Si dimette il dg del “Mater domini”

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Sabato 25 ottobre 2014
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SANITA’ NELLA BUFERA La giunta regionale prende atto del forfait di Belcastro
Si dimette il dg del “Mater domini”
Sullo sfondo c’è l’inchiesta aperta dalla Procura dopo una denuncia dei grillini
di ANDREANA ILLIANO
rio, naturalmente, solo Zito fa sapere
che è pronto ad eseguire il diktat di
CATANZARO - Sanità nella bufera, si Pezzi: ovvero sospendere le nomine.
dimette il direttore generale dell’aUn fatto è certo però: fin dall’inizio
zienda ospedaliera universitaria, appare chiaro che al centro dell’inda“Mater Domini” di Catanzaro, Anto- gine e nell’occhio del ciclone c’è pronio Belcastro. Ne da’
prio la nomina dell’uninotizia, in una stringaco direttore generale,
ta nota, la giunta regiofatta in regime di proronale, riunitasi ieri. La
gatio, ed è proprio Andelibera è stata tratonio Belcastro. Da qui
smessa alla struttura
la decisione del Dg di dicommissariale per gli
mettersi, in fondo in
adempimenti consequesto modo, con tanto
guenti. Belcastro è stadi delibera di giunta soto nominato dopo le dispesa (quella della sua
missioni del governanomina) si ripara da
tore Scopelliti e duneventuali procedimenti
que dall’esecutivo gui- Antonio Belcastro
a suo carico. Va via daldato dalla facente funla poltrona. La nomina
zioni che, in teoria, ponon c’è più. Il direttore
trebbe firmare soltanto
generale tenta di paraatti urgenti. C’è chi rire qualche eventuale
tiene che le nomine per
colpo. E la deputata
Asp e ospedali siano atgrillina Nesci trova una
ti indifferibili. Chi indelibera del 2010 dove è
vece, come il commisscritto in riferimento
sario per il piano di
alle nomine in sanità
rientro, Pezzi, ritiene che così non sia. che «tali provvedimenti spettano solo
In realtà però dietro le dimissioni c’è il al Governo, tramite il commissario
timore che di un’inchiesta giudizia- per il rientro».
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ria, aperta dalla Procura di Catanzaro, dopo la denuncia dei grillini. Così
il 22 settembre scorso il Nucleo investigativo sanità e ambiente (Nisa), entra a Palazzo Alemanni e acquisisce
gli atti che sono ora al vaglio del Procuratore aggiunto, Giovanni Bombardieri.
Il magistrato il 7 ottobre decide di
ascoltare il commissario per il piano
di rientro, Luciano Pezzi che trascorre ben due ore nell’ufficio del tribunale. Ciò che fa saltare i nervi in fondo è
proprio la nomina di Antonio Belcastro che è divenuto, in un sol colpo, in
pieno regime di prorogatio, direttore
generale, con un incarico di quattro
anni a capo dell’azienda sanitaria universitaria.
Una settimana dopo, il 14 ottobre
Bombardieri decide di sentire, come
persona informata dei fatti, il direttore generale del settore, Bruno Zito
che aveva avallato le nomine dei commissari e che, in due ore di colloquio,
tenta di ricostruire atti e delibere. Poco dopo viene ascoltata anche la presidente facente funzioni, Antonella Stasi. Top secret gli atti dell’interrogato-
Il professionista è
l’unico ad aver avuto
un incarico per 4 anni
IL CASO
Le nomine che divisero la maggioranza
e l’ira del commissario Pezzi
Fu una lunga notte in giunta
regionale per atti poi “sospesi”
CATANZARO - Fu una riunione di giunta regionale infuocata quella del 16 settembre
scorso quando l’esecutivo, ormai già diviso
da personalismi, nominò i commissari di Asp
e aziende ospedaliere della Calabria. Lo strappo tra gli scopelittiani e l’area dei Gentile, all’interno di quello che era un tempo l’Ncd era
stato già consumato. L’unico in quella fase
sul cui nome nessuno mise bocca fu proprio
Antonio Belcastro, nominato direttore generale del “Mater Domini” di Catanzaro, mesi
prima, anche se quella delibera, come le altre
successive erano state votate proprio dallo
stesso esecutivo, senza governatore, ormai
già dimissionario. Il punto è qui. Le contestazioni mosse infatti a quelle nomine, settimane dopo, dal neo commissario per il piano di
rientro, Luciano Pezzi, fu proprio che non potevano essere firmati atti esclusivamente se
non di ordinaria amministrazione, perchè
senza testa, ma con a capo di un esecutivo una
facente funzioni, una vice. Lo dice la legge. Il
punto è che la giunta ha invece sostenuto che
i commissari erano da nominare, perchè
quella delibera era ritenuta urgente. Indifferibile. Questioni di interpretazione.
In giunta - dopo due riunioni fiume e veleni
e invettive - alla fine si era votato. Quando però il Consiglio dei ministri nomina Luciano
Pezzi accade un pandemonio. I grillini presentano un’interrogazione alla Camera e una
denuncia in Procura. Intanto il generale
commissario diffida la giunta e chiede la revoca degli atti. L’esecutivo si era già spaccato. Erano contrari alle nomine fin dall’inizio
Pino Gentile (Ncd) e Giacomo Mancini (Fi).
Dopo il primo atto di Pezzi la giunta regionale (ad eccezione di due amministratori, Pino
Gentile e Giacomo Mancini) torna a riunirsi
e, dopo quattro ore di discussione, decide di
rispondere alla diffida di Pezzi con un atto firmato dai dirigenti. Intanto qualcosa cambia,
se il capo del del settore sanità, Bruno Zito
prima della diffida di Pezzi era pronto a sostenere la decisione dei commissari, a quel punto fa marcia indietro, vuole vederci chiaro,
chiede che si prenda tempo e così inizia il confronto con l'altro dirigente del settore, il reggino, Paolo Arilotta che invece boccia la posizione del generale. Sullo sfondo intanto c’è
sempre l’inchiesta giudiziaria. L’idea di Pezzi
è una: direttori sanitari e amministrativi in
prorogatio al posto dei commissari nominati
dalla giunta (all' Asp di Catanzaro Giovanni
Paladino, a quella di Reggio Calabria Franco
Sarica, a Crotone Elga Rizzo. All'azienda
ospedaliera di Cosenza Filomena Panno, Vincenzo Sidari è stato designato presso l'azienda ospedaliera "Bianchi Melacrino Morelli" di
Reggio, Mario Catalano presso l'azienda
ospedaliera "Pugliese Ciaccio" di Catanzaro).
Ma la giunta non ci sta e con una nota afferma che la prorogatio può essere impugnata.
La guerra continua, intanto i dirigenti davanti al giudice hanno affermato che avrebbero “obbedito” a Pezzi. Una sola è la certezza
ad oggi: ospedali e Asp sono nel caos.
and.ill.
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Giuseppe Scopelliti e Luciano Pezzi
LAMEZIA E il Codacons chiede sanzioni
Volo Ryanair dirottato, l’Enac
verificherà mancata assistenza
ROMA - L’Enac ha avviato
una verifica sulla mancata
assistenza e mancata informativa nei confronti dei
159 passeggeri del volo
Ryanair FR7040 del 23 ottobre, in servizio tra Roma
Fiumicino e Lamezia che
giovedì sera è stato dirottato per cattive condizioni
meteo sull’Aeroporto di
Brindisi. L’Enac intende
verificare, ai fini dell’irrogazione di eventuali sanzioni, il rispetto, da parte
del vettore, del regolamento n. 261 del 2004 che prevede, tra le varie forme di
tutela, anche che i passeggeri siano tempestivamen-
te informati sul proprio volo. Un analogo accertamento, si legge in una nota dell’Enac, «verrà condotto, nei
confronti del vettore Ryanair e del gestore aeroportuale, in merito alla chiusura dei punti ristoro e alla
conseguente impossibilità
per i passeggeri di ricevere
beni di conforto e di prima
necessità».
E sull’episodio del volo
FR7040 il Codacons rilancia: «Dopo la decisione dell’Enac diavviare una verifica, chiediamo la massima
severità contro qualsiasi
violazione dei diritti dei
viaggiatori».
BREVI
GIOIA TAURO
ISOLA CAPO RIZZUTO
Maxisequestro
di telefoni falsi
Barca in avaria
Soccorsi in tre
GIOIA TAURO (RC) - Maxi
sequestro di prodotti contraffatti al porto di Gioia
Tauro. I finanzieri, insieme ai funzionari dell’Agenzia delle Dogane, hanno scoperto oltre 13.800
cover e altro materiale per
telefonia con i marchi
Samsung, Beats, Nokia,
Blackberry ed Apple. La
merce, che proveniva dalla Cina ed era formalmente destinata all’Albania, si
trovava in un container
che è stato controllato nell’operazione coordinata
dalla Procura di Palmi.
ISOLA CAPO RIZZUTO
(KR) - Tre componenti di
una famiglia francese, tra
cui una bambina di cinque
anni, sono stati soccorsi
dal personale della Capitaneria di porto di Crotone
mentre si trovavano a bordo di una imbarcazione in
avaria al largo di Isola Capo Rizzuto. La motovedetta ha trainato la barca, che
aveva un guasto al motore, al sicuro nel porto di
Crotone mentre il mare
era agitato. Le tre persone
salvate sono in buone condizioni.