UNIONE EUROPEA I.P.S.A.A. e I.P.S.S.A.R. "DON DEODATO MELONI" SETTORE SERVIZI PER L’AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE E SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’ ALBERGHIERA E I SERVIZI COMMERCIALI LOC. PALLONI - 09170 NURAXINIEDDU (ORISTANO) TEL. 0783/33034 - 33435 FAX 0783/33301 [email protected] – [email protected] [email protected] - [email protected] www.ipsaameloni.it C.F. 80005710951 M.I.U.R. Prot. n 4477/C29 del 14-5-2014 Reg. albo n. 171 del 14-5-2014 E S A M E DI STATO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE V SEZ. D ALBERGHIERO TECNICO DEI SERVIZI DI RISTORAZIONE REDATTO IN DATA 13. 05. 2014 ANNO SCOLASTICO 2013 / 2014 DIRIGENTE SCOLASTICO: Prof. GIAN DOMENICO DEMURO 1 SOMMARIO COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE ...................................................................... 3 COMPOSIZIONE DELLA CLASSE E RISULTATI CONSEGUITI ....................................... 4 OBIETTIVI DISCIPLINARI MEDIAMENTE RAGGIUNTI .................................................. 4 QUADRO GENERALE SULLA DIDATTICA DEL CONSIGLIO DI CLASSE ....................... 6 1) Metodologie delle lezioni (in percentuale) .................................................................................. 6 2) Strumenti utilizzati ....................................................................................................................... 6 3) Attività di Recupero ..................................................................................................................... 6 4) Simulazione terza prova scritta ................................................................................................... 7 5) Credito scolastico e credito formativo ........................................................................................ 7 6) Criteri di valutazione e griglie di correzione per le prove ministeriali ...................................... 7 7) Attività complementari realizzate ............................................................................................. 10 RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI SVOLTI PER DISCIPLINA ..................................... 11 Religione ........................................................................................................................................ 11 Italiano e storia .............................................................................................................................. 13 Inglese ............................................................................................................................................ 17 Francese ......................................................................................................................................... 19 Matematica..................................................................................................................................... 20 Tecnica amministrativa .................................................................................................................. 22 Alimenti e alimentazione ................................................................................................................ 24 Diritto e legislazione delle aziende ristorative .............................................................................. 29 Laboratorio di organizzazione e gestione dei servizi ristorativi ................................................... 30 Alternanza scuola-lavoro ............................................................................................................... 31 Educazione fisica ........................................................................................................................... 36 ELENCO DOCUMENTI ALLEGATI .......................................................................................... 39 2 COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE Materia Docente Ore sett. Qualifica Contin. Didat. 4^-5^ Italiano Arcais Sandro 4 Doc. a tempo indeterm. NO Storia Arcais Sandro 2 Doc. a tempo indeterm. NO Lingua straniera Inglese Serusi Maria 3 Doc. a tempo indeterm. NO Matematica Sechi P.G. 3 Doc. a tempo indeterm. NO Educazione Fisica Palmas Maurizio 2 Doc. a tempo indeterm. SI 3 Doc. a tempo indeterm. SI 2 Doc. a tempo indeterm. NO Diritto e Legislazione Alberghiera Sanna Blanche Maria Dore Francesco Mariano Alimenti e Alimentazione Cabiddu Lorella 3 Doc. a tempo indeterm. NO Putzolu Rosina 4 Doc. a tempo indeterm. NO Filangeri Salvo 3 Doc. a tempo determinato NO Religione Serra Giambachisio 1 Doc. a tempo indeterm. SI Sostegno Meloni Monica 9 Doc. a tempo indeterm. SI Percorso di alternanza scuola-lavoro Filangeri Salvo Docente Tutor NO Lingua straniera Francese Tecnica di Gestione Delle Aziende Ristorative Laboratorio di Org. e Gest. dei Servizi Ristorativi COMMISSARI INTERNI DOCENTI DISCIPLINE Cabiddu Lorella Alimenti e Alimentazione Filangeri Salvo Laboratorio di Organizzazione e Gestione dei Servizi Ristorativi Sanna Blanche Marie Lingua e civiltà francese 3 COMPOSIZIONE DELLA CLASSE E RISULTATI CONSEGUITI Numero alunni iscritti 21 Numero alunni frequentanti 20 di cui 7 maschi e 13 femmine Numero alunni ripetenti 1 Numero alunni con Programmazione differenziata 1 ALUNNO 1. Aledda Debora (convittrice) 2. Aru Claudia 3. Atzori Federica 4. Cannas Caterina 5. Carta Eleonora 6. Cau Adriana 7. Cau Maura (convittrice) 8. Contini Andrea 9. Cozzolino Giuseppe 10. Deias Matteo 11. Figus Michele 12.Flore Gianmarco 13. Giglio Federica 14.Loche Roberta 15. Meli Patrizia 16.Obinu Veronica 17. Onali Antonello 18. Ortu Francesco 19. Pisu Eleonora (convittrice) 20. Podda Paolo 21. Sanna Gessica PAESE DI PROVENIENZA Genoni Cabras Escovedu Santa Giusta Aidomaggiore Laconi Laconi Oristano Oristano Ardauli Cabras Samugheo Milis Marceddì Silì Ritirata Samugheo Narbolia Atzara Terralba Aidomaggiore OBIETTIVI DISCIPLINARI MEDIAMENTE RAGGIUNTI La classe V sez. D – Tecnico dei Servizi della Ristorazione - che conclude quest'anno il ciclo di studi è una realtà sostanzialmente omogenea. Gli alunni provengono quasi tutti dalla stessa classe IV ad eccezione di Giglio Federica e Contini Andrea. La classe si presenta con una buona interazione del gruppo alunni. Il comportamento è stato vivace ma all’insegna del rispetto dei docenti e dei propri compagni. La classe ha risentito di diversi avvicendamenti di docenti durante il quinquennio, soprattutto nel corso del quinto anno. Dal punto di visto didattico, non tutti gli studenti nel corso dell’anno hanno dimostrato un’applicazione adeguata, nonostante abbiano seguito le lezioni frontali con sufficiente regolarità. Lo studio individuale è stato discontinuo e spesso limitato alle occasioni delle verifiche. Ciò ha determinato una crescita culturale e professionale che ha fatto registrare tre livelli nell’acquisizione delle conoscenze, delle abilità e delle competenze. Al primo livello appartengono alunni che, grazie ad un’applicazione nello studio più regolare e responsabile, hanno conseguito risultati più che soddisfacenti. Del secondo livello fanno parte gli alunni che hanno raggiunto risultati accettabili nonostante pregresse difficoltà. Al terzo appartengono quelli che, a causa dell’impegno irregolare, non sono riusciti a raggiungere risultati apprezzabili e solo nella parte finale dell’anno scolastico stanno compiendo uno sforzo per recuperare. 4 Le materie dell’area professionale sono quelle in cui i ragazzi hanno dimostrato maggiore applicazione e dove hanno conseguito dei buoni risultati, addirittura per certi ottimi, con la partecipazione anche ad eventi pubblici importanti. L’alunno con la programmazione differenziata ha raggiunto adeguatamente gli obiettivi posti. Per quanto concerne le singole discipline, si rimanda alle relazioni elaborate dai docenti e che fanno parte integrante del presente Documento. 5 QUADRO GENERALE SULLA DIDATTICA DEL CONSIGLIO DI CLASSE 1) Metodologie delle lezioni (in percentuale) Lezioni Materie Frontali Religione 50% Lezioni Interattive 50% Percorsi Individualiz. - Altro - Italiano 100% - - - Storia 100% - - - Inglese 80% 20% - - Francese 50% 50% - - Matematica Tecnica di Gestione Delle Aziende Ristorative Diritto e Legislazione alberghiera. Alimenti e Alimentazione Laboratorio di Organizzazione e Gestione dei Servizi Ristorativi Educazione fisica 100% - - - 80% 20% - - 90% 10% - - 50% 50% - - 80% 20% - - 100% - - - 2) Strumenti utilizzati Materie Strumenti Religione Libro di testo, audiovisivi. Italiano Libro di testo, altri testi, fotocopie. Storia Libro di testo, altri testi, fotocopie. Inglese Libro di testo, fotocopie. Francese Libro di testo, fotocopie, LIM Matematica Libro di testo, fotocopie, appunti del docente. Tecnica di Gestione Delle Aziende Ristorative Libro di testo, appunti del docente. Diritto e Legislazione alberghiera. Libro di testo Alimenti e Alimentazione Libro di testo, fotocopie. Laboratorio di Organizzazione e Gestione dei Servizi Ristorativi Dispense, fotocopie Educazione fisica Libro di testo, strutture sportive. 3) Attività di Recupero Il Consiglio di Classe ha deliberato di procedere ad attività di recupero durante l’anno scolastico con interventi mirati da realizzare in itinere mediante pause didattiche. 6 Nel mese di Aprile 2014 sono stati attivati dall’Istituto alcuni sportelli didattici per il recupero in Matematica, Lingue Straniere, Alimenti e Alimentazione , ai quali hanno potuto partecipare gli alunni che nel primo quadrimestre avevano riportato voti insufficienti. Alcuni alunni hanno fatto ricorso allo sportello di Matematica .Comunque le pause didattiche in itinere sono state effettuate. 4) Simulazione terza prova scritta Il Consiglio di classe ha somministrato agli alunni nel corso del secondo quadrimestre due (2) prove secondo la tipologia mista B e C, rispettivamente in data: 13.03.2014 ( Matematica – Legislazione – Storia – Tecnica di gestione delle Aziende ristorative ). Si prevedeva anche la prova di inglese, ma non è stata effettuata in quanto il docente era in congedo. 15.04.2014 (Matematica – Legislazione – Storia – Francese - Laboratorio di organizzazione e gestione dei servizi ristorativi). 5) Credito scolastico e credito formativo Per il credito scolastico, considerato che la media dei voti determina la banda di oscillazione, il punteggio minimo e massimo attribuibile verrà assegnato sulla base: del profitto, dell'assiduità nella frequenza, dell'impegno e della partecipazione ad eventuali attività integrative interne alla scuola. Per il credito formativo, sempre all'interno della banda di oscillazione, verrà assegnato il punteggio aggiuntivo sulla base di esperienze formative, culturali e sociali maturate al di fuori della scuola, debitamente documentate e coerenti con l'indirizzo di studio. 6) Criteri di valutazione e griglie di correzione per le prove ministeriali La valutazione complessiva, nei vari ambiti disciplinari, è scaturita a seguito di una serie di prove in forma scritta, orale, pratica e dalla considerazione di una serie di elementi, quali: - l’acquisizione delle conoscenze, - le abilità evidenziate, - le competenze raggiunte, - l’interesse, - l’impegno, - la partecipazione e le reali potenzialità di ciascun alunno. Ogni singolo docente del Consiglio di classe, in relazione al colloquio che verte sulle materie dell'ultimo anno di corso e che ha carattere interdisciplinare, ha svolto verifiche tese a guidare gli alunni per valorizzare le conoscenze, le abilità e la capacità di collegarle unitamente alla proprietà lessicale e all'efficacia argomentativa. Per quanto concerne la prima prova e la seconda prova scritta, gli alunni sono stati impegnati nelle tipologie di scrittura previste dal Ministero, quali: elaborati tradizionali, analisi del testo letterario, stesura e analisi di articoli e di saggi brevi. Per quanto riguarda la terza prova, sono state scelte le tipologie B e C. GRIGLIE DI CORREZIONE PER LE PROVE MINISTERIALI E TERZA PROVA A)Prima prova scritta: ITALIANO Griglia di correzione: analisi del testo – tipologia A Indicatori Descrittori -Numerosi e gravi errori ortografici, sintattici e lessico improprio. Correttezza ortografica, lessicale -Alcune improprietà lessicali e imprecisioni lessicali e sintattiche e pochi errori di rilievo. e sintattica -Ortografia e sintassi corrette, lessico appropriato. Comprensione -Superficiale e non sempre appropriata. -Adeguata ma non sempre appropriata. -Chiara e corretta e puntuale. Punteggio 1 2 3 1 2 3 7 Analisi Osservazioni personali Approfondimenti -Interpretazione incompleta ed approssimativa rispetto alla traccia proposta. -Interpretazione adeguata, ma non sempre accurata e rigorosa. -interpretazione completa, precisa e rigorosa rispetto alla traccia proposta. 1 -Assenza di considerazioni personali. -Presenza di adeguate osservazioni personali. -Presenza di riflessioni personali originali e critiche. 1 2 3 -Assenza di riferimenti storico-letterari. -Presenza di riferimenti storico-letterari non sempre appropriati. -Presenza di riferimenti storico-letterari pertinenti e accurati. 1 2 3 Punteggio totale 2 3 / 15 Griglia di corrrezione: articolo-saggio breve- tipologia B Indicatori Descrittori Punteggio -Numerosi e gravi errori ortografici, sintattici e lessico improprio. Correttezza ortografica, lessicale -Alcune improprietà lessicali e imprecisioni lessicali e sintattiche e pochi errori di rilievo. e sintattica -Ortografia e sintassi corrette, lessico appropriato. 1 -Esposizione incerta e confusa. Correttezza e chiarezza espositiva -Esposizione non sempre comprensibile. -Esposizione chiara, corretta e sintetica. 1 2 3 2 3 -Analisi incompleta e parziale dei documenti e utilizzo non appropriato dei dati. -Analisi superficiale dei documenti e utilizzo marginale di dati. -Analisi esauriente dei documenti e utilizzo appropriato dei dati. 1 -Titolo non del tutto pertinente e testo non adatto alla Pertinenza del titolo destinazione editoriale. e della destinazione -Titolo non del tutto pertinente e parzialmente adatto alla destinazione editoriale. editoriale -Titolo pertinente e testo conforme al destinatario scelto. 1 Utilizzo dei documenti e analisi dei dati Approfondimenti Punteggio totale -Conformismo alla documentazione di supporto. -Apporti significativi e personali. -Apporti ampi e critici. 2 3 2 3 1 2 3 /15 8 Griglia di correzione: tema di ordine generale-tipologia C tema di carattere storico- tipologia D Indicatori Descrittori Contenuti e Aderenza del testo alla traccia Abilità linguistica Punteggio -Espone l'argomento in termini frammentari, settoriali e non rispetta la tipologia testuale scelta. -Affronta l’argomento in modo generico con un accettabile rispetto della traccia. -Sviluppa l'argomento in termini complessivamente soddisfacenti. -Padroneggia l'argomento e lo sviluppa in termini approfonditi e appropriati. 1–3 - Evidenzia improprietà di linguaggio e un'esposizione confusa e disorganica. -Utilizza un linguaggio elementare non sempre corretto. -Evidenzia proprietà lessicale e correttezza morfosintattica. 1 -Esprime limitate considerazioni personali. -Esprime considerazioni generiche e superficiali Competenze -Esprime considerazioni personali con taluni spunti critici. -Analizza l'argomento con approfondimenti personali e critici. elaborative logico- critiche -Analizza, integra e approfondisce l'argomento con apporti critici, appropriati e originali. Punteggio totale 4 5 6 2 3 1 2 3 4 5-6 / 15 B) Seconda prova scritta: ALIMENTI E ALIMENTAZIONE Griglia di correzione Indicatori descrittori punteggio Punteggio assegnato Congruenza con la traccia Inesistente 1 Max 4 punti Parziale 2 Sufficiente 3 Approfondita 4 Conoscenza dei contenuti e capacità di applicazione Inesistente Incerta/confusa Max 8 punti Scarsa Parziale Sufficiente Discreta Buona Ottima Uso del linguaggio specifico Scarso 1 2 3 4 5 6 7 8 1 9 Max 3 punti Sufficiente 2 Buono e efficace 3 PUNTEGGIO TOTALE DELLA PROVA______________/15 C) TERZA PROVA Griglia di correzione: tipologia B Numero quesiti 10 (2 quesiti per materia). Punteggio massimo previsto per ciascuna risposta è 1.00. nulle insufficienti mediocri sufficienti buone ottime Conoscenze 0 0.15 0.20 0.25 0.30 0.40 Abilità logicoorganizzative Competenze Rielaborative Punteggio totale 0 0.10 0.15 0.20 0.25 0.30 0 0.05 0.15 0.20 0.25 0.30 1 Tipologia C Numero quesiti 20 (4 quesiti per materia). Punteggio previsto per ogni quesito: 0,25 0,25 Punteggio totale 15 Punteggio totale prova 7) Attività complementari realizzate Orientamento -Consorzio Uno - Oristano -Attività di orientamento presso l’Università di Cagliari -Salone dell’orientamento - Oristano -Confcommercio Oristano -Confartigianato Oristano -Confindustria Oristano -Visita guidata presso: cantina“Il Nuraghe” Mogoro; “Grande Hotel” Terme Fordongianus; “Hotel Malaspina” Bosa Distribuzione materiale informativo - Percorsi universitari - Corsi post-diploma 10 RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI SVOLTI PER DISCIPLINA RELIGIONE Docente: Serra Giambachisio Presentazione della classe L’interesse, l’attenzione e la partecipazione al dialogo educativo degli alunni sono stati quasi sempre costanti. Per alcuni degli argomenti proposti è stata necessaria una maggiore sollecitazione da parte dell’insegnante. Non si sono comunque mai avuti problemi di carattere disciplinare. Obiettivi L’obiettivo principale è stato quello di cercare di far sviluppare e rafforzare negli alunni le seguenti capacità: ascolto, analisi e sintesi, rielaborazione personale e critica di quanto trattato in classe, e accrescere le conoscenze relative ai vari nuclei tematici proposti dall’insegnante. Modalità di lavoro I metodi d’insegnamento privilegiati sono stati quelli esperienziali e induttivi per mezzo dei quali sono stati stimolati e si coinvolti gli studenti ad un approfondimento attivo e significativo, e più in particolare: 1) Presentazione dell’argomento da parte dell’insegnante. 2) Presentazione di esperienze personali da parte degli alunni. 3) Dialogo e discussione in classe. Sono stati utilizzati i seguenti sussidi: Libro di testo e altri libri. L.I.M. per la visione di alcuni documenti filmati. Strumenti di verifica e metodi di valutazione La valutazione dell’apprendimento di ogni studente è stata effettuata con modalità differenziate tenendo presente la situazione della classe, il grado di difficoltà degli argomenti e il processo d’insegnamento attuato. In particolar modo sono stati utilizzati i seguenti strumenti di verifica: a) interventi spontanei degli alunni; b) partecipazione al dialogo educativo; 11 Per quanto riguarda i criteri di valutazione si è tenuto conto sempre della partecipazione al dialogo educativo, dell’interesse per la disciplina, della capacità critica e delle conoscenze acquisite da ogni singolo alunno. Contenuti 1 - La dignità della persona umana; La specificità dell’essere uomo; La libertà; La responsabilità; La coscienza; 2 – Le altre religioni: Cenni sulle grandi religioni; Punti d’incontro e di scontro tra le religioni; prescrizioni alimentari delle grandi religioni; 3 - La bioetica e l’ingegneria genetica; Gli ambiti di intervento e la ricerca del “limite”. Il problema dell’aborto e il valore della vita umana; La fecondazione assistita; Le cellule staminali. 4 - Amore di coppia: Innamoramento e amore. Matrimonio, convivenza e divorzio. Le coppie di fatto L’omosessualità. Gli alunni 12 ITALIANO E STORIA Docente: Sandro Arcais La classe La classe all'inizio dell'anno era composta da ventitre (23) alunni, quindici (15) femmine e otto (8) maschi. Nel corso dell'anno tre alunni si sono ritirati, il che ha portato il numero degli alunni a venti (20). Tutti gli alunni della classe erano per me nuovi, perché trasferito in quest'Istituto proprio quest'anno scolastico. Ho trovato un gruppo classe sufficientemente armonico e unito al suo interno. Ho anche immediatamente sperimentato una accentuata e sedimentata disabitudine al lavoro (diffuso è stato durante tutto l'anno scolastico un uso plateale del cellulare anche durante la lezione, le uscite prolungate, il mangiare in classe, la chiacchiera, la disattenzione, talvolta il dormire sul banco). Sono rimasto sinceramente sorpreso della naturalezza con cui la maggioranza della classe sprecava il suo tempo anche a fronte di istruzioni chiare in merito al lavoro da svolgere. Altra considerazione iniziale è stata in merito al livello di abilità e competenze iniziali della classe: queste si sono presentate subito molto basse, con pochissime eccezioni che tuttavia erano soffocate dalla insufficiente motivazione. La scarsa motivazione, la scarsa abitudine al lavoro, le modeste abilità e competenze della classe mi hanno posto di fronte a una scelta di natura strategica in merito alla valutazione. Ho deciso, infatti, di concentrarmi e quindi valutare i progressi fatti da ciascuno rispetto al livello di partenza, piuttosto che riferirmi a un astratto standard che avrebbe di sicuro significato una serie di valutazioni negative a ripetizione con conseguente frustrazione e conflittualità. Ho anche deciso di impostare il lavoro in vista della prova di maturità, utilizzando come forma di verifica prove che si rifacessero in parte o in toto a quelle dell'esame. Ho infine deciso che era bene giocare a carte scoperte con i ragazzi: li ho informati delle mie considerazioni e scelte, e ho fatto notare loro che una conseguenza legata a tale impostazione era che l'ammissione o meno dipendeva esclusivamente dalla quantità e qualità del loro lavoro in classe. Non ho termini di confronto, tuttavia ho l'impressione che una tale impostazione abbia significato una mobilitazione della classe che non ci sarebbe stata, un clima sereno e una consistente diminuzione dell'ansia e della conflittualità, il passaggio della responsabilità dei risultati e delle prestazioni sui ragazzi stessi e sulle loro scelte. Non posso affermare di tale impostazione abbia trasformato radicalmente la classe (i cellulari sono stati sempre in azione, così come le mandibole; le uscite sono state sempre numerose e prolungate, lo spreco di tempo incredibilmente alto), tuttavia posso affermare con relativa sicurezza che abbia consentito un miglioramento significativo del livello di abilità e competenze. Ci sono stati anche casi di sincero coinvolgimento e interesse negli argomenti e nei temi (vedi il Totalitarismo), che non avevo mai incontrato in altre classi. Naturalmente questo discorso vale in generale e va declinato poi nei casi personali. Va anche detto che tale mobilitazione ha avuto certamente i suoi alti e bassi. Obiettivi didattici ed educativi Gli obiettivi per l’anno scolastico sono stati di tipo contenutistico e metodologico. Obiettivo di fondo è stato quello di preparare gli alunni all’esame di maturità, sia alla prima prova scritta nelle sue varie forme sia al colloquio orale. Come negli anni passati, centrali sono stati gli obiettivi didattici di tipo metodologico, riguardanti le competenze nell’organizzazione autonoma dello studio, nella comprensione dei testi, nell’elaborazione di testi di diversa tipologia, nell’esposizione orale. Soprattutto si è posta attenzione alle abilità richieste dalle diverse tipologie della prima e della terza prova dell’esame di maturità. 13 Obiettivo specifico del programma di letteratura è stato quello di saper interpretare un testo letterario attraverso l’utilizzo e l’applicazione di concetti, nozioni e conoscenze derivanti dal contesto artistico, filosofico, culturale e storico contemporaneo. Metodologie e strumenti didattici La strategia di fondo utilizzata quest'anno è stata quella laboratoriale. Nell'affrontare un argomento ho quasi sempre organizzato il lavoro in modo tale che la spiegazione in forma di lezione seguisse un lavoro autonomo o in piccoli gruppi su testi (orali e/o scritti) o altro materiale. Tale manipolazione dei materiali ha preso la forma del semplice riassunto, della integrazione delle informazioni provenienti da più testi, della schedatura di un video o di un testo orale, della traduzione in testo delle informazioni presenti in mappe, ecc. La lezione tradizionale è servita sempre per dare una visione d'insieme e/o uno sfondo, integrare, legare, precisare. In alcuni casi la lezione è stata utilizzata come base per un compito di presa e trascrizione degli appunti. La lezione in numerosi casi è stata registrata e resa disponibile in file leggeri e scaricabili da Internet. Gli strumenti utilizzati sono stati il libro di testo, materiale preparato da me (in genere testi, esercitazioni), la LIM, le registrazioni delle lezioni. Criteri di valutazione e prove di verifica I criteri di valutazione sono dipesi strettamente dagli obiettivi indicati nella programmazione e sintetizzati in precedenza. Essi hanno tenuto conto delle conoscenze e delle abilità acquisite a partire da ciascun livello di partenza. Più in specifico, nella valutazione delle prove si è tenuto conto dei seguenti criteri: Orale Conoscenza dei contenuti Ricostruzione coerente, completa e chiara dei concetti e delle nozioni Capacità espressive ed espositive Rielaborazione personale Scritto 1. Conoscenza dei contenuti e rispondenza tra traccia e svolgimento 2. Ricostruzione coerente, completa e chiara dei concetti e delle nozioni 3. Capacità espressive, sintattiche e lessicali 4. Capacità di organizzare un testo in maniera coerente, coesa e ordinata 5. Rielaborazione autonoma (capacità critiche, di analisi, sintesi e rielaborazione) Riguardo alle modalità sono state utilizzate tutte le forme di verifica: saggio breve, analisi del testo letterario, colloquio orale, composizione scritta. Durante tutto l'anno scolastico ho reso oggetto di valutazione anche tutta una serie di attività intermedie, compiti da svolgere autonomamente a casa, esercitazioni, ecc. che in genere in un istituto superiore si tende a non prendere in considerazione. Questo mi ha portato ad avere una maggiore attenzione per i passi intermedi funzionali a una verifica finale oltre che verso la verifica finale stessa. Questo mi ha concesso di avere una visione abbastanza precisa di quanto poco e male la maggioranza dei nostri alunni lavorino a casa e a scuola. 14 Italiano: contenuti La poesia di guerra di Giuseppe Ungaretti (analisi delle poesie “I fiumi”, “Veglia”, “Soldati”, “Fratelli”, “Mattino”); composizione di un testo di analisi della poesia “Fiumi” Gabriele d’Annunzio e il progetto del poeta-superuomo (la società di massa; Nietzsche e la crisi dei valori (la “morte di Dio”; il concetto di superuomo di Nietzsche; la biografia di D'Annunzio (in particolare la “biografia politica”); la fase estetica, la fase superomistica, il poeta-vate; i romanzi del superuomo: “Le vergini delle rocce” (contesto storico (società di massa, la “crisi di fine secolo”), trama, il programma di Cantelmo, le relazioni tra il programma di Cantelmo e il progetto reazionario della classe dirigente conservatrice italiana negli ultimi decenni dell'Ottocento) Gli intellettuali europei di fronte alla Prima Guerra Mondiale: lavoro su testi di Renato Serra, Ungaretti, D'Annunzio, Manifesto Futurista, Papini, Thomas Mann, E.M. Remarque, Ernest Jünger; saggio breve finale su “Gli intellettuali europei di fronte alla Grande Guerra; visione del film “Joyeux Nöel”; visione di una clip costruita su uno dei protagonisti del film, Nikolas Sprink, e composizione di un tema di riflessione sulla natura della sua scelta specifica. Il romanzo della crisi: Nietzsche e la crisi della nozione tradizionale di valore; il concetto di “volontà di potenza; “Cuor di Tenebra di J. Conrad (biografia dell'autore; trama, personaggi principali; contesto storico; il personaggio di Marlow (il suo discorso in merito ai valori tradizionali; i contenuti della sua conoscenza); il personaggio di Kurtz (la sua esperienza; il contrasto tra gli alti ideali e il suo reale comportamento; il concetto di “volontà di potenza” applicato al personaggio di Kurtz e alla sua esperienza; i contenuti della sua conoscenza); stesura finale di un testo di presentazione e commento del romanzo); “La Coscienza di Zeno” di Italo Svevo (biografia dell'autore; organizzazione del testo; trama e personaggi; il tema della malattia/salute; le riflessioni del protagonista in merito alla malattia/salute; applicazione dei concetti nietzchiani di “crisi dei valori” e “volontà di potenza” al romanzo e alle riflessioni di Zeno; stesura finale di un testo di presentazione del romanzo e dei suoi temi. Storia: contenuti La Seconda Rivoluzione industriale (condizioni; invenzioni, scoperte, innovazioni e loro ruolo a livello produttivo; le nozioni di valore, profitto, ciclo economico; il ruolo della scienza, la nuova organizzazione del capitalismo (monopolio, oligopolio, , conseguenze sociali (la società di massa) e politiche (l'Imperialismo), la Lunga depressione (condizioni)) Il progetto reazionario della classe dirigente italiana di fine secolo: trasformazioni sociali e politiche e lotte sociali; la politica di Crispi nei confronti delle lotte sociali; la politica coloniale di Crispi, il suo ruolo nella politica interna, il suo fallimento; la crisi di fine secolo (i fatti, la conflittualità sociale; la reazione: i “fatti di Milano”; il progetto reazionario; la svolta progressista). L’età giolittiana (la svolta progressista di fine secolo; l'alternativa politica tra repressione delle lotte sociali e riforme; la strategia politica di Giolitti: i suoi principi e i suoi presupposti; le riforme giolittiane; la politica economica di Giolitti e i suoi risultati; la politica estera) La Prima Guerra mondiale (le alleanze contrapposte, i conflitti irrisolti, l’entrata in guerra dell’Italia, le tappe fondamentali, i fronti, il concetto di guerra totale, la trincea e la guerra di posizione, la pace, le strategie di pace, la nuova Europa) Il regime fascista (le condizioni del dopoguerra, le idee del fascismo, le fasi del fascismo, il ruolo della propaganda) L’ideologia nazista e la politica razziale (cronologia del regime nazista; l'ideologia nazista; la politica razziale; gli strumenti del totalitarismo); visione del film “L'Onda” e analisi dell'esperimento del prof. Jones (1969): riflessione sulle condizioni di fondo del totalitarismo ed elaborazione di una scheda di confronto tra il film e la relazione dell'esperimento. 15 La seconda guerra mondiale (le condizioni politiche ed economiche, le fasi principali del conflitto, la lotta partigiana in Italia, la bomba atomica) La Guerra Fredda (in sintesi) Gli alunni 16 INGLESE Docente: Maria Serusi Libro di testo: Catrin Elen Morris "EXCELLENT" Catering & Service. Considerazioni generali Il gruppo di studenti della classe 5^D che studia l'inglese come prima lingua straniera, si presenta diversificato sia per le attitudini evidenziate sia per il grado di preparazione acquisito nell'ambito della disciplina. La classe non presenta problemi disciplinari, il livello medio di preparazione didattica è sufficiente, mentre l'interesse verso la disciplina è discreto.Tutti gli alunni hanno risposto positivamente alle sollecitazioni fornite dall'insegnante evidenziando una partecipazione adeguata. Per raggiungere un livello di preparazione tra gli alunni il più omogeneo possibile, è stato necessario ripetere alcuni argomenti contenuti nel programma. Obiettivi Conseguimento di una accettabile competenza comunicativa, sia orale che scritta in situazioni reali quotidiane e professionali.In particolare gli alunni sono stati guidati a: • leggere, comprendere e riutilizzare le idee principali e i particolri fondamentali, rilevanti sul piano semantico-strutturale di testi di carattere generale o specifico; • sostenere una semplice conversazione e relazione su argomenti attinenti al proprio ambito professionale in modo adeguato al contesto con accettabile correttezza formale e propeietà lessicale; • riprodurre in modo comprensibile e con accettabile correttezza formale, semplici testi scritti di carattere specialistico. Metodologia In particolare si sono sviluppate le abilità di comprensione del testo scritto tramite le attività di lettura estensiva e intensiva. Si sono attuate attività per una lettura accurata quali multiple choice, yes/no questions, open questions. Sono state usate le tecniche del lavoro individuale, di gruppo e interazione studente/insegnante. Recupero in itinere degli argomenti e delle strutture grammaticali non assimilati. Strumenti Libro di testo in lingua straniera di specifico contenuto settoriale. Verifica e valutazione Nelle verifiche orali sono state valutate la comprensione, la conoscenza degli argomenti e la produzione (pronuncia, corrrettezza formale e lessicale). Le verifiche scritte hanno permesso di verificare la conoscenza degli argomenti studiati, la comprensione di un testo e la capacità di formulare le risposte correttamente.Il giudizio finale terrà conto anche dell'impegno, dell'interesse e della partecipazione all'attività didattica in classe e a casa, nonchè della disciplina e del comportamento in classe. Contenuti • Catering in theory What's in a menu? Menu formats Understanding menus • Special Menus 17 Breakfast, lunch and dinner menus Wine and dessert menus Banqueting and special events menus Religious menus • Service Preparing for service How to serve Different types of service • Cooking techniques Gli alunni 18 FRANCESE Docente: Blanche Marie Sanna Considerazioni generali sulla classe La classe ha risposto in modo positivo alle attività didattiche proposte durante l’anno scolastico. La partecipazione è stata piacevole e dinamica. Tutti gli alunni hanno almeno raggiunto gli obiettivi standard previsti per la classe quinta. Vi sono da elogiare, invece, gli studenti che hanno conseguito dei risultati molto buoni o quasi ottimi. Contenuti Grammatica categorie grammaticali fondamentali della lingua presente, passato prossimo, imperfetto e futuro dei verbi regolari presente, passato prossimo e imperfetto dei verbi irregolari più frequentemente utilizzati forma negativa e interrogativa della frase Argomenti tematici svolti: I testi sono stati letti, tradotti e commentati e fatti oggetto di verifica La conception d’un menu Types de menus Analyse d’un menu à la carte et à prix fixe Les banquets Les buffets Les différents types de service Les principaux nutriments : glucides, lipides, protéines, vitamines, sels minéraux et fibres alimentaires Les menus religieux Les vins sardes Gli alunni 19 MATEMATICA Docente: Piergiuseppe Sechi Contenuti svolti: MODULO PROPEDEUTICO Equazioni di primo e secondo grado in una variabile; Disequazioni di primo grado e secondo grado; Disequazioni di secondo grado frazionarie; Disequazioni di secondo grado irrazionali; Sistemi lineari di equazioni di primo e secondo grado; Geometria analitica: La parabola, equazione caratteristica; Vertice ed asse di simmetria; Concavità, intersezione con gli assi; Equazione della parabola passate per tre punti assegnati; Equazione della parabola assegnati il vertice ed un punto; Condizione di tangenza tra retta e parabola; MODULO A; "Funzioni" Introduzione alle funzioni; Definizioni : dominio e condominio; Funzioni razionali intere e fratte; Funzioni irrazionali; Grafico di una funzione; Funzioni di primo grado; Funzione quadratica, concavità ed intersezione con gli assi; Funzioni crescenti e decrescenti, monotonia; Funzioni limitate massimi e minimi assoluti; Determinazione del dominio di una funzione matematica; MODULO B: "Definizione di Limite e di continuità" Intorni: Intorno completo di un punto; Intorno sinistro e destro di un punto; Intorno di infinito; Definizione di limite applicato alle funzioni; 20 Limite finito di una funzione in un punto; Limite sinistro e limite destro per x che tende a un valore finito; Limite finito di una funzione per x che tende a infinito: Limite finito per x che tende a +∞; Limite finito per x che tende a - ∞; Asintoti orizzontali; Limite infinito di una funzione per x che tende a un valore finito; Limite uguale a più o meno infinito di una funzione per x che tende a un valore finito; Asintoti verticali; Limite infinito di una funzione per x che tende all’infinito; Limite uguale a più o meno infinito di una funzione per x che tende all’infinito; Funzioni continue: Definizione di funzione continua; MODULO C: "Definizione e nozioni fondamentali sulle derivate" Definizione di rapporto incrementale; La derivata di una funzione: definizione e significato geometrico; La derivata delle funzioni fondamentali: Derivata di una funzione costante; Derivata della variabile indipendente; Derivata delle funzioni polinomiali; Teoremi sul calcolo delle derivate: Derivata della somma algebrica di funzioni; Derivata del prodotto di due o più funzioni; Derivata del quoziente di due funzioni; Derivata di una funzione composta; Derivate di ordine superiore al primo; Teorema di De L’Hopital; Regola di De L’Hopital; Applicazione iterata del teorema di De L’Hopital; Applicazione del Teorema di De L’Hopital partendo da una forma indeterminata diversa da 0/0, ∞/∞; Ad oggi il modulo “C” non è stato ancora trattato e si prevede di svolgerlo nell'ultima parte dell'anno scolastico, compatibilmente con il tempo a disposizione e solo dopo aver verificato l'apprendimento dei concetti precedentemente studiati. Gli alunni 21 TECNICA AMMINISTRATIVA Docente: Rosina Putzolu Relazione al programma di Tecnica e Gestione delle Aziende Ristorative Il lavoro è stato svolto con lo scopo fondamentale di consentire una omogeneizzazione quanto più possibile della preparazione di base degli alunni. Gli obiettivi in termini di conoscenze, competenze e capacità risultano mediamente accettabili. Alcuni hanno dimostrato interesse e partecipazione costante al dialogo educativo acquisendo una certa padronanza della disciplina, la rimanente parte ha dimostrato difficoltà conseguenti sia a lacune pregresse sia a scarso e discontinuo impegno. Solo parte della classe ha raggiunto un buon livello d’informazione e di padronanza del linguaggio specifico, mentre nella restante parte ha prevalso un’acquisizione scolastica dei contenuti e dei metodi, non disgiunti in alcuni casi da lacune sia contenutistiche che metodologiche già presenti. Permangono in parte fragilità nell’assimilazione di concetti e procedimenti, e difficoltà espositive. Le lezioni si sono svolte nella forma di lezione frontale e prevalentemente di lezione partecipata, spesso sono scaturite discussioni collettive costruttive sugli argomenti proposti che hanno portato benefici, chiarimenti e comprensione più agevole. La rilevazione del conseguimento degli obiettivi è avvenuta mediante la regolare effettuazione, nel corso dei due quadrimestri, di verifiche in forma orale e in forma scritta ma in debito conto si è tenuto anche della partecipazione alle discussioni su menzionate. Per valutare il profitto degli alunni sono stati utilizzati i seguenti criteri: le potenzialità del singolo alunno, l’impegno, l’interesse, l’applicazione, l’acquisizione delle conoscenze, le capacità evidenziate e le competenze acquisite. Contenuti MODULO 1: LA GESTIONE SRATEGICA - Business idea e progetto imprenditoriale - Il business plan - I contenuti del business plan - L’analisi economico finanziaria MODULO 2: L’ANALISI DEI COSTI E DEI RICAVI - L’analisi dei costi e dei ricavi: aspetti generali - I costi fissi - I costi variabili e semivariabili - Il costo totale e il costo medio unitario - Il costo fisso unitario e il costo variabile unitario - I centri di costo, i costi speciali e i costi comuni - Le configurazioni di costo - La ripartizione dei costi comuni su base unica e su base multipla - La determinazione del prezzo - Il break-even point MODULO 4: LA GESTIONE FINANZIARIA - La funzione finanziaria - Le fonti di finanziamento - Le fonti di finanziamento esterne - I finanziamenti pubblici - Il factoring - Il leasing e il leasing operativo - Il leasing finanziario MODULO 7: LA GESTIONE AMMINISTRATIVA 22 - Il sistema informativo e le rilevazioni aziendali - La contabilità generale e il conto - I libri contabili obbligatori - I conti finanziari e i conti economici - Il piano dei conti - La rilevazione nella contabilità generale - Le operazioni di chiusura - Le scritture di completamento: i ratei attivi e passivi - Le scritture di rettifica: fondi per rischi ed oneri futuri e la svalutazione dei crediti - Le scritture di rettifica: le rimanenze di merci e l’ammortamento MODULO 8: IL BILANCIO D’ESERCIZIO - Il bilancio d’esercizio: aspetti generali - Lo Stato patrimoniale - Il Conto economico - La Nota integrativa e il bilancio in forma abbreviata PROGRAMMA ANCORA DA SVOLGERE: MODULO 5: GESTIONE DELLE RISORSE UMANE - Generalità su conduzione, ricerca e selezione del personale - Generalità sul contratto di lavoro subordinato - La busta paga Gli alunni 23 ALIMENTI E ALIMENTAZIONE Docente: Lorella Cabiddu LIBRO DI TESTO: SICUREZZA ALIMENTARE E DIETETICA -Moduli 1-4 A. Machado- casa editrice: Poseidonia Contenuti MODULO 1: I RISCHI E LA SICUREZZA ALIMENTARE U.D. 1 fattori tossici e contaminazione alimentare Tipi di contaminazione: chimica, fisica, biologica. Aspetti generali Fattori tossici naturali Residui tossici attribuibili all’attività umana Contaminazione fisica Fattori antinutrizionali ; micotossine: le aflatossine Fitofarmaci, zoofarmaci, sostanze cedute dai contenitori per alimenti, contaminazione da metalli pesanti. I radionuclidi Contaminazione particellare e radioattiva U.D. 2 contaminazione biologica degli alimenti Le malattie trasmesse con gli alimenti, Prevenzione delle Aspetti generali malattie di origine alimentare ( le 10 regole) Contaminazione primaria, Contaminazione secondaria Modalità di contaminazione dei microrganismi patogeni Encefalopatia spongiforme bovina I prioni I virus: struttura e riproduzione Malattie di origine virale trasmesse con gli alimenti: Epatite A Forma, gram- positivi e gram negativi, Riproduzione I batteri: struttura e batterica, spore batteriche, crescita batterica, tossine riproduzione batteriche I fattori ambientali e la crescita Sostanze nutritive, tempo, temperatura, attività dell’acqua ( acqua libera e acqua legata), umidità, pH, radiazioni microbica Dim, portatore sano, periodo di incubazione, prevenzione. Infezioni e tossinfezioni alimentari Salmonellosi, tossinfezione da stafilococco, Botulismo Principali malattie batteriche di origine alimentare Lieviti, muffe Funghi microscopici Giardiasi, toxoplasmosi, amebiasi, elmintiasi, teniasi, Parassitosi echinococcosi, ossiuriasi, trichinosi, Anisakidosi CONOSCENZE: Conoscere le principali cause di contaminazione degli alimenti Conoscere le più importanti azioni atte a prevenire le contaminazioni alimentari. Conoscere gli agenti biologici responsabili di malattie trasmissibili con gli alimenti e le caratteristiche delle principali tossinfezioni e parassitosi COMPETENZE: Saper utilizzare correttamente il linguaggio specifico. 24 Saper associare agenti patogeni e relative malattie. Comprendere l’importanza dell’igiene nella prevenzione della contaminazione dei prodotti alimentari. CAPACITA’: Saper mantenere un adeguato livello di igiene nell’ambiente lavorativo. MODULO 2 : LA PREVENZIONE E IL CONTROLLO PER LA SICUREZZA ALIMENTARE U.D.1 igiene e sicurezza nell’ambiente ristorativi Posizione dell’azienda e requisiti dei locali Aspetti generali Zona grigia, zona bianca, gestione dei rifiuti. Organizzazione delle fasi lavorative Cucina, dispensa, sala da pranzo, servizi igienici, impianti di I locali e le attrezzature condizionamento, l’illuminazione, l’aereazione, adeguatezza delle strutture, l’ordine, la pulizia, la sanificazione. Comportamenti igienici del personale, igiene delle mani, Il personale indumenti di lavoro, malattie. Pulizia, disinfezione, disinfestazione La sanificazione U.D. 2 conservazione degli alimenti Cause biologiche: I microrganismi, gli enzimi, i Alterazione degli alimenti. parassiti. Cause fisicochimiche: La temperatura, umidità, luce, pH, composizione chimica dell’alimento La refrigerazione, il congelamento, la surgelazione. Metodi fisici: le basse temperature La pastorizzazione, la sterilizzazione. Metodi fisici: le alte temperature La concentrazione, l’essiccazione, la liofilizzazione Metodi fisici: la sottrazione d’acqua Atmosfera controllata, modificata, sottovuoto Metodi fisici: gli ambienti modificati L’irradiazione Metodi fisici di conservazione Il sale, lo zucchero, l’aceto, l’alcol, l’olio. Metodi chimici :Conservanti naturali L’affumicamento Metodi chimico-fisici Le fermentazioni alcolica, lattica, acetica. Metodi biologici U.D. 3 Addittivi alimentari Definizione di DGA( dose giornaliera ammessa) Gli addittivi alimentari: Conservanti Antimicrobici: acido sorbico, acido benzoico, generalità e anidride solforosa, difenile, lisozima, nitrato e nitrito di sodio e di classificazione. potassio, acido acetico, acido lattico. Antiossidanti: acido ascorbico, lecitine, BHA ( butil-idrossianisolo), addensanti, gelificanti, stabilizzanti, emulsionanti, U.D.4: Controllo, qualita’ e sicurezza alimentare Sistemi di gestione , salubrità e qualità La sicurezza alimentare Libro bianco, Rintracciabilità, pacchetto igiene Sicurezza alimentare in europa Il sistema di autocontrollo: HACCP Generalità, fasi preliminari,i sette principi dell’HACCP. Applicazione alla pratica. 25 Il controllo ufficiale in Italia Le frodi alimentari La qualità totale degli alimenti I marchi di tutela U.D 5: Cottura degli alimenti La trasmissione del calore Effetti della cottura sugli alimenti Commerciali e sanitarie Adulterazione, sofisticazione, contraffazione, alterazione. Le più comuni frodi rilevate dai controlli ufficiali. Salubrità, qualità nutrizionale, organolettica, Dop, IGP, prodotti biologici. Conduzione, convezione, irraggiamento Effetti positivi e negativi Modificazioni a carico dei glucidi, protidi, lipidi, vitamine, sali minerali . Obiettivi CONOSCENZE Conoscere i punti fondamentali sui quali si basa la sicurezza alimentare. Comprendere l’importanza dell’igiene dei locali, dell’attrezzatura e del personale nella prevenzione delle malattie trasmesse con gli alimenti. Conoscere i principali organismi ufficiali incaricati della sorveglianza e del controllo dei prodotti alimentari. Conoscere le cause di alterazione degli alimenti. Comprendere l’importanza di una corretta conservazione degli alimenti ai fini della sicurezza alimentare. Conoscere le principali modificazioni subite dagli alimenti durante la cottura COMPETENZE Saper utilizzare correttamente il linguaggio specifico. Saper descrivere i principali sistemi di conservazione degli alimenti. Saper proporre tecniche di conservazione adeguate per ogni tipo di alimento. Saper riconoscere i diversi marchi di qualità dei prodotti certificati a livello comunitario e nazionale. Saper scegliere il sistema di cottura più appropriato in relazione al tipo di alimento. CAPACITA’ Possedere una visione sistemica della realtà Fare collegamenti Elaborare le conoscenze acquisite in vari ambiti 26 MODULO 3: LA DIETA IN CONDIZIONI FISIOLOGICHE Richiami: ELEMENTI DI DIETETICA Alimento; alimentazione; nutrizione; definizioni digestione; assorbimento; assimilazione; metabolismo (catabolismo e anabolismo) requisiti Alimento Funzioni: plastica, energetica, regolatrice Principi nutritivi Composizione chimica dell’organismo umano In base all’origine: animale, vegetale, minerale Classificazione degli alimenti In base alla funzione: plastica, energetica, regolatrice. In 5 gruppi ( secondo INRAN) Classificazione degli alimenti -Valutazione del peso corporeo: calcolo di IMC La formulazione di una dieta equilibrata -fabbisogno energetico: calcolo del FET; Esercitazioni pratiche - distribuzione dell’energia tra i macronutrienti (glucidi, protidi, lipidi); - distribuzione dell’energia nei 4 pasti principali - confronto con i LARN Indicazioni dietetiche per la popolazione Le linee guida dell’INRAN italiana U.D. 1 la dieta nelle diverse età e condizioni fisiologiche Definizioni ; La dieta in condizioni fisiologiche la dieta nell’età evolutiva; la dieta dell’adulto; la dieta in gravidanza; la dieta della nutrice; la dieta nella terza età; la piramide alimentare: USDA ( 1992- 2005) la piramide italiana ( settimanale- giornaliera) Alimentazione equilibrata in funzione delle Dieta equilibrata diverse necessità fisiologiche e nutrizionali. Elementi di dietoterapia La dieta mediterranea, la dieta vegetariana. Diete particolari La celiachia: intolleranza permanente al glutine La dieta in condizioni patologiche Le malattie cardiovascolari, ipertensione, La dieta nelle malattie cardiovascolari ( iperlipidemie, aterosclerosi. Prevenzione e MCV) indicazioni dietetiche. Il diabete mellito La dieta nelle malattie del metabolismo L’obesità Alimenti arricchiti, alimenti alleggeriti, alimenti Nuovi alimenti e OGM funzionali preparati con: acidi grassi polinsaturi, fitosteroli, antiossidanti, prebiotici, probiotici, simbiotici. Gli alimenti geneticamente modificati. 27 Alimenti e rischio di tumori Sostanze cancerogene e anticancerogene presenti negli alimenti. I radicali liberi e il potere antiossidante di frutta e verdura Argomenti da svolgere dopo il 15 Maggio Principali fonti di allergie alimentari Allergie e intolleranze alimentari Intolleranza al lattosio. Obiettivi: Saper elaborare a grandi linee, una dieta equilibrata Conoscere le esigenze nutritive nelle diverse situazioni fisiologiche e, in alcune, patologiche Saper descrivere alcune tra le più comuni patologie Competenze Comprendere l’importanza che un’alimentazione sana e equilibrata durante l’età dello sviluppo e l’età matura riveste ai fini della prevenzione delle diverse patologie Conoscere gli alimenti che devono essere esclusi dalla dieta del celiaco, diabetico, iperteso ecc. Gli alunni 28 DISCIPLINE GIURIDICHE ECONOMICHE DIRITTO E LEGISLAZIONE DELLE AZIENDE RISTORATIVE I Docente: F. Mariano Dore DIRITTO E LEGISLAZIONE DELLE AZIENDE RISTORATIVE OBIETTIVI Il corso di diritto mira sopratt utto a far acquisire agli allievi le nozioni e le abilità utili per far si che possano meglio comprendere ed integrarsi nella realtà sociale del paese principalmente attraverso lo studio dei rapporti giuridici obbligatori, principalmente attraverso lo studio del contratto, sia nelle sue forme tipiche che in quelle atipiche prevalentemente utilizzate nei rapporti imprenditoriali. Strumento giuridico primario, questo, di un sistema economico del quale i ragazzi potranno essere protagonisti e, per tale motivo, il possesso degli strumenti conoscitivi di base della materia svolgerà un ruolo fondamentale nella comprensione della realtà nella quale essi stessi saranno destinati ad operare. TITOLO DEL MODULO E SUDDIVISIONE IN UNITA’ DIDATTICHE MODULO 5 LE OBBLIGAZIONI UD 15 Aspetti generali delle obbligazioni UD 16 Il contratto:aspetti generali UD 17 Il contratto di compravendita UD 18 I contratti di somministrazione, di catering e di banqueting Unità didattiche che si prevede di completare dopo la data del 15 maggio UD 19 Il contratto di deposito (cenni generali) UD 20 Il contratto di albergo (cenni generali) UD 21 Il contratto di leasing (cenni generali) Testo utilizzato: G. AIELLO, Legislazione delle aziende ristorative, Hoepli 2005 Gli alunni 29 LABORATORIO DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI SERVIZI RISTORATIVI Docente: Salvo Filangeri Relazione sulla classe La maggior parte degli alunni si è applicato nello studio con impegno e costanza durante tutto l’anno scolastico e ha raggiunto gli obiettivi prefissati acquisendo un livello di preparazione in alcuni casi ottimo, in altri casi buono e discreto. Alcuni alunni, nonostante l’impegno nello studio e la partecipazione costante alle attività didattiche, hanno raggiunto un livello di preparazione sufficiente. La valutazione si è basata sull’analisi delle verifiche, orali o tramite test scritti, che testimoniano il percorso svolto dall’alunno. Si è tenuto conto dei progressi raggiunti dai singoli allievi, in considerazione delle difficoltà oggettive ed individuali mostrate, nonché dell’impegno, partecipazione ed applicazione continua profusa durante tutto l’anno scolastico svolto Contenuti modulo 1 Il mondo della ristorazione: le origini della gastronomia e la nascita della ristorazione moderna, la suddivisione delle attività di ristorazione, ristorazione commerciale e ristorazione collettiva. modulo 2 Il menu: la struttura del menu e della carta, i vari tipi di menu e di carta. modulo 3 l’organizzazione del settore di ristorazione: le attività del reparto food & beverage, il settore di vendita e il settore di produzione,il ruolo del Food & Beverage Manager nell'impresa ristorativa. modulo 4 Il Catering: le caratteristiche fondamentali del catering industriale, diverse tecniche di organizzazione della disribuzione dei pasti. modulo 5 Il Banqueting: caratteristiche del servizio di banqueting, gli elementi per organizzare banchetti in contesti diversi in funzione del contesto ristorativo. modulo 6 Il Buffet: le varie tipologie di buffet e le regole tecniche per poterle realizzare, gli elementi di base per pianificare, realizzare e gestire buffet, cocktail-party e coffee-break. Gli alunni 30 ALTERNANZA SCUOLA -LAVORO Docente tutor: Salvo Filangeri Titolo del progetto: TECNICO DEGLI EVENTI E DELLE MANIFESTAZIONI ENOGASTRONIMICHE Motivazioni del progetto: Il turismo enogastronomico sta diventando un fenomeno di massa e di successo, esso sta di fatto riscuotendo sempre maggiori consensi ed attenzioni da parte di un pubblico entusiasta. Le scelte della maggior parte della gente e i nuovi consistenti flussi turistici sono sempre più determinati dal cosiddetto turismo enogastronomico, definizione più completa rispetto a quella originaria di enoturismo e di agriturismo: l’enoturismo è legato alle strade del vino e alla visita alle cantine mentre l’agriturismo viene inteso come una particolare filosofia di vita di tipo elitario. Il turismo enogastronomico attualmente rappresenta la marcia in più degli scenari turistici del futuro prossimo e remoto. Lo dimostrano le statistiche di partecipazione a saloni, workshop, borse, fiere che hanno aderito a questo nuovo filone e che si moltiplicano ovunque. Le preparazioni culinarie e i vini tradizionali, sedimentati nella civiltà italiana del mangiare e del bere attraverso secolari rielaborazioni, diventano protagonisti principali dell’appropriarsi delle fragranze, degli odori, dei sapori sani e genuini, in grado di costituire motivazione primaria di un viaggio. Il cibo è cultura: la degustazione di un ottimo vino o di un saporito piatto tipico rappresenta una chiave sicura per entrare in contatto con un territorio, per conoscerne il patrimonio storico e artistico, per capirne le tradizioni. Il presente progetto ha lo scopo di effettuare un raccordo con il territorio e le sue possibilità di sviluppo economico; in tal senso esso mira a formare delle figure professionali nel campo del catering e delle attività enogastronomiche che possano facilmente inserirsi nella realtà produttiva del territorio, dando ai giovani studenti la possibilità di attuare e stimolare una produttività autonoma e moderna, rispondendo così alle esigenze del mercato che richiede tecnici preparati che sappiano utilizzare le nuove tecnologie e le conoscenze professionali nei settori della ristorazione; l'obiettivo di quest’anno è quello di approfondire, con la CCIAA di Oristano, le strategie di coordinamento apprese sia nell’ ambito curriculare che in quello tecnico-professionale, quindi il corso si rivolge ai giovani che frequentano la classe quinta del corso di ristorazione, che intendono intraprendere una professione nel settore turistico e che vogliono puntare su un segmento di mercato in forte espansione, creando una figura professionale capace di organizzare e coordinare degli eventi. 31 Monitoraggio delle fasi di sviluppo del progetto La parte teorica del medesimo progetto è stata svolta, in accordo con il Consiglio di classe, dal tutor scolastico dott. Salvo Filangeri, dalla profssoressa Sanna Blanche e dalla professoressa Serusi presso i locali dell' istituto durante il periodo compreso tra febbraio e maggio 2014; sempre nel medesimo periodo gli alunni hanno svolto delle visite guidate presso alcune strutture selezionate sia dalla C.C.I.A.A che dal nostro istituto, attraverso le quali è stato possibile approfondire le caratteristiche delle particolarità enogastronomiche del territorio; altresì gli allievi hanno sostenuto un percorso di orientamento presso alcune facoltà Universitarie in Sardegna. Quasi tutta la classe ha frequentato regolarmente, dimostrando entusiamo e interesse ottenendo così un ottimo profitto. Al termine delle lezioni e del periodo di formazione, ciascun esperto e i responsabili aziendali hanno riassunto in schede, già predisposte, la valutazione di ciascun alunno, mentre il tutor ha coordinato i dati delle ricerche sul campo sulle particolartità enogastronomiche effettuate dagli alunni. I dati rilevati sono stati oggetto di rielaborazione da parte del tutor e del coordinatore di classe che hanno cosi formulato un giudizio complessivo, per ogni studente. Tale valutazione verrà presa in considerazione in fase di scrutinio finale per l'attribuzione del credito. Competenze Competenze relazionali: • saper lavorare in gruppo; • saper prendere decisioni in situazioni di emergenza; • condividere i saperi; • condividere i problemi; • affrontare i problemi e discutere le possibili soluzioni; • sapersi relazionare con i colleghi; • saper organizzare il proprio lavoro e quello degli altri. Competenze tecnico-operative: • Saper individuare e descrivere le diverse tipicità enogastonomiche di un territorio • Saper redigere delle schede di rilevamento delle varie aziende-strutture di un territorio • Essere in grado di progettare un itinerario turistico-culturale enogastronomico. 32 Organizzazione e programmazione del corso Il corso è strutturato in 66 (sessantasei) ore globali così suddivise: V° ANNO MODULI DIDATTICI TEORICI TOTALE ORE E ORE 16 TIROCINIO CON LA CCIAA 16 ORE 50 50 (A) MODULO DIDATTICO SVOLTO IN NUMERO ORE TOTALI AULA • Il turismo enogastronomico, a chi si rivolge questa particolare forma di turismo • Caratteristiche del turismo enogastronomico • l'integrazione del turismo enogastronomico con altre forme di turismo • Cultura alimentare: l'incontro tra il turismo e il territorio • La relazione con i clienti nell'ambito delle organizzazioni enogastronomiche (B) TIROCINIO Tirocinio camera di commercio industria artigianato agricoltura di Oristano, partecipazione ad eventi extra scolastici, visite guidate, orientamento facoltà universitarie 16 NUMERO ORE TOTALI 50 ALLEGATI Al termine del progetto ( fine maggio) verranno allegate le schede di valutazione con il resoconto delle ore di frequenza per ogni singolo alunno da visionare in fase di scrutinio finale. Motivazioni del progetto: Il presente progetto è la prosecuzione del percorso di alternanza presentato e approvato nell’anno scolastico precedente per la classe quarta del corso di ristorazione, esso ha lo scopo di effettuare un raccordo con il territorio e le sue possibilità di sviluppo economico; in tal senso questo progetto mira a formare delle figure professionali nel campo del catering e delle attività enogastronomiche che possano facilmente inserirsi nella realtà produttiva del territorio, dando ai giovani studenti la possibilità di attuare e stimolare una produttività autonoma e moderna, rispondendo così alle esigenze del mercato che richiede tecnici preparati che sappiano utilizzare le nuove tecnologie e le conoscenze professionali nei settori della ristorazione. L’obiettivo di quest’anno è quello di approfondire con la CCIAA di Oristano le strategie di coordinamento apprese sia nell’ ambito curriculare che in quello tecnico-professionale, quindi il corso si rivolge a tutti coloro che intendono intraprendere una professione nel settore turistico cioè 33 ai giovani che frequentano la classe quinta del corso di ristorazione, che vogliono puntare su un segmento di mercato in forte espansione, creando una figura professionale capace di organizzare e coordinare degli eventi. Il progetto prevede di sviluppare le seguenti competenze: Competenze afferenti le aree disciplinari -inquadramento normativo delle imprese alberghiere e adempimenti burocratici. -lavorare in sicurezza saper utilizzare utensili e attrezzatura con padronanza saper utilizzare eventuali supporti informatizzati nei due settori di riferimento conoscenza delle lingue straniere curriculari pianificazione e analisi del mercato turistico attività di front-desck e back-desck calcolo posti letto conoscenza normativa turistica conoscenza delle tecniche di vendita saper estendere un budget settoriale Competenze relazionali: saper lavorare in gruppo saper prendere decisioni in situazioni di emergenza condividere i saperi condividere i problemi affrontare i problemi e discutere le possibili soluzioni sapersi relazionare con i colleghi saper organizzare il proprio lavoro e quello degli altri. Competenze tecnico-operative Saper preparare la mise en place relativa al settore di vendita Pianificazione del sevizio di coffee-break Conoscere i criteri indispensabili per pianificare un menu di lavoro Saper stilare un menu seguendo una scheda tecnica Saper calcolare il food cost Saper stilare in lingua straniera la corrispondenza Assistenza durante le riunioni di lavoro Saper gestire il ciclo di vita del cliente durante l’evento congressuale 34 Utilizzo di strumenti informatici. RISULTATI ATTESI Acquisizione di competenze relazionali nei confronti del gruppo di lavoro Acquisizione di capacità di organizzazione tecnica degli schemi di lavoro Acquisizione di competenze operative nella gestione delle prenotazioni Acquisizione di competenze operative relative alle operazioni di accoglienza Acquisizione di competenze operative del servizio di produzione Acquisizione di competenze operative nella gestione e nel controllo del buon funzionamento del congresso. Il piano di studi del progetto di alternanza prevede una quota corrispondente al max. del 20 % del monte ore annuali cosi distribuite: 16 ore svolte dal docente, Salvo Filangeri, tutor formativo della scuola, il quale ha iniziato le proprie lezioni il 26/02/2011 e terminato le stesse il 18/04/2011. Contenuti Le lezioni tenute dal docente referente hanno trattato i seguenti argomenti: Il mondo della ristorazione Il ruolo del food & beverage e la sua responsabilità nella gestione Le particolarità del settore di produzione Il settore di vendite e le difficoltà organizzative Il turismo congressuale Il processo di fruizione nel servizio di ristorazione La prenotazione della sala ristorante La relazione con i clienti nell’ambito delle organizzazioni enogastronomiche Le particolarità enogastronomiche del territorio oristanese. 50 ore in alternaza svolte in azienda con attività pratiche relative alla preparazione di base del menu e diverse tipologie di servizio. I ragazzi hanno modo di confrontarsi con le altre realtà di lavoro acquisendo il regolamento del lavoro, e hanno modo di mettere in pratica le norme di sicurezza sul lavoro nei singoli reparti, il discente ha modo di acquisire il rispetto dei ruoli in ogni ambito in relazione al buon funzionamento dell’azienda e alla tutela della salute dei lavoratori. Gli alunni 35 EDUCAZIONE FISICA Docente: Maurizio Palmas 1. Finalità educative e didattiche Le finalità educative che si sono perseguite con il presente piano di lavoro, sono state le seguenti: a) Far acquisire agli alunni, la consapevolezza dell’importanza di una attività motoria razionale da svolgere in ogni periodo della vita per mantenere una cenestesi positiva; b) Sollecitare negli alunni, l’abitudine ai comportamenti operativi, sia individuali che di gruppo, attraverso la partecipazione diretta e attiva; c) Concorrere, assieme alle altre discipline, allo sviluppo unitario interdisciplinare, per uno sviluppo ricco di conoscenze, capacità, orientamenti, indispensabili per una ottimale formazione e maturazione dell’individuo. 2. Finalità didattiche generali Le finalità didattiche, sono state mirate per il conseguimento delle seguenti finalità: a) Miglioramento delle capacità cardio-circolatorie e respiratorie; b) Miglioramento della mobilità articolare e muscolare; c) Avviamento alla pratica sportiva. 3. Finalità didattiche specifiche Nel rispetto degli obiettivi e dei fini dei programmi Ministeriali, le finalità didattiche specifiche, sono state mirate per il conseguimento delle seguenti finalità: 1) potenziamento fisiologico: costituisce il presupposto per il normale svolgimento delle attività, da perseguire nel corso dell’intero anno scolastico ; 2) consolidamento e miglioramento degli schemi motori ; 3) consolidamento del carattere ; 4) avviamento alla pratica e conoscenza delle attività sportive : attraverso questo obiettivo, si mirerà alla conoscenza degli sport più praticati come la pallavolo, la pallacanestro, il calcio, il calcetto, l’atletica leggera, attraverso la conoscenza dei fondamentali individuali e di squadra, la conoscenza delle norme e dei regolamenti di ciascuna disciplina; 5) informazioni sulla tutela della salute e nozioni generali di pronto soccorso: durante l’attività pratica, verranno, di volta in volta, messi in risalto gli aspetti possibili concorrenziali ai vari traumi sportivi e il loro pronto soccorso. Le competenze specifiche per la classe quinta sono state quelle di permettere allo studente, al termine dell’anno scolastico, di acquisire le seguenti specificità: Tollerare un carico di lavoro per un tempo prolungato (attività aerobica). Vincere resistenze rappresentate dal carico naturale, come il proprio corpo (attività di forza). 36 Svolgere compiti motori in situazioni tali da evidenziare un buon controllo segmentario ed il mantenimento/recupero dell’equilibrio. Conoscere e praticare, nei loro fondamentali di base, due discipline individuali e due di squadra. Conoscere i principi elementari per un corretto “riscaldamento” ai fini della prevenzione degli infortuni. Trasferire capacità e competenze motorie in realtà ambientali diversificate, dove possibile. 4. Metodologie Il programma di lavoro, i cui contenuti sono riportati successivamente, è stato suddiviso in unità didattiche. I contenuti, sono stati raggiungibili, grazie alla interazione tra i seguenti fattori: Contenuti; Metodologia; Strutture ed attrezzature; Criteri di verifica. Le attività proposte e i loro contenuti, sono stati, per quanto possibile, individualizzati in riferimento alle capacità motorie dell’alunno. Tutte le attività proposte, hanno seguito la propedeuticità dal semplice al difficile, con suddivisione delle stesse in periodi intermedi di verifica. I contenuti sotto proposti, sono stati suddivisi rispettando la propedeuticità degli stessi e sull’apprendimento e sullo sviluppo delle capacità psicofisiche dell’alunno e del gruppo classe. 5. Strutture ed attrezzature Le strutture e le attrezzature utilizzate sono state le seguenti: a) Palestra attrezzata; b) Campo da calcio in terra battuta; c) Campo polivalente: calcetto, pallavolo, pallamano d) Spazi interni al plesso scolastico: verranno utilizzati tutti gli spazi come strade (asfaltate e non) e aree interne; e) Tutte le attrezzature presenti (piccoli attrezzi, grandi attrezzi). - 6. Contenuti Riscaldamento generale: - attivazione - - recupero - - defaticamento - Stretching: tecnica ed esercizi - Fondamentali relativi alla tecnica di corsa. - Corsa di resistenza: corsa su varie distanze e con diversa durata e intensità; - Corsa di resistenza: miglioramento capacità aerobica; 37 - Esercizi sulla mobilità articolare e muscolare: esercizi a corpo libero e con l’ausilio di piccoli a grandi attrezzi, ginnastica respiratoria; - Potenziamento generale mediante esercizi a carico naturale; - Pallavolo: esercitazioni sui fondamentali individuali e di squadra; - Pallacanestro: 1) fondamentali individuali: a) passaggio b) palleggio c) tiro 2) esercitazioni sui fondamentali di squadra; - Pallamano: 1) fondamentali individuali: a) presa e ricezione b) palleggio c) passaggio d) tiro 2) esercitazioni sui fondamentali di squadra; - Corsa veloce (esercitazioni su varie distanze e tempi di esercizio e recupero); - Esercizi a carico naturale e con l’utilizzo di piccoli e grandi attrezzi; - Mantenimento capacità condizionali generali mediante esercizi a carico naturale; - Atletica leggera: - salto in alto a) la rincorsa b) lo stacco c) il volo d) l’atterraggio - salto in lungo a) la rincorsa b) lo stacco c) il volo d) l’atterraggio Gli alunni 38 ELENCO DOCUMENTI ALLEGATI In allegato al presente DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO e facenti parte integrante di esso si annettono i seguenti documenti ( in formato digitale messi in cartella a parte denominata ALLEGATI) e annessi a parte in formato cartaceo. 1. Relazione di presentazione dell’alunno con Programmazione differenziata 2. Relazione Programmazione differenziata 3. Copia delle due simulazioni della terza prova. 4. Progetto Alternanza Scuola-Lavoro Il Dirigente Scolastico Prof. Gian Domenico Demuro 39 IL CONSIGLIO DI CLASSE Materia Docente Italiano Arcais Sandro Storia Arcais Sandro Lingua straniera Inglese Serusi Maria Matematica Sechi Piergiuseppe Educazione Fisica Palmas Maurizio Lingua straniera Francese Diritto e Legislazione Alberghiera Alimenti e Alimentazione Tecnica di Gest. delle Aziende Ristorative Laboratorio di Organiz. e Gest. dei Servizi Rist. Firma Sanna Blanche Marie Dore Francesco M. Cabiddu Lorella Putzolu Rosina Filangeri Salvo Religione Serra Giambachisio Alternanza ScuolaLavoro Filangeri Salvo Sostegno Meloni Monica Nuraxinieddu, lì 13 maggio 2014 Il Dirigente Scolastico Dott. GIAN DOMENICO DEMURO 40
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