aprile 2014 - Una Proposta Diversa

Anno XXVIII N. 1 Sped. in abb. post. - Art. 2 Comma 20/c - Legge 662/96 - Filiale di Padova - Gennaio/Marzo 2014
Periodico dell’Associazione UNA PROPOSTA DIVERSA - ONLUS
aderente al Coordinamento nazionale CIPSI - Solidarietà e Cooperazione
SONO TORNATA NELLA MIA TERRA DOPO 16 ANNI …
Mi chiamo Ramatu e vengo
dalla Sierra Leone, un paese
che si trova nell’Africa occidentale, da cui sono stata
costretta a scappare per via
della guerrra (1991-2002)
abbandonando così il mio
ruolo di Mamma di una
Casafamiglia.
Sono stata salvata da Don
Oreste Benzi, il fondatore della
Comunità Papa Giovanni
XXIII di cui sono membro.
E’ molto tempo che conosco
Una Proposta Diversa, che da
anni opera nel mio Paese e che
mi è sempre stata vicina.
Prima di cominciare a raccontare la mia esperienza vorrei
ringraziare gli amici, dotati di
gran cuore e affetto per tutte le
persone bisognose, che mi
hanno fornito il denaro per
poter acquistare il biglietto e
alcuni regali, la Papa Giovanni
per aver organizzato una cena
per raccogliere fondi per il
viaggio e tutti coloro che in un
modo o nell’altro mi hanno
aiutata ad avverare questo
sogno. Perchè da quando ho
realizzato che sarebbe successo davvero, che dopo 16 anni
sarei tornata a casa, ho cominciato a dormire bene e sognare
la mia Africa e il mio villaggio,
Bumbuna.
Avevo cominciato mesi prima
a preparare le valigie, perchè il
solo pensiero mi faceva ballare
di gioia, una grande gioia.
Sono partita la mattina del 18
dicembre. Una volta arrivata
avevo il cuore a mille, non ci
potevo credere, ero tornata, ero
di nuovo a casa! Ad aspettarmi
all’aereoporto c’erano i ragazzi
che avevo in Casafamiglia,
erano cresciuti, giovani uomini
e donne, ma li ho riconosciuti
tutti, loro mi sono sempre stati
vicini durante la permanenza.
Il 20 mi sono recata a
Bumbuna, dove ho ricevuto
un’accoglienza incredibile.
La gente si ricordava ancora di
me e di ciò che avevo fatto per
loro e i loro figli. Questo mi ha
riempito di un senso di gratificazione immenso. Mi portavano riso, frutta, quel poco che
avevano… La cosa bella era la
felicità di tutti quelli di cui
ricordavo i nomi, e la gioia che
mi riversavano coloro a cui
andavo a fare visita, mi dicevano che la mia presenza nel villaggio era un fantastico regalo
per tutti loro.
Sono tutti molto poveri, quando un giorno una ragazza mi ha
chiesto come avrebbero fatto a
mangiare dopo che me ne sarei
andata...mi ha fatto piangere il
cuore. Non ho visto molti cambiamenti.La vita è sempre la
stessa, si vive alla giornata. E’
pieno di ragazze-madri e giovani che non hanno i soldi per
continuare gli studi. Adesso
sono ritornati gli inglesi con le
loro compagnie minerarie, ed è
lì che tanti trovano lavoro,
anche se molto poco retribuito;
ad esempio mia sorella, una
ragazza-madre di 3 figli, non
veniva pagata da 5 mesi, e ho
dovuto sostenerla durante il
mio soggiorno. La superstizione è ancora ben radicata, infatti quando un bambino nasce
deforme viene identificato
come il diavolo. Durante la mia
permanenza ho conosciuto un
bambino che maltrattano tutto
il giorno, di nome Kapri, nato
nel 2004, con problemi psicofisici, abbandonato dai genitori
e preso in custodia dalla nonna.
Mi sono sentita male quando
un giorno, aproffitando dell’as-
Dona
INVITO AI SOCI !
Mercoledì
30 aprile 2013
ore 12:00 in 1 convocazione
a
ore 20:45 in 2a convocazione
ASSEMBLEA ANNUALE
DELL’ASSOCIAZIONE
UNA PROPOSTA DIVERSA
il 5 x Mille
Se nella prossima dichiarazione dei redditi
vuoi destinare il 5 per mille delle imposte a
favore di “Una Proposta diversa”:
•
Metti la tua firma nel riquadro che indica:
“Sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale…”
•
Aggiungi nello stesso riquadro il Codice
Fiscale di Una Proposta Diversa :
presso il Centro San Giuseppe
Contrà corte Tosoni, 99 - Cittadella
O.d.g.
1) Relazione attività anno 2013
2) Presentazione e approvazione Bilancio 2013
3) Elezione del Consiglio Direttivo
senza della nonna, qualcuno ha
cominciato a picchiarlo, ma
l’ho fermato e rimproverato
duramente! Un altro ragazzino
demente è mio nipote, Pa
Sorie, sua madre è morta di
tumore, suo padre è morto
paralizzato e di sua sorella non
si sa la causa di morte. E’ rimasto con sua nonna, non si lava e
mangia quello che trova.
Ho cercato di aiutarli mentre ero
lì, ma adesso che sono tornata
faccio molta fatica perchè ho la
mia famiglia da mantenere.
Ho sempre in mente quella
situazione e non so cosa fare,
è vero che c’è la crisi, ma la
condivisione non deve morire. Sono rimasta stupita quando la gente condivideva con me
quel poco che aveva, senza pretendere nulla in cambio.
Sono ritornata il 12 Gennaio
portando con me gioia e un
pezzetto di Sierra Leone che
ancora oggi mi rallegrano le
giornate.
Spero di riuscire a costruire la
mia casa e di avere la possibilità, un giorno, di portarci i miei
figli così da poter condividere
con loro questa eperienza, e in
modo da far loro capire com’è
la vita.
Ramatu Kargbo
90001130286
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una Proposta diversa
VOCI DALLE MISSIONI
DAI COLLEGHI MEDICI, VENITE IN AFRICA
C’E’ LAVORO PER MOLTI !!!
… A Sirima (in Kenya) mancava praticamente tutto: non c’era
un servizio di diagnostica generica né specialistica che potesse
annullare il rischio di non rispondere alla richieste di bisognosi.
Inizialmente anche noi medici abbiamo risposto con la generosità derivante dalla preparazione professionale e un po’ alla volta
con l’aiuto di benefattori abbiamo creato un laboratorio efficiente
e una possibilità di diagnostica clinica (ecografie, elettrocardiogrammi, apparecchiature per dentista, oculista, …) raggiungendo
una bella sufficienza sia nelle possibilità diagnostiche che curative per la maggior parte delle persone che frequentano il dispensario dato che l’ospedale più vicino dista da Sirima parecchie ore
di cammino. L’aver raggruppato le patologie di maggior rilievo:
gruppo dei diabetici, oltre 150, gruppo dei cardiopatici e ipertesi,
oltre 160, assistenza alle donne gravide in prossimità del parto, i
controlli e le vaccinazioni secondo legge dei giovani e tutte le
patologie acute dovute ai traumi durante il lavoro o nella pericolosa lotta che spesso devono sostenere per opporsi alle avversità
del paesaggio e climatiche e legate alla presenza di animali pericolosi. Ora non vengono più alla rinfusa ma secondo la programmazioni fatta dal sacerdote e dalle suore si presentano alla porta
del St Joseph Dispensary, ben vestiti, lavati, spesso anche profumati, in attesa del loro orario per essere visitati.
Osservazione importante e che non si può dimenticare: hanno
fatto sorgere in molte associazioni la famosa ma desueta nostra
“cassa peota” mettendo via un soldino alla settimana per aiutarsi
fra loro nei trasporti verso ospedali maggiori per interventi chirurgici o per alimentare orfani di famiglie improvvisamente colpite da gravi disgrazie o malattie. Speriamo con questo messaggio
di invogliare altri colleghi medici ad unirsi per potenziare questo
servizio che di sicuro vale la pena garantire ed incrementare nel
tempo.
dott. Armando Sartore - Progetto SIRIMA (Kenya)
BUONA PASQUA !
Carissimi tutti voi che ci seguite con
tanto amore e dedizione Buona
Pasqua!
Io sono immerso in un grande dolore che mi opprime e mi rende un
bambino solo e abbandonato da
tutti. Il mio grido di sofferenza ha
raggiunto un raggio di luce che a
cavallo di una nuvola l'ha portato in
cielo vicino a Gesù crocefisso.
Carissimi io in questo momento
sono steso nella croce, e piango dal
dolore, il mio corpo è macchiato dalla sofferenza umana. Tutti mi guardano e da lontano mi spiano per vedere a che punto raggiunge il mio
urlo di dolore. Una garza imbevuta di bontà arriva alla mia bocca ed io
la succhio come ho succhiato al seno di mia mamma, desiderando di trovare sollievo, bontà e vita. La mia vita che cos'è? Io piccolo bambino
solo e orfano sono stato toccato dalla croce umana che mi ha reso indifeso e senza gioia. Mamma dove sei? Vieni a prendermi in braccio e a
darmi il bacio del sollievo. Non
guardarmi da lontano perché io non
sono capace di portare la croce che
tu mi hai messo sulle spalle. Io ho
bisogno di un Cireneo che mi aiuti
a sollevare la mia sofferenza
impressa nella carne. Vieni
mamma a cercarmi; io sono qui
con tanti bambini che come me
hanno vissuto la mia sofferenza,
ma hanno creduto e sono riusciti a
scendere dalla croce e offrirla al
cielo. Essi sono tutti risorti dal loro
dolore e ora corrono saltano e gridano dalla gioia per essere riusciti a
vincere la morte e riacquistare la vita. Carissimi la strada della sofferenza è lunga ed è in salita, ma voglio offrire per lasciare il mio sepolcro in mano ai due angeli che hanno vegliato Gesù e poi alla sua resurrezione sono stati i custodi della tomba vuota. Il lenzuolo ora copre me,
ma io lo so che le due mani sante mi stanno curando e pregano per me
e con delicatezza toccano il mio corpo piagato per aiutarmi a guarire e
poter correre, saltare e ascoltare le campane che annunciano che Gesù è
risorto e continua a camminare per le vie del mondo. Vieni o tu che sei
ammalato di AIDS e metteti in fila per ricevere la medicina che ti aiuta
ad ascoltare le campane della Pasqua che suonano a festa. Il loro scampanio raggiunge i confini del cuore dell'uomo e lo rende più umano perché Gesù ha detto: “ Io sono la risurrezione e la vita chi viene a me vivrà
in eterno.” Io voglio vivere, voglio essere un bambino , voglio essere un
uomo,voglio diventare un angelo che tocca le spalle dell'umanità per
dare fiducia, coraggio e sussurare a tutti che la Pasqua è dentro ad ogni
persona, importante è alzare le mani al cielo e implorare Gesù Risorto.
Buona Pasqua, da Antony, suore, volontari e da tutti i bambini.
Suor Nadia Monetti - Mukuru (Kenya)
…ho ricevuto da qualche giorno la vostra offerta di 2.000 euro, una sorpresa che non mi aspettavo, ma che mi dà coraggio per affrontare la spesa
che il servizio sanitario e dell’ambulanza richiedono. Ho appena cambiato tutte le gomme dell’ambulanza perché erano in condizioni pericolose. Grazie ancora! Quanti ammalati vengono ogni giorno per le cure e
tante altre difficoltà di povertà, specialmente nella malattia. Vi saluto con
un abbraccio e una preghiera…
Sr. Rosa Bertilla Zordan - Mandura (Etiopia)
una Proposta diversa
LETTERA APERTA AI GIORNALISTI ITALIANI
Caro giornalista,
pace e bene! So quanto si difficile fare oggi il giornalista in Italia, dentro un sistema in cui i media
sono nelle mani dei potentati economico-finanziari.
Per questo non ti scrivo per chiederti l’eroismo,
anche se in Italia abbiamo avuto tanti giornalisti,
che hanno pagato con il sangue, il coraggio di dire
la verità al potere, sia esso politico, economico- finanziario o mafioso.
Ti scrivo solo per chiederti di mettere qualche “sassolino” nell’ingranaggio dell’informazione, facendo passare qualche notizia in più sui
drammi dei più poveri, soprattutto del sud del mondo. Ti confesso che
mi fa tanto male vedere come l’informazione in Italia sia così provinciale, così centrata sui nostri problemi, così persa nei meandri dei pettegolezzi della nostra vita politica e sociale.
Come missionario sono profondamente indignato per il pochissimo spazio dato alle gravi crisi che attanagliano il sud del mondo, in particolare
dell’Africa, il continente più vicino a noi (e solo grazie alle testate missionarie, che gira qualche notizia in più e non nel grande circuito dei
media). Penso all’attuale guerra civile in Sud Sudan, con migliaia di
morti e centinaia di migliaia di rifugiati. Penso alla drammatica situazione della Repubblica Centrafricana, dove si è innescata un’altra spaventosa guerra fratricida. Penso ai bombardamenti in atto in Sudan contro il popolo Nuba, da parte dell’esercito di Khartoum. Penso a tutta la
zona saheliana che vive una stagione di grave instabilità. Siamo di fronte a immensi drammi umani, a massacri di popolazioni inermi, a milioni di rifugiati che ora premono alle porte dell’Europa. Ricevo ogni giorno appelli di missionari che chiedono di far conoscere i drammi dei loro
popoli. Ma è quasi impossibile far passare tutto questo nei media nazionali. Siamo di fronte alla “globalizzazione dell’indifferenza”, come ha
detto Papa Francesco a Lampedusa.
Caro giornalista, mi appello a te, alla tua umanità, perché tu possa
darci una mano a far conoscere il grido di dolore di tanti uomini,
donne e bambini. Te lo chiedo perchè porto, da una vita, nel mia carne,
la loro sofferenza. Ma anche perché, come giornalista, ho pagato caro
l’aver detto la verità al potere. Caro giornalista, vorrei che anche tu
potessi aiutarci, invitando i tuoi colleghi a fare altrettanto. Se tanti giornalisti della carta stampate, del web, della radio e dalle televisione dessero solo un piccolo piccolo contributo, avremmo un miracolo informatico. Caro collega, non ti chiedo l’eroismo, ma solo un po’ più di coraggio e di passione.
Alex Zanotelli
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DA “PACEINBICI” (6-9 agosto)
“ALLA MARCIA PERUGIA-ASSISI”
(domenica 19 ottobre)
L’Associazione Beati i Costruttori di Pace (BCP) ogni anno
propone “PACEINBICI”, una manifestazione che ha lo scopo
di sensibilizzare e lavorare per l’eliminazione delle armi atomiche. Si svolge dal 6 al 9 agosto (anniversari delle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki), inizia (il 6 agosto alle ore
8.15) in una località ogni volta diversa e si conclude ad Aviano
(il 9 agosto alle 11.30) davanti alla base USAF dove è custodito un numero imprecisato di bombe atomiche.
Lungo il percorso i partecipanti alla manifestazione (in genere
una cinquantina di persone che fanno tutto il percorso, accompagnate da altre che fanno una tappa o una parte di essa) incontrano Associazioni, Amministrazioni Comunali, giornalisti, cittadini,... cercando di sensibilizzare sull’argomento e invitando le
Amministrazioni ad aderire a Mayors for peace, l’Associazione
mondiale per la messa al bando delle armi atomiche.
Per l’edizione 2014 il programma è in fase di organizzazione.
Per il momento abbiamo deciso di partire da Asiago, attraversare il territorio procedendo verso Marostica e Bassano del
Grappa, per poi continuare verso il Montello, la zona del Piave
e poi proseguire verso Pordenone e Aviano. La scelta del percorso ha la sua ragione perchè nel 2014 si celebra il centenario
dello scoppio della prima Guerra Mondiale.
Quest’anno abbiamo intenzione di dare vita anche a un
“dopo”; vogliamo dare avvio a una iniziativa che continui fino
a domenica 19 ottobre, giorno in cui si svolgerà la marcia
PERUGIA-ASSISI. L’idea è di far partire da Aviano il 9 agosto un simbolo di pace (forse una fiaccola) che nei due mesi
abbondanti che intercorrono fino al 19 ottobre, girerà per
l’Italia, accolto da chiunque lo desideri. É importante che chi
desidera accogliere questo simbolo promuova sul territorio
delle iniziative di sensibilizzazione - informazione e s’impegni
ad “accompagnare” tale simbolo alla tappa successiva.
IL DIGIUNO DELL’ERA DEL WEB
… E NON SOLO IN QUARESIMA
Mangiare con moderazione, scegliere cibi semplici, rinunciare alla carne nei
venerdi di Quaresima, dimenticare i piatti molto costosi, preparati con materie ricercate, utilizzate per cucinare quelli che un tempo si chiamavano “cibi
da ricchi”. Erano le indicazioni che la Chiesa forniva all’inizio del tempo
quaresimale e che, in larga parte, sono tuttora scelte di saggezza e consigli
per rimanere in buona salute. Oggi però, soprattutto per noi che viviamo
nella parte ricca del mondo, il cibo ha perso gran parte del suo valore.
Suggeriamo allora di rispettare tre semplici proponimenti. Cominciamo dai
più piccoli: limitate l’uso dei videogiochi secondo le indicazioni di mamma
e papà; niente perdite di tempo con le app dello smartphone; spegnere la tv
ogni sera mezz’ora prima del solito. Stesse raccomandazioni per i genitori.
Limitare l’uso di internet e della tv serve per trovare un po’ di tempo per stare
insieme, per raccontarci le cose della giornata, per ascoltare meglio quello che
ci stiamo dicendo, senza quel sottofondo invadente e brontolone che arriva dal
video acceso. È una forma di digiuno che farà bene a tutti. meno tecnologia, più
sorrisi. E se fosse vero, non solo in Quaresima.
da “Avvenire” - aprile 2014
Una vita per l’amata famiglia, per il lavoro e tanto volontariato soppratutto
nella sua parocchia, Pozzetto di Cittadella. Questo è stato Paolo Grancara,
mancato il 5 aprile a 57 anni. In sua memoria sarà costruita, per volontà di
alcuni amici e conoscenti, una sorgente a Bukawu nella R.D. del Congo che
porterà acqua ad alcune centinaia di persone. La vita che non muore…
Un’immagine dell’ultima Perugia-Assisi
VITA DELL’ASSOCIAZIONE
(Per motivi di spazio questa “rubrica” esce in forma ridotta…)
Ci siamo riuniti in sede come Consiglio Direttivo il 22-1, il 3-3, il 2-4,
ed inoltre nelle due serate per l’incontro formativo aperto a tutti.
Abbiamo partecipato agli incontri del Coordinamento delle
Associazioni di Volontariato di Cittadella l’8 gennaio (per
l’Assemblea annuale) e il 3 aprile.
Tra le attività in programma ricordiamo “Città dei Ragazzi” (la
festa del volontariato proposta ai ragazzi) il 27 aprile a Cittadella.
Anticipiamo inoltre che il Gruppo giovani sta organizzando una serie
di incontri sul tema della “legalità” di cui verrà proposto al più presto il programma consultabile sul sito dell’Associazione.
una Proposta diversa
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SPECIALE GIOVANI YOUPD
TUTTI IN MARCIA PER SPERARE NELLA PACE
Il 23 marzo si è svolta a Padova la prima Marcia della Speranza
per la R.D. del Congo. L’iniziativa è nata dalla proposta di alcuni alunni di una scuola media dopo essere stati colpiti dalla testimonianza di John Mpaliza, un ragazzo di origine congolese da
anni cittadino italiano che, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni nazionali nei confronti della grave
situazione in cui riversa il suo Paese, ha attraversato a piedi
l’Europa guadagnandosi il soprannome di “The PeaceWalking
Man”. Anche se è ricchissima di risorse naturali e minerarie, la
Repubblica democratica del Congo rimane un Paese povero perché sfruttato dalle multinazionali e dai paesi industrializzati, con
la complicità dei dirigenti locali. Gli interessi economici continuano ad alimentare il sanguinoso conflitto che dura da più di 20
anni e che ha causato più di otto milioni di vittime.
Noi giovani di Una Proposta Diversa, abbiamo deciso di appoggiare subito l’iniziativa assieme ad altre associazioni locali,
visto anche il rapporto di stima e amicizia nei confronti di John nato con Enjoy Africa dello scorso settembre.
La pioggia non ha di certo fermato la voglia di farsi sentire, che ha portato almeno 400 persone a marciare assieme! L’evento
ha coinvolto numerose classi degli istituti di Padova e dintorni, persone di ogni età sensibili al tema e anche numerosi maratoneti di passione e professione, tutti uniti dalla stessa voglia di un mondo più giusto.
Come a volerci incoraggiare, qualche raggio di sole si è poi fatto spazio tra le nubi ccompagnandoci fino all’arrivo, dove ci
hanno accolti gli interventi di John Mpaliza e di Eugenio
Il 10 Febbraio 2012 ci lasciava la
Melandri, i gruppi più numerosi delle scuole sono stati poi
nostra Genny Bordin, del Gruppo
premiati per la loro partecipazione e le voci di un coro Gospel
Giovani, mancata a soli 23 anni.
hanno hanno chiuso in bellezza l’evento.
Di ritorno dalla breve, intensa esperienza di volontariato tra i bambini
Ciò che più ci ha colpito di questa giornata, è stata la motivadi Freetow in Sierra Leone, Genny
zione dei giovani studenti, poco più che bambini ma ben conaveva scritto: “Il pezzo della mia
sapevoli del motivo per cui stavano manifestando, consci che
vita in Africa è stato il più importante. Ora uno dei miei più grandi
nel mondo ci sono realtà di sfruttamento e oppressione, che
desideri è che i bambini con cui ho
solo con la consapevolezza e con lo spirito di unione è possilavorato e tutti i bambini in Africa
bile combattere e chissà… forse un giorno vincere. Per quei
abbiano strutture idonee per una
adeguata istruzione e che non siano
ragazzi John era un idolo e, con fierezza e responsabilità,
costretti ad un solo pasto al giorno
hanno sventolato la sua bandiera del Congo lungo tutto il trae, o presentarsi a Scuola digiuni
Genny Bordin dopo
gitto. Possiamo dirci soddisfatti di aver partecipato a questa
aver percorso decine di chilo26-2-1988 10-2-2012
metri. Penso spesso a loro e sento
iniziativa e di aver contribuito a respirare, condividere e difche l’esperienza vissuta in Africa
“ Ricordatemi così...
fondere una delle ricchezze più rare ma necessarie ai giorni
con un sorriso,
non è destinata a restare l'unica. Ho
nostri: LA SPERANZA!
con una preghiera...”
tanti progetti in testa…”
Melania Marcolongo
Una Proposta Diversa ONLUS
Segreteria: Stradella Nico dÕ Alvise, 1 - Cittadella (PD)
Sede Legale e Redazione: Via Beltramina Sud, 14 - Cittadella (PD)
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Registrazione Tribunale di Padova n. 1018 del 15-07-87
Direttore Responsabile: Giovanni Tonelotto
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Ricordati di indicare nella causale il Progetto sostenuto