1 Dato il seguente Stato Patrimoniale riclassificato, procedere alla redazione del Conto Economico e redigere il rendiconto finanziario della società. Successivamente calcolare gli indici della società Stato Patrimoniale Attivo Passivo 2003 Disponibilità Liquide 2002 200 2003 400 Debiti Comm.li Crediti Comm.li 3.500 3.300 Debiti Finanziari a Lungo Termine @ 8% Scorte 3.000 2.500 Capitale Sociale Immob. Materiali 43.600 F.do Ammortam (12.500) Totale 40.000 Riserve (10.000) Utile 37.800 36.200 Totale Conto Economico Ricavi Var Scorte Acq Pdt Finiti Valore della produzione Acquisto materiali e servizi Valore aggiunto Costo del lavoro MOL Ammortamenti Reddito Operativo Oneri Finanziari @ 8% Componenti Straordinarie Reddito ante Imposte 2 Imposte @ 40% Reddito netto 9.560 (3.400) (2.000) - - 2002 4000 3900 2000 1000 30000 30000 600 300 1200 1000 37800 36200 Soluzione (Conto Economico e Rendiconto Finanziario) Conto Economico Ricavi Var Scorte Acq Pdt Finiti Valore della produzione Acquisto materiali e servizi Valore aggiunto Costo del lavoro MOL Ammortamenti Reddito Operativo Oneri Finanziari @ 8% Componenti Straordinarie Reddito ante Imposte Imposte @ 40% Reddito netto 3 9.560 500 10.060 (3.400) 6.660 (2.000) 4.660 (2.500) 2.160 (160) 2.000 (800) 1.200 Rendiconto finanziario + MOL - Var CCC = Flusso mon gest corr - Investim operativi = Flusso mon gest operativa - Oneri Finanziari - Dividendi Var Capitale Sociale - Imposte Liquidate = Saldo 4.660 600 4.060 3.600 460 (160) (700) 0 (800) (1.200) Soluzione (Indici) Reddito Netto Patrimonio Netto = ROE Attività Correnti Passività Correnti = Indice di Liquidità Corrente Attività Correnti - Scorte Current Liabilities = Indice di Liquidità Immediata 4 = = = = = = 1200 31800 = 3,77% 6700 4000 = 1,68 3700 4000 = 0,93 Soluzione (Indici) 5 Vendite Crediti Commerciali = 9560 3500 Rotazione Crediti = 2,73 Tempo Medio di Incasso Crediti = 132 Costo del Venduto Magazzino = 7900 3000 Rotazione Scorte = 2,63 Tempo Medio Giacenza Scorte = 137 Acquisti Debiti Commerciali = 3400 4000 Rotazione Debiti = 0,85 Tempo Medio Pagamento debiti = 424 Required Financing Period = -155 Soluzione (Indici) 6 MOL Oneri Finanziari = 4660 160 Indice di Copertura = 29,13 Debiti Totali Attività Totali = 6000 37800 Indice di Indebitamento = 0,16 Il Valore Attuale Netto (VAN) FC1 FC 2 FCT VAN FC0 ... 1 2 (1 r) (1 r) (1 r) T T FCt VAN t (1 r) t 0 7 FC0 = Flusso di Cassa al tempo 0 (Negativo, uscita di cassa per l’Investimento effettuato) FC1,2,…T = Flussi di Cassa successivi (in genere positivi,poichè introiti derivanti all’investimento) r = Tasso di Sconto (costo opportunità del capitale) Proprietà del VAN VAN (A + B) = VAN (A) + VAN (B) La Regola del VAN Se : T VAN t 0 T VAN t 0 FCt 0 Accetto il progetto t (1 r) FCt 0 Rifiuto il progetto t (1 r) “ACCETTARE I PROGETTI CON VAN POSITIVO E RIFIUTARE I PROGETTI CON VAN NEGATIVO” 8 Intraprendere progetti a VAN + incrementa il valore di impresa Intraprendere progetti a VAN - riduce il valore di impresa Il Criterio del TIR Come Criterio Alternativo al VAN Il TIR (Internal Rate of Return, IRR) è quel tasso di sconto tale per cui un progetto ha VAN = 0. FC1 FC2 FCT ... (1 r)1 (1 r) 2 (1 r) T FC1 FC2 FCT 0 FC0 ... (1 TIR) 1 (1 TIR) 2 (1 TIR) T VAN FC0 9 REGOLA DEL TIR: “ACCETTARE I PROGETTI CON UN TIR SUPERIORE AL COSTO DEL CAPITALE ” Se: TIR > Costo del Opportunità del Capitale Accetto il progetto TIR < Costo del Opportunità del Capitale Rifiuto il progetto Esercizio 1: Decisioni d’investimento di durata differente La produzione di film richiede l’utilizzo di costosi macchinari per le riprese. La casa di produzione EDT può indifferentemente utilizzare due macchine per la ripresa, con ugual capacità produttiva e in grado di svolgere stesso lavoro: I flussi di cassa per entrambi gli assets sono espressi in termini reali Cinepresa A Cinepresa B Costo acquisto Durata (escluso tempo 0) Costi annui 20.000 € 15.000 € 3 anni 2 anni 6.000 € 7.000 € Considerando che, avendo ugual capacità produttiva e svolgendo lo stesso lavoro, le due macchine determinano flussi positivi identici, determinare quale delle due è più conveniente economicamente. Il tasso di attualizzazione è del 6%. 10 segue Iniziamo calcolando il VAN per le due alternative, al tasso del 6%. Poiché stiamo attualizzando solo costi, la cinepresa 2 risulta più conveniente in quanto il valore attuale dei costi è inferiore a quello della cinepresa 1. Cinepresa A Cinepresa B T0 20 15 T1 6 7 T2 6 7 VAN 36,0 27,8 T3 6 Tuttavia, poiché i costi di gestione della cinepresa A “sono spalmati” su 3 anni e quelli di B su 2 anni, occorre trovare il costo equivalente annuo per ciascuno dei due assets. Sfruttando la seguente formula dobbiamo pervenire al valore annuo della rendita, che nel nostro caso è il costo annuo: VA RENDITA = VA USCITE DI CASSA INVESTIMENTO VALORE ANNUO RENDITA * FATTORE DI RENDITA Il calcolo del fattore di rendita si calcola con la seguente formula: 11 = 1 - (1 i ) n i segue * Per cui, per la cinepresa A avremo fattore di rendita = 2,67. Dividendo il VAN (36) per il fattore di rendita (2,67 ) abbiamo 13,5 = costo annuo equivalente * Per la cinepresa B avremo fattore di rendita = 1,83. Dividendo il VAN ( 27,7 ) per il fattore di rendita (1,83) abbiamo 15,7 = costo annuo equivalente Utilizzando il costo equivalente annuo, quindi, sceglieremo la cinepresa A perché il suo CAE è inferiore al quello di B, nonostante il valore attuale dei costi per A sia maggiore di quello di B. 12 Esercizio 2: Decisioni d’investimento con il metodo del VAN Un’azienda acquista un macchinario per 1.600 € nel 2004, che determina ricavi e costi incrementali, nonché valori di CCN incrementali, considerati già in funzione dell’inflazione (valori reali), qui di seguito riportati: 2004 Vendite Costi monetari correnti Costi generali/ammin./comm. Crediti v/clienti Scorte Debiti v/fornitori 2005 3.200 2.500 200 2006 3.500 2.800 250 2007 2.900 2.200 250 35 40 55 30 40 60 35 40 65 2008 Si consideri inoltre: un’aliquota d’imposta del 35% costante per tutto il periodo dell’investimento; che il macchinario è ammortizzato a quote costanti del 25%, a partire dal primo periodo operativo; esso viene dimesso nel 2008 al prezzo di 350 € (valori reali). che nel 2005 un dipendente dell’azienda, già assunto nel 1995 a tempo indeterminato con uno stipendio annuo pari a 20 €, è utilizzato nel progetto cui il macchinario fa riferimento. Per tali mansioni egli non subisce variazioni nello stipendio percepito; il tasso di sconto nominale utilizzato per l’attualizzazione dei flussi è pari a 13%. L’inflazione prevista è del 5% annua. 13 Facendo le opportune valutazioni rispetto a “cosa scontare” e “come scontare”, determinare se l’acquisto del macchinario risulta conveniente in termini economici per l’azienda. segue In primo luogo calcoliamo il reddito operativo: 2004 Vendite Costo del venduto Costi generali/ammin./comm. Ammortamenti Reddito operativo - 2005 3.200 2.500 200 400 100 2006 3.500 2.800 250 400 50 2007 2.900 2.200 250 400 50 2008 - Arriviamo a questo punto al valore dei flussi di cassa totali da scontare, pari alla somma dei flussi di cassa correnti e dei flussi della gestione operativa: 14 Ammortamenti Reddito operativo Imposte Ammortamenti Flusso circolante g.corrente Variazione CCN Flusso di cassa corrente Investimenti Disinvestimenti Fisco FCFO 2004 - -1600 - 1.600 2005 400 100 35 400 465 20 445 445 2006 400 50 18 400 433 10 443 443 2007 400 50 18 400 433 - 433 433 2008 0 10 10 350 17,5 378 segue I passi effettuati: Sottraiamo dal reddito operativo il valore delle imposte, pari al 35% del reddito operativo; Risommiamo il valore degli ammortamenti (25% * 1600 = 400) ogni anno per i tre anni operativi dal ’05 al ’07; Sommiamo le variazioni negative di CCN rispetto all’anno precedente e sottraiamo le variazioni positive. Qui di seguito sono riportati CCN e variazioni di CCN per ciascun anno: 2004 Crediti v/clienti Scorte Debiti v/fornitori CCN Variazione CCN 15 - 2005 35 40 55 20 20 - 2006 30 40 60 10 10 2007 35 40 65 10 - - 2008 10 inseriamo il flusso in uscita di – 1.600 all’anno 2004; il flusso in entrata per la vendita del bene nel 2008 per 350 € poiché il valore residuo del bene al 2008 è di 400 € (1.600 – (3*400)) e il valore di cessione è 350 €, abbiamo una minusvalenza di 50 €, sulla quale dobbiamo registrare quindi un credito d’imposta (50*35% = +17,5) da sommare nel 2008 ai flussi. segue I flussi operativi sono, come dice il testo, espressi in valori reali, ossia considerano già “l’influenza dell’inflazione” nei diversi periodi operativi. Poiché il tasso di sconto del 13% è nominale, trasformiamo tale saggio di sconto in tasso reale, secondo la seguente formula: 1 + k nominale k reale = 1,13 -1 1 + tasso inflazione = -1 1,05 Che ci conduce a un tasso di sconto reale pari a 7,62%. Scontiamo i FCFO trovati sopra. per il tasso reale ora rilevato, rispetto al relativo anno, secondo la formula del VAN. I flussi attualizzati dal 2005 al 2008 sono pari a 1.423,97 €; il flusso iniziale del 2004 è pari a –1.600 €. Il VAN è quindi negativo, - 176, 03 €. L’acquisto del macchinario non è conveniente economicamente. 16 Esercizio 3: Capital rationing Considerate i seguenti progetti d’investimento per la nostra impresa consistenti nell’acquisto di uno o più nuovi macchinari, valutando che esiste un vincolo finanziario di spesa all’anno zero di 11.000 €. Il costo per l’acquisto di ciascun asset è indicato all’anno 0, negli anni successivi sono indicati i flussi incrementali che quel macchinario determinerà per l’azienda. Progetto 1 Progetto 2 Progetto 3 17 anno 0 -10.000 -5.000 -5.000 anno 1 5500 3200 3500 anno 2 6000 3500 3200 anno 3 5000 2500 2500 Sapendo che i progetti non sono alternativi, come vi comportereste se doveste scegliere la soluzione che vi garantisce il più alto ritorno economico? segue Utilizzando il VAN abbiamo i seguenti risultati: Investimento iniziale -10.000 -5.000 -5.000 Flussi attualizzati 5500 3200 3500 6000 3500 3200 5000 2500 2500 VAN € 13.715,25 € 3.715,25 € 7.679,94 € 2.679,94 € 7.704,73 € 2.704,73 Poiché abbiamo un vincolo finanziario massimo di 10.000 € all’anno zero, il risultato migliore si ottiene acquistando l’asset 2 e 3 insieme. In questo modo il vincolo finanziario verrebbe rispettato, ottenendo un valore addizionale pari a € 5.384,67 € (2.679 + 2.704), che risulta maggiore rispetto a quello di 1 (3.715,25 €), con il quale viene ugualmente rispettato il vincolo di capital rationing. Il “doppio acquisto” è reso possibile dal fatto che a) il vincolo finanziario è comunque rispettato; b) gli investimenti non sono alternativi 18 Effettuando una valutazione, rispetto al precedente quesito, utilizzando un’espressione che indica il rendimento attualizzato delle tre proposte, cosa avreste fatto? segue Dobbiamo calcolare l’indice di rendimento attualizzato o profitability index, con cui otteniamo questi primi risultati, rapportando il VAN di ogni progetto ai costi iniziali relativi: Investimento iniziale -10.000 -5.000 -5.000 VAN € 3.715,25 € 2.679,94 € 2.704,73 Profitability index 0,4 0,5 0,5 “Raffiniamo il risultato” includendo nel calcolo anche il rendimento del capitale non speso nelle due ipotesi, rispetto al vincolo finanziario possibile, di 11.000 €. In entrambi i casi rimangono inutilizzate 1.000 €, cui diamo un rendimento pari a zero: ((10000*0,37)+ (1000*0))/11000 = 0,336364 ((5000*0,54)+(5000*0,54)+(1000*0))/11000 = 0,490909 Arriviamo alla stessa conclusione cui siamo giunti per la prima risposta, perché il profitability index, “raffinato rispetto al capitale non utilizzato” è maggiore scegliendo 2 e 3 (0,49) che 1 (0,33). 19 segue A cosa corrisponde l’indice calcolato con la precedente domanda? L’indice di profitability index risulta particolarmente indicato, esprimendo il valore attuale netto per euro (o altra moneta) dell’investimento iniziale. Pertanto, esso è il rapporto tra il VAN totale del progetto e il flusso negativo iniziale dovuto al costo dell’investimento). Tanto più alto è il suo valore, tanto più 1 euro di investimento speso in quel progetto ha “reso tanto”. Che risposta avreste dato alla prima domanda se i tre investimenti fossero stati alternativi? Avremmo scelto il progetto 1 che garantisce il VAN più alto. Essendo i progetti alternativi, sarebbe del tutto inutile scegliere sia 2 che 3, nonostante sia possibile farlo rispettando vincolo finanziario e ottenuto un VAN aggregato maggiore. Selezionare uno dei tre, rende inutile scegliere qualsiasi altro. 20 Esercizio 4: Decisioni d’investimento Un’impresa deve potenziare nel 2004 il proprio allacciamento Internet per rendere più veloci i propri servizi. A tal proposito, può scegliere fra tre alternative di tre providers differenti, il cui utilizzo determina flussi in uscita e flussi in entrata (dovuti alla maggiore efficienza), come evidenziato nella tabella: Progetto OmniX Progetto TeleR Progetto PhoneV 2004 -1.000 -1.100 -1.300 2005 450 450 550 2006 400 550 500 Sapendo che il tasso di sconto attuato sui flussi, identico per tutti i progetti, è del 10%, che progetto sceglierà l’impresa in questione? Flussi attualizzati -1.000 450 400 -1.100 450 550 -1.300 550 500 Sceglierà il progetto Tele R (il secondo) 21 2007 400 450 450 400 450 450 VAN € 1.040,20 € 40,20 € 1.201,73 € 101,73 € 1.251,31 -€ 48,69 Esercizio 4: Decisioni d’investimento Quali tra i progetti in questione risultano convenienti economicamente? Il primo è il secondo perché il loro VAN è maggiore di zero; il terzo non è conveniente economicamente poiché il VAN è negativo Supponete che l’impresa, al 2004, disponga di risorse finanziarie pari a 1.050 € per attuare l’iniziativa, senza poter far ricorso a fonti integrative. Avrebbe scelto lo stesso progetto? In questo caso, l’impresa avrebbe scelto il progetto OmniX (il primo); infatti esso è conveniente economicamente anche se meno del secondo (il VAN del primo è positivo ma inferiore al secondo),. Tuttavia avendo a disposizione solo 1.050€, è impossibile realizzare il secondo progetto che richiede 1.100 €, mentre è possibile attuare il primo. 22 Considerate il progetto scelto per il punto primo. Siete in grado di dire quale valore può avere il TIR (IRR) rispetto al tasso di sconto? Come lo spiegate? Cosa rappresenta il TIR (IRR) in un progetto d’investimento? Non saremo in grado di dire “quanto” è il TIR (IRR), ma saremo in grado di dire che esso è maggiore del tasso di sconto, quindi maggiore di 10%. Questo perché nei progetti di investimento il TIR (IRR) rappresenta il rendimento lordo dell’investimento stesso. Quindi se il progetto è conveniente economicamente (ossia il VAN è positivo), deve essere che il tasso di rendimento lordo dell’investimento è maggiore del costo del capitale utilizzalo per l’attualizzazione dei flussi. 23 ESERCIZIO RIEPILOGATIVO DECISIONI DI INVESTIMENTO In relazione all’acquisto di un nuovo cespite, un’azienda prevede di sostenere i seguenti costi (espressi in valori nominali), realizzando i seguenti ricavi (espressi in valori nominali): Anno 0 Fatturato Costi Operativi Monetari Oneri Finanziari Investimento Crediti vs Clienti Magazzino Debiti vs Fornitori 1 2 100 200 60 120 4 4 4 8 3 5 -9 ESERCIZIO RIEPILOGATIVO DECISIONI DI INVESTIMENTO Sapendo che: - l’investimento viene ammortizzato in tre anni; - il cespite viene ceduto all’inizio dell’anno 3 per un importo di 4; - il tasso di sconto in termini reali è del 10% e l’inflazione attesa è pari all’1,8%; - l’aliquota fiscale è del 50%; - il costo del venduto è stato all’anno 1 pari a 30 ed il secondo anno pari a 60 e la giacenza media delle scorte pari a 60 giorni. Stabilire se l’investimento sia conveniente o meno. Soluzioni Step 1: Calcolo dell'EBIT e delle imposte sull'EBIT Anno A) Fatturato B) Costi Operativi Monetari C) EBITDA = A - B D) Ammortamento E) EBIT = C - D F) Imposte sull'EBIT = E x 50% 1 100 60 40 3 37 2 200 120 80 3 77 18.5 38.5 segue Step 2: Calcolo delle Variazioni di Capitale Circolante Anno A) Costo del venduto B) Giacenza Media C) Rotazione delle Scorte = 360 / B D) Livello delle Scorte = A / C E) Crediti vs Clienti E) Debiti vs Fornitori F) Capitale Circolante = D + E - F F) Variazione di Capitale Circolante Tempo medio di giacenza delle scorte 1 30 60 6.0x 2 60 60 6.0x 5.0 10.0 4 3 8 5 6.0 13.0 3 6 (= 6-0) 7 (=13 -7) -13 (= 0 -13) 360 Rotazione delle scorte Rotazione scorte Costo del venduto Scorte Soluzioni Step 3: Calcolo del Flusso di Cassa della Gestione Operativa Anno A) EBIT B) Imposte sull'Ebit C) NOPAT = A - B D) Ammortamenti E) Variazione di Capitale Circolante D) Flusso di Cassa della Gestione Operativa Corrente al Netto delle Imposte = C + D - E E) Investimenti / Disinvestimenti F) Flusso di Cassa della Gestione Operativa = D + E G) Pluvalenza/ Minusvalenza su Disinvestimenti H) Imposte su Plusvalenza I) Flusso di Cassa della Gestione Operativa = F H 0 1 37 18.5 18.5 3 6 2 77 38.5 38.5 3 7 -13 15.5 34.5 13 -9 15.5 34.5 17 1 0.5 -9 15.5 34.5 16.5 -9 3 4 La plusvalenza è data dal valore di cessione pari a 4 meno il valore residuo ammortizzabile del cespite pari a 3 (ho acquistato il cespite per 9 e lo ho già ammortizzato per 6) Soluzioni Step 4: Calcolo del VAN dell’investimento A) Tasso di Interesse reale B) Inflazione C) Tasso di Interesse nominale = (1+A) x (1+C) -1 10.0% 1.8% 12.0% Anno A) Flusso di Cassa della Gestione Operativa = F - H B) Tasso di Sconto C) Discount Factor = 1 / (1+B)t D) Valore Attuale del Flusso = A x C E) Totale Valore Attuale dei Flussi 0 1 2 3 -9.0 12.0% 1.00 -9.0 44.1 15.5 12.0% 0.893 13.8 34.5 12.0% 0.797 27.5 16.5 12.0% 0.712 11.8 Esercizio VAN con calcolo dei Rendimenti medi, varianza e Covarianza L’impresa a, non indebitata, sta valutando se comprare un nuovo macchinario. Sapendo che: 1) L’investimento iniziale è pari a 90; 2) Il macchinario è ammortizzato in tre anni; 3) L’aliquota fiscale è pari al 40% 4) Il reddito operativo che si prevede genererà l’investimento sarà pari a 50 il primo anno, 60 il secondo anno e 70 il terzo anno 5) L’impresa ed il mercato hanno realizzato negli ultimi 4 anni i seguenti rendimenti: Anno -4 -3 -2 -1 Rendimento Società a -0.1 0.03 0.2 0.15 Rendimento di Mercato -0.4 -0.3 0.1 0.2 6) Il premio per il rischio atteso per il mercato è pari al 5% ed il titolo privo di rischio pari al 2%; Valutare se l’investimento sia conveniente o meno. Soluzione Calcolo dei flussi di cassa relativi al progetto di investimento Anno 0 Ebit - Imposte @ 40% = Nopat + Ammortamenti Investimento Flusso 90 90 1 50 20 30 30 2 60 24 36 30 3 70 28 42 30 60 66 72 Calcolo del rendimento atteso della società a 1- Calcolo del Rendimento Medio di ogni Attività: Rendimento medio delle azioni a: - 0.10 0.03 0.20 0.15 0.07 7% 4 Rendimento medio del mercato: - 0.40 - 0.30 0.10 0.20 -0.10 -10% 4 Calcolo del rendimento atteso della società a 2- Calcolo per ogni attività lo scarto di ogni possibile rendimento dal rendimento medio delle attività Scarto dell' azione a dal suo rendimento medio : Anno1: (-0.10 - 0.07) -0.17 Anno2 : (0.03 - 0.07) -0.04 Anno3 : (0.20 - 0.07) 0.13 Anno4 : (0.15 - 0.07) 0.08 Scarto del M ercato dal suo rendimento medio : Anno1: (-0.40 - (-0.10)) -0.30 Anno2 : (-0.30 - (-0.10)) -0.20 Anno3 : (0.10 - (-0.10)) 0.20 Anno4 : (0.20 - (-0.10)) 0.30 Calcolo del rendimento atteso della società a 3- Calcolo della varianza dei rendimenti delle attività: eleviamo a quadrato gli scarti dalla media, li sommiamo e dividiamo tutto per n (pari a 4 anni) Varianza dell' azione a (-0.17) 2 (-0.04) 2 (0.13) 2 (0.08) 2 4 0.029 0.002 0.017 0.006 0.054 0.013 4 4 Varianza del M ercato : (-0.30) 2 (-0.20) 2 (0.20) 2 (0.30) 2 4 0.090 0.040 0.040 0.090 0.260 0.065 4 4 Calcolo del rendimento atteso della società a 4- Calcolo della covarianza tra i rendimenti delle attività: (-0.17 -0.30) (-0.04 -0.20) (0.13 0.20) (0.08 0.30) 4 0.051 0.008 0.026 0.024 0.109 0.027 4 4 5- Calcolo del Beta: Cov α,m Varm 0.027 0.42 0.065 6- Calcolo del rendimento atteso sul titolo a: Ra= Rf + b x (E(Rm)-Rf) = 2% + 0.42 (7% - 2%) = 4.1% Calcolo del VAN dell’investimento 60 66 72 (1 4.1%)1 (1 4.1%) 2 (1 4.1%) 3 VAN -90 57.64 60.90 63.82 92.36 VAN -90 L’investimento è conveniente perché genera un valore attuale netto positivo Possiamo calcolarne anche il TIR: TIR -90 60 66 72 0 1 2 3 (1 x) (1 x) (1 x) TIR 51% Il TIR risulta superiore al costo del capitale: per l’impresa l’investimento è conveniente Esercizi Valore delle azioni Dividend Discount Model: Il Modello Generale Dt Po t t 1 (1 r ) P0 = Prezzo Corrente del Titolo Dt = Dividendo al Tempo t r = Rendimento Richiesto dal Mercato 38 Dividend Discount Models: A) Modello Senza Crescita D Po r Tipologia di Azione per cui è applicato - Azioni i cui Dividendi ed Utili (Earnings) Sono Stimati Rimanere Costanti nel Tempo; - Azioni di Risparmio. Esempio: E1 = D1 = € 5.00 r = 15% P0 = € 5.00 / 0.15 = € 33.33 39 Dividend Discount Models: A) Modello a Crescita Costante Do(1 g ) D1 Po r-g r-g g = Tasso di Crescita Costante degli Utili = % di Ritenzione degli Utili x Rendimento Utili Reinvestiti = [(E – D)/ U] x ROE = b x ROE Esempio: E1 = € 5.00 b = 40% r = 15% (1-b) = 60% D1 = $3.00 g = 8% P0 = 3.00 / (.15 - .08) = € 42.86 40 Il Rapporto Prezzo/Utili (P/U) Il Rapporto P/U è Funzione di due Variabili: 1. Rendimento Richiesto dal Mercato (r) 2. Tasso di Crescita Atteso dei Dividendi (g) Il Rapporto in Assenza di Crescita: EPS1 r P0 1 EPS1 r P0 41 • • EPS1 – Utile Atteso per il prossimo Anno EPS1 = D1 sotto l’ipotesi di assenza di crescita r = Rendimento Richiesto dal Mercato Esempio: E0 = € 2.50 g = 0 r = 12.5% P0 = D/r = € 2.50/.125 = € 20.00 P/U = 1/r = 1/.125 = 8 Il Rapporto Prezzo/Utili in Ipotesi di Crescita Costante 42 D1 EPS1(1 - b) P0 r - g r - (b ROE ) P0 1- b EPS1 r - (b ROE ) Esempio: b = 60% ROE = 15% (1-b) = 40% E0 = € 2.50 E1 = € 2.50 (1 + (.6)(.15)) = € 2.73 D1 = € 2.73 (1-.6) = € 1.09 r = 12.5% , g = 9% P0 = 1.09/(.125-.09) = € 31.14 P/U = 31.14/2.73 = 11.4 P/U = (1 - .60) / (.125 - .09) = 11.4 Esercizio Crescita Costante dei Dividendi Un’azienda sperimenta un tasso di crescita dei dividendi pari al 3%. L’utile per azione (EPS) è pari a 2 € ed il dividendo pari a 1,5 €. Sapendo che il prezzo corrente dell’azione è pari a 21,429 €, calcolare: 1) ROE 2) Rendimento richiesto dagli azionisti (r) 3) Il multiplo P/BV Dati: Tasso di Crescita dei Dividendi = g= 3% Utile per Azione = EPS = 2 € Dividendo = D = 1,5 € 43 Prezzo Corrente del Titolo (P) = 21,429 Soluzione Esercizio Crescita Costante dei Dividendi Dati: Tasso di Crescita dei Dividendi = g= 3% Utile per Azione = EPS = 2 € Dividendo = D = 1,5 € Prezzo Corrente del Titolo (P) = 21,429 Soluzione: Calcolo del ROE: A) Calcolo del Tasso di Ritenzione degli Utili (b): b = (EPS – D) / EPS = (2 – 1,5) / 2 = 0,5 / 2 = 0,25 B) Calcolo del ROE: 44 g = b x ROE 0,03 = 0,25 x ROE ROE = 0,03 / 0,25 = 12% Soluzione Esercizio Crescita Costante dei Dividendi Soluzione: Calcolo del Rendimento Richiesto dagli Azionisti (r): D 1,5 Po 21,429 r-g r - 3% 21,429r - 0,03 x 21,429 1,5 21,429r 0,6429 1,5 2,1429 r r 10% 21,429 45 Soluzione Esercizio Crescita Costante dei Dividendi Soluzione: Calcolo del multiplo Price to Book Value Roe - g P/BV r-g 12% - 3% 9% P/BV 1,3x 10% - 3% 7% 46 Esercizio Crescita a Due Stadi dei Dividendi Un’impresa crescerà ad un tasso del 20% nei prossimi 5 anni. Successivamente (dal 5° anno in poi), il tasso di crescita scenderà al 10% (dal 6° anno all’infinito). Sapendo che l’azienda paga un dividendo (al tempo 0) pari ad 1 € e che il rendimento richiesto dagli azionisti (r) è pari al 15%, calcolare il prezzo corrente dell’impresa. Dati: Tasso di Crescita durante il I Stadio = g1 = 20% Durata della Crescita = 5 Anni Tasso di Crescita durante il II Stadio = g2 = 10% Rendimento Richiesto dagli Azionisti = r = 15% Prezzo Corrente del Titolo = P = ? 47 Tasso di crescita (g) Soluzione Esercizio Crescita a Due Stadi dei Dividendi 20% Primo Stadio N=5 N 10% Di V1 i ( 1 r ) i 1 Secondo Stadio D (1 g 1 ) N (1 g 2 ) V2 (1 r ) N ( r - g 2 ) Anno 48 Prezzo Corrente= P = V1 + V2 Soluzione Esercizio Crescita a Due Stadi dei Dividendi Calcolo di V1 N Di V1 i i 1 (1 r ) Dati x il calcolo di V1: g1 = 20% Durata della Crescita = 5 Anni r = 15% D = 1€ 1 (1 0,2)1 1 (1 0,2) 2 1 2 (1 0,15) (1 0,15) 49 1 (1 0,2) 3 1 (1 0,2) 4 1 (1 0,2) 5 3 4 5 (1 0,15) (1 0,15) (1 0,15) 1,2 1,44 1,73 2,07 2,49 5,7 1,15 1,32 1,52 1,75 2,01 Soluzione Esercizio Crescita a Due Stadi dei Dividendi Calcolo di V2 D(1 g1 ) N (1 g 2 ) V2 N (1 r ) (r - g 2 ) Dati x il calcolo di V2: g2 = 10% r = 15% D=1€ N = 5 Anni 1 (1 0,2) 5 (1 0,10) 5 (1 0,15) (0,15 - 0,10) 50 (1,2) 5 (1,10) 2,49 22 5 (1,15) (0,05) 2,01 PN 54,74 27,2 N 2,01 (1 r ) P = V 1 + V2= = 5,7 + 27,2 = 32,9 € Esercizio 3 Un’impresa distribuisce in media il 50% dei propri utili. Il suo tasso di crescita (all’infinito) è pari al 7% ed il costo del capitale proprio è pari al 10%. Si calcoli, illustrando i vari passaggi, il Roe, il multiplo Price Earning ed il multiplo Price to Book Value. g = b x Roe 7% = 50% x Roe Roe = 7% / 50% = 14% P/E = (1-b) / (coe – g) = 50% / (10% - 7%) = 16,67x P/BV = P/E x Roe = 16,67 x 14% = 2,33x P/BV = (Roe – g) / (coe – g) = (14% - 7%) / (10% - 7%) = 7% / 3% = 2,33x 1) 51 Esercizi VAOC: Esercizio 1 Un’azienda a crescita costante ha un tasso di ritenzione degli utili pari al 60%. Il ROE dell’azienda si attesta al 20% e gli utili per azione sono pari a 5 €. Sapendo che il costo opportunità del capitale (r) è pari al 12,5 %: 1) Calcolare il Valore Attuale delle Opportunità di Crescita (VAOC) 2) Dire perché il VAOC è così alto. Dati: Tasso di Ritenzione degli Utili = b =60% Return on Equity = ROE = 20% Utile per Azione = EPS = 5 € 52 Rendimento Richiesto dal Mercato = r = 12,5% Esercizi VAOC: Soluzione Esercizio 1 Dati: Tasso di Ritenzione degli Utili = b =60% Return on Equity = ROE = 20% Utile per Azione = EPS = 5 € Rendimento Richiesto dal Mercato = r = 12,5% Soluzione: 1) Il Valore Attuale delle Opportunità di Crescita (VAOC) è pari a: EPS VAOC r EPS D EPS VAOC Po r (r - g ) r Po 53 Esercizi VAOC: Soluzione Esercizio 1 Soluzione: 2) Per calcolare il VAOC devo prima stimare il prezzo corrente Stima di P0 Per il calcolo del prezzo devo stimare g g = b x ROE g = 0,60 x 20% = 12% 54 D EPS x (1 - b) 5 x (1 - 0,60) Po r -g r -g 12,5% - 12% 5 x (0,40) 400 Prezzo Corrente 0,5% Esercizi VAOC: Soluzione Esercizio 1 3) Il VAOC rappresenta una porzione elevata del prezzo corrente del titolo (360/400 = 90%). Questo perché l’assunzione di crescita, pari al 12%, è vicina al rendimento richiesto dal mercato (il 12,5%). L’ assunzione che la crescita rimanga costante all’infinito e per valori così vicini al rendimento richiesto dal mercato rappresenta una visione estremamente ottimistica (e probabilmente poco realista) delle prospettive di crescita dell’azienda. 55 Esercizi VAOC: Soluzione Esercizio 1 Soluzione: 3) Stima di VAOC EPS Po VAOC r EPS VAOC Po r 5 VAOC 400 400 - 40 360 12,5% 56 Esercizi VAOC: Esercizio 2 L’azienda “Gamma” insiste nell’investire il 60% degli utili in progetti a redditività del 10%, nonostante il costo opportunità del capitale sia pari al 15%. Sapendo che il dividendo è pari a 2 € e che la crescita è costante: • Calcolare il prezzo dell’azione • Calcolare il VAOC Dati: Tasso di Ritenzione degli Utili = b =60% Return on Equity = ROE = 10% Dividendo = D = 2 € Costo opportunità del capitale = r = 15 % 57 Esercizi VAOC: Soluzione Esercizio 2 Soluzione: 1) Stima del prezzo corrente (P0) Per il calcolo del prezzo devo stimare g g = b x ROE g = 0,60 x 10% = 6% D D 2 Po r - g r - g 15% - 6% 2 22,22 Prezzo Corrente 9% 58 Esercizi VAOC: Soluzione Esercizio 2 Soluzione: 2) Stima di VAOC Per stimare il VAOC, devo prima calcolare l’EPS: Calcolo dell’utile per azione (EPS) D = EPS (1-b) 2 = X (1-0,60) X = 2 / 0,40 = 5 € EPS VAOC Po r 5 VAOC 22,22 22,22 - 33,33 -11,11 15% 59 Esercizio 1 Beta Levered / Unlevered 60 soluzione 61 Esercizio 2 Beta Levered / Unlevered Un’impresa ha un beta levered pari a 2x ed un rapporto di D/EV pari a 0,6. L’impresa vuole modificare la struttura finanziaria per adeguarsi ad un leverage di lungo periodo pari a 0,35 (cioè, D/EV target= 0,35). Ipotizzando un’aliquota societaria del 40% ed assumendo un rendimento atteso del portafoglio di mercato pari al 10% ed un rendimento dell’attività free risk pari al 4%, si calcoli il costo dell’equity per l’impresa corrispondente alla nuova struttura finanziaria target. 62 soluzione BL=2x (levered) D/EV attuale = 0,6 D/E Attuale = D/EV / (1 – D/EV) = 0,6 / (1-0,6) = 0,6 / 0,4 = 1,5 D/EV target = 0,35 D/E Target = D/EV / (1 – D/EV) = 0,35 / (1 - 0,35) = 0,35 / 0,65 = 0,54 In presenza di imposte e b debiti = 0 Formula da applicare: Beta unlevered= Beta levered / (1+ D/E*(1-tc)) Quindi: Bu(beta assest) = 2 / (1+ (1-0,4)*1,5) = 2 / 1,9 = 1,05x BL = 1,05 x (1+ (1-0,4)* 0,54) = 1,4x 63 re = 0,04 + 1,4* (0,10-0,04) = 12,4% Applico il CAPM 64 Esercizio 1 La Lever e la Unlever sono due società identiche sotto ogni aspetto, tranne che per la loro struttura finanziaria: • La Lever presenta infatti una struttura finanziaria con debito • La Unlever è priva di debito. L’EBIT di ciascuna impresa risulta pari a € 100. Il valore totale del capitale azionario della prima società è 400 €, quello della seconda equivale a 700 €. Le obbligazioni della Lever hanno un valore di mercato ed un valore nominale di 400 €. Il tasso d’interesse è pari al 10%. Non si pagano imposte. Esercizio 1 1. Supponete che un investitore acquisti il 20% del capitale azionario della Lever. Qual è il costo e il rendimento dell’investimento? 2. Spiegate come l’investitore possa replicare il flusso di cassa dell’investimento descritto al punto 1 indebitandosi ed investendo nel capitale azionario della Unlever. 3. Descrivete l’opportunità di arbitraggio creatasi come conseguenza del maggior valore della Lever rispetto alla Unlever. Soluzione Esercizio 1 L’investimento è : 0,20 * SL = 0,20 (VL – DL) Investimento = 0,20 * 400 = 80 € Il rendimento risulta pari a : 0,20 (Reddito operativo – OF) Rendimento = 0,20 * (Reddito operativo – r*DL) Rendimento = 0,20 * (100 – (0,1*400)) = 12 € Soluzione Esercizio 1 Occorre prima prendere a prestito 0,20 * DL → 0,20 * 400 = 80 € al tasso d’interesse del 10%. Quindi si acquista il 20% VU → 0,20 * 700 = 140. Il rendimento è il seguente: 0,20 * (Utile – rL * DL) → poiché il reddito operativo in un’impresa priva di debito e di altre componenti reddituali coincide con l’utile, 0,20 * (100 – 0,1*400) = 12. In tal modo il flusso di cassa è identico a quello descritto al punto 1 Soluzione Esercizio 1 Il flusso di cassa è equivalente con le strategie descritte al punto 1 ed al punto 2, che differiscono però nell’importo investito: 80 € al punto 1 e (140 – 80) = 60 € al punto 2. Quindi, un investitore razionale perseguirebbe la seconda strategia, aumentando il valore della Unlever (effetto della legge DomandaOfferta) e riducendo quello della Lever. I prezzi si correggeranno finchè VL = VU. L’investitore potrebbe adottare una strategia d’investimento più aggressiva, vendendo allo scoperto le azioni della Lever a 80 €, indebitandosi e investendo nel capitale della Unlever. Questa strategia offre un profitto certo di 20 € dato che, in equilibrio, i valori delle due imprese sono uguali. Esercizio 2 La Telecompany, importante produttrice di televisioni e software, ha un reddito operativo,coincidente con i flussi di cassa, perpetuo atteso di 200 €. Il tasso d’interesse è pari al 12%. 1) Supponendo che non vi siano imposte o altre imperfezioni del mercato, qual è il valore della Telecompany se D/E = 0,25 ed il costo complessivo del capitale è del 16%? Qual è il valore del capitale azionario? Qual è il valore del debito? 2) Qual è il costo del capitale azionario della Telecompany? Soluzione Esercizio 2 1. Se non esistono imposte la struttura finanziaria della società è irrilevante (prop. I di MM). Il valore dell’impresa risulta quindi 200/0,16 = 1250 €. Se D/E = 0,25 → se E = 1, D = 0,25, ossia E è 4 volte D. Quindi D = 20% ed E = 80%. Perciò E = 1250* 80% = 1000 € e D = 1250* 20% = 250 €. Soluzione Esercizio 2 D 2. In base alla prop. II di MM, rs r0 (r0 - rD ) E → 0,16 +(0,16 – 0,12) * 0,25 = 0,17
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