Osservatorio infrastrutture, edilizia & costruzioni Ottobre 2014 • Pag. 16 Alimentazione Il ritorno delle “fontane”, in nome dell’ambiente e del risparmio Uno dei principali problemi ambientali è rappresentato dallo smaltimento della plastica. L’obiettivo di ProAcqua Group è quello di promuovere globalmente l’utilizzo dell’acqua pubblica attraverso la diffusione di fontane tecnologiche G li italiani sono tra i principali consumatori di acqua in bottiglia, con oltre 200 litri l’anno a testa il nostro Paese è il terzo fruitore mondiale di acqua minerale, il primo nel consumo procapite. La spesa annua per famiglia si aggira sui 320 euro, un costo 500 volte superiore a quello dell’acqua di rubinetto. Oltre ad essere costosa l’acqua in bottiglia danneggia l’ambiente, le bottiglie di plastica sono infatti antiecologiche, costose e difficili da smaltire. In Italia se ne accumulano 150mila tonnellate all’anno in rifiuti. La plastica che consumiamo finisce negli oceani di tutto il mondo causando danni enormi alla biodiversità, infatti solo il 30 per cento della plastica viene riciclato, l'altro 70 per cento finisce nelle discariche e negli oceani. Le soluzioni per invertire questa preoccupante tendenza esistono, una è offerta da ProAcqua Group, azienda che propone alternative innovative e reali all'acqua in bottiglia, con degli impianti posizionati al- l’esterno, nelle piazze e strade delle città. Dalla sua fondazione ProAcqua ha progettato e prodotto in Italia stazioni di ricarica di acqua inizialmente per il mercato domestico, poi per ristoranti e hotel e infine per il settore pubblico. Le stazioni di ricarica di ProAcqua forniscono acqua di qualità, raffreddata, naturale e frizzante, ad una frazione del costo dell'acqua in bottiglia. «ProAcqua Group affronta il problema globale dell'inquinamento derivante dalle bottiglie di plastica offrendo alternative all'acqua in bottiglia – spiega Cristiano Ferrari, titolare dell’azienda - l’idea iniziale è stata quella di riportare la gente ad usare le fontane e l’acqua pubblica come accadeva una volta fin dai tempi dei primi acquedotti romani. La visione era di mescolare design, innovazione tecnologica, tradizione e spirito ambientale, la sfida era farlo capire alla gente». ProAcqua Group ha apportato concreti contributi in termini di riduzione dell’inquinamento, si posiziona pertanto come azienda leader nel panorama della green economy. «Siamo orgogliosi di annunciare che negli ultimi quattro anni abbiamo installato più di 300 stazioni di ricarica di acqua nelle piazze e strade italiane. In 12 mesi il circuito ProAcqua evita la produzione di 87 milioni di bottiglie di plastica che finirebbero poi nelle discariche e negli oceani, oltre ad evitare lo smaltimento si salvano anche 260 milioni di litri di acqua e 18 milioni di litri di petrolio impiegati per la produzione e la distribuzione di queste bottiglie». Le “moderne fontane” di ProAcqua stanno progressivamente conquistando tutta la penisola. «Ad oggi siamo presenti in quasi tutte le regioni italiane – conferma Cristiano Ferrari - le grosse città fanno più fatica a far partire il nostro progetto per motivi burocratici, anche se una delle città che ci ha dato fiducia per prima è stata proprio Milano, fortemente orientata alle politiche ecosostenibili. Il settore è sempre quello pubblico ma spesso sono investitori privati che acquistano gli impianti e li installano gratuitamente nelle piazze rientrando dal- l’investimento con la vendita dell’acqua che seppur offerta ad un prezzo sociale e molto vantaggioso rispetto a quello delle bottiglie d’acqua crea un margine sufficiente a coprire i costi d’installazione e garantire una manutenzione adeguata all’impianto». Il successo delle stazioni di ProAcqua è attestato dal fatto che cominciano a diffondersi anche oltre i confini nazionali. «Oltre che in Italia siamo presenti in Australia, Singapore, Sud America e Repubblica Ceca e ci apprestiamo ad aprire in Cina, Stati Uniti, Nuova Zelanda, Regno Unito e Germania». Ogni paese ha le sue abitudini, il comune denominatore è però sempre lo stesso: le bottiglie di plastica. «Servono oltre 200 anni per decomporle, sopravvivranno a noi e alle generazioni a venire per molto tempo dopo il loro utilizzo – conclude Cristiano Ferrari -. Proprio per questo l’attività del mondo ProAcqua è riconducibile allo slogan che ha fatto suo: “Riduci, Riusa, Risparmia!”». ■ Lorenzo Brenna Uno degli impianti di ProAcqua Group Srl. L’azienda ha sede a Rovereto (TN) www.proacqua.it Le fontane riconquistano le città Le fontane tecnologiche ProAcqua sono fru'o di studi combinati di design, ingegneria e sociologia. «Abbiamo cercato di impa'are il meno possibile sia in termini di spazio ingombrato sia in termini visivi – afferma il titolare dell’azienda, Cristiano Ferrari - il design è moderno e quindi va benissimo nelle metropoli contemporanee, allo stesso tempo stacca completamente con l’antico senza provare ad imitarlo». Ogni fontana è proge'ata per mantenere un alto profilo d’efficienza e qualità in ambiente esterno. «I nostri im- pianti sono tele-controllati in remoto e sono stati studiati ponendo altissima a'enzione al fa'ore igienico. L’acqua erogata viene microfiltrata con filtri a carboni a'ivi naturali o'enuti dalle noci di cocco, l’impianto idraulico è prote'o da lampade a raggi ultraviole'i».
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