KROTONANDO n. 1 2011

Esterno Cartina:Layout 1
2-08-2011
9:18
Pagina 1
I PERCORSI
LE COLLINE LITORANEE DI CIRÒ
IL PIANO DEL MARCHESATO
LA MONTAGNA DI SAVELLI E LE COLLINE DEL LIPUDA E DEL VITRAVO / 1-2
LA SILA PICCOLA DI CROTONE E IL MEDIO NETO
LEGENDA
Area Marina Protetta Capo Rizzuto
ZONA A
ZONA B
Parco Nazionale della Sila
Provincia di Crotone
Centri abitati
Strade Statali
Altre Strade
Tratta ferroviaria
ZONA C
Cartina retro:Layout 1
2-08-2011
9:17
Pagina 1
N
LE COLLINE LITORANEE DI CIRÒ
PRINCIPALI ATTRATTIVE
PAESAGGISTICHE E CULTURALI
TORRE DEI MERCATI SARACENI » CIRÒ MARINA
A protezione delle coste, furono edificate la
Torre Nuova e la Torre Vecchia. Quest'ultima,
più antica ma meglio conservata, risalirebbe al
IX secolo; fu eretta su
un formidabile punto
d'avvistamento: il promontorio di Madonna
di Mare. La Torre
"Nova", invece, per richiesta del feudatario
di Cirò, Vespasiano
Spinelli, fu edificata a
protezione della zona a sud di Cirò Marina, nel
1596. Le due Torri di Cirò Marina hanno forma
quadrangolare. I Mercati Saraceni sono testimonianza di un lungo periodo storico condizionato dal terrore delle scorrerie saracene.
CASTELLO CARAFA » CIRÒ
La città si sviluppa intorno al castello dei Carafa. Costruito dai feudatari per esigenze di
difesa da assalti nemici e per meglio controllare gli abitanti della cittadina. Il castello ha una
forma trapezoidale, i cui
vertici sono occupati da
quattro torri circolari, ed
è diviso in tre parti: i sotterranei noti per l'alone
leggendario che li circonda; il piano magazzini
con il lastricato del cortile
in pietra locale; il piano superiore che comprendeva due appartamenti e altre stanze per
la servitù.
PUNTA ALICE » CIRÒ MARINA
È una splendida spiaggia di sabbia dorata e
morbida, caratterizzata da
un litorale ampio e lungo,
incastonata in un paesaggio
formato da dune con basse
colline ricoperte di erbe ed
ulivi. Il mare che la bagna è cristallino e trasparente con fondali bassi e dolcemente digradanti.
CASTELLO FEUDALE » CRUCOLI
Oggi restano solo i ruderi di quello che fu il
castello di Crucoli, che
con molta probabilità risale all’epoca normanna. Gioacchino da
Fiore fa risalire l'opera al
Mille. E’ rimasta in piedi
parte delle pareti del
carcere. Sul lato nordest c'è qualche traccia del ponte levatoio.
Sulla facciata sud-ovest sono visibili gli architravi delle finestre del laboratorio dove si lavorava la seta. Sullo stesso versante è ancora
intatta la scanalatura dove confluiva l'acqua
piovana in eccesso raccolta nei serbatoi.
N
O
E
S
TORRE MELISSA » MELISSA
Si tratta di una torre aragonese che prende il
nome dall’adiacente centro abitato. Ospita un
piccolo museo. Dalla
Torre si può godere di
un'ampia visuale dell'intera costa del Marchesato, spaziando da
Punta Alice a Capo Colonna.
TEMPIO DI APOLLO HALEO » CIRÒ MARINA
Il tempio dedicato ad Apollo Haleo era costituito
da una cella di forma
allungata, orientata
verso est-ovest, aperta
sul lato orientale e divisa in due navate da
un colonnato di cui restano le basi lapidee. La
cella era conclusa ad ovest da un ambiente
quadrangolare chiuso da un muro divisorio ed
articolato da quattro pilastri. Questo spazio conteneva la statua di culto del dio Apollo. La struttura era formata da un basso zoccolo costituito
da due filari di blocchi di calcare, su cui poggiavano i muri in mattoni crudi.
N
O
E
S
PRODOTTI TIPICI
DELL’ENOGASTRONOMIA LOCALE
VINO A DENOMINAZIONE DI ORIGINE
Sardella o “Sardedda”
Le sardelle fresche e pulite vengono unite al
sale, peperoncino, semi di finocchio e messe
in vasetti, pressate, sotto sale per alcuni mesi
addizionata di abbondante peperoncino rosso
piccante e semi di finocchio. E' la base di salse
piccantissime, di cui la più celebre è il "Caviale
di Crucoli".
Cirò
Il Cirò è un vino a D.O. la cui produzione è
consentita nei comuni di Cirò e Cirò Marina e,
in parte, nei territori di Melissa e Crucoli. Prodotto con uve Gaglioppo (minimo 80%) e con
uve a bacca rossa, si presenta di colore rosso
rubino. Il profumo è gradevole, delicato anche
se intensamente vinoso. Al palato il sapore risulta caldo, aromatico, armonico e diventa
vellutato con l'invecchiamento.
N
O
IL PIANO DEL MARCHESATO
E
S
IL PIANO DEL MARCHESATO
LA MONTAGNA DI SAVELLI E LE COLLINE DEL LIPUDA E DEL VITRAVO / 1
S
PARCO MUSEO ARCHEOLOGICO
DI CAPO COLONNA » CROTONE
Situato all’interno dell’Area Marina Protetta
“Capo Rizzuto”, il Parco archeologico si sviluppa su 40 ettari di
macchia mediterranea
un tempo consacrati ad
Hera Lacinia. Le sezioni
espositive sono tre: la
Terra, dedicata alla colonia romana che si insediò nell’area, il Sacro,
percorso attraverso
sculture in marmo e in
terracotta dedicato al
Santuario di Hera Lacinia, il Mare, per tracciare l’itinerario delle navi che percorsero queste rotte attraverso i reperti subacquei.
CHIESA DELLA SANTISSIMA
ANNUNZIATA » CUTRO
La chiesa di origini incerte (sembra risalire al
1400) nel 1700 fu sede arcipretale e nel
1732/33, per interessamento dell’abate Fabio
Di Bona presso il papa Clemente XII, divenne
“insigne Colleggiata”.
Fu completamente ricostruita dopo il sisma
del 1832 che l’aveva
rasa al suolo; ampliata,
fu riaperta al culto nel
1859. La chiesa ha tre navate. La navata centrale porta al settecentesco altare marmoreo il
quale è sormontato da una bellissima stampa
in oro zecchino, del Cristo di Giotto. Ai lati dell’altare due nicchie ospitano le statue lignee di
S. Lucia e San Francesco di Paola. Due tele del
Pollani di Andali, poste sulle pareti laterali del
presbiterio.
TORRE DI SCIFO » CROTONE
Venne edificata nel corso del XVI secolo. Presenta una pianta di forma
quadrata ed è munita di
robusti contrafforti e cordonatura in pietra. Il fortilizio, costruito per volere
del viceré spagnolo Pedro
da Toledo, è dotato di una scala esterna e di
un piccolo ponte di accesso. La sua costruzione rientrava in un disegno di difesa costiera di cui facevano parte anche la Torre di
Scifo o dei Saraceni, di forma quadrangolare,
e la Torre di Nao.
A.M.P. “CAPO RIZZUTO” » CROTONE
L’area marina ricopre una superficie di circa
14.721 ettari su un territorio di ben 42 km di
costa. Si segnalano tre zone di riserva: la zona
A - Riserva integrale - la zona B - di Riserva
Generale – e la zona
C - Riserva Parziale comprende il residuo
tratto di mare all'interno del perimetro
dell'area marina protetta dove sono consentite
le attività previste per la zona B. In località Capo
Rizzuto si segnala L’Aquarium, struttura composta da 22 vasche dove è possibile ammirare
la flora e la fauna dell’area protetta, ed una piccola riserva nella quale sono stati ricreati, nel
pieno rispetto degli organismi presenti, gli habitat marini.
TORRE DI NAO » CROTONE
La Torre Nao è situata sul promontorio di Capo
Colonna (Capo Lacinio
per i Greci) a pochi
metri dal tempio di
Hera Lacinia, di cui sopravvive un'unica colonna dorica, simbolo
del turismo crotonese
e calabrese e della scuola filosofica di Pitagora. In seguito ad un restauro, la torre medievale è stata adibita ad antiquarium
ospitante reperti subacquei di epoca greca e
romana, rinvenuti nei fondali del crotonese.
CASTELLO » STRONGOLI
Il Castello, di epoca giustinianea presenta una
forma rotonda, con quattro torri angolari. Esso
ha avuto nel corso dei secoli diversi rifacimenti, appartenne ai tanti Feudatari succedutisi, e, nell’Ottocento, fu adibito a carcere. Da
qui può iniziare un percorso che si perde tra le
caratteristiche
viuzze del centro
storico, visitando in
particolare
la
Chiesa dei SS. Pietro e Paolo, la
Chiesa di Santa Maria delle Grazie e la strada
“Claudio Marcello” che da fondo castello conduce alle Murge (dove secondo autorevoli studiosi, sembra sorgesse Macalla o Chone).
E
O
CASTELLO DI LE CASTELLA » ISOLA C.R.
Il Castello fu costruito da Andrea Carafa prima
del 1521, ma le sue origini sono molto più antiche. Pare che Annibale, durante la seconda
guerra punica (208-202 a. C.), abbia fatto costruire la prima torre, nel tentativo disperato di
resistere alle legioni romani. La fortificazione
che si protende sul mare in tutta la sua imponenza e maestosità, costituiva una delle più importanti roccaforti del sistema difensivo, ideato
per contrastare
le frequenti invasioni turche. Nel
castello esisteva
una splendida
scala in pietra,
che è possibile
ammirare tuttora, che portava ad una torre, il cui impianto
originario si fa risalire alla seconda metà del
XIII sec., in periodo angioino.
TORRE VECCHIA E
TORRE DELLA FINANZA » ISOLA C.R.
Edificata nel 1575, la Torre Vecchia di Capo
Rizzuto faceva parte del sistema difensivo realizzato per proteggere le popolazioni dalla incursione
dei
Turchi. Oggi si presenta in cattive
condizioni a causa
dei danni provocati
dalla salsedine e
dagli agenti atmosferici. La torre
nuova ha una pianta quadrata, e dopo il restauro è diventata sede di un comando della
Guardia della Finanza.
N
O
E
PRINCIPALI ATTRATTIVE
PAESAGGISTICHE E CULTURALI
PERCORSO 1
CASTELLO DI CACCURI » CACCURI
E’ una imponente dimora baronale costruita al
posto dell’antico castro bizantino del sesto secolo.
Più volte ristrutturato, vide l’ultimo
intervento nel 1885
quando l’architetto
napoletano Adolfo
Mastrogli vi aggiunse il rivellino ed una torre cilindrica merlata ad imitazione degli antichi castelli
medioevali.
CHIESA MARIA SS. IMM. » CASTELSILANO
La costruzione si fa risalire intorno al 1660; vi
contribuirono il Principe Tommaso Rota e la sorella Lucrezia. Nella chiesa si possono ancora ammirare le campane
offerte da Scipione
Rota con stemma ed
iscrizione, la statua
dell’Immacolata del
1600 e la pila dell’acqua benedetta prelevata dalla cattedrale di Cerenzia, opera in granito rozzamente scolpita dai
maestri scalpellini del XIII secolo. E’ da segnalare
anche la presenza di un imponente quadro raffigurante l’Immacolata Concezione, posto sull’altare Maggiore e realizzato in mosaico da artisti
Fiorentini.
ANTICHI RESTI DI ACERENTHIA » CERENZIA
Acerenthia, Acherontia o Geruntia: già dal nome
storia e leggenda si confondono, conferendole un
particolare fascino e
un alone di mistero.
Fondata secondo alcuni dagli Enotri, secondo altri da
Filottete, l’antica urbe
era cinta da altissime
mura naturali e dominava la vallata del
fiume Lese. Il sito è molto visitato, specie in occasione della festa dell’Ecce Homo.
risalita), bob (pista coperta con due livelli: principianti ed esperti); sono disponibili inoltre ottimi impianti acquatici per il turismo estivo. In tutta l’area
sono presenti strutture ricettive che consentono di
soggiornare e degustare i prodotti tipici del territorio, nonché diverse strutture ricreative.
PERCORSO 2
PRINCIPALI ATTRATTIVE
PAESAGGISTICHE E CULTURALI
LA MONTAGNELLA » CARFIZZI
La “Montagnella” è un parco comunale che si
estende dalla valle di Giglietto fino alla sommità
del monte Pizzuta e attraversa le verdi terrazze di
“Menzivono”, “Stazzovecchio”, “Monachello”,
“Capraro”, “Montagnella” e le fonti di “Crosari”. Il
parco è stato istituito per proteggere e valorizzare
uno dei più completi esempi di macchia mediterranea della zona, il clima e la flora mediterranea
rifulgono in tutta la loro bellezza. Molte sono le
specie e sottospecie che, con i loro colori, arricchiscono il paesaggio prevalentemente di colore
verde cupo dato dai sempreverdi Leccio, Farneto
e Rovella.
LE SCIOLLE » CASABONA
Sono delle caratteristiche formazioni d’argilla, mescolate con sabbia e arenaria. Hanno la forma di
collinette e sono testimonianza dell’antico borgo,
abbandonato a seguito di una serie di terremoti,
frane e alluvioni. Un altro scorcio suggestivo e originale è offerto dalla “Vallecupa”: un pendio della
collina, non coperto da vegetazione alcuna e caratterizzato da una successione di grotte scavate
nel tufo.
CHIESA DEL CARMINE » PALLAGORIO
La Chiesa del Carmine con molta probabilità era
un santuario Mariano
del XIX secolo. Nella
seconda metà del secolo scorso è stata abbellita, e vi è stato
aggiunto il campanile
che ora domina tutto il
paese. La Chiesa è ad
una navata. Un grande arco a sesto acuto, retto da
CHIESA DI SAN NICOLA
DEI LATINI MATRICE » COTRONEI
Fu costruita da ricchi cittadini greci che si trasferirono da Patrasso e Corona in seguito alle leggi
sull'iconoclastia. Inizialmente era dedicata a San
Nicola dei Greci, ma
quando la chiesa
passò dal rito greco a
quello latino (1597), fu
dedicata a San Nicola
dei Latini.
Tra il 1720 e il 1750
furono effettuati dei lavori di costruzione per cui la facciata principale fu
sistemata sulla parete sinistra dell'edificio originario. Il campanile fu inglobato nella struttura. In base
al progetto, la chiesa non è mai stata completata.
due colonne uguali a quelle dell'altare, delimita la
zona del presbiterio. Sui muri laterali si elevano: a
destra l'altare dedicato a Santa Rita e a sinistra
quello dedicato a S.Anna. Sull'altare centrale sta,
solenne, la statua lignea, settecentesca, della Madonna del Carmine.
LE FONTANE » SAVELLI
A Savelli ci sono quattro fontane: la "fontana vecchia", intorno alla quale sorsero le prime case di
Savelli, presenta quattro canali che scorrono in
un'unica grande vasca dove le donne venivano a
lavare i panni; le altre fontane sono la Fonte Pedagese formata da tre bocche d'acqua, la fontana
Pitinella che ha un solo canale di acqua a getto
continuo e, infine, la "fontana nuova" che ha una
grande vasca di scolo.
CATTEDRALE DI SAN DONATO » UMBRIATICO
Venne costruita sulla platea del tempio pagano
dal primo vescovo di Paternum (436), con impiego
di colonne e materiale trovato nei luoghi vicini.
Successivamente, all'epoca del vescovo Teodoreto, fu costruita la Cattedrale a croce latina addossata alla prima chiesa, che venne trasformata
in cripta, su cui è sito l’attuale transetto. Nei secoli XI e XII vennero aggiunte le due navate laterali. Il vescovo Loierio fece costruire due corpi di
fabbrica ai lati dell'abside per ricavarne due cappelle al di sopra, ai lati dell'altare maggiore e due
tombe, al di sotto del piano della cripta ex tempio
pagano, una destinata ai vescovi e l'altra ai sacerdoti.
C. STORICO » S. NICOLA DELL’ALTO
Caratteristico è il centro storico di San Nicola dell'Alto, arroccato sulla dorsale che collega il monte
Pizzuta al monte San Michele. Il saliscendi delle
strade, che seguono l'andamento ondulatorio del
cozzo sul quale è adagiato l'abitato, fa da contrappunto ai vicoli stretti e alle larghe piazze acciottolate che ospitano vecchi e nuovi palazzi, a
tratti intervallati da arcate, che conservano ancora
la struttura architettonica delle origini.
LA SILA PICCOLA DI CROTONE E IL MEDIO NETO
PRINCIPALI ATTRATTIVE
PAESAGGISTICHE E CULTURALI
all’orografia del terreno
e formano un reticolo.
Le strade principali sono
collegate tra di loro da
stretti vicoli che confluiscono in piazzole dove
si affacciano palazzi di
notevole valore architettonico, costruiti dalla seconda metà del ‘500 fino all’ ‘800.
CHIESA DELLA MADONNA DELLA SCALA »
BELVEDERE DI SPINELLO
La Chiesa ha una pianta a croce latina, con la
facciata principale rivolta in direzione ovest e
un’unica navata
con rientranze laterali a formare
una T. Caratteristica è la statua
della Madonna
scolpita in pietra
con il bambino
Gesù sul braccio destro. Lo stile è normanno e
risale al 1000-1200.
CASTELLO » SANTA SEVERINA
Il Castello è composto da un Mastio quadrato e
da quattro torri cilindriche, poste agli angoli ed è
fiancheggiato da quattro bastioni sporgenti in
corrispondenza
delle torri. Esso
domina con la
sua mole imponente, la piazza
detta “Campo”.
L’accesso dalla
piazza avviene attraverso un ponte costruito nel
1836. Visitare ed osservare la struttura di questo possente monumento, è come ricostruire le
varie epoche dei sistemi difensivi in Italia ed in
Europa.
CASTELLO » ROCCABERNARDA
Sulla sommità del paese
si trovano i ruderi dell’antico castello circondato da
aneddoti e leggende che
risalgono al periodo medievale.
CENTRO STORICO » PETILIA POLICASTRO
Il centro storico di Petilia Policastro si sviluppa
su una rupe, di difficile accesso, ed è un esempio di aggregato urbano sviluppatosi nel medioevo. Le strade sono strette, adattate
CHIESA DELL’ANNUNZIATA » MESORACA
La chiesa dell'Annunziata è collocata nella
parte alta del centro storico. La Chiesa, intitolata ai santi Pietro e
Paolo Apostoli, risale
agli inizi del XVIII secolo,
quando vennero aggiunte le due navate laterali. La chiesa venne
gravemente danneggiata dal terremoto dell'8 marzo 1832. La facciata in stile romanico è abbellita da tre portali
in pietra arenaria a tutto sesto e due rosoni. Il
portale centrale è sormontato da una nicchia
nella quale è posta una Madonna con Bambino.
N
O
E
S
CASTELLO FEUDALE » S. MAURO M.
Il Castello fa parte del complesso feudale dei
Principi Sanseverino, che
erano i Marchesi di S.
Mauro. Si tratta di un buon
esempio di magione feudale rinascimentale (sec.
XV). Lo stato di conservazione è discreto.
PRODOTTI TIPICI
DELL’ENOGASTRONOMIA LOCALE
Capocollo di Calabria DOP
Specie di coppa fatta con la parte superiore del
lombo e salata esternamente.
Soppressata di Calabria DOP
Deriva dalla stessa procedura della salsiccia, ma
viene fatta stagionare sotto dei pesi, da questa
parte del procedimento ne deriva infatti il nome.
STRUTTURE RICETTIVE CERTIFICATE CON IL MARCHIO
OSPITALITÀ ITALIANA
Agriturismo SANTA DOMENICA,, Loc.tà Favara - Tel. 0962/31056
Ristorante MEDITERRANEO,, C.da Cappellieri - Tel. 0962/32118
Ristorante POLLO D’ORO,, C.so G. Garibaldi, 87 - Tel. 0962/32118
Hotel NAPOLEON,, Via Nazionale, SS. 106 - Tel. 0962/86581
Trattoria Enoteca MAX,, Via Togliatti, 75 - Tel. 0962/373009 (Pross. Ap. Via Pola)
S
PRINCIPALI ATTRATTIVE
PAESAGGISTICHE E CULTURALI
CASTELLO DI CARLO V » CROTONE
Il Castello di Crotone si presenta come una
nuova tipologia di fortezza. Fu costruito nell’
840 per difendere la
città dalle incursioni
dei Saraceni. Dopo la
conquista di Crotone
da parte dei Normanni,
nell'XI secolo, il Castello figurò all'interno
del Registro delle terre
appartenenti ai vassalli di Ruggero II. Nel
1541 fu modificato da Carlo V da cui ne deriva il nome. Con gli anni la rocca perde il suo
ruolo militare e strategico per diventare sede
di uffici amministrativi. Dal 1987 nella torre
dell'Aiutante è allestito il Museo Civico, mentre nella ristrutturata Caserma Campana si
trova la Biblioteca Comunale.
MUSEO ARCHEOLOGICO » CROTONE
Fu aperto al pubblico nel 1968 a partire dal
materiale della precedente collezione civica,
esposta per alcuni decenni nel Museo Civico
di Crotone, con pezzi
significativi di tutta
l'area della Magna Grecia. Si trovano ricche
collezioni di reperti archeologici oltre ad interessanti piantine di vari siti antichi, corredate
da documentazione topografica.
MUSEO CIVICO » CROTONE
Si trova all’interno della Torre Aiutante del castello Carlo V di Crotone. Il Museo diviso in
quattro sezioni: Sezione Araldica, comprendente una interessante serie di stemmi appartenenti alle famiglie più prestigiose della
città; Sezione
Casali Scomparsi, con all'interno reperti
di vario periodo
ritrovati in alcuni casali caduti in rovina,
frammenti ceramici e una
curiosa documentazione numismatica; Sezione Armeria, con l'esposizione di armi ritrovate nel territorio di Crotone, pezzi
d'artiglieria da naviglio in bronzo e la collezione di armi bianche del XVIII e del XIX secolo; Sezione Terracotta e Ceramica, che
comprende i ritrovamenti di frammenti ceramici venuti alla luce durante i lavori di restauro degli edifici abitativi del centro storico,
ceramiche di Grottaglie e di Cerreto Sannita,
resti di piastrelle pavimentali del 700 di Vietri e Caltagirone.
SANTUARIO DELLA MADONNA
DI SETTEPORTE » ROCCA DI NETO
Costruita nel 1662, la Chiesa di Setteporte è
uno dei luoghi sacri più cari alla tradizione popolare. La Madonna di Setteporte viene venerata unicamente a Rocca di Neto. Il dipinto che
la raffigura risale alla
seconda metà del
1400, e porta la data
di restauro del 1809.
“Sette porte” sta ad indicare le sette grazie
che la Madonna concesse alla popolazione, implorante perché abbattuta dall’esasperazione e dalle angustie
della vita.
CHIESA DI S. NICOLA V. » SCANDALE
La chiesa, di epoca seicentesca, è situata nel
vecchio borgo e poggia su una base balaustrata in pietra rialzata rispetto al livello del terreno. La facciata è
impreziosita da un portale lapideo con arco a
tutto sesto e stemma alla
chiave di volta. Sul timpano spezzato che sovrasta il portale si apre
una finestra a vetri policromi con l'immagine di San Nicola Vescovo.
Ai lati svettano un campanile a vela e una torretta con monofore cieche. All'interno ci sono
dipinti di pregio.
PRODOTTI TIPICI
DELL’ENOGASTRONOMIA LOCALE
Pecorino Crotonese
Pecorino a pasta dura, prodotto con latte di pecora (razza Gentile, una delle grandi razze ovine
autoctone italiane) e caglio di capretto. La stagionatura del pecorino Crotonese va dai 4 mesi
ai 2 anni. Il sapore è dolce, pieno, armonioso.
“Salatu ‘e cutrone” o Salato di Crotone
Prodotto tradizionale della provincia di Crotone, è un salume, costituito dal fianco del
suino, salato e trattato con pepe rosso e nero
e stagionato da 3 a 6 mesi su pertiche poste
all’interno di grotte o cantine. Si presenta in
sezioni ripiegate a “U”, di colore marrone,
della lunghezza di 20-30 cm, con peso variabile tra 150 e 300 grammi.
TREPIDÒ LAGO AMPOLLINO » COTRONEI
Al confine tra la Sila Grande e la Sila Piccola, a
circa un’ora da Crotone, si trova Trepidò frazione
del comune di Cotronei, una località turistica di notevole interesse sia per il turismo invernale che per
quello estivo. In questa zona sorge il famoso villaggio Palumbo, posto nei pressi della riva meridionale del lago Ampollino. Il lago Ampollino, nato
negli anni venti sbarrando con una diga il corso
del fiume omonimo, si è negli anni perfettamente
integrato con l’ambiente circostante. Oggi, sulle
sue rive, si sviluppano
rigogliosi boschi di conifere, abeti, pini e
lecci; nelle sue acque,
comunicanti con quelle
del lago Arvo, sono
presenti trote, persici
reali, cavedani, tinche, carpe e ciprinidi minori. Nell’area è possibile praticare diversi sport nel corso
di tutto l’anno: escursionismo (a piedi, a cavallo, in
mountain bike), sci (sono attivi efficienti impianti di
“U SPIRUNE” » VERZINO
È la parte più antica del paese, dove si trova l’imponente Palazzo ducale – ora Palazzo Comunale
(in quanto sede degli uffici del Comune). Costruzione di notevole interesse
storico-artistico risalente
al XVII sec, si ritiene sia
stato realizzato dal Duca
Nicolò Cortese nella seconda metà del 1600.
L’impianto primitivo, centrato su un cortile rettangolare che ospitava un
pozzo, era composto da tre piani, ma nell’800,
l’ultimo, venne eliminato e con i materiali di risulta
furono costruite alcune case ad esso adiacenti.
Negli anni ’50 fu realizzata la torre con l’orologio.
Negli anni ’60 venne interrato il pozzo del cortile.
Hotel 4 S PALACE,, Via Lungomare, 221- Tel. 0962/903467
BEST WESTERN HOTEL SAN GIORGIO,, SS 106 Localita Poggio Pudano - Tel. 0962/948014
Hotel Village COSTA TIZIANA,, Viale Magna Grecia, 40 - Tel. 0962/25601
Hotel LIDO DEGLI SCOGLI,, Viale Magna Grecia, 409 - Tel. 0962/28625 – 0962/25549
Hotel PALAZZO FOTI,, Viale C. Colombo, 79 - Tel. 0962/900608
Agriturismo IL CONVIVIO DI HERA,, Via Capocolonna - Tel. 0962/934153
Ristorante/Pizzeria A QUADARA,, Viale Magna Grecia, 98 - Tel. 0962/934201
Ristorante DA ERCOLE,, Viale Gramsci, 122 - Tel. 0962/901425
Ristorante LE NINFEE DEL COSTA TIZIANA,, Viale Magna Grecia, 40 - Tel. 0962/25601
Ristorante LIDO DEGLI SCOGLI,, Viale Magna Grecia, 49 - Tel. 0962/28625
Ristorante/Pizzeria LE LANTERNE,, S.S. 106 Loc. Poggio Pudano - Tel. 0962/948004
Stabilimento balneare ATLANTIS, Viale Magna Grecia, 5 - Tel. 0962/902297
Ristorante/Hotel Village PORTO KALEO, Loc. Marinella - Tel. 0962/781101
Ristorante VILLA SAFI, Via Saline (Steccato di Cutro)- Tel. 0962/781094
Hotel IGV CLUB, Frazione Le Castella - Tel. 0962/795054
Agriturismo I CASALI DI CAVALLARO, Via Marina - Tel. 0962/791140
Ristorante HAPPY LIVE, Via Vittoria - Tel. 328/1086317
Ristorante L’ANCORA, Via Amalfi - Tel. 0962/799253
Ristorante/Pizzeria LA CAMPAGNOLA, Via per Cannella - Tel. 0962/792106
Ristorante/Pizzeria LA RUSTICA, Strada per Capo Rizzuto - Tel. 0962/793843
Ristorante/Pizzeria LA SCOGLIERA, Scogliera Le Castella - Tel. 0962/795071
Ristorante/Hotel LA BRACE, Via Duomo, 51 - Tel. 0962/795117
Ristorante RURIS, Contrada Mazzotta - Tel. 0962/791460
Agriturismo DATTILO, Contrada Dattilo - Tel. 0962/865613
Ristorante/Pizzeria IL RITROVO, Via Madonna della Scala - Tel. 338/7505302
Agriturismo IL QUERCETO, Loc. Cerzeto, 1 - Tel. 0962/51467