NUMERO 173 - 07 O OTTOBRE 2014 2 3 4 6 9 10 MARCIA IN PIÙ CON IL DOLLARO Tema caldo Fed e Bce in direzioni opposte, gli asset in dollari fanno sempre più gola Pillole ETF Mercato ETFPlus taglia quota 900 prodotti Da Lyxor un ETF sul JPX-Nikkei 400 Nuove Emissioni Ciclici o difensivi? Da Ubs due ETF innovativi per implementare strategie settoriali Focus Banca IMI Liquidità asso piglia tutto? ETF in cifre ETF Plus: migliori, peggiori e più scambiati a uno e sei mesi Commento agli ETF Corrono gli short su emergenti, Hong Kong e risorse di base È disponibile la nuova app di ETF news per il tuo Ipad, è gratis! a cura di Titta Ferraro TEMA CALDO 2 Fed e Bce in direzioni opposte, gli asset in dollari fanno sempre più gola Scenari letteralmente agli antipodi nelle due sponde dell’Atlantico. L’economia statunitense vola, mentre per l’eurozona emergono nuovi preoccupanti segnali di debolezza della congiuntura. Anche la Germania mostra segnali di cedimento con la produzione industriale scivolata giù del 4% ad agosto, peggior calo mensile dal 2009, con il terzo trimestre dell’anno che si preannuncia debole così come quello precedente. Un contesto difficile a cui si somma il pericolo deflazione che ha indotto la Bce a tagliare ulteriormente i tassi a settembre e mostrandosi pronta a nuove mosse non convenzionali. Di contro oltreoceano la Federal Reserve questo mese ultimerà il Quantitative easing (QE) e - anche alla luce degli ultimi convincenti riscontri dal mercato del lavoro (disoccupazione sotto il 6% per la prima volta dal luglio 2008) – prepara la prima stretta sui tassi che potrebbe materializzarsi già nella prima parte del 2015. Divergenza di scenario economico e di politiche monetarie che ha innescato nel terzo trimestre un vero e proprio rally del dollaro Usa nei confronti dell’euro e di tutte le altre major. In tre mesi l’euro ha lasciato sul terreno l’8% contro il biglietto verde scendendo fino ad area 1,25. Trend che secondo la maggior parte degli analisti si potrebbe confermare nei prossimi mesi. Cavalcare il super-dollaro con gli ETF Il super-dollaro non manca di avere ripercussioni sulle scelte d’investimento. In particolare gli investitori europei che sono soliti investire in asset diversi dall’euro devono monitorare con attenzione le tendenze sui mercati valutari. Negli ultimi anni sono proliferati gli strumenti finanziari atti a offrire copertura dal rischio cambio, con ad esempio gli ETF euro hedged che hanno rappresentato una soluzione molto gettonata tra gli investitori per evitare di subire l’effetto dell’apprezzamento dell’euro rispetto ad altre Sui mercati cresce Euro dollaro negli ultimi 5 anni valute. Ora però l’euro l’attesa per la 1.5000 debole ha reso strateprima stretta sui gicamente conveniente tassi della Fed 1.4500 l’investimento in prodotti e il biglietto verde 1.4000 che permettono di avvanvola. Ecco alcuni ETF in taggiarsi della forza delle altre valute. In particolare dollari a basso rischio 1.3500 nel corso del 2014 hansu cui puntare 1.3000 no raggiunto performance a doppia cifra gli ETF che vanno a replicare indici legati ad 1.2500 attività in dollari statunitensi i cui ritorni sono stati amplificati 1.2000 dall’effetto cambio. Sul mercato ETFPlus sono molteplici gli strumenti che si rifanno a indici obbligazionari a stelle e stri2009 2010 2011 sce con la possibilità di scegliere su quale tratto della curva dei tassi posizionarsi. In particolare i replicanti che si rifanno a Treasury ETF in dollari Statunitensi a breve scadenza (1-3 anni) per- Nome Codice ISIN mettono di avvantaggiarsi dell’effetto ETF SU TITOLI DI STATO USA valuta attraverso strumenti a basso iShares $ Tips Ucits ETF IE00B1FZSC47 rischio. Per cavalcare direttamente iShares $ Treasury Bond 1-3yr Ucits ETF IE00B14X4S71 iShares $ Treasury Bond 7-10yr Ucits ETF IE00B1FZS798 la prospettiva di unn rialzo dei tassi IE00B3VWN179 c’è poi il Fed Funds Effective Rate iShares Usd Gov Bond 1-3 Ucits ETF (Acc) iShares Usd Gov Bond 3-7 Ucits ETF (Acc) IE00B3VWN393 UCITS ETF 1C, ETF proposto da iShares Usd Gov Bond 7-10 Ucits ETF (Acc) IE00B3VWN518 Deutsche Bank che riflette il rendi- Lyxor ETF iBoxx $ Treasuries 1-3Y FR0010960955 mento di un deposito nozionale al Lyxor ETF iBoxx $ Treasuries 5-7Y FR0010961011 FR0010961003 quale viene applicato il tasso effet- Lyxor ETF iBoxx $ Treasuries 10Y+ tivo sui “fed funds” (con gli interessi UBS ETF Barclays US 1-3 Year Treasury Bond Ucits ETF A-dis LU0721552544 ETF Barclays US 3-5 Year Treasury Bond Ucits ETF A-dis LU0721552627 reinvestiti nel deposito giornalmen- UBS UBS ETF Barclays US 5-7 Year Treasury Bond Ucits ETF A-dis LU0721552890 te). Infine, guardando a investimenti UBS ETF Barclays US 7-10 Year Treasury Bond Ucits ETF A-dis LU0721552973 più ad alto rischio, non va dimenti- ETF LIQUIDITÀ cata l’opzione di investire sugli ETF Db X-Trackers Ii Fed Funds Effectiv Rate LU0321465469 legati a Wall Street o ETN valutari. 2012 2013 2014 Fonte: Bloomberg TER Dividendi Performance 2014 0,25% 0,20% 0,20% 0,12% 0,23% 0,12% 0,165% 0,165% 0,165% 0,20% 0,20% 0,20% 0,20% Capitalizzati semestrali semestrali Capitalizzati Capitalizzati Capitalizzati Capitalizzati Capitalizzati Capitalizzati Capitalizzati Capitalizzati Capitalizzati Capitalizzati 12,65% 8,14% 13,50% 9,00% 10,86% 14,51% 8,67% 10,89% 25,80% 7,31% 8,34% 9,90% 11,88% 0,15% Capitalizzati 8,21% Fonte: Elaborazioni ETF News NEWS DAL MONDO ETF News Borsa Italiana raggiunge il traguardo dei 900 strumenti quotati su ETFplus L’ETFplus il mercato regolamentato di Borsa Italiana dedicato a ETF, ETC e ETN, ha raggiunto a inizio ottobre la soglia dei 900 strumenti in negoziazione. “Oggi i 900 strumenti in quotazione consentono un’ampia copertura delle diverse classi d’investimento (azioni, obbligazioni, materie prime), nonché l’accesso a particolari strategie (short, leva long, leva short, strategie a gestione attiva) altrimenti difficilmente realizzabili”, rimarca una nota di Borsa Italiana. L’offerta dei 12 emittenti attualmente presenti in Italia annovera 205 ETF azionari dei mercati sviluppati, 96 ETF azionari di mercati emergenti, 167 ETF obbligazionari, 42 ETF Style, 160 ETF su altre asset class (ETF azionari settoriali, tematici, real estate ecc.) 165 ETC e 65 ETN. Amundi punta a raggiungere i 100 mld $ di AuM in ETF e fondi indicizzati Quota 100 miliardi di dollari entro il 2017. E’ l’obiettivo indicato da Amundi per quanto concerne le masse gestite dalla divisione dedicata a ETF e fondi indicizzati creata alla fine del 2013. “La nostra ambizione è di raddoppiare i nostri asset under management nei prossimi tre anni - ha detto Valérie Baudson, Global Head of ETF & Indexing presso Amundi - la nostra divisione ETF e indicizzazione ha mostrato una crescita dinamica, dopo aver attirato flussi netti di 6 miliardi di dollari da inizio anno”. Al 19 settembre Amundi vantava 53 miliardi dollari in ETF e le attività index linked, di cui 18 miliardi dollari erano in ETF. Da Lyxor un ETF sul JPX-Nikkei 400 Il nuovo Lyxor UCITS ETF JPX-Nikkei 400, recentemente quotato su Euronext Paris e sulla Borsa di Londra, è stato autorizzato alla distribuzione anche per il mercato italiano. L’ETF replica l’indice fondamentale JPX-Nikkei 400 che seleziona le società principalmente sulla base della redditività del capitale proprio (ROE) e degli utili operativi, privilegiando le imprese che hanno adottato standard più stringenti in materia di governance e trasparenza. IL LYXOR UCITS ETF JPX-Nikkei 400 (Codice Bloomberg: JPX4 ISIN FR0012144582) non è ancora quotato su Borsa Italiana e presenta commissioni di gestione annue dello 0,25%. 3 Deutsche Asset & Wealth Management Il primo ETF fisico in Europa sull’indice di azioni A cinesi CSI300 db x-trackers Harvest CSI300 Index UCITS ETF (DR) ISIN LU0875160326 TER Dividendi Replica 1,10% Distribuzione Diretta Internet: www.dbxtrackers.it Numero verde: 800 90 22 55 Prima dell’adesione leggere il documento di quotazione, il prospetto ed il KIID del comparto rilevante. Avvertenze – Potete ottenere gratuitamente tali documenti presso Deutsche Bank AG, Via Turati 27, 20121 Milano e sul sito www.dbxtrackers.com. db x-trackers è un marchio commerciale di proprietà di Deutsche Bank AG. Gli ETF descritti nel presente opuscolo informativo sono azioni di db x-trackers, una società d’investimento costituita ai sensi del diritto lussemburghese nella forma di Société d’Investissement à Capital Variable (SICAV). Deutsche Bank AG e lo sponsor degli indici non rilasciano alcuna dichiarazione o garanzia circa i rendimenti che possono essere ottenuti dall’utilizzo del relativo indice. Le informazioni contenute nel presente documento sono destinate esclusivamente all’utilizzo in Italia. La pubblicazione del presente documento non costituisce una modalità di offerta al pubblico da parte di Deutsche Bank AG e non costituisce o intende fornire alcun giudizio, da parte della stessa, sull’opportunità dell’eventuale investimento ivi descritto. Deutsche Asset & Wealth Management racchiude in sé tutte le attività di asset management and wealth management condotte da Deutsche Bank AG e dalle sue filiali e succursali. Deutsche Asset & Wealth Management fornisce prodotti e servizi alla propria clientela tramite una o più soggetti giuridici che possono essere indentificati dai clienti all’interno dei contratti, accordi, materiali di offerta o altra documentazione pertinente a tali prodotti o servizi. a cura di Titta Ferraro NUOVE EMISSIONI 4 Ciclici o difensivi? Da Ubs due ETF innovativi per implementare strategie settoriali Pmi tedesco sceso sotto la soglia dei E’ da poco iniziato l’ultimo trimestre 50 punti, spartiacque tra espansione e dell’anno e tra gli operatori di Borsa si contrazione dell’attività economica, per pensa già a quali strategia mettere in la prima volta dal giugno 2013. A pagare atto da qui a fine anno. Se da un lato dazio sono stati quindi soprattutto i l’area euro paga i segnali di persistente settori ciclici. debolezza della ripresa economica, dall’altro si guarda ai possibili effetti Esposizione tattica su ciclici o benefici nel corso dei prossimi mesi difensivi delle nuove misure messe in atto Contesto difficile da decifrare che rende dalla Bce. Inoltre, di riflesso all’azione opportuna un’adeguata vigilanza circa i sempre più divergente di Bce e Fed, settori su cui puntare. Novità assoluta il deprezzamento vistoso dell’euro per chi vuole implementare al meglio potrebbe tradursi in una consistente una strategia di rotazione settoriale al sponda alla ripresa dell’export variare delle condizioni di mercato sono dell’eurozona. gli ETF strategia portati anche in Italia L’inizio del trimestre non è stato tra i da UBS Global Asset Management: uno più promettenti con le Borse che hanno sui settori ciclici dell’Eurozona (UBS pagato, soprattutto quelle dei mercati ETF IE MSCI EMU Cyclical UCITS periferici dell’area euro, il mancato ETF A) e uno su quelli difensivi (UBS riferimento di Mario Draghi alla ETF IE MSCI EMU possibilità dell’avvio Defensive UCITS di un quantitative UBS ha portato sul ETF A). L’Italia è easing a margine mercato ETFPlus tre il secondo mercato della riunione di nuovi replicanti, tra dove UBS ETF inizio mese. A cui spiccano due novità ha quotato questi pesare anche il assolute per investire innovativi ETF che perdurare di segnali di debolezza sui settori ciclici o poche settimane dall’economia difensivi dell’area euro prima avevano fatto il loro debutto sulla dell’eurozona con il 5 Borsa di Francoforte. Lo stesso Quotato a Milano utilities. Si tratta di società a basso (IE) DJ Global Select Dividend UCITS ETF, che giorno, il 2 ottobre, è stato quotato anche un replicante beta che tradizionalmente versano permette di prendere posizione sulle 100 società che, da UBS anche un ETF sui titoli che si posiziona su 100 dividendi costanti con utili stabili a livello globale, distribuiscono un livello di dividendi azionari che a livello globale che titoli ad alto dividendo indipendentemente dalle fasi del costantemente più elevato rispetto alla media. L’ETF replica l’indice DJ Global Select Dividend, che è offrono dividendi più elevati (UBS di Europa, Usa e Asia ciclo economico. composto da 40 titoli americani, 30 europei e 30 Entrambi questi ETF si rifanno a ETF IE DJ Global Select Dividend asiatici. Il peso delle singole azioni si basa sul indici equiponderati che danno lo UCITS ETF). “Su 7 nuovi ETF rispettivo dividend yield netto annuale (con un tetto stesso peso a ogni settore presente nell’indice. Non quotati a Milano da inizio anno (che portano a 60 massimo per assicurare un’adeguata diversificazione è presente rischio cambio poiché tutte le azioni sono la gamma), ben 6 sono novità assolute per Piazza dell’indice) e non sulla capitalizzazione di borsa. quotate in euro. Affari. Anche le recenti emissioni confermano la nostra Altri criteri di selezione comprendono la crescita dei volontà di offrire una gamma di strumenti innovativi, dividendi, nonché la volontà dell’azienda di consentire Anche un nuovo select dividend con Europa, Usa e Asia diversificati in base alle esigenze degli investitori e agli azionisti di partecipare agli utili. Ha fatto il suo approdo a Milano anche l’UBS ETF in grado di offrire soluzioni adatte in qualsiasi fase di mercato”, ha commentato Simone Rosti, responsabile I tre nuovi UBS ETF Italia di UBS ETF. Nome Valuta di negoziazione TER ISIN Politica dividendi Nel dettaglio i due ETF su ciclici e difensivi permettono UBS ETF (IE) MSCI EMU Cyclical UCITS ETF A dis Euro 0,25% IE00BMP3HJ57 distribuzione (semestrale) quindi agli investitori di attuare una rotazione tattica UBS ETF (IE) MSCI EMU Defensive UCITS ETF A - dis Euro 0,25% IE00BMP3HL79 distribuzione (semestrale) delle proprie posizioni, in base al ciclo del mercato. Si UBS ETF (IE) DJ Global Select Dividend UCITS ETF A dis Usd 0,30% IE00BMP3HG27 distribuzione (semestrale) tratta di una via di mezzo tra classici ETF azionari che Fonte: UBS ETF permettono di prendere posizione sull’intero mercato azionario dell’eurozona e i settoriali puri. L’UBS L’equity europeo pronto al rally di fine anno? ETF (IE) MSCI EMU Cyclical UCITS ETF permette agli investitori di prendere un’esposizione sulla Da qui a fine anno l’equity europeo potrebbe tornare e dall’altro lato la politica sempre più accomodante a dare soddisfazioni. Questa settimana gli strategist della Bce, che mantenendo i tassi bassi, penalizza performance dei settori ciclici dell’Eurozona (tecnologie di Credit Suisse, che hanno portato a overweight l’investimento monetario, garantendo invece un dell’informazione, materiali di base, industriali, beni di (sovrappesare) l’azionario europeo, hanno suggerito “sostegno naturale” a quello azionario. Anima consumo non essenziali e finanziari) caratterizzati da di privilegiare i titoli del comparto ciclico. in ritiene che il rally di fine anno potrebbe vedere un elevato beta e un’alta sensibilità al ciclo economico; particolare il settore dei software, le agenzie per avvantaggiato, sul piano settoriale, il comparto pertanto tenderanno a sottoperformare nelle fasi di l’impiego e le agenzie pubblicitarie escludendo farmaceutico, caratterizzato da una sostenibilità rallentamento dell’economia, mentre nei momenti di invece i beni strumentali, i minerari e quelli legati della crescita delle vendite; mentre il comparto ripresa/ espansione offrono rendimenti più elevati alle vendite al dettaglio. Anche secondo gli esperti tecnologico potrebbe essere il maggiore beneficiario rispetto al mercato di riferimento. di Anima il contesto resta positivo nel breve periodo dell’apprezzamento del Dollaro statunitense e Di contro l’UBS ETF (IE) MSCI EMU Defensive per le Borse europee per effetto principalmente delle revisioni positive sulle aspettative degli utili UCITS ETF A replica l’indice MSCI EMU Defensive di due fattori: da un lato gli spazi di ampio aziendali. Anima sottopesa invece il settore degli Sectors Capped e permette di avere un’esposizione miglioramento dell’assetto macro nell’Eurozona, dal industriali, alla luce della minaccia deflazionistica e diversificata ai settori difensivi dell’Eurozona: beni di momento che la crescita economica è ancora bassa del rallentamento nella ripresa. consumo primari, energia, salute, telecomunicazioni e FOCUS BANCA IMI Collegati al sito www.bancaimi.it per leggere tutte le ricerche o ascoltare i risultati con il servizio Podcast L’APPROFONDIMENTO DI BANCA IMI Liquidità: asso piglia tutto? 6 Dopo una ripida discesa tra fine luglio e inizio agosto e un altrettanto ripido recupero tra agosto e settembre, i principali indici internazionali si allontanano dai massimi di periodo sulla scia di dati macro europei e cinesi inferiori alle attese. L’azionario resta comunque sostenuto dall’ingente liquidità che funge da driver e consente nuovi allunghi ogni qualvolta vi siano spiragli positivi. I fondamentali dei principali indici confermano multipli di utili moderatamente superiori alla media storica senza evidenziare sopravvalutazioni eccessive. In tale contesto, gli indici europei vivono fasi alterne, anche se al momento mancano spunti concreti per raggiungere nuovi massimi di Le Borse globali si sono periodo. Gli indici statunitensi allontanate dai massimi restano sostenuti anche dai dati macro e societari, mentre quelli di periodo complici i europei sono soggetti a maggiore deboli riscontri macro volatilità per la congiuntura meno arrivati da Europa e Cina favorevole. di fiducia IFO e ZEW sotto le A sostenere il recupero dei listini attese, confermati da un lieve sono stati l’allentarsi delle tensioni geopolitiche e le calo del PIL del 2° trimestre (-0,2%), che ha gettato mosse BCE a favore dell’economia, a cominciare dalla qualche ombra anche sull’economia trainante del riduzione dei tassi al nuovo minimo storico (0,05%) e Vecchio Continente. Inoltre, l’inflazione nell’Eurozona dall’annuncio di una serie di manovre non convenzionali si conferma troppo bassa e si delinea lo spettro della a sostegno della crescita, come gli acquisti di ABS e deflazione in alcuni paesi, per non parlare dei timori covered bond a partire da ottobre, anche se nelle attese in merito alla disoccupazione. In tale contesto l’OCSE del mercato non si esclude in un secondo tempo un ha rivisto al ribasso le stime di crescita sull’Eurozona vero e proprio Quantitative Easing. Gli interventi BCE a +0,8%, tra cui la Germania a +1,5%, la Francia a dovrebbero riportare l’inflazione a livelli più consoni e +0,4% e l’Italia a -0,4%, unico paese in recessione fra allontanare lo spettro della deflazione in alcuni paesi. quelli analizzati, dopo il -1,8% del 2013. Viene rivista a Tra i rischi principali si conferma la debole crescita un risicato +0,1% anche la stima per il 2015 . in Eurolandia sulla scia di dati macro inferiori alle Secondo l’OCSE la ripresa è solida negli Stati Uniti e attese, fra cui anche quelli tedeschi come gli indici si sta rafforzando in India, mentre resta in linea con le attese in Giappone e Cina. Per migliorare la crescita in area euro si conferma la necessità delle riforme strutturali e di assicurarne l’effettiva implementazione, mentre alcuni paesi devono anche aumentare competitività e occupazione. I dati contrastanti cinesi ricordano che, pur restando elevato, il ritmo di crescita in Cina è rallentato, e gli indici dei mercati emergenti hanno perso forza relativa. Le indicazioni macro rivelano dati contrastanti, con PMI deludenti che mostrano un rallentamento del settore manifatturiero, mentre quello dei servizi ad agosto si è rafforzato. A sostegno dell’economia la Banca centrale cinese dovrebbe lanciare una linea di credito di 81,4 mld di dollari per le prime cinque banche del Paese. L’ingente liquidità presente sul mercato continua FOCUS BANCA IMI 7 a essere il principale driver a sostegno delle borse nonostante le criticità del contesto; infatti, la mancanza di investimenti alternativi attraenti, tra cui i bassi rendimenti dei titoli di stato, favorisce il movimento di capitali verso i mercati più rischiosi. Il contesto però non è scevro di rischi; pertanto, ne esce un quadro di forte volatilità in Europa con continui cambiamenti di fronte su indici, settori e titoli. La velocità con cui varia la forza relativa di settori e titoli dimostra come la liquidità si sposti velocemente da un comparto all’altro non appena si presentino opportunità interessanti e come altrettanto velocemente vengano chiuse le posizioni non appena uno dei rischi sopracitati prenda il sopravvento in quel momento. Il mercato azionario risente anche del Tra i rischi da fenomeno provocato considerare c’è dagli “HFT” (gli High sicuramente il frequency trading) che permanere di tensioni con sistemi a velocità geopolitiche su più elevatissima riescono a negli interstizi fronti anche se si sono inserirsi di mercato mentre allentate quelle in vengono proposti Ucraina gli ordini e in alcuni momenti conducono a fornire effetti distorsivi come falsi segnali al rialzo e al ribasso con violazioni di resistenze e supporti negate poi subito dopo, provocando danni e allontanando gli investitori che richiedono maggior stabilità. Tra i rischi da considerare permangono le tensioni geopolitiche, anche se si allentano quelle in Ucraina dopo il “pseudo accordo” raggiunto con la Russia e la concessione da parte di Kiev dell’autonomia alle regioni filorusse, pur rimanendo un pericoloso focolaio capace di riaccendersi all’improvviso. Per il momento, a livello economico i mercati risentono delle misure Collegati al sito www.bancaimi.it per leggere tutte le ricerche o ascoltare i risultati con il servizio Podcast prese dall’Europa contro Mosca e dei contraccolpi di quest’ultima verso il Vecchio Continente, che dipende per il 32% nel fabbisogno di energia ed esporta in Russia il 7% del PIL, con Germania e Italia che presentano le relazioni commerciali più elevate. Nel 2013 l’Italia ha esportato 10,7 mld di euro di beni in Russia e ne ha importati oltre 20 mld soprattutto per l’impatto del gas. Per quanto riguarda i fondamentali dell’Euro Stoxx, i multipli evidenziano una moderata sopravvalutazione rispetto alla media storica 2007-2013 con i P/E 2014 a 15,5x e stime di crescita a doppia cifra per il prossimo biennio che consentono al PEG (rapporto crescite/ multipli) di mantenersi in area 1. La congiuntura nell’Eurozona resta preoccupante, i dati macro sono mediamente deludenti e le trimestrali non brillano. Le stime di crescita del PIL per il 2014 sono state riviste al ribasso allo 0,8%. La BCE ha maggior manovra per misure a sostegno della crescita ma la Germania difficilmente tende ad accettare una maggior apertura alla crescita a scapito del rigore. A livello settoriale europeo, permane elevata la volatilità sui Bancari, anche se per il settore il consenso stima un recupero degli utili consistente nel prossimo biennio, a fronte di un rallentamento del ritmo di crescita delle sofferenze, il maggior rischio del comparto. Prosegue la forza relativa del Turismo e Tempo Libero, che beneficia di quotazioni più contenute sul petrolio e crescite attese degli utili nel prossimo biennio particolarmente forti. Dopo un deciso recupero torna a ritracciare il settore Industriale, che risente maggiormente del rallentamento della crescita nell’area europea e cinese. Sui fondamentali, il settore quota moderatamente a premio rispetto al benchmark, giustificato da attese di crescite degli utili da parte del consenso a doppia cifra. Favorevole il rapporto L’APPROFONDIMENTO DI BANCA IMI multipli/crescite EBITDA. Confermiamo Positività sui Tecnologici, che confermano un trend al rialzo sulla scia della sostenuta domanda a livello globale e di utili in crescita. Restiamo Moderatamente Positivi sulle Utility, che mantengono forza relativa sulla scia di un ritorno alla crescita degli utili stimati per il prossimo biennio. Analizzando i singoli indici confermiamo moderata positività per l’indice Ibex, che mantiene forza relativa sulla scia del miglioramento dei dati macro e del fatto che il governo rivedrà al rialzo le stime di crescita per l’anno in corso e il prossimo all’1,2% e all’1,8% rispettivamente. Ad ogni modo, sembra che la domanda interna abbia accusato un rallentamento; pertanto, la banca di Spagna si attende che i consumi e la creazione di nuovi posti di lavoro subiscano un rallentamento nel corso del 3° trimestre. Sui fondamentali l’indice conferma multipli a premio rispetto al benchmark europeo, anche se le crescite degli utili per il prossimo biennio sono particolarmente elevate e confermerebbero un PEG inferiore a 1. Neutralità sul Dax particolarmente esposto ai contraccolpi derivanti dall’inasprimento delle sanzioni alla Russia, verso la quale il paese dipende fortemente a livello energetico. L’indice ha risentito anche di alcuni dati macro inferiori alle attese, fra cui il Pil, gli indici di fiducia, le immatricolazioni auto e il settore privato, cresciuto al ritmo più basso degli ultimi 10 mesi, In ogni caso, nel complesso, l’economia tedesca continua a mostrare una maggiore tenuta rispetto al resto dell’Europa, anche se fatica a imprimere l’accelerazione attesa. I fondamentali mostrano ancora multipli di utile e di EBITDA a sconto rispetto al benchmark europeo, con crescite degli utili intorno alla doppia cifra per il prossimo biennio. Manteniamo il giudizio Neutrale. 8 Conferma forza relativa anche il FTSE100 di Londra, sul quale manteniamo un giudizio Moderatamente Positivo. Sui fondamentali l’indice sta quotando con P/E a sconto rispetto al benchmark europeo, a fronte di crescite attese sugli utili a singola cifra. L’indice si conferma meno volatile rispetto ad altri e il Paese riporta alcuni dati macro che mostrano una congiuntura migliore di quella media dell’Eurozona. Relativamente agli indici domestici permane l’effetto moltiplicatore di volatilità del benchmark europeo poiché il nostro Paese presenta un quadro macro più debole, con gli operatori pronti a cambi di fronte improvvisi. Nonostante la buona performance conseguita da inizio anno (secondo solo all’Ibex tra gli indici europei), nell’ultimo trimestre il FTSE MIB ha perso forza relativa, conseguendo il peggior risultato in Europa, sulla scia dei deboli dati macro e della lentezza con cui procede il processo di riforme istituzionali, che dovrebbe ridare fiducia agli investitori. In tale contesto, confermiamo il nostro giudizio Neutrale. Il FMI ha peggiorato nuovamente le stime per il nostro Paese e al momento si aspetta un rapporto debito/PIL al 136,4% nel 2014, dal 134,5% dello scorso aprile, che scenderebbe al 135,4% nel 2015 rispetto alle precedenti attese del 133%. In termini di economia reale continua a preoccupare l’aumento dei fallimenti: nel 2° trimestre oltre 4.000 imprese hanno aperto la procedura di fallimento, in crescita del 14,3% rispetto all’analogo periodo 2013, che porta al 10% l’incremento del 1° semestre, peggiorando le difficoltà delle banche nell’aumentare la concessione del credito, necessaria per il riavvio di un circolo virtuoso dell’economia. Prosegue la forza degli indici statunitensi, che dopo aver registrato l’ennesimo record storico, ritracciano leggermente dai massimi dopo aver raggiunto obiettivi importanti che hanno reso il mercato più soggetto a eventuali ritracciamenti. Il contesto resta comunque supportato da ulteriori segnali di solidità della ripresa economica, fra cui il + 4,6% t/t del PIL relativo al 2° trimestre, e dalle ottime trimestrali. La volatilità si conferma contenuta. La liquidità in circolazione, oltre a confermarsi un driver essenziale, sostiene le IPO; inoltre, i listini continuano a contare sulle operazioni di M&A che negli USA hanno già raggiunto 1,5 trilioni di dollari, in crescita del 66% rispetto allo scorso anno. Per quanto riguarda i fondamentali dell’S&P500 si evince una moderata sopravvalutazione dei multipli di P/E sulla media storica 2007-2013 a fronte di crescite a doppia cifra per il prossimo biennio. In termini di EBITDA il rapporto multipli crescite rimane favorevole e l’EV/EBITDA risulta solo di poco superiore a quello del benchmark europeo, compensato da attese di crescita del Margine Operativo lordo superiori. Il rendimento del dividendo resta inferiore alla media europea come di consueto e poco sotto al 2%, contro il 3,28% dell’Euro Stoxx. Multipli, crescite e PEG dei principali indici azionari (€) Valore Euro Stoxx Euro Stoxx 50 Stoxx 600 DAX CAC 40 FTSE 100 Ibex 35 FTSE MIB FTSE All Share SMI S&P500 NASDAQ Composite Dow Jones Industrial Nikkei 225 Hang Seng Sensex 30 Bovespa RTS Interfax 319,77 3.202,31 341,44 9.510,01 4.355,28 6.639,71 10.783,06 20.411,49 21.579,28 8.772,76 1.965,99 4.466,75 16.945,80 16.374,14 23.768,13 26.468,36 55.962,00 1.175,59 P/E (x) Var. EPS % PEG 2014E 2015E 2016E 2014E 2015E 2016E Media 2015-16E 15,54 14,42 15,30 13,21 14,62 13,46 18,27 17,12 17,56 17,26 16,55 21,93 14,94 19,03 9,44 17,94 11,93 5,04 13,14 12,72 13,49 11,74 12,77 12,63 14,70 12,59 12,74 15,31 14,84 18,29 13,88 16,78 8,72 15,37 10,34 4,88 11,71 11,52 12,24 10,63 11,55 11,72 12,77 10,75 10,89 14,07 13,36 15,84 12,74 15,23 8,02 13,04 9,08 4,54 18,10 12,71 9,04 9,14 10,83 7,31 28,08 29,56 30,39 -0,80 8,53 23,66 7,81 21,58 8,34 16,37 19,92 10,36 18,25 13,44 13,39 12,47 14,47 6,60 24,28 35,15 37,35 12,77 11,49 19,88 7,68 13,42 8,23 16,70 15,38 3,28 12,23 10,40 10,27 10,44 10,64 7,79 15,11 15,69 15,51 8,83 10,95 16,71 8,92 10,04 7,47 17,89 13,88 7,43 15,24 11,92 11,83 11,46 12,55 7,19 19,70 25,42 26,43 10,80 11,22 18,29 8,30 11,73 7,85 17,29 14,63 5,35 (P/E 14E su var. EPS 2015-16E) 1,02 1,21 1,29 1,15 1,16 1,87 0,93 0,67 0,66 1,60 1,47 1,20 1,80 1,62 1,20 1,04 0,82 0,94 Nota:i valori degli indici sono in valuta locale. E= expected, atteso; NS= non significativo; High= valore fortemente positivo, che spesso scaturisce da un confronto con un valore precedente molto ridotto; Neg.= dato negativo Fonte: FactSet OSSERVATORIO ETF I MIGLIORI A 1 MESE La pagina dei numeri di ETF News Europa - Indice EuroStoxx 50 Usa - Indice S&P 500 2050 2000 3300 1950 1900 3100 1850 1800 1750 2900 apr-14 mag-14 giu-14 lug-14 CHIUSURA Eurostoxx50 Ftse Mib Dax30 Ftse100 3 MESI 3133 20201 9196 6528 -3,73 -5,92 -7,57 -4,59 ago-14 set-14 ott-14 VARIAZIONE% 6 MESI 12 MESI -2,53 -8,53 -3,72 -2,16 7,52 10,81 7,82 1,50 Far East - Indice Nikkei 1700 apr-14 mag-14 giu-14 CHIUSURA Dow Jones S&P 500 Nasdaq Russell 2000 16801 1946 3986 1096 lug-14 3 MESI -0,34 -0,88 2,66 -8,56 ago-14 set-14 ott-14 VARIAZIONE% 6 MESI 12 MESI 3,64 5,51 13,79 -4,22 12,85 16,41 24,20 2,46 Commodity - Indice CRB 320 17000 16000 300 15000 280 14000 13000 apr-14 mag-14 giu-14 CHIUSURA Giappone Cina Russia Brasile 15709 975 1092 53519 lug-14 3 MESI 2,94 16,43 -18,30 0,89 ago-14 set-14 ott-14 VARIAZIONE% 6 MESI 12 MESI 5,49 18,56 -9,93 6,77 13,31 18,36 -22,98 3,20 260 apr-14 mag-14 giu-14 CHIUSURA Crb Petrolio Wti Oro Cacao 277 90 1192 323 lug-14 3 MESI -9,91 -13,34 -9,51 -21,34 ago-14 set-14 ott-14 VARIAZIONE% 6 MESI 12 MESI -9,35 -10,84 -8,30 -34,63 -3,53 -13,15 -8,76 -26,00 Nelle tabelle sono riportati solamente gli Etf quotati sul segmento ETFplus di Borsa Italiana Spa. I dati sono elaborati su base quindicinale. Il trend indicato nelle ultime due colonne è dato dall’incrocio di due medie mobili. Per quella di breve periodo, l’indicazione è positiva tutte le volte che la media mobile esponenziale a 5 giorni perfora verso l’alto quella a 20 giorni mentre è negativa ogni volta che la media a 5 giorni perfora verso il basso quella a 20 giorni. Per quello di medio termine l’indicazione è positiva tutte le volte che la media mobile esponenziale a 20 giorni perfora verso l’alto quella a 50 giorni mentre è negativa ogni volta che la media a 20 giorni perfora verso il basso quella a 50 giorni. 9 Dbx Msci Em Short Dbx Hsi Short Daily Dbx Stx Basic Resources Shrt Lyxor Etf Daily Shortdax X2 Etfx Dax 2X Short Fund I MIGLIORI A 6 MESI Amundi Etf Leveraged Msci Us Dbx Cnx Nifty Amundi Etf Nasdaq-100 Ucits Ishares Nasdaq 100 Lyxor Etf Msci India I PEGGIORI A 1 MESE Rbs Market Access Dow Jones Rbs Market Access Nyse Arca Lyxor Etf Turkey Etfs Daxglobal Gold Mining G Dbx Msci Em Latam I PEGGIORI A 6 MESI Lyxor Etf Ftse Athex 20 Lyxor Etf Ftsemib Daily Lev Etfx Ftse Mib Leveraged 2X Lyxor Ucits Etf Daily Double Dbx Stx Europe Health Short I PIÙ SCAMBIATI / QUANTITÀ Lyxor Etf Ftsemib Daily Lev Lyxor Etf Ftsemib Daily 2Xsh Lyxor Etf Ftse Mib Ishares S&P 500 Ucits Etf Di Lyxor Etf Msci Emer Mkts-A I PIÙ SCAMBIATI / VALORE Lyxor Etf Ftsemib Daily Lev Lyxor Etf Ftse Mib Lyxor Etf Ftsemib Daily 2Xsh Ishares Msci Europe Ucits E Ishares Msci World Ucits Et PREZZO € VOLUMI PER % 1 MESE PER % 6 MESI TREND BT TREND MT 13,955 7,55 8,055 11,375 13,55 7329 2985 0 76684 14610 14,39 12,94 10,34 10,06 9,41 8,01 2,23 3,34 5,47 3,83 702,81 104,16 34,38 174,53 13,07 44 806 2687 552 138245 3,86 -1,43 2,77 2,66 -1,17 30,68 24,15 23,72 23,62 23,14 = 145,55 63,50 44,87 14,53 38,66 274 2566 21595 13352 1123 -13,64 -12,80 -12,74 -12,55 -12,14 1,99 -10,17 3,33 -6,59 4,54 1,66 9,375 87,47 37,69 16,685 99082 2244328 6988 32379 86 -11,18 -9,77 -10,20 0,29 -2,60 -20,19 -18,05 -16,52 -16,24 -14,28 9,38 11,40 20,34 15,68 8,30 2244328 1704129 949337 420874 284289 -9,77 8,67 -4,79 2,18 -5,36 -18,05 5,41 -8,28 14,29 9,64 = 9,38 20,34 11,40 21,22 28,50 26385690 25985870 24982310 9880582 7238607 -9,77 -4,79 8,67 -3,13 -0,12 -18,05 -8,28 5,41 -0,68 8,94 = Fonte: Bloomberg - dati aggiornati al 06/10/2014 OSSERVATORIO ETF 4 ETF su Obbligazioni Il Commento agli ETF Index ha ceduto il 13,64%, mentre il Lyxor ETf La fase di incertezza dei mercati nelle ultime Turkey il 12,74%. L’Etfs Daxglobal Gold Mining settimane e il crescente rischio di un rialzo e l’Rbs Market Access Nyse Arca Gold Bugs anticipato dei tassi da parte della Fed ha hanno ceduto entrambi oltre il 12%. A sei mesi penalizzato soprattutto le Borse emergenti il calo più marcato è quello del Lyxor ETF penalizzate anche da criticità politiche a livello Ftse Athex 20 (-20,19%). locale. Sul mercato ETFPlus di Borsa Italiana Tra i prodotti più scambiati per numero di nell’ultimo mese si è distinto il db x-trackers pezzi spiccano ancora una volta i prodotti MSCI EM Short Daily Index UCITS ETF legati a Piazza Affari. Il salito del 14,39%. Sul podio anche altri due strumenti La fase difficile Lyxor UCITS Etf Ftse Mib short, il db x-trackers di alcune Borse Daily Leverage primeggia una media giornaliera HSI Short Daily UCITS emergenti ha con di 2,24 milioni di pezzi. ETF (+12,94%) che si è penalizzato gli ETF Seguono il Lyxor UCITS avvantaggiato del dietrofront che si rifanno a Etf Ftse Mib Daily 2X Short della Borsa di Hong Kong, mercati quali Turchia con transazioni medie per e il db x-trackers Stoxx Basic Resources Short e Cina. Male anche 1,70 milioni di pezzi e poi il (+10,34%). Rialzi vicini alla gli ETF sulle società Lyxor UCITS Etf Ftse Mib doppia cifra anche per gli aurifere con scambi per 949 mila pezzi. Tra i più scambiati ETF short a leva 2 su Dax e per controvalore emerge il Ftse Mib. A sei mesi figura Lyxor UCITS Etf Ftse Mib Daily Leveraged in vetta l’Amundi ETF Leveraged Msci Usa con transazioni per 26,38 milioni di euro. (+30,68%), seguito dal Db x-trackers Cnx Seconda e terza piazza rispettivamente per il Nifty (+24,25%). Lyxor UCITS Etf Ftse Mib con 25,98 milioni di Volgendo lo sguardo ai peggiori dell’ultimo euro e per il Lyxor UCITS Etf Ftse Mib Daily mese spiccano invece i cali degli ETF legati 2X Short con transazioni per 24,98 milioni di alla Turchia e al settore aurifero. L’RBS euro. Market Access Dow Jones Turkey Titans 20 La presente newsletter ETF News ha carattere puramente informativo e non rappresenta né un’offerta né una sollecitazione ad effettuare alcuna operazione di acquisto o vendita di strumenti finanziari. Il Documento è stato preparato da Brown Editore S.p.A (l’editore) in completa autonomia e riflette quindi esclusivamente le opinioni e le valutazioni dell’Editore stesso. Il presente Documento è distribuito per posta elettronica a chi è iscritto ai servizi di newsletter di Finanza.com ed a chi ne ha fatto richiesta, è destinato al pubblico indistinto e non può essere riprodotto o pubblicato, nemmeno in una sua parte, senza la preventiva autorizzazione scritta di Brown Editore S.p.a. Qualsiasi informazione, opinione, valutazione e previsione contenute nel presente Documento è stata ottenuta da fonti che gli Editori ritengono attendibili, ma della cui accuratezza e precisione l’editore non potrà essere ritenuto responsabile né possono assumersi responsabilità alcuna sulle conseguenze finanziarie, fiscali o di altra natura che potrebbero derivare dall’utilizzazione di tali informazioni. 10 Alla ricerca del rendimento (TRES) 1 LYXOR UCITS ETF LYXOR UCITS ETF 5,28% 3,54% LYXOR UCITS ETF 1,05% LYXOR UCITS ETF 0,99% I tassi sono oggi ai minimi. Per ricercare maggiori rendimenti potenziali, proporzionali ai maggiori rischi assunti, si possono valutare 4 Lyxor ETF* che espongono ad obbligazioni “Emerging Market” (di paesi in via di sviluppo), ad obbligazioni “High Yield” (di emittenti a basso rating) e ad obbligazioni “Corporate” (di società). I 4 Lyxor ETF offrono alcuni vantaggi rispetto all’investimento diretto in tali obbligazioni: liquidità, diversificazione su un paniere di obbligazioni, lotto minimo di 100 Euro, acquisto immediato come un’azione, reinvestimento automatico di cedole e titoli in scadenza, duration costante, ecc... Negoziazione su Borsa Italiana oppure con 48 intermediari (tra cui Société Générale, Banca IMI, Unicredit e Intermonte). *) I Lyxor ETF citati sono Sicav o Fondi di diritto francese o lussemburghese gestiti da Lyxor International Asset Management S.A. (qui per brevità "Lyxor") i cui prospetti sono stati approvati dalla AMF o dalla CSSF. Per le date di approvazione si rinvia ai Prospetti. 1) Fonte: www.markit.com, al 22/09/2014. Il rendimento citato è la media ponderata del Tasso di Rendimento Effettivo a Scadenza (Yield to Maturity) delle obbligazioni che costituiscono l’indice benchmark dell’ETF. La Modified Duration media (cioè la sensitività ai tassi di interesse) è: per EMKTB 8,37; per HY 3,54; per CRPE 4,18; per CBEF 4,72. Non sussiste garanzia che il rendimento venga effettivamente conseguito al termine dell’investimento. Il valore degli ETF citati può aumentare o diminuire nel corso del tempo e l'investitore potrebbe non essere in grado di recuperare l'intero importo originariamente investito. Questo è un messaggio pubblicitario e non costituisce sollecitazione, offerta, consulenza o raccomandazione all'investimento. Prima dell'investimento negli ETF sopra menzionati leggere attentamente i Prospetti, i "KIID" e i Documenti di Quotazione, disponibili sul sito www.ETF.it e presso Société Générale, Listed Products, via Olona 2, 20123 Milano, dove sono illustrati in dettaglio i relativi meccanismi di funzionamento, i fattori di rischio ed i costi.
© Copyright 2024 Paperzz