12 45 67 18 LA STAMPA VENERDÌ 27 MARZO 2015 Chieri, tre studenti feriti nell’incidente Grave incidente ieri in frazione Madonna della Scala. Una Seat Ibiza con a bordo tre studenti chieresi di 16,17 e 18 anni è uscita di strada e si è ribaltata in un fosso. Gli occupanti, ricoverati al Maggiore al Cto, hanno riportato diverse fratture e lesioni, ma nessuno è in pericolo di vita. [M. MAS.] Metropoli .53 . ETROPOLI M Per le vostre segnalazioni [email protected] Orbassano Collegno San Luigi, accuse alla Regione “Ci stanno smantellando” La Certosa e le residenze sabaude Offensiva del Comitato: “Le attività specialistiche al Mauriziano” Carmagnola MASSIMO MASSENZIO Nemmeno il tempo di gioire per le rassicurazioni sulla permanenza a Orbassano del centro per la cura delle talassemie, che subito si registra un nuovo scontro fra il Comitato per la difesa del San Luigi e la Regione Piemonte. Colpi di pistola alla sala giochi Due arresti Gabriele Gallone Fuga verso il Mauriziano A far scattare la protesta sono le due determine del direttore generale Fulvio Moirano, che stabiliscono il trasferimento di numerose attività al Mauriziano. Per il Comitato si tratta di un «tradimento» delle promesse, ma l’assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta, ribatte: «Comprendo le preoccupazioni, ma mi sento in dovere ancora una volta di ribadire che la Regione Piemonte rispetta l’impegno assunto con l’Università per valutare tempi e modi di applicazione dell’accorpamento di alcune attività». Parole che non tranquillizzano chi teme un progressivo ridimensionamento del San Luigi: «Ancora una volta assistiamo a una fuga in avanti e poi a una retromarcia precipitosa da parte di chi dovrebbe governare la Sanità piemontese – commenta Gabriele Gallone, medico e membro dell’esecutivo nazionale Anaao - Proprio come è successo per il centro delle Microcitemie, prima dimenticato e poi elogiato pubblicamente. Certe decisioni dovrebbero essere prese in modo oculato, ma evidentemente non è così». Durissimo l’attacco del Comitato: «A questo punto ci chiediamo chi comandi in assessorato. L’assessore o il direttore generale che fir- FOTO MASSENZIO Il materiale sequestrato medico dell’esecutivo nazionale dell’Anaao: «Certe decisioni dovrebbero essere prese in modo più oculato» Ospedale in crisi? Medici e infermieri del San Luigi Gonzaga sono preoccupati per il futuro della struttura orbassanese, a loro dire in via di progressiva smobilitazione 380mila metri quadrati È l’area a disposizione del San Luigi a fronte dei 40 mila metri del Mauriziano ma le determine? Oppure ci sono altre figure? Ma soprattutto ci interroghiamo su quale sia il ruolo della IV Commissione Sanità». L’ultima audizione risale al 18 marzo: «Abbiamo chiesto di essere coinvolti nelle decisioni e siamo stati rassicurati dai commissari – aggiunge Fabrizio Lodo, anestesista e rappresentante del Comitato Dopo 5 giorni, però, sono uscite determine che trasferiscono al Mauriziano una serie di attività specialistiche fra le quali quasi tutte quelle del laboratorio analisi, con l’eccezione di Ematologia e Neuroscienza». Un clamoroso voltafaccia, secondo il personale orbassanese. La difesa di Saitta Saitta difende invece l’operato del direttore generale: «Nessuno si senta tradito, le competenze sui ruoli in assessorato sono molto chiare. Moirano ha fatto il suo dovere nel dare attuazione al programma operativo concordato con il Ministero». Sui trasferimenti però precisa: «Non vuol dire che domani scatteranno accorpamenti di attività al Mauriziano. Come ho concordato con l’Università i tecnici studieranno le modalità migliori senza danneggiare il San Luigi». Ci potrebbero essere debiti non saldati dietro il giallo dei 4 colpi di pistola sparati contro la sala giochi Terrybel di via del Porto, a Carmagnola, la notte 5 ottobre. Le indagini dei carabinieri del nucleo operativo di Moncalieri si sono concentrate sull’ex gestore del centro scommesse, un carmagnolese di 31 anni, che poco dopo la sparatoria si era rifugiato in Calabria. Gli investigatori hanno scoperto che l’imprenditore aveva un debito di oltre 13 mila euro nei confronti di Angelo Vinotti, 29 anni, nomade sinto astigiano; e Stefano Mirabello, 25enne incensurato di Villastellone. Secondo i carabinieri Mirabello e Vinotti, arrestati per estorsione, sarebbero ricorsi a pressioni psicologiche e minacce di morte - solo Vinotti - nei confronti della vittima e dei suoi famigliari per ottenere la restituzione del denaro. A casa del nomade sono stati sequestrati un fucile mitragliatore e una pistola giocattolo, mentre nell’abitazione del villastellonese sono state trovate 10 cartucce, gioielli in oro e un diamante di dubbia provenienza. Per il momento i due arrestati non sono ritenuti responsabili dei proiettili sparati contro la sala giochi e nell’inchiesta sono state coinvolte anche le loro compagne per le quali è scattato il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalle vittime. [M. MAS.] La chiesa dell’Annunziata PATRIZIO ROMANO Riportare in auge il passato aulico della Certosa di Collegno e farla entrare, a pieno titolo, nel percorso delle Residenze reali. Questo il sogno dell’associazione «Amici della Certosa», che farà parte dell’ottava edizione di «Follie in fiore» una mostra-mercato florovivaistica che si svolge, dalle 9 alle 18 di domani e domenica, proprio all’interno del chiostro secentesco dei frati certosini. «Nella chiesa dell’Annunziata verrà realizzata una spettacolare opera d’arte con oltre 20 mila petali - spiega il presidente Davide Mabellini - ad opera dei maestri del gruppo Infiorata della Riviera ligure di Diano Castello». Inoltre ci sarà anche una mostra di dipinti di Diana Carolina Rivadossi e Maria Rosa Frigieri, del Circolo degli Artisti. Infine si potranno ammirare distese di primule, viole, rose, aromatiche orchidee, tillandsie, piante grasse e da frutto. E una sezione speciale sarà dedicata ai bonsai. «Tutto nel chiostro restaurato di recente - spiega Mabellini -. Con offerte e donazioni speriamo di poter rimettere all’onor del mondo la chiesa e l’aula hospitalis, e finalmente riportare qui i vasi officinali oggi custoditi in un caveau». Insomma, rendere la Certosa un punto d’interesse non solo collegnese. 9A IL 14 MAGGIO Il presidente Mattarella inaugurerà il Salone del Libro «Che a inaugurare il 14 maggio il Salone del libro ci sia il presidente della Repubblica è ovviamente motivo di soddisfazione e di orgoglio». È il commento del sindaco Fassino alla notizia che quest’anno la rassegna del Lingotto sarà Che tempo fa aperta dalla prima carica della Repubblica che, quasi certamente, si recherà anche in visita alla Sindone. «Il presidente ha accolto il mio invito - ha proseguito Fassino - e ha scelto di venire il 14 maggio quando inaugureremo il salone del Li- LA STAMPA VENERDÌ 27 MARZO 2015 Via Lugaro 15, 10126 Torino, tel. 011 6568111 B fax 011 6639003, e-mail [email protected] B [email protected] B [email protected] ANSA Il presidente Mattarella bro che è uno degli eventi culturali più importanti non solo di Torino, ma del Paese. E quest’anno, tra l’altro, il Paese ospite sarà la Germania dove ha sede il più grande salone internazionale dell’editoria a livello europeo». Grande soddisfazione - va da sè - anche alla Fondazione Salone del Libro che per la prima volta nella sua storia vede la propria manifestazione inaugurata da un presidente della Repubblica. [E. MIN.] TORINO Situazione Correnti asciutte da nord-ovest riportano condizioni soleggiate con foehn sulle Alpi e temperature miti. Sole e clima primaverile almeno fino a metà della prossima settimana. & PROVINCIA Approvato il progetto. Costerà 800 milioni e avrà 700 posti letto Sanità, rivoluzione nel 2020 Via libera al Parco della salute Ma è allarme alle Molinette: non possiamo restare così per i prossimi 5 anni 6˚ 19˚ Oggi Cara Torino Ben soleggiato con cielo generalmente sereno salvo lievi velature in serata. Temperature in sensibile aumento. Venti di foehn nelle vallate alpine. 4˚ 18˚ Domani Ancora una giornata ben soleggiata con cielo generalmente sereno salvo lievi velature. Temperature in lieve calo, più sensibile nei valori minimi. 6˚ 23˚ Domenica Ben soleggiato con cielo generalmente sereno, ma velature a tratti estese in serata. Clima primaverile con temperature in ulteriore aumento. 12 45 67 18 MANCA UN TIMBRO E IL COMUNE SANZIONA UN TORNEO ORGANIZZATO PER AIUTARE LA SCUOLA LUIGI LA SPINA Una strada concreta ra un progetto affascinante quello che, nei primi anni di questo secolo, si era immaginato per la sanità torinese. Prevedeva lo spostamento a Grugliasco di un polo d’eccellenza per le cure più impegnative, con un campus universitario e un’area destinata allo sviluppo tecnologico delle aziende nel settore. Anche il nome era suggestivo, quello di una vera «città della salute». Erano altri tempi, quelli di una crescitafinanziariaedeconomicadi cui si sospettava la fragilità, ma di cui si voleva ignorare il rischio delle disastrose conseguenze. Torino aspettava con trepidazione le Olimpiadi cheavrebberomostratoatutto il mondo il cambiamento di una città che, dalla monocultura manifatturiera, si apriva a vocazioni plurime e moderne mentre mutava pure l’assetto urbanistico. E CONTINUA A PAGINA 41 Mondo A LLE PAG. 40 E 41 TERRORISMO “L’Isis voleva anche mia figlia” La disperazione del padre del giovane arrestato per terrorismo Giacomino e Numa A PAGINA 42 TRAM E BUS Viaggio tra i guai delle linee Gtt Le telecamere svelano i borseggi e le aggressioni ai controllori Federico Genta A PAGINA 45 REPORTERS Multato il papà che raccoglieva fondi Beppe Minello E UN COMMENTO DI Guido Boffo A PAGINA 43 LA LETTERA Che tristezza la difesa dei vitalizi ELSA FORNERO aro direttore, la notizia secondo cui, in condizioni di gravi difficoltà del bilancio regionale, gli ex consiglieri regionali del Piemonte (così come hanno già fatto i consiglieri di altre regioni e altri verosimilmente faranno in futuro) si opporrebbero al taglio dei propri vitalizi in nome di un «diritto acquisito» è davvero sconfortante. Soprattutto per chi, come la sottoscritta, ha dovuto operare, in condizioni di emergenza, una severa riforma previdenziale nell’ambito di una strategia tesa a evitare che l’Italia (e con essa l’euro) cadesse nel baratro di una crisi finanziaria. È arrivato il momento di riflettere seriamente, in modo aperto e trasparente, su questi «diritti acquisiti», che molto spesso sono in realtà una bandiera per difendere privilegi. Come può definirsi «diritto acquisito» un vitalizio votato dalle stesse persone che ne beneficeranno e il cui costo ricadrà in buona misura su altri contribuenti, magari più poveri dei primi? Un vitalizio che raramente rispecchia i contributi versati e ancor meno l’aspettativa di vita al momento in cui il beneficiario inizia a usufruirne? Quando si trattò di fare la riforma delle pensioni per salvare il debito pubblico italiano dall’insolvibilità ed evitare le conseguenze catastrofiche che ciò avrebbe provocato, agli italiani furono chiesti rilevanti sacrifici e la riforma non mancò di produrre, oltre agli effetti positivi appena ricordati, anche situazioni di grave disagio. A distanza di tre anni è tempo di guardare a questi pseudo diritti acquisiti tagliandone una buona fetta, magari per destinarla alle situazioni più problematiche generate dalla riforma e ancora non risolte. Sarebbe il modo migliore per proseguire sulla strada dell’equità tra le generazioni iniziata dalla riforma, senza metterne in discussione (come alcuni poco responsabilmente vorrebbero) gli elementi cardine. C 12 45 67 18 LA STAMPA VENERDÌ 27 MARZO 2015 . Cronaca di Torino .41 LACITTÀCHE CAMBIA Reportage Una strada concreta ALESSANDRO MONDO LUIGI LA SPINA B asta percorrere qualche reparto per accorgersi che il problema non sono i contenuti ma il contenitore: una struttura importante ma sopravvissuta all’epoca in cui è stata pensata, ampliata e riadattata nei decenni fino al limite del possibile, usurata e incompatibile con le nuove tecnologie che ci si aspetta dalla Sanità moderna. Cantiere perpetuo Benvenuti alle Molinette, un cantiere perpetuo dove ogni lato ha il suo rovescio e dietro ogni angolo si nasconde un paradosso: professionisti corteggiati da ospedali italiani e stranieri e tubature al collasso, specialità all’avanguardia e padiglioni d’altri tempi, interventi sofisticati e sale operatorie di vecchia concezione, interventi con i «Google Glass» e mancanza dei doppi percorsi nei corridoi, avveniristici bacini in titanio e talora mancanza di collegamenti Internet. Le contraddizioni In una parola: il regno dei contrari. E dei problemi. «Per forza - commenta Mauro Salizzoni, direttore del Centro trapianti di fegato -: nel caso dei moderni ospedali si ragiona su una vita media di trent’anni, poi si rifanno da capo; questo è stato costruito prima che inventassero la penicillina». Significa molte cose: «Le tubature, ad esempio, non resistono oltre una certa temperatura imponendo di montare i filtri ai rubinetti contro la legionella. Nelle nuove strutture si manda l’acqua a sessanta gradi e il batterio scompare». SEGUE DA PAGINA 39 C Mauro Salizzoni «Servono 20 milioni l’anno per mantenere le Molinette» Mauro Rinaldi «In queste condizioni non possiamo aspettare il nuovo ospedale» Futuro incerto Quando il nuovo «Parco della Salute» diventerà finalmente realtà il complesso delle Molinette, fatta salva la riconversione di un’ala per ospitare 300-400 posti-letto, resterà sostanzialmente inutilizzato Viaggio in corsia, tra équipe di valore internazionale e tubature al collasso Ma le Molinette non possono resistere in attesa del trasloco Struttura obsoleta Salizzoni; servono 20 milioni l’anno per garantire la manutenzione Non a caso Salizzoni tifa per il nuovo «Parco della Salute» «oggi è una buona giornata» - , come molti altri alle Molinette tra medici, capo-sala, infermieri e operatori socio-sanitari. Non a caso Gian Paolo Zanetta, direttore generale dell’azienda ospedaliera Città della Salute, di cui le Molinette fanno parte, è intervenuto alla firma del protocollo in Regione portando il ringraziamento del personale: un atto di buon gusto che la dice lunga sull’attesa con cui in corso Braman- te si attende il nuovo progetto. «Speriamo sia la volta buona ! - esclama Milva, capo-sala delle sale operatorie di Cardiochirurgia -: purtroppo le strutture non sono adeguate alle nuove tecnologie». Racconta lo stupore del primario di cardiochirurgia dell’ospedale di Montecarlo, che nei giorni scorsi ha visitato le Molinette: «Ci ha chiesto come potevamo lavorare in queste condizioni. E questo anche se, in una struttura più vecchia e più pic- cola, facciamo le stesse cose che fanno loro». Tempo contato Difficoltà e orgoglio, limiti e risorse personali a fronte di una situazione destinata a restare tale ancora per cinque-sei anni: sempre che il progetto del nuovo ospedale non incontri altri ostacoli. «Fino ad allora sarà indispensabile un fondo straordinario per mantenere all’onor del mondo le corsie e garantire la sopravvivenza delle aree attrezza- te tecnologicamente - aggiunge Salizzoni -. Quanto? Almeno 20 milioni l’anno». Dello stesso avviso Mauro Rinaldi, direttore Cardiochirurgia universitaria: «In queste condizioni non sarà possibile attendere la nuova struttura. La Cardiochirurgia può restare dov’è solo a condizione di urgenti lavori di adeguamento nelle sale operatorie e in terapia intensiva». «Alle Molinette ci sarebbero ancora spazi disponibili ma costerebbe meno farli ex-novo che metterli a norma», riflette Luca Brazzi, direttore Anestesia e Rianimazione 1. Francesco Enrichens, pone l’accento sull’adeguamento del Dea delle Molinette (oltre che del Regina Margherita). Il primo ad essere consapevole di queste realtà è Zanetta. Pur essendo tra i fautori più convinti del «Parco della Salute», il direttore si aspetta un aiuto dalla Regione nell’immediato: a questo punto la vera scommessa alle Molinette è la gestione della quotidianità. on il brusco e doloroso bagno di realtà avvenuto dopo il 2007, anche per il grandioso progetto della “città della salute” cominciarono a sorgere dubbi e difficoltà: non solo, per il vero, riguardo alla sostenibilità finanziaria dell’opera. La collocazione, ai margini di Torino, appariva scomoda e mal collegata con la città. L’ostilità di medici e personale sanitario allo spostamento era evidente, così come il mancato accordo con i vertici dell’Università. Il destino sembrava allora inevitabile, quello del cassetto, già pieno, delle buone, ma utopistiche intenzioni. La firma del protocollo d’intesa per il «parco della salute», così più modestamente è stato ribattezzato il progetto, avvenuta ieri, è un saggio atto di realismo. Non ha bisogno di troppi annunci trionfali, nè del tentativo di spacciare un serio e concreto piano di spostamento di un ospedale ormai decrepito, quello delle Molinette, in una area adatta ai servizi della sanità pubblica, come se si tratti di una rivoluzione epocale e straordinaria. Può essere, invece, l’esempio come sia possibile, in tempi di vacche magre, pensare con più concretezza a soddisfare le immediate esigenze dei cittadini senza illuderli e, soprattutto, cercando non di far calare i progetti dall’altezze immaginifiche e sproporzionate di illuministi programmatori, ma di costruirli con l’apporto e l’intesa di tutti gli interessati. Prima di suonare le fanfare, certamente, bisognerà aspettare i tempi, speriamomenodilatatidelsolito,dituttiipassaggiburocratici necessari per vedere finalmente un assetto della sanità torinese meno precario e più consono a una medicina moderna e a una sanità adeguata alle nuove necessità dei cittadini. Con un colpo di ottimismo, insomma, possiamo augurarcichesianoinostrifiglie non i nostri nipoti a vedere questo «parco della salute». 12 45 67 18 40 .Cronaca di Torino STAMPA .LA VENERDÌ 27 MARZO 2015 Si chiamerà Parco della salute e sorgerà sui terreni ex Fiat Avio Ospedali, il futuro arriva nel 2020 Siglato l’accordo: costerà 800 milioni, avrà 700 posti letto e spazi per la ricerca Area disponibile per la Città della Salute PIAZZA GALIMBERTI Stazione a ponte Lingotto UOL E ZINO ZINI Oval 1 Il cantiere Tav di Semaforo verde 500 posti in meno Le Molinette hanno 1.200 posti. I 500 che non andranno nel nuovo polo verranno spalmati 160.000 metri quadri È l’estensione dell’area su cui sorgerà il nuovo polo medico e scientifico Adesso si fa sul serio. Ieri i rappresentanti di tutti i soggetti interessati - Regione (Chiamparino, Saitta), Comune (Fassino, Lo Russo), Università (Ajani, Ghigo), Città della Salute (Zanetta), Ferrovie (De Vito) - hanno firmato il protocollo d’intesa subito girato al Ministero dell’Economia e Finanze. Parco Palazzo unico della Regione Lingotto VIA N IZZA Punti d’intesa Diverse le novità rispetto alle roboanti promesse del passato. Definita l’area da 160 mila metri quadri sulla quale sorgerà la struttura: in parte su terreni ex Fiat Avio, in parte su aree messe a disposizione da Fs. Definito l’identikit: un polo avanzato, coerente con la revisione della rete ospedaliera, dove coniugare posti-letto ad alta complessità, didattica, ricerca clinica e di base, bioincubatore, residenze universitarie. Definito il collegamento con le trasformazioni previste o già esistenti negli ambiti limitrofi: «Arcate Moi» (incubatore di imprese), Centro universitario di ricerca «Dental-School» al Lingotto, Centro universitario per le Biotecnologie molecolari, ambito stazione Lingotto (strategica per l’accessibilità ferroviaria). Definito il numero massimo di posti-letto: 700. Definita la «macchina», basata su una cabina di regia e su una segreteria tecnica, incaricata di elaborare il progetto e seguirne l’iter: il cronoprogramma sarà messo a punto entro 15 giorni. Chiomonte Tav,viaallostudio suimpattisanitari Ex Moi VIA OB Il primo progetto di Città della Salute risale a 14 anni fa Mai attuato - LA STAMPA PAS S l’annuncio Il progetto VIA 2002 Tempi rapidi, scadenze precise, idee chiare. Sono i tre presupposti dai quali riparte il percorso che entro cinque-sei anni, se tutto filerà liscio, doterà Torino di un polo ospedaliero di alto livello. Per intenderci, la famosa Città della Salute di cui si parla, rigorosamente a vuoto, dal 2002: 14 anni di confronti, polemiche, masterplan che si allungano e si accorciano come fisarmoniche, aree individuate e poi sconfessate (Grugliasco, Collegno, Molinette), finanziamenti ministeriali inesigibili e dirottati altrove. Tanto rumore per nulla. to il futuro polo ospedaliero). Dei restanti 500, spiega l’assessore Saitta, fautore dell’accelerazione che ha portato all’intesa, 300-400 potrebbero restare in un’ala delle stesse Molinette (la meno compromessa). Gli altri saranno spalmati sugli ospedali già presenti a Torino: compresi quelli che, con le Molinette, costituiscono l’attuale azienda ospedaliera Città della Salute (Sant’Anna, Regina Margherita, Cto). Le variabili REPORTERS Al Moi Università e Politecnico Agli ex mercati generali, accanto alla nuova Città della Salute, ci sarà un polo universitario per la ricerca biomedica I costi Diverse le variabili. La prima è il finanziamento di una realtà che, «chiavi in mano», sfiorerà gli 800 milioni: 400 solo per la parte ospedaliera. Si punterà sui fondi ministeriali e sui fondi europei, ma anche sui privati. A detta di Chiamparino, il Ministero - preso atto della rinnova- ta «credibilità» della Regione l’ha esortato a presentare progetti di edilizia sanitaria. I posti-letto La seconda variabile è la ripartizione dei 1.200 posti-letto delle vecchie Molinette: 700 troveranno spazio nel «Parco della Salute» (così è stato ribattezza- Ma in corso d’opera le cose potrebbero cambiare, lasciando spazio ad un’altra combinazione: il Cto unico ospedale dell’area sud a sopravvivere; le eccellenze della sanità dirottate nel «Parco della Salute»; il futuro del Regina e del Sant’Anna da ridiscutere. Di sicuro il percorso (ri)avviato ieri è l’ultima occasione per dotare Torino di quello che, ha detto Fassino, sarà il terzo polo direzionale dopo il centro storico e l’area di Porta Susa: questione di credibilità verso Roma ma anche di tenuta delle Molinette, ormai a fine corsa. Ora o mai più. [ALE.MON.] Chiomonte sarà il primo dove verrà condotto uno studio di valutazione di Impatto sulla Salute. La ricerca seguirà un programma di ricerca coordinato dal professor Enrico Pira, ordinario di medicina del lavoro. L’azione di monitoraggio e analisi dell’impatto sulla salute della popolazione del territorio è il frutto di una convenzione tra la Telt e l’università di Torino. Mario Virano, direttore della società che deve realizzare il tunnel di base, spiega: «La Valutazione di impatto della salute integrerà l’attuale sistema di gestione ambientale che dopo oltre 20 mila misurazioni segnala l’assoluta regolarità e il rispetto delle soglie previste dalla legge per amianto, polveri, radiazioni, qualità dell’aria e dell’acqua». Secondo Virano «i valori sono in linea con i monitoraggi ante operam, evidenziando la mancanza di alterazioni per l’ambiente». Per Francesca Frediani, consigliera regionale M5S, invece «la Vis doveva infatti essere fatta prima di aprire il cantiere di Chiomonte». [M.TR.] 12 40 .Asti STAMPA .LA VENERDÌ 27 MARZO 2015 GLI ULTIMI DUE CASI AD ASTI AL RIONE SAN SILVESTRO E IN CENTRO GIOVANE ROM IN CAMPO DEL PALIO Anziane derubate in casa cresce l’allarme per le truffe Scippa borsetta e fugge Preso da agenti Polfer in oro». Il ladro non si è subito allontanato: «Ha salutato mia mamma, ha ringraziato e poi con calma se ne è andato. Solo qualche minuto dopo lei si è accorta che c’era stato un furto». È stata presentato denuncia in questura. Scarna la descrizione dello sconosciuto: «Giovane, ben vestito, parlava in italiano corretto senza accenti o cadenze particolari. Potrebbe essere chiunque» dice la donna. MASSIMO COPPERO ASTI Non accenna a placarsi l’allarme per furti e truffe ad anziani in città. Gli ultimi episodi denunciati alla polizia sono avvenuti in due abitazioni del centro storico, ma altri casi sono stati segnalati ai centralini delle forze dell’ordine anche in periferia e nelle frazioni. Erano circa le 10 quando una pensionata di 82 anni, vedova, che vive sola in un palazzo del rione San Silvestro, è stata avvicinata sotto casa da un giovane. Le anziane hanno fatto entrare i truffatori nelle loro abitazioni Bar di corso Ivrea Svuotaticontenitoridelleslotmachine 1 Furto notturno ad Asti in un bar di corso Ivrea. I ladri, dopo aver forzato una porta sono riusciti ad aprire i contenitori delle monete delle slot machine. Il danno denunciato dai titolari è di circa 2 mila euro.Sono in corso accertamenti della polizia, intervenuta per un sopralluogo con gli agenti di una Volante. La scorsa settimana un altro furto di notte al quartiere Torretta: dalla tabaccheria Lupo di via Morando sono state portate via stecche di sigarette per 16 mila euro. [M. CO.] INNOVAZIONI ALL’ASL DI ASTI Pagare il ticket on line, da casa, utilizzando la carta di credito, senza orari e senza lunghe attese agli sportelli: l’Asl di Asti ha attivato il nuovo servizio di pagamento per tutte le prestazioni specialistiche. Come pagare Da alcuni giorni è possibile pagare il ticket tramite computer e dal sito www.asl.at.it, cliccando sul link «prenotazioni e pagamenti ticket on li- ne». Basta seguire le indicazioni: inserire nella procedura guidata il codice identificativo del ticket riportato sulla prenotazione e il codice fiscale. Il sito accetta tutte le principali carte di credito, senza commissione. Come spiegato dall’Asl: «Il servizio on line ha il vantaggio di poter pagare prima della prestazione, senza doversi recare agli sportelli bancari o ai punti gialli». Il pagamento avrà una ricevuta che potrà essere stampata in ogni momento e scaricata fiscalmente. Un episodio simile è avvenuto ai danni di un’altra pensionata che abita in centro. Ad agire è stato un falso tecnico dell’Acquedotto: avrebbe sostenuto di dover svolgere rilevazioni con una strumentazione elettronica che «faceva contatto» con l’oro. All’anziana è stato chiesto di mettere tutti i preziosi sul tavolo. In questo modo l’autore del furto ha avuto gioco facile nell’impossessarsi dei gioielli e allontanarsi. Il questore Filippo Di Francesco ha ribadito che «l’attività di prevenzione da parte di tutte le forze dell’ordine viene svolta in modo massiccio, anche con l’ausilio di agenti di rinforzo da Torino. Non possiamo essere dappertutto, ma cerchiamo di fare indagini su ogni episodio che viene denunciato». Altri servizi La sanità sbarca sulla rete, ticket on line e presto anche un fascicolo elettronico VALENTINA FASSIO ASTI operativa della questura intanto ha segnalato la situazione via radio alle pattuglie sul territorio e la nota di ricerca è stata raccolta da due agenti della polizia ferroviaria. Quando ha visto i poliziotti in uniforme, il giovanissimo ladro ha tentato nuovamente la fuga ma è stato bloccato poco dopo in via Artom. Portato negli uffici della questura, è stato identificato e poi rilasciato. La vittima del tentato furto, alla quale è stata subito restituita la borsetta, non avrebbe ancora fatto denuncia. [MA. C.] «L’oro che fa contatto» «I termo da controllare» Lo sconosciuto ha detto di essere stato incaricato dall’amministratore di condominio di controllare le valvole dell’impianto di riscaldamento, che erano state sostituite due anni prima. La proprietaria dell’abitazione ha fatto salire il giovane nell’appartamento: «Quell’uomo ha veramente verificato tutti i termosifoni racconta la figlia della vittima, che ha reso pubblica la vicenda attraverso il consigliere comunale Mariangela Cotto -. E’ stato in casa di mia mamma mezzora. Lei si è distratta qualche minuto e lui è riuscito a rovistare nei cassetti e a trovare alcuni oggetti Ha rubato la borsetta a una donna che aveva appena parcheggiato l’auto in Campo del Palio. Ma il ladro, un ragazzino di 13 anni di origine rom, è stato subito inseguito da un testimone che ha dato l’allarme al 113, fornendo una dettagliata descrizione delle fattezze fisiche e dell’abbigliamento del nomade. E’ successo nel primo pomeriggio di ieri. E’ iniziato un inseguimento a piedi nella zona di piazza Marconi. Il rom ha subito gettato a terra la borsetta. La sala Il ticket si paga da casa Se per il pagamento del ticket on line non sono richieste le credenziali di accesso «imputabili», ovvero quelle che riconducono all’identità dell’utente attraverso il riconoscimento on line, le credenziali saranno però richieste per altri servizi che saranno presto attivati dall’azienda sanitaria. Per poter ottenere le credenziali bisogna rivolgersi personalmente agli sportelli dell’Asl presentando la carta di identità e la tessera sanitaria. Secondo il programma, il primo servizio che verrà attivato sarà il ritiro on line dei referti di laboratorio analisi. In seguito toccherà a tutti gli altri referti, con la possibilità di accedere da casa al proprio fascicolo sanitario elettronico. CONVEGNO AL POLO UNIVERSITARIO I fondi europei anche per il territorio astigiano 1 L’assessore regionale alle attività produttive, energia, innova- zione e ricerca, Giuseppina De Santis è intervenuta ieri al polo universitario Asti Studi Superiori, al seminario sulla «Programmazione Europea 2014 /2020 i fondi europei della Regione per il territorio astigiano», organizzato dall’università astigiana. PROVINCIA Sono in vendita le quote di “Colline astigiane” L’Agenzia di formazione professionale «Colline Astigiane» è una delle sei partecipate da cui la Provincia intende recedere come a suo tempo stabilito dal commissionario. Nel Consiglio provinciale di oggi (ore 13,30, sala giunta) l’assemblea sarà chiamata ad approvare l’alienazione delle quote dell’Agenzia. Sempre nella medesima seduta andranno si parlerà anche dei proventi derivanti da multe con gli autovelox posizionati lungo le strade di competenza dell’ente. Questi due punti fanno parte dell’ordine del giorno aggiuntivo. In quello «ordinario» svariate delibere e tra queste anche quella relativa all’«approvazione del regolamento per il rimborso delle spese di viaggio e di missione del presidente della Provincia e dei consiglieri provinciali» che, in base alla nuova legge, esercitano il loro mandato senza percepire compenso di alcun tipo. Terminata la seduta i consiglieri provinciali terranno una conferenza stampa per illustrare la situazione dell’ente. [F. C.] 12 45 LA STAMPA VENERDÌ 27 MARZO 2015 . VCO .47 PALAZZO LASCARIS HA DICHIARATO IL TESTO «AMMISSIBILE» DOPO 16 ANNI Sanità, vittoria di Omegna Accolta la proposta del 1999 Veniva chiesto alla Regione il riconoscimento della specificità montana LUCA ZIROTTI OMEGNA Il punto di partenza è una proposta di legge di addirittura sedici anni fa. È un testo ormai vecchio e da aggiornare, ma attuale nella sostanza «perché sostiene la necessità di potenziare i servizi sanitari nelle aree montane». È questo il senso del messaggio politico che Omegna vuole lanciare nel dibattito su ospedali e assistenza, cogliendo un’opportunità che con il passare degli anni sembrava caduta nel dimenticatoio. È tra l’incredulità di uffici e amministratori infatti che il Comune si è visto recapitare una lettera dalla presidenza del Consiglio regionale che ha dichiarato «ammissibile» il disegno di legge che Omegna aveva presentato assieme ad Armeno, Madonna del Sasso, Valstrona e Falmenta (quest’ultimo alleato ai quattro cusiani in quanto guidato allora dall’omegnese Alberto Buzio). Il ferito caricato sull’elisoccorso ieri mattina a Cannero Riviera INCIDENTE A CANNERO RIVIERA Voleva sparare al coniglio ma colpisce se stesso Grave un cinquantenne «Situazione surreale» «Criteri specifici di finanziamento delle Asl operanti in ambiti territoriali ricompresi in territorio facente parte di Comuni montani» era il titolo della proposta, che in sintesi chiedeva più soldi e attenzione per garantire i servizi sanitari in montagna. Peccato però che quel testo fosse datato settembre 1999, ed era ormai sparito dai radar per ricomparire sedici anni dopo, con il giudizio di ammissibilità da parte della Regione. «Una situazione surreale: criteri e riferimenti normativi erano altri, ma visto che ancora oggi la necessità di rafforzare l’assistenza territoriale è una priorità, significa che costerà più caro farlo in montagna che in pianura. Ora possiamo riprendere quel documento e renderlo attuale per dare un segnale politico» ha spiegato il sindaco Maria Adelaide Mellano nel Consiglio comunale di mercoledì sera. Al primo cittadino il compito di rappresentare la città quando la In una proposta di legge del 1999 4 sindaci chiedevano più servizi per gli ospedali in zone montane Villadossola Il10aprileChiamparinoeSaitta incontranotuttiisindacidelVco «Un punto da cui partire» 1 Sergio Chiamparino incontrerà tutti i sindaci del Vco per parlare di sanità nel pomeriggio di venerdì 10 aprile a La Fabbrica di Villadossola; con lui ci sarà anche l’assessore Antonio Saitta. Viene così accolta dopo mesi la richiesta che da più parti era arrivata al numero uno della Regione. L’arrivo del presidente della Regione nel Vco è destinato a riaprire le polemiche con una parte dei primi cittadini ossolani. Difatti il presidente era stato invitato al confronto da tutti i comuni dell’Ossola, ma non aveva accettato, rispondendo che avrebbe voluto incontrare gli amministratori di tutta la provincia. Nelle scorse settimane erano stati prima tutti i sindaci dell’Ossola, poi di nuovo il gruppo dei 19 contro le dimmissioni, a sollecitare di l’arrivo in Ossola del governatore. Al centro della discussione il piano di riorganizzazione della sanità: un nodo cruciale da discutere sarà quello del Dea destinato a chiudere tra Domodossola e Verbania. [F.RU.] VERBANIA, PROCESSO A SERGIO BORELLA Minacce ai dipendenti Il pm chiede cinque anni «Una condotta estorsiva, deplorevole sul piano giuridico ed etico-morale, poiché prevaricò nel suo ruolo di datore di lavoro pretendendo, con ingiurie e la minaccia del licenziamento, dipendenti che vivevano di quel lavoro, l’esecuzione delle proprie disposizioni, pur nella consapevolezza che queste contrastavano con la legge». Il pm Anna Maria Rossi ha ribadito nella sua requisitoria come Sergio Borella, titolare dell’omonima ditta di autotrasporti, sia da ritenersi colpevole di violenza e minacce ai danni di alcuni suoi autisti, che lo denunciarono nel gennaio 2012 e che in modo con- proposta di legge approderà in commissione regionale, una carta in più da giocare per entrare in un dibattito che negli ultimi mesi ha visto Verbano e Ossola fare la voce grossa. tinuativo spingeva all’inosservanza dei turni di riposo (con sostituzione illecita del disco del cronotachigrafo) e al carico dei tir con pesi eccedenti i limiti previsti. Per lui il pm ha chiesto una condanna a 5 anni e 1.500 euro di multa. Secondo l’accusa, Borella, 75 anni, di Mergozzo, applicava la decurtazione dagli stipendi delle contravvenzioni rilevate a carico dei dipendenti che infrangevano il codice della strada rispondendo agli ordini da lui impartiti. Imputato anche di truffa per il conseguimento di erogazione pubblica, perché secondo la procura sebbene per lievi importi - la sua ditta ebbe accesso per al- cuni lavoratori a qualche giorno di cassa integrazione ordinaria, nonostante fossero in regolare servizio). La sentenza sarà il 7 giugno, ascoltata la difesa degli avvocati Domenico Capristo e Rosalba Di Fede. La difesa ieri in aula Nell’udienza di ieri a Verbania, Borella ha voluto rilasciare al giudice Claudio Michelucci dichiarazioni spontanee in cui ha raccontato come in 55 anni di attività non abbia mai minacciato nessuno e come per lui i dipendenti fossero parte della famiglia, pagando al sabato il pranzo a tutti e lo stipendio puntuale. «Certo non mettevo le catene a nessuno e se capitava qualche volta che viaggiassero con un peso superiore a quanto ammesso per legge, era perché si caricava in cava un masso che non poteva essere spezzettato: premettevo sempre che in quel caso la multa l’avrei pagata io». [C.P.] Un’azione che «si lega bene alle iniziative di chi in tutto il Vco vuole rilanciare la prevenzione, valorizzare la cura delle cronicità, garantire le emergenze e operare perché la Regione riconosca la specificità territoriale del Vco in quanto provincia montana» scandisce il documento che il Consiglio ha approvato all’unanimità. «Dal dibattito sull’ospedale unico ormai è passata un’era, ma il territorio ha sempre le sue rivendicazioni sulla sanità - ha detto la capogruppo del Pd Rosarita Varallo - il fatto che questa proposta riemerga ora può dare ulteriori forza alle azioni da intraprendere». Doveva macellare un coniglio, si è quasi ucciso lui. Tragedia sfiorata ieri mattina a Cannero Riviera, dove un uomo di 50 anni, R. B., si è ferito in modo grave all’addome con una pistola spara-chiodo ad aria compressa. È stato portato con l’elisoccorso all’ospedale «Maggiore» di Novara dove i medici hanno deciso per un intervento chirurgico d’urgenza. Erano circa le 11: l’uomo nel giardino di una conoscente, in zona cimitero di Cannero, doveva uccidere un coniglio utilizzando una pistola da macello. Non è chiara la dinamica, ma nel momento in cui l’uomo ha premuto il grilletto il chiodo gli è entrato nella pancia, sotto il costato. La punta avrebbe raggiunto una parte periferica del cuore. «Era ferito ma cosciente racconta il vigile di Cannero Fernando Fusaro, accorso sul luogo poco dopo l’incidente -. Mi ha detto di non essersi accorto di quanto successo. Era dolorante, ma mi ha fatto vedere il buco all’altezza dell’addome e non sembrava così grave. Il personale del 118 però si è subito accorto dei danni interni importanti e hanno deciso di trasportarlo con l’elicottero». Il chiodo è arrivato alla parete del cuore, per questo i soccorritori hanno chiesto l’intervento dell’elisoccorso per il ricovero al «Maggiore» dove i medici hanno operato d’urgenza l’uomo. Ironia della sorte, il coniglio è riuscito a scappare, senza nemmeno un graffio. Nei pressi del giardino dove è accaduto l’incidente c’era anche la proprietaria dell’area. È lei che, capito cosa era successo, ha dato l’allarme. L’uomo ferito vive a Donego ed è molto conosciuto in paese dove svolge piccole mansioni. Migliorano le condizioni Dopo l’intervento chirurgico del pomeriggio a Novara, durata a lungo, in serata i parametri erano in miglioramento. Il cinquantenne rimane tuttavia in osservazione nel reparto di Rianimazione del «Maggiore», la prognosi non è ancora stata sciolta. Le indagini sono affidate ai carabinieri. [B. AR.] Ornavasso Rubate54capre Indagalapolizia 1 Ventinove capre, 25 capretti e un cane pastore. È il bottino del furto messo a segno alcune notti fa in una stalla di Ornavasso. A lanciare l’allarme il pastore di San Bernardino che al mattino non ha più trovato il bestiame. Indagano la squadra Mobile di Verbania e la polizia provinciale. I ladri avrebbero rubato le chiavi della stalla e agito indisturbati.La polizia sta raccogliendo testimonianze. TRIBUNALE DI BRESCIA Hotel non pagato Condannaa6mesi 1 Cenarono e per- nottarono, con consumazioni al frigobar, al motel Europa di Domo e se ne andarono senza saldare il conto di 136,50 euro. Il titolare dell’albergo, Matteo Francini, citò in giudizio (parte civile col legale Marisa Zariani), Battista Aversa con la compagna Suphanne Bertoglio. L’uomo di Zerbolò (Pavia) è stato condannato a 6 mesi, 200 euro di multa, 250 di risarcimento e pagamento delle spese processuali e di parte civile [C. P.] per altri 1.350. FALLIMENTO N. 137/2012 Il sottoscritto curatore comunica che è pervenuta un’offerta di Euro 70.000,00 per l’acquisto della piena proprietà delle unità immobiliari site in Comune di Novara e costituite da un appartamento nella palazzina di via Solferino n.15, al piano terra con cantina al secondo piano interrato e posto auto scoperto, il tutto attualmente censito al Catasto dei Fabbricati con i mappali fg.163 n.ri: - 68/2 cat A/2 cl. 3^ vani 4 rc € 630,80 - 68/27 cat C/6 cl. 1^ mq. 12 rc € 30,37 Valore di perizia: Euro 117.000,00 area scoperta residuale di circa mq. 70 (striscia di m. 2,60 x 24,50) in via Solferino n. 15, il tutto attualmente censito al Catasto dei Fabbricati con il mappale f. 163 n.ro: - 67 Incolto produttivo cl. U Ha 0.00.73 ra € 0,01 Valore di perizia: Euro 1.000,00 Il tutto come meglio descritto nella perizia di stima agli atti della procedura fallimentare, a cui si rinvia per una miglior descrizione del compendio oggetto di vendita. Si invita chiunque interessato a presentare offerte migliorative irrevocabili di acquisto in busta chiusa presso lo studio del Notaio Dott. Gabriele Salerno sito a Novara in Via XX Settembre n. 18/A entro le ore 12.00 del giorno 11.05.2015. La vendita avverrà il giorno 12.05.2015 alle ore 11.00. Per informazioni, copia del regolamento e del bando: www.tribunale.brescia.it/ e www.bresciaonline.it/, tel. 030.9911996, fax 030.9123280, e-mail: [email protected]. IL CURATORE FALLIMENTARE Dott. Oliviero Di Giorgio
© Copyright 2024 Paperzz