L’ECO DI BERGAMO 28 MARTEDÌ 8 LUGLIO 2014 Provincia [email protected] www.ecodibergamo.it/cronaca/section/ Stanze da due letti in su con lenzuola in dotazione Non solo camerate. Ormai tutti gli ostelli dispongono anche di camere dai due letti in su e con lenzuola in dotazione. C’è poi la dimensione «social»: cucina, spazi comuni anche di design. Qualità, ma low cost Decollano gli ostelli La galassia degli ostelli nella Bergamasca Il primato orobico: 15 sui 65 in Lombardia. Tutti su un unico sito A Olera maturandi in ritiro studio, Trescore punta sugli eventi MARTA TODESCHINI Un occhio al portafogli e l’altro alla qualità. La richiesta del turista collezione estate 2014 non espone al rischio strabismo. Conciliare prezzi low cost a servizi di buon livello è possibile, esplorando magari una galassia che nella Bergamasca vanta il primato: quella degli ostelli. Sono infatti 15 le strutture di questo tipo nella nostra provincia: 15 tra Bergamo città (due), valli, laghi e Bassa, su un totale di 65 in Lombardia. Strutture per lo più nuove o comunque rinnovate grazie a un recente bando regionale e a risorse private, dopo un iniziale periodo di rodaggio stanno «acchiappando» sempre più turisti. Questo grazie a internet, con le prenotazioni online e il sito www.hostellombardia.net che li mette tutti in vetrina. Scordatevi le camerate: ormai tutti gli ostelli dispongono pure di camere dai due letti in su e con lenzuola in dotazione. C’è poi la dimensione social (cucina, spazi comuni anche di design) che non guasta. L’ultimo nato è l’ostello Al Curò di Valbondione. L’ostello più alto d’Europa, a 1895 metri d’altitudine, è stato inaugurato il 31 agosto scorso, ma sarà operativo dalla prossima settimana, quando la sezione Cai di Bergamo ne affiderà la gestione alla società che già tiene aperto il vicino rifugio. Qui il calendario delle manifestazioni è già pronto: serate a tema, con esperti di montagna, per fare dell’ostello un luogo aperto alla comunità e non solo, come richiesto dalla Regione a chi ha ottenuto dall’ente i finanziamenti. Gradevoli, moderni e aggressivi: il leitmotiv sulla bocca di tutti i gestori di ostelli bergamaschi è «siamo sempre più hotel», a signi- ficare la volontà di offrire un servi- festazioni: la rievocazione storica zio completo, da addio al «telefo- di Bianzano, «Music for Emernami che quando arrivo ti apro». gency» di Cenate Sotto («durante All’Ostello delle Tre corone di il periodo della festa, devolveremo Trescore, adagiato nel grande 3 euro per ogni soggiorno all’assoparco delle terme, il motivetto ciazione Bdk» spiega Russo). Qui suona come un imperativo. «Sia- si viene per stare in pace, passegmo in grado di cucire il soggiorno giare nel grande giardino, fare yosu misura del cliente – ga sulla vecchia pista afferma Roberto Rusda ballo recuperata là so, 37enne di Milano Cene a tema dove negli Anni Trenta che da quattro mesi geveniva a sorseggiare e a Valtorta sil’acqua stisce l’ostello, rimasto con una fetta di chiuso nel 2013 dopo sci a noleggio limone. Da lontano e un periodo zoppicante presto, dalla e animazione forse, –. Anzitutto, qui c’è stessa Trescore: per bambini «L’idea è di aprirci alla sempre qualcuno, perché il turista deve trocittà dice Russo: pochi vare sempre chi gli dà risposte». ci conoscono, invece ci piacerebbe Il cliente delle terme? «Affatto: che anche i trescoresi venissero l’ostello ha una clientela giovane, a scoprire la storia dell’ostello». per lo più italiana (anche se nel A Olera è praticamente già così, registro è segnato pure un gruppo almeno durante la «Festa in bordi sloveni) e legata agli eventi in go» che torna nel balcone mediecalendario qui intorno». Apri il vale sopra Alzano dal 26 luglio al sito del Tre Corone e in bella evi- 3 agosto. La struttura è della pardenza scorre l’elenco delle mani- rocchia che l’ha data in gestione La new entry L’ultimo nato è «Al Curò» Qui giornate sulla natura L’ostello Al Curò non è ancora stato aperto che il calendario delle manifestazioni è già pronto. Si comincia il 12 luglio alle 17 con l’incontro dedicato alla fauna dal titolo «Ungulati selvatici e galliformi alpini delle Alpi» tenuto da Luca Pelliccioli e Roberto Viganò per parlare di flora e vegetazione il 2 e 3 agosto. La due giorni dal titolo «Un fiore tira l’altro» avrà Danilo Donadoni come relatore: si comincia sabato 2 alle 17 con la proiezione di filmati, mentre il giorno dopo alle 8,30 si andrà per sentieri e boschi a riconoscere le specie botaniche. A fine agosto, il 30 e 31, Stefano Morosini ricorderà la figura di Richard Henry Budden, fondatore del Cai e pioniere della cultura ambientale, mentre Claudio Malanchini parlerà della «Cultura dell’ambiente e sua tutela». Gli ultimi due appuntamenti sono il 6 e 7 settembre, sull’energia elettrica, e il 13 e 14 sulla geologia. ad Alfredo Pansera e la moglie Eleonora Orlandini. Inevitabile che a lei, insegnante di cucina, venisse affidato ben più di una colazione. Qui infatti «organizziamo corsi di cucina – spiega Pansera – e cene a tema, come quella cinquecentesca che stiamo pensando di proporre fra un po’». Pensi a una casa parrocchiale trasformata in ostello e vengono in mente i ritiri. Esatto, ma ritiri di studio: qui fino a qualche giorno fa si sono «rinchiusi» una quarantina di maturandi provenienti da Sarpi, Vittorio Emanuele, Mascheroni, dal Cantoni di Treviglio per prepararsi agli esami. Otto ore di studio fitto fitto al giorno sotto la guida di 10 prof e universitari, poche distrazioni e in bocca al lupo. Insomma, ognuno propone quel che di meglio ha: buona cucina, un ambiente magico come ad esempio Olera sa dare . A proposito: che ci andranno a fare all’ostello i giovani di Villa di Serio, 4,5 chilometri di distanza e soltanto 9 minuti in auto per colmarla? A respirare il borgo, of course: un soggiorno è molto più che dormire in un letto. Scolaresche anche a Valtorta dove c’è il Rifugio Trifoglio trasformato nel 2012 in ostello. Dopo le learning week con due classi di Treviglio e Busto Arsizio, da settembre a novembre ne arriveranno altre 4, per studiare. Anche se qui in alta Val Brembana si lavora soprattutto per le famiglie: salgono a 1340 metri a bordo pista, inforcano gli sci che qui si possono noleggiare e possono contare sull’animazione per i bimbi. «Da dicembre a marzo, tutti i fine settimana siamo stati pieni» . Specializzati e sarai premiato. Altro che semplice low cost. 1 OSTELLO DELLA GIOVENTÙ Via G. Ferraris, 4 BERGAMO OSTELLO DI CASSIGLIO Via del Ponte, 1 CASSIGLIO CENTRAL HOSTEL BG Via Ghislanzoni, 30 BERGAMO OSTELLO IL SENTIERO Via dei Castagni, 14 CORNA IMAGNA OSTELLO BAITA VALLE AZZURRA Via Valzurio, 9 OSTELLO CA' MATTA Via Maresana, 140 PONTERANICA OSTELLO DELLA GIOVENTÙ CASA CORTI via Casa Corti VALBONDIONE OSTELLO LA POSTA Via don G. Bono, 22 VALBONDIONE - LIZZOLA OSTELLO RIFUGIO TRIFOGLIO Località Piani di Ceresola VALTORTA OSTELLO DI COLERE Via Camposanto, 1 COLERE OSTELLO DELLE TRE CORONE Via Mazzini Giuseppe, 28 TRESCORE BALNEARIO Rete Hostel Lombardia www.hostellombardia.net ©RIPRODUZIONE RISERVATA Camerata Cornello, Comune in cerca di una soluzione CAMERATA CORNELLO vieni a trovarci v. T. Taramelli, 36 BG acquista on line mangiartipico.it La porta è sbarrata dal dicembre sorso e la cooperativa che lo gestiva, nel frattempo, è fallita. Ma a Camerata Cornello non vogliono rinunciare all’Ostello dei Tasso. Anzi, l’amministrazione comunale pensa a un rilancio, tornando alla vocazione originaria della struttura che dispone di circa 130 posti ristorante, 40 camere e una sala polivalente: l’accoglienza soprattutto di giovani turisti low cost. Il sindaco Gianfranco Lazzarini, infatti, non nasconde di non aver mai creduto fino in fondo alla riconversione (mai decollata) in hotel per anziani, strada perseguita senza fortuna dalla cooperativa che dal 2010 al dicembre 2013 ha avuto in mano l’ostello, e spiega di essere alla ricerca di nuovi partner per il futuro. La proprietà, infatti, dal 2002 è del Comune, che per due anni e mezzo ha anche gestito direttamente i locali (forse l’uni- co momento buono per i bilanci). «Ora – delinea il quadro il primo cittadino – stiamo ragionando se fare un nuovo bando o procedere in altri modi. Se troviamo qualcuno di serio, non abbiamo problemi anche ad affidare la conduzione a qualcuno di fuori. L’importante è che si ritorni alla destinazione originaria: un ostello per la gioventù». Non ci sarebbero problemi «strutturali», per tornare a rivolgersi a questo tipo di clientela, «perché in realtà non era L’Ostello dei Tasso 29 L’ECO DI BERGAMO MARTEDÌ 8 LUGLIO 2014 Serata ed escursione alla scoperta della Valzurio OSTELLO RIFUGIO TRIFOGLIO Località Piani di Ceresola VALTORTA l Parco delle Orobie bergamasche invita alla terza tappa di «Parco Vivo 2014» nel prossimo fine settimana con una serata naturalistica dedicata alla Valzurio organizzata all’ostello «Baita Valle Azzurra» ([email protected]). Domenica, accompagnati da operatori di Wwf Italia, i visitatori entreranno I nel vivo della valle, passeggiando per le sue alture. L’incontro rientra nel progetto «Potenziamento degli elementi di connettività ecologica nell’area prioritaria Orobie - Ambito Valle Seriana» ed è promosso dal Parco delle Orobie bergamasche, con la Comunità montana Valle Seriana, i Comuni di Oltressenda Alta e Parre, Wwf Ita- lia, e finanziato da Fondazione Cariplo. Vitto e alloggio all’ostello saranno offerti a tariffe speciali per «Parco Vivo» che prevedono: cena completa a 20 euro, pernotto e prima colazione a 20 euro, cesto picnic per pranzo al sacco a 7 euro. La partecipazione all’evento è a numerochiusoconprenotazioneobbligatoria, inviando una mail a: Il tornitore tatuatore scommette su Lizzola Valbondione, a 23 anni gestisce «La Posta» «È un mestiere che obbliga a imparare molto» Valbondione OSTELLO OLERA Via Lacca - Frazione Olera ALZANO LOMBARDO OSTELLO DEL PORTO ELLO MOLINO DI SSO Madonna di Loreto RRE PALLAVICINA OSTELLO AL CURÒ Località Barbellino VALBONDIONE ancora stato fatto alcun investimento rilevante per adattare gli spazi a una residenzialtà leggera per gli anziani», aggiunge Lazzarini. Il sindaco sta parlando con i suoi e ammette che qualche interlocuzione con possibili realtà interessante a riaprire la struttura c’è, senza però svelare altro. «Da dicembre a ora non è ancora stata trovata una soluzione, perché di mezzo ci sono state le elezioni e i problemi di cui occuparsi non è che non ci sono stati. Ma non ci siamo dimenticati dell’Ostello dei Tasso, e siamo dell’idea che valga la pena prendersi un po’ di tempo in più e stare fermi ancora qualche mese se serve a scegliere il meglio per questa struttura. Solo trovando una buona gestione, cosa che manca da un po’, è possibile tornare a credere in un rilancio», annuncia Lazzarini. Non sono infatti stati messi a fuoco i motivi degli insuccessi collezionati in questi 12 anni di vita dell’ostello se non nelle difficoltà economiche delle società che si sono susseguite al suo comando. Tanto che in molti hanno anche abbandonato prima della naturale scadenza del contratto di affitto. L’ultima gestione è terminata il 31 dicembre scorso. Da allora l’ostello è chiuso. Nelle ultime settimane, inoltre, la cooperativa è fallita: la liquidazione è in atto, con il ricavato che andrà ripartito tra i creditori che verranno ammessi (fornitori, dipendenti banche ed erario). 1 Be. Ra. Leonardo lo definisce un lavoro «strano». E per questo «bello». Proprio ció che gli serviva, lui che a 23 anni non ci riusciva più a stare senza un lavoro. «Allora tanto valeva che mi buttassi in questa avventura che mi impone di imparare molte cose», aggiunge alla fine della sua lunga dissertazione telefonica sul suo mestiere. Leonardo è probabilmente l’ostellante più giovane della Bergamasca. Dopo qualche esperienza di officina in officina come tornitore, nell’aprile del 2013 ha aperto «La Posta» in quelle che un tempo erano le scuole elementari di Lizzola, un toponimo che è un interrogativo aperto. Certo quando la famiglia di Leo, già impegnata nella gestione del rifugio Barbellino, decise di lanciare il fanciullo in cotanta impresa, mai avrebbe immaginato che il traino del turismo, gli impianti di sci, sarebbe venuto meno. «La gente qui a Valbondione viene per le escursioni di rifugio in rifugio - spiega il giovane -, come un gruppo di olandesi nostri ospiti. Ma qui a Lizzola, si sa, si sale soprattutto per sciare, altrimenti ci si ferma soltanto una notte» e addio sogni di weekend e settimane bianche in ostello. Ma sebbene il futuro degli impianti sia tutto da inventare, ormai all’ostello si è in ballo e si deve ballare, inventandosi serate a tema e cercando di intercettare i propri clienti nell’immenso mare del www. «Qui devo fare un po’ di tutto - spiega Leonardo -, è una bella scommessa: dalla cucina, anche se in questo mi aiutano la mia mamma Maria Pia e la mia morosa Maddalena, al ricevimento, dalla manutenzione alla promozio- ne». La prima cosa che l’ha visto impegnato per aprire il suo ostello, dopo che aveva vinto il bando di gara indetto dal Comune per la gestione, è ora sotto gli occhi di chiunque entri dentro le ex elementari. Si tratta delle decorazioni dipinte sui muri dell’ostello. Sono le scritte dei nomi delle camere - La Posta ne ha cinque, per un totale di 25 posti letto -: Soliva, Redorta, Cavandola, Pinnacolo, Valgrande, i monti su cui ciascuna si affaccia. Come negli alberghi più caratteristici dell’Alto Adige, anche qui non entri in camera se non sai come si chiama: ci ha pensato Leonardo con l’aerografo. Lavoro e passione Un selfie davanti al suo ostello: questo è Leonardo Rodari I finanziamenti Nel 2014 dalla Regione fondi per tre interventi Cinquecentopostiletto,25.200utenti, 47.600 presenze: sono i numeri del 2013 che fotografano il mondo degli ostelli nella Bergamasca. Numeri destinati a crescere, visto che la rete delle strutture ricettive low cost della terra orobica ha visto di recente importanti interventi in tre ostelli: quelli chehannobeneficiatodell’ultimatornata di contributi di Regione Lombardia.LoscorsofebbraiolaRegioneaveva messo a disposizione 1,2 milioni di euro. «Grazie ai fondi erogati – spiega l’assessore regionale allo Sport e Politiche per i giovani, Antonio Rossi – sono stati cofinanziati gli interventi di riqualificazione finalizzati alla realizzazione di una o più camere attrezzate per portatori di handicap, aumento fino al 60 % di camere con bagno privato e riduzione dei posti letto per camera fino al massimo di 6». I beneficiari sono il «Nuovo ostello di Bergamo» al Monterosso, l’Ostello di Cassiglio e l’Ostello Trifoglio di Valtorta. La ricetta vincente: proporsi come hotel Detta all’inglese, c’è soltanto una L a differenziarli: Hotel o Hostel? «Bisogna fare il mestiere dell’albergatore: l’ostello lavora se è aperto». Il bergamasco Maurizio Forchini presiede l’associazione «Ostelli di Lombardia» e non nasconde che l’impresa sia tutt’altro che facile. «Un volta un albergatore mi ha chiesto se doveva trasformare il suo hotel in ostello o chiudere. Gli ho risposto di chiudere». Per chiarire il concetto, Forchini aggiunge che «un ostello non è un albergo di classe B. Anzi, si deve avvicinare sempre più agli alber- [email protected]. È possibile anche partecipare solo alla cena e alla serata naturalistica o solo all’escursione, sempre previa prenotazione. Il calendario completo di Parco Vivo 2014 è consultabile sul sito www.parcorobie.it. Per informazioni, contattare il Parco delle Orobie (035.224249, [email protected]). ghi con i quali, tra l’altro, ormai non esiste nemmeno questa grande disparità di prezzi». Va da sé che il discorso vale per tutti: «In città, gli ostelli devono fare la guerra con i tanti bed&breakfast spuntati come funghi negli ultimi anni. E nelle valli – continua Forchini – occorre contrastare il fenomeno da tutto esaurito nel weekend e deserto nel resto della settimana». Altra difficoltà, il fatto di «non essere riconosciuti più di tanto. Gli italiani soprattutto sono fermi al concetto vecchio stampo che l’ostello sia un insieme di camerate spoglie e anonime, in- Maurizio Forchini I caratteri neogotici svelano la grande passione di questo ostellante sui generis. «Sono i tatuaggi», beata tatuata gioventù. Lui li fa, «ho sempre avuto la passione per il disegno e dopo il mio primo tatuaggio, a 18 anni, ho imparato a farli e mi sono perfezionato con un corso». Non avendo negozio dove riempire di angioletti, draghi e frasi varie i corpi di chi si vuol marchiare, lui s’è sfogato sui muri. Di più: «All’ostello ho organizzato una serata tatoo: ho esposto libri, disegni e riviste su questo argomento e fatto una dimostrazione». Questo mestiere sarà il tuo futuro? «Non so - risponde lui -: è che qui le cose ora non girano bene, non vedo movimento turistico. Mi sono iscritto proprio per questo nel Consorzio turistico di Valbondione: io ci credo, insieme possiamo farcela». Proprio per Turismo Valbondione e Promoserio, Leonardo porterà in paese il 26 luglio, allo «Sport day», il campione italiano di bike-trial Gabriele Visini, «un modo in più per attirare giovani appassionati di sport», dice. Crederci ci crede, come al fatto che il suo ostello possa giocarsi una carta in più: «Ho 25 posti letto e potrebbe essere il nostro tallone d’Achille, visto che i gruppi si muovono a 30-40 alla volta. Ma il fatto di avere camere da due, tre, cinque letti massimo, tutte con bagno, mi fa più hotel, no?». Hostel: a Valbondione ce ne sono ben tre, vorrà pur dire qualcosa. 1 Marta Todeschini vece la rivoluzione è stata fatta: abbiamo ostelli di buon livello ma occorre comunque sempre correre». Per farsi conoscere anzitutto. Sarà per questo che più passa il tempo, più i gestori si iscrivono ai siti di prenotazioni online e allacciano collaborazioni con altre realtà vicine per organizzare serate o soggiorni a tema. Un aiuto in più, per questa galassia dell’universo turismo, è il nuovo sito www.hostellombardia.net dove si può sbirciare tra gli ostelli e decidere di partire. Un modo ulteriore per valorizzare il patrimonio storico e naturalistico, favorire la ricerca di nuove mete e la scoperta di prodotti d’eccellenza. L’Expo bussa. 1 M. Tode.
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