Clicca Qui Per Leggere ()

NUMERO 173 - 07 O
OTTOBRE 2014
2
3
4
6
9
10
MARCIA IN PIÙ
CON IL DOLLARO
Tema caldo
Fed e Bce in direzioni opposte, gli asset in
dollari fanno sempre più gola
Pillole ETF
Mercato ETFPlus taglia quota 900 prodotti
Da Lyxor un ETF sul JPX-Nikkei 400
Nuove Emissioni
Ciclici o difensivi? Da Ubs due ETF innovativi per implementare strategie settoriali
Focus Banca IMI
Liquidità asso piglia tutto?
ETF in cifre
ETF Plus: migliori, peggiori
e più scambiati a uno e sei mesi
Commento agli ETF
Corrono gli short su emergenti, Hong
Kong e risorse di base
È disponibile la nuova app di ETF news per il tuo Ipad, è gratis!
a cura di Titta Ferraro
TEMA CALDO
2
Fed e Bce in direzioni opposte, gli asset in dollari fanno sempre più gola
Scenari letteralmente agli antipodi nelle due sponde dell’Atlantico. L’economia statunitense vola, mentre per l’eurozona
emergono nuovi preoccupanti segnali di debolezza della congiuntura. Anche la Germania mostra segnali di cedimento
con la produzione industriale scivolata giù del 4% ad agosto,
peggior calo mensile dal 2009, con il terzo trimestre dell’anno
che si preannuncia debole così come quello precedente. Un
contesto difficile a cui si somma il pericolo deflazione che
ha indotto la Bce a tagliare ulteriormente i tassi a settembre
e mostrandosi pronta a nuove mosse non convenzionali. Di
contro oltreoceano la Federal Reserve questo mese ultimerà
il Quantitative easing (QE) e - anche alla luce degli ultimi
convincenti riscontri dal mercato del lavoro (disoccupazione
sotto il 6% per la prima volta dal luglio 2008) – prepara la
prima stretta sui tassi che potrebbe materializzarsi già nella
prima parte del 2015.
Divergenza di scenario economico e di politiche monetarie
che ha innescato nel terzo trimestre un vero e proprio rally
del dollaro Usa nei confronti dell’euro e di tutte le altre major.
In tre mesi l’euro ha lasciato sul terreno l’8% contro il biglietto
verde scendendo fino ad area 1,25. Trend che secondo la
maggior parte degli analisti si potrebbe confermare nei prossimi mesi.
Cavalcare il super-dollaro con gli ETF
Il super-dollaro non manca di avere ripercussioni sulle scelte
d’investimento. In particolare gli investitori europei che sono
soliti investire in asset diversi dall’euro devono monitorare con
attenzione le tendenze sui mercati valutari. Negli ultimi anni
sono proliferati gli strumenti finanziari atti a offrire copertura
dal rischio cambio, con ad esempio gli ETF euro hedged
che hanno rappresentato una soluzione molto gettonata tra
gli investitori per evitare di subire l’effetto dell’apprezzamento
dell’euro rispetto ad altre
Sui mercati cresce Euro dollaro negli ultimi 5 anni
valute. Ora però l’euro
l’attesa per la 1.5000
debole ha reso strateprima stretta sui
gicamente conveniente
tassi della Fed 1.4500
l’investimento in prodotti
e il biglietto verde 1.4000
che permettono di avvanvola. Ecco alcuni ETF in
taggiarsi della forza delle
altre valute. In particolare
dollari a basso rischio 1.3500
nel corso del 2014 hansu cui puntare 1.3000
no raggiunto performance
a doppia cifra gli ETF che vanno a replicare indici legati ad
1.2500
attività in dollari statunitensi i cui ritorni sono stati amplificati
1.2000
dall’effetto cambio. Sul mercato ETFPlus sono molteplici gli
strumenti che si rifanno a indici obbligazionari a stelle e stri2009
2010
2011
sce con la possibilità di scegliere su quale tratto della curva
dei tassi posizionarsi. In particolare
i replicanti che si rifanno a Treasury ETF in dollari Statunitensi
a breve scadenza (1-3 anni) per- Nome
Codice ISIN
mettono di avvantaggiarsi dell’effetto ETF SU TITOLI DI STATO USA
valuta attraverso strumenti a basso iShares $ Tips Ucits ETF
IE00B1FZSC47
rischio. Per cavalcare direttamente iShares $ Treasury Bond 1-3yr Ucits ETF
IE00B14X4S71
iShares
$
Treasury
Bond
7-10yr
Ucits
ETF
IE00B1FZS798
la prospettiva di unn rialzo dei tassi
IE00B3VWN179
c’è poi il Fed Funds Effective Rate iShares Usd Gov Bond 1-3 Ucits ETF (Acc)
iShares Usd Gov Bond 3-7 Ucits ETF (Acc)
IE00B3VWN393
UCITS ETF 1C, ETF proposto da iShares Usd Gov Bond 7-10 Ucits ETF (Acc)
IE00B3VWN518
Deutsche Bank che riflette il rendi- Lyxor ETF iBoxx $ Treasuries 1-3Y
FR0010960955
mento di un deposito nozionale al Lyxor ETF iBoxx $ Treasuries 5-7Y
FR0010961011
FR0010961003
quale viene applicato il tasso effet- Lyxor ETF iBoxx $ Treasuries 10Y+
tivo sui “fed funds” (con gli interessi UBS ETF Barclays US 1-3 Year Treasury Bond Ucits ETF A-dis LU0721552544
ETF Barclays US 3-5 Year Treasury Bond Ucits ETF A-dis LU0721552627
reinvestiti nel deposito giornalmen- UBS
UBS ETF Barclays US 5-7 Year Treasury Bond Ucits ETF A-dis LU0721552890
te). Infine, guardando a investimenti UBS ETF Barclays US 7-10 Year Treasury Bond Ucits ETF A-dis LU0721552973
più ad alto rischio, non va dimenti- ETF LIQUIDITÀ
cata l’opzione di investire sugli ETF Db X-Trackers Ii Fed Funds Effectiv Rate
LU0321465469
legati a Wall Street o ETN valutari.
2012
2013
2014
Fonte: Bloomberg
TER
Dividendi
Performance
2014
0,25%
0,20%
0,20%
0,12%
0,23%
0,12%
0,165%
0,165%
0,165%
0,20%
0,20%
0,20%
0,20%
Capitalizzati
semestrali
semestrali
Capitalizzati
Capitalizzati
Capitalizzati
Capitalizzati
Capitalizzati
Capitalizzati
Capitalizzati
Capitalizzati
Capitalizzati
Capitalizzati
12,65%
8,14%
13,50%
9,00%
10,86%
14,51%
8,67%
10,89%
25,80%
7,31%
8,34%
9,90%
11,88%
0,15% Capitalizzati
8,21%
Fonte: Elaborazioni ETF News
NEWS DAL MONDO ETF
News
Borsa Italiana raggiunge il traguardo dei 900 strumenti quotati su ETFplus
L’ETFplus il mercato regolamentato di Borsa Italiana dedicato a ETF,
ETC e ETN, ha raggiunto a inizio ottobre la soglia dei 900 strumenti in
negoziazione. “Oggi i 900 strumenti in quotazione consentono un’ampia
copertura delle diverse classi d’investimento (azioni, obbligazioni, materie
prime), nonché l’accesso a particolari strategie (short, leva long, leva short,
strategie a gestione attiva) altrimenti difficilmente realizzabili”, rimarca una
nota di Borsa Italiana. L’offerta dei 12 emittenti attualmente presenti in Italia
annovera 205 ETF azionari dei mercati sviluppati, 96 ETF azionari di mercati
emergenti, 167 ETF obbligazionari, 42 ETF Style, 160 ETF su altre asset
class (ETF azionari settoriali, tematici, real estate ecc.) 165 ETC e 65 ETN.
Amundi punta a raggiungere i 100 mld $ di AuM in ETF e fondi indicizzati
Quota 100 miliardi di dollari entro il 2017. E’ l’obiettivo indicato da Amundi
per quanto concerne le masse gestite dalla divisione dedicata a ETF e fondi
indicizzati creata alla fine del 2013. “La nostra ambizione è di raddoppiare
i nostri asset under management nei prossimi tre anni - ha detto Valérie
Baudson, Global Head of ETF & Indexing presso Amundi - la nostra divisione
ETF e indicizzazione ha mostrato una crescita dinamica, dopo aver attirato
flussi netti di 6 miliardi di dollari da inizio anno”. Al 19 settembre Amundi
vantava 53 miliardi dollari in ETF e le attività index linked, di cui 18 miliardi
dollari erano in ETF.
Da Lyxor un ETF sul JPX-Nikkei 400
Il nuovo Lyxor UCITS ETF JPX-Nikkei 400, recentemente quotato su
Euronext Paris e sulla Borsa di Londra, è stato autorizzato alla distribuzione
anche per il mercato italiano. L’ETF replica l’indice fondamentale JPX-Nikkei
400 che seleziona le società principalmente sulla base della redditività del
capitale proprio (ROE) e degli utili operativi, privilegiando le imprese che
hanno adottato standard più stringenti in materia di governance e trasparenza.
IL LYXOR UCITS ETF JPX-Nikkei 400 (Codice Bloomberg: JPX4 ISIN FR0012144582) non è ancora quotato su Borsa Italiana e presenta
commissioni di gestione annue dello 0,25%.
3
Deutsche Asset
& Wealth Management
Il primo ETF fisico in Europa sull’indice
di azioni A cinesi CSI300
db x-trackers Harvest CSI300 Index UCITS ETF (DR)
ISIN
LU0875160326
TER
Dividendi
Replica
1,10%
Distribuzione
Diretta
Internet: www.dbxtrackers.it
Numero verde: 800 90 22 55
Prima dell’adesione leggere il documento di quotazione, il prospetto ed il KIID del comparto
rilevante.
Avvertenze – Potete ottenere gratuitamente tali documenti presso Deutsche Bank AG, Via Turati 27, 20121 Milano e sul
sito www.dbxtrackers.com. db x-trackers è un marchio commerciale di proprietà di Deutsche Bank AG. Gli ETF descritti
nel presente opuscolo informativo sono azioni di db x-trackers, una società d’investimento costituita ai sensi del diritto
lussemburghese nella forma di Société d’Investissement à Capital Variable (SICAV). Deutsche Bank AG e lo sponsor
degli indici non rilasciano alcuna dichiarazione o garanzia circa i rendimenti che possono essere ottenuti dall’utilizzo del
relativo indice. Le informazioni contenute nel presente documento sono destinate esclusivamente all’utilizzo in Italia. La
pubblicazione del presente documento non costituisce una modalità di offerta al pubblico da parte di Deutsche Bank AG
e non costituisce o intende fornire alcun giudizio, da parte della stessa, sull’opportunità dell’eventuale investimento ivi
descritto. Deutsche Asset & Wealth Management racchiude in sé tutte le attività di asset management and wealth
management condotte da Deutsche Bank AG e dalle sue filiali e succursali. Deutsche Asset & Wealth Management
fornisce prodotti e servizi alla propria clientela tramite una o più soggetti giuridici che possono essere indentificati dai
clienti all’interno dei contratti, accordi, materiali di offerta o altra documentazione pertinente a tali prodotti o servizi.
a cura di Titta Ferraro
NUOVE EMISSIONI
4
Ciclici o difensivi? Da Ubs due ETF innovativi
per implementare strategie settoriali
Pmi tedesco sceso sotto la soglia dei
E’ da poco iniziato l’ultimo trimestre
50 punti, spartiacque tra espansione e
dell’anno e tra gli operatori di Borsa si
contrazione dell’attività economica, per
pensa già a quali strategia mettere in
la prima volta dal giugno 2013. A pagare
atto da qui a fine anno. Se da un lato
dazio sono stati quindi soprattutto i
l’area euro paga i segnali di persistente
settori ciclici.
debolezza della ripresa economica,
dall’altro si guarda ai possibili effetti
Esposizione tattica su ciclici o
benefici nel corso dei prossimi mesi
difensivi
delle nuove misure messe in atto
Contesto difficile da decifrare che rende
dalla Bce. Inoltre, di riflesso all’azione
opportuna un’adeguata vigilanza circa i
sempre più divergente di Bce e Fed,
settori su cui puntare. Novità assoluta
il deprezzamento vistoso dell’euro
per chi vuole implementare al meglio
potrebbe tradursi in una consistente
una strategia di rotazione settoriale al
sponda alla ripresa dell’export
variare delle condizioni di mercato sono
dell’eurozona.
gli ETF strategia portati anche in Italia
L’inizio del trimestre non è stato tra i
da UBS Global Asset Management: uno
più promettenti con le Borse che hanno
sui settori ciclici dell’Eurozona (UBS
pagato, soprattutto quelle dei mercati
ETF IE MSCI EMU Cyclical UCITS
periferici dell’area euro, il mancato
ETF A) e uno su quelli difensivi (UBS
riferimento di Mario Draghi alla
ETF IE MSCI EMU
possibilità dell’avvio
Defensive UCITS
di un quantitative
UBS
ha
portato
sul
ETF A). L’Italia è
easing a margine
mercato ETFPlus tre il secondo mercato
della riunione di
nuovi replicanti, tra dove UBS ETF
inizio mese. A
cui spiccano due novità ha quotato questi
pesare anche il
assolute per investire innovativi ETF che
perdurare di segnali
di
debolezza
sui settori ciclici o poche settimane
dall’economia
difensivi dell’area euro prima avevano fatto
il loro debutto sulla
dell’eurozona con il
5
Borsa di Francoforte. Lo stesso
Quotato a Milano utilities. Si tratta di società a basso (IE) DJ Global Select Dividend UCITS ETF, che
giorno, il 2 ottobre, è stato quotato
anche un replicante beta che tradizionalmente versano permette di prendere posizione sulle 100 società che,
da UBS anche un ETF sui titoli
che si posiziona su 100 dividendi costanti con utili stabili a livello globale, distribuiscono un livello di dividendi
azionari che a livello globale che
titoli ad alto dividendo indipendentemente dalle fasi del costantemente più elevato rispetto alla media. L’ETF
replica l’indice DJ Global Select Dividend, che è
offrono dividendi più elevati (UBS
di Europa, Usa e Asia ciclo economico.
composto da 40 titoli americani, 30 europei e 30
Entrambi questi ETF si rifanno a
ETF IE DJ Global Select Dividend
asiatici. Il peso delle singole azioni si basa sul
indici equiponderati che danno lo
UCITS ETF). “Su 7 nuovi ETF
rispettivo dividend yield netto annuale (con un tetto
stesso peso a ogni settore presente nell’indice. Non
quotati a Milano da inizio anno (che portano a 60
massimo per assicurare un’adeguata diversificazione
è presente rischio cambio poiché tutte le azioni sono
la gamma), ben 6 sono novità assolute per Piazza
dell’indice) e non sulla capitalizzazione di borsa.
quotate in euro.
Affari. Anche le recenti emissioni confermano la nostra
Altri criteri di selezione comprendono la crescita dei
volontà di offrire una gamma di strumenti innovativi,
dividendi, nonché la volontà dell’azienda di consentire
Anche un nuovo select dividend con Europa, Usa e Asia
diversificati in base alle esigenze degli investitori e
agli azionisti di partecipare agli utili.
Ha fatto il suo approdo a Milano anche l’UBS ETF
in grado di offrire soluzioni adatte in qualsiasi fase di
mercato”, ha commentato Simone Rosti, responsabile
I tre nuovi UBS ETF
Italia di UBS ETF.
Nome
Valuta di negoziazione
TER
ISIN
Politica dividendi
Nel dettaglio i due ETF su ciclici e difensivi permettono
UBS
ETF
(IE)
MSCI
EMU
Cyclical
UCITS
ETF
A
dis
Euro
0,25%
IE00BMP3HJ57
distribuzione
(semestrale)
quindi agli investitori di attuare una rotazione tattica
UBS ETF (IE) MSCI EMU Defensive UCITS ETF A - dis
Euro
0,25%
IE00BMP3HL79
distribuzione (semestrale)
delle proprie posizioni, in base al ciclo del mercato. Si
UBS
ETF
(IE)
DJ
Global
Select
Dividend
UCITS
ETF
A
dis
Usd
0,30%
IE00BMP3HG27
distribuzione (semestrale)
tratta di una via di mezzo tra classici ETF azionari che
Fonte: UBS ETF
permettono di prendere posizione sull’intero mercato
azionario dell’eurozona e i settoriali puri. L’UBS
L’equity europeo pronto al rally di fine anno?
ETF (IE) MSCI EMU Cyclical UCITS ETF permette
agli investitori di prendere un’esposizione sulla
Da qui a fine anno l’equity europeo potrebbe tornare
e dall’altro lato la politica sempre più accomodante
a dare soddisfazioni. Questa settimana gli strategist
della Bce, che mantenendo i tassi bassi, penalizza
performance dei settori ciclici dell’Eurozona (tecnologie
di
Credit
Suisse,
che
hanno
portato
a
overweight
l’investimento monetario, garantendo invece un
dell’informazione, materiali di base, industriali, beni di
(sovrappesare) l’azionario europeo, hanno suggerito
“sostegno naturale” a quello azionario. Anima
consumo non essenziali e finanziari) caratterizzati da
di
privilegiare
i
titoli
del
comparto
ciclico.
in
ritiene che il rally di fine anno potrebbe vedere
un elevato beta e un’alta sensibilità al ciclo economico;
particolare
il
settore
dei
software,
le
agenzie
per
avvantaggiato, sul piano settoriale, il comparto
pertanto tenderanno a sottoperformare nelle fasi di
l’impiego
e
le
agenzie
pubblicitarie
escludendo
farmaceutico, caratterizzato da una sostenibilità
rallentamento dell’economia, mentre nei momenti di
invece i beni strumentali, i minerari e quelli legati
della crescita delle vendite; mentre il comparto
ripresa/ espansione offrono rendimenti più elevati
alle vendite al dettaglio. Anche secondo gli esperti
tecnologico potrebbe essere il maggiore beneficiario
rispetto al mercato di riferimento.
di Anima il contesto resta positivo nel breve periodo
dell’apprezzamento del Dollaro statunitense e
Di contro l’UBS ETF (IE) MSCI EMU Defensive
per le Borse europee per effetto principalmente
delle revisioni positive sulle aspettative degli utili
UCITS ETF A replica l’indice MSCI EMU Defensive
di due fattori: da un lato gli spazi di ampio
aziendali. Anima sottopesa invece il settore degli
Sectors Capped e permette di avere un’esposizione
miglioramento dell’assetto macro nell’Eurozona, dal
industriali, alla luce della minaccia deflazionistica e
diversificata ai settori difensivi dell’Eurozona: beni di
momento che la crescita economica è ancora bassa
del rallentamento nella ripresa.
consumo primari, energia, salute, telecomunicazioni e
FOCUS BANCA IMI
Collegati al sito www.bancaimi.it per leggere tutte le ricerche o ascoltare i risultati con il servizio Podcast
L’APPROFONDIMENTO
DI BANCA IMI
Liquidità: asso piglia tutto?
6
Dopo una ripida discesa tra fine luglio e inizio agosto
e un altrettanto ripido recupero tra agosto e settembre,
i principali indici internazionali si allontanano dai
massimi di periodo sulla scia di dati macro europei e
cinesi inferiori alle attese. L’azionario resta comunque
sostenuto dall’ingente liquidità che funge da driver e
consente nuovi allunghi ogni qualvolta vi siano spiragli
positivi. I fondamentali dei principali indici confermano
multipli di utili moderatamente superiori alla media
storica senza evidenziare sopravvalutazioni eccessive.
In tale contesto, gli indici europei vivono fasi alterne,
anche se al momento mancano spunti concreti per
raggiungere nuovi massimi di
Le Borse globali si sono
periodo. Gli indici statunitensi
allontanate dai massimi
restano sostenuti anche dai dati
macro e societari, mentre quelli
di periodo complici i
europei sono soggetti a maggiore
deboli riscontri macro
volatilità per la congiuntura meno
arrivati da Europa e Cina
favorevole.
di fiducia IFO e ZEW sotto le
A sostenere il recupero dei listini
attese, confermati da un lieve
sono stati l’allentarsi delle tensioni geopolitiche e le
calo del PIL del 2° trimestre (-0,2%), che ha gettato
mosse BCE a favore dell’economia, a cominciare dalla
qualche ombra anche sull’economia trainante del
riduzione dei tassi al nuovo minimo storico (0,05%) e
Vecchio Continente. Inoltre, l’inflazione nell’Eurozona
dall’annuncio di una serie di manovre non convenzionali
si conferma troppo bassa e si delinea lo spettro della
a sostegno della crescita, come gli acquisti di ABS e
deflazione in alcuni paesi, per non parlare dei timori
covered bond a partire da ottobre, anche se nelle attese
in merito alla disoccupazione. In tale contesto l’OCSE
del mercato non si esclude in un secondo tempo un
ha rivisto al ribasso le stime di crescita sull’Eurozona
vero e proprio Quantitative Easing. Gli interventi BCE
a +0,8%, tra cui la Germania a +1,5%, la Francia a
dovrebbero riportare l’inflazione a livelli più consoni e
+0,4% e l’Italia a -0,4%, unico paese in recessione fra
allontanare lo spettro della deflazione in alcuni paesi.
quelli analizzati, dopo il -1,8% del 2013. Viene rivista a
Tra i rischi principali si conferma la debole crescita
un risicato +0,1% anche la stima per il 2015 .
in Eurolandia sulla scia di dati macro inferiori alle
Secondo l’OCSE la ripresa è solida negli Stati Uniti e
attese, fra cui anche quelli tedeschi come gli indici
si sta rafforzando in India, mentre resta in linea con le
attese in Giappone e Cina. Per migliorare la crescita
in area euro si conferma la necessità delle riforme
strutturali e di assicurarne l’effettiva implementazione,
mentre alcuni paesi devono anche aumentare
competitività e occupazione. I dati contrastanti cinesi
ricordano che, pur restando elevato, il ritmo di crescita
in Cina è rallentato, e gli indici dei mercati emergenti
hanno perso forza relativa. Le indicazioni macro
rivelano dati contrastanti, con PMI deludenti che
mostrano un rallentamento del settore manifatturiero,
mentre quello dei servizi ad agosto si è rafforzato.
A sostegno dell’economia la Banca centrale cinese
dovrebbe lanciare una linea di credito di 81,4 mld di
dollari per le prime cinque banche del Paese.
L’ingente liquidità presente sul mercato continua
FOCUS BANCA IMI
7
a essere il principale driver a sostegno delle borse
nonostante le criticità del contesto; infatti, la mancanza
di investimenti alternativi attraenti, tra cui i bassi
rendimenti dei titoli di stato, favorisce il movimento di
capitali verso i mercati più rischiosi. Il contesto però
non è scevro di rischi; pertanto, ne esce un quadro di
forte volatilità in Europa con continui cambiamenti di
fronte su indici, settori e titoli. La velocità con cui varia
la forza relativa di settori e titoli dimostra come la
liquidità si sposti velocemente da un comparto all’altro
non appena si presentino opportunità interessanti
e come altrettanto velocemente vengano chiuse le
posizioni non appena uno dei rischi sopracitati prenda
il sopravvento in quel momento. Il mercato azionario
risente anche del
Tra i rischi da fenomeno provocato
considerare c’è dagli “HFT” (gli High
sicuramente il frequency trading) che
permanere di tensioni con sistemi a velocità
geopolitiche su più elevatissima riescono a
negli interstizi
fronti anche se si sono inserirsi
di mercato mentre
allentate quelle in vengono
proposti
Ucraina gli ordini e in alcuni
momenti conducono a
fornire effetti distorsivi come falsi segnali al rialzo e al
ribasso con violazioni di resistenze e supporti negate
poi subito dopo, provocando danni e allontanando gli
investitori che richiedono maggior stabilità.
Tra i rischi da considerare permangono le tensioni
geopolitiche, anche se si allentano quelle in Ucraina
dopo il “pseudo accordo” raggiunto con la Russia e
la concessione da parte di Kiev dell’autonomia alle
regioni filorusse, pur rimanendo un pericoloso focolaio
capace di riaccendersi all’improvviso. Per il momento,
a livello economico i mercati risentono delle misure
Collegati al sito www.bancaimi.it per leggere tutte le ricerche o ascoltare i risultati con il servizio Podcast
prese dall’Europa contro Mosca e dei contraccolpi di
quest’ultima verso il Vecchio Continente, che dipende
per il 32% nel fabbisogno di energia ed esporta in
Russia il 7% del PIL, con Germania e Italia che
presentano le relazioni commerciali più elevate. Nel
2013 l’Italia ha esportato 10,7 mld di euro di beni in
Russia e ne ha importati oltre 20 mld soprattutto per
l’impatto del gas.
Per quanto riguarda i fondamentali dell’Euro Stoxx, i
multipli evidenziano una moderata sopravvalutazione
rispetto alla media storica 2007-2013 con i P/E 2014
a 15,5x e stime di crescita a doppia cifra per il prossimo
biennio che consentono al PEG (rapporto crescite/
multipli) di mantenersi in area 1. La congiuntura
nell’Eurozona resta preoccupante, i dati macro sono
mediamente deludenti e le trimestrali non brillano. Le
stime di crescita del PIL per il 2014 sono state riviste
al ribasso allo 0,8%. La BCE ha maggior manovra
per misure a sostegno della crescita ma la Germania
difficilmente tende ad accettare una maggior apertura
alla crescita a scapito del rigore.
A livello settoriale europeo, permane elevata la
volatilità sui Bancari, anche se per il settore il
consenso stima un recupero degli utili consistente
nel prossimo biennio, a fronte di un rallentamento del
ritmo di crescita delle sofferenze, il maggior rischio
del comparto. Prosegue la forza relativa del Turismo
e Tempo Libero, che beneficia di quotazioni più
contenute sul petrolio e crescite attese degli utili nel
prossimo biennio particolarmente forti. Dopo un deciso
recupero torna a ritracciare il settore Industriale, che
risente maggiormente del rallentamento della crescita
nell’area europea e cinese. Sui fondamentali, il settore
quota moderatamente a premio rispetto al benchmark,
giustificato da attese di crescite degli utili da parte
del consenso a doppia cifra. Favorevole il rapporto
L’APPROFONDIMENTO
DI BANCA IMI
multipli/crescite EBITDA. Confermiamo Positività sui
Tecnologici, che confermano un trend al rialzo sulla
scia della sostenuta domanda a livello globale e di
utili in crescita. Restiamo Moderatamente Positivi sulle
Utility, che mantengono forza relativa sulla scia di un
ritorno alla crescita degli utili stimati per il prossimo
biennio.
Analizzando i singoli indici confermiamo moderata
positività per l’indice Ibex, che mantiene forza
relativa sulla scia del miglioramento dei dati macro
e del fatto che il governo rivedrà al rialzo le stime di
crescita per l’anno in corso e il prossimo all’1,2% e
all’1,8% rispettivamente. Ad ogni modo, sembra che
la domanda interna abbia accusato un rallentamento;
pertanto, la banca di Spagna si attende che i consumi
e la creazione di nuovi posti di lavoro subiscano
un rallentamento nel corso del 3° trimestre. Sui
fondamentali l’indice conferma multipli a premio
rispetto al benchmark europeo, anche se le crescite
degli utili per il prossimo biennio sono particolarmente
elevate e confermerebbero un PEG inferiore a 1.
Neutralità sul Dax particolarmente esposto ai
contraccolpi derivanti dall’inasprimento delle sanzioni
alla Russia, verso la quale il paese dipende fortemente
a livello energetico. L’indice ha risentito anche di
alcuni dati macro inferiori alle attese, fra cui il Pil, gli
indici di fiducia, le immatricolazioni auto e il settore
privato, cresciuto al ritmo più basso degli ultimi 10
mesi, In ogni caso, nel complesso, l’economia tedesca
continua a mostrare una maggiore tenuta rispetto
al resto dell’Europa, anche se fatica a imprimere
l’accelerazione attesa. I fondamentali mostrano ancora
multipli di utile e di EBITDA a sconto rispetto al
benchmark europeo, con crescite degli utili intorno
alla doppia cifra per il prossimo biennio. Manteniamo
il giudizio Neutrale.
8
Conferma forza relativa anche il FTSE100 di Londra,
sul quale manteniamo un giudizio Moderatamente
Positivo. Sui fondamentali l’indice sta quotando con
P/E a sconto rispetto al benchmark europeo, a fronte
di crescite attese sugli utili a singola cifra. L’indice
si conferma meno volatile rispetto ad altri e il Paese
riporta alcuni dati macro che mostrano una congiuntura
migliore di quella media dell’Eurozona.
Relativamente agli indici domestici permane l’effetto
moltiplicatore di volatilità del benchmark europeo poiché
il nostro Paese presenta un quadro macro più debole,
con gli operatori pronti a cambi di fronte improvvisi.
Nonostante la buona performance conseguita da inizio
anno (secondo solo all’Ibex tra gli indici europei),
nell’ultimo trimestre il FTSE MIB ha perso forza relativa,
conseguendo il peggior risultato in Europa, sulla scia
dei deboli dati macro e della lentezza con cui procede
il processo di riforme istituzionali, che dovrebbe ridare
fiducia agli investitori. In tale contesto, confermiamo il
nostro giudizio Neutrale.
Il FMI ha peggiorato nuovamente le stime per il nostro
Paese e al momento si aspetta un rapporto debito/PIL
al 136,4% nel 2014, dal 134,5% dello scorso aprile,
che scenderebbe al 135,4% nel 2015 rispetto alle
precedenti attese del 133%. In termini di economia
reale continua a preoccupare l’aumento dei fallimenti:
nel 2° trimestre oltre 4.000 imprese hanno aperto la
procedura di fallimento, in crescita del 14,3% rispetto
all’analogo periodo 2013, che porta al 10% l’incremento
del 1° semestre, peggiorando le difficoltà delle banche
nell’aumentare la concessione del credito, necessaria
per il riavvio di un circolo virtuoso dell’economia.
Prosegue la forza degli indici statunitensi, che dopo
aver registrato l’ennesimo record storico, ritracciano
leggermente dai massimi dopo aver raggiunto obiettivi
importanti che hanno reso il mercato più soggetto a
eventuali ritracciamenti. Il contesto resta comunque
supportato da ulteriori segnali di solidità della ripresa
economica, fra cui il + 4,6% t/t del PIL relativo al
2° trimestre, e dalle ottime trimestrali. La volatilità si
conferma contenuta. La liquidità in circolazione, oltre
a confermarsi un driver essenziale, sostiene le IPO;
inoltre, i listini continuano a contare sulle operazioni di
M&A che negli USA hanno già raggiunto 1,5 trilioni di
dollari, in crescita del 66% rispetto allo scorso anno.
Per quanto riguarda i fondamentali dell’S&P500 si
evince una moderata sopravvalutazione dei multipli di
P/E sulla media storica 2007-2013 a fronte di crescite
a doppia cifra per il prossimo biennio. In termini di
EBITDA il rapporto multipli crescite rimane favorevole
e l’EV/EBITDA risulta solo di poco superiore a quello
del benchmark europeo, compensato da attese di
crescita del Margine Operativo lordo superiori. Il
rendimento del dividendo resta inferiore alla media
europea come di consueto e poco sotto al 2%, contro
il 3,28% dell’Euro Stoxx.
Multipli, crescite e PEG dei principali indici azionari (€)
Valore
Euro Stoxx
Euro Stoxx 50
Stoxx 600
DAX
CAC 40
FTSE 100
Ibex 35
FTSE MIB
FTSE All Share
SMI
S&P500
NASDAQ Composite
Dow Jones Industrial
Nikkei 225
Hang Seng
Sensex 30
Bovespa
RTS Interfax
319,77
3.202,31
341,44
9.510,01
4.355,28
6.639,71
10.783,06
20.411,49
21.579,28
8.772,76
1.965,99
4.466,75
16.945,80
16.374,14
23.768,13
26.468,36
55.962,00
1.175,59
P/E (x)
Var. EPS %
PEG
2014E
2015E
2016E
2014E
2015E
2016E
Media 2015-16E
15,54
14,42
15,30
13,21
14,62
13,46
18,27
17,12
17,56
17,26
16,55
21,93
14,94
19,03
9,44
17,94
11,93
5,04
13,14
12,72
13,49
11,74
12,77
12,63
14,70
12,59
12,74
15,31
14,84
18,29
13,88
16,78
8,72
15,37
10,34
4,88
11,71
11,52
12,24
10,63
11,55
11,72
12,77
10,75
10,89
14,07
13,36
15,84
12,74
15,23
8,02
13,04
9,08
4,54
18,10
12,71
9,04
9,14
10,83
7,31
28,08
29,56
30,39
-0,80
8,53
23,66
7,81
21,58
8,34
16,37
19,92
10,36
18,25
13,44
13,39
12,47
14,47
6,60
24,28
35,15
37,35
12,77
11,49
19,88
7,68
13,42
8,23
16,70
15,38
3,28
12,23
10,40
10,27
10,44
10,64
7,79
15,11
15,69
15,51
8,83
10,95
16,71
8,92
10,04
7,47
17,89
13,88
7,43
15,24
11,92
11,83
11,46
12,55
7,19
19,70
25,42
26,43
10,80
11,22
18,29
8,30
11,73
7,85
17,29
14,63
5,35
(P/E 14E su
var. EPS 2015-16E)
1,02
1,21
1,29
1,15
1,16
1,87
0,93
0,67
0,66
1,60
1,47
1,20
1,80
1,62
1,20
1,04
0,82
0,94
Nota:i valori degli indici sono in valuta locale. E= expected, atteso; NS= non significativo; High= valore fortemente positivo, che spesso scaturisce da un confronto con un
valore precedente molto ridotto; Neg.= dato negativo
Fonte: FactSet
OSSERVATORIO ETF
I MIGLIORI A 1 MESE
La pagina dei numeri di ETF News
Europa - Indice EuroStoxx 50
Usa - Indice S&P 500
2050
2000
3300
1950
1900
3100
1850
1800
1750
2900
apr-14
mag-14
giu-14
lug-14
CHIUSURA
Eurostoxx50
Ftse Mib
Dax30
Ftse100
3 MESI
3133
20201
9196
6528
-3,73
-5,92
-7,57
-4,59
ago-14
set-14
ott-14
VARIAZIONE%
6 MESI
12 MESI
-2,53
-8,53
-3,72
-2,16
7,52
10,81
7,82
1,50
Far East - Indice Nikkei
1700
apr-14
mag-14
giu-14
CHIUSURA
Dow Jones
S&P 500
Nasdaq
Russell 2000
16801
1946
3986
1096
lug-14
3 MESI
-0,34
-0,88
2,66
-8,56
ago-14
set-14
ott-14
VARIAZIONE%
6 MESI
12 MESI
3,64
5,51
13,79
-4,22
12,85
16,41
24,20
2,46
Commodity - Indice CRB
320
17000
16000
300
15000
280
14000
13000
apr-14 mag-14
giu-14
CHIUSURA
Giappone
Cina
Russia
Brasile
15709
975
1092
53519
lug-14
3 MESI
2,94
16,43
-18,30
0,89
ago-14
set-14
ott-14
VARIAZIONE%
6 MESI
12 MESI
5,49
18,56
-9,93
6,77
13,31
18,36
-22,98
3,20
260
apr-14
mag-14
giu-14
CHIUSURA
Crb
Petrolio Wti
Oro
Cacao
277
90
1192
323
lug-14
3 MESI
-9,91
-13,34
-9,51
-21,34
ago-14
set-14
ott-14
VARIAZIONE%
6 MESI
12 MESI
-9,35
-10,84
-8,30
-34,63
-3,53
-13,15
-8,76
-26,00
Nelle tabelle sono riportati solamente gli Etf quotati sul segmento ETFplus di Borsa Italiana Spa. I dati sono elaborati su base quindicinale. Il trend indicato nelle ultime due colonne è dato
dall’incrocio di due medie mobili. Per quella di breve periodo, l’indicazione è positiva tutte le volte che la media mobile esponenziale a 5 giorni perfora verso l’alto quella a 20 giorni mentre
è negativa ogni volta che la media a 5 giorni perfora verso il basso quella a 20 giorni. Per quello di medio termine l’indicazione è positiva tutte le volte che la media mobile esponenziale a
20 giorni perfora verso l’alto quella a 50 giorni mentre è negativa ogni volta che la media a 20 giorni perfora verso il basso quella a 50 giorni.
9
Dbx Msci Em Short
Dbx Hsi Short Daily
Dbx Stx Basic Resources Shrt
Lyxor Etf Daily Shortdax X2
Etfx Dax 2X Short Fund
I MIGLIORI A 6 MESI
Amundi Etf Leveraged Msci Us
Dbx Cnx Nifty
Amundi Etf Nasdaq-100 Ucits
Ishares Nasdaq 100
Lyxor Etf Msci India
I PEGGIORI A 1 MESE
Rbs Market Access Dow Jones
Rbs Market Access Nyse Arca
Lyxor Etf Turkey
Etfs Daxglobal Gold Mining G
Dbx Msci Em Latam
I PEGGIORI A 6 MESI
Lyxor Etf Ftse Athex 20
Lyxor Etf Ftsemib Daily Lev
Etfx Ftse Mib Leveraged 2X
Lyxor Ucits Etf Daily Double
Dbx Stx Europe Health Short
I PIÙ SCAMBIATI / QUANTITÀ
Lyxor Etf Ftsemib Daily Lev
Lyxor Etf Ftsemib Daily 2Xsh
Lyxor Etf Ftse Mib
Ishares S&P 500 Ucits Etf Di
Lyxor Etf Msci Emer Mkts-A
I PIÙ SCAMBIATI / VALORE
Lyxor Etf Ftsemib Daily Lev
Lyxor Etf Ftse Mib
Lyxor Etf Ftsemib Daily 2Xsh
Ishares Msci Europe Ucits E
Ishares Msci World Ucits Et
PREZZO €
VOLUMI
PER % 1 MESE
PER % 6 MESI
TREND BT
TREND MT
13,955
7,55
8,055
11,375
13,55
7329
2985
0
76684
14610
14,39
12,94
10,34
10,06
9,41
8,01
2,23
3,34
5,47
3,83










702,81
104,16
34,38
174,53
13,07
44
806
2687
552
138245
3,86
-1,43
2,77
2,66
-1,17
30,68
24,15
23,72
23,62
23,14




=





145,55
63,50
44,87
14,53
38,66
274
2566
21595
13352
1123
-13,64
-12,80
-12,74
-12,55
-12,14
1,99
-10,17
3,33
-6,59
4,54










1,66
9,375
87,47
37,69
16,685
99082
2244328
6988
32379
86
-11,18
-9,77
-10,20
0,29
-2,60
-20,19
-18,05
-16,52
-16,24
-14,28










9,38
11,40
20,34
15,68
8,30
2244328
1704129
949337
420874
284289
-9,77
8,67
-4,79
2,18
-5,36
-18,05
5,41
-8,28
14,29
9,64









=
9,38
20,34
11,40
21,22
28,50
26385690
25985870
24982310
9880582
7238607
-9,77
-4,79
8,67
-3,13
-0,12
-18,05
-8,28
5,41
-0,68
8,94




=





Fonte: Bloomberg - dati aggiornati al 06/10/2014
OSSERVATORIO ETF
4 ETF su Obbligazioni
Il Commento agli ETF
Index ha ceduto il 13,64%, mentre il Lyxor ETf
La fase di incertezza dei mercati nelle ultime
Turkey il 12,74%. L’Etfs Daxglobal Gold Mining
settimane e il crescente rischio di un rialzo
e l’Rbs Market Access Nyse Arca Gold Bugs
anticipato dei tassi da parte della Fed ha
hanno ceduto entrambi oltre il 12%. A sei mesi
penalizzato soprattutto le Borse emergenti
il calo più marcato è quello del Lyxor ETF
penalizzate anche da criticità politiche a livello
Ftse Athex 20 (-20,19%).
locale. Sul mercato ETFPlus di Borsa Italiana
Tra i prodotti più scambiati per numero di
nell’ultimo mese si è distinto il db x-trackers
pezzi spiccano ancora una volta i prodotti
MSCI EM Short Daily Index UCITS ETF
legati a Piazza Affari. Il
salito del 14,39%. Sul podio
anche altri due strumenti
La fase difficile Lyxor UCITS Etf Ftse Mib
short, il db x-trackers
di alcune Borse Daily Leverage primeggia
una media giornaliera
HSI Short Daily UCITS
emergenti ha con
di 2,24 milioni di pezzi.
ETF (+12,94%) che si è
penalizzato gli ETF Seguono il Lyxor UCITS
avvantaggiato del dietrofront
che si rifanno a Etf Ftse Mib Daily 2X Short
della Borsa di Hong Kong,
mercati quali Turchia con transazioni medie per
e il db x-trackers Stoxx
Basic Resources Short
e Cina. Male anche 1,70 milioni di pezzi e poi il
(+10,34%). Rialzi vicini alla
gli ETF sulle società Lyxor UCITS Etf Ftse Mib
doppia cifra anche per gli
aurifere con scambi per 949 mila
pezzi. Tra i più scambiati
ETF short a leva 2 su Dax e
per controvalore emerge il
Ftse Mib. A sei mesi figura
Lyxor UCITS Etf Ftse Mib Daily Leveraged
in vetta l’Amundi ETF Leveraged Msci Usa
con transazioni per 26,38 milioni di euro.
(+30,68%), seguito dal Db x-trackers Cnx
Seconda e terza piazza rispettivamente per il
Nifty (+24,25%).
Lyxor UCITS Etf Ftse Mib con 25,98 milioni di
Volgendo lo sguardo ai peggiori dell’ultimo
euro e per il Lyxor UCITS Etf Ftse Mib Daily
mese spiccano invece i cali degli ETF legati
2X Short con transazioni per 24,98 milioni di
alla Turchia e al settore aurifero. L’RBS
euro.
Market Access Dow Jones Turkey Titans 20
La presente newsletter ETF News ha carattere puramente informativo e non rappresenta né un’offerta né una sollecitazione ad effettuare alcuna operazione di acquisto o vendita di
strumenti finanziari. Il Documento è stato preparato da Brown Editore S.p.A (l’editore) in completa autonomia e riflette quindi esclusivamente le opinioni e le valutazioni dell’Editore
stesso. Il presente Documento è distribuito per posta elettronica a chi è iscritto ai servizi di newsletter di Finanza.com ed a chi ne ha fatto richiesta, è destinato al pubblico indistinto
e non può essere riprodotto o pubblicato, nemmeno in una sua parte, senza la preventiva autorizzazione scritta di Brown Editore S.p.a. Qualsiasi informazione, opinione, valutazione
e previsione contenute nel presente Documento è stata ottenuta da fonti che gli Editori ritengono attendibili, ma della cui accuratezza e precisione l’editore non potrà essere ritenuto
responsabile né possono assumersi responsabilità alcuna sulle conseguenze finanziarie, fiscali o di altra natura che potrebbero derivare dall’utilizzazione di tali informazioni.
10
Alla ricerca del rendimento
(TRES) 1
LYXOR UCITS ETF
LYXOR UCITS ETF
5,28%
3,54%
LYXOR UCITS ETF
1,05%
LYXOR UCITS ETF
0,99%
I tassi sono oggi ai minimi. Per ricercare maggiori rendimenti potenziali, proporzionali ai maggiori rischi assunti, si
possono valutare 4 Lyxor ETF* che espongono ad obbligazioni “Emerging Market” (di paesi in via di sviluppo), ad
obbligazioni “High Yield” (di emittenti a basso rating) e ad obbligazioni “Corporate” (di società).
I 4 Lyxor ETF offrono alcuni vantaggi rispetto all’investimento diretto in tali obbligazioni: liquidità, diversificazione su un paniere
di obbligazioni, lotto minimo di 100 Euro, acquisto immediato come un’azione, reinvestimento automatico di cedole e titoli
in scadenza, duration costante, ecc...
Negoziazione su Borsa Italiana oppure con 48 intermediari (tra cui Société Générale, Banca IMI, Unicredit e Intermonte).
*) I Lyxor ETF citati sono Sicav o Fondi di diritto francese o lussemburghese gestiti da Lyxor International Asset Management S.A. (qui per brevità "Lyxor") i cui prospetti sono
stati approvati dalla AMF o dalla CSSF.
Per le date di approvazione si rinvia ai Prospetti.
1) Fonte: www.markit.com, al 22/09/2014. Il rendimento citato è la media ponderata del Tasso di Rendimento Effettivo a Scadenza (Yield to Maturity) delle obbligazioni che
costituiscono l’indice benchmark dell’ETF. La Modified Duration media (cioè la sensitività ai tassi di interesse) è: per EMKTB 8,37; per HY 3,54; per CRPE 4,18; per CBEF
4,72. Non sussiste garanzia che il rendimento venga effettivamente conseguito al termine dell’investimento.
Il valore degli ETF citati può aumentare o diminuire nel corso del tempo e l'investitore potrebbe non essere in grado di recuperare l'intero importo originariamente investito.
Questo è un messaggio pubblicitario e non costituisce sollecitazione, offerta, consulenza o raccomandazione all'investimento. Prima dell'investimento negli ETF sopra
menzionati leggere attentamente i Prospetti, i "KIID" e i Documenti di Quotazione, disponibili sul sito www.ETF.it e presso Société Générale, Listed Products, via Olona
2, 20123 Milano, dove sono illustrati in dettaglio i relativi meccanismi di funzionamento, i fattori di rischio ed i costi.