Editoriale Giornalidea s.r.l. - Piazza della Repubblica, 19 - 20124 Milano Anno 23 n. 5/6 Maggio-Giugno 2014 INTERVISTA Bugiardini? L’uovo di Colombo ATTUALITÀ Cosmofarma, dalla teoria alla pratica PROFESSIONE Il farmacista e il marketing GESTIONE Redditometro: di nuovo sotto i riflettori Stefano Brovelli Annarosa Racca Focus La sanità di oggi e di domani S I C U R I INNOVAZIONE TEXTURE ULTRALEGGERA FINEMENTE NEBULIZZATA EROGA Z IONE CONTINUA MULTIDIREZIONALE MASSIMO COMFORT D’USO L’editoriale Un po’ di colore alle troppe contraddizioni D evo confessare che la frase “ogni difficoltà nasconde un’opportunità” mi provoca un’istintiva reazione. Mi viene in mente la volpe che non prende l’uva e, seppur mi auguro nasconda una verità, la trovo per certi versi provocatoria. D’altra parte viviamo un periodo pieno di contraddizioni, dentro il quale diventa difficile muoversi, soprattutto per chi vede bianco o nero, in un mondo ormai pieno di grigi. Qualche esempio? Dicono che stiamo uscendo dal tunnel della crisi e poi ti guardi intorno e vedi saracinesche abbassate. Viceversa ti dicono che aumenta l’indice di povertà nella popolazione e il numero dei disoccupati e poi durante il week end fai fatica a spostarti per il traffico e non trovi un posto al ristorante. Non mancano poi le contraddizioni neppure all’interno del nostro settore. L’industria farmaceutica sembra alla canna del gas e poi vedi le proiezioni di Ims Health e scopri che per i prossimi anni sono previsti incrementi mondiali di fatturato a due cifre. Un pianto greco accompagna il destino di migliaia di farmacie, che paventano un prossimo fallimento, e poi scopri che il mercato della farmacia in generale tiene (25 mld, + 1,3%), soprattutto se confrontato con altri settori. Ma allora le difficoltà vengono da un’effettiva contrazione se non del fatturato sicuramente degli utili, oppure da una gestione non corretta e avveduta dell’azienda farmacia? Il dubbio viene, e se anche provi piena solidarietà per chi è in sofferenza (ed è giusto che a questi la categoria dia il massimo sostegno), non si può non ricordare che un buon farmacista deve anche essere buon manager, oltre che buon professionista. Altra contraddizione: abbiamo criticato -a ragion veduta- lo spreco causato dalle modifiche del bugiardino, pur terapeuticamente ininfluenti, e poi, quando il problema viene risolto, c’è chi si lamenta per dover stampare e consegnare al paziente il nuovo foglietto illustrativo. Addirittura alcuni farmacisti hanno lamentato un mancato compenso alla farmacia per la carta che dovrà essere impiegata dalla stampante, dimenticando non soltanto il risparmio per il minor gravame dei resi, ma anche l’opportunità di un colloquio professionale, che valorizza la figura di educatore sanitario, favorendo tra l’altro la fidelizzazione (e non si amareggi per questo il senatore Andrea Mandelli, che con il suo emendamento ha favorito questo provvedimento). Vediamo ora come sapremo reagire di fronte ai nuovi servizi. La “Piattaforma Federfarma”, che propone fin da subito importanti prestazioni di telemedicina e promette un susseguirsi di proposte (vedesi l’articolo a pag. 14), dovrebbe porre fine a molti alibi. Il ventaglio di offerte è ampio e, quindi, c’è di che poter scegliere sulla base del proprio bacino d’utenza e delle personali predisposizioni. Quindi, non si dia più colpa al destino avverso, per giustificare il proprio immobilismo. E ogni tanto, invece di lamentarci, guardiamo nello specchio la sacca dei nostri errori posti dietro le spalle, e cerchiamo di reagire. Certo, oggi predomina il grigio, ma cerchiamo di dare un po’ di colore al nostro futuro. Lorenzo Verlato n. 5/6 - 2014 3 ENTRALE C IA C A M FAR 25 o Foscolo, Via Ug ggio Emilia 42123 Re ra priorità t s o n a n u te è La tua salu Sommario 3 Anno 23 n. 5/6 Maggio-Giugno 2014 EDITORIALE Un po’ di colore alle troppe contraddizioni 6 OPINIONI 8 INTERVISTA BROVELLI/RACCA “Bugiardini”? L’uovo di Colombo 30 14 SERVIZI GESTIONE Redditometro di nuovo sotto i riflettori Dalla teoria alla pratica 18 FOCUS 36 PROFESSIONE La Sanità di oggi e di domani Il farmacista e il marketing 40 NOTIZIE 22 AGGIORNAMENTO Magazzino intasato? Ora c’è il “baratto” I buoni esempi da imitare 26 INIZIATIVE Aiutare a “Curare la salute” Direttore responsabile: Lorenzo Verlato Direzione, redazione e amministrazione: Editoriale Giornalidea s.r.l. 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Opinioni La Farmacia dei Servizi (un mantra diventato “Portale”) La ciclicità con cui affrontiamo i temi che ci stanno a cuore sembra davvero una regola fissa: ne parliamo, discutiamo, riserviamo attenzioni e convegni, ascoltiamo esperti relatori e volonterosi colleghi. Insomma, un “mantra” che ci sfinisce nel sentire gli stessi discorsi, gridare le presunte disponibilità, impantanare le possibilità realizzatrici. Perché il tema della “Farmacia dei servizi” è davvero paradigmatico. Credo si perda nella notte del tempo il primo vagito di questa agognata creatura. Ma, senz’andare troppo in là, ricordiamo il primo Cup a Piacenza e il primo “Farmaco pronto” a Bologna di vent’anni fa, fino a giungere all’onestissimo “Li facciamo da sempre” dell’amico Orlandi alla più recente edizione di Cosmofarma. Perché su questa benedetta storia dei servizi occorre metterci d’accordo: è servizio dare un consiglio a chi ha “il sangue grosso”, così come realizzare il magnifico “Piano diabete” in Piemonte o tenere in vita una farmacia di paese, dove si campa a stento, oppure programmare un controllo pressorio di una comunità. E si può continuare all’infinito. Allora: la questione è farla diventare “sistema”, come peraltro fu ben definito -e dimenticato- nel convegno (ancora a Bologna) del febbraio 2006. Sembra il caso, dunque, di riprenderne il tragitto, alla luce di alcune novità che proviamo a sintetizzare. Anzitutto, chiarito che un sistema di servizi si deve sostanziare in una effettiva sussidiarietà tra pubblico e privato, si rileva per noi l’obbligo di una precisa definizione di compiti -sanitari, amministrativi, logistici- nei confronti di una domanda di salute che va distinguendosi sempre più in termini di diversificazione di prestazioni dentro uno scenario discontinuo, dove il prodotto farmaco è divenuto parte di un’attività complessa e integrata con altri soggetti operativi (Azienda sanitaria, medici e così via). Per questo, il Front office proposto da Federfarma è un’espressione valida e coerente. Ma, sia chiaro, essa esige, da parte nostra, idee nuove, energie nuove, facce nuove in vista «dell’assunzione di un ruolo decisivo per il cambiamento sostenibile del sistema sanitario nazionale» Fenagifar: Pia Policicchio prima presidente donna Finora nessuna donna aveva mai guidato la Federazione nazionale delle Agifar. La prima sarà Pia Policicchio, titolare di farmacia a Cosenza, eletta lo scorso 10 maggio presidente per il triennio 2014-2017. Subentra al presidente uscente Claudio Distefano, dopo avere ricoperto il ruolo di vicepresidente per il mandato 2011-2014. «Mi trovo a raccogliere l’eredità di Claudio Distefano, che tanto ha prodotto e di elevato livello» ha dichiarato la neopresidente. «Nel solco da lui 6 già tracciato nello scorso triennio si innesta e riparte il mio lavoro: dal fare rete, idea sviluppata nel Congresso di Catania del 22-23 marzo, all’evoluzione delle competenze del giovane farmacista, tema trattato dalla Federazione nell’occasione del convegno annuale di Cosmofarma». L’attuale assetto del vertice di Fenagifar è, dunque, il seguente: presidente Pia Policicchio (Cosenza); consiglieri Rossella Caminiti (Messina), Davide Cappelletti (Trentino Alto Adige), Lucio Marcello Fal- n. 5/6 - 2014 conio (Napoli), Salvatore Foglia (Caserta), Luca Matteo Galliano (Cuneo), Marco Martini (Verona), Angela Daniela Musolino (Reggio Calabria), Silvia Nocera (Agrigento), Mario Pipia (Milano), Emanuele Platter (Torino); revisori dei conti Giovanni Sergio Bellia (Catania), Laura Gerli (Como), Larry Massagrande (Emilia Romagna), Davide Massardo (Liguria); probiviri Stefano Carta (Sardegna), Filiberto Orlacchio (Umbria), Beatrice Tita (Brescia). A cura della Redazione [email protected] (Garlatti). Il tutto, all’insegna di ciò che mi pare giusto chiamare la regola delle “Tre effe”: “Figura”, da valorizzare come preparazione e disponibilità professionale; “Funzione”, da definire in termini di accordo sulle decisioni da assumere; “Formazione”, da implementare intervenendo finalmente anche sui percorsi addestrativi (corsi di laurea come piani di apprendimento specifici). Ma, oggi, quali sono le forze in campo, con quali mezzi, con quanta disponibilità? Se ci guardiamo attorno, osserviamo l’ancora fluida situazione francese, l’ottenuta conquista della remunerazione in Portogallo, il progetto inglese che prevede l’assistenza personalizzata a 800.000 pazienti cronici over 75, in cui le farmacie garantiranno la compliance per politerapie extraospedaliere, con contemporaneo aggiornamento della convenzione medica. Come si vede, si tratta di tre gradi di approccio che, comunque sia, prevedono una gestione uniforme a livello nazionale, con conseguente sviluppo di ben definiti accordi collaborativi. E si deve aggiungere che tale realizzazione soggiace a radicali mutamenti ideologici (ruolo e posizionamento strategico della farmacia), pratici (sul versante sanitario la presa in carico dei pazienti, su quello gestionale i flussi informativi), retributivi (per noi legati al puro costo del farmaco). Ora, su tutto questo è piovuto il “Portale Federfarma”, la piattaforma informatica che offre le diversificate opportunità di scelte operative dei servizi più congrui alla farmacia. Presentato a Cosmofarma, è stato accolto con grande e condivisibile interesse. È, tuttavia, il caso, riferendoci ai mutamenti indicati, di porre totale attenzione alle implicazioni operative che presuppongono e che presentano, purtroppo, gravi elementi di criticità. Li esponiamo, in estrema sintesi. Ruolo della farmacia - La prospettata attività extradistributiva presuppone un’assestata immagine della farmacia, che troppo spesso è oggetto di commenti sgradevoli, peraltro in coerenza con la vetustà di nostre rappresentanze, logorate dal tempo e dalle consuetudini. Azione di prossimità - Informazione, educazione, cura richiedono attitudini e aggiornamento costante, con una pianificazione che parta dall’Università e dalle Federazioni e con addestramento coordinato con Asl e medici. Purtroppo è sotto gli occhi di tutti l’inadeguatezza di tante farmacie nel disporre di uno spazio dove l’indispensabile prossimità fisica si possa realizzare (migliore, invece, è la qualità della rete informatica e telematica). Remunerazione - Si tratta dell’elemento più acuto di contrasto, perché, mentre il Ministro dichiara che «non è la logica economica il criterio che deve prevalere in sanità», la pratica delle Asl è del tutto opposta. La stessa distribuzione diretta -che La scomparsa di Mario Dubbini La notizia della scomparsa di Mario Dubbini porta con sé un mare di ricordi. Ricordi lontani, perché aveva 91 anni e da tempo si era ritirato, anche se non aveva perso la sua vitalità, insieme a una saggezza che l’età sa impreziosire. Lo ricordiamo come presidente di Federfarma Ancona dal 1981 al 1992, e poi ancora di Federfarma Marche, oltre che come fondatore della Saf di Jesi nel 1975 e, quindi, come grande sostenitore delle cooperative di farmacia. Lo ricordiamo sempre impegnato a valorizzare le capacità professionali e imprenditoriali del farmacista e sempre presente agli incontri della categoria e ai convegni importanti. Ma soprattutto lo ricordiamo per il suo calore umano, per i suoi sorrisi, per quella sua capacità di coinvolgere oltre la professione, in un rapporto non convenzionale, ma consolidato da sincera amicizia. Non per niente, aveva fondato con Toto Canalini il Gruppo Intercofa, vera occasione per “stare insieme”, organizzare gare tra regatanti, settimane bianche, viaggi, perché è con un bicchiere in mano che si consolidano i rapporti. Con lui perdiamo un maestro di vita, oltre che un amico, di cui ricorderemo sempre la vitalità, la simpatia e la professionalità. (L.V.) dichiara risparmi ignorando i costi organizzativi e gestionali (si calcola nella fascia tra 18% e 40% delle risorse disponibili)opera anche un vulnus inaccettabile proprio in vista della declamata presa in carico dei pazienti sottoposti a cure del tutto ignote al farmacista. In definitiva, si può certamente dire che il “Portale” è una conquista preziosa, ma la strada da percorrere sarà lunga, perché il cambiamento, quello serio ed effettuale, non ha ancora assunto le sembianze promettenti di un corale impegno. Franco Tugnoli - Bologna n. 5/6 - 2014 7 INTERVISTA Assosalute e Federfarma: i presidenti “Bugiardini”? L’uovo di Colombo SI STRISCIA IL CODICE DEL FARMACO E SUL VIDEO -SE IL FOGLIO ILLUSTRATIVO È MODIFICATO- APPARE UN “ALERT”. BASTA BATTERE UN PULSANTE E ARRIVA IL NUOVO FOGLIO DA CONSEGNARE AL PAZIENTE. SI RISOLVE COSÌ L’ANNOSO PROBLEMA DEI FARMACI RESI, ELIMINANDO SPRECHI E VALORIZZANDO IL RUOLO DEL FARMACISTA. LA PAROLA A DUE PROTAGONISTI, ANNAROSA RACCA E STEFANO BROVELLI di Lorenzo Verlato 8 n. 5/6 - 2014 A leggerli diventi ipocondriaco. Soprattutto se riesci a capirne il significato, perché i foglietti illustrativi allegati al farmaco usano spesso e volentieri un linguaggio per addetti ai lavori, quindi di non semplice comprensione. Ecco perché si sono guadagnati la nomea di “bugiardini”. Se poi subivano nel tempo delle variazioni, allora, oltre che incomprensibili, diventavano pure causa di un vero spreco. Bastava, infatti, una semplice modifica per decretare la morte di una confezione farmaceutica (di solito dopo 90180 giorni) a tutti gli effetti ancora valida. Si calcola fossero oltre 9 milioni le confezioni destinate ogni anno al macero, vale a dire milioni di euro in fumo a causa dei famigerati “bugiardini”. Ora finalmente -anche grazie all’emendamento presentato dal presidente della Federazione degli Ordini, senatore Andrea Mandelli, poi recepito nella Legge n. 98/2013 (Decreto del fare)- è stato introdotto un nuovo sistema, che dovrebbe porre un limite all’assurdo spreco. In pratica, le confezioni dei farmaci che hanno subito modifiche al foglio illustrativo potranno continuare a es- sere dispensate al pubblico fino a esaurimento, se il farmacista consegnerà all’atto della vendita una copia del nuovo foglio illustrativo aggiornato. È un po’ l’uovo di Colombo. Il provvedimento, di sicuro buon senso, facilita le aziende, elimina gli sprechi, aiuta a risolvere il problema dei resi, offre soluzioni ecologiche, oltre a nobilitare il ruolo del farmacista educatore sanitario. Per saperne di più abbiamo intervistato due dei protagonisti, il presidente di Federfarma, Annarosa Racca, e il presidente di Assosalute, Stefano Brovelli. ■ Dottoressa Racca, parliamo del sistema “Farmastampati”. Quali le sue caratteristiche e il servizio offerto alle farmacie? Si tratta di una Banca Dati alimentata dalle industrie farmaceutiche, che contiene tutti i foglietti illustrativi aggiornati dei medicinali che hanno subito modifiche. Nei casi in cui il farmacista si trovi a dispensare una confezione appartenente a un lotto con gli stampati non aggiornati, collegandosi automaticamente tramite computer alla Banca Dati, procederà in pochi istan- analizzano il “Sistema Farmastampati” ti a stampare il foglietto illustrativo aggiornato, da consegnare al cittadino unitamente al farmaco. Questo intervento professionale del farmacista rappresenta l’anello finale di una soluzione che ci pone all’avanguardia in Europa. Vorrei ricordare che questo servizio, nato per le variazioni agli stampati dei farmaci registrati con procedura nazionale, è stato, in corso di elaborazione, esteso anche alle variazioni dei foglietti dei farmaci registrati a livello europeo, con la conseguenza che oggi i cittadini italiani saranno aggiornati per le modifiche di tutti i farmaci a prescindere dal tipo di registrazione, a tutto vantaggio della tutela della salute. ■ Dottor Brovelli, quali informazioni le aziende forniranno, e secondo quali modalità? Prima di tutto è importante sottolineare che le informazioni necessarie ad assolvere all’obbligo previsto dalla legge saranno fornite al farmacista in modo del tutto gratuito e a totale carico delle aziende. Dal punto di vista pratico, all’atto della lettura del codice ottico del medicinale, qualora questo sia oggetto delle modifiche per cui vi è l’obbligo di consegna del “Nuovo foglio illustrativo”, comparirà automaticamente un avviso attraverso cui il farmacista potrà visualizzare le modifiche introdotte. E automaticamente associato a questo avviso ci sarà un “bottone”, che permetterà la sua stampa immediata. ■ Dottoressa Racca, quale il suo giudizio sulle tipologie di variazione indicate dalla normativa? Le ritiene corrette o troppo ampie? Il provvedimento emanato dall’Aifa prevede ben nove tipologie di modifiche che subordinano l’autorizzazione all’esaurimento scorte delle confezioni dei medicinali con gli stampati non aggiornati, alla consegna in farmacia, da parte del farmacista, della relativa confezione con il foglietto illustrativo aggiornato. Si tratta certamente di numerose fattispecie, sulle quali, però, condivido l’esigenza di stampa del foglietto a tutela della salute dei cittadini, perché pensare di giudicare superflua anche una soltanto di tali casistiche è questione molto delicata. Tutto il provvedimento, infatti, permette di contemperare due importanti esigenze: la prima consiste nella fondamentale tutela della salute e della sicurezza dei cittadini; l’altra evita un ingente spreco di ricchezza che si protraeva, nonostante i nostri interventi, da troppo tempo. ■ Dottor Brovelli, entro sei mesi le aziende dovranno immettere sul mercato i nuovi lotti con i foglietti aggiornati. È un lasso di tempo congruo? Questi sono i tempi che venivano già fissati e credo siano sostanzialmente adeguati e in linea con il quadro europeo. Tra l’altro, il sistema informatico realizzato dalle n. 5/6 - 2014 Ú 9 “Bugiardini”? L’UOVO DI COLOMBO chiamare immediatamente l’attenzione del cittadino sulle novità introdotte, per mezzo di un’apposita funzione a loro accessibile dal computer del banco, che evidenzia proprio le novità. Questa soluzione permette al cittadino di disporre di un foglietto completo e aggiornato che, unito all’informazione professionale fornita dal farmacista all’atto della consegna del medicinale, gli permetterà di valutare con facilità l’eventuale interesse personale a soffermarsi con maggiore attenzione sulle modifiche intervenute. ■ Dottor Brovelli, sanzioni a parte, ritiene che tutti si adegueranno al nuovo sistema? Le sanzioni sono quelle previste dalla Legge (sospensione dell’Aic per le aziende; deferimento all’Ordine per le farmacie, ndr). Credo che, però, vada sottolineato l’aspetto di servizio al cittadino insito nel nuovo sistema e, quindi, di ulteriore valorizzazione del ruolo e della professione del farmacista. Non capita sovente che l’Italia sia all’avanguardia, ma in questo caso sì e per questo sono convinto che tutti gli attori della filiera faranno del loro meglio per assolvere a quanto stabilito dalla legge. ■ Dottoressa Racca, chi so- aziende prevede anche la comunicazione al farmacista della data e del numero di lotto a partire dal quale le confezioni dei medicinali conterranno il nuovo foglio illustrativo. E questa sarà certamente un’informazione che snellirà il lavoro dei farmacisti. 10 n. 5/6 - 2014 ■ Dottoressa Racca, il farmacista dovrà consegnare l’intero foglietto o soltanto le parti modificate? Le farmacie consegneranno il nuovo foglietto aggiornato e, quindi, si tratta del documento completo. Ma i farmacisti saranno in grado di ri- sterrà i costi del progetto Farmastampati? Le industrie farmaceutiche, alle quali mi sento di rivolgere un forte e sentito ringraziamento non soltanto per aver accettato di accollarsi l’onere economico oltre che organizzativo di questa soluzione, ma anche per la disponibilità sempre dimostrata in questi anni a trovare una soluzione al problema dell’invendibilità delle confezioni con stampati non aggiornati. Alle farmacie resta, tuttavia, l’onere professionale di procedere alla stampa e alla consegna del Ú eglab.it Anche i farmaci generici hanno un nome. EG ® Anche i farmaci generici equivalenti hanno un nome: EG®, da sempre, garanzia di sicurezza e qualità. Stesso principio attivo, stessa efficacia dei farmaci di marca e più attenzione al prezzo. Quando scelgo un generico, chiedo EG ® INTERVISTA farmacista. Questo sistema, non da ultimo, permette di evitare ingiustificati sprechi e distruzione di medicinali perfettamente validi: un segno di attenzione al valore insito nel bene farmaco e di impegno alla tutela ambientale. Racca - Il problema della distruzione di farmaci ancora perfettamente vendibili, a causa di modifiche amministrative, ha vi■ In conclusione, quali i vostri sto impegnata Federgiudizi su come si è risolto farma in prima linea l’annoso problema? da molto tempo e solBrovelli - Come Assosalute abbiatanto ora possiamo mo creduto fin da subito nel proritenere risolto il progetto Farmastampati, portandolo blema. Si sono conavanti in collaborazione con Assocluse la fase politica, generici, Farmindustria e Federfarma, con l’emendamento perché i farmaci senza obbligo di ridel senatore Mandelcetta, di automedicazione, hanno li, e quella tecnica. nell’informazione diretta al cittadiDa ora in poi le farno e nel consiglio del farmacista i macie saranno in grapunti su cui fondano le loro caratdo di fornire ai cittadini un servizio teristiche e la propria mission. che consentirà, tra l’altro, di sconIl “Sistema Farmastampati” è un sergiurare il pericolo di possibili intervizio unico nel suo genere -e il priruzioni terapeutiche, pur sempre mo a livello europeo- che pone il nopossibili laddove non fossero state stro Paese all’avanguardia in termiimmediatamente disponibili le nuoni di vicinanza e informazione ai citve confezioni aggiornate. tadini e, parimenti, di valorizzazioLa soluzione individuata rappresenne della figura professionale del ta un’ulteriore dimostrazione di professionalità che le farmacie pongono a disposizione dei cittadini e sono certa che contribuirà a far sentire, una volta di più, la farmacia come primo e insostituibile punto di informazione sanitaria. Ritengo, infine, necessario formulare un sentito ringraziamento ai vertici dell’Agenzia del farmaco, che hanno supportato, con la loro disponibilità e il loro impegno, l’intera «Farmastampati è filiera nell’individuaun servizio unico zione delle soluzioni più appropriate per nel suo genere: risolvere questo importante problema. ■ siamo i primi foglietto aggiornato, che è un adempimento importante, sia per il numero delle referenze interessate dal fenomeno, sia per le dimensioni dei foglietti illustrativi che, talvolta, raggiungono dimensioni consistenti di diverse pagine. A tale riguardo ritengo che in futuro sarà possibile individuare soluzioni tecniche più snelle, in grado di garantire lo stesso livello di sicurezza per i cittadini. «Mettiamo ancora una volta la nostra professionalità al servizio del cittadino» in Europa» n. 5/6 - 2014 13 ATTUALITÀ A Cosmofarma gli strumenti LA PIATTAFORMA DIGITALCAREFARMA PARTE CON LE PRESTAZIONI DI TELEMEDICINA, MA POI PREVEDE SUBITO IL “FARMASTAMPATI”, IL CUP E LE ATTIVITÀ PROFESSIONALI. ECCO COME SI ATTIVERÀ IL SISTEMA E CHE COSA DOVRÀ FARE IL FARMACISTA. MA SIAMO SOLO ALLA PRIMA PUNTATA… di Lorenzo Verlato Dalla teoria “I servizi in farmacia: dalla teoria alla pratica” è stato il tema del convegno istituzionale -evento clou di Cosmofarma 2014durante il quale è stata presentata la “Piattaforma Federfarma”. Essa offrirà gli strumenti operativi, su base informatica, per la realizzazione concreta della Farmacia dei servizi, e prevede un processo in continua evoluzione 14 n. 5/6 - 2014 SONO DATI ASSAI POSITIVI QUELLI COMUNICATI DA COSMOFARMA ALLA CHIUSURA DELLA GRANDE KERMESSE BOLOGNESE DELLA FARMACIA ITALIANA. Oltre 27.000 visitatori (+13% dall’Italia, +22% dall’estero), 357 espositori con più di 600 brand, 73 tra convegni e workshop, più di 600 incontri tra buyer internazionali, oltre 230 giornalisti accreditati. Dati che fanno ben presagire per il comparto, tanto da far pensare (lo diciamo timidamente per motivi scaramantici) che Cosmofarma 2014 testimoni la voglia di uscire dal tunnel, di guardare avanti e di lasciarci la crisi alle spalle. Un obiettivo che si potrà raggiungere anche sapendo rinnovare l’offerta della farmacia, adeguandola alle nuove domande di salute della popolazione. Proprio per questo ci soffermiamo sull’incontro centrale della Tre giorni bolognese, cioè sulla presentazione della “Piattaforma Federfarma” (DigitalCareFarma), strumento operativo per la realizzazione della Far- macia dei servizi, proposto dall’amministratore delegato di Promofarma, Gianni Petrosillo. Proporre i nuovi servizi, infatti, significa non soltanto favorire la crescita professionale della farmacia, ma operativi per la “Farmacia dei Servizi” alla PRATICA attivare nuove opportunità remunerative, pur consentendo al sistema di risparmiare. E lo si è visto subito, prospettando alcuni servizi di telemedicina, che la nuova piattaforma consente di rendere subito operativi, grazie anche a un contratto quadro tra Promofarma e un fornitore specializzato, l’Htn, con il quale si sono negoziate condizioni particolari di fornitura. Significativo, per esempio, il confronto proposto dal dottor Petrosillo con il nomenclatore tariffario di una Regione tipo: per un elettrocardiogramma dinamico il risparmio tra la tariffa della farmacia e quelle oggi in vigore sarà del 29%, mentre per il monitoraggio continuo (24 ore) della pressione arteriosa sarà del 17%. Così il paziente non soltanto otterrà un vantaggio in termini di minori tempi d’attesa e di re- ferto, ma anche un minor costo. E il farmacista, invece, potrà aderire con un contratto di adesione non soltanto alle vantaggiose condizioni, ma anche a un accordo che prevede il pagamento dei servizi solo a consumo. Quindi, attraverso la Piattaforma Federfarma si potrà accedere al contratto quadro, al contratto personalizzato di adesione e a un corso mul- n. 5/6 - 2014 Ú 15 Dalla teoria ALLA PRATICA timediale non Ecm, per apprendere tutte le nozioni necessarie a un corretto espletamento del nuovo servizio. Al momento, questi sono i servizi disponibili fin da subito: • Tele-Spirometria • Elettrocardiografia • Holter Ecg • Holter pressorio • Misuratore P.A. domiciliare con dispositivo per la trasmissione dei dati. Gli strumenti necessari per offrire questi esami possono essere o acquistabili da subito, o noleggiabili, sempre a condizioni negoziate. Strumenti peraltro di ottima qualità, che garantiscono risultati corretti e accreditati. Ma come si dovrà procedere? Lo ha ben spiegato l’amministratore delegato di Promofarma. Una volta rilevati i dati attraverso il dispositivo, si procederà all’arruolamento del paziente sulla piattaforma, alla quale si può accedere attraverso il sito web della Federazione (www.federfarma.it). Battendo la voce “Arruolamento” si accederà a una videata dove immettere l’anagrafica del nuovo paziente (nome, cognome, sesso, data e città di nascita, email, telefoni e recapiti), mentre se è già inserito basterà battere il suo cognome per recuperare la sua anagrafica. Attraverso il cellulare verranno poi trasmessi al centro di tele refertazione i dati raccolti dal dispositivo e quindi si potrà ottenere una visione e poi procedere alla stampata del referto. Infine, ogni prestazione -come ha precisato Gianni Petrosillo- obbliga alla raccolta del “Consenso informato al trattamento dei dati”, anche questo ottenuto utilizzando un modulo la cui prima pagina va compilata, firmata e spedita via mail o via fax a Htn, mentre la seconda pagina va consegnata al paziente. Anche il nuovo servizio “Farmastampati”, che consente di dispensare i farmaci con foglietto illustrativo modificato, qualora il farmacisti consegni il nuovo “bugiardino” modificato, è pronto e a disposizione degli associati Federfarma. La piattaforma, infatti, mette a disposizione un apllicativo che può essere auto installato sul pc della farmacia, che in automatico segnala se il farmaco in spedizione ha subito variazioni negli stampati (vedasi anche le interviste da pag. 8). Questa app gestisce una propria Banca dati dei soli prodotti modificati, automaticamente aggiornata e così sul video appare, rispetto allo specifico Aic richiamato, sia la data del primo lotto con il foglietto aggiornato, sia l’indicazione delle modifiche apportate, sia la possibilità di stampa- re il foglietto illustrativo da consegnare al paziente. Grazie a questo sistema, non soltanto si evitano carenze del medicinale, sprechi inutili per l’eliminazione di prodotti ancora efficaci, costose gestioni dei resi, ma il farmacista può svolgere il suo ruolo di educatore sanitario, accompagnando la consegna del farmaco con il consiglio professionale. Per fine giugno, infine, sarà pronta anche la piattaforma digitale per le prenotazioni e l’erogazione dei servizi sanitari previsti dal Decreto legislativo 153/2009, cioè per le prestazioni infermieristiche, fisioterapiche, le prenotazioni Cup, e così via. Il vantaggio che questo sistema DigitalCareFarma garantisce riguarda innanzitutto l’uniformità delle prestazioni sul territorio (diagnostica, visite specialistiche, ecc.) erogabili sia a livello domiciliare, sia presso la farmacia o la struttura erogatrice. Comunque sia, anche in questo caso il cittadino chiede la prestazione, mentre il farmacista accede alla piattaforma, dopo aver siglato il contratto di adesione, sulla base dell’accordo quadro concluso tra la Federfarma e gli erogatori. Questi i servizi predisposti al momento dalla Federfarma attraverso la sua Promofarma, utile e pratica proposta di strumenti operativi fondamentali per la completa realizzazione della “Farmacia dei servizi”. Ma siamo solo alla prima puntata, perché il processo varato a Cosmofarma prevede una continua evoluzione, con nuove proposte fino ad arrivare alla ricetta elettronica e al dossier farmaceutico. n Pubbliredazionale Eslicarbazepina acetato promossa a pieni voti L’ crisi focali farmacoresistenti, con o senza generalizzazione secondaria, da almeno 12 mesi e con un intervallo libero da crisi non superiore a 21 giorni nelle 8 settimane dal baseline. L’Esl si è dimostrata più efficace, rispetto al placebo, ai dosaggi di 800 mg e 1.200 mg (p<0,0001) con una riduzione relativa mediana nella frequenza delle crisi rispettivamente del 35 e 39% (placebo 15%) e un tasso di risposta del 36 e 44% (placebo 22%). L’efficacia è risultata indipendente da variabili quali sesso, durata dell’epilessia, età al momento della diagnosi, tipo di crisi, numero e tipo di farmaci antiepilettici concomitanti. Dall’analisi emerge che Esl presenta un buon profilo di sicurezza con eventi avversi lievi/moderati e una percentuale di sospensione legata al trattamento simile a quella riportata per altri antiepilettici. L’incidenza degli eventi avversi è dose dipendente e la maggior parte delle reazioni avverse si è verificata nella prima settimana di terapia e al dosaggio di 1.200 mg. Gli eventi avversi più comuni (>10 % dei pazienti) sono stati capogiri, sonnolenza e cefalea, con un’incidenza simile tra i vari gruppi di studio. In conclusione, l’analisi combinata dei tre studi conferma che Esl al dosaggio di 800 mg e 1.200 mg/die è efficace, In Italia disponibile da maggio maneggevole e ben tollerata nel tratEslicarbazepina acetato -Zebinix®, indicato nei pazienti adulti come tamento in terapia aggiuntiva dell’epilessia focale farmacoresistente negli terapia aggiuntiva in epilessia con crisi a esordio parziale con o senza adulti. L’efficacia di Eslicarbazepina in generalizzazione secondaria- è disponibile in Italia dal mese di magpazienti già in trattamento con altri blocgio 2014, rimborsata dal Ssn nell’indicazione approvata. Classificacanti dei canali del sodio lascia ipotizzione ai fini della rimborsabilità, fornitura, condizioni e modalità zare per tale molecola un più ampio prod’impiego sono state pubblicate, in data 20 febbraio 2014, sulla Gazfilo farmacodinamico. zetta Ufficiale della Repubblica Italiana, serie generale n. 42. Per ulAntonio Gambardella teriori approfondimenti si può fare sempre riferimento al Rcp di Professore associato di neurologia prodotto. Università degli Studi “Magna Graecia” di Catanzaro Eslicarbazepina acetato (Esl) è un nuovo farmaco antiepilettico, approvato dall’Ema nel 2009 come terapia aggiuntiva negli adulti con epilessia focale, in monosomministrazione giornaliera. I meccanismi d’azione di Esl non sono noti con esattezza, tuttavia studi elettrofisiologici in vitro indicano che l’Eslicarbazepina acetato e i suoi metaboliti stabilizzano lo stato inattivato dei canali del sodio voltaggio-dipendenti, impedendone il ritorno allo stato attivato e, quindi, controllando il firing neuronale ripetitivo. I dati relativi al profilo di efficacia e sicurezza di Esl sono stati riportati in una recente pubblicazione su “Epilepsia” (Gil-Nagel A et al. “Efficacy and safety of eslicarbazepine acetate as add-on treatment in patients with focal-onset seizures: integrated analysis of pooled data from double-blind phase III clinical studies” - Epilepsia 2013; 54: 98-107). In tale articolo gli autori effettuano un’analisi combinata di dati provenienti da tre studi di fase III, multicentrici, randomizzati, in doppio cieco e controllati con placebo, sull’efficacia e sicurezza di Esl in addon in pazienti adulti con epilessia focale farmacoresistente. Nei tre studi, secondo protocollo, l’Esl è stata aggiunta a 1-2 antiepilettici (1-3 antiepilettici nello studio 302), al dosaggio di 400 (studi 301 e 302), 800 e 1.200 mg in monosomministrazione giornaliera, per 12 settimane. Sono stati esaminati i dati di 1.049 pazienti, uomini e donne di età maggiore o uguale a 18 anni, con ONCE DAILY eslicarbazepine acetate FOCUS Realtà e prospettive future La Sanità di oggi e di domani COME STA CAMBIANDO IL NOSTRO SSN, TRA TAGLI DI SPESA, RAZIONALIZZAZIONI E SCENARI SEMPRE PIÙ TECNOLOGICI? QUALE SARÀ IL RUOLO DEL FARMACISTA? ALCUNI STUDI CI AIUTANO A RISPONDERE di Barnaba Grigis 18 n. 5/6 - 2014 ALCUNE RECENTI ANALISI SUL NOSTRO SISTEMA SANITARIO CI AIUTANO A INTERPRETARE LA SITUAZIONE ATTUALE DELLA SANITÀ IN ITALIA, nei suoi pregi e difetti, impegnata oggi nello sforzo di continuare a soddisfare i bisogni di salute della popolazione con costi sostenibili. Il rapporto Oasi 2013 del Cergas-Bocconi osserva che il Ssn conferma di essere un sistema sanitario tradizionalmente “sobrio”, che spende significativamente meno risorse (spesa pubblica procapite pari a 2.418 dollari, calcolati secondo il Ppa, il parametro della parità di potere d’acquisto) rispetto ai Paesi con cui è realistico confrontarci. I Ppa in dollari dei tre principali Stati europei con i quali possiamo paragonarci sono, infatti, superiori al nostro: Germania 3.316, Francia 3.135, Regno Unito, il più vicino a noi, 2.747. Un sistema sostenibile La spesa sanitaria totale italiana si è assestata negli ultimi anni intorno ai 138 miliardi di euro, il 9% del Pil, di cui 111 per la spesa pubblica cor- rente, pari all’80,5%, e 27 per la spesa sanitaria delle famiglie, poco meno del 3% della spesa complessiva dei singoli nuclei familiari. Il disavanzo degli anni passati si è notevolmente assottigliato, segno che le Regioni cominciano a rispettare i limiti delle ri- del Servizio sanitario nazionale Spesa sanitaria pubblica, privata e Pil 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 106,1 7,9% 116,1 8,2% 121,8 8,4% 125,4 8,5% 130,0 8,2% 134,4 8,6% 136,9 9% 138,3 9% 138,9 8,8% 137,9 8,9% Spesa sanitaria pubblica corrente Miliardi di euro 82,3 % sulla spesa sanitaria 77,5% 91,2 96,8 99,6 103,8 78,5% 79,5% 79,4% 79,8% 107,1 79,7% 110,2 80,5% 111,3 80,5% 111,3 80,1% 111 80,5% Spesa sanitaria delle famiglie Euro 23,8 % sulla spesa sanitaria 22,5% 24,9 25 25,8 26,2 21,5% 20,5% 20,6% 20,2% 27,2 20,3% 26,7 19,5% 27 19,5% 27,6 19,9% 26,9 19,5% Spesa sanitaria totale Miliardi di euro % del Pil Fonte: nostra elaborazione da Cergas “Rapporto Oasi 2013”, che si è avvalsa dei dati Istat (contabilità nazionale) sorse disponibili, in particolare quelli fissati dal Piano di rientro. Se non vi fossero necessità di ridurre la spesa pubblica in tutti i settori, la sostenibilità del Ssn nel breve periodo si presenterebbe in equilibrio. Dal 2001 al 2012 sono diminuite le giornate di ricovero ospedaliero del 19,5% e il numero di dismissioni del 20,7%: nel primo caso passando da 82.829.483 a 66.707.607, nel secondo da 12.937.140 a 10.257.796. La riduzione dei ricoveri trova risposte nei servizi a ciclo diurno -day hospital, day service o day surgery- e nelle prestazioni ambulatoriali complesse, frutto, da una parte, dello sviluppo delle tecnologie cliniche, e, dall’altra, dell’incentivo costituito dai sistemi di classificazione delle prestazioni e dai budget regionali, con riduzione della necessità di posti letto per acuti. Ma -osservano i ricercatori del Cergas Bocconi- vi è una contrazione di investimenti tecnologici e infrastrutturali che evidenzierà l’obsolescenza delle strutture e delle tecnologie, impoverendo il Ssn in un periodo in cui aumentano gli anzia- ni bisognosi, per la loro fragilità, di cure specifiche che impongono uno sviluppo di nuovi servizi, tanto più efficaci da un punto di vista sociale e finanziario se realizzati a casa del paziente. Non meno importante è la preoccupazione derivante dalla scelta del Ssn di ottenere rilevanti contenimenti della spesa a scapito dei servizi. Accenniamone alcuni aspetti: congelamento delle retribuzioni pubbliche, contenimento della spesa per farmaci, medical device, beni e servizi e via dicendo. Si tratta, secondo gli analisti, «di una politica pubblica che non contiene alcun elemento di trasformazione, tanto più necessario in Ú n. 5/6 - 2014 19 Ci cureremo a casa Più della metà degli intervistati dagli analisti di Penn Schoen Berland per Intel -il 57%- ritiene che gli ospedali, così come operano oggi, diventeranno obsoleti. In futuro il modello sarà l’assistenza sanitaria a casa, con l’uso in particolare di mezzi tecnologici avanzati portati nelle abitazioni. Il 72% complessivo (il 70% in Italia) è disposto a comunicare con il medico per casi non urgenti attraverso la videoconferenza, riducendo in questo modo le visite domiciliari e le code negli ambulatori. Le attuali tecnologie per l’assistenza sanitaria a distanza e gli strumenti di automonitoraggio, che trasmettono al medico dati sanitari in tempo reale, lo possono aiutare molto nel formulare corrette diagnosi. Per esempio, il 43% si ritiene capace di monitorare la pressione sanguigna e altri segni vitali di base e oltre il 70% è ricettivo all’utilizzo di sensori per servizi igienici, sensori per flaconi di medicinali o monitor per la deglutizione. Il 66% preferisce un regime sanitario personalizzato in funzione del proprio profilo genetico o biologico e il 53% ha nelle analisi autogestite almeno la stessa fiducia che ha nel medico. Ottimismo tecnologico una stagione di grandi cambiamenti dei bisogni e delle tecnologie come questa». Rimangono, poi, in campo le problematiche connesse al debito accumulato nel decennio passato, causa dei ritardi nei pagamenti dei fornitori e dell’aumento del contenzioso, con costi finanziari elevati. In sostanza, se la politica dei tagli porta al pareggio dei bilanci con diminuzione dell’assistenza ospedaliera, per ora pur sempre valida (in alcune strutture è una delle migliori del mondo), dall’altra non si sviluppano adeguatamente i servizi fuori dagli ospedali, sempre più necessari, vista la tendenza in atto e considerati i nuovi bisogni di salute emergenti. 20 n. 5/6 - 2014 Un secondo apporto conoscitivo ci è dato da Intel, azienda leader nei microprocessori con il “Barometro Intel dell’innovazione tecnologica in ambito sanitario”, una ricerca internazionale condotta dall’istituto Penn Schoen Berland in Paesi ritenuti “maturi” (Italia, Stati Uniti, Giappone, Francia) e altrettanti “emergenti” (Brasile, Cina, India, Indonesia). I risultati (vedi anche il box in queste pagine) dimostrano un ottimismo della maggioranza dei cittadini italiani (71%) e degli altri sette Stati verso l’innovazione tecnologica in sanità e la disponibilità delle persone a partecipare fattivamente al processo, poiché «quasi tutti sembrano accettare l’idea di un prossimo futuro in cui sarà possibile ottenere assistenza sanitaria al di fuori degli ospedali, condividere in forma anonima le informazioni personali per migliorare i risultati e personalizzare tutti gli aspetti dell’assistenza, fino alla struttura genetica specifica di ogni individuo» come afferma Eric Dishman, general manager dell’Health and life sciences group di Intel. I “Big data” Sempre secondo Dishman, «tecnologie come l’High performance computing e l’analisi di big data hanno la possibilità di cambiare radicalmente l’assistenza sanitaria nel mondo e la maggior parte delle persone sembra augurarselo». Nel campo della ricerca e dello sviluppo di nuovi farmaci vi è, infatti, un grande fermento suscitato dalle aspettative verso la possibilità di aggregare a livello internazionale e incrociare una enorme massa di dati sui farmaci e sui loro risultati terapeutici. Dati biometrici correlati alle abitudini delle popolazioni, agli obiettivi della cura e agli effetti collaterali, alla risposta farmacologica nel tempo, all’andamento naturale delle patologie. Variabili biologiche tra cui quelle geografiche o gli stili di vita di una comunità e la loro eventuale incidenza sull’efficacia di un farmaco e via dicendo. Nella ricerca Intel, del resto, oltre l’80% delle persone intervistate si dichiara «disponibile a condividere informazioni in forma anonima per ridurre i costi dell’assistenza sanitaria e migliorare le cure». L’Aifa, attraverso il suo direttore generale Luca Pani, parla di rivoluzione nel mondo del farmaco e afferma che «attraverso la raccolta e l’analisi di dati sanitari è possibile definire in maniera accurata le malattie e sviluppare un’attività di sorveglianza che favorisca l’individuazione di nuove risposte e misure di sanità pubblica». In questo contesto di grandi cambiamenti e attese, quale potrà essere il ruolo del farmacista? Essendo un uomo di cultura, trasformerà le informazioni in conoscenze attraverso le quali prendere decisioni innovative per la salute dell’uomo, sia esso cliente-paziente o comunità. n Onicomicosi: riconoscerle e curarle ■ Come riconoscere un’unghia ■ Cosa sono? Colpiscono il 5% della popolazione, oltre due milioni di persone: le onicomicosi sono infezioni causate da funghi che possono interessare diverse parti dell’unghia. Pur non essendo pericolose, danno origine a fastidiosi inestetismi e a sensazioni di profondo disagio, che possono interessare sia i piedi, sia le mani. Soprattutto, se non curate per tempo, possono diffondersi in altre parti del corpo ed essere molto dolorose, arrivando anche a danneggiare l’unghia in maniera permanente. malata? Quella infettata da micosi appare ispessita e deformata, friabile e frastagliata, sollevata dal letto ungueale, opaca e con strie longitudinali di colore biancastro, giallognolo o arancione. Le più colpite sono le unghie dei piedi (l’alluce in particolare), perché la lunga permanenza all’interno di scarpe chiuse costituisce l’habitat naturale per la proliferazione dei funghi. Buone norme igieniche aiutano a prevenire il problema, ma una volta che l’unghie è attaccata è fondamentale curarla con prontezza, per evitare che peggiori, che il fungo la danneggi in maniera permanente e che l’infezione si diffonda. ■ Come combattere l’onicomicosi? Canespro è il trattamento topico per guarire velocemente le unghie interessate da mico- si: il set comprende l’unguento, 22 cerotti impermeabili monouso e un raschietto di plastica. L’unguento, a base di urea 40%, cera bianca, lanolina, paraffina e silice, va applicato dopo aver immerso l’unghia malata in acqua calda e dopo aver attentamente asciugato ogni singolo dito. Applicato in quantità sufficiente a coprire tutta la superficie dell’unghia, ammorbidisce selettivamente soltanto le parti infette, lasciando intatte le sane. I cerotti andranno quindi a coprire l’unguento, avvolgendo il dito in maniera completa, come un cappuccio protettivo. Il cerotto va rimosso dopo 24 ore e il raschietto aiuterà a rimuovere le parti infette dell’unghia, origine dell’onicomicosi, preparandola al successivo trattamento antimicotico, che andrà applicato per quattro settimane. Canespro è la soluzione rapida ed efficace al problema della micosi ungueale: va utilizzato ogni giorno con costanza, fino alla completa rimozione di tutte le parti malate dell’unghia (in genere servono 2-3 settimane di trattamento). Su www.canesten.it tutte le informazioni utili. INFORMAZIONE PUBBLICITARIA AGGIORNAMENTO Crescere e non fermarsi: I buoni esempi da imitare DOPO GLI APPUNTAMENTI DEDICATI AL RETAIL, AI CONSUMATORI, AGLI STRUMENTI A DISPOSIZIONE DEL CANALE PER CONQUISTARE I CLIENTI, PARLEREMO QUESTA VOLTA DI MODELLI VIRTUOSI E DI AZIENDE INNOVATIVE, UTILI AL FARMACISTA CHE VOGLIA TRARNE QUALCHE SPUNTO E INCORAGGIAMENTO di Nicola Posa, senior partner di Shackleton Consulting COME DISSE JEAN-JACQUES ROUSSEAU, «PROPONIAMOCI GRANDI ESEMPI DA IMITARE, PIUTTOSTO CHE VANI SISTEMI DA SEGUIRE». Dai il buon esempio. In fondo ce lo sentiamo ripetere fin da bambini: che sia nelle parole delle mamme, che cercano di motivare i figli grandi a favore dei piccoli, o della maestra oppure dell’insegnante sportiva, il buon esempio ci accompagna e si propone come modus vivendi fin dall’infanzia. Ci fa comprendere che si può guardare più in alto, che c’è un orizzonte più ampio a cui aspirare e, soprattutto, che c’è chi ce la fa. Quindi trattiamo di buoni esempi aziendali. Le rinomate “case history” o casi di studio che dir si voglia. In una fase in cui molti si lamentano, incolpando la crisi di tutti i mali (sovente a ragione, spesso in caccia di un capro espiatorio), ci piace guardare il rovescio della medaglia e puntare il dito su chi ce la fa, chi accelera anziché frenare, chi cresce anziché fermarsi, chi investe. Perché, si sa, il mare aperto è dei temerari ed è in mare aperto che soffiano i venti più propizi. Parola d’ordine: innovazione Le aziende che reagiscono e che innovano oggi sono sovente quelle che si trovano costrette a farlo per vivere e prosperare. Al contrario, quelle che vivacchiano, che vanno così così, né male né bene, sono restie a trasformarsi, anzi, talvolta preferiscono ridurre il fatturato anziché correre rischi. È il momento ideale quindi, per acquistare quote di mercato, incrementare la 22 n. 5/6 - 2014 propria quota grazie all’acquisizione dei clienti delle aziende che non riescono o non vogliono più curare il proprio mercato, la clientela, i prodotti. Ma chi vince davvero in questo frangente? Il più creativo, il più reattivo, l’innovativo e, non dimentichiamolo, chi riesce a controllare il proprio conto economico. Tutte le aziende che stanno superando l’attuale complicato frangente economico sono, infatti, guidate da imprenditori che osano, sono aggiornati, girano il mondo e innovano di continuo prodotti e processi. Strano a dirsi, ma sono tanti: ci sono aziende che nel proprio settore sono leader internazionali: incisione laser, verniciature industriali, domotica, food, aziende che hanno saputo adeguare il proprio core business al mercato e sanno evolversi, senza temere i cambiamenti, purchè siano controllati nella maniera opportuna. Il nome Bianchi vi suona noto? Parlo della numero uno nelle bici da corsa, 125 anni di successi con campioni indimenticabili. Ha saputo attraversare la ecco chi ci prova nonostante la crisi storia rimanendo una leggenda, facendo della ricerca di materiali nuovi il suo punto di forza. All’interno della struttura in carbonio della bicicletta Infinito è stato inserito il materiale brevettato viscoelastico Countervail, che annulla le vibrazioni e incrementa la robustezza del telaio. Altro esempio brillante, Jeckerson, azienda di jeans e casual wear, che è riuscita a fare del proprio marchio un brand ricercato. Nel 2013 ha lanciato sul mercato la linea Jeckerson Therapy, una collezione denim realizzata seguendo la filosofia del wellness, che si avvale di tecnologie che permettono al prodotto jeans di rilasciare effetti benefici nell’organismo: fibre ed estratti naturali, come il bamboo e l’aloe, permettono traspirazione, tonificazione e idratazione della pelle e un complesso bioceramico cattura i raggi del sole convertendoli in infrarossi. Poi una realtà che ha pensato proprio al mondo retail: Neosperience, selezionata tra le 100 aziende più innovative e promettenti al mondo in occasione del Red Herring Global Forum 2013. L’azienda nostrana ha inventato e portato al successo la prima piattaforma di customer experience innovation per aiutare le aziende ad accrescere la soddisfazione del cliente, incrementare la brand equity, vendere di più, rafforzare cross selling e upselling di prodotti e servizi attraverso tutti i canali digitali (smartphone, tablet, computer e smart tv). Grazie alla piattaforma le aziende possono accedere a una serie di funzionalità per coinvolgere i clienti e offrire esperienze nuove basate su social, ambienti 3D e realtà aumentata in base ai loro interesse e comportamenti sui social. Al tempo stesso, le aziende possono conoscere chi visita i propri punti vendi- ta, fisici o virtuali e individuare verso quale servizio o prodotto è bene dirigersi. Installazioni intelligenti ed esperienze multisensoriali: così Sephora, la nota catena francese di profumerie, sta reinventando la cosmetica. Oltre 700 punti vendita nel mondo, dotati di tecnologie integrate all’ecosistema prodotti e servizi. La shopping experience ritrova un piacere esclusivo attraverso smart object e smart service di nuova concezione. Un esempio lampante è il concept store inaugurato nel nuovo Brian&Barry Building San Babila di Milano, dove imperano le tecniche di neuro-marketing: ai colori accesi dei prodotti fa da contraltare il total black dei supporti espositivi, mentre luci soffuse e a contrasto animano l’ambiente a regola d’arte. Il percorso d’acquisto si articola tra penisole alte e basse, dove sug- n. 5/6 - 2014 Ú 23 I buoni esempi DA IMITARE gerimenti e suggestioni sui prodotti sono integrate dal consiglio avvalorante delle consulenti che, dotate di iPod con App dedicata, leggono lo storico del cliente tramite la fidelity card. Non mancano aree dedicate anche alla user experience: i tablet sono ovunque e invogliano all’interazione e un dispositivo in grado di analizzare la pelle offre il consiglio cosmetico adeguato. Nell’Olfactive wall, un ambiente interamente dedicato ai profumi, è inoltre possibile compiere un vero viaggio dei sensi: dal soffitto macroinstallazioni raffiguranti fiori colorati sprigionano essenze che portano a una parete composta per interagire con le famiglie olfattive e le materie prime che le compongono. Ma anche il make up ha il suo spazio dedicato: un vero e proprio specchio magico dove la cliente può specchiarsi e, grazie alla realtà aumentata, con un semplice touch screen, selezionare il colore preferito dalle palette proposte per vedersi truccata e decidere cosa scegliere. Un vero e proprio parco giochi della cosmesi, un flagship di sperimentazione e innovazione dove supporti visivi, stimoli olfattivi, nuove modalità di libera scoperta e libero servizio si uniscono e si mescolano on line e off line in un continuo rimando multicanale. Qui regna la multisensorialità, a tutti i livelli e, così facendo, Sephora, anziché confortare la teoria di morte millantata del punto vendita, riafferma il valore del luogo fisico dove raccogliere emozioni, informazioni, attività, esperienze. Non si può tirare i remi in barca e alzare bandiera bianca o, peggio, arroccarsi su format superati e visti-rivisti: è tempo di rimboccarsi le maniche, studiare il mercato, i clienti, i competitor e buttarsi a capofitto nella ricerca di nuove costumer experience. Gli spunti per la farmacia Come trasporre gli spunti e le idee appena proposte in azioni concrete da applicare alla realtà della farmacia? Innanzitutto cambiate i contenuti di cose che fate già. Non mi stancherò mai di ripetere che, qualunque iniziativa prendiate, non dovete scordare che voi rappresentate il luogo di accoglienza per ciò che di più caro ha un essere umano, la salute. Non vendete prodotti, voi vendete la vostra professionalità nel consiglio, la vostra competenza nella gestione delle esigenze, la vostra formazione sul campo. Siete diversi da qualsiasi altro punto vendita perché da voi la relazione fiduciaria instaurata con il cliente riguarda un valore fondante: la promessa di salute. Ciò detto, la farmacia non può esulare dalla ricerca di innovazione, che, come detto, è alla base del vantaggio competitivo delle aziende. Un’azione che certamente potete applicare in modo facile e immediato è la tracciabilità del cliente, di utilità assoluta per la gestione della clientela, saltuaria e di routine. Questo è facilmente realizzabile attraverso la semplice fidelity card: permette di raccogliere i dati del cliente, tracciarne lo storico di acquisto, verificare la frequenza di visita e così via. Avete il vantaggio di conoscere meglio i vostri pazienti e i vostri pazienti possono ottenere i vantaggi offerti dalle carte fedeltà, in questo caso nell’ambito del benessere e della salute (promozioni, sconti, omaggi, raccolta punti e simili). Potete pensare di integrare nella vostra esposizione dei monitor, dove trasmettere video informativi sulla campagna del mese, sul prodotto della settimana, sull’evento che curate in collaborazione con l’associazione di quartiere, o monitor che semplicemente proiettino la pagina del vostro sito internet, del profilo Facebook e così via, in modo che i clienti sappiano di potervi rintracciare anche fuori dal vostro spazio fisico. Altro servizio di sempre maggior importanza è l’autoanalisi, così come lo sono la prima assistenza, la prenotazione delle prestazioni o il servizio di ritiro referti: offrite ai vostri clienti la possibilità di effettuare esami di controllo, prenotare più facilmente gli esami medici, trovare da voi servizi innovativi e funzionali, come la consegna del farmaco a domicilio. Siamo lontani dall’esperienza multisensoriale, ma la strada dell’innovazione può cominciare con passi concreti e funzionali, che mirino a proporre e confermare il vostro valore grazie ai servizi pratici offerti. n INIZIATIVE Un progetto per la prevenzione Aiutare a PROMUOVE CORRETTI STILI DI VITA, A PARTIRE DALLA SANA ALIMENTAZIONE, LA CAMPAGNA PFIZER CONSUMER HEALTHCARE, CHE VEDE PROTAGONISTI I FARMACISTI. ECCO COME di Chiara Verlato MANGIARE IN MANIERA VARIA, SANA ED EQUILIBRATA FA BENE ALLA SALUTE. Lo ripetono mamme e nonne da decenni, medici e professionisti sanitari, di recente e in più occasioni anche il ministero della Salute e l’Oms: per invecchiare bene bisogna nutrirsi nella maniera corretta, perché con l’alimentazione si possono prevenire moltissime patologie legate all’avanzare dell’età. In più il nostro è il Paese della dieta Mediterranea: chi meglio degli italiani dovrebbe dare, quindi, il giusto peso a ciò che si mangia? La risposta sembra banale, eppure da una recente indagine di Gfk Eurisko è emerso che “predichiamo bene, ma razzoliamo male”: siamo consapevoli dei benefici sulla salute di un’alimentazione equilibrata, ma poi non mettiamo in pratica le corrette abitudini alimentari alla base di una nutrizione salutare. Per esempio, tutti af- fermiamo che frutta e verdura sono importanti perché ricchi di minerali e vitamine essenziali, ma soltanto il 15% degli over50 ne consuma 5 porzioni al giorno, la dose raccomandata dall’Oms. La conseguenza è non fornire all’organismo micronutrienti fondamentali per il suo funzionamento e mettersi più a rischio di in- che pone al centro le farmacie “Curare la salute” correre in patologie pericolose, come le malattie cardiovascolari e l’ipertensione, il diabete e l’osteoporosi. Il ruolo del farmacista Per diffondere nella popolazione una maggior consapevolezza sull’importanza di adottare stili di vita corretti, che partano proprio da quello che si mette sulla tavola, Pfizer Consumer Healthcare ha deciso di coinvolgere i referenti numero 1 per la salute sul territorio, proprio i farmacisti. Con la campagna “Curare la salute”, presentata all’ultima edizione bolognese di Cosmofarma, si vuole proprio informare e sensibilizzare il cittadino sull’importanza di prendersi cura di sé in maniera attiva, partendo dall’alimentazione appunto e passando per l’attività sportiva costante, stili di vita virtuosi, una moderata ma efficace integrazione alimentare. Le farmacie, dicevamo, sono protagoniste, tanto che il progetto ha già ricevuto il patrocinio sia di Federfarma, sia di Fofi. Anche la Società italiana di medicina generale, la Società italiana di gerontologia e geriatriaa, quella oftalmologica e l’Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri appoggiano l’iniziativa, che, tra l’altro, è frutto di un continuo dialogo e confronto con autorevoli esperti scientifici, come il nutrizionista Michele Carruba, il cardiologo Francesco Bovenzi, il geriatra Roberto Ber- nabei, l’oncologo Francesco Cognetti, l’oculista Matteo Piovella, il farmacista Francesco Gamaleri, delegato da Andrea Mandelli per la Fofi, e Claudio Cricelli, presidente Simg. Ma come saranno coinvolte le farmacie? Materiali informativi saranno a disposizione del cittadino (leaflet più locandine) e proprio il farmacista aiuterà a compilare in farmacia un breve test di autovalutazione, per mettere alla prova le proprie conoscenze sul binomio alimentazione-salute. C’è anche un sito di riferimento, www.curarelasalute.com, dove il test è disponibile in versione più ampia e dove trovare maggiori informazioni sulle abitudini alimentari sane e sulla prevenzione delle patologie legate alle carenze nutrizionali. «La farmacia è il luogo migliore per iniziative di questo tipo» ci ha detto Annarosa Racca, presidente di Federfarma «perché noi farmacisti ci occupiamo attivamente anche di prevenzione e non soltanto di cura delle patologie. Anzi, sono proprio progetti di questo tipo che sottolineano il nostro ruolo di consiglieri e di educatori sanitari, soprattutto oggi, nell’ottica della farmacia dei servizi. Il questionario proposto da Pfizer è molto interessante e i risultati del test, uniti alle conoscenze del farmacista, potranno aiutare noi a dare il consi- glio migliore per correggere il proprio stile di vita e il cittadino a prendere più consapevolezza del valore di una bilanciata alimentazione e di un’eventuale indispensabile integrazione alimentare». «La nostra azienda sente da sempre forte l’esigenza di diffondere corrette informazioni sulla salute, per prevenire l’avanzare di patologie molto diffuse e pericolose», ha dichiarato Agnès Regnault (foto in basso a pag. 28), responsabile della Direzione business unit Consumer Healthcare di Pfizer Italia, Spagna e Portogallo. «Il cittadino ha raggiunto conoscenze sufficienti sui corretti stili di vita, è molto proattivo e oggi si informa soprattutto su internet, dove, però, viaggiano anche informazioni non sempre corrette. Ecco che il ruolo del farmacista è allora fondamentale, per supportare, convalidare o, viceversa, rivedere le notizie raccolte qua e là tramite i diversi canali di informazione. Crediamo molto nel contributo che farmacista e medico di base possono dare alle campagne educazionali di prevenzione. La far- n. 5/6 - 2014 Ú 27 Aiutare a “CURARE LA SALUTE” Doppio impegno di Pfizer anche con la campagna “Viverla tutta” È una campagna di comunicazione per incentivare la medicina narrativa e riaffermare l’importanza di mettere al centro il malato, la sua esperienza, il bisogno di ascolto e di condivisione, quella che Pfizer sostiene insieme a “Curare la salute”. Si chiama “Viverla tutta”, è promossa dall’Istituto superiore di Sanità, dall’European Society for health and medical sociology e dalla Asl 10 di Firenze e ha l’obiettivo di incentivare la diffusione della medicina narrativa tramite l’esperienza diretta dei protagonisti: i malati e i loro caregiver. Ben 4.000 le testimonianze finora raccolte e, attraverso il sito www.viverlatutta.it, condivise on line e valorizzate. Il sito è una piattaforma virtuale e interattiva che funziona da punto di incontro per la narrazione di sé e dell’esperienza della malattia, per trasformare questo vissuto personale in un patrimonio costruttivo e condiviso, utile a chi sta vivendo lo stesso momento di cura. macia, in particolare, è il primo punto di accesso alla salute sul territorio e gode, giustamente, di altissima credibilità agli occhi del cittadino. È un interlocutore autorevole e permette un’ampia diffusione dei messaggi importanti che veicoliamo con questa campagna. Crediamo molto anche nel lavoro di gruppo e per questo abbiamo coinvolto sia medici di medicina generale, sia specialisti, sia farmacisti: l’obiettivo di tutti è migliorare il livello generale di salute dei cittadini, salvaguardando la sostenibilità del nostro sistema sanitario». «Le iniziative per stimolare nella popolazione atteggiamenti virtuosi a salvaguardia della sa- 28 n. 5/6 - 2014 «I risultati del test, uniti all’esperienza del farmacista, aiuteranno nel consiglio» lute non sono mai abbastanza, quindi ben venga questa campagna» ha dichiarato Ovidio Brignoli, vicepresidente della Simg, alla presentazione dell’iniziativa a Cosmofarma. «Aiuterà a diffondere la cultura della prevenzione, a ridurre il consumo eccessivo dei farmaci e l’insorgenza delle patologie croniche, con benefici per la popolazione e tutto il sistema sanitario». Domenico Giorgio Cassarà, farmacista della Farmacia Sant’Anna di Milano, ha collaborato nella progettazione di “Curare la salute”: «È un’iniziativa che aiuta il farmacista a dialogare con il paziente, ci dà l’occasione per essere in concreto consiglieri e promotori di stili di vita corretti e, quindi, rafforza il legame tra noi e il cittadino, oltre a renderci, ancora una volta, elemento importante di risparmio per il servizio sanitario». Le patologie legate a scorretti stili di vita rappresentano, infatti, un costo molto elevato per il sistema salute e la prevenzione, specie in giovane età e da adulti, può far molto per contenere i costi dell’assistenza sanitaria della terza età. n «L’obiettivo è migliorare il livello generale di salute e la sostenibilità del sistema» Istituto Ganassini S.p.A. di Ricerche Biochimiche - via Boncompagni 63 - 20139 Milano - www.ganassinicorporate.com GESTIONE Le ultime novità sullo strumento Redditometro di nuovo sotto i riflettori T orniamo a parlare di redditometro, mezzo di accertamento periodicamente al centro dell’attenzione e ora nuovamente sotto i riflettori. Analizziamo con la nostra esperta, Paola Castelli, dottore commercialista in Varese e Milano, quali sono le ultime novità introdotte al riguardo e quale deve essere il corretto approccio a tale strumento da parte del contribuente. ■ Prima di addentrarci nelle ul- 30 n. 5/6 - 2014 time novità in tema di redditometro, può riepilogarci molto brevemente le sue caratteristiche? Il redditometro è uno strumento di contrasto all’evasione fiscale, volto a stanare alcune situazioni ritenute a “rischio”, verificando la reale capacità di spesa del contribuente: tanto spendi, tanto guadagni. Questo strumento di accertamento tiene conto sostanzialmente di quattro precisi elementi: 1) spese certe: quelle che possono essere ricondotte al contribuente in virtù di informazioni ottenibili grazie ai dati contenuti nell’Anagrafe tributaria (per esempio, mutui, affitti, assicurazioni, contributi previdenziali, assegni periodici corrisposti al coniuge e simili); 2) spese per elementi certi: ogni bene è un indicatore di capacità contributiva. Il bene è l’elemento certo. Le spese per elementi certi sono, dunque, quelle derivanti di contrasto all’evasione fiscale VERIFICA LA CAPACITÀ DI SPESA DEL CONTRIBUENTE, RILEVANDO SITUAZIONI ANOMALE. OGGI È DI NUOVO ARGOMENTO DI ATTUALITÀ, PERCHÉ CI SONO IMPORTANTI MODIFICHE, SOPRATTUTTO DA PARTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY dal possesso di beni di cui l’Amministrazione finanziaria ha le necessarie informazioni (auto, immobili, barche, arredi, elettrodomestici e via dicendo); 3) spese per beni o servizi di uso corrente: vengono considerate le spese di ammontare pari alla spesa media risultante dall’indagine annuale sui consumi delle famiglie (ossia le spese Istat: per la manutenzione ordinaria di immobili e per acqua e condominio, spese per l’uso di auto, moto e via dicendo). Per questa tipologia di spesa, l’utilizzo da parte del fisco è limitato a seguito dell’intervento del Garante della privacy; 4) quota di risparmio formatasi nell’anno oggetto di controllo. Viene altresì presa in considerazione la quota di incrementi patrimoniali netti (per esempio, derivanti da acquisto di immobili, azioni, titoli e via di seguito) del periodo d’imposta preso in esame. Come già sottolineato in un precedente intervento (cfr. Farma Mese n. 8, ottobre 2013), il primo step del controllo da redditometro consiste sempre nell’invio di un questionario con il quale l’Amministrazione finanziaria richiede al contribuente di giustificare le spese a lui attribuibili, ottenute incrociando i dati contenuti nell’Anagrafe tributaria con altri dati che l’Agenzia delle Entrate può ottenere dalla dichiarazione annuale dei redditi presentata dal contribuente stesso, tenuto anche conto dei risparmi formatisi e degli investimenti effettuati nell’anno preso in esame. Al fine di evitare di selezionare contribuenti le cui spese sono coerenti, se esaminate a livello di nucleo familiare, viene considerato anche il reddito dichiarato dalla famiglia. Questo è quanto era stato previsto sino a poco tempo fa e, in particolare, prima che al riguardo intervenisse il Garante della privacy. ■ Per quale motivo è intervenuto il Garante? Si è espresso in merito alle spese medie Istat, criticandone l’uso in sede di contraddittorio (provvedimento del 21 novembre 2013). Si tratterebbe, infatti, di dati che attengono alla sfera privata del contribuente: le voci di spesa si riferiscono, infatti, a fatti comuni della vita quotidiana (tempo libero, istruzione dei figli, per esempio) e analizzarle in contraddittorio con il fisco espone il contribuente secondo il Garante- a una forte invasione della propria sfera privata e limitazione della libertà personale. Il Garante la ritiene un’ingerenza ingiustificata nella vita del contribuente, in quanto sproporzionata rispetto alle legittime finalità di inte- resse generale alla base del redditometro. Le spese medie Istat non potranno, quindi, essere utilizzate né in fase di selezione, né di contraddittorio. Il Garante della privacy sembra voler escludere in sede di contraddittorio il ricorso sistematico alle indagini finanziarie. Nel momento in cui il fisco vorrà utilizzare tale ulteriore strumento di indagine dovrà reperire i dati finanziari secondo l’iter descritto dall’art. 32 del Dpr 600/1973. Secondo il Garante, dunque, la ricostruzione sintetica può ritenersi conforme al Codice della privacy (articolo 154, 1°, lettera c) soltanto se basata su “dati relativi alle spese certe, alle spese per elementi certi e al fitto figurativo che, nonostante sia un dato presunto, si presta a essere facilmente verificato anche in sede di contraddittorio con il contribuente”. ■ Qual è stata la reazione dell’Amministrazione finanziaria alla presa di posizione del Garante? Si è adeguata al parere del Garante e ha chiarito che non possono essere impiegate le spese medie Istat né per fini selettivi, né per la ricostruzione di voci di spesa non collegate Ú REDDITOMETRO: di nuovo sotto i riflettori Il consiglio: tenere traccia di tutto La difesa migliore è ricorrere a mezzi di pagamento tracciabili (bancomat, carte di credito, assegni non trasferibili, bonifici bancari e simili) nel sostenere le spese di un certo rilievo e conservare tutta la documentazione di riferimento. «Come ho già fatto presente nel mio precedente intervento» ricorda la dottoressa Castelli «esistono entrate che legalmente non rientrano nella base imponibile, finanziamenti ricevuti, utilizzi di patrimonio personale, che sono “sconosciuti” all’Ufficio, flussi che, quindi, non devono essere dichiarati nel modello Unico o nel 730». Pensiamo, per esempio, a redditi quali gli interessi sui titoli di Stato o sulle obbligazioni: l’accredito degli interessi sui titoli di Stato è una prova documentale che potrà portare l’Agenzia delle Entrate a ravvedersi sul contribuente. Alcuni investimenti, poi, potrebbero essere stati resi possibili da precedenti donazioni (per esempio, acquisto di un immobile da parte di un giovane grazie a disponibilità dei genitori), da prestiti, da risparmi propri: l’atto di donazione e/o la documentazione bancaria consentono di giustificare al fisco questo investimento. «Al riguardo è opportuno sottolineare che il donante o chi ha prestato una somma di denaro potrebbe essere chiamato dall’Agenzia delle Entrate a giustificare la provenienza del proprio denaro» afferma Paola Castelli. «È, pertanto, consigliabile che anche tali soggetti conservino la documentazione bancaria inerente alla donazione ovvero al prestito». all’esistenza di beni o servizi; soltanto qualora gli importi corrisposti per tali spese dovessero essere individuati puntualmente dall’Agenzia delle Entrate, tali spese potranno essere oggetto di contraddittorio e concorrere, quindi, alla ricostruzione sintetica del reddito. Le medie Istat sono, invece, utilizzabili per il calcolo delle spese, ma solamente se connesse a elementi certi, quali il possesso e le caratteristiche di immobili e di mobili registrati. ■ Dottoressa Castelli, la sensazione che si ha è che al red- 32 n. 5/6 - 2014 ditometro non vi sia scampo: è corretto? Il redditometro è uno strumento di accertamento che tende a suscitare a priori un po’ di antipatia nei contribuenti, ma non è assolutamente vero che il contribuente non ha scampo. Il cittadino sottoposto a controllo non deve disperare, in quanto ha, sempre e comunque sia, la possibilità di confutare, fornendo adeguata prova contraria, le asserzioni del fisco: dimostrare, con prove certe e dirette, basate su idonea documentazione cartacea, l’eventuale errata imputazione o inesattezza delle informazioni in possesso dell’Amministrazione finanziaria rientra, infatti, nei diritti del contribuente. Il redditometro impone ai contribuenti la creazione di un “archivio cartaceo” (si veda il box accanto), da aggiornare periodicamente, in quanto i beni potrebbero non essere più nella disponibilità del contribuente. Pensiamo al caso di un figlio a cui il padre ha concesso in comodato l’auto, successivamente rubata; il fatto che tale bene non sia più nella disponibilità del contribuente (e per cui il contribuente non sostiene più le spese di mantenimento) può essere sfuggito al fisco perché magari l’Anagrafe Tributaria non è stata aggiornata. In questo caso la denuncia di furto può essere una valida prova da fornire. L’auto non è stata rubata, ma soltanto venduta? La prova in questo caso sarà il passaggio di proprietà dell’auto. Come i lettori potranno aver ben compreso, le strade per difendersi esistono: occorre soltanto essere ordinati e conservare qualsiasi documento atto a giustificare la disponibilità di un bene e il suo mantenimento, nonché gli investimenti effettuati. Quindi, ordine, calma e sangue freddo! ■ Consigli degli esperti recensioni degli utenti promozioni dalle aziende e un vero e proprio mondo di prodotti Scopri la community più frizzante del web Il primo Beauty Advisor italiano ...in più, un magazine e una newsletter ricchi di notizie Consulta Più che un semplice sito una guida agli acquisti aggiornata e completa Confronta Idratante? Anti-age? Confronta caratteristiche e giudizi sui prodotti Chiedi all’esperto Segreti e consigli dagli specialisti della bellezza Valuta Migliaia di prodotti con scheda dettagliata e valutazioni degli utenti Scopri le offerte Un’intera sezione dedicata a promozioni e offerte esclusive Punti vendita Trovato il prodotto ideale? Cerca il punto vendita più vicino dove acqustarlo Se ami un marchio esplora la sua vetrina dedicata www.mybeauty.it PROFESSIONE È UNA MATERIA DI CUI ORMAI NON POSSIAMO PIÙ FARE A MENO, MA COMPRENDERE PERCHÉ È FONDAMENTALE CONOSCERLA SIGNIFICA Come fare di questo strumento LE RICERCHE, MA ANCHE L’ESPERIENZA DI TUTTI I GIORNI, CE LO RICORDANO CON SEMPRE MAGGIOR FREQUENZA: nella società moderna il cittadino è diventato molto più attento al proprio benessere fisico, tiene molto di più alla salute ed è sempre più informato sui possibili rimedi terapeutici. Sono fattori importanti, che impongono al farmacista l’obbligo di abbinare al proprio bagaglio di conoscenze professionali e scientifiche anche una buona capacità nel comunicare, proporre e consigliare in maniera efficace. SAPERE COME SFRUTTARNE AL MASSIMO IL POTENZIALE, IN FARMACIA, TUTTI I GIORNI di Sergio Garanzini 36 n. 5/6 - 2014 Essere farmacisti oggi è più difficile di quanto lo fosse in passato. I motivi possono essere ricondotti ad alcuni fenomeni essenziali: cambiano i consumatori, cambia l’atteggiamento della società nei confronti della salute, si è modificato il rapporto tra cittadino e Stato, sono cambiati anche il mercato e la distribuzione del farmaco. La professione del farmacista, però, anche se condizionata dall’incessante evoluzione tecnologica, dal costante progresso scientifico, dai continui cambiamenti socioculturali, legislativi e amministrativi, è rimasta pur sempre legata ai prin- un alleato nei rapporti con il cliente Il farmacista e il marketing cipi fondamentali della propria etica deontologica. Questo significa che il suo ruolo, anche in un’epoca dominata dalla comunicazione elettronica e caratterizzata dalla spersonalizzazione dei rapporti umani, non è circoscritto al solo aspetto commerciale, ma trova nel consiglio e nella comunicazione due componenti fondamentali nello svolgimento della professione. Impossibile rinunciarci Il calore del rapporto umano che ha sempre contraddistinto le relazioni tra individui, sovrastato dalla tecnologia, è andato, però, via via affievolendosi. Gli smartphone, le email, gli sms, i navigatori satellitari sono prepotentemente entrati nella nostra quotidianità, rivoluzionandone le abitudini. Carta, penna o cartine geografiche rimangono soltanto come testimonianza di simboli nostalgici e di un’epoca passata. Spedire una lettera o un bi- glietto d’auguri, così come chiedere un’indicazione a un passante è diventata roba d’altri tempi. Con questi cambiamenti, che sapevamo dover accadere, ma non in tempi così stretti, abbiamo fraternizzato fin troppo in fretta. Ci siamo integrati con tutti i sistemi e gli strumenti disponibili che, osteggiati e visti con sospetto all’inizio, sono diventati parte ormai integrante della nostra quotidianità. Privarci oggi di queste abitudini sarebbe improponibile. In questo inarrestabile contesto evolutivo anche il farmacista, nella sua veste di imprenditore, è chiamato a recitare il ruolo di protagonista. Si tratta di adeguarsi a scenari in continua trasformazione, con Ú Il farmacista e IL MARKETING Il cambiamento è rischio, ma anche opportunità Gli eventi di questi ultimi anni, senza tanti preavvisi, cogliendolo spesso impreparato, hanno proiettato il farmacista nel centro di un cambio culturale, strutturale e sociale. Si tratta di una circostanza che prevede l’assunzione di un nuovo ruolo, come imprenditore, ma soprattutto come manager responsabile di un’azienda non più ancorata a modelli ormai superati e lontani dalle aspettative della clientela. In un mercato trasformato e ormai multicanale, il farmacista ha il dovere di interpretare queste nuove esigenze. In altre circostanze il passaggio da un sistema di monopolio, privilegio di un tempo passato, a un altro di multicanalità ha trovato parecchi attori impreparati nell’affrontare le nuove incognite. La farmacia tragga esperienza da questi precedenti e continui nella ricerca di nuove soluzioni e di risposte innovative, in linea con le richieste del suo pubblico. Ogni nuova iniziativa deve oggi essere mirata a focalizzare sforzi e attenzione nei rapporti umani, tenendo, però, conto dell’esigenza del cliente in termini di offerta di servizi. Interpretare i bisogni d’acquisto del cliente è diventata una priorità troppo importante. Il momento che stiamo vivendo costituisce un profondo cambiamento e, come tutti i cambiamenti, può costituire un rischio o un’opportunità: molto dipende dallo spirito e dalla fermezza con cui lo si vorrà affrontare. un’attenzione particolare alla relazione con il cliente, avendo cura di gestire il cambiamento ponendo sempre maggior attenzione alla sua professionalità e alla motivazione dei suoi collaboratori, anche loro professionisti della salute. Per intraprendere questo percorso di adeguamento alle aspettative del pubblico diventa importante utilizzare alcuni strumenti di marketing. Materia, per alcuni, dal sapore arcano e ancora vagamente ostile. Eppure anche il farmacista, di fatto, spesso inconsciamente, di marketing si occupa tutti i giorni. È, 38 n. 5/6 - 2014 infatti, impossibile non vivere o partecipare a fenomeni quotidianamente legati a questa materia. Al centro le necessità del cittadino Il marketing si occupa dei bisogni delle persone e del modo migliore -e spesso anche più economico- per soddisfarli, mettendo a disposizione prodotti e servizi. Così anche il farmacista quando entra in un supermercato, va al cinema, acquista un libro o un’auto oppure parte per una vacanza, più o meno consapevolmente partecipa come protagonista al processo di marketing. Qualcuno ha pensato anche ai suoi bisogni, predisponendo una serie di risposte, in termini di prodotti e servizi, in grado di soddisfare la sua richiesta. Il marketing è tutto questo, non è solo patrimonio delle grandi aziende. Ognuno di noi ne è protagonista quando esprime bisogni e desideri, quando compie atti d’acquisto, quando manifesta la sua soddisfazione o meno rispetto alle scelte che ha compiuto. Ma per essere imprenditori e protagonisti attivi nel marketing occorre anticipare le scelte del pubblico, cogliendone messaggi e segnali ed evitando che passino sotto la soglia della nostra attenzione e, soprattutto, senza che qualcun altro possa farlo prima di noi. Anche se, alla fine, il mestiere del farmacista è quello di “dispensare salute”, è importante che questo avvenga secondo certe modalità. Alcune attinte dal passato, altre congegnate per il presente (e per il futuro). Oggi, nel pieno di un’evoluzione commerciale legata ai consumi e alla distribuzione, in un momento in cui non è più possibile produrre, distribuire o vendere senza far ricorso agli strumenti di marketing, in un contesto sempre più incerto e Il marketing si occupa dei bisogni, di come soddisfarli tramite prodotti e servizi competitivo, è impensabile che si possa ancora operare come in passato. È inutile chiedersi se la figura del farmacista si concilia con gli sconti su prodotti che fino a pochi anni fa esigevano la presentazione di una ricetta medica e oggi compaiono sui volantini presenti sul banco o distribuiti porta a porta. Disporre di una carta fedeltà, pubblicizzare prodotti e servizi su un sito internet, vendere on line, inviare sms a un cliente in occasione di un evento o del suo compleanno sono iniziative ritenute blasfeme fino a pochi anni fa. Oggi sarebbe impensabile ignorarle. Lo scenario in cui siamo chiamati a competere è improvvisamente mutato. Ci troviamo in una profonda fase di cambiamento. Oggi per gestire questa discontinuità il farmacista è chiamato a un impegno gravoso, quello di affrontare il futuro con metodologie e strumenti diversi da quelli utilizzati in passato. Modificare il proprio modo di pensare e di agire, soprattutto se in linea con le attese del cliente che tutti i giorni frequenta la nostra farmacia, si rivelerà, alla fine molto più semplice e produttivo che cercare di opporsi al cambiamento. Procedere con lo sguardo rivolto al passato ci fa perdere di vista il presente. Nel libero mercato in cui è inserito, il farmacista è chiamato a un grande sforzo mentale: al contenuto professionale del suo “mestiere” non può più escludere la componente manageriale, con tutte le attività e le applicazioni che il marketing suggerisce. n NOTIZIE Il sito Pharmatradein consente Magazzino intasato? Ora c’è il “BARATTO” ESPOSITORI DI PRODOTTI INVENDUTI, DESTINATI A INTASARE IL MAGAZZINO? DATE ALLORA UN’OCCHIATA AL NUOVO GESTIONALE ONLINE CHE PROPONE AI COLLEGHI DI FARE SCAMBI IN COMPENSAZIONE, CON LA TECNICA CIOÈ DEL VECCHIO CARO BARATTO. ECCO COME FUNZIONA QUESTO CURIOSO, MA UTILE SERVIZIO di Lorenzo Verlato 40 n. 5/6 - 2014 UN OCCHIO AL MAGAZZINO E CI SI ACCORGE CHE, A STAGIONALITÀ TERMINATA, CI SONO SGRADITE GIACENZE, PRODOTTI INVENDUTI, ESPOSITORI COLMI. Certo, merito di un agente particolarmente abile o colpa nostra, per aver ceduto a un canvass troppo invitante, a sconti oppure omaggi allettanti, o causa di un destino avverso, a un cambio meteo imprevisto e imprevedibile. Fatto sta che ci troviamo con merce invenduta, scadenze di riba, investimenti immobilizzati e improduttivi. Che fare? Piangere sul latte versato non serve, peggio ancora poi sommare merce su merce, con nuovi ordini alla casa madre. E poi, forse, quello che noi non riusciamo più a vendere magari è per altri un prodotto “che tira”. Ecco allora che un rimedio c’è e si chiama Pharmatradein, il nuovo gestionale online inventato da farmacisti e riservato ai farmacisti, che si fonda su il più antico sistema commerciale: il baratto. Per saperne di più abbiamo intervistato Matteo Oberti (nella foto di pag. 41), presidente di Farma-Trade, una società specializzata nella compravendita delle farmacie, che ha ideato que- sto nuovo servizio per lo scambio merce di prodotti extrafarmaco. + Innanzitutto, che cos’è Pharmatradein e a che cosa serve? Pharmatradein è un sito internet che ha le funzionalità di un gestionale online. Esso permette ai farmacisti di diminuire le giacenze di extrafarmaco attraverso il metodo dello scambio in di scambiare i prodotti invenduti compensazione, ovvero il vecchio e consolidato “baratto”. + Come è nata l’idea? Quando ero in farmacia utilizzavo anni fa un sistema “casereccio”, ma molto simile per fare scambi di merce invenduta con amici, excompagni di università e ora colleghi. Ma dopo un po’, avendo tutti gli stessi agenti, gli stessi fornitori e le stesse stagionalità ci ritrovavamo tutti con la stessa merce da cambiare. Con l’avvento di internet ho pensato fosse interessante poter fare scambi con i colleghi di tutt’Italia, attraverso una piattaforma “controllata” e garantita di soli farmacisti, interessati a fare scambi in compensazione di prodotti extrafarmaco. + Come hanno reagito i farmacisti alla proposta e come sta andando ora Pharmatradein? La reazione è stata particolare: da un lato, chi non aveva mai fatto scambi prima è rimasto colpito dal sapere che si poteva fare, e dai vantaggi che comporta scambiare merce in compensazione. Dall’altro, chi lo aveva già fatto è stato ed è felice di poter allargare la cerchia dei colleghi con cui effettuare scambi in compensazione. A pochi mesi dalla presentazione, infatti, registriamo quotidiane richieste di adesione. + Come pensate di sviluppare questo vostro gestionale? Abbiamo pronti alcuni nuovi servizi che andranno a implementare l’offerta base, tra cui la bacheca per mettere in evidenza i prodotti da scambiare con più urgenza; un “alert” che avvisa circa la disponibilità del prodotto che cercavamo; la possibilità di permutare anche altri beni della farmacia, come un espositore, un distributore di profilattici oppure una bilancia; una convenzione particolare con un corriere a prezzi ragionevoli e molti altri “gadget” interessanti. Pharmatradein: uno sconto per i nostri lettori Una volta entrati nel sito www.pharmatradein.it e compilato l’apposito format, bisogna pagare l’abbonamento annuo, pari a 330 euro più Iva. I nostri lettori, però, mandando un’e-mail a [email protected] avranno diritto a uno sconto di 30 euro e potranno così usufruire del servizio per un anno a soli 300 euro più Iva. + Ma come si accede a Pharmatradein? Basta andare su internet all’indirizzo www.pharmatradein.it, un sito raggiungibile sia con i pc, sia con i tablet e gli smartphone. È visitabile liberamente soltanto per quanto riguarda la homepage e le pagine informative. La sezione di consultazione e di contatto per i farmacisti è, invece, riservata ai soli iscritti al servizio. + E come fa un farmacista a iscriversi? Una volta entrato nel sito, il farmacista deve compilare l’apposito format e abbonarsi. + E poi, come può scambiare le sue giacenze? Per prima cosa deve caricare a sistema le sue giacenze, utilizzando il lettore di codici a barre o inserendo i codici manualmente. Il sistema li riconosce e crea automaticamente una scheda prodotto, che viene compilata e corredata di foto. È facoltà del farmacista indicare o meno il quantitativo disponibile. Una volta caricate le giacenze, può poi decidere di scegliere le 10 più rappresentative, che saranno visibili in homepage attraverso la vetrina. Le altre referenze saranno ricercabili in una sezione dedicata, strutturata per categorie. Chi consulta Pharmatradein vedrà le proposte del collega e potrà cliccare sul codice cor- rispondente; automaticamente il sistema visualizzerà la scheda prodotto e indicherà le coordinate di contatto. A questo punto sarà lecito da parte del farmacista aspettarsi una telefonata o una mail dal collega interessato alle sue giacenze e partirà così una trattativa riservata, nel senso che saranno i colleghi a decidere autonomamente se attivare o meno il baratto. + Come viene poi movimentata la merce? Utilizzando gli stessi vettori che quotidianamente consegnano presso la farmacia. + Che vantaggio ha un farmacista a utilizzare Pharmatradein? Ne elenco tre di vantaggi. Innanzitutto risparmio: razionalizzando il magazzino abbasso la percentuale delle giacenze, elimino le referenze basso-rotanti, mi libero della merce in scadenza. Poi il guadagno: eliminando tutta la merce che finirebbe per dover essere venduta in promozione e scontata, vado ad aumentare il margine di guadagno. Infine, entra in rete, facendo parte di un network di colleghi con il quale confrontarsi e scambiare non soltanto merce, ma soprattutto idee e creare opportunità. n n. 5/6 - 2014 41 Vuoi diminuire le Giacenze? ottienilo inviando una mail a: [email protected] Sanità e legge A cura di Alfonso Marra Magistrato Le comunali diventano srl Diritti e doveri del farmacista socio Diversi organi di informazione hanno riportato recentemente la notizia che la Corte dei Conti ha dato il via libera alla trasformazione delle farmacie comunali operanti nell’Hinterland milanese (zona Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo) in società a responsabilità limitata. Queste, ovviamente, sono aperte all’entrata dei farmacisti come soci, quindi responsabili anche della gestione patrimoniale dell’esercizio. Il cambiamento di assetto potrà avvenire dopo la ricostruzione del loro patrimonio, con particolare riferimento alla posizione debitoria. Queste società in tal modo finiscono per essere equiparate alle società di capitali. Di tal che sarà la srl con il suo patrimonio -e non i singoli soci- a dover rispondere delle obbligazioni debitorie (art. 2642 del Codice civile); a carico dei singoli soci ci saranno solo i debiti sociali, limitatamente ai conferimenti da loro effettuati all’atto della costituzione. Da qui il nome di società a responsabilità limitata. Come avviene per le società per azioni quando tutte le partecipazioni sociali appartengono a un solo soggetto, costui, nell’ipotesi di insolvenza dell’esercizio farmaceutico, risponderà illimitatamente anche con il suo patrimonio personale. La costituzione della società deve avvenire per atto pubblico e il capitale sociale non può essere inferiore a 10.000 euro. La quota di partecipazione non può essere rappresentata da azioni e il conferimento deve avvenire in denaro. I diritti sociali (al voto e alla ripartizione degli utili) spettano ai soci in proporzione alla quota di ciascuno. Al socio compete il diritto di recesso dalla società in vari casi e, tra l’altro, quando siano stati deliberati senza il suo consenso la trasformazione della società o il trasferimento della sede sociale all’estero. La società è amministrata da uno o più soci e, quando il capitale conferito supera 120.000 euro, è sottoposta al controllo del collegio sindacale, il cui compito si concreta nella vigilanza sul rispetto della legge, sull’osservanza dei principi di corretta amministrazione, nonché sul controllo contabile. Come tutte le società di capitali, la srl, allorquan- do si verifichi una situazione di insolvenza, può essere dichiarata fallita. Ma il fallimento non si estende ai soci, che sono responsabili solo nei limiti del conferimento effettuato alla costituzione della srl. Esiste, però, una situazione di rischio di non poco conto nei casi in cui la costituita società a responsabilità limitata non venga iscritta (dopo la sua costituzione) nel registro delle imprese, atto, questo, a cura del notaio o degli amministratori. E difatti, nei casi di insolvenza, poiché solamente dopo tale iscrizione (art. 2231 del Codice civile) essa acquista personalità giuridica, non può essere dichiarato il suo fallimento. E allora falliranno coloro che hanno agito per la società stessa, i quali, stante l’assenza di personalità giuridica dell’esercizio farmaceutico, diventano illimitatamente e solidalmente responsabili verso i terzi. Il fallimento produce effetti personali molto gravi, che incidono non soltanto sul patrimonio, ma anche sui diritti personali: spossessamento dei beni patrimoniali, perdita della legittimazione processuale nelle cause civili relative a rapporti patrimoniali, limitazione della sfera di libertà (obbligo di consegnare al curatore la propria corrispondenza, inclusa quella elettronica, obbligo di comunicare al curatore ogni cambiamento di residenza o del proprio domicilio). Infine, nell’ipotesi malaugurata di comportamenti fraudolenti nella gestione della società che abbiano poi determinato il suo fallimento, è prospettabile il delitto di bancarotta fraudolenta, punito con gravi pene detentive. n n. 5/6 - 2014 43 L’avvocato Largo ai giovani, ma quanti problemi Si avvicina il momento, al 1° gennaio 2015, in cui il titolare di farmacia che avrà raggiunto l’età pensionabile dovrà rilasciare la direzione professionale dell’esercizio e così il socio della società titolare di farmacia al quale tale direzione professionale era stata affidata. Si tratta dell’operatività, appunto posticipata al 2015, della prescrizione dell’articolo 11, comma 17 del Dl n. 1/2012, il cosiddetto Decreto Monti per intenderci, di cui forse rappresenta la norma di maggior impatto emotivo per i titolari di farmacia. Si può certamente discutere dell’opportunità che il ricambio generazionale si eserciti anche nella direzione professionale della farmacia, ma indubbiamente colpisce l’unilateralità dell’intervento normativo al riguardo: perché mai soltanto la farmacia, ci si potrebbe chiedere, e non anche le altre attività che riguardano il campo della salute, così come altre che incidono profondamente nella vita sociale? L’interrogativo non è ozioso e, comunque sia, non ha valenza esclusivamente sociologica, perché l’accertamento della natura irrazionale e discriminatoria della norma che sottrae la direzione professionale dell’esercizio al farmacista che raggiunga l’età pensionabile potrebbe portare alla dichiarazione della sua incostituzionalità. Senza troppo correre, è già possibile evidenziare alcuni profili fortemente problematici dell’applicazione della norma. Il primo riguarda il fatto che il titolare di farmacia costretto a farsi sostituire per ragioni d’età nella direzione professionale dell’esercizio abbia o meno la facoltà di conferire al sostituto la conduzione economica, così come l’articolo 11 della Legge n. 362/1991 espressamente prevede per gli altri casi di sostituzione temporanea nella conduzione professionale della farmacia. Il punto sta proprio nella “temporaneità” degli altri casi di sostituzione, che li distingue dalla sostituzione per raggiunti limiti di età, che temporanea è soltanto perché il titolare di farmacia, come tutti, non ha il dono dell’immortalità. A ben riflettere, il quesito ha una pregnanza tut- 44 n. 5/6 - 2014 t’altro che trascurabile: dal punto di vista interpretativo, il richiamo della norma del Decreto Monti all’articolo 11 della Legge n. 475/1968, così come sostituito dal corrispondente articolo 11 della Legge n. 362/1991, sembra indicare che la sostituzione per il raggiungimento dei limiti di età si aggiunga agli altri casi elencati in questa ultima norma e, perciò, debba essere sottoposta al medesimo regime giuridico, che prevede, appunto, la facoltà di affidare al sostituto anche la conduzione economica dell’esercizio. Sennonché, l’affidamento della gestione anche economica della farmacia a un terzo a tempo indeterminato e magari vita natural durante del titolare finirebbe con il concretare quell’affitto d’azienda di cui si è sem- A cura di Claudio Duchi Avvocato, Milano pre negata la legittima applicazione alla farmacia, il cui titolare, per principio generale, si ritiene debba riunire in capo a sé l’aspetto della responsabilità professionale e quello della responsabilità imprenditoriale. Tra l’altro, il legislatore, con lo stesso Decreto Monti, ha mostrato attenzione a questo principio, tanto da imporre agli eredi del titolare defunto di disporre della farmacia nei tempi rapidissimi che sappiamo: come la demonizzazione dell’affitto della farmacia in un caso e la sua tranquilla previsione, nell’altro, stiano insieme dal punto di vista logico non è dato di vedere, e ancora una volta dobbiamo rilevare la pessima qualità normativa degli interventi legislativi sulla farmacia. Un problema ancora più delicato si pone per le società titolari di farmacia: accadrà in un numero significativo di casi che il socio cui è affidata la direzione professionale della farmacia non possa essere sostituito dall’altro socio, come pure prescrive l’articolo 7 della Legge n. 362/1991 e ciò per le ragioni più varie, dalla malattia del socio potenziale sostituto al fatto che esso sia già direttore responsabile di un’altra farmacia in titolarità della medesima società e, perciò, non possa cumulare, secondo l’interpretazione prevalente, più direzioni professionali. In tutti questi casi ci si deve chiedere se la società debba necessariamente “imbarcare” un altro socio perché diventi direttore responsabile della farmacia oppure se le sia consentito di nominare un direttore responsabile che non sia socio. Si è facili profeti nel prevedere che il prevalente atteggiamento dell’autorità sanitaria sarà nel senso di chiedere l’ingresso nella società di un nuovo socio, in adesione a una rigorosa interpretazione letterale dell’articolo 7 della Legge n. 362/1991, ma si tratta di una scelta che non convince e che rappresenterebbe una notevole forzatura. Infatti, l’ingresso forzoso di un nuovo socio snaturerebbe la società titolare della farmacia che, come tutte le società di persone, si fonda sul vincolo fiduciario tra i soci e non già su di un vincolo forzoso imposto d’autorità. Ciò a tacere del fatto che, se si accetta il principio secondo cui la società è obbligata ad arruolare un socio nuovo ogni vol- Studenti europei e università italiane Non è possibile il trasferimento da un’università di un Paese dell’Unione europea di uno studente iscritto in un corso di laurea di una facoltà per la quale in Italia è previsto il test selettivo di ingresso. Il principio è stato stabilito dal Consiglio di Stato con la sentenza n. 1722 del 10 aprile 2014. Afferma, infatti, il massimo organo di giustizia amministrativa che l’ordinamento comunitario garantisce il riconoscimento dei soli titoli di studio professionali e non anche delle procedure di ammissione, né, tanto meno, dispone la libera iscrizione presso una delle università degli Stati membri. Di tal che lo studente, per ottenere il trasferimento, deve avere superato il test di selezione. (A.M.) ta che uno di essi sia vittima di un impedimento, si potrebbe non finire più, realizzando una moltiplicazione dei soci che, quantomeno, non sfuggirebbe al ridicolo. Dunque, i problemi, anche d’acchito, non mancano. L’importante, viste le precedenti esperienze, è non chiedere soluzioni interpretative al ministero della Salute, perché si cadrebbe dalla padella nella brace. n n. 5/6 - 2014 45 Farmacia e storia A cura di Antonio Corvi Trenta musei farmaceutici per Expo 2015 Nel corso del convegno organizzato a Vercelli per l’inaugurazione del nuovo museo Picciola, con il patrocinio di tutte le ne ie Italia Farmac ntiche zione A nostre massime istituzioni, il dottor Antonio Associa Corvi, già presidente dell’Accademia di Storia delNI L L E Z IO L E C O UTICHE E la farmacia, ha presentato una ricerca sui musei I E ACE I MUS O FARM pubblici e privati dell’Ars Pharmaceutica. STORIC IN ITALIA A partire dal Congresso internazionale di Firenze del 1999, il Calendario antiche farmacie ha mostrato ogni anno le immagini di dodici arredi d’epoca ancora offerti ogni giorno agli occhi di un pubblico sempre più sensibile ai motivi dell’arte nella storia. i A. Corv Coloro che hanno scelto la conservazione non sono soltanto gli eredi di famiglie che da qualche generazione si dedicano alla professione e che, quindi, sono orgogliosi dei loro padri e delle loro scelte. Diversi altri hanno acquistato queste testimonianze delle radici di una professione sempre attuale e soddisfacente per chi rifiuta la deriva puramente commerciale. Finora la sequenza dei Calendari ha catalogato circa 170 farmacie con la descrizione dei rispettivi stili, dei corredi ceramici e strumenti posseduti, dei precedenti titolari, per giungere spesso a rilevare la loro data di fondazione. Molto meno è stato fatto per le raccolte antiquarie sia pubbliche, sia private custodite in ambienti riservati e ammesse soltanto in determinate circostanze alle visite del pubblico. Limitandoci solamente a quelle che presentano un arredo farmaceutico completo, ne abbiamo catalogato più di trenta, dal Piemonte alla Sicilia. È ovvio che i materiali di loro pertinenza sono più ricchi qualitativamente e quantitativamente di quelli delle farmacie aperte al pubblico, contrariamente nessuno avrebbe sostenuto spese più o meno ingenti per la musealizzazione e per la manutenzione di oggetti spesso fragili. Per questi motivi abbiamo ritenuto necessaria la 46 n. 5/6 - 2014 14 rima 20 za Edip Piacen composizione di un catalogo esaustivo su tale materia. Ogni realtà presa in esame è corredata da una breve storia e descrizione dell’ambiente, dalla più completa bibliografia, da una fotografia a colori e, infine, da una riassunto in lingua inglese, indispensabile per i turisti stranieri interessati a questo particolare settore. L’auspicato risveglio culturale che muoverà l’Italia con Expo 2015 non può, infatti, prescindere dalla conoscenza di quelle memorie seminascoste ai più, ma che sono parte integrante del nostro passato, del ruolo della farmacia nella continua lotta in favore della salute pubblica. Il catalogo è destinato a tutti quegli enti, associazioni, Ordini professionali e industrie che intendono far conoscere le peculiarità di un Paese in cui otto secoli fa la farmacia è nata. n Informazioni e distribuzione: tel. 0523.384830 - fax 0523.312574 A cura di Matteo Verlato Vetrina delle Aziende MYLAN impegnata nella lotta all’Aids Mylan conferma il suo impegno nella lotta contro l’Aids con il continuo sviluppo di un ampio portfolio di farmaci generici antivirali (Arv). Da oltre dieci anni, infatti, questa azienda farmaceutica tra le leader mondiali nei farmaci equivalenti, fornisce farmaci per combattere l’Hiv in oltre 120 Paesi (quasi il 40% dei pazienti Aids si affida a uno dei suoi farmaci Arv) e anche in Italia si propone con un’ampia offerta di antiretrovirali (Limivudina 150-300 mg; Lamivudina/Zidovudina 150-300 mg; Efavirenz 600 mg). Un impegno che va anche oltre alla produzione, come dimostra il sostegno offerto da anni alla Fondazione Onlus “Aiutare i bambini”, a favore, cioè, dei piccoli le cui mamme sono affette da Hiv. A tale scopo i suoi dipendenti si sono messi in gioco per raccogliere fondi, realizzando uno spettacolo musicale, liberamente tratto da “Mamma Mia”, approdato anche su famosi palcoscenici, come recentemente il “Teatro Nuovo” di Milano. INFOFARMA on line Il pool di esperti che ha per anni realizzato l’autorevole rivista indipendente “Dialogo sui Farmaci”, edita dalla Ulss 20 di Verona e dall’Azienda ospedaliera veronese, prosegue nella sua meritevole opera realizzando un bimestrale on line, “Infofarma” disponibile gratuitamente andando sul sito internet: http://www.ulss20.verona.it/infofarma.html. Ne sollecitiamo la lettura, per la serietà e autorevolezza dei lavori proposti. Il secondo numero 2014 di “Infofarma”, pubblicato in maggio, mette in primo piano un Forum clinico dedicato ai nuovi anticoagulanti orali e agli aspetti riguardanti la sicurezza di questi farmaci: reazioni avverse, controindicazioni, interazioni, avvertenze e precauzioni. Altri argomenti interessanti per un approfondimento scientifico riguardano le caratteristiche dei biosimilari, le prove di efficacia delle gliptine e i nuovi trattamenti per la pediculosi. TH.KOHL: comunicare i valori della farmacia Si è chiusa con successo anche la seconda edizione dell’Osservatorio Th.Kohl su “Comunicare i valori della farmacia”, tenutasi sabato 7 giugno a Verona (l’anno scorso a Roma), alla presenza di numerosi farmacisti e dei massimi rappresentanti della professione. L’incontro si conferma così importante appuntamento culturale per approfondire tematiche relative non soltanto al rinnovo e alla modernizzazione della farmacia, ma anche all’approfondimento dei suoi valori etici e sanitari. Il filosofo Giuliano Corti, per esempio, ha parlato di etica della relazione, mentre Simonetta Carbonaro, titolare di Realise Strategic Consultants, ha analizzato i nuovi paradigmi del consumo. La designer Frida Doveil ha indicato come sia possibile comunicare attraverso l’architettura, mentre di comunicazione del cambiamento ha parlato il commercialista Franco Luigi Falorni. Infine, Mirto Pellicari, direttore di Kohl Interiors, ha approfondito le tematiche relative all’architettura in farmacia, e Nicola Posa di Shackleton ha illustrato come comunicare i servizi e le promozioni. Alexander von Liechtenstein, presidente di Pharmathek, ha infine approfondito il tema dell’automazione in farmacia. Maggiori informazioni sono reperibili sul sito: www.thkohl.it. 47 Vetrina dei prodotti WET SKIN PEDIATRICS: bambini protetti dal sole Isdin presenta il primo spray solare trasparente, specifico per la fotoprotezione dei bambini, applicabile anche sulla pelle bagnata, facilmente spalmabile e che non lascia residui bianchi in superficie. Dotato di tecnologia Wetflex, permette l’assorbimento dei filtri di protezione solare Spf 50+ anche sulla pelle bagnata e crea una barriera idrofoba che previene la rimozione del fotoprotettore. Di facile applicazione, consente di raggiungere le parti del corpo più scomode, a garanzia di una protezione ottimale ad assorbimento immediato. È disponibile in flacone spray da 200 ml. Buon Compleanno CALENDARIO DELLA SALUTE Dal 1986 il Calendario della Salute ha affrontato diverse tematiche interessanti, grazie al supporto di specialisti e istituti di grande prestigio. L’argomento proposto per il 2015 sarà : “Farmacie e diete consigliate da osservare nelle più comuni patologie”, con testi curati dal dottor Marco Silano, primo ricercatore del Reparto di alimentazione, nutrizione e salute del Dipartimento di Sanità alimentare dell’Istituto superiore di Sanità di Roma. Monica Maaten, invece, si occuperà delle illustrazioni, come di consueto fin dalla nascita del Calendario. L’iniziativa è sotto il Patrocinio di Fofi, Federfarma, Assofarm, Utifar, Fenagifar e Federfarma Servizi. Il Calendario sarà disponibile per i cittadini a fine anno, gratuitamente presso le tante farmacie che aderiscono a questa campagna di educazione e informazione sanitaria.. Per informazioni: www.calendariodellasalute.it Per informazioni: Isdin - viale Abruzzi 3 - 20131 Milano - tel. 02.20520276 - www.isdin.com Idratazione no problem con l’acqua rinfrescante di KORFF Arricchisce la linea cosmetica Hydraenergy, idratante per pelli secche e aride, di Korff la nuova Acqua Idratante Rinfrescante. Grazie ai suo principi esclusivi, aiuta a mantenere l’idratazione ottimale sia negli strati profondi dell’epidermide, sia in quelli superficiali. In particolare, l’azione dell’Hydroplus Complex con acido ialuronico ad alto peso molecolare e Vitamina E idrata la pelle, inibisce la perdita transdermica d’acqua e ha un’azione antiossidante. Preserva la bellezza della pelle e la disseta: un vero e proprio alleato per l’estate. Disponibile in flacone da 100 ml. Per informazioni: Istituto Ganassini - via Gaggia 16 - 20139 Milano - tel. 02.5357041 - www.korff.it 48 n. 5/6 - 2014 Vetrina dei prodotti RESPIRABENE rilancia le bretelline nasali Proprio come due bretelle leggere e flessibili, sollevano delicatamente le narici e allargano i passaggi nasali, attivando un’azione tensoria temporanea, per aiutare chi ha il naso chiuso e fatica a respirare, soprattutto durante la notte. Sono le bretelline nasali RespiraBene, adatte anche ai bambini per la loro facilità di applicazione e rimozione, che evitano l’utilizzodi medicinali. Basta rimuovere la pellicola protettiva e applicarle sul naso asciutto, sollevandole proprio come due bretelline. Per rimuoverle, invece, è sufficiente inumidirle. Per adulti, sono disponibili in farmacia nelle varianti per pelli normali, pelli sensibili e con aromi balsamici, in confezioni da 10 o 30 pezzi. Per i bambini sono proposte in confezione da 10 pezzi. Per informazioni: GlaxoSmithKline Consumer Healthcare SpA - Via Zambeletti - 20021 Baranzate (MI) - www.respirabene.it. Vivere a lungo e in buona salute con NUTRAIUVENS Al Cosmofarma di Bologna, evento leader per la farmacia, è stato presentato il nuovo brand Nutraiuvens. Nato da un’idea della dottoressa Camilla D’Antonio, membro attivo dell’Accademia americana di antiaging A4M, propone 4 prodotti, ciascuno dedicato a un aspetto specifico. Menoreact è studiato per le donne che si trovano ad affrontare la menopausa e interviene nel contrasto degli squilibri termici dovuti alle vampate; Multiact, invece, è un integratore alimentare che aiuta a recuperare le energie, adatto a tutte le età, per ritrovare la giusta spinta; Vitamina D3 previene le malattie dovute all’invecchiamento, migliora la forza fisica e l’umore e ha un’azione antiinfiammatoria. Infine, Skin-Detox, è l’integratore alimentare che favorisce le naturali funzioni depurative dell’organismo, aiutando a regolare gli squilibri ormonali. Per informazioni: Medspa - Corso Sempione 17 - 20145 Milano - tel. 02.33104857 Per il benessere intestinale LAXIBEN FAST CUBOGEL Liben-QualiFrama presenta questo nuovo prodotto, una gelatina alla frutta da masticare con estratti vegetali al gusto di prugna. Laxiben favorisce un celere aumento della velocità del transito intestinale, grazie ai suoi componenti: il tamarindo e il rabarbaro aiutano la regolarità dell’intestino, la senna stimola la motilità ed è suggerita in casi di evacuazione difficile; le prugne, infine, esercitano un’azione emolliente e contribuiscono a mantenere il benessere intestinale. Laxiben Fast è naturale, grazie alla sua formulazione con estratti vegetali, è gradevole al suo sapore di prugna e ha una pratica confezione monodose ideale per ogni utilizzo. Disponibile in farmacia, in astuccio da 8 cubetti da masticare da 10 g ciascuno. Per informazioni: QualiFarma srl - Via Dante Alighieri 39/A - 29014 Castell’Arquato (PC) - tel. 0523.803026 - fax 0523.806172 - [email protected]. n. 5/6 - 2014 49 Sanità e mercato A cura della Barnaba Grigis Farmaci di automedicazione, primi in fedeltà I farmaci di automedicazione godono della fiducia dei consumatori. Così risulta in base alla recente indagine Nielsen Global Survey Loyalty: su 15 categorie di prodotti riguardanti beni di largo consumo, prodotti tecnologici e retailer, il 77% dei consumatori italiani si dichiara fedele ai farmaci di self-medication. L’alta fiducia nei farmaci da banco non è soltanto italiana, ma viene confermata, anche se su livelli leggermente inferiori (71%), nel resto del mondo rilevato da Nielsen e nei Paesi europei (66%). In questi ultimi, in particolare, la fedeltà primeggia tra le istituzioni bancarie e finanziarie, con una percentuale del 73%, che sale al 77% nel mondo industrializzato. Guardando la tabella si nota che, se da una parte la elevata fiducia degli italiani è riposta nei prodotti per la salute, dall’altra è riservata ai beni indispensabili per vivere, quali sono quelli offerti dai supermercati e dai negozi al dettaglio. Gli eu- ropei confermano lo stesso peso espresso dagli italiani (71%) ai servizi internet e telefonici, che rispondono a nuovi bisogni primari della nostra epoca. L’alto livello di fiducia espresso dai clienti è assai importante, non soltanto perché testimonia l’apprezzamento per il lavoro professionale del farmacista, ma anche perché è proprio su di esso che si sviluppa, poi, la fidelizzazione. Secondo Nielsen, «con un aumento del 2% nella fidelizzazione dei clienti» si registra sui profitti di un’azienda «lo stesso effetto di un taglio dei costi del 10%». n Consumatori fedeli a: Prodotti medicinali da banco Supermarket e negozi al dettaglio 77% Fornitori di servizi internet e telefonici 73% Istituzioni bancarie e finanziarie Brand dei telefoni cellulari Operatori di telefonia mobile 71% 69% Prodotti di bellezza Brand di cereali Marche di personal computer Marche di apparecchiature per la casa Bevande gassate Prodotti elettronici esclusi computer Snack Bevande alcoliche Punti vendita on line Fonte: Nostra elaborazione da Nielsen Global Survey Loyalty 67% 67% 63% 59% 59% 59% 58% 56% 55% 50% 50% Materiale destinato esclusivamente ai Professionisti Sanitari Accu-Chek Aviva: facile fare il test, facile avere fiducia. Accu-Chek Aviva è il misuratore di glicemia pensato per chi ricerca la facilità d’uso e un’accuratezza senza compromessi. • Pronto all’uso • Nessuna codifica da effettuare • Accurato: risponde ai requisiti di accuratezza richiesti dalla norma ISO 15197:2013 • Risultati pre e post prandiali evidenziabili • Media glicemia 7, 14, 30 e 90 giorni • Design moderno e discreto Experience what’s possible. Numero Verde per avere assistenza tecnica sull’utilizzo dei prodotti della linea Accu-Chek e per richiedere la sostituzione gratuita degli strumenti in garanzia. Io posso essere orgogliosa di far parte di un team in cui ognuno garantisce la qualità dei nostri prodotti, indipendentemente dal luogo di produzione. Io posso... perché Mylan è una delle maggiori e affermate aziende al mondo produttrici di farmaci equivalenti e specialistici. I nostri team conducono accurati controlli su tutti i medicinali, dal principio attivo alla distribuzione. In Mylan, la priorità siete voi e i vostri pazienti. 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