tempo_impresa_2014_03

iù testo specifico
Poste italiane S.P.A. - SPED. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. in l. 27/02/2004n.46), art.1, DCB BO - n. 3/14
RIVISTA DI INFORMAZIONE PER L’ARTIGIANATO E LA PICCOLA E MEDIA IMPRESA
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corretta e periodica manutenzione igienica degli
impianti per prevenire ed evitare rischi gravi alle
persone legati all’inquinamento indoor e alla
“Sindrome da edificio malato”.
Il Decreto Legislativo n. 81/2008
impone inoltre al datore di lavoro, agli
amministratori di condominio e ai
dirigenti d’azienda di provvedere alla regolare
pulizia e manutenzione degli impianti di
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1
Editoriale
Le ultime previsioni dell’OCSE e del FMI danno in ripresa l’economia
italiana. Si tratta di una ipotesi comunque modesta visto che il nostro
PIL produrrà lo 0,6% in più nel 2014 per arrivare nel 2025 ad un più
ottimistico 1,1%. Basta piangere, quindi, perché oggi ci servono tutte le energie disponibili per far agganciare alla mini ripresa un Paese che sappia guardare al futuro in maniera più ottimistica e con meno zavorre. Per questo chiediamo soprattutto al Governo nazionale di
procedere speditamente nella realizzazione di quelle riforme in grado di ridurre la spesa pubblica, di semplificare la burocrazia e di riattivare il mercato interno favorendo nuova occupazione. Non dimenticando che, se si vuole favorire una sollecita e concreta ripresa dell’occupazione e dei consumi interni, occorre puntare a sostenere il ruolo
e le potenzialità delle micro, piccole e medie imprese diffuse sul territorio. Perché questo è il tessuto imprenditoriale da sempre più reattivo nella capacità di risposta al bisogno di creare nuovi posti di lavoro. Ma oggi siamo tutti chiamati ad affrontare un’altra grande sfida:
rilanciare la crescita dei territori. Una sfida complessa che necessita
la messa in campo di tutte le risorse disponibili, coniugando efficacemente rigore e sviluppo.
Territori più competitivi
per far ripartire l'economia
di Pierpaolo Burioli
Presidente Provinciale CNA Ravenna
Da tempo sosteniamo che se non si riapre una nuova grande stagione di investimenti sui territori al di fuori dei ferrei vincoli del patto di stabilità non ci saranno
reali possibilità di far ripartire le nostra economia . Lo sblocco del patto di stabilità dovrà essere una delle priorità del Governo perché è la cura migliore, probabilmente l’unica, per rivitalizzare rapidamente il mercato interno. La competizione economica su scala globale la si vince non solo attraverso una maggiore competitività delle nostre imprese ma anche dei territori in cui sono insediate. Il tema della competitività dei territori risulta oggi centrale: la loro messa in sicurezza e la loro manutenzione; le capacità di attrarre nuovi investimenti; la coesione
sociale; la nascita di nuove imprese; la diffusione dell’innovazione e della ricerca;
la riorganizzazione del patrimonio edilizio attraverso la sua rigenerazione e riqualificazione; il risparmio energetico, e più in generale, la diffusione della green
economy; la scuola, l’università e la formazione. Questi sono gli aspetti sui quali
occorre investire cercando di guardare non solo alle emergenze del presente ma
scrutando anche orizzonti più lontani. In questa fase risulterà quindi fondamentale il confronto con gli Enti Locali sui bilanci di previsione del 2014. Nell’ottica
di una rinnovata concertazione che sappia cogliere le esigenze dell’economia reale, soprattutto di quel segmento di micro, piccola e media dimensione da sempre
radicato nel territorio. Gli obiettivi immediati da cogliere sono, a nostro parere, il
contenimento della pressione fiscale nei confronti delle imprese e il finanziamento del sistema dei Confidi per garantire il loro accesso al credito.
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Sommario
Economia & Persone
L'esperto risponde
4. CNA Business Day
12.Tutela dei subappaltatori
nei rapporti con la Pubblica
Amministrazione
6. Non esiste crisi per il fisco
7. Una Provincia europea
TEMPO D’IMPRESA
Rivista d’informazione per
l’artigianato e la piccola e
media impresa
Direttore
Massimo Mazzavillani
CNA Servizi
Direttore responsabile
Antonia Gentili
15. “Destinazione Italia”
Comitato di redazione
Giovanni Alessandrini,
Maurizio Gasperoni,
Antonia Gentili,
Massimo Mazzavillani,
Roberta Suzzi,
Daniela Toschi
21. “Pacchetto lavoro”
22. Voucher e sicurezza
sul lavoro
22. Gas fluorurati:
dichiarazione annuale 2014
entro il 31 maggio
Unioni. FITA
30. Cambiare è possibile. Le
nostre proposte
Hanno collaborato
A. Alessi, S. Baldini,
A. Battaglia, R. Belletti,
P. Burioli, L. Cantagalli,
Centro Studi Nazionale CNA,
A. Dal Forno, J. Dardi,
F. Ferrari, C. Franchini,
M. Gasperoni, A. Gentili,
F. Lega, G. Lombardo,
R. Massari, M. Mazzavillani,
M. Morandi, M. G. Penserino,
M. Petrosino, R. Pozzetto,
S. Ruffilli, N. Salimbeni,
R. Suzzi, D. Toschi,
J. Valentini, F. Ventimiglia
Luoghi. Ravenna
Unioni. Servizi alla
Comunità
8. Basta tasse sulle imprese
31. Trasparenza e affidabilità
Luoghi. Romagna
Faentina
CNA Innovazione
Iscrizione al Tribunale
di Ravenna
n. 531 del 30.01.1970
32. Club dell'Eccellenza
Iscrizione al ROC n. 22063
9. TARI+TASI+IMU = IUC
Fatti d'impresa
Luoghi. Bassa
Romagna
33. Fonti alternative per
uscire dalla crisi
10. Ripartire dall'economia
reale
Luoghi. Cervia
11. Bilancio comunale, non
si penalizzi l'impresa
CNA Sociale
Unioni. Costruzioni
24. Il mercato delle
costruzioni
26. Costruzioni, ripresa nel
2015
35. Spendere meno per
spendere meglio
Direzione e Amministrazione
Sedar CNA Servizi S.c.c.p.a
Viale Randi, 90
48121 Ravenna
tel. 0544 298511
Fax 0544 239950
www.ra.cna.it;
[email protected]
Pubblicità:
Ufficio Marketing
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Progetto grafico
Agenzia Image Ravenna
Foto
Fabrizio Zani, Archivio CNA
Videoimpaginazione e fotolito
Full Print Ravenna
CNA Made in Italy
Stampa
Full Print Ravenna
28. Artigiani CNA
protagonisti dell'estate 2014
In copertina
Campagna Immagine
CNA 2014
Unioni. Produzione
29. Marcatura delle
strutture in acciaio e
alluminio
Sommario
20. Ancora “Destinazione
Italia”
3
Informativa ai sensi del D.Lgs. 196/03
(Codice della Privacy)
Ai sensi del D.Lgs 196/03 (Codice della Privacy), si
informa che siamo venuti a conoscenza dei Suoi dati tramite pubblico registro. I dati verranno da noi
utilizzati esclusivamente ai fini dell’invio del mensile “Tempo d’Impresa”. Il trattamento avverrà tramite strumenti cartacei ed informatici e sarà effettuato ai soli fini della spedizione. I dati non saranno
diffusi. I Suoi diritti sono elencati nell’art. 7 del predetto D.Lgs ed, in particolare, Le ricordiamo che
può avere conferma, in modo intelligibile e gratuito, dell’esistenza o meno dei Suoi dati presso di noi;
di ottenere aggiornamento, rettifica o integrazione dei dati o loro blocco/cancellazione; di opporsi
al trattamento per motivi legittimi. Il titolare del
trattamento dei dati è Sedar CNA Servizi S.c.c.p.a.
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Sedar Cna Servizi
Economia & Persone
CNA Business Day
La CNA promuove una giornata di incontri B2B per favorire
opportunità economiche per le imprese
di Roberta Suzzi
Economia & Persone
4
Responsabile Politiche Associative e Sviluppo Sistema CNA
Venerdì 23 maggio 2014, dalle
10 alle 19, presso la Fiera di Ferrara, decine e decine di imprese provenienti da diverse località della regione e del paese, si
ritroveranno per scambiarsi informazioni sulla propria attività
e progetti di sviluppo, sulle rispettive vocazioni produttive ed
eccellenze, con l’obiettivo di conoscersi e, possibilmente, individuare opportunità di collaborazione economica e commerciale.
CNA BUSINESS DAY È L’OCCASIONE PER CHI CREDE NELL’INNOVAZIONE E NELL’IMPORTANZA DELLE RELAZIONI PER
IL RILANCIO AZIENDALE.
Con questa iniziativa, che si prefigge l’obiettivo di realizzare un evento
di grande impatto, capace di puntare i
riflettori sulla forza economica e produttiva delle piccole e medie imprese,
le CNA di Ravenna, Ferrara, Forlì–Cesena e Imola intendono ricoprire un
ruolo ancor più avanzato e stringente
nell’offrire risposte concrete alle pro-
prie imprese, interpretandone i fabbisogni odierni di crescita e acquisizione di
nuovi spazi di mercato.
"Siamo convinti - afferma il direttore della CNA provinciale di Ravenna,
Massimo Mazzavillani - che le relazioni siano linfa vitale per un territorio, ciò che lo rende più ricco e prosperoso.
Noi cerchiamo e proponiamo nuovi
schemi per essere sempre di più al fianco delle nostre imprese per aiutarle a
crescere e a rilanciare l'economia locale, prendendo il mondo come luogo
ove operare; per questo è fondamentale creare comunicazione, rete, sinergie.
CNA Business Day 2014 crea relazioni, per costruire opportunità”.
Nel fitto programma di incontri tra imprenditori, che si succederanno a ritmo
serrato per tutta la giornata di venerdì 23 maggio, sarà proposto anche uno
workshop dedicato all’approfondimento di una serie di argomenti di particolare interesse per lo sviluppo del business e il posizionamento competitivo
delle imprese.
Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per le
condizioni contrattuali si rimanda ai fogli informativi a
disposizione della Clientela nelle filiali delle Banche del Gruppo.
L’iniziativa, intitolata CNA Business
Day, è promossa dalle Associazioni
provinciali CNA di Ravenna, Ferrara,
Forlì–Cesena e Imola, in partnership
con l’Associazione “Costruiamo Opportunità”, e si svolgerà sul modello
del cosiddetto business to business.
In sostanza, si tratterà di incontri diretti tra imprenditori, programmati anticipatamente dalle stesse aziende interessate, che si trasformeranno
in altrettante importanti occasioni per
conoscere meglio il mercato italiano e
internazionale, incontrare altri protagonisti, creare sviluppo, trovare partner, selezionare nuovi fornitori, conoscere potenziali nuovi clienti, allargare gli orizzonti e aprirsi a nuovi traguardi.
Un evento incentrato sul dialogo e
sull’incontro tra imprese che vogliono cercare e individuare interlocutori adatti alle proprie esigenze aziendali, costruendo con loro nuove opportunità di business.
Sedar Cna Servizi
LE ISCRIZIONI
È possibile iscriversi a CNA Business Day fino alle ore 24 del 19 maggio 2014.
Una volta iscritti i partecipanti riceveranno via mail il codice ID e la password che permetterà di entrare nell’area riservata del sito www.cnabusinessday.eu dove sarà possibile controllare e/o correggere i dati aziendali forniti nel modulo di adesione.
Successivamente, si potrà accedere al
catalogo ufficiale dell’evento disponibile on line che conterrà un dettagliato profilo di ogni azienda partecipante.
Alla luce dei profili aziendali l’imprenditore potrà scegliere le aziende che
desidera incontrare nella giornata del
B2B.
QUOTA DI PARTECIPAZIONE
La quota di partecipazione, intesa valida per 2 persone per impresa, è di:
• 150,00 euro + IVA per le imprese associate a CNA;
• 200,00 euro + IVA per le altre imprese;
• per ogni persona eccedente le due
comprese nella quota, 50,00 euro +
IVA.
5
Economia & Persone
CNA BUSINESS DAY:
COS’È E COME FUNZIONA
Gli incontri tra le aziende sono del tipo B2B (business to business), cioè incontri diretti tra gli imprenditori e/o
i manager delle aziende, programmati anticipatamente dagli stessi prima
dell’evento (programmazione gestibile on line tramite il sito www.cnabusinessday.eu dal 9 al 19 maggio 2014).
Questa programmazione permetterà
di avere una giornata di lavoro intensa piena di contatti e opportunità.
Le aziende che aderiranno all’evento
dovranno compilare un modulo di adesione, scaricabile direttamente dal sito,
indicando la propria attività, le esigenze di mercato, i prodotti e servizi, i vantaggi delle proprie offerte, le aspirazioni e idee che intendono proporre.
Le aree di possibile collaborazione e
scambio vanno da quella commerciale alla ricerca e sviluppo, dalle partnership per gli acquisti a quelle collegate
alla produzione e alla sub-fornitura. Si
possono, inoltre, avviare relazioni per
acquisire o vendere licenze e tecnolo-
gie, o per la ricerca di partnership
societarie, o ancora per internazionalizzare la propria impresa, lanciare prodotti e/o
servizi innovativi.
Ogni impresa è
chiamata, quindi,
a mettere in rete
la propria capacità di offerta e,
attraverso un’analisi dei propri bisogni, individuare
tra tutte le imprese partecipanti quelle che maggiormente desidera incontrare. L’azienda, tramite un software
dedicato, dovrà inviare una richiesta
di contatto per poter incontrare l’altra
impresa. Dall’incrocio dei dati “richiesta di incontro e accettazione all’incontro” ogni azienda otterrà in tempo
reale un’agenda di appuntamenti personalizzata e dettagliata per il giorno
dell’evento, venerdì 23 maggio 2014.
Per ogni incontro di B2B ci sarà un
desk dedicato e l’imprenditore interagirà direttamente con l’altro imprenditore in un incontro di 25 minuti. Questo garantirà ai due imprenditori di discutere tra loro presentando
le loro aziende, le iniziative, i progetti, i dubbi, le aspirazioni, le proposte,
cercando così di capire le opportunità
che potrebbero crearsi.
Tutte le informazioni e i dettagli
organizzativi relativi a CNA Business Day sono disponibili sul sito:
www.cnabuinessday.eu.
oppure
rivolgendosi alla sede provinciale della CNA di Ravenna
Ufficio Marketing - tel. 0544 298511
oppure
alla Direzione organizzativa del CNA
Business Day - Associazione “Costruiamo Opportunità” - ing. Pier Giacomo Ceroni, cell. 349/2148064, e-mail:
[email protected]
Sedar Cna Servizi
Economia & Persone
Non esiste crisi per il fisco
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A cura del Centro Studi CNA Nazionale
Economia & Persone
Una ricerca CNA conferma due miliardi
di tasse in più al mese
Il fisco è l’unica impresa italiana
che non risente della crisi. I suoi
conti vanno a gonfie vele. Rispetto al 2011, infatti, incassa quasi
due miliardi di euro in più al mese. Ma com’è possibile che i contribuenti italiani siano chiamati
a versare ancora altri 24 miliardi all’anno nelle casse pubbliche,
centrali e locali, a dispetto del
prodotto interno lordo in arretramento? Lo spiega una ricerca del
Centro Studi della CNA dedicata
alle “Entrate erariali e locali che
incidono sulla pressione fiscale”.
Le analisi dei dati pubblicati dall’ISTAT
sulle entrate fiscali e dei dati dei versamenti tributari dei contribuenti del Ministero dell’Economia e delle Finanze,
confermano il 2012 l’annus horribilis per
i contribuenti italiani, quando la pressione fiscale è balzata dal 42,8 al 44,3%,
complice anche il calo del PIL.
Nel 2013 il fisco si è “limitato” a confermare nella sostanza le entrate, e anche la pressione fiscale, dell’anno pre-
cedente. Nel 2012 la crescita del gettito è stata determinata per 12,4 miliardi da imposte indirette (comprese quelle di competenza europea), per 11,1 miliardi da imposte indirette e per 470 milioni da contributi sociali.
In questo computo rientra anche la trasformazione delle “una tantum” in “una
semper”.
Nell’arco di dodici mesi, in altre parole,
è avvenuto uno spostamento di circa 5,5
miliardi dalle entrate tributarie straordinarie (sostenute, per la maggior parte, da quanti hanno scelto di beneficiare
di sanatorie, condoni e particolari agevolazioni fiscali) alle entrate strutturali
a carico di tutti i contribuenti e, in particolare, delle imprese.
A fronte di un incremento complessivo
di entrate fiscali per circa 18,5 miliardi di euro, le entrate tributarie strutturali si sono incrementate per circa 24
miliardi. Si quantificano in 2 miliardi di
euro al mese i tributi pagati in più nel
2012 rispetto al 2011.
La responsabilità principale dell’aumento della tassazione va addebitata
alla trasformazione dell’ICI in IMU: la
nuova imposta sugli immobili (che ha
colpito selvaggiamente capannoni, laboratori, negozi, gli immobili strumentali insomma, quelli che creano lavoro
e ricchezza diffusa) è costata ai contribuenti intorno ai 14 miliardi (+140%).
Per effetto della doppia competenza Comuni/Erario, le maggiori entrate derivate dall’IMU sono ammontate a 6 miliardi per i Comuni e a 8 miliardi per
l’Erario.
L’impennata del 24% dell’imposta di
fabbricazione sui carburanti ha permesso al fisco di introitare maggiori entrate
per 5 miliardi, maggiori entrate di certo non dovute alla crescita dei consumi, che anzi si sono ridotti, ma appunto
all’exploit della tassazione. L’incremento dal 12,5 al 20% delle imposte sostitutive sulle rendite finanziarie ha portato,
infine, altri 3,1 miliardi in più alle casse dello Stato.
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Sedar Cna Servizi
Economia & Persone
Una Provincia europea
Dai progetti UE importanti risorse per il territorio. Ne parliamo
con il vicepresidente, Gianni Bessi.
7
di Lorenzo Tazzari
"Negli ultimi 15 anni è notevolmente cresciuto l'impegno dell'Amministrazione provinciale sui grandi programmi europei: FEASR (agricoltura), FSE (formazione e lavoro), FESR
(interventi strutturali e cooperazione territoriale europea). La gestione
di questi programmi consente di investire risorse sul territorio nell'ordine di 200 milioni di euro. Voglio anche
sottolineare la sintonia che esiste con
Regione e Comuni interessati ai progetti e che l'Emilia Romagna si è sempre distinta per la capacità di spendere
tutte le risorse europee, impiegandole
secondo i piani strategici e operativi".
Nell'ambito delle sue deleghe, su
quali progetti ha puntato?
Con i nostri uffici abbiamo lavorato intensamente su due grandi filoni. Come soggetti attuatori del piano regionale FESR abbiamo contribuito a rea-
Gianni Bessi
lizzare il tecnopolo della provincia di
Ravenna; abbiamo attrezzato sul piano
ambientale ed energetico le aree tecnologicamente attrezzate delle Bassette e di Bagnacavallo. Abbiamo finanziato 14 milioni di euro di progetti
di valorizzazione ambientale in ambito culturale e turistico e abbiamo già
raggiunto il 95% delle spese previste
e rendicontate. Inoltre, abbiamo collaborato ai bandi per le imprese, consentendo di agevolare l'innovazione in
un centinaio di piccole e medie aziende provinciali. Mi piace sottolineare
come questi progetti europei coinvolgano aziende del territorio, quelle più
votate all'innovazione e all'internazionalizzazione".
Particolare attenzione la Provincia
pone verso la cooperazione europea. Che bilancio fa di questi progetti?
Noi abbiamo dato molto risalto ai progetti di cooperazione europea. Nel periodo 2007-2015 sono operativi 20
progetti con una ricaduta complessi-
va sul nostro territorio di 4,5 milioni di euro. Mi piace sottolineare come
questi progetti coprano anche i costi
del personale della Provincia dedicato
a questo settore.
Lei ha parlato di innovazione. Può
fare qualche esempio?
Pensiamo alla mobilità sostenibile,
che include la promozione dell'utilizzo
della bicicletta ma anche il contributo
allo sviluppo delle crociere che tanta
ricaduta stanno avendo sul territorio.
I programmi Adrimob e E-Seaway ci
consentono di contribuire allo sviluppo delle infrastrutture a sostegno del
settore croceristico con adeguata cartellonistica stradale, il punto di informazioni turistiche al terminal di Porto Corsini, il servizio di bici. D'intesa
con l'Autorità Portuale sono stati investiti 100 mila euro per portare banda larga e acqua potabile in banchina.
Con Powered abbiamo avviato la sperimentazione delle mini turbine eoliche sulle dighe foranee.
I prossimi programmi?
Compatibilmente agli orientamenti
generali di trasformazione delle Province, noi stiamo mettendo a punto i
programmi 2014-2020 per far sì che
il nostro territorio possa continuare a
godere delle opportunità europee che
sono tendenzialmente ancora in crescita. Il nostro ufficio Politiche Europee è dotato di importanti professionalità che stanno valutando i nuovi
progetti. I primi bandi usciranno già
quest'anno con obiettivi e risorse importanti, come nel caso del progetto
transfrontaliero Italia-Croazia.
Economia & Persone
Le Province sono al centro del
dibattito della riforma istituzionale. Nel frattempo, però, proseguono la loro attività. La Provincia di Ravenna, da anni ormai, lavora con importanti risultati sui
progetti europei. Che ricaduta
hanno questi progetti sul territorio, quali settori interessano? Lo
abbiamo chiesto al vicepresidente della Provincia, Gianni Bessi,
con delega a Porto, Politiche comunitarie, Innovazione tecnologica, Università, Ricerca scientifica, Partecipazioni (Società, Enti, Fondazioni, Consorzi), Statistica.
Sedar Cna Servizi
Luoghi. Ravenna
Basta tasse sulle imprese
Ferma la richiesta della CNA Comunale di Ravenna
Responsabile CNA Comunale Ravenna
Luoghi. Ravenna
di Mario Petrosino
8
Il bilancio previsionale del Comune di Ravenna si inserisce in
una situazione generale difficile,
con gli indicatori economici locali ancora negativi. Durante i recenti incontri con l’Amministrazione abbiamo potuto evidenziare quelle che sono le nostre priorità, tenendo fermo un obiettivo che per noi sarà determinante nel giudicare la manovra di bilancio: l’invarianza di tassazione
complessiva per le imprese.
Da tempo denunciamo il pericolo che
potrebbe derivare da una nuova IUC
(Imposta Unica Comunale) che ricomprende la TASI (Tassa sui Servizi Indivisibili) e la TARI (Tassa sui Rifiuti).
Mentre l’intenzione di non toccare l’IMU per le imprese e non fare gravare
nessuna addizionale TASI sono apprezzabili, ad oggi non sappiamo con precisione cosa significherà la ben più temuta TARI, tenendo anche conto che
per la legge nazionale le imprese per-
deranno già di partenza il 10% relativo
al mancato recupero IVA.
Sulla TARI occorre rivedere puntualmente e dettagliatamente il Piano finanziario, il Regolamento con la classificazione delle categorie di rifiuti. Nelle prossime settimane ci saranno occasioni di confronto. La bozza di bilancio
presentata contiene anche la positiva riconferma del fondo per i Consorzi Fidi,
pari a 350mila euro. Il Comune di Ravenna è ai primissimi posti in regione
come entità di contributi. Apprezziamo
questa scelta soprattutto in questi anni
di difficile accesso al credito bancario.
Importanti novità nazionali potrebbero sbloccare il patto di stabilità soprattutto laddove gli investimenti siano rivolti alla messa in sicurezza degli edifici scolastici. Questo permetterebbe di
dare un po’ di ossigeno alle imprese locali, a patto che gli appalti non vengano assegnati al massimo ribasso, ma individuando i criteri - previsti dalla normativa - che possano premiare le aziende sane del territorio.
Non possiamo però non continuare a rimarcare che ci sono ancora tante cose
da fare, molte delle quali a costo zero.
La CNA ha posto l’attenzione su diversi aspetti: la semplificazione burocratica, la revisione del RUE (per ridare ossigeno al settore delle costruzioni oramai
allo stremo), il Piano dell’Arenile (ampliando le possibilità di lavoro per i bagnini). Occorre poi proseguire con i risparmi interni al Comune, perseguendo
il positivo sforzo compiuto negli ultimi
anni, oltre alla revisione di alcuni regolamenti specifici.
Vogliamo, inoltre, evidenziare la necessità di rafforzare la lotta all’abusivismo che sta dilagando in diversi settori
con attività illegali che, purtroppo, sono svolte alla luce del sole senza nessuna remora. Al riguardo, è necessario
che, oltre alla Polizia Municipale, ci sia
anche un intervento deciso degli organismi statali preposti ai diversi controlli. Queste operazioni permetterebbero
di ricavare risorse anche per lo stesso
bilancio comunale.
Comune di Ravenna. Sottoscritto l'accordo per la valorizzazione,
la sicurezza e il decoro dei pubblici esercizi
Si tratta di un Accordo volontario, sottoscritto tra l’Amministrazione Comunale e le Associazioni dell’Artigianato e del Commercio, che si
pone l’obiettivo di migliorare le condizioni di vivibilità, convivenza civile e di coesione sociale del centro storico, a seguito di alcune situazioni
che hanno visto il contrapporsi di cittadini residenti agli avventori dei Pubblici Esercizi. Un centro storico vivo dove cittadini e turisti possano trovare una offerta adeguata di servizi è una condizione necessaria per una città che vuole fare sempre più del turismo e dell’accoglienza un
punto strategico della sua economia. Questo ovviamente non deve andare a discapito dei residenti che devono vedere riconosciuti i loro diritti.
Si tratta di trovare un nuovo equilibrio più avanzato rispetto all’attuale.
Il protocollo firmato - attraverso una serie di azioni volontarie da parte dei gestori aderenti che avranno in cambio concrete nuove opportunità riservate ed esclusive - si pone proprio questo obiettivo.
Sedar Cna Servizi
Luoghi. Romagna Faentina
TARI+TASI+IMU = IUC
Ma i conti, poi, tornano?
di Jader Dardi
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Responsabile CNA Romagna Faentina
Sono in parte cambiati i nomi delle sigle,
ma la sostanza resta invariata, in quanto la TARI (Tassa Rifiuti) sostituisce la
TARES, l’IMU viene in parte modificata e si introduce la TASI (Tassa sui
Servizi, riferita in particolare a pulizia
delle strade e illuminazione). Entro fine
aprile anche i Comuni dell’Unione della
Romagna Faentina andranno all’approvazione dei bilanci, applicando quindi
aliquote sui servizi che incideranno sui
costi di famiglie e imprese. La situazione si presenta particolarmente complessa per i Comuni, alle prese con trasferimenti dallo Stato che non coprono le esigenze di bilancio. Il Sindaco
di Faenza, nonché Presidente dell’Unione dei Comuni, nell’ambito del confronto col Tavolo dell'Economia, ha dichiarato che, fatti i conti, mancano ancora 1.900.000 euro per fare quadrare il bilancio, e ciò dopo avere tagliato la spesa corrente di oltre 2.000.000
di euro. “L’obiettivo resta però quello
di non modificare le aliquote IMU per
non penalizzare le attività produttive
- sottolinea Claudia Zivieri, assessore al Bilancio del Comune di Faenza mentre la TASI verrà applicata al 3,3%,
con una aliquota dello 0,80% che ver-
Luoghi. Romagna Faentina
Letta così può sembrare una formula matematica e, in parte, effettivamente lo è perché TARI,
TASI, IMU rappresentano dei
costi che cittadini e imprese dovranno affrontare e i cui importi saranno definiti dai bilanci di
previsione dei Comuni attualmente in approvazione.
rà utilizzata in favore delle detrazioni
sull’IMU. Per la TARI tutti i Comuni
fanno riferimento al confronto in atto
sul Tavolo Provinciale per definire le
aliquote che saranno a carico tra rifiuti domestici (famiglie) e non domestici
(attività economiche)”.
Un quadro di incertezza che, anziché
essere oggetto di un confronto aperto
in cui coinvolgere anche i rappresentanti dei soggetti economici e delle associazioni imprenditoriali, pare invece
essere chiuso nelle discussioni interne
alle Giunte.
“Sulle linee dei bilanci di previsione afferma Giampiero Zama, presidente della CNA della Romagna Faentina
- non c’è stato neppure quel livello di
confronto che ha sempre caratterizzato l’attività degli Enti Locali dell’area,
un limite e un errore perché l’obiettivo
con cui ci siamo sempre confrontati coi
Comuni non è mai stato quello di fare
il gioco al rialzo ma di richiedere attenzione al sistema delle piccole imprese e
delle aziende artigiane che rappresen-
tano l’ossatura portante dell’economia
e della tenuta sociale del territorio”.
“Per le imprese - prosegue Zama - il
negozio o il capannone non è un investimento immobiliare, ma un luogo di
produzione del reddito che non può essere trattato come una seconda casa.
Anche nella produzione dei rifiuti, tutte le aziende hanno formulari in cui devono registrare la produzione dei propri rifiuti e sostenerne il costo di smaltimento e non si può non tenerne conto
nella definizione della ripartizione dei
costi. Ai Comuni chiediamo attenzione e sostegno alla attività dei Consorzi
Fidi, attraverso i quali passa gran parte dell’erogazione del credito alle piccole imprese. Chiediamo poi l’avvio di
un confronto reale sulla organizzazione dei servizi che concorrono a definire le spese di bilancio per discutere assieme sul funzionamento della macchina pubblica, migliorandone l’organizzazione, i costi e la qualità. Noi siamo
disponibili a fare la nostra parte e a dare un contributo di idee e proposte”.
Sedar Cna Servizi
Luoghi. Bassa Romagna
Ripartire dall'economia reale
Positiva conferma del finanziamento dei Comuni della Bassa
Romagna a sostegno dei Consorzi Fidi
di Roberto Massari
Luoghi. Bassa Romagna
10
Responsabile CNA Bassa Romagna
Nel 2014 i Comuni della Bassa
Romagna avranno oltre 8 milioni di euro di trasferimenti statali in meno rispetto al 2013. Sono
stimate, inoltre, ulteriori minori risorse per circa 440 mila euro, dovute alla riduzione impositiva sui beni strumentali dell'agricoltura. A fronte di tali minori imposte viene riservata ai Comuni la possibilità di rimodulare
la propria manovra fiscale intervenendo sui parametri IMU, TASI e TARI.
I bilanci comunali di previsione del
2014, a causa di un quadro nazionale in evoluzione e caratterizzato ancora da incertezze, devono affrontare l'ennesima rimodulazione delle entrate locali, conseguenza dei nuovi criteri stabiliti dallo Stato per la finanza locale e
questo crea incertezza fra i cittadini e
le imprese.
Della nuova imposta introdotta nella
Legge di Stabilità 2014, la cosiddetta
IUC (Imposta Comunale Unica), com-
Sedar Cna Servizi
posta da IMU (possesso di immobili),
TARI (produzione rifiuti) e TASI (servizi comunali indivisibili) sappiamo
che, per l’anno in corso, l'IMU è deducibile al 20% mentre, ad oggi, non si conosce ancora se TARI e TASI saranno
deducibili per le imprese.
Questo della deducibilità è un aspetto importante per il mondo economico e per l'impostazione stessa dell'intera manovra di bilancio dei Comuni della Bassa Romagna, in quanto pesa direttamente sul prelievo della fiscalità
locale per le imprese.
La manovra di previsione 2014 presenta complessivamente luci e ombre.
Nel confronto svolto abbiamo, ancora
una volta, sottolineato come occorra ripartire dalle ragioni dell'economia reale, cioè dalle ragioni dell'impresa e del
lavoro, rilevando come questa sia l'unica possibilità per fare uscire le aziende dal tunnel di questa crisi e rilanciare
l'economia: una di queste ragioni è rappresentata dal carico fiscale, insopportabile per le imprese.
Per questo abbiamo chiesto che la pres-
sione fiscale locale non aumentasse, ribadendo la necessità di ridurre l'IMU
per i fabbricati ad uso produttivo, considerando che si tratta di beni che non
rappresentano una forma di accumulo
di patrimonio e che subiscono già una
tassazione attraverso il loro concorso
alla produzione del reddito d'impresa.
L'Unione ha scelto di contenere l'imposizione per i beni strumentali - attraverso un lieve aumento, di non applicare su di essi la TASI chiedendo uno sforzo maggiore a quelli legati alla rendita
(banche, seconde case, ecc.).
Resta aperto il tema dell'IMU: abbiamo
chiesto di ridiscuterlo qualora si decida
- a livello governativo - che la TASI si
può dedurre per le imprese, ovviamente nella direzione di annullare gli effetti
dell'aumento dell'IMU e a parità di gettito per i Comuni.
E' stata ribadita l'entità del finanziamento ai Consorzi Fidi nella misura del
2013, quando era stata aumentata di ulteriori 100mila euro.
Le tariffe relative ai servizi per il 2014
non subiranno aumenti.
Luoghi. Cervia
Bilancio comunale,
non si penalizzi l'impresa
Artigianato e PMI sono da sempre la spina dorsale del tessuto
economico
di Andrea Alessi
11
Responsabile CNA Comunale di Cervia
ne presa dall’Amministrazione cervese
e da tutte quelle della provincia di Ravenna, di applicare ancora per il 2013 la
tariffa: questo ha permesso alle imprese di avere un risparmio dei costi sicuramente superiore al 20%. Per il 2014
proseguirà il confronto a livello provinciale per cercare di mantenere una
uniformità nell’applicazione della tassa. In particolare, la CNA ha sottolineato la necessità di monitorare e verificare attentamente la ripartizione dei costi fra utenze domestiche e non domestiche che attualmente sono sfavorevoli
al mondo delle imprese. Le imprese, infatti, smaltiscono gran parte dei propri
rifiuti attraverso canali diversi da quelli della raccolta pubblica.
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In questo momento di difficoltà, la CNA
di Cervia ha ribadito la necessità di porre al centro della discussione l’artigianato e la piccola e media impresa, vera spina dorsale dell’economia locale, in
grado di garantire la tenuta del sistema
economico del territorio. Salvaguardare
le imprese vuol dire salvaguardare posti di lavoro, creare ricchezza per il Paese e mantenere la coesione sociale, un
valore che ci ha sempre contraddistinto.
Ancora una volta sosteniamo con forza
che gli immobili strumentali delle imprese non rappresentano un accumulo di patrimonio, ma sono destinati alla produzione e, in quanto tali, già sottoposti a imposizione attraverso il reddito che contribuiscono a generare; per
questo si ritiene che gli immobili strumentali debbano essere esclusi dalla
tassazione IMU e, su questo punto, è
necessario un intervento da parte del
Governo.
Dobbiamo dare atto al Sindaco e all’attuale Amministrazione di avere attenzione alle sollecitazioni del mondo delle
imprese, accogliendo le richieste di modulare la tassazione fra IMU e TASI,
privilegiando quella parte che è totalmente deducibile dal reddito d’impresa.
Viene confermato anche per il 2014
l’importo del contributo a Unifidi, consorzio di garanzia dell’artigianato e della piccola impresa; in particolare, su richiesta della CNA, il contributo verrà indirizzato a sostegno del fondo di
garanzia. In questo contesto economico, il Confidi regionale è lo strumento
fondamentale nel confronto con le banche e per garantire l’accesso al credito dell’artigianato e delle piccole e medie imprese.
Per quanto riguarda la tassa sui rifiuti,
TARI, la CNA di Cervia ha espresso il
proprio apprezzamento per la posizio-
Luoghi. Cervia
Anche quest’anno la definizione
del bilancio comunale si realizza
in un quadro normativo incerto e
non ancora compiutamente definito, un bilancio sostanzialmente tecnico in quanto a maggio si
terranno le elezioni amministrative comunali.
Sedar Cna Servizi
L'esperto risponde
Tutela dei subappaltatori nei rapporti
con la Pubblica Amministrazione
Le novità contenute nel Decreto “Destinazione Italia”
di Simona Ruffilli
Responsabile Provinciale Ufficio Giuridico Legislativo
L'esperto risponde
12
Visto l’interesse dimostrato sul
tema, da parte degli imprenditori che lavorano con Enti Pubblici, torniamo su un argomento già
trattato in questa rubrica (vedi n.
9/13), per informare delle novità contenute al riguardo nel cosiddetto Decreto “Destinazione
Italia”.
La crisi attuale ha acuito le difficoltà delle imprese di ottenere il pagamento delle
proprie prestazioni, in tutti gli ambiti e
settori. Le imprese artigiane sono le più
esposte al rischio di non riuscire ad ottenere il pagamento delle proprie prestazioni perché sono l’anello debole di una
catena, sul quale si scaricano le difficoltà verificatesi nei precedenti livelli della
filiera. Non fa eccezione il settore della
Pubblica Amministrazione, dove le piccole imprese spesso si trovano a operare
in regime di subappalto e, quindi, a essere esposte, come nel settore privato, ai
mancati pagamenti delle imprese appaltatrici aggiudicatarie dei lavori.
Infatti, secondo il Codice dei contrat-
Sedar Cna Servizi
ti pubblici, quando i bandi di gara prevedono che il pagamento dei subappaltatori sia demandato all’impresa appaltatrice, non risulta possibile, in linea di
principio, un’azione diretta del subappaltatore nei confronti del committente pubblico, ma solo una comunicazione a quest’ultimo, con lo scopo di ottenere una sospensione dei pagamenti dovuti all’appaltatore, finalizzata a preservare il credito del subappaltatore.
Se poi, nonostante la pressione esercitata dalla Stazione Appaltante con la sospensione dei pagamenti, l’inadempimento dell’appaltatore persista, il subappaltatore avrà l’onere di attivarsi autonomamente in via giudiziaria, nei confronti dell’appaltatore, per ottenere il pagamento del dovuto. Lo scenario appena rappresentato è senza dubbio molto
negativo anche per la committenza pubblica, costretta in alcuni casi a risolvere
il contratto con l’appaltatore per grave
inadempimento, esponendosi a inevitabili ritardi nell’esecuzione dell’appalto.
Fin qui, la disciplina ricavabile dall’art.
118/3° comma del D.Lgs. 163/06, nella
sua versione antecedente alle integrazioni
introdotte sull’argomento dall’art. 13/10°
comma della L. 9 del 21/02/2014 di conversione del D.L. 145/13. La disposizione inserita da quest’ultimo provvedimento mira a interrompere la spirale negativa
di eventi che abbiamo sopra descritto, traducendo in norma una possibile soluzione
che era già stata ventilata dall’Autorità di
Vigilanza sui contratti pubblici, in un parere reso il 17/05/2012. In base alla previsione che ha integrato la sopra citata norma del Codice dei contratti pubblici, la Stazione Appaltante, ove ricorrano condizioni di crisi di liquidità finanziaria dell’appaltatore, comprovate da reiterati ritardi nei
pagamenti dei subappaltatori o dei cottimisti, sentito l’affidatario, può provvedere,
in luogo dell’appaltatore principale e anche in deroga alle previsioni del bando di
gara, al pagamento diretto del subappaltatore. La facoltà di decidere di effettuare
il pagamento diretto viene estesa anche a
beneficio delle mandanti, laddove a essere
incorsa in difficoltà finanziarie sia la mandataria di un’associazione temporanea di
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Sommario
“Destinazione Italia“
Prova Cessioni Intracomunitarie
San Marino e comunicazione Black list
LAVORO
Ancora “Destinazione Italia“
“Pacchetto lavoro”
AMBIENTE E SICUREZZA
Voucher e sicurezza sul lavoro
Gas Fluorurati
FISCALE
“Destinazione
Italia”
Misure per l'innovazione,
la ricerca e lo sviluppo
di Luca Cantagalli
Responsabile Provinciale Sezione Fiscale
La Legge 9/2014 di conversione del Decreto Destinazione Italia (145/2013) è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 21/2/2014 dopo l’ok definitivo ricevuto in Senato.
Così, è diventato effettivo un altro pacchetto di norme che
il governo Letta, ormai soppiantato dall’esecutivo Renzi, ha
voluto con forza prima della fine del 2013 per rilanciare
economia e competitività.
In particolare, le misure introdotte nel Decreto sono rivolte
a imprese in fase di start-up, o almeno operative in set-
15
CNA Servizi
FISCALE
tori fortemente votati all’innovazione e alla sperimentazione tecnologica.
Tra le novità, infatti, figurano fondi per la digitalizzazione
delle imprese, per la formazione del personale negli ambiti informatici e tecnologici in generale.
Allo stesso tempo, è stato inserito un numero di agevolazioni per le aziende in difficoltà nella difficile congiuntura economica, come fondi speciali di sostegno o crediti di
imposta per chi sceglie di investire in innovazione.
Di seguito, in dettaglio, alcune delle misure più significative.
CREDITO D’IMPOSTA PER ATTIVITÀ
DI RICERCA E SVILUPPO
Per favorire gli investimenti in ricerca e sviluppo da parte di imprese sono stati stanziati 600 milioni di euro, per il
triennio 2014-2016, allo scopo di introdurre un nuovo credito d’imposta a favore di tutte le imprese, con fatturato annuo inferiore a 500 milioni, anche in contabilità semplificata (compresi i consorzi e le reti d’impresa), che sia commisurato al 50 per cento degli incrementi annuali di spesa
nelle attività di ricerca e sviluppo, registrati in ciascun periodo d’imposta.
Ciascun soggetto interessato potrà fruire di un credito d’imposta annuale massimo pari a 2.500.000,00 euro
Per fruire di tale credito:
a) le attività di ricerca e sviluppo dovranno riguardare lavori sperimentali, ricerca pianificata, ecc. volte all’acquisizione di nuove conoscenze, combinazione, strutturazione e
utilizzo delle conoscenze allo scopo di produrre piani, progetti, disegni per prodotti, processi o servizi nuovi, modificati o migliorati, ecc., realizzazione di prototipi, creazioni
di nuovi brevetti (NON SONO ATTIVITA’ DI RICERCA
E SVILUPPO le modifiche ordinarie o periodiche apportate a prodotti, linee di produzione, processi di fabbricazione,
servizi esistenti, ecc.);
b) le spese per attività di ricerca e sviluppo, tra cui saranno
da comprendere, quelle per il personale impiegato in tali attività, le quote di ammortamento delle spese di acquisizione
o utilizzazione di strumenti e attrezzature di laboratorio (in
relazione alla misura e al periodo di utilizzo per tali attività), di costo unitario comunque non inferiore a 2.000 euro,
Sedar Cna Servizi
FISCALE
CNA Servizi
16
costi di ricerca svolta in collaborazione con università, organismi di ricerca, competenze tecniche e brevetti acquisiti
o ottenuti su licenza, dovranno essere di ammontare minimo, per periodo d’imposta, pari a 50.000 euro;
c) la documentazione contabile probatoria delle spese sostenute dovrà essere certificata dal revisore legale o dal collegio sindacale o da un altro professionista iscritto nel registro della revisione legale. La certificazione deve essere allegata al bilancio. Le imprese non soggette a revisione legale e prive del collegio sindacale dovranno comunque avvalersi di un revisore o una società di revisione iscritti nell’apposito registro;
d) dovrà essere inviata apposita istanza telematica secondo le specifiche tecniche stabilite dal Ministero dello Sviluppo Economico;
e) il procedimento di richiesta dell’agevolazione passerà attraverso un controllo ex ante sulla conformità delle spese di ricerca e sviluppo ed ex post sull’effettiva entità delle
spese e saranno previste riduzioni del credito nel caso in cui
le spese sostenute saranno di ammontare inferiore a quelle dichiarate.
Il credito in questione spetterà per le spese di ricerca e sviluppo sostenute dal 2014 e fino all’esercizio 2016 compreso, sarà utilizzabile solo in compensazione, dovrà essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa all’anno di maturazione e negli anni di utilizzo.
Dal punto di vista fiscale il credito non concorrerà alla formazione del reddito d’impresa rilevante fiscalmente e del valore della produzione valevole ai fini IRAP.
Tutte le disposizioni applicative, compresi gli aspetti contabili, saranno adottate con Decreto interministeriale che non
risulta essere stato ancora emanato.
MISURE PER FAVORIRE L’INTERNAZIONALIZZA
ZIONE DELLE IMPRESE E IN MATERIA DI FACILITAZIONE DELL’INGRESSO E DEL SOGGIORNO
IN ITALIA PER START- UP INNOVATIVE, RICERCA E STUDIO
Saranno individuate forme di agevolazione nella trattazione delle domande di visto di ingresso e di permesso di soggiorno connesse con:
• start- up innovative;
• iniziative di investimento, formazione avanzata, ricerca o
mecenatismo.
L’individuazione di tali forme di agevolazione spetta ai Ministeri degli Affari esteri, dell’Interno e del Lavoro.
Nei progetti e nelle attività di sostegno all’internazionalizzazione delle imprese italiane e di promozione dell’immagine del prodotto italiano nel mondo si prevede, ove possibile, il coinvolgimento delle comunità di origine italiana presenti all’estero.
Sono apportate varie modifiche al TU immigrazione (D.Lgs.
286/1998), in conseguenza delle quali:
• il cittadino extracomunitario può chiedere un permesso di
soggiorno per attesa occupazione se ha conseguito in Italia un dottorato o un master universitario (sia di primo, sia
di secondo livello);
• nei casi di ingresso e soggiorno per ricerca scientifica, le
risorse mensili messe a disposizione del ricercatore devono essere accertate e dichiarate dall’istituto di ricerca anche
nei casi in cui il progetto di ricerca benefici del sostegno finanziario di terzi;
• nei casi di richiesta di ricongiungimento familiare, sempre nell’ambito dell’ingresso e soggiorno per ricerca scientifica, il ricercatore non deve dimostrare la disponibilità di
un alloggio conforme ai requisiti igienico-sanitari e l’idoneità abitativa;
• nei casi di ingresso e soggiorno di lavoratori altamente
qualificati, non è più richiesta la corrispondenza tra il titolo di istruzione e la qualifica professionale posseduti dal lavoratore;
• è liberalizzato l’ingresso in Italia di studenti stranieri residenti all’estero che intendono accedere a corsi universita-
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MISURE PER FAVORIRE LA CONNETTIVITÀ
DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE
Per incentivare l’attivazione a servizi di connettività digitale da parte delle piccole e medie imprese e relativi consorzi, e reti di piccole e medie imprese è stato istituito anche un
credito d’imposta del 65% degli importi rimasti a carico del
contribuente, fino a un valore massimo di spesa di 20.000
euro (credito d’imposta massimo euro 13.000) sulle somme
pagate per interventi sulla rete fissa e mobile che consentano l’attivazione dei servizi di connettività digitale con capacità uguale o superiore a 30 Mbps.
Il credito d’imposta sarà fruibile a partire dalla data individuata dal Decreto Interministeriale di attuazione, che ancora deve uscire, e comunque fino a tutto il 2016.
Tale credito, non cumulabile con l’agevolazione indicata al
paragrafo precedente, potrà essere utilizzato esclusivamen-
MISURE PER FAVORIRE LA DIFFUSIONE
DELLA LETTURA
17
Istituito fino al tutto il 2016 un credito d’imposta a “favore” degli esercizi commerciali che effettuano vendita di libri
al dettaglio, per acquisto di libri, anche in formato digitale,
muniti di codice ISBN.
Il credito d’imposta sarà pari al 19% delle spese sostenute per l’acquisto di libri da parte di studenti che presenteranno apposito buono sconto, di pari valore, rilasciato loro
dall’istituto scolastico di appartenenza (stabilito d’accordo
con il MIUR) spendibile solo presso gli esercizi commerciali che avranno deciso di avvalersi poi del credito d’imposta.
Il credito d’imposta, a copertura dello sconto praticato ad
ogni singolo studente, sarà utilizzabile dall’esercente la vendita di libri al dettaglio solo in compensazione , e dallo stesso dovrà essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativamente al periodo d’imposta nel quale sarà maturato e
poi anche utilizzato.
Ai fini fiscali tale credito non concorrerà alla formazione
del reddito d’impresa fiscalmente rilevante e del valore della produzione ai fini IRAP del soggetto utilizzatore.
L’ammontare stanziato per tale intervento è pari a
50.000.000 euro.
Le disposizioni attuative di tale agevolazione saranno fornite con apposito Decreto Interministeriale.
Gli esercenti interessati ad aderire all’operazione dovranno
poi attenersi allo stesso decreto per rendersi disponibili ad
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MISURE PER FAVORIRE LA DIGITALIZZAZIONE
DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE
Allo scopo di favorire la digitalizzazione dei processi aziendali e l’ammodernamento tecnologico, è stato istituito, a
partire dal 2014, un finanziamento a fondo perduto tramite voucher, fino a euro 10.000, a favore delle micro, piccole
e medie imprese, per spese sostenute per l’acquisto di software, hardware o servizi che consentano il miglioramento dell’efficienza aziendale, la modernizzazione dell’organizzazione del lavoro, tale da favorire l’utilizzo di strumenti tecnologici e forme di flessibilità, tra cui il telelavoro, lo
sviluppo di soluzioni e-commerce, la connettività a banda
larga e ultralarga, nonché la formazione qualificata personale nel campo ICT.
I voucher saranno concessi anche per permettere il collegamento alla rete internet mediante la tecnologia satellitare, attraverso l’acquisto e l’attivazione di decoder e parabole
I criteri di accesso ai contributi di cui sopra e le modalità
per la loro erogazione saranno stabiliti da apposito Decreto Interministeriale.
te in compensazione, dovrà essere indicato nella dichiarazione relativamente agli anni di maturazione e di utilizzo,
ma non concorrerà alla determinazione del reddito d’impresa rilevante fiscalmente e del valore della produzione IRAP.
FISCALE
ri. Non è più previsto, quindi, il numero massimo di visti di
ingresso e permessi di soggiorno definito annualmente con
Decreto Interministeriale.
Sedar Cna Servizi
FISCALE
CNA Servizi
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accettare i buoni sconto in questione e a trasformare le somme non incassate direttamente da questi ultimi in un credito
d’imposta “pagato” direttamente dallo Stato.
MISURE PER FAVORIRE LA RISOLUZIONE DI CRISI AZIENDALI E DIFENDERE L’OCCUPAZIONE
È stato previsto che nei casi di affitto o vendita di un’azienda sottoposta a procedura concorsuale:
• spetti un diritto di prelazione, per l’affitto o la vendita, alle
società cooperative costituite dai lavoratori dipendenti della stessa impresa;
• l’atto con il quale la suddetta società cooperativa risulta aggiudicataria dell’affitto o della vendita dell’azienda sottoposta a procedura concorsuale, rappresenta il titolo sulla base del quale i soci lavoratori possono ottenere la corresponsione anticipata dell'indennità di mobilità (ex art. 7, comma
5 della L. 223/1991).
Nei confronti dei lavoratori che non partecipano alla società
cooperativa, invece, resta ferma l’applicazione delle norme
vigenti in materia di integrazione del trattamento salariale.
CREDITI CON LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Consentita la compensazione dei crediti vantati verso la PA,
da parte di imprese e professionisti titolari con i debiti iscritti a ruolo dal Concessionario delle riscossione, senza alcun
vincolo temporale di notifica del ruolo stesso.
Le modalità saranno rese note con apposito Decreto.
Purtroppo la norma pare limitare questa possibilità ai soli
soggetti che hanno somme iscritte a ruolo di chi deve all’erario più di quanto vanti di credito verso la Pubblica Amministrazione resta, al momento, escluso dall’agevolazione. FISCALE
PROVA CESSIONI
INTRACOMUNITARIE
di Maria Grazia Penserino
Responsabile Provinciale Imposte Dirette
Il legislatore nazionale non definisce con chiarezza il regime delle prove documentali delle cessioni intracomunitarie di beni.
Nel corso del passato anno l’Amministrazione Finanziaria
si è nuovamente pronunciata sull’argomento, con la Risoluzione 19 del 25 marzo 2013, nella quale ha confermato, e ulteriormente chiarito, gli obblighi in merito alla documentazione necessaria per provare la “non imponibilità” delle cessioni intracomunitarie di beni.
Affinché si possa parlare di cessione intracomunitaria, le
Sedar Cna Servizi
normative comunitarie e nazionali, richiedono la presenza
dei seguenti requisiti:
- la cessione deve essere onerosa e deve trasferire la proprietà o altro diritto reale;
- i soggetti coinvolti devono essere soggetti passivi identificati ai fini IVA negli stati appartenenti all’Unione Europea;
- ci deve essere l’effettiva movimentazione dei beni da uno
Stato membro altro, indipendentemente che il trasporto o
la spedizione avvenga a cura del cedente, del cessionario o
di terzi per loro conto.
Tali requisiti devono sussistere congiuntamente; in mancanza anche di uno solo, la cessione sarà da considerare imponibile IVA.
In primo luogo, quindi, il cedente nazionale deve verificare l’esistenza e la regolarità del cessionario comunitario attraverso la richiesta del codice identificativo IVA attribuito dall’altro Stato comunitario e riportarlo sulla fattura di
vendita. L’esistenza e la regolarità del codice identificativo
può essere ottenuta tramite la consultazione del sistema vies
sul sito web dell’Agenzia delle Entrate o dell’Agenzia delle
Dogane, oppure richiedendo direttamente all’Agenzia delle Entrate, il rilascio di un certificato. È opportuno procedere stampando e conservando il risultato della ricerca poiché laddove dovessero, in sede di verifica o controlli, emergere irregolarità in ordine a tale indicazione, responsabile
del mancato addebito del tributo risulta il cedente nazionale.
Secondo elemento fondamentale per poter considerare l’operazione non imponibile IVA in Italia, è la dimostrazione
dell’effettiva uscita dei beni dal territorio italiano e l’arrivo
degli stessi nel territorio dell’altro Stato comunitario. Nel
rispetto della documentazione di prassi prodotta negli anni,
il cessionario, per dimostrare l’effettiva spedizione dei beni
in altro Stato, ha l’obbligo di recuperare e conservare la seguente documentazione:
-fattura di vendita contenente tutti gli elementi previsti dalle norme e registri IVA;
-elenco Intrastat;
-documentazione bancaria attestante il pagamento delle
merci e documentazione commerciale (contratti, accordi,
ordini…);
-documento di trasporto CMR in formato cartaceo o elettronico, firmato da cedente, vettore e cessionario.
Il documento di trasporto CMR è l’elemento più completo e
attendibile per dimostrare l’avvenuta spedizione della merce. Qualora tale documento non sia disponibile o recuperabile, si può sopperire tramite documentazione alternativa
che contenga, però, tutti gli elementi del CMR. Ad esempio:
- DDT con indicazione del luogo di destinazione delle merci e con firma del cessionario a riprova del ricevimento della merce;
- attestazione di ricevimento delle merci da parte del cessionario a destino.
L’Agenzia, nei vari documenti di prassi che ha emanato nel
corso degli anni, ha dimostrato di avallare diverse procedu-
FISCALE
SAN MARINO E
COMUNICAZIONE
BLACK LIST
San Marino non è più nella Black list. Il Decreto che stabilisce
l’uscita di San Marino dalla lista dei Paesi a fiscalità privile-
giata, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 24 febbraio 2014,
non fissa la data di decorrenza della disposizione.
La data da prendere a riferimento, pertanto, è la data di pubblicazione del Decreto sulla Gazzetta Ufficiale le operazione
attive o passive effettuate fino al 23 febbraio 2014 dovranno
essere inserite nella comunicazione Black list (se di importo
superiore a 500 euro) mentre le operazioni, attive o passive,
effettuate dal 24 febbraio 2014 non dovranno più essere inserite nella Black list. Può quindi accadere che un acquisto
di beni effettuato entro il 23 febbraio 2014 sia registrato nei
Registri IVA nei mesi successivi a febbraio.
In tal caso l’acquisto andrà inserito nella Comunicazione
Black list con riferimento al momento di registrazione dell’operazione nei Registri IVA.
L’uscita di San Marino dalla lista dei Paesi a fiscalità privilegiata comporterà, peraltro, la necessità di inserire le operazioni effettuate da e verso tale Paese dal 24 febbraio 2014
nell’ordinaria comunicazione delle operazioni IVA - spesometro, nei quadri dedicati alle operazioni con operatori extracomunitari.
Inoltre, restano sempre da comunicare con il quadro apposito del modello polivalente le autofatture per gli acquisti di
beni da San Marino senza IVA esposta, ai sensi del Decreto 23/12/1993.
Quest’ultimo adempimento, fino al 31 dicembre 2013, avveniva presentando all’Agenzia delle Entrate apposita comunicazione dell’avvenuta annotazione sui Registri IVA della fattura di acquisto, mentre ora va segnalata compilando l’apposito quadro SE del modello polivalente e inviando lo stesso telematicamente entro la fine del mese successivo alla data della registrazione della fattura ricevuta.
Operazioni Momento di effettuazione
con San Marino
Indicazione
in Black list
Prestazioni di servizi effettuate
Per semplicità si può identificare con la data
della fattura emessa da IT
Fino al 23/2/2014
Dal 24/2/2014
SI
NO
Prestazioni di servizio ricevute
Per semplicità si può identificare con la data
della fattura ricevuta, emessa da SM
Fino al 23/2/2014
Dal 24/2/2014
SI
NO
Cessioni di beni
Per semplicità si può identificare con la data del documento
di trasporto o, in mancanza, con la data della fattura emessa da IT
Fino al 23/2/2014
Dal 24/2/2014
SI
NO
19
CNA Servizi
re amministrative nel cui ambito sono presenti documenti
firmati dal cessionario comunitario che attestano il ricevimento delle merci e ribadisce che è sempre il cedente italiano a dover attivarsi mediante una procedura di controllo, di
richiesta informazioni e di formalizzazione corretta dei documenti amministrativi, contabili e contrattuali, per poter
dimostrare la propria buona fede nei casi in cui gli organi di
verifica accertino un mancato trasferimento dei beni nello
Stato membro di destinazione.
Anche la Giurisprudenza ribadisce i princìpi sopra esposti
da ultimo con la sentenza della Corte di Cassazione n .12964
del 24 maggio 2013, in cui afferma che il fornitore dei beni
ha l’onere di provare con ogni mezzo a sua disposizione l’effettivo trasferimento fisico dei beni nello Stato membro di
destinazione e, nel caso in cui venga accertato che, invece,
tale trasferimento non è avvenuto, ha l’obbligo di dimostrare di essere in buona fede, avendo adottato le più opportune
cautele per evitare di essere coinvolto in una frode. Quanto
alla dimostrazione della buona fede, inoltre, si deve escludere che il cedente sia tenuto a svolgere attività investigativa sulla movimentazione subìta dai beni ceduti dopo che
gli stessi siano stati consegnati al vettore incaricato del cessionario, mentre è dovere del fornitore impiegare la normale diligenza richiesta da un soggetto che pone in essere una
transazione commerciale e, quindi, di verificare con la diligenza dell’operatore commerciale professionale le caratteristiche di affidabilità della controparte.
Acquisto di beni
Per semplicità si può identificare con la data del documento di
Fino al 23/2/2014 SI(*)
trasporto o, in mancanza, con la data della fattura ricevuta, Dal 24/2/2014
NO
emessa da SM
(*)
Gli acquisti di beni senza IVA da San Marino devono essere registrati nei Registri IVA in base al momento di ricevimento della fattura originale (punzonata) dal fornitore di San Marino.
Sedar Cna Servizi
LAVORO
LAVORO
Ancora “Destinazione Italia”
Misure di interesse per i datori di lavoro
di Giuseppe Lombardo
Responsabile Provinciale Sezione Rapporti di Lavoro
CNA Servizi
20
Il provvedimento, convertito in legge il
21/02/2014 n. 9, contiene misure di interesse
per i datori di lavoro, molte delle disposizione
attendono, però, la pubblicazione di appositi Decreti prima di essere attuati.
Si è in attesa di Decreti per le seguenti misure:
Art. 3 - Credito d’imposta per attività di ricerca e
sviluppo
Art. 5 - Misure per favorire l’internazionalizzazione delle imprese e in materia di facilitazione dell’ingresso e del soggiorno in Italia per start-up innovative, ricerca e studio
Art. 6 - Misure per favorire la digitalizzazione e la connettività
delle piccole e medie imprese
Art. 12 - Misure per favorire il credito alla piccola e media impresa;
Sono invece già in vigore le seguenti disposizioni:
MISURE PER FAVORIRE LA RISOLUZIONE DI CRISI AZIENDALI E DIFENDERE L’OCCUPAZIONE
È previsto che nei casi di affitto o vendita di un’azienda sottoposta a procedura concorsuale:
• spetti un diritto di prelazione, per l’affitto o la vendita, alle
società cooperative costituite dai lavoratori dipendenti della stessa impresa;
• l’atto con il quale la suddetta società cooperativa risulta aggiudicataria dell’affitto o della vendita dell’azienda sottoposta a procedura concorsuale, rappresenta il titolo sulla base del quale i soci lavoratori possono ottenere la corresponsione anticipata dell'indennità di mobilità (ex art. 7, comma
5 della L. 223/1991).
Nei confronti dei lavoratori che non partecipano alla società
cooperativa, invece, resta ferma l’applicazione delle norme
vigenti in materia di integrazione del trattamento salariale.
MISURE DI CONTRASTO AL LAVORO SOMMERSO
E IRREGOLARE
Introduce nuove disposizioni finalizzate a contrastare il lavoro irregolare e a promuovere la tutela della salute e della
Sedar Cna Servizi
sicurezza nei luoghi di lavoro.
In particolare, dispone:
• l’aumento del 30% della sanzione prevista nei casi di impiego di lavoratori subordinati senza preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro da parte del datore di lavoro privato (c.d. maxi sanzione per lavoro nero);
• l’esclusione della suddetta violazione dalla procedura di
diffida di cui all'art. 13 del D.Lgs. n.124/04; restano soggette a diffida le violazioni commesse prima del 22/2/2014;
• l’aumento del 30% della somma aggiuntiva da versare per
la revoca del provvedimento di sospensione dell'attività imprenditoriale;
• il raddoppio delle sanzioni dovute in caso di violazione della durata media dell'orario di lavoro, dei riposi settimanali e
dei riposi giornalieri; il raddoppio delle sanzioni si applica
alle violazioni commesse dal 24/12/2013;
• la destinazione delle maggiori entrate derivanti dall’aumento delle sanzioni al finanziamento di attività di vigilanza, di contrasto al lavoro irregolare e di prevenzione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro;
• che la programmazione delle verifiche ispettive degli Enti pubblici che gestiscono forme di assicurazione obbligatorie sia approvata dalle strutture del Ministero del Lavoro.
Questo al fine di evitare la sovrapposizione degli interventi e assicurare un più razionale impiego dello stesso personale ispettivo.
LAVORO
LAVORO
“Pacchetto lavoro”
Le novità in vigore dal 21 marzo 2014
21
CNA Servizi
Sulla Gazzetta Ufficiale n.66 del 20 marzo 2014 è stato pubblicato il D.L. 20 marzo n.34, che contiene disposizioni urgenti per favorire il rilancio dell'occupazione e per la semplificazione degli adempimenti a carico delle imprese (c.d.
"Pacchetto lavoro").
Le disposizioni riportate sono in vigore dal 21 marzo 2014.
Esse riguardano in particolare le seguenti tematiche:
- contratto di lavoro a tempo determinato: vengono cancellate le causali. Per i contratti a termine instaurati dal 21.03.14
non è quindi più necessario indicare alcuna motivazione. La
durata massima è confermata in 36 mesi comprensivi di un
numero massimo di otto proroghe. I contratti potranno essere instaurati nel rispetto del limite massimo del 20% dell'organico complessivo. Per le imprese fino a cinque dipendenti
è sempre possibile stipulare un contratto a termine;
- somministrazione di lavoro a termine: anche nella somministrazione a termine non è più necessaria la causale e i contratti possono essere prorogati fino ad otto volte nel limite
massimo di 36 mesi complessivi;
- contratto di apprendistato: vengono abrogati l'obbligo di
redigere in forma scritta il piano formativo individuale entro 30 giorni e l'obbligo di stabilizzazione. Nel contratto di
apprendistato professionalizzante la formazione professionalizzante può essere integrata dalla formazione pubblica
di base;
- DURC: viene riformata la disciplina del DURC attraverso
l'emanazione (entro il 20.05.14) di un Decreto Interministe-
riale che preveda per chiunque ne abbia interesse, la possibilità di verificare in tempo reale ed esclusivamente attraverso
modalità telematiche, la regolarità nei confronti dell'INPS,
INAIL e Casse Edili. La riforma interesserà anche i criteri
di verifica del c.d. "DURC interno";
- contratti di solidarietà: a partire dal 2014 viene introdotta,
nei limiti di 15 milioni di euro annui, la riduzione della contribuzione previdenziale ed assistenziale a carico del datore
di lavoro, prevista per i contratti di solidarietà di tipo A (imprese destinatarie della CIGS). Con apposito Decreto Ministeriale sono stabiliti i criteri per la individuazione dei datori di lavoro beneficiari della predetta riduzione contributiva.
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Sedar Cna Servizi
E SICUREZZA
AMBIENTE
AMBIENTE E SICUREZZA
Voucher e
sicurezza
sul lavoro
di Susanna Baldini
CNA Servizi
22
Responsabile Provinciale Ambiente e Sicurezza
L’utilizzo anche occasionale di personale retribuito con i
buoni lavoro fa scattare l’obbligo di osservare tutti gli adempimenti previsti per la sicurezza sul lavoro, dal redigere il
documento sulla valutazione rischi agli obblighi di formazione e informazione del lavoratore, dalla dotazione dei dispositivi di sicurezza individuale alla vigilanza sanitaria.
Ricordiamo che il lavoro occasionale di tipo accessorio è una
particolare modalità di prestazione lavorativa prevista dal D.
Lgs. 276/2003 (Legge Biagi) e la sua finalità è regolamentare quei rapporti di lavoro che soddisfano esigenze occasionali a carattere saltuario, con l’obiettivo di far emergere attività confinate nel lavoro nero, tutelando in tal modo lavoratori che usualmente operano senza alcuna protezione assicurativa e previdenziale.
Il pagamento della prestazione avviene attraverso i cosiddetti voucher (buoni lavoro), che garantiscono, oltre alla retribuzione, anche la copertura previdenziale presso l’Inps e
quella assicurativa presso l’Inail.
Il Testo unico in materia di salute e sicurezza sui luoghi di
lavoro”, ha esteso la normativa che tutela la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro anche alle figure di lavoratori “atipici”(come, ad esempio, i lavoratori a progetto e quelli occasionali), prevedendo che le norme di tutela si applichino con esclusione dei piccoli lavori domestici a carattere
straordinario compresi insegnamento privato supplementare e assistenza domiciliare ai bambini, agli anziani, agli ammalati e ai disabili).
Si tratta, infatti, di soggetti che sono considerati più vulnerabili rispetto ai lavoratori con contratti a tempo indeterminato e, pertanto, devono poter fare affidamento su un complesso di regole che garantisca loro forme di tutela e di protezione dai rischi che possono verificarsi in ambito lavorativo.
Nonostante si tratti di prestazioni lavorative che non denotano un vero e proprio rapporto di lavoro, nei confronti dei
lavoratori accessori vanno, quindi, ottemperati tutti gli obblighi del TU, compresi quello di informare e formare il lavoratore, di dotarlo dei DPI (dispositivi di protezione individuale sulla base della valutazione dei rischi), di sottoporlo a sorveglianza sanitaria nei casi previsti dalla legge, ecc.
Sedar Cna Servizi
AMBIENTE E SICUREZZA
Gas fluorurati:
dichiarazione
annuale 2014
entro il
31 maggio
La normativa riguardante la gestione dei gas fluorurati ad effetto serra - fgas, prevede che entro il 31 maggio di ogni anno
gli operatori delle apparecchiature fisse di refrigerazione, condizionamento d'aria, pompe di calore e dei sistemi fissi di protezione antincendio, contenenti 3 o più kg di fgas comunichino al Ministero dell'Ambiente, la quantità di emissioni in atmosfera dell'anno precedente.
La dichiarazione 2014, relativa al 2013, deve contenere tutte
le informazioni richieste e desumibili dai dati riportati sui Registri di Apparecchiatura/ Sistema e deve essere inviata telematicamente. Ricordiamo che, per la normativa sugli fgas, l'operatore tenuto alla dichiarazione è il proprietario dell'apparecchiatura o dell'impianto, a meno che egli non abbia delegato ad una terza persona l'effettivo controllo sul funzionamento tecnico dello stesso, con un contratto scritto. In questo caso diventa "operatore" il soggetto delegato obbligato a presentare la dichiarazione. Non ricade in questa casistica chi è stato incaricato soltanto della manutenzione e/o dell'assistenza.
Le imprese proprietarie degli impianti interessati, che
hanno assunto in proprio il ruolo di ”operatore”, oppure le imprese installatrici delegate a questo compito che
desiderano maggiori informazioni e per la presentazione
delle dichiarazioni, possono contattare gli Uffici territoriali di Sedar CNA Servizi.
16.200
14.200
10.700
30/04/2014
Unioni. Costruzioni
Il mercato delle costruzioni
Quali le prospettive di breve e medio periodo per le imprese
del settore?
di Roberto Belletti
Unioni. Costruzioni
24
Responsabile Provinciale CNA Costruzioni
Il mercato delle costruzioni mostra i segni di una crisi pesantissima, i dati sono emblematici,
l'emorragia di imprese non si sta
fermando.
La CNA, sempre vicina alle proprie imprese, con l’aiuto del
CRESME, il Centro di Ricerche
Economiche, Sociali e di Mercato per l’Edilizia e il Territorio,
vuole capire che cosa ci aspetta
e quali prospettive di breve e di
medio periodo ci sono per le nostre imprese.
Partiamo da tre importanti considerazioni.
La prima tematica da affrontare è sicuramente quella legata alla ristrutturazione, riqualificazione, restauro, rigenerazione, risparmio, ecc. cioè quel progetto
che noi, in provincia di Ravenna, abbiamo chiamato delle 5R.
La fattibilità di questo progetto può essere immediata utilizzando gli attuali strumenti urbanistici e la normativa
vigente; è necessario però identificare
con urgenza il futuro delle aree urbane,
coinvolgendo attivamente tutti gli attori
protagonisti, cittadini, imprese, amministrazioni locali, istituti di credito.
Dobbiamo dimenticare la vecchia logica del trovare sempre nuove aree da destinare alla costruzione di nuovi edifici
e sfruttare l'occasione per ridisegnare le
nostre città.
Il mercato della ristrutturazione, della
riqualificazione, del restauro, della rigenerazione è sicuramente legato a doppio
filo alle detrazioni fiscali del 50 e 65% le
quali dopo un periodo di rallentamento
come mostrano i dati del CRESME riferiti al 2011 sembra aver ripreso negli
anni 2012 e 2013 il suo trend positivo.
Noi proponiamo di rivisitare il sistema
delle detrazioni fiscali, non più idoneo
alla situazione attuale, arrivando a una
detrazione legata al risultato dell’intervento realizzato, quindi un certificato
energetico pre intervento e un certificato energetico post intervento in modo tale che su quel risultato, quindi sulla classe energetica ottenuta, sia possibile calcolare la detrazione fiscale adeguata. Inoltre, credo che possa essere un ragionamento molto interessante e innovativo quello di legare la tassazione locale, sia per il cittadino che per l'impresa, alla certificazione energetica del proprio edificio, un ulteriore segnale dell'attenzione che la propria Amministrazione locale ha nei confronti di coloro che
guardano alla riqualificazione energeti-
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Sedar Cna Servizi
Una terza tematica altrettanto interessante e molto importante da sviluppare è quella dei fondi strutturali europei. La CNA di Ravenna è partner attivo nell’ambito del progetto “PROFILI”
che rientra nel programma per la cooperazione Transfrontaliera Italia/Slovenia 2007/2013, finanziato dal Fondo
Europeo di Sviluppo Regionale nel quadro dell’obiettivo “cooperazione territoriale europea “ in Italia e Slovenia.
L’obiettivo del progetto è la creazione
di una piattaforma transfrontaliera di
servizi per il miglioramento dei processi della filiera allargata delle costruzioni
edili, facilitando l’incontro tra domanda
e offerta nell’ambito di iniziative di Partenariato Pubblico Privato (PPP).
Partner del progetto, oltre alla CNA: Informest, Metadistretto Veneto dei Beni Culturali, Ance Venezia e Trieste,
Unioncamere del Veneto, Università di
Padova. Per la Slovenia: la CCIAA Slo-
vena e la Camera Regionale dell’Artigianato di Nova Gorica di Sezana.
Oggi, grazie a questi fondi, si possono
realizzare iniziative molto importanti.
La Commissione Europea ha stipulato
8 contratti di Partenariato Pubblico Privato di strategica importanza per l’industria della ricerca europea per una cifra
superiore ai 6 miliardi di euro.
Uno dei contratti riguarda l’efficientamento energetico degli edifici (Energy-efficient Buildings -EeB) e mira ad
aumentare la competitività e l’efficienza energetica nell’industria delle costruzioni.
Ritengo sia assolutamente necessario
e prioritario approfondire l’argomento,
naturalmente con la collaborazione del
CRESME, perché potrebbe essere uno
di quei volani in grado di ridare slancio
al mercato delle costruzioni non solo
nelle ristrutturazioni ma anche nell’housing sociale e nell’edilizia sostenibile.
25
Unioni. Costruzioni
ca, al risparmio energetico, all'utilizzo
delle fonti rinnovabili.
Senza dimenticare edifici pubblici e
scuole sulle quali si può fare un grandissimo lavoro teso al risparmio e all’efficienza.
Un secondo tema a mio avviso molto importante è quello legato ai lavori
pubblici.
Serve anche qui un cambio di passo, bisogna cambiare prospettiva e guardare
con un'altra ottica il mercato dei lavori pubblici, soprattutto degli interventi sotto il milione di euro, cioè quella dimensione di gara pubblica più appetibile
per le imprese artigiane del nostro territorio.
Le gare devono essere sempre di più indirizzate verso la procedura negoziata o ai lavori in economia, gare piccole che possono favorire le imprese locali, ovviamente con il rispetto delle normative, ma che possono permettere interventi sul territorio più puntuali svolti dalle imprese che vivono sul territorio, che hanno operai che vivono sul territorio, che pagano le tasse sul territorio.
La CNA ha pronta una proposta affinché
la Pubblica Amministrazione, in tempi
rapidi, prenda in considerazione questo
argomento.
Alla Pubblica Amministrazione chiediamo anche di fare di tutto (a Ravenna lo
stiamo facendo per la modifica al RUE)
perché si riduca l’iter burocratico per ottenere permessi, concessioni, autorizzazioni: le nostre imprese in questo momento hanno bisogno di lavorare per vivere, per interrompere quella emorragia
che dicevo all’inizio e per avere ancora
qualche speranza nel futuro.
Finanziamento delle reti d'impresa nel turismo.
Il 9 maggio scade il bando
È in scadenza il bando del Ministero per i Beni Artistici e Culturali dove sono stanziati 8 milioni di euro per promuovere e sostenere i processi d’integrazione tra le imprese turistiche e, quindi, favorire la costituzione di reti d’impresa o di ATI.
I progetti - principalmente riservati a strutture ricettive, ristorazione, agenzie di viaggio e trasporto persone, imprese turistiche - devono avere valore superiore a 400.000 euro e mettono a
disposizione fino a un massimo di 200.000 euro a fondo perduto su attività legate alla costituzione della rete, alle tecnologie hardware/software, alla promozione unitaria sui mercati nazionali
e internazionali, alla comunicazione e alla formazione. La CNA di Ravenna sta lavorando alla costituzione di un pool d’imprese che si metta in rete e sta anche valutando se partecipare al bando.
In caso di interesse, siete pregati di contattare CNA Turismo a questo indirizzo mail:
[email protected]. A questo indirizzo è scaricabile il bando completo: http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/MibacUnif/Comunicati/visualizza_asset.html_978277611.html
Sedar Cna Servizi
Unioni. Costruzioni
Costruzioni, ripresa nel 2015
Intervista al direttore del CRESME, arch. Lorenzo Bellicini
Unioni. Costruzioni
26
La CNA di Ravenna ha recentemente organizzato il convegno
“Il mercato delle costruzioni.
Lo scenario di medio periodo e
le opportunità del partenariato
pubblico-privato” dove ha ospitato il direttore del CRESME,
arch. Lorenzo Bellicini, che ha
fatto il punto sulla situazione del
comparto.
Il CRESME, dal proprio osservatorio, come vede lo scenario di medio periodo del mercato delle costruzioni?
La lettura che diamo è quella definita
dalla fine del sesto ciclo edilizio che ha
caratterizzato il periodo 1998 - primo
semestre 2014, il cui picco massimo è
stato toccato nel 2006/2007, e l’avvio
del settimo ciclo edilizio nella seconda parte del 2014.
Un ciclo edilizio che certamente non
raggiungerà gli eccezionali livelli produttivi toccati nel sesto, ma che vivrà a
partire dal 2015 l’uscita dalla tremenda fase recessiva. Ci attendiamo quindi una fase migliore di quella vissuta
sino ad oggi, ma con una avvertenza,
il settimo ciclo edilizio è caratterizzato
da un profondo processo di riconfigurazione del settore caratterizzato dalla prevalenza delle attività di riqualificazione rispetto al nuovo, dalla crescita degli impianti come componenti
di costo degli edifici, dal ruolo sempre
più importante dell’energy techology,
dall’integrazione servizi-costruzioni e
da un mercato immobiliare in cui l’affitto giocherà un ruolo ben più imporSedar Cna Servizi
Il tavolo dei relatori al convegno “Il mercato delle costruzioni”
tenutosi presso la CNA provinciale
tante che in passato. Inoltre, un ruolo importante verrà giocato dal partenariato pubblico e privato e dal facilty management e dai fondi strutturali europei.
Quali settori possono avere uno sviluppo anche in questa fase di crisi?
Ci sono due grandi protagonisti positivi della fase attuale di mercato: riqualificazione e energy technology.
Nel 2013 gli investimenti in fonti
energetiche rinnovabili, in forte crisi
con lo scoppio della bolla speculativa
del fotovoltaico, hanno comunque rappresentato una valore di 7,5 miliardi di
euro. Certo il comparto più solido, oggi è la riqualificazione del patrimonio
esistente, dove l’efficientamento gioca
una parte non piccola.
Proviamo a fissare alcuni elementi
quantitativi sui cui poggiare la nostra
analisi: dal 2006 al 2013, vale a dire
dall’anno di picco massimo della fase
espansiva del sesto ciclo delle costruzioni dal secondo dopoguerra sino al
probabile anno di picco minimo della
crisi insieme al 2014, il peso dell’attività di manutenzione e recupero del patrimonio esistente sul totale del valore della produzione è cresciuto di oltre
11 punti percentuali a valori correnti.
La crescita dell’attività di recupero è
il risultato di due dinamiche contrastanti: da un lato la pesante riduzione degli investimenti per le nuove costruzioni, crollati in termini assoluti
e a valori correnti, da 85 miliardi di
euro del 2006 a meno di 51 nel 2013;
dall’altro alla crescita dell’attività di
manutenzione, rinnovo, recupero, che
del valore delle costruzioni.
Appare evidente come il mercato delle costruzioni si sia già profondamente riconfigurato.
Quali possono essere le opportunità per le piccole imprese nel partenariato pubblico e privato?
Il partenariato pubblico e privato è entrato nel 2012 e nel 2013 in una fase molto difficile, la crisi di risorse ha
colpito il settore pubblico, quello privato e la disponibilità al finanziamento delle banche non c’è stata, ma lo
scenario dovrebbe cominciare a cambiare già nella seconda parte del 2014,
e siamo convinti che sarà una componente importante del mercato del settimo ciclo edilizio. Anche perché, la
domanda degli Enti Locali, in particolare per gli interventi piccoli e medio-piccoli resta elevata ed è destinata a crescere.
Le piccole e medie imprese avrebbero
così un mercato in cui operare importante, a due condizioni: fare crescere
la capacità tecnica, finanziaria e gestionale; sviluppare modelli di offerta integrati innovativi.
Per entrare nei nuovi mercati bisogna
crescere ma non è un solo problema
di dimensione, è che le piccole imprese sono specializzare nel ‘fare’, mentre
il PPP prevede una parte importante
dell’attività e delle redditività, che sta
nella capacità di organizzare, gestire.
Da questo punto di vista si apre una
stagione molto interessante per le piccole imprese che la sapranno cogliere.
Possono i fondi strutturali europei
dare nuovo slancio al mercato delle
costruzioni?
I fondi strutturali europei sono la più
concreta possibilità per avviare importanti programmi di riqualificazione urbana.
Siamo convinti che se ci si muoverà
con rapidità, attenzione e concretezza i risultati saranno importantissimi.
Qui le associazioni possono giocare un
ruolo catalizzatore di rilievo, ma non
si può prendere questo tema con leggerezza, sotto gamba. Occorre studiare, progettare, programmare, costruire relazioni, definire nuovi modelli di
offerta, investire. Insomma stiamo entrando in una fase nuova, molto interessante, il problema è che gli strumenti che servono sono spesso diversi da quelli del passato, bisogna acquisire quelli nuovi.
27
Unioni. Costruzioni
è passata, sempre in valori correnti,
dai 106,5 miliardi di euro del 2006 ai
115,1 del 2013.
Inoltre, l’analisi degli investimenti nel
settore delle costruzioni vede nascere,
proprio negli anni della crisi, il comparto delle fonti energetiche rinnovabili, che nel 2013, nonostante la fortissima contrazione registrata dal comparto fotovoltaico nel 2012 e nel 2013,
si attesta su un valore di investimenti di 7,5 miliardi di euro, contro i 660
milioni di euro del 2006.
Nella sostanza se, nel 2013, il valore della produzione totale delle costruzioni secondo il CRESME, è pari a 173,5 miliardi di euro (comprensivi degli investimenti in impianti alimentati da fonti energetiche rinnovabili ed escluse le spese per i trasferimenti di proprietà), la spesa per interventi di manutenzione ordinaria e
straordinaria del patrimonio esistente,
che comprende anche l’efficientamento energetico, ammonta a 115,1 miliardi di euro, pari al 66,4% dell’intero
mercato delle costruzioni. E se a questi vengono aggiunti i 7,5 miliardi di
euro degli investimenti in fonti energetiche rinnovabili, si supera il 70%
Percentuale dell’attività di recupero sul valore della produzione delle costruzioni 2006-2013*
Valori correnti (milioni di euro)
20062013
%valori valori % valori valori
v. corr.
correnti
costanti
v. corr.
assoluto
costanti
2005 2005
Investimenti costruzioni(1)
Recupero
- Manutenzione ordinaria
- Manutenzione straordinaria
- di cui Residenziale
Nuova costruzione
- di cui Residenziale
Valore produzione costruzioni (2)
Fonti energetiche rinnovabili (FER)
83,2160.038
55,4106.598
16,5
31.704
38,9
74.894
20,1
38.696
44,3
85.144
21,1
40.639
99,7191.742
0,3
661
PRODUZIONE TOTALE (3) 100,0192.403
154.731
103.063
30.652
72.411
39.291
82.320
39.291
185.383
642
74,8
66,4
18,6
40,9
22,9
29,3
11,5
95,7
4,3
129.846
115.110
36.215
78.895
45.003
50.951
19.797
166.061
7.461
105.421
93.532
29.389
64.143
36.893
41.278
16.229
134.810
16.133
186.025 100.0 173.522
150.943
Fonte: stime CRESME.
*Previsioni.
(1) Investimenti Costruzioni =Nuove costruzioni + Manutenzione ordinaria
(2) Valore della produzione delle costruzioni = Investimenti + Manutenzione ordinaria
(3) Produzione totale: Valore della produzione delle costruzioni+ FER
Sedar Cna Servizi
CNA Made in Italy
Artigiani CNA protagonisti
dell'estate 2014
La qualità del Made in Italy sulle spiagge e per le strade
di Cervia e Milano Marittima
di Jimmy Valentini
CNA Made in Italy
28
Responsabile Provinciale CNA Made in Italy
Anche quest’estate gli artigiani associati alla CNA saranno
protagonisti a Cervia-Milano
Marittima. CNA Made in Italy,
in collaborazione con CNA
Turismo e CNA Comunale di
Cervia, organizzerà una serie
di eventi durante tutta l’estate
per consentire un contatto diretto tra gli artigiani tipici e di
qualità della nostra provincia
e le migliaia di turisti che trascorreranno una vacanza nel
nostro territorio.
L’esperienza realizzata nel 2013 a Milano Marittima in viale Bologna, che
ha visto la presenza di tredici artigiani
espositori e l’esperienza di “ Artigiani in
Spiaggia”, oltre ad aver portato beneficio ai partecipanti in termini di vendita diretta e promozione, ha destato una
grandissima attenzione da parte di molti
operatori turistici di Cervia-Milano Marittima. A seguito di queste esperienze,
infatti, molti operatori del settore ricettivo e balneare hanno richiesto la pre-
senza dei nostri artigiani in eventi organizzati a favore del turismo, in un'ottica di rete e di sinergia tra le diverse
categorie. Gli artigiani collaboreranno,
dunque, con gli albergatori e gli stabilimenti balneari portandosi reciprocamente grande valore aggiunto.
Di seguito i principali appuntamenti
dove i nostri associati saranno protagonisti: • 25 e 26 aprile al Parco Naturale
di Cervia; • tutti i martedì sera laboratori dei mestieri artigiani presso l’Anello del Pino di Milano Marittima • tutti i mercoledì sera in centro a Milano
Marittima; • tutti i venerdì sera presso
l’Anello del Pino di Milano Marittima;
• per tre sabati, nel tardo pomeriggio,
all’interno di tredici stabilimenti balneari di Pinarella di Cervia.
Queste numerose iniziative, aperte ai
soli veri artigiani, stanno già destando
curiosità e attenzione anche da parte di
altri operatori.
“ Siamo riusciti a far passare il messaggio - sottolinea Gianpiero Senno, presidente di CNA Artistico - dell’importanza della collaborazione e non della
A.Z.
guerra tra le diverse categorie e questa
è la proposta che possiamo offrire ai turisti che vengono in villeggiatura nei nostri territori: poter stare bene, gustare
prodotti locali, ammirare le nostre produzioni più tipiche e, magari, poter vedere i maestri artigiani all’opera è un tassello importante che, come CNA, mettiamo a disposizione di tutti per un interesse, anche economico, di tutta la filiera del territorio”.
di ZAMAGNA LUISA
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Sedar Cna Servizi
Unioni. Produzione
Marcatura delle strutture
in acciaio e alluminio
Avviato il countdown con il supporto di CNA Produzione
di Alessandro Battaglia
29
Responsabile Provinciale CNA Produzione
Dopo tale data le aziende che producono
componenti per strutture di acciaio o alluminio o strutture composite acciaio –
calcestruzzo (per la parte acciaio, ovviamente) dovranno aver effettuato il percorso di prove e certificazioni previsti
ed essere pronti a marcare CE i propri
prodotti (componenti), come lo dovranno essere anche quelli acquistati da altri
fornitori. La norma EN 1090-1:2012 è
una norma armonizzata secondo la Direttiva Prodotti da Costruzione. Dal 1°
gennaio 2012 la norma 1090-1 è entrata
nel periodo transitorio che si concluderà il 1° luglio 2014. Oggi è già possibile
immettere sul mercato prodotti marcati
CE solo dopo averli caratterizzati attraverso l’ effettuazione delle prove iniziali
di tipo (ITT) e dopo aver implementato
il controllo della produzione in fabbrica
(FPC); attività per le quali è necessaria la
verifica di un Ente Notificato per Direttiva Prodotti da Costruzione (89/106/
CEE - CPD), ovvero secondo la nuova
notifica CPR (Regolamento per i Prodotti da Costruzione). Il produttore, apponendo la marcatura CE, deve redigere
la dichiarazione di conformità (che, secondo la CPR, si chiamerà dichiarazione di prestazione) e si assume univocamente di fronte al mercato le responsabilità civili e penali della rispondenza del
prodotto alle prestazioni che ha dichiarato. Le nuove disposizioni normative
obbligatorie per le strutture in acciaio e
alluminio riguardano le opere di ingegneria civile e le opere di ingegneria industriale. A titolo esemplificativo: abitazioni, edifici industriali, commerciali, uffici, ospedali, scuole, centri ricreativi ed
edifici agricoli, ponti, strade e autostrade, reti di condutture, stadi, piscine, mo-
li, banchine, bacini, chiuse, canali, dighe,
torri, cisterne, gallerie…
Dal punto di vista del prodotto, la norma riguarda qualsiasi prodotto o kit fabbricato e immesso sul mercato per essere
incorporato in modo permanente in opere di costruzione o in parti di esse e la cui
prestazione incide sulla prestazione delle opere di costruzione rispetto ai requisiti di base delle opere stesse. I componenti possono essere fatti di prodotti laminati a caldo o a freddo, o prodotti fabbricati con altre tecnologie. Possono essere prodotti in sezioni/profili di varia
forma, prodotti laminati (piastre, lamiere, nastri), barre, forgiati da acciaio e alluminio, protetti o non protetti da rivestimenti o altri trattamenti superficiali.
CNA Produzione organizza martedì 15
aprile, alle ore 20.30, presso la sede provinciale di viale Randi a Ravenna, un seminario tecnico, rivolto a tutte le imprese
potenzialmente interessate dalla norma,
finalizzato alla realizzazione di un percorso formativo mirato all’ottenimento
della marcatura CE dei prodotti da costruzione.
Unioni. Produzione
Dal 1° luglio 2014, tutti coloro
che realizzano strutture in acciaio e, pertanto, già soggetti
ai requisiti previsti per i centri di trasformazione nell’ambito degli acciai per carpenteria metallica (DM 14.01.2008),
dovranno prevedere l'implementazione della Marcatura
CE secondo UNI EN 1090-1
di tali loro prodotti.
Impianti elettrici ed elettrostrumentali.
Sistemi di sorveglianza e sicurezza.
Telecomunicazioni: reti geografiche in fibra ottica, cablaggi strutturati.
Impianti idro-termo-sanitari, climatizzazione.
Impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili.
Ristrutturazione di immobili residenziali e del terziario.
Impianti e celle frigorifere industriali.
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Dal 1971 una rete di imprese al Vostro servizio.
Sedar Cna Servizi
Unioni. FITA
Cambiare è possibile.
Le nostre proposte
Lettera aperta di CNA FITA al Presidente del Consiglio
di Cinzia Franchini
Unioni. FITA
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Presidente Nazionale CNA FITA
Illustrissimo Presidente Renzi,
ritengo abbia sollevato un tema importantissimo per il cambiamento del Paese, parlando della relazione fra l’associazionismo
e l’azione di governo. Non c’è sfuggito il Suo
riferimento provocatorio rispetto all’inutilità di certe Associazioni rispetto al necessario cambiamento, parlando di corpi intermedi come un intralcio per il recupero di competitività ed efficienza. Se tale provocazione
può essere utile a un nuovo slancio, non posso credere che si possa sottovalutare la storia
importante dell’associazionismo, al punto di
ritenerla un elemento da eliminare. Per cambiare il Paese c’è bisogno dello sforzo di tutti, e se la sfida del rinnovamento non è stata
vinta dal sistema attuale di rappresentanza,
sono presenti nel Paese spinte positive di partecipazione diffusa, spesso raccolte da Associazioni come CNA FITA, che presentano
elementi di forte innovazione. La proposta
politica che le avanziamo per l’avvio di un
confronto, come Associazione dell’autotrasporto che per storia e dimensioni ha maggiori responsabilità nel settore, parte necessariamente dal tema dei Fondi destinati alla categoria, che hanno costituito in questi
anni un reale contribuito alla sopravvivenza degli autotrasportatori. Per la loro importanza strategica le Deduzioni Forfettarie, le Riduzioni dei premi Inail e il Rimborso trimestrale delle Accise devono diventare un intervento di carattere strutturale e
definitivo. Le risorse devono essere, inoltre,
immediatamente utilizzabili dalle imprese
senza aspettare anche diversi anni, come nel
caso dei rimborsi dei pedaggi autostradali.
Qui è necessario introdurre meccanismi nuovi, per fare in modo che gli sconti siano fruibili per gli autotrasportatori, direttamente al telepass e con una maggiore premialità
per le classi di veicoli più sostenibili. Sul tema della Formazione riteniamo necessario
riservare le poche risorse disponibili a progetti realmente utili alle esigenze delle imprese per migliorare la sicurezza sulle strade e sul lavoro. Il tema però più importante
per cambiare passo e volto al settore, insieme alla semplificazione delle normative di
riferimento, è determinato dalle Relazioni
con i committenti, partendo dal Pagamento obbligatorio dei servizi di autotrasporto
a 30 giorni, alla limitazione della possibilità di effettuare la subvezione, sino all’obbli-
Cinzia Franchini
gatorietà della stipula dei Contratti di Trasporto e di Settore, con il rendiconto dei costi
sostenuti per carburante, pedaggi e traghetti per il loro addebito diretto al committente.
Le violazioni alla regolamentazione del cabotaggio internazionale, a nostro parere, devono essere controllate in maniera generalizzata e obbligare i vettori stranieri a utilizzare sistemi di controllo come il telepass può
costituire un sistema molto efficace. Il Diritto
alla legalità e la lotta contro le infiltrazioni
mafiose sono i temi del confronto con un corpo intermedio come il nostro che farà il possibile per sostenere l’auspicato cambiamento.
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Sedar Cna Servizi
Unioni. Servizi alla Comunità
Trasparenza e affidabilità
Invariata per il 2014 la tariffa media di riferimento per il
settore dell’autoriparazione
di Rudi Pozzetto
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Presidente Provinciale CNA Servizi alla Comunità
L’attività di analisi delle dinamiche dei
costi aziendali per il settore delle imprese di riparazione veicoli, avviata
con l’Assemblea plenaria della categoria tenutasi recentemente presso la sede della CNA provinciale di Ravenna,
si è conclusa con la pubblicazione del
documento “Una tariffa media di riferimento per le imprese del settore
Autoriparazione”. Lo studio, sui costi medi aziendali per l’anno 2014 delle imprese della provincia di Ravenna,
completato con la rilevazione dei costi
delle prestazioni più comunemente richieste nel settore della manutenzione e riparazione di tutti i tipi di veicoli, è stato depositato, come ogni anno,
presso l’Ufficio Statistiche e Prezzi del-
la Camera di Commercio di Ravenna.
Questo prezioso strumento è stato realizzato con la collaborazione tecnica
delle Associazioni di rappresentanza
dell’Artigianato, con l’obiettivo di fornire un valido e aggiornato punto di riferimento per tutti coloro, privati cittadini, professionisti o imprenditori che
utilizzano, per le loro esigenze di mobilità, servizi di manutenzione o riparazione dei loro veicoli. Nelle varie sezioni che compongono lo Studio si affrontano nello specifico le diverse tipologie
di intervento fornite da autocarrozzerie, da officine di riparazione autotreni, macchine movimento terra, riparazione pompe e iniettori diesel, da officine meccaniche auto, macchine agricole,
cicli, motoveicoli e ciclomotori, o che si
occupano dell’installazione o della manutenzione degli impianti GPL e metano, sino ad arrivare ai gommisti. Lo
Studio sui costi delle lavorazioni e i valori economici in esso contenuti vengono, inoltre, utilizzati da molti anni
dai consulenti e dai periti del Tribunale di Ravenna per le valutazioni tecni-
che che sono chiamati a esprimere in
caso di contenziosi legali insorti fra le
parti per riparazioni o prestazioni non
ritenute del tutto soddisfacenti.
Per l’edizione 2014 va rilevato lo sforzo
degli autoriparatori di Ravenna di non
aumentare le loro tariffe di prestazione oraria rispetto all’anno precedente,
garantendo ai loro clienti, comunque,
un servizio qualificato. Gli autoriparatori hanno ritenuto opportuno assorbire, in questo modo, i maggiori costi intervenuti nella gestione della loro attività mostrando una attenzione particolare nei confronti delle famiglie e delle
imprese così duramente colpite dal perdurare di una crisi che sembra non avere una soluzione imminente.
Unioni. Servizi alla Comunità
La scelta di garantire ai propri
clienti la massima trasparenza è
stata la spinta che ha creato le
condizioni per presentare nella nostra provincia, già da molti anni, una rilevazione analitica e chiara dei costi nel settore
dell’autoriparazione.
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Direzione generale
Via Brugnoli, 6 - 40122 Bologna - Tel. 051 6496800 - Fax 051 0822018
Filiale Romagna
Via Murri, 7 - 48124 Ravenna - Tel. 0544 465365 - Fax 0544 502489
S. Silvestro 1/2 - 48018 Faenza - T. 0546 627811 - Fax 0546 622244
Sedar Cna Servizi
CNA Innovazione
Club dell'Eccellenza
Al via le attività 2014 per il miglioramento continuo
delle performance aziendali
di Monia Morandi
Responsabile Provinciale CNA Industria
Stanno per avviarsi le attività
del Club dell’Eccellenza per il
2014, un punto di incontro per
le imprese e gli imprenditori interessati a confrontarsi e ad attivare al proprio interno percorsi di crescita e di miglioramento.
Fra i temi che verranno affrontati
quest’anno, public speaking, time management, la gestione del
credito e una serata dedicata al
rilancio del proprio business.
Il “Club dell’Eccellenza”, nato in seno a
CNA Innovazione attraverso Ecipar di
Ravenna, giunge al settimo anno di attività. Creato con l’obiettivo di favorire lo
scambio di conoscenze e di buone prassi
in un’ottica di miglioramento continuo,
il Club intende rappresentare il punto
d’incontro per le imprese e gli imprenditori interessati a sviluppare la cultura dell’innovazione e dell’eccellenza nella gestione della piccola e media impresa. Dal 2007 (anno della sua costituzione) ad oggi, il bilancio è sicuramente positivo. Le oltre 40 aziende associate han-
no partecipato con interesse alle attività, il cui programma viene definito dagli esperti di Ecipar e dagli stessi soci secondo interessi e fabbisogni rilevati insieme. Nell’ambito del Club vengono, infatti, organizzati ogni anno quattro incontri dedicati ai soci, animati da esperti provenienti dal mondo dell’impresa o
dall’Università su tematiche inerenti l’economia, il mercato, le risorse umane e
l’innovazione, con l’obiettivo di stimolare
un percorso di miglioramento continuo e
lo scambio e la condivisione di esperienze legate all’agire di impresa. Particolarmente seguite anche le attività legate allo scambio di buone prassi, ovvero visite
aziendali ad esempi brillanti di imprenditoria del territorio, per condividere nuove realtà in un’ottica di miglioramento
continuo. Aspetto fondante del Club è infatti il concetto di condivisione di esperienze. Attraverso visite mirate ad aziende selezionate dagli esperti del Club, i soci possono acquisire nuove conoscenze,
apprendere nuove prassi e sviluppare relazioni commerciali. Il piano delle attività si completa con una proposta lega-
ta al team building. La cooperazione in
un gruppo, la suddivisione dei ruoli e dei
compiti, le difficoltà di un ambiente differente dal consueto, il tutto guidato da un
esperto, permette ai soci di sperimentare nuove soluzioni e tecniche vincenti di
gestione delle risorse umane. L’immersione in un contesto atipico rispetto alla tradizionale “aula”, ha lo scopo di concentrare e accelerare le dinamiche di apprendimento e di relazione fra i singoli,
stimolate da un contesto fortemente motivante, coinvolgente e, in qualche modo,
ludico. Fra le attività realizzate per i soci del club: team building in barca a vela,
in cucina, in orienteering. Al Club possono aderire tutte le imprese artigiane e
le piccole e medie imprese della provincia di Ravenna interessate ad attivare al
loro interno processi di crescita e di miglioramento delle proprie performance.
Per informazioni e iscrizioni:
Monia Morandi - Tel. 0544 298781
e-mail: [email protected]
Debora Olei - Tel. 0544 298789
e-mail: [email protected]
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CNA Innovazione
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C.I.I.C.A.I. Soc. Coop. Cons. Via Negrini, 1 - 48123 Ravenna
Tel. +39 0544 519800 - Fax +39 0544 519853 - [email protected]
Sedar Cna Servizi
RAVENNA LUGO CERVIA
Fatti d'impresa
Fonti alternative
per uscire dalla crisi
Ne parliamo con Gian Piero Zama
di Energy Casa
Gian Piero Zama
di Federico Lega
Pannelli solari e fotovoltaico, che sembravano essere la nuova via dell’oro per
la green economy, si sono rivelati un’arma a doppio taglio per le ditte che avevano puntato unicamente su questi prodotti. Le nuove parole d’ordine in questo
perdurato periodo di crisi sono e devono
essere invece diversificazione e pianificazione, come ci spiega Gian Piero Zama
di Energy Casa, realtà creata nel 2003 da
sette soci, in grado ora di offrire ai propri clienti un’ampia gamma di servizi e in
costante ricerca di nuove vie alternative
per la produzione energetica. “Le nostre
aziende devono poter lavorare 12 mesi
all’anno – sottolinea - . E siccome i mesi dell’anno non sono tutti uguali, un’a-
zienda deve avere al suo interno le capacità per poter lavorare sempre”. Un paradigma molto semplice, alla cui base risiede una complessa e attenta organizzazione delle spese, dei progetti e della formazione del personale, un processo impossibile da ideare in pochi mesi, ma figlio di diversi anni di studio e di analisi,
accompagnati a una serie costante di investimenti annuali.
Attualmente sono tre le vie sperimentali percorse da Energy Casa per la ricerca di nuove fonti di energia alternativa
che, come ci confida Zama, hanno portato l’azienda a operare in contesti molto lontani dai settori di mercato tradizionali: “Insieme al corso di laurea in Scienze Ambientali di Ravenna stiamo terminando un progetto di rete d’impresa sulle alghe per verificare l’ipotesi di dare vita a vere e proprie coltivazioni partendo
dal digestato del biogas. A Massa Lombarda abbiamo realizzato una società con
un imprenditore agricolo per la realizzazione di un impianto a biogas in grado
di ottenere energia da prodotti di scarto. Ma, soprattutto, stiamo dando vita a
un’altra società per acquistare un brevetto sul biometano per migliorare gli impianti di biogas attraverso una miscela
e un gas capaci di poter essere utilizzati
dalla rete. L’Italia è un paese fortemente dipendente dall’estero per il gas: il nostro obiettivo è invece realizzare impianti
di biometano sul territorio italiano e ottenere così maggior indipendenza energetica. Speriamo di realizzare entro un
anno un primo impianto in provincia di
Ravenna”.
Purtroppo a fianco di realtà che investono sul territorio e sull’università come
Energy Casa, si registra quasi sempre
l’assenza dello Stato. “In campo energetico il problema dell’Italia – secondo Zama – oltre a mancati investimenti in ricerca e sviluppo, è la politica di consumo condizionata da pochi industriali, che
porta il nostro Governo a impegnarsi ad
acquistare energia a casa di altri. Per rafforzarci, al contrario, bisognerebbe dare
vita a un piano energetico industriale interno che andrebbe a coinvolgere diversi settori di mercato, aiutando la ripresa
economica dell’intero Paese”.
Fatti d'impresa
Dopo i primi anni d’oro, il mercato delle energie rinnovabili, capaci di garantire più indipendenza elettrica e risparmio energetico
a privati e aziende, ha subìto una
forte mutazione che ancora oggi
condiziona fortemente l’operato
delle imprese che sono riuscite a
sopravvivere alla crisi economica.
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CNA Sociale
Spendere meno
per spendere meglio
ASL e Ospedali scommettono sui costi standard
di Alba Dal Forno
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Responsabile CNA Sociale
Per costi standard si intende quanto le Regioni sborsano per erogare
servizi sanitari ospedalieri, territoriali e di prevenzione ai loro cittadini e la qualità dell’assistenza offerta, da non confondere con le spese
standard, vale a dire la siringa che
costa da 1 a 20 centesimi a seconda di chi acquista, problema che ha
a che fare con le centrali uniche di
acquisto di beni e servizi e che sarebbe giusto rendere omogenee su
tutto il territorio.
L’intervento sui costi standard è ormai
invocato da tutte le Regioni con i conti in ordine, in primis - come dicevamo nell’articolo pubblicato nello scorso numero - la nostra, l’Emilia-Romagna, che ai conti in ordine associa anche il massimo rispetto per i Lea, i Li-
velli Essenziali di Assistenza. Regioni,
in ogni caso non più disposte - anche
perché non ce la fanno proprio più dopo i tagli degli ultimi tre anni - a cedere quote di finanziamento per tappare
buchi di altre.
A meno che queste non si mettano in re-
gola, non invocando solo clemenza poiché tra piani di rientro o commissariamento le loro cure rischiano di essere
un’utopia, utopia che pagano purtroppo
i cittadini, i pazienti e mai gli amministratori incapaci.
Sia chiaro, i costi standard non sposteranno enormi cifre ma potranno alme-
no innescare comportamenti finalmente in linea, generare risparmi, frenare la
dinamica di spesa, ridurre il tendenziale che, altrimenti, galopperebbe in modo incontrollato. Diversamente dovremo dire addio all’universalità delle cure,
a quel diritto della salute sancito e garantito dall’articolo 32 della nostra Costituzione.
Con tutte le conseguenze del
caso e cioè una sanità a gradoni dove nel più basso stanno i
meno abbienti e, salendo, tutti quelli che più possono, fino al
gradino più alto.
Per questo, certe scelte non
possono essere rinviate, perché spendere meno per spendere meglio non è una equazione
impossibile, così come l’efficienza non
è nemica dell’efficacia ossia, attraverso
l’utilizzo dei costi standard, si potrebbe
migliorare concretamente anche l’efficacia delle prestazioni così come tante
Regioni dimostrano, conciliando un’assistenza di qualità con la sostenibilità
economica.
CNA Sociale
Quella dei costi standard in sanità per ASL e Ospedali è una
scommessa in piena regola, in
ogni caso ormai ineludibile per
l’efficientamento di tutto il sistema sanitario nazionale
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Sedar Cna Servizi