“Ma tutto questo è veramente successo?”

Istituto di Istruzione Superiore
“Luigi Luzzatti”
Perché celebrare la
“Giornata della Memoria”?
27 gennaio 2015
“Ma tutto questo è
veramente successo?”
“Che si abbia il massimo della documentazione
possibile – che siano registrazioni filmate, fotografie, testimonianze – perché arriverà un giorno
in cui qualche idiota si alzerà e dirà che
tutto questo non è mai successo”
Dwight D. Eisenhower
Legge 20 luglio 2000, n. 211
"Istituzione del "Giorno della Memoria" in
ricordo dello sterminio e delle persecuzioni
del popolo ebraico e dei deportati militari e
politici italiani nei campi nazisti"
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 177 del 31
luglio 2000
Art. 1.
1. La Repubblica italiana riconosce il giorno 27
gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di
Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le
leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini
ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione,
la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in
campi e schieramenti diversi, si sono opposti al
progetto di sterminio, ed a rischio della propria
vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
Istituto di Istruzione Superiore
“Luigi Luzzatti”
classe 2A SSS
Sede Principale
Viale Trento, 1 Valdagno (VI)
Sede Amministrativa
Tel.: 0445 402339
www.istluzzatti.it
E-mail: [email protected]
Mostra e riflessioni
26 gennaio-7 febbraio 2015
Istituto Professionale Luzzatti - Via De Gasperi , 1 Valdagno
“Ma tutto questo è veramente successo?”
Come si costruisce una coscienza pubblica?
È importante dotarsi di un calendario civile?
Sono questioni che riguardano anche il
Giorno della Memoria e rappresentano una sfida
per la costruzione di un’Italia e di un’ Europa che
oggi sembrano di nuovo attratte da movimenti
xenofobi e intolleranti nei confronti di ogni forma di
diversità.
L’istituzione di giornate dedicate alla memoria
di tragici eventi della storia e le iniziative e
riflessioni in merito ad essi possono aiutarci a
costruire una coscienza civile; attraverso la
memoria storica, possiamo infatti riconoscere gli
errori/orrori dell’ umanità e dare loro un volto, per
quanto brutto e atroce possa essere.
Ma quali sono le forme, le parole, le immagini
che ci permettono di ricordare e ricostruire la
tragedia della Shoah?
Nessuna parola, nessuna immagine, per quanto
cruda e realistica, può aiutarci a capire
appieno l’orrore della Shoah, perché
razionalmente impensabile e quindi “inenarrabile”
…
“Memoria” non solo per gli Ebrei...
Diversi gruppi sociali e minoranze politico-religiose subirono lo
s t e r m i n i o .
Nei campi nazisti
il
nazionalsocialismo perseguitò
e rinchiuse gli oppositori al
regime, gli zingari, gli
omosessuali, i Testimoni di
Geova, chiunque, insomma,
“minacciasse” in qualche
modo la purezza e la perfezione di una razza presunta “pura”.
“Memoria” non solo per le vittime, ma anche per gli
“uomini giusti”…
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, l’espressione “Giusti tra le
nazioni” è stato utilizzata per indicare i non-ebrei che hanno
agito in modo eroico a rischio della propria vita per salvare la
vita anche di un solo ebreo dal genocidio nazista.
Nel 1962, una commissione specifica ha ricevuto l'incarico di
conferire il titolo onorifico di Giusto tra le nazioni.
La Commissione, per svolgere il proprio compito, segue criteri
meticolosi ricercando documentazione e testimonianze che
possano avvalorare il coraggio ed il rischio che i salvatori hanno
affrontato per salvare gli ebrei dalla Shoah.
In Italia le indagini preliminari per il riconoscimento dei Giusti
tra le nazioni vengono svolte dal Centro di Documentazione
Ebraica Contemporanea di Milano.
Oltre 500 cittadini italiani non ebrei sono
ufficialmente riconosciuti come “Giusti tra le nazioni”.
Tra gli uomini e donne di ogni ceto che ospitarono e protessero
ebrei a rischio della loro vita, in alcuni casi sacrificando la loro
vita, vi sono pastori protestanti, medici, funzionari dello stato,
impiegati, carabinieri, partigiani e antifascisti, vescovi, cardinali,
sacerdoti e suore; molti di essi subirono l'esperienza del carcere,
degli interrogatori e delle percosse..
Il numero dei giusti è in continuo aumento con il crescere delle
testimonianze e della documentazione, ma risulta ancora
sottostimato in confronto a quello registrato in altre nazioni
europee: la salvezza dell'80-85% della popolazione ebraica
italiana dovette infatti richiedere la complicità e la connivenza
di migliaia di persone. Per molte di esse si ha una qualche
documentazione più circostanziata o sono emerse
testimonianze attendibili, pur in assenza, al momento, di un
riconoscimento ufficiale.
Apertura Mostra
27 gennaio – 7 Febbraio 2015
Per le classi IIS Luzzatti
(Istituto Professionale e Istituto Tecnico Economico):
dal 26/01 al 2/02
Orari 8.30-13.30
Per le classi degli altri Istituti
(per prenotazioni telefonare al n. 0445 402339
entro il 23/01)
dal 3/01 al 6/01
Orario 8.30-12.30
Per il pubblico
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Sabato 31/01
Orario
9-12 e 15-18
Sabato 7/02
Orario
8.30-11
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI
Comitato Genitori Luzzatti
www.luzzattivi.it
[email protected] n° 3403584798
Istituto di Istruzione Superiore
“Luigi Luzzatti”
Tel.: 0445 402339
www.istluzzatti.it
E-mail: [email protected]