Orario delle Lezioni 2013 – 2014 (Inizio Lezioni lunedì 30 settembre) I SEMESTRE – I ANNO (Ciclo A) Giorni della Settimana 9.00 – 10.30 LUNEDI’ Orario 10.45 – 12.15 MARTEDI’ PIERI MERCOLEDI’ FONTANA 15.30 - 17.00 TAGLIAFERRI 17.15 - 18.45 BONACCORSO 15.00 – 16.30 DE ZAN 16.45 – 18.15 BARATTO 15.00 – 16.30 PAGNONI (12 ore) 16.35 – 18.00 Orario delle Lezioni 2013 – 2014 I SEMESTRE – II ANNO (Ciclo B) Giorni della settimana 9.00 – 10.30 10.45 – 12.15 LUNEDI’ 15.30 - 17.00 MAGNANI 17.15 - 18.45 SEMINARIO UBBIALI 15.00 –16.30 CAVAGNOLI 16.45 – 18.15 DE ZAN FERRARI 15.00 – 16.30 CALAPAJ 16.35 – 18.00 BONACCORSO (24 ore) MARTEDI’ GIRARDI Orari MERCOLEDI’ Orario delle Lezioni 2013 - 2014 II SEMESTRE – CORSI RIUNITI (Ciclo C) Giorni della Settimana LUNEDI’ Orari 15.30 – 17.00 17.15 - 18.45 TAGLIAFERRI (S) CASSESE (S)** GRILLO* MARTEDI’ 9.00 – 10.30 10.45 – 12.15 15.00 – 16.30 16.45 – 18.15 CASSESE (S)** CAVAGNOLI (S) TERRIN (A) SEMINARIO UBBIALI (S) GRILLO* MERCOLEDI’ 15.30 – 17.00 * *3-4/02; 10-11/02; 17-18/02; 3-4/03; 17-18/03; 31/03-1/04/. ** 24-25/02; 10-11/03; 24-25/03; 7-8/04; 12-13/05; 19-20/05. ORARIO DELLE LEZIONI LUNEDÌ I 15.30 - 16.15 II 16.15 - 17.00 III 17.15 - 18.00 IV 18.00 - 18.45 ______________________________________________ MARTEDÌ I II III IV 9.00 9.45 10.45 11.30 - 9.45 - 10.30 - 11.30 - 12.15 V 15.00 - 15.45 VI 15.45 - 16.30 VII 16.45 - 17.30 VIII 17.30 - 18.15 ______________________________________________ MERCOLEDÌ * I II III IV 10.45 15.00 15.45 16.35 17.15 - 12.15 15.45 16.30 17.15 18.00 N.B. La mattinata del mercoledì è normalmente destinata a: a) svolgimento di corsi brevi; b) corsi di lingue; c) studio e ricerche in biblioteca. PROSPETTO DEI CORSI PRIMO SEMESTRE Primo anno 1) Introduzione generale alla liturgia (G. BONACCORSO, 24 ore) 2) Introduzione alle scienze umane (B. BARATTO, 24 ore) 3) La liturgia agli albori della chiesa (R. DE ZAN, 24 ore) 4) Storia della liturgia: epoca patristica (F. PIERI, 24 ore) 5) Storia dei paradigmi liturgici (R. TAGLIAFERRI, 24 ore) 6) Libri liturgici (C. FONTANA, 24 ore) 7) Metodologia della ricerca scientifica (G. PAGNONI, 12 ore) PRIMO SEMESTRE Secondo anno 8) Storia della liturgia: epoca medievale (F. MAGNANI, 24 ore) 9) Storia della liturgia: moderna e contemporanea (A. CALAPAJ, 24 ore) 10) Ermeneutica dei testi liturgici (R. DE ZAN, 24 ore) 11) Sacramentaria: Iniziazione cristiana (L. GIRARDI, 24 ore) 12) a) Sacramentaria: Eucaristia (G. CAVAGNOLI, 24 ore) b) Sacramentaria: Eucaristia-testimonianze bibliche (M. FERRARI, 12 ore) 13) Sacramentaria: Penitenza (S. UBBIALI, 24 ore) 14) Estetica e liturgia (G. BONACCORSO, 24 ore) Seminari: 15) R. TAGLIAFERRI: Crisi del mito, crisi del rito? SECONDO SEMESTRE Primo e secondo anno 16) 17) 18) 19) 20) 21) 22) Liturgie riformate (M. CASSESE, 24 ore) S Teologia e liturgia (A. GRILLO, 24 ore) Sacramentaria: ordine (G. CAVAGNOLI, 24 ore) S Sociologia e religione (I. DE SANDRE, 24 ore) A Fenomenologia dell’esperienza religiosa e ritualità (A.N. TERRIN, 24 ore) A Religiosità popolare e liturgia (R. TAGLIAFERRI, 24 ore) S Tematiche teologiche (S. UBBIALI, 24 ore) A Seminari: 23) L. DELLA PIETRA: L’ars celebrandi 24) G. CAVAGNOLI: La benedizione degli oli nella Messa Crismale e il significato delle unzioni nelle celebrazioni sacramentali Il numero accanto a ciascun corso rimanda ai programmi nelle pagine seguenti. PROGRAMMI DEI CORSI I SEMESTRE (corsi per il primo anno) Introduzione generale alla liturgia (G. BONACCORSO, 24 ore) La liturgia è il modo con cui la fede esprime nell’azione l’incrocio tra la rivelazione divina e l’esperienza umana. Il corso intende rendere ragione di questa affermazione segnalando alcuni sviluppi recenti della scienza liturgica e indicando alcune ricerche antropologiche che consentono di individuare le condizioni fondamentali della prassi liturgica. La prima parte del corso si occupa degli sviluppi recenti della scienza liturgica: dopo la presentazione delle piste teologico-pastorali offerte dal Concilio Vaticano II si individuano gli apporti significativi provenienti dagli studi liturgici di tipo storico, teologico e pastorale. La seconda parte del corso intende elaborare le condizioni antropologiche del celebrare cristiano: dopo la precisazione di alcune questioni epistemologiche si concentra l’attenzione sull’esperienza religiosa, sul linguaggio simbolico e sull’azione rituale. Nello svolgimento del corso un aspetto di primo piano è costituito dal rapporto tra la teologia liturgica e la teologia sacramentaria: rapporto da considerare in modo sintetico nella parte finale del corso. Bibliografia BONACCORSO G., Il dono efficace. rito e sacramento, Assisi, Cittadella, 2010 (“Leitourghia”). BONACCORSO G., Il rito e l’Altro. La liturgia come linguaggio, tempo e azione, Città del Vaticano, Libreria Editrice Vaticana, 2001 (“Monumenta, studia, instrumenta liturgica”, 13). BONACCORSO G., La liturgia e la fede. La teologia e l’antropologia del rito, Padova, Messaggero – Abbazia di S. Giustina, 2005 (“Caro salutis cardo”. Sussidi, 8). HAMELINE J.-Y., L’accordo rituale. Pratiche e poetiche della liturgia, Milano, Glossa, 2009 (“Aesthetica”, 3). TAROT C., Le symbolique et le sacré. Théories de la religion, Paris, La Découverte, 2008 (“Bibliotheque du MAUSS”). Introduzione alle scienze umane (B. BARATTO, 24 ore) L’istituto di Liturgia Pastorale ha fra le sue caratteristiche più originali l’obiettivo di studiare il fenomeno liturgico integrando le scienze teologiche con gli apporti delle scienze umane. Un’integrazione che prevede l’accostamento degli approcci specifici di tali scienze, indagando la loro visione del mondo e dell’uomo (e della donna), a partire dai presupposti epistemologici loro propri. Ciò comporta fra l’altro la presa di coscienza delle posizioni pregiudiziali presenti all’interno di ogni percorso di conoscenza. E’ quindi importante provvedere ad accostare nella sua globalità questo insieme di modi di conoscere l’uomo: ciò andrà fatto nei tratti comuni della loro impostazione metodologica in rapporto agli sviluppi attuali delle scienze della natura, da un lato, ma anche accennando ad alcune sottolineature proprie a ciascuno di questi percorsi d’indagine, tenendo conto della complessità dell’articolazione interna di ognuno. Una parte significativa del corso proporrà una disamina sintetica di alcune posizioni dell’antropologia culturale riguardo al rito. Si considera infatti la prospettiva dell’antropologia culturale come un interessante tentativo di comprendere il fenomeno umano nel suo insieme e nei suoi tratti individuali e collettivi, capace di tener conto della dimensione simbolica fondamentale per uno studio della religione e della ritualità. Dall’altro lato si ritiene il rito vero nesso d’indagine tra questo orientamento di studio sull’uomo e le riflessioni e i cammini della teologia e della pastorale della liturgia. Nella globalità del corso sarà necessario aver presente il quadro di riferimento postmoderno, che influenza visioni non solo occidentali, e i suoi ulteriori sviluppi, spesso contigui a posizioni di tipo fondamentalista. La bibliografia dettagliata sarà data durante il corso. La liturgia agli albori della chiesa (R. DE ZAN, 24 ore) Il testo biblico neotestamentario ci ha lasciato la memoria di una ricchissima, sebbene non completa, testimonianza liturgica della Chiesa delle origini. Si tratta di dati su tempi, luoghi, attanti, attori, strumenti, strutture teologicocultiche, prassi celebrative, tradizioni testuali biblico-liturgiche, testi eucologici e testi teologico-liturgici, ancorati al mondo liturgico giudeo-cristiano e pagano-cristiano. Queste componenti sono legate a due processi, uno in rapporto all’Antico Testamento e il secondo in rapporto alla cultura greco-romana. Mentre per l’AT la Chiesa nascente è legata a un processo sia di continuità sia di superamento e di rottura, per il mondo greco-romano è legata a un processo di rifiuto e di prudente osmosi (acculturazione e inculturazione). L’obiettivo del corso consiste nel guidare l’alunno attraversom lo studio dei testi neotestamentari ai dati e alle problematiche sia teologici sia celebrativi della Chiesa nascente. Per l’anno 2013-2014 viene attivato lo studio delle pericopi riguardante i testi eucologici preredazionali. Per la frequenza del corso si richiede la conoscenza del greco biblico (cfr Sapientia Christiana, 32). Bibliografia minima Per le notizie sul culto nell’ambiente ebraico dell’epoca di Gesù, si veda la monumentale opera di E. SHÜRER. La bibliografia specifica viene data durante il corso. BERGER K. - COLPE C., Testi religiosi per lo studio del Nuovo Testamento, Brescia, Paideia, 1993 (Nuovo Testamento. Supplementi, 9). CABANISS A., Pattern in Early Christian Worship, Macon (GA), Mercer University Press, 1989. DUNN J. D. G., Gli albori del cristianesimo, vol. 1-3, Brescia, Paideia, 2012 (Introduzione allo studio della Bibbia. Supplementi, 52-53-54). GRELOT P., Introduzione al Nuovo Testamento. Vol. 9: La liturgia nel Nuovo Testamento, Roma, Borla, 1992. HAHN F., Il servizio liturgico nel cristianesimo primitivo, Brescia, Paideia, 1972 (Studi biblici, 20). NEYREY J., Rendere gloria a Dio, Brescia, Paideia, 2012 Storia della liturgia: epoca patristica (F. PIERI, 24 ore) Il corso tratterà le principali tappe della storia del culto cristiano tra la fine dell’epoca apostolica e il VI sec. circa. Si farà riferimento soprattutto alle fonti letterarie di lingua greca e latina, una scelta delle quali sarà presentata a lezione. L’esame consisterà in un colloquio concernente gli argomenti trattati a lezione, la parte istituzionale – da prepararsi sui testi indicati nella bibliografia o su un altro testo concordato col docente – e una fonte patristica (anche in traduzione moderna) concordata con il docente. Bibliografia Manuali generali BRADSHAW P., Alle origini del culto cristiano. Fonti e metodi per lo studio della liturgia dei primi secoli, Città del Vaticano, Libreria Editrice Vaticana, 2007 (“Monumenta, studia, instrumenta liturgica”, 46) [ed. or. Oxford 2002]. LICCARDO G., Architettura e liturgia nella Chiesa antica, Milano, Skira, 2005 (Architettura. Dossier). Opere generali di consultazione CATTANEO E., Il culto cristiano in Occidente. Note storiche, Roma, C.L.V.-Edizioni liturgiche, 19842 (“Bibliotheca «Ephemerides Liturgicae». Subsidia”, 13). DEICHMANN F. W., Archeologia cristiana, Roma, L’Erma di Bretschneider, 1993 (“Studia archæologica”, 63) [ed. or. Darmstadt 1983]; in particolare le p. 51-57: La sepoltura e i cimiteri cristiani; p. 59-69: Il culto dei martiri; p. 7187: L’origine dell’edificio di culto cristiano: la chiesa. KRAUTHEIMER R., Architettura paleocristiana e bizantina, Torino, Einaudi, 1986 (Biblioteca di storia dell’arte, n.s., 4) [ed. or. Harmondsworth 19793]. RIGHETTI M., Storia liturgica, 4 vol., Milano, 1950-19532, [anastatica 2005]. SAXER V., Les rites de l’initiation chrétienne du IIe au VIe siècle. Esquisse historique et signification d’après leurs principaux témoins , Spoleto, Centro Italiano di Studi sull’Alto Medioevo, 1988 (Centro It. Studi sull’Alto Medioevo, 7) [un capitolo a scelta]. TESTINI P., Archeologia cristiana: nozioni generali dalle origini fino alla fine del sec. VI, Bari, Edipuglia, 19802 [in particolare le p. 163ss.: Edifici di culto]. Si terranno presenti anche: i vari manuali di patrologia (QUASTEN, SIMONETTI-PRINZIVALLI, NORELLIMORESCHINI), le voci del Dizionario Patristico e di Antichità Cristiane (=DPAC), poi Nuovo Dizionario Patristico e di Antichità Cristiane (=NDPAC), ed. A. DI BERNARDINO e del Dictionnaire d’Archéologie Chrétienne et de Liturgie (= DACL), ed. F. CABROL – H. LECLERQ, relative agli argomenti trattati. Storia dei paradigmi liturgici (R. TAGLIAFERRI, 24 ore) Il corso di storia dei paradigmi liturgici vuole ricostruire alcuni modelli epistemologici di liturgia, rispondendo soprattutto alla domanda sul perché ci sono state tante variazioni di modelli rituali, sulla scorta dei cambiamenti dei paradigmi scientifici segnalati da Thomas Kuhn. Un paradigma è un modello di comprensione, che si afferma in un periodo di ripensamento, diventa a fatica «scienza normale» e infine va in crisi sotto la spinta di problemi irrisolti per cedere il posto ad un protocollo sostitutivo. Questo si addice anche agli stili celebrativi e ai riti cristiani. Non è sempre facile ricostruire le cause di questi cambiamenti, tuttavia essi possono aiutarci a scandagliare nella formazione dei processi di comprensione dell’atto liturgico e per avere criteri per una liturgia “sempre reformanda”, nel quadro di una ritualità, che per definizione è rigida e ripetitiva. La storia dei paradigmi è una capitolo importante della scienza liturgica per ricostruire i presupposti epistemologici di questa singolare mediazione della Chiesa nelle sue diverse stagioni. Il corso propone lo studio dei seguenti paradigmi liturgici: biblico, patristico, scolastico-medioevale, scolastico-tridentino e pastorale del Concilio Vaticano II. Bibliografia FOUCAULT M., Le parole e le cose. Una archeologia delle scienze umane, Milano, BUR, 19854 (BUR, L158). KUHN T. S., La struttura delle rivoluzioni scientifiche. Come mutano le idee della scienza, Torino, Einaudi, 1978 (Einaudi Paperbacks, 4). SPERBER D. , Il contagio delle idee, Milano, Feltrinelli, 1999 (Campi del sapere). TAGLIAFERRI R., Il travaglio del cristianesimo. “Romanitas christiana”, Assisi, Cittadella, 2012 (“Leitourghia”. Sez. antropologica). TAGLIAFERRI R., La magia del rito. Saggi sulla questione rituale e liturgica, Padova, Edizioni Messaggero - Abbazia di S. Giustina, 2006 (“Caro salutis cardo”. Studi, 17). TAGLIAFERRI R., La violazione del mondo. Ricerche di epistemologia liturgica, Roma, C.L.V. - Edizioni liturgiche, 1996 . WITTGENSTEIN L., Della certezza. L’analisi filosofica del senso comune, Torino, Einaudi, 1999. Libri liturgici (C. FONTANA, 24 ore) Il corso può essere considerato come una parte dello studio della storia della liturgia: i libri sono, infatti, una qualificata testimonianza della «prassi liturgica» delle chiese, ma vanno letti nel più ampio contesto delle diverse stagioni ecclesiali e culturali che li hanno creati e trasformati. Il cammino percorrerà, grosso modo, un itinerario così descrivibile: testo – celebrazione – cultura. La ricostruzione dell’intreccio tra queste realtà aiuterà a mettere a tema l’interrogativo: qual è la funzione del libro e nell’azione liturgica in atto e nella sua interpretazione? Gli studenti, partendo dai libri liturgici attuali, saranno guidati: a) a risalire alle loro fonti per saperle consultare; b) a interpretare l’evoluzione della struttura e dei contenuti dei libri liturgici principali (soprattutto i libri per l’eucaristia) della liturgia romano – franca. Bibliografia HUGO M., Les livres de chant liturgique, Turnhout, Brepols, 1988 (“Typologie des sources du Moyen Âge occidental”, 52). MAGGIANI S., Interpretare il libro liturgico, in Il mistero celebrato. Per una metodologia dello studio della liturgia. Atti della XVII settimana di studio dell’Associazione Professori di Liturgia, Roma, C.L.V. - Edizioni Liturgiche, 1989 (“Bibliotheca «Ephemerides Liturgicae». Subsidia”, 49), p. 157-192. MARTIMORT A. G., Les lectures liturgiques et leurs livres, Turnhout, Brepols, 1992 (“Typologie des sources du Moyen Âge occidental”, 64). METZGER M., Les sacramentaires, Turnhout, Brepols, 1994 (“Typologie des sources du Moyen Âge occidental”, 70). PALAZZO E., Le Moyen Age: des origines au XIIIe siècle, Paris, Beauchesne, 1993 (“Histoire des livres liturgiques”). SCICOLONE I. - CIBIEN C., Libri liturgici, in Liturgia, a cura di D. SARTORE - A. M. TRIACCA - C. CIBIEN, Cinisello Balsamo (MI), San Paolo, 2001, p. 1011-1024. VOGEL C., Introduction aux sources de l’histoire du culte chrétien aux moyen âge, Spoleto, Centro italiano di studi sull’alto medioevo, 1981 (Biblioteca degli «studi medievali», 1). Metodologia della ricerca scientifica (G. PAGNONI, 12 ore) 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9) 10) Il seminario. Scelta del tema. Scienze ausiliarie. Bibliografia. Euristica. La citazione. Documentazione. Critica delle fonti e dei testi. Stesura del lavoro scientifico. Redazione definitiva del lavoro scientifico. Bibliografia FARINA A., Metodologia. Avviamento alla tecnica del lavoro scientifico, Roma, LAS, 19864 (Biblioteca di scienze religiose, 71). FERRUA V., Manuale di metodologia. Guida pratica allo studio, alla ricerca, alla tesi di laurea, Casale Monferrato (AL), Piemme, 1991. GALUZZI A., Appunti di metodologia, Roma, Pontificia Università Lateranense, 19896. Metodologia per lo studio della teologia, a cura di A. FANTON, Padova, EMP, 2010 (“Sophia-Didaché”. Manuali, 4). I SEMESTRE (corsi per il secondo anno) Storia della liturgia medievale (F. MAGNANI, 24 ore) A partire da una accurata ermeneutica critica delle diverse fonti e avvalendosi dei più recenti approcci metodologici della storiografia contemporanea, il corso intende introdurre alla conoscenza storica delle forme del comportamento rituale ecclesiale in epoca medievale e all’intelligenza di senso che le Chiese ebbero di tale prassi. Bibliografia ANGENENDT A., Liturgia e storia. Lo “sviluppo organico” in questione, Assisi, Cittadella, 2005 (“Leitourgia”. Sezione storico-pastorale). CATTANEO E., Il culto cristiano in occidente. Note storiche, Roma, C.L.V. - Edizioni liturgiche, 1988 (“Bibliotheca «Ephemerides Liturgicae». Subsidia”, 13). Il "Liber ordinarius" della Chiesa padovana, a cura di G. CATTIN - A. VILDERA, con contributi di A. LOVATO e A. TILATTI, Padova, Istituto per la storia ecclesiastica padovana, 2002 (Fonti e ricerche di storia ecclesiastica padovana, 27). PALAZZO E., Liturgie et société au moyen âge, Paris, Aubier, 2000 (Collection historique). VOGEL C., Introduction aux sources de l'histoire du culte chrétien au moyen âge, Spoleto, Centro italiano di studi sull’alto medioevo, 1981 [trad. inglese: Medieval liturgy. An introduction to the sources, ed. W.G. STOREY – N.K. RASMUSSEN, Washington (D.C.), The Pastoral Press, 1986]. Storia della liturgia: epoca moderna e contemporanea (A.M. CALAPAJ, 24 ore) Il corso intende ripercorrere le principali tappe della storia della liturgia in epoca moderna e contemporanea con una particolare attenzione al rapporto fra le espressioni del culto e la sensibilità teologica, culturale e sociale delle varie epoche. I principali nuclei di riflessione saranno i seguenti: - La “Riforma” tridentina e i suoi riflessi sulla celebrazione : quale liturgia per quale chiesa? Nuove espressioni artistiche per una nuova celebrazione. - "Disciplinamento" sociale e liturgia in epoca post tridentina. I nuovi libri liturgici e il problema del rubricismo - Il "ritorno alle fonti" e l'esigenza di riforma del culto tra giansenismo e illuminismo - Devozionalismo e attenzione alla liturgia nell'Ottocento - Il Movimento liturgico: istanze pastorali, confronto con la cultura ed elaborazione teologica. - La costituzione Sacrosanctum Concilium e la riforma liturgica del Vaticano II. Bibliografia Appunti dalle lezioni Lettura critica di: CATTANEO E., Il culto cristiano in occidente. Note storiche, Roma, C.L.V. - Edizioni liturgiche, 1984, p. 252-485. Durante il corso verranno fornite schede di lavoro con ulteriore bibliografia a completamento e approfondimento del testo di esame. Ermeneutica dei testi liturgici (R. DE ZAN, 24 ore) Il corso ha carattere metodologico e si propone di guidare gli studenti all’interpretazione dell’eucologia come parte integrante della celebrazione ed elemento costitutivo della teologia liturgica. L’itinerario metodologico ha come punto di partenza la critica testuale e, attraverso i vari passaggi metodologici, giunge alla scienza della traduzione liturgica, secondo le indicazioni della Institutio Generalis Missalis Romani (2000) e le norme di Varietates legitimae (1994) e Liturgiam authenticam (2001). La bibliografia specifica viene data durante il corso. Bibliografia Documenti magisteriali Institutio Generalis Missalis Romani, ed. typ. tertia, Città del Vaticano, LEV, 2000. CONGREGATIO DE CULTU DIVINO ET DISCIPLINA SACRAMENTORUM, istr. Varietates legitimae, 25 gennaio 1994, in AAS 87(1995), p. 288-314 [ed. ital.: IBIDEM, Città del Vaticano, LEV, 1994]. CONGREGATIO DE CULTU DIVINO ET DISCIPLINA SACRAMENTORUM, istr. Liturgiam authenticam, 28 marzo 2001, in AAS 93(2001), p. 685-726 [ed. ital.: IBIDEM, Città del Vaticano, LEV, 2001]. Metodologia AUGÉ M., Principi di interpretazione dei testi liturgici, in Anàmnesis. I: La liturgia, momento della storia della salvezza, Torino, Marietti, 1974, p. 171-182. CASADEI A., La critica letteraria del Novecento, Bologna, il Mulino, 2001 (Universale “paperbacks”. Il mulino, 400). DE ZAN R., Criticism and Interpretation of Liturgical Texts, in Handbook for Liturgical Studies, ed. A. J. CHUPUNGCO, v. I, Collegeville (MN), Liturgical Press, 1998 [trad. it.: Scientia Liturgica, I, Casale Monferrato, Piemme, 1998], p. 331-365. SCHERMANN J., Il linguaggio nella liturgia, Assisi, Cittadella, 2004 (“Leitourghia”. Sezione antropologica) [origin. in tedesco: Die Sprache im Gottesdienst, Innsbruck – Wien, Tyrolia Verlag, 1987 (“Innsbrucker theologische Studien”, 18)]. TRIACCA A.M. –FARINA R., Studio e lettura dell’eucologia. Note metodologiche, in Teologia, liturgia, storia. Miscellanea in onore di Carlo Maziana, Brescia, La Scuola - Morcelliana, 1977, p. 197-224. ZIMMERMANN J.A., Liturgy as Language of Faith: A Liturgical Methodology in the Mode of Paul Ricoeur's Textual Hermeneutics, Lanham (MD), University Press of America, 1988. Sacramentaria: Iniziazione cristiana (L. GIRARDI, 24 ore) Il corso intende esaminare l’emergere e lo svilupparsi della prassi sacramentale dell’iniziazione cristiana, come momento costitutivo del “divenire cristiano-credente” nella Chiesa. L’approccio storico-genetico alla celebrazione e alla pastorale del battesimo e della confermazione si coniuga con una ermeneutica teologicoliturgica dei due sacramenti, tra loro strettamente congiunti, con attenzione anche alla dimensione antropologica della mediazione celebrativa (il concetto di iniziazione). La trattazione si svolge lungo una traiettoria lineare (dalle prime testimonianze bibliche per giungere, attraverso le tappe più significative del cammino storico, ai rituali del Vaticano II e alle problematiche attuali connesse); si darà maggiore spazio però ad alcune tematiche particolari relative all’iniziazione. Bibliografia AUGÉ M., L’iniziazione cristiana. Battesimo e Confermazione, Roma, LAS, 2010. CAPRIOLI A., L’iniziazione cristiana: aspetti generali. Battesimo e confermazione, in Celebrare il mistero di Cristo. II: La celebrazione dei sacramenti, a cura dell’APL, Roma, C.L.V. - Ed. Liturgiche, 1996, p. 53-124. Diventare cristiani oggi: tra realtà, attese e sfide, «Rivista Liturgica» 91(2004/1). GIRARDI L., Battesimo e confermazione, in A. GRILLO – M. PERRONI – P.R. TRAGAN (ed.), Corso di teologia sacramentaria. 2: I sacramenti della salvezza, Brescia, Queriniana, 2000, p. 95-187. GIRARDI L., Iniziazione e comunicazione della fede, «Rivista Liturgica» 92(2005/3), p. 369-384. Iniziazione cristiana degli adulti oggi, Roma, C.L.V. – Ed. Liturgiche, 1998 (“Biblioteca «Ephemerides liturgicae». Subsidia”, 99). NOCENT A., I tre sacramenti dell’iniziazione cristiana, in Anàmnesis. 3/1: I sacramenti: teologia e storia della celebrazione, Genova, Marietti, 19892, p. 9-131. a. Sacramentaria: Eucaristia (G. CAVAGNOLI, 24 ore) L’approccio all’Eucaristia secondo il metodo conciliare (cfr SC 48). Ermeneutica della prassi eucaristica nella storia, in relazione all’insegnamento magisteriale e alla riflessione teologica. La struttura rituale dell’Eucaristia secondo l’attuale Ordinamento Generale del Messale Romano: - disamina dei vari segmenti celebrativi; - la loro “funzione” rituale. Le preghiere eucaristiche: fonti, struttura dinamica, prospettive teologiche. Sintesi teologico-pastorale. Bibliografia CASPANI P., Pane vivo spezzato per il mondo. Linee di teologia eucaristica, Assisi, Cittadella, 2011 (Teologia. Strumenti). CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA, Ordinamento Generale del Messale Romano, Città del Vaticano, Libreria Editrice Vaticana, 2004. GIRAUDO C., “In unum corpus”. Trattato mistagogico sull’eucaristia, Cinisello Balsamo (MI), San Paolo, 2001. MAZZA E., Le odierne preghiere eucaristiche. Vol. I: Struttura, Teologia, Fonti. Vol. II: Testi e documenti editi e inediti, Bologna, EDB, 1991 (Liturgia e vita). RAFFA V., Liturgia eucaristica. Mistagogia della Messa: dalla storia e dalla teologia alla pastorale pratica, Roma, C.L.V. Edizioni Liturgiche, 20022 (“Bibliotheca «Ephemerides Liturgicae». Subsidia”, 100). Altre indicazioni bibliografiche verranno fornite durante le lezioni. 12) b. Sacramentaria: Eucaristia. Testimonianze bibliche (M. FERRARI, 12 ore) GIRAUDO C., In unum corpus. Trattato mistagogico sull’eucaristia, Cinisello B. (MI), San Paolo, 2001 (L’abside, 27). GIRAUDO C., La struttura letteraria della preghiera eucaristica. Saggio sulla genesi letteraria di una forma: “Toda” veterotestamentaria, “Beraka” giudaica, anafora cristiana, Roma, Pontificio Istituto Biblico, 1989 (“Analecta biblica”, 92). JEREMIAS J., Le parole dell’ultima cena, Brescia, Paideia, 1973 (Biblioteca di cultura religiosa, 23). LÉON-DUFOUR X., Condividere il pane eucaristico secondo il Nuovo Testamento, Torino, Elledici, 1983. LÉON-DUFOUR X., Il pane della vita, EDB, Bologna, 2006 (Collana di Studi biblici, 51). MAZZA E., L’anafora eucaristica. Studi sulle origini, Roma, C.L.V. - Ed. Liturgiche, 1992 (“Bibliotheca «Ephemerides liturgicae». Subsidia”, 62). MAZZA E., La celebrazione eucaristica. Genesi del rito e sviluppo dell’interpretazione, Bologna, EDB, 20032 (Manuali). Segno di unità. Le più antiche eucaristie delle chiese, ed. E. MAZZA, Magnano (BI), Qiqajon, 1996 (Liturgia e vita). Sacramentaria: Penitenza (S. UBBIALI, 24 ore) La problematica, attorno alla quale ruota l'articolata complessa realtà del sacramento della penitenza, è accostata nella teologia recente proseguendo, pressoché all'unanimità, la chiave di lettura alimentata sul tema attraverso il Concilio Vaticano II. Senza sottintesi l'assise conciliare ha promosso linee, non solo teoriche ma anche pratiche, andate perdute in seguito alle profonde trasformazioni realizzatisi nel campo dei sacramenti durante il passato, anche il più prossimo. Nella fattispecie sarebbe venuta meno la sottolineatura dello sfondo ecclesiale verso il quale in maniera obbligata la dinamica sacramentale del perdono divino per il battezzato peccatore rimanda. La ripresa della traccia sollecitata al Concilio, eseguita poi con produttiva fedeltà nell' “Ordo Paenitentiae” voluto con il Concilio stesso, permette l'ampio contrasto avviato nei confronti della trama concettuale inseguita in precedenza sull'argomento. Le investigazioni recenti prendono in considerazione, accanto agli approdi finora raggiunti grazie al lavoro riflessivo sistematico, anche le scelte assunte per l'ambito liturgico. La difficoltà tuttavia a chiarire quale sia il nesso sanzionabile tra i due ambiti prospettati, quello liturgico – quello sistematico, la si trova confermata come l'interrogazione non ancora appieno risolta dalla teologia. La ripresa della domanda coinvolge l'intero discorso teologico, chiamato a preparare la valida alternativa alle inappropriate rappresentazioni sul sacramento in quanto elaborate tralasciando di partire dall'attuazione concreta della fede, delle espressioni effettive nelle quali la fede sussiste. Così, a proposito dell’azione sacramentale, quanto la «confessione» realizza, va commisurato in esplicito riferimento alle azioni dell'uomo, riprese nella loro relazione alla verità definitiva in quanto identifica il bene sul quale l’esistenza si regge. Il funzionamento della confessione mette in discussione la legittimità dell'impostazione intellettualistica fornita alla domanda riguardante la verità della vita, dunque all'interrogativo sull'accesso dell'uomo alla verità costitutiva del suo essere libero. La verità si annuncia legata in maniera essenziale alla dimensione pratica dell'esistenza ossia alla decisione dell’uomo di lasciarsi attrarre dalla verità, assumendola in conformità a quanto l’evento cristico ha introdotto per l’intero corso della storia umana. Bibliografia UBBIALI S., Il male e la libertà. La sovrabbondanza del bene e la contrarietà della perversione, «La Scuola Cattolica» 126(1998), p. 433-464. UBBIALI S., Il peccato. Per una riflessione sulla libertà colpevole alla luce della dottrina sacramentaria, «La Scuola Cattolica» 122(1994) p. 369-387. UBBIALI S., Il sacramento della penitenza, in Celebrare il mistero di Cristo, v. 2: La celebrazione dei sacramenti, a cura dell’A.P.L., Roma, C.L.V. – Edizioni liturgiche, 1996 (“Bibliotheca «Ephemerides liturgicae». Subsidia”, 88), p. 293-317. UBBIALI S., Il segno sacro. Teologia e sacramentaria nella dogmatica del secolo XVIII, Milano, Glossa, 1992 (“Dissertatio”. “Series Mediolanensis”, 1), p. 1-311. UBBIALI S., Riconciliazione (sacramento della), in Enciclopedia del Cristianesimo. Storia e attualità di duemila anni di speranza, Novara, De Agostini, 1997, p. 597-599. Estetica e liturgia (G. BONACCORSO, 12 ore) La qualità estetica della liturgia emerge anzitutto dal fatto che in essa la sensibilità svolge un ruolo centrale sia per il modo di rivelarsi di Dio sia per il modo di rendergli culto: la fede e il rito sono intrinsecamente legati alla sfera della sensibilità. Uno degli ambiti in cui la qualità estetica della liturgia emerge con maggiore evidenza è costituito dall’arte nelle sue diverse forme e sviluppi. Il corso prevede due momenti fondamentali. Nella prima parte si intende approfondire il rapporto tra il rito e l’estetica intesa nel suo senso più ampio di esperienza fondata sul corpo e la sensibilità; entro questo quadro emerge la rilevanza dei linguaggi artistici che nell’ambito del rito interagiscono e si completano. Nella seconda parte si intende affrontare il rapporto tra il rito e alcune arti particolarmente rilevanti nella liturgia e che nella liturgia trovano un modo di realizzarsi. Bibliografia BONACCORSO G., L’estetica del rito. Sentire Dio nell’arte, Cinisello Balsamo (MI), San Paolo, 2013 (Universo Teologia. “Limina”, 102). Liturgia ed estetica, ed. A. N. TERRIN, Padova, Messaggero – Abbazia di S. Giustina, 2006 (“Caro salutis cardo”. Contributi, 21). TATARKIEWICZ W., Storia di sei Idee. L’Arte, il Bello, la Forma, la Creatività, l’Imitazione, l’Esperienza Estetica, Palermo, Aesthetica, 20113. DORFLES G., Ultime tendenze nell’arte d’oggi. Dall’Informale al Neo-oggettuale, Milano, Feltrinelli, 200319 (Universale economica, 1566). KENDON A., Gesture: Visible Action as Utterance, Cambridge, Cambridge University Press, 2004. SEMINARI – Primo semestre (solo per gli studenti del secondo anno) 15) Crisi del mito, crisi del rito? (R. TAGLIAFERRI) La fine della “società della memoria” e l’inaugurazione della “società del cambiamento” hanno determinato la “società liquida”, che, secondo il sociologo Baumann, non ha più riferimenti e fondamenti mitici. L’omologazione planetaria della globalizzazione fa piazza pulita delle tradizioni dei popoli e porta all’assorbimento passivo di modelli standardizzati decisi dal mercato con poca capacità critica. R. Pettazzoni affermava invece che “il mito è la verità della vita”, il solo garante della sopravvivenza di una “struttura sociale”. L’interpretazione razionalistica del mito operata dall’illuminismo greco segnò l’evoluzione occidentale e produsse una duratura ferita, che non sarà salvata neppure dalla traduzione allegorizzante, che al contrario ne peggiorerà la situazione e ne determinerà il definitivo tramonto fino quasi ai nostri giorni. “Fra mythos e logos la distanza è ormai tale che non c’è più comunicazione; il dialogo è impossibile, la rottura compiuta. Anche quando sembrano prendere di mira lo stesso oggetto, puntare nella stessa direzione, i due tipi di discorso restano impermeabili l’uno all’altro. Scegliere uno dei due linguaggi significa ormai congedare l’altro” (Jean-PierreVernant). La fine del mito è una delle cause della crisi del rito? Bibliografia The Mith and Ritual Theory. An Anthology, ed. R. A. SEGAL, Oxford, Blackwell Publishers, 1998 . II SEMESTRE (N.B. tutti i corsi di questo semestre sono per gli studenti del I e del II anno) 16) Liturgie riformate (M. CASSESE, 24 ore) S Il corso mira alla conoscenza della teologia e della prassi religiosa delle chiese nate dalla Riforma - in particolare luterana, calvinista e anglicana – con specifica attenzione alla vita liturgica. A tal fine si analizzeranno le liturgie (o culti) della S. Cena dei riformatori (Lutero, Zwingli, Calvino) e della chiesa d’Inghilterra nel Cinque-Seicento e la loro evoluzione. Non mancherà un esame dei tentativi “ecumenici” avvenuti nel XX secolo nell’ambito delle chiese protestanti e nel Consiglio Ecumenico delle Chiese (vedi Liturgia di Lima). Bibliografia CALVINO G., Il “Piccolo trattato sulla s. Cena” nel dibattito sacramentale della Riforma, a cura di G. TOURN, Torino, Claudiana, 1987 (Testi della Riforma, 15). CASSESE M., Holy Communion. La Santa Cena anglicana (1662), Genova, Marietti, 1996 (Le voci della preghiera, 10). CASSESE M., Religione e prassi religiosa nel mondo protestante, in La “religione popolare”. Tre interpretazioni: la cattolica, la protestante, la sociologica, a cura di A. AGNOLETTO, Milano, IPL, 1991 (Il sestante), p. 107-213. Coena Domini, v. I: Die Abendmahlsliturgie der Reformationskirchen im 16°/17° Jahrhundert, a cura di I. PAHL , Freiburg (Schweiz), Universitätsverlag, 1983 (“Spicilegium Friburgense“, 29). CONTI L.F., La Cena. Alle origini della tradizione evangelico-luterana. Il rapporto tra dottrina e prassi nella genesi del culto protestante, Padova, Istituto di Liturgia Pastorale - Abbazia S. Giustina, 2001. Eucaristia, sfida alle chiese divise, a cura di L. SARTORI, Padova, Edizioni Messaggero - Abbazia S. Giustina, 1984 (“Caro salutis cardo”. Contributi, 2). GENRE E., Il culto cristiano. Una prospettiva protestante, Torino, Claudiana, 2004 (Piccola biblioteca teologica, 66). GENRE E., Riti e storie di vita. Liturgia protestante nella società secolare, Bologna, EDB, 2011 (Teologia viva, 67). Handbuch der Liturgik. Liturgiewissenschaft in Theologie und Praxis der Kirche, a cura di H.-C. SCHMIDT-LAUBER, M. MEYER-BLANCK, K.-H. BIERITZ, Göttingen, Vandenhoeck & Ruprecht, 20033. MCGRATH A.E. , Il pensiero della Riforma, Torino, Claudiana, 20003 (Strumenti, 2). Rites de communion. Conférences Saint-Serge. LVe Semaine d’Études Liturgiques (Paris, 23-26 juin 2008), éd. A. LOSSKY – M. SODI, Città del Vaticano, Libreria Editrice Vaticana, 2010 (“Monumenta, studia, instrumenta liturgica”, 59). VOLP R., Liturgik. Die Kunst, Gott zu feiern, b. 2, Gütersloh, Gütersloher Verlag, 1994. 17) Teologia e liturgia (GRILLO, 24 ore) Il corso si propone di introdurre alla “questione liturgica”, come orizzonte problematico di rapporto tra teologia e rito, che ha suscitato prima il Movimento Liturgico e poi la Teologia liturgica, assunta dal Magistero fin da Pio X, e poi tradotta in Riforma Liturgica, a partire da Pio XII. Con la sintesi conciliare del Vaticano II, e il grande aggiornamento dei decenni successivi che ha ripensato e riformulato tutti i riti ecclesiali, la liturgia torna alla sua originaria vocazione di “culmen et fons” di tutta l’azione della chiesa. Questo costituisce anche il cimento ancora aperto nella coscienza ecclesiale contemporanea. Bibliografia ANGENENDT A., Liturgia e storia, Assisi, Cittadella, 2004 (Leitourghia). BONACCORSO G., Celebrare la salvezza. Lineamenti di liturgia, Padova, EMP - Abbazia S: Giustina, 20112 (“Caro salutis cardo”. Sussidi, 6). GRILLO A., Grazia visibile, grazia vivibile, Padova, EMP - Abbazia di S. Giustina, 2008 (“Caro salutis cardo”. Studi, 19). GRILLO A., Introduzione alla teologia liturgica, Padova, EMP – Abbazia di S. Giustina, 20112 (“Caro salutis cardo”. Sussidi, 9). Sacramentaria: ordine S (G. CAVAGNOLI, 24 ore) Il “servizio” nella Chiesa: l’orizzonte attuale della ministerialità. Il fondamento biblico: il ministero di Cristo e la diversificazione ministeriale nelle comunità apostoliche. L’evoluzione dei ministeri nella storia: rilettura ermeneutica del momento della ordinatio. I ministeri ordinati dopo la riforma del Vaticano II: - analisi della prassi celebrativa (ritus et preces); - raffronto con i Praenotanda e la riflessione teologica; - per una caratterizzazione dei singoli ministeri. Ministeri istituiti e ministeri “di fatto”. Sintesi teologico-pastorale. Bibliografia CASTELLUCCI E., Il ministero ordinato, Brescia, Queriniana, 2002 (Nuovo Corso di teologia sistematica, 10). CAVAGNOLI G., L’Ordine, in Celebrare il mistero di Cristo. Vol. II: La celebrazione dei sacramenti, Roma, C.L.V. – Edizioni Liturgiche, 1996 (“Bibliotheca «Ephemerides Liturgicae». Subsidia”, 88), p. 363-405. LAMERI A., La “Traditio Instrumentorum” e delle insegne nei riti di ordinazione. Studio storico-liturgico, Roma, C.L.V. Edizioni Liturgiche, 1998 (“Bibliotheca «Ephemerides Liturgicae». Subsidia”, 96). Sacerdozio e mediazioni. Dimensioni della mediazione nell’esperienza della Chiesa, a cura di R. CECOLIN, Padova, Messaggero - Abbazia di S. Giustina, 1991 (“Caro salutis cardo”. Contributi, 5). Altre indicazioni bibliografiche verranno fornite durante le lezioni. 19) Sociologia e religione A (I. DE SANDRE, 24 ore) Ogni lezione è organizzata in modo da offrire nella prima parte una traccia sociologica generale dell'argomento indicato, e nella seconda parte (segnata in corsivo) un approfondimento sulla realtà socio-religiosa cattolica, in particolare italiana. 1. Fondamenti della sociologia: la costruzione sociale della realtà in termini di complessità. 'Uso' della sociologia nella Chiesa cattolica: tra domande di “leggi oggettive”, di “dati” su pratiche e credenze, e analisi non riduttiva della costruzione delle strutture socio-religiose e delle azioni dei soggetti. 2. Alcuni concetti: esperire ed agire; senso, codici simbolici; azione e strutturazione sociale. I livelli dell’azione sociale. La strutturazione del campo religioso. 3. Comunicazione e relazioni: dalla Scuola di Palo Alto ad Habermas. Problemi di comunicazione e di relazioni nella Chiesa. 4. I rituali dell'interazione. Riti profani e religiosi nella vita quotidiana della società. Rituali liturgici e profani nella Chiesa: esperienze, azioni, soggetti in questione. 5. La costruzione sociale del corpo e del genere: donne e uomini nella società. Analisi delle disuguaglianze e differenze di genere nell'agire religioso liturgico. 6. Le fasi del corso della vita: età e generazioni. Esperienza e strutturazione dei tempi di vita nella realtà socio-religiosa. 7. La coppia e la famiglia nelle analisi recenti: tipi, strategie, stili di vita. Le famiglie nella pastorale ecclesiale e nell'esperienza liturgica delle chiese locali. 8. Una mappa degli stili di vita e di consumo: simbolica degli oggetti, ricerca di esperienze. Difficoltà di dialogo tra trasformazioni economico-culturali, pratiche sociali, senso religioso e istituzioni religiose. 9. Disuguaglianze sociali e differenze culturali. Esclusione sociale e nuovi razzismi. Disuguaglianze e differenze socioreligiose in una società pluralista. 10. Istituzioni sociali ed agire istituzionale: potere e autorità, decisioni, norme sociali. Le istituzioni della Chiesa: governo, controllo, gestione della pastorale. 11. I movimenti sociali: teoria e storia (dagli anni '60 ed oggi). I 'movimenti religiosi' attuali, gli istituti di vita consacrata cattolici. 12. Organizzazione: processi e modelli. Organizzazione e tipi di organizzazioni nella vita ecclesiale. Parrocchia, leadership, consigli, assemblee (liturgiche e non). Testo per l'esame: Enzo PACE, Introduzione alla sociologia delle religioni, Roma, Carocci, 2007 (Manuali univesitari, 35). Durante il Corso saranno proposti alla lettura anche alcuni brevi lavori sociologici del Docente: DE SANDRE I., Emozioni nell'esperienza religiosa, «Religioni e Società», n. 57 (2007), p. 109-116. DE SANDRE I., I riti nella costruzione sociale dell'identità, in Riti religiosi e riti secolari, a cura di A.N. TERRIN, Padova, Messaggero – Abbazia di Santa Giustina, 2007 (“Caro Salutis Cardo”. Contributi, 23), p. 61-78. DE SANDRE I., Stili di vita quotidiana e radici valoriali, «Religioni e Società», n. 62 (2008), p. 35-42. 20) Il linguaggio religioso e il suo valore per la liturgia A (A.N. TERRIN, 24 ore) Il concetto di “esperienza” nel mondo contemporaneo soffre di molte carenze e diventa difficile ad articolarsi per la crisi dell’esperienza “interiore” e per la sempre maggiore estraneazione a noi stessi. Per questo occorre anzitutto una riproposizione e uno studio del valore dell’esperienza a partire dal mondo della vita. Si farà un’indagine sui concetti di Erlebnis ed Erfahrung, nella visione attuale. Si studierà in particolare il rapporto rovesciato esistente tra “esperienza” e “conoscenza”. Dopo un’introduzione teorica si darà spazio a una parte storica e ricognitiva dell’esperienza religiosa in F. Schleiermacher, W. James, R. Otto e P. Tillich sulla scorta del libro di W. Proudfoot. L’approfondimento del “sacro” di R. Otto, sarà una tappa importante di questo momento storico di scavo e riappropriazione di temi fondamentali, che sono antropologici e teologici nello stesso tempo. Una volta terminata l’indagine di carattere teorico e storico si passerà alla “trascrizione” dell’esperienza religiosa nel contesto del rito, notando soprattutto l’importanza dell’ “egemonia redentiva” del rito secondo l’espressione di Catherine Bell e il rapporto “inverso” che nel rito si opera tra “pensare” e “agire”. Ma agire significa anche “subire” la “forza emotiva” del rito. Qui occorre mettere in evidenza in particolare la “natura formale del rito”. A un terzo livello e in un rapporto filosoficamente più elaborato si darà spazio alla fenomenologia di Husserl e alla ricerca della Wesensschau. In questo senso si metteranno in evidenza i contributi della fenomenologia alla liturgia, le distinzioni che sono necessarie e l’autonomia del religioso nel rapporto tra i vissuti. Tutto questo lavoro sarà connesso alle riflessioni sul “mondo della vita” (Lebenswelt) di Husserl alla ricerca della “modalità essenziale del darsi della coscienza religiosa”. Sgombrato lo spazio per l’eidos dell’esperienza religiosa e recuperato il rito in tutta la sua efficacia attraverso l’indagine fenomenologica si approfondirà l’ “esperienza religiosa nella liturgia” mentre il rapporto tra scienze umane e liturgia sarà mediato dalla fenomenologia dell’esperienza religiosa stessa secondo la tesi avanzata in Nuovo tentativo di fondazione della liturgia pastorale in rapporto alle scienze umane, in A.N. TERRIN, Leitourgìa. Dimensione fenomenologica e aspetti semiotici, Morcelliana, Brescia, 1988, p. 13-40. Bibliografia PROUDFOOT W., Religious Experience, Berkeley - Los Angeles, University of California Press, 1985. TERRIN A.N., Leitourgìa. Dimensione fenomenologica e aspetti semiotici, Brescia, Morcelliana, 1988 (Le scienze umane). La natura del rito. Tradizione e rinnovamento, a cura di A.N. TERRIN, Padova, Messaggero – Abbazia di Santa Giustina, 2010 (“Caro salutis cardo”. Contributi, 26). OTTO R., Il sacro. Sull’irrazionale nell’idea del divino e il suo rapporto con il razionale, Morcelliana, Brescia, 2011 [nuova edizione e traduzione con introduzione di A. N. TERRIN]. TAVES A., Religious Experience Reconsidered, Princeton - Oxford, Princeton University Press, 20112. TERRIN A.N., Preghiera ed esperienza religiosa. Per una fenomenologia del credere, Milano, Jaca Book, 2013. TERRIN A.N., Il valore della liminalità nel contesto di una prospettiva rituale plurisemantica. Il limen: la radice stessa della nostra esperienza religiosa?, in Liturgia e liminalità, a cura di G. BONACCORSO, Padova, Messaggero – Abbazia di Santa Giustina, 2013 (“Caro salutis cardo”. Contributi, ). Altra bibliografia verrà segnalata durante le lezioni. 21) Religiosità popolare e liturgia (R. TAGLIAFERRI, 24 ore) La religiosità popolare interfaccia la cultura e l’esperienza religiosa rivelata in quel compito inesausto di ridire sempre la fede perché mancano le parole. Essa assolverebbe lo stesso onere dei teologi, dei profeti e dei ministri sacri però nella modalità più sobria e più legata al vissuto tipica della gente comune. Essa tenta di esprimere la Rivelazione con un linguaggio desunto dal popolo, meno sofisticato e più diretto. Questo elemento è colto dalla religiosità ufficiale, che però presto va in competizione con la religiosità popolare proprio a questo livello perché si sente sopravanzata dall’immediatezza di un linguaggio semplice ed efficace di trascrizione del Sacro sui bisogni della vita, col rischio sempre incombente di ridurre la Rivelazione alla stregua del controllo magico. Il pericolo è reale e niente affatto da sottovalutare. Sfugge tuttavia spesso alla scienza teologica che la pietà popolare sia poco incline alla mediazione dottrinaria della fede e che sia del tutto votata alla mediazione rituale attraverso i linguaggi pragmatici della festa. Bibliografia CATTABIANI A., Calendario. Le feste, i miti, le leggende e i riti dell’anno, Milano, Rusconi, 1988. FREEMAN C., Sacre reliquie. Dalle origini del Cristianesimo alla Controriforma, Torino, Einaudi, 2012 (Piccola Biblioteca Einaudi, 564). PERNIOLA M., Del sentire cattolico. La forma culturale di una religione universale, Bologna, Il Mulino, 2001 (Intersezioni, 220). Ricerche sulla religiosità popolare nella Bibbia, nella liturgia, nella pastorale, a cura dell’ILP, Bologna, EDB, 1979 (Oggi e domani, s. 2, v. 3). TAGLIAFERRI R. , Il travaglio del cristianesimo. “Romanitas cristiana”, Assisi, Cittadella, 2012 (“Leitourghia”. Sez. antropologica). TAGLIAFERRI R., Il ‘Cristianesimo pagano’ della religiosità popolare [di prossima pubblicazione]. 22) Tematiche teologiche (S. UBBIALI, 24 ore) S Per sensibiles figuras. Il processo rituale in prospettiva estetica (nonché morale). Le odierne analisi teologiche condividono l’impegno a delinearsi, con la massima accuratezza possibile, il procedimento interpretativo indispensabile per avvicinarsi, in maniera metodicamente appropriata, al fenomeno chiamato, entro le esperienze personali o sociali, «rito». La non piccola correzione codificata rispetto agli orientamenti teorici invalsi nel passato, anche prossimo, debella l’intempestivo disinvolto clima d’ostilità (riflessiva oltreché pratica) opposto a cosa il rito intenzionalmente significa o prescrive. Se in maniera senz’altro affrettata se ne dichiarava la sostanziale inidoneità a collocarsi fra gli argomenti messi a tema grazie alla programmazione teologica novecentesca, giacché il primato concesso alla rivelazione divina veniva compreso come contrario al potenziale appello alla religione (con ciò al sacro o al rito), la serrata critica svoltasi internamente al discorso teologico notificato nel frattempo vi ha riscontrato premesse o criteri d’indagine largamente insoddisfacenti. Ora a rendersi appieno disponibile alla considerevole svolta reclamata davanti al progetto esplicativo tradizionale circa il rito (pertanto circa il sacramento) è in specie la chiarificazione improntata al criterio estetico. L’innovativa attenzione prestata al sensibile impone così alla teologia l’obbligo d’esprimersi attorno al conveniente parametro d’acceso alla realtà, abbandonando in ogni caso le polarizzazioni senso ragione, soggettività - oggettività, storia- fondamento, bene - verità variamente evidenziate nei ragionamenti ancora in corso. La bibliografia è segnalata nel corso delle lezioni. SEMINARI – Secondo semestre (per gli studenti del I e del II anno) 23) L’ars celebrandi (L. DELLA PIETRA) Un recente intervento magisteriale definisce l’ars celebrandi come la «migliore condizione per l’actuosa participatio» (BENEDETTO XVI, Sacramentum caritatis 38) identificando tale arte del celebrare con l’obbedienza alla normativa liturgica, e altresì, con l’impiego dei linguaggi del rito e delle risorse contenute nei libri liturgici (SaC 40). Se la competenza celebrativa è un doveroso servizio reso alla partecipazione dei fedeli al mistero celebrato, ciò significa che l’arte del celebrare nasce e si sviluppa dalla consapevolezza che l’efficacia pastorale dell’Eucaristia e di ogni altra celebrazione risplende innanzitutto nella forma dei riti (SC 49). Ma che cosa significa celebrare con arte? Quali i criteri di base e le attenzioni di natura antropologica, teologica, pastorale e più specificatamente rituale da avere? L’obiettivo del seminario, nel confronto con studi e apporti di vario genere, sarà la verifica del concetto di ars celebrandi nelle strutture rituali contenute nei libri liturgici scaturiti dalla Riforma del Vaticano II. Bibliografia DELLA PIETRA L., “Rituum forma”. La teologia dei sacramenti alla prova della forma rituale, Padova, Edizioni Messaggero - Abbazia di Santa Giustina, 2012 (“Caro Salutis Cardo”. Studi, 21). GRILLO A., L’ars celebrandi e la partecipazione attiva dell’assemblea, in Celebrare per avere parte al mistero di Cristo. La partecipazione alla liturgia. Atti della 59° Settimana Liturgica Nazionale, C.L.V. - Edizioni Liturgiche, Roma 2009 (“Bibliotheca «Ephemerides Liturgicae». Sectio pastoralis”, 29), p. 103-113. Il mistero celebrato. Per una metodologia dello studio della liturgia. Atti della XVII Settimana di Studio dell’Associazione Professori di Liturgia, Roma, C.L.V. - Edizioni Liturgiche, 1989 (“Bibliotheca «Ephemerides Liturgicae». Subsidia”, 49). L’arte del celebrare. Atti della XXVII Settimana di Studio dell’Associazione Professori di Liturgia, Roma, C.L.V. - Edizioni Liturgiche, 1999 (“Bibliotheca «Ephemerides Liturgicae». Subsidia”, 102). TAGLIAFERRI R., La tazza rotta. Il rito: risorsa dimenticata dell’umanità, Padova, Edizioni Messaggero - Abbazia di Santa Giustina, 2009 (“Caro Salutis Cardo”. Studi, 20). Naturalmente i vari ordines scaturiti dalla Riforma conciliare. Altri contributi verranno segnalati nel corso del seminario. 24) Benedizione e Benedizioni: una prospettiva antropologico-teologica per alcune situazioni di vita (G. CAVAGNOLI) La benedizione degli oli nella Messa Crismale e il significato delle unzioni nelle celebrazioni sacramentali La ricerca seminariale intende analizzare anzitutto i formulari della benedizione degli oli nella Messa Crismale e considerarne il successivo riscontro nelle varie celebrazioni sacramentali, in cui avvengono le differenti unzioni (Battesimo, Cresima, Unzione degli infermi, Ordine, Dedicazione della chiesa e dell’altare). Lo scopo è quello di verificare come la natura dell’olio, assunta nel simbolismo biblico-liturgico e caricato di un particolare valore, esprima l’unzione dello Spirito che risana, illumina, conforta, consacra e permea di doni e di carismi tutto il corpo della Chiesa. Sicché la liturgia della benedizione degli oli esplicita questo simbolismo primordiale e ne precisa il senso sacramentale. Si cercherà pure di evidenziare la valenza antropologica di tale ritualità e le specifiche problematiche relative alle unzioni. La bibliografia specifica verrà suggerita all’inizio del Seminario e in itinere. CALENDARIO GENERALE Anno Accademico 2013-2014 01 Dom. XXII del T.O. 02 Lun. Riapre la Segreteria Iniziano le iscrizioni all’A.A. 2013/2014 03 Mar. 04 Mer. 05 Gio. 06 Ven. 07 Sab. 08 Dom. XXIII del T. O. 09 Lun. 10 Mar. 11 Mer. 12 Gio. 13 Ven. 14 Sab. 15 Dom. XXIV del T.O. 16 Lun. Inizio sessione straordinaria d’esami 17 Mar. Esami. Ore 11,00 Consiglio del Preside 18 Mer. Esami 19 Gio. Esami 20 Ven. Esami 21 Sab. 22 Dom. XXV del T.O. 23 Lun. Esami 24 Mar. Esami 25 Mer. Esami 26 Gio. Esami 27 Ven. Esami 28 Sab. 29 Dom. XXVI del T.O. 30 Lun. Lezione OTTOBRE 2013 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 Mar. Lezione Mer. Lezione. Ore 09,00 Test d’ingresso di lingua italiana Gio. Ven. Sab. Dom. XXVII del T.O. Lun. Lezione. Solennità di S. Giustina V.M. Mar. Lezione Mer. Lezione. Ore 09,00 Test d’ingresso di lingua latina Gio. Ven. Sab. Dom. XXVIII del T.O. Lun. Lezione Mar. Lezione Ore 11,00 Consiglio del Preside Mer. Lezione. Termine per le iscrizioni all’AA. 13/14 Gio. Ven. S. Luca Evangelista ore 18,00 Concelebrazione Eucaristica Presieduta da Sua Ecc.za Mons. A. Mattiazzo Sab. Dom. XXIX del T.O. Lun. Lezione Mar. Lezione. Ore 17.30 Celebrazione Eucaristica per l’Inizio dell’A.A. con la FTTR Assemblea alunni di I° e II° anno per l’elezione dei rispettivi delegati Mer. Lezione Gio. Ven. Sab. Dom. XXX del T.O. Lun. Lezione Mar. Lezione. Ore 15,30 Prolusione dell’A.A. Mer. Lezione Gio. NOVEMBRE 2013 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 Ven. Solennità di Tutti i Santi Sab. Dom. XXXI del T.O. Lun. Lezione Mar. Lezione Mer. Lezione. Ore 09,00 esame scritto di ammissione al II ciclo per gli alunni non in possesso del Baccalaureato Gio. Ven. Sab. Dom. XXXII del T.O. Lun. Lezione Mar. Lezione. Ore 11,00 Consiglio del Preside Mer. Lezione. Ore 09,00 esame orale di ammissione al II ciclo per gli alunni non in possesso del Baccalaureato Gio. Ven. Sab. Dom. XXXIII del T.O. Lun. Lezione Mar. Lezione. Ore 10,30 Consiglio Accademico I Mer. Lezione Gio. Ven. Sab. Dom. XXXIV del T.O. Lun. Lezione Mar. Lezione Mer. Lezione Gio. Ven. Sab. DICEMBRE 2013 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 Dom. I di Avvento Lun. Lezione Mar. Lezione Mer. Lezione Gio. Ven. Sab. Dom. Immacolata Concezione della B.V.M Lun. Lezione Mar. Lezione. Ore 11,00 Consiglio del Preside Mer. Lezione. Ore 15.30 I Simposio Gio. Ven. Sab. Dom. III di Avvento Lun. Lezione Mar. Lezione Mer. Lezione. Termine lezioni I Semestre Inizio vacanze natalizie Gio. Ven. Sab. Dom. IV di Avvento Lun. Mar. Mer. Solennità del Natale del Signore Gio. S. Stefano Diacono e Martire Ven. Sab. Dom. Sacra Famiglia di Gesù, Maria, Giuseppe Lun. Mar. GENNAIO 2014 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 Mer Solennità della SS.ma Madre di Dio Gio. Ven. Sab. Dom. II dopo Natale Lun. Solennità dell’Epifania del Signore Mar. Mer. Gio. Ven. Sab. Dom. I del T.O. - Battesimo del Signore Lun. Inizio sessione invernale d’esami Mar. Esami. Ore 11,00 Consiglio del Preside Mer. Esami Gio. Esami Ven. Esami Sab. Dom. II del T.O. Lun. Esami Mar. Esami Mer. Esami Gio. Esami Ven. Esami Sab. Dom. III del T.O. Lun. Esami Mar. Esami Mer. Esami Gio. Esami Ven. Esami FEBBRAIO 2014 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 Sab. Dom. IV del T.O. - Presentazione del Signore al Tempio Lun. Lezione. Inizio lezioni II Semestre Mar. Lezione Mer. Lezione Gio. Ven. Sab. Dom. V del T.O. Lun. Lezione Mar. Lezione. Ore 11,00 Consiglio del Preside Mer. Lezione. Gio. Ven. Sab. Dom. VI del T.O. Lun. Lezione Mar. Lezione Mer. Lezione Gio. Ven. Sab. Dom. VII del T.O. Lun. Lezione Mar. Lezione Mer. Lezione Gio. Ven. MARZO 2014 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 Sab. Dom. VIII ddel T.O. Lun. Lezione Mar. Lezione. Ore 15,30 II Simposio Mer. Lezione. Le Ceneri. Inizio Santa Quaresima Gio. Ven. Sab. Dom. I di Quaresima Lun. Lezione Mar. Lezione. Ore 11,00 Consiglio del Preside Mer. Lezione Gio. Ven. Dedicazione Basilica di S. Giustina Sab. Dom. II di Quaresima Lun. Lezione Mar. Lezione. Mer. Lezione. Gio. Ven. Transito del N.S.P. Benedetto Sab. Dom. III di Quaresima Lun. Lezione Mar. Lezione Mer. Lezione Gio. Ven. Sab. Dom. IV di Quaresima Lun. Lezione APRILE 2014 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 Mar. Lezione Mer. Lezione Gio. Ven. Sab. Dom. V di Quaresima Lun. Lezione Mar. Lezione Ore 11,00 Consiglio del Preside Mer. Lezione. Inizio vacanze pasquali Gio. Ven. Sab. Domenica delle Palme “In Passione Domini” Lun. SANTO Mar. SANTO Mer. SANTO Gio. SANTO Ven. SANTO Sab. SANTO Domenica di PASQUA Lun. dell’Angelo Mar. Esami. Inizio sessione straordinaria d’esami Mer. Esami Gio. Esami Ven. Festa Nazionale della Liberazione Sab. Domenica II di Pasqua “In Albis” Lun. Esami Mar. Esami Merc. Esami MAGGIO 2014 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 Gio. Festa nazionale del lavoro Ven. Esami Sab. Dom. III di Pasqua Lun. Convegno residenziale a Torreglia Mar. Convegno residenziale a Torreglia Ore 17,00: Consiglio Accademico (II) Mer Convegno Residenziale a Torreglia Gio Ven. Sab. Dom. IV di Pasqua Lun. Lezione Mar. Lezione. Ore 11,00 Consiglio del Preside. Assemblea studenti Mer. Lezione Gio. Ven. Sab. Dom. V di Pasqua Lun. Lezione Mar. Lezione. Ore 19,15: Eucaristia concelebrata con la comunità monastica a conclusione dell’A.A. Mer. Lezione. Termine lezioni II semestre Gio. Ven. Anniversario dell’Incoronazione della Madonna Costantinopolitana Sab. Dom. VI di Pasqua Lun. Mar. Mer. Gio. Ven. Sab. GIUGNO 2014 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 Dom. VII di Pasqua – Ascensione del Signore Lun. Festa nazionale della Repubblica Mar. Esami.Inizio Sessione estiva d’esami Mer. Esami Gio. Esami Ven. Esami Sab. Domenica di PENTECOSTE Lun. Esami Mar. Esami Mer. Esami Gio. Esami Ven. Solennità di S. Antonio di Padova Sab. Dom. XI del T.O. della SS.ma Trinità Lun. Esami Mar. Esami Mer. Esami Gio. Esami Ven. Esami Sab. Dom. XII del T.O. SS.mo Corpo e Sangue del Signore Lun. Esami Mar. Esami Mer. Esami Gio. Esami Ven. Esami Sab. Dom. XIII del T.O. Solennità dei SS. Apostoli Pietro e Paolo 30 Lun Esami. Termine sessione estiva d’esami N.B. Dal 01 luglio al 31 agosto la Segreteria resterà chiusa. Dal 01 settembre al 15 ottobre: iscrizioni all’anno accademico 2014-2015.
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