ETIOPIA - Travel Design Studio

ETIOPIA STORICA  24/10/2014  Rif. 792.1 BLO
ETIOPIA
LONTANI ECHI DI COLONIA
11 – 22 APRILE 2015, 12 giorni - 9 notti
Corre l’obbligo a noi italiani di entrare in questo paese con la testa cosparsa di cenere per le tragiche sofferenze
inflitte alla popolazione durante la guerra coloniale. Il molto male fatto ci è stato perdonato, e gli italiani sono
ancora benvenuti in Etiopia. Ancora oggi il tracciato stradale più importante del paese è quello costruito dagli
italiani negli anni 40: quasi 4.000 Km su per monti e valli a testimonianza imperitura del nostro saper fare.
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1° giorno, sabato 11 aprile 2015: Milano > Addis Abeba
Ritrovo dei signori partecipanti all’aeroporto di Milano Malpensa in serata, disbrigo delle formalità d’imbarco e
doganali e partenza con volo di linea Ethiopian ET 703 delle 21h45 per Addis Abeba via Roma.
2° giorno, domenica 12 aprile 2015: Addis Abeba > Bahr Dar
Pensione completa. Arrivo previsto ad Addis Abeba alle 7h00 locali, dopo 8h25’ di volo. Visita della città incluso il
Museo Nazionale. Dopo il pranzo trasferimento all’aeroporto e partenza con il volo di linea Ethiopian ET 104 delle
ore 17h30’ per Bahr Dar. Arrivo previsto alle 18h30’, dopo 1h di volo, discesa in hotel, sistemazione nelle camere
riservate e cena.
Addis Abeba, nuovo fiore in amarico, fu fondata nel 1886 per volere della regina Taitu, moglie di Menelik II,
sulle pendici delle colline di Entoto. La capitale etiope è l'opposto del resto del paese, tanto trafficata e caotica,
quanto la provincia è rilassata. Da vedere il piccolo Museo Nazionale, che accanto a testimonianze del regno
axumita e al trono dell'ultimo negus, conserva le testimonianze preistoriche dell’evoluzione dell’uomo, quali lo
scheletro di Lucy, l'australopitecus afarensis vissuto tre milioni di anni fa e ritrovato nella valle dell’Awash nel
1974; la Cattedrale della Trinità, con i sarcofaghi di Hailé Selassié e della regina sua moglie; l'obelisco ai caduti
della guerra di liberazione contro l'occupazione fascista italiana.
I nomi originali della geografia etiopica sono in alfabeto amarico e le traslitterazioni riportate da guide e libri
non sono quasi mai univoche. Anche se desueti e originano dalla guerra di conquista, moltissimi toponimi etiopi
disponibili in versione italiana sono utilizzati in questo programma.
Bahr Dar, oltre 100.000 abitanti, si trova sulla riva meridionale del lago Tana ed è il capoluogo della regione
Amara. La città ospita un bel mercato e gradevoli lungolago, sui quali è piacevole passeggiare.
3° giorno, lunedì 13 aprile 2015: Bahr Dar
Pensione completa. Dopo la prima colazione partenza per la visita delle cascate di Tis Isat, 1.750 m slm (30 Km).
Dopo pranzo, imbarco verso la penisola di Zeghiè per la visita delle sue chiese. Ritorno in hotel per la cena.
Tis Isat, la seconda cascata più imponente d'Africa, dopo il salto dello Zambesi delle cascate Vittoria. Il Nilo
Azzurro, proveniente dal vicino Lago Tana, che scorre tranquillo tra rive rivestite di vegetazione rigogliosa, si
allarga fino a formare un fronte di quasi 500 metri e, dividendosi in quattro grandi bracci, precipita con un
salto di circa 50 metri in una stretta e pittoresca gola su cui volano maestose le aquile urlatrici. A causa della
diga che preleva a monte delle cascate, nella stagione secca la portata d’acqua si riduce molto, pur se lo
spettacolo naturalistico resta assai bello per la grande ampiezza del fronte basaltico del salto.
Nella Penisola di Zeghié, che durante la stagione delle piogge è a tutti gli effetti una vera e propria isola, si
trovano il monastero di Ura Chidane Mehret, che si raggiunge con una breve passeggiata attraverso una
piantagione di caffè e il monastero di Batra Mariam (scettro di Maria).
All’isola Dek si trova la chiesa di Narga Selassié, eretta dall’imperatrice Mentewab nel XVIII secolo e, a differenza
di molte altre chiese sul lago, aperta anche alle donne.
4° giorno, martedì 14 aprile 2015: Bahr Dar > Gorgorà > Gondar
Pensione completa. Dopo la prima colazione inizio della navigazione sul Lago Tana con Sbarco a Gorgorà e visita
dei suoi monasteri. Dopo il pranzo a bordo, visita della chiesa di Debra Sina e partenza Gondar. Sistemazione in
hotel e cena.
Il Lago Tana, di natura vulcanica, si trova a 1.860 metri sopra il livello del mare. Le rocce che lo circondano e
formano le sue isole fanno ipotizzare ai geologi che l'invaso si sia formato in seguito a uno sbarramento dovuto
a potenti eruzioni. Celate tra la vegetazione delle isole e delle rive del lago Tana, da sempre luogo sacro, sono
state erette nel corso dei secoli numerose chiese e monasteri, dove hanno pregato e trovato pace e sepoltura
i monaci e le monache fin dall'epoca della prima introduzione del cristianesimo in Etiopia, seconda nazione al
mondo, dopo l'Armenia, a convertirsi alla nuova religione monoteista. Alcune di queste chiese conservano
importanti manoscritti religiosi, antichi tesori e tombe di re e principi. La chiesa della quale si hanno le più
antiche notizie è quella di S. Quirico situata sull’isola di Tsanà, vicino alla costa orientale del lago, e conosciuta
come Tana Chircos (pare che da qui venga il nome del lago), nella quale la tradizione della chiesa ortodossa
etiope vuole che sia stata custodita per molti secoli l'Arca dell'Alleanza prima di essere trasportata ad Axum,
dove si troverebbe oggi.
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La struttura delle chiese del Lago Tana è costituita da un telaio cilindrico di tronchi ricoperti da malta impastata
con fango, sterco di bue e paglia. Sul colmo del tetto di paglia è eretta una croce circondata da sette uova di
struzzo che ricordano i sette giorni della creazione. La struttura cilindrica è racchiusa da un corridoio porticato,
riservato ai fedeli, le donne a destra, gli uomini a sinistra. L'interno è detto qeddìst botà, luogo santo, ed è uno
spazio sacro riservato ai preti e ai comunicandi, al cui centro si trova il meqdès, detto anche qeddìste qeddusàn,
Santo dei Santi, un sancta sanctorum quadrato il cui accesso è permesso solo ai preti e al re, e dove si trova
l'altare su cui è conservato il tabòt, una tavoletta di legno duro o di pietra che rappresenta le Tavole della
Legge. Sulle pareti del meqdès sono incollate le tele dipinte, veri e propri fumetti a uso della popolazione
analfabeta, con episodi vetero- e neotestamentari, santi, vescovi e re locali, scene di battaglie contro i
musulmani, che per maggior chiarezza d'interpretazione sono sempre dipinti di profilo, e la Santa Trinità,
rappresentata come tre vegliardi uguali, un modo a noi molto estraneo, ma conforme alla locale tradizione
monofisita. Gli abati dei monasteri sono orgogliosi di mostrare ai visitatori, purché cristiani, i tesori dei loro
monasteri: le pergamene manoscritte, alcune risalenti all'anno mille e tuttora usate per le funzioni religiose, le
straordinarie croci processionali, le corone donate dai vari imperatori in visita devozionale, gli elaborati
paramenti sacri.
Gorgorà, per un breve periodo capitale del paese, si trova sulla sponda settentrionale del lago. Situata a pelo
d'acqua si trova la chiesa di Debra Sina (Monte Sinai), miracolosamente sfuggita a tutte le inondazioni e alla
furia iconoclasta dei dervisci del sultano Abdallahi ibn Muhammad che devastarono la regione nel 1888. Il sito
è di una bellezza fuori dall'ordinario, esaltata probabilmente anche dal luogo, dove la serenità mistica
s'accompagna a una natura selvatica e invadente, umida di vapori e profumi. I dipinti che ricoprono le pareti
del meqdes e il tamburo di Debra Sina sono probabilmente i più belli dell’intero comprensorio.
5° giorno, mercoledì 15 aprile 2015: Gondar
Pensione completa. Intera giornata dedicata alla visita della città di Gondar.
Gondar fu fondata dall'Imperatore Fasilides intorno l’anno 1635, qui egli costruì il proprio castello e sette
chiese. I cinque imperatori che lo seguirono fecero costruire anch'essi i propri palazzi a Gondar, che restò
capitale fino al 1855, quando re Tewodros II, si spostò a Magdala. Achille Starace, alla testa di una colonna
motorizzata di camicie nere, occupò Gondar il 1° aprile 1936, e la città rimase italiana fino al novembre 1941,
quando le truppe italiane al comando del generale Guglielmo Nasi si arresero alle forze inglesi.
Considerata la Camelot etiope per gli splendidi castelli in stile medioevale di cui è circondata, a Gondar sono
notevoli la bellissima chiesa di Debre Berhan Selassié (della Trinità); il centro dall’architettura razionalista italiana
dei tempi dell'occupazione, con la piazza principale circondata da negozi e caffè, porticati, cinema, le poste e
un paio di alberghi, poco lontano un blocco di edifici che furono la casa del fascio e quartieri di ufficiali; la
cittadella Reale con il Castello di re Fasilides, le rovine del Palazzo di Iyasu, la casa dei Leoni, la Sala di Dawit, il
Palazzo di Bakaffa, che fu quartier generale delle truppe d’occupazione italiane, il Castello di Mentewab. Appena
fuori città i Bagni di Fasilides, dove durante la festa dell'Epifania, il Timkat, i fedeli ricevono il battesimo rituale
immersi nell’acqua del fossato, e più lontano il Complesso di Kuskuam.
6° giorno, giovedì 16 aprile 2015: Gondar > Lalibela
Pensione completa. Dopo la prima colazione trasferimento in aeroporto in tempo utile per l’imbarco sul volo
Ethiopian ET 122 delle 9h15 per Lalibela. Arrivo previsto per le 9h45 dopo 30’ di volo. Trasferimento e sistemazione
in hotel e pranzo. Nel pomeriggio visita della città. Rientro in hotel e cena.
Lalibela è una scultura dedicata alla gloria di Dio: nel 1978 l’Unesco l'ha proclamata patrimonio culturale
dell’Umanità. Quasi mille anni fa, nel come di un avvelenamento, un principe fu condotto dagli angeli in
Paradiso, dove vide una Gerusalemme celeste, che quando si risvegliò fece scolpire nella roccia di Roha, la città
capitale del suo regno. Quel re si chiamava Lalibela e lasciò il suo nome alla meraviglia giunta fino a noi. Come
a Petra, nessuna parola può sostituire l'emozione che si prova davanti a queste opere.
Il complesso, diviso in due parti da un canale artificiale voluto da re Lalibela a rappresentare il fiume Giordano,
comprende sette chiese monolitiche a nord e cinque a sud, tutte scavate nel XII secolo nella roccia di granito.
A nord Bet Medhane Alem (Casa del Salvatore), un enorme tempio che contiene le tombe simboliche di
Abramo, Isacco e Giacobbe, Bet Maryam, superbamente affrescata, Bet Meskel, Bet Danaghel, Bet Golgotha
(solo per maschi), con i bassorilievi dei sette santi a grandezza naturale, Bet Mikael con la Cappella di Selassié
e all'uscita, la tomba di Adamo. A sud Bet Gabriel-Rufael, forse anche residenza reale, Bet Merkurios, con i
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ritratti dei re Magi, Bet Immanuel, un vero lavoro di traforo nella roccia, Bet Abba Libanos e la straordinaria,
inverosimile, ineffabile Bet Giorgios, una croce greca di 15 metri scavata per 15 metri dentro il suolo di granito,
che rappresenta l'Arca di Noè approdata sull'Ararat.
Ashenten Mariam, chiesa-monastero scavata in un torrione roccioso elevato da cui si può godere un panorama
straordinario della vallata, si raggiunge a piedi dopo un tratto a dorso di mulo (più di un’ora).
La guida Lonely PlanetTM, include le chiese ipogee di Lalibela tra le chiese e cattedrali da sogno del mondo.
7° giorno, venerdì 17 aprile 2015: Lalibela
Pensione completa. Giornata dedicata alla continuazione delle visite alle chiese cittadine e alla visita del monastero
rupestre di Nakutoleab, che si trova sotto una grotta naturale pochi chilometri fuori Lalibela. Il monastero che
prende il nome dall’ultimo re di Lalibela, e contiene pitture, croci processionali e un’antica bibbia.
8° giorno, sabato 18 aprile 2015: Lalibela > Axum
Pensione completa. Dopo la prima colazione trasferimento in aeroporto in tempo utile per l’imbarco sul volo
Ethiopian ET 122 delle 10h05 per Axum. All’arrivo previsto alle 10h45, dopo 40’ di volo, trasferimento in hotel,
sistemazione nelle camere riservate e pranzo. Nel pomeriggio visita della città. Rientro in hotel per la cena.
Axum: il regno Axumita si sviluppò tra il V secolo prima di Cristo fino il XII secolo, anche se gli archeologi
ipotizzano insediamenti molto più antichi. Da qui partì Macheda, la leggendaria regina di Saba, per incontrare
re Salomone a Gerusalemme; la leggenda vuole che la biblica Arca dell'Alleanza, dopo innumerevoli peripezie,
sia giunta in Etiopia, portatavi da Menelik I, figlio di Salomone e di Macheda, che la trafugò dal tempio di
Gerusalemme. Ora l'arca giacerebbe nella cappella dell'Arca, appunto, sorvegliata da un custode a vita, che ne
impedisce la vista a chiunque, abuna e imperatore, quando c'era, inclusi.
La chiesa nuova di Santa Maria di Sion, fatta costruire da Hailé Selassié adempiendo un voto fatto sotto
l'occupazione fascista è decisamente brutta, ma conserva un notevole codice manoscritto e dipinto che risale
all'anno mille; la chiesa vecchia, fatta erigere da Fasilides nello stile gondarino, è interdetta alle donne e
contiene bei dipinti multicolori.
Il Parco delle stele settentrionali contiene oltre 120 stele tra 1 e 33 metri di altezza, tra le quali le più belle e
celebri sono quelle di re Ezana, oggi sostenuta da tiranti, la stele di Roma, appena resa dall'Italia dopo che
Mussolini la fece trafugare e la grande stele caduta. Un altro parco di stele, quello di Gudit, si trova in un campo
di frumento di fronte alle rovine del Palazzo della regina di Saba.
Sopra un'altura, presso il parco delle stele settentrionali si trovano gli scavi delle tombe di Re Kaleb e Re Gebre
Meskal e poco lontano, una stele con iscrizioni in più lingue. Un'altra stele inscritta si trova in città, nel Giardino
di Re Ezana. Notevoli anche gli scavi della tomba di Re Bazen, dell'anno zero, e il bel mercato locale.
La guida Lonely PlanetTM, include le stele di Roma tra i dieci obelischi e guglie più celebri del mondo.
9° giorno, domenica 19 aprile 2015: Axum > Yeha > Adigrat > Hausien
Pensione completa. Dopo la prima colazione partenza per Adua e per la visita di Yeha (48 Km). Proseguimento per
la spettacolare strada panoramica del passo di Alequà (3.010 m slm). Ad Adigrat (91 Km) visita del cimitero militare
italiano. All’arrivo a Hausien (62 Km, 1h15’), nell’area del Gheralta, discesa al lodge, sistemazione nelle camere
riservate e cena.
Yeha. La più antica struttura tuttora esistente in Etiopia, una torre costruita in stile sabeiano, e datata grazie a
comparazione con le altre antiche strutture dell'Arabia meridionale, attorno al 700 a.C. All'inizio del VI secolo
il tempio fu riutilizzato come chiesa cristiana, cosa che ne ha permesso la conservazione.
A Yeha si trova anche un monastero ortodosso, fondato secondo la tradizione da Abba Aftse, uno dei Nove
santi, che contiene dei bellissimi manoscritti miniati.
Adigrat. 2.475 m sl.m è la seconda città più grande del Tigré, il cui nome significa paese dei campi, poiché giace
in mezzo a una fertile conca circondata da alte Ambe.
In fondo a uno sterrato fiancheggiato da maestosi fichi d'India, in un paesaggio che sa molto d'Italia, si trova
il Cimitero Militare italiano, che ospita i resti di 765 soldati e civili italiani, la maggior parte ignoti, morti durante
l'occupazione dell'Etiopia tra il 1935 e il 1938.
10° giorno, lunedì 20 aprile 2015: Hausien
Pensione completa. Intera giornata dedicata alla visita di alcune delle più belle chiese ipogee del Tigré occidentale.
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Gheralta. Il Gheralta è un grande gruppo di guglie, picchi, torrioni di arenaria rossa che ricordano le Dolomiti
e si elevano per quattro-cinquecento metri sull'altopiano del Tembièn settentrionale. Nelle pareti di questi
monti, in luoghi di difficile accesso, sono state scavate nel XIV secolo una trentina di chiese, dalle pareti interne
decorate con motivi sacri dipinti direttamente sulla roccia. Molte di queste chiese sono inaccessibili se non a
prezzo di lunghe camminate o, addirittura, di risalite con corde. La più accessibile, e tra le più belle, la chiesa
di Abraha Atsebaha, si trova su una costa di roccia che domina la piana di Uombertà.
11° giorno, martedì 21 aprile 2015: Hausien > Ucrò > Azbì > Macallè > Addis Abeba
Pensione completa. Intera giornata dedicata all’escursione ad alcune delle più belle chiese ipogee del Tigré
orientale intorno ad Azbì. Sosta a Ucrò per la visita della chiesa e del presidio Slow Food di produzione del miele
di euforbia. Trasferimento all’aeroporto Alula Aba Nega di Macallè in tempo utile per l’imbarco sul volo Ethiopian
ET 109 delle 19h50 per Addis Abeba dove è previsto l’arrivo alle 21h10, dopo 1h20 di volo.
Ucrò. O Ugrò o Ugorò, Wukro in tigrino, nel cuore del Tigrai, a 1.790 m slm, dove imponenti massicci di
roccia rossa si alternano a profonde gole e vallate. L'apicoltura è un'attività molto diffusa nella regione, e
produce un miele bianco brillante, di grana grossa, dal profumo delicato e con un retrogusto persistente,
prodotto dai fiori del fico d'india, dell'euforbia e di arbusti simili alla salvia.
Il Presidio Slow Food del miele bianco del Tigrai raccoglie un gruppo di 16 apicoltori, costituiti nell'associazione
Selam, che producono circa 30 quintali di miele l'anno.
Macallè. Mekele, in amarico, è la capitale del Tigré e sede del quartier generale della Missione delle Nazioni
Unite in Etiopia ed Eritrea. La città fu fondata dall'Imperatore Giovanni IV nel XIX secolo come sua capitale e
ha assunto, suo malgrado, un ruolo importante durante le sventurate avventure coloniali italiani.
Dopo la sconfitta all'Amba Alagi fu ordinato a tutte le forze italiane del generale Arimondi il ripiegamento su
Adigrat. Il generale tuttavia decise di lasciare nel fortino di Endà Iesus, su un'altura che domina la conca di
Macallè, una guarnigione composta da poco più di un migliaio di uomini, tra italiani e ascari. Al
maggiore Galliano, capo della guarnigione, toccò di organizzare la difesa del forte in quello che diventerà
celebre come l’assedio di Macallè. Il 7 gennaio 1896, al comando di Ras Maconnen, 60.000 abissini assaltarono
il forte. Il 19 gennaio il governo italiano ordinò a Galliano di arrendersi al Negus e la guarnigione abbandonò
la posizione con gli onori militari.
12° giorno, mercoledì 22 aprile 2015: Addis Abeba > Milano Malpensa
Coincidenza con il volo Ethiopian ET 702 delle 00h10 per Milano, via Roma. L’arrivo a Malpensa è previsto alle
08h00 locali, dopo 8h40’ complessive.
QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE
BASE 40 PERSONE € 2.150
BASE 30 PERSONE € 2.220
BASE 20 PERSONE € 2.420
SUPPLEMENTO CAMERA SINGOLA € 220
Le tasse aeroportuali e il sovrapprezzo carburante (fuel surcharge), aggiornate al 27 giugno 2014,
sono incluse*, ma non dipendono dalla nostra politica commerciale e possono aumentare senza preavviso
CAMBIO APPLICATO 1 EURO = 1,30 USD
QUOTA DI ISCRIZIONE € 50
Le quote comprendono:
 voli di linea ET Milano / Addis Abeba / Bahr Dar // Gondar / Lalibela / Axum // Macallè / Addis Abeba /
Milano;
 le tasse aeroportuali al 27 giugno 2014, calcolate nella misura di 318 €;
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sistemazione negli hotel indicati o similari;
trattamento di pensione completa come da programma;
bevande analcoliche ai pasti;
trasferimenti in pullman privati per tutta la durata del tour;
acqua a volontà sui veicoli;
ingressi ai siti in programma;
guida parlante italiano a disposizione per tutto il tour;
assicurazione sanitaria (massimale € 5.000) e bagaglio (massimale € 500);
assicurazione RC Tour Operator Grandi Rischi (massimale € 33,5 milioni);
utilizzo gratuito del programma di gestione via web tdsgruppi.net.
Le quote non comprendono:

pasti in aeroporto;

bevande ai pasti ad Addis Abeba;

visto d’ingresso (20 USD), da richiedere all’arrivo ad Addis Abeba a cura di ogni singolo partecipante e da
pagare in contanti;

mance e facchinaggi;

tutto quanto non espressamente indicato alla voce la quota comprende.
Servizi supplementari:

preassegnazione posti su voli, laddove consentito:
50 € per tratta per tutto il gruppo
Assicurazioni facoltative:

assicurazione annullamento viaggio:
Hotel quotati (o similari):
 Bahr Dar
 Gondar
 Lalibela
 Axum
 Hausien
+ 46 € fino a 2.000 € di spesa
+ 58 € fino a 2.500 € di spesa
Abay Minch Lodge *** 
Hotel Taye Belay **** 
Mountain View Hotel **** 
Hotel Sabean **** 
Gheralta Lodge ****  CERTIFICATO D’ECCELLENZA 2014
Operativi aerei (non sono state effettuate prenotazioni):
ET 703
Milano
Addis Abeba
20h15
ET 140
Addis Abeba
Bahr Dar
17h30
6h40
18h30
8h25’
1h00’
ET 122
ET 122
Gondar
Lalibela
Lalibela
Axum
9h15
10h05
9h45
10h45
30’
40’
ET 109
ET 702
Macallé
Addis Abeba
Addis Abeba
Milano
19h50
0h30
21h10
7h10
1h20’
8h40’
Documenti necessari per i cittadini italiani adulti e minori:
Passaporto in corso di validità e marca annuale di convalida.
Visto turistico ottenibile al posto di frontiera dell’aeroporto di Addis Abeba dietro pagamento di 20 USD di
tassa.
Note:
 Le distanze e i tempi di percorrenza riportati nel programma sono desunti da siti di mappe elettroniche e

sono forniti, come le descrizioni delle località, a titolo puramente indicativo; la sequenza delle visite è da
ritenersi orientativa e le visite previste possono non includere alcuni dei siti o dei monumenti descritti, in
dipendenza degli orari e dei giorni di accessibilità stagionali e del tempo effettivamente a disposizione.
Per le località citate nel programma sono stati usati i toponimi in lingua italiana, seppur risalenti all’epoca
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


coloniale e ancorché desueti. Alcuni nomi di località e altri nomi citati nel programma sono invece traslitterati
in lettere latine a partire dall’originale amarico. La traslitterazione dei nomi locali in caratteri latini è di tipo
fonetico, per questo il medesimo vocabolo può essere ritrovato scritto in caratteri latini in forme diverse tra
loro.
Per gli alberghi saranno riportati, se disponibili, la classificazione ufficiale e, con i pallini verdi, il giudizio
assegnato dal sito Tripadvisor®, rilevato alla data del presente preventivo.
La percentuale della quota di partecipazione calcolata in valuta è del 47%. Variazioni dei cambi applicati
incideranno soltanto su tale porzione della quota di partecipazione.
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UNESCO - Patrimoni dell’Umanità (World Heritage)
La Convenzione sul Patrimonio dell'Umanità, adottata dalla Conferenza generale,
dell'UNESCO il 16 novembre 1972, ha lo scopo di identificare e mantenere la lista di quei
siti che rappresentano delle particolarità di eccezionale importanza da un punto di vista
culturale o naturale e possiedono valore di universalità, unicità e insostituibilità.
Alla data del 24 maggio 2011 la lista contiene 911 siti in 151 paesi dei 187 che hanno
ratificato la Convenzione.
Lonely Planet's 1000 Ultimate Sights (Luoghi da vedere)
Sono oltre 1000 i luoghi del mondo che meritano almeno una visita secondo le guide
turistiche Lonely Planet: per ognuna di 100 aree di interesse diverse le dieci migliori, le più
romantiche, le più avventurose, le più esotiche mete da visitare.
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