www.gazzetta.it / GazzettaTv canale 59 sabato 7 marzo 2015 anno 119 - numero 56 euro 1,90 PARMA IN CAMPO PROGRAMMA & CLASSIFICA 26a GIORNATA Apre Sampdoria-Cagliari Eto’o, che sfida a Zola Ok la proposta Tavecchio: 5 milioni per andare avanti OGGI SAMP-CAGLIARI (18) (2-2) MILAN-VERONA (20.45) (3-1) DOMANI (15) CESENA-PALERMO (12.30) (1-2) CHIEVO-ROMA (0-3) EMPOLI-GENOA (1-1) PARMA-ATALANTA (0-1) UDINESE-TORINO (0-1) NAPOLI-INTER (20.45) (2-2) LUNEDI’ LAZIO-FIORENTINA (19) (2-0) JUVE-SASSUOLO (21) (1-1) Dalla squadra un «sì» deluso. E il Pm non si ferma BREGA, IARIA, SCHIANCHI ALLE PAGINE 6-7 MONTELLA, IL SUO CALCIO È SINFONIA La Fiorentina non solo vince ma convince e diverte anche contro la temibile Juventus. Vende Cuadrado, il suo più famoso calciatore, incassa 30 milioni e si trova più forte di prima nonostante l’assenza di Giuseppe Rossi. Complimenti alla società viola (che però mi piacerebbe vedere con più calciatori italiani) e in particolare a Vincenzo Montella autore e regista della sinfonia viola. L'ARTICOLO A PAGINA 23 15 IL PROTAGONISTA Salah accolto a Firenze come un re E’ il nuovo idolo w IL ROMPIPALLONE di GENE GNOCCHI Prime conseguenze per Alonso dopo la perdita di memoria: deve rifare i quiz per la patente. SHAQ ATTACK TE RVISTA ES CLUS I «Al Bayern ero poco utilizzato. Avevo voglia di giocare, perciò ho detto sì a Mancini. Esulto a braccia conserte come il genio della lampada d’Aladino Noi in Champions? Con 3 punti a partita...» 58 49 45 43 42 39 36 36 35 34 9 A SAN SIRO C’È L’HELLAS INZAGHI A RISCHIO PUNTA UN DESTRO CONTRO IL VERONA L’ex romanista ho lo stesso score di Torres. Ma il tecnico ci crede: «Svoltiamo e resto al Milan 20 anni» PASOTTO A PAGINA 9 10 L’INTERVISTA Toni a carte scoperte Dolore, sesso e famiglia «Visto Pippo, non allenerò...» DALLA VITE, TAIDELLI ALLE PAGINE 2-3 12 Xherdan Shakiri, 23 anni, nazionale svizzero di origini kosovare-albanesi, è arrivato nell’Inter di Roberto Mancini, in gennaio, dal Bayern DOPO LA COPPA ITALIA Juve, troppe leggerezze Allegri fa la voce grossa 31 Basket in diretta con l’anticipo Brindisi-Cremona NIBALI, CANCELLARA, SAGAN EROI DA STRADE BIANCHE STORIE E PERSONAGGI DA NON PERDERE 1 MASALA A PAGINA 22 Oggi la nostra classica sugli sterrati del Senese 2 L’ANALISI di Paolo Bettini 23 LA CORSI DA IRIDATO ARRIVAI ULTIMO.... L'ARTICOLO A PAGINA 23 Dunga chiama Jairzinho «Le punte del mio Brasile si ispirino a lui con Pelé» Davis: Bolelli k.o. Seppi sì Kazakistan-Italia 1-1 Oggi il doppio: c’è Fognini MARTUCCI, BERTOLUCCI A PAGINA 33 3 L’opinione di Ecclestone: «Alonso ha perso i sensi» Ma il pilota ci scherza su! CREMONESI A PAGINA 27 34 29 28 28 28 25 23 20 19 10 *Una partita in meno **Due partite in meno GRAZIANO A PAGINA 12 ORE 20.30 PALERMO SASSUOLO UDINESE* EMPOLI VERONA CHIEVO ATALANTA CAGLIARI CESENA PARMA** (-1) ELEFANTE ALLE PAGINE 10-11 Vincenzo Nibali 9 771120 506000 50 3 0 7> Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano CALAMAI A PAGINA 15 PARLA IL TREQUARTISTA DELL’INTER VA 23 IN L’INTERVENTO di Arrigo Sacchi JUVENTUS ROMA NAPOLI LAZIO FIORENTINA SAMPDORIA GENOA* TORINO INTER MILAN 2 Serie A R Il personaggio A TU PER TU CON... Shaqiri Xherdan Shaqiri, 23 anni, svizzero di origini kosovare. E’ arrivato all’Inter dal Bayern Monaco nel gennaio scorso «AL BAYERN GIOCAVO POCO. POI ROBERTO AL TELEFONO MI HA CONVINTO CHE ALL’INTER IL CAMPO L’AVREI VISTO MOLTO» «SONO IL GENIO DELLA LAMPADA DI MANCINI» L’INTERVISTA di BREGA-DALLA VITE-TAIDELLI INVIATI AD APPIANO GENTILE (CO) C’ Dopo quelli ricevuti in campo dal tecnico, Shaqiri ha scritto un pizzino direttamente a Mancini, in italo-inglese: «Tre punti per game», a partita è un pizzino. Per Mancio. «Potrei scrivere “Achtung!”». E sorride. «Oppure “Tutti all’attacco!”». E ridacchia divertitissimo. Pausa. «Ok ok: mi è venuto in mente». Prende la penna. Fermi tutti. E scrive. «Tre punti per game!»: firmato, Xherdan Shaqiri. Uno che sa giocare a calcio. E che sa stare al gioco. I tifosi dell’Inter sono innamorati pazzi di lui: autentico giocoliere nato in Kosovo, poi emigrato in Svizzera e campionissimo anche in Germania, Cierdan (così si pronuncia il nome) dice di sapere «un centinaio di parole in italiano, perché quando ho vissuto vicino a Basilea erano e sono tanti gli italiani che vivono da quelle parti». E’ allegro e riflessivo, lo vedi sorridere e scherzare, si fa serio solo se pensi di potergli far fare lo sbruffone. Ha i piedi per terra, Xherdan: rapidi, quasi pensanti. «L’idea-Champions non è un argomento da trattare ora, ma se le vinciamo tutte chissà…». Allude. Tipo sveglio. Il tutto dentro una favola. Shaqiri, quanto sa di favola la sua storia? «In effetti se penso di essere partito da una piccola città del Kosovo, beh, la mia storia sa di favola davvero; e ancor di più considerando che sono giovane, i cambi di città e tutto quello che ho vinto in questi anni. Ma io, alla fine dei conti, la considero comunque l’inizio di una lunga carriera: ho collezionato trionfi in ogni squadra in cui ho giocato, e la stessa cosa voglio fare qui, all’Inter. Quindi sì, è vero: sa tutto di favola, ma io la vedo ormai come una storia concreta, una verità. Bella, affascinante». Allegro e sempre sorridente: è vero che da piccolo era un po’, come dire, matto? «Il più matto della mia famiglia, con la quale ho un rapporto stretto, fantastico, unito e unico. La mia mamma? Alla fine di ogni partita chiamo lei, sennò s’arrabbia: ovviamente la chiamo se non è allo stadio a vedermi… Spesso i miei genitori raccontano di come ero da piccolo: una vera e propria peste. Cosa combinavo? Quando viaggiavamo in aereo mi piaceva dar fastidio a quelli seduti davanti a me: scherzavo e mi abbassavo. E ora, a volte, lo faccio anche coi compagni di squadra. L’allegria? Il cattivo umore non so cosa sia, non lo considero». Il primo contatto con l’Inter? «Diciamo che da tempo, ma non so dire quando esattamente, l’Inter era in contatto coi miei agenti, quindi anche con mio fratello (Erdin, ndr.). E’ una storia che nasce da lontano, perché il club mi conosceva, mi risultava che fossi sempre sotto i suoi occhi. Poi, ecco la telefonata». Quella di Mancini. O quelle, plurale? «Due telefonate sì. E due belle chiacchierate che ho reputato da subito molto importanti. L’aspetto che mi interessa di più, alla mia età, è quello di giocare a calcio, e ultimamente succedeva poco: Mancini mi ha spiegato che il campo lo avrei visto molto, la filosofia sua e della società, il progetto di gioco e la voglia di riportare l’Inter dentro l’antica e più recente storia gloriosa. E così, sono qui». Vincere ovunque: lei lo ha fatto. All’Inter è sicuro di poterci riuscire? «A questo punto della stagione, realisticamente, si può puntare solamente all’Europa League. Facile non è, perché la concorrenza è forte e tanta». L'IDENTIKIT XHERDAN SHAQIRI NATO IL 10-10-1991 A GJILAN (KOSOVO) RUOLO TREQUARTISTA ALTEZZA 169 CM Nato in un piccolo paese del Kosovo, Shaqiri si trasferisce in Svizzera nel 1992 con i genitori e tre fratelli. Ad Augst cresce con la squadra locale per un paio di stagioni, prima di trasferirsi al Basilea nel 2001, a soli 10 anni. Nel 2009 debutta in prima squadra. A febbraio del 2012 il Basilea annuncia che in estate si sarebbe trasferito al Bayern. In carriera ha vinto 3 campionati svizzeri e 2 coppe della Svizzera col Basilea; con il Bayern una Champions, 2 Bundesliga, 2 coppe di Germania, una Supercoppa tedesca, una Supercoppa europea e un Mondiale per Club. LE SUE SQUADRE BASILEA BAYERN MONACO INTER 2009-12 2012-gen 2015 da gennaio 2015 SABATO 7 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT 3 CONTENUTO PREMIUM Il Wolfsburg pare un leone indomabile. «Ma io sono molto contento del fatto che ci siano capitati loro: perché ai forti piace misurarsi coi forti. Contro di loro, quand’ero in Bundesliga, ho fatto buone partite: gol, assist e tante belle cose. Vivono un bel periodo, sono forti, tecnici. Ma ripeto: se elimini il Wolfsburg puoi andare a vincere l’Europa League». Migliaia di parole sono piovute su di lei il giorno del suo arrivo: accoglienza super. Ma è vero che quando arrivò al Bayern la accolsero in tre giornalisti? «E’ vero: quando arrivai a Monaco l’accoglienza non fu molto numerosa… I tifosi interisti mi hanno proprio gasato quella sera all’aeroporto: una cosa posso dire loro, con me hanno acquistato un giocatore che dà tutto. E con la squadra vogliamo riportarli dove l’Inter merita di stare: in alto». In alto con Shaq, Popeye o Magic Box? Qual è il suo soprannome preferito? «Va bene Shaq. Ma esulto a braccia conserte e con sguardo beffardo, come il Genio di Aladino». Curiosità. Come nativo del Kosovo e nazionale svizzero, cosa farebbe se la Federcalcio kosovara fosse riconosciuta dalla Fifa? Al momento la sua nazionale disputa solo amichevoli: ma se ci fosse una svolta, lei potrebbe sceglierla e abbandonare la Svizzera? «Il cambiamento di per sé è possibile, ma pensarci adesso è fuori luogo per il fatto che decisioni definitive non ce ne sono. Io spero che la nazionale del kosovo possa essere riconosciuta dalla Fifa, ma al ‘19 l’anno di scadenza del contratto di Shaqiri, che guadagnerà 2,75 milioni netti a stagione più bonus 3 i gol segnati da Shaq, uno per ogni competizione contempo io nella Svizzera mi sento a mio agio, sono felice, abbiamo fatto grandi cose. Ne parleremo insomma, ma resta il fatto che nella mia nazionale attuale sto alla perfezione». ALLA PINETINA Che sketch tra Mancio e il figlio del fondatore Cosa sarebbe disposto a fare per il gol decisivo nel derby che verrà ad aprile? «Non so cosa darei, davvero… Conosco l’emozione di una partita del genere, ne ho sentito parlare e vincere sarebbe una bellissima sensazione. Ma preferisco prendere i 3 punti con un gol segnato dagli altri che segnare e non prenderli». Podolski ha preso molte critiche. «Lukas è una persona molto tranquilla, e non credo che sia giù per le critiche dei media. E’ un professionista serio, aiuta tutti, corre tanto, vive un periodo difficile ma ha l’esperienza giusta per uscirne. Si vede in allenamento che fra poco farà belle cose, e non sono d’accordo sulle critiche che gli stanno piovendo addosso». Stessa situazione per Kovacic, al quale lei – in pratica – ha tolto il posto da trequartista… «Lui è molto giovane, e come tutti i giovani vuole giocare il più possibile. Ma tutto questo lo decide una persona sola: l’allenatore. E l’allenatore va rispettato. Bisogna accettare le sue decisioni dando il top quando si è chiamati a fare la propria partita. Sempre». ESULTO A BRACCIA CONSERTE COME IL GENIO DELLA LAMPADA XHERDAN SHAQIRI SUI PROPRI SOPRANNOMI FORTE IL WOLFSBURG MA SONO CONTENTO: SE LO ELIMINIAMO VINCIAMO LA COPPA I l «primo» e l’ultimo svizzero dell’Inter. Il faccia a faccia va in scena alla Pinetina. Da una parte Xherdan Shaqiri, dall’altra Aldo Rietmann, 91enne stra pimpante, figlio di Hugo, uno dei fondatori (per lui anche una presenza in campo) dell’Inter che giusto lunedì compirà 107 anni. Grande cordialità, anche se comunicare non è facile perché uno non parla italiano e l’altro il tedesco e l’inglese. Ipotesi: se l’Inter dovesse arrivare a -7 sarebbe ancora possibile pensare al terzo posto? «Dobbiamo vincerle tutte. E parlare poco». MANCIO DEMOLITORE Aldo è accompagnato dai figli Raffaella e Ugo e dal nipotino Federico. A fare gli onori di casa il direttore generale Marco Fassone, che poi invita il quartetto ad assistere all’allenamento. «Ma io ho freddo», sbotta Aldo, ignaro del privilegio che gli viene concesso nella blindatissima Pinetina. Ma l’Aldo show è soltanto all’inizio. Chiede di poter salutare Roberto Mancini, che però è impegnato in una riunione tecnica. Quando sbuca il tecnico, Aldo va subito in pressing alto: «Sta demolendo la squadra?». Mancio si fa ancora più zen del solito, ride, sta al gioco. Interviene Raffaella a frenare il padre e spiega che lui è convinto che i giocatori non diano l’anima come dovrebbero, quindi la demolizione invocata dovrebbe essere... costruttiva. Aldo stima Mancini e crede che lui sia l’unica possibilità di far tornare in alto l’Inter. Poi va pure a Inter Channel, dove gli scappa una piccola bugia: «Ho smesso di seguire il calcio dopo Moggi». Invece lo segue ancora. Meno facile seguire questo giovanotto di 91 anni... © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Lei ha segnato dappertutto e in ogni competizione, in Bundesliga e in Champions (col Bayern), con la Svizzera, in Coppa Italia, serie A ed Europa League. Il gol da sogno quale vorrebbe che sia? «In rovesciata: ne segnai uno quando giocavo nel Basilea, club col quale vinsi tre titoli svizzeri consecutivi. Fu una rovesciata bellissima e pazzesca, contro il Lucerna. Riuscire a ripetere un gol per l’Inter così sarebbe fantastico». E’ vero che adora Leonardo di Caprio? «Wolf of Wall Street è il mio film preferito. L’ho visto e rivisto. Dentro c’è tutto. Anche un’attrice bionda mica male (Margot Robbie, ndr.)… Poi adoro gli orologi, essendo cresciuto in Svizzera e sono testimonial di una marca importante. Seguo anche la moda, e Milano è la città ideale». Se non avesse fatto il calciatore? «Prima di riuscire a sfondare nel calcio ho lavorato in un negozio di abbigliamento maschile. Probabilmente avrei scelto questo campo». Torniamo al campo, quindi al Napoli: l’Inter, quest’anno, una grande non l’ha ancora battuta. «Vincere a Napoli non è affatto facile, squadra bella e importante. Però fare tre punti avrebbe un peso anche psicologico. Anche per l’idea di aver battuto una grande, sì. Bisogna giocare bene e crescere. Le carte per poter vincere ci sono tutte». XHERDAN SHAQIRI SULL’EUROPA LEAGUE BATTENDO UNA BIG COME IL NAPOLI AVREMMO UN’IMPENNATA XHERDAN SHAQIRI SULLA TRASFERTA DI DOMANI SONO LA PESTE DI FAMIGLIA, MA DOPO OGNI GARA CHIAMO LA MAMMA XHERDAN SHAQIRI TREQUARTISTA DELL’INTER «LA CHAMPIONS LEAGUE NON È UN ARGOMENTO DA TRATTARE ORA, MA CON “TRE PUNTI PER GAME”...» 4 SABATO 7 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT Serie A R SABATO 7 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT Icardi stanco ma abile Staffetta con Palacio? 1Mauro è il più spremuto dell’Inter dopo Juan Jesus. Al San Paolo c’è la sfida argentina con Higuain, però l’Europa League conta di più Luca Taidelli I NUMERI INVIATO AD APPIANO GENTILE (CO) @LucaTaidelli 19 M aurito Icardi c’è e si allena in gruppo in vista della trasferta di Napoli. Però... i però non mancano. Intanto perché la seduta di ieri è stata quanto mai light, dopo il doppio di giovedì: torello, esercizi sulla mobilità, nessuna partitella ma solo una sfida finale sui calci piazzati con Shaqiri, Kuzmanovic e Podolski molto in palla. Il secondo però riguarda comunque uno stato di affaticamento generale per il giocatore più prolifico (19 reti stagionali) e più spremuto di tutta la rosa. Soltanto il bionico Juan Jesus ha giocato più di Mauro. Senza dimenticare che la sfida in salsa argentina contro Higuain è importante, ma l’andata dell’ottavo di Coppa a Wolfsburg lo è ancora di più. TRA STAFFETTA E NAZIONALE Ecco perché Mancini - che comunque la rigiri un paio di sorprese a formazione le tira fuori - dovrà fare diverse valutazioni, soprattutto legate agli uomini offensivi. Perché Palacio e Icardi, i due attaccanti più affidabili, rischiano di non avere i 180’ in quattro giorni. Ma Po- ● le reti stagionali di Icardi, a segno 14 volte in campionato, 4 in Europa League e una in Coppa Italia. Anche Shaqiri ha saputo segnare nelle 3 competizioni 34 ● le presenze di Maurito: 24 in Serie A, 8 in Europa League e 2 in Coppa Italia, per 2739 minuti. Solamente Juan Jesus ha giocato più di lui: 3000 minuti 2019 Mauro Icardi, 22 anni. L’argentino è all’Inter dall’estate 2013 LAPRESSE dolski, che in Europa League non può giocare, ha steccato pure contro la Fiorentina. Vero anche che per tornare se stesso il tedesco ha bisogno di ritrovare ritmo partita e gol. Quindi non è da escludere - a meno di non stupire tutti riproponendo IL NUMERO 10 CROATO Senti Kovacic: «Da regista ho più spazio» ● «Per noi croati è difficile cambiare ruolo, giochiamo per divertirci. In Italia devi posizionarti bene, ma ho la fortuna di essere giovane e posso imparare ancora tante cose nel calcio italiano». Mateo Kovacic sta entrando pian piano nell’idea di doversi confrontare con questo aspetto nella maturazione della sua carriera. «DA REGISTA PIÙ SPAZIO» Lo ha ribadito ieri durante «InterNos», un programma di Inter Channel in cui i giocatori nerazzurri rispondono alle domande dei tifosi giunte da twitter. Ma lui dove preferirebbe giocare? «Da piccolo giocavo dietro le punte, alla Dinamo Zagabria mi hanno messo mediano perché non avevano tanti con quelle caratteristiche. Poi all’Inter ho giocato da regista, da mezzala, adesso il mister pensa che posso dare di più davanti. Per me è bello giocare in tante posizioni, sono giovane ed è meglio imparare. Da regista ho più spazio rispetto a trequartista, dove è difficile muoversi. Con il mister sto provando nuovi movimenti, sono giovane e posso ancora imparare». Mantenendo la maglia numero 10 sulle spalle. «Può essere un peso, si parla di un numero avuto da Ronaldo, Baggio e Sneijder - ha ammesso il croato -. Ma per me un numero è un numero, sono i giornalisti a fare pressione. Per me non cambia tanto». © RIPRODUZIONE RISERVATA baby Puscas, titolare proprio a Napoli in Coppa Italia un mese fa - che il tecnico dia un’altra chance a Poldi e punti su una staffetta Icardi-Palacio. Con Mauro a rischio centrifuga, visto che potrebbe essere convocato dal Tata Martino per le ● la scadenza prevista nel nuovo contratto, che presto Icardi firmerà con l’Inter. L’attaccante guadagnerà 2,3 milioni a stagione, più bonus amichevoli di fine mese (il 29 marzo si ferma il campionato) che l’Argentina giocherà contro Sudafrica, El Salvador ed Ecuador. HERNANES IN GIALLO Nelle esercitazioni durante la seduta di ieri, cui ha assistito anche l’ex Felice Natalino, che si è fermato a parlare con Ranocchia, Santon e il ds Ausilio, con la pettorina gialla dei titolari c’era Hernanes e non Brozovic. Ma rimane difficile ipotizzare che il croato a Napoli vada in panchina, visto che anche lui non è disponibile in Europa. In difesa invece dovrebbe riprendersi il posto al fianco di Juan Jesus capitan Ranocchia, che proprio a Napoli in Coppa Italia fu lo sfortunato protagonista sul gol allo scadere di Higuain. Tre nomi per due maglie sugli esterni, con D’Ambrosio e Santon che sembrano in vantaggio su Campagnaro. Le vere prove tattiche comunque verranno effettuate oggi, nella rifinitura programmata per il primo pomeriggio. Subito dopo, la partenza per Napoli. CALLERI E PUSCAS In attesa di conoscere l’entità delle sanzioni Uefa per il fairplay finanziario, l’Inter guarda al futuro. Ieri primo incontro con l’agente di Puscas per allungare il contratto sino al 2019. Tra i giovani monitorati invece c’è l’attaccante del Boca Juniors Jonathan Calleri, in attesa di rinnovo ed entrato nel mirino di alcuni club europei, tra cui la Roma e appunto l’Inter. «Ci sono due offerte da club italiani per il mio assistito - ha spiegato l’agente Fernando Hidalgo -, più precisamente Inter e Roma. Niente di ufficiale, ma l’interesse è concreto». Calleri ha 21 anni e in questa stagione ha segnato 10 gol con 28 presenze. © RIPRODUZIONE RISERVATA 5 L’EURORIVALE Il Wolfsburg ad Augsburg Perisic ancora fuori Bas Dost, 25 anni, Wolfsburg AP Gianluca Spessot S ette vittorie e due pareggi esterni compreso lo 0-0 sul campo dello Sporting in Europa League. È l’impressionante ruolino di marcia nel 2015 del Wolfsburg, prossimo avversario dell’inter nei sedicesimi di Europa League (giovedì l’andata in Germania, il 19 marzo il ritorno). Oggi il Wolfsburg è di scena sul campo dell’Augsburg (sesto in classifica ma a un solo punto dal quarto posto) nella partita più importante della 24a giornata della Bundesliga. I prossimi avversari dell’Inter sono favoriti perché reduci da un 2015 impressionante. Nelle ultime 9 gare hanno subito 10 gol ma ne hanno anche segnato 24, e ben 13 portano la firma di Dost, anche se il centravanti olandese contro il Lipsia in Coppa è andato a secco. Un risultato utile ad Augsburg sarebbe il dodicesimo in campionato e rappresenterebbe il record per una squadra che deve fare ancora a meno di Perisic. Il croato ha problemi muscolari (è fermo da un mese) ma Caligiuri si è dimostrato un ottimo sostituto. Schürrle si sta integrando negli ingranaggi ma a fare la differenza è sempre De Bruyne: 8 gol e 15 assist in campionato. AMBURGO-BORUSSIA Il Dortmund invece fa visita a un Amburgo da bassa classifica e i medici stanno facendo i miracoli per ridurre l’ematoma alla coscia di Reus che rimarrà però in dubbio fino all’ultimo. Buone notizie invece per Guardiola che va ad Hannover e recupera Benatia (problemi alla schiena). Nell’allenamento di giovedì il tecnico ha catechizzato Ribery che ha rischiato il rosso per aver reagito ad un fallo. Pensando già allo Shakhtar, Pep è stato chiaro:«Voglio finire le gare in 11. Giocare in 10 in Champions è pericoloso». © RIPRODUZIONE RISERVATA shop.swatch.it 24a GIORNATA IERI StoccardaHertha 0-0. OGGI Schalke-Hoffenheim; Augsburg-Wolfsburg; Hannover-Bayern; Friburgo-Werder; Amburgo-Borussia D.; Mainz-Borussia M. DOMANI Colonia-Eintracht; PaderbornBayer Leverkusen. CLASSIFICA Bayern 58; Wolfsburg 50; Borussia M. 40; Bayer Leverkusen 36; Schalke, Augsburg 35; Hoffenheim 33; Eintracht 31; Werder 30; Borussia D. 28; Hannover 27; Hertha, Mainz, Colonia 25; Amburgo 24; Paderborn 23; Friburgo 22; Stoccarda 20. 6 Serie A R Lega, 5 milioni salva-Parma 1Dopo una riunione piena di tensione approvato il piano di Tavecchio: lo svolgimento del campionato garantito dal fondo multe. E domani si torna in campo contro l’Atalanta le sedi di Mediaset e Sky). Il piano proposto dal presidente federale Carlo Tavecchio scatterà dopo l’udienza fallimentare del 19 marzo e consentirà al club di portare a termine la stagione e alla A di chiudere il campionato con 20 squadre. E sarà grazie ai soldi che metterà a disposizione la Lega. I mal di pancia al quarto piano sono stati continui, alcuni più evidenti, altri più nascosti. Aurelio De Laurentiis per esempio non ha fatto nulla per nascondersi chiedendo a Tavecchio del perché sono mancati i controlli: una richiesta, quella di spiegazioni su come mai si sia arrivati a questo punto di non ritorno, sostenuta anche da Andrea Agnelli e dal presidente del Cesena, Giorgio Lugaresi che ha lasciato la Lega con uno sguardo tra l’esterrefatto e il deluso. IL MODELLO DI CONTROLLO DELLA LEGA FUNZIONA BENISSIMO. CI SIAMO ATTIVATI IN TEMPO MAURIZIO BERETTA PRESIDENTE LEGA SERIE A Matteo Brega Marco Iaria MILANO A lla fine la delibera «barzotta» è stata firmata. La Lega di A ha deciso di aiutare il Parma, di salvaguardare il campionato a 20 squadre e di mettere a disposizione del curatore fallimentare una cifra vicina ai 5 milioni di euro per garantire lo svolgimento dell’attività. La delibera è stata definita «barzotta» (traducibile in «virile», per restare sul dizionario educato) da Claudio Lotito, il presidente della Lazio che ha partorito l’idea di attingere al fondo-multe. È stata una giornata intensa ieri in via Rosellini, tra le due votazioni legate al Parma (primo punto all’ordine del giorno), le tensioni durante i lavori e la visita di tre Finanzieri che hanno raccolto materiale utile per il curatore fallimentare (hanno fatto altrettanto in Figc a Roma e nel- IL TRIO CONTRARIO Al trio Agnelli-De Laurentiis-Lugaresi ha risposto prontamente la corrente lotitiana sostenendo che c’è sempre la caccia al colpevole e mai la volontà di risolvere i problemi tutti insieme. Momenti di tensione, annacquati dalle parole di Tavecchio: «La Lega ha l’impegno a chiudere il campionato a 20 squadre». Impegno che è stato ribadito dalle votazioni, grazie anche alle pressioni delle pay tv che minacciavano cause per inadempienza contrattuale. Detto questo vanno analizzate le due votazioni di ieri. La prima era di principio: dare la disponibilità a salvare il Parma e a salvaguardare il campionato a 20. Sedici i voti favorevoli, 3 gli astenuti (Napoli, Roma e Sassuolo), un solo contrario (Cesena). Poi si è passati a votare se fosse il caso di fornire una cifra indicativa a Tavecchio, fino a 5 milioni. E qui gli equilibri sono leggermente mutati: 15 favorevoli, 2 astenuti (Roma e Sassuolo), 3 contrari (Cesena, RVince la cordata di Lotito. Lugaresi e De Laurentiis: «Sono mancati i controlli, perché?» L’ESITO DELLA PRIMA VOTAZIONE HANNO DETTO Favorevoli Astenuti Contrari ATALANTA Percassi Presidente CESENA Lugaresi Presidente SASSUOLO Rossi Presidente CAGLIARI Filucchi Vicepresidente CHIEVO Campedelli Presidente EMPOLI Corsi Presidente FIORENTINA Rogg DG La prima votazione è servita per dare la disponibilità della Lega al salvataggio del Parma e alla salvaguardia del campionato a 20 squadre. Ecco l’esito: 16 favorevoli, 3 astenuti e uno contrario La seconda invece verteva sull’idea di individuare o meno una cifra di riferimento da fornire al presidente federale Carlo Tavecchio. Ecco l’esito della seconda votazione: 15 favorevoli, 2 astenuti (Roma e Sassuolo), 3 contrari (Cesena, Juventus e Napoli) ROMA Baldissoni DG GENOA Preziosi Presidente INTER Fassone DG LAZIO Lotito Presidente NAPOLI De Laurentiis Presidente VERONA Setti Presidente NON MI FIDO DI MANENTI. CERCHI IL GOVERNO I RESPONSABILI JUVENTUS Agnelli Presidente ENRICO PREZIOSI PRESIDENTE DEL GENOA MILAN Galliani AD UDINESE G. Pozzo Consigliere TORINO Cairo Presidente SAMPDORIA Osti DS PARMA Preiti DS PALERMO Zamparini Presidente GDS Juventus e Napoli). Il cambio più evidente è stato quello della Juventus che è passata da un sì a un no. Da Torino lo spiegano in questi termini. La società di Agnelli era (ed è) disponibile a salvare il Parma e a salvaguardare il campionato a venti. Non lo era (e non lo è ancora) sul fatto di comunicare l’entità del prestito perché al momento non c’è chiarezza sui conti e sul curatore fallimentare che dovrebbe indicare lui quanto serva per chiudere la stagione. IN CAMPO CON LE MULTE I soldi per salvare il Parma arriveranno dal fondo-multe, alimentato dalle ammende comminate alle società e accantonato in questi anni dalla Lega per scopi solidaristici. Tenendo conto di alcuni avanzi si arriva alla cifra di circa 5 milioni. Soldi che la Lega presterebbe al Parma per il mantenimento del titolo sportivo. «Il modello della Lega funziona benissimo - ha ribadito ieri pomeriggio il presidente Maurizio Beretta -. Noi ci siamo attivati per tempo, adesso i giocatori del Parma sono chiamati alle loro responsabilità». Alla fine della giornata arriva anche il sì dei giocatori: domenica pomeriggio Parma-Atalanta si giocherà. PAROLE IN LIBERTÀ «Lo sapete che i soldi della solidarietà non vanno a nessuno alla fine, quindi che c... ve ne frega» - sarebbero stati i titoli di coda di un Lotito particolarmente vibrante. Evidentemente nervoso invece era Tavecchio che per solleticare i (pochi) contrari e indecisi non ha usato molta diplomazia: «Se non mi date questa delibera, non finisce qui. E da noi poi dovete passare per iscrivervi al campionato» - è il sunto dell’intervento dai forti toni minacciosi. Il finale spetta nuovamente a De Laurentiis: «Ma fallisse il Parma e poi io faccio causa a voi che non avete controllato!». © RIPRODUZIONE RISERVATA Sì all’Hawk Eye Finali Primavera: si gioca in Liguria ● L’assemblea di Lega ha anche ufficializzato l’esito dell’invito a offrire per i diritti audiovisivi della Coppa Italia e della Supercoppa italiana del triennio 2015-18. Due le offerte arrivate, una di Mediaset e una di Discovery Channel, che però non raggiungono il minimo. Si andrà a trattativa privata e non è escluso che rientri la Rai. Sulla Goal Line Technology si è deciso di puntare sull’«Hawk Eye». Sono stati allungati gli accordi con Tim (dal 2015 al ‘18) e Panini (dal ‘17 al ‘18). La Final Eight Primavera si disputerà in Liguria tra Sanremo, Alassio, Savona e Vado. CERTO NON PIANGO PERCHÉ CASSANO NON PRENDE LO STIPENDIO MAURIZIO ZAMPARINI PRESIDENTE DEL PALERMO IL CAMPIONATO È GIÀ FALSATO. NON IMMAGINAVAMO QUESTI PROBLEMI GIORGIO LUGARESI PRESIDENTE DEL CESENA DOPO L’ACCORDO proposta di 5 milioni che consentirà di coprire circa il 70% degli stipendi dei calciatori. Lucarelli:«Sì controvoglia Ma noi chiediamo di più e garanzie per i lavoratori» 1I giocatori gialloblù volevano 6,5 milioni, poi hanno accettato: «Vediamo domenica dopo domenica» Andrea Schianchi INVIATO A PARMA U n sì di delusione. Così si può definire la decisione dei giocatori del Parma di fronte alle proposte del presidente della Federcalcio Carlo Tavecchio. Giocheranno la partita contro l’Atalanta, ma non sono soddisfatti dell’incontro e delle risposte ottenute. Chiusi in una sala dell’Hotel Daytona di Collecchio i vertici del calcio (oltre a Tavecchio, c’erano anche il direttore generale dela Lega Marco Brunelli e il presidente dell’Aic Damiano Tommasi) hanno discusso per due ore con la squadra di Donadoni, hanno spiegato il piano di salvataggio e hanno fissato la tempistica. Poi Tavecchio e Brunelli sono stati ricevuti dal sindaco Federico Pizzarotti in Municipio e hanno parlato con una delegazione di dipendenti della società per rassicurarli (o perlomeno tentare di...) sul futuro. DECISIONE È stato Tommasi ad annunciare l’esito della riunione, dopo che i giocatori erano rimasti in assemblea anche dopo che Tavecchio e Brunelli avevano lasciato la sala dell’hotel: «L’incontro non è stato così soddisfacente, ma i ragazzi hanno deciso di scendere in campo e fare il loro lavoro. Non hanno visto questa grande partecipazione nei confronti del Parma, anche se Tavecchio finalmente si è mosso. I calciatori erano compatti nella scelta, sono tutti nella stessa barca». Poco dopo sono arrivate le parole del capitano Alessandro Lucarelli: «Abbiamo deciso di giocare, ma non siamo soddisfatti di quello che ci ha detto Tavecchio anche se ci ha fatto capire che ci darà sostegno. Dispiace che non sia qui Beretta, ci aspettavamo la sua presenza, ma noi andiamo in campo. Cosa non ci ha convinti? Noi vogliamo garanzie al 100% per i Il capitano del Parma Alessandro Lucarelli con il sindaco Federico Pizzarotti dipendenti: ci sono state date, ma vogliamo che ci siano i fatti. Vogliamo che cambino anche le regole che hanno permesso di arrivare a tutto questo. La proposta è di 5 milioni, ma ci sono altri punti che vogliamo che vengano discussi. Vogliamo garantire i nostri dipendenti, ma anche noi vogliamo quel- lo che ci spetta, anche se questo non è il principale problema. Valuteremo nei prossimi giorni cosa fare, di domenica in domenica». L’impressione è che la battaglia del Parma sia soltanto all’inizio. Anche perché in principio la richiesta era di 6,5 milioni per chiudere la stagione. Alla fine hanno accettato la SOLIDARIETA’ Ai dipendenti verrà garantito un quinto dei 5 milioni stanziati dalla Lega e questo consentirà a molte famiglie di tirare avanti fino a maggio. Lo ha comunicato il presidente Tavecchio nell’incontro avuto in Municipio. «È molto importante ciò che è avvenuto perché sono stati messi a disposizione dei soldi per un atto di solidarietà. Da qui alla fine del campionato ci sono i fondi. I giocatori ci hanno spiegato che non si trattava di una questione economica e che volevano regole nuove. Noi li abbiamo rassicurati. I 5 milioni saranno gestiti dal curatore fallimentare, sempre che si arrivi a una simile procedura». Il sindaco Pizzarotti, che molto si è speso negli ultimi giorni per trovare una soluzione, è parso soddisfatto: «Avere questa possibilità che ci viene offerta dalla Lega è un vantaggio. Dobbiamo far capire che Parma vuole reagire a questa situazione e vuole uscire dalla vicenda decorosamente». © RIPRODUZIONE RISERVATA SABATO 7 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT C’è pure Leonardi tra gli indagati per bancarotta Finanza in sede dercalcio a Roma. Su mandato del tribunale di Parma gli uomini delle Fiamme Gialle sono al lavoro per ricostruire i movimenti finanziari del club gialloblù in vista dell’udienza del 19 marzo sulla richiesta di fallimento avanzata dalla Procura. In quelle carte ci sono i segreti di un crac che molti non riescono ancora a spiegarsi. Qualche indizio c’è, ad esempio le tantissime acquisizioni di giocatori fatte a partire dall’estate del 2013. Il Parma ha trattato più di 200 giocatori, con lo scopo dichiarato di creare plusvalenze e sistemare il bilancio già in deficit. I magistrati, tuttavia, ipotizzano che in mezzo a questo mare di operazioni di compravendita si nascondano verità scomode. Sono al vaglio degli inquirenti i rapporti che la società emiliana intratteneva con altre squadre, il Nova Gorica e il Crotone in particolare. 1L’ex d.g. finisce nell’inchiesta dopo Ghirardi Le Fiamme Gialle al lavoro anche in Lega e Figc: sequestrate carte sui movimenti finanziari del club Andrea Schianchi INVIATO A PARMA C’ è anche il nome di Pietro Leonardi sul registro degli indagati della Procura di Parma. Dopo l’iscrizione dell’ex presidente Tommaso Ghirardi ora quello che, fino a due giorni fa, ricopriva la carica di direttore generale e in precedenza era stato amministratore delegato. «Concorso in bancarotta fraudolenta»: questa l’ipotesi di reato secondo i magistrati che stanno lavorando per capire le ragioni e le modalità di un clamoroso crac finanziario. Stando all’ultimo bilancio approvato dai soci, ma sul quale si è astenuta dal giudizio la società di revisione Audirevi, il buco del Parma è di circa 200 milioni di euro lordi. Al netto sarebbero 100 milioni, ma il problema è che molti dei crediti non sono RPer i pm ci sono state distrazioni di denaro e strani «drenaggi» tra società RLa Direzione Distrettuale Antimafia di Bologna monitora la situazione esigibili. Insomma, una montagna di soldi sparita nel nulla perché non si riesce a credere che il Parma abbia fatto tutti quei debiti per costruire le squadre da mandare in campo. La Procura, e lo dimostra l’ipotesi di accusa di bancarotta fraudolenta, pensa che ci siano state distrazioni di denaro e strani «drenaggi» da una società per azioni ad altre società. Inoltre s’indaga a fondo per capire il giro di soldi tra l’Italia e i Paesi stranieri, normale nel caso di acquisizioni di giocatori provenienti dall’estero ma sono da verificare con attenzione le procedure. I RAPPORTI La Direzione Distrettuale Antimafia di Bologna sta monitorando la situazione. Si sospetta che, soprattutto nell’ultimo periodo ma anche prima, strani personaggi già sotto la lente d’ingrandimento degli 7 Pietro Leonardi, 51 anni, ex direttore generale del Parma ANSA investigatori si siano avvicinati al Parma. E questi strani personaggi, ad esempio il faccendiere Paolo Signifredi (ma non solo lui) ora in carcere perché bloccato nell’ambito nell’Operazione Aemilia (161 arresti per associazione mafiosa e legami con la ‘ndrangheta), avrebbero avuto incontri con alcuni dirigenti. Perché? Su quali basi? Sono stati loro a proporsi o è stato richiesto il loro intervento? La penetrazione massiccia della ‘ndrangheta nel territorio emiliano è cosa nota ai magistrati che hanno smantellato il clan Grande Aracri di Cutro, ma sanno bene che altre cellule sono attive. LE CARTE La Guardia di Finanza di Parma ha effettuato ieri mattina tre operazioni congiunte: perquisizioni e sequestro di documenti nella sede di Collecchio, negli uffici della Lega a Milano e nelle stanze della Fe- IL CASO Nel bilancio 2014 del Parma compare il nome di Alessandro Ligi, difensore classe ‘89 che ora gioca nell’Entella. Il valore di Ligi, a bilancio, è di 300 mila euro, e il passaggio dal Crotone al Parma, e successivamente dal Parma al Crotone in prestito, è oggetto di approfondite indagini. Secondo i magistrati i conti non tornerebbero perché al Crotone sarebbe arrivata, dopo ripetute e insistenti richieste, una cifra ben superiore (si parla di 1,2 milioni) e, soprattutto, non direttamente dalle casse del Parma. La Procura sta spulciando gli incartamenti per avere un quadro definitivo. È per questo che anche la stretta collaborazione col Nova Gorica (molti giocatori del Parma più l’allenatore Apolloni vennero dirottati in Slovenia) viene monitorata. I magistrati sospettano che il denaro non abbia sempre seguito un percorso regolare. © RIPRODUZIONE RISERVATA 8 SABATO 7 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT Serie A R SABATO 7 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT El Niño Destro? Non ancora, ma a Mattia servono assist 9 PANCHINA A RISCHIO Inzaghi ci crede «Svoltiamo e resto 20 anni» 1La punta del Milan ha lo stesso score di Torres: un gol all’Empoli. Alla Roma ne faceva uno ogni due gare: toccava lo stesso numero di palle, ma era servito meglio Filippo Inzaghi, 41 anni, allenatore del Milan ANSA INVIATO A MILANELLO (VARESE) PERCHÉ VEDERE MILAN-VERONA Marco Pasotto Destro vs Toni, come i 9 anni Settanta, ma tutti guardano l’attaccante smilzo, quello in cravatta. Verona per la tranquillità, Milan per risalire, Inzaghi per tutto. Emozioni sicure. Meazza, ore 20.45 L’ 19 ● i tocchi di palla a partita per Destro con la maglia del Milan. Alla Roma erano 20 (ma sfruttati molto meglio), al Genoa furono 17 e al Siena 34. 0,5 ● la media di tiri nello specchio a partita di Mattia al Milan. Nella prima metà di stagione alla Roma era 0,75, lo scorso campionato fu di 1,1 Carica Mandorlini «Faremo di tutto: sono punti pesanti» ● VERONA (m.f.) Hellas pressoché al completo per la trasferta di Milano. I convocati sono 26, unico assente Mattia Valoti. Andrea Mandorlini carica i gialloblù: «Faremo di tutto per prendere dei punti pesanti per avvicinarci alla salvezza. Il Milan non starà attraversando un periodo di grande splendore, ma è sempre una squadra forte. Veniamo da buoni risultati, abbiamo fiducia». N on c’è momento migliore di questo per rivedere SuperPippo. Un superlativo che si era congedato con lui quando aveva smesso di giocare. Eppure occorre soffiargli via la polvere di dosso, perché solo qualcosa di super potrebbe risollevare la stagione del Milan. E poi fu proprio a Verona, oltre vent’anni fa, che Pippo diventò super: quale occasione migliore? È quanto si augura tutto il Milan, specialmente ai piani alti: se stasera le cose non andassero bene, sotto la panchina di Inzaghi potrebbe aprirsi una voragine impossibile da schivare. Un film già visto, nel 2015. Il club rossonero, volendo sintetizzare, si augura che Pippo dia un buon motivo per andare avanti con lui sino a fine campionato. Anzi, in realtà c’è la segreta speranza che arrivi un’inversione di rotta così netta da poter magari andare avanti con lui anche la prossima stagione. Per svariati motivi. INVIATO A MILANELLO (VARESE) importante, come raccomanda Inzaghi, è non voltarsi indietro. Perché se Mattia Destro, per esempio, analizzasse la parabola di Torres al Milan, proverebbe un brivido di inquietudine. Stesso numero di maglia (nove), stesso numero di gol (uno), stesso avversario a cui l’ha segnato (Empoli) e stessa trafila per arrivarci (in rete alla seconda partita in maglia rossonera). Poi Mattia si è fermato: proprio come Fernando. Qui terminano le analogie e iniziano – per fortuna – le differenze: allo spagnolo lo stop è stato fatale, mentre Destro è atteso da altri scenari. Innanzitutto perché in poco meno metà delle partite, nonostante non gli arrivino grandinate di palloni, Mattia ha dimostrato di essersi inserito meglio nei meccanismi della squadra. Comunque, è risultato più pericoloso. E poi perché rispetto al Niño avrà più occasioni a sua disposizione. Molto difficile ipotizzare che gli capitino una tribuna e tre panchine una dietro l’altra come a Torres. Non bisogna dimenticarlo: nel pensiero collettivo Destro ha le sembianze del citofono di casa a cui ha suonato Galliani in persona. Difficile dare un’immagine altrettanto forte per chiarire quanto il Milan creda in Mattia. MALEDIZIONE A Milanello intanto si lavora per far sì che la squadra possa beneficiare delle sue qualità con continuità. Sono lavori in corso senza sosta perché il tempo stringe e occorre produrre un’alternativa credibile a Menez. Sotto le dodici firme di Jeremy c’è il deserto: il più vicino è Honda – che per l’esattezza non segna da un intero girone – con sei; poi troviamo Bonaventura con quattro; quindi spicciolame vario con due e uno. E’ ovvio che in un contesto del genere tutti si attendano grandi cose da Destro. L’uomo giusto, magari, per spezzare la maledizione della maglia numero nove che, da quando ha abbandonato Inzaghi, ha vagato da una schiena all’altra senza mai trovare pace. CARATTERISTICHE In questa storia in pratica tutti si aspettano qualcosa da Mattia: Galliani spera che, dopo la gentilezza di avergli aperto il portone, ora spalanchi anche le porte altrui; Inzaghi che sia lui a innescare la riscossa di primavera, l’ultima corsa per provare ad agganciare l’Europa. E Mattia? Be’, Mattia per poterci prova- Mattia Destro, 23 anni, è arrivato a gennaio dalla Roma in prestito con diritto di riscatto GETTY AUTONOMIA Resta il fatto che Destro a Roma ha messo a segno in totale 29 gol in 68 partite. Quasi uno ogni due. Quindi evidentemente conta anche la qualità dei palloni giocati, e non soltanto il numero. Sotto questo aspetto una parte essenziale la giocherà Menez che, pur nell’autonomia di gioco più o meno totale concessa da Inzaghi, dovrà trovare il modo di dialogare con Mattia così come riesce a fare con Bonaventura. Il discorso è chiaro, e nemmeno così complicato: Destro ha nelle gambe un numero di reti sufficiente per risollevare il Milan. Occorre metterlo in condizione di farlo. SOTTO TIRO Pippo ormai sta facendo il callo alla delicatezza della sua posizione. Ieri si è presentato in conferenza piuttosto rilassato e di buon umore rispetto alle ultime uscite. Senz’altro un modo, anche, per trasmettere tranquillità a tutto il gruppo. «Ora servono poche chiacchiere e tanti fatti. Abbiamo ancora la possibilità di svoltare». E rilancia su se stesso: «La vicinanza di Berlusconi e Galliani mi rende sereno, gli incontri di questa settimana sono stati costruttivi, hanno portato tutti noi a lavorare ancora di più. Essere sotto tiro non è un problema, la squadra mi segue e dà tutto ciò che ha, la società è vicina. E comunque, quando uno fa questo lavoro come lo faccio io, può camminare a testa alta. Sono molto convinto delle mie idee e del mio modo di lavorare. Ho capito che questo è un lavoro bellissimo e sarà il mio mestiere per i prossimi 20 anni e il mio sogno è trascorrerli al Milan. Sto lottando per portare avanti un progetto di lunga durata». Stasera, intanto, Pippo si affiderà al tridente Menez-Cerci-Destro, potenzialmente devastante. Ballottaggio davanti alla difesa fra Muntari e Van Ginkel, mentre rientrano dagli infortuni Abate e Albertazzi (entrambi in panca) e intanto si ferma Alex per un affaticamento. Una difesa senza pace. m.pas. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA re chiede di essere messo in condizione. Quindi ricevere una quantità di palloni giocabili tali da costruirci intorno qualcosa. La sensazione continua a essere che i rifornimenti fatichino ad arrivare, sebbene Inzaghi ieri abbia posto l’attenzione sul dato nello specifico: «Ho detto a Mattia di stare tranquillo. Non si può parlare di crisi solo perché non fa gol tutte le partite. Lui è importante anche sotto altri aspetti. Pensavo anch’io che gli arrivassero meno palloni rispetto alla Roma, ma non è così: là 20-21, qui circa 19. E’ qualcosa che dipende dalla caratteristiche di un giocatore. Menez ad esempio ha una media di 42. Sta a noi servire le punte nel modo migliore possibile». 10 Serie A R Il personaggio A CARTE SCOPERTE CON... Luca Toni IL CUORE DI MATTIA LA CASA DI PAPÀ L’ESEMPIO DI PIPPO IL NUMERO 9 DEL VERONA RACCONTA TUTTO, DALLA PERDITA DEL FIGLIO ALLA LEZIONE DEI GENITORI. E SFIDA IL MILAN DI INZAGHI: «E’ INVECCHIATO 10 ANNI, PER QUESTO NON ALLENERÒ» INTERVISTA ESCLUSIVA di ANDREA ELEFANTE «Fa bene all’amore e anche all’umore, dunque non vedo perché non parlarne e perché evitare il giorno prima di una partita, o dal giovedì come dice qualcuno: a volte poi ho giocato bene, a volte magari ho fatto ridere, ma non siamo mica robot, se ti va di farlo lo fai e non è per quello che fai gol oppure no. La prima volta? Dipende: da solo o in compagnia? Scherzi a parte, cliché consueto: avevo 16 anni, in vacanza a Rimini, lei austriaca e più grande di 3-4 anni, nome ovviamente dimenticato. Tutto nella sua stanza perché io ero lì con i genitori, il mio amico e la sua amica di sotto ad aspettarci per il cambio. Poco, ad essere sinceri, perché la prima volta quasi non te ne accorgi, solo dopo cominci a metterci un po’ più del tuo. Fu così veloce che scendendo le scale mi ripetevo “Tutto qui?”. Il problema è che la stessa cosa dev’essersela detta anche lei: infatti è sparita, non l’ho vista mai più...». INVIATO A VERONA HA DETTO POCHI MESI FA L’AVREBBERO FATTO PRESIDENTE ONORARIO E ORA LO CONTESTANO: CHE MESTIERACCIO LE HA SCOPERTE COSÌ LA SUA CRICCA FA GOL 4-4-2 SESSO Anche dopo il giovedì FAMIGLIA Un giubbotto per due DESTINO Tante grazie a Berbatov IDOLO Van Basten, il bello del gol RELIGIONE LE CHIACCHIERATE CHE FACCIO CON DIO SU PIPPO INZAGHI ALLENATORE DEL MILAN RELIGIONE Sulle colline di Medjugorje CON LUI HO AVUTO UN BELLISSIMO COLLOQUIO DI DIECI MINUTI: MI SEMBRAVA DI PARLARE CON MIO PAPÀ SU PAPA FRANCESCO UN «IDOLO» PARTICOLARE IN GERMANIA CHI SBAGLIA VA IN GALERA E LA GENTE PENSA: SE CI VA UNO COME LUI, FIGURIAMOCI IO SU ULI HOENESS EX PRESIDENTE DEL BAYERN SESSO E ANCHE L’AUSTRIACA DISSE: TUTTO QUI? VIZI MOMENTO BUIO PAURA ALTRI SPORT Abbuffata da ospedale Tutta la forza di Marta Il neuroma di Morton Il tennis non inganna AMICI Briscola e salame POLITICA La rovina del Bel Paese Luca Toni, 37 anni, ha giocato con Modena, Empoli, Fiorenzuola, Lodigiani, Treviso, Vicenza, Brescia, Palermo, Fiorentina, Bayern Monaco, Roma, Genoa, Juventus, Al-Nasr e Verona. E’ stato campione del mondo nel 2006 FOTOSERVIZIO BOZZANI «R eligione e sesso le tengo perché è giusto parlarne; scarto social network perché io sono di un’altra era, avversari perché non li guardo neanche e altri mestieri perché non ne avrei fatto un altro; stress no perché non so cos’è, prendo amici, famiglia e... anche momento buio, ma sì». Luca Toni smazza le carte con quei suoi sorrisi larghi, quasi circolari un po’ com’è la sua vita: è partito da Stella, una frazione alle porte dell’Appennino emiliano, è arrivato in cima al mondo, ma è lì che torna appena può. Non in Ferrari («L’ho venduta quasi subito, per Marta fa troppo rumore») e neanche in Aston Martin («Bellissima ma scomoda: non c’entravo»), tanto lì si va a piedi, pure al circolo che ha fatto costruire sulle macerie della scuola elementare in cui la mamma faceva la bidella. Un mondo sereno com’è lui oggi, dopo che la vita gli ha presentato anche conti salati come la perdita di un figlio e ora che gli resta solo da sposare Marta, la compagna: «Gliel’avevo chiesto già nel 2011, ma da allora è stata quasi sempre incinta...». Così sereno da non volersi neanche immaginare, stasera, giustiziere del suo amico Inzaghi: «Guardo Pippo che da quando è sulla panchina del Milan sembra invecchiato di dieci anni, penso che pochi mesi fa l’avrebbero fatto presidente onorario e oggi lo contestano e mi dico: “Ecco perché non farò mai l’allenatore”». «Mi è successo camminando su una delle due colline di Medjugorje, dove dicono sia apparsa la Madonna: proprio in quel momento mi hanno chiamato persone che avevano avuto una brutta esperienza come me, erano state lì in pellegrinaggio ma non potevano sapere che io ero lì. Mio figlio era morto da un mese, anche se era un viaggio che io e Marta volevamo fare da prima: di Medugorje mi parlavano in tanti ma volevo andarci di persona e ora posso dire che sì, in quei luoghi avverti un’aria diversa, una bella atmosfera a parte il business esagerato che gli è nato intorno. Quel giorno ho sentito che la fede non mi accompagna da sempre per caso, e anche nei giorni belli, non solo nei momenti difficili, quelli in cui di solito ci si avvicina a Dio. Io ci parlo proprio, quando mi viene voglia e di tutto: anche in chiesa se posso, ma non bisogna per forza andare a casa di qualcuno per farci una chiacchierata» DESTINO SE UNA PORTA IN FACCIA APRE UN’ALTRA VITA POLITICA ALLA FINE E’ TUTTO UN «MAGN «MAGNA MAGNA» «Le cose non piovono dal cielo, ma a volte pensi assù. proprio che siano scritte da qualche parte, lassù. Cito in ordine sparso. Una sera in discoteca passo vicino al bagno e mi sbattono una porta in piena faccia: è Marta, prima mi imbestialisco poi la guardo bene e le offro da bere, il mio amico Franne lui: cone sentenzia “L’abbiamo perso” e ha ragione ndomeè la donna che mi entrerà nella vita cambiandomela, e succederà nel periodo peggiore della mia carava tutriera, a Fiorenzuola, dove Cavasin mi insultava al Breti i giorni e meditavo di smettere. E poi: dal scia, dove Guardiola a fine allenamento mi insemo e ti gnava la grandezza dell’umiltà (“Mi fermo faccio due cross?”), scelgo di scendere in B e Palermo mi fa svoltare la carriera. Ancora: dopo Dubai ddio al ripenso - anzi stavolta decido - di dare l’addio he a cacalcio, ma proprio quando Marta mi dice che sa non mi sopporta più - “Dai, continua” - e io non mi rassegno ad andare al Siena, che sarebbee retrocesso, la Fiorentina perde Berbatov e a un’oraa dalla lla Valchiusura del mercato mi chiama Andrea Della le: frenata e ripartenza, il mio destino» «In assoluto ass non sono mai per gli estremismi, ma m non è questione di essere di destra o di sinistra, si in Italia si fatica a trovare soluzioni a presc prescindere: sembra sempre tutto più diffiquell che è. Oppure, peggio, sta bene a cile di quello co vadano così. E alla fine è sempre il tutti che le cose solito magna magna: prima o poi ci cascano tutti e sono sempre gli stessi a girare. In altri Paesi chi sbaglia va in galera, anche se si chiama Hoeness tanto per non no fare nomi e allora la gente si preoccupa, “Se ci va lui, figurati io”: in Italia se uno ha un nome così cos in galera non ci va, altrimenti si preoccuperebbe di non rubare. In Italia i Carabinieri vengono a ccasa mia dopo un furto e mi dicono: “Tanto anche se li prendono poi escono subito”. In Italia arrivano arrivan i tifosi del Feyenoord e devastano Piazza di Spa Spagna, tanto qui mica li mettono dentro come succederebbe succed in Olanda. Eppure saremmo il Paese più bello be del mondo, che potrebbe vivere quasi solo di turismo: però siamo fenomeni a rovinarlo e alla fine gli italiani si sentono quasi più italiani all’estero, all’es pensa te che tristezza» SABATO 7 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT 11 CONTENUTO PREMIUM HA DETTO fLE REGOLE DEL GIOCO 25 CARTE, 3 CAMBI, 11 ARGOMENTI A carte scoperte si gioca così. Mazzo da 25 argomenti, rigorosamente extracalcio: dagli altri mestieri all’arte, dallo stress ai social network. L’intervistato ne pesca 11 e, come un allenatore, può cambiarne tre. Poi li mette in campo, a carte scoperte. E si scopre anche lui SU PEP GUARDIOLA EX COMPAGNO AL BRESCIA «Ho due figli, ma in realtà ne ho molti di più: i miei amici di sempre, un gruppo di sbandati, però sani. Non erano ricchi ma pagavano anche per me e oggi quando posso sono io che pago per loro, tanto facciamo le stesse cose di allora: non rubiamo più le bandiere tricolori come ai tempi di Italia ‘90, ma si gioca ancora a carte e si mangia salame, solo che dopo non andiamo a ballare. Sono stati loro la mia “salvezza” dopo il Mondiale 2006: una cosa così enorme da far diventare 23 giocatori tutti amici pur senza essere amici, che ancora adesso se ci incontriamo ci viene voglia di abbracciarci anche se non ci sentiamo mai; ma anche una cosa così pericolosa da farti perdere la testa, per la gloria e lo stress. Ecco, i miei amici non me l’hanno permesso, per loro sono rimasto il Luca che non era nessuno: non mi hanno chiesto niente di più e non mi hanno dato niente di diverso. Come se non fosse successo nulla». «Mi sono trovato di fronte Marco van Basten a 28 anni, eppure mi sentivo come un bambino, di quelli che vedono il loro idolo e restano lì qualche secondo come ebeti: “Ma è proprio lui?”. Era lui, nel frattempo c.t. dell’Olanda, gli avevo anche fatto gol e mi stava venendo incontro per dirmi: “Sai che sei proprio forte?”. Lui, che quando giocava segnava sempre ed era anche così bello da vedere, mica “storto” come me. Lui che quando ha lasciato il calcio ci sono stato male, e pensavo: che brutto dover smettere perché ti fanno smettere, non perché lo decidi tu. Invece quando mi sono trovato di fronte Papa Francesco è stata una sensazione di serenità particolare: come se lo conoscessi da un sacco. Dieci minuti bellissimi, uno vicino all’altro sulla sua panchetta: a fargli visita eravamo in sette ma le sedie erano solo sei, ero l’unico rimasto in piedi. “Siediti qui”, mi ha detto: e mi sembrava di parlare con mio papà». FAMIGLIA UNA CASA COSTRUITA E’ MEGLIO CHE REGALATA VIZI TIGELLE E LAMBRUSCO ALTRO CHE CANNE Toni ha due figli: Bianca di 20 mesi e Leonardo di 7, avuti dalla compagna Marta Cecchetto BOZZANI «Così alto e non hai mai giocato a pallavolo e basket? No, mai: mi piaceva guardarli - a Modena la Panini, a Treviso la Benetton - ma ho sempre avuto a che fare con un altro pallone, con rare eccezioni. Da ragazzo ho fatto qualche partita di pallamano, perché a quei tempi se Dio vuole non c’erano i social network e la playstation, dunque si giocava a quello a cui giocavano i tuoi amici. Non più ragazzo, ero a Firenze, invece ho voluto provare la boxe: 5-6 allenamenti in palestra e poi ho detto al maestro “Dai, fammi salire sul ring”, però dopo due round ero già morto e la cosa è morta lì. Ma al di là del calcio, l’unico sport che mi ha preso davvero è stato il tennis: mi piace perché dipende tutto da te, l’esatto opposto di uno sport di squadra, in quelli il bello e il brutto è che un giorno si può vincere anche se tu fai schifo. A tennis no, se sei forte vinci e se sei scarso perdi: non si scappa». MOMENTO BUIO QUEI LUNGHI SILENZI PER RINVIARE IL DOLORE IDOLO VAN BASTEN, IL PAPA E SENTIRSI UN BIMBO AMICI MI HANNO «SALVATO» DOPO IL MONDIALE 2006 CI DEVASTANO PIAZZA DI SPAGNA, TANTO QUI MICA LI METTONO DENTRO COME FANNO IN OLANDA SUI TIFOSI OLANDESI PRIMA DI ROMA-FEYENOORD L’ALTRA NOTTE MI HA TROVATO CHE CERCAVO DI AFFERRARLO: SOGNAVO MIA FIGLIA CHE CADEVA DAL LETTO «“Ce lo dica, dottoressa: ce lo dica”. Ci guardavano tutti senza avere il coraggio di parlare, e quegli occhi me li ricorderò finché campo. “Proviamo a cambiare macchina, magari questa non funziona bene”, ci avevano appena detto. No: era il cuore di Mattia, così doveva chiamarsi il nostro primo figlio, che non aveva più funzionato. “Ha smesso di battere ieri”: un terremoto dentro molto più forte di quello che ci aveva fatto spostare la sede del parto da Modena a Torino. Quello che Marta mi ha insegnato nei giorni successivi non ha prezzo, lì ho capito davvero quanto è forte la donna con cui sto: «Mi sistemo e ne facciamo subito un altro», mi ha detto, e tre mesi dopo era incinta di nuovo, alla faccia di quelli che ci vedevano come genitori testimonial di bimbi mai nati. E se io e lei non fossimo così uguali nel detestare il piangersi addosso, se ci fossimo buttati giù, forse Bianca e Leonardo non sarebbero mai arrivati: questo sì che possiamo insegnarlo» PAURA E SE MI DIRANNO: NON SEI UN BUON PAPÀ? SU JACOPO SALA SUO COMPAGNO DI STANZA «I miei amici si facevano le canne, tante, li vedevo ridere come matti e gli dicevo sempre la stessa cosa: ho provato le sigarette e mi fanno solo tossire, e poi mi fanno ridere di più quattro sorsi di lambrusco. O magari un po’ di limoncello, quello che mi ha fregato la sera che mi hanno fatto il test dell’etilometro e non sa il gusto del poliziotto nel fermarmi: «Festeggia ancora la vittoria della Juve, eh?». Bere un bicchiere è il mio unico vizio assieme alle tigelle, lo gnocco fritto e i burlenghi, le piadine povere delle montagne modenesi: non posso stare troppo senza mangiarli, è quasi un bisogno fisico. Lo dico sempre a Marta: «Quando smetto, una volta voglio abbuffarmi da andare all’ospedale». In malora per il gioco invece non andrò mai: al circolo faccio ancora le gare di briscola ma non chiedetemi di andare a perdere soldi al casinò. Mi sentirei male ripensando al valore che gli davo quando non li avevo». SÌ, CI SPOSEREMO: GLIEL’AVEVO GIÀ CHIESTO NEL 2011, MA DA ALLORA E’ STATA SEMPRE INCINTA... SU MARTA CECCHETTO LA COMPAGNA «L’unica paura che ho avuto giocando è stata con l’Al-Nasr, Champions asiatica in Iran. Dove ti giravi vedevi mitra: all’aeroporto, in hotel, allo stadio, un po’ troppi per una partita di calcio. O al massimo la paura del neuroma di Morton, mi era venuto a Firenze: dopo mezzora mi bruciava il piede così tanto che dovevo togliere la scarpa e l’angoscia era non riuscire a segnare nel primo tempo, perché dopo sapevo che Prandelli mi avrebbe tolto. Da bambino mi spaventava il buio, ora non più e però nel sonno continuo a fare dei gran discorsi. Marta non ci fa più caso, anzi mi risponde, invece l’altra notte Sala, il mio compagno di stanza, si è stranito: sognavo mia figlia che stava cadendo dal letto e mi ha trovato che ero sopra di lui e cercavo di afferrarlo. Magari quel sogno aveva a che fare con la mia vera, sola paura: che un giorno i figli mi possano dire “Non sei stato un buon padre”. Ma forse è solo il modo migliore, inconscio, per sforzarmi di esserlo». CON L’ALTO PATROCINIO DI S.A.S. IL PRINCIPE SOVRANO DI MONACO Copyright Andrew Davidson www.theartworksinc.com 11-19 aprile www.epi.mc 14071 «Le racconto due episodi dei miei genitori: aiutano a capire qualcosa in più di me, perché io sono quello che loro mi hanno insegnato ad essere. Papà Giancarlo era imbianchino: si è costruito la casa dove oggi abita giorno dopo giorno, la sera a fine lavoro. Quando ho iniziato a guadagnare bene, il signor Panini - quello delle figurine - ha messo in vendita la villa dove da ragazzi entravamo scavalcando perché aveva campo da calcio e da tennis. Quando ho detto a papà “La compro per voi”, mi ha risposto secco “Da qui non mi muovo, questa casa l’ho fatta io”, e non gli ho ancora mai detto di quanto mi sono pentito di quell’idea. Mamma Valeria un giorno torna a casa con un giubbotto nuovo, chiama me e mio fratello Andrea e ci fa “Più di questo non possiamo permetterci, lo mettete un po’ per uno”: per lei niente era dovuto e tutto era da costruire. La mia vita è stata così, ora è quello che proverò a insegnare anche io» A FINE ALLENAMENTO MI INSEGNAVA LA GRANDEZZA DELL’UMILTÀ: «TI FACCIO DUE CROSS?» ALTRI SPORT DUE ROUND SUL RING ED ERO GIÀ MORTO Riservazione atori c o i g i r o i l g i Im del mondo www.montecarlorolexmasters.mc Informazioni Tel. (+377) 97 98 7000 12 Serie A R SABATO 7 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT DIFESA TROPPI GOL PRESI 6 CENTROCAMPO STANCHI E NORMALI ● Le partite ufficiali consecutive in cui la Juventus prende gol: otto le reti subite contro Milan, Cesena, Atalanta, Borussia Dortmund, Roma (in alto, Keita esulta) e Fiorentina. L’ultima gara a rete inviolata è in casa dell’Udinese (1 febbraio), quattro giorni prima (in Coppa Italia contro il Parma) l’ultimo successo senza subire reti. La difesa accusa stanchezza? 54% ● Di possesso palla per la Juventus nell’ultimo mese in campionato, a fronte di un 56% stagionale. Calata anche la precisione nei passaggi, 83% a fronte dell’85%. Il centrocampo, vero oro bianconero, inizia a preoccupare: Marchisio (34 presenze su 36 gare ufficiali) è stanco, Vidal non cambia ancora marcia, Pogba (in alto) si accende a intermittenza, mentre Pirlo è al momento k.o. ATTACCO IL BUIO DIETRO TEVEZ 45 ● Le occasioni create in campionato dall’argentino Carlos Tevez, oltre ovviamente ai gol e agli assist. Fernando Llorente e Alvaro Morata messi insieme ne fanno 35, segno che è l’argentino il fulcro dell’attacco bianconero. L’Apache l’ha già buttata dentro 21 volte in questa stagione: i due spagnoli sono invece complessivamente fermi a quota 16: 7 Llorente, 9 Morata. TURNOVER AZZARDO CON I VIOLA 3 ● Le partite da titolare di Pepe (in alto) nelle ultime tre stagioni, tutte nella Coppa Italia di quest’anno. Discorso simile per Padoin, solo 32 volte dal 1’ su 78 gare giocate in maglia Juve. Turnover e cambio di sistema decisamente azzardati contro una Fiorentina che sta attraversando un momento di forma eccezionale sia fisicamente sia sotto il profilo psicologico. Juve, c’è da stare Allegri? 1Dopo il k.o. con la Fiorentina, squadra a rapporto: troppe le leggerezze nell’ultimo mese Per tecnico e club è questione di testa e non fisica, ma in ogni settore qualcosa scricchiola Mirko Graziano MILANO È il momento di alzare la voce. Massimiliano Allegri lo sa, e il pressing sulla squadra è scattato ieri mattina, prima dell’allenamento. Da un mese a questa parte troppe sbavature figlie di un pizzico di superficialità nell’approccio e nella gestione dei momenti chiave delle varie partite. Una sveglia dunque necessaria in vista di Dortmund, perché quella sera non saranno perdonate, a nessuno, leggerezze e distrazioni. Gruppo sotto pressione, di fatto è scattato il casting per la prossima stagione, quando la Juve si presenterà al via con ambizioni parecchio serie anche nell’Europa che conta: tutti «nominati», a rischio eliminazione da Casa Juventus. MENTE O GAMBE? Max, alme- RVerso Dortmund: ris. Turnover e cambio di sistema decisamente azzardati contro una Fiorentina in grande forma psicofisica: perché non far rifiatare i big contro il Sassuolo? Nove punti (e mezzo) di vantaggio sulla Roma erano un buon assist per Allegri. no ufficialmente, resta convinto che il problema sia soprattutto mentale, di concentrazione. Pensiero condiviso dai vertici del club. E che a livello fisico sia tutto ok, o quasi, se lo augurano i tifosi, preoccupati invece da un centrocampo col freno a mano tirato. Scricchiolii generali avvertiti da tempo. Scricchiolii che fino a giovedì sera non erano costati granché, ma che sommati a qualche discutibile scelta tecnica hanno invece seriamente compromesso il discorso Coppa Italia, competizione alla quale quest’anno continuano a tenere molto in corso Galileo Ferra- NON IMPERMEABILI Crepa numero uno: la fase difensiva. I campioni d’Italia hanno infatti sempre subito almeno un gol nelle ultime sei gare: sono otto fra Milan, Cesena, Atalanta, Borussia Dortmund, Roma e appunto Fiorentina. Di fatto, otto «infortuni»: tre le reti incassate in seguito ad angoli o punizioni (con Milan, Atalanta e Roma); tre quelle prese per colpa di errori tecnici gravi (Pirlo con il Cesena, Chiellini in Champions e giovedì sera Marchisio); infine il trop- Pirlo dovrebbe recuperare, e Max conta su un Pogba carico e lucido Massimiliano Allegri, 47 anni, guida la Juventus dalla scorsa estate. Con il Milan ha vinto lo scudetto 2011 po campo concesso a Salah e il 2-2 di Brienza, a Cesena, realizzato nel cuore di un’area bianconera inspiegabilmente accogliente. Là dietro, va detto, sono sempre gli stessi a tirare la carretta, e in questo senso andrebbe recuperato alla svelta Barzagli, da anni il miglior difensore centrale italiano. Ci si aspettava un minutaggio importante proprio contro la Fiorentina, se lo aspettava sicuramente il 34enne ragazzone di Fiesole, che a questo punto difficilmente avrà una maglia da titolare in Germania. LÀ IN MEZZO Ma le fortune della Juve dipendono in generale soprattutto dal suo centrocampo, reparto ad altezza corazzate europee quando è al top della condizione. E qui, al momento, il bollettino non è dei più incoraggianti: Marchisio è stanco (34 gare su 36, il più presente con Bonucci), Vidal fatica a cambiare marcia, Pogba si accende a intermittenza e Pirlo è in infermeria. Pronta la cura Allegri: il Principino riposerà o lunedì contro il Sassuolo o a Palermo; Vidal ha solo bisogno di giocare, i suoi parametri sarebbero infatti in crescita; Pogba è considerato una certezza verso Dortmund, là le motivazioni non mancheranno. Pirlo? Risponde direttamente Allegri: «Ci sono buone possibilità che recuperi per il Borussia». Capitolo attacco: senza Tevez cala notevolmente il tasso di pericolosità. Ma per fortuna Carlitos sta bene, a Dortmund ci sarà, e per ora può bastare così. A completare il reparto, in prospettiva 201516, penserà Beppe Marotta da giugno: in pole, non a caso, c’è Cavani. Falcao e Dybala le alternative. © RIPRODUZIONE RISERVATA DA CHIAMBRETTI Conte rivela: «Mi voleva lo United». E il Milan... 1Il c.t. e la corte ricevuta dalla Premier «Io e Allegri siamo una coppia di fatto a causa di Pirlo? Ce ne faremo una ragione» Gabriella Mancini COLOGNO MONZESE (MI) E legante, sorridente, poco agghiacciante, Antonio Conte ieri sera è passato al Grand Hotel Chiambretti su Canale 5. Maglia azzurra con il numero 10 per il conduttore e via alla sfilza di domande a cominciare da Balotelli all’Europeo. Lo porterà? «C’è da lavorare sulla testa di molti, non solo sulla sua... a volte sussurro, ogni tanto grido». «Ma chi gliel’ha fatto fare — insiste Chiambretti — di andare in Nazionale? Lei poteva passare al Milan per 4 anni a 5 milioni a stagione...». Lui non smentisce: «Ma che fai, il procuratore?». E su insistenza del conduttore, che gli chiede conferma sull’interessamento del Psg e di un club inglese, aggiunge: «Nella Premier League mi ha cercato una squadra molto forte, che ha preso un bravo allenatore, in precedenza allenava una Nazionale». L’allusione è al Manchester United di Louis Van Gaal, è la prima volta che lo ammette. In quanto agli azzurri, Conte rilancia: «Vorrei far diventare la Nazionale una squadra. Vorrei lavorare — ed esce fuori la grinta — ma sul campo il tempo è molto poco ed è il mio cruccio, quando mi scoccio chiedo gli stage». Il suo motto è «odio perdere», e dopo la sconfitta di Perugia sotto l’acqua, che consegnò lo scudetto alla Lazio «andai a Sharm El Sheikh per rilassarmi e per il nervoso non dormii per cinque giorni. Bisogna saper perdere, ma anche fare di tutto per non perdere. Dopo una sconfitta cerco di trasmettere le mie emozioni negative ai giocatori, anche per questo cercano di evitarla». Chiaro? È del segno del Leone, volitivo, come Allegri, allergico agli stage. «Sì, ma io ho anche l’ascendente!». «Anche lui!» grida Chiambretti e il confronto è inevitabile. «Visto che Allegri ha lasciato andare Pirlo dal Milan alla “sua” Juve e poi se l’è ritrovato a Torino, siete una coppia campionato lo vince. Quanto a me, agli Europei punto sempre al massimo, per i miracoli ci stiamo attrezzando». Il c.t. Antonio Conte, 45 anni, ha consegnato la maglia a Piero Chiambretti, 58 di fatto! «Ce ne faremo una ragione», è la risposta laconica. CASSANO Si parla ancora di Juve. Ma è vero che Cassano è stato cercato quattro volte dai bianconeri? «Se lo hanno fatto è stato a mia insaputa. Antonio è bravo, ma avevamo altri obiettivi». Ma ce la farà a vincere la Champions League? «È una competizione molto difficile — glissa — ma penso che la Juve stia acquisendo esperienza. Il IL PRIMO BACIO Non sono mancate digressioni sulla vita privata, a partire dal primo bacio alla moglie, «su una Smart arancione, che però poi mi lasciò a piedi». Un po’ imbarazzato a interpretare Il mio canto libero con Dolcenera, è stato al gioco alle prese in giro sui capelli e sul tormentone «agghiacciante». «Sono permaloso, ma ci convivo con naturalezza, è il segno della popolarità. No, non ho i capelli di Bettega... i suoi sono brizzolati». Finito l’interrogatorio si infila nell’auto scura. C’è una possibilità di vederla al Milan la prossima stagione? Lui sorride e saluta. © RIPRODUZIONE RISERVATA Serie A R SABATO 7 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT 13 Sirene da Manchester per Nainggolan 1United pronto a offrire 40 milioni, City alla finestra. E la Roma parla col Cagliari per bloccare Donsah Andrea Pugliese Luca Pessina L a rotta Roma-Cagliari potrebbe presto arricchirsi di nuovi scenari. Allungandosi magari fino a Manchester, in Inghilterra, dove da almeno un mese si sta lavorando per arrivare a Radja Nainggolan. Il bello è che da quelle parti si gioca un altro derby, con United e City entrambi interessati alle prestazioni del centrocampista giallorosso. Anche se poi è soprattutto Van Gaal quello a essere in pole, con 40 milioni di euro pronti a soddisfare le casse di Cagliari e Roma. IL DERBY INGLESE Nainggolan è finito nel mirino degli inglesi già da un po’. Il City lo ha ammirato nella doppia partita di Champions League, dove Radja è sempre stato tra i migliori in campo, se non il migliore in assoluto dei giallorossi. A Manchester ha duellato a testa alta con Touré, a Roma è stato quello tra i centrocampisti che più ci ha provato fino alla fine. Lo United, invece, gli ha messo gli occhi addosso strada facendo, mentre i suoi osservatori tenevano sotto controllo la situazione di Kevin Strootman. Tanto che poi, proprio in virtù del secondo infortunio dell’olandese, Van Gaal ha deciso di virare, prendendo contatto con l’entourage del giocatore. Si parla di un’offerta pronta di 40 milioni di euro per il cartellino e di circa 4 milioni di euro a stagione per il giocatore, offerta già fatta pervenire al giocatore. Cifre da capogiro, a cui la Roma non può arrivare. LA SITUAZIONE Già, perché il problema attuale di Nainggolan è che ancora non sa quale sarà il suo destino a partire da giugno in poi. In comproprietà libera con il Cagliari, sulla carta Nessuno schiaffo allo steward: tolta la squalifica a Garcia ● ROMA Quello schiaffo non c’è stato. Lo ha fatto sapere la Corte sportiva d’appello della Figc, che due mesi e mezzo dopo Genoa-Roma ha accolto il ricorso della società giallorossa contro la squalifica dell’allenatore Rudi Garcia, inizialmente fermato per due giornate dal giudice sportivo per un presunto schiaffo a uno steward del club rossoblù alla fine della partita di Marassi. L’episodio risale al 14 dicembre: la squalifica era stata poi sospesa dalla stessa corte sportiva d’appello il venerdì successivo, alla vigilia della sfida dell’Olimpico con il Milan. Parzialmente accolto anche il ricorso della Roma contro la multa di 20 mila euro: l’ammenda è infatti scesa a 10 mila euro. Sembra trascorsa un’epoca: quella settimana la Roma era a un solo punto di distacco dalla Juventus in classifica. Ora l’attualità si chiama Chievo, trasferta nella quale pensare a difendere il secondo posto: «È un campo difficile, il Chievo vuole salvarsi e ha bisogno di punti — ha detto Ljajic in un’intervista rilasciata alla Rai —. Ma la Roma vuole vincere. La classifica? Pensiamo a noi stessi, se giochiamo come sappiamo non abbiamo paura di nessuno, né delle squadre davanti né di quelle dietro a noi». RGiallorossi e sardi stanno ragionando per una cessione combinata del mediano belga non dovrebbero esserci grandi problemi, visti gli ottimi (e proficui) rapporti che ci sono attualmente tra i due club. Che, tra l’altro, in ballo hanno anche altre situazioni, a cominciare dagli eventuali riscatti da parte della Roma di Davide Astori (5 milioni) e Victor Ibarbo (12,5). In realtà, però, Roma e Cagliari stanno anche parlando della possibilità di accettare l’offerta del Manchester United e di cedere il centrocampista belga agli inglesi a giugno, incassando esattamente 20 milioni a te- sta. Milione più milione meno. Un’operazione combinata, in buona sostanza, senza andarsi a fare la guerra alle buste tra un paio di mesi per poi eventualmente massimizzare l’offerta. IL CONTRATTO Del resto Nainggolan sta trattando da più di un mese il rinnovo del contratto proprio con la Roma. Il belga in questo momento guadagna 1,8 milioni di euro, la Roma può arrivare a 2,5 più bonus, non certo ai 4 e rotti che gli offrirebbe invece il Manchester United. Una differenza incolmabile per le casse giallorosse, che hanno già sofferto — e non poco — a rinnovare nei mesi scorsi i contratti a Miralem Pjanic (3,2 più bonus) e Gervinho (2,9 più bonus). In più, c’è uno stato d’animo del giocatore un po’ così, dopo le ultime due partite in cui Radja si aspettava di giocare (a Rotterdam con il Feyenoord, in Europa League, e all’Olimpico contro la Juventus, nella sfida scudetto). DONSAH Nel giro di affari tra Roma e Cagliari, ci può finire presto anche Godfred Donsah, soprattutto nel caso in cui Nainggolan vada davvero in Inghilterra. Il giovane centrocampista del Cagliari è stato fatto visionare già alcune volte da Sabatini ed i report sono sempre stati molto positivi. Sul ghanese ci sono anche due inglesi, lo stesso Manchester City e l’Arsenal, che lo hanno visto nella sfida dei sardi contro l’Inter. Preso a 2,5 milioni di euro dal Chievo, ora il Cagliari per il suo cartellino ne chiede dieci. Ma nel tourbillon di accordi in vista, non sarà eventualmente questo il problema con la Roma. Radja Nainggolan, 26 anni LAPRESSE Godfred Donsah, 18 anni LAPRESSE © RIPRODUZIONE RISERVATA 14 Serie A R SABATO 7 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT Dilemma nel Napoli: due maglie, tre ali, un super Gabbiadini 1Manolo è al top e Benitez non se ne priva, resta un posto tra Callejon e Mertens, due da recuperare Gianluca Monti Niente Inter: l’ex Gargano out 2 settimane NAPOLI ● NAPOLI (g.m.) Giovedì, mentre i suoi compagni riposavano, Walter Gargano si era sottoposto ad una seduta supplementare per smaltire l’affaticamento alla coscia sinistra che gli aveva impedito di essere in campo contro la Lazio. Voleva recuperare per «vendicarsi» dell’Inter, che non lo aveva riscattato. Ieri si stava allenando in gruppo, era a posto e sarebbe stato titolare. Il problema è che stavolta si è stirato al flessore della gamba destra. Non ci sarà domani sera contro la sua ex squadra così come era capitato all’andata, sempre per un problema fisico. Una vera e propria maledizione. Al suo posto uno tra Lopez e Jorginho (favorito lo spagnolo). Per Gargano stop di almeno due settimane. P iù dubbi che certezze. Un classico per Rafa Benitez alla vigilia di ogni partita. Stavolta, però, l’infermeria è affollata ed in difesa e a centrocampo le scelte sono quasi obbligate. Non ci saranno Maggio, Britos e Gargano ragion per cui Mesto, Koulibaly e Inler dovrebbero essere titolari. L’abbondanza, di uomini e di qualità, è tutta concentrata lì davanti. MANOLO ON FIRE C’erano una volta i tre tenori Hamsik, Lavezzi e Cavani. Adesso, ci sono tre gioielli per due posti: Gabbiadini, Callejon e Mertens. Benitez spera che il Napoli dispieghi le ali per volare al secondo posto, ma non deve sbagliare una scelta difficile per gli equilibri della squadra e dello spogliatoio. Contano quelli, ma conta anche il momento. Ecco perché è complesso lasciare fuori Gabbiadini, che come dicono gli appassionati di basket americano (Manolo è uno di questi) è «on fire». L’ex doriano sta bruciando le tappe di un adattamento a Napoli che doveva essere difficile ed invece si è rivelato rapido e indolore. Roba da stropicciarsi gli occhi perché oltre ai gol ha trovato immediatamente l’intesa con Higuain. Il Pipita sarà la freccia più acuminata nell’arco di Benitez domani sera, ma bisogna trovare il modo di innescarlo. PERIODO NERO Gabbiadini può farlo partendo da destra ma anche occupando la posizione centrale alle spalle dell’argentino. Lì, però, Benitez preferisce un giocatore di raccordo e dunque confida nella staffetta tra Hamsik e De Guzman. Di conseguenza, Gabbiadini è costantemente in ballottaggio con Callejon, ma anche con Mertens perché Rafa al suo pupillo con la maglia numero sette non rinuncia mai facilmente. Callejon sta vivendo un periodo nero, inutile negarlo. Ha segnato appena due reti negli ultimi quattro mesi, addirittura un solo gol nelle ultime 15 partite di campionato. Era partito fortissimo, poi si è inceppa- José Callejon, 28 anni LAPRESSE Manolo Gabbiadini, 23 anni LAPRESSE Dries Mertens, 27 anni LAPRESSE 2 5 2 to. All’andata contro l’Inter fece doppietta, sembrava inarrestabile. Poi improvvisamente il buio. Benitez non gli ha mai negato fiducia, però adesso non può ignorare Gabbiadini e neppure i segnali di crescita di Mertens. quota due reti in campionato e stenta a tornare quello dello scorso anno (quando per inciso fece gol al San Paolo contro l’Inter). Mertens potrebbe essere la carta da giocare a gara in corso per scompaginare i piani di Mancini, però è anche vero che proprio la mancanza di continuità di impiego ha finito per penalizzare Dries. Doveva essere il titolare a sinistra dopo l’infortunio di Insigne (a proposito, per lui ieri primo al- lenamento in gruppo ma oggi niente convocazione) e invece si è visto soffiare il posto a più riprese. Ora si sente un candidato forte per giocare dal primo minuto contro i nerazzurri, però la concorrenza è agguerrita. Percentuali? Gabbiadini dovrebbe spuntarla a destra, Callejon e Mertens partono quasi alla pari. Per decidere Benitez non dovrà usare il cuscino, ma sfogliare la margherita. ● i mesi a digiuno di Callejon: l’ultima rete col Napoli l’ha segnata il 6 gennaio scorso a Cesena, nella partita vinta dagli azzurri di Benitez 4-1 CANDIDATURA FORTE Già perché il belga a Roma contro la Lazio è stato tra i migliori. Però, neanche lui ha fatto poi tanto di recente. Anzi, è fermo a ● le reti già realizzate in azzurro da Gabbiadini, arrivato a Napoli a gennaio: 3 in campionato, una in Europa League e una in Coppa Italia CAMPIONATO PRIMAVERA ASUS consiglia Windows. T200 Esplora nuovi modi di apprendere e restare in contatto con Intel Inside®. Transformer Book è unico. Ma vale doppio. Stile, prestazioni e tutta la funzionalità di 2 prodotti in 1 solo device. 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Il Milan è primo nel girone a +3 sui cugini, che hanno una partita da recuperare. Puscas è destinato ancora una volta a essere convocato con la prima squadra, mentre Bonazzoli dovrebbe andare con la Primavera. Nel Milan invece mancheranno De Sanctis, Modic e Piccinocchi. Il programma completo, con la Juve in campo a Vercelli e la Fiorentina, capolista nel girone A, a Chiavari contro l’Entella. Nel girone C, Bari-Palermo è un anticipo di alta classifica, mentre la Roma va a Empoli. GIRONE A Bologna-Spezia, Carpi-Sampdoria, GenoaModena, Varese-Parma, EntellaFiorentina, Torino-Trapani (ore 16), Pro Vercelli-Juventus (domani ore 15.30). GIRONE B Cagliari-Brescia, Cesena-Cittadella, VeronaUdinese, Sassuolo-Chievo, Atalanta-Perugia (domani, ore 11), Inter-Milan (domani ore 11, diretta RaiSport 1), LancianoPescara (lunedì, ore 14.30). GIRONE C Avellino-Ternana, Empoli-Roma, Latina-Frosinone (ore 11), Lazio-Crotone (ore 11), Vicenza-Napoli (ore 11.30), BariPalermo (ore 12, diretta Rai Sport 2), Catania-Livorno (domani, ore 11). © RIPRODUZIONE RISERVATA ● le reti di Mertens in campionato, solo una su azione, contro l’Udinese al San Paolo. Nello scorso campionato il belga chiuse a quota 11. © RIPRODUZIONE RISERVATA TACCUINO PALERMO L’a.d. Cardinaletti lascia il club ● PALERMO (g.d.m.) E’ divorzio tra Andrea Cardinaletti, amministratore delegato del Palermo, e il presidente Zamparini. Alla base dell’addio divergenze su aspetti societari e finanziari. Cardinaletti, arrivato quest’estate, stava lavorando al progetto del centro sportivo e del nuovo stadio. GIUDICE COPPA ITALIA Un turno a Badelj, Keita e Mesto ● Dopo le semifinali d’andata il giudice sportivo ha fermato per 1 turno Badelj (Fiorentina), Mesto (Napoli) e Keita (Lazio). Ammenda di ventimila euro alla Lazio per cori di discriminazione territoriale. DONNE Le azzurre battono anche la Scozia ● Un altro successo per l’Italia nella «Cyprus Cup». Le azzurre di Cabrini hanno battuto ieri a Larnaca la Scozia per 3-2 con doppietta di Girelli e rete di Tarenzi. Lunedì la terza gara contro il Canada. CALCIO A 5 Poker del Latina al Corigliano ● (m.cal.) Il Latina batte 4-1 il Corigliano nello spareggio salvezza. 18a giornata: LatinaCorigliano 4-1. Oggi: SestuPescara (15.30), Asti-Kaos (18), Acqua&Sapone-Napoli (18.30). Domani: Lazio-Rieti (18). Class. (prime): Luparense e Asti 29; Lazio 26. Serie A R Il personaggio SABATO 7 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT fIL RETROSCENA CHE PARAGONI MOHAMED COME GLI ALTRI VIOLA CHIARUGI Salah ricorda nel dribbling Chiarugi, che giocò in viola dal 1965 al 1972 CUADRADO Scatto e velocità molto simili a Cuadrado, in viola dal 2012 al gennaio 2015 BAGGIO Pallone incollato al piede e tocchi vincenti. Come Baggio, viola dal 1985 al 1990 EDMUNDO Potenza e abilità nello sfidare le difese schierate. Come Edmundo, viola dal ‘97 al ‘99 JULINHO L’eleganza nel saltare gli avversari ricorda Julinho, in viola dal 1955 al 1958 CHIESA Colpi di biliardo, potenza e pulizia nel tocco. Come Chiesa, in viola dal ‘99 al 2002 Salah è un museo di bellezze Firenze rilegge la sua storia 1L’egiziano, giustiziere della Juve, ha il genio di Baggio, la potenza di Edmundo, i guizzi di Chiarugi... E annuncia: «Abbiamo voglia di Champions» Mohamed Salah, 22 anni, egiziano. Il suo primo club è stato l’Al-Mokawloon. C’è rimasto fino al 2012 LAPRESSE Luca Calamai FIRENZE B L’ENTUSIASMO DEI TIFOSI Ecco Salah «braccato» ieri all’aeroporto di Peretola: per il ritorno dei viola dopo il trionfo di Torino c’erano 400 tifosi 15 atistuta era il Re Leone. Potenza allo stato puro. E Salah? Il paragone con Messi ha accompagnato il fenomeno egiziano fin dai suoi primi dribbling. E ieri Firenze lo ha accolto da re. All’aeroporto erano in 400 a urlare «Siam venuti fin qua per vedere segnare Salah». Ma ora Firenze vorrebbe mettere la sua «firma» sul Faraone. E allora avanti con la domanda del giorno: l’ultimo idolo del Franchi a chi può essere avvicinato tra i campioni che hanno indossato la maglia viola? La fantasia dei tifosi è senza frontiere ma Salah non è uno facile da etichettare. Nei suoi colpi ci sono «segni» di tante vecchie stelle. COME BAGGIO Il primo gol di Mohamed allo Juventus Sta- dium sembra la fotocopia delle reti che un giovane Roberto Baggio realizzò a San Siro e al San Paolo contro Milan e Napoli. Micidiali contropiedi, col pallone attaccato al piede, chiusi con tocchi vincenti. L’ex Chelsea ha la classe e il senso del gol del Codino. Ma non è il nuovo Baggio. Ha qualcosa di Baggio. UN PO’ EDMUNDO La struttura fisica dell’egiziano, sommata alla sua abilità tecnica, riportano alla mente un altro grande attaccante, O’Animale. Già, Edmundo. Il brasiliano era un’esplosione di potenza.uno capace di sfidare faccia a faccia le difese schierate perché aveva muscoli di acciaio e l’abilità per nascondere il pallone. Quello che ha fatto Salah contro Tottenham, Inter e Juve. SPEEDY SALAH La vivisezione del fenomeno egiziano regala altre perle. Per la sua velocità, sembra essere tornati indietro di un paio di anni, alle prime fughe di uno scatenato Cuadrado. Sarebbe curiosa una sfida sui cento metri tra i due. Ma come non rivedere nell’abilità dell’egiziano nel saltare avversari in dribbling partendo da lontano il marchio di fabbrica di Cavallo Pazzo, l’amato Luciano Chiarugi. Se lo facevi partire erano guai per gli avversari. Gli regali campo e sei morto. Classe, potenza, senso del gol. Il gioco dei paragoni finisce con altri due ex viola. L’eleganza nel dribbling di Salah ricorda il mitico Julinho, il campione che regalò alla Fiorentina il primo scudetto. Il campione brasiliano era capace di saltare gli avversari senza toccare terra. Mohamed ha qualche chilo di muscoli in più. Ma i suoi dribbling in area sono una danza micidiale. Chiudiamo con un’analisi del modo di calciare di Salah. Le conclusioni sono colpi di biliardo. Perfetti per potenza e pulizia di tocco. Gelido e chirurgico come era Enrico Chiesa. Un attaccante che per un periodo ha fatto innamorare Firenze. Domani Salah si racconta a «XXL», il programma di Italia 1 delle 13. E dice: «È stato bellissimo segnare contro il Tottenham, a me piace giocare contro le squadre inglesi perché segno sempre. Ma vincere contro l’Inter, siglando il gol decisivo, è stato eccezionale: è stata una vittoria fondamentale per noi, ci siamo avvicinati al terzo posto e abbiamo una gran voglia di Champions» E su di sè: «Il mio tempo libero lo passo a casa, non mi piace uscire, sono un tipo molto riservato. Poi un giro in centro ogni tanto me lo faccio, perché merita. Qui , tutti sono innamorati della Fiorentina e mi ringraziano per i gol». © RIPRODUZIONE RISERVATA Quei viaggi a Basilea dei dirigenti viola e i rimpianti romani Giovanni Sardelli FIRENZE I l Ponte Vecchio sul Nilo e la cupola del Duomo a forma di piramide. Il connubio Firenze-Egitto per il popolo del web non ha più limiti e i fotomontaggi impazzano. Perché ormai dici Salah e pensi all’impossibile. Una città ai piedi del numero 74. Che, a proposito di numeri, ha già esultato 6 volte in 7 apparizioni: quattro delle quali da titolare. ULTIMO TUFFO Salah va scoperto. O meglio, essendo un classe ‘92, la Fiorentina ne sta seguendo l’evoluzione per capire dove potrà arrivare. Sul potenziale non c’erano dubbi. Visto che i dirigenti viola sono andati spesso in Svizzera a vedere il Basilea, club in cui ha iniziato ad esplodere l’egiziano. I soldi del Chelsea e il trasferimento in Premier hanno stoppato tutto. Fino al 2 febbraio. Quando alle 21.35, a meno di 90’ dal termine del mercato, Mohamed Salah è diventato viola. ASSO NELLA MANICA Un contratto da scrivere anche in arabo ha allungato i tempi della firma. Il sì del calciatore era comunque già arrivato. Grazie anche al prezioso lavoro di Ulisse Savini che ha curato la trattativa per quel che riguarda la parte italiana spiegando a Salah cosa stava diventando Salah in maglia Chelsea LAPRESSE la Fiorentina. Una squadra da vertice con un allenatore innovativo e un calcio divertente ed offensivo. Modibo Diakitè, di cui invece è procuratore, aveva già provato tutto questo l’anno precedente. E dire che il 20 gennaio Salah era sostanzialmente un giocatore della Roma. La trattativa sfumata in extremis e il contemporaneo amore scoppiato tra Chelsea e Cuadrado ha fatto il resto. Il club inglese sta pagando l’ingaggio (1 milione netto nei 6 mesi di prestito fino a giugno). Prestito estendibile per altri 12 mesi con un versamento dei viola pari a un milione, e ingaggio corrisposto (2 milioni netti) dalla stessa Fiorentina. Nell’estate 2016 la decisione. Se il club dei Della Valle pagherà 16 milioni (che possono diventare 18 con un bonus sulle presenze), Salah sarà tutto viola. Avendo il calciatore già firmato il contratto che lo legherà eventualmente in futuro alla Fiorentina. Impensabile che possa finire diversamente. © RIPRODUZIONE RISERVATA Gomez fuori 15 giorni, c’è Gila Il ringraziamento di Della Valle ● FIRENZE (g.s.) «Bravi ragazzi! Grande partita contro la nostra storica rivale. Siete l’orgoglio del popolo viola ed ora continuiamo così! Un ringraziamento anche a tutti i tifosi che erano a Torino a sostenervi». Il patron Andrea Della Valle affida la sua gioia a un comunicato postato sul sito ufficiale viola. Lo stesso sito però, qualche ora dopo, riporta anche la brutta nuova. Mario Gomez deve fermarsi di nuovo causa lesione di grado medio del legamento astragalo-peroniero anteriore sinistro. Le terapie sono già iniziate per ridurre l’edema alla caviglia sinistra, ma Gomez dovrà rimanere fermo almeno due settimane. Salterà anche le sfide in Europa League contro la Roma. Per prendere il posto di SuperMario si scalda adesso Alberto Gilardino. © RIPRODUZIONE RISERVATA LE REAZIONI E gli inglesi stuzzicano Mou: «Visto che combina?» 1Sui giornali c’è chi dubita della bontà dello scambio con Cuadrado. In Egitto Momo è l’uomo del momento: «Fieri di te» Stefano Boldrini CORRISPONDENTE DA LONDRA I eri mattina, momenti di smarrimento di fronte alla tv, con la doppietta di Salah alla Juve riproposta a ritmo continuo da Sky Sport in salsa britannica: ma siamo a Londra o in Italia? Il sole e la temperatura quasi primaverile completavano la confusione. È infatti cosa davvero rara, Oltremanica, che i gol e i fatti del campionato italiano riscuotano un simile interesse. Da qualche gior- no, invece, tiene banco il casoParma, mentre le ultime ore sono state il trionfo di Salah. In Inghilterra, dove le cifre sono una cosa seria e rispettata, sono impressionati dal rendimento dell’egiziano: 7 presenze e 6 reti. Impietoso il confronto con Cuadrado, il giocatore che ha fatto il percorso contrario, da Firenze al Chelsea: 5 apparizioni, zero gol. DUBBI Scontato, a questo punto, che il Daily Mail chieda a José Mourinho: «Visto che cosa sta combinando Salah nella Fiorentina? È stato davvero un buon affare questo scambio?». È vero, ricorda il Daily Mail, che Mourinho e Salah hanno convenuto che per lui l’esperienza a Firenze si sarebbe rivelata utile, ma parafrasando il compianto Catalano, non sarebbe stato meglio se tutto ciò fosse accaduto nel Chelsea? Con i Blues, soltanto due presenze dall’inizio nella stagione 2014-2015. Molta panchina. Una discreta tribuna. MOURINHO Ora, sottolineato il fatto che la linea della trequarti del Chelsea è composta dal trio Willian-Oscar-Hazard – gente alla quale è difficile rubare il posto – e ricordato che la velocità di Salah diventa devastante in un calcio più lento come quello italiano – in Inghilterra è più veloce e più intenso –, il contrasto tra il Salah londinese e quello fiorentino è enorme. Sicuramente il trasferimento dal Basilea al Chelsea non è stato agevole, sebbene gli elogi su twitter di Drogba e Hazard certifichino un buon rapporto con i mammasantissima dello spogliatoio. Forse la chiave del suo passaggio non memorabile a Londra è che Mou, probabilmente, non ha letto negli occhi di Salah il sacro furore che il portoghese pretende da qualsiasi componente della sua squadra. EGITTO In attesa degli eventi di mercato, rinviati al 2016, l’exploit italiano ha dato all’egiziano la notorietà mai avuta in Inghilterra. Un altro esempio? Un servizio sul sito della Bbc. SUL «DAILY MAIL» ONLINE Il «Daily Mail» online scherza usando una foto di Salah e titola «contro» Mou: «Stai ascoltando?» Nel suo Paese è il personaggio del momento, a cominciare dalla scelta di commemorare con il numero 74 sulla maglia le vittime anti-Mubarak della strage allo stadio di Port Said del 2012. La testata sportiva Yalla Gora sostiene che la Fiorentina sta pensando di creare una pagina Facebook e un account Twitter in arabo per permettere ai fan di Momo di seguire le imprese del loro idolo. Il sito sottolinea il gesto di Salah, che dopo la gara ha donato la sua maglia a un lavoratore dello stadio. Su Twitter, diversi messaggi: «Dio ti benedica, continua così, fieri di te»; «Salah è il vanto del calcio egiziano e arabo»; «Il faraone Salah ha fatto invecchiare la vecchia signora». E ha scosso anche la vecchia Inghilterra. © RIPRODUZIONE RISERVATA 16 Serie A R SABATO 7 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT Occhi sull’Empoli Il gioco di Sarri attira spie russe 1Il tecnico rivelazione della A studiato dal Rubin Kazan che ora lo corteggia per la prossima stagione Precedenti illustri FABIO CAPELLO Nell’estate del 2012 diventa il commissario tecnico della nazionale russa, con cui ha rinnovato il contratto fino al 2018 LUCIANO SPALLETTI Nel dicembre del 2009 viene ingaggiato dallo Zenit San Pietroburgo e poi esonerato nel marzo 2014. Ha vinto due campionati consecutivi Maurizio Sarri, 56 anni, prima stagione in A con l’Empoli GETTY IMAGES Nicolò Schira MILANO M NEVIO SCALA Nel 2003 diventa tecnico dello Spartak Mosca con cui vince subito la coppa nazionale di Russia. La stagione successiva si piazza ottavo aurizio Sarri sulle orme di Luciano Spalletti. In comune i due tecnici, oltre al culto per il calcio offensivo e alla comune militanza al timone dell’Empoli, potrebbero vantare a breve un’esperienza in Russia nel curriculum. I club della Russian Premier League pensano di pescare nuovamente in Italia. Dopo l’avventura di Spalletti allo Zenit, potrebbe appunto toccare a Sarri sbarcare nell’Est Europa. Il tecnico del sodalizio empolese è corteggiato per la prossima stagione dal Rubin Kazan. La dirigenza russa è rimasta impressionata dal lavoro effettuato dall’allenatore toscano nel corso della stagione, tanto da inviare un proprio emissario per visiona- re direttamente nella città toscana i metodi di allenamento operati da Sarri. INTERESSE Le referenze dello scout mandato dal presidente Valerij Sorokin sono state estremamente positive. Un interesse sempre più concreto e sfociato in un reale corteggiamento in vista dell’estate. Sarri è legato all’Empoli sino al 2017 e vanta un rapporto quasi simbiotico con il presidente Corsi e il direttore sportivo Carli. Le sirene russe lusingano il tecnico 27 che sogna il grande salto su una panchina di alto livello. Una escalation incredibile per il cinquantacinquenne allenatore nativo di Napoli, ma trapiantato a Figline Valdarno. Dopo una lunghissima gavetta spesa fra Serie B e Lega Pro è riuscito, appena sette mesi fa, a debuttare nella massima serie. Una A conquistata a suon di risultati e con evidenti meriti. La viscerale passione per la tattica l’ha reso protagonista della leggenda metropolitana legata alla preparazione di innumerevoli varianti sui calci piazzati quale tesi di laurea nel Master di Coverciano. Scenario, nonostante l’attenzione maniacale riversata sui moduli, mai verificatosi. Tale investitura risale altresì ai tempi in cui allenava il Sansovino nei Dilettanti, quando un suo calciatore nel sottolinearne la maniacale cura dei dettagli lo etichettò come «mister trentatrè schemi». L’approccio meticoloso alle partite lo porta a rivedere in settimana almeno cinque-sei volte le gare delle avversarie da affrontare. Uno studio minuzioso che l’ha reso modello da seguire per molti colleghi delle categorie inferiori, ma anche stranieri. In Autunno dalla Germania e dal Giappone alcuni tecnici si erano già recati al Castellani per studiare i metodi di lavoro sul campo dell’ex manager bancario. Incarico abbandonato nell’estate del 2003 per inseguire, alla guida della Sangiovannese, il sogno, ora divenuto realtà, di riuscire ad allenare nella massima serie. ANTICONFORMISTA Gli emissari russi sono rimasti affascinati da Sarri. Un personaggio fuori dai canonici cliché del grande calcio. Non a caso scende in campo sempre in tuta per sentirsi più vicino alla squadra. In antitesi all’elegante immagine ricercata da molti suoi colleghi più celebri. Tanti pregi e qualche difetto da limare. Anche i suoi ammiratori gli imputano, infatti, le troppe espulsioni. Ben quattro sinora. Forse perché dice sempre quello che pensa con troppa sincerità, anche nei confronti dei direttori di gara. Mai banale. A Kazan sono rimasti stregati da questo tecnico anticonformista, ma resta da scoprire se il feeling sarà corrisposto sino in fondo. Ora è concentrato solo sulla salvezza da centrare con l’Empoli. Poi chissà... © RIPRODUZIONE RISERVATA ● i gol subiti in questo campionato dall’Empoli: la difesa azzurra, insieme a quella della Lazio, è la quinta migliore del campionato, dietro a quelle di Juventus, Roma, Fiorentina e Torino GLI AVVERSARI M’Baye Niang, 20 anni, col tecnico Gian Piero Gasperini, 57 ANSA I gol da viaggio l’arma del Genoa contro il tabù 1Mai una vittoria in A con l’Empoli, però i rossoblù segnano fuori da 11 partite di fila Alessio Da Ronch GENOVA S ergio Cini e Claudio Capogna, gli eroi sconosciuti da imitare almeno una volta per fare la storia. Gian Piero Gasperini potrà disporre di due attaccanti in più per inseguire l’impresa più bella e, stando ai numeri, più difficile che si possa presentare di fronte al Genoa. Cini e Capogna non potranno scendere in campo, ma possono diventare due simboli, l’esempio da imitare. RICORDO Empoli-Genoa non sarà una partita qualsiasi. I rossoblù, infatti, non hanno mai battuto i toscani in un incontro di Serie A, se per questo neppure in una sfida di Serie B. L’unico successo colto in un campionato risale al 1970 e al torneo di Serie C , proprio grazie ai gol di Cini, un pisano tra l’altro, e Capogna, che quel giorno mise a segno l’unica rete della sua esperienza in rossoblù. MAI Battere l’Empoli, insomma, sembra un’impresa storica per il Genoa (che è stato pure eliminato dalla Coppa Italia proprio dalla formazione di Sarri) e non solo. Pure Gian Piero Gasperini non ha mai esultato contro la squadra toscana nella sua carriera. Anzi, i numeri raccontano pure di più: l’Empoli è l’unica squadra iscritta alla Serie A che l’allenatore del Genoa non è mai riuscito a battere. E quanto contino i numeri e la storia nessuno lo sa meglio di chi vive il Genoa, con il suo bel presente e il suo gloriosissimo passato, ogni giorno. UNDICI VOLTE L’antidoto alla depressione post-statistica Gasperini lo ha però pronto in casa. Il suo Genoa infatti non trema mai lontano dal Ferraris, affronta ogni sfida a viso aperto, senza rinunciare a inseguire l’impresa. I rossoblù, infatti, vanno in rete in trasferta da undici partite: senza gol fu solo la prima gara esterna del campionato, quella contro la Fiorentina terminata 0 a 0, risalente alla seconda giornata, il 14 settembre scorso, quasi cinque mesi fa. ATTACCO LEGGERO Diciannove gol in 11 partite in trasferta, che hanno portato il Grifone a conquistare ben cinque successi esterni, risultati fondamentali per restare aggrappati alla corsa per un posto che vale l’Europa League. L’ultima impresa, a Roma contro la Lazio, ha esaltato l’attacco leggero di Gasperini, quello composto da tre giocatori veloci, nessuno dei quali un vero centravanti. Per questo il tecnico pare orientato a rimandare il rientro da titolare di Borriello, confermando in avanti il trio IagoPerotti-Niang. © RIPRODUZIONE RISERVATA Serie A R L’intervista SABATO 7 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT Brienza per sempre «Con 10 anni di meno giocherei in una big» economica, di monetizzarlo subito, con il risultato che la qualità dei campionati di vertice si è abbassata rispetto al passato. Il mio problema è che sono nato troppo presto, avessi 26 anni oggi giocherei in un grande club». Passiamo al Cesena. La salvezza è alla vostra portata? «Gli ultimi risultati hanno ridato fiducia ma scontiamo un girone d’andata con pochi punti. Ci tocca rincorrere, il nostro obiettivo è rimanere agganciati alla Serie A fino alla fine». 1Il quasi 36enne leader del Cesena: «La salvezza? Defrel, Djuric e Rodriguez sono in crescita. Si sente una chioccia per loro? «Per carattere sono un altruista ma non voglio prendermi meriti personali. Questi ragazzi sono inseriti in un gruppo sano. Nessuno qui si tira indietro, tutti sono a disposizione di tutti. È bello giocare nel Cesena». La rincorsa è lunga. Ora battiamo il “mio” Palermo» L’IDENTIKIT Andrea Tosi FRANCO BRIENZA C’ NATO IL 19 MARZO 1979 LUOGO DI NASCITA CANTÙ (COMO) RUOLO CENTROCAMPISTA ALTEZZA 168 CM PESO 68 KG Franco Brienza, nato in Brianza da famiglia originaria di Ischia, ha iniziato nell’Isolotto di Firenze, un club satellite della Fiorentina, agli ordini di Claudio Merlo. La prima esperienza da pro è del 1998, al Foggia nella vecchia Serie C1, poi nel 2000 inizia la lunga avventura al Palermo, dove conquista una promozione in B. Dopo il prestito di Ascoli e Perugia, torna in Sicilia in A conquistando la qualificazione alla Coppa Uefa. IN NAZIONALE Nel 2005 debutta in Nazionale (2 presenze) poi seguono i passaggi a Reggina, Siena, ancora Palermo e Atalanta. Dall’estate scorsa è in forza al Cesena. In totale 250 presenze e 37 gol in A INVIATO A CESENA è un veterano di quasi 36 anni che alimenta le speranze di salvezza del Cesena. Si tratta di Franco Brienza, un piccolo (168 cm di altezza) e grande (5 gol e 5 assist) genio incompreso del calcio italiano. Il talento non gli manca(va) per essere un titolare in un grande club, ma la sfortuna e qualche pregiudizio lo hanno spesso frenato quando avrebbe potuto spiccare il volo. Eppure dalla vecchia Serie C1 è arrivato in Nazionale (due presenze nel 2005) passando per l’Europa col Palermo dopo avere segnato gol pesanti. In Sicilia ricordano quello che permise ai rosanero di battere la Juve dieci anni fa, un successo che aprì la strada verso la prima storica qualificazione alla Coppa Uefa. Proprio la strana parabola che lega Brienza al Palermo, l’avversario di domani del Cesena al Manuzzi, sintetizza al meglio la carriera del rifinitore nato in Brianza di origini ischitane. Brienza e il Palermo è un rapporto nato e finito quattro volte. Come lo può spiegare? «È stato un via vai iniziato nel 2000 e concluso nel gennaio 2013. Al Palermo arrivai dal Foggia della galassia Sensi. Vincemmo subito la C1, poi ci salvammo bene in B. Il periodo più bello, nel quale ho raggiunto l’apice della carriera, è il 2005 quando segnai 10 gol in A e venni chiamato da Lippi in Nazionale. Doveva essere la consacrazione, invece al Palermo non sono riuscito a diventare un simbolo. Dopo le esperienze ad Ascoli e Perugia in prestito, mi hanno ceduto alla Reggina, poi sono tornato tre anni fa prima di essere girato all’Atalanta. In totale ho giocato quasi 7 stagioni in rosanero, il mio bilancio è positivo, non ho rivincite da prendermi». La Nazionale poteva aprirle un’altra carriera. È d’accordo? «Ho realizzato un sogno vestendo la maglia azzurra. Il c.t. Lippi mi chiamò per una tournée in Canada prima del Mondiale vinto in Germania. Lippi attinse a piene mani dal Paler- 17 Ci tiene a battere il Palermo? «Non nego che per me sia una partita diversa dalle altre. Voglio vincere per il bene della mia squadra. Il resto non conta. Il Palermo ha tanta qualità con Dybala e Vazquez sopra tutti: sarà difficile batterlo ma dobbiamo provarci». Franco Brienza, 36 anni il 19 marzo, esulta dopo il gol alla Juve ANSA mo: con me c’erano Zaccardo, Barzagli, Barone, Toni, Grosso. Quel gruppo arrivò a Berlino, io invece rimasi a casa. Fossi stato convocato adesso racconterei un’altra storia». Lei ha giocato in tante squadre provinciali. Forse ha pesato sulla sua immagine? «Non credo. I tempi sono cambiati. Dieci anni fa un buon giocatore uscito dalle giovanili faceva la gavetta in Serie C, oggi viene subito lanciato in B o in A nella speranza, vista la crisi NON PENSO AL RITIRO. DEFREL E DJURIC SONO INSERITI IN UN GRUPPO SANO: È BELLO GIOCARE QUI IN ROMAGNA FRANCO BRIENZA CENTROCAMPISTA CESENA Alla sua età vede ancora molto calcio davanti a sé? «Non penso al ritiro. Ho un’opzione col Cesena legata alla salvezza. Spero di rimanere qui il più possibile». C’è un aspetto curioso della sua carriera che vuole ricordare? «Ho fatto gol a Buffon due volte a distanza di dieci anni: nel 2005 col Palermo e un mese fa con il Cesena. È un piccolo record che mi tengo stretto perché non credo che nel 2025 potrò migliorarlo». © RIPRODUZIONE RISERVATA 18 SABATO 7 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT Magic +3 R Campionato SABATO 7 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT Eto’o trasformista Ora va conquistato anche Fort Marassi 26a 1Con il camerunese, il 4-3-3 della Sampdoria può diventare 4-3-1-2: Samuel deve convincere pure in casa, dove finora ha giocato solo 26 minuti GIORNATA IL PROGRAMMA OGGI Sampdoria-Cagliari ore 18 Milan-Verona ore 20.45 DOMANI Cesena-Palermo ore 12.30 Chievo-Roma, Empoli-Genoa, Parma-Atalanta, Udinese-Torino ore 15 Napoli-Inter ore 20.45 LUNEDÌ Lazio-Fiorentina ore 19 Juventus-Sassuolo ore 21 Alessio Da Ronch INVIATO A BOGLIASCO (GENOVA) S CLASSIFICA SQUADRE PT JUVENTUS ROMA NAPOLI LAZIO FIORENTINA SAMPDORIA GENOA TORINO INTER MILAN PALERMO SASSUOLO UDINESE EMPOLI VERONA CHIEVO ATALANTA CAGLIARI CESENA PARMA (-1) 58 49 45 43 42 39 36 36 35 34 34 29 28 28 28 25 23 20 19 10 PARTITE RETI G V N P F S 25 25 25 25 25 25 24 25 25 25 25 25 24 25 25 25 25 25 25 23 17 13 13 13 11 9 9 9 9 8 8 6 7 5 7 6 5 4 4 3 7 10 6 4 9 12 9 9 8 10 10 11 7 13 7 7 8 8 7 2 1 2 6 8 5 4 6 7 8 7 7 8 10 7 11 12 12 13 14 18 52 38 44 43 37 32 36 28 39 35 38 29 26 25 29 18 22 32 24 20 14 19 31 27 24 28 29 25 32 30 39 38 32 27 44 30 37 47 47 47 * 1 PUNTO DI PENALIZZAZIONE CHAMPIONS PRELIMINARI DI CHAMPIONS EUROPA LEAGUE RETROCESSIONI PROSSIMO TURNO SABATO 14 MARZO PALERMO-JUVENTUS ore 18 CAGLIARI-EMPOLI ore 20.45 DOMENICA 15 MARZO, ore 15 ATALANTA-UDINESE GENOA-CHIEVO SASSUOLO-PARMA VERONA-NAPOLI INTER-CESENA ore 20.45 LUNEDÌ 16 MARZO FIORENTINA-MILAN ore 19 TORINO-LAZIO ore 19 ROMA-SAMPDORIA ore 21 19 (0-2) (4-0) (0-2) (2-1) (3-1) (2-6) (1-0) (1-1) (1-2) (0-0) MARCATORI 15 RETI Tevez (2, Juventus). 14 RETI Icardi (2, Inter). 12 RETI Menez (6, Milan); Higuain (2, Napoli); Dybala (2, Palermo). 10 RETI Gabbiadini (Napoli; 7 nella Sampdoria); Toni (2, Verona). 9 RETI Callejon (Napoli); Quagliarella (2, Torino); Di Natale (Udinese). 8 RETI Mauri (Lazio); Ljajic (1, Roma); Eder (1, Sampdoria); Zaza (1, Sassuolo); Thereau (Udinese). 7 RETI Maccarone (1, Empoli); Babacar (Fiorentina); Matri (Juventus; 7 nel Genoa); Djordjevic (Lazio); Vazquez (Palermo); Berardi (3, Sassuolo). GAZZAWEB www.gazzetta.it Se vuoi restare aggiornato sulle formazioni, conoscere i consigli dei nostri esperti, consultare tutte le statistiche di ogni singolo giocatore e scoprire i segreti per vincere al fantacalcio, da quest’anno Gazzetta dello Sport mette a disposizione degli appassionati, gratuitamente sul sito rosa, un’intera sezione dedicata. Su Fantanews trovi i voti il giorno dopo l’ultima partita di campionato, gli assist ufficiali al termine di tutte le gare, articoli esclusivi di presentazione della Magic giornata. amuel Eto’o è pronto a godersela, e non certo per il semplice fatto che Mihajlovic anche stavolta non ha previsto il ritiro pre-partita, su richiesta di tutta la squadra e non del campione camerunese. «E poi - scherza l’allenatore - dicono che sono un sergente di ferro. Io non decido niente, lascio fare a loro». ESORDIO Qualche particolare, in effetti, Mihajlovic lo lascia scegliere ai giocatori, in cambio della loro assunzione di responsabilità. Di sicuro non lascia spazio nella scelta della formazione e stavolta, appunto, pare deciso a far sorridere Eto’o anche al Ferraris, stadio nel quale l’ex attaccante dell’Inter ha sommato soltanto due presenze da rincalzo per un totale di 26 minuti, con la miseria di 360 secondi nel derby. LA SVOLTA In trasferta Eto’o ha avuto più fortuna: tre presenze, due da titolare, un successo e pure un assist. L’ultima apparizione, quella contro l’Atalanta, ha mostrato i suoi progressi, sia dal punto di vista fisico che da quello tattico. Per questo la sua storia blucerchiata pare davvero poter cambiare: Mihajlovic in settimana lo ha provato sempre nella squadra di partenza, in quello che appare come un tridente: a sinistra se a completare l’attacco saranno Okaka ed Eder, al centro se invece al suo fianco avrà Eder e Muriel. FLESSIBILITÀ Più probabile la prima soluzione, con la possibilità che pure lo schema di partenza divenga un poco più Zola perde Ekdal, ma ritrova Sau: «Coraggio Cagliari» ● ASSEMINI (m.f.) «Con la Samp sarà dura, ma ce la giocheremo con coraggio». Gianfranco Zola rilancia: l’allenatore del Cagliari, dopo il k.o. di Ekdal, ha Cop non al top per una botta: «Inutile piangerci sopra. Ci adatteremo». Per Genova 22 convocati. A casa gli squalificati Conti e Joao Pedro, più gli infortunati Donsah ed Ekdal. In gruppo Sau: «Marco ha lavorato bene». Top secret l’assetto: «Abbiamo due idee di gioco». Probabile Husbauer in mediana con Mpoku e Cossu dietro Longo. Sugli avversari: «Hanno uno dei migliori attacchi del campionato, per qualità e quantità di giocatori». elastico. Eto’o, infatti, predilige spostarsi verso il centro quando la squadra non è in possesso di palla. Non solo, a dispetto di una condizione fisica non ancora ottimale a Samuel piace molto farsi trovare anche a centrocampo, aiutando la squadra a gestire il possesso palla. Lui, insomma, potrebbe trasformare il 4-3-3 di partenza in un 4-3-1-2 se il Cagliari si mostrerà vulnerabile nella zona centrale. SCELTE Mihajlovic ha dichiarato di avere tre dubbi, uno per reparto. Oltre a quello che coinvolge Okaka e Muriel, c’è il ballottaggio a centrocampo tra Palombo, favorito, e Duncan, mentre Mesbah insidia il posto di Regini sul lato sinistro della difesa. «Quello che conterà - ammonisce il tecni- Samuel Eto’o, 33 anni, attaccante della Sampdoria LAPRESSE co della Samp - sarà soprattutto l’approccio alla partita. Per noi vincere questa sfida potrebbe essere fondamentale. In seguito avremo quattro avversi durissimi, tre dei quali in trasferta, sfidarli con questi tre punti in più ci regalerebbe maggiore serenità. Dovremo partire al massimo». E stavolta con un Eto’o nel motore. © RIPRODUZIONE RISERVATA Oggi ore 18 a Genova STADIO Ferraris ANDATA 2-2 1 1.80 19. REGINI 2. VIVIANO 14. OBIANG 26. SILVESTRE 99. ETO’O 17. PALOMBO 29. DE SILVESTRI 2 4.50 MAXI LOPEZ La difesa dell’Udinese è stata disattenta di recente: vai Galina 9. OKAKA 30. ACQUAH 9. LONGO 40. MPOKU 23. EDER 16. DESSENA 7. COSSU 39 PUNTI X 3.40 ARBITRO Tommasi ASSISTENTI Stallone-Di Liberatore IV Vuoto ADD. Gavillucci-Minelli PREZZI da 15 a 80 euro TV Sky Supercalcio HD, Calcio 1 HD 5. ROMAGNOLI DAMMI IL 5 LE SICUREZZE 22. HUSBAUER SAMPDORIA 4-3-3 PANCHINA 88 Frison, 33 Romero, 25 A. Coda, 3 Mesbah, 32 Marchionni, 21 Soriano, 6 Duncan, 77 Wszolek, 8 Correa, 18 Bergessio, 24 Muriel. ALLENATORE Mihajlovic. BALLOTTAGGI Okaka-Muriel 60-40%, Palombo-Duncan 60-40%, Regini-Mesbah 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Duncan, De Silvestri, Acquah, Regini. INDISPONIBILI De Vitis (4 mesi), Cacciatore (3 giorni), Munoz (20), Rizzo (2). ALTRI Ivan, Massolo, Lulic, L. Djordjevic. DRITTE SÌ Eder NO Regini 3. MURRU 4. CRISETIG 15. ROSSETTINI 14. F. PISANO 37. DIAKITÈ EDER In casa è una sentenza: in gol da 4 di fila F. ANDERSON La Fiorentina è in forma, ma lui è un’ira di Dio HALLFREDSSON Quattro assist nelle ultime tre: piede caldo MANOLAS In ripresa con la Juve: Chievo, non fai paura 20 PUNTI 44. BRKIC CAGLIARI 4-3-2-1 PANCHINA 1 Colombi, 27 Cragno, 33 Capuano, 2 Ale. Gonzalez, 32 Ceppitelli, 8 Avelar, 18 Barella, 13 Caio Rangel, 17 Farias, 90 Cop, 25 Sau. ALLENATORE Zola. BALLOTTAGGI Husbauer-Avelar 60-40%, Cossu-Farias 60-40%, Longo-Cop 60-40%. SQUALIFICATI Conti (1), Joao Pedro (1). DIFFIDATI Avelar, Balzano, Ceppitelli, Cossu, Longo. INDISPONIBILI Ekdal (5 giorni), Donsah (2), Balzano (5). ALTRI Carboni, Muroni. DRITTE SÌ Mpoku NO Rossettini 5 DA PAURA IL RISCHIATUTTO CALLEJON Non segna da tempo memorabile: c’è qualcosa che non va... ZAZA Alla Juve segna spesso? Mah, non ci fidiamo M. CODA Bentornato, ma per ora aspettiamo... MUDINGAYI Al fantacalcio non sentivamo la mancanza LAURINI Torna e si becca Niang: tanti auguri 20 Magic +3 R Campionato Oggi ore 20.45 a Milano STADIO Meazza Andata 3-1 1 1.60 28. BONAVENTURA 4. MUNTARI 25. BONERA 9. DESTRO 7. MENEZ 16. POLI 21. J. GOMEZ MILAN 4-3-1-2 28 PUNTI Domani ore 15 a Parma STADIO Tardini Andata 0-1 18. GOBBI 26. C. RODRIGUEZ 31. MARIGA 19. DENIS 28. EMANUELSON 7. D’ALESSANDRO 10 PUNTI 16. BASELLI PARMA 4-3-3 21. CIGARINI 33. CHERUBIN 17. CARMONA 2 2.25 PORTIERI GIOCATORE MEDIA MAGIC MAGIC MAGIC OPTA GAZZA VOTO MEDIA MESE CAMPO INDEX INDEX ABBIATI (MIL) AGLIARDI (CES) ANDUJAR (NAP) AVRAMOV (ATA) BAJZA (PAR) BARDI (CHI) BASSI (EMP) BENUSSI (VER) BERISHA (LAZ) BERNI (INT) BIZZARRI (CHI) BRESSAN (CES) BRKIC (CAG) BUFFON (JUV) CARRIZO (INT) CASTELLAZZI (TOR) COLOMBI (CAG) COLOMBO (NAP) CONSIGLI (SAS) CRAGNO (CAG) DE SANCTIS (ROM) DIEGO LOPEZ (MIL) FREZZOLINI (ATA) FRISON (SAM) FULIGNATI (PAL) GOLLINI (VER) HANDANOVIC (INT) IACOBUCCI (PAR) ICHAZO (TOR) KARNEZIS (UDI) LAMANNA (GEN) LEALI (CES) MARCHETTI (LAZ) MERET (UDI) MIRANTE (PAR) NETO (FIO) PADELLI (TOR) PERIN (GEN) POLITO (SAS) POMINI (SAS) PUGLIESI (EMP) RAFAEL C.B. (NAP) RAFAEL D.A. (VER) ROMERO S. (SAM) ROSATI (FIO) RUBINHO (JUV) SCUFFET (UDI) SECULIN (CHI) SEPE (EMP) SKORUPSKI (ROM) SOMMARIVA (GEN) SORRENTINO (PAL) SPORTIELLO (ATA) STORARI (JUV) STRAKOSHA (LAZ) UJKANI (PAL) VIVIANO (SAM) 6.00 6.17 6.25 6.17 5.75 5.90 5.93 6.28 6.19 6.41 7.00 5.50 6.11 5.68 6.13 6.31 6.75 6.27 5.17 6.29 6.25 5.89 6.03 5.98 6.26 5.96 6.57 6.50 5.87 6.08 6.35 6.17 5.75 6.24 6.40 6.00 6.27 683 658 525 1317 628 801 656 965 710 382 866 506 226 675 914 1135 1711 1013 904 18 975 662 591 858 53 55 64 73 44 49 70 74 54 53 71 62 84 80 80 73 46 48 62 74 64 72 76 a a S a a a a R a a R a S S a a a a a a a a a a a a R a a S a R R a a R R a a a a S a a a a a a R a a R S a a a R DIFENSORI GIOCATORE MEDIA MAGIC MAGIC MAGIC OPTA GAZZA VOTO MEDIA MESE CAMPO INDEX INDEX ABATE (MIL) ACERBI (SAS) AGOSTINI (VER) ALBERTAZZI (MIL) ALBIOL (NAP) 6.07 6.13 5.53 5.59 6.00 6.95 5.14 5.80 780 227 925 54 52 54 70 89. PIRIS 31. KARNEZIS 5. DANILO 2. WAGUE a a R a a PANCHINA 1 Ujkani, 68 Fulignati, 22 Ortiz, 5 Milanovic, 13 Emerson, 28 Jajalo, 15 Bolzoni, 14 Della Rocca, 18 Chochev, 10 Joao Silva, 99 Belotti, 96 Bentivegna. ALLENATORE Iachini. BALLOTTAGGI E. Barreto-Bolzoni 70-30%. SQUALIFICATI Rispoli (1). DIFFIDATI Bolzoni, Morganella. INDISPONIBILI G. Gonzalez (15 giorni), Lazaar (20), Morganella (stagione finita). ALTRI Makienok, Monteleone. DRITTE SÌ Dybala NO Vitiello 33. KONE 28 PUNTI 6.00 6.00 5.17 7.75 6.25 5.38 4.67 4.75 5.83 6.00 6.75 5.83 6.25 6.00 5.50 5.67 6.00 6.50 6.33 6.00 5.50 5.75 6.25 5.75 5.33 5.50 6.00 5.50 5.88 6.00 6.50 6.50 5.67 6.00 5.75 5.50 6.25 7.33 6.00 5.00 5.00 6.17 5.13 6.00 5.17 5.17 5.17 5.72 5.45 6.00 6.25 6.80 6.63 5.75 6.21 5.88 5.33 4.50 5.00 5.33 6.10 6.67 5.33 5.30 5.58 6.19 6.20 5.25 5.19 5.88 5.75 6.10 5.61 5.45 5.75 6.40 6.00 6.00 5.00 6.20 5.88 5.58 6.42 5.50 6.05 6.93 5.90 5.68 6.05 5.58 5.56 4.00 5.65 6.06 6.25 5.50 6.38 5.80 4.90 5.13 5.60 6.00 6.13 6.28 5.80 5.00 5.38 5.50 7.00 4.33 5.45 6.44 5.50 6.13 6.90 5.80 888 619 958 916 1190 1205 254 178 -11 814 1045 960 1015 460 560 840 655 551 574 665 1169 -92 720 938 337 1122 746 957 143 619 452 869 935 571 827 -138 496 518 824 748 658 -192 617 346 -77 499 1288 926 6 1085 621 714 923 917 645 377 44 67 67 82 70 52 75 71 71 66 45 80 81 80 39 60 67 77 55 65 71 53 69 58 79 81 78 73 48 63 63 77 55 73 71 63 63 54 80 71 73 70 34 63 78 82 57 52 80 70 60 72 68 36 a a a a a S a a R S R S a a a a R a a a R S a S a a R R R a S a a a R R R a R a a a a a S R a S R a a a a a a S S a a R S S a a R a a a R a S S 33. PERES 94. BENASSI 5. BOVO 36. DARMIAN 5.55 5.55 5.39 5.79 5.95 6.02 5.38 5.40 5.50 5.60 5.55 5.50 5.28 5.71 5.98 6.12 5.25 4.88 5.00 5.87 5.39 6.90 5.50 5.58 5.34 6.45 5.40 5.71 5.00 5.32 5.69 6.02 5.41 5.97 5.90 6.16 6.00 5.62 5.80 5.78 6.52 5.59 6.38 5.67 6.18 5.50 5.94 5.50 5.38 5.80 6.00 5.60 6.00 6.45 5.47 6.20 5.41 6.12 5.75 6.00 6.00 5.00 5.67 6.63 5.25 5.50 5.50 5.67 6.25 5.75 6.13 5.25 4.75 8.50 5.83 6.13 5.88 5.17 5.67 5.25 5.63 6.00 5.33 6.17 6.33 5.38 5.63 5.38 6.88 6.00 6.38 6.50 5.83 4.75 6.00 5.83 6.13 5.50 5.50 5.50 5.82 5.68 5.17 5.73 5.88 6.00 5.50 5.75 5.75 5.00 5.50 5.88 5.64 6.33 6.05 6.00 5.00 4.00 6.30 5.30 5.80 5.50 5.75 5.44 6.22 5.50 5.80 4.50 5.25 5.50 6.17 5.64 6.31 5.88 6.31 6.57 5.36 6.00 5.64 6.46 5.67 6.50 5.50 6.32 5.50 6.21 5.33 6.00 5.20 6.17 6.29 4.86 6.00 5.50 5.88 4.50 6.39 856 575 932 1042 1076 1201 139 748 276 153 736 281 937 731 199 321 469 1046 261 874 279 861 448 336 177 847 933 543 628 1145 1046 652 723 138 462 1253 397 1049 899 644 892 -491 718 217 542 1093 960 1054 757 289 303 607 1047 80 71 76 80 83 80 54 65 65 54 76 59 80 69 66 74 56 79 40 78 69 57 45 62 63 70 76 72 74 68 62 82 71 70 78 65 71 76 62 67 42 74 R a R a R a S a a a S a a a a a a R a a a a a a a R a a S R S a a a a R a R a R a R a a R a a a a R a a a S a a a a a S a S a a MEDIA MAGIC MAGIC MAGIC OPTA GAZZA VOTO MEDIA MESE CAMPO INDEX INDEX ACQUAH (SAM) ALLAN (UDI) 5.65 6.11 5.44 6.46 1122 1041 TORINO 3-5-2 PANCHINA 13 Castellazzi, 1 Ichazo, 19 Maksimovic, 18 Jansson, 21 Gaston Silva, 3 Molinaro, 4 Basha, 20 Vives, 8 Farnerud, 27 Quagliarella, 22 Amauri. ALLENATORE Ventura. BALLOTTAGGI Bovo-Maksimovic 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Quagliarella. INDISPONIBILI Alv. Gonzalez (20 giorni), S. Masiello (20). ALTRI P. Barreto. DRITTE SÌ Glik NO Martinez CENTROCAMPISTI 6.00 5.88 30. PADELLI 24. MORETTI GIOCATORE 5.38 6.23 36 PUNTI 25. GLIK 7. EL KADDOURI 5.55 5.60 5.44 5.76 6.12 6.00 5.62 5.58 5.50 5.80 5.59 5.50 5.61 5.75 5.87 6.08 5.50 5.62 5.25 5.97 5.56 6.20 5.62 5.61 5.56 6.19 5.65 5.78 5.38 5.36 5.84 5.86 5.56 6.06 6.00 5.91 5.91 5.87 5.80 5.74 6.16 5.56 6.38 5.70 6.12 5.50 6.06 6.00 5.50 5.60 5.70 5.84 6.02 5.43 6.20 5.59 6.12 5.83 5.92 2 2.80 11. M. LOPEZ PANCHINA 22 Scuffet, 97 Meret, 18 Bubnjic, 34 Gabriel Silva, 7 Badu, 21 Hallberg, 8 Fernandes, 77 Thereau, 94 Aguirre, 27 Geijo, 9 Perica. ALLENATORE Stramaccioni. BALLOTTAGGI Pinzi-Badu 55-45%, Pasquale-Gabriel Silva 70-30%, Kone-Thereau 55-45%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Fernandes, Badu, Piris, Thereau, Danilo, Heurtaux. INDISPONIBILI Domizzi (15 giorni), Heurtaux (da valutare). ALTRI Jadson, Evangelista, A. Zapata, Bochniewicz. DRITTE SÌ Allan NO Pinzi LUCARELLI (PAR) LUCCHINI (CES) MAGNUSSON (CES) MAKSIMOVIC (TOR) MANOLAS (ROM) MARIO RUI (EMP) MARQUES (VER) MARQUEZ (VER) MASIELLO A. (ATA) MAURICIO (LAZ) MESBAH (SAM) MESTO (NAP) MEXES (MIL) MILANOVIC MILAN (PAL) MOLINARO (TOR) MORAS (VER) MORETTI (TOR) MURRU (CAG) NATALI (SAS) NICA (CES) NOVARETTI (LAZ) OGBONNA (JUV) ORTIZ (PAL) PALETTA (MIL) PASQUAL (FIO) PASQUALE (UDI) PEDRO MENDES (PAR) PELUSO (SAS) PERES (TOR) PERICO (CES) PIRIS (UDI) PISANO E. (VER) PISANO F. (CAG) RADU (LAZ) RANOCCHIA (INT) REGINI (SAM) RENZETTI (CES) RICHARDS (FIO) RODRIGUEZ GON. (FIO) ROMAGNOLI (SAM) RONCAGLIA (GEN) ROSI (FIO) ROSSETTINI (CAG) RUGANI (EMP) SANTACROCE (PAR) SANTON (INT) SARDO (CHI) SAVIC (FIO) SCALONI (ATA) SILVESTRE (SAM) SOMMA (EMP) SORENSEN (VER) SPOLLI (ROM) STRINIC (NAP) TAMBE (GEN) TERZI (PAL) TOMOVIC (FIO) TONELLI (EMP) VIDIC (INT) VITIELLO (PAL) VOLTA (CES) VRSALJKO (SAS) WAGUE (UDI) ZUKANOVIC (CHI) X 3.00 ARBITRO Rizzoli ASSISTENTI Padovan-Tasso IV Tonolini ADD. Massa-Saia PREZZI da 20 a 180 euro TV Sky Calcio 2 HD, Premium Calcio 2; Calcio 2 HD 26. PASQUALE 10. DI NATALE 57. SPORTIELLO 5.47 5.52 5.90 5.96 5.95 6.33 6.23 5.93 5.50 5.61 4.75 5.27 5.62 5.55 6.31 5.94 5.65 5.65 5.50 5.87 6.45 5.31 5.37 5.80 5.69 5.83 5.44 5.65 5.67 6.07 5.83 6.00 5.60 5.83 5.84 5.70 6.28 5.60 6.16 6.27 5.88 5.86 5.89 5.83 5.00 5.64 5.00 5.63 6.08 6.20 5.62 6.00 5.25 5.32 5.36 5.79 6.00 5.88 7.10 5.48 5.33 5.40 5.90 6.56 5.20 5.48 6.00 5.31 5.83 6.34 5.75 PALERMO 4-3-2-1 17. MARTINEZ 23 PUNTI 34 PUNTI 4. ANDELKOVIC 70. SORRENTINO 14. GAZZI 29. BENALOUANE 5.47 5.61 5.90 5.96 5.60 6.06 5.85 5.93 5.72 5.75 5.25 5.46 5.75 5.77 6.19 6.17 5.80 5.65 5.00 5.92 6.20 5.50 5.57 5.90 5.50 6.04 5.53 5.88 5.67 6.14 5.83 6.00 5.70 5.70 6.00 5.70 6.10 5.75 6.05 5.59 6.00 5.88 6.00 5.72 5.00 5.61 5.50 5.68 6.00 6.10 5.62 5.88 5.06 5.27 5.25 5.82 6.00 5.81 6.38 5.53 5.44 5.50 5.77 6.25 5.50 5.64 6.03 5.38 5.83 6.02 5.85 19. TERZI 19. GUILHERME 66. PINZI ATALANTA UDINESE 4-3-2-1 3-5-1-1 ALONSO (FIO) ANDELKOVIC (PAL) ANDREOLLI (INT) ASTORI (ROM) AVELAR (CAG) BARBA (EMP) BARZAGLI (JUV) BASANTA (FIO) BASTA (LAZ) BELLINI (ATA) BENALOUANE (ATA) BIANCO (SAS) BIRAGHI (CHI) BOCCHETTI (MIL) BONERA (MIL) BONUCCI (JUV) BOVO (TOR) BRAAFHEID (LAZ) BRIVIO (VER) BUBNJIC (UDI) BURDISSO (GEN) CACERES (JUV) CAMPAGNARO (INT) CANA (LAZ) CAPUANO (CAG) CASSANI (PAR) CAVANDA (LAZ) CEPPITELLI (CAG) CESAR (CHI) CHERUBIN (ATA) CHIELLINI (JUV) CIANI (LAZ) CODA (SAM) COLE (ROM) COSTA (PAR) DAINELLI (CHI) D'AMBROSIO (INT) DANILO (UDI) DAPRELA' (PAL) DARMIAN (TOR) DE CEGLIE (JUV) DE MAIO (GEN) DE SILVESTRI (SAM) DE VRIJ (LAZ) DEL GROSSO (ATA) DIAKITE (CAG) DODO' (INT) DONKOR (INT) DRAME' (ATA) EDENILSON (GEN) EMANUELSON (ATA) EMERSON (PAL) EVRA (JUV) FEDDAL (PAR) FELIPE (INT) GABRIEL SILVA (UDI) GAMBERINI (CHI) GASTON SILVA (TOR) GHOULAM (NAP) GLIK (TOR) GOBBI (PAR) GONZALEZ ALE. (CAG) HENRIQUE (NAP) HOLEBAS (ROM) IZZO (GEN) JANSSON (TOR) JUAN JESUS (INT) KOULIBALY (NAP) KRAJNC (CES) LAURINI (EMP) LICHTSTEINER (JUV) LONGHI (SAS) 25. MARESCA 2. VITIELLO 1 2.62 6. BELLINI PANCHINA 1 Avramov, 78 Frezzolini, 13 A. Masiello, 5 Scaloni, 3 Del Grosso, 96 Kresic, 8 Migliaccio, 95 Grassi, 27 Rosseti, 99 Boakye, 9 Bianchi, 51 Pinilla. ALLENATORE Reja. BALLOTTAGGI Bellini-A. Masiello 70-30%, Cherubin-A. Masiello 70-30%, Denis-Pinilla 65-35%. SQUALIFICATI Stendardo (1). DIFFIDATI Boakye, Denis, Moralez, D’Alessandro. INDISPONIBILI Estigarribia (60 giorni), Raimondi (60), Biava (15), Zappacosta (10), Moralez (7), A. Gomez (5). ALTRI nessuno. DRITTE SÌ Emanuelson NO Bellini PANCHINA 22 Iacobucci, 91 Bajza, 4 Mendes, 27 Santacroce, 13 Prestia, 14 Galloppa, 21 Lodi, 3 Lila, 5 Ghezzal, 80 Jorquera, 10 Belfodil, 17 Palladino. ALLENATORE Donadoni. BALLOTTAGGI Mariga-Galloppa 55-45%, M. Coda-Belfodil 55-45%, Costa-Santacroce 55-45%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Mirante, Lodi, Mendes, Gobbi, Costa e J. Mauri. INDISPONIBILI Haraslin (da valutare), Biabiany (da valutare). ALTRI Broh, Coric, Esposito. DRITTE SÌ Mirante NO Varela 27. RIGONI Domani ore 15 a Udine STADIO Friuli Andata 0-1 27. WIDMER 93. DRAMÉ 6.63 4.50 5.50 X 3.10 6. ALLAN 24. VARELA 21. QUAISON 33. DAPRELÀ PANCHINA 1 Leali, 81 Bressan, 2 Nica, 14 Volta, 17 Magnusson, 7 Carbonero, 34 Cascione, 56 Pulzetti, 9 A. Rodriguez, 19 Succi, 32 Moncini. ALLENATORE Di Carlo. BALLOTTAGGI Agliardi-Leali 55-45%, Renzetti-Magnusson 55-45%, De Feudis-Pulzetti 75-25%. SQUALIFICATI Capelli (1). DIFFIDATI Carbonero, Renzetti, A. Rodriguez. INDISPONIBILI Marilungo (20 giorni), Tabanelli (20), Cazzola (15), Valzania (30), Zé Eduardo (45), Yabre (60). ALTRI nessuno. DRITTE SÌ Djuric NO Mudingayi 88. M. CODA 5.63 5.00 6.50 6.00 5.13 2.50 3.90 5.00 5.28 5.00 5.77 4.00 2.25 4.42 4.21 5.45 5.44 4.50 5.21 4.63 5.17 3.50 4.33 4.65 4.73 5.17 5.14 5.64 5.00 4.23 4.29 5.70 5.27 2.50 3.96 5.50 5.00 5.64 9. DYBALA 19 PUNTI ARBITRO Di Bello ASSISTENTI Nicoletti-Borzomì IV Crispo ADD. Russo-Aureliano PREZZI da 15 a 100 euro TV Sky Calcio 4 HD, Premium Calcio 4 6. LUCARELLI 23. NOCERINO 6.25 6.45 5.27 5.50 5. GIORGI VERONA CESENA 4-3-3 4-3-1-2 1 3.30 5.75 6.00 3.25 6.00 4.88 4.25 5.38 4.00 5.50 4.33 5.33 6.00 4.88 4.63 5.50 6.13 6.25 5.75 3.00 6.00 4.88 3.13 4.88 18. DJURIC 22. BENUSSI PANCHINA 95 Gollini, 1 Rafael, 28 Brivio, 25 Marques, 5 Sorensen, 23 Ionita, 19 Greco, 8 Obbadi, 20 Christodoulopoulos, 7 Saviola, 70 Fernandinho, 17 N. Lopez. ALLENATORE Mandorlini. BALLOTTAGGI Sala-Ionita 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Martic, Ionita, Valoti, J. Gomez. INDISPONIBILI Valoti (da valutare). ALTRI Gu. Rodriguez, Martic, Campanharo, Cappelluzzo, Fares. DRITTE SÌ Toni NO Jankovic PANCHINA 32 Abbiati, 66 Gori, 20 Abate, 5 Mexes, 14 Albertazzi, 21 Van Ginkel, 15 Essien, 36 Mastalli, 8 Suso, 10 Honda, 11 Pazzini. ALLENATORE Inzaghi. BALLOTTAGGI Muntari-Van Ginkel 55-45%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Alex, Bonaventura, Poli. INDISPONIBILI De Sciglio (da valutare), El Shaarawy (50 giorni), Mastour (40), De Jong (25), Agazzi e Montolivo (15), Rami, Zaccardo e C. Zapata (10), Alex e Armero (7). ALTRI nessuno. DRITTE SÌ Cerci NO Muntari 2 2.25 11. BRIENZA 8. E. BARRETO 33. AGOSTINI 5.12 4.83 5.75 6.00 5.25 3.25 4.35 4.79 5.31 4.56 5.98 4.00 2.67 4.65 3.82 5.43 5.03 4.75 5.33 4.58 5.10 6.17 4.22 4.89 6.00 4.20 5.44 5.27 5.54 5.50 4.57 4.38 5.40 6.00 6.00 5.26 4.25 6.00 4.66 5.10 5.00 5.19 24. PERICO 20. VAZQUEZ 18. MORAS 8. J. MAURI 8. DE FEUDIS 6. LUCCHINI 26. MUDINGAYI X 3.10 ARBITRO Banti ASSISTENTI Faverani-Ranghetti IV Tegoni ADD. Valeri-Pezzuto PREZZI da 16 a 60 euro TV Sky Supercalcio HD, Calcio 1 HD; Premium Calcio, Calcio HD 33. RENZETTI 15. KRAJNC 77. TACHTSIDIS 10. HALLFREDSSON 2. CASSANI 30. AGLIARDI 92. DEFREL 4 . MARQUEZ 34 PUNTI 15. COSTA 1 3.25 3. E. PISANO 11. JANKOVIC 83. MIRANTE Domani ore 12.30 a Cesena STADIO Manuzzi Andata 1-2 26. SALA 9. TONI 22. CERCI 2 5.75 ARBITRO Giacomelli ASSISTENTI Passeri-Longo IV Iori ADD. Doveri-Abisso PREZZI da 21 a 341 euro TV Sky Sport 1 HD, Supercalcio HD, Calcio 1 HD; Premium Calcio, CalcioHD 31. ANTONELLI 23. DIEGO LOPEZ 19. BOCCHETTI 29. PALETTA X 3.70 74 a 61 a ANTONELLI (MIL) 6.11 BADELJ (FIO) 5.44 BADU (UDI) 5.88 BARELLA (CAG) BARRETO E. (PAL) 6.25 BASELLI (ATA) 5.93 BASHA (TOR) BENASSI (TOR) 5.82 BERGDICH (GEN) 6.00 BERTOLACCI (GEN) 6.20 BIGLIA (LAZ) 6.21 BIONDINI (SAS) 5.82 BIRSA (CHI) 5.98 BOLZONI (PAL) 5.83 BONAVENTURA (MIL) 6.20 BORJA VALERO (FIO) 6.05 BRIENZA (CES) 6.21 BRIGHI (SAS) 5.79 BRILLANTE (EMP) 4.50 BROZOVIC (INT) 6.30 CAIO RANGEL (CAG) 5.88 CANDREVA (LAZ) 6.29 CARBONERO (CES) 5.18 CARMONA (ATA) 5.84 CASCIONE (CES) 5.94 CATALDI (LAZ) 5.83 CHIBSAH (SAS) 6.00 CHOCHEV (PAL) 5.86 CHRISTIANSEN (CHI) CHRISTODOULOPOULOS (VER) 6.00 CIGARINI (ATA) 6.00 COFIE (CHI) 5.77 COMAN (JUV) 6.38 CORREA (SAM) 5.00 COSSU (CAG) 5.94 CRISETIG (CAG) 5.84 CROCE (EMP) 6.25 D'ALESSANDRO (ATA) 5.81 DAVID LOPEZ (NAP) 5.86 DE FEUDIS (CES) 5.88 DE GUZMAN (NAP) 5.69 DE ROSSI (ROM) 5.81 DELLA ROCCA (PAL) 5.75 DESSENA (CAG) 5.92 DIAMANTI (FIO) 6.10 DUNCAN (SAM) 5.93 EDERSON (LAZ) 5.75 EL KADDOURI (TOR) 5.88 ESSIEN (MIL) 5.33 FARNERUD (TOR) 6.04 FELIPE ANDERSON (LAZ) 6.41 FERNANDES (UDI) 5.86 FERNANDEZ M. (FIO) 6.39 FETFATZIDIS (CHI) 6.17 FLORENZI (ROM) 6.04 GALLOPPA (PAR) 5.54 GAZZI (TOR) 6.05 GIORGI (CES) 5.79 GRASSI (ATA) 6.00 GRECO (VER) 5.79 GUARIN (INT) 6.08 GUILHERME (UDI) 5.66 HALLBERG (UDI) 5.83 HALLFREDSSON (VER) 5.92 HAMSIK (NAP) 5.70 HERNANES (INT) 5.90 HETEMAJ (CHI) 5.98 HONDA (MIL) 5.80 HUSBAUER (CAG) IAGO (GEN) 6.17 ILICIC (FIO) 5.88 6.54 5.38 5.85 6.58 5.90 5.89 6.00 6.39 6.32 5.75 6.00 5.73 6.70 6.32 7.08 5.67 4.50 6.10 5.88 6.98 5.14 5.66 5.67 5.50 6.00 5.71 6.00 6.35 5.90 5.75 6.62 5.00 6.08 5.71 6.29 5.73 5.83 5.72 6.22 5.78 5.50 6.08 6.50 5.82 7.00 5.95 5.17 6.50 7.65 6.11 6.86 7.00 6.35 5.61 5.87 5.61 6.00 5.64 7.08 5.63 5.75 6.11 6.39 6.30 5.83 6.78 7.13 6.04 6.75 5.83 5.83 5.17 5.50 5.67 6.00 7.13 5.75 5.50 6.38 7.25 7.25 5.50 6.13 7.50 4.75 5.50 6.25 5.75 6.50 6.00 6.25 6.33 5.17 5.75 5.83 4.75 5.75 6.75 6.00 8.17 6.67 7.50 5.75 7.50 6.00 6.83 6.00 6.50 5.50 5.38 9.38 5.63 5.50 7.25 6.63 5.88 4.83 7.63 6.50 6.54 5.33 6.13 5.95 6.07 5.81 6.00 6.13 6.39 5.69 6.12 5.44 6.91 6.39 7.90 5.75 6.00 6.00 7.75 5.08 5.77 5.65 6.33 6.00 5.33 6.70 5.75 5.63 8.00 5.83 5.75 6.13 5.56 5.83 6.00 6.31 5.80 5.00 6.30 5.83 5.83 9.00 6.17 5.30 6.71 7.14 6.10 7.05 7.88 5.86 5.43 5.72 5.61 5.72 6.61 5.59 6.00 6.50 6.91 5.72 5.81 6.40 7.63 6.57 974 1150 1126 930 532 153 612 101 1355 1198 619 571 555 1066 759 972 412 167 1070 985 319 665 355 662 574 597 828 202 368 668 776 945 221 866 674 724 733 628 1206 722 1079 502 630 1504 416 1012 313 798 -19 497 547 474 1793 745 221 1160 902 287 1055 644 1177 828 76 62 62 68 60 66 61 38 56 55 78 57 78 35 62 58 69 63 55 73 43 56 56 66 61 59 69 58 63 54 67 72 63 63 69 49 64 68 51 60 65 49 76 54 65 63 44 63 66 65 59 a a S a a a R S a a a a a S a a a a a a a a R a R a a R S a a a a a a a a S a a a a a S a a a a S R R S a a R S R a a S a a a a a a a a a a R SABATO 7 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT Domani ore 15 a Verona STADIO Bentegodi Andata 0-3 1 4.50 87. ZUKANOVIC 1. BIZZARRI 8. RADOVANOVIC 2. DAINELLI 69. MEGGIORINI 13. IZCO 7. MATTIELLO 7. ITURBE Domani ore 15 a Empoli STADIO Castellani Andata 1-1 1 2.10 11. CROCE 6. VALDIFIORI 24. FLORENZI 49 PUNTI 4. NAINGGOLAN 23. ASTORI CHIEVO 4-4-2 PANCHINA 28 Skorupski, 12 Curci, 33 Spolli, 91 Calabresi, 15 Pjanic, 25 Holebas, 48 Uçan, 32 Paredes, 96 Sanabria, 10 Totti, 53 Verde, 56 Vestenicky. ALLENATORE Garcia. BALLOTTAGGI S. Keita-Pjanic 60-40%, Iturbe-Totti 80-20%. SQUALIFICATI Torisidis (1), Yanga-Mbiwa (1). DIFFIDATI Maicon, Manolas, Nainggolan, Pjanic, Torisidis. INDISPONIBILI Castan e Balzaretti (da valutare), Strootman (4 mesi), Doumbia (7 giorni), Maicon (10), Ibarbo (10), Lobont (7). ALTRI nessuno. DRITTE SÌ Gervinho NO Cole Domani ore 20.45 a Napoli STADIO San Paolo Andata 2-2 1 1.90 31. GHOULAM 88. INLER 33. ALBIOL 16. MESTO 19. D. LOPEZ 17. HAMSIK 23. GABBIADINI 9. HIGUAIN 7. CALLEJON 9. ICARDI 91. SHAQIRI 11. PODOLSKI 18. MEDEL 45 PUNTI 77. BROZOVIC NAPOLI 4-2-3-1 5.58 6.04 5.94 5.62 5.69 6.27 5.46 5.86 6.36 5.66 5.87 5.97 5.62 5.73 5.80 5.94 5.43 5.82 5.42 5.89 7.00 5.50 6.46 6.09 5.60 6.33 5.90 5.89 6.00 5.76 6.00 5.95 6.38 5.75 5.50 6.50 5.70 6.12 5.62 6.20 5.78 5.83 6.04 6.17 6.00 6.26 6.37 5.81 6.07 6.48 5.98 6.00 6.50 5.89 6.12 6.06 6.25 6.20 6.88 6.10 5.59 6.25 5.80 6.02 6.04 - 5.69 6.36 6.31 5.50 6.00 6.57 5.29 5.95 6.67 5.62 6.48 6.05 5.81 5.82 5.67 6.33 5.29 5.96 6.00 5.62 5.76 6.50 5.50 6.72 6.05 5.57 6.25 5.98 5.72 7.44 6.05 6.11 6.24 7.00 5.25 5.79 6.81 6.04 6.06 5.94 6.48 5.61 5.71 6.11 7.00 6.00 6.50 6.80 5.61 6.39 7.36 6.05 6.60 7.80 5.86 6.68 6.03 6.00 6.70 9.12 6.40 5.56 6.83 6.40 6.08 5.75 - 5.00 6.33 6.75 5.33 7.00 5.83 6.00 6.75 5.50 6.83 5.88 5.75 6.00 5.50 6.00 6.00 6.33 6.75 5.88 6.33 6.00 6.25 5.38 6.25 5.50 7.00 5.25 6.00 6.00 5.75 5.00 5.88 5.83 8.00 5.33 6.00 6.00 7.00 5.25 6.83 6.00 5.88 9.13 6.25 5.88 7.83 6.00 - 5.88 6.17 6.61 5.00 5.50 6.50 5.38 6.20 6.14 5.64 6.42 6.25 6.14 5.90 5.25 6.30 5.50 5.67 6.00 5.50 5.67 5.50 6.83 6.00 5.83 6.50 5.96 5.67 7.65 6.44 6.08 6.27 6.00 5.50 6.58 6.90 5.79 6.10 6.25 6.38 5.83 5.80 6.10 7.50 6.00 6.56 6.89 5.75 6.08 6.95 6.25 6.25 8.83 5.44 6.44 5.88 6.00 5.50 10.25 7.00 5.50 7.17 9.50 6.13 5.57 - 745 606 1009 685 584 460 506 1457 244 771 1028 1027 258 616 422 374 96 156 977 160 1131 521 611 467 1221 819 589 1144 723 1069 641 928 1052 480 283 872 347 611 787 450 71 792 1353 1209 1200 889 186 673 666 896 1200 916 778 1269 593 793 1235 443 775 - 56 54 63 51 53 54 79 46 54 58 59 44 36 41 54 46 75 48 62 61 72 56 79 41 74 73 61 71 46 69 68 68 43 72 75 73 54 64 61 57 69 52 - 2 4.00 Lunedì ore 19 a Roma STADIO Olimpico Andata 2-0 1 2.00 26. RADU 23. ONAZI 3. DE VRIJ TACHTSIDIS (VER) TAIDER (SAS) UCAN (ROM) VALDIFIORI (EMP) VAN GINKEL (MIL) VARELA (PAR) VARGAS J. (FIO) VAZQUEZ (PAL) VECINO (EMP) VERDI (EMP) VIDAL (JUV) VIVES (TOR) WIDMER (UDI) WSZOLEK (SAM) ZIELINSKI (EMP) 7. F.ANDERSON 20. BIGLIA 8. BASTA 74. SALAH 11. KLOSE 4. RICHARDS 5. BADELJ 35 PUNTI 43 PUNTI 15. SAVIC 2. GO. RODRIGUEZ 6.25 5.25 6.88 5.88 5.75 7.75 6.50 5.83 4.83 6.67 5.63 6.13 6.04 6.71 6.62 5.25 5.83 5.75 7.64 6.04 5.95 7.93 5.89 6.18 6.17 898 396 1054 199 715 560 1410 1048 608 867 1091 556 1069 733 59 36 69 76 67 59 70 69 51 62 a R a a S a S a a a a a a a a FIORENTINA 4-3-3 PANCHINA 31 Rosati, 24 Lezzerini, 40 Tomovic, 19 Basanta, 28 Alonso, 6 Vargas, 14 M. Fernandez, 32 Lazzari, 38 Rosi, 17 Joaquin, 9 Gilardino. ALLENATORE Montella. BALLOTTAGGI Salah-Gilardino 60-40%. SQUALIFICATI Aquilani (1). DIFFIDATI Tomovic. INDISPONIBILI Rossi (30 giorni), Bernardeschi (10), Lupatelli (10 ), Babacar (10), Tatarusanu (7), Pizarro (3), M. Gomez (15). ALTRI El Hamdaoui, Bagadur, Octavio. DRITTE SÌ Salah NO Kurtic PANCHINA 1 Berisha, 77 Strakosha, 85 Novaretti, 2 Ciani, 27 Cana, 39 Cavanda, 5 Braafheid, 24 Ledesma, 10 Ederson, 14 B. Keita, 34 Perea. ALLENATORE Pioli. BALLOTTAGGI 0nazi-Ledesma 75-25%. SQUALIFICATI Parolo (1). DIFFIDATI Candreva, Cavanda, De Vrij, Onazi. INDISPONIBILI F. Djordjevic (60 giorni), Gentiletti (35), Lulic (10), Pereirinha (10), Tounkara (7), Konko (5), S. Mauri (7). ALTRI Sculli. DRITTE SÌ F. Anderson NO Radu Lunedì ore 21 a Torino STADIO Juventus Stadium Andata 1-1 1 1.20 1. BUFFON 6. POGBA 10. TEVEZ 8. MARCHISIO 26. LICHTSTEINER 37. PEREYRA 23. VIDAL MEDIA MAGIC MAGIC MAGIC OPTA GAZZA VOTO MEDIA MESE CAMPO INDEX INDEX 5.50 5.88 5.12 6.00 6.25 5.77 5.54 5.53 6.00 5.82 5.92 5.60 6.31 5.75 6.00 5.46 5.91 6.30 5.74 6.56 6.28 6.12 5.68 6.00 5.82 5.83 6.24 5.83 6.19 5.42 6.00 5.94 6.08 5.96 6.00 5.50 5.88 5.84 6.14 5.78 5.60 6.11 5.69 5.97 5.76 5.77 5.89 5.75 6.08 5.18 6.78 7.10 6.05 5.50 5.97 6.00 5.59 7.02 6.00 6.82 6.17 6.69 5.76 6.85 7.57 6.12 8.23 7.35 6.25 6.09 6.00 6.25 5.93 7.82 6.62 6.66 5.61 6.33 6.28 7.44 7.76 6.25 5.00 5.79 6.84 7.21 6.52 5.50 7.18 6.15 7.22 6.15 5.73 6.18 5.75 5.75 5.88 7.17 6.83 6.00 5.50 5.38 6.00 5.38 6.63 5.25 6.83 5.67 6.88 7.25 9.50 6.50 6.00 5.50 7.38 5.17 6.00 6.50 6.50 5.33 9.67 6.00 6.63 6.75 7.25 5.75 9.88 6.88 6.00 6.63 5.79 5.43 7.19 7.60 5.80 5.17 6.28 6.00 5.50 7.04 6.00 6.80 5.50 7.10 5.50 7.40 8.63 6.22 7.77 8.25 5.50 6.20 6.00 6.21 6.06 7.56 5.00 5.83 5.90 6.00 6.44 7.95 6.59 6.43 5.00 5.75 7.09 7.05 7.28 5.38 7.33 6.58 6.13 6.50 5.67 6.35 169 197 416 169 1248 454 279 126 851 749 465 448 1056 306 670 683 749 1041 1205 649 660 473 433 747 755 329 717 577 1271 544 386 614 996 493 320 1371 671 594 184 405 52 58 54 60 66 54 65 58 62 54 86 61 76 59 78 75 91 54 41 38 65 64 51 57 60 73 62 47 54 74 68 46 83 64 55 61 50 52 a S a S a a R a S a R R S a a S S R a a a R R R a S a S a a a a R a a R a R a S a a a a a a a a 25. BERARDI 33. BRIGHI 10. ZAZA 11. VRSALJKO 4. MAGNANELLI 17. SANSONE 31. PELUSO 58 PUNTI 29 PUNTI 7. MISSIROLI 15. ACERBI JUVENTUS 4-3-1-2 47. CONSIGLI SASSUOLO 4-3-3 3. LONGHI PANCHINA 16 Polito, 1 Pomini, 20 Bianco, 21 Fontanesi, 32 Natali, 6 Chibsah, 8 Biondini, 19 Taider, 14 Donis, 83 Floro Flores, 99 Floccari, 30 Lazarevic. ALLENATORE Di Francesco. BALLOTTAGGI Brighi-Taider 60-40%. SQUALIFICATI Gazzola (1). DIFFIDATI Brighi. INDISPONIBILI Pegolo (70 giorni), Terranova (stagione finita), Antei (stagione finita), Cannavaro (30). ALTRI Celeste, Sereni, Lodesani. DRITTE SÌ Berardi NO Consigli PANCHINA 30 Storari, 34 Rubinho, 4 Caceres, 15 Barzagli, 5 Ogbonna, 7 Pepe, 17 De Ceglie, 27 Sturaro, 20 Padoin, 32 Matri, 14 Llorente. ALLENATORE Allegri. BALLOTTAGGI Bonucci-Barzagli 60-40%, Marchisio-Sturaro 55-45%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Ogbonna, Pogba, De Ceglie, Vidal, Morata. INDISPONIBILI Pirlo (15 giorni), Asamoah (60), Romulo (30), Marrone (15). ALTRI nessuno. DRITTE SÌ Morata NO Chiellini MONCINI (CES) MORATA (JUV) MURIEL (SAM) NIANG (GEN) NICO LOPEZ (VER) OKAKA (SAM) PALACIO (INT) PALLADINO (PAR) PALOSCHI (CHI) PAVOLETTI (GEN) PAZZINI (MIL) PELLISSIER (CHI) PEREA (LAZ) PERICA (UDI) PINILLA (ATA) PODOLSKI (INT) POZZI (CHI) 6.32 5.95 6.43 5.83 6.15 5.55 5.50 5.85 5.88 5.50 6.09 5.50 5.91 5.19 5.50 7.18 6.59 7.12 6.63 6.62 6.00 5.97 6.42 6.17 5.83 6.95 5.50 6.00 6.38 5.19 5.75 7.88 8.33 8.50 7.17 6.83 6.00 5.63 5.83 6.50 5.67 5.83 4.67 - X 2 6.25 13.00 ARBITRO Peruzzo ASSISTENTI Di Fiore-Posado IV Galloni ADD. Calvarese-Ghersini PREZZI da 25 a 100 euro TV Sky Sport 1 HD, Supercalcio HD, Calcio 1 HD; Premium Calcio, Calcio HD 33. EVRA 3. CHIELLINI 19. BONUCCI ATTACCANTI AGUIRRE (UDI) AMAURI (TOR) BELFODIL (PAR) BELOTTI (PAL) BENTIVEGNA (PAL) BERARDI (SAS) BERGESSIO (SAM) BIANCHI (ATA) BOAKYE (ATA) BORRIELLO (GEN) BOTTA (CHI) CALLEJON (NAP) CERCI (MIL) CODA M. (PAR) COP (CAG) DEFREL (CES) DENIS (ATA) DESTRO (MIL) DI NATALE (UDI) DJURIC (CES) DYBALA (PAL) EDER (SAM) ETO'O (SAM) FARIAS (CAG) FERNANDINHO (VER) FLOCCARI (SAS) FLORO FLORES (SAS) GABBIADINI (NAP) GEIJO (UDI) GERVINHO (ROM) GHEZZAL (PAR) GILARDINO (FIO) GOMEZ T. (VER) HIGUAIN (NAP) ICARDI (INT) ITURBE (ROM) JOAO SILVA (PAL) KEITA B. (LAZ) KLOSE (LAZ) LJAJIC (ROM) LLORENTE (JUV) LONGO (CAG) MACCARONE (EMP) MARTINEZ (TOR) MATRI (JUV) MAXI LOPEZ (TOR) MCHEDLIDZE (EMP) MEGGIORINI (CHI) 1. NETO 23. PASQUAL 9. MORATA GIOCATORE 42 PUNTI 20. BORJA VALERO INTER LAZIO 4-3-1-2 4-3-3 6.21 6.43 6.52 5.00 5.75 6.25 7.27 6.22 6.02 6.97 5.78 6.15 4.75 5.96 2 3.80 16. KURTIC 72. ILICIC 1. HANDANOVIC 5.94 6.00 6.38 5.12 5.62 5.88 6.38 6.11 5.92 6.24 5.67 5.84 4.75 6.04 X 3.30 ARBITRO Tagliavento ASSISTENTI De Luca-Stefani IV Fiorito ADD. Orsato-Guida PREZZI da 14 a 150 euro TV Sky Supercalcio HD, Calcio 2 HD; Premium Calcio, Calcio HD 22. MARCHETTI 33. MAURICIO 18. DIAMANTI PANCHINA 30 Carrizo, 46 Berni, 6 Andreolli, 14 Campagnaro, 15 Vidic, 22 Dodò, 26 Felipe, 10 Kovacic, 17 Kuzmanovic, 88 Hernanes, 8 Palacio, 28 Puscas. ALLENATORE Mancini. BALLOTTAGGI D’Ambrosio-Campagnaro 70-30%, Podolski-Palacio 55-45%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Campagnaro, Dodò, Icardi, Juan Jesus, Vidic. INDISPONIBILI Jonathan (stagione finita), Nagatomo (20 giorni). ALTRI Bonazzoli, Camara. DRITTE SÌ Shaqiri NO Ranocchia S R a a S S S a a R S a R a a S a S S a a a a a a a a R R a S a a a R R R S S a a S a a a a a a a a a a a S a S a a a S a R a a R a S a PANCHINA 23 Lamanna, 39 Sommariva, 2 Tambè, 5 Izzo, 38 Mandragora, 33 Kucka, 93 Laxalt, 16 Lestienne, 19 Pavoletti, 22 Borriello. ALLENATORE Gasperini. BALLOTTAGGI Bergdich-Kucka 60-40%, Roncaglia-Izzo 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Iago, Rincon, Kucka. INDISPONIBILI Marchese (5 giorni), Tino Costa (3), Ariaudo (3). ALTRI Antonini, Prisco, Falou, Panico, Soprano, Parente. DRITTE SÌ Perotti NO Roncaglia PANCHINA 1 Pugliesi, 28 Bassi, 50 Somma, 19 Barba, 14 Diousse, 25 Brillante, 15 Piu, 8 Signorelli, 18 Verdi, 27 Zielinski, 9 Mchedlidze. ALLENATORE Sarri. BALLOTTAGGI Tavano-Verdi 70-30%. SQUALIFICATI Hysaj (1). DIFFIDATI Maccarone, Valdifiori. INDISPONIBILI Guarente (da valutare). ALTRI Biggeri, Pucciarelli. 87. CANDREVA 23. RANOCCHIA 5. JUAN JESUS GENOA 3-4-3 4. DE MAIO 21. SANTON 33. D’AMBROSIO PANCHINA 1 Rafael, 15 Colombo, 3 Strinic, 4 Henrique, 8 Jorginho, 14 Mertens, 6 De Guzman, 91 D. Zapata. ALLENATORE Benitez. BALLOTTAGGI Callejon-Mertens 60-40%, Gabbiadini-De Guzman 60-40%, D. Lopez-Jorginho 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Ghoulam, Inler, Albiol. INDISPONIBILI Zuniga (da valutare), Insigne (da valutare), Britos (da valutare), Michu (35 giorni), Maggio (7), Gargano (15). ALTRI Uvini. DRITTE SÌ Higuain NO Albiol INLER (NAP) IONITA (VER) IZCO (CHI) JAJALO (PAL) JANKOVIC B. (VER) JOAQUIN (FIO) JORGINHO (NAP) JORQUERA (PAR) KEITA S. (ROM) KONE (UDI) KOVACIC (INT) KUCKA (GEN) KURTIC (FIO) KUZMANOVIC (INT) LAXALT (GEN) LAZAREVIC (SAS) LAZZARI (FIO) LEDESMA (LAZ) LESTIENNE (GEN) LILA (PAR) LODI (PAR) MAGNANELLI (SAS) MANDRAGORA (GEN) MARCHIONNI (SAM) MARCHISIO (JUV) MARESCA (PAL) MARIGA (PAR) MATTIELLO (CHI) MAURI J. (PAR) MEDEL (INT) MENEZ (MIL) MERTENS (NAP) MIGLIACCIO (ATA) MISSIROLI (SAS) MPOKU (CAG) MUDINGAYI (CES) MUNTARI (MIL) NAINGGOLAN (ROM) NOCERINO (PAR) OBBADI (VER) OBI (INT) OBIANG (SAM) ONAZI (LAZ) PADOIN (JUV) PALOMBO (SAM) PAREDES (ROM) PEPE (JUV) PEREYRA (JUV) PEROTTI (GEN) PINZI (UDI) PJANIC (ROM) POGBA (JUV) POLI (MIL) PULZETTI (CES) QUAISON (PAL) RADOVANOVIC (CHI) RIGONI (PAL) RINCON (GEN) RODRIGUEZ C. (PAR) SALA (VER) SALAH (FIO) SAPONARA (EMP) SCHELOTTO (CHI) SHAQIRI (INT) SIGNORELLI (EMP) SORIANO (SAM) STURARO (JUV) SUSO (MIL) X 3.40 36 PUNTI 1. PERIN 18. BERGDICH 32. CATALDI 13. GUARIN 14. RONCAGLIA 8. BURDISSO ARBITRO Rocchi ASSISTENTI Costanzo-Meli IV Petrella ADD. Gervasoni-Cervellera PREZZI da 18 a 65 euro TV Sky Sport 1 HD, Supercalcio HD, Calcio 1 HD; Premium Calcio, Calcio HD 26. KOULIBALY 88. RINCON 91. BERTOLACCI 26 DE SANCTIS 3. COLE 45. ANDUJAR 21. EDENILSON 28 PUNTI ROMA EMPOLI 4-3-3 4-3-1-2 PANCHINA 25 Bardi, 90 Seculin, 20 Sardo, 5 Gamberini, 34 Biraghi, 23 Birsa, 10 Christiansen, 14 Cofie, 18 Feftatzidis, 19 Botta, 43 Paloschi, 9 Pozzi. ALLENATORE Maran. BALLOTTAGGI Pellissier-Paloschi 60-40%, Cesar-Gamberini 65-35%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Meggiorini. INDISPONIBILI Frey (30 giorni). ALTRI Puggioni, Anderson, Vajushi. DRITTE SÌ Meggiorini NO Izco 24. IAGO 11. NIANG 44. MANOLAS 2 3.50 10. PEROTTI 10. TAVANO 16. DE ROSSI 27. GERVINHO 7 MACCARONE 5. SAPONARA 88. VECINO 20. S. KEITA 8. LJAJIC 25 PUNTI 26. TONELLI 24. RUGANI X 3.20 ARBITRO Maresca ASSISTENTI Giallatini-Pegorin IV Marrazzo ADD. Damato-Chiffi PREZZI da 20 a 150 euro TV Sky Calcio 3 HD; Premium Calcio 3 21. MARIO RUI 33. SEPE 2. LAURINI 31. PELLISSIER 24. SCHELOTTO 2 1.83 ARBITRO Mazzoleni ASSISTENTI Barbirati-Marzaloni IV Paganessi ADD. Irrati-Pairetto PREZZI da 25 a 96 euro TV Sky Calcio 1 HD; Premium Calcio 1; Calcio HD 56. HETEMAJ 12. CESAR X 3.30 21 7.10 6.30 6.38 6.21 6.75 5.63 5.90 6.15 6.20 6.38 7.83 5.57 5.10 5.50 928 1017 1466 302 1036 926 340 344 218 564 478 141 52 363 691 - 79 82 47 82 60 57 48 46 71 54 64 - a a R R a R a a a a a a R S S a a PUSCAS (INT) QUAGLIARELLA (TOR) RODRIGUEZ (CES) ROSSETI (ATA) SANABRIA (ROM) SANSONE N. (SAS) SAU (CAG) SAVIOLA (VER) SUCCI (CES) TAVANO (EMP) TEVEZ (JUV) THEREAU (UDI) TONI (VER) TOTTI (ROM) VERDE (ROM) ZAPATA D. (NAP) ZAZA (SAS) 6.00 6.32 5.92 6.00 5.91 6.06 5.79 5.50 5.65 6.63 6.00 6.12 6.12 6.50 6.25 5.92 6.00 7.38 6.73 6.00 6.33 6.81 6.36 6.75 5.98 8.65 6.85 7.26 7.12 7.17 7.75 7.00 6.63 7.25 5.25 5.75 5.50 8.83 5.88 9.63 6.33 7.75 8.25 5.00 6.00 7.21 7.08 6.00 6.23 7.00 5.83 9.00 5.60 9.23 6.67 6.73 6.69 7.75 8.33 6.67 693 417 240 569 609 568 430 1324 416 1094 614 1021 614 557 65 73 41 54 54 91 51 70 63 66 41 S S R a a S a R a R R S a R R S S Che cosa sono i primi due numeri?La media voto, poi la Magic media. Quella del mese invece fa riferimento agli stessi parametri, ma calcolati soltanto sulle ultime 4 partite e con almeno 2 presenze con voto. Magic Campo: quanto ha raccolto il giocatore in casa o in trasferta. Opta e Gazza Index. Il primo è sviluppato da Opta: è la sintesi di una serie di dati e viene modificato ogni settimana in base a decine di parametri. Il Gazza Index parte dal dato Opta ma va da 1 a 99 e viene tarato in funzione fantacalcistica tenendo conto anche della rivale e dell’avversario di giornata. Come leggere il dato? I colori (verde e rosso) indicano la differenza rispetto alla scorsa settimana. 22 Mondo R Brasile SABATO 7 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT «Le punte del mio Brasile imparino da Jairzinho» FRANCIA SPAGNA Osasuna nel mirino, sei fermati 1I suoi attaccanti hanno verso Neymar un complesso di inferiorità: il c.t. Dunga chiama l’ex campione del mondo del ‘70 che brillò con Pelé «Q ui ci vuole Jairzinho». Chissà che cosa avranno pensato di Carlos Dunga nella federazione brasiliana. Ha tutta l’aria di essere una provocazione, invece no: l’attuale c.t. fa sul serio. Il campione del mondo di Messico 70 è il modello che dovrà liberare estro e talento di attaccanti magari dotatissimi, ma che secondo Dunga, e non soltanto lui, soffrono troppo di un complesso di inferiorità nei confronti di Neymar. Dunga è chiaro: «Jairzinho non si intimidiva. In coppa del mondo non aspettò che Pelè risolvesse le partite. Aveva la consapevolezza che meritava di esserci e fece la storia con le sue mani. Non si può aspettare che uno da solo risolva tutto. Se un giocatore sta in nazionale è perchè è bravo». MONUMENTO Dalla favela alla Seleçao, strano percorso a ritroso per il monumento nazionale. Jairzinho a Rio insegna calcio a centinaia di ragazzini disagiati. Non passa il tempo in televisione a recitare da vecchia gloria, ma tramanda i segreti della sua arte. Non è sovraesposto, eppure fa parte del patrimonio del Paese, così è nata l’idea di Dunga, che con il suo braccio destro Gilmar Rinaldi lo ha voluto ancora in verdeoro. Jairzinho sarà lo speciale consigliere delle altre punte, cioè Willian, Oscar, Coutinho, il riesumato Robinho. È pronto a dare la carica: «Ammettiamolo, finora alcuni giocatori del Brasile non sono riusciti a decollare. Li accompagno per dare loro fiducia, per farli sentire grandi. Una squadra non può vivere su Neymar. I nostri giocatori di adesso devono scoprire ciò che accadde in Messico. Siamo stati molto competitivi collettivamente e abbiamo anche fatto la differenza col talento». Non fa il finto modesto, per fortuna: «Certo, non c’è nessuno con le mie caratteristiche né con quelle di Tostao, Rivelino o Pelè. Ma c’è molto potenziale». DOPO IL MONDIALE La ricostruzione della Seleçao è indispensabile: brucia ancora la terribile eliminazione nella semifinale del Mondiale in casa a Belo Horizonte, quel 7-1 subìto dalla Germania senza l’infortunato Marcelo Bielsa, 59 anni AFP Marsiglia esagerato: 6 gol a Tolosa Oggi il Psg Andrea Masala Alessandro Grandesso TOLOSA D Gilmar Rinaldi , Jairzinho, Dunga e Bocchetti nella sede della Cbf L'IDENTIKIT JAIR VENTURA FILHO NATO IL 25 DICEMBRE 1944 LUOGO DI NASCITA RIO RUOLO ATTACCANTE ALTEZZA 173 PESO 74 Il Brasile campione del mondo del 1970: Carlos Alberto, Felix, Piazza, Brito, Clodoaldo, Everaldo; accosciati Jairzinho, Gerson, Tostao, Pelé, Rivelino Neymar. Un incubo collettivo che coinvolge ancora buoni giocatori, in prima fascia a livello di club, ma che in nazionale non hanno sfondato. é anche colpa del cono d’ombra creato da O Ney, talmente determinante, al di là dei 42 gol collezionati ad appena 23 anni, da rischiare di soffocare chiunque. E qui Dunga si ribella: possibile che la personalità di Neymar si riveli un boomerang? IL RUOLO Nella nuova veste, Jairzinho accompagnerà la nazionale nelle amichevoli contro la Francia, il 26 marzo a Parigi, e il Cile, il 29 a Londra. Da anziano pluridecorato, mostrerà anche le partite del 1970, compresa la fi- nale vinta per 4-1 contro l’Italia. Jairzinho si meritò il soprannome di «Uragano». La scelta di Dunga non è un rifugio nella nostalgia, ma fa leva su ciò che riuscì al Brasile di Mario Zagallo, il c.t. che trasformò un’utopia in realtà: giocare con cinque «numeri 10» tutti insieme. Pelé superstar, più Tostao, Gerson, Rivellino e, appunto Jairzinho: la cinquina fu una macchina da gol implacabile. O Rei fu immenso, ma Jairzinho brillò di luce propria e in tutte e sei le partite andò in gol: ne totalizzò sette, uno all’Italia in finale, tra i cannonieri fu superato soltanto da Gerd Muller a quota 10. Avete capito perché Dunga lo vuole ancora, anche a 70 anni? © RIPRODUZIONE RISERVATA Jair Ventura Filho, detto Jarzinho, è un attaccante brasiliano, oggi settantenne, che si formò nelle giovanili del Botafogo, uno dei club di Rio e esordì a 19 anni ereditando la maglia e il ruolo di Garrincha. Dal 1966 al 1974 gioca nel Botafogo, poi passa al Marsiglia, ma un anno dopo rientra in Brasile, al Cruzeiro. Poi Portoguesa, Nordoeste, Fast e Wilstermann. Nel 1981 torna al Botafogo ma per una sola stagione prima di chiudere al club Nove Ottobre. Straordinaria la sua carriera con la nazionale brasiliana: dal 1964 al 1982 gioca 82 partite segnando 34 gol, e contribuendo alla vittoria del campionato del mondo 1970 giocato in Messico. Jairzinho firma uno dei gol nella finale vinta 4-1 dal Brasile sull’Italia. Una sola esperienza da allenatore, alla guida del Gabon dal 2003 al 2005. TACCUINO opo un languido febbraio, con tre pari e una sconfitta puzzolente secondo il lessico di Bielsa, il Marsiglia ritrova il profumo della vittoria. Inebriante, anzi travolgente, secondo i canoni del Loco, con una squadra aggressiva e spietata che a Tolosa raccoglie 3 punti con 6 reti. Dallo splendido incipit di Batshuayi alla chiusura di Gignac. Agganciato quindi il Psg che però oggi ospita il Lens. In ogni caso, il Marsiglia spazza via crisi e dubbi con una prestazione che dà ragione a Bielsa anche nella strategia di gestione delle punte. Gignac sembrava spento, ma il tecnico l’ha rimesso in carreggiata negandogli per la seconda volta di fila il posto da titolare, andato di nuovo a Batshuayi. E il belga non ha tradito, firmando una gran doppietta. E indispettendo forse Gignac che subentratogli al 15’ della ripresa ha replicato chiudendo i conti con una rete rabbiosa nell’incursione da sinistra, piazzando sul palo lontano. Il turnover proficuo ha ridato un’anima al Marsiglia, che continua però a mostrare lacune in difesa. Ma per Bielsa l’importante è segnare almeno un gol in più degli avversari. E ieri, ne ha ottenuti in abbondanza.. © RIPRODUZIONE RISERVATA 28a GIORNATA IERI Tolosa-Marsiglia 1-6. OGGI Psg-Lens; Bastia-Nizza; Caen-Bordeaux; Evian-Monaco; Reims-Nantes; Rennes-Metz. DOMANI St Etienne-Lorient; Guingamp-Lilla; Montpellier-Lione. CLASSIFICA Lione 54; Marsiglia, Psg 53; Monaco 44; St Etienne 43; Montpellier, Bordeaux 42; Nantes 36; Lilla, Rennes, Guingamp 35; Caen, Nizza 34; Bastia 33; Reims, Evian 32; Lorient 31; Tolosa 29; Lens, Metz 22. MADRID (f.m.r.) Sei fermati, due ex presidenti dell’Osasuna e 4 dirigenti, una confessione che tira in ballo i giocatori Punal (ritirato), Damià (oggi al Middlesbrough) e Sergio Garcia (Espanyol), una serie di partite sotto sospetto, tutte con l’Osasuna come denominatore comune. Il giudice sta investigando sulla possibile combine di alcuni risultati, partendo dalla sparizione ingiustificata dalle casse del club navarro di 2,4 milioni di euro. Nel mirino il pareggio tra Osasuna ed Espanyol, ultima giornata della scorsa Liga (1-1) e le gare con Betis, Valladolid e Getafe nelle stagioni precedenti. INGHILTERRA FA Cup: oggi a Wembley Bradford-Rangers LONDRA (bold) Oggi Wembley aprirà le porte ai cosiddetti peones: chi vince il quarto di finale di Coppa d’Inghilterra BradfordReading (ore 13.45), si assicura infatti la semifinale nello stadio nazionale inglese. L’ottava del campionato di League One – la nostra Lega Pro – contro la diciottesima della Championship: gara da cosiddetta tripla. Il Bradford, che nel quarto turno ha impallinato (4-2) il Chelsea allo Stamford Bridge e negli ottavi ha liquidato (2-0) il Sunderland, cerca l’impresa per tornare a Wembley, dove nel 2013 perse la finale di Coppa di Lega con lo Swansea. Dovrebbe essere recuperato Filipe Morais, ex Chelsea, assente da venti giorni per infortunio, mentre è sicura la presenza del centravanti inglese Jon Stead, a segno in tutte le cinque gare di FA Cup. Nel Reading, mancano elementi importanti: il centrocampista Karacan e il difensore Anton Ferdinand. Chi vince fa la storia: il Bradford non raggiunge le semifinali della Coppa d’Inghilterra dal 1911, mentre il Reading dal 1927. Phil Parkinson, tecnico del Bradford, dice: “Un altro sforzo e Wembley non sarà più un sogno”. Nell’altro quarto di oggi, sfida nel segno della Premier: l’Aston Villa di Sherwood ospita (18.30) il WBA. SPAGNA Contropiede Ancelotti: «Io morbido? Sì, ma vinco» 1Florentino Perez al Real rimpiange – e invece ci sono colleghi che lo aizzano ancora di più». Fotografia nitida, che ben inquadra la situazione del Madrid. Su Marca lunedì hanno scritto in prima pagina: «Negli uffici del Bernabeu credono che Ancelotti sia troppo buono, che non applichi sufficiente mano dura». Mou e Carlo si difende: «Ci sono abituato Jesé nervoso? Gli ho parlato, ha capito» Filippo Maria Ricci CORRISPONDENTE DA MADRID I l Real Madrid è primo con due punti sul Barça e ha un piede nei quarti di Champions. Però il Bernabeu fischia Ancelotti e sono diversi i giornalisti che attaccano l’allenatore italiano riprendendo il malumore dei piani alti della Casa Blanca. Dei «dirigenti». Entità non quantificabili né rappre- sentabili che convergono su una sola, accentratrice figura: Florentino Perez. MANO DURA Il presidente non ha digerito l’1-1 del Madrid col Villarreal, arrivato poco dopo la conquista del primo trofeo in 30 mesi dell’indimenticato e rimpianto Mourinho. «Quando parli col presidente e senti che è inviperito devi abbassare i toni – diceva ieri un giornalista madrileno che lo conosce bene Carlo Ancelotti, 55 anni LAPRESSE MANO MOSCIA Carlo ha letto e incassato, ma ieri non si è tirato indietro: «Ho parecchia esperienza... Da quando alleno ogni volta che le cose non sono andate bene ho sentito questa storia. Beh, la mano moscia mi ha fatto vincere tre Champions». Evidentemente Ancelotti, sempre attento a non urtare la sensibilità del datore di lavoro, ha sentito il bisogno di mettere un paletto, di lasciare un messaggio. Il secondo della giornata. La domanda verteva sui suoi cambi tardivi, a detta dei critici, e il correlato malumore di Jesé, starlet incupita per essere entrata all’ultimo minuto: «A volte bastano 30’’ per vincere una partita. Ho sentito dichiarazioni di altri allenatori sul fatto che la squadra viene prima di tutto. È così anche da noi. Con Jesé ho parlato e ha capito». Quel riferimento è diretto a Simeone, uno che sul sacrificio del singolo per il gruppo ha costruito l’Atletico. Carlo ha rivendicato per il Madrid la stessa filosofia, dopo aver difeso il valore della mano moscia. Per- ché vivere tranquilli allenando il Madrid è impossibile. Vincere oggi pomeriggio a Bilbao è un obbligo, più che un desiderio. © RIPRODUZIONE RISERVATA 26a GIORNATA Ieri: Levante-Eibar 2-1. Oggi: Athletic Bilbao-Real Madrid, Deportivo-Siviglia, Elche-Almeria, Granada-Malaga. Domani: Barcellona-Rayo Vallecano, Real Sociedad-Espanyol, Villarreal-Celta, Atletico Madrid-Valencia. Lunedì: Cordoba-Getafe. Classifica: Real Madrid 61, Barcellona 59, Atletico Madrid 54, Valencia 53, Siviglia 46, Villarreal 45, Malaga 41, Celta, Espanyol 32, Athletic Bilbao 30, Rayo Vallecano 29, Real Sociedad, Eibar 27, Getafe 26, Deportivo e Levante 25, Almeria, Elche 24, Granada 19, Cordoba 18. SABATO 7 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT OPINIONI La vignetta 23 www.gazzetta.it TUTTE LE NOTIZIE SUL NOSTRO SITO Twitter VINCENZO NIBALI Ciclista dell’Astana ● Prima gara in Italia, prima volta con la mia NILOX-F60 @EroicaStradebianche @vincenzonibali di Lorenzo Castellani LAKER GIRLS Cheerleading dei Lakers ● Ci si prepara per la partita di domenica. Programma: NOCHE LATINA @LakerGirls CRISTIANO RONALDO Calciatore del Real ● Buon compleanno al @realmadrid per i 113 anni di successi. @Cristiano ROBIN VAN PERSIE Calciatore dello United ● Il mio rapido e sano pasto vegetariano insalata e tè verde. @Persie_Official CLEMENTE RUSSO Pugile ● Io amo la mia Terra. Io sono figlio di #Marcianise e della @terradeifuochi @ClementeRusso I fischi al tecnico italiano del Real Come piace la Fiorentina FORZA ANCELOTTI, VINCI E SCAPPA VIA IL COMMENTO HI di FABIO BIANCHI email: [email protected] twitter: @fabiowhites Q uello che sta succedendo a Madrid ha del paradossale. L’ingratitudine è una brutta cosa, figuriamoci se poi è del tutto ingiustificata. Il pareggio col Villarreal ha rimesso Carlo Ancelotti sulla graticola. Al Bernabeu piovono fischi sul tecnico da parte di una tifoseria, diremmo, governativa o di cortissima memoria. Sui giornali alcuni opinionisti storcono il naso sul suo operato e riutilizzano la storia trita e ritrita che Carlo sia troppo debole con i giocatori. È evidente che la regia di tutto questo appartenga a Florentino Perez, presidente tanto ricco quanto umorale. Che ci ha abituato a situazioni del genere in passato. Ma questa è parecchio ridicola, visto che stiamo parlando di un allenatore che ha portato nella bacheca del club l’agognata «Decima», cioè la decima coppa con le orecchie. E si fosse limitato a questo poi. Ancelotti ha vinto ben quattro trofei in un anno solare (oltre alla Champions, la Copa del Rey, la Supercoppa Europa e il mondiale per club). Mai nessuno ci era riuscito con la squadra dei blancos. Non solo: Carletto ha vinto 22 partite di fila, altro record per il Real Madrid. Per tacere che comunque è sempre in testa alla Liga con due punti di vantaggio sul Barcellona del super tridente e ha un piede e mezzo nei quarti di Champions dopo il 2-0 sullo Schalke in casa di Di Matteo. Cosa si vuole di più? Beh, Florentino Perez vuole di più: vorrebbe vincerle tutte regalando sempre spettacolo. I malumori sono iniziati quando Ancelotti ha perso e male il derby con l’Atletico: 4-0. Okay, una brutta figura. Però gli mancavano ben 5 titolari. Okay, il Cholo è il suo tallone di Achille , visto che di derby ne ha persi parecchi. Ma il più importante di tutti l’ha vinto: la finale di Champions. Perez non dimentica solo i risultati ottenuti da Ancelotti, ma anche il suo lavoro. Lui voleva tenere Di Maria e Xabi Alonso. Florentino li ha venduti e ha preso James Rodriguez e Kroos. Campioni pure loro, eh. Solo che Ancelotti ha dovuto reinventarsi una formula in una squadra piena di primedonne. E l’ha trovata. Il ritorno delle critiche ha dato persino fastidio all’uomo incline all’armonia con tutti. Che ha risposto usando l’arma dell’ironia. «Io non ho la mano di ferro? Beh, questa mano moscia mi ha permesso di vincere 3 Champions». Finalmente una reazione. Ma la cosa più bella sarebbe vincere ancora e dire addio. Prima che qualcun altro decida per lui. Tanti saluti, non è stato bello. Si sa, a Madrid si vive bene, soprattutto per un buongustaio come Carletto. A Manchester, dove lo aspettano a braccia aperte su entrambe le sponde, un po’ meno. Ma vuoi mettere la soddisfazione di mandare a quel paese la banda degli ingrati? © RIPRODUZIONE RISERVATA La nostra classica LE MIE STRADE BIANCHE. DA ULTIMO... SCATTA IL BETTO ETTINI di PAOLO BETTINI U ltimo. In maglia di campione del mondo. Ho partecipato soltanto una volta alla Strade Bianche in carriera. Successe nel 2008 e andò a finire così: nessuno alle mie spalle e a dieci minuti dal primo. Alla partenza ero nervoso. Troppo. Avevo i colori dell’arcobaleno addosso e volevo fare bene. La troppa voglia mi fregò. Approccio completamente sbagliato. Mi alimentai male, andai in crisi di fame – sì, può capitare anche se hai tanta esperienza – e addio sogni di gloria… Quell’anno vinse Cancellara, ma quando lui attaccò io ero già alla deriva. Il magnifico arrivo a Siena però me lo sono goduto lo stesso. Era leggermente diverso, questione di qualche curva, mentre in un finale uguale a quello odierno persi una gara da Vainsteins nel 1999... La Roubaix non l’ho mai corsa, il Fiandre mi ha respinto ma ci ho provato, però è un peccato non avere avuto altre occasioni alla Strade Bianche, perché delle tre era sicuramente quella più adatta a me. E lo sterrato per me significa molto anche dal punto di vista familiare, visto che ne ho fatti di chilometri in bici proprio sullo sterrato quando andavo a trovare Monica, che poi sarebbe diventata mia moglie… Senza dimenticare che su quelle stesse strade andavo a vedere con mio fratello il Rally. Sento spesso parlare di paragoni con le Classiche del Nord, ma la realtà è che la Strade Bianche ci incastra poco tecnicamente con Fiandre e Roubaix, si tratta di gare molto diverse. Il pavé è sconnesso, dà vibrazioni, mentre sullo sterrato se sai guidare la bici ti salvi anche se sei piccolino, quando sul pavé rimbalzeresti. Per vincere, la differenza la devi fare in salita però, e lì l’abilità a guidare la bicicletta da sola non basta. Ci vogliono potenza CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI [email protected] VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti [email protected] VICEDIRETTORI Pier Bergonzi [email protected] Stefano Cazzetta [email protected] Andrea Di Caro [email protected] Umberto Zapelloni [email protected] Testata di proprietà de “La Gazzetta dello Sport s.r.l.” - A. Bonacossa © 2015 PRESIDENTE Angelo Provasoli VICE PRESIDENTE Roland Berger AMMINISTRATORE DELEGATO Pietro Scott Jovane CONSIGLIERI Fulvio Conti, Teresa Cremisi, Luca Garavoglia, Attilio Guarneri, Piergaetano Marchetti, Laura Mengoni DIRETTORE GENERALE DIVISIONE MEDIA Alessandro Bompieri e condizione, si può salire di passo e per questo uno come Cancellara ci va a nozze. Il punto chiave, quello più difficile, quello decisivo, sarà Monte Sante Marie. Lo sanno tutti, ma a farsi trovare pronti non saranno in tanti. Le condizioni dello sterrato sono annunciate buone. Meglio per lo spettacolo. I favoriti? Dire Cancellara sarebbe troppo scontato, così come puntare su Sagan che ha sfiorato il successo già alcune volte. Allora dico che sono curioso di vedere Filippo Pozzato. E’ magro, già rodato da tanti giorni di gara, ha mostrato di essere in forma e uno con le sue caratteristiche deve stare davanti, anche per cominciare ad avere delle risposte in vista di TirrenoAdriatico, Sanremo, Fiandre e Roubaix. Quanto a Vincenzo Nibali, non è tra i primi favoriti. Ma di certo è un maestro nella guida della bicicletta e se fosse davanti nei momenti caldi non sarebbe poi troppo sorprendente. RCS MediaGroup S.p.A. Divisione Quotidiani Sede Legale: Via A. Rizzoli, 8 - Milano Responsabile del trattamento dati (D. Lgs. 196/2003): Andrea Monti [email protected] - fax 02.62051000 © COPYRIGHT RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANI Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo quotidiano può essere riprodotta con mezzi grafici, meccanici, elettronici o digitali. 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Complimenti alla società (che però mi piacerebbe vedere con più calciatori italiani) e in particolare a Vincenzo Montella autore e regista della sinfonia viola. Vincenzo fa parte del gruppetto di allenatori ottimisti (ce ne sono sette/otto in circolazione) che attraverso le idee, cercano la bellezza oltre la vittoria. Montella è uscito dall’ortodossia del calcio italiano mettendo al centro del progetto il gioco offensivo e il possesso palla. Non usa tattiche distruttive, ma cerca di raggiungere il risultato attraverso il dominio del pallone e l’organizzazione di squadra. I giocatori sono gli interpreti, ma il copione è scritto da questo piccolo grande uomo. Il copione aiuta gli interpreti a esprimere al meglio le qualità, ne esalta le soluzioni e l’inserimento nel gruppo diventa una cosa facile, quasi naturale, come dimostra l’esplosione di Salah. Il calcio viola è divertimento, bellezza, come desideravano i padri fondatori che lo avevano ideato come uno sport di squadra votato all’offensivismo. Tutto ciò nella patria in cui, invece, è quasi sempre stato interpretato difensivamente e votato alle individualità, disconoscendone totalmente l’idea primaria. Montella è il regista di uno stile e mentalità che vanno oltre le nostre tradizioni e paure. Cerca realmente di giocarsi la partita rifiutando tattiche ostruzionistiche. Non parte mai con nove giocatori più preoccupati a difendersi e quando la sua squadra segna non la EDIZIONI TELETRASMESSE RCS Produzioni Milano S.p.A.- Via R. Luxemburg 20060 PESSANO CON BORNAGO (MI) - Tel. 02.95743585 RCS PRODUZIONI S.p.A. - Via Ciamarra 351/353 - 00169 ROMA - Tel. 06.68828917 RCS Produzioni Padova S.p.A. - Corso Stati Uniti, 23 35100 PADOVA - Tel. 049.8700073 Editrice La Stampa SpA - Via Giordano Bruno, 84 - 10134 Torino Tipografia SEDIT - Servizi Editoriali S.r.l. - Via delle Orchidee, 1 Z.I. - 70026 MODUGNO (BA) - Tel. 080.5857439 Società Tipografica Siciliana S.p.A. 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Un insegnamento importante per migliorare il nostro calcio e i giocatori per essere più competitivi come collettivo. Veder giocare la Fiorentina è un piacere per le emozioni che si susseguono e un insegnamento continuo per gli interpreti in campo. Uno spettacolo sportivo che sfoci nella vittoria senza merito e che non trasmetta emozioni va criticato come capita in tutto il mondo. Basta con la convinzione che per vincere il campionato la prima regola sia subire pochi gol, quando in tutto il mondo si dice il contrario: per vincere si devono fare più gol dell’avversario. Così non si cresce: nel distruggere si impara meno e si ha meno creatività che nel costruire. La Viola di Montella è sulla strada giusta a prescindere dagli interpreti che il tecnico ha in squadra e che possono alzare o abbassare l’idea di calcio dominante, come dimostra l’avvicendarsi dei vari Pizarro, Borja Valero, Babacar. Forse oggi la Fiorentina è più brava nel possesso e nel gioco offensivo che nella fase difensiva. L’organizzazione difensiva è migliorata ma il pressing, le chiusure preventive e la capacità di tenere la squadra corta, sono aspetti che richiedono qualcosa in più. Oggi non basta. Quando si attacca a volte la squadra si allunga perché la difesa non sempre segue e gli attaccanti non tornano come dovrebbero. Credo però che Vincenzo meriti un elogio incondizionato, così come i giocatori e naturalmente la società senza la quale nessun allenatore potrebbe mai esprimersi compiutamente. PREZZI D’ABBONAMENTO C/C Postale n. 4267 intestato a: RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANI ITALIA 7 numeri 6 numeri 5 numeri Anno: 403 357 279 Per i prezzi degli abbonamenti all’estero telefonare all’Ufficio Abbonamenti 02.63798520 INFO PRODOTTI COLLATERALI E PROMOZIONI Tel. 02.63798511 - email: [email protected] Testata registrata presso il tribunale di Milano n. 419 dell’1 settembre 1948 ISSN 1120-5067 CERTIFICATO ADS N. 7693 DEL 18-12-2013 La tiratura di venerdì 6 marzo è stata di 276.150 copie © RIPRODUZIONE RISERVATA COLLATERALI * La Gazzetta dello Sport 1,40 più Sportweek 0,50 non vendibili separatamente - con Disney e i Nostri Amici Animali 5,89 - con Mimì N. 1 3,89 - con DVD Lucio Dalla N. 1 12,89 - con TopoStory N. 2 2,90 - con Beast Quest N. 3 7,80 con Alpinismo N. 3 12,89 - con Rocky Joe N. 4 11,89 -con Magazine Violetta N. 6 4,40 - con Campionato io ti amo 2015 N. 6 11,89 - con Disney English N. 8 11,89 - con Español da Zero N. 9 12,89 - con Jeeg Robot d’Acciaio N. 10 11,89 - con Asterix N. 10 7,89 - con Maserati Collection N. 7 14,89 - con The Beatles Collection N. 15 14,80 - con Speciali Go Nagai Robot N. 5 21,89 - con Il Cane N. 17 11,89 - con Il Teatro di Eduardo N. 19 12,89 - con DVD Poirot N. 19 11,89 - con I grandi del Tennis ai raggi X N. 206,89 - con Blueberry N. 28 5,89 - con Diabolik Nero su Nero N. 33 8,89 - con Robot Collection N. 59 14,89 - con Ferrari Build Up 11,89 - con Passione Rally N. 99 14,89 ARRETRATI Richiedeteli al vostro edicolante oppure a Corena S.r.l e-mail [email protected] - fax 02.91089309 - iban IT 45 A 03069 33521 600100330455. 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Lo chiedono i tifosi e soprattutto la società. C’è un antefatto che lo spiega. Martedì sera, dopo lo scialbo 0-0 casalingo contro il Latina, un cronista ha chiesto a Lopez se non pensasse di rivedere il sistema di gioco a fronte del fatto che l’abusato 4-3-1-2 non produce gol al Dall’Ara da quattro partite di fila. «Consigliami tu come devo giocare» è stata la risposta un po’ piccata dell’allenatore rossoblù. Non tocca ai giornalisti suggerire a CLASSIFICA SQUADRE PT CARPI BOLOGNA (-1) FROSINONE VICENZA AVELLINO LIVORNO SPEZIA PESCARA LANCIANO PERUGIA BARI TERNANA CITTADELLA LATINA PRO VERCELLI TRAPANI MODENA ENTELLA BRESCIA CATANIA VARESE (-3) CROTONE 56 48 47 47 46 44 42 42 39 39 37 36 34 34 34 34 33 33 32 29 28 28 PARTITE RETI G V N P F S 29 29 29 29 29 29 29 29 29 29 29 29 29 29 29 29 28 29 29 28 29 29 15 13 13 13 12 12 11 11 8 9 10 9 7 7 9 8 7 7 8 7 7 7 11 10 8 8 10 8 9 9 15 12 7 9 13 13 7 10 12 12 8 8 10 7 3 6 8 8 7 9 9 9 6 8 12 11 9 9 13 11 9 10 13 13 12 15 45 36 42 32 29 44 37 49 43 32 32 25 38 24 31 39 25 26 34 40 32 29 21 25 35 26 26 32 30 38 37 34 37 33 40 26 41 51 25 39 41 44 43 40 SERIE A PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSIONI PROSSIMO TURNO VENERDÌ 13 MARZO, ore 20.30 SPEZIA-LIVORNO SABATO 14 MARZO, ore 15 BARI-VARESE BRESCIA-LATINA CARPI-PESCARA CITTADELLA-CROTONE FROSINONE-ENTELLA LANCIANO-AVELLINO PERUGIA-PRO VERCELLI TRAPANI-TERNANA DOMENICA 15 MARZO, ore 15 BOLOGNA-MODENA LUNEDÌ 16 MARZO, ore 20.30 VICENZA-CATANIA Lopez come operare, allora ci hanno pensato i dirigenti a chiedere al loro tecnico di essere più flessibile nel considerare soluzioni alternative per difendere il secondo posto in classifica che vale la promozione diretta. L’a.d. Fenucci, il d.t. Corvino e il club manager Di Vaio hanno tenuto un vertice operativo col tecnico uruguagio, voluto dalla proprietà nordamericana. Il management ha consigliato a Lopez di lavorare su più fronti per rilanciare la squadra cominciando dalla revisione del modulo. Oggi è costretto a cambiare per forza, viste le assenze degli squalificati Matuzalem e Laribi e degli infortunati Krsticic e Mancosu (fuori un mese per un problema muscolare). TRIDENTE La lingua batte dove il tridente duole. Dirigenza e ti- fosi sono perplessi davanti alla sterilità della squadra che pure in attacco si è rinforzata con gli arrivi di Mancosu e Sansone per affiancare Cacia. Finora Lopez li ha ruotati tra loro, mantenendo sempre l’ex veronese titolare. Ora il Bologna chiede a Lopez di passare al 43-3 per accentuare il peso offensivo, le varianti possono essere diverse: Laribi usato come finto centravanti, visto le sue attitudini ad andare in gol, è la più suggestiva. Diversamente, il Bologna potrebbe anche modularsi col doppio o triplo trequartista dietro ad una punta, oppure con un classico 4-4-2 a seconda delle situazioni e degli avversari. Volendo, le opzioni non mancano, ma la domanda è: in assoluto, Lopez avrà voglia di cambiare sul serio? E il suo corollario è: la richiesta del club è solo un «semplice» con- siglio o un «aut aut» legato ai prossimi risultati? DO OR DIE «Fallo o muori» per dirla all’americana, ma non ci sono imposizioni né pressioni psicologiche nell’intervento del triumvirato rossoblù perché il Bologna non sta lavorando per tagliare Lopez su due piedi, però lo tiene sotto osservazione. A Varese le ipotesi di sistema sono tre: il rituale 4-31-2 usando Bessa come vice Laribi, la mediana a 4 col rombo Zuculini-Buchel-Bessa-Casarini dietro a due punte oppure il 4-3-3 con Sansone-Cacia-Improta in avanti. Quest’ultimo sembra il più probabile. Lopez, che dice di non sentirsi sulla graticola, dovrà comunque pensarci bene per evitare tutti i rischi e i danni collaterali di un’altra brutta partita. Diego Lopez, 40 anni LAPRESSE © RIPRODUZIONE RISERVATA VICENZA Marino, l’ex avvelenato torna a Pescara ● VICENZA (a.m.) Pasquale Marino fu esonerato dal Pescara a fine febbraio 2014 e oggi ci torna da avversario con un Vicenza terzo. Alla vigilia il tecnico ha dichiarato di serbare un ottimo ricordo del club e dei dirigenti abruzzesi, ma nell’ambiente si sa che con il d.s. Repetto non c’era sintonia e che tra i due le incomprensioni erano frequenti. Marino però minimizza: «Ribadisco di essere stato bene a Pescara, poi è ovvio che con qualcuno ti prendi di più e con qualcun altro di meno, ma non ho intenzione di far polemica. Guardo avanti e alla partita che ci attende, difficile perché il Pescara è squadra forte che può contare su giocatori che uniscono qualità e quantità». CATANIA (3-4-1-2) CROTONE (4-3-3) LATINA (4-3-3) LIVORNO (3-4-3) MODENA SPEZIA (4-2-3-1) TRAPANI (4-4-2) CARPI (4-4-1-1) TERNANA (3-5-2) FROSINONE OGGI ore 15 ANDATA 0-3 ANDATA 1-3 OGGI ore 15 ANDATA 1-2 1 GILLET 5 45 24 SCHIAVI CECCARELLI CAPUANO 18 DEL PRETE OGGI ore 15 1 CORDAZ 21 RINAUDO 8 43 ESCALANTE MAZZOTTA 10 ROSINA 9 7 CALAIÒ MANIERO 30 BALASA 3 DOS SANTOS 14 MATUTE 28 CIANO 9 GIANNETTI 18 SITUM 10 CATELLANI 8 JUANDE 17 MIGLIORE 29 BAKIC 30 BREZOVEC 31 PICCOLO 20 DATKOVIC 25 MILOS 24 MARTELLA 9 39 TORREGROSSA STOIAN 11 CURIALE 9 ABATE 21 FEOLA 33 TERLIZZI 6 ANGELO 21 SUCIU 26 17 NADAREVIC BARILLÀ 23 LO BUE 13 CALDARA 23 BROSCO 18 VALIANI 7 VIVIANI 13 RISTOVSKI 14 ALHASSAN 11 LITTERI 35 ODUAMADI 17 CECCHERINI 23 MAICON 15 PERTICONE 3 LETIZIA 20 LOLLO 6 GAGLIOLO 8 BIANCO 31 MOLINA 21 ROMAGNOLI 13 STRUNA 26 25 SIGNORI MARTINELLI 33 RUBIN 20 SALIFU 19 LUPOLI 18 DIONISI 7 FRARA 8 23 GUCHER SAMMARCO 3 VITALE 10 VIOLA 7 GAVAZZI 23 RUSSO 2 JANSE 16 6 4 BASTRINI MECCARIELLO VALJENT 30 PAMIC 32 38 GRANOCHE GARRITANO 15 COSIC 1 SALA LATINA Accantonato il 3-5-2 di Bologna, i nerazzurri tornano al tridente con Litteri preferito a Paolucci e Oduamadi a sinistra. Bidaoui in panchina. PANCHINA 12 Farelli, 3 Bruscagin, 5 Bouhna, 9 Paolucci, 20 Ammari, 21 Sowe, 24 Bidaoui, 28 Jaadi, 29 Figliomeni. ALL. Iuliano. SQUAL. nessuno. DIFF. Bruscagin, Crimi, Figliomeni, Milani, Oduamadi e Valiani. 15 CIONEK 9 11 CERAVOLO FALLETTI 22 GABRIEL CROTONE Emergenza in mediana per le squalifiche di Maiello e Dezi. Galardo possibile titolare. In attacco confermati Ciano, Torregrossa e Stoian. PANCHINA 22 Stojanovic, 5 Cremonesi, 23 Gigli, 27 Zampano, 8 Saba, 7 Ricci, 10 De Giorgio, 18 Padovan, 19 Rabusic. ALL. Drago. SQUAL. Maiello e Dezi. DIFF. Ferrari e Galardo. 11 LAMBRUGHI 13 GOZZI 39 FEDATO 19 PASCIUTI 11 DI GAUDIO 27 BIAGIANTI 2 CALAPAI 26 24 20 SILIGARDI VANTAGGIATO JELENIC 9 INGLESE 20 FALCO ANDATA 0-2 12 PINSOGLIO 5 4 EMERSON BERNARDINI 10 LUCI (4-3-3) OGGI ore 15 1 MAZZONI 15 DELLAFIORE 8 CRIMI 22 MARCONE CATANIA Rientrano Calaiò, Maniero, Escalante e Schiavi. Del Prete all’esordio. Marcolin ripropone il 3-4-1-2 con Rosina trequartista. Ballottaggio Escalante-Odjer, resta fuori Sciaudone. PANCHINA 22 Terracciano, 15 Sauro, 28 Parisi, 44 Sciaudone, 27 Jankovic, 20 Chrapek, 39 Odjer, 14 Barisic, 34 Rossetti. ALL. Marcolin. SQUAL. Castro. DIFF. Sciaudone, Rinaudo, Calaiò, Gyomber, Odjer e Rosin. ANDATA 4-0 22 DI GENNARO 13 FERRARI 4 GALARDO 1 CHICHIZOLA OGGI ore 15 (4-3-3) 11 SANTANA 4 RUSSO 13 M. CIOFANI 1 ZAPPINO LIVORNO Appelt ha qualche problema fisico e potrebbe partire dalla panchina. Rientrano Luci e Emerson, in difesa ballottaggio tra Ceccherini e Gonnelli. PANCHINA 39 Bastianoni, 9 Rivas, 16 Galabinov. 3 Gemiti, 18 Jefferson, 2 Strasser, 8 Moscati, 21 Gonnelli, 38 Appelt. ALL. Gelain. SQUAL. Djokovic. DIFF. Siligardi, Vantaggiato, Moscati, Mazzoni e Jelenic. MODENA Debutto in casa per la coppia Melotti-Pavan. Probabile conferma dell‘undici che ha vinto a Brescia con l’unica variante di Salifu al posto dell’infortunato Schiavone. Dubbio Rubin-Nizzetto. PANCHINA 1 Manfredini, 28 Zoboli, 6 Marzorati, 11 Sakaj, 8 Nizzetto, 7 Acosty, 24 Marsura, 19 Beltrame, 9 Ferrari. ALL. Melotti-Pavan. SQUAL. nessuno. DIFF. Nizzetto, Signori, Calapai, Fedato, Martinelli. (1-2) (1-1) (5-0) (2-2) (0-1) (1-1) (0-0) (2-1) SPEZIA Ancora tribuna per Gagliardini e Stevanovic, mentre sono infortunati Nenè e De las Cuevas. Rientra tra i titolari Juande. PANCHINA 22 Nocchi, 2 Madonna, 5 Bianchetti, 11 Luna, 26 Valentini, 4 Acampora, 27 Canadjija, 32 Kvrzic, 14 Cisotti. ALL. Bjelica. SQUAL. nessuno. DIFF. Datkovic, De Col, Piccolo, Canadjija e Milos. TRAPANI Oltre agli infortunati Basso, Ciaramitaro, Citro, Scozzarella e Vidanov mancherà anche Gomis, febbricitante. In forse Perticone e Nadarevic. Convocati dalla Primavera Aloi e La Piana. PANCHINA 12 Ferrara, 3 Daì, 4 Pagliarulo, 6 Zampa, 19 Martinelli, 25 Lombardi, 28 Aramu, 29 Rizzato, 31 Malele. ALLENATORE Boscaglia. SQUAL. nessuno. DIFF. Aramu, Daì, Lo Bue, Nadarevic, Rizzato e Terlizzi. CARPI Mbakogu, Mbaye, Suagher e lo squalificato Porcari fuori dai 21 convocati, dove torna Gagliolo. Acciaccati, ma disponibili Gabriel e Struna. PANCHINA 12 Maurantonio, 2 Modolo, 5 Poli, 32 Pasini, 4 Sabbione, 18 Pugliese, 28 Laner, 14 Gatto, 15 Lasagna. ALL. Castori. SQUAL. Porcari. DIFF. Romagnoli, Poli, Struna, Letizia e Bianco. TERNANA Tesser torna al 3-5-2. Bastrini e Janse sostituiscono Popescu e Fazio. Out Avenatti, Falletti sarà il partner di Ceravolo. PANCHINA 12 Gava, 5 Ferronetti, 8 Piredda, 28 Palumbo, 24 Dianda, 26 Crecco, 15 Bojinov, 19 Dugandzic, 31 Milinkovic. ALL. Tesser. SQUAL. Fazio e Popescu. DIFF. Fazio e Falletti. FROSINONE Mini turnover per necessità (tre infortunati) e scelte tecniche. Rispetto alla gara con il Perugia, Stellone cambia di nuovo il modulo: 4-3-3. PANCHINA 22 Pigliacelli, 16 Fraiz, 6 Blanchard, 3 Crivello, 5 Gori, 24 Ranelli, 10 Soddimo, 9 D. Ciofani 29 Carlini. ALL. Stellone. SQUAL. nessuno. DIFF. Blanchard, Gori e Soddimo. (0-0) ARBITRO Manganiello di Pinerolo. GUARDALINEE Raparelli-Di Francesco. TV Sky Calcio 5 HD. PREZZI 9-79 euro. ARBITRO Roca di Foggia. GUARDALINEE Avellano-Di Iorio. TV Sky Calcio 12. PREZZI 10-55 euro. ARBITRO Abbattista di Molfetta. GUARDALINEE Ceccarelli-Soricaro. TV Sky Calcio 6 HD. PREZZI 12-85 euro. ARBITRO Fabbri di Ravenna. GUARDALINEE Alassio-Segna. TV Sky Calcio 4 HD. PREZZI 9-80 euro. ARBITRO La Penna di Roma. GUARDALINEE Liberti-Paiusco. TV Sky Calcio 9. PREZZI 12-75 euro. (1-0) (1-3) L’INIZIATIVA Festa della donna Su tutti i campi mimosa in dono ● Domani è l’8 marzo e per l’occasione la Lega Serie B, l’Associazione italiana arbitri, l’Assocalciatori e l’Associazione allenatori vogliono ricordare assieme la festa della donna su tutti i campi della Serie B durante la 30a giornata in programma oggi pomeriggio (dieci partite) e lunedì sera (il posticipo di Chiavari). Un atto simbolico, un pensiero a tutte le donne che, a vario titolo, partecipano al campionato. Nel cerimoniale di inizio partita le squadre e la quaterna arbitrale saranno accompagnate in campo da tre bambine, vestite con le maglie delle due formazioni e dell’arbitro. Al centro del campo riceveranno in dono dai capitani e dal direttore di gara un ramoscello di mimosa. ● IL POSTICIPO La giornata sarà completata lunedì sera alle 20.30 con il posticipo EntellaCittadella (andata 1-0, arbitra Mariani di Aprilia): è un’importante sfida per la salvezza. PERUGIA (3-5-2) PESCARA (4-4-2) PRO VERCELLI LANCIANO (4-3-3) VICENZA (4-3-3) BRESCIA OGGI ore 15 ANDATA 1-1 OGGI ore 15 1 KOPRIVEC 6 5 GOLDANIGA HEGAZY 28 GATTO 23 GROSSI 21 NUNZELLA 45 ARDEMAGNI 6 AMENTA 7 16 POLITANO BRUGMAN 10 GIACOMELLI 24 DI CECCO 5 TROEST 2 PUCINO ANDATA 1-2 13 ZUPARIC 18 CONTI 1 ARIDITÀ PERUGIA Out Fazzi e Giacomazzi, torna Hegazy, recuperati Crescenzi e Fossati. In difesa Comotto, Baldan e Mantovani per una maglia. In avanti c’è Ardemagni. PANCHINA 32 Amelia, 20 Baldan, 44 Mantovani, 4 Nielsen, 8 Nicco, 10 Taddei, 28 Lanzafame, 9 Falcinelli, 27 Parigini. ALL. Camplone. SQUAL. nessuno. DIFF. Fossati, Fazzi, Crescenzi, Falcinelli e Parigini. 19 COCCO VARESE (3-5-2) AVELLINO BOLOGNA (4-3-3) BARI OGGI ore 15 22 RUSSO 15 SALAMON 29 ROSSI 10 CAPRARI 9 42 MELCHIORRI SANSOVINI 8 10 MONACHELLO PICCOLO 25 BACINOVIC OGGI ore 15 1 FIORILLO 11 ZAMPANO 25 COMOTTO 2 18 19 7 15 FARAONI RIZZO FOSSATI VERRE CRESCENZI 11 FABINHO ANDATA 1-2 (4-3-3) (4-3-2-1) 27 LAVERONE 8 21 4 CINELLI DI GENNARO MORETTI 3 GERMANO 26 COLY 25 SCAGLIA 21 20 CASTIGLIA MUSACCI 8 SCAVONE 30 9 DI ROBERTO MARCHI 7 LUPPI 9 AND. CARACCIOLO 17 BENALI 19 SESTU 29 BENTIVOGLIO 21 QUAGGIOTTO 19 REA 5 BORGHESE 25 SIMIC 13 8 28 23 32 FIAMOZZI CORTI CAPEZZI CRISTIANO JAKIMOVSKI 17 KURTISI 30 CULINA (4-3-3) OGGI ore 18 1 PERUCCHINI 6 MILESI 11 DA SILVA ANDATA 0-3 (4-3-1-2) ANDATA 2-4 22 GOMIS 19 6 PISACANE FABBRO 25 ALMICI 8 D’ANGELO 10 CASTALDO 33 IMPROTA 9 CACIA 11 SANSONE 9 DE LUCA 16 CASARINI 29 BUCHEL 14 ZUCULINI 33 BELLOMO 11 SBAFFO 17 EBAGUA 5 DONATI 15 CONTINI 20 BITTANTE 21 KONE 29 TROTTA 10 GALANO 23 SCHIATTARELLA 14 26 7 31 GARCIA TENA CAMISA BRIGHENTI SAMPIRISI 8 6 3 15 SCAGLIA DI CESARE ANT. CARACCIOLO ZAMBELLI 25 20 28 32 MASINA MAIETTA GASTALDELLO CECCARELLI 22 VIGORITO 22 ANDRENACCI 35 COPPOLA 1 GUARNA PRO VERCELLI Scazzola torna al tridente Marchi-Luppi-Di Roberto. In difesa Milesi sostituisce Cosenza, Musacci in regia. PANCHINA 1 Viotti, 29 Ferri, 11 Liviero, 2 D’Alessandro, 14 Emmanuello, 16 Sprocati, 32 Beretta, 18 Belloni, 31 Starita. ALL. Scazzola. SQUAL. Cosenza e Fabiano. DIFF. Ronaldo, Castiglia, Ferri, Ardizzone, Belloni e Coly. VARESE Dionigi passa al 3-5-2. In attacco Culina favorito su Falcone. Kurtisi debutta da titolare. Neto Pereira operato, rientrerà a maggio. Lores, Rossi e Forte out, Osuji c’è. Per l’occasione ripristinato il ritiro prepartita. PANCHINA 22 Birighitti, 2 Luoni, 27 Jebbour, 21 Barberis, 15 Osuji, 24 Zecchin, 7 Falcone, 9 Miracoli, 18 Capello. ALL. Dionigi. SQUAL. nessuno. DIFF. Falcone, De Vito, Neto Pereira, Osuji e Fiamozzi. AVELLINO Probabile cambio di modulo con il rientro di Kone. In attacco torna Trotta. Imponente servizio d’ordine vista la folta rappresentanza dei tifosi ospiti. PANCHINA 1 Frattali, 5 Ely, 14 Regoli, 3 Zito, 23 Angeli, 18 Schiavon, 15 Soumarè, 30 Mokulu, 9 Comi. ALL. Rastelli. SQUAL. Chiosa. DIFF. Fabbro, Pisacane e Castaldo. PESCARA Problemi a centrocampo tra squalifiche e infortuni (Bruno e Selasi). Baroni lancia Caprari esterno di sinistra, Brugman regista, Zuparic in mediana e Pucino in difesa. PANCHINA 18 Aresti, 3 Boldor, 6 Fornasier, 17 Abecasis, 20 Gessa, 34 Torreira, 27 Lazzari, 19 Pettinari, 25 Pasquato. ALL. Baroni. SQUAL. Memushaj e Bjarnason. DIFF. Gessa, Aresti, Politano, Selasi e Zampano. 27 CALDERONI 4 ARINI 8 RINAUDO 2 SABELLI LANCIANO Conti e Nunzella sostituiscono Aquilanti e Mammarella. In forse Ferrario, in attacco torna Monachello. Thiam, Piccolo e Gatto per i due posti di esterno. PANCHINA 22 Petrachi, 19 Ferrario, 20 Paghera, 17 Vastola, 29 Agazzi, 32 Pinato, 27 Cerri, 15 De Silvestro, 9 Thiam. ALL. D’Aversa. SQUAL. Aquilanti e Mammarella. DIFF. Troest, Ferrario e Di Cecco. VICENZA Camisa favorito su Gentili per sostituire Manfredini. Fermo D’Elia, al suo posto Garcia Tena. PANCHINA 1 Bremec, 23 Gentili, 2 Edge, 6 Alhassan, 20 Sbrissa, 16 Vita, 34 Mancini, 11 Spinazzola, 24 Petagna. ALL. Marino. SQUAL. Manfredini. DIFF. Ragusa, Cocco, Sciacca, Laverone, Cinelli, D’Elia, Petagna e Di Gennaro. BRESCIA Arcari e Corvia out, Calori torna alla difesa a 4 e punta su Andrenacci e Andrea Caracciolo. Antonio Caracciolo, Tonucci e Budel in lizza per una maglia. PANCHINA 30 Tognazzi, 2 Lancini, 4 Tonucci, 5 Budel, 18 H’Maidat, 20 Gargiulo, 23 Morosini, 28 Valotti, 34 Sodinha. ALL. Calori. SQUAL. Arcari e Corvia DIFF. Morosini, Sodinha e Tonucci. BOLOGNA Le assenze di Matuzalem, Laribi, Krsticic, Mancosu e Acquafresca spingono il tridente. Regia affidata a Buchel, due Primavera in panchina. PANCHINA 1 Da Costa, 2 Oikonomou, 24 Ferrari, 7 Mbaye, 23 Bessa, 8 Garics, 19 Troianiello, 36 Scalini, 17 Calabrese. ALL. Lopez. SQUAL. Matuzalem, Laribi. DIFF. Abero, Garics e Buchel. BARI Due dubbi: De Luca o Boateng e Sabelli o Salviato. Qualche acciacco per Donati, pronto Romizi. Ci saranno 800 tifosi al seguito, respinta la richiesta di ottenere altri 500 biglietti. PANCHINA 22 Donnarumma, 3 Salviato, 16 Filippini, 21 Rada, 25 Defendi, 24 Camporese, 4 Romizi, 7 Boateng, 18 Caputo. ALL. Nicola. SQUAL. nessuno. DIFF. Caputo, Calderoni, De Luca, Camporese, Ebagua e Defendi. ARBITRO Di Paolo di Avezzano. GUARDALINEE Zivelli-Villa. TV Sky Calcio 10. PREZZI 12-55 euro. ARBITRO Nasca di Bari. GUARDALINEE Colella-Oliveri. TV Sky Calcio 7 HD. PREZZI 10-55 euro. ARBITRO Sacchi di Macerata. GUARDALINEE Di Meo-Bottegoni. TV Sky Calcio 11. PREZZI 10-60 euro. ARBITRO Candussio di Cervignano. GUARDALINEE Prenna-Bindoni. TV Sky Calcio 3 HD. PREZZI 8-47 euro. ARBITRO Pasqua di Tivoli. GUARDALINEE Valeriani-Del Giovane. TV SkySport 1, Calcio2. PREZZI 15-30 euro. Lega Pro R Il match clou del girone C Un derby da vertigini La Salernitana cerca la vittoria-sorpasso 1Tifosi e vip: quasi 20 mila alla supersfida dell’Arechi Ma il Benevento ha la grande chance di ipotecare la B Caetano, 30 anni, 13 gol con la Salernitana, e Umberto Eusepi, 26, bomber Benevento con 16 TANOPRESS-LAPRESSE Gaetano Imparato N o, non sarà un derby come gli altri: è diverso, per niente banale. Salerno contro Benevento è la seconda che sgomma per il sorpasso, per la B diretta, ma non solo. Chi rincorre è in prima pagina da mesi. Il sindaco De Luca (ex Ministro) mira alla Regione Campania: ha stravinto le primarie, convoca in città il premier Renzi, ha la spada di Damocle della legge Severino GIR. A (29 ) IL COMO VA ALL’ASSALTO DEL 4° POSTO a Ore 15 COMO (4-2-3-1) Crispino; Marconi, Ambrosini, Giosa, Fautario; Castiglia, Berardocco; Casoli, Le Noci, Cristiani; Defendi. (Falcone, Cassetti, Marchi, Fietta, Rolando, Ganz, De Sousa). All. Sabatini. MONZA (3-5-2) De Lucia; De Bode, Martinez, El Hasni; Pugliese, Conti, Pessina, Uliano, Corduas; Torri, Bernasconi. (Chimini, Ferrara, Cojocnean, Asante, Toskic, De Vita, Grandi). All. Pea. ARBITRO Sassoli di Arezzo (SechiPiazza). (andata 1-2) SÜDTIROL (4-3-3) Miori; Tait, Kiem, Mladen, Martin; Mazzitelli, Bertoni, Branca; Marras,Novothny, Fischnaller. (Melgrati, Allegra, Peverelli, Ientile, Cia, Campo, Shekiladze). All. Sormani. REAL VICENZA (3-5-2) Tomei; Carlini, Polverini, Piccinni; Lavagnoli, Cristini, Dalla Bona, Malagò, Vannucci; Bruno, Margiotta. (Bonato, Beccaro, Solini, Chiarello, Pavan, Gomes, Bardelloni). All. Marcolini. ARBITRO D’Apice di Arezzo (VonoZingrillo). (1-1) DOMANI Ore 11 Lumezzane-Bassano (1-1): Strippoli di Bari. Ore 12.30 Cremonese-Feralpi Salò (0-1); Mancini di Fermo; Novara-Venezia (21): Perotti di Legnano. Ore 14.30 Mantova-Torres (1-1); Capone di Palermo; Pordenone-Alessandria (03): Baroni di Firenze. Ore 16 AlbinoLeffe-Renate (0-1): Baldicchi di Città di Castello; Arezzo-Pavia (0-2): Cifelli di Campobasso. Ore 18 GianaPro Patria (0-0): Rossi di Rovigo. CLASSIFICA Alessandria e Pavia (-1) p. 54; Novara 53; Bassano 49; Como 47; Feralpi 45; Real Vicenza 44; Südtirol 40; Venezia e Renate 38; Arezzo* 37; Torres 36; Monza 34; Mantova (-3) 33; Cremonese 32; Giana 31; Lumezzane* 28; AlbinoLeffe 22; Pordenone 21; Pro Patria (-1) 18. (*una in meno). (potrebbe essere defenestrato per una condanna in primo grado) e proprio in un comizio a Benevento ha anticipato: «Che m’importa, ricorrerei al Tar...». Oggi De Luca è previsto all’Arechi, di sicuro ci sarà il collega beneventano: Fausto Pepe (anche lui Pd). Salerno e Benevento, 80 km di distanza, l’anno scorso un altro derby da sballo. Arechi, 0-1 per i sanniti al 90’ poi, nel recupero, accade di tutto, di più. Rigore ed espulsione del portiere beneventano: pareggio di Men- GIR. B (28 ) LA CARRARESE SULLA STRADA DEL TERAMO a Ore 16 CARRARESE (4-3-1-2) Calderoni; Berra, Teso, Massoni, Lancini; Brondi, Castagnetti, Galli; Gherardi; Cellini, Merini. (Zanotti, Battistini, Pedruzzi, Gnahoré, Beltrame, Ambrosini, Di Nardo). All. Remondina. TERAMO (5-3-2) Tonti; Scipioni, Caidi, Speranza, Perrotta, Masullo; Cenciarelli, Amadio, Di Paolantonio; Lapadula, Donnarumma. (Cappa, Brugaletta, Diakite, Di Matteo, Milicevic, Petrella, Bucchi). All. Vivarini. ARBITRO Lanza di Nichelino (Della Vecchia-Muto). (1-2) Ore 17 FORLÌ (4-3-3) Scotti; Catacchini, Fantini, Drudi, Turi; Casini, Hamlili, Pastore; Melandri, Docente, Castellani. (Casadei, Reato, Cejas, Fantoni, Rosafio, Morga, Gliozzi). All. Vanigli. TUTTOCUOIO (3-5-2) Bacci; Colombini, Falivena, Balde; Pacini, Deiola, Gargiulo, Serrotti, Zanchi; Colombo, Tempesti. (Morandi, Ingrosso, Pratali, Vitale, Gioè, Gelli, Mulas). All. Alvini. ARBITRO Fiorini di Frosinone (Bologna-Graziano). (2-3) PRO PIACENZA (4-3-3) Alfonso; Rieti, Sall, Bini, Castellana; Barba, Silva, Porcino, Matteassi, Speziale, Alessandro. (Iali, Sane, Marmiroli, Bacher, Schiavini, Mascolo, Caboni). All. Franzini. SAN MARINO (4-3-1-2) Secco; Palazzi, Benassi, Cammaroto, Cruz; Cuffa, Diawara, Magnanelli; Sensi; La Mantia, Musetti. (Vivan, Bangoura, Fogacci, Soligo, Bationo, Baldazzi, Bangal). All. Tazzioli. ARBITRO Di Ruberto di Nocera Inf. (Bandettini-Bianchini). (0-3) SANTARCANGELO (4-3-1-2) Nardi; Traoré, Olivi, Capitanio, Rossi; Bisoli, Taugourdeau, Obeng; Berardino; Guidone, Falconieri. dicino al 45’e raddoppio granata al 49’. Ribaltone ai danni di chi, a Salerno, non vince dal 1976. AMICI E RIVALI Brini e Menichini hanno giocato uno davanti l’altro nell’Ascoli di Mazzone e Rozzi, in A, due anni (1981-83). Brini portiere, Menichini azzanna-caviglie del bomber di turno. «Loro hanno l’ossessione della B – dice Menichini – la rincorrono da anni, quindi hanno tensione, noi invece vogliamo stupire. Per noi è una gara delicata ma non (Lombardi, Adorni, Cola, Possenti, Argeri, Garufi, Graziani). All. Cuttone. SAVONA (4-4-2) Rossini; Antonelli, Galimberti, Cabeccia, Speranza; Demartis, Taddei, Giorgione, Carta; Giovinco, Scappini . A disposizione: Addario, Eguelfi, Bramati, Gemignani, Morosini, Munarini, Frugoli. Allenatore Riolfo. ARBITRO Tardino di Milano (VingoScarica). (0-2) Ore 19.30 GROSSETO (3-4-1-2) Baiocco; Monaco, Burzigotti, Legittimo, Onescu, Verna, Volpe, Paparusso, Gambino, Torromino, Pichlmann. (Mangiapelo, Biraschi, Della Latta, Okosun, Boron, Albertini, De Feo). All. Stringara. PISA (4-3-3) Pelagotti; Dicuonzo, Lisuzzo, Paci Costa; Mandorlini, Iori, Caponi; Arrighini, Arma, Floriano. (Moschin, Sini, Morrone, Ricciardi, Finocchio, Frediani, Beretta). All. Piccioni (Braglia squalificato). ARBITRO Colarossi di Roma (Argentieri-Sangiorgio). (2-1) DOMANI Ore 16 Pontedera-Gubbio (1-0): Dionisi di L’Aquila. Ore 18 Ascoli-Lucchese (2-0): Mastrodonato di Molfetta; Spal-Prato (0-1): Colosimo di Torino. LUNEDI’ Ore 19 L’Aquila-Reggiana (1-1): Morreale di Roma. CLASSIFICA Ascoli p. 53; Teramo 49; Reggiana* 45; Pisa* 44; Pontedera 40; L’Aquila* e Ancona 39; Carrarese 36; Tuttocuoio* e Lucchese 34; Grosseto (-1), Spal e Pistoiese 33; Gubbio 32; Prato e Forlì 29; Santarcangelo e Savona 27; Pro Piacenza (-8) 25; San Marino 23. (* una partita in meno). IL RECUPERO Pistoiese-Ancona, rinviata a causa dei gravi danni provocati dal maltempo, sarà recuperata mercoledì 8 aprile alle 15. COPPA ITALIA E’ stato effettuato il sorteggio per stabilire i campi della finale tra Como e Cosenza: l’andata si giocherà in Lombardia l’8 aprile alle 18.30, il ritorno in Calabria il 22 aprile alle 20.45 con diretta televisiva su Rai Sport. 25 SABATO 7 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT decisiva». Brini – ex, era il tecnico dell’ultima promozione salernitana in B (2007-08, stesso d.s. granata di oggi, Fabiani) – va al sodo. «All’Arechi senza paura, per vincere. La differenza? La farà chi avrà il miglior approccio alla gara». CRESCONO L’Arechi offrirà un colpo d’occhio da Serie A (pagano tutti, giornata granata, quasi 20.000 presenze), mai con Mezzaroma-Lotito (in tribuna con moglie e figli) lo stadio così affollato. Alle spalle della tribuna, negli anni di Serie B, l’orizzonte regalava litorale e mare: oggi un grattacielo, gru attive, porto turistico, espansione. Salerno cresce, osa, ambisce, moltiplica idee e risorse. Anche Benevento, ieri il sindaco Forte ha presentato – col c.t. Di Biagio – la prossima amichevole dell’Under 21 con la Serbia. «Vetrina per la città sannita, importante». Il presidente Oreste Vigorito (pale eoliche, energia alternativa ed editore d’una tv e quotidiano nel Sannio) è ottimista dall’alto dei suoi 60 punti. GASTRO-COACH In un Salernitana-Benevento dell’85 debuttò da calciatore. Nicola Provenza, gastroenterologo dell’Asl di Salerno e allenatore professionista da un ventennio (oggi opinionista in una delle cinque tv salernitane), fotografa la sfida tatticamente. «Il Benevento ha un attacco che risolve i problemi di Brini. Con Eusepi-Marotta è pericoloso, e attenti a Mazzeo – salernitano di nascita –. Dietro hanno Lucioni che allenai in Sicilia, pericoloso se si sgancia. Salernitana 4-2-3-1? Ho dubbi, sono curioso di vedere se si inventeranno qualcosa per D’Agostino a centrocampo». Il papà, Vittorio, fu sindaco di Salerno per circa due anni, dal ‘79. «Con la Salernitana in A la città aveva ancora una dimensione regionale. Quando è iniziata la ribalta nazionale il calcio era in Serie D...». No, almeno storicamente, non è un derby dei tanti. © RIPRODUZIONE RISERVATA GIR. C (28 ) CASERTANA, CHE RISCHI A BARLETTA a Ore 14.30 ISCHIA (3-4-3) Mennella; Impagliazzo, Sirignano, Formato; Bruno, Chiavazzo, Gerevini, Armeno; Schetter, Infantino, Ciotola. (Giordano, Caso, Bassini, Alvino, Iannascoli, Fumana, Tomicic). All. Maurizi. CATANZARO (4-4-2) Bindi; Calvarese, Rigione, Ghosheh, Squillace; Giampà, Giandonato, Sarr, Mancuso; Russotto, Razzitti. (Migani, Orchi, Daffara, Ilari, Mounard, Bernardo, Caputa). All. Sanderra. ARBITRO Panarese di Lecce (Benedettino-Squarcia). (andata 1-2) SAVOIA (3-5-2) Gragnaniello; Riccio, Checcucci, Sirigu; Cremaschi, Saric, Pizzutelli, Boilini, Verruschi; D’Appolonia, Ferrante. (Volturo, Vosnakidis, Leonetti, Di Piazza, Partipilo, Giordani, Panariello). All. Papagni. FOGGIA (4-3-3) Narciso; Bencivenga, Potenza, Gigliotti, Agostinone; Minotti, Quinto, D’Allocco; Sarno, Iemmello, Cavallaro. (Micale, D’Angelo, Loiacono, Barraco, Maza, Bollino, Leonetti). All. De Zerbi. ARBITRO Paolini di Ascoli Piceno (Pizzigalli-Trifirò). (0-1) Ore 15 SALERNITANA (4-2-3-1) Gori; Colombo, Lanzaro, Tuia, Franco; Moro, Favasuli; Nalini, Caetano, Gabionetta; Mendicino. (Russo, Bocchetti, Bovo, Grillo, Tagliavacche, Perrulli, Cristea). All. Menichini. BENEVENTO (4-4-2) Pane; Pezzi, Lucioni, Scognamiglio, Som; Alfageme, Vitiello, D’Agostino, Campagnacci; Eusepi, Mazzeo. (Piscitelli, Padella, Celjak, Agyei, Melara, Kanoute, Marotta). All. Brini. L’ANTICIPO È super Lepore Il Lecce aggancia la Juve Stabia 1Spettacolare gol del centrocampista che vale il 3° posto Solo difesa per la squadra di Pancaro LECCE-JUVE STABIA 1-0 MARCATORI Lepore al 36’ s.t. LECCE (4-3-3) Caglioni 6; Mannini 6,5, Vinetot 6, Diniz 6, Lopez 6; Lepore 7,5, Sacilotto s.v. (dal 12’ p.t. Beduschi 6,5), Herrera 6; Doumbia 5,5 (dal 13’ s.t. Embalo 5,5), Moscardelli 6,5, Gustavo 5,5 (dal 39’ s.t. Di Chiara s.v.). (Scuffia, Parlati, Manconi, Miccoli). All. Bollini 7. JUVE STABIA (4-3-3) Pisseri 7; Romeo 6, Polak 6, Migliorini 6, Contessa 6; La Camera 5,5 (dal 19’ s.t. Bombagi 5,5), Burrai 6, Jidayi 5,5; Nicastro 6, Di Carmine 5 (dal 9’ s.t. Ripa), Gammone 5,5 (dal 30’ s.t. Carrozza s.v.). (Santurro, Cancellotti, Caserta, Lepiller). All. Pancaro 5. ARBITRO Marini di Roma 5. NOTE paganti 1.384, abbonati 2.228, incasso di 19.203,32 euro. Ammoniti Lopez, Moscardelli, Ripa, Romeo, Lepore e Di Chiara. Angoli 9-2. Giuseppe Calvi LECCE C hecco Lepore, leccese del quartiere San Pio, si regala la gioia più grande: con uno spettacolare gol al 36’ della ripresa firma il successo sulla Juve Stabia e riporta la squadra di Bollini al terzo posto, alla pari proprio con i campani (messi peggio, però, negli scontri diretti). La sfida è a ARBITRO Serra di Torino (FraschettiChiocchi). (0-0) Ore 16 COSENZA (4-4-2) Ravaglia; Corsi, Tedeschi, Carrieri, Ciancio; Criaco, Caccetta, Fornito, Statella; Calderini, Cesca. (Saracco, Novello, Serpieri, Arrigoni, Tortolano, Chidichimo, De Angelis). All. Roselli. MATERA (3-4-3) Bifulco; D’Aiello, De Franco, Faisca; Ferretti, Iannini, Di Noia, Bernardi; Carretta, Letizia, Madonia. (Russo, Flores, Ashong, Diop, Albadoro, Pagliarini, D’Angelo). All. Auteri. ARBITRO Giua di Pisa (SbresciaPagnotta). (3-2) MELFI (4-3-1-2) Perina; Annoni, Di Filippo, Dermaku, Colella; Gallo, Spezzani, Agnello; Nappello; Caturano, Fella. (Gagliardini, Libutti, Tundo, Giacomarro, Luparini, Cicerelli, Falomi ). All. Bitetto. PAGANESE (4-3-3) Marruocco; Vinci, Tartaglia, Perna, Donida; Malaccari, Bergamini, Calamai; Aurelio, Girardi, Russini. (Casadei, Cancelloni, Moracci, Bolzan, Franco, Longo, Biasci). All. Sottil. ARBITRO Rapuano di Rimini (GrecoUrselli). (2-2) Ore 19.30 BARLETTA (4-3-3) De Martino; Zammuto, Stendardo, Radi, Cortellini; De Rose, Quadri, Legras; Venitucci, Fall, Turchetta. (Buiatti, Guarco, Sokoli, Kiakis, Branzani, Danti, Ingretolli). All. Sesia. CASERTANA (4-3-3) Fumagalli; Antonazzo, Idda, Mattera, Tito; Marano, Rajcic, Mancos; Caccavallo, Cisse, Mancino. (D’Agostino, D’Alterio, Bianco, Carrus, De Liguori, Cunzi, Kolawole). All. Campilongo. ARBITRO Forneau di Roma (MarganiGrossi). (1-2) DOMANI Ore 14.30 Lupa Roma-Reggina (1-1): Mei di Pesaro; Vigor Lamezia-Messina (0-1): Giovani di Grosseto. CLASSIFICA Benevento p. 60; Salernitana 58; Juve Stabia* e Lecce* 51; Casertana 48; Matera 47; Foggia (-1) 46; Catanzaro 40; Barletta 36; Vigor Lamezia 33; Martina* 31; Paganese e Lupa Roma 30; Cosenza 29; Melfi (-2) e Messina 25; Aversa Normanna* 24; Ischia 22; Savoia 20; Reggina (-1) 19. (* una gara in più). Franco Lepore, 29 anni LEZZI senso unico, visto che la formazione di Pancaro imposta la sua gara badando esclusivamente a contenere gli attacchi avversari. E su un campo pesantissimo per la pioggia il Lecce porta un assalto continuo. LA JUVE STABIA DIFENDE Nel primo tempo i giallorossi – già in grave emergenza per cinque assenze, perdono subito per infortunio Sacilotto, sostituito da Beduschi – si rendono pericolosi con Lopez, Lepore e Moscardelli. La Juve Stabia alza una diga davanti alla propria area di rigore e tenta solo qualche innocua ripartenza; e nel secondo tempo ha un atteggiamento ancora più passivo. Moscardelli si vede negare due volte il gol dal portiere Pisseri, autore di parate decisive. Poi sale in cattedra Lepore, già efficace nel ruolo di play dopo l’uscita di Sacilotto, che fa esplodere la festa dei tifosi del Via del Mare. Solo nel recupero Burrai insidia il portiere Caglioni, su punizione. © RIPRODUZIONE RISERVATA L’ALTRO ANTICIPO L’Aversa prosegue la scalata AVERSA N.-MARTINA 2-0 MARCATORI Sassano al 13’, Magliocchetti al 16’ p.t. AVERSA NORMANNA (4-3-3) Lagomarsini 6; Balzano 6,5, Cossentino 6,5, Magliocchetti 6,5, Amelio 6; Catinali 6,5, Geroni 6,5, Capua 6,5 (dal 43’ s.t. Giannattasio s.v.); De Vena 6,5 (dal 15’ s.t. Mosciaro 6), Sassano 6,5 (dal 33’ s.t. Scognamillo s.v.), Mangiacasale 6,5. (Despucches, Esposito, Giannusa, De Luca). All. Marra 6,5. MARTINA (4-4-2) Bleve 6; De Giorgi 5,5, Fabiano 6, Patti 6, Memolla 55 (dal 1’ s.t. Caruso 6); De Lucia 6 (dal 29’ s.t. Saminick s.v.), Bucolo 6, De Risio 5,5, Tomi 6; Pepe 5,5 (dal 45’ s.t. Pivkovski s.v.), Arcidiacono 6. (Modesti, Kalombo, Diop, Leto). All. Ciullo 5,5. ARBITRO Caso di Verona 6. NOTE spettatori 600 circa; abbonati 150, paganti e incasso non comunicati. Ammoniti Bucolo, Tomi e Magliocchetti. Angoli 2-8. ● AVERSA (Caserta). L’Aversa Normanna vince per 2-0 anche contro il Martina. Senza l’attaccante Montalto, squalificato, i pugliesi non sono mai pericolosi, tanto che il portiere Lagomarsini non è stato impegnato seriamente. L’Aversa Normanna conquista quindi la quarta vittoria consecutiva, scalando posizioni in classifica, e dimostra di essere un’altra squadra rispetto a quella che occupava l’ultima posizione. Gioca, costruisce e segna. Le due reti arrivano nei primi sedici minuti dell’incontro. Al 13’ De Vena serve Sassano, che lascia partire un gran bolide da 20 metri che si insacca. Il raddoppio dopo 3 minuti: angolo di Geroni, torre di Cossentino e destro di Magliocchetti nell’angolino. Giovanni Aruta 26 SABATO 7 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT Formula 1 R Dopo la grande paura SABATO 7 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT 1 27 2 FERNANDO È STATO MALE? ESAMI E TELEMETRIA DICONO DI NO LUIS GARCIA ABAD MANAGER DI ALONSO 3 La tesi di Ecclestone «Alonso ha perso i sensi per un attimo» 1Bernie: «Come se qualcuno lo avesse colpito» Lo spagnolo scherza sui problemi di memoria e lancia un hashtag: «Dove vi siete svegliati oggi?» ● 1. Il segno della frenata della McLaren di Alonso alla curva 3 del Montmelò; 2. Fernando sull’elicottero che lo porterà in ospedale; 3. Lo spagnolo, 33 anni, è tornato a Woking dopo 5 stagioni trascorse in Ferrari. Aveva già corso con la McLaren nel 2007 COLOMBO/IPP/CANONIERO Andrea Cremonesi «M a sono diventati tutti matti?». Da Dubai, dove è tornato negli ultimi giorni, Fernando Alonso legge, tra il divertito e l’arrabbiato, la sequenza di ricostruzioni sui propri vuoti di memoria seguiti al botto di Montmelò di 13 giorni fa. Al punto da aver voluto lanciare un sondaggio tra i followers su Twitter con l’hashtag #whereDidYouWakeUpToday, dove vi siete svegliati stamattina. «Tra pochi giorni inizierà il campionato — ha twittato — e finirà tutta questa immaginazione». Pur reduce da un trauma cranico che lo ha costretto a cancellare la trasferta in Australia, lo spagnolo ha già ripreso ad allenarsi con l’obiettivo di essere al via a Sepang il 29 marzo. «30 minuti di bicicletta, 30 di nuoto, 30 in palestra. Il GP di Malesia è una delle gare più impegnative, saremo al 100%», ha confermato lo stesso pilota su twitter. DUBBI Alonso, insomma, sta bene. Ma lo è sempre stato? Questo è il nocciolo della que- stione: i video registrati il 22 febbraio dalle telecamere del circuito catalano e dalla Ferrari di Vettel (che sono stati subito offerti alla McLaren) confermano le parole del tedesco che aveva parlato già quella stessa sera di una strana uscita di pista, per di più a velocità non eccessiva, con la McLaren che senza apparente controllo finiva contro il muretto tra le curve 3 e 4. Un incidente che Joaquín Verdegay, già commissario Fia, dopo aver osservato il video amatoriale di un tifoso, mostrato da Antena 3 (la televisione catalana), definisce «raro». «Sembra che il pilota sia incosciente, è quello che almeno si tende a pensare». Lo dice pure Bernie Ecclestone che qualifica il botto «inspiegabile». «È come se qualcuno — ha detto in un’intervista a Sky — gli avesse dato un colpo che gli ha fatto perdere i sensi per un attimo. Non so se sia possibile che si tratti di una scossa elettrica; se fosse stato cosi i tecnici lo saprebbero e i medici lo avrebbero rilevato». Anche il presidente della GPDA, Alex Wurz, scrivendo ai suoi colleghi, ha in effetti smontato questa tesi. RFernando si sta allenando a Dubai: «Voglio essere al 100% per il GP Malesia» MALORE Dunque Alonso si è sentito male? «Non è possibile», tuona da Madrid Luis Garcia Abad, il manager dell’ex ferrarista. «La telemetria non ha mostrato alcunché di anomalo per quello che riguarda le manovre del pilota. E poi ci sono i test medici che hanno dato esito negativo». Fernando è stato sottoposto a Tac, risonanza magnetica con e senza liquido di contrasto, ad esami cardiaci, per rilevare una eventuale ischemia. Non una, ma tre volte: il giorno del ricovero, dopo 48 ore e lunedì scorso, poche ore prima che la McLaren annunciasse il suo forfait (strana coincidenza): tutto a posto. E la perdita di memoria? Normale per chi ha subito un trauma cranico, fa sapere Eric Boullier: «Non è così drammatica come si legge sui media», ha detto il team manager, rivelando come Fernando continua a seguire le riunioni del team via video. MISTERO E allora, se Fernando non è stato male, che cosa è successo? Visto che la telemetria avrebbe confermato la tesi della McLaren, ovvero che sulla macchina non si è verificato alcun guasto. «Io parlo solo del pilota, il resto è nelle mani della Fia», liquida il discorso Garcia Abad. E la Federazione per ora tace: c’è un’indagine in corso e l’intenzione è di non rivelare particolari sino a quando Fernando non si presenterà a un GP. Ma pure a Place de la Concorde traspare l’inquietudine che la causa scatenante possa essere stata un malore. Con quali conseguenze? Giovedì alcuni tabloid inglese sparavano la notizia che Alonso potrebbe essere costretto a lasciare la F.1. Un’ipotesi che Abad non vuole neppur sentire. «Non scherziamo, il nostro pensiero è solo quello di essere pronti per la Malesia», dove Fernando dovrà superare la visita di idoneità prima di mettersi al volante. La sensazione però è che del caso Alonso si parlerà ancora a lungo. © RIPRODUZIONE RISERVATA PARLA L’ESPERTO «Pilota isolato: non può prendere la scossa» ● In questi giorni si è sentito di tutto: team pronti a boicottare il GP se non sarà fatta chiarezza sull’incidente di Alonso, piloti spaventati da eventuali shock elettrici. Ma Fernando può aver preso la scossa? «Praticamente impossibile». A sostenerlo è un tecnico che lavora in F.1 e che si occupa di batterie e sistemi di recupero dell’energia ma che preferisce mantenere l’anonimato per evitare qualsiasi coinvolgimento in una vicenda che ha ancora molti punti oscuri: «In una vettura di F.1 la corrente varia da 450 a 900 volt ma ci sono 2-3 sistemi che, alla minima perdita di isolamento, come ad esempio un cavo consunto, staccano la batteria. A questo bisogna aggiungere che il pilota non poggia a terra, per cui l’unica eventualità è che tocchi materialmente il polo positivo e negativo della batteria». Insomma le possibilità stanno a LUNEDÌ LA SENTENZA © RIPRODUZIONE RISERVATA TACCUINO Van der Garde, causa alla Sauber «Voglio correre io in Australia» S arà un tribunale australiano a stabilire chi guiderà la Sauber nel GP d’Australia del 15 marzo. L’olandese Giedo van der Garde, riserva nel 2014, dopo il siluramento deciso dal team ha avviato un’azione legale reclamando il volante da titolare. Un giudice del lavoro, in Svizzera, ha dato ragione al pilota, che ha proseguito la battaglia rivolgendosi anche alla Corte suprema dello Stato di Victoria, in Australia. Lunedì la sentenza: Van der Garde ritiene che la Sauber abbia rescisso in maniera unilaterale il contratto valido per il 2015 e pertanto zero: «Ricordate la “sberla” che prese il meccanico della Bmw nel 2009? Non aveva le protezioni e aveva i piedi per terra, per cui faceva “massa”. In auto non sei “massa”. Non prendi la scossa neppure se sulla carrozzeria dovessero scaricarsi 200 o 300 volt». E poi c’è la serietà dei protagonisti coinvolti (McLaren e Honda): «O hanno introdotto qualcosa di rivoluzionario che non ha funzionato oppure il problema non è legato alla corrente, perché parliamo di un team e di un marchio di prim’ordine. Inoltre quest’anno non sono state introdotte novità sull’ibrido che possono aver compromesso la sicurezza. È da sei anni, ormai, che questo sistema è entrato in F.1. E i progressi sono stati costanti. Infatti quanti altri hanno preso la scossa oltre a quello sfortunato meccanico Bmw?». a.cr. MONDIALE RALLY Ogier comanda in Messico ● (an.gat.) Dopo le prime 6 speciali, Sebastien Ogier (Volkswagen) è in testa al Rally del Messico, terza prova del Mondiale. L’iridato ha 9’’6 su Neuville (Hyundai i20) e 15’’8 su Latvala (Volkswagen). Undicesimo Bertelli (Ford), 27° Kubica (Ford). Oggi altre otto speciali: diretta alle 19 su Fox Sports 2 HD. fici. Faremo, comunque, tutti i passi necessari per tutelare la nostra azienda, la squadra e i suoi interessi», ha detto Monisha Kaltenborn, team principal della Sauber. Giedo van der Garde, 29 COLOMBO punta a tornare alla guida della C34 che il team ha affidato a Marcus Ericsson e Felipe Nasr. «Visto che la questione è approdata in tribunale, sarebbe inappropriato fare commenti speci- SUTIL Ma Van der Garde non è l’unico che ha fatto causa alla Sauber. Secondo Auto Motor und Sport anche Adrian Sutil, appiedato come l’olandese a fine 2014, avrebbe citato in giudizio la squadra svizzera. L’azione legale di Sutil ha come obiettivo non la conquista di un sedile per il 2015, ma una «compensazione». © RIPRODUZIONE RISERVATA SUZUKI, ECCO LA LIVREA NUOVO CAMBIO IN ARRIVO ● La Suzuki, al rientro in MotoGP dopo 3 anni d’assenza, ha presentato online la livrea della GSX-RR. Il team manager Davide Brivio (nella foto tra Maverick Viñales e Aleix Espargaro) ha detto che «c’è da imparare, però tutto ciò che viene di più non lo buttiamo via... Il cambio seamless? Arriverà durante la stagione». TEST WTCC IN ARGENTINA Loeb in testa, Tarquini soffre ● (an.gat.) Sebastien Loeb è il migliore (1’54”132) nei test a Termas de Rio Hondo (Argentina), dove domani si corre la prima tappa del Mondiale Turismo. Cinque Citroën ai primi cinque posti. Italiani nelle retrovie: 12° D’Aste (Chevrolet), 15° Tarquini (Honda). Qualifiche oggi alle 19. Gare domani alle 19.15 e alle 20.30: diretta su Eurosport. ASSOLUTI ENDURO — (d.a.) Domani all’Isola d’Elba è in programma la seconda prova degli Assoluti di enduro. Riflettori puntati sull’italo-francese Antoine Meo (Ktm) e su Alex Salvini (Honda). 28 Siamo in onda! R SABATO 7 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT Brindisi-Cremona, sfida da playoff 1Dalle 20 su Gazzetta Tv l’anticipo di serie A di basket. Un duello che potrebbe decidersi a rimbalzo 1 clic 2 LA 6A DI RITORNO Rinviata Pistoia-Trento per il vento COME RISINTONIZZARE I VOSTRI TELEVISORI E VEDERE IL CANALE 59 ● Se non vedi Gazzetta Tv sul canale 59 puoi eseguire le seguenti procedure Se possiedi un TV o un Decoder Digitale Terrestre 1. Premere il tasto MENU sul telecomando 2. Selezionare Impostazioni/Avanzate 3. Posizionarsi sulla voce relativa alla Sintonizzazione automatica dei canali e premere il tasto OK per accedere alla configurazione dei canali. 4. Impostare la Modalità di sintonia dei canali su DTV 5. Posizionarsi sul pulsante Avvia scansione e premere il tasto OK per avviare la ricerca dei canali. Se possiedi una Sky Digital Key 1. Premere il tasto Menu del telecomando SKY e premere OK per accedere al digitale terrestre 2. Premere il tasto rosso (Ricerca) e lasciar invariata la configurazione 3. Premere due volte il tasto rosso (Avvia ricerca) 4. Attendere il completamento dei canali e quindi premere OK. 3 ● 1. Kenny Hayes, 27 anni, guardia di Cremona, durante la sfida d’andata vinta dalla Vanoli Cremona su Brindisi 87-72. 2. Lo studio di Gazzetta Tv durante la prima diretta di sabato scorso, Sassari-Cantù. 3. Piero Bucchi, 57 anni, allenatore dell’Enel dal 2011, durante un timeout CIAMILLO Massimo Oriani N on lasciatevi ingannare dal blasone che non è quello di Milano o di altre big: Brindisi-Cremona, l’anticipo di stasera su Gazzetta Tv (diretta dallo studio di via Rizzoli dalle 20, palla a due alle 20.30 col commento tecnico di Dan Peterson) è sfida di cartello per il nostro campionato. VALENZA Per l’Enel potrebbe valere il 5° posto in solitaria (almeno sino a quando Trento non recupererà la sfida con Pistoia posticipata come potete leggere accanto), per la Vanoli invece significherebbe, ovviamente in caso di successo, l’aggancio ai pugliesi a quota 22 punti che valgono oro in chiave playoff. Il match di Brindisi potrebbe decidersi sotto i tabelloni. La Vanoli viene da due partite dominate a rimbalzo: i 51 di domenica scorsa contro Caserta sono record di squadra, superando peraltro i 50 di 7 giorni prima a Capo d’Orlando. Oltretutto senza il suo pivot titolare, Marco Cusin. Ovvio, l’arrivo di Ed Daniel che viaggia a 7.2 a partita, ha aiutato non poco. In assoluto i lombardi sono solo undicesimi con 36.4 a gara ma la crescita delle ultime settimana è innegabile. La presenza dei cremonesi in area troverà resistenza più debole del solito per via di un reparto lunghi dell’Enel ancora in emergenza. «Mays chiaramente non è ancora al top – ha detto coach Piero Bucchi in settimana – Eric invece ha un ginocchio gonfio che IL PALINSESTO MATTINA Dalle 7 alle 9 Gazzetta News 9.05 Sport Science 10.05 Bomber 11.05 Pazzi per i derby, Barcellona POMERIGGIO 12.05 +3 Fantanews 12.35 Sottocanestro (replica) Dalle 13 alle 14.30 Gazzetta News 14.30 Magazine Snowboard 15.05 Speedgang, banda dei motori 16.05+3 Fantanews 16.30 Giovani promesse 16.45 Tuttogol 17.05 e 17.35 Campioni a confronto 18.05 Fuoricampo 18:30 Condò Confidential (replica) SERA Dalle 19 alle 20 Gazzetta News 20 Basket: aspettando la partita 20.30 Basket: Brindisi-Cremona live Dalle 23 Gazzetta News Ogni ora il notiziario 11X90 gli fa male e gli impedisce di allenarsi con regolarità, cosa di cui invece avrebbe bisogno». SORPRESA Brindisi è reduce dalla sconfitta di Venezia. «Arrivavamo da 4 gare impegnative, ha pesato un po’ la stanchezza mentale – aggiunge l’ex coach di Treviso e Milano – Ma va tenuto conto anche dell’avversario. Cremona ha una buona miscela tra italiani e americani ed è guidata con sapienza da Luca Vitali. Merita la classifica che ha, non è più una sorpresa». E allora tutti davanti alla tv sul canale 59 del digitale terrestre a partire dalle 20 per scoprire come andrà a finire. E domani, alle 23.15 all’interno di Gazzetta News, highlight e analisi di tutte le partite della 6a giornata. © RIPRODUZIONE RISERVATA ● (a.r.-f.l.-g.m.) Cremona dovrà fare a meno di Cusin per altri 40 giorni. Il centro della Nazionale è stato vittima di un incidente domestico e si è procurato la frattura scomposta del 2° metacarpo della mano destra, sarà operato lunedì. La 6a di ritorno vedrà solo 5 partite. Oltre al già programmato rinvio di Cantù-Milano (si giocherà il 16 aprile per gli impegni europei), è saltata anche Pistoia-Trento (non ancora fissato il recupero). Il Comune non ha concesso l’agibilità dopo i danni subiti al PalaCarrara per il forte vento di questi giorni. Così domani (18.15): Varese-Roma; Venezia-Bologna; Reggio Emilia-Avellino; Caserta-Capo d’Orlando (20.30, Rai Sport 1). Lunedì: Pesaro-Sassari (ore 20, Rai Sport 1). Class.: Milano 36; Venezia 30; Sassari, Reggio Emilia 28; Trento, Brindisi 22; Cremona, Bologna (-2) 20; Pistoia, Cantù 18; Avellino 16; Roma, Capo d’Orlando 14; Varese, Pesaro 12; Caserta (-1) 7. Basket R Top 16 Eurolega SABATO 7 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT Spanoulis incanta Gentile non basta Milano si arrende PAGELLE di CHIABO KLEIZA È VIVO CERELLA ENERGICO MELLI SOFFRE SAMUELS DORME MILANO ALESSANDRO GENTILE 7 Banchi: «Olympiacos superiore nel controllo mentale» MILANO E’ una tradizione. Significativa. Ancora una volta, Vassilis Spanoulis esce dal Forum di Milano tra gli applausi. Anzi, sgorgano prima, a scena aperta, quando sembra pompare troppo la palla forzando a ripetizione i cambi difensivi di Milano e poi trova Bryant Dunston libero in mezzo all’area per il canestro del +13 al 36’ che gela i sogni residui di playoff dell’Olimpia. Applausi a scena aperta, mentre il sipario cala. ALE RITROVATO Il pubblico apprezza la prova della propria squadra, l’Alessandro Gentile ritrovato autore di 24 punti, il suo massimo in Eurolega già toccato contro il Barcellona. Ha ragione Banchi quando dice che Ale deve lavorare sul suo fisico perché solo in condizioni perfette può esplodere la sua potenza e giocare con efficacia questo tipo di pallacanestro che sfianca gambe e mente. Ma il capitano è anche l’istantanea che fotografa la differenza tra una buona squadra e una eccellente: tanto sono difficili, di forza, di pura sfida i canestri di Ale che carica di falli gli avversari e chiude con 12/14 dalla lunetta, tanto sono semplici quelli del’Olympiacos. Soprattutto nei momenti chiave della partita, quando Milano, dopo un inizio molle, sotto di 11 dopo 5’, coi greci al 70% da 2 punti nel primo quarto, rimonta ma senza mai mettere la testa avanti. Succede al 16’, sul -1, quando Mantzaris viene pesca- to solo da tre e lancia il nuovo +10 nato da rientro di Spanoulis e dal dominio di Hunter in area. Accade di nuovo in un ottimo terzo periodo, dove Printezis trascina le seconde linee, tutte micidiali, anche il ‘94 Papapetrou, debuttante in Eurolega dopo un lungo infortunio, messo contro Gentile: primo pallone, prima tripla. Lì Milano perde la compostezza, cerca la fortuna da 3 (4/23 alla fine) ma non è questa la strada: Dunston e Hunter, due ex «italiani» massacrano Samuels, autore di una partita disastrosa e mai trovato dai compagni, e sono superiori MILANO 74 OLYMPIACOS 83 (12-22, 32-42; 56-66) EA7 MILANO: Hackett 5 (2/4, 0/3), Gentile 24 (6/10, 0/2), Moss 3 (0/1, 1/3), Melli (0/1, 0/2), Samuels 4 (2/2); Ragland 9 (3/5, 1/3), Brooks 17 (6/8, 1/7), Cerella 4 (2/2), Elegar, Kleiza 5 (1/3, 1/3), James 3 (1/2). N.e.: Gigli. All.: Banchi. OLYMPIACOS PIREO: Spanoulis 14 (1/3, 3/7), Mantzaris 6 (0/1, 2/5), Darden 10 (3/5, 0/1), Printezis 13 (6/8, 0/1), Dunston 12 (4/5); Hunter 14 (7/9), Sloukas 6 (2/3), Lafayette (0/2, 0/1), Lojeski 5 (1/2, 1/4), Papapetrou 3 (1/1 da tre). N.e.: Christodoulou, Kavvadas. All.: Sfairopoulos. ARBITRI: Lottermoser (Ger), Garcia Ortiz (Spa), Peruga (Spa). NOTE - T.l. Mil 16/21, Oly 14/19. Rimb.: Mil 34 (Kleiza 7), Oly 30 (Printezis 7). Ass.: Mil 11 (Ragland, Gentile 3), Oly 22 (Spanoulis 8). Tecn.: Dunston 10’39” (34-42). Progr.: 5’ 4-15, 15’ 2326, 25’ 44-49, 35’ 65-75. Spett.: 8400. Parte aggressivo poi sbaglia 3 tiri e si rivede nella ripresa. Dove riprende le sue percussioni di forza guadagnandosi un 12/14 ai liberi. Eguaglia il suo high in Europa. a James e il nuovo Elegar, fisicaccio tutto da scoprire. AVVIO MOLLE Più forte l’Olympiacos? Sicuramente più squadra, con una qualità di pallacanestro nettamente superiore, con 22 assist su 31 canestri realizzati, anche se Milano è condannata dai 10 punti di svantaggio del primo quarto. «Abbiamo pagato un avvio di gara troppo remissivo - dice Luca Banchi -, con modeste percentuali in attacco e canestri facili dell’Olympiacos nei primi 10’. Poi è stato un continuo tentativo di recuperare, con la capacità già due volte nel primo tempo di compierlo ma subendo sempre la zampata che ha penalizzato i nostri tentativi. Spanouolis ha la qualità di creare per i compagni assumendosi grandi responsabilità individuali e trovare canestro decisivi. Abbiamo lottato con grande determinazione pagando un avvio troppo piatto, poi però siamo venuti fuori ma la capacità di competere a questi livelli dipende dal tasso di disciplina, di controllo tecnico e mentale superiori perché alla fine l’Olympiacos ci ha punito su piccoli errori, rotazioni difensive, distanza inadeguata dall’avversario o delle palle perse nate più dalla nostra superficialità che nei frangenti decisivi della gara ci hanno ricacciato indietro». Ora anche le sconfitte delle avversarie dirette, Vitoria e Efes danno una gioia relativa: Milano doveva battere anche una grande squadra per tornare in corsa, la grande squadra ha vinto. Logico. © RIPRODUZIONE RISERVATA Vassilis Spanoulis, 32 anni: 16 punti e 5.7 assist di media in Top 16 CIAM LA GUIDA Toolson decide da 3 Malaga batte l’Efes Ressa per il 4° posto Una tripla di Toolson sulla sirena dà il successo a Malaga contro l’Efes e tiene ancora vive le speranze di Milano per agganciare il 4° posto. GIRONE E Alba Berlino-Zalgiris Kaunas 80-72, Panathinaikos-Barcellona 77-81, Stella Rossa Belgrado-Maccabi Tel Aviv 8976. Ieri: Galatasaray Istanbul-Real Madrid 71-107 (Young 19, Arslan 17; Fernandez 17, Nocioni 16). CLASSIFICA: Real Madrid 8 vinte-1 persa; Maccabi, Barcellona 6-3; Panathinaikos 5-4; Alba 4-5; Zalgiris 36; Galatasaray, Stella Rossa 2-7. PROSSIMO TURNO: Galatasaray Istanbul-Stella Rossa (12/3); Barcellona-Maccabi (12/3); Real Madrid-Alba Berlino (12/3); Zalgiris Kaunas-Panathinaikos (13/3). GIRONE F Fenerbahce Istanbul-Nizhny Novgorod 92-79, Laboral Kutxa Vitoria-Cska Mosca 74-81. Ieri: EA7 MilanoOlympiacos Pireo 74-83, Unicaja Malaga-Efes Istanbul 93-90 (Toolson 25; Heurtel 23). CLASSIFICA: Olympiacos 8-1; Cska, Fenerbahce 7-2; Efes, Vitoria 4-5; Nizhny Novgorod, Milano, Unicaja Malaga 2-7. PROSSIMO TURNO: Nizhny Novgorod-Vitoria (12/3); Cska Mosca-Efes Istanbul (13/3); MilanoMalaga (13/3, ore 20.45 diretta Fox Sports 2); Olympiacos-Fenerbahce Istanbul (13/3). A-2 GOLD A Rimini i quarti di finale delle Final six di Coppa Italia: Ferentino-Treviso 68-63 (Bucci 23; Powell 22); Torino-Ravenna 74-53 (Lewis 18; Holloway 13). Ecco gli accoppiamenti delle semifinali in programma oggi: Brescia-Ferentino (ore 18.15); Verona-Torino (ore 20.45). Domani la finale alle 18.15. Tutte le gare in diretta su Sky Sport. Intanto Francesco Conti, criticato dal presidente Pietro Basciano nei giorni scorsi, ha rescisso consensualmente il contratto con Trapani. IL RETROSCENA ROMA N o, non è il remake del terzo millennio di «Un americano a Roma». Anche perché, un americano nella Capitale è già arrivato. È James Pallotta, patron della Roma calcio e ora anche potenziale proprietario della Virtus. Sì, avete capito bene, il club di basket di Serie A di Claudio Toti, che sta vivendo una stagione molto difficile e non naviga certo, economicamente parlando, in acque tranquille. Il rischio chiusura, alla fine di questo campionato, è altissimo. Tra l’altro, lo scorso 8 luglio (era il giorno prima dell’ultimo valido per l’iscrizione alla A) lo stesso Toti aveva manifestato ai vertici federali la volontà (poi venuta meno) di ritirare la squadra, chiedendo quale sarebbe stato il prezzo da pagare (leggi multe). Il tutto, appena un mese dopo l’annuncio della partecipazione, se ci fosse stata la possibilità, al Challenge Round di Eurolega. RAGLAND 6.5 Finalmente gioca quasi alla pari fisicamente anche in Europa, segna 9 punti nel 2° quarto eccellente, rientra nell’ultimo e non si vede più. Meritava qualche minuto in più. BROOKS 6.5 Entra sul 4-15, segna 10 punti nei primi 10 minuti, ma sbaglia alcune triplerigore in momenti importanti e finisce con 1/7 da 3. CERELLA 6.5 Ottimo impatto non solo difensivo nel secondo quarto. Gioca 8’30” ottima qualità. MELLI 5 Soffre di brutto la fisicità dei lunghi greci, gara impalpabile. KLEIZA 6 Dà fisicità all’EA7 approfittando del quintetto greco con 4 piccoli, dà un contributo tangibile (7 rimbalzi) fino a quando Printezis non decidere di chiudere la sfida. ELEGAR N.G. Debutta in Eurolega (2’46”) mandando alle stelle un passaggio di Spanoulis, ma nel gioco schierato, Hunter lo mangia. JAMES 6 Meglio di Samuels, è nel quintetto della prima rimonta, la realtà è che i lunghi greci dominano ma con lui in campo il plus-minus è +11. Chiude con 5 rimbalzi. HACKETT 5 Primo tempo in sordina totale (1/5, 2 perse), deve occuparsi anche di Spanoulis ma non regala un lampo. SAMUELS 4 Impatto da incubo contro Dunston che gli fa nove punti in faccia subito, si sveglia dal pisolino nel terzo quarto ma lo sotterra anche Hunter. Prende un rimbalzo, un record.... MOSS 5 Parte su Spanoulis ma, in realtà, lo fa riposare in difesa. Non è mai un fattore decisivo. OLYMPIACOS 7.5 Hunter 7, Dunston 7, Spanoulis 7.5, Sloukas 6.5, Printezis 7, Mantzaris 6.5, Lafayette 5, Darden 6.5, Loyeski 5.5, Papapetrou 6.5. NBA Roma in crisi, spunta Pallotta E si sogna il ritorno di Datome Mario Canfora Antonio Pitoni 6.5 IL MIGLIORE 1Il fuoriclasse greco (8 assist) esce tra gli applausi Luca Chiabotti 29 Toti (che ha declinato il nostro invito a parlare del futuro del club) è già un bel po’ che manifesta insofferenza: l’ultima volta il 4 maggio 2012, con l’annuncio (rientrato) in una conferenza di non poter più proseguire l’attività per la quasi totale assenza di partner in grado di affiancarlo. INCONTRI La soluzione, allora, a cui si starebbe già lavorando da alcune settimane passa per i corridoi del Coni e porta dritto negli Stati Uniti. Restando nella metafora cinematografica il ciak lo ha battuto il numero uno del Foro Italico Giovanni Malagò. È lui il regista che sta cercando di «scritturare» Pallotta nel ruolo di attore protagonista, dopo il calcio, anche del basket capitolino. L’operazione è avviata (si sussurra di incontri già avvenuti nella recente visita di Pallotta nella Capitale) e, qualora andasse in porto, i vantaggi sarebbero indiscussi. Innanzitutto per la stessa Roma, candidata all’Olimpiade del 2024, che nella delicata partita con le città sfidanti acquisireb- be certamente punti ulteriori dalla presenza garantita di un secondo sport, il basket appunto, oltre al calcio. Poi c’è la passione per il basket del nuovo potenziale acquirente e la volontà più volte resa pubblica di creare una polisportiva: è socio (di minoranza) dei mitici Boston Celtics. Come dire, lo farebbe per investimento ma anche per passione. Incroci diabolici: Boston è finora l’unica candidata con Roma per i Giochi del 2024, e nei Celtics gioca Gigi Datome, il Gigi Datome, 27 anni, con James Pallotta, 56 ANSA simbolo della finale scudetto di Roma del giugno 2013 e personaggio chiave dell’operazione. Dovrebbe essere lui il testimonial del nuovo corso, per un clamoroso ritorno alla Virtus, anche se sull’azzurro è da mesi già piombata fortemente Milano. MALAGÒ-D’ANTONI Per ultima, ma non ultima, la questione del nuovo stadio della Roma. Una partita tutt’altro che in dirittura d’arrivo e in virtù della quale sarebbe ancor più gradito da Coni e Comune un intervento di Pallotta nel basket capitolino. Insomma, un’operazione dalla quale finirebbero per guadagnarci tutti. A cominciare dalla città. E poi a cascata il basket e i tifosi. Se l’assist alla pallacanestro romana riuscisse, non sarebbe la prima volta per Malagò. Successe già quando rivestiva la carica di vice presidente della Virtus. E con l’allora presidente del club Sergio D’Antoni (anno 2000), fu il fautore della svolta che traghettò la società nelle mani di Toti. Un duo indissolubile: oggi D’Antoni è presidente del Coni Sicilia. È presto ancora per dire se la trattativa andrà a buon fine. Di sicuro il ciak è stato già battuto, le prime scene girate. Resta da scrivere il finale del nuovo film. Chissà che davvero non si riesca a concedere il bis. © RIPRODUZIONE RISERVATA L’ex trevigiano Moore e lo spagnolo Mirotic fermano Westbrook ● E’ possibile oscurare il momento da marziano di Russell Westbrook? La risposta l’hanno data i Chicago Bulls giovedì notte. Senza Derrick Rose, Jimmy Butler, e pure Taj Gibson, a cancellare l’ennesima fantastica partita del play di Oklahoma City ci hanno pensato due «europei», uno di nascita, l’altro di passato. Nikola Mirotic, montenegrino naturalizzato spagnolo, ha chiuso con 26 punti (14/16 dalla lunetta) e 8 rimbalzi, mentre E’Twaun Moore, visto a Treviso in maglia Benetton per 8 partite nel 2011, ha infilato la tripla della vittoria a 2” dalla fine, arrivando a 19 punti (9/10 al tiro), massimo in carriera. Westbrook ha mancato di poco la 5a tripla doppia consecutiva, «fermandosi» a 43 punti, 8 rimbalzi e 7 assist. La differenza l’hanno fatta gli ultimi due schemi, che hanno dipinto l’abisso che c’è tra i due allenatori, Thibodeau e Brooks. Rimessa di Dunleavy, palla dentro a Pau Gasol che la passa subito in angolo a Moore per il trepunti del +1. I Thunder forzano la rimessa volendo dare a tutti i costi la palla a Westbrook, che, raddoppiato, calpesta la linea laterale. Anche se non l’avesse fatto, in 2” non sarebbe neppure riuscito a tirare da quella posizione. I Bulls non aspettavano altro e Brooks non ha avuto un minimo d’inventiva, andando con la soluzione più scontata. Stagione finita per Wesley Matthews di Portland, che si è rotto un tendine d’Achille, durissimo colpo per le chance di far strada a Ovest dei Blazers. Risultati: Chicago-Oklahoma City 108-105; Portland-Dallas 94-75. 30 Pallavolo R L’intervista SABATO 7 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT A TU PER TU CON... CONTENUTO PREMIUM Berruto «VOGLIO GENTE CHE PENSA SOLO ALLA NAZIONALE» L’INTERVISTA di GIAN LUCA PASINI «P erò la domanda più insidiosa non l’ha fatta. Che sarei rimasto al mio posto per aderenze politiche altolocate (qualcuno ha parlato addirittura di Renzi, ndr)», Mauro Berruto fa una battuta. Il lungo silenzio federale dopo il 13° posto al Mondiale in parte si è interrotto. Come sta andando il tour presso le squadre di Superlega? «Sto cercarlo di farlo in un tempo utile per cui sia anche funzionale all’attività e che quindi sia terminato prima delle convocazioni e che quindi riesca a parlare con tutti. E’ un modo per fare 4 chiacchere con atleti, ma anche con i miei colleghi. Penso che sia piacevole confrontarsi su temi del volley. E’ anche un modo per avvicinare giocatori che quest’anno potrebbero avere chance superiori al passato». Estate lunga e intensa: World League, Giochi Olimpici europei (a Baku, prima edizione), Coppa del Mondo (2 posti in palio per Rio), Europei, quanti giocatori serviranno? “Molti. Soprattutto nella prima fase: con la World League (le finali tornano in Brasile) e il torneo di Baku». Nella mente del ct la scaletta di obiettivi in una stagione così intensa? «Coppa del Mondo, Coppa del Mondo e ancora Coppa del Mondo. Anche se ad Europeo e World League arriviamo da un bel trend di risultati nelle manifestazioni». Sede e data del raduno? «Roma, verosimilmente l’ultima settimana di aprile». Uno dei suoi punti per la nuova stagione è: dedizione integrale. Questo lascia intendere che lo scorso anno qualcuno non l’ha data o che vuole dire che, ad esempio, non ci si può lamentare se si resta in panchina per qualche partita? «Se sottolineo la disponibilità incondizionata significa che nel passato non mi è piaciuta quella che c’è stata nel 2014. In Nazionale si deve venire per il bene comune, a prescindere da un discorso individuale. Poi - mi sembra superfluo: ma visto che stiamo parlando di Giochi, penso che sia necessario avere in azzurro gente che sente i brividi per questa maglia». Potrebbe esserci qualche esclusione eccellente? «L’ultima stagione ha lasciato ferite, non tanto in termini di risultato agonistico che è stato pessimo, ma proprio nel modo in cui è venuto. C’è una linea da ritracciare e c’è da contarci». Dopo il 13° posto Mondiale cambia tutto lo staff e non cambia il capo: che spiegazione si da? «Sul non cambio del capo non è una competenza mia. Per lo staff mi fa piacere ringraziare chi ha lavorato con me così a lungo come Andrea Brogioni e Andrea Pozzi. Poi penso che ci fosse la necessità di mettersi di fronte a stimoli nuovi. Un discorso simile riguarda Giani che è stato con me in tutto il percorso azzurro. Nella vita poi certe strade professionali si chiudono». Dopo il Mondiale Giani ha usato parole dure sul risultato: è stato fatto fuori per quel motivo? «Dal mio punto di vista assolutamente no. Il modo in cui Andrea ha commentato l’accaduto è anche condivisibile. Aggiungo: nessuno ha lavorato l’Italia contro al Mondiale». Perché la scelta di aspettare tanti mesi per parlare: dopo che una squadra che ottiene 5 podi di fila, è un fiore all’occhiello dello sport italiano, sprofonda al 13° posto. Perché tanti silenzi? «Non nascondo che si poteva fare un incontro prima. Il Mondiale è andato male per una somma di ragioni, alcune delle quali non si raccontano. Questo è ovvio. Nel rispetto dei ruoli non a tutte le domande si può dare una risposta. Alcuni motivi sono tecnici e altri non lo sono per cui siamo stati così al di sotto delle nostre possibilità. Dire che abbiamo attaccato con il 20% in meno del nostro standard racconta molto perché si sono «LO SCORSO ANNO NON E’ ANDATA COSÌ. IL FALLIMENTO? VARI MOTIVI. MA ALCUNI NON LI DICO. EPURAZIONI? NO» Mauro Berruto, 45 anni, a destra, in un time out è stato confermato sulla panchina azzurra dopo il 13° posto al Mondiale. E’ ct dell’Italia dal 2011 TARANTINI avuti quei risultati?» Nello specifico si parlava di disponibilità. Zaytsev sarà schiacciatore oppure opposto? «Intanto speriamo che trovi la migliore condizione dopo il problema fisico che lo affligge (caviglia) dal Mondiale. Ripeto: si deve venire in Nazionale per fare quello che serve alla squadra». Savani torna in azzurro? «Ne abbiamo parlato a lungo. Con il cuore vorrebbe farlo, ma la sua condizione e il momento della carriera rende più complicata la possibilità». Grazie alle poche parole Fipav e dello staff, sono proliferate le illazioni: una è che ci saranno epurazioni (vari i motivi, uno di questi è una spericolata gita in bici di alcuni azzurri nell’antivigilia della partenza per il Mondiale, con due azzurri feriti...). Vero? «Non c’è una lista di epurati. Ho parlato con tutti, da uomini. Incontri mirati per capire dove andremo, dopo un Mondiale così deludente». Molti i si dice: uno dei più gettonati riguarda il ruolo del regista. Vero che Travica vuole un altro secondo? «Non mi risulta. Di sicuro ci sono giocatori interessanti: Giannelli, Saitta. In ogni ruolo ci sono alternative (non viene citato però Baranowicz, che era in Polonia, ndr)». GLI ANTICIPI (an.me. - p.r.) Nelle file dell’Altotevere non è al meglio Baroti. Polidori conferma Maric opposto. Staffette tra gli schiacciatori Della Lunga e Dolfo e al centro tra Aganits e Franceschini. Parmareggio Modena cerca i 3 punti. Con tutta la rosa a disposizione, Lorenzetti schiererà Bruninho e Vettori sulla diagonale principale, Piano e Verhees al centro, Rossini libero e due tra Kovacevic, Petric e Ngapeth schiacciatori. Classifica: Modena 51; Trento 50; Macerata 45; Verona 41; Perugia 39; Latina 34; Molfetta 27; Ravenna 25; Piacenza 19; Monza 18; Padova 12; Sansepolcro 10; Milano 7. TV: diretta Raisport 1 17.30 A-1 DONNE (m.l.) Ore 20.30 Metalleghe Sanitars MontichiariSavino Del Bene Scandicci (Rai sport 1). Classifica: Novara 47; Modena 41; casalmaggiore 38; Piacenza 32; Conegliano 32; Busto 31; Bergamo 28; Montichiari 25; Scandicci 21; Firenze 17; Forlì 5; Urbino 4. WORLD LEAGUE (m.can.) Il Brasile fa marcia indietro e decide di organizzare la fase finale della World League. MENCARELLI ADDIO Pare certo l’addio di Marco Mencarelli alla federazione. «Mago» del settore giovanile nel 2013 aveva guidato la seniores femminile. Ciclismo R La classica della Gazzetta SABATO 7 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT CORSA SPETTACOLO 31 CONTENUTO PREMIUM Strade Bianche GIOVANE, GIÀ NELLA STORIA E IL MONDO CE LA INVIDIA NIBALI (IL RE DEL TOUR) E I GRANDI DEL PAVÉ: TERPSTRA (1° ALLA ROUBAIX), CANCELLARA (PER IL TRIS), SAGAN, VANMARCKE, BOOM, STYBAR. LA NOVITÀ-DONNE DA SAN GIMIGNANO A SIENA Oggi è il giorno in cui il ciclismo festeggia se stesso, come se fosse il suo compleanno. Spegne una candelina e ne accende 152, come i 152 corridori che partecipano alle Strade Bianche Eroica Pro. Una corsa di 200 km, di cui 45,4 sullo sterrato, da San Gimignano a Siena, patrimoni dell’umanità, attraverso un percorso che unisce idealmente pionieri come Giovanni Gerbi e Giovanni Cuniolo a protagonisti come Vincenzo Nibali e Fabian Cancellara IL TRACCIATO 45,4 KM DI POLVERE Oggi Ore 9 - 1ª Strade Bianche donne, km 103: 5 settori di pavé per 17,4 km Ore 10.30 - 9ª Strade Bianche uomini, km 200: 10 settori di pavé per 45,4 km Domani - ore 9, Gran Fondo Strade Bianche - Trek per cicloamatori PARTENZA San Gimignano Monteriggioni Siena: arrivo in Piazza del Campo 10 Castelnuovo Berardenga 9 1 8 ARRIVO Siena 7 2 San Gimignano, città delle cento torri 3 4 Buonconvento 5 Montalcino 6 Pienza LO STERRATO: 45,4 CHILOMETRI IN 10 TRATTI 1 San Leonardo km 2,2 (km 32,1-34,4) 6 Lucignano d’Asso km 9,2 (km 120-129,2) 2 Vidritta km 2,1 (km 48-50,1) 7 Monte Sante Marie km 11,5 (km 146,4-157,8) 3 Bagnaia km 5,9 (km 55,1-61,1) 8 Monteaperti km 0,8 (km 175,4-177,3) 4 Radi km 4,4 (km 67,3-71,7) 9 Colle Pinzuto km 2,4 (km 180,7-184,5) Murlo 10 Le Tolfe km 5,5 (km 77,9-83,4) km 1,1 (km 186,9-188) maggiore è il numero di stellette, più impegnativo è il tratto di sterrato 5 GDS IN TV DALLE 14 Il biker Fontana guida la Nazionale Due immagini dello spettacolo delle Strade Bianche nel Senese: una corsa d’altri tempi FOTO ROBERTO BETTINI MARCO PASTONESI INVIATO A SAN GIMIGNANO (SIENA) S ono accecanti di polvere e luce, sono brillanti di ghiaia e pozzanghere, sono ubriache di viti e ulivi, sono tortuose di storia e geografia, sono autentiche di contadini e pastori, sono ricche di cicloturisti e cicloamatori. Sono 50 sfumature di marrone quando sono fradicie, e 50 sfumature di giallo quando sono asciutte, e 50 sfumature di verde ma da una parte e dall’altra, e 50 sfumature di azzurro in un cielo che, qui, sembra avere meno confini e meno limiti. Sono eroiche di fatica, romantiche di natura, pionieristiche di paesaggi. Eppure sono bianche. Le Strade Bianche Eroica Pro. Roba – a pensarci bene – da matti. terrena, terrestre, territoriale, terra-terra e, come tutte le verità, anche terribile. Le Strade Bianche Eroica Pro è una classica senza averne l’età, è una classica del nord senza neanche stare al nord di una regione – la Toscana – che è al centro di un Paese del Sud, almeno in Europa, è una classica del nord al sud dove i muri sono stampati a terra, dove gli strappi sono in salita ma anche in discesa, dove il pavé è stato spezzettato, frantumato, sbriciolato da secoli di carri e trattori, da generazioni di contadini e adesso anche di turisti perdipiù in bici. PROFEZIA E’ anche la corsa – probabilmente l’unica sul pianeta Terra – nata con il popolo dei pedalatori e poi adottata dai professionisti. Un sogno tradotto in progetto, una visione divenuta profezia, quella di Giancarlo Brocci e dei suoi compagni chiantigiani di Gaiole: la prima edizione, nel 1997, GIOIELLI I corridori sono matti, altrimenti non sembravano matti, anche loro, e forse lo erano, con correrebbero. Questo lo si dice spesso, e lo si pensa bici e abiti d’epoca, antecedenti al 1987, cambi sul sempre. Almeno a quella velocità lì, a quella densi- tubo obliquo, gabbiette ai pedali, fili dei freni al tà lì, spesso con quel freddo lì o con quel caldo lì, a vento, maglie e braghe di lana, alcuni addirittura volte anche a quelle altitudini lì, dove le salite di- con baffi a manubrio. Oggi quel marchio – Eroica – è esportato in California, Giapventano pareti e dove le discese pone, Spagna e Gran Bretagna, si trasformano in precipizi. Ma si è moltiplicato in prove a quatstavolta tutti vorrebbero essere POTRÀ ANDARE BENE tro stagioni e sdoppiato in prove matti, un po’ matti o molto matO MALE, MA SI SARÀ anche a piedi ma sempre di corti, comunque avere una bicisa, si è radicato in un percorso cletta anche matta, saltarci su e SEMPRE CONTENTI pedalabile 365 giorni l’anno, si cominciare a pedalare, con o DI ESSERE PARTITI E, è anche commercializzato in senza dorsale. A pedalare per POSSIBILMENTE, ARRIVATI prodotti, si è diffuso in mode e fuggire, non solo per fuggire tendenze. Idee vulcaniche, inidalla partenza per avvicinarsi ziative esplosive, passione arall’arrivo, ma anche per fuggire VINCENZO NIBALI dente. da orari e ordini, da comandi e 30 ANNI, VINCITORE DEL TOUR Ma ci volevano i professionisti. comandamenti, da rotte e rouOggi la nona. Sinfonia, verrebtine, e inseguire soltanto ruote. Qui, come in nessun altro posto, la vita è una ruo- be da dire, troppo facile, ma sbagliato. In quei 45,4 ta. Una volta le quattro ruote dei carri, adesso le km in 10 settori di sterrato, per bici e corridori sarà due ruote delle biciclette. Biciclette: che, se para- più rap, rock, hip hop. «E’ una corsa speciale, partigonate ai cancelli di un secolo fa, sono gioielli, cre- colare, unica – dice Vincenzo Nibali —. E’ affasciature, prototipi, installazioni, opere scheletriche e nante, attraente, magnetica. Potrà andare bene o tecnologiche, che con i remoti antenati hanno, in male, ma si sarà sempre contenti di essere partiti e, comune, soltanto il numero delle ruote. Due. La possibilmente, arrivati». «E’ una delle mie corse più grande invenzione nella storia dell’umanità preferite – giura Fabian Cancellara, primo nel dopo la ruota? Le due ruote. E su questo, qui, sono 2008 e 2012 – per la sua natura, dentro e fuori». «E’ una corsa misteriosa e avventurosa, inafferratutti d’accordo. Le Strade Bianche Eroica Pro – questo il nuovo no- bile – aggiunge Oscar Gatto, che con Cancellara me di battesimo – ha il dono del paradosso: è la divide il primato di edizioni disputate: questa sarà corsa più nuova perché è quella che più sa di anti- la settima —. Come una donna che riserva sempre co, è la corsa più originale perché è quella che una qualche lato del suo carattere o aspetto della sua volta erano tutte così, è la corsa più vera non per- personalità da scoprire e conquistare». © RIPRODUZIONE RISERVATA ché le altre non lo siano, ma perché qui la verità è Oggi la 9a Strade Bianche Eroica Pro, organizzata da Rcs Sport/La Gazzetta dello Sport. Al via 20 squadre e 152 corridori, con la Nazionale Italiana. Il via alle 10.30. Sole e vento, 5-9 gradi. I migliori: 1 Nocentini, 2 Betancur (Col), 7 Montaguti, 11 Gatto, 16 Pellizotti, 21 V. Nibali, 22 Boom (Ola), 23 Cataldo, 24 Grivko (Ucr), 25 Gruzdev (Kaz), 26 Lutsenko (Kaz), 27 Rosa, 28 Tleubayev (Kaz), 31 Colbrelli, 32 Barbin, 33 Battaglin, 36 Pirazzi, 41 Van Avermaet (Bel), 44 De Marchi, 45 Oss, 51 Terpstra (Ola), 53 Sabatini, 55 Stybar (R. Cec.), 56 Uran (Col), 61 Pozzato, 62 Conti, 64 Mori, 71 Valverde (Spa), 72 Amador (Crc), 78 Visconti, 81 Fontana, 82 L. Braidot, 83 Canola, 84 Pettinà, 85 Lizde, 86 Velasco, 91 Cunego, 94 Colli, 98 A. Nibali, 101 Gerrans (Aus), 103 Durbridge (Aus), 107 Tuft (Can), 111 Arslanov (Rus), 121 Belletti, 123 Finetto, 125 F. Gavazzi, 127 Ponzi, 131 Moser, 132 Bettiol, 134 Hesjedal (Can), 141 D. Caruso, 151 Vanmarcke (Bel), 165 A. Peron, 171 Viviani, 176 Puccio, 177 Stannard (Gbr), 181 P. Sagan (Slk), 182 Bennati, 183 Boaro, 186 Kreuziger (Cec), 188 Tosatto, 191 Cancellara (Svi), 192 Arredondo (Col), 193 Felline, 196 Roulston (N.Zel.). Nel 2014: 1° Kwiatkowski (Pol), 2° Sagan (Slk), 3° Valverde (Spa). DONNE: SCANDOLARA E BRONZINI Oggi 1a Strade Bianche donne: 103 km, 5 settori sterrati (17,4 km). Il via da San Gimignano alle 9, arrivo a Siena. In gara 94 cicliste di 16 team. Le migliori: 1 Cauz, 2 Confalonieri, 3 Fidanza, 12 M. Bastianelli, 21 Solovey (Ucr), 31 Bonomi, 36 Valsecchi, 41 Van Vleuten (Ola), 51 Armistead (Gb), 61 Lechner, 71 Ratto, 72 Arzuffi, 73 V. Bastianelli, 75 Stricker, 81 Cecchini, 86 Zorzi, 91 Johansson (Sve), 94 Scandolara, 102 Brand, 106 Van der Breggen (Ola), 111 Nicolai, 121 Cornolti, 131 Pierobon, 141 Brennauer (Ger), 144 Guarischi, 151 Longo Borghini, 152 Abbott (Usa), 153 Bronzini. TV RaiSport2 e Eurosport 2 diretta alle 14 SCATTA IL BETTO Paolo Bettini scrive per noi nella pagina delle Opinioni Fabian Cancellara, 1° nel 2012 BETTINI 32 Atletica R Europei indoor a Praga SABATO 7 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT Galvan e Trost due lampi azzurri ma l’Italia fatica LA GUIDA Trionfo francese nel 60 hs Oro a Martinot-Lagarde Che rischi prende Lavillenie Storica tripletta francese nei 60 hs maschili: nella specialità mai era successo. Pascal Martinot-Lagarde, che ha rischiato di non essere presente a Praga perché infortunato, vince in 7”49, Daniel Bascou (dopo il 7”46 della semifinale) è argento in 7”50 e Wilhelm Belocian bronzo in 7”52. Applausi alla 22enne britannica Katarina Johnson-Thompson. Nel pentathlon, con 5000 punti, resta a sole 13 lunghezze dal primato del mondo dell’ucraina Dobrynska. Per centrarlo avrebbe dovuto correre gli 800 in 2’11”86. Fa 2’12”77, ma in poco più di otto ore, oltre che nella prova finale, ha siglato il personale anche nei 60 hs (8”18), la seconda prestazione nel lungo (6.89) e la terza nell’alto (1.95). Nella qualificazione dell’asta brivido per Renaud Lavillenie: entra in calzamaglia a 5.70 e commette due errori. Al terzo tentativo va altissimo. 1Il quattrocentista ci crede: «Podio possibile» Anche la Viola (3000) in finale, domani la Del Buono un mezzo sogno per il bronzo lo posso fare. Intanto, dopo tanti guai fisici e diverse scelte tecniche, era importante tornare a questi livelli». Andrea Buongiovanni INVIATO A PRAGA (R.CECA) C i sono le code ai botteghini, c’è un quasi VAI ALESSIA Miss Trost torna in finale due anesaurito sin dalla sessione mattutina. ni dopo Göteborg 2013, quando chiuse quarta. L’atletica, anche quella in sala, in Repubblica Entra in gara a 1.77, poi supera 1.82 e 1.87 alla Ceca continua a piacere un sacco. Gli Euroin- prima prova. A quel punto sono ancora in 15, door regalano spettacolo e, ai padroni di casa, nove senza errori. E’ un lungo pomeriggio. La anche medaglie. Tre su 5 fina21enne friulana a 1.91 finisce li. Un trionfo. Lo stesso non si troppo sotto i ritti e commette può dire dell’Italia. Il bilancio un errore. Toglie la calzamaperò, dopo un avvio da diglia e si rifà in fretta. Ma a quel menticare (in qualificazione punto è nona ed è obbligata a otto eliminati su undici, consisuperare l’1.94 richiesto. Detderando anche i risultati di to, fatto. Con un salto che congiovedì e con la rinuncia di vince. «L’errore – spiega – mi Marzia Caravelli dopo il riha fatto capire che su questa scaldamento), pian piano mipedana non si devono accelegliora. Merito di Matteo Galrare i tempi. E’ molto elastica, «SONO SERENA E van e di Alessia Trost. Volano rimbalzante e spinge verso CONCENTRATA MA nelle finali di 400 e alto e oggi l’asticella». La sola a fare perSPERO DI NON AVER (alle 19.30 e dalle 16.30) ancorso netto è l’inattesa polacSPESO TROPPO NELLA dranno a caccia di gloria. ca Kasprzycka che con 1.94 QUALIFICAZIONE» firma il personale. La spagnoBRAVO MATTEO Galvan, 6 anla Beitia e la russa Kuchina ni dopo Torino 2009, si regala ALESSIA TROST commettono un nullo come un’altra finale dei 400. Dopo FINALISTA DELL’ALTO Alessia (a 1.87 e a 1.82): le tre la controllata batteria della sono seconde appaiate. Poi, mattina (secondo in 47”31), nella semifinale con errore a 1.94, ecco l’altra polacca Lipomeridiana fa tutto a puntino. C’è la promo- cwinko, capolista stagionale con 2.02, la lituazione per i primi due: il 26enne vicentino na Palsyte e la bulgara Veneva. E’ contro queste sfrutta al meglio la quarta corsia e si mette in avversarie che l’allieva di Gianfranco Chessa scia del belga Dylan Borlée e del polacco Karol inseguirà il podio. «Sono serena e concentrata Zalewski. Al passaggio ai 200 (21”86) è terzo, – dice – in tutto spero di non aver speso troppo, poi tiene la posizione e in uscita dall’ultima perché la qualificazione, anche mentalmente, curva è bravo a superare Zalewski. Con Borlée è stata impegnativa». 10/100 più avanti, il suo 46”82 vale il quarto tempo tra i finalisti. «Il ceco Maslak – prevede C’E’ DEL BUONO In finale, quella dei 3000 a 12, l’allievo di Chiara Milardi – è imbattibile. Ma io è promossa anche Giulia Viola (oggi alle FINALI Uomini. 60 hs: 1. P. Martinot-Lagarde (Fra) 7”49; 2. Bascou (Fra) 7”50; 3. Belocian (Fra) 7”52; 4. Balnuweit (Ger) 7”59; 5. Clarke (Gb) 7”63; 6. Douvalidis (Gre) 7”64. Lungo: 1. Torneus (Sve) 8.30 (n.r.); 2. Juska (R.Ceca) 8.10; 3. Otterling (Sve) 8.06; 4. Tsatoumas (Gre) 7.98; 5. Okutu (Spa) 7.93; 6. Shalin (Rus) 7.80. Peso: 1. Storl (Ger) 21.23; 2. Kolasinac (Ser) 20.90; 3. Prasil (R.Ceca) 20.66; 4. Vivas (Spa) 20.59; 5. Bertemes (Ola) 20.48; 6. Bukowiecki (Pol) 20.46. Donne. 60 hs: 1. Talay (Bie) 7”85 (r.n.); 2. Hatton (Gb) 7”90; 3. Solomon (Gb) 7”93; 4. Roleder (Ger) 7”93; 5. Pedersen (Nor) 7”96; 6. Neziri (Fin) 7”97 (r.n.). Pentathlon: 1. JohnsonThompson (Gb) 5000 (r.n.); 2. Thiam (Bel) 4696; 3. Klucinova (R.Ceca) 4687 (r.n.); 4. Maksimava (Bul) 4628; 5. Nana Djmou (Fra) 4591; 6. Farkas (Ung) 4564. Matteo Galvan, 26 anni, in finale nei 400 COLOMBO 18.50). Le gira bene: passano le prime quattro delle due batterie più i quattro migliori tempi. La trevigiana non fa che ottava nella prima in 9’03”00, impacciata quando si entra nel vivo. Ma ha la fortuna che nella seconda vadano piano ed è l’ultima delle ripescate. Dal settore, intanto, buone notizie da Federica Del Buono: cancellate le batterie, domani sarà al via della finale diretta dei 1500 (con 11 partecipanti). Acciaccata, è ferma da un paio di settimane. Ma dato il talento si può tornare a sperare in un bel risultato. Degni di nota gli ostacolisti. Giulia Pennella, con 8”09, entra in semifinale (poi out con 1/100 meglio). Hassane Fofana non ce la fa, nonostante corra in 7”75, personale migliorato di 4/100 e 15° tempo complessivo. © RIPRODUZIONE RISERVATA QUALIFICAZIONI Uomini. 400. Sf. I: 1. D. Borlée (Bel) 46”72; 2. Galvan 46”82, q (4°; b. 47”31, 11°). II: 1. Maslak (R.Ceca) 46”46; 2. Krawczuk (Pol) 46”71. III: 1. Omelko (Pol) 47”52; 2. Hutsol (Ucr) 47”65. 800. Batt. I: 1. English (Irl) 1’48”10. 3000. Sf. II: 1. Kaya (Tur) 7’45”65. 60 hs. Sf. I: 1. Belocian (Fra) 7”53. II: 1. Bascou (Fra) 7”46; 2. P. Martinot-Lagarde (Fra) 7”54. Batt. IV: 5. Fofana 7”75, el (15°, pb). Asta: 1. Gripich (Rus), Sobera (Pol) 5.70; 7. R. Lavillenie (Fra) 5.70. Triplo: 1. Sorokin (Rus) 16.76; 13. Schembri 16.08, el. Donne. 400. Batt. II: 5. Vitale 54”31, el (24a). IV: 5. Chigbolu 54”17, el (21a). V: 4. Bazzoni 53”82, el (19a). 800. Batt. I: 1. Poistogova (Rus) 2’01”44. 3000. Sf. I: 1. Koster (Ola) 8’57”59; 8. Viola 9’03”00, q (12a). 60 hs. Sf. I: 1. Talay (Bie) 7”89. II: 6. Pennella 8”08, el (13a; b. 8”09, 11a). Alto: 1. Kasprzycka (Pol) 1.94; 2. Beitia (Spa), Kuchina (Rus), Trost 1.94. Asta: 1. Sidorova (Rus), Stefanidi (Gre) 4.60. Lungo: 1. Spanovic (Ser) 6.76; 17. Strati 6.22, el. OGGI Ore 10 60 D b: Alloh. 10.05 Triplo D q: Derkach. 10.30 Alto q: Chesani, Lemmi, Tamberi. 10.35 60 b: Cerutti, Obou, Tumi. 11.10 60 eptathlon. 11.50 1500 b: Bussotti. 12 Lungo ept. 16.30 Alto D fin: Trost. 16.35 Peso ept. 16.45 Lungo D fin. 17 Asta fin. 18 800 D sf. 18.15 Peso D fin. 18.25 800 sf. 18.30 Alto ept. 18.40 Triplo fin. 18.50 3000 D fin: Viola. 19.10 400 D fin. 19.30 400 fin: Galvan. 19.45 3000 fin. TV Diretta RaiSport 2, ore 9.50 e 16.20 ed Eurosport 2 ore 10 e 16.30. Sport invernali R L’esibizione di oggi a Covo SCI ALPINO apre un altro caso-Kostner Sfortuna Merighetti: a Garmisch O cade e si frattura il perone NELLE PROVE DELLA DISCESA rmai è evidente: appena Carolina Kostner muove un passo diventa un caso di giurisprudenza sportiva. La nuova occasione nasce dalla partecipazione della campionessa del mondo di figura, squalificata per aver coperto l’ex fidanzato Alex Schwazer nella nota vicenda di doping, all’Ice Gala del ghiaccio in programma stasera al Centro sportivo di Covo, vicino a Treviglio nella Bergamasca. Una manifestazione di chiusura della stagione agonistica fortemente voluta dalla Associazione Sportiva Dilettantistica Accadueo (numero di tesseramento Fisg 696) e mandata in porto dopo tre mesi di trattative con il Comune e gli sponsor per la copertura finanziaria. L’esibizione di Carolina Kostner, 28 anni, a «Notti sul Ghiaccio» LAPRESSE DUBBIO Ma ecco spuntare il dubbio: può Carolina, come atleta squalificata dal Coni, partecipare ad un’esibizione che si svolge in un Centro Sportivo (una pista semicoperta di 30x12 metri con tribunetta laterale di 20 metri e campo sportivo adiacente) nella quale sono coinvolti alcuni tesserati e centinaia di giovanissimi seguiti da un’istruttrice federale? Secondo le norme sportive antidoping diramate dal Coni per il 2015 la vicenda è complessa: «Nessuna atleta squalificata può partecipare a qualsiasi titolo a una competizione o a un’attività che sia autoriz- zata (!) o organizzata da un firmatario del Codice Wada, da un’organizzazione ad esso affiliata...o da una qualsiasi organizzazione di eventi sportivi a livello nazionale e internazionale». C’è da dire, però, che nella squalifica di Carolina non c’è la pena afflittiva del divieto di frequentazione degli impianti sportivi e neanche l’interdizione a incontrare tesserati al di fuori di manifestazioni agonistiche. E Giuseppe Gambardella, manager della Kostner, chiarisce: «E’ stato subito chiaro che Carolina avrebbe accettato solo inviti di associazioni non affiliate alla Fe- derazione o al Coni. L’invito è arrivato da una onlus ed è stato accettato anche per l’amicizia di Carolina con uno degli organizzatori». SPIEGAZIONE In merito Enzo Tirloni, factotum della Accadueo, ritiene che la manifestazione di stasera non rientri nelle manifestazioni interdette perché organizzata dalla Cooperativa Quadrifoglio. «Nella nostra comunità di 4000 abitanti c’è una grande attesa per Carolina e la sua assenza provocherebbe delusione e proteste veementi». © RIPRODUZIONE RISERVATA Se una cosa manca a Daniela Merighetti è la fortuna. Una carriera costellata di incidenti e ieri alla triste collana ne ha aggiunto un altro: la frattura del malleolo peroneale della gamba destra. L’atleta è già stata operata ieri pomeriggio all’ospedale di Garmisch, in Germania. Le è stata applicata una placca con sette viti e la stagione è naturalmente finita. La 33enne bresciana a gennaio era già caduta nella seconda discesa di Cortina e si era fratturata la mandibola, oltre a perdere quattro denti. Ma nonostante tutto si era presentata ai Mondiali di Beaver dove si è classificata ottava nella discesa. Ieri, nella seconda prova della discesa in programma stamane è caduta circa a metà pista ed ha finito la sua corsa nelle reti di protezioni. Subito la Merighetti ha compreso la gravità dell’infortunio e per questo ha preferito levare lo scarpone solo in ospedale, dove è stata trasportata in elicottero. Ieri l’unica prova della discesa è stata dominata da Tina Weirather (1’44”77) che ha inflitto 56/100 di secondo a Tina Maze e 76/100 all’austriaca Sterz, Quarta Anna Fenninger a 1”10. E oggi (ore 10.45) sarà un duello serrato fra l’austriaca e la Maze, divise nella classifica generale da soli 44 punti. Una lotta bellissima fra due vere campionesse. GLI UOMINI Oggi è in programma anche la discesa maschile di Kvitfjell, in Norvegia, (ore 12). Nella squadra azzurra orfana del responsabile Gianluca Rulfi, operato ieri a Milano per la frattura di tibia e perone, ieri si è ancora ben comportato Werner Heel terzo nell’ultima prova in cui il più veloce si è dimostrato lo statunitense Steve Nyman (1’47”72) davanti al francese Guillelmo Fayed (a 41/100). Heel ha accusato un distacco di 56/100, ma finalmente è tornato tra i primi sulla pista dove si era rivelato dopo una stagione decisamente in ombra. Male invece anche ieri Dominik Paris, soltanto 46° a 2”70 da Nyman. Sembrano davvero essere stati velenosi i Mondiali di Beaver Creek per Paris e probabilmente la condizione sta svanendo. © RIPRODUZIONE RISERVATA Pittin rimonta da 38° a 5° a Lahti Oggi Pellegrino ● Alessandro Pittin battezza l’argento mondiale di combinata nordica a Falun con un mostruoso recupero da 38° a 5° in Coppa del Mondo a Lahti: il friulano era partito a 2’47” (grande trampolino) dal norvegese Klemetsen e ha chiuso dopo 10 km a soli 4”8 dal 3° posto del tedesco Riessle (a 9”1 dal vincitore nipponico Akito Watabe, che ha preceduto di 3” l’iridato che battè Pittin a Falun). Gli altri azzurri: 35° Costa a 2’57”, 41° L.Runggaldier a 3’59”, 42° Bauer a 4’01”. In classifica generale, Frenzel (840) guida su Watane (641), Pittin 14° a 258. Oggi sprint a coppie. E sempre a Lahti oggi torna l’altro medagliato di Falun, Federico Pellegrino (ore 11.40, qualificazioni) che nella sprint tl di Coppa di fondo, si gioca parecchie carte di riprendere la leadership di Krogh (Nor) che parte con 42 punti di vantaggio nella specialità a 2 sprint dalla fine. Si gareggia dall’hs 134 per la Coppa di salto senza italiani. ● BIATHLON Ai Mondiali di Kontiolahti (Fin), alle 13.15 sprint uomini con gli azzurri guidati dall’ex medagliato Lukas Hofer, alle 16.15 le donne con Dorothea Wierer, Karin Oberhofer e Nicole Gontier. Dirette su Eurosport. Tennis R Coppa Davis in Kazakistan L'ANALISI di PAOLO BERTOLUCCI BOLE TROPPO PASSIVO SABATO 7 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT 33 Bolelli k.o. e ci pensa Seppi Ora affidiamoci a San Fabio 1Andreas raddrizza la situazione, è 1-1 dopo la sconfitta di Simone: il bolognese può riscattarsi oggi con Fognini, re nel doppio in Australia Vincenzo Martucci LA GUIDA INVIATO AD ASTANA (KAZ) @VinceMartucci E ravamo favoriti in entrambi i singolari, ma il punteggio di parità, dopo la prima giornata, è comunque un risultato che ci lascia ampi margini di sicurezza. Il soldatino Andreas Seppi, confermando l’ottimo stato di forma, ha scacciato, con una prova solida, i fantasmi che si stavano addensando dopo la deludente esibizione di Simone Bolelli. Abituati a disputare prove individuali, molti tennisti accusano battute a vuoto quando sono chiamati a esprimersi con i colori della propria bandiera. Sono convinto che, nel caso di Simone, si sia trattato di un brutto sogno, una di quelle giornate storte durante le quali non riesci ad uscire dal tunnel. Ma più che per la sconfitta quello che ha lasciato l’amaro in bocca è stata la remissività accusata da Simone nell’accettarla. Frenato dalla tensione, non è riuscito a imporre il proprio gioco, ha subìto gli scambi, ha smarrito il dritto e si è intestardito in un braccio di ferro improduttivo. Avrebbe dovuto, invece, variare la velocità, modificare i tagli e guadagnare spazio nel campo. Privo di sussulti d’orgoglio, persa la prima frazione, ha alzato in fretta bandiera bianca. Sarei sorpreso se lo rivedessi in campo domenica, ma questo brutto episodio non deve apparire come una bocciatura, ma solo un passo falso come quello che tanti giocatori in passato hanno superato nelle successive prove in Coppa Davis. Noi di Simone abbiamo troppo bisogno. E’ il primo turno Oggi si gioca alle 9 Diretta Supertennis C orrado Barazzutti ci aveva sperato. Magari, chissà, almeno stavolta, non sarebbe finito nelle mani di un talento incontrollabile, tipo Francesca Schiavone o Camila Giorgi o Fabio Fognini. Invece no, il crollo di Simone Bolelli, dopo un set quasi vinto contro Kukushkin dal rovescio magico nel primo turno di coppa Davis sul cemento del Kazakistan, costringe Capitan Pazienza ad affidarsi ancora totalmente al nostro Dr. Jekyll e Mr. Hyde, talento capace di tutto e di più, protagonista di 8 delle 9 vittorie della nazionale ritrovata, di tre finali sul Tour in tre settimane (vincendone due), dei quasi «top ten» dopo 40 anni e dello storico trionfo Slam di un doppio nostrano, a gennaio a Melbourne, 56 anni dopo Pietrangeli e Sirola al Roland Garros ‘59. Fabio avrebbe giocato comunque il doppio odierno. Ma, sul delicatissimo 1-1, con l’Andreas Seppi più freddo e completo di sempre — che lezione ha dato a BumBum Golubev, rubandogli il tempo di servizio e risposta? — con la possibilità, poi, di chiudere la contesa nel primo singolare di domani contro Kukushkin, oggi la panchina di «Barazza» sarà incandescente. «Fogna» prenderà per mano l’amico «Simo»? Indirizzerà le sue bordate da fondo e le finalizzerà a rete, coi soliti riflessi felini? Sì, no? Forse. Di sicuro la motivazione di Fabio è massima, dopo l’esclusione dai primi singolari, il campione è orgoglioso almeno quanto è bizzoso e imprevedibile. Come quel sorrisetto intraducibile che l’accompagna. CICALA «Ci attende una sfida da 50 e 50, come spesso succede in Davis», banalizza Barazzutti, che però davvero non sa che cosa attendersi oggi dai suoi. Perciò, non aspettatevi dichiarazioni bellicose, rivelazioni o patti di sangue. Il Kazakistan arruolerà i tifosi che ieri sono spariti e che, dopo il primo match, peraltro vinto, si sono dimezzati come la Andreas Seppi, 31 anni, ha esordito in nazionale in Davis nel 2004: attualmente è numero 35 del mondo EPA LA CHIAVE 1 I doppi giocati e vinti insieme da Nedovyesov e Golubev: l’anno scorso in trasferta contro Federer e Wawrinka Andrey Golubev, 27 anni EPA ghigliottina dell’Eredità televisiva toccando le 1000 unità scarse. Oggi l’ex russo Golubev, «l’italiano» che impreca e si autoincita in campo nella lingua imparata a Bra, sarà di nuovo l’eroe che aveva perso una sola partita sul suolo della nuova patria: «Non gioco in coppia con Mikha (Kukushkin,ndr), ma con Alex (Nedovyesov, ndr) perché mi ci trovo meglio, tutto qui. So che sarà un match duro e insieme tecnico e tattico, un importante match di Davis. So bene che loro due hanno vinto gli Australian Open». E Bolelli, l’altra cicala di giornata sconfitta da una formichina, medita la rivincita: «Non ho servito bene, non ho giocato bene i punti importanti, il primo set ha dato la direzione di tutto il match, dopo aver mancato i due set point al tie-break e le sei palle-break subito dopo, Kukushkin ha preso fiducia e io mi sono buttato un po’ giù. Avrei dovuto essere più aggressivo, avrei dovuto rischia- LE ALTRE SFIDE Djokovic e Murray facili L’Australia è 2-0 sui cechi N on tradiscono i big impegnati nel Gruppo Mondiale. A Kraljievo, il numero uno del mondo Novak Djokovic si sbarazza in tre set del ventunenne Delic e poi freme in tribuna per le sofferenze del rientrante Troicki, sotto due set a zero con il talentino croato Coric ma poi capace di rimontare fino alla vittoria al quinto. A Glasgow standing ovation all’ingresso in campo dell’idolo nazionale Murray, che non ha mai più giocato in Scozia dopo il titolo olimpico e il successo a Wimbledon nel 2013. Muzza si distrae solo nel terzo set contro Young. A Ostrava la sfida che ci riguarda più da vicino, perché la vincitrice sfiderà nei quarti la vincente di Astana: i cechi sono senza Berdych e Stepanek e nel primo singolare devono inchinarsi al talento del 19enne Kokkinakis, capace di rimontare due set al bombardiere Rosol. Poi Tomic batte Vesely nella sfida tra emergenti e l’Australia è a un passo dal secondo turno. A Francoforte, Simon vince la maratona contro Struff, mentre a Liegi la Svizzera campione esce dalla prima giornata con un sorprendente 1-1, visto che Federer e Wawrinka si sono Novak Djokovic, numero 1 del mondo, una Davis vinta nel 2010 EPA presi un weekend di vacanza. Gran Bretagna-Stati Uniti 2-0 (Glasgow, veloce indoor): Murray (Gb) b. Young (Usa) 6-1 6-1 4-6 6-2; Ward (Gb) b. Isner (Usa) 6-7 (4) 5-7 6-3 7-6 (3) 15-13. Serbia-Croazia 2-0 (Kraljievo, veloce indoor): Djokovic (Ser) b. Delic (Cro) 6-3 6-2 6-4; Troicki (Ser) b. Coric 4-6 1-6 6-3 6-2 6-1 Belgio-Svizzera 1-1 (Liegi, veloce indoor): Laaksonen (Svi) b. Bemelmans (Bel) 1-6 6-7 (6) 6-4 6-0 6-2; Darcis (Bel) b. Lammer (Svi) 6-3 6-1 6-3. Germania-Francia 0-2 (Francoforte, veloce indoor): Simon (Fra) b. Struff (Ger) 7-6 (4) 2-6 6-7 (1) 6-2 10-8; Monfils (Fra) b. Kohlschreiber (Ger) 6-4 7-5 7-6 (4). Repubblica Ceca c. Australia 0-2 (Ostrava, veloce indoor): Kokkinakis (Aus) b. Rosol (Cec) 4-6 2-6 7-5 7-5 6-3; Tomic (Aus) b. Vesely (Cec) 6-4 6-3 7-6 (5). Argentina-Brasile 0-1 (Buenos Aires, terra): Souza (Bra) b. Berlocq (Arg) 6-4 3-6 5-7 6-3 6-2. L’altro match è Canada-Giappone a Vancouver (veloce indoor). Al National tennis center di Astana (cemento indoor, 2500 posti), si disputa il primo turno del gruppo mondiale di Coppa Davis 2015: la vincente gioca nei quarti, il 17-19 luglio, con la vincente di Repubblica CecaAustralia (l’Italia, eventualmente, in casa coi cechi e in trasferta con gli australiani), la perdente va agli spareggi-retrocessione con le vincenti dei gruppi di zona mondiali. Dopo i primi due singolari, oggi il doppio con il ritorno di Fognini. KAZAKISTAN-ITALIA 1-1. Ieri: Kukushkin (Kaz) b. BOLELLI 7-6 (6) 6-1 6-2 in 2 ore 22 minuti; SEPPI b. Golubev (Kaz) 6-3 6-3 6-7 (5) 6-2 in 2 ore 34 minuti OGGI, alle 9 italiane (le formazioni possono essere cambiate fino ad un’ora prima del via, diretta Supertennis): Andrey GolubevAleksandr Nedovyesov (Kaz) c. FABIO FOGNINI-SIMONE BOLELLI DOMANI, inizio 9 italiane: Kukushkin (Kaz) c. SEPPI, precedenti 1-1: 2013, Mosca (cemento indoor), semifinali: Kukushkin 6-1 1-6 6-4; 2012, Roland Garros (terra), 2° turno: SEPPI 6-7 (5) 6-2 2-6 6-1 6-2; a seguire, Golubev (Kaz) c. BOLELLI bessun precedente. 24% ● E’ la differenza di percentuale di successo con la prima palla di servizio fra Andreas Seppi (79%) e Simone Bolelli (55%): sul veloce una differenza che è stata testimoniata dall’esito dei due match re, perché da dietro non gli facevo male». SERVIZIO Sul veloce indoor la battuta è fondamentale. Bolelli ha ottenuto appena il 55% di punti con la prima, Seppi il 79% come diadema dei 66 vincenti di una partita strepitosa per autocontrollo: «Non è mai facile entrare sullo 0-1, e contro un avversario che non hai mai affrontato. Sono stato solido. Il torneo di Zagabria dove ho vinto tre partite al terzo set, mi ha aiutato a gestire certi punti, anche mentalmente. Comunque è vero, non mi sono mai sentito coì tran- quillo, in campo. Altre volte magari ho anche vinto, ma ero più nervoso». E, come suggerisce lucidissimo Golubev: «Si muoveva così bene, era più veloce di me, mi ha costretto a fare cose diverse, perché mi mandava in tribuna...». Bravo, bene, bis. Oggi tocca a Fognini. Che, insieme al «Bole», ha vinto Umago 2011 e Baires 2013 (con anche la finale di Acapulco 2013), e quindi Melbourne a gennaio, ed è n.1 della Race, la classifica che somma tutti risultati dell’anno e promuove al Masters. E Barazzutti frigge in panchina, e noi con lui. © RIPRODUZIONE RISERVATA Monterrey, Schiavone out dalla bestia nera Garcia ● Secondo turno fatale per Francesca Schiavone a Monterrey (Mes, 460.000 , cemento) che viene sconfitta da Caroline Garcia, che prosegue nel ruolo di ammazza-azzurre già sperimentato in Fed Cup contro la Giorgi e nel primo turno di questo torneo con la Knapp. Prosegue la striscia vincente della Pavlyuchenkova nell’evento messicano: 17 vittorie e nessuna sconfitta. Ieri notte la russa ha disputato i quarti contro la nostra Errani. Secondo turno: Garcia (Fra) b. SCHIAVONE 7-6 (2) 6-0; U. Radwanska (Pol) b. Hantuchova (Slk) 6-2 6-4; Bacsinszky (Svi) b. Tsurenko (Ucr) 4-6 6-4 6-4; Pavlyuchenkova (Rus) b. Larsson (Sve) 6-4 6-4. IN MALAYSIA A Kuala Lumpur (Mal, 229.000 , cemento), quarti: Wozniacki (Dan) b. Witthoeft (Ger) 6-3 6-1; Su-Wei Hsieh (Taiw) b. Kulichkova (Rus) 7-6 (4) 4-6 6-0; Gajdosova (Aus) b. Nara (Giap) 6-4 3-6 6-4; Dulgheru (Rom) b. Goerges (Ger) 7-6 (5) 7-5. PREQUALIFICHE ROMA Anche quest’anno tutti hanno la chance di partecipare agli Internazionali Bnl d’Italia. La FIT organizza infatti i tornei open di pre-qualificazioni: per gareggiare basta avere la tessera Fit e possono iscriversi anche i non classificati. Nel primo appuntamento a Firenze hanno vinto Daniele Capecchi ed Elora Dabija. 34 SABATO 7 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT oppure nei giorni feriali presso l’agenzia: Milano Via Solferino, 36 tel.02/6282.7555 - 7422, fax 02/6552.436 Si precisa che ai sensi dell’Art. 1, Legge 903 del 9/12/1977 le inserzioni di ricerca di personale devono sempre intendersi rivolte ad entrambi i sessi ed in osservanza della Legge sulla privacy (L.196/03). CONTABILE neopensionato, autonomo fino bilancio, adempimenti/dichiarazioni, inglese, tedesco/francese scolastici, reports, padronanza PC, offresi par-time/full-time 339.29.95.573 EX titolare agenzia immobiliare, pensionato, offresi come amministratore costituenda società intermediazione. 345.29.26.595 COMMESSA esperta vendita abbigliamento-accessori uomo/donna, cercasi. Conoscenza inglese. 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Oggi Treviso-Edimburgo 1Due ragazze di Candela (Foggia) in finale agli Europei: Nardelli 5a Mario Salvini INVIATO AD ARNHEM (OLANDA) S abrina Sena da ragazzina prometteva benissimo: a 16 anni era già in nazionale, nel 2004 ha vinto l’Europeo da Junior. Ma poi non è più salita su un podio. Fino a ieri. Fino all’argento agli Europei 10 metri di Arnhem. E siccome l’anno scorso ha vinto una prova di Coppa del Mondo (la prima) e un mese fa a Monaco è stata prima ad una gara internazionale, gli indizi sono abbastanza per fare una prova: a (quasi) 30 anni (li compirà la prossima settimana) è cominciata la sua nuova vita. NUOVA VITA Lei conferma: «Un anno fa ho deciso di tra- sferirmi a Roma ed è cambiato tutto. Sono molto più attenta alla preparazione, sono più concentrata». E il bello è che la scelta l’ha fatta con la compagna e compaesana Elania Nardelli. Insieme sono cresciute, insieme ora vivono nella Capitale, non lontano dal poligono di Tor di Quinto. Tutte e due sono di Candela, in provincia di Foggia. E ieri, nel giorno in cui è caduta la capitana, Petra Zublasing, sono arrivate entrambe in finale. A riprova che la carabina azzurra, sotto la guida di Valentina Turisini e della svizzera Gaby Buehlmann, sta davvero bene. A metà gara, anzi, le nostre due azzurre erano seconda (Sabrina) e terza (Elania). Dietro alla marziana 20enne Gschwandtner che sarebbe andata a vincere con 2.5 punti di vantaggio (un abisso su 20 colpi), e davanti all’altra te- BOXE / WORLD SERIES A MILANO Pia-Spironello L’Alcatraz apre le porte ai pugni I Thunder sfidano l’Azerbaigian Manfredonia e Vianello le stelle U n primo tempo disastroso con 3 gialli e troppi errori di placcaggio condannano le Zebre a Glasgow. Agli scozzesi basta il primo tempo per segnare 26 punti e assicurarsi il bonus. Gli scozzesi non hanno fatto altro che prendere ciò che le Zebre hanno loro servito. Nel secondo tempo con il calo di Glasgow e l’ingresso di Leonard si sono viste Zebre diverse, in meta con Berryman sul calcetto di Toniolatti. Stasera con Edimburgo (ore Sabrina Sena, 29 anni, in azione durante la gara di ieri agli Europei desca Kreutzer. Italia-Germania, dunque. Anzi Candela-Germania. Poi Elania al 14° tiro è caduta su un 9.3 che l’ha sbattuta fuori, quinta. PER ANTONIO «Abbiamo cominciato tutte e due col tiro perché a Candela non c’è molto altro da fare», racconta Sabrina, arruolata nella Forestale. «Io da ragazzina ho provato, ma non mi piaceva e volevo smettere. Solo che in paese c’era un allenatore, Antonio Verlicchi, che non ci mollava. Veniva a suonarci il clacson sotto casa, per portarci al poligono. È a lui che devo la mia carriera». A lui che da meno di due anni non c’è più. E non ha potuto vedere le sue ragazze in finale agli Europei, la sua Sabrina medaglia d’argento. © RIPRODUZIONE RISERVATA LA GUIDA Azzurre bronzo a squadre. Oggi tocca a Campriani Sabrina Sena, Elania Nardelli e Petra Zublasing si portano a casa anche il bronzo a squadre, confermando quello del 2014 a Mosca. Male invece il trio dei pistoleri Giordano, Badaracchi e Tesconi. Oggi carabina uomini con Campriani (influenzato), Pappalardo e Weithaler e pistola donne con Chiaberto e Ricci. Carabina donne: 1. Gschwandtner (Ger) 206.8 – 414.4; 2. Sena 204.3 – 415.1; 3. Kreutzer 183.6 – 417.7; 5. Nardelli 142.7 – 415-8. Squadre: 1. Germania 1246.3; 3. Italia 1242.8. Pistola uomini: 1. Grimm (Ger) 199.8 579; 2. Mikec (Ser) 194.9 – 579; 3. Gourianov (Rus) 579; 28. Giordano 571; 29. Badaracchi 571; 30. Tesconi 570. Squadre: Germania 1736; 7. Italia 1712. IPPICA ATLETICA ● La collocazione della sfida di Wsb di questa sera, nell’inedita struttura dell’Alcatraz, tempio storico milanese della musica di tendenza, ha creato un clima di attesa decisamente superiore al passato. Lorenzo Citterio, il titolare, non nasconde l’emozione della prima volta: «Sono fiducioso che questa iniziativa abbia successo. L’equazione sport e musica è la formula ideale dell’aggregazione tra i giovani. In questo caso teniamo a battesimo un grande sport come la boxe e subito dopo accendiamo le luci per dare spazio alla musica e al ballo. Mi sembra un bella accoppiata». Gli addetti ai lavori condividono, in particolare il responsabile tecnico Lello Bergamasco: «Un ritorno a Milano importante, dopo due anni di silenzio. Le World Series sono l’evento più importante che apre le porte ai Giochi e noi vogliamo far parte dei promossi». La sfida contro l’Azerbaigian è difficilissima, visto che gli ospiti mettono in campo il meglio delle categorie interessate stasera. «Non ci eravamo certo illusi, loro hanno tutto da guadagnare, visto che boxano in trasferta e presentano atleti di maggiore esperienza. Noi dobbiamo farla, ma non ci arrendiamo. E’ il momento del ricambio, dopo l’uscita del nucleo storico di Russo, Valentino, Cammarelle, Parrinello e anche Picardi. Ci resta un Mangiacapre in grande recupero, ma puntiamo anche sui nuovi come 35 Dubai Cup Dettori perde il suo cavallo ● POWELL MASTER (si.g.) Mike Powell, 51enne statunitense primatista mondiale del lungo (8.95 nel 1991) ritiratosi nel 2001, ritorna a saltare oggi a Welllington nei campionati neozelandesi: tenterà il primato mondiale della categoria M50, 6.84 del finlandese Taavitsainen. ● MARCIA MONDO (si.g.) Oggi a Chihuahua (Mes) seconda tappa del World Iaaf Challenge con Goorgio Rubino nei 20 km su strada. A Coventry (Gb). Donne. 10 km strada: Gabellone 46’24”. BOXE L’azzurro Guido Vianello BOZZANI Lanfranco Dettori, 44 anni Manfredonia (81) e Vianello (+91) il gigante romano di 20 anni, che sta salendo di quotazione». Per lui la prova del fuoco contro il russo Makmudov, già vincitore di Nistor e imbattuto in stagione. Durissima anche per Manfredonia contro Migitinov, altro russo possente, Il terzo è il campione del mondo 2007, Selimov, contro Boufrakech al debutto, come Di Russo (69) di fronte a Bachirov ben quotato. Nei 52 l’indiano Bidhuri che si batterà al meglio con Rabadanov, molto esperto. Paolo Casserà, amministratore dei Thunder non ha dubbi: «L’Alcatraz come il Principe, sarà la piacevole novità per la boxe a Milano». Primo gong alle 20.30. Programma. 52 kg: Bidhuri (Ind)-Rabadanov; 60: Boufrakech-Selimov (Rus); 69: Di Russo-Baghirov; 81: Manfredonia-Migitinov; +91: Vianello-Makmudov. Gli altri incontri. Girone A: AlgeriaRussia; Messico-Ucraina; Girone B: VenezuelaKazakistan. Tv: Italia1 in differita dalle 00.45. Rocky Giuliano ● Lanfranco Dettori perde il cavallo per la Dubai Cup, la corsa più ricca del mondo (10 milioni di dollari) del 28 marzo. Perdita pesantissima perché Toast of New York era il favorito della corsa, ma si è infortunato ieri. Era stato acquistato in gennaio dalla Al Shaqab Racing (la scuderia del Qatar che ha sotto contratto Dettori) dopo un 2014 molto concreto con vittoria nell’Uae Derby in Dubai e il 2° nel Breeders Classic. Dettori ha vinto 3 Dubai Cup, nel 2000 (Dubai Millennium), 2003 (Moon Ballad) e 2006 (Electrocutionist) ● TRIS ITALIANO Ieri sera a Cagnes tre vittorie italiane: di Leticia Bi (Moni-1.13.3) nel Prix Naples (m 1609), di Princess Kronos (Martens-1.12.7) nel Prix Pise (m 1609) e di Pacha dei Greppi (Greppi-1.12.4) nel Prix Bologne (m 1609). ● MORTO URONOMETRO (e.lan.) È morto a 21 anni Uronometro, campione in pista (40 corse, 20 vittorie, 16 piazzamenti) e in razza. Le sue vittorie più importanti nel Derby 1997, e nel Gp Europa del 1998. Tra i suoi prodotti più famosi e vincenti invece figurano Ismos Fp, Linda Di Casei e Olmo Holz. ZOU SHIMING DA MONDIALE (r.g.) A Macao il biolimpionico cinese Zou Shiming (6) tenta il Mondiale mosca Ibf contro Amnat Ruenroeng (Thai,14). A Las Vegas, Keith Thurman (Usa, 24), 26, vincitore di Bundu nei welter, difende il titolo vinto a tavolino contro Guerrero (Usa, 32-2-1). FOOTBALL ● CAMPIONATO AL VIA (m.l.) Scatta l’Ifl, con l’anticipo al Vigorelli di Milano tra Rhinos e Giaguari Torino alle 18. Quintin Geldenhuys, 33 FAMA maschili e femminili di artistica con Vanessa Ferrari ed Erika Fasana. HOCKEY GHIACCIO ● APPIANO OK (m.l.) La quarta semifinalista che affronterà Milano uscirà oggi da gara-7 Asiago-Appiano. Giovedì, gara-6 (su 7): Appiano-Asiago 5-4 (3-0, 0-1, 2-3) serie 3-3. GINNASTICA ● COPPA CON VANESSA Alle 17.30 italiane a Dallas (dir. Nuovarete, 110 digitale terrestre) World Cup Series GLASGOW-ZEBRE 26-5 MARCATORI: p.t. 4’ m. Van Der Merwe tr. Horne, 20’ m. Fusaro tr. Horne, 28’ m. K. Bryce tr. Braid, 37’ m. Van Der Merwe; s.t. 19’ m. Berryman. GLASGOW: Murchie (22’ s.t. G. Bryce); Jones, Lamont, Braid, Van Der Merwe; Horne (21’ p.t. Vernon), Matawalu (33’ s.t. Price); Strauss, Fusaro (16’ s.t. Bordill), Ashe; Kellock (7’ s.t. Spinks), Harley; De Klerk (1’ s.t. Fagerson), K. Bryce (8’ s.t. Hall), Grant (1’ s.t. Allan). ZEBRE: Toniolatti; Berryman, Mi. Bergamasco (24’ s.t. Garcia), Pratichetti, Odiete; Padovani (20’ s.t. Orquera), Chillon (1’ s.t. Leonard); Bernabò, Ma. Bergamasco, Riccioli (29’ s.t. Leibson); Mahu (16’ s.t. Gerosa), Geldenhuys (20’ s.t. Giammarioli); Romano (1’ s.t. Redolfini), Fabiani, De Marchi (10’ s.t. Lovotti). NOTE p.t. 26-0. Gialli: p.t. 16’ Chillon, 32’ Pratichetti, 35’ Ma. Bergamasco; s.t. 24’ G. Bryce, 34’ Bordill. Treviso: Hayward; Ragusi, Pratichetti, Christie, Nitoglia; Ambrosini, Lucchese, Luamanu, Budd, Barbini; Fuser, Pavanello; Manu, Giazzon, Zanusso. Ieri: Cardiff-Connacht 18-17. Oggi Ospreys-Munster, Scarlets-Leinster. Classifica: Glasgow* 57; Munster 53; Ulster 52; Leinster 49; Ospreys 47; Connacht* 43; Scarlets 36; Edimburgo 34; Cardiff* 30; Dragons 23; Treviso 18; Zebre* 14. (*: una in più). ● COPPA ITALIA DONNE A Messina va in scena la Final Four di Coppa Italia donne: oggi le semifinali Messina-Imperia (17.30, diff. RaiSport 2 alle 20.15) e PadovaBogliasco (19, tv alle 21.30). Domani le finali. RUGBY ● HOCKEY PISTA ● QUARTI EUROLEGA (m.nan) Derby d’Europa oggi alle 21 nell’andata dei quarti di Eurolega Breganze-Forte dei Marmi. Il Valdagno ospita il Barcellona. Già giocata in Cers Igualada-Follonica 42. In A-1 alle 20.45 Follonica-Viareggio, Sarzana-Correggio, Matera-Lodi, Giovinazzo-Pieve (Raisport 2 23.25), Bassano-Prato. ECCELLENZA (i.m.) Dopo tre settimane di stop, da oggi il 12° turno di Eccellenza. Oggi (ore 15): Petrarca-Fiamme Oro, LazioMogliano, Calvisano-Prato, L’AquilaRovigo. Domani (ore 15, dire. RaiSport 1) San Donà-Viadana. Classifica: Calvisano 46; Mogliano 42; Rovigo 41; Viadana 30; San Donà, Fiamme Oro 29; Lazio, Petrarca 22; L’Aquila 5; Prato 0. SCHERMA IPPICA ● OGGI TORINO QUINTE’ (ore 18,30, inizio 15.05). In 14 sul miglio, scegliamo Negresco Milar (10), Picard del Ronco (12), Paco Nes (4), Nautica Wise (5), Missouri Car (11), Revillon (13). ● ANCHE Gal.: Siracusa (15.15). Tr.: Roma (14.25), Aversa (14.40) Palermo (14.45). ● IERI 5-9-4-6-13 A Montegiorgio (m 1600): 1 Reine Erre; 2 North Bound; 3 Laioz; 4 Odra, 5 Placido Np; Tot.: 2,14: 1,41, 1,56,3,70 (9,74) Quinté non vinto. Quarté euro 249,93. Tris: 50,70. GHIACCIO MONDIALI PISTA LUNGA A Calgary (Can) oggi e domani Mondiali allround in pista lunga. Derby olandese tra Kramer e Verweij, oro uscente; tra le donne sfida tra la ceca Sablikova e l’orange Wust. Per l’Italia, Andrea Giovannini e Francesca Lollobrigida. Oggi: 500 U/D, 3000 D, 5000 U. Domani: 1500 U/D, 5000 D, 10.000 U. ● FIGURA Così ai Mondiali jr di Tallinn (Est). Uomini. Corto: 1. Uno (Giap) 84.87; 20. Rizzo 55.61. Donne. Finale: 1. (1.1.) Medvedeva 192.97; 15. (14.14.) Tagliapietra 134.06. 19, dir. Nuvolari), quattro nomi nuovi per Treviso: Barbini flanker, Pavanello e Fuser in seconda, Manu pilone. Non convocato Guemes, in attesa del tesseramento. PALLAMANO PLAYOFF AL VIA (an.gal.) Oggi playoff. Gir.A:20.30 Cassano Magnago-Bolzano. Gir. B: 18 Estense-Romagna, AmbraCarpi. Gir. C: 18.30 Dorica-Fasano, Fondi-Albatro. PALLANUOTO ● CAMPIONATO Si gioca la sesta di ritorno: Pro Recco-Can.Napoli (ore 15), Roma Vis Nova-Bpm Sport Management, Posillipo-Bogliasco, Como-Carisa Savona, FlorentiaLazio(18), Carpisa Yamamay Acquachiara-Brescia (19.30). Class.: Brescia 48; Pro Recco 45; Acquachiara 37; Sport Management 32; Savona 22; Posillipo 20; Can.Napoli e Como 19; Bogliasco 18; Lazio 13; Roma Vis Nova 6; Florentia 4. ● VINCE INGARGIOLA (a.fr.) A Udine, nella prima di Coppa del Mondo u.20 Francesco Ingargiola vince la prova di fioretto, terzi Lorenzo Francella e Damiano Rosatelli. Nella sciabola femminile terzi Rebecca Gargano. SPORT INVERNALI ● SNOWBOARD Oggi a Mosca, torna lo slalom parallelo cittadino di Coppa del Mondo. Per l’Italia al via Fischnaller, March, Felicetti, Mick, Coratti e, tra le donne, Ochner e Boccacini. Qualificazioni dalle 13, finali dalle 17 (diff. RaiSport 2 dalle 2.05). ● BOB E SKELETON Gaspari 21° e Cecchini 26° nello skeleton ai Mondiali di Winterberg (Ger). Oggi le prime due discese del bob a 4: al via anche Simone Bertazzo, nonostante i problemi di nervo sciatico. Con lui scenderanno Fontana, Ughi e Costa. Skeleton. Uomini: 1. M. Dukurs (Let) 3’43”23; 2. Tretiakov (Rus) a 0”69; 3. T. Dukurs (Let) a 1”52; 21. GASPARI; 26. CECCHINI. TUFFI ● CAGNOTTO A SEGNO (al.f.) Tania Cagnotto vince dai 3 m in Coppa Rio a Bolzano con 318.60 punti e in coppia con Dallapè domina nel sincro (295.86). 36 AltriMondi R SABATO 7 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT IL FATTO DEL GIORNO ADOLESCENZA DIFFICILE Due fermo-immagine del video, girato con un telefonino, del pestaggio di una dodicenne a Sestri (Genova) Quei nostri ragazzi che sul web compiono gesti inimmaginabili di cosa hanno bisogno? 1La baby picchiatrice, il sesso filmato nei bagni e ieri la mini gang che adescava adulti sui social... Forse è solo mancanza d’amore di GIORGIO DELL’ARTI [email protected] Ogni tanto ci accorgiamo che i nostri ragazzi fanno cose che non avremmo mai immaginato. 1 Per esempio? Per esempio, fare l’amore nel bagno di una discoteca con uno sconosciuto senza badare al fatto che c’è gente là fuori che ci sta riprendendo con il telefonino. Oppure: picchiare con inaudita ferocia una ragazzina più piccola, anche qui fregandosene che qualcuno ci sta riprendendo. Ma queste sono storie vecchie, di cui si parlava nei giorni scorsi. La storia di ieri è quella di dieci minorenni, accompagnati da due non minorenni, che mettevano in rete annunci-civetta, con i quali attiravano uomini desiderosi di conoscere ragazzine o di vedere foto porno di ragazzine. Siamo a Forlì e la storia s’è scoperta perché due genitori hanno visto che la loro figlia quattordicenne girava con un telefonino nuovo di zecca e molto costoso. «Dove l’hai preso? Chi te l’ha dato?» e la piccola delinquente non è riuscita a sottrarsi all’interrogatorio in casa, ha raccontato a spizzichi e bocconi di che si trattava e così il padre e la madre l’hanno portata in questura e in questura è partita un’indagine vera e propria. Non si trattava solo di bullismo - stavolta o di semplici filmati hard. Stavolta c’erano di mezzo i ricatti, le estorsioni… 2 A quell’età… Ci sono intercettazioni ambientali, i ragazzi parlano soltanto di soldi e di oggetti fichi da comprare con i soldi. La trappola scattava con l’offerta di foto hard a qualche scemo che c’era cascato, continuava con la richiesta di uno scambio di foto e il pollo mandava le foto, foto di se stesso nudo e in pose poco confacenti. A quel punto i ragazzini gli facevano sapere che aveva scherzato con una minorenne e che erano guai. A meno che il cretino non tirasse fuori un po’ di denaro o in alternativa ricariche di cellulari oppure facesse altri regalini. 3 Sesso vero e proprio? C’è stato anche quello, con un tizio venuto da fuori e due ragazzine del gruppo. Una di queste è poi quella scoperta dai genitori. I regali venivano scambiati con le fotografie compromettenti ai giardini pubblici di Forlì. La leader era un’altra ragazza di 14 anni. In un’intercettazione la si sente dire: «Tu porta la pistola finta, che gli facciamo paura». Le vittime del raggiro sono state identificate e denunciate a loro volta: rapporti sessuali con minorenni e/o detenzione di materiale pedopornografico. 4 Anche qui, m’immagino, ci saranno gran discorsi psico-sociologici. C’è questo muro che sembra ergersi tra il mondo adulto e il mondo dei giovani, una volta sferzato dalla parola “bamboccione” e un’altra additato al pubblico ludibrio per l’indifferenza verso la propria intimità. Crediamo che il fenomeno sia di adesso, ma non è così: il cinema di una volta ci mostra tanti casi del genere, padri che parlano a figli apatici, posso citarle per esempio una pellicola del 1971, regista Dino Risi, In nome del popolo italiano, dove Vittorio Gassman ha proprio una figlia così, cuffie alle orecchie, musica a tutto volume, il padre parla e lei sta tutta da un’altra parte e se ne frega di quello che le si dice. Ricorda la storia, resa pubblica qualche giorno fa, della sedicenne che è andata nel bagno del “Loud”, un locale a Torino, solo perché un tipo appena conosciuto le ha detto «Andiamo» e ha lasciato poi che lui nel bagno le facesse tutto quello che voleva? Lei stessa, presentandosi ai cronisti con un’amica (vestite tutt’e due identiche, perché la condizione giovanile ha sempre preteso di essere riconosciuta attraverso una divisa), ha detto «Siamo apatiche». È una finta apatia, perché poi la stessa bambina è andata due volte dalla polizia, dato che la prima volta, essendoci la madre, s’era vergognata. Il recupero della vergogna è infatti la strada per uscire da quella condizione di pseudoindifferenza, dico “pseudo” perché si tratta di adolescenti, e gli adolescenti, con i loro grumi di sentimenti, di ansie e di pensieri, sono difficili, per chi è uscito da quell’età, da comprendere. NOTIZIE TASCABILI POSSIBILE VENDITA Rcs apre sui Libri Esclusiva di 3 mesi alla Mondadori ● Il Consiglio di amministrazione di Rcs MediaGroup «ha deliberato a maggioranza di proporre a Mondadori la concessione di un periodo di esclusiva sino al 29 maggio 2015», dopo la manifestazione di interesse giunta dalla casa di Segrate (che fa capo alla famiglia Berlusconi) per l’acquisto di Rcs Libri. In questo periodo saranno approfonditi termini e condizioni «riservandosi ogni conseguente valutazione La sede Rcs in via Rizzoli a Milano nel merito». Sarà il nuovo Cda che sarà eletto il 23 aprile a prendere la decisione finale. Rcs, inoltre, ha avviato la negoziazione in esclusiva con un «primario operatore finanziario» (il fondo Clessidra) per la cessione del 44,45% di Finelco, che edita Radio 105, Radio Montecarlo e Virgin Radio. DAL 15 APRILE IN ATTESA DEL «QE» In arrivo il 730 precompilato: sarà solo online Effetto Draghi, spread sotto i 90 Record dal 2010 ● Dal 15 aprile arriva il 730 precompilato per 20 milioni di pensionati, lavoratori dipendenti e assimilati. Si potrà ottenere esclusivamente online e, una volta compilato, potrà essere trasmesso al Fisco dai contribuenti dall’1 maggio al 7 luglio, direttamente dal proprio pc o delegando il sostituto d’imposta che presta assistenza fiscale, un Caf o un professionista. ● Effetto Bce sui mercati in attesa del via al Quantitative easing annunciato da Draghi. Lo spread tra Btp decennali e omologhi tedeschi chiude in calo a 93 punti dopo essere sceso sotto 90 punti per la prima volta dall’aprile 2010. Il rendimento è all’1,32%, dopo un nuovo minimo storico dell’1,26%. Più vicino il differenziale Bonos/Bund, a 90 punti per un tasso dell’1,29%. L’AMMINISTRATORE DELEGATO DI FCA 5 E che dobbiamo pensare della picchiatrice di Sestri Levante? Ci viene riferito che la picchiatrice di Sestri, che picchiava la compagna di quattro anni più piccola, tra le risatine dei compagni di scuola che riprendevano la scena, è adesso in una crisi profondissima, come se avesse capito a un tratto quello che ha fatto. Viene da una storia familiare difficilissima, padre assente, madre in comunità. Chiede della sua vittima, vuole incontrarla, vuole chiedere scusa. Questi episodi, che durano da un pezzo, sono amplificati e complicati dalla rete, che rende tutto pubblico, che ti sottopone subito al giudizio implacabile dei guardoni di internet, facili alla lapidazione. Ma sono storie di estrema delicatezza, che vanno trattate con pazienza e, mi si passi la parola del tutto dimenticata in ciascuno di questi episodi, con amore. Sergio Marchionne, 62 anni, è dal 2004 alla guida della Fiat AP Quanto prende Marchionne: 31,3 milioni di euro nel 2014 ● Quanto guadagna l’ad di Fca, Sergio Marchionne? Per il 2014, 31,3 milioni di euro, divisi fra uno stipendio di 6,6 milioni e un’”una tantum” pari a 24,7 milioni, frutto del buon esito della fusione di Fiat con Chrysler. A Marchionne, secondo l’Annual Report di Fca, è stata riconosciuta anche un’”una tantum” da 12 milioni da esercitare alla fine della sua carica. Nel frattempo, arriva il monito della Corte dei Conti sugli stipendi dei manager statali: la voce «registra un significativo incremento per il 2013 sia per le competenze fisse (+4,1%) che per le competenze accessorie (+18,4%)». Emerge per esempio che Massimo Sarmi, ex a.d. delle Poste, ha lasciato l’incarico nel maggio 2014 con 6 milioni pari a cinque annualità tra indennizzo e incentivo all’uscita. SCOMPARSA NEL 2012 Giallo Ragusa, prosciolto il marito a Pisa 1Il gup ha ritenuto insufficienti gli indizi vere, quel «bugiardo patentato», sostiene Giaconi che «portava avanti da molti anni una relazione clandestina con un’amante che era una persona intima della moglie (segretaria dell’autoscuola di famiglia e baby sitter dei figli, ndr) e ciò dimostra la sua capacità di simulare». E che avrebbe ucciso, per l’accusa, volendo evitare un divorzio costoso. per accusarlo dell’omicidio della donna La procura: «Le indagini non si fermano» Francesco Rizzo L a chiave di lettura prova a trovarla il procuratore Antonio Giaconi. «Con una decisione inattesa e coraggiosa, il giudice ha evidentemente ritenuto che gli indizi da noi raccolti non fossero sufficienti». Oppure che, «in assenza del corpo, Roberta Ragusa non sia morta». Della 44enne di San Giuliano Terme (Pisa), scomparsa nella notte fra il 13 e il 14 gennaio 2012, non c’è più traccia - malgrado lunghe ricerche dal lago di Massaciuccoli al parco di San Rossore e persino le segnalazioni di una sensitiva - ma da ieri il giallo è più fitto. Nell’udienza preliminare il gup Giuseppe Laghezza del tribunale di Pisa ha deciso per il non luogo a procedere «per non aver commesso il fatto» nei confronti di Antonio Logli. Ovvero il marito della donna, accusato di omicidio volontario e di distruzione di cada- Antonio Logli, 50 anni, con la giacca nera, lascia il tribunale di Pisa LAPRESSE TESTIMONI Ma il gup non è convinto: quando arriveranno le sue motivazioni, precisa Giaconi, «valuteremo se appellare la sentenza per Cassazione», tuttavia «le indagini non si fermano e fino a una sentenza definitiva Logli resta imputato». L’uomo, che ieri è rimasto immerso nel silenzio di tutti questi anni, si è sempre dichiarato innocente. I due figli, un ragazzo di 18 anni e una ragazza di 14, hanno deciso di non costituirsi parte civile. Sul caso pesano alcune testimonianze: quella notte Logli sostiene di essersi coricato intorno a mezzanotte, mentre la moglie era in cucina e di non averla più vista; ma un vicino ha dichiarato di averlo notato litigare con una donna intorno all’una e mezza e poi caricarla a forza su un’auto, dello stesso modello di quella della Ragusa. E siccome i gialli italiani da tempo alimentano saghe tv, non manca il commento di Federica Sciarelli, conduttrice di Chi l’ha visto?, che si è occupato del caso: «Le mamme non scompaiono volontariamente nel nulla». © RIPRODUZIONE RISERVATA AltriMondi R SABATO 7 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT Nuovo allarme dalla Libia Un milione pronti a partire 37 MALTEMPO IN ABRUZZO 1Il direttore di Frontex spaventa l’Italia: «Bisogna prepararsi a una situazione peggiore del 2014». Gentiloni: «Numeri inutili» Davide Marostica L’ emergenza continua, inarrestabile. «Nel 2015 dobbiamo prepararci ad affrontare una situazione più difficile dello scorso anno». Così ha parlato ieri, a proposito dell’allarme immigrazione, Fabrice Leggeri, direttore esecutivo di Frontex, l’agenzia dell’Ue che coordina il pattugliamento delle frontiere esterne dell’Unione. La situazione non accenna a migliorare. E a preoccupare, sono soprattutto i numeri: «Stando alle fonti ci viene segnalato che si assestano tra i 500 mila e un milione i migranti pronti a partire dalla Libia». PIÙ COOPERAZIONE Un vero e proprio esodo, quello in partenza dalle coste libiche, a cui Frontex non può far fronte da solo. «Noi siamo solo una parte — dice ancora Leggeri —. Frontex da solo non è sufficiente per affrontare questo enorme problema, e se si vogliono fare più operazioni c’è bisogno di risorse, di staff e dell’impegno degli Stati mem- L’esplosione del gasdotto nel comune di Pineto, in provincia di Teramo Esplode gasdotto dopo una frana: dodici intossicati L’EMERGENZA 43% ● La crescita degli sbarchi sulle coste italiane nei primi due mesi del 2015. Esattamente 7.882 clandestini, quando nel 2014 si fermarono a 5.506. D 67.128 ● Gli stranieri presenti nelle strutture d’accoglienza italiane. Le presenze più numerose in Sicilia (13.999 persone, pari al 21% del totale nazionale). Uno dei recenti sbarchi di migranti a Porto Empedocle in Sicilia ANSA bri a rendere disponibili i loro mezzi. La cooperazione è fondamentale». Messaggio all’Italia? Non proprio. «Le autorità italiane hanno fatto passi per rafforzare la sicurezza e mitigare il rischio» dopo le minacce di trafficanti armati durante un salvataggio vicino alle coste libiche. «Ciò non significa tuttavia che domani non ci siano incidenti. È vicino alle coste libiche che c’è il rischio». Sullo sfondo, l’ombra lunga dell’Isis. «Non ci sono prove per dire che la situazione dell’immigrazione illegale sia sotto il loro controllo. Ma dobbiamo stare attenti — continua Leggeri —, perché sappiamo che i migranti sono stati forzati a salire sulle imbarcazioni con le armi». L’IMPEGNO A Leggeri ha replicato in giornata il ministro degli Esteri Gentiloni: «Non serve sollevare allarmismi ma impegnarci di più, noi italiani e l’Europa, per fronteggiare questo fenomeno. Dare numeri non mi pare utile, anche se è vero che c’è un incremento di immigrazione». © RIPRODUZIONE RISERVATA opo il Centro-Nord e le vittime in Toscana e nelle Marche, ieri il maltempo ha messo in ginocchio il Centro-Sud. A essere colpite soprattutto Molise e Abruzzo, dove circa 250 mila persone sono senza corrente elettrica a causa della neve. Disagi sulla circolazione. L’incidente più grave, però, è avvenuto in provincia di Teramo, dove una condotta del gas si è incendiata nella frazione di Mutignano, nel comune di Pineto, dopo una frana. Le fiamme altissime sono state visibili da chilometri. Sono state tre le esplosioni e tre le abitazioni rimaste coinvolte, 8 le persone soccorse, 4 i feriti, tra le quali un bambino di 10 anni; 12, invece, sarebbero gli intossicati. TRAGEDIE Il maltempo ha causato anche la morte di due persone: un uomo di 48 anni è morto e la donna che era con lui è stata ricoverata in gravissime condizioni, per le esalazioni di monossido di carbonio. Il fatto è successo a Casore del Monte, sulle colline Pistoiesi, una zona che da giovedì, dopo la tempesta di vento, è senza elettricità. Probabilmente per scaldarsi, durante la notte la coppia ha acceso una stufetta. Un settantenne, di Magliano dei Marsi (L’Aquila), è morto, invece, dopo una caduta dal tetto della propria abitazione mentre riparava le tegole spostate dalle violente raffiche di vento abbattutesi sulla Marsica. L’uomo avrebbe perso l’equilibrio, forse per una raffica di vento, battendo la testa. Inutili i soccorsi. Lega, Tosi vuole correre da solo Berlusconi: finiti i servizi sociali ARRESTATO PALESTINESE, «ATTACCO TERRORISTICO» A ● Il terrore è tornato, ieri, a Gerusalemme mentre si festeggiava il Purim, il carnevale ebraico. Un palestinese della parte est della città ha lanciato la propria auto su un gruppo di passanti ferendo sei persone, tra le quali 5 soldatesse della Guardia di Frontiera. Dopo l’attacco, il giovane è sceso dall’auto brandendo una ll’interno del partito il segretario della Lega Matteo Salvini deve affrontare lo strappo con il «dissidente» Flavio Tosi. All’esterno continuano, invece, le trattative per un’alleanza con Forza Italia. La prima missione appare, però, persa e lo dimostrano le dichiarazioni dei protagonisti. Il sindaco di Verona Tosi ha minacciato di candidarsi alla presidenza del Veneto con una lista autonoma targata Liga Veneta. «Chiunque non sostiene Luca Zaia si mette fuori», ha tuonato il segretario. Il governatore lombardo Roberto Maroni ha invitato «ad aspettare qualche giorno» nella speranza di un’intesa. Zaia ha preferito glissare sull’ipotesi lista Tosi: «Ognuno è libero di fare quel che vuole», ha detto anche se è probabile che non ne sia affatto A Gerusalemme un’auto contro la folla: sei feriti tra le parti in causa appaiono sempre più ridotti. Domani scade l’ultimatum dato a Tosi da Salvini che, nel frattempo, ha escluso la convocazione di un nuovo consiglio federale per rivedere la nomina del commissario inviato in Veneto. Il sindaco di Verona Flavio Tosi. È vicino il suo addio alla Lega ANSA contento. Una pattuglia di 3-4 parlamentari tosiani guidata dalla senatrice Patrizia Bisinella sta pensando di lasciare il gruppo leghista in Parlamento «se Milano non ritirerà il commissariamento del Veneto». Intanto, i margini per arrivare a una soluzione di compromesso ULTIMO GIORNO Ieri il leader della Lega ha incontrato Silvio Berlusconi per parlare delle Regionali. «Incontro simpatico e cordiale», l’ha definito l’ex Cav. L’asse Lega-Fi sembra tenere per il Veneto, ancora aperta la partita in Liguria e Toscana. Per Berlusconi, intanto, ieri è stato anche l’ultimo giorno ai servizi sociali a Cesano Boscone dopo dieci mesi: «È stata un’esperienza toccante. Intendo continuare questo impegno». dan. va. © RIPRODUZIONE RISERVATA A TORINO GOOGLE GLASS PER OPERARE ● Per la prima volta i Google Glass sono stati utilizzati per operare al cuore: l’intervento, condotto dal professor Mauro Rinaldi (nella foto Ansa), effettuato alle Molinette di Torino. L’auto lanciata contro la folla mannaia — secondo la ricostruzione della polizia — ma è stato raggiunto dai colpi sparati un sorvegliante e catturato. Un atto di terrorismo che, dopo settimane di relativa quiete, ha rialzato improvvisamente la tensione in città. Quattro mesi fa, all’incirca nello stesso luogo (il quartiere arabo di Sheik Jarrah, non lontano dalla Porta di Damasco) che immette nella Città Vecchia, un’auto lanciata sulla gente costò la vita a un poliziotto israeliano e provocò 13 feriti. Il sindaco della città Nir Barkat ha detto che non va consentito «al terrorismo di stravolgere le nostre vite. Proseguiremo a combatterlo senza nessun compromesso». Da Gaza, Hamas ha, invece, detto di considerare l’attacco contro le soldatesse israeliane un «atto eroico». 38 AltriMondi R SABATO 7 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT LA BAND DI LAS VEGAS Imagine Dragons «Sfrontati e colti Così sfondiamo» Gli Imagine Dragons: suoneranno il 23 novembre a Milano HAZEL 1Il nuovo album vende dagli Usa all’Italia «Non siamo un esempio, ma abbiamo stile» Daniele Vaira @danvaira L’ Italia li ha conquistati «per il calore dei fan, per le belle ragazze e il cibo che non sa di plastica come negli Usa». Loro hanno folgorato tutti, salendo sul palco di Sanremo come superospiti. Ma ormai la band degli Imagine Dragons non è più una sorpresa. Nata nel 2009 a Las Vegas, ha venduto nel mon- do 27 milioni di brani e 7 milioni di album. E con il nuovo progetto Smoke + Mirrors (oltre 900 mila copie e 1,5 milioni di singoli venduti) sono in vetta alle classifiche Usa e in Gran Bretagna e per la prima volta top 10 anche in Italia. Amano i Beatles, i Rolling Stones, Paul Simon e Outkast. I critici li paragonano ai Coldplay, gli Imagine Dragons sorridono compiaciuti, ma dicono che «ognuno ha il proprio stile e la propria storia». Il leader Dan Reynolds ha spiegato, anzi che quando lui, Ben McKee, Wayne Sermon e Dan Platzman hanno cominciato a suonare, lo hanno fatto con la musica classica e la lirica, «da Giuseppe Verdi a Giacomo Puccini». L’Italia ricorre spesso e non solo nella loro formazione. «Mia moglie è di origine italiana e anche al liceo avevo una fidanzata vostra connazionale», ha confidato Reynolds, senza però ricordarsi di dove sia originaria la consorte. Per i fan di casa nostra, l’appuntamento con la band americana sarà il 23 novembre al Forum di Assago. UNITÀ Di una cosa però i quattro sono sicuri, il successo ha cambiato la vita della band. «Da un lato permette di avere molto sia in termini professionali che umani, ma ci ha fatto perdere amici e rapporti. È difficile fidarsi delle persone perché spesso ci siamo accorti che avevano secondi fini». La risposta alle delusioni è sempre stata attraverso la musica e ora il nuovo album ha permesso ancora più coesione: «Abbiamo preso una casa tutti insieme a Las Vegas e ci abbiamo costruito uno studio. Abbiamo avuto molta libertà», hanno raccontato in diverse interviste. Sicurezza, capacità di innovare e una certa sfrontatezza che li ha premiati. Alla rivista Billboard hanno dichiarato: «Non siamo un esempio o uno stereotipo. Non è vero che lo spirito del rock lo puoi cogliere solo vivendo sul filo del rasoio o usando cocaina. Queste sono scelte di vita come altre». OROSCOPO LE PAGELLE di ANTONIO CAPITANI 21/3 - 20/4 ARIETE 21/4 - 20/5 TORO 21/5 - 21/6 GEMELLI 22/6 - 22/7 CANCRO 23/7 - 23/8 LEONE 24/8 - 22/9 VERGINE 6- 6 8 5,5 7 7 Luna sponsor efficace del vostro sabato che v’accontenta in tutto. Voi siete sereni, la resa suina si (e vi) supera, la vostra strafighezza ingolosisce. Lavoro e famiglia rompono. E voi rompete gli zebedei a vostra volta a molti. State calmi. E non rifiutate l’idea di fare vita sociale. Fornicazionina. Piccole rivincite vi risarciscono. Umanamente, anche. News, vita sociale e viaggi vi rinfrancano, il suino inside you si fa più ludico e aperto alle novità. Concretezza, esperienza e fattività vi premiano. Le finanze, poi, tranquillizzano, l’ormone insorge e voi non risparmiate nessuno. Scatenàti. 23/9 - 22/10 BILANCIA 23/10 - 22/11 SCORPIONE 23/11 - 21/12 SAGITTARIO 22/12 - 20/1 CAPRICORNO 21/1 - 19/2 ACQUARIO 20/2 - 20/3 PESCI 7,5 6 7 5,5 7,5 5,5 L’intuito vince, l’esperienza vi torna utile. Così, giocate d’anticipo riscuotendo ogni soddisfazione. Lavoro OK, sudombelico poetico. Gli amici ci sono. Ma pure i nemici non mancano. Ergo: aprite gli occhi anche sui glutei, per non farvi fregare da nessuno. Vigore suino poderosino. AGENDA IL VOLTO DELLA GUERRA IN 300 FOTO A PADOVA Il «Videogame Show» si apre oggi al Forum di Assago FOTOGRAMMA Assi dei videogame? Dimostratelo a Milano ● Sempre chiusi in casa a smanettare con i videogame? Almeno prendete la metropolitana fino al Forum di Assago dove, anche lunedì, si scatenano luci e suoni di «Videogame Show». Si può giocare, naturalmente, per esempio a «Call of Duty», «Fifa 15», «Mario Kart 8» e «Super Smash Bros» (iscrizioni sul posto, in genere un’ora prima del via) ma anche sperimentare titoli vintage in un’area dedicata. Ci sarà inoltre l’opportunità di incontrare gli esperti di videogiochi che spopolano su YouTube. VIDEOGAME SHOW DA OGGI AL FORUM DI ASSAGO (MILANO) INGRESSO 12 EURO, PER INFORMAZIONI: VIDEOGAMESHOW.IT L’INIZIATIVA ● Le prime foto aeree che, nel ‘15-’18, cambiano la tattica bellica; i soldati reporter che raccontano la guerra civile spagnola; i ritratti dei civili dal Vietnam al Medio Oriente. A Padova, uno sguardo completo sulla guerra, dall’inizio del secolo scorso, attraverso 300 immagini di nomi celebri come August Sander, Ernst Haas, Gabriele Basilico. QUESTA È GUERRA! A PADOVA, PALAZZO DEL MONTE DI PIETÀ, DOMANI GRATIS PER LE DONNE IN TUTTO IL PAESE Panini Tour 2015 Fare due passi Le Figuriniadi lungo le ferrovie arrivano a Roma abbandonate LA FESTA DELLA DONNA A NAPOLI È... SCIENZA ● Incontri con esperte di vari settori (biologhe, agronome, designer), laboratori, sedute di yoga, proiezioni, musica, cabaret. Stasera la Città della Scienza di Napoli celebra (in anticipo) l’8 marzo con una serie di appuntamenti, dalle 20 fino a mezzanotte, pensati per il pubblico femminile. EFFERVESCIENZA A NAPOLI INGRESSO 8-5,5 EURO ● Brutta avventura nei cieli della California per Harrison Ford. L’attore, ai comandi di un monoelica degli Anni 40 (nella foto Epa), si è schiantato su un campo da golf a Venice, poco fuori Los Angeles, riportando la frattura di un braccio e una ferita alla testa. La causa più probabile dell’incidente è un’avaria. «Papà è malconcio, ma sta bene», assicura il figlio su Twitter. Anche se la Luna ridimensiona qualcosa (nel lavoro, negli svaghi, nello shopping) niente ansie e godetevi il sabato. Il fulgore suino latita un cicinìn. TORNEI E INCONTRI CON LE STAR DI YOUTUBE © RIPRODUZIONE RISERVATA LOS ANGELES, PAURA PER FORD CADE IN AEREO Vista la Luna opposta, donereste volentieri un navigatore a chi non conosce la strada per andare a quel paese: calmi. Ormone spento o inappagato. GAZZAWEEKEND a cura di FRANCESCO RIZZO Da amici e sponsor ottenete appoggi, anche nel lavoro, che si anima grazie a un ventaglio di chance super. Fascino in crescita, fornicazione vivacina. Certa gente vi gratina gli zebedei, il lavoro è faticoso. Per questo, soprattutto, il morale oscilla. Non è dunque giornata. Nemmeno suinally speaking. È amica del vostro umore e dei programmi del sabato, la Luna. Che vi conferisce pure charme e fiuto superfine. Fornicazione algida, ma impeccabile. C’è minaccia di spese nell’aria, voi avvertite inquietudini varie e qualche impiccio. Non sembrerebbe un sabatone. Sudombelico poco reattivo. La copertina dell’album Panini ANSA Una vecchia locomotiva in disuso ● Quiz sul calcio, prove di abilità, premi per i collezionisti più fedeli e possibilità di effettuare scambi con altri appassionati. Le «Figuriniadi» - ovvero il «Panini Tour 2015» - sbarcano a Roma, nuova tappa di un viaggio attraverso tutto il Paese. Appuntamento oggi e domani ai Giardini Nicola Calipari. ● Non solo festa della donna: da otto anni l’8 marzo è anche la Giornata nazionale delle ferrovie dimenticate. Itinerari ricchi di storia, da percorrere a piedi o in bicicletta. Escursioni ma anche mostre organizzate dalla Confederazione Mobilità Dolce (Co.Mo.Do.) per gli appassionati ferroviari e non solo. LE FIGURINIADI A ROMA, PIAZZA VITTORIO EMANUELE II, OGGI E DOMANI DALLE 10.30 ALLE 18.30 FERROVIE DIMENTICATE DOMANI IN TUTT’ITALIA, PER INFORMAZIONI: FERROVIEDIMENTICATE.IT CONSIGLI LO SPORT IN TV IL PROGRAMMA «SCALA MERCALLI» TUTTI I PERICOLI DEL PETROLIO COL FRACKING Torna «Scala Mercalli», l’approfondimento dedicato ai problemi più urgenti per la salvaguardia del Pianeta Terra, condotto dal noto climatologo Luca Mercalli. In questa puntata si parlerà di combustibili fossili. Le telecamere andranno negli Stati Uniti, per vedere come il fracking, uno dei più moderni metodi con cui vengono estratti petrolio e gas dal sottosuolo, distrugga il territorio. DA VEDERE STASERA ALLE 21.30 SU RAI TRE ,# " 2 ,# " ,# " ,# " *3 ,# " / ,# " ( ,# " *6 ,# " . ,# " ** 4'-%# " 4'-%# " ,# " * “DUELLO” A CESENA PER IL SANGIOVESE ● “Gastronauti”, vignaioli, chef, appassionati: tutti a Cesena per il Romagna Wine Festival. Oltre al confronto tra il Sangiovese locale e quello toscano, show cooking, assaggi, incontri fra produttori e visite guidate. ROMAGNA WINE FESTIVAL FINO A DOMANI A CESENA, INFO: ROMAGNAWINEFESTIVAL.IT # " ,# " # 4 * " ,# " * , +4%# " 3 3 , +4%# " 3 3 )++ 1%# 3 " 2 )++ 1%# 3 " 2 +,#'1 &-!#% )'1#)%!1# #'%'# " " 3 3 *26 !1# #'%'# " ),% )% !&+#)'-!#+ #&# %),# " 3 ,# " 3 #-- %#, &-!#% 5#1$%% ),5 # " * 4+,% &-!#% " * ,# * &&#'#% " * SABATO 7 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT 39 1 LOTTO Infradito di gomma con logo, dettagli fluo e in nylon, comode GAZZA LOOK e leggere sono ideali in piscina e per il mare, ma utili anche in palestra per il dopo allenamento 15 euro GEOX RESPIRA GIUBBINO imbottito con zip a contrasto ● 149,90 euro PIRELLI P ZERO GIACCA in tessuto bistrato traspirante, antipioggia e vento ● 269 euro L’olimpionico e fratello d’arte Florent Manaudou, mister quintale, è anche l’uomo più veloce del mondo: a 24 anni si prepara ad un biennio d’oro REUTERS Manaudou resta nudo ed è sempre più veloce KAPPA® FELPA bicolore in nylon con zip e cappuccio ● 200 euro BOMBOOGIE BOMBER in tessuto tecnico con zip ● 170 euro 1Il re dello sprint tra copertine sexy e la sorella Laure: «Senza di lei non sarei arrivato qui, ma basta confronti» e come ai Mondiali in vasca corta di Doha (3 ori e 2 argenti) sarà un campione sotto i riflettori per come nuota poderosamente, e per come sta cercando di imporsi adesso fuori dall’acqua. Non a caso, prima di spogliarsi per Lagerfeld, è diventato manager di un progetto che guarda oltre lo sport e al post carriera: una nuova piattaforma «per guardare al mondo reale». GANT RUGGER T-SHIRT in cotone a righe bicolore ● 59 euro SEVENTY PANTALONE chino effetto denim ● 159 euro L’ alieno. L’icona sexy. Mister quintale o l’imprenditore. Florent Manaudou è sulle orme della sorella Laure, la prima olimpionica di Francia che a Londra, fu la prima ad accogliere il fratello all’uscita dei 50 stile libero d’oro. Non poteva che finire così: superstar lei, superstar lui. Florent ha il fisico massiccio, è il ragazzo che non deve chiedere mai ma anche lui in acqua comincia a sentire la pressione. E soprattutto, come la sorella, non intende perdere nelle occasioni che contano: passi per una gara di secondo grado come i 50 farfalla, ma quando si tratta di 100 stile libero, la gara regina, persino un esuberante come il fratello d’arte, diventa prudente. Forse perché in Francia soffre il confronto con il talentuosissimo Yannick Agnel? Forse perché ci sono giganti come l’olimpionico americano Nathan Adrian o il missile australiano James Magnussen? PRESSIONI Ecco: in una sola parola, anche Florent comincia a sentirsi assediato, come una stella che deve sembrare sempre vincente, impeccabile. E, adesso, come Karl Lagarfeld lo ha immortalato nel Numero Magazine appena uscito, deve sembrare GARMIN OROLOGIO con tecnologie per monitorare il nuoto ● 449 euro FRANKLIN & MARSHALL INFRADITO in gomma ● 28 euro «FLORENT È UN ALIENO, AL LIMITE DELLA PERFEZIONE» CAMILLE LACOURT NUOTATORE FRANCESE attrazione irresistibile per le donne. L’altra icona sexy del nuoto francese, Camille Lacourt, con il quale s’allena a Marsiglia, vedendolo emergere anche nei 50 dorso, ammette quasi scoraggiato: «È un alieno, al limite della perfezione». Di sicuro, verso i Mondiali di Kazan, dove vorrebbe diventare l’uomo dei campionati come un anno fa agli Europei con 4 ori AQUASPHERE OCCHIALINI da nuoto con lenti polarizzate ● 34,90 euro SWATCH OROLOGIO con cinturino in silicone ● 40 euro DSQUARED2 BORSONE in tessuto tecnico ● (prezzo su richiesta) CONFRONTI Perché anche Florent, memore dell’ascesa e caduta della sorella, adesso sta investendo tutte le energie per brillare sempre. Dopo l’oblio della sorella, che si è riciclata come stilista e presentatrice tv, ha scritto un libro e ha fatto parlare di sé per un improvvido furto a Disneyland, Florent intende rilanciare l’immagine di famiglia, un marchio unico, un cognome che è ormai sinonimo di vincente. «Il problema non è mia sorella: senza di lei non sarei mai arrivato a questi livelli. Il paragone magari continuerà ad essere fatto, ma ad un certo punto bisogna saper dire basta». Se Laure era leggerezza e timidezza, Flo è l’espressione della potenza in acqua, i muscoli che determinano velocità. Uno sprint nei 100 mondiali è quanto gli manca. Ma la dinastia è garantita. © RIPRODUZIONE RISERVATA IL MEETING DIESEL T-SHIRT in jersey con taschino in denim ● 75 euro Florent nei 50 dorso cede a Lacourt: è 2° L’azzurra Mizzau 4a (al.f.) Ieri a Marsiglia, Florent Manaudou è stato battuto nei 50 dorso dal campione del mondo Camille Lacourt, suo compagno di club, tra oggi e domani, il fratello d’arte gareggerà nei 50 e 100 sl, la sua gara del futuro. Florent è nato il 19 novembre 1990. Alto 199 cm per 99 kg, è olimpionico a Londra 2012 (la sorella lo fu ad Atene 2004 nei 400 sl) nei 50 sl, gara in cui è anche campione europeo ed in testa al ranking mondiale 2015 con 21”83. Agli ultimi Mondiali di vasca corta di Doha Florent Manaudou ha ottenuto 3 ori e 2 argenti, mentre agli Europei in vasca lunga di Berlino nell’agosto scorso, ha conquistato 4 ori, tra cui quello nei 100 sl. La miglior azzurra di ieri è stata Alice Mizzau, che ora si sta allenando con la spagnola Mireia Belmonte reduce dall’altura di Granada, quarta nei 200 sl in 1’58”77. Uomini: 200 sl Agnel 1’47”11, 23. Santucci 1’53”68; 45. Leonardi 1’55”94; 50 do Lacourt 24”85 (1° t. 2015), Manaudou 25”17, 7. Rivolta 26”35; 200 ra Koch (Ger) 2’10”68; 200 fa De Deus (Bra) 1’56”20; 400 mx Verraszto (Ung) 4’15”99. Donne: 200 sl Bonnet 1’57”27, 4. Mizzau 1’58”77; 50 do Medeiros (Bra) 27”84; 200 ra Pedersen (Dan) 2’23”34, 6. Castiglioni 2’32”36; 200 fa, 400 mx Hosszu (Ung) 2’08”66, 4’39”96 (Trombetti 4’45”86, fin. B). SLAM JAM X CARHARTT PANTALONI in canvas con rivetti metallici ● 129 euro BIRKENSTOCK SANDALO che garantisce sostegno al piede ● 29 euro HAVAIANAS INFRADITO in gomma dai motivi geometrici ● 20 euro ARENA COSTUME in tessuto ideale per chi nuota frequentemente ● 32,95 euro ARENA COSTUME in tessuto che ha ottima durata nel tempo ● 32,95 euro FERRINO ACCAPPATOIO in microfibra color verde e con cappuccio ● 42 euro SPEEDO CUFFIA da piscina in silicone multicolor ● 9 euro A cura di Fabrizio Sclavi [email protected] Stefano Arcobelli 40 SABATO 7 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
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