«Ape e pasquali, incontro con Renzi» Caso Billa: Bertin (Ascom) chiede appuntamento per fermare le festività al lavoro. Despar per chiusura: riposo sacrosanto di Felice Paduano Sono 21 i supermercati Billa, che, in base alla programmazione già effettuata sulweb dal colosso tedesco con sede centrale a Colonia e sede nazionale a Rozzano sul Naviglio, saranno aperti il prossimo 20 aprile. Ossia nella giornata di Pasqua. A Padova e provincia, oltre che i punti vendita, già annunciati ieri, di Carmignano di Brenta, di Cittadella, Ponte San Nicolò ed in città in via Chiesanuova, resteranno aperti anche quelli di Legnaro e di via Facciolati. Ma più giorni passano rispetto alle aperture annunciate e più cresce la protesta sia dei lavoratori del Gruppo Billa-Rewe che di tutti i sindacati (che minacciano lo sciopero) e delle associazioni di categoria. «I nostri dirigenti nazionali stanno cercando di avere un incontro urgente con il Presidente del Consiglio Matteo Renzi o con i suoi collaboratori più stretti, in cui spiegheremo la necessità di rivisitare radicalmente il cosiddetto Decreto Salva Italia, approvato 1'11 dicembre 2011 dal Governo Monti-Passera», sottolinea Patrizio Bertin, presidente facente funzioni dell'Ascom, «Visto che l'attuale governo parla di regole comuni e uguali che dovrebbero avere i Paesi europei, specialmente quelli più evoluti, diventa fondamentale allineare la nostra legge nazionale sul commercio, relativa anche alle aperture ed agli orari, a quella in vigore, ad esempio, in Francia, Austria e Germania. Viaggio spesso all'estero: come mai quasi ovunque alla domenica i centri commerciali ed i supermercati sono chiusi? Nel nostro Alto Adige, poi, tanti negozi sono chiusi anche il sabato». Dura presa di posizione del del direttore della Confesercenti: «È una cosa vergognosa», afferma Maurizio Francesco,, «A questo punto non mettiamo in discussione le aperture alla domenica, che, comunque, devono essere limitate e regolate da leggi specifiche regionali. Da tempo diciamo che il riposo deve essere sacro quantomeno a Natale, Capodanno, Pasqua, Primo Maggio e Ferragosto. Non è più possibile vedere i negozi e i supermercati aperti, ormai, in tutti i giorni festivi». Nel frattempo il Gruppo Despar, con sede operativa interregionale a Mestrino, ha già comunicato, ufficialmente, che a Pasqua tutti suoi supermercati resteranno chiusi, mentre, invece, per quanto riguarda Padova e le zone limitrofe, a Pasquetta, ossia il21 aprile, saranno aperti gli interspar di Abano Terme e di Fiesso D"Artico, nella provincia di Venezia. «A Pasqua è giusto e sacrosanto che anche le lavoratrici del commercio, comprese le cassiere e le commesse dei supermercati, abbiano la possibilità di celebrare la festività cattolicain famiglia, vicina ai propri cari ed ai propri affetti», dice Paul Klotz, ad del Gruppo Despar. La maggioranza: serrande abbassate «Billa aperto a Pasqua, postivo o negativo?» è il titolo del sondaggio lanciato ieri dal sito de II Mattino (www.m atti nopadova. it) sull'aperturadel20 aprile del supermercato e, più in generale, sulle aperture festive dei negozi della grande distribuzione. un tema sul quale è da tempo in corso un dibattito molto acceso: da una parte i sostenitori delle aperture festive intese come un nuovo servizio alla comunità, dall'altra parte i contrari perché la domenica deve essere salvaguardata come giorno di riposo. I risultati del sondaggio ieri alle 19.30 hanno messo in evidenza una netta maggioranza contraria alle aperture festive e domenicali: il 75% contro il 23%, mentre soltanto l'l%dei votanti non ha espresso un'opinione precisa. Accesa anche la discussione attraverso i commenti sul sito, con svariate motivazioni portate dal fronte dei favorevoli e da quello dei contrari. Per partecipare al voto basta entrare nel sito del II Mattino e cliccare sulla casella scelta. Protesta dei sindacati davanti al Bllla aperto a Pasqua. Sopra, Patrizio Bertindi Ascom e sotto Maurizio Francesco, di conf r[nre N,qy .li. inranlro con Rnr i
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