(n 11 ( ° marzoduemilaquattorDICI il DIario di CASA CasaOz è per i bambini che incontrano la malattia. E per le loro famiglie. associaZione onlus OZ! b solidale CARNEVALE SMS SOLIDALI torta pasqualina laboratorio di cucina e teatro OSCAR E LA DAMA IN ROSA giallo tartachina volontariato 5x1000 allattamento PASQUA EDITORIALE: RESTitUZIONE. 22 mesi passati insieme, quotidianamente, condividendo gioie e fatiche, entusiasmi e frustrazioni, non sono pochi. Quando alla fine il tratto di strada che si è fatto insieme s’interrompe, allora si sente maggiormente lo strappo della separazione. In una convivenza così stretta in una famiglia e a tratti di totale affidamento si sviluppa un grande senso di affetto e simpatia. Passando il tempo e crescendo l’autonomia, si modifica la relazione. Chi vive CasaOz con assiduità, entra a far parte della comunità e ad assumersi anche qualche impegno per il suo andamento quotidiano. Finalmente giunge il momento in cui le terapie finiscono. Il percorso di cura termina con successo. La famiglia torna a casa, in questo caso al di là dell’oceano Atlantico. Rimangono la memoria, le foto, i doni che ci siamo reciprocamente fatti in questi mesi. Si crea lo strappo, perché una famiglia amica ci lascia ma per tornare a casa. Per questo, pur nella fatica del distacco, siamo contenti: questo per noi significa completare la nostra mission. Non solo la restituzione della normalità, per la quale CasaOz è nata, ma anche la restituzione alla normalità, per la quale CasaOz opera. Marco Fracon insieme per i bambini malati e le loro famiglie GRAZIE! CALENDARIOZ Festa di Carnevale a CasaOz! Lunedì 3 marzo 2014 vieni a divertirti con noi dalle 16,00 alle 20,00 e se non hai la maschera non ti preoccupare, la faremo insieme!! B Solidale Dal 15 febbraio al 25 marzo. B Solidale è la campagna solidale promossa dalla Lega Nazionale Professionisti Serie B che ha scelto di sostenere CasaOz, a supporto del progetto “CasaOz: una casa che accoglie”. Dalla 4a fino alla 10a giornata di ritorno sui 22 campi della Serie B Eurobet, sulle maglie degli arbitri, dei capitani, sui maxischermo e in tutti i mezzi di comunicazione della Lega Serie B verrà dato spazio di visibilità a CasaOz. www.bsolidale.it Gita a Gressoney! Il 15 e il 16 febbraio i nostri bambini e le loro famiglie vanno in montagna! Vai sulla nostra pagina facebook per vedere le foto! Gita a Cannero Riviera! E dopo la montagna ecco che si parte per il lago! Dal 4 a la 6 aprile saremo a Cannero Riviera! Ci pregustiamo già la splendida ospitalità dei suoi abitanti con i quali le nostre famiglie e tutta l’associazione hanno instaurato un bellissimo legame. Grazie Cannero Riviera, arriviamo!!! Laboratori “Imparo anch’io… a CasaOz” Cinema e Teatro Sono ripartiti i laboratori “Imparo anch’io…a CasaOz”. Dal 10 febbraio ogni lunedì ci cimentiamo con il cinema e il mercoledì con il teatro! per di qua, per di là, un’attività Imparo… a CasaOz, laboratori di inclusione I laboratori “Imparo anch’io… a CasaOz”, volti all’inclusione (descritti nell’edizione n°9 del “Diario di Casa OZ”) si sono conclusi un paio di mesi fa… ed è stato curioso, interessante raccogliere i pensieri, le emozioni di tutti coloro che hanno condiviso queste esperienze. I ragazzi si sono sperimentati nel laboratorio di narrazione, a cura della scuola Holden, e in quello di cucina condotto da Luca Marin. Seppur diversi, questi due workshop sono stati allo stesso tempo sovrapponibili per quanto riguarda l’azione e l’avventura. Si sono incontrati mondi nuovi, fantastici, e si sono integrati l’esperienza pratica, la fantasia e l’incontro con l’altro. In questi due percorsi si sono mischiate storie pensate, scritte e narrate così come nella crea- zione di cibi si sono mescolati vari ingredienti, dalla farina alla… passione, come racconta Luca. Tutto ciò ha reso questo viaggio ricco e interessante. I “piccoli scrittori” si sono offerti di aiutarsi per migliorare le loro narrazioni. I “futuri cuochi” hanno imparato a “sporcarsi” le mani impastando… creando i vari cibi per mangiare bene…un grande gesto di attenzione verso se stessi, un volersi bene! E per concludere vorrei sottolineare anche, e soprattutto, il clima disteso e amoroso dove lo stare insieme è stato spontaneo, familiare… forse è questo l’ingrediente principale per l’inclusione! Sergio - educatore volontari a VOLONTà laboratorio di CUCINA L’attività di volontariato a contatto con i bambini, in particolare bambini con problematiche di salute, non può essere un’attività improvvisata e affidata al caso, ma richiede attenzioni e sensibilità particolari. Affinché i propri volontari siano preparati ad affrontare la realtà che li attenderà nel modo più appropriato e consono, CasaOz organizza annualmente un corso di formazione curato dalle responsabili dei volontari con il supporto di altre figure professionali: un educatore, uno psicologo, un medico. Abbiamo cucinato insieme Diventare volontario di CasaOz in collaborazione con Luca Marin Abbiamo mangiato insieme Criteri indispensabili per l’ammissione al corso • Poter destinare 3 ore a settimana del proprio tempo in un orario e giorno prestabilito (dal lunedì al venerdì tra le 9 e le 19). • Poter garantire un impegno continuativo di almeno un anno. Come si svolge il corso? Le date del corso (3/4 incontri serali nell’arco di 3/4 settimane consecutive) vengono comunicate via mail a tutti gli aspiranti volontari che nei mesi precedenti hanno preso contatto con la Segreteria organizzativa e/o dei volontari e hanno lasciato i propri dati. Nella stessa occasione vengono indicate le date dei colloqui conoscitivi che precedono il corso e cui è obbligatorio presentarsi prima di essere ammessi. • “CasaOz si presenta” è in genere il tema del primo incontro cui partecipano operatori e volontari, la cui finalità è far conoscere l’organizzazione della Casa (ruoli e compiti dei volontari); i servizi offerti agli utenti; le funzioni svolte presso l’Ospedale Infantile Regina Margherita; il funzionamento delle residenze e le attività legate agli eventi esterni. • Nel secondo incontro una psicologa affronta i temi connessi al complesso “mestiere del volontario”, delineando una sorta di kit del volontario (tutto ciò che occorre e che non si deve trascurare). • Il terzo incontro, affidato a un pediatra, è in genere impostato su tema “La malattia e il bambino”. Come avviene l’inserimento degli aspiranti volontari? Un periodo di tirocinio di 6 settimane segue il corso di formazione e in queste settimane gli aspiranti, guidati dai membri dello staff e con l’aiuto dei volontari senior, iniziano a prestare un servizio di 3 ore settimanali nel giorno e orario concordati con le responsabili. Un colloquio motivazionale al termine del tirocinio precede l’inserimento dei nuovi volontari nel planning settimanale definitivo. Ci siamo divertiti insieme Quali sono le principali attività di cui si occupano i volontari? • Accoglienza e intrattenimento dei bambini ed eventuali genitori. • Trasporti dei bambini e delle famiglie da scuola, ospedale e casa a CasaOz e viceversa con le auto di CasaOz. • Preparazione dei pasti e delle merende per bambini, familiari e accompagnatori. • Supporto scolastico. • Partecipazione a laboratori creativi (bricolage, teatro, musica, ecc.). • Ordine e pulizie degli ambienti, catalogazione del materiale. • Approvvigionamento settimanale degli alimenti e prodotti igienici. Per informazioni e chiarimenti contattare: [email protected] Veronica Strobbia DISEGNIAMO A CASAOZ CASA UGUALE FAMIGLIA Cucina uguale famiglia Chi sono Elena e Giulia e come hanno scoperto il laboratorio di cucina “imparo… a Casaoz” Per la nostra rubrica delle famiglie abbiamo pensato di intervistare Giulia e la sua mamma Elena, una famiglia esterna a CasaOz che non aveva mai partecipato ai nostri laboratori per i bambini. Giulia ed Elena erano già venute a CasaOz per vedere da vicino e sostenere questo posto di cui avevano tanto sentito parlare. Avevano scelto infatti le nostre bomboniere solidali in occasione della comunione di Giulia nel maggio 2013 - e di quella del fratello Jacopo ancora prima. Da allora seguivano la newsletter di CasaOz e quando hanno letto del laboratorio di cucina “Imparo… a CasaOz” Giulia ha voluto iscriversi. Giulia ha 10 anni e frequenta la quinta elementare. Giulia: ti è piaciuto il laboratorio di cucina? Si alcune cose le avevo già fatte con mio zio come le orecchiette ma altre cose erano nuove. Una volta a casa provavo a farle ed ero orgogliosa che mio fratello più grande le mangiasse. Lui non assaggia volentieri… è stata una soddisfazione. Elena: secondo te mettere “le mani in pasta” con il cibo e’ un bel modo per imparare a stare insieme? Mi piace l’idea di lavorare con le mani, provare a fare invece di trovare già tutto pronto. Ti mette nella condizione di aiutarsi a vicenda, di vedere che anche chi ha delle difficoltà, una malattia o disabilità, fa esattamente le cose come te. Giulia: c’è stato qualcosa che ti ha messo a disagio? No niente, mi sentivo normale, come a scuola. Elena: quali sono state le difficoltà nel partecipare a un laboratorio con bambini con tante abilita’ diverse? Giulia era molto serena, non ha patito nulla, era tutto molto normale, la disabilità non impressionava. E Luca – l’insegnante - era trascinante e aperto alle domande. Era tutto molto naturale, funzionava. Vi sentite arricchite dopo questa esperienza? la rifareste? Giulia: Consiglio questo corso e lo rifarei anch’io! Elena: Luca è stato bravissimo, è riuscito a tirar fuori le capacità anche di chi era in difficoltà, spiegava un sacco di curiosità ed era molto interessante anche per me. Come accennavo prima trovo importante provare a fare le cose. Oggi i ragazzini danno tutto per scontato: preparare da mangiare tutti insieme aiuta ad aprire la mente e a imparare a metterci del proprio. E poi è un divertimento costruttivo, impiegano il tempo in qualcosa di pensato con cura da voi e quindi di sensato. C’è un pensiero dietro! Elena: un ultimo commento? CasaOz è un posto estremamente famigliare, è come entrare a casa di amici. C’è molta spontaneità. È stata una bella occasione per scoprire da vicino la Casa e conoscere i bambini ospiti di CasaOz. Martina Maggiora pag. 2 BUONANOTTE FIORELLINO a cura di Scuola Holden C’era una volta una bimba che portava i codini all’ingiù e un tondo paio di occhiali verdi. Spesso vestiva di rosso, ma il suo colore preferito era senza dubbio il giallo. La sua mamma, però, diceva che non era quello il colore adatto per usare le tempere, rotolarsi sullo scivolo e sbafare il gelato. Un giorno Clara si mise in testa di adottare un animale. La nonna si accorse subito che Clara aveva un pensiero fitto perché si era messa nel suo angolo segreto, dentro l’armadio dei pantaloni del nonno, con la pila in bocca. Illuminava un lungo elenco di animali esotici. La nonna la spiò un pochino, poi bussò educatamente all’anta dell’armadio. “Non si può entrare…” disse Clara. “Peccato” fece la nonna “pensavo di passare dal negozio di animali. Non fa nulla se sei impegnata…” Clara sgusciò in fretta dall’ar- Giallo tartachina madio. Seguì la nonna: quella indossò le scarpe, prese la borsetta, poi, sollevate due sedie, le sistemò con calma sul terrazzino verde. “Nonna, che fai?” fece Claretta. “Andiamo al negozio” sorrise lei. Clara si sedette un po’ contrariata. “Che animale vorresti, bimba mia?” disse l’anziana signora come non avesse mai visto la nipote “ti avviso, l’offerta è questa!”. “Quale offerta?” domandò la bimba. “Si può scegliere solo quello che c’è, quello che non c’è non è in vendita” fece secca la nonna. “Mi fai un esempio?” ribatté Clara. La mano della nonna indicò il lampione giallo dove un piccione stava appollaiato: “Che ne dice di quel raro pappagallo indiano?”. Clara si mise a ridere “ma nonna, quello è un piccione”. “Che differenza fa? Le ali sono due e il becco è sempre quello…” disse la donna “starebbe bene in una gabbietta”. “Ci sto, nonna, lo prendo!”. “Già si accontenta, signorina? ORIZZONTI. STORIE. Vita per vivere. Eric-Emmanuel Schmitt, OSCAR E LA DAMA IN ROSA © 2004 RCS Libri S.p.A. Milano © 2013 diciassettesima edizione BUR Oscar è un bambino di dieci anni gravemente ammalato di leucemia, che in questo piccolo e prezioso libro vive una vita di cent’anni, nei suoi ultimi tredici giorni. Ha capito che l’estremo tentativo di cura non è andato bene. Percepisce il cambiamento negli adulti che lo circondano: il medico che lo cura, gli infermieri, tutti fingono di non sapere e lui finisce per sentirsi solo, non più gradito. “Ho capito che sono diventato un cattivo malato, che impedisce di credere che la medicina sia straordinaria”. Il suo dramma è di non potersi confrontare con nessuno. Gli adulti sono diventati strani, troppo distanti. Persino i suoi genitori sembrano avere paura di lui. Una sola persona continua a comportarsi come prima e comprende il suo bisogno di risposte: è una di quelle signore vestite di rosa che vanno in ospedale a giocare con i bambini, una volontaria, che per Oscar, e solo per lui, diventa Nonna Rosa. Nonna Rosa propone a Oscar un gioco: vivere ognuno dei suoi giorni come se fossero dieci anni e scrivere una lettera a Dio, raccontandogli la sua vita. Oscar ci sta, accetta di vivere il gioco della vita. Anche se scrivere non gli piace e non lo ha mai fatto, proverà questo mezzo, perché intuisce che forse Dio potrà dare riposta alle sue domande. Quelle che dovrebbero riguardare tutti, ma alle quali non si fa cenno nemmeno nel Dizionario medico, che contiene tante notizie e che gli pare così serio. Per noi umani, spiega Nonna Rosa “le domande più interes- santi rimangono domande, avvolgono un mistero. A ogni risposta, si deve associare un “forse”. Sono solo le domande senza interesse ad avere una risposta definitiva”. Oscar è sempre più stanco. Continuando il suo gioco della vita è ormai ultracentanario. E’ passato attraverso l’adolescenza; ha raggiunto la maturità; l’età delle preoccupazioni e delle responsabilità e infine l’età avanzata in cui tutto è più difficile perché non ci si può più muovere e “bisogna avvalersi della propria intelligenza” per apprezzare la vita. Ha conosciuto l’amore, vero e ricambiato, con Peggy Blue, la bambina affetta da una sindrome che le fa apparire azzurra la pelle, agli occhi di Oscar come quella di una fata. Sente che è un amore che durerà per sempre, anche quando Peggy lascerà l’ospedale dopo essere diventata rosa come le altre bambine. Quando Oscar se ne andrà, sebbene il dolore non possa in nessun modo essere reso più lieve, mamma e papà avranno la consolazione che il cammino che gli era stato riservato in questo mondo è stato percorso da lui pienamente, con il coraggio e la consapevolezza di chi ha capito che strano regalo è la vita. Un regalo da molti sopravvalutato, come se fosse eterno; o invece sottovalutato; oppure considerato troppo faticoso. “Infine ci si rende conto che non era un regalo, ma solo un prestito”. Oscar aveva capito il segreto: “ogni giorno guarda il mondo come se fosse la prima volta”. E lo aveva accettato: “Quello che penso io è che l’unica soluzione per la vita sia vivere”. Non vuole sapere cos’altro c’è? Che ne dice di quel leoncino?”. Per strada passava un cane lupo dall’aria distratta, al guinzaglio rosso di un signore per bene. “Quello mi piacerebbe tanto… Ma non possiamo rubarlo così” disse Clara leale. “Basta lanciargli un bell’osso!” disse la nonna “peccato, però, che non voglia vedere nient’altro…”. “Voglio vedere” fece Clara. “C’è un puma laggiù” la nonna scortò lo sguardo di Clara al gatto della casa di fronte. “Ho deciso, prendo quello!” Clara era impaziente. “Prima desidero mostrarle una specie molto rara” la guardò intrigante la nonna. “Quale?” chiese Clara. “Eccola, è una tartachina. Viene dalle Galapagos!” la nonna allungò a Clara un vasetto di ciclamini. Alla base, confusa tra le foglie, stava una minuscola lumachina dal guscio giallissimo. Gli occhi di Clara si fecero lucidi, aveva pen- sato a tutti gli animali più strani, ma solo adesso capiva quanto fosse vicino quello che cercava. “Per favore, posso avere questa?” chiese con voce sottile. “Ma Clara, adesso basta giocare! Voglio andare davvero con te al negozio di animali” disse la nonna tutta seria. “Io non voglio più un altro animale, vorrei questa lumachina” disse Clara forte. La nonna porse il vaso alla nipotina, piegò la sua sedia e ritornò dentro casa molto sorridente. Clara passò il tempo restante a tritare foglioline di lattuga. Clara e la tartachina furono da quel pomeriggio amiche inseparabili, anche se, di lei, Clara invidiava il vestito giallo. Annalisa Ambrosio BELLI E BUONI. IN TUTTI I SENSI. LA PASQUA CON GUIDO GOBINO E EATALY Pasqua si avvicina e anche quest’anno vi proponiamo le golosità di cioccolato di Guido Gobino e le fantastiche colombe di Eataly! Potrete scegliere tra la selezione di uova di Pasqua di finissimo cioccolato al latte o cioccolato extra fondente da 300 gr, la confezione di ovetti di cioccolato assortito da 300 gr e la colomba pasquale di Eataly, 1000 gr. Sostenete le attività di CasaOz e troverete una sorpresa meravigliosa: il sorriso dei bambini della Casa e delle loro famiglie! ANTEPRIMA ALCUNE DELLE SORPRESE DELLE NOSTRE UOVA di pasqua! Grazia Raccolli cosa bolle in pentola? le ricette magiche Imburrare uno stampo da charlotte e foderare con le fette di panettone o pandoro. In una ciotola mescolare tutti gli ingredienti; versare il composto nello stampo; chiudere con le fette del dolce avanzato e infornare per 30-40 minuti a 170°. Far intiepidire, sformare e guarnire con ciuffetti di panna montata e spolverizzare con lo zucchero a velo. Pulire i fondi di carciofo e metterli in acqua acidulata con succo di limone; sbucciare e affettare sottili le patate; lavare e tagliare a fettine sottili il porro. Mettere in una casseruola i fondi di carciofo tagliati a fettine con le patate e il porro e farli stufare con un cucchiaio d’olio e il sale necessario, a casseruola coperta e su fiamma bassissima. Ogni tanto rimescolare e se tendessero ad attaccare, unire poca acqua; aggiustare di sale e di pepe. Passare al setaccio o in un frullatore le verdure; aggiungere metà del pangrattato, una per volta le uova e correggere di sale e di pepe. Oliate e spolverate con il pangrattato uno stampo, versatevi il composto e cuocete in un forno caldo a 200° per circa 30 minuti. Togliete dal forno, lasciate riposare per 5 minuti prima di collocare sul piatto di portata e servite. La ricetta è tratta da: I Mangiari del giorno dopo di Laura Giorgetti e Alessandra Marraccini collezione “I Mangiari” - n. 79 © Maria Pacini Fazzi Editore, Lucca La ricetta è tratta da: Il guerriero dal tenero cuore. Storia e ricette del Carciofo di Luciano Luciani collezione “I Mangiari” - n. 67 © Maria Pacini Fazzi Editore, Lucca pag. 3 Fine EcCIù! SALUTE! Vuoi fare un regalo davvero speciale a una persona a te cara? Il latte della mamma, biologico d.o.c. Intervista all’Ostetrica Michela Castagneri, Ospedale S.Anna di Torino. E’ vero che tutte le mamme del mondo possono allattare? Si, è proprio vero, solo lo 0,2% delle mamme hanno impedimenti oggettivi all’allattamento. Noi siamo “mammiferi” quindi abbiamo mammelle per nutrire i nostri cuccioli; ormai tutti sono concordi nel dire che il latte materno è il nutrimento ideale per qualunque cucciolo d’uomo, anzi è speciale proprio per i bambini speciali. Ad esempio, i nati prematuri: si è scoperto che nel latte delle mamme che hanno avuto una gravidanza “corta” sono presenti dei nutrienti in quantità e qualità ideale per la crescita dei loro piccoli. Certo che per poter allattare bene e con serenità, alle mamme devono davvero essere garantite alcune condizioni fondamentali. La prima: poter iniziare ad allattare alla nascita; è stato osservato che il bambino posto sulla pancia della mamma appena nato – se è in buona salute e non viene disturbato - compie con i suoi tempi una vera e propria “camminata di avvicinamento” al seno. Poi, la mamma deve poter avere la tranquillità necessaria per nutrire il proprio bambino senza vincoli o limitazioni di orari; parliamo del famoso “allattamento a richiesta”, una condizione fondamentale per avviare e mantenere nel tempo una buona nutrizione al seno. E’ chiaro però che per concedere al neonato questa grande disponibilità, le mamme devono poter riposare e dedicarsi con Dedicale un gesto di solidarietà e amore verso un bambino di CasaOz! serenità ad un compito bellissimo ma impegnativo. Un celebre proverbio africano dice che per crescere un bambino ci vuole un villaggio, quindi tutte le mamme dovrebbero ricevere aiuto e solidarietà quotidiani per svolgere i compiti che normalmente gravano sulle spalle delle donne. Infine, ogni mamma ha diritto a ricevere il supporto anche tecnico necessario a rinforzare la naturale capacità di osservazione e interpretazione dei bisogni del piccolo bambino. Quindi, chi può e deve sostenere le mamme - e i papà – nell’avventura dell’allattamento al seno? Durante tutto il percorso nascita i professionisti – ginecologi, ostetriche, infermiere - che la mamma incontra hanno il dovere di non giudicare mai le sue paure o le incertezze che insorgono in qualunque donna: partire dai timori può aiutare la ricerca delle soluzioni e trasformare le preoccupazioni in punti di forza utili a potersi gratificare davvero nel vedere il proprio bambino crescere. Nei Consultori sono presenti professionisti dedicati all’allattamento, che possono anche indirizzare le coppie ai gruppi di sostegno tra mamme: negli incontri, donne più “esperte” si dedicano alla condivisione di informazioni, strategie, piccoli trucchi per rendere l’esperienza della nutrizione al seno possibile, bella e gratificante. Puoi richiedere una delle nostre card regalo da regalare ai tuoi amici! Affrettati! Le card durante la CAMPAGNA SMS SOLIDALI VALGONO DI PIù!!! Vi aspetta una sorpresa! (2-23 marzo 2014) Con 30 euro permetterai a un bimbo di CasaOz di partecipare all’Estate Ragazzi CARDREGALO Con 15 euro sosterrai un laboratorio di CasaOz aiuterà a finanziare l’ESTATE RAGAZZI di CASA associaZione onlus CARDREGALO www.casaoz.org aiuterà a finanziare un LABORATORIO di CASA associaZione onlus www.casaoz.org Con 40 euro ci aiuterai a comprare giochi e libri ai bimbi di CasaOz CARDREGALO aiuterà a finanziare GIOCHI E LIBRI di CASA associaZione onlus www.casaoz.org Per donare Laura Clarici • Visita il nostro sito www.casaoz.org, clicca nel menu su sostienici e vai alla pagina delle Card Regalo. Potrai scaricare la card da regalare a chi vuoi stampandola oppure mandandogliela comodamente via email! • Vieni a trovarci a CasaOz, potrai lasciarci direttamente la tua donazione e ti consegneremo la tua Card Regalo! per fare tutto ci vuole un fiore • Fai un bonifico, scrivici una email a [email protected] con i tuoi dati e e ti spediremo le Card a casa! Straordinaria realtà Un compleanno insolito quello di Mariangela Galotto, festeggiato il 16 Giugno 2013 a Bologna. Più che a se stessa, Mariangela ha voluto dedicare questa giornata agli altri, organizzando tra amici e conoscenti una raccolta fondi per CasaOz. Mariangela è veronese con origini del Sud, trapiantata a Bologna per studiare e ritornata a Verona per lavorare. Un curioso mix di calore meridionale e determinazione nordica che le dà un’aria un po’ sorniona mescolata ad un’energia in espansione, tesa alla realizzazione pratica di progetti artistico – culturali, ma con obiettivi sociali importanti Per questa ragione che ho conosciuto Mariangela. Quando ho letto su facebook il suo messaggio in cui si presentava ho deciso di chiamarla e saperne di più. Mi ha convinta e sono partita. Giornata emozionante con tanti ospiti e amici che ho ritrovato in quella occasione. Considerando la mia dimestichezza con l’infanzia, Marian- CHI SIAMO gela mi ha chiesto anche di introdurre la sua tesi di prossima pubblicazione. Incuriosita poi dal progetto CasaOz, in uno dei miei viaggi mi sono fermata a Torino, con l’intento di conoscere la struttura. Sono capitata nel periodo Natalizio, quando tutti erano indaffarati a preparare regalini e addobbi. Ho visitato le stanze, i laboratori dove i bambini svolgono le varie attività (dalla lavorazione della creta alla pittura, dalla musicoterapia al teatro) gli uffici, le sale del silenzio messe a disposizione per i genitori che si fermano per qualche ora prima di tornare in ospedale, gli spazi esterni... tutto gestito con grande accuratezza dagli operatori che sprizzavano energia luminosa e sincera, volta al sostegno di chi ha bisogno d’aiuto. Grazie CasaOz! E grazie a Mariangela che mi ha permesso di incontrare questa straordinaria realtà. Virginia Barrett CasaOz è prima di tutto una casa, un luogo che accoglie i bambini e le famiglie che incontrano la malattia. sostieni CasaOz Siamo a tua disposizione dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 19 intestato a Associazione CasaOz Onlus IBAN IT 61 L 07601 01000 000092193366 cilia i • bollettino postale so S i sul c/c 92193366 co r • Dona online con cors o Mo ia ud ba ncal ieri Sa Spezi a intestato a Associazione CasaOz Onlus IBAN IT 40 X 02008 01006 000040434630 Unicredit Banca causale sostegno attività di CasaOz • conto corrente postale via corso • conto corrente bancario Con il contributo di Se pensi di aver bisogno di CasaOz... chiamaci, ti veniamo a prendere. corso Dogliott DOVE SIAMO Ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs 196/2003, i dati personali che la riguardano saranno trattati esclusivamente da Associazione CasaOz Onlus, titolare del trattamento, Corso Moncalieri 262, 10133 Torino. I dati non saranno comunicati né diffusi né trasferiti all’estero e saranno sottoposti a idonee procedure di sicurezza. Ai sensi dell’art. 7, d.lgs. 196/2003 potrà sempre esercitare i suoi diritti fra cui consultare, modificare, cancellare i dati o opporsi al loro trattamento rivolgendosi a CasaOz, presso cui è disponibile, a richiesta, l’elenco dei responsabili del trattamento. Il suo diritto potrà essere esercitato scrivendo a Associazione CasaOz Onlus Corso Moncalieri 262, 10133 Torino, oppure scrivendo a [email protected] uno per tutti CasaOz offre un sostegno concreto: chi viene da lontano può trovare ospitalità in piccoli appartamenti, le ResidenzeOz. Chi assiste il proprio bambino può trovare ristoro durante il giorno, fare una doccia, mangiare e prendere un caffè in compagnia condividendo gioie e preoccupazioni. Qui ogni bimbo malato ha la possibilità di essere soprattutto un bambino: giocare, imparare, fare i compiti, seguito da educatori professionali e volontari. tel. 011.6615680 fax 011.3178507 cell. 328.5427175 Direttore responsabile Marco Fracon Stampa e distribuzione GamEdit srl Curno (BG) Grafica e impaginazione Giusti Eventi srl Chiuso in redazione 26 febbraio 2014 Per comunicazioni: [email protected] 011-6615680 www.casaoz.org tutti per uno CasaOz vuole dare una risposta ai bisogni di queste famiglie, diventando per loro casa e famiglia per il tempo necessario. Corso Moncalieri 262 • Torino GTT linea autobus 47, 66, 67, 73. Registrazione Pubblicazione registrata al Tribunale di Torino registro stampa n. 21 del 2012 In redazione Enrica Baricco Silvia Collazuol Martina Maggiora Hanno collaborato Paolo Saglia Valentina Montresor Laura Clarici Veronica Strobbia Grazia Raccolli Annalisa Ambrosio Marina Gellona Scuola Holden CasaOz è sostenuta da Molte famiglie si trovano a Torino per curare i propri bambini negli ospedali della città, costrette dalla malattia ad abbandonare la quotidianità, i propri punti di riferimento, e affrontare angosce e solitudini nella speranza di una guarigione. Questa normalità è ciò che di più prezioso si possa offrire a un bambino malato. Tutto questo per noi vuol dire Casa. CasaOz Associazione Onlus Corso Moncalieri 262, Torino. Febbraio 2014 OZ! Vai sul nostro sito www.casaoz.org • 5x1000 Metti la tua firma nello spazio: “Scelta per la destinazione del 5x1000 dell’Irpef” Inserisci il nostro codice fiscale: 97668930015
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