Milano Finanza 205, 18 ottobre 2014

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PARLA TIAN GUOLI (PRESIDENTE DI BANK OF CHINA)
PERCHÉ IL RENMINBI SARÀ GRANDE PROTAGONISTA
€ 3,80
Uk £ 3,40 - Ch fr. 9,50 Francia € 7,60
Sabato 18 Ottobre 2014 Anno XXVI - Numero 205
Spedizione in A.P. art. 1 c.1 L. 46/04, DCB Milano
SONDAGGIO Dopo una settimana in ottovolante, ecco le previsioni dei signori del denaro
E ORA?
Tra eurocaos, ebola
e manovra, che cosa fare
con azioni, fondi e Btp
ORSI & TORI
di Paolo Panerai
D
ialoghetto morale e materiale alla
fine della cena in onore del primo
ministro cinese Li Keqiang e dei
suoi ministri a Palazzo Barberini.
Da una parte Matteo Renzi, pressato dalla imminente riunione notturna per
mettere a punto la legge di Stabilità poi presentata mercoledì 15, ma sempre attratto dal
dialogo diretto con imprenditori e banchieri;
dall’altra vari imprenditori, pubblici e privati,
ma in prima fila Patrizio Bertelli di Prada.
Quindi, dialoghetto morale e materiale fra un
fiorentino e un aretino, tutti e due con la lingua
sciolta e la schiettezza prima di tutto.
Renzi. Ohè, Patrizio, come andiamo… (pensando forse alla riduzione del 20% dell’utile di
Prada nell’ultimo trimestre).
Bertelli. Caro Matteo, qui se non si cambia
l’Italia va a fondo.
R. Il governo ha tolto ogni alibi a voi imprenditori perché torniate a investire e assumere: art.
18, sblocca Italia, una sola camera per legiferare e nella legge di Stabilità tre anni senza contributi da pagare da parte dell’azienda per chi
assume a tempo indeterminato...
B. Sì Matteo, ma non basta. È qui, nella zucca,
che l’Italia deve cambiare. Vedi, in Cina vanno
bene perché sono un popolo pragmatico: se il
governo fissa la crescita al 7,5%, la gente spende, se il governo deve scendere al 7%, la gente
spende meno... In Italia manca la fiducia e non
si spende più. Quindi bisogna che tu non ti
fermi... Ce n’è tanta di strada da fare. Ne vuoi
una? Noi siamo quotati a Hong Kong. La loro
borsa dall’Italia é ancora considerata un mercato black list, che ci crea un sacco di problemi
pratici. Se investiamo a Londra non abbiamo
problemi, ma se da Londra trasferiamo risorse
in Italia, Dio ce la mandi buona...
R. Ma Prada come va nel mondo, per esempio
negli Usa?
B. Negli Usa molto bene, come i nuovi negozi di
Madrid, Istanbul e come l’Inghilterra...
R. Certo in UK hanno abbassato le tasse, anche
se non ho capito bene come... E in Asia?
B. Bene la Corea, idem il Giappone. Vedi, questi sono Paesi organizzati, pragmatici... Con
mentalità imprenditoriale...
R. E io ho cercato di far entrare imprenditori
al governo (fissando lì, davanti a lui, Andrea
Guerra, co-presidente del Business Forum
Italia-Cina). Sembrava fossi stato io a creargli
problemi in Luxottica, chiedendo ad Andrea
di entrare nel governo. Mi pare che i fatti... In
ogni caso, anche a lui il governo ha tolto ogni
alibi per non impegnarsi nell’esecutivo...
B. Matteo, non importa se fai qualche cazzata:
la strada è giusta e bisogna andare avanti su
questa...
R. Ah già, tu sei quello che, mi pare a un convegno di un giornale internazionale, disse: con
la sinistra non si fa nulla, con la mano sinistra
gli uomini possono fare solo una cosa… che non
ripeto perché qui ci sono la Boschi, la Mogherini, la Guidi...
B. Si vede che tu sei del Val d’Arno fiorentino...
INTERVENTO
CREDITO
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a pagina 33
a pagina 15
LEGGE DI STABILITÀ
' ! &"!! $$"!
!" ! alle pagine 24 e 27
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MILANO FINANZA
18 Ottobre 2014
I FATTI SEPARATI
DALLE OPINIONI
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prodotti derivati (opzioni, futures, premi, warrant) offre la possibilità di ottenere elevatissime
performance ma anche correndo un rischio molto elevato. Nel caso più negativo, si può verificare anche la perdita totale del capitale investito. In un normale portafoglio, la quota da destinare a prodotti di questo tipo dovrebbe essere limitata.
3
Sommario
Anno XXVIII, numero 42, Sabato 18 Ottobre 2014 - Nuova serie anno XXVI, numero 205
4
Visto & Previsto
8
News
8 Parla Tian Guoli
Il renminbi sarà gran protagonista
11 Nasdaq
Sorpresa, pc batte tablet
12 Mercati
Draghi contro le 4 E
13 Strategia
Vendite da manuale
14 Sondaggio
Ai piedi dell’Eurotower
17 Banche
Chi è pronta per il test
18 Luxottica
Un uomo al comando. Solo
19 Parla Romiti
La gestione sia separata
20 Fininvest
Non si vive di sola tivù
22 Banche
Le sfide delle popolari
23 Fidelity La rampolla ha stoffa
24 Scenari
Se non ora, quando?
25 L’intervista
2015, ritorno alla crescita
26 L’esperto
Polizze Vita, si cambia
27 Assicurazioni
Si consolano con la Ue
28 Previdenza
Attacco ai fondi pensione
30 Ipo Sorgente non si ferma
31 Milano
Benvenuta Porta Nuova
32 Eataly Mangiando sul mondo
Rubriche
11 Il Punto di Mauro Masi
23 Considerazioni inattuali
33 Mercato Globale
Strategia Ue per il gas
35
39
I Vostri Soldi
In Gestione
59
Personal
59 Salute
Hi-tech contro l’ictus
60 My Tech
iPad sempre più sottile
60 Vini
Ornellaia crolla a picco
61 Arte
Dorotheum, affari
con gli Old Master
64
Il Laboratorio
39 Obbligazionari
Se nel fondo c’è il tesoro
42 Etf La doppia anima di Sg
Il Trader
45 Chi si rivede? Gli high yield
46 Trading Focus
Cnh e Gtech pronti al rimbalzo
47 Nel Portafoglio
Sell-off a Milano
50 Cambi & materie prime
Fed di nuovo in campo
51 Trading School
Le regole di Larry Williams
quindi al presidente Xi Jinping e al primo ministro Li Keqiang come interlocutore non solo per i
fatti italiani ma per tutta l’Europa, e quando è
arrivato nella capitale cinese aveva all’occhiello il
41% di voti alle elezioni europee, record di qualsiaMa se c’è da impegnarci, se c’è da mettere la faccia, si partito della Unione; come non bastasse, da
io ci sono, Matteo...
Pechino è tornato con l’appun*
*
*
tamento già fissato per il verQuindi, se Guerra resta ancora imperscrutabile, tice Asia Europa, per la
comunque con l’aria sorniona di chi l’ha vista giu- prima volta in Europa, e per la
sta sulla sua ex azienda, l’aretino
prima volta quindi a Milano:
FTSE MIB DELLA SETTIMANA
Bertelli si spinge a dire che è
un’occasione straordinaria, anche
pronto a metterci la faccia. Se non
se faticosissima per trattare e rafbastasse, nella sua commossa parforzare il rapporto non solo con il
tecipazione a Porta a Porta, mer- FTSE All Share -2,47 FTSE Mid Cap -1,15 primo ministro cinese ma anche
coledì 15, per il commiato dalla
con Putin, con il capo del governo
MF ITALY40 Large cap
Ferrari, Luca Montezemolo ha
giapponese, con quello coreano, dei
-9,44 Pa e s i p e t r o l i f e r i e x U n i o n e
-1,39 Luxottica
usato parole concilianti verso il Atlantia
-1,19
Autogrill
+3,92 Mediaset
presidente del Consiglio, tali da Azimut
-2,78 Sovietica; ma non è finita, perché
-6,01 Mediobanca
+3,50 proprio durante il vertice milane+0,07 Mediolanum
consentire la riapertura di un dia- A2a
-3,02
B Pop Milano -6,66 Moncler
logo offuscato dalla mossa dell’ex Bco Popolare -1,57 Mps
-14,59 se ha preso di fatto avvio il pre+6,21 Expo, che per sei mesi, dal 1º di
-3,83 Pirelli e C.
sindaco di Firenze di andare a Bper
+2,13
Buzzi Unicem +1,18 Prysmian
r e n d e r e o m a g g i o a S e r g i o Campari
+2,35 maggio 2015, metterà Milano e
-5,08 Saipem
+0,29 l’Italia sotto i riflettori di tutto il
Industrial +5,66 Snam
Marchionne a Detroit a pochi Cnh
-5,28
Enel
-5,29 Stm
giorni dell’apertura di un’inchie- Enel G. Power -1,08 Telecom Italia -5,50 mondo e in particolare della Cina,
-6,25
-1,51 Tenaris
sta fiscale su Fiat da parte Eni
-1,77 che sta realizzando ben tre padiExor
+0,71 Terna
+0,21 glioni ufficiali e due di singole
-5,12 Tod’s
dell’Europa. Un bel conforto per Ferragamo
-3,80
+3,82 Ubi Banca
Renzi, nella settimana appena Fiat
-4,31 società.
Finmeccanica -1,23 Unicredit
-0,29 Per celebrare una sorta di così
-3,55 UnipolSai
finita di frenetica attività, fra Generali
+0,60 World D. Free -1,99
legge di Stabilità e contatti a 360° Gtech
-0,44 favorevoli congiunture astrali,
IntesaSanpaolo -0,63 Yoox
con il primo ministro cinese, ormai
Renzi ha voluto stabilire, come ha
www.milanofinanza.it/mfitaly
palesemente amicone e sempre
dichiarato, il record di detassaziosorridente quando parla con il presidente del ne nella storia d’Italia attraverso la manovra da 36
Consiglio del Val d’Arno fiorentino. Ma frenetica miliardi nella legge di Stabilità. E ha fortissimaattività anche per gli incontri diretti con almeno mente voluto che in quella che fu la Legge finanun’altra quindicina di capi di governo asiatici.
ziaria venisse inserita anche l’ultima idea, emersa
Renzi è nato davvero con la camicia: nell’arco di un non molte settimane fa per il suggerimento del
anno ha potuto o potrà essere protagonista inter- professor Stefano Patriarca, ex Formez, Cisl e
nazionale. È potuto andare in visita ufficiale in Cgil, e cioè la possibilità di avere in busta la quota
Cina, l’11 giugno scorso, alla vigilia di diventare del Tfr. Il lavoro per trovare la soluzione tecnica a
presidente di turno dell’Unione europea, offrendosi un provvedimento che, su base volontaria, potrà
ORSI & TORI
MFF
F
Arnault rilancia
nell’arte
Nel Mattone
53 Residenziale
Lusso? Si ma low price
55 Residenze da sogno
Nel castello fiammingo
essere scelto da non moltissimi lavoratori, meno
affezionati all’idea di quella sorta di risparmio forzoso per il momento della pensione o per momenti
di emergenza. A dare una mano sostanziale per
mettere a punto il meccanismo è stato, così come
per l’incasso dei crediti delle aziende verso lo
Stato, il solido e ricco di esperienza (in senso giuridico) presidente della CdP, Franco
Bassanini.
La soluzione trovata consente di non aumentare
l’indebitamento delle aziende e di far emergere il
cash a tassi veramente ridotti. In estrema sintesi,
a pagare il Tfr ai lavoratori che lo chiederanno
saranno le banche, che in prima istanza saranno
garantite dalle aziende che hanno sui loro conti il
Tfr accantonato; il tasso che verrà applicato dalle
banche dovrà essere molto basso perché potranno
attingere il denaro dalla Bce e perché oltre che
dall’azienda il pagamento sarà garantito dal Fondo,
giustappunto di garanzia del Tfr presso l’Inps;
questo fondo è sempre stato capiente per pagare il
Tfr ai lavoratori di aziende fallite o chiuse non in
bonis; se il Fondo di garanzia non ce la facesse,
potrà essere aumentata di un punto, dallo 0,2 o
0,3% la ritenuta alla fonte, ma in ogni caso la
garanzia finale la darà lo Stato, che potrà esso
stesso assicurarsi pagando, si calcola, uno 0,10%.
Con la garanzia dello Stato scatterà la condizione
favorevole, già verificata nell’incasso dei crediti
della Pubblica amministrazione, per cui i prestiti
(di fatto sono tali) effettuati per l’anticipazione del
Tfr non consumeranno capitale delle banche, per il
rapporto che deve sempre esserci fra denaro prestato e patrimonio proprio. E la non riduzione di
capitale delle banche avviene per una ragione
molto semplice: la garanzia dello Stato è, per definizione, sicurezza e certezza, quindi non discutibile
anche per uno Stato super indebitato come l’Italia.
-2,60%
(continua a pagina 4)
MILANO FINANZA
4
18 Ottobre 2014
Visto &
L’ULTIMA SETTIMANA
ORSI & TORI
segue da pagina 3
Fra lavoratori che ritireranno il Tfr (non moltissimi) da
una parte, e dall’altra, di fatto, un aumento della capacità
di credito della banca, la cifra
che verrà fuori sarà tutt’altro
che trascurabile ai fini della circolazione della moneta
e delle possibilità di far crescere i consumi. Temi molto
caldi anche in Cina.
Nei discorsi ufficiali e nell’intervista che ha concesso a
Class Cnbc (canale 507
Sky) e a MF-Milano Finanza
(visibile anche nel sito milanofinanza.it), tradotta in
testo all’interno di questo
giornale, ha fatto un’analisi
veramente interessante del
momento in cui si trova l’economia cinese il presidente
della Bank of China, Tian
Guoli. Guoli è un grande
banchiere, presidente anche
di tutti i banchieri dell’ex
Celeste impero, ed è innamorato come pochi dell’Italia.
Guoli parla dei rapporti fra
le pmi italiane e quelle cinesi e il ruolo che può avere la
sua banca nello sviluppo delle relazioni economiche fra i
due Paesi, anche attraverso
l’adozione del renminbi come moneta di scambio, come
stanno già facendo la Francia
e la Gran Bretagna. Guoli
non ha esitato a indicare che
dopo 30 anni di crescita a
due cifre era inevitabile che
fosse deciso un rallentamento della corsa per aggiustare
i problemi di produzione o
anche di eccessiva capacità
produttiva, di inquinamento
e di problematiche sociali e
ambientali. La scelta di scendere dal 10 al 7,5% di crescita
del pil è stata quindi deliberata con determinazione dal
governo. Anche perché la
Cina, in base al pil, è già diventata la seconda economia
mondiale e secondo le stime
della Banca Mondiale elaborate sulla base del potere
d’acquisto, il Paese è già al
primo posto. Alcuni economisti pensano che ogni 1% di pil
in meno faccia perdere ai ci-
nesi un milione di posti di
lavoro: in realtà, l’anno scorso l’attuale governo, pur con
la riduzione della crescita, ha
creato oltre 10 milioni di posti di lavoro. Come ha fatto?
Semplice da spiegare, secondo il presidente della Bank
of China: molti lavoratori
sono stati impiegati nel terziario, un settore che rispetto
agli altri è capace di occupare molte risorse. E, a giudizio
di molti, se la crescita rimane
stabile la disoccupazione diminuisce. E il governo sta già
affrontando di petto il tema
dell’inquinamento ambientale, che diventerà fonte di
altro sviluppo.
Una lezione per Renzi? Anche
con il presidente della più autorevole banca cinese, quinta
nel mondo, il presidente del
Consiglio ha stabilito un solido rapporto. L’aiuto che
Bank of China può dare allo
sviluppo dei prodotti italiani in Cina è altissimo anche
attraverso il sostegno della
piattaforma di e-commerce
BtoB, CCIG/Mall, di cui è
partner Class Editori, come
Tian Guoli spiega nell’intervista. Ma c’è un altro punto
su cui è totale il consenso fra
Renzi, la Banca di Cina e il
primo ministro Li Keqiang:
il ruolo decisivo della scuola,
della cultura, dell’innovazione. Lo hanno testimoniato
con la presenza, l’introduzione dei due primi ministri e la
relazione di Tian Guoli al convegno presso il Politecnico
di Milano di cui si dà conto anche all’interno di
questo numero. «Senza il
Rinascimento italiano non ci
sarebbe stata la rivoluzione
industriale che ha sottratto i popoli alla povertà», ha
detto deciso il primo ministro
cinese. «Infatti, l’innovazione, prima ancora che dalla
tecnologia, è generata dalle idee. Ciao studenti del
Politecnico, siete fortunati a
studiare qui...». (riproduzione riservata)
Paolo Panerai
Luxottica. Dopo
le dimissioni di
Enrico Cavatorta,
per quindici anni
cfo e da 40 giorni
co-ceo di Luxottica, e in attesa
della designazione del nuovo coceo, il titolo della società di
Leonardo Del Vecchio in una sola seduta ha perso il 9,2%
bruciando 1,8 miliardi di euro di
capitalizzazione.
LUNEDÌ
13
Etihad. La compagnia aerea di
Abu Dhabi, in
attesa solo
dell’ok della
Commissione Ue per diventare il socio di riferimento
Alitalia, ha registrato nel terzo trimestre una crescita dei
passeggeri del 30% a 3,9 milioni e un aumento dei ricavi del
29% a 1,8 miliardi di dollari.
MARTEDÌ
14
Borsa. Fitch lancia l’allarme sulle
banche greche,
zavorrate dai crediti deteriorati, e
la borsa di Atene perde il 6,3%,
affondando anche le altre borse
europee, in particolare Piazza
Affari (-4,4%). Lo spread dell’Italia sale a 171 punti base dai 146
del giorno precedente.
MERCOLEDÌ
15
Fed. James Bullard da falco si
trasforma in colomba e dice che
la Federal Reserve potrebbe rinviare la fine del
Qe. Le borse europee risalgono
dai minimi e Piazza Affari riesce a limitare i danni chiudendo
in calo dell’1,2%.
GIOVEDÌ
16
Ftse Mib +3,42%
a 18.700. Piazza
Affari rimbalza
dal minimo
dell’anno toccato
giovedì 16 a 17.555 punti, beneficiando del restringimento del
differenziale tra Btp e Bund a
162 punti. Il tasso del decennale
italiano è sceso al 2,49%, mentre
quello dell’equivalente tedesco è
salito allo 0,87%. I titoli bancari
hanno rialzato la testa mentre
Fca ha incassato un+4,5% a 7,2
euro dopo avere immatricolato a
settembre quasi 69 mila vetture
in Europa, con una crescita del
6% (+6,1% le immatricolazioni
nei 28 Paesi Ue + Efta). Positivi
anche gli altri listini europei, con
VENERDÌ
17
BATTUTE LE STIME DEGLI ANALISTI, È BOOM DI UTILI A +83%
Morgan Stanley a tutto gas
Nel terzo trimestre Morgan Stanley, ultima delle grandi banche
americane a pubblicare i risultati di bilancio, ha superato le previsioni degli analisti con un balzo dell’utile netto dell’83%, pari a
1,71 miliardi di dollari (84 centesimi per azione) e in rialzo dai
906 milioni (45 centesimi per azione) dello stesso periodo dell’anno scorso. Bene anche il fatturato, salito del 12% a 8,907 miliardi,
sopra i 7,95 miliardi dell’anno scorso. A fare da traino sono state
le attività di trading, investment banking e gestione patrimoniale. L’area di investment banking ha generato un fatturato di 392
milioni di dollari dai 275 milioni dell’anno scorso, mentre il giro
d’affari generato dalla sottoscrizione di titoli è salito da 236 a 464
milioni di dollari. Anche i ricavi da negoziazione su titoli azionari,
una delle maggiori fonti di profitto per la banca, sono cresciuti del
4,3% a 1,78 miliardi dollari, un livello superiore agli 1,6 miliardi
registrati da Goldman Sachs. La banca ha anche goduto di un beneficio fiscale pari a 12 centesimi per azione, ma nel complesso i
buoni conti sono il risultato del lavoro del presidente e ceo, James
Gorman, che ha cercato di rendere l’istituto più stabile dopo la crisi finanziaria del 2008. (riproduzione riservata)
Serena Berici
Francoforte che ha guadagnato il
3,12%, Londra l’1,85%, Parigi il
2,92% e Madrid il 2,97%. Anche
alla borsa di New York gli investitori hanno recuperato fiducia
dopo i cali delle scorse sedute.
L’indice Dow Jones è salito
dell’1,63% e l’S&P 500 dell’1,29%,
ma la loro settimana si conclude
in calo di circa l’1%. L’indice Nasdaq ha guadagnato lo 0,97%.
Prezzo del petrolio in lieve rialzo, Wti a 82,75 dollari al barile,
Brent a 86 dollari
Meridiana. I sindacati della
compagnia aerea hanno incontrato i vertici dell’azienda in
crisi al ministero del Lavoro per
un primo confronto sui 1.634
esuberi annunciati dall’azienda. Nel corso dell’incontro la
compagnia si è detta disposta a
ridurre i tagli a 1.366.
La Doria. Ha acquistato il 100%
del capitale sociale del Gruppo
Pa.Fi.al., holding di controllo delle società Delfino e Althea. Con
questa acquisizione il gruppo diventa il primo produttore italiano
di sughi pronti private label.
Cariparma. In un’ottica di sostegno all’economia del territorio
Cariparma Crédit Agricole metterà a disposizione 50 milioni di
finanziamenti a condizioni agevolate per privati e aziende destinati
a opere di ricostruzione e riparazione dei manufatti danneggiati dal
maltempo, senza spese di istruttoria e incasso rata.
Pirelli. Pirelli e Rosneft, nell’ambito dell’intesa siglata a maggio
per la produzione e la fornitura
di gomma sintetica in Nakhodka,
hanno raggiunto oggi un nuovo
UN INVESTIMENTO DA 41 MILIONI SU IMMOBILI IN CENTRO CITTÀ
Torre compra a Bologna
Torre sgr, società che gestisce il fondo immobiliare chiuso retail
Opportunità Italia, ha stipulato con Ciosso, società riconducibile
alle famiglie Stefanel e Gandolfi, l’atto ricognitivo per l’acquisto
di un complesso immobiliare costituito da due immobili cielo-terra con prevalente destinazione d’uso residenziale e commerciale,
situati nel centro storico di Bologna definito «il quadrilatero», rispettivamente Palazzo Mainetti Sanmarchi, in Via de’ Toschi e
Palazzo Salimbeni, in Via Musei. Il prezzo complessivo di acquisto degli immobili è stato di 41 milioni di euro. La piattaforma
commerciale sarà mantenuta a reddito, mentre la parte residenziale sarà riconvertita in unità di pregio. Il ministero per i
Beni Culturali e gli altri enti aventi diritto non si sono avvalsi
del diritto di prelazione esistente sugli immobili.
MILANO FINANZA
18 Ottobre 2014
5
Previsto
L’ULTIMA SETTIMANA
accordo che prevede, sulla base
di una short list, l’individuazione entro tre mesi di un partner
tecnologico per l’ulteriore sviluppo delle attività nel settore della
gomma in quella regione.
Fca. Sergio Marchionne ha comprato 335.745 azioni Fca al prezzo
del recesso di 7,73 euro con una
spesa complessiva poco inferiore a
2,6 milioni e ha ora in mano 6,83
milioni di titoli. È quanto emerge
da una comunicazione del 14 ottobre alla Afm, la Consob olandese.
La Danieli & C. Officine Meccaniche prevede per l’esercizio
2014-2015 ricavi compresi tra
2,75 e 2,900 miliardi e un ebitda di 260-280 milioni, mentre il
portafoglio ordini dovrebbe attestarsi a 3,1-3,3 miliardi.
Tf1. Dagli azionisti di Le Monde è arrivata un’offerta per il
canale all news francese Lci che
attualmente appartiene al gruppo francese Tf1.
IL CDA HA DECISO UN ANTICIPO DA 0,355 EURO SUI DIVIDENDI
IN SETTEMBRE IL LINGOTTO TIENE IL PASSO DELL’INTERO SETTORE
In arrivo l’acconto Atlantia
In Europa vendite Fca +6%
Il consiglio di amministrazione di Atlantia ha deliberato di
attribuire agli azionisti un acconto sui dividendi dell’esercizio
2014 pari a 0,355 euro per azione, per un ammontare totale di
circa 289 milioni alle attuali condizioni di mercato, invariato rispetto all’anno scorso. L’acconto (al netto delle eventuali
ritenute di legge) sarà messo in pagamento a decorrere dal
prossimo 26 novembre, mentre lo stacco della cedola avverrà il 24 novembre, con data di legittimazione al pagamento il
giorno successivo. Il dividendo staccato lo scorso 19 maggio
è stato di 0,391 euro. Il board ha anche preso in esame i dati preliminari sulle performance di traffico autostradale e
aeroportuale dei primi nove mesi dell’anno. Sulla rete delle concessionarie italiane Autostrade per l’Italia, il gruppo
ha registrato una crescita dello 0,8% su base annua, mentre sulle reti estere il traffico ha mostrato un incremento del
4,9%. Quanto al traffico aeroportuale, nei primi nove mesi
dell’anno i passeggeri transitati da Aeroporti di Roma sono
stati 33,4 milioni, con una crescita del 5,5% rispetto all’analogo periodo del 2013. (riproduzione riservata)
Serena Berici
Il mercato europeo delle automobili ha registrato in settembre il tredicesimo mese consecutivo con una variazione
positiva. Le immatricolazioni in totale sono state 1.269.517,
ovvero il 6,1% in più dello stesso mese del 2013. Nei nove
mesi le consegne sono state così 9,9 milioni ovvero il 5,8% in
più del corrispondente periodo 2013. Nei nove mesi gli incrementi maggiori si registrano in Spagna (+17,2%) e nel Regno
Unito (+9.1%), mentre la crescita è più contenuta in Italia
(+3.6%), Germania (+2.9%) e Francia (+2.1%).
Nell’ambito di questo scenario di crescita, Fiat Chrysler
Automobiles (Fca) ha immatricolato in Europa a settembre
68.837 vetture, il 6% in più dello stesso mese 2013, mantenendo stabile la quota al 5,4%. Nei nove mesi le consegne
sono state 588.371, con una crescita del 2,6% sul 2013.
Insomma in settembre il Lingotto ha tenuto il passo del
mercato ma se invece si considerano i primi nove mesi 2014
Fca è ancora in netto ritardo.
In settembre, ha riportato ieri una nota del gruppo, Fca è cresciuta in tutti i principali mercati europei: +4,7% in Italia,
+8,7% in Germania, +2,9% in Francia, +4,7 % nel Regno
Unito e +27,9 % in Spagna. Nel dettaglio, il marchio Fiat ha
registrato quasi 53 mila vetture in settembre, facendo segnare un dato in crescita del 4,2% nei confronti dell 2013.
500 e Panda si sono confermate ancora una volta le due vetture maggiormente vendute del segmento.
Analizzando invece i vari brand del Lingotto bisogna far
notare come Lancia/Chrysler abbia immatricolato a settembre quasi 6.800 vetture, ovvero il 13,2% in più rispetto
all’anno scorso. Le immatricolazioni mensili di Alfa Romeo
in Europa sono state oltre 5.100 (-13,2%), per una quota allo 0,4%. Il brand del Biscione ancora una volta si conferma
il punto debole dell’offerta di Fca e il dato testimonia con
forza come l’Alfa abbia necessità urgente del piano di rilancio svelato dall’amministratore delegato Sergio Marchionne
in primavera. Nella nota si segnala la crescita ottenuta dal
marchio in Spagna e in Svizzera, rispettivamente del 7%
e del 9%. Continua invece l’exploit di crescita del marchio
Jeep che a settembre in Europa ha immatricolato oltre
3.600 vetture, il 61% in più rispetto allo stesso mese del
2013. La completa commercializzazione della Cherokee e
della Renegade, ha continuato la nota del Lingotto, contribuirà nei prossimi mesi a migliorare ulteriormente i positivi
risultati del marchio nel Vecchio continente.
Ferrari e Maserati hanno immatricolato complessivamente 654
vetture a settembre e 6.633 nei primi nove mesi del 2014.
ripresa economica in Italia partendo dal bene più prezioso per
gli italiani, la casa, fa tappa a Milano fino al 19 ottobre. L’iniziativa
si svolgerà a Palazzo Giureconsulti (Piazza Mercanti).
Intesa Sanpaolo. Il gruppo è
stato premiato da Efma e Accenture per aver innovato la
gestione dei clienti estenIL ROMPISPREAD
dendo l’analisi tradizionale
Montezemolo:
«Mi sarei aspettato
con un approccio basato
un grazie dagli Agnelli».
su un modello di analisi
L’arbitro Rocchi: mettiti in fila,
statistica produttiva, che
ci sono prima io.
consente di scandagliare
il patrimonio informativo
custodito dalla banca (i cosiddetti Big Data).
Frendy Energy. La società
attiva nel settore idroelettriTerna. Il gruppo ha reso noto co quotata su Aim Italia ha
uno sciopero per l’intera giorna- archiviato la seduta in forte
ta lavorativa del 24 ottobre da rialzo grazie ai rimborsi Iva.
parte della segreteria naziona- La società ha ottenuto un mile dell’Organizzazione Sindacale lione equamente distribuito
Usb, in adesione allo sciopero tra le controllate Frendy Scotgenerale indetto da Usb. Terna ta e Idroblu.
promuoverà «tutte le azioni di
competenza finalizzate a eliminare eventuali conseguenze sulla
continuità del servizio».
Selex. Festeggiato al Teatro degli Arcimboldi il 50° anniversario
del gruppo distributivo Selex. La
festa è stata anche l’occasione per
rivivere, assieme ai suoi protagonisti, la storia di questo gruppo di
imprenditori che cinquant’anni
fa nell’Italia del boom economico decise di abbracciare i principi
dell’associazionismo e delle Unioni Volontarie.
Resorgentia. Il roadshow itinerante volto a incoraggiare la
Beni Stabili. L’aumento di
capitale è stato sottoscritto al
99,36% del totale delle nuove
azioni offerte, per un controvalore di 148,77 milioni.
Itas. Rsa Insurance Group
ha raggiunto un accordo per
la cessione a Itas Mutua
dell’intero business delle filiali italiane di Royal & Sun
Alliance Insurance e di Sun
Insurance Office Limited.
Nasce così il decimo gruppo assicurativo italiano.
Grant Thornton. Un’azienda
italiana su tre considera strategico il passaggio a energie
provenienti da fonti «più verdi». Il dato è stato presentato
da Bernoni Grant Thornton
nell’ambito dell’Osservatorio
Good Energy Awards.
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ha indotto gli analisti di Morgan Stanley
a rivedere i target price sulle oil company
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