Le “Escursioni peregrinanti” a La I Escursione peregrinante (2010) ha ripercorso la tradizione pre-benedettina e benedettina che gravita su Norcia, patria di Benedetto (ca. 480-546), e che registra singolari riprese nelle abbazie di Sant’Eutizio e di Sassovivo. Quindi è stata la volta del filone francescano, a partire dalla “Valle santa” di Rieti. Di qui si è passati ad Assisi, con S. Maria degli Angeli e S. Damiano. Il carisma di Francesco (1182-1226), che si irradiò nella Valle Spoletina, ebbe un suo provvidenziale risveglio a opera dei “Penitenti”, tra cui spicca la beata Angela da Foligno (1248-1309). a La II Escursione peregrinante (2011), tenutasi nel 50° della morte di Sorella Maria (1875-1961) dell’Eremo francescano di Campello sul Clitunno, ha avuto come tema “La santità femminile”. Introdotta con la visita al santuario spoletino della Madonna di Loreto, officiato per due secoli dai Barnabiti, ha registrato come prima tappa Norcia e Roccaporena-Cascia, dove abbiamo ricordato rispettivamente santa Scolastica, sorella di san Benedetto, e santa Rita (1381-1447). Il nome di quest’ultima ci ha condotto a Montefalco, reso illustre dalla santa badessa agostiniana Chiara (1268-1308). Passando di alcuni secoli e giungendo al Novecento, è stata indimenticabile la visita all’Eremo francescano di Sorella Maria. Infine è stata la volta di Collevalenza, nei pressi di Todi (ma non è mancata la visita a Orvieto!), dove abbiamo considerato la straordinaria avventura umana e mistica di Madre Speranza (1893-1983). a La III Escursione peregrinante (2012) nel centenario dell’ingresso di Chiara al seguito di Francesco, ha consentito di approfondire, oltre alla sua figura (visita al Monastero di S. Quirico), la ripresa del carisma clariano con l’Osservanza e i suoi promotori: Paoluccio Trinci (+1391) e Angelina da Montegiove (+1435). Di qui la visita al suo stupendo Monastero in Foligno, che porta il nome di Sant’Anna. a La IV Escursione peregrinante (2013) si è svolta nell’Anno della fede e ha comportato una sosta a Roma, con visite a S. Pietro in Vaticano, Cappella Sistina, Catacombe di S. Sebastiano. In Umbria, gli Eremi di Narni e di Monteluco e a Spello la “Casa della povera gente”. Va Escursione peregrinante in Umbria con preludio in Toscana 22-27 aprile 2014 la Ia Escursione (Tradizione pre-benedettina, benedettina e francescana), a la II Escursione (La santità al femminile: da santa Scolastica a Madre Speranza) e la IIIa Escursione (Chiara d’Assisi, l’Osservanza e il movimento francescano femminile) la IVa Escursione (a Roma e quindi visita allo Speco francescano di Narni, all’Eremo francescano di Monteluco e alla “Casa della povera gente” con Maddalena di Spello) Va Escursione peregrinante in Umbria con preludio in Toscana martedì 22 - domenica 27 aprile 2014 __________________________________________________________ Come arrivare a Campello Alto sul Clitunno In treno. Da Roma puntare su Campello (la stazione è a 7 km dal Convento), oppure scendere a Spoleto e telefonare previamente al Convento per trasbordo. Da Firenze (o da Ancona) puntare su Campello oppure scendere a Foligno e telefonare previamente al Convento per trasbordo. In auto. Sia venendo da Sud che da Nord, percorrere la (Nuova) Flaminia fino all’uscita di Campello. Al semaforo girare a dx e quindi a sx (località Settecamini). Procedere lungo la SP di Pettino per Campello Alto, attraversando il centro del paese. Oltrepassata la località Lenano, piegare a sx percorrendo Via Benedetto Fabrizi. Al termine si trova il Convento (dall’uscita della superstrada, circa km 7). _______________________________________ _____________________________________________________________________________________________________________________ Convento Padri Barnabiti Casa di accoglienza e di preghiera Via Palazzetto 3 06042 CAMPELLO SUL CLITUNNO Tel. e fax 0743/521097 Sito: WWW.campello.barnabiti.net Posta: [email protected] [email protected] Cell. 392/9924678 I GIORNI DELL’ESCURSIONE Martedì 22 aprile 2014 – Durante l’andata, uscita a Firenze Certosa, superstrada per Siena e deviazione per San Giminiano, straordinario esempio di città medievale risalente ai secc. XIIIXIV. Costituisce uno degli snodi della via Francigena. In serata arrivo a Siena e sistemazione presso la Casa Ritiri Santa Regina (tel. 0577/221206). Mercoledì 23 – Durante l’intera giornata visita di Siena: Santi e Contrade, con Anna Maria Fineschi. Giovedì 24 – Partenza per l’Eremo di Lecceto: visita al Monastero agostiniano con santa messa. Il più famoso degli eremi agostiniani venne fondato circa otto chilometri a ovest di Porta S. Marco (Siena). È situato nel bel mezzo di un bosco di lecci in un’area chiamata Grillanda. Il nome originale dell’eremo era Foltignano, ma già dal 1220 era conosciuto come Selva del Lago. Sembra che il nome Lecceto sia stato usato ufficialmente per la prima volta nel 1392. Si prosegue per l’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore (1320). Sosta. Si riprende il viaggio (superstrada da Bettolle), per raggiungere in serata il Convento di Campello sul Clitunno Venerdì 25 – Escursione nella Valle del Menotre e visita all’Eremo Santa Maria di Giacobbe (o di Giacomo), edificato a cavallo del 1200 sul Sasso di Pale (7 km. da Foligno; raggiungibile comoda- mente in circa mezz’ora di cammino partendo dal borgo di Pale). Messa nelle chiesetta dell’Eremo (accompagnatore: Eraldo, 348/6519553). Pranzo a Casa Lanteri (Mary, 0742/359157). Pomeriggio da stabilire Sabato 26 – Escursione nella Valle Spoletina: Giano dell’Umbria, in posizione panoramica sulla valle del Clitunno. Visita all’Abbazia di San Felice, martire. Già appartenente ai Benedettini, passò successivamente agli Agostiniani eremitani e quindi ai Passionisti, per diventare infine sede della congregazione dei Missionari del Preziosissimo Sangue, fondata da san Gaspare del Bufalo (1786-1837).Questi vi giunse nel 1814 e il 15 agosto 1815 celebrò con una solenne cerimonia la fondazione del nuovo istituto. A seguito del decreto di soppressione delle corporazioni religiose del 1860, l’abbazia e il monastero di S. Felice vennero abbandonati e i Missionari vi rientrarono soltanto nel 1937. Sosta a Bevagna, nota per la piazzetta medievale, e quindi visita alla Casa famiglia Giovanni XXIII sita nei pressi della cittadina, Fraz. Capro (Guido, 0742/360776). Domenica 27 – Mattina: messa festiva, colazione e ritorno. UNO SGUARDO D’INSIEME alla città di SIENA Siena, definita “Pompei medievale”, è divenuta celebre per il Palio o meglio per i due PalÎ che si svolgono in luglio e in agosto, espressioni culminanti della vita delle “Contrade” in cui è diviso il territorio cittadino. Le Contrade aggregano gli abitanti del rispettivo rione, legati da vicinanza, da iniziative di mutuo soccorso e da pratiche religiose. Se ne contano una ventina, diffuse in tutto il territorio urbano e caratterizzate da insegne recanti i simboli di un fantastico bestiario. I luoghi più significativi sono Piazza del Campo con la Torre del Mangia e il Museo che conserva gli affreschi del Buon e Mal Governo dipinti da Ambrogio Lorenzetti (1337-39); la Cattedrale dell’Assunta con lo straordinario pavimento e l’adiacente Museo dell’Opera con la Maestà di Duccio di Buoninsegna (1308-11). Siena, infine, serba memoria di due grandi santi, Caterina (1347-1380), nota per i suoi scritti e l’azione compiuta per riportare i papi da Avignone a Roma, e Bernardino (1380-1444) che diffuse il culto del Nome di Gesù con il monogramma Per informazioni e iscrizioni da trasmettere entro la fine di febbraio rivolgersi a Adriana Giussani, 031/656288; Cell. 334/1991078. Mail: [email protected]. Siena è pure ricordata per il Miracolo della Sacre Particole (1730), che si conservano intatte da secoli nella basilica di San Francesco.
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