Corpo, soggetto. Oggetto nei mass media. DOPO L’EPOPEA DELLA LIBERAZIONE SESSUALE, NELLA COPPIA E NELLA FAMIGLIA: GLI STEREOTIPI RICALCANO INVARIABILMENTE I MODELLI DI DONNA-MADRE, RASSICURANTE ANGELO DEL FOCOLARE E DONNA-SEXY OGGETTO, ANCORA UNA VOLTA, RIDOTTA A “COSA” E SEMPRE ALL’OMBRA DEL MASCHIO-MACHO. MA INSORGONO ALTRI PROBLEMI COLLATERALI AD ES. LA DIVULGAZIONE DI CANONI DI BELLEZZA IMPOSSIBILI DA RAGGIUNGERE CHE INFLUENZANO NEGATIVAMENTE IL MONDO DEGLI ADOLESCENTI. IN SECONDO LUOGO, GRAZIE ANCHE ALLA PUBBLICITÀ, NELLE IMMAGINI LA DONNA È VISTA NON PIÙ COME PERSONA MA COME OGGETTO SESSUALE, ANCHE QUANDO GIOVANISSIMA; ALIMENTANDO ATTEGGIAMENTI E STEREOTIPI SESSISTI E DISCRIMINATORI. LA PAROLA Lc 7, 36-38.44-46 Uno dei farisei lo invitò a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. Ed ecco, una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, portò un vaso di profumo; stando dietro, presso i piedi di lui, piangendo, cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di profumo. ...(breve pausa di silenzio) E [Gesù], volgendosi verso la donna, disse a Simone: "Vedi questa donna? Sono entrato in casa tua e tu non mi hai dato l'acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio; lei invece, da quando sono entrato, non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non hai unto con olio il mio capo; lei invece mi ha cosparso i piedi di profumo. Per il dialogo nel gruppo: • Cosa ci colpisce del brano che abbiamo letto? • In che modo ci sembra che la donna dica a Gesù il suo amore? L'attuale visione del corpo. • Spesso la persona viene mercificata, sfruttando la bellezza del corpo che deve sottostare a degli stereotipi. • L’immagine femminile viene utilizzata con elevata frequenza per pubblicizzare ed incrementare le vendite di un ampio numero di prodotti. • Pubblicità: messaggio breve fatto per catturare l'attenzione e rimanere impresso nella mente con uno slogan. Anche i bambini rimangono intrappolati. • Il corpo delle donne viene utilizzato dalla pubblicità per attirare gli uomini: sappiamo che il corpo degli uomini è molto sensibile alle impressioni fisiche femminili. • Sedurre è diventato il verbo che il corpo delle donne deve esprimere. • Sedurre è un ruolo che dà potere. Chi ha più potere: chi desidera un oggetto, o chi possiede l'oggetto desiderato? Perchè si possa utilizzare il corpo delle donne e degli uomini in questo modo, senza che nessuno se ne risenta, bisogna utilizzare una tecnica: 1) Frammentazione del corpo femminile Vengono mostrate solo alcune parti del corpo, il soggetto perde identità e le parti mostrate diventano un oggetto . Le parti del corpo raffigurate sono perfette come se questa costituisse la normalità. 2) Annullamento della donna in quanto persona La donna presente nel messaggio pubblicitario viene annullata in quanto persona. La modella passa da soggetto ad oggetto, prendendo il posto dell’oggetto che pubblicizza, ed il prodotto reclamizzato viene come “umanizzato”. 3) Sguardo delle donne raffigurate Lo sguardo dei soggetti femminili presenti nelle pubblicità in genere è rivolto frontalmente verso lo spettatore ed ha il fine di creare un legame ed un coinvolgimento; di sedurre. 4) Ruolo della donna La donna è sovente oggetto dello sguardo maschile ed è relegata ad un ruolo passivo. La manipolazione avviene sfruttando il corpo maschile e mercificando quello femminile Nelle donne che effetto ha un'immagine di questo tipo? • Se il mio uomo si perde dietro un'immagine cosi, io sono una donna come lei, io voglio essere “bella” come lei. E nei nostri ragazzi? Cosa suscita nei nostri ragazzi, in un momento in cui gli ormoni sono come impazziti, in un momento in cui è forte la spinta a sperimentare il proprio corpo e quello degli altri, cosa suscita in loro la vista di certe immagini? A quali valori li educhiamo quando con non curanza li lasciamo soli di fronte a questio stimoli difficili da gesti anche per gli adulti? Quale può essere il nostro atteggiamento di fronte a questi stimoli? Per riflettere tra coniugi. “Quando vado in Croazia faccio sempre una strana esperienza,: dopo due settimane che sto lì ritorno e durante il viaggio di ritorno in macchina sento una pressione che cresce, e le prime volte non capivo che cosa mi stesse capitando; poi ho realizzato. Parto da Pola, estrema punta dell'Istria, e passo per un piccolo tratto di Slovenia, e poi entro in Italia e devo fare un pò di kilometri prima di arrivare all'aeroporto di Ronchi dei Legionari, e in modo graduale, dalla Croazia all'Italia, cresce l'invasione della pubblicità, e senza che io me ne renda conto, torno ad essere bombardato da una serie di natiche, di seni, di corpi, di allusioni, che manca nella pubblicità ancora in allestimento nei paesi post-comunisti. Vengo provocato, richiamato, nella mia mascolinità, e inizio ad essere messo in tensione, ad essere costretto a pormi di fronte a oggetti di desiderio, e ad associare questa pulsione con degli oggetti commerciali”.1 Una filastrocca per la famiglia Or ti racconto la tv ne ho vista tanta, l’hai vista anche tu? Vieni a vedere … un’avventura tutta speciale però con il sole, il cielo e il mare, i personaggi più divertenti con i buoni più potenti, i principi ricchi di saggezza e i soldati sempre in festa, i cavalieri più paurosi, gli orchi e i maghi più spassosi. Nella mia scatola di cartone c’è il “tiggì” di cose buone. Non passa violenza, non passa l’inganno in nessun mese dell’anno… e poi cosa rara, novità: non c’è mai pubblicità. …Nella tv fatta da me, l’amico vale più del re!!! E noi? L'impegno Guarderemo con spirito critico le immagini che ci vengono proposte attraverso cartelloni, pubblicità, trasmissioni. Parleremo, in famiglia, di ciò che abbiamo visto. 1 Don Fabio Rosini, discorso ai giovani nel corso della predicazione del VI comandamento. Roma. Il corpo un giardino IL CORPO È IL LUOGO DELLA BELLEZZA. LUOGO IN CUI SI INCONTRA SÉ STESSI, GLI ALTRI, DIO. Tu farai del mio corpo il tuo giardino più caro. Corpo bello, corpo splendido, corpo sformato, corpo curato, corpo malato, corpo piagato, corpo sano, corpo stanco, corpo cadente, corpo toccato, corpo baciato, corpo avvolto, corpo penetrato, corpo esibito, corpo violato, corpo atteso, corpo desiderato, corpo che geme, corpo che gode, corpo che soffre, corpo che attende, corpo che si nasconde, corpo perduto...2 Per riflettere tra noi: Il corpo è la persona stessa. Io sono il mio corpo e il mio corpo è il primo bene che Dio mi ha dato, che Dio, il Creatore, mi ha affidato. Con il corpo l’Io, la Persona, vive: respira, batte ritmicamente, prende e dà energia /calore, si muove. Con il corpo l’Io conosce: il bambino porta gli oggetti alla bocca per esplorarli. L’adulto è mosso dalla curiosità, usa tutti i sensi per conoscere; usa l' attività della mente. Con il corpo l’Io comunica: Qualunque comportamento comunica qualcosa. Il vestito che indossi, la macchina che scegli, il libro che leggi, lo sport che pratichi o che non pratichi dicono qualcosa. Anche il silenzio dice qualcosa. Con il corpo l’Io trasforma il mondo: Scopre i meccanismi nascosti nell’ordine delle cose create, inventa rimedi o nuovi mezzi per vivere meglio, crea utensili o oggetti d’arte, propone soluzioni ai problemi, esprime modi di pensare, ideologie. Con il corpo l’Io esprime relazioni d’amore. Verso gli amici. Pensiamo alla carezza, all’abbraccio, alla cura del corpo ferito. Verso l’amato/a. Pensiamo ai baci, alla pelle sfiorata, al dono di sé. Con il corpo l’Io si pone in rapporto con Dio. Corpo che prega: le mani giunte, lo sguardo al cielo, le ginocchia piegate, il corpo disteso per terra. Pensiamo poi all’estasi…alla levitazione. Pensiamo alle stimmate e alle piaghe che, come chiedeva S. Francesco, trasformano il corpo di chi ama in quello dell’amato. 2E. JABÈS (poeta, figlio di ebrei italiani, cresciuto in Egitto.) Una filastrocca per la famiglia: Un corpo a colori. In un corpo, una volta, che gran confusione! Ma con tanti colori si sedò la rivoluzione. Il cervello, grigio sapientone, pensò ad una soluzione. Gli occhi guardarono col blu , e le manine felici si alzarono sù, il nasino contento sentì il profumo dei fiori che eran dipinti coi mille colori, i piedini allora salirono scalzi tra le nuvole bianche con salti e rimbalzi. Anche le orecchie, son due e si sa, ma a colorarle come si fa? Coi baci, le carezze, e gli abbracci a tempesta il gusto e la vista coi muscoli fecero festa. Invitarono il rosso cuore, la rosa lingua l'azzurra pancia e i gialli capelli e cantando si dissero in coro: per stare bene bisogna esser tutti fratelli! Per riflettere tra coniugi. «Nella psiche istintiva, il corpo è considerato un sensore, una rete informativa, un messaggero con miriadi di sistemi di comunicazione: cardiovascolare, respiratorio, osseo, autonomo, nonché emotivo e intuitivo. Nel mondo immaginifico il corpo è un potente veicolo, uno spirito che vive con noi, un adoratore della vita. Nelle favole, personificato in oggetti magici che hanno qualità e capacità sovrumane, il corpo ha due serie di orecchie, una per ascoltare il mondo profano, l'altra per ascoltare l'anima; due serie di occhi, una per una normale visione, l'altra per la preveggenza; senza contare la forza dei muscoli e l'invincibile forza dell'anima. E l'elenco dei doppi potrebbe continuare. Talvolta al corpo vengono riconosciuti sei e non cinque sensi. Il corpo usa la pelle e le membrane aponeurotiche per registrare tutto quanto accade all'intorno. Come la stele di Rosetta, per coloro che sanno leggere, il corpo è una registrazione vivente della vita data, della vita presa, della vita sperata e cicatrizzata. È tenuto in considerazione per la sua capacità articolata di registrare azioni immediate, sentire profondamente, intuire. Il corpo è un essere multilingue. Parla con il suo dolore e la sua temperatura, l'ebbrezza del riconoscimento, lo splendore dell'amore, le ceneri del dolore, il calore dell'eccitazione, la freddezza della mancanza di convincimento. Parla con la sua lieve danza, con il battito accellerato del cuore, con il crollo e la ripresa della speranza. Il corpo ricorda, le giunture ricordano, persino il mignolo ricorda. Come una spugna inzuppata d'acqua, ovunque la carne sia premuta o appena sfiorata, un ricordo può sgorgare. […] La natura istintiva tiene in considerazione il corpo e lo spirito per la loro capacità di essere vitali, reattivi e resistenti, molto più che in rapporto a qualsiasi misura dell'apparenza. E questo non significa scartare chi o che cosa è considerato bello da un segmento della cultura, ma disegnare un più ampio cerchio che abbraccia tutte le forme della bellezza, della forma e della funzione»3. 3 CLARISSA PINKOLA ESTÉS, Donne che corrono coi lupi, Frassinelli, 1993, 200
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