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LA
LA STAMPA
STAMPA
QUOTIDIANO FONDATO NEL 1867
MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 • ANNO 148 N. 91 • 1,30 € IN ITALIA (PREZZI PROMOZIONALI ED ESTERO IN ULTIMA) SPEDIZIONE ABB. POSTALE - D.L. 353/03 (CONV. IN L. 27/02/04) ART. 1 COMMA 1, DCB - TO www.lastampa.it
Proposta in Commissione
Lo «svuotacarceri»
Locali storici d’Italia
Divorzio in un anno
La Camera ci riprova
Coltivare marijuana
non sarà più reato
A Torino rinasce
la «mensa» di Cavour
Iniziativa di Pd e Forza Italia ma
i partiti sono divisi. Tempi ridotti
a 9 mesi se non ci sono figli minori
Schianchi E UN COMMENTO DI Rimini A PAG. 9
Oggi diventa legge il provvedimento
che prevede la depenalizzazione
anche dell’immigrazione clandestina
Francesco Grignetti A PAGINA 8
Il ristorante Cambio riapre il 14
Look antico e contemporaneo,
si aggiunge un cocktail-bar
Moliterni E UN INTERVENTO DI Gambarotta A PAG. 18
L’EUROPA E LA CRISI
Senza lavoro al 13%: bruciati mille posti al giorno. In serata il presidente del Consiglio a cena con Tony Blair
LE RIFORME
Disoccupazione record
Renzi: serve flessibilità
PER SUPERARE
L’EMERGENZA
STEFANO LEPRI
U
n così alto livello
di disoccupazione in Italia può
essere fatto risalire a tre diversi errori del recente passato. Il primo è il ritardo con
cui l’Italia ha dato inizio al
risanamento del bilancio,
nella seconda metà del 2011.
Il secondo è la cattiva gestione della crisi dell’euro,
tra istituzioni comuni deboli, sfiducia reciproca tra nazioni, ritardi.
Il terzo errore lo commisero governi e istituzioni del
mondo quando, a metà del
2010, si illusero che aggiustamenti di bilancio rapidi e
contemporanei in molti Paesi avrebbero riportato la fiCONTINUA A PAGINA 29
Sui conti asse Francia-Italia. Hollande: Bruxelles sia più morbida
Summit premier-Verdini
il nodo è il Quirinale
UGO MAGRI
N
emmeno 12 ore dopo l’impegno solenne
del Cavaliere («confermiamo il nostro
patto con Renzi»), ecco i due capigruppo di Forza Italia che minacciano di non votaCONTINUA PAGINA 6
Il tasso dei senza lavoro
segna a febbraio un nuovo record: 13%, mai così alto dal
1977. Sempre alta anche la
componente giovani, che tocca
il 42,3% in lievissima diminuzione su gennaio, ma con un
+3,6% su base annua. Renzi: si
cura con la flessibilità. Asse
Italia-Francia sui conti pubblici: per Hollande l’Ue dev’essere più morbida. DA PAG. 2 A PAG. 4
1
INTERVISTA
La seconda vita di Letta
“Prof a Parigi, non esule”
Inizia un corso su Europa e populismi
«Le Pen e Grillo non sono uguali
Il voto di maggio è uno spartiacque»
“Valls,ilRenzi
franceseche
salveràHollande”
CESARE MARTINETTI
Il neo premier
francese è oltre
il riformismo
classico, sulla linea
della sinistra alla Blair
Attenti a Le Pen
può diventare
primo partito
A PAGINA 11
Paolo Levi A PAGINA 11
Aline Arlettaz A PAGINA 5
ANCHE IL PRETE IN PIAZZA CONTRO LA DEMOLIZIONE ORDINATA DALLA PROCURA. SCONTRI E FERITI
MORTO A 90 ANNI
La Maddalena difende le ville abusive
LeGoff,l’uomo
che ciinsegnò
ilMedioevo
GLI USA E I REDDITI
UN DIVARIO
ALESSANDRO BARBERO
SEMPRE PIÙ
PERICOLOSO
J
acques Le Goff era l’ultimo dei grandi storici
francesi del Novecento,
noti al grande pubblico come
la scuola delle Annales. Il suo
è un cognome bretone, e significa «fabbro». Ma lui era
nato a Tolone, nel profondo
Sud della Francia mediterranea, coloniale e anche un po’
razzista, da una madre meridionale e cattolica e da un padre fonctionnaire della repubblica, professore di liceo e
mangiapreti: impossibile immaginare uno sfondo più tipicamente francese.
Nato nel 1924, Jacques
approda a Parigi a ventun’anni, un po’ in ritardo,
perché in mezzo c’era stata
la guerra.
FRANCESCO GUERRERA
Q
uesta è la storia di
Joe. E di un paese,
gli Stati Uniti, che
si sta spaccando
in due.
Conobbi Joe per la prima
volta circa un anno fa quando
andai a vivere a Tribeca, il
bel quartiere nel Sud di
Manhattan. Joe stava vicino
al semaforo del mio nuovo
palazzo – un uomo di colore
enorme con un piumone gigantesco che chiedeva ai passanti qualche dollaro o qualcosa da mangiare.
Non sembrava avere gran
successo. Alla vista di Joe, le
CONTINUA A PAGINA 29
LAZAR
ANSA
Le ruspe in azione: sono 35 gli immobili sull’isola per i quali è stata disposta la demolizione
Buongiorno
MASSIMO GRAMELLINI
1 La
Pinna e Salvaggiulo A PAG. 15
Palpeggia & patteggia
soffiata che i munifici clienti delle baby prostitute
di Roma potrebbero cavarsela con una semplice multa
offre golose opportunità alla parte più esuberante del
Paese. In cosa consiste il patteggiamento, se non in una
tassa dilazionabile in comode rate? Chi ha pagato per
fare sesso con una ragazzina eviterà la galera e soprattutto la gogna mediatica versando altri soldi, stavolta
allo Stato. Un principio che già si applica agli evasori
fiscali con qualche variazione: lì si paga qualcosa per
non avere pagato, negli anni, molto di più. Ma se davvero
anche il fiorente filone della prostituzione minorile si
adeguerà al vangelo nazionale che ha sostituito il perdono con il condono e la logica retributiva con quella contributiva, a un delinquente danaroso risulterà pratica-
mente impossibile finire in carcere o almeno sui giornali. Il settore degli abusi edilizi è già saldamente sotto
controllo. Di quello fiscale si è detto e anche nei campi
promettenti della contraffazione alimentare, sanitaria e
ambientale le garanzie di impunità in cambio di una piccola mancia risultano di giorno in giorno più affidabili.
Magari è sempre andata così e le cattedrali sono state costruite con i contributi di peccatori pentiti e recidivi. A maggiore ragione non posso tacere un’ingiustizia
palese. Qui l’unico benestante e presunto «nipotomane» che rischia di finire ai servizi sociali, peraltro per
una banale faccenda di tasse non pagate, è l’uomo che
con un patteggiamento come si deve ci risanerebbe in
un colpo solo il debito pubblico.
CONTINUA A PAGINA 30
UN COMMENTO DI Bosco A PAG. 30
2 .Primo Piano
STAMPA
.LA
MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014
U
LA CRISI
I NUMERI DEL PAESE
Hanno Matteo Renzi
detto C’è bisogno
Ministri
di correre, perché
i segnali di ripresa
cominciano a vedersi
ma non bastano
Ignazio Visco
Finora abbiamo visto
una flessibilità inutile
usata per abbattere
i costi: vogliamo quella
utile per crescere
Pier Carlo
Padoan
(Economia)
e Giuliano
Poletti
(Welfare):
gli uomini
che hanno
le chiavi
della
riforma
del lavoro
MASSIMO DI VITA
Giuliano Poletti
Ora al via i controlli
sui falsi co.co.pro
e le partite Iva
che nascondono
rapporti da dipendente
La disoccupazione tocca il 13%
Renzi: “Numeri sconvolgenti, dobbiamo tornare sotto la doppia cifra”. Senza impiego 3,3 milioni di italiani
ROBERTO GIOVANNINI
ROMA
Numeri «sconvolgenti», commenta Matteo Renzi. La disoccupazione continua a crescere, bruciando record dopo
record. A febbraio erano in
3.300.000 gli italiani che cercavano - invano - un posto di
lavoro, con un aumento del 9%
rispetto allo stesso mese del
2013. In percentuale, il tasso
di disoccupazione raggiunge il
triste record di quota 13%, ma
per quanto riguarda i giovani
si arriva addirittura al 42,3%.
Un disastro che fotografa
un mercato del lavoro in crisi
drammatica. Che non crea
posti e che, anzi, continua a
bruciare quelli che ci sono: in
media, mille posti al giorno. Il
premier Renzi, in visita a
Londra da David Cameron,
promette che «torneremo sotto la doppia cifra», un obiettivo
da raggiungere, spiega, «nei
prossimi mesi o nei prossimi
anni». Non sarà facile però dare un impiego a 780mila persone. Il presidente del Consiglio
afferma comunque che «c’è bi-
Il premier: «Prepariamo
un codice del lavoro
in 50 articoli, oggi
ce ne sono più di 2000»
sogno di correre», perché i «segnali di ripresa» iniziano a
comparire, ma «non sono sufficienti». A proposito di lavoro
ribadisce la bontà del decreto
legge presentato, che secondo
la Cgil e parte del Pd aumenta
la precarietà: «tutte le media-
zioni sono possibili nel dibattito
parlamentare ma non si può
cambiare l’impostazione di fondo». C’è il decreto; c’è il disegno
di legge; prima o poi arriverà
anche una drastica revisione
della normativa. «In Italia ci sono 2.100 articoli di legge sul lavoro - afferma Renzi - è normale che alla fine si finisca in tribunale. Noi abbiamo in testa un
codice del lavoro, di 50-60 articoli, traducibile in inglese».
L’altro giorno il governatore
di Bankitalia Ignazio Visco se
l’era presa con i sindacati, ma
ieri ha messo in guardia dall’abuso della flessibilità. Criticando severamente la flessibilità introdotta nel recente passato, che definisce «non utile, utilizzata da imprese che non hanno innovato» per un lungo tempo, «sfruttando» la flessibilità
semplicemente per ridurre «il
costo del lavoro». Insomma, per
Visco occorrerebbe perseguire
una strada «diversa», coniugando l’interesse delle aziende
con quello dei lavoratori.
Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti considera «allineati
alle previsioni» i dati sulla disoccupazione, ma soprattutto
contesta «in maniera radicale
l’affermazione che il decreto»
sul lavoro «precarizza la situazione». Meglio, aggiunge, avere
«un buon contratto a termine»
e fare in modo che altre tipologie (come partite Iva e
co.co.pro.) non vengano utilizzate strumentalmente. Proprio
per questo il ministero rafforza
i controlli sull’utilizzo improprio dei collaborazioni e partite
Iva che mascherano lavoro dipendente che potrebbe essere
L’Eurogruppo
ScontriadAtene
davantialParlamento
1 Qualche tafferuglio fra
un gruppo di dimostranti di
estrema sinistra di Antarsya
che protestavano contro la
presenza in Grecia dei ministri
delle Finanze dell’Ue per una
riunione dell’Eurogruppo e
agenti di polizia è avvenuto ieir sera nel centro di Atene. Lo
riferiscono le radio locali. Gli
incidenti sono avvenuti vicino
a alla centrale piazza Syntagna, davanti al Parlamento. I
dimostranti hanno lanciato
sassi e bottiglie, la polizia ha risposto con lacrimogeni.
regolarizzato con i (flessibili e
licenziabili) contratti a termine.
Parte anche un gruppo di lavoro per valutare eventuali semplificazioni normative. Tuttavia
nel 2013 il bilancio dei controlli
in questo campo è davvero
scarso: in tutto, solo 19.000
co.co.pro e false partite Iva sono stati «riqualificati».
Oggi comunque è atteso l’incontro tra Poletti e i parlamentari del Pd, molti dei quali hanno chiesto modifiche al decreto legge. I sindacati continuano con il loro pressing: la Cgil
chiede «un Piano straordinario per il lavoro giovanile finanziato da una patrimoniale e
non una generalizzazione della
precarietà», mentre il leader
della Cisl Raffaele Bonanni
chiede a Renzi di «indicare una
via d’uscita concreta».
I dati
La fotografia dell’Istat
Gli ingegneri della Micron si offrono su e-Bay
Bruciati mille posti al giorno
Donne meglio degli uomini
A febbraio è rallentata la caduta tra gli under 25
GIUSEPPE BOTTERO
TORINO
Nell’ultimo anno ogni giorno mille
italiani hanno perso il posto. In attesa del pacchetto di misure che
dovrebbe dare fiato al lavoro, bisogna prendere atto della fotografia
scattata dall’Istat, che certifica
l’ennesimo record della disoccupazione. A febbraio il tasso è salito al
13%, il dato più alto dall’inizio delle
rilevazioni dell’istituto, nel 1977.
Non è il solo elemento preoccupante, perché nell’ultimo periodo ha
cominciato a cedere anche l’occupazione. L’aumento del tasso, infatti, è dovuto soprattutto al calo
degli occupati. Risultato: i senza
lavoro, ormai, sono oltre 3 milioni e
307mila. Un’enormità.
A pagare il prezzo più alto sono i
giovani, le più rapide a riorganizzarsi, negli ultimi mesi, sono state le
donne. Tra gli uomini, soprattutto,
LE STIME DEGLI ANALISTI
Per vedere un’inversione
di tendenza bisognerà
aspettare il secondo semestre
vanno cercati gli inattivi: 19 mila nell’ultimo mese. Da qualche tempo
neppure il confronto europeo ci aiuta: solo Grecia e Cipro hanno registrato un aumento della disoccupa-
zione più forte di quello italiano. Non
confortano neppure i dati su chi ha
un impiego: la quota di chi la mattina
si alza e va al lavoro si assottiglia
sempre più (il 55,2%), con quasi la
metà della popolazione fuori dai giochi. In questo caso, ragionano gli
analisti, si è tornati indietro di 14 anni, annullando tutta la crescita accumulata dai primi anni del duemila,
caratterizzati dall’entrata in vigore
della legge Biagi, fino allo scoppio
della crisi, nel 2008.
Resta critica la situazione degli
under 25, che scontano un tasso al
42,3%, in diminuzione di 0,1 punti
percentuali rispetto al record toccato a gennaio ma in aumento di 3,6
L’azienda americana Micron si appresta a licenziare più di 400 tra ingegneri,
matematici ed informatici. Le eccellenze del gruppo, dopo aver fatto sentire
la loro protesta via web, ora si mettono «in vendita» sul sito di aste online
punti nel confronto tendenziale.
Ma quelli davvero in ginocchio sono i loro fratelli maggiori, i ragazzi tra 25 e i 34 anni: oltre 928 mila
(il 17,7%) sono a caccia di un impiego, dice una elaborazione di
Astraricerche e Manageritalia.
Anche i 35-40anni disoccupati sono più numerosi dei giovanissimi
(751.951 persone, il 9,9%). «È molto più elevata e grave la disoccu-
pazione dei 25-34enni», spiega il
presidente dell’associazione dei
manager Guido Carella.
Confortano (parzialmente) solo i
numeri sulle donne. La disoccupazione femminile (13,6%) resta più alta di quella maschile (12,5%) e ancora
più marcata è la differenza sull’occupazione (46,6% contro 64%), ma
guardando agli scarti mese su mese,
le donne ne escono un po’ meglio, con
R
LA STAMPA
MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014
Primo Piano .3
.
I giudizi sul governo italiano
Taccuino
Retroscena
MARCELLO
SORGI
MARCO ZATTERIN
CORRISPONDENTE DA BRUXELLES
Ilpremierpunta
sull’Europa
masicomplica
lapartitadelSenato
L
a Francia parla con accento
italiano», ha scritto ieri
l’agenzia francese Afp. Il titolo certificava l’interessata
attenzione di Francois Hollande - e del suo governo rimpastato
dopo la batosta elettorale alle amministrative - per la parabola euroriformista di Matteo Renzi. Parigi è alla ricerca di margini di spesa. Insegue fra le
pieghe dei trattati Ue un metodo per
finanziare riforme, crescita e lavoro, il
triangolo che può vincere la crisi e l’onda populista. Proprio come Roma, con
cui pare tentata di elaborare un inedito patto di flessibilità europea. Tutti i
segnali dicono che il modello di Renzi
suscita interesse. E fa proseliti.
Il premier ha incassato l’appoggio di
Frau Merkel - che lo ha spronato ad andare avanti e fare i compiti a casa -,
quindi quello del presidente americano, Barack Obama - «colpito» dalla volontà di rinnovamento. A sentire Hollande sembra poi che adesso il contagio e l’Italia siano due parole nuovamente abbinate: però non quando si
parla di crisi finanziaria, quando si
parla di un nuovo metodo per l’intervento sull’economia e sui conti pubblici. La formula appare dalle parole pro-
I
Il francese
La tedesca
L’americano
Sposa la linea europea di Renzi
«Sono colpita» dal governo italiano
Anche Obama ha lodato il premier
François Hollande
Angela Merkel
Barack Obama
Bisognerà tenere
conto del nostro
contributo all’Ue
nel valutare
la forza del rigore
Le sue riforme
vanno nella
direzione giusta
Rispetterà
gli impegni presi
Ho fiducia
nel premier, saprà
portare avanti
il Paese: ha una
visione chiara
IL CONFRONTO
Padoan: «Bisogna trattare
sui tempi, non sulle regole»
L’Ue dice no ma poi tratta
nunciate ieri da Pier Carlo Padoan alla
fine del primo giorno di lavori dei ministri Ecofin ad Atene. «Ci sono margini
nelle regole europee che legano lo sforzo per le riforme strutturali alla possibilità di modulare i tempi di aggiustamento (di bilancio) e non la sua direzione, che non deve mutare». Serve «una
nuova agenda dell’Unione economica»
che coniughi «l’importantissimo» aggiustamento fiscale con la crescita. Si
tratta di essere seri sulle riforme e ragionare sul debito con Bruxelles. Non
sul deficit, come si sente dire spesso. I
francesi sperano che funzioni.
Sembrano tentati di avanzare in
tandem coi cugini d’oltralpe, anche se
Padoan rifiuta l’idea di un fronte dei
paesi deboli contro i forti nell’Eurozona. Non ci sono richieste formali. Il tema è la flessibilità costruttiva, non la
rottura degli schemi. Manuel Valls,
nuovo premier socialista francese, afferma che «bisognerà convincere l’Europa che il nostro contributo a competitività e crescita deve essere tenuto
da conto nel valutare il rispetto dei no-
Lavoro, crescita, flessibilità
Il modello Italia fa proseliti
Hollande sulla linea di Roma: Bruxelles deve ammorbidirsi
stri impegni». Hollande lancia il suo slogan: «Rinforzare l’economia francese è il
miglior modo di riorientare l’Europa».
Un problema è che non ci sono soldi,
nei forzieri di Parigi come in quelli italici. Il secondo è che i sommovimenti euroscettici e populisti, qui come altrove,
rendono necessaria un’invenzione che
consenta di tornare a correre. Lunedì
si è saputo che il 2013 francese è finito
con un deficit del 4,3%, due decimi oltre
le previsioni. Anche il debito sfora il
93,5% del pil. L’obiettivo negoziato con
Bruxelles di un ritorno sotto il 3% nel
2015 si allontana paurosamente. Così
Hollande e Valls sono a un bivio. Negoziare con l’Ue (all’italiana o con l’Italia)
o sotterrare le ambizioni di ripresa?
La risposta è nella domanda, per Parigi e Roma, e per Londra che ha tempi
più lunghi per curarsi (2017), ma parte
da un deficit al 5,3%. Bisogna persuadere Bruxelles allo scambio, spingere per
barattare interventi virtuosi con un allentamento della presa sui conti. Si può
fare? Il presidente dell’Eurogruppo
Jeroen Dijsselbloem ha detto ieri «che è
nell’interesse di tutti avere una Francia
forte» e lo è anche «che la Francia rispetti i suoi impegni di riequilibrio e riforme». Tiene la linea. E quando gli si
chiede dell’Italia, «dice data la somiglianza delle domande, la risposta non
può essere diversa», oltretutto Parigi
NUMERO DI DISOCCUPATI E TASSO DI DISOCCUPAZIONE
13,0
11,8
Tasso
di disoccupazione
al 10%
LA CADUTA DELL’OCCUPAZIONE
(numero di occupati in migliaia
dati destagionalizzati)
(Dati mensili destagionalizzati - x 1.000 e in %)
Disoccupati
Tasso di disoccupazione
ha già avuto due rinvii. Dietro le quinte
c’è movimento. Una fonte Ue ammette
contatti continui fra Bruxelles e il Tesoro: «Ci sono margini, piccoli». Non sulla
clausola di investimenti che è considerata archiviata. Non sul disavanzo.
Dunque sulla «modulazione», quanto
fare e quando, invece di «se» farlo. La
trattativa passa da qui, a patto che il
Def (che arriva entro il 10) abbia numeri e contenuti convincenti.
Bruxelles sosterrà le capitali se le capitali sapranno sostenersi. E se le riforme saranno vere, pure Berlino potrebbe
alla fine accettare. Per Renzi (e per Hollande) sarebbe un trionfo. Non facile.
Ma qual è l’alternativa?
Totale
23.408
10,0
Giovani
15-24 anni
23.171
22.982
3.307
8,6
Centimetri
LA STAMPA
+760mila
7,9
22.908
7,3
22.580
22.900
1.514
6,5
2.547
22.216
1.367
1.277
1.147
1.185
1.031
nuovi dati sulla disoccupazione oltre il 13 per
cento («sconvolgenti»,
li ha definiti Renzi, con
l’occhio al 42,3 per cento
dei giovani senza lavoro)
sono piovuti sulla visita del
premier a Londra e sull’incontro con il primo ministro inglese David Cameron, membro critico della
Ue, con cui il presidente
del consiglio ha subito condiviso l’insofferenza per il
peso della burocrazia europea sul futuro dei singoli
paesi dell’Unione.
Renzi ha insistito sul decreto lavoro che affronta il
Parlamento tra molte resistenze, soprattutto del Pd, e
ha detto che senza flessibilità il problema della disoccupazione non può essere affrontato, dandosi l’obiettivo,
assai ambizioso (ma difficilmente realizzabile, almeno
a breve, secondo molti osservatori specializzati), di
riportare il tasso dei senza
lavoro sotto il 10 per cento.
La visita di Renzi proseguirà anche oggi con una serie di incontri nella City, ma
in sua assenza si sono fatte
più forti le resistenze del
centrodestra sull’annunciato progetto di riforma del
Senato. Sebbene Berlusconi, con il suo consigliere politico Toti, ribadisca che l’intesa sui cambiamenti istituzionali regge, i due capigruppo di Forza Italia, che
lunedì avevano firmato una
nota congiunta di tono collaborativo, ieri hanno ribadito che il testo va modificato (Romani, presidente dei
senatori, chiede che si valiti
l’ipotesi di una quota di senatori elettivi) e che probabilmente si renderà necessario un nuovo incontro tra
Berlusconi e Renzi, come
quello del 18 gennaio al Nazareno in cui fu stretto il
patto sulle riforme e sulla
legge elettorale.
Fermo restando che, a
parte Grillo, nessuno, neppure la minoranza Pd che ieri sera ha tenuto riunioni separate tra le varie correnti,
punta a far saltare la trasformazione del Senato,
s’intravede il tentativo di
rallentare i lavori parlamentari per impedire a Renzi di
arrivare al 25 maggio, data
delle elezioni europee, avendo incassato il voto di prima
lettura di Palazzo Madama
sulla riforma e quello definitivo sulla nuova legge elettorale. Un obiettivo che ieri il
ministro Maria Elena Boschi ha ribadito, ma sulla cui
strada ci sono ancora parecchi ostacoli da rimuovere.
Fonte: elaborazione
La Stampa su dati ISTAT
2008
2009
26 mila lavoratrici in più, a fronte di 65
mila uomini occupati in meno. Riportare il tasso dei senza posto al 9,9%, come auspicato ieri da Renzi, comporterebbe tagliare l’esercito delle persone
a caccia di un impiego di circa il 24%,
portandole da 3,3 a 2,5 milioni, quanti
erano due anni fa. Il tasso però è un
rapporto che mette a confronto quanti
cercano un posto con il numero delle
forze lavoro (occupati più disoccupa-
2010
2011
2012
ti). Per abbassarlo si potrebbe agire
anche sull’altra leva, quella dell’occupazione, anche se probabilmente lo
sforzo sarebbe ancora più impegna
Ma il bollettino della crisi non è finito: spiega il centro studi di Unimpresa
che ormai gli italiani in difficoltà sono
9,2 milioni. Ai 3,2 milioni di disoccupati, infatti, l’associazione somma i contratti di lavoro a tempo determinato,
sia quelli part time (640mila persone)
2013
2014
2008
2009
sia quelli a orario pieno (1,57 milioni);
vanno poi considerati i lavoratori autonomi part time (829mila), i collaboratori (351mila) e i contratti a tempo
indeterminato part time (2,6 milioni).
«Il dato Istat sulla disoccupazione
conferma la nostra idea che sia ancora
presto, visto l’usuale ritardo tra ciclo
economico e tasso dei senza-lavoro e
visto che la ripresa in atto è ancora in
fase “embrionale”, per vedere un mi-
2010
923
2011 2012 2013 ‘14
glioramento delle condizioni sul mercato del lavoro», commenta Paolo Mameli, senior economist del servizio
studi di Intesa Sanpaolo.
Nella migliore delle ipotesi, spiega,
visto che una (assai modesta) ripresa
del Pil è iniziata solo a partire dal
quarto trimestre del 2013, «si potrebbe avere una marginale discesa della
disoccupazione solo nella seconda
metà dell’anno».
Jena
Alternative
O Renzi o il Senato, chi
scegli?
Mi faccia un’altra
domanda.
[email protected]
4 .Primo Piano
STAMPA
.LA
MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014
U
GOVERNO
LA VISITA A LONDRA
Renzi l’ecumenico conquista
sia Cameron sia Miliband
Reportage
ANDREA MALAGUTI
INVIATO A LONDRA
o creduto in Berlusconi.
Faceva buone promesse.
Non le ha mantenute.
Ora mi fido di Renzi. Si
muove in fretta. Potrebbe essere un ottimo leader anche per
l’Europa» - Boris Johnson, sindaco
Tory di Londra, abbandonando Lancaster House in bici.
L’Uomo Passepartout. Alle nove di
sera, Matteo Renzi, il bambino che voleva essere Tony Blair, si siede a tavola
di fronte all’idolo della sua infanzia, un
ex Capo di governo che per il primo
ministro italiano è un po’ quello che
Maradona è per Sorrentino. Solo che
quello è spettacolo. E questo è potere.
«Mi piace come ti muovi», gli dice Blair. La conclusione perfetta di una giornata quasi perfetta, in cui Renzi riesce
con un’insolita narrativa trasversale deregulation ma più giustizia sociale,
flessibilità ma meno distanza tra chi
guida un’azienda e chi ci lavora - a incassare il consenso di David Cameron
e di Ed Miliband, il leader conservatore che incarna lo spirito thatcheriano
applicato al terzo millennio e il figlio
dello storico marxista Ralph che testimonia l’anima egalitarista dei nipoti
dei minatori e dei precari supertecno-
H
Il conservatore: “Bene sulle riforme”. Il laburista: “Mi ha impressionato”
Il debutto del premier da Cameron
1
L’INCONTRO CON BLAIR
L’ex primo ministro, idolo
dell’ex sindaco, lo promuove:
«Mi piace come ti muovi»
logici di nuova generazione. Euroscettici e eurofanatici rassicurati dal leader di centrosinistra più amato dal
centrodestra. «Non vogliamo più Europa, vogliamo un’Europa migliore».
Buonsensismo ecumenico e postideologico. Una rivoluzione dolcemente
spietata che promette di chiudere col
passato senza seppellirlo.
Mattina, ambasciata. Matteo Renzi, ribattezzato MatTony da un fotografo, incontra un centinaio di uomini
d’affari. Italiani di successo. Finanzieri di Credit Suisse, Royal Bank of
Scotland, Jp Morgan o Goldman Sachs. Anticipa le cose che dirà a Cameron. «Ci sono 2.100 regole sul lavoro.
Portiamole a 50. Traduciamole anche
in inglese. Innovazione, facilità e chiarezza». Quelli fanno sì con la testa. «I
Downing Street
David Cameron ha accolto Renzi nel
suo appartamento a 10 Downing Street
manager pubblici non possono prendere cento volte di più dei dipendenti. Le
persone vanno valorizzate. Non sono
oggetti». Pensa a Moretti. Al pubblico.
Ma non solo a quello. Esce e va a Downing Street. Folla di telecamere. «I dati
sul lavoro sono angoscianti», spiega. Incontra Cameron. Feeling consolidato.
«Io sono di centrodestra e lui di centrosinistra, ma entrambi vogliamo riformare l’Unione Europea», dice il premier britannico. Renzi invece dice che
entro il 2018 porterà la disoccupazione
in Italia al di sotto della doppia cifra.
«Se non raggiungo i risultati vado a fare
altro». Cameron gli presenta la figlia
Florence. «Questo è l’ex sindaco della
città che porta il tuo nome». Risate.
Renzi saluta e torna all’ambasciata per
incontrare Ed Miliband, leader laburista, che per prendersi il partito ha fatto
2
New Labour
3
Renzi con il segretario del partito
laburista inglese Edward Miliband
fuori il fratello David. Hashtag Davidstaisereno. I tradimenti italiani sembrano il tea delle cinque. Parlano un’ora.
Decidono di risentirsi dopo le elezioni.
Di ricucire il filo del socialismo europeo.
Miliband scivola fuori soddisfatto.
«Matteo mi ha impressionato. Mi piace
la sua idea di riforme». Bye bye. A presto. Prendiamoci l’Europa. Esce anche
Renzi. Ancora folla di cronisti. Lui sorride con la diffidenza dissimulata di chi
sa di essere continuamente esposto agli
sguardi della gente. Va a Lancaster
House dove, assieme a Boris Johnson,
c’è da celebrare il 150 anniversario dell’arrivo di Garibaldi a Londra. Prosecco
e tartine. Anche Johnson giura che
Renzi è il futuro. «Destra o sinistra non
importa. Importa il cambiamento». Così MatTony corre all’inaugurazione di
«The glamour of italian fashion 1945-
Tra sindaci
L’incontro con il primo cittadino di
Londra, Boris Johnson a Lancaster House
MATTIA
FELTRI
fantastica questa cosa che Matteo
Renzi piace tanto all’estero. Sono
tutti entusiasti. Il primo è stato
François Hollande, che lo guardava con
invidia. Subito dopo è toccato ad Angela
Merkel che ha detto (ma non era la
prima volta) di essere rimasta
«impressionata». Poi Barak Obama che
ha parlato di giovane premier molto
promettente. Ora David Cameron:
«Sono con lui». E noi diamoglielo, se è
l’Europa che ce lo chiede.
È
2014» al Victoria and Albert Museum.
«Moda e cibo sono fondamentali per
l’Italia». Pienone di stilisti. E piccola
contestazione. Un gruppo di ragazzi.
Alcuni del Movimento 5 Stelle. Cartelli
che dicono: «Benvenuto al primo ministro italiano non eletto». Il suo tallone
d’Achille. Renzi li guarda di sguincio.
Passa oltre. Altri baci. Ci sono Dolce e
Gabbana e Valentino Garavani. Foto
con Naomi Campbell. Che non sarà italiana ma resta una meraviglia. Altri abbracci. Soprattutto la cena, di nuovo in
ambasciata, con Blair. «Grazie Matteo». «Grazie a te, Tony». L’uomo dei sogni, che adesso, quando lo guarda, gli
sembra una stella lontana. Pare che
brilli ma è una luce di decine di migliaia
di anni fa. Adesso è lui Tony Blair. Anche se le urne ancora non gliel’hanno
detto.
E oggi l’incontro con la City
Il politologo
L’economista
Hopkin: “Cauto scetticismo
Se le riforme vanno in porto
l’Italia cambia davvero”
ALESSANDRA RIZZO
LONDRA
Professore
Hopkin è
associato
alla London
School of
Economics
Esprime un «cauto scetticismo» Jonathan Hopkin, professore associato di politiche comparate alla London School of
Economics. «Non ci aspettiamo che
l’Italia cambi molto, siamo abituati all’instabilità politica e alla stagnazione
economica, ma se Renzi riesce a fare riforme importanti come quella al Senato,
allora le cose cambiano. Direi che l’atteggiamento è un moderatamente scettico “stiamo a vedere”».
Pero è giovane e vuole la «rottamazione» della vecchia politica.
«È un passo avanti rispetto ai soliti settantenni, però anche Letta era giovane,
e il suo governo tutto sommato ha deluso. La maggior parte della City ritiene
che non abbia realizzato molto».
Come vedete il Jobs Act?
«Sono cose di cui si è parlato tante volte.
Inoltre l’utilizzo di un’espressione inglese forse va bene per un pubblico italiano,
ma qui non fa presa. Il punto è che si vogliono vedere risultati concreti. Non vedo per ora un’ondata di entusiasmo».
Quali sono le priorità per la City?
«I mercati finanziari guardano al rischio
di default che adesso è sotto controllo.
Poi il tema più ampio è vedere come promuovere la crescita nel lungo periodo.
Qui l’Italia è vista non tanto per le sue
potenzialità ma per il rischio che possa
portare instabilità ai mercati. Fintanto
che la Banca Centrale sta accanto al governo, e il governo non fa nulla di avventato, il focus non è sull’Italia».
Le aspettative sono dunque minime?
«Sì, ma Renzi è al governo da poco. Con
riforme sostanziali e buone notizie economica, le percezioni possono cambiare.
Certo, gioca contro di lui una tradizione
in cui l’Italia non è vista come paese serio, e l’era Berlusconi non ha aiutato».
Quanto conta l’essere il Blair italiano?
«Non fa male. Avere la reputazione di essere dinamico e amico delle imprese,
cioè quello che era Blair, è una cosa positiva. Il problema è che il progetto politico di Blair è vecchio di vent’anni».
Melina: “Ma è la migliore
delle alternative possibili
C’è fiducia in Matteo”
LONDRA
Ricercatore
Giovanni
Melina
della City
University
di Londra
«Viene visto come il migliore dei mondi
possibili», dice Giovanni Melina, ricercatore italiano in macroeconomia presso la City University London. «Renzi è
un uomo nuovo che punta sul dinamismo. Ma sulla fattibilità della sua azione
restano dei dubbi».
A cosa sono legati questi dubbi?
«Le prime mosse in campo di politica
economica sono state volte ad abbassare il carico fiscale per le famiglie meno
abbienti, per sfruttare i risparmi che si
stanno cercando con la spending review.
Molti ritengono che sarebbe stato meglio abbassare il carico fiscale per le imprese e dare una scossa all’attività produttiva, soprattutto visto l’alto tasso di
disoccupazione e il basso tasso di competitività rispetto ai partner europei».
Cosa piace?
«Il fatto che il governo voglia dare un impulso all’attività economica, anche se lo
sta facendo più dal lato della domanda
che non dell’offerta. In generale Renzi
viene visto come il migliore dei mondi
possibili. In questo momento non si intravedono figure alternative. Credo ci
sia la possibilità per il governo italiano di
guadagnarsi la fiducia».
Come?
«Con la capacità di passare le riforme
nel mercato del lavoro e nel sistema giudiziario. Poi la riforma della legge elettorale: all’estero appare strano che in un
paese avanzato come l’Italia dopo un risultato elettorale non si sa chi debba andare al governo».
Quanto pesa il rischio di instabilità politica? Meno di un anno fa era stato Letta
a venire in visita a Londra.
«All’estero sono abituati al fatto che in
Italia i governi durino poco. Nel momento in cui intraprendono una relazione
con un primo ministro, sanno che al
prossimo incontro ce ne potrebbe essere
uno diverso. Al momento la sensazione è
che questo governo duri. Gli inglesi hanno fiducia soprattutto nella sua capacità
di essere popolare».
[A. RIZ.]
LA STAMPA
MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014
Primo Piano .5
.
U
IL RITORNO
IN CATTEDRA
L’EX PREMIER
Ha
detto
Renzi
Non parlo di politica italiana
Non sono un esule, ormai
con i low cost Roma-Parigi
è come Roma-Torino, in
settimana sono alla Camera
ALINE ARLETTAZ
PARIGI
uscita dalla crisi per
Italia e Francia dipenderà dalle «buone decisioni che sapranno
prendere i governi nazionali», dice Enrico Letta, ma soprattutto «dalle buone decisioni
che saprà prendere l’Europa». Incontriamo l’ex premier italiano nel
piccolo ufficio che temporaneamente gli è stato assegnato a SaintGermain-des-Prés, a Sciences-Po
dove oggi pomeriggio si toglierà
l’abito del politico per indossare
quello del professore. Un ciclo di lezioni su «Europa, crescita e populismi» tra aprile e maggio. È un tema
che gli è caro. Avrebbe voluto affrontarlo da presidente di turno
dell’Unione europea nel secondo
semestre di quest’anno. Dovrà limitarsi a seguirlo da analista. Ma in
quella sottolineatura sulle «buone
decisioni» che toccano all’Europa
lascia il suo graffio politico.
Sciences-Po (L’Institut d’Etudes
politiques de Paris) insieme all’Ena
e all’Ecole Polytechnique è una delle grandi scuole dove si forma la
classe dirigente francese, ma non
soltanto, perché ormai gli studenti
per il 40 per cento sono stranieri.
Letta è stato invitato dal direttore
Frédéric Mion in quanto europeista riconosciuto in questo istituto,
uno dei centri più all’avanguardia
nella riflessione sui populismi. Ha
l’aria rilassata, non porta cravatta,
è la prima volta che accetta di parlare con un giornale italiano dopo
aver lasciato Palazzo Chigi.
Confessa di essersi fatto assorbire nei weekend dalla vita parigina
con moglie e figli. È andato al cinema dopo molti mesi, ha visto «Diplomatie» di Volker Schlöndorff, è
stato con i figli al Parc des Princes
per assistere a una partita del Psg,
il Paris Saint-Germain, dove da ex
milanista, ha rimpianto ancora una
volta Ibrahimovic: «Un giocatore
eccezionale capace di calamitare
su di sé l’attenzione di tutto lo stadio».
Non sembra un esule: «Non lo sono affatto, ormai con i low cost Roma-Parigi è come Roma-Torino, in
mezzo alla settimana sono a Roma
in Parlamento o per seminari come
quello alla Civiltà Cattolica sull’Europa nei prossimi giorni, continuo
la mia attività di parlamentare. Ma
son contento di rinnovare il mio legame con la Francia». Da bambino
ha vissuto a Strasburgo, ricorda
con dolcezza l’Alsazia, erano anni
pre-Schengen e anche solo per attraversare il fiume e andare in Germania bisognava riempire moduli e
mostrare i documenti: «E’ formativo vivere vicino al confine».
Perché il populismo? «Al centro
del dibattito in Europa in questo
momento c’è il tema del populismo.
Riguarda molti paesi, ma Francia,
Italia e Gran Bretagna sono i più
colpiti». Un fenomeno «alimentato
e ingigantito» da una diffusa condizione di disagio. «Sono qui anche
per capire – dice Letta – e mettere a
fuoco la questione populista nel
confronto con gli studenti dai quali
spero di poter imparare molto».
In Italia, ci dice l’ex premier, i
giovani costituiscono la quota più
forte dell’elettorato del Movimento
Cinque Stelle, mentre i partiti tradizionali faticano con i giovanissimi. «Grillo e Marine Le Pen non sono la stessa cosa», dice, ma entrambi raccolgono un disagio comune e
un voto contro le istituzioni. I sistemi elettorali diversi tra Italia e
Francia fanno sì che Grillo abbia
L’
L’errore dell’Europa
Quando i due più grandi
successi - moneta unica
e superamento dei confini
- si sono trasformati
in fonte di malessere
Elezioni decisive
Sarà il vero spartiacque:
si dovranno valutare
le percentuali
delle forze ostili all’Europa
e il peso degli astensionisti
Che pensano dell’Europa?
Populismo
È al centro del dibattito.
Riguarda molti paesi,
ma Francia, Italia
e Gran Bretagna
sono i più colpiti
Vita privata
Sono andato al cinema
e ho anche portato
i miei figli allo stadio
a vedere Ibrahimovic
e il Paris Saint Germain
AUGUSTO CASASOLI/A3/CONTRASTO
Enrico Letta, ex presidente del Consiglio, da oggi terrà un corso all’università di Parigi
Letta professore a Parigi
“Insegno a Sciences-Po
ma non sono un esule”
Comincia oggi a tenere un corso su Europa e populismi
“Sono qui per capire, ma Grillo e Le Pen non sono uguali”
molti deputati, la signora Le Pen, soltanto due. Ma le municipali francesi
dello scorso weekend hanno fatto
emergere una dimensione nuova e
consistente del Front National: «Marine Le Pen ha rinnovato i contenuti
del discorso politico di suo padre
Jean-Marie. L’impatto sul voto europeo di maggio potrà essere significativo come pure in Gran Bretagna
l’Ukip di Nigel Farage che vuol portare il Regno Unito fuori dall’Unione
europea». Un forte voto a favore di
questi partiti potrebbe avere un impatto altrettanto forte delle politiche
europee.
Ma perché la politica italiana non
si è accorta del boom del movimento
di Grillo? Letta confessa: «Non l’ab-
biamo percepito, è stato un fenomeno inedito. Pensi che il 5 per cento degli elettori ha deciso di votare per i
Cinque stelle solo negli ultimi giorni.
I sondaggi lo davano al 20, hanno
preso il 25 per cento e questo ha
sconvolto l’equilibrio politico». La legittimità delle istituzioni, delle classi
dirigenti, delle istituzioni politiche è
al livello di guardia. I sondaggi danno
ancora i grillini molto in alto. Che si
può fare? «Un’Europa più semplice
in grado di dimostrare meglio che cosa ha fatto di positivo per gli europei.
Ma soprattutto deve tornare la crescita, altrimenti avremo un grosso
problema e rischiamo la catastrofe».
Dove, come, quando l’Europa ha
sbagliato nel rapporto con i cittadi-
ni? «Quando i due più grandi successi - la moneta unica e il superamento
dei confini - si sono trasformati in
fonte di malessere». Vediamo. I confini? «Potersi spostare liberamente
da un paese all’altro per vivere e per
lavorare è un enorme successo, ma
l’immigrazione è mal percepita, viene associata alla criminalità e ha generato paura». E la moneta? «Nei
primi anni, prima della crisi quando
c’era prosperità, è stata un grande
successo; poi la curva della disoccupazione ha cominciato a salire insieme all’insofferenza per l’euro».
Il 25 maggio si vota per il Parlamento europeo e si ha la sensazione
che per la prima volta al centro di
queste elezioni ci sia davvero l’Euro-
pa, non solo il riflesso delle battaglie
politiche nazionali. L’Europa è in gioco: da una parte gli europeisti, dall’altra gli anti-europeisti. «Questo sarà il vero spartiacque: si dovranno
valutare le percentuali delle forze
ostili all’Europa e valutare il peso degli astensionisti. Anche loro saranno
decisivi e noi dovremo porci questa
domanda chiave: cosa pensa dell’Europa un elettore che non va a votare?».
E saranno decisi anche gli eletti e
cioè il tipo di personale politico che
arriverà nell’aula di Strasburgo. Nelle liste si trovano spesso personaggi
singolari, ci saranno gli specialisti
della comunicazione, non mancheranno i demagoghi, si spera anche in
qualche politico responsabile capace
di non nascondere la verità agli elettori, soprattutto se spiacevole. «Certo – dice Letta – queste elezioni sono
veramente un passaggio cruciale e
abbiamo bisogno di capire che tipo di
politica ci aspetta per il futuro e quali
saranno davvero le relazioni tra cittadini ed eletti».
Enrico Letta dà l’impressione di
essere un uomo in piena riflessione,
cosa rara per un politico. Studia, medita, trepida per il suo Pd e come un
medico ascolta il battito del cuore
dell’Europa. Prima di lasciarlo non
possiamo non chiedergli come valuta
le prime mosse di Matteo Renzi, ma
su questo punto non concede nemmeno una battuta: «Sono in Francia,
non parlo di politica italiana». È la
scusa abituale con cui i politici francesi sfuggono alle domande sulla
Francia quando sono all’estero. Ma è
una buona scusa.
6 .Primo Piano
STAMPA
.LA
MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014
U
RIFORME
LE TRATTATIVE
Vertice Renzi-Verdini
Forza Italia insiste
“Servono modifiche”
Incontro fra i due nel weekend, ma Berlusconi avverte: no ai diktat
Retroscena
UGO MAGRI
ROMA
migliori per il varo definitivo dell’«Italicum», sicuramente non prima delle Europee in modo da aggiustarlo in corsa
alla luce dei risultati. Dunque i dubbi circa le intenzioni del Cav non sono affatto
campati per aria: di lui Renzi si può fidare? Non è che starà ricambiando idea?
Vista con gli occhi di Berlusconi, la
questione è rovesciata. In queste ore
ALESSANDRO DI MEO/ANSA
Denis Verdini si è intrattenuto a lungo con Renzi nei giorni scorsi
l’uomo si sta chiedendo che cosa mai
abbia in mente Matteo, e se per caso
tutta questa sua enfasi sulle riforme
più impervie, a cominciare da quella
di Palazzo Madama, non sia per caso
animata dalla segreta speranza che
qualcuno gli faccia lo sgambetto, dentro o fuori il Pd poco importa, in modo da andare alle urne in autunno e
da presentarsi all’Italia come colui al
quale è stato impedito un rinnovamento di storica portata, trampolino
di lancio per stravincere le elezioni
con qualunque sistema elettorale...
Questo sospetta Berlusconi di Renzi.
Per cui l’ultima cosa che gli passa per
la mente è di restare con il cerino in
mano, prendendosi la colpa di avere
SEGUE DALLA PRIMA PAGINA
re la riforma del Senato, quella su cui
il premier è pronto a giocarsi tutto.
Tanto Romani quanto Brunetta
snocciolano 4 condizioni per un via libera: il nuovo Senato dovrà essere
scelto dai cittadini, non dovrà essere
invaso dai sindaci, non potrà eleggere il
Presidente della Repubblica e il Capo
dello Stato non dovrà scegliere 21 dei
futuri 148 membri. In più, e siamo alla
quinta richiesta, i due esponenti berlusconiani pretendono il rispetto degli
accordi all’origine, secondo cui la legge
elettorale va approvata prima di quella
del Senato. Infine, Forza Italia si riserva di aggiungere nuova carne al fuoco,
sotto forma di elezione diretta del premier o del Presidente... Per cui nel Pd si
interrogano su cosa stia succedendo,
se debbano credere a Silvio, oppure ai
suoi luogotenenti.
Tra l’altro, il presidente del Consiglio
s’era lungamente intrattenuto nel
weekend con l’ambasciatore berlusconiano numero uno, vale a dire Verdini.
Insieme, avevano sviscerato i vari
aspetti della riforma in questione e perfino (se si crede a fonti molto ma molto
addentro) la scelta di attendere tempi
il caso
MATTIA FELTRI
ROMA
Sondaggio Istituto Piepoli
Due italiani su tre: via subito il bicameralismo
NELLO SCONTRO TRA
MATTEO RENZI E PIETRO GRASSO
SULLA RIFORMA DEL SENATO,
CHI HA RAGIONE?
QUANTO REPUTA
IMPORTANTE LA RIFORMA
DEL SENATO PER IL BENE
DEL PAESE?
Grasso, perché un
cambiamento così
importante deve
essere meditato
e discusso
approfonditamente
Senza opinione
Renzi, perché la
semplificazione
e i tagli alla spesa
della politica sono
il punto di partenza
per il cambiamento
22%
Per nulla
33%
Abbastanza
Poco
15%
Centimetri
LA STAMPA
Molto
3%
63%
Senza
opinione
15%
43%
presentato è stato
eseguito da Istituto
Piepoli il giorno 31
marzo 2014 per
«La Stampa» con
metodologia Cati, su un
campione di 500 casi
rappresentativo della
popolazione italiana
maschi e femmine dai 18
anni in su, segmentato
per sesso, età, Grandi
Ripartizioni Geografiche
e Ampiezza Centri
proporzionalmente
all’universo della
popolazione italiana.
Il documento della
ricerca è pubblicato sul
sito www.agcom.it e/o
www.sondaggipoliticoel
ettorali.it.
Sull’abolizione del Senato
cresce il fronte del “sì, però”
Tutti vogliono la trasformazione, ognuno a modo suo
ulla trasformazione del Senato
sono tutti d’accordo ma sono anche tutti in disaccordo. Questo
per assolvere subito Beppe Grillo che zione dei senatori: «In questo Paese
oggi è allibito dalla facilità di modifica abbiamo ancora bisogno di uomini
della Costituzione quando ieri era alli- espressi direttamente dal popolo».
bito dalla difficoltà di modifica della Stefano Esposito, del partito demoCostituzione («Non è un dogma né un cratico, amplia la considerazione:
totem», ottobre 2012: voleva inserirvi «Metterci dentro i sindaci non penso
il referendum senza quorum). Perché sia una buona idea». Quindi i sindaci
la Carta, come la politica, è di gomma no, gli eletti sì e pure gli italiani nel
e si lascia tirare di qua e di là. E se si mondo.
tratta di riforme, poiché chiunque le
Vi sembra il solito delirio? Siamo
vuole e chiunque le
soltanto all’inizio.
vuole a sua immagiIL FRONTE PRO-ELEZIONE Ecco, il segretario
ne e somiglianza,
Lega, Matteo
Mauro: «Servono uomini della
cioè perfette come
Salvini, che cambia
espressi dal popolo» strada: «La riforma
una sfera, le qualità
elastiche del dibatti- Esposito (Pd): no ai sindaci è zoppa», si abolito diventano compescano le prefetture.
titive. E così sulla trasformazione del E comunque, secondo il contributo del
Senato sono (quasi) tutti d’accordo governatore leghista del Veneto, Luca
ma anche (quasi) tutti in disaccordo Zaia, «si doveva dimezzare anche la
perché, per esempio, Pierantonio Za- Camera». La qual cosa propone la stonettin (FI) non vorrebbe un’assem- rica alleanza fra Lega e Psi che, nella
blea che «così è un dopolavoro» e allo- persona di Enrico Buemi, dettaglia la
ra il Senato sarebbe meglio abolirlo proposta: quattrocento deputati, duedel tutto, mentre Aldo Di Biagio (po- cento senatori e poi «differenziare le
polare ex finiano) vedrebbe bene l’in- funzioni». Infatti, come dice quel vecserimento di rappresentanti degli ita- chio osso della politica parlamentare
liani nel mondo, intanto che il suo di Pino Pisicchio (vicepresidente del
compagno di partito Mario Mauro è Centro democratico, partito effettivadei numerosi convinti che serva l’ele- mente esistente) «il sistema di pesi e
S
6%
1 Il sondaggio qui
Palazzo
Madama
Con l’ipotesi
di riforma
avanzata
dal governo
cambiano
le funzioni
del Senato
che sarà
composto da
sindaci,
governatori
e consiglieri
regionali
più 21
senatori
nominati
dal Colle
contrappesi è fondamentale». Dunque, secondo Pisicchio, riforma sì e
dunque riforma no. Si riprenda in mano tutto perché, spiega Nichi Vendola
(Sel), riforme sì ma «non ci piace la
modalità ricattatoria». Posizione che
scala le cime della temerarietà in Gabriella Giammanco (FI), una che parte
dalla democrazia interna del suo par-
appiccato l’incendio. Il fido Verdini
va oltre, ha una sua teoria enunciata
in sede riservatissima: «Dobbiamo
assecondare il premier, farlo sentire
comodo, abituarlo a trovare in noi
una sponda, anche al prezzo di inghiottire qualche boccone amaro. Dimodoché, quando gli ex comunisti
del Pd saranno al limite della sopportazione, e quel partito arriverà a implodere, noi diremo a Renzi: “Se vuoi
andare avanti, amico bello, devi fare
un governo con noi; altrimenti ti lasciamo in pasto ai compagni”».
In Forza Italia, che è una Babele, altri la vedono in modo opposto: a tenere
il coltello dalla parte del manico credono che sia Renzi e non già Berlusconi. Il
minimo comune denominatore è comunque di non presentarsi agli occhi
del paese come quelli che remano contro: esemplare in tal senso un’intervista a «Repubblica» del consigliere politico Toti. E allora, come mai queste
uscite a muso duro dei capigruppo, sicuramente sponsorizzate dal Capo?
Berlusconi ha letto la riforma, la considera figlia della fretta e progettata «coi
piedi». In particolare, così come è stato
immaginato, sarebbe un Senato tutto
di sinistra, e di eleggere un Presidente
della Repubblica il centrodestra se lo
sognerebbe per i decenni a venire.
Dunque l’ex-premier manda a dire tramite Brunetta e Romani che se Renzi è
pronto a discutere nel merito, no problem; se viceversa si tratta di un prendere o lasciare, allora tutto si complica.
Certe aperture del ministro Boschi lasciano intuire che il dialogo continua.
Riforme sì, anzi riformissime con
Maurizio Gasparri incrollabile nel
convincimento che «il bicameralismo
va superato» ma «rilanciamo l’elezione diretta del capo della Stato». In un
soffio si ricompone la diaspora postfascista, e infatti ecco Ignazio La Russa
(F.lli d’Italia): «Bene il superamento
del bicameralismo perfetto, ma perché si fa finta di dimenticare l’elezione
diretta del presidente della Repubblica?». In un soffio la diaspora si rifà,
con Giorgia Meloni (presidente del
suddetto F.lli d’Italia) che riforme sì
ma «quando il governo e le altre forze
politiche le affronteranno in modo serio». Chissà se è sufficientemente seria la proposta di Lucio Malan (FI): «È
ora di cambiare, ma il modello più sensato è quello del federalismo tedesco,
nel quale la seconda camera, il BundeIL FRONTE RITROVATO
Gasparri e La Russa insistono
«Vogliamo l’elezione diretta
del Presidente della Repubblica»
tito: «Non accetteremo qualsiasi provvedimento calato dall’alto». L’approfondimento, sempre in Forza Italia,
tocca a Maurizio Bianconi che riforme
sì ma - «trogloditi, arroganti, giovinastri, impreparati» - si fanno in Parlamento. Traduce Francesco Russo
(Pd): riforme sì ma «chiediamo di giocare questa partita da protagonisti».
srat, non è elettiva ma è formata da
rappresentanti dei governi regionali».
Bundesrat sì, dice Renato Brunetta,
ma sia chiaro: «I ventuno senatori nominati dal Quirinale con noi non passeranno mai». Bundesrat sì, dice
Gianluca Susta (Scelta civica) ma sia
chiaro... (segue progetto troppo ambizioso e rivoluzionaria per il nostro povero spazio). Rimane giusto un angolino da dedicare a Lorenzo Cesa, dell’Udc: «La legge elettorale dovrà prevedere le preferenze». Che c’entra?
Con Cesa c’entra sempre.
LA STAMPA
MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014
Primo Piano .7
.
Grillo porta in teatro lo spettro dell’Europa
Da Catania parte il tour elettorale a pagamento del leader M5S: “Il populismo è alta democrazia”
JACOPO IACOBONI
INVIATO A CATANIA
L’entrata a effetto è una battuta, il Manifesto di Marx e Engels capovolto: Grillo che arriva
dalla sala, sotto una bandiera
dell’Unione europea, mima la
Merkel cantando in tedesco
maccheronico, e poi: «Si aggira
uno spettro... sìì, l’Europaaa».
Via la bandiera, via la maschera, e lui vestito tutto di blu, come ai tempi di Pippo Baudo:
«Rispetto alla Cina, gli Stati
Uniti... forse l’Europa, sì, è la
salvezza, ma non l’Unione, io
voglio che torni a chiamarsi comunità europea, voglio che sia
una comunità. Ventitré lingue,
220 milioni di astenuti su 400
milioni di abitanti, l’Inghilterra
non c’è, la Svezia non c’è... questo è l’euro, non l’Europa. Il populismo è alta democrazia».
Perché poi ieri Grillo voleva
tornare attore, comico e basta,
ma il cortocircuito è ormai la
sua cifra, che lo voglia o no. «Un
Grillo per la testa», «Cervello»
«Apocalisse morbida»... se proprio si dovesse cercare un precedente di questo «Te la do io
l’Europa», il nuovo show teatral-elettorale che ieri sera ha
debuttato a Catania, non è tanto negli spettacoli televisivi degli Anni Ottanta - «Te la do io
l’America» su tutti - ma forse
nel Grillo teatrante vero e proprio, quello che aveva già abbandonato la tv e s’era rifugiato
a teatro nei primi Anni Novanta. Da questo punto di vista è
come se «Te la do io l’Europa»,
più che aprire le campagna europea del «capo politico», chiudesse il cerchio del primo grande show teatrale del capo-comico: anno 1991, autore Michele
Serra, regista Giorgio Gaber,
«Buone notizie» era costruito
sull’idea - quella sì controcorrente - di provare a narrare in
chiave amarognola la possibilità di un bene, in Italia, mentre
adesso è il Grillo opposto, profeta di sventure. Con un tratto vero in comune, appunto: l’Apocalissi. Nel bene come nel male. Si
L’ingresso
in sala
I «NON RENZIANI»
Beppe Grillo
durante
il suo
spettacolo
nel teatro
Metropolitan
di Catania
prima tappa
del tour
«Te la do io
l’Europa»
Nel Pd nasce
l’opposizione
Area Riformista
La minoranza del
Pd, anzi le minoranze del
Pd, si riorganizzano dopo le primarie e dopo
l’arrivo al governo dell’ex
sindaco di Firenze. Ieri
sera è stata convocata
una riunione a cui hanno
partecipato circa 130
parlamentari: «siamo leali, ma autonomia da
Renzi» è la parola d’ordine della nuova «area riformista». Tra loro Speranza ed Epifani, ma anche i bersaniani Zoggia,
Stumpo, lettiani come la
De Micheli e d’alemiani
come Amendola.
1
ORIETTA SCARDINO/
ANSA
Divieti ad hoc e candidati sponsorizzati: polemica nel M5S
SceltiiprimiventicandidatiperleEuropee:inlistacon33voti
1 C’è una lista con venti nomi
e un’altra piena di polemiche. Il
primo turno delle votazioni
online per scegliere i candidati
del M5S alle prossime Europee
(si sono presentati in 5.091 e
hanno votato 35.188 iscritti) ha
restituito il primo verdetto: il
più votato di ogni regione sarà
in lista. Gli altri dovranno aspettare un secondo turno. Per la capolista lombarda - Eleonora Levi
- sono serviti 556 voti, al suo collega valdostano - Manuel Voulaz - ne sono bastati soltanto 33.
A tenere banco, però, sono ancora una volta le polemiche.
Tra i primi a lamentarsi, il sindaco di Parma Federico Pizzarotti:
«Troppi sconosciuti in lista. Serviva più tempo». Ma ha suscita-
Intervista
MARCO BRESOLIN
C’è gente che non
abbiamo mai visto:
serviva più tempo
per le candidature
Federico Pizzarotti
sindaco di Parma
Movimento 5 Stelle
meradelleAutonomie,untemacaro
a voi Lega…
«Finalmente non sarà più uno stipendificio. Ma visto che c’era, Renzi poteva andare a tagliare anche alla Camera. Lì restano in 630, ne basterebbero molti di meno, anche la metà…».
Guarda il pelo nell’uovo?
«È una riforma salutare, ma non innovativa. Perché vorrei ricordare
Zaia, la vostra maggioranza di centrodestra era molto ampia…
«Ma la Lega non aveva il premier. Comunque ripeto: se Renzi riesce a riformare il Senato, “chapeau”. Ma ci sono
molte cose che non mi piacciono».
Per esempio?
«Non capisco perché la mia Regione,
che rappresenta 5 milioni di persone,
dovrebbe avere lo stesso numero di
Luca Zaia
Presidente
Regione Veneto
rappresentanti di una regione che ne
ha 250 mila».
Il ministro Boschi ha aperto su questo
punto: se incassate una maggior rappresentanza, direte sì alla riforma come ha lasciato intendere Calderoli?
«Il vero problema di questa riforma
non è la trasformazione del Senato, ma
lo stravolgimento del Titolo V. Sanità,
turismo, trasporti e via dicendo vengono strappati alle Regioni e riportati a
Roma. La mia Regione, che è virtuosa
in campo sanitario, non potrà più tene-
tutti socialisti, a chi rubano?”»),
è perché anche le migliori di ieri
non la eguagliano: contro Renzi, «ma come, tu fai una legge
elettorale con uno che non può
votare?!?». Oppure: «L’adeguamento strutturale del Fiscal
compact ve lo spiego io: tu hai
un buchino piccolissimo, e ti arriva una supposta grande così».
O ancora: «Tremonti sarà una
testa di c. ma qualche previsione l’ha azzeccata».
Cita la Resistenza, «ce la facciamo portar via da quattro
banchieri del c...». «Cantano
Bella ciao mentre danno 7 miliardi alle banche... dio mio,
penso a Pertini...». Segno che il
comico, come ripeteva lui ieri «non so più neanch’io chi sono,
un comico che non fa ridere, un
politico che fa ridere di disperazione...» - s’è talmente fuso con
la politica che la strada, infine,
appare perigliosa a tutti e due.
Mettiamola così: con la riforma, anche
lei, nelle vesti di governatore-senatore, potrà dire la sua a Roma…
«Conoscendo i meccanismi, sono
pronto a scommettere che la lobby delle regioni non virtuose ci porterà a soccombere. Vincerà il Sud, ancora una
volta».
Quindi la Lega farà le barricate contro
questa riforma?
«Questo dovete chiederlo al segretario
della Lega. Io parlo da amministratore
e dico: la riforma del Titolo V è una dichiarazione di guerra al Nord».
Il governatore veneto: “Regioni svuotate”
Da un lato si finge di dare
più autonomia locale con
il nuovo Senato, dall’altro
si tolgono moltissime
competenze alle Regioni
Più invettive che battute:
«Il Fiscal Compact
ci porterà a svendere
Eni, Enel e Terna»
e che poi si finisca tutti a votare l’indipendenza».
Zaia: “Giusto tagliare
Ma il nuovo Titolo V
è una guerra al Nord”
a riforma del Senato va
nella giusta direzione,
quella del Titolo V assolutamente no. Anzi, è una vera e pro- che la Lega anni fa aveva presentato
pria dichiarazione di guerra al un referendum proprio per dimezzare
Nord». Luca Zaia, governatore le- i parlamentari. Siamo noi i pionieri».
ghista del Veneto, coglie nelle riforResta il fatto che Renzi ha scritto nero
me del governo Renzi «una grandissu bianco la riforma, voi nonostante i
sima contraddizione: da un lato si
tanti anni al governo non siete riusciti
vuol far credere di dare più potere
a concretizzarla…
alle autonomie locali con la riforma «Ma noi eravamo al governo con il 6%.
del Senato, ma dalRenzi ha una maggioranza più ampia e
l’altro si svuotano
di competenze le
VIA LE PROVINCE può permettersi di
Regioni. E questo è «Ormai il tema è diventato intervenire. Noi abcentralismo allo
biamo dovuto ricorsoltanto ideologico: di fatto rere al referendum
Stato puro».
sono già cancellate» per provare a camPerò il Senato dibiare le cose».
venterà una Ca-
«L
to diversi malumori anche la regola postuma annunciata ieri
da Grillo a votazioni già concluse: divieti di candidarsi ai collaboratori o ex collaboratori della
Casaleggio Associati. In molti
hanno letto quella norma come
un provvedimento ad hoc contro l’ex vj della web tv «La Cosa»,
Matteo Ponzano: nonostante
l’addio di qualche mese fa dalla
tv grillina, aveva deciso comunque di presentare la sua candidatura. Che Grillo - di fatto - ha
stoppato. E come se non bastasse, alcuni parlamentari hanno
chiesto un’assemblea congiunta per «processare» il deputato
Riccardo Nuti, «reo» di aver
sponsorizzato due candidati alle primarie per le Europee.
chiude un cerchio.
I momenti più divertenti sono quando saltano le slides (pure lui le slides), e allora improvvisa sfottendo un suo collaboratore sardo imitando il dialetto
isolano. E forse la dimensione
del teatro è quella in cui lui davvero si muove meglio, come appunto gli suggerì il suo regista
di allora, Gaber: «La tv è una
m... andiamo nei teatri, l’Italia è
lì». Un’intuizione originaria del
battere le piazze - che è alla radice del futuro Movimento Cinque Stelle - sta proprio in quella
frase gaberiana, ancor prima
delle fisse sulla rete, vista un po’
semplicisticamente come panacea di ogni male, che sono di
epoca tarda, dopo momenti di
vero luddismo in cui, sempre
negli show, Grillo i computer li
spaccava.
A pensarci Grillo è quello: un
martello, non un imitatore perbene alla Crozza. A Catania il
sold out c’è stato, ma non nel Palasport che era stato scelto all’inizio, che s’è rivelato troppo
grande: c’è la crisi, e anche tantissimi simpatizzanti del M5S lo
show vogliono vederlo, sì, ma
non tutti pagando: di qui la scelta del più raccolto Metropolitan.
«Un patto come il Fiscal
Compact ci porterà a svendere
tutto, Eni, Enel, Terna, altro
che le nomine», dice. Più invettive che battute («lo so che ora
rivolete i soldi indietro»). Se la
battuta migliore resta quella
del Grillo dell’era precedente,
quella storica sui socialisti, pronunciata davanti a uno sgomento Pippo Baudo il 15 novembre
1986 a Fantastico («La cena in
Cina... Martelli ha chiamato
Craxi e ha detto: “senti un po’
qua ce n’è un miliardo e son tutti socialisti?”. E Craxi ha detto
“Sì, perché?”. “Ma allora se son
Nel ddl è prevista anche l’abolizione
delle Province, la Lega è fortemente
contraria.
«Ma il tema delle Province oramai è
soltanto ideologico».
Ideologico?
Leghista
Luca Zaia è contrario alla riforma del
Titolo V: «Ma in Parlamento sarà
Salvini a decidere come votare»
re aperti gli ospedali di sera per le visite perché le decisioni verranno prese
altrove. Tornerà il vecchio dinosauro
romano. Per questo dico: la riforma è
una presa in giro».
Una presa in giro?
«Ma certo. Da un lato si finge di dare
più autonomia locale con il nuovo Senato, dall’altro si svuotano le Regioni
delle loro competenze e si riporta il potere decisionale a Roma. Ma noi veneti
non siam mica quattro polentoni, sa? È
normale che alla gente girino le scatole
«Sia chiaro: c’è un dato incontrovertibile che riguarda l’aspetto identitario
legato alle Province. La gente si sente
padovana o trevigiana e questa è una
cosa importantissima. Ma la questione
amministrativa è un’altra cosa».
Lei sembra l’unico leghista d’accordo
con l’abolizione delle Province...
«Ma di fatto sono già cancellate. Ripeto: la questione è ormai puramente
ideologica».
Quindi l’abolizione delle Province non
inciderà sul decentramento?
«Il modello federalista che funziona è
quello degli enti intermedi. Quello delle regioni, dei Lander tedeschi, per fare un esempio. Ma con lo stravolgimento del Titolo V si sta andando proprio nella direzione opposta».
@marcobreso
8 .Primo Piano
STAMPA
.LA
MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014
U
RIFORME
IL PARLAMENTO AL LAVORO
GIUSTIZIA
Coltivare marijuana
e immigrazione clandestina
non saranno più reati
Via al piano di depenalizzazione. Lega e Fdi contro
FRANCESCO GRIGNETTI
ROMA
Diventa legge una delle riforme impostate a inizio di legislatura: salvo colpi di scena,
con il voto di stamani alla Camera si vara la messa in prova, un sistema per venire incontro a chi finisce sotto processo per la prima volta, limitatamente a reati con pena fino a 4 anni, e che può concordare con lo Stato un percorso
di riabilitazione e di lavori socialmente utili. Al termine,
se le cose saranno andate bene, il reato risulterà estinto, il
processo non si sarà celebrato e il soggetto non avrà fatto
una sola notte di carcere.
«Un indubbio passo avanti in termini di civiltà giuriIL VICEMINISTRO COSTA
«Questo provvedimento
ci aiuterà a deflazionare
carceri e tribunali»
dica», dice il vice ministro
della Giustizia, Enrico Costa, Ncd. «Con questo e altri
provvedimenti passiamo da
un sistema troppo ingessato, e incentrato sulla detenzione in carcere, a uno più
flessibile. La messa in prova
ci aiuterà nel deflazionare i
tribunali e ad alleviare il sovraffollamento delle carceri.
Ovviamente ci aiuterà anche con l’Europa che ci tiene
sotto osservazione».
È il sovraffollamento carcerario, al solito, l’incubo del
governo. Quel sovraffollamento che ieri mattina, per
dire, ha convinto un tribunale svizzero, a Bellinzona, a
Multe
4
5
anni
anni
Il limite massimo
di pena per cui varranno
le misure alternative
L’immigrazione
clandestina venne resa
reato da Maroni nel 2009
D’ora in poi
chi verrà
trovato
con piantine
di marijuana
potrebbe
cavarsela
pagando
una sanzione
JEANETTE MARTIN/
DEMOTIX/CORBIS
Le altre novità
1
2
3
La delega al governo
L’accordo con Casablanca
Estinzione del reato
1 La legge prevede che sia
1 Se il percorso di riabilita-
l’esecutivo a introdurre sanzioni
amministrativeecivilialternative.
Prevede che i cittadini marocchini detenuti in Italia scontino
in patria gli ultimi 2 anni di pena.
negare l’estradizione per un
cittadino italiano, arrestato su
mandato di cattura internazionale, perché in patria le carceri non sarebbero all’altezza di
standard democratici. Ed è solo l’ultimo caso di una serie.
Con il pensiero al sovraffollamento carcerario, sempre ieri, il ministro della Giustizia
Andrea Orlando è volato in
Marocco dove ha firmato un
accordo bilaterale per cui sarà
possibile far scontare gli ultimi
due anni di pena ai detenuti
marocchini a casa loro. «La popolazione marocchina nelle
carceri italiane - dice il ministro - sfiora i 4000 detenuti.
Questo accordo, siglato nel rispetto delle Convenzioni Internazionali, può contribuire,
a regime, ad affrontare le problematiche condizioni del nostro sistema penitenziario».
Anche se la stragrande
maggioranza del Parlamento è
favorevole a questo ddl, però,
ieri è stata una giornata di battaglia. Tra le pieghe del prov-
vedimento, infatti, ci sono alcune depenalizzazioni significative per tutti i reati che prevedono, in caso di condanna,la
sola pena della multa o dell’ammenda. Due in particolare: si depenalizzano il reato di
immigrazione clandestina e
quello di coltivazione di piante
dagli effetti stupefacenti e
quindi vietate.
La legge prevede una delega
al governo per introdurre sanzioni amministrative e civili alternative al reato penale.
zione andrà bene non verrà neanche celebrato il processo.
Ma se sulla depenalizzazione della coltivazione di marijuana nessuno si scandalizza, sulla depenalizzazione del
reato di immigrazione clandestina, «creazione» di Roberto
Maroni, i leghisti fanno le barricate. Il segretario Matteo
Salvini già annuncia un referendum: «La Lega non si arrende».
Il vulcanico leghista Gianluca Buonanno, poi, durante il
suo intervento tira fuori una
spigola e la sventola per aria:
«Sentiti certi discorsi, pensavo che fossimo davanti ad un
pesce d’Aprile. Qui c’è chi si lamenta del fatto che gli immigrati sono trattati peggio dei
turisti. Allora diamo le spigole
ai nostri poveri». Espulso.
Anche Fratelli d’Italia, però, si batte. Ignazio La Russa
attacca gli “alleati” di Forza
Italia: «Non mi meraviglia la
sinistra, che è sempre stata coerente nella sua posizione, ma
Forza Italia. Capisco gli esponenti dell’Ncd che sono al governo e che hanno quindi un
obbligo di permanenza, non
quelli di Fi che dicono di stare
all’opposizione».
I FUNERALI
Milano in fila
per l’addio
a D’Ambrosio
Il pool di mani Pulite
quasi al completo (Francesco Saverio Borrelli,
Ilda Boccassini e Gherardo Colombo), magistrati con cui è stato in
prima linea, avvocati,
rappresentanti delle
istituzioni e politici, ma
anche i suoi collaboratori, gli uomini della sua
scorta, molti dipendenti
del Tribunale e semplici
cittadini che hanno saputo apprezzare il suo
lavoro. Ieri Milano, la
città dove ha vissuto
gran parte della sua vita, si è riunita per dire
addio a Gerardo D’Ambrosio, l’ex Procuratore
della Repubblica morto
due giorni fa.
1
LA STAMPA
MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014
Come funziona negli altri Paesi
9
Inghilterra
mesi
Il periodo previsto
dal nuovo testo
se non ci sono figli
Il divorzio può essere
pronunciato immediatamente in caso di
adulterio o nel caso in
cui un coniuge abbia tenuto un comportamento
tale per cui non si può pretendere che l’altro continui a vivere con lui. Di
fatto i coniugi che raggiungono un accordo ottengono immediatamente il divorzio affermando che uno di loro ha tenuto un comportamento incompatibile con il matrimonio. In alternativa il divorzio può essere ottenuto dopo cinque
anni di separazione di fatto (non pronunciata
da un giudice, come invece in Italia)
3
anni
Il tempo minimo della
legge attuale da quando
ci si presenta dal giudice
Francia
Il divorzio è stato introdotto in Italia nel 1970 dalla legge Fortuna-Baslini
DIRITTO DI FAMIGLIA
Divorzio in meno di un anno
La Camera ci riprova
L’Italia ha uno degli iter più lunghi. Oggi la nuova proposta in Commissione
FRANCESCA SCHIANCHI
ROMA
Dodici mesi per ottenere il
divorzio; anche meno, solo
nove, se l’accordo è consensuale e non ci sono figli minorenni. È questa la proposta
che faranno oggi pomeriggio,
in commissione Giustizia alla
Camera, i due relatori della
legge sul divorzio breve, tentando così di trovare una mediazione tra le sei diverse
ipotesi avanzate da quasi tutIDEA BIPARTISAN
La proposta è targata
Pd -Fi anche se nei partiti
convivono diverse anime
ti i partiti e facendo partire
l’iter del provvedimento: una
rivoluzione per migliaia di
separati in attesa di divorzio,
se riuscisse ad essere approvata in Commissione e poi in
Aula. Una netta riduzione dei
tempi rispetto ai tre anni attuali, anche perché il calcolo
non partirebbe più, come
ora, dal momento in cui i co-
niugi si presentano davanti al
presidente del Tribunale, ma
già alla presentazione della domanda.
Il Parlamento italiano ci riprova, a mettere mano alla legge che nel 1970 istituì il divorzio, sottoposta a referendum
quattro anni dopo. «L’Italia è
tra i Paesi europei in cui i tempi per ottenere lo scioglimento
del matrimonio sono più lunghi, altrove spesso è sufficiente un atto amministrativo»,
spiega Alessandra Moretti del
I relatori
La nuova
proposta
sarà
presentata
da Alessandra
Moretti del Pd
(nella foto)
e da Luca
D’Alessandro
di Forza Italia
Pd, relatrice del provvedimento insieme al forzista Luca
D’Alessandro. In Francia,
Olanda, Inghilterra e Germania il tempo per ottenere il divorzio spazia da pochi mesi a
due anni, mentre in Svezia lo
scioglimento delle nozze è addirittura automatico se la richiesta è consensuale, si prolunga per sei mesi se uno dei
due si oppone.
«Come avvocato mi occupo
di diritto di famiglia, e so che la
lunghezza dei tempi spesso
esaspera il conflitto tra i coniugi, a tutto danno dei figli, e dello stesso sistema giudiziario»,
prosegue la Moretti. Sei sono
le proposte presentate sul tema: due del Pd, una firmata da
esponenti di Ncd e Fi, una del
M5S, una di Sel e una del Psi.
Si va dai sei mesi da allungare
a un anno se ci sono minori (il
testo dei Cinque stelle, e, molto
simile, quello dei socialisti) alla
proposta del centrodestra, che
accorcia i tempi a un anno in
caso di separazione consensuale ma lascia validi i tre anni
se ci sono bambini di mezzo.
Nel tentativo di trovare una
mediazione, Moretti e D’Alessandro hanno pensato alla
proposta dei dodici mesi che
possono scendere a nove. Consapevoli che, comunque, approvare questa legge non sarà
una passeggiata.
Già altre volte il Parlamento
è partito di slancio sull’argomento per poi arenarsi – l’ultimo tentativo fallito, nella scorsa legislatura – e tuttora all’interno dei partiti convivono
opinioni diverse. «Personalmente credo che se una storia
è finita aspettare tre anni significa solo incancrenire i rapporti. Ma so che nel mio partito coesistono visioni diverse»,
spiega D’Alessandro. Cosa che
ammette anche la capogruppo
di Ncd, Nunzia De Girolamo:
«Tra noi ci sono sensibilità diverse. Faremo una riunione e
cercheremo una sintesi». Oggi
comincia il percorso, una volta
presentati gli emendamenti si
capirà se ci sono resistenze. La
Moretti è fiduciosa: «Ce la possiamo fare a portare il testo in
Aula entro fine maggio».
QUANTO PESA LA MALEDIZIONE DEL FALLIMENTO
CARLO RIMINI*
l rapporto fra il diritto italiano
e il divorzio è piuttosto tormentato. Molti ricordano il dibattito politico e sociale che portò all’approvazione della legge sullo
scioglimento del matrimonio nel
1970. Una discussione che durò
appena un lustro: cinque anni separano la presentazione del primo
progetto del deputato socialista
Loris Fortuna dall’approvazione
della legge. A cavallo del 1968 il
Parlamento seppe raggiungere un
risultato epocale: incredibili sembrano oggi quegli anni. Meno conosciuta è invece la data di nascita, molto più remota, del dibattito
sul divorzio in Italia. È una data
precisa, conosciamo persino l’ora:
la sera tarda, molto tarda, dell’11
novembre 1563. Quella notte si
conclusero i lavori di una Sessione
del Concilio di Trento con l’appro-
I
Primo Piano .9
.
vazione del corpo di norme sul matrimonio, il celebre Tametsi. Le cronache ufficiali raccontano che si
giunse all’approvazione dopo una
«feconda sintesi» fra posizioni divergenti: anche allora il linguaggio
della diplomazia era felpato. Cronache meno ufficiali raccontano che
nella sala dove si svolgevano i lavori
del Concilio volarono le sedie (forse
non solo in senso figurato). Quale
era il problema? A nord delle Alpi, le
Chiese riformate ammettevano il divorzio sulla base della prova dell’adulterio di un coniuge e i Padri
riuniti a Trento si interrogavano
sulla opportunità di continuare a
considerare il matrimonio come sacramento indissolubile. Ebbene, la
Chiesa cattolica, dopo molto travaglio, definì la questione con due lettere «a. s.»: anathema sit! Un anatema formidabile fu scagliato contro
tutti coloro che ammettevano il divorzio. Due lettere che sono il punto
di partenza della divaricazione fra il
diritto di famiglia a nord e quello a
sud delle Alpi. A distanza di quasi
cinquecento anni, l’eco di quella lontanissima discussione risuona ancora minacciosa nelle aule del nostro Parlamento. Nel 1970 la politica
seppe mediare fra le due anime della nostra gente: quella cattolica e
quella laica. Il divorzio fu ammesso,
ma solo dopo cinque anni di separazione legale (poi ridotti a tre, senza
molto clamore, nel 1987).
Oggi la previsione di un periodo
di separazione legale prima del divorzio appare come un relitto storico privo di senso. Perché imporre ai
coniugi che vivono separatiti di rimanere sposati per tre anni? Per favorire la riconciliazione? Suvvia!
Per tutelare l’interesse dei figli che i
genitori siano ancora sposati? Se i
genitori si separano i figli generalmente ne soffrono, ma il loro dolore
non è minimamente affievolito dal
fatto che formalmente il vincolo matrimoniale sia tenuto vivo per ulteriori tre anni. Eppure il nostro Parlamento si è mostrato negli ultimi
anni assai meno pronto a governare
il cambiamento della famiglia rispetto a quello del 1970. Disegni di
legge sul divorzio breve sono stati
presentati in tutte le ultime legislature, ma non si è mai arrivati all’approvazione. Ci si arrivò molto vicini
nel 2003 quando un disegno di legge
fu votato all’unanimità dalla Commissione Giustizia della Camera
ma, a sorpresa, fu bocciato dall’Aula. Sarà ora la volta buona? O, come
si usa dire oggi, #lasvoltabuona?
Nella speranza di essere smentiti,
possiamo tentare una profezia: contro gli antichi anatemi, anche il più
coraggioso getta la spugna... con
gran dignità.
*Ordinario di diritto privato
alla Statale di Milano
@carlorimini
Il divorzio può essere
ottenuto immediatamente se c’è il consenso di entrambi i coniugi. Se non vi è accordo, il
divorzio può essere ottenuto dopo un lungo periodo
di separazione di fatto oppure sulla base della
prova di una colpa da parte di un coniuge (generalmente l’adulterio).
Germania
Il divorzio può essere
pronunciato sulla base della prova che
l’unione matrimoniale
è venuta meno. Il giudice non può rifiutare di
pronunciare il divorzio se entrambi i coniugi lo chiedono e hanno vissuto di
fatto separati da almeno un anno.
Spagna
Il divorzio può essere
pronunciato immediatamente se entrambi i coniugi lo
chiedono. Se invece la
richiesta viene presentata da un solo coniuge, questi deve dimostrare di subire un grave pregiudizio alla sua vita, all’integrità psichica o morale
per effetto della vita comune.
Portogallo
Il divorzio viene pronunciato immediatamente se entrambi i
coniugi sono d’accordo. In questo caso il divorzio non richiede neppure la sentenza di un giudice ma di una autorità amministrativa. Se il divorzio viene chiesto da un solo coniuge, questi
deve dimostrare la definitiva rottura dell’unione coniugale, per esempio dimostrando l’adulterio dell’altro (in questo caso il divorzio è pronunciato da un giudice e non dall’autorità amministrativa).
Norvegia
Il divorzio può essere
ottenuto dopo un anno di separazione pronunciata da un giudice o dopo due anni di
separazione di fatto.
Svezia
Se entrambi i coniugi
sono d’accordo, il divorzio viene pronunciato immediatamente. Se uno solo dei coniugi chiede il divorzio è
necessario un periodo di attesa di sei mesi.
Finlandia
Il divorzio viene pronunciato immediatamente anche se è un
solo coniuge a chiederlo.
MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 LA STAMPA 10
R
LA STAMPA
MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014
Primo Piano .11
.
U
FRANCIA
TERREMOTO AMMINISTRATIVE
Intervista
CESARE MARTINETTI
“Valls è il Renzi francese
che può salvare Hollande”
Lazar: ma attenti alla Le Pen, rischia di diventare il primo partito
arine Le Pen potrebbe
davvero diventare
leader del primo partito la sera dello scrutinio europeo, dice
Marc Lazar, ma il vero interrogativo
di oggi è se e come Manuel Valls, neo
primo ministro, riuscirà a raddrizzare la barca del governo Hollande che
esce quasi affondata dalle elezioni
municipali. Lazar, politologo, docente a Sciences-Po di Parigi e alla Luiss
di Roma è nella posizione migliore
per ragionare della politica in Francia e coglierne tutte le suggestive
analogie con l’Italia.
M
Il nuovo premier va oltre
il riformismo classico
di Hollande, si muove
sulla linea della sinistra
liberale alla Blair. Voleva
anche cambiare il nome
al Ps, in Partito Democratico
Il Front National ha messo
radici nel territorio
si è allargato a regioni dove
era quasi totalmente
assente. E ha uno slogan
forte: «Siamo contro
l’Umps, unione di Ump e Ps»
Manuel Valls, un uomo della destra
del partito potrà salvare la sinistra
francese?
«François Hollande non poteva fare
altrimenti, è stato costretto, come fu
costretto Mitterrand nell’88 quando
dovette nominare primo ministro Michel Rocard, il suo grande avversario
nel partito. In questo momento Valls
è l’unico socialista popolare. Per una
volta Hollande va fino in fondo».
Certo, Valls è una scelta molto radicale. Ma i due si capiscono?
«Hanno un accordo di fondo sulle
grandi linee di politica economica annunciate a gennaio dal presidente.
Quelle non cambiano e hanno una
piena sintonia sull’Europa».
Hollande a gennaio si è dichiarato
«socialdemocratico», una parola
che fa ancora alzare qualche sopracciglionellasinistrafrancese.MaValls
è socialdemocratico?
«Ha un’identità politica più complicata. Appartiene alla sinistra liberale
per la sua attenzione a valorizzare
l’individuo, per la piena accettazione
dell’economia di mercato e dell’Unione europea. Ma è anche un giacobino
che crede nel ruolo dello Stato, nei
Storico e sociologo
Marc Lazar insegna
all’Institut d’études politiques
di Parigi e alla Luiss di Roma
valori della Repubblica, nella necessità di integrarsi per gli immigrati anche
in funzione della sicurezza».
E che differenze ci sono tra i due?
«Allora, diciamo che oggi in Europa ci
sono grosso modo tre possibili risposte della sinistra alla crisi. Quella classica: facciamo come si faceva nel passato, più tasse, più protezione sociale,
eccetera. Poi ci sono i modernizzatori
che si collocano nella classica tradizione socialdemocratica e tra loro vi è
Hollande. Valls appartiene ancora a
una terza posizione, di quelli che si
spingono oltre i confini della sinistra,
come ha fatto Blair, per capirci. E come ora si muove Renzi».
Aveva anche proposto al Ps di cambiare nome. Come voleva chiamarlo?
«Partito democratico, lui è molto interessato all’esempio italiano. Ecco, se
teniamo il filo di confronto con l’Italia
diciamo che se Valls sta a Renzi Hollande sta a Bersani».
Ci sono rischi per il governo?
«Vedremo domani (oggi, ndr) il punto
di equilibrio che riusciranno a trovare e con che tipo di maggioranza. I
due ministri ecologisti hanno già annunciato che non vogliono stare in un
governo con Valls, ma questo non
vuol dire, perché si trova sempre un
Verde disponibile a gestire un portafoglio ministeriale».
E la sinistra socialista?
«Ecco quello è il punto. Che farà Benoît Hamon, ministro delegato all’Economia sociale e solidale, uomo
immagine della sinistra socialista nel
governo? Non credo che ci saranno
rotture: sono tutti su una stessa nave
che sta navigando malissimo. Sosterranno il governo, pur suonando una
musica diversa».
Professor Lazar, a conti fatti il Front
National ha poi vinto quattordici municipi di città medio piccole, difficili
anche da memorizzare per chi non conosce la Francia profonda. È giustificato tutto l’allarmismo che si è fatto intorno al partito di Marine Le Pen? È
stata una vera vittoria?
«Sì, io credo che sia stata una vera
vittoria. La grande novità è che queste elezioni hanno rivelato un vero insediamento locale del Front. Finora il
partito viveva sulla visibilità delle
elezioni presidenziali. Ora ha messo
radici nel territorio».
Ma la media dei voti, dove sono state
presentate le liste del Front, non è stata superiore a quella delle presidenziali e cioè intorno al 15 per cento. Perché
dice che è cresciuto?
«Perché ha aumentato i voti nella due
zone classiche, il Sud e il Nord-Est e ne
ha presi dove era quasi totalmente assente, l’Ovest, per esempio, la Bretagna. Ora vedremo cosa faranno questi
eletti. Le precedenti esperienze di sindaci frontisti, negli Anni 90, sono state
disastrose».
Peserà molto nel voto europeo?
«Penso di sì, in questo momento gode
di una forte dinamica. Marine Le Pen,
con molta abilità politica, domenica
scorsa, commentando i risultati, ha
detto ai suoi elettori: appuntamento al
25 maggio. E ha annunciato: noi sare-
mo contro l’Umps, che è l’unione delle
sigle dei due partiti entrambi europeisti, l’Ump, la destra repubblicana e il
Ps, il partito socialista. È un argomento fortissimo».
Lei pensa davvero che il Front di Marine Le Pen, come diceva un sondaggio
di qualche mese fa sulle intenzioni di
voto, potrebbe essere il primo partito
di Francia alle europee?
«È possibile. L’altro dato molto forte
di queste elezioni è stato l’assenteismo che ha battuto tutti i record.
Tradizionalmente le municipali sono
elezioni con un’alta partecipazione
perché il rapporto tra elettori ed
eletti è diretto e decisivo. Il segnale
partito dalla Francia suona dunque
come un avvertimento a tutta Europa. Ed è un vero rischio».
Però se torniamo ai numeri delle elezioni municipali, se il grande sconfitto
è il Partito socialista, il vero vincitore è
l’Ump. Una sorpresa?
«Sì, l’Ump ha vinto come aveva vinto la
sinistra nel 1977, le elezioni che poi prepararono la vittoria di Mitterrand. E si
tratta di una vera riconquista di territori, sono apparsi quadri nuovi, sindaci giovani, il partito si sta ricostruendo
come l’alternanza possibile».
Ma chi lo guiderà?
«Ecco, questo è il vero problema.
Jean-François Copé, l’attuale leader
che rivendica il merito della vittoria?
Alain Juppé, il vecchio saggio, trionfalmente rieletto sindaco a Bordeaux
già al primo turno?».
O Sarkozy, che si muove in chiaroscuro, giocando con la barba lunga di
due-tre giorni forse per rievocare la
sua discesa in campo nella corsa all’Eliseo cominciata con la battuta: ci penso ogni mattina mentre mi rado?
«Tutto è possibile, vedremo».
Un’integrazione riuscita
La Francia ora si affida
all’orgoglio degli spagnoli
fuggiti dal franchismo
PAOLO LEVI
PARIGI
Anche questa è Europa. Con i due figli dell’immigrazione spagnola fuggiti alla dittatura franchista, Manuel
Valls e Anne Hidalgo, incoronati ai
vertici del potere di Parigi, il premier
e la prima cittadina, nati rispettivamente a Barcellona, in Catalogna, e
San Fernando, in Andalusia.
Due socialisti per due storie che
riflettono origini sociali, traiettorie
e sensibilità politiche diverse. Ma
accomunate da solidi punti comuni:
la fuga dalla Spagna tetra del regime, la speranza di un futuro migliore nella Francia delle mille luci degli
Anni Sessanta e l’orgoglio delle proprie origini. Due storie che parlano
anche del modello francese di integrazione che, nonostante le pagine
buie (dal massacro degli operai italiani ad Aigues-Mortes, nel 1893, fino ai moti incendiari nelle banlieue
di Parigi, nel 2005) ha segnato anche
tanti successi, nei campi più disparati, dal cantante Manu Chao, figlio
dell’esule Ramon, al pubblicitario
Jacques Séguéla, autore dello slo-
gan «la forza tranquilla» che fece vincere Mitterrand nel 1981. L’«onda spagnola» raggiunse i suo culmine alla fine degli anni Sessanta, quando la comunità raggiunse le 600mila persone,
oggi, con le naturalizzazioni e ritorni
in patria, approdata all’Unione europea, sono poco più di 100mila.
Ma i loro figli stanno prendendo le
redini del Paese. Valls, 51 anni, che ieri
ha preso il posto di Jean MarcAyrault a Matignon, il Palazzo Chigi
francese, è figlio di una famiglia di intellettuali, con il padre pittore catalano, Xavier Valls, fuggito in Francia alla fine degli Anni 40. Di origini più modeste Anne Hidalgo. Quando Antonio,
il padre ottantenne della candidata
sindaco della gauche, sentì il velenoso
commento («Quella di Parigi sarà la
battaglia tra una star e una portiera»)
dell’entourage dell’aristocratica sfidante, Nathalie Kosciusko-Morizet,
prese subito il telefono per consolare
la figlia: «Non ti preoccupare - rispose
Anne - più fanno così e più facile sarà
vincere». La vita e la carriera politica
di «Madame la Maire» affonda le radici nel secolo scorso. Il nonno repubbli-
CHRISTIAN HARTMANN/REUTERS
Manuel Valls
Dall’altro ieri è primo ministro: ha sostituito Ayrault
130mila
immigrati
I cittadini spagnoli residenti
in Francia; erano 600 mila
nel 1968, al culmine
dell’ondata
migratoria
YOAN VALAT /EPA
Anne Hidalgo
Nuovo sindaco di Parigi: ha sconfitto Kosciusko-Morizet
cano fu costretto a fuggire dopo il colpo di Stato franchista del 1936. Arrivò
in Francia sul dorso di un mulo, prima
di tornare al paese, dove scampò per
un pelo alla condanna a morte. Negli
Anni 60 sarà il padre squattrinato e
anti-franchista a riprendere la strada
della République. «Fu un salto nel
vuoto», disse una volta Anne raccontando che all’epoca «si parlava male di
spagnoli, portoghesi e italiani».
Diverso il percorso di Valls, cresciuto nell’atelier del padre pittore, a due
passi dalla Senna, frequentato da in-
tellettuali e artisti, tra cui, pare, Hugo
Pratt. In quella Parigi cosmopolita e
distante dalla Lione operaia degli Hidalgo, il socialista più liberale di Francia divora libri e si costruisce una coscienza politica. A prendersi cura di lui
anche la madre svizzera-ticinese, Luisa Galfetti: il neo-premier è ottimo conoscitore dell’italiano. Tifoso del Barcellona e del Paris-Saint Germain, continua a portare con fierezza le sue origini. E forse non è un caso se si è fatto
fotografare in Camargue mentre marchia a fuoco un toro locale.
12 .Estero
STAMPA
.LA
MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014
PIANO PER NUOVE BASI MILITARI. LA POLONIA CHIEDE «DUE BRIGATE»
La Nato: forze a Est
per aiutare l’Ucraina
Gas russo più caro
Verticea Bruxelles:“Mosca nonritiralesuetruppe”
Gazpromaumentai prezzi,Kievreplicaconi dazi
ANNA ZAFESOVA
Chiusura di ogni cooperazione con la Russia e assistenza
all’Ucraina al fine di renderla
«capace di provvedere alla
sua sicurezza»: dalla riunione dei ministri degli Esteri
della Nato a Bruxelles arriva
una condanna senza mezzi
termini a Vladimir Putin e alla «sfida fondamentale» che
ha lanciato contro la pace in
Europa. Il segretario generale della Nato Andres Fog Rasmussen ha smentito ieri il
ritiro parziale delle truppe
russe dal confine con l’Ucraina, promesso dal Cremlino
dopo i negoziati tra John Kerry e Serghei Lavrov: «Non
posso confermarlo, e questa
massiccia presenza militare
non contribuisce a distendere la situazione».
E così l’Alleanza Atlantica
riaccende i motori e annuncia i piani per rafforzare la
«difesa collettiva»: oltre alle
misure già prese, come l’invio di aerei spia Awacs in Polonia e Romania, e sorvoli di
ricognizione nel Baltico, si
parla di nuove basi militari in
Europa dell’Est. Un’espansione nel territorio dei suoi membri più recenti dalla quale la
Nato si era astenuta finora, soprattutto per non irritare la
Russia. Ma dopo l’annessione
della Crimea nessuno si sente
più al sicuro, e Varsavia ha
chiesto ieri l’invio di due brigate della Nato: «L’incremento
della presenza militare dell’Alleanza sul nostro territorio è
La Duma approva
una legge per dare
la cittadinanza
ai russofoni nell’ex Urss
troppo lento», si è lamentato il
premier Donald Tusk.
Anche Kiev avrà l’assistenza
militare che ha chiesto nei giorni scorsi per fronteggiare
un’eventuale nuova invasione
russa. L’adesione alla Nato per
ora non è all’ordine del giorno,
ma sarà inevitabilmente un argomento della campagna per le
presidenziali del 25 maggio.
Yulia Timoshenko vuole l’en-
C’È IL RISCHIO CHE LE SCATOLE NERE SI «SPENGANO»
+44%
di aumento
Il prezzo del gas fornito
dalla Gazprom
all’Ucraina
MAX VETROV/AFP
Tank ucraini caricati su vagoni ferroviari per essere ritirati dalla Crimea
+50%
al dettaglio
trata nell’Alleanza, il premier
Arseny Yatseniuk, del suo stesso partito, è però più prudente,
il presidente ad interim
Olexandr Turchinov non ha
escluso la necessità di cambiare lo status neutrale del Paese,
e Mosca ha reagito con una vibrante dichiarazione di protesta che ricorda come precedenti tentativi di avvicinamento a Bruxelles erano costati a
Kiev un «peggioramento dei
rapporti con la Russia».
Ma i rapporti sono già al minimo storico, e ieri Gazprom ha
aumentato di 120 dollari, a 380
dollari per mille metri cubi, il
prezzo del metano che fornisce
L’aumento deciso
per il prezzo del gas
alle famiglie ucraine
al vicino, in attesa di nuovi rincari. Kiev in risposta ha rialzato del 10% le tariffe per il transito del gas sul proprio territorio.
Ma ieri sono scattati anche i
primi aumenti di accise nelle
bollette dei cittadini, dovuti al
drastico piano di aggiustamento dei conti di Kiev, che
però ha promesso di aiutare
«4 milioni di famiglie più svantaggiate». Una misura inevita-
A TRE ANNI DALL’INIZIO DEL CONFLITTO
Aereo, continua il giallo Siria, oltre 150mila morti
Non sono suoi i rottami Otto mila sono bambini
ENRICO CAPORALE
Avete presente il Boeing 777
della Malaysian Airlines
partito da Kuala Lumpur l’8
marzo alle 00.40 ora locale
con 239 persone a bordo e
sparito dai radar poco prima di entrare nello spazio
aereo del Vietnam?
Dopo settimane di annunci
e smentite, il 24 marzo sembrava che il mistero fosse quasi risolto. Il premier malese
Najib Razar aveva convocato
una conferenza stampa per
annunciare che il velivolo era
precipitato nell’Oceano Indiano. I satelliti australiani avevano fotografato oggetti galleggianti sospetti in un tratto di
mare a 2 mila chilometri da
Perth. Poco dopo anche Francia, Thailandia, Giappone e
Gran Bretagna avevano annunciato di aver individuato
tracce del Boeing in quell’area.
Tutti d’accordo, insomma. Restavano solo da recuperare le
scatole nere. E invece no. Due
giorni fa il governo malese ha
riferito che «nessuno degli oggetti avvistati è riconducibile
all’aereo scomparso». Ma non
è finita qui. Anche il famoso
messaggio «Tutto bene, buona
notte», comunicato alla torre
di controllo prima di sparire,
sarebbe stato frainteso: la traduzione corretta è «Buonanotte, Malaysian 370». Chi l’ha
pronunciato? Impossibile saperlo, le autorità non sanno se
sia stato il pilota o il copilota.
DAMASCO
La guerra in Siria è un’ecatombe senza fine. Più di 150
mila persone sono morte in
tre anni di violenze: tante
quante sono state uccise in 15
anni di guerra civile in Libano
fra il 1975 e il 1990. Un terzo
delle vittime è costituito da civili e di questi almeno ottomila sono bambini.
Il bilancio è stato diffuso ieri dall’Osservatorio nazionale
per i diritti umani in Siria
(Osdh), l’organizzazione che
dal 2007 monitora le violenze
nel Paese che è vicina alle opposizioni anti-regime. Le Nazioni
Unite hanno invece smesso da
mesi di contare i morti in Siria.
Nel bilancio dettagliato e
complessivo delle violenze in
corso dal marzo 2011 a oggi si
legge che dal 2011 a oggi 37.781
miliziani ribelli, tra cui qaedisti,
sono morti negli scontri e che
58.480 miliziani filo-regime sono caduti. Tra questi, 35 mila
sono i militari governativi di
Damasco e 364 i jihadisti sciiti
libanesi Hezbollah.
[E. ST.]
bile che rende più facile per
Mosca fomentare lo scontento
nelle regioni russofone, i cui
abitanti presto avranno la
possibilità - in base a una nuova legge proposta alla Duma di avere la cittadinanza russa
con procedura accelerata.
E intanto il governo ucraino
ha cominciato un giro di vite
contro Pravy Sector, la milizia
nazionalista del Maidan che il
Cremlino dipinge come la
principale forza «nazista» al
potere in Ucraina. Il ministro
dell’Interno di Kiev, Arsen
Avakov, dopo aver eliminato
uno dei capi del Pravy Sector
nei giorni scorsi, ha approfittato di un incidente con sparatoria tra due miliziani per
sgomberare il movimento dal
suo quartier generale nel centro della capitale, e costringerlo a consegnare le armi.
Il giorno 29 marzo 2014 è mancato
all’affetto dei suoi cari
Carlo Ferrato
A Funerali avvenuti ne danno il triste
annuncio la moglie Anna Maria e i igli
Adolfo con Stefania, Paola con Mauro.
Carlino sarai sempre nei nostri cuori.
– Torino, 2 aprile 2014
O.F. Eurofunerali 011.389335
I cognati Laura, Enrico, Franco ricordano con affetto CARLINO.
Giovanna, Rosita, Marco con Cornelia,
Ernesto e Maria Luisa ricordano affettuosamente zio CARLINO.
Nanni e Giotti con le loro famiglie ricordano con affetto il caro CUGINO.
Graziano e Angelo Lucchetti piangono
con la famiglia il caro amico CARLINO.
La famiglia Schiavone si stringe con
affetto ad Anna Maria, Adolfo e Paola
e partecipa commossa al triste momento.
Un aereo sorvola l’Oceano Indiano
A tre settimane di distanza,
dunque, il giallo sulla scomparsa del volo MH370 si fa sempre
più fitto. Un rapporto della
«Reuters» dal titolo «Geopolitical games handicap hunt for flight» sottolinea come la ricerca
dell’aereo abbia riguardato oltre 24 Paesi senza nessun coordinamento centrale. Matthias
Chang, noto giurista malese, ha
spiegato che «le investigazioni
sono rimaste in una specie di
limbo a causa della riluttanza
dei Paesi coinvolti a condividere
dati sensibili». Ieri, intanto, dall’Australia è salpata la nave con
il localizzatore sottomarino in
grado di captare i segnali delle
scatole nere. L’arrivo sul luogo
delle ricerche è previsto il 4
aprile. Peccato che probabilmente per quella data le scatole
nere non saranno più in grado di
emettere segnali: le batterie, infatti, durano solo trenta giorni.
Il giorno 27 marzo è mancata all’affetto dei suoi cari all’età di anni 85
Erminia Fornelli
ved. Cargnino
Le sue ceneri sono state accolte nel
Cimitero di Traves e tumulate vicino ai
suoi cari.
– Traves, 2 aprile 2014
E’ mancato all’affetto dei suoi cari
Piero Guarnier
IL VESCOVO USA: «È LA NOSTRA LAMPEDUSA»
Messa per i migranti ai confini del Messico
artefice della ditta
Autoclavi Guarnier
L’annunciano: la moglie Jole, il iglio
Enrico, le nipoti Francesca e Gaia, parenti tutti. I Funerali avranno luogo in
Torino venerdì 4 c.m. ore 10 parrocchia Beata Vergine delle Grazie, Crocetta.
– Torino, 1 aprile 2014
O.F. Remondino s.r.l.
1 Il Vangelo sociale di Papa Francesco arriva a Nogales, nel deserto al
confine tra Arizona e Messico: «Quella frontiera è la nostra Lampedusa», ha detto il vescovo Elizondo di Seattle che ieri, con altri otto alti
prelati, ha celebrato messa per dimostrare l’appoggio alla riforma dell’immigrazione bloccata da anni in Congresso. L’obiettivo, ha spiegato
il Cardinale Arcivescovo di Boston Sean O’Malley (nella foto), è di «puntare i riflettori sulle conseguenze umane di un sistema sbagliato».
I medici dell’ospedale Santissima Trinità di Fossano sono vicini al dolore del
dott. Mauro Feola per la scomparsa
del papà
Benito Feola
– Fossano, 1 aprile 2014
IL PREMIER TUSK
Varsavia propone
«l’unione europea
dell’energia»
La Polonia propone
«un’unione energetica
dell’Ue», per ridurre la
dipendenza dalla Russia.
Ad annunciarlo il primo
ministro polacco Donald
Tusk. «La questione dell’indipendenza energetica, non solo della Polonia
ma di tutta l’Ue - ha aggiunto -, sta cominciando
ad assumere un’importanza che va al di là del
fattore economico».
1
Ha raggiunto il suo caro Rudy
Ada Bosco Norther
adorata mamma
nonna e bisnonna
L’annunciano i igli: Chichi e Carlo con
Costanza, nipoti e pronipoti. Funerali
giovedì 3 corr. ore 10 parrocchia Beata Vergine delle Grazie, Crocetta. S.
Rosario mercoledì 2 ore 18,45 stessa
parrocchia.
– Torino, 1 aprile 2014
Ada e Mariapia, con le rispettive famiglie, piangono la cara zia ADA e sono
vicine al dolore di Chichi e Carlo.
Mino, Cloe, Antonella, Beppe, Antonio e Carlotta ricordano, con affetto,
la cara zia ADA.
Nives e Mario abbracciano Carlo e Chichi con affetto.
Con ininito affetto Silla ricorda la cara
amica ADA. Un abbraccio a Chichi e
Carlo.
Silvia con Renata e Giovanni ricordando la bella amicizia abbracciano affettuosamente Chichi Carlo per la scomparsa della cara MAMMA.
E’ mancato
Rino Rossi
Ne danno il triste annuncio la moglie
Alessandra e il iglio Andrea. Rosario
mercoledì 2 ore 19 Funerale giovedì 3
ore 9,30 chiesa della Salute via Vibò
28 Torino.
– Torino, 31 marzo 2014
Fratello, sorelle, cognati e nipoti ricordano con affetto il caro
Angelo Pintus
– San Giorgio Can.se, 2 aprile 2014
ANNIVERSARI
Nell’affettuoso ricordo di
Dorina Liffredo Viano
Gioachino Viano
I igli ed i nipoti si raccolgono in preghiera. Messa ore 18,45 chiesa S.
Francesco Assisi.
– Torino, 2 aprile 2014
LA STAMPA
MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014
.
Estero .13
ALLA MEZZANOTTE DI LUNEDÌ È SCADUTO IL TERMINE PER SOTTOSCRIVERE LE POLIZZE
Sanità, rivincita di Obama
“Siamo a quota 7 milioni”
Dopo la partenza disastrosa la riforma centra il primo obiettivo
PAOLO MASTROLILLI
INVIATO A NEW YORK
Contro tutte le previsioni, la
riforma sanitaria del presidente Obama è sopravvissuta alla prova più difficile.
Alla mezzanotte di lunedì,
infatti, è scaduto il primo
termine stabilito dalla legge
per sottoscrivere le nuove
polizze, e secondo i dati iniziali l’amministrazione è riuscita a toccare la soglia cruciale dei sette milioni di
iscritti. Numero più, numero meno, era proprio la
quantità di adesioni che la
Casa Bianca considerava indispensabile, affinché la ri-
Ma i repubblicani
insistono: «Così
saliranno i prezzi
delle assicurazioni»
forma fosse sostenibile sul
piano economico. Una rivincita per il Presidente, dopo
le critiche politiche dei repubblicani, il ricorso vinto
davanti alla Corte Suprema,
e i problemi tecnici nella fase del lancio, che conferma
quanto meno l’esistenza della necessità per molti americani di trovare una nuova
copertura sanitaria.
Negli Stati Uniti vivono
circa 40 milioni di persone
che non hanno alcuna assistenza, perché non sono abbastanza povere per rientrare nei programmi gratuiti
dello Stato come il Medicare,
Il tweet del Presidente
Le tappe
Da oggi ci sono
oltre sette milioni
di nuovi motivi
perché ci importi
della riforma sanitaria
Grazie per combattere
per questo
1
La campagna elettorale
JEWEL SAMAD/AFP
Obama con il giocatore dei Red Sox David Ortiz
1 Nei 21 mesi che precedo-
no il voto tra il 2007 e il 2008
la riforma è al centro del programma di Barack Obama
2
ma neanche abbastanza ricche
per pagarsi le assicurazioni.
Obama ha fatto di questo problema il tema centrale del suo
primo mandato, e quattro anni
fa è riuscito a far approvare dal
Congresso ancora controllato
dai democratici l’Affordable
Care Act. Questa riforma allarga l’assistenza gratuita per i
meno abbienti, e offre sussidi
agli altri, per acquistare polizze private sovvenzionate dallo
Stato. Il primo ottobre scorso
erano cominciate le iscrizioni,
che si possono fare di persona,
al telefono, oppure via Internet. I siti però erano andati subito in tilt, mettendo a rischio
l’intero progetto. Il governo li
ha fatti riparare chiedendo
aiuto a consulenti esterni, e da
quel momento le iscrizioni sono costantemente aumentate.
La legge aveva stabilito la
data del 31 marzo come termine ultimo per sottoscrivere le
nuove polizze private, e lunedì
i siti si sono nuovamente bloccati, per la corsa degli ultimi
ritardatari. Alla fine però il totale degli iscritti ha toccato la
soglia dei 7 milioni, che ha un
Alla Corte suprema
1 Dopo la firma del presi-
dente nel 2010, due anni dopo la riforma viene considerata costituzionale
3
Le iscrizioni
1 Il 1° ottobre 2013 sono co-
minciate le iscrizioni. I siti Internet però sono andati in tilt,
mettendo a rischio il progetto
IL RAPPORTO DELLA COMMISSIONE INTELLIGENCE
Il Senato accusa la Cia: «Ha nascosto le torture»
La Cia ha «ingannato» il
governo americano sul suo
«brutale programma di interrogatori», nascondendo la
violenza dei metodi usati e
prendendosi il merito di alcune informazioni che i detenuti avevano fornito prima di
essere torturati. Queste pratiche non hanno portato al-
1
cuna traccia utile per trovare
Osama bin Laden. Sono solo
alcune delle gravissime accuse emerse dal rapporto della
commissione intelligence del
Senato anticipato dal
«Washington Post». «La Cia
ha ripetutamente descritto il
programma come uno strumento per ottenere informa-
zioni che hanno aiutato a
sventare complotti terroristici e salvare migliaia di vite. È
vero? La riposta è no». Il documento di 6.200 pagine descrive tecniche di interrogatorio
illegali, come l’immersione in
acqua gelata, una pratica simile al «waterboarding» (l’annegamento simulato).
doppio significato molto importante. Sul piano operativo,
infatti, dovrebbe garantire
una quantità complessiva di
pagamenti sufficiente a rendere sostenibile l’intera riforma.
Sul piano politico dimostra
che gli americani volevano la
nuova sanità, e se tutti i 7 milioni che l’hanno sottoscritta
andassero a votare per i democratici alle elezioni midterm di
novembre, il Congresso potrebbe tornare nelle mani del
partito del Presidente.
Non è così automatico, naturalmente, e i repubblicani insistono sul fatto che la riforma
non funziona perché farà salire i prezzi delle assicurazioni,
obbligherà molti americani a
perdere le polizze che hanno
oggi e i medici che preferiscono, e brucerà posti di lavoro
perché molte aziende dovranno diminuire il personale per
far fronte ai nuovi costi sanitari obbligatori. La sfida di Obamacare non è ancora vinta,
dunque, ma i numeri oggi danno ragione al Presidente.
I personaggi
Partecipò all’assalto del 1979
Iran,l’ambasciatore
all’Onucheriapre
laferitaconl’America
DALL’INVIATO A NEW YORK
Un sospetto rapitore di cittadini americani ambasciatore
all’Onu. È l’ultima provocazione dell’Iran agli Stati Uniti,
mentre procedono le trattative sul programma nucleare.
Le autorità Usa hanno ricevuto una richiesta di visto da
parte di Hamid Aboutalebi,
ex inviato della Repubblica
islamica in Italia e Belgio. Il
presidente Rohani lo ha scelto come rappresentante al
Palazzo di Vetro e in base agli
accordi del 1947 Washington
si è impegnata a consentire
l’accesso dei diplomatici incaricati di servire alle Nazioni
Unite. L’unico problema è che
Aboutalebi è accusato di aver
partecipato alle attività del
gruppo di studenti che il 4 novembre 1979 assalì l’ambasciata Usa a Teheran, tenendo poi prigionieri per 444
giorni i 52 diplomatici e funzionari americani. Proprio ieri un magistrato di Manhat-
Hamid Aboutalebi
È stato scelto da Rohani per
rappresentare l’Iran all’Onu
tan ha ordinato il sequestro di
un edificio posseduto dall’Iran
sulla Fifth Avenue per compensare le vittime del terrorismo.
Il blitz fu organizzato dal
gruppo radicale dei Muslim
Students Following the Imam’s
Line, collegato all’ayatollah
Khomeini. All’epoca Aboutalebi era uno studente e decise di
entrare nella formazione universitaria più estremista.
Quindi passò alla carriera diplomatica. Adesso sostiene che
non partecipò all’assalto: «In
alcune occasioni, quando i responsabili avevano bisogno di
fare traduzioni per i loro contatti con altri Paesi, io scrissi il
materiale in inglese e francese.
Poi - ha detto al sito Khabaronline - partecipai come traduttore alla conferenza stampa
in cui fu annunciato il rilascio
del personale femminile e nero dell’ambasciata, ma lo feci puramente per motivazioni umanitarie».
Altri testimoni ricordano la vicenda in
maniera diversa. Secondo Mohammad
Hashemi, uno dei leader dell’occupazione,
durante il sequestro
Aboutalebi fu inviato
ad Algeri, per ottenere supporto e gestire
la trattativa sugli
ostaggi. Con lui c’era Abbas
Abdi, uno degli architetti dell’intera operazione. In memoria di questo contributo, la foto
del nuovo ambasciatore all’Onu
si trova ancora su Taskhir, il sito dei Muslim Students Following the Imam’s Line.
Il dipartimento di Stato ha
detto che considererà la richiesta di visto come tutte le
altre, ma in passato non ha risposto a quelle di leader indesiderati, come il presidente sudanese Bashir.
[PAO. MAS.]
Israele-Palestina
Usa,laspiaPollard
pedinaperrilanciare
inegoziatidipace
MAURIZIO MOLINARI
CORRISPONDENTE DA GERUSALEMME
Gli Stati Uniti potrebbero liberare Jonathan Pollard per evitare il collasso dei negoziati fra
Israele e palestinesi. Sono fonti
ufficiose a confermare l’iniziativa Usa sulla spia Pollard, in
coincidenza con l’arrivo nella
regione del Segretario di Stato
John Kerry impegnato a scongiurare il corto circuito.
L’accordo a cui si lavora è basato su una triangolazione: gli
Usa liberano Pollard entro l’imminente Pesach (la Pasqua
ebraica), in cambio Israele dichiara un congelamento «non
formale» degli insediamenti in
Cisgiordania e si impegna a liberare circa 400 detenuti palestinesi mentre l’Anp accetta di prolungare il negoziato fino al 2015.
La scommessa di Kerry ruota
dunque attorno a Pollard, l’ex ufficiale texano dell’intelligence
che il 21 ottobre 1985 fu arrestato davanti all’ambasciata israeliana a Washington. L’Fbi aveva
scoperto che Pollard era all’ori-
Jonathan Pollard
Manifestazione in Israele
a favore dell’ex ufficiale texano
gine di una fuga di documenti segreti a favore di Israele che anni
più tardi il capo della Cia Tenet
avrebbe definito «un imponente
danno alla sicurezza nazionale».
Nel 1987 Pollard fu condannato
all’ergastolo e poi a 30 anni, ovvero il 21 novembre 2015.
L’intelligence Usa si è finora
sempre opposta alla clemenza e
il vicepresidente Biden due anni fa disse che «chi lo vuole liberare dovrà passare sul mio cadavere». Poiché altre spie di Paesi alleati sono state condannate a un massimo di 10 anni, il sospetto è che l’intelligence Usa si
sia opposta per motivi non resi
pubblici. Ma James Clapper, direttore dell’intelligence Usa,
ora afferma di non volersi «intromettere nelle deliberazioni
del presidente». Da qui l’ipotesi
di un gesto di Obama destinato
a trasformarsi in un
successo politico per
Netanyahu, che nel
1998 ammise lo spionaggio, nel 2002 visitò
Pollard in cella e ha
più volte promesso di
liberarlo, anche perché nel frattempo ha
avuto la cittadinanza
israeliana.
Ma l’intesa resta in
bilico, come dimostra
la decisione di Kerry
di cancellare la tappa
a Ramallah e la precisazione della Casa Bianca:
«Obama ancora non ha deciso
sulla grazia». Molti ministri
israeliani chiedono una liberazione «per clemenza» e non «in
cambio di terroristi», mentre
Abu Mazen vuole inserire nei
detenuti da liberare Marwan
Barghouti, leader della Seconda Intifada. A conferma delle fibrillazioni l’Anp annuncia che
chiederà l’adesione «in quanto
Stato» a 15 organizzazioni dell’Onu, aprendo un nuovo fronte
di attrito con Israele.
14 .Cronache
.
Il rientro
I ragazzi che
hanno partecipato alla
crociera di
istruzione
organizzata
a bordo
di una nave
Grimaldi
al loro rientro
ieri a
Civitavecchia
Reportage
MARIA CORBI
INVIATA A CIVITAVECCHIA
S
filano in silenzio trascinandosi dietro le valige e il peso
di quello che è successo. Gabriele non c’è più, volato via
in un gesto di follia. Un attimo prima era festa, poi il buio. E non
solo quello perenne della morte, ma
anche quello del dolore per un distacco inaccettabile e ancora incomprensibile. Qualcuno piange toccando la
terra di Civitavecchia, qualcuno le lacrime le ha spese tutte quella maledetta notte in cui l’amico ha deciso di saltare la ringhiera della nave. E insieme
a lui è volata l’adolescenza dei suoi
amici, quella folle parentesi in cui tutto sembra possibile, in cui si è convinti
di essere invincibili. E invece no, anche se non si capisce ancora se Gabriele è stato vinto o ha deciso di perdere.
Qualcuno dei ragazzi dice: «Voleva
buttarsi altrimenti non ha senso». Rimane una domanda «perchè?».
Uno dei suoi migliori amici non ha
mai smesso di disperarsi da quella
maledetta notte. Una psicologa sulla
nave ha cercato di calmarlo: «Non è
colpa tua, non è colpa tua». Ma lui
scuoteva la testa, con le lacrime che
battevano sulla felpa. Stavano giocando insieme sul ponte, dopo essere
scappati dalle cabine. Un amico racconta: «Si prendevano a spintonate».
Quel modo di fare la lotta dei ragazzini, di sfidarsi e poi darsi una pacca sulla spalla. Poi l’incomprensibile: «Gabriele che si agita, salta e corre verso
la ringhiera spiccando un salto».
Ed è caduto a picco, per 30 metri
dal lato della nave accostato alla banchina. Sarebbe potuto piombare sulla
banchina e, invece, pare che sia finito
nel vuoto tra la nave e il pontile, giù in
acqua, sbattendo la testa contro una
gomena. L’unica ferita sul suo corpo
su cui è stata disposta l’autopsia. Un
filmato ripreso dalle telecamere della
nave mostra il ragazzo che precipita, e
nessuna ombra intorno a lui. E questo
escluderebbe l’ipotesi che qualcuno lo
abbia spinto, anche per gioco.
Gabriele è ancora a Barcellona, vegliato dai suoi genitori, e prima di andarsene i suoi compagni hanno voluto
salutarlo con una preghiera sul ponte
della tragedia.
Scortati dai professori e dalla preside, Carmela Maccarrone, i ragazzi salgono veloci su due autobus che li riporteranno a casa in Sicilia, a san Giovanni La Punta, alle pendici dell’Etna
Gabriele lo raccontano come un ragazzo vivace, emotivo, con momenti di
ribellione. «A volte aveva degli eccessi
caratteriali», dice uno dei partecipanti alla crociera, «come quando fu sorpreso a scuola a fumare, o quando pre-
ANSA
Morto in gita, i compagni:
“Giocava a fare a botte
poi c’è stato quel folle salto”
La nave rientra a Civitavecchia: “Tragedia incomprensibile”
Aveva 15 anni
Gabriele Russo viveva a Catania e
frequentava il liceo scientifico:
il corpo è ancora a Barcellona in
attesa dell’esito dell’autopsia
se una nota. La sua reazione in quelle la carta di identità quasi sempre. Ma
occasioni è stata sicuramente eccessi- comunque scendevamo e a Barcellona
va, fuori le righe». Marco, 15 anni, del sulla Rambla nessuno ti chiede nienliceo Maiorana di Latina, scende dalla te». Sulla nave c’era anche Massimo
nave scosso. A prenderlo c’è il padre. Lugli, uno degli scrittori che hanno
«Mi ha chiamato domenica mattina in partecipato a questa crociera culturastato di choc raccontandomi cosa era le per parlare del suo libro «Ossessiosuccesso. Mi ha detto che la sera si ne proibita» e discutere con i ragazzi.
erano divertiti, erano stati in giro e poi «Avevo notato la scolaresca di Catain discoteca». La mamma di una ra- nia, erano ragazzi a molto esuberanti,
gazzina di 16 anni,
come è giusto che
di un liceo di NapoIL VIDEO sia alla loro età. La
li, scuote la testa:
avevano fatto
Un filmato mostra sera
«Degli adolescenti
un casino pazzesco
il ragazzo che precipita sulla nave. Erano
devono essere cone nessuno è attorno a lui andati a bere qualtrollati a vista, altrimenti è meglio
cosa, poi in discoterimanere a casa».
ca, ed erano usciti senza permesso
Gli studenti del liceo Galiani di Na- dalle cabine per andare sul ponte e
poli si fermano a parlare di quanto è credo si divertissero giocando a spinaccaduto e sono certi: «Aveva bevuto, gersi ma il ragazzo, penso, non sia cao si era preso qualcosa». L’autopsia duto per quello». Bruno Amatucci,
chiarirà se è stato questo a spingere uno degli scrittori a bordo, spiega che
Gabriele. La domanda è d’obbligo: ma «il ragazzo pensava che al di la della
sulla nave si poteva bere? «Si, dice K, balaustra ci fosse qualcosa».Un penuna ragazzina di 16 anni, ti chiedevano siero che comunque non consola.
Il padre di un amico
«Mio figlio mi ha detto
che la sera si erano divertiti
Erano stati a Barcellona
poi erano andati
tutti insieme in discoteca»
Una sedicenne
«Sulla nave chiedevano
la carta d’identità prima
di servire alcolici
ma sulla Rambla eravamo
liberi di fare cosa volevamo»
Lo scrittore
«Quelli di Catania si
notavano, erano
ragazzi molto esuberanti
La sera sulla nave avevano
fatto un casino pazzesco»
La crisi dei soggiorni-studio
“Troppi rischi e pochi prof”
Una classe su due non parte
Il preside: “Non c'è più alcun entusiasmo”
FLAVIA AMABILE
ROMA
Perché un professore dovrebbe andare in gita? Un tempo i malpensanti
avevano gioco facile nel pensare che
accompagnare i propri studenti durante un viaggio d’istruzione equivalesse al farsi una vacanza senza spendere nulla.
Tempi e dicerie molto lontane, oggi basta farsi un giro nelle scuole verso febbraio quando gli scrutini sono
terminati e la preparazione del viaggio d’istruzione dovrebbe essere una
delle attività principali oltre a quelle
di routine. Trovereste i prof di meno
di una classe su 2 alle prese con i dettagli dell’itinerario e con i preparativi della partenza. Sono i dati dell’ultimo rapporto pubblicato dall’Osservatorio del Touring sul Turismo Sco-
lastico dell’anno 2012/13.
Per le scuole superiori, la percentuale delle classi in gita è stabile al
46,5%, come l’anno precedente ma decisamente in calo rispetto all’anno
scolastico. 2009/2010 quando a partire era il 60%. Molto peggio va negli
istituti superiori di primo grado dove
si è passati da una partecipazione del
52% dell’anno scolastico 2011/2012 al
35,1% dell’anno scorso. .
Complessivamente, dunque, lo
scorso anno si sono messi in viaggio 1,4
milioni di ragazzi di medie e superiori,
il 13% in meno dell’anno precedente.
Si parte sempre meno, quindi, e i
professori che ancora se la sentono di
partire lo fanno con uno spirito che
non ha nulla di vacanziero. Anzi. «Raramente viene riconosciuto l’impegno,
la grande dedizione di chi decide di
Vacanza
studio
Le scolaresche che
affrontano
viaggio di
isruzione
sono sempre meno
partire con i ragazzi - spiega Luciana
Zou, vicepresidente del Cidi, Centro
iniziativa democratica insegnanti Quello che accade è che gli insegnanti
vengono lasciati soli con gruppi numerosi, difficilmente controllabili. Non si
tiene in considerazione che si tratta di
vere e proprie attività didattiche ma
che vengono realizzate in condizioni di
60
per cento
Percentuale di classi
che andavano in gita nel
2009: la partecipazione
ora è in picchiata
forte difficoltà. Ci vorrebbe maggiore
personale, un maggior numero di professori giovani, gruppi più piccoli».
Partire, insomma, significa assumersi una responsabilità, notte e giorno, e i professori lo sanno, gli incidenti
che di tanto in tanto capitano hanno
insegnato molto in fatto di comportamenti da tenere e da non tenere durante le gite d’istruzione.
«Non c’è più alcun entusiasmo conferma Mario Rusconi, vicepresidente nazionale dell’Associazione Nazionale Presidi - C’è un carico di responsabilità enorme. I professori devono accudire e salvaguardare gli
studenti notte e giorno per tutto il periodo del viaggio assicurandosi che
siano dentro la stanza di notte. L’effetto che questa notizia avrà sarà di
far calare ancora di più il numero degli insegnanti disposti ad andare in
gira anche perché nulla e nessuno
può obbligarli ».
Il problema di fondo? Tutti sono
d’accordo, la mancanza di soldi. «La
crisi economica che rende sempre più
difficile alle famiglie affrontare spese
extra», come sottolinea L’Osservatorio del Tci. E la mancanza di soldi pubblici che porta a creare gruppi sempre
più numerosi a carico di un numero
sempre più limitato di insegnanti.
LA STAMPA
MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014
35
Reportage
Gli edifici abusivi
per le quali è stata
disposta la demolizione
sull’isola
L
a polveriera che rischia di
saltare in aria non è quella
già disinnescata di Punta
Rossa. La bomba a orologeria è la rabbia dei maddalenini: nei quartieri periferici della città
più militarizzata d’Italia, tra le case
che nei prossimi giorni saranno rase
al suolo, la protesta lievita e si fa pericolosa. Ieri mattina c’è stato il primo
assaggio di una tensione diventata rovente in soli due giorni: le ruspe della
Procura della Repubblica sono arrivate sull’isola lunedì mattina e nelle
prossime ore dovranno buttar giù
trentacinque edifici abusivi.
Nell’ordinanza di demolizione ci
sono «prime case» ma non solo: terrazzi, stanzette e sgabuzzini, villette
in riva e casotti trasformati in residenze stabili. Persino una villa ricavata su un vecchio fortino, in uno degli
angoli più belli dell’Arcipelago: la
struttura originaria, seminascosta
dai roccioni di Nido d’aquila, è uno dei
beni dimenticati dalla Regione ma la
famiglia che la occupava aveva abbellito gli esterni e creato nuove stanze.
Le ruspe ci sono arrivate nel primo
pomeriggio e tutti i metri cubi realizLA TENSIONE
Fallita la mediazione,
i carabinieri hanno
dovuto usare la forza
feriti
Il bilancio degli scontri di
ieri: i carabinieri hanno
dovuto usare la forza per
far passare i blindati
3
ricorsi
ANTONIO SATTA
Proteste a La Maddalena contro le demolizioni degli abusi
il caso
FLAVIA AMABILE
ROMA
H
a firmato «con estremo rammarico» il presidente della
Repubblica Giorgio Napolitano il decreto che prevede lo slittamento della chiusura dei sei Ospedali psichiatrici giudiziari attivi a livello nazionale. Dal 2014 la chiusura
viene rinviata al 2015, ed è il secondo rinvio: se tutto fosse andato come indicato dalla commissione Giustizia del Senato che aveva approvato la chiusura dopo una battaglia
condotta dai banchi di Palazzo Madama da Ignazio Marino, allora senatore Pd, gli ospedali psichiatrici
giudiziari avrebbero dovuto essere
già mandati in pensione da tempo.
Invece siamo al secondo rinvio.
La proroga è stata decisa due giorni
fa dal Consiglio dei ministri ed è dovuta al fatto che non sono ancora
state previste le alternative. Avrebbero dovuto essere realizzate nelle
Regioni 20 residenze per la riabilitazione. Sono le Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza
(Rems) che hanno già suscitato
molte polemiche perché secondo
molte associazioni non rappresentano la soluzione al problema. Né,
d’altra parte, è una soluzione la proroga che - come afferma il Comitato
Sono stati accolti
d’urgenza dal giudice
dando ragione ai
proprietari delle case
“Giù le mani dalle case abusive”
La Maddalena, rivolta di piazza
Anche i preti contro le demolizioni disposte dalla Procura
Il clima è molto
pesante: la nostra
città è una
polveriera, non
vorrei che la
situazione
esplodesse
Il vescovo
L’illegalità è una
piaga, ma le
istituzioni e
magistratura
devono trovare
insieme delle
soluzioni
giornata ad altissima tensione. Il Consiglio comunale è convocato in piazza
per le otto del mattino e insieme agli
amministratori ci saranno le stesse
persone che ieri hanno sfidato le ruspe.
Cosa succederà? «Non lo sappiamo, qui
il clima è molto pesante: la nostra città
è una polveriera, non vorremmo che la
situazione degenerasse. Il Consiglio è
convocato per le otto, ma se le ruspe si
muovono prima saremo in prima linea
per tentare di sbarrare la strada – annuncia il sindaco Angelo Comiti –. Siamo preoccupati perché non sappiamo
come possano reagire le persone che
temono di trovarsi una pala meccanica
sulla porta di casa. E ci chiediamo: che
credibilità ha una giustizia che si ricorda dopo trent’anni di eseguire le demolizioni imposte da una sentenza? Perché la procura non aspetta che un altro
giudice esamini i ricorsi che sono stati
già presentati? Le udienze, d’altronde,
sono fissate per i prossimi giorni».
Qualche decisione, comunque, il giu-
dice Marco Contu l’ha presa già ieri
mattina. Tre dei ricorsi presentati
d’urgenza sono stati subito accolti e ora
le ruspe dunque dovranno saltare alcuni indirizzi. Ma c’è un caso che potrebbe mettere in difficoltà la procura: per
la casa della famiglia Are, demolita lunedì mattina, l’udienza è fissata per i
primi giorni di giugno. Cosa succederà
se il giudice stabilirà che mancavano i
presupposti?
L’appello per spegnere i motori dei
bulldozer, intanto, lo sottoscrive anche
il vescovo di Tempio, Sebastiano Sanguinetti: «L’abusivismo edilizio e l’illegalità sono una piaga che lo Stato ha
l’obbligo di estirpare con tutti i mezzi
ma magistratura e istituzioni, in quanto garanti dei diritti fondamentali dei
cittadini, devono trovare insieme delle
soluzioni. Una famiglia che non ha altra
sistemazione, anche se ha sbagliato, deve vedere rispettato il diritto inalienabile a una casa. La legge è per l’uomo,
non l’uomo per la legge».
Ospedali psichiatrici ancora aperti
Napolitano: “Profondo rammarico”
Sì al rinvio della chiusura. Critiche da Pd e Rifondazione
6
strutture
Sono gli ospedali
psichiatrici giudiziari
ancora attivi, dopo
il rinvio della chiusura
dal 2014 al 2015
20
alternative
Le Regioni non sono state in
grado di dare attuazione
concreta a quella norma
ispirata a elementari criteri
di civiltà e di rispetto della
dignità di persone deboli
Sono le strutture
regionali che dovrebbero sostituirli, ma le
Regioni non sono state
in grado di attrezzarle
Stop Opg - «protrae solo la sofferenza» dei circa mille detenuti-pazienti
ancora presenti negli ospedali psichiatrici giudiziari.
Il rammarico del Presidente della
Repubblica è proprio legato alla
mancanza di alternative nonostante
quello che era stato indicato nella
Giorgio Napolitano
Presidente della Repubblica
DELLE LACRIME
E DEL CEMENTO
GIUSEPPE SALVAGGIULO
A
5
Il sindaco
zati senza una concessione sono stati
demoliti.
Prima di azionare le benne, l’esercito della procura ha trascorso una
mattinata intera sotto assedio. Bloccato da una barriera umana che ha
circondato il parcheggio della scuola
sottufficiali della Marina e impedito
alla ruspe di uscire. E qui la tensione è
salita alle stelle. Le forze dell’ordine
hanno tentato la mediazione ma per
liberare la strada, alla fine, i carabinieri hanno deciso di usare la forza.
Dopo ore di urla, trattative inutili, minacce e slogan, i blindati hanno sfondato il blocco e così in cinque sono finiti all’ospedale. Il presidio comunque
non è finito e fino alla fine sono rimasti in mezzo ai manifestanti anche i
due parroci di La Maddalena: don Andrea Domanski, pastore del quartiere
di Moneta e don Domenico Degortes,
prete della chiesa di Santa Maria.
Oggi nell’isola-parco sarà un’altra
IL PARTITO UNICO
immobili
NICOLA PINNA
LA MADDALENA
Cronache .15
.
sciugate le lacrime dopo frane e alluvioni,
l’abusivismo edilizio
dilaga: 26mila casi l’anno
scorso (13% di tutte le costruzioni) e 258 mila in dieci anni,
valore 18 miliardi. Ci sono
due modi per incoraggiarlo:
salvare i vecchi abusi e prospettare sanatorie per i nuovi. Le istituzioni praticano
entrambi. I dati di Legambiente sono eloquenti: gli abbattimenti sono obbligatori
solo sulla carta. Pur in presenza di sentenze definitive,
solo dieci case su cento vengono demolite. A Napoli - record di ordinanze - quattro.
A Reggio Calabria e Palermo, zero a fronte di 5mila
provvedimenti esecutivi. Per
anni i sindaci hanno lamentato l’assenza di soldi, ma le demolizioni languono anche
quando ci sono. Più dei quattrini, conta il consenso.
L’altro incentivo agli abusivi è il condono. Nessun altro Paese ne vanta tre in 18
anni (1985, 1994, 2003). Il
40% delle domande non è ancora stato esaminato dai Comuni (in gran parte sarebbero respinte) ma se ne progetta un altro: cinque tentativi
parlamentari nel 2013 e 22
dal 2010 (Berlusconi, Monti,
Letta: cambiano i governi,
non le idee). Poco conta che
non siano andati in porto: basta l’effetto annuncio. Come
se non bastasse, con rapidità
ed entusiasmo bipartisan
(contrari M5S, Lega e Sel) il
Senato ha approvato il ddl
Falanga che lega le mani alle
Procure sugli abbattimenti.
Più burocrazia e vincoli.
Esempio: niente ruspe se la
casa è abitata. Si annunciano
scene memorabili. Una volta
un pm, non obbligato ma
mosso a compassione, bloccò
una demolizione davanti a
una famiglia disperata per un
anziano gravemente malato
allettato nella casa abusiva.
L’indomani il vecchietto intubato spuntò nel letto di un’altro alloggio da abbattere.
legge, le Regioni non sono state in
grado «di dare attuazione concreta a
quella norma ispirata a elementari
criteri di civiltà e di rispetto della dignità di persone deboli», spiega. E
«ho accolto con sollievo interventi
previsti nel decreto-legge per evitare ulteriori slittamenti e inadempienze, nonché per mantenere il ricovero in ospedale giudiziario soltanto quando non sia possibile assicurare altrimenti cure adeguate alla
persona internata e far fronte alla
sua pericolosità sociale».
Tra le forze politiche molto critiche il Prc e il Pd. Ermete Realacci
chiede che la questione sia affrontata
in modo «risolutivo» mentre per Michele Saccomanno ex senatore della
XIV legislatura è una «proroga della
vergogna dello Stato». Le Regioni
non accettano di essere sul banco degli imputati. Almerino Mezzolano, assessore alla Sanità delle Marche precisa che la sua Regione si è subito attivata per il superamento degli Opg e
che con Emilia Romagna saranno le
uniche regioni ad avere presto anche
i fondi per il personale necessario. «Il
rammarico del Capo dello Stato è anche il mio», commenta l’assessore alla Sanità della Liguria Claudio Montaldo. Antonella Tuoni, direttrice dell’Opg di Montelupo, spiega che le soluzioni «possibili ed immediate» esistono, «basterebbe essere meno miopi». La sua proposta è il potenziamento delle carceri con programmi di assistenza mirati che permetterebbero
di accogliere subito i soggetti pericolosi a costi inferiori per lo Stato.
16 .Cronache
.
52
il caso
clienti
GRAZIA LONGO
ROMA
o a scorciatoie
giudiziarie per i
clienti delle prostitute bambine
dei Parioli. L’ipotesi del pagamento di 40 mila
euro - 250 euro moltiplicati
per 160 giorni, periodo equivalente alla condanna di 5
mesi e 10 giorni - previsto dal
patteggiamento, scatena una
levata di scudi. Soprattutto
da parte della Commissione
bicamerale e dell’Autorità garante per l’Infanzia e l’Adolescenza.
Nonostante nessuno dei 52
clienti indagati per «prostituzione minorile» abbia di fatto
ottenuto finora il patteggiamento né la conseguente opportunità di salvarsi dall’esposizione mediatica in un
pubblico processo con la pena
pecuniaria, la sola idea fa tremare chi si occupa di minori.
Sandra Zampa, deputato Pd
e vicepresidente della commissione Bicamerale Infanzia
e adolescenza, è categorica:
«È evidente che occorre assumere al più presto provvedimenti e che la politica deve
correggere una via d’uscita
troppo veloce e semplice, come una pena pecuniaria».
«No» a patteggiamenti, a
sconti di pena o a misure che
porterebbero ad una rapida
conclusione della vicenda sono contenuti anche in una
mozione presentata da un
gruppo di esponenti del Pd
della capitale.
Va comunque ribadito che
per ora il patteggiamento resta un’ipotesi prevista dal codice penale e per il caso dei
clienti delle due minorenni le
Finora le indagini
hanno rintracciato
e identificato
52 clienti
N
40
mila euro
PHOTOMASI
L’ingresso dell’abitazione dove esercitavano le due minorenni
È l’ipotesi
di patteggiamento grazie
a cui i clienti potrebbero
uscire dal processo
CAMPANIA, 51 AVVISI DI GARANZIA
Tintura per capelli
e Tarsu: così i consiglieri
usavano i rimborsi
Indagato anche
il sottosegretario
alle Infrastrutture
De Caro (Pd)
RAPHAËL ZANOTTI
“Immorale che i clienti
delle prostitute minorenni
si salvino pagando”
Scontro sui patteggiamenti. Il pm: valuteremo caso per caso
richieste, una volta formalizzate, saranno valutate attentamente, caso per caso, dagli inquirenti. Tra l’altro i magistrati
titolare dell’inchiesta - l’aggiunto Maria Monteleone e il
sostituto Cristina Macchiusi stanno ancora indagando sui
clienti di Aurora e Azzurra (nomi di fantasia, ndr) e la condizione per poter patteggiare è
dimostrare in modo inconfutabile di essere stati ignari della
loro età, appena 14 e 15 anni.
Sulla questione interviene il
procuratore capo in persona,
Giuseppe Pignatone: «Fino ad
oggi non è stata depositata alcuna richiesta di patteggiamento. Se depositate, saranno
valutate caso per caso».
Ma la polemica non si spegne. «Sgomento» si definisce
Vincenzo Spadafora, Autorità
garante per l’Infanzia e l’Adolescenza. E aggiunge: «La sola
eventualità che si possa chiudere la vicenda pagando 40 mila euro oppure scontando alcuni giorni di carcere è un pessimo segnale rispetto all’epilogo
di una storia che continua a vedere per protagoniste le ragazze minorenni coinvolte». Spa-
dafora annuncia di aver appena istituito «una commissione
di esperti per migliorare efficacia su reati di violenza a minorenni». Quanto alle sentenze
«simbolo» per arginare certi
reati, ricorda «la condanna
esemplare del mandante e dei
sicari che hanno sfigurato il
volto dell’avvocatessa di Pesaro Lucia Annibali. Nel caso dei
Parioli, il rischio è che in futuro
altri potenziali clienti si sentano più al riparo da pesanti conseguenze giuridiche e di indignazione sociale pagando solo
in denaro».
È da vedere quel consigliere regionale che, seduto davanti al
giudice, dovrà spiegare quale
fantasioso utilizzo pensava di
fare, per il suo gruppo, della
tintura per capelli acquistata
coi rimborsi elettorali. E quale
importante riunione si sarà
svolta alla festa di Capodanno
finanziata con i soldi dei cittadini? O durante la cena al locale notturno. «Signor consigliere, ci spieghi: le piante ornamentali?». E i giocattoli? Gli occhiali da vista? I farmaci? Le sigarette? C’è addirittura chi si è
pagato la rata della Tarsu. Si
sa, questi enti locali sono sanguisughe.
Saranno tutti presenti nel
maxi processo per peculato e
truffa i consiglieri regionali
campani, ieri destinatari di 51
avvisi di garanzia per la conclusione indagini sul fondo di funzionamento dei gruppi nella
stagione 2010-2012. Per tredici
di loro è stata chiesta l’archiviazione. Gli altri dovranno
spiegare. E non sarà possibile
opporre, come ha fatto la maggior parte di loro, di non essere
tenuti a documentare le spese
per la legge regionale, i pm
hanno già smontato l’argomentazione. Tra gli indagati, tra l’altro,
figurano nomi importanti. Come
il sottosegretario alle Infrastrutture Umberto Del Basso De Caro
(Pd), o i senatori Domenico De
Siano ed Eva Longo (FI). Più famoso, ma per altri meriti, il consigliere Gennaro Salvatore. È il
recordman del consiglio campano: 93.215 euro di rimborsi in due
anni.
Il Lotto
ConcorsoN. 39-Martedì1aprile2014
Bari
80 1 8 59 89
Cagliari
74 12 7 75 51
Firenze
16 9 18 13 35
Genova
39 62 47 70 21
Milano
89 71 24 57 42
Napoli
41 32 13 20 29
Palermo
89 37 72 29 25
Roma
89 22 62 17 20
Torino
50 56 48 81 46
Venezia
37 30 54 90 80
Nazionale
4 70 30 43 40
SUPERENALOTTO
Combinazionevincente
7 56 66
numerojolly 78
72 73 90
superstar 73
MONTEPREMI 1.515.277,10 €
JACKPOT
10.436.659,45 €
Nessun6
Nessun5+
Ai3conpunti5
75.763,86 €
Ai699conpunti4
332,66 €
Ai28.006conpunti3
16,41 €
10 e LOTTO
Numeri vincenti
1 7 8 9 12 16 18 22 30 32
37 39 41 50 56 62 71 74 80 89
W
Cronache .17
.
Intervista
ANDREA TORNIELLI
CITTÀ DEL VATICANO
N
ominato a sorpresa segretario della Cei «ad interim» a fine dicembre,
è stato appena confermato nell’incarico per
cinque anni. Nunzio Galantino, vescovo di Cassano all’Ionio, dove
Francesco si recherà a giugno, è l’uomo a cui il Papa ha affidato il cambiamento della Conferenza episcopale.
Quale Cei vuole Francesco?
«Una Cei che abbia come unico obiettivo quello di vivere e testimoniare il
Vangelo, dove le strutture non prevalgano sulle persone. Più attenzione
alle relazioni tra le persone, tra gli uffici centrali e le Chiese locali».
L’INFLUENZA DI FRANCESCO
«Più attenzione alle persone
e meno alle strutture
Valorizzare le chiese locali»
In passato è prevalsa l’idea che i vescovi parlassero con una voce sola,
quella dei vertici Cei. Condivide?
«Non tutti i temi sono tali da richiedere l’unità o peggio l’uniformità.
L’errore sta nell’appiattire tutto e nel
pensare che anche su realtà chiaramente discutibili serva una posizione
unica. La “sinfonia della differenze”,
come la chiamava don Tonino Bello,
non può che far bene».
La Chiesa italiana è troppo ricca?
«I soldi non sono mai troppi e mai pochi. Se ne abbiamo molti e li usiamo
bene possono essere una benedizione per tutti. Se li usiamo male sono
una iattura per tutti».
E voi come li usate?
«Sempre più li indirizziamo per i bisogni degli ultimi. Nella prossima destinazione dell’otto per mille è stato
Nunzio Galantino
Il nuovo segretario, dopo l’incarico
ad interim, è stato confermato
alla Cei per i prossimi cinque anni
TALAMANCA/ANSA
“In politica lasceremo
più libertà ai laici”
Il segretario Cei: le gerarchie non mettono al riparo dagli errori
Otto per mille
Il budget
per la carità
sta aumentando
Nel 2013 è già
cresciuto: +35%
La sobrietà
I vescovi
che puntano
sulla carriera
sono persone
fuori posto
aumentato ancora il budget a disposizione della carità. In 5 anni quello destinato alla carità è cresciuto del 35 per
cento. L’anno scorso erano 265 milioni
di euro, quest’anno aumenteranno».
Il Papa presentando l’identikit del vescovo ha insistito sul fatto che non sia
carrierista...
«Se un vescovo va in una diocesi e non disfa nemmeno le valigie perché comincia a
guardarsi attorno volendo essere trasferito a una più grande, e non si immerge
nel cuore della sua gente, è un problema
prima di tutto per se stesso. Un uomo, ecclesiastico o laico, che vive proiettato
esclusivamente su un futuro diverso e
magari umanamente più brillante, è uno
spostato. Uno che sta fuori posto».
La Chiesa italiana si sta sintonizzando
con Francesco o si sente già allineata?
Sede Legale, Direzione e Amministrazione:
Via dell’Arcivescovado, 1 - 10121 Torino - Tel. 011 5175640 - Fax 011 5178019
Codice ABI 19505 - Codice Fiscale 80093390013 - P. Iva 09331900010
Iscrizione Albo Cooperative n. A114274
R.I. Torino 80093390013 - R.E.A. n. 457581 C.C.I.A.A.
«Sarebbe un grave errore, di fronte alla
testimonianza di Francesco, dire: noi già
facciamo così! Gli spiriti sazi non evangelizzano. Bisogna essere disponibili al
nuovo, che non significa novità sempre e
comunque, ma a ciò che ci riporta in maniera sempre più chiara al Vangelo».
Gli uomini di Chiesa devono avere un
atteggiamento più sobrio?
«Assolutamente sì. A me spiace che certi
atteggiamenti del Papa, quelli di una persona normale, vengano ritenuti eclatanti.
Anche se lo sono rispetto ai modelli mondani. Il Papa ci ricorda che il Vangelo è
fatto di scelte concrete. Non assolutizzerei le forme esteriori, ma anche attraverso queste forme passa una testimonianza: viviamo in un mondo di sordi, ma di
gente che ci vede benissimo. C’è bisogno
di una forte capacità di gesti concreti».
La Cei sarà più distante dalla politica?
«Non parlerei di distanza, ma di correttezza di rapporti. Dobbiamo saper
rispettare le competenze e gli ambiti.
Dobbiamo educare a un Vangelo vissuto attraverso la cittadinanza attiva e la
partecipazione».
Secondo lei c’è stato troppo interventismo sulla politica?
«Un’overdose di interventismo non
serve a nessuno, finiamo col mischiare
le competenze e non facciamo crescere
i laici. C’è bisogno di laici ben formati
che si assumano le loro responsabilità,
anche sbagliando, e senza cercare la
benedizione delle gerarchie, che non
mette al riparo dagli errori».
Il cardinale Bagnasco, a proposito del
gender, ha parlato del rischio che le
scuole diventino «campi di rieducazione». Perché?
«Gli opuscoli dell’Unar a cui si riferiva il
cardinale sono stati diffusi nelle scuole:
avevano un titolo contro la discriminazione ma un contenuto ben diverso e
presentavano le religioni come omofobe. Chi li ha autorizzati se anche il Governo ora dice che non ne sapeva niente? Io per entrare in una scuola devo
chiedere il permesso scritto, ed è giusto. Perché si sono diffusi quegli opuscoli senza chiedere il permesso ai genitori, che sono i primi educatori dei figli come è scritto nella Costituzione?».
Enti Pubblici Piemonte
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Confidi aderente a FEDART-Fidi, iscritto all’Albo Intermediari Finanziari ex art. 107 d.lgs. 385/1993 - Codice ABI: 19505
Sito web: www.confartigianatofidi.it
@: [email protected]
CONVOCAZIONE ASSEMBLEA ORDINARIA ANNUALE DEI SOCI
E DELLE ASSEMBLEE SEPARATE LOCALI TERRITORIALI
Secondo quanto deliberato in data 07 e 28.03.2014 dal Consiglio di Amministrazione, è convocata per il giorno
27.04.2014 ore 8,00 (in prima convocazione) ed in seconda convocazione
LUNEDÌ 28 APRILE 2014 ORE 9,45 A TORINO
presso la sala riunioni “Franco Panarotto” di Confartigianato Fidi Piemonte e Nord Ovest s.c.p.a. (TORINO – Via
dell’Arcivescovado, 1), la
ASSEMBLEA GENERALE ORDINARIA DEI SOCI
a cui parteciperanno esclusivamente, ai sensi dell’art. 2540 del C.C., i 21 DELEGATI eletti dalle Assemblee separate
locali - con il seguente o.d.g. :
- Esame e approvazione Bilancio esercizio 2013 con i rispettivi allegati: nota integrativa, relazione degli Amministratori
e del Collegio Sindacale, ecc.
- Approvazione Regolamento Aziendale e ratifica modifiche/implementazioni apportate dal C.d.A. al sistema dei poteri
delegati e tariffario, appendice al Regolamento
- Comunicazioni varie ed eventuali
Conseguentemente, le ASSEMBLEE TERRITORIALI (ASSEMBLEE SEPARATE LOCALI), come da disposto statutario, si
svolgeranno tutte, in prima e seconda convocazione, entro Mercoledì 16 aprile: avranno diritto di voto i Soci iscritti al
Libro Soci entro e non oltre il 13 gennaio 2014.
Questo il Calendario delle sei Assemblee Territoriali dei Soci per la nomina dei rispettivi Soci delegati che parteciperanno
alla Assemblea Generale del 27/28 aprile a Torino:
TORINO (province di Torino e Cuneo + Regione Valle d'Aosta)
c.o Confartigianato Piemonte - Via Andrea Doria,15 - LUNEDÌ 14 APRILE alle ore 18,00 (prima convocazione domenica
13 aprile alle ore 8,00)
NOVARA (province di Novara e V.C.O. + Regione Lombardia)
c.o Confartigianato Novara - viale Manzoni 10 - LUNEDÌ 14 APRILE alle ore 18,00 (prima convocazione domenica 13
aprile alle ore 8,00)
ALESSANDRIA (provincia di Alessandria e Regione Liguria)
c.o Confartigianato Alessandria - Spalto Marengo Palazzo Pacto - MARTEDÌ 15 APRILE alle ore 18,00 (prima
convocazione lunedì 14 aprile alle ore 8,00)
ASTI (provincia di Asti)
c.o Punto Credito Asti - via Orfanotrofio, 10 - MARTEDÌ 15 APRILE alle ore 21,00 (prima convocazione lunedì 14 aprile
alle ore 8,00)
BIELLA (provincia di Biella)
c.o Confartigianato Biella - via Galimberti, 22 - MERCOLEDÌ 16 APRILE alle ore 18,00 (prima convocazione martedì
15 aprile alle ore 8,00)
VERCELLI (provincia di Vercelli)
c.o Punto Credito Vercelli – largo d’Azzo, 9 - MERCOLEDÌ 16 APRILE alle ore 18,00 (prima convocazione martedì 15
aprile alle ore 8,00
Il Direttore Generale - Gianmario Caramanna
Il Presidente - Adelio Giorgio Ferrari
Il numero complessivo di Imprese Socie regolarmente iscritti al Libro Soci del Confidi alla data del 13 gennaio 2014 è pari a n. 18.221. In
virtù del disposto statutario il numero di delegati da eleggere nelle Assemblea Territoriale è in totale di n. 21, con le seguenti modalità:
- TORINO - CUNEO + Valle d’Aosta avente n. 7.271 Soci della province di Torino e Cuneo e della Regione Valle d'Aosta (n. 5.731 filiale
+ n. 1.540 sede): 6 delegati
- NOVARA - V.C.O. + LOMBARDIA avente n. 4.649 Soci delle province di Novara e V.C.O. (4.527) e Regione Lombardia (122): 5 delegati
- ALESSANDRIA + LIGURIA avente n. 2.637 Soci della provincia di Alessandria (1.997) e della Regione Liguria (640): 3 delegati
- ASTI avente n. 1.747 Soci della provincia di Asti: 3 delegati
- BIELLA avente n. 1.100 Soci della provincia di Biella: 2 delegati
- VERCELLI avente n. 817 Soci della provincia di Vercelli: 2 delegati
CONFARTIGIANATO FIDI PIEMONTE E NORD OVEST s.c.p.a.:
L’esperienza maturata nel corso dell’ultimo quinquennio quale Intermediario Finanziario vigilato da Banca d’Italia, unitamente alla
organizzazione capillare ed alla conoscenza puntuale delle specificità territoriali del Nord Ovest del Paese, assicurano alle Imprese
Artigiane ed a tutte le Piccole e Medie Imprese Socie una garanzia, qualificata e eligibile, che consente alle banche convenzionate
finanziatrici di attenuare il rischio di credito e, in conformità alla normativa di vigilanza, di contenere i relativi assorbimenti
patrimoniali, con una conseguente riduzione dei costi applicati alle imprese
AVVISO DI AGGIUDICAZIONE
Oggetto: Interventi di ammodernamento
e adeguamento di allestimenti, supporti
informatici, impianti e tecnologie per
il miglioramento della fruizione della
Reggia, dei Giardini e di altre pertinenze
del Complesso della Venaria Reale. CIG
5531235783. Si comunica che questo
Consorzio, con provvedimento prot.
n. 2014/cv/000457 del 19.02.2014, ha
provveduto all’aggiudicazione definitiva
di detta procedura, all’impresa Set Up
Live Srl, con sede legale in Via Filadelfia
82 - Torino.
IL RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO
Dott. Gianbeppe Colombano
COMUNE DI MONCALIERI
TORINO - AVVISO DI GARA
È indetta per il giorno 16 APRILE 2014 alle ore
10.00 procedura di gara per l’affidamento in
concessione - ai sensi dell’art. 30 del D. Lgs. n.
163/2006 - dell’organizzazione e della gestione
dei soggiorni climatici marini per la terza età per
il triennio 2014-2016. Valore complessivo presunto
della concessione € 1.689.900,00 (IVA INCLUSA)
ex art. 74 ter DPR. 633/72. Numero di partecipanti
complessivi previsto min. 850 max. 1120 per ogni
stagione estiva compresa nel triennio 2014-2016.
Tutta la documentazione di gara è visionabile
e scaricabile sul sito internet del Comune al
seguente indirizzo: www.comune.moncalieri.to.it.
Gli operatori economici in possesso dei requisiti
richiesti per l’ammissione alla gara che intendano
partecipare alla medesima, sono invitati a
presentare offerta con le modalità stabilite
dalla documentazione di gara entro il termine
perentorio delle ore 12.00 del 15/04/2014.
Moncalieri, 27.03.2014
IL DIRIGENTE
Dott.ssa Federica Deyme
AVVISO POST INFORMAZIONE
ESITO GARA
AVVISO DI AGGIUDICAZIONE
Oggetto: Affidamento della progettazione
definitiva, Coordinamento Sicurezza D.Lgs.
81/2008 in Fase di Progettazione, Direzione
lavori, contabilità e Coordinamento Sicurezza
D.Lgs. 81/2008 in Fase di Esecuzione per la
realizzazione di un impianto di cogenerazione
presso le grandi centrali del complesso della
Reggia di Venaria Reale. CIG 5275000BB2.
Si comunica che questo Consorzio, con
provvedimento prot. n. 2014/cv/000517 del
25.02.2014, ha provveduto all’aggiudicazione
definitiva di detta procedura, al RT TECSE
Engineering Studio Associato (Mandatario)
/ Cogenera S.r.l. / Studio A&A Architetti
Associati, C.so Monte Cucco, 73/D 10141
Torino, risultata essere in sede di gara quella
economicamente più vantaggiosa, avendo
ottenuto un punteggio complessivo pari a
100 punti, per un importo offerto pari ad
€ 59.467,94 oltre contributo previdenziale
e Iva, e tempi di esecuzione pari a giorni 13
naturali e consecutivi.
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
Amministrazione
aggiudicatrice:
Associazione Apriticielo – Indirizzo postale
via Osservatorio n.30 Città Pino Torinese
(TO) codice postale 10025 Paese Italia;
Punti di contatto: Ufficio Responsabile
del
Procedimento
telefono
+390118118125 - telefax +39-0118118652.
Indirizzo Internet - profilo di Committenza:
www.planetarioditorino.it. CIG. 5423249EA3
CUP
J28F10000180004
Procedura:
aperta ex art. 55, D.Lgs. n. 163/06, con
aggiudicazione all’offerta economicamente
più vantaggiosa per l’affidamento a
forfait della progettazione esecutiva ed
esecuzione dell’allestimento didattico e
museale del Parco Astronomico Infini.to
e correlati lavori impiantistici, sito in Pino
Torinese (TO), Via Osservatorio 30. Data di
Aggiudicazione: 05.03.2014. Numero di
offerte ricevute: 2. Operatore economico
aggiudicatario: società ETT spa, via
Sestri n. 37 Genova. Valore appalto: al
netto del ribasso 297.395,00 Euro oltre Iva.
Responsabile del Procedimento: prof.
Attilio Ferrari.
Arch. Maurizio Reggi
IL PRESIDENTE
Prof. Attilio Ferrari
Direzione Centrale Manutenzione, Contratti e beni Confiscati
Gare
Estratto bando di gara
Stazione appaltante: Agenzia del Demanio - Direzione Centrale Manutenzione,
Contratti e Beni Confiscati - Gare - Via Barberini 38 - 00187 ROMA Tel. 06.423671 - Faxmail. 06.50516027 - e-mail: [email protected].
Oggetto: selezione di una Società di gestione del risparmio (SGR) per la gestione
di un fondo comune di investimento immobiliare, di cd. Social Housing, anche
di nuova istituzione, relativo ad immobili siti nel Comune di Torino, riservato ad
investitori qualificati, da candidare all’investimento da parte del Sistema Integrato
dei Fondi Immobiliari di cui all’art. 11 del D.P.C.M. del 16/7/2009. Procedura di
gara: procedura ristretta. Criterio di aggiudicazione: offerta economicamente
più vantaggiosa. Valore stimato massimo dell’appalto: ai fini di quanto previsto
dall’art. 29, comma 12, lett. a.2) del D.Lgs. 163/06, il valore complessivo che
dovrà essere gestito dalla SGR viene determinato indicativamente in
€ 110.000.000. Documentazione: il bando integrale, trasmesso alla GUUE in
data 14/03/2014 e pubblicato sulla G.U.R.I. n. 34 del 24/03/2014, è consultabile
unitamente al disciplinare di gara ed ai relativi allegati sul sito www.agenziademanio.it. Termine ultimo e luogo per la presentazione delle offerte: ore 12:00
del 26/05/2014 all’indirizzo della stazione appaltante. Responsabile del Procedimento: dott. Sebastiano Parisi, e-mail [email protected].
Il Direttore Centrale - Bruno Fimmanò
Questi e molti altri avvisi
li puoi trovare anche su internet
Consulta i siti
www.legaleentieaste.it - www.lastampa.it
18 .Società
STAMPA
.LA
MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014
GIORGIO NOTA/REPORTERS
L’ingresso del ristorante Del Cambio in piazza Carignano, a fianco dell’omonimo teatro e a di fronte al palazzo che fu sede del primo Parlamento italiano e oggi ospita il Museo del Risorgimento
DA CAFFÈ
il caso
A “MENSA”
DEL CONTE
ROCCO MOLITERNI
TORINO
BRUNO GAMBAROTTA
l divanetto di velluto dove Cavour veniva a mangiare la finanziera e l’uovo con il riso è rimasto lo
stesso, ma tutto il resto è
cambiato nello storico ristorante Del Cambio che il 14
aprile riapre i battenti a Torino, dopo un anno di chiusura.
La ristrutturazione è stata
lunga e complessa, ma adesso
il locale ha un look contemporaneo e internazionale che
con un pizzico di audacia affianca gli stucchi e gli specchi
del passato. «Sono stato subissato dagli esageruma nen
sabaudi, ma ho una moglie
newyorchese che mi ha sostenuto e ho deciso di creare un
luogo che prima non c’era»,
dice Michele De Negri, l’imprenditore 45enne che ha deciso di investire sulla rinascita
del Cambio. «Torino - aggiunge - aveva bisogno secondo me
di uno spazio di eccellenza,
ma che fosse anche accessibile e vivibile da tutti. Questo
abbiamo voluto realizzare».
E cosa intenda si capisce
girando con il naso all’insù
per le sale dove hanno messo
mano artisti come Michelangelo Pistoletto, Pablo Bronstein o Arturo Herrera. Quest’ultimo è intervenuto sulle
volte del Bar Cavour, il nuovo
spazio (ricorda un po’ luoghi
mitici come l’Hemingway Bar
I
Intervista
TORINO
atteo Baronetto, classe 1977, è cresciuto alla scuola di Gualtiero
Marchesi, dove ha conosciuto
Carlo Cracco e con l’allora non
ancora giudice di Masterchef
ha vissuto un’esperienza professionale che l’ha portato prima alle Clivie di Piobesi d’Alba
e poi a Milano al ristorante
Cracco, che vanta due stelle
Michelin. Da dicembre è alla
guida dello storico locale di
Piazza Carignano.
M
Matteo Baronetto, come
cambierà il Cambio?
«Innanzitutto il Cambio non
cambia mestiere, ma ha solo
voglia di rifarsi un po’ il trucco
come certe principesse che a
l ristorante del Cambio nasce come caffè: «Una delle
sere del carnevale del 1710 o
1711 i camerieri del Cambio andavano alla sala del Trinchetto
(l’attuale Teatro Carignano)
dove, oltre a commedie, si davano spettacoli di varietà e si
facevano giostrare i cavalli».
Il Trinchetto era sorto sul
terreno del Trincotto Rosso,
uno sferisterio distrutto nel
1706 dove si giocava a pallapugno. I camerieri del Cambio
servivano agli spettatori orzate e cioccolata calda. Giacomo
Casanova nel suo primo soggiorno a Torino nel 1760 si faceva chiamare cavaliere di Seingalt; nella «Storia della mia vita», parlando del conte di Saint-Giles scrive: «L’avevo conosciuto al Caffè del Cambio».
Il più illustre cliente del
Cambio, divenuto nel frattempo ristorante, è Camillo Benso
conte di Cavour che godeva di
un tavolo riservato, collocato
in una posizione strategica, tale da consentirgli di scorgere
un segretario affacciato al balcone del Palazzo Carignano
per segnalare l’inizio della votazione in Parlamento. Sulla
parete affrescata, all’altezza di
quel tavolo, uno degli angioletti
indossa gli occhialini del conte.
Al Cambio qualcuno colloca l’invenzione della finanziera. I contadini sostando al dazio per entrare in città a vendere gli animali da cortile, lasciavano ai finanzieri le regalie, cioè le parti meno nobili,
animelle, creste di gallo, fegatini, dai quali il cuoco del ristorante riuscì a ricavare una ricetta sublime. Se fosse vera
sarebbe la giusta narrazione
per la cucina piemontese, in
grado di arrivare ai vertici
partendo da materie umili.
L’origine del nome? Goffredo Casalis scrive nel 1851 che la
piazza Carignano, dove si trova il Cambio, era detta la Piazza della borsa perché lì si davano appuntamento gli uomini
d’affari e i banchieri. Per cui il
Cambio sarebbe il cambio della moneta. Altra ipotesi, più
suggestiva, deriva il nome dal
cambio dei cavalli. La piazza
era il punto d’arrivo del postale
da Parigi e Aleksander Herzen, patriota russo esule in Europa, nel suo «Il passato e i
pensieri» descrive la sua trepidazione mentre attende sulla
piazza l’arrivo della moglie Natal’ja Aleksandrovna.
«Il destino cambia i cavalli»,
è un verso di Byron, perfetto
per augurare buona fortuna al
Cambio risorto.
I
I patron Fabio Gallo e Daniele Sacco con lo chef Matteo Baronetto
Nelle sale hanno lavorato gli artisti Pistoletto, Bronstein, Herrera
Con Cavour e Pistoletto
la rinascita del Cambio
Il ristorante riapre il 14 a Torino con un look tra Ottocento e XXI secolo
15
mila
Tante sono
le bottiglie
della cantina,
che punta
su
champagne,
baroli
e Borgogna
del Ritz di Parigi) dove si può
andare anche solo a bere un
Daiquiri o un altro cocktail firmato dal barman Alessandro
Cavalli o per cenare fino alle ore
piccole. La cantina ha gli spazi
di prima, «ma adesso - spiega il
sommelier Fabio Gallo che ne
tiene le redini - ci sono oltre 15
mila bottiglie. Abbiamo rispettato la tradizione e puntiamo
soprattutto su champagne, baroli e Borgogna, anche se non
mancano etichette di tutto il
mondo e verticali di Supertuscan o di Chateau d’Yquem».
La cucina è fantascientifica e
forse solo chi ha avuto la «sfor- di Baronetto. Accanto al menu
tuna» di vedere com’era prima degustazione che viaggia tra i
della ristrutturazione, può ap- 120 e i 140 euro, sarà infatti posprezzarne fino in fondo il cam- sibile spenderne solo 35/40 per
biamento. «È stata la causa - un light lunch o 50/60 per quello
confessa lo chef
che viene definito
Matteo BaronetLA NOVITÀ un «déjeuner à la
to - del ritardo
D’arSi è aggiunto il bar forchette».
nella riapertutista sono anche i
ra. Ma credo ne per cocktail e spuntini piatti di ceramica
fino alle ore piccole di Sévres persovalesse la pena».
La vera novità
nalizzati da Izhar
è che il Cambio, da luogo per ce- Patkin. Come reagiranno i torine o pranzi impegnativi, si tra- nesi? Dal 14 aprile lo sapremo,
sforma in uno spazio dove anche certo ora la loro città può vantachi ha pochi soldi in tasca può re in pieno centro un eccellente
permettersi di gustare un piatto biglietto da visita.
Lo chef: “Ora sogno
che ci scoprano
anche i giovani”
un certo punto della loro vita
decidono di farsi conoscere anche fuori della loro città».
ne di temere?
«Direi proprio di no. Anzi troveranno anche piatti della tradizione che forse non conoscevaSu quale clientela punta?
«Senza dimenticare la sacralità no come il riso Cavour. Il conte
del posto e quindi
amava mangiare
la clientela che
GLI INTERNI al Cambio un uone ha fatto la sto- «Come una principessa vo con il riso e il
ria voglio conquipomodoro, io
che si è rifatta il trucco cuocio l’uovo a
stare sia i giovani
ma senza esagerare» bassa temperache magari prima erano intimotura, metto poriti da specchi e
L’ATMOSFERA modorini confit e
stucchi, sia gli
morbidezza
«Torino è una città alla
impiegati che
del riso bianco
cercano un luogo che si concede tempo aggiungo un tocanche per se stessa» co di croccante
per la pausa
pranzo veloce ma
con alcuni chicdi qualità».
chi di riso Venere».
Alcuni torinesi temono di non
trovare più al Cambio i piatti
della tradizione. Hanno ragio-
Torino è la città dove è nato,
Milano quella dove si è affermato, come vede le due città?
35
euro
Questo
il prezzo
di un light
lunch,
che sale a
120/140
per il menu
degustazione
Il menu
Fantasiadisapori
tramareecollina
· Salmone coniglio e burro
nocciola
· Crema all’olio bruciata,
vaniglia e garusoli di mare
Milano- Torino
(musetto di maiale in salsa
verde, lingua di vitello con
zafferano)
· Riso Cavour
(Uovo cotto a bassa temperatura, con riso acquarello e
riso venere croccante)
· Scamone di vitello allo
spiedo
· Finanziera
· Spaghetti alle spezie
· Nuvola di mascarpone
alle spezie
Da Marchesi a Cracco
Matteo Baronetto è nato a
Giaveno (Torino): si è formato
con Gualtiero Marchesi e si è
affermato con Carlo Cracco
«Il mio ritorno a Torino mi ha
fatto scoprire una città che ha
nel Dna una cultura del contemporaneo. Milano ha altri
tempi di vita, Torino mi sembra
un luogo dove ci si può concedere il lusso di avere più tempo
per se stessi».
E a tavola come possono incontrarsi?
«Ho creato un piatto che si
chiama Milano-Torino: sposo il
musetto di maiale meneghino
con la salsa verde torinese e la
lingua di vitello torinese con lo
zafferano meneghino». [R.MOL.]
19
SCIENZA&DEMOCRAZIA
NEUROSCIENZE
ALIMENTAZIONE
TUTTOSCIENZE
“Le regole
per evitare
altri casi
Stamina”
A Rizzolatti
il premio
che vale
un Nobel
Barry Sears:
“In salute
con la dieta
Zona”
MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014
RIZZATO PAGINA 20
STRATA PAGINA 21
RIGATELLI PAGINA 22
.
NUMERO 1599
A CURA DI:
GABRIELE BECCARIA
REDAZIONE:
CLAUDIA FERRERO
GIORDANO STABILE
[email protected]
www.lastampa.it/tuttoscienze/
tutto
salute
SCIENZE
...
&
P
N
ell’immaginario
collettivo una
persona affetta
da autismo continua ad avere il
volto di Dustin Hoffman nel
film «Rain Man», l’uomo della pioggia. Una rappresentazione, però, lontana dalla
stragrande maggioranza dei
malati. Casi di «savants» come quello interpretato dalla
star americana sono una rarità: l’autismo è in realtà una
malattia complessa e variegata. Un puzzle che solo da
poco tempo si sta ricomponendo, come ricorderanno
oggi gli studiosi in occasione
della Giornata mondiale dedicata alla malattia.
Un dato,
però, è certo: la diagnosi precoce è fondamentale.
Mentre le
sue cause si
stanno chiarendo, lo
sviluppo di
metodi innovativi di
cura e lo
studio di
farmaci mirati potrebbe
cambiare sensibilmente la situazione. Lo spiega Antonio
Persico, direttore del Laboratorio di Psichiatria Molecolare e Neurogenetica dell’Università Campus BioMedico di Roma e responsabile italiano del progetto
«European Autism IntervenOGGI LA GIORNATA
«Ecco cosa devono fare
subito i genitori
se hanno dei sospetti»
tions»: «L’autismo è una patologia che insorge in età infantile: caratteristiche sono
il deficit di comunicazione interpersonale e la presenza di
movimenti ripetitivi e senza
finalità». Un isolamento nel
quale i piccoli sembrano essere incapsulati. In genere,
all’inizio, i genitori si rivolgono al medico per un sospetto
di sordità, notando che il
bambino non risponde quando viene chiamato. Nell’adulto, invece, una delle peculiarità è l’eccesso di abitudinarietà che diventa ansia e panico non appena la routine
viene interrotta.
Per anni cosa accadesse
nel cervello degli autistici è
rimasto un mistero. Complice l’avvento di tecniche elettrofisiologiche e «imaging»
sempre più sofisticate il quadro si è parzialmente chiarito. «A essere alterata è la comunicazione tra le aree cerebrali. In qualsiasi momen-
Diagnosi e molecole:
in arrivo le nuove armi
nella lotta all’autismo
che ha dei sospetti deve rivolgersi al pediatra, il quale, verificati i fatti, deve indirizzare la
famiglia presso uno specialista. Purtroppo questo non
sempre avviene ed è una causa
del ritardo nelle diagnosi».
Le strutture specializzate
hanno il compito di verificare,
attraverso visite dettagliate,
test genetici e analisi cognitivo-comportamentali, l’eventuale presenza di autismo.
Tante tessere di un puzzle da
comporre, necessarie a orientare al meglio le terapie. «Oggi
il trattamento dell’autismo,
salvo rari casi in cui la malattia
regredisce da sola, si fonda su
un duplice approccio: farmacologico e riabilitativo. Il primo mira a curare i disturbi associati come insonnia, ansia e
crisi epilettiche. Il secondo a
migliorare e stimolare il linguaggio, la socialità e il controllo delle ossessioni», dice
Persico. Approccio riabilitatiLE CAUSE
«Non esiste un gene
responsabile, ma una serie
complessa di mutazioni»
Antonio
Persico
È direttore
del
Laboratorio
di
Psichiatria
Molecolare
e Neurogenetica
dell’
Università
Campus
Bio-Medico
di Roma
to il nostro cervello elabora
input provenienti dalla corteccia motoria, visiva, uditiva
e così via. Le persone autistiche, invece, hanno difficoltà
ad integrare le informazioni e
devono decidere se guardare
o ascoltare, non riuscendo a
fare entrambe le cose», spiega
Persico. La comunicazione tra
aree non funziona per i più
svariati motivi: assottigliamento delle fasce nervose che
connettono le zone e difetti
nelle sinapsi tra neuroni sono
solo alcuni dei danni strutturali finora rilevati.
Tra le cause all’origine della
malattia la componente genetica sembrerebbe giocare un
ruolo importante: non esiste
un gene dell’autismo, ma una
serie complessa di mutazioni
che in alcuni casi può portare
alla patologia, in altri abbassare la soglia di vulnerabilità e
scatenarla in presenza di fattori ambientali. Esistono poi
casi dove sono solo questi ultimi a indurre la malattia. «Co-
me si vede - continua Persico la patologia è davvero complessa e variegata. Nessun
bambino è uguale. Ciò che realmente conta è una diagnosi
precoce e dettagliata della forma di autismo in modo da iniziare il prima possibile le terapie». Tutto parte dall’osservazione. Ma come? «Un genitore
Sms solidali e un best-seller
È
Eventi
DANIELE BANFI
la Giornata Mondiale dell’Autismo e sono tante le iniziative
per sensibilizzare l’opinione
pubblica su un disturbo che, secondo
le statistiche, colpirebbe, tra forme
lievi e severe, un bimbo su 88.
Sul sito www.fondazionecrt.it si potrà seguire in diretta streaming un
convegno sul tema: verrà presentato
«Touch for autism (t4A)», progetto
mirato per portare il contributo della
tecnologia a chi è vittima della malattia. Fino al 19 aprile, poi, si potrà donare all’Associazione amici del Campus
Biomedico di Roma (sms 45507) un
contributo per finanziare l’utilizzo di
una nuova tecnica di sequenziamento
per lo studio della genetica dell’autismo. Fino al 20 aprile, invece, sarà
possibile effettuare una donazione
(sms 45506) alla «Fondazione Oltre il
Labirinto». Obiettivo: finanziare la
costruzione del Villaggio «Godega
4Autism», primo progetto europeo di
cohousing per autismo. E intanto arriva in libreria il bestseller «Il motivo
per cui salto» di Naoki Higashida:
l’autore, un ragazzo autistico che non
riesce a parlare, si è raccontato in
questo libro-testimonianza che per la
prima volta ci fa entrare nella mente complessa e anche venata di ironia di chi è colpito dalla malattia.
[D.B.]
vo che si divide in comportamentale, psicoeducativo e parent-training. L’Italia, tramite
l’Istituto Superiore di Sanità, è
l’unica nazione europea ad
aver emanato una serie di linee-guida per il trattamento,
basate unicamente sulle evidenze scientifiche. Ottenere
una diagnosi attraverso il sistema sanitario è relativamente semplice, mentre ciò che lo
Stato non riesce a garantire è
l’erogazione omogenea sul territorio delle terapie. I centri
convenzionati, infatti, sono ancora pochi e le spese sostenute
dalle famiglie ingenti.
Trattare l’autismo è possibile e inserire nella società chi
ne è colpito non è un miraggio.
Diagnosticare precocemente e
inquadrare ogni bambino è però la sfida. «Accanto all’osservazione clinica la ricerca è al
lavoro per anticipare la diagnosi quando i sintomi non sono ancora conclamati. Trattando precocemente i bambini, la speranza è quella di
sfruttare la plasticità del cervello per limitare i danni», conclude Persico. Una speranza
che si associa alla dozzina di
molecole in fase sperimentale
che promettono di agire sulle
alterazioni strutturali del cervello implicate nel disturbo.
Questa è la nuova frontiera
nella lotta all’autismo. Quanto
ai presunti pericoli dei vaccini,
la scienza si è già espressa.
Non esistono. Le leggende metropolitane non fanno altro
che distogliere l’attenzione
sulla ricerca e sull’aiuto alle famiglie che convivono quotidianamente con la patologia.
@danielebanfi83
20 .TuttoScienze
STAMPA
.LA
MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014
l
P SCIENZE
Nasce il cromosoma sintetico
Più vicini alla vita artificiale
1 Un passo in avanti decisivo per trasformare
in realtà la vita artificiale: è stato costruito in laboratorio il primo cromosoma sintetico di un organismo complesso. Il risultato, pubblicato sulla rivista «Science», è cruciale per progettare organismi «su misura» destinati a compiti specifici, come produrre farmaci oppure biocarburanti. Ottenuto nelle università americane di New York e
Johns Hopkins, il cromosoma sintetico, chiamato
«Syn III», sostituisce il terzo dei 16 cromosomi del
lievito di birra, comunemente usato per fare il pane, Saccharomyces cerevisiae. «Così si apre la
Scienza
&
Democrazia
STEFANO RIZZATO
na ricerca di base più decisa e
decisiva, minori
margini d’interpretazione,
qualche aggiustamento alle
regole per spianare la strada
all’attività dei laboratori seri. Dopo il caos su Stamina, è
questa la via d’uscita dalla
pseudo-scienza indicata dal
professor Michele De Luca,
uno dei massimi esperti italiani di cellule staminali. Direttore del Centro di medicina rigenerativa «Stefano
Ferrari» di Modena e co-presidente dell’Associazione
Luca Coscioni, De Luca
esporrà la sua ricetta al terzo incontro del Congresso
mondiale per la libertà di ricerca scientifica, in programma a Roma da venerdì
4 a domenica 6 aprile.
U
Professor De Luca, ciò che è
accaduto con il metodo
Vannoni dimostra che le regole in materia sono inadeguate?
«Non direi, no. Il campo delle
terapie avanzate è ben regolamentato in tutti i Paesi occidentali e l’Italia non fa eccezione. In Europa, infatti, fa
testo il regolamento 1394 del
2007, che definisce a dovere
tutte le norme di qualità, sicurezza ed efficacia indispensabili per i prodotti di
terapia cellulare, di terapia
genica e di ingegneria tissutale. È vero, però, che esiste
un certo margine di confusione con la formula del cosiddetto “uso compassionevole”
e di questo approfitta chi
vuole ritagliarsi uno spazio
non dovuto entro il sistema
sanitario nazionale».
“Mai più Stamina
se la ricerca di base
diventa severa”
“Solo così si eviteranno costosi test clinici
destinati comunque al fallimento”
L’evento
ARomaincontroperlalibertàinlaboratorio
1 È in programma a Roma il
Michele
De Luca
Biochimico
RUOLO: È DIRETTORE DEL CENTRO
DI MEDICINA RIGENERATIVA
«STEFANO FERRARI»
DI MODENA
E CO-PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE
«LUCA COSCIONI»
IL SITO: WWW.CMR.UNIMORE.IT/
3° incontro del Congresso Mondiale per la Libertà di Ricerca
Scientifica, dal 4 al 6 aprile (alla
Camera dei Deputati e al Campidoglio). Intitolato «Colmare il
divario tra scienza e politica»,
l’evento è promosso dall’Associazione Luca Coscioni e dal Partito radicale, con l’Università di
Manchester e la European So-
Però c’è anche chi si mette
dalla parte dell’accusa: la
scienza - si sostiene - non accetta le novità e pensa soltanto a difendere quanto
acquisito. Che cosa ribatte?
porrò proprio al congresso a «Non scherziamo. La filosofia
Roma. In primo luogo c’è da alla base della ricerca di base e
calibrare, a livello europeo, le della scienza in generale è la
norme sulla specificità delle spinta a scoprire qualcosa di
terapie cellulari. Le cellule non nuovo. Quello che viene scamsono composti chimici ben de- biato come chiusura, in realtà,
finiti, come l’insulina o un anti- è esattamente l’opposto: è un
biotico. Soprattutto per le te- sistema di tutela e controllo
rapie autologhe (le colture di che serve a verificare che ciò
Di che cosa è sintomo, quin- cellule dello stesso paziente) e che viene indicato come nuovo
per le malattie sia anche vero. Difendere i
di, il caso
Stamina?
PARADOSSO ITALIANO rare si potrebbe meccanismi del “peer review”,
- del confronto, della riproduci«Della volontà
«Sulle staminali semplificare
ma, attenzione, bilità non significa frenare la
da parte di enlavorano scienziati non rendere me- ricerca, ma consentirle di
tità commerciali di scardi- di calibro mondiale» no rigorosa - la avanzare davvero».
procedura di
nare il meccaDel resto, sulle cellule stanismo che salvaguarda la si- produzione “Gmp”. Servirebminali non mancano le
curezza e l’efficacia dei pro- be a rendere forse più rapido e
esperienze positive, anche
dotti per terapie avanzate. di sicuro meno costoso avannel nostro Paese: non è coDi voler commercializzare zare tra le fasi di una sperisì?
trattamenti senza provare i mentazione».
«In fondo è un paradosso che
risultati secondo criteri ogQual è invece il secondo il caso Stamina si sia verificagettivi. Non avviene solo in
to in Italia, dove sull’uso clinipunto?
Italia, anzi. I laboratori pri- «Occorrerebbe essere più co delle staminali lavorano
vati che sfruttano la dispera- stringenti e severi sui razionali con profitto scienziati come
zione dei pazienti e delle fa- e sulle evidenze pre-cliniche, in Alessandro Aiuti, Luigi Nalmiglie sono centinaia nel altre parole servirebbe una più dini, Giulio Cossu e così via.
mondo. È un fenomeno glo- solida ricerca di base. Questo Siamo davvero all’avanguarbale, che nei Paesi più avan- per non avere inutili e costose dia per le terapie cellulari e
zati viene ben controllato e sperimentazioni
per la terapia
in Germania e Stati Uniti fe- cliniche destinaLA CONFUSIONE genica, che stannomeni simili a Stamina so- te al fallimento. È
dando grandi
«E’ spesso generata no
no stati subito bloccati. Fio- quello che troprisultati su madal cosiddetto uso lattie come la
risce, invece, dove le regole po spesso avviecompassionevole» leucemia, le imsono inadeguate: Paesi come ne con le stamiMessico, Panama, Cina, In- nali mesenchimunodeficienze,
donesia, che alimentano an- mali del midollo. Che sono cellu- la leucodistrofia metacromache un incredibile turismo le potenzialmente molto utili tiche oppure - nel caso delle
medico dell’illusione».
per la terapia di malattie dello epiteliali - per la rigenerazioTornando all’Italia, dov’è scheletro, ma vengono propo- ne della cute e della cornea e
che si potrebbe migliorare e ste per 7 mila patologie diverse. per la terapie genica di una
intervenire su quel margine Ci sono oltre 300 studi nel mon- malattia come la epidermolisi
di confusione del quale par- do - la metà dei quali in Cina - bollosa. La ricerca seria e le
che provano a utilizzarle per eccellenze davvero non manlava?
«Detto che le regole ci sono e trattare malattie neurodegene- cano. L’importante è non perche sono già abbastanza ade- rative, senza però un dato uffi- dere la direzione, che è una
guate, ci sono due cose da fa- ciale e concreto sull’efficacia di sola: il metodo scientifico».
re per ottimizzarle e le pro- questo tipo di procedimento».
13 - continua
ciety for Human Reproduction.
L’obiettivo è individuare gli strumenti per contrastare la crisi
della democrazia liberale: «Puntiamo - spiegano Marco Cappato e Filomena Gallo - sulla concretezza anti-ideologica del metodo scientifico e sul coinvolgimento della comunità scientifica per contrastare l’avanzata di
nazionalismi ed estremismi».
strada alla realizzazione di qualsiasi tipo di cellula
artificiale che possieda specifici geni», ha commentato il genista Edoardo Boncinelli dell’Università Vita e Salute di Milano. La grande novità aggiunge - «è che per la prima volta, nel campo
della vita artificiale, si passa da un regno a un altro: da quello degli organismi più semplici, come i
batteri, a quello degli eucarioti, le cui cellule hanno un nucleo come quelle dell'uomo». Infatti negli esperimenti realizzati finora, compresi quelli
del «papà» delle ricerche sulla vita artificiale (o
sintetica), Craig Venter, erano stati costruiti in laboratorio solo cromosomi di batteri oppure materiale genetico di virus, ma mai l’intero cromosoma di un organismo eucariota, nelle cui cellule il
nucleo è isolato e protetto da una membrana.
LA STAMPA
MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014
Noi umani
così neanderthaliani
GABRIELE BECCARIA
1 Tredici anni di lavoro, segnato da difficoltà
tecniche e ostacoli burocratici. Poi, nel 2010, l’articolo su «Science». Sensazionale e iper-citato. E ora
un saggio-racconto, «Neanderthal Man», che
equivale a un suggello, scientifico e psicologico.
Svante Pääbo, 58 anni, svedese, direttore dell’Istituto di antropologia evoluzionistica al Max Planck
Institute di Lipsia, è il ricercatore che più di ogni
altro si è avvicinato all’enigma delle origini: ha
scoperto che la nostra specie Sapiens si è intreccia-
Svante Pääbo e il teschio di un Neanderthal
L’illusione
Ha fatto sognare tati malati
ma il metodo Stamina si è
rivelato privo di basi scientifiche
ta con un’altra di omini, i Neanderthal, e da questo
incontro, avvenuto tra 110 mila e 30 mila anni fa,
siamo diventati ciò che siamo. A raccontarlo è il
Dna, che porta le tracce di quei primordiali incontri: tra l’1.5 e il 2% del nostro Genoma è stato ereditato da quei parenti, un po’ alieni. Pääbo ne ha
decifrato il patrimonio genetico e ha cominciato a
cercare somiglianze e differenze, arrivando alla
conclusione - clamorosa - che tanti frammenti vivono ancora in noi.
I capelli rossi e biondi e gli occhi azzurri sono
un’eredità neanderthaliana. E lo sono anche la
predisposizione alla dipendenza dal fumo come
diverse malattie: il diabete di Tipo 2 e il lupus, la
cirrosi biliare, la sindrome di Crohn e le maculopatie. Una lista di inconsapevoli regali destinata ad
.
TuttoScienze .21
allungarsi e a generare vortici di risposte e ulteriori
interrogativi: il gene FoxP2, per esempio, associato al linguaggio, presenta nell’uomo moderno tre
cambiamenti specifici. Il che significa che anche i
Neanderthal sapevano parlare, ma comunicavano
in modo diverso da noi. La Ioro lingua era probabilmente un’aggregazione di vocaboli e pensieri
irriducibile rispetto alle migliaia di idiomi che i Sapiens hanno ideato in migliaia di anni.
Probabilmente. «L’oscuro segreto della genomica
- ammette Pääbo - è che siamo ancora scarsi nell’osservare il Dna e concludere: ecco come questo
gene si traduce in un comportamento oppure
quest’altro ci fa apparire o quest’altro ancora agire». Il viaggio nel passato profondo del nostro io è
un’avventura appena sbocciata.
A Rizzolatti il premio
che vale un Nobel
Il “Brain Prize” allo scopritore dei neuroni specchio
insieme con Stanislas Dehaene e Trevor Robbins
l
P
NEUROSCIENZE
PIERGIORGIO STRATA
UNIVERSITA’ DI TORINO
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utti sanno che dire
Nobel significa fare riferimento per
unanime consenso
al premio più prestigioso nei vari campi del sapere scientifico, campi che all’epoca di Alfred Nobel erano
molto ristretti e che oggi navigano su praterie sconfinate.
Pochi sanno che nel tempo
premi di altissimo prestigio si
sono moltiplicati per fare fronte a realtà e ricerche sempre
più sofisticate. Tra questi riconoscimenti c’è il giovanissimo
«Brain Prize», conferito a studiosi che si sono distinti per un
contributo straordinario alle
neuroscienze europee. Il premio del valore di un milione di
euro è stato istituito dalla
«Grete Lundbeck European Scimmie e umani accomunati dai neuroni specchio
Brain Research Prize Foundation», che nella sua quarta edizione annuale l’ha assegnato a della punizione e della ricom- getti che sono da poco iniziati
tre star del settore, Giacomo pensa, si basa sull’instaurarsi con investimenti straordinari
Rizzolatti, Stanislas Dehaene di un meccanismo d’abitudine. in Europa e negli Stati Uniti.
e Trevor Robbins.
Nell’insieme questi tre ri- Le prospettive sono quelle di
Rizzolatti è noto per la sco- cercatori sono stati dei veri ridurre le distanze con altri
perta nelle scimmie dei neuro- pionieri nel tracciare la strada aspetti della nostra cultura e
ni specchio, neuroni che esi- sui meccanismi neurali che so- delle nostre conoscenze, che
stono anche nell’uomo ed en- no alla base dei processi men- hanno già aperto spazi signifitrano in gioco quando si devo- tali. Le loro scoperte nascono cativi alla neurofilosofia, alla
no interpretare le reciproche dalla fusione di interessi di- psicoanalisi e alla psicoteraintenzioni tra
versi, tra le pia, ma anche alle scienze
due individui,
neuroscienze umane e sociali. E, infatti, nelbuone o cattie la psicologia la proclamazione del premio si
ve che siano.
c o g n i t i v a , legge: «Siamo lieti di assegnaQuesti studi
portando a re il premio di quest’anno a
sono di granuna nuova scienziati che ci hanno dotati
de interesse
frontiera che di una migliore consapevolezper l’analisi
oggi viene de- za e conoscenza e di un miglior
dei rapporti
finita «biolo- trattamento dei disordini di
interpersogia della men- natura comportamentale e cenali e di patote». Questa rebrale, che sono un grave farlogie come
frontiera ne- dello nella nostra società».
l’autismo. Al
cessita delRizzolatti si è augurato che
francese
l’indispensaDehaene, inbile apporto
L’AUGURIO
vece, si deve la
di culture di- «Spero che ora il governo
scoperta di
verse con le
dimostri più interesse
come alcuni
competenze
per la scienza»
gruppi di neudi informatiRUOLO: È PROFESSORE DI FISIOLOGIA ci, matematironi interpreUMANA ALL’UNIVERSITÀ DI PARMA
tano numeri e
questo «prestigioso riconosciE MEMBRO DELL’«AMERICAN ci, filosofi e
lettere, «momento alla scienza italiana
ACADEMY OF ARTS AND SCIENCES» modellisti per
IL SITO: approfondire
duli» nei quali
possa essere di stimolo al nuoWWW.UNIPR.IT/ARPA/MIRROR/
è scritto anvo governo e crei maggiore inENGLISH/STAFF/RIZZOLAT.HTM il problema
che il manuale
più difficile: teresse per la ricerca di base,
della loro manipolazione. Lo come i multiformi aspetti della superando la scarsa attenziostato di coscienza emerge mente emergano dalle nostre ne che attualmente c’è per tale
quando avviene la simultanea molecole incoscienti. La sfida, ricerca, incrementando anche
attivazione di un certo nume- quindi, si focalizza sull’intrec- la disponibilità di fondi». E
ro di questi «moduli» e il con- cio di connessioni all’interno non caso il neuroscienziato sta
tenuto della coscienza stessa del nostro cervello e sulla co- pensando di destinare una
varia a seconda dei «moduli» struzione di una «carta geo- parte del suo premio ad un’ascoinvolti. L’inglese Robbins, grafica», nella quale vengano sociazione che si occupi di
infine, ha scoperto i meccani- identificati i punti di partenza neuroscienze. Scopriremo più
smi delle regole che controlla- e di arrivo di ogni neurone, ol- particolari, probabilmente, alno il comportamento, dimo- tre alla loro specifica funzione. la cerimonia di premiazione
Questo è proprio lo scopo che si terrà a Copenaghen il
strando che l’abuso della droga, oltre ai classici principi principale dei due mega-pro- prossimo 1° maggio.
Giacomo
Rizzolatti
Neuroscienziato
R
22 .TuttoScienze
.MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014
l
P MEDICINA
«Cefaly», lo stimolatore
che spegne il mal di testa
FABIO DI TODARO
1 Ha la forma di un fermacapelli, ma non va
Contro le emicranie e anche lo stress
messo in testa. Semmai attorno: come una corona
sulla fronte, con l’elettrodo al centro. Così «Cefaly», la cui commercializzazione è stata autorizzata dalla Food and Drug Administration, si prefigge
di ridurre - e se possibile evitare - i sintomi dell’emicrania. Dispositivi simili sono definiti «Tens»: stimolatori elettrici transcutanei, già utilizzati da ortopedici e fisiatri per alleviare i dolori di articolazioni e muscoli. Il meccanismo d’azione che placa il
dolore non è ancora del tutto noto, ma gli effetti
sono evidenti. «Cefaly» ha anche un effetto sedativo e prevede tre schemi di trattamento: può
fronteggiare gli attacchi acuti, prevenirli e agire
come antistress. L’imprimatur da parte dell’ente
statunitense - ma lo strumento, conforme alla
normativa europea, è commercializzato anche in
Italia - è arrivato dopo i risultati di uno studio su
«Neurology». Per quanto i pazienti affetti da emicrania fossero solo 67, colpiti da almeno due attacchi acuti al mese, i risultati in due mesi di terapia sono stati incoraggianti. Il 38,1% di chi è stato
curato con «Cefaly» ha visto diminuire la frequenza degli attacchi di oltre il 50%. Notevole la differenza rispetto al gruppo trattato con il placebo, efficace soltanto nel 12,1% dei casi.
“Sazi e in salute:
la Zona combatte
l’infiammazione”
“Si inizia con una mano, un occhio e un orologio”
di grasso (pollo o pesce o, se di vino in più, chi i caffè: la zosiete vegetariani, il tofu). Gli na non abolisce il vino (quello
altri due terzi vanno riempiti rosso ricco di polifenoli e ne
da carboidrati colorati come basta mezzo bicchiere a paFRANCESCO RIGATELLI
frutta o verdura, che conten- sto), non ti priva neanche di
gono i polifenoli per l’anti-in- caffè (anch’esso ricco di polifearry Sears è il fiammazione. Per completare noli, ma non più di due al giorbiochimico ame- l’opera un cucno). Per le sigaricano inventore chiaio d’extraGLI INTEGRATORI rette, beh, non
della dieta Zona vergine a pasto.
un buon
«Fondamentali sono
per limitare la gli- L’orologio serve
consiglio. Se si
l’olio extravergine raggiunge un
cemia nel sangue e favorire per capire se il
e gli Omega 3» giusto equilibrio
l’equilibrio ormonale. I suoi pasto è bilancialibri hanno venduto milioni to: se è corretto,
ormonale, dosadi copie. Ora la sua battaglia devono passare cinque ore pri- to in modo da tenere costante
è per l’uso di integratori an- ma di sentire fame».
l’insulina, non si avverte la fatinfiammatori come olio di
Lei cita spesso l’infiammazio- me e non si chiede al fumo di
pesce e Omega 3.
supplire al cibo».
ne: di cosa si tratta?
twitter @rigatells
Com’è nata l’idea della die- «La Zona è stata riconosciuta
dall’Harvard american school
ta Zona?
«Per ragioni famigliari i miei come la dieta antinfiammatostudi mi hanno portato ad ria per eccellenza. Parlare di
approfondire le cure adatte a dieta antinfiammatoria o di
cardiopatici e diabetici. Ho Zona è la stessa cosa. E agcapito che si adatta a tutti e giungo un concetto: la Zona
ho indirizzato l’attenzione non è altro che l’evoluzione
verso l’infiammazione silen- della dieta mediterranea, perte, creando l’Inflammation ché porta il meglio della disporesearch Foundation, con cui nibilità dei macronutrienti diho partecipato a Milano al sponibili e tipicamente medi“Consensus congress scien- terranei ad un alto livello e li
ce in nutrition” organizzato bilancia. Quello che conta è
dalla Fondache la comuzione Paolo
nità scientifiSorbini».
ca ha capito
che è possibiC o m e
le controllare
funziol’infiammana?
zione attra«La Zona
verso l’uso
punta alla
sapiente del
qualità e non
cibo. Si parla
alla quantità
molto di prodelle calorie,
blemi di salubilanciando
te, causati da
in ogni pasto
stili di vita e
le migliori
alimentari
fonti di prosbagliati: la
teine, carZona è un riboidrati e
medio immegrassi: pollo,
diato ed effipesce e proteine vegeRUOLO: È UN RICERCATORE cace, perché è
tali per l’apSPECIALIZZATO NEL CONTROLLO capace di inDIETETICO DELLE RISPOSTE vertire questa
porto proORMONALI
teico, frutta
IL SITO: WWW.DRSEARS.COM/ tendenza che
modifima sopratIL LIBRO: «LA ZONA» - PICKWICK sta
tutto verduc a n d o
ra per l’apporto di carboidra- l’espressione dei nostri geni.
ti (riducendo quelli bianchi, Purtroppo l’alimentazione è
proinfiammatori): il tutto ar- dominata da alimenti che pegricchito con un’ideale fonte giorano l’infiammazione».
di grassi, l’olio extravergine
Molti, donne in particolare,
d’oliva (un cucchiaio a pasto).
bevono e fumano anche per
La Zona, dunque, è uno stato
togliersi l’appetito. Che condi benessere misurabile nelsiglio può suggerire loro?
l’equilibrio ormonale e nello «Cambiare le abitudini di una
persona è come chiederle di
stato infiammatorio».
Può fare un esempio prati- cambiare religione. Se l’obiettivo della ricerca del benesseco di come applicarla?
«E’ sufficiente avere a dispo- re è chiaro, posso cercare di
sizione tre cose: una mano, convincerle ad utilizzare il cibo
un occhio e un orologio. A come una terapia farmacologiogni pasto bisogna suddivi- ca. Inizialmente può costare
dere il piatto in tre parti. In fatica, ma, se uno cambia e si
un terzo occorre mettere trova bene, non torna indietro.
proteine a basso contenuto C’è chi preferisce un bicchiere
l
P
ALIMENTAZIONE
B
Barry
Sears
Biochimico
Ritmi circadiani
Unorologio
contantidirettori
1 L'orologio biologico
non ha un'unica regia,
ma il suo ritmo obbedisce a numerosi «direttori
d'orchestra» finora sconosciuti: una complessità che ne garantisce una
grande flessibilità, come
la capacità di dormire di
più nei weekend, dopo
una settimana di sveglia
alle 7. Le nuove scoperte
sull’orologio biologico
sono state realizzate da
un team dell’Università
del Michigan e pubblicate su «Science». Si era ritenuto finora che protagonista fosse un ristretto e ben definito gruppo
di neuroni - i cosiddetti
«circuiti circadiani» - e
che i loro malfunzionamenti fossero alla base
di gravi disfunzioni. Analizzando i circuiti circadiani dei moscerini della
frutta, il cui funzionamento è un buon modello per comprendere anche quelli umani, i ricercatori statunitensi hanno invece scoperto come
la gestione del tutto sia
molto più sofisticata, e
anche caotica, del previsto. Parti diverse dell’organismo obbediscono
infatti a direttori diversi,
ognuno con ritmi differenti. Una gestione che,
secondo gli studiosi, è
essenziale per garantire
la proverbiale flessibilità
del nostro organismo,
capace di contrastare
tante cattive abitudini.
SPECIALE
LA STAMPA
Speciale a cura di RCS MEDIAGROUP
PUBBLICITA’
MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014
.
23
medicina
Sfatiamo i miti
sulla pillola
anticoncezionale
Da oltre 50 anni le donne di
ogni età possono contare su
una valida alleata per la salute. E’ la pillola anticoncezionale: non solo un contraccettivo, ma uno strumento per
prevenire gravi patologie e
un sostegno al benessere
quotidiano. Spesso, però, nascono timori infondati nei
suoi confronti. Tanto che, nel
nostro Paese, solo il 16,2%
delle donne la utilizza. Una
percentuale molto bassa rispetto agli altri Paesi europei
(21,4). E così la Società italiana della contraccezione (Sic)
ha messo a punto un decalogo per sfatare questi falsi miti e sottolineare i benefici del
trattamento ormonale.
Pillola e cancro. Al primo
posto c’è la convinzione che
la pillola possa provocare il
cancro. Falso. «Studi clinici
di grande rilevanza hanno dimostrato che l’anticoncezionale per via orale è efficace
contro il tumore all’ovaio, il
tumore all’endometrio e
quello al colon retto», rivela
la dottoressa Franca Fruzzetti, della Clinica ostetrica e
ginecologica dell’ospedale
Sempre meno
effetti
collaterali
Teva, leader mondiale
Teva Pharmaceutical Industries Ltd è
una tra le prime 10 aziende farmaceutiche al mondo, impegnata nel promuovere l’accesso a un’assistenza sanitaria
di qualità attraverso lo sviluppo, la
produzione e la commercializzazione
non solo di farmaci equivalenti - nella
cui produzione è leader mondiale - ma
anche di farmaci innovativi e principi
attivi. L’attenzione all’universo femminile è aumentata nel corso degli anni:
Teva intende offrire farmaci equivalenti
e «branded», sicuri ed efficaci, in grado
di rispondere a ogni esigenza.
È anche uno
strumento
per prevenire
gravi patologie
Santa Chiara dell’Università
di Pisa. Che aggiunge: «Nel
caso del carcinoma endometriale e di quello all’ovaio le
probabilità si riducono del
50% e l’effetto protettivo degli estro-progestinici persiste per più di 20 anni dopo la
sospensione». In generale la
protezione è proporzionale
al periodo di assunzione: per
più tempo si è fatto uso della
pillola, maggiore è la riduzio-
ne del rischio. Non basta. «Uno
studio inglese su 300mila donne seguite per 39 anni ha dimostrato che la pillola non solo riduce la morbilità e mortalità
per tumori, ma la mortalità in
generale per qualunque causa», puntualizza il professor
Annibale Volpe, past-president della Sic.
Pillola e Tev. Altro luogo
comune ricorrente è che la pillola causi tromboembolismo
venoso (Tev). Un aspetto, questo, confermato dalla European medicine agency e dall’Agenzia italiana del farmaco.
Va sottolineato, però, che l’aumento del rischio è basso in
termini numerici e che le complicazioni tromboemboliche
sono dovute principalmente
alle caratteristiche delle diverse pillole. Individuando quella
più indicata, insomma, non dovrebbero esserci pericoli, a
meno che la donna non sia predisposta, non abbia una storia
familiare con casi di trombosi
o soffra di malattie della coagulazione.
Pillola e fertilità. Spesso si
sente dire che la pillola possa
rendere meno fertili. Una leggenda. Smettendo di assumere l’anticoncezionale, il ciclo
mestruale torna ad avere le
stesse caratteristiche «pretrattamento». La pillola non
causa eventuali malformazioni
fetali, né può determinare un
aumento degli aborti spontanei. Bisogna evidenziare che,
tra i vantaggi extra contraccettivi, a molti non del tutto
noti, c’è la cura dell’endometriosi, patologia che colpisce
tre milioni di donne in Italia e
che può provocare infertilità.
Pillola e riduzione del ciclo
mestruale. Da sfatare è anche
l’idea che l’amenorrea, la riduzione della perdita mestruale,
provocata dal contraccettivo
ormonale, sia pericolosa. «Nonostante questa situazione sia
invisa a molte donne - spiega
Volpe - è stato dimostrato che
essa provoca benefici in termini di anemia da carenza di ferro e un minor ricorso agli interventi chirurgici».
Pillola e salute psicofisica.
Alcuni studi hanno messo in
luce che la pillola è efficace nel
trattare la sindrome premestruale severa, che causa ansia, depressione, irascibilità.
Una scelta attenta del contraccettivo può anche stimolare il
desiderio sessuale, senza dimenticare che vivere un erotismo privo di preoccupazioni
legate al rischio di una gravidanza indesiderata è senz’altro più appagante.
A 54 anni dalla sua nascita la pillola si rinnova
per garantire una protezione sicura e minori
effetti collaterali. «A
oggi sono presenti sul
mercato più di 50 formulazioni - racconta il
professor Annibale Volpe, past president della
Società Italiana della
Contraccezione - in
grado di sposare le differenti esigenze delle
donne». Tra gli ultimi
prodotti lanciati sul
mercato, in particolare,
sono da ricordare i contraccettivi ormonali a
base di estradiolo naturale, un estrogeno identico a quello prodotto
dalle ovaie durante il
ciclo: «Si tratta di un
prodotto che recenti
studi hanno promosso a
pieni voti e che sembra
offrire un’importante
protezione contro i
tumori delle ovaie, dell’endometrio e del colon
retto, soprattutto per le
donne in pre-menopausa». Poiché una recente
indagine promossa
dall’Osservatorio Nazionale sulla Salute della
Donna (ONDa), inoltre,
ha messo in evidenza
anche una serie di nodi
e perplessità legati al
costo della pillola, ricordiamo che, dopo 54
anni di «onorata carriera», molte pillole branded hanno perso il brevetto: «Anche nel campo degli equivalenti conferma il past president della Sic - esistono
prodotti di ottimo livello
che consentono un
considerevole risparmio». «L’importante conclude Volpe - è che la
scelta del contraccettivo
ormonale sia concordata sempre con il ginecologo: a lui bisogna rivolgersi con sincerità affinché sin dal primo momento siano sempre
chiare - e dunque rispettate - le necessità individuali».
MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 LA STAMPA 24
LA STAMPA
MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014
In Italia
FTSE/MIB
FTSEItaliaAllShare
Euro-Dollaro
CAMBIO
+1,03%
+1,02%
All’estero
DOWJONES(NewYork)
NASDAQ(NewYork)
DAX(Francoforte)
1,3793
Petrolio
dollaro/barile
FTSE(Londra)
S Oro
99,74
euro/grammo
ECONOMIA
FINANZA
+0,44%
+1,64%
+0,50%
+0,82%
S
30,2049
.
25
&
L’AGENZIA DELLE ENTRATE RECUPERA UNA CIFRA RECORD RISPETTO AGLI ANNI SCORSI. BOOM DELLE RATEIZZAZIONI LUNGHE
Evasione, l’incasso supera i 13 miliardi
A marzo il gettito dell’Iva cresce del 6%. Effetto positivo sul fabbisogno che scende a 18,4 miliardi
ALESSANDRO BARBERA
ROMA
Attilio Befera deve un caffé a
Miuccia Prada e a suo marito
Patrizio Bertelli. È grazie a
loro se a dicembre dell’anno
scorso - in extremis - l’Agenzia delle Entrate è riuscita a
sfondare il muro dei 13 miliardi di euro di incassi da
lotta all’evasione. Per l'esattezza «13,1 miliardi», annuncia a Porta a Porta il numero
due degli ispettori fiscali
Marco Di Capua.
Ai piani alti dell’amministrazione snocciolano con
soddisfazione la progressione anno per anno: 4,4 mi-
L’accordo del Fisco
con Prada
potrebbe valere
400 milioni
liardi nel 2006, 6,4 miliardi
nel 2007, 6,9 nel 2008, e ancora 9,1 miliardi nel 2009,
10,5 nel 2010, 12,7 nel 2011.
L’unica flessione - maledetta fu la crisi - è stata nel
2012 con 12,5 miliardi.
Spiega il vicedirettore vicario dell’Agenzia: «L’attività
ha consentito di portare in
cassa 3,8 miliardi di tasse
non pagate. Se si aggiunge
anche la lotta all’evasione
contributiva l’incasso sale a
7,1 miliardi, con un calo di circa il 5% rispetto all’anno pre-
REDDITI
Il 730 anche
per i lavoratori
domestici
Quest’anno i lavoratori domestici potranno
effettuare la propria dichiarazione dei redditi
con il modello 730, oltre
che con l’Unico come è
avvenuto fino allo scorso
anno. A ricordarlo è l’Assindatcolf, l’associazione
datori di lavoro domestico, componente Fidaldo
ed aderente a Confedilizia. L’invio del «730 dipendenti senza sostituto» deve essere effettuato, per l’anno in corso, entro il 31 maggio tramite
un Caf o un professionista abilitato. Se dalla dichiarazione presentata
emergerà un credito, il
rimborso sarà eseguito
dall’Agenzia delle Entrate sul conto corrente postale o bancario del lavoratore, nel caso, invece, il
saldo sia a debito, sarà
cura dell’intermediario
consegnare al lavoratore
il modello F24 con gli importi da pagare alla scadenza del 16 giugno 2014.
1
ANSA
Aumentano i controlli degli agenti della Guardia di finanza
cedente, proprio per attuare
alcune norme introdotte dopo
l’acuirsi della crisi che hanno
stemperato l’attività di riscossione coattiva». Fuor di burocratese: l’anno scorso Forza
Italia è riuscita a imporre alla
maggioranza che sosteneva il
governo Letta una serie di norme che hanno permesso di allentare la morsa sulla piccola
evasione. Ora con Equitalia è
possibile ad esempio fare lunghe rateizzazioni. Di Capua ne
conta per il solo 2013 398mila
pari a poco meno di tre miliar-
di. Questo - spiegano all’Agenzia - sarebbe la conferma che il
risultato lo si deve all’aumento
dei controlli contro e degli accordi con la grande impresa.
Senza numeri dettagliati, impossibile confermare la veridicità della tesi. Di alcuni conosciamo la storia - quando
l’Agenzia può rende noti i nomi
dei protagonisti - altre volte
l’accordo lo si raggiunge proprio sulla base di una precisa
richiesta di riservatezza.
In ogni caso la cronaca del
2013 ci ha raccontato diversi
casi che hanno contribuito a
raccogliere parecchie decine
di milioni di euro, in alcuni casi
centinaia. Il caso più clamoroso è quello di Prada, che a dicembre ha reso noto di aver
chiuso volontariamente - dopo
cinque anni - un accordo per riportare in Italia da Olanda e
Lussemburgo la holding che
controlla il 75% della maison.
Un’intesa che - la cifra non è
mai stata smentita- varrebbe
circa 400 milioni di euro. Poi
c’è la lunga lista degli accordi a
due cifre: quaranta milioni li ha
pagati la Air One di Carlo Toto,
entrata nel mirino della Procura di Roma dopo un controllo
dei bilanci Alitalia dai quali era
emerso l’uso ambiguo di quattordici società irlandesi che
fornivano Airbus in leasing. Altri 41,6 milioni sono frutto dell’accordo con Diana Bracco per
un contenzioso del 2006 a proposito del trattamento di alcuni dividendi. Trentacinque milioni sono arrivati dalla Gtech
del gruppo Lottomatica per
porre fine alla lite iniziata nel
2001 per un’evasione da slot
machine. Dalle date è evidente
che i record non sono necessariamente frutto della precisa
volontà dell’amministrazione.
È però un fatto che negli ultimi
anni la pressione sulle grandi
imprese è cresciuta. La prossima frontiera per Befera e i suoi
sono le grandi multinazionali
del web - da Amazon a Google i cui fatturati hanno provenienze diverse e spesso sfuggono ai
confini degli Stati in cui vengono realizzati.
Oltre sui risultati della lotta all’evasione le casse dello
Stato possono contare anche
su maggiori entrate fiscali, in
particolare di accise e Iva.
L’Iva a marzo mostra un gettito in aumento del 6% e ha avuto un effetto positivo anche
sul fabbisogno circa 18,4 miliardi, in miglioramento rispetto ai 21 miliardi e 987 milioni del marzo 2013.
Twitter @alexbarbera
LA BANCA VENDE LA SOCIETÀ CHE FA ASTE DI APERTURA E CHIUSURA A WALL STREET
Finisce l’era di Goldman Sachs
sul floor della Borsa di New York
Sul mercato
LUCA FORNOVO
Finisce l’era Goldman Sachs
sul floor del New York Stock
Exchange (Nyse). Un pezzo di
storia per Wall Street. Dopo
118 anni di “matrimonio”, con
le loro storie intrecciate dal
1896, la blasonata banca d’affari americana si appresterebbe a vendere la «designated market-maker», la divisione degli specialisti, chi gestisce le aste di apertura e chiusura per migliaia di titoli quotati alla Borsa di New York.
D’altronde il ruolo degli intermediari finanziari, gli “urlatori” alla Borsa alle grida
(per prendere ordini sui titoli,
comprare e vendere azioni) è
andato scemando con l’automatizzazione degli scambi.
Secondo il Financial Times,
che cita fonti finanziarie vicine all’operazione, ci sarebbero molti acquirenti per la divisione, il cui valore è stimato in
circa 30 milioni di dollari. Tra
i possibili pretendenti le società di trading automatizzato. Goldman aveva versato 6,5
Sul floor della
Borsa
di New York
un trader
guarda
Capitan
America,
l’eroe dei
fumetti della
Marvel
(Walt Disney)
che presto
sarà al cinema
miliardi di dollari nel 2000 per
acquisire Spear, Leeds & Kellogg, al tempo una delle società
di trading più potenti sul floor
del Nyse. La decisione di Goldman di cedere la «designated
market-maker» ricalca l’operazione messa a segno nel 2011 da
Bofa-Merrill Lynch, che aveva
venduto il suo business
market-maker a Getco, società
di trading ad alta frequenza,
che si è poi fusa con Knight Capital dando origine a Kcg. Un
anno prima, nel 2010, Barclays
versò 25 milioni per comprare
gli specialisti di LaBranche &
Co, il cui fondatore vanta un
seggio nel floor dal 1912.
La crisi degli intermediari finanziari si è acuita nell’ultimo
decennio. Dal 2004 la quota di
mercato del Nyse sugli scambi
delle azioni americane si è ridotta drasticamente e ora è al
12%. Un crollo dovuto all’ascesa
delle piattaforme alternative di
trading, usate dalle banche, tra
cui la stessa Goldman Sachs, e
alla concorrenza agguerrita di
altre Borse come il Nasdaq e
Bats Global Markets.
Divisione Passeggeri Long Haul
Programmazione Materiali,
Acquisti e Controllo Pulizie LH
Si rende noto che in data 25/03/2014 è stato
pubblicato sulla G.U.U.E. il bando di Gara a
Procedura Aperta n. D.P.L.H./P.M.A.&C.P.L.H./
Gara5438129 del 31/01/2014, per l’espletamento del
Servizio di manutenzione programmata e correttiva
sulle locomotive tipo D145, D146, D245, TA214
utilizzate dall’impianto IMC Milano della Divisione
Passeggeri LH, per un importo complessivo
presunto di € 840.000,00. Il testo integrale del
bando è reperibile sul sito www.gare.trenitalia.it.
Le domande di partecipazione dovranno pervenire
entro le ore 13:00 del 12/05/2014.
Giuseppe Forino
ASSEMBLEA GENERALE DEGLI ISCRITTI
ALL’ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI
DI IVREA-PINEROLO-TORINO
In adempimento a quanto prescritto dagli artt. 18 e 19 del D.Lgs. 28 giugno 2005, n.
139, l’Assemblea degli Iscritti all’Albo ed all’Elenco Speciale è convocata, presso la
Sede dell’Ordine, in Torino - Via Carlo Alberto, 59 - in prima convocazione il giorno
30 aprile 2014, alle ore 12.00
ed, occorrendo, in seconda convocazione il giorno
10 giugno 2014, alle ore 18.00
per discutere e deliberare sul seguente
Ordine del giorno
- Presentazione della Relazione Morale dell’anno 2013 e deliberazioni relative.
- Presentazione del Conto Consuntivo dell’anno 2013 e deliberazioni relative.
- Relazione del Collegio dei Revisori.
L’Assemblea è validamente costituita, in prima convocazione, quando sia presente
almeno la metà degli Iscritti e, in seconda convocazione, qualunque sia il numero
degli intervenuti.
IL PRESIDENTE
(Aldo Milanese)
IL CONSIGLIERE SEGRETARIO
(Margherita Spaini)
Questi e molti altri avvisi li puoi trovare anche su internet
Consulta i siti
www.legaleentieaste.it - www.lastampa.it
26 .Economia
STAMPA
.LA
MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014
Panorama
Il gruppo editoriale
PANDA, 500L, 500 E PUNTO LE PIÙ COMPRATE. BOOM PER JEEP CON UN +57,2%
Auto, la ripresa
continua a marzo
Jovane: “Rcs più aperta
con la nuova governance” Vendite +4,96% ma il confronto è col basso livello 2013
a revisione della governance di Rcs rappresenta «un’apertura del cda
all’intero arco degli azionisti»
e, insieme con la conversione
delle risparmio, «serve a trasformare Rcs il più velocemente possibile». Lo ha detto Pietro Scott Jovane, ad del gruppo
editoriale, il quale ha sottolineato come la società si sia «aperta al mercato» con la crescita Pietro Scott Jovane
del flottante oltre il 30%. L’arrivo di nuovi investitori, in un «processo di normalizzazione» è
«benvenuto» e «dà una grande opportunità al gruppo». Quanto al
contestato piano di incentivazione «il management di Rcs ha deciso di non procedere» sebbene fosse «giusto, utile e fondamentale
per aiutare una squadra a lavorare in maniera più coesa». Sul piano di conversione delle risparmio in azioni ordinarie Rcs ha «segnali favorevoli dal mercato». Comunque sono stati fissati i valori
per l’esercizio del diritto di recesso. Per le risparmio di categoria A
[F. SP.]
si tratta di 0,872 euro, per la categoria B di 0,519 euro.
L
Il riassetto
MontepaschivolainBorsa
Patto“lungo”trainuovisoci
ontepaschi vola a
Piazza Affari nel giorno successivo all’accordo che ha dato un nuovo assetto azionario alla banca senese, con la discesa della Fondazione e l’ingresso dei fondi
sudamericani Fintech e Btg
Pactual. Il titolo ha chiuso ieri
a 0,282 euro, con un progresso
del 6,45% e volumi pari a oltre
il 9% del capitale.
Antonella Mansi
L’operazione è adesso al vaglio di Bankitalia e Ministero del Tesoro - che deve vigilare sulle
fondazioni -. Una risposta da parte del Tesoro è attesa entro 30
giorni (regola del silenzio assenso), mentre Palazzo Koch avrà 60
giorni per dare il proprio via libera. Intanto, la pubblicazione del
patto parasociale è attesa nel fine settimana. L’accordo dovrebbe
avere una durata «lunga», almeno fino all’assemblea che dovrà
rinnovare il cda, nella primavera del 2015. Ma prima di quella
data è possibile che i nuovi soci chiedano una rappresentanza
nella governnace dell’istituto. Il vecchio cda riflette un azionariato uscito letteralmente sconvolto dalle vicende degli ultimi due
anni. E dopo l’aumento di capitale, spiegano alcune fonti, è possibile che vengano cooptati rappresentanti dei nuovi soci.
[R. E.]
M
Report di Ubs dopo la condanna dell’ad
“Scaroni rischia il rinnovo
ma per Eni serve stabilità”
rediamo che Scaroni abbia svolto - in condizioni difficili - un lavoro molto efficace all’Eni, costruendo
un team di managers molto capace, ma la stabilità
ci sembra la chiave, come lo è il suo ruolo nel realizzare la strategia della società». È quanto si legge in un report di Ubs, all’indomani della sentenza del Tribunale di Rovigo sulle vicende di
Porto Tolle. La banca d’affari che per quanto possa sembrare
«bizzarro», queste vicende, vecchie di oltre 10 anni, potrebbero
avere ripercussioni sul rinnovo della sua nomina ad amministratore delegato per altri 3 anni all’assemblea degli azionisti
dell’8 maggio. La banca svizzera mantiene sul titolo Eni un giudizio «buy» con target price a 19 euro.
«C
LUIGI GRASSIA
TORINO
Le vendite di auto sono in forte ripresa a marzo anche se
c’è da considerare che il confronto si fa con un marzo
2013 molto depresso. La Motorizzazione nel mese appena finito ha immatricolato
139.337 autovetture, con una
variazione di +4,96% su base
annua. Da notare che nello
scorso febbraio il recupero è
stato più forte: vendite
+8,98% rispetto a febbraio
2013. Soffre un po’ il mercato
dell’usato, con 366.276 trasferimenti di proprietà a
marzo (-2,27%).
Nel complesso del primo
trimestre la Motorizzazione
ha immatricolato 376.519 autovetture, con una variazione
+5,82% rispetto al periodo
gennaio-marzo 2013. E questo sembra un segnale confortante. Però l’Unrae (associazione delle case estere in
Italia) avverte che «le vendite in più sono dovute alle società di noleggio, mentre la
domanda delle famiglie resta
in linea con quella dello scorso anno». Insomma: meno
male che c’è la ripresa delle
vendite dopo una crisi così
+2,8%
+15%
Fca su 12 mesi
Fiat su febbraio
Questa la crescita delle
vendite di Fiat Chrysler
Automobiles in Italia
fra marzo 2013
e marzo 2014
Così le immatricolazioni
di vetture
col marchio Fiat
tra il febbraio
e il marzo scorsi
lunga, ma c’è ancora molto da
fare per consolidare la tendenza. L’Unrae propone fra l’altro
che sia permesso di dedurre
dalla dichiarazione dei redditi
una parte dei costi di acquisto
di un’auto nuova, «esattamente come è consentito fare per
l’acquisto della casa».
Federauto (i concessionari)
osserva che «il risultato delle
immatricolazioni di marzo
non può essere letto come una
ripresa. È vero il contrario:
siamo in piena stagnazione.
Infatti il primo trimestre 2014
proietterebbe l’intero anno a
circa 1.380.000 vetture, cioè ai
numeri del 2012 che hanno
prodotto disastri».
Quanto al gruppo Fiat
Chrysler a marzo ha immatricolato oltre 39 mila vetture
(+2,8%) con una quota di mercato del 28,1% (-0,6 punti). Nel
trimestre le registrazioni sono
state quasi 106 mila (+2,5%) e
una quota del 28,1% (contro il
29 di un anno fa).
Con quasi 30 mila immatricolazioni il marchio Fiat a
marzo ha aumentato i volumi
di vendita del 3,8% rispetto a
un anno fa e circa del 15% nel
confronto con febbraio. Nel
primo trimestre dell’anno oltre 80 mila registrazioni hanno fruttato una quota del
21,3%, in calo dello 0,6%. Sono
state Fiat le quattro auto più
vendute in Italia a marzo: Panda, 500L, 500 e Punto. Panda e
500 insieme hanno superato il
58% di quota nel segmento A.
La Punto è ancora una volta la
vettura più venduta del segmento B con una quota del
13,2%. La 500L, prima auto fra
le «medie», nel suo segmento
ha ottenuto una quota superiore al 60%. Bene anche il Freemont, al vertice del suo segmento con una quota del 21,2%.
Lancia in marzo ha immatricolato 5.500 vetture. Rispetto a marzo 2013 le immatricolazioni sono scese del
6,6% ma sono aumentate circa
del 20% nel confronto con febbraio 2014. Nel primo trimestre le registrazioni sono state
oltre 15.500, in crescita del
2,15%. Ypsilon si è confermata
tra le top ten (quinta assoluta)
e al secondo posto tra le vetture più vendute del segmento B,
con il 12,9% di quota.
Alfa Romeo con oltre 3.200
immatricolazioni nel mese ha
aumentato le vendite dell’1,4%
in confronto con marzo 2013
anche se nel trimestre c’è un
calo. Le Jeep immatricolate in
Italia a marzo sono state 855,
cioè il 57,2% in più rispetto a un
anno fa, e in tutto il 2014 le registrazioni sono state 2 mila
(+17%). La migliore performance è del Grand Cherokee
che, con una quota di mercato
del 20,7%, si conferma al secondo posto nel suo segmento.
Alti e bassi per le altre marche. Nel periodo gennaio-marzo hanno aumentato le vendite
Dacia (+56,03%), Skoda
(+37,28%), Renault (+34,47%),
Peugeot (+19,51%), Toyota/
Lexus (+18,21%), Mitsubishi
(+18,05%) e Audi (+14,95%).
Aumenti più contenuti per
Ford (+5,58%) e Volkswagen
(+3,80%). Fra i segni meno, Jaguar (-19,12%), Nissan
(-14,28%) e Subaru (-14,65%).
IL GRUPPO ENERGETICO RIESCE A SCONGIURARE IL DEFICIT DI CASSA PAVENTATO NEL TRIMESTRE
Sorgenia, le banche studiano il piano B
Senza un accordo
sul debito, gli istituti
potrebbero sfilare
la società a Cir
FRANCESCO SPINI
MILANO
Nel futuro di Sorgenia ci sono
le banche: da parte loro è allo
studio un piano B secondo cui
gli istituti di credito potrebbero esautorare il primo socio
attuale, ovvero la Cir, e prendere il pieno controllo della
società dell’energia. Le trattative sulla ristrutturazione dell’indebitamento del gruppo,
pari a 1,9 miliardi di cui 600 in
eccesso, sono in stallo da tempo. Dalla holding della famiglia De Benedetti, con una nota, confermano che le banche
non hanno considerato sufficiente la proposta di Cir di
partecipare alla ristrutturazione di limitare il proprio impegno a non oltre 100 milioni,
quando dagli istituti avevano
richiesto un contributo di almeno 150 milioni. Così le banche «hanno comunicato a
Sorgenia che stanno lavorando
su una ipotesi di operazione alternativa, implementabile anche nel caso in cui gli azionisti
non intendessero partecipare
alla manovra di ristrutturazione». Insomma, senza un accordo, le banche trasformerebbero
parte del loro credito in eccesso
in azioni e strumenti partecipativi, arrivando a sfilare la società alla Cir. In questo momento,
tuttavia, «le trattative tra Sor-
genia e le banche finanziatrici
proseguono». Nel mentre, la società ha scongiurato il possibile
deficit di cassa che, lo scorso 17
febbraio, era stato ipotizzato
per la fine di marzo. Sono stati
posti in essere interventi sul capitale circolante e in particolare la società sta perfezionando
la cessione all’americana ContourGlobal di cinque impianti
solari per meno di 20 milioni di
euro e nel frattempo sarebbe
IL PRESIDENTE REMMERT
Intesa, la Compagnia non vende
«Ma stiamo attenti ai mercati»
«Non stiamo valutando
la cessione di quote, ma
stiamo attenti a ciò che accade sui mercati». Lo ha
detto Luca Remmert, presidente della Compagnia di
San Paolo, primo azionista
di Intesa Sanpaolo. «La nostra ragione d’essere è la gestione ottimale del nostro
patrimonio», ha spiegato
Remmert, parlando a mar-
1
gine della presentazione
delle iniziative per il lavoro
dell’ente torinese. Dal 2010
la Compagnia di San Paolo
ha destinato oltre 20 milioni
a sostegno di progetti finalizzati a creare «concrete
opportunità occupazionali», riqualificazione professionale e sostegno al reddito
rivolte a persone disoccupate o inoccupate e ai giovani.
giunta alle battute finali per la
cessione di alcune autorizzazioni che riguardano il settore
eolico in Francia. Nella fase iniziale, invece, la cessione dell’asset più importante, Sorgenia
Green. Fatto sta che, come assicura il comunicato della Cir,
«per il corrente mese di aprile»,
proprio in virtù del «perfezionamento di alcune operazioni
straordinarie» la società «è impegnata a ridurre i rischi di situazioni di tensione finanziaria», nonostante rimangano alcuni «profili di incertezza sul
perfezionamento» delle operazioni messe in campo.
Di certo, avvertono dalla
holding, mentre il taglio delle
linee di credito - tra revoche e
sospensioni da parte degli
istituti di credito- hanno condizionato
negativamente
l’operatività di Sorgenia, «il
mantenimento della continuità aziendale è legato al recupero della normale operatività bancaria». E «potrà avere,
inoltre, un impatto significativo l’esito delle discussioni
sulla ristrutturazione dell’indebitamento». Nei prossimi
giorni sono previste nuove
riunioni tra le banche.
Borsa .27
LA STAMPA
.
MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014
LEGENDA
AZIONI: il prezzo ufficiale rappresenta il prezzo medio dell’intera quantità di titoli trattata nella seduta. Il prezzo di riferimento è costituito dal
prezzo medio dell’ultimo 10% di titoli trattati. La capitalizzazione è
espressa in milioni di Euro. EURO 50: selezione dei 50 titoli più significativi quotati in Europa. Prezzo con variazione percentuale sul precedente.
OPZIONI:call è il prezzo di chi acquista; put quello di chi vende. Sono
indicati: il mese di scadenza dell’opzione; la base del prezzo del titolo; il
prezzo, cioè il premio da pagare; il volume dei pezzi negoziati; l’interesse
aperto, riferimento per i future. EURIBOR: è il tasso interbancario comune delle piazze finanziarie dell’area euro: lettera è il prezzo di chi vende;
denaro quello di chi acquista.
OBBLIGAZIONI 01-04-2014
il punto
TITOLI
Atlantia nv18 TF Eur 3.6
B IMI dc15 Tv Eur
B IMI giu17 Eur TV Minim
B Intesa/14 STEuro
Barclays giu17 Fix Fl.No
Barclays mar15 Cap.Float
Bco Popolare nv20 TF LT
Bei /19 Eu. St. B.
BP MG14 MC Eur
Bpop mg17 MC Eur
CEDB to CMS 2025
Centrob /18 Rfc
Comit 97/27 Zc
Comit 98/28 Zc
Crediop /14 Fe Cms
Crediop /19 St Dw3
Crediop /24 St Dw2
Crediop 98/18 Tf Capped
DB LG14 MC Eur
Dexia Cr/15 ST Gen05
Dexia Cred/05/15
Dexia Mz16 4.85
EM Mediob DC15 TV Eur
Enel 07/15 Eu 5.25%
Enel 07/15 Ind
Enel 10/16 TV Eur
Enel Feb16 Eur 3.5
Enel feb18 TF 4.875% Eur
Eni giu 15 4% Eur
Eni giu 15 Eurib 6m+0.89
Eni ott 17 4.875
IMI ag19 TF Sprint BPost
IMI mar15 Tasso Misto
IMI Mz 17 Mc Eur
LUIGI
GRASSIA
IL MIGLIORE
+13,01%
B. Desio e Brianza
IL PEGGIORE
Centrale del Latte To
-3,29%
4,11
3,3
Mer
Gio
Ven
Lun
Mar
Mer
Gio
Ven
Lun
PREZZO
Mar
BOOM DI MPS E POPOLARE ETRURIA
BALZANO CUCINELLI E MEDIASET
C
hiusura di seduta ancora in buon rialzo per la Borsa di
Milano, in linea con le altre piazze europee sostenute
dai positivi dati macro americani. L’indice Ftse Mib
termina con un +1,03% e l’All Share sale dell’1,02%.
Fra le banche spicca il Monte Paschi che mette a segno un
+6,45% il giorno sfruttando ancora la notizia della vendita di
un’ulteriore quota da parte del Monte Paschi. Bene Intesa
Sanpaolo (+2,93%), Ubi realizza un +4,97%, Bper +3,55%.
Banco Popolare cede l’1,65% dopo il +15% di lunedì. Boom
della Popolare Etruria (+10,70%) dopo i dati di bilancio, su
anche il Credito Valtellinese (+8,33%) e Carige (+7,20%).
Fiat conclude con un +3,73% il giorno dopo l’assemblea di
bilancio, dopo i buoni dati sulle vendite Chrysler negli Stati
Uniti a marzo, in attesa delle immatricolazioni in Italia. Trascurati in giornata gli energetici, riprendono quota i titoli
della moda, con Ferragamo +3,51%, Cucinelli +5,10%. Bene i
titoli dei media, con Rcs +4,23%, Mediaset +5,08%.
108.91
100.24
96.53
100.36
99.13
99.87
106.00
121.50
100.72
107.33
96.91
108.71
61.37
58.86
101.12
139.10
118.92
104.74
116.12
98.77
98.52
103.18
102.39
103.50
100.38
100.30
104.52
111.77
104.03
100.93
112.28
103.62
99.96
104.02
FUTURES SU FTSE MIB
TITOLI
FTSE MIB
FTSE Italia All Share
FTSE Italia Mid Cap
FTSE Italia MIB Storico
FTSE Italia Stars
FTSE Italia Small Cap
D.J.Eurostoxx 50
PREZZO
IMI MZ15 MC eur
IMI st14 Bposta MC Eur
Intek ag17 TF Eur 8%
Med Lom /18 Rf C 75
Med Lom /19 1 Sd
Medio ag23 MB21 TV Cape
Medio ap23 Lower Tier2 T
Medio dic17 Zc Eur
Medio fb18 Fix to Floate
Medio giu21 TV 4to Atto
Medio mag20 Eur 4.5
Medio nov 14 Eur 2.65
Medio Nv 20 Eur 5
Medio Nv14 TV Eur
Mediobanca fb22 MB33 TF
Mediocr L/28 Zc 25.Ma
Mittel lg19 Tf Call eur
Mps nov17 Stepbystep 5%
MPS ot17 Mc Eur
MPS set17 MC Eur
Rbs 01-20 tv Eurib.
Rbs 04-19 5.5%
Rbs 09-14 4%
Rbs 09-14 tv
Rbs 10-19 6%
Rbs 22-12-14 tf/tv
Rep Aus/22 FBL
Rep Ellenica /19 Tf
SG mg16 MC Eur
UBI giu14 Tasso Misto
UBI giu14 TF eur 4.5%
UBI giu15 Tasso Misto
UBI giu16 TV eur
UBI giu18 TF Sub Lowtier
INDICE BORSA
VALORI DI MILANO
Mercati
Fondi su LaStampa.it
1 34567 67 7589AB7C95B4 A454 45 D759 AE FBC7B
9 45AEDBD7 D756774 111234564784296ABCDE9
99.57
122.28
108.18
108.74
95.68
102.00
110.56
92.59
100.56
105.84
109.61
100.98
106.80
99.87
102.01
58.63
106.10
108.36
104.74
104.65
125.39
115.96
101.33
100.30
96.71
100.10
99.40
101.52
103.16
99.95
100.86
99.95
99.03
104.76
EURIBOR
01-04-2014
VAR.%
21915,41
23379,84
30848,53
18381,32
20007,43
21310,07
3186,34
+1,03
+1,02
+1,20
+0,82
+1,05
+1,47
+0,78
PER.
TA.360 TA.365
1 sett
1 mese
2 mesi
3 mesi
6 mesi
9 mesi
12 mesi
0,1960
0,2350
0,2770
0,3130
0,4180
0,5000
0,5910
Il Mercato Azionario del 01-04-2014
0,1987
0,2382
0,2808
0,3173
0,4238
0,5069
0,5992
TITOLI
PREZZO
UBI giu19 MC eur
UBI gn18 Eur 5.4
UBI lug14 Tasso Misto
UBI mar16 LowT2 Amor
UBI mar19 LowT2 Call
UBI nov15 LowT2 Amor
UBI nov17 Eur 4.3
UBI nv18 Mc Eur
UBI ott19 Lower Tier II
UniCr/16 LT
UniCr/16 LT 2
Unicredit mag18 Banco P
99.18
104.63
99.85
98.91
98.88
98.89
102.55
98.93
107.78
102.25
101.44
109.87
TITOLI DI STATO
BoT 13-14/04/14 A
13-30/04/14 S
13-14/05/14 A
13-30/05/14 S
13-13/06/14 A
14-30/06/14 S
13-14/07/14 A
14-31/07/14 S
13-14/08/14 A
14-29/08/14 S
13-12/09/14 A
14-30/09/14 S
13-14/10/14 A
13-14/11/14 A
13-12/12/14 A
14-14/01/15 A
14-13/02/15 A
12-01/03/15 S
14-13/03/15 A
CcT 07-01/12/14 S 0.42%
13-31/12/14 A
08-01/09/15 S 0.38%
10-15/12/15 S 0.59%
09-01/07/16 S 0.56%
12-01/12/16 S 3.00%
10-01/03/17 S 0.38%
12-15/06/17 S 1.45%
10-15/10/17 S 0.58%
11-15/04/18 S 0.68%
13-01/11/18 S 1.08%
13-15/11/19 S 0.76%
CTz 12-30/05/14 A
12-30/09/14 A
99.99
99.97
99.96
99.94
99.92
99.90
99.89
99.86
99.84
99.82
99.80
99.77
99.74
99.69
99.66
99.46
99.51
101.71
99.45
100.14
99.58
100.10
100.75
100.00
104.90
99.55
105.31
100.19
100.45
103.49
100.80
99.93
99.75
SCADENZA
Giu14
Set14
Dic14
Mar15
CAMBI VALUTE
APERT.
CHIUS.
MIN.
MAS.
21445
21420
-
21640
21570
21451
21436
21430
21400
-
21675
21595
-
MONETE AUREE
VALUTA
EURO
Sterlina (v.c)
Sterlina (n.c)
Sterlina (post.74)
Marengo Italiano
Marengo Svizzero
Marengo Francese
Marengo Belga
Marengo Austriaco
20 Marchi
10 Dollari liberty
10 Dollari Indiano
20 Dollari liberty
210,080 - 248,360
215,020 - 254,280
215,020 - 254,280
172,040 - 197,340
171,410 - 194,860
170,950 - 190,880
170,950 - 190,730
170,430 - 190,730
216,080 - 242,420
497,770 - 560,410
502,830 - 564,690
975,040 - 1095,250
MERCATI
EURO
%
Dollaro Usa
1,3790
1 0,7252
Yen giapponese
142,5300
100 0,7016
Sterlina inglese
0,8292
1 1,2060
Franco Svizzero
1,2178
1 0,8212
Corona ceca
27,449
100
3,643
Corona danese
7,465
10
1,339
Corona islandese
100
Corona norvegese
8,227
10
1,216
Corona svedese
8,900
10
1,124
Dollaro australiano
1,493
1
0,670
Dollaro canadese
1,524
1
0,656
Dollaro Hong Kong
10,697
1
0,093
Dollaro neozelandese
1,590
1
0,629
Dollaro Singapore
1,738
1
0,575
Fiorino ungherese
307,790
100
0,325
Litas lituano
3,453
1
0,290
Leu rumeno
4 10000 2239,441
Lev bulgaro
1,956
1
0,511
Lira cipriota
1
Lira maltese
1
Lira turca
2,966
1
0,337
Rand sudafricano
14,617
1
0,068
-0,01
-0,08
-0,12
0,13
-0,03
0,01
AZIONI
A A.S. Roma
A2A
Acea
Acque Potabili
Acsm-Agam
AdF-Aerop.Firenze
Aedes
Aedes 14 warr
Aicon
Aiòn Renewables
Alerion
Ambienthesis
Antichi Pell
Arena
ASTM
Atlantia
Autogrill
Autostrade Mer.
Azimut
1,158
0,947
10,880
1,044
1,330
13,380
0,052
0,001
0,122
0,621
3,850
0,568
0,082
0,006
12,400
18,930
7,645
16,730
26,150
+0,61
+0,58
+1,30
0,00
0,00
-0,07
+0,19
0,00
0,00
0,00
-0,62
+0,98
0,00
0,00
+0,73
+1,50
+2,82
+0,60
+0,97
B Banca Generali
Banco Popolare
Basicnet
Bastogi
Bca Carige
Bca Carige r
Bca Intermobiliare
Bca Pop.Milano
Bca Pop.Spoleto
Bca Popolare Italiana 10 warr
Bca Profilo
Bco Desio-Brianza
Bco Desio-Brianza rnc
Bco Santander
Bco Sardegna rnc
BE
Beghelli
Beni Stabili
Best Union Co.
Bialetti Industrie
Bioera
Boero Bart.
Bon.Ferraresi
Borgosesia
Borgosesia rnc
Brioschi
Brunello Cucinelli
Buzzi Unicem
Buzzi Unicem rnc
24,040
15,520
2,376
2,970
0,670
1,319
3,538
0,728
1,794
+0,38
-1,65
-1,00
-0,74
+7,20
+4,68
+2,43
-0,27
0,00
0,00
+1,24
+13,01
+10,53
+1,30
+2,43
+0,77
-0,10
+1,76
0,00
-0,49
+0,74
0,00
+0,59
+0,57
0,00
-0,87
+5,10
+0,66
+0,66
0,467
3,300
2,940
7,030
10,550
0,395
0,512
0,636
2,180
0,704
0,423
21,100
28,780
0,886
0,999
0,113
20,190
13,630
7,680
1,171
0,942
10,796
1,045
1,322
13,360
0,052
0,001
0,120
0,622
3,833
0,568
0,082
0,006
12,318
18,762
7,614
16,521
25,900
Divid.
Minimi
Anno
Massimi
Anno
Quantità
trattate Capitalizz.
TITOLI PUBBLICI
REND.
USA 10 anni
CAN 10 anni
UK 10 anni
GER 10 anni
FRA 10 anni
TITOLI PUBBLICI
1,980%
2,060%
2,140%
1,940%
2,940%
REND.
ESP 10 anni
HOL 10 anni
SVE 10 anni
GIA 10 anni
5,320%
2,260%
1,870%
0,980%
nr
0,026
0,250
nr
0,040
0,080
nr
nr
nr
nr
0,120
nr
nr
nr
0,450
0,355
nr
nr
0,550
1,090
0,782
8,054
0,759
1,038
9,622
0,040
0,001
0,120
0,622
3,231
0,488
0,082
0,005
10,688
16,498
6,159
15,005
19,857
1,259
1,016
10,796
1,096
1,369
13,529
0,054
0,002
0,120
0,622
3,957
0,600
0,082
0,007
12,839
18,865
7,614
17,266
25,900
582059
157
17134336 2951
113319 2299
124895
38
80014
101
6059
121
5473053
53
2002300
0
0
13
0
11
82078
167
158520
53
0
4
1396407
10
31930 1084
2166929 15493
1996703 1937
6597
72
922156 3710
23,951 0,900
15,631
nr
2,388
nr
2,974
nr
0,651
nr
1,300
nr
3,511
nr
0,735
nr
1,796
nr
nr
0,464 0,002
3,237 0,036
2,836 0,044
7,014 0,152
10,500
nr
0,403
nr
0,513
nr
0,633 0,022
2,161
nr
0,707
nr
0,422
nr
20,956
nr
28,742 0,040
0,904
nr
0,975
nr
0,114
nr
20,038 0,080
13,640 0,050
7,692 0,104
21,572 25,136 257081
9,111 15,631 16495522
2,125 2,511
61490
0,813 3,718
23308
0,396 0,651 33907305
1,041 1,300
67288
3,128 3,675 151501
0,435 0,735 106958060
1,796 1,796
0
0,200
2,198
2,038
6,268
9,510
0,258
0,415
0,492
1,482
0,222
0,380
20,599
28,169
0,839
0,931
0,078
19,134
12,972
6,729
0,466
3,237
2,836
7,014
10,500
0,403
0,619
0,658
2,241
0,845
0,452
21,448
38,858
0,933
1,045
0,147
26,230
15,134
7,692
9469973
1454066
81071
39547
25848
1993621
146569
8927366
17014
313723
63722
0
6145
19440
0
1488579
218567
654789
198546
2764
2757
146
53
1416
3
548
2374
53
0
314
379
37
81087
69
54
103
1213
20
53
15
91
162
34
1
89
1363
2255
313
C Caleffi
1,594 +0,57 1,595
nr 1,412 1,674
17179
20
Caltagirone
2,730 -0,07 2,771 0,030 2,009 2,771
51305
333
Caltagirone Ed.
1,164 +0,34 1,159
nr 1,054 1,293
86886
145
Campari
5,905 -0,76 5,914 0,070 5,738 6,281 1462041 3435
Cape Live
0,077 +0,78 0,077
nr 0,056 0,083 562133
25
Carraro
3,246 +4,17 3,197
nr 2,928 3,385 158797
147
Cattolica As
18,890 +1,40 18,746 0,800 18,071 19,715
56963 1014
Cell Therap
2,552 +3,32 2,531
nr 1,443 3,101 2845428
379
Ceram. Ricchetti
0,357 -3,15 0,358
nr 0,184 0,389 1230808
29
CHL
0,054 -0,55 0,054
nr 0,044 0,059 1428750
12
CIA
0,301 0,00 0,300
nr 0,252 0,311 125980
28
Ciccolella
0,388 +1,33 0,390
nr 0,300 0,419 145724
70
Cir
1,110 +1,37 1,113
nr 1,037 1,178 1182612
884
Class Editori
0,413 +0,32 0,410
nr 0,209 0,423 460120
43
CNH Industrial
8,385 +0,48 8,400
nr 7,577 8,793 3373861 11341
Cofide
0,536 +0,09 0,541
nr 0,523 0,569 447471
389
Cogeme Set
0,048 0,00 0,049
nr 0,049 0,049
0
3
Conafi Prestito'
0,615 +2,50 0,615 0,060 0,593 0,655 157135
29
Cred. Artigiano
0,00
nr
0
Cred. Bergamasco 21,980 -0,41 22,149 0,550 14,552 22,149 105190 1367
Cred. Emiliano
7,385 +2,29 7,325 0,120 5,708 7,325 384091 2435
Cred. Valtell. 10 warr
0,00
nr
0
Cred. Valtell. 14 warr 0,575 +28,06 0,554
nr 0,159 0,554 577369
0
Cred. Valtellinese
1,665 +8,33 1,648
nr 1,135 1,648 10954097
776
Crespi
0,026 0,00 0,025
nr 0,025 0,025
0
4
Csp
1,693 0,00 1,701 0,050 1,324 1,808
68273
57
D D'Amico 16 warr
Danieli
0,117 -0,17 0,117
nr 0,099 0,119
24,900 +2,85 24,738 0,300 23,244 26,687
19611
137911
0
1011
AZIONI
Danieli rnc
De'Longhi
Delclima
Diasorin
Dmail Group
16,790
16,300
1,420
30,670
4,220
1,027 +0,10 1,026
EEMS
0,472 -2,26 0,474
Enel
4,100 -0,19 4,107
Enel Green Pw
2,050 +0,59 2,038
Enervit
4,702 -2,45 4,772
Eni
18,180 -0,16 18,180
Erg
11,800 +0,43 11,780
Ergy Capital
0,169 +0,60 0,169
Ergy Capital 16 warr 0,026 -1,92 0,026
Eukedos
0,793 -3,23 0,796
Exor
32,870 +0,89 32,738
Fiat
Finmeccanica
FNM
Fullsix
G Gabetti Pro.Sol.
Gas Plus
Generali
Geox
Gruppo Edit. L'Espresso
Gtech
H Hera
I I Grandi Viaggi
Massimi
Anno
+0,54 16,711 0,321 16,191 17,992
-0,31 16,234 0,290 11,869 16,406
0,00 1,419
nr 1,200 1,439
-1,54 30,624 0,500 30,006 35,923
-0,89 4,192
nr 3,870 4,488
E Edison r
F Ferragamo
Divid.
Minimi
Anno
Quantità
trattate Capitalizz.
102953
125022
102914
191866
7828
0,150 0,973 1,051 803117
113
nr 0,308 0,539 855095
21
0,150 3,151 4,107 34934802 38617
0,026 1,835 2,053 7738348 10188
0,028 3,147 5,848
17015
85
0,550 16,301 18,180 10863407 66069
0,400 9,884 11,780 363679 1771
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28
nr 0,026 0,031 265800
0
nr 0,620 0,831 298814
14
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22,120
8,765
7,250
0,677
2,800
+3,51 21,758 0,330 20,514 27,699 994921 3664
+3,73 8,695
nr 6,613 8,695 22267016 10876
+1,19 7,236
nr 5,480 7,336 4312288 4184
-0,07 0,675 0,012 0,485 0,690 1335119
294
+2,41 2,738
nr 2,620 3,158
41341
31
0,040
4,832
16,250
3,320
1,716
21,940
0,00 0,040
nr 0,031 0,043 6831970
86
-0,21 4,835 0,220 4,555 5,061
24486
217
+0,43 16,250 0,200 15,596 17,523 6751398 25299
+1,53 3,301 0,060 2,708 3,408 395108
856
+2,45 1,714
nr 1,357 1,962 1091974
704
-0,50 22,019 0,730 21,967 24,030 463774 3832
2,100 -0,94
2,100 0,090
1,641
2,101 2859684
+1,63
+0,46
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+3,62
+0,36
+1,35
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+3,61
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-1,83
+1,34
+1,23
+0,82
+2,38
+1,13
-2,23
0,690
1,296
0,896
0,702
11,076
10,986
0,868
0,474
0,611
2,513
2,103
0,764
1,296
9,128
5,810
29,435
20,503
8,843
0,411
J Juventus FC
0,241 -0,21
0,244
nr
0,220
0,252 4793684
K K.R.Energy
1,619 +0,31
2,428 +3,41
1,619
nr
2,370 0,010
1,570
1,926
1,908
2,429
IGD
Il Sole 24 Ore
Immsi
Indesit
Indesit rnc
Industria e Inn
Intek Group
Intek Group rnc
Intesa Sanpaolo
Intesa Sanpaolo rnc
Invest e Sviluppo
Iren
Italcementi
Italcementi rnc
Italmobiliare
Italmobiliare rnc
IVS Group
IVS Group 16 warr
Kinexia
L Lazio
Luxottica
Lventure Group
M M&C
Maire Tecnimont
Mediacontech
Mediaset
Mediobanca
Mediolanum
Meridie
Mid Industry Cap
Mittel
MolMed
Moncler
Mondadori
Monrif
Monte Paschi Si.
Montefibre
Montefibre rnc
Moviemax
N Noemalife
Noemalife 15 warr
676
2427
212
1713
6
0,687
1,303
0,900
0,715
11,120
11,250
0,880
0,474
0,609
2,532
2,120
0,771
1,286
9,080
5,770
29,400
20,660
8,950
0,430
nr 0,383 0,858
35132
31
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10650
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31
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5
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613
nr 24,973 30,420
21927
653
nr 14,552 20,503
35680
335
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1044
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nr 0,200 0,444
86430
0
0,570 +1,60 0,579
nr 0,490 0,595
42,180 +0,48 42,040 0,580 37,321 42,208
0,151 -0,86 0,151
nr 0,049 0,180
0,157
2,712
6,405
4,264
8,410
7,020
0,161
1,700
0,765
12,400
1,433
0,448
0,282
0,036
0,171
0,061
126627
263900
4,816
0,200
nr
nr
3,473
0,085
4,816
0,200
246
54
51
487704
39
859804 20081
664250
16
-0,38 0,158
nr 0,157 0,168 240718
-0,29 2,694
nr 1,487 2,694 6088758
-3,03 6,465
nr 5,676 7,518
6133
+5,08 4,234
nr 3,457 4,301 23183041
+1,33 8,394
nr 6,342 8,394 8036198
+2,48 6,939 0,100 6,183 6,939 4101876
-2,37 0,161
nr 0,078 0,183 295628
0,00
nr
+1,19 1,694
nr 1,608 1,794
39430
-2,17 0,779
nr 0,555 0,849 5378533
-0,08 12,440
nr 12,401 16,314 882128
-0,97 1,442
nr 1,326 1,541 429397
-1,88 0,452
nr 0,441 0,605
70497
+6,45 0,278
nr 0,166 0,278 1077110726
0,00 0,037
nr 0,037 0,037
0
0,00 0,167
nr 0,167 0,167
0
-0,49 0,061
nr 0,060 0,067 130025
4,904 +4,34
0,200 0,00
2984
24417
6778
75
823
120
5002
7228
5107
8
0
149
173
3110
355
68
3249
5
4
4
37
0
AZIONI
Prezzo Differ. %
Chiusura Riferim.Prezzo VWP
QUOTAZIONI BOT
SCADENZA
PREZZO
TASSO %
11
41
71
102
133
162
194
225
253
286
316
344
99,988
99,955
99,920
99,885
99,844
99,797
99,739
99,692
99,659
99,456
99,509
99,448
0,000
0,310
0,290
0,280
0,290
0,290
0,370
0,410
0,400
0,600
0,480
0,510
14/04/14
14/05/14
13/06/14
14/07/14
14/08/14
12/09/14
14/10/14
14/11/14
12/12/14
14/01/15
13/02/15
13/03/15
Divid.
Minimi
Anno
Massimi
Anno
Quantità
trattate Capitalizz.
0,935
0,00
0,935
nr
0,702
0,935
0
13
O Olidata
0,510 -0,29
0,510
nr
0,374
0,534
196418
17
2,502 0,00 2,501 0,013 2,460 2,548 403924
Parmalat 15 warr
1,440 -1,37 1,456
nr 1,416 1,502
41793
Piaggio
2,758 +6,08 2,703 0,092 2,130 2,703 1962607
Pierrel
0,750 -0,27 0,756
nr 0,515 0,776 543498
Pierrel 12 war
0,00
nr
Pininfarina
4,960 -0,36 4,932
nr 3,207 5,043
81534
Piquadro
2,098 -0,47 2,100
nr 1,778 2,355
90312
Pirelli & C.
11,440 +0,35 11,451 0,320 11,001 12,717 3825657
Pirelli & C. rnc
9,980 -0,89 10,017 0,390 8,763 10,395
56444
Poligrafici Editoriale 0,400 -1,23 0,401 0,020 0,296 0,456
50288
Pop Emilia 01/07
0,00
nr
Pop.Emilia Romagna 9,475 +3,55 9,304
nr 6,520 9,304 4405775
Pop.Sondrio
5,265 +6,80 5,124 0,033 4,045 5,124 1945295
Prelios
0,729 +1,82 0,727
nr 0,573 0,758 1200953
Premuda
0,379 -0,16 0,380
nr 0,289 0,413 126422
Prysmian
18,470 +2,27 18,360 0,420 17,538 19,565 1126362
4567
0
976
36
0
149
105
5448
123
53
R Ratti
66
74
730
39
2633
116
173
18
P Parmalat
S Safilo Group
Saipem
Saipem risp
Salini Impregilo
Salini Impregilo rnc
Saras
Sat
Save
Screen Service BT
Seat PG
Seat PG r
Servizi Italia 15 warr
Sesa
Sesa 18 warr
SIAS
Sintesi
Snai
Snam
Sol
Sorin
Space
Space warr
Stefanel
Stefanel risp
STMicroelectr.
T Tamburi
Tamburi 15 warr
TAS
Telecom IT
Telecom IT Media
Telecom IT Media rnc
Telecom IT rnc
Tenaris
Terna
Tiscali
Tiscali 14 warr
Tod's
Trevi Fin.Ind.
U UBI Banca
2,420
0,968
1,724
1,365
12,560
0,710
0,213
1,558
0,00 2,425 0,100 2,183 2,619
14899
+5,22 0,954
nr 0,430 0,954 5236991
+4,23 1,719
nr 1,295 1,800 5198094
+5,90 1,343
nr 0,704 1,343 3881777
-1,10 12,590 0,220 10,290 13,196 224627
+0,42 0,705
nr 0,553 0,781 805506
+0,66 0,213
nr 0,189 0,237 480964
-2,99 1,575
nr 1,294 1,604 112348
-1,04 15,278
-0,17 17,723
-0,46 17,420
-0,27 4,399
+0,72 12,424
-2,05 1,255
-0,31 13,060
+2,20 13,407
-0,52 0,153
0,00 0,002
0,00 0,880
+2,20 0,502
-0,16 12,737
+1,15 3,305
+0,69 8,769
-1,00 0,107
+3,79 2,072
-0,24 4,226
+0,40 6,294
+0,55 2,173
-0,98 10,163
0,00
0,420 +0,74 0,420
146,000 0,00 146,000
6,720 0,00 6,714
15,170
17,690
17,420
4,418
12,590
1,242
13,060
13,500
0,154
0,002
0,880
0,510
12,810
3,348
8,790
0,108
2,024
4,240
6,285
2,180
10,150
2,810
0,800
0,610
0,858
0,125
0,374
0,687
16,080
3,918
0,074
0,001
96,850
8,150
nr 14,386
0,680 15,499
0,710 16,220
1,490 4,263
1,594 12,219
nr 0,837
0,190 10,750
1,924 12,384
nr 0,061
nr 0,002
nr 0,480
nr 0,235
nr 11,476
nr 2,225
0,060 7,252
nr 0,107
nr 1,356
0,100 3,975
0,100 5,696
nr 2,108
nr 9,704
nr
nr 0,369
nr 146,000
0,100 5,491
3106
1579
201
71
3940
19,075
85433
952
17,723 2621395 7821
18,500
425
2
4,910 484096 1968
12,876
575
20
1,286 1681873 1193
13,346
1170
129
13,407
33715
742
0,180 392652
21
27
0,002 120898539
0,950
320
1
0,502 126627
0
13,383
47658
179
3,351
77560
0
8,858 181546 1995
0,118 764953
5
2,072 1855307
241
4,231 10058082 14290
6,524
15663
571
2,300 896497 1040
11,056
309
132
0
0,457 464436
35
146,000
0
0
6,880 4271790 6114
+0,14 2,810 0,041 2,182 2,810 634240
401
+3,03 0,810
nr 0,322 0,810 175421
0
+3,04 0,601
nr 0,473 0,626
30520
25
+0,18 0,856 0,020 0,712 0,875 55083686 11485
-0,08 0,125
nr 0,123 0,143 1580139
181
+0,29 0,374
nr 0,171 0,430
3190
2
+1,10 0,681 0,031 0,563 0,683 10912989 4101
+0,44 16,074 0,130 14,900 17,363 1321255 18976
+0,77 3,906 0,070 3,568 3,906 5756416 7852
-0,67 0,074
nr 0,042 0,080 41722838
138
+14,29 0,001
nr 0,000 0,001 1306680
0
+2,76 96,083 2,700 91,002 120,260 249265 2941
+0,18 8,089 0,130 6,210 8,208 120250
568
+4,97 7,069
+1,51 6,721
-0,55 8,978
+1,23 5,700
+1,00 5,043
+1,44 2,809
+0,65 276,890
+0,36 2,792
0,11
-0,20
(Prezzi vendita in $ per oncia). Un’oncia Troy=gr.31,1035
SCADENZA
0,050 4,895 7,069 11319526 6375
0,090 5,391 6,721 67469541 38907
0,090 7,827 9,435
5502
22
0,150 4,105 5,700 1245074 2531
0,170 3,602 5,043 718360 1379
nr 2,154 2,831 10966181 6323
nr 175,169 276,890
7790
354
nr 2,058 2,804 1335835 1053
Unicredit
Unicredit risp
Unipol
Unipol pr
UnipolSai
UnipolSai risp
UnipolSai risp B
7,180
6,730
8,995
5,740
5,070
2,820
277,300
2,798
V Valsoia
11,770 +4,62 11,567 0,170 10,252 12,012
60408
121
01-04-2014
Londra
Milano (Euro/gr.)
Argento (Euro/Kg.)
1283,75
30,2049
484,5398
31-03-2014
EURO
1291,75 930,9282
30,4027
489,0500
-
BORSE ESTERE
GIORNI
Novare
RCS MediaGr r B
RCS Mediagroup
RCS Mediagroup risp
Recordati
Retelit
Risanamento
Rosss
0,34
0,54
0,08
-0,10
0,00
0,31
-0,08
-0,20
0,00
-0,14
0,00
ORO CHIUSURE
MERCATI
QUOTAZ.
VAR.%
Amsterdam (Aex)
Bruxelles (Bel 20)
Francoforte (Dax Xetra)
Hong Kong (Hang Seng)
Londra (Ftse 100)
Madrid (Ibex 35)
Parigi (Cac 40)
Sydney (AllOrd)
Tokio (Nikkei)
Zurigo (Smi)
New York (Dow Jones)
Nasdaq
405.62
3151.60
9603.71
22448.54
6652.61
10463.10
4426.72
5394.87
14791.99
8457.27
16530.94
4268.04
+0.60
+0.69
+0.50
+1.34
+0.82
+1.19
+0.80
-0.15
-0.24
+0.04
+0.44
+1.64
VWP è il Prezzo calcolato sui dati dell’intera seduta di negoziazione, comprese le fasi d’asta
Prezzo Differ. %
Chiusura Riferim.Prezzo VWP
X
RENDIMENTI ESTERI
Dati forniti da IL SOLE 24 ORE - RADIOCOR.
I dividendi indicati si riferiscono all'anno solare corrente o a quello precedente.
Prezzo Differ. %
Chiusura Riferim.Prezzo VWP
QUOT.
AZIONI
Vianini Industria
Vianini Lavori
Prezzo Differ. %
Chiusura Riferim.Prezzo VWP
1,487 -0,13
6,465 +1,02
Divid.
Minimi
Anno
Massimi
Anno
Quantità
trattate Capitalizz.
1,479 0,020
6,429 0,100
1,192
4,960
1,496
6,440
15726
5435
9,242 10,905
45
282
W World Duty Free 10,400 +2,16 10,364
nr
803800
2638
Y Yoox
nr 24,900 34,569 1227255
1461
Z Zucchi
Zucchi 14 warr
Zucchi rnc
25,130 +1,21 24,900
0,117 -0,43
0,003 -3,33
0,254 0,00
0,117
0,003
0,249
nr
nr
nr
0,073
0,003
0,183
0,143 1612165
0,008 1764000
0,294
0
44
0
1
STAR
Acotel Group
20,500
Aeffe
0,830
Amplifon
4,814
Ansaldo Sts
8,520
Ascopiave
2,314
Astaldi
7,500
B&C Speakers
7,110
Banca Ifis
16,300
131,700
BB Biotech
Bca Finnat
0,599
Bca Pop.Etruria e Lazio 0,952
Biancamano
0,790
Biesse
6,600
Bolzoni
4,100
Brembo
28,000
Cad It
5,250
Cairo Comm.
6,750
Cembre
10,170
Cementir Hold
6,850
Cent. Latte Torino
4,110
Cobra
1,090
D'Amico
0,676
Dada
3,926
Damiani
1,739
Datalogic
9,250
Dea Capital
1,380
Digital Bros
3,678
EI Towers
42,950
El.En.
24,530
Elica
1,996
Emak
0,904
Engineering
53,500
Esprinet
7,600
Eurotech
2,604
Exprivia
0,928
Falck Renewables
1,474
Fidia
3,538
Fiera Milano
7,325
Gefran
4,250
Ima
35,330
Interpump
11,230
Irce
2,100
Isagro
2,850
IT WAY
1,903
La Doria
6,340
Landi Renzo
1,446
MARR
14,210
Moleskine
1,216
Mondo Tv
0,834
Mutuionline
5,200
Nice
3,342
Panariagroup
1,550
Poligr. S.Faustino
7,815
Poltrona Frau
2,952
Prima Industrie
14,300
R. De Medici
0,324
Reply
65,500
Sabaf S.p.a.
14,950
Saes
8,775
Saes rnc
7,260
Servizi Italia
5,540
Sogefi
4,916
TerniEnergia
2,196
Tesmec
0,725
TXT e-solution
10,080
Vittoria Ass.
10,660
Zignago Vetro
6,300
+2,19 20,244
+0,42 0,825
-1,55 4,815
+0,18 8,495
+1,94 2,299
+0,27 7,513
+6,20 7,034
+1,81 16,324
+3,54 130,428
+11,96 0,573
+10,70 0,918
+2,20 0,782
+3,86 6,513
+1,23 4,060
+1,89 28,394
-0,57 5,272
0,00 6,762
-0,29 10,101
-0,44 6,802
-3,29 4,198
+4,01 1,087
+0,52 0,680
-0,10 3,882
+1,16 1,705
+0,33 9,326
+4,15 1,363
+0,38 3,659
+0,12 43,097
+1,87 24,491
-1,67 2,009
+2,73 0,903
+0,94 53,806
0,00 7,653
0,00 2,610
-0,64 0,923
-1,07 1,479
+0,51 3,579
-0,75 7,361
+1,67 4,173
-1,72 35,539
+0,45 11,196
+2,34 2,087
+5,56 2,791
+0,16 1,920
+3,59 6,290
+1,12 1,441
-0,07 14,273
-0,73 1,219
-1,53 0,838
+1,96 5,206
+0,36 3,316
-2,52 1,557
+1,69 7,796
-0,07 2,953
+1,78 14,328
+0,31 0,323
+1,55 65,254
+1,77 14,921
-0,74 8,814
-0,27 7,234
-1,07 5,551
+3,89 4,883
+1,39 2,206
+1,40 0,718
+0,40 10,022
+0,57 10,617
+0,32 6,350
nr 19,665
nr 0,730
0,043 4,025
0,180 7,796
0,110 1,775
0,170 6,630
0,280 6,404
0,370 11,790
7,000 115,438
0,010 0,361
nr 0,515
nr 0,499
nr 5,016
0,050 2,925
0,400 18,923
0,300 4,624
0,140 5,898
0,160 8,528
0,040 4,240
0,020 1,752
nr 0,564
nr 0,630
nr 3,383
nr 1,237
0,150 7,659
nr 1,204
nr 2,179
0,420 33,649
0,500 16,021
0,024 1,683
0,020 0,805
0,533 43,751
0,089 5,286
nr 1,834
nr 0,789
nr 1,326
nr 2,405
nr 7,039
nr 2,749
1,250 28,136
0,170 8,795
0,020 1,686
nr 2,292
nr 1,484
0,065 3,917
nr 1,198
0,580 11,639
nr 1,219
nr 0,500
0,120 4,050
0,075 2,729
nr 1,232
nr 5,900
nr 2,270
nr 9,295
nr 0,263
0,570 53,541
0,350 12,470
0,400 6,906
0,555 6,658
0,130 4,026
0,130 3,910
0,055 2,037
0,035 0,700
0,400 9,112
0,170 8,548
0,250 4,998
22,772
0,900
4,890
8,609
2,299
7,640
8,223
16,324
147,145
0,573
0,918
0,837
6,787
4,074
28,394
5,272
7,745
10,249
6,912
5,961
1,087
0,733
4,221
1,780
9,506
1,363
3,740
43,537
24,491
2,033
0,907
53,806
8,033
2,610
0,998
1,487
3,579
8,759
4,225
39,275
11,196
2,087
2,937
2,094
6,290
1,494
14,295
1,738
0,856
5,206
3,599
1,606
8,131
2,953
14,328
0,361
65,254
15,059
8,844
7,824
5,558
4,883
2,372
0,904
11,972
10,749
6,389
2900
531213
158888
438704
697578
585439
78338
300066
15404
8319941
15106302
112338
69406
27751
907614
17549
111538
10239
173398
1581780
2131201
1024340
1820
69035
168785
2351050
62279
91997
16287
133678
710045
17372
151499
400675
185927
1445599
74355
73222
34456
91599
152800
10754
147000
5100
779965
95473
92493
1472913
313958
35567
23418
29721
4081
116500
66193
663735
16263
15867
15002
145953
74516
526532
407301
606174
38734
43913
159130
84
89
1080
1529
539
739
77
878
1546
208
199
27
178
106
1896
47
530
172
1082
42
106
287
65
141
545
418
52
1218
118
127
148
673
401
93
48
431
18
310
60
1309
1219
59
49
15
195
162
950
259
22
206
385
71
67
414
150
122
610
172
129
53
152
572
83
77
118
715
559
28 .Lettere e Commenti
STAMPA
.LA
MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014
LA STAMPA
LETTERE AL DIRETTORE
MARIO
CALABRESI
Semplicità e chiarezza
sono doveri del giornalista
aro Direttore, abbia pazienza, ma sono tanto
ignorante che non so proprio chi siano «i Giovani turchi» e, visto che sono menzionati a
ogni piè sospinto su La Stampa, mi piacerebbe conoscerne in sintesi vita e miracoli. Grazie.
C
ANNAMARIA PIANA
I giornali sono - purtroppo - ancora pieni di frasi e riferimenti che
non tutti capiscono, spesso si tratta di nomi di persone o di soprannomi. A volte mi sono trovato in imbarazzo anch’io perché non
comprendevo un titolo di questo giornale.
Sono convinto che la semplicità e la chiarezza siano doverose e ricordo la lezione di Indro Montanelli che sosteneva che si doveva
sempre scrivere «John Kennedy, presidente degli Stati Uniti...» perché c’è qualcuno che potrebbe non saperlo e non lo si può esclude-
re dall’informazione. Mai dare nulla per scontato.
Quanto ai «giovani turchi», lascio la parola a Carlo Bertini che per
noi segue il Pd.
«Si chiamano “giovani turchi” quei parlamentari eletti col Pd che si
rifanno agli ideali della sinistra socialdemocratica critica con le idee
liberiste. Una corrente della sinistra, guidata da Matteo Orfini e Andrea Orlando, nata nel 2010 con il nome originario di “Rifare l’Italia”. E che è stata però ribattezzata con questo nome, come richiamo al movimento giovanile che all’inizio del Novecento dette un
impulso decisivo per il radicale rinnovamento nell’impero ottomano, salendo al potere e scalzando il sultano. Ma c’è stato chi ha anche criticato l’uso di questo nome, visto che “i giovani turchi” sono
ricordati come gli artefici della tremenda repressione e dell’eccidio
della minoranza armena tra il 1915 e il 1916.
Oggi «i giovani turchi» del Pd sono una delle componenti della minoranza Pd più collaborative con la spinta riformatrice impressa da
Matteo Renzi».
CARLO BERTINI
www.lastampa.it/lettere
Quotidiano fondato nel 1867
2
DIRETTORE RESPONSABILE
MARIO CALABRESI
VICEDIRETTORI
MASSIMO GRAMELLINI, FRANCESCO MANACORDA (RESPONSABILE MILANO),
CESARE MARTINETTI, LUCA UBALDESCHI
REDATTORI CAPO CENTRALI
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MARCO BARDAZZI (DIGITAL EDITOR)
LAURA CARASSAI
(RESPONSABILE EDIZIONI PIEMONTE E VALLE D’AOSTA)
CAPO DELLA REDAZIONE ROMANA
PAOLO BARONI
RESPONSABILE EDIZIONI LIGURIA
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REDAZIONI
GIANNI ARMAND-PILON ITALIA, ALBERTO SIMONI ESTERI,
MARCO SODANO, GIANLUCA PAOLUCCI ECONOMIA E FINANZA,
PIERO NEGRI SCAGLIONE SOCIETÀ, RAFFAELLA SILIPO SPETTACOLI,
PAOLO BRUSORIO SPORT, GUIDO TIBERGA CRONACA DI TORINO
2
EDITRICE LA STAMPA SPA
PRESIDENTE JOHN ELKANN
AMMINISTRATORI
LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO, JAS GAWRONSKI, ANTONIO MARIA MAROCCO,
LODOVICO PASSERIN D’ENTRÈVES, DIEGO PISTONE,
GIOVANNA RECCHI, LUIGI VANETTI
DIRETTORE GENERALE LUIGI VANETTI
RESPONSABILE DEL TRATTAMENTO DEI DATI (D. LGS.196/2003):
MARIO CALABRESI
2
REDAZIONE AMMINISTRAZIONE E TIPOGRAFIA: VIA LUGARO 15 - 10126 TORINO, TEL. 011.6568111
STAMPA IN FACSIMILE:
Il lavoro c’è
manca il denaro
1 Anche oggi il periodico
bollettino di guerra ci
trasmette una
disoccupazione spaventosa.
E, come sempre, sarà una
presa d’atto puramente
formale e sterile dal punto di
vista delle misure per
contrastarla. La crisi italiana
non arriva né dalle banche né
dalla disoccupazione, ma è
culturale e morale. Occorre
che la società italiana cambi
e, ahimè, le giovani
generazioni non mi sembrano
meglio delle precedenti, dal
punto di vista morale. Ci sono
in Italia troppe
diseguaglianze sociali e non
si riesce nemmeno a scalfirle.
Il lavoro c’è. Da strade e
case da riparare
(periodicamente, non è
lavoro occasionale), a
giardini e viali da ripulire,
dalla manutenzione delle
infrastrutture (scale mobili
della metro costantemente
fuori uso), delle piste
ciclabili, dei marciapiedi, dei
portici, delle rive del Po, ad
ospedali e scuole che
lamentano cronica mancanza
di personale, alla
sorveglianza dell’ordine
pubblico, con strade
saldamente in mano a
mendicanti molesti,
lavavetri, parcheggiatori
abusivi, truffatori,
spacciatori, ecc.
Lavoro ce n’è, eccome, è il
denaro che manca, perché è
mal distribuito.
Se dieci milioni di italiani
vivono con meno di 25.000
euro all’anno, molti di loro
guadagnano circa 1000 euro
al mese, più o meno 15.000
all’anno. Ora, chi ha un
reddito superiore ai 150.000
è fuori da ogni morale e da
ogni buon senso, per la crisi
attuale. Un dirigente con uno
stipendio di 10.000 euro al
mese guadagna 10 volte più
di uno stipendio base, e mi
sembra possa dirsi
ragionevole. In mezzo ci
sarebbero tutti i dirigenti
«intermedi», con uno
stipendio da 2.000 a 8.000
euro al mese. Credo sia un
esempio razionale di
distribuzione dei redditi, ma
ancora manca la volontà di
metterlo in pratica. Se le cifre
dei compensi ai manager
pubblici che sono state
pubblicate sono vere, la crisi
economica ce la meritiamo
tutta.
MARCO GAMBELLA
Le nostre caste si
adeguino all’Europa
1 Nell’ultima puntata della
trasmissione Piazza pulita si è
visto lo scandalo delle
retribuzioni a partire dai
membri della consulta fino agli
stenografi del parlamento. E’
ora a mio avviso di dire basta.
Siamo in Europa, perché non
applichiamo anche a queste
caste intoccabili retribuzioni e
privilegi equivalenti a quelli
degli altri stati europei?
Speranze perdute.
MARIA GALLI
Caliamo i manager
nella realtà
1 Mesi fa ho seguito alla tivù
la trasmissione «Un boss in
incognito» (format che ho
amato nelle puntate Usa),
storia di un manager che sotto
mentite spoglie per una
settimana deve mettersi nei
panni dei suoi collaboratori e
provare in prima persona a
svolgere mansioni sconosciute
ma fondamentali. Le storie
hanno sempre la capacità di
far brillare l’umanità e le
capacità di persone umili che
svolgono il proprio lavoro con
dedizione.
I manager non sempre
fanno la miglior figura anzi il
più delle volte li vediamo in
serie difficoltà e con i loro
limiti, pur riconoscendo che le
qualità che li hanno portati a
ricoprire cariche importanti
Le 5 notizie più lette della settimana
1°
24%
Obama in Italia
incontra il Papa,
Napolitano e Renzi
2°
21%
Abolizione del Senato:
discussione tra Matteo
Renzi e Pietro Grasso
3°
13%
La crisi
dell’economia
4°
9%
La morte dell’ex pm
di Mani Pulite
Gerardo D’Ambrosio
5°
7%
Francia, Parigi
e altri Comuni votano
al ballottaggio
Sondaggio Istituto Piepoli
c.
LE LETTERE VANNO INVIATE A
LA STAMPA VIA LUGARO 15,
10126 TORINO
contatti
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Italia 6 numeri (c.c.p. 950105) consegna dec. posta anno e 360,50; Estero: e 816,50.
Arretrati: un numero costa il doppio dell’attuale prezzo di testata.
non vengono né scalfite né
messe in dubbio (non serve
saper condurre un muletto per
organizzare al meglio
un’azienda). Così ho pensato:
ma quanto sarebbe utile per i
nostri manager pubblici fare la
stessa cosa, magari qualche
viaggio nei treni affollati e
sporchi che probabilmente non
hanno mai visto. Così come i
treni, ci sono tanti settori nei
quali i dirigenti non conoscono
le realtà vere e forse sarebbe
una esperienza istruttiva per
loro e proficua per noi.
MARIA TRIVERO
Più rispetto per chi
pensa diversamente
1 Con riferimento alla
lettera della Signora Rota di
ieri («Nozze gay, il Paese
rimane indietro»), non credo
sia educato e civile definire chi
non condivide le proprie idee
persona «soffocata da una
mentalità cattolicheggiante»
(come se tutto quello che è
cattolico fosse negativo),
«retriva e omofoba...». Ricordo
poi che nessuno ha la verità in
tasca, anzi molti argomenti
ritenuti veri in determinati
periodi, successivamente si
rivelarono falsi e dannosi. Non
faccio esempi per brevità.
Per ritornare all’argomento
in questione, invito a utilizzare
le parole per il significato che
hanno: se parlo di matrimonio
mi riferisco a una situazione
ben definita che si propone
finalità ben definite, se parlo di
unioni tra persone dello stesso
sesso mi riferisco a un’altra
realtà totalmente diversa. Se
poi si vuole discutere
dell’ufficializzazione di questo
tipo di unioni vorrei ricordare
due principi: non si può
legiferare su qualsiasi
desiderio di gruppo piccolo a
piacere di cittadini, è
indispensabile darsi un target
di dimensione, non si possono
autorizzare per legge
comportamenti contrari
all’interesse della comunità.
Non applico questi due
criteri laici alla questione in
oggetto, altri si sono cimentati.
Posso solo concludere che
quanto affermato nella lettera
di ieri è perlomeno
profondamente discutibile.
A. MUSSO
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LA TIRATURA DI MARTEDÌ 1 APRILE 2014 È STATA DI 296.918 COPIE
TM
“Centrale Enel di Porto Tolle,
nessun favore al gruppo”
aro Direttore, abbiamo letto con stupore l’articolo pubblicato ieri sul suo giornale dal titolo «La
centrale dei veleni che non doveva esistere». Secondo la ricostruzione, lo Stato italiano avrebbe «chiuso un occhio» per favorire Enel a spese dei cittadini che
avrebbero respirato «aria avvelenata».
A suffragio di questa tesi, non confermata da alcuno
studio imparziale o dai dati rilevati dalle centraline di
monitoraggio, il giornalista scrive come fatti acclarati
senza citare alcuna fonte qualificata che: «La centrale
di Porto Tolle ha scaricato nell’atmosfera quantità mostruose di veleni nocivi per la salute delle persone».
È difficile per parte nostra comprendere come si
possa con leggerezza accusare un’azienda di questi crimini, proprio nel giorno in cui un tribunale sul tema ha
emesso una sentenza obiettivamente difforme. Sono
stati infatti sì condannati due ex manager, ma non per
aver causato un danno per la salute pubblica, ma in relazione a una situazione di pericolo che tuttavia non ha
causato alcun disastro.
Relativamente al danno economico, viene citato nell’articolo un parere dell’Ispra come se fosse imparziale,
quando in realtà l’Istituto è stato utilizzato per una consulenza delle parti civili. La struttura accusatoria e i
contenuti della consulenza sono stati poi completamente confutati dalle difese degli imputati. L’evidenza
del risultato è rappresentata dalle provvisionali economiche liquidate, che sono state di 410 mila euro, quando
l’Ispra parlava di miliardi di euro.
Entrando nel merito della deroga di cui parla l’articolo, teniamo inoltre a specificare che il decreto ministeriale del 1990 che fissava i nuovi limiti di emissione,
prevedeva nel proprio testo l’adeguamento da parte di
tutte le aziende (e non solo di Enel) in un determinato
arco di tempo.
Nessun favore al Gruppo quindi. Enel in tutti questi
anni ha proseguito ad operare secondo la legge senza
mai superare i limiti previsti dalla normativa vigente.
C
Riccardo Acquaviva, Capo relazioni esterne Enel
Purtroppo con le deroghe assicurate dallo Stato dal 1990 al 2003
all’Enel - così come ad altre aziende - Porto Tolle non è stata «ambientalizzata». Già dal 2011 la Cassazione ha condannato in via definitiva
i vertici dell’Enel per i reati di emissioni moleste, danneggiamento
all’ambiente, al patrimonio pubblico e privato e violazione della
normativa in materia di inquinamento atmosferico in relazione
all’attività della centrale di Porto Tolle. Da decenni la comunità
scientifica (dall’Organizzazione Mondiale della Sanità in giù) attesta
il nesso causale tra l’esposizione a certi inquinanti atmosferici
e l’aumento di morbilità e mortalità, specie infantile. [R. GIO.]
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LA STAMPA
MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014
Lettere e Commenti .29
.
UN DIVARIO
SEMPRE PIÙ
PERICOLOSO
FRANCESCO GUERRERA
SEGUE DALLA PRIMA PAGINA
STEFANO LEPRI
SEGUE DALLA PRIMA PAGINA
ducia tra gli operatori economici, senza causare una seconda recessione.
Quale sia il peso relativo di ciascuno
dei fattori è materia di dibattito, e lo
resterà a lungo.
È difficile evitare che i disoccupati
continuino ad aumentare anche nella
prima fase della ripresa, specie se è
fievole come in Italia. Quello che si
può fare subito è riformare il mercato
del lavoro in modo che il peso non ricada tutto sui giovani, rendendoli disperati; è procedere con le riforme,
anche politiche, per alzare il morale
del Paese.
Ricette miracolose non ne esistono. Attendendo che la Bce si muova,
la novità è che nella campagna per il
voto europeo l’austerità appare senza
genitori. Il candidato del centro-destra, Jean-Claude Juncker, rifiuta di
lasciare al rivale socialista Martin
Schulz lo slogan che innanzitutto occorre lavoro; se gli si obietta che vota
per lui Angela Merkel, ribatte vantando il sostegno dei greci di Nea Dimokratia.
Le proposte politiche restano diverse, è ovvio. Un vasto numero di disoccupati in presenza – come siamo –
di capitali abbondanti e inoperosi fa
propendere verso soluzioni di tipo
keynesiano, in cui lo Stato mobilita risorse per creare lavoro; soluzioni care alla sinistra quasi ovunque, anche
alla destra nei Paesi latini e in Giappone.
Ma quando i capitali appartengono
perlopiù ad alcuni Paesi (come la Germania), i disoccupati ad altri, non è
facile organizzare l’incontro, specie
se Stati indebitati e sistemi-Paese
inefficienti non ispirano fiducia. In
Europa, proprio il molto che resta di
sovranità nazionale fa ostacolo; al-
Illustrazione di Irene Bedino
LE RIFORME
PER SUPERARE
L’EMERGENZA
l’opposto dell’illusione di creare lavoro
uscendo dall’euro.
Anche per il contrasto di interessi
nazionali, nel Nord del continente la
dottrina dell’austerità resta in voga. Lo
prova la difficoltà dei socialdemocratici tedeschi, da cui Schulz proviene, a
proporre agli elettori del loro Paese le
politiche di investimento e di solidarietà che gli elettori di sinistra di altri Paesi sperano dal candidato Schulz.
A favore dell’austerità viene giocato
ora l’argomento che i due Stati più inguaiati, Portogallo e Grecia, cominciano a uscire dal tunnel. Eppure, nel dirsi
allo stesso tempo preoccupato di un
lungo periodo di bassa inflazione, il
commissario europeo Olli Rehn implicitamente riconosce che i piani di Bruxelles erano difettosi.
Ci sono poi differenze. In entrambi i
Paesi, dato un forte sbilancio nei conti
con l’estero come nei bilanci pubblici,
un risanamento era inevitabile. La durezza è stata simile (2,2% di Pil all’anno
per 5 anni in Portogallo, 2,4% in Grecia), il successo diverso: Lisbona può
ora sottrarsi alla sorveglianza della
«troika»; Atene, dove in mancanza di
riforme le sofferenze sono ricadute sui
più deboli, ha faticato ad ottenere la
nuova rata di aiuti.
La politica ha fatto la differenza: misure più efficaci in Portogallo, dove gli
elettori continuano a dividersi tra una
coalizione di centro-destra e un partito
socialista entrambi europeisti; mentre
in Grecia crescono le estreme o forze
del tutto nuove. Quando si è alle strette,
va meglio ai governi che sanno riformare. È un esempio che può valere sia a
Roma sia a Parigi.
madri con i fisici scolpiti dallo yoga spingevano le carrozzine-limousine un po’ più velocemente, i teenager benestanti si rifugiavano nei cuffioni dell’ipod, e i professionisti
un po’ yuppie come me affettavano un’aria di superiorità,
troppo impegnati per perdere tempo con un barbone.
Politici ed intellettuali continuano a parlare delle
ineguaglianze sociali e finanziarie nel cuore dell’economia più grande del pianeta. Il presidente Obama ne ha
persino discusso con il Papa. Ma c’è poco da dire quando un’angolo di Tribeca – non il Bronx, i quartieri-sparatoria di Washington o i ghetti di Los Angeles – si trasforma in laboratorio all’aria aperta della disparità tra
ricchi e poveri.
Per fortuna, Joe non si perdeva mai d’animo. Come gli
impiegati dell’ufficio governativo di fronte, arrivava al suo
angolo alle 9 e se ne andava, chissà dove, verso le 18. L’unica differenza era che al weekend lui c’era, mentre di statali
e parastatali non se ne vedeva nemmeno uno.
Una volta mi fermai nell’ufficio d’angolo di Joe perché
volevo dargli dei soldi ma, come spesso capita in quest’era
della carta di credito, non avevo dollari nel portafoglio.
Goffamente, gli offrii la mia mela – lo snack «sano» degli
yuppie. Joe la prese, la guardò e disse semplicemente:
«Thanks man» e mi lanciò uno sguardo come a dire: «Sei
ancora qui? Non hai un lavoro?».
All’inizio di questo durissimo inverno newyorchese,
Joe sparì. E’ da allora che non lo vedo. Per tenermi la coscienza a posto, mi dico che sarà in un ospizio per senzatetto, protetto dal freddo polare e con cibo tutti i giorni. O
che è emigrato in posti più caldi e che un giorno lo incontrerò quando vado a San Francisco o Miami per lavoro.
La realtà è probabilmente molto peggiore e non solo
per Joe. Gli Stati Uniti di oggi non sono più il «melting
pot», il crogiolo di etnie, culture e fattori economici che
contribuì a far grande l’America. Gli Usa di oggi sono
un’ascensore fermo all’ultimo piano. Chi è su e su e chi è
giù è giù.
I numeri la dicono lunga. La quota di reddito controllata dal 10% più ricco è salita da circa il 30% al 48% tra il
1980 e il 2012 secondo il Fondo Monetario Internazionale.
L’1% degli straricchi – quelli che scatenano le ire dei ragazzi di Occupy – controlla quasi il 20% della ricchezza nazionale, mentre lo 0,1% dei super-ricchi ha più del 10%, cinque
volte di più di quello che aveva nel 1980.
Vista dai piani bassi, la situazione è dickensiana: nel
2012 più di 17 milioni di americani – circa il 15% della
popolazione – «ha avuto qualche difficoltà nel procurare abbastanza cibo per tutta la famiglia a causa della
mancanza di risorse economiche», a detta del ministero dell’Agricoltura Usa.
Sono cifre che è difficile riconciliare con l’America di
Wall Street e Hollywood, di Facebook e degli occhiali
factotum di Google. Come mi ha detto un capo di una banca di Wall Street – uno dei pochi che su questi temi riflette:
«Non è nemmeno una questione morale. Prima di arrivare
alla morale, questa è una questione economica. Avere una
porzione così grande della popolazione in questo stato è
una zavorra enorme per la crescita».
Il problema è che politici, economisti e persino gran
parte della popolazione non hanno la più pallida idea di
come risolvere la situazione.
Obama ha proclamato che le diseguaglianze economiche sono «la sfida fondamentale dei nostri tempi» ma le
ricette sia della destra che della sinistra sono prevedibili e
poco utili.
La sinistra, come sempre, parla di tasse: far pagare di
più milionari e aziende. E’ il mantra del guru economico
della sinistra Larry Summers, l’ex segretario del Tesoro
di Clinton, e dell’economista francese Thomas Piketty, il
cui libro «Capitale nel ventunesimo secolo» sta diventando la bibbia dei benpensanti americani.
A differenza dell’Europa, però, negli Usa questa proposta fa infuriare sia ricchi che poveri. I ricchi perché la vedono come un assalto statalista al benessere per cui hanno lavorato per anni, e i poveri perché diluisce l’idea di un
«sogno americano» che permette a chiunque di fare soldi
e goderseli senza preoccuparsi del governo.
La destra parla, essenzialmente, di laissez-faire. La
crescita economica, dicono le menti fini del partito repubblicano, cura tutti i mali. Se il governo si toglie di
mezzo e il paese ricomincia a crescere, a vincere saranno tutti, ricchi e poveri. Purtroppo, non ci sono le prove.
I dati indicano che la sperequazione sociale in America
è cresciuta anche quando l’economia tirava. Anzi. In
momenti di crescita, il capitale (le aziende, gli imprenditori, Wall Street) ha guadagnato di più della classe
lavoratrice.
Un paese spaccato dalla faglia del reddito è anche diviso su come colmare quel divario. Quando il Pew Research
Center ha chiesto agli americani se pensavano che nell’ultimo decennio la differenza tra ricchi e poveri fosse cresciuta, il 65% ha detto sì. Ma alla domanda: «una persona è
povera a causa di circostanze che non può controllare», il
50% ha detto sì e l’altra metà a detto no.
Fino a quando gli americani non si mettono d’accordo
con se stessi su come disinnescare questa mina vagante,
Joe e l’economia Usa non hanno molte speranze.
Francesco Guerrera è il caporedattore finanziario
del Wall Street Journal.
[email protected] e su Twitter: @guerreraf72
30
STAMPA
.LA
MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014
Addio al regista teatrale Macedonio
È morto a Gorizia, a 87 anni, il regista teatrale Francesco
Macedonio. Fondatore del Teatro La Contrada di Trieste
assieme a Orazio Bobbio, Ariella Reggio e Lidia Braico,
Macedonio ha firmato nel corso della sua lunga carriera
regie di successo, tra cui la serie teatrale tratta
da Le maldobrie di Carpinteri e Faraguna. Ha collaborato
a lungo col Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia
e col Dramma Italiano di Fiume (Croazia).
CULTURA
SPETTACOLI
Jacques Le Goff nella sua biblioteca in una foto del 1999
&
[© SOPHIE BASSOULS/SYGMA/CORBIS]
«La storia è sempre stata
storia sociale»
È morto ieri a Parigi Jacques Le Goff, il grande storico del Medioevo. Era nato a
Tolone il 1° gennaio 1924. Tra
i padri della «Nouvelle Histoire», è stato condirettore
della rivista Les Annales.
ALESSANDRO BARBERO
SEGUE DALLA PRIMA PAGINA
n un corridoio dell’Ecole
Normale a rue d’Ulm una foto ingiallita lo ritrae in quel
1945: un ragazzino col ciuffo
scomposto, molto diverso
dall’omone massiccio, cordiale
ma riservato, munito dell’inevitabile pipa, che abbiamo imparato a
conoscere sulle copertine dei suoi
libri. La rive gauche del dopoguerra, dove spadroneggia Jean-Paul
Sartre, non lo seduce: la Sorbona
gli appare «désolante». Ed è una
fortuna, perché lì progettava di
specializzarsi in letteratura: invece sarà la storia, ma una storia diversa da tutte le altre, perché anche in quel campo l’approccio accademico lo annoia.
La freddezza con cui Le Goff
tratta le grandi istituzioni della
cultura francese è ricambiata:
non farà carriera in fretta, non
avrà mai una cattedra universitaria, e anche negli ultimi anni, al
culmine della gloria, non ha avuto
un posto fra gli Immortali dell’Académie française. La sua biografia prima dei quarant’anni è
quella d’un chierico vagante: una
borsa a Praga, una a Roma a
sfruttare la meravigliosa biblioteca all’ultimo piano di palazzo Farnese, un anno a Oxford, che tanto
per cambiare non gli piacerà per
nulla, un altro di nuovo a Roma
I
LE SUE DOMANDE
Che cosa s’immaginavano
gli uomini quando sentivano
parlare di draghi, santi, fate?
INDAGINI DOTTISSIME
Nei suoi libri faceva dialogare
continuamente l’antropologia
con la storia della cultura
che invece gli piace molto. Alla fine, nel 1962, un soggiorno a Varsavia nella Polonia comunista, dove fa amicizia con tre sorelle di
nobile famiglia, discendenti di un
aiutante di campo di Napoleone,
due storiche e una archeologa.
Poi scopre che c’è anche una
quarta sorella, psichiatra infantile, se ne innamora e la sposa. Anna Dunin-Wasowicz, «Hanka», gli
rimarrà vicina fino alla morte, nel
2004; a lei dedicherà uno dei suoi
libri più intimi, Con Hanka.
Il 1962 è anche l’anno della svolta nella carriera di Le Goff: Fernand Braudel, dopo qualche dubbio iniziale, gli affida una direzione all’Ecole Pratique des Hautes
Etudes, uno dei quei grands établissements di cui la Francia ha il
segreto e che servono a ospitare
le teste pensanti nei momenti in
cui la Sorbona è in secca. Finiti gli
anni in cui per tirare avanti bisognava scrivere su commissione
per collane divulgative, anche se
pure in questo caso Le Goff ha saputo tirar fuori dei piccoli classi-
«La storia mi ha sedotto da sempre.
Però l’importante è capire quale storia.
A me piace la storia che ti vedi passare
davanti agli occhi. Negli Anni Trenta
vivevo a Tolone con i miei genitori. Mi
accorsi che per le strade si vedevano
sempre più automobili e nelle case
sempre più telefoni e frigoriferi. Noi
eravamo una famiglia della piccola
borghesia, mio padre era professore
d’inglese, e non avevamo né automobile
né telefono, né frigorifero. C’era la
ghiacciaia, e sento ancora il venditore
ambulante di ghiaccio urlare per
strada: «La glace! La glace!». E allora
mi facevano scendere per comprarlo.
Ma questo non è importante.
L’importante, per me, è stato capire
molto presto che l’avvento del
frigorifero e la scomparsa della
ghiacciaia era un
avvenimento storico,
perché cambiava la
vita quotidiana, la
vita delle persone,
molto più delle
guerre e dei Re. Per
me, la storia è sempre
stata storia sociale».
Jacques Le Goff
da un’intervista uscita su Tuttolibri
della Stampa il 28/1/2012
Le Goff, l’Orco
che ci ha insegnato
a capire il Medioevo
Morto a 90 anni, era l’ultimo dei grandi storici francesi
delle Annales. Al centro della sua ricerca
quello che fermenta nella testa della gente comune
ci, come Gli intellettuali del Medioevo. Libero di studiare quello che gli
piace, per anni non scriverà più libri - non ha mai pubblicato neppure la grande thèse, una vera eresia
per uno storico francese – ma articoli, raccolti nel 1977 in quello che
rimane forse il più importante dei
suoi libri, Tempo della chiesa e tempo del mercante.
Lo storico, scrisse Marc Bloch in
una pagina memorabile, è come
l’orco delle fiabe: è attirato dall’odore della carne umana. Anche
Le Goff è stato un orco, e non per
nulla il volume che i suoi allievi gli
hanno offerto per i 75 anni si intitolava proprio così, L’Ogre historien.
Ma il marchio di Le Goff è che delle
creature umane gli interessa so-
prattutto quello che fermenta nella
testa. Parlare di storia della mentalità è perfino ovvio, oggi, ma è
proprio intorno a quel fatale 1962
che gli storici francesi hanno cominciato a definire questa nozione,
e Le Goff era in prima fila. Nascono
così le domande attorno a cui si
snoda Tempo della chiesa e tempo
del mercante. Come concepiva il
tempo, la gente del Medioevo? Cosa è successo nella loro testa quando è stato inventato l’orologio? Come concepivano il lavoro? Cosa
s’immaginavano quando sentivano
raccontare storie di draghi, di santi, di fate? Le idee di chi ha studiato
si mescolavano – si mescolano: la
domanda dovremmo farcela anche
oggi – con le idee degli ignoranti?
Le Goff fa dialogare continuamente l’antropologia e la storia
della cultura, indaga opere dottissime per arrivare nella testa della
gente comune. È così che nasce il
suo libro più famoso, Nascita del
Purgatorio: libro difficile e anche
faticoso, perché l’erudizione di Le
Goff scava in un numero prodigioso di testi religiosi e teologici – per
arrivare, però, a scoprire una svolta cruciale nel nostro rapporto con
la morte e con l’Aldilà. Così, il ragazzino che non sapeva scegliere
fra l’insegnamento religioso della
madre e l’anticlericalismo del padre ha fatto forse più di chiunque
altro per aiutarci a capire meglio
un’epoca integralmente cristiana
come il Medioevo.
Europeista,
non guardava
alle radici storiche
ma al futuro
GABRIELLA BOSCO
a moneta comune sì. La lingua comune no». Jacques
Le Goff era simpatico, aperto. In una sua mansarda, al sesto piano
di un palazzo del XIV arrondissement,
riempiva tutto lo spazio di un sorriso
solare nel raccontare il suo europeismo: chiaro, come chiara è sempre stata la sua scrittura. L’Europa era per lui
una proiezione, ciò che si ha in mente e
si vuole fare. Non poteva essere, per il
medievista Le Goff, una realtà storica.
«Un destino comune in Europa esiste fin dall’alto Medioevo a partire
dalle invasioni barbariche, con gli
Stati che si sono formati andando a
innestarsi su civiltà preesistenti. Ma
per lo storico parlare di Europa è
problematico».
Come sono varie le Europe realizzabili, allo stesso modo nel passato
non ne è esistita una sola. Le Goff ricordava la frattura Est-Ovest della
storia recente, ma aggiungeva quella
grave tra i Paesi del Nord e quelli del
Sud. E la terza Europa, quella Centrale precorsa dall’impero austro-ungarico, la Mitteleuropa. «È difficile
«L
LA STAMPA
MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014
Montroni guiderà il Centro per il Libro
Il cinema hard al FilmForum Festival
Gian Arturo Ferrari, ex numero uno della Mondadori Libri, lascia
la presidenza del Centro per il Libro e la Lettura (l’istituto
autonomo del ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del
Turismo) . Al suo posto il ministro Franceschini ha chiamato
Romano Montroni, ex responsabile delle Librerie Feltrinelli (negli
ultimi anni ha collaborato con la catena di librerie Coop). Ha detto
Montroni: «Sono entusiasta e molto emozionato, perché la lettura
è una questione cruciale per la vita culturale del nostro Paese».
Con la prima nazionale di Nymphomaniac di Lars Von Trier si apre
oggi al cinema Visionario di Udine (ore 21) il FilmForum Festival
2014, in programma tra Udine e Gorizia fino a venerdì 11 aprile.
Sempre oggi, al Kinemax di Gorizia, a mezzanotte, sarà proiettata
in anteprima la selezione di trailer hard curata e catalogata
dal Museo del Cinema di Torino. Domani al Visionario presentazione
in anteprima di The Devils (foto) con Vanessa Redgrave in versione
restaurata e senza censure. Info www.filmforumfestival.it
.
31
Arriva il fachiro nell’armadio
la magia del tenente Puértolas
Tradotto in italiano il best seller francese scritto nelle pause di lavoro
da un poliziotto di frontiera. E adesso il romanzo diventa un film
EGLE SANTOLINI
n fachiro imbroglione
«dai begli occhi color
Coca-Cola» è in trasferta lampo dal Rajasthan
a Parigi per comprare
da Ikea un letto di chiodi modello
Åkuminat. Peccato che le cose prendano una strana piega e che finisca
intrappolato in un armadio, «di metallo blu, a due ante, pezzo forte della nuovissima collezione American
Teenager». Quando si dice lo shock
culturale. Da lì si diparte un’avventura picaresca attraverso Francia,
Gran Bretagna, Spagna, Italia e Libia, con il nostro Ajatashatru che di
volta in volta diventa clandestino,
galeotto, scrittore, accompagnatore
di dive, in un continuo confronto fra
Terzo Mondo e i «bei Paesi» dove si
viene a cercar fortuna.
Romain Puértolas dimostra che il
segreto per scrivere un bestseller è,
intanto, quello di avere uno spunto
narrativo efficace. Difatti i francesi
sono rimasti incatenati al romanzo,
arrivato alle 300 mila copie, alla testa delle classifiche e al record delle
traduzioni in 36 Paesi (L’incredibile
viaggio del fachiro che restò chiuso in
un armadio Ikea, in uscita oggi da Einaudi, traduzione di Margherita
Botto). Ancora più interessante è
però il fatto che il francospagnolo
Puértolas, 39 anni, sia stato tenente
della polizia di frontiera francese, e
dunque conosca di prima mano gli
ambienti di cui tratta. «Non era previsto », ci racconta. «Ma ecco che il
mio fachiro si è trovato, dentro quell’armadio, trasportato su un camion
che va in Inghilterra. Lo so per professione, un autotreno che passa la
frontiera col Regno Unito nasconde
per forza qualche clandestino. E allora ho attinto all’esperienza». Il suo
protagonista capisce subito che i migranti arrivati di straforo sono considerati a scelta criminali o bisognosi: «Da una parte quelli che li accettavano senza chiedere conto di niente, dall’altra quelli che li rispedivano
a casa senza tanti complimenti».
Non temete però la deriva dram-
U
definire i confini precisi dell’Europa
globale», diceva. «All’origine la nozione di Europa, inventata dai greci
dell’antichità, era geografica: serviva
a indicare la testa del continente euro-asiatico. Ma siccome in quanto realtà politica la nozione è anche storica, bisogna andare a vedere come la
storia l’ha fatta evolvere e a che cosa
ha corrisposto attraverso i secoli».
Si era alzato in piedi ed era andato
alla finestra per disegnare a parole la
prima prefigurazione dell’Europa,
quella realizzata dalla cristianità nel V
secolo. E poi di passaggio in passaggio
fino a delineare le condizioni politicoterritoriali del tempo in cui un’Europa
è diventata reale. Tornava poi però a
sottolineare i conflitti tra i popoli europei. «Non li si può mascherare», diceva. «Un’Europa delle illusioni e dei pudori non ha senso».
Allievo di due comparatisti come
Marc Bloch e Georges Dumézil, Le
Goff insisteva sulle regole del comparatismo storico. Non si può comparare
tutto, diceva. L’entità Europa è fatta di
diversità, guai abolirle. Anche perché,
aggiungeva, quelle sono le strade per la
comprensione attraverso cui deve passare qualunque internazionale europea. Nonostante i 90 anni stava lavorando con Eric Joszef a un dizionario
dell’identità europea. Un abbecedario
fatto di tutte quelle voci. Erano arrivati
alla L di Latino. Avevano cominciato
con la A di Antico e avrebbero finito
con la Z di Zeus passando per la R di
raggi X. Le parti già scritte usciranno
nella rivista online Eutopia il 9 aprile.
Elzeviro
ERNESTO
FERRERO
L’invenzione
dell’Italia
secondo Bollati
i intitola L’invenzione dell’Italia
moderna il volume in cui sono
raccolti, con una eccellente introduzione di Alfonso Berardinelli, i
saggi che Giulio Bollati aveva dedicato
agli aspetti che più lo affascinavano
dell’età romantica a lui cara: la grande
occasione mancata dai nostri intellettuali più rappresentativi, che non hanno saputo fornire all’Italia gli stru-
S
matica o, peggio, finto-umanitaria. neggiatura con Luc Bossi e al Festival
Quel che va in scena quasi subito, per di Cannes cercheremo regista e attori.
alleggerire il tono, è il duello fra due Il mio cast ideale prevedrebbe i Coen o
diversi sistemi d’imbroglio, perché Wes Anderson alla regìa, Irrfan Khan
Ajatashatru, laggiù al villaggio, «ingo- nella parte del fachiro e ovviamente
iava spade retrattili, mangiava scheg- Sophie Marceau». La moglie e i due fige di vetro fatte di zucchero dietetico, gli lo tengono «con i piedi per terra»,
si faceva piantare nelle braccia aghi ma insomma Puértolas dalla polizia
truccati». E poi il «Fachiro», inteso ha chiesto congedo, e a un certo punto
come libro, ha troppa voglia di traci- ammette di «vivere in una favola».
mare nel surreale e
Come i sette rodi far giochi di pamanzi
che l’han
IMBROGLIONE
role, per esempio
preceduto, tutti
con il nome impro- Intrappolato nel guardaroba inediti a parte un
Ikea, il finto sant’uomo «Uovo di Einstein»
nunciabile dell’eroe che diventa
attraversa mezza Europa che ha virtualmendi volta in volta
te visto la luce con
«Attaccala-giù-la-gru», «Già-ti-stru- il selfpublishing «ma che si è perso nei
scia», «Giada-e-shantung», perfino meandri di Internet», L’incredibile
«Ciccia-bubù», e lì si percepisce l’ere- viaggio è stato scritto interamente al
dità delle «bandes dessinées» franco- cellulare, durante le trasferte da penfone, da Tintin ad Asterix. Certamen- dolare sulla Rer parigina. Ecco perte il romanzo aspira al cinema, al pun- ché il suo, di debutto letterario, Ajato che uno dei personaggi si chiama tashatru lo compone a mano, al buio,
Sophie Marciò. E infatti «ho firmato con una matitina Ikea, usando come
con la casa di produzione del film di foglio una camicia. Questa volta è
Michel Gondry Mood Indigo», confer- chiuso non più in un armadio ma in
ma l’autore. «Sto lavorando alla sce- una valigia Vuitton, e non vi spieghe-
remo come mai. Si rende conto, Puértolas, che il suo successo può alimentare le vane speranze di chi ha un manoscritto nel cassetto? «Lo so, ma
posso dirle soltanto com’è andata nel
mio caso. Ho avuto voglia di scrivere
da quando ho cominciato a leggere, da
piccolo erano solo raccontini, poi, dal
2005, veri romanzi sulle 300 pagine
con un inizio e con una fine, che completo più o meno in un mese. I primi
due in spagnolo, dell’Uovo di Einstein
le ho detto, quelli che tutti rifiutavano
li ho poi fatti stampare a mie spese
per lasciare un ricordo ai figli. Il Fachiro l’ho mandato soltanto a una casa
editrice, Le Dilettante. Mi hanno risposto che si distingueva fra tutti e
che volevano conoscermi». A casa
Puértolas un armadio, forse non Ikea,
è dunque pieno di roba che aspetta di
uscire dalla clandestinità. E, a proposito di mobilia, si son fatti vivi i signori
svedesi? «L’unico a contattarmi è stato uno dei loro avvocati, per farmi
cancellare il logo dalla copertina dell’edizione francese. Ho capito che col
fachiro Ikea non vuole immischiarsi».
Romain Puértolas,
franco-spagnolo,
ha 39 anni ed è
stato tenente della
polizia di frontiera
francese. Il suo
libro L’incredibile
viaggio del
fachiro che restò
chiuso in un
armadio Ikea,
in uscita oggi
da Einaudi,
ha venduto in
Francia 300 mila
copie
Giulio Bollati
è stato una
delle figure
di spicco
dell’editoria
italiana nella
seconda metà
del Novecento
È morto
nel 1996
menti concettuali per diventare moderna (Bollati Boringhieri, pp. 196, Euro 22,00). La sua passione di editore e
studioso erano gli anni dal 1750 al 1860,
dagli illuministi lombardi a Carlo Cattaneo passando per le grandi figure di
Leopardi e Manzoni, in cui si discuteva sulla decadenza e arretratezza dell’Italia e di rimedi possibili, ma senza
fare i conti con la rivoluzione indu-
striale inglese e quella politica francese, vissute come un attentato a un primato estetico e morale.
Come aveva già notato Pietro Verri,
la tradizione culturale italiana, di matrice idealistica, dominata dalle accademie e dal culto compiaciuto della
bella forma, era inadeguata a occuparsi di agricoltura, finanze e buon governo. Non a caso i nostri patrioti impararono più dalle solennità declamatorie
di Foscolo e Alfieri, che dalla pragmaticità di Verri, di Cesare Beccaria, del
«politecnico» Carlo Cattaneo. Ma fallisce anche Leopardi, antimoderno pure lui, malgrado la sua grandezza di
poeta-pensatore, perché che non poteva sottoscrivere l’idea ottimistica del
progresso.
Quanto a Manzoni, afferma sì il primato della morale, ma non lo può con-
ciliare con la Storia, che vede come
ammasso caotico di «combinazioni
fortuite»: lo choc della Rivoluzione
francese gli inibisce l’azione. Non gli
resta che scegliere tra due mali, un
agire votato fatalmente all’iniquità e lo
sconforto dello spettatore passivo.
Leggendo queste pagine, di fascino
intatto per qualità d’intelligenza storica ed eleganza di scrittura, ci si sente
tirati in ballo. In una intervista Bollati
ricordava che anche se privi di certezze, credenze e ideologie, non possiamo
esimerci dal dovere di analizzare, prevedere, progettare, con l’aiuto della
memoria storica. Altrimenti «la storia
scade a biologia e lasciamo il campo a
una sorta di neodarwinismo in cui si
affermano i più forti, e tanto peggio
per i più deboli». Parole di trent’anni
fa, buone anche per l’oggi.
32 .Spettacoli
STAMPA
.LA
MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014
FULVIA CAPRARA
ROMA
l favoloso Leopardi nella visione di Mario Martone, la vita in campagna di una famiglia guidata da un padre tedesco e una madre italiana che
somiglia a quella della regista
Alice Rohrwacher, la trattativa Stato-mafia analizzata da
Sabina Guzzanti, la passione
tra il pubblicitario Riccardo
Scamarcio e l’editrice Sharon Stone raccontata da Pupi
Avati...A due settimane dalla
presentazione del cartellone
del prossimo Festival di Cannes (14-25 maggio) il cinema
italiano ha il fiato sospeso, in
attesa di conoscere scelte e
giudizi dei selezionatori che
stanno visionando i film e soprattutto del direttore Thierry Fremaux cui naturalmente spetta l’ultima, decisiva
parola.
Le luci sul trionfo agli
Oscar della Grande bellezza,
al termine di un cammino iniziato proprio un anno fa, sulla
scalinata rossa del Palais,
non si sono ancora spente,
ma c’è già chi è pronto a gridare allo scandalo se l’assenza di titoli made in Italy dovesse essere confermata.
I
Rohrwacher, Avati, Martone
gli italiani verso Cannes
In una sezione collaterale potrebbe esserci “La trattativa”
il film inchiesta della Guzzanti sui rapporti tra Stato e mafia
e il suo Giovane favoloso, candidato naturale alla competizione su cui aleggiano da settimane notizie contrastanti. La verità sarebbe nel mezzo. Ovvero, il film non è pronto, anche
se il montaggio è appena finito,
quindi potrebbe essere visto e
selezionato in una versione incompleta, ma, proprio per questo, potrebbe anche essere
escluso dalla lista dei papabili.
D’altra parte dopo Cannes, c’è
sempre Venezia. E per sicurezza, i grandi nomi si proteggono,
la notizia di un rifiuto non è
mai positiva, così è meglio
mantenere intatto, fino all’ultimo, l’alone di mistero. Per evitare fraintendimenti di questo
genere Gabriele Salvatores ha
fatto diffondere, pochi giorni
fa, un comunicato ufficiale in
cui si annuncia che Il ragazzo
invisibile è ancora in lavorazione e che «risulta quindi senza
fondamento» l’ipotesi di un inserimento del film nel programma del Festival. L’uscita,
precisano i responsabili, è già
fissata per dicembre. Non si sa
invece quando arriverà nelle
sale, con la Bim di Valerio De
Paolis, il film-inchiesta di Sabina Guzzanti intitolato La trattativa. E questo avvalora la voce di una probabile partecipazione alla rassegna francese. Il
tema è scottante, Guzzanti lo
ha affrontato dopo aver letto il
libro di Maurizio Torrealta La
trattativa. Mafia e stato: un dialogo a colpi di bombe (Editori
Riuniti), ma poi ha spiegato di
essere andata oltre, cercando
di coniugare la profondità dell’indagine con la chiave dell’umorismo.
Qualcuno parla poi di un
omaggio allo scomparso Carlo
Mazzacurati di cui potrebbe
essere proiettato il film postumo La sedia della felicità, protagonisti Valerio Mastandrea e
Isabella Ragonese.
E se invece a Cannes, quest’anno, non dovesse andare
nessun italiano? Il presidente
dell’Anica Riccardo Tozzi raffredda le polemiche annuncia-
«Le
meraviglie»
Monica Bellucci e Alba
Rohrwacher sono le
protagoniste del
secondo film della
sorella di Alba, Alice,
storia quasi
autobiografica della
vita in campagna di
una famiglia guidata
da un padre tedesco e
una madre italiana
IL PRODUTTORE TOZZI
«Non ci sono bocciature
Ma i grandi autori non sono
pronti per la Croisette»
Eppure sembra che le cose
non stiano così. Tra conferme sommesse e smentite pacate, si viene a sapere che la
più quotata, quella che potrebbe già pensare a preparare la valigia per la Croisette, sia Alice Rohrwacher, con
l’opera seconda girata in Toscana e intitolata Le meraviglie. Del cast, insieme alla sorella Alba, fa parte anche Monica Bellucci, presenza perfetta su un’eventuale monteé
des marches. Stesso dicasi
per la superdiva Sharon Stone che del Festival è una cara
e vecchia amica e che, forse
non in concorso, potrebbe
quest’anno sfavillare al fianco di Pupi Avati con Un ragazzo d’oro. Al momento nessuna
certezza, ma l’ipotesi circola
tra gli addetti ai lavori.
L’enigma più complesso riguarda però Mario Martone
Personaggio
LUCA DONDONI
MILANO
«Un ragazzo
d’oro»
L’editrice Sharon Stone
e il pubblicitario
Riccardo Scamarcio
sono i protagonisti del
nuovo film di Pupi
Avati «Un ragazzo
d’oro». La superdiva
americana potrebbe
arrivare al Festival del
quale è sempre stata
una grande amica
Il giovane favoloso
Elio Germano è Giacomo Leopardi nel film
di Mario Martone su cui circolano notizie contrastanti
Addio a Frankie Knuckles
inventò la house music
Stefano si sfoga
“Io e Belen senza
più tempo
per fare l’amore”
Johnny Depp
“Ecco l’anello
presto mi sposo
con Amber”
Il dj aveva 59 anni, la sua Chicago gli aveva dedicato una via
ella notte tra il 31 marzo e il 1 aprile intorno
alle 5 di mattina i profili twitter di 5 Magazine e va vedere mentre appoggiato al
FACT hanno dato la notizia suo accompagnatore di fiducia
che gli appassionati di dance camminava per viale Ceccarini
temevano da parecchio tem- a Riccione. «I love tagliatelle alpo. Lunedì è mancato la bolognese», diceva se gli si
Frankie Knuckles, malato di chiedeva come mai uno come
diabete da tempo, le cause lui, non mancava l’appuntapare abbiano a che fare con il mento nei locali della Romagna.
sistema circolatorio e comI primi a dare la notizia del
plicazioni al fedecesso sono
gato. Frankie,
I BRANI PIÙ FAMOSI stati i colleghi dj
uno dei più
Johnson,
Whistle song e la Paul
grandi disc
DJ Deeon e Danotissima Your love vid Morales; projockey di semoltre a molti remix prio lui ha scritto
pre, amico personale del Preil tweet più comsidente Obama e della moglie movente. «Sono devastato scriMichelle seppur originario vendo che il mio caro amico
del Bronx si era trasferito a Frankie Knuckles se ne è andaChicago negli Anni Ottanta. to. Al momento non riesco a
È stato l’unico dj a cui una scrivere niente più di questo.
megalopoli come Chicago ha Scusatemi». Impressionante la
intitolato una via.
scelta di DJ Deeon che su InstaPer colpa di quel suo fisico gram ha postato un disegno che
gigantesco, pesava quasi due- raffigura un gigantesco Cristo
cento chili, Frankie aveva su- piangente sdraiato sul mondo
bito l’amputazione di un pie- con la didascalia «Much resde. La scorsa estate lo si pote- pect, Frankie Knuckles, Salute
N
te: «Le valutazioni, in campo
cinematografico, vanno fatte
su 2 anni. Se buchiamo il Festival 2014, saremo pronti e in forze per il prossimo. Basta pensare che in questo momento ci
sono 20 autori italiani al lavoro
e che il prossimo 5 maggio iniziano le riprese di 15 film».
Insomma, nessuna bocciatura clamorosa, piuttosto un
insieme di coincidenze: «Non
vedo ragioni strutturali per
un’eventuale assenza a Cannes. È solo capitato che, per
motivi diversi, lavorazioni programmate nei mesi scorsi siano invece partite adesso».
Se tra la primavera e l’estate girano insieme Olmi, Moretti, Garrone, i Taviani, Comencini e poi i Vanzina, Miniero,
Gaudioso, Amato (con Toni
Servillo per la prima volta in
una vera commedia) non si
può certo dire che il cinema
italiano sia in crisi. E poi, aggiunge Tozzi, «qualche sorpresa dalla Francia potrebbe arrivare anche stavolta». Basta
aspettare il 17.
Frankie
Knockles: il suo
brano più noto
insieme a
«Whistle song»
è stato la
versione house
di «Your love»
di Jamie
Principle. Nel
2005 Knuckles
era stato
ammesso nella
House Music
Hall of Fame
& Rest in Paradise». In realtà ci
sono volute parecchie ore prima che la notizia diventasse ufficiale. La motivazione è da cercare sul calendario. Essendo il 1
aprile molti redattori hanno
pensato che fosse una bufala.
La conferma è arrivata dal socio di Frankie, Frederick Dunson. Knuckles si era trasferito a
Chicago a fine 1970, dove era subito divenuto una delle figure
MILANO
chiave della scena dei club in
particolare al Warehouse. Da lì
passò al suo Power Plant, che fu
una delle culle del genere house. La carriera è stata ricca di
produzioni, il suo brano più noto insieme a Whistle song è stato
la versione house di Your love di
Jamie Principle, uscito nel 1987.
Nel 2005 Knuckles era stato
ammesso nella House Music
Hall of Fame.
Problemi di coppia. Stefano
De Martino si è lamentato che
con la moglie Belen Rodriguez, a causa dei troppi impegni lavorativi che tengono la
showgirl lontana da casa, non
fanno l’amore da diverso tempo. «Sta lontana da casa anche dieci ore e quando torna la
sera, giustamente, è molto
stanca», ha detto in modo simpatico Stefano al programma
Come mi vorrei. D’altra parte
l’aveva confermato anche la
Rodriguez davanti alle telecamere di Striscia la Notizia.
Senza troppi giri di parole la
Belen aveva affermato di non
fare l’amore da un pezzo. [S. N.]
PECHINO
Dopo mesi di gossip alla fine è
arrivata anche l’ufficialità sull’imminente
matrimonio.
Johnny Depp ha confermato il
fidanzamento con la giovane
Amber Heard, conosciuta sul
set del film The Rum Diary. A
Pechino per la premiere di
Transcendence, suo ultima pellicola, il divo, ex marito di Vanessa Paradis, ha scherzato così:
«Il fatto che indossi l’anello direi che non lascia molti dubbi.
Non è un indizio sibillino».
Qualche settimana fa lo stesso
anello lo indossava Amber Heard. E già si parla della location
per le nozze: l’isola di proprietà
di Johnny alle Bahamas. [S. N.]
LA STAMPA
MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014
.
Spettacoli .33
Programmi tv
I programmi settimanali completi delle principali tv satellitari, del digitale terrestre e delle radio su: www.lastampa.it/programmi
del 2 aprile 2014
Rai 1
6.00 Euronews
6.10 Unomattina Caffè
6.30 Tg 1
6.45 Unomattina Attualità
12.00 La prova del cuoco
13.30 Telegiornale
14.00 Tg 1 Economia Attualità
14.10 Verdetto finale Attualità
15.20 La vita in diretta Attualità Una coppia inedita al
timone dello storico
programma pomeridiano, Paola Perego e Franco Di Mare
18.50 L’eredità Game show
Dallo studio rotondo, il
padrone di casa Carlo
Conti conduce le sfide
tra i concorrenti
20.00 Telegiornale
20.30 Affari tuoi Game show
21.10 Carosello reloaded
Rai 2
6.00 La strada per la felicità
Telefilm
6.45 Cartoon Flakes
8.15 Due uomini e mezzo TF
8.35 Desperate Housewives
Telefilm
10.00 Tg 2 Insieme Attualità
10.30 Meteo
11.00 I fatti vostri Varietà
13.00 Tg 2 Giorno
13.30 Tg 2 Costume e Società
Attualità
13.50 Medicina 33 Attualità
14.00 Detto Fatto Attualità
16.15 Cold Case Telefilm
17.45 Tg2 Flash Lis
17.50 Tg Sport
18.15 Tg 2
18.45 Squadra Speciale
Cobra 11 Telefilm
20.30 Tg 2 20.30
21.00 Lol Serie
Rai 3
8.00 Agorà Attualità
10.00 Mi manda Raitre
11.15 Elisir Attualità
12.00 Tg 3. Tg 3 Fuori Tg
12.45 Pane quotidiano
13.10 Il Tempo e la Storia
14.00 Tg Regione. Tg Regione
Meteo
14.20 Tg 3. Meteo 3
14.50 Tgr Leonardo Attualità
15.00 “Question Time” Interrogazioni a risposta immediata
16.00 Tg3 Lis
16.05 Tgr Piazza Affari
16.10 Aspettando Geo
16.40 Geo Documentari
19.00 Tg 3. Tg Regione.
Tgr Meteo
20.00 Blob Videoframmenti
20.10 Sconosciuti Attualità
20.35 Un posto al sole SO
Canale 5
6.00 Tg 5 Prima pagina
7.54 Traffico
7.56 Borse e Monete. Meteo
8.00 Tg 5 Mattina
8.45 Mattino Cinque
11.00 Forum Attualità
13.00 Tg 5. Meteo.it
13.40 Beautiful Soap opera
14.05 Grande Fratello - Live
14.10 CentoVetrine
Soap opera
14.45 Uomini e donne
Talk-show
16.05 Grande Fratello - Live
Reality show
16.15 Il segreto Telenovela
17.10 Pomeriggio cinque
18.50 Avanti un altro!
Game show
Conduce Gerry Scotti
20.00 Tg 5. Meteo.it
20.40 Striscia la notizia
Italia 1
7.00 Friends Telefilm
7.50 Le regole dell’amore
Sitcom
8.45 Una mamma per amica
Telefilm
10.30 Dr. House - Medical division Telefilm
12.25 Studio Aperto. Meteo
13.00 Sport Mediaset
13.40 Grande Fratello - Live
Reality show
14.10 I Simpson
14.35 Dragon Ball GT Cartoni
15.00 Big Bang Theory Telefilm
15.50 Due uomini e mezzo
Telefilm
16.35 E alla fine arriva mamma
Telefilm
17.25 Nikita Telefilm
18.30 Studio Aperto. Meteo
19.20 CSI Scena del crimine
Telefilm
21.10
The voice of Italy
21.05
Chi l’ha visto?
21.10
Il segreto IV
21.10
Le Iene Show
★★
TALENT SHOW. Nella penultima
Blind Audition, i coach Raffaella Carrà, J-Ax, Noemi e Piero
Pelù continuano la ricerca delle
voci più belle per arricchire la
propria squadra
ATTUALITÀ. Il programma condotto da Federica Sciarelli torna
sul caso di Marianna Cendron,
scomparsa un anno fa da Paese
(Treviso). La ragazza si era allontanata con la sua bicicletta
TELENOVELA.
FILM. (dramm., 2009) con J. Ani-
Mauricio vuole
vendicare la morte di Efren, ma
Tristán e Pepa riescono a fermarlo e a consegnare i colpevoli dell’omicidio del giovane
alla giustizia
VARIETÀ SATIRICO. Le inchieste
giornalistiche e le provocazioni satiriche nello stile irriverente del programma. Alla conduzione Ilary Blasi, Teo Mammucari e la Gialappa’s
21.15
Qualcosa
di speciale
ston,A.Eckhart.RegiadiB.Camp.
Burke è un vedovo che ha scritto un libro su come affrontare la
perdita di una persona cara
23.20 Porta a Porta Attualità
0.55 Tg 1 - Notte.
Che tempo fa
1.30 Sottovoce Attualità
2.00 Magazzini Einstein
2.30 Mille e una notte
Musica Magazine
23.55 Tg 2
0.10 Obiettivo Pianeta
Documentari
1.10 Rai Parlamento
Telegiornale
1.15 Law & Order Telefilm
1.55 Meteo
23.15 Gazebo Attualità
0.00 Tg 3 Linea notte.
Tg regione
1.05 Crash. Contatto impatto
convivenza Attualità
2.00 Fuori orario.
Cose (mai) viste
23.50 L’amore e altri luoghi
impossibili Film (comm.,
2009) con Natalie Portman, Scott Cohen,
Charlie Tahan, Mary joy,
Tom Stratford, Daisy
Tahan, Lisa Kudrow
0.45 Il petroliere Film
(dramm., 2007) con
Daniel Day-Lewis, Paul
Dano. Regia di Paul
Thomas Anderson
3.25 Grande Fratello - Live
Reality show
VERO TV
RADIO&RADIO
l pittore livornese
Dario Ballantini,
che qualcuno conosce come il Valentino di «Striscia la notizia», nei pomeriggi
del week end ha un
programma di varietà
su Radio 2, «Vintage
People». Domenica
scorsa ha dedicato
un’ora e mezza a un
commovente e sincero omaggio a Lucio
Dalla, il mito di una vita.
Si è trattato, e non
poteva essere altrimenti, di un «Io e Dalla», nella rievocazione
delle successive tappe
di un innamoramento
mai deluso, dai banchi
del liceo in avanti, del
mondo poetico di Lucio e dei ripetuti tentativi compiuti da Ballantini di venire in
contatto con il suo
idolo, fino ad ottenere
la sua presenza all’inaugurazione di una
mostra dei suoi quadri a Bologna. Alternando i racconti con
l’ascolto delle canzoni
del Nostro e non solo
delle più famose.
Cantate però dal vivo dallo stesso Ballantini, accompagnato
dalla band di Stefano
Cenci. E’ stato come
essere invitati a visitare la mostra dei capolavori di Giorgio De
Chirico, ma non degli
originali, che pure sarebbero a disposizione, ma di copie. Sia
pure perfette, eseguite con eccelsa bravura. Ha senso tutto
questo, alla radio? Più
in generale, un’imitazione rispettosa e deferente che non sia
anche una parodia,
che metta cioè in rilievo i tic e i trucchi retorici del modello, a cosa serve?
I
6.25 Chips Telefilm
7.20 Miami Vice Telefilm
8.15 Hunter Telefilm
9.40 Carabinieri Telefilm
10.40 Sai cosa mangi?
10.50 Ricette all’italiana
Attualità
11.30 Tg 4 - Telegiornale
12.00 Detective in corsia
Telefilm
12.55 La signora in giallo
Telefilm
14.00 Lo sportello di Forum
Attualità
15.30 Hamburg distretto 21
Telefilm
16.35 L’inferno sommerso Film
(avv., 1979) con Michael
Caine, Sally Field. Regia
di Irwin Allen ★★
18.55 Tg4 - Telegiornale
19.35 Il segreto Telenovela
La 7
6.00 Tg La7. Meteo. Oroscopo.
Traffico
7.00 Omnibus - Rassegna
stampa Attualità
7.30 Tg La7
7.50 Omnibus meteo
7.55 Omnibus Attualità
9.45 Coffee Break Attualità
11.00 L’aria che tira Attualità
13.30 Tg La7
14.00 Tg La7 Cronache
14.40 Le strade di San Francisco Telefilm
16.40 Il commissario Cordier
Telefilm
Con Pierre Mondy
18.10 L’ispettore Barnaby Filmtv Le storie del laconico
ed astuto ispettore
20.00 Tg La7
20.30 Otto e Mezzo Attualità
Conduce Lilli Gruber
20.30
Calcio: Paris Saint
Germain-Chelsea
21.10
Le invasioni
barbariche
SPORT. Champions League. Quar-
ATTUALITÀ.
ti di finale (andata). Il match
mette a confronto i parigini di
Laurent Blanc e i Blues dello Special One Josè Mourinho
22.40 Speciale Champions
League
0.00 Dentro la notizia
1.30 Music line Musicale
2.25 Ieri e Oggi In Tv Special
Varietà
4.35 Zig Zag Gioco
TV2000
can. 55
18.15 Tg Family
18.30 Vendetta d’amore
Telenovela
19.30 Padre coraje TN
20.25 Tg News
20.30 Perla nera
Telenovela
21.30 Papà ai fornelli
21.55 Tg News
22.00 Mamme in carriera
BRUNO
GAMBAROTTA
Rete 4
Nuova puntata
della dodicesima edizione del
talk show di attualità e costume, curato e condotto, in diretta, da Daria Bignardi
0.00 Tg La7 Night Desk
Attualità La striscia di
approfondimento quotidiano in onda dal
lunedì al venerdì in
seconda serata
1.15 Otto e mezzo Attualità
REAL TIME
19.50 Gocce di miele
19.55 Storie da Lourdes
20.00 Rosario da
Lourdes
20.30 Nel cuore dei
giorni
20.55 Tg Tg
21.20 Una serata
diversa
Buonasera con
Papa Francesco
DMAX
16.45 Quattro matrimoni Documentari
17.40 Amici di Maria De
Filippi Varietà
18.40 Molto bene
19.40 Il boss delle torte
20.10 Best
21.10 Dire, Fare, Baciare
Italia Varietà
22.10 Come tu mi vuoi
Documentari
15.10
16.00
16.50
17.45
18.35
19.00
19.30
Affare fatto!
MythBusters
Airport Security
Top Gear
A caccia di auto
A caccia di auto
Cacciatori di tesori
20.20 Banco dei pugni
21.10 MythBusters
22.00 Te l’avevo detto
film / intrattenimento
17.20 Biancaneve Tratto dalla
storia dei fratelli
Grimm, la versione più
crudele di Biancaneve
SKY HITS
17.30 Superuomini
CINEMA 1
DISCOVERY
SCIENCE
digitale terrestre
10.10 Un jeans e una
maglietta Barista si
innamora della figlia di
un industriale del Nord.
Con Nino D’Angelo RAI
MOVIE
10.40 Private Pratice RAI 4
11.15 Figli della Rivoluzione
IRIS
11.25 Brothers And Sisters
RAI 4
11.40 Borsalino Belmondo e
Delon fanno società
per conquistare il controllo sulla malavita RAI
MOVIE
12.05 Streghe RAI 4
13.15 Corleone Corleone,
ambizioso e senza scrupoli, si mette al servizio
dei mafiosi locali IRIS
13.35 Flashpoint RAI 4
13.45 La febbre del sabato
sera John Travolta vive
per ballare e, in coppia
con un’impiegata, vince
una gara RAI MOVIE
14.20 Private Pratice RAI 4
15.05 Brothers And Sisters
RAI 4
15.35 Chicago Fire
PREMIUM
ACTION
Sotto Il Vestito Niente L’ultima Sfilata
PREMIUM CINEMA
16.05 Fairly Legal JOI
16.15 Una mamma per amica
MYA
16.25 Cult PREMIUM ACTION
16.55 La stanza di Marvin
Diane Keaton può essere salvata solo da un
trapianto di midollo.
Con De Niro PREMIUM
UNIVERSAL
17.05 Consigli D’amore MYA
17.10 Smallville PREMIUM
ACTION
17.15 Una famiglia perfetta
Castellitto affitta degli
attori per far loro interpretare la sua famiglia
PREMIUM CINEMA
JOI
17.50 Friends
15.35 Ce n’è per tutti
Gianluca, travolto dal
dolore e dalle miserie
del mondo, sale sul
Colosseo IRIS
15.45 I guardiani del faro RAI
MOVIE
15.50 90210 RAI 4
16.30 Veronica Mars RAI 4
17.20 Un maledetto imbroglio Germi indaga su
un grosso furto, ma si
trova subito davanti a
un omicidio IRIS
Robin Hood RAI 4
17.30 Bethune: Il mitico eroe
RAI MOVIE
17.55 Chicago Fire
PREMIUM
ACTION
18.15 Big Bang Theory JOI
18.40 Due Uomini e 1/2 JOI
18.45 Hart Of Dixie MYA
Rescue Special
Operations PREMIUM
ACTION
19.05 Shoot’em Up - Spara o
muori! Un uomo salva
la vita a un neonato
mentre alcuni killer
uccidono la madre
PREMIUM UNIVERSAL
19.10 Are You There,
Chelsea? JOI
19.20 Sydney White Biancaneve al College
PREMIUM CINEMA
19.35 Psych JOI
Parenthood
Chicago Fire
MYA
PREMIUM
PREMIUM
RAI
MOVIE
23.10 Planet Terror IRIS
23.40 Nemico Pubblico N. 1:
L’istinto di Morte RAI 4
0.30 Rai News - Notte RAI
0.35 Les amants Annoiata
della routine familiare
Jeanne Moreau vive
una sensuale storia
d’amore RAI MOVIE
1.10 Vai e vivrai Campi profughi del Sudan, 1984:
una cristiana spinge il
figlio a fingersi ebreo
IRIS
1.25 Psycho Pass RAI 4
1.55 Sword Art On Line
RAI 4
21.15 Merlin JOI
Pretty Little Liars MYA
Inception Leonardo
DiCaprio è il ladro più
abile nel riuscire ad
entrare nel subconscio
PREMIUM CINEMA
Se mi lasci ti cancello
La fidanzata di Jim
Carrey si è fatta cancellare dalla memoria il
loro rapporto PREMIUM
UNIVERSAL
22.00 Covert affairs
PREMIUM
ACTION
22.05 The Originals MYA
22.50 The Transporter: The
Series PREMIUM ACTION
23.00 Nip’n Tuck MYA
23.05 Shameless JOI
23.10 I segreti di Brokeback
Mountain PREMIUM
23.45 Revolution
ACTION
Law & Order: Unità
Speciale FOX CRIME
Natale sul Nilo Il generale Massimo Boldi
porta in Egitto la figlia
e incontra Christian De
Sica SKY CINEMA 1
Sinbad - La leggenda
dei sette mari Accusato
di aver rubato il Libro
della Pace, Sinbad deve
recuperarlo.
Animazione SKY CINEMA
FAMILY
18.00 Una mamma per amica
FOX LIFE
UNIVERSAL
ACTION
ACTION
MOVIE
22.55 Scandal RAI 4
Oggi è già domani
MOVIE
18.10 Streghe RAI 4
19.30 A-team IRIS
Il colonnello
Buttiglione diventa
generale RAI MOVIE
19.40 Xena RAI 4
20.15 Renegade IRIS
20.25 Heroes RAI 4
21.05 Grindhouse - A prova
di morte Kurt Russell,
killer misogino e schizofrenico, incrocia in un
bar tre amiche IRIS
20.25 Revolution
21.10 Anamorph - I Ritratti
del Serial Killer RAI 4
21.15 Il mio grosso grasso
matrimonio greco
Votata ormai allo zitellaggio, una trentenne
s’innamora di un professore yankee RAI
PREMIUM
19.20 Warm Bodies La vita di
R, morto vivente, gli ha
gradualmente prosciugato la memoria SKY
18.20 Law & Order: Unità
Speciale FOX CRIME
18.35 Godzilla A risvegliare il
mostro stavolta è
un’esplosione nucleare
(francese) a Mururoa
SKY MAX
18.50 Sex & the City FOX LIFE
18.55 Salvatore Giuliano SKY
CLASSICS
19.00 Miracolo di Natale
SKY
CINEMA FAMILY
19.05 Yukon Men: gli ultimi
cacciatori DISCOVERY
CHANNEL
19.10 Indovina perchè ti odio
Todd, alla vigilia delle
nozze, fa credere alla
famiglia di lei di essere
orfano SKY HITS
19.15 N.C.I.S. FOX CRIME
19.50 In Cucina con
GialloZafferano FOX LIFE
20.00 Affari a quattro ruote
DISCOVERY CHANNEL
FOX
CRIME
Castle FOX LIFE
20.05 Criminal minds
20.15 Rising: la rinascita di
Ground Zero DISCOVERY
SCIENCE
21.00 C.S.I. New York
HITS
22.50 C.S.I. FOX CRIME
22.55 Casino Royale (Climax)
SKY CLASSICS
23.00 Oscure presenze
DISCOVERY SCIENCE
FOX
CRIME
Castle FOX LIFE
Shark Tale Per un equivoco, il pescetto Oscar
viene acclamato come
“scanna-squali“.
Animaz. SKY CINEMA
FAMILY
Elizabethtown Orlando
Bloom decide di farla
finita, ma suo padre
muore all’improvviso
SKY PASSION
Dirty - Affari sporchi
Un criminale pentito
decide di cambiare vita
e diventare un poliziotto SKY MAX
21.10 Senza freni Joseph
Gordon-Levitt è un
messaggero coraggioso
che si muove tra le vie
di NY SKY HITS
Educazione siberiana
SKY CINEMA 1
22.00 La nave più grande del
mondo DISCOVERY
CHANNEL
22.35 Fuga dal Natale Tim
Allen e Jamie Lee Curtis
decidono di rinunciare
ai festeggiamenti natalizi SKY CINEMA FAMILY
22.45 Il dittatore Un dittatore
rischia la vita per evitare che la democrazia
infesti il suo paese SKY
Love & Secrets La surreale storia di Robert
Durst e della scomparsa
misteriosa della moglie
SKY CINEMA 1
23.10 Come lo sai Manny e
George, uomini molto
diversi, in competizione
per aiutare Lisa SKY
PASSION
23.45 Criminal minds
FOX
CRIME
23.55 Cose da non credere
DISCOVERY SCIENCE
0.15 Trilli e il segreto delle
ali SKY HITS
0.30 Galline da salvare
Cinque ragazzine formano la scatenata
banda delle “Galline
selvagge” SKY CINEMA
FAMILY
Identità Sconosciuti
bloccati in un motel del
Nevada, iniziano a
morire misteriosamente
SKY MAX
0.40 C.S.I. New York
CRIME
FOX
R
34
STAMPA
.LA
MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014
SPORT
MASSIMILIANO NEROZZI
TORINO
Preso a raffiche il campionato, con 18 gol in 29 partite,
Carlos Tevez dovrà ora sparare un colpo anche in Europa, dove non fa centro da cinque anni, notte più notte meno: era quella del 7 aprile
2009, Manchester UnitedPorto, quando gli bastarono
meno di venti minuti per la
zampata vincente. Da lì s’è inceppato, nonostante 23 partite e 1.655 minuti sul campo,
tra United, Manchester City
e Juve, fossero un tempo ragionevole per ricaricare. Soprattutto per un pistolero
svelto come lui. Macché,
niente, né in Champions né in
Europa League. Dovrà dunque sbloccarsi domani sera a
Lione, territorio di Coppa,
guidando la Juve, da buon capo tribù. Quando l’ha fatto,
l’argentino ha messo in discesa la partita, timbrando il primo gol (otto volte), o l’ha proprio decisa, incidendo sul risultato finale (altre otto). Che
poi Tevez a Napoli non ci fosse, per squalifica, appartiene
a quelle coincidenze che somigliano tanto a un indizio.
Segno ergo sono, si dice
per le punte, ma lui non è tipo
da psicanalista: «Io sono e resto tranquillo - racconta perché prima o poi i gol arriveranno: per me, non deve essere un’ossessione». Per i
compagni è solo questione di
tempo: «In Europa è come se
la palla calciata da lui non voglia entrare - dice Pablo
Osvaldo - ma è un giocatore
fantastico». Del resto, pare
non segni neppure in allenamento, ma qui era uno scherzo di Bonucci: «Con noi non fa
mai gol, così li tiene tutti per
le partite». Solo di campionato però, fin qui. Il gol di Carlitos potrebbe allora diventare
un’ossessione per la squadra,
che ha Llorente in evidente
riserva e Osvaldo a corrente
molto alternata, sia pure con
i cicli giusti in Europa League, dove ha segnato due volte. Se non altro, Tevez si presenterà in Francia dopo aver
concesso una sera di riposo al
tendine rotuleo, che gli dà fastidio da tempo: «Mi sono potuto preparare al meglio per
Il giudice sportivo Tosel ha invitato il procuratore
federale Palazzi ad indagare sui cori antinapoletani
rivolti dai tifosi della Juve presenti al San Paolo
domenica sera. Gli 007 della Figc presenti a bordo
campo hanno, infatti, messo a verbale i due momenti
in cui, secondo la loro ricostruzione, sarebbero partiti
i cori espressione di discriminazione territoriale.
Il digiuno
di Carlitos
Totale partite
nelle Coppe
europee
45
Minuti giocati
Gol
2.888
6
ULTIMO GOL
7 aprile 2009
Manchester United
Porto
Trascinatore
2-2
Carlos Tevez, 30 anni, ha vinto
la Champions League 2007/08
con il Manchester United:
è alla Juve dalla scorsa estate
PARTITE SENZA GOL IN EUROPA
23
Manchester
United
2
Manchester
City
13
Juventus
8
Minuti senza gol
1.655
Centimetri - LA STAMPA
Ultimo centro il 7 aprile
2009, in Champions
«Ma per me conta
soltanto vincere»
Juve, indagine di Palazzi sui cori a Napoli
EUROPA LEAGUE, DOMANI IN FRANCIA L’ANDATA DEI QUARTI
Fame
d’Europa
La Juve ritrova Tevez: servono i suoi gol
per inseguire la finale di Torino
L’Apache a secco da 5 anni nelle coppe:
“Pronto per Lione, ho ricaricato le pile”
Lione - continua l’attaccante
argentino - e così ho ricaricato
le pile». Non pare molto preoccupato, né per se stesso né per
la squadra: «È un momento difficile, perché stiamo giocando
tante partite e non è possibile
farlo sempre a un ritmo elevato. Però siamo riusciti a vincere tanto, finora, e questa è la
cosa che conta. Di più, non potevamo fare».
Certo è che a Tevez non si
possono imputare scarso im-
pegno o poca fame, se ogni suo
gol sembra uscito da una battaglia di strada, tra corse, forza,
tecnica. Come nella doppietta
contro il Parma: «È il mio modo di giocare e mi piace così».
Prima la squadra, poi il gol, per
Stasera il recupero Roma-Parma: si riparte dall’ottavo minuto
Garcia ci crede: “Crollo Juve? Già accaduto”
MATTEO DE SANTIS
ROMA
Nel dubbio tra il miraggio di
una rimonta aritmeticamente non ancora proibita e
la realtà di un secondo posto da conservare, la Roma
ha autonomamente scelto
di pensare in grande. «Dobbiamo essere ottimisti, positivi e ambiziosi e continuare a guardare verso l’alto», dice, presentando il manifesto romanista per i ri-
manenti 46 giorni di campionato, il sognatore Rudi Garcia. Un programma che non
può prescindere dal pieno
sfruttamento dell’odierna opportunità di smuovere in solitudine la classifica, con la
possibilità di un guadagnare
tre punti sia sulla Juventus
sia sul Napoli: è il giorno del
recupero della sfida con il
Parma, rinviata lo scorso 2
febbraio dall’acquazzone che
rese il terreno dell’Olimpico
impraticabile. La prima e ultima chiamata per i sogni
giallorossi di movimentare
un finale apparentemente già
scritto passa anche per gli 82
minuti più recupero (il match
originale fu sospeso dopo
8’20”) in programma e le velleità di un biglietto per la
prossima Europa League della banda di Donadoni, annunciata a Roma senza l’acciaccato Cassano e il febbricitante Paletta. Per fabbricare
Classifica
Juventus
81
Milan
Roma*
70
Sampdoria
Napoli
64
Genoa
Fiorentina
52
Udinese
Inter
49
Cagliari
Parma*
47
Chievo
Atalanta
46
Bologna
Lazio
45
Livorno
Verona
43
Sassuolo
Torino
42
Catania
(*) = Una partita in meno
42
41
39
38
32
27
26
25
21
20
lui è stato davvero sempre così:
«Alla classifica dei cannonieri
non penso, conta vincere». In
fondo, spacca in due le partite
anche senza segnare, come al
primo round con il Trabzonspor, quando lasciò sul posto
mezza difesa e consegnò l’assist del raddoppio a Pogba. Anche per queste cose si innamorò di lui anche José Mourinho,
che l’avrebbe voluto al Real:
«Può giocare ala, difendendo
come un terzino». Lo stesso
un’utopia, però, serve una sana autodeterminazione. «La
prima cosa che dobbiamo fare – incalza Garcia – è vincere
più partite possibili e farci
trovare pronti. La Juve può
perdere dei punti anche pareggiando e noi, finché la matematica non ci condanna,
siamo assolutamente obbligati a crederci. In tanti altri
campionati abbiamo già visto
rimonte impossibili trasformarsi in possibili».
In quello italiano, con l’avvento dei tre punti, è capitato
solo nel 1999 al Milan (a -7 a 7
giornate dalla fine), nel 2000
alla Lazio (a -6 a 6 turni dall’epilogo) e nel 2002 alla Juventus (a -6 a 5 gare dal sipario).
Rudi Garcia, 50 anni
LA STAMPA
MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014
F1: Montezemolo da Ecclestone e Todt
Oggi in Tv
Incontro a Londra oggi tra Luca Montezemolo e
Bernie Ecclestone sul futuro della Formula 1. Nei
prossimi giorni il presidente della Ferrari sarà in
Bahrein, dove domenica si corre il Gp, per parlare con
il numero uno della Fia, Jean Todt. Gli argomenti sono
il calo di interesse per le corse e gli effetti delle nuove
regole che limitano i consumi e la velocità.
8,30 Curling. Rep. Ceca-Cina
13,00 Sport Mediaset
14,30 Tg Sport
14,45 Ciclismo. Tre giorni di La Panne
17,00 Pomeriggio da campioni
17,50 Tg Sport
Eurosport
Italia 1
Rai Sport 1
Eurosport
Rai Sport 1
Rai 2
Gol in serie A
Segnati da Tevez in 29
presenze di campionato
Ovvero una rete ogni 123
minuti giocati
Giramondo
Carlo
Ancelotti,
54 anni,
ha allenato
in Italia,
in Francia,
in Inghilterra
e da questa
stagione
è in Spagna,
sulla
panchina
del Real
Scivolato al 3° posto in Liga, il Real non può sbagliare
9
Personaggio
Milioni di euro
GIULIA ZONCA
Il prezzo pagato dalla Juve
per l’argentino: ma il City
potrà ottenere fino
a sei milioni di bonus
trano che la partita
capace di cambiare
le gerarchie calcistiche solo l’anno scorso sia diventata
un’enorme trattativa di mercato. La Champions si muove
in fretta e Real Madrid-Borussia Dortmund non somiglia più né a quella delle semifinali 2013, né a quella prevista al momento del sorteggio.
L’uomo che ha deciso il risultato la scorsa stagione non
c’è, Robert Lewandowski, il
primo capace di segnare 4 gol
al Real in una partita, è squalificato e in ogni caso non è più
l’anima di una squadra rivelazione. È pronto a lasciare il
Borussia per il Bayern Monaco come ha già fatto Mario
Goetze in estate. L’altro giocatore chiave del gruppo, Ilkay
Gundogan è infortunato e secondo molti ha già firmato
proprio per il Real Madrid.
Persino l’allenatore dei miracoli Jurgen Klopp sarebbe in
partenza per l’Inghilterra.
Dello squadrone alternativo
S
spirito Apache che ha subito
conquistato Antonio Conte:
«Di Carlitos avevo letto qualsiasi cosa, poi l’ho conosciuto e
ho scoperto un’altra persona:
grande professionista, grande
giocatore». Poi però, alla lunga,
pure per lui varrà la definizione di punta che il tecnico ricordò a Giovinco, quando in Turchia fabbricò assist, ma non
gol: «Grande partita, ma se fai
l’attaccante devi segnare, soprattutto con certe occasioni».
Ecco, proprio quello che la Juve chiede a Tevez, domani sera: batta un colpo.
Roma
(4-3-3)
Parma
si riparte dall’8’ pt (0-0)
(3-5-2)
SKY CALCIO 1 - PREMIUM CALCIO ORE 18,30
26
De Sanctis Mirante
83
13
Maicon Cassani
2
17
Benatia Lucarelli
6
5
Castan Gobbi
18
46
Romagnoli Schelotto
23
15
Pjanic Acquah
30
11
Taddei Marchionni
32
16
De Rossi Parolo
27
Gervinho Molinaro
10
Totti Biabiany
22
Destro Amauri
ARBITRO: DE MARCO
All: GARCIA
SORTEGGIO
I primi due quarti
BarcellonaeBayern
doppiopariin rimonta
andata
1 Date per strafavorite alla
Centimetri
LA STAMPA
All: DONADONI
16
3
7
11
Retroscena
LAURA BANDINELLI
MILANO
Sfida Ibra-Mou a Parigi
QUARTI DI FINALE
(ritorno 9 aprile)
Barcellona
(Spa)
AND
1
Semifinali
11 aprile
22-23 aprile
Atletico Madrid
(Spa)
1
29-30 aprile
Manchester United
(Ing)
1
FINALE
Bayern Monaco
(Ger)
1
24 maggio
a Lisbona
stadio Da Luz
Andata OGGI ore 20,45
(ritorno 8 aprile)
Paris Saint-Germain
(Fra)
Chelsea
(Ing)
Real Madrid
(Spa)
Borussia Dortmund
(Ger)
che ha steso le corazzate resta
poco, 4 titolari e il vago ricordo
di un’impresa che sembra molto più distante nel tempo.
Dall’altra parte la perdita di
identità è più recente e più apparente che concreta, solo che
in 15 giorni il Real ha smarrito
fiducia e smalto. Prima del Cla-
ritorno
Rete 4,
Sky sport 1
Sky sport 3,
Premium
calcio 1
sico Ancelotti aveva costruito
l’alchimia perfetta, l’equilibrio
tra il divo Cristiano Ronaldo e
un gruppo compatto, il sistema
ideale per esaltare un attacco
da urlo. Bale, Benzema, Ronaldo: segnavano tutti, la piazza
era innamorata, i rivali destabilizzati e il passaggio di questo
vigilia anche dai bookmaker,
Barcellona e Bayern hanno faticato parecchio per pareggiare l’andata dei quarti di
Champions. I campioni in carica hanno dominato il gioco a
Old Trafford (nel 1° tempo
73% di possesso palla), ma il
Manchester United ha retto fino a trovare il vantaggio al 58’
con un colpo di testa di Vidic
su angolo. Otto minuti più
tardi l’1-1 di Schweinsteiger
(espulso nel finale). Nel derby
spagnolo al Camp Nou, Barça
colpito da uno straordinario
gol di Diego dalla distanza
(56’). Atletico Madrid (Diego
Costa ko per infortunio) raggiunto da Neymar al 71’.
turno considerato tappa obbligata, una formalità più che una
rivincita. Solo che la sconfitta
con il Barcellona ha cambiato le
prospettive e offuscato i contorni di schemi che parevano
certi. Il Real è sempre forte,
Cristiano è ancora micidiale e
Ancelotti non ha certo perso il
tocco (peraltro pare sia corteggiato dal Manchester United)
però il morale è basso. Non si
aspettavano di essere sconfitti
al loro meglio e non erano pronti a perdere la testa della classifica, il doppio colpo li ha stravolti e stasera devono rimettere
insieme i pezzi. Ronaldo ha persino preso dei fischi nell’ultima
uscita di campionato il che è irragionevole visto che ha segnato 28 gol nella Liga e 13 in Europa ma la ribellione di una frangia destabilizzata del Bernabeu
dà la fotografia della situazione.
AMBIENTE TESO
La sconfitta nel Clasico
ha cambiato la prospettiva
per tecnico e giocatori
Ancelotti sa gestire i momenti delicati, conosce bene il
confine tra motivazione e pressione e ha calibrato ogni parola:
«Non abbiamo mai perso una
partita in questa Champions e
siamo concentrati», primo, ricordare la forza. «Certo loro
hanno molte assenze e sono
senza Lewandowski ma la forza
del Dortmund sta nel collettivo,
nel talento di un tecnico abituato a ottenere il meglio dai propri uomini», secondo, esaltare
l’avversario. E terzo riprendersi gioco e partita. Sembrava facile, fino a qualche giorno fa.
Inter in crisi, Thohir ha deciso:
a giugno sarà piazza pulita
A fine stagione rosa rivoluzionata, su Mazzarri giudizio sospeso
rick Thohir ha imparato che spendere non
equivale ad ottenere risultati. Tira una brutta aria in ciò che è stato dichiarato e ieri
casa Inter dopo il pareggio ro- mattina- non contento- ha fatto
cambolesco ottenuto a Livor- domande specifiche su una seno perché chi come il tycoon rie di scelte tattiche. Otto punti
viaggia con la bussola del bu- persi contro le ultime cinque in
siness spera almeno di vedere classifica, un record di 13 padei miglioramenti a fronte di reggi: risultati da esaminare al
investimenti come quelli fatti microscopio. Per non parlare
a gennaio (gli acquisti di Her- del rendimento di chi come Frenanes e di D’Ambrosio).
dy Guarin è fresco di rinnovo:
Thohir è di
Mazzarri ieri l’ha
nuovo in arrivo
IL FLOP DI LIVORNO scagionato da(domani
lo
ai compaZero miglioramenti vanti
sbarco) ma in
gni puntando il
questi giorni ha dopo il mercato, lungo dito su Juan
vertice con i dirigenti Jesus rimasto
lavorato come
se si trovasse a
fuori posizione in
Milano. Conference call fiume occasione del pareggio, Thohir
con i suoi dirigenti e e-mail a però qualche domanda sul camraffica per capire che cosa sta bio del tecnico pare se la sia fatsuccedendo ad Appiano Gen- ta, anche perché il colombiano
tile. Il problema della lingua era partito dalla panchina progli impedisce di avere un dia- prio per questioni di concentralogo diretto con Walter Maz- zione . Una specie di punizione
zarri ma giusto per avere la concordata con la società che
percezione di che aria tirasse doveva servire da lezione anche
dopo la sfida di lunedì sera ha per il resto del gruppo che inichiesto un resoconto su tutto zia a vedere con occhio estre-
E
IERI
35
19,00 Sport Mediaset
Italia 2
19,30 Basket. Belgrado-Unics Kazan
Eurosport 2
19,30 Calcio. Liga Review
Fox Sports 2
20,00 Basket. Milano-Barcellona
Fox Sports 2
20,00 Volley. Bergamo-Modena
Rai Sport 1
20,45 Calcio. Psg-Chelsea
Rete 4/ Sky Sport 1
20,45 Calcio. Real Madrid-Borussia D. Sky Sport 3
23,30 È sempre calciomercato
Sky Sport 1
C’è il Borussia
Per Ancelotti arriva
il primo bivio
18
.
mamente critico questo allenatore troppo incline a «dimenticarsi» alcuni giocatori a vantaggio di altri. Funziona sempre così, quando i risultati non
arrivano gli scontenti si scatenano e le voci girano. Ma ciò che
emerge rispetto dagli anni post
Triplete è che i responsabili di
questa situazione sono proprio
Erick Thohir, 43 anni, presidente dell’Inter dallo scorso novembre
i giocatori, sopravvissuti ad una
serie interminabile di bufere
che hanno coinvolto la presidenza, i dirigenti e ben cinque
allenatori. A giugno quindi ci
sarà una totale rifondazione.
Ieri Mazzarri ha potuto contare sull’apporto del direttore
generale Marco Fassone che si
è affrettato ad andare alla Pinetina per capire quale fosse il livello di tensione generale.
Thohir non ha nessuna intenzione di occuparsi prevalentemente della squadra come faceva Massimo Moratti perché ha
altre priorità più urgenti. Ad
esempio ha in agenda una serie
di incontri con i vertici del calcio (arbitri compresi) per farsi
conoscere e magari confrontarsi: a suo dire, infatti, il prodotto
calcio va assolutamente migliorato ed è importante che al comando ci siano le persone giuste. La questione Mazzarri, invece, resterà in sospeso fino alla fine della stagione.
W
36 .Sport
STAMPA
.LA
MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014
Europa, la classifica di marzo
Inghilterra
Spagna
ITALIA
Germania
Francia
CENTROCAMPISTI CENTRALI/DIFENSIVI
Xavi
Schweinsteiger
Barcellona
Bayern Monaco
Britton
Swansea
Thiago
Motta
Paris SaintGermain
Vives
Torino
Nainggolan
an
n
Busquets
Barcellona
Davis
Southampton
Roma
Sahin
S
hii
h
Borussia
Dortmund
Cambiasso
Inter
Gabi
Kramer
Atletico Madrid
Borussia
Monchengladbach
Delph
Lille
Immobile, 24 anni, e Vives, 33 anni, festeggiano dopo uno dei tre gol dell’attaccante al Livorno
ATTACCANTI
Ronaldo
GUGLIELMO BUCCHERI
ROMA
L
a scena più forte
del loro mese da
oscar nasce dentro lo stadio Olimpico di Roma: Vives confeziona il lancio perfetto, Immobile il colpo da
sogno che beffa il portiere
della Roma De Sanctis e
porta il Toro sul momentaneo verdetto di 1 a 1. Lancio e
tiro al volo. Al CIES, l’Osservatorio sul calcio di Neuchatel, i dati sulle prestazioni
dei giocatori delle cinque leghe più importanti d’Europa sono in continuo aggiornamento e, quella sera, i numeri dei due protagonisti
granata subirono un ulteriore arricchimento: Immobile
e Vives, per lo studio del
CIES, sono risultati i più incisivi interpreti del nostro
campionato nei rispettivi
ruoli nel mese di marzo.
Sei partite, quattro ko,
due successi: questo il cammino negli ultimi trenta
giorni del Toro. Ma leggendo
nei dati dell’Osservatorio sul
calcio c’è una serie di combinazioni che hanno consegnato alla truppa Ventura un titolo, simbolico, ma significativo e che, lo scorso novembre, aveva consacrato anche
El Kaddouri. Due giocatori
del Toro sul podio più alto,
SPAZIO AFFARI
Immobile e Vives
un mese da Oscar
Sono loro i più bravi
Premiati dallo studio dell’Osservatorio di Neuchatel
Nessuno come i due granata nei rispettivi ruoli in Italia
Hanno detto
Immobile a metà con
la Juve? Ne parleremo,
ma se rimanesse da noi
ancora un anno ne
guadagneremmo tutti
Vives sta facendo la
sua migliore stagione
In pochi leggono
il gioco come riesce
a fare sempre lui...
Urbano Cairo
Giampiero Ventura
Presidente
del Toro
Tecnico
del Toro
dunque. Immobile davanti a
Gilardino e a Totò Di Natale,
Vives prima di Nainggolan
della Roma e dell’interista
Cambiasso. Quali sono i parametri usati nel laboratorio di
Neuchatel perchè venga proclamato il più bravo? Immobile ha vinto l’oscar di marzo
per la categoria attaccanti
grazie all’indicatore dello
«shooting», l’abilità nel trovare l’occasione per tirare in
porta, ma anche grazie alla
capacità di capire quando e
come mettere il compagno
nelle condizioni migliori per
andare a rete.
>
Per uno speciale accordo intervenuto con INTESA-SAN PAOLO e con UNICREDIT, gli avvisi possono essere
ordinati presso tutte le Sedi o Dipendenze di tutte queste Banche esistenti in Italia. In tema di offerte
di impiego o lavoro, l’Editore ricorda che la legge 9.12.1977 nº 903 vieta discriminazioni sul sesso e la
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Gueye
Aston Villa
La storia
Matuidi
Futuro incerto
Cerciaunatifosa
«Nonsoseresto»
1 A Catania tornerà a for-
marsi la coppia Cerci-Immobile, dopo la squalifica del
bomber granata e il ritorno al
gol dell’esterno, ma ora ai tifosi del Toro interessa solo sapere se i nuovi gemelli del gol
saranno ancora insieme la
prossima stagione. Urbano
Cairo è al lavoro per sciogliere
il rebus. Su Immobile incombe la comproprietà con la Juve e le manovre del Borussia
Dortmund, mentre per Cerci il
futuro è tutto da decifrare.
«Vediamo se resto», ha risposto il diretto interessato ad un
[G.ODD.]
tifosa alla Sisport.
Modeste
Hoffenheim
Real Madrid
Suarez
Liverpool
Ibrahimovic
Paris SaintGermain
Immobile
Torino
Gilardino
G
o
Genoa
Messii
Barcellona
Rodriguez
Southampton
Di Natale
Benzema
Real Madrid
Mandzukic
d
Bayern Monaco
coo
Udinese
Schurrle
Chelsea
Drmic
Norimberga
Ben Yedder
Tolosa
Gakpè
Centimetri - LA STAMPA
Nantes
Scendendo di qualche zolla in evidenza la continuità nelle
sul campo, è Vives l’altro gra- prestazioni.
nata da copertina. Il centroIn giro per l’Europa, a far
campista campano viene inse- compagnia ad Immobile e Virito nella categoria di chi deve ves sono fuoriserie di prestidifendere e costruire gioco là gio. Fra gli attaccanti, ecco i
in mezzo e Vives, secondo il nomi di Suarez del Liverpool
CIES, lo ha fatto meglio di tut- primo della classe in Premier
ti: primo, raccontano i dati, League, di Cristiano Ronaldo
per l’efficienza
e di Ibrahimovic.
nel dare i tempi I PARAMETRI DEL CIES Fra i centrocamgiusti alla squacentrali,
Abilità sotto porta pisti
dra, per la fluispunta Xavi,
dità nella mano- e capacità di dettare stella fra le stelle
i tempi alla squadra a Barcellona,
vra, per la tempestività nello
quelli dell’archispezzare le offensive avversa- tetto del Paris Saint Germain
rie verso la propria porta. Vi- Thiago Motta, ma pure quelli
ves ha ottenuto un coefficien- del gladiatore tedesco del
te più alto dell’acquisto di gen- Bayern di Guardiola Schweinnaio della Roma Nainggolan, steiger. Immobile e Vives salma anche di Cambiasso, di gono sul podio con la medaglia
nuovo fra gli insostituibili (o d’oro al collo per l’ultimo mese
quasi) nell’Inter di Mazzarri: di campionato. Immobile seil mese di marzo dell’uomo gna, Vives consuma chilomed’ordine del Toro ne ha messo tri là in mezzo.
LA STAMPA
MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014
Intervista
n. 13
Tennis,quartidifinale
DavenerdìaNapoli
Italia-GranBretagna
Miglior
classifica
STEFANO SEMERARO
Fognini, lei è il n. 13 del mondo e il n. 1 dell’Italia di Davis
che giocherà i quarti contro
la Gran Bretagna di Andy
Murray. Sognare la semifinale è lecito?
«È un sogno che abbiamo tutti, si è costruito un buon gruppo. Ma attenti, loro hanno anche un buon doppio e il n. 2,
Ward, contro gli Usa ha battuto Querrey. Non sarà facile».
Lei e Murray siete nati a 9
giornididistanza:chetipoè?
«Come giocatore fortissimo.
Umanamente molto chiuso, introverso. Diverso da noi latini».
In campo è più rognoso Fognini o Murray?
«Ecco, me lo sono chiesto
quando su Twitter mi sono
beccato una marea di insulti
dopo il match con Nadal. Andy
in campo è un piagnucolone,
manda tutti a “vaffa”, però se
lo faccio io lo notano tutti, se lo
fai lui nessuno. Mica giusto».
Beh, lei è più spettacolare…
«E sbaglio, lo so. Mio padre è il
primo a farmi i cazziatoni
quando mi comporto male.
Ma lui sa che in quei momenti
soffro, mi sento frustrato. Reagisco così, è più forte di me.
Ma sono migliorato e i risultati si vedono».
Si arrabbia per le critiche?
«No, ci sono abituato».
Vediamo se è superstizioso:
il numero 13 nel ranking porta bene o porta male?
«Porta male. Nel senso che è
meglio il 12…».
Fognini
è il n. 13 Atp:
nell’era Open
tra gli italiani
solo Panatta
(4), Barazzutti
(7) e Bertolucci (12) sono
arrivati
più in alto
Andy Murray, 26 anni
3
1 Da venerdì sulla terra di
Napoli Italia e Gran Bretagna
si sfidano nei quarti di Coppa
Davis. I match saranno trasmessi in diretta da SuperTennis (canale 224 Sky e 64 dt).
Domani sorteggio. La programmazione prevede venerdì i singolari dalle 11,30, sabato il doppio, domenica dalle 11,30 i singolari incrociati.
Gli altri quarti: Giappone-R.
Ceca (Tokyo, cemento indoor), Francia-Germania (Nancy, sintetico indoor), Svizzera-Kazakistan (Ginevra, sintetico indoor). In caso di vittoria
l’Italia incontrerà la vincente
di quest’ultimo match.
Tornei
vinti
L’azzurro
ha trionfato
a Stoccarda,
Amburgo
(2013) e Viña
del Mar
(2014). In
Coppa Davis
è a 15 vinte
e 4 perse
Fabio Fognini, 26 anni, numero uno del tennis italiano
“Pronto a stare tra i grandi
Sono un 10 come Maradona”
Fognini sfida Murray in Davis: “Sogno semifinale e Roland Garros”
Dalla Pennetta al calcio, le sue verità
Ci arrivò Bertolucci, il terzo
italiano di sempre dopo Panatta e Barazzutti nell’era
Open. Ne avete parlato?
Che Slam vorrebbe?
Fra Indian Wells e Miami ha
giocato bene: è pronto al salto
di qualità sul cemento?
Ha ragione?
«Devono dirlo i risultati, io mi
sento pronto per la top-10.
Non mi manca niente».
«Belle parole, ringrazio. Aggiungerei Monfils. Il tennis è
anche spettacolo, la gente paga un biglietto e io cerco di farla divertire».
Cosa la rende un ottimo «davisman»?
«Mi sono sempre piaciute le
gare a squadre, la Davis è speciale. Giocare per la Nazionale
mi attizza, sono uno che assorbe energia dal pubblico».
Sacrificherebbe uno Slam o il
«Adesso no. Se vincerò uno
Slam gli obiettivi cambieranno».
«Il Roland Garros. Perché sono
nato sulla terra».
«No, però mi ha mandato un
sms: “hai messo la freccia”».
Haas, ex n. 2, dice che si diverte a vedere giocare solo
lei e Dolgopolov. Concorda?
n.10 per la Coppa?
Io e Flavia? Ci risiamo...
Non confermo
né smentisco:
ci frequentiamo, è una
ragazza solare che sa
stare in compagnia
Trequartista alla Sneijder:
credo che avrei sfondato
anche da calciatore
Ma che rabbia l’Inter:
non sa quanti accidenti
ho mandato a Guarin
Anche Marquez non scherza».
Lei giocava a calcio, pentito di
aver scelto il tennis?
«Credo che avrei fatto bene anche
da calciatore. Sono una mezza
punta alla Sneijder».
Arrabbiato con la sua Inter?
«Abbastanza: non battiamo neanche il Livorno. A Guarin ho
«Era uno degli obiettivi di sta- mandato certi accidenti. Se
gione, ci sto riuavessi i soldi camscendo ma devo VICINO ALLA TOP-TEN bierei mezza
essere più conti«Bene sul cemento squadra».
nuo perché i punSenta, lei è un bele meno scenate... lo, fa strage di donti si fanno sopratSto migliorando» ne...
tutto lì».
«Eccoci... Vuol saLe piaceva Marat Safin, il russo tutto talento pere della Pennetta? Quante volte
facciamo l’amore?».
e follia come lei?
«Un grande: vinceva e poi si diA sua discrezione.
vertiva. Con lui avevo un buon «Non smentisco e non conferrapporto».
mo. Ci frequentiamo. Flavia è
una ragazza solare, che sa stare
Lei è il Safin italiano?
«In miniatura. Lui è stato n. 1 in compagnia».
del mondo: ho un 3 di troppo».
Per finire: ma lei che numero di
Fuori dal tennis chi le piace?
«Valentino Rossi. Le moto sono
uno sport da pazzi, fanno per me.
classifica si sente davvero addosso?
«Il 10. Ma quello di Maradona».
Sport .37
.
In breve
Serie A, gli squalificati
Prova tv, 3 turni a Frey
1 Tre
giornate con provatv a Frey (Chievo) per un calcio a Balotelli. Un turno ad
Albertazzi (Verona), Vidal
(Juventus, con ammenda di
2.000 euro), Lucarelli (Parma), Rinaudo (Catania), Rossettini (Cagliari), Savic (Fiorentina) e Stendardo (Atalanta). Allenatori: due turni a
MIhajlovic (Samp), che dice:
«Se ritrovo quel 4° uomo, Di
Fiore, mi squalifico da solo».
Uruguyay, calcio in crisi
Mondiali a rischio?
1 Secondo
il presidente
del calcio sudamericano non
esiste un rischio Mondiale,
ma intanto in Uruguay la Federazione ha dato le dimissioni in massa e le partite di
campionato vengono rinviate
per problemi di violenza. La
Fifa non si è pronunciata.
Mondiali Brasile
Il radar sulla porta
1 A Rio ieri è stata monta-
ta e testata la tecnologia per
la linea di porta, novità dei
prossimi mondiali.
Golf, niente Masters
Woods operato
1 Tiger Woods si è operato
alla schiena: starà fermo fino
all’estate e salterà per la prima volta in 20 anni l’Augusta
Masters, al via il 10 aprile.
Basket: Eurolega, alle 20
C’è Milano-Barcellona
1 Stasera
al Forum (ore
20, Fox Sports 2) 12.280 spettatori per il meglio del basket
d’Europa: c’è Milano-Barcellona, con i catalani reduci da
13 vittorie di fila e già sicuri
del primo posto e l’Armani
matematicamente seconda.
Pallanuoto, World League
Slovacchia-Italia 13-14
1 Ultima giornata: Slovac-
chia-Italia 13-14. Per accedere alla Final 8 gli azzurri devono sperare nel quasi impossibile ko del Montenegro
in Germania (15 aprile).
Ciclismo, 3 giorni La Panne
Sagan vince in frenata
1 Peter
Sagan ha vinto la
1ª tappa della Tre Giorni di
La Panne. Lo slovacco ha tentato di far arrivare prima il
compagno di squadra Oscar
Gatto, ma nonostante la frenata non ci è riuscito.
T1 CV PR T2
MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 LA STAMPA 38
R
*
IN EDICOLA CON
IERI L’INAUGURAZIONE
LA STAMPA
Expo ferroviaria, a Torino
espositori da 17 Paesi
Alta velocità o trasporto locale? La questione dell’integrazione o della concorrenza dei due aspetti del trasporto ferroviario è uno dei
temi affrontati nel perimetro di Expo ferroviaria, la
più grande rassegna inter-
Oggi
Ieri
Un anno fa
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IL TEMPO IN CITTÀ
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8.5
6.0
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In edicola con La Stampa
*
T1 T2
39
20
20.6
15.2
Diario
LA STAMPA
MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014
nazionale in Italia dedicata all’industria ferroviaria. Ieri
mattina l’inaugurazione al
Lingotto Fiere. Presenti, tra
gli altri, Piero Fassino, Roberto Cota, Mario Virano, presidente dell’Osservatorio tecnico della Torino-Lione e l’ad di
Aumentano gli espositori
Trenitalia Vincenzo Soprano.
La manifestazione ospita fino
al 3 aprile 280 espositori provenienti da 17 Paesi, di cui 100
stranieri, e 65 nuove aziende.
Oltre 6 mila i visitatori attesi.
In crescita, rispetto all’ultima
edizione, il numero degli
espositori stranieri: quasi il
40% provenienti da tutta Europa: attesi arrivi da Stati
Uniti e Giappone. Tra gli
stand, il top dei produttori nei
settori delle infrastrutture e
del materiale rotabile.
RUDY
OROLOGI
COMPRO ORO
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COMPRO ROLEX
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Giornata
d’inferno
all’aeroporto
di Caselle
Sciopero degli addetti
alla sicurezza:
«Chiediamo rispetto»
Nadia Bergamini
A PAGINA 42
Vendita Gtt
se ne riparla
dopo il voto
LE SFIDE PER IL FUTURO RISULTATI DA RECORD PER GLI STRANIERI ANCHE SULLE MONTAGNE DELLO SCI
Mai visti tanti turisti
Meglio delle Olimpiadi
Nel 2013 arrivati 400 mila visitatori in più rispetto al 2006
* turismo in Piemonte sono
Turismo record. I dati del
SVELATO IERI IL NUOVO «CAMBIO». L’APERTURA AL PUBBLICO È PER IL 14 APRILE
in controtendenza con
quelli nazionali. Ovvero qui
si cresce mentre l’Italia frena, ma il record è tutto torinese con il mix tra cultura e
sci che per la prima volta
batte un record storico:
quello centrato dalle Olimpiadi del 2006.
Se arriveranno nuove
risorse dalla Regione
stop alla cessione
Andrea Rossi
A PAGINA 43
A PAGINA 40
Mole tutta blu
per capire
l’autismo
INTERVISTA
“Sono i frutti
delle strategie
di promozione”
In piazza Vittorio
stand informativi
Al Lux rassegna di film
Montagnese: la città
ha vinto la sua sfida
Martinengo e Pianta
A PAGINA 49
A PAGINA 40
Il restauro
del capolavoro
dal carrozziere
Scultura di Fontana
«riparata» dai tecnici
dell’aerospazio
Letizia Tortello
LO SHOPPING
Una cantina e un bar per Torino
Emanuela Minucci A PAGINA 41
Oggi a Palazzo Madama
COMPAGNIA DELLE PULCI
TORINO CORSO FRANCIA 169
USATO
CAMERE DA LETTO - DIVANI
FRIGORIFERI - MOBILI
LAVATRICI - LIBRI - LAMPADARI
011 7410119
Una griffe per dare fiato
alla via principale
Luca Ferrua A PAGINA 41
A PAGINA 53
SGOMBERO CANTINE,
ALLOGGI, SOLAI
Sabato
in via Roma
apre Gucci
Il processo spettacolo
ad Artemisia Gentileschi
A PAGINA 54
IL CASO
Il lavoro
della
Compagnia
BEPPE M INELLO
M
eno male che la Compagnia c’è. Ci sono
momenti nei quali è
bene ricordare quanto si sta
facendo. In particolare se
l’Istat denuncia che l’Italia
sta perdendo mille posti di lavoro al giorno. «Un fatto sconvolgente» lo definisce Luca
Remmert, neo presidente della Compagnia di San Paolo, il
quale, ieri, ha ricordato quanto ha fatto, sta facendo e continuerà a fare la Fondazione
ex-bancaria per il lavoro, uno
dei pilastri delle politiche sociali perseguite da corso Vittorio. Un dato per tutti: dal
2010 a oggi la Compagnia ha
destinato oltre 20 milioni di
euro a sostegno di progetti finalizzati a creare «concrete
opportunità occupazionali»,
riqualificazione professionale
e sostegno al reddito rivolte a
persone disoccupate o inoccupate e ai giovani. Nel 2013,
sono state circa mille le persone coinvolte nelle attività di
lavoro accessorio; 43 sono
stati i finanziamenti accordati con il microcredito regionale per la nascita di altrettante
nuove microimprese sul territorio. «La Compagnia si occupa di lavoro con spirito innovatore e coraggioso. Oggi, che
il lavoro è una delle principali
preoccupazioni per i governi,
per le famiglie e per i giovani ha spiegato il presidente Luca
Remmert - siamo chiamati a
ottimizzare le risorse».
T1 CV PR T2
40 .Cronaca di Torino
STAMPA
.LA
MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014
gg Dossier/ La città che cambia
Turismo, battuto il record del 2006
Boom per la montagna invernale con i russi che fanno crescere il numero di sciatori stranieri
ALESSANDRO MONDO
«Il lavoro
di promozione
sta dando
i suoi frutti»
olpisce il raffronto
dei dati 2013 rispetto a quelli del
2012. Colpisce ancora di più la comparazione rispetto al 2006,
l’anno delle Olimpiadi invernali. Per quanto riguarda le
principali aree turistiche, Torino e la sua area metropolitana vedono crescere i pernottamenti oltre la soglia di 3,9
milioni:- + 1,7% sul 2012 e 600
mila in più dell’anno dei Giochi invernali. Mentre gli arrivi
si attestano su oltre 1,5 milioni: 400 mila in più del 2006. È
il mercato domestico a trainare il trend positivo, con una
crescita dell’Italia del 7%.
C
5
Come avrete capito, parliamo
di turismo. Ieri Alberto Cirio,
Praticamente tutti i numeri
sono in attivo...
IN HOTEL
Dati tutti in crescita
anche per gli alberghi
del capoluogo
Piemonte record
La fotografia di un Piemonte
che continua a crescere, per di
più in controtendenza rispetto
al turismo nazionale. Dal 2004
a oggi i pernottamenti turistici
sono cresciuti del 36%, attestandosi nel 2013 a quota 12,7
milioni di presenze (7,6 dall’Italia e più di 5 milioni dall’estero),
in crescita del 2,2% sull’anno
precedente. L’anno scorso il turismo italiano ha registrato una
flessione di oltre il 4%. In lieve
crescita il numero degli arrivi:
4,3 milioni. L’incremento dei
pernottamenti si riflette sul periodo di permanenza, che sale
sfiorando i 3 giorni.
Pernottamenti
La crescita maggiore di pernottamenti, anche come effetto dei World Masters Games,
si registra nei mesi estivi e in
particolare a luglio (+4,5%),
agosto (+4,8%) e settembre
M. Montagnese
Turismo Torino
«Se da questi numeri si può
ricavare una lezione è che
non bisogna mollare mai e
puntare sugli investimenti.
Anche in questi tempi di crisi». Così Maurizio Montagnese, presidente di Turismo Torino.
Decolla il turismo
assessore nella giunta Cota e il
volto nuovo schierato da Forza
Italia per le europee, ha presentato il consuntivo 2013: presenti
Roberto Cota e l’assessore comunale al Turismo Maurizio
Braccialarghe.
domande
a
Effetto Renoir
Sull’ottimo andamento dei flussi turistici in città, hanno cominciato a pesare i visitatori che hanno scoperto
i capolavori di Renoir esposti alla Galleria d’arte moderna: la mostra ha chiuso i battenti a fine febbraio
Dall’estero
Francia
Regno Unito
1 Il dato dei pernottamenti, con riferimento ai cugini d’Oltralpe, avvantaggiati dalla vicinanza, segna +
21%. Percentuale
molto positiva, che
nasce da un interesse variegato:
non solo i comprensori sciistici ma anche l’enogastronomia, uno dei pezzi da novanta del Piemonte.
1 In questo caso il dato sui
Stati Uniti
Russia
1 Non solo Europa e similari: i pernottamenti degli americani segnano un
+7%. Difficile comprendere
quale sia la percezione del Piemonte da parte di
questa categoria
di turisti, certo non avvantaggiati dalla distanza: una
categoria che però cresce rispetto al 2012.
1 Arrivano a frotte e non
pernottamenti, inserito nel
«report» presentato ieri in
Regione, registra un +6%. Ad
attrarre gli inglesi
sono prevalentemente le piste da
sci sul nostro territorio: presenza non nuova,
quella dei sudditi di Sua Maestà, ma caratterizzata da ulteriori margini di crescita.
badano a spese. Nel caso dei
russi non è esagerato parlare di un vero e proprio
boom: se la Germania resta il primo mercato, con
oltre 1,2 milioni di
pernottamenti, ormai la
Russia supera le 110 mila
presenze: in crescita del 32%
rispetto al 2012.
(+8%). Mentre quelli invernali,
di World Master Games, per ora
restano nel cassetto delle buone
intenzioni.
Buone notizie anche nel mercato domestico: contrariamente
al resto d’Italia, dove nei primi
dieci mesi del 2013 perde in media l’8%, in Piemonte torna a crescere, segnando +4,8% sui pernottamenti e +3,3% sugli arrivi.
complessive, cresce sia in inverno (+12% e oltre 1,4 milioni di pernottamenti) che in estate (+7% e
oltre 1,5 milioni di notti).
«I numeri sono importanti,
certo. Ma al di là dei numeri il
quadro del 2013 è la dimostrazione che il nostro lavoro
paga, e promette di pagare
ancora».
Quali sono le linee da seguire?
«Investimenti, per quanto
possibile. Comunicazione.
valorizzazione. Ha visto la
crescita di Torino+Piemonte
Card?».
Più 20,5% sul 2012?
L’enogastronomia
Le colline e il prodotto enogastronomico confermano una
una forte crescita degli stranieri (5% sugli arrivi e 7% sui pernottamenti). La Germania con
oltre 143mila perArrivano i russi
VOGLIA DI CULTURA nottamenti rimaSul fronte estero
il primo merCifre positive ne
la Germania ricato (ma registra
grazie alle grandi una flessione del
mane il primo
mostre organizzate 3,6%), seguita al
mercato - oltre 1,2
milioni di pernotsecondo e terzo
tamenti, il secondo miglior risul- posto da Svizzera e BeNeLux,
tato degli ultimi dieci anni - ma queste ultime, invece, in forte
un vero e proprio boom si regi- crescita del 7% e del 5% insieme
stra dalla Russia, che supera le a Scandinavia (+4%) e Francia
110mila presenze in crescita del (+12,6%). Complessivamente
32%. Ottimi risultati anche da sulle colline il turismo estero vaFrancia, +21%, e USA, + 7%. I po- le il 50% delle presenze totali (in
sti letto, che hanno superato i tutto 1,6 milioni) compensando
191mila, ormai le strutture ricet- il calo del mercato italiano.
tive sono più di 5.700.
Entrando nel merito delle sinDi Torino e dell’area metropo- gole Atl, Torino e provincia, gualitana si è detto. Cresce il turismo dagnano il primo posto, in crescidi vacanza, leisure e culturale. ta nel 2013 con oltre 2 milioni di
Ottimi risultati sulla montagna: turisti (+1,7%) e oltre 5,9 milioni
con quasi 3 milioni di presenze di pernottamenti (+7,7%).
«Appunto. Volendo, potrei
continuare: City Sightseeing
Bus, + 11%; Made in Torino,
cioè le visite guidate alle
aziende piemontesi tradizionali, + 51%; La Merenda Reale, + 56%.... Parliamo di risultati concreti, ecco».
Con Torino in pole position...
«Questi risultati sono il
frutto proficuo di questi anni di lavoro e di scelte strategiche che hanno posizionato Torino tra le destinazioni più appetibili grazie
alla attiva collaborazione
degli enti di riferimento,
degli amministratori, delle
associazioni e degli operatori privati».
Un buon biglietto da visita
per Expo 2015?
«Sicuro. Non a caso, domani (ndr: oggi per chi legge) il
Comune presenterà al Regio
un fitto programma di eventi
straordinari».
[ALE.MON]
T1 CV PR T2
LA STAMPA
MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014
.
Cronaca di Torino .41
g
La chiusura nei weekend
Atmosfere internazionali
Lunedì sera il sindaco Fassino ha annunciato la chiusura sperimentale nei weekend del primo
tratto di via Roma: i commercianti non sono contrari, ma esigono anche eventi di qualità
Essere in un tempio della torinesità senza sentirsi a Torino è la sensazione
che regala il «Bar Cavour» una delle sorprese più piacevoli del rinnovato Cambio
LO SHOPPING
IL RITORNO DEL “CAMBIO”
Sabato si svela Gucci
e via Roma vede
la fine del tunnel
Un cocktail bar
e una cantina da sogno
per aprirsi alla città
EMANUELA M INUCCI
LUCA FERRUA
Le aperture
S
abato in via Roma
apre Gucci. Una bella botta di adrenalina per le appassionate di shopping:
trovarselo lì con le sue belle
«Bamboo Forever» in vetrina,
tra Ferragamo ed Hermès, dopo sole sette settimane di cantiere. In realtà l’inaugurazione ufficiale con tanto di cocktail ci sarà, l’8 aprile, con ospiti da tappeto rosso. Insomma,
dopo tanti annunci il lusso torna ad aprire sul serio nella via
salotto. Dopo Gucci, arriverà
Michael Kors, altro marchio
di tendenza, nel tratto verso
Porta Nuova. Insomma, due
bei colpi, attendendo sempre
l’apertura di Prada che, ormai
da mesi coccola con la scritta
«opening soon» i torinesi. Sarà per quest’aria di novità che
ieri mattina si respirava anche un bel clima positivo tra i
commercianti di via Roma. A
Gucci
Apre questo sabato al
pubblico e farà la festa
d’inaugurazione con tanto
di cocktail l’8 aprile
Michael Kors
Aprirà in via Roma (nella
foto il negozio di Parigi) lo
stilista amato da Jennifer
Lopez, Heidi Klum,
Catherine Zeta-Jones
Prada
Dicono che sia questione
di settimane. Prada sta per
sbarcare (le vetrine ci sono
già) in via Lagrange e piazza
San Carlo
L’ISOLA PEDONALE
I negozianti chiedono
che nella via non sbarchi
un clima da sagra
loro si chiedeva di commentare la notizia che il Comune intende chiudere il primo tratto
della strada salotto: un divieto
alle auto che sarà sperimentale e comincerà con il Festival
del Jazz, fra il 25 aprile e il 1°
maggio. Bilancio delle risposte: i negozianti sono possibilisti e aperti all’esperimento.
«Attenti alla qualità»
Mentre Astrua sta aspettando
di trasferirsi in piazza Carlo Alberto (quindi non si è espresso
sull’argomento, ma va comunque segnalato che arriverà
qualcun altro al suo posto dopo
l’estate) Salvatore Piaggio responsabile della boutique
Mont-Blanc si dice d’accordo,
ma facendo un bel patto con
l’amministrazione: «Che si tenga
presente che questa è via Roma
e se si chiude la via organizzando
eventi, sarebbe meglio tenere
lontane le sagre a tutta salsiccia
o i tornei di skate board, siamo
sempre la via dello shopping più
prestigiosa della città, gli eventi
vanno studiati in modo che siano
all’altezza». D’accordo invece a
provare l’«effetto che fa» Elisabetta Moschetto di De Wan: «Se
questa chiusura porterà più attenzione per la via benvenga».
Da Geox, Paolo Lippolis spiega:
«Noi siamo aperti tutte le domeniche, sappiamo già che si tratta
di un pubblico diverso da quello
che circola nel resto della settimana. Tutto sta nel pensare iniziative di buon livello, non bastano du vigili a chiudere la via».
Contrari e basta, invece da Hermès: «Il nostro è un pubblico che
ama fermarsi con l’auto, nell’area carico-scarico anche per
poco tempo, quello necessario a
fare acquisti: la ressa a piedi non
fa per noi».
«Sperimentare serve»
Possibilisti, invece, da Ferragamo: «Anche il sindaco parla di
esperimento: quindi per noi va
bene, si provi, se pubblico e commercio troveranno la quadra
benvenga la novità». Favorevoli,
infine, da Stratta in piazza San
Carlo: «Ci piace l’idea del sindaco di chiudere alle auto anche
via Roma - dice Monica Werling
- noi in piazza San Carlo stiamo
bene speriamo sia un beneficio
anche per gli altri colleghi».
S
ono le persone a fare
la differenza anche
in un posto come il
«Cambio». Il ristorante di Cavour si è
svelato ieri anche se riaprirà
solo il 14 aprile ha volti convincenti. Il primo a svelarsi è
quello di Michele De Negri, 45
anni, il mecenate della nuova
vita del ristorante: «Come dice il mio amico Alessandro
Baricco qui abbiamo fatto un
salto alla Fosbury per Torino.
Vogliamo portare in questo
posto un po’ di joie de vivre e
aprirlo alla città». A ribadire il
messaggio ci pensa lo chef
Matteo Baronetto: «La cosa
importante è che Torino ha di
nuovo il Cambio, questa è una
città in cui si mangia bene ma
questo ristorante sarà qualcosa di più».
Il cocktail bar
Ma l’apertura alla città del riI GRANDI VINI
Etichette straordinarie
sovente recuperate
da collezionisti privati
storante stupisce quando si
arriva nel nuovo cocktail bar,
il «Bar Cavour». Al primo
piano si svela un luogo pronto a conquistare i torinesi
con bartender raffinati e una
cucina, dedicata diversa da
quella del ristorante, in servizio fino a mezzanotte, un
luogo dentro il ristorante
della tradizione più tradizionale che è totalmente privo
di qualunque atmosfera sabauda. Un respiro quasi
newyorkese che richiama il
«Rose bar» del «Gramercy
Park hotel» di New York o i
grandi alberghi internazionali di Londra e Parigi, luoghi da cocktail che tengono
fuori la città e regalano atmosfere. Il «Bar Cavour» è la
Una brigata da dieci
Per adesso sono dieci le persone che lavorano nella cucina del
«Cambio» agli ordini dello chef Matteo Baronetto
prima sorpresa, poi c’è la cucina di Matteo Baronetto, il nuovo volto delle sale e i sorrisi
quelli che fanno la differenza,
quelli che qui al «Cambio» forse non si sono mai visti.
La cantina
Anche la mitica cantina si apre
alla città con nicchie a disposizione dei torinesi che vogliono
conservare in spazi datati XVII
secolo il patrimonio enologico.
Una cantina che il nuovo corso
del «Cambio» ha dovuto ricostruire completamente perché
del leggendario patrimonio di
rossi, bianchi e bollicine non restava più niente dopo i giorni
difficili della precedente gestione. Quando si tratta di vini italiani rimettere insieme la storia
non è facile e così Fabio Gallo,
leader dei sommelier torinesi e
cuore enologico del «Cambio»
ha cominciato a scavare nelle
cantine cittadine scoprendo patrimoni di vedove che non sapevano cosa farsene di intere verticali di «Monfortino» o di «Sassicaia». «Ci sono patrimoni incredibili - dice Fabio Gallo - alla
fine abbiamo messo insieme 25
annate di Chateau d’Yquem, un
Marsala del 1840 e tantissime
bottiglie straordinarie». E
l’apertura ai torinesi della cantina avrà una seconda fase oltre a
quella di spazi a disposizione di
collezionisti privati sarà creata
una sala degustazione e l’emozione di degustare un grande
rosso nelle viscere di Torino non
potrà che essere unica.
T1 CV PR T2
42 .Cronaca di Torino
STAMPA
.LA
MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014
«L’astensione
è giusta quando
non c’è attenzione
per i dipendenti»
3
domande
a
Stefano Esposito
senatore Pd
Tra le vittime dello sciopero
che ieri ha messo in difficoltà l’aeroporto, anche il senatore Pd Stefano Esposito in
partenza per Roma con il
volo delle 10,20.
E’ normale che un aeroporto internazionale viva giornate di disagi come questa?
«Sì se ci sono situazioni di lavoro come quelle che questi
lavoratori denunciano da
tempo, tra turni forzati, orari
impossibili e stipendi da fame. Non c’è attenzione per
questi addetti. Avevo già sollevato qualche tempo fa il
problema delle guardie giurate in servizio al Giovanni
Bosco e cosa è cambiato?»
Lo sciopero all’aeroporto è stato annunciato nel tardo pomeriggio di lunedì e ha colto di sorpresa molti dei viaggiatori
Guardie in sciopero
Aeroporto nel caos
il caso
NADIA BERGAMINI
C
ode, disagi e voli in
ritardo per tutta la
giornata all’aeroporto «Sandro
Pertini» di Caselle. l’ultimo momento o con orario
Lo sciopero della società All- spezzato, imposizione di ferie e
System, addetti ai controlli di permessi, carenza di apparecsicurezza sui bagagli a mano e chiature e vestiario, servizi
sui passeggeri, della società svolti senza la sufficiente sicuAllSystem ha trasformato la rezza» li ha indotti a incrociare
giornata di ieri in un giorno da le braccia all’aeroporto e a mabollino rosso. Centinaia di nifestare davanti agli ingressi
passeggeri hanno dovuto rag- delle sedi aziendali in via Verogiungere lo scalo con largo an- nese e via Reiss Romoli. La Allticipo sull’orario di partenza System, circa 800 dipendenti,
del volo e arnasce dalla fusiomarsi di tanta
LA PROTESTA ne tra Monpazienza, men- «Vogliamo il rispetto dialpol, Union
tre le compaDelta e Cittadini
dei contratti d e l l ’ O r d i n e .
gnie aeree in
e delle leggi» Obiettivo? «Auaccordo con la
Sagat hanno rimentare la redditardato la partenza da 5 a 50 tività in spregio alle norme conminuti come è accaduto al vo- trattuali, di legge e della siculo per Roma delle 10,25 o al rezza – spiegano i lavoratori -.
Napoli delle 20,30.
Le denunce in Questura e Prefettura non hanno avuto effetto
I motivi dei lavoratori
e allora non ci è rimasta altra
Lo sciopero è stato deciso solo scelta. Chiediamo solo il rispetlunedì pomeriggio: si fermano to dei contratti e delle leggi».
le guardie giurate addette ai
controlli di sicurezza. La si- Code e disagi
tuazione di disagio dei lavora- I disagi maggiori si sono verifitori, «spostamenti punitivi di cati nelle ore di punta. Le postamansione, compensativi sel- zioni di controllo ridotte da cinvaggi, servizi comunicati al- que a due hanno causato il caos,
Si fermano gli addetti alla sicurezza: tutti i voli in ritardo
Corrado
Conte
Margherita
Conconi
«Attesa interminabile ma
almeno c’è la
certezza che il
volo partirà»
ingegnere
biomedico
«Mi aspettano
a Budapest,
disagio
inconcepibile»
Lorenzo
Lustri
Rocco
Rizzo
Corrado Conte è in partenza
per Roma con il volo delle 21.
«Per fortuna ho scoperto che
c’era questo problema – spiega
– e sono arrivato alle 19. L’attesa
è interminabile, ma almeno abbiamo la sicurezza che l’aereo
aspetterà». Lorenzo Lustri invece è preoccupato: «Avevo il
volo alle 19,10, ma ormai siamo
fuori tempo. Devo andare ad Al-
era diretto
ad Algeri
«Spero di
trovare
ancora la
coincidenza»
giudice di
Salerno
in partenza
per Napoli
«Ci rimettono
gli utenti»
La società aeroportuale
vuole evitare il ripetersi
di azioni simili
mentre gli addetti Sagat armati
di megafono cercavano di ovviare ai disagi, distribuendo acqua minerale e offrendo una
corsia preferenziale alle persone in difficoltà e alle famiglie
con bambini. «Devo portare del
materiale per un intervento
chirurgico - protesta Margherita Conconi Costa, ingegnere
biomedico in partenza con il volo delle 19,45 per Monaco -. Sono dovuta arrivare in aeroporto
due ore prima e spero di farcela
a prendere la coincidenza per
Budapest dove un paziente sta
aspettando. E’ una situazione
incomprensibile».
Rocco Rizzo è un giudice di
Salerno in partenza per Napoli.
«Capisco le ragioni di questi lavoratori – dice – ma è una guerra contro i mulini a vento che ricade negativamente solo sugli
utenti». Gli utenti mugugnano,
ma tutti sopportano con pazienza l’attesa e il disagio di dover stare in fila così a lungo.
LE CONSEGUENZE
geri spero di trovare ancora la
coincidenza».
L’assistenza
Gli addetti Sagat per tutta la
giornata hanno assistito i passeggeri, ma, poiché lo sciopero
è stato giudicato inammissibile
dalla commissione di garanzia,
Sagat intende mettere in campo tutto quanto è in suo potere,
anche legalmente, per evitare
che la situazione possa verificarsi ancora in futuro.
Cosa si può fare concretamente?
«In quest’ultimo periodo,
tutti ci riempiamo la bocca
parlando di “lavoro buono”,
ossia a condizioni dignitose
per tutti e poi sono proprio
gli enti pubblici ad affidare
la vigilanza a società che pagano gli operatori 5 euro
l’ora. Ci rendiamo conto?
Stiamo parlando di enti
pubblici che dovrebbero vigilare su queste situazioni e
non girarsi dall’altra parte.
Se pensiamo di mettere in
atto la spending review sulla pelle dei più deboli non
abbiamo capito nulla e io
non ci starò mai».
E, quindi?
«Quindi mi auguro che il
nuovo consiglio regionale
prenda seriamente in mano
la situazione e faccia interventi concreti. Gli appalti
vanno controllati per evitare
che lavoratori come questi
continuino a subire e soffrire. Certo i disagi oggi ci sono
stati, ma loro hanno tutte le
ragioni per protestare. Per
far sentire la loro voce. Oggi
si è parlato di questi addetti
e domani? Tutti se ne saranno dimenticati. Io porrò certamente la questione a livello parlamentare, ma non sono che una goccia nell’oceano. Tutti dovrebbero schierarsi con chi lavora e viene
sfruttato e gli enti pubblici,
ripeto quando danno gli appalti devono accertarsi che
le norme e i contratti vengano rispettati».
[N.BER.]
1
Specchio dei tempi
Unlettorescrive:
2 «Le forme ormai definite del
nuovograttacielotorinesediRenzoPianopongonouninteressante
questione:perqualemotivoillato
“nobile” dell’edificio, cioè quello
espostoamezzogiorno,èstatosacrificato per ospitare le scale antincendio e le pareti cieche che i
progettisti generalmente collocano sulle pareti esposte a mezzanotte, dette – non a caso – “di servizio”? Tale incongruenza, apparentemente non spiegabile poiché l’edificio nasce libero su quattrolati,èaggravatadalfattochela
parete sacrificata è quella che si
affacciasulMonvisoesututtol’arco alpino; non solo: è la stessa che
fungedapuntodifuganellasplendidaprospettivageneratadeicorsi Castelfidardo e Mediterraneo.
Per contro, la parete che si affacciasuviaCavalliecheapienotitoloavrebbedovutoessere“diservizio”, è in parte celata dal palazzone della Provincia, non gode dell’invidiabile panorama che caratterizza il lato sud dell’edificio, non
1
124567895A8BC9D77DE58BFA55DF15D4D78DF7FDBB8F98A8BBF9A5812B
F486DCB5D5EDBEFB565955751F678DF94D75D8DB5DCB5D5D5
1
è esposta alla medesima visibilità e
nonprendemaiilsolenelcorsodell’intera giornata. Alle future archistar che vorranno cimentarsi nel
progettaregrattacieliaTorino,converrà soggiornare preventivamente qualche mese nella nostra città
per comprenderne bene i panoramieperchéno…iltragittodelsole!».
LORENZOGNAVIBERTEA
Unlettorescrive:
quotidianamente
Specchio dei tempi. Nelle ultime
settimane ho notato, purtroppo,
una costante nei racconti e nelle
segnalazioni: alle chiamate ai numeridiemergenza112e113,presu-
2 «Leggo
mo nel distretto di Torino, spesso
non si ottiene risposta. Non sarebbe doveroso che i responsabili
di polizia e carabinieri rispondesserodandodelleplausibilispiegazioni al loro silenzio?».
FRANCESCOSARASSO
Unlettorescrive:
al signor Sciolla
chehascrittocircalaraccoltarifiuti
porta a porta. La stessa si estenderà poi alla zona confinante alla Crocetta dove è sita la mia abitazione.
QuihochiamatogliispettoriAmiat
chemihannoinformatoche,aparte
quelladifferenziata(carta,plastica,
vetro, umido) che già facciamo in
2 «Rispondo
cortile, la raccolta rifiuti indifferenziatiavverràcirca2volteasettimana. I condomini e i molti negozi
riempiono quotidianamente 3 cassonetti di indifferenziato su strada
(al90%liriempionoungrandebare
unkebap),pariacirca9bidoncinia
due ruote. Il nostro cortile sarà
quindi tutto invaso da decine di bidoni e da un puzzo terribile. E pensare che avremmo desiderato ricavare dei posti auto non essendocene più su strada e costando i garagescifreassurde!Michiedoperché
dobbiamo essere costretti ad ospitareunadiscaricaperrimediarealla facilità con cui il Comune elargisce permessi per attività commer-
cialicheproduconograndiquantità
di rifiuti, senza prima consultare il
condominioevalutareattentamentel’areaperlaraccoltarifiuti».
G.R.
Unlettorescrive:
2 «Volevosegnalarequantoèac-
cadutol’altrogiornoamiamadreultraottantennechesièrecataaritirare la pensione presso un ufficio postale.MiamammaabitaalleVallette
el’ufficiodipiazzaMontaleèchiuso
acausadellerapinesubitenegliultimi tempi, pertanto ha dovuto andare presso l’ufficio postale di corso
Grosseto. A parte il disagio, quando
si è presentata allo sportello ha sco-
pertochelapensionelevenivapagataalmassimoper600€,inquantoil
suddetto ufficio non può anticipare
soldiperaltriufficisucuièregistrata la pensione, la rimanenza potrà
essere ritirata presso l’ufficio di
piazzaMontale,quandoriaprirà!Se
invece sei tra i fortunati possessori
diunc/cpostale,ancheapertopresso un altro ufficio postale, allora la
pensione ti viene pagata per intero!
Voglio chiedere all’amministratore
delegatodellaPosteitalianeseèaconoscenzadiquestocomportamento
o se sia stato lui stesso a firmare la
circolare, entrata in vigore da circa
un mese. Sono indignata, siamo nel
terzomillennio,sispostanosoldivia
internet per cifre con tantissimi zero e un manager super pagato non
riesce a trovare altra soluzione che
pagareinpartelepensioni?».
M.P.
[email protected]
via Lugaro 15, 10126 Torino
Forum lettere su
www.lastampa.it/specchio
www.facebook.com/specchiodeitempi
T1 CV PR T2
LA STAMPA
MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014
.
Cronaca di Torino .43
Il futuro di Gtt? Dopo le regionali
Stallo sulla vendita dell’azienda: se il Piemonte tornerà a investire sui trasporti il Comune potrebbe non cederla più
I parcheggi potrebbero tornare sul mercato, ma i privati chiedono alla città uno sconto sul canone annuale
Genova
il caso
I soci battono in ritirata
e lasciano 5 milioni di buco
ANDREA ROSSI
Genova è stata la prima città ad
aprire ai privati. Nel 2008 la società francese Transdev, partecipata di Ratp, è entrata in Amt. Ma
nel marzo 2011, Transdev è uscita
dalla compagine azionaria ed è
restata Ratp che due mesi dopo
ha salutato lasciando un passivo
di 5 milioni e la bozza di un piano
I bus di Genova
aziendale che prevedeva esuberi
per 600 dipendenti. Nel 2012 l’azienda è tornata al 100% del
Comune, che l’anno scorso ha provato nuovamente ad aprire ai
privati, facendo poi dietrofront dopo la rivolta dei dipendenti.
ome un pugile che
ha incassato un diretto tremendo, e
vacilla sulle gambe, ieri Comune e
Gtt hanno cercato di assorbire il contraccolpo del lunedì:
zero offerte per i parcheggi
(strisce blu e strutture sotterranee), deserto assoluto sul
ramo trasporto, vale a dire la
gestione di tram, bus e metrò.
È ancora presto per elaborare
una contromossa. A Palazzo
Civico studiano la situazione
e i prossimi passi da compiere. Con una certezza (o quasi): almeno fino a giugno su
Gtt - intesa come mezzi pubblici - non si muoverà nulla.
C
Firenze
Le Ferrovie gestiscono tutto
I sindacati protestano
Stallo su Gtt
Le ragioni sono almeno due.
Primo: siamo all’alba della
campagna elettorale per la
Regione e rimettere sul mercato l’azienda di trasporto
pubblico - oltre 5 mila dipendenti, mille iscritti al Pd, un
bacino elettorale poderoso -
Canone troppo alto
IL SINDACO
«È chiaro che l’incertezza
sulle risorse pesa
su chi deve investire»
sarebbe abbastanza impopolare (ricordate gli scioperi di
dicembre?). Secondo: in Comune coltivano la speranza
che ai vertici di piazza Castello approdi Sergio Chiamparino e, con lui, qualche soldo in
più per il trasporto pubblico.
In fondo, sulla decisione di
vendere Gtt pesava non poco
la caduta libera del trasporto
pubblico in Italia: fondi ridotti
dallo Stato e ancor più dalla
giunta Cota in Piemonte, con
il risultato che negli ultimi anni Gtt ha aumentato i biglietti
e tagliato qualche milione di
chilometri, riducendo perciò
il servizio. Considerato che il
futuro non sembra roseo, cercare un privato in grado di fare efficienze e tenere in piedi
Secondo i potenziali acquirenti del ramo parcheggi di Gtt il canone di 15 milioni l’anno
che i privati dovrebbero versare alla città è troppo alto
la baracca sembrava una buona
soluzione. Peccato che i privati
si siano ben guardati dall’avvicinarsi a Gtt. «È evidente che
ha pesato in modo decisivo l’incertezza dei flussi finanziari»,
ragionava ieri il sindaco Fassino, dando forza a questa ipotesi. «Chi deve avanzare un’offerta ha bisogno di fare un piano
finanziario, basato anche su
una certezza di flussi e risorse.
Ricordo che non è ancora stata
approvata la quota del 2014 del
fondo nazionale dei trasporti. E
che in Piemonte veniamo da
anni in cui la Regione ha ridotto
le risorse per il trasporto pubblico locale. Questo pesa nelle
valutazioni di chi deve presentare un’offerta».
Se però la Regione dovesse
ricominciare a investire - non ai
livelli del passato, ma più di
adesso - il quadro potrebbe
cambiare. E anche la vendita di
Gtt - che vede apertamente
contraria la sinistra, il sindacato e almeno metà del Pd - potrebbe tornare in discussione.
O comunque diventare meno
complicata.
Il destino dei parcheggi
Diverso il discorso dei parcheggi.
«Adesso valuteremo con i nostri
advisor e i tecnici come affrontare la questione», rivela il sindaco.
Le strade sono diverse: tentare
una terza volta la vendita oppure
rimettere le strisce blu in pancia
a Gtt e provare a farle rendere
più di adesso. Probabile che prevalga la prima ipotesi anche perché - nonostante tutto - il business sembra poter interessare a
qualche privato. Fassino è convinto che il ping pong con il ministero dei Trasporti (chi parcheggia sulle strisce blu e si ferma più
del previsto va multato o gli si deve solo chiedere di integrare il
pagamento?), scoppiato proprio
nei giorni decisivi della trattativa
sui parcheggi, non abbia giovato.
Ora che la questione si è risolta
con la vittoria dei Comuni le trattative potrebbero riprendere,
anche se restano sul tavolo alcune questioni. La principale riguarda il canone di 15 milioni
l’anno che il gestore dovrebbe
pagare alla città.
Troppi, secondo i potenziali
acquirenti. Come troppi sarebbero i 200 dipendenti del ramo
d’azienda. Per riaprire i giochi i
privati chiedono almeno uno
sconto sul canone.
Nel giugno del 2012 Ataf, l’azienda, controllata dal Comune di
Firenze e da altri comuni dell’hinterland, è stata comprata da una
controllata di Ferrovie dello Stato
per 18,9 milioni di euro. È la prima operazione di totale privatizzazione del trasporto pubblico.
Per ora non ci sono stati tagli
L’Ataf di Firenze
sulle linee né aumenti dei biglietti. Ci sono però molte polemiche da parte dei sindacati che
denunciano il peggioramento delle condizioni di lavoro degli
autisti e del personale.
Bologna
Un’unica società regionale
per sopravvivere ai tagli
L’Emilia Romagna ha sperimentato un percorso diverso, creando, a inizio 2012, Tper (Trasporto
passeggeri Emilia Romagna),
società nata dalla fusione dei rami
trasporto di Atc, azienda di trasporti su gomma di Bologna e
Ferrara, e Fer, società regionale
ferroviaria. Gli azionisti di Tper
A Bologna c’è Atc
sono la Regione Emilia Romagna,
Comune e Provincia di Bologna, Comune e Provincia di Ferrara e poi le Province di Mantova, Modena, Parma, Ravenna,
Reggio Emilia e Rimini. Tper è diventata la sesta azienda
italiana per fatturato nel trasporto passeggeri.
Il presidente dell’associazione nazionale
Marcello
Panettoni
“A Torino un’azienda eccellente
e non ci sta a essere svenduta”
BEPPE MINELLO
Facciamocene una
ragione: Gtt non è
piccola e nera come
Calimero e per questo
motivo snobbata da possibili
acquirenti nazionali e internazionali. Il paradosso è che è
un’azienda in buono stato e
per questo motivo non ci sta a
essere svenduta. Parola di
Marcello Panettoni, 67 anni,
presidente dell’Astra, l’associazione che raccoglie la quasi
totalità delle 145 aziende di
trasporto pubblico locale più
una bella fetta di aziende private: «Diciamo che fa capo alla mia associazione l’85% di
tutto il trasporto italiano»,
spiega Panettoni, per un decennio è stato assessore a Urbanistica e Traffico a Perugia ma
soprattutto collaboratore dei
ministri Burlando, Treu e Bersani. Uno che se ne intende.
zio ne dà?
con l’acqua alla gola»
Appesantita dai debiti...
«Guardi che un conto sono i debiti legati alla gestione, un’altra
quelli legati agli investimenti
come il metrò: cioè il caso di
Gtt. Debiti che, a volte, nemmeLei ha anche avanzato la can- no dipendono dall’azienda torinese. Oggi ho andidatura alla
guida di Gtt?
IL BILANCIO che polemizzato
«Sì, anche peril vostro pre«I debiti? Sono con
ché ho guidato
sidente Cota che
conseguenza degli sosteneva di aver
per 8 anni l’Actv
investimenti fatti» fatto tanto per il
di
Ve n e z i a .
Un’azienda che
trasporto pubbliè una bella realtà ma la metà co locale. Peccato che i soldi exdi Gtt»
tra che ha ottenuto per trasporQuindi un’idea dell’azienda ti, agricoltura e ambiente lui li
torinese se l’è fatta: che giudi- abbia impiegati nella sanità».
«Ottimo. Per me è un’eccellenza»
Guida l’Astra, l’associazione
che raccoglie l’85% di tutte le
aziende di trasporto locale
Quindi Gtt è come la “bela Maria” di cui tutti parlano ma nessuno “as la pia”, cioè se la
Quindi, ci sarà mai un momento ideale per vendere?
«In Francia dove da 25 anni la
legge vieta gli affidamenti diretti, si sono sviluppati, con acquisizioni ed alleanze diventate
obbligate, 3-4 grandi gruppi, da
Veolia a Keolis, che dominano
efficientemente il mercato»
prende?
«Quando c’è una vendita ci sono due soggetti: uno vende e un
altro che compra»
Ma va...
«Nel senso che ogni trattativa
fa storia a sé...»
Cioè la vendita del 49% piuttosto che dell’80% è particolare
ininfluente?
«Voglio dire che anche con il
49% si può pesare di più del 51 e
viceversa, bisogna vedere quali
sono le condizioni. Le faccio un
esempio. Nella mia Perugia per
superare la crisi si erano messe
insieme un certo numero di
aziende di trasporto pubblico.
Non ha funzionato e quando
hanno venduto l’hanno fatto
E in Italia?
«Conta ancora solo chi ha le
spalle robuste come Fs. Ci vorrebbe una concordia istituzionale a livello nazionale e locale
che porti a individuare bacini
di traffico coerente ai quali assegnare un valore per poi metterli a gara. Solo così raggiungeremo maggior efficienza ed
efficacia».
T1 CV PR T2
44 .Cronaca di Torino
La storia
ELISA BARBERIS
ue giorni per fare chiarezza nella selva dei corsi
universitari e
muovere i primi
passi verso il proprio futuro:
ieri e lunedì il Politecnico ha
aperto le porte agli aspiranti
ingegneri e architetti per
presentare l’offerta formativa del nuovo anno accademico che prenderà il via il prossimo settembre.
All’interno del tendone
nel cortile della sede di corso
Duca degli Abruzzi, l’opportunità di conoscere nel dettaglio i 52 percorsi – triennali
e magistrali, di cui 18 in in-
D
STAMPA
.LA
MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014
Resiste il fascino del Politecnico
“Sarà dura, ma ce la faremo”
I liceali incontrano studenti e docenti: “Qui per passione e per trovare lavoro”
Stefano
Bonetto
19 anni
«Ho intenzione di iscrivermi a ingegneria energetica
ed elettrica»
Andrea
Perrone
Di Biella
«Non sarà
facile superare i test e il
primo anno ci
sarà da lavorare molto»
52 PERCORSI DI STUDIO
Dalle bio e nanotecnologie
all’ingegneria applicata
alle fonti rinnovabili
glese – per gli alunni delle
scuole superiori e per chi deve scegliere dopo la laurea di
primo livello.
Ernesto
Privato
Il Salone dell’Orientamento
Tra gli stand
Stefano Bonetto e Marco Ghigo, 19 anni, girano tra gli stand
carichi di volantini: «Abbiamo
intenzione di iscriverci a ingegneria energetica ed elettrica
– raccontano –, ma prima volevamo avere una panoramica
generale per essere ancora più
sicuri della nostra scelta». «È
interessante sentire le esperienze di chi già studia qui e
può consigliarci quali classi seguire e come approcciarci ai
professori e alle materie più
ostiche», fanno eco Alberto
Belvedere e Francesca Vanni,
interessato all’ambito aero-
20 anni,
siciliano
«Difficile
scegliere in
un contesto
così vasto»
Due giorni di incontri sotto il tendone di corso Duca degli Abruzzi. Sono stati illustrati i 52
percorsi del Politecnico – triennali e magistrali, di cui 18 in inglese
spaziale lui, all’ingegneria gestionale lei. Aspettative? Tante:
«Sappiamo che non sarà facile
superare i test e il primo anno ci
sarà da lavorare parecchio –
continua Andrea Perrone, che
con due amiche è partita all’alba
da Biella –, ma ci motiva il prestigio dell’ateneo e la varietà di
sbocchi che offre». Secondo i
dati 2013 di Almalaurea, infatti,
oltre l’84 per cento trova lavoro
a un anno dalla tesi magistrale,
contro una media nazionale del
68,2 per cento.
Tra prototipi di robot umanoidi, nanosatelliti, mini gallerie del vento, stampanti laser e
protesi biomediche, i ragazzi
cercano risposte precise:
quando e come saranno le prove d’ingresso, quali prospettive ci sono nel mondo della ricerca e fuori dall’università, se
conviene iniziare già ora ad approfondire alcuni argomenti,
quali sono gli esami da sostenere. Molti gli alunni del quarto anno delle superiori che
hanno deciso di raccogliere
per tempo informazioni in vista della maturità, ma anche
tanti studenti del Politecnico
che dopo il primo anno comune cercano conferme. «È normale avere ancora incertezze
sul percorso – dice Ernesto
Privato, 20 anni, trasferitosi a
Torino dalla Sicilia –: gli ambiti
affascinanti sono così tanti che
è difficile scegliere in un contesto talmente vasto».
Tra i corsi più gettonati ci
sono ingegneria meccanica,
elettronica e informatica, ma
sono sempre di più quelli che
aspirano a lavorare nel campo
delle fonti rinnovabili:
Test anticipati
Mentre ad Architettura l’unica
data del test nazionale è stata
fissata il 10 aprile, per i 4.850 posti a Ingegneria rimangono ancora quattro sessioni, la prima
oggi, l’ultima dal 2 al 4 settembre. Nei primi due mesi dell’anno già più di tremila studenti
hanno sostenuto la prova d’ingresso, anche per orientarsi diversamente se capiscono che la
loro preparazione è insufficiente o necessita di colmare le lacune durante gli ultimi mesi di
scuola e in estate.
L’anno scorso i pre-immatricolati sono stati più di 9 mila, oltre il 60 per cento proveniente da fuori del Piemonte e
dall’estero. «La possibilità di
crescere all’interno di un campus multietnico e multiculturale, unito a una stretta collaborazione con le aziende, sono
i punti di forza del Politecnico
– spiega il Rettore Marco Gilli
–. Da quest’anno, inoltre, abbiamo previsto iniziative di
supporto per i più meritevoli:
non solo una sostanziale riduzione delle tasse, ma soprattutto approfondimenti didattici fin dal primo anno, come già
avviene nella magistrale».
Verso il mondo del lavoro
«Orientati al futuro» non finisce
qui: domani sarà la volta del Career Day, il giorno dedicato all’orientamento in uscita, un’opportunità di incontrare e lasciare i proprio curriculum a sessanta aziende interessate ad assunzioni o inserimento in stage
di laureandi e neo laureati
T1 CV PR T2
LA STAMPA
MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014
Divisi
Ieri Agostino
Ghiglia
(FdI-An), qui
con
l’assessore
Bonino,
ha dato
l’annuncio
del ritiro
delle
primarie
Forza Italia
non
rinuncia alla
candidatura
di Gilberto
Pichetto
La Lega
voleva
le primarie
ma di
coalizione
.
Cronaca di Torino .45
Il centrosinistra
“Niente nanetti”
Chiamparino
avverte i partitini
CENTRODESTRA NEL CAOS SALTA IL VOTO PREVISTO PER DOMENICA PROSSIMA
Requiem per le Primarie
Pichetto non si ferma
Crosetto: si vince con coalizioni più ampie. Asse Ncd-Udc
ALESSANDRO MONDO
Le prime, gracili primarie del
centrodestra - quelle in versione bonsai, lanciate da Ncd e
Fratelli d’Italia - non potevano
reggere al caos del centrodestra. Così è stato.
Ieri Agostino Ghiglia, FdIAn, ha dato il ferale annuncio:
Forza Italia non demorde dalla candidatura di Gilberto Pichetto, la Lega era disponibile
alle primarie, ma di coalizione,
l’Udc non è mai stata in partita. Se è per questo, anche se
nessuno lo ricorda, si erano
smarcati due autorevoli esponenti del Ncd, Coppola e Porchietto. Conclusione (rammaricata): «La consultazione in
programma il 6 aprile non ha
più senso», commenta Ghiglia, chiedendo in alternativa
un sondaggio condiviso per
scegliere il candidato.
Resta da capire se l’uscita di
scena delle primarie, ormai insostenibili anche sotto il profilo
logistico, sarà un sacrificio a
costo zero o rappresenterà il
proverbiale bandolo della matassa per rappattumare la coalizione, almeno in parte. Presumibilmente ha già ottenuto l’effetto di esercitare una nuova
Campagne in corso
AncheLeorompegliindugi
1 Mentre i partiti del cen-
trodestra sono più ingarbugliati che mai i loro esponennti
non stanno fermi e lanciano
slogan, campagne e candidature con l’obiettivo di non perdere troppo terrenne rispetto
alla coalizione che sostiene
Chiamparino o al «Movimento
Cinque stelle». Domani alle 21
pressione su Forza Italia, che a
questo punto si trova nella necessità di concedere qualcosa.
Appelli all’unità
Cosa è impossibile a dirsi, in questa fase. Certo è che nello stagno
del centrodestra si registra qualche increspatura. Come l’appello di Guido Crosetto, FdI, che
rompe un lungo e studiato silenzio: «Forse è opportuno provare
a fermare la corsa all’autodistruzione del centrodestra in Piemonte (...). Le elezioni si vincono
se si creano coalizioni ampie. Per
farlo è necessario che ogni partito faccia un passo indietro e si
metta al lavoro per trovare il
tocca a Giampiero Leo che
apre la campagna elettorale
con un appuntamento all’«Hotel Fortino». Sarà l’occasione per scoprire qualche novità sugli schieramenti perché
attorno all’esponente del
mondo cattolico potrebbero
svelarsi alleanze chiave nella
corsa al dopo Cota.
candidato che ha più chance di
vittoria. A mio avviso, in Piemonte e in ogni partito, ci sono
persone con queste caratteristiche. Se provassimo ad individuarle senza “contributi esterni”, delegati a questo dalle segreterie nazionali, penso che in due
ore potremmo risolvere tutto».
Mentre la trattativa tra Ncd
e Udc sulle europee diventa
sempre più serrata, un modello
da replicare in chiave regionale,
anche Enrico Costa, coordinatore del partito di Alfano, si fa
vivo parlando di «gioco di squadra» e «traguardo comune».
Ma anche «basta personalismi»: «Non ci interessano posti
al sole, non ci interessano ticket, vogliamo mettere da parte i
personalismi. Ci interessa costruire tutti insieme un programma e identificare chi meglio possa interpretarlo (...).
Tutti facciano un passo indietro
che possa costituire la rincorsa
per un traguardo comune».
Pressing su Forza Italia
Già, un passo indietro: magari di
Forza Italia su Pichetto? Difficile. Ma in politica non si sa mai.
Non a caso, l’interessato demanda le trattative a Roma e risponde con prudenza certosina, apprezzando «il buonsenso mostrato da FdI». Resta da capire
in cosa si tradurrà questo apprezzamento. Magari qualche
forma di compensazione che
permetta di riportare all’ovile, se
non l’Ncd, almeno i «Fratelli» e
la Lega, i partiti più isolati? Nel
dubbio, Osvaldo Napoli, FI, rimarca il concetto: «Capisco che
il 25 maggio si vota per le europee e la tentazione di distinguersi è forte. Ma dico agli amici leghisti e ai Fratelli d’Italia che il
rischio è di perdere su tutti e due
i fronti cancellando in un colpo
solo l’esperienza di buon governo in Piemonte». Partita (sempre) aperta.
Una giornata di bufale
I pesci d’aprile agitano la politica
Da Coppola
con Chiamparino
alla presentazione
di Ken Loach
Capita tutti gli anni, sempre lo
stesso giorno. Cominciano a
circolare le notizie più inverosimili, eppure - pur sapendolo
- qualcuno ci casca sempre. Ci
siamo cascati anche noi, l’altro ieri, alla notizia - che poi
tale non era - che il regista inglese Ken Loach aveva accettato di presentare «Kes», il
suo secondo film, al Piccolo
Cinema da poco aperto alla
Falchera. Dicevano che ci sarebbe stato lui in persona, e
sarebbe stata una gran notizia:
il regista del quarto potere nel
quartiere ultra popolare e ultra
operaio di Torino. Non era vero.
Meglio: il film l’hanno proiettato per davvero, ma il regista se
ne stava nella sua Londra a progettare la nascita di Left Unity,
il partito che dovrebbe salvare i
lavoratori inglesi.
A meno di due mesi dalle elezioni regionali va da sé che la
politica l’ha fatta da padrona.
Per dire, Michele Coppola, assessore regionale uscente, sfidante di Fassino alle comunali
del 2011, ora nel Nuovo Centrodestra e per un attimo candidato alle primarie del centrodestra, ha buttato lì quel che molti malignano da tempo. «Ho deciso! Accetto la sfida! Corro
con Chiampa!», ha cinguettato
«Corro con Chiampa»
Il tweet dell’assessore Coppola: ho deciso, corro con Chiampa
Manifesto per il Piemonte
Sarà il programma dell’ex sindaco di Torino
la cui stesura sarà coordinata dal sociologo Bruno Manghi
storico consigliere di Chiamparino
Diciamo che al primo vertice
sembrava di essere tornati
indietro di qualche anno,
quando ogni tanto sentiva
l’esigenza di dare una tirata
d’orecchi ai partiti in Sala
Rossa. Mettiamola così: incontrando per la prima volta
tutti i partiti del centrosinistra che appoggiano la sua
scalata alla Regione, Sergio
Chiamparino ha voluto chiarire le regole d’ingaggio. La
prima non l’ha nemmeno dichiarata apertamente ma
era quasi scontata, visti i
sondaggi diffusi finora: in
Piemonte centrosinistra e
centrodestra sono praticamente appaiati, se Pd e alleati vengono dati avanti di almeno sei punti finora è solo
grazie all’ex sindaco di Torino. Questo per dire che sarà
lui a dettare le regole.
Eccole. Chiamparino ha
ribadito le sue intenzioni:
giunta metà uomini e metà
donne in caso di vittoria;
stesso discorso per il listino
del presidente. Ai partiti ha
chiesto una rosa di nomi, tenendo per sé - oltre ai tre posti che gli spettano - l’ultima
parola sui nomi da inserire.
Altro paletto: nessun segre-
tario di partito nel listino.
Nessun problema per Davide
Gariglio, leader regionale del
Pd, che ha già deciso di correre con le preferenze. Diverso il
discorso per Giacomo Portas,
gran capo dei Moderati, che
vuole fortemente un posto per
sé nel listino ed è probabile
che lo ottenga alla fine. Altra
clausola non negoziabile: l’ex
sindaco di Torino vuole poche
liste al suo fianco, ben riconoscibili. Quindi, bando alle liste
civetta ma anche ai nanetti
che dovranno accorparsi se
vogliono essere della partita,
cosa che ha scatenato le proteste dei vari Italia dei Valori e
Centro democratico, immediatamente rintuzzate - anche
un po’ brutalmente - dal candidato governatore. Che ha
gelato anche chi gli proponeva
candidature come quella del
filosofo Gianni Vattimo. Nessun partito (Pd escluso) potrà
poi spendere il nome «Chiamparino» nel simbolo, riservato
solo alla «lista Monviso».
A coordinare il gruppo che
dovrà scrivere il programma
sarà il sociologo Bruno Manghi, storico consigliere di
Chiamparino: prima riunione
lunedì prossimo.
[A. ROS.]
su Twitter scatenando mezza
giornata di illazioni. Salvo poi
precisare che non di elezioni si
trattava ma di jogging, passione che i due condividono e che
li porta spesso a correre fianco
a fianco.
Sempre a proposito di
Chiamparino, qualcuno s’è divertito a diffondere una vera
bomba: «Ha chiamato Chiara
Appendino (la grillina che fa
impazzire Fassino in Comune,
ndr) per arruolarla». Incredibile. Infatti era falso. Chiamparino non ci ha mai nemmeno pensato. E se ci avesse provato non
abbiamo dubbi: ne avrebbe ricavato un sonoro «vaffa». E che
dire del perfido sito Lo Spiffero?
Si è lanciato in una ricostruzione surreale ma liberatoria, visto l’estenuante balletto che da
settimane impegna i big del
centrodestra. Che facciamo?
Andiamo uniti alle regionali,
ciascuno per conto suo, a coppie, con le primarie, senza primarie, decide Berlusconi, decide il territorio? «Il centrodestra
si ritira dalle elezioni», titolava.
Esponenti di Forza Italia, Ncd e
di Fratelli d’Italia si sarebbero
candidati con Chiamparino.
Improbabile, ma non troppo.
Diciamo che a qualcuno sarebbe piaciuto. Chiusura in grande
spolvero: la Lega incerta sonda
Rosy Mauro. Ovvero l’ex badante di Umberto Bossi, ex vice
Per un po’ imperversa
il finto corteggiamento
dell’ex sindaco
alla grillina Appendino
presidente del Senato, da tempo sparita di scena dopo lo
scandalo che ha colpito il carroccio e la famiglia Bossi due
anni fa. Qualcosa di vero c’era:
due giorni fa il Carroccio aveva
minacciato di correre da solo
schierando Gianna Gancia, presidente della Provincia di Cuneo. Una auto candidatura, in
verità. Pesce d’aprile? No, bufala vera e propria.
[A. ROS.]
T1 CV PR T2
MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 LA STAMPA 46
T1 CV PR T2
LA STAMPA
MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014
.
Cronaca di Torino .47
SAN MAURO
il caso
Ripartono da zero
le indagini
sul cadavere nel Po
MASSIMILIANO PEGGIO
A
rrestato due volte
per lo stesso fatto. Ricettazione
di un tablet e un
computer portatile. Ervin, 30 anni, studente
di scienze politiche all’Università di Torino, dopo aver trascorso tre mesi in carcere, ha
chiesto alla giustizia di poter
patteggiare, ammettendo le
sue colpe. Pena accolta: un anno e due mesi di reclusione.
Rimesso in libertà il 14 marzo
scorso in attesa del processo,
undici giorni dopo è stato di
nuovo arrestato, per lo stesso
capo d’imputazione, su ordinanza del tribunale di Asti.
21 marzo
Quasi due
settimane fa
in un tratto
del Po nei
pressi di San
Mauro è
affiorato
il cadavere
di uno
sconosciuto
Diritto violato
Per il suo difensore, l’avvocato
Antonio Genovese, il caso di
Ervin è una clamorosa violazione del principio di diritto
«ne bis in idem»: nessuno può
essere processato due volte
per il medesimo fatto.
Ma al di là dei sacri principi
giuridici, nella realtà sono le
STUDENTE
Dopo il primo arresto
ha ammesso le sue colpe
e chiesto di patteggiare
circostanza a complicare i destini umani. E così è capitato a
Ervin, incensurato, che si paga gli studi piazzando apparecchi elettronici ai colleghi di
università. Frequenta brutti
giri, amici di amici. Il suo nome emerge mesi fa nell’ambito di un’inchiesta della procura di Asti su rapine e furti in
abitazioni nell’astigiano e nel
torinese, commessi da una
banda albanese.
Lui è sospettato di essere
un ricettatore. Il 19 dicembre
2013 scatta una perquisizione
nella sua abitazione, a Torino,
da parte dell’autorità astigiane, alla ricerca di un computer e di un tablet. Nella sua casa, gli investigatori trovano un
piccolo tesoro illegale. Il giovane viene arrestato. A questo punto diventa competente
il tribunale torinese, per questioni territoriali. Il gip di Torino Luca Del Colle convalida
l’arresto e dispone una misura
cautelare in carcere. Ed Ervin
finisce in cella alle Vallette.
Il patteggiamento
Gli inquirenti arrivano a lui
grazie al tracciamento del segnale del tablet rubato, riattivato da un acquirente con una
Violato il principio del «ne bis in idem»
Per il suo difensore, l’avvocato Antonio Genovese, il caso viola il principio
«ne bis in idem»: nessuno può essere processato due volte per il medesimo fatto
Patteggia ed esce
ma lo arrestano
per lo stesso crimine
Conflitto tra le procure di Asti e Torino
nuova sim card. Interrogato dal
giudice, Ervin ammette le sue
colpe. Inoltre spiega di aver restituito il computer al «suo fornitore», perché non ha trovato
compratori. Così si arriva alla
proposta di patteggiamento. Il
giovane ottiene il consenso dalla procura torinese: un anno e
due mesi, con sospensione condizionale della pena.
In attesa di celebrare il processo, il 14 marzo il giudice lo rimette
in libertà. I suoi propositi sono
quelli di tornare a studiare. Seriamente. Così dice al suo avvocato. Ma la complessa macchina
della giustizia non si ferma mai:
nel frattempo, ad Asti, si chiude
l’indagine sulla banda e scattano
tredici arresti, su provvedimento
disposto dal gip astigiano.
3
mesi
Il giovane è finito
in prigione per la
ricettazione di un tablet
e un computer
Secondo arresto
Il 25 marzo Ervin torna in
carcere. Quando gli investigatori gli notificano l’ordinanza emessa dal gip di Asti,
scopre che il capo di imputazione è lo stesso a quello contestatogli in occasione della
perquisizione fruttuosa di
dicembre.
«A questo punto - spiega il
suo legale - mi aspettavo che il
Gip di Asti revocasse l’ordinanza di arresto, per il principio del “ne bis in idem”, visto
che era stato informato degli
sviluppi della vicenda. Invece
non l’ha fatto, ritenendo mancante la sentenza irrevocabile. In compenso ha stralciato
la sua posizione riconoscendo
la competenza del tribunale
di Torino. A mio avviso ci sono elementi sufficienti per
chiedere in seguito un risarcimento per ingiusta detenzione». Ervin, adesso è in carcere, in attesa che i cavilli, tra
pochi giorni, trovino il loro
giusto ordine nel mosaico della giustizia.
La bocca priva
di denti aveva fatto
pensare a un malato
di mente scomparso
Di chi è il cadavere ripescato il 21 marzo scorso dalle
acque del Po a San Mauro
Torinese? Nessuno, a più di
10 giorni di distanza dal ritrovamento, è in grado di rispondere a questa domanda. I carabinieri, del resto, si
erano trovati subito di fronte
ad un caso complicato. Il volto di quell’uomo seminudo e
senza documenti era devastato e irriconoscibile, la bocca era priva di denti. Poi, poche ore dopo, gli investigatori
avevano trovato una traccia
da seguire. Quella di un uomo
scomparso alcuni giorni prima da una casa di cura a Torino, anche lui senza denti e del
quale era stata denunciata la
scomparsa. Facile. In fondo
c’erano dettagli che combaciavano, compresa l’età, all’incirca 40 anni.
Le impronte
E invece no. Il responso sulle
impronte digitali arrivato ieri
sul tavolo del pm Giuseppe
Drammis è stato negativo. E
adesso gli inquirenti dovranno
cominciare da zero per dare
un’identità a quel corpo, altrimenti verrà seppellito senza
un nome. «La speranza che si
trattasse di quell’uomo scomparso a Torino era forte – spiega il procuratore capo della
Repubblica di Ivrea, Giuseppe
Ferrando – soprattutto perché
privo di denti come il morto trovato lungo il fiume. Una coincidenza stranissima». Un mistero,
insomma.
Le uniche tracce sono alcuni tatuaggi (una rosa dei
venti sull’avambraccio sinistro, un simbolo tribale sul
polso destro, una stella tra il
pollice e l’indice della mano
sinistra), una catenina d’acciaio o d’argento e uno scarponcino verde taglia 42.
Nient’altro. Anche l’esito sui
tessuti prelevati dal corpo
per identificare il dna potrebbe non dare una risposta certa. «Bisogna vedere
se è presente nei data-base
della interpol», spiegano gli
inquirenti.
I dubbi
Sono molte le domande che
aleggiano attorno a questo
giallo. Perché quell’uomo si
trovava lungo l’argine del Po
quel giorno? Si è suicidato?
E’ scivolato? Lo hanno assassinato e poi gettato nel fiume? Scoprire la sua identità
aiuterà a dare risposte anche
in questa direzione. L’esame
esterno del corpo (che ora si
trova nella camera mortuaria del cimitero di Settimo
Torinese) esclude che ci sia
stata violenza, anche se l’ultima parola potrà fornirla l’autopsia disposta alcuni giorni
fa dalla procura di Ivrea e di
cui, al momento, non si conoscono i dettagli. Restano, allora, quei pochi elementi e la
speranza che qualcuno, riconoscendo i tatuaggi si faccia
avanti per l’identificazione di
quell’uomo.
[G. MAG.]
BLOCCATO A CUORGNE’ FRA I SUOI CLIENTI ANCHE UN UNDICENNE
Spacciava ai ragazzini: 5 anni
Pesante condanna
al corriere
che vendeva
hashish
GIAMPIERO MAGGIO
Tra i suoi clienti c’era anche
un bambino di 11 anni. E lui,
Emanuele Martano, un ventunenne disoccupato dall’aria strafottente, non si faceva alcuno scrupolo a vendergli hashish e marijuana
per una manciata di euro. E
poi c’erano gli altri che si servivano da lui. Tutti adolescenti. Dai 12 ai 17 anni. Ra-
gazzini delle medie o delle
scuole superiori avvicinati nella piazza di Cuorgnè, tra le auto posteggiate e i viali alberati.
Ieri il Tribunale di Ivrea ha
condannato Martano a 5 anni
di reclusione. Il pm, Ruggiero
Crupi ha chiesto al giudice
una condanna esemplare:
«C’è l’aggravante dello spaccio a minori, uno aveva addirittura 11 anni».
Il suo avvocato, Massimo
Campanale ricorrerà in appello: «Si tratta di una condanna
durissima, aspettiamo le motivazioni della sentenza». I carabinieri avevano arrestato Martano ad agosto dello scorso anno, dopo aver raccolto lo sfogo
di un paio di genitori.
Ai militari si era rivolta
una mamma che aveva trovato la forza di indagare, di capire che cosa stava accadendo
al figlio: «E’ cambiato, si rivolge in malo modo e ha sempre i vestiti che puzzano di fumo. Mio figlio ha soltanto 12
anni e non vorrei fosse finito
nei pasticci, aiutatemi». Così
erano iniziate le indagini.
Il sospetto era caduto subito su Martano, quel ragazzo
dall’andatura un po’ ciondolante e con l’aria sprezzante.
Uno senza lavoro che si aggirava spesso davanti alle scuole
della città. Ed è lì che, secondo
i racconti emersi in Tribunale,
Martano agganciava le proprie vittime. Tutti ragazzini, in
un caso anche un undicenne.
Adolescenti in cerca di qualco-
sa di diverso e trasgressivo.
Per pagare la droga usavano la
paghetta settimanale, quella
che riuscivano ad avere dai genitori per un gelato o una pizza
con gli amici. E una volta ottenuta la fiducia per Martano
era diventato tutto semplice.
Bastava un sms, una telefonata in codice o un rapido scambio di battute in piazza d’Armi,
nel cuore di Cuorgnè.
Pochi grammi di fumo
E la droga era pronta per essere consegnata. Pochi grammi alla volta per consentire ai
baby clienti di pagare subito,
visto che in tasca avevano pochi spiccioli.
Poi, però, erano arrivati i
primi sospetti dei genitori. Al-
In piazza
La vendita della droga avveniva fra le auto ferme
in piazza d’Armi, nel centro di Cuorgnè
larmati per quell’odore di fumo sui vestiti dei figli e per
quei cambi d’umore repentini
e inspiegabili.
Qualcuno di loro aveva iniziato a fare domande, ma si era
trovato di fronte un muro di
gomma: «Ma sì, sono i ragazzi
più grandi di noi, quelli che fumano. Stando insieme è ovvio
che anche le nostre giacche
possano puzzare».
Alla fine, messi alle strette, i
ragazzini avevano confessato.
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48 .Cronaca di Torino
.MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014
L’AGGUATO IN VIA BORSI LA RAGAZZA NON HA FATTO DICHIARAZIONI AI CARABINIERI, OTTO PERSONE INTOSSICATE DAL FUMO
CINQUE ARRESTI
Dà fuoco alla porta, brucia il palazzo
Nuovo blitz
della polizia
nella notte
di San Salvario
Incendio doloso alle Vallette: il bersaglio designato era una donna di 24 anni
MASSIMO NUMA
«Mai ricevuto minacce, non
riesco proprio a capire, non
ho mai fatto niente di male a
nessuno...». Florentina G., 24
anni, per non morire soffocata a causa di un l’incendio doloso, appiccato da ignoti l’altra notte alla sua porta, aveva
scavalcato la finestra di casa
(abita al primo piano) per
mettersi in salvo in strada,
non sembra per ora molto disponibile a collaborare con i
carabinieri.
L’inchiesta
Sudoku
Adesso s’indaga nel mondo
della prostituzione ma - per ora
- mancano prove e indizi che
possano in qualche modo spiegare cosa è accaduto in quei
pochi minuti.
L’incendio, avvenuto l’altra notte, ha poi coinvolto
una cinquantina di residenti
nella palazzina di via Borsi
126, zona corso Lombardia.
Una decina gli intossicati,
compresi due carabinieri del
nucleo radiomobile. I primi a
intervenire a bordo di una
gazzella, che si sono lanciati
tra le fiamme per salvare le
Nessun ustionato
Nessuno degli inquilini del palazzo
incendiato è rimasto ustionato
persone investite da una nube
di fumo.
Decisivo l’intervento dei vigili del fuoco che sono riusciti
in pochi minuti a circoscrivere
il focolaio, partito dalla porta
d’ingresso di un’abitazione al
primo piano, appiccato di proposito. Qualcuno ha infatti irrorato porta e ingresso di un liquido infiammabile, forse ben-
zina, contenuta in una bottiglia
di plastica. Dopo l’innesco, la
fuga senza lasciare tracce.
In quell’appartamento risiede la ragazza di 24 anni, che è
riuscita a salvarsi e - sentita
questa mattina dai carabinieri sostiene di non avere idea di chi
possa aver compiuto un gesto
simile contro di lei. L’indagine
prosegue, anche nel mondo del-
la prostituzione. Gli investigatori stanno cercando di ricostruire le amicizie di Florentina, soprattutto di genere maschile.
Otto intossicati
Il bilancio dell’incendio di via
Borsi, con il trascorrere delle ore
si è fatto più preciso e per fortuna con conseguenze non gravi.
Otto le persone soccorse: nessu-
no è rimasto ustionato, le otto
persone sono state portate sulle
ambulanze al pronto soccorso
dell’ospedale San Giovanni Bosco e al Maria Vittoria, tutte intossicate dai fumi, ma solo lievemente. Anche le condizioni della
bimba di 2 anni asmatica - che la
scorsa notte preoccupavano
particolarmente - sono migliorate con il trascorrere delle ore.
Si è concluso con cinque pusher arrestati e cinquanta
persone identificate il nuovo
controllo della polizia nel
quartiere San Salvario, zona
d’eccellenza della movida torinese. Ieri decine di agenti
del Commissariato
Barriera
Nizza, affiancati
dai colleghi di altri
reparti e
delle unità
cinofile,
hanno effettuato un controllo straordinario tra le vie Sant’Anselmo, Berthollet, San Pio V,
Galliari, Belfiore, Principe
Tommaso, corso Massimo
d’Azeglio e corso Dogliotti.
Dei cinque spacciatori arrestati nel corso dell’operazione, due avevano ingerito
ovuli di cocaina e tentato la
fuga, ma sono stati inseguiti
e bloccati dagli agenti motociclisti delle Pegaso. Portate
in Questura per un controllo
anche una dozzina di prostitute straniere.
T1 T2
LA STAMPA
MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014
.
Cronaca di Torino .49
Una Mole tutta blu per capire l’autismo
In piazza Vittorio candeline, palloncini, stand informativi. E stasera al Lux si inaugura una rassegna di film a tema
Stasera sarà la Mole illuminata speciale tecnologia di Iren (sul
di blu - come migliaia di monu- lato di via Verdi verrà proiettamenti in tutto il mondo - a ri- to anche il logo della Giornata),
cordare ai torinesi la Giornata sarà piazza Vittorio il centro
Mondiale della consapevolezza delle iniziative.
dell’autismo. Perché il primo
problema di cui parlano i geni- In piazza
tori dei bambini con autismo è Qui ci saranno palloncini blu in
proprio quello della consapevo- distribuzione per tutta la giornalezza. Nella scuola soprattutto. ta e, la sera, candeline sui tavolini
Il senso della
dei dehors. InolGiornata è usciL’INCONTRO tre AMA- Assore dal buio, spieMissione
Le associazioni ciazione
gare (e imparaAutismo, da temdialogano po impegnata nelre) che cosa è
con i cittadini la diffusione di
l’autismo, come
devono essere
una corretta cotrattati i soggetti che ne sono noscenza dell’autismo (in questo
colpiti, con livelli di gravità periodo cura il progetto di apermolto differenti, ma accomu- tura di un centro di accoglienza
nati da difficoltà relazionali, di diurno in Borgo San Paolo), sarà
comunicazione, da timori di presente dalle 18 sempre in piazfronte ai cambiamenti.
za Vittorio con uno stand in cui
E oltre alla Mole, che si illu- ragazzi e famiglie saranno a diminerà alle 20 con il colore- sposizione per informare e sensisimbolo della Giornata da una bilizzare il pubblico.
rà una tavola rotonda con
E ritorna anche, con proiezioni Maurizio Arduino (Centro
gratuite dibattiti con esperti Autismo e Sindrome di Asperdedicati a insegnanti, studenti ger, Asl Cuneo), Stefania Goffi
e al grande pubblico, «Cine- e Laura Imbimbo (Gruppo
mautismo». Stamane, le scuole Asperger Onlus), Arianna
saranno al Massimo per «Sim- Porzi e Davide Bartalini (Angple Simon» di Andreas Öhman sa), Fabrizio Serra, direttore
(Svezia). Stasera alle 20,45, al di Fondazione Paideia.
Lux, anteprima italiana di
Venerdì alla Scuola Holden,
«The Story of
piazza Borgo DoLuke» di Alonso
ANTEPRIME ra 49, «The SpeMayo (con sottoNeed» di
Fino al 7 aprile cial
titoli), vincitore
Carlo Zoratti.
proiezioni Sabato, al Cencome miglior
in lingua originale tro Studi Sereno
film al San Diego
Film Festival e in
Regis, via Garinumerose altre rassegne. È la baldi 13, «Wrong Planet» di
storia di Luke, un giovane con Chiara Sambuchi. Domenica,
Sindrome di Asperger, che si al Cecchi Point, via Cecchi 17,
trova dopo la morte dell’ama- ore 17, «Ocho pasos adelante»
ta nonna a vivere con gli zii. di Selene Colombo. Qui fino al 7
Per cercare una propria indi- aprile è visitabile il progetto fopendenza si mette alla ricerca tografico di Paola Schillaci. Il
di un lavoro e di una fidanza- programma completo è in
ta... Dopo la proiezione si ter- www.cinemautismo.it [M. T. M. ]
Film e dibattiti
La mostra
Il progetto
Quando la vita
è un’altalena
appesa alla luna
“Calcio e atletica
per l’autonomia
dei nostri ragazzi”
MAURO PIANIA
C’è chi ha scelto di creare
un’installazione in legno con
chiodi conficcati ai margini e
una fitta ragnatela di fili blu.
Altri hanno puntato sulle
tessere di un puzzle o su dipinti che rappresentano i
pensieri di un ragazzino che
vive nella sua «bolla». Altri
ancora hanno scelto il disegno di un’altalena appesa alla luna o di un bambino rannicchiato e isolato.
MARIA TERESA MARTINENGO
«La maggioranza delle famiglie non vede l’ora che l’estate
arrivi, per noi invece è un disastro incombente: per i nostri
figli, ragazzi autistici, si interrompe la routine e tutto diventa difficile. Hanno bisogno di
iniziative su misura, che li facciano crescere in autonomia.
Per questo speriamo che
“L’estate speciale con me”,
sperimentata nel 2013, si ripeta e si allarghi: l’eco dei suoi risultati si è diffusa». Rosaria
Galliero, madre di un bambino
autistico e socia dell’Angsa
(Associazione nazionale genitori soggetti autistici), in occasione della Giornata dell’Autismo si fa portavoce dell’esigenza di tempo libero di qualità pre i giovanissimi autistici.
Un disegno in mostra
l’integrazione e prevenire il diSono una parte dei 25 lavori sagio sociale». «I nostri figli –
realizzati dai ragazzi della aggiunge Arianna Porzi, presiclasse II E del Primo Liceo Ar- dente della sezione torinese di
tistico Statale esposti alla Bi- Angsa, l’associazione che radublioteca Nazionale Universita- na i genitori dei soggetti autistiria per la mostra «L’arte inter- ci – “funzionano” in modo diverpreta l’autismo». Opere nelle so: è importante spiegarlo in
quali i ragazzi hanno cercato di modo da scoraggiare negli altri
raccontare per immagini il lo- la paura o l’atteggiamento diro modo di vedere l’autismo, al scriminatorio».
«Il lavoro fatto insieme –
termine di un percorso di due
osserva Elisamesi durante il
quale hanno viI GENITORI betta Oggero,
della
sto film e corto«Loro funzionano preside
scuola – il fatto
metraggi sul tein modo diverso di vedere valoma, incontrato
esperti, letto li- Bisogna farlo capire» rizzata l’espressività artistica
bri. Soprattutto
hanno guardato più da vicino del loro compagno Antony,
un loro compagno, Antony, così bravo a disegnare persocreativo, a volte bizzarro, ine- naggi fantastici, ha consolidasorabilmente autistico. Ed ec- to il rapporto con lui e fra loco allora, nei loro lavori – alcu- ro. Forse ha costruito in loro
ni acerbi altri più concettuali – una nuova consapevolezza
quei riferimenti al blu (il colore per la vita». Per poter aiutare,
dell’autismo semplicemente un giorno, chi è prigioniero di
perché colpisce i maschi più quel labirinto blu.
che le femmine, quattro a uno),
l’altalena (accenno alla ripetitività dei gesti), la bolla (la tendenza a isolarsi). Sì, perché
l’autismo, questo disturbo dello sviluppo, si manifesta soprattutto con la difficoltà nelle
1 Si apre stamane alle 9,30
relazioni e nelle competenze
nel Salone d’onore della Fonsociali, oltre che nell’interesse
dazione Crt, in via XX Settemesclusivo e ripetitivo su dettabre 31 un convegno dedicato
gli e particolari. Così ci possoal disturbo dello spettro autino essere ragazzi geniali al
stico che interessa in Piemonte
computer ma che non riescooltre 12.000 soggetti di tutte le
no a legarsi le scarpe.
età, di cui 2.000, oltre un quinI disegni
L’obiettivo
«Scopo della mostra – spiega
la curatrice Maria Emilia Seira Ozino – è quello di far conoscere questa realtà, favorire
to, sono bambini e ragazzi dalla nascita ai 18 anni. La giornata sarà seguita in diretta streaming sul sito www.fondazionecrt.it. Nel corso della giorna-
ta, che vedrà il contributo di
esperti in materia di sanità e
autismo, ricercatori e informatici: si parlerà di «Disturbi dello
spettro autistico in età adulta:
focus sui progetti di inserimento lavorativo attraverso il
progetto Vivomeglio». Nel pomeriggio il tema sarà «Touch
for Autism: un percorso di condivisione tra famiglia, scuola e
sanità per la presa in carico del
bambino con autismo».
successo. Nell’estate 2014 il city
camp si farà: a Grugliasco, negli
impianti sportivi di via Leonardo
da Vinci. L’incertezza è: quanti
ragazzi potranno parteciparvi.
I benefici
«I ragazzi che hanno potuto partecipare hanno tratto enormi beLa speranza è di trovare aiuto nefici», dice Rosaria Galliero.
per ampliare l’offerta del city «Imparare a indossare da soli la
camp sportivo
divisa negli spoche l’«AssociaIL «CITY CAMP» gliatoi, farsi la doczione di Idee» a fine giornata,
«Realizzato con cia
giovani operatotornare al campo
ri specializzati l’aiuto dei tirocinanti ogni giorno volendell’Università» tieri: per i nostri
sull’autismo, attivi nelle scuole e
ragazzi sono grannella riabilitazione - aveva pro- di risultati». Ancora: «Purtroppo,
mosso da giugno ad agosto con il spesso, dove non c’è personale
supporto di Paolo De Ceglie (il specializzato, i nostri ragazzi finicalciatore juventino in prestito scono per rimanere soli, ai margial Genoa). Il progetto era nato ni di qualsiasi gruppo, e di non
con la collaborazione con l’asso- trarre alcun beneficio anche
ciazione sportiva dilettantistica quando si spende molto denaro».
Totalsport (sostenuta da Giorgio Chiellini) che gestisce una Un’opportunità per tanti
scuola calcio per ragazzi disabili. La speranza è di poter rendere i
costi (180 euro a settimana) acL’appoggio
cessibili al maggior numero pos«Siamo un’équipe in continua sibile di famiglie e far diventare il
formazione, molto motivata», city camp «L’estate speciale con
raccontano Erika Belcastro e me» un’opportunità per decine di
Rosa Colella, operatrici dell’As- ragazzi autistici. Nell’ambito delsociazione di Idee. «Lo scorso lo stesso progetto estivo, poi, l’Asanno abbiamo incontrato la sociazione di Idee cerca 5 volongrande disponibilità di Total- tari «per permettere ad altretsport e siamo riusciti a propor- tanti adolescenti - spiega Erika re un city camp di otto settima- di fare una piccola vacanza senza
ne per otto ore quotidiane. An- genitori: un altro progetto per inche l’Università di Torino ha crementare la loro autonomia».
compreso la bontà e la serietà L’associazione promuove anche
del progetto e ci ha aiutati in- uscite di volontariato con moviandoci i suoi tirocinanti». Cal- menti di svago - bowling, pizza,
cio, tanta atletica e un rapporto cinema, musei - per assicurare ai
ragazzi-educatori-allenatori di ragazzi autistici le opportunità di
due a uno hanno decretato il tutti i loro coetanei.
Ampliare l’offerta
Fondazione Crt
Ilruolodiscuola,famiglia,sanitàelavoro
Estate 2013 al city camp
T1 T2
50 .Quartieri
STAMPA
.LA
MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014
uartieri
A CURA DI
ANTONELLA MARIOTTI
Per le vostre segnalazioni [email protected]
Aperte tutti i giorni: Piazza Massaua 1, sempre aperta (24 ore su 24).
Atrio Stazione Porta Nuova, dalle ore 7 alle ore 19,30.
Orario minimo 9-19,30: strada San Mauro 179; via Garibaldi 26; via
Frejus 41; via Asinari Bernezzo 134; via San Secondo 46; via Rivalta
56/d; via Tunisi 99; via Giolitti 7/c; corso Regio Parco 38; via Foligno 69;
corso Orbassano 216; corso Maroncelli 28; corso Giulio Cesare 118;
corso U. Sovietica 397.
Di sera (19,30-21,30): piazza Galimberti 7; via Foligno 69; via Sempione 112; via San Remo 37; via Sacchi 4; corso Traiano 73; corso
Francia 1/bis.
Di notte (19,30-9): corso Belgio 151/B; via Nizza 65; corso Vittorio Emanuele II 66; piazza Massaua 1.
Informazioni: www.farmapiemonte.org
L’angolo
rattoppato
Centro
Rivoluzione viabilità
in piazza Statuto
La facciata
rischiava di
perdere i
pezzi ma la
toppa nera
rovina
la facciata
storica
Potenziate le corsie per i bus e le telecamere anti “invasioni”
San Donato
ANDREA ROSSI
Due nuove vie riservate al trasporto pubblico e cinque nuovi varchi per evitare a chi non
può l’ingresso in Ztl, con telecamere di ultima generazione.
Da adesso in poi non sarà più
possibile alle auto senza permesso passare in piazza Statuto, tra corso San Martino e
la parte centrale della piazza,
e in via Valperga Caluso direzione ferrovia, ovvero quella
corsia che dal primo ottobre
scorso è riservata ai mezzi
pubblici. In entrambi i casi, oltre al divieto di accesso, il Comune installerà occhi elettronici per sanzionare i trasgressori. Le telecamere verranno
installate su corso San Martino e all’incrocio tra via Valperga Caluso e via Saluzzo.
La scuola con la toppa
“Una facciata storica
rovinata da due anni”
FABRIZIO ASSANDRI
I varchi Ztl
La giunta di ieri ha dunque deciso, su proposta dell’assessore
alla Viabilità Claudio Lubatti, di
potenziare il sistema di controllo di vie e corsie riservate al trasporto pubblico nella Ztl centrale e di istituire due nuove
aree riservate al transito dei
mezzi pubblici. Oltre a piazza
Statuto e via Valperga Caluso
sono stati previsti altri tre varchi con telecamere di sorveglianza: in via Milano, all’angolo
con via 4 Marzo, all’incrocio tra
via Rossini e via Verdi e in via
Accademia Albertina all’angolo
con via Mazzini.
I nuovi dispositivi consentiranno di sostituire alcune
Con i fondi del governo
I fondi per cambiare la viabilità in piazza Statuto sono del ministero dell’Ambiente e provengono
anche dagli avanzi di vecchi ribassi di gare d’appalto. Previste anche sostituzioni di telecamere Ztl
apparecchiature obsolete e
non più funzionanti alla perfezione evitando così che queste
vie e corsie riservate vengano
percorse - nonostante il divieto - da chi proviene dalle strade che le incrociano, con tutte
le difficoltà e i rallentamenti
generati sulla circolazione di
tram e autobus.
Il finanziamento
L’investimento verrà finanziato
con fondi del ministero dell’Ambiente e con gli avanzi di vecchi
ribassi di gare d’appalto. E non
si esaurisce qui: con il passare
del tempo il livello di precisione
delle telecamere che sorvegliano la Ztl diminuisce. Di qui la
necessità di manutenzioni e sostituzioni delle apparecchiature, esigenza che fa a pugni con
la mancanza ormai endemica di
risorse. Attualmente i varchi a
presidio della zona a traffico li-
mitato sono 37. Sono tutti dislocati sull perimetro - corso Vittorio Emanuele, corso Cairoli,
corso San Maurizio e Regina
Margherita, corso Palestro più alcune interne (via Pietro
Micca, via Roma, piazza Emanuele Filiberto, via XX settembre. Diventeranno 42, e le cinque nuove telecamere - a parte
via Valperga Caluso e piazza
Statuto - saranno piazzate all’interno della zona vietata.
Si presenta con grosse macchie color pece la facciata
della scuola Boncompagni di
via Vidua. Il Comune ha tamponato la facciata storica,
che rischiava di perdere pezzi, con un materiale bituminoso, applicato sui mattoni
che spuntano dall’intonaco. I
cornicioni pericolanti sono
stati staccati e non sostituiti.
«Doveva essere una misura provvisoria prima della ristrutturazione promessa: invece è così da due anni» dice
il preside Salvatore Novello,
che ha spedito una lettera alla Soprintendenza per protestare contro il degrado. La
risposta è stata che è il Comune che deve attivarsi. Lo
prevede una legge, richiamata dalla Soprintendenza, la
42 del 2004, che obbliga gli
enti pubblici a conservare i
beni culturali di loro pertinenza. Dove per conservazione si intende anche manutenzione e restauro. Un
problema non solo di estetica per la scuola, un’elemen-
tare frequentata da 300 bambini. «Viviamo questa situazione come un disagio – continua il preside – una scuola
brutta è una scuola in cui si vive peggio. Non possono lasciare la facciata in quelle condizioni così a lungo: non ci si può
limitare a interventi tampone». La scuola è stata costruita a partire dal 1880, ampliata
nel 1926, un edificio a U affacciato su via Vidua, via Le
Chiuse e via Galvani. È anche
citata nel libro Cuore di De
Amicis. «Chiunque passi da lì
vede una struttura fatiscente,
degradata – dice la vicepreside Luisa Gullino – quei rattoppi orrendi danno una brutta
immagine della scuola e una
generale impressione di insicurezza. In trent’anni che insegno qui mai nessuno ha
messo mano alla facciata».
Non solo. «Anche i vetri
vanno sistemati, diversi sono
rotti». Dal Comune spiegano
che quest’anno sarà redatto un
progetto di restauro della facciata. L’intervento non partirà
subito, ma solo quando “si troveranno i fondi necessari”.
Madonna di Campagna
Santa Rita
San Paolo
Morto il viceparroco
Oggi il funerali
Arrivano i cantieri
in via Monfalcone
“L’arredo urbano rende
pericolosa la rotonda”
PAOLO COCCORESE
Questa mattina il quartiere
saluterà per l’ultima volta padre Fulgenzio Gottin, il viceparroco della chiesa di Madonna di Campagna, scomparso all’età di 85 anni. Camera ardente dalle 8 alle 9,30 all’ospedale Maria Vittoria e funerale alle 10 nella parrocchia
di via Cardinal Massaia, dove
è rimasto per 36 anni consecutivi. Padre Fulgenzio è una
figura storica di questo borgo
di periferia. Nato in via Venaria, figlio di una delle numerose famiglie venete arrivate in
città all’inizio del secolo scorso, la sua ordinazione risale al
Padre
Fulgenzio
È morto
padre
Fulgenzio
Gottin, aveva
85 anni
1952. Persona umile e cordiale
si è occupato fino all’ultimo dell’ufficio parrocchiale, dell’accoglienza delle persone bisognose
e dei malati. “Si è fatto apprezzare per la sua semplicità e per
il suo modo di fare poco appariscente”, dicono dal quartiere
che per anni ha girato, strada
per strada, per benedire le abitazioni.
CHIARA PRIANTE
Dopo l’esposto e l’articolo de
La Stampa sono arrivati gli
operai in via Monfalcone. Non
bastava neanche più il termine «groviera» per definire la
strada, un tappeto di buche,
salti, saliscendi. E’ per questo
che a metà febbraio era partito un esposto per denunciare
la situazione della via, tra le
più frequentate di Santa Rita.
Il Comitato Strade e multe di
Torino, a cui ogni giorno arrivano decine di segnalazioni,
aveva deciso di procedere con
le maniere forti anche perché
a lanciare un appello, erano
stati gli autisti Gtt. Sulla stra-
DIEGO MOLINO
da passano due linee di bus.
«Per i passeggeri è come andare sulle montagne russe, gli autisti non se la passano meglio».
Ma non andava bene neanche
alle automobili, obbligate a rallentare per non fare salti bruschi. Ieri sono arrivati gli operai. Transenne e tutti al lavoro
per rimettere a posto il tratto
tra corso Siracusa e via Reni.
«Quella rotonda è pericolosa, la visuale è scarsa e il rischio di incidenti è molto alto»: l’allarme, lanciato dal
comitato InSicurezza Stradale, riguarda gli ultimi interventi realizzati in piazza
Marmolada. Da un mese sono state posizionate alcune
piramidi di cemento, a scopo
ornamentale, sulle isole che
delimitano tutta la rotonda.
Un accorgimento pericoloso, perché dall’interno non si
vedono bene i veicoli che arrivano dalle strade laterali.
«Anche di notte è difficile distinguere i fari delle auto.
Senza contare che, in caso di
incidente, un motociclista rischia di finire proprio contro
quelle piramidi». La situazione non migliora tutto intorno:
i passaggi pedonali rialzati
versano in cattive condizioni,
diversi cubetti di porfido sono
staccati dalla pavimentazione
e il rischio d’inciampo per i
pedoni è frequente.
T1 CV PR T2
LA STAMPA
MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014
etropoli
Metropoli .51
.
Per le vostre segnalazioni [email protected]
Pino, riaperta la Panoramica
Settimo, aggredito tabaccaio
A quattro mesi dal crollo del muraglione, la
Panoramica per Superga è stata riaperta al
traffico di auto e biciclette. A pagare i lavori di
consolidamento sono stati gli stessi privati che
abitano sulla cima della collina.
[F. GEN.]
Alessandro Rosato, 47 anni, titolare della
tabaccheria-ricevitoria di via Italia 34, verso le
13 è stato picchiato e rapinato da tre
malviventi mentre stava andando a
depositare l’incasso di 35 mila euro.
[D. AND.]
Rivalta
15
Appalti, blitz della Finanza
Terremoto in Comune
mila euro
La ragazza ha
raccontato
prima di
essere stata
ricattata,
poi,di essersi
ammalata
Sequestrati i faldoni di una gara del 2010, lavori per 2 milioni e mezzo
Alpignano
MASSIMO MASSENZIO
Finta malata di cancro
deruba il “fidanzato”
sedotto sul web
Blitz della Finanza a Palazzo
civico per acquisire documenti relativi a un appalto da oltre
2 milioni di euro per opere di
urbanizzazione nella zona di
via Alfieri. In base ai primi riscontri si dovrebbe trattare di
una gara indetta nel 2010, due
anni prima dell’insediamento
dell’attuale amministrazione,
e già nei mesi scorsi i baschi
verdi della tenenza di Orbassano si erano presentati in
Municipio per ottenere le prime informazioni. Questa volta, su delega del pm Stefano
Demontis, i militari hanno sequestrato diversi faldoni e
perquisito gli uffici e l’abitazione di un dipendente. Per
ora nessun nome è iscritto nel
registro degli indagati.
PATRIZIO ROMANO
Terremoto in Comune
L’arrivo dei finanzieri in Municipio ha creato scompiglio
fra il personale: «Non ero
presente e dell’inchiesta non
so ovviamente nulla, se non
che riguarda documenti relativi alle passate legislature», ha precisato il sindaco di
Rivalta, Mauro Marinari.
«Ovviamente, per la tranquillità dei dipendenti e il
buon andamento degli uffici,
ci auguriamo che tutto si
concluda in fretta e, soprattutto, senza conseguenze».
Esposto anonimo
L’indagine della Procura torinese potrebbe essere collega-
Perquisita la casa di un dipendente comunale
Nessun iscritto nel registro degli indagati, ma il blitz di ieri in Comune ha creato comunque una certa
apprensione. Il sindaco Mauro Marinari: «So solo che l’inchiesta riguarda atti della scorsa legislatura»
ta a un esposto anonimo, giunto a Palazzo civico nel 2010 e
indirizzato all’intero consiglio
comunale rivaltese. Il documento denunciava presunte irregolarità relative alle procedure utilizzate per indire un
appalto da 2 milioni 400 mila
euro per la creazione di sottoservizi e strade nella zona di
Prabernasca. L’intervento,
precedentemente approvato in
consiglio come Pec – Piano ese-
cutivo convenzionato – nel
2007, riguardava decine di piccoli lotti agricoli divenuti edificabili. Ma, ad oggi, complice la
crisi del settore edilizio, sono
davvero pochi i terreni sui quali si è davvero costruito. I lavori
di urbanizzazione, però, sono
stati eseguiti e, secondo la denuncia anonima, le procedure
utilizzate per l’appalto avrebbero favorito alcune imprese,
danneggiandone altre.
Faldoni sotto sequestro
Un’ipotesi tutta da dimostrare
che ora è al vaglio degli investigatori, coordinati dal colonnello
Edmondo Massa. I finanzieri
hanno acquisito i contratti stipulati con le aziende coinvolte,
poi la perquisizione nell’abitazione di un dipendente comunale. Nelle prossime settimane
tutti i faldoni sequestrati verranno passati al setaccio per accertare eventuali irregolarità.
Lui pensava di aver trovato
l’amore. Lei pensava a spillargli soldi. Questa la triste
storia di Marco, 27 anni, di
Alpignano, un giovane con
problemi psicologici e una
piccola pensione di invalidità. Cinque anni fa incontra in
vacanza una ragazza, S. L.,
sua coetanea. Da allora si
scrivono e si telefonano.
Sempre più spesso.
Per lui, con pochi amici
ed uno stile di vita che gli riserva rare uscite da casa,
sentirla o scriverle diventa
quasi la sua ragione di vita.
Fino a quando lei non inizia
a chiedergli soldi. Negli sms
e nelle mail gli parla del suo
finto disagio e anche di una
grave malattia. E lui la aiuta
con amore.
La svolta avviene più o meno nel dicembre scorso,
quando la donna gli racconta
di essere ricattata da alcune
persone. Vogliono soldi, tanti
soldi. E Marco le regala un
bancomat PostePay ricaricabile. Lui mette i soldi, lei li
preleva. Non basta. Dopo i ricatti fasulli arriva anche la malattia. S. L. sostiene di avere un
tumore. Nulla di operabile in
Italia, l’unica soluzione per
salvarsi è affrontare le spese di
un viaggio a Londra. E Marco
mette ancora mano al portafogli e l’aiuta. Non solo, le regala
anche una scheda telefonica
che lui ricarica regolarmente
per poterla sentire. Alla fine
pare abbia sborsato qualcosa
come 15 mila euro, per salvare
il suo amore.
Tutto fino a quando suo padre non si accorge che il conto
in banca si assottiglia. I prelievi, di 400 o 500 euro, sono costanti anche più volte in settimana. E così lo convince ad andare dai carabinieri. Lì racconta la sua storia d’amore e soprattutto dei soldi. Ma per
sporgere denuncia ci vuole
tutta la pazienza del genitore e
dei militari. Perché per Marco
lei è la sua «principessa». Vederla trasformata in arpia attenta solo ai suoi soldi è stato
un dolore. Anche perché l’incantesimo si è rotto senza neanche un bacio.
Venaria
Maserati apre il nuovo show room
GIANNI GIACOMINO
Oggi, a due passi dallo Juventus Stadium e dalla Reggia di Venaria, viene inaugurata la nuova sede del prestigioso brand Maserati. In corso Garibaldi 187 aprirà i battenti uno show rooom esclusivo, il primo nel nord ovest
esclusivamente dedicato al
marchio del Tridente, un’eccellenza italiana riconosciuta da tutti. Perché, nel mondo, ci sono vetture e poi ci sono le Maserati, una sintesi
unica di prestazioni e
comfort, altissima tecnologia e cura artigianale ai massimi livelli, prestigio e valore.
Dietro a questa nuova e affascinante avventura c’è «For-
za», il concessionario ufficiale
Maserati per il Piemonte, la
Liguria e la Valle d’Aosta. Dal
mese di febbraio «Forza» è entrata a far parte di Intergea,
Gruppo che ha costruito la sua
credibilità a livello nazionale
sulla capacità di soddisfare
ogni tipo di esigenza, proponendo un ventaglio di servizi
completo che va oltre la semplice commercializzazione di
automobili. Oggi Intergea parte con una nuova sfida. Una
sfida che si chiama Maserati,
sintesi unica di prestazione e
comfort, altissima tecnologia
e cura artigianale. Come sempre, lo showroom di Venaria
sarà un luogo di eccellenza, come le auto che ospita, dove
creare una relazione privile-
giata con il mondo Maserati,
toccare con mano in anteprima i nuovi prodotti, essere informati sulle attività organizzate per i Clienti e, perché no,
conoscere altre persone che
Oggi l’inaugurazione
tra gli ultimi lussuosi
modelli del tridente,
accessori e gadget
amano le auto di assoluto prestigio come le Maserati. Che
hanno trovato la loro casa a
Torino, con il nuovo stabilimento di Grugliasco, inaugurato nel gennaio dello scorso
anno. Un polo di eccellenza
che, nel 2013 ha sfornato
11mila vetture Maserati di fascia elevatissima, mentre è
previsto che, per il 2014 ne
vengano prodotte addirittura
40mila. Nel 2015 dovrebbe poi
arrivare la produzione del Suv
Levante Maserati a Mirafiori e
di un’altro modello Top. Ma
non bisogna dimenticare il primo motore diesel Maserati
che ruggirà sotto il cofano della «Ghibli», un tremila di cilindrata, capace di erogare 275 cv
di potenza (in Italia sarà anche
disponibile la versione a 250
cavalli). Lo stesso motore che
monta il modello Quattroporte. Entrambe le due Maserati
possono poi contare sulla versione con quattro ruote motrici. Nel nuovo centro di Venaria
non ci saranno solo automobi-
L’interno del nuovo spazio Maserati aperto in corso Garibaldi
li, ma anche tutti gli accessori
e i gadgets con marchio Maserati: maglie, cravatte, scarpe,
cappellini, e poi anche gioielli.
Per oggi l’appuntamento è fis-
sato alle 18,30. Intorno al buffet e ai gioielli del Tridente ci
saranno ospiti di prestigio,
clienti affezionati, anche alcuni ex giocatori della Juventus.
T1 CV PR T2
MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 LA STAMPA 52
T1 CV PR T2
LA STAMPA
MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014
In città .53
.
incittà
LA STAMPA
Società cultura & spettacoli
LETIZIA TORTELLO
A spasso
per Torino
C
osì ti restauro un
Fontana da 6 milioni di euro. Le rughe, prima o poi,
arrivano per tutti.
Anche per le opere d’arte contemporanea del secolo scorso.
Per «Concetto spaziale» di
Lucio Fontana, pezzo unico al
mondo, scultura rara nella
produzione dell’artista delle
celebri tele, non è bastata
«una verniciatina e via». Il lifting per salvare l’opera dalla
ruggine è stata una vera e propria sfida di ingegneria dei
materiali. Non sono stati sufficienti gli storici dell’arte o i restauratori tout court. Per questo capolavoro concettuale,
che fa parte dal 1965 delle collezioni della Gam, ci sono voluti due ingegneri docenti del
Politecnico, più il lavoro di
mesi di un team di professionisti dell’aerospazio. Chissà
se Fontana avrebbe mai immaginato che sulla sua scultura, fatta per stare nell’erba,
avrebbero tribolato progettisti dei cieli, per non lasciare
andare in rovina una pietra
miliare di storia dell’arte.
La scultura
Il disco giallo, realizzato nel ‘52
dal fondatore del Movimento
Spazialista, riprende la poetica
di Fontana: una scultura in metallo, composta da tagli e buchi,
che dividono la superficie della
lamiera in ferro. E il ferro, si sa,
si ossida. «Sembra un’opera robusta, invece è delicatissima –
spiega Virginia Bertone, conservatrice della Galleria d’Arte
Moderna –. Per ogni puntino di
vernice che salta, s’infiltra
l’umidità e rischia di compromettersi in fretta l’intera copertura di colore». Anche perché il Musée d’Art Moderne di
MAURIZIO TERNAVASIO
Metamorfosi
recente
di via Milano
È
L’opera si era «ossidata»
Il disco giallo, realizzato nel ‘52 dal fondatore del Movimento Spazialista, riprende la poetica di Fontana:
una scultura in metallo, composta da tagli e buchi, che dividono la superficie della lamiera in ferro
La storia
Il restauro del capolavoro
si fa dal carrozziere
Una scultura di Fontana “riparata” dai tecnici dell’aerospazio
«CONCETTO SPAZIALE»
L’opera che appartiene
alla Galleria d’Arte
Moderna risale al 1952
Parigi ha richiesto l’opera, per
la prima mostra antologica su
Fontana nella capitale francese, che aprirà il 25 aprile fino a
fine agosto. Quasi una maledizione, quella di questo «Concetto spaziale». La Gam è già al secondo restauro: il precedente,
del 1987, era stato condotto senza troppi crismi, e non si conservano campioni originali.
«Un anno e mezzo fa, da Parigi,
ci hanno sollecitato questa
scultura, che farà da fulcro alla
sezione sugli anni ’50 della mostra», continua Bertone.
Secondo intervento
Il precedente, nel 1897, era stato condotto
seguendo criteri meno scientifici
Qui Parigi
Il museo civico della capitale
francese si è reso addirittura
disponibile a finanziare (poche
migliaia di euro, ma è già qualcosa) parte del restauro, costato 15 mila euro, pagato provvidenzialmente da privati, gli
Amici della Fondazione Torino
Musei. Mecenati fedeli e preziosi della Gam. Verrebbe da
chiedersi se non sia un eccesso
il gran lavoro dietro un’opera
che, di per sé, sembra impossibile che valga 6 milioni di euro.
Tant’è. E vista la preziosità (e le
pressioni della compagnia assicuratrice, molto preoccupata che
il restauro potesse danneggiare
la scultura), la Gam ha sudato
sette camicie per trovare il soggetto giusto per il lifting. La scelta è ricaduta sull’azienda Pct
Painting di Collegno, ditta specializzata nello studio delle verniciature degli aerei. I loro clienti
sono i marchi più famosi di velivoli che circolano per i nostri cieli. Stavolta, ad assegnare la commessa è stato un museo di arte
contemporanea. Cosa c’entrano
le temperature spaziali con il
Fontana? «Ci siamo avvicinati all’opera con grande apprensione –
dice Alex Demichele, responsabile del controllo qualità dell’azienda – perché non si conosceva la
procedura da adottare per operare su quella superficie».
Il processo
La scultura doveva subire tutti i
trattamenti della lavorazione dei
materiali metallici: abrasione
della vecchia vernice, riverniciatura con prodotti zincanti, per
proteggere il ferro, infine la passata di giallo. Già, quale giallo?
Fontana non ha mai lasciato
scritto che punto di colore ha
usato. «Uno spettrofotometro ha
individuato la tinta: il Ral 1023 –
puntualizza il restauratore, Stefano Lanuti –. I docenti del Politecnico Ugues e Marino ci hanno
suggerito come effettuare la
spolveratura, cioè l’abrasione,
con una polvere di gusci di noce
ad aria compressa, per non rovinare il ferro». Ferro passato, poi,
attraverso alti forni e cabine che
di solito ospitano pezzi di aeroplani. «Ogni fase – precisa uno
dei titolari della Pct, Francesco
Lasaponara – è stata misurata al
micron, per non alterare lo spessore della scultura». A detta degli
esperti, sembra che questo restauro sia risolutivo. Per un’opera d’arte da 6 milioni, che sarebbe diventata, lentamente, un cumulo di lamiere arrugginite.
sempre stata caotica, rumorosa, inquinata, tanti tram e
auto e in più le insidie della vicina Porta Palazzo da
cui nasce, per poi morire
nella piazza del Municipio
prima di diventare la più
rassicurante via San
Francesco d’Assisi. Tutto
ciò sino a quando, più o
meno 15 anni fa, qualcuno
ha deciso che via Milano
dovesse venire chiusa al
traffico privato e in pratica restituita alla città. Prima, invece, era la strada
preferita (lo dice il toponimo) da coloro che, provenendo da Milano, si dirigevano verso il centro: in poche parole, l’ideale proseguimento di corso Giulio
Cesare. Ora s’è fatta più
elegante e godibile, e chi
la percorre a piedi può godere la vista di angoli, negozi e particolari del tutto
inaspettati. Chiesa di San
Domenico e viuzze medievali su tutti. Una volta (sino a metà dell’800), quando si chiamava via Italia,
esisteva anche una piazza
porticata disegnata dallo
Juvarra, detta piazza della Frutta per il tipo di
commercio
ambulante
che vi si svolgeva, coincidente con lo slargo di
piazza della Repubblica
(ora parte integrante della piazza) che confina con
l’inizio della via.
In epoca medievale via
Milano era stretta e tortuosa; verso la metà del
‘700 Carlo Emanuele III
provvide ad ampliarla e a
rettificarla per renderla
simile a quella attuale. Poi
divenne Milano per ricambiare i milanesi del
dono che fecero alla nostra città di un monumento in onore dell’esercito
sardo. Nei pressi di piazza
Milano esisteva una porta
detta prima San Michele
e poi Vittoria, perché nei
pressi si combattè la famosa battaglia del 1706
tra Piemontesi e francesi.
Nel 1699, quando fu chiusa l’antichissima porta Palatina di chiara origine romana, l’ex porta San Michele assunse il nome di
porta Palazzo: ecco scoperto l’arcano del nome
del più ampio mercato all’aperto d’Europa.
T1 CV PR T2
54 .In città
alle 16
STAMPA
.LA
MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014
Feltrinelli Express
Studio Ph22
Circolo della Stampa
Dal Festival
alla sua “Verità”
In bilico sul filo
del documentario
Piccole serate
e giovani talenti
Vincitore della sezione «Nuove
Proposte» al Festival di Sanremo con
«Nu juorno buono», Rocco Hunt è il
rapper rivelazione dell’anno con 25
milioni di visualizzazioni su YouTube: alle
16 incontra il pubblico alla Feltrinelli
Express (Porta Nuova) e firma le copie
del suo primo album «A verità».
alle 18
EMANUELA M INUCCI
Inizio alle 18 delle «Movie Tellers - Storie di
cinema» di Piemonte Movie nello Studio
PH22 a Moncalieri (via Santa Croce 22), fino
a luglio ogni mercoledì: oggi intervengono
Fredo Valla e alcuni giovani registi di L’Aura Scuola di Ostana per presentare il
documentario corale «Corpi in bilico» su
un’idea di Giorgio Diritti e Fredo Valla.
alle 21
Giovani talenti i protagonisti del concerto
alle 21 de «Le Petites Soirées» al Circolo della
Stampa (corso Stati Uniti 27), dedicato alle
musiche di Chopin, Ravel, Haydn, Liszt e
Rachmaninoff. Interpreti Vittoria Berta e
Giovanni Ziggiotto, al pianoforte a quattro
mani, e alla tromba Simone Morellini.
Letture di Grazia Audero.
I protagonisti in «tribunale»
M
a chi è stata
mai Artemisia?
Com’era la
donna, la figlia,
la compagna
Artemisia? Ma, soprattutto,
com’era l’artista, la giovane
dal corpo violato diventata coraggiosa eroina del femminismo moderno? Qualche dato è
certo: Artemisia Gentileschi è
nata a Roma l’8 luglio 1593 e
morta a Napoli sessant’anni
dopo. Sicuro è anche che è
stata una delle più grandi pittrici italiane di scuola caravaggesca. Tutto ciò anche se
dopo averne ammirato l’autoritratto esposto a Palazzo Madama, forse si capisce già tutto. Perchè in quello sguardo
c’è una fierezza amara. Come
se nei suoi occhi (molti pensano si tratti di un autoritratto)
si leggesse la crudeltà della
violenza subita da Agostino
Tassi, pittore amico del padre
e anch’egli artista. Uno stupro
che Artemisia denuncerà, diventando discussa icona su
cui dividersi: da una parte i tifosi della donna oltraggiata
che ha avuto la forza di urlare
il suo talento. Dall’altra i nemici, che la ritenevano donna
di facili costumi con il gusto
per la bugia e la calunnia.
Se l’arte diventa thriller
Per saperne di più basterà sedersi sul banco dei giurati
stasera a Palazzo Madama,
per assaporare come la storia e l’arte possano essere
raccontati al ritmo palpitante del thriller. Lì andrà in scena «Il processo di Artemisia»
processo-show tratto dal format «Personaggi e protagonisti-Incontri con la Storia» a
cura di Elisa Greco. Un dibattimento in piena regola, con
oratori d’eccezione e pm in
carne e ossa. Il pubblico ministero sarà il magistrato Stefano D’Ambruoso («devo fare
il pm ottuso e misogino, che
fatica»), la difesa toccherà al
deputato Giovanni Monchiero («so tutto di lei, saprò tenerle le parte») e ad Anna Simioni, mentre la protagonista, Artemisia Gentileschi,
sarà impersonata dalla giornalista Giovanna Milella («indosserò costume e parrucca,
dovrò somigliarle il più possibile»). Anche il testimone
non sarà un personaggio qualunque, si tratta di Suor Giuliana Galli componente del
Consiglio generale della
Compagnia di San Paolo («affronto questo ruolo con grande interesse, mi sono ben documentata e poi la sua storia
come donna è avvincente»).
Sul banco più alto, quello del
presidente della Corte, il politico Franco Debenedetti che
pronuncerà la sentenza finale, somma del giudizio popolare e della Corte.
L’idea della fondazione
Un processo emozionante che
ci rispedirà indietro nel tempo di quattro secoli, trasformando in performance l’arte
facendola rivivere sul serio,
dimostrando che dietro un capolavoro (anche di vita, non
L’imputata
L’accusa
La difesa
Il presidente
La testimone
Mi hanno subito
riconosciuto di aver
subito violenza, non
ho calunniato nessuno
Artemisia meritava
di andare a processo
perché si ribellava
al sistema di potere
È stata una donna
di successo in campi
riservati ai maschi
attirando aggressività
Il vero protagonista
di questo processo
non è Artemisia
ma la pittura
Era una donna con
una coscienza sua
e portava avanti
un proprio disegno
Giovanna Milella
Stefano Dambruoso
Giovanni Monchiero
Franco Debenedetti
Suor Giuliana Galli
Palazzo Madama
La prima femminista d’Italia
torna davanti ai giudici
Dopo quattro secoli si rifà a teatro il processo ad Artemisia Gentileschi
solo su tela) c’è una persona.
L’idea è sempre sua, di Patrizia
Asproni, vulcanica presidente
della Fondazione Musei che s’è
già inventata l’Art Speed Date
con Raffaello (e poi anche con
Artemisia): quindici minuti per
innamorarsi di questi artisti.
«E’ un modo non solo per avvicinare il pubblico ai musei e alle
opere - spiega - ma anche per
raccontare come può capitare
che una donna, nel caso di Artemisia, diventi un’artista e dipinga opere a tratti inquietanti e
sempre magnifiche». E poi c’è
l’aspetto del contributo all’arte,
perchè il prezzo del biglietto sosterrà l’attività di Palazzo Madama, il che fa sempre piacere.
Lo show
Vainscena
staseraalle21
1 Il «Processo ad Arte-
Artemisia come Churchill
Artista appassionata, dunque,
ma anche donna offesa ed eroina del femminismo moderno:
questa è Artemisia, la celebre
vittima di stupro protagonista
della dolorosa vicenda processuale che sarà rievocata
stasera, che con la sua arte è
riuscita a superare i suoi tempi. «Significativo sarà il verdetto popolare oltre che quello della Corte», spiega l’autrice Elisa Greco.
Il format, che ha già portato
alla sbarra il trio Churchill,
Thatcher e Blair prevede che i
protagonisti del processo siano
interpretati da professionisti
provenienti dal mondo giuridico, politico e intellettuale che
reciteranno a braccio. Perchè ai
processi non si prova.
twitter@emanuelaminucci
L’autoritratto arrivato dagli Uffizi
Il capolavoro di Artemisia Gentileschi arrivato dagli Uffizi ed esposto a Palazzo Madama: la
Santa Caterina dipinta da Artemisia Gentileschi, una delle più note pittrici italiane
misia» (che fu celebrato il
27 novembre 1612) andrà
in scena di nuovo stasera
alle 21 nella Sala del Senato di Palazzo Madama. Biglietto a 30 euro, per prenotazioni basta telefonare allo 011.5211788 dalle
ore 9 alle 18. È possibile
anche assicurarsi un posto via e-mail ([email protected]). Se ci sarà un
buon seguito, spiega la
curatrice Elisa Greco, potranno esserci altre performance appartenenti a
questo filone a Torino.
Non è detto che siano artisti, per esempio gira un
nome in grado di assicurarsi un bel pubblico: John
Fitzgerald Kennedy. I politici infatti sono fra i personaggi più «sfruttati» per
diventare i protagonisti di
questo genere di format.
Ma anche Artemisia, sebbene sia un personaggio
di quattro secoli fa, conserva in sè i tratti di una
femminilità modernissima in grado di trasformare questo processo in uno
show appassionante e dal
ritmo unico.
[E. MIN.]
T1 CV PR T2
LA STAMPA
MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014
In città .55
.
Per le vostre segnalazioni [email protected]
alle 21
Circolo dei Lettori
Teatro Magnetti
Amaro Caffè
Giuliano Ferrara
su papa Francesco
Genitori separati
in cerca di se stessi
Canzoni swing
dedicate alla luna
Confronto fra Giuliano Ferrara e il teologo
Vito Mancuso alle 21 al Circolo dei lettori
(via Bogino 9): l’occasione è la recente
pubblicazione per Piemme del libro
«Questo Papa piace troppo» scritto dallo
stesso Ferrara con Alessandro Gnocchi e
Mario Palmaro, un controcanto
all’unanimità dei consensi per il Papa.
alle 21
Separati da tempo, centrifugati dalla vita e
entrambi sui cinquanta, una madre e un
padre di ritrovano a dover iscrivere la figlia
alle superiori: comincia così lo spettacolo
«Open Day» di Walter Fontana, con Angela
Finocchiaro e Bruno Stori, che alle 21 è in
scena al Teatro Magnetti a Ciriè (via Cavour
28).
alle 21,30
Viviana Dragani, prima voce delle Blue
Dolls che spazia dal jazz al tango allo
swing, porta in scena all’Amaro Caffè di
via Tenivelli 20 «Moondance», un
repertorio intimistico di una ventina di
brani dedicati alla luna. In scena la
ritmica swing di Marco Parodi, Paolo
Volante, Riccardo Vigorè e Luca Rigazio.
Fonderie Limone
blocknotes
Macbeth rinasce
in versione cabaret
TIZIANA PLATZER
L’anello comincia con un morto e si chiude con un morto.
Niente di più circolare, ma volendo c’è dell’altro, se il pubblico farà attenzione, già all’ingresso in sala dovrebbe notare alcuni sacchi bianchi,
quelli che in guerra vengono
utilizzati per contenere i cadaveri di vittime senza nome.
A prenderla così sembrerebbe un avvio piuttosto corposo,
ma l’autore rassicura, punta
sul finale: «E’ incredibilmente
poetico». E lo dice con una voce grata a tutta la compagnia
e ai musicisti Gabriel Alvarez,
regista colombiano e da trent’anni in Europa che domani
alle 19,30 debutta alle Limone
Fonderie con lo spettacolo
«Mack is coming back», il cui
sottotitolo è necessario per
entrare nei quadri di scena:
«Opera di Cabaret da Macbeth
di Heiner Muller».
Dalla Svizzera a Torino
La produzione parte da Ginevra, dal Théatre du Galpon e
dallo Studio d’Action Théatrale
dove Alvarez lavora da tempo,
Domani il debutto
di «Mack is coming
back» ambientato
negli Anni Trenta
e fa parte del progetto internazionale dello Stabile «Teatro
d’ogni passione» - sarà replicata venerdì alle 20,45 - con in
scena numerosi attori e musicisti italiani. Sì, sul palco ci sono
musici e anche coristi: «La musica è fondamentale, scritta da
un compositore italiano, Bruno
De Franceschi», racconta il re-
gista. «Lui lavora con me da un
paio d’anni e ha composto la
partitura sulla versione di Muller, che un po’ ha “tradito” il
Macbeth shakespeariano, ma la
storia è talmente imponente
che si fa strada lo stesso: le tre
streghe, il delirio di onnipotenza di Lady Macbeth e la violenza di Macbeth. Il mio Macbeth è
un personaggio inizialmente ingenuo, lentamente si trasforma
in un tiranno tremendo».
La storia
Sovrano violento assorbito da
una società Anni 30, contornato
da personaggi bistrati, influenzato da donne volgari e affiancato da uomini frustrati. «Mi sono
ispirato al cabaret socialista tedesco dei primi decenni del ’900
e ci sono alcune parti con le musiche di Kurt Weill - prosegue
Gabriel Alvarez -. Macbeth
stesso è un uomo sessualmente
LIBRI
Cronaca nera
Alle 18 presentazione del romanzo di Claudio Giacchino
«Cronaca nera mon amour»
edito da Robin. Con l’autore
interviene Federico Audisio
Di Somma.
Circolo dei Lettori,
via Bogino 9
INCONTRI
Scott Fitzgerald
Un momento di «Mack is coming back»
frustrato, non a caso le protagoniste sono le donne: le tre streghe, che a turno si sdoppiano in
Lady Macbeth. Come per ogni
tiranno, la domanda è: qual donna ha alle spalle?». Il suo? «Una
Lady che spinge a uccidere ma
poi sente il peso della colpa. Invece lui, quando scopre il gusto
della violenza, non si ferma
più». Simbolici i sacchi bianchi
sul palco. «Li vediamo spesso al
telegiornale, dopo la notizia di
un omicidio: lo spettacolo cerca
la paura che noi abbiamo della
violenza e delle pulsioni criminali». La conclusione in leggerezza lirica il regista non la svela per intero, ma cita il coro:
«Quando Macbeth dice “Il mio
tempo è tutto per me”, ed è così
perchè lui ormai è morto, le voci rispondono: “Il nostro tempo
è tutto per noi” e intendono da
vivere senza uccidere”».
Fonderie Limone
Moncalieri, via Pastrengo 88
Tel. 011/516.95.55
Alle 18 conferenza di Ornella Pozzi dedicata alla
celebre opera di Francis
Scott Fitzgerald «Il Grande Gatsby».
Centro Pannunzio,
via Maria Vittorio 35h
Cucina astratta
Alle 18 conferenza a cura
dell’Istituto Confucio su
«La mia cucina astratta e
giocosa», con l’intervento
di Zhang Hongmei e Vincenzo Sanfo.
Mao, via San Domenico 11
a cura di Tiziana Platzer
[email protected]
T1 CV PR T2
56 .In città
.MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014
LA STAMPA
animalia
A CURA DI
ANTONELLA MARIOTTI
Per le vostre segnalazioni [email protected]
«A spasso con Fido»
Whiskey si è perso
Domenica alle 15, l’Enpa di Chieri organizza l’ormai
tradizionale evento «A spasso con Fido per le vie del
centro». Una passeggiata non competitiva di 4 chilometri per le vie del centro storico. Costo iscrizione: 5 euro a
famiglia.
[c. ins.]
Whiskey era ospite del rifugio di Caluso, in adozione da
poco è scappato vicino al ponte che da Chivasso porta
verso la collina. Si è diretto nei boschi. E’ stato avvistato tra Chivasso e Castelrosso. E’ timido e pauroso. Per
avvistamenti contattate il n.ro 3472975028.
Iniziative
“Noi che salviamo anche
i topini da laboratorio”
Gli animali adottati dopo una “carriera” tra aghi e farmaci
FABRIZIO ASSANDRI
Che fine fanno le cavie sopravvissute agli esperimenti?
C’è chi se ne prende cura.
Marzia B., poliziotta torinese,
ha adottato ventitré topi che
hanno vissuto in laboratorio.
Per loro ha costruito un habitat fatto di cunicoli e percorsi
a più piani grande sette metri
per tre. «Ho ricreato per loro
un ambiente quasi naturale,
dove si può studiare la loro
etologia» spiega. Le cavie
hanno ricreato le dinamiche
da colonia: «C’è chi si occupa
di accumulare il cibo, chi tiene pulito l’ambiente, chi è incaricato dagli altri topini di
sistemare il fieno su cui dormono». Alcuni topolini hanno
la alopecia e un paio hanno
sviluppato una forma di paralisi. «Non sappiamo se deriva
dagli esperimenti - racconta
Bauco – il laboratorio non ci
ha detto a cosa sono stati sottoposti. Spesso le cavie, create con un dna molto simile,
sviluppano queste anomalie».
L’adozione delle cavie è
possibile ed è legale. Si sono
verificati furti e irruzioni nei
laboratori da parte di animaIN FAMIGLIA
«Una ragazza ha preso
24 topolini: erano
spaventati e senza pelo»
listi. Cinque di loro, dell’associazione Green Hill, andranno a processo a Milano per il
blitz all’Università Statale lo
scorso anno (alcune delle cavie «liberate» siano state
adottate a Torino).
La signora Marzia invece
si è rivolta a un’associazione
di Monza, La collina dei conigli, che ha un accordo con alcuni laboratori e università
che le donano le cavie che
hanno superato gli esperimenti. Se nessuno le adottasse andrebbero soppresse.
Non solo topi, ma anche conigli, criceti e porcellini d’India.
«Crediamo che questi animali, dopo aver contribuito al benessere dell’uomo – spiegano
dall’associazione – abbiano il
diritto a rifarsi una seconda
vita». È quella che offre loro
chi, come Marzia, li adotta.
Alcuni animali vengono riabilitati. «Il mio sogno – confida
– è che anche qui a Torino nasca un’associazione che si
prenda cura della cavie da laboratorio: una volta accolte
amorevolmente, vivono anche più a lungo».
Altri servizi su
www.lazampa.it
Cavie e roditori
Nei laboratori di sperimentazione per farmaci o cosmetici vengono usati topolini o cavie.
Spesso a fine sperimentazione vengono soppressi, ma si possono anche adottare
Doggy Bag
Raccoltafondi
conlagaradigolf
1 Torna anche quest’an-
no, per la quarta volta, il
trofeo «Doggy Bag». Una
gara di golf che aiuterà a
raccogliere fondi per creare uno spazio dedicato ad
attività di pet therapy per
bambini e adulti. L’appuntamento è il 12 aprile al Royal Park «I Roveri», in via
Rotta Cerbiatta 24, a Fiano.
Sarà una gara di solidarietà, aperta a tutti, a favore
della «Doggy Bag Onlus»
per finanziare il progetto.
Si comincia alle 11,30 con
una competizione a 18 buche a coppie, ogni squadra
potrà giocare una buca
con il celebre golfista Edoardo Molinari. Per iscrizioni: 011/9235550 oppure
011.9235719.
[C. INS.]
Dal dottore
cercocasa
CESARE PIERBATTISTI
L’emulazione
spesso
è negativa
sistono termini che
nella nostra lingua
hanno una
connotazione positiva o
negativa, pensate ad
amore e odio, entrambi
definiscono un
sentimento. Talvolta
invece una parola può
suggerire comportamenti
caratterizzati da una
assoluta dicotomia; se ad
esempio consideriamo il
termine emulazione
possiamo immaginare
come si possa emulare
un’azione o un
comportamento positivo o
negativo. Ad esempio i
cacciatori sanno che un
buon cane da caccia,
esperto nel suo mestiere,
può essere utilissimo nel
trasmettere ad un giovane
apprendista le sue
conoscenze, così come per
i pastori è indispensabile
avere un conduttore del
gregge capace di
insegnare il lavoro ai
cuccioli. Potremmo citare
un’infinità di esempi
positivi che coinvolgono
molte specie animali.
Esiste però il rovescio
della medaglia,
l’emulazione può anche
riferirsi a comportamenti
negativi. Qualche anno fa
entrò in casa mia una
bassotta che aveva il vizio
di mangiarsi le gambe del
tavolo, delle sedie e il
bordo dei mobili, pensai
che avrebbe imparato
presto a non farlo più.
Furono gli altri a imparare
da lei. Chiaro esempio di
emulazione negativa alla
quale è difficile rimediare,
come dice il proverbio, è la
mela marcia che contagia
l’intero cesto. Tuttavia più
mi inquieta l’emulazione
per ciò che ci capita di
sapere attraverso i mezzi
d’informazione. Avete
letto delle giovane Laura
Cunliffe che, in un
momento di scarsa
lucidità, ha infilato il
proprio gatto nel forno a
microonde per punirlo di
aver attentato alla vita di
un pesce rosso? Mowgli,
non è sopravvissuto; la
ragazza è stata
condannata dalla giustizia
inglese a quattro mesi di
carcere e le è stato vietato
di tenere animali per tutta
la vita. Era il minimo. Ora
non vorrei che questa
notizia, come molte simili,
potesse stimolare alla
emulazione quel manipolo
di imbecilli che purtroppo
popolano il pianeta.
E
CONSIGLIERE ORDINE
DEI VETERINARI DI TORINO
Bax
In canile
per trasloco
Bax ha 4 anni, incrocio golden e
pastore molto affettuoso adora
i bambini. La famiglia trasloca e
lui rischia la gabbia.
PER ADOZIONI
Daniela 348/566.65.47 o 339/813.93.35
Aron
Orfano
e disperato
Aron è sfortunato, tolto a
maltrattamenti il suo papà
umano è morto e rischia il
canile. È dolce ed educato
PER ADOZIONI
Greta339/658.83.47;[email protected]
KirkeBoss
Stupendi
abbandonati
Kirk pelo lungo, Boss occhi
azzurri, due stupendi fratelli di
6 anni,dolcissimi, sono stati
abbandonati.
MICETTI GRANATA
Telfonare al num 338/664.03.60
Ninin
Dolcissimo
e molto triste
Ninin è stato trovato ferito e
magrissimo, è dolce e sempre
in cerca di coccole, ama essere
abbracciato e accarezzato.
PER ADOZIONI
telefonare 339/609.64.32
MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 LA STAMPA 57
T1 CV PR T2
T1 CV PR T2
MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 LA STAMPA 58
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LA STAMPA
MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014
port
Per le vostre segnalazioni [email protected]
Edward Reeves del Cus Torino è stato convocato nella
nazionale under 18 che affronterà la Francia l’11 aprile a
Poznan per i quarti degli Europei FIRA. Il cussino (classe
1996) ha esordito in azzurro a Biella contro il Giappone
come estremo e poi è passato all’apertura, suo ruolo
naturale. Eddy, nato a Torino da padre inglese e mamma
italiana frequenta la quarta al liceo Copernico
alternando lo studio all’Accademia Federale torinese
che, si vede, sta dando i suoi primi frutti. «Sono felice,
soddisfatto e stupito – è il suo commento- non lo avrei
mai pensato ad inizio anno».
[r.sir]
Una vittoria
dei sacrifici
Pattinaggio artistico
La rinascita di Giada
Conquista il pass
per i Mondiali
Sul ghiaccio del Gardena
Spring Trophy, Giada Russo
chiude in bellezza una stagione iniziata non certo nel
migliore dei modi. Il terzo
posto finale dietro le giapponesi Satoko Miyahara (considerata in patria l’erede della campionessa iridata Mao
Asada) e Miyabi Oba è la dimostrazione che sulla promessa torinese del pattinaggio artistico si può continuare a scommettere.
A Selva Gardena la 16enne
atleta dell’Ice Club Torino
conquista la medaglia di
bronzo facendo registrare la
sua miglior performance,
con un punteggio complessivo di 131,23, ottenendo così il
pass per partecipare ai Campionati del Mondo senior.
Non si tratta di un passaggio
automatico: saranno i selezionatori della nazionale azzurra a dover scegliere, ma
intanto dal week end appena
passato Giada ha tutti i requisiti necessari. Per dirla
con le parole del suo allenatore Edoardo De Bernardis
«ora ha il passaporto», non
resta che offrirle il biglietto.
Nella sua esibizione la
Russo ha chiuso quattro salti
tripli, con un grado di esecuzione positivo, e due doppi
Axel; premiate dai giudici
anche le trottole e la sequenza di passi. Un risultato che
Miglior
punteggio
Giada Russo,
16 anni,
dopo
le delusioni
del campionato italiano
ha ritrovato la
buona forma
a Gardena
realizzando la
sua miglior
performance
stagionale
Michela Fiorentini, primo anno
da juniores, ogni
giorno fa avanti
e indietro
da Casale
Monferrato
per allenarsi
a Torino
Judo
L’impresa di Michela
agli Italiani junior
“Non ho più paura”
MARCO BOBBIO
dà nuove conferme sulla crescita della pattinatrice subalpina, dopo un inizio di stagione
balbettante in cui non è riuscita a confermare il podio conquistato lo scorso anno agli
Italiani, con un quinto posto finale (127,43) dal sapore decisamente amaro.
I primi segnali di ripresa
si erano già avuti a febbraio
all’Helmut Seibt Memorial
di Vienna, gara internazionale di prestigio, dove era arrivato un altro podio, ma ser-
Sport Cronaca .59
A CURA DI
SILVIA GARBARINO
Rugby, il cussino Revees con la nazionale U18
OSCAR SERRA
.
viva una conferma, giunta
con le esibizioni di sabato e
domenica scorsa.
Nella stessa gara buone notizie anche da Marta Castagno, che grazie all’esecuzione
di due doppi Axel ha ottenuto i
requisiti per passare dalla categoria Juvenile a Junior e per
il più giovane della compagnia,
Jacopo Nierop, classe 1992, caschetto biondo e talento cristallino, ormai in procinto di
entrare a far parte della nazionale azzurra.
«Se vuoi ottenere otto, devi
prepararti da dieci». È questa la filosofia di vita, a scuola
ma non solo, di Michela Fiorini, del Centro Sportivo Torino, sedici anni tra pochi giorni. Ed è grazie a questo impegno e a questa costanza che è
riuscita a vincere, lo scorso
fine settimana, il campionato
italiano di judo juniores. La
dimensione dell’impresa è
data dal fatto che poche settimane fa aveva già vinto il titolo cadetti e che in questa
occasione combatteva con
ragazze di cinque anni più
grandi di lei. Che a quell’età,
equivale a un mondo.
«Il primo incontro non è
stato facile – racconta –. Ero
in ansia, era la mia prima gara tra gli juniores: sono sali-
ta sul tatami con grande grinta, tanto non avevo niente da
perdere». Difatti, ci ha messo
appena 40 secondi a piazzare
un ippon (il ko del judo) a Michela Minerva. «Quel successo mi ha tranquillizzato –
spiega –. Se sei preparato vai
dove vuoi». Così ha poi battuto Michela Friso, Desiré Rossetto («Anche se fisicamente
è stato impegnativo») e in finale la compagna di palestra
Elisa Adrasti: «Lei ha iniziato
molto aggressiva, poi la sua
grinta mi ha caricato». Dopo
anni di piazzamenti, in questo
scorcio di 2014 Michela ha già
conquistato tre ori: «Ho sempre avuto paura di perdere, di
deludere maestro e genitori:
adesso invece ho voglia di vincere e molta più fiducia nelle
mie capacità».
Dopo qualche anno di danza
(«Ma con le altre ragazze non
legavo, tornavo a casa in lacrime»), i genitori (anche essi con
un passato nel judo) l’hanno
portata in palestra e da lì non è
più uscita. Per lo sport sopporta sacrifici enormi: «Abito a
Casale Monferrato e mi alleno
tutti i giorni a Torino. Quando
esco da scuola prendo il pullman, arrivo in palestra, mi alleno, studio, mi alleno di nuovo
e poi, verso le 21,30, mi passa a
prendere mio padre e a mezzanotte sono a letto. Per ora, sono ripagata dai risultati».
Il suo primo posto è stato
decisivo per la vittoria a squadre femminile del Centro
Sportivo Torino davanti a
Banzai Roma e Akiyama Settimo mentre tra i ragazzi la palestra di Pierangelo Toniolo si è
imposta davanti a Airon Judo
e Dojo Equipe.
Sci
Atletica
Marsaglia senza limiti
oro in supercombinata
Prime gare all’aperto
Corse di riscaldamento
Brillano Oberto e Sottile in attesa del GP Mirafiori
Matteo Marsaglia continua a
raccogliere soddisfazioni in
questo finale di stagione sugli sci. Ai Campionati italiani
in corso di svolgimento a
Santa Caterina di Valfurva,
l’azzurro dell’Esercito ha
raccolto ieri prima il bronzo
nella discesa libera vinta a
pari merito da Peter Fill e
Werner, salendo quindi sul
gradino più alto del podio
nella supercombinata: sabato, lo stesso Marsaglia aveva
vinto l’argento in gigante. In
campo femminile, analoga
soddisfazione anche per Camilla Borsotti (CarabinieriBardonecchia): terza nella libera vinta dalla Stuffer e pri-
ENRICO ZAMBRUNO
Matteo Marsaglia
ma in supercombinata davanti
a Francesca Marsaglia e Federica Brignone.
Infine, nelle finali nazionali
del Trofeo «Pinocchio sugli
Sci», il gigante della categoria
Cuccioli 1 (nati nel 2003) è stato vinto da Margherita Becere
(Lancia).
[D.LAT.]
E’ cominciata allo stadio Nebiolo la stagione delle prove
multiple. Sulla pista torinese
si è svolta la prima tappa del
Grand Prix Regionale all’aperto, con il triathlon per i
cadetti e il tetrathlon per gli
assoluti. Nella gara senior
femminile il successo è andato
a Laura Oberto dell’Atletica
Canavesana, impegnata nei
200, 100 ostacoli, getto del peso e salto in alto, che ha totalizzato 2761 punti, 33 in più di
Silvia Nicola dello Zegna. Per
la Oberto la miglior prestazione tecnica della giornata è
stata quella ottenuta nei 200,
Ippica
chiusi in 25”64; per lei poi 15”68
sui 100 ostacoli, 1,54 metri nel
salto in alto e 9,73 metri nel peso, quest’ultimo a 13 centimetri
dal primato personale. Andrea
Carioti invece, al primo anno
nella categoria juniores, chiude
con 2769 punti. Per il portacolori dell’Atletica Piemonte ottimo
miglioramento di due decimi
nei 100, terminati in 11”44. Successo anche per il compagno di
club di Carioti, l’under 23 Davide Sottile, che comincia la sua
stagione outdoor più che bene
realizzando tre primati personali (100 in 11”76, 400 in 53”24 e
6,76 nel lungo) sulle quattro
specialità disputate e chiudendo con 2755 punti.
ALMA BRUNETTO
Aprile è un mese di gran fermento per l’ippica torinese.
Ritornano le corse infrasettimanali, ma soprattutto i Gran
Premi e il primo è in programma domenica con il Società
Campo di Mirafiori, un miglio
spettacolare con la sfida tra i
big d’Italia come Mack Grace
Sm, Napoleon Bar, Pascià
Lest. La riunione di oggi, inizio alle 15,05, sarà interessante per indovinare la cinquina.
Ai nastri di partenza saranno
in 13 sulla distanza del miglio e
i riflettori saranno puntati su
Roberto Andreghetti in compagnia di Ramadam Jet, che
Pascià Lest, in gara oggi
parte con il n. 13. Altri outsider
sono rappresentati dalla scuderia Toniatti, che mette sull’anello di Vinovo, Rick del Duomo e
Redford Trgf. Un’altra protagonista sarà il n. 10 Rugiada del
Rio, interpretata da Andrea
Guzzinati, reduce dalle corse di
Vincennes. Il premio Tripoli, 6ª
corsa in programma, vedrà il ritorno in pista di Singapore, allenato da Marco Smorgon.
T1 CV PR T2
60 .Dove andiamo
.MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014
Musei
ACCADEMIA ALBERTINA - PINACOTECA (Via Accademia Albertina 8; tel. 011/0897370).dom-lun 10-18,
mar-sab 14-18, mer chiuso. Fino al 13 aprile la mostra «Nato Frascà, la Mente mente» . Visite guidate (sovrapprezzo 2 euro) sab ore 16; dom e festivi ore 11 e 16.
A... COME AMBIENTE (cso Umbria 90, tel. 011 0702535). Sab-dom 14-9, ultimo ingresso alle 18
ARCHIVIO DI STATO (p. Castello 209, telefono 011 540382). Sala studio di piazza Castello e via Piave 21,
orario: lun-ven 8-18,30, sab 8-14.
ARCHIVIO STORICO DELLA CITTA’ (vira Barbaroux 32, telefono 011 4431811). Mostra: «Esplorando tra le
carte. La Mole Antonelliana» fino al 18 aprile. Orario: lun-ven 8,30-18,30, dom 10.30-18.30, sab chiuso.
ARMERIA REALE (biglietteria unica Palazzo Reale piazza Castello 191, telefono 011 543889). Orario: da
martedì a domenica e festivi 8,30-19,30.
BASILICA DI SUPERGA E REALI TOMBE DI CASA SAVOIA (strada Basilica di Superga 75, tel. 011 8997456). Or.
lun-dom. 9,30-19. Visite alla Cupola, lun-ven. 10-18, sabato 9,30-19, domenica 12,45-19.
BIBLIOTECA REALE (piazza Castello 191, telefono 011/543855). Orario: lun-mar-mer 8,15-18,45; gio-ven
8,15-13,45; 14-18,45; sabato 8,15-13,45.
BORGO E ROCCA MEDIEVALE (viale Virgilio - Parco del Valentino, telefono 011 4431701). Orario: la Rocca,
da mar a dom e festivi 10-18. Ultimo ingresso 45 minuti prima. Borgo: Orario: tutti i giorni 9-19.
FONDAZIONE 107 (via Sansovino 234, tel. 011/45 444 74). Or.: da giovedì a domenica 14-19. Visite guidate su prenotazione.
FONDAZIONE ACCORSI OMETTO - MUSEO DI ARTI DECORATIVE (via Po 55, interno 3, tel. 011/8376883). Visite
guidate alla collezione permanente ogni ora. Mostra «L’Oriente di Alberto Pasini». Orari: mar-ven. 10-13;
14-18; sab-dom 10-13; 14-19. Lun chiuso.
FONDAZIONE MERZ (via Limone 24, Torino). Mar-dom 11-19.
FONDAZIONE SANDRETTO (via Modane 16, tel. 011/379.76.00). Orari: gio: 20-23, ven-sab-dom: 12-19.
GAM (via Magenta 31, tel. 011/4429518). Mar-mer-ven-sab-dom. 10-19,30, gio 10-22,30. La biglietteria chiude un’ora prima. Tel. 011 4429546/7.
JUVENTUS MUSEUM (via Druento 153 interno 42). Orario: lun-mer-gio-ven 10.30-18.30, sab-dom e festivi
10.30-19.30, martedì chiuso. Per info www.juventus.com.
MAO - MUSEO D’ARTE ORIENTALE (via San Domenico 11, tel. 011 4436927). Or.: da mar. a dom. 10-18, chiuso il
lun. La biglietteria chiude un’ora prima. Visita ogni primo mar del mese alle 16 (ingresso gratuito al museo – visita 4 euro).
MUSEO DEL CARCERE «Le Nuove» (via P. Borsellino n. 3 Tel. 011-3090115; 011-760488). Or. visita
guidata: lun-sab. ore 15; dom ore 15 e 17; 2° e 4° dom ore 9, 15 e 17; S. Messa ore 10,30. Ricovero
antiaereo sab-dom 17.15.
MUSEO DELLO SPORT- STADIO OLIMPICO (C.so Agnelli ang. c.so Sebastopoli, tel 011/1978 56 17; [email protected]). Mar-ven 14-18, sab 10-18 Visite guidate dello Stadio inizio ogni ora. Chiuso per
le partite.
MUSEO DI ANTICHITA’ (via XX Settembre 86, tel 011 521 2251). Biglietteria unica presso Palazzo Reale. Or.:
da mar-sab. 8.30-19.30; dom e festivi 14-19.30. Tutte le domeniche alle 16 visita tematica gratuita.
MUSEO DI ANTROPOLOGIA CRIMINALE «CESARE LOMBROSO» (via P.Giuria 15, 011 6708195). lun-sab 10-18.
MUSEO DIFFUSO DELLA RESISTENZA (c.so Valdocco 4/A, tel. 011 4420780). Allestimento permanente: «Torino
1938-1948. Dalle leggi razziali alla Costituzione». Or.: mar-mer-ven-sab-dom 10-18, gio. 14-22. Lun chiuso.
MUSEO EGIZIO (via Accademia delle Scienze 6, telefono 011 5617776). Orario: tutti i giorni 8,30-19,30,
lunedì chiuso. Ultimo ingresso un’ora prima. Chiuso il 25/12
MUSEO NAZIONALE DELL’AUTO (corso Unità d’Italia 40, tel. 011 677666). Or.: lun 10-14, mar 14-19, mergio., dom 10-19, ven-sab 10-21. La biglietteria chiude un’ora prima.
MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA ALLA MOLE ANTONELLIANA (via Montebello 20, telefono 011 8138560).
Orario: tutti i giorni 9-20, lunedì chiuso. La biglietteria chiude un’ora prima.
MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA (piazzale Monte dei Cappuccini 7, tel. 011/6604104). Mostre
«Chamonix 1924. L’inverno diventa olimpico» fino al 6 aprile; «Incontri sui Tatra. Manifesti di turismo
e sport. 1900-1950» fino al 6 aprile.
MUSEO NAZIONALE DEL RISORGIMENTO – PALAZZO CARIGNANO (piazza Carlo Alberto 8, tel. 011 5621147).
Orario mar-dom. 10-18, ultimo ingresso ore 17,15, lun chiuso.
MUSEO PIETRO MICCA (via Guicciardini 7a, telefono 011/546317). Chiuso per lavori.
MUSEO REGIONALE DI SCIENZE NATURALI (via Giolitti 36, tel. 011/4326354). Chiuso.
PALAZZO MADAMA - MUSEO CIVICO DI ARTE ANTICA (p.zza Castello, tel. 011 4433501 Collezioni permanenti: da mar a sab ore 10-18; dom. 10-19.Scalone: mar-dom. ore 10-19, ingresso libero.
PALAZZO REALE (piazza Castello, tel. 011 4361455). Or.: tutti i giorni 9-19,30, lun. chiuso, sab. visite 9,30 - 18,10.
Ven-sab visite guidate all’Appartamento della Regina (fino al 12 aprile)
PAV PARCO ARTE VIVENTE (Via Giordano Bruno 31, tel. 011 3182235). Or.: ven 15-18, sab-dom 12-19.
PINACOTECA «GIOVANNI E MARELLA AGNELLI» (Lingotto, 8 Gallery - via Nizza 230, tel. 011 0062713 www.pinacoteca-agnelli.it). Orario: mar-dom. 10-19, ultimo ingresso 18,15.
PROMOTRICE BELLE ARTI (viale Crivelli 11, tel. 011/5790095). Orario: martedì-sabato 11-13/16,30-20, festivi 10,30-12,30, lunedì chiuso.
SPAZIO LA STAMPA (via Lugaro 21 www.lastampa.it/spaziolastampa). Ingresso libero: lun-ven 10-19, sab 10-20,
dom 14-20. Visite guidate su prenotazione allo 011/6568.319 o mail a [email protected] - Visite diurne: museo+redazione 3 euro - Visite serali: museo+redazione+stabilimento 5 euro - Visita guidata diurna sab e dom ore 17,30.
TEMPORARY MUSEUM (cso Verona 15/C, c/o BasicVillage, tel. 011/432.4591). Esposizione permanente: «La Rivoluzione
Informatica: dal Mainframe all’iPad». Fino al 16 febbraio: «Hi-tech: un cuore di pietra». Mer-ven 15-19, sab-dom 10.19.
PROVINCIA
CASTELLO DI RIVOLI - MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA (piazza Mafalda di Savoia, telefono 011 9565220/22).
Or.: mar- ven. 10-17, sab-dom. 10-19, lun. chiuso.
FORTE DI FENESTRELLE. Or: da giovedì a lunedì 10-17; chiuso martedì e mercoledì. Prenotazioni tel. 0121 83600.
MUSEO DELLO SPAZIO E PLANETARIO DIGITALE (via Osservatorio 8, Pino Torinese, telefono 011 8118740,
www.planetarioditorino.it).
REGGIA DI VENARIA REALE (p.zza Repubblica, Venaria, tel. 011/4992333; www.lavenaria.it). Le mostre: «Splendori
delle corti italiane: gli Este. Rinascimento e Barocco a Ferrara e Modena». «Alta Moda, Grande Teatro», «La Barca Sublime», «Carrozze Reali». Mar-ven 9-17, sab-dom 9.30-19.30; giardini mar-ven 9-19.30, sab-dom 9.30-19.30.
PALAZZINA DI CACCIA (p.zza Principe Amedeo 7, Stupinigi). Orario mar-ven 10-17.30 (ultimo ingresso 17); sabdom 10-18.30 (ultimo ingresso 18). Tel. 011/013.30.73
[email protected]
T1 CV PR T2
LA STAMPA
MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014
I Cinema
Le trame
del 2 aprile 2014
ALFIERI piazza Solferino 4, tel. 01156.23.800. Prezzi: € 6,50
int.; € 4,50 rid. over 60, under 26; € 2,50 abb+CVC
Riposo
P
AMBROSIO CINECAFÈ corso Vittorio 52, tel. 011540.068.
Prezzi: € 4,50; € 4,00 over 60 pom. Proiezioni 3D: int. € 7,00
Allacciate le cinture
Sala 1
P 15.30-18.00-20.15-22.30
Storia di una ladra di libri Sala 2
P 15.00-17.30-20.00-22.30
Yves Saint Laurent
Sala 3
15.30-17.50-20.10-22.30
ARLECCHINO corso Sommeiller 22, tel. 01158.17.190. Prezzi:
€ 4,50; € 4,00 over 60 pom. Proiezioni 3D: int. € 7,00
Mr. Peabody & Sherman Sala 1
P 15.30-17.30
Non buttiamoci giù
Sala 1
P 19.30-21.15
Supercondriaco
Sala 2
P 15.30-17.30
Monuments men
Sala 2
P 19.30-21.15
CENTRALE ARTHOUSE via Carlo Alberto 27, tel. 011540.110.
Prezzi: € 4,50
Lei VO
16.00-21.30 (sott.it.)
Quasi amici
17.45
CITYPLEX MASSAUA piazza Massaua 9, tel. 01177.40.461.
Prezzi: € 4,50 (per tutti). Proiezioni 3D: € 7,50 (per tutti)
Amici come noi
P 16.50-20.30-22.30
Mr. Peabody & Sherman
P 16.50-18.40
Non buttiamoci giù
P 16.20-20.40
Captain America: The winter soldier P 17.30-20.00-22.30
Captain America: The winter soldier 3D P 18.10-22.35
Cuccioli - Il paese del vento
P 18.40
Allacciate le cinture
P 20.15
Ghost in the Shell Arise - Border 1
P 22.30
Storia di una ladra di libri
P 17.30-20.00-22.30
DUE GIARDINI ARTHOUSE via Monfalcone 62, tel.
01132.72.214. Prezzi: € 4,50
Noi 4
Nirvana
P 16.10-18.10-20.15-22.15
Lei
Ombrerosse P 15.45-18.00-20.15-22.30
ELISEO p.zza Sabotino, tel. 01144.75.241. Prezzi: € 4,00; Abb.
14 € 4,40
Storia di una ladra di libri Eliseo Grande
15.30-18.00-21.00
La luna su Torino
Eliseo Blu
P 16.00-18.00-20.00-22.00
12 anni schiavo
Eliseo Rosso P 15.30-18.00-21.00
F.LLI MARX ARTHOUSE corso Belgio 53, tel. 01181.21.410.
Prezzi: € 4,50
Storia di una ladra di libri Sala Groucho P 15.30-17.50-20.10-22.30
Yves Saint Laurent
Sala Chico
P 16.15-18.15-20.25-22.20
Lei
Sala Harpo
P 15.45-18.00-20.15-22.30
GREENWICH VILLAGE via Po 30, tel. 01183.90.123. Prezzi: €
4,50; € 4,00 over 60 pom. Proiezioni 3D: int. € 7,00
Storia di una ladra di libri Sala 1
P 17.30-20.00-22.30
In grazia di Dio
Sala 2
P 17.50-20.10-22.30
Dallas Buyers Club
Sala 3
P 17.50-20.10-22.30
IDEAL - CITYPLEX corso Beccaria 4, tel. 01152.14.316. Prezzi:
€ 4,50; Proiezioni 3D: € 8,00; € 6,00 Tessera Io Studio
Captain America: The winter soldier P 15.30-18.30-22.15
Captain America: The winter soldier 3D P 17.50-21.00
Ghost in the Shell Arise - Border 1
P
Amici come noi
300 - L’alba di un impero
47 Ronin
Mr. Peabody & Sherman
Non buttiamoci giù
P
P
P
P
P
15.15-17.40-20.05-22.30
(int. 10,00 - rid. 8,00)
15.30-20.10
17.50-22.30
15.15
15.00-16.50-18.40
20.35-22.30
LUX galleria San Federico, tel. 01156.28.907. Prezzi: € 4,50; €
4,00 over 60 pom. Proiezioni 3D: int. € 7,00
Captain America: The winter soldier
P 17.30-20.00-22.30
Sala 1
Mr. Peabody & Sherman Sala 2
P 16.50
Non buttiamoci giù
Sala 2
P 18.40-20.30
Amici come noi
Sala 2
P 22.30
Noi 4
Sala 3
P 16.30-18.30-20.30-22.30
MASSIMO via Verdi 18, tel. 01181.38.574. Prezzi Massimo 1 e
2: € 4,00. Massimo 3: € 6,00 int.; € 4,00 rid., Aiace; € 3,00 over 60.
Proiezioni 3D € 10,00 int.; € 8,00 rid.
Quando c’era Berlinguer Massimo 1
P 15.30-17.50-20.10-22.30
Allacciate le cinture
Massimo 2
P 15.30-17.50-20.10-22.30
Il sospetto VO
Massimo 3
P 16.00 (sott.it.)
Notte e nebbia VO
Massimo 3
P 18.00 (sott.it.)
La passeggera VO
Massimo 3
P 18.30 (sott.it.)
L’angelo della strada VO Massimo 3
P 20.30 (sott.it.)
Accadde una notte VO Massimo 3
P 22.30 (sott.it.)
NAZIONALE via Pomba 7, tel. 01181.24.173. Prezzi: € 4,00;
Abb. 14 € 4,40
Lei
Nazionale 1
15.00-17.20-19.40-22.00
Snowpiercer
Nazionale 2
15.00-17.20-19.40-22.00
REPOSI via XX Settembre 15, tel. 011531.400. Prezzi: € 4,50.
Proiezioni 3D: int. € 8,00; Abb. Agis accettato
Ghost in the Shell Arise - Border 1
Reposi 1
P 15.00-17.30-20.00-22.30
(int. 10,00 - rid. 8,00)
E fu sera e fu mattina Reposi 2
P 15.30-17.50-20.10-22.30
Captain America: The winter soldier
Reposi 3
P
15.15-18.30-22.00
Supercondriaco
Reposi 4
15.30-17.50-20.10-22.30
Chiuso per lavori
Reposi 5
Storia di una ladra di libri Reposi 6
15.00-17.30-20.00-22.30
Saving Mr. Banks
Reposi 7
15.00-17.30-20.00-22.30
ROMANO galleria Subalpina, tel. 01156.20.145. Prezzi: € 4,00
int.; Abb. 14 € 4,40
Ida
Sala 1
P 15.45-17.20-19.00-20.30-22.15
La luna su Torino
Sala 2
P 16.00-18.00-20.00-22.00
12 anni schiavo
Sala 3
P 15.30-17.50
Il violinista del diavolo Sala 3
P 20.10-22.15
THE SPACE CINEMA TORINO - PARCO DORA salita Michelangelo Garove 24, tel. 892111. Prezzi: € 6,00; € 5,00 over 60; € 5,00
Under 25 card; € 5,00 La tariffa A/R andata e ritorno (solo 2D) dal lunedì al
giovedì
Captain America: The winter soldier
Sala 1
P 15.30-18.35-21.40
Captain America: The winter soldier 3D
P
Sala 2
La bella e la bestia
Sala 3
P
Non buttiamoci giù
Sala 3
P
Storia di una ladra di libri Sala 4
P
Cuccioli - Il paese del vento Sala 5
P
Need for Speed
Sala 5
P
Amici come noi
Sala 6
P
300 - L’alba di un impero Sala 7
P
Tarzan
Sala 7
P
47 Ronin
Sala 7
P
Mr. Peabody & Sherman Sala 8
P
Ghost in the Shell Arise - Border 1
Sala 8
P
15.00-18.05-21.10
16.00
18.40-21.05
15.30-18.30-21.30
16.45-19.00
21.15
16.30-18.55-21.20
16.15
18.45
21.10
16.45
18.25-21.15
UCI CINEMAS LINGOTTO via Nizza 262, tel. 892960. Prezzi: €
8,00 int.; € 6,30 studenti; € 5,80 bimbi fino a 8 anni; € 6,00 over 65; €
8,00 notturno. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 9,00, acquisto occhiali
3D € 1,00
La luna su Torino
P 15.30-17.50-20.10-22.25
Ghost in the Shell Arise - Border 1
P 20.00-22.40
Captain America: The winter soldier P 14.00
300 - L’alba di un impero
P 19.55
Supercondriaco
P 17.25-22.20
Need for Speed
P 14.40
Amici come noi
P 14.40-17.10-19.45-22.25
Captain America: The winter soldier P 14.45-18.00-21.15
Captain America: The winter soldier P 16.20-19.20-22.20
Mr. Peabody & Sherman
P 14.00
Captain America: The winter soldier 3D P 15.00-18.15-21.30
Storia di una ladra di libri
P 14.00-16.50-19.40-22.30
Cuccioli - Il paese del vento
P 14.00-16.00-18.00
Allacciate le cinture
P 20.00
Non buttiamoci giù
P 22.30
Mr. Peabody & Sherman
P 14.50-17.20
Need for Speed
P 22.10
La grande bellezza
P 15.30-18.30-21.30
300 - L’alba di un impero
P 19.55
Cinema: Torino e altre visioni
AGNELLI via P. Sarpi 111/a, tel. 01131.61.429.
Riposo
CINE TEATRO BARETTI via Baretti 4, tel. 011655.187.
Riposo
CINE CARDINAL MASSAIA via Sospello 32, tel. 011257.881.
Riposo
ESEDRA via Bagetti 30, tel. 01143.37.474.
La regola del silenzio
17.15-21.15
MONTEROSA via Brandizzo 65, tel. 01123.04.153.
Riposo
VALDOCCO via Salerno 12, tel. 01152.24.279.
Riposo
Cinema aperti: Area Metropolitana e Provincia
BEINASCO
THE SPACE CINEMA BEINASCO - LE FORNACI via G. Falcone,
tel. 892111. Prezzi: € 6,70 int.; € 6,00 over 65, studenti universitari.
Proiezioni 3D: € 11,50 intero dal lun. al ven. dopo le ore 18, sab. e dom.
tutto il giorno, € 9,50 rid. dal lun. al ven. prima delle ore 18, ragazzi fino
10 anni, anziani sopra i 60 anni
Cuccioli - Il paese del vento Sala 1
16.10-18.10
Amici come noi
Sala 1
20.15-22.30
Captain America: The winter soldier
Sala 2
18.15-21.15
Mr. Peabody & Sherman Sala 3
17.30
300 - L’alba di un impero Sala 3
19.50
300 - L’alba di un impero 3D Sala 3
22.10
Storia di una ladra di libri Sala 4
16.00-18.50-19.30-21.45
Tarzan
Sala 5
17.00
La bella e la bestia
Sala 5
19.10-21.40
Captain America: The winter soldier
Sala 6
16.00-19.00-22.00
300 - L’alba di un impero Sala 7
17.10
Need for Speed
Sala 7
19.30
Need for Speed 3D
Sala 7
22.20
Amici come noi
Sala 8
17.00
Non buttiamoci giù
Sala 8
19.10
12 anni schiavo
Sala 8
21.30
47 Ronin
Sala 9
16.50
Ghost in the Shell Arise - Border 1
Sala 9
19.30-22.00
CHIERI
SPLENDOR 01194.21.601.
Smetto quando voglio
BOARO 0125641.480.
Il figlio dell’altra
Giovane e bella V.M. 14 VO
15.30-18.00
21.15
BRUTTO · MEDIOCRE ··
INTERESSANTE/DIVERTENTE ···
BELLO ····
A CURA DI Daniele Cavalla
ALLACCIATE LE CINTURE
··· Commedia. Regia di Ferzan Ozpetek, con Kasia Smutniak e Francesco Arca. Durata: 110 minuti. L’autore de «La
finestra di fronte» e «Mine vaganti»
racconta la storia di una coppia, a volte
imperfetta, nel corso di tredici anni.
AMICI COME NOI
·· Commedia. Regia di Enrico Lando,
con Pio D’Antini e Amedeo Grieco. Durata: 90 minuti. Gli inseparabili Pio e
Amedeo lasciano il loro negozio di
pompe funebri a Foggia e vanno prima
a Roma e poi a Milano.
CAPTAIN AMERICA THE ...
···· Fantasy. Regia di Anthony e Joe
Russo, con Chris Evans e Scarlett Johansson. Durata: 136 minuti. La nuova avventura dell’eroe dei fumetti lo vede impegnato a sventare un complotto globale.
12 ANNI SCHIAVO
···· Drammatico. Regia di di Steve
McQueen, con Chiwetel Ejiofor e Michael Fassbender. Durata: 117 minuti.
L’autore di «Shame» porta sullo schermo la storia vera di un uomo di colore di
New York rapito e venduto come schiavo negli Stati Uniti del 1841.
IDA
···· Drammatico. Regia di Pawel
Pawlikowski, con Agata Kulesza. Durata: 80 minuti. Nella Polonia del 1962 la
giovane Ida prima di diventare suora
va a trovare la zia a Varsavia: scoprirà
segreti del passato. Opera premiata in
vari festival internazionali.
YVES SAINT LAURENT
···· Drammatico. Regia di Jalil Lespert, con Pierre Niney e Guillaume
Gallienne. Durata: 100 minuti. La storia del celebre stilista francese, il suo
amore per il compagno di vita Pierre
Bergè. Successo di pubblico oltralpe.
LA LUNA SU TORINO
··· Commedia. Regia di Davide Ferrario, con Walter Leonardi e Manuela
Parodi. Durata: 90 minuti. L’autore di
«Dopo mezzanotte» ritrae tre personaggi che vivono insieme e cercano di
dare un senso alla propria vita.
LEI
···· Commedia. Regia di Spike Jonze, con Joaquin Phoenix e Amy Adams.
Durata: 126 minuti. L’autore di «Essere
John Malkovic» porta sullo schermo la
storia d’amore tra il solitario Theodore e
una voce femminile. Premio Oscar alla
sceneggiatura
NOI 4
·· Commedia. Regia di Francesco
Bruni, con Ksenia Rappoport e Fabrizio
Gifuni. Durata: 90 minuti. Dall’autore
di «Scialla», il ritratto di una scombinata famiglia romana.
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Allacciate le cinture
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Cuccioli - Il paese del vento
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21.15
21.15
21.15
21.15
··· Commedia. Regia di Pascal Chaumeil, con Pierce Brosnan e Toni Collette. Durata: 96 minuti. La notte di Capodanno quattro persone s’incrociano su
un grattacielo di Londra mentre si
stanno per suicidare. Dal best seller di
Nick Hornby («Alta fedeltà», «febbre a
90 gradi» altri suoi libri diventati film).
IN GRAZIA DI DIO
PIOSSASCO
PIANEZZA
21.15
IVREA
Teatri
Dove andiamo .61
.
Cinema chiusi oggi
AVIGLIANA AUDITORIUM E. FASSINO - ALMESE AUDITORIUM MAGNETTO - BARDONECCHIA SABRINA - BEINASCO BERTOLINO - BORGARO TORINESE ITALIA - CARMAGNOLA ELIOS - CASCINE VICA-RIVOLI DON BOSCO CESANA TORINESE SANSIPARIO - COLLEGNO ARPINO COLLEGNO UNIPLEX LUCE - CHIVASSO POLITEAMA CONDOVE CONDOVE - CUORGNÈ MARGHERITA - GIAVENO SAN LORENZO - LEINÌ AUDITORIUM - NONE EDEN PINEROLO MULTISALA ITALIA - PIOSSASCO IL MULINO RIVOLI BORGONUOVO - SAN MAURO TORINESE GOBETTI - SAUZE D’OULX SAYONARA - SESTRIERE FRAITEVE SETTIMO TORINESE PETRARCA - SUSA CENISIO - VALPERGA AMBRA - VENARIA TEATRO DELLA CONCORDIA VILLAR PEROSA NUOVO - VILLASTELLONE JOLLY - VINOVO AUDITORIUM DIGITAL
··· Drammatico. Regia di Edoardo
Winspeare. con Celeste Casciaro e Laura
Licchetta. Durata: 127 minuti. A causa
del fallimento della loro piccola impresa
a conduzione familiare, quattro donne
si rifugiano in campagna e cominciano
una nuova vita.
SNOWPIERCER
···· Fantascienza. Regia di Bong Joon-ho, con Chris Evans e Tilda Swinton.
Durata: 126 minuti. Nel 2031 il mondo
è vittima di un’era glaciale. Gli unici sopravvissuti sono su un treno che vaga
per il pianeta: i ricchi nelle lussuose carrozze, i poveri stipati in fondo. Questi
ultimi si ribellano.
STORIA DI UNA LADRA DI ...
··· Drammatico. Regia di Brian Percival, con Geoffrey Rush e Emily Watson. Durata: 125 minuti. Le avventure
dell’adolescente Liesel, adottata da
una famiglia, nella Germania degli Anni Quaranta. Dall’omonimo best seller,
dirige il regista di «Dowtown Abbey».
SUPERCONDRIACO
··· Comico. Regia di e con Dany Boon, Kad Mérad. Durata: 109 minuti.Il
quarantenne fotografo Roman è un
nevrotico pieno di paure: il medico lo
aiuta a cercare la donna della sua vita.
IL VIOLINISTA DEL DIAVOLO
··· Drammatico. Regia di Bernard
Rose, con David Garrett e Jared Harris.
Durata: 122 minuti. La vita «smisurata» del violinista Niccolò Paganini. Dall’autore di «Amata immortale».
del 2 aprile 2014
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e il 12 aprile e per Sette spose per sette fratelliin scena dal 13 al 18 maggio
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Valentina Lisitsa pianoforte. Musiche di Liszt,Kodaly,Brahms.Giovedì10eVenerdì11.
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Teatro Stabile di Torino
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Torino 2014 da venerdì a domenica spettacoli ad ingresso libero/prenotazione obbligatoria - www.terrecomuni.eu
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Veneredi e con Paolo Migone
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Bodoni. Unione Musicale. Concerto Pietro
De Maria pianoforte. Musiche di Bach,
Schoenberg, Kurtag. Mercoledì 9. Ore 21.
Info 0115669811
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Giovedì 3 e fino al 6 aprile, Milena Vukotic
e David Sebasti sono i protagonisti di “C come Chanel” di Valeria Moretti. Oggi ore 10
“LaLocandiera”diGoldoni,nell’edizioneTorino Spettacoli. Si prenota per “La lista di
Schndler” in scena dall’8 al 13 aprile
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31bis,tel.01158.05.768.Dal3al6aprileFranco Oppini e Renato Giordano presentano
“Mi ritorni in mente live”, musical all’italiana per rivivere canzoni e atmosfere degli
anni Sessanta e Settanta
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via Rossini 8, tel. 800.235.333. Stasera ore
20.45 Oscura immensità, di Massimo Carlotto, con Giulio Scarpati e Claudio Casa-
dio, regia Alessandro Gassmann, Teatro
Stabile del Veneto “Carlo Goldoni”/Accademia Perduta Romagna Teatri
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40.33.800. “Motori di ricerca”. Percorsi
d’artisti fra coreografia e arti visive a cura
di Chiara Castellazzi. In collaborazione con
il concorso per giovani artisti “Autofocus”,
promosso da Vanni occhiali, a cura di Olga
Gambari. Venerdì 4. Ore 21
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tel. 800.235.333. Giovedì 3 aprile prima nazionale di Mack is coming Back – Opera CabaretdaMacbethdiHeinerMüller,regiaGabriel Alvarez, Thèâtre du Galpon Studio
d’Action Thèâtrale (Ginevra)
MONTEROSA via Brandizzo 65, tel. 011
23.04.153. Venerdì 04 e Sabato 05 ore 21, e
Domenica 06 ore 15.30, a conclusione della
XX°RassegnadiTeatroinLinguaPiemontese
“Tutdarije” la “Companìa Teatral Carla S.”
presenta Pija la mare, pija la fija, fane ‘n mass
e sbt-je viadi TreMaGi
Sabato 12 ore 21 per la Rassegna di Teatro
diProsa“Lucisullaribalta”laCompagnia“Gli
Argonauti” presenta Lui o lei?di A. Gorga
TEATRO NUOVO corso M. D’Azeglio 17, tel.
65.00.200. Il Gesto e l’anima 35° Rassegna
internazionale di danza e arti integrate.
Venerdì 4 ore 21 Abbadream in The ultimate Abba Show. Sabato 5 ore 21 Mvuyla Sungani company e Marlene Kuntz Live in Il
vestito di Marlene
OFFICINA CAOS piazza E. Montale 18 A, tel.
011 73.99.833. Mercoledì 16 e giovedì 17
ore 21: “DIES. Giorni contati” di Stalker
Teatro, regia di Gabriele Boccacini, musiche originali di Riccardo Ruggeri.
PICCOLO REGIO GIACOMO PUCCINI. Al Regio
in famiglia: lunedì 7/4 ore 20 al Teatro Regio: L’arca di Noè, opera di B. Britten. C.
Bertola direttore. Regia di E. Marini. Solisti
e Coro di voci bianche del Regio e del Conservatorio diretti da C. Fenoglio
PICCOLO TEATRO DRAVELLI via Praciosa 11, tel.
011 68.22.122. Santibriganti Teatro e Fonda-
zione Dravelli presentano “La domenica andandoateatro”.Domenica6aprileore11Claudio e Consuelo in “Dal paese dei balocchi”
SOLFERINO piazza Solferino 2, tel. 011
56.23.800. Giovedì 3 ore 13.45, per la rassegnaMezzogiornoaTeatro,èinscena“Terza
liceo 1939”, tratto dall’omonimo romanzo
di Marcella Olschki con i Giovani Talenti del
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zaz Kompainia (Paesi Baschi) / Palcoscenico Danza
Sala Prove. Da venerdì 4 aprile Ultima notte Mia. Mia Martini. Una vita. di Aldo Nove, con Erika Urban. Progetto e regia di Michele De Vita Conti
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Area Teatrale presenta Parlami di tuo padre. Domenica 6 ore 18, per la rassegna
“Con occhi nuovi”, LiberamenteUnico presenta Polvere - La vita che vorrei
TEATRO CIVICO GARYBALDI DI SETTIMO TORINESEviadeiPartigiani4-SettimoTorinese,
tel. 011 80.28.456. Stagione 2013/2014 “Fisico Bestiale” Sabato 5 e Domenica 6 aprile
ore 21 Marco Ferrero e Gianluca Cerutti in
“Grand Hotel Serenase” di Manuel Bona
TEATRO DELLA CONCORDIA c.so Puccini - Venaria, tel. 011 42.41.124. Cite - CapasCompagnia di Circo “eia” e Jordi Aspa. Sabato 5
aprile. Ore 21
TEATRO DI DIONISO via Manzoni 3, tel. 011
51.72.826.Martedì8aprileore21pressoTeatro Alfieri di Asti, L’Origine del Mondo, ritratto di un internoscritto e diretto da Lucia
CalamaroconDariaDeflorian,FedericaSantoro e Daniela Piperno
TEATROILMULINOviaRivaPo9-Piossasco,tel.
011 90.41.984. Il berretto a sonaglidi Luigi
Pirandello. Venerdì 4. Ore 21
TEATRO MARCHESA corso Vercelli 141, tel.
338 87.06.798. Da Venerdì 4 a Domenica 6
Feriali ore 21, Festivi ore 16, per la Settimana
mondiale della Danza dedicata a Rudolf Nureyev con i ballerini dell’Araba Fenice, Susanna Egri, il Gabbiano e il Centro Danza Ciriè
TEATRO REGIO. Ore 15.30 Al Regio dietro le
quinte, visita guidata al teatro. L’Orchestra
apuntate:abbonamentoa3concerti.GliArchi(9/4ore20,TeatroRegio),iLegni(11/4ore
20,PiccoloRegio),gliOttoni(13/4ore11,Teatro Regio)
TEATRO SAN PAOLO via Berton 1. Rumorsdi
NeilSimon,regiadiLucianoCaratto.Venerdì
4 e sabato 5. Ore 21
TEATRO SUPERGA piazzetta Macario - Nichelino www.teatrosuperga.it, tel. 011
62.79.789. Stagione di Prosa: “Lisistrata”
(12/4) ore 21, regia di Andrea Battistini Compagnia Teatro Castalia/Teatro Superga
TEATRO VITTORIA via Gramsci 4, tel. 011
51.76.246.Unionemusicale.ConcertoFrancois Thirault violoncello, Saskia Giorgini
pianoforte. Musiche di Strauss, Poulenc,
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W
LA STAMPA
MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014
Il tempo
Sole tra velature, domani più nubi al Nord-Ovest, poi piogge al Centro-Sud
SITUAZIONE
NORD
CENTRO
SUD
L’alta pressione che ha
determinato tempo soleggiato
e mite a inizio settimana sta
per cedere per l’avvicinamento
verso est di una depressione
atlantica. Ancora oggi il tempo
sarà in prevalenza soleggiato,
ma da domani tornano nubi
accompagnate da qualche
pioggia, specie venerdì sulle
regioni centrali.
Tempo in prevalenza
soleggiato con transito di
velature e addensamenti su
Liguria, zone prealpine e ovest
Piemonte, più estesi in serata.
Possibili isolati rovesci sui
rilievi piemontesi. Venti deboli
o moderati meridionali su
Liguria e Basso Piemonte,
deboli variabili o occidentali
altrove. Mari poco mossi o
mossi.
Giornata soleggiata con
transito di velature a tratti
estese nel pomeriggio e in
serata, e addensamenti
mattutini su Toscana, Umbria e
coste del Lazio. Venti deboli o
moderati da sud-est sul
Tirreno, deboli variabili altrove.
Mari poco mossi o mossi, fino
a molto mossi intorno alla
Sardegna.
Tempo stabile e soleggiato
sulle regioni meridionali con
passaggio di lievi velature,
specie in serata, e qualche
addensamento nuvoloso al
mattino sulle coste
campane. Nel pomeriggio
formazione di nubi sparse
sull’Appennino. Venti deboli
o moderati variabili con
mari poco mossi o mossi.
NUVOLOSO
POCO NUVOLOSO
IN EUROPA
Il Sole
LE PREVISIONI DI OGGI
SOLE
COPERTO
DOMANI
VARIABILE
Tempo .63
.
PIOGGIA DEBOLE-MODERATA
PIOGGIA INTENSA
TEMPORALE
NEBBIA
VENTO
NEVE
Culmina
alle ore
13.14
Sorge
alle ore
6.54
Tramonta
alle ore
19.35
PRIMO
QUARTO
La Luna
Si leva Cala
alle ore alle ore
8.22
22.46
07-apr
MARE CALMO
POCO MOSSO
MARE MOSSO
MARE AGITATO
Una vasta
depressione
atlantica in
avanzamento verso
oriente determina
qualche pioggia
sulle Isole
britanniche e sulla
Penisola Iberica.
Sul resto del
continente in parte
soleggiato, con
qualche temporale
sui Balcani e
temperature più
fredde sulle regioni
nord-orientali.
Le precipitazioni attese oggi
LA TENDENZA DELLE
TEMPERATURE
In aumento sulla Sardegna e
Sicilia settentrionale; altrove
generalmente stazionarie o in
lieve calo.
Trento
8 22
Aosta
7 19
Torino
8 20
Milano
8 20
Genova
11 17
Venezia
9 21
Bologna
9 22
Firenze
9 21
Perugia
7 19
Aumento della nuvolosità su tutta la Penisola,
ma con poche piogge e concentrate su
Piemonte e Sardegna.
Trieste
10 22
Ancona
11
L‘
4
DEBOLI
18
Roma
8 21
DOPODOMANI
5
basso
18
FORTI
MOLTO FORTI
Foggia
7 22
Vigilanza meteo di oggi e domani
Bari
9 21
Napoli
9 21
Alghero
10 23
MODERATE
Possibili isolati rovesci in serata su Alpi
occidentali.
Potenza
4 17
Cagliari
11 21
Catanzaro
7 20
Palermo
10 23
Reggio Calabria
10 23
Catania
11 22
Soleggiato sull’Estremo Sud; altrove nubi con
piogge su Piemonte, Emilia-Romagna e regioni
centrali.
ALGERI
ANKARA
BAGHDAD
BANGKOK
BEIRUT
BOMBAY
BRASILIA
BUENOS AIRES
CALGARY
CARACAS
CASABLANCA
CHICAGO
CITTÀ DEL CAPO
CITTÀ DEL MESSICO
DAKAR
DUBAI
FILADELFIA
GERUSALEMME
HONG KONG
IL CAIRO
JOHANNESBURG
KINSHASA
LA MECCA
L'AVANA
LOS ANGELES
MANILA
MELBOURNE
MIAMI
MONTREAL
NAIROBI
NEW YORK
NUOVA DELHI
PECHINO
SHANGHAI
SINGAPORE
TOKYO
WASHINGTON
MIN ˚C MAX ˚C OGGI
15
2
10
27
12
21
19
19
-8
20
12
2
14
13
19
17
10
6
19
11
13
23
24
20
9
25
23
21
-1
16
3
17
9
10
25
6
7
26
15
17
38
22
35
25
22
-1
31
18
4
18
26
25
29
17
17
22
23
23
30
35
33
17
33
24
25
8
27
14
34
22
17
30
17
21
MODERATA
ELEVATA
ESTREMA
A cura di www.nimbus.it
Centimetri-LA STAMPA
Mercoledì I tempi del mondo
Tempo e temperature previsti nel mondo e in Europa
CITTÀ
NESSUNA
Nessuna situazione di allerta.
CITTÀ
AMSTERDAM
ATENE
BARCELLONA
BELGRADO
BERLIN
BERNA
BRATISLAVA
BRUSSELS
BUCAREST
BUDAPEST
COPENHAGEN
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EDIMBURGO
HELSINKI
ISTANBUL
LISBONA
LONDRA
LUBIANA
MADRID
MOSCA
OSLO
PARIGI
PODGORICA
PRAGA
REYKJAVIK
ROMA
SARAJEVO
S. PIETROBURGO
SOFIA
STOCCOLMA
TALLINN
TIRANA
VARSAVIA
VIENNA
VILNIUS
ZAGABRIA
MIN ˚C MAX ˚C OGGI
9
10
11
10
6
4
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8
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11
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2
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11
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22
16
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15
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20
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7
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19
2
17
7
3
17
9
18
5
20
Forum meteo a Parigi e Sos dall’Onu
sugli effetti dei cambiamenti climatici
LUCA MERCALLI
V
i scrivo da Parigi, dove - in atmosfera da fine maggio, con cielo appena velato e 22°C - è iniziata l’11ma edizione del «Forum International de la Météo et du Climat»
(www.iwf-fim.com), nell’ambito della
Settimana francese dello Sviluppo Sostenibile (www.developpement-durable.gouv.fr).
Non è un caso che l’adattamento ai
cambiamenti climatici sia il filo conduttore del carnet di eventi, tra gli altri, ieri il convegno internazionale «Come prepararsi al clima di domani?» e,
oggi, l’incontro rivolto a presentatori e
comunicatori meteo nei media (100 intervenuti da 40 Paesi), programmato
dalla World Meteorological Organization (Wmo). Proprio lunedì 31 marzo,
infatti, l’Ipcc ha presentato il secondo
volume del suo Quinto Rapporto sui
Cambiamenti Climatici, dedicato a impatti, adattamento e vulnerabilità. Le
oltre 2500 pagine (scaricabili con la
sintesi su http://ipcc-wg2.gov/AR5/report/final-drafts/) tratteggiano - distinguendo tra regioni del mondo, ambienti naturali e settori delle attività
umane, dall’agricoltura alla salute - le
conseguenze del clima in cambiamento nel XXI secolo, già presenti, ma che
diverranno critiche soprattutto nelle
zone più povere e dunque vulnerabili
del Pianeta, con effetti esacerbati da
fenomeni meteorologici estremi e da
probabili conflitti per l’accesso ad acqua potabile, cibo e altre risorse.
La Wmo ha inoltre diramato il rapporto sul clima globale nel 2013: sesto
anno più caldo dal 1850 (0.5°C sopra la
media), il più rovente dal 1910 in Australia e il più secco dal 1895 in Califor-
nia; in Europa centrale alluvioni a inizio giugno e caldo record (40°C) a inizio agosto; il tifone «Haiyan» che ha
colpito le Filippine in novembre è stato
tra i più intensi (6200 vittime) e il CO2
atmosferico ha toccato le 400 parti per
milione per la prima volta in 3 milioni
d’anni (www.wmo.int).
Tra gli eventi atmosferici rilevanti
degli ultimi giorni, piogge straordinarie e inondazioni in Australia orientale
tra martedì 25 e sabato 29 marzo (totale di 647 mm a Pacific Heights, Queensland: in 5 giorni, più del triplo della
norma del mese di marzo); 20°C a Mosca martedì 25, nuovo primato mensile, ma poi ieri è tornata la neve! Sviluppo esplosivo, domenica 30, del tifone
«Hellen» nel Canale di Mozambico (categoria 4, vento a oltre 240 km/h), ma
indebolitosi approdando lunedì in Madagascar.
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MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 LA STAMPA 64