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Ente riconosciuto
con delibera 3 dic. 1998 n° 40001
della Regione Lombardia
CONVEGNO
RHO: 11 FEBBRAIO 2015
LA REDAZIONE DEL PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE
DELLE PARTECIPATE DEGLI ENTI LOCALI PROFILI
GIURIDICI, ECONOMICO ED ORGANIZZATIVI
Sede del convegno:
RHO: CentRho – Sala convegni - Piazza San Vittore n. 22 – Rho
Docenti:
Dott. Roberto Camporesi – Dottore Commercialista – Revisore Contabile -
Destinatari:
Amministratori (Sindaci, Assessori e Consiglieri), Segretari Comunali, ai dirigenti e ai sindaci
revisori degli enti locali e delle relative società
Struttura:
mezza giornata / dalle ore 9.00 alle ore 13.00.
Obiettivi:
Redazione del piano di razionalizzazione delle partecipate degli enti locali
Sede del convegno:
RHO – 11 FEBBRAIO 2015: CentRho – Sala convegni - Piazza San Vittore n. 22.
Materiale didattico:
La documentazione predisposta dai relatori potrà essere scaricata direttamente dal sito
www.upel.va.it nell’imminenza dell’avvio del convegno.
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Via Como 40, - 21100 - Reg. Persona Giuridica n° 431 Trib. Varese - E-mail [email protected] – http: www.upel.va.it - Tel. 0332287064 – Fax 03321951094
Ente riconosciuto
con delibera 3 dic. 1998 n° 40001
della Regione Lombardia
PROGRAMMA:
parte prima: il quadro giuridico di riferimento
1. LA CRONOLOGIA DELLE RELAZIONI RICOGNITORIE IN TEMA DI SOCIETA’ E SERVIZI PUBBLICI LOCALI
a. la relazione ricognitoria delle società partecipate ai sensi dell’art. 3 comma 27 e ss della L.F
2008 secondo i termini di riaperti ai sensi delle legge di stabilità per il 20014
b. la relazione sulla conformità ai principi comunitari delle gestioni dei servizi pubblici come
previsto dall’art. 34 comma 20 e ss secondo i termini prorogati ai sensi dell’art. 13 del D.L.
150/2013;
c. il piano di razionalizzazione delle società partecipate secondo il comma 611 e ss dell’art.
uno della legge di stabilità per il 2015.
2. PROFILO SOGGETTIVO DEL PIANO DI RAZONALIZZAZIONE
a. Le amministrazioni pubbliche obbligate alla redazione del piano di razionalizzazione
b. Principi di interpretazione estensiva dell’obbligo in capo a:
i. associazione, unioni e consorzi di enti locali;
ii. le aziende speciali che detengono le partecipazioni;
iii. le società holding che detengono partecipazioni di enti locali: legittimazione e
aspetti organizzativi
c. Gli organi competenti degli enti locali alla redazione/approvazione del piano di
razionalizzazione:
i. il dirigente, la fase istruttoria ed il parere di regolarità ex art. 49 del Tuel
ii. il consiglio comunale e la competenza esclusiva in relazione all’ interpretazione
dell’art. 42 del Tuel;
iii. la competenza del Presidente della provincia e del sindaco espressamente prevista
dalla legge di stabilità per il 2015;
d. Le autorità o enti di ambito nella nuova versione dell’art. 3 bis del D.L. 138/2011 come
modificato dalla legge di stabilità per il 2015
3. POSTULATI PER LA REDAZIONE DEL PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE
a. I POSTULATI DI ORDINE GENERALE
i. il coordinamento della finanza pubblica;
ii. il contenimento della spesa;
iii. il buon andamento dell’ azione amministrativa;
iv. la tutela della concorrenza
b. Il POSTULATO OPERATIVO: la riduzione del numero delle partecipazioni
c. l’interpretazione autentica contenuta nel piano di razionalizzazione delle società
partecipate presentato dal commissario Cottarelli in data 7/08/2014
4. PROFILO OGGETTIVO DEL PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE
a. i soggetti che devono essere oggetto della razionalizzazione
i. la rilevanza operativa della distinzione fra società e partecipazioni in società
prevista dalla legislatore
ii. le società consortile e le società cooperative;
iii. le società di capitali direttamente detenute e quelle indirettamente detenuta:
ipotesi ricostruttive per la individuazione delle catena di comando;
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iv. le società di capitali: ipotesi ricostruttive per la individuazione del livello di
partecipazione rilevante: le partecipazioni di controllo ( anche congiunto); le
collegate e la società con partecipazione inferiori al 20%;
v. i soggetti esclusi:
1. Le aziende speciali e consortili; i consorzi previsti da leggi speciali o
regionali;
2. le istituzioni, le fondazioni e le associazioni;
5. I CRITERI DI REDAZIONE DEL PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE
a. l’eliminazione delle società non indispensabili
i. il tassativo riferimento alle finalità istituzionali dell’ente locale;
ii. le società strumentali come paradigma delle società di scopo per il perseguimento
dei fini istituzionali dell’ente locale
iii. gli strumenti attuativi del processo di eliminazione come individuato dalla legge: la
cessione della partecipazione e la liquidazione;
iv. altri strumenti per l’eliminazione delle società ammessi dall’ordinamento
b. la soppressione delle società inattive.
i. i criteri identificativi delle società inattive:
1. le società composte solo dall’organo amministrativo;
2. le società composte da un numero di amministratori superiori al numero
dei dipendenti.
ii. l’evoluzione del testo della disposizione nell’iter parlamentare: il termine di
riferimento, il fatturato e il sistema sanzionatorio;
c. l’eliminazione delle partecipazioni in società con oggetto analogo o similare.
i. l’analogia o la similitudine dell’oggetto dell’attività ;
ii. l’analogia dell’oggetto degli enti pubblici strumentali: la classificazione degli enti
strumentali ai sensi d.lgs 118/2011 s.m.i;
iii. gli strumenti per l’eliminazione delle partecipate:
1. la fusione: le tipologie di fusioni (eterogenee progressive e regressive)
2. la trasformazione della società in azienda speciale: trasformazione
eterogenea regressiva e aspetti operativi:
a. la posizione della Corte dei Conti
b. l’inquadramento del rapporto di lavoro;
c. la posizione dei soci privati in sede di trasformazione: esigenze di
attivazione di forme di recesso;
d. il regime tributario
e. il sistema contabile della azienda speciale alla luce delle nuove
disposizione sull’armonizzazione contenute nel d.lgs 118/2011 e
s.m.i;
3. l’internalizzazione delle funzioni: profili ricostruttivi per una interpretazione
sostenibile alla luce dei divieti posti da altre norme di legge
d. l’aggregazione di società di servizi pubblici locali:
i. le società di servizi pubblici locali a rilevanza economica;
ii. le società di servizi pubblici locali di rilevanza economia a rete;
iii. le società di servizi pubblici locali privi di rilevanza economica;
iv. la distinzione fra servizi pubblici, servizi di interesse generale e servizi strumentali:
aspetti operativi;
v. profili di incertezza nella classificazione:
1. le farmacie comunali; l’accertamento, liquidazione e riscossione dei tributi
locali: il servizi di illuminazione pubblica, la manutenzione delle strade
pubbliche
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e. il contenimento dei costi di funzionamento: rinvio
Parte seconda: aspetti organizzativi
6. LA DISMISSIONE DELLE PARTECIPAZIONI NELLE SOCIETÀ
a. la vendita delle partecipazioni e l’ evidenza pubblicità
b. la prelazione degli altri soci ed i diritti di gradimento sul cessionario nel caso di vendita con
procedura di evidenza pubblica
c. la prelazione ex lege prevista dall’art. art. 1 comma 568 bis delle legge du stabilità per il
2014
d. bandi di selezione: clausole particolari
e. il contratto di compravendita di partecipazioni: clausola particolari;
7. IL RECESSO
a. principi generali del recesso nel diritto societario: le cause di recesso e la liquidazione della
quota di partecipazione
b. il recesso ex lege ex art. 1 comma 569 della legge di stabilità per il 2015;
i. la procedura
ii. le condizioni per l’esercizio del recesso ex lege
iii. la liquidazione della quota e gli effetti tipici ed atipici della “cessazione” della
partecipazione, come prevede la legge
8. STRUMENTI PER LA DISAGGREGAZIONE E SOPPRESSIONE DELLE SOCIETÀ
a. la liquidazione
i. le cause di liquidazione volontarie e quelle di fatto o di diritto;
ii. la delibera di anticipato scioglimento e liquidazione del patrimonio;
iii. il ruolo del liquidatore: poteri e responsabilità;
iv. il riparto del patrimonio: assegnazioni in natura e accollo dei debiti
v. le agevolazioni previste dall’art. 1 comma 568 bis della legge di stabilità per il 2014;
vi. la mobilità del personale delle società a partecipazione pubblica
b. la scissione delle società
i. tipologia: proporzionale, non proporzionale e asimmetrica;
ii. il rapporto di concambio e l’esperto per la relazione sulla congruità del rapporto di
cambio
iii. la procedura secondo il diritto societario e la procedura interna dell’ente locale per
la necessaria deliberazione;
iv. la scissione eterogenea
c. la cessione di azienda o di ramo di azienda
i. problemi aperti: procedura di scelta dell’acquirente
ii. la valutazione del valore/prezzo di vendita;
iii. clausola particolari dei contratti di compravendita di azienda o di rami di aziende
iv. aspetti tributari
9. STRUMENTI PER L’AGGREGAZIONE DI SOCIETA
a. la fusione di società e relative tipologie
i. il rapporto di concambio e l’esperto per la relazione sulla congruità del rapporto di
cambio
ii. la procedura secondo il diritto societario e la procedura interna dell’ente locale per
la necessaria deliberazione;
iii. la fusione eterogenea
10. LA STESURA DEL PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE
a. I termine di scadenza
b. La forma
c. le modalità di attuazione
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i tempi di attuazione (crono programma)
la relazione tecnica di accompagno
la trasmissione alla Corte dei Conti e la pubblicazione sul sito internet;
la relazione sui risultati conseguiti;
Parte terza: aspetti economici del piano di razionalizzazione
11. IL PIANO DELLE ECONOMIE: ESPOSIZIONE IN DETTAGLIO DEI RISPARMI DA CONSEGUIRE
a. le economie che si riflettono sul bilancio dell’ente locale per effetto delle soppressione
delle società partecipate
i. l’accantonamento delle perdite di esercizio conseguite ai sensi della legge di
stabilità per il 2014;
la distinzione fra società di gestione dei servizi pubblici locali a rete
le società partecipate che approvano un bilancio consolidato
la contabilizzazione dell’accantonamento della perdita di esercizio
l’entrata in vigore prevista con il bilancio di previsione per il 2015;
ii l’impegno di spesa nel bilancio dell’ente locale affidante in house previsto dall’art.
1 bis del D.L. 138/2011 come introdotto dalla legge di stabilità per il 2015
il piano economico finanziario asseverato
l’impegno di spesa pro quota pari al capitale “proprio” della società in house nel
bilancio dell’ente proprietario
b. le economie che si riflettono direttamente sulla gestione delle società
i. il compenso degli amministratori
1. i limiti di legge ai compensi degli amministratori
2. la riduzione del compenso degli amministratori
ii. la riduzione del compenso dell’organo di controllo attraverso l’uso della forma
monocratica
iii. la riduzione degli altri costi di funzionamento delle società
12. LA REDAZIONE DI UN PIANO ECONOMICO DI CONFRONTO FRA LA SITUAZIONE PRECEDENTE E
QUELLA SUCCESSIVA AL PIANO DI RIORGANIZZAZIONE;
13. LA RICERCA DELLE EFFICIENZA ED EFFICACIA ATTRAVERSO L’ANALISI DI BENCH MARKING
disposizioni di legge che impongono un’analisi di economicità;
- l’uso delle banche dati reperibili
- le scelte fra outsourcing e in house: il paradosso delle società in house
- le
14. DISPOSIZIONI DI FAVORE PER L’ATTUAZIONE DEL PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE
a. esclusione della applicazione di norma speciali in tema di deliberazioni di scioglimento o
liquidazione di società;
b. applicazione estensiva di agevolazioni tributarie agli atti di esecuzione del piano di
razionalizzazione;
c. applicazione della disciplina speciale sulla godibilità del personale delle società pubbliche anche
in esecuzione del piano di razionalizzazion e
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Quote d’iscrizione:
Per gli Enti associati ad Upel, la partecipazione è LIBERA e GRATUITA e senza limite di numero di
iscrizioni.
Per gli Enti non associati ad Upel, la quota di partecipazione è di €. 30,00 per ogni partecipante.
Per i Professionisti, la quota di partecipazione è di €. 30,00 + IVA 22% ( TOT. €. 36,60).
Il versamento della quota potrà essere effettuato sul c/c bancario UPEL presso la Banca
Popolare di Bergamo – Via Veneto 2 – Varese (CODICE IBAN IT69D0542810801000000003091)
oppure sul c/c postale n. 19166214 (CODICE IBAN: IT63 U076 0110 8000 0001 9166 214),
entrambi intestati a Upel – Via Como n.40 – 21100 Varese.
PER RAGIONI ORGANIZZATIVE L’ISCRIZIONE ONLINE È OBBLIGATORIA
NOVITA’:
L’iscrizione al convegno dovrà essere effettuata ONLINE. Sulla home page del sito
www.upel.va.it, nella parte centrale, cliccando sul link “Iscrizione Corsi” si accede alla sezione di
registrazione/iscrizione ai convegni e corsi organizzati da Upel.
La registrazione dei dati personali per l’iscrizione ai convegni verrà richiesta solo al primo accesso.
I dati personali saranno trattati nel rispetto del decreto legislativo n.196 del 2003 esclusivamente
per le finalità di cui a corso in oggetto.
Dopo l’iscrizione online sarà possibile scaricare il materiale documentario predisposto dal relatore,
nonché l’attestato di partecipazione al convegno, solo dopo la verifica da parte della Segreteria
Upel delle presenze effettive, e compilare il questionario di valutazione.
Per ogni ulteriore informazione si prega di contattare la segreteria dell’Upel: 0332 287064.
Distinti saluti
Il Direttore
(Dott. Claudio Biondi)
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Il Presidente
(Dott. Alessandro Vedani)
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