OGGI SAVONA 16 min. 11° max. 19° DOMANI min. 12° max. 20° IL SECOLO XIX LUNEDÌ 14 APRILE 2014 NUOVI SVILUPPI NELL’INCHIESTA SULLE VIOLENZE ALLA CASA DI CURA VADA SABATIA «Sapevano degli orrori» Ora rischiano i dirigenti Ex dipendente chiama in causa quattro medici per aver chiuso un occhio casi di abusi compiuti nei cinquanta giornidivideosorveglianzaall’interSAVONA.Rappresentantilegalidel- no della reparto dell’orrore. A dare la Segesta Gestioni, società che ge- una chiave di lettura più ampia della stisce la Rsa Vada Sabatia, e respon- squallidissima vicenda sarebbero sabili medici della struttura: l’in- statelenumerosetestimonianzedei parenti delle vittime ricoverate. ma chiesta sulla casa lager si allarga. Al momento non ci sono formal- anche di personale che in passato ha mentenomiiscrittisulregistrodegli operato nella Vada Sabatia di Vado indagati, ma dopo il blitz che ha por- Ligure. tato all’arresto di dodici operatori In particolare un’operatrice strasocio sanitari (oggi cominceranno nieraavrebbeconfidatoaifinanzieri gli interrogatori) della struttura de- che almeno quattro medici della stinata ad ospitare portatori di han- struttura (e tutti con incarichi diretdicap, soprattutto down, il sostituto tivi) sapevano del clima di botte e procuratore della Repubblica Gio- terroreincuieranocostrettiavivere vanni Battista Ferro ha concentrato gli ospiti del “3D”. l’attenzione su eventuali responsa- Anche perché in alcune occasioni gli bilità di coloro che avrebbero dovu- operatorieranostaticoltiinflagranto controllare la correttezza della vi- te nei loro inqualificabili comportata nell’ormai famigerato reparto menti. E licenziati. Ad onore del vero c’è anche questo “3D”. aspetto da evidenInsomma un omesziare. I vertici della so controllo o, pegstruttura, a detto gio ancora, un conCONDOTTA AMBIGUA di molti testimoni, corso nei reati di non hanno esitato maltrattamenti Dipendenti a licenziare in gravi commessi ai danni di almeno licenziati da Segesta tronco gli operatori violenti, ma peruna decina di ospiti solo se colti ché allora di fronte della Rsa. nell’atto a quegli episodi e E per il pm è stata della violenza» alle segnalazioni una domenica di ladei parenti dei rivoro, a fianco degli coveratinessunosi uomini della guardiadifinanzachedaalmenounanno è mosso? Perché quell’orrore «quel stanno portando avanti l’inchiesta. clima di inaccettabile terrore, di coUn possibile coinvolgimento nella stante sopraffazione, di odiosa vioterribilecondottadellamaggiorpar- lenza all’interno del quale i pazienti te degli addetti all’assistenza dei di- sono costantemente prigionieri e sabili del quale fa riferimento anche reclusi» è potuto proseguire per meil giudice delle indagini preliminari si? Fiorenza Giorgi nella lunga e detta- «Sapevano tutti» ha urlato una voce gliata ordinanza che ha aperto le maschile in un messaggio anonimo porte del carcere ad almeno sei degli lasciato ieri alle 8 e 54 alla redazione de Il Secolo XIX da una cabina pubaguzzini. «I soggetti identificati e per cui si blica. «Sapevano tutti perché noi ci procede cautelarmente non posso- siamo sempre lamentati. Hanno no restare i soli responsabili di picchiato pazienti inermi. Vergoun’annosa situazione di violenze e gna» ha proseguito l’anonimo. «Siaabusi diffusi e già noti ai vertici della mo noi parenti che abbiamo fatto struttura» scrive il gip Giorgi che ri- giustizia. Grazie ed arrivederci» è manda alle settimane successive stato il commiato. L’ultima voce in agli arresti gli eventuali sviluppi in- ordine di tempo, a commento di una vicenda che ha lasciato frastornata vestigativi. Nonsembraquindialcapolineailla- l’interacomunitàvadese.Enonsolo. voro della procura savonese che ha ciolina@ilsecoloxix,.it portato alla scoperta d almeno 80 © RIPRODUZIONE RISERVATA GIOVANNI CIOLINA VENERDÌ 11 IL BLITZ DELLA FINANZA DODICI ARRESTI LE TELECAMERE SVELANO SOPRUSI NEL REPARTO OGGI IL GIP GIORGI INTERROGA I PRIMI CINQUE Venerdì scorso esplode lo scandalo: la guardia di finanza preleva a Vado dodici tra operatori socio sanitari ed educatori: tutti arrestati Le telecamere piazzate dalle Fiamme Gialle nel reparto 3D svelano una realtà fatta di botte e umiliazioni per i pazienti disabili Oggi iniziano gli interrogatori di garanzia di fronte al gip Fiorenza Giorgi dei dodici arrestati: sei sono in carcere, gli altri sei ai domiciliari IL RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE A FINE MARZO INTERCETTAZIONI AMBIENTALI LA FIRMA SUL CAMPO DI CALCIO Il pm Ferro chiuse un pomeriggio frenetico con una sfida magistrati-polizia giudiziaria IL RETROSCENA SAVONA. Un pomeriggio di gran- de tensione e lavoro. Una firma sulla richiesta dei decreti di rinnovodelleintercettazioniambientali da inviare al gip Fiorenza Giorgi chearrivasulcampettoinerbasintetica di piazzale Moroni dove il sostituto procuratore Giovanni Battista Ferro è impegnato in una partitella tra magistrati e polizia giudiziaria. C’è anche questo particolare curioso tra l’immensa mole di lavoro svolto dalla guardia di finanza e che ha portato a smascherare l’orribile comportamento tenuto da alcuni dipendenti della residenza Vada Sabatia nei confronti dei ricoverati. Migliaia di registrazioni che hanno tenuto impegnate le fiamme gialle e che hanno rischiato di farpassareinosservatalascadenza del rinnovo delle intercettazioni ambientali nell’ambito del reparto “3D”alla fine di marzo. Un disguido che poteva costare caro, ma che è stato risolto con un autentico blitz pomeridiano. Sono stati attimi di grande fermento al sesto piano di palazzo di giustizia con il pm Ferro pronto a rinunciare all’ora di svago con i colleghi pur di portare avanti il lavoro. È stato un grande lavoro di gruppo con le assistenti presenti e il gip Giorgi, oltre agli uomini della finanza che si sono presentati al campetto per far apporre la firma decisiva al sostituto procuratore. Un insolito fuori programma che è passato inosservato e soprattutto non ha fatto diventare pubblica una vicenda dai contorni terribili. Il pm Ferro, adesso ride sornione,maquelvenerdìpomeriggio solo un gol alla Palacio è riuscito a stemperare la tensione «Stiamo lavorando sodo, non ho nulla da dire. No comment» sono le uniche concessioni del magistrato alla cortina di riserbo issata da venerdì a palazzo di giustizia. Indubbiamente gli interrogatori odierni di alcuni degli arrestati potrebbero portare a qualche altra novità di rilievo, anche se alcuni di loro potrebbero avvalersi della facoltà di non rispondere alle domande del gip Giorgi che li sottoporrà all’interrogatorio di garanzia. Non resta quindi che attendere ulteriori sviluppi della vicenda che possono arrivare dal prosieguo delle indagini. G. CIO. IL SECOLO XIX LUNEDÌ 14 APRILE 2014 17 RACCONTI CHOC NELL’ORDINANZA FIRMATA DAL GIUDICE Botte e umiliazioni anche a pazienti inermi Le lacrime facevano infuriare la “regina” del reparto sturbava». Anche Brian Andres Zegarra Flores, un altro degli arrestati, picchia senza apparente motivazione. Stando alla testimonianza di una ex dipendente, acquisita agli atti, «BrianerasoventepicchiareD.B.anche solo perché non voleva andare a dormire». LE CARTE MARIO DE FAZIO La residenza sanitaria assistita Vada Sabatia del gruppo Segesta LA DENUNCIA DELLA FIGLIA DI UNA DEGENTE «MALATI AGGRESSIVI SENZA CONTROLLI» SAVONA. L’indagine portata avanti dalla Guardia di Finanza di Savona e coordinata dal sostituto procuratore Ferro ha preso il via anche grazie a numerose segnalazioni di parenti dei pazienti ricoverati presso la struttura Vada sabatia di Vado Ligure. Ma le segnalazioni, in qualche acso, non riguardavano le violenzedeglioperatorimalamancanza di controlli su alcuni pazienti, consdierati pericolosi. Lo scorso 10 gennaio la figlia di una paziente ricoverata nel blocco D, scrive alla direzione della Segesta e per conoscenza all’Asl, segnalando «episodi di gravi lesioni a degenti». La donna è preoccupata perché «tramite colloqui con i parenti di altri ospiti ho appreso che uno dei pazienti, ricoverato presso il padiglione C, è libero di circolare all’interno della struttura sanitaria e, stante la fisio- logica aggressività propria dei malati di LAzheimer e per l’assenza di adeguata sorveglianza, avrebbe recato lesioni ad altro degente». La denuncia, in questo caso, riguarda la mancanza di controlli. «Dal momento che la persona è ricoveratanelplessoC-scrivevalasignora - si chiede che alla stessa venga impedito l’accesso al padiglione D e si invita a tutelare i pazienti che sono immobili a letto e privi di difesa alcuna come mia madre, predisponendo un adeguato controllo delpazienteaggressivoinmodotale da evitare che possa arrecare danni asemedesimooadaltri».Èsolouna delle segnalazioni sul malfunzionamento della struttura sanitaria vadese, che risale a gennaio. Quando le indagini sui maltrattamenti nel reparto 3D erano già in corso. M. D. F. PIETRA LIGURE Gli confiscano 540 mila euro ma l’Appello riduce la condanna Pasquale Campese era stato arrestato nel 2008 per usura e tentata estorsione VADO LIGURE. Una vergogna quotidiana. Scandita dal sopruso sistemaLO “SDOPPIAMENTO” tico e dall’umiliazione dei più deboli. Alcuni dipendenti arrestati semIndifesi, di fronte alle angherie di chi brano rendersi conto delle violenze tratta malati psichiatrici come besoloquandoacommeterlesonoicolstie. Peggio, perché neanche ai danni leghi. E in qualche caso intervengodiunanimalesipuòarrivareaconceno per fermare o almeno per evitare pire alcune crudeltà gratuite come che, a loro avviso, si degenerasse. È quelle perpetrate dai dodici dipencome se scattasse un meccanismo da dentidellaVadaSabatiadiVadoligu“branco”. Oggi picchio io, domani se re ai danni dei pazienti. Il racconto lo fai tu ti controllo e ti dico quando dell’orroreèsvisceratonellequaran- Una paziente esegue l’ordine di picchiare un’altra malata arriva il momento di fermarsi. In un tadue pagine dell’ordinanza firmata video del 18 marzo l’operatrice Ceridal gip Fiorenza Giorgi. Sembra la sceneggiatura di un film dell’orrore. atto da «laide e vergognose condotte V.C.». L’orrore diventa anche gioco sola insegue la paziente G.S. dopo Maètuttovero.Paginedifficilianche di maltrattamento» che concorrono perverso nei confronti di quest’ulti- che questa ha reagito alle violenze: solodaleggere,pureperchihalosto- a creare «un clima di inconcepibile, mapaziente.Il29marzo,ripresodal- «La paziente piange - si legge - menmaco forte. Perché da quella narra- tristissima condizione di abuso e le telecamere, accade questo: «Coro- tre la Cerisola dice all’altro operatozione si può solo immaginare la sof- maltrattamenti vissuta, costante- nel Hernandez si avvicina a V.C. e le re: “cazzo mi ha rotto l’unghia... fandice testualmente: “perché fai così... culo... quella puttana, guarda che io ferenza inconsapevole e indifesa, i mente, dai pazienti». inc... perché fai così... tutti picchiate- l’ammazzo”. Detto ciò spinge una sepiantisoffocatiacolpidischiaffi,calci e pugni, la vergogna di umiliazioni ACCANIMENTO SUI SINGOLI la... picchiatela tutti” istigando gli al- dia contro la paziente e, a tal punto, sessuali, le mosse di arti marziali inDalle carte dell’inchiesta emerge tri pazienti». Viene annotato nell’or- l’operatore Mauro, resosi conto che flitte a chi non può reagire, i giochi come spesso alcuni dei dipendenti dinanza: «Dall’immagine si nota che la situazione stava degenerando, fa perversi e il fastidio di una violenza arrestati prendessero di mira sem- ipazientipresentinelcorridoiosiav- allontanare la Cerisola». A proposito senza senso. Folle, ingiustificata. pre lo stesso paziente. In un accani- vicinano alla V.C. per picchiarla di un altro operatore, Daniel Negrea, riporta il gip: «I comportamenti poNemmeno dallo stress di turni mas- mento specifico, quasi mirato. È il mentre la ragazza piange». sti in essere da Negrea erano senz’alsacranti o dal doversi rapportare a caso di una delle operatrici socio-saVIOLENZA SUI PIÙ DOCILI tro dettati da una forte carica emotipazienti difficili da parte di persone nitarie arrestate, Gesela Tatiana CoLa violenza colpiva solo i pazienti va positiva, al punto che i suoi colleche,dalraccontodellecarte,sembra- ronel Hernandez. Si legge nell’ordino aver perso ogni briciolo di umani- nanzache«siaccertavacomelastes- piùirrequieti?Dalleindaginiemerge ghisichiedevanocos’avesseepropotà. Quando qualcuno, tra i dodici sa oss fosse particolarmente accani- il contrario. Come nel caso di Elisa- nevano di dargli “qualcosa” (di aguzzini, si risvegliava da quel sonno taneiconfrontidellapazienteM.B.», betta Cerisola, che viene appellata sedativo)». della ragione che generava mostri tanto che «tutti gli episodi di mal- come “la regina del nucleo 3D”. SeGIOCHI FOLLI quotidiani, provava trattamenti che la condo l’ordinanza C’è lo spazio anche a far ragionare i colcoinvolgono riguar- «l’operatricesfogala per uno spettacolo leghi. A intimare di dano solo ed esclusi- sua frustazione anL’INCITAMENTO TATIANA SPIETATA dell’orrore, con difermare quella viovamente la paziente che su una paziente pendenti che incitalenza gratuita, anche appena menziona- come F.B., di indole vano alcuni pazienti a attraverso sedativi e ta». Come il 16 feb- assolutamente quiecolpirne altri. Uno su calmanti che venivabraio, quando «pren- ta e che trascorre la tutti è raccontato da no somministrati de M. per la testa e la maggior parte del un video del 23 febanche ai dipendenti, spinge sul letto. Inol- tempo a letto, colbraio. La scena è la non soltanto ai patre per umiliarla le pendola con uno stanza della paziente zienti. abbassa i pantaloni, schiaffo sulla schieM.B.:«Entraincamele tira le mutande na mentre la fa risara l’operatrice Stelliverso l’alto e gliele fa lire a letto». Stessa IL REPARTO DELL’ORRORE entrare tra le natiche». Quattro gior- gratuità anche nei confronti di G.S., naCirilloseguitadaG.S.L’operatrice La vergogna è registrata da video e ni più tardi, sempre alla stessa pa- nei cui confronti la Cerisola «è parti- diceaG.S.:“Ancora4calcie4sberle”, audio descritti minuziosamente. E ziente,laCoronelHernandez«sferra coalrmente accanita (...) arrivando al puntando il dito verso M.B. La pache portano il gip Giorgi a usare pa- un calcio violento con il piede sini- punto, in una circostanza, di entrare ziente G.S. si dirige verso la comparole durissime nell’ordinanza. De- stro». Il 14 marzo tornano le umilia- nella stanza e sferrare uno schiaffo gnadistanzaM.B.eledàunoschiaffo scrivendo «un crescendo di inusita- zioni, quando «sbatte in faccia a M.B. allaragazzasoloperchéquest’ultima sul viso. L’operatrice Cirillo rimane ta, inconcepibile violenza», messa in le mutande che aveva appena tolto a stava piangendo e, pertanto, la di- immobile a guardare la scena». «Perché fai così... Tutti picchiatela... picchiatela tutti» SAVONA. Era stato prosciolto da una tentata estorsione e da almeno quattrocasidiusurainprimogrado dai giudici di Savona, venendo però condannato a 30 mesi di carcere (richiesta di 38 mesi dal pm Pelosi) per usura e intermediazione finanziario. Una condanna che aveva portato anche alla richiesta e all’ottenimento di misura di prevenzione patrimoniale nei confronti di Pasquale Campese 61 anni, barlettano d’origine, ma da tempo domiciliato a Pietra Ligure. Una procedura che ha portato anche alla confisca di 540 mila euro in contanti e oggetti preziosi ritrovati al momento dell’arresto (2008) in una banca milanese. L’uomo, difeso dall’avvocato Giovanni Ricco, ha ottenuto nei giorni scorsi una parziale vittoria davanti ai giudici della corte d’Appello di Genova che lo hanno assolto dall’accusa di intermediazione finanziaria, riformulando la condanna a 10 mesi per un solo caso di usura. «Unprestitodimilleeurocheilmio cliente ha fatto ad un amico, ottenendo 100 euro di interessi» ha chiarito il legale genovese che ha difeso Campese. Era stata la stessa procura a ricorrere in Appello per vedere riconosciuta la colpevolezza per tutti i capi di imputazione e gli episodi di usura nei confronti di Pasquale Campese. Il verdetto dei togati genovesi sembra quindi aver ulteriormente ridimensionato la posizione di Pasquale Campese finito in carcere alla fine del 2008 con l’accusa di usura. «Sono un grosso giocatore d’azzardo»sieradifesol’uomoagiustifica- Pasquale Campese «Per umiliarla le abbassa i pantaloni, le tira le mutande verso l’alto» zione delle ingenti somme di denaro e cambiali trovati a casa sua. L’inchiesta su Campese era nata nell’ambito di un procedimento per traffico di droga. In casa di uno spacciatore erano stati rinvenuti documenti contabili che inizialmente parevano legati al mondo dello spaccio, ma che ben presto hanno però dirottato gli uomini della squadra mobile nel mondo degli usurai. Il sostituto procuratore della Repubblica Ubaldo Pelosi ha così chiesto la misura in carcere e soprattutto, dopo la condanna, la misura di prevenzione con tanto di confisca. A distanza di cinque mesi, la storia «si è ridimensionata, ma i soldi confiscati sono ormai spariti» ha aggiunto il legale che ha preso atto del successo in secondo grado. G. CIO.
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