relazione tecnica - Robotica @ IS "Carlo Anti"

C.A.R.L.-O. ROBOT OPERATOR
RELAZIONE TECNICA
A CURA DEL TEAM C.A.R.L.-O. CARLO ANTI ROBOT LAB – OPERATOR
[TEAM 23]
FLL NATURE’S FURY 2014
Capitolo 1: Missioni scelte
In team, dopo aver analizzato le missioni proposte dalla sfida, abbiamo messo a punto un documento
riassuntivo dei punteggi attribuiti e delle regole imposte per ogni missione.
(vedi: http://robotica.carloanti.it/?p=506)
Successivamente quindi ci siamo concentrati su alcune missioni della sfida, cercando di ottimizzare il
percorso di gara del robot in base alla scelta delle missioni. Ad esempio abbiamo cercato di risolvere le
seguenti missioni:
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Aereo cargo
Tsunami
Test di isolamento della base
Segnale di evacuazione
Camion dei rifornimenti
Ambulanza
Ostacoli
Zona di sicurezza
Ad oggi stiamo ancora sviluppando il robot per poter espandere, attraverso l’utilizzo di varie componenti
sostituibili alla base centrale, il numero delle missioni risolvibili e quindi accumulare maggior punteggio in
gara.
Capitolo 2: Progettazione meccanica
Innanzi tutto premettiamo che il nostro robot si suddivide in due principali unità costruttive:
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Una prima parte, chiamata “base”, adatta a
risolvere la maggior parte delle missioni
Una seconda parte più meccanica progettata per
le ultime due missioni “ostacoli” e “zona di
sicurezza”
Abbiamo utilizzato dei kit LEGO® MINDSTORMS® EV3
Education appositamente messi a disposizione
dall’Istituto per il progetto di partecipazione alla FIRST
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LEGO League. Sulla base dei pezzi disponibili in tali kit abbiamo personalizzato il robot educatore in modo
da poter risolvere inizialmente alcune missioni.
La prima nostra integrazione è stata quella di porre al robot un braccio meccanico ed un sensore
ultrasonico. Tali accorgimenti ci permettono di poter risolvere alcune missioni sfruttando ad esempio il
sensore ultrasonico per misurare la distanza dagli oggetti posti sul tavolo di gara.
Inoltre, a seconda delle missioni da svolgere, abbiamo sviluppato un sistema di aggiunta modulare sulla
parte anteriore quale ad esempio un prolungamento per il braccio meccanico o una forca (facilmente
intercambiabili) per raccogliere alcuni elementi (ambulanza…) e spostarli nelle zone di maggior punteggio.
La seconda evoluzione del robot invece prende spunto dal set LEGO Technic
“Monster Truck” 4x4, ossia un fuoristrada con un sistema di sospensioni su
due assi indipendenti capaci di impedire all’autoveicolo di rovesciarsi
superando un ostacolo.
Il robot è costituito da 4 gomme spesse (modello 4198613: Tyre Baloon Wide
Ø 81,6 X 38), un sistema di differenziale e da sospensioni indipendenti.
Inoltre è dotato di trasmissione 4x4. Il brik programmabile è facilmente
inseribile e rimuovibile dato che viene fissato nella parte superiore alla base del 4x4.
Capitolo 3: Programmazione
Il nostro robot è stato programmato per svolgere più di una missione prima del rientro in base seguendo
percorsi appositamente calcolati.
Alla base del movimento del robot è stato studiato il rapporto tra circonferenza del pneumatico e numero
di giri necessari a percorrere x cm sul tavolo di gara. A tale scopo abbiamo predisposto per il team un foglio
di calcolo semplificato per poter operare con due tipologie di ruote: n. 6035364 e n. 4184286
È stato possibile ricavare il numero di giri necessari per
percorrere le distanze volute (vedi foglio di calcolo su
http://robotica.carloanti.it/?p=517). Tale metodo si è
rivelato più efficiente dell’utilizzo di alcuni sensori
(esempio il luminoso/colore per seguire una traccia nera
che sul tappeto di gara non è sempre presente). Il sensore
aggiunto di distanza ci serve per determinare con ancor più
precisione la distanza tra robot e il target obbiettivo da
raggiungere.
Capitolo 4: Scelte strategiche, tecniche e innovative
Premesso che il nostro team non ha mai partecipato a competizioni robotiche e siamo tutti ragazzi di prima
superiore con diverse esperienze precedenti, abbiamo anzitutto cercato di conoscere i kit messi a
disposizione dal nostro tutor sia per quanto riguarda la costruzione tecnica, sia per quanto riguarda la
programmazione in ambiente grafico EV3-G.
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La scelta di partire dal modello educatore c’ha permesso di costruire, su una base robotica stabile, una serie
di “optional” facilmente adattabili a specifiche esigenze.
Abbiamo ad esempio creato un sistema a differenziale ed a sospensioni indipendenti, un modo alquanto
alternativo e a noi sconosciuto, per superare ostacoli di difficoltà notevole per un piccolo robot.
Mettendo in relazione il diametro della ruota con il numero di giri motore, abbiamo così controllato i
movimenti del robot lungo la il tragitto pre-calcolato del robot. In questo caso abbiamo potuto evitare di
utilizzare un sistema di sensori ben più complesso, avendo così ridotto le difficoltà costruttive e di
programmazione del robot.
NOTA: DOVENDO SVILUPPARE ANCORA PARTI SIA COSTRUTTIVE CHE DI PROGRAMMAZIONE, IL TEAM E’
DISPONIBILE ALL’INTEGRAZIONE DELLA RELAZIONE TECNICA CON FOTOGRAFIE E VIDEO CHE SARANNO
CARICATI SUL SITO INTERNET robotica.carloanti.it PRIMA DELLA COMPETIZIONE IN MODO DA POTER
DOCUMENTARE OPPORTUNAMENTE ALLA GIURIA I PROGRESSI FATTI.
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