, il confronto della diversa modalità di ricostruzione di uno stesso evento. Capacità: è stata avviata una riflessione personale sui problemi trattati attraverso l’utilizzo di tutti quegli strumenti in possesso degli alunni, non esclusi i riferimenti alle altre discipline, che ha portato una discreta parte della classe ad una più matura e consapevole presa di coscienza delle radici del presente ed ha affinato una sensibilità a considerare la realtà tenendo conto della complessità e della molteplicità dei fattori che la determinano. Strumenti e metodi. Criteri di verifica e valutazione Per favorire un apprendimento attivo e critico della storia si è impostato il dialogo educativo dell’ora di lezione secondo diverse modalità. E’ stato innanzitutto riservato spazio alla lezione frontale col compito sostanziale di introdurre l’argomento presentando i tratti salienti del periodo analizzato e facendo, eventualmente, riferimento ad alcune tesi storiografiche. Le interrogazioni sono state svolte sia sotto la forma di una veloce richiesta di sintesi del punto conquistato nell’ora precedente o nel lavoro da svolgere a casa, sia in una più articolata esposizione di carattere sintetico a conclusione di uno dei temi nodali disaminati in un più lungo periodo di tempo. La valutazione è stata data sull’effettivo compimento dei passi di volta in volta richiesti dal docente ed è stata sempre accompagnata da un giudizio di valore, non definitorio, sul percorso che il ragazzo ha svolto, il che ha implicato una costante indicazione all’alunno della direzione e del metodo da seguire affinché egli potesse migliorare la qualità del proprio lavoro. È stato il raggiungimento o meno degli obiettivi sopra delineati ad essere al centro della valutazione da parte 55 del docente: in particolare, cuore della valutazione è stata la capacità dello studente di possedere da un lato i dati analitici (date, luoghi, nomi dei protagonisti delle vicende studiate, ecc.), dall’altro un giudizio sintetico sugli eventi, che però non li appiattisse in maniera semplicistica, ma rendesse conto della complessità che è sempre presente nelle vicende storiche e geopolitiche. Per quanto riguarda le forme di verifica, esse hanno previsto innanzitutto interrogazioni orali; tali momenti di verifica hanno costituito, negli intenti dell’insegnante, un momento molto prezioso non solo per valutare l’interrogato, ma per tutta la classe, che potesse appunto verificare a sua volta la bontà del percorso intrapreso e chiarirsi dubbi e incertezze. Sono state fatte interrogazioni in forma scritta, che hanno dato al docente l’opportunità di valutare contemporaneamente tutta la classe in momenti particolarmente significativi del percorso dell’anno. Si è deciso di valutare anche in decimi le parti relative alla disciplina contenute nella esercitazione per la terza prova scritta e quindi, riportandole a registro, di tenerle nella giusta considerazione in sede di valutazione finale. Testo adottato - F. Bertini, Storia. Fatti e interpretazioni – Seconda Edizione. Vol. 2, Dalla metà del XVII secolo alla fine del XIX, Mursia Scuola - F. Bertini, Storia. Fatti e interpretazioni – Seconda Edizione. Vol. 3, Il XX secolo e gli inizi del XXI, Mursia Scuola Carate Brianza, 12 maggio 2014 Il docente, prof.ssa Cecilia Arosio 56 ALLEGATO N.3 DISCIPLINA: ITALIANO ANNO SCOLASTICO: 2013/ 2014 DOCENTE: SIMONE PUGLIA PROGRAMMA EFFETIVAMENTE SVOLTO IL ROMANTICISMO. Introduzione al romanticismo europeo: linee generali di poetica, temi fondamentali. La polemica classico-romantica. UGO FOSCOLO Vita, personalità ed opera Da Ultime lettere di Jacopo Ortis 11 ottobre 1797; 28 ottobre 1797; 14 maggio, a sera; 15 maggio; Milano, 4 dicembre; Ventimiglia, 19 e 20 febbraio Da Poesie Alla sera A Zacinto In morte del fratello Giovanni GIACOMO LEOPARDI Vita, personalità ed opera Da Lettera ai Sigg. compilatori della “Biblioteca italiana” in risposta a Madame de Staël Il più grande di tutti i poeti è il più antico Da Lo Zibaldone La teoria del piacere Dai Pensieri La noia (LXVIII) Dai Canti: L’infinito La sera del dì di festa Alla sua donna A Silvia 57 Canto notturno di un pastore errante dell’Asia La quiete dopo la tempesta Il sabato del villaggio A se stesso La ginestra (strofe 1, 3 e 7) Dalle Operette Morali: Dialogo della Natura e di un islandese Dialogo di un Venditore di almanacchi e di un Passeggere ALESSANDRO MANZONI Vita, personalità, opera Da Lettera al marchese Cesare d’Azeglio sul Romanticismo L’utile, il vero, l’interessante Da Lettera al signor Chauvet sull’unità di tempo e di luogo nella tragedia Storia e poesia Dalle Odi Il cinque maggio Da Adelchi Coro dell’Atto Terzo Coro dell’Atto Quarto La morte di Adelchi I Promesssi Sposi La scelta del romanzo; genesi e stesura dell’opera; il problema della lingua; lo storicismo manzoniano; trama e struttura del romanzo; i personaggi; il manoscritto anonimo, l’ironia; il “sugo della storia” IL NATURALISMO FRANCESE E IL VERISMO ITALIANO Linee generali di poetica del romanzo naturalista francese; analogie e differenze col Verismo italiano. GIOVANNI VERGA Vita, personalità ed opera Da L’amante di Gramigna – prefazione Lettera dedicatoria a Salvatore Farina 58 Da Vita dei campi: Rosso Malpelo La Lupa Da I Malavoglia Prefazione Cap. I: La famiglia Toscano e la partenza di ‘Ntoni Cap. IV: Visita di condoglianze Cap. XI: Il contrsto tra ‘Ntoni e padron ‘Ntoni Cap. XV: L’addio di ‘Ntoni Da Novelle rusticane La roba Libertà Da Mastro don Gesualdo Cap. V: La morte di Gesualdo IL SIMBOLISMO FRANCESE: Baudelaire, Rimbaud, Verlaine: linee generali di poetica Da I fiori del male di Ch. Baudelaire Spleen Corrispondenze L’albatro Da Cose lontane e cose vicine di P. Verlaine Languore Introduzione al decadentismo: caratteri propri del simbolismo e dell’estetismo GABRIELE D’ANNUNZIO Vita, personalità ed opera Da Il Piacere I, 1: L’attesa dell’amante IV, 3: L’asta Da Alcyone: La sera fiesolana La pioggia nel pineto GIOVANNI PASCOLI 59 Vita, personalità ed opera Da Myricae: Arano Lavandare Novembre L’assiuolo X Agosto Dai Poemetti: Italy Da Canti di Castelvecchio: Il gelsomino notturno La mia sera LUIGI PIRANDELLO Vita, personalità ed opere Da L’umorismo Il sentimento del contrario Da Novelle per un anno Il treno ha fischiato La signora Frola e il signor Ponza, suo cognato Una giornata Da Il fu Mattia Pascal Cap. VIII: La nascita di Adriano Meis Cap. XVIII: Nel limbo della vita Da Uno, nessuno e centomila I, 1: Un piccolo difetto VIII, 4: Un paradossale lieto fine GIUSEPPE UNGARETTI Vita, personalità ed opere Da L’Allegria: Commiato I fiumi San Martino del Carso 60 Veglia Fratelli Sono una creatura Mattina Soldati Da Sentimento del tempo: La madre EUGENIO MONTALE Vita, personalità ed opere Da Ossi di seppia: In limine I limoni Non chiederci la parola Meriggiare pallido e assorto Spesso il male di vivere ho incontrato Forse un mattino andando in un’aria di vetro Da Le occasioni Ti libero la fronte dai ghiaccioli Da Satura Ho sceso dandoti il braccio Prima del viaggio Carate Brianza, 15 maggio 2014 Prof. Simone Puglia 61 DISCIPLINA: Inglese ANNO SCOLASTICO: 2013/2014 DOCENTE: Marco Fiorello PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO Nel corso dell’anno scolastico si sono trattati i seguenti argomenti, dal libro “BETWEEN COURSES” : UNIT 5 INTERNATIONAL COOKING . From Muddy fields. The golden grains of life . Great eating adventures in South-East Asia . Spicy India . Far Eastern Cuisine . Mexican Cuisine . Pasta: an Italian passion? . Meat lovers . Fish lovers UNIT 9 FOOD AND RELIGION . Eating habits and religion . Islam: Alcohol and taboos . Kashruth: Jewish dietary laws 62 . Jewish Cooking . The roots of vegetarianism: Veda . Fasting and religions UNIT 10 FOOD AND HEALTH . Food, health and fitness . Diets . Lifestyle diets . Food allergies . Food intolerances Carate Brianza 15 05 2014 Prof. Marco Fiorello 63 DISCIPLINA: ALIMENTI E ALIMENTAZIONE ANNO SCOLASTICO: 2013/2014 DOCENTE: Politi Fausta PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO Nel corso dell’anno scolastico si sono trattati i seguenti argomenti: LA DIETA IN CONDIZIONI FISIOLOGICHE: LA DIETA NELLE DIVERSE ETÀ E CONDIZIONI FISIOLOGICHE raccomandazioni nutrizionali nell’età evolutiva la dieta nel lattante l’alimentazione complementare la dieta del bambino in età prescolare e scolare la dieta dell’adolescente la dieta dell’età adulta la dieta in gravidanza e allattamento la dieta nella terza età le piramidi alimentari (dieta mediterranea, piramide giornaliera) DIETE PARTICOLARI la dieta nello sportivo dieta mediterranea dieta vegetariana dieta eubiotica L’ALIMENTAZIONE NELLA RISTORAZIONE COLLETTIVA la ristorazione di servizio servizio di gestione ed erogazione dei pasti (gestione diretta, indiretta, mista) tipi di legame (caldo, refrigerato, surgelato) indicazioni per la composizione di menù scolastici mense scolastiche e ristorazione nelle case di riposo LA DIETA IN CONDIZIONI PATOLOGICHE DIETA NELLE MALATTIE DELL’APPARATO DIGERENTE disturbi gastrointestinali: reflusso esofageo, gastrite, ulcera peptica, sindrome del colon irritabile celiachia 64 DIETA NELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI prevenzione e rischio cardiovascolare iperlipidemie e aterosclerosi ipertensione arteriosa DIETA NELLE MALATTIE DEL METABOLISMO diabete obesità iperuricemia e gotta ALIMENTAZIONE E CANCEROGENESI sostanze cancerogene e anticancerogene presenti negli alimenti ruolo della dieta nella prevenzione dei tumori DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE anoressia nervosa e bulimia I RISCHI E LA SICUREZZA ALIMENTARE FATTORI TOSSICI E CONTAMINAZIONE ALIMENTARE tipi di contaminazione fattori antinutrizionali, ammine biogene, micotossine contaminazione attribuibile ad attività umane, metalli pesanti, fitofarmaci e zoofarmaci sostanze cedute da contenitori o da imballaggi per alimenti contaminazione da radionuclidi CONTAMINAZIONE BIOLOGICA DEGLI ALIMENTI agenti biologici responsabili delle contaminazioni: prioni, virus, batteri, muffe, lieviti, protozoi, elminti e fattori di crescita dei microrganismi i prioni e la BSE epatite A, epatite E tossinfezioni alimentari: salmonellosi, intossicazione da S. aureus, tossinfezione da C.perfrigens, Botulismo, tossinfezione da B. cereus, Listeriosi, tossinfezioni da E. coli parassitosi (teniasi, anisakidosi, toxoplasmosi, trichinosi) ADDITIVI ALIMENTARI E COADIUVANTI TECNOLOGICI additivi alimentari: definizione e requisiti legali, DGA, classificazione e principali additivi (conservanti, antiossidanti, addensanti, stabilizzanti, emulsionanti, coloranti, esaltatori di sapidità, edulcoranti) i coadiuvanti tecnologici 65 gelificanti, amidi modificati, LA PREVENZIONE E IL CONTROLLO PER LA SICUREZZA ALIMENTARE IGIENE E SICUREZZA NELL’AMBIENTE RISTORATIVO posizione dell’azienda, requisiti e igiene dei locali, igiene delle attrezzature organizzazione delle fasi lavorative igiene del personale e dell’ambiente di lavoro, operazioni di sanificazione CONTROLLO QUALITÀ E SICUREZZA ALIMENTARE la sicurezza alimentare in Europa (il libro bianco, la rintracciabilità, il pacchetto igiene) il sistema di autocontrollo HACCP i controlli ufficiali in Italia, le frodi alimentari qualità totale degli alimenti marchi di qualità : DOP, IGP, STG prodotti biologici e prodotti da agricoltura integrata LA CONSERVAZIONE DEGLI ALIMENTI cause biologiche, fisico - chimiche di alterazione degli alimenti metodi fisici di conservazione: alte temperature (pastorizzazione e sterilizzazione) basse temperature (refrigerazione, congelamento e surgelazione) ambienti modificati (atmosfera controllata e modificata, sottovuoto, cryovac) sottrazione di acqua (concentrazione, essiccamento, liofilizzazione) conservazione con radiazioni ionizzanti. metodi chimici di conservazione (salagione, aggiunta di zucchero, olio, aceto, alcol) metodi chimico – fisici di conservazione: affumicamento metodi biologici di conservazione: le fermentazioni NUOVI ALIMENTI (alimenti dietetici speciali) alimenti dietetici, alimenti arricchiti, alimenti alleggeriti, alimenti funzionali biotecnologia applicate agli alimenti: OGM Carate Brianza, 10/05/2014 Prof. Fausta Politi 66 DISCIPLINA: LEGISLAZIONE ANNO SCOLASTICO: 2013/2014 DOCENTE: GATTI GIANMARIO Programma svolto in riferimento al libro di testo: Unità 5 L’impresa e l’azienda a) Definizione di imprenditore e sua analisi, la classificazione dell’impresa in base alla natura dell’attività svolta- imprenditore agricolo e commerciale, l’impresa agrituristica, alla dimensione piccolo e non piccolo imprenditore , l’impresa familiare. b) L’azienda definizione e trasferimento di azienda; i segni distintivi – ditta, insegna, marchio. c) Cenni: la disciplina della concorrenza Unità 6 Le società a) Definizione di contratto associativo analisi, autonomia patrimoniale perfetta e imperfetta e personalità giuridica, le società di persona e di capitale: loro differenze. b) I caratteri essenziali delle società di persone: società semplice, società in nome collettivo, società in accomandita semplice. c) I caratteri essenziali delle società di capitale: società a responsabilità limitata, società per azioni, società in accomandita per azioni. d) Cenni su azioni: definizione come titolo di credito causale. Unità 7 L’impresa ristorativa a) L’impresa ristorativa italiana (documento di riferimento Rapporto ISMEA): caratteristiche rispetto alla ristorazione anglosassone, forme legali, tipologia dei costi, i comparti della ristorazione. b) I requisiti per l’esercizio della attività ristorativa, la SCIA. c) La legislazione turistica in riferimento a slide svolte a lezione e messe a disposizione sul sito: la cronologia essenziale della legislazione turistica, il conflitto Stato e Regioni, l’assetto di governante, l’Italia come marchio. d) L’impresa turistico alberghiera in riferimento a slide svolte a lezione e messe a disposizione sul sito: descrizione attraverso due parametri – qualità del servizio e ampiezza di mercato come ambito geografico Unità 8 I titoli di credito a) Caratteristiche dei titoli di credito, la cambiale tratta e pagherò, i requisiti essenziali, la girata, l’azione cambiaria, l’azione di regresso. b) L’assegno bancario, il mancato pagamento, l’assegno circolare – differenza con l’assegno bancario- le ricevute bancarie. c) Unità 9 Le obbligazioni a) Definizione – prestazione – oggetto, obbligazioni solidali, obbligazioni pecunarie. 67 b) Adempimento, inadempimento, il danno –danno emergente e lucro cessante – la responsabilità del debitore, pegno e ipoteca. c) Le fonti delle obbligazioni: c1) Il contratto: definizione, gli elementi essenziali del contratto, contratto consensuale – reale, contratto con effetti obbligatori – reali, l’invalidità del contratto per vizi originari – nullità, annullabilità, rescissione; vizi sopravvenuti- risoluzione Unità 10 I principali contratti di impresa a) Il contratto di vendita caratteristiche b) Il contratto di trasporto c) Il contratto di deposito e il deposito irregolare, il deposito nei magazzini generali d) Il contratto di franchising, leasing, factoring e) Il contratto di assicurazione f) Il contratto di mutuo g) L’apertura di credito, l’anticipazione bancaria, lo sconto cambiario Unità 11 I contratti specifici a) I contratti di somministrazione, catering e banqueting b) Il contratto di albergo caratteristiche, il deposito in albergo, la responsabilità del ristoratore. Unità 12 Il contratto di lavoro Per questa unità il punto di riferimento sono slide a disposizione sul sito moodle. a) La busta paga e il cuneo fiscale b) Definizione di CCNL, le caratteristiche del mercato del lavoro, contratti subordinati e parasubordinati, gli obiettivi della riforma Fornero, le tipologie di contratti – contratto somministrazione lavoro, contratto di apprendistato, contratto a chiamata, job sharing, part time c) Cenni al superamento di alcune rigidità introdotte dalla riforma Fornero Unità 13 La legislazione sociale Unità 14 La sicurezza sul lavoro Si sono affrontati per cenni 2 argomenti dell’unità 13 e per l’Unità 14 si fa riferimento a un breve documento su moodle a) INAIL – infortunio e malattia professionale b) INPS – Liquidazione e pagamento pensioni La legislazione in tema di Sicurezza del lavoro 68 DISCIPLINA: EGAR ANNO SCOLASTICO: 2013/2014 DOCENTE: GATTI GIANMARIO Bilancio Si presenta uno schema dell'argomento con le indicazioni di riferimento sul libro di testo e file delle lezioni. Bilancio schema e temi di maturità Contabilità generale (CO.GE) Il sistema informativo . i principi contabili internaz La Gestione finanziaria margini di struttura Lavoro - Gestione delle Risorse Umane La recente, Giugno 2012, riforma del mercato del lavoro - ministro Fornero - le modifiche ai principali contratti. La busta paga la pressione fiscale. La gestione delle risorse Umane. Lavoro - Gestione Risorse Umane schema e temi di maturità CCNL Riforma del mercato del lavoro Fornero costo del lavoro Busta paga e cuneo fiscale La struttura del costo del lavoro La gestione delle risorse Umane L'impresa ristorativa Il settore della ristorazione ha bisogno di una fase di profonda ristrutturazione che può essere seguita per due strade:1) riduzione sensibile del numero delle imprese 2) cambiamento dell’offerta verso un modello a minor contenuto di servizio. I cambiamenti demografici e le nuove tecnologie le nuove tendenze alimentari: dalla gastro-anomia alla ricerca di un equlibrio alimentare dieta mediterranea la doppia piramide spreco alimentare e obesità L'impresa ristorativa e le nuove tendenze alimentari temi di maturità Rapporto ISMEA le nuove tendenze alimentari Ristorazione e nuove tecnologie spreco alimentare L'impresa Alberghiera Le strutture alberghiere e incontro tra D e O schema e temi di maturità Le strutture alberghiere e incontro tra Domanda e Offerta La stagionalità La Segmentazione del mercato Turismo Turismo come spostamento Turismo come scambio tra moneta e spazio socio naturale 69 Turismo come un insieme di attività associate allo spostamento Turismo asset strategico dell'economia del Paese (si veda anche file legislazione "la legislazione turistica") Il cambiamento dei modelli di consumo: dal benessere consumistico alla qualità della vita. La parola consumare perde senso. I prodotti, anche quelli di brevissima durata, tendono sempre più a venire considerati per la loro destinazione, in relazione al tutto, piuttosto che come singole cose da distruggere nell’atto di consumo. Consumare è fare tendenzialmente un'esperienza emotiva. Dal modello di Leiper alla sostenibilità L'impatto diretto indiretto indotto del turismo Sostenibiltà del turismo Ecomics e turismo Le tendenze globali del consumo Le Tipologie della mentalità dei turisti Il ciclo di vita del prodotto e della destinazione Il ciclo di vita del prodotto: modello classico Il ciclo di vita del prodotto: matrice di Boston Il ciclo di vita del prodotto e innovazione Il ciclo di vita della destinazione Il ciclo di vita del prodotto e della destinazione e temi di maturità Il ciclo di vita del prodotto e della destinazione il caso Rimini ciclo di vita delle destinazioni Analisi dei costi La Break even analysis Full e Direct costing Costi Standard e determinazione del Prezzo Gli argomenti fanno riferimento al Modulo 2 del libro di testo BEP analisi dei costi e temi di maturità Break even point grafico break even point soluzioni esercizi BEP full e direct cost Caso Palace Hotel dalla materialità alla immaterialità del servizio Costi standard e determinazione del prezzo esercizi BEP e Standard Pricing 70 DISCIPLINA: Matematica ANNO SCOLASTICO: 2013/2014 DOCENTE: Elena Pirola PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO Nel corso dell’anno scolastico si sono trattati i seguenti argomenti: Ripasso di algebra: disequazioni di secondo grado e di grado superiore al secondo, disequazioni intere e fratte. Definizione di funzione. Dominio, codominio, intersezione con gli assi e studio del segno di una funzione. Funzioni pari e dispari. Definizione di limite di una funzione. Limite destro e limite sinistro. Risoluzione di alcune forme di indecisione (∞-∞, 0/0, ∞/∞) nel caso di funzioni razionali intere e fratte. Asintoti verticali e orizzontali di una funzione. Definizione di funzione continua. Discontinuità di I, II e III specie. Definizione di rapporto incrementale, derivata di una funzione in un punto. Derivata della funzione costante, derivata della funzione potenza, derivata della somma, del prodotto e del rapporto di funzioni. Funzione crescente e decrescente. Studio di funzioni razionali intere e fratte. Carate Brianza, 6 maggio 2014 Prof. Elena Pirola 71 DISCIPLINA: Laboratorio di organizzazione e gestione dei servizi ristorativi ANNO SCOLASTICO: 2013/2014 DOCENTE: Esposito Pasquale PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO Ripasso dei capitoli studiati in IV: CAPITOLO 6: Il Menu I menù rotativi, concordato, programmato, degustazione CAPITOLO 10: Il settore beverage Le bevande alcoliche: La birra: classificazione, produzione, servizio, abbinamento. I vini e le bevande: in rapporto al menù e ai servizi programmati. Nel corso dell’anno scolastico si sono trattati i seguenti argomenti: Studio e sviluppo di menu per serate a tema svoltesi nel ristorante didattico “Saporinmente” Ottobre - “ L’Autunno” Dicembre - “Menu di Natale” Gennaio – “Pesce di lago” Febbraio – “Il Brasile” Oltre ai temi sopra elencati, durante l’anno sono state effettuate esercitazioni speciali di banchetti, buffet e rinfreschi che hanno arricchito il percorso professionale. CAPITOLO 1: Il mercato della ristorazione: Le abitudini gastronomiche passate e presente La gastronomia moderna e la cucina contemporanea La ristorazione e le esigenze del mercaro Le strutture ristorative CAPITOLO 9: Catering & Banqueting Catering e banqueting Il catering Il catering industriale Il catering a domicilio Il banqueting Il buffet I banchetti Corso per sommelier di 2° Livello Carate Brianza, 06/05/2014 Prof. Esposito Pasquale 72 DISCIPLINA: EDUCAZIONE FISICA FEMMINILE ANNO SCOLASTICO 2013-2014 DOCENTE: CHIARA BORGONOVO PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO Le capacità condizionali Parte teorica e pratica. La forza: definizione, classificazione dei vari tipi di forza, metodi di allenamento (in particolare attraverso il power training), test di valutazione. La resistenza: parametro della frequenza cardiaca a riposo e sotto sforzo con l’ausilio del cardiofrequenzimetro. Teoria del metabolismo aerobico e anaerobico. Fartlek come modalità di allenamento della resistenza. La velocità: velocità di reazione, traslocazione ed esecuzione; giochi di velocità di reazione ed esecuzione. La mobilità articolare Le capacità coordinative Coordinazione dinamico-generale. Coordinazione spazio-temporale Coordinazione oculo-manuale / podale/ altri segmenti Giochi pre-sportivi a squadre per l’affinamento della destrezza: palla goal in diverse modalità, intercrosse, basket, rugby. Pallavolo: ripresa dei contenuti appresi negli anni precedenti e lezione in forma di torneo interclasse. Ginnastica artistica: lezione riassuntiva di coordinazione a corpo libero e ai grandi attrezzi (trave e trampolino) Attività di tirocinio (II quadrimestre) Un tirocinio solo teorico con presentazione delle allieve in aula computer con programma power point: linee guida di principi di alimentazione. Atletica leggera (velocità di reazione e di traslocazione), balli latino-americani, tennis, tennis tavolo, pallavolo, postura e respirazione (linee guida di ginnastica correttiva), basket. Ogni tirocinio consta di una parte pratica, ovvero la lezione in palestra della durata di un’ora e mezza ed una parte teorica, ovvero una tesina relativa all’argomento scelto. Dal punto di vista prettamente teorico sono stati trattati nel corso dell’intero anno scolastico i seguenti temi: Avviamento motorio Modalità corretta di esecuzione dello stretching e della mobilità articolare. Potenziamento muscolare: varie metodiche di potenziamento, importanza dei carichi, del numero delle ripetizioni, delle serie di lavoro e dei tempi di recupero. Conoscenza degli sport sopra citati e dei loro segni convenzionali. Arbitraggi degli incontri da parte delle allieve. Saper organizzare una lezione di educazione fisica e saper gestire il gruppo classe. (attraverso le esercitazioni di tirocinio). Norme da rispettare nelle attività di potenziamento muscolare. Dato il nome di un muscolo saper abbinare un esercizio di allungamento. L’insegnante Chiara Borgonovo Carate B.za, 05 Maggio 2014 73 DISCIPLINA: EDUCAZIONE FISICA MASCHILE ANNO SCOLASTICO: 2013/2014 DOCENTE: prof. Massimo Donati PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO - Potenziamento muscolare: metodiche di allenamento per la forza, tecniche di esecuzione. Diversi tipi di contrazione muscolare (isometriche, isotoniche e pliometriche). - Potenziamento fisiologico: effetti del movimento sul nostro corpo, miglioramenti apportati al nostro organismo con l’attività motoria, danni che può provocare un lavoro svolto in forma scorretta. - Coordinazione oculo-podalica: giochi presportivi e sportivi con conduzione della palla con i piedi. - Pallavolo: conoscenza delle regole, studio dei fondamentali individuali (palleggio, bagher, schiacciata, muro e battuta), schemi di gioco sia in fase difensiva che offensiva. - Calcio e calcetto: regolamento, alcune nozioni di tecnica individuale e di tattica (differenze tra difesa a zona e difesa ad uomo) - Basket: regolamento, studio dei fondamentali individuali e tattiche di gioco. - Uni hoc: tecnica individuale e tattiche di gioco. - Baseball: tecnica individuale (lancio, ricezione e battuta), tattica di gioco. - Rugby: passaggio alla mano, tattica di gioco, partite con regole speciali e facilitate. - Ultimate: tecniche di lancio e di ricezione, pattite con regole facilitate. - Tennis tavolo: regolamento del singolo e del doppio, i fondamentali tecnici, partite di singolo e di doppio. - Pallamano: regolamento, studio dei fondamentali individuali e tattiche di gioco. Partite 7 contro 7. - Giochi presportivi e propedeutici alla pallamano e al calcio a cinque. - Flagfootball: tecniche di lancio per il quaterback e partite. - Giochi della tradizione oratoriale in lombardia. Carate Brianza, 14/05/2014 Prof. Massimo Donati 74 DISCIPLINA: tedesco ANNO SCOLASTICO: 2013/2014 DOCENTE: Emanuela Calvino PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO Nel corso dell’anno scolastico si sono trattati i seguenti argomenti: ARGOMENTI - Comprendere ricette della cucina dei Paesi di lingua tedesca - Tradurre ricette - La differenza tra Menü und Speisekarte - La differenza tra menu italiano e dei Paesi di lingua tedesca - Die Speisefolge: o Vorspeisen o Suppen und erste Gänge o Hauptgerichte / Zweite Gänge und Beilage o Desserts - Descrivere un piatto - Die Mahlzeiten in Deutschland - Brani concernenti la cultura dei Paesi di lingua tedesca Carate Brianza, 14/05/2014 Prof. Emanuela Calvino 75 DISCIPLINA: STORIA ANNO SCOLASTICO: 2013/ 2014 DOCENTE: CECILIA AROSIO PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO - LA RIVOLUZIONE AMERICANA: Le colonie atlantiche del Nordamerica; le colonie contro la madrepatria; la nascita degli Stati Uniti d’America e la Costituzione Americana - LA RIVOLUZIONE FRANCESE: La crisi della monarchia francese; dagli Stati generali all’Assemblea costituente; l’Assemblea costituente e la prima Costituzione; dall’Assemblea legislativa alla Repubblica; dall’esecuzione del re alla caduta dei Girondini; la repubblica del Terrore; dopo il Terrore: il Direttorio; il “triennio repubblicano” in Italia; la spedizione in Egitto; 1799: dalla controffensiva austro-russa al colpo di Stato del generale Bonaparte; Napoleone: dal Consolato all’Impero; la riorganizzazione dello Stato; le guerre dell’imperatore; la campagna di Russia; la sconfitta di Napoleone - LA RESTAURAZIONE: Il Congresso di Vienna La Santa Alleanza - I MOTI DEGLI ANNI ’20 E ’30 Le società segrete costituzionali I moti degli anni ’20 in Italia I moti degli anni ’20 in Europa I moti degli anni ’30 in Francia ed Europa I moti italiani degli anni ‘30 - LA SOCIETÀ INDUSTRIALE NELL’EUROPA DELL’OTTOCENTO: l’industrializzazione si allarga (estensione dell’industrializzazione, analogie e differenze dal modello inglese) Le condizioni del proletariato Liberalismo, socialismo, comunismo Le organizzazioni operaie Il modello borghese - MARX: L'alienazione Il materialismo storico: lotta di classe Il Capitale: il valore delle merci è determinato dal lavoro, il concetto di plusvalore L'avvento del comunismo: il passaggio necessario dalla società classista ad una società senza classi, la dittatura del proletariato - L’UNITÀ D’ITALIA E L’EUROPA DELLE NAZIONALITÀ: 76 Il 1848 in Europa e in Italia L’Inghilterra liberale La Francia di Napoleone III Il Piemonte di Cavour I problemi dello Stato italiano e il governo della Destra storica La Prussia di Bismarck e la guerra franco prussiana (la nascita dell’Impero tedesco) La fine del secondo impero e la Comune di Parigi - L’ETÀ DELL’IMPERIALISMO Dal colonialismo all’imperialismo (1870-1914) I domini coloniali inglese e francese La spartizione dell’Africa L’ascesa e l’affermazione della potenza tedesca La Francia della terza repubblica L’Inghilterra tra liberali e conservatori L’Impero di Austria ed Ungheria L’Impero russo - L’ITALIA LIBERALE La Sinistra al governo L’età crispina L’emergere delle associazioni dei lavoratori e dei primi partiti La crisi di fine secolo Giolitti e il decollo industriale dell’Italia La crisi del sistema giolittiano - LA PRIMA GUERRA MONDIALE L’Europa sull’orlo della guerra: espansione economica della Germania e corsa al riarmo, le alleanze militari e la politica di potenza Lo scoppio del conflitto L’Italia dalla neutralità all’intervento La svolta del 1917 La rivoluzione russa e la rivoluzione bolscevica La fine del conflitto e i trattati di pace - IL PRIMO DOPOGUERRA Le inquietudini del dopoguerra Il caso italiano: la crisi dello Stato liberale, dai governi Nitti, Giolitti, Bonomi, Facta alla marcia su Roma e all’incarico di Mussolini La repubblica di Weimar La Francia e la Gran Bretagna tra le due guerre 77 - L’AVVENTO DEI TOTALITARISMI Il fascismo in Italia: dalla marcia su Roma al delitto Matteotti, il regime fascista, la politica economica dell’Italia Fascista, la politica estera del fascismo Il Nazionalsocialismo al potere in Germania: l’ideologia e il regime nazionalsocialista, l’affermazione della supremazia tedesca, razzismo ed antisemitismo, il totalitarismo del terzo Reich Il consolidamento del potere bolscevico in Russia con lo stalinismo. - LA SECONDA GUERRA MONDIALE Le fasi principali del secondo conflitto mondiale dall’occupazione tedesca dell’Europa all’intervento Americano La fase finale del conflitto e gli esiti della guerra Carate Brianza, 15 Maggio 2014 Prof.ssa Cecilia Arosio 78
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