W * In edicola con La Stampa * LA LA STAMPA STAMPA QUOTIDIANO FONDATO NEL 1867 MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 • ANNO 148 N. 91 • 1,30 € IN ITALIA (PREZZI PROMOZIONALI ED ESTERO IN ULTIMA) SPEDIZIONE ABB. POSTALE - D.L. 353/03 (CONV. IN L. 27/02/04) ART. 1 COMMA 1, DCB - TO www.lastampa.it Proposta in Commissione Lo «svuotacarceri» Locali storici d’Italia Divorzio in un anno La Camera ci riprova Coltivare marijuana non sarà più reato A Torino rinasce la «mensa» di Cavour Iniziativa di Pd e Forza Italia ma i partiti sono divisi. Tempi ridotti a 9 mesi se non ci sono figli minori Schianchi E UN COMMENTO DI Rimini A PAG. 9 Oggi diventa legge il provvedimento che prevede la depenalizzazione anche dell’immigrazione clandestina Francesco Grignetti A PAGINA 8 Il ristorante Cambio riapre il 14 Look antico e contemporaneo, si aggiunge un cocktail-bar Moliterni E UN INTERVENTO DI Gambarotta A PAG. 18 L’EUROPA E LA CRISI Senza lavoro al 13%: bruciati mille posti al giorno. In serata il presidente del Consiglio a cena con Tony Blair LE RIFORME Disoccupazione record Renzi: serve flessibilità PER SUPERARE L’EMERGENZA STEFANO LEPRI U n così alto livello di disoccupazione in Italia può essere fatto risalire a tre diversi errori del recente passato. Il primo è il ritardo con cui l’Italia ha dato inizio al risanamento del bilancio, nella seconda metà del 2011. Il secondo è la cattiva gestione della crisi dell’euro, tra istituzioni comuni deboli, sfiducia reciproca tra nazioni, ritardi. Il terzo errore lo commisero governi e istituzioni del mondo quando, a metà del 2010, si illusero che aggiustamenti di bilancio rapidi e contemporanei in molti Paesi avrebbero riportato la fiCONTINUA A PAGINA 29 Sui conti asse Francia-Italia. Hollande: Bruxelles sia più morbida Summit premier-Verdini il nodo è il Quirinale UGO MAGRI N emmeno 12 ore dopo l’impegno solenne del Cavaliere («confermiamo il nostro patto con Renzi»), ecco i due capigruppo di Forza Italia che minacciano di non votaCONTINUA PAGINA 6 Il tasso dei senza lavoro segna a febbraio un nuovo record: 13%, mai così alto dal 1977. Sempre alta anche la componente giovani, che tocca il 42,3% in lievissima diminuzione su gennaio, ma con un +3,6% su base annua. Renzi: si cura con la flessibilità. Asse Italia-Francia sui conti pubblici: per Hollande l’Ue dev’essere più morbida. DA PAG. 2 A PAG. 4 1 INTERVISTA La seconda vita di Letta “Prof a Parigi, non esule” Inizia un corso su Europa e populismi «Le Pen e Grillo non sono uguali Il voto di maggio è uno spartiacque» “Valls,ilRenzi franceseche salveràHollande” CESARE MARTINETTI Il neo premier francese è oltre il riformismo classico, sulla linea della sinistra alla Blair Attenti a Le Pen può diventare primo partito A PAGINA 11 Paolo Levi A PAGINA 11 Aline Arlettaz A PAGINA 5 ANCHE IL PRETE IN PIAZZA CONTRO LA DEMOLIZIONE ORDINATA DALLA PROCURA. SCONTRI E FERITI MORTO A 90 ANNI La Maddalena difende le ville abusive LeGoff,l’uomo che ciinsegnò ilMedioevo GLI USA E I REDDITI UN DIVARIO ALESSANDRO BARBERO SEMPRE PIÙ PERICOLOSO J acques Le Goff era l’ultimo dei grandi storici francesi del Novecento, noti al grande pubblico come la scuola delle Annales. Il suo è un cognome bretone, e significa «fabbro». Ma lui era nato a Tolone, nel profondo Sud della Francia mediterranea, coloniale e anche un po’ razzista, da una madre meridionale e cattolica e da un padre fonctionnaire della repubblica, professore di liceo e mangiapreti: impossibile immaginare uno sfondo più tipicamente francese. Nato nel 1924, Jacques approda a Parigi a ventun’anni, un po’ in ritardo, perché in mezzo c’era stata la guerra. FRANCESCO GUERRERA Q uesta è la storia di Joe. E di un paese, gli Stati Uniti, che si sta spaccando in due. Conobbi Joe per la prima volta circa un anno fa quando andai a vivere a Tribeca, il bel quartiere nel Sud di Manhattan. Joe stava vicino al semaforo del mio nuovo palazzo – un uomo di colore enorme con un piumone gigantesco che chiedeva ai passanti qualche dollaro o qualcosa da mangiare. Non sembrava avere gran successo. Alla vista di Joe, le CONTINUA A PAGINA 29 LAZAR ANSA Le ruspe in azione: sono 35 gli immobili sull’isola per i quali è stata disposta la demolizione Buongiorno MASSIMO GRAMELLINI 1 La Pinna e Salvaggiulo A PAG. 15 Palpeggia & patteggia soffiata che i munifici clienti delle baby prostitute di Roma potrebbero cavarsela con una semplice multa offre golose opportunità alla parte più esuberante del Paese. In cosa consiste il patteggiamento, se non in una tassa dilazionabile in comode rate? Chi ha pagato per fare sesso con una ragazzina eviterà la galera e soprattutto la gogna mediatica versando altri soldi, stavolta allo Stato. Un principio che già si applica agli evasori fiscali con qualche variazione: lì si paga qualcosa per non avere pagato, negli anni, molto di più. Ma se davvero anche il fiorente filone della prostituzione minorile si adeguerà al vangelo nazionale che ha sostituito il perdono con il condono e la logica retributiva con quella contributiva, a un delinquente danaroso risulterà pratica- mente impossibile finire in carcere o almeno sui giornali. Il settore degli abusi edilizi è già saldamente sotto controllo. Di quello fiscale si è detto e anche nei campi promettenti della contraffazione alimentare, sanitaria e ambientale le garanzie di impunità in cambio di una piccola mancia risultano di giorno in giorno più affidabili. Magari è sempre andata così e le cattedrali sono state costruite con i contributi di peccatori pentiti e recidivi. A maggiore ragione non posso tacere un’ingiustizia palese. Qui l’unico benestante e presunto «nipotomane» che rischia di finire ai servizi sociali, peraltro per una banale faccenda di tasse non pagate, è l’uomo che con un patteggiamento come si deve ci risanerebbe in un colpo solo il debito pubblico. CONTINUA A PAGINA 30 UN COMMENTO DI Bosco A PAG. 30 2 .Primo Piano STAMPA .LA MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 U LA CRISI I NUMERI DEL PAESE Hanno Matteo Renzi detto C’è bisogno Ministri di correre, perché i segnali di ripresa cominciano a vedersi ma non bastano Ignazio Visco Finora abbiamo visto una flessibilità inutile usata per abbattere i costi: vogliamo quella utile per crescere Pier Carlo Padoan (Economia) e Giuliano Poletti (Welfare): gli uomini che hanno le chiavi della riforma del lavoro MASSIMO DI VITA Giuliano Poletti Ora al via i controlli sui falsi co.co.pro e le partite Iva che nascondono rapporti da dipendente La disoccupazione tocca il 13% Renzi: “Numeri sconvolgenti, dobbiamo tornare sotto la doppia cifra”. Senza impiego 3,3 milioni di italiani ROBERTO GIOVANNINI ROMA Numeri «sconvolgenti», commenta Matteo Renzi. La disoccupazione continua a crescere, bruciando record dopo record. A febbraio erano in 3.300.000 gli italiani che cercavano - invano - un posto di lavoro, con un aumento del 9% rispetto allo stesso mese del 2013. In percentuale, il tasso di disoccupazione raggiunge il triste record di quota 13%, ma per quanto riguarda i giovani si arriva addirittura al 42,3%. Un disastro che fotografa un mercato del lavoro in crisi drammatica. Che non crea posti e che, anzi, continua a bruciare quelli che ci sono: in media, mille posti al giorno. Il premier Renzi, in visita a Londra da David Cameron, promette che «torneremo sotto la doppia cifra», un obiettivo da raggiungere, spiega, «nei prossimi mesi o nei prossimi anni». Non sarà facile però dare un impiego a 780mila persone. Il presidente del Consiglio afferma comunque che «c’è bi- Il premier: «Prepariamo un codice del lavoro in 50 articoli, oggi ce ne sono più di 2000» sogno di correre», perché i «segnali di ripresa» iniziano a comparire, ma «non sono sufficienti». A proposito di lavoro ribadisce la bontà del decreto legge presentato, che secondo la Cgil e parte del Pd aumenta la precarietà: «tutte le media- zioni sono possibili nel dibattito parlamentare ma non si può cambiare l’impostazione di fondo». C’è il decreto; c’è il disegno di legge; prima o poi arriverà anche una drastica revisione della normativa. «In Italia ci sono 2.100 articoli di legge sul lavoro - afferma Renzi - è normale che alla fine si finisca in tribunale. Noi abbiamo in testa un codice del lavoro, di 50-60 articoli, traducibile in inglese». L’altro giorno il governatore di Bankitalia Ignazio Visco se l’era presa con i sindacati, ma ieri ha messo in guardia dall’abuso della flessibilità. Criticando severamente la flessibilità introdotta nel recente passato, che definisce «non utile, utilizzata da imprese che non hanno innovato» per un lungo tempo, «sfruttando» la flessibilità semplicemente per ridurre «il costo del lavoro». Insomma, per Visco occorrerebbe perseguire una strada «diversa», coniugando l’interesse delle aziende con quello dei lavoratori. Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti considera «allineati alle previsioni» i dati sulla disoccupazione, ma soprattutto contesta «in maniera radicale l’affermazione che il decreto» sul lavoro «precarizza la situazione». Meglio, aggiunge, avere «un buon contratto a termine» e fare in modo che altre tipologie (come partite Iva e co.co.pro.) non vengano utilizzate strumentalmente. Proprio per questo il ministero rafforza i controlli sull’utilizzo improprio dei collaborazioni e partite Iva che mascherano lavoro dipendente che potrebbe essere L’Eurogruppo ScontriadAtene davantialParlamento 1 Qualche tafferuglio fra un gruppo di dimostranti di estrema sinistra di Antarsya che protestavano contro la presenza in Grecia dei ministri delle Finanze dell’Ue per una riunione dell’Eurogruppo e agenti di polizia è avvenuto ieir sera nel centro di Atene. Lo riferiscono le radio locali. Gli incidenti sono avvenuti vicino a alla centrale piazza Syntagna, davanti al Parlamento. I dimostranti hanno lanciato sassi e bottiglie, la polizia ha risposto con lacrimogeni. regolarizzato con i (flessibili e licenziabili) contratti a termine. Parte anche un gruppo di lavoro per valutare eventuali semplificazioni normative. Tuttavia nel 2013 il bilancio dei controlli in questo campo è davvero scarso: in tutto, solo 19.000 co.co.pro e false partite Iva sono stati «riqualificati». Oggi comunque è atteso l’incontro tra Poletti e i parlamentari del Pd, molti dei quali hanno chiesto modifiche al decreto legge. I sindacati continuano con il loro pressing: la Cgil chiede «un Piano straordinario per il lavoro giovanile finanziato da una patrimoniale e non una generalizzazione della precarietà», mentre il leader della Cisl Raffaele Bonanni chiede a Renzi di «indicare una via d’uscita concreta». I dati La fotografia dell’Istat Gli ingegneri della Micron si offrono su e-Bay Bruciati mille posti al giorno Donne meglio degli uomini A febbraio è rallentata la caduta tra gli under 25 GIUSEPPE BOTTERO TORINO Nell’ultimo anno ogni giorno mille italiani hanno perso il posto. In attesa del pacchetto di misure che dovrebbe dare fiato al lavoro, bisogna prendere atto della fotografia scattata dall’Istat, che certifica l’ennesimo record della disoccupazione. A febbraio il tasso è salito al 13%, il dato più alto dall’inizio delle rilevazioni dell’istituto, nel 1977. Non è il solo elemento preoccupante, perché nell’ultimo periodo ha cominciato a cedere anche l’occupazione. L’aumento del tasso, infatti, è dovuto soprattutto al calo degli occupati. Risultato: i senza lavoro, ormai, sono oltre 3 milioni e 307mila. Un’enormità. A pagare il prezzo più alto sono i giovani, le più rapide a riorganizzarsi, negli ultimi mesi, sono state le donne. Tra gli uomini, soprattutto, LE STIME DEGLI ANALISTI Per vedere un’inversione di tendenza bisognerà aspettare il secondo semestre vanno cercati gli inattivi: 19 mila nell’ultimo mese. Da qualche tempo neppure il confronto europeo ci aiuta: solo Grecia e Cipro hanno registrato un aumento della disoccupa- zione più forte di quello italiano. Non confortano neppure i dati su chi ha un impiego: la quota di chi la mattina si alza e va al lavoro si assottiglia sempre più (il 55,2%), con quasi la metà della popolazione fuori dai giochi. In questo caso, ragionano gli analisti, si è tornati indietro di 14 anni, annullando tutta la crescita accumulata dai primi anni del duemila, caratterizzati dall’entrata in vigore della legge Biagi, fino allo scoppio della crisi, nel 2008. Resta critica la situazione degli under 25, che scontano un tasso al 42,3%, in diminuzione di 0,1 punti percentuali rispetto al record toccato a gennaio ma in aumento di 3,6 L’azienda americana Micron si appresta a licenziare più di 400 tra ingegneri, matematici ed informatici. Le eccellenze del gruppo, dopo aver fatto sentire la loro protesta via web, ora si mettono «in vendita» sul sito di aste online punti nel confronto tendenziale. Ma quelli davvero in ginocchio sono i loro fratelli maggiori, i ragazzi tra 25 e i 34 anni: oltre 928 mila (il 17,7%) sono a caccia di un impiego, dice una elaborazione di Astraricerche e Manageritalia. Anche i 35-40anni disoccupati sono più numerosi dei giovanissimi (751.951 persone, il 9,9%). «È molto più elevata e grave la disoccu- pazione dei 25-34enni», spiega il presidente dell’associazione dei manager Guido Carella. Confortano (parzialmente) solo i numeri sulle donne. La disoccupazione femminile (13,6%) resta più alta di quella maschile (12,5%) e ancora più marcata è la differenza sull’occupazione (46,6% contro 64%), ma guardando agli scarti mese su mese, le donne ne escono un po’ meglio, con R LA STAMPA MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 Primo Piano .3 . I giudizi sul governo italiano Taccuino Retroscena MARCELLO SORGI MARCO ZATTERIN CORRISPONDENTE DA BRUXELLES Ilpremierpunta sull’Europa masicomplica lapartitadelSenato L a Francia parla con accento italiano», ha scritto ieri l’agenzia francese Afp. Il titolo certificava l’interessata attenzione di Francois Hollande - e del suo governo rimpastato dopo la batosta elettorale alle amministrative - per la parabola euroriformista di Matteo Renzi. Parigi è alla ricerca di margini di spesa. Insegue fra le pieghe dei trattati Ue un metodo per finanziare riforme, crescita e lavoro, il triangolo che può vincere la crisi e l’onda populista. Proprio come Roma, con cui pare tentata di elaborare un inedito patto di flessibilità europea. Tutti i segnali dicono che il modello di Renzi suscita interesse. E fa proseliti. Il premier ha incassato l’appoggio di Frau Merkel - che lo ha spronato ad andare avanti e fare i compiti a casa -, quindi quello del presidente americano, Barack Obama - «colpito» dalla volontà di rinnovamento. A sentire Hollande sembra poi che adesso il contagio e l’Italia siano due parole nuovamente abbinate: però non quando si parla di crisi finanziaria, quando si parla di un nuovo metodo per l’intervento sull’economia e sui conti pubblici. La formula appare dalle parole pro- I Il francese La tedesca L’americano Sposa la linea europea di Renzi «Sono colpita» dal governo italiano Anche Obama ha lodato il premier François Hollande Angela Merkel Barack Obama Bisognerà tenere conto del nostro contributo all’Ue nel valutare la forza del rigore Le sue riforme vanno nella direzione giusta Rispetterà gli impegni presi Ho fiducia nel premier, saprà portare avanti il Paese: ha una visione chiara IL CONFRONTO Padoan: «Bisogna trattare sui tempi, non sulle regole» L’Ue dice no ma poi tratta nunciate ieri da Pier Carlo Padoan alla fine del primo giorno di lavori dei ministri Ecofin ad Atene. «Ci sono margini nelle regole europee che legano lo sforzo per le riforme strutturali alla possibilità di modulare i tempi di aggiustamento (di bilancio) e non la sua direzione, che non deve mutare». Serve «una nuova agenda dell’Unione economica» che coniughi «l’importantissimo» aggiustamento fiscale con la crescita. Si tratta di essere seri sulle riforme e ragionare sul debito con Bruxelles. Non sul deficit, come si sente dire spesso. I francesi sperano che funzioni. Sembrano tentati di avanzare in tandem coi cugini d’oltralpe, anche se Padoan rifiuta l’idea di un fronte dei paesi deboli contro i forti nell’Eurozona. Non ci sono richieste formali. Il tema è la flessibilità costruttiva, non la rottura degli schemi. Manuel Valls, nuovo premier socialista francese, afferma che «bisognerà convincere l’Europa che il nostro contributo a competitività e crescita deve essere tenuto da conto nel valutare il rispetto dei no- Lavoro, crescita, flessibilità Il modello Italia fa proseliti Hollande sulla linea di Roma: Bruxelles deve ammorbidirsi stri impegni». Hollande lancia il suo slogan: «Rinforzare l’economia francese è il miglior modo di riorientare l’Europa». Un problema è che non ci sono soldi, nei forzieri di Parigi come in quelli italici. Il secondo è che i sommovimenti euroscettici e populisti, qui come altrove, rendono necessaria un’invenzione che consenta di tornare a correre. Lunedì si è saputo che il 2013 francese è finito con un deficit del 4,3%, due decimi oltre le previsioni. Anche il debito sfora il 93,5% del pil. L’obiettivo negoziato con Bruxelles di un ritorno sotto il 3% nel 2015 si allontana paurosamente. Così Hollande e Valls sono a un bivio. Negoziare con l’Ue (all’italiana o con l’Italia) o sotterrare le ambizioni di ripresa? La risposta è nella domanda, per Parigi e Roma, e per Londra che ha tempi più lunghi per curarsi (2017), ma parte da un deficit al 5,3%. Bisogna persuadere Bruxelles allo scambio, spingere per barattare interventi virtuosi con un allentamento della presa sui conti. Si può fare? Il presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem ha detto ieri «che è nell’interesse di tutti avere una Francia forte» e lo è anche «che la Francia rispetti i suoi impegni di riequilibrio e riforme». Tiene la linea. E quando gli si chiede dell’Italia, «dice data la somiglianza delle domande, la risposta non può essere diversa», oltretutto Parigi NUMERO DI DISOCCUPATI E TASSO DI DISOCCUPAZIONE 13,0 11,8 Tasso di disoccupazione al 10% LA CADUTA DELL’OCCUPAZIONE (numero di occupati in migliaia dati destagionalizzati) (Dati mensili destagionalizzati - x 1.000 e in %) Disoccupati Tasso di disoccupazione ha già avuto due rinvii. Dietro le quinte c’è movimento. Una fonte Ue ammette contatti continui fra Bruxelles e il Tesoro: «Ci sono margini, piccoli». Non sulla clausola di investimenti che è considerata archiviata. Non sul disavanzo. Dunque sulla «modulazione», quanto fare e quando, invece di «se» farlo. La trattativa passa da qui, a patto che il Def (che arriva entro il 10) abbia numeri e contenuti convincenti. Bruxelles sosterrà le capitali se le capitali sapranno sostenersi. E se le riforme saranno vere, pure Berlino potrebbe alla fine accettare. Per Renzi (e per Hollande) sarebbe un trionfo. Non facile. Ma qual è l’alternativa? Totale 23.408 10,0 Giovani 15-24 anni 23.171 22.982 3.307 8,6 Centimetri LA STAMPA +760mila 7,9 22.908 7,3 22.580 22.900 1.514 6,5 2.547 22.216 1.367 1.277 1.147 1.185 1.031 nuovi dati sulla disoccupazione oltre il 13 per cento («sconvolgenti», li ha definiti Renzi, con l’occhio al 42,3 per cento dei giovani senza lavoro) sono piovuti sulla visita del premier a Londra e sull’incontro con il primo ministro inglese David Cameron, membro critico della Ue, con cui il presidente del consiglio ha subito condiviso l’insofferenza per il peso della burocrazia europea sul futuro dei singoli paesi dell’Unione. Renzi ha insistito sul decreto lavoro che affronta il Parlamento tra molte resistenze, soprattutto del Pd, e ha detto che senza flessibilità il problema della disoccupazione non può essere affrontato, dandosi l’obiettivo, assai ambizioso (ma difficilmente realizzabile, almeno a breve, secondo molti osservatori specializzati), di riportare il tasso dei senza lavoro sotto il 10 per cento. La visita di Renzi proseguirà anche oggi con una serie di incontri nella City, ma in sua assenza si sono fatte più forti le resistenze del centrodestra sull’annunciato progetto di riforma del Senato. Sebbene Berlusconi, con il suo consigliere politico Toti, ribadisca che l’intesa sui cambiamenti istituzionali regge, i due capigruppo di Forza Italia, che lunedì avevano firmato una nota congiunta di tono collaborativo, ieri hanno ribadito che il testo va modificato (Romani, presidente dei senatori, chiede che si valiti l’ipotesi di una quota di senatori elettivi) e che probabilmente si renderà necessario un nuovo incontro tra Berlusconi e Renzi, come quello del 18 gennaio al Nazareno in cui fu stretto il patto sulle riforme e sulla legge elettorale. Fermo restando che, a parte Grillo, nessuno, neppure la minoranza Pd che ieri sera ha tenuto riunioni separate tra le varie correnti, punta a far saltare la trasformazione del Senato, s’intravede il tentativo di rallentare i lavori parlamentari per impedire a Renzi di arrivare al 25 maggio, data delle elezioni europee, avendo incassato il voto di prima lettura di Palazzo Madama sulla riforma e quello definitivo sulla nuova legge elettorale. Un obiettivo che ieri il ministro Maria Elena Boschi ha ribadito, ma sulla cui strada ci sono ancora parecchi ostacoli da rimuovere. Fonte: elaborazione La Stampa su dati ISTAT 2008 2009 26 mila lavoratrici in più, a fronte di 65 mila uomini occupati in meno. Riportare il tasso dei senza posto al 9,9%, come auspicato ieri da Renzi, comporterebbe tagliare l’esercito delle persone a caccia di un impiego di circa il 24%, portandole da 3,3 a 2,5 milioni, quanti erano due anni fa. Il tasso però è un rapporto che mette a confronto quanti cercano un posto con il numero delle forze lavoro (occupati più disoccupa- 2010 2011 2012 ti). Per abbassarlo si potrebbe agire anche sull’altra leva, quella dell’occupazione, anche se probabilmente lo sforzo sarebbe ancora più impegna Ma il bollettino della crisi non è finito: spiega il centro studi di Unimpresa che ormai gli italiani in difficoltà sono 9,2 milioni. Ai 3,2 milioni di disoccupati, infatti, l’associazione somma i contratti di lavoro a tempo determinato, sia quelli part time (640mila persone) 2013 2014 2008 2009 sia quelli a orario pieno (1,57 milioni); vanno poi considerati i lavoratori autonomi part time (829mila), i collaboratori (351mila) e i contratti a tempo indeterminato part time (2,6 milioni). «Il dato Istat sulla disoccupazione conferma la nostra idea che sia ancora presto, visto l’usuale ritardo tra ciclo economico e tasso dei senza-lavoro e visto che la ripresa in atto è ancora in fase “embrionale”, per vedere un mi- 2010 923 2011 2012 2013 ‘14 glioramento delle condizioni sul mercato del lavoro», commenta Paolo Mameli, senior economist del servizio studi di Intesa Sanpaolo. Nella migliore delle ipotesi, spiega, visto che una (assai modesta) ripresa del Pil è iniziata solo a partire dal quarto trimestre del 2013, «si potrebbe avere una marginale discesa della disoccupazione solo nella seconda metà dell’anno». Jena Alternative O Renzi o il Senato, chi scegli? Mi faccia un’altra domanda. [email protected] 4 .Primo Piano STAMPA .LA MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 U GOVERNO LA VISITA A LONDRA Renzi l’ecumenico conquista sia Cameron sia Miliband Reportage ANDREA MALAGUTI INVIATO A LONDRA o creduto in Berlusconi. Faceva buone promesse. Non le ha mantenute. Ora mi fido di Renzi. Si muove in fretta. Potrebbe essere un ottimo leader anche per l’Europa» - Boris Johnson, sindaco Tory di Londra, abbandonando Lancaster House in bici. L’Uomo Passepartout. Alle nove di sera, Matteo Renzi, il bambino che voleva essere Tony Blair, si siede a tavola di fronte all’idolo della sua infanzia, un ex Capo di governo che per il primo ministro italiano è un po’ quello che Maradona è per Sorrentino. Solo che quello è spettacolo. E questo è potere. «Mi piace come ti muovi», gli dice Blair. La conclusione perfetta di una giornata quasi perfetta, in cui Renzi riesce con un’insolita narrativa trasversale deregulation ma più giustizia sociale, flessibilità ma meno distanza tra chi guida un’azienda e chi ci lavora - a incassare il consenso di David Cameron e di Ed Miliband, il leader conservatore che incarna lo spirito thatcheriano applicato al terzo millennio e il figlio dello storico marxista Ralph che testimonia l’anima egalitarista dei nipoti dei minatori e dei precari supertecno- H Il conservatore: “Bene sulle riforme”. Il laburista: “Mi ha impressionato” Il debutto del premier da Cameron 1 L’INCONTRO CON BLAIR L’ex primo ministro, idolo dell’ex sindaco, lo promuove: «Mi piace come ti muovi» logici di nuova generazione. Euroscettici e eurofanatici rassicurati dal leader di centrosinistra più amato dal centrodestra. «Non vogliamo più Europa, vogliamo un’Europa migliore». Buonsensismo ecumenico e postideologico. Una rivoluzione dolcemente spietata che promette di chiudere col passato senza seppellirlo. Mattina, ambasciata. Matteo Renzi, ribattezzato MatTony da un fotografo, incontra un centinaio di uomini d’affari. Italiani di successo. Finanzieri di Credit Suisse, Royal Bank of Scotland, Jp Morgan o Goldman Sachs. Anticipa le cose che dirà a Cameron. «Ci sono 2.100 regole sul lavoro. Portiamole a 50. Traduciamole anche in inglese. Innovazione, facilità e chiarezza». Quelli fanno sì con la testa. «I Downing Street David Cameron ha accolto Renzi nel suo appartamento a 10 Downing Street manager pubblici non possono prendere cento volte di più dei dipendenti. Le persone vanno valorizzate. Non sono oggetti». Pensa a Moretti. Al pubblico. Ma non solo a quello. Esce e va a Downing Street. Folla di telecamere. «I dati sul lavoro sono angoscianti», spiega. Incontra Cameron. Feeling consolidato. «Io sono di centrodestra e lui di centrosinistra, ma entrambi vogliamo riformare l’Unione Europea», dice il premier britannico. Renzi invece dice che entro il 2018 porterà la disoccupazione in Italia al di sotto della doppia cifra. «Se non raggiungo i risultati vado a fare altro». Cameron gli presenta la figlia Florence. «Questo è l’ex sindaco della città che porta il tuo nome». Risate. Renzi saluta e torna all’ambasciata per incontrare Ed Miliband, leader laburista, che per prendersi il partito ha fatto 2 New Labour 3 Renzi con il segretario del partito laburista inglese Edward Miliband fuori il fratello David. Hashtag Davidstaisereno. I tradimenti italiani sembrano il tea delle cinque. Parlano un’ora. Decidono di risentirsi dopo le elezioni. Di ricucire il filo del socialismo europeo. Miliband scivola fuori soddisfatto. «Matteo mi ha impressionato. Mi piace la sua idea di riforme». Bye bye. A presto. Prendiamoci l’Europa. Esce anche Renzi. Ancora folla di cronisti. Lui sorride con la diffidenza dissimulata di chi sa di essere continuamente esposto agli sguardi della gente. Va a Lancaster House dove, assieme a Boris Johnson, c’è da celebrare il 150 anniversario dell’arrivo di Garibaldi a Londra. Prosecco e tartine. Anche Johnson giura che Renzi è il futuro. «Destra o sinistra non importa. Importa il cambiamento». Così MatTony corre all’inaugurazione di «The glamour of italian fashion 1945- Tra sindaci L’incontro con il primo cittadino di Londra, Boris Johnson a Lancaster House MATTIA FELTRI fantastica questa cosa che Matteo Renzi piace tanto all’estero. Sono tutti entusiasti. Il primo è stato François Hollande, che lo guardava con invidia. Subito dopo è toccato ad Angela Merkel che ha detto (ma non era la prima volta) di essere rimasta «impressionata». Poi Barak Obama che ha parlato di giovane premier molto promettente. Ora David Cameron: «Sono con lui». E noi diamoglielo, se è l’Europa che ce lo chiede. È 2014» al Victoria and Albert Museum. «Moda e cibo sono fondamentali per l’Italia». Pienone di stilisti. E piccola contestazione. Un gruppo di ragazzi. Alcuni del Movimento 5 Stelle. Cartelli che dicono: «Benvenuto al primo ministro italiano non eletto». Il suo tallone d’Achille. Renzi li guarda di sguincio. Passa oltre. Altri baci. Ci sono Dolce e Gabbana e Valentino Garavani. Foto con Naomi Campbell. Che non sarà italiana ma resta una meraviglia. Altri abbracci. Soprattutto la cena, di nuovo in ambasciata, con Blair. «Grazie Matteo». «Grazie a te, Tony». L’uomo dei sogni, che adesso, quando lo guarda, gli sembra una stella lontana. Pare che brilli ma è una luce di decine di migliaia di anni fa. Adesso è lui Tony Blair. Anche se le urne ancora non gliel’hanno detto. E oggi l’incontro con la City Il politologo L’economista Hopkin: “Cauto scetticismo Se le riforme vanno in porto l’Italia cambia davvero” ALESSANDRA RIZZO LONDRA Professore Hopkin è associato alla London School of Economics Esprime un «cauto scetticismo» Jonathan Hopkin, professore associato di politiche comparate alla London School of Economics. «Non ci aspettiamo che l’Italia cambi molto, siamo abituati all’instabilità politica e alla stagnazione economica, ma se Renzi riesce a fare riforme importanti come quella al Senato, allora le cose cambiano. Direi che l’atteggiamento è un moderatamente scettico “stiamo a vedere”». Pero è giovane e vuole la «rottamazione» della vecchia politica. «È un passo avanti rispetto ai soliti settantenni, però anche Letta era giovane, e il suo governo tutto sommato ha deluso. La maggior parte della City ritiene che non abbia realizzato molto». Come vedete il Jobs Act? «Sono cose di cui si è parlato tante volte. Inoltre l’utilizzo di un’espressione inglese forse va bene per un pubblico italiano, ma qui non fa presa. Il punto è che si vogliono vedere risultati concreti. Non vedo per ora un’ondata di entusiasmo». Quali sono le priorità per la City? «I mercati finanziari guardano al rischio di default che adesso è sotto controllo. Poi il tema più ampio è vedere come promuovere la crescita nel lungo periodo. Qui l’Italia è vista non tanto per le sue potenzialità ma per il rischio che possa portare instabilità ai mercati. Fintanto che la Banca Centrale sta accanto al governo, e il governo non fa nulla di avventato, il focus non è sull’Italia». Le aspettative sono dunque minime? «Sì, ma Renzi è al governo da poco. Con riforme sostanziali e buone notizie economica, le percezioni possono cambiare. Certo, gioca contro di lui una tradizione in cui l’Italia non è vista come paese serio, e l’era Berlusconi non ha aiutato». Quanto conta l’essere il Blair italiano? «Non fa male. Avere la reputazione di essere dinamico e amico delle imprese, cioè quello che era Blair, è una cosa positiva. Il problema è che il progetto politico di Blair è vecchio di vent’anni». Melina: “Ma è la migliore delle alternative possibili C’è fiducia in Matteo” LONDRA Ricercatore Giovanni Melina della City University di Londra «Viene visto come il migliore dei mondi possibili», dice Giovanni Melina, ricercatore italiano in macroeconomia presso la City University London. «Renzi è un uomo nuovo che punta sul dinamismo. Ma sulla fattibilità della sua azione restano dei dubbi». A cosa sono legati questi dubbi? «Le prime mosse in campo di politica economica sono state volte ad abbassare il carico fiscale per le famiglie meno abbienti, per sfruttare i risparmi che si stanno cercando con la spending review. Molti ritengono che sarebbe stato meglio abbassare il carico fiscale per le imprese e dare una scossa all’attività produttiva, soprattutto visto l’alto tasso di disoccupazione e il basso tasso di competitività rispetto ai partner europei». Cosa piace? «Il fatto che il governo voglia dare un impulso all’attività economica, anche se lo sta facendo più dal lato della domanda che non dell’offerta. In generale Renzi viene visto come il migliore dei mondi possibili. In questo momento non si intravedono figure alternative. Credo ci sia la possibilità per il governo italiano di guadagnarsi la fiducia». Come? «Con la capacità di passare le riforme nel mercato del lavoro e nel sistema giudiziario. Poi la riforma della legge elettorale: all’estero appare strano che in un paese avanzato come l’Italia dopo un risultato elettorale non si sa chi debba andare al governo». Quanto pesa il rischio di instabilità politica? Meno di un anno fa era stato Letta a venire in visita a Londra. «All’estero sono abituati al fatto che in Italia i governi durino poco. Nel momento in cui intraprendono una relazione con un primo ministro, sanno che al prossimo incontro ce ne potrebbe essere uno diverso. Al momento la sensazione è che questo governo duri. Gli inglesi hanno fiducia soprattutto nella sua capacità di essere popolare». [A. RIZ.] LA STAMPA MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 Primo Piano .5 . U IL RITORNO IN CATTEDRA L’EX PREMIER Ha detto Renzi Non parlo di politica italiana Non sono un esule, ormai con i low cost Roma-Parigi è come Roma-Torino, in settimana sono alla Camera ALINE ARLETTAZ PARIGI uscita dalla crisi per Italia e Francia dipenderà dalle «buone decisioni che sapranno prendere i governi nazionali», dice Enrico Letta, ma soprattutto «dalle buone decisioni che saprà prendere l’Europa». Incontriamo l’ex premier italiano nel piccolo ufficio che temporaneamente gli è stato assegnato a SaintGermain-des-Prés, a Sciences-Po dove oggi pomeriggio si toglierà l’abito del politico per indossare quello del professore. Un ciclo di lezioni su «Europa, crescita e populismi» tra aprile e maggio. È un tema che gli è caro. Avrebbe voluto affrontarlo da presidente di turno dell’Unione europea nel secondo semestre di quest’anno. Dovrà limitarsi a seguirlo da analista. Ma in quella sottolineatura sulle «buone decisioni» che toccano all’Europa lascia il suo graffio politico. Sciences-Po (L’Institut d’Etudes politiques de Paris) insieme all’Ena e all’Ecole Polytechnique è una delle grandi scuole dove si forma la classe dirigente francese, ma non soltanto, perché ormai gli studenti per il 40 per cento sono stranieri. Letta è stato invitato dal direttore Frédéric Mion in quanto europeista riconosciuto in questo istituto, uno dei centri più all’avanguardia nella riflessione sui populismi. Ha l’aria rilassata, non porta cravatta, è la prima volta che accetta di parlare con un giornale italiano dopo aver lasciato Palazzo Chigi. Confessa di essersi fatto assorbire nei weekend dalla vita parigina con moglie e figli. È andato al cinema dopo molti mesi, ha visto «Diplomatie» di Volker Schlöndorff, è stato con i figli al Parc des Princes per assistere a una partita del Psg, il Paris Saint-Germain, dove da ex milanista, ha rimpianto ancora una volta Ibrahimovic: «Un giocatore eccezionale capace di calamitare su di sé l’attenzione di tutto lo stadio». Non sembra un esule: «Non lo sono affatto, ormai con i low cost Roma-Parigi è come Roma-Torino, in mezzo alla settimana sono a Roma in Parlamento o per seminari come quello alla Civiltà Cattolica sull’Europa nei prossimi giorni, continuo la mia attività di parlamentare. Ma son contento di rinnovare il mio legame con la Francia». Da bambino ha vissuto a Strasburgo, ricorda con dolcezza l’Alsazia, erano anni pre-Schengen e anche solo per attraversare il fiume e andare in Germania bisognava riempire moduli e mostrare i documenti: «E’ formativo vivere vicino al confine». Perché il populismo? «Al centro del dibattito in Europa in questo momento c’è il tema del populismo. Riguarda molti paesi, ma Francia, Italia e Gran Bretagna sono i più colpiti». Un fenomeno «alimentato e ingigantito» da una diffusa condizione di disagio. «Sono qui anche per capire – dice Letta – e mettere a fuoco la questione populista nel confronto con gli studenti dai quali spero di poter imparare molto». In Italia, ci dice l’ex premier, i giovani costituiscono la quota più forte dell’elettorato del Movimento Cinque Stelle, mentre i partiti tradizionali faticano con i giovanissimi. «Grillo e Marine Le Pen non sono la stessa cosa», dice, ma entrambi raccolgono un disagio comune e un voto contro le istituzioni. I sistemi elettorali diversi tra Italia e Francia fanno sì che Grillo abbia L’ L’errore dell’Europa Quando i due più grandi successi - moneta unica e superamento dei confini - si sono trasformati in fonte di malessere Elezioni decisive Sarà il vero spartiacque: si dovranno valutare le percentuali delle forze ostili all’Europa e il peso degli astensionisti Che pensano dell’Europa? Populismo È al centro del dibattito. Riguarda molti paesi, ma Francia, Italia e Gran Bretagna sono i più colpiti Vita privata Sono andato al cinema e ho anche portato i miei figli allo stadio a vedere Ibrahimovic e il Paris Saint Germain AUGUSTO CASASOLI/A3/CONTRASTO Enrico Letta, ex presidente del Consiglio, da oggi terrà un corso all’università di Parigi Letta professore a Parigi “Insegno a Sciences-Po ma non sono un esule” Comincia oggi a tenere un corso su Europa e populismi “Sono qui per capire, ma Grillo e Le Pen non sono uguali” molti deputati, la signora Le Pen, soltanto due. Ma le municipali francesi dello scorso weekend hanno fatto emergere una dimensione nuova e consistente del Front National: «Marine Le Pen ha rinnovato i contenuti del discorso politico di suo padre Jean-Marie. L’impatto sul voto europeo di maggio potrà essere significativo come pure in Gran Bretagna l’Ukip di Nigel Farage che vuol portare il Regno Unito fuori dall’Unione europea». Un forte voto a favore di questi partiti potrebbe avere un impatto altrettanto forte delle politiche europee. Ma perché la politica italiana non si è accorta del boom del movimento di Grillo? Letta confessa: «Non l’ab- biamo percepito, è stato un fenomeno inedito. Pensi che il 5 per cento degli elettori ha deciso di votare per i Cinque stelle solo negli ultimi giorni. I sondaggi lo davano al 20, hanno preso il 25 per cento e questo ha sconvolto l’equilibrio politico». La legittimità delle istituzioni, delle classi dirigenti, delle istituzioni politiche è al livello di guardia. I sondaggi danno ancora i grillini molto in alto. Che si può fare? «Un’Europa più semplice in grado di dimostrare meglio che cosa ha fatto di positivo per gli europei. Ma soprattutto deve tornare la crescita, altrimenti avremo un grosso problema e rischiamo la catastrofe». Dove, come, quando l’Europa ha sbagliato nel rapporto con i cittadi- ni? «Quando i due più grandi successi - la moneta unica e il superamento dei confini - si sono trasformati in fonte di malessere». Vediamo. I confini? «Potersi spostare liberamente da un paese all’altro per vivere e per lavorare è un enorme successo, ma l’immigrazione è mal percepita, viene associata alla criminalità e ha generato paura». E la moneta? «Nei primi anni, prima della crisi quando c’era prosperità, è stata un grande successo; poi la curva della disoccupazione ha cominciato a salire insieme all’insofferenza per l’euro». Il 25 maggio si vota per il Parlamento europeo e si ha la sensazione che per la prima volta al centro di queste elezioni ci sia davvero l’Euro- pa, non solo il riflesso delle battaglie politiche nazionali. L’Europa è in gioco: da una parte gli europeisti, dall’altra gli anti-europeisti. «Questo sarà il vero spartiacque: si dovranno valutare le percentuali delle forze ostili all’Europa e valutare il peso degli astensionisti. Anche loro saranno decisivi e noi dovremo porci questa domanda chiave: cosa pensa dell’Europa un elettore che non va a votare?». E saranno decisi anche gli eletti e cioè il tipo di personale politico che arriverà nell’aula di Strasburgo. Nelle liste si trovano spesso personaggi singolari, ci saranno gli specialisti della comunicazione, non mancheranno i demagoghi, si spera anche in qualche politico responsabile capace di non nascondere la verità agli elettori, soprattutto se spiacevole. «Certo – dice Letta – queste elezioni sono veramente un passaggio cruciale e abbiamo bisogno di capire che tipo di politica ci aspetta per il futuro e quali saranno davvero le relazioni tra cittadini ed eletti». Enrico Letta dà l’impressione di essere un uomo in piena riflessione, cosa rara per un politico. Studia, medita, trepida per il suo Pd e come un medico ascolta il battito del cuore dell’Europa. Prima di lasciarlo non possiamo non chiedergli come valuta le prime mosse di Matteo Renzi, ma su questo punto non concede nemmeno una battuta: «Sono in Francia, non parlo di politica italiana». È la scusa abituale con cui i politici francesi sfuggono alle domande sulla Francia quando sono all’estero. Ma è una buona scusa. 6 .Primo Piano STAMPA .LA MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 U RIFORME LE TRATTATIVE Vertice Renzi-Verdini Forza Italia insiste “Servono modifiche” Incontro fra i due nel weekend, ma Berlusconi avverte: no ai diktat Retroscena UGO MAGRI ROMA migliori per il varo definitivo dell’«Italicum», sicuramente non prima delle Europee in modo da aggiustarlo in corsa alla luce dei risultati. Dunque i dubbi circa le intenzioni del Cav non sono affatto campati per aria: di lui Renzi si può fidare? Non è che starà ricambiando idea? Vista con gli occhi di Berlusconi, la questione è rovesciata. In queste ore ALESSANDRO DI MEO/ANSA Denis Verdini si è intrattenuto a lungo con Renzi nei giorni scorsi l’uomo si sta chiedendo che cosa mai abbia in mente Matteo, e se per caso tutta questa sua enfasi sulle riforme più impervie, a cominciare da quella di Palazzo Madama, non sia per caso animata dalla segreta speranza che qualcuno gli faccia lo sgambetto, dentro o fuori il Pd poco importa, in modo da andare alle urne in autunno e da presentarsi all’Italia come colui al quale è stato impedito un rinnovamento di storica portata, trampolino di lancio per stravincere le elezioni con qualunque sistema elettorale... Questo sospetta Berlusconi di Renzi. Per cui l’ultima cosa che gli passa per la mente è di restare con il cerino in mano, prendendosi la colpa di avere SEGUE DALLA PRIMA PAGINA re la riforma del Senato, quella su cui il premier è pronto a giocarsi tutto. Tanto Romani quanto Brunetta snocciolano 4 condizioni per un via libera: il nuovo Senato dovrà essere scelto dai cittadini, non dovrà essere invaso dai sindaci, non potrà eleggere il Presidente della Repubblica e il Capo dello Stato non dovrà scegliere 21 dei futuri 148 membri. In più, e siamo alla quinta richiesta, i due esponenti berlusconiani pretendono il rispetto degli accordi all’origine, secondo cui la legge elettorale va approvata prima di quella del Senato. Infine, Forza Italia si riserva di aggiungere nuova carne al fuoco, sotto forma di elezione diretta del premier o del Presidente... Per cui nel Pd si interrogano su cosa stia succedendo, se debbano credere a Silvio, oppure ai suoi luogotenenti. Tra l’altro, il presidente del Consiglio s’era lungamente intrattenuto nel weekend con l’ambasciatore berlusconiano numero uno, vale a dire Verdini. Insieme, avevano sviscerato i vari aspetti della riforma in questione e perfino (se si crede a fonti molto ma molto addentro) la scelta di attendere tempi il caso MATTIA FELTRI ROMA Sondaggio Istituto Piepoli Due italiani su tre: via subito il bicameralismo NELLO SCONTRO TRA MATTEO RENZI E PIETRO GRASSO SULLA RIFORMA DEL SENATO, CHI HA RAGIONE? QUANTO REPUTA IMPORTANTE LA RIFORMA DEL SENATO PER IL BENE DEL PAESE? Grasso, perché un cambiamento così importante deve essere meditato e discusso approfonditamente Senza opinione Renzi, perché la semplificazione e i tagli alla spesa della politica sono il punto di partenza per il cambiamento 22% Per nulla 33% Abbastanza Poco 15% Centimetri LA STAMPA Molto 3% 63% Senza opinione 15% 43% presentato è stato eseguito da Istituto Piepoli il giorno 31 marzo 2014 per «La Stampa» con metodologia Cati, su un campione di 500 casi rappresentativo della popolazione italiana maschi e femmine dai 18 anni in su, segmentato per sesso, età, Grandi Ripartizioni Geografiche e Ampiezza Centri proporzionalmente all’universo della popolazione italiana. Il documento della ricerca è pubblicato sul sito www.agcom.it e/o www.sondaggipoliticoel ettorali.it. Sull’abolizione del Senato cresce il fronte del “sì, però” Tutti vogliono la trasformazione, ognuno a modo suo ulla trasformazione del Senato sono tutti d’accordo ma sono anche tutti in disaccordo. Questo per assolvere subito Beppe Grillo che zione dei senatori: «In questo Paese oggi è allibito dalla facilità di modifica abbiamo ancora bisogno di uomini della Costituzione quando ieri era alli- espressi direttamente dal popolo». bito dalla difficoltà di modifica della Stefano Esposito, del partito demoCostituzione («Non è un dogma né un cratico, amplia la considerazione: totem», ottobre 2012: voleva inserirvi «Metterci dentro i sindaci non penso il referendum senza quorum). Perché sia una buona idea». Quindi i sindaci la Carta, come la politica, è di gomma no, gli eletti sì e pure gli italiani nel e si lascia tirare di qua e di là. E se si mondo. tratta di riforme, poiché chiunque le Vi sembra il solito delirio? Siamo vuole e chiunque le soltanto all’inizio. vuole a sua immagiIL FRONTE PRO-ELEZIONE Ecco, il segretario ne e somiglianza, Lega, Matteo Mauro: «Servono uomini della cioè perfette come Salvini, che cambia espressi dal popolo» strada: «La riforma una sfera, le qualità elastiche del dibatti- Esposito (Pd): no ai sindaci è zoppa», si abolito diventano compescano le prefetture. titive. E così sulla trasformazione del E comunque, secondo il contributo del Senato sono (quasi) tutti d’accordo governatore leghista del Veneto, Luca ma anche (quasi) tutti in disaccordo Zaia, «si doveva dimezzare anche la perché, per esempio, Pierantonio Za- Camera». La qual cosa propone la stonettin (FI) non vorrebbe un’assem- rica alleanza fra Lega e Psi che, nella blea che «così è un dopolavoro» e allo- persona di Enrico Buemi, dettaglia la ra il Senato sarebbe meglio abolirlo proposta: quattrocento deputati, duedel tutto, mentre Aldo Di Biagio (po- cento senatori e poi «differenziare le polare ex finiano) vedrebbe bene l’in- funzioni». Infatti, come dice quel vecserimento di rappresentanti degli ita- chio osso della politica parlamentare liani nel mondo, intanto che il suo di Pino Pisicchio (vicepresidente del compagno di partito Mario Mauro è Centro democratico, partito effettivadei numerosi convinti che serva l’ele- mente esistente) «il sistema di pesi e S 6% 1 Il sondaggio qui Palazzo Madama Con l’ipotesi di riforma avanzata dal governo cambiano le funzioni del Senato che sarà composto da sindaci, governatori e consiglieri regionali più 21 senatori nominati dal Colle contrappesi è fondamentale». Dunque, secondo Pisicchio, riforma sì e dunque riforma no. Si riprenda in mano tutto perché, spiega Nichi Vendola (Sel), riforme sì ma «non ci piace la modalità ricattatoria». Posizione che scala le cime della temerarietà in Gabriella Giammanco (FI), una che parte dalla democrazia interna del suo par- appiccato l’incendio. Il fido Verdini va oltre, ha una sua teoria enunciata in sede riservatissima: «Dobbiamo assecondare il premier, farlo sentire comodo, abituarlo a trovare in noi una sponda, anche al prezzo di inghiottire qualche boccone amaro. Dimodoché, quando gli ex comunisti del Pd saranno al limite della sopportazione, e quel partito arriverà a implodere, noi diremo a Renzi: “Se vuoi andare avanti, amico bello, devi fare un governo con noi; altrimenti ti lasciamo in pasto ai compagni”». In Forza Italia, che è una Babele, altri la vedono in modo opposto: a tenere il coltello dalla parte del manico credono che sia Renzi e non già Berlusconi. Il minimo comune denominatore è comunque di non presentarsi agli occhi del paese come quelli che remano contro: esemplare in tal senso un’intervista a «Repubblica» del consigliere politico Toti. E allora, come mai queste uscite a muso duro dei capigruppo, sicuramente sponsorizzate dal Capo? Berlusconi ha letto la riforma, la considera figlia della fretta e progettata «coi piedi». In particolare, così come è stato immaginato, sarebbe un Senato tutto di sinistra, e di eleggere un Presidente della Repubblica il centrodestra se lo sognerebbe per i decenni a venire. Dunque l’ex-premier manda a dire tramite Brunetta e Romani che se Renzi è pronto a discutere nel merito, no problem; se viceversa si tratta di un prendere o lasciare, allora tutto si complica. Certe aperture del ministro Boschi lasciano intuire che il dialogo continua. Riforme sì, anzi riformissime con Maurizio Gasparri incrollabile nel convincimento che «il bicameralismo va superato» ma «rilanciamo l’elezione diretta del capo della Stato». In un soffio si ricompone la diaspora postfascista, e infatti ecco Ignazio La Russa (F.lli d’Italia): «Bene il superamento del bicameralismo perfetto, ma perché si fa finta di dimenticare l’elezione diretta del presidente della Repubblica?». In un soffio la diaspora si rifà, con Giorgia Meloni (presidente del suddetto F.lli d’Italia) che riforme sì ma «quando il governo e le altre forze politiche le affronteranno in modo serio». Chissà se è sufficientemente seria la proposta di Lucio Malan (FI): «È ora di cambiare, ma il modello più sensato è quello del federalismo tedesco, nel quale la seconda camera, il BundeIL FRONTE RITROVATO Gasparri e La Russa insistono «Vogliamo l’elezione diretta del Presidente della Repubblica» tito: «Non accetteremo qualsiasi provvedimento calato dall’alto». L’approfondimento, sempre in Forza Italia, tocca a Maurizio Bianconi che riforme sì ma - «trogloditi, arroganti, giovinastri, impreparati» - si fanno in Parlamento. Traduce Francesco Russo (Pd): riforme sì ma «chiediamo di giocare questa partita da protagonisti». srat, non è elettiva ma è formata da rappresentanti dei governi regionali». Bundesrat sì, dice Renato Brunetta, ma sia chiaro: «I ventuno senatori nominati dal Quirinale con noi non passeranno mai». Bundesrat sì, dice Gianluca Susta (Scelta civica) ma sia chiaro... (segue progetto troppo ambizioso e rivoluzionaria per il nostro povero spazio). Rimane giusto un angolino da dedicare a Lorenzo Cesa, dell’Udc: «La legge elettorale dovrà prevedere le preferenze». Che c’entra? Con Cesa c’entra sempre. LA STAMPA MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 Primo Piano .7 . Grillo porta in teatro lo spettro dell’Europa Da Catania parte il tour elettorale a pagamento del leader M5S: “Il populismo è alta democrazia” JACOPO IACOBONI INVIATO A CATANIA L’entrata a effetto è una battuta, il Manifesto di Marx e Engels capovolto: Grillo che arriva dalla sala, sotto una bandiera dell’Unione europea, mima la Merkel cantando in tedesco maccheronico, e poi: «Si aggira uno spettro... sìì, l’Europaaa». Via la bandiera, via la maschera, e lui vestito tutto di blu, come ai tempi di Pippo Baudo: «Rispetto alla Cina, gli Stati Uniti... forse l’Europa, sì, è la salvezza, ma non l’Unione, io voglio che torni a chiamarsi comunità europea, voglio che sia una comunità. Ventitré lingue, 220 milioni di astenuti su 400 milioni di abitanti, l’Inghilterra non c’è, la Svezia non c’è... questo è l’euro, non l’Europa. Il populismo è alta democrazia». Perché poi ieri Grillo voleva tornare attore, comico e basta, ma il cortocircuito è ormai la sua cifra, che lo voglia o no. «Un Grillo per la testa», «Cervello» «Apocalisse morbida»... se proprio si dovesse cercare un precedente di questo «Te la do io l’Europa», il nuovo show teatral-elettorale che ieri sera ha debuttato a Catania, non è tanto negli spettacoli televisivi degli Anni Ottanta - «Te la do io l’America» su tutti - ma forse nel Grillo teatrante vero e proprio, quello che aveva già abbandonato la tv e s’era rifugiato a teatro nei primi Anni Novanta. Da questo punto di vista è come se «Te la do io l’Europa», più che aprire le campagna europea del «capo politico», chiudesse il cerchio del primo grande show teatrale del capo-comico: anno 1991, autore Michele Serra, regista Giorgio Gaber, «Buone notizie» era costruito sull’idea - quella sì controcorrente - di provare a narrare in chiave amarognola la possibilità di un bene, in Italia, mentre adesso è il Grillo opposto, profeta di sventure. Con un tratto vero in comune, appunto: l’Apocalissi. Nel bene come nel male. Si L’ingresso in sala I «NON RENZIANI» Beppe Grillo durante il suo spettacolo nel teatro Metropolitan di Catania prima tappa del tour «Te la do io l’Europa» Nel Pd nasce l’opposizione Area Riformista La minoranza del Pd, anzi le minoranze del Pd, si riorganizzano dopo le primarie e dopo l’arrivo al governo dell’ex sindaco di Firenze. Ieri sera è stata convocata una riunione a cui hanno partecipato circa 130 parlamentari: «siamo leali, ma autonomia da Renzi» è la parola d’ordine della nuova «area riformista». Tra loro Speranza ed Epifani, ma anche i bersaniani Zoggia, Stumpo, lettiani come la De Micheli e d’alemiani come Amendola. 1 ORIETTA SCARDINO/ ANSA Divieti ad hoc e candidati sponsorizzati: polemica nel M5S SceltiiprimiventicandidatiperleEuropee:inlistacon33voti 1 C’è una lista con venti nomi e un’altra piena di polemiche. Il primo turno delle votazioni online per scegliere i candidati del M5S alle prossime Europee (si sono presentati in 5.091 e hanno votato 35.188 iscritti) ha restituito il primo verdetto: il più votato di ogni regione sarà in lista. Gli altri dovranno aspettare un secondo turno. Per la capolista lombarda - Eleonora Levi - sono serviti 556 voti, al suo collega valdostano - Manuel Voulaz - ne sono bastati soltanto 33. A tenere banco, però, sono ancora una volta le polemiche. Tra i primi a lamentarsi, il sindaco di Parma Federico Pizzarotti: «Troppi sconosciuti in lista. Serviva più tempo». Ma ha suscita- Intervista MARCO BRESOLIN C’è gente che non abbiamo mai visto: serviva più tempo per le candidature Federico Pizzarotti sindaco di Parma Movimento 5 Stelle meradelleAutonomie,untemacaro a voi Lega… «Finalmente non sarà più uno stipendificio. Ma visto che c’era, Renzi poteva andare a tagliare anche alla Camera. Lì restano in 630, ne basterebbero molti di meno, anche la metà…». Guarda il pelo nell’uovo? «È una riforma salutare, ma non innovativa. Perché vorrei ricordare Zaia, la vostra maggioranza di centrodestra era molto ampia… «Ma la Lega non aveva il premier. Comunque ripeto: se Renzi riesce a riformare il Senato, “chapeau”. Ma ci sono molte cose che non mi piacciono». Per esempio? «Non capisco perché la mia Regione, che rappresenta 5 milioni di persone, dovrebbe avere lo stesso numero di Luca Zaia Presidente Regione Veneto rappresentanti di una regione che ne ha 250 mila». Il ministro Boschi ha aperto su questo punto: se incassate una maggior rappresentanza, direte sì alla riforma come ha lasciato intendere Calderoli? «Il vero problema di questa riforma non è la trasformazione del Senato, ma lo stravolgimento del Titolo V. Sanità, turismo, trasporti e via dicendo vengono strappati alle Regioni e riportati a Roma. La mia Regione, che è virtuosa in campo sanitario, non potrà più tene- tutti socialisti, a chi rubano?”»), è perché anche le migliori di ieri non la eguagliano: contro Renzi, «ma come, tu fai una legge elettorale con uno che non può votare?!?». Oppure: «L’adeguamento strutturale del Fiscal compact ve lo spiego io: tu hai un buchino piccolissimo, e ti arriva una supposta grande così». O ancora: «Tremonti sarà una testa di c. ma qualche previsione l’ha azzeccata». Cita la Resistenza, «ce la facciamo portar via da quattro banchieri del c...». «Cantano Bella ciao mentre danno 7 miliardi alle banche... dio mio, penso a Pertini...». Segno che il comico, come ripeteva lui ieri «non so più neanch’io chi sono, un comico che non fa ridere, un politico che fa ridere di disperazione...» - s’è talmente fuso con la politica che la strada, infine, appare perigliosa a tutti e due. Mettiamola così: con la riforma, anche lei, nelle vesti di governatore-senatore, potrà dire la sua a Roma… «Conoscendo i meccanismi, sono pronto a scommettere che la lobby delle regioni non virtuose ci porterà a soccombere. Vincerà il Sud, ancora una volta». Quindi la Lega farà le barricate contro questa riforma? «Questo dovete chiederlo al segretario della Lega. Io parlo da amministratore e dico: la riforma del Titolo V è una dichiarazione di guerra al Nord». Il governatore veneto: “Regioni svuotate” Da un lato si finge di dare più autonomia locale con il nuovo Senato, dall’altro si tolgono moltissime competenze alle Regioni Più invettive che battute: «Il Fiscal Compact ci porterà a svendere Eni, Enel e Terna» e che poi si finisca tutti a votare l’indipendenza». Zaia: “Giusto tagliare Ma il nuovo Titolo V è una guerra al Nord” a riforma del Senato va nella giusta direzione, quella del Titolo V assolutamente no. Anzi, è una vera e pro- che la Lega anni fa aveva presentato pria dichiarazione di guerra al un referendum proprio per dimezzare Nord». Luca Zaia, governatore le- i parlamentari. Siamo noi i pionieri». ghista del Veneto, coglie nelle riforResta il fatto che Renzi ha scritto nero me del governo Renzi «una grandissu bianco la riforma, voi nonostante i sima contraddizione: da un lato si tanti anni al governo non siete riusciti vuol far credere di dare più potere a concretizzarla… alle autonomie locali con la riforma «Ma noi eravamo al governo con il 6%. del Senato, ma dalRenzi ha una maggioranza più ampia e l’altro si svuotano di competenze le VIA LE PROVINCE può permettersi di Regioni. E questo è «Ormai il tema è diventato intervenire. Noi abcentralismo allo biamo dovuto ricorsoltanto ideologico: di fatto rere al referendum Stato puro». sono già cancellate» per provare a camPerò il Senato dibiare le cose». venterà una Ca- «L to diversi malumori anche la regola postuma annunciata ieri da Grillo a votazioni già concluse: divieti di candidarsi ai collaboratori o ex collaboratori della Casaleggio Associati. In molti hanno letto quella norma come un provvedimento ad hoc contro l’ex vj della web tv «La Cosa», Matteo Ponzano: nonostante l’addio di qualche mese fa dalla tv grillina, aveva deciso comunque di presentare la sua candidatura. Che Grillo - di fatto - ha stoppato. E come se non bastasse, alcuni parlamentari hanno chiesto un’assemblea congiunta per «processare» il deputato Riccardo Nuti, «reo» di aver sponsorizzato due candidati alle primarie per le Europee. chiude un cerchio. I momenti più divertenti sono quando saltano le slides (pure lui le slides), e allora improvvisa sfottendo un suo collaboratore sardo imitando il dialetto isolano. E forse la dimensione del teatro è quella in cui lui davvero si muove meglio, come appunto gli suggerì il suo regista di allora, Gaber: «La tv è una m... andiamo nei teatri, l’Italia è lì». Un’intuizione originaria del battere le piazze - che è alla radice del futuro Movimento Cinque Stelle - sta proprio in quella frase gaberiana, ancor prima delle fisse sulla rete, vista un po’ semplicisticamente come panacea di ogni male, che sono di epoca tarda, dopo momenti di vero luddismo in cui, sempre negli show, Grillo i computer li spaccava. A pensarci Grillo è quello: un martello, non un imitatore perbene alla Crozza. A Catania il sold out c’è stato, ma non nel Palasport che era stato scelto all’inizio, che s’è rivelato troppo grande: c’è la crisi, e anche tantissimi simpatizzanti del M5S lo show vogliono vederlo, sì, ma non tutti pagando: di qui la scelta del più raccolto Metropolitan. «Un patto come il Fiscal Compact ci porterà a svendere tutto, Eni, Enel, Terna, altro che le nomine», dice. Più invettive che battute («lo so che ora rivolete i soldi indietro»). Se la battuta migliore resta quella del Grillo dell’era precedente, quella storica sui socialisti, pronunciata davanti a uno sgomento Pippo Baudo il 15 novembre 1986 a Fantastico («La cena in Cina... Martelli ha chiamato Craxi e ha detto: “senti un po’ qua ce n’è un miliardo e son tutti socialisti?”. E Craxi ha detto “Sì, perché?”. “Ma allora se son Nel ddl è prevista anche l’abolizione delle Province, la Lega è fortemente contraria. «Ma il tema delle Province oramai è soltanto ideologico». Ideologico? Leghista Luca Zaia è contrario alla riforma del Titolo V: «Ma in Parlamento sarà Salvini a decidere come votare» re aperti gli ospedali di sera per le visite perché le decisioni verranno prese altrove. Tornerà il vecchio dinosauro romano. Per questo dico: la riforma è una presa in giro». Una presa in giro? «Ma certo. Da un lato si finge di dare più autonomia locale con il nuovo Senato, dall’altro si svuotano le Regioni delle loro competenze e si riporta il potere decisionale a Roma. Ma noi veneti non siam mica quattro polentoni, sa? È normale che alla gente girino le scatole «Sia chiaro: c’è un dato incontrovertibile che riguarda l’aspetto identitario legato alle Province. La gente si sente padovana o trevigiana e questa è una cosa importantissima. Ma la questione amministrativa è un’altra cosa». Lei sembra l’unico leghista d’accordo con l’abolizione delle Province... «Ma di fatto sono già cancellate. Ripeto: la questione è ormai puramente ideologica». Quindi l’abolizione delle Province non inciderà sul decentramento? «Il modello federalista che funziona è quello degli enti intermedi. Quello delle regioni, dei Lander tedeschi, per fare un esempio. Ma con lo stravolgimento del Titolo V si sta andando proprio nella direzione opposta». @marcobreso 8 .Primo Piano STAMPA .LA MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 U RIFORME IL PARLAMENTO AL LAVORO GIUSTIZIA Coltivare marijuana e immigrazione clandestina non saranno più reati Via al piano di depenalizzazione. Lega e Fdi contro FRANCESCO GRIGNETTI ROMA Diventa legge una delle riforme impostate a inizio di legislatura: salvo colpi di scena, con il voto di stamani alla Camera si vara la messa in prova, un sistema per venire incontro a chi finisce sotto processo per la prima volta, limitatamente a reati con pena fino a 4 anni, e che può concordare con lo Stato un percorso di riabilitazione e di lavori socialmente utili. Al termine, se le cose saranno andate bene, il reato risulterà estinto, il processo non si sarà celebrato e il soggetto non avrà fatto una sola notte di carcere. «Un indubbio passo avanti in termini di civiltà giuriIL VICEMINISTRO COSTA «Questo provvedimento ci aiuterà a deflazionare carceri e tribunali» dica», dice il vice ministro della Giustizia, Enrico Costa, Ncd. «Con questo e altri provvedimenti passiamo da un sistema troppo ingessato, e incentrato sulla detenzione in carcere, a uno più flessibile. La messa in prova ci aiuterà nel deflazionare i tribunali e ad alleviare il sovraffollamento delle carceri. Ovviamente ci aiuterà anche con l’Europa che ci tiene sotto osservazione». È il sovraffollamento carcerario, al solito, l’incubo del governo. Quel sovraffollamento che ieri mattina, per dire, ha convinto un tribunale svizzero, a Bellinzona, a Multe 4 5 anni anni Il limite massimo di pena per cui varranno le misure alternative L’immigrazione clandestina venne resa reato da Maroni nel 2009 D’ora in poi chi verrà trovato con piantine di marijuana potrebbe cavarsela pagando una sanzione JEANETTE MARTIN/ DEMOTIX/CORBIS Le altre novità 1 2 3 La delega al governo L’accordo con Casablanca Estinzione del reato 1 La legge prevede che sia 1 Se il percorso di riabilita- l’esecutivo a introdurre sanzioni amministrativeecivilialternative. Prevede che i cittadini marocchini detenuti in Italia scontino in patria gli ultimi 2 anni di pena. negare l’estradizione per un cittadino italiano, arrestato su mandato di cattura internazionale, perché in patria le carceri non sarebbero all’altezza di standard democratici. Ed è solo l’ultimo caso di una serie. Con il pensiero al sovraffollamento carcerario, sempre ieri, il ministro della Giustizia Andrea Orlando è volato in Marocco dove ha firmato un accordo bilaterale per cui sarà possibile far scontare gli ultimi due anni di pena ai detenuti marocchini a casa loro. «La popolazione marocchina nelle carceri italiane - dice il ministro - sfiora i 4000 detenuti. Questo accordo, siglato nel rispetto delle Convenzioni Internazionali, può contribuire, a regime, ad affrontare le problematiche condizioni del nostro sistema penitenziario». Anche se la stragrande maggioranza del Parlamento è favorevole a questo ddl, però, ieri è stata una giornata di battaglia. Tra le pieghe del prov- vedimento, infatti, ci sono alcune depenalizzazioni significative per tutti i reati che prevedono, in caso di condanna,la sola pena della multa o dell’ammenda. Due in particolare: si depenalizzano il reato di immigrazione clandestina e quello di coltivazione di piante dagli effetti stupefacenti e quindi vietate. La legge prevede una delega al governo per introdurre sanzioni amministrative e civili alternative al reato penale. zione andrà bene non verrà neanche celebrato il processo. Ma se sulla depenalizzazione della coltivazione di marijuana nessuno si scandalizza, sulla depenalizzazione del reato di immigrazione clandestina, «creazione» di Roberto Maroni, i leghisti fanno le barricate. Il segretario Matteo Salvini già annuncia un referendum: «La Lega non si arrende». Il vulcanico leghista Gianluca Buonanno, poi, durante il suo intervento tira fuori una spigola e la sventola per aria: «Sentiti certi discorsi, pensavo che fossimo davanti ad un pesce d’Aprile. Qui c’è chi si lamenta del fatto che gli immigrati sono trattati peggio dei turisti. Allora diamo le spigole ai nostri poveri». Espulso. Anche Fratelli d’Italia, però, si batte. Ignazio La Russa attacca gli “alleati” di Forza Italia: «Non mi meraviglia la sinistra, che è sempre stata coerente nella sua posizione, ma Forza Italia. Capisco gli esponenti dell’Ncd che sono al governo e che hanno quindi un obbligo di permanenza, non quelli di Fi che dicono di stare all’opposizione». I FUNERALI Milano in fila per l’addio a D’Ambrosio Il pool di mani Pulite quasi al completo (Francesco Saverio Borrelli, Ilda Boccassini e Gherardo Colombo), magistrati con cui è stato in prima linea, avvocati, rappresentanti delle istituzioni e politici, ma anche i suoi collaboratori, gli uomini della sua scorta, molti dipendenti del Tribunale e semplici cittadini che hanno saputo apprezzare il suo lavoro. Ieri Milano, la città dove ha vissuto gran parte della sua vita, si è riunita per dire addio a Gerardo D’Ambrosio, l’ex Procuratore della Repubblica morto due giorni fa. 1 LA STAMPA MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 Come funziona negli altri Paesi 9 Inghilterra mesi Il periodo previsto dal nuovo testo se non ci sono figli Il divorzio può essere pronunciato immediatamente in caso di adulterio o nel caso in cui un coniuge abbia tenuto un comportamento tale per cui non si può pretendere che l’altro continui a vivere con lui. Di fatto i coniugi che raggiungono un accordo ottengono immediatamente il divorzio affermando che uno di loro ha tenuto un comportamento incompatibile con il matrimonio. In alternativa il divorzio può essere ottenuto dopo cinque anni di separazione di fatto (non pronunciata da un giudice, come invece in Italia) 3 anni Il tempo minimo della legge attuale da quando ci si presenta dal giudice Francia Il divorzio è stato introdotto in Italia nel 1970 dalla legge Fortuna-Baslini DIRITTO DI FAMIGLIA Divorzio in meno di un anno La Camera ci riprova L’Italia ha uno degli iter più lunghi. Oggi la nuova proposta in Commissione FRANCESCA SCHIANCHI ROMA Dodici mesi per ottenere il divorzio; anche meno, solo nove, se l’accordo è consensuale e non ci sono figli minorenni. È questa la proposta che faranno oggi pomeriggio, in commissione Giustizia alla Camera, i due relatori della legge sul divorzio breve, tentando così di trovare una mediazione tra le sei diverse ipotesi avanzate da quasi tutIDEA BIPARTISAN La proposta è targata Pd -Fi anche se nei partiti convivono diverse anime ti i partiti e facendo partire l’iter del provvedimento: una rivoluzione per migliaia di separati in attesa di divorzio, se riuscisse ad essere approvata in Commissione e poi in Aula. Una netta riduzione dei tempi rispetto ai tre anni attuali, anche perché il calcolo non partirebbe più, come ora, dal momento in cui i co- niugi si presentano davanti al presidente del Tribunale, ma già alla presentazione della domanda. Il Parlamento italiano ci riprova, a mettere mano alla legge che nel 1970 istituì il divorzio, sottoposta a referendum quattro anni dopo. «L’Italia è tra i Paesi europei in cui i tempi per ottenere lo scioglimento del matrimonio sono più lunghi, altrove spesso è sufficiente un atto amministrativo», spiega Alessandra Moretti del I relatori La nuova proposta sarà presentata da Alessandra Moretti del Pd (nella foto) e da Luca D’Alessandro di Forza Italia Pd, relatrice del provvedimento insieme al forzista Luca D’Alessandro. In Francia, Olanda, Inghilterra e Germania il tempo per ottenere il divorzio spazia da pochi mesi a due anni, mentre in Svezia lo scioglimento delle nozze è addirittura automatico se la richiesta è consensuale, si prolunga per sei mesi se uno dei due si oppone. «Come avvocato mi occupo di diritto di famiglia, e so che la lunghezza dei tempi spesso esaspera il conflitto tra i coniugi, a tutto danno dei figli, e dello stesso sistema giudiziario», prosegue la Moretti. Sei sono le proposte presentate sul tema: due del Pd, una firmata da esponenti di Ncd e Fi, una del M5S, una di Sel e una del Psi. Si va dai sei mesi da allungare a un anno se ci sono minori (il testo dei Cinque stelle, e, molto simile, quello dei socialisti) alla proposta del centrodestra, che accorcia i tempi a un anno in caso di separazione consensuale ma lascia validi i tre anni se ci sono bambini di mezzo. Nel tentativo di trovare una mediazione, Moretti e D’Alessandro hanno pensato alla proposta dei dodici mesi che possono scendere a nove. Consapevoli che, comunque, approvare questa legge non sarà una passeggiata. Già altre volte il Parlamento è partito di slancio sull’argomento per poi arenarsi – l’ultimo tentativo fallito, nella scorsa legislatura – e tuttora all’interno dei partiti convivono opinioni diverse. «Personalmente credo che se una storia è finita aspettare tre anni significa solo incancrenire i rapporti. Ma so che nel mio partito coesistono visioni diverse», spiega D’Alessandro. Cosa che ammette anche la capogruppo di Ncd, Nunzia De Girolamo: «Tra noi ci sono sensibilità diverse. Faremo una riunione e cercheremo una sintesi». Oggi comincia il percorso, una volta presentati gli emendamenti si capirà se ci sono resistenze. La Moretti è fiduciosa: «Ce la possiamo fare a portare il testo in Aula entro fine maggio». QUANTO PESA LA MALEDIZIONE DEL FALLIMENTO CARLO RIMINI* l rapporto fra il diritto italiano e il divorzio è piuttosto tormentato. Molti ricordano il dibattito politico e sociale che portò all’approvazione della legge sullo scioglimento del matrimonio nel 1970. Una discussione che durò appena un lustro: cinque anni separano la presentazione del primo progetto del deputato socialista Loris Fortuna dall’approvazione della legge. A cavallo del 1968 il Parlamento seppe raggiungere un risultato epocale: incredibili sembrano oggi quegli anni. Meno conosciuta è invece la data di nascita, molto più remota, del dibattito sul divorzio in Italia. È una data precisa, conosciamo persino l’ora: la sera tarda, molto tarda, dell’11 novembre 1563. Quella notte si conclusero i lavori di una Sessione del Concilio di Trento con l’appro- I Primo Piano .9 . vazione del corpo di norme sul matrimonio, il celebre Tametsi. Le cronache ufficiali raccontano che si giunse all’approvazione dopo una «feconda sintesi» fra posizioni divergenti: anche allora il linguaggio della diplomazia era felpato. Cronache meno ufficiali raccontano che nella sala dove si svolgevano i lavori del Concilio volarono le sedie (forse non solo in senso figurato). Quale era il problema? A nord delle Alpi, le Chiese riformate ammettevano il divorzio sulla base della prova dell’adulterio di un coniuge e i Padri riuniti a Trento si interrogavano sulla opportunità di continuare a considerare il matrimonio come sacramento indissolubile. Ebbene, la Chiesa cattolica, dopo molto travaglio, definì la questione con due lettere «a. s.»: anathema sit! Un anatema formidabile fu scagliato contro tutti coloro che ammettevano il divorzio. Due lettere che sono il punto di partenza della divaricazione fra il diritto di famiglia a nord e quello a sud delle Alpi. A distanza di quasi cinquecento anni, l’eco di quella lontanissima discussione risuona ancora minacciosa nelle aule del nostro Parlamento. Nel 1970 la politica seppe mediare fra le due anime della nostra gente: quella cattolica e quella laica. Il divorzio fu ammesso, ma solo dopo cinque anni di separazione legale (poi ridotti a tre, senza molto clamore, nel 1987). Oggi la previsione di un periodo di separazione legale prima del divorzio appare come un relitto storico privo di senso. Perché imporre ai coniugi che vivono separatiti di rimanere sposati per tre anni? Per favorire la riconciliazione? Suvvia! Per tutelare l’interesse dei figli che i genitori siano ancora sposati? Se i genitori si separano i figli generalmente ne soffrono, ma il loro dolore non è minimamente affievolito dal fatto che formalmente il vincolo matrimoniale sia tenuto vivo per ulteriori tre anni. Eppure il nostro Parlamento si è mostrato negli ultimi anni assai meno pronto a governare il cambiamento della famiglia rispetto a quello del 1970. Disegni di legge sul divorzio breve sono stati presentati in tutte le ultime legislature, ma non si è mai arrivati all’approvazione. Ci si arrivò molto vicini nel 2003 quando un disegno di legge fu votato all’unanimità dalla Commissione Giustizia della Camera ma, a sorpresa, fu bocciato dall’Aula. Sarà ora la volta buona? O, come si usa dire oggi, #lasvoltabuona? Nella speranza di essere smentiti, possiamo tentare una profezia: contro gli antichi anatemi, anche il più coraggioso getta la spugna... con gran dignità. *Ordinario di diritto privato alla Statale di Milano @carlorimini Il divorzio può essere ottenuto immediatamente se c’è il consenso di entrambi i coniugi. Se non vi è accordo, il divorzio può essere ottenuto dopo un lungo periodo di separazione di fatto oppure sulla base della prova di una colpa da parte di un coniuge (generalmente l’adulterio). Germania Il divorzio può essere pronunciato sulla base della prova che l’unione matrimoniale è venuta meno. Il giudice non può rifiutare di pronunciare il divorzio se entrambi i coniugi lo chiedono e hanno vissuto di fatto separati da almeno un anno. Spagna Il divorzio può essere pronunciato immediatamente se entrambi i coniugi lo chiedono. Se invece la richiesta viene presentata da un solo coniuge, questi deve dimostrare di subire un grave pregiudizio alla sua vita, all’integrità psichica o morale per effetto della vita comune. Portogallo Il divorzio viene pronunciato immediatamente se entrambi i coniugi sono d’accordo. In questo caso il divorzio non richiede neppure la sentenza di un giudice ma di una autorità amministrativa. Se il divorzio viene chiesto da un solo coniuge, questi deve dimostrare la definitiva rottura dell’unione coniugale, per esempio dimostrando l’adulterio dell’altro (in questo caso il divorzio è pronunciato da un giudice e non dall’autorità amministrativa). Norvegia Il divorzio può essere ottenuto dopo un anno di separazione pronunciata da un giudice o dopo due anni di separazione di fatto. Svezia Se entrambi i coniugi sono d’accordo, il divorzio viene pronunciato immediatamente. Se uno solo dei coniugi chiede il divorzio è necessario un periodo di attesa di sei mesi. Finlandia Il divorzio viene pronunciato immediatamente anche se è un solo coniuge a chiederlo. MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 LA STAMPA 10 R LA STAMPA MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 Primo Piano .11 . U FRANCIA TERREMOTO AMMINISTRATIVE Intervista CESARE MARTINETTI “Valls è il Renzi francese che può salvare Hollande” Lazar: ma attenti alla Le Pen, rischia di diventare il primo partito arine Le Pen potrebbe davvero diventare leader del primo partito la sera dello scrutinio europeo, dice Marc Lazar, ma il vero interrogativo di oggi è se e come Manuel Valls, neo primo ministro, riuscirà a raddrizzare la barca del governo Hollande che esce quasi affondata dalle elezioni municipali. Lazar, politologo, docente a Sciences-Po di Parigi e alla Luiss di Roma è nella posizione migliore per ragionare della politica in Francia e coglierne tutte le suggestive analogie con l’Italia. M Il nuovo premier va oltre il riformismo classico di Hollande, si muove sulla linea della sinistra liberale alla Blair. Voleva anche cambiare il nome al Ps, in Partito Democratico Il Front National ha messo radici nel territorio si è allargato a regioni dove era quasi totalmente assente. E ha uno slogan forte: «Siamo contro l’Umps, unione di Ump e Ps» Manuel Valls, un uomo della destra del partito potrà salvare la sinistra francese? «François Hollande non poteva fare altrimenti, è stato costretto, come fu costretto Mitterrand nell’88 quando dovette nominare primo ministro Michel Rocard, il suo grande avversario nel partito. In questo momento Valls è l’unico socialista popolare. Per una volta Hollande va fino in fondo». Certo, Valls è una scelta molto radicale. Ma i due si capiscono? «Hanno un accordo di fondo sulle grandi linee di politica economica annunciate a gennaio dal presidente. Quelle non cambiano e hanno una piena sintonia sull’Europa». Hollande a gennaio si è dichiarato «socialdemocratico», una parola che fa ancora alzare qualche sopracciglionellasinistrafrancese.MaValls è socialdemocratico? «Ha un’identità politica più complicata. Appartiene alla sinistra liberale per la sua attenzione a valorizzare l’individuo, per la piena accettazione dell’economia di mercato e dell’Unione europea. Ma è anche un giacobino che crede nel ruolo dello Stato, nei Storico e sociologo Marc Lazar insegna all’Institut d’études politiques di Parigi e alla Luiss di Roma valori della Repubblica, nella necessità di integrarsi per gli immigrati anche in funzione della sicurezza». E che differenze ci sono tra i due? «Allora, diciamo che oggi in Europa ci sono grosso modo tre possibili risposte della sinistra alla crisi. Quella classica: facciamo come si faceva nel passato, più tasse, più protezione sociale, eccetera. Poi ci sono i modernizzatori che si collocano nella classica tradizione socialdemocratica e tra loro vi è Hollande. Valls appartiene ancora a una terza posizione, di quelli che si spingono oltre i confini della sinistra, come ha fatto Blair, per capirci. E come ora si muove Renzi». Aveva anche proposto al Ps di cambiare nome. Come voleva chiamarlo? «Partito democratico, lui è molto interessato all’esempio italiano. Ecco, se teniamo il filo di confronto con l’Italia diciamo che se Valls sta a Renzi Hollande sta a Bersani». Ci sono rischi per il governo? «Vedremo domani (oggi, ndr) il punto di equilibrio che riusciranno a trovare e con che tipo di maggioranza. I due ministri ecologisti hanno già annunciato che non vogliono stare in un governo con Valls, ma questo non vuol dire, perché si trova sempre un Verde disponibile a gestire un portafoglio ministeriale». E la sinistra socialista? «Ecco quello è il punto. Che farà Benoît Hamon, ministro delegato all’Economia sociale e solidale, uomo immagine della sinistra socialista nel governo? Non credo che ci saranno rotture: sono tutti su una stessa nave che sta navigando malissimo. Sosterranno il governo, pur suonando una musica diversa». Professor Lazar, a conti fatti il Front National ha poi vinto quattordici municipi di città medio piccole, difficili anche da memorizzare per chi non conosce la Francia profonda. È giustificato tutto l’allarmismo che si è fatto intorno al partito di Marine Le Pen? È stata una vera vittoria? «Sì, io credo che sia stata una vera vittoria. La grande novità è che queste elezioni hanno rivelato un vero insediamento locale del Front. Finora il partito viveva sulla visibilità delle elezioni presidenziali. Ora ha messo radici nel territorio». Ma la media dei voti, dove sono state presentate le liste del Front, non è stata superiore a quella delle presidenziali e cioè intorno al 15 per cento. Perché dice che è cresciuto? «Perché ha aumentato i voti nella due zone classiche, il Sud e il Nord-Est e ne ha presi dove era quasi totalmente assente, l’Ovest, per esempio, la Bretagna. Ora vedremo cosa faranno questi eletti. Le precedenti esperienze di sindaci frontisti, negli Anni 90, sono state disastrose». Peserà molto nel voto europeo? «Penso di sì, in questo momento gode di una forte dinamica. Marine Le Pen, con molta abilità politica, domenica scorsa, commentando i risultati, ha detto ai suoi elettori: appuntamento al 25 maggio. E ha annunciato: noi sare- mo contro l’Umps, che è l’unione delle sigle dei due partiti entrambi europeisti, l’Ump, la destra repubblicana e il Ps, il partito socialista. È un argomento fortissimo». Lei pensa davvero che il Front di Marine Le Pen, come diceva un sondaggio di qualche mese fa sulle intenzioni di voto, potrebbe essere il primo partito di Francia alle europee? «È possibile. L’altro dato molto forte di queste elezioni è stato l’assenteismo che ha battuto tutti i record. Tradizionalmente le municipali sono elezioni con un’alta partecipazione perché il rapporto tra elettori ed eletti è diretto e decisivo. Il segnale partito dalla Francia suona dunque come un avvertimento a tutta Europa. Ed è un vero rischio». Però se torniamo ai numeri delle elezioni municipali, se il grande sconfitto è il Partito socialista, il vero vincitore è l’Ump. Una sorpresa? «Sì, l’Ump ha vinto come aveva vinto la sinistra nel 1977, le elezioni che poi prepararono la vittoria di Mitterrand. E si tratta di una vera riconquista di territori, sono apparsi quadri nuovi, sindaci giovani, il partito si sta ricostruendo come l’alternanza possibile». Ma chi lo guiderà? «Ecco, questo è il vero problema. Jean-François Copé, l’attuale leader che rivendica il merito della vittoria? Alain Juppé, il vecchio saggio, trionfalmente rieletto sindaco a Bordeaux già al primo turno?». O Sarkozy, che si muove in chiaroscuro, giocando con la barba lunga di due-tre giorni forse per rievocare la sua discesa in campo nella corsa all’Eliseo cominciata con la battuta: ci penso ogni mattina mentre mi rado? «Tutto è possibile, vedremo». Un’integrazione riuscita La Francia ora si affida all’orgoglio degli spagnoli fuggiti dal franchismo PAOLO LEVI PARIGI Anche questa è Europa. Con i due figli dell’immigrazione spagnola fuggiti alla dittatura franchista, Manuel Valls e Anne Hidalgo, incoronati ai vertici del potere di Parigi, il premier e la prima cittadina, nati rispettivamente a Barcellona, in Catalogna, e San Fernando, in Andalusia. Due socialisti per due storie che riflettono origini sociali, traiettorie e sensibilità politiche diverse. Ma accomunate da solidi punti comuni: la fuga dalla Spagna tetra del regime, la speranza di un futuro migliore nella Francia delle mille luci degli Anni Sessanta e l’orgoglio delle proprie origini. Due storie che parlano anche del modello francese di integrazione che, nonostante le pagine buie (dal massacro degli operai italiani ad Aigues-Mortes, nel 1893, fino ai moti incendiari nelle banlieue di Parigi, nel 2005) ha segnato anche tanti successi, nei campi più disparati, dal cantante Manu Chao, figlio dell’esule Ramon, al pubblicitario Jacques Séguéla, autore dello slo- gan «la forza tranquilla» che fece vincere Mitterrand nel 1981. L’«onda spagnola» raggiunse i suo culmine alla fine degli anni Sessanta, quando la comunità raggiunse le 600mila persone, oggi, con le naturalizzazioni e ritorni in patria, approdata all’Unione europea, sono poco più di 100mila. Ma i loro figli stanno prendendo le redini del Paese. Valls, 51 anni, che ieri ha preso il posto di Jean MarcAyrault a Matignon, il Palazzo Chigi francese, è figlio di una famiglia di intellettuali, con il padre pittore catalano, Xavier Valls, fuggito in Francia alla fine degli Anni 40. Di origini più modeste Anne Hidalgo. Quando Antonio, il padre ottantenne della candidata sindaco della gauche, sentì il velenoso commento («Quella di Parigi sarà la battaglia tra una star e una portiera») dell’entourage dell’aristocratica sfidante, Nathalie Kosciusko-Morizet, prese subito il telefono per consolare la figlia: «Non ti preoccupare - rispose Anne - più fanno così e più facile sarà vincere». La vita e la carriera politica di «Madame la Maire» affonda le radici nel secolo scorso. Il nonno repubbli- CHRISTIAN HARTMANN/REUTERS Manuel Valls Dall’altro ieri è primo ministro: ha sostituito Ayrault 130mila immigrati I cittadini spagnoli residenti in Francia; erano 600 mila nel 1968, al culmine dell’ondata migratoria YOAN VALAT /EPA Anne Hidalgo Nuovo sindaco di Parigi: ha sconfitto Kosciusko-Morizet cano fu costretto a fuggire dopo il colpo di Stato franchista del 1936. Arrivò in Francia sul dorso di un mulo, prima di tornare al paese, dove scampò per un pelo alla condanna a morte. Negli Anni 60 sarà il padre squattrinato e anti-franchista a riprendere la strada della République. «Fu un salto nel vuoto», disse una volta Anne raccontando che all’epoca «si parlava male di spagnoli, portoghesi e italiani». Diverso il percorso di Valls, cresciuto nell’atelier del padre pittore, a due passi dalla Senna, frequentato da in- tellettuali e artisti, tra cui, pare, Hugo Pratt. In quella Parigi cosmopolita e distante dalla Lione operaia degli Hidalgo, il socialista più liberale di Francia divora libri e si costruisce una coscienza politica. A prendersi cura di lui anche la madre svizzera-ticinese, Luisa Galfetti: il neo-premier è ottimo conoscitore dell’italiano. Tifoso del Barcellona e del Paris-Saint Germain, continua a portare con fierezza le sue origini. E forse non è un caso se si è fatto fotografare in Camargue mentre marchia a fuoco un toro locale. 12 .Estero STAMPA .LA MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 PIANO PER NUOVE BASI MILITARI. LA POLONIA CHIEDE «DUE BRIGATE» La Nato: forze a Est per aiutare l’Ucraina Gas russo più caro Verticea Bruxelles:“Mosca nonritiralesuetruppe” Gazpromaumentai prezzi,Kievreplicaconi dazi ANNA ZAFESOVA Chiusura di ogni cooperazione con la Russia e assistenza all’Ucraina al fine di renderla «capace di provvedere alla sua sicurezza»: dalla riunione dei ministri degli Esteri della Nato a Bruxelles arriva una condanna senza mezzi termini a Vladimir Putin e alla «sfida fondamentale» che ha lanciato contro la pace in Europa. Il segretario generale della Nato Andres Fog Rasmussen ha smentito ieri il ritiro parziale delle truppe russe dal confine con l’Ucraina, promesso dal Cremlino dopo i negoziati tra John Kerry e Serghei Lavrov: «Non posso confermarlo, e questa massiccia presenza militare non contribuisce a distendere la situazione». E così l’Alleanza Atlantica riaccende i motori e annuncia i piani per rafforzare la «difesa collettiva»: oltre alle misure già prese, come l’invio di aerei spia Awacs in Polonia e Romania, e sorvoli di ricognizione nel Baltico, si parla di nuove basi militari in Europa dell’Est. Un’espansione nel territorio dei suoi membri più recenti dalla quale la Nato si era astenuta finora, soprattutto per non irritare la Russia. Ma dopo l’annessione della Crimea nessuno si sente più al sicuro, e Varsavia ha chiesto ieri l’invio di due brigate della Nato: «L’incremento della presenza militare dell’Alleanza sul nostro territorio è La Duma approva una legge per dare la cittadinanza ai russofoni nell’ex Urss troppo lento», si è lamentato il premier Donald Tusk. Anche Kiev avrà l’assistenza militare che ha chiesto nei giorni scorsi per fronteggiare un’eventuale nuova invasione russa. L’adesione alla Nato per ora non è all’ordine del giorno, ma sarà inevitabilmente un argomento della campagna per le presidenziali del 25 maggio. Yulia Timoshenko vuole l’en- C’È IL RISCHIO CHE LE SCATOLE NERE SI «SPENGANO» +44% di aumento Il prezzo del gas fornito dalla Gazprom all’Ucraina MAX VETROV/AFP Tank ucraini caricati su vagoni ferroviari per essere ritirati dalla Crimea +50% al dettaglio trata nell’Alleanza, il premier Arseny Yatseniuk, del suo stesso partito, è però più prudente, il presidente ad interim Olexandr Turchinov non ha escluso la necessità di cambiare lo status neutrale del Paese, e Mosca ha reagito con una vibrante dichiarazione di protesta che ricorda come precedenti tentativi di avvicinamento a Bruxelles erano costati a Kiev un «peggioramento dei rapporti con la Russia». Ma i rapporti sono già al minimo storico, e ieri Gazprom ha aumentato di 120 dollari, a 380 dollari per mille metri cubi, il prezzo del metano che fornisce L’aumento deciso per il prezzo del gas alle famiglie ucraine al vicino, in attesa di nuovi rincari. Kiev in risposta ha rialzato del 10% le tariffe per il transito del gas sul proprio territorio. Ma ieri sono scattati anche i primi aumenti di accise nelle bollette dei cittadini, dovuti al drastico piano di aggiustamento dei conti di Kiev, che però ha promesso di aiutare «4 milioni di famiglie più svantaggiate». Una misura inevita- A TRE ANNI DALL’INIZIO DEL CONFLITTO Aereo, continua il giallo Siria, oltre 150mila morti Non sono suoi i rottami Otto mila sono bambini ENRICO CAPORALE Avete presente il Boeing 777 della Malaysian Airlines partito da Kuala Lumpur l’8 marzo alle 00.40 ora locale con 239 persone a bordo e sparito dai radar poco prima di entrare nello spazio aereo del Vietnam? Dopo settimane di annunci e smentite, il 24 marzo sembrava che il mistero fosse quasi risolto. Il premier malese Najib Razar aveva convocato una conferenza stampa per annunciare che il velivolo era precipitato nell’Oceano Indiano. I satelliti australiani avevano fotografato oggetti galleggianti sospetti in un tratto di mare a 2 mila chilometri da Perth. Poco dopo anche Francia, Thailandia, Giappone e Gran Bretagna avevano annunciato di aver individuato tracce del Boeing in quell’area. Tutti d’accordo, insomma. Restavano solo da recuperare le scatole nere. E invece no. Due giorni fa il governo malese ha riferito che «nessuno degli oggetti avvistati è riconducibile all’aereo scomparso». Ma non è finita qui. Anche il famoso messaggio «Tutto bene, buona notte», comunicato alla torre di controllo prima di sparire, sarebbe stato frainteso: la traduzione corretta è «Buonanotte, Malaysian 370». Chi l’ha pronunciato? Impossibile saperlo, le autorità non sanno se sia stato il pilota o il copilota. DAMASCO La guerra in Siria è un’ecatombe senza fine. Più di 150 mila persone sono morte in tre anni di violenze: tante quante sono state uccise in 15 anni di guerra civile in Libano fra il 1975 e il 1990. Un terzo delle vittime è costituito da civili e di questi almeno ottomila sono bambini. Il bilancio è stato diffuso ieri dall’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Osdh), l’organizzazione che dal 2007 monitora le violenze nel Paese che è vicina alle opposizioni anti-regime. Le Nazioni Unite hanno invece smesso da mesi di contare i morti in Siria. Nel bilancio dettagliato e complessivo delle violenze in corso dal marzo 2011 a oggi si legge che dal 2011 a oggi 37.781 miliziani ribelli, tra cui qaedisti, sono morti negli scontri e che 58.480 miliziani filo-regime sono caduti. Tra questi, 35 mila sono i militari governativi di Damasco e 364 i jihadisti sciiti libanesi Hezbollah. [E. ST.] bile che rende più facile per Mosca fomentare lo scontento nelle regioni russofone, i cui abitanti presto avranno la possibilità - in base a una nuova legge proposta alla Duma di avere la cittadinanza russa con procedura accelerata. E intanto il governo ucraino ha cominciato un giro di vite contro Pravy Sector, la milizia nazionalista del Maidan che il Cremlino dipinge come la principale forza «nazista» al potere in Ucraina. Il ministro dell’Interno di Kiev, Arsen Avakov, dopo aver eliminato uno dei capi del Pravy Sector nei giorni scorsi, ha approfittato di un incidente con sparatoria tra due miliziani per sgomberare il movimento dal suo quartier generale nel centro della capitale, e costringerlo a consegnare le armi. Il giorno 29 marzo 2014 è mancato all’affetto dei suoi cari Carlo Ferrato A Funerali avvenuti ne danno il triste annuncio la moglie Anna Maria e i igli Adolfo con Stefania, Paola con Mauro. Carlino sarai sempre nei nostri cuori. – Torino, 2 aprile 2014 O.F. Eurofunerali 011.389335 I cognati Laura, Enrico, Franco ricordano con affetto CARLINO. Giovanna, Rosita, Marco con Cornelia, Ernesto e Maria Luisa ricordano affettuosamente zio CARLINO. Nanni e Giotti con le loro famiglie ricordano con affetto il caro CUGINO. Graziano e Angelo Lucchetti piangono con la famiglia il caro amico CARLINO. La famiglia Schiavone si stringe con affetto ad Anna Maria, Adolfo e Paola e partecipa commossa al triste momento. Un aereo sorvola l’Oceano Indiano A tre settimane di distanza, dunque, il giallo sulla scomparsa del volo MH370 si fa sempre più fitto. Un rapporto della «Reuters» dal titolo «Geopolitical games handicap hunt for flight» sottolinea come la ricerca dell’aereo abbia riguardato oltre 24 Paesi senza nessun coordinamento centrale. Matthias Chang, noto giurista malese, ha spiegato che «le investigazioni sono rimaste in una specie di limbo a causa della riluttanza dei Paesi coinvolti a condividere dati sensibili». Ieri, intanto, dall’Australia è salpata la nave con il localizzatore sottomarino in grado di captare i segnali delle scatole nere. L’arrivo sul luogo delle ricerche è previsto il 4 aprile. Peccato che probabilmente per quella data le scatole nere non saranno più in grado di emettere segnali: le batterie, infatti, durano solo trenta giorni. Il giorno 27 marzo è mancata all’affetto dei suoi cari all’età di anni 85 Erminia Fornelli ved. Cargnino Le sue ceneri sono state accolte nel Cimitero di Traves e tumulate vicino ai suoi cari. – Traves, 2 aprile 2014 E’ mancato all’affetto dei suoi cari Piero Guarnier IL VESCOVO USA: «È LA NOSTRA LAMPEDUSA» Messa per i migranti ai confini del Messico artefice della ditta Autoclavi Guarnier L’annunciano: la moglie Jole, il iglio Enrico, le nipoti Francesca e Gaia, parenti tutti. I Funerali avranno luogo in Torino venerdì 4 c.m. ore 10 parrocchia Beata Vergine delle Grazie, Crocetta. – Torino, 1 aprile 2014 O.F. Remondino s.r.l. 1 Il Vangelo sociale di Papa Francesco arriva a Nogales, nel deserto al confine tra Arizona e Messico: «Quella frontiera è la nostra Lampedusa», ha detto il vescovo Elizondo di Seattle che ieri, con altri otto alti prelati, ha celebrato messa per dimostrare l’appoggio alla riforma dell’immigrazione bloccata da anni in Congresso. L’obiettivo, ha spiegato il Cardinale Arcivescovo di Boston Sean O’Malley (nella foto), è di «puntare i riflettori sulle conseguenze umane di un sistema sbagliato». I medici dell’ospedale Santissima Trinità di Fossano sono vicini al dolore del dott. Mauro Feola per la scomparsa del papà Benito Feola – Fossano, 1 aprile 2014 IL PREMIER TUSK Varsavia propone «l’unione europea dell’energia» La Polonia propone «un’unione energetica dell’Ue», per ridurre la dipendenza dalla Russia. Ad annunciarlo il primo ministro polacco Donald Tusk. «La questione dell’indipendenza energetica, non solo della Polonia ma di tutta l’Ue - ha aggiunto -, sta cominciando ad assumere un’importanza che va al di là del fattore economico». 1 Ha raggiunto il suo caro Rudy Ada Bosco Norther adorata mamma nonna e bisnonna L’annunciano i igli: Chichi e Carlo con Costanza, nipoti e pronipoti. Funerali giovedì 3 corr. ore 10 parrocchia Beata Vergine delle Grazie, Crocetta. S. Rosario mercoledì 2 ore 18,45 stessa parrocchia. – Torino, 1 aprile 2014 Ada e Mariapia, con le rispettive famiglie, piangono la cara zia ADA e sono vicine al dolore di Chichi e Carlo. Mino, Cloe, Antonella, Beppe, Antonio e Carlotta ricordano, con affetto, la cara zia ADA. Nives e Mario abbracciano Carlo e Chichi con affetto. Con ininito affetto Silla ricorda la cara amica ADA. Un abbraccio a Chichi e Carlo. Silvia con Renata e Giovanni ricordando la bella amicizia abbracciano affettuosamente Chichi Carlo per la scomparsa della cara MAMMA. E’ mancato Rino Rossi Ne danno il triste annuncio la moglie Alessandra e il iglio Andrea. Rosario mercoledì 2 ore 19 Funerale giovedì 3 ore 9,30 chiesa della Salute via Vibò 28 Torino. – Torino, 31 marzo 2014 Fratello, sorelle, cognati e nipoti ricordano con affetto il caro Angelo Pintus – San Giorgio Can.se, 2 aprile 2014 ANNIVERSARI Nell’affettuoso ricordo di Dorina Liffredo Viano Gioachino Viano I igli ed i nipoti si raccolgono in preghiera. Messa ore 18,45 chiesa S. Francesco Assisi. – Torino, 2 aprile 2014 LA STAMPA MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 . Estero .13 ALLA MEZZANOTTE DI LUNEDÌ È SCADUTO IL TERMINE PER SOTTOSCRIVERE LE POLIZZE Sanità, rivincita di Obama “Siamo a quota 7 milioni” Dopo la partenza disastrosa la riforma centra il primo obiettivo PAOLO MASTROLILLI INVIATO A NEW YORK Contro tutte le previsioni, la riforma sanitaria del presidente Obama è sopravvissuta alla prova più difficile. Alla mezzanotte di lunedì, infatti, è scaduto il primo termine stabilito dalla legge per sottoscrivere le nuove polizze, e secondo i dati iniziali l’amministrazione è riuscita a toccare la soglia cruciale dei sette milioni di iscritti. Numero più, numero meno, era proprio la quantità di adesioni che la Casa Bianca considerava indispensabile, affinché la ri- Ma i repubblicani insistono: «Così saliranno i prezzi delle assicurazioni» forma fosse sostenibile sul piano economico. Una rivincita per il Presidente, dopo le critiche politiche dei repubblicani, il ricorso vinto davanti alla Corte Suprema, e i problemi tecnici nella fase del lancio, che conferma quanto meno l’esistenza della necessità per molti americani di trovare una nuova copertura sanitaria. Negli Stati Uniti vivono circa 40 milioni di persone che non hanno alcuna assistenza, perché non sono abbastanza povere per rientrare nei programmi gratuiti dello Stato come il Medicare, Il tweet del Presidente Le tappe Da oggi ci sono oltre sette milioni di nuovi motivi perché ci importi della riforma sanitaria Grazie per combattere per questo 1 La campagna elettorale JEWEL SAMAD/AFP Obama con il giocatore dei Red Sox David Ortiz 1 Nei 21 mesi che precedo- no il voto tra il 2007 e il 2008 la riforma è al centro del programma di Barack Obama 2 ma neanche abbastanza ricche per pagarsi le assicurazioni. Obama ha fatto di questo problema il tema centrale del suo primo mandato, e quattro anni fa è riuscito a far approvare dal Congresso ancora controllato dai democratici l’Affordable Care Act. Questa riforma allarga l’assistenza gratuita per i meno abbienti, e offre sussidi agli altri, per acquistare polizze private sovvenzionate dallo Stato. Il primo ottobre scorso erano cominciate le iscrizioni, che si possono fare di persona, al telefono, oppure via Internet. I siti però erano andati subito in tilt, mettendo a rischio l’intero progetto. Il governo li ha fatti riparare chiedendo aiuto a consulenti esterni, e da quel momento le iscrizioni sono costantemente aumentate. La legge aveva stabilito la data del 31 marzo come termine ultimo per sottoscrivere le nuove polizze private, e lunedì i siti si sono nuovamente bloccati, per la corsa degli ultimi ritardatari. Alla fine però il totale degli iscritti ha toccato la soglia dei 7 milioni, che ha un Alla Corte suprema 1 Dopo la firma del presi- dente nel 2010, due anni dopo la riforma viene considerata costituzionale 3 Le iscrizioni 1 Il 1° ottobre 2013 sono co- minciate le iscrizioni. I siti Internet però sono andati in tilt, mettendo a rischio il progetto IL RAPPORTO DELLA COMMISSIONE INTELLIGENCE Il Senato accusa la Cia: «Ha nascosto le torture» La Cia ha «ingannato» il governo americano sul suo «brutale programma di interrogatori», nascondendo la violenza dei metodi usati e prendendosi il merito di alcune informazioni che i detenuti avevano fornito prima di essere torturati. Queste pratiche non hanno portato al- 1 cuna traccia utile per trovare Osama bin Laden. Sono solo alcune delle gravissime accuse emerse dal rapporto della commissione intelligence del Senato anticipato dal «Washington Post». «La Cia ha ripetutamente descritto il programma come uno strumento per ottenere informa- zioni che hanno aiutato a sventare complotti terroristici e salvare migliaia di vite. È vero? La riposta è no». Il documento di 6.200 pagine descrive tecniche di interrogatorio illegali, come l’immersione in acqua gelata, una pratica simile al «waterboarding» (l’annegamento simulato). doppio significato molto importante. Sul piano operativo, infatti, dovrebbe garantire una quantità complessiva di pagamenti sufficiente a rendere sostenibile l’intera riforma. Sul piano politico dimostra che gli americani volevano la nuova sanità, e se tutti i 7 milioni che l’hanno sottoscritta andassero a votare per i democratici alle elezioni midterm di novembre, il Congresso potrebbe tornare nelle mani del partito del Presidente. Non è così automatico, naturalmente, e i repubblicani insistono sul fatto che la riforma non funziona perché farà salire i prezzi delle assicurazioni, obbligherà molti americani a perdere le polizze che hanno oggi e i medici che preferiscono, e brucerà posti di lavoro perché molte aziende dovranno diminuire il personale per far fronte ai nuovi costi sanitari obbligatori. La sfida di Obamacare non è ancora vinta, dunque, ma i numeri oggi danno ragione al Presidente. I personaggi Partecipò all’assalto del 1979 Iran,l’ambasciatore all’Onucheriapre laferitaconl’America DALL’INVIATO A NEW YORK Un sospetto rapitore di cittadini americani ambasciatore all’Onu. È l’ultima provocazione dell’Iran agli Stati Uniti, mentre procedono le trattative sul programma nucleare. Le autorità Usa hanno ricevuto una richiesta di visto da parte di Hamid Aboutalebi, ex inviato della Repubblica islamica in Italia e Belgio. Il presidente Rohani lo ha scelto come rappresentante al Palazzo di Vetro e in base agli accordi del 1947 Washington si è impegnata a consentire l’accesso dei diplomatici incaricati di servire alle Nazioni Unite. L’unico problema è che Aboutalebi è accusato di aver partecipato alle attività del gruppo di studenti che il 4 novembre 1979 assalì l’ambasciata Usa a Teheran, tenendo poi prigionieri per 444 giorni i 52 diplomatici e funzionari americani. Proprio ieri un magistrato di Manhat- Hamid Aboutalebi È stato scelto da Rohani per rappresentare l’Iran all’Onu tan ha ordinato il sequestro di un edificio posseduto dall’Iran sulla Fifth Avenue per compensare le vittime del terrorismo. Il blitz fu organizzato dal gruppo radicale dei Muslim Students Following the Imam’s Line, collegato all’ayatollah Khomeini. All’epoca Aboutalebi era uno studente e decise di entrare nella formazione universitaria più estremista. Quindi passò alla carriera diplomatica. Adesso sostiene che non partecipò all’assalto: «In alcune occasioni, quando i responsabili avevano bisogno di fare traduzioni per i loro contatti con altri Paesi, io scrissi il materiale in inglese e francese. Poi - ha detto al sito Khabaronline - partecipai come traduttore alla conferenza stampa in cui fu annunciato il rilascio del personale femminile e nero dell’ambasciata, ma lo feci puramente per motivazioni umanitarie». Altri testimoni ricordano la vicenda in maniera diversa. Secondo Mohammad Hashemi, uno dei leader dell’occupazione, durante il sequestro Aboutalebi fu inviato ad Algeri, per ottenere supporto e gestire la trattativa sugli ostaggi. Con lui c’era Abbas Abdi, uno degli architetti dell’intera operazione. In memoria di questo contributo, la foto del nuovo ambasciatore all’Onu si trova ancora su Taskhir, il sito dei Muslim Students Following the Imam’s Line. Il dipartimento di Stato ha detto che considererà la richiesta di visto come tutte le altre, ma in passato non ha risposto a quelle di leader indesiderati, come il presidente sudanese Bashir. [PAO. MAS.] Israele-Palestina Usa,laspiaPollard pedinaperrilanciare inegoziatidipace MAURIZIO MOLINARI CORRISPONDENTE DA GERUSALEMME Gli Stati Uniti potrebbero liberare Jonathan Pollard per evitare il collasso dei negoziati fra Israele e palestinesi. Sono fonti ufficiose a confermare l’iniziativa Usa sulla spia Pollard, in coincidenza con l’arrivo nella regione del Segretario di Stato John Kerry impegnato a scongiurare il corto circuito. L’accordo a cui si lavora è basato su una triangolazione: gli Usa liberano Pollard entro l’imminente Pesach (la Pasqua ebraica), in cambio Israele dichiara un congelamento «non formale» degli insediamenti in Cisgiordania e si impegna a liberare circa 400 detenuti palestinesi mentre l’Anp accetta di prolungare il negoziato fino al 2015. La scommessa di Kerry ruota dunque attorno a Pollard, l’ex ufficiale texano dell’intelligence che il 21 ottobre 1985 fu arrestato davanti all’ambasciata israeliana a Washington. L’Fbi aveva scoperto che Pollard era all’ori- Jonathan Pollard Manifestazione in Israele a favore dell’ex ufficiale texano gine di una fuga di documenti segreti a favore di Israele che anni più tardi il capo della Cia Tenet avrebbe definito «un imponente danno alla sicurezza nazionale». Nel 1987 Pollard fu condannato all’ergastolo e poi a 30 anni, ovvero il 21 novembre 2015. L’intelligence Usa si è finora sempre opposta alla clemenza e il vicepresidente Biden due anni fa disse che «chi lo vuole liberare dovrà passare sul mio cadavere». Poiché altre spie di Paesi alleati sono state condannate a un massimo di 10 anni, il sospetto è che l’intelligence Usa si sia opposta per motivi non resi pubblici. Ma James Clapper, direttore dell’intelligence Usa, ora afferma di non volersi «intromettere nelle deliberazioni del presidente». Da qui l’ipotesi di un gesto di Obama destinato a trasformarsi in un successo politico per Netanyahu, che nel 1998 ammise lo spionaggio, nel 2002 visitò Pollard in cella e ha più volte promesso di liberarlo, anche perché nel frattempo ha avuto la cittadinanza israeliana. Ma l’intesa resta in bilico, come dimostra la decisione di Kerry di cancellare la tappa a Ramallah e la precisazione della Casa Bianca: «Obama ancora non ha deciso sulla grazia». Molti ministri israeliani chiedono una liberazione «per clemenza» e non «in cambio di terroristi», mentre Abu Mazen vuole inserire nei detenuti da liberare Marwan Barghouti, leader della Seconda Intifada. A conferma delle fibrillazioni l’Anp annuncia che chiederà l’adesione «in quanto Stato» a 15 organizzazioni dell’Onu, aprendo un nuovo fronte di attrito con Israele. 14 .Cronache . Il rientro I ragazzi che hanno partecipato alla crociera di istruzione organizzata a bordo di una nave Grimaldi al loro rientro ieri a Civitavecchia Reportage MARIA CORBI INVIATA A CIVITAVECCHIA S filano in silenzio trascinandosi dietro le valige e il peso di quello che è successo. Gabriele non c’è più, volato via in un gesto di follia. Un attimo prima era festa, poi il buio. E non solo quello perenne della morte, ma anche quello del dolore per un distacco inaccettabile e ancora incomprensibile. Qualcuno piange toccando la terra di Civitavecchia, qualcuno le lacrime le ha spese tutte quella maledetta notte in cui l’amico ha deciso di saltare la ringhiera della nave. E insieme a lui è volata l’adolescenza dei suoi amici, quella folle parentesi in cui tutto sembra possibile, in cui si è convinti di essere invincibili. E invece no, anche se non si capisce ancora se Gabriele è stato vinto o ha deciso di perdere. Qualcuno dei ragazzi dice: «Voleva buttarsi altrimenti non ha senso». Rimane una domanda «perchè?». Uno dei suoi migliori amici non ha mai smesso di disperarsi da quella maledetta notte. Una psicologa sulla nave ha cercato di calmarlo: «Non è colpa tua, non è colpa tua». Ma lui scuoteva la testa, con le lacrime che battevano sulla felpa. Stavano giocando insieme sul ponte, dopo essere scappati dalle cabine. Un amico racconta: «Si prendevano a spintonate». Quel modo di fare la lotta dei ragazzini, di sfidarsi e poi darsi una pacca sulla spalla. Poi l’incomprensibile: «Gabriele che si agita, salta e corre verso la ringhiera spiccando un salto». Ed è caduto a picco, per 30 metri dal lato della nave accostato alla banchina. Sarebbe potuto piombare sulla banchina e, invece, pare che sia finito nel vuoto tra la nave e il pontile, giù in acqua, sbattendo la testa contro una gomena. L’unica ferita sul suo corpo su cui è stata disposta l’autopsia. Un filmato ripreso dalle telecamere della nave mostra il ragazzo che precipita, e nessuna ombra intorno a lui. E questo escluderebbe l’ipotesi che qualcuno lo abbia spinto, anche per gioco. Gabriele è ancora a Barcellona, vegliato dai suoi genitori, e prima di andarsene i suoi compagni hanno voluto salutarlo con una preghiera sul ponte della tragedia. Scortati dai professori e dalla preside, Carmela Maccarrone, i ragazzi salgono veloci su due autobus che li riporteranno a casa in Sicilia, a san Giovanni La Punta, alle pendici dell’Etna Gabriele lo raccontano come un ragazzo vivace, emotivo, con momenti di ribellione. «A volte aveva degli eccessi caratteriali», dice uno dei partecipanti alla crociera, «come quando fu sorpreso a scuola a fumare, o quando pre- ANSA Morto in gita, i compagni: “Giocava a fare a botte poi c’è stato quel folle salto” La nave rientra a Civitavecchia: “Tragedia incomprensibile” Aveva 15 anni Gabriele Russo viveva a Catania e frequentava il liceo scientifico: il corpo è ancora a Barcellona in attesa dell’esito dell’autopsia se una nota. La sua reazione in quelle la carta di identità quasi sempre. Ma occasioni è stata sicuramente eccessi- comunque scendevamo e a Barcellona va, fuori le righe». Marco, 15 anni, del sulla Rambla nessuno ti chiede nienliceo Maiorana di Latina, scende dalla te». Sulla nave c’era anche Massimo nave scosso. A prenderlo c’è il padre. Lugli, uno degli scrittori che hanno «Mi ha chiamato domenica mattina in partecipato a questa crociera culturastato di choc raccontandomi cosa era le per parlare del suo libro «Ossessiosuccesso. Mi ha detto che la sera si ne proibita» e discutere con i ragazzi. erano divertiti, erano stati in giro e poi «Avevo notato la scolaresca di Catain discoteca». La mamma di una ra- nia, erano ragazzi a molto esuberanti, gazzina di 16 anni, come è giusto che di un liceo di NapoIL VIDEO sia alla loro età. La li, scuote la testa: avevano fatto Un filmato mostra sera «Degli adolescenti un casino pazzesco il ragazzo che precipita sulla nave. Erano devono essere cone nessuno è attorno a lui andati a bere qualtrollati a vista, altrimenti è meglio cosa, poi in discoterimanere a casa». ca, ed erano usciti senza permesso Gli studenti del liceo Galiani di Na- dalle cabine per andare sul ponte e poli si fermano a parlare di quanto è credo si divertissero giocando a spinaccaduto e sono certi: «Aveva bevuto, gersi ma il ragazzo, penso, non sia cao si era preso qualcosa». L’autopsia duto per quello». Bruno Amatucci, chiarirà se è stato questo a spingere uno degli scrittori a bordo, spiega che Gabriele. La domanda è d’obbligo: ma «il ragazzo pensava che al di la della sulla nave si poteva bere? «Si, dice K, balaustra ci fosse qualcosa».Un penuna ragazzina di 16 anni, ti chiedevano siero che comunque non consola. Il padre di un amico «Mio figlio mi ha detto che la sera si erano divertiti Erano stati a Barcellona poi erano andati tutti insieme in discoteca» Una sedicenne «Sulla nave chiedevano la carta d’identità prima di servire alcolici ma sulla Rambla eravamo liberi di fare cosa volevamo» Lo scrittore «Quelli di Catania si notavano, erano ragazzi molto esuberanti La sera sulla nave avevano fatto un casino pazzesco» La crisi dei soggiorni-studio “Troppi rischi e pochi prof” Una classe su due non parte Il preside: “Non c'è più alcun entusiasmo” FLAVIA AMABILE ROMA Perché un professore dovrebbe andare in gita? Un tempo i malpensanti avevano gioco facile nel pensare che accompagnare i propri studenti durante un viaggio d’istruzione equivalesse al farsi una vacanza senza spendere nulla. Tempi e dicerie molto lontane, oggi basta farsi un giro nelle scuole verso febbraio quando gli scrutini sono terminati e la preparazione del viaggio d’istruzione dovrebbe essere una delle attività principali oltre a quelle di routine. Trovereste i prof di meno di una classe su 2 alle prese con i dettagli dell’itinerario e con i preparativi della partenza. Sono i dati dell’ultimo rapporto pubblicato dall’Osservatorio del Touring sul Turismo Sco- lastico dell’anno 2012/13. Per le scuole superiori, la percentuale delle classi in gita è stabile al 46,5%, come l’anno precedente ma decisamente in calo rispetto all’anno scolastico. 2009/2010 quando a partire era il 60%. Molto peggio va negli istituti superiori di primo grado dove si è passati da una partecipazione del 52% dell’anno scolastico 2011/2012 al 35,1% dell’anno scorso. . Complessivamente, dunque, lo scorso anno si sono messi in viaggio 1,4 milioni di ragazzi di medie e superiori, il 13% in meno dell’anno precedente. Si parte sempre meno, quindi, e i professori che ancora se la sentono di partire lo fanno con uno spirito che non ha nulla di vacanziero. Anzi. «Raramente viene riconosciuto l’impegno, la grande dedizione di chi decide di Vacanza studio Le scolaresche che affrontano viaggio di isruzione sono sempre meno partire con i ragazzi - spiega Luciana Zou, vicepresidente del Cidi, Centro iniziativa democratica insegnanti Quello che accade è che gli insegnanti vengono lasciati soli con gruppi numerosi, difficilmente controllabili. Non si tiene in considerazione che si tratta di vere e proprie attività didattiche ma che vengono realizzate in condizioni di 60 per cento Percentuale di classi che andavano in gita nel 2009: la partecipazione ora è in picchiata forte difficoltà. Ci vorrebbe maggiore personale, un maggior numero di professori giovani, gruppi più piccoli». Partire, insomma, significa assumersi una responsabilità, notte e giorno, e i professori lo sanno, gli incidenti che di tanto in tanto capitano hanno insegnato molto in fatto di comportamenti da tenere e da non tenere durante le gite d’istruzione. «Non c’è più alcun entusiasmo conferma Mario Rusconi, vicepresidente nazionale dell’Associazione Nazionale Presidi - C’è un carico di responsabilità enorme. I professori devono accudire e salvaguardare gli studenti notte e giorno per tutto il periodo del viaggio assicurandosi che siano dentro la stanza di notte. L’effetto che questa notizia avrà sarà di far calare ancora di più il numero degli insegnanti disposti ad andare in gira anche perché nulla e nessuno può obbligarli ». Il problema di fondo? Tutti sono d’accordo, la mancanza di soldi. «La crisi economica che rende sempre più difficile alle famiglie affrontare spese extra», come sottolinea L’Osservatorio del Tci. E la mancanza di soldi pubblici che porta a creare gruppi sempre più numerosi a carico di un numero sempre più limitato di insegnanti. LA STAMPA MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 35 Reportage Gli edifici abusivi per le quali è stata disposta la demolizione sull’isola L a polveriera che rischia di saltare in aria non è quella già disinnescata di Punta Rossa. La bomba a orologeria è la rabbia dei maddalenini: nei quartieri periferici della città più militarizzata d’Italia, tra le case che nei prossimi giorni saranno rase al suolo, la protesta lievita e si fa pericolosa. Ieri mattina c’è stato il primo assaggio di una tensione diventata rovente in soli due giorni: le ruspe della Procura della Repubblica sono arrivate sull’isola lunedì mattina e nelle prossime ore dovranno buttar giù trentacinque edifici abusivi. Nell’ordinanza di demolizione ci sono «prime case» ma non solo: terrazzi, stanzette e sgabuzzini, villette in riva e casotti trasformati in residenze stabili. Persino una villa ricavata su un vecchio fortino, in uno degli angoli più belli dell’Arcipelago: la struttura originaria, seminascosta dai roccioni di Nido d’aquila, è uno dei beni dimenticati dalla Regione ma la famiglia che la occupava aveva abbellito gli esterni e creato nuove stanze. Le ruspe ci sono arrivate nel primo pomeriggio e tutti i metri cubi realizLA TENSIONE Fallita la mediazione, i carabinieri hanno dovuto usare la forza feriti Il bilancio degli scontri di ieri: i carabinieri hanno dovuto usare la forza per far passare i blindati 3 ricorsi ANTONIO SATTA Proteste a La Maddalena contro le demolizioni degli abusi il caso FLAVIA AMABILE ROMA H a firmato «con estremo rammarico» il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il decreto che prevede lo slittamento della chiusura dei sei Ospedali psichiatrici giudiziari attivi a livello nazionale. Dal 2014 la chiusura viene rinviata al 2015, ed è il secondo rinvio: se tutto fosse andato come indicato dalla commissione Giustizia del Senato che aveva approvato la chiusura dopo una battaglia condotta dai banchi di Palazzo Madama da Ignazio Marino, allora senatore Pd, gli ospedali psichiatrici giudiziari avrebbero dovuto essere già mandati in pensione da tempo. Invece siamo al secondo rinvio. La proroga è stata decisa due giorni fa dal Consiglio dei ministri ed è dovuta al fatto che non sono ancora state previste le alternative. Avrebbero dovuto essere realizzate nelle Regioni 20 residenze per la riabilitazione. Sono le Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza (Rems) che hanno già suscitato molte polemiche perché secondo molte associazioni non rappresentano la soluzione al problema. Né, d’altra parte, è una soluzione la proroga che - come afferma il Comitato Sono stati accolti d’urgenza dal giudice dando ragione ai proprietari delle case “Giù le mani dalle case abusive” La Maddalena, rivolta di piazza Anche i preti contro le demolizioni disposte dalla Procura Il clima è molto pesante: la nostra città è una polveriera, non vorrei che la situazione esplodesse Il vescovo L’illegalità è una piaga, ma le istituzioni e magistratura devono trovare insieme delle soluzioni giornata ad altissima tensione. Il Consiglio comunale è convocato in piazza per le otto del mattino e insieme agli amministratori ci saranno le stesse persone che ieri hanno sfidato le ruspe. Cosa succederà? «Non lo sappiamo, qui il clima è molto pesante: la nostra città è una polveriera, non vorremmo che la situazione degenerasse. Il Consiglio è convocato per le otto, ma se le ruspe si muovono prima saremo in prima linea per tentare di sbarrare la strada – annuncia il sindaco Angelo Comiti –. Siamo preoccupati perché non sappiamo come possano reagire le persone che temono di trovarsi una pala meccanica sulla porta di casa. E ci chiediamo: che credibilità ha una giustizia che si ricorda dopo trent’anni di eseguire le demolizioni imposte da una sentenza? Perché la procura non aspetta che un altro giudice esamini i ricorsi che sono stati già presentati? Le udienze, d’altronde, sono fissate per i prossimi giorni». Qualche decisione, comunque, il giu- dice Marco Contu l’ha presa già ieri mattina. Tre dei ricorsi presentati d’urgenza sono stati subito accolti e ora le ruspe dunque dovranno saltare alcuni indirizzi. Ma c’è un caso che potrebbe mettere in difficoltà la procura: per la casa della famiglia Are, demolita lunedì mattina, l’udienza è fissata per i primi giorni di giugno. Cosa succederà se il giudice stabilirà che mancavano i presupposti? L’appello per spegnere i motori dei bulldozer, intanto, lo sottoscrive anche il vescovo di Tempio, Sebastiano Sanguinetti: «L’abusivismo edilizio e l’illegalità sono una piaga che lo Stato ha l’obbligo di estirpare con tutti i mezzi ma magistratura e istituzioni, in quanto garanti dei diritti fondamentali dei cittadini, devono trovare insieme delle soluzioni. Una famiglia che non ha altra sistemazione, anche se ha sbagliato, deve vedere rispettato il diritto inalienabile a una casa. La legge è per l’uomo, non l’uomo per la legge». Ospedali psichiatrici ancora aperti Napolitano: “Profondo rammarico” Sì al rinvio della chiusura. Critiche da Pd e Rifondazione 6 strutture Sono gli ospedali psichiatrici giudiziari ancora attivi, dopo il rinvio della chiusura dal 2014 al 2015 20 alternative Le Regioni non sono state in grado di dare attuazione concreta a quella norma ispirata a elementari criteri di civiltà e di rispetto della dignità di persone deboli Sono le strutture regionali che dovrebbero sostituirli, ma le Regioni non sono state in grado di attrezzarle Stop Opg - «protrae solo la sofferenza» dei circa mille detenuti-pazienti ancora presenti negli ospedali psichiatrici giudiziari. Il rammarico del Presidente della Repubblica è proprio legato alla mancanza di alternative nonostante quello che era stato indicato nella Giorgio Napolitano Presidente della Repubblica DELLE LACRIME E DEL CEMENTO GIUSEPPE SALVAGGIULO A 5 Il sindaco zati senza una concessione sono stati demoliti. Prima di azionare le benne, l’esercito della procura ha trascorso una mattinata intera sotto assedio. Bloccato da una barriera umana che ha circondato il parcheggio della scuola sottufficiali della Marina e impedito alla ruspe di uscire. E qui la tensione è salita alle stelle. Le forze dell’ordine hanno tentato la mediazione ma per liberare la strada, alla fine, i carabinieri hanno deciso di usare la forza. Dopo ore di urla, trattative inutili, minacce e slogan, i blindati hanno sfondato il blocco e così in cinque sono finiti all’ospedale. Il presidio comunque non è finito e fino alla fine sono rimasti in mezzo ai manifestanti anche i due parroci di La Maddalena: don Andrea Domanski, pastore del quartiere di Moneta e don Domenico Degortes, prete della chiesa di Santa Maria. Oggi nell’isola-parco sarà un’altra IL PARTITO UNICO immobili NICOLA PINNA LA MADDALENA Cronache .15 . sciugate le lacrime dopo frane e alluvioni, l’abusivismo edilizio dilaga: 26mila casi l’anno scorso (13% di tutte le costruzioni) e 258 mila in dieci anni, valore 18 miliardi. Ci sono due modi per incoraggiarlo: salvare i vecchi abusi e prospettare sanatorie per i nuovi. Le istituzioni praticano entrambi. I dati di Legambiente sono eloquenti: gli abbattimenti sono obbligatori solo sulla carta. Pur in presenza di sentenze definitive, solo dieci case su cento vengono demolite. A Napoli - record di ordinanze - quattro. A Reggio Calabria e Palermo, zero a fronte di 5mila provvedimenti esecutivi. Per anni i sindaci hanno lamentato l’assenza di soldi, ma le demolizioni languono anche quando ci sono. Più dei quattrini, conta il consenso. L’altro incentivo agli abusivi è il condono. Nessun altro Paese ne vanta tre in 18 anni (1985, 1994, 2003). Il 40% delle domande non è ancora stato esaminato dai Comuni (in gran parte sarebbero respinte) ma se ne progetta un altro: cinque tentativi parlamentari nel 2013 e 22 dal 2010 (Berlusconi, Monti, Letta: cambiano i governi, non le idee). Poco conta che non siano andati in porto: basta l’effetto annuncio. Come se non bastasse, con rapidità ed entusiasmo bipartisan (contrari M5S, Lega e Sel) il Senato ha approvato il ddl Falanga che lega le mani alle Procure sugli abbattimenti. Più burocrazia e vincoli. Esempio: niente ruspe se la casa è abitata. Si annunciano scene memorabili. Una volta un pm, non obbligato ma mosso a compassione, bloccò una demolizione davanti a una famiglia disperata per un anziano gravemente malato allettato nella casa abusiva. L’indomani il vecchietto intubato spuntò nel letto di un’altro alloggio da abbattere. legge, le Regioni non sono state in grado «di dare attuazione concreta a quella norma ispirata a elementari criteri di civiltà e di rispetto della dignità di persone deboli», spiega. E «ho accolto con sollievo interventi previsti nel decreto-legge per evitare ulteriori slittamenti e inadempienze, nonché per mantenere il ricovero in ospedale giudiziario soltanto quando non sia possibile assicurare altrimenti cure adeguate alla persona internata e far fronte alla sua pericolosità sociale». Tra le forze politiche molto critiche il Prc e il Pd. Ermete Realacci chiede che la questione sia affrontata in modo «risolutivo» mentre per Michele Saccomanno ex senatore della XIV legislatura è una «proroga della vergogna dello Stato». Le Regioni non accettano di essere sul banco degli imputati. Almerino Mezzolano, assessore alla Sanità delle Marche precisa che la sua Regione si è subito attivata per il superamento degli Opg e che con Emilia Romagna saranno le uniche regioni ad avere presto anche i fondi per il personale necessario. «Il rammarico del Capo dello Stato è anche il mio», commenta l’assessore alla Sanità della Liguria Claudio Montaldo. Antonella Tuoni, direttrice dell’Opg di Montelupo, spiega che le soluzioni «possibili ed immediate» esistono, «basterebbe essere meno miopi». La sua proposta è il potenziamento delle carceri con programmi di assistenza mirati che permetterebbero di accogliere subito i soggetti pericolosi a costi inferiori per lo Stato. 16 .Cronache . 52 il caso clienti GRAZIA LONGO ROMA o a scorciatoie giudiziarie per i clienti delle prostitute bambine dei Parioli. L’ipotesi del pagamento di 40 mila euro - 250 euro moltiplicati per 160 giorni, periodo equivalente alla condanna di 5 mesi e 10 giorni - previsto dal patteggiamento, scatena una levata di scudi. Soprattutto da parte della Commissione bicamerale e dell’Autorità garante per l’Infanzia e l’Adolescenza. Nonostante nessuno dei 52 clienti indagati per «prostituzione minorile» abbia di fatto ottenuto finora il patteggiamento né la conseguente opportunità di salvarsi dall’esposizione mediatica in un pubblico processo con la pena pecuniaria, la sola idea fa tremare chi si occupa di minori. Sandra Zampa, deputato Pd e vicepresidente della commissione Bicamerale Infanzia e adolescenza, è categorica: «È evidente che occorre assumere al più presto provvedimenti e che la politica deve correggere una via d’uscita troppo veloce e semplice, come una pena pecuniaria». «No» a patteggiamenti, a sconti di pena o a misure che porterebbero ad una rapida conclusione della vicenda sono contenuti anche in una mozione presentata da un gruppo di esponenti del Pd della capitale. Va comunque ribadito che per ora il patteggiamento resta un’ipotesi prevista dal codice penale e per il caso dei clienti delle due minorenni le Finora le indagini hanno rintracciato e identificato 52 clienti N 40 mila euro PHOTOMASI L’ingresso dell’abitazione dove esercitavano le due minorenni È l’ipotesi di patteggiamento grazie a cui i clienti potrebbero uscire dal processo CAMPANIA, 51 AVVISI DI GARANZIA Tintura per capelli e Tarsu: così i consiglieri usavano i rimborsi Indagato anche il sottosegretario alle Infrastrutture De Caro (Pd) RAPHAËL ZANOTTI “Immorale che i clienti delle prostitute minorenni si salvino pagando” Scontro sui patteggiamenti. Il pm: valuteremo caso per caso richieste, una volta formalizzate, saranno valutate attentamente, caso per caso, dagli inquirenti. Tra l’altro i magistrati titolare dell’inchiesta - l’aggiunto Maria Monteleone e il sostituto Cristina Macchiusi stanno ancora indagando sui clienti di Aurora e Azzurra (nomi di fantasia, ndr) e la condizione per poter patteggiare è dimostrare in modo inconfutabile di essere stati ignari della loro età, appena 14 e 15 anni. Sulla questione interviene il procuratore capo in persona, Giuseppe Pignatone: «Fino ad oggi non è stata depositata alcuna richiesta di patteggiamento. Se depositate, saranno valutate caso per caso». Ma la polemica non si spegne. «Sgomento» si definisce Vincenzo Spadafora, Autorità garante per l’Infanzia e l’Adolescenza. E aggiunge: «La sola eventualità che si possa chiudere la vicenda pagando 40 mila euro oppure scontando alcuni giorni di carcere è un pessimo segnale rispetto all’epilogo di una storia che continua a vedere per protagoniste le ragazze minorenni coinvolte». Spa- dafora annuncia di aver appena istituito «una commissione di esperti per migliorare efficacia su reati di violenza a minorenni». Quanto alle sentenze «simbolo» per arginare certi reati, ricorda «la condanna esemplare del mandante e dei sicari che hanno sfigurato il volto dell’avvocatessa di Pesaro Lucia Annibali. Nel caso dei Parioli, il rischio è che in futuro altri potenziali clienti si sentano più al riparo da pesanti conseguenze giuridiche e di indignazione sociale pagando solo in denaro». È da vedere quel consigliere regionale che, seduto davanti al giudice, dovrà spiegare quale fantasioso utilizzo pensava di fare, per il suo gruppo, della tintura per capelli acquistata coi rimborsi elettorali. E quale importante riunione si sarà svolta alla festa di Capodanno finanziata con i soldi dei cittadini? O durante la cena al locale notturno. «Signor consigliere, ci spieghi: le piante ornamentali?». E i giocattoli? Gli occhiali da vista? I farmaci? Le sigarette? C’è addirittura chi si è pagato la rata della Tarsu. Si sa, questi enti locali sono sanguisughe. Saranno tutti presenti nel maxi processo per peculato e truffa i consiglieri regionali campani, ieri destinatari di 51 avvisi di garanzia per la conclusione indagini sul fondo di funzionamento dei gruppi nella stagione 2010-2012. Per tredici di loro è stata chiesta l’archiviazione. Gli altri dovranno spiegare. E non sarà possibile opporre, come ha fatto la maggior parte di loro, di non essere tenuti a documentare le spese per la legge regionale, i pm hanno già smontato l’argomentazione. Tra gli indagati, tra l’altro, figurano nomi importanti. Come il sottosegretario alle Infrastrutture Umberto Del Basso De Caro (Pd), o i senatori Domenico De Siano ed Eva Longo (FI). Più famoso, ma per altri meriti, il consigliere Gennaro Salvatore. È il recordman del consiglio campano: 93.215 euro di rimborsi in due anni. Il Lotto ConcorsoN. 39-Martedì1aprile2014 Bari 80 1 8 59 89 Cagliari 74 12 7 75 51 Firenze 16 9 18 13 35 Genova 39 62 47 70 21 Milano 89 71 24 57 42 Napoli 41 32 13 20 29 Palermo 89 37 72 29 25 Roma 89 22 62 17 20 Torino 50 56 48 81 46 Venezia 37 30 54 90 80 Nazionale 4 70 30 43 40 SUPERENALOTTO Combinazionevincente 7 56 66 numerojolly 78 72 73 90 superstar 73 MONTEPREMI 1.515.277,10 € JACKPOT 10.436.659,45 € Nessun6 Nessun5+ Ai3conpunti5 75.763,86 € Ai699conpunti4 332,66 € Ai28.006conpunti3 16,41 € 10 e LOTTO Numeri vincenti 1 7 8 9 12 16 18 22 30 32 37 39 41 50 56 62 71 74 80 89 W Cronache .17 . Intervista ANDREA TORNIELLI CITTÀ DEL VATICANO N ominato a sorpresa segretario della Cei «ad interim» a fine dicembre, è stato appena confermato nell’incarico per cinque anni. Nunzio Galantino, vescovo di Cassano all’Ionio, dove Francesco si recherà a giugno, è l’uomo a cui il Papa ha affidato il cambiamento della Conferenza episcopale. Quale Cei vuole Francesco? «Una Cei che abbia come unico obiettivo quello di vivere e testimoniare il Vangelo, dove le strutture non prevalgano sulle persone. Più attenzione alle relazioni tra le persone, tra gli uffici centrali e le Chiese locali». L’INFLUENZA DI FRANCESCO «Più attenzione alle persone e meno alle strutture Valorizzare le chiese locali» In passato è prevalsa l’idea che i vescovi parlassero con una voce sola, quella dei vertici Cei. Condivide? «Non tutti i temi sono tali da richiedere l’unità o peggio l’uniformità. L’errore sta nell’appiattire tutto e nel pensare che anche su realtà chiaramente discutibili serva una posizione unica. La “sinfonia della differenze”, come la chiamava don Tonino Bello, non può che far bene». La Chiesa italiana è troppo ricca? «I soldi non sono mai troppi e mai pochi. Se ne abbiamo molti e li usiamo bene possono essere una benedizione per tutti. Se li usiamo male sono una iattura per tutti». E voi come li usate? «Sempre più li indirizziamo per i bisogni degli ultimi. Nella prossima destinazione dell’otto per mille è stato Nunzio Galantino Il nuovo segretario, dopo l’incarico ad interim, è stato confermato alla Cei per i prossimi cinque anni TALAMANCA/ANSA “In politica lasceremo più libertà ai laici” Il segretario Cei: le gerarchie non mettono al riparo dagli errori Otto per mille Il budget per la carità sta aumentando Nel 2013 è già cresciuto: +35% La sobrietà I vescovi che puntano sulla carriera sono persone fuori posto aumentato ancora il budget a disposizione della carità. In 5 anni quello destinato alla carità è cresciuto del 35 per cento. L’anno scorso erano 265 milioni di euro, quest’anno aumenteranno». Il Papa presentando l’identikit del vescovo ha insistito sul fatto che non sia carrierista... «Se un vescovo va in una diocesi e non disfa nemmeno le valigie perché comincia a guardarsi attorno volendo essere trasferito a una più grande, e non si immerge nel cuore della sua gente, è un problema prima di tutto per se stesso. Un uomo, ecclesiastico o laico, che vive proiettato esclusivamente su un futuro diverso e magari umanamente più brillante, è uno spostato. Uno che sta fuori posto». La Chiesa italiana si sta sintonizzando con Francesco o si sente già allineata? Sede Legale, Direzione e Amministrazione: Via dell’Arcivescovado, 1 - 10121 Torino - Tel. 011 5175640 - Fax 011 5178019 Codice ABI 19505 - Codice Fiscale 80093390013 - P. Iva 09331900010 Iscrizione Albo Cooperative n. A114274 R.I. Torino 80093390013 - R.E.A. n. 457581 C.C.I.A.A. «Sarebbe un grave errore, di fronte alla testimonianza di Francesco, dire: noi già facciamo così! Gli spiriti sazi non evangelizzano. Bisogna essere disponibili al nuovo, che non significa novità sempre e comunque, ma a ciò che ci riporta in maniera sempre più chiara al Vangelo». Gli uomini di Chiesa devono avere un atteggiamento più sobrio? «Assolutamente sì. A me spiace che certi atteggiamenti del Papa, quelli di una persona normale, vengano ritenuti eclatanti. Anche se lo sono rispetto ai modelli mondani. Il Papa ci ricorda che il Vangelo è fatto di scelte concrete. Non assolutizzerei le forme esteriori, ma anche attraverso queste forme passa una testimonianza: viviamo in un mondo di sordi, ma di gente che ci vede benissimo. C’è bisogno di una forte capacità di gesti concreti». La Cei sarà più distante dalla politica? «Non parlerei di distanza, ma di correttezza di rapporti. Dobbiamo saper rispettare le competenze e gli ambiti. Dobbiamo educare a un Vangelo vissuto attraverso la cittadinanza attiva e la partecipazione». Secondo lei c’è stato troppo interventismo sulla politica? «Un’overdose di interventismo non serve a nessuno, finiamo col mischiare le competenze e non facciamo crescere i laici. C’è bisogno di laici ben formati che si assumano le loro responsabilità, anche sbagliando, e senza cercare la benedizione delle gerarchie, che non mette al riparo dagli errori». Il cardinale Bagnasco, a proposito del gender, ha parlato del rischio che le scuole diventino «campi di rieducazione». Perché? «Gli opuscoli dell’Unar a cui si riferiva il cardinale sono stati diffusi nelle scuole: avevano un titolo contro la discriminazione ma un contenuto ben diverso e presentavano le religioni come omofobe. Chi li ha autorizzati se anche il Governo ora dice che non ne sapeva niente? Io per entrare in una scuola devo chiedere il permesso scritto, ed è giusto. Perché si sono diffusi quegli opuscoli senza chiedere il permesso ai genitori, che sono i primi educatori dei figli come è scritto nella Costituzione?». Enti Pubblici Piemonte CONFARTIGIANATO FIDI PIEMONTE E NORD OVEST s.c.p.a. Confidi aderente a FEDART-Fidi, iscritto all’Albo Intermediari Finanziari ex art. 107 d.lgs. 385/1993 - Codice ABI: 19505 Sito web: www.confartigianatofidi.it @: [email protected] CONVOCAZIONE ASSEMBLEA ORDINARIA ANNUALE DEI SOCI E DELLE ASSEMBLEE SEPARATE LOCALI TERRITORIALI Secondo quanto deliberato in data 07 e 28.03.2014 dal Consiglio di Amministrazione, è convocata per il giorno 27.04.2014 ore 8,00 (in prima convocazione) ed in seconda convocazione LUNEDÌ 28 APRILE 2014 ORE 9,45 A TORINO presso la sala riunioni “Franco Panarotto” di Confartigianato Fidi Piemonte e Nord Ovest s.c.p.a. (TORINO – Via dell’Arcivescovado, 1), la ASSEMBLEA GENERALE ORDINARIA DEI SOCI a cui parteciperanno esclusivamente, ai sensi dell’art. 2540 del C.C., i 21 DELEGATI eletti dalle Assemblee separate locali - con il seguente o.d.g. : - Esame e approvazione Bilancio esercizio 2013 con i rispettivi allegati: nota integrativa, relazione degli Amministratori e del Collegio Sindacale, ecc. - Approvazione Regolamento Aziendale e ratifica modifiche/implementazioni apportate dal C.d.A. al sistema dei poteri delegati e tariffario, appendice al Regolamento - Comunicazioni varie ed eventuali Conseguentemente, le ASSEMBLEE TERRITORIALI (ASSEMBLEE SEPARATE LOCALI), come da disposto statutario, si svolgeranno tutte, in prima e seconda convocazione, entro Mercoledì 16 aprile: avranno diritto di voto i Soci iscritti al Libro Soci entro e non oltre il 13 gennaio 2014. Questo il Calendario delle sei Assemblee Territoriali dei Soci per la nomina dei rispettivi Soci delegati che parteciperanno alla Assemblea Generale del 27/28 aprile a Torino: TORINO (province di Torino e Cuneo + Regione Valle d'Aosta) c.o Confartigianato Piemonte - Via Andrea Doria,15 - LUNEDÌ 14 APRILE alle ore 18,00 (prima convocazione domenica 13 aprile alle ore 8,00) NOVARA (province di Novara e V.C.O. + Regione Lombardia) c.o Confartigianato Novara - viale Manzoni 10 - LUNEDÌ 14 APRILE alle ore 18,00 (prima convocazione domenica 13 aprile alle ore 8,00) ALESSANDRIA (provincia di Alessandria e Regione Liguria) c.o Confartigianato Alessandria - Spalto Marengo Palazzo Pacto - MARTEDÌ 15 APRILE alle ore 18,00 (prima convocazione lunedì 14 aprile alle ore 8,00) ASTI (provincia di Asti) c.o Punto Credito Asti - via Orfanotrofio, 10 - MARTEDÌ 15 APRILE alle ore 21,00 (prima convocazione lunedì 14 aprile alle ore 8,00) BIELLA (provincia di Biella) c.o Confartigianato Biella - via Galimberti, 22 - MERCOLEDÌ 16 APRILE alle ore 18,00 (prima convocazione martedì 15 aprile alle ore 8,00) VERCELLI (provincia di Vercelli) c.o Punto Credito Vercelli – largo d’Azzo, 9 - MERCOLEDÌ 16 APRILE alle ore 18,00 (prima convocazione martedì 15 aprile alle ore 8,00 Il Direttore Generale - Gianmario Caramanna Il Presidente - Adelio Giorgio Ferrari Il numero complessivo di Imprese Socie regolarmente iscritti al Libro Soci del Confidi alla data del 13 gennaio 2014 è pari a n. 18.221. In virtù del disposto statutario il numero di delegati da eleggere nelle Assemblea Territoriale è in totale di n. 21, con le seguenti modalità: - TORINO - CUNEO + Valle d’Aosta avente n. 7.271 Soci della province di Torino e Cuneo e della Regione Valle d'Aosta (n. 5.731 filiale + n. 1.540 sede): 6 delegati - NOVARA - V.C.O. + LOMBARDIA avente n. 4.649 Soci delle province di Novara e V.C.O. (4.527) e Regione Lombardia (122): 5 delegati - ALESSANDRIA + LIGURIA avente n. 2.637 Soci della provincia di Alessandria (1.997) e della Regione Liguria (640): 3 delegati - ASTI avente n. 1.747 Soci della provincia di Asti: 3 delegati - BIELLA avente n. 1.100 Soci della provincia di Biella: 2 delegati - VERCELLI avente n. 817 Soci della provincia di Vercelli: 2 delegati CONFARTIGIANATO FIDI PIEMONTE E NORD OVEST s.c.p.a.: L’esperienza maturata nel corso dell’ultimo quinquennio quale Intermediario Finanziario vigilato da Banca d’Italia, unitamente alla organizzazione capillare ed alla conoscenza puntuale delle specificità territoriali del Nord Ovest del Paese, assicurano alle Imprese Artigiane ed a tutte le Piccole e Medie Imprese Socie una garanzia, qualificata e eligibile, che consente alle banche convenzionate finanziatrici di attenuare il rischio di credito e, in conformità alla normativa di vigilanza, di contenere i relativi assorbimenti patrimoniali, con una conseguente riduzione dei costi applicati alle imprese AVVISO DI AGGIUDICAZIONE Oggetto: Interventi di ammodernamento e adeguamento di allestimenti, supporti informatici, impianti e tecnologie per il miglioramento della fruizione della Reggia, dei Giardini e di altre pertinenze del Complesso della Venaria Reale. CIG 5531235783. Si comunica che questo Consorzio, con provvedimento prot. n. 2014/cv/000457 del 19.02.2014, ha provveduto all’aggiudicazione definitiva di detta procedura, all’impresa Set Up Live Srl, con sede legale in Via Filadelfia 82 - Torino. IL RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO Dott. Gianbeppe Colombano COMUNE DI MONCALIERI TORINO - AVVISO DI GARA È indetta per il giorno 16 APRILE 2014 alle ore 10.00 procedura di gara per l’affidamento in concessione - ai sensi dell’art. 30 del D. Lgs. n. 163/2006 - dell’organizzazione e della gestione dei soggiorni climatici marini per la terza età per il triennio 2014-2016. Valore complessivo presunto della concessione € 1.689.900,00 (IVA INCLUSA) ex art. 74 ter DPR. 633/72. Numero di partecipanti complessivi previsto min. 850 max. 1120 per ogni stagione estiva compresa nel triennio 2014-2016. Tutta la documentazione di gara è visionabile e scaricabile sul sito internet del Comune al seguente indirizzo: www.comune.moncalieri.to.it. Gli operatori economici in possesso dei requisiti richiesti per l’ammissione alla gara che intendano partecipare alla medesima, sono invitati a presentare offerta con le modalità stabilite dalla documentazione di gara entro il termine perentorio delle ore 12.00 del 15/04/2014. Moncalieri, 27.03.2014 IL DIRIGENTE Dott.ssa Federica Deyme AVVISO POST INFORMAZIONE ESITO GARA AVVISO DI AGGIUDICAZIONE Oggetto: Affidamento della progettazione definitiva, Coordinamento Sicurezza D.Lgs. 81/2008 in Fase di Progettazione, Direzione lavori, contabilità e Coordinamento Sicurezza D.Lgs. 81/2008 in Fase di Esecuzione per la realizzazione di un impianto di cogenerazione presso le grandi centrali del complesso della Reggia di Venaria Reale. CIG 5275000BB2. Si comunica che questo Consorzio, con provvedimento prot. n. 2014/cv/000517 del 25.02.2014, ha provveduto all’aggiudicazione definitiva di detta procedura, al RT TECSE Engineering Studio Associato (Mandatario) / Cogenera S.r.l. / Studio A&A Architetti Associati, C.so Monte Cucco, 73/D 10141 Torino, risultata essere in sede di gara quella economicamente più vantaggiosa, avendo ottenuto un punteggio complessivo pari a 100 punti, per un importo offerto pari ad € 59.467,94 oltre contributo previdenziale e Iva, e tempi di esecuzione pari a giorni 13 naturali e consecutivi. IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Amministrazione aggiudicatrice: Associazione Apriticielo – Indirizzo postale via Osservatorio n.30 Città Pino Torinese (TO) codice postale 10025 Paese Italia; Punti di contatto: Ufficio Responsabile del Procedimento telefono +390118118125 - telefax +39-0118118652. Indirizzo Internet - profilo di Committenza: www.planetarioditorino.it. CIG. 5423249EA3 CUP J28F10000180004 Procedura: aperta ex art. 55, D.Lgs. n. 163/06, con aggiudicazione all’offerta economicamente più vantaggiosa per l’affidamento a forfait della progettazione esecutiva ed esecuzione dell’allestimento didattico e museale del Parco Astronomico Infini.to e correlati lavori impiantistici, sito in Pino Torinese (TO), Via Osservatorio 30. Data di Aggiudicazione: 05.03.2014. Numero di offerte ricevute: 2. Operatore economico aggiudicatario: società ETT spa, via Sestri n. 37 Genova. Valore appalto: al netto del ribasso 297.395,00 Euro oltre Iva. Responsabile del Procedimento: prof. Attilio Ferrari. Arch. Maurizio Reggi IL PRESIDENTE Prof. Attilio Ferrari Direzione Centrale Manutenzione, Contratti e beni Confiscati Gare Estratto bando di gara Stazione appaltante: Agenzia del Demanio - Direzione Centrale Manutenzione, Contratti e Beni Confiscati - Gare - Via Barberini 38 - 00187 ROMA Tel. 06.423671 - Faxmail. 06.50516027 - e-mail: [email protected]. Oggetto: selezione di una Società di gestione del risparmio (SGR) per la gestione di un fondo comune di investimento immobiliare, di cd. Social Housing, anche di nuova istituzione, relativo ad immobili siti nel Comune di Torino, riservato ad investitori qualificati, da candidare all’investimento da parte del Sistema Integrato dei Fondi Immobiliari di cui all’art. 11 del D.P.C.M. del 16/7/2009. Procedura di gara: procedura ristretta. Criterio di aggiudicazione: offerta economicamente più vantaggiosa. Valore stimato massimo dell’appalto: ai fini di quanto previsto dall’art. 29, comma 12, lett. a.2) del D.Lgs. 163/06, il valore complessivo che dovrà essere gestito dalla SGR viene determinato indicativamente in € 110.000.000. Documentazione: il bando integrale, trasmesso alla GUUE in data 14/03/2014 e pubblicato sulla G.U.R.I. n. 34 del 24/03/2014, è consultabile unitamente al disciplinare di gara ed ai relativi allegati sul sito www.agenziademanio.it. Termine ultimo e luogo per la presentazione delle offerte: ore 12:00 del 26/05/2014 all’indirizzo della stazione appaltante. Responsabile del Procedimento: dott. Sebastiano Parisi, e-mail [email protected]. Il Direttore Centrale - Bruno Fimmanò Questi e molti altri avvisi li puoi trovare anche su internet Consulta i siti www.legaleentieaste.it - www.lastampa.it 18 .Società STAMPA .LA MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 GIORGIO NOTA/REPORTERS L’ingresso del ristorante Del Cambio in piazza Carignano, a fianco dell’omonimo teatro e a di fronte al palazzo che fu sede del primo Parlamento italiano e oggi ospita il Museo del Risorgimento DA CAFFÈ il caso A “MENSA” DEL CONTE ROCCO MOLITERNI TORINO BRUNO GAMBAROTTA l divanetto di velluto dove Cavour veniva a mangiare la finanziera e l’uovo con il riso è rimasto lo stesso, ma tutto il resto è cambiato nello storico ristorante Del Cambio che il 14 aprile riapre i battenti a Torino, dopo un anno di chiusura. La ristrutturazione è stata lunga e complessa, ma adesso il locale ha un look contemporaneo e internazionale che con un pizzico di audacia affianca gli stucchi e gli specchi del passato. «Sono stato subissato dagli esageruma nen sabaudi, ma ho una moglie newyorchese che mi ha sostenuto e ho deciso di creare un luogo che prima non c’era», dice Michele De Negri, l’imprenditore 45enne che ha deciso di investire sulla rinascita del Cambio. «Torino - aggiunge - aveva bisogno secondo me di uno spazio di eccellenza, ma che fosse anche accessibile e vivibile da tutti. Questo abbiamo voluto realizzare». E cosa intenda si capisce girando con il naso all’insù per le sale dove hanno messo mano artisti come Michelangelo Pistoletto, Pablo Bronstein o Arturo Herrera. Quest’ultimo è intervenuto sulle volte del Bar Cavour, il nuovo spazio (ricorda un po’ luoghi mitici come l’Hemingway Bar I Intervista TORINO atteo Baronetto, classe 1977, è cresciuto alla scuola di Gualtiero Marchesi, dove ha conosciuto Carlo Cracco e con l’allora non ancora giudice di Masterchef ha vissuto un’esperienza professionale che l’ha portato prima alle Clivie di Piobesi d’Alba e poi a Milano al ristorante Cracco, che vanta due stelle Michelin. Da dicembre è alla guida dello storico locale di Piazza Carignano. M Matteo Baronetto, come cambierà il Cambio? «Innanzitutto il Cambio non cambia mestiere, ma ha solo voglia di rifarsi un po’ il trucco come certe principesse che a l ristorante del Cambio nasce come caffè: «Una delle sere del carnevale del 1710 o 1711 i camerieri del Cambio andavano alla sala del Trinchetto (l’attuale Teatro Carignano) dove, oltre a commedie, si davano spettacoli di varietà e si facevano giostrare i cavalli». Il Trinchetto era sorto sul terreno del Trincotto Rosso, uno sferisterio distrutto nel 1706 dove si giocava a pallapugno. I camerieri del Cambio servivano agli spettatori orzate e cioccolata calda. Giacomo Casanova nel suo primo soggiorno a Torino nel 1760 si faceva chiamare cavaliere di Seingalt; nella «Storia della mia vita», parlando del conte di Saint-Giles scrive: «L’avevo conosciuto al Caffè del Cambio». Il più illustre cliente del Cambio, divenuto nel frattempo ristorante, è Camillo Benso conte di Cavour che godeva di un tavolo riservato, collocato in una posizione strategica, tale da consentirgli di scorgere un segretario affacciato al balcone del Palazzo Carignano per segnalare l’inizio della votazione in Parlamento. Sulla parete affrescata, all’altezza di quel tavolo, uno degli angioletti indossa gli occhialini del conte. Al Cambio qualcuno colloca l’invenzione della finanziera. I contadini sostando al dazio per entrare in città a vendere gli animali da cortile, lasciavano ai finanzieri le regalie, cioè le parti meno nobili, animelle, creste di gallo, fegatini, dai quali il cuoco del ristorante riuscì a ricavare una ricetta sublime. Se fosse vera sarebbe la giusta narrazione per la cucina piemontese, in grado di arrivare ai vertici partendo da materie umili. L’origine del nome? Goffredo Casalis scrive nel 1851 che la piazza Carignano, dove si trova il Cambio, era detta la Piazza della borsa perché lì si davano appuntamento gli uomini d’affari e i banchieri. Per cui il Cambio sarebbe il cambio della moneta. Altra ipotesi, più suggestiva, deriva il nome dal cambio dei cavalli. La piazza era il punto d’arrivo del postale da Parigi e Aleksander Herzen, patriota russo esule in Europa, nel suo «Il passato e i pensieri» descrive la sua trepidazione mentre attende sulla piazza l’arrivo della moglie Natal’ja Aleksandrovna. «Il destino cambia i cavalli», è un verso di Byron, perfetto per augurare buona fortuna al Cambio risorto. I I patron Fabio Gallo e Daniele Sacco con lo chef Matteo Baronetto Nelle sale hanno lavorato gli artisti Pistoletto, Bronstein, Herrera Con Cavour e Pistoletto la rinascita del Cambio Il ristorante riapre il 14 a Torino con un look tra Ottocento e XXI secolo 15 mila Tante sono le bottiglie della cantina, che punta su champagne, baroli e Borgogna del Ritz di Parigi) dove si può andare anche solo a bere un Daiquiri o un altro cocktail firmato dal barman Alessandro Cavalli o per cenare fino alle ore piccole. La cantina ha gli spazi di prima, «ma adesso - spiega il sommelier Fabio Gallo che ne tiene le redini - ci sono oltre 15 mila bottiglie. Abbiamo rispettato la tradizione e puntiamo soprattutto su champagne, baroli e Borgogna, anche se non mancano etichette di tutto il mondo e verticali di Supertuscan o di Chateau d’Yquem». La cucina è fantascientifica e forse solo chi ha avuto la «sfor- di Baronetto. Accanto al menu tuna» di vedere com’era prima degustazione che viaggia tra i della ristrutturazione, può ap- 120 e i 140 euro, sarà infatti posprezzarne fino in fondo il cam- sibile spenderne solo 35/40 per biamento. «È stata la causa - un light lunch o 50/60 per quello confessa lo chef che viene definito Matteo BaronetLA NOVITÀ un «déjeuner à la to - del ritardo D’arSi è aggiunto il bar forchette». nella riapertutista sono anche i ra. Ma credo ne per cocktail e spuntini piatti di ceramica fino alle ore piccole di Sévres persovalesse la pena». La vera novità nalizzati da Izhar è che il Cambio, da luogo per ce- Patkin. Come reagiranno i torine o pranzi impegnativi, si tra- nesi? Dal 14 aprile lo sapremo, sforma in uno spazio dove anche certo ora la loro città può vantachi ha pochi soldi in tasca può re in pieno centro un eccellente permettersi di gustare un piatto biglietto da visita. Lo chef: “Ora sogno che ci scoprano anche i giovani” un certo punto della loro vita decidono di farsi conoscere anche fuori della loro città». ne di temere? «Direi proprio di no. Anzi troveranno anche piatti della tradizione che forse non conoscevaSu quale clientela punta? «Senza dimenticare la sacralità no come il riso Cavour. Il conte del posto e quindi amava mangiare la clientela che GLI INTERNI al Cambio un uone ha fatto la sto- «Come una principessa vo con il riso e il ria voglio conquipomodoro, io che si è rifatta il trucco cuocio l’uovo a stare sia i giovani ma senza esagerare» bassa temperache magari prima erano intimotura, metto poriti da specchi e L’ATMOSFERA modorini confit e stucchi, sia gli morbidezza «Torino è una città alla impiegati che del riso bianco cercano un luogo che si concede tempo aggiungo un tocanche per se stessa» co di croccante per la pausa pranzo veloce ma con alcuni chicdi qualità». chi di riso Venere». Alcuni torinesi temono di non trovare più al Cambio i piatti della tradizione. Hanno ragio- Torino è la città dove è nato, Milano quella dove si è affermato, come vede le due città? 35 euro Questo il prezzo di un light lunch, che sale a 120/140 per il menu degustazione Il menu Fantasiadisapori tramareecollina · Salmone coniglio e burro nocciola · Crema all’olio bruciata, vaniglia e garusoli di mare Milano- Torino (musetto di maiale in salsa verde, lingua di vitello con zafferano) · Riso Cavour (Uovo cotto a bassa temperatura, con riso acquarello e riso venere croccante) · Scamone di vitello allo spiedo · Finanziera · Spaghetti alle spezie · Nuvola di mascarpone alle spezie Da Marchesi a Cracco Matteo Baronetto è nato a Giaveno (Torino): si è formato con Gualtiero Marchesi e si è affermato con Carlo Cracco «Il mio ritorno a Torino mi ha fatto scoprire una città che ha nel Dna una cultura del contemporaneo. Milano ha altri tempi di vita, Torino mi sembra un luogo dove ci si può concedere il lusso di avere più tempo per se stessi». E a tavola come possono incontrarsi? «Ho creato un piatto che si chiama Milano-Torino: sposo il musetto di maiale meneghino con la salsa verde torinese e la lingua di vitello torinese con lo zafferano meneghino». [R.MOL.] 19 SCIENZA&DEMOCRAZIA NEUROSCIENZE ALIMENTAZIONE TUTTOSCIENZE “Le regole per evitare altri casi Stamina” A Rizzolatti il premio che vale un Nobel Barry Sears: “In salute con la dieta Zona” MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 RIZZATO PAGINA 20 STRATA PAGINA 21 RIGATELLI PAGINA 22 . NUMERO 1599 A CURA DI: GABRIELE BECCARIA REDAZIONE: CLAUDIA FERRERO GIORDANO STABILE [email protected] www.lastampa.it/tuttoscienze/ tutto salute SCIENZE ... & P N ell’immaginario collettivo una persona affetta da autismo continua ad avere il volto di Dustin Hoffman nel film «Rain Man», l’uomo della pioggia. Una rappresentazione, però, lontana dalla stragrande maggioranza dei malati. Casi di «savants» come quello interpretato dalla star americana sono una rarità: l’autismo è in realtà una malattia complessa e variegata. Un puzzle che solo da poco tempo si sta ricomponendo, come ricorderanno oggi gli studiosi in occasione della Giornata mondiale dedicata alla malattia. Un dato, però, è certo: la diagnosi precoce è fondamentale. Mentre le sue cause si stanno chiarendo, lo sviluppo di metodi innovativi di cura e lo studio di farmaci mirati potrebbe cambiare sensibilmente la situazione. Lo spiega Antonio Persico, direttore del Laboratorio di Psichiatria Molecolare e Neurogenetica dell’Università Campus BioMedico di Roma e responsabile italiano del progetto «European Autism IntervenOGGI LA GIORNATA «Ecco cosa devono fare subito i genitori se hanno dei sospetti» tions»: «L’autismo è una patologia che insorge in età infantile: caratteristiche sono il deficit di comunicazione interpersonale e la presenza di movimenti ripetitivi e senza finalità». Un isolamento nel quale i piccoli sembrano essere incapsulati. In genere, all’inizio, i genitori si rivolgono al medico per un sospetto di sordità, notando che il bambino non risponde quando viene chiamato. Nell’adulto, invece, una delle peculiarità è l’eccesso di abitudinarietà che diventa ansia e panico non appena la routine viene interrotta. Per anni cosa accadesse nel cervello degli autistici è rimasto un mistero. Complice l’avvento di tecniche elettrofisiologiche e «imaging» sempre più sofisticate il quadro si è parzialmente chiarito. «A essere alterata è la comunicazione tra le aree cerebrali. In qualsiasi momen- Diagnosi e molecole: in arrivo le nuove armi nella lotta all’autismo che ha dei sospetti deve rivolgersi al pediatra, il quale, verificati i fatti, deve indirizzare la famiglia presso uno specialista. Purtroppo questo non sempre avviene ed è una causa del ritardo nelle diagnosi». Le strutture specializzate hanno il compito di verificare, attraverso visite dettagliate, test genetici e analisi cognitivo-comportamentali, l’eventuale presenza di autismo. Tante tessere di un puzzle da comporre, necessarie a orientare al meglio le terapie. «Oggi il trattamento dell’autismo, salvo rari casi in cui la malattia regredisce da sola, si fonda su un duplice approccio: farmacologico e riabilitativo. Il primo mira a curare i disturbi associati come insonnia, ansia e crisi epilettiche. Il secondo a migliorare e stimolare il linguaggio, la socialità e il controllo delle ossessioni», dice Persico. Approccio riabilitatiLE CAUSE «Non esiste un gene responsabile, ma una serie complessa di mutazioni» Antonio Persico È direttore del Laboratorio di Psichiatria Molecolare e Neurogenetica dell’ Università Campus Bio-Medico di Roma to il nostro cervello elabora input provenienti dalla corteccia motoria, visiva, uditiva e così via. Le persone autistiche, invece, hanno difficoltà ad integrare le informazioni e devono decidere se guardare o ascoltare, non riuscendo a fare entrambe le cose», spiega Persico. La comunicazione tra aree non funziona per i più svariati motivi: assottigliamento delle fasce nervose che connettono le zone e difetti nelle sinapsi tra neuroni sono solo alcuni dei danni strutturali finora rilevati. Tra le cause all’origine della malattia la componente genetica sembrerebbe giocare un ruolo importante: non esiste un gene dell’autismo, ma una serie complessa di mutazioni che in alcuni casi può portare alla patologia, in altri abbassare la soglia di vulnerabilità e scatenarla in presenza di fattori ambientali. Esistono poi casi dove sono solo questi ultimi a indurre la malattia. «Co- me si vede - continua Persico la patologia è davvero complessa e variegata. Nessun bambino è uguale. Ciò che realmente conta è una diagnosi precoce e dettagliata della forma di autismo in modo da iniziare il prima possibile le terapie». Tutto parte dall’osservazione. Ma come? «Un genitore Sms solidali e un best-seller È Eventi DANIELE BANFI la Giornata Mondiale dell’Autismo e sono tante le iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica su un disturbo che, secondo le statistiche, colpirebbe, tra forme lievi e severe, un bimbo su 88. Sul sito www.fondazionecrt.it si potrà seguire in diretta streaming un convegno sul tema: verrà presentato «Touch for autism (t4A)», progetto mirato per portare il contributo della tecnologia a chi è vittima della malattia. Fino al 19 aprile, poi, si potrà donare all’Associazione amici del Campus Biomedico di Roma (sms 45507) un contributo per finanziare l’utilizzo di una nuova tecnica di sequenziamento per lo studio della genetica dell’autismo. Fino al 20 aprile, invece, sarà possibile effettuare una donazione (sms 45506) alla «Fondazione Oltre il Labirinto». Obiettivo: finanziare la costruzione del Villaggio «Godega 4Autism», primo progetto europeo di cohousing per autismo. E intanto arriva in libreria il bestseller «Il motivo per cui salto» di Naoki Higashida: l’autore, un ragazzo autistico che non riesce a parlare, si è raccontato in questo libro-testimonianza che per la prima volta ci fa entrare nella mente complessa e anche venata di ironia di chi è colpito dalla malattia. [D.B.] vo che si divide in comportamentale, psicoeducativo e parent-training. L’Italia, tramite l’Istituto Superiore di Sanità, è l’unica nazione europea ad aver emanato una serie di linee-guida per il trattamento, basate unicamente sulle evidenze scientifiche. Ottenere una diagnosi attraverso il sistema sanitario è relativamente semplice, mentre ciò che lo Stato non riesce a garantire è l’erogazione omogenea sul territorio delle terapie. I centri convenzionati, infatti, sono ancora pochi e le spese sostenute dalle famiglie ingenti. Trattare l’autismo è possibile e inserire nella società chi ne è colpito non è un miraggio. Diagnosticare precocemente e inquadrare ogni bambino è però la sfida. «Accanto all’osservazione clinica la ricerca è al lavoro per anticipare la diagnosi quando i sintomi non sono ancora conclamati. Trattando precocemente i bambini, la speranza è quella di sfruttare la plasticità del cervello per limitare i danni», conclude Persico. Una speranza che si associa alla dozzina di molecole in fase sperimentale che promettono di agire sulle alterazioni strutturali del cervello implicate nel disturbo. Questa è la nuova frontiera nella lotta all’autismo. Quanto ai presunti pericoli dei vaccini, la scienza si è già espressa. Non esistono. Le leggende metropolitane non fanno altro che distogliere l’attenzione sulla ricerca e sull’aiuto alle famiglie che convivono quotidianamente con la patologia. @danielebanfi83 20 .TuttoScienze STAMPA .LA MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 l P SCIENZE Nasce il cromosoma sintetico Più vicini alla vita artificiale 1 Un passo in avanti decisivo per trasformare in realtà la vita artificiale: è stato costruito in laboratorio il primo cromosoma sintetico di un organismo complesso. Il risultato, pubblicato sulla rivista «Science», è cruciale per progettare organismi «su misura» destinati a compiti specifici, come produrre farmaci oppure biocarburanti. Ottenuto nelle università americane di New York e Johns Hopkins, il cromosoma sintetico, chiamato «Syn III», sostituisce il terzo dei 16 cromosomi del lievito di birra, comunemente usato per fare il pane, Saccharomyces cerevisiae. «Così si apre la Scienza & Democrazia STEFANO RIZZATO na ricerca di base più decisa e decisiva, minori margini d’interpretazione, qualche aggiustamento alle regole per spianare la strada all’attività dei laboratori seri. Dopo il caos su Stamina, è questa la via d’uscita dalla pseudo-scienza indicata dal professor Michele De Luca, uno dei massimi esperti italiani di cellule staminali. Direttore del Centro di medicina rigenerativa «Stefano Ferrari» di Modena e co-presidente dell’Associazione Luca Coscioni, De Luca esporrà la sua ricetta al terzo incontro del Congresso mondiale per la libertà di ricerca scientifica, in programma a Roma da venerdì 4 a domenica 6 aprile. U Professor De Luca, ciò che è accaduto con il metodo Vannoni dimostra che le regole in materia sono inadeguate? «Non direi, no. Il campo delle terapie avanzate è ben regolamentato in tutti i Paesi occidentali e l’Italia non fa eccezione. In Europa, infatti, fa testo il regolamento 1394 del 2007, che definisce a dovere tutte le norme di qualità, sicurezza ed efficacia indispensabili per i prodotti di terapia cellulare, di terapia genica e di ingegneria tissutale. È vero, però, che esiste un certo margine di confusione con la formula del cosiddetto “uso compassionevole” e di questo approfitta chi vuole ritagliarsi uno spazio non dovuto entro il sistema sanitario nazionale». “Mai più Stamina se la ricerca di base diventa severa” “Solo così si eviteranno costosi test clinici destinati comunque al fallimento” L’evento ARomaincontroperlalibertàinlaboratorio 1 È in programma a Roma il Michele De Luca Biochimico RUOLO: È DIRETTORE DEL CENTRO DI MEDICINA RIGENERATIVA «STEFANO FERRARI» DI MODENA E CO-PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE «LUCA COSCIONI» IL SITO: WWW.CMR.UNIMORE.IT/ 3° incontro del Congresso Mondiale per la Libertà di Ricerca Scientifica, dal 4 al 6 aprile (alla Camera dei Deputati e al Campidoglio). Intitolato «Colmare il divario tra scienza e politica», l’evento è promosso dall’Associazione Luca Coscioni e dal Partito radicale, con l’Università di Manchester e la European So- Però c’è anche chi si mette dalla parte dell’accusa: la scienza - si sostiene - non accetta le novità e pensa soltanto a difendere quanto acquisito. Che cosa ribatte? porrò proprio al congresso a «Non scherziamo. La filosofia Roma. In primo luogo c’è da alla base della ricerca di base e calibrare, a livello europeo, le della scienza in generale è la norme sulla specificità delle spinta a scoprire qualcosa di terapie cellulari. Le cellule non nuovo. Quello che viene scamsono composti chimici ben de- biato come chiusura, in realtà, finiti, come l’insulina o un anti- è esattamente l’opposto: è un biotico. Soprattutto per le te- sistema di tutela e controllo rapie autologhe (le colture di che serve a verificare che ciò Di che cosa è sintomo, quin- cellule dello stesso paziente) e che viene indicato come nuovo per le malattie sia anche vero. Difendere i di, il caso Stamina? PARADOSSO ITALIANO rare si potrebbe meccanismi del “peer review”, - del confronto, della riproduci«Della volontà «Sulle staminali semplificare ma, attenzione, bilità non significa frenare la da parte di enlavorano scienziati non rendere me- ricerca, ma consentirle di tità commerciali di scardi- di calibro mondiale» no rigorosa - la avanzare davvero». procedura di nare il meccaDel resto, sulle cellule stanismo che salvaguarda la si- produzione “Gmp”. Servirebminali non mancano le curezza e l’efficacia dei pro- be a rendere forse più rapido e esperienze positive, anche dotti per terapie avanzate. di sicuro meno costoso avannel nostro Paese: non è coDi voler commercializzare zare tra le fasi di una sperisì? trattamenti senza provare i mentazione». «In fondo è un paradosso che risultati secondo criteri ogQual è invece il secondo il caso Stamina si sia verificagettivi. Non avviene solo in to in Italia, dove sull’uso clinipunto? Italia, anzi. I laboratori pri- «Occorrerebbe essere più co delle staminali lavorano vati che sfruttano la dispera- stringenti e severi sui razionali con profitto scienziati come zione dei pazienti e delle fa- e sulle evidenze pre-cliniche, in Alessandro Aiuti, Luigi Nalmiglie sono centinaia nel altre parole servirebbe una più dini, Giulio Cossu e così via. mondo. È un fenomeno glo- solida ricerca di base. Questo Siamo davvero all’avanguarbale, che nei Paesi più avan- per non avere inutili e costose dia per le terapie cellulari e zati viene ben controllato e sperimentazioni per la terapia in Germania e Stati Uniti fe- cliniche destinaLA CONFUSIONE genica, che stannomeni simili a Stamina so- te al fallimento. È dando grandi «E’ spesso generata no no stati subito bloccati. Fio- quello che troprisultati su madal cosiddetto uso lattie come la risce, invece, dove le regole po spesso avviecompassionevole» leucemia, le imsono inadeguate: Paesi come ne con le stamiMessico, Panama, Cina, In- nali mesenchimunodeficienze, donesia, che alimentano an- mali del midollo. Che sono cellu- la leucodistrofia metacromache un incredibile turismo le potenzialmente molto utili tiche oppure - nel caso delle medico dell’illusione». per la terapia di malattie dello epiteliali - per la rigenerazioTornando all’Italia, dov’è scheletro, ma vengono propo- ne della cute e della cornea e che si potrebbe migliorare e ste per 7 mila patologie diverse. per la terapie genica di una intervenire su quel margine Ci sono oltre 300 studi nel mon- malattia come la epidermolisi di confusione del quale par- do - la metà dei quali in Cina - bollosa. La ricerca seria e le che provano a utilizzarle per eccellenze davvero non manlava? «Detto che le regole ci sono e trattare malattie neurodegene- cano. L’importante è non perche sono già abbastanza ade- rative, senza però un dato uffi- dere la direzione, che è una guate, ci sono due cose da fa- ciale e concreto sull’efficacia di sola: il metodo scientifico». re per ottimizzarle e le pro- questo tipo di procedimento». 13 - continua ciety for Human Reproduction. L’obiettivo è individuare gli strumenti per contrastare la crisi della democrazia liberale: «Puntiamo - spiegano Marco Cappato e Filomena Gallo - sulla concretezza anti-ideologica del metodo scientifico e sul coinvolgimento della comunità scientifica per contrastare l’avanzata di nazionalismi ed estremismi». strada alla realizzazione di qualsiasi tipo di cellula artificiale che possieda specifici geni», ha commentato il genista Edoardo Boncinelli dell’Università Vita e Salute di Milano. La grande novità aggiunge - «è che per la prima volta, nel campo della vita artificiale, si passa da un regno a un altro: da quello degli organismi più semplici, come i batteri, a quello degli eucarioti, le cui cellule hanno un nucleo come quelle dell'uomo». Infatti negli esperimenti realizzati finora, compresi quelli del «papà» delle ricerche sulla vita artificiale (o sintetica), Craig Venter, erano stati costruiti in laboratorio solo cromosomi di batteri oppure materiale genetico di virus, ma mai l’intero cromosoma di un organismo eucariota, nelle cui cellule il nucleo è isolato e protetto da una membrana. LA STAMPA MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 Noi umani così neanderthaliani GABRIELE BECCARIA 1 Tredici anni di lavoro, segnato da difficoltà tecniche e ostacoli burocratici. Poi, nel 2010, l’articolo su «Science». Sensazionale e iper-citato. E ora un saggio-racconto, «Neanderthal Man», che equivale a un suggello, scientifico e psicologico. Svante Pääbo, 58 anni, svedese, direttore dell’Istituto di antropologia evoluzionistica al Max Planck Institute di Lipsia, è il ricercatore che più di ogni altro si è avvicinato all’enigma delle origini: ha scoperto che la nostra specie Sapiens si è intreccia- Svante Pääbo e il teschio di un Neanderthal L’illusione Ha fatto sognare tati malati ma il metodo Stamina si è rivelato privo di basi scientifiche ta con un’altra di omini, i Neanderthal, e da questo incontro, avvenuto tra 110 mila e 30 mila anni fa, siamo diventati ciò che siamo. A raccontarlo è il Dna, che porta le tracce di quei primordiali incontri: tra l’1.5 e il 2% del nostro Genoma è stato ereditato da quei parenti, un po’ alieni. Pääbo ne ha decifrato il patrimonio genetico e ha cominciato a cercare somiglianze e differenze, arrivando alla conclusione - clamorosa - che tanti frammenti vivono ancora in noi. I capelli rossi e biondi e gli occhi azzurri sono un’eredità neanderthaliana. E lo sono anche la predisposizione alla dipendenza dal fumo come diverse malattie: il diabete di Tipo 2 e il lupus, la cirrosi biliare, la sindrome di Crohn e le maculopatie. Una lista di inconsapevoli regali destinata ad . TuttoScienze .21 allungarsi e a generare vortici di risposte e ulteriori interrogativi: il gene FoxP2, per esempio, associato al linguaggio, presenta nell’uomo moderno tre cambiamenti specifici. Il che significa che anche i Neanderthal sapevano parlare, ma comunicavano in modo diverso da noi. La Ioro lingua era probabilmente un’aggregazione di vocaboli e pensieri irriducibile rispetto alle migliaia di idiomi che i Sapiens hanno ideato in migliaia di anni. Probabilmente. «L’oscuro segreto della genomica - ammette Pääbo - è che siamo ancora scarsi nell’osservare il Dna e concludere: ecco come questo gene si traduce in un comportamento oppure quest’altro ci fa apparire o quest’altro ancora agire». Il viaggio nel passato profondo del nostro io è un’avventura appena sbocciata. A Rizzolatti il premio che vale un Nobel Il “Brain Prize” allo scopritore dei neuroni specchio insieme con Stanislas Dehaene e Trevor Robbins l P NEUROSCIENZE PIERGIORGIO STRATA UNIVERSITA’ DI TORINO T Stress, cambi di stagione, inquinamento, trattamenti estetici e squilibri alimentari e/o ormonali, minacciano la salute dei tuoi capelli? Dalla natura, MiglioCres® è la risposta per avere: CAPELLI FORTI grazie all’estratto di Miglio. CAPELLI FOLTI con l’estratto di Ortica che aiuta a prevenire il diradamento. CAPELLI NUTRITI E RIGENERATI grazie al complesso vitaminico ACE, il selenio, la metionina, il rame e lo zinco. www.migliocres.it MiglioCres® è distribuito da F&F srl - 031/525522 - mail: [email protected] utti sanno che dire Nobel significa fare riferimento per unanime consenso al premio più prestigioso nei vari campi del sapere scientifico, campi che all’epoca di Alfred Nobel erano molto ristretti e che oggi navigano su praterie sconfinate. Pochi sanno che nel tempo premi di altissimo prestigio si sono moltiplicati per fare fronte a realtà e ricerche sempre più sofisticate. Tra questi riconoscimenti c’è il giovanissimo «Brain Prize», conferito a studiosi che si sono distinti per un contributo straordinario alle neuroscienze europee. Il premio del valore di un milione di euro è stato istituito dalla «Grete Lundbeck European Scimmie e umani accomunati dai neuroni specchio Brain Research Prize Foundation», che nella sua quarta edizione annuale l’ha assegnato a della punizione e della ricom- getti che sono da poco iniziati tre star del settore, Giacomo pensa, si basa sull’instaurarsi con investimenti straordinari Rizzolatti, Stanislas Dehaene di un meccanismo d’abitudine. in Europa e negli Stati Uniti. e Trevor Robbins. Nell’insieme questi tre ri- Le prospettive sono quelle di Rizzolatti è noto per la sco- cercatori sono stati dei veri ridurre le distanze con altri perta nelle scimmie dei neuro- pionieri nel tracciare la strada aspetti della nostra cultura e ni specchio, neuroni che esi- sui meccanismi neurali che so- delle nostre conoscenze, che stono anche nell’uomo ed en- no alla base dei processi men- hanno già aperto spazi signifitrano in gioco quando si devo- tali. Le loro scoperte nascono cativi alla neurofilosofia, alla no interpretare le reciproche dalla fusione di interessi di- psicoanalisi e alla psicoteraintenzioni tra versi, tra le pia, ma anche alle scienze due individui, neuroscienze umane e sociali. E, infatti, nelbuone o cattie la psicologia la proclamazione del premio si ve che siano. c o g n i t i v a , legge: «Siamo lieti di assegnaQuesti studi portando a re il premio di quest’anno a sono di granuna nuova scienziati che ci hanno dotati de interesse frontiera che di una migliore consapevolezper l’analisi oggi viene de- za e conoscenza e di un miglior dei rapporti finita «biolo- trattamento dei disordini di interpersogia della men- natura comportamentale e cenali e di patote». Questa rebrale, che sono un grave farlogie come frontiera ne- dello nella nostra società». l’autismo. Al cessita delRizzolatti si è augurato che francese l’indispensaDehaene, inbile apporto L’AUGURIO vece, si deve la di culture di- «Spero che ora il governo scoperta di verse con le dimostri più interesse come alcuni competenze per la scienza» gruppi di neudi informatiRUOLO: È PROFESSORE DI FISIOLOGIA ci, matematironi interpreUMANA ALL’UNIVERSITÀ DI PARMA tano numeri e questo «prestigioso riconosciE MEMBRO DELL’«AMERICAN ci, filosofi e lettere, «momento alla scienza italiana ACADEMY OF ARTS AND SCIENCES» modellisti per IL SITO: approfondire duli» nei quali possa essere di stimolo al nuoWWW.UNIPR.IT/ARPA/MIRROR/ è scritto anvo governo e crei maggiore inENGLISH/STAFF/RIZZOLAT.HTM il problema che il manuale più difficile: teresse per la ricerca di base, della loro manipolazione. Lo come i multiformi aspetti della superando la scarsa attenziostato di coscienza emerge mente emergano dalle nostre ne che attualmente c’è per tale quando avviene la simultanea molecole incoscienti. La sfida, ricerca, incrementando anche attivazione di un certo nume- quindi, si focalizza sull’intrec- la disponibilità di fondi». E ro di questi «moduli» e il con- cio di connessioni all’interno non caso il neuroscienziato sta tenuto della coscienza stessa del nostro cervello e sulla co- pensando di destinare una varia a seconda dei «moduli» struzione di una «carta geo- parte del suo premio ad un’ascoinvolti. L’inglese Robbins, grafica», nella quale vengano sociazione che si occupi di infine, ha scoperto i meccani- identificati i punti di partenza neuroscienze. Scopriremo più smi delle regole che controlla- e di arrivo di ogni neurone, ol- particolari, probabilmente, alno il comportamento, dimo- tre alla loro specifica funzione. la cerimonia di premiazione Questo è proprio lo scopo che si terrà a Copenaghen il strando che l’abuso della droga, oltre ai classici principi principale dei due mega-pro- prossimo 1° maggio. Giacomo Rizzolatti Neuroscienziato R 22 .TuttoScienze .MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 l P MEDICINA «Cefaly», lo stimolatore che spegne il mal di testa FABIO DI TODARO 1 Ha la forma di un fermacapelli, ma non va Contro le emicranie e anche lo stress messo in testa. Semmai attorno: come una corona sulla fronte, con l’elettrodo al centro. Così «Cefaly», la cui commercializzazione è stata autorizzata dalla Food and Drug Administration, si prefigge di ridurre - e se possibile evitare - i sintomi dell’emicrania. Dispositivi simili sono definiti «Tens»: stimolatori elettrici transcutanei, già utilizzati da ortopedici e fisiatri per alleviare i dolori di articolazioni e muscoli. Il meccanismo d’azione che placa il dolore non è ancora del tutto noto, ma gli effetti sono evidenti. «Cefaly» ha anche un effetto sedativo e prevede tre schemi di trattamento: può fronteggiare gli attacchi acuti, prevenirli e agire come antistress. L’imprimatur da parte dell’ente statunitense - ma lo strumento, conforme alla normativa europea, è commercializzato anche in Italia - è arrivato dopo i risultati di uno studio su «Neurology». Per quanto i pazienti affetti da emicrania fossero solo 67, colpiti da almeno due attacchi acuti al mese, i risultati in due mesi di terapia sono stati incoraggianti. Il 38,1% di chi è stato curato con «Cefaly» ha visto diminuire la frequenza degli attacchi di oltre il 50%. Notevole la differenza rispetto al gruppo trattato con il placebo, efficace soltanto nel 12,1% dei casi. “Sazi e in salute: la Zona combatte l’infiammazione” “Si inizia con una mano, un occhio e un orologio” di grasso (pollo o pesce o, se di vino in più, chi i caffè: la zosiete vegetariani, il tofu). Gli na non abolisce il vino (quello altri due terzi vanno riempiti rosso ricco di polifenoli e ne da carboidrati colorati come basta mezzo bicchiere a paFRANCESCO RIGATELLI frutta o verdura, che conten- sto), non ti priva neanche di gono i polifenoli per l’anti-in- caffè (anch’esso ricco di polifearry Sears è il fiammazione. Per completare noli, ma non più di due al giorbiochimico ame- l’opera un cucno). Per le sigaricano inventore chiaio d’extraGLI INTEGRATORI rette, beh, non della dieta Zona vergine a pasto. un buon «Fondamentali sono per limitare la gli- L’orologio serve consiglio. Se si l’olio extravergine raggiunge un cemia nel sangue e favorire per capire se il e gli Omega 3» giusto equilibrio l’equilibrio ormonale. I suoi pasto è bilancialibri hanno venduto milioni to: se è corretto, ormonale, dosadi copie. Ora la sua battaglia devono passare cinque ore pri- to in modo da tenere costante è per l’uso di integratori an- ma di sentire fame». l’insulina, non si avverte la fatinfiammatori come olio di Lei cita spesso l’infiammazio- me e non si chiede al fumo di pesce e Omega 3. supplire al cibo». ne: di cosa si tratta? twitter @rigatells Com’è nata l’idea della die- «La Zona è stata riconosciuta dall’Harvard american school ta Zona? «Per ragioni famigliari i miei come la dieta antinfiammatostudi mi hanno portato ad ria per eccellenza. Parlare di approfondire le cure adatte a dieta antinfiammatoria o di cardiopatici e diabetici. Ho Zona è la stessa cosa. E agcapito che si adatta a tutti e giungo un concetto: la Zona ho indirizzato l’attenzione non è altro che l’evoluzione verso l’infiammazione silen- della dieta mediterranea, perte, creando l’Inflammation ché porta il meglio della disporesearch Foundation, con cui nibilità dei macronutrienti diho partecipato a Milano al sponibili e tipicamente medi“Consensus congress scien- terranei ad un alto livello e li ce in nutrition” organizzato bilancia. Quello che conta è dalla Fondache la comuzione Paolo nità scientifiSorbini». ca ha capito che è possibiC o m e le controllare funziol’infiammana? zione attra«La Zona verso l’uso punta alla sapiente del qualità e non cibo. Si parla alla quantità molto di prodelle calorie, blemi di salubilanciando te, causati da in ogni pasto stili di vita e le migliori alimentari fonti di prosbagliati: la teine, carZona è un riboidrati e medio immegrassi: pollo, diato ed effipesce e proteine vegeRUOLO: È UN RICERCATORE cace, perché è tali per l’apSPECIALIZZATO NEL CONTROLLO capace di inDIETETICO DELLE RISPOSTE vertire questa porto proORMONALI teico, frutta IL SITO: WWW.DRSEARS.COM/ tendenza che modifima sopratIL LIBRO: «LA ZONA» - PICKWICK sta tutto verduc a n d o ra per l’apporto di carboidra- l’espressione dei nostri geni. ti (riducendo quelli bianchi, Purtroppo l’alimentazione è proinfiammatori): il tutto ar- dominata da alimenti che pegricchito con un’ideale fonte giorano l’infiammazione». di grassi, l’olio extravergine Molti, donne in particolare, d’oliva (un cucchiaio a pasto). bevono e fumano anche per La Zona, dunque, è uno stato togliersi l’appetito. Che condi benessere misurabile nelsiglio può suggerire loro? l’equilibrio ormonale e nello «Cambiare le abitudini di una persona è come chiederle di stato infiammatorio». Può fare un esempio prati- cambiare religione. Se l’obiettivo della ricerca del benesseco di come applicarla? «E’ sufficiente avere a dispo- re è chiaro, posso cercare di sizione tre cose: una mano, convincerle ad utilizzare il cibo un occhio e un orologio. A come una terapia farmacologiogni pasto bisogna suddivi- ca. Inizialmente può costare dere il piatto in tre parti. In fatica, ma, se uno cambia e si un terzo occorre mettere trova bene, non torna indietro. proteine a basso contenuto C’è chi preferisce un bicchiere l P ALIMENTAZIONE B Barry Sears Biochimico Ritmi circadiani Unorologio contantidirettori 1 L'orologio biologico non ha un'unica regia, ma il suo ritmo obbedisce a numerosi «direttori d'orchestra» finora sconosciuti: una complessità che ne garantisce una grande flessibilità, come la capacità di dormire di più nei weekend, dopo una settimana di sveglia alle 7. Le nuove scoperte sull’orologio biologico sono state realizzate da un team dell’Università del Michigan e pubblicate su «Science». Si era ritenuto finora che protagonista fosse un ristretto e ben definito gruppo di neuroni - i cosiddetti «circuiti circadiani» - e che i loro malfunzionamenti fossero alla base di gravi disfunzioni. Analizzando i circuiti circadiani dei moscerini della frutta, il cui funzionamento è un buon modello per comprendere anche quelli umani, i ricercatori statunitensi hanno invece scoperto come la gestione del tutto sia molto più sofisticata, e anche caotica, del previsto. Parti diverse dell’organismo obbediscono infatti a direttori diversi, ognuno con ritmi differenti. Una gestione che, secondo gli studiosi, è essenziale per garantire la proverbiale flessibilità del nostro organismo, capace di contrastare tante cattive abitudini. SPECIALE LA STAMPA Speciale a cura di RCS MEDIAGROUP PUBBLICITA’ MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 . 23 medicina Sfatiamo i miti sulla pillola anticoncezionale Da oltre 50 anni le donne di ogni età possono contare su una valida alleata per la salute. E’ la pillola anticoncezionale: non solo un contraccettivo, ma uno strumento per prevenire gravi patologie e un sostegno al benessere quotidiano. Spesso, però, nascono timori infondati nei suoi confronti. Tanto che, nel nostro Paese, solo il 16,2% delle donne la utilizza. Una percentuale molto bassa rispetto agli altri Paesi europei (21,4). E così la Società italiana della contraccezione (Sic) ha messo a punto un decalogo per sfatare questi falsi miti e sottolineare i benefici del trattamento ormonale. Pillola e cancro. Al primo posto c’è la convinzione che la pillola possa provocare il cancro. Falso. «Studi clinici di grande rilevanza hanno dimostrato che l’anticoncezionale per via orale è efficace contro il tumore all’ovaio, il tumore all’endometrio e quello al colon retto», rivela la dottoressa Franca Fruzzetti, della Clinica ostetrica e ginecologica dell’ospedale Sempre meno effetti collaterali Teva, leader mondiale Teva Pharmaceutical Industries Ltd è una tra le prime 10 aziende farmaceutiche al mondo, impegnata nel promuovere l’accesso a un’assistenza sanitaria di qualità attraverso lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione non solo di farmaci equivalenti - nella cui produzione è leader mondiale - ma anche di farmaci innovativi e principi attivi. L’attenzione all’universo femminile è aumentata nel corso degli anni: Teva intende offrire farmaci equivalenti e «branded», sicuri ed efficaci, in grado di rispondere a ogni esigenza. È anche uno strumento per prevenire gravi patologie Santa Chiara dell’Università di Pisa. Che aggiunge: «Nel caso del carcinoma endometriale e di quello all’ovaio le probabilità si riducono del 50% e l’effetto protettivo degli estro-progestinici persiste per più di 20 anni dopo la sospensione». In generale la protezione è proporzionale al periodo di assunzione: per più tempo si è fatto uso della pillola, maggiore è la riduzio- ne del rischio. Non basta. «Uno studio inglese su 300mila donne seguite per 39 anni ha dimostrato che la pillola non solo riduce la morbilità e mortalità per tumori, ma la mortalità in generale per qualunque causa», puntualizza il professor Annibale Volpe, past-president della Sic. Pillola e Tev. Altro luogo comune ricorrente è che la pillola causi tromboembolismo venoso (Tev). Un aspetto, questo, confermato dalla European medicine agency e dall’Agenzia italiana del farmaco. Va sottolineato, però, che l’aumento del rischio è basso in termini numerici e che le complicazioni tromboemboliche sono dovute principalmente alle caratteristiche delle diverse pillole. Individuando quella più indicata, insomma, non dovrebbero esserci pericoli, a meno che la donna non sia predisposta, non abbia una storia familiare con casi di trombosi o soffra di malattie della coagulazione. Pillola e fertilità. Spesso si sente dire che la pillola possa rendere meno fertili. Una leggenda. Smettendo di assumere l’anticoncezionale, il ciclo mestruale torna ad avere le stesse caratteristiche «pretrattamento». La pillola non causa eventuali malformazioni fetali, né può determinare un aumento degli aborti spontanei. Bisogna evidenziare che, tra i vantaggi extra contraccettivi, a molti non del tutto noti, c’è la cura dell’endometriosi, patologia che colpisce tre milioni di donne in Italia e che può provocare infertilità. Pillola e riduzione del ciclo mestruale. Da sfatare è anche l’idea che l’amenorrea, la riduzione della perdita mestruale, provocata dal contraccettivo ormonale, sia pericolosa. «Nonostante questa situazione sia invisa a molte donne - spiega Volpe - è stato dimostrato che essa provoca benefici in termini di anemia da carenza di ferro e un minor ricorso agli interventi chirurgici». Pillola e salute psicofisica. Alcuni studi hanno messo in luce che la pillola è efficace nel trattare la sindrome premestruale severa, che causa ansia, depressione, irascibilità. Una scelta attenta del contraccettivo può anche stimolare il desiderio sessuale, senza dimenticare che vivere un erotismo privo di preoccupazioni legate al rischio di una gravidanza indesiderata è senz’altro più appagante. A 54 anni dalla sua nascita la pillola si rinnova per garantire una protezione sicura e minori effetti collaterali. «A oggi sono presenti sul mercato più di 50 formulazioni - racconta il professor Annibale Volpe, past president della Società Italiana della Contraccezione - in grado di sposare le differenti esigenze delle donne». Tra gli ultimi prodotti lanciati sul mercato, in particolare, sono da ricordare i contraccettivi ormonali a base di estradiolo naturale, un estrogeno identico a quello prodotto dalle ovaie durante il ciclo: «Si tratta di un prodotto che recenti studi hanno promosso a pieni voti e che sembra offrire un’importante protezione contro i tumori delle ovaie, dell’endometrio e del colon retto, soprattutto per le donne in pre-menopausa». Poiché una recente indagine promossa dall’Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna (ONDa), inoltre, ha messo in evidenza anche una serie di nodi e perplessità legati al costo della pillola, ricordiamo che, dopo 54 anni di «onorata carriera», molte pillole branded hanno perso il brevetto: «Anche nel campo degli equivalenti conferma il past president della Sic - esistono prodotti di ottimo livello che consentono un considerevole risparmio». «L’importante conclude Volpe - è che la scelta del contraccettivo ormonale sia concordata sempre con il ginecologo: a lui bisogna rivolgersi con sincerità affinché sin dal primo momento siano sempre chiare - e dunque rispettate - le necessità individuali». MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 LA STAMPA 24 LA STAMPA MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 In Italia FTSE/MIB FTSEItaliaAllShare Euro-Dollaro CAMBIO +1,03% +1,02% All’estero DOWJONES(NewYork) NASDAQ(NewYork) DAX(Francoforte) 1,3793 Petrolio dollaro/barile FTSE(Londra) S Oro 99,74 euro/grammo ECONOMIA FINANZA +0,44% +1,64% +0,50% +0,82% S 30,2049 . 25 & L’AGENZIA DELLE ENTRATE RECUPERA UNA CIFRA RECORD RISPETTO AGLI ANNI SCORSI. BOOM DELLE RATEIZZAZIONI LUNGHE Evasione, l’incasso supera i 13 miliardi A marzo il gettito dell’Iva cresce del 6%. Effetto positivo sul fabbisogno che scende a 18,4 miliardi ALESSANDRO BARBERA ROMA Attilio Befera deve un caffé a Miuccia Prada e a suo marito Patrizio Bertelli. È grazie a loro se a dicembre dell’anno scorso - in extremis - l’Agenzia delle Entrate è riuscita a sfondare il muro dei 13 miliardi di euro di incassi da lotta all’evasione. Per l'esattezza «13,1 miliardi», annuncia a Porta a Porta il numero due degli ispettori fiscali Marco Di Capua. Ai piani alti dell’amministrazione snocciolano con soddisfazione la progressione anno per anno: 4,4 mi- L’accordo del Fisco con Prada potrebbe valere 400 milioni liardi nel 2006, 6,4 miliardi nel 2007, 6,9 nel 2008, e ancora 9,1 miliardi nel 2009, 10,5 nel 2010, 12,7 nel 2011. L’unica flessione - maledetta fu la crisi - è stata nel 2012 con 12,5 miliardi. Spiega il vicedirettore vicario dell’Agenzia: «L’attività ha consentito di portare in cassa 3,8 miliardi di tasse non pagate. Se si aggiunge anche la lotta all’evasione contributiva l’incasso sale a 7,1 miliardi, con un calo di circa il 5% rispetto all’anno pre- REDDITI Il 730 anche per i lavoratori domestici Quest’anno i lavoratori domestici potranno effettuare la propria dichiarazione dei redditi con il modello 730, oltre che con l’Unico come è avvenuto fino allo scorso anno. A ricordarlo è l’Assindatcolf, l’associazione datori di lavoro domestico, componente Fidaldo ed aderente a Confedilizia. L’invio del «730 dipendenti senza sostituto» deve essere effettuato, per l’anno in corso, entro il 31 maggio tramite un Caf o un professionista abilitato. Se dalla dichiarazione presentata emergerà un credito, il rimborso sarà eseguito dall’Agenzia delle Entrate sul conto corrente postale o bancario del lavoratore, nel caso, invece, il saldo sia a debito, sarà cura dell’intermediario consegnare al lavoratore il modello F24 con gli importi da pagare alla scadenza del 16 giugno 2014. 1 ANSA Aumentano i controlli degli agenti della Guardia di finanza cedente, proprio per attuare alcune norme introdotte dopo l’acuirsi della crisi che hanno stemperato l’attività di riscossione coattiva». Fuor di burocratese: l’anno scorso Forza Italia è riuscita a imporre alla maggioranza che sosteneva il governo Letta una serie di norme che hanno permesso di allentare la morsa sulla piccola evasione. Ora con Equitalia è possibile ad esempio fare lunghe rateizzazioni. Di Capua ne conta per il solo 2013 398mila pari a poco meno di tre miliar- di. Questo - spiegano all’Agenzia - sarebbe la conferma che il risultato lo si deve all’aumento dei controlli contro e degli accordi con la grande impresa. Senza numeri dettagliati, impossibile confermare la veridicità della tesi. Di alcuni conosciamo la storia - quando l’Agenzia può rende noti i nomi dei protagonisti - altre volte l’accordo lo si raggiunge proprio sulla base di una precisa richiesta di riservatezza. In ogni caso la cronaca del 2013 ci ha raccontato diversi casi che hanno contribuito a raccogliere parecchie decine di milioni di euro, in alcuni casi centinaia. Il caso più clamoroso è quello di Prada, che a dicembre ha reso noto di aver chiuso volontariamente - dopo cinque anni - un accordo per riportare in Italia da Olanda e Lussemburgo la holding che controlla il 75% della maison. Un’intesa che - la cifra non è mai stata smentita- varrebbe circa 400 milioni di euro. Poi c’è la lunga lista degli accordi a due cifre: quaranta milioni li ha pagati la Air One di Carlo Toto, entrata nel mirino della Procura di Roma dopo un controllo dei bilanci Alitalia dai quali era emerso l’uso ambiguo di quattordici società irlandesi che fornivano Airbus in leasing. Altri 41,6 milioni sono frutto dell’accordo con Diana Bracco per un contenzioso del 2006 a proposito del trattamento di alcuni dividendi. Trentacinque milioni sono arrivati dalla Gtech del gruppo Lottomatica per porre fine alla lite iniziata nel 2001 per un’evasione da slot machine. Dalle date è evidente che i record non sono necessariamente frutto della precisa volontà dell’amministrazione. È però un fatto che negli ultimi anni la pressione sulle grandi imprese è cresciuta. La prossima frontiera per Befera e i suoi sono le grandi multinazionali del web - da Amazon a Google i cui fatturati hanno provenienze diverse e spesso sfuggono ai confini degli Stati in cui vengono realizzati. Oltre sui risultati della lotta all’evasione le casse dello Stato possono contare anche su maggiori entrate fiscali, in particolare di accise e Iva. L’Iva a marzo mostra un gettito in aumento del 6% e ha avuto un effetto positivo anche sul fabbisogno circa 18,4 miliardi, in miglioramento rispetto ai 21 miliardi e 987 milioni del marzo 2013. Twitter @alexbarbera LA BANCA VENDE LA SOCIETÀ CHE FA ASTE DI APERTURA E CHIUSURA A WALL STREET Finisce l’era di Goldman Sachs sul floor della Borsa di New York Sul mercato LUCA FORNOVO Finisce l’era Goldman Sachs sul floor del New York Stock Exchange (Nyse). Un pezzo di storia per Wall Street. Dopo 118 anni di “matrimonio”, con le loro storie intrecciate dal 1896, la blasonata banca d’affari americana si appresterebbe a vendere la «designated market-maker», la divisione degli specialisti, chi gestisce le aste di apertura e chiusura per migliaia di titoli quotati alla Borsa di New York. D’altronde il ruolo degli intermediari finanziari, gli “urlatori” alla Borsa alle grida (per prendere ordini sui titoli, comprare e vendere azioni) è andato scemando con l’automatizzazione degli scambi. Secondo il Financial Times, che cita fonti finanziarie vicine all’operazione, ci sarebbero molti acquirenti per la divisione, il cui valore è stimato in circa 30 milioni di dollari. Tra i possibili pretendenti le società di trading automatizzato. Goldman aveva versato 6,5 Sul floor della Borsa di New York un trader guarda Capitan America, l’eroe dei fumetti della Marvel (Walt Disney) che presto sarà al cinema miliardi di dollari nel 2000 per acquisire Spear, Leeds & Kellogg, al tempo una delle società di trading più potenti sul floor del Nyse. La decisione di Goldman di cedere la «designated market-maker» ricalca l’operazione messa a segno nel 2011 da Bofa-Merrill Lynch, che aveva venduto il suo business market-maker a Getco, società di trading ad alta frequenza, che si è poi fusa con Knight Capital dando origine a Kcg. Un anno prima, nel 2010, Barclays versò 25 milioni per comprare gli specialisti di LaBranche & Co, il cui fondatore vanta un seggio nel floor dal 1912. La crisi degli intermediari finanziari si è acuita nell’ultimo decennio. Dal 2004 la quota di mercato del Nyse sugli scambi delle azioni americane si è ridotta drasticamente e ora è al 12%. Un crollo dovuto all’ascesa delle piattaforme alternative di trading, usate dalle banche, tra cui la stessa Goldman Sachs, e alla concorrenza agguerrita di altre Borse come il Nasdaq e Bats Global Markets. Divisione Passeggeri Long Haul Programmazione Materiali, Acquisti e Controllo Pulizie LH Si rende noto che in data 25/03/2014 è stato pubblicato sulla G.U.U.E. il bando di Gara a Procedura Aperta n. D.P.L.H./P.M.A.&C.P.L.H./ Gara5438129 del 31/01/2014, per l’espletamento del Servizio di manutenzione programmata e correttiva sulle locomotive tipo D145, D146, D245, TA214 utilizzate dall’impianto IMC Milano della Divisione Passeggeri LH, per un importo complessivo presunto di € 840.000,00. Il testo integrale del bando è reperibile sul sito www.gare.trenitalia.it. Le domande di partecipazione dovranno pervenire entro le ore 13:00 del 12/05/2014. Giuseppe Forino ASSEMBLEA GENERALE DEGLI ISCRITTI ALL’ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI IVREA-PINEROLO-TORINO In adempimento a quanto prescritto dagli artt. 18 e 19 del D.Lgs. 28 giugno 2005, n. 139, l’Assemblea degli Iscritti all’Albo ed all’Elenco Speciale è convocata, presso la Sede dell’Ordine, in Torino - Via Carlo Alberto, 59 - in prima convocazione il giorno 30 aprile 2014, alle ore 12.00 ed, occorrendo, in seconda convocazione il giorno 10 giugno 2014, alle ore 18.00 per discutere e deliberare sul seguente Ordine del giorno - Presentazione della Relazione Morale dell’anno 2013 e deliberazioni relative. - Presentazione del Conto Consuntivo dell’anno 2013 e deliberazioni relative. - Relazione del Collegio dei Revisori. L’Assemblea è validamente costituita, in prima convocazione, quando sia presente almeno la metà degli Iscritti e, in seconda convocazione, qualunque sia il numero degli intervenuti. IL PRESIDENTE (Aldo Milanese) IL CONSIGLIERE SEGRETARIO (Margherita Spaini) Questi e molti altri avvisi li puoi trovare anche su internet Consulta i siti www.legaleentieaste.it - www.lastampa.it 26 .Economia STAMPA .LA MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 Panorama Il gruppo editoriale PANDA, 500L, 500 E PUNTO LE PIÙ COMPRATE. BOOM PER JEEP CON UN +57,2% Auto, la ripresa continua a marzo Jovane: “Rcs più aperta con la nuova governance” Vendite +4,96% ma il confronto è col basso livello 2013 a revisione della governance di Rcs rappresenta «un’apertura del cda all’intero arco degli azionisti» e, insieme con la conversione delle risparmio, «serve a trasformare Rcs il più velocemente possibile». Lo ha detto Pietro Scott Jovane, ad del gruppo editoriale, il quale ha sottolineato come la società si sia «aperta al mercato» con la crescita Pietro Scott Jovane del flottante oltre il 30%. L’arrivo di nuovi investitori, in un «processo di normalizzazione» è «benvenuto» e «dà una grande opportunità al gruppo». Quanto al contestato piano di incentivazione «il management di Rcs ha deciso di non procedere» sebbene fosse «giusto, utile e fondamentale per aiutare una squadra a lavorare in maniera più coesa». Sul piano di conversione delle risparmio in azioni ordinarie Rcs ha «segnali favorevoli dal mercato». Comunque sono stati fissati i valori per l’esercizio del diritto di recesso. Per le risparmio di categoria A [F. SP.] si tratta di 0,872 euro, per la categoria B di 0,519 euro. L Il riassetto MontepaschivolainBorsa Patto“lungo”trainuovisoci ontepaschi vola a Piazza Affari nel giorno successivo all’accordo che ha dato un nuovo assetto azionario alla banca senese, con la discesa della Fondazione e l’ingresso dei fondi sudamericani Fintech e Btg Pactual. Il titolo ha chiuso ieri a 0,282 euro, con un progresso del 6,45% e volumi pari a oltre il 9% del capitale. Antonella Mansi L’operazione è adesso al vaglio di Bankitalia e Ministero del Tesoro - che deve vigilare sulle fondazioni -. Una risposta da parte del Tesoro è attesa entro 30 giorni (regola del silenzio assenso), mentre Palazzo Koch avrà 60 giorni per dare il proprio via libera. Intanto, la pubblicazione del patto parasociale è attesa nel fine settimana. L’accordo dovrebbe avere una durata «lunga», almeno fino all’assemblea che dovrà rinnovare il cda, nella primavera del 2015. Ma prima di quella data è possibile che i nuovi soci chiedano una rappresentanza nella governnace dell’istituto. Il vecchio cda riflette un azionariato uscito letteralmente sconvolto dalle vicende degli ultimi due anni. E dopo l’aumento di capitale, spiegano alcune fonti, è possibile che vengano cooptati rappresentanti dei nuovi soci. [R. E.] M Report di Ubs dopo la condanna dell’ad “Scaroni rischia il rinnovo ma per Eni serve stabilità” rediamo che Scaroni abbia svolto - in condizioni difficili - un lavoro molto efficace all’Eni, costruendo un team di managers molto capace, ma la stabilità ci sembra la chiave, come lo è il suo ruolo nel realizzare la strategia della società». È quanto si legge in un report di Ubs, all’indomani della sentenza del Tribunale di Rovigo sulle vicende di Porto Tolle. La banca d’affari che per quanto possa sembrare «bizzarro», queste vicende, vecchie di oltre 10 anni, potrebbero avere ripercussioni sul rinnovo della sua nomina ad amministratore delegato per altri 3 anni all’assemblea degli azionisti dell’8 maggio. La banca svizzera mantiene sul titolo Eni un giudizio «buy» con target price a 19 euro. «C LUIGI GRASSIA TORINO Le vendite di auto sono in forte ripresa a marzo anche se c’è da considerare che il confronto si fa con un marzo 2013 molto depresso. La Motorizzazione nel mese appena finito ha immatricolato 139.337 autovetture, con una variazione di +4,96% su base annua. Da notare che nello scorso febbraio il recupero è stato più forte: vendite +8,98% rispetto a febbraio 2013. Soffre un po’ il mercato dell’usato, con 366.276 trasferimenti di proprietà a marzo (-2,27%). Nel complesso del primo trimestre la Motorizzazione ha immatricolato 376.519 autovetture, con una variazione +5,82% rispetto al periodo gennaio-marzo 2013. E questo sembra un segnale confortante. Però l’Unrae (associazione delle case estere in Italia) avverte che «le vendite in più sono dovute alle società di noleggio, mentre la domanda delle famiglie resta in linea con quella dello scorso anno». Insomma: meno male che c’è la ripresa delle vendite dopo una crisi così +2,8% +15% Fca su 12 mesi Fiat su febbraio Questa la crescita delle vendite di Fiat Chrysler Automobiles in Italia fra marzo 2013 e marzo 2014 Così le immatricolazioni di vetture col marchio Fiat tra il febbraio e il marzo scorsi lunga, ma c’è ancora molto da fare per consolidare la tendenza. L’Unrae propone fra l’altro che sia permesso di dedurre dalla dichiarazione dei redditi una parte dei costi di acquisto di un’auto nuova, «esattamente come è consentito fare per l’acquisto della casa». Federauto (i concessionari) osserva che «il risultato delle immatricolazioni di marzo non può essere letto come una ripresa. È vero il contrario: siamo in piena stagnazione. Infatti il primo trimestre 2014 proietterebbe l’intero anno a circa 1.380.000 vetture, cioè ai numeri del 2012 che hanno prodotto disastri». Quanto al gruppo Fiat Chrysler a marzo ha immatricolato oltre 39 mila vetture (+2,8%) con una quota di mercato del 28,1% (-0,6 punti). Nel trimestre le registrazioni sono state quasi 106 mila (+2,5%) e una quota del 28,1% (contro il 29 di un anno fa). Con quasi 30 mila immatricolazioni il marchio Fiat a marzo ha aumentato i volumi di vendita del 3,8% rispetto a un anno fa e circa del 15% nel confronto con febbraio. Nel primo trimestre dell’anno oltre 80 mila registrazioni hanno fruttato una quota del 21,3%, in calo dello 0,6%. Sono state Fiat le quattro auto più vendute in Italia a marzo: Panda, 500L, 500 e Punto. Panda e 500 insieme hanno superato il 58% di quota nel segmento A. La Punto è ancora una volta la vettura più venduta del segmento B con una quota del 13,2%. La 500L, prima auto fra le «medie», nel suo segmento ha ottenuto una quota superiore al 60%. Bene anche il Freemont, al vertice del suo segmento con una quota del 21,2%. Lancia in marzo ha immatricolato 5.500 vetture. Rispetto a marzo 2013 le immatricolazioni sono scese del 6,6% ma sono aumentate circa del 20% nel confronto con febbraio 2014. Nel primo trimestre le registrazioni sono state oltre 15.500, in crescita del 2,15%. Ypsilon si è confermata tra le top ten (quinta assoluta) e al secondo posto tra le vetture più vendute del segmento B, con il 12,9% di quota. Alfa Romeo con oltre 3.200 immatricolazioni nel mese ha aumentato le vendite dell’1,4% in confronto con marzo 2013 anche se nel trimestre c’è un calo. Le Jeep immatricolate in Italia a marzo sono state 855, cioè il 57,2% in più rispetto a un anno fa, e in tutto il 2014 le registrazioni sono state 2 mila (+17%). La migliore performance è del Grand Cherokee che, con una quota di mercato del 20,7%, si conferma al secondo posto nel suo segmento. Alti e bassi per le altre marche. Nel periodo gennaio-marzo hanno aumentato le vendite Dacia (+56,03%), Skoda (+37,28%), Renault (+34,47%), Peugeot (+19,51%), Toyota/ Lexus (+18,21%), Mitsubishi (+18,05%) e Audi (+14,95%). Aumenti più contenuti per Ford (+5,58%) e Volkswagen (+3,80%). Fra i segni meno, Jaguar (-19,12%), Nissan (-14,28%) e Subaru (-14,65%). IL GRUPPO ENERGETICO RIESCE A SCONGIURARE IL DEFICIT DI CASSA PAVENTATO NEL TRIMESTRE Sorgenia, le banche studiano il piano B Senza un accordo sul debito, gli istituti potrebbero sfilare la società a Cir FRANCESCO SPINI MILANO Nel futuro di Sorgenia ci sono le banche: da parte loro è allo studio un piano B secondo cui gli istituti di credito potrebbero esautorare il primo socio attuale, ovvero la Cir, e prendere il pieno controllo della società dell’energia. Le trattative sulla ristrutturazione dell’indebitamento del gruppo, pari a 1,9 miliardi di cui 600 in eccesso, sono in stallo da tempo. Dalla holding della famiglia De Benedetti, con una nota, confermano che le banche non hanno considerato sufficiente la proposta di Cir di partecipare alla ristrutturazione di limitare il proprio impegno a non oltre 100 milioni, quando dagli istituti avevano richiesto un contributo di almeno 150 milioni. Così le banche «hanno comunicato a Sorgenia che stanno lavorando su una ipotesi di operazione alternativa, implementabile anche nel caso in cui gli azionisti non intendessero partecipare alla manovra di ristrutturazione». Insomma, senza un accordo, le banche trasformerebbero parte del loro credito in eccesso in azioni e strumenti partecipativi, arrivando a sfilare la società alla Cir. In questo momento, tuttavia, «le trattative tra Sor- genia e le banche finanziatrici proseguono». Nel mentre, la società ha scongiurato il possibile deficit di cassa che, lo scorso 17 febbraio, era stato ipotizzato per la fine di marzo. Sono stati posti in essere interventi sul capitale circolante e in particolare la società sta perfezionando la cessione all’americana ContourGlobal di cinque impianti solari per meno di 20 milioni di euro e nel frattempo sarebbe IL PRESIDENTE REMMERT Intesa, la Compagnia non vende «Ma stiamo attenti ai mercati» «Non stiamo valutando la cessione di quote, ma stiamo attenti a ciò che accade sui mercati». Lo ha detto Luca Remmert, presidente della Compagnia di San Paolo, primo azionista di Intesa Sanpaolo. «La nostra ragione d’essere è la gestione ottimale del nostro patrimonio», ha spiegato Remmert, parlando a mar- 1 gine della presentazione delle iniziative per il lavoro dell’ente torinese. Dal 2010 la Compagnia di San Paolo ha destinato oltre 20 milioni a sostegno di progetti finalizzati a creare «concrete opportunità occupazionali», riqualificazione professionale e sostegno al reddito rivolte a persone disoccupate o inoccupate e ai giovani. giunta alle battute finali per la cessione di alcune autorizzazioni che riguardano il settore eolico in Francia. Nella fase iniziale, invece, la cessione dell’asset più importante, Sorgenia Green. Fatto sta che, come assicura il comunicato della Cir, «per il corrente mese di aprile», proprio in virtù del «perfezionamento di alcune operazioni straordinarie» la società «è impegnata a ridurre i rischi di situazioni di tensione finanziaria», nonostante rimangano alcuni «profili di incertezza sul perfezionamento» delle operazioni messe in campo. Di certo, avvertono dalla holding, mentre il taglio delle linee di credito - tra revoche e sospensioni da parte degli istituti di credito- hanno condizionato negativamente l’operatività di Sorgenia, «il mantenimento della continuità aziendale è legato al recupero della normale operatività bancaria». E «potrà avere, inoltre, un impatto significativo l’esito delle discussioni sulla ristrutturazione dell’indebitamento». Nei prossimi giorni sono previste nuove riunioni tra le banche. Borsa .27 LA STAMPA . MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 LEGENDA AZIONI: il prezzo ufficiale rappresenta il prezzo medio dell’intera quantità di titoli trattata nella seduta. Il prezzo di riferimento è costituito dal prezzo medio dell’ultimo 10% di titoli trattati. La capitalizzazione è espressa in milioni di Euro. EURO 50: selezione dei 50 titoli più significativi quotati in Europa. Prezzo con variazione percentuale sul precedente. OPZIONI:call è il prezzo di chi acquista; put quello di chi vende. Sono indicati: il mese di scadenza dell’opzione; la base del prezzo del titolo; il prezzo, cioè il premio da pagare; il volume dei pezzi negoziati; l’interesse aperto, riferimento per i future. EURIBOR: è il tasso interbancario comune delle piazze finanziarie dell’area euro: lettera è il prezzo di chi vende; denaro quello di chi acquista. OBBLIGAZIONI 01-04-2014 il punto TITOLI Atlantia nv18 TF Eur 3.6 B IMI dc15 Tv Eur B IMI giu17 Eur TV Minim B Intesa/14 STEuro Barclays giu17 Fix Fl.No Barclays mar15 Cap.Float Bco Popolare nv20 TF LT Bei /19 Eu. St. B. BP MG14 MC Eur Bpop mg17 MC Eur CEDB to CMS 2025 Centrob /18 Rfc Comit 97/27 Zc Comit 98/28 Zc Crediop /14 Fe Cms Crediop /19 St Dw3 Crediop /24 St Dw2 Crediop 98/18 Tf Capped DB LG14 MC Eur Dexia Cr/15 ST Gen05 Dexia Cred/05/15 Dexia Mz16 4.85 EM Mediob DC15 TV Eur Enel 07/15 Eu 5.25% Enel 07/15 Ind Enel 10/16 TV Eur Enel Feb16 Eur 3.5 Enel feb18 TF 4.875% Eur Eni giu 15 4% Eur Eni giu 15 Eurib 6m+0.89 Eni ott 17 4.875 IMI ag19 TF Sprint BPost IMI mar15 Tasso Misto IMI Mz 17 Mc Eur LUIGI GRASSIA IL MIGLIORE +13,01% B. Desio e Brianza IL PEGGIORE Centrale del Latte To -3,29% 4,11 3,3 Mer Gio Ven Lun Mar Mer Gio Ven Lun PREZZO Mar BOOM DI MPS E POPOLARE ETRURIA BALZANO CUCINELLI E MEDIASET C hiusura di seduta ancora in buon rialzo per la Borsa di Milano, in linea con le altre piazze europee sostenute dai positivi dati macro americani. L’indice Ftse Mib termina con un +1,03% e l’All Share sale dell’1,02%. Fra le banche spicca il Monte Paschi che mette a segno un +6,45% il giorno sfruttando ancora la notizia della vendita di un’ulteriore quota da parte del Monte Paschi. Bene Intesa Sanpaolo (+2,93%), Ubi realizza un +4,97%, Bper +3,55%. Banco Popolare cede l’1,65% dopo il +15% di lunedì. Boom della Popolare Etruria (+10,70%) dopo i dati di bilancio, su anche il Credito Valtellinese (+8,33%) e Carige (+7,20%). Fiat conclude con un +3,73% il giorno dopo l’assemblea di bilancio, dopo i buoni dati sulle vendite Chrysler negli Stati Uniti a marzo, in attesa delle immatricolazioni in Italia. Trascurati in giornata gli energetici, riprendono quota i titoli della moda, con Ferragamo +3,51%, Cucinelli +5,10%. Bene i titoli dei media, con Rcs +4,23%, Mediaset +5,08%. 108.91 100.24 96.53 100.36 99.13 99.87 106.00 121.50 100.72 107.33 96.91 108.71 61.37 58.86 101.12 139.10 118.92 104.74 116.12 98.77 98.52 103.18 102.39 103.50 100.38 100.30 104.52 111.77 104.03 100.93 112.28 103.62 99.96 104.02 FUTURES SU FTSE MIB TITOLI FTSE MIB FTSE Italia All Share FTSE Italia Mid Cap FTSE Italia MIB Storico FTSE Italia Stars FTSE Italia Small Cap D.J.Eurostoxx 50 PREZZO IMI MZ15 MC eur IMI st14 Bposta MC Eur Intek ag17 TF Eur 8% Med Lom /18 Rf C 75 Med Lom /19 1 Sd Medio ag23 MB21 TV Cape Medio ap23 Lower Tier2 T Medio dic17 Zc Eur Medio fb18 Fix to Floate Medio giu21 TV 4to Atto Medio mag20 Eur 4.5 Medio nov 14 Eur 2.65 Medio Nv 20 Eur 5 Medio Nv14 TV Eur Mediobanca fb22 MB33 TF Mediocr L/28 Zc 25.Ma Mittel lg19 Tf Call eur Mps nov17 Stepbystep 5% MPS ot17 Mc Eur MPS set17 MC Eur Rbs 01-20 tv Eurib. Rbs 04-19 5.5% Rbs 09-14 4% Rbs 09-14 tv Rbs 10-19 6% Rbs 22-12-14 tf/tv Rep Aus/22 FBL Rep Ellenica /19 Tf SG mg16 MC Eur UBI giu14 Tasso Misto UBI giu14 TF eur 4.5% UBI giu15 Tasso Misto UBI giu16 TV eur UBI giu18 TF Sub Lowtier INDICE BORSA VALORI DI MILANO Mercati Fondi su LaStampa.it 1 34567 67 7589AB7C95B4 A454 45 D759 AE FBC7B 9 45AEDBD7 D756774 111234564784296ABCDE9 99.57 122.28 108.18 108.74 95.68 102.00 110.56 92.59 100.56 105.84 109.61 100.98 106.80 99.87 102.01 58.63 106.10 108.36 104.74 104.65 125.39 115.96 101.33 100.30 96.71 100.10 99.40 101.52 103.16 99.95 100.86 99.95 99.03 104.76 EURIBOR 01-04-2014 VAR.% 21915,41 23379,84 30848,53 18381,32 20007,43 21310,07 3186,34 +1,03 +1,02 +1,20 +0,82 +1,05 +1,47 +0,78 PER. TA.360 TA.365 1 sett 1 mese 2 mesi 3 mesi 6 mesi 9 mesi 12 mesi 0,1960 0,2350 0,2770 0,3130 0,4180 0,5000 0,5910 Il Mercato Azionario del 01-04-2014 0,1987 0,2382 0,2808 0,3173 0,4238 0,5069 0,5992 TITOLI PREZZO UBI giu19 MC eur UBI gn18 Eur 5.4 UBI lug14 Tasso Misto UBI mar16 LowT2 Amor UBI mar19 LowT2 Call UBI nov15 LowT2 Amor UBI nov17 Eur 4.3 UBI nv18 Mc Eur UBI ott19 Lower Tier II UniCr/16 LT UniCr/16 LT 2 Unicredit mag18 Banco P 99.18 104.63 99.85 98.91 98.88 98.89 102.55 98.93 107.78 102.25 101.44 109.87 TITOLI DI STATO BoT 13-14/04/14 A 13-30/04/14 S 13-14/05/14 A 13-30/05/14 S 13-13/06/14 A 14-30/06/14 S 13-14/07/14 A 14-31/07/14 S 13-14/08/14 A 14-29/08/14 S 13-12/09/14 A 14-30/09/14 S 13-14/10/14 A 13-14/11/14 A 13-12/12/14 A 14-14/01/15 A 14-13/02/15 A 12-01/03/15 S 14-13/03/15 A CcT 07-01/12/14 S 0.42% 13-31/12/14 A 08-01/09/15 S 0.38% 10-15/12/15 S 0.59% 09-01/07/16 S 0.56% 12-01/12/16 S 3.00% 10-01/03/17 S 0.38% 12-15/06/17 S 1.45% 10-15/10/17 S 0.58% 11-15/04/18 S 0.68% 13-01/11/18 S 1.08% 13-15/11/19 S 0.76% CTz 12-30/05/14 A 12-30/09/14 A 99.99 99.97 99.96 99.94 99.92 99.90 99.89 99.86 99.84 99.82 99.80 99.77 99.74 99.69 99.66 99.46 99.51 101.71 99.45 100.14 99.58 100.10 100.75 100.00 104.90 99.55 105.31 100.19 100.45 103.49 100.80 99.93 99.75 SCADENZA Giu14 Set14 Dic14 Mar15 CAMBI VALUTE APERT. CHIUS. MIN. MAS. 21445 21420 - 21640 21570 21451 21436 21430 21400 - 21675 21595 - MONETE AUREE VALUTA EURO Sterlina (v.c) Sterlina (n.c) Sterlina (post.74) Marengo Italiano Marengo Svizzero Marengo Francese Marengo Belga Marengo Austriaco 20 Marchi 10 Dollari liberty 10 Dollari Indiano 20 Dollari liberty 210,080 - 248,360 215,020 - 254,280 215,020 - 254,280 172,040 - 197,340 171,410 - 194,860 170,950 - 190,880 170,950 - 190,730 170,430 - 190,730 216,080 - 242,420 497,770 - 560,410 502,830 - 564,690 975,040 - 1095,250 MERCATI EURO % Dollaro Usa 1,3790 1 0,7252 Yen giapponese 142,5300 100 0,7016 Sterlina inglese 0,8292 1 1,2060 Franco Svizzero 1,2178 1 0,8212 Corona ceca 27,449 100 3,643 Corona danese 7,465 10 1,339 Corona islandese 100 Corona norvegese 8,227 10 1,216 Corona svedese 8,900 10 1,124 Dollaro australiano 1,493 1 0,670 Dollaro canadese 1,524 1 0,656 Dollaro Hong Kong 10,697 1 0,093 Dollaro neozelandese 1,590 1 0,629 Dollaro Singapore 1,738 1 0,575 Fiorino ungherese 307,790 100 0,325 Litas lituano 3,453 1 0,290 Leu rumeno 4 10000 2239,441 Lev bulgaro 1,956 1 0,511 Lira cipriota 1 Lira maltese 1 Lira turca 2,966 1 0,337 Rand sudafricano 14,617 1 0,068 -0,01 -0,08 -0,12 0,13 -0,03 0,01 AZIONI A A.S. Roma A2A Acea Acque Potabili Acsm-Agam AdF-Aerop.Firenze Aedes Aedes 14 warr Aicon Aiòn Renewables Alerion Ambienthesis Antichi Pell Arena ASTM Atlantia Autogrill Autostrade Mer. Azimut 1,158 0,947 10,880 1,044 1,330 13,380 0,052 0,001 0,122 0,621 3,850 0,568 0,082 0,006 12,400 18,930 7,645 16,730 26,150 +0,61 +0,58 +1,30 0,00 0,00 -0,07 +0,19 0,00 0,00 0,00 -0,62 +0,98 0,00 0,00 +0,73 +1,50 +2,82 +0,60 +0,97 B Banca Generali Banco Popolare Basicnet Bastogi Bca Carige Bca Carige r Bca Intermobiliare Bca Pop.Milano Bca Pop.Spoleto Bca Popolare Italiana 10 warr Bca Profilo Bco Desio-Brianza Bco Desio-Brianza rnc Bco Santander Bco Sardegna rnc BE Beghelli Beni Stabili Best Union Co. Bialetti Industrie Bioera Boero Bart. Bon.Ferraresi Borgosesia Borgosesia rnc Brioschi Brunello Cucinelli Buzzi Unicem Buzzi Unicem rnc 24,040 15,520 2,376 2,970 0,670 1,319 3,538 0,728 1,794 +0,38 -1,65 -1,00 -0,74 +7,20 +4,68 +2,43 -0,27 0,00 0,00 +1,24 +13,01 +10,53 +1,30 +2,43 +0,77 -0,10 +1,76 0,00 -0,49 +0,74 0,00 +0,59 +0,57 0,00 -0,87 +5,10 +0,66 +0,66 0,467 3,300 2,940 7,030 10,550 0,395 0,512 0,636 2,180 0,704 0,423 21,100 28,780 0,886 0,999 0,113 20,190 13,630 7,680 1,171 0,942 10,796 1,045 1,322 13,360 0,052 0,001 0,120 0,622 3,833 0,568 0,082 0,006 12,318 18,762 7,614 16,521 25,900 Divid. Minimi Anno Massimi Anno Quantità trattate Capitalizz. TITOLI PUBBLICI REND. USA 10 anni CAN 10 anni UK 10 anni GER 10 anni FRA 10 anni TITOLI PUBBLICI 1,980% 2,060% 2,140% 1,940% 2,940% REND. ESP 10 anni HOL 10 anni SVE 10 anni GIA 10 anni 5,320% 2,260% 1,870% 0,980% nr 0,026 0,250 nr 0,040 0,080 nr nr nr nr 0,120 nr nr nr 0,450 0,355 nr nr 0,550 1,090 0,782 8,054 0,759 1,038 9,622 0,040 0,001 0,120 0,622 3,231 0,488 0,082 0,005 10,688 16,498 6,159 15,005 19,857 1,259 1,016 10,796 1,096 1,369 13,529 0,054 0,002 0,120 0,622 3,957 0,600 0,082 0,007 12,839 18,865 7,614 17,266 25,900 582059 157 17134336 2951 113319 2299 124895 38 80014 101 6059 121 5473053 53 2002300 0 0 13 0 11 82078 167 158520 53 0 4 1396407 10 31930 1084 2166929 15493 1996703 1937 6597 72 922156 3710 23,951 0,900 15,631 nr 2,388 nr 2,974 nr 0,651 nr 1,300 nr 3,511 nr 0,735 nr 1,796 nr nr 0,464 0,002 3,237 0,036 2,836 0,044 7,014 0,152 10,500 nr 0,403 nr 0,513 nr 0,633 0,022 2,161 nr 0,707 nr 0,422 nr 20,956 nr 28,742 0,040 0,904 nr 0,975 nr 0,114 nr 20,038 0,080 13,640 0,050 7,692 0,104 21,572 25,136 257081 9,111 15,631 16495522 2,125 2,511 61490 0,813 3,718 23308 0,396 0,651 33907305 1,041 1,300 67288 3,128 3,675 151501 0,435 0,735 106958060 1,796 1,796 0 0,200 2,198 2,038 6,268 9,510 0,258 0,415 0,492 1,482 0,222 0,380 20,599 28,169 0,839 0,931 0,078 19,134 12,972 6,729 0,466 3,237 2,836 7,014 10,500 0,403 0,619 0,658 2,241 0,845 0,452 21,448 38,858 0,933 1,045 0,147 26,230 15,134 7,692 9469973 1454066 81071 39547 25848 1993621 146569 8927366 17014 313723 63722 0 6145 19440 0 1488579 218567 654789 198546 2764 2757 146 53 1416 3 548 2374 53 0 314 379 37 81087 69 54 103 1213 20 53 15 91 162 34 1 89 1363 2255 313 C Caleffi 1,594 +0,57 1,595 nr 1,412 1,674 17179 20 Caltagirone 2,730 -0,07 2,771 0,030 2,009 2,771 51305 333 Caltagirone Ed. 1,164 +0,34 1,159 nr 1,054 1,293 86886 145 Campari 5,905 -0,76 5,914 0,070 5,738 6,281 1462041 3435 Cape Live 0,077 +0,78 0,077 nr 0,056 0,083 562133 25 Carraro 3,246 +4,17 3,197 nr 2,928 3,385 158797 147 Cattolica As 18,890 +1,40 18,746 0,800 18,071 19,715 56963 1014 Cell Therap 2,552 +3,32 2,531 nr 1,443 3,101 2845428 379 Ceram. Ricchetti 0,357 -3,15 0,358 nr 0,184 0,389 1230808 29 CHL 0,054 -0,55 0,054 nr 0,044 0,059 1428750 12 CIA 0,301 0,00 0,300 nr 0,252 0,311 125980 28 Ciccolella 0,388 +1,33 0,390 nr 0,300 0,419 145724 70 Cir 1,110 +1,37 1,113 nr 1,037 1,178 1182612 884 Class Editori 0,413 +0,32 0,410 nr 0,209 0,423 460120 43 CNH Industrial 8,385 +0,48 8,400 nr 7,577 8,793 3373861 11341 Cofide 0,536 +0,09 0,541 nr 0,523 0,569 447471 389 Cogeme Set 0,048 0,00 0,049 nr 0,049 0,049 0 3 Conafi Prestito' 0,615 +2,50 0,615 0,060 0,593 0,655 157135 29 Cred. Artigiano 0,00 nr 0 Cred. Bergamasco 21,980 -0,41 22,149 0,550 14,552 22,149 105190 1367 Cred. Emiliano 7,385 +2,29 7,325 0,120 5,708 7,325 384091 2435 Cred. Valtell. 10 warr 0,00 nr 0 Cred. Valtell. 14 warr 0,575 +28,06 0,554 nr 0,159 0,554 577369 0 Cred. Valtellinese 1,665 +8,33 1,648 nr 1,135 1,648 10954097 776 Crespi 0,026 0,00 0,025 nr 0,025 0,025 0 4 Csp 1,693 0,00 1,701 0,050 1,324 1,808 68273 57 D D'Amico 16 warr Danieli 0,117 -0,17 0,117 nr 0,099 0,119 24,900 +2,85 24,738 0,300 23,244 26,687 19611 137911 0 1011 AZIONI Danieli rnc De'Longhi Delclima Diasorin Dmail Group 16,790 16,300 1,420 30,670 4,220 1,027 +0,10 1,026 EEMS 0,472 -2,26 0,474 Enel 4,100 -0,19 4,107 Enel Green Pw 2,050 +0,59 2,038 Enervit 4,702 -2,45 4,772 Eni 18,180 -0,16 18,180 Erg 11,800 +0,43 11,780 Ergy Capital 0,169 +0,60 0,169 Ergy Capital 16 warr 0,026 -1,92 0,026 Eukedos 0,793 -3,23 0,796 Exor 32,870 +0,89 32,738 Fiat Finmeccanica FNM Fullsix G Gabetti Pro.Sol. Gas Plus Generali Geox Gruppo Edit. L'Espresso Gtech H Hera I I Grandi Viaggi Massimi Anno +0,54 16,711 0,321 16,191 17,992 -0,31 16,234 0,290 11,869 16,406 0,00 1,419 nr 1,200 1,439 -1,54 30,624 0,500 30,006 35,923 -0,89 4,192 nr 3,870 4,488 E Edison r F Ferragamo Divid. Minimi Anno Quantità trattate Capitalizz. 102953 125022 102914 191866 7828 0,150 0,973 1,051 803117 113 nr 0,308 0,539 855095 21 0,150 3,151 4,107 34934802 38617 0,026 1,835 2,053 7738348 10188 0,028 3,147 5,848 17015 85 0,550 16,301 18,180 10863407 66069 0,400 9,884 11,780 363679 1771 nr 0,166 0,190 740579 28 nr 0,026 0,031 265800 0 nr 0,620 0,831 298814 14 0,335 28,048 32,738 481426 8061 22,120 8,765 7,250 0,677 2,800 +3,51 21,758 0,330 20,514 27,699 994921 3664 +3,73 8,695 nr 6,613 8,695 22267016 10876 +1,19 7,236 nr 5,480 7,336 4312288 4184 -0,07 0,675 0,012 0,485 0,690 1335119 294 +2,41 2,738 nr 2,620 3,158 41341 31 0,040 4,832 16,250 3,320 1,716 21,940 0,00 0,040 nr 0,031 0,043 6831970 86 -0,21 4,835 0,220 4,555 5,061 24486 217 +0,43 16,250 0,200 15,596 17,523 6751398 25299 +1,53 3,301 0,060 2,708 3,408 395108 856 +2,45 1,714 nr 1,357 1,962 1091974 704 -0,50 22,019 0,730 21,967 24,030 463774 3832 2,100 -0,94 2,100 0,090 1,641 2,101 2859684 +1,63 +0,46 +0,67 +3,62 +0,36 +1,35 -0,79 +3,61 -0,16 +2,93 +2,91 +2,46 -1,83 +1,34 +1,23 +0,82 +2,38 +1,13 -2,23 0,690 1,296 0,896 0,702 11,076 10,986 0,868 0,474 0,611 2,513 2,103 0,764 1,296 9,128 5,810 29,435 20,503 8,843 0,411 J Juventus FC 0,241 -0,21 0,244 nr 0,220 0,252 4793684 K K.R.Energy 1,619 +0,31 2,428 +3,41 1,619 nr 2,370 0,010 1,570 1,926 1,908 2,429 IGD Il Sole 24 Ore Immsi Indesit Indesit rnc Industria e Inn Intek Group Intek Group rnc Intesa Sanpaolo Intesa Sanpaolo rnc Invest e Sviluppo Iren Italcementi Italcementi rnc Italmobiliare Italmobiliare rnc IVS Group IVS Group 16 warr Kinexia L Lazio Luxottica Lventure Group M M&C Maire Tecnimont Mediacontech Mediaset Mediobanca Mediolanum Meridie Mid Industry Cap Mittel MolMed Moncler Mondadori Monrif Monte Paschi Si. Montefibre Montefibre rnc Moviemax N Noemalife Noemalife 15 warr 676 2427 212 1713 6 0,687 1,303 0,900 0,715 11,120 11,250 0,880 0,474 0,609 2,532 2,120 0,771 1,286 9,080 5,770 29,400 20,660 8,950 0,430 nr 0,383 0,858 35132 31 0,070 0,861 1,339 670631 451 nr 0,606 0,896 361152 39 nr 0,464 0,702 2114541 239 0,200 9,387 11,386 197233 1259 0,218 8,090 11,464 5484 6 nr 0,652 0,977 10650 20 nr 0,316 0,474 3784106 164 nr 0,406 0,611 661007 31 0,050 1,803 2,513 201444147 38973 0,061 1,469 2,103 17221353 1961 nr 0,667 0,839 117298 5 0,052 1,044 1,343 3516819 1531 0,060 6,271 9,128 660688 1617 0,060 3,428 5,810 488916 613 nr 24,973 30,420 21927 653 nr 14,552 20,503 35680 335 0,125 7,204 9,019 1044 344 nr 0,200 0,444 86430 0 0,570 +1,60 0,579 nr 0,490 0,595 42,180 +0,48 42,040 0,580 37,321 42,208 0,151 -0,86 0,151 nr 0,049 0,180 0,157 2,712 6,405 4,264 8,410 7,020 0,161 1,700 0,765 12,400 1,433 0,448 0,282 0,036 0,171 0,061 126627 263900 4,816 0,200 nr nr 3,473 0,085 4,816 0,200 246 54 51 487704 39 859804 20081 664250 16 -0,38 0,158 nr 0,157 0,168 240718 -0,29 2,694 nr 1,487 2,694 6088758 -3,03 6,465 nr 5,676 7,518 6133 +5,08 4,234 nr 3,457 4,301 23183041 +1,33 8,394 nr 6,342 8,394 8036198 +2,48 6,939 0,100 6,183 6,939 4101876 -2,37 0,161 nr 0,078 0,183 295628 0,00 nr +1,19 1,694 nr 1,608 1,794 39430 -2,17 0,779 nr 0,555 0,849 5378533 -0,08 12,440 nr 12,401 16,314 882128 -0,97 1,442 nr 1,326 1,541 429397 -1,88 0,452 nr 0,441 0,605 70497 +6,45 0,278 nr 0,166 0,278 1077110726 0,00 0,037 nr 0,037 0,037 0 0,00 0,167 nr 0,167 0,167 0 -0,49 0,061 nr 0,060 0,067 130025 4,904 +4,34 0,200 0,00 2984 24417 6778 75 823 120 5002 7228 5107 8 0 149 173 3110 355 68 3249 5 4 4 37 0 AZIONI Prezzo Differ. % Chiusura Riferim.Prezzo VWP QUOTAZIONI BOT SCADENZA PREZZO TASSO % 11 41 71 102 133 162 194 225 253 286 316 344 99,988 99,955 99,920 99,885 99,844 99,797 99,739 99,692 99,659 99,456 99,509 99,448 0,000 0,310 0,290 0,280 0,290 0,290 0,370 0,410 0,400 0,600 0,480 0,510 14/04/14 14/05/14 13/06/14 14/07/14 14/08/14 12/09/14 14/10/14 14/11/14 12/12/14 14/01/15 13/02/15 13/03/15 Divid. Minimi Anno Massimi Anno Quantità trattate Capitalizz. 0,935 0,00 0,935 nr 0,702 0,935 0 13 O Olidata 0,510 -0,29 0,510 nr 0,374 0,534 196418 17 2,502 0,00 2,501 0,013 2,460 2,548 403924 Parmalat 15 warr 1,440 -1,37 1,456 nr 1,416 1,502 41793 Piaggio 2,758 +6,08 2,703 0,092 2,130 2,703 1962607 Pierrel 0,750 -0,27 0,756 nr 0,515 0,776 543498 Pierrel 12 war 0,00 nr Pininfarina 4,960 -0,36 4,932 nr 3,207 5,043 81534 Piquadro 2,098 -0,47 2,100 nr 1,778 2,355 90312 Pirelli & C. 11,440 +0,35 11,451 0,320 11,001 12,717 3825657 Pirelli & C. rnc 9,980 -0,89 10,017 0,390 8,763 10,395 56444 Poligrafici Editoriale 0,400 -1,23 0,401 0,020 0,296 0,456 50288 Pop Emilia 01/07 0,00 nr Pop.Emilia Romagna 9,475 +3,55 9,304 nr 6,520 9,304 4405775 Pop.Sondrio 5,265 +6,80 5,124 0,033 4,045 5,124 1945295 Prelios 0,729 +1,82 0,727 nr 0,573 0,758 1200953 Premuda 0,379 -0,16 0,380 nr 0,289 0,413 126422 Prysmian 18,470 +2,27 18,360 0,420 17,538 19,565 1126362 4567 0 976 36 0 149 105 5448 123 53 R Ratti 66 74 730 39 2633 116 173 18 P Parmalat S Safilo Group Saipem Saipem risp Salini Impregilo Salini Impregilo rnc Saras Sat Save Screen Service BT Seat PG Seat PG r Servizi Italia 15 warr Sesa Sesa 18 warr SIAS Sintesi Snai Snam Sol Sorin Space Space warr Stefanel Stefanel risp STMicroelectr. T Tamburi Tamburi 15 warr TAS Telecom IT Telecom IT Media Telecom IT Media rnc Telecom IT rnc Tenaris Terna Tiscali Tiscali 14 warr Tod's Trevi Fin.Ind. U UBI Banca 2,420 0,968 1,724 1,365 12,560 0,710 0,213 1,558 0,00 2,425 0,100 2,183 2,619 14899 +5,22 0,954 nr 0,430 0,954 5236991 +4,23 1,719 nr 1,295 1,800 5198094 +5,90 1,343 nr 0,704 1,343 3881777 -1,10 12,590 0,220 10,290 13,196 224627 +0,42 0,705 nr 0,553 0,781 805506 +0,66 0,213 nr 0,189 0,237 480964 -2,99 1,575 nr 1,294 1,604 112348 -1,04 15,278 -0,17 17,723 -0,46 17,420 -0,27 4,399 +0,72 12,424 -2,05 1,255 -0,31 13,060 +2,20 13,407 -0,52 0,153 0,00 0,002 0,00 0,880 +2,20 0,502 -0,16 12,737 +1,15 3,305 +0,69 8,769 -1,00 0,107 +3,79 2,072 -0,24 4,226 +0,40 6,294 +0,55 2,173 -0,98 10,163 0,00 0,420 +0,74 0,420 146,000 0,00 146,000 6,720 0,00 6,714 15,170 17,690 17,420 4,418 12,590 1,242 13,060 13,500 0,154 0,002 0,880 0,510 12,810 3,348 8,790 0,108 2,024 4,240 6,285 2,180 10,150 2,810 0,800 0,610 0,858 0,125 0,374 0,687 16,080 3,918 0,074 0,001 96,850 8,150 nr 14,386 0,680 15,499 0,710 16,220 1,490 4,263 1,594 12,219 nr 0,837 0,190 10,750 1,924 12,384 nr 0,061 nr 0,002 nr 0,480 nr 0,235 nr 11,476 nr 2,225 0,060 7,252 nr 0,107 nr 1,356 0,100 3,975 0,100 5,696 nr 2,108 nr 9,704 nr nr 0,369 nr 146,000 0,100 5,491 3106 1579 201 71 3940 19,075 85433 952 17,723 2621395 7821 18,500 425 2 4,910 484096 1968 12,876 575 20 1,286 1681873 1193 13,346 1170 129 13,407 33715 742 0,180 392652 21 27 0,002 120898539 0,950 320 1 0,502 126627 0 13,383 47658 179 3,351 77560 0 8,858 181546 1995 0,118 764953 5 2,072 1855307 241 4,231 10058082 14290 6,524 15663 571 2,300 896497 1040 11,056 309 132 0 0,457 464436 35 146,000 0 0 6,880 4271790 6114 +0,14 2,810 0,041 2,182 2,810 634240 401 +3,03 0,810 nr 0,322 0,810 175421 0 +3,04 0,601 nr 0,473 0,626 30520 25 +0,18 0,856 0,020 0,712 0,875 55083686 11485 -0,08 0,125 nr 0,123 0,143 1580139 181 +0,29 0,374 nr 0,171 0,430 3190 2 +1,10 0,681 0,031 0,563 0,683 10912989 4101 +0,44 16,074 0,130 14,900 17,363 1321255 18976 +0,77 3,906 0,070 3,568 3,906 5756416 7852 -0,67 0,074 nr 0,042 0,080 41722838 138 +14,29 0,001 nr 0,000 0,001 1306680 0 +2,76 96,083 2,700 91,002 120,260 249265 2941 +0,18 8,089 0,130 6,210 8,208 120250 568 +4,97 7,069 +1,51 6,721 -0,55 8,978 +1,23 5,700 +1,00 5,043 +1,44 2,809 +0,65 276,890 +0,36 2,792 0,11 -0,20 (Prezzi vendita in $ per oncia). Un’oncia Troy=gr.31,1035 SCADENZA 0,050 4,895 7,069 11319526 6375 0,090 5,391 6,721 67469541 38907 0,090 7,827 9,435 5502 22 0,150 4,105 5,700 1245074 2531 0,170 3,602 5,043 718360 1379 nr 2,154 2,831 10966181 6323 nr 175,169 276,890 7790 354 nr 2,058 2,804 1335835 1053 Unicredit Unicredit risp Unipol Unipol pr UnipolSai UnipolSai risp UnipolSai risp B 7,180 6,730 8,995 5,740 5,070 2,820 277,300 2,798 V Valsoia 11,770 +4,62 11,567 0,170 10,252 12,012 60408 121 01-04-2014 Londra Milano (Euro/gr.) Argento (Euro/Kg.) 1283,75 30,2049 484,5398 31-03-2014 EURO 1291,75 930,9282 30,4027 489,0500 - BORSE ESTERE GIORNI Novare RCS MediaGr r B RCS Mediagroup RCS Mediagroup risp Recordati Retelit Risanamento Rosss 0,34 0,54 0,08 -0,10 0,00 0,31 -0,08 -0,20 0,00 -0,14 0,00 ORO CHIUSURE MERCATI QUOTAZ. VAR.% Amsterdam (Aex) Bruxelles (Bel 20) Francoforte (Dax Xetra) Hong Kong (Hang Seng) Londra (Ftse 100) Madrid (Ibex 35) Parigi (Cac 40) Sydney (AllOrd) Tokio (Nikkei) Zurigo (Smi) New York (Dow Jones) Nasdaq 405.62 3151.60 9603.71 22448.54 6652.61 10463.10 4426.72 5394.87 14791.99 8457.27 16530.94 4268.04 +0.60 +0.69 +0.50 +1.34 +0.82 +1.19 +0.80 -0.15 -0.24 +0.04 +0.44 +1.64 VWP è il Prezzo calcolato sui dati dell’intera seduta di negoziazione, comprese le fasi d’asta Prezzo Differ. % Chiusura Riferim.Prezzo VWP X RENDIMENTI ESTERI Dati forniti da IL SOLE 24 ORE - RADIOCOR. I dividendi indicati si riferiscono all'anno solare corrente o a quello precedente. Prezzo Differ. % Chiusura Riferim.Prezzo VWP QUOT. AZIONI Vianini Industria Vianini Lavori Prezzo Differ. % Chiusura Riferim.Prezzo VWP 1,487 -0,13 6,465 +1,02 Divid. Minimi Anno Massimi Anno Quantità trattate Capitalizz. 1,479 0,020 6,429 0,100 1,192 4,960 1,496 6,440 15726 5435 9,242 10,905 45 282 W World Duty Free 10,400 +2,16 10,364 nr 803800 2638 Y Yoox nr 24,900 34,569 1227255 1461 Z Zucchi Zucchi 14 warr Zucchi rnc 25,130 +1,21 24,900 0,117 -0,43 0,003 -3,33 0,254 0,00 0,117 0,003 0,249 nr nr nr 0,073 0,003 0,183 0,143 1612165 0,008 1764000 0,294 0 44 0 1 STAR Acotel Group 20,500 Aeffe 0,830 Amplifon 4,814 Ansaldo Sts 8,520 Ascopiave 2,314 Astaldi 7,500 B&C Speakers 7,110 Banca Ifis 16,300 131,700 BB Biotech Bca Finnat 0,599 Bca Pop.Etruria e Lazio 0,952 Biancamano 0,790 Biesse 6,600 Bolzoni 4,100 Brembo 28,000 Cad It 5,250 Cairo Comm. 6,750 Cembre 10,170 Cementir Hold 6,850 Cent. Latte Torino 4,110 Cobra 1,090 D'Amico 0,676 Dada 3,926 Damiani 1,739 Datalogic 9,250 Dea Capital 1,380 Digital Bros 3,678 EI Towers 42,950 El.En. 24,530 Elica 1,996 Emak 0,904 Engineering 53,500 Esprinet 7,600 Eurotech 2,604 Exprivia 0,928 Falck Renewables 1,474 Fidia 3,538 Fiera Milano 7,325 Gefran 4,250 Ima 35,330 Interpump 11,230 Irce 2,100 Isagro 2,850 IT WAY 1,903 La Doria 6,340 Landi Renzo 1,446 MARR 14,210 Moleskine 1,216 Mondo Tv 0,834 Mutuionline 5,200 Nice 3,342 Panariagroup 1,550 Poligr. S.Faustino 7,815 Poltrona Frau 2,952 Prima Industrie 14,300 R. De Medici 0,324 Reply 65,500 Sabaf S.p.a. 14,950 Saes 8,775 Saes rnc 7,260 Servizi Italia 5,540 Sogefi 4,916 TerniEnergia 2,196 Tesmec 0,725 TXT e-solution 10,080 Vittoria Ass. 10,660 Zignago Vetro 6,300 +2,19 20,244 +0,42 0,825 -1,55 4,815 +0,18 8,495 +1,94 2,299 +0,27 7,513 +6,20 7,034 +1,81 16,324 +3,54 130,428 +11,96 0,573 +10,70 0,918 +2,20 0,782 +3,86 6,513 +1,23 4,060 +1,89 28,394 -0,57 5,272 0,00 6,762 -0,29 10,101 -0,44 6,802 -3,29 4,198 +4,01 1,087 +0,52 0,680 -0,10 3,882 +1,16 1,705 +0,33 9,326 +4,15 1,363 +0,38 3,659 +0,12 43,097 +1,87 24,491 -1,67 2,009 +2,73 0,903 +0,94 53,806 0,00 7,653 0,00 2,610 -0,64 0,923 -1,07 1,479 +0,51 3,579 -0,75 7,361 +1,67 4,173 -1,72 35,539 +0,45 11,196 +2,34 2,087 +5,56 2,791 +0,16 1,920 +3,59 6,290 +1,12 1,441 -0,07 14,273 -0,73 1,219 -1,53 0,838 +1,96 5,206 +0,36 3,316 -2,52 1,557 +1,69 7,796 -0,07 2,953 +1,78 14,328 +0,31 0,323 +1,55 65,254 +1,77 14,921 -0,74 8,814 -0,27 7,234 -1,07 5,551 +3,89 4,883 +1,39 2,206 +1,40 0,718 +0,40 10,022 +0,57 10,617 +0,32 6,350 nr 19,665 nr 0,730 0,043 4,025 0,180 7,796 0,110 1,775 0,170 6,630 0,280 6,404 0,370 11,790 7,000 115,438 0,010 0,361 nr 0,515 nr 0,499 nr 5,016 0,050 2,925 0,400 18,923 0,300 4,624 0,140 5,898 0,160 8,528 0,040 4,240 0,020 1,752 nr 0,564 nr 0,630 nr 3,383 nr 1,237 0,150 7,659 nr 1,204 nr 2,179 0,420 33,649 0,500 16,021 0,024 1,683 0,020 0,805 0,533 43,751 0,089 5,286 nr 1,834 nr 0,789 nr 1,326 nr 2,405 nr 7,039 nr 2,749 1,250 28,136 0,170 8,795 0,020 1,686 nr 2,292 nr 1,484 0,065 3,917 nr 1,198 0,580 11,639 nr 1,219 nr 0,500 0,120 4,050 0,075 2,729 nr 1,232 nr 5,900 nr 2,270 nr 9,295 nr 0,263 0,570 53,541 0,350 12,470 0,400 6,906 0,555 6,658 0,130 4,026 0,130 3,910 0,055 2,037 0,035 0,700 0,400 9,112 0,170 8,548 0,250 4,998 22,772 0,900 4,890 8,609 2,299 7,640 8,223 16,324 147,145 0,573 0,918 0,837 6,787 4,074 28,394 5,272 7,745 10,249 6,912 5,961 1,087 0,733 4,221 1,780 9,506 1,363 3,740 43,537 24,491 2,033 0,907 53,806 8,033 2,610 0,998 1,487 3,579 8,759 4,225 39,275 11,196 2,087 2,937 2,094 6,290 1,494 14,295 1,738 0,856 5,206 3,599 1,606 8,131 2,953 14,328 0,361 65,254 15,059 8,844 7,824 5,558 4,883 2,372 0,904 11,972 10,749 6,389 2900 531213 158888 438704 697578 585439 78338 300066 15404 8319941 15106302 112338 69406 27751 907614 17549 111538 10239 173398 1581780 2131201 1024340 1820 69035 168785 2351050 62279 91997 16287 133678 710045 17372 151499 400675 185927 1445599 74355 73222 34456 91599 152800 10754 147000 5100 779965 95473 92493 1472913 313958 35567 23418 29721 4081 116500 66193 663735 16263 15867 15002 145953 74516 526532 407301 606174 38734 43913 159130 84 89 1080 1529 539 739 77 878 1546 208 199 27 178 106 1896 47 530 172 1082 42 106 287 65 141 545 418 52 1218 118 127 148 673 401 93 48 431 18 310 60 1309 1219 59 49 15 195 162 950 259 22 206 385 71 67 414 150 122 610 172 129 53 152 572 83 77 118 715 559 28 .Lettere e Commenti STAMPA .LA MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 LA STAMPA LETTERE AL DIRETTORE MARIO CALABRESI Semplicità e chiarezza sono doveri del giornalista aro Direttore, abbia pazienza, ma sono tanto ignorante che non so proprio chi siano «i Giovani turchi» e, visto che sono menzionati a ogni piè sospinto su La Stampa, mi piacerebbe conoscerne in sintesi vita e miracoli. Grazie. C ANNAMARIA PIANA I giornali sono - purtroppo - ancora pieni di frasi e riferimenti che non tutti capiscono, spesso si tratta di nomi di persone o di soprannomi. A volte mi sono trovato in imbarazzo anch’io perché non comprendevo un titolo di questo giornale. Sono convinto che la semplicità e la chiarezza siano doverose e ricordo la lezione di Indro Montanelli che sosteneva che si doveva sempre scrivere «John Kennedy, presidente degli Stati Uniti...» perché c’è qualcuno che potrebbe non saperlo e non lo si può esclude- re dall’informazione. Mai dare nulla per scontato. Quanto ai «giovani turchi», lascio la parola a Carlo Bertini che per noi segue il Pd. «Si chiamano “giovani turchi” quei parlamentari eletti col Pd che si rifanno agli ideali della sinistra socialdemocratica critica con le idee liberiste. Una corrente della sinistra, guidata da Matteo Orfini e Andrea Orlando, nata nel 2010 con il nome originario di “Rifare l’Italia”. E che è stata però ribattezzata con questo nome, come richiamo al movimento giovanile che all’inizio del Novecento dette un impulso decisivo per il radicale rinnovamento nell’impero ottomano, salendo al potere e scalzando il sultano. Ma c’è stato chi ha anche criticato l’uso di questo nome, visto che “i giovani turchi” sono ricordati come gli artefici della tremenda repressione e dell’eccidio della minoranza armena tra il 1915 e il 1916. Oggi «i giovani turchi» del Pd sono una delle componenti della minoranza Pd più collaborative con la spinta riformatrice impressa da Matteo Renzi». CARLO BERTINI www.lastampa.it/lettere Quotidiano fondato nel 1867 2 DIRETTORE RESPONSABILE MARIO CALABRESI VICEDIRETTORI MASSIMO GRAMELLINI, FRANCESCO MANACORDA (RESPONSABILE MILANO), CESARE MARTINETTI, LUCA UBALDESCHI REDATTORI CAPO CENTRALI FLAVIO CORAZZA, GUIDO BOFFO MARCO BARDAZZI (DIGITAL EDITOR) LAURA CARASSAI (RESPONSABILE EDIZIONI PIEMONTE E VALLE D’AOSTA) CAPO DELLA REDAZIONE ROMANA PAOLO BARONI RESPONSABILE EDIZIONI LIGURIA DARIO CORRADINO ART DIRECTOR CYNTHIA SGARALLINO REDAZIONI GIANNI ARMAND-PILON ITALIA, ALBERTO SIMONI ESTERI, MARCO SODANO, GIANLUCA PAOLUCCI ECONOMIA E FINANZA, PIERO NEGRI SCAGLIONE SOCIETÀ, RAFFAELLA SILIPO SPETTACOLI, PAOLO BRUSORIO SPORT, GUIDO TIBERGA CRONACA DI TORINO 2 EDITRICE LA STAMPA SPA PRESIDENTE JOHN ELKANN AMMINISTRATORI LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO, JAS GAWRONSKI, ANTONIO MARIA MAROCCO, LODOVICO PASSERIN D’ENTRÈVES, DIEGO PISTONE, GIOVANNA RECCHI, LUIGI VANETTI DIRETTORE GENERALE LUIGI VANETTI RESPONSABILE DEL TRATTAMENTO DEI DATI (D. LGS.196/2003): MARIO CALABRESI 2 REDAZIONE AMMINISTRAZIONE E TIPOGRAFIA: VIA LUGARO 15 - 10126 TORINO, TEL. 011.6568111 STAMPA IN FACSIMILE: Il lavoro c’è manca il denaro 1 Anche oggi il periodico bollettino di guerra ci trasmette una disoccupazione spaventosa. E, come sempre, sarà una presa d’atto puramente formale e sterile dal punto di vista delle misure per contrastarla. La crisi italiana non arriva né dalle banche né dalla disoccupazione, ma è culturale e morale. Occorre che la società italiana cambi e, ahimè, le giovani generazioni non mi sembrano meglio delle precedenti, dal punto di vista morale. Ci sono in Italia troppe diseguaglianze sociali e non si riesce nemmeno a scalfirle. Il lavoro c’è. Da strade e case da riparare (periodicamente, non è lavoro occasionale), a giardini e viali da ripulire, dalla manutenzione delle infrastrutture (scale mobili della metro costantemente fuori uso), delle piste ciclabili, dei marciapiedi, dei portici, delle rive del Po, ad ospedali e scuole che lamentano cronica mancanza di personale, alla sorveglianza dell’ordine pubblico, con strade saldamente in mano a mendicanti molesti, lavavetri, parcheggiatori abusivi, truffatori, spacciatori, ecc. Lavoro ce n’è, eccome, è il denaro che manca, perché è mal distribuito. Se dieci milioni di italiani vivono con meno di 25.000 euro all’anno, molti di loro guadagnano circa 1000 euro al mese, più o meno 15.000 all’anno. Ora, chi ha un reddito superiore ai 150.000 è fuori da ogni morale e da ogni buon senso, per la crisi attuale. Un dirigente con uno stipendio di 10.000 euro al mese guadagna 10 volte più di uno stipendio base, e mi sembra possa dirsi ragionevole. In mezzo ci sarebbero tutti i dirigenti «intermedi», con uno stipendio da 2.000 a 8.000 euro al mese. Credo sia un esempio razionale di distribuzione dei redditi, ma ancora manca la volontà di metterlo in pratica. Se le cifre dei compensi ai manager pubblici che sono state pubblicate sono vere, la crisi economica ce la meritiamo tutta. MARCO GAMBELLA Le nostre caste si adeguino all’Europa 1 Nell’ultima puntata della trasmissione Piazza pulita si è visto lo scandalo delle retribuzioni a partire dai membri della consulta fino agli stenografi del parlamento. E’ ora a mio avviso di dire basta. Siamo in Europa, perché non applichiamo anche a queste caste intoccabili retribuzioni e privilegi equivalenti a quelli degli altri stati europei? Speranze perdute. MARIA GALLI Caliamo i manager nella realtà 1 Mesi fa ho seguito alla tivù la trasmissione «Un boss in incognito» (format che ho amato nelle puntate Usa), storia di un manager che sotto mentite spoglie per una settimana deve mettersi nei panni dei suoi collaboratori e provare in prima persona a svolgere mansioni sconosciute ma fondamentali. Le storie hanno sempre la capacità di far brillare l’umanità e le capacità di persone umili che svolgono il proprio lavoro con dedizione. I manager non sempre fanno la miglior figura anzi il più delle volte li vediamo in serie difficoltà e con i loro limiti, pur riconoscendo che le qualità che li hanno portati a ricoprire cariche importanti Le 5 notizie più lette della settimana 1° 24% Obama in Italia incontra il Papa, Napolitano e Renzi 2° 21% Abolizione del Senato: discussione tra Matteo Renzi e Pietro Grasso 3° 13% La crisi dell’economia 4° 9% La morte dell’ex pm di Mani Pulite Gerardo D’Ambrosio 5° 7% Francia, Parigi e altri Comuni votano al ballottaggio Sondaggio Istituto Piepoli c. LE LETTERE VANNO INVIATE A LA STAMPA VIA LUGARO 15, 10126 TORINO contatti E-MAIL: [email protected] FAX: 011 6568924 Editrice La Stampa REDAZIONE AMMINISTRAZIONE TIPOGRAFIA 10126 Torino, via Lugaro 15, telefono 011.6568111, fax 011.655306; Roma, via Barberini 50, telefono 06.47661, fax 06.486039/06.484885; Milano, via Paleocapa 7, telefono 02.762181, fax 02.780049. Internet: www.lastampa.it. ABBONAMENTI 10126 Torino, via Lugaro 21, telefono 011.56381, fax 011.5627958. Italia 6 numeri (c.c.p. 950105) consegna dec. posta anno e 360,50; Estero: e 816,50. Arretrati: un numero costa il doppio dell’attuale prezzo di testata. non vengono né scalfite né messe in dubbio (non serve saper condurre un muletto per organizzare al meglio un’azienda). Così ho pensato: ma quanto sarebbe utile per i nostri manager pubblici fare la stessa cosa, magari qualche viaggio nei treni affollati e sporchi che probabilmente non hanno mai visto. Così come i treni, ci sono tanti settori nei quali i dirigenti non conoscono le realtà vere e forse sarebbe una esperienza istruttiva per loro e proficua per noi. MARIA TRIVERO Più rispetto per chi pensa diversamente 1 Con riferimento alla lettera della Signora Rota di ieri («Nozze gay, il Paese rimane indietro»), non credo sia educato e civile definire chi non condivide le proprie idee persona «soffocata da una mentalità cattolicheggiante» (come se tutto quello che è cattolico fosse negativo), «retriva e omofoba...». Ricordo poi che nessuno ha la verità in tasca, anzi molti argomenti ritenuti veri in determinati periodi, successivamente si rivelarono falsi e dannosi. Non faccio esempi per brevità. Per ritornare all’argomento in questione, invito a utilizzare le parole per il significato che hanno: se parlo di matrimonio mi riferisco a una situazione ben definita che si propone finalità ben definite, se parlo di unioni tra persone dello stesso sesso mi riferisco a un’altra realtà totalmente diversa. Se poi si vuole discutere dell’ufficializzazione di questo tipo di unioni vorrei ricordare due principi: non si può legiferare su qualsiasi desiderio di gruppo piccolo a piacere di cittadini, è indispensabile darsi un target di dimensione, non si possono autorizzare per legge comportamenti contrari all’interesse della comunità. Non applico questi due criteri laici alla questione in oggetto, altri si sono cimentati. Posso solo concludere che quanto affermato nella lettera di ieri è perlomeno profondamente discutibile. A. MUSSO Usa La Stampa (Usps 684-930) published daily in Turin Italy. Periodicals postage paid at L.I.C. New York and address mailing offices. Send address changes to La Stampa c/o speedimpex Usa inc.- 3502 48th avenue - L.I.C. NY 11101-2421. SERVIZIO ABBONATI Abbonamento postale annuale 6 giorni: e 360,50. Per sottoscrivere l’abbonamento inoltrare la richiesta tramite Fax al numero 011 5627958; tramite Posta indirizzando a: La Stampa, via Lugaro 21, 10126 Torino; per telefono: 011.56381; indicando: Cognome, Nome, Indirizzo, Cap, Telefono. Forme di pagamento: c. c. postale 950105; bonifico bancario sul conto n. 12601 Istituto Bancario S. Paolo; Carta di Credito telefonando al numero 011-56.381 LA STAMPA, VIA GIORDANO BRUNO 84, TORINO LITOSUD SRL, VIA CARLO PESENTI 130, ROMA ETIS 2000, 8A STRADA, CATANIA, ZONA INDUSTRIALE RCS MEDIAGROUP S.P.A., VIA ROSA LUXEMBURG 2 – PESSANO CON BORNAGO L’UNIONE SARDA S.P.A. – VIA OMODEO, 5 , ELMAS (CAGLIARI) ©2014 EDITRICE LA STAMPA S.P.A. REG. TRIB. DI TORINO N. 26 14/5/1948 CERTIFICATO ADS 7742 DEL 18/12/2013. LA TIRATURA DI MARTEDÌ 1 APRILE 2014 È STATA DI 296.918 COPIE TM “Centrale Enel di Porto Tolle, nessun favore al gruppo” aro Direttore, abbiamo letto con stupore l’articolo pubblicato ieri sul suo giornale dal titolo «La centrale dei veleni che non doveva esistere». Secondo la ricostruzione, lo Stato italiano avrebbe «chiuso un occhio» per favorire Enel a spese dei cittadini che avrebbero respirato «aria avvelenata». A suffragio di questa tesi, non confermata da alcuno studio imparziale o dai dati rilevati dalle centraline di monitoraggio, il giornalista scrive come fatti acclarati senza citare alcuna fonte qualificata che: «La centrale di Porto Tolle ha scaricato nell’atmosfera quantità mostruose di veleni nocivi per la salute delle persone». È difficile per parte nostra comprendere come si possa con leggerezza accusare un’azienda di questi crimini, proprio nel giorno in cui un tribunale sul tema ha emesso una sentenza obiettivamente difforme. Sono stati infatti sì condannati due ex manager, ma non per aver causato un danno per la salute pubblica, ma in relazione a una situazione di pericolo che tuttavia non ha causato alcun disastro. Relativamente al danno economico, viene citato nell’articolo un parere dell’Ispra come se fosse imparziale, quando in realtà l’Istituto è stato utilizzato per una consulenza delle parti civili. La struttura accusatoria e i contenuti della consulenza sono stati poi completamente confutati dalle difese degli imputati. L’evidenza del risultato è rappresentata dalle provvisionali economiche liquidate, che sono state di 410 mila euro, quando l’Ispra parlava di miliardi di euro. Entrando nel merito della deroga di cui parla l’articolo, teniamo inoltre a specificare che il decreto ministeriale del 1990 che fissava i nuovi limiti di emissione, prevedeva nel proprio testo l’adeguamento da parte di tutte le aziende (e non solo di Enel) in un determinato arco di tempo. Nessun favore al Gruppo quindi. Enel in tutti questi anni ha proseguito ad operare secondo la legge senza mai superare i limiti previsti dalla normativa vigente. C Riccardo Acquaviva, Capo relazioni esterne Enel Purtroppo con le deroghe assicurate dallo Stato dal 1990 al 2003 all’Enel - così come ad altre aziende - Porto Tolle non è stata «ambientalizzata». Già dal 2011 la Cassazione ha condannato in via definitiva i vertici dell’Enel per i reati di emissioni moleste, danneggiamento all’ambiente, al patrimonio pubblico e privato e violazione della normativa in materia di inquinamento atmosferico in relazione all’attività della centrale di Porto Tolle. Da decenni la comunità scientifica (dall’Organizzazione Mondiale della Sanità in giù) attesta il nesso causale tra l’esposizione a certi inquinanti atmosferici e l’aumento di morbilità e mortalità, specie infantile. [R. GIO.] oppure collegandosi al sito www.lastampashop.it; presso gli sportelli del Salone La Stampa, via Lugaro 21, Torino. INFORMAZIONI Servizio Abbonati tel. 011 56381; fax 011 5627958. E-mail [email protected] CONCESSIONARIA PER LA PUBBLICITA’ NAZIONALE RCS MediaGroup S.p.A. Divisione Pubblicità Direzione generale: via Rizzoli, 8 - 20132 Milano, Telefono 02/25846543 - www.rcspubblicita.it CONCESSIONARIA PER LA PUBBLICITA’ LOCALE PUBLIKOMPASS S.p.A. Direzione Generale: via Lugaro 15 - 10126 Torino, telefono 0116665211, fax 0116665300 www.publikompass.it - [email protected]. DISTRIBUZIONE ITALIA TO-DIS S.r.l. via Lugaro 15, 10126 Torino. Tel. 011 670161, fax 011 6701680. LA STAMPA MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 Lettere e Commenti .29 . UN DIVARIO SEMPRE PIÙ PERICOLOSO FRANCESCO GUERRERA SEGUE DALLA PRIMA PAGINA STEFANO LEPRI SEGUE DALLA PRIMA PAGINA ducia tra gli operatori economici, senza causare una seconda recessione. Quale sia il peso relativo di ciascuno dei fattori è materia di dibattito, e lo resterà a lungo. È difficile evitare che i disoccupati continuino ad aumentare anche nella prima fase della ripresa, specie se è fievole come in Italia. Quello che si può fare subito è riformare il mercato del lavoro in modo che il peso non ricada tutto sui giovani, rendendoli disperati; è procedere con le riforme, anche politiche, per alzare il morale del Paese. Ricette miracolose non ne esistono. Attendendo che la Bce si muova, la novità è che nella campagna per il voto europeo l’austerità appare senza genitori. Il candidato del centro-destra, Jean-Claude Juncker, rifiuta di lasciare al rivale socialista Martin Schulz lo slogan che innanzitutto occorre lavoro; se gli si obietta che vota per lui Angela Merkel, ribatte vantando il sostegno dei greci di Nea Dimokratia. Le proposte politiche restano diverse, è ovvio. Un vasto numero di disoccupati in presenza – come siamo – di capitali abbondanti e inoperosi fa propendere verso soluzioni di tipo keynesiano, in cui lo Stato mobilita risorse per creare lavoro; soluzioni care alla sinistra quasi ovunque, anche alla destra nei Paesi latini e in Giappone. Ma quando i capitali appartengono perlopiù ad alcuni Paesi (come la Germania), i disoccupati ad altri, non è facile organizzare l’incontro, specie se Stati indebitati e sistemi-Paese inefficienti non ispirano fiducia. In Europa, proprio il molto che resta di sovranità nazionale fa ostacolo; al- Illustrazione di Irene Bedino LE RIFORME PER SUPERARE L’EMERGENZA l’opposto dell’illusione di creare lavoro uscendo dall’euro. Anche per il contrasto di interessi nazionali, nel Nord del continente la dottrina dell’austerità resta in voga. Lo prova la difficoltà dei socialdemocratici tedeschi, da cui Schulz proviene, a proporre agli elettori del loro Paese le politiche di investimento e di solidarietà che gli elettori di sinistra di altri Paesi sperano dal candidato Schulz. A favore dell’austerità viene giocato ora l’argomento che i due Stati più inguaiati, Portogallo e Grecia, cominciano a uscire dal tunnel. Eppure, nel dirsi allo stesso tempo preoccupato di un lungo periodo di bassa inflazione, il commissario europeo Olli Rehn implicitamente riconosce che i piani di Bruxelles erano difettosi. Ci sono poi differenze. In entrambi i Paesi, dato un forte sbilancio nei conti con l’estero come nei bilanci pubblici, un risanamento era inevitabile. La durezza è stata simile (2,2% di Pil all’anno per 5 anni in Portogallo, 2,4% in Grecia), il successo diverso: Lisbona può ora sottrarsi alla sorveglianza della «troika»; Atene, dove in mancanza di riforme le sofferenze sono ricadute sui più deboli, ha faticato ad ottenere la nuova rata di aiuti. La politica ha fatto la differenza: misure più efficaci in Portogallo, dove gli elettori continuano a dividersi tra una coalizione di centro-destra e un partito socialista entrambi europeisti; mentre in Grecia crescono le estreme o forze del tutto nuove. Quando si è alle strette, va meglio ai governi che sanno riformare. È un esempio che può valere sia a Roma sia a Parigi. madri con i fisici scolpiti dallo yoga spingevano le carrozzine-limousine un po’ più velocemente, i teenager benestanti si rifugiavano nei cuffioni dell’ipod, e i professionisti un po’ yuppie come me affettavano un’aria di superiorità, troppo impegnati per perdere tempo con un barbone. Politici ed intellettuali continuano a parlare delle ineguaglianze sociali e finanziarie nel cuore dell’economia più grande del pianeta. Il presidente Obama ne ha persino discusso con il Papa. Ma c’è poco da dire quando un’angolo di Tribeca – non il Bronx, i quartieri-sparatoria di Washington o i ghetti di Los Angeles – si trasforma in laboratorio all’aria aperta della disparità tra ricchi e poveri. Per fortuna, Joe non si perdeva mai d’animo. Come gli impiegati dell’ufficio governativo di fronte, arrivava al suo angolo alle 9 e se ne andava, chissà dove, verso le 18. L’unica differenza era che al weekend lui c’era, mentre di statali e parastatali non se ne vedeva nemmeno uno. Una volta mi fermai nell’ufficio d’angolo di Joe perché volevo dargli dei soldi ma, come spesso capita in quest’era della carta di credito, non avevo dollari nel portafoglio. Goffamente, gli offrii la mia mela – lo snack «sano» degli yuppie. Joe la prese, la guardò e disse semplicemente: «Thanks man» e mi lanciò uno sguardo come a dire: «Sei ancora qui? Non hai un lavoro?». All’inizio di questo durissimo inverno newyorchese, Joe sparì. E’ da allora che non lo vedo. Per tenermi la coscienza a posto, mi dico che sarà in un ospizio per senzatetto, protetto dal freddo polare e con cibo tutti i giorni. O che è emigrato in posti più caldi e che un giorno lo incontrerò quando vado a San Francisco o Miami per lavoro. La realtà è probabilmente molto peggiore e non solo per Joe. Gli Stati Uniti di oggi non sono più il «melting pot», il crogiolo di etnie, culture e fattori economici che contribuì a far grande l’America. Gli Usa di oggi sono un’ascensore fermo all’ultimo piano. Chi è su e su e chi è giù è giù. I numeri la dicono lunga. La quota di reddito controllata dal 10% più ricco è salita da circa il 30% al 48% tra il 1980 e il 2012 secondo il Fondo Monetario Internazionale. L’1% degli straricchi – quelli che scatenano le ire dei ragazzi di Occupy – controlla quasi il 20% della ricchezza nazionale, mentre lo 0,1% dei super-ricchi ha più del 10%, cinque volte di più di quello che aveva nel 1980. Vista dai piani bassi, la situazione è dickensiana: nel 2012 più di 17 milioni di americani – circa il 15% della popolazione – «ha avuto qualche difficoltà nel procurare abbastanza cibo per tutta la famiglia a causa della mancanza di risorse economiche», a detta del ministero dell’Agricoltura Usa. Sono cifre che è difficile riconciliare con l’America di Wall Street e Hollywood, di Facebook e degli occhiali factotum di Google. Come mi ha detto un capo di una banca di Wall Street – uno dei pochi che su questi temi riflette: «Non è nemmeno una questione morale. Prima di arrivare alla morale, questa è una questione economica. Avere una porzione così grande della popolazione in questo stato è una zavorra enorme per la crescita». Il problema è che politici, economisti e persino gran parte della popolazione non hanno la più pallida idea di come risolvere la situazione. Obama ha proclamato che le diseguaglianze economiche sono «la sfida fondamentale dei nostri tempi» ma le ricette sia della destra che della sinistra sono prevedibili e poco utili. La sinistra, come sempre, parla di tasse: far pagare di più milionari e aziende. E’ il mantra del guru economico della sinistra Larry Summers, l’ex segretario del Tesoro di Clinton, e dell’economista francese Thomas Piketty, il cui libro «Capitale nel ventunesimo secolo» sta diventando la bibbia dei benpensanti americani. A differenza dell’Europa, però, negli Usa questa proposta fa infuriare sia ricchi che poveri. I ricchi perché la vedono come un assalto statalista al benessere per cui hanno lavorato per anni, e i poveri perché diluisce l’idea di un «sogno americano» che permette a chiunque di fare soldi e goderseli senza preoccuparsi del governo. La destra parla, essenzialmente, di laissez-faire. La crescita economica, dicono le menti fini del partito repubblicano, cura tutti i mali. Se il governo si toglie di mezzo e il paese ricomincia a crescere, a vincere saranno tutti, ricchi e poveri. Purtroppo, non ci sono le prove. I dati indicano che la sperequazione sociale in America è cresciuta anche quando l’economia tirava. Anzi. In momenti di crescita, il capitale (le aziende, gli imprenditori, Wall Street) ha guadagnato di più della classe lavoratrice. Un paese spaccato dalla faglia del reddito è anche diviso su come colmare quel divario. Quando il Pew Research Center ha chiesto agli americani se pensavano che nell’ultimo decennio la differenza tra ricchi e poveri fosse cresciuta, il 65% ha detto sì. Ma alla domanda: «una persona è povera a causa di circostanze che non può controllare», il 50% ha detto sì e l’altra metà a detto no. Fino a quando gli americani non si mettono d’accordo con se stessi su come disinnescare questa mina vagante, Joe e l’economia Usa non hanno molte speranze. Francesco Guerrera è il caporedattore finanziario del Wall Street Journal. [email protected] e su Twitter: @guerreraf72 30 STAMPA .LA MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 Addio al regista teatrale Macedonio È morto a Gorizia, a 87 anni, il regista teatrale Francesco Macedonio. Fondatore del Teatro La Contrada di Trieste assieme a Orazio Bobbio, Ariella Reggio e Lidia Braico, Macedonio ha firmato nel corso della sua lunga carriera regie di successo, tra cui la serie teatrale tratta da Le maldobrie di Carpinteri e Faraguna. Ha collaborato a lungo col Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e col Dramma Italiano di Fiume (Croazia). CULTURA SPETTACOLI Jacques Le Goff nella sua biblioteca in una foto del 1999 & [© SOPHIE BASSOULS/SYGMA/CORBIS] «La storia è sempre stata storia sociale» È morto ieri a Parigi Jacques Le Goff, il grande storico del Medioevo. Era nato a Tolone il 1° gennaio 1924. Tra i padri della «Nouvelle Histoire», è stato condirettore della rivista Les Annales. ALESSANDRO BARBERO SEGUE DALLA PRIMA PAGINA n un corridoio dell’Ecole Normale a rue d’Ulm una foto ingiallita lo ritrae in quel 1945: un ragazzino col ciuffo scomposto, molto diverso dall’omone massiccio, cordiale ma riservato, munito dell’inevitabile pipa, che abbiamo imparato a conoscere sulle copertine dei suoi libri. La rive gauche del dopoguerra, dove spadroneggia Jean-Paul Sartre, non lo seduce: la Sorbona gli appare «désolante». Ed è una fortuna, perché lì progettava di specializzarsi in letteratura: invece sarà la storia, ma una storia diversa da tutte le altre, perché anche in quel campo l’approccio accademico lo annoia. La freddezza con cui Le Goff tratta le grandi istituzioni della cultura francese è ricambiata: non farà carriera in fretta, non avrà mai una cattedra universitaria, e anche negli ultimi anni, al culmine della gloria, non ha avuto un posto fra gli Immortali dell’Académie française. La sua biografia prima dei quarant’anni è quella d’un chierico vagante: una borsa a Praga, una a Roma a sfruttare la meravigliosa biblioteca all’ultimo piano di palazzo Farnese, un anno a Oxford, che tanto per cambiare non gli piacerà per nulla, un altro di nuovo a Roma I LE SUE DOMANDE Che cosa s’immaginavano gli uomini quando sentivano parlare di draghi, santi, fate? INDAGINI DOTTISSIME Nei suoi libri faceva dialogare continuamente l’antropologia con la storia della cultura che invece gli piace molto. Alla fine, nel 1962, un soggiorno a Varsavia nella Polonia comunista, dove fa amicizia con tre sorelle di nobile famiglia, discendenti di un aiutante di campo di Napoleone, due storiche e una archeologa. Poi scopre che c’è anche una quarta sorella, psichiatra infantile, se ne innamora e la sposa. Anna Dunin-Wasowicz, «Hanka», gli rimarrà vicina fino alla morte, nel 2004; a lei dedicherà uno dei suoi libri più intimi, Con Hanka. Il 1962 è anche l’anno della svolta nella carriera di Le Goff: Fernand Braudel, dopo qualche dubbio iniziale, gli affida una direzione all’Ecole Pratique des Hautes Etudes, uno dei quei grands établissements di cui la Francia ha il segreto e che servono a ospitare le teste pensanti nei momenti in cui la Sorbona è in secca. Finiti gli anni in cui per tirare avanti bisognava scrivere su commissione per collane divulgative, anche se pure in questo caso Le Goff ha saputo tirar fuori dei piccoli classi- «La storia mi ha sedotto da sempre. Però l’importante è capire quale storia. A me piace la storia che ti vedi passare davanti agli occhi. Negli Anni Trenta vivevo a Tolone con i miei genitori. Mi accorsi che per le strade si vedevano sempre più automobili e nelle case sempre più telefoni e frigoriferi. Noi eravamo una famiglia della piccola borghesia, mio padre era professore d’inglese, e non avevamo né automobile né telefono, né frigorifero. C’era la ghiacciaia, e sento ancora il venditore ambulante di ghiaccio urlare per strada: «La glace! La glace!». E allora mi facevano scendere per comprarlo. Ma questo non è importante. L’importante, per me, è stato capire molto presto che l’avvento del frigorifero e la scomparsa della ghiacciaia era un avvenimento storico, perché cambiava la vita quotidiana, la vita delle persone, molto più delle guerre e dei Re. Per me, la storia è sempre stata storia sociale». Jacques Le Goff da un’intervista uscita su Tuttolibri della Stampa il 28/1/2012 Le Goff, l’Orco che ci ha insegnato a capire il Medioevo Morto a 90 anni, era l’ultimo dei grandi storici francesi delle Annales. Al centro della sua ricerca quello che fermenta nella testa della gente comune ci, come Gli intellettuali del Medioevo. Libero di studiare quello che gli piace, per anni non scriverà più libri - non ha mai pubblicato neppure la grande thèse, una vera eresia per uno storico francese – ma articoli, raccolti nel 1977 in quello che rimane forse il più importante dei suoi libri, Tempo della chiesa e tempo del mercante. Lo storico, scrisse Marc Bloch in una pagina memorabile, è come l’orco delle fiabe: è attirato dall’odore della carne umana. Anche Le Goff è stato un orco, e non per nulla il volume che i suoi allievi gli hanno offerto per i 75 anni si intitolava proprio così, L’Ogre historien. Ma il marchio di Le Goff è che delle creature umane gli interessa so- prattutto quello che fermenta nella testa. Parlare di storia della mentalità è perfino ovvio, oggi, ma è proprio intorno a quel fatale 1962 che gli storici francesi hanno cominciato a definire questa nozione, e Le Goff era in prima fila. Nascono così le domande attorno a cui si snoda Tempo della chiesa e tempo del mercante. Come concepiva il tempo, la gente del Medioevo? Cosa è successo nella loro testa quando è stato inventato l’orologio? Come concepivano il lavoro? Cosa s’immaginavano quando sentivano raccontare storie di draghi, di santi, di fate? Le idee di chi ha studiato si mescolavano – si mescolano: la domanda dovremmo farcela anche oggi – con le idee degli ignoranti? Le Goff fa dialogare continuamente l’antropologia e la storia della cultura, indaga opere dottissime per arrivare nella testa della gente comune. È così che nasce il suo libro più famoso, Nascita del Purgatorio: libro difficile e anche faticoso, perché l’erudizione di Le Goff scava in un numero prodigioso di testi religiosi e teologici – per arrivare, però, a scoprire una svolta cruciale nel nostro rapporto con la morte e con l’Aldilà. Così, il ragazzino che non sapeva scegliere fra l’insegnamento religioso della madre e l’anticlericalismo del padre ha fatto forse più di chiunque altro per aiutarci a capire meglio un’epoca integralmente cristiana come il Medioevo. Europeista, non guardava alle radici storiche ma al futuro GABRIELLA BOSCO a moneta comune sì. La lingua comune no». Jacques Le Goff era simpatico, aperto. In una sua mansarda, al sesto piano di un palazzo del XIV arrondissement, riempiva tutto lo spazio di un sorriso solare nel raccontare il suo europeismo: chiaro, come chiara è sempre stata la sua scrittura. L’Europa era per lui una proiezione, ciò che si ha in mente e si vuole fare. Non poteva essere, per il medievista Le Goff, una realtà storica. «Un destino comune in Europa esiste fin dall’alto Medioevo a partire dalle invasioni barbariche, con gli Stati che si sono formati andando a innestarsi su civiltà preesistenti. Ma per lo storico parlare di Europa è problematico». Come sono varie le Europe realizzabili, allo stesso modo nel passato non ne è esistita una sola. Le Goff ricordava la frattura Est-Ovest della storia recente, ma aggiungeva quella grave tra i Paesi del Nord e quelli del Sud. E la terza Europa, quella Centrale precorsa dall’impero austro-ungarico, la Mitteleuropa. «È difficile «L LA STAMPA MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 Montroni guiderà il Centro per il Libro Il cinema hard al FilmForum Festival Gian Arturo Ferrari, ex numero uno della Mondadori Libri, lascia la presidenza del Centro per il Libro e la Lettura (l’istituto autonomo del ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo) . Al suo posto il ministro Franceschini ha chiamato Romano Montroni, ex responsabile delle Librerie Feltrinelli (negli ultimi anni ha collaborato con la catena di librerie Coop). Ha detto Montroni: «Sono entusiasta e molto emozionato, perché la lettura è una questione cruciale per la vita culturale del nostro Paese». Con la prima nazionale di Nymphomaniac di Lars Von Trier si apre oggi al cinema Visionario di Udine (ore 21) il FilmForum Festival 2014, in programma tra Udine e Gorizia fino a venerdì 11 aprile. Sempre oggi, al Kinemax di Gorizia, a mezzanotte, sarà proiettata in anteprima la selezione di trailer hard curata e catalogata dal Museo del Cinema di Torino. Domani al Visionario presentazione in anteprima di The Devils (foto) con Vanessa Redgrave in versione restaurata e senza censure. Info www.filmforumfestival.it . 31 Arriva il fachiro nell’armadio la magia del tenente Puértolas Tradotto in italiano il best seller francese scritto nelle pause di lavoro da un poliziotto di frontiera. E adesso il romanzo diventa un film EGLE SANTOLINI n fachiro imbroglione «dai begli occhi color Coca-Cola» è in trasferta lampo dal Rajasthan a Parigi per comprare da Ikea un letto di chiodi modello Åkuminat. Peccato che le cose prendano una strana piega e che finisca intrappolato in un armadio, «di metallo blu, a due ante, pezzo forte della nuovissima collezione American Teenager». Quando si dice lo shock culturale. Da lì si diparte un’avventura picaresca attraverso Francia, Gran Bretagna, Spagna, Italia e Libia, con il nostro Ajatashatru che di volta in volta diventa clandestino, galeotto, scrittore, accompagnatore di dive, in un continuo confronto fra Terzo Mondo e i «bei Paesi» dove si viene a cercar fortuna. Romain Puértolas dimostra che il segreto per scrivere un bestseller è, intanto, quello di avere uno spunto narrativo efficace. Difatti i francesi sono rimasti incatenati al romanzo, arrivato alle 300 mila copie, alla testa delle classifiche e al record delle traduzioni in 36 Paesi (L’incredibile viaggio del fachiro che restò chiuso in un armadio Ikea, in uscita oggi da Einaudi, traduzione di Margherita Botto). Ancora più interessante è però il fatto che il francospagnolo Puértolas, 39 anni, sia stato tenente della polizia di frontiera francese, e dunque conosca di prima mano gli ambienti di cui tratta. «Non era previsto », ci racconta. «Ma ecco che il mio fachiro si è trovato, dentro quell’armadio, trasportato su un camion che va in Inghilterra. Lo so per professione, un autotreno che passa la frontiera col Regno Unito nasconde per forza qualche clandestino. E allora ho attinto all’esperienza». Il suo protagonista capisce subito che i migranti arrivati di straforo sono considerati a scelta criminali o bisognosi: «Da una parte quelli che li accettavano senza chiedere conto di niente, dall’altra quelli che li rispedivano a casa senza tanti complimenti». Non temete però la deriva dram- U definire i confini precisi dell’Europa globale», diceva. «All’origine la nozione di Europa, inventata dai greci dell’antichità, era geografica: serviva a indicare la testa del continente euro-asiatico. Ma siccome in quanto realtà politica la nozione è anche storica, bisogna andare a vedere come la storia l’ha fatta evolvere e a che cosa ha corrisposto attraverso i secoli». Si era alzato in piedi ed era andato alla finestra per disegnare a parole la prima prefigurazione dell’Europa, quella realizzata dalla cristianità nel V secolo. E poi di passaggio in passaggio fino a delineare le condizioni politicoterritoriali del tempo in cui un’Europa è diventata reale. Tornava poi però a sottolineare i conflitti tra i popoli europei. «Non li si può mascherare», diceva. «Un’Europa delle illusioni e dei pudori non ha senso». Allievo di due comparatisti come Marc Bloch e Georges Dumézil, Le Goff insisteva sulle regole del comparatismo storico. Non si può comparare tutto, diceva. L’entità Europa è fatta di diversità, guai abolirle. Anche perché, aggiungeva, quelle sono le strade per la comprensione attraverso cui deve passare qualunque internazionale europea. Nonostante i 90 anni stava lavorando con Eric Joszef a un dizionario dell’identità europea. Un abbecedario fatto di tutte quelle voci. Erano arrivati alla L di Latino. Avevano cominciato con la A di Antico e avrebbero finito con la Z di Zeus passando per la R di raggi X. Le parti già scritte usciranno nella rivista online Eutopia il 9 aprile. Elzeviro ERNESTO FERRERO L’invenzione dell’Italia secondo Bollati i intitola L’invenzione dell’Italia moderna il volume in cui sono raccolti, con una eccellente introduzione di Alfonso Berardinelli, i saggi che Giulio Bollati aveva dedicato agli aspetti che più lo affascinavano dell’età romantica a lui cara: la grande occasione mancata dai nostri intellettuali più rappresentativi, che non hanno saputo fornire all’Italia gli stru- S matica o, peggio, finto-umanitaria. neggiatura con Luc Bossi e al Festival Quel che va in scena quasi subito, per di Cannes cercheremo regista e attori. alleggerire il tono, è il duello fra due Il mio cast ideale prevedrebbe i Coen o diversi sistemi d’imbroglio, perché Wes Anderson alla regìa, Irrfan Khan Ajatashatru, laggiù al villaggio, «ingo- nella parte del fachiro e ovviamente iava spade retrattili, mangiava scheg- Sophie Marceau». La moglie e i due fige di vetro fatte di zucchero dietetico, gli lo tengono «con i piedi per terra», si faceva piantare nelle braccia aghi ma insomma Puértolas dalla polizia truccati». E poi il «Fachiro», inteso ha chiesto congedo, e a un certo punto come libro, ha troppa voglia di traci- ammette di «vivere in una favola». mare nel surreale e Come i sette rodi far giochi di pamanzi che l’han IMBROGLIONE role, per esempio preceduto, tutti con il nome impro- Intrappolato nel guardaroba inediti a parte un Ikea, il finto sant’uomo «Uovo di Einstein» nunciabile dell’eroe che diventa attraversa mezza Europa che ha virtualmendi volta in volta te visto la luce con «Attaccala-giù-la-gru», «Già-ti-stru- il selfpublishing «ma che si è perso nei scia», «Giada-e-shantung», perfino meandri di Internet», L’incredibile «Ciccia-bubù», e lì si percepisce l’ere- viaggio è stato scritto interamente al dità delle «bandes dessinées» franco- cellulare, durante le trasferte da penfone, da Tintin ad Asterix. Certamen- dolare sulla Rer parigina. Ecco perte il romanzo aspira al cinema, al pun- ché il suo, di debutto letterario, Ajato che uno dei personaggi si chiama tashatru lo compone a mano, al buio, Sophie Marciò. E infatti «ho firmato con una matitina Ikea, usando come con la casa di produzione del film di foglio una camicia. Questa volta è Michel Gondry Mood Indigo», confer- chiuso non più in un armadio ma in ma l’autore. «Sto lavorando alla sce- una valigia Vuitton, e non vi spieghe- remo come mai. Si rende conto, Puértolas, che il suo successo può alimentare le vane speranze di chi ha un manoscritto nel cassetto? «Lo so, ma posso dirle soltanto com’è andata nel mio caso. Ho avuto voglia di scrivere da quando ho cominciato a leggere, da piccolo erano solo raccontini, poi, dal 2005, veri romanzi sulle 300 pagine con un inizio e con una fine, che completo più o meno in un mese. I primi due in spagnolo, dell’Uovo di Einstein le ho detto, quelli che tutti rifiutavano li ho poi fatti stampare a mie spese per lasciare un ricordo ai figli. Il Fachiro l’ho mandato soltanto a una casa editrice, Le Dilettante. Mi hanno risposto che si distingueva fra tutti e che volevano conoscermi». A casa Puértolas un armadio, forse non Ikea, è dunque pieno di roba che aspetta di uscire dalla clandestinità. E, a proposito di mobilia, si son fatti vivi i signori svedesi? «L’unico a contattarmi è stato uno dei loro avvocati, per farmi cancellare il logo dalla copertina dell’edizione francese. Ho capito che col fachiro Ikea non vuole immischiarsi». Romain Puértolas, franco-spagnolo, ha 39 anni ed è stato tenente della polizia di frontiera francese. Il suo libro L’incredibile viaggio del fachiro che restò chiuso in un armadio Ikea, in uscita oggi da Einaudi, ha venduto in Francia 300 mila copie Giulio Bollati è stato una delle figure di spicco dell’editoria italiana nella seconda metà del Novecento È morto nel 1996 menti concettuali per diventare moderna (Bollati Boringhieri, pp. 196, Euro 22,00). La sua passione di editore e studioso erano gli anni dal 1750 al 1860, dagli illuministi lombardi a Carlo Cattaneo passando per le grandi figure di Leopardi e Manzoni, in cui si discuteva sulla decadenza e arretratezza dell’Italia e di rimedi possibili, ma senza fare i conti con la rivoluzione indu- striale inglese e quella politica francese, vissute come un attentato a un primato estetico e morale. Come aveva già notato Pietro Verri, la tradizione culturale italiana, di matrice idealistica, dominata dalle accademie e dal culto compiaciuto della bella forma, era inadeguata a occuparsi di agricoltura, finanze e buon governo. Non a caso i nostri patrioti impararono più dalle solennità declamatorie di Foscolo e Alfieri, che dalla pragmaticità di Verri, di Cesare Beccaria, del «politecnico» Carlo Cattaneo. Ma fallisce anche Leopardi, antimoderno pure lui, malgrado la sua grandezza di poeta-pensatore, perché che non poteva sottoscrivere l’idea ottimistica del progresso. Quanto a Manzoni, afferma sì il primato della morale, ma non lo può con- ciliare con la Storia, che vede come ammasso caotico di «combinazioni fortuite»: lo choc della Rivoluzione francese gli inibisce l’azione. Non gli resta che scegliere tra due mali, un agire votato fatalmente all’iniquità e lo sconforto dello spettatore passivo. Leggendo queste pagine, di fascino intatto per qualità d’intelligenza storica ed eleganza di scrittura, ci si sente tirati in ballo. In una intervista Bollati ricordava che anche se privi di certezze, credenze e ideologie, non possiamo esimerci dal dovere di analizzare, prevedere, progettare, con l’aiuto della memoria storica. Altrimenti «la storia scade a biologia e lasciamo il campo a una sorta di neodarwinismo in cui si affermano i più forti, e tanto peggio per i più deboli». Parole di trent’anni fa, buone anche per l’oggi. 32 .Spettacoli STAMPA .LA MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 FULVIA CAPRARA ROMA l favoloso Leopardi nella visione di Mario Martone, la vita in campagna di una famiglia guidata da un padre tedesco e una madre italiana che somiglia a quella della regista Alice Rohrwacher, la trattativa Stato-mafia analizzata da Sabina Guzzanti, la passione tra il pubblicitario Riccardo Scamarcio e l’editrice Sharon Stone raccontata da Pupi Avati...A due settimane dalla presentazione del cartellone del prossimo Festival di Cannes (14-25 maggio) il cinema italiano ha il fiato sospeso, in attesa di conoscere scelte e giudizi dei selezionatori che stanno visionando i film e soprattutto del direttore Thierry Fremaux cui naturalmente spetta l’ultima, decisiva parola. Le luci sul trionfo agli Oscar della Grande bellezza, al termine di un cammino iniziato proprio un anno fa, sulla scalinata rossa del Palais, non si sono ancora spente, ma c’è già chi è pronto a gridare allo scandalo se l’assenza di titoli made in Italy dovesse essere confermata. I Rohrwacher, Avati, Martone gli italiani verso Cannes In una sezione collaterale potrebbe esserci “La trattativa” il film inchiesta della Guzzanti sui rapporti tra Stato e mafia e il suo Giovane favoloso, candidato naturale alla competizione su cui aleggiano da settimane notizie contrastanti. La verità sarebbe nel mezzo. Ovvero, il film non è pronto, anche se il montaggio è appena finito, quindi potrebbe essere visto e selezionato in una versione incompleta, ma, proprio per questo, potrebbe anche essere escluso dalla lista dei papabili. D’altra parte dopo Cannes, c’è sempre Venezia. E per sicurezza, i grandi nomi si proteggono, la notizia di un rifiuto non è mai positiva, così è meglio mantenere intatto, fino all’ultimo, l’alone di mistero. Per evitare fraintendimenti di questo genere Gabriele Salvatores ha fatto diffondere, pochi giorni fa, un comunicato ufficiale in cui si annuncia che Il ragazzo invisibile è ancora in lavorazione e che «risulta quindi senza fondamento» l’ipotesi di un inserimento del film nel programma del Festival. L’uscita, precisano i responsabili, è già fissata per dicembre. Non si sa invece quando arriverà nelle sale, con la Bim di Valerio De Paolis, il film-inchiesta di Sabina Guzzanti intitolato La trattativa. E questo avvalora la voce di una probabile partecipazione alla rassegna francese. Il tema è scottante, Guzzanti lo ha affrontato dopo aver letto il libro di Maurizio Torrealta La trattativa. Mafia e stato: un dialogo a colpi di bombe (Editori Riuniti), ma poi ha spiegato di essere andata oltre, cercando di coniugare la profondità dell’indagine con la chiave dell’umorismo. Qualcuno parla poi di un omaggio allo scomparso Carlo Mazzacurati di cui potrebbe essere proiettato il film postumo La sedia della felicità, protagonisti Valerio Mastandrea e Isabella Ragonese. E se invece a Cannes, quest’anno, non dovesse andare nessun italiano? Il presidente dell’Anica Riccardo Tozzi raffredda le polemiche annuncia- «Le meraviglie» Monica Bellucci e Alba Rohrwacher sono le protagoniste del secondo film della sorella di Alba, Alice, storia quasi autobiografica della vita in campagna di una famiglia guidata da un padre tedesco e una madre italiana IL PRODUTTORE TOZZI «Non ci sono bocciature Ma i grandi autori non sono pronti per la Croisette» Eppure sembra che le cose non stiano così. Tra conferme sommesse e smentite pacate, si viene a sapere che la più quotata, quella che potrebbe già pensare a preparare la valigia per la Croisette, sia Alice Rohrwacher, con l’opera seconda girata in Toscana e intitolata Le meraviglie. Del cast, insieme alla sorella Alba, fa parte anche Monica Bellucci, presenza perfetta su un’eventuale monteé des marches. Stesso dicasi per la superdiva Sharon Stone che del Festival è una cara e vecchia amica e che, forse non in concorso, potrebbe quest’anno sfavillare al fianco di Pupi Avati con Un ragazzo d’oro. Al momento nessuna certezza, ma l’ipotesi circola tra gli addetti ai lavori. L’enigma più complesso riguarda però Mario Martone Personaggio LUCA DONDONI MILANO «Un ragazzo d’oro» L’editrice Sharon Stone e il pubblicitario Riccardo Scamarcio sono i protagonisti del nuovo film di Pupi Avati «Un ragazzo d’oro». La superdiva americana potrebbe arrivare al Festival del quale è sempre stata una grande amica Il giovane favoloso Elio Germano è Giacomo Leopardi nel film di Mario Martone su cui circolano notizie contrastanti Addio a Frankie Knuckles inventò la house music Stefano si sfoga “Io e Belen senza più tempo per fare l’amore” Johnny Depp “Ecco l’anello presto mi sposo con Amber” Il dj aveva 59 anni, la sua Chicago gli aveva dedicato una via ella notte tra il 31 marzo e il 1 aprile intorno alle 5 di mattina i profili twitter di 5 Magazine e va vedere mentre appoggiato al FACT hanno dato la notizia suo accompagnatore di fiducia che gli appassionati di dance camminava per viale Ceccarini temevano da parecchio tem- a Riccione. «I love tagliatelle alpo. Lunedì è mancato la bolognese», diceva se gli si Frankie Knuckles, malato di chiedeva come mai uno come diabete da tempo, le cause lui, non mancava l’appuntapare abbiano a che fare con il mento nei locali della Romagna. sistema circolatorio e comI primi a dare la notizia del plicazioni al fedecesso sono gato. Frankie, I BRANI PIÙ FAMOSI stati i colleghi dj uno dei più Johnson, Whistle song e la Paul grandi disc DJ Deeon e Danotissima Your love vid Morales; projockey di semoltre a molti remix prio lui ha scritto pre, amico personale del Preil tweet più comsidente Obama e della moglie movente. «Sono devastato scriMichelle seppur originario vendo che il mio caro amico del Bronx si era trasferito a Frankie Knuckles se ne è andaChicago negli Anni Ottanta. to. Al momento non riesco a È stato l’unico dj a cui una scrivere niente più di questo. megalopoli come Chicago ha Scusatemi». Impressionante la intitolato una via. scelta di DJ Deeon che su InstaPer colpa di quel suo fisico gram ha postato un disegno che gigantesco, pesava quasi due- raffigura un gigantesco Cristo cento chili, Frankie aveva su- piangente sdraiato sul mondo bito l’amputazione di un pie- con la didascalia «Much resde. La scorsa estate lo si pote- pect, Frankie Knuckles, Salute N te: «Le valutazioni, in campo cinematografico, vanno fatte su 2 anni. Se buchiamo il Festival 2014, saremo pronti e in forze per il prossimo. Basta pensare che in questo momento ci sono 20 autori italiani al lavoro e che il prossimo 5 maggio iniziano le riprese di 15 film». Insomma, nessuna bocciatura clamorosa, piuttosto un insieme di coincidenze: «Non vedo ragioni strutturali per un’eventuale assenza a Cannes. È solo capitato che, per motivi diversi, lavorazioni programmate nei mesi scorsi siano invece partite adesso». Se tra la primavera e l’estate girano insieme Olmi, Moretti, Garrone, i Taviani, Comencini e poi i Vanzina, Miniero, Gaudioso, Amato (con Toni Servillo per la prima volta in una vera commedia) non si può certo dire che il cinema italiano sia in crisi. E poi, aggiunge Tozzi, «qualche sorpresa dalla Francia potrebbe arrivare anche stavolta». Basta aspettare il 17. Frankie Knockles: il suo brano più noto insieme a «Whistle song» è stato la versione house di «Your love» di Jamie Principle. Nel 2005 Knuckles era stato ammesso nella House Music Hall of Fame & Rest in Paradise». In realtà ci sono volute parecchie ore prima che la notizia diventasse ufficiale. La motivazione è da cercare sul calendario. Essendo il 1 aprile molti redattori hanno pensato che fosse una bufala. La conferma è arrivata dal socio di Frankie, Frederick Dunson. Knuckles si era trasferito a Chicago a fine 1970, dove era subito divenuto una delle figure MILANO chiave della scena dei club in particolare al Warehouse. Da lì passò al suo Power Plant, che fu una delle culle del genere house. La carriera è stata ricca di produzioni, il suo brano più noto insieme a Whistle song è stato la versione house di Your love di Jamie Principle, uscito nel 1987. Nel 2005 Knuckles era stato ammesso nella House Music Hall of Fame. Problemi di coppia. Stefano De Martino si è lamentato che con la moglie Belen Rodriguez, a causa dei troppi impegni lavorativi che tengono la showgirl lontana da casa, non fanno l’amore da diverso tempo. «Sta lontana da casa anche dieci ore e quando torna la sera, giustamente, è molto stanca», ha detto in modo simpatico Stefano al programma Come mi vorrei. D’altra parte l’aveva confermato anche la Rodriguez davanti alle telecamere di Striscia la Notizia. Senza troppi giri di parole la Belen aveva affermato di non fare l’amore da un pezzo. [S. N.] PECHINO Dopo mesi di gossip alla fine è arrivata anche l’ufficialità sull’imminente matrimonio. Johnny Depp ha confermato il fidanzamento con la giovane Amber Heard, conosciuta sul set del film The Rum Diary. A Pechino per la premiere di Transcendence, suo ultima pellicola, il divo, ex marito di Vanessa Paradis, ha scherzato così: «Il fatto che indossi l’anello direi che non lascia molti dubbi. Non è un indizio sibillino». Qualche settimana fa lo stesso anello lo indossava Amber Heard. E già si parla della location per le nozze: l’isola di proprietà di Johnny alle Bahamas. [S. N.] LA STAMPA MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 . Spettacoli .33 Programmi tv I programmi settimanali completi delle principali tv satellitari, del digitale terrestre e delle radio su: www.lastampa.it/programmi del 2 aprile 2014 Rai 1 6.00 Euronews 6.10 Unomattina Caffè 6.30 Tg 1 6.45 Unomattina Attualità 12.00 La prova del cuoco 13.30 Telegiornale 14.00 Tg 1 Economia Attualità 14.10 Verdetto finale Attualità 15.20 La vita in diretta Attualità Una coppia inedita al timone dello storico programma pomeridiano, Paola Perego e Franco Di Mare 18.50 L’eredità Game show Dallo studio rotondo, il padrone di casa Carlo Conti conduce le sfide tra i concorrenti 20.00 Telegiornale 20.30 Affari tuoi Game show 21.10 Carosello reloaded Rai 2 6.00 La strada per la felicità Telefilm 6.45 Cartoon Flakes 8.15 Due uomini e mezzo TF 8.35 Desperate Housewives Telefilm 10.00 Tg 2 Insieme Attualità 10.30 Meteo 11.00 I fatti vostri Varietà 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 Costume e Società Attualità 13.50 Medicina 33 Attualità 14.00 Detto Fatto Attualità 16.15 Cold Case Telefilm 17.45 Tg2 Flash Lis 17.50 Tg Sport 18.15 Tg 2 18.45 Squadra Speciale Cobra 11 Telefilm 20.30 Tg 2 20.30 21.00 Lol Serie Rai 3 8.00 Agorà Attualità 10.00 Mi manda Raitre 11.15 Elisir Attualità 12.00 Tg 3. Tg 3 Fuori Tg 12.45 Pane quotidiano 13.10 Il Tempo e la Storia 14.00 Tg Regione. Tg Regione Meteo 14.20 Tg 3. Meteo 3 14.50 Tgr Leonardo Attualità 15.00 “Question Time” Interrogazioni a risposta immediata 16.00 Tg3 Lis 16.05 Tgr Piazza Affari 16.10 Aspettando Geo 16.40 Geo Documentari 19.00 Tg 3. Tg Regione. Tgr Meteo 20.00 Blob Videoframmenti 20.10 Sconosciuti Attualità 20.35 Un posto al sole SO Canale 5 6.00 Tg 5 Prima pagina 7.54 Traffico 7.56 Borse e Monete. Meteo 8.00 Tg 5 Mattina 8.45 Mattino Cinque 11.00 Forum Attualità 13.00 Tg 5. Meteo.it 13.40 Beautiful Soap opera 14.05 Grande Fratello - Live 14.10 CentoVetrine Soap opera 14.45 Uomini e donne Talk-show 16.05 Grande Fratello - Live Reality show 16.15 Il segreto Telenovela 17.10 Pomeriggio cinque 18.50 Avanti un altro! Game show Conduce Gerry Scotti 20.00 Tg 5. Meteo.it 20.40 Striscia la notizia Italia 1 7.00 Friends Telefilm 7.50 Le regole dell’amore Sitcom 8.45 Una mamma per amica Telefilm 10.30 Dr. House - Medical division Telefilm 12.25 Studio Aperto. Meteo 13.00 Sport Mediaset 13.40 Grande Fratello - Live Reality show 14.10 I Simpson 14.35 Dragon Ball GT Cartoni 15.00 Big Bang Theory Telefilm 15.50 Due uomini e mezzo Telefilm 16.35 E alla fine arriva mamma Telefilm 17.25 Nikita Telefilm 18.30 Studio Aperto. Meteo 19.20 CSI Scena del crimine Telefilm 21.10 The voice of Italy 21.05 Chi l’ha visto? 21.10 Il segreto IV 21.10 Le Iene Show ★★ TALENT SHOW. Nella penultima Blind Audition, i coach Raffaella Carrà, J-Ax, Noemi e Piero Pelù continuano la ricerca delle voci più belle per arricchire la propria squadra ATTUALITÀ. Il programma condotto da Federica Sciarelli torna sul caso di Marianna Cendron, scomparsa un anno fa da Paese (Treviso). La ragazza si era allontanata con la sua bicicletta TELENOVELA. FILM. (dramm., 2009) con J. Ani- Mauricio vuole vendicare la morte di Efren, ma Tristán e Pepa riescono a fermarlo e a consegnare i colpevoli dell’omicidio del giovane alla giustizia VARIETÀ SATIRICO. Le inchieste giornalistiche e le provocazioni satiriche nello stile irriverente del programma. Alla conduzione Ilary Blasi, Teo Mammucari e la Gialappa’s 21.15 Qualcosa di speciale ston,A.Eckhart.RegiadiB.Camp. Burke è un vedovo che ha scritto un libro su come affrontare la perdita di una persona cara 23.20 Porta a Porta Attualità 0.55 Tg 1 - Notte. Che tempo fa 1.30 Sottovoce Attualità 2.00 Magazzini Einstein 2.30 Mille e una notte Musica Magazine 23.55 Tg 2 0.10 Obiettivo Pianeta Documentari 1.10 Rai Parlamento Telegiornale 1.15 Law & Order Telefilm 1.55 Meteo 23.15 Gazebo Attualità 0.00 Tg 3 Linea notte. Tg regione 1.05 Crash. Contatto impatto convivenza Attualità 2.00 Fuori orario. Cose (mai) viste 23.50 L’amore e altri luoghi impossibili Film (comm., 2009) con Natalie Portman, Scott Cohen, Charlie Tahan, Mary joy, Tom Stratford, Daisy Tahan, Lisa Kudrow 0.45 Il petroliere Film (dramm., 2007) con Daniel Day-Lewis, Paul Dano. Regia di Paul Thomas Anderson 3.25 Grande Fratello - Live Reality show VERO TV RADIO&RADIO l pittore livornese Dario Ballantini, che qualcuno conosce come il Valentino di «Striscia la notizia», nei pomeriggi del week end ha un programma di varietà su Radio 2, «Vintage People». Domenica scorsa ha dedicato un’ora e mezza a un commovente e sincero omaggio a Lucio Dalla, il mito di una vita. Si è trattato, e non poteva essere altrimenti, di un «Io e Dalla», nella rievocazione delle successive tappe di un innamoramento mai deluso, dai banchi del liceo in avanti, del mondo poetico di Lucio e dei ripetuti tentativi compiuti da Ballantini di venire in contatto con il suo idolo, fino ad ottenere la sua presenza all’inaugurazione di una mostra dei suoi quadri a Bologna. Alternando i racconti con l’ascolto delle canzoni del Nostro e non solo delle più famose. Cantate però dal vivo dallo stesso Ballantini, accompagnato dalla band di Stefano Cenci. E’ stato come essere invitati a visitare la mostra dei capolavori di Giorgio De Chirico, ma non degli originali, che pure sarebbero a disposizione, ma di copie. Sia pure perfette, eseguite con eccelsa bravura. Ha senso tutto questo, alla radio? Più in generale, un’imitazione rispettosa e deferente che non sia anche una parodia, che metta cioè in rilievo i tic e i trucchi retorici del modello, a cosa serve? I 6.25 Chips Telefilm 7.20 Miami Vice Telefilm 8.15 Hunter Telefilm 9.40 Carabinieri Telefilm 10.40 Sai cosa mangi? 10.50 Ricette all’italiana Attualità 11.30 Tg 4 - Telegiornale 12.00 Detective in corsia Telefilm 12.55 La signora in giallo Telefilm 14.00 Lo sportello di Forum Attualità 15.30 Hamburg distretto 21 Telefilm 16.35 L’inferno sommerso Film (avv., 1979) con Michael Caine, Sally Field. Regia di Irwin Allen ★★ 18.55 Tg4 - Telegiornale 19.35 Il segreto Telenovela La 7 6.00 Tg La7. Meteo. Oroscopo. Traffico 7.00 Omnibus - Rassegna stampa Attualità 7.30 Tg La7 7.50 Omnibus meteo 7.55 Omnibus Attualità 9.45 Coffee Break Attualità 11.00 L’aria che tira Attualità 13.30 Tg La7 14.00 Tg La7 Cronache 14.40 Le strade di San Francisco Telefilm 16.40 Il commissario Cordier Telefilm Con Pierre Mondy 18.10 L’ispettore Barnaby Filmtv Le storie del laconico ed astuto ispettore 20.00 Tg La7 20.30 Otto e Mezzo Attualità Conduce Lilli Gruber 20.30 Calcio: Paris Saint Germain-Chelsea 21.10 Le invasioni barbariche SPORT. Champions League. Quar- ATTUALITÀ. ti di finale (andata). Il match mette a confronto i parigini di Laurent Blanc e i Blues dello Special One Josè Mourinho 22.40 Speciale Champions League 0.00 Dentro la notizia 1.30 Music line Musicale 2.25 Ieri e Oggi In Tv Special Varietà 4.35 Zig Zag Gioco TV2000 can. 55 18.15 Tg Family 18.30 Vendetta d’amore Telenovela 19.30 Padre coraje TN 20.25 Tg News 20.30 Perla nera Telenovela 21.30 Papà ai fornelli 21.55 Tg News 22.00 Mamme in carriera BRUNO GAMBAROTTA Rete 4 Nuova puntata della dodicesima edizione del talk show di attualità e costume, curato e condotto, in diretta, da Daria Bignardi 0.00 Tg La7 Night Desk Attualità La striscia di approfondimento quotidiano in onda dal lunedì al venerdì in seconda serata 1.15 Otto e mezzo Attualità REAL TIME 19.50 Gocce di miele 19.55 Storie da Lourdes 20.00 Rosario da Lourdes 20.30 Nel cuore dei giorni 20.55 Tg Tg 21.20 Una serata diversa Buonasera con Papa Francesco DMAX 16.45 Quattro matrimoni Documentari 17.40 Amici di Maria De Filippi Varietà 18.40 Molto bene 19.40 Il boss delle torte 20.10 Best 21.10 Dire, Fare, Baciare Italia Varietà 22.10 Come tu mi vuoi Documentari 15.10 16.00 16.50 17.45 18.35 19.00 19.30 Affare fatto! MythBusters Airport Security Top Gear A caccia di auto A caccia di auto Cacciatori di tesori 20.20 Banco dei pugni 21.10 MythBusters 22.00 Te l’avevo detto film / intrattenimento 17.20 Biancaneve Tratto dalla storia dei fratelli Grimm, la versione più crudele di Biancaneve SKY HITS 17.30 Superuomini CINEMA 1 DISCOVERY SCIENCE digitale terrestre 10.10 Un jeans e una maglietta Barista si innamora della figlia di un industriale del Nord. Con Nino D’Angelo RAI MOVIE 10.40 Private Pratice RAI 4 11.15 Figli della Rivoluzione IRIS 11.25 Brothers And Sisters RAI 4 11.40 Borsalino Belmondo e Delon fanno società per conquistare il controllo sulla malavita RAI MOVIE 12.05 Streghe RAI 4 13.15 Corleone Corleone, ambizioso e senza scrupoli, si mette al servizio dei mafiosi locali IRIS 13.35 Flashpoint RAI 4 13.45 La febbre del sabato sera John Travolta vive per ballare e, in coppia con un’impiegata, vince una gara RAI MOVIE 14.20 Private Pratice RAI 4 15.05 Brothers And Sisters RAI 4 15.35 Chicago Fire PREMIUM ACTION Sotto Il Vestito Niente L’ultima Sfilata PREMIUM CINEMA 16.05 Fairly Legal JOI 16.15 Una mamma per amica MYA 16.25 Cult PREMIUM ACTION 16.55 La stanza di Marvin Diane Keaton può essere salvata solo da un trapianto di midollo. Con De Niro PREMIUM UNIVERSAL 17.05 Consigli D’amore MYA 17.10 Smallville PREMIUM ACTION 17.15 Una famiglia perfetta Castellitto affitta degli attori per far loro interpretare la sua famiglia PREMIUM CINEMA JOI 17.50 Friends 15.35 Ce n’è per tutti Gianluca, travolto dal dolore e dalle miserie del mondo, sale sul Colosseo IRIS 15.45 I guardiani del faro RAI MOVIE 15.50 90210 RAI 4 16.30 Veronica Mars RAI 4 17.20 Un maledetto imbroglio Germi indaga su un grosso furto, ma si trova subito davanti a un omicidio IRIS Robin Hood RAI 4 17.30 Bethune: Il mitico eroe RAI MOVIE 17.55 Chicago Fire PREMIUM ACTION 18.15 Big Bang Theory JOI 18.40 Due Uomini e 1/2 JOI 18.45 Hart Of Dixie MYA Rescue Special Operations PREMIUM ACTION 19.05 Shoot’em Up - Spara o muori! Un uomo salva la vita a un neonato mentre alcuni killer uccidono la madre PREMIUM UNIVERSAL 19.10 Are You There, Chelsea? JOI 19.20 Sydney White Biancaneve al College PREMIUM CINEMA 19.35 Psych JOI Parenthood Chicago Fire MYA PREMIUM PREMIUM RAI MOVIE 23.10 Planet Terror IRIS 23.40 Nemico Pubblico N. 1: L’istinto di Morte RAI 4 0.30 Rai News - Notte RAI 0.35 Les amants Annoiata della routine familiare Jeanne Moreau vive una sensuale storia d’amore RAI MOVIE 1.10 Vai e vivrai Campi profughi del Sudan, 1984: una cristiana spinge il figlio a fingersi ebreo IRIS 1.25 Psycho Pass RAI 4 1.55 Sword Art On Line RAI 4 21.15 Merlin JOI Pretty Little Liars MYA Inception Leonardo DiCaprio è il ladro più abile nel riuscire ad entrare nel subconscio PREMIUM CINEMA Se mi lasci ti cancello La fidanzata di Jim Carrey si è fatta cancellare dalla memoria il loro rapporto PREMIUM UNIVERSAL 22.00 Covert affairs PREMIUM ACTION 22.05 The Originals MYA 22.50 The Transporter: The Series PREMIUM ACTION 23.00 Nip’n Tuck MYA 23.05 Shameless JOI 23.10 I segreti di Brokeback Mountain PREMIUM 23.45 Revolution ACTION Law & Order: Unità Speciale FOX CRIME Natale sul Nilo Il generale Massimo Boldi porta in Egitto la figlia e incontra Christian De Sica SKY CINEMA 1 Sinbad - La leggenda dei sette mari Accusato di aver rubato il Libro della Pace, Sinbad deve recuperarlo. Animazione SKY CINEMA FAMILY 18.00 Una mamma per amica FOX LIFE UNIVERSAL ACTION ACTION MOVIE 22.55 Scandal RAI 4 Oggi è già domani MOVIE 18.10 Streghe RAI 4 19.30 A-team IRIS Il colonnello Buttiglione diventa generale RAI MOVIE 19.40 Xena RAI 4 20.15 Renegade IRIS 20.25 Heroes RAI 4 21.05 Grindhouse - A prova di morte Kurt Russell, killer misogino e schizofrenico, incrocia in un bar tre amiche IRIS 20.25 Revolution 21.10 Anamorph - I Ritratti del Serial Killer RAI 4 21.15 Il mio grosso grasso matrimonio greco Votata ormai allo zitellaggio, una trentenne s’innamora di un professore yankee RAI PREMIUM 19.20 Warm Bodies La vita di R, morto vivente, gli ha gradualmente prosciugato la memoria SKY 18.20 Law & Order: Unità Speciale FOX CRIME 18.35 Godzilla A risvegliare il mostro stavolta è un’esplosione nucleare (francese) a Mururoa SKY MAX 18.50 Sex & the City FOX LIFE 18.55 Salvatore Giuliano SKY CLASSICS 19.00 Miracolo di Natale SKY CINEMA FAMILY 19.05 Yukon Men: gli ultimi cacciatori DISCOVERY CHANNEL 19.10 Indovina perchè ti odio Todd, alla vigilia delle nozze, fa credere alla famiglia di lei di essere orfano SKY HITS 19.15 N.C.I.S. FOX CRIME 19.50 In Cucina con GialloZafferano FOX LIFE 20.00 Affari a quattro ruote DISCOVERY CHANNEL FOX CRIME Castle FOX LIFE 20.05 Criminal minds 20.15 Rising: la rinascita di Ground Zero DISCOVERY SCIENCE 21.00 C.S.I. New York HITS 22.50 C.S.I. FOX CRIME 22.55 Casino Royale (Climax) SKY CLASSICS 23.00 Oscure presenze DISCOVERY SCIENCE FOX CRIME Castle FOX LIFE Shark Tale Per un equivoco, il pescetto Oscar viene acclamato come “scanna-squali“. Animaz. SKY CINEMA FAMILY Elizabethtown Orlando Bloom decide di farla finita, ma suo padre muore all’improvviso SKY PASSION Dirty - Affari sporchi Un criminale pentito decide di cambiare vita e diventare un poliziotto SKY MAX 21.10 Senza freni Joseph Gordon-Levitt è un messaggero coraggioso che si muove tra le vie di NY SKY HITS Educazione siberiana SKY CINEMA 1 22.00 La nave più grande del mondo DISCOVERY CHANNEL 22.35 Fuga dal Natale Tim Allen e Jamie Lee Curtis decidono di rinunciare ai festeggiamenti natalizi SKY CINEMA FAMILY 22.45 Il dittatore Un dittatore rischia la vita per evitare che la democrazia infesti il suo paese SKY Love & Secrets La surreale storia di Robert Durst e della scomparsa misteriosa della moglie SKY CINEMA 1 23.10 Come lo sai Manny e George, uomini molto diversi, in competizione per aiutare Lisa SKY PASSION 23.45 Criminal minds FOX CRIME 23.55 Cose da non credere DISCOVERY SCIENCE 0.15 Trilli e il segreto delle ali SKY HITS 0.30 Galline da salvare Cinque ragazzine formano la scatenata banda delle “Galline selvagge” SKY CINEMA FAMILY Identità Sconosciuti bloccati in un motel del Nevada, iniziano a morire misteriosamente SKY MAX 0.40 C.S.I. New York CRIME FOX R 34 STAMPA .LA MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 SPORT MASSIMILIANO NEROZZI TORINO Preso a raffiche il campionato, con 18 gol in 29 partite, Carlos Tevez dovrà ora sparare un colpo anche in Europa, dove non fa centro da cinque anni, notte più notte meno: era quella del 7 aprile 2009, Manchester UnitedPorto, quando gli bastarono meno di venti minuti per la zampata vincente. Da lì s’è inceppato, nonostante 23 partite e 1.655 minuti sul campo, tra United, Manchester City e Juve, fossero un tempo ragionevole per ricaricare. Soprattutto per un pistolero svelto come lui. Macché, niente, né in Champions né in Europa League. Dovrà dunque sbloccarsi domani sera a Lione, territorio di Coppa, guidando la Juve, da buon capo tribù. Quando l’ha fatto, l’argentino ha messo in discesa la partita, timbrando il primo gol (otto volte), o l’ha proprio decisa, incidendo sul risultato finale (altre otto). Che poi Tevez a Napoli non ci fosse, per squalifica, appartiene a quelle coincidenze che somigliano tanto a un indizio. Segno ergo sono, si dice per le punte, ma lui non è tipo da psicanalista: «Io sono e resto tranquillo - racconta perché prima o poi i gol arriveranno: per me, non deve essere un’ossessione». Per i compagni è solo questione di tempo: «In Europa è come se la palla calciata da lui non voglia entrare - dice Pablo Osvaldo - ma è un giocatore fantastico». Del resto, pare non segni neppure in allenamento, ma qui era uno scherzo di Bonucci: «Con noi non fa mai gol, così li tiene tutti per le partite». Solo di campionato però, fin qui. Il gol di Carlitos potrebbe allora diventare un’ossessione per la squadra, che ha Llorente in evidente riserva e Osvaldo a corrente molto alternata, sia pure con i cicli giusti in Europa League, dove ha segnato due volte. Se non altro, Tevez si presenterà in Francia dopo aver concesso una sera di riposo al tendine rotuleo, che gli dà fastidio da tempo: «Mi sono potuto preparare al meglio per Il giudice sportivo Tosel ha invitato il procuratore federale Palazzi ad indagare sui cori antinapoletani rivolti dai tifosi della Juve presenti al San Paolo domenica sera. Gli 007 della Figc presenti a bordo campo hanno, infatti, messo a verbale i due momenti in cui, secondo la loro ricostruzione, sarebbero partiti i cori espressione di discriminazione territoriale. Il digiuno di Carlitos Totale partite nelle Coppe europee 45 Minuti giocati Gol 2.888 6 ULTIMO GOL 7 aprile 2009 Manchester United Porto Trascinatore 2-2 Carlos Tevez, 30 anni, ha vinto la Champions League 2007/08 con il Manchester United: è alla Juve dalla scorsa estate PARTITE SENZA GOL IN EUROPA 23 Manchester United 2 Manchester City 13 Juventus 8 Minuti senza gol 1.655 Centimetri - LA STAMPA Ultimo centro il 7 aprile 2009, in Champions «Ma per me conta soltanto vincere» Juve, indagine di Palazzi sui cori a Napoli EUROPA LEAGUE, DOMANI IN FRANCIA L’ANDATA DEI QUARTI Fame d’Europa La Juve ritrova Tevez: servono i suoi gol per inseguire la finale di Torino L’Apache a secco da 5 anni nelle coppe: “Pronto per Lione, ho ricaricato le pile” Lione - continua l’attaccante argentino - e così ho ricaricato le pile». Non pare molto preoccupato, né per se stesso né per la squadra: «È un momento difficile, perché stiamo giocando tante partite e non è possibile farlo sempre a un ritmo elevato. Però siamo riusciti a vincere tanto, finora, e questa è la cosa che conta. Di più, non potevamo fare». Certo è che a Tevez non si possono imputare scarso im- pegno o poca fame, se ogni suo gol sembra uscito da una battaglia di strada, tra corse, forza, tecnica. Come nella doppietta contro il Parma: «È il mio modo di giocare e mi piace così». Prima la squadra, poi il gol, per Stasera il recupero Roma-Parma: si riparte dall’ottavo minuto Garcia ci crede: “Crollo Juve? Già accaduto” MATTEO DE SANTIS ROMA Nel dubbio tra il miraggio di una rimonta aritmeticamente non ancora proibita e la realtà di un secondo posto da conservare, la Roma ha autonomamente scelto di pensare in grande. «Dobbiamo essere ottimisti, positivi e ambiziosi e continuare a guardare verso l’alto», dice, presentando il manifesto romanista per i ri- manenti 46 giorni di campionato, il sognatore Rudi Garcia. Un programma che non può prescindere dal pieno sfruttamento dell’odierna opportunità di smuovere in solitudine la classifica, con la possibilità di un guadagnare tre punti sia sulla Juventus sia sul Napoli: è il giorno del recupero della sfida con il Parma, rinviata lo scorso 2 febbraio dall’acquazzone che rese il terreno dell’Olimpico impraticabile. La prima e ultima chiamata per i sogni giallorossi di movimentare un finale apparentemente già scritto passa anche per gli 82 minuti più recupero (il match originale fu sospeso dopo 8’20”) in programma e le velleità di un biglietto per la prossima Europa League della banda di Donadoni, annunciata a Roma senza l’acciaccato Cassano e il febbricitante Paletta. Per fabbricare Classifica Juventus 81 Milan Roma* 70 Sampdoria Napoli 64 Genoa Fiorentina 52 Udinese Inter 49 Cagliari Parma* 47 Chievo Atalanta 46 Bologna Lazio 45 Livorno Verona 43 Sassuolo Torino 42 Catania (*) = Una partita in meno 42 41 39 38 32 27 26 25 21 20 lui è stato davvero sempre così: «Alla classifica dei cannonieri non penso, conta vincere». In fondo, spacca in due le partite anche senza segnare, come al primo round con il Trabzonspor, quando lasciò sul posto mezza difesa e consegnò l’assist del raddoppio a Pogba. Anche per queste cose si innamorò di lui anche José Mourinho, che l’avrebbe voluto al Real: «Può giocare ala, difendendo come un terzino». Lo stesso un’utopia, però, serve una sana autodeterminazione. «La prima cosa che dobbiamo fare – incalza Garcia – è vincere più partite possibili e farci trovare pronti. La Juve può perdere dei punti anche pareggiando e noi, finché la matematica non ci condanna, siamo assolutamente obbligati a crederci. In tanti altri campionati abbiamo già visto rimonte impossibili trasformarsi in possibili». In quello italiano, con l’avvento dei tre punti, è capitato solo nel 1999 al Milan (a -7 a 7 giornate dalla fine), nel 2000 alla Lazio (a -6 a 6 turni dall’epilogo) e nel 2002 alla Juventus (a -6 a 5 gare dal sipario). Rudi Garcia, 50 anni LA STAMPA MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 F1: Montezemolo da Ecclestone e Todt Oggi in Tv Incontro a Londra oggi tra Luca Montezemolo e Bernie Ecclestone sul futuro della Formula 1. Nei prossimi giorni il presidente della Ferrari sarà in Bahrein, dove domenica si corre il Gp, per parlare con il numero uno della Fia, Jean Todt. Gli argomenti sono il calo di interesse per le corse e gli effetti delle nuove regole che limitano i consumi e la velocità. 8,30 Curling. Rep. Ceca-Cina 13,00 Sport Mediaset 14,30 Tg Sport 14,45 Ciclismo. Tre giorni di La Panne 17,00 Pomeriggio da campioni 17,50 Tg Sport Eurosport Italia 1 Rai Sport 1 Eurosport Rai Sport 1 Rai 2 Gol in serie A Segnati da Tevez in 29 presenze di campionato Ovvero una rete ogni 123 minuti giocati Giramondo Carlo Ancelotti, 54 anni, ha allenato in Italia, in Francia, in Inghilterra e da questa stagione è in Spagna, sulla panchina del Real Scivolato al 3° posto in Liga, il Real non può sbagliare 9 Personaggio Milioni di euro GIULIA ZONCA Il prezzo pagato dalla Juve per l’argentino: ma il City potrà ottenere fino a sei milioni di bonus trano che la partita capace di cambiare le gerarchie calcistiche solo l’anno scorso sia diventata un’enorme trattativa di mercato. La Champions si muove in fretta e Real Madrid-Borussia Dortmund non somiglia più né a quella delle semifinali 2013, né a quella prevista al momento del sorteggio. L’uomo che ha deciso il risultato la scorsa stagione non c’è, Robert Lewandowski, il primo capace di segnare 4 gol al Real in una partita, è squalificato e in ogni caso non è più l’anima di una squadra rivelazione. È pronto a lasciare il Borussia per il Bayern Monaco come ha già fatto Mario Goetze in estate. L’altro giocatore chiave del gruppo, Ilkay Gundogan è infortunato e secondo molti ha già firmato proprio per il Real Madrid. Persino l’allenatore dei miracoli Jurgen Klopp sarebbe in partenza per l’Inghilterra. Dello squadrone alternativo S spirito Apache che ha subito conquistato Antonio Conte: «Di Carlitos avevo letto qualsiasi cosa, poi l’ho conosciuto e ho scoperto un’altra persona: grande professionista, grande giocatore». Poi però, alla lunga, pure per lui varrà la definizione di punta che il tecnico ricordò a Giovinco, quando in Turchia fabbricò assist, ma non gol: «Grande partita, ma se fai l’attaccante devi segnare, soprattutto con certe occasioni». Ecco, proprio quello che la Juve chiede a Tevez, domani sera: batta un colpo. Roma (4-3-3) Parma si riparte dall’8’ pt (0-0) (3-5-2) SKY CALCIO 1 - PREMIUM CALCIO ORE 18,30 26 De Sanctis Mirante 83 13 Maicon Cassani 2 17 Benatia Lucarelli 6 5 Castan Gobbi 18 46 Romagnoli Schelotto 23 15 Pjanic Acquah 30 11 Taddei Marchionni 32 16 De Rossi Parolo 27 Gervinho Molinaro 10 Totti Biabiany 22 Destro Amauri ARBITRO: DE MARCO All: GARCIA SORTEGGIO I primi due quarti BarcellonaeBayern doppiopariin rimonta andata 1 Date per strafavorite alla Centimetri LA STAMPA All: DONADONI 16 3 7 11 Retroscena LAURA BANDINELLI MILANO Sfida Ibra-Mou a Parigi QUARTI DI FINALE (ritorno 9 aprile) Barcellona (Spa) AND 1 Semifinali 11 aprile 22-23 aprile Atletico Madrid (Spa) 1 29-30 aprile Manchester United (Ing) 1 FINALE Bayern Monaco (Ger) 1 24 maggio a Lisbona stadio Da Luz Andata OGGI ore 20,45 (ritorno 8 aprile) Paris Saint-Germain (Fra) Chelsea (Ing) Real Madrid (Spa) Borussia Dortmund (Ger) che ha steso le corazzate resta poco, 4 titolari e il vago ricordo di un’impresa che sembra molto più distante nel tempo. Dall’altra parte la perdita di identità è più recente e più apparente che concreta, solo che in 15 giorni il Real ha smarrito fiducia e smalto. Prima del Cla- ritorno Rete 4, Sky sport 1 Sky sport 3, Premium calcio 1 sico Ancelotti aveva costruito l’alchimia perfetta, l’equilibrio tra il divo Cristiano Ronaldo e un gruppo compatto, il sistema ideale per esaltare un attacco da urlo. Bale, Benzema, Ronaldo: segnavano tutti, la piazza era innamorata, i rivali destabilizzati e il passaggio di questo vigilia anche dai bookmaker, Barcellona e Bayern hanno faticato parecchio per pareggiare l’andata dei quarti di Champions. I campioni in carica hanno dominato il gioco a Old Trafford (nel 1° tempo 73% di possesso palla), ma il Manchester United ha retto fino a trovare il vantaggio al 58’ con un colpo di testa di Vidic su angolo. Otto minuti più tardi l’1-1 di Schweinsteiger (espulso nel finale). Nel derby spagnolo al Camp Nou, Barça colpito da uno straordinario gol di Diego dalla distanza (56’). Atletico Madrid (Diego Costa ko per infortunio) raggiunto da Neymar al 71’. turno considerato tappa obbligata, una formalità più che una rivincita. Solo che la sconfitta con il Barcellona ha cambiato le prospettive e offuscato i contorni di schemi che parevano certi. Il Real è sempre forte, Cristiano è ancora micidiale e Ancelotti non ha certo perso il tocco (peraltro pare sia corteggiato dal Manchester United) però il morale è basso. Non si aspettavano di essere sconfitti al loro meglio e non erano pronti a perdere la testa della classifica, il doppio colpo li ha stravolti e stasera devono rimettere insieme i pezzi. Ronaldo ha persino preso dei fischi nell’ultima uscita di campionato il che è irragionevole visto che ha segnato 28 gol nella Liga e 13 in Europa ma la ribellione di una frangia destabilizzata del Bernabeu dà la fotografia della situazione. AMBIENTE TESO La sconfitta nel Clasico ha cambiato la prospettiva per tecnico e giocatori Ancelotti sa gestire i momenti delicati, conosce bene il confine tra motivazione e pressione e ha calibrato ogni parola: «Non abbiamo mai perso una partita in questa Champions e siamo concentrati», primo, ricordare la forza. «Certo loro hanno molte assenze e sono senza Lewandowski ma la forza del Dortmund sta nel collettivo, nel talento di un tecnico abituato a ottenere il meglio dai propri uomini», secondo, esaltare l’avversario. E terzo riprendersi gioco e partita. Sembrava facile, fino a qualche giorno fa. Inter in crisi, Thohir ha deciso: a giugno sarà piazza pulita A fine stagione rosa rivoluzionata, su Mazzarri giudizio sospeso rick Thohir ha imparato che spendere non equivale ad ottenere risultati. Tira una brutta aria in ciò che è stato dichiarato e ieri casa Inter dopo il pareggio ro- mattina- non contento- ha fatto cambolesco ottenuto a Livor- domande specifiche su una seno perché chi come il tycoon rie di scelte tattiche. Otto punti viaggia con la bussola del bu- persi contro le ultime cinque in siness spera almeno di vedere classifica, un record di 13 padei miglioramenti a fronte di reggi: risultati da esaminare al investimenti come quelli fatti microscopio. Per non parlare a gennaio (gli acquisti di Her- del rendimento di chi come Frenanes e di D’Ambrosio). dy Guarin è fresco di rinnovo: Thohir è di Mazzarri ieri l’ha nuovo in arrivo IL FLOP DI LIVORNO scagionato da(domani lo ai compaZero miglioramenti vanti sbarco) ma in gni puntando il questi giorni ha dopo il mercato, lungo dito su Juan vertice con i dirigenti Jesus rimasto lavorato come se si trovasse a fuori posizione in Milano. Conference call fiume occasione del pareggio, Thohir con i suoi dirigenti e e-mail a però qualche domanda sul camraffica per capire che cosa sta bio del tecnico pare se la sia fatsuccedendo ad Appiano Gen- ta, anche perché il colombiano tile. Il problema della lingua era partito dalla panchina progli impedisce di avere un dia- prio per questioni di concentralogo diretto con Walter Maz- zione . Una specie di punizione zarri ma giusto per avere la concordata con la società che percezione di che aria tirasse doveva servire da lezione anche dopo la sfida di lunedì sera ha per il resto del gruppo che inichiesto un resoconto su tutto zia a vedere con occhio estre- E IERI 35 19,00 Sport Mediaset Italia 2 19,30 Basket. Belgrado-Unics Kazan Eurosport 2 19,30 Calcio. Liga Review Fox Sports 2 20,00 Basket. Milano-Barcellona Fox Sports 2 20,00 Volley. Bergamo-Modena Rai Sport 1 20,45 Calcio. Psg-Chelsea Rete 4/ Sky Sport 1 20,45 Calcio. Real Madrid-Borussia D. Sky Sport 3 23,30 È sempre calciomercato Sky Sport 1 C’è il Borussia Per Ancelotti arriva il primo bivio 18 . mamente critico questo allenatore troppo incline a «dimenticarsi» alcuni giocatori a vantaggio di altri. Funziona sempre così, quando i risultati non arrivano gli scontenti si scatenano e le voci girano. Ma ciò che emerge rispetto dagli anni post Triplete è che i responsabili di questa situazione sono proprio Erick Thohir, 43 anni, presidente dell’Inter dallo scorso novembre i giocatori, sopravvissuti ad una serie interminabile di bufere che hanno coinvolto la presidenza, i dirigenti e ben cinque allenatori. A giugno quindi ci sarà una totale rifondazione. Ieri Mazzarri ha potuto contare sull’apporto del direttore generale Marco Fassone che si è affrettato ad andare alla Pinetina per capire quale fosse il livello di tensione generale. Thohir non ha nessuna intenzione di occuparsi prevalentemente della squadra come faceva Massimo Moratti perché ha altre priorità più urgenti. Ad esempio ha in agenda una serie di incontri con i vertici del calcio (arbitri compresi) per farsi conoscere e magari confrontarsi: a suo dire, infatti, il prodotto calcio va assolutamente migliorato ed è importante che al comando ci siano le persone giuste. La questione Mazzarri, invece, resterà in sospeso fino alla fine della stagione. W 36 .Sport STAMPA .LA MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 Europa, la classifica di marzo Inghilterra Spagna ITALIA Germania Francia CENTROCAMPISTI CENTRALI/DIFENSIVI Xavi Schweinsteiger Barcellona Bayern Monaco Britton Swansea Thiago Motta Paris SaintGermain Vives Torino Nainggolan an n Busquets Barcellona Davis Southampton Roma Sahin S hii h Borussia Dortmund Cambiasso Inter Gabi Kramer Atletico Madrid Borussia Monchengladbach Delph Lille Immobile, 24 anni, e Vives, 33 anni, festeggiano dopo uno dei tre gol dell’attaccante al Livorno ATTACCANTI Ronaldo GUGLIELMO BUCCHERI ROMA L a scena più forte del loro mese da oscar nasce dentro lo stadio Olimpico di Roma: Vives confeziona il lancio perfetto, Immobile il colpo da sogno che beffa il portiere della Roma De Sanctis e porta il Toro sul momentaneo verdetto di 1 a 1. Lancio e tiro al volo. Al CIES, l’Osservatorio sul calcio di Neuchatel, i dati sulle prestazioni dei giocatori delle cinque leghe più importanti d’Europa sono in continuo aggiornamento e, quella sera, i numeri dei due protagonisti granata subirono un ulteriore arricchimento: Immobile e Vives, per lo studio del CIES, sono risultati i più incisivi interpreti del nostro campionato nei rispettivi ruoli nel mese di marzo. Sei partite, quattro ko, due successi: questo il cammino negli ultimi trenta giorni del Toro. Ma leggendo nei dati dell’Osservatorio sul calcio c’è una serie di combinazioni che hanno consegnato alla truppa Ventura un titolo, simbolico, ma significativo e che, lo scorso novembre, aveva consacrato anche El Kaddouri. Due giocatori del Toro sul podio più alto, SPAZIO AFFARI Immobile e Vives un mese da Oscar Sono loro i più bravi Premiati dallo studio dell’Osservatorio di Neuchatel Nessuno come i due granata nei rispettivi ruoli in Italia Hanno detto Immobile a metà con la Juve? Ne parleremo, ma se rimanesse da noi ancora un anno ne guadagneremmo tutti Vives sta facendo la sua migliore stagione In pochi leggono il gioco come riesce a fare sempre lui... Urbano Cairo Giampiero Ventura Presidente del Toro Tecnico del Toro dunque. Immobile davanti a Gilardino e a Totò Di Natale, Vives prima di Nainggolan della Roma e dell’interista Cambiasso. Quali sono i parametri usati nel laboratorio di Neuchatel perchè venga proclamato il più bravo? Immobile ha vinto l’oscar di marzo per la categoria attaccanti grazie all’indicatore dello «shooting», l’abilità nel trovare l’occasione per tirare in porta, ma anche grazie alla capacità di capire quando e come mettere il compagno nelle condizioni migliori per andare a rete. > Per uno speciale accordo intervenuto con INTESA-SAN PAOLO e con UNICREDIT, gli avvisi possono essere ordinati presso tutte le Sedi o Dipendenze di tutte queste Banche esistenti in Italia. In tema di offerte di impiego o lavoro, l’Editore ricorda che la legge 9.12.1977 nº 903 vieta discriminazioni sul sesso e la legge 10.9.2003 nº276, vieta la pubblicazione di avvisi effettuati in forma anonima, e l’inserzionista è impegnato a rispettare tali leggi. ATTIVITA’ COMMERCIALI AUTOVEICOLI Negozi/aziende vend./gerenze AUTO GILLIA acquista autoveicoli ogni tipo, massima valutazione e serietà. Corso Casale 464, Torino - 011.8903777. TABACCHERIA ricevitoria zona Giaveno ottima posizione solida redditività cedesi silazionando. Frana 011.5623895 011.5623250 - www.studiofana.it LAVORO DOMANDE Impiegati ESPERTA in contabilità ragioniera 40enne cerca lavoro. Tel. 348.0344625. IMMOBILIARE VENDITA Torino provincia MONCALIERI strada Carignano 16, libero nuovo soggiorno, terrazzo, cucinino, camera letto, bagno. Sovrastante mansarda 2 vani.. € 60.000 contanti € 40.000 dilazioni tre anni senza interessi € 80.000 mutuo fondiario. Tel. 011.503313. 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Modeste Hoffenheim Real Madrid Suarez Liverpool Ibrahimovic Paris SaintGermain Immobile Torino Gilardino G o Genoa Messii Barcellona Rodriguez Southampton Di Natale Benzema Real Madrid Mandzukic d Bayern Monaco coo Udinese Schurrle Chelsea Drmic Norimberga Ben Yedder Tolosa Gakpè Centimetri - LA STAMPA Nantes Scendendo di qualche zolla in evidenza la continuità nelle sul campo, è Vives l’altro gra- prestazioni. nata da copertina. Il centroIn giro per l’Europa, a far campista campano viene inse- compagnia ad Immobile e Virito nella categoria di chi deve ves sono fuoriserie di prestidifendere e costruire gioco là gio. Fra gli attaccanti, ecco i in mezzo e Vives, secondo il nomi di Suarez del Liverpool CIES, lo ha fatto meglio di tut- primo della classe in Premier ti: primo, raccontano i dati, League, di Cristiano Ronaldo per l’efficienza e di Ibrahimovic. nel dare i tempi I PARAMETRI DEL CIES Fra i centrocamgiusti alla squacentrali, Abilità sotto porta pisti dra, per la fluispunta Xavi, dità nella mano- e capacità di dettare stella fra le stelle i tempi alla squadra a Barcellona, vra, per la tempestività nello quelli dell’archispezzare le offensive avversa- tetto del Paris Saint Germain rie verso la propria porta. Vi- Thiago Motta, ma pure quelli ves ha ottenuto un coefficien- del gladiatore tedesco del te più alto dell’acquisto di gen- Bayern di Guardiola Schweinnaio della Roma Nainggolan, steiger. Immobile e Vives salma anche di Cambiasso, di gono sul podio con la medaglia nuovo fra gli insostituibili (o d’oro al collo per l’ultimo mese quasi) nell’Inter di Mazzarri: di campionato. Immobile seil mese di marzo dell’uomo gna, Vives consuma chilomed’ordine del Toro ne ha messo tri là in mezzo. LA STAMPA MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 Intervista n. 13 Tennis,quartidifinale DavenerdìaNapoli Italia-GranBretagna Miglior classifica STEFANO SEMERARO Fognini, lei è il n. 13 del mondo e il n. 1 dell’Italia di Davis che giocherà i quarti contro la Gran Bretagna di Andy Murray. Sognare la semifinale è lecito? «È un sogno che abbiamo tutti, si è costruito un buon gruppo. Ma attenti, loro hanno anche un buon doppio e il n. 2, Ward, contro gli Usa ha battuto Querrey. Non sarà facile». Lei e Murray siete nati a 9 giornididistanza:chetipoè? «Come giocatore fortissimo. Umanamente molto chiuso, introverso. Diverso da noi latini». In campo è più rognoso Fognini o Murray? «Ecco, me lo sono chiesto quando su Twitter mi sono beccato una marea di insulti dopo il match con Nadal. Andy in campo è un piagnucolone, manda tutti a “vaffa”, però se lo faccio io lo notano tutti, se lo fai lui nessuno. Mica giusto». Beh, lei è più spettacolare… «E sbaglio, lo so. Mio padre è il primo a farmi i cazziatoni quando mi comporto male. Ma lui sa che in quei momenti soffro, mi sento frustrato. Reagisco così, è più forte di me. Ma sono migliorato e i risultati si vedono». Si arrabbia per le critiche? «No, ci sono abituato». Vediamo se è superstizioso: il numero 13 nel ranking porta bene o porta male? «Porta male. Nel senso che è meglio il 12…». Fognini è il n. 13 Atp: nell’era Open tra gli italiani solo Panatta (4), Barazzutti (7) e Bertolucci (12) sono arrivati più in alto Andy Murray, 26 anni 3 1 Da venerdì sulla terra di Napoli Italia e Gran Bretagna si sfidano nei quarti di Coppa Davis. I match saranno trasmessi in diretta da SuperTennis (canale 224 Sky e 64 dt). Domani sorteggio. La programmazione prevede venerdì i singolari dalle 11,30, sabato il doppio, domenica dalle 11,30 i singolari incrociati. Gli altri quarti: Giappone-R. Ceca (Tokyo, cemento indoor), Francia-Germania (Nancy, sintetico indoor), Svizzera-Kazakistan (Ginevra, sintetico indoor). In caso di vittoria l’Italia incontrerà la vincente di quest’ultimo match. Tornei vinti L’azzurro ha trionfato a Stoccarda, Amburgo (2013) e Viña del Mar (2014). In Coppa Davis è a 15 vinte e 4 perse Fabio Fognini, 26 anni, numero uno del tennis italiano “Pronto a stare tra i grandi Sono un 10 come Maradona” Fognini sfida Murray in Davis: “Sogno semifinale e Roland Garros” Dalla Pennetta al calcio, le sue verità Ci arrivò Bertolucci, il terzo italiano di sempre dopo Panatta e Barazzutti nell’era Open. Ne avete parlato? Che Slam vorrebbe? Fra Indian Wells e Miami ha giocato bene: è pronto al salto di qualità sul cemento? Ha ragione? «Devono dirlo i risultati, io mi sento pronto per la top-10. Non mi manca niente». «Belle parole, ringrazio. Aggiungerei Monfils. Il tennis è anche spettacolo, la gente paga un biglietto e io cerco di farla divertire». Cosa la rende un ottimo «davisman»? «Mi sono sempre piaciute le gare a squadre, la Davis è speciale. Giocare per la Nazionale mi attizza, sono uno che assorbe energia dal pubblico». Sacrificherebbe uno Slam o il «Adesso no. Se vincerò uno Slam gli obiettivi cambieranno». «Il Roland Garros. Perché sono nato sulla terra». «No, però mi ha mandato un sms: “hai messo la freccia”». Haas, ex n. 2, dice che si diverte a vedere giocare solo lei e Dolgopolov. Concorda? n.10 per la Coppa? Io e Flavia? Ci risiamo... Non confermo né smentisco: ci frequentiamo, è una ragazza solare che sa stare in compagnia Trequartista alla Sneijder: credo che avrei sfondato anche da calciatore Ma che rabbia l’Inter: non sa quanti accidenti ho mandato a Guarin Anche Marquez non scherza». Lei giocava a calcio, pentito di aver scelto il tennis? «Credo che avrei fatto bene anche da calciatore. Sono una mezza punta alla Sneijder». Arrabbiato con la sua Inter? «Abbastanza: non battiamo neanche il Livorno. A Guarin ho «Era uno degli obiettivi di sta- mandato certi accidenti. Se gione, ci sto riuavessi i soldi camscendo ma devo VICINO ALLA TOP-TEN bierei mezza essere più conti«Bene sul cemento squadra». nuo perché i punSenta, lei è un bele meno scenate... lo, fa strage di donti si fanno sopratSto migliorando» ne... tutto lì». «Eccoci... Vuol saLe piaceva Marat Safin, il russo tutto talento pere della Pennetta? Quante volte facciamo l’amore?». e follia come lei? «Un grande: vinceva e poi si diA sua discrezione. vertiva. Con lui avevo un buon «Non smentisco e non conferrapporto». mo. Ci frequentiamo. Flavia è una ragazza solare, che sa stare Lei è il Safin italiano? «In miniatura. Lui è stato n. 1 in compagnia». del mondo: ho un 3 di troppo». Per finire: ma lei che numero di Fuori dal tennis chi le piace? «Valentino Rossi. Le moto sono uno sport da pazzi, fanno per me. classifica si sente davvero addosso? «Il 10. Ma quello di Maradona». Sport .37 . In breve Serie A, gli squalificati Prova tv, 3 turni a Frey 1 Tre giornate con provatv a Frey (Chievo) per un calcio a Balotelli. Un turno ad Albertazzi (Verona), Vidal (Juventus, con ammenda di 2.000 euro), Lucarelli (Parma), Rinaudo (Catania), Rossettini (Cagliari), Savic (Fiorentina) e Stendardo (Atalanta). Allenatori: due turni a MIhajlovic (Samp), che dice: «Se ritrovo quel 4° uomo, Di Fiore, mi squalifico da solo». Uruguyay, calcio in crisi Mondiali a rischio? 1 Secondo il presidente del calcio sudamericano non esiste un rischio Mondiale, ma intanto in Uruguay la Federazione ha dato le dimissioni in massa e le partite di campionato vengono rinviate per problemi di violenza. La Fifa non si è pronunciata. Mondiali Brasile Il radar sulla porta 1 A Rio ieri è stata monta- ta e testata la tecnologia per la linea di porta, novità dei prossimi mondiali. Golf, niente Masters Woods operato 1 Tiger Woods si è operato alla schiena: starà fermo fino all’estate e salterà per la prima volta in 20 anni l’Augusta Masters, al via il 10 aprile. Basket: Eurolega, alle 20 C’è Milano-Barcellona 1 Stasera al Forum (ore 20, Fox Sports 2) 12.280 spettatori per il meglio del basket d’Europa: c’è Milano-Barcellona, con i catalani reduci da 13 vittorie di fila e già sicuri del primo posto e l’Armani matematicamente seconda. Pallanuoto, World League Slovacchia-Italia 13-14 1 Ultima giornata: Slovac- chia-Italia 13-14. Per accedere alla Final 8 gli azzurri devono sperare nel quasi impossibile ko del Montenegro in Germania (15 aprile). Ciclismo, 3 giorni La Panne Sagan vince in frenata 1 Peter Sagan ha vinto la 1ª tappa della Tre Giorni di La Panne. Lo slovacco ha tentato di far arrivare prima il compagno di squadra Oscar Gatto, ma nonostante la frenata non ci è riuscito. T1 CV PR T2 MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 LA STAMPA 38 R * IN EDICOLA CON IERI L’INAUGURAZIONE LA STAMPA Expo ferroviaria, a Torino espositori da 17 Paesi Alta velocità o trasporto locale? La questione dell’integrazione o della concorrenza dei due aspetti del trasporto ferroviario è uno dei temi affrontati nel perimetro di Expo ferroviaria, la più grande rassegna inter- Oggi Ieri Un anno fa MIN (˚C) IL TEMPO IN CITTÀ 8 8.5 6.0 MAX In edicola con La Stampa * T1 T2 39 20 20.6 15.2 Diario LA STAMPA MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 nazionale in Italia dedicata all’industria ferroviaria. Ieri mattina l’inaugurazione al Lingotto Fiere. Presenti, tra gli altri, Piero Fassino, Roberto Cota, Mario Virano, presidente dell’Osservatorio tecnico della Torino-Lione e l’ad di Aumentano gli espositori Trenitalia Vincenzo Soprano. La manifestazione ospita fino al 3 aprile 280 espositori provenienti da 17 Paesi, di cui 100 stranieri, e 65 nuove aziende. Oltre 6 mila i visitatori attesi. In crescita, rispetto all’ultima edizione, il numero degli espositori stranieri: quasi il 40% provenienti da tutta Europa: attesi arrivi da Stati Uniti e Giappone. Tra gli stand, il top dei produttori nei settori delle infrastrutture e del materiale rotabile. RUDY OROLOGI COMPRO ORO COMPRO ARGENTO COMPRO ROLEX Via XX Settembre, 14/c (quasi ang. Via Gramsci) TORINO Cell. 348.5502437 TORINO Via Lugaro 15, 10126 Torino, tel. 011 6568111 fax 011 6639003, e-mail [email protected] 1 [email protected] 1 [email protected] Giornata d’inferno all’aeroporto di Caselle Sciopero degli addetti alla sicurezza: «Chiediamo rispetto» Nadia Bergamini A PAGINA 42 Vendita Gtt se ne riparla dopo il voto LE SFIDE PER IL FUTURO RISULTATI DA RECORD PER GLI STRANIERI ANCHE SULLE MONTAGNE DELLO SCI Mai visti tanti turisti Meglio delle Olimpiadi Nel 2013 arrivati 400 mila visitatori in più rispetto al 2006 * turismo in Piemonte sono Turismo record. I dati del SVELATO IERI IL NUOVO «CAMBIO». L’APERTURA AL PUBBLICO È PER IL 14 APRILE in controtendenza con quelli nazionali. Ovvero qui si cresce mentre l’Italia frena, ma il record è tutto torinese con il mix tra cultura e sci che per la prima volta batte un record storico: quello centrato dalle Olimpiadi del 2006. Se arriveranno nuove risorse dalla Regione stop alla cessione Andrea Rossi A PAGINA 43 A PAGINA 40 Mole tutta blu per capire l’autismo INTERVISTA “Sono i frutti delle strategie di promozione” In piazza Vittorio stand informativi Al Lux rassegna di film Montagnese: la città ha vinto la sua sfida Martinengo e Pianta A PAGINA 49 A PAGINA 40 Il restauro del capolavoro dal carrozziere Scultura di Fontana «riparata» dai tecnici dell’aerospazio Letizia Tortello LO SHOPPING Una cantina e un bar per Torino Emanuela Minucci A PAGINA 41 Oggi a Palazzo Madama COMPAGNIA DELLE PULCI TORINO CORSO FRANCIA 169 USATO CAMERE DA LETTO - DIVANI FRIGORIFERI - MOBILI LAVATRICI - LIBRI - LAMPADARI 011 7410119 Una griffe per dare fiato alla via principale Luca Ferrua A PAGINA 41 A PAGINA 53 SGOMBERO CANTINE, ALLOGGI, SOLAI Sabato in via Roma apre Gucci Il processo spettacolo ad Artemisia Gentileschi A PAGINA 54 IL CASO Il lavoro della Compagnia BEPPE M INELLO M eno male che la Compagnia c’è. Ci sono momenti nei quali è bene ricordare quanto si sta facendo. In particolare se l’Istat denuncia che l’Italia sta perdendo mille posti di lavoro al giorno. «Un fatto sconvolgente» lo definisce Luca Remmert, neo presidente della Compagnia di San Paolo, il quale, ieri, ha ricordato quanto ha fatto, sta facendo e continuerà a fare la Fondazione ex-bancaria per il lavoro, uno dei pilastri delle politiche sociali perseguite da corso Vittorio. Un dato per tutti: dal 2010 a oggi la Compagnia ha destinato oltre 20 milioni di euro a sostegno di progetti finalizzati a creare «concrete opportunità occupazionali», riqualificazione professionale e sostegno al reddito rivolte a persone disoccupate o inoccupate e ai giovani. Nel 2013, sono state circa mille le persone coinvolte nelle attività di lavoro accessorio; 43 sono stati i finanziamenti accordati con il microcredito regionale per la nascita di altrettante nuove microimprese sul territorio. «La Compagnia si occupa di lavoro con spirito innovatore e coraggioso. Oggi, che il lavoro è una delle principali preoccupazioni per i governi, per le famiglie e per i giovani ha spiegato il presidente Luca Remmert - siamo chiamati a ottimizzare le risorse». T1 CV PR T2 40 .Cronaca di Torino STAMPA .LA MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 gg Dossier/ La città che cambia Turismo, battuto il record del 2006 Boom per la montagna invernale con i russi che fanno crescere il numero di sciatori stranieri ALESSANDRO MONDO «Il lavoro di promozione sta dando i suoi frutti» olpisce il raffronto dei dati 2013 rispetto a quelli del 2012. Colpisce ancora di più la comparazione rispetto al 2006, l’anno delle Olimpiadi invernali. Per quanto riguarda le principali aree turistiche, Torino e la sua area metropolitana vedono crescere i pernottamenti oltre la soglia di 3,9 milioni:- + 1,7% sul 2012 e 600 mila in più dell’anno dei Giochi invernali. Mentre gli arrivi si attestano su oltre 1,5 milioni: 400 mila in più del 2006. È il mercato domestico a trainare il trend positivo, con una crescita dell’Italia del 7%. C 5 Come avrete capito, parliamo di turismo. Ieri Alberto Cirio, Praticamente tutti i numeri sono in attivo... IN HOTEL Dati tutti in crescita anche per gli alberghi del capoluogo Piemonte record La fotografia di un Piemonte che continua a crescere, per di più in controtendenza rispetto al turismo nazionale. Dal 2004 a oggi i pernottamenti turistici sono cresciuti del 36%, attestandosi nel 2013 a quota 12,7 milioni di presenze (7,6 dall’Italia e più di 5 milioni dall’estero), in crescita del 2,2% sull’anno precedente. L’anno scorso il turismo italiano ha registrato una flessione di oltre il 4%. In lieve crescita il numero degli arrivi: 4,3 milioni. L’incremento dei pernottamenti si riflette sul periodo di permanenza, che sale sfiorando i 3 giorni. Pernottamenti La crescita maggiore di pernottamenti, anche come effetto dei World Masters Games, si registra nei mesi estivi e in particolare a luglio (+4,5%), agosto (+4,8%) e settembre M. Montagnese Turismo Torino «Se da questi numeri si può ricavare una lezione è che non bisogna mollare mai e puntare sugli investimenti. Anche in questi tempi di crisi». Così Maurizio Montagnese, presidente di Turismo Torino. Decolla il turismo assessore nella giunta Cota e il volto nuovo schierato da Forza Italia per le europee, ha presentato il consuntivo 2013: presenti Roberto Cota e l’assessore comunale al Turismo Maurizio Braccialarghe. domande a Effetto Renoir Sull’ottimo andamento dei flussi turistici in città, hanno cominciato a pesare i visitatori che hanno scoperto i capolavori di Renoir esposti alla Galleria d’arte moderna: la mostra ha chiuso i battenti a fine febbraio Dall’estero Francia Regno Unito 1 Il dato dei pernottamenti, con riferimento ai cugini d’Oltralpe, avvantaggiati dalla vicinanza, segna + 21%. Percentuale molto positiva, che nasce da un interesse variegato: non solo i comprensori sciistici ma anche l’enogastronomia, uno dei pezzi da novanta del Piemonte. 1 In questo caso il dato sui Stati Uniti Russia 1 Non solo Europa e similari: i pernottamenti degli americani segnano un +7%. Difficile comprendere quale sia la percezione del Piemonte da parte di questa categoria di turisti, certo non avvantaggiati dalla distanza: una categoria che però cresce rispetto al 2012. 1 Arrivano a frotte e non pernottamenti, inserito nel «report» presentato ieri in Regione, registra un +6%. Ad attrarre gli inglesi sono prevalentemente le piste da sci sul nostro territorio: presenza non nuova, quella dei sudditi di Sua Maestà, ma caratterizzata da ulteriori margini di crescita. badano a spese. Nel caso dei russi non è esagerato parlare di un vero e proprio boom: se la Germania resta il primo mercato, con oltre 1,2 milioni di pernottamenti, ormai la Russia supera le 110 mila presenze: in crescita del 32% rispetto al 2012. (+8%). Mentre quelli invernali, di World Master Games, per ora restano nel cassetto delle buone intenzioni. Buone notizie anche nel mercato domestico: contrariamente al resto d’Italia, dove nei primi dieci mesi del 2013 perde in media l’8%, in Piemonte torna a crescere, segnando +4,8% sui pernottamenti e +3,3% sugli arrivi. complessive, cresce sia in inverno (+12% e oltre 1,4 milioni di pernottamenti) che in estate (+7% e oltre 1,5 milioni di notti). «I numeri sono importanti, certo. Ma al di là dei numeri il quadro del 2013 è la dimostrazione che il nostro lavoro paga, e promette di pagare ancora». Quali sono le linee da seguire? «Investimenti, per quanto possibile. Comunicazione. valorizzazione. Ha visto la crescita di Torino+Piemonte Card?». Più 20,5% sul 2012? L’enogastronomia Le colline e il prodotto enogastronomico confermano una una forte crescita degli stranieri (5% sugli arrivi e 7% sui pernottamenti). La Germania con oltre 143mila perArrivano i russi VOGLIA DI CULTURA nottamenti rimaSul fronte estero il primo merCifre positive ne la Germania ricato (ma registra grazie alle grandi una flessione del mane il primo mostre organizzate 3,6%), seguita al mercato - oltre 1,2 milioni di pernotsecondo e terzo tamenti, il secondo miglior risul- posto da Svizzera e BeNeLux, tato degli ultimi dieci anni - ma queste ultime, invece, in forte un vero e proprio boom si regi- crescita del 7% e del 5% insieme stra dalla Russia, che supera le a Scandinavia (+4%) e Francia 110mila presenze in crescita del (+12,6%). Complessivamente 32%. Ottimi risultati anche da sulle colline il turismo estero vaFrancia, +21%, e USA, + 7%. I po- le il 50% delle presenze totali (in sti letto, che hanno superato i tutto 1,6 milioni) compensando 191mila, ormai le strutture ricet- il calo del mercato italiano. tive sono più di 5.700. Entrando nel merito delle sinDi Torino e dell’area metropo- gole Atl, Torino e provincia, gualitana si è detto. Cresce il turismo dagnano il primo posto, in crescidi vacanza, leisure e culturale. ta nel 2013 con oltre 2 milioni di Ottimi risultati sulla montagna: turisti (+1,7%) e oltre 5,9 milioni con quasi 3 milioni di presenze di pernottamenti (+7,7%). «Appunto. Volendo, potrei continuare: City Sightseeing Bus, + 11%; Made in Torino, cioè le visite guidate alle aziende piemontesi tradizionali, + 51%; La Merenda Reale, + 56%.... Parliamo di risultati concreti, ecco». Con Torino in pole position... «Questi risultati sono il frutto proficuo di questi anni di lavoro e di scelte strategiche che hanno posizionato Torino tra le destinazioni più appetibili grazie alla attiva collaborazione degli enti di riferimento, degli amministratori, delle associazioni e degli operatori privati». Un buon biglietto da visita per Expo 2015? «Sicuro. Non a caso, domani (ndr: oggi per chi legge) il Comune presenterà al Regio un fitto programma di eventi straordinari». [ALE.MON] T1 CV PR T2 LA STAMPA MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 . Cronaca di Torino .41 g La chiusura nei weekend Atmosfere internazionali Lunedì sera il sindaco Fassino ha annunciato la chiusura sperimentale nei weekend del primo tratto di via Roma: i commercianti non sono contrari, ma esigono anche eventi di qualità Essere in un tempio della torinesità senza sentirsi a Torino è la sensazione che regala il «Bar Cavour» una delle sorprese più piacevoli del rinnovato Cambio LO SHOPPING IL RITORNO DEL “CAMBIO” Sabato si svela Gucci e via Roma vede la fine del tunnel Un cocktail bar e una cantina da sogno per aprirsi alla città EMANUELA M INUCCI LUCA FERRUA Le aperture S abato in via Roma apre Gucci. Una bella botta di adrenalina per le appassionate di shopping: trovarselo lì con le sue belle «Bamboo Forever» in vetrina, tra Ferragamo ed Hermès, dopo sole sette settimane di cantiere. In realtà l’inaugurazione ufficiale con tanto di cocktail ci sarà, l’8 aprile, con ospiti da tappeto rosso. Insomma, dopo tanti annunci il lusso torna ad aprire sul serio nella via salotto. Dopo Gucci, arriverà Michael Kors, altro marchio di tendenza, nel tratto verso Porta Nuova. Insomma, due bei colpi, attendendo sempre l’apertura di Prada che, ormai da mesi coccola con la scritta «opening soon» i torinesi. Sarà per quest’aria di novità che ieri mattina si respirava anche un bel clima positivo tra i commercianti di via Roma. A Gucci Apre questo sabato al pubblico e farà la festa d’inaugurazione con tanto di cocktail l’8 aprile Michael Kors Aprirà in via Roma (nella foto il negozio di Parigi) lo stilista amato da Jennifer Lopez, Heidi Klum, Catherine Zeta-Jones Prada Dicono che sia questione di settimane. Prada sta per sbarcare (le vetrine ci sono già) in via Lagrange e piazza San Carlo L’ISOLA PEDONALE I negozianti chiedono che nella via non sbarchi un clima da sagra loro si chiedeva di commentare la notizia che il Comune intende chiudere il primo tratto della strada salotto: un divieto alle auto che sarà sperimentale e comincerà con il Festival del Jazz, fra il 25 aprile e il 1° maggio. Bilancio delle risposte: i negozianti sono possibilisti e aperti all’esperimento. «Attenti alla qualità» Mentre Astrua sta aspettando di trasferirsi in piazza Carlo Alberto (quindi non si è espresso sull’argomento, ma va comunque segnalato che arriverà qualcun altro al suo posto dopo l’estate) Salvatore Piaggio responsabile della boutique Mont-Blanc si dice d’accordo, ma facendo un bel patto con l’amministrazione: «Che si tenga presente che questa è via Roma e se si chiude la via organizzando eventi, sarebbe meglio tenere lontane le sagre a tutta salsiccia o i tornei di skate board, siamo sempre la via dello shopping più prestigiosa della città, gli eventi vanno studiati in modo che siano all’altezza». D’accordo invece a provare l’«effetto che fa» Elisabetta Moschetto di De Wan: «Se questa chiusura porterà più attenzione per la via benvenga». Da Geox, Paolo Lippolis spiega: «Noi siamo aperti tutte le domeniche, sappiamo già che si tratta di un pubblico diverso da quello che circola nel resto della settimana. Tutto sta nel pensare iniziative di buon livello, non bastano du vigili a chiudere la via». Contrari e basta, invece da Hermès: «Il nostro è un pubblico che ama fermarsi con l’auto, nell’area carico-scarico anche per poco tempo, quello necessario a fare acquisti: la ressa a piedi non fa per noi». «Sperimentare serve» Possibilisti, invece, da Ferragamo: «Anche il sindaco parla di esperimento: quindi per noi va bene, si provi, se pubblico e commercio troveranno la quadra benvenga la novità». Favorevoli, infine, da Stratta in piazza San Carlo: «Ci piace l’idea del sindaco di chiudere alle auto anche via Roma - dice Monica Werling - noi in piazza San Carlo stiamo bene speriamo sia un beneficio anche per gli altri colleghi». S ono le persone a fare la differenza anche in un posto come il «Cambio». Il ristorante di Cavour si è svelato ieri anche se riaprirà solo il 14 aprile ha volti convincenti. Il primo a svelarsi è quello di Michele De Negri, 45 anni, il mecenate della nuova vita del ristorante: «Come dice il mio amico Alessandro Baricco qui abbiamo fatto un salto alla Fosbury per Torino. Vogliamo portare in questo posto un po’ di joie de vivre e aprirlo alla città». A ribadire il messaggio ci pensa lo chef Matteo Baronetto: «La cosa importante è che Torino ha di nuovo il Cambio, questa è una città in cui si mangia bene ma questo ristorante sarà qualcosa di più». Il cocktail bar Ma l’apertura alla città del riI GRANDI VINI Etichette straordinarie sovente recuperate da collezionisti privati storante stupisce quando si arriva nel nuovo cocktail bar, il «Bar Cavour». Al primo piano si svela un luogo pronto a conquistare i torinesi con bartender raffinati e una cucina, dedicata diversa da quella del ristorante, in servizio fino a mezzanotte, un luogo dentro il ristorante della tradizione più tradizionale che è totalmente privo di qualunque atmosfera sabauda. Un respiro quasi newyorkese che richiama il «Rose bar» del «Gramercy Park hotel» di New York o i grandi alberghi internazionali di Londra e Parigi, luoghi da cocktail che tengono fuori la città e regalano atmosfere. Il «Bar Cavour» è la Una brigata da dieci Per adesso sono dieci le persone che lavorano nella cucina del «Cambio» agli ordini dello chef Matteo Baronetto prima sorpresa, poi c’è la cucina di Matteo Baronetto, il nuovo volto delle sale e i sorrisi quelli che fanno la differenza, quelli che qui al «Cambio» forse non si sono mai visti. La cantina Anche la mitica cantina si apre alla città con nicchie a disposizione dei torinesi che vogliono conservare in spazi datati XVII secolo il patrimonio enologico. Una cantina che il nuovo corso del «Cambio» ha dovuto ricostruire completamente perché del leggendario patrimonio di rossi, bianchi e bollicine non restava più niente dopo i giorni difficili della precedente gestione. Quando si tratta di vini italiani rimettere insieme la storia non è facile e così Fabio Gallo, leader dei sommelier torinesi e cuore enologico del «Cambio» ha cominciato a scavare nelle cantine cittadine scoprendo patrimoni di vedove che non sapevano cosa farsene di intere verticali di «Monfortino» o di «Sassicaia». «Ci sono patrimoni incredibili - dice Fabio Gallo - alla fine abbiamo messo insieme 25 annate di Chateau d’Yquem, un Marsala del 1840 e tantissime bottiglie straordinarie». E l’apertura ai torinesi della cantina avrà una seconda fase oltre a quella di spazi a disposizione di collezionisti privati sarà creata una sala degustazione e l’emozione di degustare un grande rosso nelle viscere di Torino non potrà che essere unica. T1 CV PR T2 42 .Cronaca di Torino STAMPA .LA MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 «L’astensione è giusta quando non c’è attenzione per i dipendenti» 3 domande a Stefano Esposito senatore Pd Tra le vittime dello sciopero che ieri ha messo in difficoltà l’aeroporto, anche il senatore Pd Stefano Esposito in partenza per Roma con il volo delle 10,20. E’ normale che un aeroporto internazionale viva giornate di disagi come questa? «Sì se ci sono situazioni di lavoro come quelle che questi lavoratori denunciano da tempo, tra turni forzati, orari impossibili e stipendi da fame. Non c’è attenzione per questi addetti. Avevo già sollevato qualche tempo fa il problema delle guardie giurate in servizio al Giovanni Bosco e cosa è cambiato?» Lo sciopero all’aeroporto è stato annunciato nel tardo pomeriggio di lunedì e ha colto di sorpresa molti dei viaggiatori Guardie in sciopero Aeroporto nel caos il caso NADIA BERGAMINI C ode, disagi e voli in ritardo per tutta la giornata all’aeroporto «Sandro Pertini» di Caselle. l’ultimo momento o con orario Lo sciopero della società All- spezzato, imposizione di ferie e System, addetti ai controlli di permessi, carenza di apparecsicurezza sui bagagli a mano e chiature e vestiario, servizi sui passeggeri, della società svolti senza la sufficiente sicuAllSystem ha trasformato la rezza» li ha indotti a incrociare giornata di ieri in un giorno da le braccia all’aeroporto e a mabollino rosso. Centinaia di nifestare davanti agli ingressi passeggeri hanno dovuto rag- delle sedi aziendali in via Verogiungere lo scalo con largo an- nese e via Reiss Romoli. La Allticipo sull’orario di partenza System, circa 800 dipendenti, del volo e arnasce dalla fusiomarsi di tanta LA PROTESTA ne tra Monpazienza, men- «Vogliamo il rispetto dialpol, Union tre le compaDelta e Cittadini dei contratti d e l l ’ O r d i n e . gnie aeree in e delle leggi» Obiettivo? «Auaccordo con la Sagat hanno rimentare la redditardato la partenza da 5 a 50 tività in spregio alle norme conminuti come è accaduto al vo- trattuali, di legge e della siculo per Roma delle 10,25 o al rezza – spiegano i lavoratori -. Napoli delle 20,30. Le denunce in Questura e Prefettura non hanno avuto effetto I motivi dei lavoratori e allora non ci è rimasta altra Lo sciopero è stato deciso solo scelta. Chiediamo solo il rispetlunedì pomeriggio: si fermano to dei contratti e delle leggi». le guardie giurate addette ai controlli di sicurezza. La si- Code e disagi tuazione di disagio dei lavora- I disagi maggiori si sono verifitori, «spostamenti punitivi di cati nelle ore di punta. Le postamansione, compensativi sel- zioni di controllo ridotte da cinvaggi, servizi comunicati al- que a due hanno causato il caos, Si fermano gli addetti alla sicurezza: tutti i voli in ritardo Corrado Conte Margherita Conconi «Attesa interminabile ma almeno c’è la certezza che il volo partirà» ingegnere biomedico «Mi aspettano a Budapest, disagio inconcepibile» Lorenzo Lustri Rocco Rizzo Corrado Conte è in partenza per Roma con il volo delle 21. «Per fortuna ho scoperto che c’era questo problema – spiega – e sono arrivato alle 19. L’attesa è interminabile, ma almeno abbiamo la sicurezza che l’aereo aspetterà». Lorenzo Lustri invece è preoccupato: «Avevo il volo alle 19,10, ma ormai siamo fuori tempo. Devo andare ad Al- era diretto ad Algeri «Spero di trovare ancora la coincidenza» giudice di Salerno in partenza per Napoli «Ci rimettono gli utenti» La società aeroportuale vuole evitare il ripetersi di azioni simili mentre gli addetti Sagat armati di megafono cercavano di ovviare ai disagi, distribuendo acqua minerale e offrendo una corsia preferenziale alle persone in difficoltà e alle famiglie con bambini. «Devo portare del materiale per un intervento chirurgico - protesta Margherita Conconi Costa, ingegnere biomedico in partenza con il volo delle 19,45 per Monaco -. Sono dovuta arrivare in aeroporto due ore prima e spero di farcela a prendere la coincidenza per Budapest dove un paziente sta aspettando. E’ una situazione incomprensibile». Rocco Rizzo è un giudice di Salerno in partenza per Napoli. «Capisco le ragioni di questi lavoratori – dice – ma è una guerra contro i mulini a vento che ricade negativamente solo sugli utenti». Gli utenti mugugnano, ma tutti sopportano con pazienza l’attesa e il disagio di dover stare in fila così a lungo. LE CONSEGUENZE geri spero di trovare ancora la coincidenza». L’assistenza Gli addetti Sagat per tutta la giornata hanno assistito i passeggeri, ma, poiché lo sciopero è stato giudicato inammissibile dalla commissione di garanzia, Sagat intende mettere in campo tutto quanto è in suo potere, anche legalmente, per evitare che la situazione possa verificarsi ancora in futuro. Cosa si può fare concretamente? «In quest’ultimo periodo, tutti ci riempiamo la bocca parlando di “lavoro buono”, ossia a condizioni dignitose per tutti e poi sono proprio gli enti pubblici ad affidare la vigilanza a società che pagano gli operatori 5 euro l’ora. Ci rendiamo conto? Stiamo parlando di enti pubblici che dovrebbero vigilare su queste situazioni e non girarsi dall’altra parte. Se pensiamo di mettere in atto la spending review sulla pelle dei più deboli non abbiamo capito nulla e io non ci starò mai». E, quindi? «Quindi mi auguro che il nuovo consiglio regionale prenda seriamente in mano la situazione e faccia interventi concreti. Gli appalti vanno controllati per evitare che lavoratori come questi continuino a subire e soffrire. Certo i disagi oggi ci sono stati, ma loro hanno tutte le ragioni per protestare. Per far sentire la loro voce. Oggi si è parlato di questi addetti e domani? Tutti se ne saranno dimenticati. Io porrò certamente la questione a livello parlamentare, ma non sono che una goccia nell’oceano. Tutti dovrebbero schierarsi con chi lavora e viene sfruttato e gli enti pubblici, ripeto quando danno gli appalti devono accertarsi che le norme e i contratti vengano rispettati». [N.BER.] 1 Specchio dei tempi Unlettorescrive: 2 «Le forme ormai definite del nuovograttacielotorinesediRenzoPianopongonouninteressante questione:perqualemotivoillato “nobile” dell’edificio, cioè quello espostoamezzogiorno,èstatosacrificato per ospitare le scale antincendio e le pareti cieche che i progettisti generalmente collocano sulle pareti esposte a mezzanotte, dette – non a caso – “di servizio”? Tale incongruenza, apparentemente non spiegabile poiché l’edificio nasce libero su quattrolati,èaggravatadalfattochela parete sacrificata è quella che si affacciasulMonvisoesututtol’arco alpino; non solo: è la stessa che fungedapuntodifuganellasplendidaprospettivageneratadeicorsi Castelfidardo e Mediterraneo. Per contro, la parete che si affacciasuviaCavalliecheapienotitoloavrebbedovutoessere“diservizio”, è in parte celata dal palazzone della Provincia, non gode dell’invidiabile panorama che caratterizza il lato sud dell’edificio, non 1 124567895A8BC9D77DE58BFA55DF15D4D78DF7FDBB8F98A8BBF9A5812B F486DCB5D5EDBEFB565955751F678DF94D75D8DB5DCB5D5D5 1 è esposta alla medesima visibilità e nonprendemaiilsolenelcorsodell’intera giornata. Alle future archistar che vorranno cimentarsi nel progettaregrattacieliaTorino,converrà soggiornare preventivamente qualche mese nella nostra città per comprenderne bene i panoramieperchéno…iltragittodelsole!». LORENZOGNAVIBERTEA Unlettorescrive: quotidianamente Specchio dei tempi. Nelle ultime settimane ho notato, purtroppo, una costante nei racconti e nelle segnalazioni: alle chiamate ai numeridiemergenza112e113,presu- 2 «Leggo mo nel distretto di Torino, spesso non si ottiene risposta. Non sarebbe doveroso che i responsabili di polizia e carabinieri rispondesserodandodelleplausibilispiegazioni al loro silenzio?». FRANCESCOSARASSO Unlettorescrive: al signor Sciolla chehascrittocircalaraccoltarifiuti porta a porta. La stessa si estenderà poi alla zona confinante alla Crocetta dove è sita la mia abitazione. QuihochiamatogliispettoriAmiat chemihannoinformatoche,aparte quelladifferenziata(carta,plastica, vetro, umido) che già facciamo in 2 «Rispondo cortile, la raccolta rifiuti indifferenziatiavverràcirca2volteasettimana. I condomini e i molti negozi riempiono quotidianamente 3 cassonetti di indifferenziato su strada (al90%liriempionoungrandebare unkebap),pariacirca9bidoncinia due ruote. Il nostro cortile sarà quindi tutto invaso da decine di bidoni e da un puzzo terribile. E pensare che avremmo desiderato ricavare dei posti auto non essendocene più su strada e costando i garagescifreassurde!Michiedoperché dobbiamo essere costretti ad ospitareunadiscaricaperrimediarealla facilità con cui il Comune elargisce permessi per attività commer- cialicheproduconograndiquantità di rifiuti, senza prima consultare il condominioevalutareattentamentel’areaperlaraccoltarifiuti». G.R. Unlettorescrive: 2 «Volevosegnalarequantoèac- cadutol’altrogiornoamiamadreultraottantennechesièrecataaritirare la pensione presso un ufficio postale.MiamammaabitaalleVallette el’ufficiodipiazzaMontaleèchiuso acausadellerapinesubitenegliultimi tempi, pertanto ha dovuto andare presso l’ufficio postale di corso Grosseto. A parte il disagio, quando si è presentata allo sportello ha sco- pertochelapensionelevenivapagataalmassimoper600€,inquantoil suddetto ufficio non può anticipare soldiperaltriufficisucuièregistrata la pensione, la rimanenza potrà essere ritirata presso l’ufficio di piazzaMontale,quandoriaprirà!Se invece sei tra i fortunati possessori diunc/cpostale,ancheapertopresso un altro ufficio postale, allora la pensione ti viene pagata per intero! Voglio chiedere all’amministratore delegatodellaPosteitalianeseèaconoscenzadiquestocomportamento o se sia stato lui stesso a firmare la circolare, entrata in vigore da circa un mese. Sono indignata, siamo nel terzomillennio,sispostanosoldivia internet per cifre con tantissimi zero e un manager super pagato non riesce a trovare altra soluzione che pagareinpartelepensioni?». M.P. [email protected] via Lugaro 15, 10126 Torino Forum lettere su www.lastampa.it/specchio www.facebook.com/specchiodeitempi T1 CV PR T2 LA STAMPA MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 . Cronaca di Torino .43 Il futuro di Gtt? Dopo le regionali Stallo sulla vendita dell’azienda: se il Piemonte tornerà a investire sui trasporti il Comune potrebbe non cederla più I parcheggi potrebbero tornare sul mercato, ma i privati chiedono alla città uno sconto sul canone annuale Genova il caso I soci battono in ritirata e lasciano 5 milioni di buco ANDREA ROSSI Genova è stata la prima città ad aprire ai privati. Nel 2008 la società francese Transdev, partecipata di Ratp, è entrata in Amt. Ma nel marzo 2011, Transdev è uscita dalla compagine azionaria ed è restata Ratp che due mesi dopo ha salutato lasciando un passivo di 5 milioni e la bozza di un piano I bus di Genova aziendale che prevedeva esuberi per 600 dipendenti. Nel 2012 l’azienda è tornata al 100% del Comune, che l’anno scorso ha provato nuovamente ad aprire ai privati, facendo poi dietrofront dopo la rivolta dei dipendenti. ome un pugile che ha incassato un diretto tremendo, e vacilla sulle gambe, ieri Comune e Gtt hanno cercato di assorbire il contraccolpo del lunedì: zero offerte per i parcheggi (strisce blu e strutture sotterranee), deserto assoluto sul ramo trasporto, vale a dire la gestione di tram, bus e metrò. È ancora presto per elaborare una contromossa. A Palazzo Civico studiano la situazione e i prossimi passi da compiere. Con una certezza (o quasi): almeno fino a giugno su Gtt - intesa come mezzi pubblici - non si muoverà nulla. C Firenze Le Ferrovie gestiscono tutto I sindacati protestano Stallo su Gtt Le ragioni sono almeno due. Primo: siamo all’alba della campagna elettorale per la Regione e rimettere sul mercato l’azienda di trasporto pubblico - oltre 5 mila dipendenti, mille iscritti al Pd, un bacino elettorale poderoso - Canone troppo alto IL SINDACO «È chiaro che l’incertezza sulle risorse pesa su chi deve investire» sarebbe abbastanza impopolare (ricordate gli scioperi di dicembre?). Secondo: in Comune coltivano la speranza che ai vertici di piazza Castello approdi Sergio Chiamparino e, con lui, qualche soldo in più per il trasporto pubblico. In fondo, sulla decisione di vendere Gtt pesava non poco la caduta libera del trasporto pubblico in Italia: fondi ridotti dallo Stato e ancor più dalla giunta Cota in Piemonte, con il risultato che negli ultimi anni Gtt ha aumentato i biglietti e tagliato qualche milione di chilometri, riducendo perciò il servizio. Considerato che il futuro non sembra roseo, cercare un privato in grado di fare efficienze e tenere in piedi Secondo i potenziali acquirenti del ramo parcheggi di Gtt il canone di 15 milioni l’anno che i privati dovrebbero versare alla città è troppo alto la baracca sembrava una buona soluzione. Peccato che i privati si siano ben guardati dall’avvicinarsi a Gtt. «È evidente che ha pesato in modo decisivo l’incertezza dei flussi finanziari», ragionava ieri il sindaco Fassino, dando forza a questa ipotesi. «Chi deve avanzare un’offerta ha bisogno di fare un piano finanziario, basato anche su una certezza di flussi e risorse. Ricordo che non è ancora stata approvata la quota del 2014 del fondo nazionale dei trasporti. E che in Piemonte veniamo da anni in cui la Regione ha ridotto le risorse per il trasporto pubblico locale. Questo pesa nelle valutazioni di chi deve presentare un’offerta». Se però la Regione dovesse ricominciare a investire - non ai livelli del passato, ma più di adesso - il quadro potrebbe cambiare. E anche la vendita di Gtt - che vede apertamente contraria la sinistra, il sindacato e almeno metà del Pd - potrebbe tornare in discussione. O comunque diventare meno complicata. Il destino dei parcheggi Diverso il discorso dei parcheggi. «Adesso valuteremo con i nostri advisor e i tecnici come affrontare la questione», rivela il sindaco. Le strade sono diverse: tentare una terza volta la vendita oppure rimettere le strisce blu in pancia a Gtt e provare a farle rendere più di adesso. Probabile che prevalga la prima ipotesi anche perché - nonostante tutto - il business sembra poter interessare a qualche privato. Fassino è convinto che il ping pong con il ministero dei Trasporti (chi parcheggia sulle strisce blu e si ferma più del previsto va multato o gli si deve solo chiedere di integrare il pagamento?), scoppiato proprio nei giorni decisivi della trattativa sui parcheggi, non abbia giovato. Ora che la questione si è risolta con la vittoria dei Comuni le trattative potrebbero riprendere, anche se restano sul tavolo alcune questioni. La principale riguarda il canone di 15 milioni l’anno che il gestore dovrebbe pagare alla città. Troppi, secondo i potenziali acquirenti. Come troppi sarebbero i 200 dipendenti del ramo d’azienda. Per riaprire i giochi i privati chiedono almeno uno sconto sul canone. Nel giugno del 2012 Ataf, l’azienda, controllata dal Comune di Firenze e da altri comuni dell’hinterland, è stata comprata da una controllata di Ferrovie dello Stato per 18,9 milioni di euro. È la prima operazione di totale privatizzazione del trasporto pubblico. Per ora non ci sono stati tagli L’Ataf di Firenze sulle linee né aumenti dei biglietti. Ci sono però molte polemiche da parte dei sindacati che denunciano il peggioramento delle condizioni di lavoro degli autisti e del personale. Bologna Un’unica società regionale per sopravvivere ai tagli L’Emilia Romagna ha sperimentato un percorso diverso, creando, a inizio 2012, Tper (Trasporto passeggeri Emilia Romagna), società nata dalla fusione dei rami trasporto di Atc, azienda di trasporti su gomma di Bologna e Ferrara, e Fer, società regionale ferroviaria. Gli azionisti di Tper A Bologna c’è Atc sono la Regione Emilia Romagna, Comune e Provincia di Bologna, Comune e Provincia di Ferrara e poi le Province di Mantova, Modena, Parma, Ravenna, Reggio Emilia e Rimini. Tper è diventata la sesta azienda italiana per fatturato nel trasporto passeggeri. Il presidente dell’associazione nazionale Marcello Panettoni “A Torino un’azienda eccellente e non ci sta a essere svenduta” BEPPE MINELLO Facciamocene una ragione: Gtt non è piccola e nera come Calimero e per questo motivo snobbata da possibili acquirenti nazionali e internazionali. Il paradosso è che è un’azienda in buono stato e per questo motivo non ci sta a essere svenduta. Parola di Marcello Panettoni, 67 anni, presidente dell’Astra, l’associazione che raccoglie la quasi totalità delle 145 aziende di trasporto pubblico locale più una bella fetta di aziende private: «Diciamo che fa capo alla mia associazione l’85% di tutto il trasporto italiano», spiega Panettoni, per un decennio è stato assessore a Urbanistica e Traffico a Perugia ma soprattutto collaboratore dei ministri Burlando, Treu e Bersani. Uno che se ne intende. zio ne dà? con l’acqua alla gola» Appesantita dai debiti... «Guardi che un conto sono i debiti legati alla gestione, un’altra quelli legati agli investimenti come il metrò: cioè il caso di Gtt. Debiti che, a volte, nemmeLei ha anche avanzato la can- no dipendono dall’azienda torinese. Oggi ho andidatura alla guida di Gtt? IL BILANCIO che polemizzato «Sì, anche peril vostro pre«I debiti? Sono con ché ho guidato sidente Cota che conseguenza degli sosteneva di aver per 8 anni l’Actv investimenti fatti» fatto tanto per il di Ve n e z i a . Un’azienda che trasporto pubbliè una bella realtà ma la metà co locale. Peccato che i soldi exdi Gtt» tra che ha ottenuto per trasporQuindi un’idea dell’azienda ti, agricoltura e ambiente lui li torinese se l’è fatta: che giudi- abbia impiegati nella sanità». «Ottimo. Per me è un’eccellenza» Guida l’Astra, l’associazione che raccoglie l’85% di tutte le aziende di trasporto locale Quindi Gtt è come la “bela Maria” di cui tutti parlano ma nessuno “as la pia”, cioè se la Quindi, ci sarà mai un momento ideale per vendere? «In Francia dove da 25 anni la legge vieta gli affidamenti diretti, si sono sviluppati, con acquisizioni ed alleanze diventate obbligate, 3-4 grandi gruppi, da Veolia a Keolis, che dominano efficientemente il mercato» prende? «Quando c’è una vendita ci sono due soggetti: uno vende e un altro che compra» Ma va... «Nel senso che ogni trattativa fa storia a sé...» Cioè la vendita del 49% piuttosto che dell’80% è particolare ininfluente? «Voglio dire che anche con il 49% si può pesare di più del 51 e viceversa, bisogna vedere quali sono le condizioni. Le faccio un esempio. Nella mia Perugia per superare la crisi si erano messe insieme un certo numero di aziende di trasporto pubblico. Non ha funzionato e quando hanno venduto l’hanno fatto E in Italia? «Conta ancora solo chi ha le spalle robuste come Fs. Ci vorrebbe una concordia istituzionale a livello nazionale e locale che porti a individuare bacini di traffico coerente ai quali assegnare un valore per poi metterli a gara. Solo così raggiungeremo maggior efficienza ed efficacia». T1 CV PR T2 44 .Cronaca di Torino La storia ELISA BARBERIS ue giorni per fare chiarezza nella selva dei corsi universitari e muovere i primi passi verso il proprio futuro: ieri e lunedì il Politecnico ha aperto le porte agli aspiranti ingegneri e architetti per presentare l’offerta formativa del nuovo anno accademico che prenderà il via il prossimo settembre. All’interno del tendone nel cortile della sede di corso Duca degli Abruzzi, l’opportunità di conoscere nel dettaglio i 52 percorsi – triennali e magistrali, di cui 18 in in- D STAMPA .LA MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 Resiste il fascino del Politecnico “Sarà dura, ma ce la faremo” I liceali incontrano studenti e docenti: “Qui per passione e per trovare lavoro” Stefano Bonetto 19 anni «Ho intenzione di iscrivermi a ingegneria energetica ed elettrica» Andrea Perrone Di Biella «Non sarà facile superare i test e il primo anno ci sarà da lavorare molto» 52 PERCORSI DI STUDIO Dalle bio e nanotecnologie all’ingegneria applicata alle fonti rinnovabili glese – per gli alunni delle scuole superiori e per chi deve scegliere dopo la laurea di primo livello. Ernesto Privato Il Salone dell’Orientamento Tra gli stand Stefano Bonetto e Marco Ghigo, 19 anni, girano tra gli stand carichi di volantini: «Abbiamo intenzione di iscriverci a ingegneria energetica ed elettrica – raccontano –, ma prima volevamo avere una panoramica generale per essere ancora più sicuri della nostra scelta». «È interessante sentire le esperienze di chi già studia qui e può consigliarci quali classi seguire e come approcciarci ai professori e alle materie più ostiche», fanno eco Alberto Belvedere e Francesca Vanni, interessato all’ambito aero- 20 anni, siciliano «Difficile scegliere in un contesto così vasto» Due giorni di incontri sotto il tendone di corso Duca degli Abruzzi. Sono stati illustrati i 52 percorsi del Politecnico – triennali e magistrali, di cui 18 in inglese spaziale lui, all’ingegneria gestionale lei. Aspettative? Tante: «Sappiamo che non sarà facile superare i test e il primo anno ci sarà da lavorare parecchio – continua Andrea Perrone, che con due amiche è partita all’alba da Biella –, ma ci motiva il prestigio dell’ateneo e la varietà di sbocchi che offre». Secondo i dati 2013 di Almalaurea, infatti, oltre l’84 per cento trova lavoro a un anno dalla tesi magistrale, contro una media nazionale del 68,2 per cento. Tra prototipi di robot umanoidi, nanosatelliti, mini gallerie del vento, stampanti laser e protesi biomediche, i ragazzi cercano risposte precise: quando e come saranno le prove d’ingresso, quali prospettive ci sono nel mondo della ricerca e fuori dall’università, se conviene iniziare già ora ad approfondire alcuni argomenti, quali sono gli esami da sostenere. Molti gli alunni del quarto anno delle superiori che hanno deciso di raccogliere per tempo informazioni in vista della maturità, ma anche tanti studenti del Politecnico che dopo il primo anno comune cercano conferme. «È normale avere ancora incertezze sul percorso – dice Ernesto Privato, 20 anni, trasferitosi a Torino dalla Sicilia –: gli ambiti affascinanti sono così tanti che è difficile scegliere in un contesto talmente vasto». Tra i corsi più gettonati ci sono ingegneria meccanica, elettronica e informatica, ma sono sempre di più quelli che aspirano a lavorare nel campo delle fonti rinnovabili: Test anticipati Mentre ad Architettura l’unica data del test nazionale è stata fissata il 10 aprile, per i 4.850 posti a Ingegneria rimangono ancora quattro sessioni, la prima oggi, l’ultima dal 2 al 4 settembre. Nei primi due mesi dell’anno già più di tremila studenti hanno sostenuto la prova d’ingresso, anche per orientarsi diversamente se capiscono che la loro preparazione è insufficiente o necessita di colmare le lacune durante gli ultimi mesi di scuola e in estate. L’anno scorso i pre-immatricolati sono stati più di 9 mila, oltre il 60 per cento proveniente da fuori del Piemonte e dall’estero. «La possibilità di crescere all’interno di un campus multietnico e multiculturale, unito a una stretta collaborazione con le aziende, sono i punti di forza del Politecnico – spiega il Rettore Marco Gilli –. Da quest’anno, inoltre, abbiamo previsto iniziative di supporto per i più meritevoli: non solo una sostanziale riduzione delle tasse, ma soprattutto approfondimenti didattici fin dal primo anno, come già avviene nella magistrale». Verso il mondo del lavoro «Orientati al futuro» non finisce qui: domani sarà la volta del Career Day, il giorno dedicato all’orientamento in uscita, un’opportunità di incontrare e lasciare i proprio curriculum a sessanta aziende interessate ad assunzioni o inserimento in stage di laureandi e neo laureati T1 CV PR T2 LA STAMPA MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 Divisi Ieri Agostino Ghiglia (FdI-An), qui con l’assessore Bonino, ha dato l’annuncio del ritiro delle primarie Forza Italia non rinuncia alla candidatura di Gilberto Pichetto La Lega voleva le primarie ma di coalizione . Cronaca di Torino .45 Il centrosinistra “Niente nanetti” Chiamparino avverte i partitini CENTRODESTRA NEL CAOS SALTA IL VOTO PREVISTO PER DOMENICA PROSSIMA Requiem per le Primarie Pichetto non si ferma Crosetto: si vince con coalizioni più ampie. Asse Ncd-Udc ALESSANDRO MONDO Le prime, gracili primarie del centrodestra - quelle in versione bonsai, lanciate da Ncd e Fratelli d’Italia - non potevano reggere al caos del centrodestra. Così è stato. Ieri Agostino Ghiglia, FdIAn, ha dato il ferale annuncio: Forza Italia non demorde dalla candidatura di Gilberto Pichetto, la Lega era disponibile alle primarie, ma di coalizione, l’Udc non è mai stata in partita. Se è per questo, anche se nessuno lo ricorda, si erano smarcati due autorevoli esponenti del Ncd, Coppola e Porchietto. Conclusione (rammaricata): «La consultazione in programma il 6 aprile non ha più senso», commenta Ghiglia, chiedendo in alternativa un sondaggio condiviso per scegliere il candidato. Resta da capire se l’uscita di scena delle primarie, ormai insostenibili anche sotto il profilo logistico, sarà un sacrificio a costo zero o rappresenterà il proverbiale bandolo della matassa per rappattumare la coalizione, almeno in parte. Presumibilmente ha già ottenuto l’effetto di esercitare una nuova Campagne in corso AncheLeorompegliindugi 1 Mentre i partiti del cen- trodestra sono più ingarbugliati che mai i loro esponennti non stanno fermi e lanciano slogan, campagne e candidature con l’obiettivo di non perdere troppo terrenne rispetto alla coalizione che sostiene Chiamparino o al «Movimento Cinque stelle». Domani alle 21 pressione su Forza Italia, che a questo punto si trova nella necessità di concedere qualcosa. Appelli all’unità Cosa è impossibile a dirsi, in questa fase. Certo è che nello stagno del centrodestra si registra qualche increspatura. Come l’appello di Guido Crosetto, FdI, che rompe un lungo e studiato silenzio: «Forse è opportuno provare a fermare la corsa all’autodistruzione del centrodestra in Piemonte (...). Le elezioni si vincono se si creano coalizioni ampie. Per farlo è necessario che ogni partito faccia un passo indietro e si metta al lavoro per trovare il tocca a Giampiero Leo che apre la campagna elettorale con un appuntamento all’«Hotel Fortino». Sarà l’occasione per scoprire qualche novità sugli schieramenti perché attorno all’esponente del mondo cattolico potrebbero svelarsi alleanze chiave nella corsa al dopo Cota. candidato che ha più chance di vittoria. A mio avviso, in Piemonte e in ogni partito, ci sono persone con queste caratteristiche. Se provassimo ad individuarle senza “contributi esterni”, delegati a questo dalle segreterie nazionali, penso che in due ore potremmo risolvere tutto». Mentre la trattativa tra Ncd e Udc sulle europee diventa sempre più serrata, un modello da replicare in chiave regionale, anche Enrico Costa, coordinatore del partito di Alfano, si fa vivo parlando di «gioco di squadra» e «traguardo comune». Ma anche «basta personalismi»: «Non ci interessano posti al sole, non ci interessano ticket, vogliamo mettere da parte i personalismi. Ci interessa costruire tutti insieme un programma e identificare chi meglio possa interpretarlo (...). Tutti facciano un passo indietro che possa costituire la rincorsa per un traguardo comune». Pressing su Forza Italia Già, un passo indietro: magari di Forza Italia su Pichetto? Difficile. Ma in politica non si sa mai. Non a caso, l’interessato demanda le trattative a Roma e risponde con prudenza certosina, apprezzando «il buonsenso mostrato da FdI». Resta da capire in cosa si tradurrà questo apprezzamento. Magari qualche forma di compensazione che permetta di riportare all’ovile, se non l’Ncd, almeno i «Fratelli» e la Lega, i partiti più isolati? Nel dubbio, Osvaldo Napoli, FI, rimarca il concetto: «Capisco che il 25 maggio si vota per le europee e la tentazione di distinguersi è forte. Ma dico agli amici leghisti e ai Fratelli d’Italia che il rischio è di perdere su tutti e due i fronti cancellando in un colpo solo l’esperienza di buon governo in Piemonte». Partita (sempre) aperta. Una giornata di bufale I pesci d’aprile agitano la politica Da Coppola con Chiamparino alla presentazione di Ken Loach Capita tutti gli anni, sempre lo stesso giorno. Cominciano a circolare le notizie più inverosimili, eppure - pur sapendolo - qualcuno ci casca sempre. Ci siamo cascati anche noi, l’altro ieri, alla notizia - che poi tale non era - che il regista inglese Ken Loach aveva accettato di presentare «Kes», il suo secondo film, al Piccolo Cinema da poco aperto alla Falchera. Dicevano che ci sarebbe stato lui in persona, e sarebbe stata una gran notizia: il regista del quarto potere nel quartiere ultra popolare e ultra operaio di Torino. Non era vero. Meglio: il film l’hanno proiettato per davvero, ma il regista se ne stava nella sua Londra a progettare la nascita di Left Unity, il partito che dovrebbe salvare i lavoratori inglesi. A meno di due mesi dalle elezioni regionali va da sé che la politica l’ha fatta da padrona. Per dire, Michele Coppola, assessore regionale uscente, sfidante di Fassino alle comunali del 2011, ora nel Nuovo Centrodestra e per un attimo candidato alle primarie del centrodestra, ha buttato lì quel che molti malignano da tempo. «Ho deciso! Accetto la sfida! Corro con Chiampa!», ha cinguettato «Corro con Chiampa» Il tweet dell’assessore Coppola: ho deciso, corro con Chiampa Manifesto per il Piemonte Sarà il programma dell’ex sindaco di Torino la cui stesura sarà coordinata dal sociologo Bruno Manghi storico consigliere di Chiamparino Diciamo che al primo vertice sembrava di essere tornati indietro di qualche anno, quando ogni tanto sentiva l’esigenza di dare una tirata d’orecchi ai partiti in Sala Rossa. Mettiamola così: incontrando per la prima volta tutti i partiti del centrosinistra che appoggiano la sua scalata alla Regione, Sergio Chiamparino ha voluto chiarire le regole d’ingaggio. La prima non l’ha nemmeno dichiarata apertamente ma era quasi scontata, visti i sondaggi diffusi finora: in Piemonte centrosinistra e centrodestra sono praticamente appaiati, se Pd e alleati vengono dati avanti di almeno sei punti finora è solo grazie all’ex sindaco di Torino. Questo per dire che sarà lui a dettare le regole. Eccole. Chiamparino ha ribadito le sue intenzioni: giunta metà uomini e metà donne in caso di vittoria; stesso discorso per il listino del presidente. Ai partiti ha chiesto una rosa di nomi, tenendo per sé - oltre ai tre posti che gli spettano - l’ultima parola sui nomi da inserire. Altro paletto: nessun segre- tario di partito nel listino. Nessun problema per Davide Gariglio, leader regionale del Pd, che ha già deciso di correre con le preferenze. Diverso il discorso per Giacomo Portas, gran capo dei Moderati, che vuole fortemente un posto per sé nel listino ed è probabile che lo ottenga alla fine. Altra clausola non negoziabile: l’ex sindaco di Torino vuole poche liste al suo fianco, ben riconoscibili. Quindi, bando alle liste civetta ma anche ai nanetti che dovranno accorparsi se vogliono essere della partita, cosa che ha scatenato le proteste dei vari Italia dei Valori e Centro democratico, immediatamente rintuzzate - anche un po’ brutalmente - dal candidato governatore. Che ha gelato anche chi gli proponeva candidature come quella del filosofo Gianni Vattimo. Nessun partito (Pd escluso) potrà poi spendere il nome «Chiamparino» nel simbolo, riservato solo alla «lista Monviso». A coordinare il gruppo che dovrà scrivere il programma sarà il sociologo Bruno Manghi, storico consigliere di Chiamparino: prima riunione lunedì prossimo. [A. ROS.] su Twitter scatenando mezza giornata di illazioni. Salvo poi precisare che non di elezioni si trattava ma di jogging, passione che i due condividono e che li porta spesso a correre fianco a fianco. Sempre a proposito di Chiamparino, qualcuno s’è divertito a diffondere una vera bomba: «Ha chiamato Chiara Appendino (la grillina che fa impazzire Fassino in Comune, ndr) per arruolarla». Incredibile. Infatti era falso. Chiamparino non ci ha mai nemmeno pensato. E se ci avesse provato non abbiamo dubbi: ne avrebbe ricavato un sonoro «vaffa». E che dire del perfido sito Lo Spiffero? Si è lanciato in una ricostruzione surreale ma liberatoria, visto l’estenuante balletto che da settimane impegna i big del centrodestra. Che facciamo? Andiamo uniti alle regionali, ciascuno per conto suo, a coppie, con le primarie, senza primarie, decide Berlusconi, decide il territorio? «Il centrodestra si ritira dalle elezioni», titolava. Esponenti di Forza Italia, Ncd e di Fratelli d’Italia si sarebbero candidati con Chiamparino. Improbabile, ma non troppo. Diciamo che a qualcuno sarebbe piaciuto. Chiusura in grande spolvero: la Lega incerta sonda Rosy Mauro. Ovvero l’ex badante di Umberto Bossi, ex vice Per un po’ imperversa il finto corteggiamento dell’ex sindaco alla grillina Appendino presidente del Senato, da tempo sparita di scena dopo lo scandalo che ha colpito il carroccio e la famiglia Bossi due anni fa. Qualcosa di vero c’era: due giorni fa il Carroccio aveva minacciato di correre da solo schierando Gianna Gancia, presidente della Provincia di Cuneo. Una auto candidatura, in verità. Pesce d’aprile? No, bufala vera e propria. [A. ROS.] T1 CV PR T2 MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 LA STAMPA 46 T1 CV PR T2 LA STAMPA MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 . Cronaca di Torino .47 SAN MAURO il caso Ripartono da zero le indagini sul cadavere nel Po MASSIMILIANO PEGGIO A rrestato due volte per lo stesso fatto. Ricettazione di un tablet e un computer portatile. Ervin, 30 anni, studente di scienze politiche all’Università di Torino, dopo aver trascorso tre mesi in carcere, ha chiesto alla giustizia di poter patteggiare, ammettendo le sue colpe. Pena accolta: un anno e due mesi di reclusione. Rimesso in libertà il 14 marzo scorso in attesa del processo, undici giorni dopo è stato di nuovo arrestato, per lo stesso capo d’imputazione, su ordinanza del tribunale di Asti. 21 marzo Quasi due settimane fa in un tratto del Po nei pressi di San Mauro è affiorato il cadavere di uno sconosciuto Diritto violato Per il suo difensore, l’avvocato Antonio Genovese, il caso di Ervin è una clamorosa violazione del principio di diritto «ne bis in idem»: nessuno può essere processato due volte per il medesimo fatto. Ma al di là dei sacri principi giuridici, nella realtà sono le STUDENTE Dopo il primo arresto ha ammesso le sue colpe e chiesto di patteggiare circostanza a complicare i destini umani. E così è capitato a Ervin, incensurato, che si paga gli studi piazzando apparecchi elettronici ai colleghi di università. Frequenta brutti giri, amici di amici. Il suo nome emerge mesi fa nell’ambito di un’inchiesta della procura di Asti su rapine e furti in abitazioni nell’astigiano e nel torinese, commessi da una banda albanese. Lui è sospettato di essere un ricettatore. Il 19 dicembre 2013 scatta una perquisizione nella sua abitazione, a Torino, da parte dell’autorità astigiane, alla ricerca di un computer e di un tablet. Nella sua casa, gli investigatori trovano un piccolo tesoro illegale. Il giovane viene arrestato. A questo punto diventa competente il tribunale torinese, per questioni territoriali. Il gip di Torino Luca Del Colle convalida l’arresto e dispone una misura cautelare in carcere. Ed Ervin finisce in cella alle Vallette. Il patteggiamento Gli inquirenti arrivano a lui grazie al tracciamento del segnale del tablet rubato, riattivato da un acquirente con una Violato il principio del «ne bis in idem» Per il suo difensore, l’avvocato Antonio Genovese, il caso viola il principio «ne bis in idem»: nessuno può essere processato due volte per il medesimo fatto Patteggia ed esce ma lo arrestano per lo stesso crimine Conflitto tra le procure di Asti e Torino nuova sim card. Interrogato dal giudice, Ervin ammette le sue colpe. Inoltre spiega di aver restituito il computer al «suo fornitore», perché non ha trovato compratori. Così si arriva alla proposta di patteggiamento. Il giovane ottiene il consenso dalla procura torinese: un anno e due mesi, con sospensione condizionale della pena. In attesa di celebrare il processo, il 14 marzo il giudice lo rimette in libertà. I suoi propositi sono quelli di tornare a studiare. Seriamente. Così dice al suo avvocato. Ma la complessa macchina della giustizia non si ferma mai: nel frattempo, ad Asti, si chiude l’indagine sulla banda e scattano tredici arresti, su provvedimento disposto dal gip astigiano. 3 mesi Il giovane è finito in prigione per la ricettazione di un tablet e un computer Secondo arresto Il 25 marzo Ervin torna in carcere. Quando gli investigatori gli notificano l’ordinanza emessa dal gip di Asti, scopre che il capo di imputazione è lo stesso a quello contestatogli in occasione della perquisizione fruttuosa di dicembre. «A questo punto - spiega il suo legale - mi aspettavo che il Gip di Asti revocasse l’ordinanza di arresto, per il principio del “ne bis in idem”, visto che era stato informato degli sviluppi della vicenda. Invece non l’ha fatto, ritenendo mancante la sentenza irrevocabile. In compenso ha stralciato la sua posizione riconoscendo la competenza del tribunale di Torino. A mio avviso ci sono elementi sufficienti per chiedere in seguito un risarcimento per ingiusta detenzione». Ervin, adesso è in carcere, in attesa che i cavilli, tra pochi giorni, trovino il loro giusto ordine nel mosaico della giustizia. La bocca priva di denti aveva fatto pensare a un malato di mente scomparso Di chi è il cadavere ripescato il 21 marzo scorso dalle acque del Po a San Mauro Torinese? Nessuno, a più di 10 giorni di distanza dal ritrovamento, è in grado di rispondere a questa domanda. I carabinieri, del resto, si erano trovati subito di fronte ad un caso complicato. Il volto di quell’uomo seminudo e senza documenti era devastato e irriconoscibile, la bocca era priva di denti. Poi, poche ore dopo, gli investigatori avevano trovato una traccia da seguire. Quella di un uomo scomparso alcuni giorni prima da una casa di cura a Torino, anche lui senza denti e del quale era stata denunciata la scomparsa. Facile. In fondo c’erano dettagli che combaciavano, compresa l’età, all’incirca 40 anni. Le impronte E invece no. Il responso sulle impronte digitali arrivato ieri sul tavolo del pm Giuseppe Drammis è stato negativo. E adesso gli inquirenti dovranno cominciare da zero per dare un’identità a quel corpo, altrimenti verrà seppellito senza un nome. «La speranza che si trattasse di quell’uomo scomparso a Torino era forte – spiega il procuratore capo della Repubblica di Ivrea, Giuseppe Ferrando – soprattutto perché privo di denti come il morto trovato lungo il fiume. Una coincidenza stranissima». Un mistero, insomma. Le uniche tracce sono alcuni tatuaggi (una rosa dei venti sull’avambraccio sinistro, un simbolo tribale sul polso destro, una stella tra il pollice e l’indice della mano sinistra), una catenina d’acciaio o d’argento e uno scarponcino verde taglia 42. Nient’altro. Anche l’esito sui tessuti prelevati dal corpo per identificare il dna potrebbe non dare una risposta certa. «Bisogna vedere se è presente nei data-base della interpol», spiegano gli inquirenti. I dubbi Sono molte le domande che aleggiano attorno a questo giallo. Perché quell’uomo si trovava lungo l’argine del Po quel giorno? Si è suicidato? E’ scivolato? Lo hanno assassinato e poi gettato nel fiume? Scoprire la sua identità aiuterà a dare risposte anche in questa direzione. L’esame esterno del corpo (che ora si trova nella camera mortuaria del cimitero di Settimo Torinese) esclude che ci sia stata violenza, anche se l’ultima parola potrà fornirla l’autopsia disposta alcuni giorni fa dalla procura di Ivrea e di cui, al momento, non si conoscono i dettagli. Restano, allora, quei pochi elementi e la speranza che qualcuno, riconoscendo i tatuaggi si faccia avanti per l’identificazione di quell’uomo. [G. MAG.] BLOCCATO A CUORGNE’ FRA I SUOI CLIENTI ANCHE UN UNDICENNE Spacciava ai ragazzini: 5 anni Pesante condanna al corriere che vendeva hashish GIAMPIERO MAGGIO Tra i suoi clienti c’era anche un bambino di 11 anni. E lui, Emanuele Martano, un ventunenne disoccupato dall’aria strafottente, non si faceva alcuno scrupolo a vendergli hashish e marijuana per una manciata di euro. E poi c’erano gli altri che si servivano da lui. Tutti adolescenti. Dai 12 ai 17 anni. Ra- gazzini delle medie o delle scuole superiori avvicinati nella piazza di Cuorgnè, tra le auto posteggiate e i viali alberati. Ieri il Tribunale di Ivrea ha condannato Martano a 5 anni di reclusione. Il pm, Ruggiero Crupi ha chiesto al giudice una condanna esemplare: «C’è l’aggravante dello spaccio a minori, uno aveva addirittura 11 anni». Il suo avvocato, Massimo Campanale ricorrerà in appello: «Si tratta di una condanna durissima, aspettiamo le motivazioni della sentenza». I carabinieri avevano arrestato Martano ad agosto dello scorso anno, dopo aver raccolto lo sfogo di un paio di genitori. Ai militari si era rivolta una mamma che aveva trovato la forza di indagare, di capire che cosa stava accadendo al figlio: «E’ cambiato, si rivolge in malo modo e ha sempre i vestiti che puzzano di fumo. Mio figlio ha soltanto 12 anni e non vorrei fosse finito nei pasticci, aiutatemi». Così erano iniziate le indagini. Il sospetto era caduto subito su Martano, quel ragazzo dall’andatura un po’ ciondolante e con l’aria sprezzante. Uno senza lavoro che si aggirava spesso davanti alle scuole della città. Ed è lì che, secondo i racconti emersi in Tribunale, Martano agganciava le proprie vittime. Tutti ragazzini, in un caso anche un undicenne. Adolescenti in cerca di qualco- sa di diverso e trasgressivo. Per pagare la droga usavano la paghetta settimanale, quella che riuscivano ad avere dai genitori per un gelato o una pizza con gli amici. E una volta ottenuta la fiducia per Martano era diventato tutto semplice. Bastava un sms, una telefonata in codice o un rapido scambio di battute in piazza d’Armi, nel cuore di Cuorgnè. Pochi grammi di fumo E la droga era pronta per essere consegnata. Pochi grammi alla volta per consentire ai baby clienti di pagare subito, visto che in tasca avevano pochi spiccioli. Poi, però, erano arrivati i primi sospetti dei genitori. Al- In piazza La vendita della droga avveniva fra le auto ferme in piazza d’Armi, nel centro di Cuorgnè larmati per quell’odore di fumo sui vestiti dei figli e per quei cambi d’umore repentini e inspiegabili. Qualcuno di loro aveva iniziato a fare domande, ma si era trovato di fronte un muro di gomma: «Ma sì, sono i ragazzi più grandi di noi, quelli che fumano. Stando insieme è ovvio che anche le nostre giacche possano puzzare». Alla fine, messi alle strette, i ragazzini avevano confessato. T1 CV PR T2 48 .Cronaca di Torino .MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 L’AGGUATO IN VIA BORSI LA RAGAZZA NON HA FATTO DICHIARAZIONI AI CARABINIERI, OTTO PERSONE INTOSSICATE DAL FUMO CINQUE ARRESTI Dà fuoco alla porta, brucia il palazzo Nuovo blitz della polizia nella notte di San Salvario Incendio doloso alle Vallette: il bersaglio designato era una donna di 24 anni MASSIMO NUMA «Mai ricevuto minacce, non riesco proprio a capire, non ho mai fatto niente di male a nessuno...». Florentina G., 24 anni, per non morire soffocata a causa di un l’incendio doloso, appiccato da ignoti l’altra notte alla sua porta, aveva scavalcato la finestra di casa (abita al primo piano) per mettersi in salvo in strada, non sembra per ora molto disponibile a collaborare con i carabinieri. L’inchiesta Sudoku Adesso s’indaga nel mondo della prostituzione ma - per ora - mancano prove e indizi che possano in qualche modo spiegare cosa è accaduto in quei pochi minuti. L’incendio, avvenuto l’altra notte, ha poi coinvolto una cinquantina di residenti nella palazzina di via Borsi 126, zona corso Lombardia. Una decina gli intossicati, compresi due carabinieri del nucleo radiomobile. I primi a intervenire a bordo di una gazzella, che si sono lanciati tra le fiamme per salvare le Nessun ustionato Nessuno degli inquilini del palazzo incendiato è rimasto ustionato persone investite da una nube di fumo. Decisivo l’intervento dei vigili del fuoco che sono riusciti in pochi minuti a circoscrivere il focolaio, partito dalla porta d’ingresso di un’abitazione al primo piano, appiccato di proposito. Qualcuno ha infatti irrorato porta e ingresso di un liquido infiammabile, forse ben- zina, contenuta in una bottiglia di plastica. Dopo l’innesco, la fuga senza lasciare tracce. In quell’appartamento risiede la ragazza di 24 anni, che è riuscita a salvarsi e - sentita questa mattina dai carabinieri sostiene di non avere idea di chi possa aver compiuto un gesto simile contro di lei. L’indagine prosegue, anche nel mondo del- la prostituzione. Gli investigatori stanno cercando di ricostruire le amicizie di Florentina, soprattutto di genere maschile. Otto intossicati Il bilancio dell’incendio di via Borsi, con il trascorrere delle ore si è fatto più preciso e per fortuna con conseguenze non gravi. Otto le persone soccorse: nessu- no è rimasto ustionato, le otto persone sono state portate sulle ambulanze al pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni Bosco e al Maria Vittoria, tutte intossicate dai fumi, ma solo lievemente. Anche le condizioni della bimba di 2 anni asmatica - che la scorsa notte preoccupavano particolarmente - sono migliorate con il trascorrere delle ore. Si è concluso con cinque pusher arrestati e cinquanta persone identificate il nuovo controllo della polizia nel quartiere San Salvario, zona d’eccellenza della movida torinese. Ieri decine di agenti del Commissariato Barriera Nizza, affiancati dai colleghi di altri reparti e delle unità cinofile, hanno effettuato un controllo straordinario tra le vie Sant’Anselmo, Berthollet, San Pio V, Galliari, Belfiore, Principe Tommaso, corso Massimo d’Azeglio e corso Dogliotti. Dei cinque spacciatori arrestati nel corso dell’operazione, due avevano ingerito ovuli di cocaina e tentato la fuga, ma sono stati inseguiti e bloccati dagli agenti motociclisti delle Pegaso. Portate in Questura per un controllo anche una dozzina di prostitute straniere. T1 T2 LA STAMPA MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 . Cronaca di Torino .49 Una Mole tutta blu per capire l’autismo In piazza Vittorio candeline, palloncini, stand informativi. E stasera al Lux si inaugura una rassegna di film a tema Stasera sarà la Mole illuminata speciale tecnologia di Iren (sul di blu - come migliaia di monu- lato di via Verdi verrà proiettamenti in tutto il mondo - a ri- to anche il logo della Giornata), cordare ai torinesi la Giornata sarà piazza Vittorio il centro Mondiale della consapevolezza delle iniziative. dell’autismo. Perché il primo problema di cui parlano i geni- In piazza tori dei bambini con autismo è Qui ci saranno palloncini blu in proprio quello della consapevo- distribuzione per tutta la giornalezza. Nella scuola soprattutto. ta e, la sera, candeline sui tavolini Il senso della dei dehors. InolGiornata è usciL’INCONTRO tre AMA- Assore dal buio, spieMissione Le associazioni ciazione gare (e imparaAutismo, da temdialogano po impegnata nelre) che cosa è con i cittadini la diffusione di l’autismo, come devono essere una corretta cotrattati i soggetti che ne sono noscenza dell’autismo (in questo colpiti, con livelli di gravità periodo cura il progetto di apermolto differenti, ma accomu- tura di un centro di accoglienza nati da difficoltà relazionali, di diurno in Borgo San Paolo), sarà comunicazione, da timori di presente dalle 18 sempre in piazfronte ai cambiamenti. za Vittorio con uno stand in cui E oltre alla Mole, che si illu- ragazzi e famiglie saranno a diminerà alle 20 con il colore- sposizione per informare e sensisimbolo della Giornata da una bilizzare il pubblico. rà una tavola rotonda con E ritorna anche, con proiezioni Maurizio Arduino (Centro gratuite dibattiti con esperti Autismo e Sindrome di Asperdedicati a insegnanti, studenti ger, Asl Cuneo), Stefania Goffi e al grande pubblico, «Cine- e Laura Imbimbo (Gruppo mautismo». Stamane, le scuole Asperger Onlus), Arianna saranno al Massimo per «Sim- Porzi e Davide Bartalini (Angple Simon» di Andreas Öhman sa), Fabrizio Serra, direttore (Svezia). Stasera alle 20,45, al di Fondazione Paideia. Lux, anteprima italiana di Venerdì alla Scuola Holden, «The Story of piazza Borgo DoLuke» di Alonso ANTEPRIME ra 49, «The SpeMayo (con sottoNeed» di Fino al 7 aprile cial titoli), vincitore Carlo Zoratti. proiezioni Sabato, al Cencome miglior in lingua originale tro Studi Sereno film al San Diego Film Festival e in Regis, via Garinumerose altre rassegne. È la baldi 13, «Wrong Planet» di storia di Luke, un giovane con Chiara Sambuchi. Domenica, Sindrome di Asperger, che si al Cecchi Point, via Cecchi 17, trova dopo la morte dell’ama- ore 17, «Ocho pasos adelante» ta nonna a vivere con gli zii. di Selene Colombo. Qui fino al 7 Per cercare una propria indi- aprile è visitabile il progetto fopendenza si mette alla ricerca tografico di Paola Schillaci. Il di un lavoro e di una fidanza- programma completo è in ta... Dopo la proiezione si ter- www.cinemautismo.it [M. T. M. ] Film e dibattiti La mostra Il progetto Quando la vita è un’altalena appesa alla luna “Calcio e atletica per l’autonomia dei nostri ragazzi” MAURO PIANIA C’è chi ha scelto di creare un’installazione in legno con chiodi conficcati ai margini e una fitta ragnatela di fili blu. Altri hanno puntato sulle tessere di un puzzle o su dipinti che rappresentano i pensieri di un ragazzino che vive nella sua «bolla». Altri ancora hanno scelto il disegno di un’altalena appesa alla luna o di un bambino rannicchiato e isolato. MARIA TERESA MARTINENGO «La maggioranza delle famiglie non vede l’ora che l’estate arrivi, per noi invece è un disastro incombente: per i nostri figli, ragazzi autistici, si interrompe la routine e tutto diventa difficile. Hanno bisogno di iniziative su misura, che li facciano crescere in autonomia. Per questo speriamo che “L’estate speciale con me”, sperimentata nel 2013, si ripeta e si allarghi: l’eco dei suoi risultati si è diffusa». Rosaria Galliero, madre di un bambino autistico e socia dell’Angsa (Associazione nazionale genitori soggetti autistici), in occasione della Giornata dell’Autismo si fa portavoce dell’esigenza di tempo libero di qualità pre i giovanissimi autistici. Un disegno in mostra l’integrazione e prevenire il diSono una parte dei 25 lavori sagio sociale». «I nostri figli – realizzati dai ragazzi della aggiunge Arianna Porzi, presiclasse II E del Primo Liceo Ar- dente della sezione torinese di tistico Statale esposti alla Bi- Angsa, l’associazione che radublioteca Nazionale Universita- na i genitori dei soggetti autistiria per la mostra «L’arte inter- ci – “funzionano” in modo diverpreta l’autismo». Opere nelle so: è importante spiegarlo in quali i ragazzi hanno cercato di modo da scoraggiare negli altri raccontare per immagini il lo- la paura o l’atteggiamento diro modo di vedere l’autismo, al scriminatorio». «Il lavoro fatto insieme – termine di un percorso di due osserva Elisamesi durante il quale hanno viI GENITORI betta Oggero, della sto film e corto«Loro funzionano preside scuola – il fatto metraggi sul tein modo diverso di vedere valoma, incontrato esperti, letto li- Bisogna farlo capire» rizzata l’espressività artistica bri. Soprattutto hanno guardato più da vicino del loro compagno Antony, un loro compagno, Antony, così bravo a disegnare persocreativo, a volte bizzarro, ine- naggi fantastici, ha consolidasorabilmente autistico. Ed ec- to il rapporto con lui e fra loco allora, nei loro lavori – alcu- ro. Forse ha costruito in loro ni acerbi altri più concettuali – una nuova consapevolezza quei riferimenti al blu (il colore per la vita». Per poter aiutare, dell’autismo semplicemente un giorno, chi è prigioniero di perché colpisce i maschi più quel labirinto blu. che le femmine, quattro a uno), l’altalena (accenno alla ripetitività dei gesti), la bolla (la tendenza a isolarsi). Sì, perché l’autismo, questo disturbo dello sviluppo, si manifesta soprattutto con la difficoltà nelle 1 Si apre stamane alle 9,30 relazioni e nelle competenze nel Salone d’onore della Fonsociali, oltre che nell’interesse dazione Crt, in via XX Settemesclusivo e ripetitivo su dettabre 31 un convegno dedicato gli e particolari. Così ci possoal disturbo dello spettro autino essere ragazzi geniali al stico che interessa in Piemonte computer ma che non riescooltre 12.000 soggetti di tutte le no a legarsi le scarpe. età, di cui 2.000, oltre un quinI disegni L’obiettivo «Scopo della mostra – spiega la curatrice Maria Emilia Seira Ozino – è quello di far conoscere questa realtà, favorire to, sono bambini e ragazzi dalla nascita ai 18 anni. La giornata sarà seguita in diretta streaming sul sito www.fondazionecrt.it. Nel corso della giorna- ta, che vedrà il contributo di esperti in materia di sanità e autismo, ricercatori e informatici: si parlerà di «Disturbi dello spettro autistico in età adulta: focus sui progetti di inserimento lavorativo attraverso il progetto Vivomeglio». Nel pomeriggio il tema sarà «Touch for Autism: un percorso di condivisione tra famiglia, scuola e sanità per la presa in carico del bambino con autismo». successo. Nell’estate 2014 il city camp si farà: a Grugliasco, negli impianti sportivi di via Leonardo da Vinci. L’incertezza è: quanti ragazzi potranno parteciparvi. I benefici «I ragazzi che hanno potuto partecipare hanno tratto enormi beLa speranza è di trovare aiuto nefici», dice Rosaria Galliero. per ampliare l’offerta del city «Imparare a indossare da soli la camp sportivo divisa negli spoche l’«AssociaIL «CITY CAMP» gliatoi, farsi la doczione di Idee» a fine giornata, «Realizzato con cia giovani operatotornare al campo ri specializzati l’aiuto dei tirocinanti ogni giorno volendell’Università» tieri: per i nostri sull’autismo, attivi nelle scuole e ragazzi sono grannella riabilitazione - aveva pro- di risultati». Ancora: «Purtroppo, mosso da giugno ad agosto con il spesso, dove non c’è personale supporto di Paolo De Ceglie (il specializzato, i nostri ragazzi finicalciatore juventino in prestito scono per rimanere soli, ai margial Genoa). Il progetto era nato ni di qualsiasi gruppo, e di non con la collaborazione con l’asso- trarre alcun beneficio anche ciazione sportiva dilettantistica quando si spende molto denaro». Totalsport (sostenuta da Giorgio Chiellini) che gestisce una Un’opportunità per tanti scuola calcio per ragazzi disabili. La speranza è di poter rendere i costi (180 euro a settimana) acL’appoggio cessibili al maggior numero pos«Siamo un’équipe in continua sibile di famiglie e far diventare il formazione, molto motivata», city camp «L’estate speciale con raccontano Erika Belcastro e me» un’opportunità per decine di Rosa Colella, operatrici dell’As- ragazzi autistici. Nell’ambito delsociazione di Idee. «Lo scorso lo stesso progetto estivo, poi, l’Asanno abbiamo incontrato la sociazione di Idee cerca 5 volongrande disponibilità di Total- tari «per permettere ad altretsport e siamo riusciti a propor- tanti adolescenti - spiega Erika re un city camp di otto settima- di fare una piccola vacanza senza ne per otto ore quotidiane. An- genitori: un altro progetto per inche l’Università di Torino ha crementare la loro autonomia». compreso la bontà e la serietà L’associazione promuove anche del progetto e ci ha aiutati in- uscite di volontariato con moviandoci i suoi tirocinanti». Cal- menti di svago - bowling, pizza, cio, tanta atletica e un rapporto cinema, musei - per assicurare ai ragazzi-educatori-allenatori di ragazzi autistici le opportunità di due a uno hanno decretato il tutti i loro coetanei. Ampliare l’offerta Fondazione Crt Ilruolodiscuola,famiglia,sanitàelavoro Estate 2013 al city camp T1 T2 50 .Quartieri STAMPA .LA MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 uartieri A CURA DI ANTONELLA MARIOTTI Per le vostre segnalazioni [email protected] Aperte tutti i giorni: Piazza Massaua 1, sempre aperta (24 ore su 24). Atrio Stazione Porta Nuova, dalle ore 7 alle ore 19,30. Orario minimo 9-19,30: strada San Mauro 179; via Garibaldi 26; via Frejus 41; via Asinari Bernezzo 134; via San Secondo 46; via Rivalta 56/d; via Tunisi 99; via Giolitti 7/c; corso Regio Parco 38; via Foligno 69; corso Orbassano 216; corso Maroncelli 28; corso Giulio Cesare 118; corso U. Sovietica 397. Di sera (19,30-21,30): piazza Galimberti 7; via Foligno 69; via Sempione 112; via San Remo 37; via Sacchi 4; corso Traiano 73; corso Francia 1/bis. Di notte (19,30-9): corso Belgio 151/B; via Nizza 65; corso Vittorio Emanuele II 66; piazza Massaua 1. Informazioni: www.farmapiemonte.org L’angolo rattoppato Centro Rivoluzione viabilità in piazza Statuto La facciata rischiava di perdere i pezzi ma la toppa nera rovina la facciata storica Potenziate le corsie per i bus e le telecamere anti “invasioni” San Donato ANDREA ROSSI Due nuove vie riservate al trasporto pubblico e cinque nuovi varchi per evitare a chi non può l’ingresso in Ztl, con telecamere di ultima generazione. Da adesso in poi non sarà più possibile alle auto senza permesso passare in piazza Statuto, tra corso San Martino e la parte centrale della piazza, e in via Valperga Caluso direzione ferrovia, ovvero quella corsia che dal primo ottobre scorso è riservata ai mezzi pubblici. In entrambi i casi, oltre al divieto di accesso, il Comune installerà occhi elettronici per sanzionare i trasgressori. Le telecamere verranno installate su corso San Martino e all’incrocio tra via Valperga Caluso e via Saluzzo. La scuola con la toppa “Una facciata storica rovinata da due anni” FABRIZIO ASSANDRI I varchi Ztl La giunta di ieri ha dunque deciso, su proposta dell’assessore alla Viabilità Claudio Lubatti, di potenziare il sistema di controllo di vie e corsie riservate al trasporto pubblico nella Ztl centrale e di istituire due nuove aree riservate al transito dei mezzi pubblici. Oltre a piazza Statuto e via Valperga Caluso sono stati previsti altri tre varchi con telecamere di sorveglianza: in via Milano, all’angolo con via 4 Marzo, all’incrocio tra via Rossini e via Verdi e in via Accademia Albertina all’angolo con via Mazzini. I nuovi dispositivi consentiranno di sostituire alcune Con i fondi del governo I fondi per cambiare la viabilità in piazza Statuto sono del ministero dell’Ambiente e provengono anche dagli avanzi di vecchi ribassi di gare d’appalto. Previste anche sostituzioni di telecamere Ztl apparecchiature obsolete e non più funzionanti alla perfezione evitando così che queste vie e corsie riservate vengano percorse - nonostante il divieto - da chi proviene dalle strade che le incrociano, con tutte le difficoltà e i rallentamenti generati sulla circolazione di tram e autobus. Il finanziamento L’investimento verrà finanziato con fondi del ministero dell’Ambiente e con gli avanzi di vecchi ribassi di gare d’appalto. E non si esaurisce qui: con il passare del tempo il livello di precisione delle telecamere che sorvegliano la Ztl diminuisce. Di qui la necessità di manutenzioni e sostituzioni delle apparecchiature, esigenza che fa a pugni con la mancanza ormai endemica di risorse. Attualmente i varchi a presidio della zona a traffico li- mitato sono 37. Sono tutti dislocati sull perimetro - corso Vittorio Emanuele, corso Cairoli, corso San Maurizio e Regina Margherita, corso Palestro più alcune interne (via Pietro Micca, via Roma, piazza Emanuele Filiberto, via XX settembre. Diventeranno 42, e le cinque nuove telecamere - a parte via Valperga Caluso e piazza Statuto - saranno piazzate all’interno della zona vietata. Si presenta con grosse macchie color pece la facciata della scuola Boncompagni di via Vidua. Il Comune ha tamponato la facciata storica, che rischiava di perdere pezzi, con un materiale bituminoso, applicato sui mattoni che spuntano dall’intonaco. I cornicioni pericolanti sono stati staccati e non sostituiti. «Doveva essere una misura provvisoria prima della ristrutturazione promessa: invece è così da due anni» dice il preside Salvatore Novello, che ha spedito una lettera alla Soprintendenza per protestare contro il degrado. La risposta è stata che è il Comune che deve attivarsi. Lo prevede una legge, richiamata dalla Soprintendenza, la 42 del 2004, che obbliga gli enti pubblici a conservare i beni culturali di loro pertinenza. Dove per conservazione si intende anche manutenzione e restauro. Un problema non solo di estetica per la scuola, un’elemen- tare frequentata da 300 bambini. «Viviamo questa situazione come un disagio – continua il preside – una scuola brutta è una scuola in cui si vive peggio. Non possono lasciare la facciata in quelle condizioni così a lungo: non ci si può limitare a interventi tampone». La scuola è stata costruita a partire dal 1880, ampliata nel 1926, un edificio a U affacciato su via Vidua, via Le Chiuse e via Galvani. È anche citata nel libro Cuore di De Amicis. «Chiunque passi da lì vede una struttura fatiscente, degradata – dice la vicepreside Luisa Gullino – quei rattoppi orrendi danno una brutta immagine della scuola e una generale impressione di insicurezza. In trent’anni che insegno qui mai nessuno ha messo mano alla facciata». Non solo. «Anche i vetri vanno sistemati, diversi sono rotti». Dal Comune spiegano che quest’anno sarà redatto un progetto di restauro della facciata. L’intervento non partirà subito, ma solo quando “si troveranno i fondi necessari”. Madonna di Campagna Santa Rita San Paolo Morto il viceparroco Oggi il funerali Arrivano i cantieri in via Monfalcone “L’arredo urbano rende pericolosa la rotonda” PAOLO COCCORESE Questa mattina il quartiere saluterà per l’ultima volta padre Fulgenzio Gottin, il viceparroco della chiesa di Madonna di Campagna, scomparso all’età di 85 anni. Camera ardente dalle 8 alle 9,30 all’ospedale Maria Vittoria e funerale alle 10 nella parrocchia di via Cardinal Massaia, dove è rimasto per 36 anni consecutivi. Padre Fulgenzio è una figura storica di questo borgo di periferia. Nato in via Venaria, figlio di una delle numerose famiglie venete arrivate in città all’inizio del secolo scorso, la sua ordinazione risale al Padre Fulgenzio È morto padre Fulgenzio Gottin, aveva 85 anni 1952. Persona umile e cordiale si è occupato fino all’ultimo dell’ufficio parrocchiale, dell’accoglienza delle persone bisognose e dei malati. “Si è fatto apprezzare per la sua semplicità e per il suo modo di fare poco appariscente”, dicono dal quartiere che per anni ha girato, strada per strada, per benedire le abitazioni. CHIARA PRIANTE Dopo l’esposto e l’articolo de La Stampa sono arrivati gli operai in via Monfalcone. Non bastava neanche più il termine «groviera» per definire la strada, un tappeto di buche, salti, saliscendi. E’ per questo che a metà febbraio era partito un esposto per denunciare la situazione della via, tra le più frequentate di Santa Rita. Il Comitato Strade e multe di Torino, a cui ogni giorno arrivano decine di segnalazioni, aveva deciso di procedere con le maniere forti anche perché a lanciare un appello, erano stati gli autisti Gtt. Sulla stra- DIEGO MOLINO da passano due linee di bus. «Per i passeggeri è come andare sulle montagne russe, gli autisti non se la passano meglio». Ma non andava bene neanche alle automobili, obbligate a rallentare per non fare salti bruschi. Ieri sono arrivati gli operai. Transenne e tutti al lavoro per rimettere a posto il tratto tra corso Siracusa e via Reni. «Quella rotonda è pericolosa, la visuale è scarsa e il rischio di incidenti è molto alto»: l’allarme, lanciato dal comitato InSicurezza Stradale, riguarda gli ultimi interventi realizzati in piazza Marmolada. Da un mese sono state posizionate alcune piramidi di cemento, a scopo ornamentale, sulle isole che delimitano tutta la rotonda. Un accorgimento pericoloso, perché dall’interno non si vedono bene i veicoli che arrivano dalle strade laterali. «Anche di notte è difficile distinguere i fari delle auto. Senza contare che, in caso di incidente, un motociclista rischia di finire proprio contro quelle piramidi». La situazione non migliora tutto intorno: i passaggi pedonali rialzati versano in cattive condizioni, diversi cubetti di porfido sono staccati dalla pavimentazione e il rischio d’inciampo per i pedoni è frequente. T1 CV PR T2 LA STAMPA MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 etropoli Metropoli .51 . Per le vostre segnalazioni [email protected] Pino, riaperta la Panoramica Settimo, aggredito tabaccaio A quattro mesi dal crollo del muraglione, la Panoramica per Superga è stata riaperta al traffico di auto e biciclette. A pagare i lavori di consolidamento sono stati gli stessi privati che abitano sulla cima della collina. [F. GEN.] Alessandro Rosato, 47 anni, titolare della tabaccheria-ricevitoria di via Italia 34, verso le 13 è stato picchiato e rapinato da tre malviventi mentre stava andando a depositare l’incasso di 35 mila euro. [D. AND.] Rivalta 15 Appalti, blitz della Finanza Terremoto in Comune mila euro La ragazza ha raccontato prima di essere stata ricattata, poi,di essersi ammalata Sequestrati i faldoni di una gara del 2010, lavori per 2 milioni e mezzo Alpignano MASSIMO MASSENZIO Finta malata di cancro deruba il “fidanzato” sedotto sul web Blitz della Finanza a Palazzo civico per acquisire documenti relativi a un appalto da oltre 2 milioni di euro per opere di urbanizzazione nella zona di via Alfieri. In base ai primi riscontri si dovrebbe trattare di una gara indetta nel 2010, due anni prima dell’insediamento dell’attuale amministrazione, e già nei mesi scorsi i baschi verdi della tenenza di Orbassano si erano presentati in Municipio per ottenere le prime informazioni. Questa volta, su delega del pm Stefano Demontis, i militari hanno sequestrato diversi faldoni e perquisito gli uffici e l’abitazione di un dipendente. Per ora nessun nome è iscritto nel registro degli indagati. PATRIZIO ROMANO Terremoto in Comune L’arrivo dei finanzieri in Municipio ha creato scompiglio fra il personale: «Non ero presente e dell’inchiesta non so ovviamente nulla, se non che riguarda documenti relativi alle passate legislature», ha precisato il sindaco di Rivalta, Mauro Marinari. «Ovviamente, per la tranquillità dei dipendenti e il buon andamento degli uffici, ci auguriamo che tutto si concluda in fretta e, soprattutto, senza conseguenze». Esposto anonimo L’indagine della Procura torinese potrebbe essere collega- Perquisita la casa di un dipendente comunale Nessun iscritto nel registro degli indagati, ma il blitz di ieri in Comune ha creato comunque una certa apprensione. Il sindaco Mauro Marinari: «So solo che l’inchiesta riguarda atti della scorsa legislatura» ta a un esposto anonimo, giunto a Palazzo civico nel 2010 e indirizzato all’intero consiglio comunale rivaltese. Il documento denunciava presunte irregolarità relative alle procedure utilizzate per indire un appalto da 2 milioni 400 mila euro per la creazione di sottoservizi e strade nella zona di Prabernasca. L’intervento, precedentemente approvato in consiglio come Pec – Piano ese- cutivo convenzionato – nel 2007, riguardava decine di piccoli lotti agricoli divenuti edificabili. Ma, ad oggi, complice la crisi del settore edilizio, sono davvero pochi i terreni sui quali si è davvero costruito. I lavori di urbanizzazione, però, sono stati eseguiti e, secondo la denuncia anonima, le procedure utilizzate per l’appalto avrebbero favorito alcune imprese, danneggiandone altre. Faldoni sotto sequestro Un’ipotesi tutta da dimostrare che ora è al vaglio degli investigatori, coordinati dal colonnello Edmondo Massa. I finanzieri hanno acquisito i contratti stipulati con le aziende coinvolte, poi la perquisizione nell’abitazione di un dipendente comunale. Nelle prossime settimane tutti i faldoni sequestrati verranno passati al setaccio per accertare eventuali irregolarità. Lui pensava di aver trovato l’amore. Lei pensava a spillargli soldi. Questa la triste storia di Marco, 27 anni, di Alpignano, un giovane con problemi psicologici e una piccola pensione di invalidità. Cinque anni fa incontra in vacanza una ragazza, S. L., sua coetanea. Da allora si scrivono e si telefonano. Sempre più spesso. Per lui, con pochi amici ed uno stile di vita che gli riserva rare uscite da casa, sentirla o scriverle diventa quasi la sua ragione di vita. Fino a quando lei non inizia a chiedergli soldi. Negli sms e nelle mail gli parla del suo finto disagio e anche di una grave malattia. E lui la aiuta con amore. La svolta avviene più o meno nel dicembre scorso, quando la donna gli racconta di essere ricattata da alcune persone. Vogliono soldi, tanti soldi. E Marco le regala un bancomat PostePay ricaricabile. Lui mette i soldi, lei li preleva. Non basta. Dopo i ricatti fasulli arriva anche la malattia. S. L. sostiene di avere un tumore. Nulla di operabile in Italia, l’unica soluzione per salvarsi è affrontare le spese di un viaggio a Londra. E Marco mette ancora mano al portafogli e l’aiuta. Non solo, le regala anche una scheda telefonica che lui ricarica regolarmente per poterla sentire. Alla fine pare abbia sborsato qualcosa come 15 mila euro, per salvare il suo amore. Tutto fino a quando suo padre non si accorge che il conto in banca si assottiglia. I prelievi, di 400 o 500 euro, sono costanti anche più volte in settimana. E così lo convince ad andare dai carabinieri. Lì racconta la sua storia d’amore e soprattutto dei soldi. Ma per sporgere denuncia ci vuole tutta la pazienza del genitore e dei militari. Perché per Marco lei è la sua «principessa». Vederla trasformata in arpia attenta solo ai suoi soldi è stato un dolore. Anche perché l’incantesimo si è rotto senza neanche un bacio. Venaria Maserati apre il nuovo show room GIANNI GIACOMINO Oggi, a due passi dallo Juventus Stadium e dalla Reggia di Venaria, viene inaugurata la nuova sede del prestigioso brand Maserati. In corso Garibaldi 187 aprirà i battenti uno show rooom esclusivo, il primo nel nord ovest esclusivamente dedicato al marchio del Tridente, un’eccellenza italiana riconosciuta da tutti. Perché, nel mondo, ci sono vetture e poi ci sono le Maserati, una sintesi unica di prestazioni e comfort, altissima tecnologia e cura artigianale ai massimi livelli, prestigio e valore. Dietro a questa nuova e affascinante avventura c’è «For- za», il concessionario ufficiale Maserati per il Piemonte, la Liguria e la Valle d’Aosta. Dal mese di febbraio «Forza» è entrata a far parte di Intergea, Gruppo che ha costruito la sua credibilità a livello nazionale sulla capacità di soddisfare ogni tipo di esigenza, proponendo un ventaglio di servizi completo che va oltre la semplice commercializzazione di automobili. Oggi Intergea parte con una nuova sfida. Una sfida che si chiama Maserati, sintesi unica di prestazione e comfort, altissima tecnologia e cura artigianale. Come sempre, lo showroom di Venaria sarà un luogo di eccellenza, come le auto che ospita, dove creare una relazione privile- giata con il mondo Maserati, toccare con mano in anteprima i nuovi prodotti, essere informati sulle attività organizzate per i Clienti e, perché no, conoscere altre persone che Oggi l’inaugurazione tra gli ultimi lussuosi modelli del tridente, accessori e gadget amano le auto di assoluto prestigio come le Maserati. Che hanno trovato la loro casa a Torino, con il nuovo stabilimento di Grugliasco, inaugurato nel gennaio dello scorso anno. Un polo di eccellenza che, nel 2013 ha sfornato 11mila vetture Maserati di fascia elevatissima, mentre è previsto che, per il 2014 ne vengano prodotte addirittura 40mila. Nel 2015 dovrebbe poi arrivare la produzione del Suv Levante Maserati a Mirafiori e di un’altro modello Top. Ma non bisogna dimenticare il primo motore diesel Maserati che ruggirà sotto il cofano della «Ghibli», un tremila di cilindrata, capace di erogare 275 cv di potenza (in Italia sarà anche disponibile la versione a 250 cavalli). Lo stesso motore che monta il modello Quattroporte. Entrambe le due Maserati possono poi contare sulla versione con quattro ruote motrici. Nel nuovo centro di Venaria non ci saranno solo automobi- L’interno del nuovo spazio Maserati aperto in corso Garibaldi li, ma anche tutti gli accessori e i gadgets con marchio Maserati: maglie, cravatte, scarpe, cappellini, e poi anche gioielli. Per oggi l’appuntamento è fis- sato alle 18,30. Intorno al buffet e ai gioielli del Tridente ci saranno ospiti di prestigio, clienti affezionati, anche alcuni ex giocatori della Juventus. T1 CV PR T2 MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 LA STAMPA 52 T1 CV PR T2 LA STAMPA MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 In città .53 . incittà LA STAMPA Società cultura & spettacoli LETIZIA TORTELLO A spasso per Torino C osì ti restauro un Fontana da 6 milioni di euro. Le rughe, prima o poi, arrivano per tutti. Anche per le opere d’arte contemporanea del secolo scorso. Per «Concetto spaziale» di Lucio Fontana, pezzo unico al mondo, scultura rara nella produzione dell’artista delle celebri tele, non è bastata «una verniciatina e via». Il lifting per salvare l’opera dalla ruggine è stata una vera e propria sfida di ingegneria dei materiali. Non sono stati sufficienti gli storici dell’arte o i restauratori tout court. Per questo capolavoro concettuale, che fa parte dal 1965 delle collezioni della Gam, ci sono voluti due ingegneri docenti del Politecnico, più il lavoro di mesi di un team di professionisti dell’aerospazio. Chissà se Fontana avrebbe mai immaginato che sulla sua scultura, fatta per stare nell’erba, avrebbero tribolato progettisti dei cieli, per non lasciare andare in rovina una pietra miliare di storia dell’arte. La scultura Il disco giallo, realizzato nel ‘52 dal fondatore del Movimento Spazialista, riprende la poetica di Fontana: una scultura in metallo, composta da tagli e buchi, che dividono la superficie della lamiera in ferro. E il ferro, si sa, si ossida. «Sembra un’opera robusta, invece è delicatissima – spiega Virginia Bertone, conservatrice della Galleria d’Arte Moderna –. Per ogni puntino di vernice che salta, s’infiltra l’umidità e rischia di compromettersi in fretta l’intera copertura di colore». Anche perché il Musée d’Art Moderne di MAURIZIO TERNAVASIO Metamorfosi recente di via Milano È L’opera si era «ossidata» Il disco giallo, realizzato nel ‘52 dal fondatore del Movimento Spazialista, riprende la poetica di Fontana: una scultura in metallo, composta da tagli e buchi, che dividono la superficie della lamiera in ferro La storia Il restauro del capolavoro si fa dal carrozziere Una scultura di Fontana “riparata” dai tecnici dell’aerospazio «CONCETTO SPAZIALE» L’opera che appartiene alla Galleria d’Arte Moderna risale al 1952 Parigi ha richiesto l’opera, per la prima mostra antologica su Fontana nella capitale francese, che aprirà il 25 aprile fino a fine agosto. Quasi una maledizione, quella di questo «Concetto spaziale». La Gam è già al secondo restauro: il precedente, del 1987, era stato condotto senza troppi crismi, e non si conservano campioni originali. «Un anno e mezzo fa, da Parigi, ci hanno sollecitato questa scultura, che farà da fulcro alla sezione sugli anni ’50 della mostra», continua Bertone. Secondo intervento Il precedente, nel 1897, era stato condotto seguendo criteri meno scientifici Qui Parigi Il museo civico della capitale francese si è reso addirittura disponibile a finanziare (poche migliaia di euro, ma è già qualcosa) parte del restauro, costato 15 mila euro, pagato provvidenzialmente da privati, gli Amici della Fondazione Torino Musei. Mecenati fedeli e preziosi della Gam. Verrebbe da chiedersi se non sia un eccesso il gran lavoro dietro un’opera che, di per sé, sembra impossibile che valga 6 milioni di euro. Tant’è. E vista la preziosità (e le pressioni della compagnia assicuratrice, molto preoccupata che il restauro potesse danneggiare la scultura), la Gam ha sudato sette camicie per trovare il soggetto giusto per il lifting. La scelta è ricaduta sull’azienda Pct Painting di Collegno, ditta specializzata nello studio delle verniciature degli aerei. I loro clienti sono i marchi più famosi di velivoli che circolano per i nostri cieli. Stavolta, ad assegnare la commessa è stato un museo di arte contemporanea. Cosa c’entrano le temperature spaziali con il Fontana? «Ci siamo avvicinati all’opera con grande apprensione – dice Alex Demichele, responsabile del controllo qualità dell’azienda – perché non si conosceva la procedura da adottare per operare su quella superficie». Il processo La scultura doveva subire tutti i trattamenti della lavorazione dei materiali metallici: abrasione della vecchia vernice, riverniciatura con prodotti zincanti, per proteggere il ferro, infine la passata di giallo. Già, quale giallo? Fontana non ha mai lasciato scritto che punto di colore ha usato. «Uno spettrofotometro ha individuato la tinta: il Ral 1023 – puntualizza il restauratore, Stefano Lanuti –. I docenti del Politecnico Ugues e Marino ci hanno suggerito come effettuare la spolveratura, cioè l’abrasione, con una polvere di gusci di noce ad aria compressa, per non rovinare il ferro». Ferro passato, poi, attraverso alti forni e cabine che di solito ospitano pezzi di aeroplani. «Ogni fase – precisa uno dei titolari della Pct, Francesco Lasaponara – è stata misurata al micron, per non alterare lo spessore della scultura». A detta degli esperti, sembra che questo restauro sia risolutivo. Per un’opera d’arte da 6 milioni, che sarebbe diventata, lentamente, un cumulo di lamiere arrugginite. sempre stata caotica, rumorosa, inquinata, tanti tram e auto e in più le insidie della vicina Porta Palazzo da cui nasce, per poi morire nella piazza del Municipio prima di diventare la più rassicurante via San Francesco d’Assisi. Tutto ciò sino a quando, più o meno 15 anni fa, qualcuno ha deciso che via Milano dovesse venire chiusa al traffico privato e in pratica restituita alla città. Prima, invece, era la strada preferita (lo dice il toponimo) da coloro che, provenendo da Milano, si dirigevano verso il centro: in poche parole, l’ideale proseguimento di corso Giulio Cesare. Ora s’è fatta più elegante e godibile, e chi la percorre a piedi può godere la vista di angoli, negozi e particolari del tutto inaspettati. Chiesa di San Domenico e viuzze medievali su tutti. Una volta (sino a metà dell’800), quando si chiamava via Italia, esisteva anche una piazza porticata disegnata dallo Juvarra, detta piazza della Frutta per il tipo di commercio ambulante che vi si svolgeva, coincidente con lo slargo di piazza della Repubblica (ora parte integrante della piazza) che confina con l’inizio della via. In epoca medievale via Milano era stretta e tortuosa; verso la metà del ‘700 Carlo Emanuele III provvide ad ampliarla e a rettificarla per renderla simile a quella attuale. Poi divenne Milano per ricambiare i milanesi del dono che fecero alla nostra città di un monumento in onore dell’esercito sardo. Nei pressi di piazza Milano esisteva una porta detta prima San Michele e poi Vittoria, perché nei pressi si combattè la famosa battaglia del 1706 tra Piemontesi e francesi. Nel 1699, quando fu chiusa l’antichissima porta Palatina di chiara origine romana, l’ex porta San Michele assunse il nome di porta Palazzo: ecco scoperto l’arcano del nome del più ampio mercato all’aperto d’Europa. T1 CV PR T2 54 .In città alle 16 STAMPA .LA MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 Feltrinelli Express Studio Ph22 Circolo della Stampa Dal Festival alla sua “Verità” In bilico sul filo del documentario Piccole serate e giovani talenti Vincitore della sezione «Nuove Proposte» al Festival di Sanremo con «Nu juorno buono», Rocco Hunt è il rapper rivelazione dell’anno con 25 milioni di visualizzazioni su YouTube: alle 16 incontra il pubblico alla Feltrinelli Express (Porta Nuova) e firma le copie del suo primo album «A verità». alle 18 EMANUELA M INUCCI Inizio alle 18 delle «Movie Tellers - Storie di cinema» di Piemonte Movie nello Studio PH22 a Moncalieri (via Santa Croce 22), fino a luglio ogni mercoledì: oggi intervengono Fredo Valla e alcuni giovani registi di L’Aura Scuola di Ostana per presentare il documentario corale «Corpi in bilico» su un’idea di Giorgio Diritti e Fredo Valla. alle 21 Giovani talenti i protagonisti del concerto alle 21 de «Le Petites Soirées» al Circolo della Stampa (corso Stati Uniti 27), dedicato alle musiche di Chopin, Ravel, Haydn, Liszt e Rachmaninoff. Interpreti Vittoria Berta e Giovanni Ziggiotto, al pianoforte a quattro mani, e alla tromba Simone Morellini. Letture di Grazia Audero. I protagonisti in «tribunale» M a chi è stata mai Artemisia? Com’era la donna, la figlia, la compagna Artemisia? Ma, soprattutto, com’era l’artista, la giovane dal corpo violato diventata coraggiosa eroina del femminismo moderno? Qualche dato è certo: Artemisia Gentileschi è nata a Roma l’8 luglio 1593 e morta a Napoli sessant’anni dopo. Sicuro è anche che è stata una delle più grandi pittrici italiane di scuola caravaggesca. Tutto ciò anche se dopo averne ammirato l’autoritratto esposto a Palazzo Madama, forse si capisce già tutto. Perchè in quello sguardo c’è una fierezza amara. Come se nei suoi occhi (molti pensano si tratti di un autoritratto) si leggesse la crudeltà della violenza subita da Agostino Tassi, pittore amico del padre e anch’egli artista. Uno stupro che Artemisia denuncerà, diventando discussa icona su cui dividersi: da una parte i tifosi della donna oltraggiata che ha avuto la forza di urlare il suo talento. Dall’altra i nemici, che la ritenevano donna di facili costumi con il gusto per la bugia e la calunnia. Se l’arte diventa thriller Per saperne di più basterà sedersi sul banco dei giurati stasera a Palazzo Madama, per assaporare come la storia e l’arte possano essere raccontati al ritmo palpitante del thriller. Lì andrà in scena «Il processo di Artemisia» processo-show tratto dal format «Personaggi e protagonisti-Incontri con la Storia» a cura di Elisa Greco. Un dibattimento in piena regola, con oratori d’eccezione e pm in carne e ossa. Il pubblico ministero sarà il magistrato Stefano D’Ambruoso («devo fare il pm ottuso e misogino, che fatica»), la difesa toccherà al deputato Giovanni Monchiero («so tutto di lei, saprò tenerle le parte») e ad Anna Simioni, mentre la protagonista, Artemisia Gentileschi, sarà impersonata dalla giornalista Giovanna Milella («indosserò costume e parrucca, dovrò somigliarle il più possibile»). Anche il testimone non sarà un personaggio qualunque, si tratta di Suor Giuliana Galli componente del Consiglio generale della Compagnia di San Paolo («affronto questo ruolo con grande interesse, mi sono ben documentata e poi la sua storia come donna è avvincente»). Sul banco più alto, quello del presidente della Corte, il politico Franco Debenedetti che pronuncerà la sentenza finale, somma del giudizio popolare e della Corte. L’idea della fondazione Un processo emozionante che ci rispedirà indietro nel tempo di quattro secoli, trasformando in performance l’arte facendola rivivere sul serio, dimostrando che dietro un capolavoro (anche di vita, non L’imputata L’accusa La difesa Il presidente La testimone Mi hanno subito riconosciuto di aver subito violenza, non ho calunniato nessuno Artemisia meritava di andare a processo perché si ribellava al sistema di potere È stata una donna di successo in campi riservati ai maschi attirando aggressività Il vero protagonista di questo processo non è Artemisia ma la pittura Era una donna con una coscienza sua e portava avanti un proprio disegno Giovanna Milella Stefano Dambruoso Giovanni Monchiero Franco Debenedetti Suor Giuliana Galli Palazzo Madama La prima femminista d’Italia torna davanti ai giudici Dopo quattro secoli si rifà a teatro il processo ad Artemisia Gentileschi solo su tela) c’è una persona. L’idea è sempre sua, di Patrizia Asproni, vulcanica presidente della Fondazione Musei che s’è già inventata l’Art Speed Date con Raffaello (e poi anche con Artemisia): quindici minuti per innamorarsi di questi artisti. «E’ un modo non solo per avvicinare il pubblico ai musei e alle opere - spiega - ma anche per raccontare come può capitare che una donna, nel caso di Artemisia, diventi un’artista e dipinga opere a tratti inquietanti e sempre magnifiche». E poi c’è l’aspetto del contributo all’arte, perchè il prezzo del biglietto sosterrà l’attività di Palazzo Madama, il che fa sempre piacere. Lo show Vainscena staseraalle21 1 Il «Processo ad Arte- Artemisia come Churchill Artista appassionata, dunque, ma anche donna offesa ed eroina del femminismo moderno: questa è Artemisia, la celebre vittima di stupro protagonista della dolorosa vicenda processuale che sarà rievocata stasera, che con la sua arte è riuscita a superare i suoi tempi. «Significativo sarà il verdetto popolare oltre che quello della Corte», spiega l’autrice Elisa Greco. Il format, che ha già portato alla sbarra il trio Churchill, Thatcher e Blair prevede che i protagonisti del processo siano interpretati da professionisti provenienti dal mondo giuridico, politico e intellettuale che reciteranno a braccio. Perchè ai processi non si prova. twitter@emanuelaminucci L’autoritratto arrivato dagli Uffizi Il capolavoro di Artemisia Gentileschi arrivato dagli Uffizi ed esposto a Palazzo Madama: la Santa Caterina dipinta da Artemisia Gentileschi, una delle più note pittrici italiane misia» (che fu celebrato il 27 novembre 1612) andrà in scena di nuovo stasera alle 21 nella Sala del Senato di Palazzo Madama. Biglietto a 30 euro, per prenotazioni basta telefonare allo 011.5211788 dalle ore 9 alle 18. È possibile anche assicurarsi un posto via e-mail ([email protected]). Se ci sarà un buon seguito, spiega la curatrice Elisa Greco, potranno esserci altre performance appartenenti a questo filone a Torino. Non è detto che siano artisti, per esempio gira un nome in grado di assicurarsi un bel pubblico: John Fitzgerald Kennedy. I politici infatti sono fra i personaggi più «sfruttati» per diventare i protagonisti di questo genere di format. Ma anche Artemisia, sebbene sia un personaggio di quattro secoli fa, conserva in sè i tratti di una femminilità modernissima in grado di trasformare questo processo in uno show appassionante e dal ritmo unico. [E. MIN.] T1 CV PR T2 LA STAMPA MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 In città .55 . Per le vostre segnalazioni [email protected] alle 21 Circolo dei Lettori Teatro Magnetti Amaro Caffè Giuliano Ferrara su papa Francesco Genitori separati in cerca di se stessi Canzoni swing dedicate alla luna Confronto fra Giuliano Ferrara e il teologo Vito Mancuso alle 21 al Circolo dei lettori (via Bogino 9): l’occasione è la recente pubblicazione per Piemme del libro «Questo Papa piace troppo» scritto dallo stesso Ferrara con Alessandro Gnocchi e Mario Palmaro, un controcanto all’unanimità dei consensi per il Papa. alle 21 Separati da tempo, centrifugati dalla vita e entrambi sui cinquanta, una madre e un padre di ritrovano a dover iscrivere la figlia alle superiori: comincia così lo spettacolo «Open Day» di Walter Fontana, con Angela Finocchiaro e Bruno Stori, che alle 21 è in scena al Teatro Magnetti a Ciriè (via Cavour 28). alle 21,30 Viviana Dragani, prima voce delle Blue Dolls che spazia dal jazz al tango allo swing, porta in scena all’Amaro Caffè di via Tenivelli 20 «Moondance», un repertorio intimistico di una ventina di brani dedicati alla luna. In scena la ritmica swing di Marco Parodi, Paolo Volante, Riccardo Vigorè e Luca Rigazio. Fonderie Limone blocknotes Macbeth rinasce in versione cabaret TIZIANA PLATZER L’anello comincia con un morto e si chiude con un morto. Niente di più circolare, ma volendo c’è dell’altro, se il pubblico farà attenzione, già all’ingresso in sala dovrebbe notare alcuni sacchi bianchi, quelli che in guerra vengono utilizzati per contenere i cadaveri di vittime senza nome. A prenderla così sembrerebbe un avvio piuttosto corposo, ma l’autore rassicura, punta sul finale: «E’ incredibilmente poetico». E lo dice con una voce grata a tutta la compagnia e ai musicisti Gabriel Alvarez, regista colombiano e da trent’anni in Europa che domani alle 19,30 debutta alle Limone Fonderie con lo spettacolo «Mack is coming back», il cui sottotitolo è necessario per entrare nei quadri di scena: «Opera di Cabaret da Macbeth di Heiner Muller». Dalla Svizzera a Torino La produzione parte da Ginevra, dal Théatre du Galpon e dallo Studio d’Action Théatrale dove Alvarez lavora da tempo, Domani il debutto di «Mack is coming back» ambientato negli Anni Trenta e fa parte del progetto internazionale dello Stabile «Teatro d’ogni passione» - sarà replicata venerdì alle 20,45 - con in scena numerosi attori e musicisti italiani. Sì, sul palco ci sono musici e anche coristi: «La musica è fondamentale, scritta da un compositore italiano, Bruno De Franceschi», racconta il re- gista. «Lui lavora con me da un paio d’anni e ha composto la partitura sulla versione di Muller, che un po’ ha “tradito” il Macbeth shakespeariano, ma la storia è talmente imponente che si fa strada lo stesso: le tre streghe, il delirio di onnipotenza di Lady Macbeth e la violenza di Macbeth. Il mio Macbeth è un personaggio inizialmente ingenuo, lentamente si trasforma in un tiranno tremendo». La storia Sovrano violento assorbito da una società Anni 30, contornato da personaggi bistrati, influenzato da donne volgari e affiancato da uomini frustrati. «Mi sono ispirato al cabaret socialista tedesco dei primi decenni del ’900 e ci sono alcune parti con le musiche di Kurt Weill - prosegue Gabriel Alvarez -. Macbeth stesso è un uomo sessualmente LIBRI Cronaca nera Alle 18 presentazione del romanzo di Claudio Giacchino «Cronaca nera mon amour» edito da Robin. Con l’autore interviene Federico Audisio Di Somma. Circolo dei Lettori, via Bogino 9 INCONTRI Scott Fitzgerald Un momento di «Mack is coming back» frustrato, non a caso le protagoniste sono le donne: le tre streghe, che a turno si sdoppiano in Lady Macbeth. Come per ogni tiranno, la domanda è: qual donna ha alle spalle?». Il suo? «Una Lady che spinge a uccidere ma poi sente il peso della colpa. Invece lui, quando scopre il gusto della violenza, non si ferma più». Simbolici i sacchi bianchi sul palco. «Li vediamo spesso al telegiornale, dopo la notizia di un omicidio: lo spettacolo cerca la paura che noi abbiamo della violenza e delle pulsioni criminali». La conclusione in leggerezza lirica il regista non la svela per intero, ma cita il coro: «Quando Macbeth dice “Il mio tempo è tutto per me”, ed è così perchè lui ormai è morto, le voci rispondono: “Il nostro tempo è tutto per noi” e intendono da vivere senza uccidere”». Fonderie Limone Moncalieri, via Pastrengo 88 Tel. 011/516.95.55 Alle 18 conferenza di Ornella Pozzi dedicata alla celebre opera di Francis Scott Fitzgerald «Il Grande Gatsby». Centro Pannunzio, via Maria Vittorio 35h Cucina astratta Alle 18 conferenza a cura dell’Istituto Confucio su «La mia cucina astratta e giocosa», con l’intervento di Zhang Hongmei e Vincenzo Sanfo. Mao, via San Domenico 11 a cura di Tiziana Platzer [email protected] T1 CV PR T2 56 .In città .MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 LA STAMPA animalia A CURA DI ANTONELLA MARIOTTI Per le vostre segnalazioni [email protected] «A spasso con Fido» Whiskey si è perso Domenica alle 15, l’Enpa di Chieri organizza l’ormai tradizionale evento «A spasso con Fido per le vie del centro». Una passeggiata non competitiva di 4 chilometri per le vie del centro storico. Costo iscrizione: 5 euro a famiglia. [c. ins.] Whiskey era ospite del rifugio di Caluso, in adozione da poco è scappato vicino al ponte che da Chivasso porta verso la collina. Si è diretto nei boschi. E’ stato avvistato tra Chivasso e Castelrosso. E’ timido e pauroso. Per avvistamenti contattate il n.ro 3472975028. Iniziative “Noi che salviamo anche i topini da laboratorio” Gli animali adottati dopo una “carriera” tra aghi e farmaci FABRIZIO ASSANDRI Che fine fanno le cavie sopravvissute agli esperimenti? C’è chi se ne prende cura. Marzia B., poliziotta torinese, ha adottato ventitré topi che hanno vissuto in laboratorio. Per loro ha costruito un habitat fatto di cunicoli e percorsi a più piani grande sette metri per tre. «Ho ricreato per loro un ambiente quasi naturale, dove si può studiare la loro etologia» spiega. Le cavie hanno ricreato le dinamiche da colonia: «C’è chi si occupa di accumulare il cibo, chi tiene pulito l’ambiente, chi è incaricato dagli altri topini di sistemare il fieno su cui dormono». Alcuni topolini hanno la alopecia e un paio hanno sviluppato una forma di paralisi. «Non sappiamo se deriva dagli esperimenti - racconta Bauco – il laboratorio non ci ha detto a cosa sono stati sottoposti. Spesso le cavie, create con un dna molto simile, sviluppano queste anomalie». L’adozione delle cavie è possibile ed è legale. Si sono verificati furti e irruzioni nei laboratori da parte di animaIN FAMIGLIA «Una ragazza ha preso 24 topolini: erano spaventati e senza pelo» listi. Cinque di loro, dell’associazione Green Hill, andranno a processo a Milano per il blitz all’Università Statale lo scorso anno (alcune delle cavie «liberate» siano state adottate a Torino). La signora Marzia invece si è rivolta a un’associazione di Monza, La collina dei conigli, che ha un accordo con alcuni laboratori e università che le donano le cavie che hanno superato gli esperimenti. Se nessuno le adottasse andrebbero soppresse. Non solo topi, ma anche conigli, criceti e porcellini d’India. «Crediamo che questi animali, dopo aver contribuito al benessere dell’uomo – spiegano dall’associazione – abbiano il diritto a rifarsi una seconda vita». È quella che offre loro chi, come Marzia, li adotta. Alcuni animali vengono riabilitati. «Il mio sogno – confida – è che anche qui a Torino nasca un’associazione che si prenda cura della cavie da laboratorio: una volta accolte amorevolmente, vivono anche più a lungo». Altri servizi su www.lazampa.it Cavie e roditori Nei laboratori di sperimentazione per farmaci o cosmetici vengono usati topolini o cavie. Spesso a fine sperimentazione vengono soppressi, ma si possono anche adottare Doggy Bag Raccoltafondi conlagaradigolf 1 Torna anche quest’an- no, per la quarta volta, il trofeo «Doggy Bag». Una gara di golf che aiuterà a raccogliere fondi per creare uno spazio dedicato ad attività di pet therapy per bambini e adulti. L’appuntamento è il 12 aprile al Royal Park «I Roveri», in via Rotta Cerbiatta 24, a Fiano. Sarà una gara di solidarietà, aperta a tutti, a favore della «Doggy Bag Onlus» per finanziare il progetto. Si comincia alle 11,30 con una competizione a 18 buche a coppie, ogni squadra potrà giocare una buca con il celebre golfista Edoardo Molinari. Per iscrizioni: 011/9235550 oppure 011.9235719. [C. INS.] Dal dottore cercocasa CESARE PIERBATTISTI L’emulazione spesso è negativa sistono termini che nella nostra lingua hanno una connotazione positiva o negativa, pensate ad amore e odio, entrambi definiscono un sentimento. Talvolta invece una parola può suggerire comportamenti caratterizzati da una assoluta dicotomia; se ad esempio consideriamo il termine emulazione possiamo immaginare come si possa emulare un’azione o un comportamento positivo o negativo. Ad esempio i cacciatori sanno che un buon cane da caccia, esperto nel suo mestiere, può essere utilissimo nel trasmettere ad un giovane apprendista le sue conoscenze, così come per i pastori è indispensabile avere un conduttore del gregge capace di insegnare il lavoro ai cuccioli. Potremmo citare un’infinità di esempi positivi che coinvolgono molte specie animali. Esiste però il rovescio della medaglia, l’emulazione può anche riferirsi a comportamenti negativi. Qualche anno fa entrò in casa mia una bassotta che aveva il vizio di mangiarsi le gambe del tavolo, delle sedie e il bordo dei mobili, pensai che avrebbe imparato presto a non farlo più. Furono gli altri a imparare da lei. Chiaro esempio di emulazione negativa alla quale è difficile rimediare, come dice il proverbio, è la mela marcia che contagia l’intero cesto. Tuttavia più mi inquieta l’emulazione per ciò che ci capita di sapere attraverso i mezzi d’informazione. Avete letto delle giovane Laura Cunliffe che, in un momento di scarsa lucidità, ha infilato il proprio gatto nel forno a microonde per punirlo di aver attentato alla vita di un pesce rosso? Mowgli, non è sopravvissuto; la ragazza è stata condannata dalla giustizia inglese a quattro mesi di carcere e le è stato vietato di tenere animali per tutta la vita. Era il minimo. Ora non vorrei che questa notizia, come molte simili, potesse stimolare alla emulazione quel manipolo di imbecilli che purtroppo popolano il pianeta. E CONSIGLIERE ORDINE DEI VETERINARI DI TORINO Bax In canile per trasloco Bax ha 4 anni, incrocio golden e pastore molto affettuoso adora i bambini. La famiglia trasloca e lui rischia la gabbia. PER ADOZIONI Daniela 348/566.65.47 o 339/813.93.35 Aron Orfano e disperato Aron è sfortunato, tolto a maltrattamenti il suo papà umano è morto e rischia il canile. È dolce ed educato PER ADOZIONI Greta339/658.83.47;[email protected] KirkeBoss Stupendi abbandonati Kirk pelo lungo, Boss occhi azzurri, due stupendi fratelli di 6 anni,dolcissimi, sono stati abbandonati. MICETTI GRANATA Telfonare al num 338/664.03.60 Ninin Dolcissimo e molto triste Ninin è stato trovato ferito e magrissimo, è dolce e sempre in cerca di coccole, ama essere abbracciato e accarezzato. PER ADOZIONI telefonare 339/609.64.32 MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 LA STAMPA 57 T1 CV PR T2 T1 CV PR T2 MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 LA STAMPA 58 T1 CV PR T2 LA STAMPA MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 port Per le vostre segnalazioni [email protected] Edward Reeves del Cus Torino è stato convocato nella nazionale under 18 che affronterà la Francia l’11 aprile a Poznan per i quarti degli Europei FIRA. Il cussino (classe 1996) ha esordito in azzurro a Biella contro il Giappone come estremo e poi è passato all’apertura, suo ruolo naturale. Eddy, nato a Torino da padre inglese e mamma italiana frequenta la quarta al liceo Copernico alternando lo studio all’Accademia Federale torinese che, si vede, sta dando i suoi primi frutti. «Sono felice, soddisfatto e stupito – è il suo commento- non lo avrei mai pensato ad inizio anno». [r.sir] Una vittoria dei sacrifici Pattinaggio artistico La rinascita di Giada Conquista il pass per i Mondiali Sul ghiaccio del Gardena Spring Trophy, Giada Russo chiude in bellezza una stagione iniziata non certo nel migliore dei modi. Il terzo posto finale dietro le giapponesi Satoko Miyahara (considerata in patria l’erede della campionessa iridata Mao Asada) e Miyabi Oba è la dimostrazione che sulla promessa torinese del pattinaggio artistico si può continuare a scommettere. A Selva Gardena la 16enne atleta dell’Ice Club Torino conquista la medaglia di bronzo facendo registrare la sua miglior performance, con un punteggio complessivo di 131,23, ottenendo così il pass per partecipare ai Campionati del Mondo senior. Non si tratta di un passaggio automatico: saranno i selezionatori della nazionale azzurra a dover scegliere, ma intanto dal week end appena passato Giada ha tutti i requisiti necessari. Per dirla con le parole del suo allenatore Edoardo De Bernardis «ora ha il passaporto», non resta che offrirle il biglietto. Nella sua esibizione la Russo ha chiuso quattro salti tripli, con un grado di esecuzione positivo, e due doppi Axel; premiate dai giudici anche le trottole e la sequenza di passi. Un risultato che Miglior punteggio Giada Russo, 16 anni, dopo le delusioni del campionato italiano ha ritrovato la buona forma a Gardena realizzando la sua miglior performance stagionale Michela Fiorentini, primo anno da juniores, ogni giorno fa avanti e indietro da Casale Monferrato per allenarsi a Torino Judo L’impresa di Michela agli Italiani junior “Non ho più paura” MARCO BOBBIO dà nuove conferme sulla crescita della pattinatrice subalpina, dopo un inizio di stagione balbettante in cui non è riuscita a confermare il podio conquistato lo scorso anno agli Italiani, con un quinto posto finale (127,43) dal sapore decisamente amaro. I primi segnali di ripresa si erano già avuti a febbraio all’Helmut Seibt Memorial di Vienna, gara internazionale di prestigio, dove era arrivato un altro podio, ma ser- Sport Cronaca .59 A CURA DI SILVIA GARBARINO Rugby, il cussino Revees con la nazionale U18 OSCAR SERRA . viva una conferma, giunta con le esibizioni di sabato e domenica scorsa. Nella stessa gara buone notizie anche da Marta Castagno, che grazie all’esecuzione di due doppi Axel ha ottenuto i requisiti per passare dalla categoria Juvenile a Junior e per il più giovane della compagnia, Jacopo Nierop, classe 1992, caschetto biondo e talento cristallino, ormai in procinto di entrare a far parte della nazionale azzurra. «Se vuoi ottenere otto, devi prepararti da dieci». È questa la filosofia di vita, a scuola ma non solo, di Michela Fiorini, del Centro Sportivo Torino, sedici anni tra pochi giorni. Ed è grazie a questo impegno e a questa costanza che è riuscita a vincere, lo scorso fine settimana, il campionato italiano di judo juniores. La dimensione dell’impresa è data dal fatto che poche settimane fa aveva già vinto il titolo cadetti e che in questa occasione combatteva con ragazze di cinque anni più grandi di lei. Che a quell’età, equivale a un mondo. «Il primo incontro non è stato facile – racconta –. Ero in ansia, era la mia prima gara tra gli juniores: sono sali- ta sul tatami con grande grinta, tanto non avevo niente da perdere». Difatti, ci ha messo appena 40 secondi a piazzare un ippon (il ko del judo) a Michela Minerva. «Quel successo mi ha tranquillizzato – spiega –. Se sei preparato vai dove vuoi». Così ha poi battuto Michela Friso, Desiré Rossetto («Anche se fisicamente è stato impegnativo») e in finale la compagna di palestra Elisa Adrasti: «Lei ha iniziato molto aggressiva, poi la sua grinta mi ha caricato». Dopo anni di piazzamenti, in questo scorcio di 2014 Michela ha già conquistato tre ori: «Ho sempre avuto paura di perdere, di deludere maestro e genitori: adesso invece ho voglia di vincere e molta più fiducia nelle mie capacità». Dopo qualche anno di danza («Ma con le altre ragazze non legavo, tornavo a casa in lacrime»), i genitori (anche essi con un passato nel judo) l’hanno portata in palestra e da lì non è più uscita. Per lo sport sopporta sacrifici enormi: «Abito a Casale Monferrato e mi alleno tutti i giorni a Torino. Quando esco da scuola prendo il pullman, arrivo in palestra, mi alleno, studio, mi alleno di nuovo e poi, verso le 21,30, mi passa a prendere mio padre e a mezzanotte sono a letto. Per ora, sono ripagata dai risultati». Il suo primo posto è stato decisivo per la vittoria a squadre femminile del Centro Sportivo Torino davanti a Banzai Roma e Akiyama Settimo mentre tra i ragazzi la palestra di Pierangelo Toniolo si è imposta davanti a Airon Judo e Dojo Equipe. Sci Atletica Marsaglia senza limiti oro in supercombinata Prime gare all’aperto Corse di riscaldamento Brillano Oberto e Sottile in attesa del GP Mirafiori Matteo Marsaglia continua a raccogliere soddisfazioni in questo finale di stagione sugli sci. Ai Campionati italiani in corso di svolgimento a Santa Caterina di Valfurva, l’azzurro dell’Esercito ha raccolto ieri prima il bronzo nella discesa libera vinta a pari merito da Peter Fill e Werner, salendo quindi sul gradino più alto del podio nella supercombinata: sabato, lo stesso Marsaglia aveva vinto l’argento in gigante. In campo femminile, analoga soddisfazione anche per Camilla Borsotti (CarabinieriBardonecchia): terza nella libera vinta dalla Stuffer e pri- ENRICO ZAMBRUNO Matteo Marsaglia ma in supercombinata davanti a Francesca Marsaglia e Federica Brignone. Infine, nelle finali nazionali del Trofeo «Pinocchio sugli Sci», il gigante della categoria Cuccioli 1 (nati nel 2003) è stato vinto da Margherita Becere (Lancia). [D.LAT.] E’ cominciata allo stadio Nebiolo la stagione delle prove multiple. Sulla pista torinese si è svolta la prima tappa del Grand Prix Regionale all’aperto, con il triathlon per i cadetti e il tetrathlon per gli assoluti. Nella gara senior femminile il successo è andato a Laura Oberto dell’Atletica Canavesana, impegnata nei 200, 100 ostacoli, getto del peso e salto in alto, che ha totalizzato 2761 punti, 33 in più di Silvia Nicola dello Zegna. Per la Oberto la miglior prestazione tecnica della giornata è stata quella ottenuta nei 200, Ippica chiusi in 25”64; per lei poi 15”68 sui 100 ostacoli, 1,54 metri nel salto in alto e 9,73 metri nel peso, quest’ultimo a 13 centimetri dal primato personale. Andrea Carioti invece, al primo anno nella categoria juniores, chiude con 2769 punti. Per il portacolori dell’Atletica Piemonte ottimo miglioramento di due decimi nei 100, terminati in 11”44. Successo anche per il compagno di club di Carioti, l’under 23 Davide Sottile, che comincia la sua stagione outdoor più che bene realizzando tre primati personali (100 in 11”76, 400 in 53”24 e 6,76 nel lungo) sulle quattro specialità disputate e chiudendo con 2755 punti. ALMA BRUNETTO Aprile è un mese di gran fermento per l’ippica torinese. Ritornano le corse infrasettimanali, ma soprattutto i Gran Premi e il primo è in programma domenica con il Società Campo di Mirafiori, un miglio spettacolare con la sfida tra i big d’Italia come Mack Grace Sm, Napoleon Bar, Pascià Lest. La riunione di oggi, inizio alle 15,05, sarà interessante per indovinare la cinquina. Ai nastri di partenza saranno in 13 sulla distanza del miglio e i riflettori saranno puntati su Roberto Andreghetti in compagnia di Ramadam Jet, che Pascià Lest, in gara oggi parte con il n. 13. Altri outsider sono rappresentati dalla scuderia Toniatti, che mette sull’anello di Vinovo, Rick del Duomo e Redford Trgf. Un’altra protagonista sarà il n. 10 Rugiada del Rio, interpretata da Andrea Guzzinati, reduce dalle corse di Vincennes. Il premio Tripoli, 6ª corsa in programma, vedrà il ritorno in pista di Singapore, allenato da Marco Smorgon. T1 CV PR T2 60 .Dove andiamo .MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 Musei ACCADEMIA ALBERTINA - PINACOTECA (Via Accademia Albertina 8; tel. 011/0897370).dom-lun 10-18, mar-sab 14-18, mer chiuso. Fino al 13 aprile la mostra «Nato Frascà, la Mente mente» . Visite guidate (sovrapprezzo 2 euro) sab ore 16; dom e festivi ore 11 e 16. A... COME AMBIENTE (cso Umbria 90, tel. 011 0702535). Sab-dom 14-9, ultimo ingresso alle 18 ARCHIVIO DI STATO (p. Castello 209, telefono 011 540382). Sala studio di piazza Castello e via Piave 21, orario: lun-ven 8-18,30, sab 8-14. ARCHIVIO STORICO DELLA CITTA’ (vira Barbaroux 32, telefono 011 4431811). Mostra: «Esplorando tra le carte. La Mole Antonelliana» fino al 18 aprile. Orario: lun-ven 8,30-18,30, dom 10.30-18.30, sab chiuso. ARMERIA REALE (biglietteria unica Palazzo Reale piazza Castello 191, telefono 011 543889). Orario: da martedì a domenica e festivi 8,30-19,30. BASILICA DI SUPERGA E REALI TOMBE DI CASA SAVOIA (strada Basilica di Superga 75, tel. 011 8997456). Or. lun-dom. 9,30-19. Visite alla Cupola, lun-ven. 10-18, sabato 9,30-19, domenica 12,45-19. BIBLIOTECA REALE (piazza Castello 191, telefono 011/543855). Orario: lun-mar-mer 8,15-18,45; gio-ven 8,15-13,45; 14-18,45; sabato 8,15-13,45. BORGO E ROCCA MEDIEVALE (viale Virgilio - Parco del Valentino, telefono 011 4431701). Orario: la Rocca, da mar a dom e festivi 10-18. Ultimo ingresso 45 minuti prima. Borgo: Orario: tutti i giorni 9-19. FONDAZIONE 107 (via Sansovino 234, tel. 011/45 444 74). Or.: da giovedì a domenica 14-19. Visite guidate su prenotazione. FONDAZIONE ACCORSI OMETTO - MUSEO DI ARTI DECORATIVE (via Po 55, interno 3, tel. 011/8376883). Visite guidate alla collezione permanente ogni ora. Mostra «L’Oriente di Alberto Pasini». Orari: mar-ven. 10-13; 14-18; sab-dom 10-13; 14-19. Lun chiuso. FONDAZIONE MERZ (via Limone 24, Torino). Mar-dom 11-19. FONDAZIONE SANDRETTO (via Modane 16, tel. 011/379.76.00). Orari: gio: 20-23, ven-sab-dom: 12-19. GAM (via Magenta 31, tel. 011/4429518). Mar-mer-ven-sab-dom. 10-19,30, gio 10-22,30. La biglietteria chiude un’ora prima. Tel. 011 4429546/7. JUVENTUS MUSEUM (via Druento 153 interno 42). Orario: lun-mer-gio-ven 10.30-18.30, sab-dom e festivi 10.30-19.30, martedì chiuso. Per info www.juventus.com. MAO - MUSEO D’ARTE ORIENTALE (via San Domenico 11, tel. 011 4436927). Or.: da mar. a dom. 10-18, chiuso il lun. La biglietteria chiude un’ora prima. Visita ogni primo mar del mese alle 16 (ingresso gratuito al museo – visita 4 euro). MUSEO DEL CARCERE «Le Nuove» (via P. Borsellino n. 3 Tel. 011-3090115; 011-760488). Or. visita guidata: lun-sab. ore 15; dom ore 15 e 17; 2° e 4° dom ore 9, 15 e 17; S. Messa ore 10,30. Ricovero antiaereo sab-dom 17.15. MUSEO DELLO SPORT- STADIO OLIMPICO (C.so Agnelli ang. c.so Sebastopoli, tel 011/1978 56 17; [email protected]). Mar-ven 14-18, sab 10-18 Visite guidate dello Stadio inizio ogni ora. Chiuso per le partite. MUSEO DI ANTICHITA’ (via XX Settembre 86, tel 011 521 2251). Biglietteria unica presso Palazzo Reale. Or.: da mar-sab. 8.30-19.30; dom e festivi 14-19.30. Tutte le domeniche alle 16 visita tematica gratuita. MUSEO DI ANTROPOLOGIA CRIMINALE «CESARE LOMBROSO» (via P.Giuria 15, 011 6708195). lun-sab 10-18. MUSEO DIFFUSO DELLA RESISTENZA (c.so Valdocco 4/A, tel. 011 4420780). Allestimento permanente: «Torino 1938-1948. Dalle leggi razziali alla Costituzione». Or.: mar-mer-ven-sab-dom 10-18, gio. 14-22. Lun chiuso. MUSEO EGIZIO (via Accademia delle Scienze 6, telefono 011 5617776). Orario: tutti i giorni 8,30-19,30, lunedì chiuso. Ultimo ingresso un’ora prima. Chiuso il 25/12 MUSEO NAZIONALE DELL’AUTO (corso Unità d’Italia 40, tel. 011 677666). Or.: lun 10-14, mar 14-19, mergio., dom 10-19, ven-sab 10-21. La biglietteria chiude un’ora prima. MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA ALLA MOLE ANTONELLIANA (via Montebello 20, telefono 011 8138560). Orario: tutti i giorni 9-20, lunedì chiuso. La biglietteria chiude un’ora prima. MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA (piazzale Monte dei Cappuccini 7, tel. 011/6604104). Mostre «Chamonix 1924. L’inverno diventa olimpico» fino al 6 aprile; «Incontri sui Tatra. Manifesti di turismo e sport. 1900-1950» fino al 6 aprile. MUSEO NAZIONALE DEL RISORGIMENTO – PALAZZO CARIGNANO (piazza Carlo Alberto 8, tel. 011 5621147). Orario mar-dom. 10-18, ultimo ingresso ore 17,15, lun chiuso. MUSEO PIETRO MICCA (via Guicciardini 7a, telefono 011/546317). Chiuso per lavori. MUSEO REGIONALE DI SCIENZE NATURALI (via Giolitti 36, tel. 011/4326354). Chiuso. PALAZZO MADAMA - MUSEO CIVICO DI ARTE ANTICA (p.zza Castello, tel. 011 4433501 Collezioni permanenti: da mar a sab ore 10-18; dom. 10-19.Scalone: mar-dom. ore 10-19, ingresso libero. PALAZZO REALE (piazza Castello, tel. 011 4361455). Or.: tutti i giorni 9-19,30, lun. chiuso, sab. visite 9,30 - 18,10. Ven-sab visite guidate all’Appartamento della Regina (fino al 12 aprile) PAV PARCO ARTE VIVENTE (Via Giordano Bruno 31, tel. 011 3182235). Or.: ven 15-18, sab-dom 12-19. PINACOTECA «GIOVANNI E MARELLA AGNELLI» (Lingotto, 8 Gallery - via Nizza 230, tel. 011 0062713 www.pinacoteca-agnelli.it). Orario: mar-dom. 10-19, ultimo ingresso 18,15. PROMOTRICE BELLE ARTI (viale Crivelli 11, tel. 011/5790095). Orario: martedì-sabato 11-13/16,30-20, festivi 10,30-12,30, lunedì chiuso. SPAZIO LA STAMPA (via Lugaro 21 www.lastampa.it/spaziolastampa). Ingresso libero: lun-ven 10-19, sab 10-20, dom 14-20. Visite guidate su prenotazione allo 011/6568.319 o mail a [email protected] - Visite diurne: museo+redazione 3 euro - Visite serali: museo+redazione+stabilimento 5 euro - Visita guidata diurna sab e dom ore 17,30. TEMPORARY MUSEUM (cso Verona 15/C, c/o BasicVillage, tel. 011/432.4591). Esposizione permanente: «La Rivoluzione Informatica: dal Mainframe all’iPad». Fino al 16 febbraio: «Hi-tech: un cuore di pietra». Mer-ven 15-19, sab-dom 10.19. PROVINCIA CASTELLO DI RIVOLI - MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA (piazza Mafalda di Savoia, telefono 011 9565220/22). Or.: mar- ven. 10-17, sab-dom. 10-19, lun. chiuso. FORTE DI FENESTRELLE. Or: da giovedì a lunedì 10-17; chiuso martedì e mercoledì. Prenotazioni tel. 0121 83600. MUSEO DELLO SPAZIO E PLANETARIO DIGITALE (via Osservatorio 8, Pino Torinese, telefono 011 8118740, www.planetarioditorino.it). REGGIA DI VENARIA REALE (p.zza Repubblica, Venaria, tel. 011/4992333; www.lavenaria.it). Le mostre: «Splendori delle corti italiane: gli Este. Rinascimento e Barocco a Ferrara e Modena». «Alta Moda, Grande Teatro», «La Barca Sublime», «Carrozze Reali». Mar-ven 9-17, sab-dom 9.30-19.30; giardini mar-ven 9-19.30, sab-dom 9.30-19.30. PALAZZINA DI CACCIA (p.zza Principe Amedeo 7, Stupinigi). Orario mar-ven 10-17.30 (ultimo ingresso 17); sabdom 10-18.30 (ultimo ingresso 18). Tel. 011/013.30.73 [email protected] T1 CV PR T2 LA STAMPA MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 I Cinema Le trame del 2 aprile 2014 ALFIERI piazza Solferino 4, tel. 01156.23.800. Prezzi: € 6,50 int.; € 4,50 rid. over 60, under 26; € 2,50 abb+CVC Riposo P AMBROSIO CINECAFÈ corso Vittorio 52, tel. 011540.068. Prezzi: € 4,50; € 4,00 over 60 pom. Proiezioni 3D: int. € 7,00 Allacciate le cinture Sala 1 P 15.30-18.00-20.15-22.30 Storia di una ladra di libri Sala 2 P 15.00-17.30-20.00-22.30 Yves Saint Laurent Sala 3 15.30-17.50-20.10-22.30 ARLECCHINO corso Sommeiller 22, tel. 01158.17.190. Prezzi: € 4,50; € 4,00 over 60 pom. Proiezioni 3D: int. € 7,00 Mr. Peabody & Sherman Sala 1 P 15.30-17.30 Non buttiamoci giù Sala 1 P 19.30-21.15 Supercondriaco Sala 2 P 15.30-17.30 Monuments men Sala 2 P 19.30-21.15 CENTRALE ARTHOUSE via Carlo Alberto 27, tel. 011540.110. Prezzi: € 4,50 Lei VO 16.00-21.30 (sott.it.) Quasi amici 17.45 CITYPLEX MASSAUA piazza Massaua 9, tel. 01177.40.461. Prezzi: € 4,50 (per tutti). Proiezioni 3D: € 7,50 (per tutti) Amici come noi P 16.50-20.30-22.30 Mr. Peabody & Sherman P 16.50-18.40 Non buttiamoci giù P 16.20-20.40 Captain America: The winter soldier P 17.30-20.00-22.30 Captain America: The winter soldier 3D P 18.10-22.35 Cuccioli - Il paese del vento P 18.40 Allacciate le cinture P 20.15 Ghost in the Shell Arise - Border 1 P 22.30 Storia di una ladra di libri P 17.30-20.00-22.30 DUE GIARDINI ARTHOUSE via Monfalcone 62, tel. 01132.72.214. Prezzi: € 4,50 Noi 4 Nirvana P 16.10-18.10-20.15-22.15 Lei Ombrerosse P 15.45-18.00-20.15-22.30 ELISEO p.zza Sabotino, tel. 01144.75.241. Prezzi: € 4,00; Abb. 14 € 4,40 Storia di una ladra di libri Eliseo Grande 15.30-18.00-21.00 La luna su Torino Eliseo Blu P 16.00-18.00-20.00-22.00 12 anni schiavo Eliseo Rosso P 15.30-18.00-21.00 F.LLI MARX ARTHOUSE corso Belgio 53, tel. 01181.21.410. Prezzi: € 4,50 Storia di una ladra di libri Sala Groucho P 15.30-17.50-20.10-22.30 Yves Saint Laurent Sala Chico P 16.15-18.15-20.25-22.20 Lei Sala Harpo P 15.45-18.00-20.15-22.30 GREENWICH VILLAGE via Po 30, tel. 01183.90.123. Prezzi: € 4,50; € 4,00 over 60 pom. Proiezioni 3D: int. € 7,00 Storia di una ladra di libri Sala 1 P 17.30-20.00-22.30 In grazia di Dio Sala 2 P 17.50-20.10-22.30 Dallas Buyers Club Sala 3 P 17.50-20.10-22.30 IDEAL - CITYPLEX corso Beccaria 4, tel. 01152.14.316. 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Quando c’era Berlinguer Massimo 1 P 15.30-17.50-20.10-22.30 Allacciate le cinture Massimo 2 P 15.30-17.50-20.10-22.30 Il sospetto VO Massimo 3 P 16.00 (sott.it.) Notte e nebbia VO Massimo 3 P 18.00 (sott.it.) La passeggera VO Massimo 3 P 18.30 (sott.it.) L’angelo della strada VO Massimo 3 P 20.30 (sott.it.) Accadde una notte VO Massimo 3 P 22.30 (sott.it.) NAZIONALE via Pomba 7, tel. 01181.24.173. Prezzi: € 4,00; Abb. 14 € 4,40 Lei Nazionale 1 15.00-17.20-19.40-22.00 Snowpiercer Nazionale 2 15.00-17.20-19.40-22.00 REPOSI via XX Settembre 15, tel. 011531.400. Prezzi: € 4,50. Proiezioni 3D: int. € 8,00; Abb. Agis accettato Ghost in the Shell Arise - Border 1 Reposi 1 P 15.00-17.30-20.00-22.30 (int. 10,00 - rid. 8,00) E fu sera e fu mattina Reposi 2 P 15.30-17.50-20.10-22.30 Captain America: The winter soldier Reposi 3 P 15.15-18.30-22.00 Supercondriaco Reposi 4 15.30-17.50-20.10-22.30 Chiuso per lavori Reposi 5 Storia di una ladra di libri Reposi 6 15.00-17.30-20.00-22.30 Saving Mr. Banks Reposi 7 15.00-17.30-20.00-22.30 ROMANO galleria Subalpina, tel. 01156.20.145. Prezzi: € 4,00 int.; Abb. 14 € 4,40 Ida Sala 1 P 15.45-17.20-19.00-20.30-22.15 La luna su Torino Sala 2 P 16.00-18.00-20.00-22.00 12 anni schiavo Sala 3 P 15.30-17.50 Il violinista del diavolo Sala 3 P 20.10-22.15 THE SPACE CINEMA TORINO - PARCO DORA salita Michelangelo Garove 24, tel. 892111. Prezzi: € 6,00; € 5,00 over 60; € 5,00 Under 25 card; € 5,00 La tariffa A/R andata e ritorno (solo 2D) dal lunedì al giovedì Captain America: The winter soldier Sala 1 P 15.30-18.35-21.40 Captain America: The winter soldier 3D P Sala 2 La bella e la bestia Sala 3 P Non buttiamoci giù Sala 3 P Storia di una ladra di libri Sala 4 P Cuccioli - Il paese del vento Sala 5 P Need for Speed Sala 5 P Amici come noi Sala 6 P 300 - L’alba di un impero Sala 7 P Tarzan Sala 7 P 47 Ronin Sala 7 P Mr. Peabody & Sherman Sala 8 P Ghost in the Shell Arise - Border 1 Sala 8 P 15.00-18.05-21.10 16.00 18.40-21.05 15.30-18.30-21.30 16.45-19.00 21.15 16.30-18.55-21.20 16.15 18.45 21.10 16.45 18.25-21.15 UCI CINEMAS LINGOTTO via Nizza 262, tel. 892960. Prezzi: € 8,00 int.; € 6,30 studenti; € 5,80 bimbi fino a 8 anni; € 6,00 over 65; € 8,00 notturno. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 9,00, acquisto occhiali 3D € 1,00 La luna su Torino P 15.30-17.50-20.10-22.25 Ghost in the Shell Arise - Border 1 P 20.00-22.40 Captain America: The winter soldier P 14.00 300 - L’alba di un impero P 19.55 Supercondriaco P 17.25-22.20 Need for Speed P 14.40 Amici come noi P 14.40-17.10-19.45-22.25 Captain America: The winter soldier P 14.45-18.00-21.15 Captain America: The winter soldier P 16.20-19.20-22.20 Mr. Peabody & Sherman P 14.00 Captain America: The winter soldier 3D P 15.00-18.15-21.30 Storia di una ladra di libri P 14.00-16.50-19.40-22.30 Cuccioli - Il paese del vento P 14.00-16.00-18.00 Allacciate le cinture P 20.00 Non buttiamoci giù P 22.30 Mr. Peabody & Sherman P 14.50-17.20 Need for Speed P 22.10 La grande bellezza P 15.30-18.30-21.30 300 - L’alba di un impero P 19.55 Cinema: Torino e altre visioni AGNELLI via P. Sarpi 111/a, tel. 01131.61.429. Riposo CINE TEATRO BARETTI via Baretti 4, tel. 011655.187. Riposo CINE CARDINAL MASSAIA via Sospello 32, tel. 011257.881. Riposo ESEDRA via Bagetti 30, tel. 01143.37.474. La regola del silenzio 17.15-21.15 MONTEROSA via Brandizzo 65, tel. 01123.04.153. Riposo VALDOCCO via Salerno 12, tel. 01152.24.279. Riposo Cinema aperti: Area Metropolitana e Provincia BEINASCO THE SPACE CINEMA BEINASCO - LE FORNACI via G. Falcone, tel. 892111. Prezzi: € 6,70 int.; € 6,00 over 65, studenti universitari. Proiezioni 3D: € 11,50 intero dal lun. al ven. dopo le ore 18, sab. e dom. tutto il giorno, € 9,50 rid. dal lun. al ven. prima delle ore 18, ragazzi fino 10 anni, anziani sopra i 60 anni Cuccioli - Il paese del vento Sala 1 16.10-18.10 Amici come noi Sala 1 20.15-22.30 Captain America: The winter soldier Sala 2 18.15-21.15 Mr. Peabody & Sherman Sala 3 17.30 300 - L’alba di un impero Sala 3 19.50 300 - L’alba di un impero 3D Sala 3 22.10 Storia di una ladra di libri Sala 4 16.00-18.50-19.30-21.45 Tarzan Sala 5 17.00 La bella e la bestia Sala 5 19.10-21.40 Captain America: The winter soldier Sala 6 16.00-19.00-22.00 300 - L’alba di un impero Sala 7 17.10 Need for Speed Sala 7 19.30 Need for Speed 3D Sala 7 22.20 Amici come noi Sala 8 17.00 Non buttiamoci giù Sala 8 19.10 12 anni schiavo Sala 8 21.30 47 Ronin Sala 9 16.50 Ghost in the Shell Arise - Border 1 Sala 9 19.30-22.00 CHIERI SPLENDOR 01194.21.601. Smetto quando voglio BOARO 0125641.480. Il figlio dell’altra Giovane e bella V.M. 14 VO 15.30-18.00 21.15 BRUTTO · MEDIOCRE ·· INTERESSANTE/DIVERTENTE ··· BELLO ···· A CURA DI Daniele Cavalla ALLACCIATE LE CINTURE ··· Commedia. Regia di Ferzan Ozpetek, con Kasia Smutniak e Francesco Arca. Durata: 110 minuti. L’autore de «La finestra di fronte» e «Mine vaganti» racconta la storia di una coppia, a volte imperfetta, nel corso di tredici anni. AMICI COME NOI ·· Commedia. Regia di Enrico Lando, con Pio D’Antini e Amedeo Grieco. Durata: 90 minuti. Gli inseparabili Pio e Amedeo lasciano il loro negozio di pompe funebri a Foggia e vanno prima a Roma e poi a Milano. CAPTAIN AMERICA THE ... ···· Fantasy. Regia di Anthony e Joe Russo, con Chris Evans e Scarlett Johansson. Durata: 136 minuti. La nuova avventura dell’eroe dei fumetti lo vede impegnato a sventare un complotto globale. 12 ANNI SCHIAVO ···· Drammatico. Regia di di Steve McQueen, con Chiwetel Ejiofor e Michael Fassbender. Durata: 117 minuti. L’autore di «Shame» porta sullo schermo la storia vera di un uomo di colore di New York rapito e venduto come schiavo negli Stati Uniti del 1841. IDA ···· Drammatico. Regia di Pawel Pawlikowski, con Agata Kulesza. Durata: 80 minuti. Nella Polonia del 1962 la giovane Ida prima di diventare suora va a trovare la zia a Varsavia: scoprirà segreti del passato. Opera premiata in vari festival internazionali. YVES SAINT LAURENT ···· Drammatico. Regia di Jalil Lespert, con Pierre Niney e Guillaume Gallienne. Durata: 100 minuti. La storia del celebre stilista francese, il suo amore per il compagno di vita Pierre Bergè. Successo di pubblico oltralpe. LA LUNA SU TORINO ··· Commedia. Regia di Davide Ferrario, con Walter Leonardi e Manuela Parodi. Durata: 90 minuti. L’autore di «Dopo mezzanotte» ritrae tre personaggi che vivono insieme e cercano di dare un senso alla propria vita. LEI ···· Commedia. Regia di Spike Jonze, con Joaquin Phoenix e Amy Adams. Durata: 126 minuti. L’autore di «Essere John Malkovic» porta sullo schermo la storia d’amore tra il solitario Theodore e una voce femminile. Premio Oscar alla sceneggiatura NOI 4 ·· Commedia. Regia di Francesco Bruni, con Ksenia Rappoport e Fabrizio Gifuni. Durata: 90 minuti. Dall’autore di «Scialla», il ritratto di una scombinata famiglia romana. NON BUTTIAMOCI GIU’ PINEROLO POLITEAMA 0125641.571. Ninotcka 15.00-17.30-21.30 MONCALIERI UCI CINEMAS MONCALIERI via Postiglione, tel. 899.788.678. Prezzi: € 6,00 int.; € 5,70 rid.; € 4,00 studenti. Proiezioni 3D: € 10,50 intero; € 8,50 rid. Il prezzo è da considerarsi escluso di occhialini 3D al costo di € 1,00 300 - L’alba di un impero P 14.30-17.15-20.00-22.40 La bella e la bestia P 14.15-19.45-22.30 The Lego movie P 17.00 La grande bellezza P 15.30-18.30-21.30 La luna su Torino P 15.30-17.45-20.00-22.20 Tarzan P 14.20-17.00 Il ricatto P 22.35 Allacciate le cinture P 19.50 Cuccioli - Il paese del vento P 15.30-17.35 Lei P 19.40-22.30 Amici come noi P 15.15-17.40-20.05-22.35 Captain America: The winter soldier P 16.15-19.20-22.25 Captain America: The winter soldier 3D P 15.40-18.50-22.05 Captain America: The winter soldier P 15.00-18.10-21.15 Need for Speed P 16.30-19.30-22.30 Storia di una ladra di libri P 16.50-19.40-22.35 Mr. Peabody & Sherman P 15.00-17.30 Ghost in the Shell Arise - Border 1 P 20.00-22.40 Belle & Sebastien P 15.30-18.30-21.30 Non buttiamoci giù P 15.10-17.35-20.00-22.25 Supercondriaco P 17.15-22.15 12 anni schiavo P 14.00-19.40 HOLLYWOOD 0121201.142. Storia di una ladra di libri RITZ 0121374.957. Snowpiercer LUMIERE 01196.82.088. Diana - La storia segreta di Lady D Captain America: The winter soldier 3D Amici come noi Storia di una ladra di libri 21.00 21.00 IL MULINO 01190.41.984. Il passato 16.30-21.15 VENARIA SUPERCINEMA 01145.94.406. Captain America: The winter soldier P 20.00-22.30 Storia di una ladra di libri P 20.00-22.30 Amici come noi P 20.30-22.30 21.15 21.15 21.15 21.15 ··· Commedia. Regia di Pascal Chaumeil, con Pierce Brosnan e Toni Collette. Durata: 96 minuti. La notte di Capodanno quattro persone s’incrociano su un grattacielo di Londra mentre si stanno per suicidare. Dal best seller di Nick Hornby («Alta fedeltà», «febbre a 90 gradi» altri suoi libri diventati film). IN GRAZIA DI DIO PIOSSASCO PIANEZZA 21.15 IVREA Teatri Dove andiamo .61 . Cinema chiusi oggi AVIGLIANA AUDITORIUM E. FASSINO - ALMESE AUDITORIUM MAGNETTO - BARDONECCHIA SABRINA - BEINASCO BERTOLINO - BORGARO TORINESE ITALIA - CARMAGNOLA ELIOS - CASCINE VICA-RIVOLI DON BOSCO CESANA TORINESE SANSIPARIO - COLLEGNO ARPINO COLLEGNO UNIPLEX LUCE - CHIVASSO POLITEAMA CONDOVE CONDOVE - CUORGNÈ MARGHERITA - GIAVENO SAN LORENZO - LEINÌ AUDITORIUM - NONE EDEN PINEROLO MULTISALA ITALIA - PIOSSASCO IL MULINO RIVOLI BORGONUOVO - SAN MAURO TORINESE GOBETTI - SAUZE D’OULX SAYONARA - SESTRIERE FRAITEVE SETTIMO TORINESE PETRARCA - SUSA CENISIO - VALPERGA AMBRA - VENARIA TEATRO DELLA CONCORDIA VILLAR PEROSA NUOVO - VILLASTELLONE JOLLY - VINOVO AUDITORIUM DIGITAL ··· Drammatico. Regia di Edoardo Winspeare. con Celeste Casciaro e Laura Licchetta. Durata: 127 minuti. A causa del fallimento della loro piccola impresa a conduzione familiare, quattro donne si rifugiano in campagna e cominciano una nuova vita. SNOWPIERCER ···· Fantascienza. Regia di Bong Joon-ho, con Chris Evans e Tilda Swinton. Durata: 126 minuti. Nel 2031 il mondo è vittima di un’era glaciale. Gli unici sopravvissuti sono su un treno che vaga per il pianeta: i ricchi nelle lussuose carrozze, i poveri stipati in fondo. Questi ultimi si ribellano. STORIA DI UNA LADRA DI ... ··· Drammatico. Regia di Brian Percival, con Geoffrey Rush e Emily Watson. Durata: 125 minuti. Le avventure dell’adolescente Liesel, adottata da una famiglia, nella Germania degli Anni Quaranta. Dall’omonimo best seller, dirige il regista di «Dowtown Abbey». SUPERCONDRIACO ··· Comico. Regia di e con Dany Boon, Kad Mérad. Durata: 109 minuti.Il quarantenne fotografo Roman è un nevrotico pieno di paure: il medico lo aiuta a cercare la donna della sua vita. IL VIOLINISTA DEL DIAVOLO ··· Drammatico. Regia di Bernard Rose, con David Garrett e Jared Harris. Durata: 122 minuti. La vita «smisurata» del violinista Niccolò Paganini. Dall’autore di «Amata immortale». del 2 aprile 2014 AGIESSE-ALFATEATROviaCasalborgone16/I, tel. 011 81.93.529. Sabato 12 ore 21 e domenica 13 ore 16 la Compagnia ALFAFOLIESpresentalanovitàassolutaLarosadiStanbuloperetta in sue tempi di Leo Fall con la regia di Augusto Grilli. Si prenota inoltre per l’ultimo spettacolo della stagione il musical Victor Victoria- [email protected] ALFIERIpiazzaSolferino2,tel.01156.23.800. SiprenotaperThebestofmusicalinscenal’11 e il 12 aprile e per Sette spose per sette fratelliin scena dal 13 al 18 maggio ARALDOviaChiomonte3,tel. 34.56.101.583. OrlandoeipaladinicommediadiLucianaBocchio, Compagnia Officina di Efesto. Ore 21 AUDITORIUM RAI p.zza Rossaro, tel. 011 81.04.653.ConcertoJohnAxelrod direttore, Valentina Lisitsa pianoforte. Musiche di Liszt,Kodaly,Brahms.Giovedì10eVenerdì11. Ore 20.30 CARIGNANO/TEATRO STABILE TORINO piazza Carignano 6, tel. 800.235.333. Stasera ore 20.45 Operette morali di Giacomo Leopardi,regiaMarioMartone,Fondazionedel Teatro Stabile di Torino CASATEATRORAGAZZIEGIOVANIcorsoG.Ferraris 266/C, tel. 011 19.740.280. Festival Terre comuni / Terres communes - Giocateatro Torino 2014 da venerdì a domenica spettacoli ad ingresso libero/prenotazione obbligatoria - www.terrecomuni.eu COLOSSEOviaM.Cristina71.Giovedì3ore21 Gli uomini vengono da Marte le donne da Veneredi e con Paolo Migone CONSERVATORIO GIUSEPPE VERDI piazza Bodoni. Unione Musicale. Concerto Pietro De Maria pianoforte. Musiche di Bach, Schoenberg, Kurtag. Mercoledì 9. Ore 21. Info 0115669811 ERBAcorsoMoncalieri241,tel.01166.15.447. Giovedì 3 e fino al 6 aprile, Milena Vukotic e David Sebasti sono i protagonisti di “C come Chanel” di Valeria Moretti. Oggi ore 10 “LaLocandiera”diGoldoni,nell’edizioneTorino Spettacoli. Si prenota per “La lista di Schndler” in scena dall’8 al 13 aprile GIOIELLO TEATRO via Cristoforo Colombo 31bis,tel.01158.05.768.Dal3al6aprileFranco Oppini e Renato Giordano presentano “Mi ritorni in mente live”, musical all’italiana per rivivere canzoni e atmosfere degli anni Sessanta e Settanta GOBETTI TEATRO/TEATRO STABILE TORINO via Rossini 8, tel. 800.235.333. Stasera ore 20.45 Oscura immensità, di Massimo Carlotto, con Giulio Scarpati e Claudio Casa- dio, regia Alessandro Gassmann, Teatro Stabile del Veneto “Carlo Goldoni”/Accademia Perduta Romagna Teatri I CONCERTI DEL POMERIGGIO piazza Solferino4.Prelazioneerinnovoabbonamentiposti numerati per stagione 2014-2015 presso Teatro Alfieri Tel. 011.5623800. Inaugurazione stagione: Luna tu...Selezione di arie dalle operette più amate con Susy Picchio soprano, Fulvio Massa baritono, Massimiliano Brizio pianoforte LAVANDERIA A VAPORE c. Pastrengo angolo via Tampellini (Collegno), tel. 011 40.33.800. “Motori di ricerca”. Percorsi d’artisti fra coreografia e arti visive a cura di Chiara Castellazzi. In collaborazione con il concorso per giovani artisti “Autofocus”, promosso da Vanni occhiali, a cura di Olga Gambari. Venerdì 4. Ore 21 MONCALIERI LIMONE FONDERIE TEATRALI/TEATRO STABILE TORINO via Pastrengo 88, tel. 800.235.333. Giovedì 3 aprile prima nazionale di Mack is coming Back – Opera CabaretdaMacbethdiHeinerMüller,regiaGabriel Alvarez, Thèâtre du Galpon Studio d’Action Thèâtrale (Ginevra) MONTEROSA via Brandizzo 65, tel. 011 23.04.153. Venerdì 04 e Sabato 05 ore 21, e Domenica 06 ore 15.30, a conclusione della XX°RassegnadiTeatroinLinguaPiemontese “Tutdarije” la “Companìa Teatral Carla S.” presenta Pija la mare, pija la fija, fane ‘n mass e sbt-je viadi TreMaGi Sabato 12 ore 21 per la Rassegna di Teatro diProsa“Lucisullaribalta”laCompagnia“Gli Argonauti” presenta Lui o lei?di A. Gorga TEATRO NUOVO corso M. D’Azeglio 17, tel. 65.00.200. Il Gesto e l’anima 35° Rassegna internazionale di danza e arti integrate. Venerdì 4 ore 21 Abbadream in The ultimate Abba Show. Sabato 5 ore 21 Mvuyla Sungani company e Marlene Kuntz Live in Il vestito di Marlene OFFICINA CAOS piazza E. Montale 18 A, tel. 011 73.99.833. Mercoledì 16 e giovedì 17 ore 21: “DIES. Giorni contati” di Stalker Teatro, regia di Gabriele Boccacini, musiche originali di Riccardo Ruggeri. PICCOLO REGIO GIACOMO PUCCINI. Al Regio in famiglia: lunedì 7/4 ore 20 al Teatro Regio: L’arca di Noè, opera di B. Britten. C. Bertola direttore. Regia di E. Marini. Solisti e Coro di voci bianche del Regio e del Conservatorio diretti da C. Fenoglio PICCOLO TEATRO DRAVELLI via Praciosa 11, tel. 011 68.22.122. Santibriganti Teatro e Fonda- zione Dravelli presentano “La domenica andandoateatro”.Domenica6aprileore11Claudio e Consuelo in “Dal paese dei balocchi” SOLFERINO piazza Solferino 2, tel. 011 56.23.800. Giovedì 3 ore 13.45, per la rassegnaMezzogiornoaTeatro,èinscena“Terza liceo 1939”, tratto dall’omonimo romanzo di Marcella Olschki con i Giovani Talenti del Liceo Teatro Nuovo, nella versione curata da Germana Erba e Irene Mesturino, regia di Stefano Fiorillo TANGRAM TEATRO via Don Orione 5, tel. 011 338.698. Scuola di recitazione (6 ore settimanali)-CorsodiTeatroperprincipianti (3 ore settimanali) - Corso di dizione ed uso della voce - Corso di Teatro per bambini e ragazziInfo 011338698dallunedìalvenerdì (9-13 e 15.30-19) TEATRO AGNELLI via Sarpi 111, tel. 011 30.42.808. Terre Comuni/Terres Communes Giocateatro Torino 2014 – il 5 aprile alle ore 11.00 Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani in Il giro del mondo in 80 giorni, alle ore 16.00Stilema/UnoteatroinApropositodiPeterPan;il6aprilealleore10.30AssembleaTeatro in Dove vanno a finire i palloncini TEATROASTRAviaRosolinoPilo6.SalaGrande.Dagiovedì3aprileArteanitzalakdiDant- zaz Kompainia (Paesi Baschi) / Palcoscenico Danza Sala Prove. Da venerdì 4 aprile Ultima notte Mia. Mia Martini. Una vita. di Aldo Nove, con Erika Urban. Progetto e regia di Michele De Vita Conti TEATRO CARDINAL MASSAIA via Sospello 32, tel. 011 257.881. Sabato 5 aprile ore 21 Area Teatrale presenta Parlami di tuo padre. Domenica 6 ore 18, per la rassegna “Con occhi nuovi”, LiberamenteUnico presenta Polvere - La vita che vorrei TEATRO CIVICO GARYBALDI DI SETTIMO TORINESEviadeiPartigiani4-SettimoTorinese, tel. 011 80.28.456. Stagione 2013/2014 “Fisico Bestiale” Sabato 5 e Domenica 6 aprile ore 21 Marco Ferrero e Gianluca Cerutti in “Grand Hotel Serenase” di Manuel Bona TEATRO DELLA CONCORDIA c.so Puccini - Venaria, tel. 011 42.41.124. Cite - CapasCompagnia di Circo “eia” e Jordi Aspa. Sabato 5 aprile. Ore 21 TEATRO DI DIONISO via Manzoni 3, tel. 011 51.72.826.Martedì8aprileore21pressoTeatro Alfieri di Asti, L’Origine del Mondo, ritratto di un internoscritto e diretto da Lucia CalamaroconDariaDeflorian,FedericaSantoro e Daniela Piperno TEATROILMULINOviaRivaPo9-Piossasco,tel. 011 90.41.984. Il berretto a sonaglidi Luigi Pirandello. Venerdì 4. Ore 21 TEATRO MARCHESA corso Vercelli 141, tel. 338 87.06.798. Da Venerdì 4 a Domenica 6 Feriali ore 21, Festivi ore 16, per la Settimana mondiale della Danza dedicata a Rudolf Nureyev con i ballerini dell’Araba Fenice, Susanna Egri, il Gabbiano e il Centro Danza Ciriè TEATRO REGIO. Ore 15.30 Al Regio dietro le quinte, visita guidata al teatro. L’Orchestra apuntate:abbonamentoa3concerti.GliArchi(9/4ore20,TeatroRegio),iLegni(11/4ore 20,PiccoloRegio),gliOttoni(13/4ore11,Teatro Regio) TEATRO SAN PAOLO via Berton 1. Rumorsdi NeilSimon,regiadiLucianoCaratto.Venerdì 4 e sabato 5. Ore 21 TEATRO SUPERGA piazzetta Macario - Nichelino www.teatrosuperga.it, tel. 011 62.79.789. Stagione di Prosa: “Lisistrata” (12/4) ore 21, regia di Andrea Battistini Compagnia Teatro Castalia/Teatro Superga TEATRO VITTORIA via Gramsci 4, tel. 011 51.76.246.Unionemusicale.ConcertoFrancois Thirault violoncello, Saskia Giorgini pianoforte. Musiche di Strauss, Poulenc, Beethoven. Martedì 8. Ore 20 T1 CV PR T2 MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 LA STAMPA 62 L’INVERNO LASCIATELO FUORI. RISPARMIO, CALORE, STILE E IL 65% DI INCENTIVO STATALE. Scegliere la qualità premia sempre e ora più che mai. Continuano gli incentivi statali e chi installa infissi Nasi può detrarre il 65% del costo dalle imposte sui redditi. Un beneficio che la legge accorda perché i serramenti NASI isolano gli ambienti domestici in modo ottimale e consentono di realizzare notevoli risparmi di energia. L’ambiente respira e voi risparmiate sulle bollette di luce e gas. 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Venti deboli o moderati meridionali su Liguria e Basso Piemonte, deboli variabili o occidentali altrove. Mari poco mossi o mossi. Giornata soleggiata con transito di velature a tratti estese nel pomeriggio e in serata, e addensamenti mattutini su Toscana, Umbria e coste del Lazio. Venti deboli o moderati da sud-est sul Tirreno, deboli variabili altrove. Mari poco mossi o mossi, fino a molto mossi intorno alla Sardegna. Tempo stabile e soleggiato sulle regioni meridionali con passaggio di lievi velature, specie in serata, e qualche addensamento nuvoloso al mattino sulle coste campane. Nel pomeriggio formazione di nubi sparse sull’Appennino. Venti deboli o moderati variabili con mari poco mossi o mossi. NUVOLOSO POCO NUVOLOSO IN EUROPA Il Sole LE PREVISIONI DI OGGI SOLE COPERTO DOMANI VARIABILE Tempo .63 . PIOGGIA DEBOLE-MODERATA PIOGGIA INTENSA TEMPORALE NEBBIA VENTO NEVE Culmina alle ore 13.14 Sorge alle ore 6.54 Tramonta alle ore 19.35 PRIMO QUARTO La Luna Si leva Cala alle ore alle ore 8.22 22.46 07-apr MARE CALMO POCO MOSSO MARE MOSSO MARE AGITATO Una vasta depressione atlantica in avanzamento verso oriente determina qualche pioggia sulle Isole britanniche e sulla Penisola Iberica. Sul resto del continente in parte soleggiato, con qualche temporale sui Balcani e temperature più fredde sulle regioni nord-orientali. Le precipitazioni attese oggi LA TENDENZA DELLE TEMPERATURE In aumento sulla Sardegna e Sicilia settentrionale; altrove generalmente stazionarie o in lieve calo. Trento 8 22 Aosta 7 19 Torino 8 20 Milano 8 20 Genova 11 17 Venezia 9 21 Bologna 9 22 Firenze 9 21 Perugia 7 19 Aumento della nuvolosità su tutta la Penisola, ma con poche piogge e concentrate su Piemonte e Sardegna. Trieste 10 22 Ancona 11 L‘ 4 DEBOLI 18 Roma 8 21 DOPODOMANI 5 basso 18 FORTI MOLTO FORTI Foggia 7 22 Vigilanza meteo di oggi e domani Bari 9 21 Napoli 9 21 Alghero 10 23 MODERATE Possibili isolati rovesci in serata su Alpi occidentali. Potenza 4 17 Cagliari 11 21 Catanzaro 7 20 Palermo 10 23 Reggio Calabria 10 23 Catania 11 22 Soleggiato sull’Estremo Sud; altrove nubi con piogge su Piemonte, Emilia-Romagna e regioni centrali. ALGERI ANKARA BAGHDAD BANGKOK BEIRUT BOMBAY BRASILIA BUENOS AIRES CALGARY CARACAS CASABLANCA CHICAGO CITTÀ DEL CAPO CITTÀ DEL MESSICO DAKAR DUBAI FILADELFIA GERUSALEMME HONG KONG IL CAIRO JOHANNESBURG KINSHASA LA MECCA L'AVANA LOS ANGELES MANILA MELBOURNE MIAMI MONTREAL NAIROBI NEW YORK NUOVA DELHI PECHINO SHANGHAI SINGAPORE TOKYO WASHINGTON MIN ˚C MAX ˚C OGGI 15 2 10 27 12 21 19 19 -8 20 12 2 14 13 19 17 10 6 19 11 13 23 24 20 9 25 23 21 -1 16 3 17 9 10 25 6 7 26 15 17 38 22 35 25 22 -1 31 18 4 18 26 25 29 17 17 22 23 23 30 35 33 17 33 24 25 8 27 14 34 22 17 30 17 21 MODERATA ELEVATA ESTREMA A cura di www.nimbus.it Centimetri-LA STAMPA Mercoledì I tempi del mondo Tempo e temperature previsti nel mondo e in Europa CITTÀ NESSUNA Nessuna situazione di allerta. CITTÀ AMSTERDAM ATENE BARCELLONA BELGRADO BERLIN BERNA BRATISLAVA BRUSSELS BUCAREST BUDAPEST COPENHAGEN DUBLIN EDIMBURGO HELSINKI ISTANBUL LISBONA LONDRA LUBIANA MADRID MOSCA OSLO PARIGI PODGORICA PRAGA REYKJAVIK ROMA SARAJEVO S. PIETROBURGO SOFIA STOCCOLMA TALLINN TIRANA VARSAVIA VIENNA VILNIUS ZAGABRIA MIN ˚C MAX ˚C OGGI 9 10 11 10 6 4 6 9 9 8 3 7 6 -3 10 11 11 5 10 -6 2 11 11 8 5 8 6 -3 6 -1 -1 8 0 9 -1 8 19 22 16 19 15 20 20 20 12 17 7 11 7 3 15 15 20 19 10 1 8 20 17 19 7 21 19 2 17 7 3 17 9 18 5 20 Forum meteo a Parigi e Sos dall’Onu sugli effetti dei cambiamenti climatici LUCA MERCALLI V i scrivo da Parigi, dove - in atmosfera da fine maggio, con cielo appena velato e 22°C - è iniziata l’11ma edizione del «Forum International de la Météo et du Climat» (www.iwf-fim.com), nell’ambito della Settimana francese dello Sviluppo Sostenibile (www.developpement-durable.gouv.fr). Non è un caso che l’adattamento ai cambiamenti climatici sia il filo conduttore del carnet di eventi, tra gli altri, ieri il convegno internazionale «Come prepararsi al clima di domani?» e, oggi, l’incontro rivolto a presentatori e comunicatori meteo nei media (100 intervenuti da 40 Paesi), programmato dalla World Meteorological Organization (Wmo). Proprio lunedì 31 marzo, infatti, l’Ipcc ha presentato il secondo volume del suo Quinto Rapporto sui Cambiamenti Climatici, dedicato a impatti, adattamento e vulnerabilità. Le oltre 2500 pagine (scaricabili con la sintesi su http://ipcc-wg2.gov/AR5/report/final-drafts/) tratteggiano - distinguendo tra regioni del mondo, ambienti naturali e settori delle attività umane, dall’agricoltura alla salute - le conseguenze del clima in cambiamento nel XXI secolo, già presenti, ma che diverranno critiche soprattutto nelle zone più povere e dunque vulnerabili del Pianeta, con effetti esacerbati da fenomeni meteorologici estremi e da probabili conflitti per l’accesso ad acqua potabile, cibo e altre risorse. La Wmo ha inoltre diramato il rapporto sul clima globale nel 2013: sesto anno più caldo dal 1850 (0.5°C sopra la media), il più rovente dal 1910 in Australia e il più secco dal 1895 in Califor- nia; in Europa centrale alluvioni a inizio giugno e caldo record (40°C) a inizio agosto; il tifone «Haiyan» che ha colpito le Filippine in novembre è stato tra i più intensi (6200 vittime) e il CO2 atmosferico ha toccato le 400 parti per milione per la prima volta in 3 milioni d’anni (www.wmo.int). Tra gli eventi atmosferici rilevanti degli ultimi giorni, piogge straordinarie e inondazioni in Australia orientale tra martedì 25 e sabato 29 marzo (totale di 647 mm a Pacific Heights, Queensland: in 5 giorni, più del triplo della norma del mese di marzo); 20°C a Mosca martedì 25, nuovo primato mensile, ma poi ieri è tornata la neve! Sviluppo esplosivo, domenica 30, del tifone «Hellen» nel Canale di Mozambico (categoria 4, vento a oltre 240 km/h), ma indebolitosi approdando lunedì in Madagascar. IL VENERDÌ LA STAMPA E TORINOSETTE €1,50 NON VENDIBILI SEPARATAMENTE. PREZZI TANDEM, NELLE AREE DI DIFFUSIONE INDICATE SUL GIORNALE LOCALE; € 1,20 CON «IL CORRIERE DI ROMAGNA», «PRIMO PIANO MOLISE», «L A VOCE DI MANTOVA»; €1,30 CON «IL CORRIERE MERCANTILE», «L A GAZZETTA DEL LUNEDÌ», «NUOVA PRIMA PAGINA MODENA», NUOVA PRIMA PAGINA REGGIO». PREZZI ESTERO: FRANCIA, MONACO P., € 2,00; C. TICINO FRS. 3,00; SVIZZERA FRANCESE FRS. 3,00; SVIZZERA TEDESCA FRS. 3,00. W MERCOLEDÌ 2 APRILE 2014 LA STAMPA 64
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