A Charlie Patton. l’uomo dei girasoli, a Peetie Wheatstraw. ROBERTO MENABO’ l’uomo dalla faccia da dattero, a Tommy McClennan. l’uomo dal cappello largo, a Funny Paper Smith, il lupo e a tanti altri misconosciuti cantanti di blues. Uomini spesso rompiballe, contrabbandieri e bevitori, con cui sarebbe pericoloso passare una serata, uomini che hanno però lasciato una musica che ancora oggi continua a scolpire l’anima. Queste sono le loro storie, un po’ ironiche e linguacciute, come se le avessero raccontate loro, tra un blues e l’altro, dopo avere, ovviamente, bagnato la lingua di sano whisky. € 10 Vite affogate nel blues E’ vietata la riproduzione, anche parziale, non autorizzata. ©Roberto Menabò, 2014 Charlie Patton: l’uomo dei girasoli Quando le prime luci dell‟alba, un po‟ timidamente, cercano di forzare l‟oscurità e prendere il posto della notte densa di segreti e magie, sono già lì: puntati solennemente ad Est, pronti a non perdere neanche il benché minimo raggio del loro adorato sole che li accompagnerà per tutto il giorno. Come sempre, qualcuno più alto, si vanta di farsi accecare la corolla dai primi fuochi argentati e allora i più piccolini si alzano, si tendono, si inarcano per godersi al più presto di quella beata e serafinica luce. In quell‟urlo di luce, che solo le estati del Delta sanno dare, i girasoli se ne stanno lì: ammutoliti e indifferenti se il fiume che porta il loro nome, aggiunge umidità benefica alle loro radici o se qualche monellaccio si mette a fare le corse tra i filari; l‟unica cosa che li fa distrarre da quella mangiata di sole è quando, verso il primo tramonto, riecheggiano le canzoni di Charlie, che dalla vicina piantagione di Dokery inizia a suonare e cantare. Solo allora, quasi di sfuggita, si distraggono e ondeggiano la corolla verso il suono di quella musica che sa ammaliare come la nostra grande stella. Situata nella Sunflower County, la piantagione si estendeva per una quarantina di chilometri in una delle zone più fertili del Delta. Le coltivazioni si perdevano a vista d‟occhio ed erano migliaia i neri che lavoravano e vivevano tra quei campi e 1 quelle strade polverose. Il signor Dockery aveva pensato proprio a tutto: la ferrovia, detta la Pea Vine Line, arrivava proprio nel cuore dei campi e attorno alla stazione costruita ad hoc si ergeva una piccola città con tanto di posta, medico, drugstore e ovviamente locali dove sbronzarsi, mentre si ascoltava un cantante di blues. Lavoro ce n‟era per tutti, così furono molti i mezzadri che vi si trasferirono portandosi dietro mogli e figli e gli immancabili strumenti musicali. Anche Charlie Patton giunse da quelle parti, dalla contea di Edwards dove era nato più o meno attorno il 1890; neppure lui si ricordava la data esatta. Nella famiglia in cui viveva erano talmente in tanti ad avere la fame che corrodeva l‟ombelico, che nessuno aveva tempo e voglia di festeggiare una bocca in più. Sebbene avesse già passato da un po‟ l‟età dello sviluppo era rimasto più piccolo di un girasole, ma aveva in compenso lineamenti regolari che ricordavano una sicura discendenza indiana, una pelle chiara e levigata per un nero e gli occhi di un azzurro abbagliante. La sua carta migliore erano però i capelli biondicci e fluenti che gli cadevano a boccoli, ma che non facevano pensare ad un efebo classico, quanto caso mai ai capelli cattivi e irosi di Rosso Malpelo. Charlie non parlava: mordeva, emetteva ruggiti di parolacce e sconcerie, irrobustite da malignità e cattiverie. Analfabeta convinto e deciso, pensava che la gentilezza non fosse di casa, 2 violento e duro con i deboli, quando si accorgeva che qualcuno non si spaventava del suo tono e delle sue minacce calava le braghe e lasciava perdere. Fece così con le sue tante mogli che picchiava e minacciava finché l‟ultima, Bertha Lee, decise di dargli un sacco di botte e da allora si mise buono buonino, almeno in famiglia. Viveva sempre sopra le righe: mangiava come un porcello a boccate intere, beveva di tutto purché avesse un buon tasso alcoolico, dormiva quando capitava e riusciva a suonare per delle ore intere fregandosene se doveva ruttare e scoreggiare mentre cantava. Ma la sua musica….era di una bellezza inesorabile. Le sue canzoni erano di un lirismo esacerbato, erano un‟aquila sopra le vette alpine, erano il correlativo oggettivo del Delta, erano insomma l‟essenza. Se avessimo voglia di lasciare i suoni lucidi del digitale per avventurarci tra i fruscii dell‟acetato allora ci sembrerà di vedere l‟acqua alta che spazzò via tutto nel 1929, o Tom Rushen che lo mise in galera, o ancora sentiremo il ronzio del bool weavil che si mangiava le piante di cotone o il sapore del boozy-boo che bruciava le budella e, insieme a quell‟ubriacone maleducato, ci arricchiremo di poesia. La sua voce sapeva essere Caronte o Chanel n.5, le note le faceva scivolare, giocare, aspettare. Le andava incontro prendendole da lontano, le girava intorno e poi le pizzicava e scappava via, le faceva sentire vive, rocciose come il barolo o 3 dolci come la cassata siciliana, le faceva andare tutte di corsa in fila indiana o le faceva aspettare come il tenente Dogo nel Deserto dei Tartari. E la chitarra quando smetteva di giocare a guardia e ladri, diventava un arcobaleno di colori e di ritmi, si camuffava in una nave pirata pronta a colpire e tuonare all'arrembaggio o diventava una vecchia dada che cantava la ninna nanna. Lasciata la piantagione, Charlie si fermò a suonare in tutte le città del Mississippi diventando ben presto una vera leggenda, riuscendo anche a partecipare ad alcune sedute di registrazione. che lo resero famoso al di là dei confini del suo stato. Ma, come era naturale per uno come lui, bruciava immediatamente i dollari che guadagnava continuando a vivere in una perenne povertà. Era da poco giunto negli “anta” che un attacco di cuore lo portò prima in un ospedale (reparto negri s‟intende) e pochi giorni dopo direttamente nella tomba. I campi sono silenziosi, non ci sono più schiene piegate sulla terra, lontano solo qualche macchinario agricolo e nei drugstore i neri guardano alla tv un presidente di colore. Nei campi i girasoli continuano a crogiolarsi del loro sole che seguono per tutta la giornata con militaresca precisione: eppure prima che giunga sera, qualcuno di loro, di nascosto si gira, là dove è sepolto Charlie Patton. 4 Indice Charlie Patton: l‟uomo dei girasoli .................................. 1 Willie Brown: l‟uomo della terra ..................................... 5 Clifford Gibson: l‟uomo con il cagnolino ...................... 10 Noah Lewis: l‟uomo che suonava con il naso............... 15 Skip James: solo e pensoso i deserti campi…................ 19 Funny Paper Smith: il lupo ............................................ 24 Jim Jackson: l‟uomo delle medicine. ............................. 28 Henry Ragtime Texas Thomas: l‟uomo dei treni ........... 32 Peetie Wheatstraw: l'uomo con la faccia da dattero ....... 37 Bukka White: l‟uomo di Parchman ............................... 42 Sleepy John Estes: l'uomo della povertà ........................ 47 Texas Alexander: l'uomo dei campi .............................. 51 Blind Eddy Derby: il ragazzo del riformatorio. ............. 56 Bo Carter, l‟uomo vietato ai minori ............................... 60 Francis Scrapper Blackwell: l‟uomo con sangue Cherokee ....................................................................... 64 Blind Willie Johnson: quello dei trenta denari............... 69 Blind Willie McTell: il damerino .................................. 74 Ed Bell: quello dallo pseudonimo facile ........................ 79 Barbecue Bob: l‟uomo della braciola. ........................... 84 Blind Blake: l‟uomo con un buco nel pollice ................ 89 Tommy McClennan: l‟uomo del cappello largo ............ 93 Leroy Carr: l'elegantone ................................................ 98 Kokomo Arnold: l‟uomo dell‟acciaio .......................... 102 Blind Lemon Jefferson: tondo come l‟omino Michelin .................................................................................... 107 Tommy Johnson: quello dagli occhi lucidi .................. 112 Peg Leg Howell, l'uomo dalla gamba di legno ............ 117 Blind Boy Fuller: l‟uomo con il cappello .................... 122 Charley Jordan: il contrabbandiere .............................. 127 Buddy Boy Hawkins: l‟uomo della trincea .................. 132 Furry Lewis: l'uomo degli eroi popolari ...................... 136 Gary Davis: l‟uomo della Miss Gibson ....................... 141 Frank Stokes: un maniscalco in Beale Street ............... 146 Ishman Bracey: l‟uomo che disse no a Louis Armstrong. .................................................................................... 151 Jaybird Coleman: il pifferaio magico .......................... 156 Mississippi John Hurt: il mezzadro ............................. 160 Robert Wilkins: l'erborista ........................................... 165 Sylvester Weaver: l‟uomo che ruppe il ghiaccio. ........ 169 Crying Sam Collins: un cantante low cost ................... 179 Memphis Minnie: quella con i dollari ai polsi ............. 183 Acqua .......................................................................... 188
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