Relazione tra Inibizione Comportamentale valutata da madri e insegnanti e competenze metafonologiche. MANDOLESI LUCA, MINELLI MARIANNA, BERTOSSI ELENA, AGOSTINI FRANCESCA, MAGRI SARA, DELLABARTOLA SARA, GIOVAGNOLI SARA Dipartimento di Psicologia, Alma Mater Studiorum, Università di Bologna Introduzione: Le competenze fonologiche sono considerate buoni predittori dello sviluppo delle abilità di lettura e scrittura, tuttavia pochi studi hanno indagato come difficoltà relative alle abilità fonologiche possano influire su come genitori ed insegnanti percepiscono il temperamento dei bambini. In altri termini, i bambini con difficoltà linguistiche sono valutati diversamente sul piano del temperamento? La ricerca si è occupata di analizzare in particolare la valutazione del tratto temperamentale di Inibizione Comportamentale (BI ; Bishop et al. 2003), effettuata da madri e insegnanti. Metodo: Il campione è costituito da 74 bambini di età compresa tra 4 e 6 anni, frequentanti la scuola d’infanzia, valutati attraverso il questionario BIQ (Bishop et al. 2003) da madri e insegnanti. Sulla base dei risultati ottenuti al test CMF (Marotta et al., 2008) e al test CPM di Raven, il campione è stato suddiviso in due gruppi: bambini con difficoltà fonologiche (N=15) e controlli (N=59). I dati sono stati analizzati mediante SPSS utilizzando l’analisi della varianza per prove ripetute. Risultati: I risultati mostrano differenze significative fra il punteggio ottenuto nella versione compilata dalla madre e quello della versione per insegnanti, in particolare gli insegnanti riportano punteggi di inibizione comportamentale superiori rispetto alle madri. Le valutazioni effettuate dalle insegnanti evidenziano punteggi significativamente più alti nell’inibizione comportamentale fra i bambini con difficoltà fonologiche rispetto ai controlli. I punteggi riportati dalle madri non evidenziano invece differenze significative fra i due gruppi. Conclusioni: i risultati mostrano che i soggetti con difficoltà nel linguaggio sono considerati come maggiormente inibiti se valutati dall’insegnante. Questo risultato tuttavia non emerge dalla valutazione delle madri. Le differenze fra insegnanti e madri confermano che l’attribuzione dei punteggi relativi al tratto dell’inibizione temperamentale sono influenzati dal contesto nel quale il bambino viene valutato. In ricerche future, sarà necessario replicare lo studio su un campione maggiormente numeroso per verificare se i risultati del presente studio vengono confermati. Riferimenti bibliografici: Bishop, G., Spence, S. H., & McDonald, C. (2003). Can parents and teachers provide a reliable and valid report of behavioral inhibition?. Child Development,74(6), 1899-1917. Marotta, L. (2008). Test CMF. Valutazione delle competenze metafonologiche. Edizioni Erickson.
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