E 8.00 “Italy only” - F E 13,00 - D E 13,00 - GR E 14,30 P E 15,40 - E E 8,90 - GB GBP. 10,00 - N NKR. 172,00 S SKR. 170,00 - CH SFR. 23,00 - NL E 19,00. - B E 10,00 NEW YORK AND AMERICA SINGAPORE TODAY 203 VARENNA/DANIEL LIBESKIND SINGAPORE Lo skyline di Singapore dalla piscina del Park Royal Hotel. Singapore skyline from the pool of the Park Royal Hotel. M&O ASIA L’ARTE DI VIVERE THE ART OF LIVING Nello splendore dell’architettura avveniristica fuori dagli schemi del Marina Bay Sands a Singapore dal 10 al 13 marzo si è aperta la prima versione asiatica di Maison&Objet. In the majesty of futuristic architecture of Marina Bay Sands in Singapore the first Asian version of Maison&Objet opened from March 10th to 13th. Per la prima volta, la fiera che in pochi anni è riuscita a conquistare il cuore di buyer, giornalisti, espositori, italiani e internazionali, è sbarcata all’equatore, nella ricca Singapore, oggi al centro di un mercato dalle forti potenzialità e in continua crescita. Nella città dei grandi alberghi, delle banche, dei mall infiniti, dove i marchi prestigiosi della moda si contendono i posti più privilegiati, anche il design si è avventurato in un viaggio agli antipodi dell’Europa. Interessanti i numeri registrati della fiera: 6000 metri quadrati di stand, 272 espositori di cui 38 italiani, 24 Paesi di cui il 30% provenienti dell’area Asia Pacifico, 13.000 visitatori, di cui il 51% internazionali provenienti da Malesia, Australia, Giappone, Cina, Corea del Sud, Tailandia, e 300 giornalisti da tutto il mondo. Molto curata la parte allestitiva, attenta ai det- tagli, con piccole e scenografiche soluzioni, in particolare per la sala stampa e per i piccoli angoli di ristoro, e poche divagazioni cromatiche, con stand preallestiti in bianco o nero. Particolare attenzione è stata riservata alla cultura del progetto, grazie agli interventi di importanti protagonisti del mondo del design, tra cui anche Tom Dixon e Paola Navone, che hanno dato l’opportunità di comprendere le grandi tendenze del mercato di oggi e di domani e di approfondire i legami tra Oriente e Occidente sul tema ‘arte di vivere’, leitmotiv di Maison&Objet. La formula, simile a quella parigina, ha previsto anche un premio per il créateur dell’anno, assegnato a Kenneth Coponbue, filippino di nascita ma residente tra New York e l’Europa, oltre al riconoscimento per 6 giovani talenti, rigorosamente asiatici (Hong Kong, Filippine, Taiwan, Indonesia, Singapore), tutti da scoprire, che hanno proposto piccoli oggetti, poetici, con forti richiami alla tradizione orientale. Molti gli imprenditori italiani, ascoltati ‘a caldo’, che hanno partecipato all’evento con grande entusiasmo, sfidando lontananza, spese e incognite. “Non si poteva non rispondere all’appello dell’Asia, anche se la Cina rimane il Paese di riferimento – ci racconta Rita Babini, export manager di Turri –. Abbiamo grandi aspettative perché le nostre collezioni ci consentono di penetrare facilmente questi mercati. Ci auguriamo che i contatti allacciati in questi giorni con Indonesia, Vietnam, Taiwan, Sri Lanka, Australia e Giappone portino risultati interessanti”. Condivide appieno la proposta di Maison&Objet di aprirsi ai mercati dell’Estremo Oriente Massimo Crema, titolare di Melograno Blu: “Siamo entrati in contatto con grandi studi di progettazione di Singapore, oltre che con developer locali che stanno realizzando grandi cantieri”. Lo stesso entusiamo non è stato condiviso da Andrea Cucci, regional director Asia e India di Missoni Home: “Abbiamo già una buona rete di distribuzione in Asia. Qui ci aspettavamo di raggiungere Paesi emergenti come Vietnam, Cambogia e Corea, ma non è stato così”. Fuori dal coro, infine, la voce di Fabio Serventi di FederlegnoArredo: “Ottima location, ma il layout è approssimativo. Gli stand migliori sono quelli italiani”. www.maison-objet.com 149 For the first time the best-beloved fair, the exhibition which in a few years succeeded in winning over the heart of buyers, journalists, Italian and international exhibitors, arrives at the equator, in the wealthy Singapore. In the city of great hotels, banks, infinite malls where prestigious fashion brands contend for the most privileged places in the world. Pioneers of design as well adventured into this brand new experience. Information about the fair: 6.500 sq.m. area for stands, 272 exhibitors, 38 from Italy, 24 Countries of which 30% from Asia Pacific. 13.000 visitors, 51% from abroad: Malaysia, Australia, Japan, China, South Korea, Thailand and 300 journalists from all over the world. A well-organized fair, developed with attention to smallest details, with striking solutions, for the press area, for the small rest stops, great courtesy and kindness. Stands are in black or white, few are the chromatic variations. The culture of the project is highly considered; many are the important interventions in the design dimension. Tom Dixon, Paola Navone and many others give life to conferences followed by 3.500 listeners having the chance to understand the trends of present and future market, and to deepen the link between East and West in the dimension of ‘the art of living’, M&O leitmotiv. The formula, similar to the Parisian edition, gives prize to the “createur” of the year: Kenneth Coponbue, Filipino by birth, lives between New York and Europe, as well as diverse acknowledgements to six young talents coming from Asia (HK, Philippines, Taiwan, Indonesia, Singapore).They proposed small and poetic objects having strong connection with oriental tradition. Some Italian entrepreneurs challenged distance, costs and uncertainties to join the fair with enthusiasm and expectations. “It is impossible not to answer the call of Asia, dynamic market moving at full speed. China obviously remains the leading Country – says Rita Babini, Turri export manager - but neighboring countries are involved in growth as well. Our proposals, the offer of several styles and collections, allow us to easily permeate this markets. Many are the new business relationships with these Countries: Indonesia, Vietnam, Taiwan, Sri Lanka, Australia and Japan. Massimo Crema, Melograno Blu owner says: “We totally shared the M&O intent to open new markets. In Paris we haven’t seen these I designer selezionati dalla fiera: qui sopra, Yu-fen Lo; in basso a sinistra, Melvin Ong; qui sotto in senso orario, Sittichai Ngamhongtong, Kenneth Cobunpue (vincitore Premio Designer dell’Anno M&O Asia), Lilianna Manaham, Danny R. Priyatna. Qui a sinistra, uno dei bar allestiti all’interno dei padiglioni. 150 Designers selected for the fair: up, Yu-fen Lo; below, left, Melving Ong; clockwise, below, Sittichai Ngamhongtong, Kenneth Copunpue (winner of the Designer of the Year Award, M&O Asia), Lilianna Manaham, Danny R. Priyatna. Left, of the cafés inside pavilions. countries for at least four years. Our main contacts: important studios in Singapore, the same having branches in London and Dubai, the contract: hotels, resorts, building compounds, developers who are developing big construction sites.” The same enthusiasm is not shared by Andrea Cucci, Regional director for MISSONI HOME in Asia and India. “We already have a good distribution network in Asia. This fair did not give us the new contacts we were hoping to achieve in Countries such as Vietnam, Cambodia, Korea. To us the most important exhibitions are still the Salone and the January edition of M&O in Paris.” Fabiano Serventi, Federlegno, stands out from the crowd: “Excellent location, but rough layout. Most beautiful stands were the ones from Italy”. www.maison-objet.com Progettata dal designer Mike Mak, Hong Kong (in foto, sotto), la scaletta in ceramica ‘Moon reach’. Sotto: a sinistra, lo stand di Turri, con la poltrona della collezione Caractere, disegnata da Roberto Serio; a destra, la nuova collezione di sanitari Gessi, in uno degli stand più scenografici. Designed by Mike Mak, Hong Kong (below, in the picture), ‘Moon reach’ ceramic stepladder. Below: left, Turri stand with chair of Caractere collection, designed by Roberto Serio; right, new Gessi bathroom fixtures collection, in one of the most striking stands. 151
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