14 L’UNIONE SARDA www.unionesarda.it - giovedì 11 luglio 2013 ECONOMIA Redazione Cagliari Piazza L’Unione Sarda (Complesso Polifunzionale S. Gilla) Tel. 070 60131 Fax 070 6013397 www.unionesarda.it [email protected] www.sardafidi.it Le aziende applicano il taglio previsto dalla Regione ma le Entrate non rispondono Villacidro. Oggi un nuovo incontro Vendita della Keller, arriva il via libera Commercialisti e imprese chiedono chiarimenti invano da parte del Tribunale Irap, è guerra sull’acconto MAURO PILI «Stabilimenti balneari, a rischio 6.500 posti» «Le strutture balneari della Sardegna devono ottenere la proroga sino al 2020 come prevede la legge per tutto il territorio nazionale. A rischio ci sono 1.500 lavoratori diretti e 5.000 stagionali». Lo ha chiesto il deputato sardo del Pdl, Mauro Pili, presentando ieri un’interrogazione appello al Governo con la quale chiede un intervento diretto sulla Regione per uniformare le condizioni di proroga su tutto il territorio nazionale, garantendo la salvaguardia delle imprese del settore. «Se non dovesse essere attuata la norma», spiega Pili, «le spiagge sarde finirebbero nelle mani delle grandi multinazionali straniere che si stanno attrezzando per partecipare a eventuali gare internazionali dove gli operatori sardi rischiano di essere cancellati. È impensabile», aggiunge il deputato, «che la Sardegna resti esclusa da quella norma che il Parlamento ha varato nei mesi scorsi consentendo a tutte le concessioni di essere prorogate sino al 2020». In Sardegna, le strutture balneari sono circa 900 con occupazione diretta stimata in circa 1.500 unità, a cui si aggiungono 45.000 unità stagionali. «Si tratta di una realtà economica di rilievo che non può essere cancellata con un colpo di spugna», conclude Pili. In tarda serata è arrivata la replica della Regione: «Le concessioni balneari di competenza regionale sono tutte già prorogate al 31 dicembre 2020», ha precisato l’assessore regionale degli Enti locali, Nicola Rassu. (lan. ol.) La Regione taglia l’Irap ma l’Agenzia delle entrate nicchia. O meglio, non dà risposte alle imprese, che attraverso le associazioni e l’Ordine dei commercialisti chiedono chiarimenti su come quantificare l’acconto in base alle nuove disposizioni regionali. La risposta della direzione regionale dell’Agenzia delle entrate è una lettera in cui si spiega quali sono le possibilità di quantificazione dell’acconto, senza però dare indicazioni sulla scelta da fare. E così l’incertezza rimane, anche se molti consulenti aziendali e le imprese hanno scelto: la legge regionale c’è ed è retroattiva (dal 1° gennaio) per cui l’aliquota è stata ridotta del 70%. Perché dunque dare più soldi di quanto dovuto allo Stato? LA VICENDA. Il Consiglio regionale, con l’approvazione dell’ultima finanziaria, ha deciso di abbattere l’aliquota Irap del 70%: il calcolo dell’imposta, dunque, deve essere fatto non più sulla base del 3,90% ma dell’1,17% della produzione netta dell’azienda. Sulla base di questa nuova norma, le aziende che devono versare l’acconto stanno predi- Un ufficio dell’Agenzia delle entrate sponendo i documenti per l’Irap, calcolato appunto con la nuova aliquota. Proprio mentre le associazioni imprenditoriali e gli studi dei commercialisti hanno iniziato a compilare i bollettini di pagamento, ci si è resi conto che il software utilizzato per l’Irap non ammette la nuova aliquota. Da qui la decisione, da parte di Confartigianato, Confcommercio e anche dell’Ordine dei commercialisti, di inviare vari quesiti all’Agenzia delle entrate. IL QUESITO. La domanda, l’ultima in termini cronologici, posta dai commercialisti è la seguente: poiché per utilizzare la nuova aliquota bisogna «forzare il software», non è che poi i contribuenti rischiano di avere sorprese in futuro? La risposta dell’Agenzia delle entrate è quanto meno pilatesca: «L’acconto Irap potrà essere determinato avvalendosi dei seguenti due metodi alternativi: metodo storico o metodo previsionale». In altri termini, con il primo si paga sulla base di quanto versato negli anni passati, con la vecchia aliquota del 3,90%, con quello previsionale si fa invece un calcolo sulla base della nuova percentuale dell’1,17%. In questo caso, però, precisa l’Agenzia delle entrate, «il metodo previsionale comporta, in caso di versamento insufficiente, l’applicazione del regime sanzionatorio». «Perché dovrebbe essere insufficiente», affermano alcuni commercialisti cagliaritani che hanno sollevato il problema, «se l’aliquota stabilità dalla Regione è quella dell’1,17%? Non c’è da sbagliare e certamente non possiamo costringere i nostri clienti a versare alla Regione, visto che l’Irap è un tributo regionale, più del dovuto soltanto perché manca un codice tributo nel software utilizzato per il versamento. È assurdo». Dunque, l’acconto va calcolato sulla base delle indicazioni della legge regionale. Non un euro in più. Se in futuro ci sarà da aggiungere, si vedrà. Giuseppe Deiana Innovazione. L’azienda di Carbonia produce un velivolo telecomandato Aermatica vola sempre più su Vola in alto Aermatica. L’azienda con sede a Varese e a Carbonia, nata dall’iniziativa di un team di professionisti cresciuti con il gruppo Finmeccanica, punta tutto sull’innovazione. Dopo cinque anni di ricerca e sviluppo, oggi Aermatica progetta, produce e commercializza piccoli aeromobili a pilotaggio remoto. «I nostri clienti», spiega uno dei soci, Piero Refolo, «sono prevalentemente enti come la Protezione civile o più in generale appartenenti alla Pubblica amministrazione. Mi riferisco a quei soggetti che gestiscono attività sul territorio e che, quindi, hanno bisogno di informazioni specifiche». Come funziona? «I nostri piccoli elicotteri sono dotati di un apparecchio - fotocamera, telecamera o termocamera - che consente rilevazioni a un costo accessibile», spiega Refolo. LA NOVITÀ. L’ultimo nato in casa Aermatica è Anteos, un velivolo (l’unico ad avere ottenuto dall’Enac un permesso di volo) di piccole dimensioni, a un’ala rotante (senza pilota) a decollo e atterraggio verticale, capace di trasportare un carico fino a due chili, per un raggio di qualche chilometro seguendo una traiettoria pianificata o attraverso comandi manuali. «Il suo volo stabilizzato e stazionario», spiega Refolo, «permette di acquisire in modo estremamente preciso dati sensoriali. Le informazioni raccolte a bordo sono poi inviate alla stazione di terra che contemporaneamente monitora in automatico ogni tipo di parametro di missione, per una facile gestione dell’operatore. Il sistema di controllo del computer di bordo è comunque in grado di reagire a eventi imprevisti come gli ostacoli individuati dai sensori». L’ENAC. Per Refolo il nullaosta dell’Enac è stato determinante: «L’autorizzazione al volo costituisce un fattore di differenziazione estremamente importante, perché ci permette di en- trare nel mercato civile. Inoltre, è abilitante per la concessione di polizze assicurative per il lavoro aereo, non rilasciabili per gli aeromodelli, comunque sofisticati, che quindi restano utilizzabili solo per scopo ludico e non per fare lavoro aereo». L’AZIENDA. Oggi la società ha una ventina di dipendenti e due sedi, una in provincia di Varese (Venegono Superiore) e l’altra a Carbonia (dove è nato uno dei fondatori, Paolo Marras). «Aermatica», precisa Refolo, «nasce dall’esperienza ultradecennale, maturata in contesti internazionali, nella progettazione di sistemi complessi in settori dell’avionica, dello spazio, della robotica, del telerilevamento e del data processing. Da ciò», conclude il manager, «deriva il possesso di tecnologie e competenze per gestire tutte le fasi della realizzazione di un velivolo di piccole dimensioni senza pilota». Lanfranco Olivieri Nella fabbrica delle carrozze dei creditori non privilegiati è arrivato il giorno del rin- (i fornitori) fra una settimagraziamento. A distanza di na per la loro approvazione tre anni dal blocco della pro- alla vendita. Un sì scontato duzione, ieri mattina è giun- perché tutti hanno interesse to il via libera della sezione a veder liquidate dalla nuofallimenti del Tribunale di va proprietà le spettanze Cagliari per la vendita del maturate con la precedente ramo aziendale Keller Elet- gestione aziendale, sfociata tromeccanica spa in liquida- nella liquidazione giudiziazione alla multinazionale in- le. «Adesso la strada è spiadiana Ruia Group. Il collegio nata per la riapertura della giudicante ha fabbrica», afferinfatti deciso di ma Gianluigi autorizzare il Marchionni, seconcordato pregretario provinventivo, annulciale della Fiom lando il provveCgil. La nuova dimento di revoproprietà ha ca assunto nei molta fretta: ci mesi scorsi in sono da costruire attesa della veriin tempi brevi fica dello stato 212 carrozze patrimoniale del passeggeri per le ramo d’azienda ferrovie dell’Egitda parte dei to, appalto affidacommissari giu- Gianluigi Marchionni to alla Keller diziali nominati Elettromeccanidallo stesso Trica dalla società LA FIOM bunale. egiziana Samef. LA DECISIONE. Con la crisi istiMarchionni: tuzionale in EgitIl responso ha to si potrebbero richiesto più «Adesso verificare ritardi tempo del previla strada nelle transazioni sto, anche perdei flussi finanché la valutazioper riaprire ziari verso l’Itane era stata conla fabbrica lia relativi alla testata dal comcommessa e missario liquidaè spianata» questo potrebbe tore Marco Sercomportare ultepi (ex direttore riori ritardi per la generale della riapertura della Keller) e dai fabbrica. suoi collaboraL’INCONTRO. tori tecnici, che la ritenevano al Questa mattina il ribasso rispetto commissario lialla realtà patriquidatore Marco moniale. I rinvii Serpi incontra i si sono sussesindacati. Saranguiti fino a ieri no fatte comunimattina, quando cazioni urgenti: i giudici della appunto il via lisezione fallibera del Tribunamenti hanno cole e la richiesta municato che la Marco Serpi della proroga per revoca del conaltri sei mesi delcordato preventivo è stata la cassa integrazione, che annullata e che pertanto, nei scade ad agosto, per perfatti, si può procedere con la mettere un rientro scagliovendita del ramo aziendale nato al lavoro di 271 dipenalla Ruia Group. Il gruppo denti su un organico di 293 indiano, con le controllate (ventidue andranno in preMoltonway Limited e Jessop pensionamento). I primi a Group, ha costituito la New rientrare al lavoro saranno Sardinian Railway, con sede gli operai delle squadre dei a Villacidro, che gestirà lo manutentori che dovranno stabilimento di Cannamen- rimettere lo stabilimento in da. condizioni di riprendere I CREDITORI. Il collegio giu- l’attività dopo tre anni di ferdicante si è comunque riser- mo. vato di fissare l’assemblea Gian Paolo Pusceddu
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