Istruzione, incontro tra il presidente Rossi e i

Data: martedì 8 luglio 2014 Testata:
l'Adige
Pagina: 13
ISTRUZIONE
Lavorare in cattedra, ora la palla passa all’agenzia «Il pacchetto ore di lavoro in più diventa realtà
provinciale per la rappresentanza negoziale. Le linee Domani l’incontro tra il presidente della Provincia
dell’accordo erano state siglate l’11 giugno scorso e i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Gilda
Via libera al contratto per i docenti
C’è la delibera della giunta provinciale
I sindacati Uil e Gilda annunciano proteste
Ora il pacchetto «precari della
scuola» è nell mani del’Apran.
Con delibera la giunta provinciale ha dato mandato all’Agenzia provinciale per la rappresentanza negoziale, di firmare
il nuovo contratto del personale docente, così come è stato
siglato l’11 giugno scorso, con
le organizzazioni sindacali (eccetto Uil e Gilda). Un contratto
che arriva a fronte della garanzia di una serie di stabilizzazioni (assunzioni a tempo inderminato) da parte della Provincia (500 stando al Protocollo)
e alla vigilia del confronto Rossi - sindacati (previsto per domani).
Con la deliberazione l’esecutivo approva dunque il contratto per le scuole primarie e superiori (la settimana prossima
toccherà alle materne). Ieri sono state determinate, in base
alla proiezione delle iscrizioni,
le sezioni e di conseguenza i numeri dei docenti.
Entro il 21 luglio verranno rese
note le direttive generali per la
determinazione del fabbisogno
di docenti arrivando alla definizione della pianta organica
speciale che consentirà l’ampliamento del numero dei docenti stabilizzati e quindi in ruolo. «In via prevalente - si legge
in una nota della Provincia - il
personale da immettere in ruolo verrà chiamato per il 50% dalle graduatorie provinciali concorsuali vigenti, e per l’altro
50% dalle graduatorie per titoli. Esauriti quelli vecchi, i nuovi concorsi inizieranno ad essere banditi nel prossimo biennio, anche in ragione del turn
over. Questi passaggi saranno
oggetto di condivisione con le
parti sindacali. Infine, dal 29 luglio all’8 agosto il momento delle assunzioni: il 29 e 30 luglio si
parte con il sostegno e la scuola primaria, mentre dal 5 all’8
agosto sarà il turno delle medie e delle superiori».
Sullo sfondo c’è la questione
del «recupero di risorse che
permetterà di avviare, a partire dal prossimo anno scolastico, il piano straordinario pluriennale di stabilizzazione dei
docenti, nonché il riconoscimento degli scatti stipendiali
maturati nel 2012».
Tra le principali misure contrattuali introdotte vi è la riorganizzazione dell’attività di vigilanza mensa nella scuola secondaria di primo grado, che potrà – con l’anno scolastico
2015/2016 – essere resa al di
fuori della didattica frontale dei
docenti. Anche alle lingue straniere è dedicato un organico
specifico, che consentirà di potenziare l’insegnamento. «Infine - si legge sempre nel comunicato della Provincia - l’ipotesi di accordo prevede anche
l’impegno della Provincia, già
a partire dall’anno scolastico
2015/2016, quindi con l’anticipazione di un anno su quanto
convenuto nel Protocollo, ad
effettuare una verifica con le
parti sociali sulla consistenza
effettiva delle economie realizzate dalla manovra contrattua-
le per assegnarle, nell’eventualità, a misure di supporto all’incentivazione della flessibilità
oraria del personale docente.
Ma qual è il nodo centrale, la
questione che ha fatto scontrare il governatore Ugo Rossi e la
Uil di Pietro Di Fiore (non si dimentica poi la contrapposizione tra Uil + Gilda e Ggil e Cisl)?
Le ore extra cattedra dei docenti. Oggi gli insegnanti fanno fino a 40 ore annue per il collegio docenti e altro, fino a 40 ore
Il presidente
Ugo Rossi
e la dirigente
del
Dipartimento
della
conoscenza
Livia Ferrario
Domani
l’incontro
con i sindacati
INSEGNAMENTO
per i consigli di classe (come
da sistema nazionale). In Trentino abbiamo 40 ore in più che
oggi vengono utilizzate per fare un po’ di supplenze, progetti di istituto e formazione. Nel
contratto sottoscritto da Cgil
e Cisl queste ore vengono tutte messe in un unico calderone di 80 ore. In questo contenitore di 80 viene inserita anche
la parte della formazione che
era nelle ore provinciali. Ci sono le 40 ore provinciali (quelle
che prima erano solo una decina per supplenze brevi). Le altre erano attività funzionali all’insegnamento per potere insegnare meglio (progettazione,
programmazione)». Adesso, col
nuovo contratto, quelle 30 ore
saranno di attività con i ragazzi: 30 ore didattiche ulteriori,
caricate in un capitolo che invece sarebbe dedicato ad attività funzionali all’insegnamento. A queste 30 ore si aggiungono altre 10 ore, quindi sempre
40, per la realizzazione del progetto di istituto. I segretari di
Uil Scuola e Gilda, Pietro Di Fiore e Isaia Iorfida, non hanno firmato l’accordo che ora diventa realtà. Per settembre si parla di protesta degli insegnanti
loro associati. «I docenti - ha
detto Di Fiore nei giorni scorsi
- dovranno utilizzare queste ore
per fare le badanti, per andare
a supplire assenze tamponando le falle o per attività diverse, ma sempre con i ragazzi: è
un ulteriore aumento di attività didattica».
Le ragioni del coordinamento dei tirocinanti: «Si pesano solo i numeri»
I prof Tfa: «Rossi ci ascolta, i sindacati no»
Una battaglia per farsi ascoltare dalla Provincia. E senza
l’aiuto di sindacati. Così, in sintesi, i docenti abilitati con i Tfa
(Tirocinio formativo attivo),
descrivono la propria lotta. Lo
fanno alla vigilia dell’incontro
del governatore Ugo Rossi con
i rappresnetanti di Cgil, Cisl,
Uil e Gilda. «Paradossalmente
- scrive il coordinamento Tfa
- è l’assessore/presidente
stesso ad averci dato più
ascolto, quantomeno concedendoci un’udienza per aggiornarci sulle sue decisioni e
mostrando di conoscere la nostra situazione e le nostre richieste (cosa che non sempre
è stata scontata in caso di interlocutori istituzionali e sindacali). Viene quasi il dubbio
che la preoccupazione dei sindacati sia non nel merito ma
nel peso, dato che i Tfa sono
tutt’al più 20.000 in Italia (tra
i 150 e i 200 in Trentino) e i Pas
(Percorso abilitante speciale,
attivato in una “versione breve” per gli insegnanti che già
operano in cattedra, da almeno tre anni) attorno ai 75.000
(localmente è difficile fare stime, ma sicuramente più di un
migliaio)». E ancora: «La differenza fra Tfa e Pas è anche “di
selezione e di metodo”: tutti i
docenti precari italiani, “sto-
rici” o neolaureati, hanno infatti avuto la possibilità di affrontare nell’estate 2012 una
prova selettiva per l’accesso
al corso di abilitazione. I primi fanno parte del 15% che l’hanno superata e hanno seguito il percorso canonico
(compreso un lungo tirocinio
nella scuola), i secondi hanno
avuto diritto a un equivalente
corso “speciale” una tantum,
senza tirocinio e con varie facilitazioni nello svolgimento
per i lavoratori, il cui unico titolo di accesso era avere tre
anni di servizio nella scuola,
anche non continuativi, di cui
uno solo nella classe di con-
corso specifica. Questi abilitati “speciali” sono peraltro
talmente tanti da essere stati
divisi in tre anni in tre scaglioni in base all’anzianità, dunque verrebbe da pensare che
eventuali riserve a favore dei
“passini” di questo scaglione
saranno peraltro a scapito di
quelli dei prossimi due (...) La
scorsa settimana molti abilitati Tfa hanno espresso il proprio dissenso ai sindacati, che
stanno mettendo in atto una
politica assai squilibrata. Non
si capisce come mai i sindacati abbiano decisamente preso
parte per una categoria di precari a scapito dell’altra».
Data: martedì 8 luglio 2014 Testata:
TRENTINO
Pagina: 23
«Noi prof abilitati siamo discriminati»
Domani delicato incontro tra il presidente Rossi e i sindacati scuola per le stabilizzazioni. I docenti: no a corsie preferenziali
◗ TRENTO
Incontro importante e delicato quello che si svolge domani e che vede di fronte i sindacati e il presidente della Giunta provinciale Rossi, questa
volta nel suo ruolo di assessore all’Istruzione.
A proposito di questo incontro, il coordinamento dei
docenti abilitati con Tirocinio Formativo Attivo (in sigla
Tfa), esprime “la propria preoccupazione circa l'adeguato spazio di rappresentanza
delle istanze della propria categoria al tavolo tra Provincia
e sindacati”.
A preoccupare la categoria
di questi docenti sono in particolare ” le dichiarazioni rilasciate alla stampa nei giorni
scorsi da alcuni rappresentanti sindacali”, che manifestano l'intenzione di chiedere “l’ inserimento con riserva
nella graduatoria di Istituto
degli abilitati per coloro che
non hanno ancora concluso
il Percorso Abilitante Speciale (Pas) in Provincia di Trento”. Sostiene inoltre il coordinamento Tfa che “tale richiesta, avanzata dalla Uil Scuola, si pone in evidente contrasto con la prassi consolidata
provinciale e con gli interessi
concreti e reali degli abilitati
Tfa.” “Molti di quest’ultimi si legeg ancora - hanno de-
Domani importante incontro tra sindacati e presidente Rossi sulla stabilizzazione dei precari
nunciato in una lettera alla
Uil il venir meno del suo (della Uil ndr) ruolo di equa rappresentanza di tutte le categorie di docenti.” Ricorda ancora il coordinamento Tfa
che la richiesta sindacale di
creare “finestre” annuali per
inserirsi nella suddetta graduatoria a beneficio dei po-
tenziali futuri abilitati ”proporrebbe una forma incompleta e non trasparente di applicazione delle linee ministeriali se non fosse accompagnata da una contestuale richiesta di attribuire anche in
Trentino agli abilitati Tfa il
bonus di 42 punti previsto
dal Ministero dell'Istruzione
(Decreto MIUR 208/14) ma
non concesso dalla Pat”.
La grande preoccupazione
dei “Tfa” è che si vada incontro a “un atto di grave discriminazione a danno della nostra categoria, già penalizzata dalla mancata possibilità
di far valere il proprio titolo
abilitante per l'anno scolasti-
co appena trascorso”.
Conclude la nota: “Una
condotta corretta e imparziale da parte dei sindacati esigerebbe pertanto che non venissero chiesti inserimenti
con “riserva” o con “finestre”
neanche in questa occasione. Auspichiamo, pertanto,
che nell'affrontare la questione delle graduatorie dei docenti al tavolo chiesto con la
Provincia, i sindacati si ricordino di tenere presente anche queste istanze e di rappresentare così anche coloro
che hanno conseguito l'abilitazione con il percorso ordinario (Tfa)”.
(g.d.b.)