N. 50 2014 0709133009 (IV) L’ASSOCIAZIONE LINDA SPIGA TERRÀ LA BANCARELLA NEL SALONE 08,00 - Argiolas Gesuino e Stefania 09,30 - Medda Celestino e Franco - BENEDIZIONE BAMBINELLI Messa propria, Credo, prefazio II di Avvento 11,15 - Solinas Giampaolo) Lez. Fest: 2 Sam 7,1-5.8b-12.14a.16; Sal 88; Rm 16,25-27; 15,30 - Attività Ludico-Ricreativa nel Salone per ragazzi/e Lc1,26-38 (A CURA DEL CIF) CANTERÒ PER SEMPRE L’AMORE DEL SIGNORE. 18,00 - NOVENA DI NATALE Lunedì 22 dicembre (4) VIOLA (IV) 08,40 - Lodi 16,30 - CONFESSIONI (3 sacerdoti a disposizione) FERIA DELLA IV SETTIMANA DI AVVENTO 17,00 - Marongiu Luca (30°) 17,30 - Melas Angelo Messa propria, prefazio II di Avvento 18,00 - NOVENA DI NATALE Lez. Fer.: I Sam 1,24-28; I Sam 2; Lc 1,46-56 19,00 - PREPARAZIONE DEI BATTESIMI L’ANIMA MIA MAGNIFICA IL SIGNORE. 20,30 - NOVENA DI NATALE Martedì 23 dicembre (4) VIOLA (IV) 08,40 - Lodi 17,30 - Melis Maria (1° anniv.) FERIA DELLA IV SETTIMANA DI AVVENTO 18,00 - NOVENA DI NATALE Messa propria, prefazio II di Avvento 20,30 - NOVENA DI NATALE Lez. Fer.: Ml 3,1-4.23-24; Sal 24; Lc 1,57-66 LEVIAMO IL CAPO: È VICINA LA NOSTRA SALVEZZA. 21,00 - SPOSI Mercoledì 24 dicembre (4) V I O L A (IV) 08,40 - Lodi - “Pane Quotidiano” FERIA DELLA IV SETTIMANA DI AVVENTO 17,00 - Rosario 17,30 - Buccoli Vincenzo - NOVENA DI NATALE Messa propria, prefazio II di Avvento Lez. Fer.: II Sam 7,1-5.8b-12.14a.16; Sal 88; Lc 1,67-69 23,30 - UFFICIO DELLE LETTURE IL SIGNORE È FEDELE PER SEMPRE. 23,55 - MESSA DI MEZZANOTTE Giovedì 25 dicembre (1) B I A N C O (P) 08,00 - Conti Giovanni, Paschina Giovanna, Carboni AnNATIVITÀ DEL SIGNORE, solennità gela Domenica 21 dicembre (1) V I O L A DOMENICA IV DI AVVENTO Messe proprie, Gloria, Credo, prefazio del Natale Lez. Fest: letture proprie per le tre messe OGGI È NATO PER NOI IL SALVATORE. Venerdì 26 dicembre (3) ROSSO S. STEFANO, primo martire, festa Messa propria, Gloria, prefazio del Natale Lez. Santi: At 6,8-10; 7,54-59; Sal 30; Mt 10,17-22 09,30 - Ortu Mario 11,15 - Gv. Paolo II 08,40 - Lodi (P) 10,30 - Matrimonio CASU - FARRIS 17,30 - Murgia Flavio (1° aniv.) - Vespri ALLE TUE MANI, SIGNORE, AFFIDO IL MIO SPIRITO. Sabato 27 dicembre (3) B I A N C O (P) 08,40 15,30 S. GIOVANNI, apostolo ed evangelista, festa 17,00 Messa propria, Gloria, prefazio del Natale 17,30 Lez. Santi: I Gv 1,1-4; Sal 96; Gv 20,2-8 18,30 I TUOI AMICI, SIGNORE, CONTEMPLERANNO IL TUO VOLTO. Domenica 28 dicembre (3) BIANCO (P) 08,00 S. FAM. di GESÙ, MARIA e GIUSEPPE, festa 09,30 11,15 Lodi Confessioni Rosario Podda Pina (1° anniv.) - (3 BATTESIMI) RIUNIONE PER TUTTI I CITTADINI DI SERRAMANNA NATI NEL 1965 (NEL SALONE) - Vittoria, Francesco, Paolo - Rachele, Amatore, Edvige - MESSA DI RINGRAZIAMENTO COMUNITARIO per tutte le Messa propria, Credo, prefazio del Natale Famiglie che, nell’anno, hanno festeggiato i 10, 25, Lez. Fest.: Gn 15,1-6; 21,1-3; Sal 104; Eb 11,8.11-12.17-19; 40 e 50 anni, e oltre, di vita matrimoniale Lc 2,22-40. 18,00 - RIUNIONE STRAORDINARIA DEL IL SIGNORE È FEDELE AL SUO PATTO. CONSIGLIO PASTORALE AVVISI * L’ASSOCIAZIONE “LINDA nicano che le offerte ricevute nei sposizione dalle 15,30, sino alSPIGA” - Nella mattinata di oggi gg. 13 e 14 novembre sono state l’inizio delle Messe. Domenica 21, nel Salone, farà di € 1.345,40. Ringraziano di * RIUNIONE DI TUTTI I CITTADINI la bancarella, dove venderà ma- cuore tutta la Comunità Par- SERRAMANNESI NATI NEL 1965 nufatti per raccogliere fondi in rocchiale. si terrà nel Salone, sabato 27 favore della Missione in Brasile * CONFESSIONI PRENATALIZIE - dicembre alle ore 18,30, con * LA BENEDIZIONE DEI BAMBI- LUNEDÌ 22, DALLE ORE 16,30 IN lo scopo di programmare giorno NELLI da mettere nel Presepe POI, saranno a disposizione dei e modalità della tradizionale cedelle Famiglie si farà oggi Do- sacerdoti, che vengono da fuo- lebrazione della festa dei 50ENNI e menica 21, alla fine della mes- ri, per chi volesse confessarsi in valutare l’ipotesi di inserirla nel preparazione al santo Natale. contesto dei festeggiamenti in sa delle 9,30. * LE VOLONTARIE VINCENZIANE - comu- Gli altri giorni Don Pes è a di- onore di Santa Maria. Supplemento a - - Stampato in 700 copie a cura delle Edizioni Grafiche Parrocchiali di S. Leonardo in Serramanna - LEGGIBILE E SCARICABILE NOTTE DI..... Notte di luce, quella notte. In mezzo al buio che copre ogni cosa con il suo spesso mantello brilla una luce nuova che avvolge i pastori. C’è un annuncio rivolto proprio a loro, e con esso l’invito a muoversi, a mettersi per strada per andare a vedere il segno che Dio offre a tutti gli uomini. Notte di gioia, quella notte. Notte di trambusto, certo, di passi rapidi in direzione di Betlemme, al chiarore delle lampade. Notte di meraviglia e di stupore, di una gioia che non può più essere taciuta, trattenuta per sé e allora viene gridata, trasmessa a tutti quelli che si incontrano. Come hai preparato, quest’anno, LA FESTA DEL NATALE? Come la celebrerai e quale traccia lascerà nella tua vita? - www.parrocchiasanleonardo.com - www.aserramanna.it SI È FATTO POVERO PER NOI MESSAGGIO DI MONS. ARCIVESCOVO PER IL NATALE 2014 “Conoscete infatti la grazia del Signore nostro Gesù Cristo: da ricco che era si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà” (2 Cor 8,9). La parola povertà fa parte da sempre del vocabolario natalizio, e richiama principalmente l'attenzione sulla povertà materiale in cui si è trovata a Betlemme la santa famiglia venuta da Nazaret, quando per Maria si compirono i giorni del parto e non trovò di meglio che una mangiatoia dove adagiare il suo bambino. La tradizione natalizia si esprime con particolare dolcezza nei canti, che mettono in evidenza la tenerezza materna di Maria, la premura discreta di S. Giuseppe e soprattutto la povertà estrema in cui è avvenuta la nascita di Gesù. Non è difficile intuire quale fosse la condizione di una famiglia partita da Nazaret verso Betlemme per il censimento, poi fuggita in Egitto a motivo della ferocia di Erode, quindi nuovamente in viaggio per tornare prima in Giudea poi finalmente a Nazaret. Ma ciò che ha colpito in modo speciale la tradizione popolare è anche un altro tipo di povertà: quella di un Dio onnipotente che diventa creatura fragile e limitata. La povertà esteriore di Betlemme e di Nazaret non fa altro che sottolineare la vera povertà cui Dio ha voluto sottoporsi. Veramente la tradizione popolare natalizia ha colto nel segno, mettendo in evidenza il cuore del messaggio che ci viene dal Natale di Gesù: Dio ha voluto farsi povero. Se la povertà materiale del Bambino di Betlemme ci commuove ogni anno e ci apre il cuore a lle illuminate parole di Mons. Arcivescovo che, anche quest’anno, ha voluto inviare alla Diocesi il suo Messaggio, oso anch’io aggiungere i miei più sinceri Auguri Natalizi, espressione non di un “dovere formale”, ma di un sentimento che scaturisce dal profondo del cuore. E l’augurio si fa soprattutto preghiera e invocazione a Gesù, che nasce per essere l’Emmanuele, il “Dio-con-noi”: sia accolto come il dono più prezioso al quale aprire la porta della propria vita, per lasciarla illuminare dalla luce, e riempire della pace che vuole donare a tutti, perché possiamo diffonderla in tutto il mondo. Un mondo che, oggi più che mai, ha davvero bisogno di pace e di fratellanza, mentre è assordato dal frastuono causato dal crepitio delle armi e dalle esplosioni delle bombe, espressione di odio, di guerra, di terrore. Il Natale sappia suscitare un attimo di silenzio che permetta a tutti di ascoltare l’annuncio che ancora una volta gli angeli vengono a recarci: «Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini che Egli ama». A rinnovare il “miracolo di Natale” (come avviene sulla scalinata di Bonaria), l'altra povertà, quella di un Dio che diventa debole e fragile creatura, ci interpella e ci mette in crisi, proprio a motivo della strada che Dio ha deciso di seguire per venire a salvare l'uomo. La forza di Dio si manifesta nella sua debolezza! Una scelta paradossale di Dio, che di colpo mette in ridicolo tutte le nostre pretese di superiorità, di supremazia, di prestigio, di potere da esercitare sugli altri, e ci aiuta a capire come mai ogni volta che proviamo a risolvere i nostri problemi e quelli della società con un tipo di forza che schiaccia il più debole non raggiungiamo mai risultati veri e duraturi. Il messaggio di Natale è una Parola che bussa e chiede di entrare in tutta la nostra vita e in quella di ogni società che desideri essere realmente a misura d'uomo. Questa Parola ci dice che la vera forza per risollevarci si trova nella nostra disponibilità a condividere la povertà dei più deboli, mettendo loro al primo posto e misurando su di loro ogni progetto di crescita umana, culturale e sociale. Questo è il senso dell'attesa particolarmente viva nell'atmosfera natalizia. C'è attesa di bontà, che significa possibilità di essere ascoltati e compresi, di guardarsi reciprocamente con occhi diversi nonostante le tensioni, i problemi, le divisioni. Possibile che il mondo per camminare abbia sempre bisogno di minacce e di paure? A Natale si può almeno intuire che la bontà di Dio incarnata nel Bambino di Betlemme è ben più forte della ferocia di Erode. C'è anche molta attesa di solidarietà, e a Natale si scopre ancora una volta che la solidarietà più forte e più efficace è proprio quella che nasce dalla condivisione di sofferenze e povertà, ed è possibile, perché Dio per primo ha voluto essere pienamente solidale con noi.
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