26 MALPENSA SABATO 1 NOVEMBRE 2014 Blitz leghista a Malpensa Tensioni negli uffici Alitalia Consiglieri regionali identificati dalla polizia. Faccia a faccia coi dipendenti LA PROTESTA Di notte coi soldi della cassa «Temiamo facili aggressioni» MALPENSA – (g.c.) E’ possibile sentirsi insicuri all’interno di un aeroporto internazionale, dove tra telecamere e poliziotti non ci dovrebbe essere angolo che non sia sotto controllo? Secondo alcuni dipendenti di Chef Express, la nota catena di ristorazione presente a Malpensa con diversi punti vendita dislocati al T1 e al T2, sì. «Provate voi a camminare a mezzanotte con l’intero incasso della giornata in tasca da una parte all’altra del Terminal 1», denunciano Francesca Serra, rappresentante sindacale della Finact, e Antonio Negro della Usae, due sigle distinte appartenenti a una unica federazione indipendente. «Tenete conto che il 90 per cento della forza lavoro è composta da donne, costrette a tarda sera a camminare per 20 minuti tra i corridoi deserti dell’aerostazione per raggiungere la cassaforte al piano Arrivi. Non devo certo io ricordare chi frequenta l’aeroporto a quell’ora». La sindacalista si riferisce al popolo dei senzatetto che dorme al T1 e che la polizia, a suon di denunce e di decreti firmati negli ultimi mesi, sta cercando di allontanare da Malpensa. Serra e Negro sostengono di aver tentato più volte di avere un confronto con l’azienda, ma di aver trovato le porte chiuse. «Questo è un evidente problema di sicurezza che si va ad aggiungere a una serie di altre questioni in sospeso che riguardano gli straordinari, i turni, le invalidità», spiega il portavoce della Usae. «Se i vertici continueranno a non ascoltarci saremo costretti a rivolgerci a chi di dovere». Contattata, l’azienda non ha rilasciato dichiarazioni ma ha escluso che ci sia un problema di sicurezza. Al momento, infatti, non risulta che qualche dipendente sia mai stato avvicinato da malintenzionati. MALPENSA - È finita a insulti e spintoni l’irruzione leghista negli uffici di Alitalia al Terminal 1. Lanciando in aria migliaia di volantini con la scritta «Vergogna, se Malpensa è in difficoltà è colpa vostra», ieri mattina i consiglieri regionali della Lega Nord, Massimiliano Romeo e Francesca Brianza, e della Lista Maroni, Marco Tizzoni e Carolina Toia, hanno voluto mostrare il loro disappunto nei confronti delle politiche dell’ex compagnia di bandiera che rischiano di mettere in seria difficoltà lo scalo della brughiera. Il blitz è scattato pochi minuti dopo le 11. L’accoglienza dei dipendenti Alitalia non è stata delle migliori e gli animi si sono subito surriscaldati. «Siete voi politici che vi dovete vergognare: andate fuori, state rompendo i coglioni alla gente che lavora», ha urlato un impiegato alzandosi dalla scrivania e rispondendo a tono agli slogan dei consiglieri lombardi. «Questa è l’arroganza di Alitalia che ha fottuto Malpensa: noi non ce l’abbiamo con voi, ma con i vostri capi che si sono chiusi nell’ufficio a fianco per evitare il confronto», ha risposto Romeo, capogruppo della Lega al Pirellone. Nel clima incandescente c’è stato spazio anche per qualche lieve contatto fisico, in particolare quello di un lavoratore Alitalia che ha accompagnato alla porta in modo abbastanza “energico” un collaboratore dei consiglieri regionali. L’arrivo della polizia ha riportato la calma: identificati tutti i presenti e i manifestanti invitati a uscire dagli uffici presi di mira. Ma la battaglia della Lega contro Alitalia non è finita. «L’operazione Etihad, suffragata dal ministro Maurizio Lupi, sta uccidendo Malpensa», ha commenta- to Brianza al termine della singolare iniziativa. «Grazie al decreto Linate, Air Berlin ha già trasferito otto voli giornalieri al Forlanini. E questo è solo l’inizio. Oggi la nostra protesta non è rivolta contro i dipendenti di Alitalia, ma vogliamo che il messaggio arrivi ai loro capi. Noi siamo schierati a fianco dei sindaci, del territorio e dei lavoratori». Non a caso, fa sapere Toia, dopo aver ascoltato due settimane fa gli esuberi Meridiana, la IV commissione della Regione Lombardia (Attività produttive e Occupazione) tornerà il prossimo 13 novembre a Malpensa per incontrare i sindaci del Cuv e gli albergatori. «Sono davvero dispiaciuta per l’accoglienza che ci hanno riservato, forse non hanno compreso che la nostra iniziativa non era un attacco nei loro confronti, ma una difesa di Malpensa e dei suoi lavoratori», è il pensiero della rappresentante della Lista Maroni. «Non è accettabile che per favorire gli interessi privati di una compagnia straniera vengano messi a rischio non solo i posti di lavoro dei dipendenti, ma anche il futuro di un territorio che attorno allo scalo ha creato un notevole indotto». Nel gruppetto dei manifestanti leghisti c’era anche il gallaratese Roberto Borgo, il segretario di circoscrizione Andrea Cassani e il neocapogruppo in Provincia Giuseppe Longhin. Che ha detto: «Appena eletto il nuovo presidente, Gunnar Vincenzi, ha dichiarato che la sua priorità sono le biblioteche e non ha speso una parola in difesa di Malpensa. Il suo vice, Giorgio Ginelli, è di Ncd, il partito di Lupi, il ministro che sta affossando il nostro aeroporto. Ecco chi governa oggi la Provincia di Varese». Gabriele Ceresa Volantini, sandwich-man e quattro consiglieri regionali nel blitz di Lega e lista Maroni ieri al Terminal 1 di Malpensa Ebola: medico in treno fino ad Aosta, poi messo in quarantena MALPENSA - Atterrato a Malpensa dalla Sier- strutturata». Il medico appartiene a Emergenra Leone è tornato a casa sua, in Valle d’Aosta, cy. Ha lavorato per un mese in Sierra Leone. tranquillamente in treno. Non è un "sospetto La quarantena domiciliare è scattata non in aeEbola", ma verrà comunque sottoposto a un pe- roporto, ma a Quart (Aosta) dove vive con i fariodo di quarantena. miliari. Il caso ha scatenato mille inter«Mi sembra che sia eccessivo», venti, da un lato sul viaggio non ha commentato ieri interpellato Tornava dalla propriamente "protetto", dall’aldall’Ansa, valutando l’isolamentro sul fatto che gli operatori sanito di 21 giorni a cui è sottoposto. Sierra Leone: tari che tornano da Paesi africani Gli è stato chiesto cosa si sarebbe non siano certo degli untori. Così in aeroporto niente aspettato e lui ha risposto: «Nei si riaccende l’attenzione anche sospetti, scattate a termini civili e normali, come fansull’aeroporto di cui l’assessore no tutti gli altri a cui viene indicacasa le regole Asl to di fare un monitoraggio normaregionale Mario Mantovani ribadisce la sicurezza: «Con soddisfale, tutto qui. Ci sono fiumi di perzione ho constatato come Malpensone che rientrato in Italia e solo sa sia ben organizzato con un canale sanitario a me è successo questo». di prima qualità, con tutto il percorso prestabili- La quarantena è stata definita da una procedura to dalla legge e con tutti i requisiti necessari, di prevenzione contro la diffusione del virus compresa una rete di assistenza sanitaria ben Ebola definita dall'Usl della Valle d'Aosta. A IERI IL FUNERALE Addio a don David Azi Izang Stroncato a 33 anni da infarto CASORATE SEMPIONE - (g.c.) Si è celebrato ieri il funerale di don David Azi Izang, il sacerdote nigeriano in servizio da tredici mesi nella comunità pastorale dei Santi Paolo e Barnaba di Arsago Seprio e Casorate. Stroncato da un infarto all’età di 33 anni, è stato ritrovato senza vita nella sua abitazione domenica scorsa, quando ormai non c’era più nulla da fare. Lo aspettavano per la messa, ma non vedendolo arrivare sono andati a cercarlo. Don David era riverso sul pavimento di casa, tra il letto e il calorifero. Ieri pomeriggio erano tantissimi i fedeli accorsi per dargli l’ultimo saluto. Il parroco don Stefano Venturini ha ricordato il suo spirito evangelico e l’attenzione che ha sempre mostrato verso gli altri. Il giovane sacerdote è stato sepolto nella cappella riservata ai preti casoratesi in attesa che la salma possa far ritorno in Africa. firmare il provvedimento è stato il sindaco di non serve a niente e a nessuno - ha commentaQuart, Giovanni Barocco: si parla di contatto to già giovedì sera Cecilia Strada, presidente a rischio "intermedio". «Si tratta quindi - spie- di Emergency - Questa persona sta bene, ha sega l'Azienda sanitaria - di persona sana e non guito tutte le procedure. Tutto ciò non aiuta chi contagiosa». torna da lavori molto difficili ed è E allora perché chiuderlo in casa, grazie a queste persone che si fervisto che ha viaggiato tranquillamerà Ebola in Africa e che Ebola Emergency mente su un normale treno? L’Unon arriverà in Europa. I medici sl vuole «cogliere eventuali sintomeritano forse di essere trattati e Croce Rossa: mi di malattia ed evitare in tale cacon maggior rispetto senza essere non mettiamo lo so contatti con altre persone». Faconsiderati untori e gli italiani miglia esclusa. Visto che l’uomo stigma su chi aiuta non si meritano il panico seminavive a stretto contatto con i famito nelle loro comunità». a vincere il virus liari. Anche la Croce Rossa internazioLa Regione Valle d'Aosta ribadinale e Mezzaluna Rossa temono sce di avere agito nel rispetto dello stigma o la discriminazione dele indicazioni del ministero della Salute. Eppu- gli operatori sanitari, perché «porterà inevitare, all’arrivo a Malpensa non sono stati riscon- bilmente a una crisi di risorse umane nella lotta trati sintomi riconducibile a possibili infezioni. ad Ebola». «Parlare di allarme, di messa in quarantena, Angela Grassi Asilo evacuato. La simulazione funziona CASSANO MAGNAGO – Bimbi a scuola di sicurezza. È filato tutto liscio alla prova di evacuazione dei più piccoli cittadini cassanesi. Mercoledì, i 35 bambini (da zero a tre anni) del nido comunale, insieme a educatrici, ausiliarie e persino cuoche, hanno così messo a punto un essenziale tassello della vita scolastica. Per l’occasione, sono state utilizzate la nuova culla e i nuovi carrelli acquistati di recente dal Comune per la sicurezza dei più piccoli. I quali, infatti, in caso di emergenza vengono utilizzati per il trasporto dei piccoli utenti ancora non in grado di camminare. «Tali dispositivi, in materiale ignifugo, si sono dimostrati efficaci, rendendo molto più agevole il compito al personale addestrato per i momenti di emergenza e mantenendo un livello di confort elevato per i bambini», commenta il sindaco Nicola Poliseno. Insomma, niente intoppi perché «tutto il personale ha eseguito alla perfezione le norme previste dal piano di evacuazione in caso di emergenza», specifica ancora il primo cittadino. Così, in 2 minuti e 37 secondi esatti, grandi e piccini sono usciti dallo stabile, «in modo ordinato e composto», come dovrebbe accadere se non si trattasse di una semplice simulazione. Da qui, il ringraziamento dell’amministrazione comunale al responsabile della sicurezza «per la formazione costante dei lavoratori comunali e tutto il personale del nido coinvolto, dimostrando come sempre alta attenzione e cura dei piccoli cassanesi. Per i bambini – conclude il sindaco – è stata un’occasione di reale attività educativa nel riconoscere situazioni di rischio e rispetto delle prime norme di sicurezza». Valentina Colombo
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