Nota Congiunturale 2014

Montenegro
NOTA CONGIUNTURALE
Aggiornamento 2014
Settembre 2014
Quadro macroeconomico
1) Andamento congiunturale e rischio paese
Il Montenegro ha dovuto affrontare nel primo semestre 2014 nuove sfide che
hanno messo a prova il rilancio delle attività produttive. Nonostante una
contrazione della produzione industriale (principalmente dovuta alla questione
irrisolta della Fabbrica di Alluminio – KAP ed alle condizioni climatiche sfavorevoli
per la produzione di energia elettrica) il primo semestre del 2014 ha, comunque,
visto una crescita nel settore delle attività forestali, aumento nella vendita al
dettaglio, aumento nell’attività edile, sia residenziale che destinata al turismo e
un aumento della presenza di turisti nel periodo estivo.
Dopo l’alluvione che ha colpito duramente la Regione nel mese di maggio,
l’economia montenegrina ha risentito degli effetti negativi soprattutto nella
contrazione del volume di scambi con i paesi colpiti e nel turismo. Un fattore di
disturbo e incertezza per lo sviluppo dell’economia montenegrina è rappresentato
sicuramente dalla crisi ucraina che ha messo su due fronti opposti la Russia,
tradizionalmente uno dei primi investitori in Montenegro, e l’Europa occidentale,
naturale centro di attrazione per il Paese, considerato il suo status di candidato
all’adesione europea ed i negoziati di adesione alla NATO.
Il Montenegro ha proseguito con successo il percorso verso l’integrazione
europea chiudendo due dei 35 capitoli dell’acquis comunitario ed ha avviato le
trattative per il capitolo relativo alla giustizia. Per quanto riguarda uno dei settori
economici più promettenti, quello dello sfruttamento del potenziale energetico,
sono stati avviati progetti di costruzione delle piccole centrali idroelettriche e si è
conclusa la fase finale per la scelta del partner strategico per la realizzazione del
secondo impianto di generazione termoelettrica. Si è, tuttavia, registrato un certo
grado di vivacità delle attività commerciali e produttive positive rispetto agli anni
passati caratterizzati dagli effetti negativi della crisi economica mondiale.
Secondo gli ultimi dati dell'Ente nazionale per la Statistica (Monstat) nel 2013 il
PIL ha raggiunto 3.327 milioni di euro, registrando cosi una crescita del 3,3%.
Nel primo trimestre del 2014 il PIL è salito dell’1,7% raggiugendo 654,2 milioni di
euro. Le ultime previsioni della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo
(BERS) anticipa al ribasso una crescita del Pil nel 2014 del 3% principalmente a
causa degli effetti negativi dovuti alla grande alluvione che ha colpito i paesi della
Regione.
2
La produzione industriale nei primi sei mesi del 2014 è diminuita del 15,3%
rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Questa diminuzione è
attribuibile principalmente alla riduzione della produzione di energia elettrica, gas
e vapore del 35%. I settori minerario e manifatturiero hanno registrato una
crescita rispettivamente del 26,6% e del 4,9%.
Il turismo rimane un settore trainante dell’economia montenegrina. Il
Montenegro, secondo l’OMT (Organizzazione mondiale per il turismo), si trova
tra le prime tre destinazioni turistiche a maggior tasso di crescita nel mondo.
Sempre secondo l’OMT il turismo in Montenegro registrerà una crescita fino al
2023 di 8,9% all’anno e nel 2023 il ricavo dal turismo raggiungerà 1,7 miliardi di
euro.
Il Consiglio mondiale per i viaggi e turismo, nel suo ultimo rapporto, ha
posizionato il Montenegro al primo posto su 184 paesi per crescita nel turismo
per il 2014 e per crescita nel lungo periodo (dieci anni).
In base ai dati pubblicati dal Monstat nei primi sei mesi del 2014 il Montenegro ha
registrato 343 mila turisti in arrivo, +1,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno
scorso. Il numero dei pernottamenti realizzato è stato pari a 1,7 milioni, ovvero
+0,7% rispetto allo stesso periodo del 2013. Il numero dei pernottamenti è
cresciuto nella capitale (+3%) e nelle altre destinazioni turistiche (+36,1%),
mentre è diminuito nelle località costiere di -0,8% e nelle località di montagna del
20,8%.
Nel mese di giugno 2014 l’inflazione annuale si è assestata a -0,1% e ha
registrato un calo di 0,4 punti percentuali rispetto a dicembre 2013. Osservando i
principali gruppi merceologici, l’aumento dei prezzi nei primi sei mesi si è
registrato nei seguenti settori: alberghiero e della ristorazione (3,6%), sanità
(1,8%), generi alimentari e bevande analcoliche (1,7%). Il calo dei prezzi a
giugno, rispetto a dicembre 2013, si è registrato nel settore delle comunicazioni
(-3,6%) e dell'abbigliamento (-3,3%).
La retribuzione media netta pro capite nel primo semestre 2014 è stata pari a
477 euro mentre quella lorda a 724 euro. Il salario medio netto è diminuito di 1
punto percentuale, rispetto allo stesso periodo del 2013. In base alle aree di
attività, i salari medi netti nel periodo gennaio-giugno 2014 sono principalmente
aumentati nel settore immobiliare (9%), mentre l'aumento più basso si è
evidenziato nel settore della previdenza sociale (0,4%).
L'alto livello del tasso di disoccupazione rimane uno fra i principali problemi
strutturali dell’economia montenegrina. Secondo gli ultimi dati disponibili del
Ufficio di Collocamento il tasso di disoccupazione nel giugno del 2014 è stato
3
pari al 13,6%, registrando un aumento di 0,53 punti percentuali rispetto a giugno
del 2013.
Il bilancio dello Stato negli ultimi anni è stato costantemente in deficit. Nei primi
sei mesi del 2014 il bilancio ha realizzato un deficit di 63,9 milioni di euro, ovvero
1,8% del Pil, registrando cosi un calo di 6 milioni di euro rispetto allo stesso
periodo del 2013.
Le entrate di bilancio nei primi sei mesi 2014, secondo le stime del Ministero
delle finanze, sono state pari a 864,3 milioni di euro (24,6% del Pil). Nella
struttura delle entrate, il 66,5% si riferisce alle entrate tributarie mentre il 33,5%
sono proventi dalle privatizzazioni o prestiti domestici ed esteri.
Le uscite finali, invece, registrate nei primi sei mesi del 2014 sono state pari a
768,1 milioni di euro (21,8% del Pil) e sono state superiori del 18% rispetto allo
stesso periodo dell’anno scorso.
In base ai dati del Ministero delle Finanze, il debito pubblico del Montenegro
alla fine di giugno 2014 ha raggiunto 2,02 miliardi di euro, ovvero il 57,5 % del
PIL stimato per il 2014, di cui 438,3 milioni di euro di esposizione interna (12,5%
del PIL) e 1,6 miliardi di euro di debito estero (45 % del PIL ).
Tabella 1 - Proiezione per il 2013-2016 dell'ammontare e della struttura del
debito pubblico del Montenegro - valori in milioni di euro
Proiezione Proiezione Proiezione Proiezione
2014
2015
2016
2017
PIL
3.516,0
3.731,2
3.930,1
4.169,1
Debito estero (in mil €)
1.563,7
1.684,3
1.724,4
1.631,5
44,5
45,4
43,9
39,1
479,1
403,1
349,4
385,5
13,6
10,9
8,9
8,6
2.042,8
2.087,3
2.073,8
1.990,0
Debito estero (in % GDP)
Debito interno (in mil €)
Debito interno (in % GDP)
Debito totale (in mil €)
4
Debito totale (in % GDP)
58,1
56,2
52,8
47,7
Fonte: Elaborazione Banca Centrale del Montenegro su dati del Ministero delle Finanze
Tenendo conto che il Montenegro utilizza l'euro come moneta nazionale, una
prudente e restrittiva politica fiscale rimane la principale leva di controllo per molti
dei problemi macroeconomici.
Il Governo montenegrino ha adottato agli inizi del 2014 la politica fiscale per il
periodo 2014-2017 con i seguenti obiettivi: mantenere gli obiettivi già raggiunti
nella politica fiscale, ridurre il debito pubblico ed i costi del suo finanziamento,
continuare la politica di consolidamento fiscale, realizzare le riforme strutturali,
migliorare l'attività imprenditoriale, valorizzare le risorse naturali attraverso la
realizzazione di investimenti, mantenere la stabilità nel sistema bancario e creare
i presupposti per una crescita economica ed il miglioramento dello standard di
vita dei cittadini.
Il Montenegro, in qualità di paese candidato all’adesione europea, ha accesso
alle prime due componenti del pacchetto IPA (Componente I-Assistenza alla
transizione e al rafforzamento delle istituzioni); Componente II-Cooperazione
transfrontaliera). In quanto Paese candidato, le componenti III-V (Sviluppo
regionale, Sviluppo delle risorse umane, Sviluppo rurale) sono disponibili ma
saranno operative quando il paese riceverà l’accreditamento DIS (Decentralized
Implementation System). I fondi IPA stanziati per il Montenegro per il periodo
2007-2013 sono stati pari a circa 235 milioni di euro.
Nell'edizione 2014 del Doing Business Report della Banca Mondiale,
l'economia montenegrina si trova al 44° posto. Tra le varie voci che compongono
la statistica, l’indice "starting a business" è diminuito, passando dalla 57° alla 69°
posizione.
L’Agenzia Standard and Poor's nel suo "Sovereign Ratings and Country T&C
Assessments" del dicembre 2013 ha confermato il rating BB- del Montenegro.
Per quanto riguarda la trasferibilità di fondi la S&P ha assegnato al Montenegro il
rating AAA. Tuttavia l’agenzia ha ridotto il rating sulle prospettive del Paese da
stabile a negativo. Gli esperti avvertono che l’ulteriore deterioramento dei
parametri fiscali, soprattutto l’aumento del deficit dello Stato e del debito
pubblico, possono causare il peggioramento del rating attuale. Dall’altra parte, le
riforme economiche che riguardano il mercato ed il lavoro potrebbero portare il
Paese a diventare più competitivo e quindi generare un aumento del rating
futuro.
5
Secondo la pubblicazione annuale del World Economic Forum dal titolo "Global
Competitiveness Report 2014-2015”, il Montenegro risulta al 67° posto, su 144
posizioni, nella classifica dei Paesi piu' competitivi.
Rischio SACE:
Mancato pagamento controparte sovrana: 55/100
Esproprio e violazioni contrattuali: 53/100
Mancato pagamento controparte bancaria: 63/100
Rischio guerra e disordini civili: 33/100
Mancato pagamento controparte corporate: 72/100
Trasferimento capitali e convertibilità: 21/100
Condizioni SACE di assicurabilità:
Rischio sovrano: apertura senza condizioni
Rischio bancario: apertura senza condizioni
Rischio privato: apertura senza condizioni
Categoria OCSE: 6
Tabella 2 - principali indicatori macroeconomici – valori in milioni di euro
DATI MACROECONOMICI
2012
2013
Gennaiogiugno
2015
2014
2014
3.149
3.327*
n.d.
3.516**
3.731**
Tasso di crescita del PIL reale %
-2,5
3,3*
n.d.
2,5
3,5
Tasso d’inflazione annuo %
5,1
0,3
-0,1
n.d.
n.d.
PIL in milioni di euro
Bilancia commerciale, in milioni di €
1.389,2 1.328,6
-643,6
n.d.
n.d.
Saldo partite correnti, in milioni di €
-587,6
-486,6
-441,8
n.d.
n.d.
Saldo partite correnti, in % del PIL
-18,7
-14,6
n.d.
n.d.
n.d.
IDE netti, in milioni di €
453,6
323,9
163,7
n.d.
n.d
6
Debito estero, milioni di €
1.330,7 1.443,5
Debito estero, % del PIL
40,03
41
n.d.
n.d
1.563,7* 1.684,3*
44,5
45,4
Fonte: Ministero delle Finanze, Monstat (Ufficio Statistiche del Montenegro), Banca Centrale del
Montenegro
*Dati disponibili Monstat
**Previsioni del Ministero delle Finanze
2) Grado di apertura del Paese al commercio internazionale ed agli
investimenti esteri
Interscambio
L'interscambio del Montenegro con il resto del mondo nel periodo gennaio-luglio
2014 è stato pari a 1.191,3 milioni di euro, registrando un calo del 4,6% rispetto
allo stesso periodo del 2013, con le esportazioni pari a 178,3 milioni di Euro (21,8%) e le importazioni pari a 1.012,9 milioni di Euro (-0,8%).
Tabella 3 - Bilancia Commerciale (in migliaia di euro)
2013
Var. %
Gennaio-luglio Gennaio-luglio
Gennaio- luglio 2013
2014
2013
/gennaio-luglio 2014
Esportazioni
375,536
227,9
178,3
-21,8%
Importazioni
1.773,215
1.020,7
1.012,9
-0,8%
Volume di Scambi (1+2) 2.148,751
1.248,6
1.191,2
-4,6%
792,8
834,6
+5,3%
Saldo commerciale
1.397,679
Fonte: Elaborazione ICE Podgorica su dati Monstat
Nella struttura delle esportazioni i prodotti più rappresentati sono i metalli ferrosi
(38,9 milioni di euro) ed acciaio e ferro (2 milioni di euro) mentre nella struttura
delle importazioni i prodotti più rappresentati sono i generi alimentari e animali
vivi del valore pari a 220,1 milioni di euro.
La maggior parte delle esportazioni del Montenegro nel periodo gennaio-luglio
2014 si è diretta verso i paesi UE-28, per un valore di 74 milioni di euro, ovvero il
42% delle esportazioni totali. I Paesi CEFTA sono risultati il secondo maggior
mercato regionale di sbocco per i prodotti del Paese. Le esportazioni
7
montenegrine in questi Paesi sono state pari a 70 milioni di euro incidendo per il
40% sulle esportazioni totali.
La Serbia è il primo cliente del Paese con 42,7 milioni di euro. Segue la Croazia
con 31,7 milioni di euro e la Bielorussia con 17,9 milioni di euro.
Per quanto riguarda le importazioni per Paese, la Serbia continua ad essere il
primo fornitore del Montenegro, con importazioni pari a 278,5 milioni. Seguono la
Bosnia ed Erzegovina con 78 milioni di euro e la Grecia con 77,2 milioni di euro.
L'Italia è il quinto fornitore del Montenegro con importazioni montenegrine pari a
72,6 milioni di euro (7% delle importazioni totali) e quarto cliente con esportazioni
pari a 10,7 milioni di euro.
Il peso delle importazioni dai paesi CEFTA è stato pari al 39% delle importazioni
totali del Paese, mentre l'incidenza percentuale delle importazioni dai Paesi
dell'UE è stata pari al 44%.
E' da rilevare che la maggior parte degli scambi commerciali del Montenegro con
il resto del mondo è regolata da accordi di libero scambio o di scambio a
condizioni agevolate.
Tabella 4 - Principali fornitori del Montenegro - valori in migliaia di euro
(gennaio-luglio 2013/2014)
Valore
2013
Valore
Genn-luglio
2013
Valore
Genn-luglio
2014
variazione %
genn-luglio
2013/2014
Serbia
505,932
286.5
278,4
-2,8
Grecia
149,797
82,7
77,2
-6,6
Cina
142,783
89,9
75,3
-16,2
Bosnia ed Erzegovina
Italia
126,202
117,616
72,1
68,9
78
72,6
+8,1
+5,3
Germania
116,458
68,2
62,2
-8,7
Croazia
97,511
57,6
58,9
+2,2
Slovenia
64,133
38
33,9
-10,7
Spagna
36,515
16,3
14,4
-11,6
Austria
33,505
18,4
Fonte: Elaborazione ICE Podgorica su dati Monstat
15,5
-15,7
Paese
8
Tabella 5 - Principali clienti del Montenegro - valori in migliaia di euro - 2013
Valore
Genn-luglio
2014
variazione %
2013
Valore
Genn-luglio
2013
Serbia
133,459
87,3
42,7
-51,1
Croazia
59,514
31,1
31,7
+1,9
Slovenia
36,007
24,8
9,9
-60
Kosovo
19,176
9
10,6
+17,7
Bosnia ed Erzegovina
Italia
18,385
15,722
8,2
10
8
10,7
-2,4
+7
Germania
13,295
9
3,5
-61,1
Albania
11,973
6,5
7,5
+15,3
Turchia
9,730
5,9
4,1
-30,5
Russia
5,789
2,9
Fonte: Elaborazione ICE Podgorica su dati Monstat
2,5
-13,8
Valore
Paese
2013/ 2014
Tabella 6 - Interscambio del Montenegro con i principali paesi partner dell’UE-28
(periodo gennaio-luglio 2013/2014)
Esportazioni
Interscambio
Totale 2013
Paese
Importazioni
Valore
genn-luglio 2014
Var.%
genn-luglio
2013-2014
Valore
genn-luglio
2014
Var.%
genn-luglio
2013-2014
31.695
+1,7
58.975
+2,3
-37,997
Saldo
Croatia
157,025
Grecia
153,391
268
-91
77.206
-6,7
-146,203
Italia
133,338
10.777
+7
72.611
5,3
-101,894
Germania
129,753
3.594
-60,4
62.203
-8,8
-103,163
Slovenia
100,140
9.917
-60,1
33.918
-10,9
-28,126
Austria
37,357
638
-67,8
15.586
-15,5
-29,652
Spagna
36,644
68
+13,3
14.454
-11,6
-36,386
Olanda
30,743
290
-71
31.882
82,1
-27,841
Ungheria
22,344
328
-71,4
11.378
-0,1
-20,082
Francia
20,815
1.553
-36,3
17.251
72,5
-14,191
Totale UE-28
939,927
74.213
-22,4
455.003
1,4
-628,414
2.148,751
178.330
-21,8
1.012.931
-0,8
1.397,679
Totale Mondo
Fonte: Elaborazione ICE Podgorica su dati Monstat
9
Investimenti diretti esteri
Nei primi sei mesi del 2014 è stato registrato un trend di crescita dell’influsso in
entrata degli IDE rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
In base ai dati preliminari della Banca Centrale del Montenegro, il flusso totale in
entrata degli investimenti diretti esteri (IDE) nel periodo gennaio-giugno 2014 ha
raggiunto 217,1 milioni di euro, mentre il flusso in uscita è stato pari a 53,4 milioni
di euro.
Gli IDE netti hanno subito una flessione del 5,5% rispetto allo stesso periodo
dell’anno passato e sono stati pari a 163,7 milioni di euro.
Sotto forma di debito intersocietario, l’afflusso è risultato pari a 115,9 milioni di
euro, ovvero il 17,8% in piu’ rispetto allo stesso periodo del 2013.
Gli investimenti nel settore immobiliare sono stati pari a 72,8 milioni di euro,
mentre gli investimenti nelle aziende hanno ragiunto 24,6 milioni di euro.
Investimenti previsti
Secondo quanto previsto dal documento strategico reso noto dal governo lo
scorso marzo, il Montenegro punta ad attrarre 1,6 miliardi di euro di investimenti
diretti stranieri entro il 2015 e a migliorare l’immagine del Paese come ricettore di
investimenti stranieri e a rilanciare la competitività del sistema economico.
Queste le priorità del nuovo Piano governativo che ha per obiettivo la creazione
di 10.000 nuovi posti di lavoro grazie agli investimenti diretti esteri. Secondo le
previsioni del governo questi dovrebbero dirigersi per una quantità non inferiore
al 20% verso le regioni del nord del paese.
Secondo quanto, inoltre, previsto dal governo nel Memorandum per lo Sviluppo
del Montenegro per il periodo 2013-2016, le priorità strategiche contano per una
buona parte sui fondi di assistenza dell’UE, che il Montenegro riceve attraverso
l’IPA (strumento di assistenza di pre-adesione). Sviluppo del turismo,
dell’energia, dell’agricoltura e dell’ambiente rurale sono gli obiettivi principali
declinati nel memorandum per un ammontare totale di 1.164,7 milioni di Euro.
La ristrutturazione delle imprese statali condotta dal governo montenegrino ha
come scopo quello di renderle più adatte al mercato ed attraenti nel processo di
privatizzazione.
Nel novembre del 2013 il Governo montenegrino ha venduto il 62% delle azioni
statali del Container Terminal e General Cargo del porto di Bar all’azienda turca
Global Ports Holding.
10
Il processo di privatizzazione coinvolge anche altri grandi sistemi come
Montecargo (rete ferroviaria) e Montenegro Airlines (compagnia aerea
nazionale).
Secondo il piano strategico di ristrutturazione "Montenegro Airlines" è stata
trasformata da una Srl in una Spa. In questo modo si è conclusa una fase
importante della ristrutturazione della compagnia di bandiera e sono stati creati i
prerequisiti per la sua privatizzazione.
Il Comitato per la Privatizzazione continuerà nel 2013 la preparazione per la
vendita delle seguenti società; nel settore dei trasporti: "Montenegro
Airlines"AD Podgorica, AD "Montecargo" Podgorica (trasporto merci su rete
ferroviaria), nel settore industriale: "Institut crne metalurgije" AD Nikšić (polo
per lo sviluppo tecnologico e scientifico di metallurgia e tecnologia, Fabrika
elektroda Piva AD Pluzine (fabbrica di elettrodi); Novi duvanski kominat AD
Podgorica (industria del tabacco) nel settore del turismo: HTP "Budvanska
riviera” AD Budva, HTP "Ulcinjska riviera” AD Ulcinj, settore del riabilitazione
medica: Institut Dr. Simo Milosevic AD Igalo, settore editoriale: NIG Pobjeda
AD Podgorica.
Il piano di privatizzazione è disponibile sul sito web del Comitato per la
Privatizzazione www.savjetzaprivatizaciju.me.
Nuovi investimenti sono previsti nel settore dell'energia idroelettrica. In
particolare, centrali idroelettriche sul fiume Moraca (capacità di 238,4 MW,
investimenti pari a 540 milioni di euro); HPP Komarnica (capacità 168 MW, costo
di costruzione 160 milioni di euro). Sulla base degli accordi stipulati è prevista la
costruzione di 35 piccole centrali idroelettriche per una potenza complessiva di
100MW. Gli investimenti previsti ammontano a circa 140 milioni di euro. A fine
giugno 2013 il Governo ha pubblicato il nuovo Atto di concessione per le piccole
centrali idroelettriche. Sono otto, in totale, i corsi di acqua in questione: Bistrica,
Kraštica, Velička rijeka, Đurička rijeka, Kaludarska rijeka, Bijela e Bukovica, che
affluiscono
nel
fiume
Komarnica,
e
Vrbnica.
La scelta dei corsi d’acqua è stata effettuata in base alle analisi e misurazioni
tecniche del Centro meteorologico del Montenegro. In base a questi dati, è
ipotizzabile un totale di 12,3 MW di potenza installata complessiva delle centrali
con una produzione stimata annuale di 54,8 GWh di energia elettrica.
E’ prevista, inoltre, la realizzazione del secondo impianto di generazione (Blok 2)
della centrale termoelettrica di “Pljevlja” della potenza di 220MW. Secondo le
stime degli esperti il nuovo impianto produrrebbe intorno a 1,3 miliardi di kilowatt
11
di energia elettrica all'anno a un costo di circa 40 euro per megawatt (inferiore di
10 euro per MW rispetto al costo attuale).
Per quanto riguarda la valutazione della potenziale esistenza degli idrocarburi
nell’area costiera del Montenegro, le ricerche preliminari hanno identificato la
presenza di depositi di Pleistocene-Pliocene per il gas biogenico, caratterizzata
anche dalla presenza di materiale carbonatico adatto per l’accumulo di petrolio.
Non sono disponibili, invece, i dati precisi sulla quantità dei depositi. Negli ultimi
anni sono stati adottati numerosi decreti legislativi che regolano gli aspetti
operativi e fiscali della ricerca e sfruttamento di idrocarburi. Inoltre, è in fase di
costituzione l’Autorità amministrativa competente per gli idrocarburi quale organo
statale indipendente.
Nel 2011, 15 compagnie internazionali hanno manifestato l’interesse
all’esplorazione e ricerca del gas e del petrolio in Montenegro che tenta di ridurre
cosi’ la propria dipendenza dalle importazioni. Le concessioni saranno assegnate
per un periodo di 30 anni.
Il 23 maggio 2013 è stato sottoscritto a Tirana un memorandum d’intesa per la
realizzazione del collegamento tra il gasdotto trans-adriatico e adriaticoionico. Il documento, firmato dai rappresentanti dei governi del Monenegro,
Bosnia-Erzegovina, Albania e Croazia, rappresenta il quadro legaleinternazionale di supporto politico alla realizzazione del progetto.
La costruzione del gasdotto avrebbe un’importanza strategica per i paesi dei
Balcani occidentali. L’attuale Trans-adriatic pipeline (TAP) è lunga 520 km e
attraversa la Grecia e l’Albania, portando il gas fino alla Puglia in Italia. La
costruzione di un nuovo ramo che includa il Montenegro, la Bosnia e la Croazia
avrebbe un enorme impatto per rafforzare e diffondere il consumo di gas nei
Balcani.
Vi sono opportunità per le imprese nel settore agroalimentare; il Governo ha
stanziato, infatti, circa 13 milioni di euro per garantire la realizzazione del Piano
di sviluppo agricolo e ittico per il 2013. Il settore agricolo, tradizionalmente meno
sviluppato in Montenegro, è stato oggetto di rivalutazione da parte del Governo. Il
Ministero dell’agricoltura mantiene una politica di supporto e rivitalizzazione del
settore attraverso varie forme di incentivi e sovvenzioni ai produttori locali. Di
straordinario valore per i produttori è il programma di sovvenzioni MIDAS
(Montenegro Institutional Development and Agriculture Strengthening) attivato in
collaborazione con la Banca Mondiale, attualmente al quarto ciclo di
finanziamenti dei progetti di sviluppo rurale del valore di circa 3 milioni di euro.
Per quanto riguarda i finanziamenti internazionali la Banca Europea per la
Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS) sta valutando la possibilità di concedere un
credito di 65 milioni di euro alla Società montenegrina per la trasmissione di
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energia elettrica (CGES), di cui Terna è partner strategico, per ottimizzare la rete
di trasmissione nazionale e creare le infrastrutture per collegare il Montenegro e
l’Italia. A riguardo, sono in corso le procedure relative ad un bando di gara per la
ricostruzione della rete di trasmissione da Lastva a Pljevlja.
La BERS sta valutando, inoltre, la possibilità di co-finanziare un progetto di
efficienza energetica nella località di Pljevlja per consentire l’uso dell’energia
rinnovabile (biomasse) come fonte di riscaldamento per le abitazioni.
E’, inoltre, prevista la costruzione di una cabinovia che collegherà l’antica
capitale Cettigne, sita in località montana, e Cattero sul mare, ai piedi del monte
Lovcen. Il progetto, co-finanziato dalla BERS, prevede la realizzazione di una
cavo lungo 15 km, con 4 fermate intermedie e la durata del percorso di circa 40
minuti. Il privato che si aggiudicherà l’appalto otterrà anche una concessione per
l’utilizzo dell’impianto secondo una formula di partenariato pubblico-privato
(PPP).
3) Andamento dell’interscambio commerc iale con l’Italia e degli
investimenti diretti esteri bilaterali
L'interscambio commerciale tra Montenegro e Italia
Nel periodo gennaio-luglio 2014 secondo i dati pubblicati da Monstat,
l'interscambio complessivo tra il Montenegro e l’Italia è stato di circa 83,3 milioni
di euro, costituito da 72,6 milioni di euro di importazioni (7% delle totali
importazioni montenegrine) e da c.a. 10,7 milioni di euro di esportazioni (4%
delle esportazioni montenegrine). Il saldo commerciale a favore dell'Italia e' stato
pari a 61,8 milioni di euro.
Nel 2013 l’interscambio complessivo tra i due paesi è stato pari a 133,3 milioni di
Euro, di cui 15,7 milioni di Euro di esportazioni montenegrine in Italia (6,1% del
totale dell’export montenegrino) e di 117,6 milioni di Euro di importazioni
dall’Italia (3,3% del totale delle importazioni del Montenegro).
L'Italia è stata, nello stesso periodo, il quinto Paese fornitore del Montenegro,
preceduto dalla Serbia, Cina, Grecia, Bosnia ed Erzegovina.
Per quanto riguarda la composizione dell’interscambio, secondo i dati dell’ISTAT,
che si ritiene di dover preferire in questo periodo a quelli di fonte montenegrina in
quanto resi noti in modo molto disaggregata, il settore merceologico più rilevante
nel periodo gennaio-luglio 2014, per quanto riguarda le esportazioni
montenegrine in Italia, è quello relativo ai prodotti della metallurgia, legno e
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prodotti in legno e sughero. A questi seguono in ordine decrescente di
ammontare, i rifiuti e i prodotti della siderurgia.
Per quanto riguarda le importazioni montenegrine dall'Italia, la principale voce ha
riguardato coke e prodotti derivanti dalla lavorazione del petrolio, articoli di
abbigliamento, articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili, altri prodotti della
lavorazione di minerali non metalliferi, prodotti alimentari, apparecchiature
elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche.
Investimenti italiani
Il Montenegro presenta un significativo potenziale per gli investimenti italiani, i
quali sono al primo posto in assoluto tra gli investimenti esteri.
Le imprese italiane sono presenti soprattutto nel settore energetico. Esistono
margini per incrementare la nostra presenza nei seguenti settori: infrastrutture,
trasporto, turismo, consulenza ed engineering, ambiente, riciclaggio e
trattamento delle acque e rifiuti, lavorazione e stoccaggio di prodotti alimentari.
Il gruppo italiano A2A, nel quadro dell'operazione di ricapitalizzazione e
privatizzazione parziale di EPCG (Ente statale per l'energia elettrica che opera
nell'intera filiera del settore: produzione, distribuzione e vendita di energia
elettrica) e' diventato un partner strategico di grande importanza per il
Montenegro, acquistando il 43,7% del capitale per un totale di 436 milioni di euro.
Terna Rete Elettrica ha acquisito un pacchetto di minoranza del 22% delle azioni
di CGES, la Società distributrice di energia elettrica montenegrina. Sempre Terna
costruirà un elettrodotto "Italia-Montenegro" di 415 km complessivi, che si
svilupperanno per 390 km in cavo sottomarino, per 10 km in cavo interrato in
Montenegro, e per 15 km in Abruzzo con cavi interrati in corrente continua, per
un investimento pari a 720 milioni di euro.
A novembre 2010 il Consorzio triestino Ocean Interlog, con un investimento di
2,15 milioni di euro, ha rilevato l'intero capitale di Pomorski Poslovi, titolare dei
servizi marittimi nel porto di Bar.
Sono infine da segnalare insediamenti di imprese italiane medio - piccole da
collegarsi principalmente ad alcune produzioni in conto terzi nel settore del
legno- arredamento, nonché investimenti nel settore dei servizi.
Si tratta di realtà che spesso sfuggono alle ricognizioni ufficiali ma che sono
sintomatiche di una vitalità di scambi e di collaborazioni tra i due Paesi, favoriti
anche dalla contiguità geografica e dalla relativa facilità di accesso.
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