Enti e assunzioni «sospette», mea rinvio a giudizio. Bonfante (Pd): «Avevo ragione» E® 21111J111_ 311,_ %."SSU Da Z ' elli a Cigoli . i, da Za . ella a Ercole: l'accusa è abuso - ' `cio Unico scagionato Alfeo. Le difese: smonteremo i castelli della procura VERONA - Da Amia ad Atv, da Amt ad Agsm. Servirà un processo per scrivere la verità sulla presunta Parentopoli «made in Verona». Solo uno degli undici indagati «eccellenti» è riuscito a incassare un verdetto di «non luogo a procedere»: a uscire di scena è Maurizio Alfeo, mentre ieri pomeriggio il giudice Laura Donati ha disposto il rinvio a giudizio nei confronti di Ennio Cozzolotto, Carlo Alberto Voi, Germano Zanella, Francesco Bacini, Carla Sarzi, Stefano Zaninelli, Giampietro Cigolini, Giuseppe Canestrari e Riccardo Delfanti. Tutti e dieci, nel corso del processo che scatterà il 18 novembre davanti al Tribunale collegiale presieduto dal giudice Marzio Bruno Guidorizzi, dovranno rispondere di abuso d'ufficio. A PAGINA 3 Tedesco Si parla di noi Pagina 1 i Si «salva» solo Alfeo (Serit). II giudice esclude i fatti antecedenti al 2008 Parentopol in diuu, èt proces o i, s Da Cig®lini a Za. ' .ellì° abuso d'u. c;o per iffi. pfá-nte (Pd): avevo ragíone VERONA - Tutto come previsto. O quasi, visto che uno degli undici indagati «eccellenti» per la presunta Parentopoli «made in Verona» è riuscito a incassare un verdetto di «non luogo a procedere». Niente processo dunque per Maurizio Alfeo (chiamato in causa per Amia e, in pre cedenza, quale dg di Serit), mentre ieri pomeriggio il giudice per l'udienza preliminare Laura Donati ha disposto il rinvio a giudizio nei confronti di Ennio Cozzolotto A giudizio Stefano Zaninelli, Imputato Disposto il processo (in relazione a Transeco e dg Atv (nella foto insieme anche per Giampietro Cigolini Amia), Alfonsina Ercole (ex all'avvocato Marina (dg di Agsm e già ai vertici di dg Amia), Carlo Alberto Voi lacobazzi) è tra le dieci Amia); pure lui risponderà di e Germano Zanella (rispetti- persone rinviate a processo abuso d'ufficio vamente dg e presidente del cda di Amt), Francesco Barini (dal 2010 all'interno dei to, dopo l'annunciata inten- unico prosciolto, è intervenucda di Amt), Carla Sarzi (già zione da parte delle difese to il legale Paolo Pellicini) di componente dei cda di Amia (rappresentate, tra gli altri, andare al muro contro muro, e Amt), Stefano Zaninelli (in dagli avvocati Claudio Avesa- scansando qualunque ipotequalità di dg di Atv), Giam- ni, Francesco Delaini, Stefa- si di patteggiamento o richiepietro Cigolini (dg di Agsm e no Gomiero, Marina lacobaz- sta di rito abbreviato. Con il già ai vertici di Amia), Giu- zi, Giovanni Maccagnani, Pa- rinvio a giudizio ufficializzaseppe Canestrari e Riccardo olo Maruzzo, Luigi Sancassa- to ieri, quindi, il giudice ha Delfanti (fino al 2012 nel cda ni; mentre a difendere Alfeo, spianato la strada al procesdi Amt, unico presente in aula). Così come chiesto al termine della propria requisitoria dal pubblico ministero Valeria Ardito, nel corso del pro cesso che si aprirà il 18 novembre davanti al Tribunale collegiale presieduto dal giudice Marzio Bruno Guidorizzi dovranno rispondere dell'ipotesi di reato di abuso d'ufficio. Da contratti a tempo determinato «magicamente» diventati definitivi, a ingressi e trasferimenti «niente affatto casuali» da un'azienda all'altra, passando - secondo l'accusa - attraverso una serie di assunzioni «sospette» e altrettanti incarichi «deliberatamente» assegnati a sorelle o mogli di politici, figli di consiglieri o, ancora, di sindacalisti. Un «carnet» di contestazioni da cui ieri, avvalorando la tesi proposta dallo stesso pm, il gup Donati ha di fatto escluso (decretando per tali episodi il proscioglimento) gli episodi antecedenti al 2008. Di fatto, quello «Schierati )» II pool difensivo ieri in tribunale (Sartori) scandito ieri dal giudice si è rivelato un verdetto già scrit- Si parla di noi so con annesso dibattimento a porte rigorosamente aperte: scenario che, evidentemente, non dispiace affatto alle difese, certe di «riuscire a far cadere tutte le accuse, ottenendo un'assoluzione piena e insindacabile». E se tra sette mesi in aula, viste le «bellicose» premesse di queste ultime ore si prefigurano già scintille, la decisione di ieri ha innescato l'immediata reazione di Franco Bonfante, il consigliere regionale del Pd che all'epoca, sollevando il caso, aveva indotto il procuratore Mario Giulio Schinaia ad aprire le indagini su Parentopoli: «Con le interpellanze regionali del 2011 volevo evidenziare una gestione spregiudicata dei potere con un disegno politico privo di etica, il cui unico scopo era il consolidamento e l'allargamento del potere Le difése personale e della propria cerchia - ha commentato Bonfante -. Le critiche mie e dei colleghi del Pd vengono ora pienamente confermate dai giudici, a prescindere da quello che sarà l'esito processuale, su cui non entro nel merito. Sotto questo aspetto non vi è dubbio che la responsabilità politica principale va addebitata al sindaco Tosi. Attraverso questo sistema iniquo e clientelare, la Lega Nord di Verona e i suoi alleati hanno umiliato decine di giovani, ai quali è stata raccontato che lo studio, l'impegno, il merito sono valori fondamentali per poi agire esattamente al contrario». Polemiche che, inevitabilmente, si riproporranno appena scatterà il processo. Appuntamento in autunno. Laura Tedesco Pagina 2 La sentenza12 <<A a pr teso f on* da un gommi ta 4 ad agente della Fffianza ® fi scale Eva` siOne A olto P a, prof on s ella VERONA - «Induzione indebita a dare o promettere utilità». Caduta l'iniziale accusa di concussione, è stato questo il reato costato ieri pomeriggio, su decisione del Tribunale collegiale presieduto dal giudice Sandro Sperandio, la condanna a 4 anni (di cui 3 coperti da indulto) a Ottavio Berlingïeri, militare della Guardia di finanza ora in servizio a Vicenza ma, all'epoca dei fatti, operativo a Verona. Difeso dall'avvocato Grolla, con il dispositivo che verrà motivato tra 30 giorni è stato inoltre condannato a risarcire con 5mila euro la parte civile, tutelata dall'avvocato Paola Montresor, un imprenditore che avrebbe fatto le spese della presunta condotta illecita dell'imputato e che opera nel settore della carrozzeria. Dei quattro episodi che gli venivano contestati, ieri il finanziere è stato ritenuto responsabile di due: in un caso, perché avrebbe sollecitato la vittima a sostituirgli su una Bmw quattro cerchi in lega e altrettanti pneumatici lasciandogli in cambio, come pagamento, quelli preesistenti. Nel secondo, invece, gli avrebbe sollecitato quattro pneumatici, allungandogli 50 euro anziché i 20o di valore. VERONA - Esce a testa alta dal processo in cui era accusato di evasione fiscale, l 'ingegner Maurizio Piva. Assistito dall'avvocato Giovanni Maccagnani, è stato assolto con formula piena, nella sentenza formulata ieri dal giudice Monica Sarti. Piva è personaggio certo non molto noto al grande pubblico , ma conosciutissimo nel mondo della politica e dell'economia veronese. Negli anni 'go era legato al mondo della sinistra Dc, in particolare all'ex ministro Gianni Fontana. Professionista molto attivo , di cui si ricorda la collaborazione con un'altra figura storica della Dc veronese come Carlo Olivieri, nella sua carriera ha collezionato svariati incarichi per le amministrazioni pubbliche. Allo stesso tempo, Piva è una delle principali figure «storiche» dell'edilizia a Verona e azionista (e già presidente ) della Protec, grande società immobiliare con sede a Villafranca (grande al punto che, alcuni anni fa, era vicina ad acquistare l'Hellas Verona dall'allora presidente Giovanni Martinelli). vev e av s Sospetti índaglní e accuse Si parla di noi ss »: iv essi Coinvolte Amt, Amia, Atv, Agsm, Transeco. Prima udienza a ottobre, davanti al Tribunale collegiale presieduto dal giudice Marzio Bruno Guidorizzi i ta d Pubblico ministero sarà il sostituto Valeria Ardito, subentrata al procuratore Mario Giulio Schinaia. l'accusa è abuso d'ufficio, il gup ha escluso i fatti antecedenti al 2008 Pagina 3
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