Stima dei danni grandine su prodotti speciali Melone Cocomero Peperone Premessa Siamo in presenza di colture erbacee: • a ciclo annuale; • che hanno capacità rigenerativa; • con produzione e raccolta scalare, anche determinata in alcuni ibridi; • colture geneticamente “presposte alle innovazioni”, con continue registrazioni di nuovi ibridi. CUCURBITACEE Le condizioni speciali di assicurazione, prevedono la decorrenza della garanzia all’emergenza della piantina o ad attecchimento avvenuto. • In polizza deve essere indicato se trattasi di coltura forzata, semi forzata o, a cielo aperto. • Trattasi di prodotti per i quali è prevista la “raccolta a scalare”, per cui la garanzia si estingue progressivamente in rapporto alla graduale raccolta stessa, e termina, in ogni caso, al taglio o estirpazione della pianta, e comunque entro e non oltre il 30 novembre. • Un problema di ordine estimativo nell’analisi del danno, in un momento in cui non è ancora presente il frutto, esige una buona conoscenza delle caratteristiche botaniche, biologiche e fisiologiche ed un attento esame della pianta, indispensabile per poter individuare lo stadio fenologico al momento del sinistro e conoscerne la potenzialità produttiva della coltura e la capacità di ripresa Richiami botanici e biologici : melone • Pianta annuale con apparato radicale espanso in larghezza e profondità; • fusto prostrato e tormentoso con ramificazioni: quelle che si dipartono dall’ascella delle foglie sono ramificazioni produttive. • foglie picciolate con lembi arrotondati opposte ai cirri. • I fiori ascellari hanno corolla gialla a cinque lobi e possono essere maschili, femminili o ermafroditi separatamente sulla stessa pianta; • Fiori maschili _riuniti in infiorescenze sull’asse principale, portati da peduncoli sottili_(favoriti da intensità luminose elevate ed alte temperature), • Fiori femminili isolati o raramente accoppiati, più grandi di quelli maschili, con ovario infero, rigonfio e peloso, sulle secondarie. segue… • I fiori femminili ed ermafroditi compaiono dopo i fiori maschili, (8-10 gg) presentano un peduncolo più lungo, isolati sulle ramificazione di secondo e terzo ordine e possono arrivare da 30 a 70 per pianta, con recettività per due/tre giorni e, se non fecondati, cadono. • Essi sono favoriti da fotoperiodo breve, basse intensità luminose e bassa temperatura; • Predomina l’eterogamia con impollinazione effettuata dalle api. Senza pronubi gli stigmi ricevono poco polline e quindi si ha una scarsa fecondazione condizionata però anche dal fotoperiodo, dalla temperatura, dalla luminosità, ecc.. • Solo il 10-20 % dei fiori origina un frutto. Melone in fioritura: si noti il fiore femminile sul getto di secondo ordine e i fiori maschili, all’ascella delle foglie, sullo stelo primario Fiore maschile Fiore femminile 1-3: fiori maschili; 2: fiore maschile a sinistra, fiore femminile a destra; 4: fiore monoico a cui sono stati tolti i petali ESIGENZE TERMICHE Minima letale: 0 2°C Minima biologica: 12 14°C Minima di germinazione: 13 15°C Ottimale per la germinazione: 20 30°C Ottimale notturna: 18 20°C Ottimale diurna: 24 30°C Ottimale per la maturazione: 22 25°C Melone: frutto • Il frutto è una bacca (peponide) con : a) epicarpo formato da pochi strati di cellule a superficie liscia, retata, solcata, verrucosa ; b) mesocarpo, composto dalla parte sottostante la corteccia e parte della polpa, c) endocarpo rappresentato dalla parte edibile interna e dalla zona placentare, spugnosa contenente i semi. • Anche in condizioni normali molti frutti allegati possono essere abbandonati in conseguenza dell’equilibrio biologico a cui la pianta tende, il quale può essere condizionato dalla temperatura (autobilanciante= carico di frutti in funzione del vigore vegetativo) Melone: ciclo vegetativo • • • • Indicativamente il ciclo produttivo avviene, e si completa, nelle seguenti fasi, utili nella perizia per la determinazione del danno, soprattutto ai fini della determinazione del/i danno/i non risarcibile/i : la fioritura avviene dopo 40-45 gg dall’attecchimento (meno con i trapianti innestati) dalla fioritura all’allegagione passano 4/5 gg. dall’allegagione alla maturazione passano circa 35/40 gg. Negli ultimi 10-15 gg prevalgono i fenomeni biochimici interessanti la maturazione. Melone: produzione • • • • II numero dei frutti portati a maturazione varia in funzione della varietà, ovvero degli ibridi, indicativamente: n° 4/5 per le varietà cosiddette invernali, quali il Tendral, l’Amarillo, con un peso medio di 1,800/2,500 Kg.; mediamente in n° di 7/8 con peso medio di 0,900/1,500 Kg pianta fino a 10/12 meloni/pianta con un peso di circa 0,800/1,200 kg./pianta, per una produzione vendibile di 350-400 q.li/Ha. La Genetica interviene in modo massiccio nella “creazione” di nuovi ibridi, quindi di cultivar con caratteristiche variabili di n° frutti, peso medio, colore della polpa, uniformità di raccolta o scalarità di raccolta. Melone: frutto • La raccolta prosegue in modo quasi continuativo per 15/20 gg., fino ai 30 gg. max, in relazione agli ibridi varietali; tuttavia la genetica tende ad accorciare il ciclo, con ibridi il cui ciclo di raccolta si conclude in 8/10 gg.; • Per condizioni di polizza, si stabilisce la produzione in modo quasi convenzionale “per scaglioni di raccolta” (ondate di fioritura) con il 30-40% al 1° “stacco”, il 40-50% al 2° “stacco” e la parte residua all’ultimo. • La temperatura ed i relativi sbalzi, sono determinanti con esigenze termiche quantificabili sinteticamente: min letale 2°, min biologica 12°, minima- ottimale germinazione 14-25°, ottimale fioritura-alleg 22-25°, max biologica 37-38°. Condizioni speciali per il prodotto: cocomeri e meloni • La garanzia ha inizio all’emergenza se seminato o ad attecchimento avvenuto se trattasi di trapianto con piantine a radice nuda o con zolla e si estingue progressivamente in rapporto alla graduale raccolta del prodotto ma cessa comunque in relazione a quanto stabilito dalle Condizioni Speciali di Assicurazione, ad es.: • alle ore 12 del 15 agosto per l’Italia Settentrionale e 10/08 Italia Meridionale relativamente alle coltivazioni forzate o semiforzate. • alle ore 12 del 31 agosto (Italia Sett. ) 20 agosto Italia M. ed Insulare per le colture a cielo aperto • Per le coltivazioni tardive, intese quelle seminate dopo il 20 maggio o trapiantate dopo il 31 maggio, alle ore 12 del 15 settembre per l’intero territorio nazionale • Ai fini della valutazione del danno, gli scaglioni di prodotto da raccogliere sono considerati partite a sé stanti. Cocomeri e meloni: tutte le varietà (1° colonna) salvo Sugar Baby e simili (2° colonna in tabella) • La garanzia riguarda soltanto il prodotto mercantile immune da ogni malattia o difetto, idoneo al consumo fresco. In relazione al disposto dell’art. 1 delle C.G. Il danno complessivo è convenzionalmente valutato in base alle seguenti classificazioni : • Fiori* e frutti illesi 0 % • Incisioni all’epicarpo 10 – 20 % • Incisioni lievi al mesocarpo, defor. leggere 30 - 50 % • Incisioni medie al mesocarpo, defor medie 55 - 80 % • Incisioni profonde al mesocarpo, defor gravi 80 –100 % • Deformazioni molto gravi, fiori* e frutti distrutti 100 % • * Si considerano solo i fiori destinati alla fruttificazione per l’utilizzazione mercantile Melonaia : come dev’essere…. Documentazione fotografica Grandine caduta nella fase di post trapianto/attecchimento: • danni all’apparato vegetativo; • ripresa vegetativa. Grandinata distruttiva Grandine precoce Documentazione fotografica Grandine caduta nella fase di inizio maturazione : • Danni all’apparato vegetativo; • Danni al frutti nei diversi stadi vegetativi. Grandine su melone a vari stadi di fruttificazione …su prodotto maturo Melonaia in piena fioritura: catene in fioritura che “chiudono” l’interfila Dettaglio melonaia in piena fioritura: apparato vegetativo compatto e piena fioritura Danno apparato vegetativo: danno fogliare evidente rispetto danno diretto al frutto meno evidente Danno diretto al frutto Danno “diretto” e “indiretto” “Danno indiretto” apparato vegetativo danneggiato Danno lieve: vedi apparato vegetativo Grandine precoce post-trapianto Si intende quando la grandine colpisce le piantine entro 10/15 giorni dal trapianto. Si riscontrano i seguenti fenomeni: • la rottura del fusto, nel caso del peperone, o delle catene per melone e cocomero; • “l’allettamento” della piantina (peperone), • lesioni a livello del colletto, con formazione di “callo”, per melone e cocomero. Sintomatologia Reazione della pianta a grandine precoce: • Formazione di “callo”, soprattutto a livello del colletto; • tendenza delle catene ad accrescersi in modo non uniforme; • difformità di fioritura; • disetaneità del campo. Danni Riscontrabili • Piantine morte o “accecate”; • Piantine troncate lungo la catena; • Tale evento precoce in particolare, necessità della tempestività dell’intervento peritale onde verificare sia il n° delle piantine morte che quello delle piantine troncate, • consentire l’eventuale ritrapianto, in modo di ridurre lo sfasamento vegetativo all’interno dell’appezzamento. Valutazioni del danno • La percentuale delle piante morte è stabilita in sede di perizia preventiva, con ripetute e sostanziali campionature; • La percentuale di danno nelle piante gravemente danneggiate è data dal peso dei frutti verdi non raccoglibili…. • Le piante non danneggiate, ovviamente non presentano danno. Grandine a 6/7 gg. dal trapianto foto del 17.07 • Cosa fare dopo una grandinata precoce! • E’ una pratica colturale o no? Stessa grandine…a fine ciclo! • Quale pratica colturale dopo una grandinata violenta? • Lo stacco e l’abbandono dei frutti, cosa porta? ANGURIE Documentazione fotografica a dimostrazione del danno diretto al frutto Danni con grandine grossa ma rada; Danno all’apparato fogliare ed alle catene, contenuto; Stessa grandine su frutto in fase diversa di accrescimento; Danni diversi dalla grandine. GRANDINE PRECOCE FRUTTI APPENA ALLEGATI: • danno alla pianta; • deformazione dei frutti; Peperone: Fase di inizio accresc post-trapianto PEPERONE • Risulta tra le solanacee più diffusamente coltivate, sia in pieno campo che in ambiente protetto, il peperone rappresenta la pianta che pone le problematiche più complesse sia per il coltivatore che per il Perito estimatore dei danni da avversità • Famiglia Solanaceae genere Capsicum o frutescenz L. o annuun L. a quest’ultima sono da riferire le più importanti cultivar coltivate. Peperone: botanica • Apparato radicale fittonante nella prima fase poi nelle fasi successive ramificato e superficiale con affastellamento secondario. • Fusto con portamento eretto con ramificazioni dicotomiche, erbaceo nel primo periodo di crescita lignificato successivamente • Foglie lanceolate a margine intero, alterne, liscie. Fiori ermafroditi, appaiono alle ascelle delle foglie o alle ramificazioni spesso solitari con peduncolo di 10-20 mm che si incurva al momento dell’antesi per favorire l’autofecondazione Peperone: pianta sviluppata, in fase di fioritura allegagione Peperone: botanica e fisiologia • L’antesi ha la durata di 2-3 gg per singolo fiore ma sulla pianta è scalare e può prolungarsi per 3-4 mesi. L’autogamia è dominante ma può verificarsi la fecondazione incrociata per via anemofila o entomofila in relazione alle t°, luce. • Il frutto è una bacca carnosa a portamento pendulo o eretto in fn delle numerose varietà; colorazione verde inizialmente per poi virare al giallo o rosso per alcune varietà con forme che vanno dal tronco conico alle prismatiche più o meno regolari. L’interno è quasi totalmente vuoto suddiviso in logge da setti placentari con semi. Peperone: botanica e fisiologia • Da una sezione del frutto sono individuabili, procedendo verso l’interno, una pellicola incolore (cuticola) dello spessore di frazione di mm, un esocarpo buccia cellule appiattite di 0,1 mm circa un mesocarpo (polpa)cellule parenchimatiche da 2-5 mm ed un endocarpo che comprende un insieme di tessuti al quale sono connessi i semi. • Pianta di origine tropicale sensibile alle variazioni termiche, fotoperiodo, luminosità, disponibilità idrica (predilige terreni sciolti che garantiscono buon drenaggio ). • La produzione può essere per il consumo fresco o per l’industria Peperone: condizioni speciali di polizza • La garanzia riguarda solo il prodotto mercantile immune da ogni malattia o difetto ed inizia dall’emergenza o ad attecchimento avvenuto in caso di trapianto. Si estingue progressivamente in rapporto alla graduale raccolta del prodotto salvo per alcune zone d’Italia dove si applica un fuori rischio CONVENZIONALE secondo scaglioni prefissati distinguendo il prodotto normale ( trapianto entro il 5 giugno ) o tardivo. In altri casi viene stabilita una data convenzionale di cessazione della garanzia es. alle ore 12 del 150° giorno. Come per le melanzane o altri prodotti il ciclo produttivo continua, seppure rallentato, finchè le temperature lo consentono. • In caso di raccolta scalare (quasi sempre ), ai fini della valutazione del danno, gli scaglioni di prodotto da raccogliere sono considerati partite a sé stanti, es.: a 110 gg il 20% a 130 altro 30% a 140 +30% a 150 +20%) Peperone: condizioni speciali di polizza In relazione al disposto dell’art. 1 delle condizioni generali il danno complessivo è CONVENZIONALMENTE valutato in base alle seguenti classificazioni e relativi coefficienti: • Fiori* e frutti illesi 0% • Segni di percossa allo stato cuticolare con decolorazioni punteggiate senza compressione tessuti…..5 % • Percosse all’esocarpo con compressioni leggere frutti lievemente deformati 15 % • Percosse al mesocarpo con compressioni marcate frutti mediamente deformati 35 % • Più percosse al mesocarpo con compres. marcate ed estese; incisioni e lacerazioni non passanti il tessuto carnoso 60 % • Gravi percosse con incisioni e lacerazioni passanti, frutti gravemente deformati, fiori* e frutti distrutti 100 % * si considerano solo i fiori destinati alla fruttificazione Danno “stronzo” Peperone: fasi di crescita dal fiore alla bacca Danno grave su frutto Danno gravissimo Scottatura da sole Punti cardine Polizza Multirischio • La produzione assicurata deve rappresentare la media potenziale aziendale, come da contratto; • Accertare se i “parametri” sono “operativi”; • Siamo in presenza di coltura erbacea a fioritura e maturazione scalare ma, con raccolta prevalentemente in unica soluzione _in caso di prodotto destinato all’industria_ oppure con raccolta scalare _in caso di prodotto da consumo fresco_; • Quantificare la produzione risarcibile e verificare se essa coincide con la produzione assicurata; • In caso di mancata produzione, verificare: A) se le cause sono ascrivibili ad eventi non assicurati (mancato attecchimento, fitopatia,) e quantificare la quantità di capitale da portare in detrazione dal capitale assicurato. B) se le cause sono ascrivibili ad eventi assicurati, quindi danno risarcibile.
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