PAES Comunità Parteolla

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
della Comunità Pioniera del Parteolla
Comuni di Barrali - Dolianova - Donori - Serdiana
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
Prefazione
Con l’adesione della Regione Sardegna al “Patto dei Sindaci” si è dato avvio all’iniziativa
Sardegna CO2.0 che prevede una serie di azioni integrate e coordinate di breve, medio e
lungo periodo, destinate a ridurre progressivamente il bilancio delle emissioni di CO2 nel territorio
isolano, avviando, contestualmente, una riconversione dei processi produttivi e imprenditoriali
tradizionali verso la green economy che sia suscettibile di perseguire ricadute occupazionali.
Il Progetto Smart City inserito all’interno dell’iniziativa offre agli enti locali interessati gli strumenti
necessari rivolti alla messa a punto di interventi di efficientamento energetico, sviluppo delle
fonti rinnovabili e rilancio di nuovi programmi di politica energetica sostenibile.
Con avviso pubblico tutti i Comuni della Sardegna sono stati invitati a manifestare l’interesse a
partecipare ad un percorso di affiancamento preordinato alla redazione di Piani d’Azione per
l’Energia Sostenibile (PAES), aventi come obiettivo la definizione e la realizzazione di interventi
finalizzati alla riduzione delle emissioni di CO2 a livello locale. Le Comunità che sono state
selezionate (tra comuni singoli e associati) sono piccoli comuni virtuosi che si sono dimostrati
sensibili ai temi del risparmio energetico e dell’energia sostenibile. I suddetti Comuni sono stati
denominati Comunità Pioniere in quanto le loro azioni costituiranno modelli di replicabilità su
tutto il territorio regionale.
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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
GRUPPO DI LAVORO
Comunità Pioniera:
COMUNE DI DOLIANOVA
Rosanna Laconi, Sindaco
Mario Sardu, Ufficio Tecnico
Barbara Dessì, Ufficio Tecnico
COMUNE DI BARRALI
Fausto Piga, Sindaco
Valentino Meloni, Ufficio Tecnico
COMUNE DI DONORI
Lucia Meloni, Sindaco
Cristina Strinna, Ufficio Tecnico
COMUNE DI SERDIANA
Roberto Meloni, Sindaco
Valentina Carboni, Ufficio Tecnico
Fabio Lampis, Ufficio Tecnico
Struttura di supporto
Regione Autonoma della Sardegna:
Direzione Generale della Presidenza, Servizio per il Coordinamento delle politiche in materia di
riduzione di CO2 – Green Economy
con la collaborazione di
Sardegna Ricerche: Luca Contini, Carla Asquer, Mauro Frau, Petra Perreca
SFIRS: Daniela Ugo, Giacomo Marchiori
BIC Sardegna
Consulente Scientifico: Alfonso Damiano
Gruppo Tutor: Marco Camerada, Stefania Casula, Fabiana Farro, Claudia Giattino, Stefano
Renoldi
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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
INDICE
1
2
3
4
Premessa ................................................................................................................................. 5
1.1
Sintesi del PAES................................................................................................................. 5
1.2
Il Patto dei Sindaci............................................................................................................ 7
1.3
Il programma Sardegna CO2.0 e il Progetto “Smart City Comuni in Classe A” ................... 9
Aspetti organizzativi e finanziari ............................................................................................. 10
2.1
Coordinamento, struttura organizzativa e risorse umane dedicate ................................. 10
2.2
Budget e risorse finanziarie previste per l’attuazione del Piano d’Azione......................... 11
Inquadramento territoriale ..................................................................................................... 12
3.1
Aspetti geografici........................................................................................................... 12
3.2
Aspetti climatici.............................................................................................................. 16
3.3
Aspetti socioeconomici .................................................................................................. 17
3.3.1
Demografia e abitazioni ...................................................................................... 17
3.3.2
Struttura produttiva.............................................................................................. 23
3.4
Assetto urbanistico del territorio...................................................................................... 33
3.5
Analisi dei trasporti e della mobilità ................................................................................ 36
3.6
Analisi delle infrastrutture e delle reti energetiche........................................................... 39
3.7
La gestione dei rifiuti....................................................................................................... 41
3.8
La progettualità comunale e sovracomunale ................................................................ 43
Inventario delle emissioni....................................................................................................... 46
4.1
Principali ambiti di rilevazione......................................................................................... 46
4.2
Raccolta dei dati ........................................................................................................... 47
4.2.1
Definizione dell’anno base................................................................................... 47
4.2.2
Metodo di elaborazione dei dati ......................................................................... 48
4.3
Fattori di emissione ......................................................................................................... 55
4.4
Produzione locale di energia da fonti rinnovabili ........................................................................60
4.5
Consumi all’anno base .....................................................................................................................60
4.5.1
Stima dei consumi termici nel settore residenziale nell’anno base .............................60
4.5.2
Stima dei consumi nel trasporto privato nell’anno base ...............................................64
4.5.3
Stima dei consumi energetici associati al trasporto dei rifiuti .......................................65
3
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
4.6
Emissioni nell’anno base ...................................................................................................................68
4.7
Monitoraggio dei consumi e delle emissioni dall’anno base ad oggi ....................................69
4.8
5
6
4.7.1
Andamento della produzione di energia.........................................................................69
4.7.2
Andamento dei consumi e delle emissioni.......................................................................74
Analisi dell’inventario e del monitoraggio delle emissioni .........................................................92
Verso la strategia ............................................................................................................................. 93
5.1
Il coinvolgimento e la partecipazione degli attori locali (Processo Partecipativo)..............93
5.2
Analisi SWOT.........................................................................................................................................97
Il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) ........................................................................ 100
6.1
Visione e strategia per il 2020.........................................................................................................100
6.2
Gli obiettivi della Comunità per il 2020 ........................................................................................101
6.3
Gli ambiti di intervento ....................................................................................................................101
6.4
Le Azioni..............................................................................................................................................103
6.5
Quadro economico d’insieme delle azioni PAES ......................................................................149
6.6
Cronoprogramma del PAES ...........................................................................................................153
6.7
Il Monitoraggio delle Azioni ............................................................................................................155
6.8
Sintesi delle risultanze dell’analisi di convenienza economica e sostenibilità finanziaria..155
Allegati ................................................................................................................................................... 161
A1 Normativa regionale, nazionale e comunitaria in tema di energia .........................................161
A2 Documenti programmatici regionali, nazionali e comunitari in tema di energia..................169
A3 Strumenti finanziari disponibili............................................................................................................178
A4 Glossario ................................................................................................................................................193
4
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
1
1.1
PREMESSA
Sintesi del Paes
La Comunità Pioniera del Parteolla ha deciso di aderire al Patto dei Sindaci nel 2011 per
intraprendere il percorso di abbattimento delle emissioni di gas serra insieme a molte altre
Comunità locali europee. A tal fine è stato realizzato un “Inventario Base delle Emissioni” (IBE)
nel quale vengono evidenziate e quantificate le emissioni derivanti dalle attività del territorio
dell’aggregazione (anno di riferimento: 2007), calcolate mediante l’applicazione dei fattori di
emissione standard in linea con i principi IPCC.
Anno di base
2007
Fattori di emissione
Fattori di emissione standard in linea con i principi IPCC
Unità di misura delle emissioni
Emissioni di CO2
Relativamente ai fattori di emissione applicati, poiché nel territorio dell’aggregazione del
Parteolla si ha produzione locale di energia elettrica, si è provveduto a calcolare, secondo le
linee guida IPCC, il fattore di emissione locale per l’elettricità.
Fattori di emissione di CO2 in [t/MWh]
Elettricità
Gas
liquido
0,376
0,23
Olio da
riscaldament
Diesel
Benzina
0,27
0,25
o
0,28
Altri combustibili
fossili
0,26
Tabella 1 Fattori di emissione di CO2 adottati
Dalla realizzazione dell’Inventario delle Emissioni per l’anno di base si deduce che le emissioni
totali di CO2 per il 2007 sono pari a 18.581 t/anno.
Di seguito viene riportata la tabella riepilogativa dei consumi e delle emissioni relative all’anno
base scelto.
5
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
Tabella 2 Consumo di energia ed emissioni di CO2 nell’aggregazione nell’anno base
Figura 1 Emissioni di CO2 nell’aggregazione nell’anno base per ambito
Come evidenziato nel grafico sopra riportato, le emissioni sono dovute in gran parte al settore
residenziale (57%), industriale (17%) e terziario (13%).
A seguito dell’inventario di monitoraggio delle emissioni al 2010 è emerso che l’aggregazione
ha registrato una diminuzione delle sue emissioni di 317 t CO2, corrispondenti ad una
diminuzione percentuale rispetto all’anno base pari a 1,7%. Pertanto le azioni sono state
calibrate in maniera tale da incidere negli ambiti emissivi più significativi superando l’obiettivo
minimo del 20% rispetto all’anno base.
6
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
Il Piano di Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) della Comunità Pioniera del Parteolla prevede
N°40 azioni volte a ridurre le emissioni. In termini di riduzione percentuale delle emissioni totali di
CO2 all’anno base, le azioni previste incideranno sui diversi settori/ambiti come sotto indicato:
Edifici comunali e illuminazione: -3,8%;
Residenziale: -10,5%;
Industria, agricoltura e terziario: -12,3%;
Trasporti e mobilità: -0,47%.
Si riporta di seguito il grafico riassuntivo delle emissioni per ambiti di intervento, confrontando la
situazione registrata per ogni singolo ambito nell’anno base con quella attesa, a seguito
dell’attuazione del PAES, al 2020.
Figura 2 Emissioni di CO2 nell’aggregazione nell’anno base e obiettivi per il 2020
Globalmente, si prevede che tali azioni comporteranno una riduzione delle emissioni, entro il
2020, pari a 5.008 tonnellate di CO2, corrispondenti al 27% delle emissioni all’anno base.
1.2
Il Patto dei Sindaci
L’Unione Europea mostra, ormai da diversi anni, un’attenzione sempre crescente nei confronti
della sostenibilità ambientale e, in particolare, della riduzione delle emissioni climalteranti. Nel
maggio 2002 l’UE ha ratificato il Protocollo di Kyoto, siglato nel 1998, impegnando gli Stati
membri a ridurre le emissioni di gas ad effetto serra principali responsabili del riscaldamento
globale. L'Unione europea si è impegnata a ridurre le emissioni dell'8% rispetto ai livelli del 1990,
per il periodo 2008-2012.
7
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
Successivamente nel 2008, con l'obiettivo di adempiere quanto stabilito dal protocollo, l'Unione
Europea ha sviluppato una strategia climatica che sostiene contromisure realistiche e specifiche
per contenere l'aumento della temperatura entro 2°C rispetto ai livelli dell’epoca preindustriale.
La strategia è contenuta nel Pacchetto Europeo su Clima ed Energia del 2008 che contribuisce
al raggiungimento degli obiettivi in esso contenuti:
-
riduzione delle emissioni di CO2 del 20% entro il 2020 rispetto ai livelli del 1990;
-
produzione nel 2020 di energia da fonti energetiche rinnovabili pari al 20% del consumo
finale lordo;
-
riduzione del 20% del consumo di energia rispetto ai valori attesi al 2020 (maggiore
efficienza energetica)
La Commissione Europea ha sviluppato tale strategia con l’obiettivo di rivolgersi direttamente
alle amministrazioni locali in quanto è dimostrato che l’80% delle emissioni e dei consumi
energetici è legato alle attività urbane con il settore civile che assorbe circa il 40% dell’energia
totale, i trasporti responsabili di circa il 35% delle emissioni di CO2eq e la temperatura media
maggiore di 3 - 4 gradi rispetto a quella nelle aree rurali.
Appare evidente come solo attraverso un coinvolgimento diretto dei Comuni sia possibile
modificare gli attuali trend relativi al livello delle emissioni e dei consumi energetici.
Il Patto dei Sindaci si pone, pertanto, come un importante modello di governance multilivello
che individua nelle amministrazioni comunali non più meri esecutori delle politiche europee, ma
driver per la diffusione della sostenibilità ambientale a livello locale.
L’adesione al Patto dei Sindaci è un atto VOLONTARIO dell’amministrazione. L’amministratore
(Sindaco o suo delegato) che scelga di aderire al Patto dei Sindaci impegna la propria
amministrazione a seguire un percorso che nel rispetto di una tempistica ben definita e di una
determinata metodologia condurrà il Comune a dotarsi di un Piano di Azione per l’energia
Sostenibile (PAES) entro un anno dalla firma. Il PAES dovrà contenere i dati essenziali sui consumi
energetici del territorio e gli interventi, materiali ed immateriali, che consentiranno al Comune
un abbattimento delle proprie emissioni di CO2 per un valore almeno pari al 20% entro il 2020.
L’adozione del PAES non è il passaggio conclusivo del percorso, benché rappresenti un
momento di fondamentale importanza. Infatti la sua adozione è solo l’inizio del percorso che
porterà il Comune al raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 in esso
contenuti. Il Comune dovrà, secondo la tempistica contenuta nel Piano, attuare gli interventi
previsti e dovrà trasmettere all’Ufficio del Patto dei Sindaci, ogni due anni dalla presentazione
del PAES, un rapporto sulla loro attuazione, imprescindibile per un corretto monitoraggio volto al
miglioramento continuo.
8
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
1.3
Il programma Sardegna CO2.0 e il Progetto “Smart City Comuni in Classe A”
La Regione Sardegna ha intrapreso, con il Programma Sardegna CO2.0, un percorso strategico
articolato in una serie di azioni di breve, medio e lungo periodo destinate a ridurre
progressivamente il bilancio delle emissioni di CO2 nel territorio isolano e a contribuire alla
riconversione dei processi produttivi e imprenditoriali tradizionali verso la green economy.
Uno dei cardini di Sardegna CO2.0 è il progetto “Smart City – Comuni in Classe A”, che si
propone di affiancare e assistere le amministrazioni locali nell’adozione di politiche in linea con
quanto stabilito dall’Unione Europea in tema di sostenibilità, risparmio energetico e riduzione
delle emissioni climalteranti.
Il progetto “Smart City – Comuni in Classe A” è stato avviato nell’estate 2011 con un avviso
pubblico per la raccolta di manifestazioni di interesse rivolto alle amministrazioni comunali: sono
state selezionate 20 “Comunità Pioniere”, costituite da Comuni singoli o da aggregazioni di
Comuni, distintesi negli ultimi anni per aver intrapreso percorsi virtuosi nel campo della
sostenibilità ambientale e per aver mostrato una spiccata sensibilità verso le tematiche del
progetto.
Per il supporto alle Comunità Pioniere la Regione si avvale di un gruppo di lavoro
multidisciplinare composto da:

Sardegna Ricerche, che con il proprio personale e con 20 tutor di progetto operanti sul
territorio affianca le Comunità Pioniere nel percorso di redazione del PAES e nell’attuazione
di tutte le fasi, dalla raccolta dei dati per la redazione dell’inventario base delle emissioni
all’attività di animazione della popolazione e degli stakeholders;

SFIRS SpA, che garantisce alle Comunità Pioniere l’assistenza tecnica nella valutazione della
sostenibilità economica e finanziaria dei principali interventi previsti nell’ambito dei PAES e
facilitare, in questo modo, l’individuazione di modalità e formule di finanziamento più
adeguate;

BIC Sardegna, che cura i rapporti con le imprese attraverso l’attività di informazione e
animazione rivolta alle PMI e la raccolta di proposte progettuali con l’obiettivo di stimolare
investimenti nel settore delle energie rinnovabili e la creazione di Partenariati Pubblico –
Privati (PPP).

Coordinamento scientifico, che supervisiona l’intero processo con l’obiettivo di assicurare la
coerenza dei PAES, dalla fase di elaborazione a quella di individuazione delle azioni, con gli
orientamenti regionali, nazionali e con le prescrizioni della Covenant of Mayors.
9
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
Il coordinamento del progetto è in capo alla Direzione generale della presidenza della Regione
che, in parallelo all’assistenza tecnica alle Comunità Pioniere, ha avviato un programma di
divulgazione volto ad assicurare la diffusione dei principi della sostenibilità, dell’efficienza e del
risparmio energetico tra le diverse componenti della popolazione, con iniziative mirate di
informazione e sensibilizzazione.
2
2.1
ASPETTI ORGANIZZATIVI E FINANZIARI
Coordinamento, struttura organizzativa e risorse umane dedicate
Lo sviluppo del PAES, il monitoraggio del progredire delle azioni e la verifica del raggiungimento
dell’obiettivo ultimo saranno affidate ad una struttura complessa sovracomunale che si
occuperà, oltre che della governance del PAES, anche di fungere da “Sportello Energia” per i
cittadini dei Comuni dell’aggregazione, allo scopo di diffondere la cultura del risparmio
energetico.
Di seguito si riporta lo schema di funzionamento della struttura organizzativa:
Figura 3 Schema di governance per la Comunità Pioniera del Parteolla
Gli organi che compongono la struttura di governance interagiranno tra di loro attraverso le
proposte di integrazione e di modifica delle azioni progettuali, allo stato esecutivo, che partono
dall’ufficio del PAES e vengono autorizzate attraverso il flusso decisionale attuato dal Comitato
di Indirizzo.
10
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
In particolare, la struttura di governance per l’attuazione del PAES sarà costituita dai seguenti
organismi:
Comitato di Indirizzo per l’attuazione del PAES: costituito dai Sindaci dell’aggregazione, con
segretario il presidente del Comitato Tecnico Scientifico o suo delegato. Svolge la funzione di
gestire e definire le linee di indirizzo politico-amministrativo, di supervisionare e monitorare le
attività e relazionare ai rispettivi Consigli e Giunte Comunali. Gestisce le istanze progettuali
provenienti dal territorio e dall’ufficio PAES.
Comitato Tecnico Scientifico per l’attuazione del PAES: costituito dai responsabili degli Uffici
tecnici comunali. Svolge la funzione di gestione tecnica e attuativa delle linee di indirizzo,
organizza le attività e verifica le proposte progettuali provenienti dall’Ufficio PAES secondo gli
strumenti tecnico amministrativi. Supervisiona e supporta l’Ufficio PAES nell’elaborazione degli
strumenti tecnico amministrativi e nei bandi per l’attuazione delle azioni previste dal PAES.
Ufficio per l’attuazione del PAES: costituito da tre profili tecnici ed uno socio-economico. Svolge
la funzione operativa di raccolta delle informazioni energetiche per la redazione dei bilanci
annuali delle emissioni, anche attraverso il monitoraggio dei dati del catasto energetico, ed
elabora proposte progettuali coerenti con il PAES. Aggiorna il catasto energetico intercomunale
e i catasti dell’illuminazione pubblica e redige il regolamento energetico-ambientale allegato ai
Regolamenti edilizi. Gestisce lo Sportello Energia per informare e formare la cittadinanza alle
tematiche energetiche e alle opportunità offerte in campo tecnico ed economico.
2.2
Budget e risorse finanziarie previste per l’attuazione del Piano d’Azione
I Comuni dell’aggregazione, come peraltro la stragrande maggioranza del Comuni piccoli e
medio-piccoli d’Italia, dispongono di pochissime risorse finanziarie proprie per l’esecuzione di
lavori ed opere pubbliche e per le spese di investimento in senso più generale. Purtroppo,
anche le regole del patto di stabilità limitano molto sia la capacità di spesa degli Enti
(qualunque sia la disponibilità di liquidi da poter spendere), sia la capacità di contrarre mutui
(qualunque sia la capacità teorica di indebitamento del Comune nei confronti della contabilità
di bilancio).
Per questi motivi, nella programmazione degli interventi del Piano d’Azione, si è cercato, per
quanto possibile, di privilegiare, nella ricerca delle risorse finanziarie, le azioni che si
autofinanziano con i risparmi economici (e gli eventuali incentivi) derivanti dalla realizzazione di
risparmi energetici. Per tali azioni sarà attuata, prioritariamente, l’esecuzione delle opere per il
tramite di società ESCO, le quali, a fronte di un compenso maggiore di quello comunemente
11
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
richiesto sul mercato da altre ditte esecutrici, forniscono maggiori garanzie ai Comuni
dell’aggregazione in relazione alla remuneratività dell’investimento.
Nell’ottica del naturale sviluppo del PAES, un’altra fonte privilegiata di finanziamento saranno
proprio gli introiti derivanti ai Comuni dell’aggregazione dalle cosiddette “azioni calde”.
In subordine è stata presa in considerazione la possibilità di contrarre mutui, eventualmente
avvalendosi degli strumenti finanziari europei (fondo Jessica, mutui BEI, ecc.) e preferendo, in
questo caso, le azioni il cui finanziamento non rientri nel patto
di stabilità.
In ultima analisi, è stata considerata la possibilità di ricorrere a
fondi di bilancio, riservandosi la facoltà di attingere, volta per
volta, da fonti di finanziamento diverse, quali contributi statali,
regionali o provinciali, fondi POR-FESR, e così via. In questi ultimi
casi, ci si riserva di apportare modifiche ai quadri economici
delle azioni in sede di revisione periodica del PAES.
3
3.1
I
INQUADRAMENTO TERRITORIALE
Aspetti geografici
Comuni
dell’aggregazione
ricadono
all’interno
della
Provincia di Cagliari, in corrispondenza delle regioni storiche
del Parteolla e della Trexenta.
BARRALI
Posto a 140 m sul livello del mare in una regione di basse colline situate, a nord di Cagliari, tra la
pianura campidanese e i maggiori rilievi del Sarrabus-Gerrei, il Comune di Barrali confina a nord
con Pimentel e OrtaceFigura 4 Regioni storiche della Sardegna
sus, ad est con Sant’Andrea Frius, a sud con Donori, ad ovest con Samatzai e Pimentel. Si tratta
di una regione tradizionalmente vocata alla coltivazione dei cereali. Il paese si trova a ridosso
del rilievo maggiore della zona, il monte Uda di 379 m, e nei suoi pressi scorre il rio Mannu che si
dirige verso lo stagno di Cagliari.
DOLIANOVA
Posto a 212 m sul livello del mare in una regione di colline a nordest di Cagliari, il territorio
comunale di Dolianova confina a nord con Serdiana e Sant’Andrea Frius, ad est con San Nicolò
Gerrei, Villasalto e Sinnai, a sud con Soleminis e ad ovest con Serdiana. Mentre la regione
12
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
intorno al paese è una propaggine collinare della pianura campidanese, molto adatta
all’agricoltura, la restante, verso oriente, rientra tra i rilievi del Sarrabus ed è più accidentata,
ricoperta in parte dalla macchia mediterranea e da qualche tratto di bosco, ed è utilizzata
prevalentemente a pascolo.
DONORI
Posto a 142 m sul livello del mare, ad una trentina di chilometri a nord di Cagliari, il territorio
comunale di Donori confina a nord con Samatzai, Barrali e Sant’Andrea Frius, ad est con
Serdiana, a sud ancora con Serdiana e ad ovest con Ussana. Il centro abitato si trova alle falde
settentrionali del monte Su Zurru (261 m), in una vallata situata tra due aree collinari che fanno
capo alla vasta distesa dei rilievi del Sarrabus-Gerrei. Tra i corsi d’acqua che scorrono nelle
vicinanze il più importante è il rio Coxinas che proviene dal Gerrei e va a confluire nel rio Mannu
di Ussana.
SERDIANA
Posto a 171 m sul livello del mare, ad una ventina di chilometri a nord di Cagliari, il territorio
comunale di Serdiana, confina a nord con Ussana, Donori e Sant’Andrea Frius, ad est con
Dolianova, a sud con Soleminis, Settimo San Pietro e Sestu, ad ovest ancora con Sestu e con
Monastir. Si tratta di una regione di modeste colline tra i monti del Sarrabus, ad oriente, e la
piana campidanese, ad occidente. A nord del paese scorre il rio Flumineddu che si dirige verso
il grande stagno di Cagliari.
Sistema insediativo territoriale. Su scala allargata, il territorio dell’aggregazione risulta ricompreso
nell’ecologia dei processi insediativi e nella specializzazione produttiva agricola del sistema
collinare del Parteolla. Il territorio in esame interessa la fascia collinare che definisce i margini
orientali del bacino miocenico e che insiste nei territori dei Comuni di Barrali, Dolianova, Donori,
Serdiana, Soleminis ed Ussana. Il sistema insediativo territoriale si struttura in riferimento alle valli
colluvio alluvionali della sinistra idrografica del Riu Mannu di San Sperate. L’articolazione del
sistema degli insediamenti è ordinata dal reticolo degli affluenti all’asta principale del Rio
Mannu. Le valli del Rio Coxinas, Rio Flumineddu, Rio di Costara e Rio Mitza S’Ollastu definiscono
gli ambiti entro i quali si localizzano gli insediamenti dell’ecologia della specializzazione
produttiva agricola del Parteolla.
13
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
Figura 5 Localizzazione dei territori comunali di Barrali, Dolianova, Donori, Serdiana
Le colture della produzione agricola specializzata (oliveti, vigneti, frutteti) sono insediate in
funzione della risorsa pedologica: i frutteti sono prevalenti in prossimità degli elementi idrografici
che incidono i terrazzi del bacino miocenico, gli oliveti in corrispondenza dei substrati scistosi
collinari e pedemontani, vigneti e oliveti in corrispondenza di quelli calcareo-marnosi e arenacei
del bacino miocenico.
Altri processi insediativi sono legati alla prossimità del territorio in esame al campo urbano di
Cagliari, che favorisce la localizzazione di servizi di rango sovralocale metropolitano. Il sistema
agricolo territoriale è capace di sostenere economie di filiera locali e di esplicare funzioni di
mediazione territoriale e di relazioni produttive ed economiche, configurandosi come bacino di
confluenza per ambiti territoriali più estesi. In particolare, si evidenzia una posizione ed un ruolo
baricentrico dell’ambito del Parteolla come luogo strategico di apertura di relazioni fra i territori
del Gerrei e del Campidano di Cagliari.
14
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
Figura 6 Inquadramento dell’aggregazione e delle principali infrastrutture
Vincoli. Il territorio del Comune di Dolianova risulta gravato da usi civici.
In riferimento agli Istituti di tutela naturalistica, il territorio, incastonato tra i distretti della Trexenta
e dei Sette Fratelli, annovera la presenza della Zona di Protezione Speciale (ZPS) “MONTE DEI
SETTE FRATELLI”, codice ITB 043055, ricadente nel territorio comunale di Dolianova in zone
territoriali omogenee di tipo E e F. In conformità alle prescrizioni contenute nelle Norme Tecniche
di Attuazione del Piano Paesaggistico Regionale, il territorio comunale registra inoltre la
presenza di alcune “Aree gestione speciale Ente Foreste”, ovvero di aree costituite da ambiti
territoriali soggetti a forme di protezione istituzionali, rilevanti ai fini paesaggistici:
•
Comune di Barrali: Monte Uda (occupazione, ante 2003);
•
Comune di Dolianova: Campidano (concessione 30, 01/01/2003); Campidano
(concessione 99, ante 2003); Campidano (intercluso, ante 2003); Campidano Santu
Barzolu (concessione 30, ante 2003);
•
Comune di Donori: Monte Uda (occupazione, ante 2003).
15
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
Figura 7 Rappresentazione dei principali tematismi del Piano Paesaggistico Regionale e dei vincoli gravanti
sul territorio dell’aggregazione
3.2
Aspetti climatici
La classificazione climatica dei Comuni italiani è stata introdotta per regolamentare il
funzionamento ed il periodo di esercizio degli impianti termici degli edifici ai fini del
contenimento dei consumi di energia.
Classificazione climatica
Zona climatica C : Periodo di accensione degli impianti termici: dal 15 novembre al 31 marzo
(10 ore giornaliere), salvo ampliamenti disposti dal Sindaco.
Gradi – giorno: Il Grado Giorno (GG) è l'unità di misura che stima il fabbisogno energetico
necessario per mantenere un clima confortevole nell’abitazione.
16
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
ALTITUDINE
GRADI GIORNO
ZONA CLIMATICA
Barrali
140
1292
C
Dolianova
212
1289
C
Donori
142
1293
C
Serdiana
171
1290
C
Tabella 3 Principali dati climatici dei Comuni di Barrali, Dolianova, Donori, Serdiana
3.3
Aspetti socioeconomici
3.3.1
Demografia e abitazioni
I dati ufficiali riferiscono come nel 2010 l’aggregazione registri una popolazione di 15.213
residenti, pari al 2,7% della popolazione provinciale. La maggiore densità demografica si registra
in corrispondenza del Comune di Dolianova, mentre la densità demografica media risulta pari a
81,4 ab/km2, sensibilmente inferiore alla media provinciale, per un’estensione territoriale
complessiva si 186,9 km2. Il Comune di Dolianova concentra il 61% della popolazione
dell’aggregazione, con una densità demografica che si approssima al dato provinciale. La
struttura demografica per fasce di età sottolinea la minore incidenza delle classi più anziane
sulla popolazione totale rispetto alla media provinciale. L’aggregazione, infatti, si caratterizza
per una popolazione giovanile e in età lavorativa più ampia rispetto al dato provinciale e ad
una sostanziale stabilità della composizione per fasce anagrafiche. La composizione delle
famiglie registra la presenza di 5.562 nuclei, con un numero medio di componenti per nucleo
pari a 2,7 abitanti, nettamente superiore alla media allargata.
residenti
(n°)
densità
demografica 0 - 14 anni
(n° per kmq) (%)
15 - 64 anni 65 anni e
(%)
olt re (%)
component i
per famiglia
(n°)
Barrali
1.123
98,0
14,3
68,6
17,1
2,8
Dolianova
9.336
110,4
13,0
69,6
17,3
2,7
Donori
2.121
60,3
11,8
70,7
17,5
2,7
Serdiana
Aggregazione di Dolianova
Provincia di Cagliari
2.633
47,3
14,6
69,5
15,9
2,7
15.213
81,4
13,2
69,7
17,1
2,7
563.180
123,2
12,3
69,4
18,3
2,4
Tabella 4 Profilo demografico dell’aggregazione del Parteolla, anno 2010. Confronto con il dato
provinciale. Fonte: elaborazioni su dati ISTAT
17
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
70,0
61,4
60,0
50,0
40,0
30,0
20,0
10,0
17,3
13,9
7,4
0,0
Barrali
Dolianova
Donori
Serdiana
Figura 8 Distribuzione % della popolazione residente nell’aggregazione del Parteolla su base comunale,
2010. Fonte: elaborazioni su dati ISTAT
Nel corso dell’ultimo quinquennio (anni 2005-2010) l’aggregazione sperimenta un aumento dei
residenti costantemente superiore e complessivamente più che proporzionale rispetto alle
media provinciale (rispettivamente, +1,7% e +0,4% medio annuo), sebbene risulti associato ad
un andamento estremamente diversificato su base comunale: Dolianova e Serdiana registrano
gli incrementi più significativi. Il dato risulta sostenuto da entrambi i saldi del movimento
anagrafico, ma con un saldo migratorio sensibilmente superiore alle medie e tale da giustificare
oltre l’80% dei nuovi residenti, prevalentemente concentrati in corrispondenza del Comune
capofila. Da qui il crescente contributo apportato alla popolazione provinciale (incidenza del
2,5% nel 2005) e una costante evoluzione dei nuclei familiari (oltre il 20% in più in soli cinque
anni), cui corrisponde una progressiva diminuzione del numero medio di componenti per nucleo
(3,0 nel 2005).
2,5
2,0
1,5
1,0
0,5
0,0
var. %20062005
var. % 20072006
var. %20082007
Aggregazione di Dolianova
var. % 20092008
var. %20102009
var. %media
annua
Provincia di Cagliari
Figura 9 Variazione % del numero di residenti nell’aggregazione del Parteolla, periodo 2005-2010.
Confronto con il dato provinciale. Fonte: elaborazioni su dati ISTAT
18
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
5,0
4,0
3,0
2,0
1,0
0,0
-1,0
var. %2006-2005 var. %2007-2006 var. % 2008-2007 var. %2009-2008 var. % 2010-2009
Barrali
Dolianova
Donori
Serdiana
Figura 10 Variazione % del numero di residenti nell’aggregazione del Parteolla su base comunale, periodo
2005-2010. Fonte: elaborazioni su dati ISTAT
I dati provvisori del Censimento della Popolazione e delle Abitazioni del 2011 riferiscono di un
patrimonio abitativo formato a livello aggregato da 6.654 unità, pari al 2,6% sul totale
provinciale, con una densità territoriale sensibilmente inferiore alla media provinciale e
un’incidenza rispetto alla dimensione demografica superiore al dato allargato. Dolianova è il
Comune dell’aggregazione con il maggiore numero di abitazioni rispetto alla popolazione
residente e la densità del suo patrimonio abitativo è superiore alla sua pur elevata densità
demografica.
60,0
54,9
49,2
50,0
40,0
47,8
44,6
38,7
39,5
44,6
42,4
39,1
38,9
30,0
23,6
20,1
20,0
10,0
0,0
Barrali
Dolianova
Donori
densità territoriale (per kmq)
Serdiana
Aggregazione di Provincia di
Dolianova
Cagliari
densità demografica (per 100 ab.)
19
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
Figura 11 Indici di densità del patrimonio abitativo nell’aggregazione del Parteolla, 2010. Confronto con il
dato provinciale. Fonte: elaborazioni su dati ISTAT
70,0
63,5 61,4 61,1
60,0
50,0
40,0
30,0
20,0
12,6
10,0
6,8
7,4
13,9 13,9
17,0 17,3 17,7
7,3
0,0
Barrali
Dolianova
% Abitazioni
Donori
%Popolazione
Serdiana
Famiglie
Figura 12 Distribuzione % delle abitazioni nell’aggregazione del Parteolla su base comunale, 2010.
Confronto con il numero di residenti e di famiglie. Fonte: elaborazioni su dati ISTAT
Nel corso del periodo intercensuario il patrimonio abitativo registra un incremento maggiore
rispetto all’evoluzione provinciale, con variazioni rispettivamente del 29,3% e del 6,7%, e un
effetto traino del Comune capofila particolarmente significativo tanto in termini assoluti che
percentuali.
4.500
+33,2%
4.000
1.036
3.500
3.000
2.500
2.000
1.500
1.000
500
+38,0%
+10,9%
+17,1%
77
+23,8%
307
66
0
Barrali
Dolianova
stock al 2001 (n°)
Donori
Serdiana
incremento al 2011 (n°)
Figura 13 Variazione assoluta e percentuale del numero di abitazioni nella aggregazione del Parteolla su
base comunale, periodo 2001-2011. Fonte: elaborazioni su dati ISTAT
In attesa di dati su base censuaria maggiormente articolati, nel 2001 il patrimonio immobiliare
intercomunale risultava utilizzato per circa il 93% degli edifici ed il 90% era destinato ad uso
20
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
abitativo, in linea con la media provinciale. Con riferimento ai soli edifici ad uso abitativo, il
patrimonio dell’aggregazione registra, inoltre, una incidenza leggermente più elevata delle
unità di più antica costruzione, pari al 48% per le unità edificate nel periodo che va da prima
del 1919 al 1971. Il corrispondente dato provinciale è pari al 46%.
100%
90%
80%
70%
60%
50%
40%
30%
20%
10%
0%
13,8
22,3
11,8
13,6
17,2
17,6
22,7
23,1
17,9
15,2
20,6
13,0
7,3
11,5
12,2
22,6
18,6
18,6
21,0
22,3
23,5
15,3
16,6
16,6
Dal 1972 al 1981
14,2
15,0
Dal 1962 al 1971
9,0
7,9
7,6
6,6
Dal 1946 al 1961
Dopo il 1991
Dal 1982 al 1991
15,5
13,8
6,8
8,2
9,1
7,6
10,5
19,1
9,4
2,1
9,2
14,0
Dal 1919 al 1945
Prima del 1919
Figura 14 Composizione % degli edifici dell’aggregazione del Parteolla per epoca di costruzione, 2001.
Confronto con il dato provinciale. Fonte: elaborazioni su dati del Censimento Generale della Popolazione
e delle Abitazioni, 2001
Con riferimento alle sole abitazioni, si registra un’incidenza delle unità occupate da persone
residenti ampiamente superiore alla media provinciale, un dato accompagnato da un
contestuale sottodimensionamento del patrimonio comunale non abitato. Nella quasi totalità
dei casi delle abitazioni occupate da residenti si registra, inoltre, la presenza di un impianto di
riscaldamento, tuttavia attribuibile in misura più che proporzionale ad impianti singoli che
riscaldano solo alcune parti della casa. In maniera analoga una quota elevata di unità risulta
dotata di acqua calda, con impianti che solo in rari casi risultano accomunati a quello per il
riscaldamento.
21
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
100%
90%
80%
70%
60%
50%
40%
30%
20%
10%
0%
Abitazioni vuote
Occupate solo da persone non
residenti
Occupate da persone residenti
Figura 15 Composizione % delle abitazioni dell’aggregazione del Parteolla per tipo di occupazione nelle
unità occupate da residenti, 2001. Confronto con il dato provinciale. Fonte: elaborazioni su dati del
Censimento Generale della Popolazione e delle Abitazioni, 2001
Figura 16 Composizione % delle abitazioni dell’aggregazione del Parteolla per disponibilità di servizi nelle
unità occupate da residenti, 2001. Confronto con il dato provinciale. Fonte: elaborazioni su dati del
Censimento Generale della Popolazione e delle Abitazioni, 2001
22
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
3.3.2
Struttura produttiva
Dal punto di vista della suddivisione territoriale in Sistemi Locali del Lavoro, i Comuni di
Dolianova, Donori e Serdiana appartengono al SLL di Cagliari, mentre il Comune Barrali a quello
di Senorbì. Globalmente il territorio dell’aggregazione presenta una specializzazione produttiva
in termini di addetti perlopiù riconducibile al settore industriale.
In anni recenti il contesto produttivo sovracomunale si è distinto per la presenza di una serie di
realtà economiche leader, in termini di fatturato e di valore aggiunto, nell’ambito dei rispettivi
settori di attività economica.
INDUSTRIA
Servizi
Servizi non
vendibili
vendibili
Barrali
0,22
-0,21
0,00
Dolianova
0,11
-0,03
-0,06
Donori
0,30
-0,21
-0,12
Serdiana
0,20
-0,33
0,12
-0,05
0,03
0,00
Provincia di
Cagliari
max specializzazione 1; min specializzazione -1
Tabella 5 Indice di specializzazione produttiva (addetti) dell’aggregazione del Parteolla su base comunale,
2001. Confronto con il dato provinciale. Fonte: Censimento dell’Industria e dei Servizi, 2001
Settore
Nome
Sede
Attività
I.C.A. di Ennio Argiolas Srl D
Dolianova
Alimentari - Latte
Cantine Argiolas Spa S
Serdiana
Alimentari - Vino
Manifattura
Cantina Sociale di Dolianova Scrl D Dolianova
Alimentari - Vino
Ge.Di.Ca. Srl S
Serdiana
Marmo, Granito e altri Mat. Edilizia
Costruzioni
Sarda Opus
Serdiana
Costruzioni
Superemme Spa
Dolianova Commercio al Dettaglio non specializzato
Commercio
Dis - Srl D
Dolianova Commercio al Dettaglio non specializzato
Alberghi e Ristorazione
Catering Più Srl
Dolianova
Mense
A.I.T. Srl
Donori
Architettura, Ingegneria e Studi Tecnici
Altri Servizi vendibili
Servizi Distribuzione Logistica Srl Dolianova
Soc. vigilanza e servizi imprese
Istruzione
Cooperativa Sociale Primavera 2035 ScrlDolianova
D
Istruzione
Tabella 6 Imprese leader nell’aggregazione rispetto alle performance regionali, 2008. Fonte: Osservatorio
Economico della Sardegna
23
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
Nel 2009 la struttura produttiva intercomunale registra la presenza di 1.240 imprese attive, pari al
2,7% sul totale provinciale e concentrate per il 61% nel solo Comune di Dolianova, con un indice
di densità produttiva (imprese/superficie territoriale) diffusamente inferiore alla media allargata,
rispettivamente 6,6 e 10,1 imprese per km2.
In particolare, fatta eccezione per il solo Comune di Dolianova, la distribuzione per sezioni di
attività economica indica un significativo sovradimensionamento del settore primario, a scapito
della minore diffusione di attività riconducibili alle componenti vendibile e non vendibile del
settore terziario. Il contributo della componente industriale risulta leggermente superiore alla
media provinciale.
Relativamente alle singole sezioni di attività economica, i differenziali osservati nel settore
manifatturiero sono pienamente compensati dalle attività legate al settore edile, mentre la
componente vendibile del terziario è quella che mostra la maggiore distanza dalla realtà
provinciale. Ciò risulta particolarmente evidente nel caso del commercio all’ingrosso e al
dettaglio e nelle attività ristorative e di alloggio. Infatti, i servizi legati al trasporto e al
magazzinaggio mantengono un peso più che proporzionale all’interno delle singole sezioni di
attività economica.
100%
90%
80%
70%
60%
50%
40%
30%
20%
10%
0%
18,5
22,7
28,1
42,8
20,7
35,5
60,0
17,2
23,5
23,4
25,3
60,9
59,6
31,3
48,5
22,6
40,7
TERZIARIO
SECONDARIO
17,0
PRIMARIO
Figura 17 Struttura produttiva dell’aggregazione del Parteolla per comparti di attività economica su base
comunale, 2009 (composizione %). Confronto con il dato provinciale. Fonte: elaborazioni su dati
Infocamere
24
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
Figura 18 Struttura produttiva dell’aggregazione del Parteolla per alcune sezioni di attività economica,
2009 (composizione %). Confronto con il dato provinciale. Fonte: elaborazioni su dati Infocamere
Rispetto al 2005, sulla scia di un significativo incremento del numero di imprese attive nel settore
edile e di una contestuale espansione di alcune componenti del settore terziario, la struttura
produttiva locale registra una variazione positiva del +2,3%, solo in parte attenuata dalle vistose
flessioni del settore primario e in ambito manifatturiero (industria in senso stretto). In termini di
singole sezioni di attività si evidenzia, inoltre, l’evoluzione positiva del commercio così come
delle attività operanti in ambito ricettivo e ristorativo.
25
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
100%
90%
80%
70%
60%
50%
40%
30%
20%
10%
0%
18,5
22,7
28,1
42,8
20,7
35,5
60,0
17,2
23,5
23,4
25,3
60,9
59,6
48,5
31,3
22,6
40,7
TERZIARIO
SECONDARIO
17,0
PRIMARIO
Figura 19 Numero di imprese attive per settore e per alcune sezioni di attività economica
dell’aggregazione del Parteolla, 2005-2009
In base alla struttura produttiva locale nel I trimestre 2012 e alle possibili sezioni e divisioni di
attività economica maggiormente coinvolte e interessate da interventi in campo energetico1, si
riscontra un’elevata incidenza del settore agricolo, seguito a notevole distanza dal settore delle
costruzioni (in particolare costruzione di edifici e lavori di costruzione specializzati) e, in seconda
battuta ,dalle attività manifatturiere (principalmente industrie alimentari, fabbricazione di
prodotti in metallo e industrie del legno).
Nell’ambito di tale raggruppamento di imprese attive, la valutazione della struttura aziendale in
funzione del numero di addetti (dipendenti e indipendenti) evidenzia la presenza di un
significativo tessuto di microimprese, prevalentemente rappresentate dalla classe di addetti
compresa tra 0 e 2 unità seguita da quella tra 3 e 5 addetti, con una incidenza complessiva del
94% sul totale. Al contempo, ben 45 imprese operanti sul territorio dell’aggregazione registrano
un numero di addetti pari o superiore alle sei unità, con una articolazione che giunge anche
all’individuazione di imprese con oltre 60 addetti.
1
Nel dettaglio: Agricoltura, silvicoltura e pesca (A), Estrazione di minerali da cave e miniere (B), Attività manifatturiere
(C), Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (D), Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di
gestione … (E), Costruzioni (F), Commercio (G), Trasporto e magazzinaggio (H), Attività di servizi di alloggio e di
ristorazione (I), Attività professionali, scientifiche e tecniche (M) – Attività degli studi di architettura e d’ingegneria;
Ricerca scientifica e sviluppo; Attività di noleggio e leasing operativo; Attività di servizi per edifici e paesaggio.
26
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
Barrali Dolianova Donori Serdiana Totale
51
226
109
90
476
7
68
11
20
106
8
50
13
12
83
5
35
10
9
59
33
5
4
42
1
12
1
4
18
1
10
3
2
16
12
4
16
6
1
1
8
2
4
2
8
A 01 Coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali, c...
F 41 Costruzione di edifici
F 43 Lavori di costruzione specializzati
I 56 Attività dei servizi di ristorazione
H 49 Trasporto terrestre e mediante condotte
N 81 Attività di servizi per edifici e paesaggio
C 10 Industrie alimentari
C 25 Fabbricazione di prodotti in metallo (esclusi macchinari ...
C 16 Industria del legno e dei prodotti in legno e sughero (es...
C 23 Fabbricazione di altri prodotti della lavorazione di miner..
Tabella 7 Distribuzione % delle imprese attive dell’aggregazione del Parteolla rilevanti in chiave energetica
per alcune sezioni di attività economica, I trim. 2012. Fonte: elaborazioni su dati Infocamere
Cod. Ateco (Sez.)
Comune
A
Serdiana
PALA DI MARIO PALA & C. S.S. AGRICOLA ECCELSA FORMA DISGIUNTA: PALA DI MARIOATTIVITA'
PALA & C.VINI-VINICOLA
S.S. O AGRICOLA ECCELSA S.S. FORME ABBREVIATE: PALA S.S. O MARIO PALA & C. S.S. O AGRICOLA ECCELSA S.S.
Nome
Attività
A
Serdiana
SOCIETA' AGRICOLA GIUSEPPE E ANTONIO ARGIOLAS S.S.
A
Dolianova
COOPERATIVA OLIVICOLTORI DEL PARTEOLLA SOCIETA' COOPERATIVA AGRICOLA DENOM
COLTIVAZION
INAZIONE ABBR
E, RACC
EVIATA:
OLTAC.O.P
ELAVORAZIONE
AR. SOC. COOP.
OLIVE.
AGRICOLA
COMMERCIO AL MINUTO
A
Dolianova
PARTEOLLA QUAGLIA DI MANNI & C. S.N.C. DENOMINAZIONE ABBREVIATA: PARTEOLLA QU
ALLEVAM
AGLIA S.N
ENTO
.C.EVENDITA AVICOLO
C
Dolianova
ICA DI ENNIO ARGIOLAS S.R.L. O IN FORMA ABBREVIATA ARGIOLAS FORMA GGI S.R.L. CASEIFICIO
C
Dolianova
CANTINA SOCIALE DI DOLIANOVA SOCIETA' COOPERATIVA AGRICOLA IN FORMA ABBREVIATA
LAVORC
AZION
.S.D. E
SOC.
E TRASFOR
COOP. AGR
MAZIONE
ICOLAUVA
A
Donori
BOI SERGIO
COLTIVAZIONI FLORICOLE E DI PIANTE ORNAMENTALI
A
Barrali
AZIENDA AGRICOLA PARADISO DI ALBERTO ARGIOLAS
COLTIVAZIONE DI COLTURE FRUTTICOLE E ORTAGGI, LAVORAZIONE CONSERVAZIONEVENDITA
A
Barrali
AZ. AGRICOLA PARADISO DI ARGIOLAS EFISIO
COMMERCIO ALL'INGROSSO DI PRODOTTI ORTOFRUTTICOLI
A
Serdiana
COMUNITA' LA COLLINA COOPERATIVA SOCIALE - ONLUS
COLTURE MISTE VITI-VINICOLE, OLIVICOLE E FRUTTICOLE
A
Dolianova
ALLEVATORI ASSOCIATI DEL PARTEOLLA - SOCIETA' COOPERATIVA AGRICOL A CON DEALLEVAM
NOMINAZION
ENTO
E ABBR
DEL BESTIAM
EVIATA ALLEVAD
E DA CARNE
O S.C.A.
EDA LATTE MACELLAZIONE DEL BESTIAME DA CARNE
B
Serdiana
GE.DI.CA. S.R.L.
C
Serdiana
ARGIOLAS S.P.A. POTRA' ANCHE UTILIZZARE LA DENOMINAZIONE ARGIOLAS E C. S.P.A.INDUSTRIA CASEARIA-OLEARIA, VINICOLA IN GENERE
C
Donori
CASEIFICIO ARESU & C.L. S.R.L.
LAVORAZIONE PRODOTTI LATTIERO-CASEARI. COMMERCIO AL MINUTO DI PRODOTTI CASEARI
C
Donori
L.A.P. DI CASULA ANTONIO
ATTIVITA': FABBRICAZIONE DI PORTE E FINESTREINLEGNO
C
Dolianova
GRAFICA DEL PARTEOLLA DI COSSU PAOLO &.C. S.N.C. *GRAFICA DEL PARTEOLLA S.N.C.
TIPOGRAFIA, LEGATORIA
C
Dolianova
DITTA PIANO EGIDIO DI PIANO ANDREA & C. S.N.C.
C
Barrali
C
Dolianova
C
Donori
C
Dolianova
C
Donori
C
Dolianova
COLTIVAZIONE DI UVA
MOVIMENTO TERRA ED ESTRAZIONE SABBIA, SFRUTTAMENTO CAVE, OPERE EDILI
FABBRICAZIONE DI ESPOSIVI, FUOCHI ARTIFICIALI
P.M.Z. DI MURGIA ROBERTO E PILIA ALESSANDRO & C. S.N.C. DENOMINAZIONE ABBREVIATA
LAVOR
P.MAZION
.Z. S.N.C
E AR
. TISTICA MARMO EPIETRE AFFINI, LAVORI IN MOSAICO
F.LLI PERRA DI GIANLUIGI E ROBERTO S.N.C.
CARPENTERIA METALLICA
GRUPPO DEL TIRRENO S.R.L
CARPENTERIA. FABBRICAZIONE DI STRUTTURE METALLICHE E MONTAGGIO IN OPERA
LA.VE.AL. S.N.C. DEI FRATELLI GIUSEPPE E PRIAMO AGUS
LAVORAZIONE INFISSI IN ALLUMINIO
ZINCO L.A.S.A. S.R.L.
ZINCHERIA, TRATTAMENTO E RIVESTIMENTO METALLI
ALITECNO TECNOLOGIE ESERVIZI PERL'INDUSTRIA ALIMENTARE DI A. LI BEROTTI & C. S.A.S.
FABBRICAZIONE
INFORMA ABBR
DI MACC
EVIATA
HINEALITECN
PERLA LAVORAZIONE
O S.A.S. DI A. LIBE
DEIROTTI
PRODOTTI
& C. ALIMENTARI, BEVANDE
F
Barrali
DE.CA DI CALLAI FELICE S.N.C.
EDILIZIA
F
Serdiana
C. E G. COSTRUZIONI DI GHIANI IGNAZIO & C. S.N.C.
IMPRESA EDILE DI COSTRUZIONE E RISTRUTTURAZIONE DI EDIFICI CIVILI E INDUSTRIALI
F
Dolianova
CGF COSTRUZIONI S.N.C. DI GIANNI, FABIO COSSU & C.
REALIZZAZIONE DI OPERE CIVILI E INDUSTRIALI, MANUTENZIONI, RISTRUTTURAZIONI E RESTAURI
F
Donori
COSTRUZIONI EDILI DI CABBUA ELIDE
COSTRUZIONE RISTRUTTURAZIONE IMMOBILI CIVILI INDUSTRIALI, RETI, OPERE STRADALI, MOV. TERRA
F
Dolianova
EMME EMME COSTRUZIONI - S.R.L. DENOMINAZIONE ABBREVIATA M.M. COS TRUZIONI S.RIMPR
.L. ESA EDILE
F
Serdiana
SARDA OPUS S.R.L.
COSTRUZIONI EDILI CIVILI E INDUSTRIALI, DI STRADE, RETI, DIFESA E SISTEMAZIONE IDRAULICA ...
F
Dolianova
RE.CO. RESTAURI S.R.L.
COSTRUZIONI EDILI E RESTAURI CIVILI E MONUMENTALI, OPEREINCEMENTO ARMATO, RETI, ...
F
Dolianova
MEDILA SOCIETA' COOPERATIVA CONDENOMINAZIONE ABBREVIATA MEDIL A SOC. COOP.,
COSTRUZIONI E RISTRUTTURAZIONI DI FABBRICATI
F
Dolianova
SEGNALETICA LAVORI STRADALI - S.R.L. SE.LA.S. - S.R.L.
LAVORI STRADALI IN GENERE E SEGNALETICA STRADALE
F
Dolianova
ALTEA FRANCESCO
IMPIANTI IDRICI E FOGNATURE, MANUTENZIONE. COSTRUZIONE EDIFICI CIVILI E NON, STRADE ...
F
Dolianova
ELETTROLAB DI ROSA PAOLO
INSTALLAZIONE MENUTENZIONE E RIPARAZIONE DI IMPIANTI ELETTRONICI, ILLUMINAZIONE ...
F
Dolianova
TORO ASCENSORI DI TORO PIERPAOLO
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Dolianova
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Dolianova
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Dolianova
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Dolianova
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27
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
Tabella 8 Imprese attive nell’aggregazione del Parteolla rilevanti in chiave energetica e con un numero di
addetti superiore alle sei unità, I trim. 2012. Fonte: elaborazioni su dati Infocamere
Settore agricolo. Con stretto riferimento al comparto agricolo, i dati definitivi relativi al
Censimento dell’Agricoltura del 2010 riportano la presenza di 1.419 aziende agricole su scala
intercomunale, pari a circa il 12% sul totale provinciale e prevalentemente distribuite tra i
Comuni di Dolianova e Serdiana (rispettivamente il 39% ed il 33% sul totale dell’aggregazione),
di cui una quota particolarmente elevata e superiore alla media provinciale a carattere
individuale (nell’ordine, il 99% ed il 96%).
In termini di superfici, la SAU, pari a circa 10.638 ettari complessivi e prevalentemente
concentrata nel Comune di Dolianova e in seconda battuta nel Comune di Serdiana
(rispettivamente, il 48% e il 32% a livello sovracomunale), copre l’86% della Superficie Agricola
Totale (SAT), un dato superiore al dato medio della Provincia di Cagliari (circa l’82%); gran parte
di essa risulta destinata a prati permanenti e pascoli, sebbene le coltivazioni legnose agrarie
concentrino una quota proporzionalmente superiore rispetto alla media provinciale, con un
contestuale ridimensionamento delle superfici destinate a seminativi. In linea con la media
allargata, se non inferiori, risultano le quote associate all’arboricoltura da legno e a bosco.
Dal canto suo il comparto zootecnico si articola in 106 aziende complessive, pari a circa il 4%
delle unità operanti a livello provinciale e con un’incidenza proporzionalmente inferiore sul
totale delle aziende agricole locali, con una concentrazione relativa ancora una volta in
corrispondenza di Dolianova e di Serdiana. I dati riproducono l’ampia gamma degli
orientamenti aziendali, distribuiti prevalentemente tra il comparto ovino, caprino e suino, e in
seconda battuta in quello bovino ed equino. In termini di capi emerge una speculare
specializzazione relativa delle aziende di settore, con l’aggiunta del comparto avicolo per il
quale l’aggregazione concentra circa il 25% dei capi allevati in ambito provinciale, in virtù
soprattutto di un’unica azienda operante nel Comune di Dolianova e, in seconda battuta, delle
cinque unità registrate a Serdiana.
28
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
100%
90%
80%
34,3
32,5
32,2
14,7
13,9
36,5
70%
60%
50%
20,4
Serdiana
19,1
Dolianova
40%
30%
20%
47,6
48,7
6,1
5,3
5,2
Aziende
SAU
Sup. tot.
39,2
10%
0%
Donori
Barrali
33,4
10,9
Giornate di lavoro
Figura 20 Composizione % della struttura agricola dell’aggregazione del Parteolla su base comunale, 2010.
Fonte: elaborazioni su dati Censimento dell’Agricoltura 2010
Figura 21 Composizione % della superficie agricola totale per destinazione nell’aggregazione del Parteolla
su base comunale, 2010. Confronto con il dato provinciale. Fonte: elaborazioni su dati Censimento
dell’Agricoltura 2010
29
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
N°di aziende
70
58
60
50
40
30
25
20
14
24
11
6
10
2
0
bovini
equini
ovini
caprini
suini
avicoli
conigli
N° di capi
160.092
165.000
145.000
125.000
105.000
85.000
65.000
45.000
25.000
5.000
-15.000
13.092
1.111
46
bovini
bovini
equini
equini
ovini
ovini
4.029
6.748
caprini
suini
suini
caprini
23
avicoli
avicoli
conigli
conigli
Figura 22 Numero di aziende e di capi allevati per tipologia nell’aggregazione del Parteolla, 2010.
Fonte:elaborazioni su dati Censimento dell’Agricoltura 2010
Le variazioni intercensuarie segnalano un profondo ridimensionamento del comparto, diffuso
all’intera aggregazione e particolarmente evidente in termini di aziende e di superficie agricola
totale, mentre la SAU e il numero di giornate lavorative impiegate in agricoltura registrano una
flessione meno che proporzionale.
30
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
L’ampio arretramento dei seminativi si traduce, almeno in parte, in un ampliamento delle
superfici a prati permanenti e pascoli, e viene in minima parte compensato dall’aumento delle
legnose agrarie. In maniera contestuale si assiste ad un significativo ampliamento della
superficie non utilizzata e dell’altra superficie.
In linea con l’evoluzione del comparto agricolo, la zootecnia intercomunale registra una
battuta d’arresto nella struttura aziendale, alimentata da tutti i comparti maggiormente
significativi; contestualmente il numero di capi sperimenta un arretramento nel comparto ovino
e caprino, attenuato dall’espansione degli allevamenti suinicoli e dalla comparsa del comparto
avicolo nelle dimensioni ad oggi rilevate.
Figura 23 Variazioni % intercensuarie in ambito agricolo nell’aggregazione del Parteolla, 2000-2010. Fonte:
elaborazioni su dati censuari
31
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
30,0
17,3
20,0
10,0
0,0
-10,0
Ovini
-20,0
-30,0
Caprini
Suini
-3,8
Aziende
Totale
Ovini
Caprini
-13,1
Capi
Suini
-20,3
-25,6
-40,0
-35,0
-50,0
-60,0
-70,0
-64,7
Figura 24 Variazioni % intercensuarie in ambito zootecnico nell’aggregazione del Parteolla, 2000-2010.
Fonte: elaborazioni su dati censuari
Settore turistico. Nel 2010 il settore turistico-ricettivo dell’aggregazione registra la presenza
complessiva di 13 strutture ufficiali a cui si associa una capacità di 89 posti letto, per oltre la
metà concentrati nel segmento complementare (bed&breakfast) e con la presenza di due
strutture alberghiere, entrambe localizzate nel Comune di Dolianova, di piccole dimensioni (20
posti letto ciascuna), di medio-bassa categoria (2 e 3 stelle) e con apertura annuale. Queste
ultime ospitano congiuntamente un flusso di pernottamenti costantemente al di sotto delle mille
unità: la capacità ospitante è, pertanto, occupata in proporzioni modeste, inferiori al 10% e di
gran lunga distanti dai valori osservati su scala provinciale e regionale.
Grazie alla comparsa sul mercato, e nelle statistiche ufficiali, di una struttura alberghiere e dei
B&B, nel periodo 2005-2010 l’offerta di posti letto è pressoché triplicata. Di contro, la domanda
alberghiera non sembra registrare particolari evoluzioni nonostante l’andamento altalenante
che dipende dalla stagione esaminata. Più in generale, la modesta valenza turistico-ricettiva
dell’aggregazione è testimoniata dall’assenza in tutti i Comuni della Comunità Pioniera di rifiuti
imputati nel 2010 alla c.d. popolazione fluttuante in ambito locale.
Nel complesso, i processi insediativi ed economici nell'ambito territoriale del Parteolla rivelano
tendenze all’innovazione che ne consolidano la matrice tradizionalmente agricola come
elemento di identificazione e di appartenenza per tutti i centri dell’area.
32
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
3.4
Assetto urbanistico del territorio
Al 2001 il patrimonio edilizio dell’aggregazione si articolava in 5.068 abitazioni, di cui 4.507
occupate da residenti, 554 vuote e 7 occupate da non residenti, mentre nel 2011 è composto
da 6.554 abitazioni. Per quanto riguarda la vetustà delle abitazioni e la crescita insediativa, al
2001 si rileva una incidenza leggermente più elevata delle unità di più antica costruzione, con
una concentrazione relativa delle unità edificate nel periodo che va da prima del 1919 al 1971
pari al 48% (46% per la Provincia di Cagliari). Ben il 27,7% e il 14,6% del totale delle abitazioni
risale rispettivamente a prima del 1919 e nel periodo compreso tra il 1919 e il 1945; la dinamica
successiva si mantiene su tassi superiori, talvolta in misura sensibile, alla media provinciale.
BARRALI
L’assetto urbanistico di Barrali ha conservato quasi intatta la disposizione delle sue case lungo le
strade che formano il centro storico. Si tratta di case in pietra abbellite da un pergolato, detto
“su barrali”, e precedute da un vasto cortile che si affaccia verso l’esterno con un portale in
pietra.
Il Comune di Barrali risulta dotato di Piano Urbanistico Comunale del 2002; in esso è prevista la
Zona A, per la quale è stato predisposto il Piano Particolareggiato, approvato con Deliberazione
del Consiglio Comunale n°40 del 8/08/1994. Il perimetro della Zona A ha inoltre formato
l’oggetto di un atto ricognitivo verificato in sede di copianificazione con l’Ufficio del Piano della
Regione Sardegna in considerazione delle prescrizioni del Piano Paesaggistico Regionale, e
approvato in sede locale con Deliberazione del Consiglio Comunale n°1 del 18/02/2008.
Figura
25
Evoluzione
dell’abitato
di
Barrali,
confronto
ortofoto
1977
–
2006.
Fonte:
www.sardegnageoportale.it
33
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
DOLIANOVA
Il tessuto urbanistico di Dolianova, per quanto negli ultimi decenni si sia notevolmente
sviluppato, consente di individuare con sufficiente chiarezza i nuclei dei due centri storici dei
villaggi di Sicci San Biagio e di San Pantaleo che si fusero nel 1905 dando luogo all’attuale
agglomerato. In entrambi, sulle strade tortuose, si affacciano le caratteristiche case a corte,
costruite in pietra e ingentilite dalla lolla o porticato, e dal portale monumentale che le pone in
comunicazione con la strada.
Il Comune di Dolianova risulta dotato di Piano Urbanistico Comunale del 1997; in esso è prevista
la Zona A, per la quale è stato predisposto il Piano Particolareggiato, approvato con
Deliberazione del Consiglio Comunale n° 37 del 14/07/2003. Il perimetro della Zona A ha inoltre
formato l’oggetto di un atto ricognitivo verificato in sede di copianificazione con l’Ufficio del
Piano della Regione Sardegna in considerazione delle prescrizioni del Piano Paesaggistico
Regionale, e approvato in sede locale con Deliberazione del Consiglio Comunale n° 47 del
10/08/2007.
Figura
26
Evoluzione
dell’abitato
di
Dolianova,
ortofoto
1954
-
1977
–
2008.
Fonte:
www.sardegnageoportale.it
DONORI
Il tessuto urbano di Donori è caratterizzato da un centro storico abbastanza ben conservato,
sulle cui strade si affacciano i tipici portali che danno accesso alle case costruite in pietra e
ingentilite dal porticato o lolla e da una grande corte.
Il Comune di Donori risulta dotato di Piano di Fabbricazione del 1973; in esso è prevista la Zona
A, per la quale è stato predisposto il Piano Particolareggiato, approvato con Deliberazione del
Consiglio Comunale n° 26 del 29/09/2004. Il perimetro della Zona A ha inoltre formato l’oggetto
di un atto ricognitivo verificato in sede di copianificazione con l’Ufficio del Piano della Regione
34
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
Sardegna in considerazione delle prescrizioni del Piano Paesaggistico Regionale, e approvato in
sede locale con Deliberazione del Commissario Straordinario n° 2 del 21/05/2007.
Figura
27
Evoluzione
dell’abitato
di
Donori,
confronto
ortofoto
1977
–
2006.
Fonte:
www.sardegnageoportale.it
SERDIANA
Il Comune di Serdiana ha conservato abbastanza integro il suo centro storico con un insieme di
strade a reticolo sulle quali si affacciano le caratteristiche case a corte ingentilite dal porticato
interno (sa lolla) e costruite in mattoni di terra cruda (ladiri).
Il Comune di Serdiana risulta dotato di Piano Urbanistico Comunale del 1998 e di Piano
Particolareggiato approvato il 13/05/1996. Il perimetro della Zona A ha inoltre formato l’oggetto
di un atto ricognitivo verificato in sede di copianificazione con l’Ufficio del Piano della Regione
Sardegna in considerazione delle prescrizioni del Piano Paesaggistico Regionale, e approvato in
sede locale con Deliberazione del Consiglio Comunale n°16 del 6/06/2007.
Figura
28
Evoluzione
dell’abitato
di
Serdiana,
confronto
ortofoto
1977
–
2008.
Fonte:
www.sardegnageoportale.it
35
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
3.5
Analisi dei trasporti e della mobilità
Il sistema della mobilità e dei trasporti della Provincia di Cagliari colloca l’aggregazione
nell’ambito di gravitazione del campo urbano di Cagliari, caratterizzando i territori comunali per
i rapporti molto marcati tra il bacino del Parteolla e l’area urbana del Capoluogo.
Dal punto di vista dell'infrastrutturazione del territorio, il Parteolla è caratterizzato dalla presenza
del tracciato storico delle Ferrovie Complementari Sarde. L'infrastruttura ferroviaria attraversa il
territorio in direzione sud-nord collegando l'area urbana di Cagliari con il settore montano
interno del Sarcidano, e più a nord fino a Sorgono, e con il settore costiero dell'Ogliastra fino ad
Arbatax. Il Piano Paesaggistico Regionale considera il sistema infrastrutturale della ferrovia, in
quanto ferrovia di impianto storico, un elemento di interesse paesaggistico e di connessione
con la rete più minuta del territorio. L'infrastruttura ferroviaria, ed i sui diversi elementi costitutivi
quali stazioni, caselli, ecc., rappresenta in tal senso un bene identitario per il territorio del
Parteolla e per l'intero territorio regionale, così come chiaramente enunciato nel PPR. La ferrovia
attraversa l'intero ambito territoriale e collega tutti i centri abitati dei Comuni appartenenti
all'Unione.
Inoltre, sono presenti alcune linee gestite dall’ARST che seguono il percorso della dorsale
ferroviaria sarda.
I servizi collettivi di trasporto vengono attualmente utilizzati dai non possessori d’auto: questo
nello specifico avviene per la linea ferroviaria a binario unico Cagliari – Pirri – Monserrato –
Settimo San Pietro – Soleminis – Dolianova. Essa, nonostante la capacità di penetrazione nel
campo urbano, ha scarso utilizzo in quanto, attualmente, non offre garanzie di frequenza e
comfort, non ha un’integrazione trasversale del percorso e non trova nella rete di trasporto
collettivo su gomma un servizio complementare.
I territori dell’aggregazione si riferiscono a Cagliari quale principale centro gravitazionale dei
flussi di mobilità legati a fenomeni di pendolarismo; il Comune di Barrali, che afferisce al SLL di
Senorbì, si rivolge al Capoluogo in seconda battuta, per i servizi e le esigenze di ordine
burocratico - amministrativo che non possono essere soddisfatti nelle immediate vicinanze.
L’aggiornamento al 2005 dei flussi di mobilità privata attivati in ingresso e in uscita dai Comuni
da parte dei residenti nelle due ore di punta, eseguito sulla base della matrice di originedestinazione del 2001, restituisce un volume di spostamenti estremamente elevato (pari a 1.951
unità), sebbene associato ad un rapporto tra gli spostamenti in ingresso e quelli in uscita dalla
Comunità (“indice di centralità”) inferiore all’unità (0,42). Contestualmente, l'indice di
autocontenimento,
quale
rapporto
tra
gli
spostamenti
che
avvengono
all'interno
dell'aggregazione e gli spostamenti totali, risulta pari al 7%, indicando una certa marginalità dei
flussi interni al bacino. Nel complesso, i rilievi effettuati restituiscono l’immagine di un contesto, a
36
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
livello di aggregazione, abbastanza promettente ai fini della promozione di forme di mobilità
sostenibile per i privati.
Parco veicolare. Nel 2010 il parco veicolare dell’aggregazione del Parteolla ammonta a 11.084
unità, per il 67% associate al solo Comune di Dolianova e di cui il 77% formato da autovetture (in
linea con la media provinciale). Sia in termini veicolari che di sole autovetture la dotazione ogni
100 abitanti risulta inferiore al dato allargato.
L’analisi delle differenti categorie tipologiche di autovetture rivela come il parco intercomunale
risulti più vecchio di quello osservato a livello provinciale, con una concentrazione di veicoli
nella classe che va da Euro 0 ad euro 2 pari al 43% sul totale comunale (38% in ambito
allargato).
90,0
80,0
70,0
60,0
50,0
40,0
30,0
20,0
10,0
0,0
75,6
62,6
52,1
57,5
70,3
55,0
69,4
53,2
72,9
56,0
77,3
59,7
n° veicoli ogni 100
abitanti
n° autovetture ogni 100
abitanti
Figura 29 Indici di dotazione veicolare nell’aggregazione del Parteolla, 2010. Confronto con il dato
provinciale. Fonte: elaborazioni su dati ACI e ISTAT
37
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
100%
90%
80%
1,9
1,0
1,1
26,0
30,9
29,5
27,0
23,4
25,1
1,3
1,2
36,7
31,3
1,9
36,0
70%
60%
50%
24,1
24,6
24,0
40%
30%
20%
10%
0%
25,6
23,1
23,8
8,5
7,3
6,7
10,9
14,3
13,8
5,9
11,2
Barrali
Dolianova
Donori
Serdiana
EURO 0
EURO 1
EURO 2
22,9
20,4
EURO 3
7,1
13,5
21,0
5,6
11,3
Aggregazione di Provincia di
Dolianova
Cagliari
EURO 4
EURO 5
Figura 30 Distribuzione % del parco autovetture dell’aggregazione del Parteolla in funzione della tipologia
Copert, 2010. Confronto con il dato provinciale. Fonte: elaborazioni su dati ACI
Il trend di lungo periodo suggerisce come il parco veicoli e autovetture sia cresciuto in maniera
ininterrotta e costantemente superiore alla media allargata, ad un tasso di crescita medio
annuo in entrambi i casi superiore alla media provinciale e nettamente superiore all’andamento
demografico comunale: l’incremento complessivo del numero di veicoli e di autovetture
nell’arco del quinquennio risulta pari rispettivamente a +21% e +20% (+8% in entrambi i casi su
scala provinciale).
38
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
5,0%
4,5%
4,3%
4,0%
4,0%
3,5%
3,0%
2,5%
3,2%
3,0%
3,8%
3,4%
3,9%
3,6%
3,0%
2,7%
2,2%
2,0%
1,7% 1,6%
1,5%
2,0%
1,5%
1,0%
0,5%
veicoli
autovetture
0,6%
0,1%
0,4%
popolazione
0,0%
Figura 31 Tasso di variazione medio annuo del parco veicoli e autovetture e della popolazione
nell’aggregazione del Parteolla, 2005-2010. Confronto con il dato provinciale. Fonte: elaborazioni su dati
ACI e ISTAT
3.6
Analisi delle infrastrutture e delle reti energetiche
Rete stradale. I quattro paesi dell’aggregazione sono interconnessi da un efficace sistema di
strade statali e provinciali, delle quali la più importante, in termini di volumi di traffico veicolare
extraurbano, è senza dubbio la S.S. 387. Su quest’ultima strada si registra un traffico che può
essere definito pendolare, caratterizzato, quindi, da discreti flussi in uscita dai centri urbani nelle
ore mattutine ed in rientro verso i centri urbani nelle ore serali. Tali dinamiche sono, chiaramente,
imputabili alla vicinanza del Capoluogo (Cagliari) che attrae su di sé il flusso lavorativo e
studentesco pendolare dai paesi dell’aggregazione. Sia le strade statali che quelle provinciali,
pur essendo sempre in buono stato di manutenzione, risentono di una progettazione di vecchia
concezione. In particolare, le larghezze stradali e gli andamenti delle curve non sono adatti ai
moderni autoveicoli, le cui velocità di percorrenza di crociera sono decisamente più alte delle
velocità di progetto delle strade. Questo comporta che le suddette vie di Comunicazione
presentino delle criticità nei confronti della sicurezza della circolazione, in particolar modo nelle
ore di punta del traffico, quando il flusso veicolare è veramente consistente.
39
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
Rete di distribuzione dell’elettricità. La rete di distribuzione dell’energia elettrica (gestita ancora
dall’ex monopolista Enel Distribuzione S.p.A.) si presenta dimensionata in modo più che
sufficiente per gli usi della Comunità. I quattro paesi dell’aggregazione sono serviti da linee
elettriche di media tensione a 15 kV, che alimentano le diverse cabine di trasformazione MT/BT
sparse nel territorio, dalle quali vengono poi alimentate tutte le utenze in bassa tensione (220 e
380 V). Nonostante la dimensione preponderante di Dolianova rispetto agli altri tre paesi
dell’aggregazione e le dinamiche di incremento demografico dell’ultimo periodo, non si è
ancora resa necessaria l’alimentazione con la tensione da 150 kV, né tantomeno la
realizzazione di una cabina primaria di trasformazione (da 150 a 15 kV). Nel paese di Dolianova,
inoltre, Enel Distribuzione ha recentemente sostituito e ammodernato tutti i trasformatori delle
cabine secondarie MT/BT rendendo ancora più efficiente il sistema di distribuzione dell’energia.
La capillare diffusione degli impianti fotovoltaici ha progressivamente saturato tali cabine di
trasformazione, rendendo, ad oggi, impossibile l’installazione di nuovi impianti singoli di potenza
pari o superiore a 1.000 kWp. Il sistema è, comunque, in grado di accogliere piccoli impianti di
generazione fotovoltaica, quali, ad esempio, quelli inseriti nel presente PAES da parte dei
Comuni dell’aggregazione.
Rete di distribuzione del gas. La rete di distribuzione del gas di città non è ancora presente nei
paesi dell’aggregazione. Questi, però, fanno parte di un consorzio di bacino (a capo del quale
vi è il Comune di S. Andrea Frius) che è incaricato, nell’ambito del progetto di metanizzazione
della Sardegna, di appaltare la realizzazione col sistema del project financing delle reti cittadine
di distribuzione del gas. Nelle intenzioni del progetto di metanizzazione, vi sarebbe l’avvio
dell’esercizio della rete con la distribuzione di aria propanata (come già avviene nel
Capoluogo), per poi passare alla distribuzione del metano al momento del completamento del
collegamento con la Tunisia e della dorsale principale sarda. Nonostante il gas naturale,
contenuto nel combustibile distribuito, sia un combustibile fossile (e, quindi, non particolarmente
vantaggioso per il bilancio della CO2 immessa in atmosfera), può essere destinato a realizzare
sia delle discrete economie di scala, con la sostituzione di vecchie caldaie a gasolio (più
costoso dell’aria propanata), sia dei piccoli abbattimenti di immissioni di CO2, con l’eliminazione
dell’uso delle classiche bombole di GPL (e la conseguente riduzione della circolazione dei
numerosi veicoli che trasportano le medesime). Allo stato attuale, è stato individuato il
promotore che dovrà eseguire le reti. Si stima di realizzare un allaccio di “gas di città” per ogni
utenza idrica. Non si conosce, però, con esattezza la data di avvio dei lavori, in quanto i
progetti delle reti sono ancora in fase di ottenimento delle necessarie autorizzazioni e del nulla
osta da parte delle autorità competenti.
40
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
Reti di illuminazione pubblica. Lo stato delle reti della pubblica illuminazione nei vari paesi
dell’aggregazione appare piuttosto variegato, come si può evincere dall’IBE. In realtà, tutti i
Comuni dell’aggregazione hanno investito recentemente delle risorse finanziarie (sia proprie, sia
derivanti da finanziamenti regionali e/o europei) per eseguire interventi, anche importanti, sui
propri impianti di illuminazione pubblica, sia per l’ammodernamento tecnologico, sia per il
rinnovo degli elementi di sostegno ammalorati, sia per il risparmio sui consumi. Sono state
eseguite sostituzioni di corpi illuminanti obsoleti con altri a maggiore rendimento nei confronti
dell’inquinamento luminoso, sono state sostituite le armature dotate di lampade ad
incandescenza o agli alogenuri metallici con lampade a vapori di sodio ad alta pressione (SAP),
sono stati implementati quadri di comando dell’impianto con capacità di controllo del flusso
luminoso, e così via.
3.7
La gestione dei rifiuti
Nel corso del 2010 la produzione complessiva di rifiuti a livello di aggregazione si è attestata su
circa 5.480 ton/anno circa, prevalentemente concentrata nel Comune di Dolianova (circa il
63% sul totale) e con una produzione procapite diffusamente e sensibilmente inferiore alla
media provinciale (rispettivamente, 360 e 482 kg/anno). Il conferimento delle frazioni secca e
umida avviene presso gli impianti del Cacip (Cagliari) e di Villacidro.
Con riferimento alle modalità di raccolta, l’incidenza della differenziata si attesta su un valore di
gran lunga superiore al dato provinciale. Si tratta di livelli particolarmente elevati sull’intero
periodo 2005-2010 ma che registrano una costante flessione in controtendenza alla media
provinciale.
Più in generale, nel periodo in esame la produzione complessiva di rifiuti mostra un andamento
altalenante che tuttavia non modifica sostanzialmente i livelli complessivi, in virtù tuttavia di un
andamento crescente della produzione di indifferenziato che trova una compensazione nella
diminuzione della raccolta differenziata.
41
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
70,0
60,0
58,1
58,2
58,2
53,9
55,5
46,7
50,0
40,0
30,0
20,0
10,0
0,0
Barrali
Dolianova
Donori
Serdiana
Aggregazione di Provincia di
Dolianova
Cagliari
Figura 32 Incidenza % della raccolta differenziata sulla produzione totale di rifiuti nell’aggregazione del
Parteolla su base comunale, 2010. Confronto con il dato provinciale. Fonte: elaborazioni su dati ARPAS
70,0
60,0
50,0
40,0
Aggregazione di Dolianova
30,0
Provincia di Cagliari
20,0
10,0
0,0
2005
2006
2007
2008
2009
2010
Figura 33 Incidenza % della raccolta differenziata sulla produzione totale di rifiuti nell’aggregazione del
Parteolla, 2005-2010. Confronto con il dato provinciale. Fonte: elaborazioni su dati ARPAS
42
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
6.000.000
5.000.000
4.000.000
indifferenziat a
3.000.000
differenziat a
t otale
2.000.000
1.000.000
0
2005
2006
2007
2008
2009
2010
Figura 34 Evoluzione della produzione di rifiuti nell’aggregazione del Parteolla per modalità di raccolta
(kg/anno), 2005-2010.
Fonte: elaborazioni su dati ARPAS
3.8
La progettualità comunale e sovracomunale
Sotto il profilo istituzionale, insieme ad altre due Amministrazioni comunali l’aggregazione
partecipa all’Unione dei Comuni “Parteolla e Basso Campidano”, costituita nel 2001 e
impegnata nell’erogazione di servizi associati tra i quali quelli di igiene ambientale e delle
attività produttive a partire dalla condivisione dello sportello unico.
L’adesione alla compagine amministrativa ha rappresentato l’occasione per lo sviluppo di
progettualità Comuni all’intera Comunità Pioniera. A partire dalle passate esperienze di
progettazione partecipata e integrata a cui i Comuni dell’aggregazione hanno preso parte in
forma singola e talvolta associata (Leader e Leader+, PIT2, PIA, il percorso di Progettazione
Integrata nell’ambito della programmazione delle risorse POR Sardegna 2000-2006, ecc.), in
anni recenti si sottolineano alcune iniziative a matrice integrata e direttamente riconducibili
all’Unione.
2
P.I.T. - Progetti Integrati Territorliali. Il QCS 2000-2006 definisce i progetti integrati come quell'insieme di azioni
che attraversano diversi settori, ma puntano ad un obiettivo Comune di sviluppo del territorio e necessitano di un
approccio attuativo unitario e coerente. I PIT sono inseriti come documenti programmatici nei POR e nei Complementi
di programmazione (CdP), ma non sono un'articolazione aggiuntiva rispetto agli assi e alle misure contenuti in questi
ultimi. Si tratta di una modalità operativa specifica che viene scelta per collegare tra loro le azioni previste e ottimizzare il
risultato finale verso un unico obiettivo.
43
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
Tra queste, il percorso di Agenda 21 “B.U.S. 21”3 teso, a partire dalla stretta collaborazione tra
istituzioni e società civile, al miglioramento del sistema del trasporto territoriale, alla promozione
di iniziative di pianificazione energetica sostenibile nel territorio, alla valorizzazione delle
potenzialità produttive locali, soprattutto in ambito enogastronomico, e alla diffusione di
comportamenti rispettosi dell'ambiente. Tra gli altri, l'Unione dei Comuni ha promosso la
apertura di un Ecosportello allo scopo di fornire informazioni generali, i riferimenti normativi,
indicazioni su finanziamenti, sgravi fiscali e contributi economici anche in materia di risparmio
energetico, il mangiare sano, la gestione dei rifiuti.
Finanziato dal P.O.R. Sardegna 2000-2006, Misura 5.1 "Politiche per le aree urbane" sul bando
CIVIS4, l’Unione ha promosso il progetto "Un segno urbano nel paesaggio", teso a promuovere
iniziative orientate alla messa in rete, in un’ottica di sistema territoriale complesso, delle risorse
storico culturali, urbane, produttive presenti nel territorio di riferimento dell'Unione; promuovere
progetti infrastrutturali, azioni immateriali e iniziative culturali orientate alla valorizzazione e
riqualificazione del paesaggio rurale e produttivo del Parteolla; valorizzare l'infrastruttura
ferroviaria come elemento strategico e segno urbano e territoriale capace di dare nuove
prospettive all'organizzazione dello spazio ed a forme di fruizione e valorizzazione del tessuto
insediativo e del paesaggio agricolo e storico culturale del Parteolla. In particolare, il progetto
interpreta l'infrastruttura ferroviaria come elemento strategico e segno urbano e territoriale
capace di delineare nuove prospettive per l'organizzazione dello spazio insediativo e nuove
modalità di fruizione e valorizzazione del paesaggio rurale e storico culturale.
Nell’ambito degli interventi orientati all’implementazione di nuove forme di mobilità sostenibile, il
Comune di Dolianova ha inaugurato nel mese di novembre 2011 il progetto “Pedibus”5, ovvero
3
Acronimo di "Burcei, Unione dei Comuni del Parteolla per Agenda 21". Il progetto ha una dotazione finanziaria
di Euro 79.783,22. Il progetto è stato co-finanziato dalla Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato della Difesa
dell'Ambiente, .Servizio Sviluppo Sostenibile, Autorità Ambientale e Politiche Comunitarie per un importo pari ad euro
63.000,00. Il contributo complessivo a carico dei Comuni beneficiari è pari ad euro 15.783,22, a cui si aggiunge il
contributo di Euro 1.000,00 della Società A.C.Q.U.A. VITANA S.P.a co-finanziatrice del progetto. Per ulteriori informazioni si
può visitare il sito: www.Comune.sinnai.ca.it/bus_21/bus21.htm.
4
Bando CIVIS "Rafforzamento centri minori" - POR Sardegna 2000-2006 – Asse V "Città" - misura 5.1 "Politiche per
le aree urbane", promosso dalla Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato Enti Locali, finanze e Urbanistica. Il
Bando CIVIS è un bando rivolto alle reti di cooperazione di piccoli centri urbani in associazione tra di loro costituite da
almeno 5 Comuni o, in alternativa, da almeno 3 Comuni aventi una popolazione complessiva minima di 10.000 abitanti.
L'obiettivo del Bando è avviare la realizzazione di iniziative di riqualificazione dei sistemi ambientali e delle loro opere
costruttive di pregio per migliorare l’attrattività e la fruizione dei sistemi territoriali dei centri minori Le risorse a disposizione
sono superiori ai 90 milioni di euro con una massimale per ciascuna rete tra i 6 e gli 7 M€.
5
Il primo percorso del progetto PEDIBUS é stato realizzato il 31 gennaio 2012, articolato in tre capolinea,
contrassegnati da una segnaletica dedicata e situati in tre zone stategiche del paese. I genitori volontari, armati di
44
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
la possibilità per gli alunni delle scuole comunali di recarsi a piedi a lezione percorrendo itinerari
casa-scuola sicuri, individuati e articolati secondo il metodo della progettazione partecipata,
con capolinea e fermate intermedie dotati di adeguata segnaletica, in gruppi organizzati
(“passeggeri”) e con l’assistenza di due adulti volontari (“autisti e controllori”). Il progetto è
realizzato in collaborazione con le Cooperative Cemea, Carovana e CTR.
Figura 35 Locandina del progetto “Pedibus” attuato a Dolianova
Nell’ambito dell’aggregazione inoltre, il Comune di Serdiana nel 2012 ha deliberato
l’intendimento di voler procedere verso un’analoga iniziativa in ambito comunale.
Tutti i Comuni dell'aggregazione, inoltre, fanno parte del progetto "Comuni Ricicloni", ideato da
Legambiente e organizzato ogni anno (dal 1994), quale importante manifestazione nella quale
paletta e pettorina, partiti da diverse fermate, si sono incontrati all' ingresso principale dell' Istituto Comprensivo sito in
Viale Europa, dove il Sindaco ha sancito l'evento con il consueto taglio del nastro.
45
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
sono premiati le Comunità locali, amministratori e cittadini, che hanno ottenuto i migliori risultati
nella gestione dei rifiuti.
4
INVENTARIO DELLE EMISSIONI
L’inventario delle emissioni è lo strumento conoscitivo attraverso il quale è possibile quantificare
e localizzare per ambito le fonti di emissione di gas climalteranti. La costruzione dell’Inventario
Base delle Emissioni (IBE), riferito all’anno base, è l’azione preliminare e propedeutica nello
sviluppo del Piano di Azione per l’Energia Sostenibile (PAES). Infatti esso rappresenta lo strumento
di misura per la definizione e la gestione di politiche di risparmio energetico e di sviluppo locale
delle fonti energetiche rinnovabili. Tale strumento, inoltre, permette di valutare e comparare,
attraverso l’utilizzo di un unico indicatore, rappresentato dalle emissioni equivalenti di CO2, gli
effetti, l’intensità e l’entità sia delle strategie che delle azioni, permettendo inoltre di
monitorarne nel tempo gli effetti e le relative dinamiche.
L’inventario delle emissioni dovrà concentrarsi esclusivamente su quei settori, attività e territori sui
quali le amministrazioni comunali hanno responsabilità e controllo e quindi là dove hanno
possibilità di azione.
Un’attività/infrastruttura, fonte di emissioni, di ordine sovracomunale o appartenente a
categorie ricadenti nell’ambito dell’Emission Trading System (ETS), e dunque non controllabile o
influenzabile direttamente dai Comuni (ad esempio una rete ferroviaria o una strada
extraurbana passante per il territorio comunale) deve essere, così come indicato dalle linee
guida, esclusa dalla contabilizzazione dell’inventario delle emissioni e conseguentemente dal
PAES.
Inoltre, l’Inventario Base delle Emissioni sarà essenzialmente basato sui consumi finali di energia a
livello locale, giacché la riduzione dei suddetti consumi viene considerata, dalle politiche
energetiche Comunitarie nazionali e dal Patto dei Sindaci, una priorità irrinunciabile nella
definizione di un PAES.
4.1
Principali ambiti di rilevazione
In ottemperanza alle linee guida del Patto dei Sindaci, sono stati raccolti e/o stimati i consumi
energetici finali e valutate le corrispondenti emissioni del territorio in esame relativamente ai
seguenti settori :
EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIE
- Edifici, attrezzature/impianti comunali
- Edifici, attrezzature/impianti terziari (non comunali)
46
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
- Edifici residenziali
- illuminazione pubblica comunale
- Industria e Agricoltura
TRASPORTI
- Veicoli comunali
- Trasporto pubblico
- Trasporto privato e trasporto merci
In particolare è stata curata la suddivisione e la ripartizione dei consumi energetici sia per
vettore energetico che per natura della fonte energetica utilizzata (elettrico, combustibile
fossile e rinnovabile). Tale ripartizione ha permesso di valutare, sulla base dei fattori di emissione
specifici, l’incidenza di ciascun ambito di rilevazione sul bilancio delle emissioni locali.
L’identificazione delle emissioni associate a ciascun ambito di rilevazione, unitamente alla
definizione delle emissioni
complessive relative all’anno base e alla quantificazione
dell’obiettivo minimo di riduzione delle emissioni rispetto all’anno base, rappresentano gli
indicatori fondamentali per lo sviluppo delle strategie e conseguentemente delle azioni per lo
sviluppo del PAES.
4.2
Raccolta dei dati
4.2.1
Definizione dell’anno base
L’aggregazione del Parteolla, a seguito di un'indagine preliminare sulla disponibilità dei dati di
consumo energetico, ha scelto come anno di riferimento per la costruzione dell'inventario base
delle emissioni il 2007. Tale scelta è stata supportata anche dalla disponibilità e dalla
completezza dei dati energetici alla scala sovracomunale, necessari per la stesura sia
dell'Inventario Base delle Emissioni (IBE) che del Inventario di Monitoraggio delle Emissioni (IME)
sino al 2010.
Considerata l’importanza nello sviluppo del Piano di Azione delle Energie Rinnovabili di tale
scelta, si evidenza nella tabella successiva sia l'anno base individuato dai Comuni
dell’aggregazione che la relativa demografia.
Anno base per l’ inventario delle emissioni 2007
Numero abitanti nell’anno base
14.442
47
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
4.2.2
Metodo di elaborazione dei dati
Tutti i dati sono stati elaborati e organizzati come descritto nel paragrafo precedente in modo
da renderli coerenti con la tabella per la redazione dell’inventario delle emissioni allegato alle
linee guida.
Di seguito verrà illustrato sinteticamente sia l’approccio metodologico seguito, sia alcune delle
regole seguite per l'elaborazione dei dati raccolti sia le basi dati utilizzate relativamente a
ciascun ambito di rilevazione .
EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIE
Edifici attrezzature/impianti comunali
•
Energia elettrica: I dati dei consumi degli edifici e degli impianti gestiti dai Comuni sono stati
estratti dalle fatture di pagamento dei consumi energetici elettrici dell’Ente. È stato possibile
in tal modo ricostruire una base dati completa per il periodo compreso tra gli anni 2007 e
2011.
•
Combustibili fossili: I dati dei consumi di combustibili fossili per riscaldamento degli edifici e
degli impianti gestiti dai Comuni sono stati ricavati dalle fatture d’acquisto del combustibile e
suddivisi per vettore energetico. È stato possibile ricostruire una base dati completa per il
periodo compreso tra il 2007 e il 2011.
Edifici, attrezzature/impianti terziari (non comunali)
•
Energia elettrica: Disponibilità dei consumi elettrici finali dal 2007 al 2010 dell’intero territorio
comunale aggregati per settore (agricoltura, industria, usi domestici, terziario). La base dati è
stata fornita e certificata dall’ente di distribuzione nazionale dell’energia elettrica (Enel
Distribuzione S.p.A.). I dati considerati relativamente a tale settore sono quelli indicati alla
voce terziario da cui sono stati scorporati i consumi elettrici degli edifici e degli impianti
comunali e dell’illuminazione pubblica, aggregati dall’ente distributore di energia elettrica
nello stesso settore. La ricostruzione puntuale dei consumi comunali ha permesso quindi di
dedurre i dati di consumo energetico elettrico relativi al settore terziario non comunale.
•
Combustibili fossili: Tenendo conto delle tipologie di attività presenti sul territorio comunale, il
consumo dei combustibili fossili nel settore terziario è stato stimato a partire dal fabbisogno
specifico di
energia
primaria determinato per il
settore residenziale, espresso in
kWht/m2/anno (si rimanda alla voce specifica per il dettaglio) e attribuendo, sulla base dei
dati statistici a disposizione, a ciascun addetto del settore terziario una superficie equivalente
utile di 30 m2. Il numero di addetti è stato stimato elaborando i dati ISTAT del 2001 e i dati
disponibili dei Sistemi Locali del Lavoro di riferimento per i Comuni dell’aggregazione.
48
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
Per ogni Comune dell’aggregazione del Parteolla la ripartizione dei consumi termici per i
diversi vettori energetici è stata sviluppata considerando la ripartizione percentuale ricavata
da dati relativi ai censimenti e ai catasti termici ottenuti sul territorio di Comunità con
analogo tessuto produttivo e parametrizzando il dato per le superfici riscaldate specifiche di
ogni Comune. La stima risulta più attendibile rispetto al dato ricavabile direttamente dai dati
aggregati a livello provinciale, in cui incide significativamente la presenza di infrastrutture di
distribuzione energetica di grossi Comuni e che pertanto restituisce una ripartizione
percentuale tra vettori energetici poco aderente alla realtà locale dell’aggregazione.
Edifici residenziali
•
Energia elettrica: Disponibilità dei consumi elettrici finali dal 2007 al 2010 dell’intero territorio
comunale aggregati per settore (agricoltura, industria, usi domestici, terziario). La base dati è
stata fornita e certificata dall’ente di distribuzione nazionale dell’energia elettrica (Enel
Distribuzione S.p.A.). I dati considerati relativamente a tale settore sono quelli indicati alla
voce usi domestici;
•
Combustibili fossili: Il consumo dei combustibili fossili nel settore residenziale è stato stimato
sviluppando una metodologia di calcolo basata sulla valutazione del fabbisogno specifico di
energia primaria del comparto residenziale dell’aggregazione del Parteolla. Infatti, le
caratteristiche urbanistiche, climatiche e territoriali dei Comuni, unite alle specificità territoriali
e socio economiche non hanno permesso di estrapolare il consumo di combustibili fossili nel
settore residenziale utilizzando le banche dati disponibili, che riportano i consumi relativi a
tale ambito di rilevazione, aggregati a livello provinciale. La dimensione della Comunità e la
presenza di una forte differenziazione della tipologia di vettore energetico utilizzato tra
municipalità appartenenti alla stessa provincia, dovute anche alla eterogeneità del sistema
infrastrutturale di distribuzione dei combustibili fossili, ha fatto ritenere la generalizzazione del
dato di consumo dalla scala provinciale alla scala comunale non rappresentativa del
consumo locale e affetta da errori di approssimazione difficilmente valutabili. Pertanto, è
stato applicato l’algoritmo di calcolo, riportato schematicamente in Figura 36.
49
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
Figura 36 Schema a blocchi rappresentativo del modello di calcolo utilizzato per la valutazione dei
consumi termici nel comparto residenziale
Esso permette, utilizzando le banche dati ISTAT (censimento 2001 e censimento 2011
provvisorio) riferite al patrimonio immobiliare della Comunità e applicando le metodologie di
calcolo della norma UNI 10379 e i DPR 412/93, peraltro già utilizzate per il calcolo del
fabbisogno energetico del comparto residenziale nel Piano Energetico Ambientale
Regionale della Sardegna (“PEARS 2006 Cap IX – Il settore civile. Analisi della domanda di
Energia nei sub-settori residenziale e terziario”), di stimare il fabbisogno energetico termico
residenziale della Comunità pioniera tenendo conto delle sue specificità urbanistiche,
geografiche e climatiche.
La determinazione del fabbisogno, unitamente alla conoscenza:
50
-
del dato ISTAT alla scala comunale relativamente alla tipologia di impianti utilizzati per il
riscaldamento domestico;
-
del dato di vendita dei combustibili fossili alla scala provinciale per il riscaldamento
domestico, disponibile sulle banche dati del Ministero per lo Sviluppo Economico;
-
dei dati comunali sulle vendite di carburanti e/o alla disponibilità di catasti termici,
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
ha consentito di passare dal fabbisogno alla stima del consumo ripartito sui diversi vettori
energetici. Il vantaggio di utilizzare i suddetti riferimenti consta principalmente nel disporre di
dati specifici sulla tipologia edilizia ed impiantistica degli edifici di ciascun Comune (dati
ISTAT) e di utilizzare un algoritmo validato dalla Regione Sardegna e già utilizzato in un
documento ufficiale della Regione come il PEARS 2006. Per la ripartizione dei consumi tra i
diversi vettore le stime sono state integrate con i dati disponibili dei Comuni, laddove
presenti, relativi ai rispettivi catasti termici. La ripartizione tra i vettori energetici per
l’aggregazione del Parteolla è stata fatta considerando sia i dati ISTAT del 2001, aggregati su
scala provinciale, parametrizzati su scala comunale, sia i dati disponibili relativi al catasto
termico che hanno permesso di validare la bontà dell’algoritmo anche in assenza del dato
relativo al catasto termico. In particolare, per tenere conto per quanto possibile delle
specificità dei Comuni, il dato della Provincia di Cagliari è stato elaborato escludendo il
contributo del Comune di Cagliari giacché questo avrebbe alterato la ripartizione
percentuale delle tipologie impiantistiche e della ripartizione dei consumi tra i diversi vettori
energetici.
Illuminazione pubblica comunale
•
Energia elettrica: Disponibilità dei dati dei consumi degli impianti di illuminazione pubblica
gestiti dai Comuni estratti dalle fatture di pagamento dei consumi energetici elettrici
dell’Ente. È stato possibile ricostruire una base dati completa per il periodo compreso tra gli
anni 2007 -2011. La base dati è completa giacché i costi di alimentazione e la gestione
dell’impianto di illuminazione pubblica è completamente a carico dei Comuni.
Industrie (escluse le industrie contemplate nell'ETS)
•
Energia elettrica: Disponibilità dei consumi elettrici finali dal 2006 al 2010 dell’intero territorio
aggregati per settore (agricoltura, industria, usi domestici, terziario). La base dati è stata
fornita e certificata dall’ente di distribuzione nazionale dell’energia elettrica (Enel
Distribuzione S.p.A.). I dati considerati relativamente a tale settore sono quelli indicati alla
voce industria. Nell’aggregazione del Parteolla non sono presenti industrie ricadenti negli
ambiti di applicazione della Normativa Comunitaria relativa all’ETS.
•
Combustibili fossili: Non è stato possibile inserire nell’IBE i consumi di combustibile fossile del
settore industriale per mancanza di dati e modelli di riferimento certificati.
Agricoltura
51
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
Energia elettrica: Disponibilità dei consumi elettrici finali dal 2006 al 2010 dell’intero territorio
•
aggregati per settore (agricoltura, industria, usi domestici, terziario). La base dati è stata
fornita e certificata dall’ente di distribuzione nazionale dell’energia elettrica (Enel
Distribuzione S.p.A.). I dati considerati relativamente a tale settore sono quelli indicati alla
voce agricoltura dell’inventario delle emissioni.
Combustibili fossili: il consumo di combustibili fossili nel settore agricolo è prevalentemente
•
dedicato al riscaldamento delle serre, forniti da Argea per l’arco temporale dal 2007 al 2011.
I consumi del settore agricolo sono legati alla gestione di edifici e strutture per l’allevamento,
l’immagazzinamento, e la produzione serricola.
TRASPORTI
Parco auto comunale
La base dati è stata costruita sulla base delle rilevazioni dei consumi energetici diretti dei
Comuni dell’aggregazione. Questo, per quanto riguarda i trasporti, ha permesso di raccogliere i
dati di consumo di carburante (espressi in litri/anno) e/o di spesa per acquisto di carburante (in
Euro/anno)
utilizzato
per
la
mobilità
generata
direttamente
dalle
Municipalità
dell’aggregazione, per un periodo compreso tra il 2007 e il 2011. Inoltre è stata monitorata la
percorrenza chilometrica annua di ciascun veicolo. I dati sono stati raccolti in maniera
disaggregata per tipologia veicolare per avere un quadro più preciso di quale sia la mobilità
più impattante a livello comunale in termini di emissioni di CO2. Tale metodologia di raccolta
dati ha permesso inoltre una aggregazione dei consumi per tipologia di vettore energetico
(benzina, gasolio, altro). Tutto ciò ha consentito di valutare, secondo le indicazioni riportate
nelle linee guida del Patto dei Sindaci, l’entità delle emissioni associate alla mobilità del parco
auto comunale.
Trasporti pubblici
Non sono state effettuate valutazioni relativamente a tale ambito di intervento giacché non
sono presenti trasporti pubblici di competenza comunale.
Trasporti privati e commerciali:
Sono stati valutati, in coerenza con le linee guida del Patto dei Sindaci, i consumi di carburante
relativi alla raccolta e al conferimento dei rifiuti tenendo conto di un coefficiente di
riempimento dei mezzi pari all’80% e un coefficiente di emissione di 240 g CO2/km6. I dati
6
ISPRA, rete del sistema informativo nazionale
ambientale: http://www.sinanet.isprambiente.it/it/sinanet/fetransp/index_html
52
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
utilizzati per la stima delle emissioni sono stati determinati mediante i dati relativi al sistema di
raccolta dei rifiuti solidi urbani dei Comuni e alla destinazione di conferimento delle differenti
tipologie di rifiuto.
I consumi dovuti agli spostamenti di scambio tra i due comuni dell’aggregazione sono calcolati
mediante un modello che integra tre fonti principali:
- la matrice origine/destinazione degli spostamenti generati all’interno delle comunità pioniere,
dato disponibile al 2005 come risultato di uno studio sui flussi di traffico a livello regionale (volto
ad aggiornare la matrice origine-destinazione dei movimenti pendolari rilevata dall’ISTAT col
censimento PA del 2001);
- la matrice delle distanze chilometriche tra i comuni della Sardegna, che, in combinazione con
la prima fonte, permette di risalire alla produzione chilometrica complessiva della mobilità
private in termini di veicoli*km totali annui in modalità “auto privata”;
- la composizione, o mix, dei veicoli privati ad alimentazione tradizionale circolanti a livello
regionale/provinciale, tale per cui sia possibile risalire ad un veicolo circolante “tipo”, dato
messo a disposizione dall’ACI/ISTAT ed aggiornato al 31/12/2005 (fonte: Autoritratto 2005 ). Il mix
viene definito in termini di frequenze assolute su una tabella che contiene le seguenti
dimensioni: classe di veicolo per dispositivo antinquinamento (EURO0,…EURO5), tipologia di
alimentazione (prioritariamente benzina e diesel), classe di cilindrata (<1400cc, tra i 1440 e i 2000
cc, oltre i 2000cc). Questo dato riguarda le immatricolazioni e non l’utilizzo.
Attraverso una opportuna combinazione tra le succitate fonti si ottengono i valori di percorrenze
annue (in veicoli*km) per tipologia di vettore energetico dovute agli spostamenti di scambio tra
i comuni dell’aggregazione.
I consumi relativi alla mobilità privata dovuti agli spostamenti all’interno dei Comuni
dell’aggregazione sono stati valutati applicando un modello di calcolo basato sui parametri
provenienti dall’indagine sui comportamenti di mobilità condotto dall’ISFORT (Istituto Superiore
di FOrmazione e Ricerca per i Trasporti) su base campionaria e a livello nazionale per ciascun
anno base considerato. Il modello nello specifico incorpora i valori relativi alle seguenti
caratteristiche:
a) popolazione residente all'anno base considerato;
parametro di emissioni di CO2 totale a km relativo alla categoria "Light Duty Vehicle" (veicolo commerciale leggero),
sottosettore DIESEL con portata inferiore alle 3,5 t e tecnologia EUR3 98/69/EC Stage2000.
53
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
b) percentuale di popolazione mobile (che effettua almeno un viaggio superiore ai 5 min
nell'arco della giornata);
c) percentuale di popolazione mobile motorizzata (spostamento con mezzo privato);
d) numero medio di viaggi giornalieri;
e) percentuale di mobilità interna (mobilità che avviene entro un raggio di x chilometri) questo parametro è impostato sulla base delle dimensioni territoriali dell’aggregazione;
f) lunghezza media del viaggio - impostato sulla base del valore assunto dal parametro
precedente;
g) coefficiente di occupazione veicolare (numero medio di persone per veicolo).
Il modello opera inoltre una proiezione su base annua delle percorrenze veicolari complessive e
dei valori di consumo energetico ottenuti giornalmente per ciascun vettore (benzina e gasolio),
in modo tale da giungere alla valutazione dei consumi finali complessivi e delle emissioni di CO2
per gli spostamenti che avvengono all’interno di ciascuna Comunità.
Sulla base dei dati disponibili è stato possibile sviluppare sia l’Inventario delle Emissioni (IBE)
relativamente all’anno base scelto (2007) sia l’inventario di Monitoraggio delle Emissioni (IME)
relativamente al periodo compreso tra il 2007 e il 2010 allo scopo di verificare quale sia stata
l’evoluzione e quale sia lo stato delle emissioni al 2010. Tali informazioni hanno permesso di
individuare sia il trend dei consumi che gli effetti delle politiche di sostegno alle rinnovabili e al
risparmio energetico promosse a livello nazionale, regionale e locale nel periodo compreso tra il
2007 e il 2010. Inoltre l’attività di registrazione dei consumi da parte dei Comuni
dell’aggregazione ha permesso di costruire un data base aggiornato dei consumi delle strutture
di competenza dei Comuni sino al 2011.
In sintesi le basi dati utilizzate tengono conto di:
per EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIE
• consumi elettrici finali dal 2006 al 2010 dell’intero territorio comunale aggregati per settore
(agricoltura, industria, usi domestici, terziario) [fonte Enel Distribuzione];
• consumi energetici finali degli edifici ed impianti gestiti dall’amministrazione comunale e
illuminazione pubblica [dati forniti dai Comuni dal 2007 al 2011];
54
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
• stima dei consumi energetici termici per usi residenziali effettuata tramite la valutazione dei
fabbisogni energetici. Il modello di calcolo è basato sul numero di abitazioni riscaldate e sul tipo
di vettore energetico utilizzato per il riscaldamento (dati ISTAT 2001);
• stima dei consumi energetici termici nel settore terziario effettuata tramite la valutazione dei
fabbisogni energetici e la stima degli addetti complessivi [dati ISTAT 2001];
• si evidenzia la mancanza dei consumi di combustibili fossili del settore industriale per
mancanza di dati e di modelli di calcolo certificati.
per TRASPORTI
• consumi di carburante del parco auto comunale [dati forniti dai Comuni dal 2007 al 2011];
• consumi di carburante relativi al trasporto privato e commerciale [stimati con modello ISFOR,
dati statistici sulla mobilità regionale della Sardegna dati ACI, ISTAT 2001];
 consumi di carburante associati al conferimento Rifiuti [Dati ARPAS-RAS sulla produzione di
rifiuti a livello comunale].
4.3
Fattori di emissione
I Comuni dell’aggregazione hanno scelto di utilizzare fattori di emissione standard in linea con i
principi dell’IPCC (linee guida IPCC 2006), che comprendono tutte le emissioni di CO2 derivanti
dall’energia consumata nel territorio comunale, sia direttamente, tramite la combustione di
carburanti all’interno dell’autorità locale, che indirettamente, attraverso la combustione di
carburanti associata all’uso dell’elettricità e di calore nell’area comunale.
Fattori di emissione
Fattori di emissione standard in linea con i principi IPCC
Unità di misura delle emissioni
Emissioni di CO2
Le emissioni totali di CO2 si calcolano sommando i contributi relativi a ciascuna fonte
energetica. I fattori di emissione che si utilizzano per il calcolo delle emissioni di CO2 e per
valutare la quota di riduzione prevista per il 2020 sono i seguenti fattori IPCC:
Fattori di emissione di CO2 in [t/MWh]
55
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
Elettricità
0,376
Gas
Olio da
liquido
riscaldamento
0,23
0,28
Diesel
Benzina
0,27
0,25
Altri combustibili
fossili
0,26
Fattore di emissione di CO2 energia elettrica consumata in Sardegna
[t/MWh]
0,63
Fonte: Inventario Annuale ENEA 2010
Tabella 9 Fattori di emissione di CO2 adottati
Definizione del Fattore di emissione dell’Energia elettrica in Sardegna
Le linee guida per la compilazione del PAES indicano le metodologie per la determinazione del
fattore locale di emissione per l’energia elettrica. Tale valore viene determinato sulla base
dell’applicazione di una formula che usa come punto di partenza il fattore di emissione
nazionale o europeo. Il fattore di emissione nazionale risulta coincidente con il fattore di
emissione locale qualora nell’anno scelto come anno base per la redazione dell’inventario
delle emissioni le Comunità non presentino produzioni di energia rinnovabile o acquisti verdi di
entità significative rispetto ai propri consumi.
Inoltre, le linee guida per la redazione del PAES “consigliano di usare un fattore di emissione
nazionale o europeo come punto di partenza per determinare il fattore di emissione locale” e
indicano che “L’autorità locale può decidere di utilizzare un fattore di emissione nazionale o
europeo” ed inoltre invitano “l’autorità locale a cercare dati più aggiornati”.
In virtù delle seguenti motivazioni di carattere tecnico si adotterà il valore di emissione sardo,
reso disponibile dal lavoro svolto dalla Regione Sardegna nell’ambito del Piano Energetico
Regionale 2006, al posto del fattore di emissione nazionale.
Nel caso della Regione Sardegna, infatti, le caratteristiche del sistema energetico elettrico, unito
alle caratteristiche geografiche di insularità, non consentono di utilizzare il fattore di emissione
nazionale senza compiere un errore rilevante inducendo conseguentemente azioni non
connesse alla reale condizione energetica ed emissiva. Infatti, il sistema energetico elettrico
sardo nell’anno base era debolmente interconnesso con la penisola con un unico sistema in
corrente continua di potenza pari a 300 MVA denominato SaCoI. I dati Terna evidenziano che,
a fronte di una potenza elettrica installata in Sardegna di circa 3500 MW, l’utilizzo di tale
interconnessione era prevalentemente rivolto all’esportazione di energia verso il continente
europeo. Questo è legato proprio alle caratteristiche insulari che hanno portato nel tempo a
definire un parco di generazione sovradimensionato rispetto alle necessità per questioni
tecniche connesse alla riserva. Pertanto, essendo il sistema energetico elettrico destinato
56
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
prevalentemente
a
sopperire
ai
bisogni
dell’Isola
ed
essendo
l'interconnessione
prevalentemente rivolta all'esportazione, il fattore emissivo associato all’energia elettrica
consumata in Sardegna è univocamente definito dal suo sistema di produzione di energia
elettrica. Questo presenta delle peculiarità, proprio a causa della sua insularità, che permettono
di differenziare il fattore di emissione regionale da quello nazionale. Infatti l’assenza della rete di
distribuzione e/o di sistemi di approvvigionamento di metano hanno condotto all’utilizzo di
carbone e olio combustibile per la produzione di energia elettrica. Le analisi condotte dall’ENEA
nell’“Inventario Annuale delle Emissioni di Gas Serra su scala Regionale - Le emissioni di anidride
carbonica del sistema energetico rapporto 2010” a cura di Erica Mancuso (ISBN: 978-88-8286219-0) evidenziano quanto sopra riportato ed indicano che il fattore di emissione sardo per
l’energia elettrica, relativamente all’anno 2006, è pari a 0,63 t CO2/MWh, superiore di circa il
30% rispetto a quello indicato nelle linee guida per l’Italia. Ritenendo tale differenza sostanziale,
considerate le caratteristiche di insularità della Regione Sardegna e la fonte dati disponibile,
aggiornata al 2010 e coerente con l’anno base indicato dall’aggregazione per la redazione
dell’inventario delle emissioni, si propone quindi di utilizzare quale fattore di emissione nazionale
per l’energia elettrica il fattore di emissione locale definito dall' ENEA per la Regione
Sardegna, pari a 0,63 t CO2/MWh.
Definizione del Fattore di emissione locale dell’Energia elettrica
Le linee guida del PAES indicano che la quantità di energia elettrica generata localmente deve
essere utilizzata per il calcolo del fattore di emissione locale e come eseguirne il calcolo.
Sono esclusi dall’inventario gli impianti compresi nel sistema ETS e quelli aventi una potenza
termica in ingresso superiore o uguale a 20 MW nel caso di impianti di combustione a
combustibili fossili o a biomassa, oppure di potenza nominale inferiore o uguale a 20 MWe nel
caso di altri impianti ad energia rinnovabile.
Per il calcolo del fattore di emissione locale per l’elettricità per l’aggregazione del Parteolla si
tiene conto della produzione elettrica dell’impianto di cogenerazione da biogas di discarica di
Ecoserdiana SpA, di potenza pari a 1,87 MWe, dato che la potenza dell’impianto è inferiore a
20 MWe e che al 2007 questo era operativo.
L’energia elettrica è generata dall’impianto di cogenerazione composto da 3 motori
endotermici a ciclo Otto alimentati con il biogas estratto dalla discarica, accoppiati ciascuno
ad un alternatore sincrono trifase della potenza elettrica di 625 kWe, con rendimento elettrico
pari a circa 39,7%.
57
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
L’energia elettrica prodotta, al netto dell’utilizzo per i servizi ausiliari dell’impianto di
cogenerazione, viene interamente venduta al GSE secondo apposita convenzione stipulata
(Ritiro Dedicato – Delibera AEEG 280/07).
La produzione di energia elettrica dell’impianto di cogenerazione di Ecoserdiana S.p.A.
nell’anno base è stata di 15.266 MWh.
Nel caso del territorio in esame, il fattore di emissione locale per l’elettricità è calcolato
mediante la seguente formula:
in cui:
FEE = fattore di emissione locale per l’elettricità [t/MWhe];
CTE = consumo totale di elettricità nel territorio dell’autorità locale [MWhe];
PLE = produzione locale di elettricità [MWhe];
FENEE = fattore di emissione sardo per l’elettricità [t/MWhe];
CO2PLE = emissioni di CO2 dovute alla produzione locale di elettricità [t].
In considerazione della quantità di elettricità generata dall’impianto di cogenerazione di
Ecoserdiana SpA nell’anno 2007, dei consumi di energia elettrica globali dell’aggregazione per
quello stesso anno, e del fattore di emissione sardo, si calcola che il fattore di emissione locale
elettrico per l’aggregazione del Parteolla è pari a 0,376.
Combustibili fossili
I fattori di emissione utilizzati per i combustibili fossili sono quelli indicati nelle Linee Guida e
sintetizzati nella seguente tabella:
Fattore di
Fattore di
Emissione CO2
Emissione CO2
[kg/TJ]
[t/MWh]
Liquidi da gas naturale
64200
0,231
Benzina per motori
69300
0,249
Gasolio/Olio Diesel
74100
0,267
Olio combustibile residuo
77400
0,279
Gas di petrolio liquefatti
63100
0,227
Altri prodotti petroliferi
73300
0,264
Tipo di combustibile
58
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
Gas da convertitore
182000
0,655
Gas naturale
56100
0,202
Rifiuti urbani (frazione non biomassa)
91700
0,330
Tabella 10 Fattori di emissione della CO2 per tipo di combustibile. Fonte: Linee guida IPCC 2006
I fattori di conversione energetica utilizzati sono stati ricavati dalle Linee Guida e sono riportati nella
seguente tabella:
Potere
Potere
Fattore di conversione
calorifico
calorifico
per i combustibili dei
inferiore
inferiore
trasporti
[MJ/kg]
[MWh/t]
[kWh/l]
Liquidi da gas naturale
44,2
12,3
Benzina per motori
44,3
12,3
9,2
Gasolio/Olio Diesel
43
11,9
10
Olio combustibile residuo
40,4
11,2
Gas di petrolio liquefatti e aria propanata
47,3
13,1
Altri prodotti petroliferi
40,2
11,2
Gas da convertitore
7,06
2,0
Gas naturale
48
13,3
Rifiuti urbani (frazione non biomassa)
10
2,8
14,5
4,0
Tipo di combustibile
[TJ/Gg] o
Legna da ardere
Tabella 11 Proprietà energetiche dei combustibili. Fonte: Linee guida IPCC 2006
Le densità considerate per i combustibili fossili sono riportate nella seguente tabella:
Densità tipiche combustibili
Tipo di combustibile
Densità
[kg/m3]
Benzina per motori
740,7
Gasolio/Olio Diesel
843,9
Olio combustibile residuo (Fuel Oil BTZ)
925,1
Gas di petrolio liquefatti
522,2
Gas naturale
0,717
Tabella 12 Densità tipiche dei combustibili. Fonte: Tab A3.8 pag. 181 IEA Statistics 2005
59
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
Biomassa
Vista la scelta di un approccio standard, i gas provenienti dalla combustione di biomassa o di
biocombustibili non andrebbero conteggiati in quanto ritenuti facenti parte del ciclo naturale
del carbonio (durante la combustione viene rilasciata in atmosfera la stessa quantità di
carbonio assorbita durante la vita della pianta, realizzando dunque un bilancio di lungo periodo
nullo).
Sulla base delle sopra descritte ipotesi e sulla base dell’analisi energetica precedentemente
riportata è stato determinato l’inventario base delle emissioni dell’aggregazione del Parteolla.
4.4
Produzione locale di energia da fonti rinnovabili
Nell’anno base gli impianti di produzione centralizzata di energia da fonti rinnovabili nel territorio
dell’aggregazione erano costituiti da:
•
un impianto a biogas di discarica della potenza complessiva di 1,87 MWe;
•
4 impianti fotovoltaici dalla potenza complessiva nominale di 10,5 kWp in esercizio.
La generazione diffusa da fotovoltaico nel 2007 era caratterizzata da soli 4 impianti in conto
energia realizzati sia dal pubblico che dai privati. I dati sulla produzione di energia da
fotovoltaico sono disponibili grazie al servizio Atlasole del GSE, che pubblica l’elenco degli
impianti in conto energia.
Pertanto, la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile nel 2007 era dovuta per il 99,9%
all’impianto di cogenerazione di Ecoserdiana S.p.A..
4.5
Consumi all’anno base
Sulla base dei dati disponibili è stato possibile sviluppare il bilancio energetico comunale e
l’Inventario delle Emissioni relativo all’anno base (IBE).
Si riportano di seguito i risultati della stima dei consumi relativi alla determinazione del consumo
nel settore residenziale e nei trasporti.
4.5.1
Stima dei consumi termici nel settore residenziale nell’anno base
Per la determinazione dei consumi termici relativi al settore residenziale si è utilizzato il modello di
calcolo schematizzato in Figura 36. Il primo passo è stato il calcolo del fabbisogno stagionale di
60
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
calore per il riscaldamento degli edifici dell’aggregazione del Parteolla tenendo conto, oltre
che dei dati climatici specifici, della tipologia edilizia ed impiantistica del patrimonio edilizio dei
Comuni anche in termini di caratterizzazione energetica degli edifici.
Altro parametro fondamentale nell’applicazione del modello descritto nel PEARS, oltre ai dati
climatici e di caratterizzazione energetica degli edifici, è il rapporto di forma S/V. In particolare,
per tale ultimo valore sono state prese in considerazione 3 tipologie di rapporto di forma S/V,
per gli edifici ad 1 piano, 2 piani e 3 o più piani, utilizzando come base dati il censimento ISTAT
2001 ipotizzando un’altezza media di 3 m per ciascun piano. Relativamente a tale parametro la
caratterizzazione dell’aggregazione del Parteolla è descritta nella successiva tabella:
Edifici di Tipologia di tipo 1 Edifici di Tipologia di tipo 2 Edifici di Tipologia di tipo 3
1 Piano
Numero
Abitazioni
2 Piani
S/V
Numero
Abitazioni
Superiore a 2 Piani
S/V
Numero
Abitazioni
S/V
Barrali
126
1,04
192
0,87
15
0,88
Dolianova
785
1,04
1622
0,87
197
0,88
Donori
191
1,05
411
0,88
51
0,89
Serdiana
195
1,03
466
0,85
43
0,86
1.297
----
2.691
-----
306
-----
Aggregazione
del Parteolla
Tabella 13 Caratterizzazione degli edifici dei Comuni di Barrali, Dolianova, Donori e Serdiana. Fonte: ISTAT
2001
Successivamente per ciascuna tipologia edilizia caratterizzata dal rapporto di forma S/V è stata
calcolato il fabbisogno di energia termica per il riscaldamento considerato il volume lordo delle
abitazioni riscaldate. Per tener conto del rendimento globale medio stagionale si è fatto
riferimento ai dati relativi alle tipologie di impianto del parco edilizio dei Comuni (ISTAT 2001)
secondo la seguente tabella:
Barrali
Impianto
Impianto fisso
Impianti che
Impianti che
Centralizzato
Autonomo
riscaldano tutta
riscaldano solo
o parte
alcune parti
dell’abitazione
dell’abitazione
12%
81%
0%
7%
61
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
Dolianova
1%
16%
16%
66%
Donori
2%
15%
22%
61%
Serdiana
2%
16%
22%
61%
Tabella 14 Distribuzione delle tipologie di riscaldamento per Comune. Fonte: ISTAT 2001
I valori ipotizzati per il rendimento ipotizzati sono stati scelti coerentemente con il PEARS 2006 e
sono di seguito riportati.
Rendimenti globali medi stagionali per gli impianti termici della Regione Sardegna
Impianto
Impianto
Apparecchi singoli
Apparecchi
Apparecchi
centralizzato
autonomo ad
fissi che riscaldano
singoli fissi che
singoli fissi che
uso esclusivo
tutta o la maggior
riscaldano parte
riscaldano parte
dell’abitazione
parte
dell’abitazione
dell’abitazione
dell’abitazione
(stufette
(stufette a gas)
elettriche)
0,8
0,68
0,68
0,36
1
Tabella 15 Rendimento globali medi stagionali per gli impianti termici della Regione Sardegna. Fonte:
PEARS 2006
Per tenere conto anche dei consumi di combustibili per altri usi domestici si sono considerati i
seguenti rapporti di utilizzo sulla base delle indicazioni dell’ENEA: ACS/Riscaldamento= 0,18;
Cucina/Riscaldamento= 0,09. In riferimento al dato energetico ottenuto si è supposto che nel
caso di ACS il 100% della domanda di energia sia soddisfatta con energia elettrica mentre nel
caso Cucina il 100% sia ottenuto con il GPL.
Tale patrimonio informativo ha permesso di calcolare il fabbisogno stagionale di calore degli
edifici dell’aggregazione del Parteolla che, sulla base del patrimonio edilizio complessivo ha
permesso di valutare il fabbisogno energetico specifico medio di ciascun Comune
dell’aggregazione del Parteolla.
Nella tabella sottostante si riportano i valori ottenuti.
Fabbisogno di
Energia Primaria
Superficie totale
calcolato con
riscaldata
modello PEARS 2006
[m2]
[MWh]
62
Fabbisogno
specifico di energia
primaria
[kWh/m2]
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
Barrali
3.455,8
37.340,2
92,5
Dolianova
25.992,0
291.435,1
89,2
Donori
6.158,4
69.559,6
88,5
Serdiana
7.253,3
83.397,3
87,0
Aggregazione
42.859,4
481.732,3
Tabella 16 Fabbisogno di energia per il riscaldamento invernale nei Comuni dell’aggregazione calcolato
secondo il modello PEARS 2006
Al fine di considerare il fabbisogno stagionale di calore per il riscaldamento per l’anno base
scelto si sono considerati i dati provvisori ISTAT del censimento 2011 relativi ai Comuni
dell’aggregazione del Parteolla. Per tenere conto delle variazioni del parco edilizio e,
conseguentemente, delle superfici riscaldate si è proceduto per interpolazione lineare tra i dati
2001 e quelli 2011. Il passo finale è stato la suddivisione del fabbisogno globale tra i diversi vettori
energetici.
Energia
Olio
Elettrica
Combustibile
MWh
MWh
MWh
MWh
1.018,3
1.967,9
774,1
4,8
39,7
586,4
7.830,2
16.060,1
6.317,5
39,1
323,9
Donori
188,1
1.577,6
3.369,4
1.325,4
8,2
68,0
Serdiana
217,4
2.187,5
4.588,9
1.805,1
11,2
92,5
Aggregazione
1004,9
12613,6
25986,3
10222,1
63,3
524,1
Gasolio
GPL
Biomassa
MWh
MWh
Barrali
13,0
Dolianova
Altro
Tabella 17 Fabbisogno di Energia per il riscaldamento degli edifici residenziali anno 2007
Il dato relativo all’Energia Elettrica non è stato considerato in quanto disponibile quello
aggregato fornito da Enel Distribuzione per l’intero macrosettore.
Alla stima del fabbisogno energetico è stato applicato un fattore correttivo per tenere conto
che alcune tipologie di impianto non soddisfano il 100% del fabbisogno di energia dell’edificio
ma solo parte di esso. Tali fattori sono stati determinati sulla base delle analisi delle banche dati
relativo al consumo energetico su base provinciale e al dato ISTAT.
Sulla base delle precedenti osservazioni è stato determinato il consumo relativo al comparto
edilizio inserito nella tabella dei consumi energetici e di seguito riportato.
63
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
Energia
Olio
Elettrica
Combustibile
MWh
MWh
MWh
MWh
763,8
492,0
774,1
4,8
39,7
586,4
5.872,6
4.015,0
6.317,5
39,1
323,9
Donori
188,1
1.183,2
842,3
1.325,4
8,2
68,0
Serdiana
217,4
1.640,6
1.147,2
1.805,1
11,2
92,5
Aggregazione
1.004,9
9.460,2
6.496,6
10.222,2
63,2
524,1
Gasolio
GPL
Biomassa
MWh
MWh
Barrali
13,0
Dolianova
Altro
Tabella 18 Fabbisogno corretto di Energia per il riscaldamento degli edifici residenziali anno 2007
4.5.2
Stima dei consumi nel trasporto privato nell’anno base
Mobilità interna
Per la determinazione dei consumi connessi alla mobilità interna nell’ambito dell’aggregazione
del Parteolla è stato utilizzato il modello ISFORT. Tale modello permette di determinare il
consumo medio per tipologia di combustibile utilizzando i dati in ingresso descritti nel paragrafo
relativo all’elaborazione dei dati. Nel caso dell’aggregazione del Parteolla i dati in ingresso
richiesti dal modello sono qui di seguito riportati.
Barrali
Dolianova
Donori
Serdiana
1.089
8.585
2.095
2.396
83%
83%
83%
83%
10%
10%
10%
10%
numero medio di viaggi giornalieri
2,94
2,94
2,94
2,94
percentuale di mobilità interna
20%
80%
60%
64%
lunghezza media del viaggio
1 km
5 km
3 km
3,4 km
coefficiente di occupazione veicolare
1,25
1,25
1,25
1,25
popolazione residente al 2007
percentuale
della
popolazione
che
effettua almeno un viaggio superiore a 5
min /giorno
percentuale
motorizzata
di
popolazione
(spostamento
con
mobile
mezzo
privato)
(numero medio di persone per veicolo)
Tabella 19 Dati modello ISFORT relativa ai Comuni dell’ aggregazione del Parteolla
Il modello ha permesso di stimare una percorrenza interna giornaliera globale di circa 8500 km e
annuale di circa 1.699.439,7 km. La ripartizione statistica tra i km percorsi tra auto a gasolio e a
benzina sul territorio regionale ha permesso di determinare il seguente consumo associato alla
mobilità interna:
64
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
Consumi mobilità interna
Consumi associati alla
Consumi associati alla
nell’aggregazione del
mobilità interna con
mobilità interna con
Parteolla nel 2007
propulsori a benzina
propulsori a gasolio
MWh
933,75
497,39
Tabella 20 Consumi associati alla mobilità interna nell’aggregazione del Parteolla
La costruzione della base dati precedentemente illustrata ha permesso di ottenere come
risultato l’analisi energetica relativamente all’anno base per l’aggregazione del Parteolla, sopra
riportata. I valori sono espressi in MWh.
Mobilità di scambio tra i comuni dell’aggregazione
Attraverso il modello descritto in precedenza nel paragrafo della metodologia, si è ottenuto per
l’aggregazione del Parteolla un valore totale di percorrenze annue di scambio pari a 549.818
veicoli*km. Incrociando tale dato con la composizione della flotta a livello provinciale, si
ottengono i seguenti valori per gli spostamenti di scambio:
Consumi mobilità di scambio
nell’aggregazione del
Parteolla nel 2007
Consumi associati alla
mobilità di scambio con
propulsori a benzina
Consumi associati alla
mobilità di scambio con
propulsori a gasolio
MWh
268, 23
87,03
Tabella 21 Consumi associati alla mobilità di scambio nell’aggregazione del Parteolla
4.5.3
Stima dei consumi energetici associati al trasporto dei rifiuti
Come indicato nelle linee guida per l’elaborazione dell’inventario base delle emissioni le
emissioni associate al trasporto dei rifiuti solidi urbani rappresentano uno dei termini da
determinare ed indicare nell’IBE in quanto di diretta competenza comunale. A tale scopo è
stata analizzata la gestione dei rifiuti dei comuni dell’aggregazione. E’ stata presa in
considerazione la quantità e la tipologia di rifiuto e, in particolare, il consumo associato ai
trasporti dei rifiuti è stato valutato sulla base del percorso annuo compiuto dai mezzi di raccolta
per il ritiro e il trasporto ai centri di conferimento.
Il servizio di raccolta è gestito dall’Unione dei Comuni del Parteolla a cui afferiscono le quattro
municipalità. Sulla base di tali dati e sulla base dei dati relativi al 2007 sulle quantità di rifiuto
conferito è stato possibile stimare una percorrenza complessiva per l’aggregazione di circa
65
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
106.228 km a cui corrisponde un consumo energetico in gasolio per autotrazione pari a 95,49
MWh.
Tabella 22 Siti di conferimento delle frazioni merceologiche dei rifiuti urbani prodotti nell’aggregazione nel
2007 e i rispettivi km annui percorsi per via delle operazioni di raccolta e trasporto
Sulla base dei dati e del modello di calcolo adottato il consumo di energia annuo stimato per il
trasporto dei rifiuti solidi urbani è pari nell’anno base a 95,49 MWh associato ad un trasporto su
gomma con vettore energetico gasolio per autotrazione.
Consumi di energia all’anno base. La costruzione della base dati precedentemente illustrata e
l’applicazione delle metodologie di stima per il comparto residenziale e terziario termico, e per i
trasporti ha permesso di ottenere come risultato l’analisi energetica relativamente all’anno base
per l’aggregazione del Parteolla riportato nella Tabella 23. I valori sono espressi in MWh e
l’incidenza sui consumi finali in percentuale sul totale.
66
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
Tabella 23 Consumi finali di energia nell’anno base 2007
Dall’analisi emerge che, tra i settori considerati ai fini dello sviluppo del PAES, quello relativo ai
consumi negli edifici residenziali era nel 2007 il più energivoro del territorio, incidendo sui consumi
finali della Comunità per il 57%, seguito dai settori industriale e terziario che insieme incidono per
il 30%. Il settore agricolo ha un’incidenza del 5,4%, mentre i consumi relativi agli enti comunali
rappresentano quasi il 3%. Il settore dei trasporti rappresenta nel complesso il 3% dei consumi.
In termini di vettori energetici, l’energia elettrica copre il 59% dei consumi del territorio e
rappresenta il principale vettore energetico del territorio dell’aggregazione, i combustibili fossili,
in particolare GPL e gasolio, il 28% e le biomasse poco più del 12%. In questi ultimi due casi il
dato è in parte stimato e pertanto non deriva, come nel caso elettrico, da misure dei consumi
ma da stime del fabbisogno.
67
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
4.6
Emissioni nell’anno base
Sulla base dell’analisi della produzione di energia da fonte rinnovabile e dei consumi nell’anno
2007, e tenuto conto del fattore di emissione locale per l’elettricità, si calcolano le emissioni di
CO2 per ambito e per vettore energetico.
Tabella 24 Emissioni di CO2 prodotte nell’anno base nell’aggregazione del Parteolla
La valutazione delle emissioni di CO2 associate ai processi di trasformazione e utilizzo
dell’energia evidenzia che il vettore energetico a cui sono associate il maggior quantitativo di
emissioni è quello elettrico, infatti ad esso è associato ben il 77% delle emissioni, mentre i
combustibili fossili incidono per il 23%.
68
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
L’analisi delle emissioni di CO2 nell’anno base, come si può evincere dalla tabella precedente,
mette in luce che i settori che incidono maggiormente sulle emissioni dell’aggregazione del
Parteolla sono quello residenziale per il 50%, e gli ambiti industriale e terziario, rispettivamente il
22,5% e il 13,6%.
4.7
Monitoraggio dei consumi e delle emissioni dall’anno base ad oggi
Al fine di determinare gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 per l’anno 2020 rispetto
all’anno base, è necessario prendere in esame l’evoluzione dei consumi e della produzione
locale di energia da fonti energetiche rinnovabili.
4.7.1
Andamento della produzione di energia
Evoluzione storica della produzione dal 2007 al 2010
Tra gli anni 2007 e 2010 la produzione di energia da fonte energetica rinnovabile
nell’aggregazione è aumentata principalmente grazie al maggior numero di impianti
fotovoltaici installati nei Comuni dell’aggregazione e alla produzione di energia elettrica da
biogas da discarica di Ecoserdiana S.p.A..
La
generazione
diffusa
da
fotovoltaico
è
mediamente
sviluppata
nel
territorio
dell’aggregazione del Parteolla e, al 2010, era caratterizzata dalla presenza di 111 impianti di
produzione di energia elettrica di tipo fotovoltaico in conto energia realizzati sia dal pubblico
che dai privati. I dati sulla produzione di energia da fotovoltaico sono disponibili grazie al servizio
Atlasole del GSE, che pubblica l’elenco degli impianti in conto energia.
Al 2010, il Comune dell’aggregazione dove era installata la maggiore potenza è Donori, dove si
contavano 23 impianti per una potenza complessiva di 0,91 MWe e il Comune dove era
installato il numero maggiore di impianti è Dolianova con 43 impianti e una potenza
complessiva di 0,17 MWe. La
producibilità media annua da
fotovoltaico nell’area
dell’aggregazione del Parteolla è stimata in 1400 kWh/kWp.
I dati sugli impianti fotovoltaici entrati in esercizio tra il 2008 e il 2010 sono sotto riportati.
Anno di entrata in
esercizio
Barrali
Dolianova
Donori
Serdiana
Totale [kWe]
2007 [kWe]
2008 [kWe]
2009 [kWe]
2010 [kWe]
Totale [kWe]
5,9
1,9
0
2,6
10,5
81,5
11,0
17,7
3,0
113,2
0
56,4
67,7
209,6
333,7
8,7
96,7
825,5
23,1
954,0
96,1
166,0
910,9
238,3
1411,3
69
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
Tabella 25 Produzione di energia elettrica da fotovoltaico dal 2007 al 2010 nell’aggregazione del Parteolla
L’entrata in esercizio di impianti fotovoltaici per una potenza complessiva di 1.401 kWp dal 2008
al 2010 ha comportato nel 2010 un abbattimento delle emissioni pari a 738 t CO2 rispetto al
2007.
L’evoluzione della produzione di energia elettrica da biogas di discarica di Ecoserdiana S.p.A.,
che al 2007 era di 15.266 MWhe con un abbattimento delle emissioni di 5.747 t CO2, è riportata
nella tabella seguente.
2007
2008
2009
2010
Incremento%
2007-2010
Produzione di energia
Ecoserdiana S.p.A.
15.266 12.418 9.714
7.574
[MWh/anno]
-50,4%
Riduzione inquinamento
5.747
4.674
3.657
2.851
[t/a CO2]
Tabella 26 Dati relativi alle fonti energetiche rinnovabili dal 2007 al 2010 nell’aggregazione del Parteolla
Al 2010 la produzione di energia elettrica da biogas di discarica è stata di 7.574 MWh, che
corrisponde ad un abbattimento delle emissioni pari a 2.851 t CO2. La produzione di energia
elettrica da biogas di Ecoserdiana S.p.A. sta fortemente diminuendo in conseguenza
dell’esaurimento della discarica. In prospettiva, si considera che nell’anno 2020 questo
contributo sarà nullo.
La figura sottostante illustra in quale proporzione nel 2010 la produzione di energia elettrica da
biogas di discarica e quella da fotovoltaico contribuivano alla generazione di energia da fonti
rinnovabili.
70
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
Figura 37 Produzione di energia da fonti rinnovabili nell’anno 2010
Infine, è necessario prendere in esame le azioni che i Comuni dell’aggregazione hanno
sviluppato tra il 2007 e il 2010 nell’ambito delle energie rinnovabili. Si registra a tale proposito
un’azione del Comune di Donori riguardante incentivi erogati nel biennio 2009-2010 per
l’installazione di impianti a solare termico in edifici privati. L’impatto di questa azione è stato di
73 t CO2 risparmiate.
AZIONE
ENERGIA
RISPARMIATA
EMISSIONI
EVITATE
MWh/anno
t/a CO2
193,66
72,90
Impianti solari termici in immobili residenziali privati:
Donori
193,66
n. domande 23 _ m2 complessivi 92
Tabella 27 Azione svolta nell’aggregazione del Parteolla tra il 2007 e il 2010
72,90
Data di
attuazione
2009-2010
Evoluzione storica della produzione dopo il 2010
Dal 2011 alla data odierna è proseguita la diffusione nel territorio di impianti di produzione di
energia elettrica da fotovoltaico di diversa potenza e la produzione di energia elettrica di
Ecoserdiana S.p.A.. Inoltre, i Comuni dell’aggregazione del Parteolla hanno sviluppato e portato
a termine diverse azioni rivolte all’aumento della sostenibilità energetica.
La produzione globale di energia elettrica prodotta dagli impianti fotovoltaici entrati in esercizio
nel 2011 e fino a Luglio 2012 è riassunta nella tabella sottostante.
71
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
Anno di entrata
in esercizio
Barrali
Dolianova
Donori
Serdiana
Totale [kWe]
2011 [kWe]
32,3
437,3
77,5
134,8
681,9
2012 fino al 31
Luglio [kWe]
52,9
200,4
219,0
33,6
505,9
Totale del 2011
e 2012 [kWe]
85,2
637,7
296,5
168,4
1187,8
Tabella 28 Produzione di energia elettrica da fotovoltaico dal 2011 al 31/07/2012 nell’aggregazione del
Parteolla
Dall’analisi dei dati resi disponibili dal GSE risulta che nel periodo di tempo 2011 - Luglio 2012 è
stata installata una potenza da fotovoltaico nell’intera aggregazione di 1.188 kWe, a cui
consegue una riduzione delle emissioni di CO2 pari a 626 t/a CO2.
La tabella sottostante riassume i dati del fotovoltaico installato nel territorio dell’aggregazione al
31/07/2012.
Tabella 29 Dati sulla generazione di energia elettrica da fotovoltaico al 31/07/2012 nell’aggregazione del
Parteolla. Fonte: GSE Atlasole
I dati relativi alla produzione di energia elettrica da fotovoltaico a Luglio 2012 possono, inoltre,
essere disaggregati e dettagliati per Comune.
Tabella 30 Impianti fotovoltaici installati nell’aggregazione del Parteolla per Comune distinti per ambito
comunale e non comunale al 31/07/2012. Fonte: GSE Atlasole
72
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
Il
grafico
sotto
riportato
illustra
la
distribuzione
degli
impianti
nei
quattro
Comuni
dell’aggregazione in base alla potenza installata. Donori è il Comune in cui è maggiore la
quota di potenza installata generata da impianti che superano i 200 kWp.
pote nza in kWp di FV installati ne l te rritorio
1400
1200
1000
>200 kWp
800
20-200 kWp
600
<20 kwp
400
200
0
Barrali
Dolianova
Donori
Serdiana
Figura 38 Distribuzione degli impianti fotovoltaici per Comune e per potenza installata al 31/07/2012
Inoltre, la produzione di energia elettrica da biogas di discarica di Ecoserdiana S.p.A. nel 2011 è
stata di 6.326 MWh, corrispondente a 2.381 t/a CO2, con una riduzione della produttività rispetto
al 2007 pari al 59%.
Infine, le azioni riguardanti la sostenibilità energetica attuate dai Comuni dal 2011 alla prima
metà del 2012 sono relative principalmente all’efficientamento dell’illuminazione pubblica,
come illustrato dalla tabella seguente. Queste azioni hanno contribuito a ridurre le emissioni di
anidride carbonica di 120 t/a CO2.
AZIONE
ENERGIA
RISPARMIATA
MWh/anno
317,48
Iniziative nel campo del risparmio energetico e del
Dolianova
93,37
contenimento dell'inquinamento luminoso 2° BANDO
Iniziative nel campo del risparmio energetico e del
Dolianova contenimento
dell'inquinamento
luminoso
CENTRI
46,61
MATRICE
Iniziative nel campo del risparmio energetico e del
Dolianova
69,93
contenimento dell'inquinamento luminoso
Posa pellicole riflettenti sulle finestre e sostituzione pompa
Dolianova
28,00
di calore Municipio
Adeguamento dell'impianto di illuminazione pubblica ai
Donori
fini del risparmio energetico e del contenimento
64,45
inquinamento luminoso - anno 2011
Comunale: SCUOLA MEDIA - Impianto fotovoltaico Kwp
Serdiana
15,12
10,80
Tabella 31 Azioni svolte nell’aggregazione del Parteolla negli anni 2011 e 2012
EMISSIONI
EVITATE
Data di
entrata in
esercizio
t CO2 /
anno
119,51
35,15
17,55
Aprile 2012
26,32
10,54
Giugno 2012
24,26
2011
5,69
Giugno 2012
73
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
4.7.2
Andamento dei consumi e delle emissioni
Illuminazione pubblica
Nelle tabelle sottostanti sono indicati gli andamenti dei consumi elettrici dal 2007 al 2011, e le
rispettive
emissioni
di
CO2,
relativi
all’illuminazione
pubblica
dei
quattro
Comuni
dell’aggregazione. Ogni Comune dell’aggregazione in questi ultimi anni ha attuato interventi di
efficientamento non del tutto completati e, in alcuni casi, all’efficientamento si è abbinato
l’incremento del servizio, cioè dei punti luce.
I consumi elettrici dell’illuminazione pubblica sono aumentati del 21,25% dal 2007 al 2011. In
particolare ad incidere molto, nonostante il ridotto numero di punti luce, è l’impianto di
illuminazione pubblica del Comune di Serdiana. Dall’analisi dei dati il settore mostra ancora
ampi margini di risparmio.
Tabella 32 Andamento dei consumi elettrici dal 2007 al 2010 per Comune nell’ambito dell’illuminazione
pubblica
Tabella 33 Emissioni di CO2 prodotte dai consumi elettrici dal 2007 al 2010 per Comune nell’ambito
dell’illuminazione pubblica
74
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
punti luce
consumi medi
nel 2011
MWh/anno
AGGREGAZIONE
3348
0,47
Barrali
349
0,54
Dolianova
1877
0,45
Donori
665
0,24
Serdiana
457
0,81
Tabella 34 Punti luce installati per Comune nell’ambito dell’illuminazione pubblica
Scuole e Biblioteche
Le scuole e le biblioteche sono gli edifici e i servizi presenti in ognuno dei Comuni
dell’aggregazione che oltre ai consumi elettrici hanno anche consumi termici da combustibili
fossili, anche se non in tutti i casi. Per questo sono stati analizzati separatamente dalle altre
strutture in gestione alle amministrazioni comunali.
Tabella 35 Andamento dei consumi elettrici dal 2007 al 2010 per Comune nell’ambito delle scuole e
biblioteche
75
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
Tabella 36 Andamento dei consumi di combustibili fossili dal 2007 al 2010 per Comune nell’ambito delle
scuole e biblioteche
I consumi di combustibili fossili (l’unico vettore utilizzato è il gasolio) sono legati al solo
riscaldamento.
L’acqua calda sanitaria pesa solo sui consumi elettrici, come anche il riscaldamento delle
scuole e della biblioteca del Comune di Serdiana.
Nel complesso tra il 2007 e il 2011 si registra un incremento dei consumi sia elettrici che termici,
con conseguente
incremento delle emissioni, fondamentalmente dovuto alla sola scuola Elementare di
Dolianova.
76
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
Tabella 37 Emissioni di CO2 prodotte dai consumi elettrici e termici dal 2007 al 2010 per Comune
nell’ambito delle scuole e biblioteche
Altri Edifici e Servizi Comunali
Nelle tabelle sottostanti sono riportati i dati del consumo elettrico di altri edifici e servizi comunali,
suddivisi per Comune. I consumi di energia elettrica delle amministrazioni comunali per questo
sotto-ambito sono in diminuzione dal 2009, in cui si è avuto il consumo massimo rispetto ai
cinque anni presi in esame. Questa riduzione è dovuta principalmente al contenimento dei
consumi elettrici riscontrato nella gestione del municipio di Dolianova, che è l’edificio pubblico
dell’aggregazione col consumo elettrico maggiore.
77
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
Tabella 38 Andamento dei consumi elettrici dal 2007 al 2010 per Comune nell’ambito degli altri edifici e
servizi comunali
Tabella 39 Emissioni di CO2 prodotte dai consumi elettrici dal 2007 al 2010 per Comune nell’ambito degli
altri edifici e servizi comunali
78
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
Figura 39 Evoluzione storica dei consumi delle amministrazioni comunali per ambito di rilevazione
Edifici residenziali
I consumi elettrici del settore residenziale sono relativi a tutte le utenze elettriche ad uso
domestico dei territori comunali.
Tabella 40 Andamento dei consumi elettrici dal 2007 al 2010 per Comune nell’ambito degli edifici
residenziali
79
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
Tabella 41 Emissioni di CO2 prodotte dai consumi elettrici dal 2007 al 2010 per Comune nell’ambito degli
edifici residenziali
Relativamente ai consumi termici nel settore residenziale, si riporta di seguito l’evoluzione del
numero di abitazioni riscaldate nei Comuni dell’aggregazione e la stima del fabbisogno di
combustibili fossili dal 2007 al 2010.
Tabella 42 Numero di abitazioni riscaldate per Comune
Tabella 43 Andamento dei consumi di combustibili fossili dal 2007 al 2010 per Comune nell’ambito
residenziale
80
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
Tabella 44 Emissioni di CO2 prodotte dai consumi termici dal 2007 al 2010 per Comune nell’ambito degli
edifici residenziali
Edifici ed impianti del terziario non comunale
I consumi elettrici e termici del settore terziario non comunale sono riassunti nelle tabelle
sottostanti.
Il Comune che presenta la maggiore quantità di energia elettrica consumata in questo sottambito è Dolianova, seguito da Serdiana e Donori. Quest’ultimo, nonostante abbia un numero
di addetti pari solo al 60% di quelli presenti nel Comune di Serdiana, ha aumentato i consumi
elettrici dal 2007 al 2010 fino al livello di Serdiana.
Nel Comune di Serdiana, per contro, i consumi elettrici sono diminuiti del 17% in quattro anni,
contrariamente agli altri Comuni dell’aggregazione in cui, invece, sono aumentati.
Tabella 45 Andamento dei consumi elettrici dal 2007 al 2010 per Comune nell’ambito del terziario non
comunale
81
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
Tabella 46 Emissioni di CO2 prodotte dai consumi elettrici dal 2007 al 2010 per Comune nell’ambito del
terziario non comunale
Tabella 47 Numero di addetti nel settore terziario per Comune
I consumi di combustibili fossili nel settore terziario non comunale risultano diminuiti in tutti i
Comuni dell’aggregazione.
Tabella 48 Andamento dei consumi di combustibili fossili dal 2007 al 2010 per Comune nell’ambito del
terziario non comunale
82
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
Tabella 49 Emissioni di CO2 prodotte dai consumi di combustibili fossili dal 2007 al 2010 per Comune
nell’ambito del terziario non comunale
Edifici ed impianti dell’Industria
Dal 2007 al 2010 i consumi elettrici del settore industriale sono diminuiti in tutti i Comuni
dell’aggregazione. Il Comune che ha mostrato la diminuzione più elevata in punti percentuali è
Barrali. Tuttavia, per via dei consumi più elevati in termini assoluti, sono Donori, Serdiana e
Dolianova ad incidere di più in termini di t/a CO2 risparmiate.
Tabella 50 Andamento dei consumi elettrici dal 2007 al 2010 per Comune nell’ambito industriale
Tabella 51 Emissioni di CO2 prodotte dai consumi elettrici dal 2007 al 2010 per Comune nell’ambito
industriale
Edifici ed impianti dell’Agricoltura
I consumi di energia elettrica nel settore agricolo hanno subito un forte decremento dal 2007 al
2010. Il Comune in cui si è riscontrata la maggiore diminuzione dei consumi è Donori, in cui
l’elettricità consumata nel 2010 è stata il 30% in meno di quella consumata nel 2007.
83
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
Tabella 52 Andamento dei consumi elettrici dal 2007 al 2010 per Comune nell’ambito agricolo
Tabella 53 Emissioni di CO2 prodotte dai consumi elettrici dal 2007 al 2010 per Comune nell’ambito agricolo
Anche il consumo di combustibili fossili in ambito agricolo è diminuito dal 2007 al 2010 in tutti i
Comuni dell’aggregazione. I consumi termici nel settore agricolo sono principalmente dovuti al
riscaldamento delle serre.
Tabella 54 Andamento dei consumi di combustibili fossili dal 2007 al 2010 per Comune nell’ambito agricolo
84
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
Tabella 55 Emissioni di CO2 prodotte dai consumi di combustibili fossili dal 2007 al 2010 per Comune
nell’ambito agricolo
L’analisi dell’evoluzione storica dei consumi elettrici totali per tutti gli ambiti di interesse
nell’aggregazione del Parteolla dal 2007 al 2010, riportata nella figura sottostante, mostra una
diminuzione nell’anno 2010.
Figura 40 Evoluzione storica dei Consumi totali di Energia Elettrica nell’aggregazione del Parteolla [fonte:
Enel Distribuzione spa]
La distribuzione dei consumi totali di energia elettrica all’interno della Comunità pioniera segue
grosso modo la distribuzione della popolazione e della superficie urbanizzata. Al 2010 la
popolazione residente nel Comune capofila rappresenta il 62% di quella residente nell’intera
aggregazione, e la superficie urbanizzata dello stesso Comune è il 57% della superficie
urbanizzata dell’intera aggregazione.
85
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
distribuzione della superficie urbanizzata
distribuzione de i consumi e le ttrici
Serdiana
18%
Barrali
4%
Se rdiana
21%
Donor i
15%
Donori
18%
Barrali
7%
Dolianova
57%
Dolianova
60%
distribuzione della popolaz ione
Barra li
7%
Serdiana
17%
Donori
14%
Dolianova
62%
Figura 41 Distribuzione dei consumi elettrici, della popolazione e della superficie urbanizzata tra i Comuni
dell’aggregazione
L’incidenza dei consumi totali di Dolianova è in linea al peso dei suoi abitanti, l’andamento dei
consumi procapite dell’intera Comunità è pressoché coincidente con quello del capofila, e ne
rappresenta una media.
Se si interseca il dato sul consumo energetico con l’evoluzione demografica dei Comuni
dell’aggregazione e si utilizza l’evoluzione storica del consumo pro-capite si evince, nel
complesso, una crescita leggera circa dello 0,7% a dispetto della più elevata crescita
demografica.
2.007
AGGREGAZIONE
2008
2.009
2010
incremento %
Incremento %
dei consumi
della
EE
popolazione
37.927
39.089
39.534
38.188
0,69%
5,34%
1.648
1.686
1.831
1.701
3,21%
2,37%
21.228
22.350
22.687
22.764
6,74%
5,97%
Donori
7.391
7.625
7.204
6.685
-9,55%
0,90%
Serdiana
7.660
7.429
7.811
7.037
-8,13%
8,22%
Barrali
Dolianova
Tabella 56 Evoluzione dell’andamento dei consumi di energia elettrica e della popolazione per Comune
dal 2007 al 2010
86
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
L’andamento dei consumi procapite è illustrato nella figura sottostante. Il grafico evidenzia una
decrescita complessiva tra il 2007 e il 2010. In particolare, si può notare una distinzione tra i
Comuni dell’aggregazione: nei Comuni di Donori e Serdiana si registra un deciso decremento
mentre nei Comuni di Barrali e Dolianova si registrano crescite nei consumi, anche se in misura
differente.
Figura 42 Evoluzione dell’andamento dei consumi di energia elettrica procapite per Comune
L’analisi disaggregata per settori dell’evoluzione dei consumi dal 2007 al 2010 permette di
osservare che l’incremento principale si è registrato nell’illuminazione pubblica e nel settore
terziario non comunale, rispettivamente aumentati del 16,64% e dell’8,97%, mentre i consumi
elettrici del settore residenziale e degli edifici comunali hanno subito un incremento del 6,52% e
del 6,22% dal 2007 al 2010 e gli ambiti dell’agricoltura e dell’industria un decremento,
rispettivamente, del -15,67% e del -10,16%.
87
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
Tabella 57 Evoluzione storica dei consumi di energia elettrica dell’aggregazione del Parteolla. Fonte: Enel
Distribuzione S.p.A.
Il seguente grafico mostra l’andamento dei consumi suddiviso per ambito.
Figura 43 Evoluzione storica dei consumi elettrici dell’aggregazione del Parteolla per macro-settore di
rilevazione. Fonte : Enel Distribuzione S.p.A.
L’analisi del dato disaggregato evidenzia che il settore residenziale continua a rappresentare il
contributo più significativo, dal punto di vista dei consumi elettrici.
Nella figura successiva è riportata l’evoluzione storica della ripartizione percentuale dei consumi
di energia elettrica allo scopo di evidenziare come questa si sia modificata nel tempo.
distribuzione dei consumi di EE per attività nell'anno 2007
16%
2% 3%
8%
EDIFICI COMUNALI
ILLUMINAZIONE PUBBLICA
AGRICOLTURA
28%
INDUSTRIA
USI DOMESTICI
43%
88
TERZIARIO
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
distribuzione de i consumi di EE pe r attiv ità ne ll'anno 2010
17%
2%
4%
7%
EDIFICI COMUNALI
ILLUMINAZIONE PUBBLICA
AGRICOLTU RA
25%
IN DUSTRIA
U SI D OMESTICI
TERZIARIO
45%
Figura 44 Suddivisione dei consumi elettrici nel 2007 e nel 2010 per ambito. Fonte : Enel Distribuzione S.p.A.
Come illustrato nei grafici soprastanti, i consumi domestici sono in aumento rispetto al 2007, e nel
2010 hanno inciso per il 45% sui consumi elettrici complessivi, tuttavia si sottolinea che questi
sono in linea con l’incremento demografico. Anche i consumi del settore terziario mostrano un
leggero incremento che segue l’evoluzione della popolazione. Inoltre, nonostante i consumi
elettrici dell’industria siano in calo, il settore continua ad essere il secondo ambito più energivoro
del territorio.
L’analisi dei dati disaggregati per attività e per Comune mette in evidenza due situazioni limite:
•
Barrali, in cui gli ambiti più energivori del territorio sono il residenziale e
l’amministrazione municipale, in particolare l’illuminazione pubblica.
•
Donori, unico caso in cui i consumi industriali superano anche quelli domestici.
consum i ele ttrici 2007
100%
80%
60%
40%
20%
0%
Barrali
edif ici comunali
Dolianova
illuminazione pubblica
Donor i
agricolt ur a
indust ria
Serdiana
usi domest ici
t erziario
89
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
cons um i e le ttrici 2010
100%
80%
60%
40%
20%
0%
Bar rali
Dolianov a
Donor i
Serdiana
Figura 45 Suddivisione dei consumi elettrici nel 2007 e nel 2010 per ambito e per Comune. Fonte: Enel
Distribuzione S.p.A.
Per quanto concerne l’analisi dei consumi elettrici nel solo ambito residenziale, infine, si
evidenzia che l’andamento dei consumi domestici procapite non risponde ai consumi generali
procapite; ciò indica evidentemente diverse abitudini tra gli abitanti dell’aggregazione e si
evince che, ad esempio, i cittadini di Dolianova consumano in media il 20% in più rispetto a
quelli di Barrali.
Figura 46 Andamento dei consumi domestici di energia elettrica dal 2007 al 2010 per Comune
Evoluzione storica dei consumi e delle emissioni in ambito comunale
Al 2007 l’incidenza dei consumi elettrici e termici legati direttamente alla gestione degli enti
comunali rappresenta una quota molto bassa dei consumi complessivi finali di energia
dell’intero territorio. In particolare:
90
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova

l’illuminazione pubblica il 2%;

gli edifici e gli impianti comunali l’1,76%.
La disponibilità di dati più aggiornati rispetto alla banca dati fornita da Enel Distribuzione ha
permesso di fotografare l’evoluzione dei consumi dei Comuni dell’aggregazione relativamente
al periodo di tempo compreso tra il 2007 e il 2010. Si riporta di seguito la sintesi dell’inventario dei
consumi di energia negli edifici e negli impianti comunali condotta dall’amministrazione dei
Comuni dell’aggregazione relativamente al periodo compreso tra il 2007 e il 2010.
I dati riportati nella Tabella sottostante sono espressi in coerenza con le linee guida del PAES
aggregando i consumi elettrici e termici in termini quantitativi per ambito di rilevazione e
riportano i valori di consumo complessivi per ambito a partire dal 2007, utilizzando come unità di
misura i MWh/anno consumati.
Tabella 58 Evoluzione storica dei Consumi delle amministrazioni comunali dell’aggregazione del Parteolla
In particolare, i dati evidenziano un forte aumento dei consumi di energia elettrica
nell’illuminazione pubblica. Invece i consumi dovuti alla gestione degli edifici e impianti
comunali, dopo un aumento nel periodo 2007-2009, risultano in diminuzione dal 2009 al 2010.
Globalmente, i consumi legati alle amministrazioni comunali dell’aggregazione hanno registrato
un incremento del 6,56% dal 2007 al 2010, con un incremento delle emissioni di anidride
carbonica pari a 71 t CO2 dal 2007 al 2010.
Invece, i consumi elettrici e termici degli ambiti non comunali sono aumentati in misura minore,
ossia del 3,67% nello stesso arco di tempo. Questo incremento, rapportato alle quantità di
energia consumate, corrisponde ad un aumento delle emissioni pari a 422 t CO2.
91
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
Tabella 59 Consumi di energia elettrica in ambiti non comunali nell’aggregazione del Parteolla dal 2007 al
2010
Per quanto riguarda i consumi delle amministrazioni comunali, sono disponibili anche i dati
dell’anno 2011. L’evoluzione dei consumi elettrici e termici dal 2010 al 2011 è illustrata nella
tabella seguente.
Tabella 60 Consumi di energia elettrica in ambiti comunali nell’aggregazione del Parteolla dal 2010
4.8
Analisi dell’inventario e del monitoraggio delle emissioni
Il bilancio delle emissioni riferito all’anno base 2007 permette di definire l’obiettivo di emissioni al
2020 in termini di quantità di CO2 emessa.
Le emissioni dell’aggregazione del Parteolla nell’anno base sono 18.581 t CO2. La riduzione del
20% di tali emissioni al 2020 corrisponde ad un obiettivo di 3.716 t/a CO2.
Questo obiettivo è modificato alla luce dell’andamento dei consumi e della produzione locale
di energia da fonti rinnovabili dall’anno base in poi. In particolare, per il 2010 si riscontrano i dati
riportati nella tabella successiva.
92
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
Tabella 61 Obiettivi di riduzione della CO2 per l’aggregazione del Parteolla
Se si esclude la produzione di energia elettrica da biogas di discarica dal calcolo degli obiettivi
minimi di riduzione della CO2 per il 2020, si ottiene che al 2020 l’abbattimento minimo delle
emissioni per l’aggregazione del Parteolla deve essere del 18,3%.
5
5.1
VERSO LA STRATEGIA
Il coinvolgimento e la partecipazione degli attori locali (Processo Partecipativo)
Il processo di redazione del PAES vede quale elemento imprescindibile per la sua autenticità e
sostenibilità nel tempo la presenza di un ruolo attivo di tutti gli attori locali che direttamente e
indirettamente sono coinvolti nella definizione delle scelte strategiche che la Comunità andrà a
fare.
Il coinvolgimento e la partecipazione di tutte le parti interessate (amministratori, ufficio tecnico
comunale, associazioni di categoria, imprese private, rappresentanti della società civile, ecc.)
ha pertanto un’importanza strategica nella Comunicazione istituzionale alla cittadinanza, nella
condivisione di obiettivi, strategie ed ambiti di intervento e nella partecipazione attiva degli
attori alla definizione delle azioni da realizzare.
Le esperienze pregresse di iniziative già attuate a favore dell’ambiente e delle energie
rinnovabili hanno permesso ai Comuni di integrare le proprie politiche individuali nell'ottica di
redazione di un PAES aggregato, che sì è articolato in diverse fasi.
In una prima fase il coinvolgimento ha riguardato la controparte politica e tecnica
dell'amministrazione per la raccolta dei dati energetici e la definizione di una prima bozza di
strategia, nonché la discussione del possibile coinvolgimento degli stakeholders individuati dai
Comuni dell'aggregazione del Parteolla, al fine di condividere le strategie e una loro
declinazione in azioni da inserire all’interno del PAES.
93
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
In particolare, per quanto riguarda l’animazione e la partecipazione attiva del territorio,
l’approccio è stato di tipo bottom up avviato in coordinamento con le autorità locali e rivolto
alla individuazione delle linee di intervento applicabili, secondo la visione di medio e lungo
periodo del proprio territorio elaborata dagli attori locali fino ad arrivare ad un set di azioni da
valutare e realizzare per costruire l’impianto progettuale del Piano.
Le Amministrazioni dei Comuni della Comunità Pioniera del Parteolla si sono impegnate, nel
breve e nel lungo periodo, ad adottare, monitorare e realizzare obbiettivi di sostenibilità
attraverso un impegno concreto che eviti lo spreco delle risorse naturali, rispetti l’ambiente che
ci circonda e favorisca lo sviluppo dell’energia da fonti rinnovabili nel proprio territorio.
Innovazione, condivisione, governo dello sviluppo ed investimenti nelle nuove tecnologie
possono essere le chiavi per il raggiungimento di obiettivi che possono apparire sfidanti e
proibitivi.
Lo strumento del PAES ha permesso il coordinamento e la sinergia di diverse politiche e azioni
verso un obiettivo comune.
In questa sezione si riportano di seguito le fasi e risultati rispettivamente raggiunti nei diversi
momenti del processo.
Fase 1. Coinvolgimento della controparte politica e tecnica.
I primi incontri tra la Comunità Pioniera del Parteolla e l’assistenza tecnica dei tutor del progetto
Smart City della Regione Sardegna hanno avuto luogo nel mese di giugno e sono proseguiti fino
al mese di dicembre, coinvolgendo i rappresentanti dei rispettivi uffici tecnici, alcuni assessori
delle amministrazioni coinvolte, i Sindaci tutti. Gli elementi caratterizzanti questa prima fase sono
stati:

l’espressione della volontà politica della scelta di adesione al Patto dei Sindaci e
l’esplicitazione della visione di lungo periodo che ha portato alla redazione del Piano
d’Azione per l’Energia Sostenibile con la modalità di PAES d’area e la definizione delle
modalità operative;

la presentazione del processo di redazione del PAES da parte del gruppo di assistenza
tecnica Smart City;

la definizione delle strutture di coordinamento e organizzative, le risorse umane da
assegnare al processo;

la scelta delle modalità di comunicazione e partecipazione;

la definizione delle prime fasi del processo e della modalità di reperimento dei dati per la
redazione dell’IBE.
94
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
Fase 2. Governance, rafforzamento del ruolo di individuazione della linea di indirizzo del PAES –
Focus Group e Comunicazione istituzionale.
Una parte importante delle attività ha riguardato la Comunicazione dell’avvio del processo di
redazione del PAES da parte dei Comuni dell’aggregazione per informare la collettività del
percorso intrapreso. La notizia dell’avvio del processo, accompagnata dal logo del Patto dei
Sindaci è comparsa sui siti dei Comuni dell’aggregazione (Dolianova e Serdiana, nello specifico,
in nota a piè pagina).7
All’interno dei siti la notizia è stata accompagnata dal Comunicato Stampa dell’avvio del
Processo di redazione del PAES da parte dei Comuni, dalla delibera di approvazione da parte
dei Consigli Comunali della firma del Patto dei Sindaci e da una breve sintesi dello strumento del
PAES. A titolo di esempio di include la schermata del sito web del Comune di Dolianova.
Figura 47 “Home page” del sito del Comune di Dolianova
Una componente significativa delle attività individuate dall'aggregazione del Parteolla ha
riguardato il processo di rafforzamento istituzionale dell’ente locale nella redazione del PAES e la
necessità di coordinare gli uffici tecnici e le controparti politiche per raggiungere l’obiettivo di
programmazione strategica nell’arco temporale previsto dal Patto dei Sindaci (2020). L’attività
di rafforzamento istituzionale è stata realizzata parallelamente ad una attività di acquisizione ed
elaborazione dei dati da parte degli uffici tecnici dei quattro Comuni coinvolti. Al tal fine, fra
luglio e ottobre 2012 si sono tenuti due focus group8 in cui sono stati invitati a partecipare gli
7
Sito web del Comune di Dolianova: http://www.Comune.dolianova.ca.it/articoli-dettaglio.asp?ID=6747; Sito
web del Comune di Serdiana: http://www.Comune.serdiana.ca.it/index.php/dettagli/Comunicazione/365.
8
Il Focus Group è una tecnica di rilevazione, basata sul dibattito tra un gruppo di persone, alla presenza di uno
o più facilitatori, intorno ad un argomento che si vuole indagare in profondità. È solitamente preferito ad altri strumenti
quando la situazione richiede di raccogliere il maggior numero di informazioni (dati qualitativi) in un tempo
relativamente contratto. Il Focus Group ha solitamente lo scopo di riunire persone interessate ad un argomento, per
95
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
amministratori e i tecnici dei quattro Comuni dell'aggregazione del Parteolla (Sindaci, assessori
ai lavori pubblici).
Gli incontri si sono aperti con un’introduzione, da parte dell’assistenza tecnica Smart City, di
sintesi e aggiornamento dei dati pervenuti sui consumi energetici delle Comunità. La
presentazione della sintesi dei dati ha evidenziato l’andamento generale dei consumi
energetici dell'aggregazione quale base per la formulazione di strategie energetiche per il
territorio, nonché gli scenari possibili e sostenibili per il territorio. Pertanto, sulla base di tali
informazioni, la finalità è stata quella di stimolare un dibattito attorno alle principali criticità, i
punti di forza (anche in termini di progetti già avviati) e le opportunità della aggregazione del
Parteolla relativi ai temi energetici e gli scenari possibili in favore della riduzione delle emissioni di
CO2.
I focus group hanno consentito di promuovere un confronto attivo tra la controparte politica e
tecnica dei Comuni dell'aggregazione del Parteolla e hanno permesso di individuare la visione
sul processo mirato al risparmio energetico e alla riduzione delle emissioni di CO2 quale scelta
evidenziata nel documento di pianificazione strategica PAES.
Fase 3. Coinvolgimento e partecipazione degli stakeholders delle PMI
In seguito all’individuazione della strategia e degli ambiti di intervento da parte della
componente politica e tecnica si è ravvisata la necessità di un coinvolgimento più ampio del
territorio nel processo di definizione di obiettivi e azioni del Piano.
Con queste finalità il 05 ottobre si è svolto presso il Comune di Dolianova un seminario di
presentazione delle opportunità offerte dal PAES e degli strumenti finanziari disponibili in Regione
Sardegna (Fondo JESSICA), facilitato dal BIC Sardegna e rivolto alla pubblica amministrazione e
alle Piccole e Medie Imprese del territorio dell'aggregazione. Il seminario ha coinvolto i
rappresentanti di circa 17 aziende del territorio provinciale. Politici, tecnici, imprenditori e
rappresentanti della società civile hanno ragionato insieme sulle opportunità e le proposte di
intervento individuate dall'aggregazione del Parteolla condividendole e declinandole in possibili
azioni progettuali.
I Comuni dell'aggregazione del Parteolla hanno informato i partecipanti sul processo di
redazione del PAES e sul percorso fino allora compiuto, comunicando l’analisi del contesto
socio economico ed energetico del territorio. La condivisione delle proposte progettuali fra i
capire quali sono punti di forza, di debolezza e eventuali proposte in relazione a tematiche specifiche in un dato
contesto territoriale. Sulla base delle criticità individuate e dei punti forza e opportunità, i partecipanti sono invitati a
proporre idee volte alla soluzione delle criticità. Il focus group è spesso usato per facilitare il raggiungimento di obiettivi o
soluzioni Comuni. La sessione di lavoro è guidata da un facilitatore, coadiuvato da un’assistente e uno o più
verbalizzatori con il compito di raccogliere tutti gli scambi e i contributi che intervengono ad animare lo svolgimento del
dibattito.
96
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
Comuni dell'aggregazione del Parteolla e le PMI partecipanti ha contribuito ad integrare con
nuovi e importanti elementi la definizione dei contenuti del PAES.
In seguito al forte interesse dimostrato dalle piccole e medie imprese del territorio,
l'aggregazione del Parteolla ha deciso di includere fra le azioni possibili l'attivazione di uno
Sportello Energia in grado di offrire assistenza e formazione per l'efficientamento energetico
degli edifici privati, la promozione e l’eventuale creazione di gruppi d’acquisto per impianti
fotovoltaici e eolici su proprietà comunale.
Le successive attività di elaborazione delle schede progetto da parte dell'aggregazione e la
relativa valutazione tecnica ed economico-finanziaria delle stesse ha poi consentito di costruire
l’architettura progettuale del PAES dell'aggregazione del Parteolla.
5.2
Analisi SWOT
L'analisi SWOT è uno strumento decisionale che viene utilizzato frequentemente da enti e
aziende. Il suo nome deriva dall'acronimo delle parole inglesi strength, weaknesses,
opportunities, threats, ossia "punti di forza, debolezza, opportunità, minacce", e consente di
sintetizzare, strutturare e presentare in maniera schematica e logica tutti gli aspetti di una
organizzazione che rivestono ruoli favorevoli o sfavorevoli all'implementazione di una strategia o
programma.
In particolare, l'esame dei territori dell'aggregazione di Dolianova, Barrali, Donori e Serdiana
consente di individuare alcuni punti di forza e di debolezza che possono guidare nella
definizione di interventi rivolti al conseguimento degli obiettivi minimi di sostenibilità energetica
preposti. Analogamente, in questo percorso, i Comuni dell'aggregazione possono ricevere
stimoli o incontrare ostacoli provenienti dall'esterno, identificati nell'analisi SWOT come
opportunità o minacce.
97
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
Punti di forza
Edifici pubblici e azioni dei Comuni:

I Comuni, grazie all’inventario delle emissioni,
dispongono di una conoscenza puntuale dei
consumi delle rispettive amministrazioni e
conoscono i consumi di energia nel loro territorio.

I Comuni di Donori e Dolianova hanno già
intenzione di
intervenire sulla sostenibilità
energetica nel settore residenziale mediante
l’introduzione
di
adeguati
strumenti
di
pianificazione urbanistica.

La disponibilità di superfici idonee per FV sugli
edifici comunali non è attualmente saturata.

Realizzazione della rete gas cittadina nei Comuni
dell’aggregazione.
Aspetti demografici, statistici e sociali:

Le fasce di popolazione costitute dai giovani e
dalle persone in età lavorativa sono presenti in
percentuale maggiore rispetto alle fasce più
anziane.

Al 2010 il territorio mostra un saldo migratorio
positivo in ingresso, con un incremento del numero
di nuclei familiari.

Nel Comune di Dolianova sono già attive iniziative
“verdi” quali “Un albero per ogni neonato” e il
servizio “Pedibus”.

Nel territorio insiste una porzione della ZPS (Zona di
Protezione Speciale) “Monte Sette Fratelli”.
Aspetti climatici:

Alte potenzialità energetiche nel settore solare e
biomasse.
Attività industriali e terziario:

Presenza
di
una
consistente
compagine
imprenditoriale nel settore edile.
Settore agricolo:

Diffusione di produzioni specializzate (oliveti,
vigneti, frutteti), da cui deriva la disponibilità di
sottoprodotti impiegabili come biomasse.
Opportunità
Edifici pubblici e azioni dei Comuni:

I Comuni hanno costituito un’aggregazione per
redigere un PAES congiunto.

I Comuni del Parteolla partecipano già insieme ad
alcuni progetti sovracomunali su tematiche
ambientali e possono partecipare insieme a bandi
per servizi integrati.
Punti di debolezza
Edifici pubblici e azioni dei Comuni:

Attualmente non sono disponibili strumenti
di pianificazione adeguati.

Negli edifici comunali è stato fatto sinora
poco uso di energie rinnovabili.

I consumi elettrici per l’illuminazione
pubblica risultano in crescita.
Aspetti demografici , statistici e sociali:

Nel territorio l'incidenza delle abitazioni di
più antica costruzione è superiore a quella
provinciale, in particolare il 27,7% delle
abitazioni risale a prima del 1919.
Trasporti:

Il territorio dispone di un parco veicolare più
vecchio di quello osservato a livello
provinciale.

Gli spostamenti verso Cagliari avvengono
principalmente mediante mezzi privati.
Rifiuti:

Al 2010 si registra un decremento
dell’efficienza della raccolta differenziata.
Minacce
Trasporti:

Bassa frequenza e comfort del servizio della
linea ferroviaria Cagliari-Dolianova.

Attività industriali e settore residenziale:

Emissioni alte nel residenziale e produttivo
rispetto al pubblico.
Aspetti legislativi:

Patto di stabilità.
Tabella 62 Analisi SWOT per l’aggregazione del Parteolla
98
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
L’analisi SWOT svolta sul territorio dell’aggregazione mette in evidenza come l’incidenza delle
fasce giovani della popolazione, in genere più informate e sensibili verso le tematiche
ambientali e di risparmio energetico, sia maggiore rispetto a quella delle fasce più anziane.
Questo aspetto fa si che le famiglie e i giovani possano influire positivamente anche nella
diffusione di nuove politiche ambientali ed energetiche.
A tale proposito, inoltre, si prende atto che esistono iniziative di carattere ambientale già
radicate presso famiglie e giovani, quali “Un albero per ogni neonato” e il servizio “Pedibus” nel
Comune di Dolianova.
Inoltre, al 2010 il territorio mostrava un saldo migratorio positivo in ingresso, con la costante
evoluzione dei nuclei familiari, per cui si può presupporre che nei principali centri abitati sorgano
nuovi edifici ad uso abitativo, sui quali si può prospettare l’adozione di adeguati criteri di
risparmio energetico.
Il settore residenziale è quello che maggiormente incide nei consumi globali di energia nel
territorio, per cui è opportuno prospettare l’adozione di interventi che mirino ad aumentare
l’efficienza e la produzione di energia da fonti rinnovabili in ambito domestico. Il conseguimento
di una maggiore sostenibilità energetica nel settore residenziale può essere favorito dalle alte
potenzialità nel settore solare.
Per contro, è stato riscontrato che nel territorio in esame le abitazioni di più antica costruzione
sono presenti in percentuale molto maggiore rispetto alla media provinciale; in particolare, ben
il 27,7% delle abitazioni risale a prima del 1919. Gli edifici d'epoca sono in genere poco
energeticamente poco efficienti e vi è possibile attuare interventi di efficientamento energetico
molto limitati.
Dall’analisi SWOT risulta, inoltre, che gli edifici pubblici potrebbero essere oggetto di interventi
mirati alla produzione di energia da fonti rinnovabili, ad esempio mediante il fotovoltaico, in
quanto attualmente non ne viene sfruttata l’intera potenzialità. Anche l’illuminazione pubblica
potrebbe essere resa più efficiente, considerato che i consumi elettrici per l’illuminazione
pubblica risultano in crescita.
Per quanto riguarda il settore della mobilità, si prende atto che attualmente il territorio dispone
di un parco veicolare più vecchio di quello osservato a livello provinciale e che, tuttavia, molti
spostamenti verso Cagliari avvengono con i mezzi privati, in quanto la linea ferroviaria a binario
unico Cagliari-Pirri-Monserrato-Settimo San Pietro-Soleminis-Dolianova risulta poco efficiente.
Infine, relativamente all’uso del suolo nel territorio dell’aggregazione, si nota che da alcuni utilizzi
potrebbe derivare produzione di biomassa locale; infatti, vista la diffusione di produzioni
99
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
agricole specializzate (oliveti, vigneti, frutteti), si prospetta la possibilità di impiegare localmente i
sottoprodotti di tali coltivazioni e la biomassa residuale.
6
6.1
IL PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE (PAES)
Visione e strategia per il 2020
Nell’epoca in cui viviamo, le crisi economiche che si susseguono a livello mondiale,
l’assottigliamento della risorsa petrolifera e la conseguente necessità di svincolarsi dalla
dipendenza dai combustibili fossili, il consumo delle risorse naturali non rinnovabili e
l’aggressione all’ambiente hanno reso vieppiù pressante l’esigenza di adottare politiche di
sostenibilità.
La creazione di un clima favorevole nei confronti delle buone pratiche ambientali ed
energetiche è la condizione necessaria per raccogliere le sfide e le opportunità derivanti dal
nuovo approccio di sostenibilità.
Le Amministrazioni dei Comuni della Comunità Pioniera del Parteolla si sono impegnate, nel
breve e nel lungo periodo, ad adottare, monitorare e realizzare obbiettivi di sostenibilità
attraverso un impegno concreto che eviti lo spreco delle risorse naturali, rispetti l’ambiente
circostante e favorisca lo sviluppo dell’energia da fonti rinnovabili nel proprio territorio.
Innovazione, condivisione, governo dello sviluppo ed investimenti nelle nuove tecnologie
possono essere le chiavi per il raggiungimento di obiettivi che possono apparire sfidanti e
proibitivi.
Con questi propositi, i Comuni della Comunità Pioniera del Parteolla hanno deciso di aderire al
Patto dei Sindaci e formare un PAES unitario che, attraverso azioni concrete, persegua gli
obiettivi che caratterizzano l’azione amministrativa.
Questa visione strategica potrà essere concretamente realizzata tramite il raggiungimento di
traguardi intermedi quali:
• l’efficienza energetica e la riduzione degli impatti per i settori indicati come maggiormente
critici;
• il taglio dei costi di approvvigionamento energetico comunale;
• la riduzione dei consumi e degli sprechi;
• il fotovoltaico ed il solare termico sulle strutture pubbliche;
• investimenti concreti sulla mobilità sostenibile e trasporto pubblico;
• l’accesso a finanziamenti pubblici, resi disponibili dall’organismo statale e/o Comunitario;
• il coinvolgimento attivo della popolazione;
100
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
• il coinvolgimento dei soggetti privati, dal punto di vista attuativo, di condivisione di obiettivi e
in termini di cooperazione economica.
6.2
Gli obiettivi della Comunità per il 2020
La Comunità Pioniera del Parteolla intende impegnarsi per il rispetto degli impegni assunti con la
firma del Patto dei Sindaci e degli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2.
L’inventario delle emissioni evidenzia che nell’anno base 2007, l’intera aggregazione (Comuni di
Barrali, Dolianova, Donori e Serdiana) ha fatto registrare un ammontare di emissioni pari a 18.581
tonnellate di CO2.
Considerato l’andamento dei consumi, delle emissioni e della produzione di energia da FER
relativi al periodo 2007-2010, dal quale emerge una diminuzione delle emissioni di CO2 pari a 318
tonnellate, si ritiene che la Comunità Pioniera del Parteolla possa raggiungere nel 2020
l’obiettivo di riduzione del 27% delle emissioni all’anno base 2007.
6.3
Gli ambiti di intervento
Per il raggiungimento degli obiettivi prefissati e in attuazione della strategia individuata la
Comunità Pioniera intende intervenire sui seguenti ambiti:
EDIFICI COMUNALI E ILLUMINAZIONE
L’ambito “Edifici comunali e illuminazione” comprende tutti gli edifici comunali (palestre,
biblioteche, scuole, sede del Municipio, ludoteche) sui quali ii Comuni possano intervenire
direttamente, sia in fase di censimento/catasto energetico sia in fase di intervento di tipo
energetico. Dall’inventario delle emissioni è emerso che nel 2007 gli edifici e gli impianti
comunali facevano registrare un consumo di energia pari a meno del 3%. Il Monitoraggio
sull’andamento dei consumi ha mostrato un incremento dei consumi e, in aggiunta, una scarsa
presenza di impianti da FER negli edifici pubblici.
RESIDENZALE
Tale ambito è responsabile della percentuale più elevata di consumi energetici sul totale dei
consumi dell’aggregazione. Circa il 57% dei consumi totali dell’aggregazione è dovuta a questo
settore. Considerata la rilevanza dei consumi in questo ambito, appare necessario intervenire
attraverso l’individuazione di una gamma di interventi, di tipo infrastrutturale, impiantistico e
pianificatorio/regolamentare, che consentano di incidere strutturalmente sui consumi.
101
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
INDUSTRIA, AGRICOLTURA E TERZIARIO
Gli interventi in questo settore sono di diretta competenza dei soggetti privati. Ciononostante,
l’ente pubblico può intervenire nella creazione delle migliori condizioni per la realizzazione degli
interventi nel campo della produzione di energia da FER e del risparmio energetico. In tal modo,
l’intera Comunità beneficerà della riduzione delle emissioni che, per i tre settori, ammontano al
36% del totale delle emissioni dell’aggregazione nel 2007.
TRASPORTI E MOBILITÁ
Tale ambito risulta particolarmente problematico, sia perché i Comuni non gestiscono il
trasporto pubblico locale (in capo alla Regione) sia perché il cambiamento delle tradizionali
forme di mobilità e dei mezzi non è di facile ed immediata realizzazione a causa di variabili su
cui, anche in questo caso, i Comuni non possono incidere direttamente. Ciononostante, i
Comuni dell’aggregazione ritengono prioritario intervenire nel settore della mobilità attraverso
modalità e azioni che contribuiscano al miglioramento della qualità della vita dei cittadini oltre
alla riduzione della quantità di emissioni (il 3%) causata dal settore trasporti e mobilità secondo
l’inventario all’anno base 2007.
PIANIFICAZIONE E REGOLAMENTAZIONE
Gli interventi che insistono sul presente ambito produrranno i loro effetti in un tempo medio e
medio-lungo. Ciononostante, essi rappresentano l’investimento più importante che le
amministrazioni comunali dell’aggregazione effettuano sul futuro del loro territorio. Infatti,
attraverso specifici interventi di ricognizione e catalogazione le amministrazioni intendono
dotarsi dei migliori strumenti per la gestione del patrimonio edilizio e impiantistico. Nel
contempo, l’adozione di importanti strumenti di regolamentazione energetica comporterà che i
futuri interventi in materia siano fatti secondo criteri di efficienza energetica e con standard
energetici elevati. Anche tramite simili interventi le amministrazioni dell’aggregazione ritengono
di poter incidere in maniera significativa sulla voce più corposa dell’inventario delle emissioni.
SENSIBILIZZAZIONE E COMUNICAZIONE
La Comunità Pioniera del Parteolla intende proseguire nel cammino intrapreso per
l’elaborazione del PAES e nel rispetto dei principi di partecipazione, informazione e
sensibilizzazione che sono propri del Patto dei Sindaci. Per tale motivo gli interventi in questo
ambito rivestono un carattere strategico e si ritiene possano contribuire in maniera trasversale al
raggiungimento dell’obiettivo previsto per il 2020.
102
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
6.4
Le Azioni
Il Piano d’azione della Comunità di Dolianova si articola nell’elenco delle schede delle azioni da
realizzare che contribuiscono al raggiungimento dell’obiettivo di riduzione delle emissioni.
103
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
CODICE AZIONE ECI 1.1
Ambito: Edifici ed Impianti Comunali
NOME DELL’AZIONE: Adeguamento delle prestazioni energetiche dell'edificio
adibito a casa comunale nonché dell'impianto di climatizzazione estiva e invernale.
Tipologia Azione
Diretta
Ambito geografico dell’Azione
Comunale
Ufficio Responsabile dell’attuazione
Donori, Ufficio Tecnico, Ing. Cristina Strinna
Premessa/Situazione attuale
Nell’ambito del piano di riqualificazione energetica degli edifici comunali l’azione è rivolta a
migliorare le prestazioni energetiche della sede del comune e, conseguentemente, ridurre i
consumi e costi necessari per raggiungere adeguati livelli di confort termico negli ambienti costruiti.
Descrizione schematica dell’Azione
L’edificio comunale necessita di interventi riguardanti l’involucro, gli infissi e gli impianti. La
valutazione dell’opportunità di tali interventi è stata condotta attraverso la diagnosi energetica
dello stato di fatto e lo studio dell’ipotetico comportamento dell’edificio a seguito dell’esecuzione
dei lavori. In particolare, gli interventi riguardano:
-Isolamento a cappotto di tutte le murature;
-Isolamento della copertura dei due blocchi a base ottagonale e rivestimento con lamiera grecata;
-Sostituzione infissi e installazione schermature fissi e mobili;
-Sostituzione pompa di calore canalizzata con macchine di potenza equivalente ma caratterizzate
da un rendimento conforme alle norme attuali.
Obiettivi
L’obiettivo principale è quello di prevedere un intervento di riqualificazione energetica del
municipio, che sulla base delle valutazioni condotte attraverso una diagnosi energetica dello stato
di fatto, riguarda l’involucro, gli infissi e l’impianto di climatizzazione.
Attori coinvolti o coinvolgibili
Ufficio Tecnico Donori, Impresa appaltatrice
Tipologia di azione – tempo di attuazione
Breve <1 anno  Medio 1 – 5 anni
Tempi di avvio dell’azione
2013
Costo dell’intervento
€ 370.300,00
Tempi stimati per la realizzazione
dell’intervento
Strategie finanziarie/modalità finanziam.
Lungo >5 anni
2014
Contributo RAS_PO FERS 2007/2013
Indicatori di monitoraggio
Consumi effettivi da bollette elettriche
Risparmio Energetico (stima)
20,428 MWh/a
Riduzione Emissioni di CO2 (stima)
7,72 t/a
104
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
CODICE AZIONE ECI 1.2
Ambito: Edifici ed Impianti Comunali
NOME DELL’AZIONE: Riqualificazione energetica della scuola primaria mediante
sostituzione degli infissi esterni
Tipologia Azione
Diretta
Ambito geografico dell’Azione
Comunale
Ufficio Responsabile dell’attuazione
Donori, Ufficio Tecnico, Ing. Cristina Strinna
Premessa/Situazione attuale
L’azione è rivolta a migliorare le prestazioni energetiche dell’edificio scolastico e,
conseguentemente, ridurre i consumi e costi necessari per raggiungere adeguati livelli di confort
termico negli ambienti costruiti.
Descrizione schematica dell’Azione
Nell’ambito del piano di riqualificazione energetica degli edifici comunali e degli interventi di
adeguamento alle norme di sicurezza della scuola primaria si è proceduto alla sostituzione degli
infissi esterni non conformi ai requisiti antinfortunistichi richiesti dal D.Lgs. 81/08 e di risparmio
energetico (D.lgs. 192/05 e smi) in quanto allo stato attuale, fatta eccezione per alcuni infissi
sostituiti di recente, gli infissi presenti sono del tipo monoblocco realizzati in alluminio verniciato
(rosso) con profili spessore 40 mm e vetro float spessore 3-4 mm. Si è previsto di sostituire tali infissi
con nuovi in PVC rigido esente da piombo tipo FINSTRAL con profili a 5 camere con profili dello
spessore complessivo di almeno 70 mm ed aventi le seguenti caratteristiche minime:
Ug ≤ 1,10 W/m2K; Uw ≤1,40 W/m2K; Ucassonetto ≤ 0,85 W/m2K.
Tutti gli infissi avranno una struttura del vetro con spessore almeno di 30 mm con vetri
antinfortunistici spessore minimo 6/7.
Obiettivi
L’obiettivo principale è quello di prevedere un intervento seppur parziale di riqualificazione
energetica della scuola con la sostituzione degli infissi in tal modo da garantire:
Intervento ad infissi vecchi - prestazione energetica globale: 317,80 kWh/m2 anno.
Intervento ad infissi nuovi - prestazione energetica globale: 275,60 kWh/m2 anno.
Risparmio unitario = 42,20kWh/m2 anno
Attori coinvolti o coinvolgibili
Ufficio Tecnico Donori, Impresa Appaltatrice
Tipologia di azione – tempo di attuazione
Breve <1 anno  Medio 1 – 5 anni
Tempi di avvio dell’azione
inizio 10/09/2012
Costo dell’intervento
€ 250.000,00
Tempi stimati per la realizzazione
dell’intervento
Strategie finanziarie / modalità finanziam.
Lungo >5 anni
fine 08/01/2013
Contributo RAS _ Assessorato Pubblica Istruzione
Indicatori di monitoraggio
Consumi effettivi combustibile e bollette elettriche
Risparmio Energetico (stima)
37,98 MWh/a
Riduzione Emissioni di CO2 (stima)
14,36 t/a
105
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
CODICE AZIONE ECI 1.3
Ambito: Edifici e Impianti Comunali
NOME DELL’AZIONE: Intervento globale di riqualificazione energetica su edificio
della scuola media
Tipologia Azione
Diretta
Ambito geografico dell’Azione
Comunale
Ufficio Responsabile dell’attuazione
Barrali, Ufficio Tecnico, Geom. Valentino Meloni
Premessa/Situazione attuale
Le ridotte caratteristiche di isolamento termico del fabbricato della scuola media e degli infissi
esterni portano ad una eccessiva dispersione con alti consumi ed elevati costi di gestione. Occorre
aumentare la resistenza termica passiva dell’edificio ed inserire impianti ad alta efficienza.
Descrizione schematica dell’Azione
L’intervento consiste in una globale riqualificazione energetica dell’edificio della scuola media
mediante:
- isolamento termico a cappotto nelle strutture verticali e orizzontali,
- sostituzione infissi esterni ad alta tenuta termica,
- sostituzione con caldaia a condensazione nella centrale termica,
- installazione impianto solare termico per acqua calda sanitaria.
Obiettivi
Miglioramento dell’efficienza energetica dell’edificio per conseguire la classe B/C
Riduzione dei consumi energetici – Si stima una riduzione dei consumi di combustibile liquido
(gasolio da riscaldamento) del 40% sui consumi attuali – Miglioramento delle condizioni di benessere
interno.
Attori coinvolti o coinvolgibili
Comune di Barrali e impresa esecutrice selezionata con
procedura ad evidenza pubblica
Tipologia di azione – tempo di attuazione
Breve <1 anno
Tempi di avvio dell’azione
Novembre 2014
Costo dell’intervento
€ 240.000,00
Tempi stimati
dell’intervento
per
la
realizzazione
Medio 1 – 5 anni  Lungo >5 anni
8 mesi
Strategie finanziarie / modalità finanziam.
Contributo comunitario/statale/regionale del 85%
dell’investimento e cofinanziamento comunale del 15%
Indicatori di monitoraggio
Consumi effettivi combustibile
Risparmio Energetico (stima)
12,8 MWh/a
Riduzione Emissioni di CO2 (stima)
4,84 t/a
106
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
CODICE AZIONE ECI 1.4
Ambito: Edifici e Impianti Comunali
NOME DELL’AZIONE: Intervento globale di riqualificazione energetica su edificio
della scuola elementare
Tipologia Azione
Diretta
Ambito geografico dell’Azione
Comunale
Ufficio Responsabile dell’attuazione
Barrali, Ufficio Tecnico, Geom. Valentino Meloni
Premessa/Situazione attuale
Le ridotte caratteristiche di isolamento termico del fabbricato della scuola elementare e degli infissi
esterni portano ad una eccessiva dispersione con alti consumi ed elevati costi di gestione. Occorre
aumentare la resistenza termica passiva dell’edificio ed inserire impianti ad alta efficienza.
Descrizione schematica dell’Azione
Intervento consiste in una globale riqualificazione energetica dell’edificio della scuola elementare
mediante:
- isolamento termico a cappotto nelle strutture verticali e orizzontali,
- sostituzione infissi esterni ad alta tenuta termica,
- sostituzione con caldaia a condensazione nella centrale termica,
- installazione impianto solare termico per acqua calda sanitaria.
Obiettivi
Miglioramento della efficienza energetica dell’edificio per conseguire la classe B/C
Riduzione dei consumi energetici – Si stima una riduzione dei consumi di combustibile liquido
(gasolio da riscaldamento) del 40% sui consumi attuali – Miglioramento delle condizioni di benessere
interno.
Attori coinvolti o coinvolgibili
Comune di Barrali e impresa esecutrice selezionata con
procedura ad evidenza pubblica
Tipologia di azione – tempo di attuazione
Breve <1 anno  Medio 1 – 5 anni
Tempi di avvio dell’azione
Ottobre 2013
Costo dell’intervento
€ 200.000,00
Tempi stimati per
dell’intervento
Strategie finanziarie
la
/
realizzazione
modalità
di
Lungo >5 anni
8 mesi
finanziamento
Contributo comunitario/statale/regionale del 85%
dell’investimento e cofinanziamento comunale del 15%
Indicatori di monitoraggio
Consumi effettivi combustibile
Risparmio Energetico (stima)
13,2 MWh/a
Riduzione Emissioni di CO2 (stima)
4,99 t/a
107
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
CODICE AZIONE ECI 1.5
Ambito: Edifici e Impianti Comunali
NOME DELL’AZIONE: Intervento globale di riqualificazione energetica su edificio
della scuola materna
Tipologia Azione
Diretta
Ambito geografico dell’Azione
Comunale
Ufficio Responsabile dell’attuazione
Barrali, Ufficio Tecnico, Geom. Valentino Meloni
Premessa/Situazione attuale
Le ridotte caratteristiche di isolamento termico del fabbricato della scuola materna e degli infissi
esterni portano ad una eccessiva dispersione con alti consumi ed elevati costi di gestione. Occorre
aumentare la resistenza termica passiva dell’edificio ed inserire impianti ad alta efficienza.
Descrizione schematica dell’Azione
Intervento consiste in una globale riqualificazione energetica dell’edificio della scuola materna
mediante:
- isolamento termico a cappotto nelle strutture verticali e orizzontali,
- sostituzione infissi esterni ad alta tenuta termica,
- sostituzione con caldaia a condensazione nella centrale termica,
- installazione impianto solare termico per acqua calda sanitaria.
Obiettivi
Miglioramento della efficienza energetica dell’edificio per conseguire la classe B/C
Riduzione dei consumi energetici – Si stima una riduzione dei consumi di combustibile liquido
(gasolio da riscaldamento) del 40% sui consumi attuali – Miglioramento delle condizioni di benessere
interno.
Attori coinvolti o coinvolgibili
Comune di Barrali e impresa esecutrice selezionata con
procedura ad evidenza pubblica
Tipologia di azione – tempo di attuazione
Breve <1 anno
Tempi di avvio dell’azione
Novembre 2014
Costo dell’intervento
€ 165.000,00
Tempi stimati
dell’intervento
per
la
realizzazione
Medio 1 – 5 anni  Lungo >5 anni
8 mesi
Strategie finanziarie / modalità finanziam.
Contributo comunitario/statale/regionale del 85%
dell’investimento e cofinanziamento comunale del 15%
Indicatori di monitoraggio
Consumi effettivi combustibile
Risparmio Energetico (stima)
6,56 MWh/a
Riduzione Emissioni di CO2 (stima)
2,48 t/a
108
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
CODICE AZIONE ECI 1.6
Ambito: Edifici e Impianti Comunali
NOME DELL’AZIONE: Intervento globale di riqualificazione energetica su edificio
della ludoteca/biblioteca
Tipologia Azione
Diretta
Ambito geografico dell’Azione
Comunale
Ufficio Responsabile dell’attuazione
Barrali, Ufficio Tecnico, Geom. Valentino Meloni
Premessa/Situazione attuale
Le ridotte caratteristiche di isolamento termico del fabbricato della ludoteca/biblioteca e degli
infissi esterni portano ad una eccessiva dispersione con alti consumi ed elevati costi di gestione.
Occorre aumentare la resistenza termica passiva dell’edificio ed inserire impianti ad alta efficienza.
Descrizione schematica dell’Azione
Intervento consiste in una globale riqualificazione energetica dell’edificio della ludoteca/biblioteca
mediante:
- isolamento termico a cappotto nelle strutture verticali e orizzontali,
- sostituzione infissi esterni ad alta tenuta termica,
- sostituzione con caldaia a condensazione nella centrale termica,
- installazione impianto solare termico per acqua calda sanitaria.
Obiettivi
Miglioramento della efficienza energetica dell’edificio per conseguire la classe B/C
Riduzione dei consumi energetici – Si stima una riduzione dei consumi di combustibile liquido
(gasolio da riscaldamento) del 40% sui consumi attuali – Miglioramento delle condizioni di benessere
interno.
Attori coinvolti o coinvolgibili
Comune di Barrali e impresa esecutrice selezionata con
procedura ad evidenza pubblica
Tipologia di azione – tempo di attuazione
Breve <1 anno
Tempi di avvio dell’azione
Marzo 2014
Costo dell’intervento
€ 170.000,00
Tempi stimati
dell’intervento
per
la
realizzazione
Medio 1 – 5 anni  Lungo >5 anni
8 mesi
Strategie finanziarie / modalità finanziam.
Contributo comunitario/statale/regionale del 85%
dell’investimento e cofinanziamento comunale del 15%
Indicatori di monitoraggio
Consumi effettivi da bollette elettriche
Risparmio Energetico (stima)
2,34 MWh/a
Riduzione Emissioni di CO2 (stima)
0,88 t/a
109
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
CODICE AZIONE ECI 1.7
Ambito: Edifici e Impianti Comunali
NOME DELL’AZIONE: Intervento globale di riqualificazione energetica su edificio del
municipio
Tipologia Azione
Diretta
Ambito geografico dell’Azione
Comunale
Ufficio Responsabile dell’attuazione
Barrali, Ufficio Tecnico, Geom. Valentino Meloni
Premessa/Situazione attuale
Le ridotte caratteristiche di isolamento termico del fabbricato del municipio e degli infissi esterni
portano ad una eccessiva dispersione con alti consumi ed elevati costi di gestione. Occorre
aumentare la resistenza termica passiva dell’edificio ed inserire impianti ad alta efficienza.
Descrizione schematica dell’Azione
Intervento consiste in una globale riqualificazione energetica dell’edificio del municipio mediante:
- isolamento termico a cappotto nelle strutture verticali e orizzontali,
- sostituzione infissi esterni ad alta tenuta termica,
- sostituzione con caldaia a condensazione nella centrale termica,
- installazione impianto solare termico per acqua calda sanitaria.
Obiettivi
Miglioramento della efficienza energetica dell’edificio per conseguire la classe B/C
Riduzione dei consumi energetici – Si stima una riduzione dei consumi di combustibile liquido
(gasolio da riscaldamento) del 40% sui consumi attuali – Miglioramento delle condizioni di benessere
interno.
Attori coinvolti o coinvolgibili
Comune di Barrali e impresa esecutrice selezionata con
procedura ad evidenza pubblica
Tipologia di azione – tempo di attuazione
Breve <1 anno
Tempi di avvio dell’azione
Marzo 2014
Costo dell’intervento
€ 270.000,00
Tempi stimati
dell’intervento
per
la
realizzazione
Medio 1 – 5 anni  Lungo >5 anni
12 mesi
Strategie finanziarie/modalità finanziam.
Contributo comunitario/statale/regionale in ragione del
85% dell’investimento e cofinanz. comunale del 15%
Indicatori di monitoraggio
Consumi effettivi da bollette elettriche
Risparmio Energetico (stima)
13,00 MWh/a
Riduzione Emissioni di CO2 (stima)
4,91 t/a
110
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
CODICE AZIONE ECI 1.8
Ambito: Edifici ed Impianti Comunali
NOME DELL’AZIONE: Adeguamento delle prestazioni energetiche dell'edificio adibito
a casa comunale
Tipologia Azione
Diretta
Ambito geografico dell’Azione
Comunale
Ufficio Responsabile dell’attuazione
Serdiana, Ufficio Tecnico
Ing. Jr. Fabio Lampis
Ing. Valentina Carboni
Premessa/Situazione attuale
Nell’ambito del piano di riqualificazione energetica degli edifici comunali l’azione è rivolta a
migliorare le prestazioni energetiche della sede del comune e, conseguentemente, ridurre i
consumi e costi necessari per raggiungere adeguati livelli di confort tecnico negli ambienti costruiti.
Descrizione schematica dell’Azione
L’edificio comunale necessita di interventi riguardanti l’involucro, gli infissi e gli impianti. La
valutazione dell’opportunità di tali interventi è stata condotta attraverso la diagnosi energetica
dello stato di fatto e lo studio dell’ipotetico comportamento dell’edificio a seguito dell’esecuzione
dei lavori. In particolare, gli interventi riguardano:
- Isolamento a cappotto di tutte le murature;
- Isolamento della copertura;
- Sostituzione infissi e installazione schermature fissi e mobili;
- Sostituzione dei ventilconvettori ed adeguamento della macchina installata nel 2010.
Attualmente è stato presentato in data 21.05.2012 uno studio relativamente alla nuova
caratterizzazione architettonica distributiva dell’edificio all’Ufficio Tutela del Paesaggio, della
Regione Autonoma della Sardegna, per il rilascio dell’autorizzazione paesaggistica, si procederà
dopo aver ricevuto il nullaosta al completamento della progettazione dello stabile.
Inoltre è stato presentato un progetto preliminare per la partecipazione al bando pubblicato dalla
R.A.S. PO - FESR 2007-2013 asse III - linee di attività 3.1.1 b e 3.1.2.a, relativo al finanziamento di
operazioni finalizzate al risparmio e all’efficienza energetica negli edifici degli enti pubblici della
Sardegna, per la realizzazione dei lavori di “Riqualificazione energetica della casa municipale” che
non ha avuto riscontro positivo.
Obiettivi
L’obiettivo principale è quello di prevedere un intervento di riqualificazione energetica del
municipio, che sulla base delle valutazioni condotte attraverso una diagnosi energetica dello stato
di fatto, riguarda l’involucro, gli infissi e l’impianto di climatizzazione.
L’azione proposta, quindi, non si dovrà limitare alla riduzione dei consumi di energia ma più in
particolare al miglioramento della sostenibilità dell’edificio, che coinvolge anche il miglioramento
della qualità dei materiali e il risparmio di risorse naturali. Le informazioni ricavate nella prima fase
costituiranno la base conoscitiva per elaborare le gare di affidamento.
111
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
Attori coinvolti o coinvolgibili
Ufficio Tecnico Serdiana, Impresa appaltatrice
Tipologia di azione – tempo di attuazione
Breve <1 anno  Medio 1– 5 anni
Tempi di avvio dell’azione
2014
Costo dell’intervento
€ 458.000,00
Tempi
stimati
per
la
realizzazione
dell’intervento
Strategie finanziarie / modalità finanziamento
Lungo >5 anni
2014-2015
Contributo comunale / richiesta RAS
Indicatori di monitoraggio
Consumi effettivi da bollette elettriche
Risparmio Energetico (stima)
45,680 MWh/anno
Riduzione Emissioni di CO2 (stima)
17,27 t/a
112
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
CODICE AZIONE ECI 1.9
Ambito: Edifici ed Impianti Comunali
NOME DELL’AZIONE: Adeguamento delle prestazioni energetiche dell'edificio adibito
a scuola elementare
Tipologia Azione
Diretta
Ambito geografico dell’Azione
Comunale
Ufficio Responsabile dell’attuazione
Serdiana, Ufficio Tecnico
Ing. Jr. Fabio Lampis
Ing. Valentina Carboni
Premessa/Situazione attuale
L’azione è rivolta a migliorare le prestazioni energetiche dell’edificio scolastico, per ridurre i consumi
e costi necessari per raggiungere adeguati livelli di confort termico negli ambienti costruiti.
Descrizione schematica dell’Azione
Nell’ambito del piano di riqualificazione energetica degli edifici comunali e degli interventi di
adeguamento alle norme di sicurezza si procederà:
- Isolamento a cappotto di tutte le murature;
- Isolamento della copertura;
- Sostituzione infissi e installazione schermature fissi e mobili;
- Adeguamento dell’impianto di condizionamento.
Obiettivi
L’obiettivo principale è quello di prevedere un intervento globale di riqualificazione energetica
della scuola elementare.
L’azione proposta, quindi, non si dovrà limitare alla riduzione dei consumi di energia ma più in
particolare al miglioramento della sostenibilità dell’edificio, che coinvolge anche il miglioramento
della qualità dei materiali e il risparmio di risorse naturali. Le informazioni ricavate nella prima fase
costituiranno la base conoscitiva per elaborare le gare di affidamento.
Attori coinvolti o coinvolgibili
Ufficio Tecnico Serdiana, Impresa appaltatrice
Tipologia di azione – tempo di attuazione
Breve <1 anno  Medio 1– 5 anni
Tempi di avvio dell’azione
2014
Costo dell’intervento
Tempi
stimati
per
la
realizzazione
dell’intervento
Strategie finanziarie / modalità finanziam.
€ 300.000,00
Indicatori di monitoraggio
Consumi effettivi da bollette elettriche
Risparmio Energetico (stima)
17,686 MWh/a
Riduzione Emissioni di CO2 (stima)
6,69 t/a
Lungo >5 anni
2014-2015
Contributo comunale
113
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
CODICE AZIONE ECI 1.10
Ambito: Edifici ed Impianti Comunali
NOME DELL’AZIONE: Adeguamento delle prestazioni energetiche dell'edificio
adibito a scuola media
Tipologia Azione
Diretta
Ambito geografico dell’Azione
Comunale
Ufficio Responsabile dell’attuazione
Serdiana, Ufficio Tecnico
Ing. Jr. Fabio Lampis
Ing. Valentina Carboni
Premessa/Situazione attuale
L’azione è rivolta a migliorare le prestazioni energetiche dell’edificio scolastico, per ridurre i consumi
e costi necessari per raggiungere adeguati livelli di confort termico negli ambienti costruiti.
Descrizione schematica dell’Azione
Nell’ambito del piano di riqualificazione energetica degli edifici comunali e degli interventi di
adeguamento alle norme di sicurezza si procederà:
- Isolamento a cappotto di tutte le murature;
- Isolamento della copertura;
- Sostituzione infissi e installazione schermature fissi e mobili;
- Adeguamento dell’impianto di condizionamento.
Obiettivi
L’obiettivo principale è quello di prevedere un intervento globale di riqualificazione energetica
della scuola media.
L’azione proposta, quindi, non si dovrà limitare alla riduzione dei consumi di energia ma più in
particolare al miglioramento della sostenibilità dell’edificio, che coinvolge anche il miglioramento
della qualità dei materiali e il risparmio di risorse naturali. Le informazioni ricavate nella prima fase
costituiranno la base conoscitiva per elaborare le gare di affidamento.
Attori coinvolti o coinvolgibili
Ufficio Tecnico Serdiana, Impresa appaltatrice
Tipologia di azione – tempo di attuazione
Breve <1 anno  Medio 1–5 anni
Tempi di avvio dell’azione
2014
Costo dell’intervento
€ 350.000,00
Tempi
stimati
per
la
realizzazione
dell’intervento
Strategie finanziarie / modalità finanziam.
Lungo >5 anni
2014-2015
Contributo comunale
Indicatori di monitoraggio
Consumi effettivi da bollette elettriche
Risparmio Energetico (stima)
23,87 MWh/a
Riduzione Emissioni di CO2 (stima)
9,02 t/a
114
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
CODICE AZIONE ECI 1.11
Ambito: Edifici ed Impianti Comunali
NOME DELL’AZIONE: Adeguamento delle prestazioni energetiche dell'edificio adibito
a centro di aggregazione sociale
Tipologia Azione
Diretta
Ambito geografico dell’Azione
Comunale
Ufficio Responsabile dell’attuazione
Serdiana, Ufficio Tecnico
Ing. Jr. Fabio Lampis
Ing. Valentina Carboni
Premessa/Situazione attuale
L’azione è rivolta a migliorare le prestazioni energetiche dell’edificio, per ridurre i consumi e costi
necessari per raggiungere adeguati livelli di confort tecnico negli ambienti costruiti.
Descrizione schematica dell’Azione
Nell’ambito del piano di riqualificazione energetica degli edifici comunali e degli interventi di
adeguamento alle norme di sicurezza si procederà:
- Isolamento a cappotto di tutte le murature;
- Isolamento della copertura;
- Sostituzione infissi e installazione schermature fissi e mobili;
- Adeguamento dell’impianto di condizionamento.
Obiettivi
L’obiettivo principale è quello di prevedere un intervento globale di riqualificazione energetica del
centro di aggregazione sociale.
L’azione proposta, quindi, non si dovrà limitare alla riduzione dei consumi di energia ma più in
particolare al miglioramento della sostenibilità dell’edificio, che coinvolge anche il miglioramento
della qualità dei materiali e il risparmio di risorse naturali. Le informazioni ricavate nella prima fase
costituiranno la base conoscitiva per elaborare le gare di affidamento.
Attori coinvolti o coinvolgibili
Ufficio Tecnico Serdiana, Impresa appaltatrice
Tipologia di azione – tempo di attuazione
Breve <1 anno  Medio 1– 5 anni
Tempi di avvio dell’azione
2014
Costo dell’intervento
€ 190.000,00
Tempi
stimati
per
la
realizzazione
dell’intervento
Strategie finanziarie / modalità finanziam.
Lungo >5 anni
2015-2016
Contributo comunale
Indicatori di monitoraggio
Consumi effettivi da bollette elettriche
Risparmio Energetico (stima)
12,451 MWh/a
Riduzione Emissioni di CO2 (stima)
4,71 t/a
115
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
CODICE AZIONE ECI 1.12
Ambito: Edifici ed Impianti Comunali
NOME DELL’AZIONE: Adeguamento delle prestazioni energetiche dell'edificio adibito
a biblioteca comunale
Tipologia Azione
Diretta
Ambito geografico dell’Azione
Comunale
Ufficio Responsabile dell’attuazione
Serdiana, Ufficio Tecnico
Ing. Jr. Fabio Lampis
Ing. Valentina Carboni
Premessa/Situazione attuale
L’azione è rivolta a migliorare le prestazioni energetiche dell’edificio, per ridurre i consumi e costi
necessari per raggiungere adeguati livelli di confort tecnico negli ambienti costruiti.
Descrizione schematica dell’Azione
Nell’ambito del piano di riqualificazione energetica degli edifici comunali e degli interventi di
adeguamento alle norme di sicurezza si procederà:
- Sostituzione infissi e installazione schermature fissi e mobili;
- Adeguamento dell’impianto di condizionamento.
Obiettivi
L’obiettivo principale è quello di prevedere un intervento globale di riqualificazione energetica
della biblioteca.
L’azione proposta, quindi, non si dovrà limitare alla riduzione dei consumi di energia ma più in
particolare al miglioramento della sostenibilità dell’edificio, che coinvolge anche il miglioramento
della qualità dei materiali e il risparmio di risorse naturali. Le informazioni ricavate nella prima fase
costituiranno la base conoscitiva per elaborare le gare di affidamento.
Attori coinvolti o coinvolgibili
Ufficio Tecnico Serdiana, Impresa appaltatrice
Tipologia di azione – tempo di attuazione
Breve <1 anno  Medio 1 – 5 anni
Tempi di avvio dell’azione
2015
Costo dell’intervento
€ 50.000,00
Tempi stimati per la realizzazione
dell’intervento
Strategie finanziarie / modalità finanziam.
Lungo >5 anni
2015-2016
Contributo comunale
Indicatori di monitoraggio
Consumi effettivi da bollette elettriche
Risparmio Energetico (stima)
6,7 MWh/a
Riduzione Emissioni di CO2 (stima)
2,53 t/a
116
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
CODICE AZIONE ECI 2.1
Ambito: Edifici ed Impianti Comunali
NOME DELL’AZIONE: Sostituzione corpi illuminanti con lampade a LED e sistema di
controllo del flusso luminoso per singolo punto luce
Tipologia Azione
Diretta
Ambito geografico dell’Azione
Sovracomunale
Ufficio Responsabile dell’attuazione
Comune di Dolianova
Settore Urbanistico-Manutentivo
Ing. Mario Sardu
Premessa/Situazione attuale
L’azione riguarda la sostituzione delle vecchie lampade con ottica LED e la realizzazione di un
sistema di telegestione del singolo punto luce, garantendo una gestione intelligente
dell’illuminazione del flusso luminoso e contribuendo a ridurre l’inquinamento luminoso e di
conseguenza favorendo il risparmio energetico.
Descrizione schematica dell’Azione
L’azione prevede la sostituzione delle vecchie lampade con ottica LED e l’installazione di un
sistema punto-punto per 1730 corpi illuminanti presenti nel territorio comunale di Dolianova, 665 per
il Comune di Donori e 485 per il Comune di Serdiana, per un totale di 2945 punti luce.
Si tratta di un insieme di apparecchiature elettroniche per il monitoraggio, la programmazione e il
comando delle singole lampade. Il sistema si basa sulla tecnologia delle onde convogliate che
consente una comunicazione digitale tra il modulo installato sul singolo punto luce (posto nel
pozzetto, nella morsettiera o nel corpo illuminante stesso) e il modulo di gestione, posto all’interno
del quadro di comando.
I dati digitali sono modulati sulla tensione di rete e quindi non sono necessarie condutture
aggiuntive nell’impianto. Le informazioni elettriche del singolo punto vengono trasmesse e
memorizzate periodicamente nel modulo di gestione del quadro di comando. Il software di
gestione preleva le misurazioni e genera le anomalie e gli allarmi in base a criteri personalizzabili.
Obiettivi
Questo intervento contribuisce al conseguimento di un risparmio energetico e di una notevole
riduzione dell’inquinamento luminoso, mediante programmi personalizzati di variazione del flusso
luminoso in relazione alle singole esigenze.
Con questo sistema è possibile monitorare e controllare i parametri elettrici delle singole lampade,
individuando eventuali anomalie ed allarmi, accendere, spegnere, ridurre al minimo il consumo,
regolare l’intensità delle singole lampade utilizzando comandi manuali o automatici.
Attori coinvolti o coinvolgibili
Comune di Dolianova, Comune di Donori, Comune
di Serdiana, Impresa Appaltatrice
117
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
Tipologia di azione – tempo di attuazione
Breve <1 anno
Tempi di avvio dell’azione
2015
Costo dell’intervento
€ 1.435.000,00
Tempi
stimati
per
dell’intervento
Strategie
finanziarie
la
/
realizzazione
modalità
finanziamento
Medio 1–5 anni  Lungo >5 anni
2015-2017
di
Autofinanziato dai risparmi conseguiti nei consumi
Indicatori di monitoraggio
Consumi effettivi da bollette elettriche
Risparmio Energetico (stima)
736 MWh/a
Riduzione Emissioni di CO2 (stima)
278,13 t/a
Pay Back Time (semplice)
≈ 10 anni
118
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
CODICE AZIONE ECI 2.2
Ambito: Edifici ed Impianti Comunali
NOME DELL’AZIONE: Iniziative nel campo del risparmio energetico e del
contenimento dell'inquinamento luminoso nella zona artigianale P.I.P. del Comune
di Dolianova
Tipologia Azione
Diretta
Ambito geografico dell’Azione
Comunale
Ufficio Responsabile dell’attuazione
Comune di Dolianova, Settore Lavori Pubblici
Ing. Alessandro Mulas
Premessa/Situazione attuale
L’azione riguarda la manutenzione straordinaria dell’impianto di Illuminazione della zona artigianale
(P.I.P.) per l’attuazione delle disposizioni stabilite dalla LR 2/07 e dalle derivanti Linee Guida, al fine di
ridurre l’inquinamento luminoso e di favorire il risparmio energetico.
Descrizione schematica dell’Azione
Si prevede la sostituzione di tutti i corpi illuminanti, presenti nella zona P.I.P., attualmente costituiti da
lampade ai Vapori di Mercurio, con dei corpi illuminanti ad elevata efficienza energetica e con
ottica anti inquinamento luminoso.
Si provvederà all’adeguato smaltimento delle lampade ai vapori di mercurio come rifiuti pericolosi
e all’adeguamento dell’inclinazione degli apparecchi per l’illuminazione.
Saranno sostituiti anche dei sostegni variandone l’altezza per adeguare la loro interdistanza alle
Linee Guida Regionali.
L’intervento sulla sicurezza degli impianti risulta essere importante al fine di eliminare qualunque
fattore di rischio più o meno rilevante per i cittadini ed i manutentori.
Obiettivi
Tramite questo intervento si otterrà una riduzione dei consumi energetici e dell’inquinamento
luminoso, un miglioramento delle condizioni illuminotecniche ed un uniformarsi del colore e della
quantità di luce nelle strade.
Questa azione servirà inoltre ad agevolare i programmi di manutenzione ed ad aumentare la
durata delle sorgenti luminose.
Attori coinvolti o coinvolgibili
Comune di Dolianova, Impresa Appaltatrice
Tipologia di azione – tempo di attuazione
Breve <1 anno
Tempi di avvio dell’azione
2014
Costo dell’intervento
Tempi stimati per la realizzazione
dell’intervento
Strategie finanziarie / modalità finanziam.
€ 208.000,00
Indicatori di monitoraggio
Consumi effettivi da bollette elettriche
Risparmio Energetico (stima)
11,56 MWh/a
Riduzione Emissioni di CO2 (stima)
4,37 t/a
Medio 1 – 5 anni  Lungo >5 anni
4 mesi
Fondi propri
119
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
CODICE AZIONE ECI 2.3
Ambito: Edifici ed Impianti Comunali
NOME DELL’AZIONE: Adeguamento dell'impianto di illuminazione pubblica ai fini del
risparmio energetico e del contenimento inquinamento luminoso - percentuale di
impianti interessati 50%
Tipologia Azione
Diretta
Ambito geografico dell’Azione
Comunale
Ufficio Responsabile dell’attuazione
Donori, Ufficio Tecnico, Ing. Cristina Strinna
Premessa/Situazione attuale
L’azione consiste nel completamento dell’intervento, già intrapreso nel 2010/2011, riguardante
l’adeguamento dell’impianto di illuminazione pubblica ai fini del risparmio energetico e del
contenimento dell’inquinamento luminoso.
Descrizione schematica dell’Azione
L’intervento prevede la sostituzione e il riammodernamento dell’impianto di illuminazione pubblica
(circa il 50%). Gli interventi comportano la sostituzione dei corpi illuminanti di vecchia concezione
con delle nuove armature stradali dotate di dispositivo elettronico per il controllo del flusso; la
sostituzione dei sostegni laddove risulti necessaria per l’inserimento delle nuove armature stradali; il
rifacimento dei quadri elettrici per assicurare l’efficienza del dispositivo elettronico a bipotenza
installato sulle armature.
Obiettivi
L’obiettivo principale è quello di prevedere un intervento di riqualificazione dell’impianto di
illuminazione pubblica che consenta oltre a risparmiare dal punto di vista energetico e a ridurre
l’inquinamento luminoso con la sostituzione delle armature anche a ridurre le immissioni inquinanti in
atmosfera.
Attori coinvolti o coinvolgibili
Ufficio Tecnico Donori, Impresa appaltatrice
Tipologia di azione – tempo di attuazione
Breve <1 anno  Medio 1–5 anni
Tempi di avvio dell’azione
2013
Costo dell’intervento
€ 440.000,00
Tempi stimati per
dell’intervento
Strategie finanziarie
la
/
realizzazione
modalità
di
Lungo >5 anni
2014
finanziamento
Contributo RAS_PO FERS 2007/2013
Contributo comunale pari al 10%
Indicatori di monitoraggio
Consumi effettivi da bollette elettriche
Risparmio Energetico (stima)
63,49 MWh/a
Riduzione Emissioni di CO2 (stima)
24 t/a
120
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
CODICE AZIONE ECI 3.1
Ambito: Edifici ed Impianti Comunali
NOME DELL’AZIONE: Realizzazione di Impianti Fotovoltaici su edifici comunali
dell’aggregazione
Tipologia Azione
Diretta
Ambito geografico dell’Azione
Sovracomunale
Ufficio Responsabile dell’attuazione
Comune
di
Dolianova,
Manutentivo, Ing. Mario Sardu
Settore
Urbanistico-
Premessa/Situazione attuale
L’azione prevede l’installazione di impianti fotovoltaici su edifici appartenenti alle Amministrazioni
dei Comuni di Barrali, Donori, Dolianova e Serdiana.
Questa azione contribuirà alla riduzione della CO2 e al contenimento della spesa per l’energia
elettrica a carico delle Amministrazioni Comunali.
Descrizione schematica dell’Azione
Gli impianti fotovoltaici verranno installati sulle coperture di:
- 5 edifici pubblici del Comune di Barrali, in particolare municipio (20 kW), scuola materna (5 kW),
spogliatoi (5 kW) e tribune (15 kW) del complesso sportivo e comunità per anziani (30 kW);
- 8 edifici pubblici del Comune di Dolianova, in particolare biblioteca (20 kW), capannone
comunale (50 kW), centro sociale (20 kW), tribune dell’impianto sportivo (20 kW), palestra
scolastica (50 kW), scuola elementare (50 kW), scuola media (50 kW), asilo nido (20 kW);
- 1 edificio pubblico del Comune di Donori, in particolare palestra comunale (100 kW);
- 6 edifici pubblici del Comune di Serdiana, in particolare municipio (20 kW), scuola elementare (5
kW), biblioteca (10 kW), spogliatoi del complesso sportivo (5 kW), casa per minori (30 kW), casa per
anziani (30 kW).
Tutte queste strutture non sono soggette a vincoli paesaggistici.
L’intero sistema sarà costituito da moduli in silicio policristallino per una potenza totale di 555 kWp
ed una produzione di circa 777 MWh all’anno.
Verranno inoltre installati per ogni utenza due misuratori, un contatore per l’energia totale prodotta
dal sistema fotovoltaico e uno per la quantità di energia ceduta alla rete elettrica.
La scelta della tipologia di moduli e della loro inclinazione sarà la più idonea per ogni singolo
edificio al fine di massimizzare l’energia producibile.
Obiettivi
Sulla base dei consumi fatturati dal Distributore dell’Energia Elettrica, tutte le strutture citate
consumano mediamente 512 MWh/anno.
Con questo sistema di impianti, in assenza di interruzioni di servizio, si prevede una produzione
annua di energia elettrica pari a 777 MWh/anno, capace di soddisfare l’intero fabbisogno e di
immettere parte dell’energia in rete.
Attori coinvolti o coinvolgibili
Comuni dell’aggregazione, impresa appaltatrice o
società ESCO
121
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
Tipologia di azione – tempo di attuazione
Breve <1 anno  Medio 1 – 5 anni
Tempi di avvio dell’azione
2013
Costo dell’intervento
€ 1.395.000,00
Tempi
stimati
per
dell’intervento
Strategie
finanziarie
la
/
realizzazione
modalità
Lungo >5 anni
Entrata in esercizio entro 12/2013
di
finanziamento
Leasing o società ESCO
Indicatori di monitoraggio
Consumi effettivi da bollette elettriche e incentivi GSE
Quota di autoconsumo (stima) (opzionale)
≈ 500 MWh/a
Risparmio Energetico (stima)
777 MWh/a
Riduzione Emissioni di CO2 (stima)
294 t/a
Pay Back Time (semplice)
≈ 9 anni
122
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
CODICE AZIONE ECI 3.2
Ambito: Edifici ed Impianti Comunali
NOME DELL’AZIONE: Realizzazione di un impianto fotovoltaico su scuola pubblica
donato dalla Fondazione Sesco Onlus in merito al progetto “Cento scuole per
l’ambiente”
Tipologia Azione
Diretta
Ambito geografico dell’Azione
Comunale
Ufficio Responsabile dell’attuazione
Comune di Dolianova, Settore Lavori Pubblici
Ing. Alessandro Mulas
Premessa/Situazione attuale
L’azione prevede l’installazione di un impianto fotovoltaico sulla copertura della scuola materna
sita in via Santa Maria nel Comune di Dolianiova.
Questa azione contribuirà alla riduzione della CO2 e al contenimento della spesa per l’energia
elettrica a carico dell’Amministrazione Comunale.
Descrizione schematica dell’Azione
L’impianto fotovoltaico è stato donato all’Amministrazione Comunale dalla Fondazione Sesco
Onlus in merito al progetto “Cento scuole per l’ambiente”, iniziativa di informazione ed educazione
al risparmio energetico.
L’impianto fotovoltaico verrà installato sulla copertura della scuola materna sita in via Santa Maria
n. 48 e avrà un orientamento azimutale di 20° rispetto al sud e un’inclinazione rispetto all’orizzontale
(tilt) di 14°.
La struttura a servizio della scuola materna non è soggetta a vincoli paesaggistici.
Il sistema sarà costituito da 12 moduli, ognuno di potenza 240 Wp, di silicio policristallino per una
potenza totale di 2,88 kWp. Il generatore fotovoltaico sarà costituito da 1 stringa, per una superficie
totale di 19,62 m2.
Verrà inoltre installato un contatore per l’energia totale prodotta dal sistema fotovoltaico.
Obiettivi
L’obiettivo principale dell’azione è quello di promuovere la diffusione degli impianti fotovoltaici
sugli edifici scolastici e sensibilizzare le nuove generazioni al risparmio energetico.
Sulla base dei consumi fatturati dal Distributore dell’Energia Elettrica la struttura a servizio della
scuola materna consuma mediamente 8,2 MWh/anno.
La scelta della tipologia di moduli e della loro inclinazione rispetto alla copertura risulta essere la più
idonea al fine di massimizzare l’energia producibile.
Con questo sistema, in assenza di interruzioni di servizio, si prevede una produzione annua di
123
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
energia elettrica pari a 4,2 MWh/anno, capace di soddisfare il 50% del fabbisogno.
Attori coinvolti o coinvolgibili
Comune di Dolianova, Fondazione Sesco Onlus
Tipologia di azione – tempo di attuazione
Breve <1 anno  Medio 1– 5 anni
Tempi di avvio dell’azione
Ottobre 2012
Costo dell’intervento
€ 8250
Tempi
stimati
per
la
realizzazione
dell’intervento
Strategie
finanziarie
/
modalità
di
finanziamento
Indicatori di monitoraggio
Entro 12/2012
Poiché trattasi di donazione, l’impianto fotovoltaico
per l’Amministrazione Comunale sarà a costo zero.
Consumi effettivi da bollette elettriche
Quota di autoconsumo (stima) (opzionale)
2,94 MWh/a
Risparmio Energetico (stima)
4,2 MWh/a
Riduzione Emissioni di CO2 (stima)
1,59 t/a
Pay Back Time (semplice)
≈ 9 anni
124
Lungo >5 anni
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
CODICE AZIONE ECI 3.3
Ambito: Edifici ed Impianti Comunali
NOME DELL’AZIONE: Installazione impianto fotovoltaico a servizio del laboratorio di
informatica presso la scuola secondaria di Donori
Tipologia Azione
Diretta
Ambito geografico dell’Azione
Comunale
Ufficio Responsabile dell’attuazione
Donori, Ufficio Tecnico, Ing. Cristina Strinna
Premessa/Situazione attuale
L’azione consiste nell’installazione di un impianto fotovoltaico destinato ad alimentare le
attrezzature informatiche di un laboratorio di informatica presso la scuola secondaria di Donori.
L’energia prodotta in un anno consentirà di coprire circa il 95% del fabbisogno del laboratorio.
Descrizione schematica dell’Azione
L’azione consiste nell’installazione di un impianto fotovoltaico in grado di coprire totalmente il
fabbisogno energetico del laboratorio informatico.
Il sistema verrà installato sulla copertura piana della scuola secondaria per una potenza nominale
pari a 2,94 kWp in modo da coniugare l’utilizzo della tecnologia informatica alla fonte energetica
rinnovabile.
Obiettivi
L’obiettivo principale è quello di coniugare l’utilizzo della tecnologia informatica alla fonte
energetica rinnovabile. Risulta importante anche l’intento di educare gli studenti al rispetto
dell’ambiente e il conseguimento di un significativo risparmio energetico.
Attori coinvolti o coinvolgibili
Ufficio Tecnico Donori, Impresa appaltatrice
Tipologia di azione – tempo di attuazione
Breve <1 anno  Medio 1 – 5 anni
Tempi di avvio dell’azione
Novembre 2012
Costo dell’intervento
€ 44.500,00
Tempi stimati per
dell’intervento
Strategie finanziarie
la
/
realizzazione
modalità
di
Lungo >5 anni
Gennaio 2013 - Marzo 2013 ( mesi tre)
€ 35155,00 contributo RAS - PO FERS 2007/2013
finanziamento
€ 9345,00 cofinanziamento comunale
Indicatori di monitoraggio
Consumi effettivi da bollette elettriche
Quota
di
(opzionale)
autoconsumo
(stima)
3 MWh/a
Risparmio Energetico (stima)
4,28 MWh/a
Riduzione Emissioni di CO2 (stima)
1,62 t/a
125
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
CODICE AZIONE ECI 4.1
Ambito: Edifici e Impianti Comunali
NOME DELL’AZIONE: Installazione impianto solare termico nella comunità alloggio per
anziani
Tipologia Azione
Diretta
Ambito geografico dell’Azione
Comunale
Ufficio Responsabile dell’attuazione
Barrali, Ufficio Tecnico, Geom. Valentino Meloni
Premessa/Situazione attuale
La Comunità Alloggio per Anziani necessita di ingenti quantità di acqua calda per uso igienicosanitario, cucina e riscaldamento. La copertura piana dell’edificio consente l’installazione di un
impianto solare termico al servizio delle utenze idriche del medesimo.
Descrizione schematica dell’Azione
L’azione consiste nella realizzazione di un impianto solare termico sul tetto piano di circa 12 m2, con
accumulo in serbatoio di 2-3 mc, necessario all’integrazione della produzione di acqua calda da
centrale termica alimentata a combustibile liquido o gas.
Obiettivi
L’obiettivo principale è la produzione di acqua calda da fonte solare, che consenta di coprire fino
al 60% del fabbisogno energetico della comunità alloggio per anziani, con un notevole risparmio
economico e una riduzione della CO2.
Attori coinvolti o coinvolgibili
Comune di Barrali e impresa esecutrice selezionata con
procedura ad evidenza pubblica
Tipologia di azione – tempo di attuazione
Breve <1 anno
Tempi di avvio dell’azione
Marzo 2014
Costo dell’intervento
€ 40.000,00
Tempi stimati per
dell’intervento
Strategie finanziarie
la
/
realizzazione
modalità
finanziamento
di
Medio 1 – 5 anni  Lungo >5 anni
4 mesi
Contributo comunitario/statale/regionale in ragione del
85% dell’investimento e cofinanziamento comunale del
15%
Indicatori di monitoraggio
Consumi effettivi da bollette elettriche
Risparmio Energetico (stima)
12,56 MWh/a
Riduzione Emissioni di CO2 (stima)
4,75 t/a
126
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
CODICE AZIONE ECI 4.2
Ambito: Edifici e Impianti Comunali
NOME DELL’AZIONE: Installazione impianto solare termico a servizio degli spogliatoi
dell’impianto sportivo “Sa Nuraxedda”
Tipologia Azione
Diretta
Ambito geografico dell’Azione
Comunale
Ufficio Responsabile dell’attuazione
Barrali, Ufficio Tecnico, Geom. Valentino Meloni
Premessa/Situazione attuale
Gli spogliatoi del complesso sportivo di “Sa Nuraxedda” necessitano di ingenti quantità di acqua
calda per uso igienico-sanitario. La copertura piana dell’edificio consente l’installazione di un
impianto solare termico al servizio delle docce dei suddetti spogliatoi.
Descrizione schematica dell’Azione
L’azione consiste nella realizzazione di un impianto solare termico di circa 5 m2 su tetto piano, con
accumulo in serbatoio di 1 mc, necessario per integrare la produzione di acqua calda dell’attuale
scaldacqua alimentato a gpl.
Obiettivi
L’obiettivo principale è la produzione di acqua calda da fonte solare, che consenta di coprire fino
al 60% del fabbisogno energetico degli spogliatoi del complesso sportivo, con un notevole risparmio
economico e di riduzione della CO2.
Attori coinvolti o coinvolgibili
Comune di Barrali e impresa esecutrice selezionata con
procedura ad evidenza pubblica
Tipologia di azione – tempo di attuazione
Breve <1 anno  Medio 1 – 5 anni
Tempi di avvio dell’azione
Marzo 2013
Costo dell’intervento
€ 15.000,00
Tempi stimati per
dell’intervento
Strategie finanziarie
la
/
realizzazione
modalità
di
Lungo >5 anni
2 mesi
finanziamento
Contributo comunitario/statale/regionale del 85%
dell’investimento e cofinanziamento comunale del 15%
Indicatori di monitoraggio
Consumi effettivi da bollette elettriche
Risparmio Energetico (stima)
5,24 MWh/a
Riduzione Emissioni di CO2 (stima)
1,98 t/a
Pay Back Time (semplice)
≈10 anni
127
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
CODICE AZIONE ECI 4.3
Ambito: Edifici ed Impianti Comunali
NOME DELL’AZIONE: Riqualificazione energetica degli edifici comunali mediante
installazione di impianto solare termico
Tipologia Azione
Diretta
Ambito geografico dell’Azione
Comunale
Ufficio Responsabile dell’attuazione
Serdiana, Ufficio Tecnico
Ing. Jr. Fabio Lampis
Ing. Valentina Carboni
Premessa/Situazione attuale
L’azione è rivolta a migliorare le prestazioni energetiche dell’edificio, per ridurre i consumi e i costi
necessari al raggiungimento di adeguati livelli di confort termico negli ambienti costruiti. Si prevede
l’installazione di un impianto solare termico per la produzione di acqua sanitaria.
Descrizione schematica dell’Azione
Nell’ambito del piano di riqualificazione energetica degli edifici comunali e degli interventi di
adeguamento alle norme di sicurezza si procederà ad un intervento di sostituzione degli impianti di
produzione di acqua sanitaria elettrici con boiler alimentati da impianti solare termico, per un totale
di 20 m2 per i seguenti edifici comunali tutti in classe g:
Municipio; Scuola elementare; Scuola media; Centro aggregazione sociale; Biblioteca;
Complesso sportivo - "funtana noa" - spogliatoi ; Casa anziani ; Casa minori
Obiettivi
L’obiettivo principale è quello di prevedere un intervento globale su tutti gli edifici per l’installazione
di solare termico. L’azione proposta, quindi, non si dovrà limitare alla riduzione dei consumi di
energia ma più in particolare al miglioramento della sostenibilità dell’edificio, che coinvolge anche
il miglioramento della qualità dei materiali e il risparmio di risorse naturali.
Attori coinvolti o coinvolgibili
Ufficio Tecnico Serdiana, Impresa appaltatrice
Tipologia di azione – tempo di attuazione
Breve <1 anno  Medio 1 – 5 anni
Tempi di avvio dell’azione
2014
Costo dell’intervento
€ 22.000,00
Tempi
stimati
per
la
realizzazione
dell’intervento
Strategie finanziarie / modalità finanziam.
Lungo >5 anni
2015
Contributo comunale
Indicatori di monitoraggio
Consumi effettivi da bollette elettriche
Risparmio Energetico (stima)
42,1 MWh/anno
Riduzione Emissioni di CO2 (stima)
15,51 t/a
Pay Back Time (semplice)
≈ 3 anni
128
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
CODICE AZIONE TM 1.1
Ambito: Trasporti e Mobilità
NOME DELL’AZIONE: Realizzazione del Centro Intermodale
Tipologia Azione
Indiretta
Ambito geografico dell’Azione
Sovracomunale
Ufficio Responsabile dell’attuazione
Provincia di Cagliari
Premessa/Situazione attuale
Il sistema dei trasporti su gomma dei Comuni di Barrali, Dolianova, Donori e Serdiana è
caratterizzato da flussi giornalieri di pendolarismo tra gli stessi Comuni e flussi giornalieri verso l’area
vasta di Cagliari, con la quale si svolgono le principali relazioni economico-produttive e sociali. Il
bacino di utenza è notevole e Dolianova risulta essere il Comune con più spostamenti oltre che il
più centrale.
Descrizione schematica dell’Azione
Si intende realizzare un Centro Intermodale passeggeri per disincentivare i flussi della mobilità su
gomma a favore del trasporto pubblico su ferro. Il centro intermodale concentrerà i servizi di
scambio tra i diversi mezzi di trasporto in relazione con la stazione ferroviaria di gestione Arst.
L’area oggetto dell’intervento è situata a ridosso della stazione ferroviaria della linea Isili_Cagliari.
La posizione, decentrata rispetto al paese di Dolianova, risulta strategica perché raggiungibile a
piedi o in bicicletta e permette di confluire gran parte del traffico direttamente in periferia.
Il progetto prevede la realizzazione di una stazione passeggeri di circa 400 m2, di un parcheggio di
282 posti auto, di un parcheggio per moto e biciclette, di un terminale autobus con 4 postazioni e
di una stazione di ricarica elettrica per mezzi pubblici e privati.
Si prevede inoltre l’attivazione del servizio bike sharing e la realizzazione di una pista ciclabile che
collega la stazione con il centro del paese.
Obiettivi
L’obiettivo è quello di sottrarre sempre più i flussi di traffico al trasporto privato in favore dell’utilizzo
di mezzi di trasporto pubblici.
La realizzazione del Centro Intermodale percorrerà soluzioni a basso impatto ambientale e ad alta
sostenibilità e permetterà la semplificazione e l’incremento dei collegamenti tra i Comuni stessi e
l’area vasta di Cagliari.
Attori coinvolti o coinvolgibili
Provincia di Cagliari, Comune di Dolianova, Arst
Tipologia di azione – tempo di attuazione
Breve <1 anno
Tempi di avvio dell’azione
2016
Costo dell’intervento
€ 2.000.000,00
Tempi stimati per la realizzazione
dell’intervento
Strategie finanziarie / modalità finanziam.
Medio 1 – 5 anni  Lungo >5 anni
2016-2018
Il progetto sarà finanziato dalla Provincia di Cagliari
Indicatori di monitoraggio
Flussi traffico, uso messi pubblici
Risparmio Energetico (stima)
230,19 MWh/a
Riduzione Emissioni di CO2 (stima)
86,65 t/a
129
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
CODICE AZIONE TM 2.1
Ambito Trasporti e Mobilità
NOME DELL’AZIONE: Realizzazione del car-sharing con auto elettriche
Tipologia Azione
Diretta
Ambito geografico dell’Azione
Sovracomunale
Ufficio Responsabile dell’attuazione
Ufficio del PAES, Uffici Tecnici dei Comuni
Premessa/Situazione attuale
Il sistema dei trasporti su gomma dei Comuni di Barrali, Dolianova, Donori e Serdiana è caratterizzato
da flussi giornalieri di pendolarismo tra gli stessi Comuni e flussi giornalieri verso l’area vasta di
Cagliari, con la quale si svolgono le principali relazioni economico-produttive e sociali. Il bacino di
utenza è notevole e Dolianova risulta essere il Comune con più spostamenti oltre che il più centrale.
I mezzi di trasporto collettivi (treno, autobus) sono poco utilizzati, soprattutto al di fuori dei periodi
scolastici, per il basso numero di corse e la lamentata scomodità e vetustà delle vettura.
Descrizione schematica dell’Azione
La Comunità Pioniera del Parteolla intende progettare e proporre, entro il prossimo aggiornamento
del PAES, un servizio di car sharing realizzato con auto elettriche a disposizione dei cittadini
dell’aggregazione e della città di Cagliari. Le linee di mobilità principali, infatti, sono facilmente
individuabili nelle direttrici del pendolarismo, che, inevitabilmente, convergono verso il centro
attrattore, che è il Capoluogo. Si intende, pertanto, coinvolgere il Comune di Cagliari nella
progettazione del servizio, in quanto si ritiene basilare per la sostenibilità economica dell’azione che
le auto elettriche vengano movimentate il più possibile nel periodo di tempo in cui si trovano nel
Capoluogo. Verrà posta, quindi, la massima attenzione sulla scelta della dislocazione dei parcheggi
con le colonnine di ricarica delle auto, che dovranno essere posizionate, per quanto riguarda il
Capoluogo, nei pressi di una stazione nevralgica della metropolitana e nei pressi dei grossi centri di
interesse per la popolazione dell’aggregazione, quali ospedali, scuole, ecc. Il progetto dovrà,
pertanto, puntare alla massimizzazione del fattore di utilizzo dei veicoli.
Obiettivi
L’azione si pone l’obiettivo di ridurre almeno del 20% le emissioni di CO2 legate alla mobilità
pendolare. Gli obiettivi e le modalità di realizzazione dell’azione saranno meglio definiti in sede di
stesura definitiva del progetto.
Attori coinvolti o coinvolgibili
Comuni dell’aggregazione, Comune di Cagliari
Medio 1 – 5 anni  Lungo >5 anni
Tipologia di azione – tempo di attuazione
Breve <1 anno
Tempi di avvio dell’azione
2014
Costo dell’intervento
Non valutabile allo stato attuale
130
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
Tempi stimati
dell’intervento
per
la
realizzazione
In continuo aggiornamento
Indicatori di monitoraggio
Mutuo bancario / finanziamento UE / finanziamento RAS
/ introiti del noleggio delle auto (autofinanziamento)
Da definire
Risparmio Energetico (stima)
Non stimata
Riduzione Emissioni di CO2 (stima)
Non stimata
Strategie finanziarie / modalità finanziam.
131
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
CODICE AZIONE PR 1.1
Ambito: Pianificazione e Regolamentazione
NOME DELL’AZIONE: Indagine energetica preliminare degli edifici comunali e
redazione Attestato di Certificazione Energetica
Tipologia Azione
Indiretta
Ambito geografico dell’Azione
Sovracomunale
Ufficio Responsabile dell’attuazione
Ufficio del PAES
Premessa/Situazione attuale
L’azione consiste nel sviluppare una metodologia di indagine che consenta di poter determinare
dal punto di vista tecnico ed economico la validità degli interventi possibili per migliorare
l’efficienza energetica degli edifici comunali e conseguentemente individuare le necessarie azioni
da intraprendere per il reperimento di fondi.
Descrizione schematica dell’Azione
Le attività svolte da consulenti esterni e personale dell’Ente, saranno due:
- diagnosi energetica degli edifici di proprietà comunale,
- processo di formazione del personale comunale,
in modo tale che venga garantita l’accessibilità ed attendibilità dei dati, la condivisione dei criteri
selettivi e dei risultati, la futura attuazione degli interventi di risparmio e miglior gestione energetica.
Gli edifici comunali sottoposti ad audit energetico e certificazione energetica saranno 8 per il
Comune di Dolianova, 5 per il Comune di Barrali, 11 per il comune di Donori e 10 per il comune di
Serdiana, per un totale di n. 34.
Obiettivi
L’obiettivo principale è quello di ridurre la “bolletta energetica” coerentemente agli obiettivi di
risparmio energetico e di riduzione delle emissioni inquinanti e climalteranti, riportati nella normativa
attuale.
Attori coinvolti o coinvolgibili
Ufficio del PAES, consulenti esterni, cittadini e aziende
dei territori comunali
Tipologia di azione – tempo di attuazione
Breve <1 anno  Medio 1 – 5 anni
Tempi di avvio dell’azione
2013
€ 136.000,00 (comprensivo dei costi per consulenze
esterne e di ogni altro onere)
Costo dell’intervento
Tempi stimati
dell’intervento
per
la
realizzazione
Strategie finanziarie / modalità finanziam.
Indicatori di monitoraggio
Risparmio Energetico (stima)
132
Lungo >5 anni
2013 –2016
Contributi RAS
Contributi Comunali/Introiti conto energia
Si prevede di concludere, nel medio termine, gli audit e
le certificazioni energetiche degli edifici comunali
Non stimabile
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
CODICE AZIONE PR 2.1
Ambito: Pianificazione e Regolamentazione
NOME DELL’AZIONE: Creazione dell’ufficio intercomunale del PAES
Tipologia Azione
Indiretta
Ambito geografico dell’Azione
Sovracomunale
Ufficio Responsabile dell’attuazione
Comune di Dolianova, Settore Urbanistico- Manutentivo
Ing. Mario Sardu
Premessa/Situazione attuale
L’azione riguarda l’organizzazione della struttura di governance per l’attuazione del PAES e dello
sportello energia per la diffusione della cultura al risparmio energetico rivolto a tutti i cittadini dei
comuni di Barrali, Donori, Dolianova e Serdiana.
Descrizione schematica dell’Azione
La struttura di governance per l’attuazione del PAES sarà costituita da tre organi:
Comitato di Indirizzo per l’attuazione del PAES: costituito dai sindaci dell’aggregazione con
segretario il presidente del Comitato Tecnico Scientifico. Svolge la funzione di gestire e definire le
linee di indirizzo politico-amministrativo, di supervisionare e monitorare le attività e relazionare i
rispettivi Consigli e Giunte Comunali. Gestisce le istanze progettuali provenienti dal territorio e
dall’ufficio PAES.
Comitato Tecnico Scientifico per l’attuazione del PAES: Costituito dai responsabili degli Uffici tecnici
comunali. Svolge la funzione di gestione tecnica e attuativa delle linee di indirizzo, organizza le
attività e verifica le proposte progettuali provenienti dall’Ufficio PAES secondo gli strumenti tecnico
amministrativi. Supervisiona e supporta l’Ufficio PAES nell’elaborazione degli strumenti tecnico
amministrativi e nei bandi per l’attuazione delle azioni previste dal PAES.
Ufficio per l’attuazione del PAES: Costituito da tre profili tecnici ed uno socio-economico. Svolge la
funzione operativa di raccolta delle informazioni energetiche per la redazione dei bilanci annuali
delle Emissioni, anche attraverso il monitoraggio dei dati del catasto energetico ed elabora
proposte progettuali coerenti con il PAES. Aggiorna il catasto energetico intercomunale e i catasti
dell’illuminazione pubblica e redige il regolamento energetico-ambientale allegato ai Regolamenti
edilizi. Gestisce lo sportello energia per informare e formare la cittadinanza alle tematiche
energetiche e alle opportunità offerte in campo tecnico ed economico.
Obiettivi
I compiti di questa struttura consistono nel raggiungere l’obiettivo stesso del PAES, ossia la riduzione
di emissioni nocive e l’incremento di energie da fonti rinnovabili.
I tre organi dovranno interagire tra di loro attraverso le proposte di integrazione e di modifica delle
azioni progettuali, allo stato esecutivo, che partono dall’ufficio del PAES e vengono autorizzate
attraverso il flusso decisionale attuato dal Comitato di Indirizzo.
133
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
Attori coinvolti o coinvolgibili
Amministratori e tecnici dei Comuni di Barrali, Donori,
Dolianova e Serdiana
Tipologia di azione – tempo di attuazione
Breve <1 anno  Medio 1 – 5 anni
Tempi di avvio dell’azione
2013
Costo dell’intervento
Non stimato
Tempi stimati
dell’intervento
per
la
realizzazione
Lungo >5 anni
2013
Strategie finanziarie / modalità finanziam.
Finanziamenti regionali, fondi POR, progetti regionali
“Master and back” o simili
Indicatori di monitoraggio
Atti amministrativi dell’istituzione dell’ufficio
Risparmio Energetico (stima)
Non stimabile
Riduzione Emissioni di CO2 (stima)
Non stimabile
134
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
CODICE AZIONE PR 3.1
Ambito: Pianificazione e Regolamentazione
NOME DELL’AZIONE: Predisposizione del catasto degli impianti termici e del catasto
energetico intercomunale
Tipologia Azione
Indiretta
Ambito geografico dell’Azione
Sovracomunale
Ufficio Responsabile dell’attuazione
Ufficio del PAES
Premessa/Situazione attuale
L’azione riguarda la predisposizione di un sistema informativo preposto alla gestione di un catasto
degli impianti termici e di un catasto energetico riguardante tutti gli edifici pubblici e privati
ricadenti nei comuni dell’aggregazione; due nuovi strumenti che consentiranno il monitoraggio ed il
miglioramento della pianificazione energetica intercomunale.
Descrizione schematica dell’Azione
La predisposizione del catasto energetico parte dalla valutazione dello stato attuale, attraverso la
raccolta di dati per la diagnosi energetica di tutti gli edifici e gli impianti presenti nei territori
comunali dell’aggregazione.
Il database informatizzato offre una fotografia aggiornata della situazione energetica degli edifici
ed il loro impatto sull’ambiente, costituendo una fonte di informazioni per la pianificazione di
decisioni tecnico-economiche in direzioni efficaci, come campagne di incentivazione.
Questo strumento conterrà tutti gli attestati di certificazione energetica disponibili e potrà essere
associato al catasto edile in modo tale da costituire un’integrazione delle informazioni che
descrivono consistenza e proprietà degli immobili.
Il catasto energetico avrà una struttura flessibile in modo tale da consentire diverse letture e sarà in
grado di monitorare nel tempo il miglioramento della qualità energetica degli edifici e quindi
valutare l’efficacia degli interventi.
Obiettivi
Il catasto energetico, partendo dalla situazione iniziale, permette di ottenere i valori dei consumi
energetici, di monitorare le prestazioni energetiche degli edifici e, attraverso lo strumento della
diagnosi energetica, di individuare priorità di intervento e linee d'azione, politiche e tecniche,
finalizzate al risparmio energetico. Di conseguenza contribuirà alla promozione di una nuova
cultura volta alla progettazione e costruzione di edifici a basso consumo energetico.
Attori coinvolti o coinvolgibili
Ufficio del PAES, cittadini e aziende dei territori
comunali
135
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
Medio 1 – 5 anni  Lungo >5 anni
Tipologia di azione – tempo di attuazione
Breve <1 anno
Tempi di avvio dell’azione
2013
Costo dell’intervento
Il catasto energetico sarà gestito dall’ufficio del PAES,
quindi già compreso in quell’azione
Tempi
stimati
per
dell’intervento
Strategie
finanziarie
la
/
realizzazione
modalità
di
Continuamente in aggiornamento
Il catasto energetico sarà gestito dall’ufficio del PAES,
finanziamento
quindi già compreso in quell’azione
Indicatori di monitoraggio
Il database permetterà di monitorare le prestazioni
energetiche degli impianti e degli edifici pubblici e
privati
Risparmio Energetico (stima)
Non stimabile
Riduzione Emissioni di CO2 (stima)
Non stimabile
136
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
CODICE AZIONE PR 4.1
Ambito: Pianificazione e Regolamentazione
NOME DELL’AZIONE: Aggiornamento del vigente piano di illuminazione pubblica e
mappatura in formato GIS dell’impianto
Tipologia Azione
Indiretta
Ambito geografico dell’Azione
Comunale
Ufficio Responsabile dell’attuazione
Donori, Ufficio Tecnico, Ing. Cristina Strinna
Premessa/Situazione attuale
L’azione consiste nell’ottimizzare la regolamentazione e pianificazione degli interventi di
illuminazione pubblica come definita nel Piano di illuminazione pubblica.
Descrizione schematica dell’Azione
Con la recente introduzione della L.R. n. 2/2007 ”Linee guida per la riduzione dell’inquinamento
luminoso e relativo consumo energetico” il Comune di Donori si è dotato di un Piano di illuminazione
pubblica, approvato in via definitiva con deliberazione C.C. n. 31 del 30/09/20009 ed entrato in
vigore in data 11/03/2010, che disciplina le future installazioni e l’adeguamento delle esistenti in
accordo con le disposizioni della Legge succitata. L’azione consiste in un aggiornamento del Piano
ossia in una verifica e riscontro (monitoraggio) degli adeguamenti effettuati sugli impianti di
illuminazione pubblica nel triennio 2010-2012, al fine di valutare i risparmi energetici e benefici
ambientali attenuti in termini di emissione di CO2, e conseguente aggiornamento del programma di
risparmio energetico con relativa stima dei costi/benefici riferito al triennio 2013/2015 e della
mappatura degli impianti.
Obiettivi
L’obiettivo principale è quello di valorizzare il territorio, migliorare la sicurezza del traffico e delle
persone, contenere l’inquinamento luminoso e soprattutto promuovere il risparmio energetico.
Attori coinvolti o coinvolgibili
Ufficio Tecnico Donori, Professionista incaricato
Tipologia di azione – tempo di attuazione
Breve <1 anno
Tempi di avvio dell’azione
Gennaio 2015
Costo dell’intervento
€ 50.000,00
Tempi stimati per la realizzazione
dell’intervento
Strategie finanziarie / modalità finanziam.
Medio 1 – 5 anni  Lungo >5 anni
Gen. 2015 – Marzo 2016
Finanziamento RAS/cofinanziamento Comunale
Indicatori di monitoraggio
Consumi energetici per ogni punto di consegna
dell’energia
Risparmio Energetico (stima)
Non stimabile
Riduzione Emissioni di CO2 (stima)
Non stimabile
137
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
CODICE AZIONE PR 4.2
Ambito: Pianificazione e Regolamentazione
NOME DELL’AZIONE: Predisposizione del catasto degli impianti di illuminazione
pubblica per i comuni di Dolianova, Barrali e Serdiana
Tipologia Azione
Indiretta
Ambito geografico dell’Azione
Sovracomunale
Ufficio Responsabile dell’attuazione
Uffici Tecnici dei Comuni di Barrali, Dolianova e Serdiana
Premessa/Situazione attuale
L’azione riguarda la predisposizione di un sistema informativo preposto alla gestione di un catasto
degli impianti di illuminazione pubblica di tutti i comuni dell’aggregazione; questo strumento
consentirà il monitoraggio costante delle condizioni degli impianti ed il miglioramento della
pianificazione energetica intercomunale.
Descrizione schematica dell’Azione
La predisposizione del catasto degli impianti di illuminazione pubblica parte dalla valutazione dello
stato attuale, attraverso la raccolta di tutti i dati riguardanti i punti luce dei singoli comuni
(ubicazione, tipo di sostegno, tipo di armatura, tipo di lampada, potenza della lampada, data di
installazione e di sostituzione programmata, tensione, quadro di riferimento, stato di conservazione
generale, ecc.).
Il database informatizzato offrirà una fotografia costantemente aggiornata, quasi in tempo reale,
della situazione generale degli impianti di illuminazione, costituendo una preziosa fonte di
informazioni per la pianificazione degli interventi manutentivi e delle decisioni tecnico-economiche
tese al risparmio energetico.
Questo strumento conterrà tutte le dichiarazioni di conformità, o documenti equivalenti,
eventualmente disponibili e potrà essere associato in un software GIS al database toponomastico e
della numerazione civica, in modo tale da costituire uno strumento flessibile e preciso.
In questo modo sarà possibile l’estrapolazione di qualunque dato, anche per aggregazioni
omogenee ed il monitoraggio, anche contemporaneo, di numerosi parametri anche molto diversi
fra loro, allo scopo di diminuire i consumi e migliorare l’efficienza delle manutenzioni.
Obiettivi
Il catasto dell’illuminazione pubblica consentirà di monitorare le prestazioni energetiche di ogni
singolo punto luce e, attraverso le possibilità offerte dal sistema di telecontrollo punto-punto, di
individuare priorità di intervento e linee d'azione, politiche e tecniche, finalizzate al risparmio
energetico.
Di conseguenza contribuirà alla promozione di una nuova cultura volta al risparmio ed alla
progettazione sostenibile.
138
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
Attori coinvolti o coinvolgibili
Comuni di Barrali, Dolianova e Serdiana
Tipologia di azione – tempo di attuazione
Breve <1 anno
Tempi di avvio dell’azione
2013
Costo dell’intervento
Il catasto dell’illuminazione pubblica sarà gestito
dall’ufficio del PAES, quindi già compreso in quell’azione
Tempi stimati per
dell’intervento
Strategie finanziarie
la
/
realizzazione
modalità
di
Medio 1 – 5 anni  Lungo >5 anni
In continuo aggiornamento
Il
catasto
dell’illuminazione
pubblica
sarà
gestito
finanziamento
dall’ufficio del PAES, quindi già compreso in quell’azione
Indicatori di monitoraggio
Consumi energetici per ogni punto di consegna
dell’energia
Risparmio Energetico (stima)
Non stimabile
Riduzione Emissioni di CO2 (stima)
Non stimabile
139
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
CODICE AZIONE PR 5.1
Ambito: Pianificazione e Regolamentazione
NOME DELL’AZIONE: Predisposizione di un regolamento energetico-ambientale da
allegare o inserire nei Regolamenti Edilizi Comunali
Tipologia Azione
Indiretta
Ambito geografico dell’Azione
Sovracomunale
Ufficio Responsabile dell’attuazione
Ufficio del PAES
Premessa/Situazione attuale
L’azione riguarda la predisposizione di un documento programmatico, destinato a divenire
operativo con la sua approvazione all’interno dello strumento urbanistico generale, che detti
norme progettuali e comportamentali per incentivare il risparmio energetico in ambito urbano,
residenziale e terziario.
Descrizione schematica dell’Azione
Il regolamento energetico-ambientale verrà redatto, adattandolo alle realtà locali dei comuni
dell’aggregazione, a partire da una proposta stilata dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di
Cagliari e recentemente distribuita e pubblicizzata dall’ecosportello della Provincia di Cagliari. Il
regolamento energetico-ambientale si propone di guidare la progettazione degli edifici entro gli
standard “virtuosi” delle migliori pratiche in campo di risparmio energetico e di introdurre dei
sistemi premianti per i soggetti (cittadini o imprenditori) che realizzino dei fabbricati conformi ai
criteri progettuali contenuti nel regolamento medesimo.
Obiettivi
L’azione in questione ha il chiaro obiettivo di incentivare, anche mediante delle idonee
campagne di sensibilizzazione, gli interventi edilizi in campo privato finalizzati al miglioramento
dell’efficienza energetica e termica dei fabbricati e, quindi, del risparmio energetico, nonché la
messa in pratica dei migliori criteri di progettazione e realizzazione degli edifici secondo i principi
del risparmio energetico, per ottenere un parco fabbricati ad alta efficienza e basso consumo.
Attori coinvolti o coinvolgibili
Comuni di Barrali, Dolianova e Serdiana
Tipologia di azione – tempo di attuazione
Breve <1 anno
Tempi di avvio dell’azione
2013
Il regolamento energetico-ambientale sarà redatto
dall’ufficio del PAES, quindi già compreso in quell’azione
Costo dell’intervento
Tempi stimati
dell’intervento
per
la
realizzazione
Medio 1 – 5 anni  Lungo >5 anni
2013-2014
Risparmio Energetico (stima)
Il regolamento energetico-ambientale sarà redatto
dall’ufficio del PAES, quindi già compreso in quell’azione
Consumo di combustibili per riscaldamento, consumi
energetici nei territori comunali
Non stimabile
Riduzione Emissioni di CO2 (stima)
Non stimabile
Strategie finanziarie /modalità finanziam.
Indicatori di monitoraggio
140
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
CODICE AZIONE PR 5.2
Ambito: Pianificazione e regolamentazione
NOME DELL’AZIONE: Elaborazione di linee guida per la progettazione efficiente e
sostenibile allegate al regolamento edilizio del comune di Donori
Tipologia Azione
Indiretta
Ambito geografico dell’Azione
Comunale
Ufficio Responsabile dell’attuazione
Donori, Ufficio Tecnico, Ing. Cristina Strinna
Premessa/Situazione attuale
L’azione riguarda l’elaborazione di una guida alla progettazione efficiente e sostenibile da
allegare, dopo la sua approvazione, al Regolamento Edilizio.
Si ritiene che l’elaborazione di una guida alla progettazione sia un passaggio fondamentale per lo
sviluppo delle conoscenze nel settore del risparmio energetico tra i professionisti e gli utenti.
Descrizione schematica dell’Azione
Il documento include linee guida per la progettazione efficiente degli edifici. Tra i suoi contenuti
principali vi sono gli indicatori fondamentali per la valutazione dell’efficienza degli edifici, il
riferimento alle norme cogenti riguardanti il risparmio energetico e l’illustrazione di sistemi costruttivi
e materiali a basso impatto ambientale. Sono altresì spiegati dei sistemi per la riduzione dei
consumi energetici degli edifici, quali l’impiego di aperture finestrate e schermature, da prevedere
in sede di progettazione, e l’utilizzo di sistemi di climatizzazione alternativi. Infine, sono illustrate le
prospettive di impiego delle fonti energetiche rinnovabili.
Obiettivi Mediante l’approvazione delle linee guida per la progettazione efficiente e sostenibile, il Comune
di Donori intende diffondere dei concetti fondamentali e delle pratiche chiave per conseguire una
maggiore sostenibilità energetica degli edifici, tramite una progettazione attenta agli aspetti
energetici dell’edificio-impianto.
Agire sull’efficienza energetica degli edifici impatterà positivamente sul risparmio energetico e sulle
emissioni di CO2.
Attori coinvolti o coinvolgibili
L’azione sarà gestita dall’ufficio PAES
Tipologia di azione – tempo di attuazione
Breve <1 anno
Tempi di avvio dell’azione
Gennaio 2014
Costo dell’intervento
Azione a costo zero
Tempi stimati per la realizzazione
dell’intervento
Strategie finanziarie /modalità finanziam.
Medio 1 – 5 anni  Lungo >5 anni
Un Anno
Azione a costo zero
Indicatori di monitoraggio
Dati sul consumo elettrico e di combustibili nell’ambito
residenziale.
Risparmio Energetico (stima)
Non stimabile
Riduzione Emissioni di CO2 (stima)
Non stimabile
141
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
CODICE AZIONE PR 6.1
Ambito: Pianificazione e Regolamentazione
Creazione di un Albo Sovracomunale di professionisti con i quali l’aggregazione concordi una tariffa
standard “calmierata” rispetto al mercato per la realizzazione dell’audit energetico e del progetto di
riqualificazione energetica in edifici adibiti a residenza o terziario in ambito urbano e dei piani di
insediamenti produttivi.
NOME DELL’AZIONE: Creazione di un Albo Sovracomunale di professionisti
Tipologia Azione
Indiretta
Ambito geografico dell’Azione
Sovracomunale
Ufficio Responsabile dell’attuazione
Ufficio
del
PAES,
dell’aggregazione
Uffici
Tecnici
dei
comuni
Premessa/Situazione attuale
L’aggregazione è consapevole che il raggiungimento dell’obiettivo del PAES passa attraverso
l’efficacia che si potrà conseguire negli interventi nell’ambito privato (residenziale, terziario e
produttivo), ma è altrettanto consapevole delle difficoltà che i privati incontrano nel realizzare i
necessari interventi di riqualificazione energetica, soprattutto in questo momento di crisi
internazionale. L’aggregazione si propone, pertanto, di contenere i costi della progettazione degli
interventi, mediante la formazione di un Albo di professionisti che accettino di contenere i costi di
progettazione (ossia le proprie parcelle) entro limiti prefissati dall’aggregazione stessa.
Descrizione schematica dell’Azione
Avuto riguardo degli attuali livelli di costo delle progettazioni, l’aggregazione determinerà, tramite
ricerche di mercato, il costo standard di una serie di prestazioni professionali, identificate e descritte
con precisione, “calmierato” rispetto alla media corrente e successivamente, attraverso procedure
ad evidenza pubblica, formerà un Albo professionale. I liberi professionisti che sceglieranno di
aderire al suddetto Albo dovranno garantire che le prestazioni descritte nel bando pubblico
debbano essere remunerate con l’onorario standard fissato nel bando medesimo. I cittadini della
Comunità Pioniera che vorranno intraprendere un’azione di riqualificazione energetica, potranno
così, rivolgendosi allo Sportello Energia dell’aggregazione, scegliere il proprio progettista tra un
ventaglio di nomi, con la garanzia dell’applicazione, a parità di prestazioni professionali. di un
prezzo ribassato rispetto al mercato corrente.
Obiettivi
La Comunità Pioniera del Parteolla si propone, con l’adozione dello strumento su descritto, di ridurre,
almeno parzialmente, i costi delle riqualificazioni energetiche a cui possono andare incontro i privati
cittadini, intervenendo sulla parte relativa ai costi di progettazione. Tali costi possono raggiungere
anche entità ragguardevoli, arrivando ad incidere anche per il 15-20% sui costi complessivi. Tramite lo
strumento descritto si intende abbattere tale percentuale fino ad un massimo del 5%, in modo tale da
consentire ai privati di disporre di maggiori risorse per i lavori veri e propri e fungere, così, da fattore
incentivante per l’esecuzione delle opere.
142
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
Attori coinvolti o coinvolgibili
Comuni dell’aggregazione, Ufficio del PAES, tecnici liberi
professionisti
Tipologia di azione – tempo di attuazione
Breve <1 anno  Medio 1 – 5 anni
Tempi di avvio dell’azione
2013
Costo dell’intervento
La formazione dell’Albo sarà gestita dall’ufficio del PAES,
quindi già compreso in quell’azione. La tenuta dell’Albo
sarà gestita dagli Uffici Tecnici dei comuni.
Tempi stimati per
dell’intervento
Strategie finanziarie
la
/
realizzazione
modalità
di
Lungo >5 anni
In continuo aggiornamento
Risparmio Energetico (stima)
La formazione dell’Albo sarà gestita dall’ufficio del PAES,
quindi già compreso in quell’azione. La tenuta dell’Albo
sarà gestita dagli Uffici Tecnici dei Comuni.
Pubblicazione dell’avviso di formazione dell’Albo sugli
Albi Pretori dei Comuni. Pubblicazione dell’Albo
Non stimabile
Riduzione Emissioni di CO2 (stima)
Non stimabile
finanziamento
Indicatori di monitoraggio
143
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
CODICE AZIONE RE 1.1
Ambito: Residenziale
NOME DELL’AZIONE: Erogazione di contributi per l’installazione di impianti solari
termici in immobili residenziali privati: Domande stimate n. 25 per 100 m2 complessivi
Tipologia Azione
Indiretta
Ambito geografico dell’Azione
Comunale
Ufficio Responsabile dell’attuazione
Serdiana, Ufficio Tecnico
Ing. Jr. Fabio Lampis
Ing. Valentina Carboni
Premessa/Situazione attuale
L’azione consiste nel promuovere misure per l’efficienza energetica ed il risparmio energetico rivolte
ai consumatori mediante l’erogazione di incentivi per la realizzazione di impianti solari per uso
termico in immobili residenziali.
Descrizione schematica dell’Azione
Si procederà alla redazione di un bando per l’erogazione di contributi per l’installazione di impianti
solari termici a favore di privati, in particolare, rivolti ai cittadini che siano titolari del diritto di
proprietà o di altro diritto reale di godimento su fabbricati ad uso residenziale siti nel Comune di
Serdiana nonché pari al 30% delle spese complessive sostenute dai privati e, in ogni caso, fino ad
un massimo di € 1.000,00.
Obiettivi
L’obiettivo principale sarà dare attuazione concreta agli indirizzi nazionali nel settore dell’energia
solare per contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo e diffusione delle fonti
energetiche rinnovabili che permettono il contenimento dei fenomeni di inquinamento ambientale
nel territorio nazionale.
Attori coinvolti o coinvolgibili
Ufficio Tecnico Serdiana, Impresa appaltatrice
Tipologia di azione – tempo di attuazione
Breve <1 anno  Medio 1 – 5 anni
Tempi di avvio dell’azione
Gennaio 2013
Costo dell’intervento
Tempi stimati per
dell’intervento
Strategie finanziarie
€ 25.000,00
la
/
realizzazione
modalità
finanziamento
Lungo >5 anni
2013/2014
di
Contributo comunale
Indicatori di monitoraggio
Consumi effettivi da bollette elettriche
Risparmio Energetico (stima)
201,73 MWh/anno
Riduzione Emissioni di CO2 (stima)
79,57 t/a
144
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
CODICE AZIONE SC 1.1
Ambito: Sensibilizzazione e Comunicazione
La diffusione delle Fonti energetiche rinnovabili consente notevoli benefici in termini di riduzione delle
emissioni di gas climalteranti e cospicui risparmi economici grazie all’energia prodotta. Il crescente
ricorso all’uso delle FER ha contribuito anche al moltiplicarsi delle proposte di investimento su impianti
di produzione da Fer e alla diversificazione delle soluzioni tecnologiche proposte dal mercato. Tutto ciò
rende sempre più necessario un intervento di supporto che si affianchi alla classica promozione
dell’uso delle FER e che aiuti la cittadinanza e gli operatori interessati ad indirizzarsi verso una scelta
adeguata e consapevole. La Comunità Pioniera del Parteolla ritiene strategico prevedere interventi
nell’ambito Sensibilizzazione e Comunicazione come l’azione qui riportata
NOME DELL’AZIONE: Informazione e sensibilizzazione sulle Fonti energetiche rinnovabili
Tipologia Azione
Diretta
Ambito geografico dell’Azione
Sovracomunale
Ufficio Responsabile dell’attuazione
Ufficio del PAES, Uffici di Comunicazione
Premessa/Situazione attuale
Il mercato delle Fonti energetiche rinnovabili è sempre più ricco di alternative e accattivante nelle
proposte ai potenziali clienti. Dall’altro lato, i cittadini, le imprese, gli amministratori pubblici e tutti
coloro che sono interessati ad attuare interventi di efficientamento energetico o ad installare
impianti da FER spesso non possiedono le conoscenze tecniche, normative ed economiche tali da
consentire una adeguata ponderazione delle scelte in materia. Si ritiene pertanto che un intervento
articolato di sensibilizzazione e informazione sia un valido strumento per orientale la popolazione
verso le scelte più adeguate ai propri fabbisogni.
Descrizione schematica dell’Azione
L’azione prevede una serie di iniziative rivolte a specifici settori della popolazione (cittadini, imprese,
tecnici installatori, amministratori) con l’intento di fornire innanzitutto una completa panoramica
delle soluzioni migliori sia per la produzione di energia da FER sia per la riduzione dei consumi e
l’efficientamento (elettrico, idrico, termico ecc). Gli incontri tematici si svolgeranno in maniera
itinerante presso le comunità dell’aggregazione con specifici approfondimenti derivanti dalla
rilevazione di specifiche esigenze locali. Gli eventi informativi affronteranno tutti gli aspetti relativi
alla scelta dell’intervento da realizzare. L’intento dell’azione è anche quello di prospettare la più
ampia gamma di soluzioni tecnologiche così da orientare gli interessati verso soluzioni innovative e
alternative al classico utilizzo del Fotovoltaico o del Solare termico. Particolare attenzione sarà
rivolta agli incontri informativi rivolti agli operatori del settore edile e agli installatori. Entrambe le
categorie svolgono un ruolo fondamentale nella scelta delle tecnologie e delle modalità di
realizzazione di edifici e di impianti con rilevanti conseguenze sulle loro prestazioni energetiche.
Obiettivi
- accrescere la consapevolezza di cittadini, imprese e amministratori nella scelta di tecnologie e
impianti da FER
- accrescere le competenze di installatori e costruttori
- diversificare le fonti energetiche rinnovabili utilizzate
- accrescere l’uso di FER
145
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
- ridurre i consumi di energie nei settori residenziale e terziario
Attori coinvolti o coinvolgibili
Cittadini, imprese, installatori, amministratori comunali
Tipologia di azione – tempo di attuazione
Breve <1 anno  Medio 1 – 5 anni
Tempi di avvio dell’azione
Da gennaio 2014
Costo dell’intervento
Sarà gestito dall’ufficio del PAES, quindi già compreso in
quell’azione
Tempi stimati per
dell’intervento
Strategie finanziarie
la
/
realizzazione
modalità
di
3 anni
Sarà gestito dall’ufficio del PAES, quindi già compreso in
finanziamento
quell’azione
Indicatori di monitoraggio
- numero incontri realizzati
- numero operatori coinvolti
- numero cittadini coinvolti
Risparmio Energetico (stima)
Non stimabile
Riduzione Emissioni di CO2 (stima)
Non stimabile
146
Lungo >5 anni
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
CODICE AZIONE SC 1.2
Ambito: Sensibilizzazione e Comunicazione
Il territorio dell’aggregazione della Comunità Pioniera del Parteolla è servito da una rete di infrastrutture
per i trasporti caratterizzata dalla presenza della linea ferroviaria che collega Dolianova con il
capoluogo. Ciononostante, gli spostamenti tra i centri dell’aggregazione (7% degli spostamenti totali) e
quelli in direzione Cagliari avvengono tramite la rete stradale e l’utilizzo dell’auto privata. Gli
spostamenti interni ai singoli comuni avvengono tramite l’utilizzo dell’auto privata e sono assenti forme
di mobilità sostenibile.
NOME DELL’AZIONE: Interventi di sensibilizzazione per incentivare il ricorso a forme di
mobilità sostenibile
Tipologia Azione
Diretta
Ambito geografico dell’Azione
Sovracomunale
Ufficio Responsabile dell’attuazione
Ufficio del PAES, Uffici di comunicazione
Premessa/Situazione attuale
Attualmente l’utilizzo di forme di mobilità sostenibile da parte della popolazione dell’Aggregazione
“Comunità Pioniera del Parteolla“ è pressoché inesistente. Sia gli spostamenti effettuati dai privati
cittadini che quelli effettuati dalle pubbliche amministrazioni avvengono tramite l’utilizzo di veicoli
che utilizzano combustibili fossili con conseguenti ripercussioni negative sulle emissioni di CO2 e sui
costi di trasporto. La presenza di una infrastruttura strategica quale la ferrovia non ha, fino ad ora,
comportato un cambiamento nelle scelte riguardanti la mobilità. Per tali ragioni l’Aggregazione
reputa necessario intraprendere un’articolata rete di azioni volte a sensibilizzare l’opinione pubblica
circa l’importanza e le positive ricadute derivanti dal ricorso all’utilizzo di forme di mobilità
sostenibile e dalla riduzione dell’uso dell’auto privata per gli spostamenti.
Descrizione schematica dell’Azione
L’Azione qui proposta si articola in due assi principali:
- spostamenti intracomunali e interni all’aggregazione
- spostamenti tra i comuni dell’aggregazione e i principali centri di attrazione (Cagliari)
Il primo asse di intervento mira a sensibilizzare i cittadini sugli aspetti positivi della mobilità sostenibile.
Ciò avverrà attraverso l’organizzazione di eventi informativi rivolti in maniera mirata a specifiche
categorie di cittadini con l’intento di prospettare soluzioni sostenibili alle loro esigenze di mobilità.
Oltre agli eventi informativi, l’organizzazione di manifestazioni dimostrative tematiche e la
distribuzione di materiale informativo saranno le principali modalità attuative dell’azione. Particolare
attenzione verrà dedicata per esempio, ai dipendenti comunali affinché diventino essi stessi
“pionieri” della mobilità sostenibile attraverso il ricorso all’uso della bicicletta o, in alternativa, alla
condivisione dell’auto per raggiungere il posto di lavoro. Anche i bambini in età scolare e le
mamme saranno destinatari di specifiche iniziative volte a far conoscere e favorire il ricorso a nuove
forme di mobilità, nonché ad incentivare quelle già attivate come, ad esempio, il “pedibus”, forma
di mobilità con la quale gruppi di bambini, guidati da due adulti, percorrono il tragitto che li separa
da scuola raccogliendo lungo il percorso altri bambini fino al raggiungimento dell’istituto scolastico.
Una modalità al tempo stesso sociale, sicura ed ecologica.
Il secondo asse dell’azione è rivolto alla mobilità pubblica e intende incidere sull’elevato numero di
spostamenti tra i paesi dell’aggregazione e il capoluogo. Anche in questo caso si ritiene che
l’informazione sulle diverse forme di mobilità sostenibile e la diffusione di materiale informativo che
147
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
metta in evidenza costi sociali, ambientali ed economici dell’attuale sistema di mobilità possa
contribuire in maniera rilevante ad orientare la popolazione verso scelte più sostenibili che riducano
il traffico e il rischio di incidenti stradali. Tra le possibili alternative vi è soprattutto il potenziamento
dell’uso della ferrovia, ciò anche in considerazione del prossimo potenziamento della linea
metropolitana leggera. Inoltre, sia riguardo alla mobilità privata che a quella pubblica, si ritiene utile
incentivare l’utilizzo di forme alternative quali il car pooling e il car sharing e modalità che facilitino il
raggiungimento delle stazioni di trasporto pubblico senza l’utilizzo dell’auto privata.
Obiettivi
- Incrementare il ricorso a forme di mobilità sostenibile
- Informare i cittadini sulle possibilità offerte dal mercato
- Sensibilizzare specifiche fasce della popolazione su forme alternative di mobilità
- Valorizzare del trasporto ferroviario
- Ridurre il congestionamento del traffico nelle ore di punta nelle arterie da e per Cagliari
Attori coinvolti o coinvolgibili
Cittadini – Associazioni – Imprese del settore trasporti Comune
Tipologia di azione – tempo di attuazione
Breve <1 anno
Tempi di avvio dell’azione
inizio a gennaio 2014
Costo dell’intervento
Non stimato
Tempi
stimati
per
la
realizzazione
dell’intervento
Strategie finanziarie / modalità finanziam.
Medio 1 – 5 anni  Lungo >5 anni
5 anni
Non stimate
Risparmio Energetico (stima)
- iniziative realizzate
- cittadini coinvolti
Non stimabile
Riduzione Emissioni di CO2 (stima)
Non stimabile
Indicatori di monitoraggio
148
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
6.5 Quadro economico d’insieme delle azioni PAES
Costi
stimati
per azione
Riduzione delle
emissioni
stimate per
azione
ECI1.1
Adeguamento delle prestazioni energetiche
dell'edificio adibito a casa comunale nonché
dell'impianto di climatizzazione estiva e invernale Donori
€ 370.300
7,69 t/a CO2
ECI1.2
Riqualificazione energetica scuola elementare Sostituzione infissi esterni - Donori
€ 250.000
14,30 t/a CO2
€ 240.000
4,82 t/a CO2
€ 200.000
4,97 t/a CO2
€ 165.000
2,47 t/a CO2
€ 170.000
0,88 t/a CO2
€ 270.000
4,89 t/a CO2
€ 458.000
17,20 t/a CO2
€ 300.000
6,66 t/a CO2
Codice
azione
Azioni
per campo d'azione
EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIE
ECI1.3
ECI1.4
ECI1.5
ECI1.6
ECI1.7
ECI1.8
ECI1.9
Intervento globale di riqualificazione energetica su
scuola media: Isolamento termica a cappotto nelle
strutture verticali e orizzontali, sostituzione infissi esterni
a tenuta termica, impianto solare termico per acqua
sanitaria. Barrali
Intervento globale di riqualificazione energetica su
scuola elementare mediante: - Isolamento termica a
cappotto nelle strutture verticali e orizzontali,
sostituzione infissi esterni a tenuta termica, impianto
solare termico per acqua sanitaria. Barrali
Intervento globale di riqualificazione energetica su
scuola materna mediante: - Isolamento termica a
cappotto nelle strutture verticali e orizzontali,
sostituzione infissi esterni a tenuta termica, impianto
solare termico per acqua sanitaria. Barrali
Intervento globale di riqualificazione energetica su
ludoteca/biblioteca mediante: - Isolamento termica a
cappotto nelle strutture verticali e orizzontali,
sostituzione infissi esterni a tenuta termica, impianto
solare termico per acqua sanitaria. Barrali
Intervento globale di riqualificazione energetica su
municipio mediante: - Isolamento termica a cappotto
nelle strutture verticali e orizzontali, sostituzione infissi
esterni a tenuta termica, impianto solare termico per
acqua sanitaria. Barrali
Intervento globale di riqualificazione energetica su
municipio mediante: - Isolamento termica a cappotto
nelle strutture verticali e orizzontali, - sostituzione infissi
esterni a tenuta termica. Serdiana
Intervento globale di riqualificazione energetica su
scuola elementare mediante: - Isolamento termica a
cappotto nelle strutture verticali e orizzontali, sostituzione infissi esterni a tenuta termica. Serdiana
149
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
Intervento globale di riqualificazione energetica su
scuola media mediante: - Isolamento termica a
ECI1.10
cappotto nelle strutture verticali e orizzontali, sostituzione infissi esterni a tenuta termica. Serdiana
€ 350.000
8,99 t/a CO2
Intervento globale di riqualificazione energetica su
centro aggregazione sociale mediante: - Isolamento
ECI1.11 termica a cappotto nelle strutture verticali e
orizzontali, - sostituzione infissi esterni a tenuta termica.
Serdiana
€ 190.000
4,69 t/a CO2
Intervento globale di riqualificazione energetica su
biblioteca comunale mediante: -sostituzione infissi e
ECI1.12
installazione schermature fisse mobili, adeguamento
dell'impianto di condizionamento Serdiana
€ 50.000
2,52 t/a CO2
€ 1.435.000
277 t/a CO2
€ 208.000
4,35 t/a CO2
€ 440.000
23,90 t/a CO2
€ 1.395.000
292,48 t/a CO2
€ 8.250
1,58 t/a CO2
ECI2.1
ECI2.2
ECI2.3
Sostituzione lampade LED e controllo flusso punto
punto. Aggregazione
Iniziative nel campo del risparmio energetico e del
contenimento dell'inquinamento luminoso nel P.I.P.
Comune di Dolianova
Adeguamento dell'impianto di illuminazione pubblica
ai fini del risparmio energetico e del contenimento
inquinamento luminoso - percentuale di impianti
interessati 50 % ., Comune di Donori
EC3.1
Realizzazione impianti fotovoltaici su 20 edifici
comunali 555 kWp. Aggregazione
EC3.2
Realizzazione impianto fotovoltaico su Scuola
Materna Santa Maria - Progetto Cento Scuole per
l’ambiente 2,88 kWp. Dolianova
EC3.3
Installazione impianto fotovoltaico per laboratorio di
informatica 2,94 kWp. Donori
€ 44.500
1,61 t/a CO2
IAT1.1
Realizzazione impianto fotovoltaico su lotto P.I.P. 20
kWp. Barrali
€ 60.000
10,54 t/a CO2
IAT1.2
Realizzazione impianto fotovoltaico su lotto P.I.P. 20
kWp. Barrali
€ 60.000
10,54 t/a CO2
IAT1.3
Realizzazione impianto fotovoltaico su lotto P.I.P. 100
kWp. Barrali
€ 300.000
52,70 t/a CO2
IAT1.4
Realizzazione impianto fotovoltaico su lotto P.I.P. 80
kWp. Serdiana
N.P.
42,16 t/a CO2
IAT1.5
Ditta M.P.. - Impianto fotovoltaico ditta ECOSERDIANA
SPA 1MWe
N.P.
527 t/a CO2
IAT1.6
Realizzazione impianto fotovoltaico su capannone
artigianale 19,68 kWp . Dolianova
€ 50.820
10,37 t/a CO2
IAT2.1
Realizzazione impianto cogenerazione ditta
ECOSERDIANA SPA 1MWe
N.P.
1550,35 t/a CO2
150
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
TRASPORTI
TM1.1
Centro Intermodale
€ 2.000.000
86,65 t/a CO2
TM2.1
Realizzazione del car-sharing con auto elettriche
da stimare
da stimare
PRODUZIONE LOCALE DI ELETTRICITÀ
TELERISCALDAMENTO/TELERAFFRESCAMENTO, Impianti CHP
ECI4.1
ECI4.2
Realizzazione impianto solare termico per la
produzione di acqua calda sanitaria su COMUNITA'
ALLOGGIO PER ANZIANI . Barrali
Realizzazione impianto solare termico per la
produzione di acqua calda sanitaria su COMPLESSO
SPORTIVO "SA NURAXEDDA". Barrali
ECI4.3
Realizzazione impianti solari termici su 8 edifici
comunali per un totale di 20 m2. Serdiana
IAT2.1
Realizzazione impianto cogenerazione ditta
ECOSERDIANA SPA 1MWe - Serdiana
IAT3.1
Realizzazione impianto fotovoltaico, impianto solare
termico e sostituzione caldaie su piscina. Dolianova
€ 40.000
4,73 t/a CO2
€ 15.000
5,24 t/a CO2
€ 22.000
15,85 t/a CO2
N.P.
€ 300.000
72,44 t/a CO2
PIANIFICAZIONE TERRITORIALE
APPALTI PUBBLICI DI PRODOTTI E SERVIZI:
COINVOLGIMENTO DEI CITTADINI E DEI SOGGETTI INTERESSATI
RE1.1
SC1.1
SC 2.1
Erogazione di contributi per l’installazione di impianti
solari termici in immobili residenziali a favore dei
soggetti privati n. domande 25 _ m2 complessivi 100.
Serdiana
Iniziative di sensibilizzazione e Comunicazione rivolte a
specifici settori della popolazione all'uso delle FER.
Aggregazione
Iniziative di sensibilizzazione e comunicazione rivolte
alla generalità della popolazione all'uso delle forme
alternative di mobilità sostenibile - Aggregazione
€ 25.000
79,24 t/a CO2
da stimare
da stimare
da stimare
da stimare
PIANIFICAZIONE ENERGETICA
PR1.1
Indagine energetica preliminare di 34 edifici comunali
e redazione attestato di certificazione energetica.
Aggregazione
PR2.1
Creazione dell’ufficio intercomunale del PAES.
Aggregazione
€ 136.000
da stimare
151
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
PR3.1
Predisposizione del catasto degli impianti termici e del
catasto energetico intercomunale. Aggregazione
PR4.1
Aggiornamento del vigente Piano di illuminazione
pubblica e mappatura in formato GIS dell'impianto.
Donori
€ 50.000
PR4.2
Predisposizione del catasto di illuminazione pubblica
€0
PR5.1
PR5.2
PR6.1
Predisposizione di un regolamento energeticoambientale da allegare o inserire nei Regolamenti
Edilizi Comunali
Elaborazione di linee guida per la progettazione
efficiente e sostenibile allegate al regolamento edilizio
del Comune di Donori
Predisposizione di un albo certificatori energetici
totale
152
€0
€0
€0
€0
€ 9.602.870
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
6.6
Cronoprogramma del Paes
Codice
PR 2.1
Azioni
2012
2013
II
I
II
settore
sem sem sem
PR
ECI 1.1
Definizione e costituzione struttura organizzativa e avvio delle attività - Aggregazione
Riqualificazione energetica municipio - Donori
ECI 1.2
Riqualificazione energetica scuola elementare - Donori
ECI
ECI 1.3
Riqualificazione energetica scuola media - Barrali
ECI
ECI 1.4
Riqualificazione energetica scuola elementare - Barrali
ECI
ECI 1.5
Riqualificazione energetica scuola materna - Barrali
ECI
ECI 1.6
Riqualificazione energetica ludoteca/biblioteca - Barrali
ECI
ECI 1.7
Riqualificazione energetica municipio - Barrali
ECI
ECI 1.8
Riqualificazione energetica municipio - Serdiana
ECI
ECI 1.9
Riqualificazione energetica scuola elementare - Serdiana
ECI
ECI 1.10
Riqualificazione energetica scuola media - Serdiana
ECI
ECI 1.11
Riqualificazione energetica centro aggregazione sociale - Serdiana
ECI
ECI 1.12
Riqualificazione energetica biblioteca - Serdiana
ECI
ECI 2.1
Efficientamento dell'illuminazione pubblica comunale - Aggregazione
ECI
ECI 2.2
Contenimento inquinamento luminoso - Dolianova
ECI
ECI 2.3
Contenimento inquinamento luminoso - Donori
ECI
ECI 3.1
Impianti fotovoltaici su edifici comunali- Aggregazione
ECI
ECI 3.2
Impianto fotovoltaico su edificio comunale - Dolianova
ECI
ECI 3.3
Impianto fotovoltaico su edificio comunale - Donori
ECI
ECI 4.1
Impianto solare termico su casa alloggio anziani - Barrali
ECI
ECI 4.2
Impianto solare termico su complesso sportivo - Barrali
ECI
ECI 4.3
Impianto solare termico su edifici comunali - Serdiana
ECI
IAT 1.1
Impianto fotovoltaico su edificio produttivo terziario - Barrali
IAT
IAT 1.2
Impianto fotovoltaico su edificio produttivo terziario - Barrali
IAT
IAT 1.3
Impianto fotovoltaico su edificio produttivo terziario -Barrali
IAT
IAT 1.4
Impianto fotovoltaico su edificio produttivo terziario - Serdiana
IAT
IAT 1.5
Impianto fotovoltaico su sito produttivo - Serdiana
IAT
IAT 1.6
Impianto fotovoltaico su edificio produttivo terziario - Dolianova
IAT
IAT 2.1
Cogenerazione di energia elettrica e termica - Serdiana
IAT
IAT 3.1
Efficientamento energetico Piscina comunale - Dolianova
IAT
TM 1.1
Centro Intermodale - Dolianova
TM
TM 2.1
Realizzazione del car-sharing con auto elettriche - Aggregazione
TM
RE 1.1
Impianti solari termici in immobili residenziali privati - Serdiana
RE
153
ECI
2014
I
II
sem sem
2015
I
II
sem sem
2016
I
II
sem sem
2017
I
II
sem sem
2018
I
II
sem sem
2019
I
II
sem sem
2020
I
II
sem sem
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
SC 1.1
Sensibilizzazione all'uso delle FER - Aggregazione
SC
SC 1.2
Sensibilizzazione all'uso delle forme alternative di mobilità sostenibile - Aggregazione
SC
PR 1.1
Indagine energetica su edifici comunali- Aggregazione
PR
PR 3.1
Catasto termico e catasto energetico - Aggregazione
PR
PR 4.1
Aggiornamento piano di illuminazione pubblica - Donori
PR
PR 4.2
Catasto illuminazione pubblica - Aggregazione
PR
PR 5.1
Regolamento energetico-ambientale- Aggregazione
PR
PR 5.2
Linee guida al regolamento edilizio - Donori
PR
PR 6.1
Albo certificatori energetici - Aggregazione
PR
settori
ECI
IAT
RE
TM
PR
SC
Monitoraggio azioni
TUTTI
Comunicazione e animazione sulle tematiche energetiche
TUTTI
Edifici ed Impianti Comunali
Industria, Agricoltura e Terziario
Residenza
Trasporti e Mobilità
Pianificazione e Regolamentazione
Sensibilizzazione e Comunicazione
tempi di avvio dell'azione
tempi di realizzazione dell'azione
monitoraggio e rendicontazione annuale consumi e produzione elettrica
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
6.7
Il Monitoraggio delle Azioni
Codice
azione
Azioni
per campo d'azione
Indicatori
EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIE
ECI 1.1
Adeguamento delle prestazioni energetiche dell'edificio
adibito a casa comunale nonché dell'impianto di
climatizzazione estiva e invernale - Donori
ECI 1.2
Riqualificazione energetica scuola elementare - Sostituzione Consumi effettivi
infissi esterni - Donori
combustibile
ECI 1.3
ECI1.4
ECI1.5
ECI1.6
ECI1.7
ECI1.8
Intervento globale di riqualificazione energetica su scuola
media: Isolamento termica a cappotto nelle strutture
verticali e orizzontali, sostituzione infissi esterni a tenuta
termica, impianto solare termico per acqua sanitaria Barrali
Intervento globale di riqualificazione energetica su scuola
elementare mediante: - Isolamento termica a cappotto
nelle strutture verticali e orizzontali, sostituzione infissi esterni
a tenuta termica, impianto solare termico per acqua
sanitaria - Barrali
Intervento globale di riqualificazione energetica su scuola
materna mediante: - Isolamento termica a cappotto nelle
strutture verticali e orizzontali, sostituzione infissi esterni a
tenuta termica, impianto solare termico per acqua sanitaria
- Barrali
Intervento globale di riqualificazione energetica su
ludoteca/biblioteca mediante: - Isolamento termica a
cappotto nelle strutture verticali e orizzontali, sostituzione
infissi esterni a tenuta termica, impianto solare termico per
acqua sanitaria - Barrali
Intervento globale di riqualificazione energetica su
municipio mediante: - Isolamento termica a cappotto nelle
strutture verticali e orizzontali, sostituzione infissi esterni a
tenuta termica, impianto solare termico per acqua sanitaria
- Barrali
Intervento globale di riqualificazione energetica su
municipio mediante: - Isolamento termica a cappotto nelle
strutture verticali e orizzontali, - sostituzione infissi esterni a
tenuta termica - Serdiana
Consumi effettivi da
bollette elettriche
Consumi effettivi
combustibile
Consumi effettivi
combustibile
Consumi effettivi
combustibile
Consumi effettivi da
bollette elettriche
Consumi effettivi da
bollette elettriche
Consumi effettivi da
bollette elettriche
155
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
Intervento globale di riqualificazione energetica su scuola
elementare mediante: - Isolamento termica a cappotto
ECI 1.9
nelle strutture verticali e orizzontali, - sostituzione infissi esterni
a tenuta termica - Serdiana
Intervento globale di riqualificazione energetica su scuola
media mediante: - Isolamento termica a cappotto nelle
ECI 1.10
strutture verticali e orizzontali, - sostituzione infissi esterni a
tenuta termica - Serdiana
Intervento globale di riqualificazione energetica su centro
aggregazione sociale mediante: - Isolamento termica a
ECI 1.11
cappotto nelle strutture verticali e orizzontali, - sostituzione
infissi esterni a tenuta termica - Serdiana
Intervento globale di riqualificazione energetica su
biblioteca comunale mediante: -sostituzione infissi e
ECI 1.12
installazione schermature fisse mobili, adeguamento
dell'impianto di condizionamento - Serdiana
ECI 2.1
ECI 2.2
ECI 2.3
Sostituzione lampade LED e controllo flusso punto-punto Aggregazione
Iniziative nel campo del risparmio energetico e del
contenimento dell'inquinamento luminoso nel P.I.P Dolianova
Adeguamento dell'impianto di illuminazione pubblica ai fini
del risparmio energetico e del contenimento inquinamento
luminoso - percentuale di impianti interessati 50 % - Donori
Consumi effettivi da
bollette elettriche
Consumi effettivi da
bollette elettriche
Consumi effettivi da
bollette elettriche
Consumi effettivi da
bollette elettriche
Consumi effettivi da
bollette elettriche
Consumi effettivi da
bollette elettriche
Consumi effettivi da
bollette elettriche
ECI 3.1
Realizzazione impianti fotovoltaici su 20 edifici comunali 555
kWp - Aggregazione
Consumi effettivi da
bollette elettriche e
incentivi GSE
ECI 3.2
Realizzazione impianto fotovoltaico su Scuola Materna
Santa Maria - Progetto Cento Scuole per l’ambiente 2,88
kWp - Dolianova
Consumi effettivi da
bollette elettriche
EC 3.3
Installazione impianto fotovoltaico per laboratorio di
informatica 2,94 kWp - Donori
Consumi effettivi da
bollette elettriche
IAT1.1
Realizzazione impianto fotovoltaico su lotto P.I.P. 20 kWp Barrali
Consumi effettivi da
bollette elettriche
IAT1.2
Realizzazione impianto fotovoltaico su lotto P.I.P. 20 kWp Barrali
Consumi effettivi da
bollette elettriche
IAT1.3
Realizzazione impianto fotovoltaico su lotto P.I.P. 100 kWp Barrali
Consumi effettivi da
bollette elettriche
IAT1.4
Realizzazione impianto fotovoltaico su lotto P.I.P. 80 kWp Serdiana
Consumi effettivi da
bollette elettriche
IAT1.5
Impianto fotovoltaico ditta ECOSERDIANA SPA 1MWe Serdiana
Consumi effettivi da
bollette elettriche
156
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
IAT1.6
Realizzazione impianto fotovoltaico su capannone
artigianale 19,68 kWp - Dolianova
Consumi effettivi da
bollette elettriche
TRASPORTI
TM1.1
Centro Intermodale - Aggregazione
Flussi traffico, uso messi
pubblici
TM2.1
Realizzazione del car-sharing con auto elettriche Aggregazione
Dati sull’utilizzo servizio e
sull’uso dell’auto privata
PRODUZIONE LOCALE DI ELETTRICITÀ
TELERISCALDAMENTO/TELERAFFRESCAMENTO, Impianti CHP
ECI4.1
ECI4.2
Realizzazione impianto solare termico per la produzione di
acqua calda sanitaria su COMUNITA' ALLOGGIO PER
ANZIANI - Barrali
Realizzazione impianto solare termico per la produzione di
acqua calda sanitaria su COMPLESSO SPORTIVO "SA
NURAXEDDA"- Barrali
Consumi effettivi da
bollette elettriche
Consumi effettivi da
bollette elettriche
ECI4.3
Realizzazione impianti solari termici su 8 edifici comunali per
un totale di 20 m2 - Serdiana
Consumi effettivi da
bollette elettriche
IAT2.1
Realizzazione impianto cogenerazione ditta ECOSERDIANA
SPA 1MWe - Serdiana
Consumi effettivi da
bollette elettriche
IAT 3.1
Consumi effettivi da
Realizzazione impianto fotovoltaico, impianto solare termico bollette elettriche,
e sostituzione caldaie su piscina - Dolianova
combustibile utilizzato e
incentivi GSE
PIANIFICAZIONE TERRITORIALE
APPALTI PUBBLICI DI PRODOTTI E SERVIZI
COINVOLGIMENTO DEI CITTADINI E DEI SOGGETTI INTERESSATI
Erogazione di contributi per l’installazione di impianti solari
RE 1.1 termici in immobili residenziali a favore dei soggetti privati n.
domande 25 _ m2 complessivi 100 - Serdiana
Consumi effettivi da
bollette elettriche
Dati sulla diffusione delle
Iniziative di sensibilizzazione e comunicazione rivolte a specifici FER e sul livello di
SC 1.1
settori della popolazione all'uso delle FER - Aggregazione
consapevolezza dei
cittadini
Iniziative di sensibilizzazione e comunicazione rivolte alla
Dati sull’uso dell’auto
SC 1.2 generalità della popolazione all'uso delle forme alternative di privata e del trasporto
mobilità sostenibile - Aggregazione
pubblico
157
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
PIANIFICAZIONE ENERGETICA
PR1.1
Indagine energetica preliminare di 34 edifici comunali e
redazione attestato di certificazione energetica Aggregazione
Audit e certificazioni
energetiche di tutti gli
edifici comunali
PR2.1
Creazione dell’ufficio intercomunale del PAES Aggregazione
Atti amministrativi
dell’istituzione dell’ufficio
PR3.1
Predisposizione del catasto degli impianti termici e del
catasto energetico intercomunale - Aggregazione
database realizzato e
operativo
PR4.1
Aggiornamento del vigente Piano di illuminazione pubblica
e mappatura in formato GIS dell'impianto - Donori
PR4.2
Predisposizione del catasto di illuminazione pubblica Aggregazione
PR5.1
Predisposizione di un regolamento energetico-ambientale
da allegare o inserire nei Regolamenti Edilizi Comunali Aggregazione
PR5.2
Dati sul consumo
Elaborazione di linee guida per la progettazione efficiente e
elettrico e di combustibili
sostenibile allegate al regolamento edilizio - Donori
nell’ambito residenziale.
PR 6.1
Predisposizione di un albo certificatori energetici Aggregazione
6.8
Consumi energetici per
ogni punto di consegna
dell’energia
Consumi energetici per
ogni punto di consegna
dell’energia
Consumo di combustibili
per riscaldamento,
consumi energetici nei
territori comunali
Pubblicazione dell’Albo
Sintesi delle risultanze dell’analisi di convenienza economica e sostenibilità finanziaria
La Comunità Pioniera del Parteolla, alla luce dei sempre più contenuti trasferimenti da parte
dell’amministrazione centrale e della riduzione di misure di sostegno regionale erogabili nella
modalità di contributi in conto capitale, ha selezionato alcuni dei progetti di investimento pubblico
descritti nelle azioni contenute nel PAES, capaci di generare ricavi e/o risparmi e li ha sottoposti a
valutazione di convenienza economica e sostenibilità finanziaria al fine di verificarne la bancabilità
e, quindi, l’effettiva realizzabilità con il concorso di capitali privati (banche e/o partner privati
nell’ambito di PPP).
Sulla base dei dati e delle informazioni forniti dai Comuni a Sfirs SpA relativi ai selezionati progetti di
cui sopra Sfirs spa ne ha verificato la convenienza economica e della sostenibilità finanziaria,
intendendosi per convenienza economica, la capacità di un progetto di creare valore e generare
un livello di redditività per il capitale investito adeguato rispetto alle aspettative dell’investitore
privato ed alla possibilità di attivare finanziamenti strutturati in project financing, e per sostenibilità
finanziaria, la capacità di un progetto di generare flussi monetari sufficienti a garantire il rimborso
dei finanziamenti attivati, compatibilmente con una adeguata remunerazione degli investitori
privati coinvolti nella realizzazione e nella gestione dell’iniziativa.
158
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
Analisi della convenienza economica
La metodologia più comunemente utilizzata è quella basata sul calcolo di specifici indicatori
idonei a fornire un giudizio sintetico sulla capacità di un investimento di creare valore e generare
un’adeguata redditività: VAN (Valore Attuale Netto) e TIR (Tasso Interno di Rendimento).
Il VAN rappresenta la ricchezza incrementale generata dall’investimento, espressa come se fosse
immediatamente disponibile nell’istante in cui viene effettuata la valutazione. Analiticamente
risulta determinato come somma algebrica dei flussi di cassa operativi attesi dalla realizzazione
dell’intervento, attualizzati al tasso corrispondente al costo stimato del capitale investito (WACC).
Un VAN positivo testimonia la capacità del progetto di generare flussi di cassa sufficienti a ripagare
l’esborso iniziale, remunerare i capitali impiegati nell’operazione e liberare risorse per ulteriori
destinazioni. Se l’investimento presenta un VAN positivo, lo stesso manifesta una sua valenza
economica seppure da contrapporre ed analizzare con altri fattori, quali il tempo entro quale il
VAN raggiunge un valore positivo, nonché le ipotesi fatte circa la determinazione del WACC
utilizzato per scontare i flussi di cassa.
Il TIR è il tasso di sconto al quale un investimento presenta un VAN pari a zero, in corrispondenza del
quale, quindi, il risultato economico di un’operazione si annulla. Sotto un’altra accezione, il TIR può
essere interpretato come misura di redditività lorda, espressione del rendimento ricavabile dalla
realizzazione dell’investimento calcolato senza tenere in considerazione il costo della risorse
impiegate. Il criterio di valutazione prevede il confronto fra il TIR calcolato per il progetto e un tasso
soglia che, coerentemente con quanto esposto a proposito del VAN, corrisponde al costo stimato
del capitale investito. Una delle condizioni che vanno verificate al fine di stabilire la convenienza
economica di un progetto è quella che il suo rendimento interno (misurato dal TIR) sia superiore al
costo delle fonti necessarie per finanziarlo (misurato dal WACC).
Analisi della sostenibilità finanziaria
La sostenibilità finanziaria di un progetto può essere espressa anche in termini di bancabilità
facendo riferimento a particolari indicatori capaci di valutare il margine di sicurezza su cui i
soggetti finanziatori possono contare per essere garantiti sul puntuale pagamento del servizio del
debito.
Ai fini della determinazione del livello di bancabilità dei progetti sono stati determinati: (a) Debt
Service Cover Ratio (DSCR); (b) Loan Life Cover Ratio (LLCR).
Il Debt Service Cover Ratio, calcolato per ciascuno degli anni della fase operativa di gestione del
progetto, esprime il rapporto tra il flusso di cassa operativo e il servizio del debito (quota capitale e
quota interessi). In linea generale affinché il progetto venga ritenuto bancabile, l’indice calcolato
deve essere maggiore dell’unità in ciascun periodo di osservazione; un valore del DSCR superiore
all’unità indica che le risorse finanziarie generate dal progetto (rappresentate dal flusso di cassa
operativo) sono maggiori di quelle richieste per assolvere al servizio del debito nei confronti dei
finanziatori.
Il Loan Life Cover Ratio (LLCR) è il quoziente tra la somma attualizzata dei flussi di cassa disponibili
per il servizio del debito tra l’istante di valutazione e l’ultimo anno in cui è previsto il rimborso del
debito e il debito residuo allo medesimo periodo di valutazione. Anche nel caso del LLCR, affinché
un progetto sia considerato bancabile, l’indice deve essere superiore all’unità.
La tabella che segue riporta i principali risultati dell’analisi economica e finanziaria effettuata da
Sfirs spa sulle azioni in elenco, in base ad ipotesi e dati elaborati dai Comuni.
159
160
ESCO
ESCO
ECI 3.1
ECI 4.3
€ 19.500
€ 883.405,85
€1.297.383,71
Importo
Investimento
80% mutuo
bancario
20% fondi propri
70% mutuo
bancario
30% fondi propri
80% mutuo
bancario
20% fondi propri
*Modalità
copertura
investimento
€49.326,57
€ 35.159,36
€83.767,91
VAN
65,11%
7,11%
7,33%
TIR
6,36%
6,69%
6,36%
WACC
3 anni
18 anni
18 anni
SI
SI
SI
Payback DSCR>1
Period
SI
SI
SI
LLCR>1
MP/CD: esprime il rapporto fra mezzi propri nella disponibilità del Comune o di ESCO o altro soggetto terzo
da individuarsi mediante procedura ad evidenza pubblica e capitale di debito dal reperire nel Sistema
Bancario.
ESCO
ECI 2.1

Soggetto
realizzatore
Azioni
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
Allegati
A1 Normativa regionale, nazionale e Comunitaria in tema di energia
SCENARIO INTERNAZIONALE
1992, Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, Rio de Janeiro –
approvazione di convenzioni su alcuni specifici problemi ambientali (biodiversità e tutela delle
foreste); definizione del documento finale di Agenda 21 quale riferimento globale per lo sviluppo
sostenibile nel XXI secolo
1994, Carta di Aalborg, detta anche Carta delle Città Europee per uno sviluppo durevole e
sostenibile. Si definiscono i principi base per uno sviluppo sostenibile delle città e gli indirizzi per i
piani d’azione locali (Agenda 21 locale)
1997, Protocollo di Kyoto impegna i Paesi industrializzati e quelli ad economia in transizione (Paesi
dell’Est europeo) a ridurre entro il 2012 il totale delle emissioni di gas ad effetto serra almeno del 5%
rispetto ai livelli del 1990. Il Protocollo prevede anche degli strumenti di cooperazione tra Paesi tra
cui l’Emission Trading, che permette ad ogni stato, nell’esecuzione dei propri obblighi, di trasferire i
propri diritti di emissione o acquisire i diritti di emissione di un altro stato.
2002, Vertice Mondiale sullo Sviluppo Sostenibile, Johannesburg. I capi di Stato e di Governo dei
191 Paesi partecipanti approvano un documento finale composto da una Dichiarazione politica
sullo sviluppo sostenibile con gli obiettivi di: riduzione della povertà; cambiamento dei modelli
di consumo e produzione di energia; protezione delle risorse naturali. Annesso a tale documento è
stato definito un Piano di azione sullo sviluppo sostenibile che consenta equilibrio tra crescita
economica, sviluppo sociale e protezione dell’ambiente
2009, Accordo di Copenhagen – giuridicamente non vincolante: viene chiesta l’adozione di misure
da parte del settore industriale e dei Paesi emergenti con la trasparenza delle proprie misure nei
confronti della Convenzione dell’ONU sul Clima
2010, Cancun, Conferenza dell’ONU sul cambiamento climatico. Creazione del “Green Climate
Fund” dove confluiranno gli aiuti dei Paesi ricchi a quelli poveri per fronteggiare le emergenze
determinate dai cambiamenti climatici ed adottare misure contro il riscaldamento globale.
SCENARIO EUROPEO
1987 Atto unico europeo. Vengono definiti obiettivi, principi e strumenti destinati alla tutela
dell’ambiente.
1993 Direttiva SAVE 93/76/CE. L’Europa recepisce le decisioni prese a livello mondiale con la
limitazione delle emissioni di biossido di carbonio attraverso il miglioramento dell’efficienza
energetica. I sei programmi specifici su cui si basa la direttiva sono: Certificazione energetica degli
edifici, Ripartizione dei costi di riscaldamento, climatizzazione e acqua calda sanitaria sulla base
del consumo effettivo, Finanziamento per interventi di efficientamento energetico, Isolamento
161
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
termico dei nuovi edifici, Controllo periodico delle caldaie con potenza maggiore di 15 kW,
Diagnosi energetiche in imprese ad elevati consumi di energia.
1997 Trattato di Amsterdam. Introduce la variabile ambiente tra i parametri di riferimento da
verificare nella realizzazione di tutte le azioni Comunitarie. Diventa necessario evitare il consumo
eccessivo delle risorse naturali e promuovere lo sviluppo sostenibile inteso come sviluppo
economico che consente di non alterare l’equilibrio ambientale e diventa fondamentale il ruolo
della Comunità come sede di concertazione e mediazione tra la realtà mondiale e locale.
2001 Direttiva 2001/77/CE sulla promozione dell'energia elettrica prodotta da fonti energetiche
rinnovabili nel mercato interno dell'elettricità. Istituisce il conto energia con la previsione di una
tariffa incentivante di durata ventennale, erogata dal Gestore Servizi Elettrici (GSE) ai soggetti che
installano sull’edificio impianti fotovoltaici di potenza uguale o superiore a 1 kWp (potenza
nominale), collegati alla rete di distribuzione elettrica nazionale.
2002 Direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell'edilizia". Campo di applicazione:
edifici di nuova costruzione (art.5); edifici esistenti (art. 6); attestato di certificazione energetica (art.
7); ispezione degli impianti (artt. 8 e 9). Specifica le misure da adottare per il miglioramento delle
prestazioni energetiche degli edifici e, in particolare, individua le modalità applicative sia per un
periodo transitorio, sia per la sua attuazione a regime, demandando ad uno o più decreti attuativi
nazionali la definizione dei metodi di calcolo e dei requisiti minimi degli edifici, la formulazione dei
criteri generali di prestazione energetica e, infine, l’individuazione dei requisiti professionali e dei
criteri di accreditamento degli esperti o degli organismi ai quali affidare la certificazione
energetica degli edifici e l’ispezione degli impianti.
2003 Trattato di Nizza, Dichiarazione n.9, l’Unione Europea si impegna a svolgere un ruolo di
promozione per la protezione dell’ambiente a livello sia Comunitario sia mondiale e a conseguire
tale obiettivo anche attraverso incentivi volti a promuovere lo sviluppo sostenibile.
2004 Direttiva 2004/8/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 febbraio 2004, sulla
promozione della cogenerazione basata su una domanda di calore utile nel mercato interno
dell'energia e che modifica la direttiva 92/42/CEE.
2006, Libro Verde “Una strategia europea per un’energia sostenibile, competitiva e sicura”.
Propone una strategia energetica europea alla ricerca di un equilibrio tra sviluppo sostenibile,
competitività e sicurezza dell’approvvigionamento individuando sei settori chiave di intervento. Il
documento propone inoltre di fissare al 20% l’obiettivo europeo si risparmio nei consumi energetici.
2006 Direttiva 2006/32/CE sull’efficienza energetica degli usi finali dell’energia e sui servizi
energetici. Abroga la precedente direttiva 93/76/CE del 1993 ed indirizza gli Stati membri a: fornire
obiettivi indicativi (9% di risparmio energetico al 2015), meccanismi ed incentivi per eliminare le
difficoltà e le carenze esistenti sul mercato che ostacolano un efficiente uso finale dell'energia;
realizzare condizioni per lo sviluppo e la promozione di un mercato dei servizi energetici e fornire
misure di miglioramento dell'efficienza energetica agli utenti finali; definire un Piano d’Azione
nazionale per l’efficienza energetica (PAEE) come mezzo di verifica delle misure attese e dei
risultati ottenuti; divulgare agli operatori del mercato le informazioni sui meccanismi di efficienza
energetica adottati per conseguire l'obiettivo nazionale indicativo di risparmio energetico.
162
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
2007, Gennaio, adozione da parte della Commissione Europea del Pacchetto di Azioni in materia
energetica che dà attuazione agli impegni assunti dal Consiglio europeo in materia di lotta ai
cambiamenti climatici e promozione delle energie rinnovabili.
2007, Marzo, approvazione da parte del Consiglio Europeo del Piano d’Azione del Consiglio
Europeo 2007-­2009 “Politica energetica per l’Europa” con l’individuazione di obiettivi vincolanti,
riconosciuti come “Principio del 20 - 20 - 20”. Con tale Principio l’Unione Europea si è impegnata,
entro il 2020, a ridurre le proprie emissioni di gas serra del 20%; aumentare l’efficienza energetica
del 20%; contare su un mix energetico proveniente per il 20% da fonti rinnovabili.
2008, Gennaio, la Commissione Europea promuove il progetto “Patto dei Sindaci” per coinvolgere
attivamente le città europee nella strategia europea verso la sostenibilità energetica ed
ambientale. Il Patto fornisce alle amministrazioni locali la possibilità di impegnarsi concretamente
nella lotta ai cambiamenti climatici attraverso interventi che rinnovano la gestione amministrativa
ed agiscono direttamente sulla qualità della vita dei cittadini. I Comuni che sottoscrivono il Patto
dei Sindaci si impegnano, entro un anno dalla firma, a far pervenire il proprio Piano d’Azione per
l’Energia Sostenibile (PAES), ossia le misure e le politiche certe da realizzare per il raggiungimento
degli obiettivi prefissati.
2008, Dicembre, approvazione da parte del Parlamento europeo del pacchetto di risoluzioni
legislative Energia – Cambiamenti climatici, costituito dalla revisione del sistema Comunitario di
scambio delle quote delle emissioni di gas serra (European Union Emissions Trading Scheme EU­ETS), dalla decisione sugli sforzi condivisi (Effort Sharing) al di fuori dell’EU­ETS, da un quadro
generale per cattura e confinamento di anidride carbonica (Carbon Capture and Storage CCS),
da una nuova direttiva sulle fonti rinnovabili per gli Stati membri, da un regolamento volto a ridurre
le emissioni di CO2 dei veicoli leggeri di nuova immatricolazione e da una revisione della Direttiva
sulla qualità dei carburanti.
2009 Direttiva 2009/28/CE stabilisce un quadro comune per la promozione dell’energia da fonti
rinnovabili e fissa obiettivi nazionali obbligatori per la quota complessiva di energia da fonti
rinnovabili sul consumo finale lordo di energia e per la quota di energia da fonti rinnovabili nei
trasporti.
2009 Direttiva 2009/30/CE modifica la precedente 98/70/CE per quanto riguarda le specifiche
relative a benzina, combustibile diesel e gasolio per riscaldamento nonché l’introduzione di un
meccanismo teso a controllare e ridurre le emissioni di gas ad effetto serra; modifica la direttiva
1999/32/CE in relazione alle specifiche dei combustibili utilizzati dalle navi adibite alla navigazione
interna ed abroga la direttiva 93/12/CEE. Inoltre stabilisce che: bisogna realizzare entro il 2020 la
diminuzione del 6% delle emissioni di gas serra prodotte durante il ciclo di vita dei combustibili,
facendo ricorso ai biocarburanti; si può aumentare al 10% tale diminuzione con l’uso di veicoli
elettrici o con l’acquisizione di crediti
2010 Direttiva 2010/30/UE (abroga la Direttiva 92/75/CE) concernente l’indicazione del consumo di
energia e di altre risorse dei prodotti connessi all’energia, mediante l’etichettatura e informazioni
uniformi relative ai prodotti
Direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell’edilizia (abroga la Direttiva 2002/91/CE)
promuove il miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici all’interno dell’Unione
163
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
tenendo conto delle condizioni locali e climatiche esterne, nonché delle prescrizioni relative al
clima degli ambienti interni e all’efficacia sotto il profilo dei costi.
NORMATIVA NAZIONALE
1976, L. 373/1976 “ Norme per il contenimento del consumo energetico per usi termici negli edifici”
1977, DPR 28/06/1977 n. 1052 “Regolamento di esecuzione alla legge 30 aprile 1976, n.373 , relativa
al consumo energetico per usi termici negli edifici”
1991, L. 10/1991 “Norme per l'attuazione del Piano Energetico nazionale in materia di uso razionale
dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia”.
1993, DPR 26/08/1993 n. 412 (integrato con il seguente) - DPR 21 dicembre 1999 n. 551
“Regolamento recante norme
per la progettazione, l'installazione, l'esercizio e la
manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia, in
attuazione dell'art. 4, comma 4, della legge 9 gennaio 1991, n. 10”.
2003, D.M. 8/05/2003 “Norme affinché gli uffici pubblici e le società a prevalemnte capitale
pubblico coprano il fabbisogno annuale di manufatti e beni con una quota di prodotti ottenuti da
materiale riciclato nella misura non inferiore al 30% del fabbisogno medesimo”.
2003, DLgs 29/12/ 2003 n. 387 attuazione delle disposizioni della Direttiva 2011/77/CEE relativa alla
promozione dell’energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno
dell'elettricità.
2003, D.M. 19/12/2003 “Approvazione del testo integrato della disciplina del mercato elettrico”.
2005, D.M. 24/10/2005 “Aggiornamento delle direttive per l’incentivazione dell’energia elettrica
prodotta da fonti rinnovabili ai sensi dell’articolo 11, comma 5, del D.Lgs. 16 marzo 1999, n. 79”
2005, D.M. 24/10/2005 “Direttive per la regolamentazione dell’emissione dei certificati verdi alle
produzioni di energia di cui all’articolo 1, comma 71, della L. 23 agosto 2004, n. 239”
2005, DLgs 192/2005 e DLgs 311/2006 - Recepimento direttiva 2002/91/CE I due decreti stabiliscono
i criteri, le condizioni e le modalità per migliorare le prestazioni energetiche degli edifici al fine di
favorire lo sviluppo, la valorizzazione e l’integrazione delle fonti rinnovabili e la diversificazione
energetica, contribuire a conseguire gli obiettivi nazionali di limitazione delle emissioni di gas ad
effetto serra posti dal protocollo di Kyoto, promuovere la competitività dei comparti più avanzati
attraverso lo sviluppo tecnologico.
2006, D.M. 5/5/2006 “Individuazione dei rifiuti e dei combustibili derivati dai rifiuti ammessi a
beneficiare del regime giuridico riservato alle fonti rinnovabili
164
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
2006, Legge finanziaria 27/12/2006 n. 296 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e
pluriennale dello Stato”. Dispone incentivi per il risparmio energetico e l’efficienza energetica con
una detrazioni fiscali per le spese sostenute
2007, D.M.19/02/2007 Conto energia “Criteri e modalità per incentivare la produzione di energia
elettrica mediante conversione fotovoltaica della fonte solare, in attuazione dell’art. 7 del decreto
legislativo 29 dicembre 2003, n. 387”
2007, Luglio 2007 Piano d’Azione Italiano per l’Efficienza Energetica
2007, D.M. 21/12/2007 “Approvazione delle procedure per la qualificazione di impianti a fonti
rinnovabili e di impianti ad idrogeno, celle a combustibile e di cogenerazione abbinata al
teleriscaldamento ai fini del rilascio dei certificati verdi”
2008, Decreto Interministeriale 11/04/2008 adozione del “Piano d'azione per la sostenibilità
ambientale dei consumi della pubblica amministrazione"
2008, DLgs 115 del 30/05/2008 - Attuazione della direttiva 2006/32/CE relativa all’efficienza degli usi
finali dell’energia e i servizi energetici (Allegato III) e abrogazione della direttiva 93/76/CEE, al fine
di contribuire al miglioramento della sicurezza dell'approvvigionamento energetico e alla tutela
dell'ambiente attraverso la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra.
2008, D.M. 18/12/2008 “Incentivazione della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, ai
sensi dell’art.2, comma 150, della legge 24 dicembre 2007, n. 244”.
2008, D.L. 30/12/2008 Criteri ripartizione regionale dell’incremento di energia da fonti rinnovabili.
L’art. 8 bis del decreto modifica il comma 167 dell’art. 2 della legge finanziaria del 2008 relativo alla
ripartizione tra le regioni della quota minima di incremento dell’energia prodotta con fonti
rinnovabili per raggiungere l’obiettivo del 17% del consumo interno lordo entro il 2020.
2009, DPR n. 59 del 2/04/2009 - Regolamento di attuazione dell’art.4, comma 1, lettere a) e b) del
DLgs 192/05 concernente l’attuazione della Direttiva 2002/CE/91. Il decreto ha la finalità di
promuovere un’applicazione omogenea, coordinata e immediatamente operativa delle norme
per l’efficienza energetica sul territorio nazionale; definisce le metodologie, i criteri e i requisiti
minimi di edifici e impianti relativamente alla: climatizzazione invernale; preparazione di acqua
calda per usi sanitari; climatizzazione estiva.
2009, DM del 26/06/2009 - Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici e
strumenti di raccordo, concertazione e cooperazione tra lo Stato e le Regioni.
2009, L. 23/07/2009, n.99 “Disposizioni per lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese,
nonché in materia di energia”
165
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
2009, D.M. 16/11/2009 “Disposizioni in materia di incentivazione dell’energia elettrica prodotta da
impianti, alimentati da biomasse solide, oggetto di rifacimento parziale”
2010, D.Lgs. 11/2/2010 “Riassetto della normativa in materia di ricerca e coltivazione delle risorse
geotermiche, a norma dell’art. 27, comma 28, della legge 23 luglio 2009, n.99”
2010, D.M.10/09/2010 concerne le Linee guida per il procedimento di cui all’art. 12 del Decreto
Legislativo 29 dicembre 2003 n.387 per l’autorizzazione alla costruzione e all’esercizio di impianti di
produzione di elettricità da fonti rinnovabili nonché linee guida tecniche per gli impianti stessi.
Individua la procedura per il rilascio, da parte delle Regioni, dell'autorizzazione unica per la
costruzione, l'esercizio e la modifica di impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti
rinnovabili. Le Linee guida sono state approvate ai sensi di quanto previsto dal D. Lgs. 387/2003.
2011, D.Lgs 28/2011 – Decreto rinnovabili Attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione
dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive
2001/77/CE e 2003/30/CE.
2011, 27 luglio approvazione del secondo Piano di Azione italiano per l’Efficienza Energetica (2*
PAEE)
2012, D.M. 10/07/2012 – Incentivazione della produzione di energia elettrica da impianti solari
fotovoltaici - Quinto Conto Energia
2012, D.M. 06/07/2012 – Incentivi per energia da fonti rinnovabili elettriche non fotovoltaiche
NORMATIVA REGIONALE
2006, PEAR PIANO ENERGETICO AMBIENTALE REGIONALE (PEAR) DELIBERAZIONE N. 34/13 DEL
02/08/2006
Riconosceva allo sviluppo delle fonti rinnovabili ed alla promozione del risparmio e dell’efficienza
energetica, un ruolo strategico nel perseguimento degli obiettivi prioritari di diversificazione delle
fonti di energia, di autonomia energetica e di rispetto dei vincoli internazionali in materia di
abbattimento delle emissioni inquinanti e di tutela dell’ambiente.
166
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
2007, DELIBERAZIONE N. 28/56 DEL 26/7/2007
Studio per l’individuazione delle aree in cui ubicare gli impianti eolici (art. 112, delle Norme
tecniche di attuazione del Piano Paesaggistico Regionale – art 18 - comma 1 della L.R. 29 maggio
2007 n. 2.
2007, PO FESR 2007-2013 aprovato con DECISIONE DELLA COMMISSIONE EUROPEA CE (2007)5728
del 20/11/.2007
Attribuisce rilievo al tema energia a cui dedica un apposito Asse di intervento (Asse III – Energia).
Attraverso questo Asse la Regione individua gli obiettivi (specifici ed operativi) da raggiungere e le
linee di intervento per conseguirli e ribadisce ulteriormente il proprio impegno specifico nella
promozione dell’efficienza energetica e della produzione di energia da fonti rinnovabili. Tale
impegno è perseguito favorendo innanzitutto la diffusione degli impianti di produzione di energia
da fonti energetiche rinnovabili e la loro integrazione con le attività produttive ed economiche
locali secondo una logica di filiera, puntando in particolare allo sviluppo ed alla diffusione delle
tecnologie ad energia solare ed, eolica (mini e micro), dell’energia da biomasse da filiere locali e
dell’energia idraulica. Sono incentivati tra l’altro, anche il risparmio energetico e l’utilizzo di
tecnologie ad alta efficienza da parte delle imprese, la generazione diffusa dell’energia nonché
gli interventi finalizzati al risparmio e all’efficienza energetica degli edifici e delle utenze
energetiche pubbliche e al risparmio energetico nell’illuminazione pubblica.
2008, DELIBERAZIONE N. 30/2 DEL 23/5/2008
Linee guida per l’individuazione degli impatti potenziali degli impianti fotovoltaici e loro corretto
inserimento nel territorio
2008, DELIBERAZIONE N. 59/12 DEL 29/10/2008
Modifica ed aggiornamento delle linee guida per l’individuazione degli impatti potenziali degli
impianti fotovoltaici e loro corretto inserimento nel territorio.
2009, DELIBERAZIONE N. 3/17 DEL 16/01/2009
Modifiche allo “Studio per l’individuazione delle aree in cui ubicare gli impianti eolici” (Delib. G.R. n.
28/56 del 26.7.2007).
2009, L.R. N. 3 del 7/08/2009
all’art. 6 comma 3, attribuisce alla Regione, nelle more dell’approvazione del nuovo Piano
energetico Ambientale Regionale, la competenza al rilascio dell’autorizzazione unica per
l’installazione e l’esercizio degli impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili;
2010, DELIBERAZIONE N. 10/3 DEL 12/3/2010
Applicazione della L.R. n. 3/2009, art. 6, comma 3 in materia di procedure autorizzative per la
realizzazione degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili. Atto di indirizzo e linee
guida.
167
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
2010, DELIB.G.R. N. 25/40 DELL’1/07/2010
“Competenze e procedure per l’autorizzazione di impianti per la produzione di energia elettrica da
fonti rinnovabili. Chiarimenti Delib.G.R. n. 10/3 del 12.3.2010. Riapprovazione linee guida”;
Vengono riapprovate le linee guida del procedimento di autorizzazione unica per l’installazione di
impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, in sostituzione di quelle precedentemente
approvate con la deliberazione n.10/3 del 12 marzo 2010.
2010, L.R. N. 15 DEL 17/11/2010
Possibilità per gli imprenditori agricoli professionali (IAP) di installare nelle aziende agricole, su
strutture appositamente realizzate, nelle aree immediatamente prospicienti le strutture al servizio
delle attività produttive, impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, aventi
potenza fino a 200 kW, previa semplice denuncia di inizio attività.
2010, DELIB.G.R. N. 47/63 DEL 30/12/2010
“Autorizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Modifica della Delib.
n.25/40 dell’1.7.2010”.
2011, DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N. 19/23 DEL 14/04/2011
Avviso pubblico per la presentazione di manifestazioni di interesse alla partecipazione a percorsi di
accompagnamento per lo sviluppo di Piani di Azione per l'Energia Sostenibile (PAES).
Con Deliberazione di Giunta Regionale n. 19/23 del 14 aprile 2011 ha avviato il progetto “Smart
City - Comuni in classe A” nell’ambito del più ampio programma denominato Sardegna CO2.0
con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo di progetti integrati tendenti alla riduzione delle emissioni
di CO2 a livello locale.
2011, DELIBERAZIONE N. 27/16 DEL 1/6/2011
Linee guida attuative del Decreto del Ministero per lo Sviluppo Economico del 10 settembre 2010,
“Linee Guida per l'autorizzazione degli impianti alimentati da rinnovabili”. Modifica della Delib.G.R..
n. 25/40 del 1 luglio 2010.
2011, DELIBERAZIONE N. 40/20 DEL 6/10/2011
D.Lgs. 3 marzo 2011, n. 28. art. 6, comma 9. Linee Guida per l’autorizzazione degli impianti
alimentati da fonti rinnovabili. Serre fotovoltaiche.
Procedura abilitativa semplificata (PAS), di cui all’art. 6 del D.Lgs. n. 28/2011 e all’art. 5 delle Linee
Guida regionali approvate con la Delib.G.R. n. 27/16 dell'1.6.2011, alle serre fotovoltaiche effettive
di potenza nominale fino ad 1 MW elettrico.
2012, DELIBERAZIONE N. 34/41 DEL 7/8/2012
D.Lgs. n. 22 del 11.2.2010 recante “Riassetto della normativa in materia di ricerca e coltivazione
delle risorse geotermiche a norma dell’art. 27, comma 28, della Legge 23 luglio 2009 n. 99”, come
modificato dal D.Lgs. n. 28 del 3.3.2011. Linee guida per la disciplina del rilascio dei titoli per la
ricerca e la coltivazione delle risorse geotermiche a scopi energetici nel territorio della Sardegna.
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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
2012, DELIBERAZIONE N. 12/21 DEL 20/3/2012
L.R. n. 3/2009, art. 6, comma 7. Piano d'azione regionale per le energie rinnovabili in Sardegna.
Documento di indirizzo sulle fonti energetiche rinnovabili.
A2 Documenti programmatici regionali, nazionali e Comunitari in tema di energia
QUADRO PROGRAMMATICO EUROPEO
2001, VI Programma di Azione per l’Ambiente
Comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato economico e
sociale e al Comitato delle regioni, del 24 gennaio 2001, sul Sesto programma di azione per
l'ambiente della Comunità europea "Ambiente 2010: il nostro futuro, la nostra scelta". Il Sesto
programma Comunitario di azione per l'ambiente intitolato "Ambiente 2010: il nostro futuro, la
nostra scelta" copre il periodo compreso tra il 22 luglio 2002 e il 21 luglio 2012. La Comunicazione
della Commissione rileva che per far fronte alle sfide ambientali odierne è necessario superare il
mero approccio legislativo ed assumere un approccio strategico, che dovrà utilizzare vari strumenti
e provvedimenti per influenzare le decisioni prese dagli ambienti imprenditoriali, dai consumatori,
dai responsabili politici e dai cittadini.
2006, Libro Verde “Una strategia europea per un’energia sostenibile, competitiva e sicura”
Propone una strategia energetica europea alla ricerca di un equilibrio tra sviluppo sostenibile,
competitività e sicurezza dell’approvvigionamento, individuando sei settori chiave di intervento. Il
documento propone inoltre di fissare al 20% l’obiettivo europeo si risparmio nei consumi energetici.
2008, Pacchetto europeo su clima ed energia - Obiettivo 20-20-20
Pacchetto di sei proposte legislative approvate dal Parlamento Europeo sul tema clima-energia,
volto a conseguire gli obiettivi che l'UE si è fissata per il 2020: ridurre del 20% le emissioni di gas ad
effetto serra, portare al 20% il risparmio energetico e aumentare al 20% il consumo di fonti
rinnovabili. Il pacchetto comprende provvedimenti sul sistema di scambio di quote di emissione e
sui limiti alle emissioni delle automobili.
2008, Patto dei Sindaci
Strumento messo in campo per coinvolgere attivamente le città europee nella strategia europea
verso la sostenibilità energetica ed ambientale. Il Patto fornisce alle amministrazioni locali la
possibilità di impegnarsi concretamente nella lotta ai cambiamenti climatici attraverso interventi
che rinnovano la gestione amministrativa ed agiscono direttamente sulla qualità della vita dei
cittadini. I Comuni che sottoscrivono il Patto dei Sindaci si impegnano, entro un anno dalla firma, a
far pervenire il proprio Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES), ossia le misure e le politiche
certe da realizzare per il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
2010, Patto delle Isole (ISLE-PACT)
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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
Strumento vincolante con il quale le autorità insulari prendono un impegno politico al fine di
conseguire gli obiettivi di sostenibilità dell’Unione Europea entro l’anno 2020.
Il documento del Patto delle Isole è strutturato in maniera simile al Patto dei Sindaci e tiene conto
delle peculiarità delle Comunità insulari europee.
2011, Piano d’Azione per l’Efficienza Energetica
In attuazione della strategia dell’Unione Europea per far fronte ai cambiamenti climatici introdotta
con il Pacchetto clima-energia. Il Piano dell’UE punta a ridurre le emissioni di gas serra dell’80-95%
entro il 2050 rispetto ai livelli del 1990. Un obiettivo molto ambizioso, che l'Ue spera di raggiungere
investendo soprattutto sull'edilizia pubblica, sulle smart grid e sul miglioramento dell'efficienza nel
settore della produzione di energia. Un pacchetto di misure destinate a privati, imprese e autorità
pubbliche.
QUADRO PROGRAMMATICO NAZIONALE
2006, Piano d’Azione Nazionale sul Green Public Procurement - PAN GPP.
Il GPP (Green Public Procurement o Acquisti sostenibili della Pubblica Amministrazione) è
l’approccio in base al quale le Amministrazioni Pubbliche integrano i criteri ambientali in tutte le
fasi del processo di acquisto, incoraggiando la diffusione di tecnologie ambientali e lo sviluppo di
prodotti validi sotto il profilo ambientale, attraverso la ricerca e la scelta dei risultati e delle soluzioni
che hanno il minore impatto possibile sull’ambiente lungo l’intero ciclo di vita. Il PAN GPP prevede
che il Ministero dell’Ambiente definisca i “Criteri Ambientali Minimi” (CAM), i quali rappresentano il
punto di riferimento a livello nazionale in materia di acquisti pubblici verdi e che potranno essere
utilizzati dalle stazioni appaltanti, per consentire al Piano di massimizzare i benefici ambientali ed
economici. Il GPP si qualifica come il principale strumento della strategia europea su “Consumo e
Produzione Sostenibile”.
Il Piano d’Azione Nazionale GPP individua 11 categorie rientranti nei settori prioritari di intervento
per il GPP, selezionate tenendo conto degli impatti ambientali e dei volumi di spesa pubblica
coinvolti. Le tipologie prioritarie previste nel PAN abbracciano di fatto tutti i beni e servizi
acquistabili dalla PA: arredi, edilizia, gestione dei rifiuti, servizi urbani e al territorio, servizi energetici,
elettronica, prodotti tessili e calzature, cancelleria, ristorazione, servizi di gestione degli edifici,
trasporti.
2007, Quadro Strategico Nazionale 2007-2013.
Documento programmatico nazionale che definisce gli indirizzi strategici della politica regionale di
sviluppo, finalizzata al rilancio della competitività e della produttività, al superamento delle
disparità regionali e al raggiungimento di alti livelli di crescita e di lavoro nell'intero Paese. Esso
indica le strategie, gli obiettivi, le priorità e le regole della politica regionale di sviluppo, unificando
la programmazione regionale Comunitaria con quella nazionale. La priorità 3 del QSN riguarda il
tema Energia e ambiente: uso sostenibile e efficiente delle risorse per lo sviluppo.
2010, Piano d’Azione Nazionale per le Energie Rinnovabili.
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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
Ai sensi dell'articolo 4 della direttiva 2009/28/CE, rappresenta un punto di partenza importante per
individuare le azioni più opportune per supportare la crescita delle fonti rinnovabili in linea con gli
obiettivi Comunitari. Il Piano si inserisce in un quadro più ampio di sviluppo di una strategia
energetica nazionale ambientalmente sostenibile e risponde ad una molteplicità di obiettivi tra cui:
 la sicurezza degli approvvigionamenti energetici,
 la riduzione delle emissioni di gas climalteranti,
 il miglioramento della competitività dell’industria manifatturiera nazionale attraverso il
sostegno alla domanda di tecnologie rinnovabili e lo sviluppo di politiche di innovazione
tecnologica.
Il documento disegna le principali linee d’azione per le fonti rinnovabili, in un approccio organico
per il perseguimento degli obiettivi strategici. Le linee d’azione si articolano su due piani: la
governance istituzionale e le politiche settoriali.
2011, Piano d’Azione per l’Efficienza Energetica (PAEE).
E’ il secondo strumento pianificatorio sul tema dell’Efficienza Energetica che revisiona ed aggiorna
il precedente PAEE del 2007.
Il PAEE 2011 intende dare seguito in modo coerente e continuativo ad azioni ed iniziative già
previste nel primo PAEE2007 e si propone di presentare proposte di medio lungo termine con il
sostegno di scenari innovativi. Nel secondo PAEE2011 vengono illustrati i risultati conseguiti al 2010 e
aggiornate le misure di efficienza energetica da adottare per il conseguimento dell’obiettivo
generale al 2016, che viene mantenuto pari al 9,6%.
Il nuovo Piano pone le basi per una pianificazione strategica delle misure, della valutazione quali quantitativa dei loro effetti, e di reporting per tutti i risparmi energetici, non solo cioè nei settori di
uso finale. Ciò, oltre ad introdurre la buona pratica della valutazione delle politiche, coinvolgendo
diversi attori pubblici e la politica complessiva, assicura una buona programmazione ed attuazione
di un coerente set di misure mirate a concretizzare il potenziale di risparmio energetico
tecnicamente ed economicamente conseguibile in tutti i settori dell'economia nazionale
all'orizzonte 2020. Inoltre, contribuisce al perseguimento degli obiettivi strategici della politica
energetica nazionale (sicurezza degli approvvigionamenti, riduzione dei costi dell'energia per le
imprese e i cittadini, promozione di filiere tecnologiche innovative e tutela ambientale, anche in
relazione alla riduzione delle emissioni climalteranti).
2012, Strategia Energetica Nazionale (SEN).
Documento di Strategia Energetica presentato dal Governo italiano (Ministero dello Sviluppo
Economico) che ha come obiettivi la riduzione dei costi energetici, il pieno raggiungimento e
superamento di tutti gli obiettivi europei in materia ambientale, una maggiore sicurezza di
approvvigionamento e sviluppo industriale del settore energia.
La realizzazione della strategia proposta consentirà un’evoluzione graduale ma significativa del
sistema ed il superamento degli obiettivi europei 20-20-20, con i seguenti risultati attesi al 2020 (in
ipotesi di crescita economica in linea con le ultime previsioni della Commissione Europea):
 Allineamento dei prezzi all’ingrosso ai livelli europei per tutte le fonti energetiche: elettricità,
gas e carburanti.
 Riduzione di circa 14 miliardi di euro/anno di fattura energetica estera (rispetto ai 62 miliardi
attuali), con la riduzione dall’84 al 67% della dipendenza dall’estero, grazie ad efficienza
energetica, aumento produzione rinnovabili, minore importazione di elettricità e maggiore
produzione di risorse nazionali.
171
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
180 miliardi di euro di investimenti da qui al 2020, sia nella green e white economy
(rinnovabili e efficienza energetica), sia nei settori tradizionali (reti elettriche e gas,
rigassificatori, stoccaggi, sviluppo drocarburi). Si tratta di investimenti privati, in parte
supportati da incentivi, e previsti con ritorno economico positivo per il Paese.
 Riduzione di circa il 19% di emissioni di gas serra, superando gli obiettivi europei per l’Italia
pari al 18% di riduzione rispetto alle emissioni del 2005.
 20% di incidenza dell’energia rinnovabile sui consumi finali lordi (rispetto al circa 10% del
2010). Sui consumi primari energetici l’incidenza equivale al 23%, mentre si ha una riduzione
dall’86 al 76% dei combustibili fossili. Inoltre, ci si attende che le rinnovabili diventino la prima
fonte nel settore elettrico, al pari o superando leggermente il gas, rappresentando il circa
36-38% dei consumi (rispetto al 23% del 2010).
 Riduzione di circa il 24% dei consumi primari rispetto all’andamento inerziale al 2020 (ovvero,
-4% rispetto al 2010), superando gli obiettivi europei di -20%, principalmente grazie alle
azioni di efficienza energetica.
Per il raggiungimento di questi risultati la strategia si articola in sette priorità con specifiche misure
concrete a supporto avviate o in corso di definizione:
1. La promozione dell’Efficienza Energetica, strumento ideale per perseguire tutti gli obiettivi
sopra menzionati, per la quale si prevede il superamento degli obiettivi europei.
2. La promozione di un mercato del gas competitivo, integrato con l’Europa e con prezzi ad
essa allineati, e con l’opportunità di diventare il principale Hub sud-europeo.
3. Lo sviluppo sostenibile delle energie rinnovabili, per le quali intendiamo superare gli obiettivi
europei (‘20-20-20’), contenendo al contempo l’onere in bolletta.
4. Lo sviluppo di un mercato elettrico pienamente integrato con quello europeo, efficiente
(con prezzi competitivi con l’Europa) e con la graduale integrazione della produzione
rinnovabile.
5. La ristrutturazione del settore della raffinazione e della rete di distribuzione dei carburanti,
verso un assetto più sostenibile e con livelli europei di competitività e qualità del servizio.
6. Lo sviluppo sostenibile della produzione nazionale di idrocarburi, con importanti benefici
economici e di occupazione e nel rispetto dei più elevati standard internazionali in termini
di sicurezza e tutela ambientale.
7. La modernizzazione del sistema di governance del settore, con l’obiettivo di rendere più
efficaci e più efficienti i nostro processi decisionali.
Le priorità assegnate all’efficienza energetica, alle fonti rinnovabili e all’uso sostenibile di
combustibili fossili richiedono la ricerca e lo sviluppo di tecnologie d’avanguardia.

QUADRO PROGRAMMATICO REGIONALE
2007, Programma Operativo (PO) FESR 2007-2013.
Attribuisce rilievo al tema energia a cui dedica un apposito Asse di intervento (Asse III – Energia).
Attraverso questo Asse la Regione individua gli obiettivi (specifici ed operativi) da raggiungere e le
linee di intervento per conseguirli e ribadisce ulteriormente il proprio impegno specifico nella
promozione dell’efficienza energetica e della produzione di energia da fonti rinnovabili. Tale
impegno è perseguito favorendo innanzitutto la diffusione degli impianti di produzione di energia
da fonti energetiche rinnovabili e la loro integrazione con le attività produttive ed economiche
locali secondo una logica di filiera, puntando in particolare allo sviluppo ed alla diffusione delle
tecnologie ad energia solare ed, eolica (mini e micro), dell’energia da biomasse da filiere locali e
dell’energia idraulica. Sono incentivati tra l’altro, anche il risparmio energetico e l’utilizzo di
172
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
tecnologie ad alta efficienza da parte delle imprese, la generazione diffusa dell’energia nonché gli
interventi finalizzati al risparmio e all’efficienza energetica degli edifici e delle utenze energetiche
pubbliche e al risparmio energetico nell’illuminazione pubblica.
2009, Piano d’Azione Ambientale Regionale (PAAR) 2009-2013
Per la Regione Sardegna si tratta del primo strumento atto a tracciare le linee guida per il
coordinamento, in materia ambientale, tra i piani ed i programmi regionali fornendo anche il
supporto necessario innovativo e dimostrativo per il raggiungimento degli obiettivi ambientali in essi
già presenti.
Sono state individuate, secondo l'impostazione adottata a livello europeo dal VI Programma
Comunitario di Azione in materia di ambiente, 4 aree di azione prioritaria:
1. Cambiamenti climatici;
2. Natura, biodiversità e difesa del suolo;
3. Ambiente e salute;
4. Uso sostenibile delle risorse naturali e gestione dei rifiuti.
Ripercorrendo tale impostazione, le azioni individuate per il raggiungimento degli obiettivi prefissati,
39 in tutto, sono state raggruppate in 7 macroazioni:
 Macroazione A - Sostegno per la mobilità alternativa (Area di azione prioritaria
“Cambiamenti climatici”);
 Macroazione B - Energia sostenibile (Area di azione prioritaria “Cambiamenti climatici”);
 Macroazione C - Gestione sostenibile del territorio (Area di azione prioritaria “Natura,
biodiversità e difesa del suolo”);
 Macroazione D - Tutela della salute del cittadino (Area di azione prioritaria “Ambiente e
salute”);
 Macroazione E - Gestione sostenibile dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati (Area di azione
prioritaria “Uso sostenibile delle risorse naturali e gestione dei rifiuti”);
 Macroazione F - Tutela della risorsa idrica (Area di azione prioritaria “Uso sostenibile delle
risorse naturali e gestione dei rifiuti”);
 Macroazione G - Trasversalità ambientale (deriva dagli obiettivi trasversali e dalle relative
azioni).
Le risorse necessarie per l'attuazione delle azioni del PAAR ammontano a circa Euro 15.500.000,00
ripartiti tra le sette macroazioni, con un sostegno maggiormente significativo destinato agli
interventi di “Gestione sostenibile del territorio” e, a seguire, agli interventi di “Sostegno per la
mobilità alternativa”. Le risorse attualmente disponibili sono quelle del POR FESR 2007-2013 Obiettivo operativo 4.1.2 - attività 4.1.2.b “Realizzazione di azioni innovative e sperimentali del
Piano di Azione Ambientale regionale scelte in base al loro carattere dimostrativo”.
2012, Piano d’Azione Regionale sulle Fonti Energetiche Rinnovabili Sardegna (PARERS)
Documento di indirizzo della Regione Sardegna sulle fonti energetiche rinnovabili. Il
provvedimento, in linea con gli obiettivi e le strategie Comunitarie e nazionali, punta a ridurre i
consumi energetici e la dipendenza da fonti di energia tradizionali, promuovendo il ricorso alle
fonti rinnovabili, il risparmio e l’efficienza energetica. Il documento segue il principio che ha ispirato
la proposta di decreto "Burden Sharing", ovvero la suddivisione degli oneri tra le regioni per il
raggiungimento, entro il 2020, della quota assegnata all’Italia dall’Unione Europea (pari al 17% del
consumo totale da fonti rinnovabili) ed è il risultato dell’attività di concertazione tra il Ministero dello
Sviluppo Economico e le amministrazioni regionali.
173
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
Il PARERS definisce l’insieme delle azioni considerate realizzabili nei tempi indicati dal Piano di
Azione Nazionale sulle Fonti Energetiche Rinnovabili, per il raggiungimento nella Regione Sardegna
di obiettivi perseguibili di produzione e uso locale di energia da fonti rinnovabili .
2009, Il Piano d’Azione Regionale per gli Acquisti Pubblici Ecologici della Regione Sardegna
(PAPERS) 2009-2013.
Coerentemente con il Piano d’Azione Nazionale GPP, il PAPERS individua una strategia con azioni
strutturali importanti, da realizzare nell’arco temporale dal 2009 al 2013. Entro il 2013 si propone di:
 raggiungere la quota del 50% del fabbisogno regionale delle forniture di beni e servizi
necessari all’ordinario funzionamento dell’amministrazione aventi caratteristiche di ridotto
impatto ambientale e il 20% negli appalti di lavori;
 far attecchire la politica del GPP in tutto il territorio regionale, e, in particolare, in tutte le
Amministrazioni provinciali ed Enti parco regionali, nel 50% delle amministrazioni comunali,
nel 30% degli altri Enti Pubblici;
 sviluppare nell’amministrazione regionale e in almeno il 50% degli Enti Locali il ricorso a fonti
energetiche rinnovabili, il risparmio, la riduzione dell'intensità e l'efficienza energetica.
Si prevede inoltre di realizzare dei Piani di intervento per implementare il GPP in alcuni settori
prioritari quali: lavori pubblici ed edilizia, agricoltura e agroindustria, turismo. In questi settori si punta
ad una rivisitazione di tutta la policy regionale, includendo l’inserimento di criteri ecologici e di
preferibilità ambientale non solo nelle procedure d’acquisto, ma anche nella normativa settoriale,
nella programmazione delle risorse destinate ad enti Pubblici e privati, nell’erogazione degli
incentivi o nelle procedure autorizzative.
La Pianificazione Territoriale
Piano Paesaggistico Regionale (PPR)
Quadro legislativo che guida e coordina la pianificazione e lo sviluppo sostenibile della Sardegna.
Persegue il fine di: preservare, tutelare, valorizzare e tramandare alle generazioni future l'identità
ambientale, storica, culturale e insediativa del territorio sardo; proteggere e tutelare il paesaggio
culturale e naturale e la relativa biodiversità; assicurare la salvaguardia del territorio e
promuoverne forme di sviluppo sostenibile, al fine di conservarne e migliorarne le qualità.
Nell’ambito delle attività di pianificazione in materia di energia, il PPR è funzionale alla
caratterizzazione paesaggistica e urbanistica regionale dei territori interessati.
Il Piano Stralcio di Assetto Idrogeologico (PAI)
Il Piano Stralcio di Bacino per l’Assetto Idrogeologico, adottato ed approvato con DGR 54/33 del
30/12/2004, è entrato in vigore con Decreto dell’Assessore ai Lavori Pubblici n° 3 del 21/02/2006;
risulta un piano stralcio di settore del Piano di Bacino Regionale della Sardegna ai sensi e per gli
effetti della Legge n. 183/89.
E’ uno strumento programmatico per la difesa del suolo e si pone i seguenti obiettivi:
 Garantire adeguati livelli di sicurezza da eventi idrogeologici e tutelare le attività umane, i
beni economici ed il patrimonio ambientale e culturale esposti a potenziali danni
 Sviluppare il sistema degli interventi per ridurre o eliminare le situazioni di pericolo e le
condizioni di rischio
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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
Creare la base informativa per le politiche e le iniziative regionali in materia di
delocalizzazioni e di verifiche sul rischio a carico di infrastrutture, impianti o insediamenti.
Il Piano contiene la perimetrazione delle aree a rischio idrogeologico, la definizione dei criteri di
salvaguardia e la programmazione delle misure di mitigazione del rischio sull’intero territorio
regionale,
suddiviso in sette sub-bacini omogenei per caratteristiche geomorfologiche,
geografiche ed idrologiche.
Per ciascuna classe di rischio il PAI definisce gli indirizzi per le misure di salvaguardia da adottare. Il
Piano contiene, inoltre, un’indicazione sugli interventi strutturali di mitigazione del rischio ed una
stima dei costi necessari per realizzarli.

I Piani Regionali di settore
Piano di Risanamento Qualità dell’Aria
Con deliberazione n. 55/6 del 29.11.2005 la Giunta regionale ha adottato il “Piano di prevenzione,
conservazione e risanamento della qualità dell’aria ambiente”.
La redazione del piano si è articolata in tre fasi:
1. realizzazione dell’inventario regionale delle sorgenti di emissione in atmosfera;
2. valutazione della qualità dell’aria ambiente e individuazione delle aree potenzialmente
critiche per la salute umana e per gli ecosistemi, fornendo una proposta preliminare di
zonizzazione;
3. proposta definitiva di zonizzazione e individuazione di possibili misure da attuare per il
raggiungimento degli obiettivi di risanamento della qualità dell’aria.
A partire dalla zonizzazione definitiva, il Piano individua misure di riduzione delle emissioni nelle
aree industriali e urbane e misure di mantenimento. Per le aree industriali lo strumento principale è
rappresentato dal miglioramento tecnologico: un’indicazione di carattere generale per le sorgenti
puntuali è l’applicazione della miglior tecnologia disponibile secondo quanto indicato dalla
Direttiva 99/61/CE sulla prevenzione e riduzione integrata dell’inquinamento. Le migliori tecnologie
disponibili per ogni settore industriale sono indicate dallo European Integrated Pollution Prevention
and Control Bureau nei documenti BREF (Best Available Techniques Reference documents). Altre
indicazioni, dicarattere puntuale, riguardano il passaggio da combustibili ad alto tenore di zolfo a
combustibili a basso tenore di zolfo, fino alla metanizzazione e la regolamentazione delle situazioni
di emergenza nelle industre principali.
Per quanto riguarda le emissioni in ambito urbano, il Piano individua misure legate al traffico
veicolare, come migliorare la manutenzione dei veicoli; utilizzare carburanti meno inquinanti o
diminuire il numero dei veicoli circolanti; fluidificare il traffico; incentivare l’uso dei mezzi di trasporto
collettivi per i lavoratori di aziende medio-grandi, il car pooling e il car sharing; incentivare il rinnovo
del parco autoveicolare.
Inoltre sono state definite ulteriori misure riguardanti altre sorgenti, quali l’incentivazione delle
energie pulite e il recupero di biogas.
Piano Gestione Rifiuti
Approvato con Deliberazione n. 73/7 del 20.12.2008, il Piano è frutto di una approfondita analisi
dell’attuale situazione organizzativa del sistema regionale di trattamento dei rifiuti, del futuro
assetto impiantistico e logistico alla luce degli ambiziosi obiettivi che la Regione Sardegna ha
voluto dare alla raccolta differenziata e alla riduzione della produzione di rifiuti, nonché delle
175
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
innovazioni tecniche e organizzative che oggi rappresentano lo stato dell’arte in materia di
trattamento finale dei rifiuti.
Le scelte strategiche contenute nel Piano possono essere così sintetizzate:
a. la progettazione di raccolte differenziate ad alta efficienza, che consentano di intercettare
già a livello domiciliare frazioni di rifiuto (frazione organica, carta, cartone, plastica, vetro,
alluminio, legno) a basso grado di impurità, da inviare direttamente al riciclo; gli obiettivi di
raccolta differenziata vengono fissati nella soglia del 65%, in modo imperativo, e al 70%,
come obiettivo d’indirizzo, della produzione complessiva dei rifiuti, da raggiungersi nel
quinquennio 2008-2012;
b. l’attuazione di strategie operative che consentano prioritariamente la riduzione dei rifiuti
prodotti nel territorio regionale (promozione dell’utilizzo di beni a maggior vita utile e minore
produzione di rifiuti; riduzione dei conferimenti di rifiuti impropri nel circuito degli urbani;
interventi diretti di informazione e responsabilizzazione);
c. l’istituzione di un unico Ambito Territoriale Ottimale coincidente con l’intero territorio
regionale, a fronte dei quattro attualmente esistenti, con conseguente individuazione di
un’unica Autorità d’Ambito cui sarà affidato il servizio regionale integrato di gestione dei
rifiuti urbani (costituito dall’insieme dei servizi pubblici di raccolta, trasporto, recupero e
smaltimento dei rifiuti), ottenendo la semplificazione del sistema organizzativo attualmente
incentrato su una pluralità di enti di riferimento;
d. la presa in carico degli impianti di trattamento/smaltimento dei rifiuti da parte della
predetta Autorità d’ambito e l’affidamento della gestione degli stessi mediante procedure
ad evidenza pubblica;
e. l’individuazione, in base a criteri di efficacia ed economicità, di due livelli di gestione
integrata, coordinati dall’Autorità d’Ambito Regionale: il livello provinciale e il livello
regionale;
f. la definizione di uno schema impiantistico di riferimento caratterizzato dall’individuazione di
due centri di termovalorizzazione, di cui uno già esistente e da adeguare ed uno, per l’area
centro nord, da inserire preferibilmente in un impianto di potenza già esistente;
g. la promozione dell’utilizzo del compost di qualità mediante accordi di programma con
l’Ente Foreste e con le associazioni degli agricoltori
h. l’attuazione di interventi sulle piattaforme esistenti e su quelle in progetto, di prima
valorizzazione dei materiali provenienti dalla raccolta differenziata, per creare impresa e
lavoro in Sardegna.
Piano Forestale Ambientale Regionale (PFAR)
ll Piano Forestale e Ambientale Regionale, approvato con Delibera n. 53/9 del 27.12.2007, risulta un
piano stralcio di settore del Piano di Bacino Regionale della Sardegna ai sensi e per gli effetti della
Legge n. 183/89. E’ uno strumento programmatico per la difesa del suolo e costituisce il
documento strategico di indirizzo della programmazione regionale nel settore forestale.
L’obiettivo fondamentale del P.F.A.R. è di garantire la salvaguardia dell’ambiente attraverso una
serie di interventi che traducono e danno applicazione, nell’ambito regionale sardo, ai principi
formulati a livello internazionale per la gestione forestale sostenibile (GFS), conferendo un ruolo
multifunzionale ai sistemi forestali e riconoscendo la necessità di salvaguardare tutti i componenti
degli ecosistemi e le loro articolate interconnessioni.
Nel Piano sono state strutturate 5 linee d’intervento che costituiscono il quadro generale delle
azioni proposte e elencate di seguito:
 Linea P (protettiva) che prevede la conservazione e il miglioramento del livello di stabilità
delle terre e dell’efficienza funzionale dei sistemi forestali mediterranei;
176
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
Linea N (naturalistico-paesaggistica) che mira a preservare e conservare la qualità dei
sistemi ecologici, ad accrescere la complessità e la funzionalità dei popolamenti; a
mantenere e migliorare il valore paesaggistico dei contesti;
 Linea PR (produttiva) che fornisce un contributo alla crescita economica e al benessere
sociale del territorio agroforestale attraverso la valorizzazione delle foreste e la promozione
dell’impresa forestale;
 Linea E (informazione ed educazione ambientale) che promuove attività di
informazione, sensibilizzazione ed educazione ambientale applicata al settore forestale;
 Linea R (ricerca applicata) per sviluppare attività di ricerca applicata funzionale ai diversi
livelli della pianificazione forestale e alla regolamentazione di particolari materie.
Il Piano prevede inoltre 8 Progetti Operativi Strategici (POS) che sviluppano tematiche prioritarie per
il settore forestale sardo: dal potenziamento del settore sughericolo all’aggiornamento del vincolo
idrologico, dalla regolamentazione del materiale di propagazione forestale alla predisposizione
della carta forestale, dal programma di rinaturalizzazione dei sistemi artificiali al progetto di
certificazione forestale, dagli impianti per l’assorbimento di carbonio (Kyoto-forest) alla
regolamentazione sull’utilizzo delle specie vegetali lungo la viabilità stradale.

Piano di Bonifica dei Siti Inquinati
La strategia regionale nel settore della bonifica dei siti contaminati è finalizzata al risanamento
ambientale di aree del territorio regionale che, a causa di fenomeni di contaminazione e/o
inquinamento generati da attività industriali o civili, presentano situazioni di rischio sia sanitario che
ambientale. Essa è stata attuata da un lato portando a termine il processo di aggiornamento della
pianificazione di riferimento, dall’altro con la realizzazione di interventi di caratterizzazione, messa in
sicurezza, bonifica e ripristino ambientale dei siti inquinati di interesse nazionale e regionale.
Con l’adozione del Piano di Bonifica dei siti inquinati la Regione Sardegna si è dotata di uno
strumento di indirizzo che raccoglie ed organizza tutte le informazioni presenti nel territorio, delinea
le linee di azione da adottare per gli interventi di bonifica e messa in sicurezza permanente,
definisce le priorità di intervento ed effettua una ricognizione dei finanziamenti finora concessi.
L’obiettivo principale del Piano consiste nel risanamento ambientale di quelle aree del territorio
regionale in
cui l’attività industriale e civile ha generato pesanti impatti sull’ambiente.
Piano di Tutela delle acque (PTA) e Piano di Gestione del Distretto Idrografico
Il PTA è stato adottato con Deliberazione della Giunta Regionale n. 14/16 del 4aprile 2006 e
rappresenta uno strumento fondamentale per l’individuazione delle strategie di protezione delle
risorse idriche, con le quali, tramite l’attuazione di specifici interventi infrastrutturali o l’emanazione
di specifiche misure di tipo normativo, si persegue la tutela integrata quali-quantitativa della risorsa
idrica.
Attualmente l’Agenzia Regionale del Distretto Idrografico della Sardegna ha intrapreso
l’elaborazione del Piano di Gestione del Distretto Idrografico della Sardegna, previsto dalla
Direttiva quadro sulle Acque (Direttiva 2000/60/CE) che rappresenta lo strumento operativo
attraverso il quale si devono pianificare, attuare e monitorare le misure per la protezione, il
risanamento e il miglioramento dei corpi idrici superficiali e sotterranei e agevolare un utilizzo
sostenibile delle risorse idriche.
177
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
Piano Regionale dello Sviluppo Turistico Sostenibile (PRSTS)
Adottato con deliberazione n. 19/1 del 9.5.200, si pone come documento di indirizzo per lo sviluppo
delle attività turistiche in Sardegna, evidenzia come non tutte le forme di turismo siano auspicabili,
sia per il basso impatto che possono avere in termini di produzione e occupazione, sia per la
rilevanza delle criticità, in alcuni casi irreversibili, cui possono dare luogo. Il Piano dunque evidenzia
la necessità di operare scelte strategiche, definendo un modello turistico in grado di consentire il
raggiungimento di obiettivi di sviluppo sostenibili nel lungo periodo, esigenza rafforzata dalla
constatazione, verificata anche in altre destinazioni, che territori dotati di una consistente
dotazione di risorse ambientali e culturali possono raggiungere elevati livelli di crescita grazie
all’apprezzamento, nel tempo, di queste risorse.
Il Piano individua quale obiettivo generale per uno sviluppo turistico quello di “incrementare la
quota di prodotto delle attività turistiche rispetto al complesso delle attività economiche,
attraverso scelte di governo volte alla soluzione dei problemi che limitano le possibilità di sviluppo
turistico della Regione e al rafforzamento della competitività di medio lungo periodo del sistema
turistico sardo, nel rispetto della sostenibilità ambientale”.
Piano Regionale dei Trasporti (PRT)
Approvato con deliberazione della Giunta Regionale n. 66/23 del 27 novembre 2008. Nella prima
parte “Stato di fatto” definisce gli obiettivi prioritari da perseguire, attraverso la rilettura dei più
importanti atti di politica programmatoria esistenti; descrive lo stato attuale dal punto di vista socioeconomico e territoriale, dell'offerta delle infrastrutture e dei servizi di trasporto, della domanda di
mobilità, dell'assetto istituzionale e organizzativo.
La seconda parte, “Scenari Futuri”, prospetta gli scenari di assetto futuro del sistema dei trasporti e
del sistema economico-territoriale, articolati in scenari di non intervento e scenari di intervento, su
un arco temporale di 15 anni.
Il Piano prevede un nuovo approccio culturale alla mobilità consiste nell’affermazione della
corretta dimensione strategica ed economica che il settore dei trasporti svolge nel quadro delle
politiche di sviluppo economico, sociale ed ambientale dell’intero territorio regionale:
internazionalizzazione della Sardegna, valorizzazione dell’insularità, rottura dell’isolamento delle
aree interne, accessibilità diffusa, mobilità sostenibile nei centri urbani e nelle aree a forte
concentrazione turistica.
A3 Strumenti finanziari disponibili
Nell'ambito del PAES, l’aggregazione si impegna a raggiungere e superare l’obiettivo UE della
riduzione del 20% delle emissioni di CO2 entro il 2020, ricercando nel contempo le opportunità di
finanziamento decisive per sviluppare il proprio Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e finanziare
le azioni previste nel suo ambito.
Il Patto dei Sindaci offre un panorama delle risorse disponibili fra le diverse fonti di finanziamento
disponibili a livello locale, regionale e nazionale, provenienti da:
 Risorse proprie degli enti locali
 Risorse dei partner locali
 Sussidi comunali e regionali
 Partenariati pubblico-privati
178
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
Per scoprire in che modo i Comuni firmatari del Patto sfruttano queste e altre risorse, è possibile
consultare la raccolta di casi di studio elencati nella presentazione tematica
"IT_thematic_leaflet_3_web" (in italiano), reperibile nel sito web del Patto dei Sindaci:
http://www.pattodeisindaci.eu/ .
Questo Allegato presenta un elenco non esaustivo dei programmi e delle iniziative finanziarie
disponibili ai Comuni firmatari del Patto per la Regione Autonoma della Sardegna. Inoltre, i Comuni
hanno la possibilità di scegliere se adottare alcuni o più fra gli strumenti finanziari qui proposti per
finanziare le azioni ipotizzate.
FONDI EUROPEI GESTITI A LIVELLO NAZIONALE E REGIONALE
(GESTIONE INDIRETTA o DECENTRATA)
Fondi strutturali e Fondo di Coesione
La politica di coesione europea si suddivide in tre principali strumenti di finanziamento:
 Il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR)
 Il Fondo sociale europeo (FSE)
 Il Fondo di coesione (FC) - quest'ultimo non si applica alle Regioni italiane. Le priorità di
finanziamento sono le grandi infrastrutture di trasporto e ambientali.
La gestione dei finanziamenti è affidata agli Stati membri attraverso le amministrazioni centrali e
regionali (“Indirettamente”). Il Rapporto tra la CE e il beneficiario è mediato dalle autorità
nazionali, regionali o locali (compito di definire le linee di intervento emanare i bandi, selezionare e
valutare i progetti pervenuti, erogare le rispettive risorse, ecc.).
Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) per il miglioramento dell’efficienza energetica e l’uso
di energia rinnovabile negli alloggi esistenti
-
-
In ogni Stato membro, la spesa per i miglioramenti dell’efficienza energetica e l’utilizzo di
energie rinnovabili in alloggi esistenti è ammissibile fino ad un importo pari al 4% dello
stanziamento totale del FESR.
Gli Stati membri devono modificare le priorità esistenti per riallocare i fondi ricevuti (FESR) in
misure di risparmio energetico negli alloggi esistenti.
Non è necessaria alcuna approvazione formale dei Programmi operativi da parte della
Commissione europea.
Gli Stati membri non devono aspettare fino alla fine del 2013 per attuare le modifiche
necessarie.
Sito web di riferimento del Fondo FESR:
http://europa.eu/legislation_summaries/employment_and_social_policy/job_creation_measures/l6
0015_it.htm
Fondo Sociale Europeo - Programma orientato ad intensificare i collegamenti tra l’azione del
Fondo, la strategia europea per l’occupazione e le priorità UE in materia di inclusione sociale,
179
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
istruzione, formazione e pari opportunità. Le priorità di finanziamento: azioni volte ad accrescere
l’adattabilità dei lavoratori e delle imprese, investimenti nel capitale umano.
La dotazione finaziaria del Programma FSE 2007-2013 è pari a € 15,216,176,081.
Sito web di riferimento del Fondo FSE: http://ec.europa.eu/esf/home.jsp?langId=it
Fondo JESSICA (Joint European Support for Sustainable Investment in City Areas)
JESSICA - (Sostegno europeo comune agli investimenti sostenibili nelle aree urbane) - è un’iniziativa
sviluppata dalla Commissione europea e dalla Banca europea per gli investimenti, in
collaborazione con la Banca di sviluppo del Consiglio d’Europa.
Nell’ambito di nuove procedure, gli Stati membri o le regioni possono scegliere di utilizzare i fondi
strutturali per effettuare investimenti rimborsabili in progetti rientranti in un Piano integrato per lo
sviluppo urbano sostenibile. Questi investimenti, sotto forma di partecipazione, prestiti e/o garanzie,
sono erogati ai progetti tramite i Fondi di sviluppo urbano e, se necessario, i Fondi di
partecipazione.
Siti web di riferimento: www.jessica.europa.eu;
Regione Autonoma della Sardegna:
http://www.sardegnaprogrammazione.it/index.php?xsl=1227&s=35&v=9&c=10009&es=6603&na=1
&n=100
Programma di Cooperazione INTERREG IV B - Programma MED
Il Programma si attua in Sardegna attraverso il suo corrispettivo di area, il Programma di
Cooperazione territoriale transnazionale Mediterraneo MED.
Il Programma Med riguarda la cooperazione dell’intera area mediterranea, incorporando in un
unico programma gli INTERREG IIIB MEDOCC e ARCHIMED della precedente programmazione. Il
carattere distintivo del programma è nella sua area, che include regioni aperte al resto del mondo
attraverso la costa mediterranea, ma tuttavia "periferiche" all'interno dell'Unione europea.
Il Programma ha quale Obiettivo generale di rendere l’intero spazio mediterraneo un territorio
capace di competere con i competitor internazionali al fine di assicurare crescita ed occupazione
per le prossime generazioni e supportare la coesione territoriale ed intervenire attivamente per la
salvaguardia dell’ambiente in una logica di sviluppo sostenibile.
Le Priorità individuate sono di
1. Rafforzare le capacità di innovazione
- Disseminazione di tecnologie innovative e know-how
- Rafforzare la cooperazione strategica tra attori dello sviluppo economico e autorità pubbliche
2. Tutela dell’ambiente e promozione di uno sviluppo territoriale sostenibile
- Tutela e rafforzamento delle risorse naturali e del patrimonio culturale
- Promozione delle energie rinnovabili e miglioramento dell’efficienza energetica
- Prevenzione dei rischi marittimi e rafforzamento della sicurezza marittima
- Prevenzione e lotta ai rischi naturali
3. Miglioramento della mobilità e dell’accessibilità dei territori
- Miglioramento dell’accessibilità marittima e delle capacità di trasporto attraverso la
multimodalità
180
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
- Supporto all’utilizzo dell’information technology per una migliore accessibilità e cooperazione
territoriale
4. Promozione di uno sviluppo integrato e policentrico dello spazio MED
- Coordinamento delle politiche di sviluppo e miglioramento della governance territoriale
- Promozione dell’identità e rafforzamento delle risorse culturali per una migliore integrazione dello
spazio
MED
- Tematiche trasversali
- Innovazione
- Sviluppo sostenibile
- Uguaglianza dei generi e lotta alla discriminazione
Dotazione finanziaria: Fondi FESR pari a 193,19 mil. euro (cofinanziamento Comunitario per l’Italia
75%); Totale fondi pari a 256,61 mil Euro.
Sito web di riferimento: http://www.programmemed.eu/
..............................................................................................................................................................
FONDI EUROPEI GESTITI DALLA COMMISSIONE EUROPEA IN MANIERA CENTRALIZZATA
Programmi di cooperazione INTERREG IV C & URBACT
Cooperazione interregionale (INTERREG IV C): Progetti fortemente incentrati sullo scambio di
esperienze e su alcune piccole iniziative pilota - test di strumenti e metodologie. Le attività di
investimento non sono supportate.
L'Autorità di gestione é la Regione di Nord Pas de Calais, con sede a Lille (Francia). Le priorità
tematiche del Programma sono le seguenti:
1. Innovazione ed economia della conoscenza
• Innovazione
• Ricerca e sviluppo
• Imprenditorialità e PMI
• Società dell’informazione
• Occupazione, capitale umano e formazione
2. Ambiente e prevenzione dei rischi
• Rischi naturali e tecnologici
• Gestione delle acque
• Gestione dei rifiuti
• Biodiversità e conservazione del patrimonio naturale
• Energia e trasporti sostenibili
• Paesaggio e patrimonio culturale
Sito web di riferimento: http://www.interreg4c.net/
181
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
URBACT II: è un Programma europeo di cooperazione interregionale finanziato dal Fondo Europeo
di Sviluppo Regionale (FESR) per favorire lo scambio di esperienze tra città europee diffondendo le
conoscenze acquisite in materia di sviluppo urbano sostenibile. Il Programma Urbact II rappresenta
la continuazione del programma di iniziativa Comunitaria Urbact I creato nel 2002 al fine di
mettere in rete le città beneficiarie di programmi europei a carattere urbano (Urban I, Urban II,
Urban Pilot Projects) e di consentire lo scambio di esperienze grazie alla definizione di reti
tematiche. Tra il 2003 e il 2006 sono stati sviluppati 38 progetti, tra i quali figurano gruppi di lavoro,
reti tematiche, studi, programmi di formazione nei nuovi Stati Membri. Questi progetti hanno
coinvolto 290 città di 29 Paesi.
Il Programma Urbact II ha come obiettivo generale il miglioramento dell’efficacia delle politiche
per lo sviluppo integrato urbano allo scopo di implementare la strategia di Lisbona-Goteborg.
I suoi obiettivi specifici sono i seguenti:
1. agevolare lo scambio di esperienze e le conoscenze acquisite tra decisori politici ed esperti
nel campo dello sviluppo urbano sostenibile e tra autorità locali e autorità regionali;
2. diffondere le esperienze e le buone pratiche sperimentate nelle città europee e assicurare il
trasferimento del know-how relativo al settore dello sviluppo urbano sostenibile;
3. fornire assistenza ai decisori politici e ai professionisti nel definire i piani d’azione attinenti allo
sviluppo urbano sostenibile.
Gli obiettivi del Programma Urbact II sono articolati in tre assi prioritari:
 asse prioritario 1: città motori di crescita e di occupazione
 tema 1.1: promozione dell’imprenditorialità
 tema 1.2: rafforzamento dell’economia dell’innovazione e del sapere
 tema 1.3: occupazione e capitale umano.
 asse prioritario 2: città attrattive e coese
 tema 2.1: sviluppo integrato delle aree svantaggiate e a rischio
 tema2.2: integrazione sociale
 tema 2.3: problemi ambientali
 tema 2.4: governance e pianificazione urbana
 asse prioritario 3: assistenza tecnica.
Dotazione finanziaria e percentuale di finanziamento per aree geografiche:
Il contributo Comunitario (FESR) per il Programma è pari ad Euro 53.319.170 per una disponibilità
finanziaria complessiva, inclusi i cofinanziamenti nazionali e locali, pari ad Euro 67.817.875
(assistenza tecnica compresa). Per i partner provenienti dalle zone ammissibili all’o biettivo
“Convergenza” la percentuale massima del contributo Comunitario (FESR) è pari all’80%, mentre
per i partner provenienti dalle zone degli obiettivi “Competitività e Occupazione” e
“Cooperazione Territoriale Europea” la percentuale massima del contributo Comunitario (FESR) è
pari all’70%.
Sito web di riferimento: http://urbact.eu/
Programma Energia Intelligente per l’Europa (IEE)
Sono numerose le opportunità non sfruttate per risparmiare energia e promuovere l’uso di fonti
energetiche rinnovabili in Europa, ma le condizioni di mercato non sono sempre favorevoli. L’IEE è
182
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
uno strumento per finanziare l’azione di miglioramento di queste condizioni e per andare verso
un’Europa più intelligente in fatto di energia.
Con un finanziamento di 730 milioni di euro disponibili nel periodo 2007-2013, l’IEE consolida gli sforzi
europei di raggiungimento degli obiettivi energetici 2020. Il programma prevede bandi annuali e il
finanziamento copre fino al 75% dei costi di progetto ammissibili.
L’IEE considera gli enti locali come il proprio obiettivo principale. Cofinanzia progetti che
contribuiscono al successo delle iniziative del Patto dei Sindaci, in particolare con attività di
promozione, favorendo i contatti tra gli enti locali, le regioni e i loro partner locali, e fornendo
assistenza tecnica ai firmatari del Patto.
Sito web di riferimento: http://ec.europa.eu/energy/intelligent/index_en.htm
Strumento ELENA
ELENA - European Local Energy Assistance (assistenza energetica europea a livello locale) - è uno
strumento che fornisce sovvenzioni per l’assistenza tecnica. Tra le tante misure che possono
ricevere tale sostegno finanziario rientrano: studi di fattibilità e di mercato; strutturazione di
programmi d’investimento; piani aziendali; audit energetici; preparazione di procedure d’appalto
e accordi contrattuali, e assegnazione della gestione dei programmi d’investimento a personale di
nuova assunzione. Lo scopo è di riunire progetti locali sparsi in investimenti sistematici e renderli
bancabili.
Le azioni riportate nei piani d’azione e nei programmi d’investimento dei Comuni devono essere
finanziate con altri mezzi, come prestiti, ESCO o Fondi strutturali.
ELENA è finanziato dal Programma europeo Energia Intelligente per l’Europa con un budget
annuale di € 15 milioni.
Sito web di riferimento: http://ec.europa.eu/energy/intelligent/index_en.htm; www.eib.org/elena
Fondo ELENA-KfW Bankengruppe (co-gestito da Banca Europea degli Investimenti, Commissione
Europea)
Il Fondo ELENA-KfW Bankengruppe è un fondo pilota per sostenere gli investimenti locali nelle fonti
di energia rinnovabili e dell’efficienza energetica. Offre un supporto complementare al fine di
mobilitare gli investimenti sostenibili delle piccole e medie Municipalità e, se del caso, delle società
di servizi energetici (ESCO).
Questo nuovo strumento di assistenza tecnica è stato lanciato dalla Commissione europea in
collaborazione con il gruppo tedesco KfW. Sostiene progetti d’investimento di medie dimensioni
inferiori a 50 milioni di Euro e incentrati sui crediti di carbonio per progetti fino ad un massimo di
durata triennale.
I Progetti d’investimento ammissibili sono quelli che contribuiscono agli obiettivi “20-20-20″ e sono
inerenti alle seguenti aree di applicazione:
 efficienza energetica degli edifici pubblici e privati (inclusi alloggi privati, abitazioni sociali e
illuminazione pubblica);
 inserimento delle energie rinnovabili negli edifici (pannelli fotovoltaici, impianti alimentati a
biomassa, ecc.);
 investimenti per la costruzione di reti di teleriscaldamento, ecc.
 incremento dell’efficienza energetica e integrazione delle fonti rinnovabili nel settore dei
trasporti (autobus ad alto rendimento energetico – inclusi autobus ad alimentazione ibrida –
propulsione elettrica o a bassa emissione di carbonio,flotte aziendali, ecc.);
 trasporto intermodale, infrastrutture ICT a favore dell’efficienza energetica, reti per il
183
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
rifornimento dei veicoli elettrici, ecc.
Le attività ammissibili sono:
- Perfezionare studi di mercato e fattibilità
- Business plan
- Audit Enegetici
- Preparazione di procedure di gara e modelli contrattuali, ed ogni altra assistenza
necessaria a sviluppare Programmi d’Investimento, esclusi i contributi ai costi d’investimento
(hardware).
- staff aggiuntivo acquisito dal beneficiario finale.
Modalità e procedure di accesso ai fondi
Le Autorità Locali e Regionali non possono inviare richieste dirette al KfW, ma solo tramite le PFI
previa verifica dell’assenza di altri contributi europei ottenuti dal proponente per servizi di sviluppo
di progetto relativamente allo stesso Programma d’Investimento.
Deve essere verificato che l’assistenza finanziaria richiesta non sia usata per Programmi di
Investimento che potrebbero essere meglio supportati da altri fondi o strumenti europei, come i
Fondi Strutturali. In questi casi va presentata la motivazione per cui l’uso di ELENA sia più
appropriato.
Inoltre deve essere verificata l’assenza di altri contributi europei ottenuti dal proponente per servizi
di sviluppo relativamente allo stesso Programma d’Investimento.
Le PFI ricevono fondi dal KfW, che usano per finanziare i beneficiari finali (le autorità locali) con
specifici progetti di investimento energetici.
KfW-ELENA si compone di tre formule di finanziamento innovative e complementari:
 concedere sovvenzione della Commissione europea per l’assistenza tecnica
 prestiti globali ad intermediari finanziari locali partecipanti (PFI), per un volume di
investimenti minori (fino a 50 milioni di euro)
 crediti di carbonio come nuovo elemento di finanziamento (ulteriori informazioni su questo
argomento da richiedere via e-mail: [email protected]).
Il prestito globale e i crediti di carbonio possono essere combinati o offerti separatamente.
Sito web di riferimento: www.kfw.de/elena
Fondo ELENA-CEB - Priorità alll’Edilizia Residenziale Sociale
Sviluppato dalla Commissione europea in partenariato con la Banca di sviluppo del Consiglio
d’Europa, ELENA-CEB fornirà assistenza tecnica per lo sviluppo di progetti d’investimento mirati
all’edilizia sociale del valore inferiore ai 50 milioni di Euro.
Per agevolare la mobilitazione di fondi negli investimenti in questo settore, la Commissione Europea
e la Banca Europea per gli Investimenti hanno creato il “meccanismo” di assistenza tecnica ELENACEB, che assorbe i finanziamenti del Programma Energia Intelligente-Europa. I fondi ELENA-CEB
finanziano una quota dei costi necessari in assistenza tecnica per la preparazione del progetto, la
realizzazione e il finanziamento del programma di investimento, come gli studi di fattibilità e di
mercato, la strutturazione dei programmi, i piani operativi, le verifiche energetiche, i preparativi per
le procedure sugli appalti. In sostanza, questi fondi, finanziano tutto ciò che è necessario per
rendere finanziabili dalla BEI i progetti riguardanti l’energia sostenibile nelle città e nelle regioni.
184
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
ELENA-CEB è allora presente per risolvere questa tipologia di problemi offrendo il sostegno
specifico necessario alla realizzazione dei programmi e dei progetti di investimento, come ad
esempio quelli riguardanti opere di ammodernamento nell’edilizia pubblica e privata, edilizia
sostenibile, sistemi centralizzati di riscaldamento o di refrigerazione efficiente, trasporti ecologici,
ecc. L'obiettivo del meccanismo ELENA-CEB è quello di aiutare le città e le regioni ad attuare, in
materia di efficienza energetica, energie rinnovabili e di trasporto urbano sostenibile, dei progetti
di investimento realizzabili, che siano già stati applicati con successo in altre parti d'Europa; i
programmi di investimento sostenuti da questo meccanismo contribuiranno al raggiungimento
dell'obiettivo del 20/20/20.
L'assistenza tecnica sarà finanziata dal programma Energia intelligente - Europa II (EIE) e i progetti
saranno valutati da parte della BEI (Banca Europea delgi Investimenti).
Per il suo primo anno di funzionamento, il meccanismo avrà un budget di 15 milioni di euro,
destinato ad incrementarsi in futuro.
I beneficiari sono gli attori eleggibili a partecipare al programma, ovvero:
• autorità locali o regionali, o ad un altro organismo di governo;
• consorzi di enti pubblici dei Paesi che partecipano al programma EIE (i Paesi dell’Unione
Europea, più Norvegia, Lichtestein e Croazia);
• pur essendo un programma volto a sostenere le priorità del Patto dei Sindaci, la partecipazione è
aperta anche agli enti locali non firmatari dello stesso.
I programmi di investimento finanziabili sono i seguenti:
• edifici pubblici e privati, tra cui l'edilizia popolare, per un maggiore sostegno all'efficienza
energetica, per esempio: ristrutturazione di edifici volti a diminuire in modo significativo il consumo
di energia (sia di calore che elettricità);
• integrazione delle fonti energetiche rinnovabili (FER) nell'ambiente costruito - per esempio solari
fotovoltaici (PV), collettori solari termici e biomassa;
• investimenti in ristrutturazione, ampliamento o costruzione di nuove reti di teleriscaldamento /
raffreddamento, tra cui reti basate sulla produzione combinata di calore ed elettricità (CHP);
sistemi di cogenerazione decentrata (a livello di edificio o di quartiere);
• trasporto urbano atto a sostenere una maggiore efficienza energetica e l'integrazione delle fonti
energetiche rinnovabili;
• infrastrutture locali, comprese reti intelligenti, informazione e infrastruttura tecnologica di
Comunicazione per l'efficienza energetica, efficienza energetica e arredo urbano, servizi di
trasporto inter- modale e di rifornimento, infrastrutture per i veicoli a combustibile alternativo;
Le azioni finanziabili riguardano i costi eleggibili di assistenza tecnica per la preparazione dei
progetti fino ad un massimo del 90%, ovvero:
• la realizzazione e il finanziamento del programma di investimento;
• gli studi di fattibilità e di mercato;
• la strutturazione dei programmi;
• i piani operativi;
• le verifiche energetiche;
• i preparativi per le procedure sugli appalti;
• i costi dello staff eventualmente reclutato per lo sviluppo del programma di investimento;
• l’IVA qualora essa non venga rimborsata al beneficiario;
• non sono finanziabili invece i costi legati alle infrastrutture, ad esempio gli strumenti e i computer
utilizzati, o l’affitto di locali.
185
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
Per l’accesso al finanziamento è richiesto un fattore di leva minimo di 25, che deve essere
raggiunto tra gli investimenti relativi al progetto e il finanziamento concesso al beneficiario.
Nell'accettare l’assistenza tecnica, il beneficiario accetta che l'importo ricevuto dovrà essere
rimborsato in caso del fattore di leva non raggiunto.
ELENA-CEB può essere combinato con altri fondi europei o nazionali, ma non con altri tipi di
finanziamento sulle tematiche da esso coperte (fornitura di assistenza tecnica per lo sviluppo di un
programma di investimento). Per essere supportato da ELENA-CEB il progetto presentato deve
durare non più di 3 anni.
Sito web di riferimento: www.eib.org/elena
Progetto Smart Cities and Communities
I firmatari del Patto dei Sindaci che hanno assunto l’impegno politico di mitigare il cambiamento
climatico e che hanno sviluppato un piano di azione olistico a favore dell’energia sostenibile nei
loro territori possono inoltre beneficiare della componente tecnologica della politica europea per
l’energia. L’iniziativa Smart Cities sosterrà un numero limitato di vasti progetti di regioni e città
incentrati sulle tecnologie e caratterizzati da misure pioneristiche per l’uso e la produzione
sostenibile di energia e per la mobilità.
L’iniziativa farà riferimento ad altre iniziative del Piano strategico per le tecnologie energetiche
(SET-Plan), in particolare l’Iniziativa per l’Europa solare e l’iniziativa europea per le reti elettriche,
nonché il partenariato pubblico-privato UE per l’edilizia e le auto ecologiche, istituito nell’ambito
del Piano europeo di ripresa economica.
Sito web di riferimento: http://setis.ec.europa.eu/about-setis/technology-roadmap/europeaninitiative-on-smart-cities
Strumento europeo per l’efficienza energetica
Nel 2011 é lanciato un nuovo Fondo d’investimento europeo per progetti di energia sostenibile.
Questo fondo userà i 146 milioni di euro non spesi del Programma europeo di ripresa economica e
sarà integrato dal cofinanziamento della Banca europea per gli investimenti per fornire capitale
netto, garanzie e prodotti di credito ad autorità pubbliche ed entità che agiscono per loro conto. Il
fondo si concentrerà su investimenti destinati ad edilizia, infrastrutture energetiche locali, impianti
rinnovabili diffusi e mobilità urbana.
L'Italia co-finanzia gli interventi a valere sul fondo EEFF dell'Unione Europea con Fondo di Kyoto per
l'investimento in efficienza energetica (Fondo rotativo).
Da mese di marzo 2012 è infatti possibile per un ente locale, una ESCO, un consorzio PPP finanziarsi
ad un tasso agevolato per contribuire alla riduzione delle emissioni inquinanti. Questo fondo
finanzia gli investimenti, sia pubblici che privati, diretti al conseguimento di una maggiore efficienza
energetica e dunque per l'attuazione del protocollo di Kyoto.
Il finanziamento potrà essere richiesto alla Cassa Depositi e Prestiti, con una durata che varia dai 3
ai 6 anni, ed un tasso di interesse fisso allo 0,50%.
Progetti finanziabili
- microgenerazione diffusa (impianti che utilizzano gas naturale, biomassa vegetale solida,
biocombustibili liquidi, biogas, ecc.)
186
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
- rinnovabili (impianti eolici, idroelettrici, solari termici, termici a biomassa vegetale solida,
fotovoltaici)
- motori elettrici
- usi finali
- protossido di azoto
- ricerca
- gestione forestale sostenibile
L'elenco delle banche aderenti è disponibile in sede di compilazione della domanda di
ammissione, il cui accesso sarà possibile a partire dal 2 marzo.
Il Fondo ha lo scopo di promuovere investimenti pubblici e privati per l'efficienza energetica nel
settore edilizio e in quello industriale, diffondere piccoli impianti ad alta efficienza per la produzione
di elettricità, calore e freddo, impiegare fonti rinnovabili in impianti di piccola taglia. Gli interventi
finanziabili sono a portata di cittadini, condomini, imprese, persone giuridiche private (comprese
Associazioni e Fondazioni), soggetti pubblici, Energy Service Company (ESCo).
Siti web di riferimento: www.cassaddpp.it (Cassa Depositi e Presiti);
Fondo di Kyoto: http://www.eeef.eu/; http://ec.europa.eu/energy/eepr/eeef/eeef_en.htm
Programma LIFE + e Programma NATURA 2000
Il Programma LIFE+ finanzia progetti che contribuiscono allo sviluppo e all'attuazione della politica
e del diritto in materia ambientale. Questo programma pluriennale facilita in particolare
l'integrazione delle questioni ambientali nelle altre politiche e, in linea più generale, contribuisce
allo sviluppo sostenibile. Il Programma LIFE+ sostituisce una serie di strumenti finanziari dedicati
all'ambiente, fra i quali il precedente programma LIFE. Il programma LIFE+ prevede tre componenti
tematiche:
- LIFE+ "Natura e biodiversità";
- LIFE+ "Politica e governance ambientali" e
- LIFE+ "Informazione e Comunicazione".
Durata e risorse di bilancio
La dotazione finanziaria di LIFE+ è pari a 2.143,409 milioni di Euro per il periodo che va dal 1°
gennaio 2007 al 31 dicembre 2013. Il Parlamento europeo ha contribuito con uno stanziamento
aggiuntivo portando la dotazione complessiva a 2,17 miliardi di euro.
Il finanziamento Comunitario può assumere svariate forme:
 sovvenzioni (accordi quadro di partenariato, partecipazione a meccanismi finanziari o a
fondi, cofinanziamento di sovvenzioni di funzionamento o per azioni),
 appalti pubblici (acquisizione di servizi e beni).
Ogni anno la Commissione pubblica un invito a presentare proposte tenendo conto del
programma strategico pluriennale di cui all'allegato II e delle eventuali priorità nazionali che le
sono trasmesse. La Commissione stabilisce quali progetti, tra quelli pervenuti, possono beneficiare
del sostegno finanziario di LIFE+ e pubblica regolarmente l'elenco di tali progetti.
Sito web di riferimento: http://ec.europa.eu/environment/life
187
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
Programma NATURA 2000 9
Natura 2000 è la rete di zone naturali protette dell'UE istituita nel quadro della direttiva Habitat del
1992, il cui obiettivo è la tutela delle principali aree naturali e faunistiche europee. Comprende
zone speciali di conservazione (ZSC), designate dagli Stati membri ai sensi della direttiva Habitat, e
zone di protezione speciale (ZPS) designate dagli Stati membri ai sensi della direttiva Uccelli del
1979. La creazione di questa rete di zone protette, in cui sono prese misure speciali per conservare
la diversità biologica, soddisfa peraltro un chiaro obbligo Comunitario nel quadro della
Convenzione delle Nazioni Unite sulla diversità biologica.
Per la creazione di Natura 2000, la direttiva Habitat delinea tre fasi:
– proposta dei siti da includere nella rete Natura 2000;
– selezione di un elenco di siti di importanza Comunitaria sulla base delle proposte presentate
dagli Stati membri;
– istituzione di regimi di gestione per tali siti.
La responsabilità di proporre l'inclusione di un sito nella rete Natura 2000 spetta agli Stati membri. La
direttiva sancisce chiaramente la responsabilità degli Stati membri nella designazione dei siti
Natura 2000 e la relativa gestione. Spesso i compiti specifici che ciò implica sono successivamente
delegati ai diversi enti nazionali o, nel caso degli Stati membri federali, alle Regioni.
Nel caso dell'ambiente marino dove le attività di gestione possono comportare la
regolamentazione delle attività di pesca, sarebbe positiva un'azione a livello Comunitario. La
Commissione ha sistematicamente promosso l'elaborazione di piani di gestione sia per una corretta
gestione della conservazione dei siti sia come quadro di valutazione della compatibilità di usi
diversi con l'obiettivo ultimo della conservazione. Tali piani costituiscono inoltre un modo eccellente
per coinvolgere attivamente i principali gruppi di interesse che subiscono le conseguenze della
designazione nelle decisioni gestionali. La preparazione dei piani è stata in gran parte finanziata
grazie al programma LIFE-Natura.
In alcuni Stati membri, si è fatto molto ricorso al Fondo europeo di sviluppo regionale per finanziare
investimenti specifici correlati ai siti di Natura 2000. Si tratta, in generale, di investimenti legati a
strutture e infrastrutture destinate ai visitatori.
Attualmente, l'unico finanziamento assegnato esclusivamente alla rete Natura 2000 è il fondo LIFENatura, utilizzato per promuovere la pianificazione della gestione e i progetti pilota/di
dimostrazione per la gestione degli habitat e delle specie.
Sito web di riferimento, per l'Italia:
http://www.minambiente.it/home_it/menu.html?mp=/menu/menu_attivita/&m=Rete_Natura_2000.
html
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Il Programma NATURA 2000 si applica solo ai Comuni che hanno già approvato il piano operativo di gestione delle
zone SIC/ZPS.
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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
A4 Glossario
ACS: Acqua calda sanitaria.
IBE (BEI): è l'inventario delle emissioni nell’anno di riferimento che quantifica l'ammontare di CO2
emessa a causa di consumo di energia nel territorio del firmatario del Patto. Permette di
identificare le fonti principali delle emissioni di CO2.
CONTO ENERGIA: è il nome comune assunto dal programma europeo di incentivazione in conto
esercizio della produzione di elettricità da fonte solare mediante impianti fotovoltaici
permanentemente connessi alla rete elettrica.
CO2: Il biossido di carbonio (noto anche come diossido di carbonio o anidride carbonica) è un
ossido acido (anidride) formato da un atomo di carbonio legato a due atomi di ossigeno. È una
sostanza fondamentale nei processi vitali delle piante e degli animali. È ritenuta uno dei principali
gas serra presenti nell'atmosfera terrestre. Il biossido di carbonio è il risultato della combustione di
un composto organico in presenza di una quantità di ossigeno sufficiente a completarne
l'ossidazione. In natura, viene anche prodotta da batteri aerobici durante il processo della
fermentazione alcolica ed è il sottoprodotto della respirazione. Le piante lo utilizzano per la
fotosintesi che, combinandolo con l'acqua e per azione della luce solare e della clorofilla, lo
trasforma in glucosio liberando ossigeno come sottoprodotto.
Il biossido di carbonio viene prodotto principalmente a partire dai seguenti processi:
- dalla combustione di petrolio e di combustibili fossili quali quelle avvengono per la produzione di
energia elettrica nelle centrali termoelettriche, di energia termica per la climatizzazione invernale
degli edifici e negli autoveicoli;
- come prodotto secondario da impianti di produzione di ammoniaca e idrogeno, in cui il metano
è convertito in biossido di carbonio;
- come sottoprodotto della fermentazione;
- da decomposizione termica di CaCO3;
- come sottoprodotto della produzione di fosfato di sodio;
- direttamente dai pozzi naturali di biossido di carbonio.
COP: L'acronimo inglese COP (coefficient of perfomance) è tradotto in italiano con l'espressione
coefficiente di prestazione che indica la quantità di lavoro prodotto (energia termica fornita
all’edificio per riscaldamento) rispetto all'energia primaria utilizzata dalla macchina (in genere
energia elettrica utilizzata per il funzionamento di un compressore).
Normalmente queste rapporto va da 2,5 a 4,5 in relazione al tipo di macchina. In altre parole una
macchina che consuma 10 kWh, produce da 25 a 45 kWh termici. L’energia termica extra rispetto
al lavoro della macchina viene fornita gratuitamente da una sorgente inesauribile quale l’aria, il
terreno, un bacino di acqua con un rendimento tanto maggiore quanto più alta è la temperatura
della sorgente.
CRI: Color Rendering Index (CRI) o indice di resa cromatica (IRC o Ra) di una sorgente luminosa è
una misura di quanto naturali appaiano i colori degli oggetti da essa illuminati.
La norma UNI 10380 suddivide l'insieme dei possibili valori dell'indice di resa cromatica in
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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunità di Dolianova
cinque gruppi:
1A: 90%
1B: 80% 90%
2: 60% 80%
3: 40% 60%
4: 20% 40%
La norma fornisce anche qualche indicazione su quale IRC utilizzare a seconda degli ambienti da
illuminare:
1A: abitazioni, musei, studi grafici, ospedali, studi medici, ecc.
1B: uffici, scuole, negozi, palestre, teatri, industrie tessili e dei colori, ecc.
2: locali di passaggio, corridoi, scale ascensori, palestre, aree servizio, ecc.
3: interni industriali, officine, magazzini depositi, ecc.
4: parcheggi, banchine, cantieri, scavi, aree di carico e scarico, ecc.
ETS: Emission Trading System, ovvero il sistema di scambio delle emissioni di CO2, predisposto a
livello di Unione Europea per le aziende con impianto termico con una potenza calorifica di
combustione maggiore di 20 MW, quali impianti di produzione di energia elettrica, di produzione e
trasformazione dei metalli ferrosi, lavorazione prodotti minerari, di produzione di pasta per carta, di
raffinazione, cementifici … Questi impianti definiscono gli obiettivi annuali di emissioni direttamente
con l’Unione Europea e quindi non rientrano negli obiettivi di riduzione degli Stati Membri, né
tantomeno negli obiettivi di riduzione del PAES.
FATTORE di EMISSIONE: Il fattore di emissione di CO2 è una misura della qualità di un combustibile in
termini di emissioni carboniche specifiche. Esso è infatti legato al contenuto di carbonio del
combustibile e al suo potere calorifico, tanto maggiore è il fattore di emissione di un prodotto,
tanto maggiore è la CO2 che si libera nel suo sfruttamento per la produzione di energia
(combustione). Il fattore di emissione rappresenta quindi la quantità di CO2 emessa per unità di
contenuto netto di energia del combustibile consumato.
IPCC: Intergovernmental Panel on Climate Change (Gruppo intergovernativo di esperti sul
cambiamento climatico) è il foro scientifico formato nel 1988 da due organismi delle Nazioni Unite,
l'Organizzazione meteorologica mondiale (WMO) ed il Programma delle Nazioni Unite per
l'Ambiente (UNEP) allo scopo di studiare il riscaldamento globale.
Esso è organizzato in tre gruppi di lavoro:
il gruppo di lavoro I si occupa delle basi scientifiche dei cambiamenti climatici;
il gruppo di lavoro II si occupa degli impatti dei cambiamenti climatici sui sistemi naturali e umani,
delle opzioni di adattamento e della loro vulnerabilità;
il gruppo di lavoro III si occupa della mitigazione dei cambiamenti climatici, cioè della riduzione
delle emissioni di gas ad effetto serra.
I "rapporti di valutazione" periodicamente diffusi dall'IPCC sono alla base di accordi mondiali quali
la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici e il Protocollo di Kyōto che la
attua.
IME (MEI): Monitoraggio periodico (almeno ogni due anni) dell’inventario delle emissioni BEI.
PACCHETTO 20-20-20: è il pacchetto clima-energia dell’Unione Europea volto a conseguire i
seguenti obiettivi energetici per il 2020: ridurre del 20% le emissioni di gas ad effetto serra, ridurre del
20% i consumi energetici e portare al 20% la copertura dei consumi da energia prodotta da fonti
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Comunità di Dolianova
rinnovabili. Il pacchetto comprende provvedimenti sul sistema di scambio di quote di emissione e
sui limiti alle emissioni delle automobili.
TEP: La tonnellata equivalente di petrolio (TEP, in lingua inglese tonne of oil equivalent, TOE) è
un'unità di misura di energia. Essa rappresenta la quantità di energia rilasciata dalla combustione
di una tonnellata di petrolio grezzo e vale circa 42 Gigajoule (ovvero miliardi di Joule). Il valore è
fissato convenzionalmente, dato che diverse varietà di petrolio posseggono diversi poteri calorifici
e le convenzioni attualmente in uso sono più di una. È un'unità di misura usata per rendere più
maneggevoli le cifre relative a grandi valori di energia.
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