Department of Italian Studies

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DALLA VECCHIA ALLA NUOVA EUROPA. DALLA STAMPA ALL’ERA DIGITALE
EUROPE FROM THE OLD TO THE NEW: FROM THE AGE OF PRINT TO THE DIGITAL ERA
University of Toronto – October 23-24, 2014
PROGRAMME
THURSDAY, OCTOBER 23 – VICTORIA COLLEGE CHAPEL
8:15 - 8:30
8:30 – 9:00
COFFEE
WELCOME AND OPENING REMARKS
Francesco Guardiani (Convener)
Salvatore Bancheri (Chair, Italian Studies)
David Cameron (Dean of Arts and Science)
Angela Esterhammer (Principal, Victoria College)
Giuseppe Pastorelli (Console Generale d’Italia a Toronto)
Adriana Frisenna (Director, Istituto Italiano di Cultura, Toronto)
9:00 – 10:30 Chair: Michael Lettieri (University of Toronto)
RENZO BRAGANTINI (Università di Roma – La Sapienza)
Why Print and Digital Text Must (Still) Coexist. Examples from Italian Texts.
Internet sites concerning Italian Literature have been growing in number and quality in recent years. Referring to
websites devoted to Dante, Petrarch and Boccaccio, my aim is to show how useful the cooperation between the
traditional print culture and the opportunities offered by the electronic medium can be for scholars and students
alike. Perché la stampa e il testo elettronico debbono (ancora) convivere. Esempî da testi italiani. I siti internet
dedicati alla letteratura italiana sono aumentati, in numero e qualità, negli ultimi tempi. Riferendomi ai siti su Dante, Petrarca e Boccaccio,
intendo mostrare come la cooperazione fra la cultura della stampa e le opportunità offerte dal mezzo elettronico possano rivelarsi utili agli
studiosi come agli studenti.
DERRICK DE KERCKHOVE (University of Toronto)
What Does “Digital Agenda” Mean for Italians and for Italy ?
This talk wants to survey the history and interpretation of the Digital Agenda (a European policy) as it was greeted
and interpreted by Italian governments and institutions. The first, and for some time, the only sector of Italian
society that had understood the implications of digitization was that of the artists. And yet Italy has also been a kind
of laboratory for the political use of social media, such as the famous cases of Beppe Grillo’s blog and Matteo Renzi’s
permanent appearance on Twitter. That is the Italian paradox: great innovators and poor exploiters of their own
innovations. Examples abound. The question is what can Italy expect from the digital revolution finally coming there
and how soon can it mature into a new deal. Cosa significa politica europea “agenda digitale” per gli italiani e per
l’Italia? L’intervento è inteso a esaminare la storia e l’interpretazione dell’Agenda Digitale (una) come essa è stata accolta e interpretata dai
governi e dalle istituzioni italiani. Il primo e, per qualche tempo, il solo settore della società italiana ad aver compreso le implicazioni della
digitalizzazione è stato quello degli artisti. E tuttavia l’Italia è stata anche una sorta di laboratorio per l’uso politico dei social media, come i casi
famosi del blog di Beppe Grillo e dell’uso permanente di Twitter da parte di Matteo Renzi. È il paradosso italiano: grandi innovatori ma pessimi
sfruttatori delle loro stesse innovazioni. Gli esempi abbondano. La domanda è: che cosa può aspettarsi l’Italia dalla rivoluzione digitale che l’ha
finalmente raggiunta e quanto tempo occorrerà perché ciò maturi in un new deal?
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10:30 – 10:45
REFRESHMENTS
10:45 – 12:30
Chair: Konrad Eisenbichler (University of Toronto)
ANDREA MAZZUCCHI (UNIVERSITÀ DI NAPOLI - FEDERICO II)
Nella preistoria del digitale: sistemi di organizzazione paratestuale
La cultura del libro manoscritto e quella dei testi prodotti in era informatica, pur distanti tra loro nel tempo e nelle
realizzazioni materiali, tendono ad attuare, in determinate condizioni, procedimenti sorprendentemente simili. Le
tradizionali procedure filologiche, culminanti nell’edizione critica a stampa, appaiono per molti aspetti insufficienti a
render conto della stretta correlazione che in molte opere medievali esiste tra il testo e la forma che esso assume.
L’intervento intende dunque proporre alcuni esempi e riflessioni sui vantaggi e sui rischi che le edizioni critiche
digitali offrono nella restituzione della multidimensionalità che fu propria della testualità medievale. Paratextual
Organization Systems in Digital Age Prehistory. The old culture of manuscripts and the new culture of digital texts, although
distant from each other in terms of time and actual realization, tend to put into effect, under certain conditions, procedures that are
surprisingly similar. Traditional philological procedures, culminating in the printed critical edition, appear, under many aspects, insufficient to
explain the strict correlation existing in many medieval works between the text and the form it assumes. Therefore, this paper aims to
propose a few examples and reflections on both the advantages and the risks the digital critical editions offer in rendering the multidimensionality of medieval textuality.
CORRADO CALENDA (Università di Napoli - Federico II)
Testo, intertesto, paratesto: astuzie predigitali
Nella trama di opere capitali della nostra tradizione letteraria, già studiatissime nel corso dei secoli, sono ancora
nascoste, forse, alcune operazioni che l’autore intese porre in atto per promuovere e sollecitare il ruolo del lettore e
dissimulare alcune motivazioni genetiche. Intertesto e paratesto hanno fruito, in tempi non sospetti, di usi che
parrebbero più tipici delle pratiche scrittorie “moderne”. Se ne proporranno qui due piccoli esempi relativi ad
un’opera come la Vita Nuova, di cui sembra che tutto, davvero, sia già stato detto. Text, Intertext, Paratext: Witty
Practices in the Pre-digital Age. In the plots of cardinal works in our literary tradition – already the object of many studies throughout
the centuries – there are, perhaps, hidden expedients put in place by their authors to promote and solicit the reader’s role and dissimulate
some genetic motivations. Intertext and paratext have been used, at non-suspicious times, in ways that may seem more typical of “modern”
writing practices. Two small examples will be proposed with respect to a work such as La Vita Nuova, about which everything seems to have
already been said.
ANTHONY PALMA (University of Toronto)
Habermas vs Ratzinger on the Question of European Identity
On January 19, 2004, at the invitation of the Catholic Academy of Bavaria, a distinguished Catholic theologian,
Cardinal Joseph Ratzinger, and a distinguished atheist philosopher, Jürgen Habermas, met to debate the topic of
'The Pre-Political Foundations of a Free State'. This paper will outline how the premises of the Ratzinger-Habermas
debate justify two radically different approaches to the question of contemporary European identity.
Habermas vs Ratzinger sulla questione dell’identità europea. Il 19 gennaio 2004, su invito dell’Accademia cattolica bavarese, un
insigne teologo cattolico, il Cardinale Joseph Ratzinger, e un eminente filosofo ateo, Jürgen Habermas, si incontrarono per dibattere il tema
dei 'Fondamenti prepolitici di uno Stato libero'. L’intervento intende descrivere a grandi linee come le premesse del dibattito fra Ratzinger e
Habermas giustifichino due approcci radicalmente diversi alla questione dell’identità europea nell’era contemporanea.
12:30 – 2:00 LUNCH BREAK
2:00 – 3:15 Chair: Bruno Magliocchetti (University of Toronto)
MARIA LAURA MOSCO (Western University)
Era digitale e democratizzazione dell'intellettuale. Note sul dibattito culturale in Italia oggi
In Representations of the Intellectual, Edward Said sostiene che ciò che è più difficile per un intellettuale è la
rappresentazione di quello che si sostiene senza diventare un automa sottostante ad un 'sistema' o ad un 'metodo'.
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Nell'era digitale la figura dell'intellettuale si è democratizzata ma, tra blog e social media, l'intellettuale è riuscito a
liberarsi da patrocini e forze di sistema? Digital Age and Democratization of the Intellectual. Reflections on the
Cultural Debate in Italy Today. In Representations of the Intellectual, Edward Said writes that “the hardest aspect of being an
intellectual is to represent" his/her ideas 'without hardening into... a kind of automaton acting at the behest of a system or method." The
digital age has democratized the intellectual, but between blog and social media has the intellectual managed to free himself/herself from
forms of patronage and forces operating inside the system?
JADIRLETE CABRAL DE ANDRADE (Universidade Federal da Bahia)
L’insegnamento a distanza in Brasile. Grandi attese per un grande paese
Questo lavoro si propone di analizzare alcuni aspetti del programma di Insegnamento a Distanza in Brasile, attraverso
la sua concezione epistemologica, le sue basi legali, i suoi standard di riferimento ministeriali (“referenziali di qualità”),
e le sue prime realizzazioni. Si propone anche di presentare l'UAB - "Universidade Aberta do Brasil" e i suoi investimenti
nel nuovo settore didattico. Si conclude con le prospettive dell’Insegnamento a Distanza di Italiano Lingua Straniera
in Brasile. Distance Education in Brazil: Great Expectations for a Great Country.This paper presents an overview on Distance
Education in Brazil, discussing its epistemology and its guidelines, its legal basis, and its implementations. It also deals with Universidade Aberta
do Brasil (UAB), Open University of Brazil, and the structure of public and private higher institutions embracing distance education, in particular
Universidade Federal da Bahia (UFBA) with its investments in this new field. It concludes by addressing the distance teaching of Italian as a
foreign language and its prospects for the future.
FABIO RIZI (Independent scholar)
La collaborazione editoriale fra Benedetto Croce e Giovanni Laterza dal 1900 al 1943
Oggetto della presentazione è la collaborazione fra Benedetto Croce e Giovanni Laterza dall’anno 1900 al 1943. Si
discute, in particolare, della loro amicizia, della solidarietà politica durante il fascismo, dell’influenza culturale di
Croce e del suo contributo alle attività editoriali della casa editrice Laterza. Editorial Collaboration Between
Benedetto Croce and Giovanni Laterza (1900 -1943). This paper deals with the collaboration between Benedetto Croce and
Giovanni Laterza from 1900 to 1943. It emphasizes, in particular, their personal friendship, political solidarity during theFascist era, and
Croce’s cultural influence to the editorial activities of Laterza Publishing House.
3:15 – 3:30 REFRESHMENTS
3:30 – 4:35 Chair: Gaoheng Zhang (University of Toronto)
MARIA ESPOSITO FRANK (University of Hartford)
Lost in Translation, Found in Translations
I will discuss guiding criteria, methods, and the related benefits, of a translation-based language teaching approach
that focuses on the language of poetry, more specifically a selection of contemporary Italian poems. I will provide a
description of the actual pedagogical practice, arguing that a translation-based approach that concentrates on
poetry would help the learners achieve five main and intertwined objectives. Lost in Translation, Found in
Translations. Questo studio presenta criterî e metodi, adottati in corsi medio-avanzati di lingua e cultura italiana, che si avvalgono di testi
di poesia italiana contemporanea in originale e in traduzione inglese. Una serie di esempi pratici illustrerà la prassi didattica, i vantaggi e i
molteplici obiettivi raggiungibili grazie a un tale approccio.
ANDREA FEDI (SUNY STONY BROOK)
Collaborative Tools and Search Engines in Advanced Composition Classes
Collaborative work on shared files or wikis, and the use of search engines and ad hoc corpora search tools are
changing the way idiomatic proficiency is acquired by students in advanced language classes. In the age of print,
composition was an activity driven mainly by individual creative skills and supported by generic external sources
such as readers, reference grammars and dictionaries. In the digital era, new tools can increase the level of
customization of the learner’s experience and of the instructor’s response. Collaborazione in rete e motori di ricerca
nei corsi avanzati di scrittura. La collaborazione tramite file sharing o wiki, e l’uso di motori di ricerca e di strumenti specifici per la
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consultazione dei corpora stanno cambiando il processo di acquisizione della competenza idiomatica nei corsi avanzati di lingua. Nell’età della
stampa la scrittura di un tema era un’attività basata principalmente sulle risorse creative dello studente, e supportata da fonti di consultazione
generiche come le antologie, le grammatiche di riferimento e i dizionari. Nell’era digitale sono disponibili strumenti capaci di aumentare il
livello di specificità dell’apprendimento dello studente e del sostegno dell’insegnante.
ALESSANDRO CARRERA (UNIVERSITY OF HOUSTON)
Knowledge Design: A Much Needed Discipline
In the age of print, the disposition and density of words on the page conveyed specific messages about how texts
were supposed to be read. With the current proliferation of electronic supports, “knowledge design” is required to
ensure that the process of passing on information becomes effective transfer of knowledge. Il design del sapere.
Una disciplina urgente. Nell’epoca del libro, la disposizione e la densità delle parole sulla pagina trasmettevano messaggi specifici sulle
modalità di lettura dei testi. Nell’attuale situazione di proliferazione di supporti elettronici si richiede un “design del sapere” per essere certi
che il passaggio di informazioni costituisca un effettivo trasferimento di conoscenza.
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FRIDAY, OCTOBER 24 – VICTORIA COLLEGE CHAPEL
8:15 - 8:30 COFFEE
8:30 – 9:15 Chair: Mirella Pasquarelli Clivio (University of Toronto)
RITA LIBRANDI (Università di Napoli – Orientale)
La diffusione dell’italiano tra oralità, scrittura e digitale
La storia linguistica dell’Italia sembra inscindibile dalla scrittura letteraria; eppure anche quando la codificazione
dell’italiano si è fondata e trasmessa su un canone ben definito di autori, la diffusione di una lingua unitaria si è
avvalsa prevalentemente dell’oralità: una serie di fattori storico-linguistici ha fatto sì che la norma scritta viaggiasse
attraverso le parole dette, ascoltate, trasmesse e infine digitate. Un ruolo particolare hanno avuto nel corso dei
secoli sia la lettura a voce alta in presenza di persone analfabete o con scarsa capacità di leggere sia
l’editoria popolare che, in particolare tra Sette e Ottocento, si è fatta strada anche tra chi padroneggiava
solo in parte la lingua di tradizione letteraria. Sono testimonianze lungo il tempo di intrecci singolari, ma mai
ibridi: esaminarne le forme e gli esiti, come si cercherà di fare nel nostro lavoro, è essenziale non solo per
comprendere vie e mezzi attraverso i quali ha viaggiato l’italiano ma anche per capire gli strumenti di cui oggi ha
ancora bisogno. The dissemination of the Italian through orality, writing and digital communication.The history of the
Italian language seems inseparable from literary writing; however, when the Italian language was codified and transmitted thanks to a welldefined canon of authors, the dissemination of a unitary language was mostly due to orality: a series of historical and linguistic factors have
caused the written norm to travel through words that have been said, listened to, transmitted and, finally, digitized. Special roles over the
centuries were taken by the reading aloud in the presence of illiterate people, or of people with limited literacy, and by the “popular
publications” which, especially in the eighteenth and nineteenth centuries, found their way even among those who had mastered, only in
part, the language of the literary tradition. testimonials of such a unique, although never hybrid, interaction can be traced throughout the
centuries. To exhamine their forms and expressions as we are trying to do with our work, is essential not only to understand the development
of the language but also to understand the tools it still needs today.
9:15 – 10:30 Chair: Giovanni Scarola (University of Toronto)
FRANCESCO GUARDIANI (University of Toronto)
“Corsi e ricorsi” In the Age of Print: From Language Purism to Language of the People
From Vico to McLuhan, passing through Wölfflin and Frye, there are various implications of the common assumption
of the cyclical nature of history. They have different historical periods in mind, and different cultural markings
indicating the passage from one cycle to the next, but from all their different positions there is a logical critical
convergence in the recognition of the advent of print as the turning point of modern history, and in the
emancipation of the individual consciousness as one of the fundamental elements of the culture of print. With this
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in mind, I intend to focus on a particular phase of the historical cycle of print in the XIX century in Napoli, a passage
from language purism to language of the people, specifically from Basilio Puoti to Francesco Mastriani.
Corsi e ricorsi nell’età della stampa. Dal purismo linguistico alla lingua del popolo. Da Vico a McLuhan, passando per
Wölfflin e Frye, diverse sono le implicazioni del comune assioma della ciclicità della storia. Diversi sono anche i periodi storici di riferimento, la
loro estensione e i riferimenti culturali che segnano il passaggio da un ciclo al successivo, ma dalle loro diverse lezioni si può trarre una logica
intesa critica nel riconoscere nell’avvento della stampa un momento decisivo della storia moderna, e nell’emancipazione della coscienza
individuale uno degli elementi fondamentali della cultura della stampa. Con questo in mente, intendo mettere a fuoco un momento
particolare del ciclo storico della stampa nell’Ottocento a Napoli, un passaggio dal purismo della lingua alla lingua del popolo, in particolare da
Basilio Puoti a Francesco Mastriani.
MATTEO PALUMBO (Università di Napoli - Federico II)
"La vita sarà letteraturizzata": Svevo e noi
“La vita sarà letteraturizzata” è un’espressione di Italo Svevo. Egli usa questa formula negli appunti successivi alla
pubblicazione della Coscienza di Zeno. Ipotizza che, in un futuro prossimo, gli uomini vorranno scrivere la propria
vita. Potrà perfino accadere che ognuno scriva e legga la propria vita. Questo esercizio, per Svevo, implica un
supplemento di riflessione che si aggiunge all’esperienza. La scrittura rappresenta un modo per arrivare alla parte
più misteriosa della propria esistenza. Dopo circa centro anni, che cosa è rimasto di questa idea? "Life Will Be
Literaturized": Svevo and Us. “Life Will Be Literaturized” is an expression coined by Italo Svevo. He uses this formula in his notes
following the publication of Zeno’s Conscience. He hypothesizes that in the near future people will feel the desire to write autobiographies. It
may even happen that everyone will write and then read the story of his or her own life. Such an exercise implies, in Svevo’s opinion, further
introspection in addition to life experience. Writing represents a way to arrive at the most mysterious part of one’s existence. But after
approximately one hundred years, what is left of this idea?
GIOVANNI MAFFEI (Università di Napoli - Federico II)
Il borghese che legge
Il titolo allude alla sceneggiatura del rapporto tra autore e lettore quale ricorre nei testi umoristici (e non solo)
dell’Ottocento italiano: una sceneggiatura articolata nella simulazione degli attori di un dialogo, di un tempo e di
uno spazio dove esso avverrebbe, nella metafora di un medium e nella petizione di un fine della comunicazione. Si
ipotizza che il crinale storico dell’Unità d’Italia abbia demarcato due modelli in tale topica: e dato che l’autore e il
lettore in essi previsti sono per essenza e necessità storico-culturale borghesi, della figura in mutazione dell’esser
borghese si tratterà in ultima analisi di occuparsi. The bourgeois reader. The title alludes to the script of the relationship
between author and reader which occurs in humorous texts (and not only) of nineteenth century Italy: a screenplay articulated in the
simulation of the actors in a dialogue, a time and a space where it would take place, in the metaphor of a medium and in a petition to end the
communication. It is assumed that the historical context of the unification of Italy contributed to define two models of this topic: and since
both author and reader are in essence and by necessity bourgeois figure, we’ll be dealing with the changing meaning of “being bourgeois”.
10:30 – 10:45
REFRESHMENTS
10:45 – 12:30
Chair: Letizia Tesi (University of Toronto)
ADRIANA MAURIELLO (Università di Napoli - Federico II)
Dalla “spicciolata” al libro di novelle tra Quattrocento e Seicento
L’intervento si propone di indagare i rapporti tra la narrativa breve in prosa e l’evoluzione della stampa tra XV e XVII
secolo. Concentrando l’attenzione sul percorso circolare “libro di novelle – spicciolata – libro di novelle”, si cercherà
di individuare i legami tra le diverse tipologie novellistiche e un pubblico di lettori appartanenti ad aree culturali
diverse nel tempo e nello spazio. In particolare, si tenterà di chiarire se, e in che modo, la possibilità di una fruizione
immediata dei testi e, soprattutto, la nascita del mercato librario abbiano influenzato le scelte degli autori di novelle
e di fiabe tra ‘400 e ‘600. From scattered short stories to the book of tales between the 15th and the 17th centuries.
This paper intends to investigate the relation between short stories and the evolution of print between the fifteenth and the seventeenth
centuries. By concentrating the attention on the circular path of “book of tales – stories in dribs and drabs – book of tales,” the paper will
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attempt to identify the links between the different typologies of short stories and a readership belonging to culturally diversified areas in
terms of time and space. In particular, this paper will attempt to clarify if and how the immediate availability of texts, and, above all, the birth
of the book trade, have influenced the choices of the authors of short stories and fables between the fifteenth and the seventeenth centuries.
ADRIANA GRIMALDI (University of Toronto)
Seeing Machiavelli through a McLuhan lens
Often cited as precursors or catalysts of modern thought, Niccolò Machiavelli’s methodologies and subsequent
theories signaled a break with the past that ushered in a new age. This paper will explore how Machiavelli’s break
with the past can also be applicable to the analysis of contemporary culture as viewed through the lens of Marshall
McLuhan’s media theories. With the help of Walter Benjamin and Northrop Frye, this paper will expose the link
between Machiavelli and McLuhan, thus answering the question how is McLuhan applicable to Machiavelli? Leggere
Machiavelli con McLuhan. Spesso citate come precursori o catalizzatori del pensiero moderno, le metodologie di Niccolò Machiavelli e
le teorie successive hanno segnalato una rottura decisa con il passato che hanno inaugurato una nuova era. Questo saggio verterà su come
tale rottura può essere applicabile anche all'analisi della cultura contemporanea come vista attraverso la lente delle teorie di Marshall
McLuhan. Con l'aiuto di Walter Benjamin e Northrop Frye, il presente saggio esporrà il legame tra Machiavelli e McLuhan, rispondendo così
alla domanda di come sia McLuhan applicabile a Machiavelli?
SEBASTIANO BAZZICHETTO (University of Toronto)
Stampa ed accademie nel Seicento: il primo network dell’era moderna
Il paper propone un'analisi dei luoghi in cui e dei modi grazie ai quali, in Italia, tra Cinque e Seicento si sviluppò un
vasto network di letterati ed intellettuali, membri di diverse accademie: senza l’uso della stampa – e “dell'uomo
tipografico” – tutto questo non sarebbe accaduto, segnando l'inizio dell'era moderna. Print and Academies in the
17th Century: the First Modern Era Network. The paper examines methods, processes and places related to the panorama of Italian
Academies during the 16th and the 17th centuries: Academies can be addressed as the first network of the modern era, markedly because of
the crucial use of print and printed books meant to widen the network of intellectuals and new ideas.
12:30 – 2:00 LUNCH BREAK
2:00 – 3:15 Chair: Paola Bernardini (University of Toronto)
POUNEH SAEEDI (UNIVERSITY OF TORONTO)
T.S. Eliot's Waste Land: A Poetic Trajectory through the Digital Age
While in the predominantly print-oriented world the zealous reader of The Waste Land had to disrupt the poetic
train by either referring to the footnotes or the endnotes to make sense of the numerous allusions that thread
through the poem, nowadays an avid student of literature can engage with its many intertextualities at the same
time as s/he does with the poem itself. This presentation intends to bring to the fore a couple of digital projects that
have lent themselves to a better appreciation of a groundbreaking poem embedded so heavily in a cataclysmic
moment of European history, World War I, at a time when the world is commemorating its one hundredth
anniversary. One of the highlights of this talk will be the ipad application of The Waste Land which came out in 2011.
La terra desolata di T.S. Eliot: una traiettoria poetica attraverso l’era digitale. Mentre in un mondo orientato
prevalentemente verso la stampa il lettore zelante di The Wasteland era costretto a interrompere il filo del pensiero poetico per fare
riferimento alle note a piè di pagina o di chiusura e dare così un senso alle numerose allusioni che si intrecciano nel poema, lo studente avido
di letteratura di oggi può misurarsi con le sue molteplici intertestualità contemporaneamente alla lettura del poema. Il presente contributo
intende portare in primo piano un paio di progetti digitali che hanno favorito una migliore comprensione di un poema innovativo e così
profondamente radicato nella fase cataclismatica della storia europea caratterizzata dalla prima guerra mondiale, e ciò nel momento in cui il
mondo ne ricorda il centesimo anniversario. Uno dei punti salienti della conversazione sarà l’applicativo ipad messo a punto per The Waste
Land (La terra desolata), presentato nel 2011.
LUCA SOMIGLI (UNIVERSITY OF TORONTO)
Newspaper Cartoons and the Reception of Futurism in England
This paper will consider the reception of Futurism in England through the analysis of a series of humoristic cartoons
published in the popular newspapers in 1912, the year of the itinerant exhibition of Futurist paintings that touched
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the major European capitals and made ‘Futurism” synonymous with modern art. In particular, I will discuss how,
behind the sometimes facile ridicule of the ‘strangeness’ of Futurist art, it is possible to identify a real anxiety
regarding the challenge presented by these works to traditional conceptions of art and its institutions in general as
well as to a specifically British lineage of modern art. I fumetti pubblicati nei giornali e l’accoglienza ricevuta dal
futurismo in Inghilterra. L’intervento si propone di considerare l’accoglienza ricevuta dal futurismo in Inghilterra attraverso l’analisi di
una serie di fumetti umoristici pubblicati nei giornali popolari nel 1912, l’anno della mostra itinerante di dipinti futuristici che toccò le maggiori
capitali europee e fece del “Futurismo” un sinonimo di arte moderna. In particolare discuterò come, dietro il talora facile vezzo di ridicolizzare
la ‘stranezza’ dell’arte del Futurismo, sia possibile identificare una reale ansietà riguardo alla sfida posta dalle opere della specie alle
concezioni tradizionali dell’arte e delle sue istituzioni in generale, così come a una prosapia specificamente britannica di arte moderna.
ALBERTO ZAMBENEDETTI (OBERLIN COLLEGE)
Making the Old New Again: FIAT’s (North American) Second Coming
In recent years, Italy’s largest car company FIAT staged an elaborate return to North American markets after almost
three decades of absence. Spearheaded by the reissue of the iconic 500, the product that was also responsible for
the company’s European renaissance, FIAT’s rebranding was accompanied by orchestrating an aggressive campaign
that blended print, television, and social media. Aimed at glamorizing a product that had been tainted with
consumer dissatisfaction, the multimedia campaign effectively shook off the scorn for FIAT encapsulated in the
xenophobic reading of the car maker’s acronymic logo as “Fix It Again Tony.” Trasformare il vecchio nel nuovo: la
seconda venuta della FIAT in Nord America. In tempi recenti, la FIAT è ritornata a proporre i suoi prodotti sul mercato
Nordamericano dopo quasi trent’anni di assenza. Il rilancio della casa automobilistica italiana è partito, come in Europa, dalla riedizione della
iconica 500, ed è stato accompagnato da una aggressiva campagna promozionale su diverse piattaforme fra cui stampa, televisione e social
media. L’obiettivo principale del rebranding è stato quello di scrollare di dosso dal prodotto FIAT lo stigma di bassa qualità che si era
guadagnato in passato, cancellandone le letture residue tarlate di xenofobia, e viceversa investendolo di glamour e originalità.
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FRIDAY, OCTOBER 24 – ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA (496 HURON STREET)
4:00 – 5:30 Chair: Manuela Scarci (University of Toronto)
B. W. POWE (York University)
Through the Known and the Unknown We Will Find the New:
The Poetic Wisdom of McLuhan and Frye, On to Opening Time
B.W. Powe will present an overview of his book, Marshall McLuhan and Northrop Frye: Apocalypse and Alchemy,
just published by University of Toronto Press. In this talk he will look at the epic conflict and hidden harmonies of
their highly original visionary and prophetic quests for insight and understanding. He will also present a portion of
the new meta-book project, Opening Time: On the Energy Threshold a trans-Atlantic collaborative work. Attraverso
il noto e l’ignoto scopriremo il Nuovo: la saggezza poetica di McLuhan e Frye proiettata verso il tempo di nuove
aperture. B.W. Powe presenterà una panoramica del suo libro, Marshall McLuhan and Northrop Frye: Apocalypse and Alchemy, appena
pubblicato dalla University of Toronto Press. Nel suo intervento l’autore esaminerà l’epico conflitto e le armonie nascoste che sono insiti nelle
loro ricerche, originalissime, anticipatrici e profetiche. Egli presenterà inoltre parte del nuovo progetto collaborativo di metalibro Opening
Time: On the Energy Threshold, che abbraccia le due sponde dell’Atlantico.
ERIC MCLUHAN
The Prospects of Literacy
5:30–6:00 CLOSING REMARKS
Francesco Guardiani