Data: 12/03/2015 | Fonte: Corriere del Trentino | Pagina: 14 | Autore: Massimiliano Boschi | Categoria: unibz il ritaglio del contenuto e' nella pagina seguente per migliorarne la visualizzazione Documento generato da Marta Colasanti il 12/03/2015 alle 08:21:34 Pagina 1/2 Data: 12/03/2015 | Fonte: Corriere del Trentino | Pagina: 14 | Autore: Massimiliano Boschi | Categoria: unibz IL PRECARIO e IL PROFESSORE La giungla dei contratti a progetto, in scena al Cristallo lo spettacolo «Genteinattesa» Sul palco Battiston e Sidoti. Il cantautore: «Le mie musiche esplorano il nostro tempo» «G enteinattesa. Il precario e il professore» racconta di quelli che aspettano e di quelli che sorprendono. Di gente in perenne attesa, che non ha nemmeno la possibilità di accomodarsi nell’apposita sala, ma anche inattesa, inaspettata. Strani personaggi figli della precarietà che popolano, insieme a un barbuto professore, lo spettacolo di Giuseppe Battiston e Piero Sidoti che andrà in scena stasera sera al Teatro Cristallo di Bolzano (ore 21). A interpretare il professore sarà proprio Giuseppe Battiston, l’indimenticato Costantino Caponangeli di Pane e tulipani, uno degli attori preferiti dal compianto Carlo Mazzacurati, uno straordinario interprete finalmente uscito dal limitante ruolo di miglior attore non protagonista del cinema italiano. Ad accompagnarlo, un suo conterraneo, Piero Sidoti, già vincitore della Targa Tengo opera prima proprio grazie all’album Genteinattesa uscito nel 2010. Ma, come spiega lui stesso: «Lo spettacolo è figlio di un lungo percorso. Solo una metà delle canzoni dello spettacolo è contenuta in quell’album, l’altra metà è ospitata nel nuovo». Ovvero: Lalala, tredici brani e due ghost track che «esplorano il quotidiano contemporaneo, ma anche tutte le grandi questioni dell’esistenza (il tempo, l’amore, la felicità, la tensione verso l’utopia)». Ma, tornando allo spettacolo, Sidoti eseguirà le musiche dal vivo mettendo in scena la varia umanità che vive nella giungla dei contratti a progetto e dei lavoretti a termine. Personaggi che si dovranno confrontare con un professore, piuttosto cinico, che il cantautore descrive così: «È un filosofo del nulla, uno che cavalca gli stenti altrui. Dallo scontro tra i miei precari ed il professore interpretato da Battiston nasce la drammaturgia dello spettacolo». Al centro, quindi, la figura del disincantato professore di matematica di un liceo, un ex sessantottino che invita gli studenti a «surfare sulla vita, sulla vita, a stare a galla, dribblare gli ostacoli e soprattutto a prendere le cose con astuzia». Un’astuzia che constaterebbe nel farsi mantenere dai genitori, approfittare della generosità dei nonni, ma, soprattutto, nel non farsi infinocchiare da sogni di grandezza e speranze di cambiamento. In altre parole, un esplicito invito a rinnegare la propria gioventù per adeguarsi al tran tran, scegliendo l’ipotesi più facile, che non muta lo status quo, lascia i privilegi ai privilegiati e dimentica che «chi si adatta alle circostanze le crea». Riflesso di una generazione costretta a La vicenda nasce dallo scontro tra due personaggi diversi Il docente è un filosofo del nulla, cavalca con cinismo il dolore altrui Documento generato da Marta Colasanti il 12/03/2015 alle 08:21:34 Powered by TCPDF (www.tcpdf.org) mettersi in coda nell’attesa del proprio turno, per piazzarsi in fondo ad una fila priva di regole e razionalità che, al massimo, potrà garantire poco più che la sopravvivenza. La regia dello spettacolo è dello stesso Giuseppe Battiston, i biglietti costano dieci euro, set- te per i possessori della Cristallo Card. Lo spettacolo rientra nel percorso «Identità» curato dall’Associazione Cristallo in collaborazione con Teatro La Ribalta e con la Libera Università di Bolzano. Massimiliano Boschi © RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 2/2
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