La Medio Vedeggio potrebbe allargarsi

GIORNALEdelPOPOLO
VENERDÌ 18 APRILE 2014
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Utente e-GdP: andy - Data e ora della consultazione: 18 aprile 2014 15:47
Monteceneri e mezzovico Verso
la polizia strutturata
La Medio Vedeggio
potrebbe allargarsi
di LORIS TROTTI
Attualmente la Polizia del Medio
Vedeggio copre i territori di Taverne-Torricella, Lamone, Cadempino
e Bedano. Anche Mezzovico-Vira e
Monteceneri hanno chiesto di poter accorparsi, scenario che forse
diventerà realtà, a patto che tutti i
Comuni coinvolti siano d’accordo.
Finora si sono espressi tutti a favore, eccetto Cadempino e Bedano
che, prossimamente, sono chiamati a prendere posizione in merito.
Invero, Cadempino nel dicembre
2013 aveva già votato tale opzione
ma, a causa del risultato paritario,
dovrà riconsiderare la questione e
provvedere ad una votazione ulteriore. Bedano, dal canto suo, si
esprimerà il mese prossimo. Chiediamo al sindaco di Monteceneri,
Emilio Fraschina, le motivazioni
che hanno portato a scegliere la
Polizia Medio Vedeggio: «La legge
prevede che entro settembre 2015
i Comuni si servano di una polizia
strutturata, ovvero in collaborazione con altri Comuni e che conti
almeno cinque agenti e un comandante. Attualmente Monteceneri
dispone di un solo agente, per cui
poter contare sul Corpo Medio Vedeggio significherebbe maggior
presenza sul territorio ed efficienza maggiore. Il Corpo conterebbe
una decina di dipendenti (com-
Bilancio Utile
(foto Crinari)
preso il nostro poliziotto), numero
sufficiente a garantire un servizio
costante sul comprensorio giorno
e notte. Anche per ragioni geografiche, la Polizia Medio Vedeggio è
certamente quella più prossima alle
nostre esigenze». Motivi analoghi a
quelli formulati dal sindaco di Mezzovico-Vira, Mario Canepa: «Prima della costituzione della Polizia
Medio Vedeggio, il nostro Comune
collaborava con Origlio, Monteceneri, Taverne-Torricella e Lamone;
ora disponiamo di un ausiliario ma
abbiamo degli accordi con la Medio
Vedeggio per una supervisione regolare del nostro territorio. Ad ogni
modo, se Mezzovico facesse parte
della Medio Vedeggio, tale collaborazione sarebbe molto più intensa e
capillare; già ora si riscontrano effetti positivi. L’ultima parola spetta
ora a Bedano e Cadempino. Credo
che Bedano non abbia problemi a
dare il beneplacito, e spero che anche con Cadempino fili tutto liscio.
Il voto paritario della scorsa volta è
derivato dalla confusione tra il PCA
(il Piano cantonale delle aggregazioni tra Comuni) e l’“aggregazione” in
ambito polizia. Due cose diverse, di
cui la seconda non implica la prima. Spero che Cadempino ne tenga
conto in occasione della prossima
votazione. Mezzovico, allo stato
attuale, necessita effettivamente di
una polizia strutturata, e il Corpo
della Medio Vedeggio, con cui già
abbiamo un accordo (soprattutto
grazie alla vicinanza geografica),
rappresenterebbe la soluzione ottimale». Riguardo all’intenzione
ventilata dal cantone di creare una
Polizia unica, entrambi i sindaci si
sono dimostrati scettici, propensi
invece a valutare quando si stia già
facendo.
di 1,9 milioni e crescita del numero dei soci (7.579)
luganese 7
condannati in tre
Lo ha deciso l’assemblea
Assalire una persona è una
cosa di una bassezza estrema. Se
poi questa persona ha 76 anni e
ad assalirla sono in tre, be’ il fatto assume toni riprovevoli. Venti
mesi a lui, 15 alla cugina e 4 alla
compagna: ecco il conto che è
stato messo sotto il naso del terzetto che – con un ruolo o un altro
– rapinò una donna di 76 anni. La
sentenza è stata pronunciata ieri
dal giudice Marco Villa, che non
ha nascosto che qualche dubbio,
su come andarono le cose, resta.
Tutto successe il 3 febbraio a Massagno in via Guisan, dove la donna
venne sorpresa alle spalle. I rapinatori le portarono via la borsetta
e si fermarono a un bancomat da
cui prelevarono 1.000 franchi. Ma
qualcuno li vide e segnalò la loro
targa alla Polizia. Da qui all’arresto il passo fu cortissimo. «Non
hanno ammesso nulla – ha spiegato ieri in aula il pp Nicola Respini
– Solo bugie, da parte loro». In aula
il pp ha proposto di condannare il
rapinatore a 24 mesi, la cugina a 20
e la compagna a 16. Tutti correi, secondo Respini, di una rapina premeditata. Il giudice Villa ha invece
applicato il principio “in dubio pro
reo”, sposando pertanto a grandi linee le richieste degli avvocati
difensori Vanna Cereghetti, Fabio
Creazzo e Eero De Polo.
C’eravamo tanto amati. O magari nemmeno
tanto. Chissà? Fatto sta che l’assemblea della Sezione di Lugano del PS, ieri sera al Pala, ha seguito l’indicazione del suo presidente, Raoul Ghisletta, approvando l’espulsione - perché quello
è - di Xenia Peran recentemente rinviata alle
Assise Criminali per rispondere di ripetuta appropriazione indebita, amministrazione infedele, sottrazione di cose requisite o sequestrate,
coazione, soppressione di documenti, violazione del segreto professionale e diffamazione. Al
suo posto è stata proposta ed eletta Maria Grazia
Talarico, docente alla CSIA, candidata alle ultime elezioni comunali. Ma le discussioni non
sono mancate: da una parte chi propendeva per
la revoca del mandato in seno alla Direzione (13
delegati), dall’altra chi per una semplice sospensione (10). «La Direzione del PS di Lugano - ha
detto Ghisletta - dimostra con i fatti di prendere
sul serio la questione dell’etica nella politica».
MOLTIPLICATORE E PREVENTIV0 - Spazio
anche a un’approfondita discussione sul moltiplicatore e il preventivo 2014, con riflessioni che
non si sono discostate da quanto ha detto al GdP
il capogruppo Martino Rossi. Ossia: sì all’aumento del moltiplicatore, perché alternative
non ve n’è e perché bisogna usare la testa e non
la pancia. Il PS – ed è stata presentata una risoluzione in tale senso – si oppone inoltre ai tagli
alle mense, asili a orario prolungato e doposcuola per tutti, come pure agli aumenti delle tariffe
a carico delle famiglie, così come boccia i tagli
sui programmi occupazionali e dice no ad altri
investimenti per Lugano Airport. Sono dunque
in arrivo diversi emendamenti al messaggio sul
preventivo 2014.
Rapinatori
finiscono
in prigione
giovedì Santo
Xenia Peran
fuori dal PS
«Inevitabile»
Messa in Coena Domini con il Vescovo
La Raiffeisen Lugano
Lavanda dei piedi:
conferma la sua crescita l’amore è servizio
Risultati più che positivi anche nel 2013 per Banca Raiffeisen
Lugano che mercoledì, giorno di
assemblea generale, ha presentato ai propri soci un esercizio
in crescita del 9% e un utile lordo incrementato del 19%, pari a
10,4 milioni, «realizzato – spiega l’Istituto bancario – grazie
a un’oculata gestione di costi e
ricavi». A giudizio dei relatori –
Pierpaolo Caldelari, presidente
del Consiglio di amministrazione, e Paolo Solcà, direttore
– la crescita dei fondi e depositi
della clientela, pari a 53,2 milioni (6,8%), evidenzia in modo
esplicito «la fiducia mostrata nei
confronti del Gruppo Raiffeisen
e, nello specifico, nella sede cittadina dell’Istituto». D’altra parte, il significativo sviluppo dei
crediti ipotecari (aumentati del
10% 1,3 miliardi) attesta pure lui
il ruolo di primo piano dell’Istituto sul mercato cittadino e della cintura urbana. Quali sono le
cifre-chiave dell’esercizio 2013?
Nel dettaglio, l’importante sviluppo del portafoglio creditizio
ha avuto, come rif lesso, un positivo incremento del risultato da
operazioni su interesse, che si è
attestato a 17,4 milioni (+5%); la
sostenuta attività in ambito investimenti e consulenza finanziaria, effettuata per conto della
clientela, ha da parte sua comportato il consolidamento della
rispettiva posta di conto economico, che ha chiuso a 2,8 milioni (+7%). Le misure attuate al
fine di ottimizzare i costi nonché
rendere maggiormente efficien-
ti i processi in atto, hanno permesso di ridurre – globalmente
– i costi di esercizio, che segnano
una riduzione di 650.000 franchi
(pari al 6%). L’utile lordo è invece
risultato pari a 10,4 milioni e ha
– tra l’altro – permesso di allocare la somma di 6 milioni ai fondi
propri della Banca, di registrare
ammortamenti per 1,2 milioni,
nonché di versare imposte per un
totale di 1,6 milioni. L’utile netto
d’esercizio si fissa quindi, dopo
queste ultime poste, a 1,9 milioni, con un incremento del 9%
per rapporto all’esercizio 2012.
Banca Raiffeisen Lugano, con un
patrimonio in gestione prossimo
a 1,8 miliardi e i suoi 7.579 soci
(+5.4%), si posiziona così al terzo
posto nel panorama Raiffeisen a
livello nazionale.
La lavanda dei piedi, ieri in Sant’Antonio. (foto Crinari)
Lugano omaggia le Ladies e la Pallavolo
Con la Messa in Coena Domini, che ricorda l’Ultima Cena di
Gesù con i suoi discepoli e l’istituzione dell’Eucaristia, è iniziato
ieri il Triduo pasquale. Alle 18
nella chiesa di Sant’Antonio di
Lugano è stato mons. vescovo Valerio Lazzeri a presiedere la solenne celebrazione. Come Gesù
durante l’Ultima Cena ha lavato i
piedi ai suoi discepoli in segno di
amore e servizio, così il vescovo
Valerio ha lavato i piedi ad alcuni
dei fedeli presenti, scelti a rappresentare le varie età e le varie
provenienze della società ticinese. Oggi il Vescovo celebrerà la
Passione del Signore alle 15 a S.
Maria degli Angeli e la Via Crucis
che partirà alle 20 dalla chiesa di
San Nicolao per arrivare in conclusione a S. Maria degli Angeli.
Il Dott.med. SANJA JUKOPILA
neurologo FMH
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Primari: Prof.Bogousslavsky, Prof. Desplands;
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(2012-->2013)
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«Un enorme grazie ai nostri campioni svizzeri!»
Il Municipio di Lugano in corpore ha omaggiato ieri le Ladies dell’Hockey Club Lugano, vincitrici del campionato nazionale femminile di serie A e i ragazzi della Pallavolo Lugano che, lo scorso sabato al Palamondo di Cadempino, si sono aggiudicati il titolo di
campioni svizzeri. «È per me un grande motivo di orgoglio omaggiare queste due società che si sono imposte a livello nazionale»
ha detto il capodicastero Sport, Michele Bertini, che ha poi rivolto un ringraziamento particolare al presidente della Pallavolo
Lugano, Davide Enderlin: «Grazie al suo dinamismo è riuscito a comporre una squadra sempre più competitiva. Come Città ci
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