Esterno Cartina:Layout 1 2-08-2011 9:18 Pagina 1 I PERCORSI LE COLLINE LITORANEE DI CIRÒ IL PIANO DEL MARCHESATO LA MONTAGNA DI SAVELLI E LE COLLINE DEL LIPUDA E DEL VITRAVO / 1-2 LA SILA PICCOLA DI CROTONE E IL MEDIO NETO LEGENDA Area Marina Protetta Capo Rizzuto ZONA A ZONA B Parco Nazionale della Sila Provincia di Crotone Centri abitati Strade Statali Altre Strade Tratta ferroviaria ZONA C Cartina retro:Layout 1 2-08-2011 9:17 Pagina 1 N LE COLLINE LITORANEE DI CIRÒ PRINCIPALI ATTRATTIVE PAESAGGISTICHE E CULTURALI TORRE DEI MERCATI SARACENI » CIRÒ MARINA A protezione delle coste, furono edificate la Torre Nuova e la Torre Vecchia. Quest'ultima, più antica ma meglio conservata, risalirebbe al IX secolo; fu eretta su un formidabile punto d'avvistamento: il promontorio di Madonna di Mare. La Torre "Nova", invece, per richiesta del feudatario di Cirò, Vespasiano Spinelli, fu edificata a protezione della zona a sud di Cirò Marina, nel 1596. Le due Torri di Cirò Marina hanno forma quadrangolare. I Mercati Saraceni sono testimonianza di un lungo periodo storico condizionato dal terrore delle scorrerie saracene. CASTELLO CARAFA » CIRÒ La città si sviluppa intorno al castello dei Carafa. Costruito dai feudatari per esigenze di difesa da assalti nemici e per meglio controllare gli abitanti della cittadina. Il castello ha una forma trapezoidale, i cui vertici sono occupati da quattro torri circolari, ed è diviso in tre parti: i sotterranei noti per l'alone leggendario che li circonda; il piano magazzini con il lastricato del cortile in pietra locale; il piano superiore che comprendeva due appartamenti e altre stanze per la servitù. PUNTA ALICE » CIRÒ MARINA È una splendida spiaggia di sabbia dorata e morbida, caratterizzata da un litorale ampio e lungo, incastonata in un paesaggio formato da dune con basse colline ricoperte di erbe ed ulivi. Il mare che la bagna è cristallino e trasparente con fondali bassi e dolcemente digradanti. CASTELLO FEUDALE » CRUCOLI Oggi restano solo i ruderi di quello che fu il castello di Crucoli, che con molta probabilità risale all’epoca normanna. Gioacchino da Fiore fa risalire l'opera al Mille. E’ rimasta in piedi parte delle pareti del carcere. Sul lato nordest c'è qualche traccia del ponte levatoio. Sulla facciata sud-ovest sono visibili gli architravi delle finestre del laboratorio dove si lavorava la seta. Sullo stesso versante è ancora intatta la scanalatura dove confluiva l'acqua piovana in eccesso raccolta nei serbatoi. N O E S TORRE MELISSA » MELISSA Si tratta di una torre aragonese che prende il nome dall’adiacente centro abitato. Ospita un piccolo museo. Dalla Torre si può godere di un'ampia visuale dell'intera costa del Marchesato, spaziando da Punta Alice a Capo Colonna. TEMPIO DI APOLLO HALEO » CIRÒ MARINA Il tempio dedicato ad Apollo Haleo era costituito da una cella di forma allungata, orientata verso est-ovest, aperta sul lato orientale e divisa in due navate da un colonnato di cui restano le basi lapidee. La cella era conclusa ad ovest da un ambiente quadrangolare chiuso da un muro divisorio ed articolato da quattro pilastri. Questo spazio conteneva la statua di culto del dio Apollo. La struttura era formata da un basso zoccolo costituito da due filari di blocchi di calcare, su cui poggiavano i muri in mattoni crudi. N O E S PRODOTTI TIPICI DELL’ENOGASTRONOMIA LOCALE VINO A DENOMINAZIONE DI ORIGINE Sardella o “Sardedda” Le sardelle fresche e pulite vengono unite al sale, peperoncino, semi di finocchio e messe in vasetti, pressate, sotto sale per alcuni mesi addizionata di abbondante peperoncino rosso piccante e semi di finocchio. E' la base di salse piccantissime, di cui la più celebre è il "Caviale di Crucoli". Cirò Il Cirò è un vino a D.O. la cui produzione è consentita nei comuni di Cirò e Cirò Marina e, in parte, nei territori di Melissa e Crucoli. Prodotto con uve Gaglioppo (minimo 80%) e con uve a bacca rossa, si presenta di colore rosso rubino. Il profumo è gradevole, delicato anche se intensamente vinoso. Al palato il sapore risulta caldo, aromatico, armonico e diventa vellutato con l'invecchiamento. N O IL PIANO DEL MARCHESATO E S IL PIANO DEL MARCHESATO LA MONTAGNA DI SAVELLI E LE COLLINE DEL LIPUDA E DEL VITRAVO / 1 S PARCO MUSEO ARCHEOLOGICO DI CAPO COLONNA » CROTONE Situato all’interno dell’Area Marina Protetta “Capo Rizzuto”, il Parco archeologico si sviluppa su 40 ettari di macchia mediterranea un tempo consacrati ad Hera Lacinia. Le sezioni espositive sono tre: la Terra, dedicata alla colonia romana che si insediò nell’area, il Sacro, percorso attraverso sculture in marmo e in terracotta dedicato al Santuario di Hera Lacinia, il Mare, per tracciare l’itinerario delle navi che percorsero queste rotte attraverso i reperti subacquei. CHIESA DELLA SANTISSIMA ANNUNZIATA » CUTRO La chiesa di origini incerte (sembra risalire al 1400) nel 1700 fu sede arcipretale e nel 1732/33, per interessamento dell’abate Fabio Di Bona presso il papa Clemente XII, divenne “insigne Colleggiata”. Fu completamente ricostruita dopo il sisma del 1832 che l’aveva rasa al suolo; ampliata, fu riaperta al culto nel 1859. La chiesa ha tre navate. La navata centrale porta al settecentesco altare marmoreo il quale è sormontato da una bellissima stampa in oro zecchino, del Cristo di Giotto. Ai lati dell’altare due nicchie ospitano le statue lignee di S. Lucia e San Francesco di Paola. Due tele del Pollani di Andali, poste sulle pareti laterali del presbiterio. TORRE DI SCIFO » CROTONE Venne edificata nel corso del XVI secolo. Presenta una pianta di forma quadrata ed è munita di robusti contrafforti e cordonatura in pietra. Il fortilizio, costruito per volere del viceré spagnolo Pedro da Toledo, è dotato di una scala esterna e di un piccolo ponte di accesso. La sua costruzione rientrava in un disegno di difesa costiera di cui facevano parte anche la Torre di Scifo o dei Saraceni, di forma quadrangolare, e la Torre di Nao. A.M.P. “CAPO RIZZUTO” » CROTONE L’area marina ricopre una superficie di circa 14.721 ettari su un territorio di ben 42 km di costa. Si segnalano tre zone di riserva: la zona A - Riserva integrale - la zona B - di Riserva Generale – e la zona C - Riserva Parziale comprende il residuo tratto di mare all'interno del perimetro dell'area marina protetta dove sono consentite le attività previste per la zona B. In località Capo Rizzuto si segnala L’Aquarium, struttura composta da 22 vasche dove è possibile ammirare la flora e la fauna dell’area protetta, ed una piccola riserva nella quale sono stati ricreati, nel pieno rispetto degli organismi presenti, gli habitat marini. TORRE DI NAO » CROTONE La Torre Nao è situata sul promontorio di Capo Colonna (Capo Lacinio per i Greci) a pochi metri dal tempio di Hera Lacinia, di cui sopravvive un'unica colonna dorica, simbolo del turismo crotonese e calabrese e della scuola filosofica di Pitagora. In seguito ad un restauro, la torre medievale è stata adibita ad antiquarium ospitante reperti subacquei di epoca greca e romana, rinvenuti nei fondali del crotonese. CASTELLO » STRONGOLI Il Castello, di epoca giustinianea presenta una forma rotonda, con quattro torri angolari. Esso ha avuto nel corso dei secoli diversi rifacimenti, appartenne ai tanti Feudatari succedutisi, e, nell’Ottocento, fu adibito a carcere. Da qui può iniziare un percorso che si perde tra le caratteristiche viuzze del centro storico, visitando in particolare la Chiesa dei SS. Pietro e Paolo, la Chiesa di Santa Maria delle Grazie e la strada “Claudio Marcello” che da fondo castello conduce alle Murge (dove secondo autorevoli studiosi, sembra sorgesse Macalla o Chone). E O CASTELLO DI LE CASTELLA » ISOLA C.R. Il Castello fu costruito da Andrea Carafa prima del 1521, ma le sue origini sono molto più antiche. Pare che Annibale, durante la seconda guerra punica (208-202 a. C.), abbia fatto costruire la prima torre, nel tentativo disperato di resistere alle legioni romani. La fortificazione che si protende sul mare in tutta la sua imponenza e maestosità, costituiva una delle più importanti roccaforti del sistema difensivo, ideato per contrastare le frequenti invasioni turche. Nel castello esisteva una splendida scala in pietra, che è possibile ammirare tuttora, che portava ad una torre, il cui impianto originario si fa risalire alla seconda metà del XIII sec., in periodo angioino. TORRE VECCHIA E TORRE DELLA FINANZA » ISOLA C.R. Edificata nel 1575, la Torre Vecchia di Capo Rizzuto faceva parte del sistema difensivo realizzato per proteggere le popolazioni dalla incursione dei Turchi. Oggi si presenta in cattive condizioni a causa dei danni provocati dalla salsedine e dagli agenti atmosferici. La torre nuova ha una pianta quadrata, e dopo il restauro è diventata sede di un comando della Guardia della Finanza. N O E PRINCIPALI ATTRATTIVE PAESAGGISTICHE E CULTURALI PERCORSO 1 CASTELLO DI CACCURI » CACCURI E’ una imponente dimora baronale costruita al posto dell’antico castro bizantino del sesto secolo. Più volte ristrutturato, vide l’ultimo intervento nel 1885 quando l’architetto napoletano Adolfo Mastrogli vi aggiunse il rivellino ed una torre cilindrica merlata ad imitazione degli antichi castelli medioevali. CHIESA MARIA SS. IMM. » CASTELSILANO La costruzione si fa risalire intorno al 1660; vi contribuirono il Principe Tommaso Rota e la sorella Lucrezia. Nella chiesa si possono ancora ammirare le campane offerte da Scipione Rota con stemma ed iscrizione, la statua dell’Immacolata del 1600 e la pila dell’acqua benedetta prelevata dalla cattedrale di Cerenzia, opera in granito rozzamente scolpita dai maestri scalpellini del XIII secolo. E’ da segnalare anche la presenza di un imponente quadro raffigurante l’Immacolata Concezione, posto sull’altare Maggiore e realizzato in mosaico da artisti Fiorentini. ANTICHI RESTI DI ACERENTHIA » CERENZIA Acerenthia, Acherontia o Geruntia: già dal nome storia e leggenda si confondono, conferendole un particolare fascino e un alone di mistero. Fondata secondo alcuni dagli Enotri, secondo altri da Filottete, l’antica urbe era cinta da altissime mura naturali e dominava la vallata del fiume Lese. Il sito è molto visitato, specie in occasione della festa dell’Ecce Homo. risalita), bob (pista coperta con due livelli: principianti ed esperti); sono disponibili inoltre ottimi impianti acquatici per il turismo estivo. In tutta l’area sono presenti strutture ricettive che consentono di soggiornare e degustare i prodotti tipici del territorio, nonché diverse strutture ricreative. PERCORSO 2 PRINCIPALI ATTRATTIVE PAESAGGISTICHE E CULTURALI LA MONTAGNELLA » CARFIZZI La “Montagnella” è un parco comunale che si estende dalla valle di Giglietto fino alla sommità del monte Pizzuta e attraversa le verdi terrazze di “Menzivono”, “Stazzovecchio”, “Monachello”, “Capraro”, “Montagnella” e le fonti di “Crosari”. Il parco è stato istituito per proteggere e valorizzare uno dei più completi esempi di macchia mediterranea della zona, il clima e la flora mediterranea rifulgono in tutta la loro bellezza. Molte sono le specie e sottospecie che, con i loro colori, arricchiscono il paesaggio prevalentemente di colore verde cupo dato dai sempreverdi Leccio, Farneto e Rovella. LE SCIOLLE » CASABONA Sono delle caratteristiche formazioni d’argilla, mescolate con sabbia e arenaria. Hanno la forma di collinette e sono testimonianza dell’antico borgo, abbandonato a seguito di una serie di terremoti, frane e alluvioni. Un altro scorcio suggestivo e originale è offerto dalla “Vallecupa”: un pendio della collina, non coperto da vegetazione alcuna e caratterizzato da una successione di grotte scavate nel tufo. CHIESA DEL CARMINE » PALLAGORIO La Chiesa del Carmine con molta probabilità era un santuario Mariano del XIX secolo. Nella seconda metà del secolo scorso è stata abbellita, e vi è stato aggiunto il campanile che ora domina tutto il paese. La Chiesa è ad una navata. Un grande arco a sesto acuto, retto da CHIESA DI SAN NICOLA DEI LATINI MATRICE » COTRONEI Fu costruita da ricchi cittadini greci che si trasferirono da Patrasso e Corona in seguito alle leggi sull'iconoclastia. Inizialmente era dedicata a San Nicola dei Greci, ma quando la chiesa passò dal rito greco a quello latino (1597), fu dedicata a San Nicola dei Latini. Tra il 1720 e il 1750 furono effettuati dei lavori di costruzione per cui la facciata principale fu sistemata sulla parete sinistra dell'edificio originario. Il campanile fu inglobato nella struttura. In base al progetto, la chiesa non è mai stata completata. due colonne uguali a quelle dell'altare, delimita la zona del presbiterio. Sui muri laterali si elevano: a destra l'altare dedicato a Santa Rita e a sinistra quello dedicato a S.Anna. Sull'altare centrale sta, solenne, la statua lignea, settecentesca, della Madonna del Carmine. LE FONTANE » SAVELLI A Savelli ci sono quattro fontane: la "fontana vecchia", intorno alla quale sorsero le prime case di Savelli, presenta quattro canali che scorrono in un'unica grande vasca dove le donne venivano a lavare i panni; le altre fontane sono la Fonte Pedagese formata da tre bocche d'acqua, la fontana Pitinella che ha un solo canale di acqua a getto continuo e, infine, la "fontana nuova" che ha una grande vasca di scolo. CATTEDRALE DI SAN DONATO » UMBRIATICO Venne costruita sulla platea del tempio pagano dal primo vescovo di Paternum (436), con impiego di colonne e materiale trovato nei luoghi vicini. Successivamente, all'epoca del vescovo Teodoreto, fu costruita la Cattedrale a croce latina addossata alla prima chiesa, che venne trasformata in cripta, su cui è sito l’attuale transetto. Nei secoli XI e XII vennero aggiunte le due navate laterali. Il vescovo Loierio fece costruire due corpi di fabbrica ai lati dell'abside per ricavarne due cappelle al di sopra, ai lati dell'altare maggiore e due tombe, al di sotto del piano della cripta ex tempio pagano, una destinata ai vescovi e l'altra ai sacerdoti. C. STORICO » S. NICOLA DELL’ALTO Caratteristico è il centro storico di San Nicola dell'Alto, arroccato sulla dorsale che collega il monte Pizzuta al monte San Michele. Il saliscendi delle strade, che seguono l'andamento ondulatorio del cozzo sul quale è adagiato l'abitato, fa da contrappunto ai vicoli stretti e alle larghe piazze acciottolate che ospitano vecchi e nuovi palazzi, a tratti intervallati da arcate, che conservano ancora la struttura architettonica delle origini. LA SILA PICCOLA DI CROTONE E IL MEDIO NETO PRINCIPALI ATTRATTIVE PAESAGGISTICHE E CULTURALI all’orografia del terreno e formano un reticolo. Le strade principali sono collegate tra di loro da stretti vicoli che confluiscono in piazzole dove si affacciano palazzi di notevole valore architettonico, costruiti dalla seconda metà del ‘500 fino all’ ‘800. CHIESA DELLA MADONNA DELLA SCALA » BELVEDERE DI SPINELLO La Chiesa ha una pianta a croce latina, con la facciata principale rivolta in direzione ovest e un’unica navata con rientranze laterali a formare una T. Caratteristica è la statua della Madonna scolpita in pietra con il bambino Gesù sul braccio destro. Lo stile è normanno e risale al 1000-1200. CASTELLO » SANTA SEVERINA Il Castello è composto da un Mastio quadrato e da quattro torri cilindriche, poste agli angoli ed è fiancheggiato da quattro bastioni sporgenti in corrispondenza delle torri. Esso domina con la sua mole imponente, la piazza detta “Campo”. L’accesso dalla piazza avviene attraverso un ponte costruito nel 1836. Visitare ed osservare la struttura di questo possente monumento, è come ricostruire le varie epoche dei sistemi difensivi in Italia ed in Europa. CASTELLO » ROCCABERNARDA Sulla sommità del paese si trovano i ruderi dell’antico castello circondato da aneddoti e leggende che risalgono al periodo medievale. CENTRO STORICO » PETILIA POLICASTRO Il centro storico di Petilia Policastro si sviluppa su una rupe, di difficile accesso, ed è un esempio di aggregato urbano sviluppatosi nel medioevo. Le strade sono strette, adattate CHIESA DELL’ANNUNZIATA » MESORACA La chiesa dell'Annunziata è collocata nella parte alta del centro storico. La Chiesa, intitolata ai santi Pietro e Paolo Apostoli, risale agli inizi del XVIII secolo, quando vennero aggiunte le due navate laterali. La chiesa venne gravemente danneggiata dal terremoto dell'8 marzo 1832. La facciata in stile romanico è abbellita da tre portali in pietra arenaria a tutto sesto e due rosoni. Il portale centrale è sormontato da una nicchia nella quale è posta una Madonna con Bambino. N O E S CASTELLO FEUDALE » S. MAURO M. Il Castello fa parte del complesso feudale dei Principi Sanseverino, che erano i Marchesi di S. Mauro. Si tratta di un buon esempio di magione feudale rinascimentale (sec. XV). Lo stato di conservazione è discreto. PRODOTTI TIPICI DELL’ENOGASTRONOMIA LOCALE Capocollo di Calabria DOP Specie di coppa fatta con la parte superiore del lombo e salata esternamente. Soppressata di Calabria DOP Deriva dalla stessa procedura della salsiccia, ma viene fatta stagionare sotto dei pesi, da questa parte del procedimento ne deriva infatti il nome. STRUTTURE RICETTIVE CERTIFICATE CON IL MARCHIO OSPITALITÀ ITALIANA Agriturismo SANTA DOMENICA,, Loc.tà Favara - Tel. 0962/31056 Ristorante MEDITERRANEO,, C.da Cappellieri - Tel. 0962/32118 Ristorante POLLO D’ORO,, C.so G. Garibaldi, 87 - Tel. 0962/32118 Hotel NAPOLEON,, Via Nazionale, SS. 106 - Tel. 0962/86581 Trattoria Enoteca MAX,, Via Togliatti, 75 - Tel. 0962/373009 (Pross. Ap. Via Pola) S PRINCIPALI ATTRATTIVE PAESAGGISTICHE E CULTURALI CASTELLO DI CARLO V » CROTONE Il Castello di Crotone si presenta come una nuova tipologia di fortezza. Fu costruito nell’ 840 per difendere la città dalle incursioni dei Saraceni. Dopo la conquista di Crotone da parte dei Normanni, nell'XI secolo, il Castello figurò all'interno del Registro delle terre appartenenti ai vassalli di Ruggero II. Nel 1541 fu modificato da Carlo V da cui ne deriva il nome. Con gli anni la rocca perde il suo ruolo militare e strategico per diventare sede di uffici amministrativi. Dal 1987 nella torre dell'Aiutante è allestito il Museo Civico, mentre nella ristrutturata Caserma Campana si trova la Biblioteca Comunale. MUSEO ARCHEOLOGICO » CROTONE Fu aperto al pubblico nel 1968 a partire dal materiale della precedente collezione civica, esposta per alcuni decenni nel Museo Civico di Crotone, con pezzi significativi di tutta l'area della Magna Grecia. Si trovano ricche collezioni di reperti archeologici oltre ad interessanti piantine di vari siti antichi, corredate da documentazione topografica. MUSEO CIVICO » CROTONE Si trova all’interno della Torre Aiutante del castello Carlo V di Crotone. Il Museo diviso in quattro sezioni: Sezione Araldica, comprendente una interessante serie di stemmi appartenenti alle famiglie più prestigiose della città; Sezione Casali Scomparsi, con all'interno reperti di vario periodo ritrovati in alcuni casali caduti in rovina, frammenti ceramici e una curiosa documentazione numismatica; Sezione Armeria, con l'esposizione di armi ritrovate nel territorio di Crotone, pezzi d'artiglieria da naviglio in bronzo e la collezione di armi bianche del XVIII e del XIX secolo; Sezione Terracotta e Ceramica, che comprende i ritrovamenti di frammenti ceramici venuti alla luce durante i lavori di restauro degli edifici abitativi del centro storico, ceramiche di Grottaglie e di Cerreto Sannita, resti di piastrelle pavimentali del 700 di Vietri e Caltagirone. SANTUARIO DELLA MADONNA DI SETTEPORTE » ROCCA DI NETO Costruita nel 1662, la Chiesa di Setteporte è uno dei luoghi sacri più cari alla tradizione popolare. La Madonna di Setteporte viene venerata unicamente a Rocca di Neto. Il dipinto che la raffigura risale alla seconda metà del 1400, e porta la data di restauro del 1809. “Sette porte” sta ad indicare le sette grazie che la Madonna concesse alla popolazione, implorante perché abbattuta dall’esasperazione e dalle angustie della vita. CHIESA DI S. NICOLA V. » SCANDALE La chiesa, di epoca seicentesca, è situata nel vecchio borgo e poggia su una base balaustrata in pietra rialzata rispetto al livello del terreno. La facciata è impreziosita da un portale lapideo con arco a tutto sesto e stemma alla chiave di volta. Sul timpano spezzato che sovrasta il portale si apre una finestra a vetri policromi con l'immagine di San Nicola Vescovo. Ai lati svettano un campanile a vela e una torretta con monofore cieche. All'interno ci sono dipinti di pregio. PRODOTTI TIPICI DELL’ENOGASTRONOMIA LOCALE Pecorino Crotonese Pecorino a pasta dura, prodotto con latte di pecora (razza Gentile, una delle grandi razze ovine autoctone italiane) e caglio di capretto. La stagionatura del pecorino Crotonese va dai 4 mesi ai 2 anni. Il sapore è dolce, pieno, armonioso. “Salatu ‘e cutrone” o Salato di Crotone Prodotto tradizionale della provincia di Crotone, è un salume, costituito dal fianco del suino, salato e trattato con pepe rosso e nero e stagionato da 3 a 6 mesi su pertiche poste all’interno di grotte o cantine. Si presenta in sezioni ripiegate a “U”, di colore marrone, della lunghezza di 20-30 cm, con peso variabile tra 150 e 300 grammi. TREPIDÒ LAGO AMPOLLINO » COTRONEI Al confine tra la Sila Grande e la Sila Piccola, a circa un’ora da Crotone, si trova Trepidò frazione del comune di Cotronei, una località turistica di notevole interesse sia per il turismo invernale che per quello estivo. In questa zona sorge il famoso villaggio Palumbo, posto nei pressi della riva meridionale del lago Ampollino. Il lago Ampollino, nato negli anni venti sbarrando con una diga il corso del fiume omonimo, si è negli anni perfettamente integrato con l’ambiente circostante. Oggi, sulle sue rive, si sviluppano rigogliosi boschi di conifere, abeti, pini e lecci; nelle sue acque, comunicanti con quelle del lago Arvo, sono presenti trote, persici reali, cavedani, tinche, carpe e ciprinidi minori. Nell’area è possibile praticare diversi sport nel corso di tutto l’anno: escursionismo (a piedi, a cavallo, in mountain bike), sci (sono attivi efficienti impianti di “U SPIRUNE” » VERZINO È la parte più antica del paese, dove si trova l’imponente Palazzo ducale – ora Palazzo Comunale (in quanto sede degli uffici del Comune). Costruzione di notevole interesse storico-artistico risalente al XVII sec, si ritiene sia stato realizzato dal Duca Nicolò Cortese nella seconda metà del 1600. L’impianto primitivo, centrato su un cortile rettangolare che ospitava un pozzo, era composto da tre piani, ma nell’800, l’ultimo, venne eliminato e con i materiali di risulta furono costruite alcune case ad esso adiacenti. Negli anni ’50 fu realizzata la torre con l’orologio. Negli anni ’60 venne interrato il pozzo del cortile. Hotel 4 S PALACE,, Via Lungomare, 221- Tel. 0962/903467 BEST WESTERN HOTEL SAN GIORGIO,, SS 106 Localita Poggio Pudano - Tel. 0962/948014 Hotel Village COSTA TIZIANA,, Viale Magna Grecia, 40 - Tel. 0962/25601 Hotel LIDO DEGLI SCOGLI,, Viale Magna Grecia, 409 - Tel. 0962/28625 – 0962/25549 Hotel PALAZZO FOTI,, Viale C. Colombo, 79 - Tel. 0962/900608 Agriturismo IL CONVIVIO DI HERA,, Via Capocolonna - Tel. 0962/934153 Ristorante/Pizzeria A QUADARA,, Viale Magna Grecia, 98 - Tel. 0962/934201 Ristorante DA ERCOLE,, Viale Gramsci, 122 - Tel. 0962/901425 Ristorante LE NINFEE DEL COSTA TIZIANA,, Viale Magna Grecia, 40 - Tel. 0962/25601 Ristorante LIDO DEGLI SCOGLI,, Viale Magna Grecia, 49 - Tel. 0962/28625 Ristorante/Pizzeria LE LANTERNE,, S.S. 106 Loc. Poggio Pudano - Tel. 0962/948004 Stabilimento balneare ATLANTIS, Viale Magna Grecia, 5 - Tel. 0962/902297 Ristorante/Hotel Village PORTO KALEO, Loc. 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